PoliMi-Nazca 198 Le buone pratiche nei progetti con La pa · due categorie dovrebbero smettere di...
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IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare
1981 luglio 2017
IntervIsta ad alessandro Cattaneo, PresIdenteFederImmobIlIare e FPC anCI
PoliMi-NazcaLe buone pratiche
nei progetticon La pa
coNvegNoilQi sugli
edificia prova
di futuro
un politicoper la casa
2S
articoLi
un cambio di passo nell’immobiliarepagina 11
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SoMMario
costruzioni: alla ricercadel valore perduto
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pubblico e privato: una viaper i progetti complessi
pagina 27
enjoy the silencepagina 31
rubriche
editoriale
report
qitv
deals
L’EVOLUZIONE DEL PRODOTTO ALBERGHIERO
Dalla conduzione familiare all’applicazione degli standard europei
Giovedì 6 LUGLio - Hotel Sina de La ville, Milano Scopri di più
RELATORI
Guglielmo Pelliccioliil Quotidiano Immobiliare
in collaborazione con
ilQI
Emilio ValdameriProgetto Turismo
Federica SelleriCRIF
Michele De MarcoJLL
Bruno FondacaroStudio Legale Nctm
Dario LeoneCushman & Wakefield
Cristina PainiLHM - Gruppo Ramada
Giuseppe VarsaviaLombardini22
Alan MantinGruppo Hilton
Elisabetta TarroniCRIF
Guglielmo pellicciolifondatore ed editorialista de
il Quotidiano Immobiliare
4S
chi ha pauradella politica?La politica è l’arte di governare, un po’ come l’immo-biliare è l’arte di costruire. non c’è molta differenza tra governare un paese e governare un edificio, per la semplice ragione che noi italiani non sappiamo fare né l’una né l’altra cosa. Se gli immobiliaristi go-dono di cattiva fama, i politici e, in genere, chi ci go-verna sono anche peggio, almeno nell’immaginario collettivo.a noi pare che gli immobiliaristi siano meglio dei politici, ma potrei essere smentito. certo è che le due categorie dovrebbero smettere di farsi la guerra e pensare a come lavorare insieme. forse qualche cosa si fa in ambito associativo dove l’ance e as-soimmobiliare vengono consultate.abbiamo dedicato la copertina de il Settimanale di oggi ad alessandro cattaneo, perché rappresenta una figura equidistante tra i due mondi e molto po-trebbe fare per favorire questa integrazione con la politica. in questa intervista ci spiega come e con quali prospettive. personalmente vorremmo che il settore immobiliare si avvicinasse di più alla politica con un approccio nuovo: partecipando attivamente alla vita pubblica.come, con quali ruoli, a che condizioni? Sono do-mande che dovremmo almeno cominciare ad af-frontare. chi ha paura della politica?
editoriaLe
deaLS 6S
milano114,5 milioni
Beni Stabili ha firmato un accordo per la vendita al gruppo Luxottica di un immobile di 11.705 mq in via San nicolao a Milano. L’immobile acquistato nel 2002 da una primaria banca italiana è stato liberato nel 2011 e riqualificato da Beni Stabili per essere poi affittato a Luxottica.
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deals
italia117,7 milioni
creval e beni Stabili hanno perfezionato l’operazione di sale & lease back di un portafoglio di immobili strumentali del gruppo creval, costituito da 17 unità immobiliari per una superficie lorda complessiva di 21.700 mq. L’operazione riguarda immobili a destinazione uffici del gruppo creval, in Lombardia, Lazio e Sicilia.
italia23,5 milioni
il fondo cartesio, gestito da fabrica Sgr ed interamente sottoscritto da enpap, ha acquisito un portafoglio core costituito da 5 supermercati interamente locati al gruppo paM - panorama. gli immobili, di proprietà del fondo unicredito immobiliare uno gestito da torre Sgr, sono localizzati in città capoluogo del centro-nord italia (perugia, trieste, pordenone, verona).
deaLS 7S
roma0,9 milioni
fondo beta, gestito da idea fiMit Sgr, ha perfezionato la cessione di una porzione immobiliare sita in roma, via p. alpino 16-18. La porzione immobiliare di edificio, che ospita un’attività commerciale di distribuzione al dettaglio, è costituita da un piano terra e da un piccolo locale, sito al piano seminterrato.
livorno4 milioni
igd SiiQ ha sciolto l’accordo quadro con il gruppo cMb cooperativa Muratori e braccianti di carpi, riguardante il progetto porta a Mare di Livorno. con la cessione delle 14 unità al gruppo cMb, la percentuale di avanzamento delle vendite residenziali su piazza Mazzini è passata dal 57% al 74%
assago5,9 milioni
World capital group, in veste di advisor, ha annunciato la vendita di un edificio ad uso direzionale e show room di proprietà della Milanofiori 2000, controllata da brioschi Sviluppo Immobiliare. Il complesso certificato Leed platinum di 1.820 metri quadrati, situato ad assago in via roggia bartolomea 7, è stato venduto ad un investitore privato.
