PM-40 Le Valli Borbera e Curone · 2015-09-22 · Inserita in una cornice naturale di grande...

2
Inserita in una cornice naturale di grande interesse per le particolari caratteristiche geomorfologiche, l'area di contatto tra le valli Curone e Borbera che si abbraccia con lo sguardo dal castello di Borgo Adorno rappresenta uno degli esempi più evidenti delle trasformazioni indotte sul territorio e sul paesaggio da una secolare attività silvo-pastorale. Si tratta infatti di una conca chiusa, priva di collegamenti efficienti sia con l'area ligure (da cui la zona storicamente dipese) sia con i due sbocchi vallivi, punteggiata da borgate che, nonostante la modesta quota, si possono agevolmente definire "alpine", funzionalmente dipendenti da alcuni centri parrocchiali di dimensioni maggiori. La carenza di collegamenti sovralocali ha evidentemente influito sull'assetto complessivo del suolo e sullo sfruttamento delle risorse: l'economia è rurale, connotata da forti tratti di autarchia ed essenzialmente votata all'allevamento, condizione che si riflette nella sistemazione a pascolo dei versanti soleggiati e a bosco negli inversi, dove sono ancora presenti ampie porzioni di faggeti e castagneti. Il graduale spopolamento dell'area ha però indotto evidenti fenomeni di degrado: le aree boschive, non più curate, si stanno espandendo incontrollate a danno dei prati, alimentando così processi di abbandono produttivo che solo occasionalmente appaiono sostituiti dai benefici economici di un turismo elitario. Il pascolo Legato a quella che senza dubbio fu l'attività economica predominante dell'area, il pascolo, crescendo il bosco, è in fase di progressiva riduzione, ormai limitato alle aree di fondovalle in prossimità del torrente Borbera e alle zone più prossime alle borgate; tanto che la sua presenza, quasi impercettibile osservando la vallata da una posizione rilevata, si coglie solo costeggiando il basso corso del rio che affianca la strada da Borgo Adorno a Cantalupo Ligure. Parte determinante dell'ecosistema e dell'economia alpina, le aree boschive stanno lentamente prendendo il sopravvento sulle altre forme di sfruttamento produttivo del suolo in conseguenza dei fenomeni di progressivo spopolamento che hanno interessato l'area nella seconda metà del Novecento. Restano tuttavia tracce significative di boschi di pregio, anche se ormai privati da tempo della cura e della manutenzione necessarie. Organizzate in nuclei insediativi di crinale o di mezza costa, le borgate della conca valliva paiono immutabili nella loro struttura compatta, occasionalmente organizzata a partire da un polo religioso o, come nel caso di Borgo Adorno, militare. Diverso il discorso a proposito della loro funzione. Caduta in gran parte quella originaria di colonizzazione a breve raggio del territorio, un'aliquota significativa del patrimonio edilizio è in fase di progressiva riconversione in residenze di villeggiatura per un turismo di nicchia, che, com'è ovvio, tende a privilegiare le frazioni e i borghi in migliore posizione panoramica. L'insediamento storico Le aree boschive Montagna Collina Pianura Litorale Naturale Rurale Urbano PM-40 [PAYS.DOC] Osservatorio virtuale del paesaggio mediterraneo Le Valli Borbera e Curone Punto di ripresa: Cantalupo Ligure (Alessandria), fraz. Borgo Adorno, giardino ai piedi del castello # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # L ’insediamento storico Le borgate Boschi di latifoglie La sistemazione a pascolo e prato I rilievi della valle Borbera

Transcript of PM-40 Le Valli Borbera e Curone · 2015-09-22 · Inserita in una cornice naturale di grande...

Page 1: PM-40 Le Valli Borbera e Curone · 2015-09-22 · Inserita in una cornice naturale di grande interesse per le particolari caratteristiche geomorfologiche, l'area di contatto tra le

Inserita in una cornice naturale di grande interesse per le particolari caratteristiche geomorfologiche, l'area di contatto tra le valli Curone e Borbera che si abbraccia con lo sguardo dal castello di Borgo Adorno rappresenta uno degli esempi più evidenti delle trasformazioni indotte sul territorio e sul paesaggio da una secolare attività silvo-pastorale. Si tratta infatti di una conca chiusa, priva di collegamenti efficienti sia con l'area ligure (da cui la zona storicamente dipese) sia con i due sbocchi vallivi, punteggiata da borgate che, nonostante la modesta quota, si possono agevolmente definire "alpine", funzionalmente dipendenti da alcuni centri parrocchiali di dimensioni maggiori. La carenza di collegamenti sovralocali ha evidentemente influito sull'assetto complessivo del suolo e sullo sfruttamento delle risorse: l'economia è rurale, connotata da forti tratti di autarchia ed essenzialmente votata all'allevamento, condizione che si riflette nella sistemazione a pascolo dei versanti soleggiati e a bosco negli inversi, dove sono ancora presenti ampie porzioni di faggeti e castagneti. Il graduale spopolamento dell'area ha però indotto evidenti fenomeni di degrado: le aree boschive, non più curate, si stanno espandendo incontrollate a danno dei prati, alimentando così processi di abbandono produttivo che solo occasionalmente appaiono sostituiti dai benefici economici di un turismo elitario.

