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PILLOLE DI … SAGGEZZA di Gigiwebshow APPENDICE Son lieto di apprendere, di G. Berlinguer 137 E vedo lo scaltro Ulisse, Atene – Treviso scambio 138 Forum Helpalladio - Contributo TED Genova 2002 – esempio di didattica a distanza 139 Dal new reference service all'e-learning, l’esperienza di Palladio on line, Università della Tuscia, Viterbo, 2000-2001 144 New technologies for learning, Stoccolma, convegno Eminent 22/11/2002 158 Per una scuola pubblica di qualità, Quality management, 21 /01/2004 163 Il commiato, 19 settembre 2011 175 La resa, 31 dicembre 2012 176 http://spazioinwind.libero.it/cesaroni

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  • PILLOLE DI … SAGGEZZA

    di Gigiwebshow

    APPENDICE

    Son lieto di apprendere, di G. Berlinguer 137

    E vedo lo scaltro Ulisse, Atene – Treviso scambio 138

    Forum Helpalladio - Contributo TED Genova 2002 – esempio di didattica a distanza 139

    Dal new reference service all'e-learning, l’esperienza di Palladio on line, Università della

    Tuscia, Viterbo, 2000-2001

    144

    New technologies for learning, Stoccolma, convegno Eminent 22/11/2002 158

    Per una scuola pubblica di qualità, Quality management, 21 /01/2004 163

    Il commiato, 19 settembre 2011 175

    La resa, 31 dicembre 2012 176

    http://spazioinwind.libero.it/cesaroni

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    APPENDICE

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    ATENE - TREVISO

    Maggio 1999

    Attività didattica in Aula Informatica con gli studenti del Liceo Classico "Pallini" di Atene

    venuti a Treviso in scambio culturale con il Palladio. L'attività svolta, consultabile in questo

    sito http://www.palladio-tv.it/Internet/homepallini.htm è stata successivamente stampata e

    rilegata in fascicolo a cura del Liceo di Pallini. Il fascicolo è consultabile in biblioteca

    Le Nuove Tecnologie finalmente sanno di antico

    e fanno riafforare alla mente miti e dei

    dell'antica Grecia

    Osservo i ragazzi e i loro occhi furbastri

    e vedo lo scaltro Ulisse

    che dice al Ciclope Polifemo

    Nessuno è il mio nome,

    Nessuno mi chiamano

    mia madre e mio padre

    e tutti gli altri compagni

    Guardo le ragazze, dal viso dolce e gentile,

    e vedo Nausicaa dalle candide braccia

    e le sue ancelle che giocano a palla

    Grazie

    http://www.palladio-tv.it/Internet/homepallini.htm

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    Forum HELPalladio

    un esempio di consulenza e di assistenza didattica a distanza

    Contributo TED 2002 – Tecnologie Innovative Didattiche (Genova, CNR-ITD)

    Nella nostra società a rapida trasformazione tecnologica e sociale è importante che gli studenti

    acquisiscano quelle abilità di base che permettano loro, in tutto l’arco della loro vita, di far

    fronte ai cambiamenti con uno spirito critico e con una buona predisposizione all’acquisizione di

    nuove competenze.

    Lo strumento di formazione e di autoformazione sarà sempre più costituito – grazie allo

    sviluppo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione - dall’apprendimento

    elettronico e a distanza.

    E’ pertanto opportuno che la scuola - pur mantenendo la modalità insostituibile e indispensabile

    dell’insegnamento in presenza e "a faccia a faccia" - offra ai suoi studenti qualche opportunità di

    utilizzare la rete telematica sia nell’ambito degli apprendimenti disciplinari sia nell’ambito più

    vasto della formazione culturale e umana.

    Il problema è stato posto in tutta la sua carica innovativa anche a livello istituzionale.

    Il Consiglio Europeo ha discusso e varato una Risoluzione (nota 1) tesa a incentivare lo

    sviluppo della formazione a distanza, nella prospettiva di rendere operativo il Piano d’Azione e-

    learning della Commissione Europea pubblicato a Bruxelles nel marzo del 2000 (nota 2) e il

    precedente Rapporto della Commissione al Parlamento Europeo (nota3) sulle prospettive della

    formazione tramite le nuove tecnologie.

    La Risoluzione sottolinea come l’uso delle tecnologie possa migliorare la qualità

    dell’apprendimento e invita quindi gli stati europei a potenziare le infrastrutture, a curare la

    formazione degli insegnanti, a incentivare lo sviluppo di materiali didattici digitali nelle

    http://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#La risoluzione#La risoluzionehttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htmhttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#Designing tomorrow#Designing tomorrow

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    biblioteche e nelle scuole, a sostenere e sviluppare luoghi di incontro virtuale, utilizzando nuove

    forme di cooperazione fra gli studenti e gli insegnanti.

    Sulla base di queste esigenze il Centro Risorse dell’Istituto Tecnico Palladio ha attivato, da

    marzo a giugno del 2001 (nota 4) , un servizio di consulenza e di assistenza didattica a distanza

    (Palladio on line)

    Per ogni disciplina viene richiesta la disponibilità di un docente, il quale ha il compito di

    interagire con quegli studenti che inviano messaggi di aiuto, richieste di ulteriori spiegazioni su

    un determinato argomento proposto in classe, di esercitazioni, di letture.

    Gli studenti possono accedere ai Forum Help delle diverse discipline da casa tramite internet

    passando attraverso l’home page dell’Istituto (nota 5). e utilizzando un proprio codice di accesso

    (nota 6).

    L’uso dei forum può essere effettuato anche da scuola, tramite la rete intranet, sia durante la

    mattinata, sia nel pomeriggio, utilizzando le attrezzature informatiche del Centro Risorse con le

    modalità previste dal regolamento.

    I forum si basano essenzialmente sul sistema del computer conferencing,(nota 7). che consente

    la pubblicazione, su bacheche elettroniche, di messaggi relativi ad argomenti prestabiliti (o

    nuovi), accessibili in ogni momento, in lettura e/o in scrittura, da parte di tutti i partecipanti

    autorizzati (nota 8).

    Questo sistema, basato sulla comunicazione differita, ha il vantaggio, rispetto ai sistemi di

    comunicazione in diretta, quali il chatting e la videoconferenza, di "dare a ognuno la possibilità

    di accedere nei tempi e nei modi più rispondenti alle proprie esigenze personali".

    Inoltre "questa comunicazione asincrona offre l’opportunità di intervenire senza l’urgenza della

    comunicazione in tempo reale, che spesso è condizionata da fattori emotivi. Lo studente può

    riflettere sulle richieste che intende proporre al docente e preparare il proprio messaggio in modo

    tale che sia comprensibile e mirato".

    Per di più il dover esprimere il proprio pensiero attraverso una formalizzazione scritta fornisce

    una presa di coscienza della propria preparazione (autovalutazione) riguardo l’argomento

    oggetto della comunicazione.

    Infine "l’attiva partecipazione degli studenti ai forum favorisce una situazione didattica molto

    ricca, permettendo a ciascuno di osservare l’argomento di studio o una situazione problematica

    da diverse angolature, quelle degli altri partecipanti" (nota 9).

    Questa modalità di attività didattica promuove pertanto l’apprendimento collaborativo e

    cooperativo e rappresenta uno degli strumenti più efficaci per la costruzione autonoma della

    conoscenza (nota 10).

    In un primo esperimento di assistenza didattica a distanza, realizzato nell’Istituto Palladio

    nell’anno scolastico 1999/2000, era stato privilegiato il contatto diretto e on line tra docente e

    studente. Il progetto, chiamato HELPalladio, consisteva nel collegamento diretto tramite

    Netmeeting, con docenti che avevano dato preventivamente la disponibilità per alcune ore del

    pomeriggio (due volte la settimana) a rispondere in tempo reale alle richieste degli studenti.

    http://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#L’attività viene riproposta#L’attività viene ripropostahttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#5http#5httphttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#A tutti gli studenti#A tutti gli studentihttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#Esistono numerosi#Esistono numerosihttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#Questi sistemi#Questi sistemihttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#G. Trentin,#G. Trentin,http://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#Cfr .G. Trentin#Cfr .G. Trentin

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    Pertanto lo studente, da casa, poteva formulare - via internet e con determinate modalità di

    accesso e di riconoscimento - domande scritte al docente che da casa era "pronto" alla chiamata.

    Era prevista anche la possibilità di trasferimento di files, (ad esempio, documenti in word, con

    esercitazioni da correggere), di condivisione di software applicativi (ad esempio l’utilizzo

    contemporaneo dello stesso foglio di Excel), di condivisione di una lavagna elettronica.

    Tuttavia, nonostante il presupposto didatticamente valido di un rapporto individualizzato

    docente/studente che permettesse azioni di recupero mirate ed efficaci, l’esperimento ha

    conseguito risultati limitati e inferiori alle attese e alle risorse utilizzate.

    I motivi dello scarso successo sono stati individuati in fattori di diverso genere: la difficoltà di

    connessione e di uso del programma, l’ancor limitato (trattasi di due anni or sono!) accesso a

    internet nelle famiglie, l’impreparazione degli studenti all’uso della comunicazione scritta con le

    caratteristiche dell’oralità, la ritrosia a mettersi in comunicazione individualmente con un

    docente (spesso non il proprio docente di classe), l’incapacità (o, in qualche caso, la negligenza) a

    mettere a fuoco e ad esprimere le proprie difficoltà e lacune.

    Nell’anno scolastico 2000/2001 è stato allora sperimentato un nuovo servizio telematico di

    assistenza didattica, chiamato Forum Help, basato esclusivamente sul sistema del computer

    conferencing.

    I risultati sono stati più che soddisfacenti (anche se ancora inferiori alle attese e alle risorse

    impegnate).

    I motivi si possono riscontrare nelle caratteristiche stesse del sistema: maggiore facilità di

    accesso e di uso della piattaforma, maggiore tranquillità nell’inviare i messaggi scritti, maggiore

    disponibilità di tempo per la riflessione in rapporto alle esigenze personali, possibilità di mettersi

    in relazione con gli altri studenti, attraverso la lettura dei loro messaggi e condividendone

    difficoltà e incertezze.

