POF 2015 - 2016 VERSIONE DEFINITIVA.pdf · 2 Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente...

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S c � o � a Seco � d a � i a I � � a d o a i � d i � izzo � � s i c a �e

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P I A � � � � � � � � � � � � � A � � � � A � IV A

2015 - 2016

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Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica.

(Daniel Pennac, “Diario di scuola”)

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Introduzione

La “Monterisi” è una scuola che presenta una significativa pluralità di Offerta Formativa; sensibile alle grandi tematiche contemporanee dell’innovazione sulle scelte educative e didattiche; orgogliosa della propria cifra distintiva nell’insegnamento dei tanti strumenti musicali e nell’attività di un’orchestra stabile; aperta alle moderne lingue europee (inglese, francese e spagnolo) ma particolarmente attenta alle radici tradizionali con l’insegnamento specialistico del latino in tutte le classi. Le sue parole d’ordine sono professionalità e umanità. La professionalità si esprime in una didattica aggiornata e flessibile, fondata sulla collegialità degli operatori, attiva nel combattere il fenomeno della dispersione scolastica, col garantire ad ogni allievo il proprio successo formativo e dare risposta ai bisogni, ma anche nel valorizzare i meriti e le eccellenze per un efficace orientamento nelle scelte di studio e di vita. Una scuola quindi che persegue la ricomposizione fra sapere e saper-fare nell’“imparare facendo”, che intende essere all’altezza del compito di formare persone consapevoli, dotate di conoscenze,

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competenze, abilità che le rendano capaci di scegliere, controllare, criticare i processi in cui agiscono. L’umanità è l’assunzione della centralità della relazione alunni-professori come asse costitutivo del lavoro quotidiano: se la scuola è trasmissione di saperi disciplinari, è anche e innanzitutto un incontro personale tra esseri umani - ciascuno portatore di un proprio bagaglio culturale, psicologico, fisiologico – un incrociarsi di storie, emozioni e culture diverse. È difficile che dell’esperienza scolastica si ricordino materie e argomenti, si ricordano piuttosto facce e voci, personalità e passioni, in una parola umanità condivisa. L’attenzione a questi aspetti è la bussola di orientamento delle attività scolastiche. La sfida dei tempi si raccoglie insegnando il rigore dell’apprendimento unito alla passione del conoscere, abituando all’autorevolezza dell’istituzione insieme alla serenità dell’ambiente umano, proponendo modelli di autonomia personale insieme a solidarietà e apertura agli altri.

Dirigente Scolastico

prof.ssa Concetta Carrozzo

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PARTE I – PRESENTAZIONE DEL P.O.F ORGANIGRAMMA

“Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. (art.3, D.P.R. n° 275/1999)

Nel 1995 il D.P.C.M. del 7 giugno istituiva per le scuole italiane il P.E.I. (Piano educativo d’Istituto), ovvero un piano educativo che calava nel territorio locale le finalità pedagogiche del sistema scolastico nazionale. Il D.P.R. 275 del 1999 ha successivamente rovesciato l’impostazione generale, offrendo alle istituzioni scolastiche l’autonomia e quindi la possibilità di riorganizzare i curricoli su base locale. Il P.E.I. è stato così sostituito dal P.O.F. (Piano dell’offerta formativa); esso è il documento che rispecchia l’identità culturale e le scelte organizzative, pedagogiche e didattiche dell’Istituto in cui viene attuato. Ad esso si fa riferimento riguardo a

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• scelte educative e piani di studio e d’istituto; • progetti e attività che costituiscono l’offerta formativa nel suo

complesso; • progettazione curricolare ed extracurricolare che l’istituto

attua nell’ambito della propria autonomia; • misure per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con

specifiche difficoltà di apprendimento, con bisogni educativi speciali o stranieri;

• ripartizione dell’orario complessivo; • criteri per l’autoanalisi e la valutazione dell’istituto; • modalità di informazione e partecipazione delle famiglie.

Il POF è soggetto agli aggiornamenti che gli organi collegiali riterranno opportuni o che saranno imposti da eventuali modifiche di legge.

1.1) Il Collegio dei docenti E' composto da tutti i docenti in servizio nell'Istituto. Viene convocato dal Capo di Istituto che presiede le sedute affiancato da un segretario scelto tra i docenti collaboratori. Esso delibera in materia di funzionamento didattico e in particolare: • forma le commissioni di lavoro operanti nell'Istituto; • elabora o aggiorna il Piano dell'offerta formativa; • designa i docenti responsabili di Funzioni Strumentali; • elegge il comitato di valutazione; • propone i criteri per la formazione delle classi; • indica i criteri per la formulazione dell'orario delle lezioni; • adotta i libri di testo; • esamina l'andamento complessivo dell'azione didattica • propone l'adozione di progetti e percorsi educativi e didattici; • propone iniziative di sperimentazione; • promuove forme di aggiornamento per i docenti.

Componenti Collegio Docenti 2015/2016 1 Tramparulo Lucia LETTERE 2 Pagano Patrizia LETTERE 3 Gorga Maria Antonietta LETTERE 4 Romei Gabriella LETTERE 5 Fragale Maria LETTERE 6 Pastena Antonietta LETTERE

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7 De Cicco Giuseppina LETTERE 8 Saggese Amelia LETTERE 9 Brenca Lidia LETTERE 10 Sasso Rosaria Damiana LETTERE 11 D'Amato Anna Maria LETTERE 12 Pecoraro Gerarda LETTERE 13 Clarizia Antonietta LETTERE 14 Del Guercio Nives LETTERE 15 De MarcoGiulia LETTERE 16 Moscariello Maurizio LETTERE 17 Bruno Anna MATEMATICA 18 D’Acunzi Adriana MATEMATICA 19 Imbimbo Anna MATEMATICA 20 Saggese Maria Rita MATEMATICA

21 Romano Assunta MATEMATICA

22 Orrico Teresa MATEMATICA 23 Gammaldi Domenco MATEMATICA 24 Mancino Rita Raffaella MATEMATICA 25 Giordano Rachele Maria MATEMATICA 26 Albano Ersilia MATEMATICA 27 Mazzarella Fortunata LINGUA INGLESE 28 Vannelli Teresa LINGUA INGLESE 29 Pepe Giuliana LINGUA INGLESE 30 Stanzione Maria Rosaria LINGUA INGLESE 31 Bagnato Daniela LINGUA INGLESE 32 Corrivetti Emilia LINGUA INGLESE 33 Manzo Liliana LINGUA INGLESE 34 Peduto Pasqualina LINGUA FRANCESE 35 Milano Carmela LINGUA SPAGNOLA 36 Ferri Federica LINGUA SPAGNOLA 37 Speranza Paolo TECNOLOGIA 38 Selva Pellegrino TECNOLOGIA 39 Sammarco Lucia TECNOLOGIA 40 Citarelli Vittorio TECNOLOGIA 41 Aliberti Raffaela ARTE 42 Crucitti Graziella ARTE 43 Doria Maria Pia ARTE 44 Caporrino Maria MUSICA 45 Pecoraro Walter MUSICA 46 Marino Silvia MUSICA 47 Orsingher Lidia SCIENZE MOTORIE 48 Preziosi Angela SCIENZE MOTORIE 49 Giuliano Giovanni SCIENZE MOTORIE 50 Iavarone Lucia RELIGIONE 51 Lambiase Lorella RELIGIONE

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52 Castellano Bernardetta RELIGIONE 53 Tisi Rosanna SOSTEGNO 54 Bruno Laura SOSTEGNO 55 Spagnulo Giuditta SOSTEGNO 56 Ventura Anna SOSTEGNO 57 Rumma Manola SOSTEGNO

Docenti di strumento musicale

1 Ciancia Vincenzo CHITARRA 2 Imparato Vincenzo CHITARRA 3 Senatore Ester PIANOFORTE 4 Alfinito Rosa PIANOFORTE 5 Carrus Giuseppe VIOLINO 6 Ragone Anna VIOLINO 7 Galibardi Raffaello VIOLINO 8 Scala Giuseppe FAGOTTO 9 De Giacomo Nicola SASSOFONO 10 Barbarulo Saverio TROMBA 11 Proto Antonio CORNO 12 Papa Antonio CORNO 13 Russo Pietro FLAUTO 14 De Chiara Cinzia VIOLONCELLO 15 Amendola Massimo CLARINETTO 16 Marciano Corrado PERCUSSIONI 17 Roselli Fabio PERCUSSIONI

Personale A.T.A 1 Di Gregorio Pietro D.S.G.A. 2 Vitolo G. Assistente amministrativo 3 De Sio Iolanda. Assistente amministrativo 4 Rullo V. Assistente amministrativo 5 Croce Valentina Assistente amministrativo 6 Bonavita Giulia Collaboratore scolastico 7 Ferraro Angelina Collaboratore scolastico 8 Navarra Carmela Collaboratore scolastico 9 Frallicciardi Giovanni Collaboratore scolastico 10 Mari Angelina Collaboratore scolastico 11 Annunziata S. Collaboratore scolastico 12 Paradiso Caterina Collaboratore scolastico 13 Navarra T. Collaboratore scolastico 14 Vasta Giambattista Collaboratore scolastico 15 Citro A.

1.2) Il Consiglio d’Istituto

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Il Consiglio d’Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola. Esso delibera il programma annuale e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al Consiglio l'adozione del Regolamento interno di Istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare il Consiglio d’Istituto adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti. Inoltre indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. Nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni il Consiglio d’Istituto è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico-ausiliario, 8 rappresentanti dei genitori degli alunni e il dirigente scolastico. Il Consiglio di Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. I membri del Consiglio d’Istituto rimangono in carica per tre anni scolastici. 1 Dott.ssa Carrozzo Concetta Dirigente Scolastico 2 Rombi Ivana Genitore – Presidente C.d’I. 3 Baracco Luciana Genitore 4 Amato Daniela Genitore 5 Buoninconti Germana Genitore 6 Alfinito Rosa Genitore 7 Nastro Francesco Genitore 8 D’Aiutolo Lucietta Genitore 9 Marino Giovanna Genitore 10 Galibardi Raffaello Docente 11 Pepe Giuliana Docente

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12 Bruno Laura Docente 13 Scala Giuseppe Docente 14 Pagano Patrizia Docente 15 Pecoraro Walter Docente 16 Senatore Ester Docente 17 Clarizia Antonietta Docente 18 De Sio Iolanda Personale A.T.A. 19 Ferraro Angela Personale A.T.A.

1.3) La Giunta esecutiva Il Consiglio di Istituto elegge al suo interno la Giunta esecutiva. La Giunta prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario. 1 Dott.ssa Carrozzo Concetta Dirigente Scolastico 2 Di Gregorio Pietro Direttore amministrativo 3 Galibardi Raffaello Docente 4 De Sio Iolanda Personale ATA 5 Marino Giovanna Genitore 6 Buoninconti Germana Genitore 1.4) Collaboratori della Dirigente

• Galibardi Raffaello – primo collaboratore • Clarizia Antonietta – seconda collaboratrice

1.5)Rappresentanze Sindacali Unitarie 1 De Sio Iolanda CISL 2 Tisi Rosanna SNALS

1.6) Funzioni Strumentali al P.O.F. 2015 – 2016

I docenti incaricati di Funzione Strumentale si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità

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dei servizi e favorire formazione e innovazione. I docenti F.S. vengono designati dal Collegio dei docenti in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali. La loro azione può essere indirizzata su sette aree di intervento:

Area 1 - Gestione e coordinamento delle attività del POF Area 2 - Gestione della comunicazione - organizzazione eventi - rapporti con il territorio Area 3 - Sostegno al lavoro dei docenti Area 4 - Sostegno agli studenti Area 5 - Documentazione educativa, valutazione e utilizzo didattico delle tecnologie informatiche e multimediali.

Le aree vengono articolate da ogni Istituto scolastico a partire dalle indicazioni contenute nelle norme contrattuali, in base alle proprie necessità e secondo quanto stabilito nel proprio Piano dell'Offerta Formativa.

Area 1 – Gestione e coordinamento delle attività del P.O.F.: prof.ssa Patrizia Pagano Area 2 – Gestione della comunicazione - organizzazione eventi - rapporti con il territorio: prof.ssa Rosanna Tisi Area 3 – Sostegno al lavoro dei docenti: prof. Ester Senatore Area 4 – Sostegno agli studenti: prof.sse Rosa Alfinito e Cinzia De Chiara Area 5 – Documentazione educativa, valutazione e utilizzo didattico delle tecnologie informatiche e multimediali: prof. Maurizio Moscariello 1.7) Rapporti con le famiglie I genitori partecipano al progetto educativo della scuola attraverso gli organi collegiali istituzionali, come già indicato, e altri momenti specifici come da normativa. Come negli anni precedenti, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 si terranno 4 (quattro) incontri pomeridiani scuola – famiglia, circa alla metà e al termine del primo e del secondo quadrimestre e si stabiliranno le udienze settimanali in orario antimeridiano, da tenersi nella prima settimana utile dei mesi nei quali non è già previsto l’incontro pomeridiano. Inoltre il registro on-line, con apposita password personale, è aperto ai genitori che possono accedere ai risultati di fine quadrimestre e al registro di classe. La scuola fornisce ai genitori una comunicazione chiara e sintetica circa le linee generali dell’Offerta Formativa, le

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programmazioni, le modalità e i criteri di valutazione degli alunni, gli esiti quadrimestrali, gli interventi da condividere per migliorare il rendimento e la condotta dei ragazzi. Con i genitori degli alunni che si iscrivono alle prime classi per il nuovo anno scolastico colloqui periodici e incontri formali (gennaio, giugno e luglio di ogni anno) permettono di raccogliere le preferenze riguardo i bisogni formativi, la scelta dello schema orario del curricolo scolastico, i criteri per l’assegnazione degli alunni alle classi con insegnamento dello strumento musicale, le modalità della fruizione di tale insegnamento, l’inserimento e l’accoglienza degli alunni stranieri. Conformemente alle indicazioni del Ministero dell’Istruzione i genitori sono chiamati a controfirmare, all’atto dell’iscrizione, il documento del Patto educativo di Corresponsabilità che stabilisce tra le parti, in maniera condivisa, diritti e doveri per la qualità dei rapporti e per un reciproco impegno finalizzato al successo formativo dei discenti. I comportamenti che configurano mancanze disciplinari rispetto ai doveri propri degli studenti e alle Norme dell’Istituto sono individuati e sanzionati ai sensi della normativa vigente e del Regolamento di disciplina dell’Istituto consultabile sul sito della Scuola. Alle famiglie viene infine fornito un Vademecum contenente tutte le informazioni circa le azioni che i genitori possono compiere tra loro e con il corpo docente per realizzare una reale e concreta collaborazione tra le componenti scolastiche e per favorire il sereno svolgimento dell’anno scolastico a tutto vantaggio degli alunni.

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PARTE II – FINALITA’ DELLA SCUOLA E BISOGNI FORMATIVI

2.1) Contesto socio – ambientale La scuola media “N. Monterisi” è nata cinquanta anni fa, circa dieci anni dopo che una tragica alluvione aveva costretto i cittadini salernitani residenti nelle zone colpite a trasferirsi in quella che allora era l’estrema periferia orientale della città di Salerno, nel quartiere Pastena, a circa 3 Km dal centro della città. Il territorio, nel passato a vocazione agricola, a partire dalla seconda metà degli anni ‘50 con la costruzione di molteplici edifici a uso abitativo ha sviluppato un’alta densità demografica, con luci ed ombre proprie dei contesti urbani nati per tale utilizzo. L’area difforme nella conformazione urbanistica, nel tessuto sociale, nella distribuzione e articolazione dei servizi commerciali è abitata da circa 15.000 abitanti suddivisi in circa 4.000 famiglie mediamente “giovani”, composte da tre o quattro componenti. L’ambiente socio-economico e culturale in cui è inserita la Scuola “Monterisi” presenta una prevalenza di addetti al settore terziario. Caratterizzato da un relativo livello di benessere, prevalentemente materiale, l’area rileva fasce sociali deboli fra gli anziani e i giovani disoccupati. Sul territorio esistono diverse istituzioni direttamente o indirettamente educative: asili nido, scuole primarie e secondarie di

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primo e secondo grado, la Biblioteca di Villa Carrara, il Centro sociale di via Cantarella. Sono presenti centri sportivi e musicali privati, oratori, ma, come capita nei quartieri che nascono così velocemente, le strutture pubbliche indispensabili e gli spazi verdi facilmente fruibili non sono sufficienti per un impiego veramente formativo del tempo libero. La vocazione abitativa dell’area ha progressivamente fornito e ampliato il bacino di utenza della scuola rinvigorendone la popolazione, inoltre la scuola accoglie anche studenti di zone limitrofe e di quartieri più lontani, spesso collegati al pendolarismo dei genitori. Pur se non forte, c’è una presenza di alunni stranieri figli di immigrati. 2.2) Risorse Per l’attuazione del POF la scuola utilizza tutte le risorse interne a sua disposizione: aule attrezzate con lavagne interattive multimediali (LIM), laboratorio linguistico, laboratorio scientifico, laboratorio matematico, 2 aule per informatica, laboratorio di ceramica ed attività artistiche; aula destinata alle le attività individualizzate di sostegno; Aula Magna per incontri e riunioni, aula per la Musica d’insieme, due palestre coperte ed una scoperta, oltre ai locali adibiti agli uffici di Presidenza e segreteria. Per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN, la “Monterisi” aderisce per l’anno scolastico in corso al PON FESR prot. n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio 2015 - Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 - Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave. Inoltre la scuola mantiene rapporti costanti con varie agenzie esterne (Comune, servizi sociali, forze dell’ordine, istituzioni scolastiche ed enti culturali di vario tipo) che collaborano con essa per l’attuazione di obiettivi comuni. 2.3) Bisogni personali e cognitivo - culturali degli alunni

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Consapevoli dell’importanza di dover essere “scuola di tutti e di ciascuno” e della necessità di costruire una scuola che, nell’ottica di un nuovo umanesimo, formi l’uomo e il cittadino in tutte le sue sfaccettature (intellettiva, operativa, creativa, etica e sociale) ed in conformità alle indicazioni nazionali ed europee circa il raggiungimento da parte degli alunni delle Competenze chiave europee e di cittadinanza, i docenti hanno individuati i principali bisogni, espressi dagli alunni, i quali, alla fine del percorso scolastico devono giungere a • comunicare, nelle forme più adeguate, emozioni, sensazioni e interessi, confrontandosi democraticamente con gli altri; • vivere in un contesto scolastico sereno che aiuti a sviluppare sicurezza e autostima, superando ogni condizionamento; • stabilire relazioni costruttive ed equilibrate nell’ambito scolastico superando ogni forma di esclusione, di discriminazione o di prepotenza (Competenze sociali e civiche); • essere riconosciuti e rispettati dagli altri come persona nella propria specificità, originalità e diversità (psicologica e culturale) in una prospettiva di virtuosa integrazione; • riscontrare negli adulti modelli di riferimento coerenti; • estendere la propria esperienza e la visione della realtà per approfondire le proprie conoscenze e sviluppare nuovi interessi (Spirito di iniziativa); • conoscere se stessi per prendere consapevolezza dei cambiamenti e acquisire una propria identità; • migliorare il metodo di studio (Imparare a imparare); • acquisire nuove competenze linguistiche, tecnologiche e operative (Competenze nella madrelingua, nelle lingue straniere, matematiche, in scienze e tecnologia, competenze digitali); • sapersi autovalutare. 2.4) LA SCUOLA DELL’INCLUSIONE Alunni con bisogni specifici: i Bisogni Educativi Speciali (BES) L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In molte classi sono presenti alunni che richiedono speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest’area dello svantaggio

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scolastico comprende alunni con problematiche diverse, dalla disabilità ai disturbi evolutivi specifici o lo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Vi troviamo:

1. Alunni con disturbi specifici 2. Alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e

dell’iperattività 3. Alunni con funzionamento cognitivo limite 4. Alunni con problematiche del disagio sociale 5. Alunni stranieri

I docenti della scuola “Monterisi” si impegnano a predisporre per tali alunni dei percorsi individualizzati di didattica inclusiva, che propongano ai ragazzi che presentano difficoltà di apprendimento, nonché agli alunni stranieri di recente immigrazione, un ampliamento dell’offerta formativa, con percorsi anche laboratoriali efficaci e di senso e con opportuni recuperi disciplinari personalizzati per raggiungere le competenze previste dal piano didattico educativo. Nella realizzazione dell’intervento didattico, che è bene sia condiviso dalle famiglie, i docenti operano adattando a ciascun alunno un percorso che tenga conto delle sue capacità, dei suoi tempi e dei suoi interessi specifici in considerazione del principio educativo che la proposta didattica deve essere differenziata e proporzionale alle esigenze di ciascuno. 2.4.1) Alunni diversamente abili L’azione pedagogica e didattica destinata ai diversamente abili è di per sé individualizzata. Essa prevede due fasi iniziali: l’anamnesi, per acquisire dalla famiglia, dagli insegnanti della scuola elementare e dagli enti medico-sociali che seguono l’alunno le informazioni necessarie per determinarne le abilità senso-percettive, psicomotorie, comunicative, cognitive e sociali, e la diagnosi per accertare le reali capacità dell’allievo secondo il deficit mentale e la sua funzionalità motoria e sensoriale. Questa analisi spetta al Consiglio di classe e al docente esperto di sostegno, che procede alla stesura dei profili funzionali, in concertazione con gli operatori medico-sanitari dell’ASL e con le famiglie. Per ogni alunno viene stilato il P.E.I. (Piano didattico individualizzato), cioè il documento scolastico di sintesi dei dati conosciuti e di previsione degli interventi. Per gli

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alunni diversamente abili si predispongono percorsi didattico-formativi atti a sviluppare e a promuovere al massimo grado possibile l’autonomia dell’allievo e la sua integrazione nel gruppo classe e nella scuola. I ragazzi con disturbi lievi sono guidati e sostenuti nel raggiungimento degli obiettivi programmati, mentre le attività pratiche e laboratoriali (informatica, ceramica, scienze, pratica motoria) saranno utili per facilitare l’inserimento anche dei ragazzi con gravi disabilità. Gli obiettivi formativi saranno di volta in volta stabiliti dal Consiglio di Classe e dai docenti di sostegno in base alle reali esigenze e possibilità del singolo alunno. In linea generale, l’insegnamento di sostegno sarà svolto preferibilmente in classe. Il curricolo sarà semplificato anche con l’utilizzo di giochi didattici. Le modalità previste si svilupperanno lungo l’asse affettivo-relazionale, l’asse motorio-prassico e sensoriale e l’asse cognitivo. Saranno usati il metodo Dolman, la musico-cromo-terapia, audiovisivi, attività con il computer, lettura di immagini e fotografie, percorsi guidati in palestra, percorsi di motricità, manipolazioni di materiali.

2.4.2) Alunni con disturbo specifico dell’apprendimento (D.S.A.) I Disturbi Specifici dell’Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, e particolarmente le abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sono D.S.A. la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. Posto nelle condizioni di attenuare o compensare il disturbo, certificato dalla relativa documentazione medica, l’alunno può raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. Pertanto, in presenza di alunni con tali fragilità, i docenti della scuola “N. Monterisi”, con l’ausilio del G.L.I. (Gruppo di lavoro per l’inclusione) si attiveranno per - favorire il successo scolastico, - prevenire blocchi nell’apprendimento, - agevolare la piena integrazione sociale e culturale, - ridurre i disagi formativi ed emozionali. Le famiglie sono invitate a collaborare con la scuola per perseguire un armonico sviluppo psico-fisico del proprio figlio attraverso la definizione di un Piano didattico personalizzato (P.D.P.) condiviso, che tenga conto anche di eventuali suggerimenti degli

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specialisti che hanno stilato la documentazione che certifica il D.S.A.. Per i suddetti alunni viene garantito l’utilizzo di strumenti che consentono di evitare l’insuccesso scolastico e verrà valutato, caso per caso, l’uso di strumenti compensativi, quali ad esempio la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo, o l’uso di tabelle, formulari o mappe concettuali. Nei casi in cui sarà necessario si attueranno misure dispensative, quali la dispensa da lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, studio mnemonico. Ove necessario, saranno concessi tempi più lunghi per le prove scritte, si organizzeranno interrogazioni programmate e si valuteranno le prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. Verranno considerate le caratteristiche del processo di apprendimento e verrà valutata la consapevolezza da parte dell’alunno del proprio modo di apprendere; si metteranno in atto, quindi, le strategie metodologiche e didattiche opportune. 2.4.3) Alunni con problematiche diverse Poiché è compito doveroso della scuola riconoscere i casi per i quali, pur non essendovi certificazione medica specifica, sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica, i Consigli di classe individuano gli allievi che hanno bisogno di una qualche forma di personalizzazione dell’insegnamento per un più agevole superamento delle proprie difficoltà. La scuola si impegna ad adottare metodi, strumenti e procedure per adattare la didattica ai bisogni individuali, riconoscendo per tali alunni la necessità di un percorso didattico personalizzato. Pertanto gli insegnanti valutano circa l’effettiva convenienza ed efficacia delle strategie da adottare per il successo dell’alunno ed elaborano un piano di lavoro personalizzato che tenga conto delle esigenze del ragazzo, con la collaborazione, se possibile, anche della famiglia. 2.4.4) Alunni stranieri La scuola “N. Monterisi” si pone come obiettivo la piena integrazione di tutti gli alunni che accoglie e l'educazione interculturale come dimensione trasversale che accomuna tutte le discipline e tutti gli insegnanti. La presenza di alunni provenienti da altre parti del mondo e di altre lingue è per la scuola una ricchezza da promuovere e sviluppare. La gestione dell’accoglienza di questi alunni avviene attraverso gli strumenti che la scuola riterrà

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eventualmente di adottare, secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.394, quali una commissione di lavoro formata da un gruppo ristretto di docenti o l’ausilio di un mediatore culturale. Il lavoro dei docenti prevede di:

- definire un protocollo di accoglienza degli studenti stranieri; - programmare attività rivolte a tutti gli studenti allo scopo di

diffondere un’educazione interculturale; - contrastare atteggiamenti di pregiudizio e favorire

l’acquisizione di una mentalità aperta al dialogo, allo scambio e all’accoglienza;

- predisporre percorsi personalizzati, adeguati a valorizzare le competenze pregresse dell’alunno e a superare gli ostacoli linguistici e culturali che possono ostacolare o ritardare il pieno sviluppo della sua personalità e delle sue conoscenze.

2.4.5) Il Piano annuale di inclusività Parte I - analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

7 > minorati vista / > minorati udito

> Psicofisici 7 2. disturbi evolutivi specifici 8

> DSA 8 > ADHD/DOP

> Borderline cognitivo

> Altro 3. svantaggio 3 > Socio-economico > Linguistico-culturale > Disagio comportamentale/relazionale 3 > Altro Totali 18

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Circa 3,5% su popolazione scolastica

PEI redatti dai GLHO 7 N°

di POP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

8

di POP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

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B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in...

