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  • IPica/zia, s, ma non a morte

    Il 23 gennaio una sessione speciale dell'Alta Corte di giustiziadi Mosca, con la partecip-azz'one dei rappresentanti dei ceri, hadiscusso a Nizni Novgorod la causa penale relativa all'uccisionedel contadino Timofei Vasilievic Vozdukhov, condotto in com-missariato

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    gare Vozdukhov, lo sapeva _

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    recla.vz'oze, avendoli riconosciuti colpevoli del solo reato di ... r

    Cominceremo il nostro esame da questa sentenza. I condannatiai lavori forzati erano accusati in base agli articoli 346 e 1490,comma 2 del Codice penale. Il primo di questi due articoli diceche il funzionario che ha prodotto ferite o mutilazioni nelleser-cizio delle sue funzioni passibile del massimo della pena >. Lart. 1490 comma 2 commina perle violenze, quando ne segua la morte, da otto a dieci anni di lavoriforzati. Invece di infliggere il massimo della pena, il tribunale deirappresentanti dei ceti e dei giudici della corona abbassa la penastessa di due gradz! (sesto grado: da otto a dieci anni di lavori for-zati; settimo grado: da quattro a sei anni), vale a dire applica lamassima riduzione che la legge consente quando vengano ricono-sciute le circostanze attenuanti; oltre a ci commina la pena mi-nima prevista per questo minimo grado. In una parola, il tribu-nale ha fatto tutto ci che poteva per mitigare la sorte degliimputati, e anche pi di ci che poteva, in quanto la legge sul> stata elusa. Non vogliamo dire in nessunmodo, si capisce, che la > esigesse che si com-minassero precisamente dieci anni di lavori forzati invece di quat-tro; ci che importa che gli assassini siano stati riconosciuti talie condannati ai lavori forzati. Non si pu non rilevare, tuttavia, unatendenza quanto mai caratteristica del tribunale dei giudici dellaCorona e dei rappresentanti dei ceti: quando giudicano dei po-liziotti sono disposti ad usar loro la massima indulgenza, mentrequando giudicano qualcuno per dei reati contro la polizia dannoprova, com noto, di un'inessibile severit *.

    '-*A proposito: ecco un altro fatto da tenere in considerazione per farsiun'idea delle pene che i nostri giudici iniggono per i vari reati. Qualche giornodopo il processo degli assassini di Vozdukhov, il tribunale militare distrettuale diMosca ha giudicato un soldato, che era in servizio presso la locale brigata di arti-glieria e aveva rubato al deposito militare 50 paia di pantaloni e alcuni articolidi calzoleria mentre era di guardia al deposito stesso. Verdetto: quattro anni dilavori forzati. La vita di un uomo aidato alla polizia vale quanto 50 paia dipantaloni e qualche articolo di calzoleria affidati ad una sentinella. In questa ori-ginale equazione si riflette, come il sole in una goccia d'acqua, l'intero or-dinamento del nostro Stato di polizia. Di fronte all'autorit l'individuo zero.Per le autorit la disciplina tutto... ma no, scusate: tutto > solo per la povera

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    Quanto al signor brigadiere... via, come non essere indulgenticon lui?! Egli aveva, s, preso in consegna Vozdukhov, l'uomo chegli era stato condotto; aveva, si -- a quanto pare -, disposto chenon fosse condotto in camera di sicurezza, ma fosse condotto pri-ma - per dargli una lezione - nel corpo di guardia; aveva, si,preso parte alla basto-natura sia coi pugni che con un libro (certo ilcodice); aveva, s, ordinato di cancellare le tracce del delitto (lavareil sangue) e riferito nel suo rapporto della notte del 20 aprile alcommissario di quel commissariato, Mukhanov, non appena questiera rientrato, che nel commissariato a lui aidato tutto era aposto > (testualel), ma egli non ha niente in comune con gli assas-sini: egli colpevole solo di oltraggio, di semplice offesa, punibilecon la reclusione. del tutto naturale che il signor Panov, questogentieman, innocente di quellassassinio, sia tuttora in servizio nellapolizia ed occupi il posto di maresciallo della polizia rurale. Ilsignor Panov ha solo spo-stato il campo d'azione della sua utile edoculata attivit, volta a . r