    Anche questa esperienza ha però confermato quell’osservazione che un esperto inglese di

    formazione in rete, Derek Rowntree, della Open University (UK) aveva fatto nel lontano 1995

    sul British Journal of Educational Technology: "L’apprendimento a distanza da sempre favorisce

    lo studente altamente motivato, ben organizzato e dotato". (nota 11).

    Il motivo sta nel fatto che la partecipazione ai forum richiede comunque una serie di abilità e

    competenze non indifferenti: conoscenze informatiche, capacità di gestire il tempo, capacità di

    interazione e soprattutto abilità di lettura e di scrittura.(nota 12).

    Ma, se da una parte è positivo il fatto che gli studenti con particolari attitudini (le cosiddette

    eccellenze) trovino spazi di impegno e di soddisfazione personale, è altrettanto necessario però

    individuare forme di recupero disciplinare per gli studenti che presentano difficoltà di

    apprendimento.

    Per l’attuazione del progetto nell’anno scolastico in corso (da marzo a giugno 2002) si cercherà

    di allargare la fascia dei potenziali utilizzatori dei Forum, offrendo a tutti i docenti

    l’opportunità di organizzare Forum per la propria disciplina e per la propria classe; potranno

    così svolgere la normale attività didattica con modalità alternate, tra attività in presenza e

    http://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/ENIS/forumhelp.jpghttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#D.Rowntree#D.Rowntreehttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/convegni/contributoted.htm#Proprio quest’ultimo#Proprio quest’ultimo

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    attività a distanza, potranno dare uno sbocco alle richieste e alle esigenze degli studenti più

    preparati; potranno infine prevedere attività di recupero attraverso l’utilizzazione del forum,

    stimolando la partecipazione, suggerendo qualche intervento, invitando a scrivere in modo

    informale, apprezzando e rispondendo a tutte le richieste.

    Oltre all’assistenza didattica gli studenti del Palladio possono usufruire, nell’ambito dei servizi

    telematici del Centro Risorse, di materiali didattici finalizzati all’autoapprendimento, sia per il

    recupero disciplinare sia per la valorizzazione di particolari attitudini e interessi. Tutta la

    documentazione è reperibile nella rete intranet d’Istituto, alla quale si può accedere anche

    tramite internet con il proprio codice di accesso, passando attraverso l’home page dell’Istituto.

    Le risorse a disposizione degli studenti sono costituite da percorsi strutturati per

    autoapprendimento, attraverso indicazioni d’uso dei materiali presenti in biblioteca o negli

    archivi didattici della internet, da una guida all’uso di cd-rom, suddivisi per discipline, da un

    elenco ragionato di siti internet anch’essi suddivisi per discipline e, infine, dall’archivio dei

    materiali prodotti dagli studenti stessi.

    Infine è stato predisposto un forum ( Forum CIC Telematico poi rinominato in Forum

    Palladio) riservato a genitori, studenti e docenti, attraverso il quale tutte le componenti

    dell’Istituto possono confrontarsi e interagire su problemi riguardanti la vita della scuola, su

    aspetti ed eventi culturali, su problemi relativi al mondo giovanile, su tematiche della vita

    sociale. (ill.4) . Il forum costituisce un vero Centro di consulenza socio-affettiva e di

    Informazione, in cui gli studenti possono porre all’attenzione degli adulti, docenti e genitori,

    problematiche di loro interesse

    Per finire, il servizio telematico di Palladio on line ha inteso offrire agli studenti opportunità

    didattiche e culturali a spettro molto ampio, sia per quanto riguarda l’acquisizione di specifiche

    competenze disciplinari, sia per quanto riguarda lo sviluppo di capacità di interazione e di

    collaborazione, sia infine per quanto riguarda la formazione della propria personalità

    Note

    1. La risoluzione è stata approvata il 13 luglio 2001 ed è stata pubblicata sulla Gazzetta

    Ufficiale delle Comunità europee (C 204/6) il 20 luglio 2001

    2. "The Commission launches the e-learning iniziative to speed up the adjustment of

    education and training in Europe to the digital age" (Brussels, 9 March 2000). Il piano e-

    learning è stato presentato in occasione dell’EUN Conference Learning in the New

    Millennium (Building New Education Strategies for Schools), che si è tenuta a Bruxelles il

    20 e 21 marzo 2000 e alla quale l’Istituto Palladio è stato invitato a partecipare in

    rappresentanza delle scuole italiane ENIS (European Network Innovative Schools), che

    fa capo all'EUN (European Schools Network).

    3. Designing tomorrow’s education promoting innovation with new tecnologies (Brussels,

    27.1.2000)

    4. L’attività viene riproposta nello stesso periodo dell’anno 2002

    5. http://www.palladio-tv.it

    http://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/ENIS/centrorisorse.jpghttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/ENIS/intranet.jpghttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/ENIS/homepalladio.jpghttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/ENIS/archivididattici.jpghttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/ENIS/forumpalladio.jpghttp://www.palladio-tv.it/Internet/Informazioni/ENIS/forumpalladio.jpghttp://www.palladio-tv.it/

  • 143

    6. A tutti gli studenti del Palladio viene rilasciato un codice di accesso personale, costituito

    da un nome utente e da una password; tale codice deve essere utilizzato sia per l’accesso

    alla rete interna tramite internet, sia per l’avvio e l’uso dei computer all’interno

    dell’Istituto

    7. Esistono numerosi software di conference on line. Se ne citano due, di cui chi scrive ha

    avuto modo di verificare agibilità e versatilità: il primo, First Class utilizzato nel 1997

    per il Corso di formazione "Coordinatori e Gestori di attività in rete" (Progetto Polaris),

    gestito dall’Istituto Tecnologie Didattiche del CNR Genova; il secondo, WebBoard,

    utilizzato nel 2000/2001 per la consulenza di attività in rete svolta nell’ambito della

    "Formazione on line docenti funzioni obiettivo", gestita dalla BDP (ora INDIRE) di

    Firenze. Il software usato al Palladio (autoprodotto all’interno dell’Istituto sulla

    falsariga di altri software) è dotato delle funzioni di base del computer conferencing; sono

    però in fase di attuazione delle "migliorie", quali la possibilità di individuare "chi è

    connesso" al sito e di invitarlo tramite Netmeeting (una piattaforma telematica di

    Conference, basata su software Microsoft) in videoconferenza

    8. Questi sistemi di online education basati sul computer conferencing sono detti di terza

    generazione: essi attraverso lo scambio molti-a-molti agevolano l’interazione dei

    partecipanti, costituendo una vera e propria comunità di apprendimento. I sistemi di

    seconda generazione, caratterizzati da un uso integrato di materiale a stampa,

    trasmissioni televisive, registrazioni, posta elettronica, fax, call center, consistono in uno

    scambio bidirezionale uno-a-molti, docente-studenti, in cui l’interazione fra gli studenti è

    quasi inesistente. I sistemi di prima generazione si basavano essenzialmente sulla

    corrispondenza e l’interazione uno-a-uno, docente-studente, era in genere circoscritta allo

    scambio di elaborati o di questionari di valutazione (cfr.G.Trentin, Didattica in rete, ,

    Roma: Garamond, 1996, pagg.150-151)

    9. G. Trentin, Didattica in rete, cit. passim

    10. Cfr .G. Trentin, Dalla formazione a distanza all’apprendimento in rete, Milano: Franco

    Angeli, 2001

    11. D.Rowntree, Insegnamento e apprendimento in rete: la didattica per corrispondenza del

    XXI secolo?, in TD n. 10 Autunno 1996, pag. 36 tratto dal British Journal of Educational

    Technology, vol.26, n.3, 1995

    12. Proprio quest’ultimo aspetto rende definitivamente superato quel senso di smarrimento

    che fin dai primi anni ’90 girava tra alcuni intellettuali ed educatori nei confronti del

    computer e dei nuovi media. "Da una parte si aveva paura che essi riducessero gli spazi

    di una cultura basata sulla lettura e sull’apprendimento dai libri, dall’altra ci si rendeva

    conto che essi rappresentavano la ‘voce della verità ‘ grazie all’efficacia delle loro

    possibilità comunicative" (L. Cesaroni, Platone aveva ragione, in Monitoraggio

    Multilab. La formazione degli sperimentatori, rapporto n.2 a cura di R. Bolletta, Frascati:

    CEDE, 1998, pag.123. Il rapporto contiene una selezione degli interventi di un Forum

    telematico intitolato "Multimedialità e Didattica", organizzato dal Ministero della

    Pubblica Istruzione nell’ambito del progetto pilota Multilab del Programma di Sviluppo

    delle Tecnologie Didattiche. Tutta la documentazione inerente il Forum è consultabile in

    internet all’indirizzo http://www.palladio-tv.it/Internet/forumpalladio.html)

    http://www.palladio-tv.it/Internet/forumpalladio.html

  • 144

    Le Nuove Tecnologie in Biblioteca

    Dal New Reference Service all’ e-Learning

    (L’esperienza di Palladio on line)

    Il lavoro è stato presentato quale contributo conclusivo del Corso di perfezionamento in "Master in

    gestione di biblioteche scolastiche multimediali", organizzato dall'Università della Tuscia (Viterbo)

    in collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione (anno accademico 2000/2001

    1. Il Digital Divide

    La barriera “digitale” passa ormai anche per la biblioteca. Sapere o non sapere usare le

    Tecnologie Informatiche è un fattore che diventerà sempre più rilevante sotto l’aspetto

    culturale anche per chi frequenta le biblioteche. La funzione di mediazione e di servizio impone

    infatti alla biblioteca la necessità di trasformarsi man mano che “ si trasformano le modalità di

    produzione e di circolazione del sapere” 1.

    Il ruolo immutato e immutabile della biblioteca di mettere in comunicazione i documenti con i

    loro ipotetici fruitori viene esercitato attraverso tecniche di comunicazione che rappresentano

    nella storia della biblioteconomia una variabile sia pur dipendente, ma non ininfluente, a fronte

    di quella variabile indipendente costituita da “quei documenti scritti che da quasi seicento anni

    convenzionalmente chiamiamo libri a stampa” 2,.