Il pascolo

Legato a quella che senza dubbio fu l'attività economica predominante dell'area, il pascolo, crescendo il bosco, è in fase di progressiva riduzione, ormai limitato alle aree di fondovalle in prossimità del torrente Borbera e alle zone più prossime alle borgate; tanto che la sua presenza, quasi impercettibile osservando la vallata da una posizione rilevata, si coglie solo costeggiando il basso corso del rio che affianca la strada da Borgo Adorno a Cantalupo Ligure.

Parte determinante dell'ecosistema e dell'economia alpina, le aree boschive stanno lentamente prendendo il sopravvento sulle altre forme di sfruttamento produttivo del suolo in conseguenza dei fenomeni di progressivo spopolamento che hanno interessato l'area nella seconda metà del Novecento. Restano tuttavia tracce significative di boschi di pregio, anche se ormai privati da tempo della cura e della manutenzione necessarie.

Organizzate in nuclei insediativi di crinale o di mezza costa, le borgate della conca valliva paiono immutabili nella loro struttura compatta, occasionalmente organizzata a partire da un polo religioso o, come nel caso di Borgo Adorno, militare. Diverso il discorso a proposito della loro funzione. Caduta in gran parte quella originaria di colonizzazione a breve raggio del territorio, un'aliquota significativa del patrimonio edilizio è in fase di progressiva riconversione in residenze di villeggiatura per un turismo di nicchia, che, com'è ovvio, tende a privilegiare le frazioni e i borghi in migliore posizione panoramica.

L'insediamento storicoLe aree boschiveMontagna

Collina

Pianura

Litorale

Natur

ale

Rural

e

Urban

o

PM-40[PAYS.DOC] Osservatorio virtuale del paesaggio mediterraneoLe Valli Borbera e CuronePunto di ripresa: Cantalupo Ligure (Alessandria), fraz. Borgo Adorno, giardino ai piedi del castello

#

#

#

#

#

#

#

##

#

#

#

#

#

#

#

#

##

#

##

#

#

#

#

#

#

##

##

##

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

# #

#

#

##

L’insediamento storico

Le borgate

Boschi di latifoglie

La sistemazione a pascolo e prato

I rilievi della valle Borbera

Page 2: PM-40 Le Valli Borbera e Curone · 2015-09-22 · Inserita in una cornice naturale di grande interesse per le particolari caratteristiche geomorfologiche, l'area di contatto tra le

Il profilo dell'abitato di Arquata Scrivia in un disegno di Clemente Rovere del 1852 (, a cura di C. Sertorio Lombardi, Torino 1978, n. 3379). Allo stato attuale della ricerca, non si conoscono rappresentazioni iconografiche della zona oltre alle mappe catastali e ad alcune prospezioni cartografiche dei decenni finali del Settecento, orientate alla miglior definizione dei confini tra stato sabaudo e Genovesato, che però hanno, evidentemente, altro scopo.

Particolare della valle Borbera nei pressi di Cantalupo ligure in una carta del 1680 ca. di Joseph Chafrion (da V. Comoli, E. Lusso (a cura di), , Alessandria 2005, pp. 18-19).

Lo stesso Clemente Rovere, che pure disegnò un elevato numero di vedute e panorami alpini e appenninici, non si soffermò sull'area se non, appunto, per tracciare qualche schizzo degli abitati toccati mentre risaliva la valle dello Scrivia nel suo viaggio verso la Liguria.

Di un certo interesse anche la veduta di Serravalle Scrivia inserita dallo stesso autore nella raccolta ( cit., nn. 3375-3376).

[PAYS.DOC] Osservatorio virtuale del paesaggio mediterraneo PM-40Le Valli Borbera e CuronePunto di ripresa: Cantalupo Ligure (Alessandria), fraz. Borgo Adorno, giardino ai piedi del castello

1

2

3

4

5

6

Il castello di Borgo Adorno. Fulcro di un piccolo borgo di mezza costa, nei suoi pressi si colloca il punto di ripresa fotografico.

Le gole della bassa valle del Borbera, scavate nella roccia dal torrente e caratterizzate dalla presenza di fitti boschi di castagni e di querce.

La valle del Borbera presso Cantalupo Ligure con le particolari formazioni rocciose.

Borgate di crinale lungo la sella collinare che divide la valle Borbera da quella del torrente Curone.

Borgate di mezza costa. Sviluppate perlopiù a partire da nuclei domocoltili isolati, sono oggi gli agglomerati più sensibili al fenomeno di trasformazione edilizia innescato dalla recente vocazione turistica della valle.

La struttura dell'insediamento accentrato. Alternati a borghi di piccole-minime dimensioni, si contano alcuni abitati "maggiori", sede di parrocchiale e centri amministrativi oggi autonomi.

21

3 4

5 6