Pirandello,Pensiero e Teatro

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Pirandeo La poeca deaure, (il suo pensiero e i suoi pun fondamentali) si arcola in: • Conas a usso e forma; • Conas a vol e maschera(oppressione inriore) • Conas a mpo e durata; • Conas a comicità e umorismo. Flusso e Forma Secondo Pirandeo la vita é unincessan usso connuo di venire , che é conmporaneamen costan e uguale a sé ssso: luomo riena in ques meccanismo vitale però per por vivere ha bisogno di ovare in ques usso vitale degli appigli, di pun fermi a cui aggrapparsi per riuscire ad arontare la vita. Ques pun di riferimen sono le forme, che sono i principi, i valori, gli schemi mentali che ogni individuo ha , e servono per ntare di bloccare il usso vitale ma sono arciali, sono forme desna al faimen; poiché non esisno principi cer per tui, la visione dea realtà é pessimista. Vol e Maschera Gli uomini non sono mai in grado di rapportarsi con gli ali in maniera aunca, ma col bisogno deulizzo di maschere. Non esis un unico Iouna vera identà, ma esis la antumazione deio: divisione dee maschere con tan identà diverse, che escono ori nee diverse situazioni e a vol non si nemmeno più ununica identà con sé sssi; ale vol invece non si riesce più a riconoscere sé sssi. Tempo e durata Luomo é convin di vivere in un mpo oggeivo, mene in realtà vive in un mpo soggeivo di durata. Lindividuo vive in relazione al suo sta danimo, per cui il mpo si dilata o si resinge: la vera dimensione del mpo é la durata. Comicità e Umorismo Comicità é presen quando si ha lavvenimen del conario e Umorismo é presen quando si ha il senmen del conario. La comicità é isnva, aumaca e invece lumorismo é un conceo più profondo, il segui di una riessione, che cca lo sta danimo. Un esempio é la dierenza a lessere e lapparire: provare pietà per ciò che non appare ma che realmen esis. Un esempio nea Leeratura é il Don Abbondio di Manzoni, no agli scriori e mol crica nea Leeratura Italiana, personaggio perfeo che incarna lumorismo. Tuo ques comporta ad una visione relavista , vale a dire che nea vita non esisno cerzze uguali per tui, non esis una verità assoluta, ma ognuno ha la sua. Soluzioni del meccanismo: • Mor • Foia

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Appunti su Pirandello

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Pirandello

La poetica dell’autore, (il suo pensiero e i suoi punti fondamentali) si articola in:• Contrasto tra flusso e forma;• Contrasto tra volto e maschera(oppressione interiore)• Contrasto tra tempo e durata;• Contrasto fra comicità e umorismo.

Flusso e FormaSecondo Pirandello la vita é un’incessante flusso continuo di venire , che é contemporaneamente costante e uguale a sé stesso: l’uomo rientra in questo meccanismo vitale però per poter vivere ha bisogno di trovare in questo flusso vitale degli appigli, di punti fermi a cui aggrapparsi per riuscire ad affrontare la vita. Questi punti di riferimento sono le forme, che sono i principi, i valori, gli schemi mentali che ogni individuo ha , e servono per tentare di bloccare il flusso vitale ma sono artificiali, sono forme destinate al fallimento; poiché non esistono principi certi per tutti, la visione della realtà é pessimista.Volto e MascheraGli uomini non sono mai in grado di rapportarsi con gli altri in maniera autentica, ma col bisogno dell’utilizzo di maschere. Non esiste un unico “Io” una vera identità, ma esiste la frantumazione dell’io: divisione delle maschere con tante identità diverse, che escono fuori nelle diverse situazioni e a volte non si nemmeno più un’unica identità con sé stessi; altre volte invece non si riesce più a riconoscere sé stessi.Tempo e durataL’uomo é convinto di vivere in un tempo oggettivo, mentre in realtà vive in un tempo soggettivo di durata. L’individuo vive in relazione al suo stato d’animo, per cui il tempo si dilata o si restringe: la vera dimensione del tempo é la durata.Comicità e UmorismoComicità é presente quando si ha l’avvenimento del contrario e Umorismo é presente quando si ha il sentimento del contrario. La comicità é istintiva, automatica e invece l’umorismo é un concetto più profondo, il seguito di una riflessione, che tocca lo stato d’animo. Un esempio é la differenza tra l’essere e l’apparire: provare pietà per ciò che non appare ma che realmente esiste. Un esempio nella Letteratura é il Don Abbondio di Manzoni, noto agli scrittori e molto criticato nella Letteratura Italiana, personaggio perfetto che incarna l’umorismo.

Tutto questo comporta ad una visione relativista , vale a dire che nella vita non esistono certezze uguali per tutti, non esiste una verità assoluta, ma ognuno ha la sua.

