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PROT.N. 177 DEL 14/01/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Mario Squillace” SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI PRIMO GRADO CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE Via Pelaggi,1 Tel. /Fax 0967/576548 - 88060 Montepaone (CZIC84600B) PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA Annualità 2016-19

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PROT.N. 177 DEL 14/01/2016

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Mario Squillace”

SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI PRIMO GRADO CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE

Via Pelaggi,1 Tel. /Fax 0967/576548 - 88060 Montepaone (CZIC84600B)

PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA

Annualità 2016-19

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PROT.N. 177 DEL 14/01/2016

INDICE

SEZIONE 1 Premessa

SEZIONE 2 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento

SEZIONE 3 Le Scuole dell’Istituto Assetto didattico - organizzativo Servizi

SEZIONE 4 Organigramma

SEZIONE 5 Progettazione educativa , curricolare, extracurricolare

SEZIONE 6 Sintesi Piano di miglioramento

SEZIONE 7 Fabbisogno risorse umane e materiali

SEZIONE 8 Piano di formazione docenti - personale ATA

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SEZIONE 9 Documento sugli esami di stato conclusivi del primo ciclo d’istruzione

con criteri di valutazione

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PROT.N. 177 DEL 14/01/2016

Sezione1 IL COLLEGIO DOCENTI

VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 , recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, al comma 7 prevede che : “le istituzioni scolastiche individuano il fabbisogno di posti dell’organico dell’autonomia , in relazione all’offerta formativa che intendono realizzare nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di riferimento dell’offerta formativa e dell’attività progettuale,per il raggiungimento degli obiettivi formativi"

e che ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; PRESO ATTO degli obiettivi formativi individuati come prioritari dal nostro Istituto:

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e

laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana

TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio

REDIGE

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PROT.N. 177 DEL 14/01/2016

PER

formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società, strutturando un progetto globale (PTOF) che, attraverso lo strumento giuridico dell’autonomia, coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita:

lo studente la famiglia i docenti il territorio

Lo studente nella interezza della sua persona: soggettiva, cognitiva, relazionale, spirituale e professionale, quindi non solo destinatario di un servizio scolastico, ma parte in causa capace di partecipare attivamente alla realizzazione di se stesso, del proprio progetto di vita ed intervenire per migliorare la scuola e più in generale il proprio contesto di appartenenza.

La famiglia nell’espletare responsabilmente il suo ruolo, condividendo il patto educativo finalizzato al raggiungimento della maturità dei ragazzi.

I docenti nell’esercizio della loro professionalità, attivando un processo di apprendimento

continuo, graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze, in una continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti.

Il territorio che, in un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni e ampliato in una dimensione europea, viene inteso come contesto di appartenenza ricco di risorse e vincoli, da cogliere e da superare e con il quale interagire ed integrarsi. Infatti, la realtà contemporanea richiede alti profili culturali e professionali e perché ciò avvenga l’esperienza di sviluppo e realizzazione rende assolutamente indispensabile costruire reti con tutti gli organismi presenti.

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Sezione 2

L'Istituto Comprensivo di Montepaone conta n. 11 punti di erogazione distribuiti su tre comuni: Montepaone, Gasperina, Montauro con un contesto socio-economico e culturale estremamente variegato.

I tre comuni di pertinenza dell' Istituto si presentano diversi per caratteristiche geografiche e produttive: Montepaone a vocazione turistico-balneare, Montauro e Gasperina due paesi collinari a vocazione agricola e artigianale.

L'economia si base inoltre sul commercio e sulle attività impiegatizie.

L'Istituto opera in un contesto ricco di opportunità: buoni i servizi di supporto (ASL, servizi - assistenziali e associazionistici).

Numerose le iniziative in collaborazione con SERT (sensibilizzazione nei confronti di comportamenti a rischio legati all'abuso di alcool), Carabinieri (trattazione di tematiche quali bullismo, droga, pedopornografia e possibili rischi nell'uso di internet), Guardia di Finanza (diffusione della cultura della legalità economica), ASL (programmi di screening sanitari:uditivi,visivi, igiene orale, microcitemia).

L'Istituto intrattiene rapporti positivi con le comunità di riferimento:

- diverse le iniziative con soggetti pubblici e privati

- buoni i rapporti istituzionali con i Sindaci dei Comuni.

L'Istituto sfrutta inoltre ogni opportunità offerta da Provincia, Regione, MIUR, Comunità Europea.

L'Istituto accoglie alunni stranieri di recente immigrazione, in fase di prima alfabetizzazione in Italiano L2.

Sebbene il territorio sia socialmente e culturalmente diverso per usi, costumi, tradizioni e livelli socio-economici, la scuola si pone quale punto di riferimento e aggregazione intessendo relazioni positive con i soggetti pubblici e privati presenti sul territorio: ASL, EELL, associazioni sportive, culturali e di volontariato, Forze dell'ordine, accogliendo e realizzando eventi ed iniziative proposti.

Il livello sociale e culturale dell'utenza non costituisce un vincolo poiché la scuola garantisce pari possibilità formative a tutti gli studenti.

Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento

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Sezione 3

Anno scolastico 2015/2016

PLESSI VIA TELEFONO SCUOLA Montepaone Centro Via Olmicelli 0967– 49239 Scuola Primaria

Montepaone Lido

Via Pelaggi

0967– 576548

Secondaria di 1 grado e scuola de 0967– 57700

Scuola dell’Infanzia h

Montauro Viale Diaz 0967– 548133 Scuola dell’Infanzia Primaria e Secondaria

Gasperina Via F. Manni 0967– 630306 Scuola dell’Infanzia Primaria e Secondaria

Pilinga Via IV Novembre 0967-577068 Scuola dell’Infanzia

SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

CLASSI 8 19 12

TEMPO SCUOLA 40 ore 4 classi 40 ore 15 classi 27 ore

30 ore

ORGANICO AUTONOMIA

POSTO COMUNE

SOSTEGNO

RC

17

36 + 3

30 + 2

1

4 ore

7 ore

2

1

2

PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO

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ASSETTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO PLESSI DELL’ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2016/2017

SCUOLA INFANZIA

Montepaone Lido Da lunedì a venerdì 8.00 -16.00 N° sezioni: 3

Pilinga Da lunedì a venerdì 8.00 -16.00 N° sezioni: 3

Gasperina Da lunedì a venerdì 8.00 - 16.00 N° sezioni: 1

Montauro Da lunedì a venerdì 8.00 - 16.00 N° sezioni: 1

SCUOLA PRIMARIA

Montepaone CC da lunedì a sabato 8.00 - 12.30 27 ore settimanali

n°2 pluriclassi: I - II e III - IV- V

Montepaone Lido da lunedì a venerdì 8.20 - 16.20 40 ore settimanali

n° 4 classi: I - III - IV - V

da lunedì a sabato 8.20 - 12.50 27 ore settimanali

n° 7 classi: IB IIB- IID-IIID- IIIB - IVB -VB

Gasperina da lunedì a sabato 8.15 - 12.45 27 ore settimanali

n° 5 classi: I – II –III – IV – V

Montauro da lunedì a sabato 8.30 - 13.00 27 ore settimanali

n° 1 pluriclassi: I-II-IV- V

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Montepaone Lido da lunedì a sabato, 8.20 - 13.20

30 ore settimanali n° 8 classi I-II-III A I-II-III B IE-II E

Montauro da lunedì a sabato 8.30 -13.30

30 ore settimanali n° 1 pluriclasse

I-II-III

PLESSO

MONTEPAONE LIDO

SERVIZI

PRESCUOLA - MENSA - SCUOLA BUS - AULA MULTIMEDIALE CON 28 POSTAZIONI- TUTTE LE AULE DOTATE DI LIM

MONTEPAONE SCUOLABUS - AULA MULTIMEDIALE CON 14 POSTAZIONI- TUTTE LE

AULE DOTATE DI LIM

GASPERINA PRESCUOLA-SCUOLABUS - AULA MULTIMEDIALE CON 13 POSTAZIONI- TUTTE LE AULE DOTATE DI LIM

A Montepaone Lido funzionano classi di strumento musicale che osservano il seguente orario:

- dalle 13.35 alle 17.20 - dalle 14.20 alle 18.20

Gasperina da lunedì a sabato 8.30 -13.30 30 ore settimanali

n° 3 classi I-II-IIIC

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

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Sezione 4

Area 1 Sostegno ai docenti Amoruso Caterina

Area 4 Sicurezza

Iannoni M. Antonia

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 2 Gestione P.O.F. e P.T.O.F. Vatrella Daniela

Area 5 Continuità e Orientamento

La Scala Giovanna

Area 3 Visite guidate e viaggio d’istruzione Cossari Roberto

ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO dott. Renato

Daniele

COLLABORATORE VICARIO

ins. Maria Innocenza Raspa

SECONDO COLLABORATORE prof. Francesco

Treccozzi

DSGA Carolina Calfa

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

n° 3

COLLABORATORI SCOLASTICI

n° 14

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La legge 107/2015 al comma 129 ridefinisce il comitato per la valutazione dei docenti, già novellato

dall’art. 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 con il seguente: “Dall'inizio

dell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge (…)

presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza

pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.

COMITATO VALUTAZIONE

Docente Prof. ssa Lupica Maria Grazia

Docente Ins. Gatto Maria

Rappresentante dei genitori De Giorgio Rocco

RUOLO NOME

Docente Scuola dell'Infanzia Maria Gatto

Docente Scuola Primaria e funzione strumentale Area Sicurezza

Maria Antonia Iannoni

Docente matematica e scienze -Scuola Secondaria I grado

Rosanna Lombardo

Docente lettere -Scuola Secondaria I grado e referente Commissione BES

Daniela Vatrella

Docente Scuola Primaria e funzione strumentale Area BES

Amoruso C. ffffffff fffmmAmoruso

Docente Scuola Primaria e referente NV Caterina Anna Nucera

COMPONENTI COMITATO VALUTAZIONE Dirigente Scolastico Dott.Renato Daniele

Docente Ins. Procopio Maria

Rappresentante dei genitori Merigelli Giulia

NUCLEO DI VALUTAZIONE

Dirigente Scolastico Renato Daniele

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Sezione 5

La nostra scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare

ad essere”, valorizzando l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni discente.

Essa eroga il servizio scolastico a tutti, senza discriminazione alcuna per motivi

riguardanti l’etnia, la religione, la lingua, il sesso, le opinioni politiche, le condizioni

economiche e fisiche, o per motivazioni connesse ai nuovi razzismi.

Inoltre, garantisce l’inserimento degli alunni diversamente abili e dispone, in particolare, di interventi compensativi per gli alunni in condizione di svantaggio culturale.

È compito di tutti i docenti assicurare un clima di accoglienza soprattutto per gli alunni delle

prime classi, favorendo l’instaurarsi di situazioni gratificanti al fine di aiutare a superare

condizioni di ansia connesse all’impatto con la nuova realtà.

La scuola, pur nella distinzione dei rispettivi ruoli, si impegna a favorire la collaborazione con i genitori degli alunni, promovendo situazioni di dialogo. Si realizzano interventi di prevenzione e controllo della dispersione scolastica. L’attività scolastica è ispirata a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità

Promuovere e favorire il processo di crescita, di maturazione e di acquisizione della coscienza critica e civica

F Promuovere il ben-essere con se stessi, con gli altri, con l’ambiente Sviluppare il senso di appartenenza, di identità e la valorizzazione della

I diversità

N Valorizzare la persona Sviluppare il pensiero computazionale e la capacità di utilizzare criticamente e

A consapevolmente i social network

L Promuovere l’integrazione scolastica e socioculturale di tutti e di ciascuno

Elevare il grado di qualità della formazione, anche in termini di competenze

I Promuovere il successo formativo, il senso di responsabilità e l’autonomia

T Promuovere le eccellenze e valorizzare i meriti individuali Fornire gli strumenti per tracciare un valido e consapevole progetto di vita e per

À acquisire comportamenti responsabili ispirati al rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale

Prendere coscienza di essere cittadino europeo

Educare alla mondialità

Riesaminare attraverso l’uso dei mezzi informatici il proprio modo di rielaborare il sapere, di progettare e di realizzare

PROGETTAZIONE EDUCATIVA CURRICOLARE EXTRACURRICOLARE

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LE ATTIVITÀ

DISCIPLINARI

seguono le recenti Nuove Indicazioni che definiscono gli obiettivi di apprendimento, le competenze e le tappe di valutazione alla fine della III e della V classe Scuola Primaria e alla fine della III classe di Scuola Secondaria. Esse vengono strutturate in Curricoli che costituiscono i Piani di studio di ogni classe, all’interno dei quali ogni docente predispone obiettivi di apprendimento trasversali per:

promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva elaborare il senso dell’esperienza acquisire l’alfabetizzazione culturale di base

L’ATTIVITÀ DIDATTICA

utilizza metodi e criteri consolidati nel tempo e riconosciuti dalla ricerca pedagogica

personalizzazione degli interventi formativi

promozione di attività che favoriscano l’acquisizione di competenze intese come sintesi del sapere e del saper fare

acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in diversi ambiti del sapere

sviluppo delle personali dotazioni e talenti creazione di un pensiero divergente

valorizzazione di forme di intelligenza intuitiva, empirica e immaginativa

potenziamento della metodologia laboratoriale

LA PRATICA

DIDATTICA

SI SERVE DI

“lezioni” collettive a livello di classe per economizzare il tempo scolastico allorquando si comunicano informazioni uguali per tutti, si utilizzano mezzi audiovisivi e altra strumentazione fruibili dal grande gruppo-classe

attività di piccolo gruppo per favorire l’apprendimento cooperativo ed una migliore relazionalità

interventi individualizzati per soddisfare la necessità formativa di ciascuno

AMBITO PERSONALE

AZIONI

SVILUPPO DI

IDENTITÀ

Guidare l’alunno a conoscersi e a sentirsi riconosciuto come persona unica e irripetibile ,a prendere consapevolezza delle proprie predisposizioni, delle proprie abilità, delle proprie esigenze, dei propri limiti, dei propri sentimenti, a saperli controllare ed esprimerli in modo adeguato, attraverso la realizzazione di attività educative e didattiche che tengano conto della singolarità e complessità di ogni persona.