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report 9S
il capoluogo piemontese, in questi primi 6 mesi del 2017, mantiene una tendenza posi-tiva soprattutto in termini di domanda in acquisto, mentre dal punto di vista dei prezzi si registrano ancora valori in leggera discesa (-1,2% in media). negli ultimi tre anni i prezzi delle abitazioni torinesi hanno registrato ancora delle svaluta-zioni comprese fra il 13% e il 9% nominale, sia nei quartieri di maggior pregio edilizio che in quelli più accessibili alle famiglie di reddito medio. La domanda in acquisto è tornata a crescere soprattutto durante il 2016; a metà 2017 si conferma questa tendenza, che si registra non solo nel segmento di alto di gamma del mercato. infatti gli incrementi mag-giori delle richieste di chi sta cercando una casa da acquistare si rivolgono soprattutto a quei quartieri storici della città che si sono col tempo identificati come aree urbane densa-mente popolate, ma sufficientemente servite da servizi e infrastrutture, in cui lo sviluppo edilizio degli ’50 e ’60 ha dato una impronta molto popolare, connotata da un forte senso di appartenenza. gli esempi migliori sono le aree che identificano i quartieri di Santa rita, pozzo Strada e San donato.
Fonte: Casa.it
report a cura dicasa.it
i quartieri dove la domanda è cresciuta di più (variazione % annua)
torino conferma domanda residenzialein aumento
Prezzi ancora in lieve discesa
21,3%
19,1% 18,7%
16,5%
13,2% 11,2%
Santa Rita - Mirafiori
Pozzo Strada Rebaudengo Vinzaglio San Donato Carlo Emanuele II
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PROVALO SUBITO
11SUn caMbio di paSSo per L’iMMobiLiare
un cambio di passo nell’immobiliare
Alessandro Cattaneo parla di politiche per la casae di filiera del Real Estate
di Guglielmo Pelliccioli
12S
con alessandro cattaneo si può tentare un esperi-mento, il primo in assoluto per questo giornale: par-lare di politica. Si può provare per una volta, perché l’interlocutore è serio, preparato, competente e sa di immobiliare, visti i suoi incarichi come presidente di federimmobiliare, nonché della fondazione patrimo-nio comune in seno all’anci (associazione naziona-le comuni italiani). Ma soprattutto perché alessan-dro cattaneo ha fatto politica e continua ad avere un ruolo a livello nazionale. ovviamente non cerchiamo di fare ragionamenti di schieramento e di prospettive sui grandi temi del paese, ma di rimanere nel campo che ci compete, quello appunto del real estate e del-le costruzioni. agli immobiliaristi la politica è sempre apparsa come una nemica da cui tenere le distanze, molto meglio farsi amici e ingraziarsi invece i politici per lucrare favori. Questa, sia pure nella sua crudezza, è stata la posizione di molti protagonisti dell’industria immobiliare. un modo di vedere, a nostro giudizio, totalmente sbagliato, perché un rapporto costruttivo con la politica servirebbe, invece. eccome. Ma forse le colpe non sono neanche tutte degli immobiliaristi:
Un caMbio di paSSo per L’iMMobiLiare
alessandrocattaneo
persona
13SUn caMbio di paSSo per L’iMMobiLiare
manca sull’altro fronte qualcuno con cui dialogare, disposto ad ascoltare, sinceramente attento ai pro-blemi che sottintendono una mancanza di imprese in grado di guidare la politica immobiliare del paese, nel senso di avere dimensioni e progetti tali da costi-tuire un sistema in grado di interloquire con chi sta al governo. proviamo ad immaginare con alessandro cattaneo se ci sono delle strade da percorrere:
Alessandro, partiamo con una domanda che abbia-mo posto a molti Parlamentari e anche a uomini di Governo. È una domanda secca: perché la politica non si interessa della casa?diciamo che la politica troppo spesso si occupa dei titoli e non dello svolgimento. La politica si è occu-pata molto di tassazione sulla prima casa, facendo e disfacendo in maniera un po’ disordinata, ma non si è occupata della casa in senso più ampio perché è un tema complesso, che necessita soluzioni com-plesse. oggi è il tempo della banalizzazione e dei concetti da contenere nello spazio di un tweet: tut-te caratteristiche che hanno reso il dialogo spesso frettoloso e infelice. Occuparsi della casa significa, invece, avere competenze, voglia di studiare i proble-mi, sincera volontà di dialogare con gli operatori del
fpc anci
società
federimmobiliare
società
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settore. auspico che in futuro, con la prossima legi-slatura, si possa avere un cambio di passo in que-sto settore così importante in termini di peso sul piL italiano, di posti di lavoro e anche di la qualità della vita di tutti. Accolgo infine con entusiasmo l’invito a occuparsi, finalmente, di politica! È tempo di attivare un movimento culturale aggregante ed inclusivo che ponga al centro il tema della casa e a cascata quelli che da essa derivano: la città, il lavoro, l’integrazione, la salute. bene la proposta di stilare un “manifesto” così come emerso dal convegno de il Quotidiano im-mobiliare di settimana scorsa a Milano (Convegno Il nuovo mondo del costruito, 27 giugno 2017; ndr). È il primo passo di un nuovo lungo viaggio.
