PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA - liceocroceavezzano.it · (Ta ella aggiornata all’a.s. 2017/2018)...

87
1 LICEO STATALE "BENEDETTO CROCE" LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE- OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE LICEO LINGUISTICO AVEZZANO PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Via Cav. V. Veneto, 9 -67051 AVEZZANO (AQ) Segreteria Tel . (0863) 412264 Fax 0863 410488 C.F. 81005130661 e- mail [email protected]/ PEC [email protected] Approvato con delibera del Consiglio d’Istituto n. 500 del 15 gennaio 2016 Aggiornamento a.s. 17/18

Transcript of PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA - liceocroceavezzano.it · (Ta ella aggiornata all’a.s. 2017/2018)...

1

LICEO STATALE "BENEDETTO CROCE" LICEO DELLE SCIENZE UMANE

LICEO DELLE SCIENZE UMANE- OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE LICEO LINGUISTICO

AVEZZANO

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

Via Cav. V. Veneto, 9 -67051 AVEZZANO (AQ)

Segreteria Tel . (0863) 412264 – Fax 0863 410488 – C.F. 81005130661 e-

mail [email protected]/ PEC [email protected]

Approvato con delibera del Consiglio d’Istituto n. 500 del 15 gennaio 2016

Aggiornamento a.s. 17/18

2

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNA-LE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 (emanato nell’a.s. 15/16)

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il trien-

nio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano);

2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola

e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;

3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico asse-

gnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei

dati della scuola;

- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali,

culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei geni-

tori e degli studenti che saranno consultati prima dell’approvazione del piano triennale dell’offerta forma-

tiva.

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107,

il seguente

Atto d’indirizzo

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente

piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013

n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;

2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle ri-

levazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti:

- prove per classi parallele, metodologie didattiche innovative (attività laboratoriali, problem solving ecc.)

3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed

economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti

di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti:

- progetti ampliamento offerta formativa; quote di flessibilità, progetti alternanza scuola territorio lavoro.

4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi 1 e 2 e 3 dell’art.1 della Legge. In particola-

re: il Diritto al successo formativo per tutti gli studenti, la partecipazione agli organi collegiali, la flessibilità

didattica ed organizzativa.;

* (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, poten-

ziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):

- si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:

- per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che : l’Istituto di-

spone di 2 laboratori d’informatica, n. 1 laboratorio linguistico, n. 1 di scienze, n.1 sala regia ed un’aula

magna . Tutte le aule sono dotate di pc.. L’istituto necessita di LIM in tutte le classi.

3

- per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento

salvo aggiornamento annuale è così definito :

(Tabella aggiornata all’a.s. 2017/2018)

CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE O.F ORE RESIDUE COPERTE

A012 ITALIANO E STORIA 9 10

A011 ITALIANO E LATINO 8 12

A046 DIRITTO 3 16

A054 STORA DELL’ARTE 1 4

A017 DISEGNO E STORIA

DELL’ARTE 4 /

A048 EDUCAZIONE FISICA 5 /

A018 FILOS. E S. U. 7 16

A019 FILOSOFIA E STORIA 1 /

A026 MATEMATICA 1 16

A027 MATEMATICA E FISICA 7 /

A050 SCIENZE 4 4

AA24 FRANCESE 3 /

AB24 INGLESE 7 8

AC25 SPAGNOLO 5 3

AD24 TEDESCO 2 3

RELIGIONE 2 6

SOSTEGNO 21 9

- per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in rela-

zione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 4 (quattro)unità:

- nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovrà essere prevista la figura del coordinatore di classe;

- dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle

priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per l’orientamento). Sarà altresì prevista la funzio-

ne di coordinatore di dipartimento;

- per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito:

n. 1 DSGA, n.7 assistenti amministrativi, n.1 assistente tecnico e 13 collaboratori scolastici;

* (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo

soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecni-

co e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti): In particolare :

- completare il percorso di formazione ed aggiornamento di tutto il personale ATA e Docente;

-dovrà essere predisposto un progetto per l’educazione degli studenti alle tecniche di pronto soccorso a

cura dei docenti di educazione fisica e scienze.

* (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere):

- A tale scopo l’istituto, nell’ambito del POF, ed in particolare (programmazione di classe , opportune att i-

vità, iniziative e progetti diretti a favorire le competenze di cittadinanza attiva e legalità), dovranno essere

4

attivare opportune azioni.

*(insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative d’orientamento, valorizzazione del merito sco-

lastico e dei talenti, individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di orientamento

idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri):

A tale scopo l’istituto organizzerà come ogni anno, la settimana dell’accoglienza, delle S.U. e

dell’economia .

* (alternanza scuola-lavoro):

Per il c.a. scolastico il progetto dovrà riguardare le classi terze dei tre indirizzi con il seguente monte ore :

Liceo Scienze Umane n. 80 ore circa; Opzione Liceo Economico Sociale n. 80 ore circa , Liceo Linguistico n.

80 ore circa.

Il progetto dovrà definire : obiettivi, risorse, monitoraggio, crono-programma delle attività, criteri di valu-

tazione delle attività,analisi dei risultati finali.

* (formazione in servizio docenti):

La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per

il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo delle risorse uma-

ne. L'Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in

servizio (...)

Per garantire le attività formative di cui al presente articolo l'Amministrazione utilizza tutte le risorse di-

sponibili, nonché le risorse allo scopo previste da specifiche norme di legge o da norme comunitarie. Le

somme destinate alla formazione e non spese nell'esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al riuti-

lizzo nell'esercizio successivo con la stessa destinazione. In via prioritaria si dovranno assicurare alle istitu-

zioni scolastiche opportuni finanziamenti per la partecipazione del personale in servizio ad iniziative di

formazione,( da attivare anche mediante reti di scopo tra scuole), necessarie per una qualificata risposta.

In particolare, tenuto conto delle risorse disponibile sarà attivata la formazione per:

- metodologie didattiche innovative, formazione sulla metodologia CLIL e competenze linguistiche, for-

mazione sulla sicurezza.

5) i criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività

parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio

d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai prece-

denti punti “1” e “2” potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti

punti:

- programmazione per dipartimenti, programmazione di classe, piano di lavoro individuale .

6) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare

esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto

del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si

eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.

7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si in-

tende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o

qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè

espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza /

assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.

8) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente af-

fiancata dal gruppo di lavoro costituito dal collegio docenti, entro il 15 ottobre prossimo, per essere porta-

ta all’esame del collegio stesso nella seduta del 29 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine.

5

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo al LICEO STATALE “BENEDETTO CROCE” di Avez-

zano, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del si-

stema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

L’emanazione e l’entrata in vigore della L.107/15 costituiscono un elemento di forte innovazione e richie-

dono un rilevante impegno di pianificazione strategica nell’ottica della piena attuazione e del pieno eserc i-

zio dell’autonomia scolastica.

Ricordiamo che “Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle

istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa

che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.”( art.3 del D.P.R. n.275 del 1999 “ Rego-

lamento sull'autonomia delle istituzioni scolastiche” ad oggi novellato dal comma 14 della Legge n.107 del

2015.).

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa “… è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi

ed indirizzi di studi, determinati a livello nazionale, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed

economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta format i-

va”.(DPR 8 marzo 1999, n. 275)

Esso dovrà fare particolare riferimento ai segg. commi 1, 2 e 3 dell’art.1 della Legge. In particolare: il dirit-

to al successo formativo per tutti gli studenti, la partecipazione agli organi collegiali, la flessibilità didattica

ed organizzativa.

Il presente Piano tiene conto delle proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà isti-

tuzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazio-

ni dei genitori e degli studenti.

I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l’attuazione delle attività pa-

rascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal C.d.I. e recepi-

ti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai punti 1 e 2 dell’ Atto di in-

dirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione del 24/09/15 sono inseriti nel

Piano.

6

LA NOSTRA STORIA

Il Liceo Statale “Benedetto Croce, sito

in Avezzano, via Cavalieri di Vittorio

Veneto, 9, è la più antica scuola supe-

riore del Comune di Avezzano, é una

delle più antiche scuole superiori

d’Italia.

Subito dopo l’annessione delle Province

dell’ex Reame di Napoli al Regno

d’Italia, il Luogotenente del Re, Euge-

nio di Savoia Carignano, con Decreto n.

278 del 5 marzo 1861, istituì ad Avez-

zano una Scuola Magistrale a totale

carico dello Stato.

Nel 1883 questa Scuola Magistrale fu

potenziata e trasformata in Scuola

Normale Femminile Superiore con un

convitto per le studentesse che afflui-

vano anche dai paesi vicini. Le Scuole Normali pubbliche erano 18 in tutto il territorio nazionale, 9 maschili

e 9 femminili, alle quali si accedeva a 15 anni per le femmine e a 16 per i maschi. Il corso di studi durava

due anni per i maestri/e dei primi due anni di scuola elementare con il patentino di maestro di grado infe-

riore (1 e 2 elementare); tre anni per i maestri di scuola elementare (di 3 e 4 elementare) con il patentino di

maestri/e di grado superiore.

Il funzionamento dell’intero complesso fu ottimo fino alla catastrofe del terremoto del 13 gennaio 1915,

nella quale morirono le insegnanti e 60 ragazze convittrici della Scuola.

La Scuola fu riaperta nell’ottobre del 1916, ma il Convitto non venne più ricostruito.

Nel 1923, in seguito alla Riforma Gentile, che stabiliva la sopravvivenza di questi Istituti solo nei capoluoghi

di provincia, salvo poco eccezioni, la Scuola fu soppressa.

Ma il Comune di Avezzano, facendosi carico dell’esigenza espressa dalla società di Avezzano e della Marsi-

ca, inoltrò subito domanda al Ministero perché venisse ripristinata in via eccezionale. A causa però della

continua mancanza di fondi, nel 1923, per iniziativa del Comune, fu trasformata in Istituto Magistrale, non

più quindi statale, ma a carico del comune di Avezzano.

Successivamente, con la legge n. 919/1969 (Legge Sullo) si stabilì che fino all’attuazione della riforma uni-

versitaria che fu poi varata molto tempo dopo con la L. 341/1990, potevano iscriversi a qualsiasi corso di

laurea non solo i diplomati degli istituti secondari di secondo grado di durata quinquennale, ma anche i di-

plomati degli istituti magistrali e di quelli artistici che avessero però frequentato con esito positivo un corso

annuale integrativo. Con il Decreto Interministeriale del 10 Marzo 1997 si dette finalmente attuazione alla

legge che prevedeva l’istituzione di uno specifico corso di laurea, articolato in due indirizzi, per la formazio-

ne degli insegnanti della scuola materna e della scuola elementare.

L’articolo n. 1 prevedeva anche, dall’a.s. 1998/99, la soppressione dei corsi di studio ordinari (triennali e

quadriennali) rispettivamente della scuola magistrale e dell’istituto magistrale e la soppressione, dall’a.s.

2002/2003, dei corsi annuali integrativi che si svolgevano negli istituti magistrali. Nello stesso articolo si

precisava anche che sino all’introduzione del nuovo corso di studi in via ordinamentale, nella scuola magi-

strale e nell’istituto magistrale potevano continuare a funzionare fino ad esaurimento i corsi sperimentali

quinquennali (autonomi e/o riferiti al Progetto Brocca), istituiti a norma dell’articolo 278 del D.L gs. n. 297

del 1994.

Ovviamente anche il nostro attuale Liceo ha dovuto attraversare tutte queste fasi..

Le sperimentazioni più comuni dei Licei erano la sperimentazione liceo pedagogico-sociale (1991-2010)

(prevista dalla c.m. 27/1991), la sperimentazione liceo socio-psico-pedagogica (prevista dal progetto Broc-

ca, 1992-2010), la sperimentazione liceo delle scienze della formazione (1999-2010), e infine la sperimen-

7

tazione liceo delle scienze sociali (1998-2010).

Tutte tendevano a trasformare l'ex Istituto Magistrale e l'ex Scuola Magistrale in veri e propri licei di dura-

ta quinquennale, caratterizzati dallo studio delle scienze umane. La pedagogia veniva valorizzata e scorpo-

rata dalla filosofia. Il titolo rilasciato equivaleva a quello dell'Istituto Magistrale, ma si otteneva solo al

quinto anno.

