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Questo volume è stato realizzato dal CRC Piemonte, parte del progetto nazionale CRC promosso e finanziato dal CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) e dalle Regioni. Gli autori del “Quarto Rapporto sull’Innovazione nella regione Piemonte – 2006” sono: Chiara Gallino e Sara Di Falco (CSP– Innovazione nelle ICT), Claudia Simonato e Ornella Ferroni (CSI-Piemonte), Eloisa Testa e Giuseppe Giliberto (CNIPA), con la collaborazione del coordinatore del CRC Piemonte Laura Milone (Regione Piemonte), di Sergio Duretti e Michela Pollone (CSP– Innovazione nelle ICT), di Alessio Mascarello, Alessandra Musso e Giovanni Mazzola. (CSI-Piemonte). La parte 1 - Novità del quadro regionale è stata realizzata, in particolare per quanto riguarda gli approfondimenti sulle policy, grazie al contributo di Mara Cocco (Segreteria Wi-PIE) e, per quanto riguarda l’individuazione degli attori, di Marco Perotto (CSI-Piemonte). Per la Parte 2 – Avanzamento progettualità e risultati, si ringraziano per il contributo Stefania Bertotti; Flavio Bianchi; Lorenzo Bianchi; Gabriella Braiato; Orietta Demi; Maurizio Fiorentini; Carlo Fortunato; Franco Gola; Silvana Griffa; Domenico Luca; Mauro Marelli; Francesco Meschia; Messina Massimiliano; Muraca Andrea; Panepinto Marco; Rostagno Vania; Sarchioni Manuela; Antonella Toffoletto; Vallero Vittorio (CSI-Piemonte); Lovisolo Ornella (Comune di Asti), Marcello Zanetti (Comune di Cossato). Si ringraziano in particolar modo tutti componenti dello Staff Centrale CNIPA e del gruppo di lavoro Osservatorio del CRC Piemonte, i colleghi di CSI-Piemonte e CSP– Innovazione nelle ICT, che hanno collaborato alla realizzazione del Rapporto. Impaginazione e stampa a cura di: Centro Stampa Regione Piemonte Via Viotti 8 -Torino I dati presentati e commentati sono aggiornati al mese di maggio 2006. Finito di stampare nel mese di ottobre 2006.

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Premessa

Il Rapporto sull’Innovazione nella Regione Piemonte, a cura del CRC Piemonte, è giunto ormai alla quarta edizione. Il Rapporto ha seguito nel tempo l’evoluzione dell’innovazione nella Regione, dagli albori del “Piano di e-government piemontese”, alla sua attuazione attraverso i progetti e le iniziative attivate negli anni sul territorio, fino a coglierne risultati e ricadute e, da ultimo, le evoluzioni interregionali. Il quadro della progettualità piemontese in tema di e-government e società dell’informazione evidenzia aspetti sempre diversi, rispecchiando sia la variabile risposta alle opportunità offerte a livello nazionale ed internazionale, sia l’autonoma vivacità propositiva degli attori regionali. Particolare rilievo assumono, nell’attuale Rapporto, per quanto riguarda le politiche regionali, la Legge regionale sulla Ricerca, importante elemento di regolazione della ricerca scientifica e dell’innovazione, e l’ampia previsione di interventi a favore della riduzione del divario tecnologico dei piccoli Comuni: tale ultimo obiettivo viene perseguito sia attraverso il completamento della rete regionale a larga banda (programma WI-Pie e Reduce Digital Divide), sia mediante la diffusione, attraverso i Centri Servizi Territoriali, dei servizi di e-government resi disponibili nel corso del tempo dalla Regione e dalle amministrazioni di maggiori dimensioni. Nell’ottica di Sistema Piemonte, ossia di un territorio regionale coordinato e coeso anche nello sviluppo, il metodo della concertazione e dell’evoluzione territoriale armonica ha dapprima favorito la diffusione dei servizi e delle esperienze acquisite con i progetti di e-government, e successivamente ha contribuito a promuovere la collaborazione interregionale come strumento per la condivisione delle rispettive eccellenze progettuali. Il Rapporto tratteggia, quindi, l’evoluzione della Regione e del territorio verso nuovi traguardi di competitività, riqualificazione territoriale, internazionalizzazione, un percorso che non prescinde dalla considerazione e dalla promozione delle specificità locali che costituiscono al tempo stesso vincoli entro i quali procedere e potenzialità da valorizzare. L’Assessore all’Università, ricerca, politiche per l'innovazione e l'internazionalizzazione, telecomunicazioni, e-government. Andrea Bairati

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In troduzione

Il CRC Piemonte fin dalla sua costituzione nel 2003 vede nel Rapporto annuale un importante strumento di divulgazione dei risultati raggiunti in ambito di e-government e società dell’informazione nelle regioni, grazie all’attivo supporto della rete CRC. Se il Primo Rapporto sull'innovazione nella Regione Piemonte (2003) ha presentato in particolare la risposta piemontese all’avvio operativo del Piano nazionale di e-government, ed il contesto di politiche e iniziative regionali all’interno del quale esso si è inserito, i Rapporti a seguire hanno offerto una vista sullo stato di avanzamento delle iniziative in essere e sulle novità emerse in itinere. In particolare, il Secondo Rapporto (2004) ha focalizzato l’attenzione sulle caratteristiche della seconda fase del Piano nazionale di e-government e sulle nuove modalità di partecipazione regionale (Accordi di Programma Quadro e azioni mirate su riuso delle soluzioni, inclusione dei piccoli Comuni, completamento delle infrastrutture regionali). Il Terzo Rapporto (2005) ha accompagnato l’aggiornamento delle informazioni su policy, attori e progetti con sezioni di approfondimento volte ad evidenziare l’orientamento regionale al superamento del digital divide e alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) a sostegno della competitività del territorio: iniziativa principale con cui la Regione ha perseguito lo scopo è stato il Programma sulla Banda Larga Wi-PIE. Il Rapporto giunge nel 2006 alla sua quarta edizione, che costituisce la naturale prosecuzione dei precedenti Rapporti, non presupponendone tuttavia la lettura. Vengono presentate le novità di policy dell’ultimo anno e gli attori locali, insieme ad un’ampia panoramica sulla progettualità regionale, che nel caso di progetti conclusi (in particolare per i progetti 1° Avviso) descrive i servizi erogati dal punto di vista del loro utilizzo e che apre per la prima volta lo sguardo alla progettualità internazionale. Il rapporto dedica una parte allo stato dell’arte della diffusione delle ICT a livello locale, usufruendo dei dati messi a disposizione da ISTAT, in seguito alla fattiva collaborazione avviata dalla rete CRC in fase di elaborazione dei questionari in particolare per l’indagine sperimentale sulle ICT nella pubblica amministrazione (PA). Il Rapporto si chiude con uno specifico focus sul modello dei Centri Servizio Territoriali (CST) piemontesi, che rappresenta la chiave di lettura della strategia regionale su e-government e società dell’informazione: il concetto di Sistema Piemonte quale sistema informativo degli Enti della pubblica amministrazione del Piemonte, che si apre a cittadini ed imprese. La logica di sistema è emersa fin dal Primo Rapporto come modello chiave piemontese per l'armonico sviluppo delle ICT a superamento del digital divide territoriale, e trova realizzazione in due principali orientamenti seguiti dalla Regione Piemonte:

il sostegno allo sviluppo del territorio; il proseguimento del processo di trasferimento di importanti componenti dell'azione

amministrativa (materie delegate) agli enti territoriali (per prime le Province). Coerentemente alle indicazioni del Piano di e-government piemontese (11 aprile 2001) e al proprio ruolo di ente di programmazione ed indirizzo, ai fini dello sviluppo del territorio la Regione è attiva per rendere disponibili infrastrutture e servizi di piattaforma capaci di sostenere l'azione amministrativa dei soggetti pubblici (Province e Comuni per primi) e contemporaneamente rafforzare la competitività del sistema economico regionale. Il sostegno alla competitività regionale passa quindi attraverso la trasformazione del sistema informativo regionale in un “Sistema del territorio”: concretamente questo significa che il sistema informativo regionale viene oggi inteso come insieme dei dati condivisi, delle procedure di cooperazione inter-ente, degli strumenti di comunicazione tra gli enti e delle

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risorse informatiche di supporto, rese disponibili agli enti del territorio. Questo si traduce in una maggiore collaborazione istituzionale e nella partecipazione civile e politica dei cittadini, concetti di fondo della logica di Sistema Piemonte. Semplificazione amministrativa e sostegno alla competitività emergono come assi strategici chiave nei diversi documenti di programmazione regionale (DOCUP e DPEFR, Patto per lo Sviluppo del Piemonte, Programma di Sviluppo Regionale, APQ) per raggiungere gli obiettivi di Lisbona: “diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale". La logica di Sistema si concretizza nella progettualità regionale, che nel complesso persegue i seguenti obiettivi strategici:

infrastrutture abilitanti sulla rete: con questo obiettivo si intende la creazione di infrastrutture che rendano possibile la connettività (su esistenti infrastrutture di trasporto) tramite componenti abilitanti quali la gestione dell'identità elettronica dei cittadini piemontesi nelle transazioni con la PA, il centro per l'interscambio dei dati anagrafici fra le PA piemontesi, i progetti di interscambio fra le varie regioni (ICAR);

accesso ad internet: si tratta di sistemi atti a favorire l'accesso da parte di cittadini ed imprese in modo uniforme e capillare sul territorio tramite indicazione dei servizi disponibili e guide ai servizi orientate agli eventi di interazione con la PA;

servizi su internet: sviluppare i servizi forniti alla PA a cittadini ed imprese attraverso internet, sia come servizi trasversali quali l'e-commerce e l'e-procurement, sia come servizi verticali tematici quali i tributi, le competenze riguardanti il commercio, l'incontro domanda-offerta di lavoro, l'accesso alla formazione professionale, la salute;

open source: il software libero costituisce attualmente uno dei principali strumenti che possono contribuire ad un più armonico sviluppo dell'ICT. Fenomeno nato principalmente per il software di base, si è recentemente esteso anche agli strumenti di office ed a piattaforme trasversali. Queste evoluzioni permettono di cogliere l'opportunità di sviluppare progetti e servizi attraverso l'utilizzo di software di pubblico dominio con l'obiettivo di ottimizzare l'impiego del denaro pubblico e, attraverso la messa a disposizione della comunità dei codici sorgente, di fornire alle imprese del territorio un concreto vantaggio in termini competitivi;

internazionalizzazione: dato il fertile clima di collaborazione della PA con Atenei e con imprese del comparto ICT, il Piemonte rappresenta un terreno molto interessante per la creazione di opportunità di sviluppo di progetti e servizi in ambito internazionale. L'obiettivo è quello di favorire lo sviluppo ICT in una prospettiva europea, incrociando le iniziative strategiche e rafforzando le relazioni con regioni vicine.

L’elevata frammentazione amministrativa e la disomogeneità territoriale che caratterizzano la regione, impongono infine di dedicare una particolare attenzione alle realtà minori che, a causa di difficoltà strutturali e finanziarie, soffrono di un fote digital divide. Trasversale a tutti gli obiettivi strategici succitati, vi è pertanto l’inclusione dei piccoli comuni nelle dinamiche innovative regionali, espressa con forza da iniziative come i CST e il programma per la diffusione della banda larga Wi-PIE. L’immagine che emerge dalla lettura del Quarto Rapporto Regionale sull’Innovazione in Piemonte, coerentemente a quanto finora analizzato dall’Osservatiorio CRC nelle precedenti edizioni, è quella di un Piemonte in evoluzione, che guarda alle ICT come un fattore chiave per la competitività e la riqualificazione del territorio e si muove verso l’economia della conoscenza con un respiro internazionale.

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Indice

PARTE I - NOVITÀ DEL QUADRO REGIONALE ............................... 1

1 Novità nelle politiche per l’e-government e la società dell’informazione.....................................................................................3

1.1 DPEFR 2006 – 2008................................................................................4 1.2 Legge sulla Ricerca .................................................................................6 1.3 Verso la nuova programmazione 2007-2013: Documento Strategico Regionale..............................................................................................................7 1.4 Atto integrativo APQ 2005......................................................................8

2 Stato di avanzamento delle principali policy vigenti ....................11 2.1 Avanzamento programma WI-PIE .........................................................11

2.1.1 Linea Strategica 1 - Osservatorio ......................................................12 2.1.2 Linea Strategica 2 – Backbone...........................................................13 2.1.3 Linea Strategica 3 - Favorire l’Accesso...............................................14 2.1.4 Linea Strategica 4 – Territorio senza fili .............................................15 2.1.5 Linea Strategica 5 – Internazionalizzazione e integrazione ...............16 2.1.6 Linea Strategica 6 – Ricerca, accademia e scuola ..............................17 2.1.7 Linea Strategica 7 – Servizi sulla Larga Banda....................................18

2.2 Avanzamento dei progetti previsti nell’Accordo di Programma Quadro.18 2.2.1 Progetto Interventi per la diffusione della larga banda nelle aree marginali .........................................................................................................19 2.2.2 Progetto Servizio di Interscambio ......................................................19

2.3 Avanzamento dei progetti previsti nell’Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro.............................................................................................20

2.3.1 Progetto Sviluppo di attività di assistenza tecnica per la gestione del processo inerente la ricerca scientifica applicata nell’ambito della società dell’informazione ............................................................................................20 2.3.2 Progetto Webconference – Strumenti multimediali di comunicazione per le scuole....................................................................................................22 2.3.3 Progetto Monitoraggio evoluzione servizi ICT....................................22 2.3.4 Progetto Interventi per la diffusione della larga banda nelle aree marginali nell’ambito del programma WI-PIE (già RUPAR 2)............................23 2.3.5 Progetto CST – Centri Servizio Territoriali ..........................................23 2.3.6 Progetti infrastrutturali – II fase di e-government ................................23

2.4 I progetti proposti per l’inserimento nel nuovo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro....................................................................24

2.4.1 Il finanziamento CIPE ........................................................................24 2.4.2 Gli interventi .....................................................................................24

3 Strategie regionali su riuso e CST .................................................27 3.1 Strategia regionale sul riuso...................................................................27

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3.2 Strategia regionale sui CST ................................................................... 28 4 Evoluzione attori (aggiornamento e novità del quadro 2005) ...... 31

4.1 Convenzione per lo sviluppo e il consolidamento del CRC in Piemonte31 4.2 Comitati Guida e Comitati di Pilotaggio................................................ 32 4.3 Quadro di sintesi degli attori della politica regionale ............................ 32

PARTE II - Avanzamento progettualità e risultati ............................... 45

Una vista sintetica sulla progettualità regionale .................................... 47

5 Avanzamento e risultati dei progetti e-gov................................... 49 5.1 I risultati dei progetti di primo avviso.................................................... 49

5.1.1 I servizi ai cittadini- stato dell’arte..................................................... 50 5.1.2 I servizi alle imprese- Stato dell’arte.................................................. 53 5.1.3 I servizi alle PA................................................................................. 59

5.2 Avanzamento dei progetti di e-government seconda fase...................... 65 5.2.1 I progetti per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali e il Sistema Pubblico di Connettività ................................................................................................ 65 5.2.2 La diffusione territoriale dei servizi ai cittadini ed alle imprese: i progetti di riuso............................................................................................... 71 5.2.3 L’inclusione dei piccoli Comuni nell’attuazione dell’ e-government: i CST 71 5.2.4 I progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy) ... 71

5.3 Bandi CNIPA su e-learning e digitale terrestre....................................... 74 5.3.1 L’Avviso per la selezione dei progetti di e-learning ........................... 74 5.3.2 Il secondo bando sul digitale terrestre ............................................... 76

6 Novità nella progettualità regionale............................................. 77 6.1 Principali progetti regionali 2005 ........................................................ 77

6.1.1 Progetti del Patto per lo sviluppo del Piemonte ................................. 77 6.2 Altri progetti a livello comunale: WEB oltre i 60 ................................... 84 6.3 I progetti europei.................................................................................. 85

6.3.1 Il Progetto Understand (European Regions UNDER way towards STANDard indicators) ..................................................................................... 93 6.3.2 Il progetto HOPS- Enabling an Intelligent Natural Language Based Hub for the Deployment of Advanced Semantically Enriched Multi-channel Mass-scale On-line Public Services .......................................................................... 95 6.3.3 Il progetto PICTURE- Process Identification and Clustering for Transparency in Reorganizing Public Administrations ..................................... 95 6.3.4 Il progetto DIADEM- Delivering Inclusive Access for Disabled or Elderly Members of the community................................................................. 96 6.3.5 Il progetto LUNA - Spoken Language UNderstanding in multilinguAl communication systems .................................................................................. 97

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6.3.6 Il Progetto SEMANTICGOV - Providing Integrated Public Services to Citizens at the National and Pan-European level with the use of Emerging Semantic Web Technologies............................................................................97 6.3.7 Il Progetto IM ENABLED- A Service to Facilitate the IM Enabling of eGovernment Services .....................................................................................98 6.3.8 Il Progetto HENVINET - Health and Environment Network ................99

PARTE III - LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE A LIVELLO REGIONALE: ICT NELLE FAMIGLIE, IMPRESE E PA LOCALI ......... 101

7 Indicatori sulla società dell'informazione a livello regionale......103 7.1 Famiglie e individui ............................................................................103 7.2 Imprese...............................................................................................109 7.3 PA locale ............................................................................................112

7.3.1 Organizzazione e risorse umane .....................................................113 7.3.2 Formazione ICT...............................................................................114 7.3.3 Dotazioni tecnologiche e connettività .............................................116 7.3.4 Informatizzazione delle attività........................................................121 7.3.5 Collaborazione fra enti....................................................................123

8 I servizi on line per cittadini e imprese: un’analisi sui comuni ...125

PARTE IV - FOCUS REGIONALE CST............................................. 135

9 Il modello dei CST piemontesi ...................................................137 9.1 Obiettivi dei CST ................................................................................137 9.2 Il processo di avvio .............................................................................137 9.3 Il ruolo degli enti locali.......................................................................139 9.4 La realizzazione del modello ..............................................................140

9.4.1 Gli enti coinvolti .............................................................................140 9.4.2 Lo stato dell’ICT e il fabbisogno di servizi dei piccoli Comuni .........141 9.4.3 I CST- Attività in corso di realizzazione ...........................................145

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Parte I – Novità del quadro regionale

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1 Novità nel le pol i t iche per l ’e-government e la società del l ’ in formazione

Il Piemonte, da tempo consapevole della rilevanza delle ICT quali strumenti a sostegno della competitività1, sta ora percorrendo un nuovo modello di sviluppo regionale, coerente agli obiettivi di i2010, che individua quali principali assi strategici:

infrastruttura a banda larga diffusa sul territorio e superamento del digital divide; trasferimento tecnologico tra sistema della ricerca e settore economico; rinnovamento della pubblica amministrazione.

Tali linee di indirizzo sono ribadite con forza nelle principali policy regionali avviate nell’ultimo anno2, di seguito presentate. Si approfondiscono, in particolare, il nuovo documento di programmazione economica e finanziaria regionale (DPEFR 2006-2008), che mantiene numerosi riferimenti alle ICT e alla società dell’informazione come elementi trasversali di sostegno ai diversi assi di sviluppo regionale, e la legge per la ricerca, che palesa il forte orientamento all’innovazione che la Regione Piemonte intende seguire nei prossimi anni. Un capitolo viene riservato alla presentazione del Documento Strategico Regionale, presentato nell’ambito della nuova programmazione dei Fondi Strutturali per il 2007-2013, che, coerentemente al DPEFR, propone tra gli assi strategici di sviluppo regionale lo sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza. Nel corso del 2005 è stato inoltre sottoscritto il primo Atto Integrativo dell’APQ società dell’informazione, rivolto al consolidamento e alla diffusione delle opportunità offerte dalle ICT. Tra gli interventi di rilievo in ambito di e-government e società dell’informazione l’ultimo anno ha visto, inoltre, la firma del Protocollo Regione-Autonomie Locali per la definizione della strategia regionale sui centri servizio territoriali (CST) che sottolinea l’impegno regionale verso l’inclusione dei piccoli comuni nell’offerta di servizi on-line e che verrà approfondita nello specifico focus tematico. Di rilievo anche la sottoscrizione della nuova convenzione tra CNIPA e Regione Piemonte per lo sviluppo e il consolidamento del CRC Piemonte, che, coinvolgendo una delle principali strutture attive in ambito di e-government e società dell’informazione, viene approfondita nel capitolo sugli attori.

1 I servizi legati alla conoscenza (TLC, informatica, R&S) hanno conosciuto in Piemonte, a partire dagli anni ’90, uno sviluppo particolarmente intenso e ad oggi i servizi high-tech presentano un peso significativamente superiore alla media europea. Il settore economico è sostenuto da interventi pubblici rivolti alla diffusione della società dell’informazione che vanno dal Piano del 1996, all’avvio della RUPAR nel 1998, dal piano di e-government nel 2001, alle iniziative finanziate dal DOCUP e dal Patto per lo sviluppo del Piemonte, fino all’APQ su società dell’informazione e al corrente programma per lo sviluppo della banda larga Wi-PIE. Per una trattazione esaustiva delle policy regionali piemontesi sulla società dell’informazione, si vedano le precedenti edizioni del Rapporto Regionale. 2 Il Rapporto approfondisce le novità emerse in seguito alla pubblicazione del Terzo Rapporto sull’innovazione in Piemonte, pertanto si riferisce al periodo che intercorre tra aprile 2005 e aprile 2006.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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1.1 DPEFR 2006 – 2008

Il 3 aprile 2006 il Consiglio regionale ha approvato il documento di programmazione economica e finanziaria regionale (DPEFR) per gli anni 2006-20083. Il documento di indirizzo politico amministrativo costituisce il quadro di riferimento per la predisposizione dei bilanci annuali e pluriennali e raccorda programmazione generale e programmazione operativa e finanziaria. Già nei DPEFR precedenti si riscontrano riferimenti espliciti allo sviluppo della società dell’informazione quale linea di intervento prioritaria. Anche il DPEFR 2006-2008 inserisce fra gli indirizzi programmatici economia della conoscenza e innovazione, quale motore di una crescita sostenibile, in conformità con la strategia di Lisbona. In particolare viene sottolineato il ruolo delle infrastrutture ICT come strumento fondamentale allo sviluppo locale assimilabile al sistema trasportistico: “il potenziamento delle reti di telecomunicazione, sia in termini di performance prestazionali che di raggiungimento dell’utente, è un aspetto fondamentale del processo di integrazione delle imprese nella costituzione di un vero sistema europeo competitivo e di quello di creazione di una società dell’informazione e della conoscenza che efficacemente permei tutto il territorio e connetta gli attori dello sviluppo socioeconomico”4. Particolare importanza assumono il trasferimento tecnologico tra mondo della ricerca e mercato e rinnovamento organizzativo della pubblica amministrazione attraverso l’adozione delle ICT per la “veicolazione di servizi efficienti e a basso costo di tempo e risorse”5. Anche nell’asse di rilancio “Alleanze politiche e internazionali”, “nuove tecnologie, e-government, rapporto internazionale diretto con le realtà industriali e di ricerca che costituiscono i laboratori di sperimentazione ed innovazione tecnologica più avanzati nel settore della società dell’informazione”6 sono citati come uno dei temi fondamentali per lo sviluppo di iniziative di cooperazione internazionale. Innovazione, ricerca applicata scientifica e tecnologica e trasferimento tecnologico sono presentati tra i principali obiettivi strategici del Piemonte7. In particolare, tra gli assi strategici dello sviluppo regionale, le ICT compaiono come strumento trasversale di sostegno alle diverse linee di intervento. La società dell’informazione è uno strumento di sostegno alla competitività, costituendo parte fondamentale di un nuovo modello di sviluppo regionale “basato sulla qualità dei prodotti, sullo sviluppo di nuove tecnologie, sull’integrazione dei processi, sulle reti di impresa, sulla crescita dimensionale, sull’internazionalizzazione, sulla produttività e sugli investimenti”8. Tra le politiche a sostegno delle attività produttive, compare un riferimento al settore ICT come “uno dei settori che da almeno un decennio sta contribuendo a sostenere l’economia piemontese” che “deve continuare a svilupparsi nelle imprese, deve diffondersi nella pubblica amministrazione e deve coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini. Le idee e i progetti devono trasformarsi in imprese innovative ed è anche compito delle istituzioni locali – in primis la Regione – porre le condizioni per creare un vero e proprio distretto ad alto tasso di innovazione. Il nostro livello di eccellenza può essere il viatico non solo per lo sviluppo locale ma – considerata la sempre maggiore internazionalizzazione della nostra regione - un solido elemento per progetti di cooperazione e partnership con realtà dei nuovi paesi della Comunità 3 Il documento è scaricabile dalla sezione Programmazione del sito http://www.regione.piemonte.it/ 4 Pag. 19, DPEFR 2006-2008 5 Pag. 20, DPEFR 2006-2008 6 Pag. 22, DPEFR 2006-2008 7 Pag. 64, DPEFR 2006-2008 8 Pag. 59, DPEFR 2006-2008

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Parte I – Novità del quadro regionale

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Europea, di quelli candidati al futuro ingresso e di paesi che si affacciano sul Mediterraneo verso i quali sempre più stiamo facendo riferimento e iniziando rapporti di collaborazione”9. I progetti di e-government sono inoltre citati tra gli strumenti di “semplificazione degli adempimenti burocratici che gravano sul sistema delle imprese”10. Nell’ambito delle politiche per il lavoro, l’istruzione e la formazione, lo “sviluppo dell’uso delle nuove tecnologie nel sistema scolastico per la promozione di progetti finalizzati all’e-learning ed all’innovazione della didattica”11 viene considerata una delle azioni prioritarie. L’asse territorio, ambiente e infrastrutture, prevede, nel capitolo sui trasporti, un progetto regionale per la diffusione delle ICT, insieme all’estensione di un’infrastruttura a banda larga su tutta la rete ferroviaria regionale12. In tema di difesa del suolo e opere pubbliche, si propongono progetti orientati a favorire la comunicazione in caso di emergenza tramite la creazione di: 1) una Rete Radio Sincrona per la Protezione civile (Emercom - Net); 2) telecomunicazioni satellitari istituzionali tra le sale operative e le zone interessate da rischi

di protezione civile e/o da un evento calamitoso; 3) una rete radio regionale per la pubblica amministrazione (3 R.PA) finalizzata a scopi di

protezione civile e soccorso (questo progetto, dati gli elevati costi, è attualmente in stand by)13.

Nell’asse intitolato “una macchina regionale efficiente e amichevole” le ICT vengono presentate come strumenti di semplificazione delle attività della pubblica amministrazione: “in particolare, le innovazioni tecnologiche sono indirizzate al miglioramento delle condizioni di accesso ai servizi amministrativi, perseguito attraverso l’innovazione dei tradizionali canali di interazione tra le amministrazioni e i cittadini”14. Il capitolo su comunicazione istituzionale, informazione e relazioni esterne della Regione Piemonte, prevede la creazione di “un’agenzia di informazione multimediale, al servizio della Giunta regionale e del territorio piemontese. Alla base del progetto una particolare attenzione è dedicata alle nuove tecnologie di comunicazione (sms, call center, Urp mobile). Sempre le nuove tecnologie saranno alla base dello sviluppo dei servizi resi dalla rete degli Urp dislocati sul territorio”15. Per quanto riguarda la qualificazione delle risorse umane, “le tecnologie disponibili rendono possibile una integrazione tra formazione tradizionale e moderni strumenti telematici che rappresentano la strada da perseguire, favorendo una evoluzione dei sistemi formativi e la veicolazione continua delle conoscenze. I corsi e-learning rappresenteranno un’opportunità per tutto il personale regionale”16. Un capitolo a parte tratta dello sviluppo dei sistemi informativi17: il capitolo sottolinea l’urgenza di disporre di un sistema informativo della pubblica amministrazione basato su infrastrutture di rete condivise e presenta le iniziative già avviate da Regione Piemonte:

RUPAR Piemonte; seconda fase di attuazione dell’e-government; il programma Wi-PIE (già RUPAR 2); la sperimentazione del WiMAX;

9 Pag. 62, DPEFR 2006-2008 10 Pag. 70, DPEFR 2006-2008 11 Pag. 79, DPEFR 2006-2008 12 Pag. 93, DPEFR 2006-2008 13 Pag. 97, DPEFR 2006-2008 14 Pag. 106, DPEFR 2006-2008 15 Pag. 108, DPEFR 2006-2008 16 Pag. 109, DPEFR 2006-2008 17 Capitolo 5.3, pag. 110

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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la firma digitale per i dipendenti regionali; il portale degli acquisti per l’e-procurement degli enti piemontesi; la piattaforma di e-learning per i comuni con meno di 5000 abitanti.

Le linee di indirizzo proposte si inquadrano infine in una situazione socio-economica regionale di stagnazione, in cui le ICT e il settore hi-tech vengono proposti come soluzione di diversificazione produttiva per aumentare la competitività del sistema territoriale.

1.2 Legge sulla Ricerca

Tra le priorità del programma politico regionale, una delle più rilevanti ed urgenti si è dimostrata quella di dotare il Piemonte di uno strumento incisivo di regolazione in campo di ricerca e innovazione. A questo scopo, nei primi giorni del 2006 è stata approvata la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 4 Sistema regionale per la ricerca e l'innovazione da parte del Consiglio Regionale (B.U. 2 febbraio 2006, n. 5). La legge, definita in modo concertato da un gruppo congiunto composto dai principali attori locali della ricerca e da entrambi gli schieramenti politici, ridisegna il settore della ricerca per contribuire al rilancio della competitività del Piemonte. Il sistema regionale della ricerca, definito dalla legge nei suoi confini, regole, attori e strumenti, si inserisce all’interno dello “Spazio europeo della ricerca” per il raggiungimento degli obiettivi della strategia di Lisbona e l’impegno finanziario è orientato a raggiungere il 3% sul PIL, coerentemente alle indicazioni comunitarie. In particolare, la legge stanzia 270 milioni di euro per il triennio 2006-200818, secondo la seguente ripartizione:

40 milioni per il 2006; 80 milioni per il 2007; 150 milioni per il 2008.

Più in dettaglio, obiettivo della legge è il sostegno alla relazione fra mondo della ricerca e dell’impresa, attraverso finanziamenti, trasferimento tecnologico, tutela della proprietà intellettuale, formazione ad alta qualificazione e programmi di collegamento tra atenei, centri di ricerca pubblici e privati e imprese. Le principali linee di indirizzo operative proposte per il raggiungimento di tale obiettivo sono:

cooperazione tra i diversi soggetti regionali del mondo della ricerca (enti pubblici, università e politecnico, aziende, fondazioni e banche, imprese, ricerca di base e applicata), con particolare attenzione alla creazione di economie di scala per le PMI, anche attraverso l’utilizzo di infrastrutture immateriali;

valorizzazione delle idee migliori, attraverso una selezione rigida delle proposte e il finanziamento di progetti di grandi dimensioni, abbandonando la logica del finanziamento a pioggia;

qualificazione delle risorse umane, tramite il conferimento di un ruolo centrale agli atenei nello sviluppo di ricerca di qualità, l’impulso alle opportunità di lavoro ad alta qualificazione, l’attrazione di ricercatori dall’estero e il sostegno alle relazioni internazionali attivate da atenei e centri di ricerca locali.

18 Il 3% della spesa è assegnato in parte corrente e il 97% per investimenti.

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Parte I – Novità del quadro regionale

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La legge istituisce un Comitato regionale per la ricerca e l’innovazione, presieduto dall’assessore all’innovazione Andrea Bairati, cui partecipano tutti i soggetti pubblici e privati interessati a valutare e selezionare i progetti, in base alle ricadute sul settore produttivo. Le metodologie di valutazione dei progetti proposte dalla legge prevedono analisi ex ante, in corso ed ex post (ricadute sul sistema socio-economico) ispirandosi a criteri internazionali. Per il controllo dei progetti realizzati ed una verifica di aderenza agli standard internazionali, si prevede l’intervento di un Nucleo di valutazione esterno, mentre la Commissione scientifica fornisce consulenza in materia di metodi di valutazione e tendenze della ricerca a livello regionale, nazionale e internazionale. Spetta al Coordinamento tecnico regionale per la ricerca e l’innovazione il compito di raccordare i diversi interventi originati dalle politiche regionali e far circolare informazioni e dati presso la Regione e i soggetti che concorrono allo sviluppo e al monitoraggio del sistema regionale della ricerca. La legge si propone di sostenere in particolare la ricerca applicata, per intervenire sul sistema delle imprese nella fase pre-competitiva. Le aree tematiche in cui si promuove lo sviluppo di progetti di ricerca sono:

energie alternative e rinnovabili; mobilità sostenibile, infomobilità, logistica avanzata; biotecnologie e scienze della vita; nanotecnologie e nanoscienze; aerospazio; agroalimentare.

Le ICT sono considerate fattore trasversale a tutte le attività di ricerca: i progetti sulle ICT sono pertanto riconducibili all'interno di ciascuna delle aree tematiche.

1.3 Verso la nuova programmazione 2007-2013: Documento Strategico Regionale

Con DCR 26 – 31183, il Consiglio Regionale ha approvato in data 11 ottobre 2005 il documento strategico preliminare regionale (DSR)19. Il documento presenta le linee guida e gli indirizzi per la redazione del Programma operativo regionale per la gestione dei Fondi Strutturali per il periodo 2007 – 2013. Il DSR parte da un’analisi di contesto che evidenzia la fase di stagnazione dell’economia regionale e propone tra le opportunità da sviluppare “la dotazione regionale di infrastrutture informatiche e di telecomunicazione e l’adozione dei servizi di information technology da parte delle aziende”. Tra i percorsi percorribili per una ripresa, si propone una “transizione neo-industriale” che prevede l’affermazione di “specializzazione tecnologica […] ad alto contenuto di conoscenza, come le tecnologie informatiche e di comunicazione (ICT)”, ed un “orizzonte post-industriale” che dedica particolare attenzione ai settori dell’informazione e della multimedialità, che “esprimono segni di vitalità e sottendono future favorevoli prospettive” affinché il Piemonte si muova verso “un’economia cognitiva internazionalmente integrata”. Tra gli assi strategici dello sviluppo regionale ai primi posti si trovano l’innovazione, anche e soprattutto nelle infrastrutture immateriali di “connettività in ambito telematico” e 19 “Proposta di deliberazione n. 36 - Programmazione fondi strutturali 2007/2013: Approvazione del documento strategico preliminare regionale – DSR. (Accordo Conferenza Unificata 3 febbraio 2005 - Fase 1 Linee guida per l’elaborazione del Quadro Strategico Nazionale per la politica di coesione 2007 – 2013”)”, allegato a DGR 1 agosto 2005 n. 63 – 665.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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l’internazionalizzazione attraverso le tecnologie della comunicazione, che “al tradizionale scambio fisico di merci” sostituisce “un crescente interscambio di servizi”. Dall’analisi dei risultati degli interventi dei Fondi Strutturali 2000-2006, emerge “la necessità di continuare a privilegiare forme di specializzazione ad alto contenuto innovativo e di qualità, agevolando, attraverso la crescita dei servizi qualificati, la terziarizzazione del tessuto produttivo del Piemonte. In particolare si evidenzia che in sede di riprogrammazione è stata inserita ex novo una Misura specifica – Misura 3.4 Interventi multiassiali – proprio con la finalità precipua di tenere conto delle riflessioni maturate in sede comunitaria su: (i) la necessità di rafforzare il coordinamento tra azioni indirizzate alla riduzione degli squilibri territoriali e azioni di sostegno alla competitività; (ii) l’ulteriore impulso da conferire alle politiche per la R&ST e per la diffusione della società dell’informazione (SI). Per quanto concerne più specificamente le linee di intervento volte a rafforzare il sistema dei fattori chiave abilitanti dei processi innovativi, si è sottolineata la necessità di continuare ovviamente a rafforzare la diffusione della SI e il sistema degli intermediari tecnologici”. Le priorità di indirizzo e intervento proposte nel DSR fanno riferimento agli assi fondamentali del rilancio della strategia di Lisbona, sia per analogie tra la situazione socioeconomica piemontese e quella europea, sia per corrispondenza delle criticità in atto. Obiettivo strategico fondamentale del Piemonte diventa quindi la partecipazione attiva al processo europeo di costruzione della società e dell’economia della conoscenza e dell’innovazione. L’accessibilità ai servizi di telecomunicazione per i territori marginali, lo sviluppo dell’offerta, della domanda e delle infrastrutture ICT e il trasferimento tecnologico sono citati quali leve per il raggiungimento dell’obiettivo di competitività. Le proposte del DSR risultano coerenti al programma per la nuova legislatura regionale presentato dal Presidente il 16 maggio 2005 al Consiglio Regionale, agli APQ e, in particolare, al DPEFR 2006-2008, di cui si cita l’asse di intervento “reti e accessibilità” che propone il programma WI-PIE quale strumento operativo per “colmare quel gap tecnologico che ancora interessa alcune comunità”.

1.4 Atto integrativo APQ 2005

La Regione Piemonte, Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie il 27 giugno 2005 hanno sottoscritto il primo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro "Società dell’informazione" (APQ SI) per la realizzazione di interventi finalizzati alla modernizzazione della PA e allo sviluppo della società dell’informazione sul territorio piemontese. Oggetto dell’atto integrativo sono programmi di diffusione e consolidamento, su tutto il territorio regionale, delle opportunità offerte dall’uso delle tecnologie ICT, finalizzate a modernizzare la PA regionale e a sviluppare la società dell’informazione in Piemonte. L’Atto fa riferimento ai piani nazionali per l’e-government e la società dell’informazione, in particolare alle “Linee Guida del Governo per lo sviluppo della società dell’informazione nella legislatura”, al contesto tecnico e organizzativo delineato nel documento “L’e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa” e agli obiettivi, azioni e modalità di attuazione indicati nel documento “L’e-government nelle regioni e negli enti locali: II fase di attuazione”. Altri riferimenti riguardano gli obiettivi di carattere generale e gli indirizzi strategici contenuti nei seguenti atti regionali (approfonditi nei precedenti Rapporti sull’Innovazione nella Regione Piemonte):

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Parte I – Novità del quadro regionale

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1) il documento “Piano di e-government piemontese - Linee Guida” approvato dalla Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali nella seduta del 11 aprile 2001;

2) la delibera della Giunta regionale n. 76-14077 del 22 novembre 2004 con la quale è stato approvato il documento “Executive Summary” contenente i principi e le azioni su cui la Regione Piemonte intende attuare il programma WI-PIE (già RUPAR 2) al fine di dotare il territorio piemontese di connessioni banda larga, con l’obiettivo della completa integrazione delle tecnologie che supportano la società dell’informazione;

3) il DPEFR 2005-2007 approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 40-13823 del 2 novembre 2004, con particolare riferimento allo sviluppo della società dell’informazione;

4) il Documento Unico di Programmazione della Regione Piemonte Obiettivo 2 (2000-2006) approvato dalla Commissione Europea il 7 settembre 2001 – decisione C (2001) n. 2045, con particolare riferimento all’ASSE 2 - 14 - “Valorizzazione della ricerca scientifica al fine di promuovere il trasferimento tecnologico e lo sviluppo della società dell’informazione” - Azione 4;

5) il Complemento di Programmazione del DOCUP approvato il 4 ottobre 2004. L’Accordo prevede un investimento complessivo di 22,4 milioni di euro in cui confluiscono tre tipologie di finanziamento:

fondi provenienti dal bilancio regionale; fondi provenienti dai programmi regionali della delibera CIPE n.19/2004; fondi provenienti dai programmi regionali della delibera CIPE n.20/2004; fondi provenienti dal riparto del finanziamento previsto dal D.P.C.M. del 14 febbraio

2002. Nell’ambito dell’Accordo sono finanziati undici progetti regionali la cui definizione ha seguito un percorso di concertazione tra la Regione e i due Ministeri competenti. Di questi progetti, sei riguardano le iniziative presentate dalla Regione nell’ambito della Linea 1 della seconda fase di e-government relativa ad interventi infrastrutturali20:

Progetto ICAR (sistema di interoperabilità e cooperazione applicativa tra le regioni) – Piemonte;

Form-azione (LDS – learning development system); E-procurement (EPROC); Servizi di Pubblicazione Bandi (PBG); Evoluzione dell’infrastruttura dei servizi web (SPIN); Infrastruttura di supporto per carte servizi Sistema Piemonte (CSSP).

Un progetto è invece previsto nella terza linea di intervento della seconda fase di e-government, al fine di promuovere l’inclusione dei piccoli Comuni nell’e-government:

CST (Centri Servizi Territoriali). Gli altri quattro progetti sono avviati sul territorio grazie all’utilizzo di fondi stanziati dal CIPE per la diffusione dei servizi di banda larga nei territori montani e di sostegno al processo di ricerca:

Infrastruttura di sviluppo di attività di assistenza tecnica per la gestione del processo inerente la ricerca scientifica applicata nell’ambito della società dell’informazione;

20 Questi progetti sono stati presentati dalla Regione in risposta all’Avviso della Linea 1 della II fase di e-government “per la selezione dei progetti per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali e SPC” e validati dalla Commissione. Come disposto nel documento “L’e-government nelle Regioni e negli enti locali: II fase di attuazione” i progetti sono stati definiti nell’ambito dell’APQ.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Webconference – Strumenti multimediali di comunicazione per le scuole; Monitoraggio evoluzione servizi ICT; Interventi per la diffusione della larga banda nelle aree marginali nell’ambito del

programma WI-PIE (già RUPAR 2). I progetti vengono approfonditi nel paragrafo che descrive lo stato di avanzamento dell’Accordo di Programma Quadro (paragrafo 2.3). Di seguito si presenta la ripartizione dei finanziamenti sui diversi progetti.

Tabella 1 – Elenco degli interventi finanziati con relative fonti di finanziamento e importi (valori in migliaia di €)

Ripartizione finanziamenti per progetto

Fondi Regione

ex Del. Cipe 19/2004

ex Del. Cipe 20/2004

Fondi UMTS Totali

ICAR-Piemonte 1.165,11 444,35 1.609,46

LDS - Formazione 1.342,13 511,868 1.854,00

EPROC - e-procurement 623,29 237,71 861,00

PBG - Servizi di pubblicazione bandi 534,25 203,75 738,00

SPIN - Evoluzione dell'infra-struttura dei servizi Web

2.168,64 827,08 2.995,72

CSSP - Infrastruttura di supporto per carte servizi Sistema Piemonte

734,77 280,23 1.015,00

Sviluppo di attività di assistenza tecnica per la gestione del processo inerente la ricerca scientifica applicata nell'ambito della società dell'informazione

300,00 300,00

Webconference - Strumenti multimediali di comunicazione per le scuole

1.200,00 600,00 1.800,00

Monitoraggio evoluzione servizi ICT 300,00 300,00 600,00

Interventi per la diffusione della larga banda nelle aree marginali nell'ambito del programma RUPAR 2

3.505,40 3.212,23 6.717,63

CST - Inclusione dei piccoli comuni nell'attuazione dell'e-government: Centri Servizio Territoriali

3.899,70 3.899.700,00

Totale finanziamenti 11.573,58 3.899,70 4.412,23 2.504,99 22.390,52

Fonte: CRC Piemonte

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Parte I – Novità del quadro regionale

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2 Stato d i avanzamento del le principal i pol icy v igent i

Il capitolo presenta lo stato di avanzamento di due rilevanti policy regionali, presentate in dettaglio nel Terzo Rapporto (paragrafi 1.2.2 e 1.3.1), attraverso un’analisi della realizzazione dei progetti da esse finanziati: il Programma WI-PIE e l’APQ società dell’informazione e Atto Integrativo. Su alcuni interventi specifici, come si vedrà, convergono i finanziamenti di entrambe le policy: è il caso, ad esempio, del progetto “Monitoraggio e evoluzione servizi ICT” e “interventi per la diffusione della banda larga nelle aree marginali nell’ambito del programma WI-PIE”.

2.1 Avanzamento programma WI-PIE

WI-PIE è il programma pluriennale della Regione Piemonte volto a realizzare, entro il 2007, un'infrastruttura a banda larga per connettere tutti gli attori, pubblici e privati, sul territorio piemontese, favorire la diffusione di servizi innovativi per lo sviluppo sociale, economico e culturale regionale e ridurre il digital divide nelle aree maggiormente svantaggiate sul territorio. Il Terzo Rapporto sull’innovazione nella Regione Piemonte ha approfondito in un focus specifico (paragrafo 1.3) il contesto di riferimento dell’intervento - che si muove intorno all’idea chiave della banda larga come leva per la competitività del territorio - e ha presentato le sette Linee Strategiche (LS) in cui è strutturato il Programma, di seguito richiamate per evidenziarne lo stato di avanzamento. Nel corso del 2005 il Programma WI-PIE ha visto un particolare rafforzamento dei rapporti di collaborazione sinergica con i tavoli di lavoro provinciali, concretizzatosi in incontri di lavoro e nella sottoscrizione dei seguenti Protocolli di Intesa:

il 24 febbraio 2005 Regione Piemonte, Provincia e Comune di Alessandria e CSI-Piemonte hanno firmato il "Protocollo d'Intesa per la definizione e l'attuazione di un programma di sviluppo digitale del territorio alessandrino", approvato dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 76-14792 del 14.02.2005;

il 18 marzo 2005 è stato sottoscritto, in prima istanza da Provincia, Comune di Biella e Consorzio dei Comuni dell’Area Biellese (di cui alla delibera di approvazione da parte della Provincia, numero 84 del 4 marzo 2005), lo “schema di Protocollo di Intesa per la definizione e l’attuazione di un progetto/programma strategico di sviluppo della Società dell’informazione nel territorio Biellese”; il 6 ottobre 2005, è stata sottoscritta l’adesione della Regione Piemonte e di CSI-Piemonte a questo Protocollo, approvata con D.G.R. n. 5-544 del 25 luglio 2005;

il 21 ottobre 2005 è stato firmato il Protocollo di Intesa tra Regione Piemonte, Provincia di Vercelli, Comune di Vercelli e CSI-Piemonte per “la definizione ed attuazione di un programma di sviluppo digitale del territorio vercellese”, il cui schema era già stato approvato con D.G.R. n. 6-832 del 19/9/2005.