    Dal punto di vista umano, il verdetto del tribunale a carico diPanov : un'aperta derisione della giustizia; esso rivela la ten-denza di puro stampo servile a riversare tutta la colpa sui sempliciagenti, lasciando fuori* causa il loro diretto superiore, col cui con-

    gente. Il ladruncolo va in galera, mentre i grandi ladri, tutti questi alti papa-veri, ministri, direttori di banche, costruttori di ferrovie, ingegneri, appaltatoriecc., che rubano decine e centinaia di migliaia di rubli all'erario, se la cavano,tutt'al pi e per male che vada, con il domicilio coatto in qualche governatoratolontano, dove possono godersela col denaro arraato (i ladri di banca nella Si-beria occidentale), e di dove facile anche svignarsela all`estero (colonnello deigendarmi Mranville de St.-Claire). _ V

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    senso, approvazione e complicit hanno avuto luogo bestiali mal-trattamenti. :Dal punto di vista giuridico, poi, questo verdetto un modellodella casistica di cui sono capaci i giudici funzionari,i quali non sono gran che migliori del brigadiere. La lingua statadata all'uomo per nascondere i propri pensieri, dicono i diplo-matici. La legge stata data per snaturare il concetto di colpa edi responsabilit, potrebbero dire i nostri giuristi. Difatti, qualesottilissima arte forense non necessaria per far passare una com-plicit in maltrattamenti per un semplice oltraggio! L'operaio chela mattina del 20 aprile aveva magari fatto cadere a Vozdukhov il.berretto dalla testa : colpevole della stessa trasgressione - omeglio, per esprimerci con un termine meno forte ancora, nontrasgressione, ma infrazione _- di Panov. Perfino per aversemplicemente partecipato ad una rissa (e non alla bastonatura diun uomo in condizioni di non potersi difendere), se ne segue lamorte di qualcuno, si infligge una pena pi severa di quella cui stato condannato il nostro brigadiere. Gli azzeccagarbugli deltribunale si sono avvalsi, in primo- luogo, del fatto che per maltrat-tamenti nell'esercizio delle proprie funzioni la legge comminaalcune pene diverse, lasciando al giudice la scelta, in base alle cir-costanze, fra un minimo di due mesi di prigione e la deportazionea vita in Siberia. Non vincolare il giudice con norme eccessiva-mente formali, lasciargli una certa libert, certo una regolamolto ragionevole, per la quale i nostri professori di diritto penalegi pi di una volta hanno lodato la legislazione russa, sottoli-neandone il liberalismo. Essi hanno solo dimenticato un'inezia, ecio che per applicare delle disposizioni ragionevoli sono necessaridei giudici che non siano rido-tti alla condizione di semplici funzio-nari, necessario che del tribunale facciano parte dei rappresen-tanti della societ, che al dibattimento di una causa intervenganodei rappresentanti dell'opinione pubblica. In secondo luogo, poi, inaiuto del tribunale venuto, in questo caso, il vice-procuratore, ilquale si riatato di incriminare Panov (e Olkhovin) per mal-trattamenti e brutalit ed ha chiesto che fossero condannati sol-tanto per oltraggio. Il vice-procuratore si richiamato, a sua volta,alla conclusione dei periti, i quali hanno escluso che le percossedi Panov siano state particolarmente crudeli e prolungate. Il so-

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    fisma giuridico, come vedete, non : qualcosa di particolarmenteingegnoso: dato che Panov ha picchiato meno degli altri, si puaffermare che le sue percosse non sono state p-artcolarfizente cru-deli; se non sono state particolarmente crudeli, si pa concludereche non si possono considerare come