    Pertanto il bibliotecario d’oggi, non potendo – se pur volesse – esulare dai propri tempi e

    neppure dalla sua funzione – seppur propenso a “catalogar cataloghi” alla maniera di Cechov - ,

    dovrà saper costruire i suoi strumenti di comunicazione e di mediazione anche “elaborando

    lacrime elettroniche”3.

    2. Il multimedia

    Le nuove esigenze e forme di comunicazione hanno dunque progressivamente trasformato la

    biblioteca in biblioteca multimediale. In particolare le biblioteche scolastiche nella loro

    funzione di supporto all’attività didattica hanno contribuito all’ “evoluzione verso forme di

    insegnamento basato sull’uso di diverse risorse”4 attraverso la disponibilità di materiali

    multimediali, quali audiocassette, videocassette, cd-rom e l’accesso, tramite internet, a ulteriori

    fonti di informazione.

    Oltre a questa funzione le biblioteche scolastiche multimediali stanno acquisendo sempre più

    un ruolo anche autonomo nell’ambito della didattica con attività che tendono ad “aiutare gli

    1 G. Solimine, Introduzione allo studio della biblioteconomia. Riflessioni e documenti, Manziana (Roma): Vecchiarelli

    editore, 1999, pag. 15

    2 P Innocenti, Metodi e Tecniche della ricerca bibliografica ( Trilogia di Mary Poppins), Manziana (Roma):

    Vecchiarelli editore, 1999, pag. 28

    3 Cfr. P.Innocenti, Metodi e Tecniche della ricerca bibliografica, cit., pag. XI (Introduzione). La metafora riportata da

    Innocenti è di E. Sanguineti

    4 L.Carroll, Linee guida per le biblioteche scolastiche, Roma: Associazione Italiana Biblioteche, 1995, pag.1

  • 145

    studenti a sviluppare le capacità teoriche di recupero dell’informazione e assisterli

    nell’acquisizione di abilità pratiche di uso e di gestione delle fonti di informazione”5.

    Una biblioteca scolastica multimediale si configura pertanto come un Centro Risorse, nel quale

    spazi, attrezzature e materiale documentale possono essere utilizzati dagli studenti a livello

    individuale per lo studio autonomo, la ricerca e la propria formazione culturale e al tempo

    stesso possono costituire anche strumenti di partecipazione, di confronto, di crescita comune

    per attività di gruppo o di classe.

    3. Il Progetto B2 Palladio

    La progettazione di un Centro Risorse al posto della tradizionale biblioteca presso l’Istituto

    Statale Palladio di Treviso era già da qualche anno in fase di realizzazione, quando ha preso

    maggior impulso a seguito del Programma Ministeriale di Sviluppo delle Biblioteche Scolastiche

    e del successivo progetto presentato sulla base della Circolare Ministeriale 228/99 6.

    Nel progetto d’Istituto7 è stata posta una particolare attenzione alla disponibilità e alla

    gestione degli spazi. E’ stata così prevista, accanto alla biblioteca, una sala-video per la visione

    su grande schermo di filmati, programmi televisivi satellitari e non, cd-rom, e siti internet.

    Inoltre nell’ampio atrio della scuola è stato progettato e realizzato uno Spazio Informativo

    Pubblico suddiviso in tre aree funzionali:

    un'area destinata alla "Comunicazione, Informazione, Cultura" per la

    pubblicizzazione inerente musica, teatro, cinema, ecc.

    un'area destinata al "Dispenser Informatico" con computer collegati alla rete

    Intranet e Internet per l'accesso a tutte le informazioni di carattere amministrativo

    (naturalmente nel rispetto della privacy, attraverso l'assegnazione di password individuali di

    accesso alle cartelle relative ai singoli studenti), per l'accesso alle risorse didattiche della

    scuola implementate nel server, per la ricerca in internet (sulla base delle norme previste nel

    regolamento d' Istituto)

    un'area destinata alla "Biblioteca Libro Aperto", con pannelli espositivi a supporto

    di bacheche per l'esposizione di libri, riviste, videocassette, ecc. per un'informazione visiva

    delle disponibilità di lettura. Ecco come si presentava nel progetto la dislocazione degli

    spazi destinati alle bacheche:

    5 S.K.Hannesdóttir, Bibliotecari scolastici: competenze richieste. Linee guida, Roma: Associazione Italiana Biblioteche,

    1998, pag.7

    6 La legge 440/97 ha istituito un fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa. La Direttiva

    Ministeriale n.180/99 nel definire i criteri generali per la ripartizione delle somme ha previsto tra le iniziative nazionali quella destinata allo sviluppo delle biblioteche scolastiche, con un finanziamento complessivo di 2° miliardi di lire,

    finalizzato alla creazione di una rete territoriale di biblioteche scolastiche che possano fungere da centri risorse

    multimediali a sostegno della didattica e della ricerca delle scuole, nello spirito di apertura e di radicamento sul

    territorio proprio dell’autonomia scolastica. La circolare 228/99 ha definito le procedure per la partecipazione alle

    attività progettuali, con il finanziamento di 192 progetti, di cui 142 per la promozione delle biblioteche scolastiche (B1)

    e 48 per lo sviluppo e il miglioramento di biblioteche scolastiche (B2). La successiva C.M. 229/2000 ha definito

    ulteriori procedure per il finanziamento di altri 280 progetti, di cui 120 per la promozione di biblioteche scolastiche

    (B1) e 160 per lo sviluppo e il miglioramento delle reti delle biblioteche scolastiche istituite con il precedente

    finanziamento.

    7 Il progetto (B2) dell’Istituto Palladio ha avuto il finanziamento previsto di 52 milioni. Il progetto è pubblicato nel

    sito internet dell’Istituto all’indirizzo www.palladio-tv.it/Biblio/index.htm

    http://www.palladio-tv.it/

  • 146

    Un secondo aspetto significativo è stato quello di prevedere un’assistenza qualificata e mirata,

    assicurando la presenza di diversi operatori:

    - Responsabile del Centro, cui spetta il compito di funzionamento del Centro sia sotto

    l’aspetto gestionale (utilizzazione delle risorse, utilizzazione del personale, modalità di

    accesso e di uso da parte degli utenti), sia sotto l’aspetto didattico (coordinamento delle

    attività di formazione e di informazione per studenti, docenti, genitori e utenti esterni sia in

    sede, sia on line)

    - Assistente bibliotecaria, cui spetta il compito di organizzare i materiali del centro, di gestire

    i prestiti, di inventariare il materiale acquisito, di tenere i registri delle presenze nel Centro

    con l’indicazione delle attività svolte

    - Assistente tecnico, cui spetta il compito di funzionamento delle attrezzature audiovisive e

    informatiche, di assistenza ai docenti e agli studenti per l’uso degli strumenti, di eventuale

    duplicazione del materiale audiovisivo e informatico per esigenze didattiche, nel rispetto dei

    diritti d’autore

    - Docenti in assistenza didattica, cui spetta il compito di seguire gli studenti nello

    svolgimento delle attività loro assegnate dai propri docenti, di suggerire percorsi di studio in

    autoapprendimento, di mantenere un clima sereno ed operativo nel Centro, di esigere da

    parte degli studenti il rispetto del regolamento di biblioteca

    - Docente responsabile delle attività di lavoro autonomo durante le ore di supplenza, cui

    spetta il compito di indirizzare gli studenti verso le varie opzioni di attività in

    autoformazione e di controllarne l’effettiva attuazione da parte degli studenti

    - Docente responsabile della organizzazione e della gestione della piattaforma telematica

    (Palladio on line) per i servizi di formazione, informazione e consulenza a distanza

    - Docente responsabile della gestione delle reti, cui spetta il compito di attivare gli accessi alla

    rete intranet e di pianificare una politica di controllo degli accessi

    Infine un terzo elemento qualificante è stato quello di mettere a disposizione degli studenti

    attrezzature informatiche per l’accesso a internet e per l’utilizzazione delle risorse didattiche

    reperibili nella rete Intranet d’Istituto.

  • 147

    4. Il New Reference Service

    Se una biblioteca per definirsi tale deve essere una “raccolta di documenti finalizzata all’utilizzo

    e organizzata per la consultazione”8, il servizio di reference del bibliotecario rappresenta

    l’elemento determinante perché la biblioteca possa esercitare la sua funzione e raggiungere i

    suoi obiettivi.

    Il classico e fondamentale Reference Service è rappresentato dall’organizzazione delle

    informazioni relative ai documenti attraverso il catalogo.

    Ma l’introduzione delle Tecnologie Informatiche ha offerto nuovi strumenti di informazione e ha

    dato il via a una nuova politica di servizio, appunto a un New Reference Service

    Al Centro Risorse è stato quindi assegnato un suo spazio all’interno del sito internet

    dell’Istituto. L’accesso ai servizi telematici offerti dal Centro avviene attraverso l’Home page,

    nella parte riassunta dal settore Palladio on line (illustrazione n. 1)

    L’implementazione dello spazio riservato al Centro Risorse (con le necessarie modifiche relative

    all’organizzazione dei materiali e all’aspetto grafico) ha come scopo

    1. home page dell’Istituto Tecnico Palladio http://www.palladio-tv.it

    2. Il portale di Biblioteca on line

    8 G.Solimine, Introduzione allo studio della biblioteconomia, cit. , pag.51

  • 148

    principale quello di offrire una serie di strumenti e di risorse per la ricerca, lo studio autonomo e

    l’apprendimento collaborativo.