Promuovere percorsi educativi che, attraverso la conoscenza del territorio, conducano a maturare una coscienza civica, creano occasioni per

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SVILUPPO DI

APPARTENENZA

recuperare le radici territoriali,l’affetto e il senso di appartenenza, costruiscano una nuova cultura della partecipazione.

SVILUPPO DI AUTOSTIMA

Stabilire un rapporto di comprensione e incoraggiamento con l’alunno, prevenendo le difficoltà e individuando tempestivamente gli eventuali disturbi dell’apprendimento e situazioni di disagio.

SVILUPPO DI AUTONOMIA

Promuovere nell’alunno la costruzione di strategie e procedure per organizzare, affrontare e assolvere i propri compiti in modo personale e autonomo, avviandosi a saper operare scelte personali e responsabili e a valorizzare le proprie potenzialità.

STAR BENE A

SCUOLA

Favorire un clima positivo all’interno della classe creando le condizioni per rapporti di reciproca accettazione e rispetto ,senso di tolleranza, abitudine all’ascolto di posizioni e giudizi diversi dai propri.

Prevenire e contrastare la dispersione scolastica Sviluppare le potenzialità degli alunni, con percorsi individualizzati e

modalità coordinate di insegnamento/apprendimento, nell’ottica della valorizzazione della persona, considerata nella sua diversità

AMBITO COGNITIVO

AZIONI

SVILUPPO DI COMPETENZE

DI BASE E

TRASVERSALI

Sviluppare la capacità di comprendere e usare correttamente comunicazioni verbali e scritte, secondo livelli via via più complessi, di avere padronanza anche di altri linguaggi (gestuale - corporeo, iconico, manipolatorio, musicale, visivo) attraverso cui poter esprimere i propri stati d’animo, le conoscenze e le esperienze

Potenziare le capacità cognitive, sviluppando capacità a cogliere analogie, differenze, correlazioni, a riconoscere e creare semplici collegamenti tra le diverse discipline, allo scopo di raggiungere l’unitarietà dei saperi

Stimolare:

o la curiosità o la capacità di osservazione o la capacità di riconoscimento dei problemi o la voglia di affrontarli cercando strategie e aprendosi anche al

confronto con diverse modalità di ragionamento Promuovere e affinare le competenze procedurali degli alunni affinché

sappiano operare, organizzare e pianificare rispetto alle attività didattiche proposte, a progettare e agire intenzionalmente, elaborando la capacità di utilizzare le conoscenze in contesti diversi

Progettare gli interventi educativi e didattici in funzione dei reali bisogni formativi degli alunni, capaci di suscitare interesse verso il sapere e mirati

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AMBITO SOCIALE

AZIONI

IMPARARE A COOPERARE E COLLABORARE CON GLI ALTRI

Creare nella classe un clima favorevole al dialogo, alla partecipazione attiva, al confronto e alla collaborazione, al rispetto reciproco, anche organizzando attività basate sull’apprendimento cooperativo.

RISPETTO DELLE

REGOLE E CONVIVENZA

Promuovere la cultura del sociale escludendo la violenza, privilegiando la solidarietà e attivando percorsi di partecipazione e condivisione.

Favorire la comunicazione tra etnie diverse per una conoscenza reciproca ed un agire comune nel rispetto del differente patrimonio linguistico, religioso e culturale di base.

COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA

Rafforzare i canali di comunicazione e collaborazione con le famiglie al fine di coinvolgerle ancor più attivamente nel processo educativo/formativo condiviso.

Realizzare e condividere iniziative con le famiglie le quali possono vivere con i loro figli opportunità che la scuola offre.

ORIENTAMENTO AZIONI

CONTINUITÀ

TRA ORDINI DI SCUOLA

Assicurare la continuità del percorso formativo tra i tre ordini di scuola attraverso lo sviluppo di un percorso che ne garantisca la gradualità didattica, individuando attività consequenziali atte a collegare le esperienze scolastiche dell’allievo, dalla scuola dell’infanzia al termine della scuola secondaria di 1° grado, volte a facilitare il passaggio degli alunni tra i vari ordini di scuola.

Attuare iniziative di continuità anche con gli istituti di secondaria di II grado e con enti e agenzie del territorio.

a sviluppare sia competenze di base specifiche, sia competenze trasversali Organizzare le attività in percorsi didattici disciplinari e multidisciplinari anche con l’uso delle nuove tecnologie, privilegiando le attività laboratoriali con lavori individuali e collettivi per favorire l’operatività e attivare il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Attivare la pluridisciplinarità per avviare alla promozione di competenze culturali e di cittadinanza.

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AZIONI DEL PTOF COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

1) Azioni promosse o che si conta di promuovere per migliorare le competenze digitali delle risorse umane

2) Azioni promosse o che si conta di promuovere per migliorare le dotazioni hardware della scuola attraverso:

Individuazione e nomina dell’animatore digitale - Delibera n.1 C.D.11 dicembre 2015

Introduzione del Registro Elettronico, attività di formazione per il personale

Formazione metodologica e tecnologica dei docenti all’uso appropriato e significativo delle risorse digitali.

Utilizzo costante di supporti digitali e multimediali: LIM durante l’attività in classe Uso di WhatsApp e di e-mail per facilitare la comunicazione tra scuola e alunni per

condividere materiali didattici, appunti e scambiare opinioni

“Settimana del codice”: dal 14 al 15 dicembre eventi e iniziative, nella scuola del nostro Istituto, per raccontare e approfondire i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale con laboratori aperti alla comunità. Adesione a :

a. Fondi Strutturali Europei b. Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per

l’apprendimento” 2014-2020. c. Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione,

l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN. Asse II Infrastrutture per l’istruzione

d. Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave

BANDI CUI LA SCUOLA HA PARTECIPATO PER FINANZIARE SPECIFICHE ATTIVITÀ

PROGETTO DELIBERA AZIONE

“Per la Scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento

2014.2020” Obiettivo specifico 10.8 Azione 10.8.1 A3

Delibera n.1 Collegio Docenti 02.12. 2015

implementazione di un laboratorio mobile da destinare al plesso di Gasperina

LAMIASCUOLACCOGLIENTE Delibera n.2 Collegio Docenti 02.12. 2015

implementazione di laboratori teatrali nei plessi di Gasperina e di Montepaone CC

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PON Progetto di inclusione sociale e lotta al disagio

Delibera n.5 Collegio Docenti del 13/102016

10.1.1 Interventi di sostegno agli studenti con particolari fragilità

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

PROGETTO FINALITÀ DESTINATARI

CREO.. ANCHE PER TE

Il progetto mira a coinvolgere gli alunni in un processo globale a livello senso-percettivo, cognitivo affettivo ed intellettivo per comunicare il proprio pensiero e rappresentare la realtà con l’uso SCUOLA simbolico del linguaggio, al fine di creare PRIMARIA l’interazione fanciullo-ambiente.

FRUTTA NELLA

SCUOLA

Il progetto europeo “Frutta nelle scuole”, è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari.

SCUOLA

PRIMARIA

INTERCULTURA, INTEGRAZIONE ACCOGLIENZA

ALFABETIZZAZIONE

Il progetto mira al raggiungimento di un adeguato livello di conoscenze e competenze per rendere i SCUOLA destinatari capaci di inserirsi autonomamente nel PRIMARIA contesto socioculturale. SCUOLA

SECONDARIA

FRANCESE

L’AUDIOVISUEL: UNE AUTRE FAÇON D’APPRENDRE

Il progetto mira a dare agli alunni informazioni, conoscenze e competenze atte a migliorare la produzione orale e scritta, attraverso l’esercizio costante della lingua.

SCUOLA

SECONDARIA

NOI IL TEMPO IL TERRITORIO

Il progetto offre un'azione che porti i ragazzi a SCUOLA conoscere meglio le proprie radici, inserendo nel PRIMARIA contesto locale, le grandi pagine di storia che hanno SCUOLA visto protagonista il territorio. SECONDARIA

PROGETTI POTENZIAMENTO

RECUPERO

POTENZIAMENTO

Implementare una rete di supporto per la gestione delle diverse problematiche (difficoltà e disturbo SCUOLA specifico dell’apprendimento, disagio e svantaggio PRIMARIA socio-culturale, alunni stranieri)

LABORATORIO

CERAMICA

Favorire momenti di aggregazione in un contesto di creatività e di libera espressione individuale.

SCUOLA

SECONDARIA

LABORATORIO INFORMATICA

Implementare l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica quotidiana e creare una comunità di buone SCUOLA pratiche e di scambi di esperienze tra alunni e tra SECONDARIA docenti.

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Sezione 6

Linea strategica del piano Il Team di Miglioramento, dopo un’analisi approfondita dei processi in atto nella scuola, si è adoperato per analizzare i risultati emersi dalla valutazione di Istituto, allo scopo di avviare un percorso di miglioramento basato sull’individuazione delle aree prioritarie su cui agire e delle relative iniziative da implementare. L’idea portante e integrante di tutte le azioni del Piano di Miglioramento è quella di realizzare interventi sistematici e integrati finalizzati a migliorare e a ottimizzare il funzionamento complessivo della scuola. Alla luce di quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione d’Istituto dell’a.s. 2014-15 e sulla base dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico per l’elaborazione del POF a.s. 2015-16 e del POF Triennale 2016-19 , il Collegio dei Docenti adotta il Piano di Miglioramento, da attivare dall’a.s. 2015-16, definito di seguito nelle linee e idee sostanziali.

Rispetto alle priorità declinate , il Team di Miglioramento ha identificato gli obiettivi di processo da perseguire a partire dall’a.s. 2015-16 , ordinati in base alla stima della loro fattibilità e della loro ricaduta sulla qualità dell’Offerta Formativa. La riflessione sulle criticità e sui punti di forza emersi ha consentito al team di individuare l' area strategica sulla quale intervenire: Migliorare gli esiti a distanza degli alunni con particolare riferimento alle discipline dell'area matematica- logico-scientifica, attraverso:

1. Perfezionamento della qualità delle competenze metodologiche- didattiche dei docenti. 2. Attivazione di laboratori di alfabetizzazione di italiano come L2 con percorsi

individualizzati. 3. Implementazione delle didattiche innovative e tecnologiche. 4. Potenziamento di interventi e percorsi di continuità verticale per favorire scelte

consapevoli e azioni di monitoraggio dei risultati a distanza. L’idea-guida su cui è impiantato il Piano di Miglioramento pertanto, è la seguente: “Promuovere il miglioramento della gestione dei processi strategici della scuola, potenziando l’efficienza dell’utilizzo delle risorse materiali e professionali, favorendo la comunicazione- condivisione interna e garantendo a tutti gli alunni e a tutte le alunne il successo formativo”.

SEZIONE 5 RAV ESITI PRIORITÀ RIFERITE AGLI ESITI TRAGUARDI

RISULTATI A DISTANZA

Garantire agli alunni un orientamento Aumentare in % il numero degli studenti che di qualità,per assicurare il successo seguono il Consiglio Orientativo. formativo e contenere la dispersione scolastica.

Riorganizzare i curricoli specie delle Aumentare il successo formativo degli alunni

SINTESI PIANO MIGLIORAMENTO

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discipline dove si registrano evidenze di attraverso la riduzione dei debiti formativi. criticità frequenti (ambito scientifico- matematico).

Incrementare la rilevazione dei Attivare forme di monitoraggio dati nei segmenti successivi. fra Scuola Primaria,Secondaria di 1°e

Secondaria di 2° grado.

Incrementare i successi nei test Definire la continuità dei curricoli, d'ingresso. condividere

descrittori e criteri di valutazione tra Scuola Primaria,Secondaria di 1° e 2° grado.

LINEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

AREA DI PROCESSO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE.