Numerose sono state le iniziative di comunicazione, in particolare i convegni tematici. Costante è stato il monitoraggio dello stato di avanzamento delle singole Linee Strategiche, che ha portato ad un primo aggiornamento del Piano di Programma.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Si presenta di seguito lo stato di avanzamento di ciascuna delle sette Linee Strategiche del Programma WI-PIE.

2.1.1 Linea Strategica 1 - Osservatorio

Le attività della Linea 1 - Osservatorio, orientate principalmente a monitorare il territorio dal punto di vista della dotazione infrastrutturale, della disponibilità di servizi e dei fabbisogni, nonché a misurare l’impatto di ciascuna azione del Programma sul tessuto produttivo e sociale piemontese, in termini di opportunità e di servizi erogati e fruiti, sono ripartite su due progetti: 1) Osservatorio ICT; 2) Monitoraggio evoluzione dei servizi ICT.

*** Stato di avanzamento: 1) Osservatorio ICT

Nel corso del 2005 le attività dell’Osservatorio ICT si sono sviluppate secondo le seguenti linee:

Supporto alla definizione del sito web dell’Osservatorio: o Definizione sito (layout, impostazione, ecc.) all’interno del progetto

Monitoraggio evoluzione dei servizi ICT. Attività di divulgazione - Pubblicazioni dell’Osservatorio:

o Rapporto: Baseline socio-economica e seminario di presentazione; o Rapporto: Mappe ragionate dei fabbisogni di banda.

Workshop: o Linee di evoluzione delle ICT nella gestione organizzativa di impresa (13

luglio 2005); o ICT di frontiera per le imprese. Dall’Europa al Piemonte. Reti convergenti

verso i2010 (29 novembre 2005); o Informazione e comunicazione di prossimità nella società globale: i Sistemi di

Telematica Civica a base territoriale (7 febbraio 2006). Attività di ricerca:

o Definizione degli indicatori delle linee strategiche; o Revisione degli indicatori Understand21; o Analisi dell’ICT nella mobilità.

Nei primi mesi del 2006 l’Osservatorio ICT ha lavorato all’aggiornamento degli indicatori e del rapporto di baseline e prodotto una metodologia per la selezione e schedatura di buone prassi in tema di società dell’informazione. 2) Monitoraggio evoluzione dei servizi ICT

Nel corso del 2005 le attività si sono sviluppate secondo le seguenti linee:

Base dati informativa ICT: o Realizzazione database Aziende ICT;

21 Il progetto Understand nasce nell'ambito dell'iniziativa comunitaria Interreg IIIC da una partnership di 12 regioni europee (Emilia-Romagna -project leader-, Aquitaine, Beleares, Hessen, Piemonte, Puglia, Toscana, Valencia, Wasternorrland, Wales, Wielkopolska, Yorkshire), per supportare la valutazione e la comparazione dei processi di sviluppo regionale della società dell’informazione nelle regioni europee. Partito nel 2004, si chiude nel 2006 con la condivisione di una metodologia di rilevazione e un set di indicatori comuni per la misurazione della società dell’informazione in ambito regionale. http://www.understand-eu.net.

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Parte I – Novità del quadro regionale

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o Realizzazione servizio web riservato per database Aziende ICT. Portale Osservatorio ICT:

o Realizzazione portale ICT Piemonte. Nei primi mesi del 2006 è stato selezionato, tramite bando di concorso rivolto alle scuole regionali, il logo per il sito di progetto.

2.1.2 Linea Strategica 2 – Backbone

Tale Linea Strategica è relativa alla progettazione e realizzazione del backbone in fibra ottica, una dorsale multiservizio dotata di capacità pressoché illimitata, per collegare tra loro i punti individuati come strategici (capoluoghi di Provincia, principali città, poli industriali, parchi tecnologici, Università e, in generale, aree ad elevata concentrazione d’utenza). La dorsale multiservizio valorizza quanto già posato dagli operatori del settore e realizza nuovi interventi infrastrutturali solo in aree in cui le regole di mercato libero non hanno consentito e non consentiranno lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni. Il backbone permette l’utilizzo della stessa infrastruttura da parte della pubblica amministrazione, dei privati e del mondo della ricerca, secondo una logica “distribuita” funzionale al decentramento sul territorio. La copertura di tutto il territorio piemontese sarà possibile grazie a estensioni alle MAN (Metropolitan Area Network) e a collegamenti wireless. *** Stato di avanzamento: Il progetto prevede di collegare, in primo luogo, i capoluoghi delle Province piemontesi, con l’inserimento anche di Ivrea per la Provincia di Torino, e di accendere la rete nell’autunno 2006, attraverso l’attuazione delle seguenti tre fasi:

identificazione e allestimento dei locali necessari per ospitare i nodi della rete: nel mese di marzo 2005, di concerto con le Pubbliche Amministrazioni provinciali e comunali, sono stati identificati, in ciascuna delle città capoluogo e ad Ivrea, i locali presso i quali far arrivare la fibra ottica e installare i nodi della rete;

acquisizione ed attestazione della coppia di fibre ottiche per l’interconnessione dei capoluoghi di Provincia e di Ivrea. La relativa gara, bandita ad aprile 2005, è stata assegnata nei primi giorni di ottobre 2005 ai fornitori Fastweb, Telecom Italia ed Infracom. Con la fine di febbraio 2006 tutte le tratte di fibra ottica sono state predisposte ed attendono solo di essere illuminate presso i locali adibiti a sito di backbone;

acquisizione, installazione e configurazione degli apparati di rete che consentano la trasmissione dei dati sulle fibre ottiche. La gara, bandita nei primi giorni di luglio 2005, è stata aggiudicata provvisoriamente il giorno 27 gennaio 2006 e riguarda la fornitura degli apparati elettronici che saranno installati presso i siti ospitanti i nodi del backbone. Sono state completate le necessarie verifiche formali e, entro il mese di maggio, sarà firmato il contratto con la società Dimension Data, a cui è stato assegnato l’appalto.

Per quanto riguarda i siti, sono state completate le opere edili da parte delle Province piemontesi che hanno anche concesso i locali in comodato d’uso gratuito. E’ scaduta il 26/4/2006 la gara per il loro allestimento tecnologico (gruppo di continuità, impianti di condizionamento, ecc.). E’ attualmente in corso l’analisi delle offerte da parte della commissione di gara. Il completamento delle attività di allestimento (e pertanto l’attivazione del backbone) è previsto per ottobre 2006.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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2.1.3 Linea Strategica 3 - Favorire l’Accesso

L’intervento, in cui risulta determinante la partecipazione degli Enti locali, riguarda il sostegno al completamento delle infrastrutture in fibra ottica in fase di realizzazione o in via di progettazione presso le maggiori città e località del Piemonte, per assicurare il collegamento di tutte le realtà sul territorio (aziende ed enti pubblici). L’azione servirà, inoltre, a dare nuovi e ulteriori impulsi alla presenza di operatori di mercato sul territorio. *** Stato di avanzamento: Le Province, in qualità di enti capofila, sono state chiamate a predisporre progetti infrastrutturali di massima seguendo le linee guida di una specifica Call for Proposal (formalmente approvata con determinazione della Direzione Organizzazione, Pianificazione, Sviluppo e Gestione Risorse Umane, n. 216 del 29 luglio 2005), definite in condivisione con i tavoli di lavoro provinciali. Tutte Le Province hanno percepito la valenza del progetto sul piano politico ed assunto la predisposizione del progetto come strumento di pianificazione territoriale da inserire all’interno del piano di sviluppo del sistema produttivo provinciale. I progetti sono stati regolarmente presentati entro la scadenza prefissata del 15/12/2005. In seguito, il Gruppo di Lavoro22 (GdL) WI-PIE ha convocato alcuni incontri con le Province durante i quali è emersa, da parte di alcune Province, la necessità di prevedere, all’interno dei progetti della Linea 3, la possibilità di intervenire con lo sviluppo di reti wireless. Di conseguenza, si è resa necessaria una parziale revisione della struttura della Call, in termini di processo previsto e di interventi eleggibili. Si è deciso, infatti, di:

ammettere come interventi eleggibili, nell’ambito dei Moduli M2, investimenti delle Province (e/o degli altri enti coinvolti a livello locale) per la realizzazione di infrastrutture abilitanti allo sviluppo di reti wireless (essenzialmente “pali” e “tralicci”), purché risultino aperte alla possibilità di utilizzo da parte di tutti gli operatori interessati23;

prevedere, nell’ambito dei Moduli M3 (finanziati da Regione Piemonte), interventi finalizzati esclusivamente alla realizzazione delle dorsali in fibra ottica;

prevedere come vincoli alla progettazione di interventi di realizzazione delle dorsali ottiche (Modulo M2 e Modulo M3), che la componente di dorsale sia disegnata in modo tale da definire una direttrice “continua” ed intercettare il nodo di backbone;

rivedere il meccanismo di ripartizione delle risorse economiche24. La Call prevedeva, infatti, di ripartire i 7 milioni di Euro, allocati da Regione Piemonte sulla Linea 3, nel seguente modo:

allocazione iniziale complessiva di € 4.000.000,00 (o.f.i.), da ripartire tra le otto Province piemontesi, tenendo conto di parametri che caratterizzano ciascuno dei territori provinciali, dal punto di vista socio-economico;

attivazione di un fondo di premialità pari a € 3.000.000,00 (o.f.i.), da distribuire tra i progetti presentati, sulla base di parametri di qualità degli stessi.

22 Organismo costituito con DGR 51-11714 del 9 febbraio 2004, per la progettazione, la programmazione ed il monitoraggio degli interventi di realizzazione e la pianificazione della gestione del Programma WI-PIE. 23 Gli interventi rispettano in questo modo il principio dell’ “open access”, alla base dello sviluppo della Linea 3 e, in generale, di tutti gli interventi infrastrutturali, previsti nell’ambito del Programma WI-PIE 24 La presentazione di progetti eterogenei, che tengono conto della specificità territoriale e della volontà politica di ciascuna Provincia di intervenire eventualmente su infrastrutture abilitanti allo sviluppo del wireless, ha reso, di fatto, non confrontabili i progetti. Questo causa l’impossibilità di procedere ad una valutazione efficace e di ripartire il fondo di premialità (3 milioni di euro) sulla base di tale valutazione.

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Parte I – Novità del quadro regionale

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Alla luce delle considerazioni sopra evidenziate, si è deciso di procedere ripartendo anche i 3 milioni di euro del fondo premialità con lo stesso criterio dell’allocazione iniziale. Nella seguente tabella vengono riportate quote destinate, in modo definitivo, a ciascuna Provincia.

Tabella 2 – Quote destinate a ciascuna Provincia (valori in migliaia di €) Quota totale Torino 1.906,857 Alessandria 795,913 Asti 765,2 Biella 411,997 Cuneo 821,361 Novara 431,302

VCO 866,993

Vercelli 1000,376 Fonte: WI-PIE

La ripartizione delle risorse economiche – definita in modo preliminare – ha consentito di accelerare il processo realizzativo e concentrare l’attività delle Province, della Regione Piemonte e dei soggetti attuatori individuati, sulla realizzazione dei Moduli finanziati (M2 ed M3), permettendo di rivedere le scadenze e le attività programmate.

2.1.4 Linea Strategica 4 – Territorio senza fili

L’intervento è dedicato alla realizzazione di infrastrutture wireless per servire le aree del territorio decentrate, difficilmente raggiungibili con le tecnologie tradizionali e in cui scarseggia l’offerta di servizi ICT, e per favorire la digital inclusion. Si prevede, a tal scopo, di collegare al backbone regionale Comuni, scuole, Comunità Montane e Collinari e associazioni di Comuni e di estendere, in un secondo momento, tale accesso anche alle imprese insediate sul territorio. Fondamentale è il coinvolgimento delle comunità locali, degli operatori e delle imprese del settore, le quali potranno avviare in loco nuove attività e prestare nuovi servizi. *** Stato di avanzamento: Il primo bando per l’assegnazione dei fondi disponibili (CIPE 2003), scaduto nel mese di dicembre 2004, ha visto la presentazione di 42 progetti di cui 39 ritenuti validi, 2 non sufficienti ed uno non avente diritto a partecipare. Il controvalore totale è stato di circa 13,8 milioni di euro, a fronte di una disponibilità di circa 3,6 milioni di euro. Per tale motivo si è proceduto al pagamento delle componenti di progettazione/sopralluogo di tutti i 39 progetti e alla realizzazione di una parte (“Moduli 1”) di tutti i 39 progetti. Il 15 dicembre 2005 è scaduto il termine di presentazione dei progetti di cui al bando CIPE 2004, a cui potevano partecipare le Comunità Montane che, pur avendone diritto, non hanno risposto a quello precedente e quelle i cui progetti non erano stati giudicati ammissibili. Sono risultati validi ed ammissibili al finanziamento i progetti delle seguenti Comunità Montane25: 1. Alto Verbano (VCO); 2. Alta Valle Elvo (BI); 3. Val Sangone (TO); 4. Valle Cannobina (VCO).

25 Si tratta di 4 delle 5 Comunità Montane ammesse: la CM Valli di Lanzo non ha risposto.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Tali progetti verranno finanziati per la componente di progettazione/sopralluogo, mentre sono in corso le verifiche per la valutazione della componente realizzativa (in avvio nel 2006). Nel corso del 2005 sono state aggiudicate le seguenti gare:

gara per la fornitura della banda satellitare a supporto delle aree marginali, con un ribasso d’asta del 30% circa26. Le circa 120 stazioni previste nella gara sono ora in corso di installazione a copertura delle esigenze dei progetti CIPE;

gara per la fornitura degli apparati, consegnati a fine del 2005, per poter procedere alla realizzazione a partire dal 2006.

La liberalizzazione, da parte del Ministero delle Comunicazioni (Decreto Landolfi del 4 ottobre 2005)27 dell’utilizzo della tecnologia wireless per la fornitura di servizi al pubblico ha favorito l’investimento diretto di soggetti individuati dalle Comunità Montane. Il Piemonte, inoltre, è stato scelto come oggetto della sperimentazione della tecnologia WiMAX28 partita a luglio 2005: sono state approvate 12 proposte tecniche di sperimentazione di produttori (a fronte delle 14 presentate), con il coinvolgimento di 10 differenti distributori. Le sperimentazioni interessano: Torino, Ivrea, Moretta (Cuneo), Valle dell’Orco, Castellamonte e la Comunità Montana dei due Laghi (Novara).

2.1.5 Linea Strategica 5 – Internazionalizzazione e integrazione

La Linea si propone di rafforzare il collegamento del Piemonte con le aree territoriali limitrofe, per garantire maggiore visibilità internazionale delle risorse presenti sulla rete regionale, stabilendo un sistema di interconnessione ad alta velocità verso i punti in cui si concentrano operatori e risorse Internet, sia in Italia che in Europa. In parallelo, si punta alla creazione di un forte senso di comunità, proponendo uno strumento di raccordo tra tutti i soggetti appartenenti al Sistema Piemonte (PA, piccole e medie imprese, scuole, università, ricerca, ecc.), per beneficiare dell’offerta di connettività. In questo contesto, il Consorzio TOP-IX rappresenta, per Regione Piemonte, il principale strumento di aggregazione e cooperazione sul quale sviluppare iniziative ed esperienze comuni, nonché il naturale elemento di sbocco verso la società dell’informazione europea. Sul piano nazionale, il Piemonte partecipa con TOP-IX alla Piattaforma di sperimentazione per verificare la validità tecnica ed organizzativa del modello del Sistema Pubblico di Connettività, insieme a Toscana, Lazio e Lombardia. Per avvicinare il Piemonte alla “Grande Internet” si propone, infine, la realizzazione del collegamento con altri NAP europei. *** Stato di avanzamento: Le attività svolte da TOP-IX nel 2005 nei confronti della Regione Piemonte sono state classificate in 3 macro aree:

consolidamento ed evoluzione dell’Internet Exchange (IX); 26 Il fornitore, l’ATI Skylogic-Colt Telecom, erogherà il servizio fino al 28/2/2009 con una capacità crescente fino a 8/4 Mbps. 27 Con il Decreto diventa possibile coprire tutto il territorio nazionale e offrire servizi di collegamento ad abitazioni ed uffici, a beneficio soprattutto di Comunità Montane, piccoli Comuni e di tutte le aree sprovviste di servizi a banda larga difficilmente raggiungibili da infrastrutture in fibra ottica. 28 Si tratta di una nuova tecnologia di collegamento radio che permette accessi a banda larga con una portata che può raggiungere i 50 km e che, quindi, potrebbe essere adottata in alternativa al cavo.

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Parte I – Novità del quadro regionale

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innovazione dei servizi e delle tecnologie: applicazioni e tecnologie di Grid Computing su piattaforme di rete avanzate; Web Conferencing, Streaming Farm, IPv6, evoluzione di Internet;

supporto alla validazione e all’attuazione delle strategie regionali, nazionali e internazionali:

o a livello nazionale TOP-IX lavorato sull’interconnessione con il TIX (Tuscan Internet eXchange) come primo passo per la realizzazione dell’architettura di SPC (Sistema Pubblico di Connettività), che costituirà il modello di connessione della PA Centrale con le PA locali e tra le PA locali;

o a livello internazionale si ipotizzano estensioni o interconnessioni verso i grossi centri dei paesi confinanti (Lione e Nizza in Francia, Ginevra in Svizzera).

Inoltre, nel corso del 2005, la mission di TOP-IX è cambiata, affiancando la sua funzione classica di Internet Exchange a compiti quali:

promuovere e sviluppare progetti di innovazione; promuovere e divulgare, all’interno e all’esterno del Consorzio, Internet e la larga banda; supportare i Consociati sui temi di innovazione di loro interesse.

2.1.6 Linea Strategica 6 – Ricerca, accademia e scuola

La Linea si propone di creare un network, un sistema di cooperazione che colleghi tra loro il mondo della scuola, della ricerca e dell'accademia al fine di sperimentare nuove tecnologie. *** Stato di avanzamento: Nel corso dell’anno, sono stati avviate attività rivolte al raggiungimento dei seguenti macro-obiettivi: 1) diffusione e promozione della piattaforma Wi-PIE: incrementare progressivamente

l’utilizzo della piattaforma di interconnessione Wi-PIE presso scuole, accademie, centri di ricerca pubblici ed enti di ricerca industriale privata su tutto il territorio piemontese;

2) definizione di Community Networks pilota sul territorio: identificazione di un’utenza pilota, composta da elementi rappresentativi in ambito di scuola, accademia e ricerca, su cui poter sperimentare tecnologie emergenti;

3) incentivare la sperimentazione di nuove tecnologie emergenti: test e validazione di nuove tecnologie possono trarre beneficio dalla messa in opera presso Community Networks che, oltre a validarne i risultati, ne rendono familiare l’utilizzo.

Il primo obiettivo ha visto la progettazione e prototipazione di una sezione specifica sul Programma Wi-PIE nell’ambiente web Dschola, il principale sistema di community delle scuole piemontesi (progetto “Canale Dschola”). La sezione promuove la diffusione della conoscenza su esperienze significative di utilizzo della banda larga nelle scuole a fini didattici e amministrativi e raccoglie contenuti multimediali prodotti dalle scuole. Per la realizzazione del secondo obiettivo, è stata avviata nel 2005 la progettazione di due dimostratori, uno sull’area di Novara (in collaborazione con il Consorzio TOP-IX, gli Enti locali, l’Università del Piemonte Orientale e l’Istituto Fauser) e l’altro sull’area marginale individuata nella zona della Comunità Montana Valle d’Orco e Soana. I due dimostratori si propongono, rispettivamente, a Novara di sperimentare servizi innovativi nell’ambito dell’organizzazione e diffusione della conoscenza e in Valle d’Orco e Soana di creare un ambiente dimostrativo di utilizzo integrato di tecnologie emergenti.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Sull’obiettivo di utilizzo di tecnologie emergenti è stato conclusa la prima parte dei progetti su IpV629 e Grid Computing30 ed è in fase di avanzata sperimentazione la parte relativa al WiMAX in ambito urbano che prevede il collegamento di Università, Politecnico, CRF, Itis Majorana. Su quest’ultimo aspetto è stata prevista la proroga, con decreto del 22 dicembre 2005, della sperimentazione a livello nazionale sino al 30 giugno 2006.

2.1.7 Linea Strategica 7 – Servizi sulla Larga Banda

La Linea è rivolta al potenziamento dell'architettura di rete, allo scopo di stimolare la nascita di servizi innovativi e migliorare l'efficacia di quelli esistenti. I moderni servizi multimediali a larga banda sono basati sulla convergenza di più forme di comunicazione (voce, videoconferenza, VoIP, streaming, ecc.). Attraverso iniziative congiunte tra il sistema pubblico e quello delle imprese, si cercherà di sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalla rete a banda larga, per monitorare e diffondere questi nuovi servizi applicativi tra pubbliche amministrazioni, da queste alle imprese, tra le imprese stesse e da entrambe verso i cittadini. Le principali problematiche da affrontare, al fine di garantire il successo del Programma, sono le seguenti:

superare il vincolo tecnologico, dato dalla poca praticità di molti ad usare la tecnologia (il rischio, infatti, è che i servizi vengano usati solo dalle multinazionali);

alfabetizzazione: occorre creare un gruppo di formazione, per fare conoscere lo strumento e le sue potenzialità di utilizzo;

superare il vincolo culturale, dimostrando l’utilità e rendendo indispensabile il servizio offerto;

superare il vincolo economico, rendendo la distribuzione ed il servizio appetibile al maggior numero possibile di imprese.

*** Stato di avanzamento: Allo scopo di favorire l’interessamento delle imprese, concretizzare l’investimento e la possibilità dell’ottenimento di ritorni economici, il Gruppo di Lavoro Wi-PIE si sta occupando dell’implementazione di due dimostratori tecnologici quali VoIP e Web Conference, per i quali è stato redatto un Business Plan che mette in evidenza le caratteristiche della tecnologia/servizio, i vantaggi dell’utilizzo, i piani di investimento, le ricadute monetarie ed economiche.

2.2 Avanzamento dei progetti previsti nell’Accordo di Programma Quadro

Il 30 aprile 2004 la Regione Piemonte, il CNIPA e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno sottoscritto il primo Accordo di Programma Quadro “Società dell’Informazione”. Nell’ambito di questo Accordo sono stati finanziati due interventi con fondi stanziati dal bilancio regionale (€ 362.115) e dalla delibera n.17 del 2003 del CIPE (€ 7.242.300). L’Accordo complessivamente ha un valore di circa 7,6 milioni di euro.

29 Linee guida per il deployment di reti e servizi IPv6; documentazione per installazione e configurazione dei servizi erogabili in ambito IPv6 30 Documentazione sulle linee guida per l’implementazione di soluzioni di Grid Computing.

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Parte I – Novità del quadro regionale

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L’APQ è stato approfondito nel Terzo Rapporto sull’innovazione nella Regione Piemonte (paragrafo 1.2.2). Di seguito si offre una presentazione dello stato di avanzamento dei progetti da esso finanziati, la cui descrizione è consultabile sul sito RuparPiemonte (http://www.ruparpiemonte.it/e-gov).

2.2.1 Progetto Interventi per la diffusione della larga banda nelle aree marginali

Il progetto ha come obiettivo la riduzione del divario digitale nelle aree a bassa disponibilità di servizi a larga banda, in particolare nelle zone Obiettivo 2 o phasing out delle Comunità Montane piemontesi. La soluzione proposta prevede l’utilizzo della tecnologia satellitare per il collegamento ad Internet (RUPAR), l’utilizzo della tecnologia WiFi per la diffusione del segnale satellitare e la creazione di Community Networks a livello di Comunità Montana o gruppi di Comuni. *** Stato di avanzamento: Per la progettazione dei singoli interventi si è adottato un sistema di “redazione distribuita”, in quanto ogni Comunità Montana interessata, dopo aver comunicato la propria adesione al bando emesso dalla Regione, ha predisposto un proprio progetto di intervento, coinvolgendo società operanti sul territorio da essa individuate. 39 progetti, su 41 presentati, sono stati ritenuti finanziabili: Alta Val Lemme ed Alto Ovadese (AL), Alta Valle Orba, Valle Erro e Bormida di Spigno (AL), Val Borbera e Valle Spinti (AL), Valli Curone Grue Ossona (AL), Langa Astigiana e Val Bormida (AT), Bassa Valle dell'Elvo (BI), Valle Tessera (BI), Alta Langa (CN), Alta Valle Tanaro (CN), Bisalta (CN), Delle Valli Gesso Vermenagna (CN), Langa Delle Valli Belbo, Bormida e Uzzone (CN), Valle Grana (CN), Valle Maira (CN), Valle Stura (CN), Valle Varaita (CN), Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana (CN), Valli Monregalesi (CN), Valli Po, Bronda e Infernotto (CN), Alta Valle Di Susa (TO), Alto Canavese (TO), Bassa Val Di Susa e Val Cenischia (TO), Dora Baltea Canavesana (TO), Pinerolese e Pedemontano (TO), Val Ceronda e Casternone (TO), Val Chiusella (TO), Valle Orco e Soana (TO), Valle Pellice (TO), Valle Sacra (TO), Valli Chisone e Germanasca (TO), Antigorio Divedro Formazza (VB), Cusio-Mottarone (VB), Dello Strona e Basso Toce (VB), Monte Rosa (VB), Valgrande (VB), Valle Antrona (VB), Valle Ossola (VB), Valle Vigezzo (VB), Valsesia (VC). Si sono svolte successivamente le gare relative agli approvvigionamenti degli apparati necessari alla realizzazione dei progetti e sono in corso le realizzazioni dei progetti stessi. Il valore complessivo del progetto è di circa 4,7 milioni di euro interamente finanziati con fondi stanziati dalla delibera CIPE n.17 del 2003.

2.2.2 Progetto Servizio di Interscambio

Il progetto “Servizio di Interscambio”, nel rispetto dei tempi pianificati in APQ, si è concluso alla fine del 2005 e quindi attualmente risulta completato e rilasciato in esercizio. Il progetto ha realizzato un insieme di servizi di rete, infrastrutturali, volti a permettere una sempre più stretta relazione tra i Sistemi Informativi degli enti pubblici (e privati) del sistema piemontese. Il fine è quello di garantire la comunicazione e l’interoperabilità delle applicazioni e dei sistemi informatici, prerequisito indispensabile per l’attuazione della semplificazione amministrativa. L’idea di fondo è rappresentata dalla realizzazione di una infrastruttura di cooperazione applicativa che permetta l’interscambio di eventi tra le pubbliche

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amministrazioni e più in generale all’interno di un insieme di soggetti che partecipano ad una comunità in rete. *** Stato di avanzamento: E’ stato realizzato un insieme di servizi su rete in grado di organizzare e implementare un sistema di comunicazioni di eventi (ad esempio il cambio di indirizzo di un cittadino) generati da una amministrazione verso una pluralità di soggetti interessati alla specifica informazione. A contorno di questa funzionalità sono stati costruiti e integrati i sottosistemi necessari per permettere il corretto e completo funzionamento del sistema (catalogo dei servizi, firma elettronica, autenticazione e autorizzazione). Per dare concretezza al progetto è stata curata la realizzazione di alcuni primi casi di utilizzo, scelti tra gli ambiti di maggior interesse per gli enti del sistema pubblico: demografia, lavoro e formazione professionale. Il valore complessivo del progetto è di circa 3 milioni di euro di cui 2,6 finanziati con i fondi stanziati dalla delibera CIPE n.17 del 2003.

2.3 Avanzamento dei progetti previsti nell’Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro

Il 27 giugno 2005 la Regione Piemonte, il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno sottoscritto il primo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro “Società dell’Informazione”. Nell’ambito dell’Atto Integrativo sono stati finanziati ben undici interventi grazie a risorse stanziate dalla delibere CIPE n.19 e n.20 del 2005, fondi UMTS (Linea 1 – II fase di e-government) e fondi regionali. L’investimento complessivo è stato di circa 22,4 milioni di euro per la realizzazione di progetti finalizzati alla modernizzazione della pubblica amministrazione e al miglioramento e sviluppo delle infrastrutture del territorio. Per dettagli si veda il paragrafo 1.4. Di seguito si presenta lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dall’Atto Integrativo. La descrizione esaustiva degli interventi finanziati è consultabile sul sito RuparPiemonte (http://www.ruparpiemonte.it/e-gov).

2.3.1 Progetto Sviluppo di attività di assistenza tecnica per la gestione del processo inerente la ricerca scientifica applicata nell’ambito della società dell’informazione

Obiettivo del progetto è quello di strutturare un sistema coerente di procedure e applicazioni che permettano di gestire in modo efficiente, flessibile e trasparente tutte le fasi del ciclo di vita dell’investimento pubblico per l’Accordo di Programma Quadro in materia di ricerca; tale sistema informativo potrà, in seguito, essere generalizzato ad altre linee di investimento che prevedano come soggetto attuatore la Regione Piemonte. Il progetto prevede la realizzazione di una serie di strumenti informativi di tipo decisionale finalizzati a fornire adeguato supporto alle seguenti attività:

programmazione e valutazione ex ante: in questa fase viene svolta una ricognizione ragionata delle necessità specifiche del territorio, del settore di intervento e della rilevanza dei mezzi e strumenti con cui si è deciso di agire.

monitoraggio degli investimenti avviati: insieme di procedure, tecniche e strumenti volti alla rilevazione dello stato di avanzamento progressivo di un intervento;

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valutazione in itinere, ex post e riprogrammazione: l’insieme dei dati raccolti in fase di monitoraggio, può essere utilmente sfruttato per trarne indicazioni valutative periodiche sul corretto svolgimento dell’intervento ed analizzarne i risultati in termini di efficienza ed efficacia;

integrazione con altri sistemi informativi: prevede l’integrazione del sistema di applicativi previsti per il governo di un ciclo di investimenti (come ad esempio l’APQ “Ricerca”), in un “sistema di sistemi” di gestione delle varie linee di investimento regionale che permetterebbe:

o lo sviluppo di esperienze di dialogo intersistema (come nel caso del CUP, il codice unico di progetto);

o l’analisi territoriale degli investimenti regionali; o l’analisi di trend degli investimenti pubblici regionali; o un sistema di benchmarking generalizzato per l’analisi strategica; o la diffusione dell’informazione con logica di portale.

*** Stato di avanzamento: Terminata a dicembre 2005 la fase di analisi preliminare dei fabbisogni informativi degli organi e delle strutture regionali coinvolte nella pianificazione e gestione dei bandi di incentivazione e finanziamento alla ricerca, attualmente si sta procedendo alla fase realizzativa che, per il 2006, prevede la costruzione dei seguenti strumenti informativi di tipo decisionale:

strumento informativo a supporto della valutazione ex ante: i dati su cui basare l’attività valutativa derivano da fonti statistiche ufficiali, da informazioni di tipo socio-economico ricavabili dai vari datawarehouse sviluppati per la Regione Piemonte e, infine, dalle risultanze della valutazione ex post. L’obiettivo è quello di sviluppare adeguati strumenti informativi per l’accesso e la rapida interrogazione dei dati raccolti;

sistema di monitoraggio: l’obiettivo è quello di creare una componente decisionale di query e reporting (accessibile da specifiche applicazioni web based), opportunamente alimentata da flussi gestionali per le funzioni di controllo e verifica degli investimenti, che possa fornire un adeguato supporto per la stesura di rapporti di monitoraggio e per lo svolgimento di attività di valutazione degli interventi effettuati;

portale della ricerca: si tratta di un portale statistico, ad accesso riservato e profilato, finalizzato a divulgare, presso l’utenza interessata, i risultati dell’attività di monitoraggio. Nello specifico il portale consentirà agli utenti di:

1) consultare report tabellari, grafici e mappe che evidenzino lo stato di avanzamento dei progetti di investimento;

2) pubblicare in autonomia report costruiti con uno specifico strumento di elaborazione statistica;

3) esportare in ambiente di produttività locale gli oggetti per ulteriori elaborazioni. Nel corso del 2007 sarà, infine, realizzata una componente di analisi strategica destinata ad un’utenza medio-alta che permetterà di monitorare e valutare, a livello aggregato, il raggiungimento degli obiettivi prefissati segnalando, con opportuni strumenti grafici come cruscotti e alert, eventuali situazioni di criticità. L’intervento ha un valore complessivo di 300.000 euro interamente finanziato con fondi stanziati dalla delibera CIPE n.20 del 2005.

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2.3.2 Progetto Webconference – Strumenti multimediali di comunicazione per le scuole

Il progetto intende proporre l’utilizzo di un sistema di Web Conference in via sperimentale al fine di favorire in modo concreto la cooperazione in ambito scolastico per un campione di scuole appartenenti a Comuni che rientrano in aree obiettivo 2 o phasing out. La sperimentazione riguarda l’utilizzo di sistemi di Web Conference per l’insegnamento in alcune scuole dell’obbligo situate in Comunità Montane o Collinari (Provincia di Torino). Nello specifico le attività previste nel progetto riguardano la progettazione e la realizzazione dell’infrastruttura sperimentale per la Comunità Montana Val Ceronda e Casternone, la progettazione e la realizzazione di un modulo didattico e la conseguente valutazione del contesto logistico, organizzativo, metodologico e didattico. *** Stato di avanzamento: A seguito della realizzazione del modulo didattico, la sperimentazione con le scuole sarà condotta nell’anno scolastico 2006-2007. Nel corso dell’anno 2005, è stato progettato, realizzato e predisposto un Centro Servizi Web Conference della Regione Piemonte. Nel corso del 2006 saranno avviate le opportune attività di infrastrutturazione del Centro Servizi, volte ad estendere il servizio sperimentale a tutto il territorio regionale. In quest’ottica sarà condotta la progettazione di un modulo d’interfacciamento tra la soluzione in essere presso la Comunità Montana Val Ceronda e Casternone e il suddetto Centro Servizi, in modo da permettere nuove forme di comunicazione attiva fra le scuole, gli enti e i cittadini. L’intervento ha un valore complessivo di circa 1,8 milioni di euro di cui 1,2 finanziati con fondi regionali e 0,6 con fondi stanziati dalla delibera CIPE n.20 del 2005.

2.3.3 Progetto Monitoraggio evoluzione servizi ICT

Il progetto, al fine di rafforzare i risultati dalla Regione Piemonte fino ad ora conseguiti nello sviluppo del settore ICT, intende fornire strumenti efficaci di monitoraggio della diffusione dell’ICT in Piemonte e valutare l’influenza in altri ambiti economici dell’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’informatica. A tal fine il progetto intende implementare:

servizi informativi a disposizione di tutti gli attori coinvolti in questa tematica; una base conoscitiva di dati e informazioni per valorizzare l’integrazione tra pubblico e

privato; attività fondamentale per lo sviluppo del distretto piemontese dell’ICT e di tutta l’economia del territorio.

*** Stato di avanzamento: Attualmente sono stati realizzati:

il database e il servizio dinamico di accesso ai dati delle aziende ICT ubicate sul territorio piemontese. Il servizio è riservato ai ricercatori dell’Osservatorio Regionale sulle Information Communication Technology (ORICT) per finalità di ricerca;

la prima versione del sito web informativo dell’Osservatorio, pubblicato sul portale regionale di servizi al cittadino e imprese “Sistema Piemonte” (http://www.sistemapiemonte.it), per la divulgazione delle iniziative e i risultati di ricerca.

Entro la fine del 2006, saranno realizzati e rilasciati i servizi per gli indicatori ICT della società dell’informazione piemontese e la versione definitiva del portale dell’Osservatorio con

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funzionalità di Content Management System, al fine di permettere l’interazione con la comunità scientifica e gli operatori privati e pubblici interessati alla tematica. L’intervento ha un valore complessivo di 600.000 euro di cui 300.000 finanziati con fondi regionali (Programma Wi-PIE – paragrafo 2.1.1) e 300.000 con fondi stanziati dalla delibera CIPE n.20 del 2005.

2.3.4 Progetto Interventi per la diffusione della larga banda nelle aree marginali nell’ambito del programma WI-PIE (già RUPAR 2)

Nel 2004 la Regione Piemonte ha avviato il progetto “Interventi per la diffusione della larga banda nelle aree marginali” finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro con fondi stanziati dal CIPE con la delibera n.17 del 2003. Il progetto (vedi paragrafo 2.2.1), intendeva diffondere la larga banda nelle aree marginali collocate nei territori obiettivo 2 o phasing out e in particolare tra le Comunità Montane piemontesi. Il progetto, tutt’ora in corso, ha suscitato una viva partecipazione da parte delle Comunità Montane. Alla luce di tale buon esito e dei finanziamenti stanziati dal CIPE con la delibera n.20 del 2004, anch’essi destinati a progetti relativi alle aree marginali o phasing out, la Regione Piemonte ha deciso di prevedere un progetto che potesse portare al completamento dei progetti finanziati con il primo intervento e finanziasse ulteriori progetti di Comunità Montane che non avevano partecipato al primo bando o il cui progetto non era stato valutato ammissibile. Il progetto, finanziato nell’ambito del primo Atto Integrativo dell’APQ con fondi stanziati dal CIPE e fondi regionali, rientra nelle strategie individuate nel programma pluriennale WI-PIE, già RUPAR2, che, come evidenziato nel paragrafo 2.1, intende realizzare entro il 2007 un’infrastruttura a banda larga che connetta capillarmente tutti gli attori pubblici e privati presenti sul territorio piemontese. *** Stato di avanzamento: Attualmente il progetto ha visto la conclusione della fase di valutazione tecnica dei progetti presentati per la realizzazione di interventi di tipo infrastrutturale per la diffusione della larga banda, attraverso sistemi di connettività wireless e satellitari. Sono risultati validi ed ammissibili al finanziamento i progetti di 4 delle 5 Comunità Montane che avevano diritto a partecipare: Alto Verbano (VCO), Alta Valle Elvo (BI), Val Sangone (TO), Valle Cannobina (VCO). Sono in fase di acquisizione gli apparati necessari alla realizzazione del primo modulo di ciascun progetto. L’intervento ha un valore complessivo di circa 6,7 milioni di euro di cui 3,5 finanziati con fondi regionali e 3,2 con fondi stanziati dalla delibera CIPE n.20 del 2005.

2.3.5 Progetto CST – Centri Servizio Territoriali

L’intervento “CST” viene diffusamente descritto nel paragrafo 3.2 “Strategia Regionale su CST” e nella parte IV “Focus Regionale CST” del presente Rapporto. L’intervento ha un valore complessivo di circa 3,9 milioni di euro totalmente finanziato con fondi stanziati dalla delibera CIPE n.19 del 2005.

2.3.6 Progetti infrastrutturali – II fase di e-government

Per l’approfondimento dei sei interventi infrastrutturali presenti nell’Atto Integrativo in oggetto e cofinanziati nell’ambito dell’Avviso per la selezione dei progetti per lo sviluppo dei servizi

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infrastrutturali locali (SPC), si rimanda alla lettura del paragrafo 0 e successivi del presente Rapporto.

2.4 I progetti proposti per l’inserimento nel nuovo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro

2.4.1 Il finanziamento CIPE

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha definito nella delibera n.35 del 2005 la ripartizione del fondo istituito con la Legge Finanziaria 2005 per interventi nelle aree depresse. La delibera in esame stanzia una quota pari a circa 1,5 milioni di euro per la Regione Piemonte per il finanziamento di interventi “Società dell’Informazione”. Gli interventi saranno finanziati nell’ambito del Secondo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro, che sarà sottoscritto entro il mese di giugno 2006 dalla Regione Piemonte, dal Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

2.4.2 Gli interventi

Il Codice dell’Amministrazione digitale (D.Lgs n.82 del 7 marzo 2005) definisce un quadro giuridico che sancisce nuovi diritti di cittadini e imprese e indica nuovi strumenti di cui consolida la validità giuridica. Fra i diritti previsti risultano: il diritto all’accesso e all’invio di documenti digitali, il diritto a ricevere qualsiasi comunicazione pubblica per e-mail, il diritto a reperire on-line i moduli e i formulari validi e aggiornati, il diritto alla disponibilità di servizi che tendono a ridurre il digital divide. La Regione Piemonte, avendo già avviato un percorso con interventi architetturali volti ad adeguare il sistema regionale al quadro giuridico descritto, ha reputato strategico destinare le risorse economiche delle delibera CIPE n.35 al finanziamento di interventi che prevedessero il completamento del panorama degli strumenti a garanzia dei diritti di cittadinanza digitale attraverso la loro integrazione e realizzandone di più avanzati. Gli interventi proposti sono:

completamento degli strumenti a garanzia dei diritti di cittadinanza digitale; sviluppo di funzionalità avanzate a supporto della cittadinanza digitale; Centro Regionale di Competenza in materia di e-government e società dell’informazione;

2.4.2.1 Progetto Completamento degli strumenti a garanzia dei diritti di cittadinanza digitale. Il progetto si propone di realizzare un toolkit comprendente un insieme di strumenti necessari ad un ente per trasformare il suo processo di interazione con i soggetti esterni in un processo privo di carta. Tra gli obiettivi del progetto si prevede:

la predisposizione di servizi di Posta Elettronica Certificata; l’evoluzione del sistema infrastrutturale di autenticazione Iride; lo sviluppo di funzionalità di archiviazione sostitutiva; la realizzazione di strumenti di gestione della modulistica digitale.

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2.4.2.2 Progetto Sviluppo di funzionalità avanzate a supporto della cittadinanza digitale Il progetto si propone di realizzare una infrastruttura tecnologica e uno strumento organizzativo a supporto dell’Amministrazione Digitale per informare e coinvolgere quotidianamente i cittadini e le aziende dell’area piemontese, attraverso i canali di comunicazione più diffusi al pubblico. Il progetto intende realizzare l’integrazione sistemistica-applicativa dei canali wireless operanti su cellulari di ultima generazione e su trasmissioni Digitale Terrestre (DTT).

2.4.2.3 Progetto Centro Regionale di Competenza in materia di e-government e società dell’informazione

L’intervento relativo al CRC Piemonte riguarda tutto il territorio regionale, con un’attenzione particolare alle aree territoriali a maggior rischio di esclusione dagli sviluppi della società dell’informazione e prevede le seguenti attività:

assistenza a politiche e progetti di innovazione; assistenza alla cooperazione inter-regionale; osservatorio sull’innovazione nella Regione Piemonte; comunicazione.

Oltre a ciò, la Regione Piemonte intende perseguire due ulteriori obiettivi necessari all’amministrazione regionale e all’innovazione nel territorio piemontese:

animazione e supporto organizzativo ai CST Piemontesi; supporto all’evoluzione delle policy regionali sull’ICT e la società della conoscenza.

Per dettagli si veda il paragrafo 4.1.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Parte I – Novità del quadro regionale

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3 Strategie regional i su r iuso e CST

3.1 Strategia regionale sul riuso

La linea di finanziamento “Diffusione territoriale dei servizi per cittadini ed imprese“, di e-government seconda fase, ha l'obiettivo di trasferire e riutilizzare le soluzioni sviluppate nell'ambito dei progetti cofinanziati nella prima fase di e-government, promuovendo aggregazioni di enti cedenti e cessionari che implementino, adattandole, soluzioni già realizzate da altre amministrazioni e rispondenti a necessità e competenze degli Enti locali. La Regione Piemonte, anche utilizzando il canale di comunicazione costituito dai CST (paragrafo 3.2 e parte IV), sta condividendo sul territorio alcune linee guida per l’adozione di soluzioni di e-government. La definizione di una strategia regionale per il riuso delle soluzioni e-government si inquadra nelle azioni di coordinamento e cooperazione tra Regione ed Enti locali per l’attuazione del Piano di e-government piemontese. Le indicazioni sono volte a valorizzare gli investimenti infrastrutturali sinora realizzati e a rafforzare la logica del Sistema Piemonte, ossia l’integrazione dei servizi disponibili per gli enti e per gli utenti finali (cittadini ed imprese). In questo senso, le linee guida per l’adozione di soluzioni proposte al riuso e da adottare sul territorio piemontese possono essere sintetizzate in tre raccomandazioni:

le soluzioni dovranno essere fruibili attraverso la rete RUPAR, arricchendo il portafoglio di servizi già disponibili;

è auspicabile la pubblicazione dei servizi sul portale unico SistemaPiemonte; gli applicativi devono essere compatibili con la piattaforma di autenticazione IRIDE,

sviluppata con i finanziamenti della Regione Piemonte e del CNIPA nell’ambito del primo bando di e-government.

Tale modus operandi consentirà di:

diffondere e dare continuità funzionale ai servizi che gli enti hanno realizzato nella prima fase di e-government;

abbattere i costi di impianto delle soluzioni; condividere i costi di gestione e manutenzione; favorire l’utilizzo di piattaforme condivise per rafforzare la capacità di cooperazione ed

interoperabilità tra gli enti. Il modello di riuso proposto è in corso di diffusione attraverso la rete dei Centri Servizi Territoriali, attività che darà concretezza alla rete come strumento della condivisione territoriale dei servizi per l’e-government. Inoltre, la presenza nei Comitati di Pilotaggio31 (che quindi costituiscono tavoli di condivisione dei progetti di riuso) di Regione, Province e Comuni, permette di recuperare il ruolo degli enti (in merito a infrastrutture rapporti con le imprese e i cittadini) e rendere completa ed esaustiva l’iniziativa di risposta al bando. La definizione di un “metodo di riuso” a livello regionale (con uniformità di atti amministrativi, modelli progettuali e condivisione di infrastrutture) potrebbe garantire dei benefici anche 31 Si veda per una descrizione dei Comitati di Pilotaggio il paragrafo 4.2.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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successivamente alla risposta al bando, per future iniziative di riuso delle soluzioni interne ed esterne al territorio. Nell’ambito di questo quadro, la rete dei CST ha individuato e deciso di promuovere presso gli enti aderenti, due proposte di riuso di interesse per i piccoli Comuni:

il riuso delle soluzioni presenti in catalogo afferenti al progetto AtoC Comune Facile (avente a capofila, nella prima fase dell’e-government, la città di Torino);

il riuso delle soluzioni presenti in catalogo afferenti al progetto Sigma Ter (avente a capofila, nella prima fase dell’e-government, la Regione Emilia Romagna).