Sì/ No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

si

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

no

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

no

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

no

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

no

Funzioni strumentali / coordinamento

si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

si

Psicopedagogisti e affini esterni /interni

si

Docenti tutor/mentor si

Altro: no

C. Coinvolgimento docenti currìcolari

Attraverso... Sì/ No

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Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

si

Altro: no

Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

si

Altro: no

Altri docenti Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

si

Altro: no

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili si

Progetti di inclusione / laboratori integrati

si

Altro: no

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell'età evolutiva

si

22

Coinvolgimento in progetti di inclusione

si

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante no

Altro: no

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità si

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili si

Procedure condivìse di intervento sulla disabilità si

Procedure condivise di intervento su disagio e simili si

Progetti territoriali integrati no

Progetti integrati a livello di singola scuola

si

Rapporti con CTS / CTI no

Altro: no G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati no

Progetti integrati a livello di singola scuola

si

Progetti a livello di reti di scuole Si F3

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe si

23

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

si

Didattica interculturale / italiano L2 Si (CTP)

Psicologia e psicopatologia dell'età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali...)

no

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

3

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

4

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

4

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'interno della scuola

4

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

2

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l'organizzazione delle attività educative;

2

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

3

Valorizzazione delle risorse esistenti 4

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

3

24

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l'ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

3

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II - Obiettivi di incremento dell'inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali Il GLI (formato dai coordinatori di classe, referente docenti di sostegno, referente DSA, referente Bes e funzione strumentale area 1 e area 5) effettua la rilevazione dei BES, raccoglie la documentazione, offre consulenza ai colleghi, monitorizza periodicamente le pratiche inclusive della didattica programmate e aggiorna eventuali modifiche ai POP ai Pei alle situazioni in evoluzione, monitorizza il grado di inclusività della scuola. In particolare i docenti di sostegno intervengono in situazioni ricorrenti ed emergenti facendo particolare attenzione a discipline "sensibili", alla luce di una flessibilità didattica che deve essere alla base delle programmazione. I docenti curriculari intervengono attivando una programmazione di attività che prevede sia misure compensative che dispensative. Inoltre attivano modalità diverse di lavoro: apprendimento cooperativo (per piccoli gruppi), didattica laboratoriale, per problemi reali. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Corsi di formazione su tematiche BES (intesa come macro area comprendente tutte le forme di disagio derivanti da situazioni clinicamente certificate e non). Tali corsi devono mirare all'acquisizione di modalità e tecniche d'intervento didattico per il potenziamento delle abilità strumentali, anche grazie all'uso delle nuove tecnologie per la didattica. Successivi corsi possono essere previsti su tematiche specifiche via via emergenti nel corso dell'anno, tenendo anche conto degli alunni in ingresso , delle future rilevazioni o delle evoluzioni di situazioni

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esistenti e in itinere. L'aggiornamento si avvarrà di consultazione di materiale bibliografico ed informatico, software, banche dati in rete. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Valutare un alunno in difficoltà coinvolge in modo responsabile sia il singolo docente che il consiglio di classe nella sua interezza. La difficoltà sta nel comprendere gli effettivi obiettivi raggiunti senza indulgere in" aiuti" né pretendere risposte non adeguate alla condizioni di partenza". E' bene comunque ricordare che mentre per gli OSA non è contemplato il raggiungimento dei "livelli minimi" degli obiettivi, per gli altri alunni Bes tali livelli si possono fissare nei POP. Per i Bes in particolare, se necessario, si attuano deroghe per le bocciature e validazione anno anche se il numero delle assenze ha raggiunto il limite stabilito. Per i disabili si tiene conto dei risultati conseguiti nelle varie aree. Per i DSA si effettuano valutazioni che privilegiano le conoscenze e le competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che la correttezza formale. Saranno previste verifiche orali e compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera). Si farà uso di strumenti e mediatori didattici nelle prove di verifica sia scritte che orali (mappe concettuali, mappe mentali). Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'interno della scuola Alla base del piano esiste un modello di flessibilità che deve vedere inclusi soprattutto i docenti di sostegno. Quando il coordinamento tra il lavoro dei docenti curriculari e quello dei docenti di sostegno è meno efficace, si può effettuare un lavoro di osservazione degli insegnanti delle reciproche attività didattiche e successivamente, scambiare momentaneamente i ruoli. L'insegnante è di sostegno alla classe, prima ancora che all'alunno, pertanto il suo orario deve tenere conto dell'orario delle discipline "sensibili" ma anche degli eventuali momenti dove i lavori di gruppo e quelli laboratoriali sono fondamentali nell'attività didattica. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti La scuola si propone di effettuare consultazioni informativo-gestionale con CTS e CTI in seguito alle quali saranno utilizzati le eventuali risorse messe a disposizione. Inoltre nel caso in cui continuerà ad usufruire del servizio di assistenza educativa messo

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a disposizione dal Comune di Salerno intende utilizzare le figure degli assistenti educativi quali supporto a tutte le attività finalizzate all'inclusività. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l'organizzazione delle attività educative La corretta e completa compilazione dei POP e la loro condivisione con le famiglie sono passaggi indispensabili alla gestione dei percorsi personalizzati e al rapporto con le famiglie stesse. Queste devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei figli anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa, in particolare nella gestione dei comportamenti e nella responsabilizzazione degli alunni rispetto agli impegni assunti. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Una cultura inclusiva deve tener conto delle diversità come risorsa. II curriculo non è da ritenersi solo cognitivo ma anche motorio ed espressivo. Alcune disabilità potenziano inoltre altre abilità ed è bene che il docente le potenzi facendo assumere agli alunni ruoli da leader o tutor nei lavori di gruppo che magari sono stati strutturati apposta per usufruire di queste abilità(vedi abilità dei dislessici ad usare mappe e schemi). Lo sviluppo di un curriculo deve tenere conto dei vari stili di apprendimento e la didattica inclusiva utilizza: tutoring, gruppi cooperativi Didattica di problemi reali, adattamento delle discipline ai bisogni reali dell'alunno. Valorizzazione delle risorse esistenti La scuola “Monterisi” ha da sempre valorizzato le risorse esistenti sia professionali che strutturali. Tutte le aule sono fornite di LIM e si possono utilizzare l'aula d'informatica e la sala professori, anch'esse dotate di LIM. Altre risorse sono il laboratorio musicale, la palestra, il laboratorio matematico e quello di scienze, il laboratorio di ceramica. Essendo fondamentale nella didattica inclusiva la didattica laboratoriale, è chiaro che la valorizzazione di queste strutture resta di prioritaria importanza Risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Assistenti ai materiali ed alla gestione delle nuove tecnologie di supporto, assistenti alla comunicazioni, assistenti educatori.

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Gruppi di varie associazioni di volontariato presenti sul territorio. Potenziamento della biblioteca scolastica con acquisizione di audio libri e testi in forma digitale Creazione di laboratori con software specifici (sintetizzatori vocali) Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l'ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Incontri con i docenti delle scuole elementari Le strutture dei Pei e POP potrebbero essere elaborate con una struttura in formato elettronico .in modo da essere allegati ai futuri registri digitali. Sarebbe auspicabile che tali modelli venissero condivisi dalle scuole successive in modo da assicurare continuità e coerenza nell'azione educativa anche nel passaggio tra scuole diverse, in modo da costituire una sinergia e coordinamento tra i vari livelli di scuola. (Approvato dal Gruppo di Lavoro per l'Inclusione in data 9/06/2014 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 11/06/2014) 2.5) Le risposte della scuola: linee guida del P.O.F. Nel tener conto delle esigenze degli alunni, delle famiglie e della società, per favorire la civile convivenza, l’accoglienza e l’integrazione, per prevenire ogni forma di disagio giovanile e di dispersione scolastica e per innalzare il successo formativo e promuovere la cultura nel territorio, la scuola “N. Monterisi”, attenta ai bisogni formativi della comunità locale, predispone il proprio Piano dell’Offerta Formativa, con compensazione tra discipline, introduzione di nuove attività, progetti di recupero/arricchimento e tutto quanto si riterrà necessario per realizzare una scuola di qualità. La Politica per la Qualità e per l’Innovazione, determinante per un piano di miglioramento, seguirà tali direzioni: • Analisi autovalutazione di istituto • Aggiornamento professionale del personale scolastico • Attivazione di nuovi percorsi didattici che riducano la dispersione scolastica ed elevino i livelli di successo formativo • Partecipazione attiva alle diverse convenzioni con Enti ed Università • Attivazione di iniziative che diano maggiore qualità alle varie professionalità.

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Le linee guida del POF, condivise dai diversi insegnamenti disciplinari per il conseguimento delle competenze da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria, sono:

1. Costruzione del sé • Acquisire e/o potenziare la capacità di autocontrollo, il senso di

responsabilità e una graduale autonomia operativa; • Apprezzare l’importanza del sapere, che non è finalizzato all’

utile, ma alla ricerca di significato; • Imparare ad imparare, acquisendo autonomia nel metodo di

studio e ponendo le basi per l’applicazione e l’ampliamento delle proprie conoscenze in ambiti diversi, utilizzando in modo sempre più consapevole le capacità logiche di analisi, di astrazione e di sintesi per riconoscere e rappresentare gli elementi costitutivi della realtà e la capacità critica per valutare da varie prospettive la realtà;

• Progettare e realizzare programmi riguardanti le proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze acquisite per stabilire obiettivi significativi e realistici valutando vincoli e possibilità, definendo strategie e verificando i risultati.

2. Relazioni con gli altri • Saper ascoltare comprendendo i vari punti di vista e

apprezzando chi ha idee, cultura e stili di vita diversi; • Comprendere messaggi di genere diverso e di differente

complessità, trasmessi utilizzando i vari linguaggi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante supporti cartacei, informatici e multimediali;

• Comunicare eventi, fenomeni, principi, concetti, procedure, atteggiamenti, emozioni ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, simbolico ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, con vari supporti (cartacei, multimediali);

• Collaborare col gruppo, interagendo in modo corretto; • Valorizzare le proprie e altrui capacità, gestendo la

conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive;

• Riconoscere i diritti altrui. 3. Rapporto con la realtà naturale e sociale

• Sviluppare la conoscenza e la consapevolezza della propria identità, nelle sue articolazioni, e di quanto accomuna ciascuno a tutti gli altri esseri umani.

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• Affrontare situazioni problematiche, gestire cambiamenti costruendo e verificando ipotesi, raccogliere e valutare i dati, proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline.

• Determinare e rappresentare, con argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze, incoerenze, cause e effetti e la loro natura probabilistica.

• Imparare a interpretare criticamente l'informazione ricevuta in diversi ambiti e con diversi strumenti comunicativi (libri, giornali, archivi informatici e altro), valutandone attendibilità e utilità.

• Aver cura di sé, essere precisi e responsabili nell’assolvere ai propri compiti, sentire la libertà come frutto di una continua emancipazione dai condizionamenti, per giungere consapevolmente attraverso l’autodeterminazione alla propria autorealizzazione.

• Assumere i valori dell’etica del genere umano e dell’identità "terrestre" per la salvaguardia del sistema Terra ricercando senso e significato per e nella soluzione dei problemi che interessano la società tutta.

L’elemento caratterizzante il POF è, dunque, la centralità assegnata nell’Azione Formativa alla persona dell’alunno. Pertanto tutte le componenti dell’ istituzione scolastica “N. Monterisi” si propongono la seguente finalità, perseguita attraverso le varie discipline che con pari importanza e dignità offrono strumenti e percorsi specifici: sviluppo delle componenti affettivo–relazionali e dell’autonomia cognitiva, per l’autorealizzazione della persona del discente affinché possa responsabilmente e attivamente inserirsi nel contesto scolastico, territoriale e sociale in cui vive. Per conseguire tale finalità la Scuola “N. Monterisi” si configura nella sua azione come:

• Scuola dell’inclusione, che accoglie tutti per far sì che tutti abbiano le stesse opportunità e possano entrare nel mondo forti, pronti, ricchi di risorse e di autostima.

• Scuola dell’educazione integrale della persona dell’alunno per lo sviluppo delle sue componenti etiche, morali, sociali, intellettuali, affettive.

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• Scuola che colloca nel mondo, facilitando nell’alunno lo sviluppo della capacità di orientamento nella definizione di un proprio progetto di vita.

• Scuola dell’identità che accompagna il preadolescente alle soglie dell’adolescenza per aiutarlo nella fatica di crescere, costruire e riconoscere la propria identità.

• Scuola della motivazione e del significato, che valorizza l’esperienza e le conoscenze degli alunni, favorendo l’esplorazione e la scoperta.

• Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi mediante l’educazione all’ascolto e al dialogo, la condivisione empatica di esperienze, problemi e scelte, il lavoro cooperativo, il coinvolgimento delle famiglie nell’osservazione dell’evoluzione della personalità dei loro figli per agire insieme in presenza di difficoltà e ostacoli.

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PARTE III – OFFERTA FORMATIVA – OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRAGUARDI

3.1) Il Curricolo d’Istituto In continuità con la scuola di base si configurano, tra loro coerenti e coesi, tre tipologie di percorsi formo-orientativi atti a sviluppare motivazioni, capacità e competenze con possibilità di interventi personalizzati che promuovano le attitudini di ciascuno. I percorsi del curricolo d'Istituto sono: • Percorso A - Percorso di base unico per tutti gli alunni della scuola con possibilità di scelta di Inglese potenziato (5 ore settimanali di Inglese senza la seconda lingua straniera) o dell’insegnamento in inglese di una seconda materia diversa dalla Lingua inglese; • Percorso B a indirizzo musicale - Percorso di musica di insieme strumentale (studio di uno strumento e inserimento in formazioni orchestrali); • Percorso C - Percorso integrato con ulteriori attività a scelta degli alunni in base ad interessi e attitudini, organizzate in modo flessibile nel gruppo classe, a classi aperte o in attività laboratoriali. I Percorsi disciplinari con gli obiettivi formativi specifici, che sostanziano il curricolo, sono allegati ai registri dei verbali. 3.1.1) Il percorso ad indirizzo musicale costituisce il principale elemento distintivo e caratterizzante del Progetto Formativo della Scuola “Monterisi”: oltre 300 alunni studiano con metodiche moderne e tecniche conservatoriali in orario curriculare i seguenti strumenti musicali: violino, viola, violoncello, chitarra classica e moderna, basso elettrico, percussioni, flauto, clarinetto, saxofono, oboe, fagotto, corno, tromba, trombone e pianoforte. Lo studio dello strumento offre esclusive sollecitazioni per la maturazione del sé, favorendo l’espressione delle componenti

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emozionali, la relazionalità e il potenziamento delle capacità cognitive. Infatti, come afferma il legislatore nel D.M. 201/99, l’insegnamento dello strumento musicale fornisce agli alunni un nuovo mezzo per l’interpretazione della realtà, oltre ad un’ulteriore opportunità di comunicazione e di espressione, ed è proprio con l’intento di offrire ai propri studenti questa possibilità che la scuola “Monterisi” promuove da anni lo studio degli strumenti musicali, diventando sul territorio un punto di riferimento per gli alunni che vogliono arricchire in questo modo il proprio percorso scolastico. 3.2) Formazione delle classi e organizzazione dell’orario scolastico Gli alunni sono assegnati alle classi secondo i Criteri stabiliti nelle sedi collegiali: omogeneità del numero, eterogeneità all’interno della classe, equilibrio nel numero dei maschi e femmine, priorità per continuità - su richiesta dei genitori - per allievi iscritti nella stessa sezione frequentata dai fratelli nell'ultimo triennio, continuità di piccoli gruppi classe provenienti dalle quinte elementari. I ripetenti per comprovati motivi possono essere iscritti a un corso diverso. Il dirigente per l’assegnazione dei docenti alle classi seguirà i criteri stabiliti dagli OOCC: mantenimento della continuità didattica per gli alunni e anzianità di servizio dei docenti, nel rispetto di quanto stabilito in sede di contrattazione nazionale e di istituto. L’accesso ai corsi ad indirizzo musicale avviene su richiesta specifica e previa selezione, secondo normativa vigente, necessaria per eventuale esubero di richieste, ad opera dei docenti di strumento musicale. L’inclusione di alunni stranieri prevede il momento di accoglienza nell’Istituto, la rilevazione di competenze e bisogni linguistici e formativi e le necessarie azioni di personalizzazione dei percorsi. I corsi a tempo normale hanno un orario settimanale di lezioni di 30 ore, dalle 8,15 alle 13,15 per 6 giorni alla settimana. I corsi ad indirizzo musicale aggiungono alle 30 ore di lezione mattutina 2 ore settimanali di studio dello strumento, dalle 13,15 alle 17,15, in giorni e orari da concordare con i docenti di strumento. In base al decreto sull’autonomia per la flessibilità del curricolo, l’ora per l’approfondimento linguistico è riservata all’insegnamento curricolare di Civiltà e lingua latina. Le attività facoltative si svolgono in orario pomeridiano, dalle 15 in poi, in giorni stabiliti durante l’anno.

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Distribuzione ore per discipline Disciplina Classe

prima Classe seconda

Classe terza

Religione 1 1 1 Italiano 5 5 5 Civiltà e lingua latina 1 1 1

• Storia – cittadinanza e Costituzione • Geografia

4 4 4

Lingua inglese * 3 3 3 Lingua francese o spagnola 2 2 2 Matematica e scienze 6 6 6 Tecnologia 2 2 2 Musica 2 2 2 Arte e immagine 2 2 2 Scienze motorie 2 2 2 Strumento musicale** 2 2 2 *nelle classi con l’insegnamento potenziato di Lingua inglese, 5 ore di Inglese senza la seconda lingua straniera **solo per le classi a indirizzo musicale 3.3) Obiettivi transdisciplinari Per la definizione del curricolo sono state individuate le relazioni fra i vari insegnamenti disciplinari per identificare ambiti comuni e gli obiettivi di apprendimento transdisciplinari da cui sono derivate le programmazioni delle diverse discipline e dei vari consigli di classe. Gli obiettivi da perseguire in un’ottica transdisciplinare sono strettamente correlati alle Competenze chiave europee e di cittadinanza:

• Sviluppare armonicamente la persona con la gestione delle proprie esperienze, valutando con autonomia di giudizio il proprio vissuto, i fatti sociali, le scelte.

• Assumere comportamenti etici e collaborativi nel rispetto di se stessi e degli altri, imparando il valore della convivenza e apprezzando chi ha cultura o stili di vita diversi dal proprio.

• Imparare ad imparare. • Codificare e decodificare messaggi di genere diverso trasmessi

con i vari linguaggi e mediante una pluralità di supporti. • Progettare il proprio futuro e impegnarsi a costruirlo

affrontando con consapevolezza problemi e difficoltà. 3.4) Obiettivi disciplinari e traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

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3.4.1) ITALIANO

OBIETTIVI Classe prima L’alunno: • Ascolta con attenzione per comprendere il messaggio nella sua globalità e risponde alle domande con pertinenza. • Comunica oralmente in modo efficace e coerente. • Partecipa alle conversazioni disciplinando i propri interventi. • Legge, comprende e memorizza concetti semplici. • E’ in grado di decodificare un semplice testo distinguendone le sequenze principali. • Riconosce le particolarità nell’uso della lingua. • E’ in grado di comunicare per iscritto, applicando modalità di coesione e coerenza. • Conosce e applica in modo corretto le regole ortografiche e sintattiche. • Comprende l’evoluzione della lingua nel tempo. Classe seconda L’alunno: • Ascolta con attenzione per comprendere il messaggio in ogni sua parte. • Interviene in una discussione con pertinenza. • Espone con linguaggio appropriato contenuti ed esperienze. • Partecipa alle conversazioni esponendo il proprio punto di vista. • Legge correttamente e comprende il significato di testi scritti a scopi diversi. • Individua informazioni e scopi di un testo. • Produce per iscritto testi di tipo diverso organici ed esaurienti. • Applica le regole relative alla forma testuale (lettera, diario, racconto…) • Utilizza in modo corretto le regole ortografiche e sintattiche e riconosce la struttura sintattica della frase. • Coglie l’importanza del latino nell’origine della nostra lingua e delle sue strutture grammaticali. Classe Terza L’alunno: • Ascolta con attenzione per comprendere il messaggio in ogni sua parte e valutarlo in maniera personale. • Espone con linguaggio appropriato contenuti ed esperienze collegando le informazioni ricevute da fonti diverse. • Partecipa alle conversazioni esponendo e motivando il proprio punto di vista.

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• Legge correttamente e comprende il significato di testi scritti a scopi diversi. • Individua informazioni, scopi e messaggi impliciti di un testo. • Produce testi organici, esaurienti e personali, ricchi di contenuti e dotati di efficacia comunicativa in relazione al tipo di testo (relazione, testo argomentativo…). • Usa strutture sintattiche più articolate. • Riconosce la struttura sintattica di un periodo attraverso coordinazione e subordinazione. • Riconosce l’importanza del latino per la nostra lingua e ne riconosce le strutture principali.

TRAGUARDI

L’alunno interagisce in modo efficace attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee altrui, consapevole che il dialogo è uno strumento di grande valore civile; ascolta e comprende testi di vario tipo anche trasmessi dai media, riconoscendone forme e intenzioni; espone oralmente argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici; legge testi di genere diverso e scrive correttamente in modo adeguato allo scopo prefissato; produce testi multimediali; padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico; riconosce il rapporto tra varietà linguistiche; usa le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi.

3.4.2) LINGUE STRANIERE

OBIETTIVI Classe prima L’alunno : • comprende e interagisce usando un linguaggio abbastanza appropriato; • utilizza il lessico e strutture in modo alquanto corretto; • sa descrivere eventi di vita quotidiana pur se non sempre in modo corretto. Classe seconda L’alunno: • sa interagire con un linguaggio essenziale in situazioni strutturate; • comprende i punti chiave di un messaggio quasi sempre correttamente; • riconoscere quasi sempre i propri errori correggendosi. Classe terza L’alunno:

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• organizza il proprio apprendimento utilizzando lessico, strutture e conoscenze in modo piuttosto adeguato; • comprende ed esprime in modo essenziale informazioni relative alla civiltà straniera; • esprime le proprie idee in modo essenzialmente coerente.

TRAGUARDI Inglese: L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di un testo su argomenti familiari e descrive oralmente situazioni personali; interagisce con uno o più interlocutori su argomenti noti; confronta le strutture della lingua madre con quelle della lingua straniera; usa la lingua anche per apprendere argomenti di ambiti disciplinari diversi. Seconda lingua comunitaria: L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti su argomenti familiari; descrive oralmente in modo semplice aspetti del proprio vissuto; legge brevi e semplici testi; confronta semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.

3.4.3) STORIA

OBIETTIVI Classe prima L’alunno: • riconosce gli elementi di un evento storico (tempi, luoghi, condizioni) cogliendone la successione logica e cronologica; • individua le cause storiche degli eventi e le loro conseguenze; • comprende l’importanza del rispetto delle norme di disciplina e delle regole di convivenza sociale, per l’esercizio consapevole della cittadinanza, anche in riferimento a significative esperienze personali; • sa organizzare lo studio in maniera sistematica, individuando e comprendendo gli elementi essenziali di un testo attraverso l’uso di tecniche di memorizzazione, schematizzazione e corretta esposizione. Classe seconda L’alunno: • riconosce le caratteristiche significative di un’epoca, collocando gli eventi storici in successione logica e cronologica; • individua le cause storiche degli eventi e le loro conseguenze; • coglie analogie e differenze tra diversi momenti storici; • comprende l’importanza della convivenza sociale, interiorizzando i concetti di conoscenza dell’altro, uguaglianza tra cittadini e integrazione;

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• organizza lo studio in modo sistematico con un corretto metodo di studio, avendo esaminato vari tipi di fonte; • utilizza correttamente i termini specifici. Classe terza L’alunno : • riconosce le caratteristiche significative di un’epoca, collocando gli eventi storici in successione logica e cronologica ed esprimendo giudizi motivati su particolari eventi; • individua rapporti di causa/effetto tra eventi storici e sa confrontare e analizzare momenti storici diversi; • rispetta le norme della vita sociale e civile; • conosce l’importanza della Carta Costituzionale e delle principali organizzazioni internazionali; • organizza lo studio in maniera sistematica secondo un corretto metodo di studio, avendo esaminato vari tipi di fonte; • utilizza correttamente i termini specifici dando giudizi personali e motivati.

TRAGUARDI L’alunno espone le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni; conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale; conosce aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità e sa metterli in relazione tra loro. 3.4.4) GEOGRAFIA

OBIETTIVI Classe prima L'alunno: • individua gli elementi fisici, economici e sociali che coesistono nel territorio europeo; • legge carte di tipo diverso, piante e grafici; • coglie le trasformazioni apportate dall’uomo all’ambiente, nonché ogni tipo di influenza umana nelle trasformazioni sociali ed economiche in ambito italiano ed europeo. Classe seconda L’alunno: • individua e analizza i principali aspetti fisici e antropici delle nazioni europee; • legge carte, tabelle e grafici, confrontando i dati; • analizza le trasformazioni apportate dall’uomo al paesaggio europeo e confronta le diverse situazioni politiche, sociali ed economiche degli stati d’Europa; • decodifica e utilizza i termini del linguaggio geografico. Classe terza L’alunno:

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• analizza nella loro complessità gli aspetti fisici e antropici di vaste aree continentali; • legge carte, grafici e tabelle confrontando i dati e interpretandoli; • confronta le diverse situazioni politiche, sociali ed economiche degli stati del mondo, comprendendone le interconnessioni, e analizza criticamente i fattori dello sviluppo e del sottosviluppo; • decodifica e utilizza in modo sicuro i termini del linguaggio specifico.

TRAGUARDI L’alunno si orienta nello spazio e usa in modo corretto cartine e strumenti della disciplina; riconosce gli elementi fisici e antropici più significativi dei Paesi del mondo; valuta gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali.

3.4.5) MATEMATICA

OBIETTIVI Per una progressiva acquisizione lungo il triennio, l’alunno: • conosce e padroneggia i contenuti specifici della matematica; • conosce e padroneggia algoritmi e procedure; • conosce e padroneggia diverse forme di rappresentazione e sa passare dall’una all'altra • risolve problemi utilizzando gli strumenti della matematica; • riconosce in contesti diversi il carattere misurabile di oggetti e fenomeni e sa utilizzare gli strumenti di misura; • applica in modo essenziale le forme tipiche del pensiero matematico; • utilizza la matematica appresa per il trattamento quantitativo dell'informazione in ambito scientifico, tecnologico, economico e sociale.

TRAGUARDI L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo e riconosce le forme del piano e dello spazio; risolve problemi e sa spiegare il procedimento seguito; utilizza e interpreta il linguaggio matematico; ha compreso come gli strumenti matematici appresi siano utili per operare nella realtà.

3.4.6) SCIENZE

OBIETTIVI Per una progressiva acquisizione lungo il triennio, l’alunno:

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• osserva fenomeni e situazioni problematiche reali; • analizza, semplifica e schematizza le osservazioni effettuate; • discute e costruisce modelli sempre più elaborati; • correla informazioni emerse da esperienze e/o fonti diverse; • elabora modelli in modo autonomo e li espone con argomentazioni coerenti; • interpreta e progetta lo svolgersi di un fenomeno con argomentazioni convincenti; • adotta un atteggiamento esplorativo per affrontare e risolvere problemi; • utilizza la comprensione dei fenomeni per maturare valori e scelte personali.

TRAGUARDI

L’alunno esplora e sperimenta lo svolgersi dei fenomeni più comuni; ha una visione della complessità dei sistemi dei viventi e della loro evoluzione; è consapevole del ruolo dell’uomo sulla Terra, del carattere finito delle risorse e dell’ineguaglianza nell’accesso ad esse e adotta atteggiamenti ecologicamente responsabili. 3.4.7) TECNOLOGIA

OBIETTIVI Classe prima L’alunno: • osserva, descrive e disegna figure piane • conosce e applica le regole; • riesce a rappresentare una semplice figura; • classifica i materiali e normalmente si esprime con linguaggio tecnico; • conosce le parti hardware e software del computer; Classe seconda L’alunno: • lavora autonomamente; • esegue le proiezioni ortogonali; • esegue una sequenza di istruzioni autonomamente; • conosce i materiali e il loro impatto ambientale; • conosce e comprende il ciclo dei materiali; • conosce e classifica gli alimenti; • conosce il computer e riesce a programmare il lavoro. Classe terza L’alunno : • conosce le regole e disegna figure solide; • riconosce e classifica le tipologie costruttive; • classifica le forme di energia;

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• conosce il computer e riesce a programmare il lavoro.

