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Ing. Andrea Roma Via Messina 3 20154 Milano Programma Integrato di Intervento Cascina Boffalora Integrazione Dicembre 2012 Plesso Scolastico Relazione Tecnica O G G E T T O Programma integrato di intervento Cascina Boffalora - Segrate – Milano (MI) C O M M I T T E N T E Vegagest Immobiliare S.G.R. S.p.a. – Fondo ASTER

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Ing. Andrea Roma

Via Messina 3 20154 Milano

Programma Integrato di Intervento Cascina Boffalora Integrazione Dicembre 2012

Plesso Scolastico Relazione Tecnica

O G G E T T O Programma integrato di intervento Cascina Boffalora - Segrate – Milano (MI)

C O M M I T T E N T E Vegagest Immobiliare S.G.R. S.p.a. – Fondo ASTER

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INDICE

1. PREMESSA ........................................................................... 4

2. INQUADRAMENTO URBANO ..................................................... 5

2.1. INSERIMENTO PLANIMETRICO E SISTEMAZIONI ESTERNE ........................................................5

2.2. CARATTERISTICHE DIMENSIONALI LOTTO ..........................................................................5

2.3. IL COMPLESSO SCOLASTICO .........................................................................................6

2 . 3 . 1 . I n d i v i d u a z i o n e d e l f a b b i s o g n o . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 2 . 3 . 2 . D i m e n s i o n a m e n t o . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

3. IL PROGETTO ........................................................................ 9

3.1. STRUTTURA DEGLI EDIFICI ...........................................................................................9

3.2. ASILO NIDO E SCUOLA MATERNA ..................................................................................9

3.3. SCUOLE ELEMENTARE E MEDIA .................................................................................. 12

4. NORMATIVA ........................................................................ 15

5. IMPIANTI ELETTRICI .............................................................. 17

5.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...................................................................................... 17

5.2. TIPOLOGIA DI INTERVENTO ....................................................................................... 18

5.3. DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE ......................................................................... 19

5.4. IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI ................................................................................... 19

5.5. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE .................................................................................... 19

5.6. IMPIANTO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA ...................................................................... 19

5.7. FORZA MOTRICE ................................................................................................... 19

5.8. DISTRIBUZIONE PRINCIPALE ...................................................................................... 19

5.9. QUADRI ELETTRICI ................................................................................................. 20

5.10. IMPIANTO DI TERRA ........................................................................................... 20

5.11. IMPIANTO CABLAGGIO STRUTTURATO ............................................................................ 20

5.12. IMPIANTO RIVELAZIONE FUMI ................................................................................ 20

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5.13. IMPIANTO DIFFUSIONE SONORA .............................................................................. 20

5.14. IMPIANTO TV ................................................................................................... 21

5.15. IMPIANTO VIDEOCITOFONICO .................................................................................. 21

5.16. IMPIANTO ALLARME BAGNI ................................................................................... 21

5.17. IMPIANTO ANTINTRUSIONE ....................................................................................... 21

5.18. IMPIANTO TVCC ................................................................................................ 21

5.19. SCUOLA ELEMENTARE / MEDIE - SCUOLA DIGITALE CLASSE 2.0 ........................................ 21

6. IMPIANTI MECCANICI ............................................................ 23

6.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ..................................................................................... 23

6.2. DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE ......................................................................... 27

6.3. IMPIANTO RISCALDAMENTO ....................................................................................... 27

6.4. IMPIANTO ARIA PRIMARIA ........................................................................................ 27

6.5. IMPIANTO DISTRIBUZIONE ACQUA SANITARIA ................................................................... 27

6.6. IMPIANTO ANTINCENDIO .......................................................................................... 27

6.7. IMPIANTO IRRIGAZIONE ........................................................................................... 27

6.8. IMPIANTO RAFFRESCAMENTO AD USO ESCLUSIVO DI NIDO E SCUOLA MATERNA ............................ 27

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1. Premessa

In prossimità dell’antica preesistenza della Cascina, in area baricentrica al PII, e avvolta dal sistema

verde si situa il centro polifunzionale scolastico, struttura composta da asilo nido, scuola materna, scuola

elementare e media.

Il complesso accoglierà bambini dall’età di pochi mesi sino a circa 13 – 14 anni. Diventerà specchio e

testimone dell’evoluzione formativa umana, fisica e intellettuale degli scolari; comprendendo tra i suoi

utenti tante differenti fasce di età, fornirà ad essi una prospettiva sul loro futuro e anche sul loro passato.

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2. inquadramento urbano

2.1. Inserimento planimetrico e sistemazioni esterne

Il lotto dell’intervento è servito per tre lati (nord, est e sud) da strade a livello di quartiere. Il lato ovest

del lotto confina con l’area destinata a verde pubblico.

La particolare forma del lotto ha permesso di garantire che le aree esterne degli edifici, destinate alle

attività all’aperto, risultino protette e distanti dalla viabilità, e nel che gli edifici fossero serviti da adeguate

aree a parcamento.

L’inserimento degli edifici è inoltre concepito per garantire una corretta esposizione alla luce solare

evitando l’eccessivo irraggiamento diretto nelle aule di studio.

Si veda la tav. A201

2.2. Caratteristiche dimensionali lotto

All’interno del lotto di 23.145,50 m2,, la superficie coperta è pari a 7.697,46 m2, la superficie a parcheggio

destinata al plesso scolastico è pari a 1.051,88 m2.