Da che parte dovrebbe cominciare l’industria im-mobiliare per cercare un confronto con il Governo, per interfacciarsi con esso a livello di interlocuto-re primario, visto che l’industria immobiliare, come hai ricordato anche tu, muove centinaia di miliardi di euro ogni anno e coinvolge non solo le aziende del settore, ma praticamente tutte le famiglie italia-ne che vivono in una casa e, spesso, ne sono pro-prietarie?Su questo tema mi permetto di proporre una strada su cui il mondo immobiliare possa convergere, che poggi su tre pilastri fondamentali. il primo pilastro è senz’altro quello della fiscalità: non solo una riduzio-ne in termini assoluti, nemmeno a dirlo, ma anche una fiscalità che definirei “moderna” per permettere
Un caMbio di paSSo per L’iMMobiLiare
15S
all’industria del real estate di esprimere al massimo le sue potenzialità e orientarsi nella direzione giusta. La leva fiscale attraverso premialitá, modulazioni, in-centivi e disincentivi potrà, per esempio, cambiare il mercato delle locazioni, imboccare la strada della sostenibilità energetica ed ambientale, rinunciare al consumo di suolo, favorire le rigenerazioni urbane. in secondo luogo ritengo serva confrontarsi di più e meglio con le prassi e le buone pratiche europee ed internazionali: non c’è nulla di male nel copiare quel che altrove funziona bene adattandolo al contesto italiano. Infine c’è la sfida indifferibile di tipo cultura-le, che si attua prendendo proattivamente l’iniziativa su aspetti come lo sviluppo sostenibile, la rigenera-zione urbana e l’efficienza energetica del costruito. intanto abbiamo una buona notizia: l’insediamento come neopresidente di assoimmobiliare di Silvia ro-vere, che saprà eseguire i giusti passi. Le faccio un “in bocca al lupo” e mi metto a disposizione. bisogna suonare la stessa musica, come se fossimo una sola orchestra e non solisti, o peggio, orchestre in com-petizione.
Tu rivesti due incarichi che ti permettono di avere un osservatorio privilegiato sul mondo immobiliare: quello pubblico presso l’ANCI e quello tipicamente privato presso Federimmobiliare. Da dove bisogne-rebbe partire per far nascere quel dialogo traspa-rente e continuo che auspicavamo all’inizio?La mia storia, essendo un ingegnere cresciuto in un’azienda privata e poi prestato alle istituzioni come Sindaco prima e come riferimento anci del patrimo-nio poi, è un “ibrido” tra settore pubblico e settore
Un caMbio di paSSo per L’iMMobiLiare
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privato: a mio parere questa collaborazione profonda è l’unica strada per lo sviluppo dell’intero paese. Lo sento dire da tutti peraltro. perché però le cose allo-ra non funzionano o funzionano troppo lentamente ed abbiamo la sensazione che la burocrazia sia per-fino più invadente oggi rispetto a pochi anni fa? La mia esperienza dice che oggi ci troviamo ad avere un sistema basato sul sospetto e sul pregiudizio ne-gativo del rapporto pubblico-privato. ahimè non esi-ste nessun sistema che possa funzionare in un con-testo così negativo; al contrario servirebbe fiducia. provoco: bisognerebbe tagliare bruscamente “lacci e lacciuoli”, perché i costi del non-fare oggi sono di gran lunga più alti dei costi delle ruberie, che peral-tro si moltiplicano nelle stratificazioni burocratiche. auspico quindi su questo argomento snellimento e semplificazioni poderose; certo, a quel punto sarà indispensabile affiancare un sistema Giustizia, am-ministrativa e civile, rapido ed efficace, ben diverso da quello di oggi.
La politica dei Governi è sempre stata molto vora-ce verso il mondo immobiliare, attingendo risorse a piene mani con la fiscalità. Tuttavia c’è una corrente di pensiero che sostiene che bisognerebbe incidere di più sulle rendite immobiliari per dare maggiore respiro fiscale, invece, a chi produce. Di per sé non mi parrebbe un’eresia, se ci fosse però la garanzia che effettivamente le maggiori entrate finissero a migliorare e a rendere più virtuosa la macchina del-lo Stato. Forse bisognerebbe anche qui fare meno proclami e gridare allo scandalo per affrontare in-vece il problema nella sua giusta dimensione com-plessiva. Cosa ne pensi in merito?Mi trovo d’accordo sull’idea generale di spostare la pressione fiscale dalla produzione alle rendite. E
Un caMbio di paSSo per L’iMMobiLiare
questo vale anche per l’immobiliare. non solo spo-stare, ma anche abbassare: di margini di migliora-mento nella pubblica amministrazione ce ne sono tanti, così come sono ancora ampie le sacche di inef-ficienza. Avere poche risorse a disposizione spesso è più un alibi che un limite vero, me lo hanno insegnato in azienda e vale ancor di più per le pa. e qui faccio un esempio che esula, ma che trovo lampante, quello della Sanità pubblica: le regioni dove c’è una spe-sa pubblica più alta, hanno la qualità del servizio più bassa. L’ambizione è quindi tagliare la spesa pubbli-ca e da amministratore dico che è possibile.