TRAGUARDI L’alunno riconosce i principali sistemi tecnologici; conosce i principali sistemi di trasformazione di risorse e di produzione di beni e individua le diverse forme di energia coinvolte; progetta e realizza rappresentazioni grafiche utilizzando elementi del disegno tecn, conosce i linguaggi multimediali e di programmazione.

3.4.8) ARTE E IMMAGINE

OBIETTIVI Classe prima L’alunno • comprende gli elementi grammaticali del linguaggio visuale in modo abbastanza appropriato; • utilizza le regole della percezione visiva in maniera abbastanza appropriata; • sa descrivere e valutare un’opera d’arte secondo criteri dati. Classe seconda L’alunno • comprende il significato di un’immagine statica o in movimento usando un linguaggio abbastanza appropriato; • sa interpretare un’opera d’arte mettendola in relazione con alcuni elementi del contesto storico culturale secondo la procedura data; • sa descrivere ed apprezzare un’opera d’arte in tutti i suoi costituenti. Classe terza L’alunno • comprende gli elementi della comunicazione visiva usando un linguaggio abbastanza appropriato • sa commentare opere d’arte, immagini statiche e beni culturali in modo abbastanza corretto; • è in grado di comprendere e usare gli elementi della grammatica artistica in modo corretto.

TRAGUARDI L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione originale applicando conoscenze e regole del linguaggio visivo; sceglie in modo funzionale tecniche e materiali differenti; legge le opere più significative prodotte dall’arte nelle varie epoche e le analizza con linguaggio appropriato.

3.4.9) MUSICA

OBIETTIVI

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Classe prima Riguardo a comprensione e uso dei linguaggi specifici, l’alunno • sa riconoscere le quattro dimensioni del suono • sa cogliere identità e differenze d' altezza • percepisce la direzione melodica degli intervalli • conosce globalmente il pentagramma • sa cogliere le variazioni d'intensità e di velocità • sa riconoscere il profilo ritmico di un facile brano • sa riconoscere e scrivere la pulsazione e la cellula della doppia croma • sa leggere e intonare su tre suoni. Per espressione vocale e uso dei mezzi espressivi, l’alunno: • ha avviato l'uso corretto della voce in particolare la respirazione e l'articolazione. • sa cantare omofonicamente e a canone. • sa usare gli strumenti ritmici. • sa usare il flauto dolce in modo elementare Per capacità d'ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali, l’alunno: • ha preso coscienza della dimensione acustica della realtà. • conosce le possibilità onomatopeiche della musica. • sa ascoltare una musica seguendola su una mappa disegnata. • conosce e sa dare un senso ai diversi elementi espressivi. • conosce la musica delle civiltà antiche Per la rielaborazione personale dei materiali sonori, l’alunno: • sa realizzare collages di effetti sonori. • sa effettuare montaggi di suono-parola e suono-immagine. • sa usare creativamente gli elementi espressivi. • sa comporre pezzi ritmici con pulsazioni e doppie crome. Classe seconda Riguardo a comprensione e uso dei linguaggi specifici, l’alunno: • sa svolgere da pentagramma esercizi di riconoscimento, di lettura e di trascrizione. • riconosce e legge la cellula quadrupla (le semicrome) la cellula puntata e la cellula polacca. • sa cantare leggendo su cinque note. Per espressione vocale e uso dei mezzi espressivi, l’alunno: • sa cantare a due voci e svolgere accompagnamenti ritmici ai canti. • sa suonare sul flauto tutti i suoni della scala maggiore di do. Per capacità d'ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali

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• ha preso coscienza del valore di documento della musica e del contributo che la musica reca al significato delle parole. • conosce varie forme musicali. • conosce gli strumenti a corda e gli strumenti ad arco. • ha imparato l'uso espressivo del timbro. • conosce per la musica medievale, rinascimentale e barocca. Per la rielaborazione personale dei materiali sonori, l’alunno • sa ideare motivi e ritmi utilizzando le cellule apprese e 4/5 suoni della scala. • sa usare espressivamente la propria voce parlante. • sa improvvisare in gruppo con la voce

Classe terza Riguardo a comprensione e uso dei linguaggi specifici, l’alunno • sa cogliere le diverse misure e la loro alternanza. • riconosce e sa battere la terzina e i tempi composti. • conosce la sincope e il contrattempo. • riconosce tono e semitono; scala naturale e scala cromatica; modo maggiore e minore. • conosce la tonalità. • sa leggere su sette note. • riconosce i gradi della scala. Per l’espressione vocale e l’uso dei mezzi espressivi, l’alunno: • sa cantare a più voci utilizzando anche la scala cromatica. • sa accompagnare con gli strumenti ritmici utilizzando anche sincopi e contrattempi. Sa cantare per lettura sui sette suono. • sa suonare sul flauto alcuni suoni della seconda ottava e alcune alterazioni. In capacità d'ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali, l’alunno: • è cosciente che la musica è un modo per esprimere la concezione della vita. • conosce diverse forme, anche quelle imitative del contrappunto e della fuga. • conosce il neoclassicismo, il romanticismo, la musica del novecento e quella contemporanea e i loro principali esponenti. Per la rielaborazione personale dei materiali sonori • sa trasformare canti dal modo maggiore al modo minore e viceversa. • sa variare melodie ritmicamente e melodicamente. • sa comporre con le sette note.

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• sa ideare una canzone. • sa trasformare le misure da binaria a ternaria e viceversa

Strumento Musicale Per una progressiva acquisizione lungo il triennio, l’alunno: • comprende ed utilizza in modo corretto ed autonomo la sintassi musicale; • padroneggia le principali tecniche base dello strumento; • ascolta ed esegue in modo corretto il repertorio proposto.

TRAGUARDI L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani musicali; comprende e valuta eventi, materiali e opere musicali riconoscendone i significati anche in base alla propria esperienza.

3.4.10) EDUCAZIONE MOTORIA

OBIETTIVI Per una progressiva acquisizione lungo il triennio l’alunno: • possiede una conoscenza di base del corpo e delle sue funzioni • sa riconoscere praticamente i segnali del proprio corpo senza incertezze • conosce le tecniche di respirazione e di rilassamento dopo uno sforzo • sa adattare la risposta motoria alle proprie possibilità • sa come controllare e incrementare la salute e la forma fisica. • sa sviluppare gli schemi motori di base e migliorare le capacità coordinative e condizionali (forza, mobilità, resistenza, velocità), in situazioni analitiche esemplificate di attività motoria in forma naturale e spontanea. • conosce in forma globale e pratica almeno due discipline sportive di squadra e almeno due specialità individuali scelte tra salti, corse, lanci e esercizi ginnici • legge carte topografiche semplificate / di maggiore difficoltà delle discipline sportive • conosce i principi di base del condizionamento fisiologico. • assume comportamenti corretti e di responsabilità sociale e personale associati alla partecipazione ad attività fisico-sportive.

TRAGUARDI L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti; usa gli aspetti comunicativi e relazionali

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del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando i valori sportivi come modalità di rispetto delle regole; promuove lo “star bene” come sano stile di vita e prevenzione per la salute fisica; si integra nel gruppo e sa assumersi le proprie responsabilità.

3.4.11) RELIGIONE CATTOLICA

OBIETTIVI Classi prima e seconda L’alunno: • sa collegare i dati fondamentali della vita di Gesù e i contenuti principali del suo insegnamento; • elabora criticamente le caratteristiche essenziali di un brano biblico cogliendo la rivelazione di Dio; • concepisce la Chiesa come la comunità di coloro che credono in Cristo salvatore del mondo e nell’esperienza dei suoi discepoli. Classe terza L’alunno: • si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo attraverso i sacramenti. Sa confidare nella Chiesa, la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo, e si impegna a mettere in pratica il suo insegnamento.

TRAGUARDI L’alunno è aperto alla ricerca della verità e si pone domande di senso sul trascendente; sa interagire con persone di religione differente con atteggiamenti di accoglienza, confronto e dialogo; riconosce gli elementi essenziali della storia della Chiesa e conosce i linguaggi espressivi della fede; coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e ne fa oggetto di riflessione. 3.4.12) Cittadinanza e Costituzione E’ compito della scuola porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva; pertanto tutti i docenti, ognuno nel proprio ambito disciplinare, devono favorire e promuovere le azioni necessarie affinché gli alunni siano consapevoli dell’importanza dei diritti e dei doveri e imparino ad esercitare i propri diritti nel rispetto degli altri in un’ottica di solidarietà e di civile convivenza. Gli obiettivi fondamentali da raggiungere sono

• la costruzione del senso di legalità • lo sviluppo dell’etica della responsabilità • la comprensione del valore delle regole • la comprensione da parte degli alunni dell’importanza

dell’agire consapevole e partecipativo

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• la conoscenza della Carta Costituzionale. I traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per “Costituzione e cittadinanza” sono:

• riconoscersi come persona e cittadino alla luce della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e del dettato costituzionale;

• riconoscere l’importanza del rispetto della dignità della persona;

• conoscere e rispettare le regole all’interno della scuola e nella società;

• partecipare consapevolmente al processo di accoglienza e di integrazione tra studenti diversi all’interno della scuola ed essere disponibili al dialogo e al confronto costruttivo;

• essere consapevoli delle caratteristiche del territorio e dello Stato in cui si vive e degli organi che lo governano;

• collaborare all'elaborazione e alla realizzazione dei diversi progetti (salute, ambiente, sicurezza ecc.) promossi dalla scuola e dal territorio.

3.5) Progetti curriculari rivolti a tutte le classi I docenti della “Monterisi” hanno individuato nell’Educazione alla bellezza un denominatore comune per le attività curricolari ed extracurricolari: la scoperta della bellezza della cultura e della conoscenza, ma anche di quella che troviamo intorno a noi e dentro di noi, può essere la spinta verso la consapevolezza di sé e del mondo, verso un più profondo senso civico contro l’ignoranza e la superficialità, una risorsa che può aiutare l’alunno a crescere conservando sempre curiosità e stupore. Non a caso dice Fiodor Dostojewski: “Il mondo sarà salvato dalla bellezza” • Educazione alla salute e al rispetto dell’ambiente. • Educazione all’affettività. • Educazione alla legalità.

3.5.1) Progetto di educazione alla salute e all’ambiente Il bello di star bene Nella promozione delle Salute è ormai accertata la necessità di lavorare per supportare l’acquisizione di stili di vita sani. Secondo l’OMS lo stile di vita è un modo di vivere basato su profili di comportamento determinati dall’interconnessione tra caratteristiche personali, interazioni sociali e condizioni socio economiche e

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ambientali. Se si deve migliorare la salute delle persone attraverso il cambiamento dei loro stili di vita, gli interventi devono essere diretti non solo verso gli individui stessi ma anche alle condizioni sociali e all’ambiente di vita quotidiano che interagiscono nel produrre e mantenere questi profili di comportamento. Sviluppare questo approccio significa evidenziare lo stretto legame che la ricerca scientifica riporta tra il condurre uno stile di vita sano (attività fisica, alimentazione…) e la prevenzione di malattie cronico degenerative. Promuovere una cultura della salute significa far prendere coscienza all’individuo delle proprie scelte, aiutarlo a prendere una decisione e a far sì che salute e benessere, nonché il rispetto dell’ambiente come fonte di vita e di salute, diventino veri e propri stili di vita. In questo processo di conoscenza/interiorizzazione la scuola può e deve essere protagonista, insieme alle famiglie e agli enti preposti come l’ASL. La Scuola Media Monterisi già da anni si muove in questa direzione, sviluppando una serie di progetti che confluiscono tutti nella Educazione alla Salute e all’Ambiente, intesa come star bene con sé e con gli altri. Nell’anno scolastico 2015/16 si affronteranno nelle tre classi tematiche quali:

• L’igiene alimentare, a cominciare dalla prima colazione, con attività quali l’effettuare la prima colazione in classe, dopo avere discusso con gli alunni sull’importanza della stessa.

• La corretta alimentazione e le problematiche alimentari (le intolleranze; i disturbi più gravi come anoressia e bulimia), anche con l’intervento di esperti esterni;

• Tematiche inerenti la salute ed il corretto stile di vita: la prevenzione di tabagismo e alcoolismo; la droga e le tossicodipendenze.

• Nozioni di primo soccorso. • Visite a luoghi di interesse naturalistico.

Il docente referente prof. W. Pecoraro 3.5.2) Progetto di educazione all’affettività OBIETTIVI GENERALI

• Riconoscere il valore del rispetto per sé e per gli altri • Aumentare la conoscenza di sé, rafforzando l’autostima • Acquisire consapevolezza della propria identità personale e

sociale

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• Favorire un sano e armonico sviluppo dell’individuo anche nelle sue componenti relazionali

OBIETTIVI SPECIFICI Classi Prime: Il bello che c’è in me

• Riflettere su di sé per acquisire consapevolezze della propria identità

• Riconoscere e rafforzare le qualità personali per accrescere l’autostima

• Orientare positivamente gli stati emotivi • Analizzare i propri punti di forza e i propri limiti

Classi Seconde: Il bello del ritrovarsi • Comprendere i valori etici dell’amicizia • Vivere l’amicizia come occasione di reciproco scambio e

arricchimento • Comprendere il valore del rispetto per se stessi e per gli altri • Acquisire consapevolezza dei propri rapporti con i coetanei

Classi Terze: Meritarsi l’altro • Attivare modalità relazionali positive con i coetanei e gli adulti • Comprendere l’importanza del rispetto delle regole • Riconoscere il valore della diversità, della solidarietà e della

collaborazione ATTIVITÀ: Un libro per amico – Lettura di libri significativi sui temi proposti (classi I, II e III ) Cineforum (Classi I, II e III) Allestimento di cartelloni (I e II) Partecipazione ad iniziative di solidarietà (classi III) L’insegnante referente prof.ssa Rosaria Sasso 3.5.3) Progetto di educazione alla legalità “LIBERIAMO LA BELLEZZA” Nel corrente anno scolastico l’educazione alla legalità, in continuità con quanto fatto nel precedente anno scolastico, punta, d’intesa con le altre educazioni all’affettività e alla salute, all’Educazione alla Bellezza come antidoto alla illegalità. Le attività si articoleranno attraverso • una serie di proposte offerte ai docenti da svolgersi in classe in ore curricolari (questionari, filmati, filmografia, materiale didattico di vario genere anche in rapporto a eventi e date significative)

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• attività formative comuni articolate in incontri con testimoni ed esperti • partecipazione a proposte di collaborazione a progetti in rete con altre scuole e agenzie del territorio (Libera 29, Moige) • la settimana della legalità con incontri e attività rivolti a docenti, genitori , alunni. TEMI DI FONDO

• Classi Prime: Natural–mente: Cosa è bello? Centro d’interesse: la cura e la conoscenza di sé e dell’ambiente naturale, di vita e di lavoro.

• Classi Seconde: Io sto bene: Sono bello? Centro d’interesse: Il benessere personale, la conoscenza dei propri bisogni, diritti e potenzialità, le buone relazioni.

• Classi Terze: Sto bene nel mondo: Costruire la bellezza Centro d’interesse: le abilità relazionali, la responsabiltà personale e sociale. ATTIVITA’: • Power-point sulla conoscenza di sé “E io chi sono?” con spunti di riflessione (classi prime); • Fiaba e musica (classi prime); • Facciamo bella la nostra aula: concorso interno con valutazione e premiazione dell’aula più bella e ordinata (classi prime e seconde) • Cineforum sui temi proposti (tutte le classi) • Spot anti bullo e relativa proposta di riflessione (classi seconde) • Il libro bianco dei diritti dell’infanzia (classi seconde) • Settimana della legalità (classi seconde e terze) La docente referente prof.ssa Gabriella Romei 3.6) Recupero e potenziamento Le attività di recupero e di potenziamento saranno svolte col concorso di tutti i docenti del Consiglio di Classe: • in classe, con la guida del docente, durante il quotidiano svolgimento delle lezioni; • a casa, autonomamente, dagli alunni individualmente o in gruppi secondo indicazioni date; • nello sviluppo dei progetti curriculari ed extracurricolari finalizzati proprio a generare la motivazione allo studio, o allo sviluppo di interessi ed attitudini;

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• utilizzando le risorse offerte dagli ordinamenti nazionali ed europei.

PARTE IV – AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

4.1) L’ampliamento dell’Offerta formativa è dato dalla progettazione ed attivazione di attività aggiuntive per motivare i ragazzi alla partecipazione e allo studio, per sviluppare competenze atte ad esprimere interessi ed attitudini per recuperare conoscenze, per sviluppare l’autoconsapevolezza e la relazionalità. I progetti extracurriculari proposti per il prossimo anno scolastico mirano a guidare gli alunni in specifiche attività:

• pratica dello strumento musicale nell’orchestra sinfonica “Monterisi”;

• pratica del canto nel coro “Francesca Viscido”; • coordinamento con le scuole elementari (Continuità); • conoscenza delle proprie attitudini e capacità (Orientamento); • corsi con insegnante madrelingua per la preparazione per gli

esami “Cambridge” di lingua inglese; • corsi per la preparazione per gli esami “Cervantes” di lingua

spagnola; • potenziamento di matematica, in collaborazione con un

docente dell’Università degli Studi di Salerno, per la partecipazione ai Giochi matematici organizzati dall’Università Bocconi di Milano;

• laboratorio di ceramica in piccoli gruppi di alunni portatori di handicap e alunni normodotati.

Gli alunni possono liberamente scegliere le attività in base a loro interessi ed attitudini, sentito il parere dei docenti del Consiglio di classe e dei genitori. Tali progetti sono predisposti dai docenti e realizzati a cura dell’Istituto con i fondi scolastici e, se possibile, con i fondi europei.

4.2) Attività extracurricolari I progetti extracurricolari attivati sono:

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• Orchestra sinfonica scolastica e orchestra di fiati • Coro scolastico “Francesca Viscido” • Continuità • Orientamento • Attività di recupero e potenziamento • Attività per la preparazione di esami di lingua inglese e

spagnola • Avviamento alla pratica sportiva

4.3) Orchestra sinfonica d’Istituto, Orchestra di fiati e gruppi musicali Da molti anni ormai l’Orchestra sinfonica della “Monterisi” rappresenta il fiore all’occhiello dell’istituto; di essa fanno parte alunni (generalmente delle classi seconde e terze) i quali, oltre alle normali ore di lezione, si impegnano in ulteriori ore di studio per le prove d’orchestra. Il lavoro di docenti e piccoli musicisti ha portato il lusinghiero risultato di far conoscere e apprezzare l’orchestra “Monterisi” in tutto il territorio; essa ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti di importanza nazionale e si è esibita anche in occasioni ufficiali di primaria importanza. Parallelamente all’orchestra si sono formati gruppi musicali d’insieme di particolari categorie di strumenti (i chitarristi, i fiati ecc.), che ugualmente si preparano e si esibiscono con ottimi risultati sia nel gradimento del pubblico sia nei riconoscimenti ottenuti dai gruppi e dai singoli giovani musicisti. In un certo senso un gruppo musicale, dall’orchestra al piccolo insieme, è la rappresentazione di una sana società civile, dove ognuno compie il proprio dovere nell’interesse del bene comune. Far parte dell’orchestra o di un gruppo musicale d’insieme consente pertanto di raggiungere vari obiettivi:

• favorire la socializzazione attraverso un atteggiamento relazionale costruttivo;

• essere responsabili di se stessi ponendo attenzione anche agli altri;

• imparare a rispettare le regole e ad essere disponibili; • sviluppare le proprie capacità creative e il senso critico.

4.4) Coro scolastico “Francesca Viscido”

Il coro scolastico della “Monterisi”, intitolato a Francesca Viscido, un’alunna recentemente scomparsa, è nato allo scopo di avvicinare gli alunni (e particolarmente quelli che frequentano i corsi ad indirizzo di base) alla pratica musicale attraverso il canto. Secondo

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le Indicazioni Nazionali per il Curricolo, il canto favorisce lo sviluppo della musicalità che è in ciascuno e contribuisce al benessere psicofisico del singolo alunno; inoltre la partecipazione alle attività corali consente ai ragazzi non solo di sviluppare la loro sensibilità artistica ma anche di stabilire con i compagni rapporti relazionali positivi e responsabili. Gli obiettivi che si intendono perseguire sono:

• eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente, brani vocali di diversi stili e generi;

• sviluppare le capacità di ascolto, di concentrazione, di memorizzazione e di orientamento nella sintassi musicale;

• acquisire consapevolezza di sé sia grazie al canto sia attraverso i movimenti corporei che accompagnano il canto;

• concepire la partecipazione all’attività corale come strumento per condividere un obiettivo comune e sentirsi parte della comunità scolastica.

4.5) Continuità e Orientamento La continuità, finalizzata ad attivare percorsi formo-educativi coerenti e coesi fra i diversi gradi di scuole prevede: a) con la scuola elementare, la condivisione degli orientamenti didattici, delle modalità relazionali, dei prerequisiti utili alla frequenza della scuola media, l’alfabetizzazione musicale; b) con le scuole superiori, il confronto fra i prerequisiti cognitivi e logici auspicabili all’inizio del nuovo corso di studi e quelli realmente acquisiti. 4.5.1) Progetto Continuità Premessa: Il Progetto Continuità rappresenta uno dei progetti cardine del POF del nostro Istituto. Il suo scopo principale è quello di rendere meno traumatico il passaggio per gli alunni da un ordine di scuola all'altra. Tale scopo può essere perseguito non solo attraverso iniziative specifiche, ma anche attraverso un sistema concordato di azioni che, oltre ai loro obiettivi particolari, mirano a valorizzare al massimo la pregressa storia emotiva e cognitiva di ogni alunno, specialmente nei momenti del passaggio da un grado di scuola all'altro. Il problema della continuità educativo-didattica è vasto e complesso, perché coinvolge tutti gli ambiti legati alla scuola, va affrontato da varie prospettive: psicologiche, pedagogiche, sociali, didattiche e organizzative e, paradossalmente,

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coesiste con il concetto di discontinuità. Per questo è importante attivarlo secondo la logica della ricerca e della sperimentazione. La continuità non è compatta e unilineare, ma frastagliata e dinamica, infatti proprio da qui deriva l'enorme difficoltà di efficaci proposte di raccordo fra i diversi livelli di scolarità. Pertanto è necessario porsi nell'ottica di valorizzare tutte le diversità. Per garantire il successo scolastico è richiesta una forte collaborazione fra i vari ordini di scuola che deve essere essenziale, economica, progressiva, graduale, ricorsiva, trasversale, problematizzante.

“CONTINUITA’ PER CRESCERE INSIEME” La continuità nella progettazione d’istituto della Scuola “Monterisi” assume un ruolo molto importante che coinvolge le attività sia del curriculare sia dell’extra curriculare. La “Monterisi” non è un istituto comprensivo, per cui la continuità didattica verticale va costruita anno per anno con le singole scuole primarie pubbliche e/o paritarie presenti sul territorio. Le attività previste per l’anno scolastico 2015/2016, nell’ambito della continuità, vedono coinvolti soprattutto i linguaggi non verbali (musica, canto, TIC) in quanto sono proprio quelli che possono offrire opportunità di unitarietà del sapere. Esse saranno articolate e gestite in modo diverso a seconda dell’istituzione interlocutrice. Questo il motivo per cui, all’interno del progetto, sono inserite le schede personalizzate concordate con le diverse scuole Primarie nella salvaguardia delle finalità e degli obiettivi da perseguire. Finalità

• Conoscere le potenzialità, le esperienze pregresse e le realtà di provenienza degli alunni.

• Sostenere la motivazione all’apprendimento, rilevare i bisogni e i desideri di apprendimento, promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità ed apertura al cambiamento.

• Favorire e salvaguardare l’identità personale dell’allievo nel nuovo contesto scolastico.

• Garantire la continuità del processo educativo tra scuola primaria e secondaria per mettere gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare con serenità la futura esperienza scolastica.

• Promuovere e sviluppare negli insegnanti la capacità di lavorare insieme su obiettivi comuni.

In questo modo sarà possibile evitare frammentazioni, ripetitività del sapere e tracciare un percorso formativo unitario per favorire concretamente il passaggio degli alunni dalla scuola primaria alla scuola secondaria di I grado prevenendo disagi ed insuccessi e

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garantendo un percorso personale di crescita globale. Tale crescita consentirà l’acquisizione di competenze, abilità e conoscenze adeguate alle proprie potenzialità, favorendo la realizzazione del proprio “Progetto di vita”. Obiettivi: Gli obiettivi che si vogliono perseguire sono:

• prevenire e limitare lo svantaggio utilizzando opportunità molteplici in grado di motivare maggiormente gli alunni;

• promuovere e sviluppare negli insegnanti la capacità di lavorare insieme su obiettivi e contenuti comuni;

• migliorare ed accrescere la padronanza delle nuove tecnologie; • superare l’ansia da prestazione derivante dall’inserimento in

una realtà nuova; • individuare strategie cognitive che portino ad un processo

educativo continuo valorizzando le competenze trasversali e disciplinari;

• costruire attività ponte che consentano agli alunni di quinta della scuola primaria di sperimentare la collaborazione con i compagni e i docenti della scuola secondaria;

• individuare strumenti di passaggio di informazioni sulle competenze sociali, sugli atteggiamenti di apprendimento e sulle caratteristiche cognitive degli alunni che si iscrivono alla prima classe della scuola secondaria.

Destinatari: Alunni delle classi 5^ della Scuola Primaria e alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado. Docenti impegnati: Docenti delle classi 5^ delle Scuole Primarie e Docenti della Scuola Secondaria di I grado “Monterisi”.

Le Funzioni Strumentali Area 4 prof.sse Rosa Alfinito – Cinzia De Chiara

4.5.2) Progetto Orientamento Premessa Il Progetto Orientamento, parte integrante del P.O.F di Istituto, coinvolge docenti, genitori ed alunni, in attività che investono una parte essenziale dell’azione educativa svolta nell’ambito della scuola secondaria di I grado, ovvero la crescita globale del ragazzo in una fase evolutiva molto complessa, nella quale egli possa realizzarsi come persona, imparando a star bene con sé stesso e con gli altri. Il periodo della adolescenza è infatti il momento cruciale dello

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sviluppo dell’individuo e come tale la Scuola deve preoccuparsi dei cambiamenti legati all’età e all’evoluzione delle abilità cognitive, occorre , perciò, rafforzare gli anelli di congiunzione fra gli ordini di scuola al fine di migliorare la realtà scolastica degli alunni. L’orientamento non è solo lo strumento per gestire il passaggio tra i diversi ordini di scuola, ma ha un valore permanente nella vita di ogni persona garantendone lo sviluppo, il sostegno nelle scelte di vita con l’obiettivo di continuare a costruire in modo consapevole il proprio “Progetto di vita”, e, inoltre, per promuovere l’occupazione attiva, l’inclusione sociale e la crescita economica.