    Con questo servizio, sostenuto naturalmente dal servizio di informazione e di consulenza gestito

    dal personale docente e tecnico assegnato alla biblioteca, gli studenti trovano a loro disposizione

    diverse modalità d’uso delle risorse del Centro (illustrazione n.2)

    5. Il catalogo on line

    La prima opportunità offerta agli studenti e ai docenti è quella del catalogo on line. Gli studenti

    possono effettuare tramite il computer indagini e ricerche di materiale documentale presente

    nella biblioteca. Il programma, basato essenzialmente su un database, prevede diverse opzioni

    di ricerca: per titolo (o parole dal titolo), per autore (o parole dall’autore), per casa editrice, per

    soggetto, per anno di pubblicazione, ecc. La ricerca evidenzia anche la disponibilità o meno del

    materiale richiesto e la sua collocazione nella biblioteca o nei diversi laboratori o spazi

    dell’Istituto.9

    Essendo il catalogo allocato nel server d’Istituto, all’interno del sito internet del Palladio, esso è

    consultabile tramite la rete telematica anche da casa e al tempo stesso tramite la rete interna

    in tutti i computer d’Istituto collegati all’Intranet. E’ possibile quindi per i docenti pianificare

    nell’ambito della normale attività didattica ipotesi di ricerca di materiali didattici disponibili in

    biblioteca, utilizzando il computer di classe o di laboratorio.

    Inoltre la prima pagina del sito dedicata al Centro Risorse10 è organizzata alla maniera di un

    piccolo portale, attraverso il quale si può allargare la ricerca su un determinato argomento o

    autore attraverso il link Le biblioteche in rete , che apre a sua volta il portale OPAC11

    dell’AIB12

    6. Risorse per l’autoapprendimento

    L’offerta di Reference nella biblioteca scolastica trova un suo punto qualificante nella

    predisposizione di materiali didattici che possano essere utilizzati dagli studenti in

    autoapprendimento. Lo sviluppo delle capacità di studio autonomo rappresenta uno degli

    obiettivi fondamentali nella formazione dei giovani, in quanto nella società attuale, in cui

    l’accelerazione delle trasformazioni tecnologiche è così forte, è indispensabile imparare a far

    fronte ai cambiamenti con uno spirito critico e costruttivo.

    9 Tutto il materiale della biblioteca è in fase di ricatalogazione e di ricollocazione sulla base del software Winiride ,

    con criteri catalogafici più aderenti alle richieste della biblioteconomia e con maggiori opportunità di utilizzazione

    didattica del catalogo, in sostituzione dell’attuale catalogo in Access, il quale, pur nel suo essere “casareccio”, sta

    assolvendo in maniera dignitosa il suo compito di base.

    10 www.palladio-tv.it/internet/Biblio/index.htm

    11 OPAC, on line public accesss catalog. L’OPAC permette l’interrogazione telematica di cataloghi in linea,

    attraverso diverse chiavi di accesso e attraverso la combinazione di termini di ricerca

    12 Associazione Italiana Biblioteche. Il portale OPAC dell’AIB all’indirizzo www.aib.it presenta, tra l’altro, un

    repertorio degli OPAC italiani, i cataloghi di biblioteche italiane disponibili in rete via Internet, cataloghi a copertura

    azionale e cataloghi a copertura regionale. Inoltre dal portale si accede al MataOPAC Azalai Italiano, per

    interrogazioni cumulative sugli OPAC italiani; la ricerca può essere selettiva, per regione o globale.

    http://www.aib.it/

  • 149

    Inoltre nell’ambito della programmazione didattica è necessario prevedere attività che

    possano costituire per alcuni studenti uno strumento per il recupero riguardante competenze

    non acquisite e per altri, più capaci e più predisposti all’apprendimento, uno strumento per la

    valorizzazione della loro cosiddetta “eccellenza”.

    Con questa disponibilità di risorse il Centro intende anche rispondere alle esigenze formative che

    sono esplicitate nei documenti ministeriali sull’autonomia scolastica, quali ad esempio il

    D.P.R. 275 dell’8 marzo 1999 (Regolamento in materia di autonomia scolastica), dove si mette

    l’accento sulle finalità del successo formativo (art.1), e il D.M. 234/2000 (Curricoli delle

    Istituzioni Scolastiche autonome), dove si parla della flessibilità organizzativa (art.1), della

    riorganizzazione dei percorsi didattici (art.2) e della promozione di percorsi individualizzati

    (art.3).

    Le risorse per l’autoapprendimento sono suddivise in due settori: da parte una scelta di siti

    didattici per la ricerca in rete nelle varie discipline, dall’altra la disponibilità di archivi didattici

    d’Istituto, con accesso riservato.

    I materiali sono stati predisposti per lo più dai docenti d’Istituto e sono costituiti da specifici

    percorsi didattici in autoapprendimento, con l’utilizzazione delle risorse disponibili in biblioteca

    (libri, videocassette. cd-rom, siti internet), da una guida all’uso di cd-rom, suddivisi per

    discipline, presenti nel Centro Risorse, da un elenco ragionato di siti internet anch’essi

    suddivisi per discipline.

    Un settore dell’archivio è poi riservato ai materiali prodotti dagli studenti, considerati di

    interesse e utilizzabili per altre attività didattiche.

    Infine gli studenti possono accedere all’archivio delle verifiche e utilizzare esercitazioni, prove,

    questionari, test già assegnati in classe o predisposti appositamente ex novo dai docenti per le

    previste attività di recupero e di approfondimento.

    Attraverso la pagina di accesso (illustrazione n.3) gli studenti arrivano al sommario delle risorse

    disponibili (illustrazione n.4). La pubblicizzazione dei materiali predisposti

    3. Pagina di accesso agli Archivi Didattici

    4. Sommario delle Risorse disponibili negli Archivi Didattici

  • 150

    viene fatta anche attraverso le News del Palladio, informazioni sulla vita dell’Istituto diffuse a

    ciclo continuo attraverso i monitor installati nell’atrio dell’istituto (un esempio, illustrazione 5).

    La biblioteca, in questo modo diventa un ambiente in cui “la ricerca, attiva e gratificante, è

    finalizzata all’affermazione di processi di apprendimento e, non secondariamente, al

    rafforzamento dell’autostima”13.

    7. Il Forum Biblio

    La prospettiva su cui si basa la struttura e la gestione del Centro Risorse, così come emerge

    dalle indicazioni già espresse, è quella di una “biblioteca centrata sull’utente”. Questo

    comporta la necessità di “soddisfarne i bisogni espressi e, ancor più, cercare di interpretare i

    bisogni inespressi; significa indirizzare bene le antenne verso l’ambiente per garantire alla

    biblioteca un continuo flusso di informazioni e di input che la mantengano vitale”14.

    Proprio in considerazione di queste esigenze è stato attivato nell’ambito dei servizi telematici del

    Centro Risorse un forum di discussione, chiamato Forum Biblio. Attraverso questo forum si

    intende coinvolgere gli studenti nella complessiva utilizzazione delle risorse del Centro; possono

    ad esempio utilizzare questo spazio per esprimere commenti, valutazioni su un libro letto o su

    un film visto; possono proporre la lettura di libri che ritengono interessanti, possono trascrivere

    una poesia che li ha particolarmente colpiti e che vogliono condividere con altri. Infine viene

    anche concesso uno spazio perché gli studenti possano cimentarsi in produzioni personali, brevi

    racconti, poesie, articoli di giornale, recensioni, ecc.

    13 A. D’Itollo, Biblioteche Scolastiche: strategie e azioni del Ministero dell’Istruzione 81999-2000), Intervento al Corso

    di perfezionamento “Master in gestione delle biblioteche scolastiche multimediali”, Università della Tuscia, Viterbo,

    11.09.2001. L’abstract dell’intervento in Powerpoint è pubblicato in internet all’indirizzo

    http://193.205.145.174/Presentazione/master/MASTER.ppt

    14 G. Solimine, Introduzione allo studio della biblioteconomia, cit., pag.260

    http://193.205.145.174/Presentazione/master/MASTER.ppt

  • 151

    L’accesso al forum è consentito sia da casa attraverso internet, utilizzando un codice di accesso

    personale15, sia durante le ore di scuola, utilizzando i computer collegati in rete a disposizione

    nel Centro Risorse, nelle classi e nei laboratori.

    La pagina di primo accesso al Forum Biblio presenta le due aree di discussione “Cose cose cose

    …: libri da leggere, film da vedere, spunti, emozioni, consigli” e “Comunicazioni : per proporre

    nuovi acquisti e per informazioni sugli ultimi arrivi” (illustrazione n.6)

    5. Esempio di News di invito a usare gli Archivi Didattici

    6. Pagina di accesso al Forum Biblio

    15 A tutti gli studenti del Palladio viene rilasciato un codice di accesso personale, costituito da un nome utente e da una

    password; tale codice deve essere utilizzato sia per l’accesso alla rete interna tramite internet, sia per l’utilizzazione dei

    computer all’interno dell’Istituto

  • 152

    Naturalmente questo servizio può essere utilizzato dai docenti sia nell’ambito della normale

    attività didattica sia nell’ambito della cosiddetta “valorizzazione delle eccellenze”, offrendo a

    quegli studenti che rivelano particolari attitudini spazi di impegno e di soddisfazione personale.

    Inoltre Forum Biblio può essere utilizzato anche per proporre acquisti di nuovi libri o di nuovo

    materiale documentale (cd-rom, videocassette); e questa opportunità offerta risponde a

    quell’importante esigenza di acquisire input necessari, perché la biblioteca mantenga quella

    “continua capacità di adattamento e di adeguamento ai bisogni degli utenti”16

    8. L’ e-learning

    La biblioteca scolastica come luogo di apprendimento può diventare il fulcro di un nuovo

    servizio, che sarà sempre più richiesto nella nostra società a rapida trasformazione tecnologica e

    sociale: l’apprendimento lungo tutta la vita, il longlife learning. Questa esigenza andrà di pari

    passo con la diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione e la pratica

    dell’apprendimento elettronico.

    Il problema è sentito in tutta la sua urgenza anche a livello istituzionale. Il Consiglio Europeo

    ha discusso e varato una Risoluzione sull’apprendimento a distanza17 tesa a incentivare lo

    sviluppo della formazione a distanza, nella prospettiva di rendere operativo il Piano d’Azione

    e-learning della Commissione Europea pubblicato a Bruxelles nel marzo del 200018 e il

    precedente Rapporto della Commissione al Parlamento Europeo19 sulle prospettive della

    formazione tramite le nuove tecnologie.