Il nostro giornale che, come sai, è una voce atten-ta alla crescita del sistema industriale immobilia-re sta portando avanti un’idea di integrazione della filiera coinvolgendo nel processo immobiliare an-che il mondo delle aziende manifatturiere che sono portatrici di innovazione e tecnologia performante. Ma insieme a questa idea, anzi sopra questa, ce n’è un’altra ancora più ambiziosa. Quella cioè di contri-buire a realizzare una comunità di soggetti impren-ditoriali, accomunati dall’agire sullo stesso prodot-to immobiliare, che costruiscono insieme il futuro del Paese intervenendo sul territorio e sul costrui-to con intenti e obiettivi comuni. In questo disegno vorremmo che ci fossero anche soggetti politici non animati esclusivamente da interessi elettorali ma dalla ricerca del bene del Paese. Ti aspettiamo?anzitutto merito a il Quotidiano immobiliare per l’in-tuizione della filiera e il coraggio di portarla avanti. per non fare il politico che mette il cappello su un’idea
17SUn caMbio di paSSo per L’iMMobiLiare
altrui, mi metto quindi in gioco anch’io: come pre-sidente di federimmobiliare metto a disposizione il mio ruolo per trovare sinergie profonde, mi impegno a lavorare con la filiera e ritengo doveroso estendere il concetto fino all’ANCE da un lato e all’ANCI dall’al-tro. dal basso verso l’alto, in senso ampio. i territori saranno protagonisti del rilancio del settore immo-biliare, decisivo per la ripresa economica del paese intero. Giochiamoci la partita!
18SUn caMbio di paSSo per L’iMMobiLiare
19ScoStrUzioni: aLLa ricerca deL vaLore perdUto
nel comparto costruzioni, quel che è certo è l’incer-tezza. Mentre gli altri settori economici - chi più chi meno - danno segnali chiari di ripresa, l’edilizia con-tinua a mostrare spunti positivi alternati a nuovi in-ciampi. bisogna però ammettere che i dati più recen-ti fanno sperare, anche per questo settore settore, in un avvio (ritardato) lungo l’arduo sentiero che con-duce fuori dalla crisi.da questa panoramica, esposta da antonio gennari dell’ance, hanno preso il via martedì i lavori del con-vegno Il nuovo mondo del costruito, organizzato da ilQi a Milano per fare il punto sul grado di innova-zione del prodotto edilizio e, quindi, sulla qualità di quanto trattato dal mercato immobiliare. importante sottolineare che i dati timidamente positivi non ba-stano per sostenere un nuovo ciclo positivo per le costruzioni: per spingere sulla crescita, ha afferma-to il segretario generale rur Giuseppe Roma, serve una trasformazione che crei valore e che comprenda l’intero buildMate, vale a dire l’insieme delle industrie che producono componenti per l’edilizia. e, proprio in quest’ottica, roma ha presentato l’idea di uno Smart building Manifesto.
costruzionialla ricercadel valore perdutoInnovazione di prodotto e nuovi modi di progettare al convegno de ilQIdi Pietro Zara
20ScoStrUzioni: aLLa ricerca deL vaLore perdUto
Ma da dove parte questa rivoluzione del costruito? innanzitutto dalla digitalizzazione, con l’implemen-tazione del building information Modeling.
Irrinunciabile BIM. in un mondo investito dall’in-novazione digitale, le costruzioni non possono più esimersi dal mettersi al passo coi tempi. come ha spiegato alberto pavan di baec, attraverso il biM i software possono verificare con immediata pre-cisione il rispetto delle regole di un progetto, siano esse derivanti dalle normative o dai requisiti proget-tuali imposti dalla committenza. con il biM si crea un linguaggio comune tra tutti i soggetti attivi su un complesso immobiliare, una condivisione virtuosa di informazioni che permette una migliore gestione e pianificazione dei costi necessari a mantenere mo-derno ed efficiente un edificio durante il suo intero ciclo di vita. inoltre, un linguaggio visivo molto intu-itivo basato sui colori permette a colpo d’occhio di capire lo stato manutentivo del bene e di intervenire dove necessario con tempestività. il biM è un pas-saggio fondamentale, anche se la tecnologia da sola non basta.