La superficie di terreno rimanente, di 14.396,16 m2, è destinato a verde e attrezzature all’aperto.

Il plesso scolastico è articolato in due corpi di fabbrica distinti e separati da aree e attrezzature ad uso

esclusivo. Tali aree si manifestano in due organismi tra loro separati da spazi che ne garantiscono

grande vivibilità e legame con il contesto verde in cui si situano, permettendo la gestione di ingressi

in posizione baricentrica, garantendo il massimo isolamento dei prospetti in prossimità della viabilità

locale.

Si vedano le tavv. A201 e segg. e la successiva tabella.

Superficie lotto (aree per attrezzature di interesse pubblico) mq 23.145,50

Superficie coperta complessiva mq 7.697,46 33%

Superficie utile di progetto mq 9.593,00

Superfici del terreno a verde ed attrezzature mq 14.396,16 62%

Superfici a parcheggio mq 1.051,88

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2.3. Il complesso scolastico

2 . 3 . 1 . I nd i v i du az i on e d e l f a bb i s o g no

Al fine di garantire alla comunità una struttura adeguata alle sue esigenze si è proceduto dimensionare

correttamente il plesso scolastico secondo la modalità seguente:

- Analisi della popolazione residente al 1 Gennaio 2010 in Segrate in età scolare,

- Applicazione dei parametri espressi dal Piano dei Servizi (PGT 2011) sulle fasce di età interessate,

- Confronto dei valori ottenuti con il dimensionamento proposto dal PII vigente (2004),

- Individuazione della criticità della soluzione sovradimensionata,

- Individuazione di una proposta adeguata alle esigenze della popolazione di Segrate.

1. popolazione residente a Segrate (gen 2010 fonte: Istat) e percentuale popolazione in età scolare

strutture classi di età residenti % pop tot note

nidi 0-2 anni 929 2,74 escluso 0-3 mesiscuola d'infanzia 3-5 anni 1.041 3,07elementari 6-10 anni 1.798 5,30medie 11-13 anni 1.035 3,05tot 0-13 anni 4.803 14,16popolazione totale 33.916

2. stima fabbisogno scolastico quartiere Boffalora

strutture classi di età residenti % pop tot % frequenza posti alunno

nidi 0-2 anni 929 2,74 35 32scuola d'infanzia3-5 anni 1.041 3,07 80 82elementari 6-10 anni 1.798 5,30 100 176medie 11-13 anni 1.035 3,05 100 101tot 0-13 anni 4.803 14,16 391popolazione totale 3.322

3. Stima fabbisogno scolastico del quartiere in base ai parametri PGT

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parametri piano dei Servizi PGT (2011)fascia di età % pop mq slp alunno alunni slp0-3 anni 2,74 7,5 32 2393-13 anni % 10 5 332,188 1.661totale 364 1.900

Popolazione totale del quartiere: 3.322

4. dimensionamento scuola nel PII vigente (2004)

previsione PII (2004)alunni per classe classi per sezione sezioni alunni slp

micronido 13 3 1 39scuola d'infanzia 22 3 3 198elementari 25 5 3 375medie 25 3 3 225totale 837 8.338

5. dimensionamento scuola proposto

suddivisione in classi (proposta)alunni per classe classi per sezione sezioni alunni slp min

micronido 10 3 2 60 600scuola d'infanzia 25 5 1 125 1.050elementari 25 5 3 375 2.850medie 25 3 3 225 2.475totale 785 6.975

Il dimensionamento proposto appare quindi superiore di oltre il 50% al fabbisogno di strutture

scolastiche del quartiere calcolato sia utilizzando le valutazioni di PGT (che peraltro non evidenziano un

fabbisogno pregresso in zona), sia la percentuale media della popolazione in età scolare del Comune di

Segrate, ed è idoneo pertanto a supportare anche un possibile incremento di tale percentuale in ragione

della presumibile maggiore natalità nei quartieri di nuova concezione, oltre a sopperire eventuali carenze

di quartieri attigui.

2 . 3 . 2 . Dimen s i on a men t o

Il complesso scolastico è dunque così articolato:

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Asilo nido: 6 sezioni da 10 bambini (60 bambini)

Scuola materna: 5 classi da 25 bambini ( 125 bambini)

Scuola elementare: 3 sezioni, 15 aule da 25 bambini (375 alunni)

Scuola media: 3 sezioni, 9 aule da 25 alunni (225 alunni)

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3. il progetto

3.1. struttura degli edifici

Le strutture principali saranno realizzate con moduli prefabbricati, utili a velocizzare la realizzazione e a

garantire una qualità costruttiva standardizzata, con le elevate prestazioni termiche ed acustiche

necessarie ad un edificio scolastico.

I tetti saranno realizzati con la tecnologia delle coperture in lamiera a taglio continuo al fine di garantire

l’impermeabilizzazione nel tempo, riducendo al minimo la manutenzione.

L’aspetto compositivo del complesso valorizza e integra la focalità compositiva del nucleo verde previsto

al centro del PII.

3.2. Asilo nido e scuola materna

L’edificio a pianta libera soddisfa i requisiti strutturali disposti dalla delibera VII/20588 del 11/02/2005

emessa dalla Regione Lombardia e dal DM 18/12/1975. La struttura, sebbene la richiesta minima fosse

di 60 bambini per l’asilo nido e 125 per l’asilo, è stata dimensionata per accogliere fino a 84 bambini nel

nido. Lo schema planimetrico è stato infatti studiato in maniera tale da offrire la massima flessibilità per

meglio potersi adattare alle differenti necessità che si dovessero presentare nello scorrere del tempo.