Obiettivi di Azioni Tempi Indicatori di Progetto di

processo monitoraggio miglioramento

R I S U L T A T I

A

D I S T A N Z A

Elaborare Progettazione Settembre- Numero di "COMPRENDO, progettazione unitaria per ottobre verifiche CALCOLO, unitaria e competenze. Da ottobre svolte con compiti RISOLVO" strumenti di Adeguamento della a maggio autentici e attuate monitoraggio metodologia e della attraverso aumentandone didattica. rubriche l'uso nella pratica valutative. didattica. Progressivo

superamento della lezione frontale

Progettazione e Settembre- come attività somministrazione di gennaio- didattica compiti significativi, maggio. principale, in prove esperte. favore di

metodologie innovative.

Realizzazione di Da percorsi di febbraio a Campionamento matematica su maggio. esiti delle flessibilità del verifiche, tempo tabulazione dei scuola:progetto risultati,controllo pomeridiano di variabilità. ampliamento.

Miglioramento degli esiti scolastici degli alunni, con particolare riguardo alla valorizzazione dei diversi talenti e

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delle eccellenze e al conseguimento del successo formativo degli alunni BES. Verifiche e tabulazione dati.

AREA DI PROCESSO: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Obiettivi di processo

Azioni Tempi Indicatori di monitoraggio

Progetto di miglioramento

Incrementare l’uso Introduzione settembre % docenti che "IMPARARE dei laboratori con la del Registro utilizzano le OPERANDO" presenza Elettronico, procedure di un docente attività di corrette del competente come formazione per RE. supporto ai docenti il personale . per l’utilizzo didattico delle nuove tecnologie informatiche e Messa a norma Da Dati multimediali in delle febbraio a quantitativi particolare attrezzature aprile sulle dotazioni nell’utilizzo delle tecnologiche in di ogni plesso LIM, PC e del dotazione:rete utilizzate. registro elettronico. WIFI,tablet per

RE.

Introduzione di Da febbraio Misura in % forme di a maggio del grado di flessibilità con soddisfazione articolazione delle proposte del tempo didattiche scuola e utilizzo offerte per quota alunni e autonomia per docenti di attività di classe. recupero, potenziamento, Analisi , eccellenza da tabulazione e supporto confronto didattico- dei risultati tecnico prove in attività di oggettive classe e intermedie e laboratorio. finali

raggiunti.

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AREA DI PROCESSO:INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

Obiettivi di processo

Azioni Tempi Indicatori di monitoraggio

Progetto di miglioramento

Favorire percorsi di Laboratori di Livello 1 da Progresso "PARLIAMO inclusione per alfabetizzazione novembre delle ITALIANO" alunni stranieri con articolati nei a gennaio- competenze laboratori di livelli previsti Livello 2 da tra le italiano come L2. dal Portfolio febbraio a valutazioni di

europeo: maggio. inizio anno e LIVELLO 1 - quelle di fine LIVELLO 2 anno

scolastico. Revisione Entro Protocollo di giugno Accoglienza. 2016

Attività di monitoraggio Febbraio e con verifica giugno finale relativa all'acquisizione delle abilità e delle competenze linguistiche riferite al LIVELLO 1 e 2.

AREA DI PROCESSO: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

Obiettivi di processo

Azioni Tempi Indicatori di monitoraggio

Progetto di miglioramento

Rivedere le Pianificazione di Settembre- Prove di Attività

pratiche di proposte ottobre verifica dei pre- inerente FS continuità e progettuali di requisiti delle Area 5 orientamento con continuità. classi finali, Continuità e la scuola del I e del prove di orientamento

II grado di Continuità tra Settembre- verifica in

istruzione. gradi di scuola ottobre ingresso delle per la classi iniziali. condivisione di obiettivi e metodologie.

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Implementazione Gennaio- Questionari e

di azioni di febbraio sondaggi di continuità con le gradimento scuole dei diversi attività gradi:percorsi di proposta orientamento e docenti, di stage presso genitori e istituzioni alunni. scolastiche del

territorio.

Potenziamento Gennaio-

di interventi febbraio

(docenti interni,

incontri

con le famiglie) e

percorsi di

comprensione

del sè per

favorire scelte

consapevoli.

Azioni di Giugno Monitoraggio

monitoraggio dei esiti scolastici risultati a primo anno distanza. primaria e

secondaria.

Presentato e condiviso: Collegio Docenti del 13 gennaio 2016.

Presentato e approvato: Consiglio d’Istituto del 13 gennaio 2016.

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Sezione 7

Consultando le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di posti di classe comune e una variazione dei posti di organico di sostegno :

SCUOLA PRIMARIA 27 POSTI COMUNE

4 POSTI SOSTEGNO

2 LINGUA INGLESE 30 POSTI COMUNE 4 POSTI SOSTEGNO

RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO ART. 1,comma 7 Legge 107/2015

n. 1 posto Area b) – A059 Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche.

Plessi di utilizzazione: Scuole Secondarie di primo grado

n. 1 posto Area h - Area i)

Esigenza progettuale: sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonche' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attivita' di laboratorio; Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie e Secondarie di primo grado

n. 1 posto Area r) Esigenza progettuale: alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua

seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana,

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie e Secondarie di primo grado

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito:

Assistente Amministrativo 3 posti

DSGA 1 posto

Collaboratore Scolastico (potenziamento organico per la flessibilità tempo scuola)

Da 14 attuali a 16 posti

FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI

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RISORSE MATERIALI Tutte le scuole dell’Istituto hanno in dotazione materiale informatico e non, che favorisce lo svolgimento delle attività didattiche. Tutti i materiali vengono man mano implementati attraverso i fondi strutturali europei. Per utilizzare pienamente la dotazione informatica si dovrà provvedere a dotare l’Istituto di collegamento Internet e alla messa a norma delle attrezzature tecnologiche in dotazione.

FABBISOGNO MATERIALE

smart Pen, audiolibro o libro parlato, sintesi vocale, correttore ortografico

vocale, registratori testi cartacei+scanner+OCR , software per costruzione di mappe e

schemi

dizionario elettronico, scanner professionale “a planetario” per riprodurre, valorizzare e

divulgare i contenuti della biblioteca

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Sezione 8

Sede di svolgimento della formazione

Montepaone Lido

Destinatari Docenti

Personale ATA

La formazione, diritto/dovere del docente, è parte integrante della sua funzione. Gli utenti del servizio pubblico, nel nostro caso alunni e genitori, infatti, hanno diritto ad un servizio di qualità che dipende in maniera decisiva dal miglioramento della qualità degli insegnanti. Essi devono, infatti, saper progettare l’azione formativa gestendo le nuove condizioni di flessibilità, di modularità e di discrezionalità metodologica, ma nello stesso tempo garantire il raggiungimento degli standard prefissati, valutare i risultati e promuovere azioni di miglioramento. Non a caso la direttiva della legge107/2015 sull’aggiornamento riconosce alle scuole la necessità di una formazione obbligatoria, permanente,strutturale coerente con il pof, con il piano nazionale di formazione e con i risultati del piano di miglioramento. Nel nostro istituto la formazione sarà attivata sia a livello di competenza didattica, che di competenza organizzativa e relazionale facendo riferimento a formatori esterni qualificati - Altrettanto valore assumerà, infine, l'autoaggiornamento individuale o di gruppo, prospettiva privilegiata anche al fine di evitare modelli professionali uniformi e fare emergere identità, tendenze e abilità.

SINTESI DELL’ATTIVITÀ

Anno scolastico 2016/2017

Docenti Programmare e valutare per competenze chiave per la formazione permanente .

Didattica digitale e innovazione metodologica.

Attività di autoaggiornamento funzionali ai percorsi individuati (on line con corsi predisposti dal Miur, dall’USR)

ore 10

ore 20

ore 20

Personale ATA

Competenze informatiche avanzate

ore 20

PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI - PERSONALE ATA A.S. 2016/19

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Anno scolastico 2017/2018

Docenti Acquisizione di metodologie inclusive. Attività di autoaggiornamento funzionali ai percorsi individuati(on line con corsi predisposti dal Miur, dall’USR)

ore 20

ore 20

Personale ATA Contabilità ore 20

Anno scolastico 2018/2019

Docenti Didattica digitale e innovazione metodologica. Attività di autoaggiornamento funzionali ai percorsi individuati (on line con corsi predisposti dal Miur, dall’USR)

ore 20

ore 10

Personale ATA Normativa sull’autonomia scolastica, intesa come miglioramento dei servizi amministrativi, tecnici e generali

ore 20

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ALLEGATI

ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA

PREDISPOSIZIONE DEL PTOF

CONTINUITÀ

E ORIENTAMENTO

INTEGRAZIONE

MATEMATICA

RECUPERO, POTENZIAMENTO

IMPARARE OPERANDO: utilizzo

dei mezzi informatici nella didattica attiva

P R O G E T T I

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Unione Europea Ministero della Pubblica Istruzione

Prot. 4212/C2 Montepaone,lì

24.09.2015

ISTITUTO COMPRENSIVO “MarioSquillace”

SCUOLA DELL’INFAZIA ,PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO Via Pelaggi 1- tel. fax 0967 576548

MONTEPAONE Al Collegio dei Docenti

e, p.c. Al Consiglio d’Istituto Agli Enti territoriali locali Ai Genitori degli alunni Al D.S.G.A. All'albo della Scuola e al sito web

ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL

PTOF IL DIRIGENTE SCOLASTICO

PREMESSO

Che,diversamente da quanto previsto dal T.U. 297/1994 e dal DPR 275/1999, in base alla Legge 107/2015 art.1 comm 14 compete al Dirigente Scolastico e non più al Consiglio di Istituto definire gli indirizzi che il Collegio dei docenti deve tenere presenti per la elaborazione del PTOF che successivamente dovrà essere approvato dal Consiglio d’Istituto.

Che "Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”(art.14 comm 1-Legge 107/2015), orientata al potenziamento dei saperi e delle competenze degli alunni per il raggiungimento degli obiettivi formativi e all’apertura della comunità scolastica al territorio, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali

Ha validità triennale, ma può essere aggiornato, secondo le esigenze dell’Istituto. Deve essere reso pubblico dalle istituzioni scolastiche e pubblicato nel Portale unico istituito dalla legge (comma 136), dove saranno rese note anche le eventuali revisioni.

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Che una lettura affrettata può indurre la convinzione che il nuovo Piano triennale dell’offerta formativa si differenzi dal POF (Piano dell’Offerta Formativa) definito dal Regolamento dell’autonomia (art. 3DPR 275/99) soltanto nella sua durata triennale, si riportano le integrazioni al vecchio testo che consentono di rilevare che le modifiche non sono formali:

il PIANO dovrà esplicitare:

o gli indirizzi del DS e le priorità del RAV o il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell'offerta formativa

il fabbisogno di ATA; il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali

o il piano di miglioramento (riferito al RAV)

o la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. o l’individuazione delle aree di intervento didattico e/o organizzativo che potrebbero

essere strutturate con successo o essere implementate attraverso l’utilizzo dell’organico potenziato

Che con la presente direttiva s’intende fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione.

VISTI:

il D.P.R. n.297/94

il D.P.R. n. 275/99

l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi

il DPR 80/2013

la Legge n. 107/2015

VALUTATI:

Le prioritarie esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV“Rapporto di Autovalutazione 2015”

Gli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti TENUTO CONTO:

delle proposte e dei pareri delle famiglie, degli enti e associazioni del territorio

EMANA Il seguente atto d’indirizzo rivolto al Collegio dei docenti per l’elaborazione del Piano triennale dell’offerta formativa, valido per il triennio 2016 – 2019.

Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017, tenendo conto delle indicazioni di seguito esplicitate. Il PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV e nel Piano per il miglioramento della qualità del servizio d’istruzione offerto da questa istituzione.

Pertanto:

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Dovranno essere progettate attività e metodologie orientate alla riduzione dell’insuccesso scolastico

È necessario garantire agli alunni un orientamento di qualità,per assicurare il successo formativo e prevenire la dispersione scolastica.

Dovranno essere utilizzati strumenti per la rilevazione e la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza degli alunni. È necessario, in questo senso, realizzare un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere protagonisti.

Dovranno essere previsti ed elaborati strumenti, quali prove strutturate e standardizzate, per la valutazione intermedia e finale degli esiti degli alunni.

Occorre superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e migliorare l’impianto metodologico, incrementando la didattica laboratoriale in tutti gli ambiti disciplinari, avendo cura della dimensione trasversale dei saperi.

È necessario rafforzare i processi di costruzione del curricolo verticale e strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo più coerente con le Indicazioni nazionali.

Occorre progettare attività che realizzino una piena continuità educativa, garantendo la continuità del processo educativo fra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado, da intendersi come percorso formativo integrale e unitario seppur differenziato sotto l’aspetto dei contenuti.

Occorre rispondere all’esigenza prioritaria di integrazione e prevenzione del disagio, poiché l’alunno che vive serenamente la realtà scolastica ha i presupposti per consolidare l’autostima, utilizzare nuove forme di comunicazione, raggiungere il successo personale e scolastico. In questo senso, è necessario perfezionare i percorsi personalizzati o individualizzati per alunni con bisogni educativi speciali.