Progettare significa guardare lontano. perché un progetto possa funzionare, al di là dei migliori software a cui si possa ricorrere, serve grande lun-gimiranza, uno sguardo che comprenda l’intero arco vitale di un edificio. Dalle diverse tavole rotonde che hanno affrontato il tema della progettazione è emer-sa la necessità di una maggiore professionalità fatta
con il biM si crea un linguaggio comune tra tutti i soggetti attivi su un complesso immobiliare,una condivisione virtuosa di informazioni che permette una migliore gestionee pianificazione dei costi
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di persone preparate al nuovo mondo che si profila all’orizzonte. non è più possibile riproporre soluzio-ni abituali, diciamo “consolidate”, che non tengono conto dei costi di mantenimento di un edificio. La qualità va monitorata nel tempo, con un’analisi chia-ra e trasparente dei dati sulle performance.
Edifici a prova di futuro. Progettare oggi significa rispondere a tempi di consegna sempre più rapidi, con un minuzioso controllo dei costi di produzione. Gli edifici, per non invecchiare prima del previsto, de-vono essere flessibili, riadattabili in base alle nuove necessità che potrebbero manifestarsi in futuro. Ma soprattutto devono rispondere alle esigenze di chi li utilizzerà, divenendo a pieno titolo sostenibili. in tutti i comparti immobiliari, infatti, la domanda è profon-damente cambiata e i conduttori richiedono spazi sempre più smart. L’edificio intelligente può nascere solo dalla sinergia tra le industrie delle costruzioni, della componentistica e dell’immobiliare, una com-binazione in grado di generare un balzo innovativo nel prodotto, fondato su ricerca e fantasia. da qui si propone di partire il real estate “allargato”, che però deve sempre fare i conti con il grande assente della trasformazione del territorio: la politica.
Innovare il costruito: si deve, ma non si può. Que-sto, per l’Italia, è un periodo di grande sfiducia nei confronti dell’azione politica. e quest’ultima non fa che alimentarla, aumentando la stratificazione buro-cratica che si ripercuote poi sull’attività dei costrut-tori. Quel che manca è la trasparenza, un manifesto culturale (politico) che metta in fila le priorità senza
coStrUzioni: aLLa ricerca deL vaLore perdUto
Durante il convegno è statopresentato e distribuitoil nuovo numero di FocusQI dedicato all’approfondimento dei temi trattati nel corsodel convegno.
FocusQICostruire l’innovazione
scarica in formato pdf
22ScoStrUzioni: aLLa ricerca deL vaLore perdUto
equivoci. per esempio, secondo diversi speaker in-tervenuti al convegno, un primo passo per avviare la trasformazione del costruito sarebbe rendere più facile la demolizione e ricostruzione degli edifici ve-tusti, che altrimenti rimangono a occupare il suolo come ruderi obsoleti e non riqualificabili. La norma-tiva italiana, si sa, è confusa, frammentata e spesso contraddittoria: un ostacolo davvero spaventoso per gli investitori, soprattutto quelli esteri, che vorrebbe-ro cimentarsi in operazioni value-add.
Nuovi edifici per una nuova domanda. e proprio con gli investitori si chiude il cerchio della rivoluzione nel prodotto immobiliare. L’operatore puramente finan-ziario non bada “per missione” al grado di innovazio-ne degli edifici in cui investe, ma deve tenere conto dell’evoluzione della domanda da parte dei condutto-ri a cui li andrà a locare. e questa sì, tiene conto della qualità e della modernità di un immobile. purtroppo, rispetto ad altri contesti europei, il prodotto immobi-liare italiano risulta ancora in gran parte arretrato. e al suo upgrade non contribuisce certo lo storico na-nismo del nostro mercato, anch’esso frammentato come lo è la normativa. e qui si torna al discorso della progettazione: asset rispondenti alle esigenze della nuova domanda e muniti dei mezzi adatti a control-larne i costi di gestione (vedi biM), risulteranno cer-tamente più interessanti agli occhi degli investitori. e gli operatori stessi, conoscendo e lavorando sempre più a fianco di chi produce innovazione nel costruito, diverranno meno “finanziari” e più “immobiliari”.