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    della societ alla libert e all'autonomia, si : affrettato a dichiarareche le giurie sono pericolose. La stampa reazionaria ha dichia-rato che la giuria il tribunale della piazza >> ed ha scatenatocontro di essa una campagna d'odio che, tra parentesi, dura atuttoggi. Il governo ha approvato un programma reazionario: vintoil movimento rivoluzionario degli anni settanta, ha dichiaratosfrontatamente ai rappresentanti della societ di considerarli , plebaglia, una plebaglia che non solo non deve osare diimmischiarsi nella legislazione, ma nemmeno nelfamministrazionedello Stato, una plebaglia che deve essere cacciata dal santuarioin cui, seguendo il metodo dei signori Panov, si giudicano i citta-dini russi e si rende loro giustizia. Nel 1887 stata promulgatauna legge in base alla quale i procedimenti relativi a delitti com-messi da funzionari e a danno di funzionari vengono sottrattialla competenza delle giurie e deferiti al tribunale dei giudicidella Corona e dei rappresentanti dei ceti. Come : noto, questirappresentanti dei ceti, i quali si fondono in un unico collegiocoi giudici-funzionari, sono delle comparse mute e recitano la partemeschina di assistenti ed esecutori di ci che sar piaciuto deci-dere ai funzionari del Dicastero della giustizia. Si tratta di unadi quelle leggi che in lunga sequela si susseguono per tutto il pe-riodo reazionario pi recente della storia russa, tenute assieme daun unico intento: restaurare il

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    si ripercosso non solo sui verdetti pronunciati, ma anche intutto il carattere dell'istruttoria preliminare e formale. Il tribunaledella piazza ha un valore proprio perch porta un soflio di vitanellatmosfera di formalismo cancellieresco di cui sono profon-damente impregnati gli organismi governativi. La piazza sinte-ressa non solo, anzi non tanto, che una data azione venga consi-derata come oltraggio, percosse, o maltrattamenti che dir si voglia,del genere e della specie di pena che verr comminata, quantodell'esigenza che si rivelino fino in fondo e si mettano pubblica-mente in luce tutti i fili politico-sociali di un delitto e il suo si-gnicato, che si traggano dal giudizio lezioni di morale pubblicae di politica pratica. La piazza vuol vedere nel tribunale nonu.n si mani-festa Findomani stesso: dell'entrata in vigore della legge del 1864,che ha trasformato la nostra > * Ed preci-

    *I fautori liberali delle giurie, polemizzando sulla stampa legale, neganospesso categoricamente il suo signicato politico, sforzandosi di dimostrare che nonsono affatto mossi da considerazioni politiche quando si schierano in favore dellapartecipazione al tribunale di elementi che rappresentino la societ. In parte questopu dipendere, naturalmente, dall'insipienza politica di cui spesso soffrono pre-cisamente i giuristi, bench siano degli specialisti di scienze

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    samente nella causa in questione che si fatta sentire con forzaparticolare la mancanza del

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    E le cose sono procedute in modo che si condotta la causaletteralmente a passo di carica, come se si desiderasse liberarseneal pi presto *, come se si avesse paura di frugare per bene intutta quella turpitudine: si pu anche vivere vicino ad un luogodi decenza, ci si pu abituare, ma basta mettersi a pulirlo perchtutti gli abitanti, non solo di quelfappartamento, ma anche diquelli vicini, ne sentano immancabilmente il fetore.

