Pietro, imparando da Gesù

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Pietro i tascabili della Bibbia imparando da Gesù Helen Clark

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Un testo utile non soltantoper i ragazzi, ma anche perresponsabili di gruppigiovanili e monitori diScuola Domenicale.

A cosa pensi quando senti il nome “Simon Pietro”? Forse di lui ricordi subito il momento in cui rinnegòGesù per tre volte, in unacircostanza in cui Egli avevadavvero bisogno di amici che gli stessero vicino. Il Signore, però, lo haperdonato e trasformatopotentemente: questa è la Sua opera di grazia.

€ 5,50

Che cosa possiamo imparare dainostri errori e da quelli degli altri?Sicuramente un sacco di cose utili!In questo primo libro sulla vita diPietro, Helen Clark ci mostra come l’esistenza di questo discepolo nonsia stata un fallimento, come alcunivorrebbero far credere. I problemi e le difficoltà, piuttosto, lo hannoincoraggiato a seguire Gesù più davicino. Pietro ha fatto proprio unamarea di sbagli, anche gravi, maGesù ha continuato ad amarlo e ad incoraggiarlo, facendo di lui unpotente predicatore dell’Evangelo.Forse pure noi facciamo molti sbagli,ma Gesù ci vuole trasformare perfare anche di noi Suoi fedelitestimoni.

HELEN CLARK scrittrice inglese, è cresciuta in una famiglia di fede

evangelica sin dalla sua fanciullezza e si è convertita al Signore all’età

di sedici anni. Ha lavorato come infermiera per quindici e, nel suo

tempo libero, ha servito il Signore tra i giovani per sette anni, nella

comunità locale della sua città di origine. Si è sposata nel 2006 ed ora

vive a Durban, in Sud Africa, insieme a suo marito Stuart.

Oltre a questo, ha scritto anche il libro Rut, più di una storia d’amore.

9 788889 698587

ISBN 978-88-89698-58-7ADI MediaServizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”

Via della Formica, 23 - 00155 RomaTel. 06 2251825 - 2284970 - Fax 06 [email protected] - www.adi-media.it

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Helen Clark

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Titolo originale:“Simon Peter: The Training Years”© Day One Publications 2009Published by Day One PublicationsRyelands Road, Leominster, HR6 8NZ

Edizione italiana:“Pietro: Imparando da Gesù”© ADI-MediaVia della Formica, 23 - 00155 RomaTel. 06 2251825 - 06 2284970Fax 06 2251432Email: [email protected]: www.adi-media.it

Servizio Pubblicazioni delleChiese Cristiane Evangeliche“Assemblee di Dio in Italia”

Settembre 2011 - Tutti i Diritti Riservati

Traduzione: A cura dell’Editore - C.F.

Tutte le citazioni bibliche, a meno chenon sia indicato diversamente, sono trattedalla Bibbia Versione Nuova Riveduta - Ed. 1996Società Biblica di Ginevra - Svizzera

Stampa: Produzioni Arti Grafiche S.r.l. - Roma

ISBN 978 88 89698 85 7

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Prefazione

Questo è il secondo di una serie de i tascabili della Bibbia. Unlibro indirizzato a ragazzi delle scuole elementari e medie,scritto con uno stile molto lineare, usando parole semplici edirette. Il testo è corredato da schede, vignette e riquadri consuggerimenti e riflessioni che aiutano ad approfondire l’argo-mento toccato.La scrittrice inglese, Helen Clark, prende in esame la primaparte della vita di Simon Pietro, in qualità di discepolo di Ge -sù: tentennante e dubbioso, con un carattere impulsivo. Que -sto primo periodo della sua vita è stato quello della chiamatae della formazione, una fase caratterizzata da errori che perògli sono serviti per prepararlo a qualcosa di più grande e im-portante che avrebbe affrontato negli anni successivi.Lo stile giornalistico del libro e i consigli preziosi che intercala-no il testo, non soltanto ne rendono interessante la lettura, mapermettono a chi si accosta ad esso, con un cuore disposto eduna mente aperta, di soffermarsi a riflettere sulle tante veritàpratiche, oltre che spirituali, che ne riempiono le pagine.Questo tascabile della Bibbia, guiderà passo passo il lettore ascoprire tutti quei risvolti avvincenti di uno dei personaggi piùinteressanti del Nuovo Testamento.