un primo passo per avviare la trasformazione del costruito sarebbe rendere più facilela demolizione e ricostruzione degli edifici vetusti, che altrimenti rimangono a occupareil suolo come ruderi obsoleti e non riqualificabili
Apertura dei lavoriGuglielmo Pelliccioli, ilQi
Lo scenario del costruitoAntonio Gennari, ance
Un ponte chiamato BIMAlberto Pavan, baec
L’industria della componentisticaGiuseppe Roma, rur
Il punto di vista delle associazioniMatteo Cabassi, assoimmobiliareAngelo Marchetti, federlegnoarredoDaniele Levi Formiggini, ricSAlessandro Cattaneo, federimmobiliare
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dossier qitv
coStrUzioni: aLLa ricerca deL vaLore perdUto
Innovazione per un RE più forteLuigi Donato, banca d’italiaValeria Falcone, baringsAndrea Sica, investire SgrMichele Candeo, innovation real estateMirko Cinque, prelios integra
Nuove frontiere del costruitoAndrea Margaritelli, Listone giordanoLuca Benetti, Stahlbau pichlerMassimo Vitali, vitaliGiovanni Fassi, tétris design & buildGuido Davoglio, tekser
Per un costruito di qualitàClemente Di Paola, atlantica real estateMatteo Giani, borio MangiarottiGianluca Martora, igd SiiQSimona Martelli, fondazione promozione acciaio
Innovazione tecnica e architetturaMarco Piva, Studio Marco pivaAmbrogio Meregalli, Meregalli impiantiMaurizio Milan, Milan ingegneriaRoberto Cereda, Lombardini22Ivan Mazzoni, Johnson controls
Mercato e qualità del costruitoFederica Saccani, cbre italiaLamberto Agostini, Cushman & WakefieldGiovanni Marco Ottoboni, gabetti property SolutionsCorrado Ferretti, colliers international
24ScoStrUzioni: aLLa ricerca deL vaLore perdUto
Giuseppe RomaRUR
Luigi DonatoBANCA D’ITALIA
Nicola PaneCAME
interviste qitv
Giovanni FassiTéTRIS DESIGN & BUILD
Massimo VitaliVITALI
25ScoStrUzioni: aLLa ricerca deL vaLore perdUto
Michele CandeoINNOVATION RE
Luca BenettiSTAHLBAU PICHLER
Gianfranco SassiGRANITIFIANDRE
interviste qitv
Alessandro RoversiSCHINDLER
Fabrizio MajaMITSUBISHI ELECTRIC
26ScoStrUzioni: aLLa ricerca deL vaLore perdUto
27SpUbbLico e privato: Una via per i proGetti coMpLeSSi
Il seminario PoliMi-Nazcaaffronta il tema governancee concorrenza
di Cristina Giua
pubblico e privatouna via per i progetti complessi
Argomento difficile quanto necessario e “centrale” per gli operatori dell’immobiliare quello organizzato dal politecnico di Milano e dal gruppo nazca buo-ne pratiche, che hanno scelto la giornata del 21 giu-gno per parlare di “governance e concorrenza nei progetti complessi in regime di ppp”. Questo infatti il titolo del seminario che si è svolto nelle aule del poliMi, dove con l’acronimo ppp si è voluto sintetiz-zare il vero nodo della questione, ovvero il rappor-to di Partnership tra Pubblico e Privato. Ad affian-care politecnico di Milano e gruppo nazca buone pratiche nell’organizzazione dell’incontro le sigle inu, urbit, audis, censu, assoimmobiliare e rics (part-ner scientifico Federimmobiliare). Sotto la lente dei
società
politecnicodi milano
28SpUbbLico e privato: Una via per i proGetti coMpLeSSi
relatori - che si sono alternati durante la mattinata di lavori a cui è seguito un tavolo di discussione nel pomeriggio - il rapporto dunque tra soggetti privati e pubblica amministrazione e le migliori pratiche da utilizzare per la valorizzazione del territorio. tanti i temi sollevati in un clima propositivo, di ascolto e di confronto costruttivo. ad aprire la sessione di lavo-ri alessandro cattaneo, nella doppia veste di presi-dente federimmobiliare e presidente di fondazione patrimonio comune dell’anci (associazione nazio-nale comuni italiani) a cui unisce un’esperienza di lavoro in azienda che lo hanno reso estremamente sensibile e consapevole delle tematiche trattate. per cattaneo – su di lui potete leggere anche un’ampia intervista esclusiva a cui il Settimanale ha dedicato la copertina di questo numero – l’urgenza è il cam-bio di clima tra pubblica amministrazione e operato-ri privati. A beneficiarne progetti necessari per tutto il territorio. per Marzia Morena, docente del poliMi e coordinatrice del gruppo nazca, il passo successivo sarà incidere nel cambiamento del sistema paese, con una serie di impegni e iniziative che proseguiran-no nei prossimi mesi. il monitoraggio dei progetti che vedono protagonisti operatori privati e pa è un per-corso che continueremo infatti a portare avanti nel tempo, assicura dionisio vianello, coordinatore del gruppo nazca, al termine della giornata di seminario.
marzia morena
persona
dionisio vianello
persona
UN PeRCORSOSUI PROGeTTI TRA PUBBLICO e PRIVATO Dionisio VianelloNAZCA
GRUPPO NAZCA PRONTO ALLACONCReTeZZAMarzia MorenaNAZCA
PIù DIALOGOTRA PUBBLICOe PRIVATOAlessandro CattaneoFederimmobiliareFPC ANCI
29SpUbbLico e privato: Una via per i proGetti coMpLeSSi
interviste qitv
30S
LA SFIDASUI PROGeTTICOMPLeSSIBarbara PisaniBNP Paribas RE
LA GeSTIONeDeL FIVAlessia CapreraCDP Investimenti SGR
interviste qitv
pUbbLico e privato: Una via per i proGetti coMpLeSSi
LA COMPLeSSITà DeI PROGeTTICON LA PARoberta FusariNAZCA
società
saint-Gobain
31S
La stampante in fondo all’ufficio, il vicino di posto che fa una chiamata, il picchiettare della collega che cammina coi tacchi alti... tanti rumori di fon-do apparentemente insignificanti, ma che possono deteriorare il comfort dell’ambiente lavorativo e in-terrompere la concentrazione di chi deve portare a termine un progetto. Secondo le statistiche del Leesman index del 2014, meno di un terzo (28%) su un campione di 100.000 lavoratori è soddisfatto relativamente alle condizio-ni acustiche del proprio del proprio ufficio e secondo la ricerca della brother technology su una giornata media di 8 ore vi è un calo del 15% della produttivi-tà a causa di distrazioni legate al rumore durante il proprio orario di lavoro e una volta che questa atten-zione viene interrotta ci vogliono in media 15 minuti per recuperare il focus. La ricerca di un ambiente acusticamente ottimale diventa così fondamenta-le per diminuire adrenalina e stress, aumentando di oltre il 50% motivazione e performance.