“ORIENTAMENTO PER CRESCERE INSIEME” Finalità • Sostenere la motivazione all’apprendimento, • Valorizzare il desiderio di apprendimento, promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità ed apertura al cambiamento, • Favorire e salvaguardare l’identità personale dell’allievo, • Garantire la continuità del processo educativo tra le due scuole secondarie per mettere gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare con serenità la futura esperienza scolastica, • Operare per garantire agli allievi e alle famiglie la tranquillità di una scelta che valorizzi la specificità di ognuno in modo da contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono. In questo modo ogni alunno sarà aiutato a sviluppare la propria identità, a prendere decisioni sulla propria vita personale e professionale, a sollecitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di formazione che poi si trasformerà tra domanda ed offerta di lavoro. Obiettivi • Individuare le cause che stanno alla base di demotivazione ed abbandono scolastico • Superare l’ansia da prestazione derivante dall’inserimento in una realtà nuova; • Individuare strategie cognitive che portino ad un processo educativo continuo valorizzando le competenze trasversali e disciplinari. Tali obiettivi si accordano sia con quelli legislativi che con quelli programmatici i quali sottolineano che il fine generale dell’educazione si concretizza nella coppia di valori “istruzione e piena formazione personale”. Né l’una né l’altra di queste finalità possono essere disattese, ma devono divenire obiettivo di intenti e sforzi comuni. Attuare un’attività di orientamento vuol dire realizzare un percorso didattico che investe aspetti mentali,

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culturali e comportamentali in continuo adeguamento ad una realtà che si evolve velocemente e globalmente. Compito della scuola è quello di dare grande spazio all’informazione, poiché il mondo della scuola è in fase di profondo cambiamento e il mondo del lavoro non ha più una prospettiva solo territoriale. Alla base di tutto rimane la formazione dell’alunno, il quale dovrà operare una scelta consapevole, in collaborazione con gli insegnanti e la famiglia. Articolazione del progetto Per la Scuola Secondaria di 1° grado “N. Monterisi”, si tratta di attivare, oltre ad iniziative formative generali, percorsi di didattica orientante con particolare attenzione per gli alunni a rischio di dispersione e quelli in situazioni di disagio al fine di definire la propria identità, nonché le competenze necessarie per operare scelte consapevoli. I vari momenti dell’orientamento s’inseriscono nel curriculo d’istituto nelle diverse attività curriculari disciplinari svolte nell’intero triennio da parte di tutti i docenti dei Consiglio di Classe. Il percorso inizia nelle prime classi e, successivamente, riproposto nelle classi successive ampliandone ed adeguandone i contenuti: - Conoscere se stessi, i propri punti di forza e di debolezza - Educare all’accoglienza, all’ascolto di sé e dell’altro - Educare all’autonomia nell’ambito scolastico e familiare - Educare al senso di responsabilità nei confronti dei propri oggetti e del proprio spazio cercando un proprio ruolo positivo all’interno della famiglia e della classe - Puntualizzare il rapporto con l’adulto, genitore, docente e personale non docente della scuola - Conoscere le dinamiche tra pari ed i sentimenti che sottendono questi rapporti - Educare al dibattito, al confronto, al dialogo aperto e rispettoso delle idee altrui - Sensibilizzare all’esigenza di approfondire le motivazioni delle proprie scelte affettive e professionali, raccogliendo utili informazioni a questo proposito. Le classi terze, oltre a portare avanti quanto già previsto nel biennio precedente, saranno maggiormente coinvolte nel percorso orientamento soprattutto per questioni temporali dovute all’iscrizione, per cui si ipotizzano i seguenti interventi: • Mese di dicembre: intervento nelle singole classi della referente per l’orientamento dal titolo “Cosa farò da grande?”. Si tratta di un test orientativo, proposto in tutte le classi terze, per

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valutare le attitudini e le attese finalizzato ad una riflessione sui criteri per giungere ad una scelta efficace nell’ambito dell’offerta formativa presente sul territorio. • Tra novembre e febbraio: pubblicità giornate di “Open day” presso i diversi istituti di istruzione e formazione secondaria. Per giungere ad una scelta consapevole. E’ necessario conoscere quanto offerto dalle diverse scuole presenti sul territorio. La riforma delle scuole secondarie infatti ne ha modificato sostanzialmente organizzazione e piani di studio. Verrà data ampia pubblicità e visibilità a tutti gli eventi organizzati dalle scuole superiori che arriveranno a Scuola. • Entro gennaio: consegna alle famiglie del Consiglio orientativo espresso dal Consiglio di classe. Esso viene formulato sulla base delle attitudini manifestate dallo studente, delle competenze acquisite, dell’interesse e dell’impegno dimostrati, del percorso orientativo svolto nel triennio e dell’offerta formativa sul territorio provinciale. • Tra gennaio e febbraio: giornata dell’”Orientacampus”. Sarà un momento in cui tutte le Scuole Secondarie Superiori del territorio saranno invitate a presentare la propria Offerta Formativa ad alunni e genitori in orario extra curriculare. Strumento di supporto Gli allievi interessati saranno anche informati che il Miur ha avviato una campagna di orientamento dedicata a genitori e ragazzi dal titolo “Io scelgo, Io studio”, che ha previsto l’apertura di un portale, www.istruzione.it/orientamento in cui sono raccolte tutte le informazioni primarie necessarie per conoscere i diversi percorsi di studio e le opzioni in campo. Attraverso il sito è anche possibile contattare esperti ministeriali per ricevere consigli e indicazioni. Nella sezione “#iohoscelto”, personalità del mondo delle professioni, della scienza, dello spettacolo, raccontano, attraverso brevi video rivolti ai ragazzi, come hanno raggiunto i loro obiettivi. Si ritiene che anche la consultazione di questo uso potrebbe essere utile agli alunni per delineare il loro futuro corso di studi e di vita.

Le Funzioni Strumentali Area 4 Rosa Alfinito – Cinzia De Chiara

4.6) Viaggi e gite d’istruzione Si prevedono per le varie classi, in base alle decisioni prese nei singoli Consigli di Classe, le seguenti visite guidate: Salerno – Centro storico

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Pontecagnano – Museo archeologico Salerno – Museo dello Sbarco Cava de’ Tirreni – Badia Cava de’ Tirreni – Mostra ‘Lepidottera’ Giffoni Valle Piana – Movie day Pioppi – Museo del mare Conza – Oasi naturale Caserta – Reggia e San Leucio Napoli – Teatro San Carlo Napoli – Museo di Scienze naturali Napoli – Teatro San Carlo + Museo Napoli – San Martino e Castel Sant’Elmo Castelcivita – Grotte Montecassino – Abbazia Roma Salerno – Teatro in inglese Salerno – Teatro Centro sociale Salerno – Spettacoli teatrali 4.7) Manifestazioni e attività sul territorio

• Open day e Open day in diretta – La scuola apre alle famiglie e in particolare ai bambini della scuola elementare per far conoscere l’istituto e le attività che vi si svolgono.

• Orientacampus – Le scuole superiori della città forniscono informazioni sulla loro offerta formativa ai ragazzi delle classi terze e alle loro famiglie.

• Monterisi è fiera – Mostra-spettacolo di fine anno • La scuola adotta un monumento

Molto spesso si è rilevato che gli alunni non conoscono, se non superficialmente, la storia della propria città e non ne apprezzano nella giusta misura i monumenti, che sono invece la testimonianza del nostro passato e rappresentano concretamente le radici della nostra identità culturale. “La scuola adotta un monumento”, nata a Napoli nel dicembre 1992 su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, d’intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze, è un progetto di educazione permanente al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell'ambiente; esso si rivolge pertanto agli alunni che in orario curricolare si impegneranno nella scoperta della propria città e di un monumento in particolare. Il progetto muove dal

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riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato da impegnare nell’analisi storica e artistica della città e di un monumento come simbolo dell’identità di una comunità e al tempo stesso veicolo di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione.

• La Monterisi nel verde Il progetto “La Monterisi nel verde” ha come obiettivo primario quello di utilizzare le risorse del territorio per favorire un apprendimento per competenze che trasformi le conoscenze e le abilità apprese in classe in strumenti e leve da utilizzare anche in situazioni a-scolastiche. La presenza di un ampio parco cittadino nelle immediate vicinanze della scuola permette facilmente di progettare attività curricolari da svolgere “nel verde”. Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola, dalla prima alla terza classe, i cui docenti prevedano attività da realizzare nel parco nella loro programmazione curricolare e in quella del consiglio di classe (ad esempio: esercitazioni di orientamento con la bussola, giochi ed esercizi matematici e geometrici “sul campo”, scrittura creativa e poesia ispirata alla natura, disegno dal vero, schede botaniche, esperienze scientifiche, gare di velocità, cartelloni per l’esposizione del lavoro svolto, musica dal vivo…, ). Le attività si svolgeranno in tutto l’anno scolastico, ogni volta che l’insegnante lo riterrà utile e opportuno; alla fine dell’anno scolastico in una manifestazione curata dalla scuola si potranno proporre agli utenti del parco, alle famiglie e al territorio in generale quanto realizzato nel corso dell’anno.

• Partecipazione di classi, orchestra, gruppi musicali e coro a manifestazioni pubbliche, concorsi ed altro.

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PARTE V - METODOLOGIA E VALUTAZIONE

5.1) Metodologia In base a quanto concordato nella programmazione educativa e didattica dei Dipartimenti, ogni docente elabora una progettazione didattica annuale tenendo conto dei bisogni della classe. La progettazione comprende: 1. l’analisi della situazione di partenza della classe 2. le finalità formative della disciplina 3. la programmazione 4. gli strumenti didattici utilizzabili 5. verifica e valutazione La metodologia da applicare per favorire il processo di apprendimento prevede: • ascolto attivo; • definizione puntuale del livello di apprendimento per garantire il possesso dei prerequisiti necessari alle diverse attività didattiche; • predisposizione e realizzazione di un curricolo che favorisca e tenga conto degli stretti legami fra le diverse aree disciplinari; • impostazione di un insegnamento/apprendimento che, non sia esclusivamente di tipo frontale, ma regolarmente di tipo laboratoriale; • uso di metodi, tecniche e strumenti che facilitino la comunicazione, lo scambio di idee e l’apprendimento (problematizzazione e problem-solving, brainstorming, grafi ad albero, tabelle e mappe concettuali); • strutturazione dei percorsi didattici in unità verificabili, dimostrabili, ripercorribili; • attivazione della riflessione metacognitiva per l’acquisizione di un metodo di studio autonomo; • discussioni e dibattiti su problemi relativi alle attività didattiche o alla vita scolastica e sociale; • lavoro di gruppo e cooperativo. Superata quindi la realtà di un insegnamento di tipo frontale, i discenti saranno, allora, i veri protagonisti nella costruzione di un sapere, frutto di un processo di scoperta - sperimentazione. Si

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utilizzeranno linguaggi semplici, i compiti saranno adeguati alle capacità dei ragazzi. Le attività integrative saranno rispondenti sia ai bisogni che agli interessi dei ragazzi che agli obiettivi specifici e formativi. A conclusione delle diverse attività, laboratori e progetti saranno organizzati incontri, concerti, rappresentazioni teatrali, allestite mostre, per comunicare innanzitutto agli altri studenti, poi alle famiglie e quindi al territorio gli apprendimenti conseguiti, i risultati raggiunti come momento di condivisione e di circolazione dei beni culturali prodotti.

5.2)Verifica e valutazione alunni Il momento della verifica è l’occasione per coinvolgere gli allievi nel processo di apprendimento, per acquisire capacità di autocontrollo, per confermare e rafforzare ciò che hanno appreso. La verifica, effettuata sistematicamente a conclusione di percorsi di apprendimenti significativi, su criteri strettamente correlati agli obiettivi formativi e alle competenze attese, sarà come la conseguente valutazione, in itinere e sommativa, ben adeguata ai diversi stili di apprendimento e di valutazione con queste tipologie di prove: • non strutturate: dialogo, discussione, colloquio, esercizi, testi scritti, prove tecnico–pratiche, figurative e grafiche, prestazione melodiche e motorie, compilazione di tabelle, grafici e mappe; • semistrutturate o strutturate: test a risposta chiusa, test vero falso, item a scelta multipla. Si valuterà la verifica (elaborato, problema, test, relazione, prova grafica…) in base al fatto che: • risponde alle richieste fatte e ai quesiti rivolti, • rispetta la tipologia della verifica proposta, • utilizza il linguaggio disciplinare in modo appropriato, • presenta elementi di originalità e creatività. I docenti sono tenuti a realizzare tre verifiche sommative scritte a quadrimestre. La valutazione, preceduta ed accompagnata da momenti di autovalutazione, sarà: diagnostica col rilevare i mancati apprendimenti e attuando, in itinere, tempestivi interventi a carattere compensativo, formativa in quanto orienterà il processo educativo, e sommativa in quanto verificherà i risultati finali. Nello spirito dell’autonomia, in sede di valutazione finale, si individueranno crediti e debiti. I crediti saranno assegnati agli

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alunni che studiano lo strumento musicale e che conseguiranno una lusinghiera classificazione a concorsi musicali e a chi supererà lodevolmente esami con certificatori esterni. I docenti, nell’intento di assumere atteggiamenti unitari, valorizzeranno, in relazione a un livello di partenza gravemente insufficiente, o a percorsi ostacolati da fattori non attribuibili ai discenti, anche progressi modesti riguardo: • la qualità dell’impegno personale profuso, • il grado di partecipazione in classe, • la capacità di collaborazione dimostrata. Laddove si riscontrassero insufficienze non gravi e il consiglio di classe, per comprovate ragioni ritenesse concordemente di ammettere il discente alla classe successiva, i debiti saranno registrati nel verbale degli scrutini finali e comunicati alla consegna della pagella. Tali debiti dovranno essere compensati con lo studio estivo entro l’inizio del successivo anno scolastico per non condizionare negativamente l’andamento didattico del nuovo anno di frequenza. Per il profitto si esamina: • la diligenza, la costanza, la puntualità nella predisposizione del materiale e nello svolgimento del lavoro domestico; • l’atteggiamento partecipativo, costruttivo, disponibile, responsabile; • le capacità logiche, di autovalutazione, critiche e di orientamento; • il metodo di studio; • le attitudini e gli interessi; • l’autonomia; • la frequenza dei corsi di recupero; • il processo di maturazione in rapporto al vissuto personale; • il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici definiti e sviluppati in relazione alla preparazione iniziale (conoscenze, abilità, competenze); • il superamento di corsi e concorsi, anche esterni, e ogni qualificata esperienza, da cui derivino competenze coerenti con le discipline scolastiche (con attestazione). Nelle attività di laboratorio, curriculari ed integrative si osserveranno: • il grado di interesse suscitato dalle iniziative avviate, • il tasso di adattamento e di integrazione scolastica, • il grado di apprendimento e di maturazione raggiunto.

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5.2.1) Rubrica di valutazione per l’assegnazione dei voti

Voto Partecipazione Metodo Conoscenze Abilità Competenze 10 creativa e

criticamente costruttiva

personale e diversificato in relazione alla situazione di apprendimento

complete e integrate

compiute, in grado di definire e seguire procedure complesse

esperte

9 attiva e produttiva

autonomo e coerente

approfondite efficaci e applicate con sicurezza anche in situazioni complesse

avanzate

8 interessata e continua

bene organizzato

organizzate pertinenti in situazioni articolate

consolidate

7 positiva e costante

razionale corrette autonome in situazioni note

stabili

6 sufficiente non sempre adeguato

essenziali autonome in situazioni semplici

essenziali

5 discontinua dispersivo frammentarie, superficiali

limitate a situazioni semplici e non sempre applicate

parzialmente esplicitate

4 scarsa carente poche e confuse

non ancora sviluppate o espresse

non esplicitate

5.2.2) Le competenze chiave europee L'UE ha individuato le competenze chiave "di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza

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attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione" (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio "Relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente", 2006). Esse, che devonoessere acquisite durante il percorso dell'istruzione e fare da base al proseguimento dell'apprendimento, vengono individuate in riferimento a otto ambiti: - comunicazione nella madrelingua; - comunicazione nelle lingue straniere; - competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; - competenza digitale; - imparare ad imparare; - competenze sociali e civiche; - spirito di iniziativa e imprenditorialità; - consapevolezza ed espressione culturale. Mentre alcune di esse fanno specifico riferimento alle discipline curricolari, due competenze chiave sono trasversali a tutte le discipline:

1. Imparare ad imparare - CLASSI PRIME: Con l’aiuto di testi, mezzi digitali, sintesi e mappe, l’alunno sa ricercare, selezionare e acquisire informazioni utili al suo scopo. CLASSI SECONDE: L’alunno sa contestualizzare le informazioni e mettere in relazione le conoscenze/abilità provenienti da diverse aree disciplinari. CLASSI TERZE: L’alunno applica corrette strategie di studio e sa riflettere sul proprio stile di apprendimento per organizzarlo in modo più efficiente.

2. Senso di iniziativa e imprenditorialità - CLASSI PRIME: L’alunno riconosce regole e ruoli, assume e porta a termine un compito assegnato e collabora con i compagni. CLASSI SECONDE: L’alunno sa pianificare il proprio lavoro, riconoscendone anche eventuali difetti per correggerli ed esprime giudizi mirati sul lavoro proprio e altrui. CLASSI TERZE: L’alunno cerca soluzioni nuove ai problemi e orienta le proprie scelte in modo consapevole.

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5.2.3) Rubrica di valutazione del comportamento

Vo to

Partecipa zione

Rapporti con docenti e compagni

Rispetto delle regole

Impegno GIUDIZIO

10

Attiva e costruttiva con interventi spontanei e pertinenti.

Rapporti aperti e solidali con compagni e docenti.

Rispetto scrupoloso delle regole di classe e del Regolamento d’Istituto.

Impegno serio con preciso e puntuale svolgimento delle consegne; frequenza assidua.

L’alunno/a, serio e preciso nell’impegno e nel rispetto delle regole, partecipa attivamente alla vita scolastica e ha rapporti aperti e solidali con compagni e docenti.

9 Attiva e assidua con interesse costante.

Rapporti collaborativi con i compagni e costruttivi con gli insegnanti.

Apprezzabile rispetto delle regole di classe e del Regolamento d’Istituto.

Impegno serio con regolare svolgimento delle consegne; frequenza assidua.

Alunno/a assiduo nell’interesse e collaborativo, dimostra un apprezzabile rispetto delle regole e un impegno serio e regolare.

8 Partecipazione e interessi costanti.

Rapporti corretti con i compagni e gli insegnanti.

Costante rispetto delle regole di classe e del Regolamento d’Istituto.

Impegno costante e svolgimento delle consegne complessivamente proficuo; frequenza regolare

L’alunno/a è costante nell’interesse e nella partecipazione, rispetta le regole e il suo impegno scolastico è complessivamente proficuo.

7 Partecipazione e interessi selettivi.

Rapporti generalmente positivi ma solidali solo con alcuni compagni.

Episodica inosservanza delle regole.

Coinvolgimento solo in alcune attività e incostante applicazione allo studio; frequenza abbastanza regolare.

L’alunno/a è apparso piuttosto incostante nell’applicazione allo studio e nella partecipazione alle attività scolastiche; inoltre è stato più volte necessario richiamarlo con ammonizioni al rispetto delle regole.

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6 Partecipazione superficiale, spesso guidata; interesse incostante.

Rapporti interpersonali talvolta problematici.

Occasionale disturbo delle lezioni con necessità di richiamo all’assunzione di atteggiamenti corretti, anche attraverso annotazioni e ammonizioni.

Impegno carente e talora insofferenza nei confronti dei doveri scolastici; frequenza non sempre regolare.

L’alunno/a, superficiale nella partecipazione, ha spesso bisogno di essere richiamato al rispetto delle regole e alla correttezza verso compagni e insegnanti con ammonizioni e note disciplinari; il suo impegno e l’interesse per i doveri scolastici sono molto carenti.

5/4

Partecipazione occasionale e limitato interesse con frequente disturbo del regolare svolgimento delle lezioni.

Tendenza alla prevaricazione nei rapporti interpersonali.

Atteggiamenti scorretti nei confronti di compagni e insegnanti ed episodi persistenti di inosservanza dei Regolamenti, segnalati con note e severi provvedimenti disciplinari.

Svolgimento spesso disatteso delle consegne scolastiche; disimpegno e mancata collaborazione; frequenza irregolare.

L’alunno/a ha dimostrato un interesse molto limitato per le attività scolastiche e un notevole disimpegno verso i doveri scolastici. Ha assunto spesso atteggiamenti gravemente scorretti, segnalati con note e sanzionati con severi provvedimenti disciplinari

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PARTE VI – VALUTAZIONE OFFERTA FORMATIVA PIANO DI FORMAZIONE

PIANO DI MIGLIORAMENTO

6.1) Valutazione dell’Offerta Formativa d’Istituto. La scuola “Monterisi” si impegna nell’autovalutazione del suo percorso e nella costruzione di un adeguato progetto di miglioramento. Per procedere in questa direzione, si utilizzano gli strumenti, messi a disposizione dal MIUR ed elaborati dall’INVALSI e altri enti a ciò preposti, per produrre il proprio Rapporto di Valutazione. In esso sono analizzati il contesto scolastico, gli esiti degli studenti sia nei risultati scolastici sia nelle prove standardizzate, l’impegno nella prosecuzione degli studi. Sulla base dei risultati di tale Rapporto di Valutazione, si può procedere, nei tempi e nei modi stabiliti dallo stesso ministero, all’elaborazione di un efficace Piano di Miglioramento. E’ evidente che una scuola responsabile e di qualità ha la necessità di individuare e risolvere i punti di forza e di debolezza nell’attività didattica. Per questo la scuola “Monterisi” procede all’indagine dei bisogni formativi dei docenti. L’aggiornamento continuo dei docenti e del personale si attua con diverse pratiche: ricerca/azione e autoformazione; partecipazione alla formazione predisposta dal Ministero dell’Istruzione, dal Territorio, dalla scuola “Monterisi”, su percorsi PON e con progettazione d’Istituto. 6.2) Piano di formazione e aggiornamento Premessa La formazione è un diritto del docente (sancita dal C.C.N.L. 29-11-2007 all'art. 63 e all'art. 66) in quanto egli ha diritto alla formazione da parte della istituzione, ed è parte integrante della sua funzione: gli utenti del servizio pubblico, nel nostro caso alunni e genitori, infatti, hanno diritto ad un servizio di qualità che dipende in maniera decisiva dal miglioramento della qualità degli insegnanti. Essi devono, infatti, saper progettare l’azione formativa gestendo le nuove condizioni di flessibilità e di discrezionalità metodologica, ma nello stesso tempo garantire il raggiungimento degli standard prefissati, valutare i risultati e promuovere azioni di miglioramento. Non a caso la legge 107/2015 al comma 121 prevede di sostenere la formazione continua dei docenti attraverso l’assegnazione a ciascun docente di una card elettronica del valore di 500 € annui.

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Il nostro Istituto prevede attività di aggiornamento e formazione per il personale docente e per il personale A.T.A. , quest’ultimo funzionale all’attuazione dell’autonomia e alla crescita professionale nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi d’informatizzazione. E’ compito della Funzione Strumentale preposta gestire i corsi di formazione, tenuto conto: - dei bisogni formativi di tutte le componenti ; - dei bisogni formativi degli alunni anche in relazione alle opportunità ed alle peculiarità del territorio; - delle esigenze dell’Istituzione scolastica stessa; - delle risorse eventualmente disponibili nell’Istituto. Nel nostro istituto la formazione sarà legata sia alla ricerca di formatori esterni qualificati (scuole, università, associazioni professionali) che alla valorizzazione delle risorse interne. Altrettanto valore assumerà, infine, l’autoaggiornamento individuale o di gruppo. Altre iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni (Ministero, Università, dall’USR, da Reti di scuole, Enti territoriali ed Enti locali etc …), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di attenta valutazione. Obiettivi Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente e A.T.A. del nostro istituto sono i seguenti:

• motivare/ rimotivare alla professione; • rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative

e relazionali in riferimento alla qualità del servizio scolastico; • rafforzare le competenze psicopedagogiche; • saper affrontare i cambiamenti e le esigenze che la società

propone e che comportano l’acquisizione di nuove strategie, soprattutto in campo socio-didattico;

• attivare iniziative finalizzate al confronto con altri soggetti operanti nella società, da cui poter trarre spunti e riflessioni che comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal docente in classe;

• adeguare la mediazione didattica alle richieste della nuova riforma.

Le proposte di attività di aggiornamento e formazione per l’ a.s. 2015/2016 scaturiscono dagli esiti dei bisogni rilevati dalla F.S. uscente nel questionario somministrato ai docenti nell’a.s.

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2014/2015 e dalle proposte avanzate e deliberate nel Collegio Docenti dell’a.s. 2014/2015 ed in coerenza con quanto evidenziato nel Rapporto di autovalutazione. Destinatari Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede è indirizzato ai docenti, al personale amministrativo, ai collaboratori scolastici. Scelte Formative Le tematiche che s’intende affrontare sono le seguenti: • formazione sulla sicurezza ed in particolare sulle tecniche del

primo soccorso ( Testo Unico L. 81/2008); • formazione sulle nuove Indicazioni Nazionali; • formazione docenti sulle competenze digitali base e avanzate

(alfabetizzazione informatica, uso di software per l’attività didattica e delle attività funzionali all’insegnamento, uso di software specifici per alunni BES).

Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede, inoltre – previa autorizzazione – la libera adesione dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati. La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti e personale ATA è comunque subordinata:

• alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica;

• alla disponibilità del personale alla partecipazione. Criteri e modalità di attuazione dell’attività fomativa: • Ciascun corso che confluirà nel seguente Piano Annuale della

Formazione farà riferimento ad una delle tematiche rilevate. • Il Collegio nella sua delibera impegna i docenti a partecipare alle

iniziative proposte. • L’aggancio con le attività educative e didattiche in attuazione

nell’Istituto e il confronto collegiale tra le esperienze dei partecipanti ai corsi saranno considerati elementi qualificanti dell’attività formativa.

• Nei percorsi di formazione saranno prioritariamente utilizzate le specifiche competenze del personale docente interno e/o della rete.

• La Direzione sosterrà le diverse forme di autoaggiornamento.

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Valutazione dei risultati della formazione: La realizzazione delle attività di formazione prevede la valutazione degli esiti e la verifica finale del Piano annuale di formazione e aggiornamento, da validare nell’ambito del C.d.D. Per ogni attività di formazione sarà somministrato ai partecipanti un questionario di custode satisfaction per la rilevazione del grado di soddisfazione di ogni partecipante assunta come misura di qualità. La gestione operativa del Piano approvato dal Collegio è coordinata dal Dirigente Scolastico. Tenuto conto dei bisogni formativi espressi dai Docenti, dell’esigenza di realizzare gli obiettivi formativi delineati nel P.O.F., nelle direttive espresse dal Miur. Per l’anno scolastico 2015/2016 il piano annuale di formazione e aggiornamento si articola nelle seguenti iniziative progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete:

ü formazione/aggiornamento relativo alla L. 81/2008 per tutto il personale docente e ATA.

realizzate in autoaggiornamento: ü corsi di formazione, seminari relativamente alle Indicazioni

Nazionali per il Curricolo. Piano di formazione-aggiornamento personale non docente Il personale A.T.A. è impegnato in attività di formazione su due aree: la sicurezza (T.U. 81/2008) e specificatamente il personale della segreteria nell’area della trasparenza e della de materializzazione dell’attività amministrativa.

La Funzione Strumentale Area 3 Prof.ssa Senatore Ester

6.3) Piano di Miglioramento L’innovazione con la ricerca/azione è per la “Monterisi” lo strumento prioritario per promuovere il successo formativo, l’autorealizzazione dell’alunno e lo sviluppo dell’organizzazione scolastica stessa. Per tale ragione il monitoraggio, la verifica e la valutazione esprimono la responsabilità di una Scuola, che individuando e risolvendo i punti di debolezza, vuole essere scuola di qualità. Il Gruppo di miglioramento, costituito dal Dirigente, dal Gruppo di Ricerca per la Qualità, dai Collaboratori del Dirigente, dalle Funzioni strumentali, dai Coordinatori dei dipartimenti e dal referente per le Prove INVALSI, opera per: • rendere più efficace il servizio

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• soddisfare l’utenza • migliorare la crescita professionale di tutti i lavoratori della scuola. Questo approfondimento ha condotto, per un’immediata azione di miglioramento, alla stesura di un Protocollo di comportamenti che i docenti hanno condiviso all’interno del Collegio dei docenti, dei dipartimenti e nei consigli di classe. Il gruppo di miglioramento ha quindi stilato un articolato Piano di Miglioramento, per il quale, in un’ottica realistica prevede una realizzazione progressiva, in base alla determinazione delle priorità. Nella tabella si indicano, per l’ottimizzazione della performance dello studente, chi è protagonista del miglioramento e le azioni attuate o in corso di attuazione: Ambito scuola Azioni di miglioramento

Formazione delle classi

• Applicazione di criteri di eterogeneità all’interno della classe ed omogeneità a livello di istituto nella formazione delle classi in entrata secondo i criteri deliberati dal Collegio dei docenti.