Al momento della redazione del Rapporto, si stanno raccogliendo le adesioni ai progetti sopra citati, per la risposta all’Avviso CNIPA. Un ulteriore progetto di interesse per gli enti piemontesi è WEGE (avente a capofila, nella prima fase dell’e-government, la provincia autonoma di Bolzano e le province di Lodi, Mantova, e Varese); tale progetto, relativo al catasto strade, risponde maggiormente ad una competenza regionale e provinciale e non comunale.

3.2 Strategia regionale sui CST

Il Piemonte è caratterizzato da una significativa presenza di piccoli e piccolissimi Comuni (quasi il 90% dei 1206 Comuni Piemontesi ha una popolazione uguale o superiore ai 5000 abitanti). Il fenomeno interessa tutte le otto Province Piemontesi, raggiungendo picchi significativi nei territori provinciali di Asti (95,76%), Alessandria (94,74%) e Biella (93,90%); la popolazione regionale residente nei piccoli Comuni rappresenta quasi il 30% della popolazione piemontese totale, con situazioni di preponderanza nelle Province di Biella (54,72%), Asti (49,23), Verbano – Cusio – Ossola (47,48%). Il territorio regionale presenta oltre la metà della superficie (62%) costituita da territori montani o collinari, nei quali la realizzazione di opere di infrastrutturazione è difficoltosa. L’associazionismo, nel quadro territoriale complesso sopra delineato, caratterizza fortemente la realtà piemontese: nel corso del tempo, sono state istituite forme associative, nel rispetto della struttura morfologica del territorio, e precisamente Unioni di Comuni, Comunità Montane e Comunità Collinari. Tale disposizione all’aggregazione ed alla gestione associata di servizi, certamente promossa dalla Regione, ma spesso auspicata anche dagli enti minori, è fortemente legata alla necessità di mettere a fattor comune le esigue risorse disponibili e consentire una gestione omogenea e sinergica di territori contigui. L’opportunità di coinvolgere nel processo di sviluppo, che si instaura quasi naturalmente in aree più prossime ai principali centri urbani ed economici, realtà che hanno necessità analoghe e affrontano difficoltà simili è percepita fortemente anche nel campo dell’informatizzazione della pubblica amministrazione. L’obiettivo è ridurre il divario tecnologico. La risposta a queste necessità è stata trovata nell’ambito di quanto previsto nel documento programmatico “L’e-government nelle Regioni e negli Enti locali: II fase di attuazione”, approvato dalla Conferenza Unificata Stato, Regioni, Città ed Autonomie Locali il 27 novembre 2003. A livello nazionale, i Centri Servizi Territoriali vengono proposti come una possibile soluzione al rischio di esclusione dei piccoli Comuni dall’attuazione dell’e-government. Si rileva, infatti, come i progetti presentati ai bandi della prima fase di attuazione dell’e-government abbiano coinvolto un numero molto ridotto di Comuni con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti

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(meno di un terzo degli oltre 7.000 Comuni italiani con queste caratteristiche demografiche ha aderito ad almeno uno dei progetti finanziati), e che le ragioni di questa esclusione risiedano prevalentemente nella carenza di infrastrutture tecnologiche, nella scarsità di risorse finanziarie e nella mancanza di competenze adeguate al sostegno dell’innovazione. A livello regionale, si è ritenuto opportuno utilizzare le risorse CIPE, destinate ad aree con difficoltà strutturali -coincidenti, in Piemonte, in gran parte con territori montani afferenti a piccoli Comuni- per l’avvio di una rete di Centri Servizi Territoriali; eventuali fondi CNIPA costituiranno ulteriori risorse atte a finanziare le attività dei CST. Come operato in precedenza, anche per l’avvio di questo progetto si è proceduto ad un percorso di condivisione dell’organizzazione dei CST e di definizione degli obiettivi di questa nuova struttura; tale processo ha nuovamente valorizzato i ruoli degli enti e le specifiche competenze nel governo del territorio. In estrema sintesi:

il processo di avvio è stato concertato dalla Regione Piemonte con le principali associazioni rappresentative degli Enti locali, attraverso lo strumento della Conferenza Permanente;

le Province hanno svolto un importante ruolo di coordinamento e di comunicazione con i Comuni;

le forme associative hanno costituito un fondamentale elemento di aggregazione per la rappresentanza e l’informazione dei Comuni;

la concertazione ha consentito di mettere a fattor comune fonti di finanziamento diverse, creando un bacino unico di disponibilità economica che potesse essere impegnato anche per interventi in aree non classificabili come svantaggiate.

Il risultato del processo, che è descritto più oltre nel dettaglio (Parte VI), è una rete territoriale di Centri, che pur essendo autonomi e caratterizzati sulla base delle esigenze del territorio, operano in conformità ad alcune linee d’azione comuni e coerenti. Attualmente i CST piemontesi coinvolgono 971 piccoli Comuni, pari a oltre il 90% dei piccoli Comuni presenti in Piemonte, oltre a 53 Comuni di maggiori dimensioni. Il bacino di utenza complessivo è di oltre 1 milione e 800 mila abitanti.

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4 Evoluzione attori (aggiornamento e novi tà del quadro 2005)

Si offre di seguito un aggiornamento nel quadro di riferimento degli attori locali che si occupano di e-government e società dell’informazione. Il primo paragrafo dà rilievo alla nuova convenzione tra CNIPA e Regione per lo sviluppo e il consolidamento del CRC Piemonte, a 3 anni dalla prima convenzione di costituzione, mentre il secondo presenta due nuovi soggetti nati in ambito CST. Il capitolo si chiude con una presentazione sintetica degli attori attivi a livello regionale, provinciale e comunale (Comuni capoluogo) e delle agenzie pubbliche e aggregazioni di Comuni con delega ad attività concernenti la società dell’informazione.

4.1 Convenzione per lo sviluppo e il consolidamento del CRC in Piemonte

Il 24 aprile 2006 la Giunta Regionale ha deliberato, con DGR n° 1-2665, la sottoscrizione della nuova convenzione CRC Piemonte - CNIPA. La Convenzione per lo sviluppo e il consolidamento del Centro Regionale di Competenza per l’e-government (CRC) in Piemonte, stipulata tra il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) e la Regione Piemonte, definisce le attività del CRC Piemonte in riferimento agli obiettivi generali del progetto “Centri Regionali di Competenza per l’e-Government e la Società dell’Informazione”. Gli ambiti di attività del CRC Piemonte, coerentemente con quelli definiti per la Rete CRC a livello locale e centrale, sono i seguenti:

assistenza alle politiche e ai progetti di innovazione per l’e-government e la società dell’informazione nella Regione Piemonte: in particolare sono previsti interventi di animazione sul territorio e di sostegno agli Enti locali riguardo alla promozione e al sostegno del riuso delle soluzioni di e-government; la promozione e il sostegno dei Centri Servizi Territoriali (CST) e, in generale, di iniziative per la gestione associata dei servizi di e-government; l’accompagnamento all’attuazione dei progetti di e-democracy; altre iniziative per lo sviluppo dell’e-government e della società dell’informazione a livello regionale;

assistenza allo sviluppo della cooperazione interregionale nel campo dell’e-government e della società dell’informazione, anche attraverso il supporto ad iniziative condivise di cooperazione ed alle opportunità emergenti in ambito europeo;

promozione e comunicazione dei risultati dell’e-government e degli sviluppi della società dell’informazione attraverso la diffusione verso il territorio di informazioni e conoscenze in tema di politiche di innovazione; l’assistenza alla Regione Piemonte ed agli Enti locali del territorio per la redazione di piani di promozione dei servizi di e-government; la promozione dei nuovi servizi di e-government; la realizzazione di iniziative locali e la partecipazione ad iniziative nazionali a supporto della promozione dei servizi;

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attività di osservatorio sull’innovazione comprendente la redazione del Rapporto regionale annuale sull’innovazione; l’alimentazione e l’aggiornamento del sistema informativo della rete CRC relativo a politiche, attori e progetti dell’innovazione a livello regionale e locale, la partecipazione alle attività dell’osservatorio servizi on-line.

Oltre a ciò, la Regione Piemonte intende perseguire due ulteriori obiettivi necessari all’amministrazione regionale e all’innovazione nel territorio piemontese:

animazione e supporto organizzativo ai CST Piemontesi; supporto all’evoluzione delle policy regionali sull’ICT e la società della conoscenza,

sostegno ad altre iniziative per lo sviluppo dell’e-government e della società dell’informazione a livello regionale, quali l’elaborazione di un piano piemontese per la società della conoscenza, la realizzazione di un piano di comunicazione, comprensivo di una strategia per la diffusione della SI in Piemonte, il supporto all’espletamento dell’adeguamento regolamentare alla normativa vigente in materie afferenti l’informatica, quali l’accessibilità, la sicurezza ecc.

4.2 Comitati Guida e Comitati di Pilotaggio

Il 21 settembre 2005 la Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali ha dato parere favorevole alla strategia condivisa per la realizzazione di CST sul territorio piemontese, definita da Regione Piemonte, Unione delle Province Piemontesi, ANCI Piemonte, UNCEM Piemonte, Lega delle Autonomie Locali, Consulta Unitaria dei piccoli Comuni del Piemonte, e delineata nel Protocollo di Intesa per la costituzione di una rete regionale di 8 Centri Servizi Territoriali (uno per territorio provinciale). Agli 8 CST si possono aggiungere ulteriori “punti di presidio territoriale” per le province caratterizzate da un numero di piccoli comuni molto elevato (come Torino e Cuneo). Nel mese di dicembre sono stati formalmente avviati gli otto Centri Servizi Territoriali, uno in ogni territorio provinciale. Ogni Centro Servizi ha sede formale presso la Provincia di competenza. L'organo di "governo" del Centro è il Comitato di Pilotaggio, composto da rappresentanti di Regione, Provincia, Associazioni degli Enti locali e da una maggioranza di rappresentanti dei piccoli comuni. I Comitati di Pilotaggio costituiscono un raccordo e un canale di comunicazione privilegiato per la trasmissione delle esigenze dei Comuni minori, a vantaggio dei quali è stata prevista l'iniziativa. Un Comitato Guida regionale ha infine il compito di coordinare tutti i Comitati di Pilotaggio mantenendo l'omogeneità delle linee di azione del progetto.

4.3 Quadro di sintesi degli attori della politica regionale

Il paragrafo presenta i seguenti attori a livello di Amministrazioni regionali, provinciali, di comune capoluogo: 1) i soggetti con delega politica (assessore, presidente, ecc.) sui temi e-government, SI,

telematica, reti civiche, innovazione digitale ecc.; 2) strutture gestionali interne con responsabilità per lo sviluppo e/o l’esercizio dei sistemi

informativi, reti telematiche e relativi servizi dell’amministrazione (Ufficio/Servizio sistemi informativi, CED ecc.), nonché per la gestione di interventi, programmi, misure dedicati allo sviluppo dell’e-government e SI;

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3) (per le Regioni) eventuali strutture di supporto interno, con funzioni di studio, orientamento, coordinamento inter-settoriale ecc. sulle tematiche e-government e SI;

4) (per le Regioni) eventuali strutture e iniziative (tavoli, comitati, ecc.) di concertazione e/o coordinamento con le amministrazioni locali sui temi e-government e SI;

5) società di servizi ICT partecipate o di proprietà delle Regioni, Province e Comuni capoluogo (non sono considerati fornitori e outsourcer in senso stretto).

6) le società di servizi ICT partecipate o di proprietà degli enti locali su scala sub-provinciale, costituite talvolta nell’ambito e a supporto di gestione associate dei servizi ICT;

7) i casi più noti/significativi di gestioni associate dei servizi ICT (o di servizi ICT-based, es. servizi cartografici informatizzati) da parte di forme associative degli Enti locali quali Comunità Montane, Unioni di Comuni e altre forme di aggregazione di Enti locali (Associazioni, Consorzi ecc.).

Le tabelle che seguono sostanzialmente riprendono e si propongono di coprire in modo sistematico le informazioni già raccolte e pubblicate con questa impostazione nei Rapporti 2003 – 2004 - 2005. Ricordiamo che per ciascuna categoria di attori sono spesso presenti più soggetti di riferimento, in particolare ovviamente negli enti di maggiore dimensione.

Tabella 3 – Gli attori dell’innovazione: Regione Competenza politica Denominazione struttura

Assessorato all’Università, ricerca, politiche per l'innovazione e l'internazionalizzazione, statistica, telecomunicazioni, e-government

Carica: nome della persona

Assessore: Andrea Bairati

Competenze e attività

Università, ricerca, politiche per l'innovazione e l'internazionalizzazione, telecomunicazioni, e-government, interventi per la ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare delle Aziende sanitarie regionali e per l'innovazione nella sua gestione di concerto con l'assessore alla sanità, costituzione dell'Agenzia per le Opere Pubbliche del Piemonte.

Competenza gestionale interna Denominazione struttura

Direzione Organizzazione, Pianificazione, Sviluppo e Gestione delle Risorse Umane

Carica: nome della persona

Dirigente: Sergio Crescimanno

Competenze e attività

Compete alla Direzione l'attività di supporto agli Organi di Governo per l'esercizio delle funzioni di organizzazione complessiva dell'Ente e delle sue strutture, anche sotto l'aspetto dell'informatizzazione generale degli uffici, nonché in materia di personale e di attuazione dei contratti collettivi nazionali ed aziendali di lavoro. Compete altresì alla direzione la cura delle relazioni con l'A.R.A.N. e con autorità ed organismi statali, relativamente alla materia di competenza ed il supporto tecnico alle altre direzioni regionali, nonché la partecipazione alle attività del nucleo di valutazione. Compete, infine, l'attività di indirizzo ai Settori, che ne costituiscono articolazione, in conformità con gli obiettivi fissati dagli Organi di Governo.

Denominazione struttura

Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica

Carica: nome della persona

Dirigente: Franco Ferrero

Competenze e attività

Compete alla Direzione ed al suo staff, costituito dai referenti d’area territoriale con compito di indirizzo tecnico e di raccordo dei settori Urbanistici territoriali, l’assistenza tecnica alla Giunta Regionale per l’esercizio delle funzioni di definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare, nonché l'attività di coordinamento ed indirizzo ai Settori, in conformità alle indicazioni dell'Organo di Governo. A tale direzione afferisce la gestione del SIT, Sistema informativo territoriale.

Denominazione struttura

Direzione Industria

Composizione Dirigente: Giuseppe Benedetto

Competenze e attività

Compete alla Direzione l'assistenza tecnica alla Giunta Regionale per l'esercizio delle funzioni di definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare, nonché l'attività di coordinamento ed indirizzo ai Settori, in conformità alle indicazioni dell'Organo di Governo. In particolare rientrano nelle competenze della Direzione Industria: interventi finalizzati allo sviluppo, alla riconversione e ristrutturazione del sistema industriale ed osservatorio dei settori produttivi; coordinamento degli

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interventi nell'ambito del settore industriale finanziati dall'Unione Europea; interventi nelle situazioni di crisi industriali connesse ai problemi di ristrutturazione, riconversione, innovazione; attività estrattive, cave e torbiere, polizia mineraria.

Supporto interno (in genere solo per grandi amministrazioni) Denominazione struttura

CRC Piemonte – Centro Regionale di competenza per l’e-government e la Società dell’Informazione

Anno di istituzione Anno di istituzione: 2003 Carica: nome del coordinatore

Laura Milone

Composizione

Regione Piemonte, Direzione Regionale Organizzazione, Pianificazione, Sviluppo e Gestione delle Risorse Umane Referenti: Laura Milone, Paola Achilarre CSI-Piemonte Referenti: Alessio Mascarello, Claudia Simonato, Giovanni Mazzola, Ornella Ferroni CSP s.c a r.l. Referenti: Sergio Duretti, Michela Pollone, Chiara Gallino, Sara Di Falco CNIPA Referenti: Giuseppe Giliberto, Eloisa Testa

Competenze e attività

Il CRC-Piemonte è nodo di una rete di strutture territoriali che, grazie ad un accordo tra CNIPA e le singole Regioni, supportano le amministrazioni locali nella diffusione delle nuove tecnologie nel loro territorio.

Concertazione con enti locali Denominazione struttura

Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali – Gruppo di Lavoro per l’attuazione del piano regionale di e-government

Anno di istituzione Anno di istituzione: 1998 Carica: nome del rcoordinatore

Coordinamento: Regione Piemonte

Competenze e attività

Il gruppo di lavoro si pronuncia su questioni tecniche e procedurali inerenti al tema trattato, coordinando la partecipazione degli enti locali al processo di innovazione e vagliando le soluzioni presentate coerentemente con gli indirizzi espressi in sede di consiglio. Il gruppo di lavoro è a rappresentanza paritetica, si riunisce dal 2002 e costituisce l’unico tavolo permanente della conferenza.

Società/Agenzie ICT partecipate Denominazione ente Csi-Piemonte Anno di istituzione Anno di istituzione: 1977

Composizione:

Regione Piemonte, Provincie di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Città di Alessandria, Asti, Chivasso, Collegno, Cuneo, Fossano, Grugliasco, Moncalieri, Mondovì, Nichelino, Pinerolo, Rivalta, Settimo Torinese, Torino, Vercelli, Comunità Montana Valsesia, Agenzia Interregionale per il Fiume Po, Agenzia Regionale delle Strade del Piemonte, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte, Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino, Agenzia Torino 2006, Associazione dei Comuni del Monferrato, Aziende Ospedaliere San Giovanni Battista di Torino, San Luigi di Orbassano, O.I.R.M.-S.Anna di Torino, SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, C.T.O./C.R.F./Maria Adelaide, Maggiore della Carità di Novara, Aziende Sanitarie Locali 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 11, 12, 13, 14, 16, 22, Università degli studi di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario.

Attività salienti

Il CSI Piemonte è il Consorzio pubblico regionale con organizzazione privatistica che opera in Piemonte per promuovere l'innovazione tecnologica indispensabile alla riforma e all'ammodernamento dei processi amministrativi, in linea con gli indirizzi di e-government nazionale e regionale. Il Consorzio progetta applicativi e sistemi informativi per gli enti Pubblici e, dal 1998, svolge il ruolo di Centro tecnico di gestione di RUPAR PIEMONTE. Nel 2001 la Regione Piemonte ha assegnato al CSI Piemonte la funzione di “holding informatica” regionale e insieme a questa il CSI ha acquisito il ruolo di Ente Sviluppatore per i progetti di e-government co-finanziati con il primo bando MIT. Il piano di attività 2006 del CSI-Piemonte individua sette linee d'azione prioritarie che orienteranno nel prossimo futuro gli obiettivi e i settori di intervento del Consorzio:

1) Sistema Piemonte: per creare un circuito unico di servizi telematici pubblici e per decentrare ulteriormente l'attività del CSI sul territorio;

2) Formazione: per rispondere al fabbisogno di competenze tecniche, organizzative e normative dei dipendenti pubblici attraverso un apposito Centro di coordinamento;

3) WI-PIE: per sviluppare una Rete piemontese a banda larga che aumenti l'efficienza della PA, la competitività del sistema produttivo e lo sviluppo socio-culturale del territorio;

4) Ricerca e innovazione: per attirare investimenti pubblici, promuovere sperimentazioni tecnologiche e diffondere esperienze e competenze all'interno delle imprese ICT piemontesi;

5) Sistema Sanità: per dotare il comparto sanitario di strumenti utili a razionalizzare la spesa informatica e a migliorare le prestazioni offerte ai cittadini;

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6) Rapporti interregionali e Piani nazionali: per sostenere gli enti locali nella definizione di normative e standard tecnologici condivisi e nella partecipazione a bandi di finanziamento nazionali;

7) Progetti internazionali: per intervenire come partner della PA alle iniziative comunitarie e importare in Piemonte le best practices europee.

Fonte: CRC Piemonte

Tabella 4 – Gli attori dell’innovazione: Province

Province Competenza politica Struttura gestionale interna Società /Agenzie partecipate

Alessandria

Assessorato al Personale, Assistenza Tecnica agli Enti locali, Informatizzazione, Attuazione del decentramento, Patrimonio, Polizia e sicurezza locale

Dipartimento Risorse - Direzione Sistema Informativo Provinciale

Csi-Piemonte

Assessore: Lelio Demicheli Responsabile: Guido Barberis 1977

Asti

Assessorato per l’attuazione del programma, Affari generali e rapporti con gli EE.LL. Sistema informatico provinciale e Ufficio PIU, Ambiente e sviluppo sostenibile, Risorse Idriche

Sistema informativo e statistica Csi-Piemonte

Vice Presidente: Giorgio Musso Responsabile: Pasquale Volontà 1977

Biella Assessorato alla Tutela Ambientale - Informatizzazione - Partecipazione - Pace – Cooperazione

Settore Informatica e Organizzazione, servizio Sistemi Informativi

Csi-Piemonte

Assessore: Davide Bazzini Responsabile: Davide Zanino 1977

Cuneo Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Servizi Scolastici, Rete Informatica, Trasporti e Mobilità

Sistemi Informativi Csi-Piemonte

Assessore: Ambrogio Invernizzi Referente: Alessandro Risso 1977

Novara

Assessorato a Bilancio e programmazione finanziaria, organizzazione e risorse umane, sviluppo dei sistemi informativi e delle reti, ufficio relazioni con il pubblico

Assessorato a Bilancio e programmazione finanziaria, organizzazione e risorse umane, sviluppo dei sistemi informativi e delle reti, ufficio relazioni con il pubblico – Unità Operativa Informatizzazione

Csi-Piemonte

Assessore: Giacomo Miglio Dirigente di Settore: Maria Maddalena Dell’Olmo Dirigente di Servizio: Mario Garofalo

1977

Torino Assessorato al Personale, Patrimonio, Provveditorato e Sistema Informativo

Servizio Sviluppo Sistema Informativo e Telecomunicazioni

Csi-Piemonte

Assessore: Alessandra Speranza Dirigenti: Roberto Grillanda; Filippo Dani

1977

Verbania Assessorato all’Urbanistica, Pianificazione Territoriale, Trasporti, Informatizzazione

Settore Politiche territoriali, Protezione civile, Informatizzazione, Trasporti

Csi-Piemonte

Assessore: Vittoria Alberini Dirigente: Arch. Luigi Formoso 1977

Vercelli

Assessorato Agricoltura - Rapporti con i Comuni - Programmazione delle linee ferroviarie “Alta Velocità” - Personale e Organizzazione - Progetti Speciali e fondi U.E. - Grandi opere e rapporti con l’Ente Regione e l’Unione Europea - Attività Economiche - Caccia e Pesca - Gestione Applicazione "Legge Galli" - Valutazione impatto ambientale (V.I.A.) con delega ai sistemi informativi

Settore Organizzazione –Gestione Processi Informatici Gestione Procedure Informatiche

Csi-Piemonte

Assessore: Marco Frà Responsabile: Piero Barbonaglia 1977 Fonte: CRC Piemonte

Tabella 5 – Gli attori dell’innovazione: Comuni capoluogo

Comune Competenza politica Struttura gestionale interna Società /Agenzie partecipate

Alessandria Assessorato alla Viabilità e trasporti, Arredo Urbano, Cimiteri, Provveditorato, Informatica e Telematica

Direzione Informatica e Telematica Csi-Piemonte

Assessore: Cesare Miraglia Dirigente: Elio Tardito 1977 Asti Assessorato ai Sistemi Informativi, Statistici e Servizio Sistemi Informativi Csi-Piemonte

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Comune Competenza politica Struttura gestionale interna Società /Agenzie partecipate

comunicazione - Commercio - URP - Polizia Municipale - ASP ed enti erogatori di servizi

Assessore: Piera Bruno Dirigente: Andrea Berzano Funzionario: Alfonso Guarino

1977

Biella

Assessorato alle Politiche Sociali (Servizi alla Persona, Progetti di Coesione Sociale, Rapporti con il Volontariato), Innovazione Tecnologica e Servizi Demografici

Settore Centro Elaborazione Dati Csi-Piemonte

Assessore: Rinaldo Chiola Dirigente: Boggio Togna Massimo 1977

Cuneo Assessorato Ecologia, ambiente e politica energetica, Protezione civile, politiche del lavoro, Informatica, Politiche comunitarie, Quartieri e frazioni

E.D.P., Analisi ed E-Government Csi-Piemonte

Assessore: Elio Allario Dirigente E.D.P.: Pierangelo Mariani; Analisi ed E-Government: Flavia Facchin

1977

Novara

Assessorato all’ambiente, servizi di pubblica utilità, aziende, politiche per il lavoro e l'occupazione, servizi informativi, innovazione e qualità dell'Ente locale, marketing urbano, protezione civile, Funzioni attribuite al Sindaco dalla Legge 13/5/1978 n. 180

Servizio Sviluppo Informatico e Statistica

Csi-Piemonte

Assessore: Paolo Pepe Dirigente: Alvaro Canciani 1977

Torino

Assessorato a materie relative ai sistemi informativi, alle telecomunicazioni ed al controllo di gestione; Edifici municipali e attività amministrativa relativa al patrimonio immobiliare; Bilancio e programmazione; Partecipazioni societarie del Comune ed aspetti finanziari di Aziende e consorzi

Direzione Patrimonio Partecipazioni Sistemi Informativi; Servizio Telematico Pubblico

Csi-Piemonte Aem2Net

Assessore: Paolo Peveraro Dirigente: Sandro Golzio Dirigente STP: Franco Carcillo

Verbania Delega ai Servizi pubblici locali; Partecipazioni ad enti, società e consorzi; Personale; Informatica e Innovazione; Comunicazione

Direzione Personale – Organizzazione, Controllo di gestione, Sistema Informatico/Informativo, Osservatorio Statistico

Sindaco: Claudio Zanotti Dirigente: Piero Capra

Vercelli

Assessore alle Politiche del Personale - Politiche residenziali - Rapporti con enti locali del Territorio, Formazione Risorse Umane, Politiche del Personale, Politiche residenziali, Controlli Interni, di Gestione, Strategici, Sistemi Informatici e Statistica, Servizio Necrologico e Cimiteriale, Rapporti con enti locali del Territorio, Rapporti con Circoscrizioni

Settore risorse umane e sistemi informativi

Csi-Piemonte

Assessore: Bruno Poy Dirigente: Gabriele Ferraris 1977 Fonte: CRC Piemonte

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Parte I – Novità del quadro regionale

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Tabella 6 – Gli attori dell’innovazione: società/agenzie pubbliche o partecipate di servizi ICT e gestioni associate a livello locale

Società/Agenzia Composizione Attività salienti Area di TORINO

Aem2Net

70% Aem Torino (a sua volta controllata dal Comune di Torino, col 69.14% delle azioni), 30% 2Net

Aem2Net affianca la controllante nel ruolo di società di servizi operante a livello locale, sviluppando sinergie tra gli attori pubblici e privati attivi a livello locale, partendo dal solco della lunga esperienza come azienda municipalizzata. Con essa la società controllante completa l’offerta di servizi sul territorio, a clienti pubblici e privati, portando banda larga e connettività (es. alla Provincia di Torino).

Assosecurity - "Associazione per la sicurezza informatica e telematica"

Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Istituto Superiore Mario Boella, CSI-Piemonte, CSP, IIT CNR di Pisa.

Assosecurity è un'associazione senza fini di lucro, che opera principalmente (ma non esclusivamente) sul territorio della Regione Piemonte ed ha lo scopo di promuovere manifestazioni culturali e scientifiche per la divulgazione della cultura informatica, con particolare riferimento al tema della sicurezza informatica e telematica, sia nei suoi aspetti scientifici e tecnologici sia in quelli organizzativi, legali e sociali.

ASSOT - Agenzia per lo Sviluppo del sud-ovest di Torino

Provincia di Torino, Comuni di Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivalta, Volvera.

L'Agenzia si occupa dello sviluppo sociale e civile dell'area-sistema rappresentata dal territorio dei Comuni che ne fanno parte. Assot fornisce gratuitamente servizi di assistenza e consulenza agli imprenditori.

Bioindustry park

Finpiemonte SpA, Provincia di Torino, Istituto di Ricerca Cesare Serono spa, RBM - Istituto di ricerche Biomediche "Antoin Marxer" spa - LCG Bioscience, Telecom Italia spa, Bioline Diagnostici srl, Associazione Industriali del Canavese, Federazione delle Associazioni Industriali del Piemonte

Il Parco è stato realizzato per promuovere e sviluppare la ricerca biotecnologica e si rivolge a società nazionali ed estere, piccole e medie imprese che intendano insediare attività di ricerca in diversi settori scientifici tra cui la bioinformatica e l’informatica. Il Parco funge da attore strategico nel processo di identificazione, sviluppo e sfruttamento dei risultati della ricerca nei campi legati alle Scienze della Vita. Al fine di favorire la trasformazione delle scoperte scientifiche in innovazioni si propone di incoraggiare le relazioni tra il mondo della ricerca ed il mondo delle imprese incentivando i progetti di Ricerca e Sviluppo comuni; convertendo successivamente i risultati in brevetti ed innovazioni; favorendo i processi di trasferimento tecnologico; supportando tramite la realizzazione di infrastrutture e servizi la nascita di nuove imprese; divulgando tutte le informazioni e conoscenze necessarie per una serena analisi delle potenzialità e delle tecnologie.

Cic - Consorzio per l’Informatizzazione nel Canavese

A.S.L. 9 Ivrea, A.S.L. 13, A.S.L. 7 Chivasso, U.S.L. Valle D’Aosta, Comune di Ivrea, Comune di Montalto Dora, Comune di Cascinette, Comune di Andrate, Comune di Burolo, Comune di Caluso, Comune di Candia, Comune di Caravino, Comune di Carema, Comune di Chiaverano, Comune di Ciconio, Comune di Nomaglio, Comune di Quassolo, Comune di Quincinetto, Comune di Rueglio, Comune di Samone, Comune di Settimo Vittone, Comune di Tavagnasco, Comune di Trausella, Comune di Vico, Comune di Vische, ASM, CSI, Consorzio IN.RE.TE., Consorzio Formazione Professionale “Carlo Ghiglieno”.

Il Consorzio ha per scopi quelli di: 1) mettere a disposizione dei soggetti consorziati e

convenzionati, attraverso la costituzione di un sistema informativo organico, i mezzi per il trattamento automatico delle informazioni utilizzate da ciascuno di essi per conseguire i rispettivi scopi istituzionali nei campi della ricerca, della programmazione, della pianificazione e della gestione operativa;

2) realizzare un sistema di elaborazione dei dati che, operando nel quadro delle politiche regionali di programmazione e promuovendo la connessione tecnica ed operativa dei soggetti consorziati, consenta lo scambio diretto delle informazioni e delle conoscenze, l’utilizzazione in comune delle risorse e la standardizzazione delle procedure;

3) facilitare l’accesso alle tecniche informatiche da parte dei soggetti di minore dimensione e l’estensione di tali tecniche a nuovi settori operativi di interesse sociale;

4) promuovere il coordinamento tecnico ed operativo delle iniziative degli enti locali, in particolare, e dei soggetti consorziati e convenzionati, in generale, nel settore dell’informatica applicata alla gestione operativa delle attività tecnico-amministrative;

5) promuovere e consolidare la formazione di una

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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cultura informatica nei quadri della pubblica amministrazione.

C.S.P s.c.a.r.l. (ex Centro Supercalcolo Piemonte)

Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Comune di Torino, CSI-Piemonte, Unione Industriale di Torino, Confindustria Piemonte, Azienda energetica metropolitana Torino s.p.a (AEM)

Mission del CSP è: 1) costituire un importante strumento per

l'innovazione tecnologica e per il rafforzamento economico della comunità piemontese nella competizione globale, sostenendo lo sviluppo locale attraverso l'uso delle ICT;

2) rappresentare un punto di eccellenza nella valutazione, sviluppo e sperimentazione della società dell'informazione;

3) essere un importante trait d'union fra il sistema locale piemontese e gli ambiti nazionali e inter-nazionali che meglio stanno interpretando le opportunità offerte dalla new economy.

DTC – Consorzio Distretto Tecnologico del Canavese

Provincia di Torino, Comune di Ivrea, associazione industriali canavese, comitato locale Unicredit, Cna., Api, Finpiemonte, Comune di Chivasso, piccoli comuni soci.

Servizi alle imprese, servizi alle P.A, organizzazione di corsi formazione

Environment Park s.PA – Parco scientifico e tecnologico per l’ambiente

Comune di Torino, Finpiemonte S.PA (Istituto Finanziario Regionale Piemontese ); SMAT (Società Metropolitana Acque Torino S.PA), AEM ( Azienda Energetica Metropolitana S.PA), AMIAT (Azienda Metropolitana Servizi Igiene Ambientale Torino), CCIAA (Camera di Commercio di Torino), Unione Industriale di Torino, Provincia di Torino.

Uno dei settori di punta delle attività del Parco è il trasferimento, nei confronti delle piccole e medie imprese della regione, di soluzioni avanzate e tecnologie innovative, unito alla diffusione delle best practices più significative nell’ICT e nell’ambiente, attraverso progetti speciali, attività di formazione specifica e l’organizzazione di eventi a tema. Environment Park persegue questo obiettivo attraverso la realizzazione di un cluster dedicato alle attività di ricerca e sviluppo , dove imprese ed enti di ricerca possano sviluppare le loro attività fruendo di spazi attrezzati e servizi di base, nonché beneficiando di occasioni di scambio e di confronto con esperienze diverse. Il Parco mira inoltre a promuovere la creazione di nuove imprese innovative nei settori legati all'ecoefficienza e all'ICT, attraverso la fornitura di supporti tecnici, manageriali e finanziari nella fase di start up delle neo-imprese. Le attività di formazione professionale, unitamente a svariati servizi informativi, costituiscono un’importante componente della missione di Environment Park, volta anche ad aumentare la conoscenza dei vari aspetti della problematica ambientale.

Fondazione Torino Wireless

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Torino, Politecnico di Torino, Università degli studi di Torino, Università degli Studi del Piemonte orientale Amedeo Avogadro, Istituto Superiore Mario Boella (ISMB), Istituto di elettronica e di ingegneria dell’informazione e delle telecomunicazioni del Cnr (IEIIT), Istituto elettrotecnico nazionale Galileo Ferraris (IEN), Unione industriale di Torino, Alenia, Fiat, Motorola, Stmicroelectronics, Telecom Italia, San Paolo Imi, Unicredit, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt

La missione della Fondazione Torino Wireless è creare e sostenere il Distretto tecnologico favorendo la sinergia tra gli attori pubblici e privati del mondo della ricerca, dell'imprenditoria e della finanza. In particolare, la Fondazione si impegna a: assicurare un diretto collegamento tra lo sviluppo delle attività di ricerca e l'evoluzione del mercato; garantire una crescita costante del patrimonio di competenze che alimenta il Distretto; favorire la circolazione e la condivisione delle conoscenze, anche per confronto con le migliori esperienze internazionali; creare una base di valori e comportamenti condivisa dai diversi partner; sviluppare una precisa identità di Distretto fino alla generazione di un marchio riconosciuto a livello internazionale.

Istituto Superiore Mario Boella

Compagnia di San Paolo, Politecnico di Torino, Motorola spa, Telecom Italia spa, SKF, ST Microelectronics

L’Istituto, fondato nel luglio 2000, concentra le sue attività prevalentemente sulla ricerca applicata nel settore delle ICT (Information and Communication Technologies), in particolare nel wireless e nell' e-Security. La struttura è composta da 200

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Parte I – Novità del quadro regionale

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ricercatori attivi nei settori sinergici della fotonica, della compatibilità elettromagnetica, delle reti fisse e wireless, della e-Security, delle tecnologie radiomobili per multimedialità e relative applicazioni, dei sistemi satellitari per il posizionamento, della microelettronica e nanotecnologie. Sono inoltre attivi laboratori condivisi con una serie di aziende industriali e attività di cooperazione con istituzioni nazionali ed internazionali di eccellenza.

Osservatorio ICT del Piemonte

Regione Piemonte, IRES Piemonte, CSI-Piemonte, CSP s.c. a r.l., Istituto Superiore Mario Boella, Politecnico di Torino

L' Osservatorio ICT del Piemonte nasce nel 2004 ed è utilizzato con profitto dal Programma WI-PIE (già RUPAR2), che realizzerà entro il 2007 un'infrastruttura a banda larga su tutto il territorio piemontese. L'attività dell'Osservatorio è finalizzata a: documentare il processo di penetrazione delle ICT nel sistema socio-economico piemontese; mettere a disposizione della collettività regionale, degli operatori economici e della pubblica amministrazione, le informazioni raccolte; contribuire alla creazione di condizioni per valutare criticamente le iniziative ICT realizzate o in progetto; favorire la formazione di un "sentire comune" che faciliti la realizzazione di azioni e di iniziative sinergiche nell'uso delle ICT; promuovere occasioni di dibattito e di confronto delle esperienze realizzate, in ambito regionale ed internazionale.

TOP-IX

AEMnet, AT&T, Atlanet, Atos Origin, BerlinaleTalent Campus, BT Albacom, Centro Sviluppo, Cisco Systems, COLT Telecom, Comune di Novara, CSI-Piemonte, CSP, Emisfera, Eutelia, Eutelsat, Fastweb, Global Crossing, Hewlett Packard, Interoute, ItGate Network, Level3, Politecnico di Torino, Provincia di Biella, QuartaRete, Regione Piemonte, Regione Valle d'Aosta, ReteItaly, San Paolo IMI, SOFTPEOPLE-IHnet, Tele Sistemi Ferroviari, Telecom Italia, Telespazio, TEX97, Università degli Studi di Torino, Wind, WpWeb

Il TOrino Piemonte Internet eXchange nasce come un punto neutrale di scambio di traffico Internet nel nord ovest in cui, al tradizionale modo di "fare peering", vengono immediatamente affiancati nuovi paradigmi economici e una forte predisposizione all'utilizzo di tecnologie innovative. Nell'ultimo anno il Consorzio ha deciso di ampliare le proprie attività con un impegno rilevante verso progetti innovativi che, sfruttando l'utilizzo del broadband Internet, favoriscano la nascita di business innovativi nonché accelerino la competitività dell'intero tessuto economico produttivo piemontese.

Virtual Reality and Multimedia Park s.PA – Multimedia Park Torino s.PA

Comune di Torino, Provincia di Torino, Finpiemonte, Università di Torino, Politecnico di Torino

Le attività del VR&MM Park sono relative alla promozione e alle politiche di coordinamento del settore Multimediale nell'area torinese con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di un distretto industriale caratterizzato da spiccate verticalizzazioni (realtà virtuale) e dall'utilizzo dei sistemi di comunicazione in rete per creare collegamenti e sviluppare applicazioni in tutti i settori produttivi, materiali ed immateriali.

Comunità Montana Valle Pellice

Angrogna, Bibiana, Bobbio Pellice, Bricherasio, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Rorà, Torre Pellice, Villar Pellice

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T., sportello unico per le attività produttive

Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca

Fenestrelle, Inverso Pinasca, Massello, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Roure, Salza di Pinerolo, San Germano Chisone, Usseaux, Villar Perosa

Servizi: servizi web al cittadino, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, protocollo informatico, sistema informativo territoriale, sportello unico per le attività produttive

Comunità Montana Pinerolese Pedemontano

Cantalupa, Cumiana, Frossasco, Pinerolo, Prarostino, Roletto, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T.

Comunità Montana Alto Canavese

Canischio, Cuorgnè, Forno Canavese, Levone, Pertusio, Prascorsano, Pratiglione, Rivara, Rocca Canavese, San Colombano Belmonte, Valperga

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, sportello unico per le attività produttive

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Comunità Montana Valle Orco e Soana

Alpette, Ceresole Reale, Frassinetto, Ingria, Locana, Noasca, Pont Canavese, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone, Valprato Soana

Servizi: S.I.T., informatico

Comunità Montana Valchiusella

Alice Superiore, Brosso, Issiglio, Lugnacco, Meugliano, Pecco, Rueglio, Trausella, Traversella, Vico Canavese, Vidracco, Vistrorio

Servizi: S.I.T., informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Comunità Montana Valle Sacra

Borgiallo, Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Chiesanuova, Cintano, Colleretto Castelnuovo

Servizi: S.I.T.

Comunità Montana Dora Baltea Canavesana

Andrate, Borgofranco d’Ivrea, Carema, Chiaverano, Nomaglio, Quassolo, Quincinetto, Settimo Vittone, Tavagnasco

Servizi: protocollo informatico, sportello unico per le attività produttive

Unione dei Comuni Collina Torinese

Andezeno, Baldissero Torinese, Marentino, Montaldo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Sciolze

Servizi: servizi web al cittadino, protocollo informatico

Comunita’ Collinare Terre dell'Erbaluce

Barone Canavese, Caluso, Candia Canavese, Mazzè, Villareggia, Vische

Servizi: informatizzazione, sportello unico delle attività produttive

Comunità Collinare intorno al Lago

Azeglio, Borgo d'Ale, Cossano Canavese, Maglione, Palazzo Canadese, Piverone, Settimo Rottaro, Viverne

Servizi: informatizzazione

Area di ALESSANDRIA

Parco scientifico, tecnologico e delle telecomunicazioni

Il Parco è una società mista pubblico-privata, costituita da istituzioni pubbliche, enti di ricerca ed aziende private. La mission consiste nel promuovere la diffusione dell'innovazione tecnologica e gestionale in stretta connessione con le esigenze e le caratteristiche delle aziende del territorio. Grazie ad un sistema di servizi integrati, opera per favorire il collegamento tra il sistema della ricerca ed il mondo delle aziende, al fine di sostenere la creazione e lo sviluppo di attività imprenditoriali che nel medio-lungo periodo si concretizzerà anche in termini di crescita occupazionale. Il Parco fa inoltre parte della rete europea BIC (Business innovation Center), creata per assistere le imprese in fase di start up e per il trasferimento di innovazione, e della rete IBAN (Italian Business Angels Network) che permette di operare tramite canali privilegiati come punto d'incontro tra gli imprenditori che vogliono sviluppare un'idea ed i cosiddetti investitori informali. In definitiva il Parco Scientifico e Tecnologico in Valle Scrivia riassume in sé diverse funzioni a sostegno dell'imprenditoria: è una struttura nella quale le aziende possono trovare un valido supporto in termini di spazi, tecnologie e finanziamenti; è un canale privilegiato d'accesso all'innovazione ed alla ricerca applicata grazie ad un sistema di servizi integrati a disposizione sia alle aziende insediate nel parco sia a quelle dell'intero territorio circostante.

Comunità Montana “Suol D’aleramo” Comuni delle Valli Orba, Erro e Bormida

Bistagno, Cartosio, Cassinelle, Castelletto D'erro, Cavatore, Cremolino, Denice, Grognardo, Malvicino, Melazzo, Merana, Molare, Montechiaro d'acqui, Morbello, Pareto, Ponti, Ponzone, Prasco, Spigno Monferrato, Terzo, Visone

Servizi: sportello unico per le attività produttive, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Unione dei Castelli tra l’Orba e la Bormida

Carpeneto, Castelnuovo Bormida, Montaldo Bormida, Orsara Bormida, Trisobbio

Servizi: protocollo informatico, S.I.T.

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Parte I – Novità del quadro regionale

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Unione dei Comuni - Comunità Collinare Alto Monferrato Acquese

Alice Bel Colle, Cassine, Morsasco, Ricaldone, Rivalta Bormida, Stremi Servizi: S.I.T.

Comunità Collinare Colli Tortonesi

Carbonara Scrivia, Carezzano, Castellar Guidobono, Gavazzana, Paderna, Sardigliano, Sarezzano, Spineto Scrivia, Viguzzolo, Villalvernia, Villaromagnano, Volpedo

Servizi: servizi web al cittadino, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T.