Il seminario di Ecophon e Saint-Gobainsull’acustica negli uffici
di Kevin Massimino
enjoy the silence
enjoy tHe SiLence
società
ecophon
vincenzo blancato
persona
32S
Sono stati questi i temi che hanno aperto il semina-rio di ecophon “Design acustico degli uffici – Fatti ed evoluzioni” dello scorso 15 giugno, nella cornice Leed platinum dell’habitat Lab di Saint-gobain a corsico, dove tra l’altro esiste una stanza del silen-zio in cui la correzione acustica la fa da padrone. a inizio seminario, per avvicinare i partecipanti al tema dell’acustica interna, il dott. Vincenzo Blan-cato, area Sales Manager triveneto e brescia di ecophon, esordisce con una panoramica su suono e ascolto, il senso sempre online nell’essere umano. un accennato ripasso di fisica delle onde e dell’ana-tomia umana, con un’analisi della percezione uditi-va legata alla conversazione, che permette di intro-durre il concetto di fonoassorbimento. viene così esposto il coefficiente alfa, diviso in frazioni tra 0 e 1, che misura la capacità assorbimento acustico di un determinato materiale, con parametri da a a f definiti dalla normativa iSo 3382. il discorso arriva così alle quattro dimensioni del suono: riverberazione, propagazione, forza e chia-rezza, anticipando l’intervento dell’ing. Cristina Car-rus, tecnhical e Marketing coordinator di ecophon,
enjoy tHe SiLence
società
biobyte
maria cairoli
persona
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sull’importanza dell’acustica negli uffici moderni. Si parte dalle indagini, come quelle già citate del Lee-sman index, sul legame tra efficienza e acustica sul luogo di lavoro. a queste si sono aggiunte le ricerche di ecophon, che hanno evidenziato quanto anche la percezione psicologica influisca in questo campo. ad esempio, le chiacchiere dei colleghi sono net-tamente il suono maggiormente percepito in uffi-cio, ma se per molti rappresentano un rumore fasti-dioso, per altri appaiono come un suono piacevole stimolante, capace di incrementare il proprio lavoro grazie alla relatività tra i temi ascoltati. Quindi fat-tori soggettivi e oggettivi che richiedono diverse ti-pologie di soluzioni: quelle di tipo strutturale, come i pannelli fonoassorbenti, e di tipo psicologico, come le norme comportamentali. Sull’aspetto strutturale si entra nel dettaglio con l’intervento dell’ing. Maria Cairoli, phd e Senior engineer Biobyte, che grazie alle indicazioni del d.p.c.M. del novembre 1997 espone i vari indicatori che misurano l’isolamento acustico. un’analisi det-tagliata delle formule per stimare e raggiungere gli ottimali indici di potere fonoisolante per facciate, controsoffitti e pareti.
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www.ecophon.itwww.acousticbulletin.it
società
tiemme societàdi inGeGneria
tatiana milone
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Giulia suriano
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nell’ambito progettuale prende parola l’ing. Tatia-na Milone, fonder e partner di Tiemme Società di ingegneria, con due tipologie di progettazione acu-stica per uffici: uno di recupero e uno di costruito. il primo è l’intervento che ha riguardato la riqualifica-zione degli uffici della sede SnaM di Milano, passati da una struttura a scomparti a open space insono-rizzati attraverso un design sobrio ma al contempo efficace. il secondo lavoro esposto, quello del nuo-vo, è stato quello per il nuovo palazzo di regione Lombardia, la cui progettazione degli interni si è ri-velata più complicata del previsto. alla fine si sono comunque riuscite a realizzare soluzioni acustiche ottimali grazie all’apporto di moquette e tatami sui pavimenti e di frangisuono rivestiti di legno per le sale riunioni. Materiali simili ma usati in modalità diverse anche per l’auditorium. chiude il pomeriggio l’ing. Giulia Suriano, area Sales Manager Milano di ecophon, che mostra le possibili soluzioni per le diverse tipologie di ufficio, concentrando l’attenzione sulla complementarietà di isolanti da soffitto e verticali, composti di mate-riali, forme e colori diversi, ma sempre sostenibili alla ricerca della certificazione Leed.