    Guardate quante sono le questioni che s'impongono di per sestesse e che nessuno s' nemmeno dato la briga di chiarire. PerchVozdukhov era andato dal governatore? Latto daccusa - questodocumento che dovrebbe incarnare l'aspirazione della pubblica ac-cusa a far luce sul delitto sotto tutti gli aspetti - non solo non ri-sponde a questa domanda, ma addirittura la elude, pretendendo cheVozdukhov >. Questopotrebbe perfino indurre a pensare che Vozdukhov avesse datoscandalo. E dove precisamente? Nel cortile del governatore! Inrealt Vozdukhov era andato in vettura dal governatore per pre-sentare an reclamo: un fatto assodato. Di che cosa si lagnava?Il custode del palazzo del governatore, Ptitsyn, dice che Vozdu-khov si lagnava di un certo ufficio di una stazione fluviale, dove sierano rifiutati di rilasciargli il biglietto per il viaggio Il testeMukhanov, ex commissario del commissariato dove Vozdukhovfu picchiato (ed ora direttore delle carceri governatoriali di Vla-dimir), dice di aver saputo dalla moglie di Vozdukhov che que-sta e il marito si erano sbronzati e che erano stati picclziati, aNizni, sia alla sede della polizia fluviale che al commissariato dipolizia del rione Rozdestvenski, ed era appunto di queste percosseche Vozdz/il(/zov voleva informare il governatore. Sebbene questitesti si contraddicano apertamente nelle loro deposizioni, il tri-bunale non prende assolutamente nessuna misura per chiarire laquestione. Al contrario, ognuno avrebbe il pieno diritto di con-cludere che il tribunale non abbia voluto chiarirla. La moglie di

    * Nessuno s'era minimamente preoccupato che la causa giungesse in tribunaleal pi presto. Nonostante la straordinaria semplicit e chiarezza della faccenda, unfatto del ao aprile 1899 stato discusso in tribunale solo il 23 gennaio 1901. Giu-dizio rapido, equo e benevolol

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    Vozdukhov era presente in tribunale come teste, ma nessuno si interessato di chiederle se lei e il marito fossero stati effettiva-mente picchiati in alcuni commissariati di polizia di Nizni, in checircostanza fossero stati arrestati, in quale edicio fossero stati pic-chiati e da chi, se il marito avesse effettivamente voluto lagnarsicol governatore, se per caso non avesse manifestato a qualcunaltro questa sua intenzione. Il teste Ptitsyn, che, come funzionariodella cancelleria del governatore, molto probabile non fosse in-cline a dar ascolto ai reclami, a carico della polizia, di Vozdukhovnon ubriaco - ma cio-nonostante passibile dessere mandato a smal-tire la sbornia! -, e che aveva incaricato il poliziotto ubriacoScelemetiev di condurre il querelante in guardina per fargli pas-sare la sbornia, questo teste interessante non stato neanche in-terrogato dalla difesa. Al vetturino Krainov, che aveva condottoVozdukhov dal governatore, e di qui al commissariato, nemmenoa luinon viene chiesto se Vozdukhov gli abbia detto perch an-dava dal governatore, che cosa avesse detto di preciso a Ptitsyn,se per caso qualcun altro non avesse udito quella conversazione.Il tribunale si limita a leggere la breve deposizione dell'assenteKrainov (il quale asserisce che Vozdukhov non era ubriaco, maso-lo un po' alticcio), e al vice-procuratore non viene neanche inmente di far citare questo teste importante. Se si considera cheVozdukhov era sottuiciale di complemento, ossia una personapratica, non del tutto ignara di leggi e di regolamenti, che anchedopo le ultime, letali percosse aveva detto ai compagni: >, allora diventa pi che verosimile che egli si fosse recato'dal governatore proprio per reclamare contro la polizia, che il testePtitsyn abbia mentito, prendendo le parti di quest'ultima, che igiudici e il procuratore ~ tutte persone servili _ non abbiano vo-luto far luce su questa spinosa faccenda.