Soluzioni del meccanismo:• Morte• Follia

Il fu Mattia Pascal (1904)Il protagonista é Mattia Pascal, un personaggio modesto che vive nei pressi della Liguria, alla morte del padre, questi gli lascia una discreta fortuna che presto perde a causa del tutore. Nell’adolescenza s’innamora di una ragazza Romilda, la quale mette incinta ed é costretto a sposarla, il loro é un matrimonio riparatore. Mattia conosce la suocera che si dimostra un’arpia, tiranna e oppressiva nei suoi confronti. Perde l’unica figlia che ha ed é costretto a subire il disprezzo e le persecuzioni della suocera dispotica. Nel frattempo lui lavora nella biblioteca, un modesto impiego dopotutto,ma tutto gli appare squallido, e dopo l’ultima lite famigliare, Mattia decide di fuggire dalla sua situazione in Francia a Monaco, anche per vincere il denaro perso. Lì, vince un’ingente somma di denaro al casinò, e preso da un impeto di rabbia nei confronti della moglie e della suocera decide di ritornare e di rifarsi una vita. Proprio al ritorno in treno, un giovane si suicida e viene riconosciuto dalla moglie e dalla suocera come Mattia Pascal. Prima si arrabbia e poi considera veramente valida l’idea di rifarsi una vita, di crearsi una nuova identità come Adriano Meis. Giunge a Roma, dove decide di fermarsi , e trova ospitalità nella famiglia di Anselmo, padre di Adriana della quale Adriano s’innamora che vive con il genero vedovo che la vuole sposare per saldare i propri debiti.Adriano e Adriana si frequentano, e Adriano vuole sposarla, e nel frattempo il genero inizia derubarlo. Adriano non può denunciarlo così come non può sposare Adriana perché un possiede una vera identità, un documento perché lui ufficialmente non esiste.Così, travolto dall’esistenza (flusso e forma), uccide questa identità facendo finta di esser morto sostituendo il suo corpo con quello di un pastore. Infine ritorna nel suo paese ligure, dove viene riconosciuto solo dal fratello e continua a lavorare scrivendo la sua storia, finché non avviene terza e ultima morte definitiva.

Teatro pirandellianoIl teatro pirandelliano viene suddiviso in quattro fasi:• Fase del teatro verista: in cui le commedie portano in scena trame realistiche , verosimili, scene quotidianeesempi opere: Pensaci Giacomino (ambientato in Sicilia).• Fase del teatro grottesco (tragicomico): umoristico, in cui le commedie portano scene apparentemente comiche , che in

seguito si rivelano umoristiche. esempi opere: Così é se vi pare.• Fase del metateatro (teatro nel teatro) : Pirandello utilizza il teatro per spiegare il teatro stesso, i meccanismi e le finzioni. esempi opere: Sei personaggi in cerca d’autore, Enrico IV, Questa sera si recita a soggetto, e Ciascuno a modo suo.

• Fase del teatro simbolista: fase in cui Pirandello si avvicina al Decadentismo, ricco di immagini simboliche.esempi opere: I giganti della montagna.

Fase del metateatroRappresentare e mettere in scena i meccanismi teatrali per spiegare la finzione che é alla base di questi. Questo meccanismo é ben visibile in sei personaggi in cerca d’autore, il quale é strutturato in modo tale da coinvolgere da subito gli spettatori. All’inizio gli spettatori seduti in platea vedono entrare dal fondo il macchinista, il direttore di scena, il capocomico, e i vari attori che si accingono a provare la commedia “Il gioco delle parti”. La prima volta che il pubblico assiste a questa rappresentazione di teatro rimane sconcertato con tutta questa messa in scena. Si ottiene“La caduta della quarta parete” (il sipario) , cioé il palcoscenico (finzione) e la platea (realtà) si fondono fino ad essere un’unica entità: non esiste più distinzione tra finzione e realtà. Tutto ciò serve a Pirandello a far comprendere che il teatro nel momento in cui mette a nudo la sua finzione diventa più vero della realtà nella quale si indossa una maschera, quindi si finge senza accorgesene.