    La Risoluzione sottolinea come l’uso delle tecnologie possa migliorare la qualità

    dell’apprendimento e invita quindi gli stati europei a potenziare le infrastrutture, a curare la

    formazione degli insegnanti, a incentivare lo sviluppo di materiali didattici digitali nelle

    biblioteche e nelle scuole, a sostenere e sviluppare luoghi di incontro virtuale, utilizzando nuove

    forme di cooperazione fra gli studenti e gli insegnanti, come ad esempio le modalità della

    formazione a distanza.

    La stessa esigenza viene espressa nel Manifesto Unesco sulla Biblioteca Scolastica: “La

    biblioteca scolastica consente agli studenti l’acquisizione di abilità per l’apprendimento lungo

    l’arco della vita e lo sviluppo dell’immaginazione, rendendoli cittadini responsabili”20.

    Alla biblioteca scolastica spetta dunque anche il compito, “nella Società dell’Informazione”, di

    diventare “ambiente di learning community e di cooperative learning”21

    16 G.Solimine, Introduzione allo studio della biblioteconomia, cit., pag.208

    17 La risoluzione è stata approvata il 13 luglio 2001 ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità

    europee (C 204/6) il 20 luglio 2001

    18 “The Commission launches the “e-Learning”iniziative to speed up the adjustment of education and training in

    Europe to the digital age” (Brussels, 9 March 2000). Il piano e-learning è stato presentato in occasione dell’EUN

    Conference Learning in the New Millennium (Building New Education Strategies for Schools), che si è tenuta a

    Bruxelles il 20 e 21 marzo 2000 e alla quale l’Istituto Palladio è stato invitato a partecipare in rappresentanza delle

    scuole italiane ENIS (European Network Innovative Schools), che fa capo all'EUN (European Schools Network).

    19 “Designing tomorrow’s education promoting innovation with new tecnologies” (Brussels, 27.1.2000)

    20 Manifesto Unesco sulla Biblioteca Scolastica,trad. di Luisa Marquardt Roma: AIB, 1999. Il testo inglese del

    manifesto è pubblicato sull’IFLA Journal, 25 (1999), n.2 pag. 116-117

    21 A. D’Itollo, Biblioteche scolastiche: strategie ed azioni del Ministero dell’Istruzione, cit.

  • 153

    9. Il Forum Help

    Sulla base di queste esigenze il Centro Risorse dell’Istituto ha attivato, nell’ambito dei servizi

    telematici, un Forum di consulenza e di assistenza didattica a distanza.

    Per ogni disciplina è stata richiesta la disponibilità di un docente, il quale ha il compito di

    interagire con quei studenti che inviano messaggi di aiuto, di ulteriori spiegazioni su un

    determinato argomento, di esercitazioni, di letture.

    Gli studenti possono accedere ai Forum Help delle diverse discipline da casa tramite interne (e il

    proprio codice di accesso) e da scuola, tramite la rete interna.

    I forum si basano essenzialmente sul sistema del computer conferencing22, che consente la

    pubblicazione, su bacheche elettroniche, di messaggi relativi ad argomenti prestabiliti (o nuovi),

    accessibili in ogni momento, in lettura e scrittura, da parte di tutti i partecipanti autorizzati23.

    Questo sistema, basato sulla comunicazione differita, ha il vantaggio, rispetto ai sistemi di

    comunicazione in diretta, quali il chatting e la videoconferenza, di “dare a ognuno la possibilità

    di accedere nei tempi e nei modi più rispondenti alle proprie esigenze personali”. Inoltre “questa

    comunicazione asincrona offre l’opportunità di intervenire senza l’urgenza della comunicazione

    in tempo reale, che spesso è condizionata da fattori emotivi. Lo studente può riflettere sulle

    richieste che intende proporre al docente e preparare il proprio messaggio in modo tale che sia

    comprensibile e mirato”. Per di più il dover esprimere il proprio pensiero attraverso una

    formalizzazione scritta fornisce una presa di coscienza della propria preparazione

    (autovalutazione) riguardo l’argomento oggetto della comunicazione. Infine “l’attiva

    partecipazione degli studenti ai forum favorisce una situazione didattica molto ricca,

    permettendo a ciascuno di osservare l’argomento di studio o una situazione problematica da

    diverse angolature, quelle degli altri partecipanti”24.

    Questo genere di attività didattica costituisce un primo passo verso l’apprendimento

    collaborativo e cooperativo, che rappresenta uno degli strumenti più efficaci per la costruzione

    autonoma della conoscenza.25

    22 Esistono in commercio numerosi software di conference on line. Se ne citano due, di cui si è avuto modo di verificare

    l’agibilità e la versatilità: il primo, First Class utilizzato nel 1997 per il Corso di formazione “Coordinatori e Gestori di

    attività in rete” (Progetto Polaris), gestito dall’Istituto Tecnologie Didattiche del CNR Genova; il secondo, WebBoard,

    utilizzato nel 2000/2001 per la consulenza di attività in rete svolta nell’ambito della “Formazione on line docenti

    funzioni obiettivo”, gestita dalla BDP (ora INDIRE) di Firenze

    23 Questi sistemi di online education basati sul computer conferencing sono detti di terza generazione: essi attraverso

    lo scambio molti-a-molti agevolano l’interazione dei partecipanti, costituendo una vera e propria comunità di

    apprendimento. I sistemi di seconda generazione, caratterizzati da un uso integrato di materiale a stampa, trasmissioni

    televisive, registrazioni, posta elettronica, fax, call center, consistono in uno scambio bidirezionale uno-a-molti,

    docente-studenti, in cui l’interazione fra gli studenti è quasi inesistente. I sistemi di prima generazione si basavano

    essenzialmente sulla corrispondenza e l’interazione uno-a-uno, docente-studente era in genere circoscritta allo scambio

    di elaborati o di questionari di valutazione (cfr. G.Trentin, Didattica in rete, cit., pagg.150-151)

    24 G. Trentin, Didattica in rete: internet, telematica e cooperazione educativa, Roma: Garamond, 1996, passim

    25 Cfr. A.Kaye, Apprendimento collaborativo basato sul computer, in TD n.4, autunno 1994: “Un’ampia definizione di

    apprendimento collaborativo potrebbe essere l’acquisizione da parte degli individui di conoscenze, abilità,

    atteggiamenti che sono il risultato di un’interazione di gruppo, o, detto più chiaramente, un apprendimento individuale

    come risultato di un processo di gruppo” (pag.11)

  • 154

    Nel primo esperimento di assistenza didattica a distanza, realizzato nell’Istituto Palladio

    nell’anno scolastico 1999/2000, non era stata ancora presa in considerazione la possibilità di una

    condivisione tra gli studenti delle proprie incertezze e difficoltà.

    Il progetto, chiamato HelPalladio, (illustrazione 7) consisteva nel collegamento diretto tramite

    Netmeeting26, con docenti che avevano dato preventivamente la disponibilità per alcune ore del

    pomeriggio (due volte la settimana) a rispondere in tempo reale alle richieste degli studenti.

    Pertanto lo studente, da casa, tramite internet e con determinate modalità di accesso e di

    riconoscimento, poteva formulare domande scritte al docente che da casa era “pronto” alla

    chiamata. Il programma prevedeva la possibilità di trasferimento di files, (ad esempio,

    documenti in word, con esercitazioni da correggere), di condivisione di software applicativi (ad

    esempio l’utilizzo contemporaneo dello stesso foglio di Excel), di condivisione di una lavagna

    elettronica. Il programma offriva anche la possibilità, per altro poco utilizzata, di un

    collegamento audio e video.

    Tuttavia, nonostante il presupposto didatticamente valido di un rapporto individualizzato

    docente/studente, che permettesse azioni di recupero mirate ed efficaci, l’esperimento ha

    conseguito risultati limitati e inferiori alle attese e alle risorse utilizzate. Eppure si erano

    registrate in prima battuta circostanze favorevoli:

    7. La pagina di accesso a HELPalladio

    26 Netmeeting è una piattaforma telematica di Conference, basata su software Microsoft, di libero accesso.

  • 155

    un’accoglienza entusiasta di genitori e studenti, una fattiva partecipazione dei docenti, una

    continua attività di promozione dei responsabili del progetto.

    I motivi dello scarso successo sono stati individuati in fattori di diverso genere: la difficoltà di

    connessione e di uso del programma, l’ancor limitato (trattasi di due anni or sono) accesso a

    internet nelle famiglie, l’impreparazione degli studenti all’uso della comunicazione scritta con le

    caratteristiche dell’oralità, la ritrosia a mettersi in comunicazione individualmente con un

    docente (spesso non il proprio docente di classe), l’incapacità (o, in qualche caso, la negligenza)

    a mettere a fuoco e ad esprimere le proprie difficoltà e lacune.

    D’altronde anche nel corrispettivo “Help faccia a faccia”, realizzato nello stesso periodo per

    attività di recupero si era registrata una scarsa partecipazione degli studenti.

    E questa situazione critica aveva aperto un dibattito sul problema complessivo del recupero e

    sulla dissonanza tra le opportunità messe a disposizione degli studenti e l’effettivo utilizzo di

    esse.

    Tuttavia, nella prospettiva doverosa di individuare comunque gli strumenti più efficaci per

    una formazione culturale almeno accettabile nell’ambito dei curricoli individuali degli studenti,

    è stato sperimentato un nuovo servizio telematico di assistenza didattica, chiamato Forum

    Help, (illustrazione n.8), basato sul sistema del computer conferencing, di cui si è parlato più

    sopra.

    I risultati sono stati più soddisfacenti, rispetto al precedente esperimento di HelPalladio. I

    motivi si possono riscontrare nelle caratteristiche stesse del sistema: maggiore facilità di accesso

    e di uso della piattaforma, maggiore tranquillità nell’inviare i messaggi scritti, maggiore

    disponibilità di tempo per la riflessione in rapporto alle esigenze personali, possibilità di mettersi

    in relazione con gli altri studenti, attraverso la lettura dei loro messaggi e condividendone

    difficoltà e incertezze.