L’accesso, di tipo separato, avviene attraverso un portico dove è collocato anche l’ingresso ad un

auditorium che può essere utilizzato non solo dai bambini, ma anche dall’intera collettività, essendo

dotato dei servizi necessari per la sua indipendenza.

Gli spazi dell’asilo nido sono pensati per garantire la massima autonomia alle singole sezioni, così da

creare un micro mondo dove il bambino può giocare, dormire e servirsi dei servizi igienici. Ogni micro

mondo ha a disposizione un blocco servizi e un deposito dove organizzare le attrezzature non utilizzate.

Gli spazi a disposizione risultano ampi e versatili così da realizzare diversi ambienti e modalità di

utilizzo.

La cucina ha a disposizione ampi spazi a servizio del personale e della preparazione e conservazione del

cibo.

Una grande aula è destinata alle attività di aggregazione e di socializzazione tra i bambini, per tutte le

attività comuni.

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I locali di servizio necessari agli educatori, come spogliatoi, aula insegnanti sono posti in prossimità

dell’ingresso, mentre gli spazi di servizio, quali cucina e lavanderia sono posti a ovest, con accesso

riservato.

Il giardino, necessario all’attività, è direttamente accessibile dalle singole aule. Le aree verdi, situate tra

l’edificio nido e l’edificio materna, risultando protette dagli assi viari del PII. I confini dei giardini sono

riparati per mezzo di adeguata recinzione ed ampiamente piantumati.

Per quanto concerne la scuola materna, ogni classe è indipendente dalle altre. Ognuna ha uno spazio per

l’ingresso e lo spogliatoio dove i bambini avranno a disposizione armadietti personali. Dall’aula si accede

direttamente al blocco servizi della sezione, semplificando così la gestione e la supervisione degli alunni

durante le ore trascorse in classe.

L’ampio spazio previsto per l’attività libera, utile anche per la realizzazione di spettacoli e

rappresentazioni di gruppo, è divisibile da pannelli mobili, al fine di avere a disposizione due aule

distinte.

Il blocco servizi degli insegnanti comprende una sala riunione e uno spogliatoio esclusivo.

Il servizio di refezione è comune a tutte le sezioni. Gli spazi per la cucina prevedono uno spogliatoio

dedicato e adeguati spazi per la preparazione e la somministrazione. La struttura è stata pensata per la

sola somministrazione delle pietanze previo rinvenimento. Tuttavia la cucina ha a disposizione spazi

sufficienti alla preparazione di pietanze per parte degli alunni. È prevista anche una piccola lavanderia

per soddisfare le esigenze della struttura.

Il giardino esterno, ad uso esclusivo della scuola materna, è accessibile direttamente dalle singole aule,

per far si che le attività di educazione si possano svolgere anche all’esterno, senza alcuna soluzione di

discontinuità. Le aree verdi utilizzabili dai bambini non sono in comunicazione con le aree utilizzate

dalle classi elementari e con le aree destinate alle attività del nido.

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n° sezioni n° classi n° alunni n° sezioni n° classi n° alunni2 3 60 5 1 125

progetto progetto

mq/alunno mq mq mq/alunno mq mqspazi per attività ordinate 423,32

servizi e depositi 271,89

cucina, anticucina 41,57amm. Spogliatoi servizi insegnanti 67,5

atrio connettivo 190,88tab 5.1

spazi per attività ordinate 2,4 300 350,37

tab 5.2

spazi per attività libere 1,00 125 125,62

tab 5.3 attività pratiche 1,3 162,5 213,82

tab 5.4 spazi per la mensa 0,8 100 166

stanza assistente, spogliatoi insegnanti, lavanderia

0,28 35 66,01

connettivo e servizi 1,12 140 242,48attività integrative e parascolastiche aperte al quartiere

109,5 109,5

ALTR

O

Locali tecnici e depositi aggiuntivi

50,09 50,09

- 380,00 1104,66 - 862,50 1273,80

DM 18/12/75

ASILO NIDO SCUOLA MATERNA

TOTALE

380

ATTI

VITA

'

tab 5.5

Asilo

nid

o

20mq+ 6mq/al

Regione Lombardia deliberazione VII/20588

del 11/02/05SU

Si vedano le tavv. A202 e segg.

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3.3. Scuole elementare e Media

L’edificio si sviluppa su due livelli, intorno ad un blocco centrale, ove trovano collocazione gli uffici al

piano terra ed un auditorium al piano superiore, da cui si dipartono due rami alla conclusione dei quali si

sviluppano gli spazi sportivi

La scuola elementare ha orientamento nord-sud. L’ingresso, ampio e illuminato naturalmente, è in

posizione baricentrica, con locale di controllo e locali dedicati per gli insegnanti.

Al piano terra sono previste le prime classi (prima e seconda elementare), la mensa e i servizi comuni. Si

accede alle aule da un atrio comune e da un corridoio distributivo. Le aule affacciano direttamente sul

verde interno, le loro dimensioni, predisposte per ospitare fino a trenta studenti, consentono di avere al

loro interno posto per armadi e scaffali necessari alle attività didattiche. È prevista una biblioteca ad uso

degli insegnati, e un ampio spazio per le relazioni tra le diverse classi durante le ore ricreative.