    Proseguiamo. Per quale motivo e a che scopo hanno picchiatoVozdukhov? Latto d'accusa presenta ancora una volta le cosenel modo pi favorevole... agli imputati che si potesse escogitare.Motivo dei maltrattamenti >> sarebbe stata la ferita alla manodi Scelemetiev, quando questi aveva spinto Vozdukhov nel corpodi guardia. Si tratta di sapere perch si era spinto Vozdukhov, cheaveva parlato con calma sia con Scelemetiev che con Panov (sup-

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    poniamo che da qualche parte lo si fosse dovuto assolutamentespingerel), non in camera di sicurezza, ma dapprima nel corpodi guardia. Egli stato condotto in commissariato per smaltireuna sbornia; in camera di sicurezza ci sono gi alcuni ubriachi; dunque l che dovr andare a finire anche Vozdukhov; perchmai, dunque, Scelemetiev, dopo averlo presentato >> a Panov, lospinge nel corpo di guardia? Evidentemente proprio per percuo-terlo. In camera di sicurezza ci sono delle altre persone, mentrenel corpo di guardia Vozdukhov sar solo; e poi in aiuto di Sce-lemetiev potranno venire i suoi compagni e il signor Panov, alquale ora s stato il primo commissariato. I maltratta-menti, dunque, non sono dovuti ad un motivo occasionale, marientrano in un piano del tutto prestabilito.. Una delle due: o tutticoloro che vengono condotti in commissariato per smaltire unasbornia (siano pure persone che si comportano perfettamente amodo e si mostrano tranquille) vengono dapprima rinchiusi nelcorpo di guardia per ricevere una lezione , oppure Vozdukhov stato percosso proprio pere/z si era recato dal governatore perreclamare contro la polizia. I resoconti giornalistici sono cosi scarniche pronunciarsi categoricamente per questa seconda ipotesi (pernulla inverosimile) difficile, ma listruttoria preliminare e quellaformale avrebbero certo potuto chiarire la questione a fondo.Il tribunale, naturalmente, non se n minimamente preoccupato.Dico naturalmente perch qui Pindifferenza dei giudici ri-specchia non solo il formalismo burocratico, ma anche il modo divedere grettamente listeo dell'uomo russo. C proprio di chemeravigliarsi! Hanno ucciso un contadino ubriaco in commissa-riato! Ma dalle nostre parti capita anche di peggio! >>. E il listeovi enumera decine di casi incomparabilmente pi scandalosi e ciono-nostante rimasti impuniti. I racconti del filisteo sono assolutamenteveri; ciononostante egli ha completamente torto, e col suo ragiona-mento non fa che mettere a nudo lestrema miopia dei filistei. Se danoi sono possibili casi di violenze poliziesche incomparabilmente piscandalosi, non avviene ci, forse, proprio perch queste violenzecostituiscono la prassi quotidiana e abituale di qualsiasi commis-sariato di polizia? E se la nostra indignazione contro i casi ecce-zionali impotente, non avviene ci, forse, proprio perch ce ne

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    Noris occAs1oNaL1 433

    stiamo a contemplare i casi normali con la solita indifferenza?perch ce ne restiamo beatamente indifferenti anche quando unfatto consueto e abituale come il percuotere un contadinoubriaco (che si pretende ubriaco) in un commissariato suscita laprotesta di questo stesso contadino (che dovrebbe esserci abituato,a quanto pare), che paga con la vita il suo temerario tentativo dipresentare al governatore un reclamo umilissimo?

    C anche un altro motivo che non ci consente di trascurarequesto caso quanto mai consueto. Si gi detto da tempo cheil significato della pena come mezzo di prevenzione determinatonon gi dalla sua crudelt, ma dal fatto che inevitabile. Ci cheimporta non che il delitto venga punito duramente, ma chenessun delitto rimanga impunito. Pure sotto questo profilo la causain oggetto non priva dinteresse. Nell'Impero Russo - lo si pudire senza tema di esagerare - le percosse illegali e selvagge nellesedi della polizia sono il fatto di ogni giorno, di ogni ora *. Tut-tavia esse giungono in tribunale solo in casi affatto eccezionali erarissimi. N la cosa deve sorprendere, poich il delinquente