Unione Collinare del Monferrato

Cella Monte, Olivola, Ozzano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, Terruggia, Treville

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Unione dei Comuni di Molino dei Torti e Alzano Scrivia

Alzano Scrivia, Molino dei Torti Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Unione dei Comuni di Balzola, Coniolo, Morano sul Po, Pontestura e Villanova Monferrato

Balzola, Coniolo, Morano sul Po, Pontestura, Villanova Monferrato

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Comunità Collinare Colli e Castelli del Monferrato

Alfiano Natta, Camino, Cereseto, Mombello Monferrato, Murisengo, Solonghello, Villadeati

Servizi: informatizzazione

Unione dei Comuni tra Stura e Po

Balzala, Coniolo, Morano sul Po, Pontestura, Villanova Monferrato

Servizi: informatizzazione

Hanno aderito al CST della provincia di Alessandria, pur non avendo delega all’informatica:C.M. Val Borbera e Valle Spinti, C.M. Valli Curone, Grue e Ossona, Comunità Collinare il Girasole, C.M. Alta Val Lemme ed Alto Ovadese, Unione di comuni Camagna, Conzano e Cuccaro, C.C. del Gavi, Comunità Collinare della Valcerrina, Comunità Collinare di Munfrin, Unione dei Comuni Terre di Po e Colline del Monferrato. Area di ASTI

Comunità Montana Langa Astigiana e Val Bormida

Bubbio, Cassinasco, Castel Boglione, Castel Rocchero, Cessole, Loazzolo, Mombaldone, Monastero Bormida, Montabone, Olmo Gentile, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, Serole, Sessame, Vesime

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T., sportello unico per le attività produttive

Unione dei Comuni - Comunità Collinare Valtriversa

Cortandone, Baldichieri d'Asti, Cantarana, Castellero, Ferrere, Maretto, Monale, Roatto Villafranca d'Asti

Servizi: sportello unico sportello unico per le attività produttive, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Unione dei Comuni - Comunità Collinare Alto Astigiano

Albugnano, Aramengo, Berzano di San Pietro, Buttigliera d'Asti, Capriglio, Castelnuovo Don Bosco, Cerreto d'Asti, Moncucco torinese, Montafia, Moransengo, Passerano Marmorito, Pino d'Asti

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Unione di Comuni - Comunità Collinare Val Tiglione e dintorni

Agliano, Azzano d’Asti, Belveglio, Castelnuovo Calcea, Isola d'Asti, Mombercelli, Mongardino, Montaldo, Scarampi, Rocca d'arazzo, Vaglio Serra, Vigliano d'Asti

Servizi: sportello unico sportello unico sportello unico per le attività produttive, S.I.T., servizi web al cittadino, protocollo informatico, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Comunità delle Colline tra Langa e Monferrato

Calosso, Canelli, Castagnole delle Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti, Moasca, Montegrosso d’Asti

Servizi: informatico, sportello unico per le attività produttive

Unione dei Colli Divini nel Cuore del Monferrato

Casorzo, Castagnole Monferrato, Grana, Grazzano Badoglio, Moncalvo, Montemagno, Penango, Scurzolengo, Viarigi

Servizi: servizi web al cittadino, sportello unico per le attività produttive, sportello unico per l'edilizia, cartografico

Unione dei Comuni della Comunità Collinare Monferrato Valle Versa

Calliano, Castell'Alfero, Portacomaro, Tonco

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, informatico, sportello unico per le attività produttive

Unione Versa Astigiano

Cocconato, Cunico, Montiglio Monferrato, Piovà Massaia, Robella, Tonengo, Viale d'Asti

Servizi: informatico, S.I.T.

Unione di Comuni - Castello di Annone, Cerro Tanaro, Servizi: servizi web al cittadino, informatizzazione degli uffici e

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Comunità Collinare Via Fulvia

Masio, Refrancore, Rocchetta Tanaro

attività degli enti associati, S.I.T.

Comunità Collinare Pianalto Astigiano

Cellarengo, Dusino San Michele, San Paolo Solbrito, Valfenera, Villanova d’Asti

Servizi: informatica + adesione a CST

Area di BIELLA

Comunità Montana Valle del Cervo - La Bursch

Andorno Micca, Campiglia Cervo, Miagliano, Piedicavallo, Pralungo, Quittengo, Ronco Biellese, Rosazza, Sagliano Micca, San Paolo Cervo, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Zumaglia

Servizi: S.I.T.

Comunità Montana Alta Valle Elvo

Donato, Graglia, Magnano, Muzzano, Netro, Pollone, Sala Biellese, Sordevolo, Torrazzo, Zimone, Zubiena

Servizi: cartografico, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Comunità Montana Bassa Valle dell'Elvo

Camburzano, Mongrando, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore

Servizi: servizi web al cittadino, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, cartografico

Comunità Collinare tra Baraggia e Bramaterra

Castelletto Cervo, Mottalciata, Villa del Bosco, Gifflenga

Servizi: sportello unico per le attività produttive, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, protocollo informatico, servizi web al cittadino

Area di CUNEO

Tecnogranda

Afp-dronero scrl, Agrimec snc Marene, Banca di Caraglio, cuneese, Riviera dei Fiori, Credito Cooperativo, Becchis Osiride srl Torino, Bitron spa, Bottero, Camera commercio, industria, artigianato e agricoltura di Cuneo, Comune di Dronero, Comunita’ montana Valle Maira, Cuneo Trend associazione, Confartigianato di Cuneo, Diplo srl, Dronero Carpenterie srl, Dutto Sebastiano snc, Fingranda spa, Finpiemonte spa Torino, Gaudino & c. sas, Ilcam srl, Isiline srl, Marco Polo srl, Merlo spa, Optima srl, Pianfei Compositi srl, Politecnico di Torino, Protea Engineering srl, Rossi Computer snc, Rotair spa, sial spa, Toulon Var Technologies, Unione industriale di Cuneo

Il Centro di Innovazione Tecnologica si affianca all'impresa nella individuazione delle necessità dell'impresa stessa in termini di innovazione di processo e/o di prodotto; offre i propri servizi in merito alla scelta delle opportunità di finanziamento; ricerca le competenze all'interno dei propri Laboratori che diventano il punto di aggregazione delle diverse strutture/dipartimenti/gruppi di ricerca del Politecnico di Torino in grado di offrire le competenze necessarie.

Comunità Montana Valli Po, Bronda e Infernotto

Bagnolo Piemonte, Barge, Brondello, Castellar, Crissolo, Envie, Gambasca, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Paesana, Pagno, Revello, Rifreddo, Sanfront

Servizi: S.I.T.

Comunità Montana Valle Varaita

Bellino, Brossasco, Casteldelfino, Costigliole Saluzzo, Frassino, Isasca, Melle, Piasco, Pontechianale, Rossana, Sampeyre, Valmala, Venasca, Verzuolo Valgrana, Vignolo

Servizi: S.I.T., sportello unico per le attività produttive

Comunità Montana Valle Grana

Bernezzo, Caraglio, Castelmagno, Cervasca, Montemale di Cuneo, Monterosso Grana, Pradleves, Valgrana, Vignolo

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T., sportello unico per le attività produttive

Comunità Montana Valle Stura

Aisone, Argentera, Borgo San Dalmazzo, Demonte, Gaiola, Moiola, Pietraporzio, Rittana, Roccasparvera, Sambuco,

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T.

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Parte I – Novità del quadro regionale

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Valloriate, Vinadio

Comunità Montana Valli Monregalesi

Briaglia, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Monastero di Vasco, Monasterolo Casotto, Montaldo di Mondovì, Niella Tanaro, Pamparato, Roburent, Roccaforte Mondovì, San Michele Mondovì, Torre Mondovì, Vicoforte, Villanova Mondovì

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T.

Comunità Montana Alta Valle Tanaro

Alto, Bagnasco, Briga Alta, Caprauna, Garessio, Nucetto, Ormea, Perlo, Priola

Servizi: sportello unico per le attività produttive, S.I.T., informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, informatico, servizi web al cittadino

Comunità Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana

Battifollo, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Ceva, Cigliè, Igliano, Lesegno, Lisio, Marsaglia, Mombasiglio, Montezemolo, Paroldo, Priero, Roascio, Rocca Cigliè, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Scagnello, Torresina, Viola

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati servizi web al cittadino

Comunità Montana Langa delle Valli Belbo, Bormida e Uzzone

Bergolo, Castelletto Uzzone, Castino, Cortemilia, Cossano Belbo, Gorzegno, Gottasecca, Levice, Monesiglio, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Prunetto, Rocchetta Belbo, Saliceto, Santo Stefano Belbo, Torre Bormida

Servizi: sportello unico per le attività produttive, informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Convenzione Bra Bra, Ceresole Alba, Sanfrè, Sommariva del Bosco, Sommariva Perno, Verduno

Servizi: sportello unico per le attività produttive, S.I.T.

Unione Colline di Langa e del Barolo

Barolo, Castiglione Falletto, Dogliani, Grinzane Cavour, La Morra, Monchiero, Monforte d'Alba Montelupo Albese, Novello, Roddi, Roddino, Rodello, Serralunga d'Alba, Sinio, Verduno

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T.

Unione di Comuni Sei in Langa

Barbaresco, Camo, Castiglione Tinella, Mango, Neive, Neviglie, Treiso

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Hanno aderito al CST della provincia di Cuneo, pur non avendo delega all’informatica C.M. Alta Langa, C.M. Risalta, C.M. Valle Grana,Unione dei Comuni Tanaro, Pesio e Stura Area di NOVARA

Unione di Comuni Bassa Sesia

Carpignano Sesia, Casaleggio Novara, Castellazzo Novarese, Landiona, Mandello Vitta, Sillavengo

Servizi: protocollo informatico, S.I.T., informatico, servizi web al cittadino, sportello unico per le attività produttive

Unione dei Comuni Basso Novarese

Casalino, Granozzo con Ponticello Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, servizi web al cittadino, sportello unico per le attività produttive

Convenzione Biandrate

Biandrate, Casalbeltrame, Casalvolone, Recetto, San Nazzaro Sesia, San Pietro Mosezzo, Vicolungo

Servizi: servizi web al cittadino, sportello unico per le attività produttive

Unione Novarese 2000

Briona, Caltignaga, Fara Novarese Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, sportello unico per le attività produttive

Area di VERCELLI Comunità Collinare Aree Pregiate Del Nebbiolo e Del Porcino

Gattinara, Roasio, Serravalle Sesia Servizi: servizi web al cittadino, sportello unico delle attività produttive

Unione dei Comuni della Grangia Vercellese

Crescentino, Fontanetto Po, Lamporo, Palazzolo Vercellese

Servizi: servizi web al cittadino, S.I.T., informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, sportello unico delle attività produttive

Unione dei Comuni della Baraggia

Arborio, Rovasenda Servizi: servizi web al cittadino, S.I.T.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Vercellese Hanno aderito al CST della provincia di Vercelli, pur non avendo delega all’informatica: Unione Coser bassa vercellese Area del VERBANO-CUSIO-OSSOLA

TecnoParco del Lago Maggiore Finpiemonte, SAIA spa

Il progetto di Tecnoparco nasce da un'idea comune della Comunità Europea e della Regione Piemonte con una precisa finalità: promuovere lo sviluppo imprenditoriale per mezzo della innovazione delle tecnologie, dei processi e dell'organizzazione. Tecnoparco grazie alla presenza di adeguati mezzi informatici, dà alle aziende la possibilità di essere in contatto con centri universitari, istituti di ricerca e di informazione della CE e di altre aziende nei rispettivi campi di interesse. Un'opportunità importante per le aziende di Tecnoparco è quella di poter accedere in tempi brevissimi al know-how di realtà scientifiche imprenditoriali e culturali esterne e di essere così al centro degli avvenimenti.

Comunità Montana Monte Rosa

Bannio Anzino, Calasca Castiglione, Ceppo Morelli, Macugnaga, Piedimulera, Pieve Vergonte, Vanzone con San Carlo

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Comunità Montana Valle Ossola

Anzola d'ossola, Beura Cardezza, Bognanco, Domodossola, Masera, Mergozzo, Ornavasso, Pallanzeno, Premosello-Chiovenda, Trontano, Vigogna

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Comunità Montana Cusio-Mottarone

Arola, Baveno, Brovello Carpugnino, Cesara, Gignese, Madonna del Sasso, Nonio, Omegna, Quarna Sopra, Quarna Sotto, San Maurizio d’Opaglio, Stresa

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati

Comunità Montana Valle Cannobina

Cannobio, Cavaglio Spoccia, Cursolo-Orasso, Falmenta, Gurro

Servizi: informatizzazione degli uffici e attività degli enti associati, S.I.T.

Hanno aderito al CST di VCO, pur non avendo delega all’informatica::C.M. Antigorio Divedro Formazza, C.M. Valle Vigezzo, C.M. Valle Antrona,C.M. dello Strona e Basso Toce, C.M. Val Grande, C.M. Alto Verbano Fonte: CRC Piemonte

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Una v i s ta s in tet ica sul la progettual i tà regionale

Il paragrafo sull’avanzamento delle policy ha anticipato alcuni dati sulla progettualità regionale, che viene, nella Parte II, approfondita ed integrata con i progetti cofinanziati dal 1° Avviso e dalla seconda fase del Piano di e-government nazionale e con i principali progetti avviati nel 2005 tramite linee di finanziamento locali. Si introduce la presentazione dei progetti con una lettura della dinamica progettuale regionale in base ai macro-obiettivi su cui la Regione si è impegnata in via prioritaria. Si tratta di alcune proposte di output, frutto del popolamento del Sistem1, sistema informativo su politiche, progetti e attori regionali dell’innovazione, condiviso e popolato dai CRC. Il grafico seguente in particolare analizza i macro-obiettivi di policy prioritari in cui sono distribuiti gli interventi in APQ.

Figura 1 - Macro obiettivi di policy APQ

Valore complessivo APQ ripartito per macro-obiettivi di policy

27%

10%

9% 1%53%

Reti e servizi infrastrutturali Innovazione Interna PA Servizi in rete Inclusione Altro

Fonte: rete CRC – elaborazione dati Sistem1

Il grafico è stato elaborato associando in modo univoco il valore complessivo dell’intervento a un macro-obiettivo di policy, che aggrega obiettivi specifici secondo lo schema presentato nella tabella seguente: nei casi in cui un progetto persegue più obiettivi, si è dovuto procedere all’attribuzione univoca del valore ad uno solo di essi. Il grafico offre pertanto un’approssimazione indicativa della distribuzione delle risorse per macro-obiettivi.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Tabella 7 – Composizione macro obiettivi di policy

Fonte: rete CRC – elaborazione dati Sistem1

Come si nota dalla Figura 1, la Regione Piemonte ha privilegiato, nell’ambito dei progetti APQ, interventi volti allo sviluppo di reti e servizi infrastrutturali: in un contesto caratterizzato da forte frammentazione amministrativa (su 1206 comuni, 618 sono al di sotto dei 1000 abitanti e solo 30 ne contano più di 30000) e da disomogeneità territoriale (i territori montuosi coprono il 43.26% del Piemonte, che per il 30% è pianeggiante e collinare nella porzione rimanente) il divario digitale delle aree marginali e poco popolate, poco attrattive per gli operatori di mercato, rende prioritario l’intervento pubblico rivolto a garantire connettività in modo omogeneo a tutta la regione. Parallelamente si sono avviati progetti volti a predisporre le basi organizzative e di back office (innovazione interna della PA) necessarie al conseguente sviluppo di servizi in rete. Tutti gli interventi sono rivolti ad aumentare la competitività del territorio: il valore basso è determinato dalla specifica definizione data al termine competitività nell’ambito del Sistem1. Se si allarga lo sguardo anche ai progetti 1° Avviso, seconda fase e DOCUP 2000-2006, il quadro sembra non cambiare di molto. Osservando le fonti di finanziamento, è interessante notare come le risorse regionali si siano prevalentemente concentrate sullo sviluppo di servizi in rete.

Tabella 8 – Macro obiettivi di policy – progettualità regionale

Fonte: rete CRC – elaborazione dati Sistem1

Reti e servizi infrastrutturali Innovazione interna PA Servizi in rete Inclusione

Banda larga +SPC

Innovazione interna della PA +Rafforzamento capacità di governo

Servizi a cittadini +Sanità +e-democracy +Servizi a collettività e imprese +Canali di erogazione

Potenziamento accesso +Identità digitale +Formazione e conoscenza

Fonte Inclusione Innovazione interna PA

Reti e servizi infrastrutturali

Servizi in rete Altro Totale

Altre risorse - - 94,71% 2,14% 3,15% 100,00%

Risorse aggiuntive CIPE – quota regionale

- 49,80% 48,36% - 1,84% 100,00%

Risorse aggiuntive comunitarie

- - 96,55% 1,85% 1,59% 100,00%

Risorse ordinarie nazionali UMTS

2,68% 9,12% 24,05% 64,15% - 100,00%

Risorse ordinarie regionali

1,45% 21,13% 16,84% 60,26% 0,31% 100,00%

Totale complessivo 0,69% 13,38% 58,59% 26,12% 1,22% 100,00%

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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5 Avanzamento e r i su l tat i de i progett i e -gov

Il capitolo presenta un quadro della progettualità regionale sviluppata in risposta alle opportunità di finanziamento nazionale di 1° Avviso, seconda fase e dei bandi su digitale terrestre e e-learning di CNIPA.

5.1 I risultati dei progetti di primo avviso

I progetti co-finanziati con il 1° Avviso di bando sull’e-government ed avviati nel 2003 sono ormai quasi del tutto conclusi32. In particolare, sono completati i progetti infrastrutturali a capofila Regione Piemonte, relativi alla piattaforma di autenticazione (IRIDE), alla semplificazione amministrativa (RA RCT), al sistema informativo lavoro (SILP), mentre si sta effettuando la sperimentazione del progetto INPA. Per ciò che concerne i servizi rivolti alle imprese, il progetto AtoB Piemonte ha sostenuto l’ultima verifica da parte del monitore CNIPA nel novembre del 2005 ed ha un’avanzamento certificato del 100%; il progetto AtoC deve ancora sostenere l’ultimo assessment di monitoraggio e presenta un’avanzamento del 97%. Dal punto di vista dei servizi, la situazione è coerente con le percentuali di avanzamento sopra indicate.

Figura 2 - Grado di rilascio dei servizi infrastrutturali, ai cittadini, alle imprese

42%

100%100%

100%

97%0%

20%

40%

60%

80%

100%

Servizi alle imprese (percentuale servizirilasciati)

Servizi ai cittadini (percentuale servizirilasciati)

Semplificazione amministrativaCooperazione applicativa

Protocollo informatico

Fonte: Elaborazione dati CRC Piemonte Lo stato di avanzamento evidenziato rende interessante verificare i risultati e le ricadute dei servizi rilasciati e già operativi. La Tabella 9 presenta i benefici in termini di risparmio di tempi di back office e front office e di risorse ottenuti attraverso l’introduzione dei nuovi servizi on-line.

32 Per una descrizione di dettaglio dei progetti co-finanziati dal 1° Avviso, si vedano il Primo Rapporto regionale –capitolo 2, e il Secondo Rapporto regionale – capitolo 4.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

50

Tabella 9 - Risultati e ricadute servizi rilasciati nella prima fase di e-government.

Tipo Ricaduta Servizi ai Cittadini

Servizi alle imprese

Servizi infrastrutturali Totale

Risparmio Tempo utenza (h/anno)

55.800 83.270 1.089 140.159

Risparmi tempo lavoro (anni uu)

n.d. 52,67 143,88 196,55

Risparmio beni e servizi PA (euro anno)

n.d. 1.080.000,00 € 395.700,00 € 1.475.700,00 €

Fonte: CRC Piemonte

Com’è naturale per la stessa natura dei servizi, i maggiori risparmi in termini di tempo dedicato dall’utenza si evidenziano nei servizi ai cittadini ed alle imprese, mentre i servizi infrastrutturali consentono un risparmio doppio di ore/uomo lavorate rispetto ai servizi di front office. Non è significativa la differenza in termini di risparmio di beni e servizi: i servizi di front office inducono maggiori risparmi poiché i beni utilizzati sono rivolti ad un bacino di “utenza esterna” molto più ampio degli operatori interni alla PA; i servizi infrastrutturali di back office possono indurre maggiore efficienza economica ma senza scostamenti elevati. Di seguito si offre una sintetica presentazione dello stato dell’arte di alcuni dei servizi già erogati, in base ai dati a disposizione del CRC Piemonte. Data la varietà e disomogeneità delle fonti, lo stato dell’arte è presentato in alcuni casi attraverso i dati di utilizzo disponibili, in altri attraverso esempi di output attualmente offerti dal servizio.

5.1.1 I servizi ai cittadini- stato dell’arte

Il progetto AtoC- Piemonte Comune Facile realizza 11 servizi al cittadino e 1 rivolto alle imprese, classificati secondo la categorizzazione degli “Eventi della vita”. Degli 11 servizi ai cittadini, 2 sono relativi all’evento della vita “Essere cittadino” (riconoscimento univoco e dichiarazione di cambio di residenza), 1 all’evento della vita “Pagare le Tasse” (pagamento e dichiarazione di variazione ICI), i 6 rimanenti all’evento della vita “Muoversi con un mezzo di trasporto” (consultare e pagare le contravvenzioni, rilascio di permessi per il transito in zone di traffico limitato, stato del suolo pubblico e viabilità, uso e gestione del suolo pubblico). L’unico servizio alle imprese previsto appartiene all’evento “Possedere Immobili”e consiste nel servizio di richiesta on-line di concessione edilizia. Al momento della redazione del presente Rapporto il servizio non è ancora disponibile on-line. Di seguito si riportano i dati di utilizzo di alcuni servizi già pubblicati alla data della redazione della presente sintesi.

5.1.1.1 Servizio Dichiarazione cambio di residenza Il servizio consente di presentare all’Ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza la dichiarazione di cambio di indirizzo e seguirne il relativo iter. La dichiarazione prevede la compilazione di tre sezioni:

dati anagrafici: Il cittadino dichiarante deve compilare questa sezione inserendo i dati propri e quelli dei soggetti coinvolti nel cambio di indirizzo: generalità, documenti che certificano l’identità, nuovo indirizzo;

dati per la tassa Raccolta Rifiuti (TARSU): Il cittadino è tenuto a indicare il numero di metri quadri dell’alloggio in cui dichiara di trasferirsi e a specificare se l’abitazione che lascia rimane a propria disposizione;

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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dati per la Motorizzazione Civile: Il cittadino deve fornire i dati necessari per notificare il cambio di indirizzo (suo e degli eventuali soggetti al seguito) alla motorizzazione, al fine di richiedere l’aggiornamento anche per patente e/o libretto di circolazione. La compilazione di questa sezione non è obbligatoria.

La tabella che segue presenta i dati disponibili sull’utilizzo del servizio di dichiarazione cambio di residenza, confrontando nei mesi il numero di richieste chiuse con successo, con il numero di richieste annullate o lasciate aperte. Si nota una tendenza alla diminuzione delle richieste annullate e un conseguente aumento delle richieste andate a buon fine.

Figura 3 - Utilizzo del servizio Dichiarazione Cambio di residenza nel Comune di Torino

100 93,8 96,190,40 92,9 90,4

0

50

31,6

15,76,2 3,9

10,6 7,1 7,10 1 0 0 0 0 0 0

50

68,4

84,3

0

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

lug-05 ago-05 set-05 ott-05 nov-05 dic-05 gen-06 feb-06 mar-06

Andamento utilizzo del servizio Dichiarazione Cambio di Residenza Comune di Torino

richieste chiuse richieste annullate richieste aperte

Fonte: CRC Piemonte

5.1.1.2 Servizio Dichiarazione, calcolo e pagamento ICI Il servizio consente il calcolo e il pagamento dell’ICI on-line. In base ai dati disponibili, nel primo trimestre 2006 attraverso il portale Torinofacile sono stati effettuati 39 pagamenti relativi all’imposta Comunale sugli Immobili, afferenti dal Comune di Torino e dagli altri Comuni aderenti al progetto. Tali dati, pur di limitata entità, costituiscono un buon segnale dell’effettivo utilizzo del servizio, che naturalmente presenta una fruizione più significativa in date prossime alle scadenze ICI (giugno-dicembre).

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 4 - Andamento pagamenti ICI on-line, primo trimestre 2006

Andamento flusso pratiche ICI

gen-06

feb-06

mar-06

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

Fonte: CRC Piemonte

5.1.1.3 Servizio Consultazione e pagamento contravvenzioni Questo servizio consente di consultare e pagare le contravvenzioni al Codice della Strada elevate dal Corpo di Polizia Municipale. Il servizio prevede:

pagamento in forma anonima, disponibile anche per utenti non registrati; consultazione per tutti gli utenti registrati (sia sul portale SistemaPiemonte sia sul portale

TorinoFacile); consultazione e pagamento per tutti gli utenti registrati (sia sul portale SistemaPiemonte sia

sul portale TorinoFacile); ricorsi per tutti gli utenti registrati (sia sul portale SistemaPiemonte sia sul portale

TorinoFacile). La tabella che segue presenta i dati disponibili sull’utilizzo del servizio ed offre un confronto tra transazioni chiuse con successo e pagamenti effettuati.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Figura 5 - Utilizzo del servizio Consultazione e pagamento contravvenzioni- Transazioni andate a buon fine e pagamenti effettuati da febbraio 2005 a marzo 2006

Utilizzo servizio Consutazione e pagamento contravvenzioni

305

257

293

169

257

204

94

229 226

183

249

172 165

251

0

50

100

150

200

250

300

350

feb-0

5

mar-05

apr-0

5

mag-0

5

giu-0

5

lug-0

5

ago-

05

set-0

5ott

-05

nov-

05

dic-0

5

gen-

06

feb-0

6

mar-06

Numero trasazioni ef fettive (Esito Positivo) Numero verbali pagati

Fonte: CRC Piemonte

5.1.2 I servizi alle imprese- Stato dell’arte

Il progetto AtoB-Piemonte è la proposta dell province piemontesi per l’erogazione di servizi alle imprese. Il Progetto prevede la predisposizione di 28 servizi afferenti a diversi ambiti tematici: agricoltura, ambiente, lavoro e formazione professionale, socio assistenziale, territorio e catasto, trasporti, turismo; tutti i servizi sono stati pubblicati in quanto il progetto è attualmente concluso. In particolare, con riferimento alla classificazione secondo gli eventi della vita, 4 servizi sono relativi all’avvio di una nuova attività, 1 per la modifica di un’attività, 8 per lo sviluppo di un’attività, 1 è relativo a terminare un’attività, 4 al finanziamento di un’attività, 2 alla gestione del personale, 1 al possesso di un immobile e 2 al lavoro. Nel seguito si riportano i dati di utilizzo di alcuni dei servizi.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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5.1.2.1 Servizi Sistema informativo territorio e catasto Sulla base delle esperienze maturate dalla Provincia di Torino nella distribuzione dei dati territoriali, oltre alle esperienze condotte da altre Province, si è inteso sfruttare la rete infrastrutturale, fisica e strumentale (SITAD) della Regione e, come primo passo, orientare la progettazione e la conseguente offerta dei servizi per le imprese sul territorio in modo da favorire l’interscambio informativo e la conoscenza in materia territoriale. Il sistema informativo territorio e catasto si articola in diversi servizi ed ha carattere informativo, ossia non prevedela gestione di pratiche. Un primo cluster di servizi disponibili si riferisce alle soluzioni utili alle imprese che debbano avviare una nuova attività: 1) Servizio di localizzazione geografica di imprese: permette di localizzare sullo stradario le

attività produttive e ottenerne alcune informazioni di base. Questo servizio imprese è stato aperto all'utenza esterna ad inizio 2005. Si appoggia sostanzialmente su due banche dati:

o Stradario (in continua evoluzione); o Banca dati Anagrafe delle Attività Economiche e Produttive- AAEP.

La georeferenziazione è stata finora effettuata su 15 Comuni - Torino e la prima cintura. I dati sulle imprese di provenienza AAEP sono presenti a scala regionale ed è in corso un progetto regionale volto alla georeferenziazione automatica delle imprese. La banca dati dello stradario, essendo nel tempo in continua evoluzione ed aggiornamento, ha consentito la localizzazione, sul comune di Torino, del 98,4% degli indirizzi. La Figura 6 presenta un risultato derivante dall’interrogazione della banca dati, che presenta le tipologie di attività imprenditoriali presenti in particolare sul comune di Torino, a maggio 2006.

Figura 6 - Tipologie attività imprenditoriali identificate nel Comune di Torino -maggio 2006.

Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di

autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la cas

31%

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni

4% Alberghi e ristoranti5%

Costruzioni12%

Istruzione1%

Agricoltura, caccia e silvicoltura1%

Pesca, piscicoltura e servizi connessi

0%

Altri servizi pubblici, sociali e personali

5%

Estrazione di minerali0%

Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua

0%

Servizi domestici presso famiglie e convivenze

0%Organizzazioni ed organismi

extraterritoriali0%

Pubblica amministrazione e difesa, assicurazione sociale obbligatoria

0%

Sanita' e altri servizi sociali1%

Attivita' immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attivita'

professionali ed imprenditoriali25% Intermediazione monetaria e

finanziaria4%

Attivita' manifatturiere12%

Fonte: CRC Piemonte

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Nel maggio 2006 è stata caricata anche la banca dati incidentalità riferita all'anno 2005, le localizzazioni di farmacie, ospedali, centri turistici, nonchè informazioni aggiornate sulle scuole.

2) Servizio di consultazione del modello 3D del territorio: permette di visualizzare sul

modello tridimensionale del territorio informazioni tecnico-urbanistiche; è possibile interrogare gli oggetti visualizzati sul modello e linkarli ad una qualsiasi pagina html. Il servizio si basa sulle seguenti tipologie di dati:

o dati da pubblicare sul modello 3D (shape file) e da collegare agli oggetti visualizzati sul modello (.html);

o ortofoto (nel caso non si posseggano il modello 3D viene "vestito" con la CTRN semplificata).

La Figura 7 mostra un esempio di interrogazione del modello 3D.

Figura 7 - Snapshot Servizio di consultazione del Modello 3D del territorio.

Fonte: CRC Piemonte

La seconda categoria di servizi offerti consente la misura dei piani regolatori. Si tratta di servizi di base poiché pur consentendo una consultazione e distribuzione dei dati organizzati come "strumenti con valore normativo" e/o come "sistemi informativi settoriali", consentono una consultazione tematica per singola categoria di informazioni, con gli strumenti specifici del caso. 1) Servizio di consultazione della mosaicatura del PRG: permette di consultare ed

interrogare la mosaicatura dei PRG del territorio provinciale (personalizzazione del servizio regionale). Il servizio si basa sulla mosaicatura regionale dei PRG (è completa per tutta la Regione).Il numero di strumenti urbanistici mosaicati è di circa 1.000.

Seguono due esempi di consultazione della mosaicatura.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 8 - Destinazioni d’uso del territorio della Provincia di Torino

Fonte: CRC Piemonte

Figura 9 - Esempio di mosaicatura del PRG

Fonte: CRC Piemonte

2) Servizio di consultazione dati catastali: permette di visualizzare fogli di mappa, particelle e fabbricati, interrogare la mappa tramite criteri di ricerca predefiniti, così come di scaricare una mappa catastale. La Provincia di Torino ha siglato un Protocollo d’Intesa con l’Agenzia del Territorio. I dati su cui si basa il servizio sono relativi alla mosaicatura dei dati catastali in formato numerico.

Nel seguito alcuni dati di utilizzo di questo specifico servizio.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Figura 10 - Distribuzione accessi servizio consultazione dati catastali.

Numero accessi servizio consultazione dati catastali

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

genn

aio '0

5

febbr

aio '0

5

marzo

'05

aprile

'05

maggio

'05

giugn

o '05

luglio

'05

agos

to '05

sette

mbre '

05

ottob

re '0

5

nove

mbr

e '05

dicem

bre '

05

genn

aio '0

6

febbr

aio '0

6

marzo

'06

aprile

'06

Fonte: CRC Piemonte

3) Servizio di consultazione del PTCP: permette di visualizzare i contenuti del PTCP, normativa, relazione, allegati, e gli elaborati grafici, sia in formato statico (es.: pdf), sia in formato dinamico (servizio ArcIMS). Si basa su elaborati di PTCP in formato numerico (shape file, .doc, .xls, .pdf,…).

4) Servizio di consultazione delle varianti al PRG: permette di caricare e consultare informazioni relative alle pratiche di rilascio parere provinciale sulle varianti parziali ai PRG (art. 17). Non è necessario alcun dato per il funzionamento del servizio; il db si popola con il procedere dell’attività di inserimento dati svolta dall’operatore provinciale.

5) Servizio di consultazione pareri sul vincolo idrogeologico: permette di localizzare i progetti per cui è stato richiesto il parere provinciale in merito al vincolo idrogeologico (rielaborato sulla base dei “fogli di mappa catastali” in base all’insistenza o meno del vincolo stesso). Il servizio si basa su fogli di mappa catastali in formato digitale e sulla scansione degli elaborati provenienti da diverse fonti (istat, atm, TPL-Omnibus). Il numero di fermate di Trasporto Pubblico Locale monitorate e' di 901. I dati su cui si basa il servizio sono Tabelle Istat; Tabelle atm; Tabelle TPL (trasporto pubblico locale). Seguono alcuni dati di utilizzo del servizio.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 11 - Distribuzione accessi al servizio di consultazione pareri sul vincolo idrogeologico - anno 2005

Numero accessi servizio consultazione pareri sul vincolo idrogeologico

0

100

200

300

400

500

Genn

aio

Febb

raio

Marzo

Aprile

Maggio

Giug

noLu

glio

Agos

to

Sette

mbre

Ottobr

e

Nove

mbre

Dice

mbre

Genn

aio'06

Febb

raio'0

6

Marzo'0

6

Aprile

'06

Fonte: CRC Piemonte

6) Servizio di diffusione dati della cartografia Raster: il servizio si basa sulla base dati cartografica Raster attuale e storica. Il servizio radexext è in produzione a partire dal 2003.

Le funzionalità di combinazione cataloghi Raster e vista cataloghi multipli sono in produzione dall'estate 2005. Seguono alcuni dati di utilizzo del servizio.

Figura 12 - Numero di accessi al servizio di diffusione dati della cartografia Raster, per tipologia di dato consultato-anno 2005

Distribuzione accessi al servizio di diffusione dati cartografia Raster

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

Cartatecnica

regionale

Volo CGRit2000

Catalogounificato

it2000 e CTR10000

Carta tecnicaprovinciale

Carta deglistati sabaudi

Carta IGMimpianto

storico 1880-1882

Carta IGMimpianto

storico 1922-1934

Carta IGMimpianto

storico 1955-1969

Combinazionecataloghiraster

Vistacataloghimultipli

Totali

(dato a novembre 2005) accessi a maggio 2006 Fonte: CRC Piemonte

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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5.1.2.2 Servizi on-line per il socio-assistenziale Il servizio si rivolge a tutti i soggetti che operano sul territorio della Provincia e che hanno competenza sulle tematiche socioassistenziali. Obiettivo principale è di mettere a disposizione dei soggetti gestori, agenzie formative e asili nido, strumenti e tecnologie che possano offrire notevoli vantaggi sia ai funzionari e tecnici delle pubbliche amministrazioni che alle imprese coinvolte, attraverso un “ambiente-sistema” di lavoro unico per la gestione degli adempimenti collegati ai processi di erogazione dei fondi a supporto delle proprie attività. Il servizio web consente la compilazione on-line della scheda di rilevazione asili (anagrafica e dati di frequenza alunni, rette, personale e consulenze) da parte degli enti preposti e permette ai Comuni, attraverso moduli complementari, l’amministrazione di servizi erogati da e per gli asili di competenza. Il sistema consente a coloro che non possiedono infrastrutture di rete di compilare i moduli di rilevazione in ambito locale e di trasmettere le schede compilate alla banca dati centrale. I moduli complementari di gestione servizi erogati da e per gli asili, dispongono di una versione applicativa utilizzabile su postazioni locali da Comuni e asili (questi ultimi solo per la sezione attività didattico-formative), versione dalla quale si possono inviare, con sistemi sincroni, quota dei dati che costituiscono il contenuto informativo delle schede di rilevazione asili. L'applicativo "Rilevazione Servizi per la prima infanzia" è stato avviato con i dati relativi alle strutture comunali, già precaricate. Tutte le strutture private sono state inserite da ogni singola Provincia. Tutte le Province partecipano al riparto fondi che sarà possibile modificare fino alla data di fine validità della campagna, salvo in casi eccezionali nei quali si ha la necessita di prolungare tale periodo (es.: Biella). La tabella seguente presenta il numero di schede compilate per provincia.

Tabella 10 - Situazione strutture asili nido anno 2005 Provincia Totale Strutture Di cui private Schede compilate ALESSANDRIA 31 12 31

ASTI 24 13 24

BIELLA 40 21 40

CUNEO 54 43 54

NOVARA 58 31 58

TORINO 203 98 202

VERBANIA-CUSIO-OSSOLA 18 9 18

VERCELLI 22 10 22

Totale 450 237 449

Fonte: CRC Piemonte

5.1.3 I servizi alle PA

I servizi infrastrutturali, oltre a costituire la piattaforma necessaria all’erogazione dei servizi per gli utenti finali, sopra descritti, costituiscono sistemi di gestione del back – office, quindi altrettante occasioni di interazione tra PA (c.d. servizi AtoA).

5.1.3.1 Servizi del progetto IRIDE Il sistema costituisce una delle piattaforme applicative finanziate da Regione Piemonte e utili al funzionamento di tutti i servizi resi disponibili sulla rete regionale. Conclusosi già nel 2005, il progetto ha realizzato un sistema per l’identificazione univoca dell’utenza dei servizi, sia lato back office (funzionari della PA), sia lato front office (cittadini ed imprese).

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Attualmente, il numero di utenze attive registrate, e che pertanto si possono autenticare tramite la piattaforma di sicurezza Iride, è di 25.000 utenti circa afferenti la pubblica amministrazione, e 45.000 utenti circa privati cittadini, mentre il numero di applicazioni che utilizzano l’infrastruttura Iride come piattaforma di autenticazione è di circa 350. Il progetto originario è già evoluto verso una nuova versione, che, a differenza della precedente, non è esclusivamente legata alla gestione di servizi web ma fornisce ulteriormente:

la possibilità di integrazione dei servizi a prescindere dall’architettura con la quale sono realizzati;

la federabilità dei domini per la gestione delle identità e dei ruoli; la fruizione dei servizi di sicurezza secondo il modello del security J2EE .

5.1.3.2 Servizi del progetto SILP Il sistema ha ad obiettivo la costituzione dell’infrastruttura di base sulla quale erogare i servizi al lavoro, innovare le procedure amministrative presso i Centri per l’impiego e realizzare la rete di interscambio tra gli enti coinvolti nei vari livelli istituzionali. Il sistema ha realizzato i seguenti moduli, di cui si riportano nel seguito i dati di utilizzo aggregati: 1) gestore del supporto orientativo; 2) gestione collocamento e adempimenti amministrativi; 3) gestore del planning; 4) servizi base per la gestione di cataloghi formativi e occupazionali; 5) gestore dei servizi on-line; 6) servizi di interscambio; 7) banche dati persone e aziende; 8) monitoraggio e statistica.

Nel grafico seguente vengono riportati, per gli enti fruitori al 30/04/2006, gli utenti abilitati ad accedere all’applicativo.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Figura 13 – Utenti abilitati al S.I.L.P.

Utenti abilitati al SILP

0

100

200

300

400

500

600

700

Luglio2005

Agosto2005

Settembre2005

Ottobre2005

Novembre2005

Dicembre2005

Gennaio2006

Febbraio2006

Marzo2006

Aprile2006

Fonte : CRC Piemonte

Nel grafico seguente vengono riportati, per gli enti fruitori, le richieste di accesso all’applicativo effettuate dal periodo di avvio in esercizio.

Figura 14 - Progressivo accessi al SILP

Progressivo accessi SILP

0

20000

40000

60000

80000

100000

120000

lug-05 ago-05 set-05 ott-05 nov-05 dic-05 gen-06 feb-06 mar-06 apr-06 mag-06 Fonte : CRC Piemonte

Nei grafici di seguito, invece, si riepilogano i dati relativi all’anagrafe lavoratori e aziende gestite nell’applicativo dal periodo di avvio in esercizio. Inoltre, si riportano per gli enti attivi nel sistema, le comunicazioni (es.: avviamenti, cessazioni, trasformazioni, trasferimenti, proroghe, sospensioni, ecc.) gestite complessivamente

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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nell’applicativo nel periodo di esercizio del sistema. I dati di uso comprendono il porting dei dati provenienti dal vecchio sistema.

Figura 15 - Numero lavoratori gestiti dal sistema Numero lavoratori gestiti dal sistema

0

200000

400000

600000

800000

1000000

1200000

1400000

1600000

1800000

lug-05 ago-05 set-05 ott-05 nov-05 dic-05 gen-06 feb-06 mar-06 apr-06 mag-06 Fonte : CRC Piemonte

Figura 16 - Numero aziende gestite dal sistema Numero aziende gestite dal sistema

050000

100000150000200000250000300000350000400000450000500000550000600000650000700000750000800000

lug-05 ago-05 set-05 ott-05 nov-05 dic-05 gen-06 feb-06 mar-06 apr-06 mag-06 Fonte : CRC Piemonte

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Figura 17 - Numerosità comunicazioni gestite dal sistema

Numero comunicazioni gestite dal sistema

0

1000000

2000000

3000000

4000000

5000000

6000000

7000000

8000000

lug-05 ago-05 set-05 ott-05 nov-05 dic-05 gen-06 feb-06 mar-06 apr-06 mag-06 Fonte : CRC Piemonte

I dati sono in crescita fino alla completa messa a regime del sistema, poi, com’è evidente, sia le anagrafiche che il numero di comunicazioni gestite mostrano una stabilizzazione. Di seguito, in estrema sintesi, si illustrano alcuni dati di utilizzo delle componenti a maggior impatto sull’utenza finale dei servizi.

Figura 18 - Andamento pubblicazione curricula e annunci

Andamento pubblicazione curricula ed annunci

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

gen-05

feb-05

mar-05

apr-05

mag-05

giu-05 lug-05 ago-05

set-05

ott-05 nov-05

dic-05 gen-06

feb-06

mar-06

apr-06

CURRICULA ANNUNCI

Fonte : CRC Piemonte

La componente Web Call Center costituisce un’opportunità di fruire dei servizi attraverso un canale alternativo. Nel seguito si espongono i dati di utilizzo del servizio per l’anno 2005.

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Figura 19 - Utilizzo Web Call Center

Scomposizione chiamate per mese

gen11% feb

9%

mar11%

apr12%mag

14%

giu7%

lug5%

ago4%

set8%

ott15%

nov4%

genfebmaraprmaggiulugagosetottnov

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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5.2 Avanzamento dei progetti di e-government seconda fase

La seconda fase dell’e-government prevede in gran parte il potenziamento e l’estensione territoriale delle esperienze già avviate nella prima fase (in primo luogo i 134 progetti cofinanziati sul 1° Avviso), ed alcune nuove iniziative. Le linee di azione previste dal documento sono cinque: 1) Lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali (SPC) 2) La diffusione territoriale dei servizi per cittadini ed imprese (riuso) 3) L’inclusione dei comuni piccoli nell’attuazione dell’ e-government (CST) 4) L’avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy) 5) La promozione dell’utilizzo dei nuovi servizi presso cittadini e imprese

Sono stati pubblicati bandi e avvisi per le prime 4 linee. Di seguito si descrivono i progetti presentati dal Piemonte sulle linee 1 e 4 e si richiama ai capitoli di approfondimento su CST e riuso.

5.2.1 I progetti per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali e il Sistema Pubblico di Connettività

La prima linea d’intervento della seconda fase di realizzazione del Piano di e-government, perseguiva l’obiettivo di finanziare progetti volti a rendere disponibili servizi infrastrutturali a tutti i territori regionali. La copertura territoriale nazionale doveva avvenire in coerenza con le regole tecniche del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) emesse dal Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA). La linea ha avuto attuazione tramite l’emanazione dell’Avviso per la selezione dei progetti per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali (SPC) pubblicato sulla G.U. n.127 del 1 giugno 2004 e con scadenza il 15 settembre 2004. L’Avviso intendeva cofinanziare progetti regionali al fine di garantire la copertura territoriale di servizi infrastrutturali di tutto il paese e promuovere l’adeguamento alle specifiche SPC dei servizi infrastrutturali in corso di attuazione presso le Regioni e le Province Autonome. I progetti presentati al CNIPA sono stati 58 di cui 56 selezionati per ricevere il cofinanziato in base a criteri che tenevano conto della coerenza con le strategie nazionali, la rispondenza agli obiettivi dell’avviso e l’avvenuta concertazione con gli Enti locali del territorio di riferimento. In questo scenario meritevole di segnalazione è il progetto interregionale ICAR finalizzato alla realizzazione di un sistema per l’Interoperabilità e la Cooperazione Applicativa tra le Regioni e le Province Autonome a supporto delle applicazioni per lo sviluppo dell’e-government a livello interregionale. Per la prima volta nella storia dell’e-government, si tenterà di realizzare un progetto triennale tra sedici Regioni, tra cui la Regione Piemonte, e una Provincia Autonoma. La Regione Piemonte ha presentato sei progetti in risposta all’Avviso, in coerenza con quanto previsto nel Piano di e-government piemontese, per un valore complessivo di circa 9 milioni di euro. Tutti i progetti presentati hanno ricevuto il cofinanziamento richiesto pari complessivamente a circa 2,5 milioni di euro. Secondo quanto definito nel documento “L’e-government nelle Regioni e negli Enti locali: II fase di attuazione” al fine di garantire la condivisione delle linee strategiche individuate nei progetti con gli enti del territorio, è stato necessario finanziare i progetti infrastrutturali nell’ambito del primo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell’informazione che è stato sottoscritto dalla Regione Piemonte, dal

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione. Nei paragrafi successivi si riportano brevi descrizioni degli obiettivi di ciascun progetto e lo stato dell’avanzamento delle attività.