Dal corridoio si accede oltre che al blocco servizi di piano, alla mensa comune. Questa è dimensionata

per poter somministrare i pasti secondo una turnazione unica a rotazione. Il cibo non verrà preparato in

loco, ma le pietanze verranno rinvenute prima della distribuzione.

Al lato opposto dell’edificio è previsto l’accesso alla palestra, di tipo A1 (secondo DM 18/12/75), ma in

grado di contenere campi da basket o pallavolo regolamentari. L’accesso al campo da gioco avviene

tramite gli spogliatoi, che comprendono un blocco servizi dedicato.

L’ambiente palestra prevede anche i locali infermeria della scuola elementare.

Al piano primo si trovano le classi dei ragazzi più grandi. Si accede tramite un blocco scale interno o

tramite ascensore.

Le aule destinate alle attività speciali, possono unirsi per avere a disposizione ampi locali per le attività

d’interciclo e per le attività parascolastiche.

Anche a questo piano sono previsti blocchi servizi, oltre a scale d’emergenza per garantire un agevole

abbandono dall’edificio in caso d’incendio.

Al piano primo, così come al piano terra, è previsto ampio spazio per favorire l’interscambio tra i ragazzi

durante le attività ricreative.

Nell’area a verde destinata alla scuola elementare, è previsto un campo da mini basket adiacente alla

palestra.

L’area a verde a disposizione della scuola elementare è molto ampia e si sviluppa da nord a sud per tutto

il lotto a disposizione.

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Anche l’edificio della scuola secondaria di primo grado si sviluppa su due livelli, con orientamento est-

ovest. L’ingresso, ampio e illuminato naturalmente, è in posizione baricentrica, con locale di controllo e

locali dedicati per gli insegnanti.

Dall’atrio si accede alle aule per le classi prime e alla palestra, che è stata progettata per essere un piccolo

palazzetto dello sport, in grado di ospitare competizioni e pubblico. Questa contiene spogliatoi separati

per studenti ed esterni, oltre a ampi depositi per le attrezzature e i locali destinati all’infermeria.

La mensa è strutturata per servire i pasti a turno unico a rotazione per studenti ed insegnanti; non è

prevista la preparazione ma il semplice rinvenimento dei cibi, anche se gli spazi a disposizione sono

molto ampi.

Al piano primo insistono le aule per le Seconde, le Terze, le aule per le attività di musica e per le attività

speciali.

Le aule speciali si possono unire per avere a disposizione spazi più ampi per le attività d’interciclo. L’aula

per le attività musicali sarà isolata dalle aule di normale attività didattica, per favorirne l’isolamento

acustico.

All’esterno è previsto un ampio spazio per le attività di educazione fisica, è presente una pista di atletica

per le gare di velocità, ed un campo da basket.

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n° sezioni n° classi n° alunni n° sezioni n° classi n° alunni3 5 375 3 3 225

Progetto Progetto

mq/classe mq mq mq/classe mq mq

189 945 2238,89 275,5 826,5 1877,97mq/classe mq mq mq/classe mq mq

567 2835 5852,43 675 2025 4742

progetto progetto

mq/alunno mq mq mq/alunno mq mq

attività normali 1,8 675 829,5 1,8 405 497,7attività speciali e di interciclo 0,64 240 240 0,8 180 238,9

attività musicali- - - 0,18 40,5 91,8

attività integrative e parascolastiche aperte al quartiere

0,4 150 186,76 0,6 135 186,76

palestra e spazi annessi - 330 645,96 - 330 1403,03

biblioteca 0,13 48,75 70,37 0,27 60,75 82,08mensa e relativi servizi 0,7 262,5 317,11 0,5 112,5 206,81

atrio - 0,2 45 106,92connettivo e servizi igienici 1,54 577,5 766,19 1,98 445,5 451,2

uffici- 100 304,09 0,6 135 304,09

ALTR

O

Locali tecnici e depositi aggiuntivi

- - 92,62 - - 92,62

- 2383,75 3359,98 - 1889,25 3569,29

SCUOLA MEDIA

DM 18/12/75

SCUOLA ELEMENTARE

DM 18/12/75

TOTALE

ATTI

VITA

' CO

LLET

TIVE

ATTI

VITA

' CO

MPL

EMEN

TAAT

TIVI

TA'

DIDA

TTIC

HE

SLP

ST

DM 18/12/75DM 18/12/75SU

Si vedano le tavv. A204 e segg

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4. Normativa

Per gli standard costruttivi, la normativa di riferimento per l’edilizia scolastica è la seguente:

• D.M. 18.12.1975,

• D.L. 16.04.1994 N. 297,

• L.R. Regione Lombardia n. 57 del 17.05.1980,

• D.M. 08.05.1996.

• Deliberazione VII/20588 del 11/02/05 Regione Lombardia

Segue una tabella di confronto tra i dati dimensionali normati e le superfici di progetto.