    Ad ogni buon conto anche questa esperienza ha confermato quell’osservazione che un esperto

    inglese di formazione in rete, Derek Rowntree, della Open University (UK) aveva fatto nel

    lontano 1995 sul British Journal of Educational Technology: “L’apprendimento a distanza da

    sempre favorisce lo studente altamente motivato, ben organizzato e dotato”27. Il motivo sta

    nel fatto che la partecipazione ai forum richiede comunque una serie di abilità e competenze

    non indifferenti: conoscenze informatiche,

    27 D.Rowntree, Insegnamento e apprendimento in rete: la didattica per corrispondenza del XXI secolo?, in TD n. 10

    Autunno 1996, pag. 36 tratto dal British Journal of Educational Technology, vol.26, n.3, 1995

  • 156

    n.8 La pagina di accesso a Forum Help e gli argomenti delle discipline

    capacità di gestire il tempo, capacità di interazione e soprattutto abilità di lettura e di scrittura.

    Proprio quest’ultimo aspetto rende definitivamente superato quel senso di smarrimento che fin

    dai primi anni ’90 girava tra alcuni intellettuali ed educatori nei confronti del computer e dei

    nuovi media. “Da una parte si aveva paura che essi riducessero gli spazi di una cultura basata

    sulla lettura e sull’apprendimento dai libri, dall’altra ci si rendeva conto che essi

    rappresentavano la ‘voce della verità ‘ grazie all’efficacia delle loro possibilità

    comunicative”28.

    Il recupero delle abilità di scrittura nella partecipazione ai Forum è in qualche caso così

    ricercato da diventare addirittura un ostacolo. Osserva ancora Rowntree: “Gli studenti

    28 L. Cesaroni, Platone aveva ragione, in Monitoraggio Multilab. La formazione degli sperimentatori, rapporto n.2 a

    cura di R. Bolletta, Frascati: CEDE, 1998, pag.123. Il rapporto contiene una selezione degli interventi di un Forum

    telematico intitolato “Multimedialità e Didattica”, organizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito del

    progetto pilota Multilab del Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche. Tutta la documentazione inerente il

    Forum è visitabile in internet all’indirizzo http://www.palladio-tv.it/Internet/forumpalladio.html

    http://www.palladio-tv.it/Internet/forumpalladio.html

  • 157

    considerano l’invio di un messaggio come fosse la pubblicazione di un saggio ... e temono che ci

    si aspetti da loro un’inutile perfezione”.29

    A ben vedere quindi i Forum offrono opportunità didattiche e culturali a spettro molto ampio,

    sia per quanto riguarda l’acquisizione di specifiche competenze, sia per quanto riguarda lo

    sviluppo di capacità di interazione e di collaborazione.

    Per questo si è ritenuto opportuno allargare la fascia dei potenziali utilizzatori dei Forum,

    offrendo a tutti i docenti l’opportunità di organizzare Forum per la propria disciplina e per la

    propria classe, sia per svolgere la normale attività didattica con modalità alternate, tra attività

    in presenza e attività a distanza, sia soprattutto per dare uno sbocco alle richieste e alle

    esigenze degli studenti più preparati.

    Questo tuttavia non significa che il servizio non possa essere di una qualche utilità anche per

    gli studenti che incontrano difficoltà di apprendimento. Naturalmente il docente ha il compito

    di “facilitare” l’utilizzazione del forum, stimolando la partecipazione, suggerendo qualche

    intervento, invitando a scrivere in modo informale, apprezzando e rispondendo a tutte le

    richieste.

    10. Biblioteca: risorse e consulenza

    Sono state delineate alcune caratteristiche di una biblioteca scolastica che voglia inserirsi a

    pieno titolo nella mission dell’Istituto in cui opera. Le opportunità sono notevoli ed uniche,

    soprattutto se si tiene in considerazione l’apporto delle Nuove Tecnologie Informatiche. “La

    sfida culturale che esse lanciano alla biblioteca va infatti raccolta, anche se non sarà facile

    un’integrazione e un’armonizzazione di questi strumenti in biblioteca: va evitato ...il rischio che

    essa esca snaturata da questo incontro con strumenti nuovi”.30

    L’obiettivo fondamentale di una biblioteca, pubblica o scolastica che sia, è sempre lo stesso:

    “Le biblioteche esistono per la comunità; esse sono state istituite per innalzare il livello civile

    dei cittadini”31.

    Ma alla biblioteca scolastica spetta un compito ancor più specifico, quello di contribuire alla

    formazione culturale degli studenti, attraverso un approccio critico e consapevole alle fonti di

    informazione, attraverso uno sviluppo delle capacità emotive e fantastiche derivante dalla

    coltivazione del piacere della lettura, attraverso il progressivo miglioramento delle abilità di

    base in funzione della ricerca e dello studio autonomo, attraverso la realizzazione di un

    curricolo scolastico adeguatamente fornito delle conoscenze richieste nel settore di studio e di

    professione prescelto.

    L’ingresso delle Tecnologie Informatiche trasforma la biblioteca scolastica in un Centro

    Risorse Multimediale, che apre nuovi spazi di mediazione culturale e nuove opportunità

    formative, e non solo per i propri studenti, ma anche per tutti quelli che nel territorio sono

    interessati a una prospettiva di long life learning.

    29 D.Rowntree, Insegnamento e apprendimento in rete: la didattica per corrispondenza del XXI secolo?, cit, pag. 36

    30 G. Solimine, Introduzione allo studio della biblioteconomia, cit. , pag.290

    31 Citazione di E.W. Gallard riportata in P. Innocenti, Metodi e tecniche della ricerca bibliografica, cit. pag.40

  • 158

    NEW TECHNOLOGIES FOR LEARNING AND SELF-ACCESS

    Invito a Stoccolma - 22-23 novembre 2002

    Dear Luigi Cesaroni,

    On behalf of the eSchola team, we have the great honour of announcing that your project has been

    selected as one of the finalists for the European Schoolnet eLearning Awards 2002.

    A jury chaired by Ms Ylva Johansson, Executive Vice President, Att Veta, Sweden and former

    minister of Schools and Adult education in Sweden, will make the final selection. The winners will

    be announced at an eLearning Awards Ceremony in Stockholm, Sweden, Thursday 21 November

    2002. You are invited to attend the Awards ceremony and a workshop following this on 22-23

    November 2002. EUN will cover your travel costs to Stockholm, lodgings and meals during the event.

    The finalists are chosen among more than 700 entries for the eLearning Awards 2002. We, and the

    rest of the European Schoolnet office, would like to congratulate you and your school on this

    outstanding achievement.

    We hope to see you in Stockholm!

    Ulf Lundin Angela Andersson

    Director eSchola coordinator

    Why e-learning?

    Because of the fast technological transformations, it is important for students to acquire the

    basic abilities in order to achieve new competences.

    The development of the New Technologies involves new tools of learning that, more and more,

    will consist in the digital and distance resources.

    Therefore, also maintaining the irreplaceable and indispensable face to face teaching, it is

    necessary for the school to offer students a valid opportunity to use the multimedia

    computers for learning.

    The European Council has discussed and launched a Resolution (2001/C 204/3 - 13th July 2001)

    to stimulate the development of distance learning, with the aim of making operative the e-

    learning plan of the the European Commission (March 2000) and the previous report from the

    Commission to the Council and the European Parliament, Designing tomorrow’s education

    promoting innovation with new technologies (January 2000)

    The e-learning plan has been introduced in EUN-Conference Learning in the New Millennium, in

    Brussels , March 2000

    The Resolution emphasizes that the use of the technologies can improve the quality of

    teaching and invites therefore the European countries to upgrade infrastructures, to cure the

  • 159

    training of teachers, to stimulate the development of digital didactic resources, to support and

    to develop virtual places, to use new ways of cooperation between students and teachers.

    Palladio website

    According to these requirements, the Resource Centre of Palladio school has activated – inside

    the internet site - some electronic boards for consulting, information and didactic help that,

    through an easy access, put in contact teachers, students and also their parents.

    Moreover, the link with other Italian and European schools has laid the fonundations of a

    continuous relationship of collaboration and exchange, in the perspective of creating a

    community for the cooperative learning and as well as for the human and social growth.

    Various virtual boards have been opened:

    Forum Help

    For every school subject the availability of one teacher with the task to interact with those

    students who ask for help in their learning problems, is requested for further explanations,

    practices, readings.

    The students can approach the Forum Help of the various disciplines from home through

    Internet. The use of the forum can be carried out also within the school premises , through

    Intranet

    Self-access learning

    The students have access to didactic resources, both for revision and/or for improvement of

    their competences and knowledge of particular attitudes and interests.

    All the documentation is available in Intranet and it is possible to approach also through

    Internet, from home, with just the access code. The multimedia resources consist of structured

    courses for self-learning, indications of use of the material existing in the Centre or in the net

    (Internet and/or Intranet), a guide to the use of cd-rom, a reasoned list of websites, and,

    finally, the archives of the multimedia materials produced by the students.

    The existing resources are advertised in the Palladio News, which offer non-stop

    information on the Institute life in permanent display on the monitors placed in the public

    area (for example: Your self-access pathway from home or Make the most of Forum Help or

    Forum help is free! Take advantage of it)

    Forum of the classes

    Every class can have at disposal a forum through which the students can discuss with their

    teachers problems regarding the class or topics of different subjects.

    The forum is moderated and all the teachers are moderators of the forum. The teachers are

    given the possibility to cancel the messages that they think are not consistent with the

    purposes of the forum. The forum is accessible to the students' parents too .

    Forum Biblio

  • 160

    The students can use a virtual board in order to express their own opinions, to criticize books

    or films or to recommend the reading of poems and stories.

    Also they can attempt small personal productions; they can, moreover, propose the purchase

    of new books, films, cd-roms and, through Biblio on line, they can consult the catalogue of the

    Centre, do researche works and order new materials.

    Forum Palladio

    The forum tries to offer students, teachers, parents a virtual agora where they can talk about

    the Institute life and activities and culture, social relationships, free time and youth

    problems.

    International Forum

    The forum has the aim to keep open the channels with the European schools with which the

    Palladio school is in contact for activities of exchange, training esperiences and didactic

    multimedia initiatives (Schoolnet, Enis, Netd@ys, eSchola, Ted, etc.).