5.2.1.1 Progetto ICAR-Piemonte Il progetto infrastrutturale ICAR-Piemonte è stato presentato dalla Regione Piemonte in risposta all’Avviso “per la selezione dei progetti per lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali e SPC”. Il progetto, opportunamente validato dalla Commissione preposta alla selezione, fa parte del progetto interregionale ICAR (Interoperabilità e Cooperazione Applicativa tra le Regioni) a cui partecipano 16 Regioni e una Provincia Autonoma per la realizzazione cooperativa del sistema per l’interoperabilità e la cooperazione applicativa a supporto delle applicazioni finalizzate allo sviluppo dell’e-government a livello interregionale. Il progetto ICAR si articola in un insieme di interventi progettuali paralleli, tra loro coordinati ed integrati che le Regioni intendono attuare cooperativamente. Vi sono due tipologie di interventi: interventi infrastrutturali di base (INF) e interventi per lo sviluppo di casi studio applicativi (AP). Il progetto interregionale ICAR è stato avviato formalmente a partire dal 9 marzo 2006, data dell’Assemblea del CISIS, con la sottoscrizione da parte delle Regioni e della Provincia Autonoma della convenzione generale tra Regioni aderenti e CISIS (Centro Interregionale per il Sistema Informatico ed il Sistema Statistico) e della convenzioni attuative dei Task INFrastrutturali e dei Task Applicativi tra ciascuna Regione capofila, il CISIS e le Amministrazioni aderenti al singolo Task. *** Stato di avanzamento: Il progetto è stato avviato operativamente a maggio 2006 ma già a partire dal 2005 si sono svolte attività preliminari di redazione di documenti e tavoli di confronto. Tra le attività preliminari, si segnala inoltre la verifica delle situazioni tecnologiche preesistenti nelle Regioni aderenti in corrispondenza con gli obiettivi del progetto interregionale ed in particolare dei tre Task INFrastrutturali (INF1, INF2 e INF3). In questo contesto interregionale la Regione Piemonte ha assunto il ruolo di ente capofila dell’intervento infrastrutturale INF3 “Realizzazione di un Sistema Federato interregionale di Autenticazione” e dell’intervento applicativo AP5 “Tassa automobilistica regionale”. Il Task INFrastrutturale INF3 ha l’obiettivo di realizzare un sistema di identity management (IdM) che fornisca al sistema di cooperazione applicativa, che sarà realizzato attraverso il Task INF1, il supporto necessario all’identificazione e autorizzazione degli utenti. Inoltre, si pone l’obiettivo di definire i corretti indicatori di misurazione e le interfacce necessarie per permettere ai servizi che verranno realizzati attraverso il Task INF2 il rilevamento dei livelli di servizio offerti e l’impatto prestazionale sui servizi di cooperazione applicativa. Il Task APplicativo AP5 ha l’obiettivo di definire i protocolli e le regole di comunicazione tra Regione e Regione e realizzare l’infrastruttura software necessaria per consentire la comunicazione tra i sistemi regionali in accordo con quanto stabilito dalle specifiche del Task INF1. Il Task AP5, inoltre, intende definire le regole minime di comunicazione tra il sistema regionale e il sistema centrale e realizzare il software necessario per comunicare con il sistema centrale esistente al momento della messa in esercizio dei sistemi.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Il progetto ICAR-Piemonte ha un valore economico di circa 1,6 milioni di euro di cui 1,2 finanziati con fondi regionali e 0,4 con fondi UMTS.

5.2.1.2 Progetto Servizi di pubblicazione bandi (PBG) Il progetto PBG ha realizzato un servizio web-based fruibile via internet che consente agli enti della pubblica amministrazione del territorio piemontese la pubblicazione dei bandi di gara e delle relative aggiudicazioni (esiti di gara). Le macrofunzionalità realizzate nel progetto sono:

pubblicazione dei bandi di gara a cura degli enti della pubblica amministrazione del Piemonte;

pubblicazione delle aggiudicazioni risultanti dalle gare svolte da parte degli enti della pubblica amministrazione piemontese;

consultazione dei bandi di gara con possibilità di estrazione della documentazione allegata;

consultazione delle aggiudicazioni con possibilità di estrazione della documentazione allegata.

*** Stato di avanzamento: Il progetto ha visto la realizzazione delle funzionalità suddividendole in due macro blocchi: uno dedicato al pubblico e uno dedicato alle stazioni appaltanti. Tale dicotomia si riflette a livello di servizio nella sua esposizione all’interno di due iniziative regionali volte a favorire da un lato la comunicazione nei confronti dei cittadini e dall’altro a razionalizzare i procedimenti utilizzati dalla pubblica amministrazione: 1) SistemaPiemonte (http://www.sistemapiemonte.it); 2) RuparPiemonte (http://www.rupapiemonte.it).

Sulla prima è stata inserita la parte di consultazione dei bandi e delle aggiudicazioni, sulla seconda la parte di back office dedicata alle stazioni appaltanti per la gestione di pubblicazione di bandi ed esiti di gara. Il progetto si è concluso alla fine del 2005 nei tempi previsti nell’Accordo. Il progetto ha un valore complessivo di 738.000 euro di cui 534.247 finanziati con fondi regionali e 203.712 con fondi UMTS.

5.2.1.3 Progetto Formazione (LDS) Il progetto si propone di implementare una infrastruttura di e-learning al fine di far convergere la domanda e l’offerta di formazione per la pubblica amministrazione piemontese. Il centro di incontro potrà favorire la crescita delle competenze, il rispetto degli standard, la portabilità dei servizi, il coordinamento progettuale e formativo, gli spazi di lavoro per i produttori di contenuti formativi. Attraverso il progetto si intende offrire l’opportunità ai pubblici dipendenti di ampliare le possibilità di formazione e di conoscenza, di gestire i curricula formativi del personale, di poter usufruire di servizi di consulenza formativa e di una struttura che consenta il governo dell’intero processo formativo.

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*** Stato di avanzamento: Il progetto, al secondo anno di realizzazione, si concluderà a dicembre 2006. Il primo anno è stato dedicato all’acquisizione della piattaforma di e-learning attraverso un bando di gara europeo, alla definizione del modello di servizio e alla redazione di uno studio di fattibilità per la gestione dei curricula formativi. Attualmente è in corso l’implementazione di un’infrastruttura che integri l’ambiente di e-learning con altre componenti (sistemi di autenticazione, piattaforme di virtual classroom, portali e sistemi di gestione delle risorse umane) e l’erogazione dei servizi formativi, in particolare anche di servizi realizzati in ambito di altri progetti. E’ stata inoltre avviata l’implementazione della struttura applicativa ed organizzativa per la gestione curricolare dei percorsi formativi. Il progetto ha un valore complessivo di circa 1,8 milioni di euro di cui 1,3 finanziati con fondi regionali e 0,5 con fondi UMTS.

5.2.1.4 Progetto E-procurement (EPROC) Il progetto ha l’obiettivo di far evolvere il Portale Acquisti.SistemaPiemonte (servizio per gli acquisti telematici degli enti della pubblica amministrazione piemontese) e diffonderne l’utilizzo presso gli enti. Gli obiettivi primari del sistema di e-procurement piemontese rispondono all’esigenza di razionalizzazione della spesa pubblica e di una gestione più oculata del denaro pubblico; tale esigenza è tanto più giustificata quanto più si pensa al numero, destinato ad aumentare, di servizi e progetti che vertono sull’utilizzo della rete telematica del Piemonte (RUPAR) per l’interazione fra le pubbliche amministrazioni. Il progetto intende offrire attività di consulenza sul tema degli acquisti, di avviamento (start up) dei servizi di e-procurement e di sperimentazione degli stessi agli enti piemontesi interessati. L’obiettivo principale è di fornire agli enti le seguenti attività:

predisposizione ed esecuzione di gare telematiche (registrazione al sistema degli utenti, predisposizione dell'impianto di gara ecc.);

registrazione ed abilitazione all'utilizzo delle convenzioni; predisposizione e registrazione al mercato elettronico (registrazione utenti per il mercato

elettronico e gestione dei cataloghi elettronici); supporto (metodologico, consulenziale e tecnico) per diventare e mantenere il ruolo di

Ente capofila di aggregazioni di enti con l’obiettivo di stipulare convenzioni e istituire mercati elettronici.

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*** Stato di avanzamento: Gli strumenti sopra citati sono attualmente utilizzati dagli enti del territorio piemontese. A supporto di tali strumenti, che consentono agli enti di gestire il proprio processo di approvvigionamento attraverso l’utilizzo di strumenti informatici innovativi, il sistema è stato corredato da un gestore documentale nel quale possono essere archiviate le documentazioni di acquisto e/o di gara. Sono state realizzate funzionalità atte a certificare la documentazione creata e pubblicata in termini di data certa e non ripudiabilità attraverso sistemi di firma digitale e time stamping, caratteristica fondamentale per dare ai documenti informatici piena valenza a livello legale. E’ anche disponibile la funzionalità di “notifica automatica” per determinati eventi gestiti attraverso la piattaforma di e-procurement. Il progetto si è concluso alla fine del 2005 nei tempi previsti nell’Accordo. Il progetto ha un valore complessivo di 861.000 euro di cui 623.288 finanziati con fondi regionali e 237.712 con fondi UMTS.

5.2.1.5 Progetto Evoluzione dell’infrastruttura dei servizi Web (SPIN) Il progetto SPIN ha l’obiettivo di far evolvere il portale SistemaPiemonte (http://www.sistemapiemonte.it) in una piattaforma che ne consenta la trasformazione in provider. Il portale SistemaPiemonte era stato progettato per costituire un unico punto di accesso alla rete per tutti i servizi offerti dalla pubblica amministrazione piemontese a cittadini ed imprese. Il progetto SPIN intende superare il concetto di sito centrale unico e vuole costituire un'infrastruttura di piattaforme teconologiche comuni a tutti (sistema di autenticazione, registrazione utenti, sistema di gestione pagamenti, sistema di tracciatura eventi, content management diversificato, multiinterfaccia, sistema di e-learning, sistema di riconoscimento della firma digitale e delle carte di identificazione, etc) sulle quali innestare applicativi che quindi costituiscono un circuito all’interno del quale ciascun ente può disporre di una maggiore autonomia nel configurare la propria offerta di servizi ma soprattutto ha facoltà di erogare alla propria utenza servizi basati su un robusto impianto tecnologico, affidabile, veloce e personalizzato. Aderire al "circuito" significa condividere medesimi sistemi di identificazione del cittadino, disporre di uguali modalità di navigazione, fruizione, pagamento, feedback, riservatezza, privacy ed efficienza, tutti aspetti garantiti dall'impianto tecnologico comune. SistemaPiemonte sarà il brand (marchio) tecnologico/organizzativo che permetterà l'erogazione di servizi dentro il "circuito" mentre i singoli enti della pubblica amministrazione piemontese saranno gli emittenti dei servizi applicativi a disposizione del pubblico. *** Stato di avanzamento: Nel corso del 2005, nell’ambito del progetto SPIN è stata progettata e realizzata una infrastruttura tecnologica di base selezionando una piattaforma di Content Management System, Oracle Portal, intorno alla quale sono state integrate tutte le principali piattaforme verticali già adottate dalla Regione Piemonte, tra le quali ricordiamo IRIDE (sistema di identificazione dei cittadini), il motore dei pagamenti e il tracciamento eventi. Con la realizzazione di un "applicativo pilota" - e per mezzo di uno sforzo di standardizzazione grazie al quale le applicazioni remote sono esposte come dei "portlet" - oggi è stata definita per SistemaPiemonte un'architettura a due livelli in cui il layer del CMS funge da gestore e aggregatore di contenuti statici (manuali, help, regolamenti, tutti inseriti da redazioni decentrate) e dinamici (applicazioni vere e proprie) consentendo in tal modo di erogare applicativi, sviluppati in passato su piattaforme applicative eterogenee, all'interno di un

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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contesto coeso ma soprattutto personalizzabile per ente erogatore e per applicativo fornito. All'interno di SPIN è stato realizzato un sistema di classificazione automatica dei contenuti reperibili sul web piemontese. In tale ambito si innesta l'attuale costruzione di un motore di ricerca tematico, avente classificazione del contenuto "a faccette" e specializzato nel reperimento dei documenti web esposti dai siti della PA piemontese. Nell'anno 2005 è stato anche elaborato un articolato modello dei costi di gestione del circuito, modello grazie al quale SistemaPiemonte potrà in futuro definire un catalogo degli applicativi erogati per ente e definire opportune politiche di pricing da adottare nei confronti dei partecipanti al "circuito". Il progetto ha un valore complessivo di circa 3 milioni di euro di cui 2,2 finanziati con fondi regionali e 0,8 con fondi UMTS.

5.2.1.6 Progetto Infrastruttura di supporto per carte servizi Sistema Piemonte (CSSP) Il progetto ha l’obiettivo di razionalizzare e ottimizzare i processi di ingaggio e deployment di nuovi servizi basati sul riconoscimento dell’utente. Si propone il passaggio da una logica di implementazione monocircuito (flussi informativi, comunità di utenti, tipologia di credenziali e ciclo di vita indipendenti per ogni servizio) ad una logica multicircuito dove, pur mantenendo le specificità di ogni singolo servizio, si definiscono processi e si realizzano componenti omogenee e condivise tra tutti i circuiti e le comunità di utenti interessate. L’infrastruttura intende proporsi come completamento del sistema di autenticazione e abilitazione degli utenti, già sviluppato nell’ambito del progetto IRIDE (finanziato nella I fase di e-government), del Sistema Unificato di Gestione Smart Card (finanziato nell’ambito del piano di sviluppo regionale 2004), e si colloca nello scenario evolutivo delle carte ai cittadini e delle modalità di autoregistrazione degli utenti sul portale Sistema Piemonte (http://www.sistemapiemonte.it). *** Stato di avanzamento: Sono state portate a compimento le realizzazioni di nuove componenti dell’infrastruttura IRIDE legate in particolare alle funzioni tipiche di gestione di dati degli Identity Provider. In particolare sono stati sviluppati nuovi moduli per la gestione di “informazioni aggiuntive” sull’utente: con l’utilizzo della piattaforma di autenticazione da parte di numerosi servizi applicativi rivolti a diverse tipologie di utenza, sono emerse le necessità di evoluzione dell’infrastruttura verso una visione sempre più orientata ai paradigmi di Identity Management. Rispetto alle caratteristiche iniziali di visione dell’utenza, strettamente finalizzata alla gestione in termini di identificazione ed autorizzazione all’acceso alle applicazioni, si è estesa la profilazione con nuove tipologie di informazioni aggiuntive: informazioni generalizzabili, proprie della persona cui è legata l’utenza, ed informazioni significative per la caratterizzazione dell’utenza in relazione ad uno specifico servizio applicativo, indispensabili per la logica di business del servizio, ma non utili ad altri. Parallelamente è stato realizzato il progetto di auditing sull’infrastruttura che ha permesso di definire un framework di riferimento per la realizzazione di un Integrated Security Management System (ISMS) e l’attivazione dei meccanismi organizzativi per presidiare efficacemente tutti gli aspetti anche non operativi della sicurezza. Il sistema centralizzato di gestione smart card (card management system) è stato completato con moduli per l’acquisizione di flussi informativi provenienti da servizi esterni o punti periferici dove le fruizioni abilitate sulla carta sono registrate ad esempio su terminali POS o altri dispositivi di acquisizione. Contemporaneamente si sono realizzate nuove interfacce web per esporre tali informazioni sia alle funzioni di back office (addetti alla gestione di carte e servizi) sia all’utente titolare della carta.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Il progetto ha un valore complessivo di circa 1 milione di euro di cui 0,7 finanziati con fondi regionali e 0,3 con fondi UMTS.

5.2.2 La diffusione territoriale dei servizi ai cittadini ed alle imprese: i progetti di riuso

La linea d’azione regionale in merito al riuso è riportata al paragrafo 3.1.

5.2.3 L’inclusione dei piccoli Comuni nell’attuazione dell’ e-government: i CST

Si rimanda per approfondimenti in merito ai Centri Servizi Territoriali piemontesi, alla parte IV del Rapporto.

5.2.4 I progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy)

Nel 2004 il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, in attuazione della quarta linea di azione prevista dalla seconda fase di e-government, ha emanato l’Avviso per l’avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy), pubblicato sulla G.U. n.86 del 13 aprile 2004 con scadenza 12 luglio 2004. La linea d’intervento intende promuovere e sostenere progetti che utilizzano le ICT come strumento per accrescere la partecipazione dei cittadini alla vita delle amministrazioni pubbliche e le loro decisioni. L’Avviso stanziava 10 milioni di euro per progetti presentati da Regioni ed enti locali. In risposta all’Avviso sono stati presentati complessivamente, da Regioni ed enti locali, 129 progetti di cui 57 sono stati ammessi al cofinanziamento. I paragrafi seguenti riportano un aggiornamento su alcuni progetti di e-democracy realizzati dalle PA piemontesi. La descrizione più esaustiva dei progetti è presente sul Terzo Rapporto sull’Innovazione nella Regione Piemonte (paragrafo 3.5) e sul sito RuparPiemonte (http://www.ruparpiemonte.it).

5.2.4.1 Progetto Comuni & Terre doc – C&T DOC Il progetto intende avviare meccanismi di informazione, sensibilizzazione, coinvolgimento e partecipazione dei cittadini, nelle loro varie specificità di ruolo (studenti, residenti, operatori agricoli, imprenditori ecc.), e delle loro associazioni, per l’elaborazione di politiche locali partecipate che concorrano a qualificare l’azione complessiva del governo locale in difesa delle identità locali, delle produzioni tipiche, della tutela dell’ambiente. Il progetto prevede, quale obiettivo finale, l’adozione dello “Statuto del Territorio” da parte di ciascun Comune coinvolto. Il documento, redatto in modo condiviso con la comunità cittadina, ricondurrà i ruoli, gli interessi, le azioni, gli impegni di ciascuno dei soggetti interessati all’obiettivo del rispetto e della salvaguardia del territorio inteso come patrimonio comune. Destinatari del progetto sono i cittadini e le loro associazioni. Il progetto prevede l’utilizzo di tecnologie per l’informazione quali newsletter a tema, i cittadini stessi come content provider (attraverso l’utilizzo di tecnologie di CMS), basi di dati documentali e messaggistica telefonica; tecnologie per il dialogo come forum, domande private in mailbox a risposta pubblica, piattaforme per la gestione a distanza del lavoro di gruppo e della FAD; tecnologie per la consultazione come sistemi per la raccolta di orientamenti e preferenze attraverso la generazione dei questionari e l’elaborazione automatizzata delle risposte, servizi di messaggistica multicanale interattiva. ***

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Stato di avanzamento: Attualmente, il Comune di Asti, dopo aver elaborato il piano esecutivo in collaborazione col soggetto attuatore In Comune SpA, è impegnato nell’individuazione dei referenti operativi all’interno delle organizzazioni partner e nel coordinamento dei soggetti coinvolti nella realizzazione delle prime fasi. Gli attori principali sono le scuole e le aziende presenti sui territori dei Comuni. Le scuole hanno un ruolo fondamentale per il censimento delle tipicità locali e per l’educazione degli studenti ad un comportamento consapevole su identità locali e tutela dell’ambiente. A tal fine si sta lavorando sui piani formativi dei singoli istituti per inserire attività di laboratorio per individuare le tipicità e i percorsi formativi sul governo locale e la cultura ambientale e alimentare. Il censimento delle produzioni tipiche è attività preminente anche per le aziende coinvolte che devono segnalare i prodotti considerati tipici e descriverne le tecniche di produzione. Al fine di supportare le attività descritte, si sta predisponendo, a livello tecnologico, un applicativo web per la raccolta e la pubblicazione dei dati sulle tipicità locali censite da scuole e produttori. Parallelamente sta procedendo lo sviluppo del percorso di formazione a distanza su piattaforma messa a disposizione dal soggetto attuatore. Per quanto riguarda il dibattito sugli OGM, altro argomento cardine del progetto, il Comune di Asti ha strutturato un'indagine per valutare la conoscenza diffusa presso le popolazioni dei Comuni sulla materia, avviando così il processo di e-democracy promosso dal piano nazionale di e-government. Il progetto ha un valore complessivo di 698.000 euro di cui 250.000 saranno finanziati dal CNIPA. Il Comune di Asti ricopre il ruolo di ente capofila.

5.2.4.2 Progetto Cossato si progetta – Partecipazione e condivisione con la tecnologia Il Comune di Cossato ha avviato, a partire dal 2001, il processo per la definizione di un’Agenda 21 locale, ovvero il percorso per avviare le comunità locali sulla strada della sostenibilità. L’esperienza maturata in sede di Agenda 21, in particolare per le politiche incentrate sulla gestione del territorio e che ha portato alla definizione e all’adozione della variante generale al PRGC in itinere, ha fatto emergere appieno l’utilità, nonché l’interesse da parte della popolazione, di utilizzare il metodo della gestione partecipata e della condivisione delle scelte e la necessità di poter utilizzare strumenti che facilitino tali attività e avvicinino il cittadino alle istituzioni. Il progetto in oggetto, che è parte integrante del processo di Agenda 21, parte dunque dalle seguenti finalità generali:

dar vita a forme di costruzione partecipata della conoscenza territoriale attraverso la realizzazione delle iniziative e l’applicazione degli strumenti che vengono descritti di seguito;

consolidare e innescare nuovi processi di enpowerment dei soggetti locali grazie alla possibilità di partecipare attivamente alla definizione delle due politiche locali oggetto della sperimentazione; facilitare la costruzione di una società sostenibile perché è il tema generale e l’elemento comune di entrambe le politiche che vengono affrontate;

facilitare la sperimentazione di forme di cittadinanza attiva e democrazia partecipativa attraverso gli strumenti dell’ICT che si addicono particolarmente al pubblico esperto e a quello giovane;

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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consentire la partecipazione dei soggetti a rischio di esclusione sociale – dal momento che vengono attivate forme di alfabetizzazione informatica e sono stati progettati specifici strumenti (peer-leadership).

*** Stato di avanzamento: Il progetto di partecipazione democratica, supportato dagli strumenti tecnologici del Comune di Cossato, è in piena fase di progettazione. Il gruppo di professionisti, composto da un facilitatore, esperti di tecnologie cartografiche ed informatiche e un esperto di comunicazione, ha presentato l'iniziativa ai rappresentanti della società civile. In seguito a ciò si è attivato il gruppo di progetto, che vede al suo interno un gruppo di tecnici, alcuni rappresentanti delle associazioni nonché i referenti istituzionali. Il gruppo di progetto ha iniziato la sua attività di elaborazione delle varie ipotesi progettuali e di concertazione di soluzione condivise; in particolare l’attenzione è rivolta alla campagna di comunicazione e alla discussione del set di indicatori e degli strumenti tecnologici di supporto alla discussione. Immediatamente successiva alla fase di progettazione, sarà avviata la fase di realizzazione di cui sono comunque già state avviate alcune attività preliminari quali l'acquisto delle attrezzature e del software e l'attivazione dei corsi di formazione informatica. In occasione di alcuni eventi e fiere estive, saranno messe in campo azioni di comunicazione alla cittadinanza che faranno da lancio alla fase di esercizio, che inizierà con l' attivazione da parte del facilitatore dei forum “dal vivo”. Nel frattempo a tutti i soggetti coinvolti è stato richiesto di fare da moltiplicatore verso i propri referenti nel territorio. Parallelamente allo sviluppo del progetto, si stanno conducendo ulteriori attività già programmate e propedeutiche e/o complementari alla sua realizzazione, quali:

il completamento dell’implementazione del Sistema Informativo Territoriale del Comune di Cossato, terminando la digitalizzazione del PRGC;

la progettazione di un’interfaccia user-friendly che permetta anche agli utenti non professionali di poter consultare il SIT del Comune di Cossato;

la rilevazione, il rifacimento e la georeferenziazione della toponomastica cittadina; l’allestimento, presso la Sala Consiliare, di un sistema audio/video che consentirà di

seguire in streaming sul web le sedute del massimo organo rappresentativo cittadino; il rinnovo, ove necessario, del sistema informativo comunale, sia per quanto concerne il

SW sia l’HW. Il progetto ha un valore complessivo di 134.400 euro di cui 50.000 saranno finanziati dal CNIPA. Il ruolo di ente capofila è ricoperto dal Comune di Cossato.

5.2.4.3 Progetto La Porta è aperta – Accesso al Palazzo virtuale della PA - SESAMO Il progetto è stato avviato nel mese di marzo 2006 a seguito della firma del Protocollo d’Intesa tra le Amministrazioni aderenti e della convenzione per il cofinanziamento del progetto tra il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) e la Regione capofila (Regione Piemonte) in data 26 gennaio 2006. Gli enti promotori hanno costituito un gruppo di pilotaggio con funzioni di definizione delle linee strategiche ed evolutive del progetto e di coordinamento generale delle attività svolte dai team operativi. I filoni di maggior interesse che costituiscono gli obiettivi generali del progetto sono:

razionalizzare e strutturare le forme di comunicazione fra le istituzioni: in particolare, si intende rendere più efficienti le forme di comunicazione fra le istituzioni che producono

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norme; mettere a disposizione degli Enti locali, nelle opportune forme organicamente strutturate, i risultati delle attività di analisi e selezione delle leggi, regolamenti, sentenze, interpretazioni che nell’ambito consiliare sono svolti e che costituiscono una preziosa fonte per Comuni o altri enti pubblici; realizzare canali di consultazione on-line sui progetti di legge per effettuare la prima fase istruttoria delle consultazioni istituzionali con enti o parti sociali e consentire consultazioni estemporanee dei cittadini su temi di rilevanza;

sviluppare la comunicazione diretta dei cittadini con i propri rappresentanti: in particolare, il progetto si propone di instaurare e consolidare una prassi che migliori sia la rappresentatività sia il senso di partecipazione dei cittadini. Inoltre, il progetto intende incrementare la fruibilità dei sistemi che permettono di seguire i lavori consiliari in tempo reale tramite funzioni di streaming video coinvolgendo i cittadini in un processo continuo di miglioramento della qualità dell’azione amministrativa e dei servizi erogati dagli enti attraverso la realizzazione di un osservatorio virtuale permanente.

*** Stato di avanzamento: La fase di avvio del progetto prevede:

la redazione della documentazione relativa al progetto e la pianificazione di obiettivi ed attività;

la raccolta dei requisiti attraverso incontri con i referenti del progetto e l’analisi dei servizi applicativi e le procedure in uso presso gli enti aderenti;

la stesura dei primi casi d’uso del sistema; l’individuazione della piattaforma CMS (Content Management System) attraverso la quale

saranno realizzati i servizi di comunità (forum, newsletter…). Il progetto ha un valore complessivo di 2.004.710 euro di cui 350.000 saranno finanziati dal CNIPA. La Regione Piemonte ricoprire il ruolo di ente capofila.

5.3 Bandi CNIPA su e-learning e digitale terrestre

Al di fuori delle 5 linee di intervento della seconda fase, il CNIPA ha emesso due ulteriori bandi sui temi e-learning e digitale terrestre. Di seguito una presentazione dei bandi e la sintesi dei progetti presentati da Regione Piemonte.

5.3.1 L’Avviso per la selezione dei progetti di e-learning

Il CNIPA nel 2005, nell’ambito dell’attuazione del piano di e-government, ha approvato l’Avviso per la selezione di progetti di e-learning pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.160 del 12 luglio con scadenza il 10 ottobre. Le risorse stanziate ammontavano a 2 milioni di euro ed erano destinate a co-finanziare, al massimo per il 40%, progetti presentati da Regioni e Province Autonome. I progetti dovevano essere finalizzati alla promozione dell’utilizzo delle metodologie e delle tecnologie di e-learning per la formazione dei propri dipendenti e di quelli degli enti locali presenti sul proprio territorio. I destinatari delle attività formative dovevano essere dirigenti e funzionari responsabili di servizio degli enti proponenti e degli enti locali presenti sul territorio di ciascuna Regione. I progetti dovevano sviluppare interventi scegliendo tra i seguenti ambiti:

management e utilizzazione dei sistemi informativi (EUCIP);

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gestione dei flussi documentali e nuove modalità di lavoro; project finance; sicurezza e privacy delle informazioni e dei dati nei sistemi informativi; acquisizione di beni e forniture di servizi.

Le Regioni e le Province Autonome hanno presentato 14 progetti di cui 10 sono stati ammessi al co-finanziamento (Provincia di Trento, Regione Piemonte, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Emilia-Romagna, Regione Toscana, Regione Abruzzo, Regione Marche, Regione Lazio, Regione Campania, Regione Sicilia).

5.3.1.1 Il progetto presentato da Regione Piemonte: “FormarexinNOvare” La Regione Piemonte ha risposto all’Avviso presentando il progetto “FormarexinNOvare” (acronimo FNO), che si sviluppa nell’ambito dell’acquisizione di beni e forniture di servizi. Lo scopo del progetto è di estendere a livello regionale una cultura omogenea e diffusa circa le tematiche dell’acquisizione di beni e forniture di servizi al fine di migliorare in termini di efficacia ed efficienza i processi di procurement. Il percorso formativo si propone quindi di sviluppare competenze abilitanti per la gestione dell’acquisizione di beni e servizi/consulenze ICT secondo un principio di collaborazione tra professionalità e strutture coinvolte nel processo di acquisizione. Il percorso formativo sarà funzionale a garantire il governo dei contratti in un’ottica di efficacia, efficienza, economia, trasparenza. Destinatari del progetto saranno inizialmente dirigenti e funzionari della Regione e delle sei Province che hanno aderito al progetto. Nelle fasi successive il bacino di utenza delle attività formative potrà essere ampliato con i dipendenti di altri enti territoriali piemontesi tra cui le ASL e le ASO. I risultati che si intendono ottenere con il progetto FNO sono:

lo sviluppo della capacità di individuare le criticità all’interno dei processi di procurement; il miglioramento del processo di acquisizione di beni e servizi in termini di

semplificazione e accelerazione; la diffusione della cultura di collaborazione volta alla patrimonializzazione della

conoscenza sul tema procurement. Il progetto FNO vede il coinvolgimento di enti piemontesi coordinati dalla Regione Piemonte, che ricopre il ruolo di ente capofila. In fase di attivazione del progetto si è privilegiato l’interlocutore provinciale, che costituirà il punto di riferimento dei CST piemontesi che offriranno servizi ai piccoli Comuni. Gli enti che hanno aderito sono le Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. Il progetto sarà gestito dal Consorzio per i Sistemi Informativi del Piemonte (CSI-Piemonte) attraverso il “Centro di Formazione per l’E-government Piemontese”, la cui funzione di accompagnamento nei processi di innovazione della Pubblica Amministrazione locale piemontese e di valorizzazione e omogeneizzazione dell’offerta di formazione sul territorio, lo caratterizza come ente più appropriato alla conduzione del progetto. L’infrastruttura che sarà utilizzata relativamente alla componente di network è RUPAR, la rete pubblica che connette capillarmente gli attori, pubblici e privati, sul territorio piemontese. Il valore complessivo del progetto è di 400.000 euro. E’ stato richiesto al CNIPA un cofinanziamento del 40% (160.000 euro). Il CNIPA ha valutato positivamente il progetto presentato ed ha concesso un co-finanziamento pari al 35% (140.000 euro).

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5.3.2 Il secondo bando sul digitale terrestre

Nel 2004 il CNIPA aveva stanziato 7 milioni di euro per il cofinanziamento di progetti di e-government che intendevano realizzare applicazioni informative basate sul digitale terrestre. Sempre nel 2004 la Fondazione Ugo Bordoni, in esecuzione del decreto del Ministro delle Comunicazioni del 14 giugno 2004, aveva emesso un bando, pari a 3 milioni di euro, per cofinanziare progetti di erogazione di servizi di e-government con l’ausilio della tecnologia del digitale terrestre con caratteristiche di elevata interattività remota. I due Avvisi hanno ottenuto un’ampia partecipazione da parte delle Amministrazioni, per cui il CNIPA ha previsto l’emissione di un secondo Avviso (G.U. n.62 del 15 marzo 2006), con scadenza 15 maggio 2006. L’Avviso, il cui ammontare del cofinanziamento ammonta a euro 1.760.000, intende promuovere la realizzazione di progetti ad elevato contenuto tecnologico che abbiano come fine l’erogazione di servizi di e-government attraverso l’utilizzo delle piattaforme tecnologiche digitali terrestri e Internet. L’Avviso stabilisce che i progetti appartengano a una classe specifica di sperimentazione scegliendo tra le due seguenti: le prima prevede l’integrazione fra Internet e la piattaforma Digitale Terrestre, la seconda considera la realizzazione di un Set Top Box avanzato completamente open source che possa garantire l’integrazione tra la piattaforma DTT e IP. All’Avviso in esame possono partecipare le Regioni e gli enti locali.

5.3.2.1 Il progetto presentato da Regione Piemonte: DOMINO La Regione Piemonte, in qualità di ente capofila, ha presentato in risposta al secondo bando il progetto “DOMINO – Digital Opensystem Mediacenter (for) Innovative Network Operators” che vede come partner Regione Sardegna, Regione Toscana, Alto Sistemi, CRS4, CSI-Piemonte, CSP, ELSAG, Università di Firenze e Università di Siena. Come richiesto dal Bando (Art.4 – classi di sperimentazione), il progetto doveva appartenere ad una delle due classi di sperimentazione descritte; la strategia degli enti partner ha portato alla realizzazione di una sperimentazione appartenente alla seconda classe “realizzazione di Set Top Box Avanzato (STBA) completamente Open Source, che garantisca l’integrazione fra piattaforma DTT e IP e che gestisca la connettività in banda larga sia wired che wireless”. Gli obiettivi principali del progetto sono:

progettazione, prototipazione e realizzazione di un dispositivo avanzato (Set Top Box Avanzato – STBA) completamente open source;

test, collaudo e validazione dei STBA in condizioni reali; analisi dell’usabilità del STBA, dei servizi e dei contenuti erogabili attraverso strumenti di

feedback e apposite sessioni di focus group con il coinvolgimento diretto degli utenti della sperimentazione;

definizione di una roadmap per l’ingegnerizzazione della soluzione prototipale; avvio e gestione di un progetto open source aperto a contributi esterni, al fine di

promuovere una comunità di sviluppatori per l’evoluzione del STBA, in particolare per il framework MHP.

Il progetto ha un valore complessivo di circa 1,2 milioni di euro ed è stato richiesto un cofinanziamento di 0,5 milioni.

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6 Novità nel la progettual i tà regionale

A completamento del quadro sulla progettualità regionale in tema di società dell’informazione, si presentano sinteticamente i progetti più significativi avviati nel corso del 2005 con fondi regionali. Si dà evidenza inoltre ad un’esperienza di rilievo in ambito di digital literacy portata avanti dal Comune di Torino, dedicando un paragrafo conclusivo ad una panoramica sui progetti europei.

6.1 Principali progetti regionali 2005

6.1.1 Progetti del Patto per lo sviluppo del Piemonte

L’ambito di riferimento principale all’interno del quale ogni anno la Regione Piemonte avvia progetti su e-government e società dell’informazione, è il Patto per lo sviluppo del Piemonte, documento programmatico che prevede il finanziamento annuale di progetti tramite apposita legge finanziaria. Si presenta di seguito una sintesi dei progetti sviluppati nel 2005; ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www.RUPARpiemonte.it/e-gov.

Tabella 11 – Progetti sviluppati nell’ambito del patto per il Piemonte nell’anno 2005 raggruppati per Direzione Regionale di riferimento Direzione Titolo progetto

Albo Pretorio Telematico nel Sistema Piemonte

Sistema Informativo integrato a supporto del Controllo di gestione negli enti locali

Anagrafe Attività Economiche Produttive (AAEP)

Portale per la Semplificazione amministrativa

Architetture di Rete

Progetto e-gov “Semplificazione Amministrativa: Interscambio informativo e servizi per la PA - RARCT

Centro di Interscambio Anagrafico

Organizzazione, Pianificazione, Sviluppo e Gestione delle Risorse Umane

Interoperabilità e Sicurezza – Evoluzione RUPAR e Linea 7 Wi-PIE

Programmazione e valorizzazione dell’Agricoltura Sviluppo dell’Agricoltura Territorio Rurale Economia Montana e Foreste

Anagrafe Unica delle Imprese Agricole ed Agro-Alimentari: adeguamento al nuovo Regolamento Normativo

Economia Montana e Foreste Rilevazioni statistiche dei Comuni e delle Comunità Montane

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Direzione Titolo progetto

Pianificazione e gestione urbanistica

La Nuova Banca Dati Urbanistica - Sistema per l’integrazione delle informazioni amministrative relative alla strumentazione urbanistica comunale vigente

Servizi a supporto del turismo e della viabilità basati su multicanalità Turismo, Sport, Parchi Evoluzioni del sistema di rilevazione delle strutture ricettive e dei flussi

turistici (procedura TURF) e sistema web di acquisizione dei dati delle presenze turistiche

Beni culturali, Turismo, Sport, Parchi Comunicazione

Piattaforma multicanale per il turismo. Attivazione canale Symbian

Tutela e Risanamento Ambientale-Programmazione - Gestione Rifiuti

Sviluppo Osservatorio delle Professioni ambientali

Opere Pubbliche - Settore Protezione Civile NO-Risk – Portale del rischio naturale e antropico del Nord Ovest e la gestione delle emergenze

Fonte: CRC Piemonte

Di seguito si presentano schematicamente i progetti elencati in Tabella 11.

6.1.1.1 Progetto Albo Pretorio Telematico nel Sistema Piemonte Obiettivo del progetto è stato quello di espandere la precedente iniziativa del Patto Piemonte, definita come “Albo Pretorio Telematico”, consistente in uno strumento di consultazione degli Atti Amministrativi finalizzato all’aumento della trasparenza della Pubblica Amministrazione nei confronti del cittadino. L’espansione dell’iniziativa si è orientata in diverse linee di intervento: l’estensione del sistema ad ulteriori tipologie documentali di pubblicazione, l’evoluzione del portale di ricerca con nuove potenzialità, l’adeguamento del portale ai requisiti di accessibilità previsti dalla normativa.

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*** Destinatari del servizio sono gli enti della PA come fornitori di dati e i cittadini, utenti del Sistema Piemonte, come fruitori di tali dati.

6.1.1.2 Progetto Sistema Informativo integrato a supporto del Controllo di gestione negli enti locali

Obiettivo del progetto è realizzare un sistema di Controllo di Gestione interno riferito all’intera attività dell’Ente che ha lo scopo di verificare lo stato di attuazione dei programmi e di valutare il livello di economicità, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Le principali funzionalità previste dal progetto sono la gestione economica del personale, la gestione delle risorse finanziarie, gli indicatori di performance e i progetti operativi (budget e realizzato come costi/obiettivi a livello di progetto). *** Destinatari del servizio sono gli utenti del Sistema Piemonte.

6.1.1.3 Progetto Anagrafe delle Attività Economiche Produttive (AAEP) Obiettivo dell’Anagrafe delle Attività Economiche Produttive, nata nel 2001, è comprendere l'universo delle attività economico produttive presenti nel territorio piemontese e fungere da punto di riferimento per le realtà pubbliche che necessitano di tali informazioni. In base alle esigenze sollevate dalle pubbliche amministrazioni, le attività previste dal progetto nel 2005 sono state: la bonifica dei dati AAEP del sottosistema anagrafico (per migliorare la qualità dei dati utilizzati), l’introduzione dell’uso delle tabelle trasversali (tabelle di decodifica più comuni, aggiornabili e che consentono la gestione storica dei limiti amministrativi) e la normalizzazione degli indirizzi SAS “Data Qualità” (normalizzazione degli indirizzi ad ogni aggiornamento di dati nel sotto sistema anagrafico per l’implementazione futura di un servizio di georeferenziazione dinamico). *** Destinataria del servizio è la pubblica amministrazione piemontese.

6.1.1.4 Progetto Portale per la Semplificazione Amministrativa Obiettivo del portale, nato all’interno del progetto eGov “Semplificazione Amministrativa: Interscambio informativo e servizi per la PA” è la costituzione di servizi tesi a facilitare, velocizzare e semplificare la gestione delle procedure di collaborazione tra enti. I servizi erogati all’interno del Portale per la Semplificazione Amministrativa sono volti ad agevolare differenti tipologie di richieste di interscambio informativo tra pubbliche amministrazioni. Il Servizio di Riscontro delle Autocertificazioni (RA), è teso a favorire le pubbliche amministrazioni nell'attività di verifica e controllo delle autocertificazioni presentate dai cittadini nell’ambito delle tematiche previste dal Testo Unico 445/2000 come dichiarazioni sostitutive. Il Servizio di Ricerca dei Cittadini sul Territorio (RCT) è invece volto ad agevolare le ricerche di dati demografici da parte di Forze dell’Ordine e dell’Autorità giudiziaria. Il Servizio di Ricerche Demografiche (SRD) è infine finalizzato ad ampliare le possibilità di consultazione e interrogazione su sottoinsiemi di dati anagrafici a disposizione delle pubbliche amministrazioni. Il progetto prevede di incrementare le funzionalità già disponibili in RA e RCT; condurre attività di analisi, mediante il coordinamento di un gruppo di Comuni rappresentativi, volte a recepire nuove esigenze di interscambio informativo e verificare la corrispondenza dei servizi ai bisogni; sperimentare differenti modalità di ricerche demografiche che, a partire

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dall’infrastruttura del Centro di Interscambio Anagrafico, consentano di fruire direttamente dei dati presenti presso le anagrafi comunali mediante meccanismi di cooperazione applicativa. *** Destinatari del servizio sono gli utenti regionali ed altri enti

6.1.1.5 Progetto Architetture di Rete Obiettivo del progetto è l’esplorazione tecnologica di alcune tematiche di rete, alcune come proseguimento di attività svolte nel Patto del 2004, altre come nuovi filoni. Il progetto è stato articolato nelle due sezioni “Architetture RUPAR” e “Architetture Wi-PIE”. La sezione Architetture RUPAR approfondisce i temi “Evoluzione architettura RUPAR” (evoluzione in logica Internet-oriented, allineata ai paradigmi architetturali delineati da SPC ed in grado di trasportare sulla medesima infrastruttura voce, video e dati) e “VPN su dispositivi satellitari” (analisi della possibilità di fruizione dei servizi RUPAR tramite accesso satellitare via VPN, verifica del miglior protocollo e identificazione di un modello architetturale per l’erogazione del servizio). La sezione Architetture WI-PIE, approfondisce i temi “Sistema integrato di telefonia su IP” (definizione delle problematiche organizzative e di gestione legate alla realizzazione di un Centro Servizi Voce su IP come entità posizionabile in rete), “Protocollo IP versione 6” (progettazione, test e rilascio in ambiente controllato di un insieme di soluzioni tecnologiche e servizi all’interno di una rete mista IPv4-IPv6), “Grid Computing” (definizione e classificazione delle principali classi di problemi e esplorazione tecnologica delle principali architetture di grid computing oggi esistenti) e “Architetture Wireless” (analisi di modelli architetturali da integrare nel progetto di sviluppo per Wi-PIE). *** Destinatari dei servizi sono tutte le Pubbliche Amministrazioni presenti su RUPAR e Wi-PIE e potenzialmente tutti i soggetti di Sistema Piemonte.

6.1.1.6 Progetto e-gov “Semplificazione Amministrativa: Interscambio informativo e servizi per la PA – RARCT”

Gli obiettivi del progetto riguardano il completamento del servizio di Riscontro delle Autocertificazioni (RA) mediante lo sviluppo dei riscontri in line sulla situazione reddituale secondo quanto previsto nel piano di e-gov. *** Destinatari del servizio sono tutte le PA firmatarie dei protocolli di Intesa per la Semplificazione Amministrativa.

6.1.1.7 Progetto Centro di Interscambio Anagrafico Obiettivo: il Centro di Interscambio Anagrafico (CIA), anche noto come Banca dati della Popolazione Regionale (BPR) si propone come sottoinsieme di dati della popolazione regionale atto alla erogazione di servizi da parte di tutti gli enti che trattano il dato anagrafico e costituisce pertanto una infrastruttura regionale a disposizione degli enti Pubblici Locali. Il sistema CIA è costituito dalla “Componente base dati”, alimentata dalle attività afferenti alla “Componente di alimentazione”, che ha come obiettivo l'integrazione delle anagrafi comunali e il loro aggiornamento, per tutti i progetti richiedenti. La “Componente di monitoraggio” fornisce gli strumenti per ottimizzare il livello di servizio e la qualità dei dati, e la

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“Componente di erogazione servizi” offre servizi di consultazione tramite un framework denominato “Infrastruttura di Cooperazione Applicativa”. *** Destinatari del servizio sono le Direzioni regionali Bilanci e Finanze e Organizzazione, Pianificazione, Sviluppo e gestione delle Risorse Umane, i Comuni piemontesi e i cittadini.

6.1.1.8 Progetto Interoperabilità e Sicurezza – Evoluzione RUPAR e Linea 7 Wi-PIE Obiettivo del progetto è proporre le attività relative all’evoluzione delle componenti di infrastruttura per l’autenticazione ed autorizzazione, interoperabilità e sicurezza nonché commercio elettronico e streaming a disposizione della RUPAR e del Sistema Piemonte. Parallelamente sono state previste attività di dimostratore tecnologico per la declinazione delle tecnologie innovative più promettenti dal punto di vista dell’effettiva applicabilità. Le attività seguono i due filoni di intervento “Interventi evoluzione RUPAR” (estensioni funzionali e di sicurezza per IRIDE; estensioni di sicurezza per le piattaforme di messaggistica RUPAR e Sistema Piemonte; validazione tecnologica tramite case study su tecnologie SIP e DRM) e “Interventi Linea 7 – WI-PIE” (aggiornamento tecnologico della piattaforma di Streaming; evoluzioni piattaforma eCommerce e Motore dei Pagamenti MDP). *** Destinatari dei servizi, a seconda della tipologia, sono gli utenti regionali con posta elettronica, gli enti aderenti alla RUPAR e la comunità di cittadini di Sistema Piemonte, il Comune di Torino, il management IT, i fruitori di contenuti multimediali e di sistemi di eCommerce, la Provincia di Verbania, il Comune di Torino e genericamente RUPAR.

6.1.1.9 Progetto Anagrafe Unica delle Imprese Agricole ed Agro-Alimentari: adeguamento al nuovo Regolamento Normativo

Obiettivo principale di questo progetto è la progettazione e lo sviluppo di funzionalità e servizi a completamento di quanto già in esercizio, al fine di ottemperare alle norme stabilite dal Regolamento che nel corso dell’anno 2005 la Regione Piemonte ha emanato per disciplinare l’Anagrafe Unica delle Imprese Agricole ed Agro-Alimentari. Tale Regolamento definisce i soggetti autorizzati ad operare sul sistema, le procedure di accesso ed abilitazione al sistema, le informazioni gestite nonché le fonti certificative delle stesse, le modalità di aggiornamento dei dati ed infine i servizi resi disponibili dall’Anagrafe. Ulteriore obiettivo è quello di gestire le operazioni di “start-up” del sistema all’entrata in vigore del Regolamento mediante azioni tese ad agevolare l’utilizzo e la familiarizzazione con lo strumento, quali: pre-popolamento degli archivi mediante migrazione dei dati dalle fonti che verranno rese disponibili (es. archivi AGEA per i diritti e le superfici in conduzione alle aziende); analisi di coerenza sui dati contenuti negli archivi ed eventuali conseguenti operazioni di “bonifica” a risoluzione di errori e/o conflitti; operazioni di normalizzazione sui dati e attività di formazione verso gli utenti. *** Destinatari del servizio sono le Direzioni regionali Programmazione e Valorizzazione dell'Agricoltura, Sviluppo dell'Agricoltura, Territorio Rurale, Economia Montana e Foreste, Ambiente, le Province, le Comunità Montane, l’Organismo Pagatore Regionale, le Organizzazioni Professionali di Categoria, i Centri di Assistenza in Agricoltura (CAA).