L’Editore

Pietro Imparando da Gesù

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“Le lezioni che SimonPietro dovette impararesono le stesse chedobbiamo imparare noi,se vogliamo diventarecristiani forti”

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Introduzione

Simon Pietro era un discepolo di Gesù e probabilmente è me-glio conosciuto come quello che ha negato di conoscerLo.Finse di non aver mai avuto a che fare con Lui e lo fece proprioin un momento cruciale: subito dopo il Suo arresto e pocheora prima della Sua crocifissione. Era il momento in cui Gesùaveva davvero bisogno del supporto dei Suoi amici, ma SimonPietro lo deluse molto.Questa è la storia che di solito viene in mente appena si pro-nuncia il nome di Simon Pietro. Se non conosci questo episo-dio o se è passato un po’ di tempo dall’ultima volta in cui ne haisentito parlare, puoi leggerlo nel Vangelo di Luca (22:54-62). Ad ogni modo, di Simon Pietro si può raccontare molto di piùdi quell’unico episodio. La Bibbia parla di lui sia prima sia dopola morte di Gesù.Simon Pietro era un pescatore di mestiere e probabilmenteera abbastanza ignorante; eppure leggendo il libro di Atti, ve-drete in questo discepolo di Gesù una trasformazione radica-le, che farà di lui un grande insegnante e predicatore, uno deipiù coraggiosi e più fe-deli uomini del l’ultimoperiodo del Nuo vo Te -stamento. Difficil men -te lo riconosceste co-me il discepolo che untempo aveva di-chiarato di nonaver mai cono-sciuto Gesù.

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Simon Pietro:Poteva rimanere a pescare!

Simon Pietro:il discepolo cherinnegò il Signore

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Pensaci

Ho sempre avuto un debole per Simon Pietro e ho semprepensato che abbia subito delle critiche ingiuste.Un minuto prima si era addormentato nel giardino delGetsemani, mentre Gesù stava pregando, e un minuto dopo ilMaestro, l’Uomo che Simon Pietro aveva seguito per tre anni,veniva arrestato andando incontro, con tutta probabilità, allapena di morte. Nella confusione di quel tragico momento,Simon Pietro aveva perso di vista gli altri discepoli e dovevasentirsi solo, spaventato e confuso: tuttavia ebbe il coraggiodi andare alle porte della città per cercare qualche notizia sulsuo Signore. Poi, all’improvviso, le persone iniziarono a rico-noscerlo come uno di quelli che erano stati con Gesù. Di cer-to, adesso Simon Pietro era ancora più preoccupato, perchéavrebbero potuto arrestare e mettere a morte anche lui. Cisarebbe voluta una persona davvero molto forte e coraggio-sa per prendere posizione a favore di Gesù in una simile si-tuazione ed è ingiusto criticare Simon Pietro, dato che lamaggior parte di noi non si è mai trovato in una posizione cosìdifficile. Molte volte, nel passato, avrei avuto la possibilità diprendere posizione per Cristo, ma ho fallito e non stavo certorischiando la morte!Ecco il motivo per cui nutro tanta simpatia nei confronti diPietro. Questo episodio della vita del discepolo, che rappre-senta per certo un suo grosso sbaglio, è letto regolarmentenelle chiese e nelle riunioni giovanili come monito ai credenti.È giusto analizzare questa storia per trarre un’importante le-zione di vita cristiana, ma è altrettanto giusto considerare

Introduzione

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quanto Simon Pietro imparò da questa esperienza. Infatti,egli chiese ed ottenne il perdono di Gesù. Inoltre, il Figlio diDio lo rese uno degli uomini più coraggiosi del Nuovo Te sta -mento: più tardi, infatti, morirà come martire.In questo libro e in quello che lo accompagna, Pietro: il tempodelle sfide (1), desidero analizzare il tempo che Simon Pietro tra-scorse con Gesù e le lunghe, dolorose lezioni che ha dovuto im-parare prima di essere pronto a compiere l’incredibile piano cheil Signore aveva predisposto per lui, in seguito alla Sua morte.Le lezioni che Simon Pietro dovette imparare sono le stesse chedobbiamo imparare noi, se vogliamo diventare credenti forti.Ricorda che questo Simon Pietro di cui leggiamo nei primi capi-toli, è lo stesso uomo di cui leggiamo dopo la morte di Gesù:

• Predicò a migliaia di persone.• Andò in prigione per aver parlato di Cristo.• Fu torturato e picchiato.• Fu ucciso per la sua fede in Gesù. Non sappiamo se sia

vero oppure no, ma la tradizione racconta che fu messosu una croce, come il suo Maestro, e siccome non si sen-tiva degno di morire come il suo Signore, chiese di esse-re crocifisso sottosopra. Puoi ben immaginare che do-veva trattarsi di una morte ancora più dolorosa rispettoad una “normale” crocifissione.