    Moreover, the forum represents a useful instrument for exchanging materials and ideas with

    schools, organizations, agencies with which the Palladio school has begun a collaboration on

    European projects, (e.g. “The Veneto schools meet Europe”), on cultural initiatives (e.g. “The

    sustainable development”).

    Here are the main links of European Schools for Comenius and Leonardo projects

    DK -Holbaek Tekniske Skole; DK - Roskild Technical College; IRL - Ennis - Colaiste Muire;

    N - Honefoss Videregaende Skole; UK - Hastings College; UK - Crawley College;

    E - Santiago de Compostela - As Fontinas ; P - Amora - M. Cargaleiro ;

    EL - Athens -Gymnasium Peristeirou EL - Athens - Lyceum Pallini;

    D - Rodemark - Nell Breuning Schule D - Dresden - BSZ Wirtschaft II FN - Liminka-

    Lukio

    SLO – Ljubljana D - Freilassing Berufschule D –Berchtesgaden Beruffachschule

    Here is an example of European Comenius project BUILDING IN EUROPE

    The theme of the project is the comparison among the different building methods used in the

    respective countries in Europe from north to south from Denmark, through Germany (Upper

    Bavaria) to Italy.

    A European house will be designed and built using all of the knowledge, materials and cultural

    differences of Denmark, Germany and Italy.

    The goal of the project is to build a house, which can be used as a guestroom for students for a

    specified period, for example during cultural exchanges

    I take occasion for new proposals.

    1. The Palladio school is eager to have contacts with Europeans schools on the subject matter of

    prison education, in order to exchange ideas and methodology, to speak about the difficulties

    or problems emerging when teaching in a prison establishment. At the moment the Palladio

    School has a link with Honefoss Videregaende Skole in Honefoss, Norway and we are trying to

    contact a school called Oulun Aikikislukio located in Oulu, Finland. Please send us some

    addresses of schools interested in the link, as we also preparing a project of teachers’ exchange

    on the theme of prison education, within the Leonardo da Vinci European programme, Action

    mailto:Netd@ys

  • 161

    of techers’ mobility. Please refer to the teacher in charge of the above project: Ms Iola De Monte

    [email protected] or [email protected]

    2. The Palladio school is also asking contacts to activate a project on the

    didactics/methodology in the teaching of history to 14 – 16 aged students. The aim is to start a

    three-year Comenius School project from September 2003 (if possible with France, England,

    Netherland, Austria. Please write to [email protected]

    Strengths

    The forums are based essentially on the system of the computer conferencing, used by the

    authorized students to send messages, which can be read by everyone.

    This system, unlike the systems of directed communication (for example chatting), has the

    advantage of giving to everyone the possibility to respect their own personal times and ways.

    It offers the opportunity to take part without the urgency of the communication in real time,

    that is often conditioned by emotional factors. The student can reflect on the questions they

    want to ask and has time to prepare the message so that it is suitable and clear message.

    Weaknesses

    In spite of the self –access learning medium , not all students take part to the activities.

    Our experience has confirmed the observation of Derek Rowntree, an English expert on e-

    learning, (in The British Journal of Educational Technology, n.3, 1995) “The distance learning

    always favours the very motivated organized clever students”.

    The reason is that participation requires special abilities and competences: technological

    skills, abilities to manage in timing and, most of all, writing and reading abilities.

    The weakest students haven't actively partecipated.

    The engagement of the school at the moment is to find new motivations in order to involve all

    the students.

    On the whole, e-learning offers many didactic and cultural opportunities.

    So, the uncertainty, that since the early years 90's was common among some intellectuals and

    educators about the new technologies, seems definitively get over.

    On one hand, they were afraid of the computer use to reduce the habit of reading and the

    learning from the books; on the other hand they took into account that the multimedia

    resources, like the ancient Greek singers32, represented the voice of the truth, because of the

    efficacy of their communicative possibilities.

    32 Similarly the ancient Greek singers charmed the audience with words, rythms, music, theatrical gestures, also Plato used dialogue, myth, oral structures in writing. Today there are multimedia computers.

    (Plato was right in http://www.palladio-tv.it/Internet/platone57.htm )

    mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.palladio-tv.it/Internet/platone57.htm

  • 162

    This cultural divide seems now overcome.

    There still remains the digital divide, between who knows and who does not know how to use

    the computer.

    Our task is to overcome this digital divide.

  • 163

    Per una scuola pubblica di qualità

    Treviso, 21 gennaio 2004

    L’esperienza del Palladio: dai primi approcci per una qualità delle parti

    a una prospettiva di qualità del sistema

    Premessa

    Un nuovo Deming si aggira per le scuole in Italia. Si è infatti innescata anche per gli Istituti di

    istruzione la cosiddetta “svolta della qualità”33, che ha generato tra i docenti un gran

    movimento di opinioni, tra resistenze, obiezioni, consensi e adesioni. E sempre più numerose

    sono le sollecitazioni che provengono da varie parti:

    - agenzie di formazione che promuovono corsi e attività, anche con il sostegno finanziario dei

    Fondi Sociali Europei, per la preparazione di nuove figure professionali nell’ambito della

    qualità34;

    - enti e società che offrono, a prezzi concorrenziali, pacchetti, più o meno confezionati, di

    manuali di qualità, di procedure e di risorse di ogni tipo per una “certificazione sicura”35:

    - nuovi enti di certificazione che si propongono come particolarmente qualificati nel settore

    della formazione 36 ;

    - associazioni che hanno come finalità proprio la diffusione della cultura della qualità e che

    pertanto mostrano particolare attenzione per questo nuovo interesse da parte delle

    scuole37;

    - l’Amministrazione Scolastica Regionale, che ha avviato un monitoraggio sullo stato

    “Qualità” delle scuole del Veneto e una serie di attività di formazione sulla cultura della

    qualità nella scuola38;

    33 “Edward Deming è soprattutto noto per il suo contributo alla diffusione della cultura statistica nelle aziende e per il

    ruolo svolto nell’innescare ‘la svolta della qualità’ in Giappone…Nel 1950 fu inviato in Giappone nel quadro delle

    iniziative tese a favorire la ricostruzione del paese… Il 1950 segna l’avvio della lunga marcia della qualità

    giapponese”, G. Mattana, Qualità, affidabilità, certificazione, F.Angeli, 2002, pag. 25

    34 Si veda ad esempio per il Veneto l’attività promossa dall’agenzia Fòrema, Consorzio di formazione di Unindustria

    Padova; http://www.forema.it/scuolapro/

    35 Di un certo interesse, ad esempio, sono i cofanetti del programma Sestante Scuola della ditta T.E.M.I spa e le

    proposte dell’agenzia ISMEDA di Roma per la preparazione delle scuole alla certificazione di qualità e per

    l’assistenza per la pratica di accreditamento; http://www.ismeda.it/scuola/index.htm

    36 Di recente è sorto, ad esempio, nel Veneto Palomar, “un ente di certificazione dei sistemi di gestione per la qualità

    secondo la norma internazionale ISO 9001:2000, costituito con lo specifico scopo di operare nei settori della scuola,

    della formazione e dei servizi al cittadino” cfr. www. http://www.palomarcertifica.it/index.html .

    37 Di particolare importanza è l’AICQ, Associazione Italiana per la diffusione della Cultura della Qualità. Ha una

    struttura di federazione, nella quale confluiscono otto Associazioni territoriali; particolarmente attiva nel campo della

    scuola è l’AICQ Triveneto, che promuove e sostiene iniziative di formazione e di diffusione della qualità, come

    risulta anche dalla documentazione consultabile nel sito internet www.aicqtv.it/comitati/scuola.htm (username: scuola; password: aicq)

    http://www.forema.it/scuolapro/http://www.ismeda.it/scuola/index.htmhttp://www.palomarcertifica.it/index.htmlhttp://www.aicqtv.it/comitati/scuola.htm

  • 164

    - la Regione Veneto, che è entrata con grande impatto nella questione della qualità

    promuovendo, in collaborazione con l’IRRE del Veneto, il “Premio Qualità della Scuola del

    Veneto” 39;

    - infine l’Amministrazione della Provincia di Treviso, che ha deliberato un sostegno

    economico per quelle scuole della provincia che hanno in programma la Certificazione di

    qualità40.

    Da questi brevi cenni si deduce quanto il panorama delle proposte e delle iniziative sia ampio

    e articolato e quanto, pertanto, sia …trend la questione della qualità nella scuola.

    La qualità nella scuola

    Il Progetto Qualità nella scuola nasce nel 1990, con la sigla del Primo Protocollo di Intesa tra

    Ministro della Pubblica Istruzione e Confindustria; nel 1994 e nel 1998 vengono firmati il

    Secondo e il Terzo Protocollo di Intesa: questi accordi introducono nella scuola il tema della

    qualità in particolare per rispondere all’esigenza di collegamento tra scuola e mondo del lavoro,

    di raccordo con il territorio e di rapporto con la società civile. Nel febbraio del 2001 vengono

    emanate dal Ministro della Pubblica Istruzione De Mauro le linee guida per la diffusione della

    qualità nella scuola.41 L’intento è quello di far uscire la scuola dal suo isolamento nella

    prospettiva di rispondere nella maniera più idonea alle attese e alle aspettative della società.

    Nelle linee guida il Progetto Qualità risulta strettamente connesso con il processo

    dell’Autonomia e con le profonde innovazioni che erano state avviate (autonomia scolastica nel

    1997; innalzamento dell’obbligo scolastico nel 1999, obbligo formativo fino a 18 anni nel 1999,

    riforma degli Esami di stato nel 1998, riordino dei cicli scolastici nel 2000, formazione tecnico-

    superiore integrata nel 1997, educazione degli adulti nel 1997, ristrutturazione

    dell’amministrazione scolastica nel 1999) e che avevano posto la scuola tra le priorità di

    investimento, nella prospettiva di innalzare la qualità dell’offerta formativa. La diffusione

    della cultura della Qualità era pertanto considerata come uno degli strumenti per realizzare le

    riforme avviate, le quali, essendo destinate a modificare radicalmente le linee portanti e

    l’organizzazione del sistema scolastico, andavano vissute con consapevolezza culturale e

    sostenute con un forte impegno professionale.