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n° sezioni n° classi n° alunni n° sezioni n° classi n° alunni n° sezioni n° classi n° alunni n° sezioni n° classi n° alunni n° sezioni n° alunni2 3 60 5 1 125 3 5 375 3 3 225 13 785

Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto

mq/alunno mq mq mq/classe mq mq mq/classe mq mq mq/classe mq mq mq mq

10 600 567,82 210 210 715,09 189 945 2238,89 275,5 826,5 1877,97 2581,5 5399,77mq mq/classe mq mq mq/classe mq mq mq/classe mq mq mq mq

1611 750 750 2841 567 2835 5852,43 675 2025 4742 5610 15046,43

progetto progetto progetto progetto Progetto

mq/alunno mq mq mq/alunno mq mq mq/alunno mq mq mq/alunno mq mq mq mqspazi per attività ordinate 423,32

servizi e depositi 271,89

cucina, anticucina 41,57amm. Spogliatoi servizi insegnanti 102,2

atrio connettivo 202,8tab 5.1

spazi per attività ordinate 2,4 300 352,94 300 352,94

tab 5.2

spazi per attività libere 1,00 125 139,82 125 139,82

tab 5.3 attività pratiche 1,3 162,5 213,82 162,5 213,82

tab 5.4 spazi per la mensa 0,8 100 166 100 166

stanza assistente, spogliatoi insegnanti, lavanderia

0,28 35 65,54 35 65,54

connettivo e servizi 1,12 140 254,98 140 254,98

attività normali 1,8 675 829,5 1,8 405 497,7 1080 1327,2attività speciali e di interciclo 0,64 240 240 0,8 180 238,9 420 478,9

attività musicali- - - 0,18 40,5 91,8 - 91,80

attività integrative e parascolastiche aperte al quartiere

109,5 109,5 0,4 150 186,76 0,6 135 186,76 285 592,51

palestra e spazi annessi - 330 645,96 - 330 1403,03 660 2048,99

biblioteca 0,13 48,75 70,37 0,27 60,75 82,08 109,5 152,45mensa e relativi servizi 0,7 262,5 317,11 0,5 112,5 206,81 375 523,92

atrio - 0,2 45 106,92 45 106,92connettivo e servizi igienici 1,54 577,5 766,19 1,98 445,5 451,2 1023 1217,39

uffici- 100 304,09 0,6 135 304,09 235 608,18

ALTR

O

Locali tecnici e depositi aggiuntivi

50,09 50,09 - - 92,62 - - 92,62 - 285,42

- 380,00 1151,28 - 862,50 1302,60 - 2383,75 3359,98 - 1889,25 3569,29 5475,00 9668,56

DM 18/12/75

TOTALE PLESSO

mq

ASILO NIDO

DM 18/12/75

DIMENSIONAMENTO PLESSO SCOLASTICO P.I.I. CASCINA BOFFALORA - SEGRATE (MI)

SCUOLA MEDIA

DM 18/12/75

SCUOLA ELEMENTARE

DM 18/12/75

SCUOLA MATERNA

TOTALE

380 380 1041,78

ATTI

VITA

' CO

LLET

TIVE

ATTI

VITA

' CO

MPL

EMEN

TA

tab 5.5

ATTI

VITA

' DI

DATT

ICHE

SLP

ST

Asilo

nid

o

20mq+ 6mq/al

DM 18/12/75DM 18/12/75Regione Lombardia

deliberazione VII/20588 del 11/02/05SU

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5. Impianti elettrici

La presente Relazione Tecnica ha per oggetto la descrizione degli impianti elettrici e speciali a servizio

del plesso scolastico che verrà realizzato nel Comune di Segrate (MI) nell’ambito del Piano Integrato di

Intervento di Cascina Boffalora.

5.1. Normativa di riferimento

L'impianto dovrà essere progettato in conformità alle vigenti normative CEI, alle Leggi vigenti ed alle

indicazioni fornite dagli Enti erogatori dei servizi.

Le principali norme di riferimento sono le seguenti:

- Legge n. 186 del 1/3/1968;

- D.M. 22 gennaio 2008 n. 37;

- DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 e s.m.i. ‘Attuazione dell'articolo 1 della legge 3

agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro’;

- D. Lgs. n. 626/96 (marcatura CE del materiale in bassa tensione);

- le prescrizioni della Società distributrice dell’energia elettrica;

- le prescrizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco;

- le prescrizioni della Società telefonica locale;

- le prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali;

- norma UNI EN 12464-1 “Illuminazione dei luoghi di lavoro” del 01/07/2003;

- norma UNI 1838 “Illuminazione di emergenza” del marzo 2000;

- EN54 Materiali relativi all’impianto di rivelazione automatica incendi

- CT 16 Contrassegni dei terminali ed altre identificazioni;

- CEI EN 60439-1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri

b.t.);

- CEI 64-8/1-7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente

alternata e a 1.500 V in corrente continua;

- CEI 64-12 Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario;

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- CEI 64-52 Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di

impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici – Criteri particolari per edifici

scolastici;

- CEI 31-30 ‘Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 10:

Classificazione dei luoghi pericolosi’.

- CEI 31-33 ‘Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 14: Impianti

elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)’

- CT 103 Reti ed apparati per servizi di telecomunicazione.

- CEI-EN 62305-1,2,3,4 Protezione dalle scariche atmosferiche.

- Direttiva 2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione

- Direttiva 2004/108/CE Compatibilità Elettromagnetica;

- Legge 22 febbraio 2001, n. 36 ‘Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici,

magnetici ed elettromagnetici’

- D.P.C.M. 8 luglio 2003 : “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi

di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla

frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”.