    * Erano gi state scritte queste righe quando i giornali hanno riportato un'ulte-riore conferma della giustezza di una simile affermazione. All'altro estremo dellaRussia, a Odessa, citt considerata capitale, il giudice di pace ha assolto un certoM. Klinkov, accusato, in base a verbale del brigadiere di polizia Sadukov, di vio-lenze mentre era in stato di arresto in un commissariato. Al processo l'imputato, econ lui i suoi quattro testimoni, ha dichiarato quanto segue: Sadukov aveva fermatoM. Klinkov in stato di ubriachezza e_ l'aveva consegnato al commissariato di polizia.Rimessosi dalla sbornia, Klinkov aveva cominciato a chiedere di essere rimesso inlibert. Per tutta risposta un poliziotto l'aveva preso per il bavero e aveva cominciatoa picchiarlo; erano poi arrivati altri tre poliziotti e serano messi a percuoterlo tutti equattro, colpendolo al viso, alla testa, al torace e ai anchi. Sotto il grandinaredei colpi infertigli, Klinkov, coperto di sangue, era caduto sul pavimento; alloraavevano cominciato a picchiare 1'uomo steso per terra con accanimento ancoramaggiore. Secondo quanto hanno deposto Klinkov e i suoi testimoni, a dirigere lacosa era stato Sadukov, che aveva incitato i poliziotti. In conseguenza delle per-cosse ricevute Klinkov era svenuto; quando poi era rinvenuto era stato dimessodal commissariato. Klinkov s'era recato immediatamente da un medico, che, loaveva visitato. Il giudice di pace aveva consigliato Klinkov di denunciare alprocuratore Sadukov e i poliziotti, al che Klinkov aveva risposto che la querelaal procuratore era gi stata presentata e che, inoltre, sarebbero intervenute, cometestimoni delle violenze da lui subite, venti persone.

    Non c' bisogno di essere profeti per predire che M. Klinkov non riuscir adottenere che quei poliziotti siano tradotti in giudizio e condannati per brutalit.Hanno picchiato, ma non a morte, e se anche, contro ogni aspettativa, sarannochiamati a rispondere delle loro azioni, avranno punizioni ridicole.

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    quella stessa polizia alla quale affidato in Russia il compito discoprire i delitti. Ma ci ci impone di soffermarci con tanta mag-giore attenzione, bench inusitata, sui casi in cui il tribunale co-stretto a sollevare il velo dietro cui si nasconde questo fenomenousuale.

    Considerate, per esempio, il modo di picchiare dei poliziotti.Essi sono in cinque o sei, agiscono con ferocia bestiale, molti sonoubriachi, tutti hanno la sciabola. Nessuno di loro, per, se ne serveper colpire la vittima. Sono uomini esperti e sanno egregiamentecome bisogna picchiare. Un colpo di sciabola una prova irrefuta-bile; se invece usano i pugni, va' poi a dimostrare che alla poliziati hanno picchiato. Percosso in un rissa, il contuso stato fer-mato , e la cosa belle sistemata. Anche nella causa in oggetto,quando per puro caso si picchiato a morte ( e gli saltato ilgrillo di morire; il contadino era sanissimo: chi poteva aspettar-selo? ), laccusa ha dovuto dimostrare con deposizioni testimonialiche prima di essere condotto in commissariato Vozdukhov eraperfettamente sano >>. Evidentemente gli assassini, che sostenevanodi non averlo assolutamente picchiato, affermavano che era statocondotto l contuso. Ma trovare dei testimoni in una causa simile cosa inverosimilmente difficile. Per un caso fortunato pureavvenuto che la piccola finestra che dalla camera di sicurezza dnel corpo di guardia non fosse del tutto chiusa: al posto del vetroc'era bens un foglio di latta con dei buchi otturati, dalla parte del-corpo di guardia, con del cuoio, ma bastava premere con un ditoperch il cuoio si sollevasse, permettendo cosi di vedere dalla ca-mera di sicurezza ci che avveniva nel corpo di guardia. Solo graziea ci stato possibile ricostruire perfettamente davanti al tribunaleil quadro della