Scelte didattico-pedagogiche del POF

• Miglioramento della didattica dell’inclusione, con analisi approfondita dei bisogni degli alunni per una programmazione personalizzata e mirata, anche con la collaborazione delle famiglie. • Costante innovazione dei processi di insegnamento/apprendimento con l’uso delle tecnologie didattiche. • Utilizzo della LIM (lavagna interattiva

multimediale) in tutte le classi. • Didattica con il tablet (in dotazione) • Analisi dei risultati delle prove INVALSI

all’interno dei Dipartimenti per riconoscere punti di forza e di debolezza sulla base delle quali elaborare la programmazione di Classe.

• Attivazione di lezioni di inglese con madrelingua per la certificazione europea.

• Possibilità di lezioni in lingua inglese di un’altra disciplina e di inglese potenziato.

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Formazione docenti e aggiornamento

• Promuovere l’aggiornamento della didattica incrementando in modo significativo l’uso delle nuove tecnologie. • Promuovere una formazione specifica in relazione alle necessità degli alunni con Bisogni Educativi Specifici o con situazioni particolari (alunni autistici, alunni adottati e altro) • Promuovere la formazione specifica in materia

di sicurezza • Promuovere la formazione specifica rispetto

alle Indicazioni Nazionali e alle Competenze chiave europee e di cittadinanza.

Attività di recupero per gli alunni

• Promuovere percorsi di recupero disciplinare, metodologico e motivazionale per gli studenti, in orario curricolare ed extra curricolare. • Sensibilizzare e coinvolgere le famiglie per la condivisione dei percorsi formativi e dei piani di studio personalizzati (P.S.P.)

Verifica degli apprendimenti

• Utilizzare i risultati delle prove INVALSI dell’anno precedente per correggere e migliorare le programmazioni. • Usare le prove INVALSI degli anni precedenti per le verifiche e le simulazioni prima della somministrazione delle prove stesse agli esami finali. • Effettuare prove d’ingresso comuni in Italiano,

Matematica e Lingua inglese e confrontarne i risultati con analoghe prove in uscita.

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PARTE VII – CARTA DEI SERVIZI – REGOLAMENTI

7.1) CARTA DEI SERVIZI PREMESSA Manifestazione dell’autonomia scolastica, la “Carta” definisce e rende noto alle famiglie, agli studenti e alla comunità che cosa devono aspettarsi rivolgendosi alla nostra scuola, in termini di corso di studi, di regole di funzionamento, di livelli formativi e di condizioni ambientali. Essa si ispira agli articoli 3/21/30/33/34 della Costituzione Italiana, alla legge 1859/1962 istitutiva della Scuola Media dell’obbligo, alla legge 517/1977, ai programmi del 1979 e alla legge 59/04 e si pone, attraverso la trasparenza, come strumento di garanzia della qualità del servizio.

Tutte le componenti della nostra comunità scolastica – pur auspicando il controllo sulla qualità dei servizi degli organi preposti – sono comunque consapevoli che l’autocontrollo è il miglior fattore capace di assicurare concretamente la qualità del servizio erogato.

A) PRINCIPI FONDAMENTALI

A.1. Uguaglianza: Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche.

A.1.1. La Scuola Pubblica è aperta a tutti, in essa ognuno deve poter trovare spazio e ruolo per esprimersi nel rispetto degli altri e nel riconoscimento reciproco del valore insito nelle differenze e nelle diversità dei singoli. A.1.2. La Scuola Secondaria di Primo Grado “Nicola Monterisi” di Salerno si impegna, per quanto le compete e le è possibile, a rimuovere quegli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza del cittadino impedendo il pieno sviluppo della persona umana e, nel rispetto della personalità dello studente, ad operare per valorizzarne le caratteristiche personali. A.1.3. Per gli alunni in condizione di svantaggio la Scuola promuove iniziative di recupero e sostegno, le cui modalità sono definite dal

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piano dell’offerta formativa e dalla programmazione didattica dei consigli di classe, sulla base delle risorse umane e materiali assegnate dall’amministrazione scolastica. A.1.4. La Scuola si impegna a favorire, attraverso specifiche iniziative, la piena esplicazione delle capacità dei ragazzi motivati e dotati.

A.2. Imparzialità: La Scuola agisce secondo criteri di obiettività ed equità

A.2.1. L’imparzialità di trattamento è garantita dal rispetto puntuale delle norme vigenti, dall’efficacia delle procedure interne riguardanti l’area didattica e dai regolamenti relativi ai servizi amministrativi ed ausiliari. A.2.2. Il sevizio scolastico viene offerto avendo cura che l'insegnamento eviti ogni forma di dogmatismo e faziosità e che le metodologie usate consentano a tutti di raggiungere gli obiettivi di formazione umana e culturale previsti dal progetto educativo. A.2.3. L’assegnazione dei singoli alunni alle classi è disposta dal dirigente scolastico nel rispetto dei criteri espressi dal consiglio d’istituto.

A.3. Regolarità e continuità: La Scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio.

A.3.1. Il dirigente scolastico si impegna ad esercitare la massima diligenza ai fini di una regolare erogazione del servizio, nei limiti consentiti dal dettato legislativo e dalle norme contrattuali di gestione del personale. A.3.2. La regolarità e la continuità delle attività educative, didattiche e dei servizi ad esse collegate sono altresì garantite da tutte le componenti scolastiche. A.3.3. Il personale docente e non docente è assegnato alla scuola dall’amministrazione scolastica regionale/provinciale, alla quale spetta la responsabilità di garantirne la presenza all’inizio dell’anno scolastico.

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A.3.4. In materia di personale, al dirigente spetta la stipula di contratti per supplenze temporanee di breve durata nel rispetto delle disposizioni ministeriali che regolano la materia. A.3.5. La Scuola si impegna a ridurre i disagi che possono derivare da temporanee e giustificate irregolarità e discontinuità del servizio e, in caso di assenze dei docenti, ha cura che le supplenze privilegino le discipline da supplire o che siano condotte, nei limiti del possibile, da insegnanti della classe; per le assenze prolungate il dirigente nomina tempestivamente l'insegnante incaricato della supplenza. A.3.6. In caso di sciopero del personale la Scuola, per tutelare i minori, si impegna ad avvisare le famiglie nei termini stabiliti dalla normativa. A.3.7. La manutenzione dell’edificio scolastico è a cura dell’amministrazione comunale di Salerno a cui il dirigente scolastico assicura fattiva collaborazione e tempestiva segnalazione di problemi o esigenze. A.3.8. Nelle situazioni di emergenza, il dirigente assume le iniziative idonee a garantire, in primo luogo, la tutela dei minori e, in secondo luogo, la riduzione del disagio e la continuità del servizio. A.4. Accoglienza e integrazione: L’accoglienza e l’integrazione sono momenti di vita educativa che appartengono alla quotidianità della Scuola. A.4.1. La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi con particolare riguardo alle esigenze degli alunni stranieri, dei soggetti diversamente abili e dei ragazzi in condizione di svantaggio socioculturale, soggetti a disturbi specifici di apprendimento o a rischio di dispersione. A.4.2. L’inserimento e l’integrazione degli alunni sono oggetto di specifiche iniziative dei docenti, esplicitate nel piano dell’offerta formativa.

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A.4.3. Le iniziative di integrazione e di prevenzione della dispersione scolastica si attuano sia attraverso attività didattiche finalizzate, sia mediante la ricerca di collaborazioni interistituzionali. A.4.4. La scuola mantiene rapporti di collaborazione con le scuole del territorio per assicurare il raccordo pedagogico e curricolare e la facilitazione del passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado e successivamente alla secondaria di secondo grado; a tal fine svolge nel corso dell’anno attività di continuità e percorsi di orientamento. A.4.5. L’incontro fra i genitori dei nuovi iscritti e la conoscenza dei docenti della classe sono assicurati attraverso un momento di incontro assembleare programmato per la fase iniziale dell’anno scolastico.

A.5. Libertà di scelta, obbligo scolastico e frequenza: L’istruzione non è solo un diritto.

A.5.1. La Scuola promuove tempestive iniziative di informazione sulla propria offerta formativa, per consentire alle famiglie una scelta ponderata e meditata.

A.5.2. Il diritto/dovere all’istruzione si realizza attraverso la regolarità della frequenza scolastica che pertanto è oggetto di attenzione e di controllo continuo da parte dei docenti in collaborazione con l’Amministrazione e la Dirigenza per i casi di inadempienza grave.

A.5.3. In caso di mancata frequenza la Scuola interviene sensibilizzando le famiglie e attuando, se necessario, interventi atti a favorire la frequenza degli alunni; inoltre nei casi di inadempienza grave provvede ad interessare gli Uffici competenti.

A.6. Partecipazione, efficienza, trasparenza: La vita della scuola e la partecipazione delle famiglie seguono il dettato istituzionale.

A.6.1. La gestione partecipata della Scuola è garantita dal regolare funzionamento degli Organismi Collegiali Istituzionali; il Dirigente Scolastico ne coordina l’attività, sottoponendo all’attenzione dei diversi organi tutte le materie loro devolute dalla legge.

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A.6.2. La partecipazione delle famiglie alla vita della Scuola si realizza sia attraverso gli Organismi Istituzionali (Consigli di classe, Consiglio di istituto), sia in assemblee dei genitori o in altre forme di incontro su temi di interesse. A.6.3. L’uso delle strutture fuori dall’orario di servizio scolastico per attività di rilievo sociale e culturale è deliberato dal Consiglio di Istituto. A.6.4. Nei limiti delle possibilità consentite dal contratto di lavoro del personale, la Scuola adotta modalità di turnazione intese a garantire la massima agibilità degli edifici e l’accesso all’Ufficio di Segreteria in orari compatibili con le esigenze degli utenti. A.6.5. I genitori o i tutori degli alunni che ritengono opportuno, per motivate ragioni, di dover incontrare il Dirigente possono fissare appuntamento, anche telefonico, tramite Segreteria. A.6.6. Il diritto di accesso ai documenti custoditi nella Scuola, ai sensi della Legge 241/1990 e successive modificazioni, è regolamentato secondo la normativa vigente. Il diritto alla privacy è regolamentato dal D.Lgs 196/2003 e dai regolamenti vigenti; la Scuola infine, rispetta le norme in materia di trasparenza e accessibilità contenute nel Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

A.7. Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale: L’autonomia della Scuola si fonda sulla libertà dell’insegnamento.

A.7.1. Ogni docente è impegnato a ricondurre la propria personale attività didattica al Piano dell’Offerta Formativa, alla Carta dei Servizi, al Regolamento di Istituto, alle linee programmatiche fissate dal Collegio dei docenti, dal Consiglio di classe e dai Dipartimenti di disciplina. Tali impegni programmatici, liberamente assunti nei suddetti ambiti di confronto professionale, hanno il fine di adeguare l’attività didattica della scuola al contesto ambientale, nel rispetto delle indicazioni nazionali, e costituiscono il quadro di riferimento per il legittimo esercizio della libertà di insegnamento. A.7.2. La Scuola promuove l’organizzazione di corsi di aggiornamento, ricercando a questo scopo la collaborazione delle altre scuole del territorio, e garantisce la partecipazione di tutti i

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dipendenti alle iniziative di formazione promosse dall’amministrazione scolastica.

PARTE I

B) AREA DIDATTICA

B.1. POF: La scuola esplicita gli obiettivi della propria attività didattica ed educativa nel Piano dell’Offerta Formativa. Il piano è elaborato dal Collegio dei docenti, previa consultazione delle altre componenti scolastiche, ed è adottato dal Consiglio di Istituto. Viene rivisto e aggiornato annualmente. Esso viene distribuito in forma sintetica ai genitori, ai docenti della scuola primaria, agli amministratori pubblici, ai responsabili del servizio socio- sanitario, alle biblioteche civiche del nostro bacino d’utenza. È pubblicato sul sito web dell’Istituzione scolastica www.scuolamonterisi.gov.it

B.1.1 Il P.O.F. della nostra scuola contiene:

• Dati informativi sul territorio di ubicazione della scuola; • Organigramma • Risorse, finalità e bisogni formativi • Offerta formativa • Obiettivi disciplinari Traguardi e Metodologie • Ampliamento Offerta formativa • Criteri di misurazione e valutazione • Piano di Miglioramento • POF Centro territoriale permanente

B.1.2. La programmazione educativa, approntata dal Collegio dei docenti all’inizio dell’anno scolastico, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei programmi ministeriali; individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale, per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici; elabora le attività riguardanti l’orientamento, gli interventi individualizzati di recupero, consolidamento, sviluppo, l’educazione alla salute, all’affettività e alla legalità, le visite e i viaggi d’istruzione.

B.1.3. Elaborata e approvata dal Consiglio di Classe, la programmazione didattica delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad esso gli interventi operativi;

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utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative, indicati dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti; è sottoposta a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, allo scopo di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”.

B.1.4. I documenti di programmazione didattica vengono illustrati e discussi dai docenti con i genitori rappresentanti di classe nei Consigli di classe ed impegnano i docenti e le famiglie a collaborare attivamente nel perseguimento delle mete formative e culturali ivi indicate. B.1.5. Nel caso in cui, per problemi o esigenze sopravvenute, i docenti ritengano di dover apportare significative correzioni alla programmazione didattica, vengono rispettate le modalità di comunicazione di cui al precedente comma 4. B.1.6. Per promuovere la collaborazione con le famiglie, gli insegnanti si rendono disponibili per colloqui individuali secondo un calendario di ricevimento inserito nell’orario didattico dei docenti che è esposto al pubblico agli ingressi della Scuola e consultabile anche dal sito web www.scuolamonterisi.gov.it, nonché in Incontri Scuola-Famiglia programmati in orario pomeridiano e inseriti nel Piano delle attività funzionali elaborato all’inizio dell’anno scolastico e consultabile anche dal sito web www.scuolamonterisi.gov.it B.1.7. Nella comunicazione con gli studenti, gli insegnanti hanno cura di esplicitare gli obiettivi didattici perseguiti nei diversi momenti del loro lavoro, al fine di promuovere la loro consapevole partecipazione. B.1.8. Nel rapporto con gli studenti i docenti rispettano il codice di comportamento contenuto nel regolamento scolastico. B.1.9. Il Regolamento di Istituto, nelle parti in cui definisce le modalità di utilizzo delle aule, laboratori, palestre e le norme di comportamento degli studenti e del personale, rispetta i principi fissati nel Piano dell’Offerta formativa e nello Statuto delle Studentesse e degli studenti.

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B.2 Risorse

B.2.1 Al fine di avere un Piano dell’Offerta Formativa che rispetti la condizione della “fattibilità”, la Scuola, nei limiti del possibile, si impegna a coinvolgere e ad armonizzare, nel rispetto delle proprie ed altrui competenze, i bisogni dei “soggetti interessati”: amministrazioni, enti culturali territoriali, OO.CC., genitori e alunni, nonché risorse umane e strumentali (docenti e non docenti, locali, attrezzature, disponibilità economica fondi statali, diritto allo studio, sponsorizzazioni, contributi delle famiglie e quanto previsto dalle disposizioni vigenti).

PARTE II

C) SERVIZI AMMINISTRATIVI

C.1 La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l’osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure; trasparenza; informatizzazione dei servizi di segreteria; tempi di attesa agli sportelli; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. In proposito è pubblicato il Piano della performance sulla home-page del sito istituzionale www.scuolamonterisi.gov.it

C.2 La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, con modalità di risposta che comprendano il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

C.3 Il Dirigente scolastico riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi.

C.4 Gli uffici di Segreteria - compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo - garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio.

C.5 Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e il personale amministrativo, sulla base delle direttive del Dirigente scolastico e dei criteri generali definiti dal Consiglio di Istituto, sono impegnati a:

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• coprire l’orario di servizio della scuola con l’orario di lavoro del personale, il secondo funzionale al primo ( art. 52 comma 1.1. del CCNI 99);

• coprire l’orario antimeridiano e, ove le esigenze amministrativo-didattiche lo richiedano, anche l’orario pomeridiano con personale di segreteria addetto alle tre aree: alunni, docenti, protocollo ed altro;

• coprire l’orario estivo (luglio, agosto) con turno unico e con il personale addetto alle aree di cui sopra;

• fornire adeguata assistenza ai genitori che lo richiedono nella procedure delle iscrizioni on-line;

• rilasciare gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma “a vista”, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali;

• rilasciare la certificazione agli alunni, in giorni tre; • rilasciare la certificazione ai docenti, in giorni tre, salvo

deroghe derivanti da accertamenti complessi inerenti la carriera scolastica;

• chiamare i supplenti (docenti e non docenti) entro tempi congrui tesi ad assicurare la regolarità del servizio;

• eseguire le delibere del C.I. in giorni quindici; • pagare le competenze (mensili) ai supplenti entro la fine del

mese successivo, salvo deroghe derivanti da esigenze relative alla predisposizione del bilancio; nonchè dall’applicazione di circolari e norme aventi il carattere della straordinarietà;

• pagare le competenze rientranti nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (attività aggiuntive d’insegnamento, attività funzionali all’insegnamento, collaborazioni varie etc) entro il termine della chiusura dell’anno scolastico (31.08);

• rispettare scrupolosamente le scadenze per la trasmissione di qualsiasi atto.

• accedere ai documenti ai sensi della legge 241/1990 • organizzare, da parte del DSGA, nell’ambito delle rispettive

competenze, l’orario di lavoro del personale, (sempre tenendo conto delle esigenze del P.O.F.);

• Predisporre, per una corretta informazione, le tabelle dell’orario di lavoro dei dipendenti, gli organici del personale scolastico, gli albi d’Istituto;

• Esporre all’albo della scuola, i seguenti documenti:

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ü Orario delle lezioni; ü Orario dei colloqui individuali degli insegnanti con i

genitori degli alunni; ü Organico del personale(docenti, amministrativi e dei

collaboratori scolastici); ü Orario di lavoro degli amministrativi e di collaboratori

scolastici; ü Orario di ricevimento del pubblico da parte della dirigenza

e della segreteria della scuola.

C.6 Presso l’ingresso e presso gli Uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.

C.7 Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero orario di lavoro.

C.8 Il Regolamento d’Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante affissione

PARTE III

D) CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA E SICUREZZA

D.1.1. Il mantenimento dell’igiene e della pulizia dei locali scolastici e degli spazi esterni è affidato alla diligenza degli addetti e alla buona educazione degli studenti. D.1.2. Le modalità di erogazione dei servizi di pulizia e di riordino dei locali sono stabiliti, con propri ordini di servizio, dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, sulla base delle direttive del Dirigente e dei criteri generali definiti dal Consiglio di Istituto. D.1.3. La scuola s’impegna a garantire, attraverso l’opera del proprio personale e mediante la sensibilizzazione degli studenti, che la giornata scolastica si svolga nelle migliori condizioni di sicurezza. A tal fine, il Dirigente Scolastico:

a) emana disposizioni a tutto il personale, affinché sia assicurata la continuità della vigilanza e della prevenzione dei comportamenti pericolosi;

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b) informa gli studenti e il personale sulle norme di sicurezza da rispettare, nonché sui comportamenti da tenere in caso di emergenza;

c) assicura, in proprio e con il concorso dell’amministrazione scolastica, la formazione del personale sui temi della sicurezza.

D.1.4. Il documento di valutazione dei rischi è depositato presso gli Uffici del Dirigente Scolastico; le norme per la gestione delle emergenze sono contenute in apposite informative che vengono comunicate e spiegate, tramite i docenti, agli alunni e che sono affisse nelle aule e in tutti i locali scolastici.

PARTE IV

E) PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

E.1 I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax ed e-mail, e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. Tutti i reclami debbono essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. Il Capo d’Istituto, dopo aver effettuato ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.

E.2. Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo d’Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.

E.3 Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, può essere effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente predisposti, rivolti ai genitori e al personale. I questionari devono vertere sugli aspetti organizzativi didattici e amministrativi del servizio scolastico.

PARTE V

F. ATTUAZIONE

F.1 Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative

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contenute nei contratti collettivi o in norme di legge.

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7.2) REGOLAMENTO D’ISTITUTO Premessa Il regolamento interno d’Istituto è stato adottato dal Consiglio d’Istituto, organo di governo democratico dell’autonomia scolastica che, fatta salva la competenza del Collegio dei Docenti per quanto concerne la programmazione didattica, stabilisce gli indirizzi generali dell’organizzazione dell’attività scolastica, nella seduta dell’ 8/11/2012. Il presente regolamento si inserisce nel novero degli strumenti organizzativi interni alla scuola previsti dalla Carta dei Servizi e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi educativi, indicati dal POF, ai sensi dell’articolo 10, 3° comma, del Decreto Legislativo 297 del 16 aprile 1994 e recependo i principi dello Statuto delle studentesse e degli studenti delle scuole secondarie di primo grado, approvato con DPR. 249/98, così come aggiornato dal DPR 235/2007. Nell’ambito delle finalità prioritarie perseguite (ordinato e proficuo svolgimento della vita dell’Istituto in armonia con le decisioni degli organi collegiali e della partecipazione più ampia di studenti, famiglie, operatori, nella progettazione e gestione delle varie attività) vengono in particolare disciplinati: 1. Composizione e funzionamento degli Organi collegiali 2. Attività del DS e dei suoi collaboratori 3. Attività dei docenti (L’orario dell’attività didattiche, L’uso delle risorse strumentali (attrezzature didattiche, culturali, sportive) – Uso locali e spazi esterni., Rapporti scuola famiglia modalità di comunicazione 4. Attività del personale ATA 5. Diritti e doveri degli alunni 6. Infrazioni disciplinari 7. Rapporti scuola-famiglia 8. Visite guidate e viaggi di istruzione 9. Norme relative alla sicurezza Titolo 1 - ORGANI COLLEGIALI: composizione, convocazione e funzionamento ART. 1 Il Consiglio di classe è composto da: tutti i docenti di classe; 4 rappresentanti eletti dai genitori degli studenti; 1. Il Consiglio di classe è convocato e presieduto dal DS o da un suo delegato; si riunisce in ore non coincidenti con l’orario di

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lezione, col compito di formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercita le competenze in materia di programmazione, valutazione (solo con la componente docente) e sperimentazione. 2. Il Consiglio di classe ha il compito di: a) Formulare proposte al Collegio dei docenti in ordine all’azione educativa - didattica e alla sperimentazione; b) Agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Spettano al Consiglio di classe con la presenza di soli docenti: a) La realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari; b) La valutazione periodica e finale degli allievi. 3. I genitori, anche non rappresentanti, possono partecipare, su richiesta del Consiglio e con autorizzazione del Dirigente, alle riunioni degli organi collegiali, non vincolate da disposizioni limitative generali. 4. I genitori eletti nei consigli di classe possono costituire il Comitato dei Genitori. Il Comitato dei Genitori può richiede l'uso dei locali dell'Istituto, per svolgere in orario pomeridiano assemblee dei genitori. 5. Il coordinatore di classe funge da segretario verbalizzante e presiede il Consiglio in caso di assenza del Dirigente o di un suo delegato. ART. 2 Il Collegio dei docenti è composto da: personale docente di ruolo; personale docente non di ruolo Il Collegio dei docenti, convocato e presieduto dal DS, a. ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto. In particolare, cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare; b. formula proposte al DS per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto;

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c. delibera ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi; d. valuta periodicamente l’andamento dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo lì dove necessario opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica; e. provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe e i dipartimenti per materie, nei limiti di spesa previsti dalla norma; f. promuove iniziative di aggiornamento dei docenti anche in rete con altre scuole; g. elegge nel suo seno i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale docente; h. programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni disabili i. esamina, allo scopo di individuare i mezzi di ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa del Consiglio di classe; j. esprime parere al DS in ordine alla sospensione dal servizio di personale docente quando ricorrano ragioni di particolare urgenza; k. esprime parere per gli aspetti didattici in ordine alle iniziative dirette all’educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze. ART. 3 Il Consiglio di istituto è composto da: 8 rappresentanti del personale docente; 2 rappresentanti del personale non docente; 8 rappresentanti dei genitori; il Dirigente Scolastico (di diritto) 1. Il Consiglio di Istituto, è presieduto e convocato da uno dei suoi membri, eletto a maggioranza assoluta dei suoi componenti tra uno degli eletti tra i genitori, con le stesse modalità viene eletto un vicepresidente, mentre il segretario con funzioni di verbalizzazione viene scelto dal presidente. Autentica con la propria firma i verbali delle riunioni in un registro a pagine precedentemente numerate. Il presidente del consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del presidente della Giunta esecutiva, ovvero di quattro componenti il Consiglio stesso, entro dieci giorni dalla data della richiesta. 2. le riunioni del Consiglio di Istituto si svolgono nelle ore pomeridiane di giorni non festivi.

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3. il vicepresidente sostituisce nelle sue funzioni il presidente in caso di assenza e di impedimento; 4. Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. 5. Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto. 6. ha potere deliberante, fatte salve le competenze dei consigli di classe e del Collegio dei docenti, su proposta della giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: a. adozione del regolamento interno che deve tra l’altro stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza sugli alunni, per la partecipazione del pubblico alle sedute del Consiglio; b. acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audiovisivi e le dotazioni librarie; c. adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; d. criteri generali per la programmazione educativa; e. criteri per la programmazione e l ’attuazione delle attività extracurricolari, con particolare riguardo ai corsi di recupero e al sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione; f. promozione di contatti con altre scuole; g. partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; h. forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere svolte dall’istituto; i. iniziative dirette alla educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze. 7. Il Consiglio di Istituto indica inoltre i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei singoli docenti, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività alle condizioni ambientali; esprime parere vincolante sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’istituto e stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi. ART. 4 La Giunta esecutiva è composta da: 1 docente;

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1 personale A.T.A.; 2 genitori; il Dirigente Scolastico; il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 1. La Giunta esecutiva, è presieduta e convocata dal DS. Propone al Consiglio di Istituto l’approvazione del Programma annuale e delle sue variazioni sulla base di una apposita relazione. 2. il DSGA svolge le funzioni di segretario verbalizzante e sottoscrive, unitamente al presidente, gli atti della Giunta. Predispone la scheda finanziaria analitica per ogni singolo progetto/attività previsto dal programma annuale, predispone la relazione sullo stato delle entrate, degli impegni delle spese, dei pagamenti eseguiti, il conto consuntivo. ART. 5 L’ Organo di garanzia è composto dal DS, un docente e 2 genitori. L’organo di garanzia, presieduto dal DS, è nominato dal Consiglio di Istituto ed ha durata triennale. Ha il compito di esaminare eventuali ricorsi proposti dai genitori degli alunni cui sono state irrogate sanzioni e decide entro 10 gg. anche sui conflitti che dovessero sorgere in merito all’applicazione del presente regolamento. Le funzioni di segretario sono affidate al docente che provvede ad accogliere i ricorsi, a convocare le riunioni e a dare attuazione alle delibere. ART. 6 Convocazione ordinaria degli OO. CC. Il calendario definito nel Piano annuale delle attività, esposto all’Albo e pubblicato sul sito web della scuola, costituisce avviso di convocazione. Per ogni altra convocazione o per differimento di data rispetto al calendario previsto si darà comunicazione scritta esposta all'albo dell'Istituto almeno 5 giorni prima con obbligo degli interessati di sottoscrizione per presa visione. Per il Consiglio d’Istituto e la componente genitori nei consigli di classe, la convocazione dovrà essere recapitata ai singoli membri nei termini temporali indicati. ART. 7 Convocazioni straordinarie degli OO. CC. Il Presidente dell'organo collegiale può effettuare, in casi di riconosciuta urgenza sopraggiunta, convocazioni straordinarie telegrafiche o telefoniche, nelle 24 ore successive all'urgenza riscontrata. ART. 8 Conferma della partecipazione I componenti del Consiglio d’Istituto e della Giunta Esecutiva, rappresentanti genitori, devono confermare la loro partecipazione

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alla convocazione ordinaria il giorno successivo al ricevimento della convocazione. ART. 9 Contenuto delle convocazioni Le convocazioni devono contenere:

• data, orario e luogo di svolgimento; • ordine del giorno; • indicazione del Presidente; eventuale documentazione da

utilizzare o produrre al termine della riunione; • tempi previsti di svolgimento della seduta.