La progettazione educativa e didattica potrà prevedere forme di flessibilità didattica e organizzativa, attraverso

la rimodulazione del monte ore annuale di ciascuna disciplina, entro i margini di flessibilità consentiti;

la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo;

l'apertura pomeridiana della scuola;

il superamento del vincolo dell’unitarietà del gruppo classe;

l’aggregazione di discipline in aree o ambiti disciplinari;

l'impiego flessibile dei docenti nelle varie classi e sezioni, in funzione delle eventuali opzioni metodologiche ed organizzative;

il potenziamento del curricolo di alcune discipline;

l’adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati.

Occorre: migliorare il sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli

alunni e le famiglie relativamente agli obiettivi perseguiti e ai risultati conseguiti; ⋅

generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;

sostenere la formazione e l’ autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico- didattica , laboratoriale e tecnologica

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costituire dipartimenti disciplinari in verticale.

valorizzare le differenze

valorizzare le eccellenze

Il PIANO pertanto dovrà includere: ⋅ offerta formativa

azioni progettuali che consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivi indicati nel RAV ed inseriti nel Piano di miglioramento,

percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29)

azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con italiano come L2

attività curriculari, extracurriculari e di ampliamento dell’offerta formativa rivolte prioritariamente al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

o potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche o alfabetizzazione all’arte, alla pratica musicale, al teatro o sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso

la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

o sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

o valorizzazione delle eccellenze, anche attraverso la partecipazione a gare e concorsi in ambito regionale, nazionale o europeo

o alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda o definizione di un sistema di orientamento.

potenziamento del tempo-scuola

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni per classe

forme di collaborazione con i servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore

attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA(legge n.107/15 comma 12)

selezione delle aree di utilizzo dell’organico potenziato e individuazione del fabbisogno di posti ad esso relativo

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giovanna Esposito Vivino

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CONTINUITÀ

Continuità Verticale

La continuità verticale promuove l’elaborazione di progetti/programmazioni/attività di raccordo tra le scuole di diverso ordine per il coordinamento dei percorsi educativi, dei sistemi di valutazione, sostegno all’handicap.

Si realizza mediante: il coordinamento dei curricoli iniziali e terminali la conoscenza delle Indicazioni per il Curricolo dei diversi gradi di scuola l’organizzazione delle strategie didattiche nel rispetto degli stili educativi dei diversi ordini Il coordinamento dei sistemi di valutazione dei diversi gradi scolastici e predisposizione di comuni strumenti di rilevazione l’individuazione tempestiva delle situazioni di disagio la registrazione dei casi a rischio e confronto tra le strategie utilizzate e da

utilizzare incontri tra i docenti

la programmazione e lo svolgimento di attività per la continuità tra gli alunni delle

classi-ponte

le visite degli alunni delle classi ponte nelle scuole del grado successivo.

la condivisione di progetti comuni

le attività laboratoriali varie

la partecipazione alle lezioni per la scelta dello strumento musicale.

Continuità Trasversale

La continuità trasversale favorisce la condivisione dei progetti dell’Istituto

attraverso percorsi unitari.

Si realizza con:

la condivisione dei curricoli disciplinari e dei campi di esperienza gli incontri tra i docenti della scuola

il supporto di una figura preposta ad un'Area FS specifica

la collaborazione tra il D.S., le funzioni strumentali, i docenti, le commissioni, i coordinatori la programmazione, organizzazione, realizzazione e verifica dei percorsi operativi per la continuità incontri tra docenti per la definizione dei criteri di accertamento e di valutazione

degli alunni la pubblicizzazione dei percorsi.

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Orientamento informativo

L’azione orientativa è più organica e specifica, sia sotto l’aspetto dell’autovalutazione sia per quanto riguarda i diversi percorsi scolastici durante l’ultimo anno della Scuola Secondaria di I grado. Sul piano operativo l’Istituto predispone e organizza attività per gli studenti ed iniziative e incontri informativi per le famiglie.

ATTIVITÀ PER GLI STUDENTI INIZIATIVE PER LE FAMIGLIE

dialoghi e discussioni mirate in classe analisi di opuscoli informativi stage nei vari istituti di scuole secondarie

di II grado incontri con docenti/esperti inviati da

scuole secondarie di II grado

incontri informativi giudizio orientativo

ORIENTAMENTO

Orientamento formativo

Si realizza mediante percorsi educativi e didattici che:

rafforzano l’autostima consentono ad ognuno di esplorare i propri interessi e le proprie abilità sviluppano la consapevolezza critica sostengono il consolidamento/potenziamento di un’efficace metodo di studio fanno conoscere le problematiche adolescenziali stimolano la ricerca di informazioni sulle opportunità di studio e di formazione professionale.

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INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

L’Istituto realizza iniziative volte a favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri attraverso azioni mirate a:

creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo nell’alunno la percezione di sé come minoranza

facilitare l’apprendimento linguistico

inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i Paesi di provenienza

attingere al patrimonio letterario e artistico del Paese o dell’Area di riferimento per valorizzare le radici culturali.

A tal fine l’Istituto utilizza come strumenti operativi:

Protocollo di Accoglienza stesura di PDP progetto di alfabetizzazione in lingua italiana per studenti non italofoni laboratori pluridisciplinari relativi alla valorizzazione dei concetti di identità e appartenenza

per il superamento di pregiudizi, stereotipi e visioni etnocentriche

interventi didattici comuni, anche attraverso la ricerca di sussidi e materiali di supporto

pubblicizzati sul sito web dell' Istituto per facilitarne la fruizione.

INSERIMENTO E INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L' Istituto per favorire l’integrazione e l’inclusione degli alunni diversamente abili nel contesto educativo pianifica iniziative volte a:

identificare i bisogni di ciascuno e valorizzare le diversità per realizzare processi educativi

integrati nell’ambito della scuola e delle relazioni sociali

promuovere condizioni di autonomia e partecipazione dell’alunno disabile alla vita sociale

curare la crescita personale e sociale dell’alunno predisponendo percorsi volti a sviluppare il

senso di autoefficacia e sentimenti di autostima

favorire la partecipazione dell’allievo disabile alle attività del gruppo classe e a tutte le

attività della scuola

adottare strategie, metodologie e sussidi specifici per svolgere le attività di apprendimento

curare il passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione, per consentire una continuità

operativa nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione con l’alunno con

disabilita

guidare, attraverso l’orientamento, le possibili scelte dell’alunno in uscita.

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A tal fine l’Istituto utilizza come strumenti operativi:

la stesura del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e del Profilo Dinamico Funzionale

(PDF)

i contatti con gli specialisti

la collaborazione con la famiglia

la continuità che cerca di agevolare il passaggio da un ordine di scuola all’altro

un’attenta formazione delle classi che tenga conto delle caratteristiche di tutti gli alunni

in modo da garantire gruppi il più possibile equilibrati

il supporto di una figura preposta ad un'Area FS specifica.

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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale Della Calabria

Istituto Comprensivo “Mario Squillace” MONTEPAONE

SCHEDA DI PROGETTO Anno Scolastico 2016/2019

TITOLO DEL RECUPERO, POTENZIAMENTO

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze chiave e Cittadinanza Rapporto scuola – territorio - ambiente

REFERENTE/I DEL PROGETTO

Lioi Sabina

DESTINATARI

Tutte le classi dell’istituto comprensivo della scuola secondaria

ANALISI

DEI BISOGNI

Per le attività di recupero: Migliorare la motivazione, l’autostima e i risultati dei ragazzi Carenze nella abilità di base in particolare nella lettura e scrittura

di frasi e testi, nelle competenze grammaticali e sintattiche, nella velocità di calcolo e nel problem solving, oltre che nelle abilità relative allo studio della geometria

Per le attività di potenziamento: Necessità di potenziare le abilità di comprensione e produzione in

lingua italiana di calcolo e le capacità logico- critiche Volontà di acquisire la capacità di trovare percorsi diversi per la

risoluzione dello stesso tipo di problema Desiderio di approfondire le conoscenza per migliorare l’uso dei

termini, simboli e linguaggi specifici Volontà di migliorare il metodo di lavoro autonomi

FINALITÀ

Prevenire il disagio e offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento

OBIETTIVI

FORMATIVI

Potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche-logiche-scientifiche; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; individuazione di percorsi e sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli studenti.

OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio Offrire agli alunni la possibilità di recuperare/potenziare alcune

abilità di tipo disciplinare. Innalzare il tasso di successo scolastico.

METODI

Ricerche individuali – ricerche di gruppo – laboratorio – esercitazioni in classe cooperative learning – role playing

ATTIVITÀ

Lettura – scrittura – uso di strumenti – esposizione orale

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VERIFICHE Test – questionari – osservazioni sistematiche – relazioni -

DURATA DEL PROGETTO

Annuale Per aree territoriali:

1. Montepaone Lido 2. Montauro 3. Gasperina

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Per area territoriale: Montepaone lido Gasperina Montepaone superiore Montauro

SPAZI Aule multimediali

TEMPI

Il progetto sarà strutturato in lezioni pomeridiane. Per favorire la partecipazione si coordinerà per il plesso di Montepaone Lido il calendario del corso di potenziamento e recupero con le lezioni di strumento musicale

VALUTAZIONE

La valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni, dell’impegno e dell’interesse dimostrati. Verranno somministrati ai discenti, alla fine delle lezioni, dei questionari per accertare il raggiungimento degli obiettivi fissati.

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SCHEDA DI PROGETTO

Anno Scolastico 2016/2019

TITOLO DEL PROGETTO

PARLIAMO ITALIANO

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze chiave e Cittadinanza Rapporto scuola – territorio - ambiente

REFERENTE/I DEL PROGETTO

Referenti : Merlino Francesca /

DESTINATARI

Alunni stranieri

ANALISI DEI BISOGNI

Scarsa conoscenza della lingua italiana. Necessità di una prima alfabetizzazione in lingua italiana per facilitare

la comunicazione con gli altri. Necessità di potenziare le competenze linguistiche.

FINALITÀ

Promuovere e realizzare la centralità dell’alunno. Consentire all’alunno di essere protagonista del proprio processo di

crescita. Fornire gli strumenti necessari al successo scolastico. Favorire la socializzazione, la collaborazione, l’aiuto e il rispetto

reciproco.

OBIETTIVI

FORMATIVI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio

Offrire agli alunni la possibilità di recuperare/potenziare alcune abilità di tipo disciplinare.

Intraprendere percorsi educativi e didattici mirati attraverso modalità coordinate di insegnamento/apprendimento, nell’ottica della valorizzazione. della persona, considerata nella sua diversità.

OBIETTIVI SPECIFICI

Rimuovere gli impedimenti di ordine linguistico per favorire il pieno inserimento nella classe.

Promuovere la partecipazione attiva alla vita della scuola. Sviluppare le abilità comunicative. Favorire gli apprendimenti relativi alle varie discipline. Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale. Prevenire l’insuccesso scolastico.

METODI

Adattamento dell’intervento didattico mettendo in atto le strategie individualizzate concordate nel PDP.

Adattamento dell’intervento didattico mettendo in atto gli strumenti compensativi e dispensativi concordati nel PDP.

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Esercitazioni in classe - cooperative learning – role playing - esperienze pratiche di tutoring.

ATTIVITÀ

Attività finalizzate all'accoglienza e all'inserimento (rilevazione delle competenze linguistiche e disciplinari, definizione di interventi, contatti con le famiglie straniere).

Elaborazione di percorsi individualizzati di apprendimento sulla base delle condizioni di partenza e della scuola frequentata.

Attività volte a sviluppare le competenze in italiano L2 a vari livelli. Attività di continuità e raccordo fra i tre ordini di scuola per

promuovere esperienze comuni.

Elaborazione di percorsi didattici interculturali e di attività ludiche che possano favorire in classe un clima di apertura e curiosità verso l'altro.

Rilettura di punti della programmazione delle singole discipline per offrire spunti di intercultura all'interno del normale lavoro in classe.

Attivazione di LaboratorioL2 di Livello 1 e di Livello 2.

Test – questionari – osservazioni sistematiche – relazioni - VERIFICHE

DURATA DEL PROGETTO

SPAZI

Triennale

Classe di appartenenza - Aula per attività di Laboratorio.

VALUTAZIONE

La valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni, dell’impegno e dell’interesse dimostrati. Verranno somministrati agli alunni, alla fine delle lezioni, dei questionari per accertare il raggiungimento degli obiettivi fissati.

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SCHEDA DI PROGETTO Anno scolastico 2017- 2018

TITOLO DEL PROGETTO IMPARARE OPERANDO: utilizzo dei mezzi informatici nella didattica attiva

CAMPO DI POTENZIAMENTO

h) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo al pensiero computazionale , all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media i) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

AMBITO PROGETTUALE Sviluppo delle competenze chiave e Cittadinanza. Rapporto scuola – territorio – ambiente

REFERENTE DEL PROGETTO

Treccozzi Francesco

DESTINATARI

Tutte le classi di Scuola Secondaria di 1° Grado di Montepaone Lido

FINALITÀ

Implementare l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica quotidiana e creare una comunità di buone pratiche e di scambi di esperienze tra alunni e tra docenti

OBIETTIVO FORMATIVO

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti in un un ambiente di apprendimento che li coinvolga in modo attivo e consenta loro di seguire percorsi di apprendimento individualizzati e di costruire una memoria degli apprendimenti che sia disponibile senza vincoli di spazio e di tempo.