Il Liceo delle Scienze Umane istituzionale è entrato in vigore dal 1º settembre 2010, andando a sostituire

tutte le sperimentazioni, gli indirizzi liceali e i progetti assistiti esistenti in Italia (i quali ammontavano a

700 corsi e oltre). Con la nuova riforma, furono istituti due distinti indirizzi di studio, ciascuno della durata

di 5 anni, che trattano le scienze umane secondo due approcci differenti.

Nell’anno scolastico 2010/2011, in seguito al riordino del Secondo Ciclo dell’Istruzione Superiore, nella no-

stra sede erano attivi i seguenti corsi:

· Liceo delle Scienze Umane

Il percorso di questo nuovo Liceo attivo dall’anno scolastico in corso, sostituisce di fatto il Liceo Socio-psico-

pedagogico ed il Liceo delle Scienze Sociali (nati come sperimentazione dell'ex Istituto Magistrale

· Liceo delle Scienze Umane ad opzione economico-sociale; (con il potenziamento dello studio del Diritto e

dell’Economia)

Permanevano, fino ad esaurimento delle classi già attivate, i corsi previsti dal vecchio ordinamento.

L’istituto è ora Liceo delle Scienze Umane, Liceo Economico Sociale (LES) e dall’anno 2013/14 anche Liceo

Linguistico (delibera della Giunta Regionale n°37 del 22/01/2013).

Gli studenti dell’Istituto “B. Croce” assommano ora a 860 per un totale di 42 classi.

Il nostro istituto possiede una ricca biblioteca interna intitolata ad uno dei primi docenti di questa scuola,

Domenico Alfidi.

La Biblioteca è consultabile dagli alunni e dai docenti e contiene 4978 libri, acquistati o ricevuti in donazio-

ne, che abbracciano quasi tutte le discipline.

La biblioteca è suddivisa in archivi, distinti con le lettere dell'alfabeto, contenenti i libri catalogati secondo

un codice numerico. Ogni libro possiede una scheda relativa ai dati del testo e una scheda per i dati dell'u-

8

tente che effettua il prelievo del libro.

Questi ultimi dati possono essere cancellati dopo la restituzione, su richiesta degli utenti o restare registra-

ti, allo scopo di far poi stilare una classifica dei libri più letti.

L'organizzazione attraverso il computer permette di effettuare una stampa di tutti i libri presenti negli ar-

chivi o una stampa dei libri in base al genere; le stampe possono a loro volta circolare nelle classi facilitan-

do la scelta degli utenti ed evitando la concentrazione di un numero elevato di persone all'interno della bi-

blioteca.

I NOSTRI PRINCIPI

I principi che oggi orientano la funzione istruttiva ed educativa del Liceo sono:

promuovere una solida cultura, aperta alla conoscenza di ogni aspetto della realtà, con attenzione

al presente e al passato, nella ricerca di un autentico sviluppo di civiltà;

favorire una formazione culturale basata sullo spirito critico e capace di inserirsi in contesti globali,

caratterizzati da mutamenti repentini e da alta competitività;

rendere prioritari gli ideali di democrazia e di giustizia, favorendo negli studenti lo sviluppo di con-

sapevolezza e responsabilità, in riferimento a diritti e a doveri, nel rispetto reciproco e in uno spiri-

to collaborativo.

la gratificazione dell’apprendere, nel riconoscimento e nella libera conquista dei valori della cultu-

ra e della vita;

la ricerca del sapere e dei valori morali, nell’attenta considerazione delle reali possibilità di cia-

scuno;

la ricerca della chiarezza e della solidità ed essenzialità dei contenuti.

LE PRIORITA’ STRATEGICHE

La scuola risponde alla funzione culturale, formativa e civica cui è chiamata dalla Costituzione e dalle tra-

sformazioni sociali in cui i giovani sono attivamente coinvolti. In quanto Istituto d’Istruzione di secondo

grado, il liceo accompagna la crescita dello studente nella sua transizione all’età adulta, fino all’accesso

al mondo dell’università e/o del lavoro.

Per questo l’offerta formativa, avvalendosi delle opportunità aperte dall’autonomia scolastica, deve pre-

vedere un percorso qualitativamente arricchente, non disgiunto dall’acquisizione di capacità di analisi crit i-

ca e consapevole della realtà, in rapporto dinamico con il contesto storico-sociale in cui si trova ad operare.

Inoltre l’età evolutiva degli studenti, le diverse dinamiche esistenziali , lo scenario culturale e sociale in con-

tinuo mutamento richiamano la scuola alla necessità di sostenere efficacemente anche coloro che si trova-

no in difficoltà, favorendo il pieno sviluppo della persona, corrette e significative relazioni con gli altri ed

una positiva interazione con la realtà circostante.

Gli elementi prioritari del percorso formativo diventano dunque:

- far acquisire competenze per un apprendimento ininterrotto in tutto l’arco della vita (life long

learning);

9

- sviluppare capacità critiche per orientarsi in modo consapevole e responsabile nel mondo delle

nuove tecnologie, dell’informazione e della comunicazione;

- educare alla cittadinanza ed alla legalità;

- educare all’autonomia ed alla responsabilità;

- educare all’interculturalità, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri;

- promuovere la cura della salute e del ben-essere;

- favorire l’inserimento qualificato degli studenti stranieri con il riconoscimento della loro presenza

come risorsa e non come limite;

- valorizzare le eccellenze;

- riconoscere e realizzare la funzione orientativa .

In questo modo il Liceo “B. Croce” ritiene di poter assolvere adeguatamente alla funzione, storicamente

attribuita alla Scuola, di mediazione tra tradizione ed innovazione e di trasmissione critica alle nuove gene-

razioni del patrimonio culturale di quelle precedenti e, attraverso il presente Piano riprende le finalità at-

traverso le quali la L.107 ( art.1 co. 1-4) si propone di dare piena attuazione all’autonomia delle istituzioni

scolastiche:

- affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza

- innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti

- contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali

- prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica

- realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e

innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva

- garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente

dei cittadini.

PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’offerta formativa si articola in:

Curricolare (le attività che la scuola propone agli studenti affinché raggiungano obiettivi educativi e co-

gnitivi secondo le proprie potenzialità )

Extracurricolare (tutte quelle attività integrative ed aggiuntive, normalmente facoltative, svolte al di

fuori dell’orario curriculare)

Educativa (si riferisce agli obiettivi formativi dell’Istituto e al PECUP di ogni indirizzo liceale)

Organizzativa (comprende il piano delle attività , gli spazi, e le risorse)

La nostra scuola effettua le proprie scelte in merito agli insegnamenti e alle attività, per il raggiungimento

degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti: (art.1 co.7)

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano

nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodolo-

gia CLIL ;

10

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte,

nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche me-

diante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-

finanziaria e di educazione all'auto-imprenditorialità;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sosteni-

bilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con

particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del dirit-

to allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,

all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il

mondo del lavoro;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,

anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collabora-

zione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle

linee di

indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'u-

niversità e della ricerca il 18 dicembre 2014;

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e

aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo set-

tore e le imprese;

n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per artico-

lazioni di gruppi d classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o monte orario rispetto a quanto

indicato dal regolamento di cui del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli alunni e degli stu-

11

denti;

r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per

studenti di cittadinanza odi lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e

il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

s) definizione di un sistema di orientamento.

12

AREA DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTI (abstract della circolare n.39 del 07/10/2017)

I progetti costituiscono l’identità culturale del nostro Istituto in quanto “indicazioni di specificità” e di “sce l-

te qualificanti”; essi fanno riferimento ad ambiti progettuali condivisi espressi dal Collegio dei Docenti per

le attività progettuali nel triennio di riferimento del PTOF e per l’anno scolastico 2017-18.

PREMESSA

Le risorse del Fondo d’Istituto progressivamente ridotte inducono a individuare criteri di selezione dei pro-getti del PTOF per mantenere o migliorare il livello dell’offerta formativa dell’Istituto.

La ripartizione delle risorse del Fondo d’Istituto sarà destinata a seguire quest’ordine:

Progetti che coinvolgono l’intera istituzione scolastica,

Progetti che coinvolgono più classi /sezioni /indirizzi.

La progettazione rappresenta uno sforzo comune volto al raggiungimento dell’obiettivo formativo, ed in particolare i progetti devono:

rappresentare preferibilmente “iniziative innovative” frutto di elaborazione condivisa dai docenti dei dipartimenti/materie e del consiglio di classe;

tenere conto delle indicazioni stabilite nel Collegio Docenti ed i risultati valutati dalla presidenza secondo le direttive di valutazione stabilite dal Collegio Docenti (monitoraggi).

REQUISITI in ordine di PRIORITÀ cui devono rispondere i progetti

Coinvolgimento dell’intero Istituto o di un congruo numero di alunni provenienti da più classi / sezioni / in-dirizzi.

Efficace strumento per la concreta realizzazione delle linee di indirizzo didatticamente più significative (in-dicate nel PTOF e nel Piano di Miglioramento) e delle direttive dirigenziali.

Mezzo per la produzione di materiali e strumenti didattici fruibili a livello di istituto.

Inoltre i PROGETTI devono rispondere ai seguenti requisiti:

- promuovere le attività interdisciplinari; - essere legati al territorio e/o sviluppare opportuni collegamenti con le risorse del territorio; - essere di supporto generale agli alunni in situazione di handicap e/o svantaggio; - avere finalità di integrazione del recupero; - essere volti al potenziamento dell’eccellenza; - avere sostenibilità finanziaria autonoma; - continuare esperienze già positive (almeno biennale); - essere innovativi per tecnologia didattica o per metodologia di apprendimento.

NORME DA SEGUIRE

1. Il numero di iscritti a un progetto non potrà mai essere inferiore a 16, pena la non attivazione (se, per due volte consecutive, il numero dei partecipanti scenderà al di sotto della metà degli iscritti, il corso dovrà essere interrotto dallo stesso referente).

2. Tutti i progetti, già all’atto della loro presentazione, devono contenere scheda di monitoraggio e verifica. L'attività progettuale sarà sottoposta a monitoraggio in itinere e verificata a conclusione della stessa

3. Il ricorso agli esperti deve essere motivato e limitato.

13

4. I Consigli di Classe possono dichiararsi non favorevoli alla partecipazione di allievi con scarso rendimento o comportamento di disturbo.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I progetti per l’ampliamento dell’Offerta Formativa si caratterizzano per i seguenti aspetti:

sono coerenti con l’identità culturale dell’Istituto, come descritta nel POF;

sono di tipo extracurriculare e si svolgono al di fuori dall’orario delle lezioni;

rafforzano le peculiarità degli indirizzi attivi nell’Istituto;

seguono un approccio interdisciplinare;

sono realizzati privilegiando modalità innovative di apprendimento e con l’utilizzo di nuove tecno-logie, che favoriscono la partecipazione attiva dello studente secondo i principi della laboratoriali-tà;

sviluppano gli opportuni collegamenti con le risorse del territorio.

L’inizio delle attività di un progetto è autorizzata dal D.S. e deve essere data preventiva e adeguata comu-nicazione al DSGA e alla funzione strumentale, che si occupa del POF, per consentire un’efficace pianifica-zione delle azioni e un razionale impiego delle risorse umane;

Tutte le iniziative devono essere monitorate e valutate durante tutto il suo percorso per valutarne l’efficienza e l’efficacia.

PROGETTI GENERALI-destinati alla totalità degli studenti

SOSTEGNO-RECUPERO-POTENZIAMENTO-Referente prof.ssa Ciaccia

(aggiornato ed approvato in sede di aggiornamento del PTOF, nella seduta del 01/09/2017)

Sanare le lacune riscontrate nella preparazione degli allievi è uno degli obiettivi che il Liceo Statale “Benedetto Cro-

ce” si pone, come da RAV e da PDM. I meccanismi con cui perseguire tale obiettivo possono essere così riassunti:

Attività di sostegno da svolgere in itinere, anche per classi parallele;

Attività di sostegno da svolgere con l’ausilio di sportelli didattici;

Attività di recupero da svolgere in itinere in determinati periodi dell’anno, come da tabella e in orario extrascolastico fine pentamestre;

Attività di potenziamento da svolgere in itinere. La scelta del Recupero per rendere più agevole il percorso scolastico degli alunni più carenti e del Poten-

ziamento per valorizzare le eccellenze e per favorire lo sviluppo delle competenze degli alunni in vista dei

percorsi post diploma è stata dettata da una continua attenzione da parte del DS, dello staff di presidenza,

degli Organi Collegiali della scuola, nonché dal risultato ottenuto da prove INVALSI e/o prove parallele.