  • NOTE OCCAS IONALI

    mento sulla detenzione, nel quale si precisa minutamente che la de-tenzione legale solo in speciali locali soggetti ad una speciale sor-veglianza. La legge, come vedete, viene osservata: presso la poliziac unapposita >. Ma prima che in camera disicurezza

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    golarmente e costantemente a centinaia di migliaia di persone

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    NOTE ocoAs1oNAL1 437

    arbitrio e di brutalit. Alla sua brutalit si solo aggiunta unamaggiore raffinatezza nel dare la caccia e perseguitare un nuovoe pi terribile nemico: tutto ci che porta nelle masse popolariil raggio della coscienza dei loro diritti e la fiducia nelle loro forze.Fecondato da questa coscienza e da questa fiducia, l'odio popolaresi sfogher non nella vendetta selvaggia, ma nella lotta per lalibert.

    II

    Pere/le accelerare il corso dei tempi?

    L'assemblea della nobilt del governatorato di Oriol ha appro-vato un interessante progetto: ancor pi interessanti sono stati idibattiti che su di esso si sono avuti.

    Ecco in sostanza di che cosa si tratta. M. A. Stakhovic, mare-sciallo della nobilt del governatorato, ha presentato un rapporto,proponendo di stipulare col Dicastero delle finanze un accordo inbase al quale vengano assegnati ai nobili di Oriol dei posti di esat-tori. Con lintroduzione del monopolio degli alcoolici vengono acrearsi nel governatorato quaranta posti per altrettanti esattori inca-ricati di ritirare il denaro dagli spacci statali di alcoolici. La remune-razione degli esattori di 2180 rubli all'anno (900 rubli di stipendio,600 rubli per le trasferte e 680 rubli per un accompagnatore). Questiposti verrebbero dunque graziosamente riservati ai nobili e, a talescopo, si costituirebbe un'artel e verrebbe stipulato un accordocon l'erario. Invece della cauzione richiesta (3-5000 rubli), nei primitempi verrebbero trattenuti ad ogni esattore 300 rubli all'anno, coiquali si costituirebbe un capitale nobiliare da servire come ga-ranzia per il Dicastero delle bevande alcooliche.

    Il progetto, come vedete, si distingue per la sua indubbia pra-ticit e dimostra che il nostro ceto superiore della societ ha unottimo fiuto per quel che concerne il modo di trovare il posto mi-gliore dal quale rosicchiare la torta erariale. Ma proprio questapraticit che a molti nobili proprietari fondiari sembrata eccessiva,sconveniente e indegna di un aristocratico. Ci sono stati accesi dif

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    calore particolarmente serio, a tutti i membri del gruppo Ernancipazione dellavoro.

    3. Su tutte le questioni di carattere redazionale i membri del gruppoEmancipazione del lavoro esprimono il loro voto: personalmente (se sonopresenti sul luogo in cui risiede la redazione), o per iscritto (nel caso che gliarticoli vengano loro inviati da un'a1tra localit).

    4. Nel caso -che sorgano divergenze col gruppo Emancipazione del la-voro >, la redazione si impegna a pubblicare per intero l'opinione di merito delgruppo o di ciascuno dei suoi membri in particolare.

    5. Soggetto a pubblicazione solo il primo punto di questo accordo.6 ottobre 1900 .

    Il documento dattiloscritto, manca di qualsiasi titolo e non rmato. -P. 383.

    89A differenza delprogetto di dichiarazione originario (cfr., nel presente vo-lume, pp. 353-364), in cui veniva esposto contemporaneamente il programma didue organi di stampa - un giornale e una rivista -, nella dichiarazione pub-blicata dalla redazione dell'Is}

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