    Nel luglio 2002 è stato firmato un Quarto protocollo di Intesa tra il MIUR e la Confindustria,

    nel quale si riconosce “l’importanza strategica nell’acquisizione, da parte delle scuole, di una

    cultura progettuale, professionale e organizzativa, capace di garantire il miglioramento continuo

    del servizio e i risultati dell’apprendimento da parte degli studenti”42. Nel novembre 2003 sono

    38 Si veda, ad esempio, il monitoraggio sulla qualità nelle scuole del Veneto, consultabile nel sito dell’Ufficio

    Scolastico Regionale per il Veneto http://www.istruzioneveneto.it/interveducativi/progetti/progettiqualita.shtml

    39 Il bando di concorso, emanato con delibera 885 del 28 marzo 2003 dalla Giunta regionale del Veneto, prevede la selezioni delle scuole partecipanti in 4 fasi successive, sul modello dei premi EFQM. L’elenco delle scuole selezionate

    è stato pubblicato sul sito dell’IRRE Veneto all’indirizzo http://www.irre.veneto.it/premioqualita/index.htm

    40 Il protocollo di intesa prevede l’accollamento del costo della certificazione per quelle scuole che partecipano al

    Programma di sviluppo della qualità nell’ambito della rete provinciale “Coordinamento Progetto Qualità” gestito

    dall’ITIS Planck di Villorba. Cfr. http://www.provincia.treviso.it

    41 La documentazione è consultabile nel sito del MIUR http://www.istruzione.it/argomenti/qualita/documenti.htm

    42 In http://www.istruzione.it/argomenti/qualita/index.html

    http://www.istruzioneveneto.it/interveducativi/progetti/progettiqualita.shtmlhttp://www.irre.veneto.it/premioqualita/index.htmhttp://www.provincia.treviso.it/http://www.istruzione.it/argomenti/qualita/documenti.htm

  • 165

    state emanate dal Ministro dell’Istruzione Moratti le Nuove Linee Guida Per una Scuola di

    Qualità43

    Intanto numerose scuole in Italia hanno avviato processi di riflessione sul tema della qualità,

    organizzandosi in reti e promuovendo veri e propri laboratori di studio, di ricerca e di

    monitoraggio. Si sono anche costituiti tre poli, a livello nazionale: a Napoli, a Roma e a Milano.

    In particolare attorno al Polo di Milano è nata “La rete per la Qualità della Scuola”44.

    Introduzione: la Qualità al Palladio

    Le scelte del Palladio per la Qualità, nel passato

    Nell’Istituto Palladio la parola “Qualità” ha cominciato a risuonare fin da metà degli anni ’90

    sulla base dell’esigenza di un confronto con il mondo esterno e con il territorio, nella prospettiva

    di acquisire nuovi stimoli per la riflessione, l’autoanalisi e il miglioramento. Con

    l’individuazione di settori di intervento ben definiti e il coinvolgimento di classi disponibil i

    l’Istituto nel 1995 ha partecipato al progetto Qualità totale nella scuola ( in collaborazione con

    l’Unindustria di Treviso), centrato sul miglioramento del Consiglio di classe (tecniche di gestione

    e relazioni interpersonali); nel 1996 ha partecipato a un secondo Progetto Qualità, sempre in

    collaborazione con l’Unindustria, centrato sulle cause dell’insuccesso scolastico; nel 1997 ha

    partecipato a un progetto Qualità-Scuola con altri tre istituti della provincia di Treviso e con

    l’Unindustria di Treviso, centrato sull’analisi dell’Istituto in relazione ai suoi rapporti con

    l’esterno; nel 1998 ha partecipato al progetto europeo “La valutazione nella qualità

    dell’istruzione”, centrato sull’analisi dei fattori che ostacolano o favoriscono l’autovalutazione;

    nel 1999 ha proseguito nel progetto di autovalutazione, gestito dal Cede, costituendo un

    gruppo di progetto denominato Vives con altre scuole della provincia, per l’analisi della

    didattica esplicita e implicita , della socio-affettività nella didattica, delle comunicazioni

    interpersonali fra studenti e docenti; nel 2000 ha iniziato la partecipazione alla rete nazionale

    di Autovalutazione in Rete (AIR)45 con la realizzazione di attività di monitoraggio relativo

    alla gestione dell’Istituto e agli apprendimenti; nel 1999 ha iniziato un progetto di formazione

    per docenti e personale Ata sulla Qualità nella scuola sulla base delle norme ISO 9000:2000;

    nel 2001/2002 ha partecipato al progetto di valutazione nazionale, gestito dall’INVALSI,

    denominato PP1, riguardante la valutazione degli apprendimenti; nel 2002/2003 ha attivato un

    progetto interno di valutazione degli apprendimenti.

    L’approccio alla Qualità e all’autovalutazione d’Istituto nella prospettiva del miglioramento

    era strettamente legato al fatto che l’Istituto fin dai primi anni ’90 stava partecipando a gran

    parte delle innovazioni e delle sperimentazioni didattiche avviate in campo nazionale: dalla

    sperimentazione “Brocca” (dal 1993), all’introduzione delle Nuove Tecnologie Informatiche

    nella didattica (progetto Multilab, 1996), alla sperimentazione del Liceo Tecnico

    dell’Autonomia (dal 1997, con introduzione di nuovi indirizzi sperimentali nel 2001); alla

    sperimentazione dell’Organico Funzionale (dal 1999).

    43 http://www.istruzione.it/normativa/2003/allegati/lineeguida_dir.pdf

    44 http://www.requs.it/.

    45 http://www.progettoair.it

  • 166

    La scelta per la Qualità al Palladio, oggi

    L’Istituto Palladio ha dunque dimostrato, nel corso dell’ultimo decennio, di voler essere una

    scuola di qualità nel campo della formazione e al passo con le nuove esigenze della società. Le

    scelte innovative hanno richiesto un impegno continuo da parte dei docenti e delle altre

    persone coinvolte nella gestione della scuola e nei vari ambiti sono stati raggiunti significativi

    risultati46. Ma la somma di tante parti “di qualità” non fa automaticamente la qualità del

    sistema.

    E’ stata colta così l’opportunità di aderire alla rete provinciale “La Qualità nella scuola”,

    capofila Itis Planck di Treviso, nella prospettiva della costruzione di un Sistema di Qualità

    formalizzato secondo la norma ISO 9001:2000 e di un’eventuale successiva certificazione

    esterna.

    Il modello ISO 9001:2000 risponde all’esigenza di avere un sistema di gestione della Qualità

    conforme ai requisiti minimi, di conformità e di efficacia.

    L’attenzione viene posta tuttavia anche al modello ISO 9004:2000, coerente con il precedente e

    progettato per essere complementare ad esso, ed ha come come scopo il miglioramento delle

    prestazioni dell’organizzazione nell’interesse di tutte le Parti Interessate.

    Per gli aspetti relativi all’autovalutazione si intende far riferimento anche al modello EFQM47

    (European Fondation for Quality Management), utilizzato nell’ambito dei premi per

    l’eccellenza e che include la “misura dei risultati” in modo molto più rilevante dei precedenti

    modelli48.

    L’Istituto Palladio ha avuto un primo approccio con il modello EFQM attraverso la

    partecipazione alla prima fase del Premio Qualità Scuole del Veneto. I risultati del check-up

    hanno evidenziato alcuni punti di debolezza, dai quali partire per interventi di miglioramento.

    46 Per citarne alcuni: la didattica per moduli, progettata e acquisita attraverso un lungo lavoro di autoformazione

    nell’ambito dei dipartimenti e condivisa e discussa a livello nazionale con altre scuole in occasione di convegni e

    seminari, tra i quali quello organizzato dal nostro istituto nel maggio del 2002; la realizzazione di numerosi progetti

    europei di scambio e di stages per studenti e di formazione per docenti; la partecipazione alla rete nazionale

    Multilab e a quella europea Enis nel campo dell’uso didattico delle nuove tecnologie; l’attuazione di percorsi

    didattici flessibili nei contenuti, nei tempi e nell’organizzazione; una particolare attenzione all’insuccesso scolastico

    attraverso attività di accoglienza, di recupero, di rapporti con le famiglie, di aiuto individualizzato, di riorientamento;

    uno stretto rapporto con il territorio, istituzioni, enti, per una formazione legata alle problematiche della realtà

    contemporanea; l’utilizzazione delle tecnologie informatiche e multimediali nella didattica, nella documentazione e

    nella gestione dell’Istituto, grazie a una struttura di rete distribuita per tutto l’Istituto, al sito Internet e alle attrezzature

    informatiche a disposizione di studenti, docenti e segreteria. Informazioni dettagliate possono essere reperite nel sito

    internet all’indirizzo www.palladio-tv.it

    47 Il modello EFQM è stato scelto dall’IRRE Toscana nell’ambito del progetto aQUa, rivolto al sostegno degli istituti

    scolastici impegnati nei processi di autoanalisi, di autovalutazione e di costruzione di un sistema di qualità. Cfr. sito

    internet http://www.irre.toscana.it/progetti_2002/aqua.htm

    48 cfr. G. Mattana, Qualità, Affidabilità, Certificazione, cit, pag. 311

    http://www.palladio-tv.it/http://www.irre.toscana.it/progetti_2002/aqua.htm

  • 167

    Obiezioni e adesioni

    L’avvio del Progetto Qualità ha comunque posto nel corpo docente una serie di interrogativi e

    ha generato un proficuo dibattito sulla specificità di tale progetto e sull’opportunità o meno di

    metterlo in atto.

    I motivi di perplessità possono essere riassunti schematicamente nel seguente elenco:

    la scuola non è un’azienda e gli studenti non possono essere considerati clienti, con tutto

    quel portato di connotazione che la parola comunica, al di là della sua denotazione

    nell’ambito specifico del “qualitese”;

    la scuola non eroga un semplice servizio, come t