I corsi di recupero e/o di sostegno

per le classi del I biennio saranno prioritariamente svolti in quinta ora nei giorni di martedi, gio-vedi e sabato e dai docenti con ore a disposizione e/o docenti dell’organico potenziato,

per le altre classi saranno svolti in orario extrascolastico e saranno svolti prioritariamente dai do-centi con ore a disposizione e/o docenti dell’organico potenziato.

DESTINATARI

Il Recupero sarà rivolto agli alunni più carenti, in particolare, a quelli individuati dai docenti delle singole

discipline che sia nei primi giorni che a fine trimestre hanno riportato un voto inferiore a 6/10 e a quelli

che, nel secondo periodo, vengono individuati insufficienti dai docenti delle singole discipline.

14

Il Potenziamento sarà destinato agli alunni più motivati e meritevoli che avranno riportato la piena suffi-

cienza nella valutazione del trimestre.

Il Sostegno è rivolto a quegli alunni che, sin dai primi giorni di scuola mostrano difficoltà e insufficienti pre-

requisiti nelle discipline fondamentali e di base (Italiano, Matematica e Inglese). La scuola si prefigge di ac-

compagnare tali studenti con

Corsi sul metodo di studio (per gli alunni delle prime classi – mesi settembre e ottobre),

Corsi di riallineamento (per gli alunni delle prime classi-mese ottobre),

Corsi di matematica e italiano (per gli alunni delle classi seconde – da ottobre a maggio),

Sportelli didattici (per tutti gli alunni - durante l’intero anno scolastico, risorse finanziarie permet-tendo).

CONOSCENZE E COMPETENZE

a) definizione obiettivi trasversali (metodo di studio) b) definizione obiettivi disciplinari c) definizione obiettivi minimi delle discipline

Per gli studenti:

- apprendimento attivo - autostima - autovalutazione

Per i docenti:

- differenziazione linguaggi e metodi - didattica laboratoriale - didattica metacognitiva

STRATEGIE PER IL SOSTEGNO/RECUPERO/POTENZIAMENTO

Rimotivazione – riorientamento (soprattutto per gli alunni delle classi I e III)

Favorire il successo formativo

Valorizzare le eccellenze

Problem solving

Condivisione delle migliori procedure di lavoro adottate

Metodo induttivo

ATTIVITA’

a) interventi in itinere b) indicazioni per il recupero autonomo c) corsi di sostegno e di recupero d) sportello didattico e) laboratori

OBIETTIVI

Indirizzare l’offerta formativa alle diverse e specifiche esigenze degli alunni

Recuperare conoscenze e abilità di base

Favorire l’autostima

15

Migliorare il metodo di studio

Recuperare ed ampliare le conoscenze specifiche delle discipline studiate

Rendere più agevole il percorso scolastico degli alunni più carenti

Favorire il successo formativo

Valorizzare le eccellenze

Relazioni e compiti:

- La prof.ssa Ciaccia Gigliola, insieme alle FF.SS. supporto docenti ed alunni, propone il progetto considerando la normativa vigente, le risorse nonché le priorità stabilite dal POF.

- Organizza e coordina le attività di recupero e sostegno extracurriculari. - Partecipa all’organizzazione dei corsi di formazione e aggiornamento per i docenti sul tema della

didattica del recupero e laboratoriale. - Partecipa all’organizzazione di incontri di formazione per studenti e genitori.

Il Dirigente Scolastico ha il compito di:

1) controllare la conformità normativa/progetto; 2) valuta il progetto in relazione al PTOF.

I Docenti hanno il compito di:

1) approvare il progetto; 2) attivare gli interventi di sostegno e di recupero.

Sono inoltre i destinatari della formazione/aggiornamento sulla didattica del recupero e laboratoriale.

I CdC deliberano le attività di recupero e di sostegno, comunicano alle famiglie la natura delle carenze, gli

interventi deliberati e il tipo di verifiche che lo studente effettuerà dopo il corso.

La Segreteria ha il compito di:

1) verificare la conformità tra preventivo del progetto e risorse (DSGA); 2) collaborare alla gestione delle circolari e modulistica; 3) collaborare alla organizzazione degli interventi di sostegno e di recupero.

Gli Studenti:

1) Sono i destinatari di informazioni sulla struttura del progetto; 2) Sono i destinatari delle attività di sostegno e di recupero; 3) Sono i destinatari della formazione su apprendimento attivo ed autovalutazione; 4) Si iscrivono liberamente ai laboratori; 5) Esprimono il grado di soddisfazione.

I Genitori:

1) Sono i destinatari di informazioni sul progetto; 2) Sono i destinatari di incontri di formazione sul ruolo di collaborazione ai processi di rimotivazione

e di riorientamento; 3) Sono i destinatari delle informazioni sulle carenze dei figli e sugli interventi deliberati; 4) Hanno facoltà di accettare o rifiutare gli interventi di recupero/sostegno; 5) Esprimono il grado di soddisfazione.

La F.S. supporto ai docenti ha il compito di:

1) provvedere al monitoraggio delle fasi dei processi; 2) verificare l’efficacia delle attività; 3) compiere rilevazioni statistiche e condividere l’analisi dei risultati. 4) Produce la modulistica per tutte le attività di sostegno e di recupero.

16

PIANO DI SOSTEGNO E RECUPERO del Liceo “Benedetto Croce”

Trimestre

obiettivo periodo attività descrizione destinatari responsabili

Prevenzione dell’insuccesso rimotivazione

Settembre Corsi del metodo di studio

Tutte le discipline del I anno in V ora – giorni:

martedì e giovedì

Tutti gli studenti del primo anno

Docenti con ore a disposi-zione e/o in organico po-

tenziato

Dal 10 al 25 Ottobre

Corsi di ri-allineamento

Materie fondamentali classi prime in orario cur-riculare ed extracurricu-lare (per Italiano, Inglese

e Matematica)

Studenti classi prime

Docenti delle discipline e/o dell’organico

potenziato

Fine No-vembre

Interventi di recupe-ro in classe (itinere,

laboratorio, ecc)

Una settimana in orario curriculare

Classi che pre-sentano un ele-vato numero di

insufficienze

Docenti di classe

Novembre Sportello didattico Sostegno allo studio in-dividuale in orario pome-

ridiano

Studenti con dif-ficoltà diffuse,

carenti sul piano del metodo

Docenti dispo-nibili

Preparazione prove INVALSI

Da Ottobre a Maggio

Corsi di sostegno e potenziamento

Alunni classi II (per Matematica e Ita-

liano)