6.1.1.10 Progetto Rilevazioni Statistiche dei Comuni e delle Comunità Montane Obiettivo del progetto è l’ampliamento dei servizi offerti dal sistema informatico di supporto dell’Osservatorio sulla Montagna sulla base delle esigenze informative emerse nel corso dello studio di fattibilità relativo ad un “Sistema Integrato di Direzione delle Rilevazioni Statistiche

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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dei Comuni e delle Comunità Montane”, indirizzato ad individuare le richieste di dati e rilevazioni a cui Comuni e Comunità Montane sono soggetti e a verificare le modalità di raccolta ed elaborazione dei dati. Per la realizzazione di un Sistema Integrato nell’ambito dell’Osservatorio sulla Montagna che consenta la condivisione delle informazioni presenti nelle diverse aree del sistema, evitando, dove possibile, ridondanze e duplicazioni, il progetto ha previsto: l’acquisizione delle informazioni disponibili, utili ai Comuni e alle Comunità Montane per la compilazione delle rilevazioni ricorrenti individuate nello studio di fattibilità; la realizzazione di un sistema informativo in modalità web, denominato “Rilevazioni statistiche dei Comuni e delle Comunità Montane” che fornisca un ausilio alla compilazione di alcune delle rilevazioni statistiche ricorrenti; la diffusione dell’Osservatorio a tutte le parti interessate con particolare riferimento ai Comuni e alle Comunità Montane; l’eventuale integrazione delle informazioni dell’Osservatorio sulla Montagna con i dati inseriti nel corso della compilazione della modulistica del servizio web “Rilevazioni statistiche dei Comuni e delle Comunità Montane. *** Destinatari del servizio sono gli utenti regionali della Direzione Economia Montana e Foreste, i Comuni montani e le Comunità Montane

6.1.1.11 Progetto Nuova Banca Dati Urbanistica - Sistema per l’integrazione delle informazioni amministrative relative alla strumentazione urbanistica comunale vigente

Obiettivo del progetto è la predisposizione di un sistema integrato di raccolta ed elaborazione dei dati amministrativi relativi agli strumenti urbanistici comunali presentati in Regione, a supporto delle informazioni territoriali contenute all’interno della Banca Dati Urbanistica. I dati, opportunamente elaborati ed aggregati in schede possono venire richiamati da parte degli applicativi di consultazione della mosaicatura dei Piani Regolatori e venire integrati all’interno della scheda urbanistica della Banca Dati Statistica Territoriale (BDST). Il progetto si inserisce organicamente nel Sistema Informativo per il Trattamento della Strumentazione Urbanistica, avviato più di dieci anni fa con il fine di memorizzare ex post (interpretando lo strumento approvato) in via informatica i contenuti dei piani regolatori comunali e relative varianti, resi fra loro omogenei mediante l’utilizzo di una griglia interpretativa utilizzata per la loro mosaicatura. *** Destinatari sono principalmente gli utenti regionali della Direzione regionale n. 19, Pianificazione e gestione urbanistica.

6.1.1.12 Progetto Servizi a supporto del turismo e della viabilità basati su multicanalità Obiettivi del progetto sono sviluppare una più ampia e capillare distribuzione di informazione meteorologica ad utenza privata e professionale, a supporto della programmazione di servizi o attività all’aperto, come strumento di incentivazione al turismo, attraverso strumenti multicanale (computer palmari, telefonini di nuova generazione dotati di web-browser, telefono vocale, SMS) e valutare la possibilità di fornire servizi a supporto della viabilità sia orientati alla sicurezza (es. la comunicazione della presenza di banchi di nebbia) sia all’informazione mirata delle opportunità turistiche, attraverso nuove tecnologie. *** Destinatari del servizio sono i cittadini e i turisti utenti del Sistema Piemonte.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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6.1.1.13 Progetto Evoluzioni del sistema di rilevazione delle strutture ricettive e dei flussi turistici (procedura TURF) e sistema Web di acquisizione dei dati delle presenze turistiche

Obiettivo del progetto è la realizzazione di alcune nuove funzionalità dell’applicativo "Ricettività e Flussi turistici" che, rilasciato nel corso del 2004, ha consentito di censire le informazioni inerenti la capacità ricettiva delle strutture alberghiere e degli esercizi turistici complementari presenti sul territorio regionale. Il sistema ha permesso la costruzione di un’unica base dati integrata, utilizzata come fonte per la stampa dell'Annuario sulla ricettività, per la visualizzazione (su web o su diverso canale) delle informazioni sulla ricettività, nonché come base per il sistema decisionale e statistico (servizio di datawarehouse) realizzato sugli aspetti di ricettività e sui dati degli arrivi e delle partenze. Il progetto ha previsto quindi il miglioramento delle prestazioni generali del servizio per garantire la massima fruibilità delle informazioni e razionalizzare la fase di inserimento dati, consentendo direttamente ai gestori delle strutture di popolare la base dati condivisa (tra Regione, Province, Osservatorio regionale) con i dati degli arrivi e delle presenze dei turisti soggiornanti presso di loro. *** Destinatari: gli utenti regionali, i referenti dei dati relativi ai movimenti turistici (ATL), le Province in quanto enti validatori e certificatori dei dati anagrafici delle strutture e dei movimenti, l’Osservatorio regionale per il Turismo in quanto collettore dei dati aggregati, gli utenti del Sistema Piemonte titolari delle strutture ricettive, fonti primarie della rilevazione dei dati degli arrivi e delle presenze.

6.1.1.14 Progetto Piattaforma multicanale per il turismo. Attivazione canale Symbian Obiettivo del progetto è l’implementazione di un nuovo canale di erogazione di informazioni turistiche riguardanti eventi/manifestazioni e recettività in Piemonte. All’interno dei servizi già realizzati nella piattaforma multicanale per il turismo è stata proposta l’aggiunta dei servizi anche su cellulari di ultima generazione di tipo Symbian. La tecnologia Symbian, allo stesso modo di quella UMTS e palmare, offre la possibilità agli utenti di accedere ai portali web tramite il cellulare e browser integrati. Tale sistema permette, vista la tipologia di browser che si può utilizzare, di offrire una informazione molto simile a quella diffusa sia via web che via palmare, limitata solo dalle dimensioni dello schermo e dalla bassa banda di trasmissione del canale. *** Destinatari del servizio sono i cittadini e i turisti utenti del Sistema Piemonte.

6.1.1.15 Progetto Sviluppo Osservatorio delle Professioni Ambientali Obiettivo del progetto è la costituzione di uno strumento a supporto dell’osservatorio, che sulla base delle metodologie e delle linee guida prodotte dallo studio dal titolo “Elementi di fattibilità di un Osservatorio delle professioni ambientali in Piemonte”, che la Direzione 22 ha affidato al Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Torino con lo scopo di approfondire il quadro della domanda e dell’offerta formativa in campo ambientale in Piemonte, orienti la formazione in campo ambientale in modo da indirizzare la crescita professionale anche in soggetti non specificatamente ambientali. Tale strumento persegue le finalità di creare un sistema di conoscenze sulle professionalità ambientali e sui processi legati all’introduzione di tecnologie ambientali innovative; migliorare l’efficacia delle azioni formative rivolte alle tematiche e alle professioni ambientali; definire i bisogni formativi legati all’adozione di sistemi produttivi maggiormente compatibili con la

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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tutela dell’ambiente; stimolare l’innovazione in campo ambientale anche attraverso politiche di formazione di nuove professionalità; migliorare la collaborazione e la comunicazione fra imprese e sistemi di formazione. *** Destinatari del servizio sono potenzialmente i funzionari di tutte le Direzioni Regionali, le Province, l’Arpa, i Comuni, le Comunità montane; i professionisti, gli atenei e i cittadini, utenti del Sistema Piemonte.

6.1.1.16 Progetto NO-Risk – Portale del rischio naturale e antropico del Nord-Ovest e la gestione delle emergenze

Obiettivo principale del progetto è la costituzione di un portale informativo interregionale su temi di prevenzione e di protezione civile con ampio bacino d’utenza, in grado di erogare sia servizi informativi e divulgativi che servizi specialistici per gli addetti ai lavori. Tale iniziativa mira a favorire e stimolare l’interscambio informativo e la conoscenza in materia di protezione civile e prevenzione degli eventi calamitosi sul territorio ed è il terreno comune su cui le Regioni coinvolte (Piemonte e Liguria) e gli enti locali intendono condividere le informazioni per offrire servizi rivolti sia ai cittadini, che alle stesse Amministrazioni Pubbliche. Il progetto, che è stato definito nell’ambito del piano di e-government regionale e parzialmente finanziato dallo Stato, è stato avviato nel 2003 ed è proseguito nel corso del 2004 con attività di analisi, progettazione e realizzazione dei previsti servizi di competenza della Regione Piemonte, unitamente alle attività di coordinamento del progetto. Le componenti progettuali previste nel corso del 2005 sono state le seguenti: conclusione della realizzazione del Portale del rischio (componente di responsabilità condivisa con la Regione Liguria, che si è assunta la responsabilità di sviluppo del software); conclusione della realizzazione dei Servizi informativi geografici - Regione Piemonte, con messa in produzione della personalizzazione del SITAD dedicata alla Protezione Civile, che conterrà tutti i riferimenti al patrimonio cartografico tematico in materia; conclusione della realizzazione dei Servizi informativi alfanumerici – Regione Piemonte, che avranno una sezione dedicata alla Rubrica degli operatori regionali di Protezione Civile, una dedicata al mondo del Volontariato, l’ultima per la diffusione dei dati di interesse in materia derivanti dalla BDST – Banca Dati Statistico Territoriale; conclusione della realizzazione dei Servizi Formativi (attività di responsabilità condivisa con la Regione Liguria), che vedranno l’erogazione di corsi in modalità di e-learning dedicati all’utenza di protezione civile (pubblica amministrazione e volontariato) ed all’utenza generica delle scuole dell’obbligo; conclusione della realizzazione dei Servizi di supporto al superamento dell’emergenza - Regione Piemonte, con messa in produzione dell’applicativo dedicato alla fese di post-emergenza per il censimento dei danni occorsi sul territorio a seguito di evento calamitoso; integrazione nel Portale di tutte le componenti realizzate, sia di quelle in via di ultimazione che di quelle già precedentemente completate. *** Destinatari del servizio sono i cittadini, le amministrazioni pubbliche e le associazioni di volontariato di protezione civile.

6.2 Altri progetti a livello comunale: WEB oltre i 60

Il progetto “WEB oltre i 60”, è nato per rispondere alle esigenze manifestate dal Comune di Torino di diffondere la cultura informatica tra i cittadini al di sopra dei 60 anni, promuovendo

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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l’uso della rete per la fruizione di servizi di pubblica utilità e facendone un veicolo di socializzazione. Gli obiettivi capisaldi della progettazione dell’intervento formativo si possono ricondurre a due tipologie: didattici e sociali. I primi consistevano nel rendere in grado i discenti di utilizzare il Personal Computer nelle sue funzioni di base compreso l’accesso ad internet, acquisire le capacità di navigazione consapevole sul web, fruire di servizi di pubblica utilità messi a disposizione dalla rete, utilizzare la posta elettronica, contribuire al disegno di un portale dedicato. Gli obiettivi sociali, di estrema rilevanza rispetto al target di riferimento, erano quelli di rendere indipendenti i discenti nell’utilizzo di servizi disponibili tramite la rete, fornire occasioni di socializzazione e confronto, anche generazionale, cooperare con le istituzioni per migliorare i servizi proposti e progettarne altri di cui si rilevava la necessità. Per rispondere ai suddetti obiettivi il progetto formativo è strato strutturato prevedendo una sessione in aula ed un momento successivo (post-aula) per prolungare il tempo e lo spazio formativo. Il numero massimo di partecipanti previsto per ogni edizione è stato di 12 unità. La sessione d’aula è consistita in un intervento di 20 ore, strutturato in lezioni monotematiche della durata di due ore cadauna, erogate due volte la settimana, per un totale di cinque settimane. Al termine della formazione d’aula ogni partecipante ha potuto utilizzare le conoscenze apprese. Le stesse strutture presso cui è stata erogata l’attività didattica, infatti, sono state rese disponibili come internet point dedicati, per due ore, due volte la settimana, per cinque settimane, per complessive 20 ore. In questa sessione formativa è stato previsto un tutor, che potesse assistere e supportare l’auto-apprendimento. Le aule, prive di barriere architettoniche e dotate dei servizi opportuni per anziani, sono state attrezzate con un Personal Computer connesso ad internet per ciascun partecipante. I docenti, di varie generazioni e provenienze aziendali, tutti formatori tecnologici professionisti, hanno partecipato a momenti iniziali di formazione sulla relazione con anziani e a momenti periodici di aggiornamento e condivisione delle esperienze. L’erogazione dell’intervento formativo si è sviluppata a partire da giugno 2005 fino ad aprile 2006. Sono stati organizzati 140 corsi con una partecipazione di circa 1.500 soggetti a fronte di circa 1.800 richieste di adesione pervenute. La percentuale di frequenza della partecipazione alla sessione d’aula è stata dell’ordine del 90%, quella inerente il post-aula intorno al 70%. Ai fini di valutare il gradimento al termine dell’intervento formativo sono stati distribuiti dei questionari che hanno rilevato una soddisfazione molto elevata, soprattutto per quanto riguarda l’iniziativa stessa, l’organizzazione e la docenza.

6.3 I progetti europei

A chiusura della Parte II, si propone in questo paragrafo una presentazione di massima dei progetti europei che vedono coinvolti enti piemontesi, allo scopo non tanto di fornire un elenco esaustivo o una descrizione approfondita dei singoli progetti, quanto di evidenziare il livello di apertura regionale alla collaborazione e al confronto con altre regioni europee per lo sviluppo locale. In particolare si analizza la partecipazione a progetti inerenti il tema e-government e società dell’informazione: allo scopo si sono estratti i progetti approvati e finanziati nell’ambito dei due programmi di finanziamento VI PQ e Interreg, nelle priorità e linee relative alle ICT.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Il Sesto Programma Quadro (VI PQ), programma della Comunità europea per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la dimostrazione, nel suo complesso rappresenta lo strumento attraverso il quale l’UE finanzia e promuove la ricerca33. Fra le sette priorità tematiche previste nel programma, si prendono in considerazione le priorità 2 e 7 in quanto legate alle tematiche della società dell’informazione e della conoscenza. Gli obiettivi principali della priorità 2 “Tecnologie per la Società dell’Informazione” (IST) consistono nel contribuire direttamente alle politiche europee della società della conoscenza e del piano d’azione e-Europe34 e nel promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico (RST) a medio e lungo termine. A partire dal database di Cordis (motore di ricerca dei progetti per quanto concerne il VI PQ), sono stati selezionati i progetti, finanziati nell’ambito del VI PQ, che prevedono la partecipazione di strutture pubbliche piemontesi o di enti di ricerca ad esse in qualche modo correlati. I progetti selezionati e riportati nella tabella sottostante, rientrando nella priorità IST del VI PQ hanno per denominatore comune i temi legati all’ICT ed all’innovazione tecnologica pertanto non si entrerà nella descrizione specifica dei singoli progetti. Essendo questi ultimi di carattere tecnologicamente avanzato si può notare come enti di ricerca ed università siano i naturali promotori o partner di tali progetti.

Tabella 12 - Progetti ICT del VI Programma Quadro “Priorità IST” a cui partecipano enti pubblici piemontesi e centri di ricerca ad essi correlati SESTO PROGRAMMA QUADRO – PRIORITA’ IST (Tecnologie per la Società dell’Informazione) 2002 – 2006

Titolo progetto Ente pubblico regionale Ruolo

33 Sulla base del trattato che istituisce l’Unione europea, il Programma Quadro ha l’obiettivo di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria e incoraggiarne la competitività internazionale, promuovendo allo stesso tempo attività di ricerca a sostegno delle politiche dell’Ue. A tal proposito sono state individuate sette priorità tematiche attraverso cui si esplica l’azione del Programma Quadro: 1) scienze biologiche, genomica e biotecnologie per la salute; 2) tecnologie per la Società dell’Informazione; 3) nanotecnologie e nanoscienze, materiali funzionali basati sulla conoscenza, nuovi processi e dispositivi di produzione; 4) aeronautica e spazio; 5) sicurezza e qualità dei prodotti alimentari; 6) sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi; 7) cittadini e governance nella Società della Conoscenza. 34 A partire dal Consiglio di Lisbona del marzo 2000, all’interno del quale è stato formulato l’obiettivo di "rendere l’economia europea la più competitiva al mondo entro il 2010", le politiche comunitarie per la società dell’informazione hanno preso la forma di Piani d’Azione organici ed articolati. Il percorso per la stesura di tali linee d’azione è iniziato in occasione del vertice europeo di Helsinki del dicembre 1999, dove l’allora Presidente della Commissione Romano Prodi ha presentato una comunicazione relativa alla stesura di un primo Piano d’Azione “e-Europe: una Società dell’Informazione per tutti”. La finalità era di sviluppare una politica organica di lungo periodo: il Consiglio e la Commissione, recependo tale necessità, hanno dunque successivamente elaborato il “Piano d’Azione globale e-Europe 2002", adottato nel giugno 2000. Sono tre gli obiettivi principali evidenziati da eEurope 2002, ciascuno articolato in precise linee d’azione che rappresentano altrettante finalità da raggiungere con la collaborazione della Commissione, degli Stati Membri, dell’industria e dei cittadini europei: 1) accesso più economico, rapido e sicuro a Internet; 2) investire nelle risorse umane e nella formazione; 3) promozione dell’utilizzo di Internet. Questo primo Piano d’Azione è stato integrato nel maggio 2002 con il Piano eEurope 2005, che pur mantenendo gli obiettivi del precedente progetto, ha concentrato gli sforzi nei settori dove le politiche pubbliche possono portare un valore aggiunto e contribuire a creare un ambiente positivo per gli investimenti privati. Per questo, eEurope2005 mira a rinforzare lo sviluppo di: 1) servizi pubblici in rete (programmi specifici “e-Government”, “e-Learning”, “e-Health”), per trasformare in modo uniforme in tutti i paesi europei le relazioni tra pubbliche amministrazioni e cittadini; 2) l’accesso ad Internet tramite banda larga, sia con linea fissa che wireless, e di un’adeguata infrastruttura di protezione dell'informazione. Con il lancio della più recente iniziativa “i2010 – Una Società dell’Informazione europea per la crescita e l’occupazione”, del giugno 2005, la Commissione ha proposto quattro obiettivi prioritari, da conseguire entro il 2010, ad integrazione e completamento del precedente Piano eEurope 2005: 1) creazione di uno spazio unico europeo dell'informazione; 2) innovazione e investimento nella ricerca di frontiera; 3) inclusione, miglioramento dei servizi pubblici e della qualità di vita; 4) governance dello sviluppo.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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SESTO PROGRAMMA QUADRO – PRIORITA’ IST (Tecnologie per la Società dell’Informazione) 2002 – 2006

ACE Antenna Centre of Excellence

Politecnico di Torino Partner

CAPANINA Communications from Aerial Platform Networks delivering Broadband Communications for All

Politecnico di Torino Partner

CO-DESNET Collaborative Demand and Supply Networks

Politecnico di Torino Coordinatore

COGAIN Communication by Gaze Interaction Politecnico di Torino Partner

DIVINES Diagnostic and Intrinsic Variabilities in Natural Speech

Politecnico di Torino Partner

E-NEXT Emerging Networking Experiments and Technologies

Politecnico di Torino Partner

E-PHOTON / ONE Optical Networks: Towards Bandwidth Manageability and Cost Efficiency

Politecnico di Torino Coordinatore

EDOS Environment for Development and Distribution of Open Source

CSP – Innovazione nelle ICT s.c.ar.l. Partner

EPIXNET European Network of Excellence on Photonic Integrated Components and Circuits

Politecnico di Torino Partner

EURO NGI Design and Engineering of the Next Generation Internet Towards convergent multi-service networks

Politecnico di Torino Partner

EUROSOI Thematic Network on Silicon on Insulator Technology, Devices and Circuits

Politecnico di Torino Partner

GST Global System for Telematics enabling On-line Safety Services

Istituto Superiore Mario Boella sulle Tecnologie dell’Informazione e delle Telecomunicazioni

Partner

HOPS Enabling an Intelligent Natural Language Based Hub for the Deployment of Advanced Semantically Enriched Multi-channel Mass-scale On-line Public Services

- Città di Torino - CSI Piemonte - CSP – Innovazione nelle ICT s.c.ar.l.

Partner

INTELCITIES Inteligent Cities Politecnico di Torino Partner

MUPBED Multi-Partner European Test Beds for Research Networking

CSP – Innovazione nelle ICT s.c.ar.l. Partner

NANO UB-SOURCES Ultrabroad bandwidth light sources based on nano-structuring devices

Politecnico di Torino Partner

NEWCOM Network of Excellence in Wireless COMmunications

Istituto Superiore Mario Boella sulle Tecnologie dell’Informazione e delle Telecomunicazioni

Coordinatore

OBAN Open Broadband Access Networks

Istituto Superiore Mario Boella sulle Tecnologie dell’Informazione e delle Telecomunicazioni

Partner

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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SESTO PROGRAMMA QUADRO – PRIORITA’ IST (Tecnologie per la Società dell’Informazione) 2002 – 2006

POSITIF Policy-based Security Tools and Framework

Politecnico di Torino Coordinatore

REWERSE Reasoning on the Web with Rules an75d Semantics

Università degli Studi di Torino Partner

STABILIGHT Novel Inorganic Nanostructured Materials and Devices with Enhanced Photoemission Activity and Thermal Stability

Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” Dip. di Scienze e Tecnologia Avanzata (AL e VC )

Coordinatore

TARGET Top Amplifier Research Groups in a European Team

Politecnico di Torino Partner

TYPES Types for Proofs and Programs

Università degli Studi di Torino Partner

WS-DIAMOND Web Services – DIAgnosability, MONitoring and Diagnosis

Università degli Studi di Torino Coordinatore

Fonte: Elaborazione CSP su dati Database Cordis 2006

Dall’elenco emerge un Piemonte attivo e collaborativo con altre regioni europee per sostenere la ricerca applicata e l’innovazione negli ambiti definiti dalle aree tematiche della priorità IST: le tecnologie per la società dell’informazione riferita a problematiche sociali ed economiche (e-business, e-inclusion, e-government ecc…), le tecnologie di comunicazione, di calcolo o software, le componenti e i microsistemi, le tecnologie della conoscenza e le interfacce alle tecnologie future ed emergenti. La priorità 7 “Cittadini e governance nella Società della Conoscenza” è più genericamente finalizzata a mobilitare la ricerca europea nelle scienze economiche, politiche, sociali e, in particolare, ad incentivare gli studi umanistici che sono necessari per promuovere lo sviluppo della società basata sulla conoscenza e gli studi di nuove forme di relazione tra i cittadini e tra questi e le istituzioni. Questa priorità può essere in qualche modo correlata, anche se marginalmente, alle tematiche legate all’ICT ed alla società dell’informazione; sono stati pertanto riportati nella tabella sottostante una serie di progetti in modo da rendere la trattazione più esaustiva.

Tabella 13 - Progetti della priorità 7 del VI Programma Quadro a cui partecipano enti pubblici piemontesi e centri di ricerca ad essi correlati

SESTO PROGRAMMA QUADRO PRIORITA’ “Cittadini e governance nella Società della Conoscenza” 2002 - 2006 Priority 7 and Priority 8 funded Projects' Synopses book

Titolo progetto Ente pubblico regionale Ruolo

CONNEX Efficient and democratic governance in a multi-level Europe

Università degli Studi di Torino Partner

CoPECL Joint Network on European Private Law

Università degli Studi di Torino Partner

DIME Dynamics of Institutions and markets in Europe

Università degli Studi di Torino Partner

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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SESTO PROGRAMMA QUADRO PRIORITA’ “Cittadini e governance nella Società della Conoscenza” 2002 - 2006 Priority 7 and Priority 8 funded Projects' Synopses book

EQUALSOC Economic change, quality, of life, and social cohesion Università degli Studi di Torino Partner

EURODITE Regional trajectories to the knowledge economy: a dynamic model

Fondazione Rosselli – Laboratorio di economia dell’innovazione

Partner

IMISCOE International migration and social cohesion in Europe

Forum internazionale ed europeo Ricerche sull’Immigrazione

Partner

PRIME Policies for research and innovation in the move towards the European research area

Fondazione ENI Enrico Mattei Partner

RAMSES II Network of research centres in human sciences on the Mediterranean area

Università degli Studi di Torino Partner

RICAFE Regional Comparative Advantage and knowledge based entrepreneurship

Università degli Studi di Torino Partner

TAX TEATY LAW Recent and future developments in international tax treaty law

Università degli Studi di Torino Partner

WOLIWEB The socio-economic determinants of citizens’ work life attitudes, preferences and perceptions, using data from continuous web-based European wage indicator survey

Università degli Studi di Torino Partner

Fonte: Elaborazione CSP da Priority 7 and Priority 8 funded Projects' Synopses book

La tabella di cui sopra è stata ricavata dal documento “Priority 7 and Priority 8 funded Projects' Synopses book” consultabile all’indirizzo http://www.cordis.lu/citizens/projects.htm. Ne emerge un discreto numero di progetti che coinvolgono in qualità di partner di progetto l’Università degli Studi di Torino. La cooperazione internazionale è quindi attiva anche sulle tematiche che riguardano la società della conoscenza e la coesione sociale, la cittadinanza, la democrazia e le nuove forme di governance. Il Programma Interreg III, finanziato dal FESR35, si propone di evitare che i confini nazionali ostacolino lo sviluppo equilibrato e l'integrazione del territorio europeo. Esso si divide in 3 sezioni: la sezione “A” riguarda la cooperazione transfrontaliera, la sezione “B” quella transnazionale ed infine la sezione “C” quella interregionale. La tabella che segue riporta i progetti Interreg relativi alla società dell’informazione ed alle tematiche legate all’ICT, in cui sono coinvolti enti pubblici ed enti di ricerca piemontesi36.

35 Allo sviluppo regionale e alla coesione economica e sociale è destinato oltre un terzo delle risorse totali di cui dispone l’UE, erogate attraverso un Fondo di Coesione, uno strumento di pre-adesione ed i Fondi Strutturali che nello specifico sono: il Fondo Europeo di Sviluppo regionale (FESR), il Fondo Sociale Europeo (FSE), il Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEAOG) e lo Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca (SFOP). 36 In alcuni casi sono state prese in considerazione anche alcune delle società private poiché costituivano gli unici soggetti di riferimento all’interno di misure specifiche d’intervento riferite alla Società dell’Informazione (un esempio di ciò sono gli ultimi due progetti citati in tabella all’interno della sezione “A”- Alcotra (Alpi Latine COoperazione TRAnsfrontaliera).

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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La rilevazione effettuata mostra che, a differenza del Programma Quadro, specifico per le tematiche di ricerca ed innovazione in ambito tecnologico, nel Programma Interreg III i progetti che trattano di tematiche inerenti la società dell’informazione e l’applicazione delle ICT sono collocati in ambiti molto diversi tra loro: alcuni progetti riguardano le nuove tecnologie rivolte ad anziani e disabili, altri alla protezione civile, altri ancora si rivolgono alle imprese ecc. Nella maggior parte dei casi, in 11 su 16 rilevati, gli enti piemontesi svolgono il ruolo di partner di progetto.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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Tabella 14 - La progettualità degli enti pubblici piemontesi e dei centri di ricerca ad essi correlati nel Programma Interreg III INTERREG III 2000 – 2006 Titolo progetto Ente Ruolo Attinenza ICT A Alcotra

DANTE Domani anziani oggi nuove tecnologie

CETAD (Centro eccellenza tecnologie per anziani e disabili) s.r.l.

Coordinatore

Analisi delle nuove tecnologie disponibili sul mercato utili per servizi di teleassistenza e di telemonitoraggio. Gestione ed organizzazione di servizi di assistenza domiciliare anche grazie all’utilizzo di modelli organizzativi e di tecnologie innovative.

FRAMEA Prevenire le inondazioni ARPA Piemonte Coordinatore

Sviluppo di un radar a banda X per il monitoraggio delle precipitazioni in zona montuosa; realizzazione di software e di prototipi sperimentali; test della nuova tecnologia di osservazione sull’arco alpino.

La memoria delle Alpi

Regione Piemonte Consiglio Regionale del Piemonte Provincia di Alessandria Provincia di Asti Provincia di Cuneo Provincia di Torino

Regione Piemonte:coordinatore, altri enti pubblici piemontesi: partner

Realizzazione di un museo virtuale; creazione di centri di rete multimediali. L’obiettivo è quello di salvaguardare la cultura tradizionale coniugandola con l’innovazione.

PICA Portale Informatico Culturale delle Alpi occidentali

Associazione culturale Marcovaldo (CN)

Coordinatore

Realizzazione di un portale informatico culturale in senso diacronico; creazione di nuove piattaforme di servizi comuni; sviluppo progetto Dbase con integrazione web; sviluppo di nuove soluzioni informatiche per la gestione di dati al fine di incrementare le realizzazioni sia in ambito Open source, sia nel progetto SDX.

Sviluppo dell’Informazione transfrontaliera tra la Savoie, la Valle d’Aosta e la Val di Susa

La Valsusa (TO) Partner

Il progetto rientra nella misura 2.2 “Accesso alla Società dell’Informazione” e prevede un lavoro in comune delle redazioni transfrontaliere grazie anche al supporto di un equipaggiamento multimediale.

A Italia - Svizzera

E-crossing: spazio interattivo dell’economia transfrontaliera

Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Biella Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Verbania Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Vercelli

Partner n.d.

Un webgis per l’area transfrontaliera: promozione turistica e pianificazione del territorio

Provincia di Verbania Coordinatore n.d.

B Spazio Alpino Alp Energy Wood Together for the promotion of a sustainable energy

Provincia di Biella Partner Creazione di un web-server internazionale per diffondere la conoscenza; utilizzo di nuovi metodi di comunicazione e supporti multimediali.

ALPS – GPSQUAKENET Alpine Integrated GPS Network: Real-Time Monitoring and Master Model for Continental Deformatino and Earthquake Hazard

ARPA Piemonte Partner

Utilizzo di moderne tecniche di rilevazione spaziale per monitorare e prevenire i rischi naturali.; installazione della prima rete GPS (Global Positioning System) per l’intero arco alpino.

CulturALP Knowledge and Enhancement of Historical Centres and Cultural

Regione Piemonte Partner

Catalogazione e rappresentazione cartografica utilizzando tecniche GIS (Geographic Information System) di componenti dell’eredità culturale alpina; sviluppo di politiche integrate di sostegno grazie

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Landscapes in Alpine Space all’utilizzo delle tecnologie della società dell’informazione.

E-MOTION E-learning for population mobility

Enfap Piemonte Partner

Realizzazione di una piattaforma e-learning per la diffusione della conoscenza; migliorare l’accessibilità dello spazio alpino grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie.

B Medocc

DAUTIC Diffusion et amelioration de l’usage des technologies de l’information et de la communication par les entreprises

Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cuneo Unioncamere Piemonte

Partner

Diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nell’ambito delle imprese; creazione di una comunità virtuale di PMI europee su Internet; favorire l’utilizzo delle TIC da parte delle imprese per gli scambi economici transnazionali.

REVER MED Instruments télématiques pour des services innovateurs de mobilité et de logistique pour les espaces urbains et périurbains

Provincia di Torino Partner n.d. www.revermed.com

C

InterMETREX Regione Piemonte Partner Applicazione e sviluppo del Benchmarking in ambito europeo.

REVOS Réseau européen de service volontaire social

Regione Piemonte Partner

Creazione di una rete europea per rafforzare il volontariato grazie all’uso delle ICT e alla creazione di un portale informatico sul quale interagire, conoscere e scambiare le esperienze.

UNDERSTAND European Regions UNDER way towards STANDard indicators for benchmarking information society

CSP – Innovazione nelle ICT s.c.ar.l. Partner

Comparare lo sviluppo regionale della società dell’informazione grazie alla definizione e all’utilizzo di un set comune di indicatori; supporto nei processi decisionali dei policy makers per ciò che concerne l’impatto di investimenti in materia di società dell’informazione.

Fonte: Elaborazione CSP su dati Inforegio

Al fine di illustrare concretamente l’azione dei programmi di iniziativa comunitaria, si presentano di seguito alcuni dei progetti regionali, di cui, in questa fase preliminare di analisi, si dispone di informazioni. La presentazione dei casi non è esaustiva né ha la pretesa di completare gli elenchi riportati nelle tabelle 12, 13 e 14, ma costituisce il risultato di una prima raccolta e classificazione di informazioni. Le descrizioni attingono a fonti eterogenee e sono precedute da una breve scheda di sintesi che presenta in maniera uniforme le informazioni di base comuni ai diversi progetti.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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6.3.1 Il Progetto Understand (European Regions UNDER way towards STANDard indicators)

Tabella 15 – Dati di sintesi del progetto UNDERSTAND FONTE FINANZIAMENTO: Interreg IIIc VALORE TOTALE: €1.370.000,00 (finanziato al 50%) DURATA: 2004-2006

PARTNERS DEL PROGETTO

Regione Emilia-Romagna - Coordinatore; CSP – Innovazione nelle ICT (in rappresentanza della Regione Piemonte); AEC - Aquitaine Europe Communication (in rappresentanza della Regione Aquitania); IBIT Foundation (in rappresentanza della Regione Baleari); OVSI Foundation (in rappresentanza della Regione Valencia); Economic Development Agency Hessen (in rappresentanza della Regione Assia); Association of local authorities in the county of Vasternorrland (in rappresentanza della Regione Vasternorrland); Yorkshire Forward (in rappresentanza della Regione Yorkshire); ISEU, European Business Management School, University of Wales, Swansea (in rappresentanza della Regione Galles); Marshall Office of the Wielkopolska Voivodship (in rappresentanza della Regione Wielkopolska); NUOVI PARTNER: Technopolis (in rappresentanza della Regione Puglia); Regione Toscana

SITO WEB: http://www.understand-eu.net Fonte CRC Piemonte

Il progetto Understand (European Regions UNDER way towards STANDard indicators for benchmarking information society) nasce nel 2004 da una partnership di 12 regioni di 7 stati europei (Emilia-Romagna -project leader- Piemonte, Puglia e Toscana, Aquitaine - FR, Baleares e Valencia - ES, Hessen - DE, Vasternorrland - SV, Wales e Yorkshire - GB, Wielkopolska - PL), partendo dal presupposto che un’attività di benchmarking regionale sullo sviluppo della società dell’informazione rappresenti una priorità per il sostegno dello sviluppo sociale ed economico delle regioni. L’obiettivo principale del progetto è il supporto alla valutazione e alla comparazione dei processi di sviluppo regionale della società dell’informazione (benchmarking) attraverso l’elaborazione di indicatori comuni e di strumenti adatti alle esigenze di analisi dei policy makers. Rientrano tra gli obiettivi specifici del progetto:

l’analisi dello “stato dell’arte” in materia di indicatori per la società dell’informazione a livello regionale;

la valutazione degli indicatori di eEurope attraverso la partecipazione attiva dei decisori delle politiche regionali;

la definizione di un set di indicatori comuni e di metodologie (il benchmarking tool-kit), per la misurazione di almeno quattro principali ambiti di sviluppo della società dell’informazione (utilizzo di internet da parte di pubblica amministrazione, imprese, famiglie/cittadini; infrastrutture a banda larga);

la creazione di una rete di Regioni che individuino un modello di riferimento per il benchmark dello sviluppo della società dell’informazione e forniscano ai policy makers regionali un supporto concreto al processo decisionale;

la progettazione e la realizzazione di un database trans-regionale per l’aggiornamento degli indicatori sia per l’analisi che per l’attività di benchmarking/benchlearning;

la raccolta di dati di chiara interpretazione su cui basarsi per rilevare come e perché alcune regioni ottengano risultati migliori di altre;

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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la diffusione di linee guida, metodologie e strumenti tra le Regioni europee nel quadro della definizione di uno standard comune di indicatori regionali per la società dell’informazione;

la creazione di una prospettiva regionale sul benchmark della società dell’informazione in Europa per la Commissione Europea e gli Stati membri.

I principali output del progetto sono costituiti da un set metodologico comune completo di 4 metodologie sulle 4 aree d’indagine (benchmarking tool-kit), un database on-line per raccogliere ed analizzare i dati regionali, 2 rilevazioni all’anno per ciascuna Regione, 3 conferenze e un sito web ufficiale (http://www.understand-eu.net). In seguito alla definizione e pubblicazione della metodologia, principale risultato delle due rilevazioni effettuate nel 2004 e 2005 sui 4 domini il progetto pone particolare attenzione, nella fase corrente, all’interpretazione dei dati rivolta a individuare come e perché alcune regioni ottengano risultati migliori di altre (benchlearning).

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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6.3.2 Il progetto HOPS- Enabling an Intelligent Natural Language Based Hub for the Deployment of Advanced Semantically Enriched Multi-channel Mass-scale On-line Public Services

Tabella 16- Dati di sintesi del progetto HOPS FONTE FINANZIAMENTO: VI Programma Quadro VALORE TOTALE: € 5.988.003 (finanziati €3.135.163,25) DURATA: 2004-2006

PARTNERS DEL PROGETTO

Comune di Barcellona, Spagna - Coordinatore; ISOCO, Spagna; TALP-UPC, Spagna; Loquendo, Italia; Città di Torino, Italia; Università di Amsterdam, Paesi Bassi; CSI-Piemonte, Italia; Runtime Collective, Regno Unito; Università di Torino, Italia; IT Deusto, Spagna; CSP – Innovazione nelle ICT, Italia; London Borough of Camden, Regno Unito; Sun Microsystems, Spagna.

SITO WEB: www.comune.torino.it/hops

Fonte: CRC Piemonte

HOPS è un progetto europeo triennale per la realizzazione di una piattaforma, tecnologicamente all’avanguardia, che consenta ai cittadini europei l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione grazie all’uso della voce. Il principale obiettivo è lo sviluppo su grande scala di servizi on-line attivabili con i canali vocali (il telefono, sia fisso che mobile) che rappresentano i mezzi di comunicazione più utilizzati dai cittadini europei. Nuove e avanzate tecnologie verranno impiegate per realizzare servizi automatici che non perdano in qualità e arricchiscano le attuali funzionalità.

Il progetto si basa sull’integrazione delle tecnologie vocali (Automatic Speech Recognition, riconoscimento automatico della voce e Text-To-Speech, da testo a voce) con le tecnologie dell’elaborazione del linguaggio naturale e del web semantico, appositamente implementate per i servizi della PA. L’approccio generale segue una struttura sistemistica, con lo scopo di produrre prototipi pienamente funzionanti che saranno verificati e validati dalle tre autorità locali impegnate nel progetto. Come naturale estensione, l’architettura complessiva sarà in grado di supportare canali non vocali, utilizzando le funzionalità dell’elaborazione naturale del linguaggio e del web semantico.

6.3.3 Il progetto PICTURE- Process Identification and Clustering for Transparency in Reorganizing Public Administrations

Tabella 17- Dati di sintesi del progetto Picture FONTE FINANZIAMENTO: VI Programma Quadro VALORE TOTALE: €3.546.933,32 (finanziati €2.279.560,83) DURATA: 2006-2008

PARTNERS DEL PROGETTO

SAP AG, Germania – Coordinatore; Università di Lodz, Polonia; CSI-Piemonte, Italia; Città di Amaroussion, Grecia; European Research Center for Information Systems Università di Muenster, Germania; Città di Lodz, Polonia; FileNet Ltd, Regno Unito; Città di Muenster, Germania; Università di St. Gallen, Svizzera; Città di Torino, Italia; Planet SA, Grecia;

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Città di Winterthur, Svizzera. SITO WEB: www.picture-eu.org Fonte: CRC Piemonte

L’obiettivo principale del progetto PICTURE è sviluppare un sistema di supporto decisionale in grado di misurare il potenziale impatto delle ICT sui processi di back office nelle pubbliche amministrazioni comunali. La riorganizzazione dei processi attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, infatti, è essenziale per la modernizzazione delle PA europee. PICTURE è uno strumento basato sul web, con il fine di sviluppare strategie di investimento di successo e a lungo termine, ed è suddiviso in due moduli centrali: il Process Landscaping Module e l’ICT Impact Measurement Module. Il progetto studia i componenti ICT di base, necessari per la riorganizzazione di back office e che influenzano molti processi, ad esempio: sistemi di gestione del workflow, sistemi di gestione documentale e di archiviazione ottica. L’impatto viene determinato non in base ai singoli processi di back office, ma a una visione coerente dei servizi pubblici e dei processi sottostanti. Per affrontare la complessità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e il gran numero di processi all’interno della PA, sono stati introdotti due livelli di astrazione: le analogie strutturali e gli elementi comuni dei processi, che confluiscono nei building blocks di processo. Le funzionalità delle componenti ICT di base vengono consolidate in gruppi di funzionalità ICT e l’impatto potenziale viene determinato facendo corrispondere i gruppi di funzionalità ICT con i building blocks e viene espresso in termini qualitativi, quantitativi ed economici. Il CSI-Piemonte si occupa delle attività di comunicazione e promozione di progetto, approvate dalla Commissione Europea, rispetto alle quali dovrà anche coordinare i contributi degli altri partner.

6.3.4 Il progetto DIADEM- Delivering Inclusive Access for Disabled or Elderly Members of the community

Tabella 18 - Dati di sintesi del progetto DIADEM FONTE FINANZIAMENTO: VI Programma Quadro 5a Call - eInclusion VALORE TOTALE: €3.208.529 (finanziati €1.950.000) DURATA: 2006-2008

PARTNERS DEL PROGETTO

Brunel University, Regno Unito – Coordinatore; More Optimised Registration Elements AS, Norvegia; Norsk Regnesentral, Norvegia; CSI-Piemonte, Italia; Bluegarden AS, Norvegia; Città di Torino, Italia; Municipalità di Sheffield, Regno Unito; Municipalità di Riga, Lettonia

Fonte: CRC Piemonte.

L’obiettivo di DIADEM è permettere alle persone anziane o disabili di superare la riduzione delle capacità cognitive e restare membri attivi e indipendenti della società. Le persone con disabilità fisiche possono decidere come personalizzare l’interfaccia del computer da soli, ma i disabili cognitivi hanno bisogno di aiuto durante il processo di personalizzazione. DIADEM si basa sull’ipotesi che la tecnologia Expert Systems (ES) può essere utilizzata per monitorare gli input degli utenti e personalizzare il supporto di assistenza.

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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6.3.5 Il progetto LUNA - Spoken Language UNderstanding in multilinguAl communication systems

Tabella 19 - Dati di sintesi del progetto LUNA FONTE FINANZIAMENTO: VI Programma Quadro 5a Call VALORE TOTALE: € 3.901.080 (finanziati €2.609.280) DURATA: 2006-2008

PARTNERS DEL PROGETTO

Loquendo, Italia – Coordinatore; Università Di Trento, Italia; Università RWTH Aquisgrana, Germania; France Telecom R&D Division S.A., Francia; Università di Avignone, Francia; Polish Academy of Sciences, Polonia; CSI-Piemonte, Italia; Polish-Japanese Institute of Information Technology, Polonia

Fonte: CRC Piemonte.

Il progetto LUNA affronta il problema della comprensione in tempo reale del discorso spontaneo in applicazioni telefoniche. Nelle applicazioni commerciali, basate sul riconoscimento vocale, la qualità dell’interazione tra persone e computer è ancora poco efficace. Per migliorare i sistemi di dialogo automatici, una soluzione è potenziarne il livello di intelligenza fino allo Spoken Language Understanding (SLU) – Comprensione del linguaggio parlato. Da un punto di vista tecnologico, l’obiettivo di LUNA è proporre nuovi metodi e strumenti per lo sviluppo di componenti SLU per servizi telefonici multilingue. A questo proposito, LUNA affronta una serie di problemi scientifici, concentrandosi su cinque priorità: 1) modellazione del linguaggio per la comprensione del parlato; 2) modellazione semantica per la comprensione del parlato; 3) apprendimento automatico (compreso l’apprendimento attivo e on-line); 4) questioni relative alla solidità della SLU; 5) portabilità multilingue dei componenti SLU.

Il CSI-Piemonte si occupa di:

raccogliere dialoghi telefonici dal proprio call center per realizzare una base dati vocale in lingua italiana, da utilizzare nella sperimentazione sul riconoscimento semantico;

sviluppare uno strumento prototipale di riconoscimento del linguaggio, integrato con la piattaforma vocale di mercato, già in uso presso il proprio call center.

6.3.6 Il Progetto SEMANTICGOV - Providing Integrated Public Services to Citizens at the National and Pan-European level with the use of Emerging Semantic Web Technologies

Tabella 20 - Dati di sintesi del progetto SEMANTICGOV FONTE FINANZIAMENTO: VI Programma Quadro, 4a Call VALORE TOTALE: n.d. Quota Città di Torino: €240.000 (€120.000 finanziati) DURATA: 2006-2008

PARTNERS DEL PROGETTO

Centre of Research and Technology – Informatics and Telematics Institute, Grecia – Coordinatore; Ireland National University – Digital Enterprise Research Institute, Irlanda; Leopold-Franzens Università di Innsbruck, Germania; Università di Roma “La Sapienza” Dipartimento di Sistemistica e Informatica, Italia; Ministero degli Interni, Pubblica Amministrazione e

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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decentramento, Grecia; Software AG, Germania - Coordinatore; Ontotext, Bulgaria; ALTEC, Grecia; Capgemini, Paesi Bassi; Regione della Macedonia Centrale, Grecia Città di Torino, Italia

Fonte: CRC Piemonte.