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cristina carrus
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Dott.ssa Carrus, quale esigenza ha spinto ecophon a programmare questo Seminario? noi di ecophon facciamo parte del gruppo Saint-go-bain e trattando di acustica, non solo nella produzio-ne di materiale ma anche l’impatto che ha il suono sulla persona, cerchiamo di realizzare sistemi per raggiungere il giusto comfort sonoro. per questo in Svezia esiste un nostro team di sviluppo che si oc-cupa di effettuare studi su uffici, scuole e ospedali. da qui è nata l’idea di sensibilizzare i tecnici del set-tore con seminari a tema.
Qual è la situazione e l’attenzione in europa e, so-prattutto, in Italia in questo campo? c’è molta attenzione nei paesi del nord. purtroppo in italia esiste molto poco, se non nulla, a livello nor-mativo. Qualche aggiornamento si sta effettuando nell’ambito scolastico, mentre per gli uffici si opera ancora con gli standard richiesti dal committente, come ad esempio la sede di google.
Sviluppate soluzioni esclusivamente per questi tre spazi o anche per altri ambiti?attualmente stiamo iniziando a elaborare idee an-che per la ristorazione, meno per i negozi retail. a livello di strutture sportive stiamo lavorando con le palestre delle scuole, ma pensiamo di sviluppare anche soluzioni per altre tipologie di impianti. il fo-cus rimane comunque su scuola, ufficio e ospedale, perché in fondo sono luoghi dove ci si reca per ne-cessità e devono per questo essere resi i più acco-glienti possibile.
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cos’è ecophon,con cristina carrus
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Si è svolto a venezia il primo building day organiz-zato da Spazio progetto. L’obiettivo è stato quello di illustrate la building re-evolution, uno strumento che potrà rendere più efficiente la gestione degli im-mobili attraverso la figura del Building Coach. Presso il Vega Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia si sono svolti i forum tra associazioni e protagonisti dei vari settori del real estate.
BUILDING DAy: UN’EffIcIENTEGEsTIONE DEGLI ImmOBILImILANO
sERVIZI
Internet e il web per il Marketing nel Real estate, conduce Piero Almiento, consulente e docente alla Sda bocconi. ospiti Cristina Dallacasa (costruzioni dallacasa), Simone Bassi (endurance Web Solution) e Gianluca Capone (Livello casa), che ci spiegano come e quando il marketing è entrato nelle loro so-cietà e come internet influisce su di esso modifican-done profondamente l’azione.
INTERNET E wEB PER IL mARkETING NEL REcOPERNIcO 40
fORmAZIONE
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Luigi Croce dello Studio Legale Nctm effettua un’a-nalisi del rent to buy, il nuovo tipo contrattuale intro-dotto nel dl. 133/2014 (cd. Sblocca italia) e di tutti i vantaggi che offre l’immediata concessione del go-dimento dell’immobile con il diritto di acquistarlo en-tro un determinato tempo. L’avv. croce illustra nella lezione le condizioni di utilizzo insieme a una analisi delle differenze con la più nota forma della locazione con patto di opzione.
RENT TO BUy: I VANTAGGI DEL NUOVO TIPOcONTRATTUALE INTRODOTTO NEL DL. 133/2014cOPERNIcO 40
fORmAZIONE
Sirio Greco di Zumtobel ci spiega cosa è la “luce attiva”, come può essere gestita e il ruolo che ha nella vita delle persone. La luce agisce a livello visi-vo ha un ruolo importante in tutto quello che faccia-mo. ecco allora chiaro come possa influire su di noi negli spazi architettonici che frequentiamo, anche e soprattutto nei centri commerciali dove attraverso la luce artificiale si possono ricreare situazioni che re-plicano la luce naturale.
AcTIVE LIGHT: EffETTI DI LUcE DINAmIcAE ARcHITETTURA DEGLI sPAZI PUBBLIcIcOPERNIcO 40
fORmAZIONE
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il mondo della casa connessa e intelligente: un tema che sa di futuro, ma che ha già molte ricadute sul nostro presente. per parlare di trend, anticipazioni, ipotesi e riflessioni, Sigest ha chiamato a raccolta esperti di settore e operatori immobiliare per il conve- gno Let’s get phygital. Vincenzo Albanese, ammi-nistratore unico di Sigest, ha riassunto i temi della serata.
ALBANEsE (sIGEsT): LA smART HOmE DEL fUTUROmILANO
INTERVIsTE
nel 2016 il nord italia ha registrato un totale di qua-si 282 mila transazioni residenziali, per una cresci-ta annua del 22,3%. importante sottolineare che la Lombardia da sola rappresenta il 40% delle transa-zioni concluse nell’area. Roberto Perego (consigliere delegato area nord di tree real estate, gruppo ga-betti), illustra i principali risultati per il 2016 del mer-cato residenziale in italia settentrionale.
PEREGO (TREE RE, GABETTI): AL NORDTRANsAZIONI +22% NEL 2016cOPERNIcO 40
REPORT
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