Quest’uomo scrisse anche meravigliose lettere, incoraggiando isuoi fratelli in Cristo a perseverare nella loro fede e a vivere perGesù. Queste lettere sono libri della Bibbia, che conosciamo conil nome di prima e seconda Epistola di Pietro. Abbastanza sor-prendente per un ignorante e codardo pescatore della Galilea.

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________1) Titolo originale “Simon Peter: Challenging Times”.

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Introduzione

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Come scoprirai attra-verso questi libri, Gesùfece un lavoro strabi-liante in Simon Pietroed è soltanto grazie aLui che quel discepolosi trasformò in unuomo capace di faretutto quello che abbia-mo appena descritto.Gesù può cambiare inmeglio il nostro carat-tere, così come fececon Pietro. Se ci fidia-mo di Lui e ci disponia-mo ad ubbidirGli, Egli ciaiuterà ad affrontaretutte quelle situazioniche mai avremmo pen-sato di vincere.Non importa quanto cisentiamo inutili - e tuttici sentiamo così, avolte - Dio ha il poteredi cambiarci radical-mente come ha fattocon Simon Pietro.

Dobbiamo soltantovolerlo e lasciare cheEgli compia la Suaopera in noi.Non fraintendetemi. Noidobbiamo fare la nostraparte e la vita a voltepuò essere davverodura. Anche Pietro dicerto concorderebbe:sono sicura che anchelui, molte volte, deveaver trovato difficilequesta vita, ma conl’aiuto di Gesù fu capacedi cavalcare le tempestee di portare a termine ilcompito affidatogli.Ci sono molte storie dimissionari che hannocondiviso la loro fedecon persone di diversaestrazione sociale.Questi missionari sonopersone ordinarie

come me e te, ma conla potenza di Dio hannopotuto superare espe-rienze terribili, fare cosestraordinarie per Lui ehanno portato moltepersone a conoscere edamare il Signore. Da solinon possiamo farenulla, ma con Dio tuttoè possibile!Quando finirai di legge-re questi libri, mi augu-ro tu possa ricordareSimon Pietro non piùper quell’episodio tragi-co fuori dalle porte dellacittà, la notte in cuiGesù fu arrestato, mache tu possa pensare alui per quello che èdiventato poi. C’è dav-vero tanto da imparareda quest’uomo di Dio.

Consigli preziosi

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1. Quando senti il nome di Simon Pietro, qual è la primastoria che ti viene in mente? Scrivi quello che sai diSimon Pietro: elenca i primi episodi a cui pensi, tra quelli che lo riguardano. Ora guarda la lista che hai stilato (a patto che tu ricordi più episodi) e scrivi le lezioni che credi Simon Pietro abbia imparato da ciascuna di queste storie.

2. Se sei credente, hai mai evitato di parlare di Gesù quan-do sei stato sfidato dai tuoi amici a scuola o quando si èpresentato l’argomento? Ricorda che non parlare dellatua fede quando ne hai l’occasione è esattamente comenegarla, come fingere che non conosci Gesù e che nonLo ami. Se sei rimasto in silenzio, sappi che non sei l’uni-co, ma Dio può plasmare il tuo cuore e donarti il corag-gio di cui hai bisogno, proprio come fece con Pietro.

3. Prova a leggere I Pietro 4, per avere un’idea delle let-tere che egli scrisse ai credenti dopo la morte diGesù. Non sono letture facili, ma prova con questocapitolo, in cui l’apostolo descrive come bisognavivere per il Signore. Poi leggilo di nuovo quandosarai arrivato alla fine di questo libro e avrai un’ideapiù chiara della gigantesca trasformazione cheavvenne nella vita di quest’uomo. Crederai a stentoche il Simone di cui hai letto all’inizio di questo libro è lo stesso il Simon Pietro che ha scritto quell’epistola.