L’obiettivo di SemanticGov è realizzare un’infrastruttura (software, modelli, servizi, ecc) che permetta alla Pubblica Amministrazione di offrire servizi web semantici. SemanticGov affronta questioni che da tempo la PA sta tentando di risolvere, ad esempio: migliorare l’interoperabilità tra agenzie all’interno di uno stesso Paese e in Paesi diversi, agevolare l’identificazione di servizi da parte degli utenti e l’erogazione di servizi complessi. SemanticGov, inoltre, vuole essere uno strumento per ristrutturare l’erogazione dei servizi della PA e per proporre una modifica al modus operandi odierno. Il progetto - in linea con l’European Interoperability Framework e con il lavoro del Programma IDABC dell’Unione Europea - vuole trarre vantaggio dal paradigma delle Service Oriented Architectures, implementato con la tecnologia dei servizi Web semantici e supportato da un’analisi dei domini della PA. La Città di Torino ha il compito di individuare i servizi utilizzabili come casi d’uso ed è responsabile della valutazione qualitativa dell’intero progetto.

6.3.7 Il Progetto IM ENABLED- A Service to Facilitate the IM Enabling of eGovernment Services

Tabella 21 - Dati di sintesi del progetto IM ENABLED FONTE FINANZIAMENTO: Programma eTEN VALORE TOTALE: €1.920.790 (finanziati €1.310.438) DURATA: 2006-2008

PARTNERS DEL PROGETTO

Waterford Institute of Technology (WIT), Irlanda – Coordinatore; Aceno Mobile Services Ltd, Irlanda; Fullsix, Italia & Francia; ICPP, GermaniaPSI, Germania; Città di Torino, ItaliaMunicipalità di Lomme, Francia; Municipalità di Waterford, Irlanda

Fonte: CRC Piemonte.

Questo progetto ha lo scopo di identificare la convalida, da parte del mercato, del servizio transeuropeo Instant Messaging Information Service (IMIS) per i fornitori di servizi di e-government. IMIS consente agli erogatori di servizi di e-government di presentare i propri e-services su diverse Reti di Instant Messaging (IM), offrendo un canale nuovo, economico e più fruibile. Il sistema IMIS ha un ampio spettro di applicazioni nell’economia europea, ma inizialmente il gruppo di progetto si concentra sui fornitori di servizi di e-government, per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni. La Città di Torino ha il compito di:

effettuare le verifiche del servizio IMIS per rendere accessibili, attraverso l’IM, molti degli attuali servizi di e-government;

promuovere il servizio attraverso canali già a propria disposizione (ad esempio il sito web);

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Parte II – Avanzamento progettualità e risultati

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collaborare con Fullsix per assicurare la convalida del servizio da parte degli utenti finali.

6.3.8 Il Progetto HENVINET - Health and Environment Network

Tabella 22 - Dati di sintesi del progetto HENVINET FONTE FINANZIAMENTO: VI Programma Quadro, 4a Call – Coordination Action VALORE TOTALE: €3.217.508,10 (finanziato al 100%) DURATA: 2006-2010

PARTNERS DEL PROGETTO

Norwegian Institute for Air Research, Norvegia – Coordinatore; Istituto veterinario norvegese, Norvegia Stichting Ecobaby, Paesi Bassi; United Bristol Healthcare NHS Trust, Regno Unito; Public Health Services Gelderland Midden, Paesi Bassi; Central Science Laboratory, Regno Unito; Slovak Medical University, Slovacchia; Institute for Food Bioresources, Romania; Ente per le Nuove tecnologie,l’Energia e l’Ambiente, Italia; European Center for Environment and Health – WHO EURO, Italia; Università dell’Hertfordshire, Regno Unito; Netherlands Organisation for Applied Research (TNO), Paesi Bassi; Istituto meterologico finlandese, Finlandia; European Commission - Joint Research Centre; Regione Piemonte, Italia; URM – Utvar rozvoje hlavniho mesta Prahy – City Development Authority of Prague, Repubblica Ceca; Inst for Medical Research and Occupational Health, Croazia; Università di Umeå, Svezia University Children Hospitaly - Pediatric Oncology, Slovacchia; Faculty of Chemical and Food Technology, Slovak Technical University, Slovacchia; ProdMed – NVHNorwegian School of Veterinary Science, Department of Production Animal Clinical Science, Norvegia; Università di Stoccolma, Svezia; University of Southern Denmark, Danimarca; Wageningen University, Section Toxicology, Paesi Bassi; National Centre for Scientific Research “Demokritos”, Grecia; Università di Oslo, Norvegia

Fonte: CRC Piemonte.

Il progetto ha lo scopo di contribuire allo sviluppo del sistema informativo integrato ambientale e sanitario del Piano d’azione europeo per l’ambiente e la salute (2004-2010), con copertura fino al 2010. HENVINET raccoglie, valuta e divulga le conoscenze scientifiche e gli strumenti più avanzati nei settori ambientale e sanitario; inoltre fornisce una panoramica -attraverso workshop e conferenze- sui progetti europei in materia. La conoscenza, le best practices e i mezzi di supporto gestionale saranno convalidati affinché possano essere sfruttati dagli interessati e da chi abbia responsabilità decisionali. Il progetto mira alla realizzazione di un portale web dinamico per la raccolta di dati, progetti, strumenti e best practices, concentrandosi su quattro problematiche prioritarie: asma e allergie, tumori, disturbi del neurosviluppo e disfunzioni endocrine.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

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7 Indicatori su l la società del l ' in formazione a l ive l lo regionale

7.1 Famiglie e individui

L’obiettivo di questo paragrafo è fornire informazioni quantitative di contesto sullo sviluppo della società dell’informazione nella regione Piemonte, in particolare in merito alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione tra le famiglie. Per quanto riguarda le famiglie, l’analisi fa uso dei dati ISTAT relativi all’indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, svolta nel febbraio-marzo 2005. Il campione, a livello regionale, comprende circa 1800 famiglie per un totale di circa 4200 persone, mentre, a livello nazionale, sono state coinvolte circa 20.000 famiglie e 50 mila individui. I dati qui riportati fanno riferimento, in particolare, al modulo sull’utilizzo delle ICT, che riguarda sia la disponibilità presso le famiglie delle nuove tecnologie (dati raccolti tramite intervista diretta), sia il loro utilizzo da parte delle singole persone (dati raccolti tramite questionario per l’auto-compilazione). I quesiti della rilevazione sono definiti e armonizzati a livello Eurostat, rendendo quindi possibile un confronto diretto con gli altri stati europei, per i quali sono disponibili statistiche altrettanto aggiornate.37

37 A livello europeo, si fa riferimento in particolare al documento Use of the Internet among individuals and enterprises (2006) e al database Eurostat consultabile all’indirizzo web http://europa.eu.int/comm/eurostat/ (“data explorer”). Entrambe le fonti fanno riferimento ai dati forniti dagli uffici nazionali di statistica dei vari paesi con riferimento all’anno 2005, riportando per alcune variabili anche la serie storica.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 20 - Famiglie per possesso di PC e tipologia di connessione ad Internet

% Famiglie

46,5%

36,7%

11,8%

50,8%

41,1%

14,7%

49,1%

38,6%

13,0%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

PC Internet Banda Larga

Piemonte e VdA Nord-Ovest ITALIA Fonte: elaborazione CRC su dati ISTAT, Indagine Aspetti della vita quotidiana, 2005

Il grafico mostra la percentuale di famiglie che dispongono di PC, di connessione ad Internet e di connessione ad Internet in banda larga proponendo un confronto tra i dati regionali relativi al Piemonte e alla Valle d’Aosta e i dati relativi al Nord-Ovest e all’Italia38. Le regioni Piemonte e Valle d’Aosta, come si può osservare dalla tabella, hanno una performance appena al di sotto della media italiana in tutti e tre gli aspetti oggetto dell’indagine: il 46,5% delle famiglie dispone di un PC, mentre il 36,7% è connesso a internet e l’11,8% a banda larga. Le rilevazioni CATI39 effettuate a livello regionale nell’ambito del progetto Understand (paragrafo 6.3.1) si riferiscono agli individui al di sopra dei 16 anni e all’ultimo trimestre del 2005, e presentano valori più elevati: il 46,84% degli individui si collega alla rete, valore che non si discosta fortemente dalle altre regioni europee che hanno effettuato la rilevazione, mentre il 44.97% delle case collegate utilizzano la banda larga. E’ possibile grossolanamente 38 I dati in esame sono calcolati secondo lo standard Eurostat per consentire il paragone a livello europeo, pertanto sono state prese in considerazione le famiglie in cui almeno un membro ha dai 16 ai 74 anni. 39 Computer Assisted Telephon Interview. La metodologia di indagine differisce da quella utilizzata da ISTAT; i dati pertanto non sono paragonabili. Vengono in questo caso utilizzati esclusivamente per eventuali approfondimenti aggiuntivi rispetto alla situazione Piemontese.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

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dedurre, quindi, che una famiglia che dispone di ICT concentri al proprio interno più utilizzatori che condividono la tecnologia disponibile. Un insieme di fattori di tipo generazionale, culturale ed economico risultano determinanti nell’influenzare la diffusione e l’utilizzo delle nuove tecnologie: è quanto emerge nell’analisi “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione: disponibilità nelle famiglie e utilizzo degli individui” effettuata dall’Istat a livello nazionale. La presenza di giovani, di persone con un grado di istruzione medio-alto, con adeguate risorse economiche rappresenta la situazione ottimale per la diffusione delle ICT. Il dato è confermato dalle elaborazioni dell’Osservatorio Regionale ICT (paragrafo 2.1.1) su dati Understand: in particolare si supera l’80% di utilizzo di Internet nella fascia tra i 16 e i 24 anni, scendendo intorno al 60% nelle due fasce successive fino ai 44 anni, per arrivare a poco più del 40% tra i 44 e i 54 e così via fino a scendere sotto il 5% per gli over 75. Gli studenti connessi alla rete sono il 90%, mentre si scende intorno al 60% per lavoratori autonomi e impiegati dipendenti, fino al 50% dei disoccupati. Forti differenze si riscontrano infine tra livelli di istruzione alti (quasi l’80%) e bassi (meno del 20%). Tra chi è connesso a Internet, minori sono le differenze di diffusione della banda larga: si nota un calo di diffusione solo nella fascia sopra i 65 anni di età40. Complessivamente il trend sul possesso di un PC da parte delle famiglie e sul tipo di connessione utilizzato appare in costante aumento sia a livello italiano che regionale, come appare dalle statistiche in breve di ISTAT “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione: disponibilità nelle famiglie e utilizzo degli individui, 2005” che evidenziano come, considerando tutte le famiglie italiane, quelle costituite da soli anziani sono escluse dal possesso di beni tecnologici (il 4,5% ha un PC e il 2,8% l’accesso), molto diffusi invece nelle famiglie con un minorenne (il 67,6% ha un PC e il 51% l’accesso). I dati Understand e le elaborazioni dell’Osservatorio Regionale ICT confermano che le famiglie che dispongono di una connessione a banda larga a casa sono aumentate: dal 9,1% dei cittadini nel 2003 al 21% nel 2005. In particolare, se si considerano solo gli utenti di Internet si rileva che il 45% di essi ha una connessione a banda larga a casa e che tale percentuale sale al 54% nei comuni coperti41. Lo stesso andamento è riscontrabile a livello europeo (UE 25 stati) anche se la media di accessi ad Internet e la diffusione della banda larga presso le famiglie è superiore a quella della regione Piemonte: per quanto riguarda il primo aspetto la media UE è del 43% nel 2004 e del 48% nel 2005 mentre per quanto riguarda la diffusione della banda larga è del 15% nel 2004 e del 23% nel 2005; questo è quanto emerge dalla pubblicazione Eurostat “Use of the Internet among individuals and enterprises, Statistics in focus, 2006”. L’indagine ISTAT approfondisce le informazioni sulla presenza di connessione con un’analisi dell’utilizzo di Internet: in particolare, il grafico seguente mostra la percentuale di individui che usano Internet regolarmente (almeno una volta a settimana) e quelli che dichiarano di non aver mai usato Internet. Anche in questo caso i dati si riferiscono al primo trimestre 2005 e sono calcolati secondo lo standard Eurostat per consentire il paragone a livello europeo (si considerano gli individui tra i 16 e i 74 anni).

40 Si veda per approfondimenti il rapporto “Baseline 2006” dell’Osservatorio Regionale sulle ICT http://www.sistemapiemonte.it/osservatorioICT/ 41 Approfondimenti in “Baseline 2006”

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 21 - Persone che usano Internet almeno una volta alla settimana e che non hanno mai usato Internet

% Individui

31,5%

58,5%

32,5%

57,5%

28,3%

61,8%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

Uso regolare di Internet Mai usato Internet

Piemonte e VdA Nord-Ovest ITALIA Fonte: elaborazione CRC su dati ISTAT, Indagine Aspetti della vita quotidiana, 2005

Il Piemonte mostra una media superiore a quella italiana per quanto concerne l’uso abituale di Internet (31,5% contro 28,3%) mentre scende al di sotto di tale valore per quanto riguarda la media delle persone che dichiarano di non aver mai fatto uso di Internet. Le rilevazioni Understand permettono di osservare più in dettaglio la frequenza d’uso di Internet di chi si collega: sul totale di chi si connette a internet, il 58.87% lo fa con frequenza giornaliera, il 30,41% una volta alla settimana, mentre si scende all’8,3% per chi si collega una volta al mese. Prevale quindi una frequenza di utilizzo quotidiano. Sempre grazie alle rilevazioni Understand, si ricavano dettagli sul luogo prevalente da cui si accede alla rete: sul totale di chi dichiara di collegarsi alla rete, l’81% lo fa da casa propria, il 40% dal lavoro; il 9% dal luogo di studio; il 7% da amici, solo l’1% mentre si sposta. Le rilevazioni Understand presentano inoltre il quadro delle motivazioni che spingono a non utilizzare Internet: il 21,36% di chi vive in case prive di connessione trova Internet troppo costoso, il 10,14% si connette fuori casa, mentre il 44,84% dichiara di non averne bisogno e l’8,98% di non essere in grado di utilizzarlo. Emerge quindi una bassa consapevolezza delle opportunità offerte dalla rete.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

107

Anche per quanto riguarda la frequenza d’uso sono determinanti fattori di ordine culturale, economico e sociale: la minore alfabetizzazione nei confronti delle nuove tecnologie è correlata a in un livello medio di istruzione più basso, come testimonia l’indagine effettuata dall’ISTAT “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione: disponibilità nelle famiglie e utilizzo degli individui, 2005”. Anche il reddito delle famiglie è una variabile che influisce sul costante utilizzo di Internet. Più precisamente si osserva un trend direttamente proporzionale tra reddito ed utilizzo di Internet: all’aumentare del reddito aumenta anche l’uso di Internet e viceversa. Ciò è tanto più vero se si osservano i dati dell’ISTAT sugli indicatori di "contesto chiave" e variabili di "rottura" per la valutazione del QCS 2000-0642. Lo scenario che si presenta nel 2004 evidenzia che in Piemonte il 6,7% delle famiglie vive sotto la soglia di povertà, contro il 5% del Nord-ovest ed il 13,2% a livello italiano. Il reddito può rappresentare quindi una chiave di lettura importante per spiegare l’utilizzo di Internet. Il Piemonte, che si colloca tra la media del Nord-ovest e quella italiana per ciò che concerne l’uso regolare di Internet o il suo mancato utilizzo, conferma la stessa posizione se si considera l’indice di povertà regionale delle famiglie. L’indagine condotta da EUROSTAT “Use of the Internet among individuals and enterprises, Statistics in focus, 2006” rivela una situazione di pareggio che si attesta intorno al 43% tra coloro che utilizzano Internet almeno una volta alla settimana e coloro che non ne fanno uso. Secondo i dati EUROSTAT il profilo più simile all’Italia (considerando i valori: totale della popolazione, uomini, donne, studenti, impiegati, lavoratori autonomi, disoccupati) risulta essere quello dell’isola di Cipro. Se si prende in considerazione il solo valore del totale della popolazione che usa regolarmente Internet oppure che non ne fa affatto uso, l’Italia si colloca al pari del Portogallo, Repubblica Ceca e Polonia. L’ultimo grafico mostra l’approccio dei cittadini all’e-government misurando la percentuale di individui che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi per collegarsi ai siti web della Pubblica Amministrazione al fine di ottenere informazioni, scaricare modulistica o spedire moduli compilati, completando quindi la transazione on-line43.

42 Nell'ambito del progetto "Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche strutturali 2001-2008", l'Istat si è impegnato a supportare l'attività di valutazione del Quadro Comunitario di Sostegno 2000-06, attraverso la costruzione e l'aggiornamento di un'ampia base dati di indicatori socio-economici regionali. Gli indicatori di contesto "chiave" e le variabili di rottura di seguito presentati sono uno degli strumenti di monitoraggio e valutazione adottato in tale ambito. In particolare gli indicatori di contesto costituiscono proxy per la misurazione del livello di realizzazione di un insieme di obiettivi specifici aggregati per settore o macro aree di intervento.

43 Anche in questo caso i dati si riferiscono al primo trimestre 2005 e sono calcolati secondo lo standard Eurostat (si considerano gli individui tra i 16 e i 74 anni) per consentire il paragone europeo.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 22 - Persone che hanno usato Internet negli ultimi tre mesi per attività svolta tramite i siti web della Pubblica Amministrazione

% Individui che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi

39,5%

25,2%

10,7%

38,1%

23,8%

8,9%

38,8%

27,1%

10,7%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

Ottenere informazioni Scaricare moduli Spedire moduli compilati

Piemonte e VdA Nord-Ovest ITALIA Fonte: elaborazione CRC su dati ISTAT, Indagine Aspetti della vita quotidiana, 2005

Se si considera l’utilizzo di Internet negli ultimi 3 mesi da parte dei cittadini per rapportarsi alla PA, il Piemonte risulta avere una media di utenti del 37% contro il 38% del Nord-Ovest ed il 33,7% a livello nazionale. I maggiori utilizzatori sono compresi nella classe d’età 25-54 anni seguita da quella 55-74. Tra i cittadini che utilizzano la rete per rapportarsi con la PA, il Piemonte segue le tendenze di comparto e nazionali, per cui l’approccio più semplice e meno interattivo è il più diffuso. Ampliando il confronto a livello europeo e prendendo in considerazione l’indagine EUROSTAT “Community survey on ICT usage by private individuals” che prende in considerazione gli stessi parametri di riferimento (ottenere informazioni, scaricare moduli, spedire moduli compilati), emerge una situazione di sottoutilizzo di Internet da parte dell’Italia nell’interazione con la PA. Se si considerano i paesi del nord-Europa, notoriamente all’avanguardia in questo settore, lo scarto è notevole soprattutto per quanto concerne l’ottenimento di informazioni utilizzando il web. Il dato italiano è di 38,8% (simile al dato piemontese di 39,5%) mentre paesi come la Svezia e la Finlandia hanno percentuali ben al di sopra: rispettivamente del 59,8% e del 61,4%.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

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7.2 Imprese

Il quadro di contesto sullo sviluppo della società dell’informazione in Piemonte si completa con una presentazione della diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione tra le imprese. Per quanto riguarda le imprese, viene fatto uso di elaborazioni fornite dall’Istat – nell’ambito della collaborazione tra l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) e la rete CRC – relative all’adozione delle ICT nelle imprese con almeno 10 addetti nell’anno 2005. L’indagine, di tipo campionario per le imprese da 10 a 249 addetti e censuario per le imprese con almeno 250 addetti, comprende circa 16.000 imprese attive nel settore delle attività manifatturiere e in alcuni settori dei servizi classificati secondo la nomenclatura delle attività economiche Ateco 2002 nei settori delle costruzioni, del commercio, degli alberghi, dei trasporti e comunicazioni, dei servizi alle imprese e dell’audiovisivo. Anche per quanto riguarda le imprese, i quesiti della rilevazione sono definiti e armonizzati a livello Eurostat.

Figura 23 - Imprese con almeno 10 addetti per tipologia di connessione e dotazioni tecnologiche

% Imprese

93,4

54,5 54,1

31,9

12,1

94,0

62,059,8

33,8

14,2

91,7

56,754,0

30,2

12,2

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Internet Banda Larga Sito web Intranet Extranet

Piemonte Nord Ovest ITALIA Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nelle imprese, 2004-2005

Il grafico mostra la percentuale di imprese che dispongono di collegamento ad Internet, di collegamento ad Internet in banda larga, di sito web, intranet ed extranet.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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L'indagine copre le imprese con almeno 10 addetti, secondo la classificazione delle attività economiche adottata in Italia (Ateco 2002), nei settori manifatturiero (D), costruzioni (F), commercio all’ingrosso e al dettaglio (G), alberghi e campeggi (parte della sezione H), trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (I), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e sviluppo (K), audiovisivi (parte della sezione O). Come si può notare in tabella un elevato numero di aziende possiede il collegamento ad Internet sia a livello regionale che italiano ma solamente la metà di queste dispone di un collegamento a banda larga e di un sito Internet. Se poi si considerano l’esistenza di una rete intranet ed extranet i valori si abbassano ulteriormente. I servizi e le applicazioni di base (accesso a internet, connettività a banda larga, siti web) risultano più diffusi rispetto alle soluzioni più avanzate (intranet ed extranet), destinate a migliorare il sistema comunicativo interno ed esterno dell’impresa e maggiormente correlate alla dimensione aziendale. La stessa tendenza emerge nell’indagine nazionale “L’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese” condotta da ISTAT, che evidenzia come la connessione Internet sia presente in tutti i tipi di impresa, mentre le restanti variabili aumentano al crescere della dimensione: le imprese più grandi esprimono maggiore consapevolezza dei vantaggi offerti dalle ICT, oltre a disporre di una capacità di spesa superiore. I dati dell’Osservatorio Regionale ICT evidenziano inoltre come le imprese di dimensioni minori in Piemonte siano collocate spesso in comuni non coperti da banda larga. Un ulteriore fattore che influenza la dotazione ICT è inoltre il tipo di management: le imprese a gestione manageriale adottano maggiormente soluzioni ICT rispetto a quelle a gestione familiare44. Le rilevazioni di Understand effettuate sulle imprese con più di 10 addetti nei settori manifatturiero, turismo e ICT (pertanto non comparabili coi dati ISTAT) evidenziano un trend di aumento nell’utilizzo di connessioni a banda larga45 (dal 63,2% del 2003 al 74,4% del 2005) e di tecnologie di rete per quanto riguarda i rapporti intra-aziendali: le extranet sono utilizzate dal 17,4% delle imprese intervistate nel 2005 rispetto al 15,4% del 2003 e un sensibile aumento si nota anche nell’utilizzo di sistemi di ERM (dal 26,6% al 28,6%), CRM (dal 13,9% al 22,1%) e SCM (dal 6,5% al 16,6%). Il 78,7% delle imprese intervistate nei tre settori dispone di sito web, nella maggior parte dei casi come semplice vetrina: al crescere del numero di dipendenti aumenta non solo la presenza di sito ma anche la sua transattività 46. Secondo la pubblicazione dell’EUROSTAT “Use of the Internet among individuale and enterprises, Statistics in focus, 2006” la media europea47 delle imprese con connessione ad Internet si attesta al 91% mentre dispone di rete a banda larga il 63%. Per quanto riguarda il primo aspetto sia il Piemonte che l’Italia si trovano in linea con la media europea mentre per quanto riguarda la banda larga, sono al di sotto della media.

44 Si vedano i rapporti “Baseline 2005” e “Baseline 2006” dell’Osservatorio Regionale ICT http://www.sistemapiemonte.it/osservatorioICT/ 45 In particolare, dai dati Understand risulta che il 100% delle imprese al di sopra dei 250 dipendenti dispone di connessione a banda larga. 46 Per approfondimenti si veda “Baseline 2006” dell’Osservatorio Regionale ICT 47 La media EU 25 non tiene conto di Francia, Malta, Portogallo in quanto i dati non sono disponibili.

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Figura 24 - Imprese con almeno 10 addetti per attività svolta tramite i siti web della Pubblica Amministrazione

% Imprese

67,163,9

36,6

68,9 67,9

36,0

65,5 63,7

33,7

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Ottenere informazioni Scaricare modulistica Inviare moduli o concludere latransazione on line

Piemonte Nord Ovest ITALIA Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nelle imprese, 2004-2005

Il grafico mostra la percentuale di imprese48 che si sono collegate ai siti web della PA per ottenere informazioni, scaricare moduli, inviare moduli o concludere la transazione direttamente on-line. Come si vede dal grafico i dati relativi al Piemonte sono lievemente superiori a quelli relativi all’Italia ed Internet viene utilizzato dalle imprese prevalentemente per ottenere informazioni e scaricare moduli: l’invio di moduli o la conclusione della transazione on-line registrano i valori più bassi (36,6% a livello piemontese contro il 33,7% a livello italiano). La scarsa percentuale di adozione dei servizi transattivi/interattivi da parte delle imprese potrebbe derivare da una generale diffidenza nei confronti della sicurezza della rete. E’ importante ricordare che molte pratiche di natura fiscale e previdenziale vengono spesso effettuate per conto delle imprese da intermediari esterni, che spesso possiedono meno di 10 addetti e quindi non sono incluse nel campo di osservazione della presente rilevazione. Passando ad un confronto tra la media piemontese e quella europea (25 stati)49 sull’utilizzo di Internet nei rapporti con PA (che considera le imprese che hanno dichiarato di essersi connesse 48 Si ricorda che l'indagine copre le imprese con almeno 10 addetti attive, secondo la classificazione delle attività economiche adottata in Italia (Ateco 2002), nei settori manifatturiero (D), costruzioni (F), commercio all’ingrosso e al dettaglio (G), alberghi e campeggi (parte della sezione H), trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (I), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e sviluppo (K), audiovisivi (parte della sezione O). 49 Fonte: Database Eurostat - Belgium; Czech Rep.; Denmark; Germany; Estonia; Greece; Spain; France; Ireland; Italy; Cyprus; Latvia; Lithuania; Luxembourg; Hungary; Malta; Netherlands; Austria; Poland; Portugal; Slovenia; Slovakia; Finland; Sweden; United Kingdom. La media EU25 non tiene conto della Francia (dati non disponibili).

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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ai siti web pubblici indipendentemente dall’attività svolta) si vede come il Piemonte superi di gran lunga la media europea: 72,9% contro il 57%. L’andamento europeo sull’utilizzo di Internet da parte delle imprese rispecchia pienamente il dato regionale ed italiano: le transazioni maggiormente effettuate sono a bassa interattività seguite da quelle con livelli di interattività via via crescenti. E’ la situazione che emerge secondo la pubblicazione Eurostat “eGovernment 2004: Internet based interaction with European businesses and citizens, Statistics in focus” su dati 2004, la quale evidenzia inoltre come siano le imprese dei settori immobiliare, business e renting le maggiori a reperire informazioni via web dai siti della PA. I dati dell’Osservatorio Regionale ICT misurano un 46,6% di utilizzo dei servizi di e-government, di cui solo il 23% è rivolto alla chiusura di transazioni on-line, mentre nell’84,4% dei casi si tratta di semplice consultazione di informazioni, nell’80,3% di download di moduli e nel 63,5% di invio di moduli50.

7.3 PA locale

Il presente capitolo offre un quadro aggiornato dello stato di diffusione delle ICT tra i Comuni piemontesi, con riferimento ai risultati la rilevazione sperimentale su “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni locali”, compresa nel Programma Statistico Nazionale 2007-2009 e condotta dall’ISTAT a fine 2005. Essa rappresenta la prima indagine ufficiale su questi temi ed è stata progettata e realizzata, in collaborazione con la rete CRC, allo scopo di fornire informazioni utili alle attività amministrative e alle strategie nazionali e locali per la società dell’informazione, in armonia con quanto definito a livello europeo dal Programma eEurope. La rilevazione sui Comuni, di tipo censuario per le amministrazioni con più di 60.000 abitanti e di tipo campionario per i rimanenti, ha coinvolto per il Piemonte un totale di 42 Comuni. Su un universo di 1206 Comuni, sono quindi stati contattati il 3% degli enti: in particolare in Piemonte solamente Torino, Asti, Alessandria e Novara contano più di 60.000 abitanti e la rilevazione ha pertanto coinvolto una casistica molto ristretta di comuni in prevalenza piccoli. Il benchmarking con il resto delle regioni italiane non risulta sempre significativo, vista la disparità nelle dimensioni medie dei Comuni, ed il numero esiguo di Comuni rispetto all’universo di riferimento rende difficile un commento circostanziato dei dati. Ci si limita pertanto ad un’esposizione dei risultati di seguito, con, in alcuni casi, brevi note integrative, complementari ai dati e rivolte a descrivere elementi distintivi della realtà piemontese. In generale, tutti i risultati vanno letti considerando l’elevata frammentazione amministrativa regionale che vede una forte prevalenza di piccoli Comuni.

50 Per approfondimenti si veda “Baseline 2006” Osservatorio Regionale ICT

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

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Tabella 23 – Comuni per regione e classe di popolazione Regione > 20mila ab. 5-20mila ab. < 5000 ab. classe d’analisi Valle D'Aosta 1,4% 0,0% 98,6% Pr. Aut. Trento 0,9% 4,5% 94,6% Molise 2,2% 6,6% 91,2% Piemonte 2,4% 8,3% 89,3% Pr. Aut. Bolzano 1,7% 11,2% 87,1% Sardegna 3,7% 12,5% 83,8% Abruzzo 4,3% 12,8% 83,0% Calabria 2,7% 17,6% 79,7% Liguria 4,3% 17,9% 77,9% Lombardia 3,9% 21,5% 74,6% Basilicata 1,5% 24,4% 74,0% Friuli Venezia Giulia 2,3% 23,7% 74,0% Marche 6,1% 21,1% 72,8% Lazio 9,3% 22,2% 68,5% Umbria 9,8% 21,7% 68,5% Campania 11,1% 27,6% 61,3% Veneto 5,0% 38,4% 56,6% Sicilia 14,4% 34,6% 51,0% Toscana 12,2% 38,7% 49,1% Emilia-Romagna 9,1% 42,5% 48,4% Puglia 19,4% 46,9% 33,7% Italia 5,8% 22,1% 72,0% - Fonte: ISTAT, Censimento 2001

7.3.1 Organizzazione e risorse umane

Figura 25 - Comuni che hanno istituito formalmente uffici o servizi informatica in quanto unità organizzative autonome, 2004

Fonte: Istat, Rilevazione sperimentale sulle ICT nella PAL, 2005

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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In Piemonte il 6% dei Comuni ha formalmente istituito, nell’ambito della struttura organizzativa dell’amministrazione, uffici o servizi informatica (o sistemi informativi) come unità organizzative interne autonome, rispetto ad una media italiana del 16,2%. La situazione Piemontese si distingue per la presenza di CSI Piemonte, consorzio per i sistemi informativi che offre ai consociati servizi assimilabili a quelli di un CED; inoltre sono numerosi i casi in cui i piccoli Comuni affidano la gestione dei sistemi informativi alla forma associata (Comunità Montana o Collinare) di riferimento: si veda allo scopo l’elenco di forme associate con delega su sistemi informativi nel paragrafo 4.3.

7.3.2 Formazione ICT

Figura 26 - Comuni che hanno organizzato attività formative ICT e dipendenti coinvolti, 2004

% Comuni che hanno organizzato attività formative ICT

0

5

10

15

20

25

0 5 10 15 20 25 30 35 40

% Dipendenti coinvolti nella formazione ICT sul totale dipendenti (nei Comuni che hanno organizzato attività formative ICT)

< 60% tra il 60 e l'80% > 80%

SAR

LIG

CAL

PUG

LAZ

VEN

PIE

ER FVG

TOS

ABR

MAR

LOM

UMB

CAM

SIC

BAS

MOL

Media

BZ

TR

VdA

% Comuni < 5000 ab.

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

Il grafico mostra il posizionamento delle regioni italiane nello spazio individuato dalle variabili “% Comuni che hanno organizzato attività formative ICT” (asse Y) e “% dipendenti coinvolti nelle attività formative ICT” (asse X)51. In Piemonte il 10.1% dei Comuni del campione ha dichiarato di aver organizzato attività formative, con partecipazione del 6.8% dei dipendenti.

51 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: “% Comuni che hanno organizzato attività formative ICT” = Comuni che, nel corso del 2004, hanno attivamente organizzato attività formative rivolte ai dipendenti in materia di ICT. La variabile, quindi, non tiene conto dei corsi di formazione erogati da altri enti “sovraordinati” rispetto al Comune, come ad esempio la Provincia e la Regione. “% dipendenti coinvolti nelle attività formative ICT” = Addetti che, nel 2004, hanno partecipato ai corsi di formazione ICT.

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La Regione Piemonte ha avviato iniziative formative rivolte in particolare ai piccoli comuni: in particolare si citano il “Progetto Formazione a distanza RUPAR” e “SiFa”, rivolto agli Enti locali intermedi tra Comuni e Province, oltre alla sperimentazione di una piattaforma di e-learning destinata ai comuni piemontesi con meno di 5000 abitanti e finalizzata all’acquisizione della patente europea del computer.

Figura 27 - Corsi in materia ICT erogati dai Comuni, per tipologia di corso, 2004

% Comuni

3633

29 2932

24 24

14

23

18 1715 15

9 9 95

36

31 30 29 29 29 28 2724

21 20 2017 16

14 1411

9 9 97

6

2124

30

17,5

18,0

0

51015

2025

303540

Umbr

ia

Campa

nia

Pr. A

ut.di

Tre

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Pr. A

ut. d

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Marche

Tosc

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Pugli

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Sard

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Calab

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Vene

to

Piemon

te

Abru

zzo

Ligur

ia

Valle

d'ao

staIta

lia

Corsi di base Corsi avanzati Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

Il grafico mostra il numero di Comuni che hanno erogato corsi ICT, suddivisi in corsi di base (“alfabetizzazione informatica”) e corsi avanzati52. I Comuni del campione piemontese hanno avviato un numero superiore di corsi avanzati (9) rispetto ai corsi di base (6). Come evidenziato nel paragrafo precedente, la Regione contribuisce all’offerta di corsi di base: questa potrebbe essere una motivazione per cui i corsi organizzati dai Comuni possono concentrarsi su una formazione più avanzata.

52 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: Corsi di base = Tra i corsi di base sono compresi corsi sui seguenti argomenti: office automation, sistemi operativi, web, ECDL, privacy. Corsi avanzati = Tra i corsi avanzati: applicazioni specifiche, reti, sicurezza, sistemi GIS e CAD.

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7.3.3 Dotazioni tecnologiche e connettività

Figura 28 - Numero di PC per 100 dipendenti comunali, 2005

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

Il grafico mostra il numero di Personal Computer a disposizione, mediamente, dai Comuni delle varie regioni, ogni 100 dipendenti. Le barre sovrapposte internamente di colore verde, mostrano la percentuale di PC connessi ad Internet53. In Piemonte il 73,8% dei Comuni dispone di PC, il 67% dei quali è connesso alla rete.

53 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: PC = Personal Computer di tipo desktop o laptop in dotazione ai Comuni per 100 dipendenti.

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Figura 29 - Comuni del Piemonte che hanno adottato software a licenza open source, per tipologia, 2005

% Comuni

25%

14%

7%

4%

11%

5%

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

Qualunquesoluzione open

source

Sistemaoperativo

server

Sistemaoperativo client

Officeautomation

Postaelettronica

Software disicurezza

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

Il grafico mostra i Comuni che adottano soluzioni a licenza open source, per tipologia di software. Nelle applicazioni informatiche con licenza di tipo open source il codice sorgente può essere liberamente studiato, copiato, modificato e ridistribuito. Oltre ai vantaggi di tipo tecnico, che includono la possibilità di piena personalizzazione ed una maggiore circolazione di idee e condivisione di conoscenze, la diffusione software a licenza “aperta” potrebbe portare ad una riduzione della spesa delle Amministrazioni Pubbliche, riducendo i rischi derivanti dalla duplicazione di attività di sviluppo e contribuendo ad un più veloce diffondersi delle innovazioni. Negli ultimi anni, questo tipo di licenza si è diffusa soprattutto nell’ambito dei sistemi operativi e delle applicazioni di gestione lato server (es. il famoso server web “Apache”), sia nel settore privato che in quello pubblico, mentre la tendenza a livello di sistema operativo client è di affidarsi ancora a soluzioni proprietarie. Se a livello nazionale, infatti, il 25% dei Comuni ha adottato soluzioni open source e il 16% usa sistemi operativi lato server a licenza aperta, solo il 7% delle amministrazioni ha adottato Linux o altro sistema operativo client. Circa il 10% degli Amministrazioni comunali ha adottato altri tipi di software con la medesima licenza. Il Piemonte è allineato alla media italiana quanto a utilizzo di soluzioni open source, posta elettronica e sistema operativo client. Inferiori sono i valori per il sistema operativo server (14%), l’utilizzo di applicativi office (4% rispetto al 10% italiano) e SW di sicurezza (5% rispetto al 10% italiano).

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 30 - Comuni dotati di rete locale e intranet, 2005

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

Mentre l’utilizzo di reti locali è ampiamente diffuso tra le amministrazioni comunali, con una media nazionale che sfiora il 90%, l’utilizzo della intranet è ancora limitato. La presenza di una intranet, infatti, si configura come indicatore della presenza di una strutturazione avanzata dell’informazione e della comunicazione, spesso convogliata in un vero e proprio portale istituzionale interno. L’intranet, cioè, permette di mettere a disposizione del personale interno una serie di funzionalità e utilità che consentono la raccolta e la diffusione dell’informazione e della conoscenza all’interno dell’organizzazione attraverso strumenti di knowledge e information management, e che promuovono la condivisione di contenuti e pratiche. In Piemonte il 15% dei comuni del campione analizzato ha risposto di utilizzare una Intranet, mentre l’84% dispone di una LAN.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

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Figura 31 - Comuni del Piemonte dotati di dispositivi o procedure di sicurezza, per tipologia, 2005

% Comuni

100

57

36

16

0 20 40 60 80 100

Antivirus aggiornato negliultimi tre mesi

Procedure standardizzate diprotezione dei dati (back-up)

Firewall

Piani di disaster recovery

Server SSL

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

Il grafico prende in considerazione la presenza dei seguenti strumenti di sicurezza:

server SSL: Server web dotato del protocollo SSL (Secure Socket Layer) con il quale è possibile cifrare i dati nell’ambito di una comunicazione tra server web (all’interno del quale è ospitato il sito web interrogato) e client web (in uso dall’utente che interroga il sito);

piani di disaster recovery: Piano che definisce le procedure per il recupero e la salvaguardia dei dati in caso di eventi imprevisti (attacco volontario del sistema, perdita involontaria dei dati, guasto ad un dispositivo di memorizzazione dati, danneggiamento per calamità naturali);

firewall: Componente hardware che permette di controllare e filtrare le connessioni e i flussi di informazioni da e per la rete Internet. Non sono considerati firewall gli applicativi installati sulle singole postazioni (es. Windows firewall).

In Piemonte in tutti i Comuni rispondenti sono presenti dispositivi di sicurezza (media italiana 99%). Il 100% utilizza antivirus aggiornato (media italiana 95%), il 57% backup (media italiana 63%), il 36% firewall (media italiana 57%), il 16% piani di disaster recovery (media italiana 22%), l’8% restrizioni di accesso (media italiana 20%), il 4% server SSL (media italiana 11%).

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 32 - Comuni dotati di banda larga , 2005

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

Il grafico mostra il numero di Comuni che hanno dichiarato di possedere accesso ad Internet in banda larga (> 2Mbps), indipendentemente dalla tipologia di connessione utilizzata (xDSL, fibra ottica, etc.). In Piemonte la media dei Comuni connessi a banda larga >2Mb è del 25%, inferiore alla media nazionale.

Figura 33 - Comuni connessi ad Internet, per fornitore di connessione (pubblico o privato) , 2005

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

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Il grafico mostra quali contesti locali si affidano maggiormente a fornitori pubblici o privati per la connessione ad Internet54. In Piemonte il 67% dei Comuni si connette alla rete tramite la RUPAR, il 49% tramite provider privato. Emerge una situazione di compresenza delle due tipologie di connessione. E’ stato recentemente diffuso dalla Regione un numero verde per l’offerta di collegamento a costo zero tramite la RUPAR.

7.3.4 Informatizzazione delle attività

Figura 34 - Comuni del Piemonte in cui è attivo lo sportello unico per le attività produttive e principali funzionalità offerte , 2005

% Comuni

50%

29,0%

17,4%

10,3%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

Lo sportellounico è attivo

Noninformatizzato

Gestioneinterna dellepratiche in

formaelettronica

Servizi alleimprese per via

telematica *

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

* si fa riferimento ai seguenti servizi offerti ad aziende e professionisti: possibilità di formulare quesiti in modalità elettronica, consultazione stato avanzamento pratiche e sito web per l’attrazione degli investimenti.

Il grafico mostra il numero di Comuni in cui è attivo lo sportello unico per le attività produttive (SUAP), e il suo livello di informatizzazione55. In Piemonte il 50% dei Comuni dispone di sportello unico (media italiana 47%).

54 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI:

Rete pubblica territoriale: Rete telematica regionale/RUPAR, provinciale, inter-comunale, etc.

In alcuni casi i Comuni utilizzano entrambe le connessioni, a seconda delle sedi o dello scopo.

55 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI:

Gestione interna delle pratiche in forma elettronica (~ informatizzazione a livello di back office) = sono considerati i Comuni che hanno dichiarato di avere attivato la gestione elettronica in rete delle pratiche tra gli uffici del Comune (o fra uffici di Comuni associati) o la gestione elettronica in rete dei procedimenti tra i vari enti coinvolti.

Servizi alle imprese per via telematica (~ informatizzazione a livello di front office, servizi alle imprese) = sono considerati i Comuni che hanno dichiarato di avere attivato i seguenti servizi offerti ad aziende e professionisti: possibilità di formulare quesiti in modalità elettronica, consultazione stato avanzamento pratiche e sito web per l’attrazione degli investimenti.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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In Piemonte in molti casi lo sportello unico per le attività produttive è gestito dalle forme associate. Lo sportello non è informatizzato nel 29% dei Comuni (media italiana 22,7%). I servizi sono offerti alle imprese per via telematica nel 10,3% dei casi (media italiana 16,3%) e la gestione delle pratiche avviene internamente in formato digitale nel 17,4% dei casi (media italiana 16%).

Figura 35 - Comuni del Piemonte dotati di protocollo informatico, per tipologia , 2005

% Comuni

Workflow documentale11%

Gestione documentale7%

Solo nucleo minimo71%

Protocollo informatico non attivo

11%

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

Secondo il DPR 445/00 il protocollo informatico è definito come “l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti”, ovvero, tutte le risorse tecnologiche necessarie alla realizzazione di un sistema automatico per la gestione elettronica dei flussi documentali. E’ quindi chiaro che esso riveste un ruolo chiave nell’informatizzazione delle attività interne, sia in ottica di efficienza interna, sia per il miglioramento e la creazione di nuovi servizi rivolti a cittadini e imprese, tra cui ad esempio la possibilità di seguire passo a passo l’iter della propria pratica e il suo posizionamento nel flusso procedurale. In Piemonte l’89% dei Comuni ha attivato il protocollo informatico (media italiana 79%), il 71% di essi ha attivato il solo nucleo minimo (media italiana 61%), mentre il 7.1% lo utilizza per la gestione documentale (media italiana 9.5%) e il 10,8% per il workflow (media italiana 8,6 %)56.

56 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: Nucleo minimo = (Obbligatorio secondo il DPR 445/00) Esso prevede la registrazione in un archivio informatico delle informazioni riguardanti un documento (numero, data, mittente/destinatario, oggetto, ecc.), la segnatura sul documento delle informazioni riguardanti il documento stesso (numero, data, AOO) e la classificazione d’archivio per una corretta organizzazione dei documenti. Gestione documentale = Prevede la registrazione con trattamento del documento informatico, l’assegnazione per via telematica all’ufficio di competenza, la gestione avanzata della classificazione dei documenti (gestione pratiche) e il collegamento dei documenti alla gestione dei procedimenti. Workflow documentale = Prevede l’informatizzazione dei processi relativi ai flussi documentali in entrata, in uscita ed interni e l’integrazione con gli eventuali workflow relativi ai processi primari.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

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7.3.5 Collaborazione fra enti

Figura 36 - Comuni che collaborano per la realizzazione di progetti ICT, 2005

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005

In Piemonte il 42% dei comuni collabora in progetti ICT con altre amministrazioni57. I CST nascono proprio con l’intento di coinvolgere i piccoli Comuni nel processo di innovazione: Province e grandi Comuni assumono un ruolo di traino e guida per la diffusione di soluzioni di successo (in particolare AtoC e SIGMATER).