ART. 10 Validità delle deliberazioni e pubblicizzazione degli atti degli OO.CC. 1. Le sedute degli OO.CC. sono valide se presente la maggioranza assoluta dei suoi componenti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validi espressi. In caso di parità, prevale il voto del Presidente. 2. Copia dell’estratto dei verbali del Consiglio d’Istituto, contenenti le delibere va affisso all’albo dell’Istituto e pubblicato sul sito web della scuola per un periodo non inferiore a 10 giorni. ART. 11 Partecipazione di componenti esterni 1. Il Consiglio d’Istituto può, a richiesta dei suoi componenti approvata dalla maggioranza dei 2/3, convocare rappresentanti degli Enti Locali, delle Organizzazioni Sindacali, dei Collegi Professionali e comunque personalità di riconosciuta fama, per approfondire argomenti di specifica competenza ed utilizzo generale. 2. I rappresentanti convocati non partecipano comunque alla fase deliberante delle attività. ART. 12 Inversione dell’O.D.G. Il Presidente e i membri dell'organo collegiale possono richiedere l'inversione dell'ordine del giorno, previa approvazione da parte della maggioranza dei presenti. ART. 13 Definizione dell’ O.D.G. Qualunque componente dell'organo collegiale può chiedere l'inserimento all'ordine del giorno di un determinato argomento, purché la richiesta venga presentata nelle 24 ore precedenti la convocazione e sia documentata la motivazione. ART. 14 Modalità di partecipazione Ogni componente ha diritto ad esprimere il proprio parere in un intervento breve e ad una replica egualmente sintetica. Nel rispetto delle disposizioni Ministeriali e del presente regolamento generale, dopo l'insediamento ogni organo collegiale potrà definire uno

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specifico regolamento tecnico-operativo, che diverrà parte integrante del presente. Titolo 2 - IL D.S. E I SUOI COLLABORATORI ART. 15 Attività e funzioni del D.S. Il DS svolge le funzioni previste dall’art. 25 del D.I. n. 165 del 30 marzo 2001 e D. I. n 44 del 1 febbraio 2002. Il DS riceve secondo un calendario stabilito dallo stesso o su appuntamento dalle ore 11 alle ore 12,30 escluso il sabato. I rappresentanti di classe, sia della componente studenti che di quella genitori, possono conferire con il Dirigente Scolastico nelle forme più rapide consentite dalla disponibilità operativa. Qualora il DS non possa garantire il regolare svolgimento delle lezioni comunicherà le variazioni alle famiglie tramite avviso da effettuarsi almeno un giorno prima e da annotarsi sul registro di classe e trascritto dagli studenti sul diario personale. ART. 16 Compiti dei collaboratori del D.S. Il primo collaboratore svolge compiti di programmazione, coordinamento e realizzazione di iniziative nei seguenti settori: a. sostituisce e rappresenta il DS svolgendo le sue funzioni in caso di assenza; b. calendarizza e coordina tutte le attività di Istituto; c. calendarizza gli scrutini e ne cura i relativi andamenti; d. è responsabile della sostituzione dei docenti assenti; e. vigila sull’orario di servizio del personale docente f. dopo aver verificato la legittimità e regolarità delle richieste, concede permessi di entrata e di uscita agli alunni e ai docenti; g. espleta tutte le funzioni individuate nella nomina. Il secondo collaboratore: a. cura le esecuzioni dei deliberati dei Consigli di classe e del Collegio dei docenti, rappresentando al DS situazioni e problemi; b. diffonde, curandone gli aspetti operativi, tutte le iniziative di carattere culturale e didattico di particolare rilevanza esterna all’istituto, quali viaggi di istruzione, visite guidate, concorsi, ecc.; c. è responsabile della sostituzione dei docenti assenti; d. vigila sull’orario di servizio del personale docente e. dopo aver verificato la legittimità e regolarità delle richieste, concede permessi di entrata e di uscita agli alunni e ai docenti f. espleta tutte le funzioni individuate nella nomina.

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Titolo 3 - I DOCENTI ART. 17 Orario delle attività didattiche 1. L'orario delle lezioni è redatto dal DS, che può avvalersi della collaborazione di uno o più docenti individuati nel gruppo di coordinamento, secondo le esigenze indicate negli obiettivi formativi del P.O.F. 2. Il personale docente, in servizio alla prima ora, deve essere in classe nei 5 minuti che precedono l'inizio delle lezioni. In caso di ritardo dovrà dare giustificazione scritta e recuperare entro il mese successivo la frazione oraria non lavorata. ART. 18 Vigilanza 1. L'ordinato accesso degli alunni nelle aule all'inizio delle lezioni avviene sotto la sorveglianza del personale collaboratore scolastico e di quello docente in servizio. I ritardi e le assenze reiterate degli alunni vanno annotati sul registro di classe e periodicamente comunicati alle famiglie tramite mezzi idonei (sistema on-line, lettera scritta o telefono). 2. Al fine di assicurare la continua vigilanza sugli alunni, il docente non lascerà mai incustodita la classe e in caso di necessità e per lo stretto tempo necessario si farà sostituire da un collaboratore scolastico. Il cambio dell’ora sarà effettuato con la massima sollecitudine. 3. In occasione di eventi calamitosi, i docenti, al segnale di allarme stabilito nel suono convenzionale di tre squilli prolungati di campanello, con voce serena e persuasiva, faranno uscire gli alunni dall’aula in modo ordinato evitando che possano urtarsi e li accompagneranno fino al punto di raccolta esterno. 4. L'uscita degli alunni, al termine delle lezioni, avviene per piani, a cominciare dal primo, e sotto la stretta vigilanza del personale docente e collaboratore scolastico in servizio rispettivamente nella classe e nel piano. Gli alunni disabili saranno accompagnati dai docenti di sostegno e/o dai docenti della classe. Per un agevole sfollamento è consentito dal Dirigente Scolastico l'uso delle 2 porte laterali dell'Istituto, corrispondenti alle scale che portano alle aule, dove è assicurata la presenza del personale di servizio di vigilanza. I docenti. Dopo aver accompagnato gli alunni agli ingressi, usciranno dall’ingresso riservato ai dipendenti. 5. Nel caso di necessità di permessi, il docente informerà personalmente e per iscritto il DS o un suo collaboratore. Il docente è tenuto a recuperare le ore in relazione alle esigenze di servizio entro il mese successivo dal permesso, anche utilizzando il giorno

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libero se necessario. Il numero totale delle ore di permesso non può eccedere le due ore giornaliere e le 18 ore annue come da CCNL del 27/11/2007. 6. I docenti eviteranno di far uscire gli allievi prima della seconda ora e in ogni caso non sarà consentito di uscire a più di un alunno per volta. L’uscita va annotata per consentire al docente dell’ora successiva di regolamentare le ulteriori uscite degli alunni. Di norma non è consentito uscire più di tre volte nella stessa giornata. ART. 19 Partecipazione a manifestazioni, eventi, spettacoli, viaggi, ecc. 1. Il docente individuato con ordine di servizio dal DS accompagna gli studenti e li riporta in istituto al termine dell’attività. È compito del docente accompagnatore valutare se sussista la possibilità del rientro sempre che sia possibile effettuare almeno un’altra ora di lezione. 2. il docente accompagnatore compila i modelli relativi all’autorizzazione e alla dichiarazione di responsabilità, raccoglie le autorizzazioni firmate da entrambi i genitori e consegna il tutto in segreteria almeno 5 giorni prima dell’uscita. Per tutto ciò che non è contemplato nel presente articolo si rimanda al regolamento viaggi e visite d’istruzione e alla normativa vigente. ART. 20 Aggiornamento Ogni docente ha il dovere (art. 63 – 66 CCNL 29/11/2007) di essere aggiornato e di promuovere il rinnovamento della didattica; ha il dovere di rispettare gli impegni assunti nelle riunioni di Dipartimento nonché a realizzare quanto deliberato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di classe. ART. 21 Divieto di fumo e uso del cellulare Non è consentito ad alcuno fumare nelle aule né negli spazi comuni, né di utilizzare il cellulare in aula. Ai trasgressori saranno applicate le sanzioni previste dalla normativa vigente. Ai docenti collaboratori del dirigente è affidato il compito della sorveglianza e dell’applicazione di tale articolo. ART. 22 Uso del registro I docenti useranno la massima diligenza nel trascrivere sul diario di classe l’argomento della lezione, così come annoteranno sul registro personale, giorno per giorno, l’argomento trattato, i risultati delle verifiche senza ricorrere a segni crittografici né a mezzi voti. I docenti delle discipline che prevedono prove scritte effettueranno la revisione degli elaborati con la massima sollecitudine e li

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sottoporranno agli alunni in visione entro 10 giorni dalla data dello svolgimento. ART. 23 Assenze 1. In caso di assenza per malattia, il docente è tenuto ad informare la scuola entro le ore 8,00 perché possano essere presi i provvedimenti stabiliti dalla norma. In caso di mancata o ritardata comunicazione l’assenza sarà considerata ingiustificata e sarà applicata la detrazione economica corrispondente. 2. In caso di assenza dal collegio e/o dal consiglio di classe, il docente è tenuto a richiedere tempestivamente al DS un permesso orario e/o a giustificare l’assenza. ART. 24 Sostituzioni docenti assenti In caso di assenze saltuarie si provvede alla sostituzione dei docenti assenti come deliberato dal collegio dei docenti e previsto in sede di contrattazione integrativa di istituto. ART. 25 Ricevimento genitori All'inizio dell'anno scolastico i docenti, nel quadro delle attività funzionali all'insegnamento, indicano l'ora settimanale per gli incontri, in orario antimeridiano, con le famiglie e a comunicarlo per il tramite del diario personale dell’alunno, constatando l’avvenuta presa visione del genitore. La segreteria si farà carico di pubblicare all'Albo tale orario. Almeno una volta a quadrimestre, i docenti incontrano le famiglie in un pomeriggio stabilito dal Piano delle attività funzionali. ART. 26 Visione degli avvisi I docenti sono quotidianamente tenuti a prendere visione degli avvisi, dei verbali e delle comunicazioni che vengono affissi all’albo dell’istituto. In ogni caso l’affissione all’albo di un comunicato e/o la sua pubblicazione sul sito web della scuola vale come notifica. Titolo 4 - IL PERSONALE A.T.A. ART. 27 Vigilanza Il personale ausiliario deve essere presente nel reparto assegnato dove collabora con i docenti nel servizio di vigilanza e nell’utilizzazione dei laboratori. E’ responsabile della vigilanza e della sicurezza degli alunni che si trovino nei corridoi e nei antibagni. Controlla le entrate della scuola ed interviene quando nota la presenza di estranei nell’Istituto. È obbligato ad avvisare i collaboratori del DS quando le classi sono senza insegnanti, quando gli alunni provocano danni alle suppellettili o ai beni della scuola e in caso di malori che possono capitare agli alunni. Il personale ausiliario è tenuto altresì a vigilare perché gli alunni non fumino

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nella scuola. I trasgressori colti in flagranza saranno accompagnati dal DS o da un suo collaboratore perché prenda i provvedimenti del caso. ART. 28 Igiene, pulizia e decoro Il personale ausiliare è tenuto a provvedere quotidianamente alla pulizia e all’ordine nei locali e negli spazi esterni, come da mansionario previsto dal DSGA. E’ tenuto ad indossare il camice di servizio con il cartellino di riconoscimento. ART. 29 Accompagnamento materiale alunni disabili In caso di indisponibilità del docente di sostegno gli alunni disabili che partecipano ad attività di laboratorio saranno accompagnati dai collaboratori scolastici del piano. Titolo 5 - ALUNNI ART. 30 Diritti Ogni studente ha diritto: a. alla formazione e all’educazione nel rispetto della persona umana e del pluralismo delle idee, secondo i principi della pari dignità sociale e del ripudio di ogni forma di discriminazione; b. all’accoglienza, all’inserimento e all’integrazione, con particolare riguardo alle condizioni di disagio psico-fisico, socio-economico e culturale; c. alla riservatezza riguardo alla divulgazione di informazioni attinenti alla vita personale, familiare e alla carriera scolastica; d. all’informazione sulle norme scolastiche e sul proprio rendimento; e. ad un congruo numero di verifiche e ad una valutazione imparziale; f. a partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola; g. all’accesso ai documenti amministrativi nei limiti previsti dalla legge; h. all’acceso alla biblioteca secondo il calendario pubblicato dal responsabile per consultazione o prestito di testi in dotazione. i. alla libertà di apprendimento attraverso la scelta tra attività curricolari integrative e aggiuntive offerte dalla scuola; j. al rispetto della propria identità culturale e religiosa. Agli alunni che non seguono l’insegnamento dell’ora di religione sarà offerta la possibilità di svolgere attività alternative come da delibera del Collegio dei docenti;

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k. all’integrazione scolastica e a una prestazione didattica differenziata, se disabili; l. a vedere riconosciuto il gap cognitivo dovuto a fattori sociali economici e culturali o a DSA. ART. 31 Doveri Ogni studente ha il dovere: a. di entrare in istituto al suono della campanella 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e di recarsi con sollecitudine nella propria classe; l’ingresso è consentito anche nei 5 minuti successivi all’inizio delle lezioni purché non si tratti di ritardo abituale; prima del suono della campanella non si può varcare il cancello di accesso al cortile antistante l’entrata; lo stesso vale anche per gli ingressi in orario postmeridiano delle varie attività curriculari ed extracurriculari . b. di frequentare le lezioni per almeno tre quarti dell’orario annuale ai fini della validità dell’anno scolastico; c. di giustificare ritardi e assenze esclusivamente sul libretto personale che dovrà essere ritirato e sottoscritto da un genitore, o chi ne fa le veci. d. di rimanere in Istituto fino al termine delle lezioni. L'alunno potrà lasciare anticipatamente l'Istituto solo se prelevato da un genitore o da una persona maggiorenne delegata per iscritto dalla famiglia, munita di valido documento di riconoscimento. e. di giustificare le assenze. L’alunno sprovvisto di giustificazione è ammesso alle lezioni con l’obbligo di giustificare l’assenza il giorno seguente. In caso di inadempienza viene ammesso alle lezioni con l’obbligo di giustificare dopo aver avvisato la famiglia. Le assenze superiori a 5 giorni, causate da malattia, vanno giustificate con allegato certificato medico, attestante che l'alunno è guarito. f. di osservare un comportamento corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni/e. Allo studente che usi un linguaggio volgare o blasfemo o ponga in essere un comportamento provocatorio, minatorio, offensivo, ingiurioso o violento nei confronti di qualunque componente della comunità scolastica sarà irrogata una sanzione disciplinare proporzionata alla gravità del fatto commesso; g. di curare e mantenere in ordine la propria aula rispettandone la struttura e le suppellettili e di adottare tale comportamento anche nelle aule adibite a laboratori, palestre, biblioteche, aule video e per ogni altro locale (compresi i bagni).

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h. di utilizzare correttamente strutture, macchinari, sussidi di vario genere, osservando disposizioni organizzative e di sicurezza. Eventuali danni (manomissioni, furti, atti di vandalismo) prodotti ai beni scolastici saranno posti, previo accertamento, a totale carico di chi li ha provocati. Se non riferibili ad un singolo responsabile saranno addebitati a coloro che in quel giorno hanno utilizzato la struttura danneggiata. Il DS potrà imporre che il risarcimento sia sostenuto dalla classe sia in denaro che in azioni socialmente utili. Relativamente all’uso degli spazi esterni (cortile, scalinate e strade adiacenti l’Istituto) si richiede agli studenti il massimo senso del decoro e pulizia. i. di eseguire con diligenza i compiti assegnati dai docenti e di prestare attenzione durante le lezioni. La richiesta di uscire dalla classe per recarsi ai servizi igienici deve essere limitata solo ai casi di effettiva necessità e non superare le tre volte per giorno. j. di rispettare le norme che prevedono di non utilizzare i cellulari in classe. Agli alunni che ne presentassero la necessità e l’urgenza sarà consentito effettuare telefonate dal telefono dell’istituto. L’utilizzo di videofonini da parte degli studenti costituisce non solo un trattamento illecito dei dati personali, ma anche una grave mancanza sul piano disciplinare. Ai trasgressori saranno comminate le relative sanzioni (vedi Regolamento di disciplina). Il telefono sarà ritirato dal docente e consegnato al Collaboratore scolastico del piano e potrà essere recuperato esclusivamente da un genitore. La diffusione di immagini con dati personali altrui non autorizzate, tramite internet o mms, costituisce grave violazione del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali (Direttiva n.104 del 30/11/2007). k. di adottare un abbigliamento adeguato al decoro della vita scolastica. l. di vigilare sugli effetti personali. L’Istituto non risponde del loro eventuale smarrimento o furto. m. di osservare il presente regolamento anche in occasione di visite guidate e viaggi di istruzione. Titolo 6 - INFRAZIONI DISCIPLINARI ART. 32 Le infrazioni disciplinari e i relativi provvedimenti sono specificati nel Regolamento di disciplina. ART. 33 Allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a 15 giorni È una sanzione irrogata dal Consiglio di Istituto quando ricorrano due condizioni entrambe necessarie:

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a. la presenza di una fattispecie di reato riconducibile alla violazione della dignità e del rispetto della persona umana oppure l’esistenza di una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone; b. il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga dal limite dell’allontanamento fino a 15 gg. previsto dal comma 7 dell’art. 4 dello Statuto degli studenti e delle studentesse. La durata dell’allontanamento deve essere commisurata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Questo tipo di sanzione può essere adottato dalla scuola in presenza di fatti che si configurino in forma di reato penale e indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che saranno svolti dall’autorità giudiziaria competente e che saranno acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Durante il periodo di allontanamento la scuola promuove in collaborazione con la famiglia e gli assistenti sociali percorsi di recupero volti al reinserimento nella comunità scolastica. L’irrogazione della sanzione deve avvenire previa attenta verifica che il periodo di giorni per il quale si dispone l’allontanamento non comprometta automaticamente la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio. La sanzione può essere irrogata solo previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente. ART 34. Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine delle lezioni È una sanzione irrogata dal consiglio di Istituto quando ricorrano due condizioni entrambe necessarie: a. presenza di situazioni di recidiva in caso di reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità da determinare apprensione a livello locale; b. impossibilità di esperire interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico. La sanzione può essere irrogata solo previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente. ART 35. Esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi. Nei casi più gravi di quelli precedenti e al ricorrere delle stesse condizioni, il Consiglio di Istituto può disporre l’esclusione

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dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione agli esami di stato. La sanzione può essere irrogata solo previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente. ART. 36 Procedure Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio della gradualità e per quanto possibile alla riparazione del danno. Possono essere convertite in attività favore della comunità scolastica. Il provvedimento disciplinare è irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo di accertare i fatti e di garantire condizioni di equità. 1. L’avvio del procedimento è dato dalla contestazione di una mancanza che il Dirigente Scolastico o un docente fa ad uno studente. Lo studente deve sempre essere ascoltato perché possa esporre la sua versione dei fatti e le sue ragioni. Il personale non docente, in quanto parte della comunità scolastica, è tenuto a comunicare al docente interessato o al Dirigente Scolastico i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari. 2. Nei casi di ammonizione in classe, di nota sul registro o sul diario personale o di ammonizione scritta, la contestazione deve essere formulata all’istante anche oralmente ed eventualmente annotata sul registro di classe insieme alle eventuali giustificazioni dell’allievo. Chi dispone il provvedimento può chiedere la convocazione dei genitori. 3. Nei casi di competenza di un organo collegiale, il Dirigente Scolastico ha il compito di acquisire le informazioni necessarie per l’accertamento dei fatti e le giustificazioni addotte dallo studente, il quale sarà invitato a presentarsi personalmente, eventualmente con un genitore. 4. La sanzione di sospensione dalle attività didattiche deve essere preventivamente notificata ai genitori. ART. 37 Ricorsi 1. Contro le sanzioni disciplinare entro 15 gg. dalla comunicazione dell’irrogazione, è possibile presentare un ricorso all’organo di garanzia che, opportunamente integrato da tutti gli elementi utili, va presentato al Dirigente Scolastico dai genitori in forma scritta. 2. L’organo competente decide entro 10 gg. con provvedimento motivato che è trasmesso alla segreteria didattica per la comunicazione all’interessato.

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Titolo 7 – RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA ART. 38 – Diario scolastico. Si fissa il principio del diario scolastico personale come mezzo di comunicazione privilegiato tra Scuola e Famiglia. Esso deve essere visionato e firmato frequentemente dalle famiglie degli alunni. ART. 39 - Partecipazione dei genitori 1. La partecipazione dei genitori alla vita della scuola si concretizza nei seguenti momenti: a) consiglio di classe (come membro o uditore) b) assemblea di classe c) assemblea generale dei genitori di tutta la scuola d) comitato dei genitori della scuola (come membro o uditore) e) consiglio d’istituto (come membro o uditore). 2. I rapporti scuola famiglia sono regolati nel seguente modo: • incontri con le famiglie degli allievi frequentanti le classi V della scuola primaria finalizzati alla conoscenza dell’istituzione scolastica, del POF e al test previsto per l’iscrizione ai corsi ad Indirizzo musicale; • incontri nelle assemblee di classe, nel periodo iniziale della scuola, per illustrare la programmazione didattica educativa; • incontri individuali docenti-genitori sia secondo l’orario di ricevimento dei professori, sia nei due incontri pomeridiani Scuola-famiglia fissati a metà quadrimestre; • incontri per la distribuzione del documento di valutazione e solo per le terze del consiglio orientativo; • incontri nell’ambito dei progetti approvati dal collegio dei docenti; • incontri per l’orientamento scolastico finalizzato alla scelta della scuola secondaria di II grado. Titolo 8 - VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ART. 40 Visite e viaggi d’istruzione 1. La meta e il programma di ogni uscita dovrà essere obbligatoriamente coerente con quanto deliberato dal Consiglio di Classe. 2. Per le attività sportive competitive che si svolgono in orario di lezione dovrà essere preventivamente comunicato a ogni consiglio di classe il calendario delle singole gare e il tempo richiesto per la partecipazione di ogni studente in modo da stabilire collegialmente e armoniosamente il calendario delle attività didattiche. 3. I viaggi di più giorni limitatamente al territorio nazionale o all’estero previsti da specifici progetti (ad es. Comenius) saranno permessi preferibilmente nei paesi in cui si parlano le lingue

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studiate dagli studenti; è comunque indispensabile che gli accompagnatori abbiano un buon livello di conoscenza della lingua del Paese che si visita o almeno di una lingua veicolare abitualmente utilizzata nello stesso. 4. Le proposte, una volta approvate dai consigli di classe dovranno essere formulate su apposito modulo che il docente accompagnatore/organizzatore consegnerà in Segreteria. Il Collegio dei docenti vaglierà le richieste e, se conformi al regolamento, le sottoporrà al Consiglio di Istituto per l’approvazione definitiva. Per tutti i viaggi sarà indispensabile all’atto della presentazione della documentazione avere acquisito le autorizzazioni dei genitori e comunicato l’importo della caparra. 5. I docenti accompagnatori saranno uno ogni 15 studenti. I docenti accompagnatori avranno diritto al rimborso spese di viaggio e alloggio. Ogni due studenti disabili è necessario un accompagnatore. 6. Il Consiglio di Istituto vaglierà l’opportunità di finanziamento delle visite didattiche e potrà stanziare annualmente un contributo per gli studenti in condizioni economiche disagiate. 7. Per motivi organizzativi le visite e i viaggi d’istruzione devono essere deliberati e programmati dai Consigli di Classe con la componente genitori del mese di Novembre e organizzati secondo le modalità definite nell’apposito Regolamento, consultabile sul sito web della scuola. La Commissione Viaggi, costituita dai docenti proponenti e responsabili del viaggio in accordo con la Dirigenza, determinerà l’ammontare della caparra per la partecipazione al viaggio che i rappresentanti dei genitori di ogni classe partecipante sono tenuti a raccogliere e a versare con congruo anticipo ( e comunque non oltre dicembre) rispetto alla data di partenza su bollettino di c.c.p- dell’istituto provvederà all’eventuale abbinamento delle classi ed alla richiesta di preventivi sulla base delle indicazioni della Dirigenza provvederà alla stesura del prospetto comparativo dei preventivi indicando l’Agenzia cui affidare l’incarico della realizzazione dell’iniziativa predisporrà il fascicolo completo relativo a ciascun viaggio contenente la documentazione raccolta e l’elenco degli alunni che hanno versato la caparra acquisita l’approvazione definitiva da parte del Consiglio di istituto, trasmetterà tempestivamente i dettagli del programma di viaggio agli studenti e, per loro tramite, ai genitori con l’invito ad effettuare il versamento di quanto ancora dovuto sempre sul c.c.p. intestato all’istituto

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segnalando come causale la meta del viaggio, il periodo di effettuazione, il proprio nome e cognome e la classe interessata. I rappresentanti dei genitori effettueranno nei termini e nelle modalità stabiliti i versamenti degli importi comunicati dalla Commissione Viaggi, provvederanno a raccogliere ricevuta e autorizzazioni dei genitori e a consegnarle al docente promotore, responsabile del viaggio, che farà pervenire il tutto in segreteria. Si ricorda, inoltre, che: 1) è vietato il viaggio dopo le ore 22 qualora si utilizzi il bus. Non vi sono controindicazioni per il treno e per l’aereo. 2) tutta la classe è tenuta alla partecipazione per almeno i due terzi: le eccezioni devono essere ricondotte a gravi motivi, (in casi eccezionali, debitamente documentati, l’istituto potrà intervenire finanziariamente). 3) i docenti accompagnatori sono tenuti a garantire una sorveglianza assidua degli studenti. 4) tutti i partecipanti sono coperti dalla polizza assicurativa stipulata dall’istituto per conto degli allievi. 6) I viaggi d’istruzione dovranno essere effettuati nel periodo compreso tra l’inizio dell’anno scolastico e il mese precedente la fine delle lezioni. Ad eccezione delle deroghe adottate nel Regolamento Viaggi e visite d’istruzione. 7) i danni che eventualmente venissero arrecati ai mezzi di trasporto o alle attrezzature dei luoghi di sosta o di pernottamento per comportamento scorretto da parte degli studenti dovranno essere risarciti dai responsabili se individuati; viceversa i danni saranno risarciti da tutti i partecipanti al viaggio. 8) Chi partecipa ai viaggi dovrà dimostrarsi informato delle presenti norme e a queste dovrà attenersi. Per quanto non previsto nei regolamenti del nostro istituto si fa riferimento alla normativa M.I.U.R che regola i viaggi di istruzione – C.M. n. 291/92 . Titolo 9 - NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ART. 41 – Norme di sicurezza 1. Durante le lezioni, gli alunni devono seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dai rispettivi docenti e mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari per prevenire il verificarsi di infortuni. 2. I docenti le cui materie prevedono esercitazioni pratiche sono tenuti, prima di accedere ai laboratori e/o alle palestre per la prima volta, ad illustrare le norme di sicurezza e di prevenzione.