- Decreto Ministero Ambiente 29/5/2008 “Approvazione della metodologia di calcolo per la

determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti”

- Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 "Regolamento recante norme per

l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici."

- D.M. 14 giugno 1989, n. 236 ‘Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità

e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini

del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche.’

- L.R. 20 febbraio 1989, n. 6 Regione Lombardia e s.m.i. ‘Norme per l’eliminazione delle barriere

architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione’;

- D.M. 19 febbraio 2007 ‘Criteri e modalita' per incentivare la produzione di energia elettrica mediante

conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29

dicembre 2003, n. 387’.

5.2. Tipologia di intervento

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L’intervento è sito nel Comune di Segrate, Provincia di Milano ed è destinato a scuola materna, asilo

nido, scuola elementare e scuola media.

5.3. Descrizione sommaria delle opere

5.4. impianti elettrici e speciali

5.5. Impianto di Illuminazione

L'illuminazione sarà realizzata con corpi illuminanti installati a controsoffitto e/o a parete (soffitto). Le

apparecchiature saranno equipaggiate con sorgenti luminose di tipo fluorescente

Per il comando dei suddetti corpi illuminanti saranno installati interruttori e/o pulsanti in

corrispondenza degli accessi alle varie zone.

5.6. Impianto Illuminazione di sicurezza

L'illuminazione di sicurezza è ottenuta tramite gruppi batterie inverter, con autonomia minima 1 ora,

installati all’interno delle plafoniere utilizzate per l’illuminazione normale in modo da garantire un livello

di illuminamento sulle vie di esodo in base a quanto richiesto dalla vigente normativa.

La segnalazione delle vie di esodo sarà ottenuta utilizzando segnaletica di emergenza a simbologia CEE

con apparecchi autonomi in configurazione SE in genere posti in prossimità delle porte di uscita.

5.7. Forza motrice

L’intervento prevede l’installazione di gruppi prese del tipo ad incasso equipaggiati con :

§ n.1 presa tipo bipasso 2P+T 10/16A

§ n.1 presa tipo UNEL 16°

5.8. Distribuzione principale

La distribuzione principale prevederà l’installazione di canala metallica asolata di dimensioni adeguate a

contenere le linee dorsali. Per la distribuzione terminale saranno utilizzate tubazioni e scatole di

derivazione da incasso.

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Per i locali tecnici saranno utilizzate tubazioni e scatole di derivazione per installazione a vista con grado

di protezione minimo IP4X.

5.9. Quadri Elettrici

L’intervento prevede l’installazione di Quadri Elettrici a servizio delle varie zone.

I quadri saranno in lamiera metallica del tipo a pannelli componibili, forma 2 con grado di protezione

minimo IP44. Le apparecchiature saranno complete di certificati di collaudo e conformità secondo

quanto previsto dalla normativa vigente.

5.10. Impianto di terra

Il dispersore di terra dell’impianto di terra sarà realizzato tramite corda di rame nudo interrata e picchetti

a croce in acciaio zincato di lunghezza 1.5 m. Internamente all’edificio detto impianto sarà ricollegato al

collettore equipotenziale principale con cavo N07G9-K giallo verde. Ad esso saranno collegati tutti i

conduttori di protezione provenienti dai nodi equipotenziali presenti nei quadri secondari.

5.11. Impianto cablaggio strutturato

L'impianto fonia-dati prevede l'installazione di un armadio rack del tipo componibile con montanti da

19". Nella stessa zona è prevista la rilocazione della borchia del fornitore dei servizi di fonia e del

relativo centralino. Al Rack saranno ricollegate singolarmente con cavo UTP cat.6 tutte le prese RJ45

cat.6 dislocate all’interno del complesso.

5.12. Impianto rivelazione fumi

L'impianto prevede l’installazione di una centrale ad indirizzamento individuale alla quale saranno

ricollegati i sensori analogici installati all’interno della struttura. Si prevede l’installazione di rivelatori

ottici, termovelocimetrici e di Gas.

5.13. Impianto diffusione sonora

L'impianto prevede l’installazione di una centrale che oltre alla diffusione dei messaggi normali invierà

anche messaggi di allarme. Si prevede l’installazione di diffusori da incasso a controsoffitto e di diffusore

a parete da esterno.

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5.14. Impianto tv

L’intervento prevede l’installazione, in copertura, di un complesso di ricezione (antenne) terrestre e

satellitare. All’interno del complesso saranno installate prese TV de miscelate per la ricezione multipla.

5.15. Impianto videocitofonico

È prevista l’installazione di una postazione videocitofonica esterna (cancello principale) e due postazioni

interne.

5.16. Impianto allarme bagni

È prevista l’installazione di pulsanti a tiranti nei wc destinati ai portatori di Handicap che saranno

ricollegati a ronzatori installati sia fuori porta sia in postazioni presidiate.

5.17. Impianto antintrusione

L’intervento prevede l’installazione di una centrale a zone alla quale saranno ricollegati attraverso dei

concentratori i rivelatori a contatti magnetici (protezione perimetrale) e rivelatori a infrarosso passivo

utilizzati per la protezione di punti nevralgici.

5.18. Impianto tvcc

È prevista l’installazione di una postazione di controllo in locale presidiato dove sarà installata la centrale

e il monitor di controllo. Alla centrale saranno ricollegate le telecamere esterne che saranno installate a

protezione della zona perimetrale del complesso.