OBIETTIVI SPECIFICI

Incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione al fine di favorire conoscenze multidisciplinari.

Sperimentare la didattica cooperativa grazie alla velocità di scambio di informazione e materiali.

Utilizzare la navigazione ipertestuale, il racconto, le esercitazioni logiche, la produzione iconica, anche estendendola alle normali attività curricolari.

METODI

Il progetto si prefigge: dei percorsi metodologicamente ordinati per ordine di

scuola, per classe o più classi , per discipline, dove le proposte valorizzano sia il processo che il prodotto, operando attraverso setting laboratoriali, suscitando discussioni, inventando situazioni di apprendimento collaborativo e/o basate sul problem solving;

Supporto tecnico del laboratorio

Organizzare in modo funzionale la disponibilità di materiali, attrezzature in modo da facilitarne l’accesso e l’utilizzo.

Coordinare ed far eseguire la manutenzione ordinaria

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ATTIVITÀ

hardware e software delle macchine e dei sussidi.

Organizzare la fruizione degli spazi. utilizza la tecnologia multimediale della comunicazione

come supporto ad una didattica orientata alla formazione di competenze di base interdisciplinari

Il progetto si realizzerà secondo due distinte fasi di lavoro: In classe: gli alunni con l’ausilio degli insegnanti

prepareranno testi ed immagini da rielaborare nell’aula di informatica.

Nell’aula di informatica: gli alunni, con l’ausilio dell’esperto e degli insegnanti, utilizzeranno il computer e alcuni specifici applicativi di base per la realizzazione di un prodotto finale.

VERIFICHE

Durate le differenti fasi ciascuno sarà chiamato a differenti compiti:

L’esperto di informatica: spiega e segue gli alunni nella fase di apprendimento; osserva gli alunni che operano concretamente; coordina l’attività seguendo gli alunni nelle varie fasi operative; realizza il prodotto finale concordato con gli insegnanti di classe.

Gli insegnanti di classe: supportano l’esperto di informatica; coordinano i lavori a livello interdisciplinare; propongono e organizzano i materiali per la realizzazione degli elaborati finali.

Gli alunni: sperimentano l’uso del computer e acquisiscono abilità; pongono osservazioni personali; cercano soluzioni.

Le attività verranno valutate in itinere e gli elaborati finali prodotti dagli alunni costituiranno essi stessi un documento di verifica. Realizzazione di prodotti in formato cartaceo o digitale.

DURATA DEL PROGETTO Annuale

ARTICOLAZIONE ORARIA DEL

PROGETTO

In orario antimeridiano.

VALUTAZIONE FINALE

Al termine del progetto a tutti gli alunni verrà sottoposto un questionario di gradimento.

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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale Della Calabria

Istituto Comprensivo “Mario Squillace” MONTEPAONE

SCHEDA DI PROGETTO Anno Scolastico 2017/2018

Certificazione Cambridge

REFERENTE/I DEL PROGETTO

Matozzo Ilenia

DESTINATARI

Alunni delle scuola secondaria di primo grado

ANALISI

DEI BISOGNI

Il corso mirerà ad approfondire e consolidare le competenze già acquisite nel corso dei precedenti anni di studio della lingua inglese e ad apprendere conoscenze linguistiche più specifiche e settoriali, acquisendo una sempre maggiore fluidità nella lingua parlata.

FINALITÀ

Incrementare la motivazione allo studio della lingua inglese

Potenziare le abilità linguistiche per favorire il raggiungimento degli standard europei di competenze nella lingua inglese (livello A1-A2 descritto nel Quadro Comune di Riferimento Europeo)

Sensibilizzare gli alunni alla spendibilità delle certificazioni delle competenze linguistiche nell’ambiente scolastico e lavorativo

Acquisire maggiore sicurezza nelle proprie capacità

OBIETTIVI

FORMATIVI

Potenziare le competenze linguistiche

Valorizzare i percorsi formativi individualizzati e coinvolgere gli alunni

Individuare percorsi e sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli studenti.

OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio Offrire agli alunni la possibilità di potenziare competenze e conoscenze Innalzare il tasso di successo scolastico.

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ATTIVITÀ

Questionari relativi a documenti registrati e/o scritti riguardanti situazioni di vita quotidiana (conversazioni telefoniche, previsioni meteo, annunci televisivi…, cartoline, e-mail, menu, istruzioni per l’uso di oggetti, cartelli stradali...), redazione di messaggi vari (lettere, e-mail, brevi descrizioni, simulazione di dialoghi, scambi di informazioni, brevi monologhi,…).

Esercizi grammaticali e lessicali- esercizi di ascolto- completamento- abbinamento- scelta multipla e risposta chiusa.

DURATA- TEMPI E ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Incontri settimanali della durata di ca.2 ore ciascuno, per un totale di 30 ore. Inizio mese di gennaio/ febbraio e conclusione mese di maggio

SPAZI

Aule multimediali

VALUTAZIONE

Esame finale presso la scuola di appartenenza o scuola del comprensorio, per il conseguimento della certificazione Cambridge A1-A2

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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale Della Calabria

Istituto Comprensivo “Mario Squillace” MONTEPAONE

SCHEDA DI PROGETTO Anno Scolastico 2017/2018

AMBITO PROGETTUALE

Certificazione D.E.L.F. (Diplôme d’Etudes en Langue Française)

REFERENTE/I DEL PROGETTO

Chiodi Laura

DESTINATARI

Alunni delle classi terze dell’istituto comprensivo della scuola secondaria di primo grado, plessi di Montepaone e Gasperina

ANALISI

DEI BISOGNI

Il corso mirerà ad approfondire e consolidare le competenze già acquisite nel corso dei precedenti anni di studio della lingua francese e ad apprendere conoscenze linguistiche più specifiche e settoriali, acquisendo una sempre maggiore fluidità nella lingua parlata.

FINALITÀ

Incrementare la motivazione allo studio della lingua francese

Potenziare le abilità linguistiche per favorire il raggiungimento degli standard europei di competenze nella lingua francese (livello A2 descritto nel Quadro Comune di Riferimento Europeo)

Sensibilizzare gli alunni alla spendibilità delle certificazioni delle competenze linguistiche nell’ambiente scolastico e lavorativo

Acquisire maggiore sicurezza nelle proprie capacità

OBIETTIVI

FORMATIVI

Potenziare le competenze linguistiche

Valorizzare i percorsi formativi individualizzati e coinvolgere gli alunni

Individuare percorsi e sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli studenti.

OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio Offrire agli alunni la possibilità di potenziare competenze e conoscenze Innalzare il tasso di successo scolastico.

METODI

Questionari relativi a documenti registrati e/o scritti riguardanti situazioni di vita quotidiana (conversazioni telefoniche, previsioni meteo, annunci televisivi…, cartoline, e-mail, menu, istruzioni per l’uso di oggetti, cartelli stradali...), redazione di messaggi vari (lettere, e-mail, brevi descrizioni, simulazione di dialoghi, scambi di informazioni, brevi monologhi,…).

ATTIVITÀ

Esercizi grammaticali e lessicali- esercizi di ascolto- completamento- abbinamento- scelta multipla e risposta chiusa.

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DURATA- TEMPI E ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Incontri settimanali della durata di 2 ore ciascuno, per un totale di 30 ore. Inizio mese di gennaio/ febbraio e conclusione mese di maggio

SPAZI

Aule multimediali

VALUTAZIONE

Esame finale presso la scuola di appartenenza o presso l’Alliance Française (CZ), per il conseguimento della certificazione DELF A2

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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale Della Calabria

Istituto Comprensivo “Mario Squillace” MONTEPAONE

SCHEDA DI PROGETTO Anno Scolastico 2017/2018

TITOLO DEL PROGETTO CREO PER EMOZION…..ARTI

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze chiave Rapporto scuola – territorio - ambiente

REFERENTE/I DEL PROGETTO

Rosalba Galati

DESTINATARI

Tutte le sezioni della scuola dell’infanzia e tutte le classi della scuola primaria e secondaria

ANALISI

DEI BISOGNI

Per le attività di progetto:

Necessità di coinvolgere gli alunni in un processo globale a livello senso-

percettivo, cognitivo, affettivo ed intellettivo per comunicare il proprio pensiero e rappresentare la realtà.

Promozione e potenziamento della creatività espressiva che è carattere comune a tutti gli individui ed è educabile.

Promozione dello sviluppo della sensibilità estetica.

Motivazione, organizzazione ed arricchimento dell’esperienza espressiva di ciascun alunno.

Sviluppo della capacità di cogliere il messaggio espressivo di un’ immagine.

Acquisizione di nuove conoscenze nel disegno nell’uso dei colori, nelle tecniche pittoriche e nell’utilizzo di materiali creativi differenti.

FINALITÀ

Il progetto è finalizzato a sviluppare le capacità espressive di tutti gli alunni coinvolgendoli in un’attività di laboratorio dove possano vivere l’arte sviluppando la creatività, dove si rendono consapevoli delle proprie capacità manuali ed artistiche

OBIETTIVI

FORMATIVI

Acquisire le strumentalità e le tecniche per rappresentare e decodificare in modo proprio, linee, forme,colori in contesti esercitativi in modi diversi.

Acquisire autonomia nell’uso di linguaggi artistici e creativi come possibilità di espressione del proprio essere e del proprio modo di vedere le cose

OBIETTIVI SPECIFICI

Promuovere lo sviluppo della sensibilità estetica

Sviluppare la motricità fine della mano attraverso la manipolazione Sviluppare comportamenti relazionali positivi di collaborazione, rispetto e

valorizzazione degli altri

METODI

Attività di laboratorio individuale e di gruppo

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ATTIVITÀ

Decorazioni con tecniche diverse – costruzione di basso rilievi- disegni e dipinti- produzione di elementi decorativi.

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VERIFICHE Mostra di fine anno

DURATA DEL PROGETTO

Annuale Per aree territoriali:

4. Montepaone Lido

5. Montauro

6. Gasperina

ARTICOLAZIONE DEL

PROGETTO

Per area territoriale: Montepaone lido Gasperina Montepaone superiore Montauro

SPAZI

Aule

TEMPI

Il progetto avrà durata annuale con momenti significativi nei mesi di Novembre, Dicembre, Febbraio, Aprile, Maggio e Giugno. Le attività saranno articolate secondo modalità differenti tenendo conto delle esigenze di ciascuna sezione o di ciascuna classe.

VALUTAZIONE

La valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni, dell’impegno e dell’interesse dimostrati.

Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale Della Calabria

Istituto Comprensivo “Mario Squillace” MONTEPAONE (CZ)

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SCHEDA DI PROGETTO Anno Scolastico 2016/2019

TITOLO DEL PROGETTO: PALLAMANO… IL GIOCO DEL FAIR PLAY

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze di base del gioco di squadra. Rapporto scuola – territorio - ambiente

REFERENTE/I DEL PROGETTO

Cossari Roberto

DESTINATARI

Tutte le classi dell’Istituto Comprensivo della scuola secondaria di I grado: Montepaone Lido e Gasperina.

ANALISI

DEI BISOGNI

Per l’attività sportiva: Migliorare la motivazione, l’autostima e i risultati dei ragazzi

Per le attività di potenziamento: Volontà di migliorare il metodo di lavoro

FINALITÀ

Il progetto vuole proporre un programma di “Educazione Motoria” che promuova il processo di alfabetizzazione motoria e di educazione sportiva con una serie coordinata di attività che interagiscono nello sviluppo psico-somatico del ragazzo. Inoltre si vuole coinvolgere i ragazzi nelle ore pomeridiane ad essere presenti a scuola per socializzare e a esprimere le proprie capacità e competenze in questo sport e nel fair play.

OBIETTIVI

FORMATIVI

Scoprire, conoscere e gestire il corpo e le sue parti per poter agire esprimere e comunicare; Acquisizione e perfezionamento degli schemi motori di base; Miglioramento e affinamento delle capacità senso percettive; Acquisizione e perfezionamento delle capacità coordinative; Creare situazioni stimolo per favorire l’acquisizione di abilità di base; Stimolare le esperienze motorie più ampie con attività ludiche; Conoscenza del gioco della Pallamano;

OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione alla stima del sé.

Offrire agli alunni la possibilità di dedicare del tempo libero a fare sport;

Miglioramento delle capacità relazionali-affettivo-sociali; Capacità di saper stare in campo; Acquisizione di corretti comportamenti nei vari aspetti ludici e di

confronto con gli altri; Abitudine al movimento come stile di vita; Educazione al saper giocare con gli altri; Miglioramento delle capacità individuali di "fair play". Capacità di prestazione.

METODI

Gioco di squadra ovvero lavorare in team.

ATTIVITÀ

Conoscenza delle regole e delle tecniche del gioco della Pallamano.

Applicazione delle regole e delle tecniche.

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VERIFICHE Questionari – osservazioni sistematiche – relazioni sociali – pratica sportiva.

DURATA DEL PROGETTO

Annuale/semestrale (da gennaio a giugno) Per aree territoriali:

7. Montepaone Lido 8. Gasperina

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Per area territoriale: Montepaone lido (10 moduli) Gasperina (10 moduli)

SPAZI

Palestra e campi sportivi all’aperto.