57 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: Collaborazione per realizzazione progetti ICT = Comuni che, per la realizzazione di progetti relativi a tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), dall’anno 2000 hanno avviato forme di collaborazione con altri enti pubblici territoriali.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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125

8 I serv iz i on l ine per c i t tadini e imprese: un’anal i s i su i comuni

L’Osservatorio Servizi On-line (SOL) è nato nel 2004, nell’ambito delle attività di osservatorio del progetto CRC, allo scopo di misurare l’offerta di servizi di e-government da parte delle amministrazioni locali. Gli enti oggetto di indagine sono ad oggi tutte le Regioni e le Province, tutti i Comuni con più di 10.000 abitanti. A livello regionale, i Comuni con più di 10.000 abitanti sono 63, pari al 5,2% sul totale dei Comuni, nei quali è residente il 58,7% della popolazione. Con l’ausilio di una piattaforma di rilevazione web interattiva, sono stati individuati e analizzati rispetto alla loro interattività e altre caratteristiche 265 servizi on-line erogati attraverso i siti web istituzionali degli enti. Le rilevazioni sono state condotte con cadenza quadrimestrale nel corso del 2005 da un gruppo di 12 analisti ricercatori della rete CRC utilizzando il metodo MI-SOL-RE (Metodologia di Indagine sui Servizi On-line delle Regioni e degli Enti locali”). L’elenco dei servizi selezionati è frutto di un ampio lavoro preparatorio di normalizzazione, analisi e classificazione, in continuo aggiornamento. Il metodo MI-SOL-RE prevede che i servizi vengano identificati e analizzati, tramite visita diretta al sito, con l’attribuzione di 10 “prestazioni” o caratteristiche legate all’interattività del singolo servizio, spesso compresenti. Rispetto alla suddivisione in “livelli di interattività” proposta dalla Commissione Europea nell’ambito del benchmarking eEurope (Capgemini, 2005) sono stati dunque aggiunti parametri più specifici per la valutazione della qualità e dell’interattività del singolo servizio. Viene rilevata anche la presenza di autenticazione all’accesso, distinguendo tra autenticazione forte (carte servizi, Carta di Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi) e debole (pin, password o codici, codice fiscale di attestazione della residenza in un determinato territorio comunale o provinciale). Successivamente, i servizi ad accesso riservato, altrimenti inaccessibili al rilevatore, vengono analizzati tramite il contatto diretto con i responsabili dei servizi on-line degli enti, via intervista telefonica o questionario on-line. A dicembre 2005 , l’analisi del 66% dei servizi ad accesso riservato è stata “approvata” o, in alcuni casi, emendata dal responsabile dei servizi on-line dell’ente. I servizi sui quali non è possibile l’analisi dell’interattività nemmeno basandosi su quanto dichiarato sulle pagine web informative e per i quali l’Ente non ha fornito risposta rappresentano l’1,5% del totale dei servizi censiti. Da metà 2005, inoltre, tutti gli enti locali oggetto di indagine, su invito o su richiesta, possono accedere, in via riservata, al proprio dato puntuale tramite la piattaforma interattiva www.osservatoriocrc.it e segnalare eventuali altri servizi non rilevati. Nel sito sono inoltre consultabili alcune statistiche per favorire la comparazione con gli altri enti del proprio territorio. I dati raccolti a novembre-dicembre 2005 sono stati inseriti tra i risultati dell'indagine ISTAT sulle ICT nella PA locale appena presentata. Ulteriori approfondimenti sulla metodologia sono disponibili sul sito www.crcitalia.it nella sezione Osservatorio Servizi On-line. La Regione Piemonte prevede per l’anno 2006 l’estensione dell’indagine a tutto l’universo dei Comuni Piemontesi, con l’elaborazione di una metodologia di analisi comune all’Osservatorio SOL e all’Osservatorio Regionale ICT. L’Osservatorio ICT si occuperà della rilevazione dei Comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti, mentre l’Osservatorio del CRC Piemonte di quelli con popolazione superiore ai 10.000 abitanti e dei siti degli altri Enti territoriali. In questo modo sarà garantita un’analisi più approfondita sull’universo dei Comuni Piemontesi,

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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che osserva parametri integrativi quali informazioni anagrafiche del sito (URL, tipologia di dominio, ecc.) e relative ai contatti (form, newsletter, e-mail ecc.), informazioni tecniche (accessibilità, reperibilità sui motori internazionali, ecc.) e valutazione dell’interattività, per un paniere di circa 80 servizi.

Il primo dato raccolto dall’indagine che viene presentato è la presenza on-line dei Comuni con più di 10.000 abitanti, che si attesta su percentuali molto elevate. Tutti i Comuni piemontesi superiori ai 20.000 abitanti dispongono infatti di un proprio sito web istituzionale. I Comuni con più di 10.000 abitanti della Regione Piemonte sono presenti sul web nel 98,4% dei casi, a fronte di una media di comparto territoriale e nazionale pari al 96,8%. Solo un Comune piemontese superiore ai 10.000 abitanti al momento non dispone di un proprio sito web istituzionale, che tuttavia risulta essere in costruzione.

Tabella 24 - Comuni del Piemonte (>10mila ab.), per prestazioni e servizi offerti

Sito istituzionale Modulistica Informazioni interattive

Servizi transattivi Autenticazione

> 60mila ab. 100,0% 100,0% 75,0% 50,0% 50,0%

20-60mila ab. 100,0% 96,0% 76,0% 64,0% 48,0%

10-20mila ab. 97,1% 94,1% 50,0% 41,2% 32,4%

Media Piemonte 98,4% 95,2% 61,9% 50,8% 39,7%

Media Nord Ovest 96,8% 92,1% 45,6% 34,9% 19,4%

Media Italia 96,8% 87,1% 45,8% 34,1% 20,7%

Fonte: Osservatorio SOL-CRC (dati novembre-dicembre 2005)

La tabella mostra la percentuale di Comuni con più di 10.000 abitanti che offrono almeno un servizio, suddiviso a seconda del grado di interattività. Dalla tabella si evince la larga diffusione della modulistica on-line, che rispecchia una tendenza ormai consolidata: si tratta infatti della tipologia di servizio più semplice da realizzare e che tuttavia evidenzia un cambiamento di mentalità da parte delle amministrazioni verso un'offerta sempre meno informativa e sempre più di servizio. In media, nella Regione Piemonte il 95,2% dei Comuni al di sopra dei 10.000 abitanti presenta almeno una prestazione modulistica. Si tratta di una percentuale superiore a quella che si riscontra nel comparto territoriale di riferimento (92,1%) e in Italia in generale (87,1%). Tutti i Comuni superiori ai 60 mila abitanti offrono almeno un servizio di modulistica on-line nel proprio sito. Il 50,8 % dei siti piemontesi presenta in media almeno un servizio transattivo, contro una media nazionale pari al 34,1% e di comparto territoriale pari al 34,9%. Nel dettaglio dispongono di almeno un servizio transattivo il 64% dei Comuni piemontesi tra i 20 e i 60 mila abitanti e la metà dei Comuni superiori ai 60 mila abitanti. I dati mostrano dunque una generale propensione della pubblica amministrazione piemontese allo sviluppo dell’e-government; va tuttavia precisato che nell’ambito di questa indagine sono stati considerati solo i Comuni al di sopra dei 10.000 abitanti, che corrispondono ad una piccola parte della pubblica amministrazione piemontese. I dati rilevati dall’Osservatorio ICT sull’universo dei Comuni piemontesi mostrano che al di sotto dei 10.000 abitanti i Comuni con sito scendano al 48,03% e i livelli di interattività si fermino al download di moduli58.

58 Per approfondimenti si veda “Baseline 2006” Osservatorio Regionale ICT

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

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Figura 37 - Distribuzione dei servizi transattivi dei Comuni del Piemonte (> 10.000 ab.) aggregati per provincia

Servizi transattivi aggregati per Provincia

6 CN

7 NO

5 AT

2 VB

8 AL

3 BI40 TO

Torino Alessandria Novara Cuneo Asti Biella Verbania

Fonte: Osservatorio SOL-CRC (dati novembre-dicembre 2005)

Il grafico della Figura 37 quantifica la presenza di servizi transattivi nei Comuni con più di 10.000 abitanti della Regione Piemonte suddivisi per provincia di appartenenza. Appare evidente la prevalenza di servizi transattivi nel territorio della provincia di Torino, in cui emergono il Comune di Torino con 11 servizi transattivi on-line e il comune di Settimo Torinese con 7 servizi transattivi disponibili, segue la provincia di Alessandria con nove servizi transattivi di cui 4 presenti nel comune di Casale Monferrato. I siti istituzionali dei Comuni di Asti e Rivoli (TO) erogano on-line quattro servizi transattivi, Cuneo e Galliate (NO) tre, mentre la maggior parte dei siti web analizzati offre al massimo 1 o 2 servizi transattivi come emerge dalla figura successiva. Nei siti web dei Comuni superiori ai 10.000 abitanti si osserva spesso la presenza di portali per l’erogazione di servizi on-line differenti dal sito tradizionale. Questi portali, alternativi o complementari ai siti istituzionali, permettono di concludere on-line transazioni quali pagamenti, iscrizioni, inoltro di pratiche e la loro creazione talvolta è affidata ad una società creata ad hoc e partecipata dagli enti stessi. Costituiscono alcuni esempi di portali orientati ai servizi Torino Facile del Comune di Torino, il portale dei servizi on-line Websic 2000 del Comune di Asti, lo sportello del contribuente on-line del Comune di Settimo Torinese (TO), il portale dei servizi on-line del Comune di Acqui Terme (AL). Un aspetto importante da evidenziare è che il sito istituzionale tende a confermare la sua propensione ad una dimensione prevalentemente informativa, mentre i servizi transattivi sono erogati in questi portali dedicati. Si passa ora ad analizzare l’offerta di servizi da un punto di vista “verticale”, ovvero la concentrazione di più servizi interattivi in uno stesso sito.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Figura 38 – Comuni del Piemonte (> 10mila ab.) con almeno un servizio transattivo per numero di servizi transattivi offerti

Numero Comuni con almenoservizio transattivo

16

2

3

8

3

1 2 3 4 più di 4

Fonte: Osservatorio SOL-CRC (dati novembre-dicembre 2005)

Il grafico in Figura 38 presenta un approfondimento sul numero di servizi offerti per comune. Nella torta sono riportati i Comuni suddivisi in base al numero di servizi transattivi offerti. La metà circa dei Comuni Piemontesi superiori ai 10.000 abitanti (32 su 63) eroga nel proprio sito almeno un servizio transattivo. In generale la maggioranza dei Comuni offre pochi servizi transattivi: molti siti si dimostrano pertanto tecnologicamente ed organizzativamente pronti ad ospitare servizi transattivi ma si fermano all’offerta di una possibilità. Una quota marginale dei Comuni che erogano servizi transattivi (6,2%) ne offre una quantità tale da qualificare il sito come realmente “transattivo”, nel quale, cioè, la maggior parte dei servizi è fruibile interamente per via elettronica. Il dato relativo alla presenza di servizi transattivi può essere per alcuni Comuni sottostimato: alcuni Comuni piemontesi aderiscono infatti al progetto Sistema Piemonte, che attraverso il portale www.sistemapiemonte.it, eroga i servizi transattivi dei Comuni aderenti. Tuttavia non presentando questi comuni un link a tale portale nel proprio sito istituzionale, in base all’attuale metodologia di indagine, non possono essere rilevati. L’analisi prosegue presentando una rappresentazione dei dati che metta in rilievo le differenze determinate dalle dimensioni dei Comuni nell’offerta di servizi on-line.

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

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Figura 39 - Comuni del Piemonte suddivisi per grado di interattività dei servizi offerti, in percentuale e valori assoluti

1

145

4

14

11

31

1

2

16

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

> 60mila ab. 20-60mila ab. 10-20mila ab.

Numero Comuni > 10.000 ab.

No sito istituzionale Sito vetrina o solo informativo Vetrina della modulisticaInformazioni interattive Almeno un servizio transattivo

Fonte: Osservatorio SOL-CRC (dati novembre-dicembre 2005)

Il grafico suddivide gli Enti locali oggetto di indagine per grado di interattività massimo raggiunto da almeno un servizio. Nei segmenti dell’istogramma è riportato il numero degli enti che ricadono nella specifica categoria. Complessivamente si nota che solo due Comuni dispongono di un sito meramente informativo: si tratta di Comuni di piccole-medie dimensioni. Appare evidente la stretta correlazione tra l’interattività dei servizi e la dimensione dei Comuni. Si nota infatti una differenza tra Comuni di piccole e medie dimensioni: i siti web istituzionali dei Comuni più piccoli presentano meno servizi interattivi. Nel 64% dei siti dei Comuni tra i 20.000 e 60.000 abitanti è presente almeno un servizio transattivo a fronte del 41,2% dei Comuni tra i 10 e 20 mila abitanti. Nei Comuni più grandi si evidenzia una maggior sofisticatezza dell’offerta di servizi rispetto ai Comuni di minor dimensione in cui lo sviluppo di servizi on-line per il cittadino e l’impresa appare meno urgente in quanto tendono a prevalere le modalità di interazione PA-utente tradizionali. Alcune interviste realizzate nel corso della seconda fase dell’indagine rilevano infatti che i Comuni Piemontesi di piccole dimensioni spesso decidono di non implementare servizi transattivi perché non sono richiesti da parte dei cittadini.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

130

Figura 40 - Numero medio di servizi per 10 Comuni del Piemonte

Numero di servizi per 10 Comuni

13,0

11,3

8,2

7,1

9,6

7,4

0,0

2,0

4,0

6,0

8,0

10,0

12,0

14,0

Informazioni interattive Servizi transattivi

Piemonte Nord Ovest Italia Fonte: Osservatorio SOL-CRC (dati novembre-dicembre 2005)

Il grafico presente in Figura 40 mostra la media dei servizi transattivi e delle informazioni interattive offerte per 10 Comuni. In media dieci Comuni piemontesi erogano nel proprio sito web istituzionale 13 informazioni interattive, che mediante l’utilizzo di ricerche indicizzate facilitano la consultazione delle informazioni, a fronte di una media italiana di 9,6 e di comparto territoriale di 8,2. Sono soprattutto i Comuni piemontesi superiori ai 20.000 abitanti a mettere a disposizione nel proprio sito questo tipo di informazioni. Per quanto riguarda i servizi transattivi, la figura evidenzia come 10 Comuni piemontesi dispongano in media di 11,3 servizi transattivi, dato quindi superiore alla media italiana pari a 7,4 e al Nord Ovest pari a 7,1. L’implementazione di servizi on-line transattivi appare nel complesso ancora limitata; richiede infatti un cambiamento organizzativo interno alla pubblica amministrazione e un notevole impegno economico nei settori della informatizzazione e della formazione del personale. Possono quindi ostacolare il cambiamento la rigidità organizzativa, il frammentario processo di semplificazione procedurale ed amministrativo, le difficoltà dei dipendenti a cogliere le opportunità di un processo di cambiamento dell'organizzazione e delle professionalità. Si tratta soprattutto di una sfida culturale: l’integrazione della tradizione amministrativa alla nuova cultura della rete.

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Tabella 25 - Primi 20 servizi più diffusi tra i Comuni del Piemonte con più di 10.000 ab.

Nome servizio (COMUNI) Numero comuni

Comuni che erogano il servizio in modalità transattiva

Popolazione coperta

Bandi e avvisi pubblici 58 0 2.402.489

Pagamento Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) 44 18 1.969.872

Autocertificazione anagrafica 37 3 1.838.233

Denuncia inizio attività edilizia (DIA edilizia) 32 0 1.731.443

Concorsi pubblici 31 0 1.822.610

Dichiarazione Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) 30 1 1.610.774

Consultazione cataloghi e prestito bibliotecario 30 8 1.783.668

Certificato agibilità 27 0 1.540.291

Autorizzazione Unica SUAP 27 0 1.527.317

Permesso a costruire 25 0 1.491.952

Iscrizione asilo nido 24 1 619.310

Certificato destinazione urbanistica 24 1 1.454.576

Comunicazione inizio lavori edilizia 23 0 1.400.121

Iscrizione servizio mensa scolastica 22 3 612.540

Iscrizione servizio trasporto scolastico 18 0 397.548

Concessione occupazione temporanea suolo pubblico 18 1 1.373.607

Iscrizione albo scrutatori di seggio 16 0 298.840

Contrassegno di invalidità 16 0 474.532

Pagamento Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) 15 4 1.240.563

Pagamento Imposta Comunale insegne e Pubblicità (ICP) 15 1 1.286.861

Fonte: Osservatorio SOL-CRC (dati novembre-dicembre 2005)

La

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Tabella 25 riporta i 20 servizi più diffusi nella Regione Piemonte tra i Comuni con più di 10.000 abitanti, l’indicazione dei Comuni che erogano il servizio in modalità transattiva e della popolazione coperta da ciascun servizio. Al primo posto si trova il servizio “Bandi e avvisi pubblici”, che è presente in 58 Comuni sopra i 10.000 abitanti (pari al 92,1% dei Comuni piemontesi censiti) e raggiunge come massima prestazione possibile il livello modulistica. L'inserimento degli avvisi di gara nei siti web istituzionali dei Comuni tende infatti a rappresentare una forma di pubblicità aggiuntiva rispetto a quelle richieste dalla legge, ai fini della trasparenza e per favorire la massima diffusione ed il più facile accesso a gare di rilevanza pubblica da parte delle imprese. Da sottolineare come i primi cinque servizi maggiormente diffusi in Piemonte siano gli stessi maggiormente offerti a livello nazionale. Ben 18 Comuni piemontesi sui 44 in cui è stato individuato il servizio offrono il pagamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) in modalità transattiva. Si tratta infatti di uno dei servizi più semplici da erogare on-line, in quanto richiede la gestione in un unico database; le amministrazioni locali possono inoltre collaborare con gli istituti di credito e con i concessionari della riscossione dell’imposta, come le Poste, per la gestione del servizio di pagamento. Tale collaborazione consente ai Comuni di inserire nel proprio sito un link per permettere all’utente di effettuare il pagamento, che avviene in maniera indipendente dal Comune in un sito esterno. È il caso ad esempio dei Comuni di Arona, Galliate e Oleggio in Provincia di Novara, nella cui home page è disponibile un link al sito della Sestri S.p.a, concessionaria per la riscossione dei tributi locali, in cui il contribuente può effettuare il pagamento on-line. Nel sito del Comune di Settimo Torinese è invece disponibile il link ad uno sportello on-line creato appositamente dal Comune, in collaborazione con una società esterna, la ASM s.PA, per la riscossione di alcuni tributi locali: “Lo Sportello del Contribuente On-Line”, presente all’indirizzo https://www.ran.it/sportellodelcontribuente/. Attivo da Settembre 2004, in questo sito è possibile effettuare il pagamento dell’ICI tramite circuito Bancario per i titolari di carta di credito oppure tramite banco posta. Successivamente sarà mostrata la reale consistenza delle modalità di pagamento esterno, nei Comuni con più di 10.000 abitanti della Regione Piemonte, in relazione ai servizi transattivi complessivamente erogati dai Comuni piemontesi superiori ai 10.000 abitanti. Il secondo servizio maggiormente erogato in modalità transattiva nei Comuni superiori ai 10.000 abitanti della Regione Piemonte è la “Consultazione cataloghi e prestito bibliotecario”. Una situazione analoga si individua a livello nazionale, dove tale servizio si trova di nuovo in seconda posizione: 96 Comuni italiani sui 283 (33,9%) che presentano il servizio lo erogano in modalità transattiva.

Tabella 26 - Servizi offerti dai Comuni del Piemonte per tipologia Tipologie Istanze rilevate di cui transazioni Autorizzazioni, licenze, permessi 23,4% 0,4%

Banche dati e servizi informativi 5,8% 0,0%

Certificazioni e autenticazioni 11,6% 7,2%

Contributi, finanziamenti, agevolazioni 7,9% 0,0%

Iscrizioni, attivazioni, prenotazioni 22,4% 11,6%

Pagamenti 9,2% 27,0%

Registrazioni, comunicazioni e dichiarazioni 18,6% 2,0%

Segnalazioni, reclami, ricorsi e denuncie 1,1% 16,7%

TOTALE 100,0% 6,6%

Fonte: Osservatorio SOL-CRC (dati novembre-dicembre 2005)

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Parte III – La società dell’informazione a livello regionale: ICT nelle famiglie, imprese e Pa locali

133

La Tabella 26 mostra le frequenze di diffusione dei servizi a seconda della loro tipologia negli EELL. Nell’ambito della metodologia SOL, oltre ad una classificazione tematica dei servizi, è stata infatti operata anche l’individuazione delle “tipologie di servizio” (es. Autorizzazioni vs Certificati vs Pagamenti) che di fatto costituisce una classificazione trasversale rispetto a quella tematica. Le tipologie di servizi più diffuse in Piemonte sono “Autorizzazioni, licenze, permessi” (23,4%) e “Iscrizioni, attivazioni, prenotazioni” (22,4%). La tipologia “Pagamenti” presenta invece in assoluto la più alta percentuale di servizi transattivi (il 27%), seguono le tipologie “Segnalazioni, reclami, ricorsi e denuncie” (16,7%) e “Iscrizioni, attivazioni, prenotazioni” (11,6%). La tipologia Certificazioni e autenticazioni costituisce l’11,6% delle istanze rilevate, di cui il 7,2% sono transazioni. Le tipologie “Pagamenti” e “Iscrizioni, attivazioni, prenotazioni” sono maggiormente presenti in modalità transattiva in quanto includono i servizi più concreti e utili per l’utente, che consentono di limitare gli spostamenti fisici e le code e di tenere sotto controllo, in modo integrato ed organizzato, le scadenze e i pagamenti. Come prevedibile, la tipologia “Banche dati e servizi informativi”, pari al 5,8% delle istanze rilevate, non presenta alcuna transazione, in quanto raggruppa servizi prettamente informativi, eventualmente consultabili tramite l’immissione di parametri e filtri di ricerca avanzati.

Figura 41 - Principali funzionalità e caratteristiche dei servizi transattivi offerti dai Comuni del Piemonte (> 10mila ab.)

Percentuale servizi transattivi

90

45

8

23

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Adeguata informazione

Autenticazione tramite codicio pin

Link a sito di pagamentoesterno

Autenticazione tramite carte

Fonte: Osservatorio SOL-CRC (dati novembre-dicembre 2005)

Il grafico presenta un approfondimento sulle principali caratteristiche e funzionalità offerte a supporto dei servizi transattivi erogati: le modalità di autenticazione, i link a siti di pagamenti esterni ai siti comunali e la presenza di un’adeguata informazione relativa al servizio transattivo. Si distinguono due differenti modalità di autenticazione, tramite carte o tramite codici o pin, che permettono all’utente di essere riconosciuto dal sito ad ogni suo accesso e di fruire dei servizi in condizioni di sicurezza. Il livello di sicurezza dipende dai servizi: alcuni possono infatti richiedere soltanto username e password, altri invece, per garantire la riservatezza della transazione, necessitano di un’autenticazione più forte che richiede l’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica o delle Carte Nazionali dei Servizi.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

134

La figura mostra come siano ancora limitati i servizi con autenticazione ed in particolare quelli con un’autenticazione forte. Solamente l’8% dei servizi transattivi presenti nei Comuni con più di 10.000 abitanti piemontesi richiede la Carta di Identità Elettronica, mentre il 45% l’autenticazione mediante l’inserimento di codici o pin. Attualmente infatti l'utilizzo delle Carte d'Identità Elettroniche per accedere ai servizi on-line è limitato solo ad alcuni Comuni: Asti, Biella e Casale Monferrato (AL)". Per quanto riguarda la presenza nei siti comunali di link a siti di pagamento esterno, come detto in precedenza, si tratta di procedure di pagamento che grazie alla collaborazione tra i Comuni ed i vari istituti di credito o le Poste, consentono all’utente di effettuare il pagamento desiderato, in maniera indipendente dal Comune, in un sito esterno. Il 23% dei servizi transattivi erogati dei Comuni piemontesi superiori ai 10.000 abitanti costituisce un pagamento in un sito esterno. I servizi di pagamento più diffusi riguardano il Pagamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) e il Pagamento della Tassa di Asporto dei Rifiuti Solidi Urbani (TARSU). La copertura informativa dei servizi transattivi è invece esauriente e copre quasi la totalità dei servizi. Per adeguata informazione occorre precisare che si intende la presenza di pagine informative contenenti una descrizione completa di come fruire del servizio (cosa occorre, dove e quando è possibile espletare la pratica, qual è il costo del servizio, chi è il responsabile del procedimento, l’indicazione della e-mail di riferimento ecc.).

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Parte IV – Focus regionale CST

137

9 I l model lo dei CST p iemontesi

9.1 Obiettivi dei CST

Il progetto per la realizzazione di Centri Servizi Territoriali (CST) sul territorio piemontese, nasce con l'obiettivo di ridurre il divario tecnologico e coinvolgere nel processo di innovazione i piccoli comuni (aventi meno di 5.000 abitanti), esclusi dai benefici della prima fase dell'e-government a causa della scarsità di risorse e di competenze tecnico-organizzative indispensabili per partecipare al primo bando ministeriale. Ogni CST risponde ad esigenze specifiche del proprio territorio, ma in linea generale, il CST piemontese si pone i seguenti obiettivi:

offrire accesso ad una visione strategica dell´utilizzo delle ICT con azioni di accompagnamento dei Comuni verso una consapevole pianificazione strategica dell´e-government;

consentire un accrescimento delle competenze attraverso sia consulenze che facilitino il trasferimento di know how relativo alle ICT, sia collaborazioni con gli atenei e con soggetti detentori di conoscenza tecnica;

semplificare le relazioni con i fornitori di soluzioni e servizi ICT fornendo competenze utili alla selezione preliminare delle proposte, alla negoziazione dei contratti e garantendo il monitoraggio dei prezzi;

realizzare il front office dei servizi semplificando l´accesso ai benefici dell´amministrazione digitale per i cittadini e le imprese presenti nei territori dei piccoli Comuni piemontesi attraverso il riuso dei progetti sviluppati da altri enti con i finanziamenti della prima fase di e-government;

favorire la gestione associata di funzioni e servizi facendosi promotori della gestione in forma associata dei servizi ICT e dell´importanza di un dimensionamento ottimale per la realizzazione di economie di scala;

evidenziare la centralità dell´interscambio promuovendo i servizi di e-government "AtoA" sviluppati all´interno del multiprogetto "SistemaPiemonte" per lo scambio di dati all´interno dell´Ente stesso e con le altre amministrazioni;

facilitare l´accesso ai servizi per cittadini ed imprese diventando sportelli dell´e-government presso i quali i cittadini e le imprese, localizzate nei piccoli Comuni, possano trovare un intermediario tecnologico capace di svolgere le pratiche telematiche connesse ai servizi di e-government.

9.2 Il processo di avvio

L’avvio dei CST piemontesi ha seguito un percorso di concertazione, organizzato in fasi successive: con la sottoscrizione, nel giugno 2005, dell’“Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro per la Società dell’Informazione” (paragrafo 1.4) siglato dalla Regione Piemonte, dal Ministero dell’Economia e Finanze e dal Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie, è stato finanziato l’avvio dei Centri Servizi Territoriali e una prima attività di ricognizione dei fabbisogni dei piccoli Comuni necessaria per orientare l’attività di queste nuove strutture di supporto.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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In attuazione degli impegni assunti con l’Atto Integrativo, il 21 settembre 2005 la Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali ha dato parere favorevole al “Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte, l’Unione delle Province Piemontesi, ANCI Piemonte, UNCEM Piemonte, Lega delle Autonomie Locali, Consulta Unitaria dei Piccoli Comuni del Piemonte, per la Costituzione della Rete regionale dei Centri Servizi Territoriali (CST) per l’attuazione dell’e-government nei piccoli Comuni piemontesi”, avente ad oggetto l’individuazione degli obiettivi e l’organizzazione del funzionamento degli otto Centri Servizi Territoriali, previsti in numero di uno per territorio provinciale, oltre alla definizione dei ruoli dei singoli enti partecipanti. Agli otto CST possono aggiungersi ulteriori “punti di presidio territoriale” per le province caratterizzate da un numero di piccoli comuni molto elevato (come Torino e Cuneo). È parte integrante di tale protocollo, un documento di “Strategia condivisa di sviluppo dei Centri Servizi Territoriali piemontesi”, frutto del lavoro congiunto delle parti sottoscrittrici. La Regione Piemonte tramite il protocollo si è impegnata a partecipare all’avviso CNIPA per la prequalifica dei CST e ad attribuire ai CST gli stessi benefici concessi al sistema delle autonomie locali per l’accesso alla RUPAR Piemonte. Le Province si sono impegnate altresì a convocare sul territorio di competenza la Conferenza di Servizi, con carattere istruttorio, coinvolgendo in particolare i piccoli Comuni per la stipula degli Accordi di Programma Quadro da sottoscrivere immediatamente dopo la conclusione della conferenza stessa. Ciascun accordo individua nel dettaglio i compiti degli enti coinvolti, disciplina il funzionamento del Centro, le attività previste, le modalità di adesione. È data ampia garanzia di rappresentanza ai piccoli Comuni, che compongono in maggioranza il “Comitato di Pilotaggio” (paragrafo 4.2), l’organo di governo del CST, in cui siedono anche rappresentanti di Regione, Provincia, Associazioni degli Enti locali. I Comitati di Pilotaggio hanno collaborato alla predisposizione della documentazione necessaria per la partecipazione al bando di prequalifica CNIPA e stanno attualmente operando per l’individuazione di servizi prioritari da sviluppare a vantaggio delle piccole amministrazioni locali, anche cogliendo l’occasione posta dal bando riuso. Le fonti di finanziamento del progetto sono attualmente tre:

fondi ex delibera CIPE n. 19/2004 , pari a 3.890.700 € a valere per gli anni 2005-2007, destinati dalla Regione Piemonte alla costituzione di Centri Servizi Territoriali;

fondi ex finanziaria 2003 , di ammontare da definirsi, resi eventualmente disponibili da CNIPA attraverso un successivo bando per la realizzazione, da parte dei Centri stessi, di servizi rivolti ai piccoli comuni;

risorse afferenti dagli enti coinvolti. Il Protocollo prevede, infatti, che le Province contribuiscano all’avvio del proprio CST con ulteriori finanziamenti o tramite l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e formativa, e che le fondazioni bancarie attive sul territorio regionale partecipino al processo attraverso l’erogazione di contributi o finanziamenti agevolati. In fase di avvio del progetto, sono state individuate alcune categorie di servizi che il CST eroga verso i Comuni; non tutti i servizi sono attualmente erogati a tutti i Comuni, il contesto della rete regionale sarà il catalizzatore ideale per la condivisone di quanto già realizzato. I CST globalmente erogano 79 servizi diversi sul territorio piemontese; una buona chiave di lettura è data dalla classificazione indicata da CNIPA per la risposta al bando di prequalifica:

servizi di back office ed infrastruttura; servizi di produzione di e-government: si intendono quei servizi diretti ai cittadini e alle

imprese per conto dei Comuni;

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Parte IV – Focus regionale CST

139

servizi di produzione gestionale (ad esempio gestione servizi cartografici, erogaione servizi in ASP ecc.);

servizi gestionali (ad es. consulenza tributaria, acquisti centralizzati ecc.).

Figura 42 - Ripartizione tipologia servizi offerti dalla rete piemontese dei CST

Ripartizione tipologia servizi offerta dalla Rete piemontese dei CST

13%

66%

11%

10%

Servizi Gestionali Servizi di produzione gestionale

Servizi di back off ice ed infrastruttura Servizi di produzione di e-gov

Fonte: CRC Piemonte.

9.3 Il ruolo degli enti locali

Il processo di sviluppo del territorio piemontese non poteva prescindere dalla natura frammentata e disomogenea della regione; il progetto CST individua come principali beneficiari i piccoli Comuni, ma nell’ottica di trasformarli da soggetti passivi e poco consapevoli dei processi di innovazione, a protagonisti attivi e propositivi. Tutto il processo di avvio dei CST ha preso le mosse da un’adeguata informazione e fattiva partecipazione dei Comuni, anche attraverso l’utilizzo degli strumenti amministrativi più idonei a realizzarla (Conferenza di servizi) e la valorizzazione delle competenze degli enti di diverso livello amministrativo (Province, forme associative, Comuni di maggiori dimensioni). La consapevolezza delle risorse disponibili e delle effettive necessità degli enti ha poi costituito la chiave di volta per la messa in opera di una rete, che coinvolge ogni elemento che la forma e costituisce un canale di comunicazione bilaterale di indubbio valore. A riprova dell’efficacia del sistema avviato, si può constatare la vivacità dei CST, che si gestiscono autonomamente e costituiscono un tavolo di lavoro e di informazione utilizzato dalla Regione, dalle Province,dagli enti di maggiori dimensioni che vi prendono parte e che raccolgono le esigenze dei piccoli Comuni. Tali necessità rispecchiano, in gran parte, le esigenze della popolazione e dell’economia locale , ossia l’utenza vera della pubblica amministrazione.

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

140

9.4 La realizzazione del modello

9.4.1 Gli enti coinvolti

Il processo di coinvolgimento degli enti del territorio, ed in particolare dei piccoli Comuni, è proseguito anche oltre i termini di risposta all’Avviso di prequalifica CNIPA. In un territorio frammentato come quello piemontese, un’adeguata informazione e sensibilizzazione dei soggetti da coinvolgere è certamente un processo non immediato ma assolutamente prioritario rispetto agli obiettivi del progetto. Al momento della redazione del rapporto, i Comuni coinvolti sono 1011, pari all’83% circa del totale dei Comuni e al 93% dei piccoli Comuni piemontesi. Nel processo di coinvolgimento, si sono evidenziate alcune peculiarità territoriali. Il CST del Verbano Cusio Ossola ha competenza sul il 100% dei Comuni della provincia, compreso il Comune capoluogo: in questo risultato, il CST è stato favorito dalla quasi completa copertura del territorio da parte di forme associate e dalla conseguente cultura all’operare in modo coordinato. Il CST di Torino, pur avendo il territorio provinciale la numerosità di Comuni più elevata della regione (315 Comuni di cui 254 piccoli) presenta un buon indice di copertura, grazie ad un’azione mirata di coinvolgimento dei piccoli Comuni, operata in fase di primo avvio del CST e nel seguito dai rappresentnti dei piccoli Comuni partecipanti al comitato di pilotaggio.

Tabella 27 - Adesioni dei Comuni alla Rete dei CST piemontesi (agg. al 31/5/2006)

CST Comuni < 5000 abitanti aderenti

Comuni >5000 abitanti aderenti

Totale Comuni aderenti

Percentuale copertura piccoli Comuni

Alessandria 171 5 176 95% Asti 102 4 106 90,27% Biell@gov 71 5 76 92,21% Cuneo 188 15 203 83,19% Novara 63 9 72 81,82% Torino 227 1 228 89,37% Verbano Cusio Ossola

72 5 77 100%

Vercelli 66 7 73 84,62% TOTALE 960 51 1011 89,13% Fonte: CRC Piemonte.

Molti Comuni hanno aderito mediante delega alle forme associative (paragrafo 4.3,

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Parte IV – Focus regionale CST

141

Tabella 6), che i alcuni casi dispongono anche di competenza alla gestione dell’informatizzazione per i Comuni facenti parte; in taluni casi la presenza di forme associative “a scavalco” ha comportato l’adesione di Comuni a CST diversi da quello della loro provincia di riferimento.

9.4.2 Lo stato dell’ICT e il fabbisogno di servizi dei piccoli Comuni

Nell’ambito del progetto presentato per l’inserimento nell’Atto Integrativo dell’Accordo di programma Quadro, sopra citato, era pianificata un’azione di ricognizione delle dotazioni ICT e dei fabbisogni degli Enti locali. Necessaria per procedere all’ideazione di politiche di intervento non meramente calate dall’alto, ma realmente rispondenti alle necessità del territorio, tale indagine è stata condotta, per ciò che riguarda le dotazioni ICT, sistematizzando informazioni raccolte in indagini precedenti, mentre per ciò che riguarda i fabbisogni dei servizi, mediante la somministrazione di un questionario a tutti gli enti coinvolti nella Rete regionale dei Centri Servizi. L’indagine è stata poi segmentata su base provinciale. Nel seguito si riporta la sintesi dei risultati a livello regionale. Per quanto riguarda l’indagine sulle dotazioni ICT, il dato che emerge per i piccoli e piccolissimi Comuni è l’assenza di un qualsiasi disegno strategico nell’introduzione delle ICT: si utilizzano “passivamente” le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per adempiere allo svolgimento delle funzioni istituzionali principali (anagrafe, contabilità, tributi locali), mentre si fatica a raggiungere una visione strategica capace di trasformarle in strumenti capaci di innovare davvero i processi. Il quadro generale tuttavia conferma un ruolo trainante del Piemonte in ambito nazionale per quanto riguarda l’attuazione dell’amministrazione digitale. Gli importanti investimenti effettuati da Regione Piemonte a partire dal 2000 (nell’ambito del “Patto per lo sviluppo del Sistema Piemonte”) hanno contribuito in maniera determinante a creare nel personale degli Enti locali la cultura del “lavorare in rete”. RUPAR Piemonte oggi è una realtà che vede connessi tutti gli enti della PA regionale nella progettazione dell’e-government, ed è condivisa sul territorio con buoni risultati. La Tabella 28 presenta alcuni dati rilevati dall’indagine.

Tabella 28 - Copertura applicativa (% dei Comuni) Applicativo Totale < 5000 > 5000 Servizi demografici 100% 100% 100 % Contabilità finanziaria e bilancio 100% 100% 100% Tributi 89% 64% 91% Altre entrate comunali 25% 12% 42% Protocollo 97% 95% 99% Deliberazioni e determinazioni 53% 45% 62% Pratiche edilizie 59% 42% 64% Lavori Pubblici 29% * 29% Anagrafe edilizia/catasto 28% * 28% Cartografia catastale 33% * 33% SUAP 26% * 26% Sportello Unico per l’Edilizia 18% * 18% Ufficio commercio 21% * 21% Servizi sociali 20% * 20% Polizia municipale 47% 43% 63% Protezione civile 20% 20% 20% Fonte: CRC Piemonte.

(* Dato non statisticamente significativo)

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

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Per quanto riguarda l’analisi dei fabbisogni,l’indagine ha verificato:

la propensione all’esternalizzazione di servizi gestiti dai Comuni; l’effettivo affidamento in outsourcing dei servizi gestiti dai Comuni; la percezione della priorità di alcune tipologie di servizio.

Le dimensioni analizzate pongono l’accento sulla disponibilità/possibilità da parte di un Comune di cedere la gestione di alcuni servizi ad un soggetto esterno (quale potrebbe essere, appunto, il CST) e sulla necessità di rafforzare o prevedere servizi in alcune aree eventualmente non gestite (possibili attività del CST). Nell’illustrare i risultati dell’analisi occorre tener presente la chiave di lettura di questi dati: benché significativi dal punto di vista della copertura del territorio (oltre il 58% dei Comuni aderenti al progetto ha risposto al questionario), i quesiti posti non prescindono dall’interpretazione soggettiva che ne è stata data; inoltre, i quesiti sono volti a individuare le possibili linee di attività del CST a vantaggio dei Comuni, quindi identificano principalmente il fabbisogno di servizi di back office.

Figura 43 - Sintesi dei risultati a livello regionale: la propensione all’esternalizzazione - diagramma

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Catasto/Tributi

Servizi cartografici, sistemi informativi territoriali

Monitoraggio opportunità finanziamento

Formazione informatica

Servizi di interscambio documentale tra le PA

Gestione reti e assistenza alle postazioni di lavoro informatiche

Sistemi di posta elettronica (ordinaria e/o certificata)

Consulenza amministrativa, fiscale, organizzativa, gestionale

Servizi per la semplificazione amministrativa

Formazione/informazione sull’e-government e temi ad esso correlati

Siti Web

Realizzazione/gestione di servizi on line per cittadini ed imprese

Elaborazione paghe e contributi

Archiviazione documentale

Gestione giuridica del personale

Centralizzazione acquisti di beni e servizi% alta% media% bassa

Fonte: CRC Piemonte.

Il diagramma evidenzia un’elevata propensione all’esternalizzazione per le aree di attività relative a catasto e tributi, servizi cartografici e S.I.T., monitoraggio di opportunità di finanziamento. Si tratta di attività che i Comuni ritengono di poter attribuire in outsourcing. In effetti è noto come la riscossione tributi e i servizi cartografici/S.I.T. siano funzioni spesso attribuite in outsourcing o gestite in forma associata dai Comuni anche di dimensioni medio-grandi. Lo stato effettivo dell’affidamento di tali funzioni all’esterno delle PAL è sintetizzato come segue.

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Parte IV – Focus regionale CST

143

Figura 44 - Sintesi dei risultati a livello regionale: lo stato di esternalizzazione dei servizi - diagramma

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Elaborazione paghe e contributiGestione reti e assistenza alle postazioni di lavoro informatiche

Riscossione tributiConsulenza amministrativa, fiscale, organizzativa, gestionale

Siti WebFormazione informatica

Sistemi di posta elettronica (ordinaria e/o certificata)Catasto/Tributi

Servizi cartografici, sistemi informativi territorialiFormazione/informazione sull’e-government e temi ad esso correlati

Realizzazione/gestione di servizi on line per cittadini ed impreseGestione giuridica del personale

Servizi di interscambio documentale tra le PAMonitoraggio opportunità finanziamento

Servizi per la semplificazione amministrativaCentralizzazione acquisti di beni e servizi

Archiviazione documentale% outsourc.% in house% non gest.

Fonte: CRC Piemonte.

Sono attribuite maggiormente in outsourcing le funzioni di elaborazione paghe e contributi, la gestione delle reti informatiche e delle postazioni di lavoro, la riscossione dei tributi. Alcuni ambiti, come il Catasto e i Sistemi cartografici, non sono esternalizzati ma la propensione all’outsourcing è elevata: si qualificano quindi come possibili ambiti di attività dei CST.

Figura 45 - Il fabbisogno dei servizi- Sintesi dei risultati a livello regionale: le priorità - diagramma

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Servizi per l'ottimizzazione delle entrate

Semplificazione amministrativa

Sistemi di interscambio informativo tra Enti della PA

Sviluppo locale

Gestione associata di funzioni e servizi

Formazione per i dipendenti e dirigenti

Servizi per l'ottimizzazione del ciclo passivo (acquisti, ecc.)

E-government: servizi on line per cittadini ed imprese

% alta% media% bassa

Fonte: CRC Piemonte.

Le priorità di intervento sono identificate nei servizi per l’ottimizzazione delle entrate, nella realizzazione di soluzioni per la semplificazione amministrativa e di sistemi di interscambio informativo tra enti della PA Tali risultati sono da un lato l’espressione delle problematiche legate alle ristrettezze di bilancio, molto sentite presso i Comuni; dall’altro, la necessità di semplificazione delle procedure amministrative è avvertita sia per ciò che riguarda i processi interni alle PAL. (sistemi di interscambio), sia nei confronti dei cittadini/imprese, utenti finali. La scarsa percezione dell’importanza dell’e-government può essere imputata proprio al divario tecnologico che si cerca di colmare attraverso la rete dei CST ed è in qualche misura legata alla necessità di

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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Piemonte

144

creare una cultura dell’utilizzo di questi sistemi presso la popolazione, patrimonio in mancanza del quale la “cittadinanza digitale” in senso lato resterebbe lettera morta.

Figura 46 - Confronto alta Propensione all'Esternalizzazione con Servizio non gestito

0,00

0,50

1,00

0,00 0,50 1,00

P ro pen sione " % alta"

Stat

o "

% N

on g

estit

o"

E-government: servizi on line pe rcittadini ed impreseS istemi d i interscambio informa tivotra Enti della PAServizi per l'ottim izzazione delleentrateServizi per l'ottim izzazione del c iclopassivo (acquisti, ecc.)Formazione per i d ipendenti edirigentiSemplificazione amministrativa

Sviluppo locale

Gestione associata di funzioni eservizi

Fonte: CRC Piemonte.

Il grafico evidenzia, a fronte di un’elevata propensione all’esternalizzazione ed un elevato livello di non gestione, alcune aree che non sono presidiate dalle attività dei Comuni e che si ritiene utile esternalizzare: si tratta di formazione, sistemi di interscambio informativo, servizi per l’ottimizzazione delle entrate, sviluppo locale.

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Parte IV – Focus regionale CST

145

Figura 47 - Confronto alta Priorità del Servizio con Servizio non gestito

0,00

0,50

1,00

0,00 0,50 1,00

Priorità del Servizio " % alta"

Stat

o "

% N

on g

estit

o"

E-government: servizi on line percittadini ed impreseSistemi di interscambio informativotra Enti della PAServizi per l'ottimizzazione delleentrateServizi per l'ottimizzazione del ciclopassivo (acquisti, ecc.)Formazione per i dipendenti edirigentiSemplificazione amministrativa

Sviluppo locale

Gestione associata di funzioni eservizi

Fonte: CRC Piemonte.

Il grafico evidenzia, a fronte di un’elevata priorità percepita per i servizi ed un elevato livello di non gestione, alcune aree che non sono presidiate dalle attività dei Comuni e che si ritiene utile gestire: si tratta di sistemi di interscambio informativo, servizi per l’ottimizzazione delle entrate, semplificazione amministrativa. L’ambito di attività dei CST, in sintesi, dovrebbe essere individuato nell’area dei servizi per l’ottimizzazione delle entrate, dei sistemi di interscambio informativo, avendo riguardo alla diffusione di buone pratiche di front office che possano supportare l’effettivo utilizzo dell’e-government presso la popolazione e la crescita di interesse e di fiducia verso questi nuovi strumenti da parte degli stessi Enti locali di piccole dimensioni.

9.4.3 I CST- Attività in corso di realizzazione

Nell’ambito delle decisioni dei Comitati di Pilotaggio, cominciano a delinearsi alcune attività condotte dai diversi CST sul territorio. In particolare si tratta di :

iniziative di informazione rispetto ai servizi, di interesse dei piccoli Comuni, già operativi, in modo da incrementarne l’effettivo utilizzo;

messa a disposizione di risorse umane a supporto delle necessità dei Comuni, dalle attività di assistenza tecnica alla consulenza in materie di competenza comunale;

attività di informazione rispetto ad eventuali possibilità di co-finanziamento e partecipazione a bandi;

approfondimento dell’analisi dei fabbisogni, con particolare riguardo alle necessità di formazione.

Il CRC Piemonte è coinvolto come supporto tecnico-organizzativo in queste attività.