5.19. Scuola elementare / medie - scuola digitale classe 2.0

Il progetto del MIUR denominato Classe 2.0 prevede l'utilizzo di lavagne elettroniche, tablet, notebook,

risponditori, lavagne grafiche ecc. durante le normali attività di formazione.

La Lavagna Interattiva Multimediale, detta anche L.I.M., è una superficie interattiva su cui è possibile

scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni.

Nell'accezione più comune quando si parla di LIM si intende un dispositivo che comprende una

superficie interattiva, un videoproiettore ed un PC.

L'adozione della tecnologia suddetta comporta, chiaramente, l'utilizzo di connessioni a banda larga e wi-

fi.

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La "scuola digitale" non sarà limitata ad un compito didattico ma supporterà anche attività segreteria,

registri, servizi, ecc.

Visto lo stato ancora sperimentale delle classi 2.0 si propone di realizzare un impianto già pronto a

recepire tutte le tecnologie digitali suddette prevedendo come dotazione di progetto esclusivamente la

L.I.M ed il notebook/touchscreen docente.

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6. Impianti meccanici

La presente Relazione Tecnica ha per oggetto la descrizione degli impianti tecnologici meccanici a

servizio del Centro polifunzionale scolastico che verrà realizzato nel Comune di Segrate.

6.1. Normativa di riferimento

Per una corretta progettazione degli impianti in oggetto, sono state considerate tutte le Norme, Leggi,

Decreti, Circolari e Regolamenti locali attinenti agli impianti da eseguirsi.

In particolare gli impianti tecnologici saranno realizzati in conformità alle disposizioni in materia

contenute nelle seguenti Leggi, Decreti, Circolari e Norme:

Norme per il contenimento dei consumi energetici - Tutte quelle applicabili alle tipologie di impianti e di

fabbricato.

• Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica

• Decreto del Ministero dell’Interno del 26 agosto 1992.

Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica.

• Decreto del Ministero dell’Interno del 22 gennaio 2008, n. 37. Disposizioni in materia di impianti negli edifici.

• Lettera Circolare del Ministero dell’Interno prot. n. P2244/4122 sott. 32 del 30/10/1996

DM 26.08.1992 "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica" - Chiarimenti applicativi e deroghe in via generale ai punti 5.0 e 5.2.

• Circolare n. 119 del 29 aprile1999

Sicurezza Sui Luoghi Di Lavoro Nelle Scuole • Decreto legislativo 626/94 e successive modifiche e integrazioni D.M. 382/98: Sicurezza nei

luoghi di lavoro indicazioni attuative

• Legge n° 10 del 09/01/91 - Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.

• D.P.R. n. 412 del 26 Agosto 1993 - Regolamento recante norme per la progettazione,

l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione all’art. 4, comma 4 della legge n° 10 del 9 Gennaio 1991.

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• D.P.R. 21 Dicembre 1999 n° 551 – Regolamento recante modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 26 Agosto 1993 n° 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia.

• Decreto 27 luglio 2005 – Norma concernente il regolamento d’attuazione della legge 9 gennaio

1991, n°10 (articolo 4, commi 1 e 2), recante: “Norma per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”;

• Decreto Legislativo 19 Agosto 2005 n°192 – Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al

rendimento energetico nell’edilizia – Art.11 – Allegato I;

• Decreto Legislativo 29 Dicembre 2006 n°311 – Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 19 Agosto 2005 n°192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell’edilizia;

• DGR n° 5018 del 26 giugno 2007 – “Disposizioni inerenti all’efficienza energetica in edilizia”

• Decreto Dirigenziale n° 9527 del 30 agosto 2007– “Aggiornamento della procedura di calcolo

per determinare la prestazione energetica dell’edificio”

• Atto Dirigenziale n° 15833 del 13 dicembre 2007 – “Aggiornamento della procedura di calcolo per predisporre l’attestato di certificazione energetica degli edifici, previsto con DGR 5018/2007 e successive modifiche ed integrazioni”

• DGR n° VIII/8745 del 22 dicembre 2008 – “Disposizioni inerenti all’efficienza energetica in

edilizia”

• D.M. del 20/02/1992 “Approvazione del modello di dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte di cui all’art. 7 del regolamento di attuazione della Legge 5 Marzo 1991 n° 46 recante norme per la sicurezza degli impianti ”;

• D.M. del 10/03/1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”;

• Legge del 09/01/1989 nr. 13 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle

barriere architettoniche negli edifici privati” e Circolari 22/06/1989 nr. 1669/U.L;

• D.M. del 01/12/1975 “Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione” e relative specificazioni tecniche applicative;

• Legge del 26/10/95 nr. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”;

• D.P.C.M. del 14/11/1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” e D.P.C.M.

del 05/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”;

• D.P.R. del 24/07/96 nr. 503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”;

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• D.M. 12 Aprile 1996 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la

progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi.

• Legge n.615 del 13 luglio 1966- Provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico.

• D.P.R. 22 Dicembre 1970 n. 1391-Regolamento per l’esecuzione della legge 13 luglio 1966 n.

615, recante provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico, limitatamente al settore degli impianti termici.