TEMPI

Il progetto sarà strutturato in lezioni pomeridiane previa disponibilità delle palestre (il lunedì e il mercoledì) . L’attività sportiva si svolgerà 2 volte la settimana nel pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 16.00 circa per un totale di 20 moduli (incontri) a partire dal gennaio 2017 e a concludersi maggio 2017. Sono previsti 10 moduli per il plesso di Gasperina e 10 moduli per la sede di Montepaone Lido. Comunque questi saranno integrati da altri moduli di potenziamento salvo tempo e disponibilità del personale.

VALUTAZIONE

La valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni (attività sportiva), dell’impegno e dell’interesse dimostrati. Verranno somministrati ai discenti, alla fine del corso, dei questionari per accertare il raggiungimento degli obiettivi fissati e saranno richieste delle relazioni sul percorso sportivo. Saranno programmati degli incontri sportivi a squadre divise per fasce di età anche miste.

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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale Della Calabria

Istituto Comprensivo “Mario Squillace” MONTEPAONE

SCHEDA DI PROGETTO Anno Scolastico2017/2018

TITOLO DEL PROGETTO: “…perché questo movimento è puro e sano divertimento”

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze chiave e Cittadinanza Rapporto scuola – territorio - ambiente

REFERENTE/I DEL

PROGETTO

Rosella Tundis

DESTINATARI

Il progetto si rivolge agli alunni delle classi di scuola primaria e delle classi

della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto

ANALISI

DEI BISOGNI

L’intervento didattico deve agire sulla diversa realtà del contesto scolastico,

valorizzando le singole situazioni e favorendo l’attuarsi di esperienze

gratificanti, non competitive, che mettono in moto la voglia di muoversi,

esprimersi, di inventare e “vedere” il musical, tenendo conto delle

potenzialità e delle aspirazioni di ognuno.

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OBIETTIVI

FORMATIVI

Promuovere l’attività motoria come componente essenziale nello

sviluppo di positivi stili di vita;

Comprendere che l’educazione alla salute che l’educazione alimentare

sono binomio inscindibile;

Comprendere che l’attività motoria deve trovare spazio come

educazione al movimento per la salute, essendo la stessa bene primario,

individuale e sociale.

FINALITÀ

Coinvolgere i ragazzi in un’attività artistico-culturale che li renda

protagonisti;

Rispondere ad esigenze di espressione musicale e corporea

manifestate dagli stessi ragazzi;

Valorizzare attitudini ed espressioni individuali di ogni partecipante;

Promuovere l’integrazione culturale.

Favorire l’interazione positiva con tutti i compagni;

Promuovere l’autocontrollo negli interventi e nei movimenti in

genere;

Rispettare le regole scolastiche e, in particolare, i tempi e i modi

della comunicazione;

Migliorare i tempi di attenzione e di concentrazione;

Potenziare la sicurezza personale;

Aumentare l’autonomia operativa;

Aumentare il senso di responsabilità personale;

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OBIETTIVI

SPECIFICI

Stimolare la creatività con creazioni di coreografie e di musiche.

Favorire l’integrazione e la socializzazione

Partecipare attivamente

Stimolare la capacità di trasformare esperienze, sensazioni, e sentimenti

in movimento.

Potenziare le abilità operative del saper fare arricchendo la formazione

acquisita nei percorsi scolastici.

Valorizzare e sviluppare le abilità specifiche di ogni allievo.

Migliorare, stimolare e accrescere la coordinazione motoria.

Creare un movimento che sviluppi una gestualità in grado di mettere in

relazione il gesto e la musica.

Contribuire all’aumento dell’autostima e dello “star bene”.

Far acquisire scioltezza e sicurezza nell’espressività corporea.

Far sviluppare un atteggiamento di rispetto e di accoglienza dal diverso

da sé.

Far acquisire nuove competenze artistiche

Rispettare e dare forma alle idee di ciascuno.

Prevenire e curare il disagio attraverso le tecniche della danza e la

musica.

Valorizzare il ruolo educativo della danza e della musica.

Proporre tecniche e laboratori di sperimentazione nei quali i ragazzi

siano al centro dell’esperienza: osservatori, creatori, ed esecutori del

proprio fare.

Educare i giovani alla conoscenza delle proprie radici ed alla tutela di un

patrimonio storico culturale della propria terra.

METODI

Esecuzione individuale e di gruppo di brani musicali con gli strumenti e con

la voce;

esecuzione individuale e di gruppo di danze,

recitazione del testo teatrale di “Mary Poppins”

ATTIVITÀ

Gli studenti si cimenteranno nella realizzazione di un musical con:

coreografie di "Show Dance", danze di squadra che vedrà tutto il gruppo

lavorare in sincronizzazione e non;

l’esecuzione strumentale dei brani musicali;

recitazione.

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VERIFICHE

Spettacolo di fine anno presso il teatro comunale di Soverato

DURATA DEL

PROGETTO

Da gennaio a maggio 2018

ARTICOLAZIONE DEL

PROGETTO

Montepaone Lido

SPAZI

Sala (refettorio) e/o aule presso la scuola primaria e media di Montepaone

Lido.

TEMPI

Le attività extra curriculari saranno svolte di pomeriggio a cadenza settimanale

per un totale complessivo di n. 30 ore.

Le attività curriculari saranno a cadenza settimanale.

VALUTAZIONE

La valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni,

dell’impegno e dell’interesse dimostrati.

Al termine del progetto a tutti gli alunni verrà sottoposto un questionario di

gradimento

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Mario Squillace” (SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI PRIMO GRADO)

CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE

Via Pelaggi,1 - Tel./Fax 0967/576548 - Montepaone (CZ) E:mail [email protected] – posta certificata [email protected]

Sito web: icmontepaone.it – C. F. 97035420799 – codice meccanografico CZIC84600B

APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 18 maggio 2018

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Indice

PARTE PRIMA

1. AMMISSIONE ALL'ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO (C.M. n. 48 del 31/05/2012- D. Lgsv.

62/2017) 1.1. Riferimenti normativi

1.1.1. Preliminare verifica della frequenza per accertare la validità giuridica dell’anno scolastico;

1.1.2. Ammissione all’Esame di Stato;

1.1.3. Determinazione del giudizio di idoneità.

2. PROVE SCRITTE D’ESAME E CRITERI DI VALUTAZIONE

3. COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE

4. ALUNNI CON DISABILITÀ/ALUNNI DSA

4.1 ALUNNI STRANIERI

5. ESITO DELL'ESAME (dalla C.M. n. 48 del 31/05/2012)

6. ASSEGNAZIONE DELLA LODE

7. PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI

8. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

PARTE SECONDA

1. DOCUMENTI DA STILARE PER L'ESAME

2. INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE

ALLEGATI

All. A1 Proposte per gli alunni diversamente abili

All. A2 Proposte per gli alunni con certificazione DSA

All. A3 Modello di Certificazione delle Competenze

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PARTE PRIMA

1. AMMISSIONE ALL'ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO (C.M. n.48 del 31/05/2012 - D. Lgsv. 62/2017)

1.1 RIFERIMENTI NORMATIVI

PREMESSA

L’esame finale del primo ciclo appare come il bilancio dell’attività svolta dall’alunno nell’ultimo triennio e ha, in questo senso, caratterizzazione educativa come verifica finale sul raggiungimento degli obiettivi individuati dal “PECUP” dello studente al termine del primo ciclo di istruzione (allegato D al D.LGSV 59/2004). Per l’impostazione delle prove d’esame si fa riferimento al DPR 22 giugno 2009, n. 122 “Regolamento sulla valutazione degli alunni”, alla C.M. n. 48 del 31/5/2012 e, infine, al Decreto Legislativo 62/2017 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”.

L’ammissione all’Esame di Stato avviene in sede di scrutinio finale della classe terza che si svolge con:

1. preliminare verifica della frequenza per accertare la validità giuridica dell’anno scolastico;

2. valutazione da parte del Consiglio di Classe per l’ammissione o non ammissione (adeguatamente motivata) all’Esame di Stato in caso di parziale o mancato raggiungimento dei livelli di apprendimento in una o più discipline (D.Lgsv. 62/2017, art. 6 co.2)

3. determinazione del giudizio di idoneità.

1.1.1. PRELIMINARE VERIFICA DELLA FREQUENZA PER ACCERTARE LA VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO. L'ammissione all'esame degli alunni interni è disposta previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico (frequenza almeno 3/4 dell’orario annuale personalizzato). Per l’anno scolastico 2017-2018 si rende noto che il monte ore annuo, in base all’art. 11 D. Lgsv 59/04 e al DPR 89/09, art. 5, corrisponde a 1005 ore, derivanti dal numero di giorni effettivi di frequenza nella scuola secondaria di Ardenno (201), moltiplicato per 5 ore al giorno di attività didattica. Il d. Lgs. 59/2004 ha introdotto, ai fini della validazione giuridica dell’anno scolastico, il criterio della frequenza di “almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato”. Pertanto la frequenza minima è pari a ¾, ossia 754 ore scolastiche. L’alunno che ha superato il numero massimo di assenze consentite non accede neppure alla valutazione delle discipline e del comportamento. Questo rigoroso criterio quantitativo è mitigato dalla possibilità per il collegio dei docenti di prevedere “motivate deroghe in casi eccezionali”, richiamandosi a quanto espresso nella Circolare Ministeriale 20/2011 in cui si contemplano: - gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

- terapie e/o cure programmate;

- partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;

- adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987);

- in caso di inserimento di alunni provenienti dall’estero nel corso dell’anno scolastico, verificando che dal momento dell’iscrizione la frequenza sia stata di almeno i ¾ dell’orario scolastico .

1.1.2. CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO, IN CASO DI VOTO INFERIORE A 6/10 IN UNA O PIÙ DISCIPLINE

La non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato in caso di presenza di più di tre insufficienze lievi (cinque)

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Il Consiglio di Classe tiene, inoltre, conto:

- dell’impegno;

- del miglioramento rispetto al punto di partenza;

- del livello di maturazione personale, le capacità e le attitudini dimostrate nel corso del percorso scolastico;

- dell’eccellenza/delle difficoltà socio-culturali di partenza.

Per gli alunni che frequentano la terza classe della scuola secondaria di 1° grado il giudizio di idoneità, riportato sul documento di valutazione, è espresso dal Consiglio di classe in decimi.

1.1.3. DETERMINAZIONE DEL GIUDIZIO DI IDONEITA’ Lo scrutinio di ammissione si conclude con il giudizio di idoneità, espresso in decimi (art. 11, c. 4-bis, d. lgs. 59/2004 e successive modificazioni). Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di Classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella Scuola Secondaria di I grado (D.P.R. 122/2009), al fine di garantire imparzialità, uniformità di comportamento e trasparenza.

Il giudizio è quindi espresso dal Consiglio di Classe e prende in considerazione il percorso scolastico compiuto dall’allievo nel TRIENNIO della scuola secondaria di primo grado. Il GIUDIZIO DI IDONEITA’ sarà formulato secondo i seguenti criteri:

a. è il frutto della media aritmetica ponderata delle valutazioni finali (secondo quadrimestre), ottenute

dall’allievo nei tre anni di scuola secondaria di primo grado, secondo la seguente incidenza: 1° anno 25%; 2° anno 25%; 3° anno 50 %;

b. la proposta di un eventuale arrotondamento (per eccesso o per difetto) viene decisa dal Consiglio di classe, in base a situazioni particolari; l’eventuale arrotondamento per eccesso tiene conto del percorso di miglioramento, dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione, della regolarità e qualità del lavoro svolto dall’alunno;

c. nel caso di alunni ripetenti, vengono prese in considerazione le valutazioni dell'anno che ha permesso il passaggio alla classe successiva;

d. in caso di ammissione negli anni passati alla classe successiva deliberata anche in presenza di carenze formative per il calcolo della media aritmetica si utilizza il reale voto (dunque il “cinque” o il “ quattro”);

e. per essere ammessi all'esame non devono esser presenti più di tre valutazioni con insufficienze lievi (5)

La decisione relativa all'ammissione agli esami appartiene al Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico (o suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all'interno della classe, sia nell'ambito di tutto l'Istituto. L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con indicazione “Ammesso”, seguito dal voto in decimi attribuito al giudizio di ammissione, ovvero “Non ammesso”. In caso di non ammissione all’esame, le istituzioni scolastiche adottano idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie. I voti espressi in decimi rispettivamente assegnati - in sede di scrutinio finale - al giudizio di idoneità, nonché a ciascuna disciplina sono riportati nel documento di valutazione e nel registro generale dei voti.

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2. LE PROVE SCRITTE D’ESAME (D.M. 741/2017)

RIFERIMENTI NORMATIVI

Si riporta di seguito quanto stabilito nell’art. 8 del Decreto Legislativo 62/2017:

1. L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione e' finalizzato a verificare le conoscenze, le abilita' e le competenze acquisite dall'alunna o dall'alunno anche in funzione orientativa.