Studenti classi II Docenti con ore a disposi-

zione e/o dell’organico

potenziato

Pentamestre

Obiettivo

periodo attività descrizione destinatari responsabili

Recupero lacu-ne Riallineamento Rimotivazione Favorire le ec-cellenze

Gennaio Interventi di recupero in classe (itinere, la-boratorio, ecc) e po-tenziamento con i la-boratori che saranno visitabili durante la “Settimana del Croce”

Date da definire e in orario curriculare ed ex-tra curriculare

Classi con eleva-to numero di insufficienze Alunni motivati

Docenti della classe e docenti disponibili

Febbraio Marzo

Indicazioni per il re-cupero autonomo

Orario curriculare Studenti con in-sufficienze lievi

Docenti di classe

Marzo- Aprile

Sportello didattico In orario pomeridiano Iscrizione libera degli studenti

Docenti disponibili

Aprile Laboratori di recupe-ro

In orario pomeridiano Iscrizione libera degli studenti

Docenti disponibili (autoaggiorna-mento sulla didattica labora-toriale)

Recupero lacu-ne

Fine Giu-gno/inizi Luglio oppure seconda metà del mese di Agosto

Corsi di recupero Della durata di 10/15 ore

Studenti con so-spensione di giudizio

Docenti non impegnati negli esami di stato

17

N.B.:

1) i laboratori di recupero, come i laboratori di potenziamento, possono formarsi all’interno della classe o per classe parallele o in verticale ma comunque diretti a gruppi di studenti che devono raggiungere gli stessi obiettivi;

2) lo sportello didattico ha lo scopo di indirizzare lo studente seguendo le seguenti:

- FINALITA’

a. Offrire agli studenti occasioni di studio pomeridiano assistito da personale professionalmente adeguato e preparato a indirizzare lo studente nelle eventuali difficoltà

b. Offrire alle famiglie un valido supporto allo studio individuale con l’assistenza di personale adeguato.

- OBIETTIVI

a. sostenere lo studio personale degli studenti in difficoltà con l’organizzazione e gestione del tempo di

studio individuale

b. sostenere lo studio personale degli studenti in difficoltà con le diverse discipline del corso di studio

c. contribuire al successo scolastico e al complessivo raggiungimento degli obiettivi disciplinari

- METODI E STRUMENTI

a. formazione di gruppi omogenei per classe di minimo 3 e massimo 6 studenti segnalati dal Consiglio di

classe tra quelli bisognosi di un intervento di sostegno nello studio

b. assistenza attiva del personale incaricato di tutorare le attività anche attraverso la creazione di gruppi di

autoaiuto

c. Gli studenti che si iscrivono sono tenuti alla frequenza e a giustificare le eventuali assenze tramite i loro

genitori o tutori

ORIENTAMENTO: una scelta consapevole nella scuola del futuro-Referenti prof.sse E. Gigli , F. Caraceni

(aggiornato ed approvato in sede di aggiornamento del PTOF, nella seduta del 02/11/2017)

Orientamento in entrata

L’obiettivo principale del progetto è quello di accompagnare gli studenti e le loro famiglie nel difficile mo-

mento della scelta della Scuola Superiore di II grado. Gli indirizzi del nostro Liceo vengono attentamente

presentati spiegandone le peculiarità specifiche; nelle scuole che ne faranno richiesta si terranno lezioni di

materie caratterizzanti.

Orientamento in uscita

Orientare significa fornire agli studenti opportunità formative che consentano loro di operare scelte consa-

pevoli e soprattutto motivare, sia in ambito universitario che lavorativo, sulla base di attitudini e capacità.

In base alle esperienze degli anni passati e alle richieste degli alunni, verrà dato spazio soprattutto alle

Università locali e alla Sez. Pubblica Informazione e Promozione dei Reclutamenti. Si curerà tale lavoro nel-

la seconda parte dell’anno al fine di rendere gli alunni più consapevoli delle scelte immediate da fare. Le

Università verranno però contattate con largo anticipo in modo da sviluppare un piano organizzativo più

efficiente.

18

PROGETTO SCUOLA DIGITALE – Referente Prof.ssa Salucci

“Il PNSD è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio

di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un potenziamento del suo sistema

educativo nell’era digitale.”

Il Piano Nazionale Scuola Digitale, dunque, non rappresenta semplicemente un’azione di digitalizzazione

della scuola, bensì un piano per l’educazione nell’era digitale in cui le tecnologie saranno a servizio

dell’attività scolastica a partire dalla pratica didattica ed organizzativa ordinaria.

L’animatore digitale, di concerto con il D.S. e il D.S.G.A., avrà il compito di diffondere l’innovazione svilup-

pando la progettualità in tre ambiti di intervento: la formazione interna, il coinvolgimento della comunità

scolastica e la creazione di soluzioni innovative.

ANALISI DEI BISOGNI E DELLE RISORSE ESISTENTI

Seppur non esaustivi, i dati finora in possesso dell’istituto - pervenuti dal RAV, dal monitoraggio “Adole-

scenti e tecnologia” somministrato agli alunni del I biennio a novembre 2015 dalla responsabile del labora-

torio linguistico, prof.ssa Salucci, dall’aggiornamento dell’osservatorio tecnologico condotto dalla stessa

docente in collaborazione con il D.S.G.A e l’assistente tecnico del laboratorio linguistico, dall’osservazione

diretta- offrono elementi sufficienti per tracciare un profilo dell’istituto.

In particolare la scuola si è dotata negli ultimi anni di infrastrutture di rete (rete wireless con wifi free, rete

LAN in tutto l’istituto), strumentazioni hardware per il funzionamento di base, software di gestione (regi-

stro elettronico, albo pretorio online, gestione documentale digitale), orologio marcatempo elettronico. Ciò

nonostante, necessita di ulteriori investimenti sull’aggiornamento e ampliamento sia del laboratorio lin-

guistico ed informatico che delle strumentazioni in aula. Quanto alla formazione docente, emerge la neces-

sità di attivare corsi sulle nuove tecnologie che possano aggiornare la pratica didattica di un corpo docente

essenzialmente costituito da “migranti digitali”; parallelamente, gli alunni, i cosiddetti “nativi digitali”, -

provenienti essenzialmente da un contesto socio-economico mediobasso - mostrano una competenza spe-

cifica frammentaria, spesso circoscritta al solo uso dello smartphone e relativamente alla messaggeria, alla

fruizione di video musicali e alla socializzazione di tipo aperto nei social network. Quanto al personale ATA,

sarebbe opportuno raccogliere dati più completi sulle loro esigenze formative digitali.

