poesie di passaggio

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una finestra sul tempo C’era un tramonto caldo con le voci attenuate i rumori delle cucine e i pani appena sfornati, le finestre aperte sul fiume e i tigli in fiore, a proposito del tempo e del silenzio. Se potessi ti donerei la vita illusione, ragione maestra, all’improvviso nelle tue braccia affondo, ma ti sono accanto pensato amore, mentre soffiano dolci i ricordi bambini. Umano tu, mi pieghi, mi incanti e ascolto apparso dal nulla, io ti ho chiamato e proteggo gli addii e i sogni, stupore e solo pensieri, che nascondono il pianto. Se lo farò per noi allora, riportami la vita, resto e vado e nelle mie mani un volto, cosa sai, lupa dea, amami lupa con balzi fra guerre, paure e foreste assassine, mentre cibi bellezza, istinto e fatica. Si va ridendo, morbida impronta, ora chiudi gli occhi per conoscermi e, mattina pensami forte, perché alzo timida la fronte per la tua voce, sentimi. Sei fiducia che tende al palmo amico, un cuore brilla nello sguardo grande stretti con forza al mio petto, sorpresi, sollevo il corpo, respiro senza legge. Dunque bimba per un giorno, amore per un lungo attimo, siamo un sorriso, e allungo il mio cammino, un sentiero nel profumo d’erba tagliata, umido ancora.

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pensieri e parole a passeggio per comunicare sentimenti ed esperienze

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Page 1: poesie di passaggio

una finestra sul tempo

C’era un tramonto caldo con le voci attenuate i rumori delle cucine e i pani appena sfornati,

le finestre aperte sul fiume e i tigli in fiore, a proposito del tempo e del silenzio.

Se potessi ti donerei la vita illusione,

ragione maestra, all’improvviso nelle tue braccia affondo, ma ti sono accanto pensato amore,

mentre soffiano dolci i ricordi bambini.

Umano tu, mi pieghi, mi incanti e ascolto apparso dal nulla, io ti ho chiamato

e proteggo gli addii e i sogni, stupore e solo pensieri, che nascondono il pianto.

Se lo farò per noi allora, riportami la vita, resto e vado e nelle mie mani un volto,

cosa sai, lupa dea, amami lupa con balzi fra guerre, paure e foreste assassine, mentre cibi bellezza, istinto e fatica.

Si va ridendo, morbida impronta,

ora chiudi gli occhi per conoscermi e, mattina pensami forte, perché alzo

timida la fronte per la tua voce, sentimi.

Sei fiducia che tende al palmo amico, un cuore brilla nello sguardo grande

stretti con forza al mio petto, sorpresi, sollevo il corpo, respiro senza legge.

Dunque bimba per un giorno, amore

per un lungo attimo, siamo un sorriso, e allungo il mio cammino, un sentiero

nel profumo d’erba tagliata, umido ancora.