COMMISSIONI D’ESAME:

2. Presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e' costituita la commissione d'esame, articolata in sottocommissioni per ciascuna classe terza, composta dai docenti del consiglio di classe. Per ogni istituzione scolastica svolge le funzioni di Presidente il dirigente scolastico, o un docente collaboratore del dirigente individuato ai sensi dell'articolo 25, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in caso di assenza o impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica. Per ogni istituzione scolastica paritaria svolge le funzioni di Presidente il coordinatore delle attivita' educative e didattiche.

PROVE D’ESAME:

3. L'esame di Stato e' costituito da tre prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi. La commissione d'esame predispone le prove d'esame ed i criteri per la correzione e la valutazione.

4. Le prove scritte, finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo, sono:

a) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, intesa ad accertare la padronanza della stessa lingua;

b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche;

c) prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.

5. Il colloquio e' finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacita' di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonche' il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza, delle competenze nelle lingue straniere. VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME 7. La commissione d'esame delibera, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva espressa con votazione in decimi, derivante dalla media, arrotondata all'unita' superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio di cui al comma 3. L'esame si intende superato se il candidato consegue una votazione complessiva di almeno sei decimi.

LODE: La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi puo' essere accompagnata dalla lode, con deliberazione all'unanimita' della commissione, in relazione alle valutazioni conseguite nel percorso scolastico del triennio e agli esiti delle prove d'esame.

ESITO DEI CANDIDATI PRIVATISTI: L'esito dell'esame per i candidati privatisti tiene conto della valutazione attribuita alle prove scritte e al colloquio. ALUNNI ASSENTI DURANTE LE PROVE D’ESAME: Per le alunne e gli alunni risultati assenti ad una o piu' prove, per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, la commissione prevede una sessione suppletiva d'esame. PUBBLICAZIONE ESITI DELLE PROVE D’ESAME: 11. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola.

Prova di Italiano (D.M. 741/2017)

La prova è costituita da tre tracce scelte relativamente alle seguenti tipologie di testo:

a) testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l'argomento, lo scopo e il destinatario indicati nella traccia;

b) testo argomentativo, che consenta l'esposizione di riflessioni personali, per il quale devono essere fornite indicazioni di svolgimento;

c) comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione. La prova può essere strutturata in più parti riferibili alle diverse tipologie.

La commissione d’esame può liberamente scegliere quali tipologie di prove proporre nell’ambito di quelle previste dalla normativa e può definire le tracce tenendo conto delle indicazioni nazionali e anche delle situazioni specifiche dell’istituto.

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Le tipologie di testo sono graduate per difficoltà.

La prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento accerta:

1. la padronanza della lingua,

2. la capacità di espressione personale,

3. il corretto ed appropriato uso della lingua

4. la coerente e organica esposizione del pensiero da parte delle alunne e degli alunni.

Per ciascuna delle tre tracce si valutano:

Correttezza formale

Organicità e chiarezza espositiva

Competenza lessicale

Competenza testuale

Pertinenza nel riferire argomenti e temi

Qualità e quantità dei contenuti

Alla valutazione complessiva concorre anche la presentazione dell’elaborato. I criteri della di valutazione della prova sono stati concordati con i docenti di lettere. E’ consentito l’uso del vocabolario.

Durata della prova: 4 ore

CRITERI ED INDICAZIONI PER LE PROVE D’ESAME DI ITALIANO PER I CANDIDATI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Per quanto riguarda gli alunni con DSA/BES, questi sosterranno le stesse prove curricolari della classe con tempi più lunghi e con strumenti compensativi a disposizione (dizionario digitale e computer con correttore ortografico), sempre che lo si ritenga necessario e/o che gli alunni ne facciano richiesta. Agli allievi con disabilità verrà somministrata, in base a quanto stabilito nel proprio P.E.I., al percorso pregresso e qualora lo si ritenesse necessario, una prova differenziata.

ESAME DI STATO DI LICENZA MEDIA ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI ITALIANO

PERTINENZA DEI CONTENUTI 1 2 3

ORGANICITÀ 1 2

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA-SINTATTICA-LESSICALE 1 2 3

ORIGINALITÀ 1 2

LINGUA STRANIERA INGLESE – FRANCESE COMPRENSIONE DEL TESTO E DEI QUESITI 1 2

ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DEL CONTENUTO 1 2

CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA-LESSICALE-ORTOGRAFICA 1 2 3

CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE 1 2 3

SCIENZE MATEMATICHE/TECNOLOGIA COMPRENSIONE DEI DATI FORNITI DAL PROBLEMA 1 2

PADRONANZA DI CALCOLO 1 2

APPLICAZIONE DI FORMULE E PROCEDIMENTI 1 2 3

ESECUZIONE DI FIGURE – GRAFICI E INTERPRETAZIONE DEI DATI 1 2 3

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE Il colloquio prenderà avvio da un argomento scelto dal candidato, che fungerà da filo conduttore per un colloquio pluridisciplinare tendente ad accertare oltre che il possesso delle abilità espressive di collegamento e di giudizio, anche l’acquisizione di un bagaglio

culturale adeguato. Il colloquio avrà una durata di circa 20 minuti + prova pratica di strumento.

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CRITERI DI VALUTAZIONE CAPACITÀ DI ARGOMENTARE E OPERARE RACCORDI 1 2

RIELABORAZIONE PERSONALE E USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO 1 2

POSSESSO DEI CONTENUTI DISCIPLINARI 1 2 3

CAPACITÀ E CORRETTEZZA ESPOSITIVA 1 2 3

PROVE DI LINGUA STRANIERA (INGLESE – FRANCESE/TEDESCO)

Gli alunni sosterranno la prova scritta di entrambe le lingue straniere (inglese e francese o tedesco), nella stessa giornata.

La prova sarà articolata in due sezioni distinte, per l'inglese e per la seconda lingua comunitaria. Entrambe le sezioni accerteranno l'acquisizione di competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili al livello A2 per l'inglese e A1 per la seconda lingua del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa, come previsto dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo:

A2 Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. A1 Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

Nel nostro Istituto le tracce potranno prevedere una combinazione delle seguenti tipologie, scelte tra quelle indicate nell’art. 9 del D.M. 741/2017 e ponderate sui due livelli di riferimento:

- questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta;

- completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o gruppi di parole, oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo;

- lettera o email personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana.

Ciascuna sezione sarà strutturata in modo tale da risultare graduata e sarà valutata in base ai seguenti criteri concordati:

LINGUA STRANIERA INGLESE – FRANCESE COMPRENSIONE DEL TESTO E DEI QUESITI 1 2

ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DEL CONTENUTO 1 2

CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA-LESSICALE-ORTOGRAFICA 1 2 3

CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE 1 2 3

Durata della prova: 4 ore (2 ore per ciascuna lingua, oppure 1,5 per seconda lingua e 2,5 per inglese). Prevista una pausa tra una prova e l’altra.

È consentito l’uso del dizionario bilingue.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA PER ALUNNI CON DIFFICOLTÀ SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO E CON DISABILITÀ

Conformemente alla legge dell’8 ottobre 2010, n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici d’apprendimento in ambito scolastico”, gli alunni che dovranno sostenere l’Esame di Stato potranno usufruire delle misure dispensative e compensative di cui hanno beneficiato durante il triennio, così come declinato nel Piano Didattico Personalizzato.

Nello specifico: Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova (15 minuti) Valutazione che privilegi il contenuto piuttosto che la forma;

Utilizzo di strategie visive (suddivisione del testo in paragrafi, uso di immagini, titolazione); Uso di caratteri di stampa grandi (12-14) e di un font “dyslexic friendly” (Tahoma, Verdana, Trebuchet, giustificato a sinistra).

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Per gli alunni che beneficiano della dispensa dalla lingua scritta, la sottocommissione stabilisce modalita' e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera.

Per gli alunni che, in casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, sono esonerati dall'insegnamento delle lingue straniere e seguono un percorso didattico personalizzato, in sede di esame di Stato vengono predisposte prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma.

Agli allievi con disabilità potranno essere somministrate, qualora lo si ritenga necessario e il PEI lo preveda, prove differenziate, sia per la prima che per la seconda lingua straniera, che potranno affrontare con l’ausilio degli strumenti compensativi dichiarati caso per caso e con l’eventuale supporto dell’insegnante di sostegno.

3. Il COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE

I colloquio, in base a quanto previsto dal dettato normativo, deve offrire all'alunno la possibilità di dare prova della propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite. Parafrasando il testo ministeriale, il colloquio:

- non è un repertorio di domande e risposte su ciascuna disciplina, prive del necessario ed organico collegamento;

- non è un inconsistente esercizio verboso da cui esulino i dovuti contenuti culturali;

- non è una somma di colloqui distinti;

- non consente artificiose connessioni nella trattazione dei vari argomenti;

- non è una serie di accertamenti di carattere esclusivamente teorico.

Il colloquio, pertanto, non consisterà nell'accertamento di elementi settoriali delle conoscenze né nella verifica del grado di preparazione specifica delle singole discipline (accertamenti che il C.d.C ha svolto periodicamente nel corso dell'anno e infine ha verificato in sede di valutazione nello scrutinio di ammissione). Il colloquio tenderà a verificare come l'alunno usa gli strumenti del conoscere, dell'esprimersi e dell'operare, con quale competenza e padronanza è in grado di impiegarli. In altri termini, l'alunno dovrà dar prova di servirsi delle conoscenze acquisite per dimostrare il livello del suo sviluppo formativo, il livello di capacità raggiunto, il possesso delle abilità maturate. Il Collegio dei Docenti ritiene che la modalità più efficace come punto di partenza e per verificare il raggiungimento delle competenze richieste dalle Indicazioni Nazionali sia l’analisi di un documento non noto. Poiché il tempo a disposizione dell’alunno per la visione del documento che gli verrà presentato potrà essere al massimo di 15 minuti (nell’aula stessa in cui si sarà insediata la commissione d’esame), ogni sottocommissione proporrà pertanto a ciascun alunno la “lettura” di un breve documento “non noto”: potrà trattarsi di un testo scritto, di un articolo di giornale, di una serie di grafici, di immagini, di documenti “misti” costruiti ad hoc, rispetto ai quali gli studenti dovranno essere in grado innanzitutto di dimostrarne la comprensione, di cogliere le tematiche centrali, fare inferenze e riflessioni. Per facilitare l'impatto di ciascun alunno con il colloquio sarà opportuno individuare argomenti rispetto ai quali gli stessi alunni si sentano affini o abbiano dimostrato maggiore interesse durante l'anno scolastico. Successivamente gli insegnanti potranno intervenire sia prendendo spunti dal documento sia estendendo le richieste ad altri ambiti di contenuto e spazio sarà dato a quelle discipline che non prevedono la prova scritta (ad es. storia, musica, geografia...). Ogni alunno potrà così dar prova di servirsi delle conoscenze acquisite per dimostrare il livello del suo sviluppo formativo e il grado di maturità personale raggiunto.

Poiché il colloquio deve misurare la corrispondenza tra l’ipotesi del progetto educativo e la sua effettiva realizzazione, ogni C.d.C. - in fase di pianificazione- terrà conto degli aspetti sopraesposti.

Tutti i docenti collaborano nella scelta dei documenti e sono preventivamente a conoscenza della tipologia di documento da sottoporre all'attenzione di ciascun candidato. Per meglio valutare il livello di comprensione, le capacità di riflessione e di rielaborazione personale degli alunni è predisposta una griglia valutativa.

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CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE Il colloquio prenderà avvio da un argomento scelto dal candidato, che fungerà da filo conduttore per un colloquio pluridisciplinare tendente ad accertare oltre che il possesso delle abilità espressive di collegamento e di giudizio, anche l’acquisizione di un bagaglio culturale adeguato. Il colloquio avrà una durata di circa 20 minuti + prova pratica di strumento.

CRITERI DI VALUTAZIONE CAPACITÀ DI ARGOMENTARE E OPERARE RACCORDI 1 2

RIELABORAZIONE PERSONALE E USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO 1 2

POSSESSO DEI CONTENUTI DISCIPLINARI 1 2 3

CAPACITÀ E CORRETTEZZA ESPOSITIVA 1 2 3

4. ALUNNI CON DISABILITÀ E DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Si riporta quanto stabilito nell’art. 11 del Decreto Legislativo 62/2017:

“Valutazione delle alunne e degli alunni con disabilita' e disturbi specifici di apprendimento”

1. La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilita'certificata frequentanti il primo ciclo di istruzione e' riferita al comportamento, alle discipline e alle attivita' svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992 n. 104; trovano applicazione le disposizioni di cui agli

articoli da 1 a 10.

2. Nella valutazione delle alunne e degli alunni con disabilita' i docenti perseguono l'obiettivo di cui all'articolo 314, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297.

3. L'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione avviene secondo quanto disposto dal presente decreto, tenendo a riferimento il piano educativo individualizzato.

4. Le alunne e gli alunni con disabilita' partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7. Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova.

5. Le alunne e gli alunni con disabilita' sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di istruzione con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonche' ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato.

6. Per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attivita' svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialita' e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale.

7. L'esito finale dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8.

8. Alle alunne e agli alunni con disabilita' che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato e' comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione.

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:

9. Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010,

n. 170, la valutazione degli apprendimenti, incluse l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe.