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3. Alunni, docenti e personale sono tenuti a conoscere le disposizioni per l’evacuazione degli edifici in caso di calamità o incendio, così come risulta dal piano di evacuazione affisso all’albo Sicurezza e relative piantine affisse in ogni aula. 4. L'uscita deve svolgersi per piani ed in modo ordinato. 5. Le classi usciranno dall’aula soltanto al suono della campanella, secondo l’ordine assegnato. 6. E' severamente vietato utilizzare le uscite di emergenza e le scale di sicurezza al di fuori delle situazioni di emergenza. 7. Un fondamentale requisito per la sicurezza e la salute consiste nel tenere e lasciare in ordine il luogo di svolgimento dell'attività; al termine delle lezioni l'aula dovrà essere consegnata ai collaboratori scolastici priva di rifiuti a terra e con i banchi e le sedie ordinati, al fine di agevolare le operazioni di pulizia. Sia nelle aule che nei laboratori, i rifiuti dovranno essere depositati negli appositi cestini. 8. Gli alunni sono invitati a non portare a scuola oggetti potenzialmente pericolosi per sé e per gli altri. 9. E’ vietato sostare negli spazi che intercorrono tra i cancelli di ingresso e le porte di accesso agli edifici. 10. Le porte di accesso degli edifici scolastici, per motivi di sicurezza interna ed esterna, devono restare rigorosamente chiuse e sorvegliate dai collaboratori scolastici durante tutto l’orario di funzionamento. 11. E’ vietato l’accesso agli edifici scolastici da parte di estranei non autorizzati. ART. 42 – Infortuni e malori 1. In caso di incidente o infortunio, anche lieve, avvenuto durante le attività scolastiche, l’alunno deve informare l’insegnante presente, se questi non si fosse accorto dell’accaduto. 2. L’insegnante, dopo aver prestato i primi soccorsi, per il tramite della segreteria provvederà ad avvertire tempestivamente dell’accaduto i genitori o altri adulti formalmente e regolarmente delegati dai genitori. Contestualmente l’insegnante informerà il D.S. o i suoi collaboratori. 3. Se la gravità dell’infortunio e/o del malore, secondo la valutazione del personale preposto al primo soccorso, è tale da richiedere l’intervento tempestivo di personale specializzato, sarà chiamato il 118 – Emergenza Sanitaria per le valutazioni del caso e l’eventuale trasporto all’ospedale. 4. E’ consigliabile che sia un familiare ad accompagnare l’alunno al Pronto Soccorso Ospedaliero; in assenza di familiari un insegnante

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di classe, o un collaboratore scolastico, su autorizzazione del D.S. o suo delegato, lo accompagnerà, avendo cura che sia stata disposta la sorveglianza della classe da parte di personale docente o ausiliario. Fino a che il minore non avrà trovato assistenza in ospedale, o fino all’arrivo del genitore, resta affidato a chi lo ha accompagnato. 5. In caso di infortunio di qualsiasi entità è sempre necessaria la stesura di una denuncia circostanziata e dettagliata dell’accaduto, da parte del docente presente al fatto, tale denuncia deve essere consegnata tempestivamente in segreteria per attivare le procedure previste. 6. Nel caso di intervento medico la famiglia consegnerà in segreteria il referto nel più breve tempo possibile. ART. 42 Disposizioni finali 1. Il presente Regolamento andrà in vigore dall'anno scolastico 2012-2013 con validità quinquennale. Eventuali modifiche o integrazioni possono, comunque, essere apportate a maggioranza, anche prima della scadenza prevista, su proposta di almeno un terzo dei consiglieri. 2. Il regolamento, una volta approvato ed emanato avrà la massima diffusione all’Albo e sul sito web della scuola. All’inizio dell’anno scolastico sarà compito dei docenti leggere e illustrare agli alunni le parti salienti dello stesso. Un estratto verrà consegnato alle famiglie. 3. In applicazione delle Leggi sulla “tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”, i dati personali acquisiti o che verranno acquisiti, sono e saranno trattati esclusivamente per fini istituzionali nei limiti stabiliti dalle stesse Leggi e Regolamenti in atto. 4. Al momento dell’instaurazione del rapporto giuridico, si procede alla prescritta informativa garantendo all’interessato l’uso lecito e corretto dei dati personali precisando la maniera del trattamento, (cartaceo, informatico, verbale e altro) e rendendo nota la facoltà per l’interessato stesso di esercitare i diritti di cui all’art. 13 del Dlgs 196/2003. 5. L’Amministrazione procederà, nel rispetto delle disposizioni vigenti, ad un’attenta valutazione delle situazioni che possano implicare contemporaneamente possibilità di accesso ai documenti amministrativi (diritto alla trasparenza) e necessità di garantire la riservatezza personale. Il D.S. Prof.ssa Concetta Carrozzo

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7.3) PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITÀ Il Patto fra Scuola, Famiglia e Studente, introdotto dal DPR 235/'07, art.3, si ispira ai principi generali dello "Statuto delle studentesse e degli studenti" (DPR 249/'98) su cui si fonda il Regolamento del nostro Istituto ed ogni altra forma di regolamentazione della vita scolastica. Questo Istituto sottoscrive, pertanto, con la famiglia dell'alunno/a il seguente

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' finalizzato a definire in modo trasparente e condiviso diritti e doveri nel rapporto fra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, atto a rafforzare le finalità educative del Piano dell'Offerta Formativa e il successo scolastico degli studenti. LA SCUOLA SI IMPEGNA A: * offrire un ambiente favorevole alla crescita della persona nella sua integrità, garantendo una didattica competente che, in un clima educativo sereno e partecipativo, favorisca il processo di formazione nel rispetto delle modalità, dei tempi e dei ritmi propri di ciascuna persona, intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; * promuovere iniziative concrete atte al recupero di condizioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo, contrastare la dispersione scolastica nonché promuovere il talento e incentivare i casi di eccellenza; * creare un ambiente favorevole all'accoglienza, al confronto, all'integrazione e al rispetto reciproco, favorendo la conoscenza tra studenti; * intraprendere relazioni aperte al dialogo e alla collaborazione con le famiglie, con gli alunni e con tutte le agenzie educative presenti sul territorio; *comunicare costantemente con le famiglie nella massima trasparenza, informandole sull'andamento didattico - disciplinare degli studenti, con aggiornamenti sulle valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali tramite la scheda di valutazione e con i colloqui previsti nel rispetto della privacy; * far rispettare le norme di comportamento e i divieti e prendere gli adeguati provvedimenti disciplinari previsti nel Regolamento d'Istituto in caso di infrazioni; * accogliere e ascoltare i bisogni degli alunni e delle loro famiglie promuovendo un sereno clima di fiducia e di dialogo;

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* mantenere ordine e pulizia in tutti gli spazi della scuola per assicurare un ambiente salubre e tranquillo. Tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, si impegnano a garantire il buon funzionamento dell'Organismo scolastico. Il DIRIGENTE SCOLASTICO si impegna a: * garantire e promuovere l'attuazione del Piano dell'Offerta Formativa, ponendo ciascuna componente scolastica nelle condizioni di esprimere al meglio il proprio ruolo; *garantire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare, all'interno del proprio ruolo, competenze, professionalità e potenzialità, in un clima di dialogo, collaborazione e rispetto reciproci; * cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità entro la quale opera la scuola per cercare risposte adeguate. I DOCENTI si impegnano a : * informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione delle attività per renderli responsabilmente partecipi del percorso educativo; * svolgere le attività di verifica e valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, esplicitandone criteri e modalità e motivandone gli esiti; * comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio, oltre che agli aspetti inerenti il comportamento degli alunni; *prestare ascolto, attenzione, garantendo riservatezza ai problemi degli studenti, in modo da favorire l'interazione pedagogica con le famiglie. Il PERSONALE A.T.A. si impegna a: * conoscere il Piano dell'Offerta Formativa e collaborare alla sua realizzazione, nell'ambito delle competenze di ciascuno; segnalare al Dirigente Scolastico tutte le situazioni di violazione ai regolamenti interni di cui venissero direttamente a conoscenza durante l'esercizio della propria funzione; * offrire sempre la propria disponibilità e il proprio supporto per sostenere gli orientamenti educati vi posti alla base del "patto formativo", favorendo l'instaurarsi di un clima di rispetto e collaborazione fra tutte le componenti scolastiche. LA FAMIGLIA si impegna a:

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* condividere il Piano dell'Offerta formativa della scuola assumendosi la responsabilità di partecipare al dialogo educativo e collaborare con i docenti; * informare la scuola di eventuali problemi che possano condizionare negativamente l'andamento scolastico del proprio figlio; * promuovere nei propri figli, mediante accurato controllo, il senso di responsabilità verso l’adempimento di doveri e impegni scolastici; * adoperarsi affinché i figli rispettino il Regolamento di Istituto, in particolar modo per ciò che riguarda la puntualità e la giustificazione di assenze o ritardi; *prendere parte attiva agli Organismi Collegiali; *tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il quaderno delle comunicazioni dello studente e partecipando con regolarità alle riunioni previste; * far rispettare ai propri figli le norme di comportamento fissate nel Regolamento d'Istituto quali, ad esempio, la cura di un abbigliamento consono al contesto scolastico, il divieto di utilizzare cellulari e quello di portare a scuola materiale non attinente all'attività scolastica; * intervenire responsabilmente rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio/a a persone o cose della scuola, anche attraverso il risarcimento dei danni, nelle forme e nelle modalità previste dal Regolamento di Istituto; * instaurare un dialogo costruttivo con il Dirigente Scolastico e con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa; * riconoscere e rispettare il ruolo di guida del Dirigente Scolastico e degli insegnanti anche nella diversità dei pareri e nel diritto di esprimere critiche civili e costruttive. LO STUDENTE si impegna a: *essere consapevole dei propri diritti-doveri osservando assiduamente un comportamento positivo e rispettoso dell'ambiente scolastico, considerato come insieme di persone, arredi e situazioni; * frequentare regolarmente e con puntualità le lezioni, assolvere con serietà agli impegni di studio e favorire un produttivo svolgimento dell'attività didattica e formativa con la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe;

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* avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale non docente, lo stesso rispetto che questi ultimi devono loro, riconoscendo ed accettando comunque l'autorevolezza educativa dell'adulto; * riferire puntualmente alla famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dai docenti e rispettare tutte le decisioni relative alla propria vita scolastica negoziate dai docenti con la famiglia; * usare un linguaggio e curare un abbigliamento consoni al contesto educativo che connota la scuola; * avere la massima cura nell'uso delle strutture e degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico, mantenendo pulita e ordinata l'aula fino alla fine delle lezioni; *assumere comportamenti responsabili a tutela della sicurezza di se stessi e degli altri non solo a scuola ma in qualunque circostanza o esperienza promossa dall'Istituzione scolastica; * accogliere e rispettare le diversità personali e culturali e la sensibilità altrui impegnandosi a realizzare i valori della tolleranza, della solidarietà, dell'integrazione. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive con il Dirigente Scolastico il presente Patto Educativo di Corresponsabilità condividendone gli obiettivi e gli impegni. Copia di tale Patto è inserita, come parte integrante, nel Regolamento d'Istituto.

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7.4) REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ART. 1 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze, lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità in cui si esprimono i valori democratici del dialogo della partecipazione in cui ciascuno con pari dignità e diversità dei ruoli opera per la realizzazione del diritto allo studio, cerca di rimuovere gli ostacoli derivati da situazione di svantaggio. 3. Il Progetto Educativo della scuola si fonda sulla qualità della relazioni insegnante-studenti, è volto a valorizzare le competenze, il senso di responsabilità individuale e l’autonomia di ciascuno. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di religione, su rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono. ART.2 Per la piena realizzazione di quanto è indicato nell’art. 1 la scuola si impegna a porre progressivamente in essere: a) un ambiente favorevole alla crescita della persona ed un servizio didattico-educativo di qualità; b) offerte formative curriculari, integrative, opzionali, facoltative; c) iniziative per il recupero delle situazioni di svantaggio e per la prevenzione della dispersione scolastica; d) la salubrità, l’igiene e la sicurezza degli ambienti in cui operano gli alunni ed il personale scolastico; e) la disponibilità di una adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute per alunni e genitori. Diritti e Doveri degli Alunni ART.3 1. Lo studente ha il diritto ad una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso una adeguata informazione. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto della studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha il diritto di essere informato sulle decisioni e le norme che regolano la scuola. 4. Lo studente ha il diritto a partecipare in modo costruttivo e consapevole alla vita della scuola. Ha inoltre diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo

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di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’ organizzazione della scuola possono essere consultati gli studenti e i lori genitori. 6. Gli studenti hanno il diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano il diritto di scelta tra le attività aggiuntive opzionali e facoltative offerte dalla scuola, previo consenso delle famiglie. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola favorisce iniziative volte all’ accoglienza e alla realizzazione di attività interculturali. ART.4

1. Gli alunni sono tenuti: • a frequentare le lezioni con regolarità e puntualità; • a presentarsi a scuola con il materiale necessario; • a seguire con impegno e attenzione le attività didattiche; • a compilare con precisione ed ordine il diario scolastico, facendolo firmare, quando richiesto, ad un genitore; • ad eseguire con diligenza i compiti assegnati e a preparare le lezioni; • a giustificare tempestivamente le assenze; • a giustificare l’entrata in ritardo il giorno stesso o al massimo quello successivo; • a riconsegnare tempestivamente comunicazioni, compiti in classe, schede di valutazione, ecc. 2. Gli alunni devono dimostrare rispetto verso se stessi, verso i compagni, i docenti e il personale della scuola: • all’ingresso a scuola devono raggiungere con ordine la propria classe, sistemarsi nei posti assegnati, preparando il materiale per la lezione; • al cambio dell’ora accogliere l’insegnante rimanendo al proprio posto; • improntare i rapporti interpersonali al rispetto, alla lealtà, alla disponibilità e alla cortesia; • sapersi controllare nelle proprie manifestazioni; • mantenere un comportamento corretto in classe in ogni spostamento all’interno dell’edificio scolastico e durante le uscite dalla scuola; • accettare gli altri nella loro diversità; • rispettare le opinioni altrui.

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3. Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza previste dal Regolamento di Istituto. 4. Agli alunni non è consentito l’uso del telefono cellulare o di altri dispositivi elettronici (walkman, mp3, ipod, ipad, notebook, fotocamera, videocamera, ecc…) all’interno della scuola, in tutti i suoi locali, sia durante le attività scolastiche sia nell’intervallo. I predetti dispositivi, spenti, devono essere depositati nell’apposito contenitore posto sulla cattedra. Questo sarà tenuto in custodia dal docente negli spostamenti degli alunni dall’aula ad altri locali (palestra, aula multimediale, laboratori). Eventuali esigenze di comunicazione tra gli alunni e le famiglie, in caso di urgenza, potranno essere soddisfatte mediante gli apparecchi telefonici presenti nella segreteria. La scuola declina ogni responsabilità riguardo a eventuali danni o furti. 5. Gli alunni sono tenuti: • a mantenere pulita e ordinata la propria aula senza danneggiare in alcun modo gli arredi; • a rispettare il materiale proprio e altrui; • ad utilizzare in modo corretto i materiali, i macchinari e le attrezzature delle aule speciali e della palestra; • ad evitare inutili sprechi di materiale di facile consumo. Comportamenti sanzionabili ART.5 Negligenza abituale riguardo: a) la mancata osservanza della puntualità b) il presentarsi a scuola sprovvisti del materiale necessario per le lezioni o con materiale estraneo c) la mancata ( o parziale o disordinata ) esecuzione dei lavori assegnati d) la mancata giustificazione delle assenze e) comportamento eccessivamente vivace durante le attività scolastiche f) ripetuti atti di disturbo o comportamento irriguardoso verso i compagni, l’intera classe e adulti g) violento comportamento sia fisico sia verbale h) danni arrecati agli arredi, ai macchinari e alle attrezzature della scuola della scuola nonché agli oggetti personali di insegnanti, alunni e dipendenti dell’Istituto i) fumo nei locali scolastici. j) Assenze arbitrarie in massa in coincidenza di “ponti” festivi o giorni successivi ad uscite esterne per visite guidate.

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Criteri generali ART.6 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità. Nel caso si verificasse un’infrazione, l’alunno sarà invitato ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione e ispirate al principio della riparazione del danno. Ove possibile sarà offerta la possibilità di riparare il danno con attività in favore della comunità scolastica. Allo studente è offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività svolta a favore della comunità scolastica. La collaborazione dello svolgimento di attività in favore della comunità scolastica avverrà in orario scolastico; le attività, il periodo del loro svolgimento e le modalità verranno fissate dal Consiglio di Classe, sentiti i genitori. Le sanzioni che comportano allontanamento dalla scuola saranno adottate da un organo collegiale. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità può essere disposto solo in caso di reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. L’eventuale sanzione disciplinare terrà conto di possibili circostanze attenuanti nonché, al contrario, di situazione recidive o aggravanti. Modalità di rilevazione delle sanzioni ART.7 1) Nota sul diario dell’alunno; 2) Nota sul registro di classe; 3) Relazione al Preside; 4) Verbalizzazione da parte del Consiglio di Classe; 5) Convocazione della famiglia tramite lettera del Consiglio di Classe o del preside. Sanzioni e organi competenti ART.8 - Ammonizione privata o in classe; (Insegnante) - Nota sul diario personale; (Insegnante) - Nota sul registro di classe, da comunicare alla famiglia; (Insegnante/Preside) - Intervento del Dirigente Scolastico; - Lettera di convocazione alla famiglia da parte del Consiglio di Classe; - Sospensioni dalle lezioni fino a quindici giorni; (Consiglio di Classe);

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- Equo risarcimento di danni provocati volontariamente; - Esclusione da viaggi o uscite didattiche. ART.9 Comportamenti sanzionabili e sanzioni

Descrizione dei comportamenti

sanzionabili

Sanzioni Organo che irroga le sanzioni

a) Mancata osservanza della puntualità b) reiterato ritardo

La prima mancata osservanza della puntualità verrà sanzionata con un’ammonizione verbale Il primo ritardo non giustificato o il secondo, anche se giustificato, verranno sanzionati con nota sul diario Lettera di convocazione alla famiglia Se la negligenza persiste influirà sul voto di comportamento

DOCENTE DOCENTE COORDINATORE CONSIGLIO DI CLASSE

a)Mancanza del materiale necessario per le lezioni b) Se reiterata

Ammonizione in classe Nota sul diario Nota sul registro di classe con comunicazione alla famiglia Lettera di convocazione alla famiglia

DOCENTE DOCENTE DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

a)Presenza di materiale estraneo, ma non pericoloso b) Se reiterato

Ammonizione in classe Nota sul diario Nota sul registro di classe con comunicazione alla famiglia

DOCENTE DOCENTE DOCENTE CONSIGLIO

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Lettera di convocazione alla famiglia

DI CLASSE

a)Presenza di materiale estraneo e pericoloso b)Se il comportamento è reiterato e proporzionalmente al tipo di oggetto, alla sua pericolosità e all’uso che ne viene fatto

Sequestro temporaneo e convocazione della famiglia; segnalazione al D.S. Intervento del D.S. Sospensione dalle attività scolastiche

DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

a)Mancata o parziale o disordinata esecuzione dei lavori assegnati in classe o a casa b)Se reiterata

Ammonizione in classe Nota sul diario personale Nota sul registro di classe con comunicazione alla famiglia Lettera di convocazione della famiglia Intervento del D:S:

DOCENTE DOCENTE DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

a) Uso del telefono cellulare o di altri dispositivi elettronici, durante l’attività scolastica o nei locali della scuola, senza autorizzazione.

b) Se reiterato

Prima volta: richiamo verbale del docente Seconda volta: nota sul registro di classe Sequestro temporaneo del telefono cellulare o del dispositivo elettronico (con consegna al Coll. scol. del piano).

DOCENTE DOCENTE DOCENTE E COORDINATORE

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c) Uso del cellulare o di altro dispositivo, in modo improprio e/o dannoso per il prestigio e l’immagine dell’Istituzione scolastica e dei suoi operatori

Convocazione della famiglia. -Convocazione della famiglia; - Esclusione dalla partecipazione a viaggi d’istruzione e/o uscite didattiche; - Valutazione non sufficiente del comportamento; - Sospensione dalle lezioni di uno o più giorni a seconda della gravità

COORDINATORE CONSIGLIO DI CLASSE

a)Mancata giustificazione delle assenze b) Se persistente

Nota sul diario Nota sul registro di classe Lettera ai genitori Intervento del D:S:

DOCENTE DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

a)Comportamento eccessivamente vivace durante le attività scolastiche b) Se reiterato, in base alla gravità.

Nota sul diario Nota sul registro di classe Lettera di convocazione alla famiglia Intervento del D.S. Sospensione di un giorno con obbligo di frequenza Esclusione dalla partecipazione a viaggi di istruzione o uscite

DOCENTE DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

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didattiche Ripetuti atti di disturbo verso i compagni, l’intera classe, gli insegnanti

Nota sul diario Nota sul registro di classe (con comunicazione alla famiglia) Lettera di convocazione alla famiglia Intervento del D.S. Sospensione fino a 5 giorni Esclusione dalla partecipazione a viaggi di istruzione o uscite didattiche

DOCENTE DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

Comportamenti indisciplinati di natura verbale rivolti ai compagni

(a seconda della gravità delle offese) Nota sul diario Nota sul registro di classe (con comunicazione alla famiglia) Lettera di convocazione alla famiglia Intervento del D.S. Sospensione fino a 5 giorni

DOCENTE DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

Violenza verbale verso gli insegnanti e il personale della scuola

Lettera di convocazione alla famiglia Sospensione fino a 15 giorni(a seconda della gravità delle offese)

CONSIGLIO DI CLASSE

Violenza fisica verso i compagni

Nota sul registro di classe e intervento del D.S. (con comunicazione alla famiglia) Sospensione da uno a quindici giorni (a seconda della gravità dell’atto)

DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

Violenza fisica verso gli insegnanti e il personale della scuola

Intervento del D.S. (con comunicazione alla famiglia) Sospensione da uno a

DOCENTE CONSIGLIO DI CLASSE

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quindici giorni (a seconda della gravità dell’atto)

Danni volontari ad oggetti altrui, arredi, attrezzature, strumenti didattici

Lettera di convocazione ai genitori e richiesta di equo risarcimento del danno

CONSIGLIO DI CLASSE

Fumo nei locali scolastici

Lettera di convocazione Intervento del D.S.

CONSIGLIO DI CLASSE

a)Assenze arbitrarie di massa b) Per assenze recidive

Giustifica personalmente il genitore il giorno successivo Esclusione da iniziative esterne e ripercussione sulla determinazione del giudizio di comportamento

CONSIGLIO DI CLASSE

Organo di Garanzia ART. 10 Comma 1 – Presso la scuola media “ Monterisi “ è istituito apposito organo di garanzia, per l’esame dei ricorsi contro le sanzioni disciplinari. Comma 2 - Esso è composto dal Preside, da due docenti di ruolo e da due genitori, individuati tra i membri scelti dal Consiglio di Istituto stesso. Il Consiglio di Istituto elegge nel suo ambito i due genitori ed i due docenti che entrano a far parte dell’organo di garanzia della scuola. Comma 3 - L’organo di garanzia è presieduto dal Preside, che nomina il segretario, con il compito di verbalizzazione della seduta. Comma 4 - Il parere espresso dall’organo di garanzia sulle materie di sua competenza è vincolante. Comma 5 - La convocazione dei membri dell’organo di garanzia può avvenire anche entro 24 ore. Comma 6 - L’organo di garanzia comunica per scritto al ricorrente ed alle parti interessate le proprie decisioni entro tre giorni dal ricevimento del ricorso. Comma 7 - Le decisioni sono prese a maggioranza assoluta. Non è ammessa l’astensione. Comma 8 - in caso di parentela fino al quarto grado tra un membro dell’organo di garanzia ed un ricorrente, l’interessato non partecipa alla riunione.

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Comma 9 - Ricorsi. Contro le decisioni del Consiglio di Classe, relativamente alla sanzioni disciplinari che non prevedono allontanamento, è ammesso ricorso entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia. Contro le decisioni del Consiglio di Classe relativamente alla sanzione che prevede l’allontanamento da scuola è ammesso ricorso entro 30 giorni al Dirigente del Centro Servizi Amministrativi ( ex Provveditore agli Studi ).

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7.5) REGOLAMENTO PER I LABORATORI PREMESSA I laboratori dell’Istituto sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l’efficienza del laboratorio stesso. Essi sono un mezzo per favorire l’organizzazione dell’attività didattica in modo più rispondente alle specifiche esigenze degli alunni elemento di stimolo personale e di coinvolgimento di gruppo e sociale, supporto all’azione pedagogica e didattica. La funzione dei laboratori è quella di dare agli studenti un’ampia gamma di possibilità di apprendimento attraverso l’uso di strumenti e sussidi; consentire un approccio specifico e diversificato al sapere; favorire la libera e piena espressione degli allievi. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. Ai laboratori si accede solo per ragioni inerenti l'attività scolastica (ore curricolari di laboratorio, attività didattiche integrative e di recupero, anche in orario pomeridiano per i progetti approvati dal POF). In particolare va ricordato che l'accesso agli alunni è consentito solo in presenza del docente o personale autorizzato. ART. 1 - RESPONSABILE DEL LABORATORIO Ogni anno il Dirigente Scolastico, sentito il Collegio dei Docenti, nomina un responsabile per ciascuno dei laboratori presenti nell’Istituzione Scolastica. Il responsabile del laboratorio ha il compito di: • fissare le procedure per un corretto, razionale, efficace e pieno utilizzo del laboratorio; • definire orari e piano di utilizzo del laboratorio, il laboratorio è fruibile dai docenti dell'Istituto e da alunni accompagnati dal proprio insegnante in orari programmati e prenotati con anticipo di almeno 2 giorni prima del giorno di utilizzo; • richiedere l’acquisto di materiale didattico, anche su richiesta di altri docenti, inerenti l’attività del laboratorio; • segnalare, agli uffici amministrativi eventuali anomalie di funzionamento delle apparecchiature o eventuali mancanze di materiali o attrezzature; • promuovere la manutenzione ordinaria e straordinaria del laboratorio, progetti di aggiornamento ed integrazione delle attrezzature; • verificare l’attuazione ed il rispetto del regolamento di laboratorio;

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• segnalare eventuali carenze in merito alla sicurezza; • effettuare la ricognizione dei beni dei laboratori, iniziale entro il 15 ottobre e finale entro il 30 giugno, con apposita relazione; • organizzare le modalità di prenotazione o autorizzazione all’accesso al laboratorio stesso. • pianificare l'accesso al laboratorio e formulare il calendario d'utilizzo con cadenza almeno mensile; • avere la consegna delle chiavi del laboratorio insieme al collaboratore del piano. ART.2 – I DOCENTI I docenti che, a qualsiasi titolo, utilizzano il laboratorio devono:

1. Leggere questo regolamento agli studenti, all’inizio di ogni anno scolastico, spiegando le motivazioni che stanno alla base delle regole in esso contenute;

2. Effettuare le prenotazioni presso il responsabile del laboratorio o, in sua assenza, presso il personale autorizzat0;

3. Procedere alla numerazione delle postazioni da assegnare al singolo allievo o coppia di allievi;

4. Rispettare rigorosamente l'orario di accesso affisso sulla porta; qualora si desiderasse utilizzare il laboratorio in un orario in cui è libero si devono prendere accordi con il responsabile che provvederà, viste le esigenze di manutenzione ordinaria, a prenotare il laboratorio nelle ore richieste.