IDEA DIGITALE DELLA SCUOLA

In base ai bisogni emersi, l’animatore digitale provvederà ad attuare azioni che portino alla realizzazione di

specifici obiettivi in collaborazione con le figure di sistema e con l’ausilio dell’assistente tecnico.

I ANNO: OBIETTIVI ED AZIONI DI RIFERIMENTO Creare un ambiente favorevole alla collaborazione e

all’innovazione

- area formazione interna

Azioni intraprese nell’anno in corso: monitoraggio prerequisiti e bisogni alunni I biennio; corso formazione

19

uso rete didattica multimediale (laboratorio linguistico) organizzato dalla responsabile (prof.ssa Salucci) e

rivolto ai docenti di lingue dell’istituto. Azioni da intraprendere: formazione animatore digitale; partecipa-

zione rete territoriale e nazionale sul PNSD; monitoraggio prerequisiti, bisogni, risorse umane esteso a do-

centi e personale ATA; diffusione informazione e pratiche per una maggiore condivisione ed autonomia

nell’uso del registro elettronico e degli strumenti informatici presenti in aula e in sala professori in raccordo

con la F.S. sostegno al lavoro docente e con l’assistente tecnico; pubblicizzazione del PNSD sul sito

dell’istituto in raccordo con la F.S. supporto informatico.

- area coinvolgimento comunità

Azioni da intraprendere: monitoraggio prerequisiti e bisogni esteso alle famiglie; diffusione informazione

per una maggiore autonomia nell’uso del registro elettronico in raccordo con la segreteria alunni; pubbl i-

cizzazione del PNSD sul sito dell’istituto in raccordo con la F.S. supporto informatico.

- area creazione soluzioni innovative

Azioni intraprese nell’anno in corso: richiesta laboratorio linguistico 3.0 e nuove postazioni docenti e fam i-

glie attraverso partecipazione bando PON 2014-2020 per la realizzazione di nuovi ambienti digitali (sotto-

azione 10.8.1.A3) in collaborazione con il D.S., il D.S.G.A. e l’assistente tecnico Azioni da intraprendere:

ampliamento attuale laboratorio linguistico in collaborazione con il D.S., il D.S.G.A. e l’assistente tecnico.

II ANNO: OBIETTIVI ED AZIONI DI RIFERIMENTO Facilitare la partecipazione attiva e consapevole

dell’intera comunità scolastica -area formazione interna.

Azioni intraprese nell’anno in corso: corso potenziamento spagnolo II lingua liceo linguistico attraverso

l’uso delle TIC e delle OER quale percorso di didattica integrata per competenze (prof.ssa Salucci) Azioni da

intraprendere: partecipazione rete territoriale e nazionale sul PNSD; monitoraggio risorse umane aggiunti-

ve; attivazione percorsi di formazione personale docente e ATA; condivisione attività in piattaforme e-

learning quali luoghi di apprendimento e di formazione permanente; creazione di un team di supporto alla

digitalizzazione; progettazione e sperimentazione di percorsi basati sulla didattica digitale integrata anche

in riferimento alla e-Inclusion; formazione informatico-digitale di base rivolta in primis agli alunni del I an-

no ed organizzata in collaborazione con l’assistente tecnico e docenti esperti; conferenze ed incontri sui

temi di cittadinanza digitale, eSafety, privacy, cyberbullismo rivolti a docenti ed alunni; pubblicizzazione di

attività ed eventi del PNSD sul sito dell’istituto in raccordo con la F.S. supporto informatico.

- area coinvolgimento comunità

Azioni da intraprendere: eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori, sulla presenta-

zione del PNSD e sui temi principali in esso contenuti (cittadinanza digitale, e-Safety, privacy, cyberbulli-

smo); pubblicizzazione di attività ed eventi del PNSD sul sito dell’istituto in raccordo con la F.S. supporto

informatico.

- area creazione soluzioni innovative

Azioni da intraprendere: razionalizzazione delle risorse già esistenti; : progettazione e realizzazione di aule

aumentate dalla tecnologia nel maggior numero possibile (progetto biennale) in collaborazione con il D.S.,

il D.S.G.A. e l’assistente tecnico; partecipazione a bandi dedicati che prevedano l’acquisizione di risorse fi-

20

nanziarie aggiuntive.

III ANNO: OBIETTIVI ED AZIONI DI RIFERIMENTO Condividere le buone pratiche ed aprirsi a nuovi orienta-

menti

- area formazione interna

Azioni da intraprendere: partecipazione rete territoriale e nazionale sul PNSD; monitoraggio sul livello delle

competenze digitali acquisite e sui risultati conseguiti dai docenti, gli alunni e il personale ATA; azioni di

promozione di eventi e nuove opportunità formative in rete o in presenza; partecipazione a bandi e concor-

si per docenti e studenti; ricognizione delle buone pratiche e pubblicazione sul sito in collaborazione con la

F.S. supporto informatico.

- area coinvolgimento comunità Azioni da intraprendere: disseminazione buone pratiche sul territorio non

solo a fini divulgativi e culturali, ma anche come modalità pubblicitaria volta al fundraising .

- area creazione soluzioni innovative Azioni avviate nel II anno e da completare nel III: progettazione e rea-

lizzazione di aule aumentate dalla tecnologia nel maggior numero possibile (progetto biennale) in collabo-

razione con il D.S., il D.S.G.A. e l’assistente tecnico; partecipazione a bandi dedicati che prevedano

l’acquisizione di risorse finanziarie aggiuntive; inventario strumentazioni e monitoraggio sulla facilità

d’accesso, l’interesse e l’utilità dei nuovi ambienti di apprendimento da parte degli utenti.

RISORSE FINANZIARIE E FATTIBILITÀ DEL PROGETTO

Il progetto è stato stilato prendendo in considerazione la possibilità di poter attingere ad investimenti già

pianificati, quali i Fondi per la Buona Scuola, il PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020 ed eventuali altri fondi

MIUR. Si precisa inoltre che le entrate presenti nel programma annuale dell’istituto garantiscono la for-

mazione minima obbligatoria di tutto il personale.