Sei personaggi in cerca d’autore (1921)Considerato un capolavoro, non piacque immediatamente. E’ una commedia é suddivisa in atti.Il luogo della commedia é il teatro in cui si vede arrivare dal basso della platea i sei personaggi creati dalla fantasia di un autore che non ha voluto scrivere la loro storia, e tuttavia sono vivi e smaniosi di rappresentare il dramma di cui sono protagonisti. Salgono sul palcoscenico interrompendo le prove degli attori in Il gioco delle parti (commedia di Pirandello). Gli attori si fermano e i sei personaggi iniziano ad affermare di essere i sei personaggi che devono recitare, e intanto presentano i loro ruoli: il Padre, la Madre, la Figliastra, il Figlio, il Giovinetto e la Bambina.Si rivolgono al capocomico, dicendo di essere incompiuti proprio perché la loro storia non é stata messa in scena; e chiedendo infine di mettere in atto i loro ruoli.Iniziano a raccontare il dramma: il Padre dopo aver avuto un figlio, ha costretta sua moglie cioè la Madre a unirsi con un suo segretario, perché convinto di un loro rapporto e di una vita felice fra i due. Così avviene, e dal rapporto nascono la Figliastra, il Giovinetto, e la Bambina. Alla morte del segretario, la Madre per guadagnarsi da vivere si dedica ai lavori di cucito presso una signora, la quale in realtà gestisce una casa da appuntamenti, dove lavora la Figliastra. Durante un appuntamento si ritrova ignara il Padre, con il quale grazie all’aiuto della Madre evita per fortuna l’incesto , così i due non hanno un rapporto (il caso). Il Padre, essendo morto il rivale decide di accogliere in casa sua tutta la famiglia. Il capocomico gli interrompe dicendo di volergli mettere in scena, allora gli attori iniziano a tentare di fare rivivere la scena dell’incontro del Padre con la Figliastra, ma viene interrotta la prima volta dal Padre e la seconda dalla Madre. Così i sei personaggi continuano la recita della loro storia dopo l’ultima scena; ma la situazione precipita: il Figlio non accetta quelli che considera degli intrusi, la Bambina annega nella vasca da bagno, e il Giovinetto per il rimorso di non aver evitato la morte della sorella si spara.Tutto si ferma, gli attori affermano che sia solo finzione ma il Padre afferma cha sia la realtà; gli attori e il capocomico se ne vanno, e restano solo quattro personaggi al buio. Il finale é molto ambiguo per cui ognuno interpreta il finale a modo suo.AnalisiCon questo tipo di rappresentazione si vuole indicare che a teatro non é possibile rappresentare una tragedia perché la vita stessa é una tragedia. Non dare una vita vera ai sei personaggi, significa evitare di fargli morire di dargli delle forme. L’autore decide di lasciargli incompiuti perché dargli vita significherebbe ingabbiargli in una forma, e quindi uccidergli. Rimanendo incompiuti i sei personaggi restano vivi; ma loro vogliono vivere,-> recitare la loro commedia, darsi una vita per diventare persone ed essere concreti.

Enrico IV (1922)Antefatto: Un giovane ragazzo che impersona Enrico IV imperatore tedesco che implorò a Matilde di Canossa il perdono di Gregorio VII. Durante la festa in maschera il giovane cade dal cavallo (caduta organizzata da Belcredi) e impazzisce. Per circa vent’anni vive nella convinzione di essere Enrico IV, e viene anche assecondata la follia dai famigliari, che riproducono nella sua villa l’ambiente di un castello e stipendiando delle persone che si prestano a recitare per lui il ruolo di servitori (i consiglieri segreti). Guarisce dopo dodici anni , continua ancora per molto tempo a fingersi Enrico IV recitando l’unica parte che gli é consentita di fare a coloro che un tempo lo tradirono: Matilde di Canossa, nella realtà Matilde di Toscana di cui era innamorato, ma lei sposo il suo rivale Belcredi.Un giorno riceve la visita del medico, Matilde, con sua figlia Frida, il suo fidanzato, e Belcredi: con l’intento di far guarire Enrico IV sottoponendolo allo shock di vedere Frida travestita da Matilde di Toscana. Poco prima dell’incontro con Frida e dopo aver visto Matilde (la quale inizia a dubitare della sua finzione) con Belcredi, rivela ai suoi servitori di esser guarito da alcuni anni. Quando Enrico IV incontra Frida e cerca di abbracciarla Belcredi tenta di impedirglielo, Enrico IV lo uccide svelando la verità. Il finale é ambiguo.

AnalisiIn questa commedia sono molti i temi trattati dall’ipocrisia alla follia. Il personaggio di Enrico IV si rifugia in questa identità e costume, perché l’esistenza di questo personaggio nella storia é un elemento certo e concreto, e in più Enrico IV é consapevole del suo costume e della sua recita ma preferisce non affrontare la realtà(non provare dolore), solo guardarla dall’esterno, la realtà ipocrita della società fatta solo di pregiudizi e forme oppressive che tutti devono seguire. Perché secondo la poetica di Pirandello é più grave recitare senza esserne consapevole, infatti quando gli ospiti lo incontrano lui li dà l’ordine di fargli vestire, e si diverte a guardargli con il loro costume addosso, disorientati su come recitare e cosa dire, perché in questo modo dimostra la loro falsità nel mondo reale.

Simboli:• La follia, unico modo per fuggire dall’oppressione della realtà, il pazzo infatti é il vero sano che ha imparato a

difendersi dall’oppressione della società. E’ colui che viene schiacciato dalle regole, dai meccanismo dell’uomo stesso. La follia é il prezzo più alto da pagare che comporta sempre alla solitudine o alla morte, tipico prezzo dell’intellettuale decadente.

• Rapporto tra vita e teatro: il teatro é più vivo e vero della realtà stessa, perché nel teatro si é consapevoli di recitare, mentre nella vita si recita, si finge senza saperlo.