5. Vigilare affinché non vengano maltrattati o danneggiati i dispositivi presenti in laboratorio, nonché le strutture come tavoli e sedie;

6. Assegnare ad ogni alunno (o coppia di alunni) una postazione di lavoro stabile per tutto l'a.s., del quale risponde durante le sue ore di permanenza nell'aula e riportare le assegnazioni nella apposita scheda acclusa al registro. Tale disposizione si applica anche nel caso di utilizzo estemporaneo del laboratorio, anche se utilizzato una unica volta nell'intero a.s. Ogni variazione nell'assegnazione deve essere riportata correggendo la scheda e segnando la data di variazione. Per attestare la presenza o l'assenza dello studente in un determinato giorno farà fede il registro di classe;

7. Ricordare agli allievi che se venisse rilevato un danno o comunque un malfunzionamento, si riterranno responsabili coloro che hanno utilizzato il laboratorio in orario precedente alla rilevazione del problema.

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8. Fare in modo che le classi non siano lasciate a lavorare senza sorveglianza.

ART 3- GLI STUDENTI Gli studenti che accedono al laboratorio: 1. non devono utilizzare nessuna macchina, apparecchiatura, dispositivo o attrezzatura senza l'autorizzazione esplicita dell'insegnante, in particolare non devono toccare o manomettere l’impianto elettrico ed i cavi di alimentazione presenti in aula; 2. sono responsabili del sussidio loro assegnato: all'inizio della lezione devono comunicare tempestivamente al loro insegnante eventuali manomissioni o danni arrecati all'aula o alle attrezzature in essa contenute; 3. prima di iniziare un'operazione mai svolta, specie se delicata, devono richiedere la presenza del docente; 4. devono tenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, non dissimile da quello richiesto in qualsiasi altro ambiente scolastico; 5. devono aver cura dell’attrezzatura che viene loro eventualmente fornita e riconsegnarla all'insegnante al termine della lezione; 6. nei laboratori è vietato consumare spuntini o bibite; 7. al momento di lasciare l'aula devono riporre correttamente i materiali e rimettere in ordine quanto utilizzato. ART.4- SPECIFICITA’ DEI LABORATORI 4.1 Laboratorio Linguistico I docenti che accedono al laboratorio devono:

• Apporre la propria firma nell'apposito registro delle presenze all'atto del ritiro della chiave di accesso, presso il collaboratore scolastico di piano;

• Assegnare le postazioni; • Effettuare con attenzione l’accensione e lo spegnimento dei

computer e degli appositi interruttori dell'energia elettrica; • Comunicare tempestivamente e per iscritto al docente

responsabile del laboratorio le eventuali anomalie che si dovessero riscontrare alle attrezzature ed eventuali danni che si dovessero verificare, individuando e segnalando i responsabili;

• Evitare di far inserire nei lettori dei computer, CD e pen drive non facenti parte dell'attrezzatura del laboratorio;

• Controllare che non venga sottratto, a nessun titolo, il materiale (CD, carta, telecomandi, ecc.) che si trova custodito nell'aula;

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• Controllare che l’aula sia lasciata pulita e ordinata dopo l'uso; 4.2 Laboratorio di Matematica I docenti che accedono al Laboratorio di Matematica devono:

• Registrare su un apposito registro l’attività svolta, l’ora e apporre la propria firma in entrata;

• Osservare opportune norme di comportamento per non arrecare danni alle apparecchiature e al materiale del laboratorio stesso;

• Avvertire gli alunni che prima di utilizzare materiali e strumenti devono rivolgersi al docente;

• Provvedere, dopo avere terminato un’attività ,a riporre il materiale utilizzato e gli eventuali strumenti negli scaffali ad essi destinati;

• Segnalare ai docenti responsabili del laboratorio eventuali rotture di strumenti e attrezzature;

• Si consiglia di utilizzare i materiali all’interno del laboratorio. Previa autorizzazione del docente responsabile, i materiali possono anche essere utilizzati all’interno della classe previa richiesta da parte del docente senza delegare gli alunni né per la consegna né per la restituzione e, dopo l’utilizzo, essere riposti nel laboratorio scientifico con cura e tempestività

4.3 Laboratorio Multimediale I docenti che accedono al Laboratorio Multimediale devono:

• Apporre la propria firma nell'apposito registro delle presenze all'atto del ritiro della chiave di accesso;

• Effettuare con attenzione l’accensione e lo spegnimento dei computer e degli appositi interruttori dell'energia elettrica;

• Comunicare tempestivamente e per iscritto al docente responsabile del laboratorio le eventuali anomalie che si dovessero riscontrare alle attrezzature ed eventuali danni che si dovessero verificare, individuando e segnalando i responsabili;

• Evitare di far inserire nei lettori dei computer, DVD, CD e pen drive non sicuri e/o non facenti parte dell'attrezzatura del laboratorio;

• Controllare che non venga sottratto, a nessun titolo, il materiale (CD, carta, telecomandi, ecc.) che si trova custodito nell'aula;

• Controllare che l’aula sia lasciata pulita e ordinata dopo l'uso; • Assegnare le postazioni secondo la numerazione apposta sui

pc;

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• Utilizzare una postazione pc per un massimo di 2 allievi; • Stabilire, se le condizioni tecniche e logistiche del laboratorio

non permettono, di non usufruire in quel determinato giorno del laboratorio medesimo.

4.4 Laboratorio Musicale I due laboratori musicali sono utilizzati durante tutto l’anno scolastico in orario pomeridiano come aule di strumento( pianoforte, percussioni). Per garantire un tranquillo svolgimento delle lezioni di tutti gli strumenti presenti nei due laboratori possono essere prelevati, per l’uso quotidiano delle attività didattiche, dalle ore 13.15 alle ore13.30 e ricollocati al proprio posto negli ultimi quindici minuti di lezione del docente di strumento che li ha prelevati.

• In nessun caso possono gli alunni accedere ai laboratori per prelevare o riporre gli strumenti.

• Durante le lezioni di Musica d’Insieme (orchestra) gli strumenti possono essere prelevati e ricollocati al proprio posto dagli alunni accompagnati dal Docente responsabile individuato nell’ambito del Progetto “Orchestra”.

• I docenti di Musica che intendono utilizzare uno dei due pianoforti o le tastiere presenti nei laboratori dovranno attenersi alle norme generali previste nel Regolamento. Qualora intendessero utilizzare i laboratori con l’intera classe dovranno vigilare ancor più attentamente alla salvaguardia dei beni.

4.5 Laboratorio di Scienze I docenti che accedono al Laboratorio di Scienze devono:

• Registrare su un apposito registro l’attività svolta, l’ora e apporre la propria firma in entrata;

• Osservare opportune norme di comportamento per non arrecare danni alle apparecchiature e al materiale del laboratorio stesso;

• Avvertire gli alunni che prima di utilizzare sostanze e strumenti devono rivolgersi al docente;

• Provvedere, dopo avere terminato un’attività , a lavare la vetreria, pulire sempre tutte le attrezzature usate e l’area di lavoro, sistemare le attrezzature utilizzate nell’armadio e nel posto da cui sono state prelevate;

• Segnalare ai docenti responsabili del laboratorio eventuali rotture di strumenti e attrezzature;

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• Assicurarsi che nel caso di esperimenti “in corso” sia indicato, vicino ai materiali lasciati momentaneamente esposti, il nome della classe responsabile di tale attività;

Si consiglia di utilizzare i materiali all’interno del laboratorio. Previa autorizzazione del docente responsabile, i materiali possono anche essere utilizzati all’interno della classe previa richiesta da parte del docente senza delegare gli alunni né per la consegna né per la restituzione e, dopo l’utilizzo, essere riposti nel laboratorio scientifico con cura e tempestività. Le chiavi del laboratorio saranno consegnate al docente che vi deve accedere, dal personale ATA designato ed allo stesso riconsegnate dal docente al termine dell’utilizzo. Il presente regolamento, che stabilisce le modalità d’accesso, uso dei materiali ed attrezzature, norme di comportamento e gestione delle risorse, una volta approvato dagli organi competenti, verrà esposto all'interno dell’aula laboratorio. Tutti coloro che utilizzano detto laboratorio, sono tenuti al rispetto delle norme in esso prescritte.

Il Dirigente Scolastico prof.ssa Concetta Carrozzo

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7.6) REGOLAMENTO PER VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE (Approvato dal C.D. in data 9/10/2012 Approvato dal Consiglio d’istituto in data 10/10/2012) ART. 1 I viaggi d’istruzione e le visite guidate costituiscono attività integrative delle attività istituzionali della Scuola. Sono perciò effettuati per esigenze didattiche, connesse con i programmi d’insegnamento e con l’indirizzo degli studi, esclusivamente per il conseguimento di obiettivi cognitivi, culturali, nonché relazionali. ART. 2 Sono da considerarsi visite guidate le iniziative che comportano spostamenti organizzati delle scolaresche che si esauriscono nell’ambito dell’orario curricolare delle lezioni o nell’ambito di un solo giorno, per i quali non è richiesto pernottamento fuori sede. ART. 3 Sono da considerarsi viaggi d’istruzione le iniziative che comportano il pernottamento degli alunni fuori sede e pertanto una maggiore complessità organizzativa. ART. 4 Per le visite guidate che richiedono l’impiego di un mezzo di trasporto e per i viaggi d’istruzione è indispensabile effettuare le relative delibere nell’ambito dei Consigli di Classe e del Consiglio d’Istituto. ART. 5 Le visite guidate e i viaggi d’istruzione dovranno essere proposti nell’ambito dei Consigli di Classe del mese di Ottobre ed inseriti nella relazione del Consiglio di classe a cura dei coordinatori previa delibera dei Consigli di classe di Novembre alla presenza dei genitori rappresentanti eletti. Per le sole visite guidate, e per particolari iniziative culturali e formative che si presentino nel corso dell’anno scolastico, sul territorio si dà facoltà di aderire, anche se non preventivate in modo esatto, in sede di programmazione previa delibera del Consiglio di Classe. ART. 6 I Docenti incaricati annualmente dal Dirigente Scolastico, su indicazione del collegio Docenti, di coordinare visite e viaggi d’istruzione provvederanno a raccogliere le proposte dei vari Consigli di Classe di Ottobre e redigeranno il piano annuale dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate comprensivi dei preventivi di spesa che verrà sottoposto all’approvazione al Consiglio d’Istituto. Provvederanno inoltre alle varie prenotazioni presso i luoghi oggetto delle visite guidate. ART. 7 La domanda per effettuare un viaggio d’istruzione dovrà essere presentata al D.S. dal Docente responsabile del viaggio (ovvero l’insegnante organizzatore), nei Consigli di Classe di

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novembre; tale domanda dovrà essere sottoposta al Consiglio d’Istituto per la obbligatoria delibera. Alla delibera dovranno essere allegati i documenti indicati di seguito, a corredo della domanda. La domanda presentata dal Docente responsabile del viaggio dovrà contenere le seguenti indicazioni:

• nominativo del Docente responsabile del viaggio, e di un suo sostituto (per imprevedibile assenza);

• nominativi dei docenti accompagnatori (1 ogni 15, o frazione), e dei sostituti (uno per ogni docente accompagnatore, e comunque almeno uno per ogni classe partecipante);

• numero degli alunni partecipanti, e loro elenco nominativo; • destinazione, data e durata del viaggio; • mezzo/i di trasporto prescelto/i.

Alla domanda dovranno essere inoltre allegati: • copia della delibera del Consiglio di Classe; • dettagliata relazione illustrativa della rispondenza alle priorità

di Istituto deliberate dal Consiglio di istituto contenente gli obiettivi didattici, culturali ed educativi dell’iniziativa;

• programma analitico del viaggio. ART. 8 Secondo quanto previsto dalla normativa vigente (CM 291 del 14/10/1992), al fine di garantire la sicurezza degli alunni partecipanti, è preferibile programmare viaggi d’istruzione e visite guidate evitando i periodi di alta stagione e le giornate prefestive. E’ fatto divieto di svolgere viaggi o visite nell’ultimo mese di lezione; a tale divieto si può derogare solo per l’effettuazione di viaggio o visite guidate connessi con attività sportive scolastiche nazionali ed internazionali, con le attività dell’indirizzo musicale, nonché con iniziative di educazione ambientale proposte da Enti o Associazioni senza onere di spesa per la scuola e gli alunni. ART. 9 I viaggi d’istruzione possono essere effettuati sull’intero territorio nazionale per gli alunni delle classi seconde., anche all’estero per gli alunni delle classi terze. ART. 10 Gli accompagnatori per viaggi e visite devono essere individuati esclusivamente fra i docenti, per i quali tale compito costituisce a tutti gli effetti prestazione di servizio. ART. 11 Saranno autorizzati un docente accompagnatore ogni 15 studenti o frazione, pur garantendo dove necessario la presenza di 2 accompagnatori per viaggio. Nel caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, si potrà designare – in aggiunta al numero degli accompagnatori dovuto in proporzione al numero dei partecipanti – un accompagnatore fino a due alunni.

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Si dovrà curare l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da escludere che un docente partecipi di norma a più di un viaggio d’istruzione nel medesimo anno scolastico o ogni anno. ART. 12 Entro il mese di Dicembre (prima settimana) gli alunni partecipanti dovranno versare sul conto corrente postale intestato alla scuola una quota, a titolo di caparra, pari al 30% circa del costo presunto del viaggio, e presentare una dichiarazione scritta di consenso di entrambi i genitori o di chi esercita la patria potestà. La quota versata a titolo di caparra non verrà restituita se non per causa da addebitare alla scuola o malattia grave dell’alunno. Ai genitori, o a chi esercita la patria potestà, verrà rilasciata la dichiarazione dell’avvenuto versamento della somma corrisposta per caparra. Ai viaggi d’istruzione ed alle visite guidate ogni classe interessata dovrà partecipare preferibilmente al completo, o comunque con almeno 2/3 degli alunni. Nel caso in cui per motivi disciplinari il consiglio di classe decida di non far partecipare alcuni alunni al viaggio d’istruzione, il calcolo dei due terzi del numero dei partecipanti verrà fatto senza tener conto di tali alunni. Gli alunni non partecipanti frequenteranno le lezioni in classi parallele, non essendo in alcun modo esentati dalla frequenza delle lezioni. ART. 13 I limiti economici del bilancio impongono che tutte le iniziative in questione siano a carico degli alunni partecipanti. Per quegli alunni in situazione economica disagiata, il consiglio d’Istituto potrà deliberare totali o parziali rimborsi in rapporto alla documentazione prodotta dal Consiglio di classe e alla disponibilità finanziaria dell’Istituto. Tali somme verranno attinte o dagli interessi attivi del conto corrente bancario della scuola o dai contributi non vincolati provenienti da privati, sponsor o da premi relativi a concorsi. ART. 14 Non possono partecipare né associarsi a visite o viaggi d’istruzione approvati dall’Istituzione scolastica parenti, conoscenti sia di alunni sia di docenti accompagnatori, a meno che le condizioni particolari di qualche alunno non richiedano la presenza di un familiare o di altra persona all’uopo designata. Questi parteciperà a proprie spese e solleverà la scuola da ogni responsabilità, garantendo di essere coperto dalla necessaria assicurazione contro gli infortuni. ART. 15 Gli alunni verseranno le quote di partecipazione direttamente sul conto corrente postale intestato alla scuola.

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Per gli spostamenti in treno il docente responsabile provvederà all’acquisto del biglietto cumulativo, consegnando la ricevuta del versamento all’Ufficio di Segreteria. ART. 16 La scuola ha la facoltà di organizzare in proprio viaggi e visite. E’ consigliabile tuttavia avvalersi di un’agenzia di viaggi. In tal caso all’agenzia che si aggiudica la gara dovrà essere richiesta una dichiarazione (da allegare alla delibera del Consiglio d’Istituto) di accettazione nel rispetto della norma contenuta nel capitolato. ART. 17 Al rientro da ogni viaggio d’istruzione o visita guidata il Docente responsabile presenterà una relazione sull’attività svolta e sulle reale ricaduta didattica dell’esperienza sugli alunni mettendo in luce eventuali inconvenienti occorsi durante il viaggio in rapporto al servizio fornito dall’agenzia o dalla ditta di trasporto. ART. 18 I momenti operativi per effettuare un viaggio d’istruzione o una visita guidata che preveda l’utilizzo di un qualsiasi mezzo di trasporto sono dunque i seguenti:

• inclusione dell’iniziativa nel piano annuale del Consiglio di Classe ed eventualmente nel piano annuale d’Istituto formulato dai Docenti incaricati;

• delibera del Consiglio di Classe alla quale sia allegata la relazione illustrativa degli obiettivi dell’iniziativa;

ART. 19 Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia alla normativa vigente in materia. ART. 20 Il presente regolamento viene pubblicato sul sito web dell’istituto, perché chiunque ne possa prendere visione o estrarre copia. ART.21 Il presente regolamento entra in vigore per l’anno scolastico in corso, secondo i termini e le modalità di approvazione del Consiglio d’Istituto.

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7.7) REGOLAMENTO PALESTRE (Emesso dal Dirigente Scolastico prof.ssa Concetta Carrozzo. Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n.74 del 10/10/2012.) Premessa Le due palestre dell’Istituto “Monterisi”, di diversa metratura, ubicate nel cortile interno della scuola sono prioritariamente dedicate all’attività scolastica negli orari stabiliti per ciascun anno scolastico dal Consiglio di Istituto all’interno del calendario scolastico e nella fascia oraria di apertura della scuola. Il Comune di Salerno che organizza e gestisce l’utilizzo delle stesse da parte di società sportive o altri soggetti autorizzati - secondo un calendario annuale che viene trasmesso alla scuola - chiede prioritariamente all’istituzione scolastica l’orario di utilizzo delle palestre. Qualora la scuola abbia necessità di utilizzare le palestre al di fuori degli orari e dei periodi deliberati a inizio anno deve darne comunicazione alle Società concessionarie. Regole comuni Art.1 La Scuola e le società concessionarie si obbligano a lasciare i locali puliti e in ordine ciascuno al termine del proprio orario giornaliero di utilizzo. Art.2 La riparazione dei danni a locali ed attrezzi è a totale carico di chi abbia la responsabilità accertata del danno. Doveri del concessionario Art 3 Le società sportive individuate quali concessionarie utilizzano attrezzi propri che possono essere custoditi in appositi spazi assegnati dalla scuola. Art.4 Le società concessionarie forniscono all’autorità scolastica i nominativi e i numeri di telefono dei responsabili dello svolgimento delle attività sportive, del responsabile della Sicurezza e dell’incaricato della pulizia. Art. 5 L'accesso alla palestra è consentito ai praticanti l'attività sportiva solo se sono assistiti dagli istruttori dell’ Associazione ed è fatto assoluto divieto di entrare a coloro che non partecipano alla attività sportiva. Art.6 E' vietato l’utilizzo della palestra al di fuori delle giornate e degli orari stabiliti pena la revoca della concessione. Art.7 -Entro il 30 giugno le società concessionarie sono tenute a restituire alla Segreteria della Scuola, le chiavi delle palestre,

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affidate annualmente all’inizio dell’attività con l’obbligo di sottoscrivere verbale di affidamento e consegna. -La mancata restituzione delle chiavi, attestata dalla scuola, o di indebiti duplicati, sarà motivo di censura da parte della scuola nell’ambito delle future assegnazioni. Art.8 Il concessionario è responsabile della vigilanza e della custodia dei locali e delle attrezzature. Provvede pertanto a: · aprire, sorvegliare e chiudere i locali concessi; · rispettare gli orari d'uso fissati; · garantire il corretto uso dei locali, dei cortili di pertinenza e delle attrezzature; · garantire il divieto di installazione di strutture fisse o di altro genere non autorizzate; · comunicare immediatamente alla scuola e al Comune ogni danno arrecato ai locali, arredi o attrezzature, anche quelli che rileva prima dell'utilizzo; · non lasciare in deposito, all'interno dei locali e fuori dell'orario di concessione, attrezzi o quant'altro senza autorizzazione della Scuola; · garantire il rispetto del divieto di vendita e consumo di cibarie e bevande all’interno dei locali; · riconsegnare puliti e in ordine i locali e le attrezzature dopo ogni utilizzo; · verificare il rispetto del divieto di fumo ai sensi dell'art. 18 della L.P. 13 del 22/12/2004; · garantire l’osservanza del divieto relativo all’introduzione di sostanze che possano in qualunque modo provocare incendi o esplosioni. Art 9 Il concessionario è tenuto a rispettare i regolamenti che prevedano specifiche modalità di utilizzo dei locali e delle attrezzature. Art 10 In caso di mancato rispetto - da parte del concessionario - parziale o totale, dei regolamenti o delle normative vigenti, di danni significativi, di mancata vigilanza o di eccessiva trascuratezza nel ripristino dei locali o delle dotazioni da parte dei fruitori, il Dirigente dell'istituzione segnalerà le violazioni al Comune che provvederà a revocare la concessione di utilizzo e ad attivarsi per il risarcimento del danno.

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Usi incompatibili Art.11 1) Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare le attrezzature e gli arredi dell'edificio scolastico. 2) È vietato l'uso di locali per i quali esistano specifici divieti di utilizzo pubblico da parte di autorità terze (es. Vigili del fuoco, Ufficiale sanitario etc). Norme relative alla sicurezza Art.12 1) Il concessionario, che ha ricevuto l’autorizzazione ad utilizzare la palestra, assume, per l’arco temporale di utilizzo, ogni adempimento e responsabilità previsto dalla normativa in materia di sicurezza e dal D.lgs 626/94 e successive modifiche o integrazioni. Il concessionario ovvero il legale rappresentante dell’Associazione, per tutto il periodo di concessione della palestra, è il responsabile oppure nomina un responsabile ai fini della normativa sulla sicurezza per quanto di propria competenza. 2) Il responsabile della sicurezza del concessionario dovrà dichiarare di essere in grado di prevenire i pericoli presenti, di essere a piena conoscenza di quanto previsto dal piano di emergenza e sicurezza antincendi e di essere in grado di affrontare le situazioni di emergenza. 3) In ogni caso è onere di chi prende in consegna i locali scolastici e le attrezzature scolastiche controllare le condizioni di sicurezza degli stessi prima di ogni utilizzo segnalando eventuali anomalie. È inoltre onere del concessionario garantire che i locali siano lasciati, al termine delle attività, in condizioni di sicurezza per lo svolgimento delle attività scolastiche. 4) Nel caso venissero accertate dal concessionario condizioni di scarsa sicurezza, relative ai locali o alle attrezzature, lo stesso è tenuto a segnalare tempestivamente la situazione al Dirigente dell'Istituzione e al responsabile del Comune. Modalità di utilizzo art. 13 – Durante l’orario scolastico non è consentito l’utilizzo delle palestre da parte di enti o istituzioni diverse salvo in casi eccezionali per i quali è sempre necessaria l’autorizzazione del Consiglio d’Istituto, sentito il parere del Dipartimento di Educazione Fisica. art. 14 - Durante l’orario scolastico l’utilizzo delle palestre per attività della scuola previste dal Piano dell’Offerta Formativa ma diverse da quelle sportive deve essere autorizzato dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del Dipartimento di Educazione Fisica.

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art. 15 – Durante l’orario scolastico è vietato agli estranei alla scuola l’ingresso alla palestra. Non sono considerati estranei gli esperti per le attività previste dal POF e i famigliari degli alunni frequentanti. art. 16 – Nella palestra piccola sono vietate le attività agonistiche art. 17 – Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono calzare scarpe da ginnastica pulite (riservate all’uso in palestra) e ben allacciate. In ogni caso è vietato l’accesso con calzature che possano danneggiare la pavimentazione. Art. 18 – Durante lo svolgimento delle lezioni sono ammesse in palestra fino a un massimo di tre classi contemporaneamente - secondo quanto stabilito dall’orario scolastico – le tre classi occuperanno a rotazione i vari ambienti a disposizione: due classi nella palestra grande (circa 50 persone) e una classe nella palestra piccola (circa 25 persone). I criteri e il calendario di rotazione nei vari ambienti sono stabiliti all’inizio di ogni anno scolastico dal Dipartimento dei docenti di educazione fisica. Regole di comportamento art.19 – Durante le ore di educazione fisica ogni alunno deve: ·indossare abbigliamento idoneo all’attività pratica, cioè di tessuto elastico, privo di fibbie o parti metalliche pericolose e adeguato alla temperatura sia dell’ambiente interno che, eventualmente, esterno. Le calze devono essere di cotone; ·custodire con cura i propri effetti personali, compresi orologi, braccialetti e altri oggetti che potrebbero rappresentare pericolo; ·comportarsi in maniera disciplinata e rispettosa delle persone e dell’ambiente; ·informare tempestivamente l’insegnante in caso di infortunio o di malessere anche lieve; ·rispettare le norme igieniche. art. 20 – Durante lo svolgimento delle lezioni agli alunni non è consentito: ·utilizzare la palestra e i suoi attrezzi in assenza dell’insegnante; ·usare gli attrezzi in modo scorretto e pericoloso per sé e per gli altri; ·entrare negli spogliatoi, nei depositi o nei bagni senza l’autorizzazione di un docente; ·allontanarsi dalla palestra senza l’autorizzazione del docente; ·stazionare negli spogliatoi e nel cortile; ·consumare cibi in palestra o negli spogliatoi.

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Utilizzo e conservazione materiali e ambienti art. 21 – I materiali e gli ambienti sono affidati agli insegnanti di educazione fisica che ne tutelano la correttezza di uso e ai collaboratori scolastici assegnati alla palestra che ne curano la buona conservazione. art. 22 – Eventuali danni devono essere immediatamente segnalati per iscritto dagli insegnanti o dai collaboratori al personale di segreteria incaricato. art. 23 – Ogni classe deve avvertire immediatamente all’inizio del proprio turno di lezione il docente di eventuali danni riscontrati in palestra, nei bagni o negli spogliatoi e segnalare tempestivamente quelli involontariamente procurati durante le proprie ore di lezione. art. 24 – Ogni docente cura che gli attrezzi siano riposti ordinatamente e secondo gli accordi negli appositi spazi prima che le classi lascino la palestra. Durante le attività all’esterno ogni docente conta scrupolosamente gli attrezzi presi dal magazzino per esser sicuro di averli recuperati tutti al termine della lezione. art. 25 – In casi particolari, e solo ed esclusivamente per attività scolastiche, l’attrezzatura può essere utilizzata al di fuori della palestra previa richiesta scritta del docente referente dell’attività e autorizzazione del Responsabile del Gruppo Sportivo d’Istituto. Pubblicità del regolamento Art. 26 - Al presente regolamento deve essere assicurata ampia pubblicità; copia dello stesso deve essere inoltre sempre tenuta a disposizione del pubblico, anche sul sito web dell’istituto, perché chiunque ne possa prendere visione o estrarre copia. Rinvio alle norme generali Art. 27 - Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia alla normativa vigente in materia urbanistico-edilizia, alla legge 7 agosto 1990 n. 41 e successive modifiche ed integrazioni, nonché ai regolamenti provinciali. Entrata in vigore Art. 28 - Il presente regolamento entra in vigore per l’anno scolastico in corso, secondo i termini e le modalità di approvazione da parte del Consiglio d’Istituto. Norma finale Art.29 – La premessa è parte integrante del presente regolamento.