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“Gli Israelitiaspettavano il Messiae cercavano di riconoscerLo”

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1. È arrivato il Messia!(Giovanni 1:35-42)

La storia inizia con Giovanni il battista, nato appena pri -ma di Cristo e figlio di Elisabetta, cugina di Maria, ma dredi Gesù. Fondamentalmente, Gesù e Giovanni era no

parenti alla lontana. La Bibbia non ci dice se, da piccoli, Ge sùe Giovanni si siano mai incontrati, ma sappiamo che il battistaaveva ricevuto dal Signore la chiamata ad una particolaremissione: proclamare l’arrivo di Gesù come Messia.Probabilmente hai sentito pronunciare diverse volte la parola“Messia”, soprattutto nel periodo natalizio: ma ti sei mai chie-sto che cosa significa, in realtà, questo nome? Diamo unosguar do all’Antico Testamento, per trovare la risposta.

Messia

Isaia era un profeta che visse negli ultimi anni del 600 a.C. Aitempi dell’Antico Testamento, per dire al Suo popolo quelloche sarebbe successo in futuro, sia in bene sia in male, ilSignore si serviva dei profeti. Questi uomini erano i messag-geri di Dio e rassicuravano il popolo, mettendolo in guardiacirca gli avvenimenti futuri. Quando i figli d’Israele disubbidi-vano al Signore, contravvenendo alle leggi che Egli aveva datoper la loro salute fisica e spirituale, i profeti li avvertivano cheDio li avrebbe puniti, se non avessero cambiato rotta. Ma imessaggi che il Signore inviava non erano sempre di ripren-sione o avvertimento. La profezia che fu affidata ad Isaia, peresempio, era una meravigliosa promessa: il Messia sarebbe

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venuto e avrebbe salvato i figli d’Israele. Da quando questapromessa fu scritta, gli Israeliti iniziarono ad aspettare ilMessia e furono sempre attenti per cercare di riconoscerLo.Giovanni il battista aveva l’incarico di annunciare a Israele cheil tanto atteso Messia era arrivato nella persona di Gesù, chechiamò “Agnello di Dio”. Gli Israeliti sapevano che si stava rife-rendo al Messia annunciato nel libro di Isaia.Giovanni aveva alcuni seguaci che credevano davvero a quelloche stava dicendo. Uno di questi era Andrea, il quale aveva unfratello di nome Simone.Quindi, chi era Simone e cosa ha a che fare con tutto questo?Prima che Simon Pietro incontrasse Gesù, il suo nome erasoltanto Simone. Fu Gesù che gli diede il nome di Pietro, e nescopriremo il motivo nel prossimo capitolo. Per ora, ci bastiricordare che Simone e Simon Pietro sono la stessa persona.Andrea e i suoi compagni seguirono immediatamente Gesù etrascorsero con Lui un’intera giornata. Giunta la sera, eranoormai completamente e chiaramente convinti che Giovanniavesse ragione e che quell’Uomo fosse il Messia. Riesci adimmaginare quanto dev’essere stato emozionante per loro?L’intera nazione ebraica aveva atteso il Redentore per secoli eadesso eccoli lì! Due umili pescatori Lo avevano incontrato eGli avevano parlato! La loro fede era forte, e non ammettevaalcun dubbio.

Ad esempio: Pensiamo a qualche personaggio famoso, aqualcuno che ammiri davvero e che un giorno potrestiincontrare. Può essere un attore, un cantante, un campio-ne dello sport o un re. Per uno dei miei nipoti, posso scom-mettere che sarebbe un giocatore del Manchester

È arrivato il Messia!

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United. Beh, immagina di essere con il tuo gruppo giova-nile e all’improvviso questa persona fa il suo ingresso,totalmente inaspettato (è un esempio piuttosto banale,ma è la cosa più simile a cui sono riuscita a pensare).Immagina quanto saresti emozionato e quanto vorrestiraccontare a tutti che hai appena incontrato la personache più ammiri al mondo. Ora moltiplica questa sensazio-ne almeno per mille volte e ti avvicinerai appena a quelloche Andrea deve aver provato incontrando Gesù. Perché una così grande differenza di reazione? Beh, mol -to tempo prima che nascesse il Messia, Dio aveva pro-messo che avrebbe salvato la nazione ebraica proprio permezzo di Lui. Invece, i conduttori del tuo gruppo giovanile potrebberoaver saputo dell’arrivo del tuo personaggio famoso pochi

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Che lezione! Andrea eraseguace di Gesù dameno di un giorno e giàstava testimoniandoagli altri, invitandoli aconoscere il Salvatore.Che meraviglioso fratel-lo era per Simone! Perlui era assolutamenteimportante che anchesuo fratello ricevesse labuona notizia dell’arrivodel Messia il prima pos-

sibile, così da condivide-re insieme questa gran-diosa esperienza.Sei un credente e haifratelli o sorelle o amiciintimi con cui vorresticondividere la tua fede?Prova a parlarne conloro. A volte, persino gliamici e i parenti a noipiù vicini non voglionosaperne, ma chiedi aDio di darti coraggio.