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10. Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le istituzioni scolastiche adottano modalita' che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge 8

ottobre 2010, n. 170, indicati nel piano didattico personalizzato.

11. Per l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione puo' riservare alle alunne e agli alunni con DSA, di cui al comma 9, tempi piu' lunghi di quelli ordinari. Per tali alunne e alunni puo' essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano gia' stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validita' delle prove scritte.

12. Per l'alunna o l'alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento prevede la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalita' e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera.

13. In casi di particolare gravita' del disturbo di apprendimento, anche in comorbilita' con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunna o l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, e' esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. L'esito dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8.

14. Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all'articolo 4 e 7. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe puo' disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese di cui all'articolo 7.

15. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene fatta menzione delle modalita' di svolgimento e della differenziazione delle prove.

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4.1 GLI ALUNNI STRANIERI Sia per la valutazione che per la conduzione degli esami di Stato, si fa riferimento alle Linee Guida per gli alunni stranieri emanate nel febbraio 2014:

l’utilizzazione della lingua d’origine per alcune discipline scolastiche, potrà essere effettuato l’accertamento delle competenze maturate.

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5. GIUDIZIO COMPLESSIVO D’ESAME

La C.M. n.48 del 31/05/2012 conferma che:

“Sia l’art. 3, comma 6, del D.P.R. 122/09, che la CM 49/10 ribadiscono che il voto finale dell’esame conclusivo del I ciclo ‘è costituito

dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari

o superiore a 0,5’.

Il giudizio complessivo dell’esame può essere formulato tenendo conto del seguente modello:

Nel corso del triennio l’alunno/a:…………………………………………………………….

Si è impegnato in modo □ assiduo e costante

□ assiduo

□ soddisfacente

□ adeguato

□ abbastanza adeguato

□ discontinuo

□ limitato □ molto limitato

conseguendo una preparazione □ completa e approfondita (10)

□ approfondita (9)

□ completa (9)

□ buona (8)

□ discreta (7)

□ sufficiente (6)

□ superficiale ( 5)

□ lacunosa (5) □ carente (4)

Il/La candidato/a dimostra □ maturità e grande senso di responsabilità

□ maturità e senso di responsabilità

□ serietà

□ positivo grado di maturazione personale

□ maturazione proporzionale all’età □ maturazione ai livelli di partenza

Giudizio complessivo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Proposta di lode

6. ATTRIBUZIONE DELLA LODE

Il Collegio dei Docenti delibera che la lode debba essere proposta all’intera Commissione d’esame qualora tutti i membri della sottocommissione esaminatrice siano concordi nell’attribuzione.

La C.M. n.49 del 20/05/2010, confermata dalla C.M. n.48 del 31/05/2012, prevede che: “A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.”

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7. PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI

L’esito positivo dell’esame, con l’indicazione della votazione complessiva conseguita, è pubblicato, per tutti i candidati, nell'albo della scuola sede della commissione. L’indicazione “ESITO POSITIVO” deve essere utilizzata anche per gli alunni con disabilità che non conseguono la licenza, ma il solo attestato di credito formativo. In caso di mancato superamento dell’esame, le istituzioni scolastiche adottano idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie dei candidati; nell’albo della scuola l’esito viene pubblicato con la sola indicazione di “ESITO NEGATIVO”, senza alcuna indicazione di voto. Per i candidati con piano educativo individualizzato (PEI) che abbiano sostenuto prove differenziate non deve esservi menzione di tali prove nei tabelloni affissi all’albo della scuola.

8. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (art. 9 D. Lgsv. 62/2017 – Linee guida D.M. 741/2017. )

La certificazione di cui all'articolo 1, comma 6, descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni,

anche sostenendo e orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo.

2. La certificazione e' rilasciata al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione.

3. I modelli nazionali per la certificazione delle competenze sono emanati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca sulla base dei seguenti principi:

a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione;

b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall'Unione europea, cosi' come recepite nell'ordinamento italiano;

c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze;

d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale;

e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilita';

f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all'articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilita' di comprensione e uso della lingua inglese.

Il nostro Istituto adotta il modello di certificazione delle competenze elaborato dal Ministero dell’Istruzione, sia per la scuola primaria, sia per la scuola secondaria. La certificazione descrive i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro. Il D. lvo 62/17, all’art. 9, c. 3, lettera f, prescrive che la certificazione al termine del primo ciclo rechi “indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all'articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.” Il D.M. 742/17, all’art. 4, c. 2 e 3, precisa che la certificazione al termine del primo ciclo “è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica. Il modello è, altresì, inte12 grato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale, di cui all'articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017.”

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Ciò significa che alla famiglia, al termine dell’esame di Stato vengono consegnati:

1. l’attestato di superamento dell’esame sostitutivo del diploma;

2. la certificazione delle competenze redatta dal Consiglio di Classe e sottoscritta dal Dirigente Scolastico;

3. la sezione predisposta e sottoscritta da INVALSI che attesta, mediante descrittori, il livello conseguito dagli allievi nelle prove nazionali di italiano, matematica

4. la sezione predisposta e sottoscritta da INVALSI che certifica i livelli di comprensione ed uso della lingua inglese nella prova nazionale. I livelli sono descritti nel modo seguente:

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note

PARTE SECONDA

1. DOCUMENTI DA STILARE PER L'ESAME

RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE sui risultati della programmazione educativa e didattica del triennio, che dovrà vertere sui seguenti punti essenziali:

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE (ricostruzione triennale) - Composizione

- Permanenze

- Nuovi inserimenti

- Stabilità del corpo docente nel triennio

- Composizione del Consiglio di Classe

- Percorso didattico-educativo: dai livelli di partenza ai risultati finali ottenuti in area cognitiva e comportamentale

- Fasce di livello e valutazione d’ingresso, del 1° quadrimestre e del 2°quadrimestre di ogni alunno.

2. OBIETTIVI GENERALI RAGGIUNTI (educativi/didattici)

3. METODI E STRUMENTI

4. ATTIVITA' EXTRASCOLASTICHE EFFETTUATE

5. VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

6. ALTRE ATTIVITA'

7. ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI IIGRADO

8. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

9. PROGRAMMI DI OGNI DISCIPLINA FIRMATI DA DUE ALUNNI

10. CRITERI DI FORMULAZIONE DELLE PROVE SCRITTE (MATEMATICA, ITALIANO, INGLESE, FRANCESE,

TEDESCO).

11. RELAZIONI SU ALUNNI DISABILI, DSA.

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12. PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER LE PROVE D'ESAME DESTINATE AGLI ALUNNI DSA O

CON DISABILITA’.

13. MODALITA' DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE PER LA CLASSE, CON PARTICOLARE

RIFERIMENTO AD ALUNNI CON DSA O CON DISABILITA’.

All.A1 Proposte del Consiglio di classe per gli alunni diversamente abili

Alunno/a: classe :

Proseguendo l’esperienza di lavoro individualizzato sviluppatasi negli anni precedenti, il Consiglio di classe della ……. ritiene che le prove per l'alunno………, debbano essere coerenti con il tipo ed il livello di apprendimento raggiunto ed idonee a valutare il progresso in rapporto alle potenzialità e ai livelli di competenza iniziali.

Si propongono pertanto prove scritte individualizzate per la matematica e le lingue straniere, mentre la prova scritta di italiano manterrà/differenzierà la traccia di quella proposta al gruppo classe.

Le prove differenziate saranno in linea con gli interventi educativi - didattici attivati sulla base del PEI ed avranno valore equipollente ai fini della valutazione dell’alunno/a.

La somministrazione dovrà avvenire seguendo tutti gli accorgimenti seguiti durante il percorso scolastico dello studente.

In relazione alla programmazione del triennio, il Consiglio di classe della ……… propone, per l'alunna/o le seguenti prove differenziate:

ITALIANO – Obiettivi da verificare

Tipo di prova:

MATEMATICA - Obiettivi da verificare :

Tipo di prova:

LINGUA STRANIERA – Obiettivi da verificare

Tipo di prova:

Criteri per il colloquio orale

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Partendo da un argomento a scelta dell’alunno si cercherà di accertare la capacità di esporre i contenuti studiati, di presentare esperienze effettuate, di descrivere materiali prodotti (tavole, cartelloni, disegni...) di rispondere a semplici domande in lingua straniera. In caso sussistano delle difficoltà dell’alunno nella gestione delle proprie emozioni e nell’autocontrollo si porranno le basi per creare un clima disteso e sereno.

Le prove di esame saranno comunque valutate all’interno del progetto educativo individualizzato realizzato nell’arco del triennio

All. A2

Proposte del Consiglio di Classe per gli alunni con certificazione DSA

Alunno/a: classe :

Il Consiglio della Classe III …., tenendo in debita considerazione l’esperienza di lavoro individualizzato sviluppatasi nel corrente anno scolastico, ritiene che le prove per l'alunno………, debbano essere coerenti al livello e alle modalità di apprendimento raggiunto pertanto si assicurano l'utilizzazione di idonei strumenti compensativi e si adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte.

PROVA DI ITALIANO

Svolgimento del compito di italiano con eventuale ausilio del computer con il correttore automatico, breve scaletta di lavoro. Tempo aggiuntivo 15 minuti (art. 6 comma 3, decreto n.5669 MIUR 12 luglio 2011).

VALUTAZIONE: non si valuterà la forma ma il contenuto. (criteri da concordare con gli insegnanti)

PROVA DI MATEMATICA

A disposizione degli alunni formulari con assortimenti di figure geometriche, formule, procedure e algoritmi. Eventuale tempo aggiuntivo 15 minuti (art. 6 comma 3, decreto n.5669 MIUR 12 luglio 2011).

VALUTAZIONE: (criteri da concordare con gli insegnanti)

PROVA DI LINGUA STRANIERA

Reading comprehension e lettera con caratteri ad alta leggibilità, espedienti grafici che facilitano comprensione parola chiave.

Eventuale utilizzo di vocabolario online. Tempo aggiuntivo 30 minuti (art. 6 comma 3, decreto n.5669 MIUR 12 luglio 2011).

In caso di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera ( fatte salve le condizioni elencate nell’art. 6 comma 5, decreto n.5669 MIUR 12 luglio 2011) compensazione con colloquio orale (art. 6 comma 4, decreto n.5669 MIUR 12 luglio 2011).

VALUTAZIONE (criteri da concordare con gli insegnanti)

COLLOQUIO

Durante il colloquio è consentito l'utilizzo di sussidi cartacei o digitali quali: - mappe per “ricordare”, - carte geografiche fisiche, politiche, - grafici, - immagi

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All. A3

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il Dirigente Scolastico

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l’articolo 9; Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 741, concernente l’adozione del modello nazionale di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione; Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe del terzo anno di corso della scuola secondaria di primo grado; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………………………………………………..., nat … a ..................................................................................... il

……………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…... / …….. la classe ….… sez........................ , con orario settimanale di ............ ore;

e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

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Competenze chiave europee

Competenze dal Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione

Livello (1)

1

Comunicazione nella madrelin- gua o lingua di istruzione

Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprende- re e produrre enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2

Comunicazione nelle lingue straniere

E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua eu- ropea, di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazio- ni di vita quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

3 Competenza matematica e com- petenze di base in scienza e tec- nologia

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di anali- si quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-scientifico per affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse.

4 Competenze digitali Utilizza con consapevolezza e responsabilità le tecnologie per ricerca- re, produrre ed elaborare dati e informazioni, per interagire con altre persone, come supporto alla creatività e alla soluzione di problemi.

5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informa- zioni. Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.

6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compi- mento il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.

7 Spirito di iniziativa* Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in dif- ficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

8 Consapevolezza ed espressione culturale

Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e reli- giose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e cul- turali della società.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime ne- gli ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali.

9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

......................................................................................................................................................................................

* Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18 dicembre 2006

Data. ………………. Il Dirigente Scolastico

(1)

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

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PROVE INVALSI A CARATTERE NAZIONALE di cui agli articoli 7 e 9 del decreto legislativo n. 62/2017 Prova

nazionale di Italiano

Alunno/a

prova sostenuta in data

Descrizione del livello * Livello conseguito

* Il repertorio degli indicatori per la descrizione dei livelli viene definito annualmente dall’INVALSI.

Il Direttore Generale

……………………… ….

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PROVE INVALSI A CARATTERE NAZIONALE di cui agli articoli 7 e 9 del decreto legislativo n. 62/2017 Prova

nazionale di Matematica

Alunno/a

prova sostenuta in data

Descrizione del livello * Livello conseguito

* Il repertorio degli indicatori per la descrizione dei livelli viene definito annualmente dall’INVALSI.

Il Direttore Generale

……………………… ….

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Certificazione

delle abilità di comprensione e uso della lingua inglese di cui agli articoli 7 e 9 del

decreto legislativo n. 62/2017

Alunno/a

Prova sostenuta in data

ASCOLTO * Livello conseguito

LETTURA * Livello conseguito

*Le abilità attese per la lingua inglese al termine del primo ciclo di istruzione sono riconducibili al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) per le lingue del Consiglio d’Europa, come indicato dai traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione

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