• D.M. 1 Dicembre 1975 – Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto

pressione - Associazione nazionale per il controllo della combustione (ISPESL) – Raccolta R aggiornata al 1982

• Decreto Ministero della Sanità 21 Dicembre 1990 n. 443 – Regolamento recante disposizioni

tecniche concernenti apparecchiature per il trattamento di acque potabili

• D.Lgsl. 9 Aprile 2008 n. 81 – Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 Agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

• D.Lgs 03 aprile 2006 n° 152 – “Norme in materia ambientale”

• Cartelli di segnalazione e di sicurezza a norme D.P.R. 8 Giugno 1982 n° 524

• UNI 10339 – “Impianti aeraulici ai fini di benessere, generalità, classificazione, requisiti – Regole

per la richiesta d’offerta, l’ordine e la fornitura”;

• UNI 5364 - “Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Regole per la presentazione dell’offerta ed il collaudo”;

• UNI-EN 1264-1 “Riscaldamento a pavimento – Impianti e componenti – Definizioni e

simboli”;

• UNI-EN 1264-2 “Riscaldamento a pavimento – Impianti e componenti – Determinazione della potenza termica”;

• UNI-EN 1264-3 “Riscaldamento a pavimento – Impianti e componenti – Impianti e

componenti – Dimensionamento”;

• UNI-EN 1264-4 “Riscaldamento a pavimento – Impianti e componenti – Impianti e componenti – Installazione”;

• UNI EN 3 – “Lotta contro l’incendio – Estintori d’incendio portatili”;

• UNI EN 671-2 – “Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni -

Idranti a muro con tubazioni flessibili”;

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• UNI EN 671-3 – “Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni – Manutenzione idranti a muro con tubazioni flessibili”;

• UNI 9485 – “Apparecchi per estinzione incendi – Idranti a colonna soprasuolo di ghisa”;

• UNI 9795 – “Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme

d’incendio”;

• UNI 9994 – “Apparecchiature per estinzione incendi – Estintori d’incendio - Manutenzione”;

• UNI EN 12050 – “Impianti di sollevamento delle acque reflue per edifici e cantieri - Principi per costruzione e prove”;

• UNI EN 12056 – “Sistemi di scarico funzionanti a gravità all’interno degli edifici”;

• UNI 8199 – “Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione”;

• UNI 7357 – “Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento degli edifici”;

• UNI 9182 – “Edilizia. Impianti di alimentazione e distribuzione acqua fredda e calda. Criteri di

progettazione, collaudo e gestione”.

• UNI 9183 – “Edilizia. Sistemi di scarico acqua usate. Criteri di progettazione collaudo e gestione”.

• UNI 10779 – “Impianti di estinzione incendi – Reti idranti, Progettazione, installazione ed

esercizio”.

• UNI-Cti 8065 - Trattamento delle acque negli impianti termici ad uso civile. Norme UNI per quanto riguarda i materiali unificati, le modalità di costruzione e di esecuzione, le modalità di collaudo, le modalità di calcolo, ecc.; Norme C.E.I.;

Norme SMACNA;

Raccomandazioni ASHRAE;

Prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco;

Prescrizioni, normative e raccomandazioni ISPESL;

Prescrizioni ASL;

Prescrizioni dell’Istituto Italiano per il Marchio di Qualità (IMQ) per i materiali e le apparecchiature

ammesse all’ottenimento del marchio;

Prescrizioni e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro;

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PED1_A003_rtec(plesso)_A.doc P11036 06/12/2012 27

Regolamento d’Igiene Regione Lombardia;

Regolamento Edilizio del Comune di Segrate.

6.2. Descrizione sommaria delle opere

6.3. Impianto riscaldamento

La zona oggetto dell’intervento è servita da un impianto di teleriscaldamento. L’impianto di

riscaldamento del complesso scolastico sarà realizzato con l’ausilio di pannelli a pavimento (impianto

radiante) collegati a questo (teleriscaldamento).

6.4. Impianto aria primaria

È prevista la realizzazione di una centrale di trattamento del tipo componibile a più sezioni. Alla centrale

saranno ricollegate canalizzazioni di mandata installate all’interno degli ambienti. La centrale sarà

collegata al teleriscaldamento.

6.5. Impianto distribuzione acqua sanitaria

È prevista una centrale di produzione acqua calda sanitaria a cui afferirà l’acqua calda prodotta dai

pannelli solari per l’alimentazione del bollitore. L’integrazione termica sarà derivata dal

teleriscaldamento.

Per la distribuzione dell’acqua ad uso sanitario si prevede l’installazione di un gruppo di pressurizzazione

ad inverter.

6.6. Impianto antincendio

Si prevede l’installazione di un gruppo di pressurizzazione che alimenterà le cassette UNI45 all’interno e

UNI70 per le parti esterne.

6.7. Impianto irrigazione

Per la distribuzione dell’acqua ad uso irriguo si prevede l’installazione di un gruppo di pressurizzazione

ad inverter. Questo alimenterà la rete di tubazioni in PEAD e i relativi irrigatori. Saranno presenti

centraline di zona.

6.8. Impianto raffrescamento ad uso esclusivo di nido e scuola materna

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PED1_A003_rtec(plesso)_A.doc P11036 06/12/2012 28

La produzione dell’acqua refrigerata è affidata ad un assorbitore a Bromuro di Litio alimentato

dall’acqua calda proveniente dal teleriscaldamento. Il raffreddamento dell’assorbitore sarà affidato ad un

raffreddatore a circuito chiuso con elettropompe di spinta sul circuito di collegamento. Per la

distribuzione in ambiente della potenza frigorifera saranno utilizzati terminali con regolazione

autonoma.