Potresti rimanere sor-preso e loro potrebberoessere più interessati diquanto avresti mai cre-duto. Andrea probabil-mente non sapeva chereazione avrebbe avutoSimone né se gli avreb-be creduto. In effetti, lareazione immediata diSimone non ci vienedescritta, ma sappiamoper certo che Andrea lo

Consigli preziosi

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minuti prima e, ammettiamolo, l’unica cosa che i membridel Manchester United possono salvare è la rete, ma nonavrebbero un grande impatto sul resto della tua vita! Andrea è un esempio lampantedi quello che tutti noido vremmo fare quan -do co nosciamo Ge sù.Non ten ne per sé que-sta meravigliosa no -tizia, ma andò imme-diatamente a raccon-tarla a suo fratello Si -mo ne, spronandolo persi-no ad incontrarLo anche luidi persona.

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portò da Gesù. Questo èil massimo che ognunodi noi può fare. Possiamo parlare allepersone del Signore, mapoi sta a loro deciderecome rispondere e sce-gliere di credere oppureno. Tuttavia, se nessunoparlerà loro di Gesù,non avranno mai la pos-sibilità di decidere diseguirLo e di provare ad

avere quellameravigliosaamicizia che noi abbia-mo con Lui. Non è suffi-ciente lasciare questocompito ai predicatori o ai responsabili dei gio-vani. Noi dobbiamodare il nostro piccolocontributo, portando inostri amici e i nostriparenti in chiesa edessendo un buon esem-

pio per loro a scuola o a casa. Ciò significa“essere testimoni diCristo” ed è il compitopiù importante che Dioha affidato ai Suoi figli.Non è sempre facile, ma se preghiamo Dio di aiutarci, Egli ci darà il coraggio di cui abbia-mo bisogno.

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1.Prova ad immedesimarti nei panni di Andrea. Haiappena incontrato Gesù dopo averlo aspettato pertantissimo tempo. Quale sarebbe la prima cosa chefaresti? Lo diresti a qualcuno? Se sì, a chi?

2.Pensa ad un parente o ad un amico intimo che ti piacerebbe portare in chiesa o ad una riunionegiovanile. Spendi ogni giorno alcuni momenti,pregando che il Signore ti dia l’opportunità e ilcoraggio di parlare a questa persona di Lui e diinvitarlo o invitarla in chiesa. Non arrenderti, anchese dovessi impiegare del tempo a riuscirci. Se il tuoparente o il tuo amico rifiutano, continua a chiedere e continua a pregare che Dio facciacambiare idea a questa persona.

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A cosa pensi quando senti il nome “Simon Pietro”? Forse di lui ricordi subito il momento in cui rinnegòGesù per tre volte, in unacircostanza in cui Egli avevadavvero bisogno di amici che gli stessero vicino. Il Signore, però, lo haperdonato e trasformatopotentemente: questa è la Sua opera di grazia.

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Che cosa possiamo imparare dainostri errori e da quelli degli altri?Sicuramente un sacco di cose utili!In questo primo libro sulla vita diPietro, Helen Clark ci mostra come l’esistenza di questo discepolo nonsia stata un fallimento, come alcunivorrebbero far credere. I problemi e le difficoltà, piuttosto, lo hannoincoraggiato a seguire Gesù più davicino. Pietro ha fatto proprio unamarea di sbagli, anche gravi, maGesù ha continuato ad amarlo e ad incoraggiarlo, facendo di lui unpotente predicatore dell’Evangelo.Forse pure noi facciamo molti sbagli,ma Gesù ci vuole trasformare perfare anche di noi Suoi fedelitestimoni.

HELEN CLARK scrittrice inglese, è cresciuta in una famiglia di fede

evangelica sin dalla sua fanciullezza e si è convertita al Signore all’età

di sedici anni. Ha lavorato come infermiera per quindici e, nel suo

tempo libero, ha servito il Signore tra i giovani per sette anni, nella

comunità locale della sua città di origine. Si è sposata nel 2006 ed ora

vive a Durban, in Sud Africa, insieme a suo marito Stuart.

Oltre a questo, ha scritto anche il libro Rut, più di una storia d’amore.

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