PROGETTO ORE ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA:

“I DIRITTI DELL’UOMO” nella storia, nell’attualità, nella riflessione filosofica.

(aggiornato ed approvato in sede di aggiornamento del PTOF, nella seduta del 01/09/2017)

La finalità del progetto può essere individuata nella presa di coscienza, da parte degli allievi, del valore ina-

lienabile dell'uomo come persona, delle responsabilità individuali e sociali che ne derivano e nella matura-

zione individuale di una visione critica e partecipativa al fine della sempre maggiore riaffermazione dei di-

ritti umani e dei relativi doveri, in ogni ambiente sociale e presso ogni popolo.

Qualora vi fossero, invece, richieste per usufruire della possibilità di impiegare l’ora alternativa come ora di

studio individuale, lo studente del biennio potrebbe essere guidato all’approfondimento personale del do-

cumento “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” attraverso una serie di letture e l’utilizzo di mate-

riali presenti nella biblioteca scolastica con l’obiettivo di produrre entro la fine dell’anno un documento ori-

ginale di sintesi dei testi esaminati, che sarà oggetto di valutazione.

21

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TERRITORIO

Il progetto è declinato secondo le specificità dei nostri tre licei.

Referenti:

- referente d’Istituto: prof.ssa Cipolla

- Liceo Economico Sociale: prof.ssa Sgammotta

- Liceo delle Scienze Umane: prof.ssa Zuchegna

- Liceo Linguistico: prof.ssa Volpe

Nel Liceo delle Scienze Umane, Liceo Economico Sociale e Linguistico acquistano particolare rile-

vanza l’alternanza scuola lavoro relativa al secondo biennio – quinto anno. L’Alternanza scuola

lavoro è intesa come approfondimento metodologico-didattico da svolgersi in orario extracurrico-

lare in strutture sociali, economiche e culturali anche per caratterizzare meglio il percorso liceale,

secondo le seguenti casistiche:

Periodi di formazione presso associazioni di volontariato, ONLUS, istituzioni, aziende pubbliche e private, enti culturali, sedi di quotidiani, redazioni di quotidiani on line, emittenti tv presenti nel territorio da regolamentare secondo un protocollo operativo;

Scambi culturali con istituti scolastici stranieri di pari grado da regolamentare sia per gli aspetti organizzativi che per la proposta delle tematiche da affrontare.

L’Alternanza Scuola Lavoro e Territorio, nella sua completa attuazione prevede uno sviluppo di-

stribuito su 3 anni per un totale di 200 ore di attività interna ed esterna. Nel primo anno (classe

terza) gli alunni impostano un lavoro di preparazione in classe con gli insegnanti e con gli esperti

esterni della durata di 80 ore. Nel secondo anno (classe quarta) gli alunni si recano presso gli enti

contattati per attività prettamente osservative. Nel terzo anno (classe quinta) gli alunni si recano

presso gli enti per sperimentare attività di collaborazione e lavorativa in senso stretto.

I destinatari sono le classi terze, quarte, quinte dei diversi Licei dell’istituto.

Finalità e obiettivi:

- Bisogni formativi

- Bisogni cognitivi

- Acquisizione di competenze e in quelli specifici del Liceo delle Scienze Umane, Scienze Eco-nomico Sociale e del Liceo Linguistico.

- Orientamento post-diploma.

Finalità

- Innalzamento della qualità dell’offerta formativa dell’Istituto tramite l’attivazione di percorsi di conoscenza del mondo contemporaneo e l'acquisizione di strumenti idonei per una “lettura“ consapevole e critica;

Obiettivi Competenze

- Analizzare analogie e differenze tra le diverse realtà;

- Applicare le conoscenze e le competenze acquisite;

- Sviluppare le proprie inclinazioni e attitudini;

- Favorire la capacità di interagire con i contesti extrascolastici.

Finalità e

obiettivi

22

- Saper agire nel campo sociale, economico e culturale.

Abilità

- Analisi del proprio territorio dal punto di vista sociale, economico, culturale;

- Orientarsi all’interno dell’organizzazione dell’azienda/ente;

- Utilizzare metodi e strumenti di lavoro;

- Rispettare regole ed orari;

- Portare a termine compiti nei modi e nei tempi assegnati;

- Relazionarsi con modalità collaborative;

- Lavorare in gruppo in modo attivo;

- Relazionarsi con figure professionali;

- Reperire informazioni per evidenziare un problema.

Conoscenze

- Conoscere il proprio territorio sotto il profilo culturale, economico, sociale e giuridico.

- Conoscere statuto giuridico, finalità, organigramma e modalità specifiche di intervento, di ge-stione e di rendicontazione delle realtà nelle quali si svolge l’alternanza scuola lavoro.

- Conoscere le lingue straniere;

- Conoscere l’evoluzione della normativa sul lavoro.

Modalità operative

Formazione con modalità seminariali svolta da esperti esterni, colloqui individuali con i tutor scolasti-

ci;

Partecipazione ad eventi culturali, a conferenze anche in collaborazione con altre realtà del territorio

provinciale, al fine di sviluppare la cultura nel territorio;

Visita alle aziende/enti più significativi operanti nel territorio;

Osservazione attiva in enti/aziende;

Sperimentazione sul campo l’applicazione di quanto appreso in aula ed accedere ad ambiti di cono-

scenza non strettamente curricolari.

Calendario

L’attività sarà così articolata

Classi terze – 80 ore

Classi quarte – 80 ore

Classi quinte – 40 ore

Periodo di riferimento – Anno scolastico.

Strutture accoglienti

23

- settore educativo: nidi, scuole;

- servizi alla persona (centri per anziani, case di riposo, Centri Diurni Disabili, Centri socio

educativi, enti e associazioni di volontariato, assistenza e tutoraggio alunni con BES);

- comunicazione e cultura: collaborazione con testate giornalistiche locali, agenzie turistiche

(collaborazione a congressi, convegni, mostre, eventi); biblioteche comunali; musei lo-

cali; librerie;

- enti e/o associazioni pubbliche o no profit presenti sul territorio;

- ricreazione, sport e tempo libero (ludoteche, assistenza e tutoraggio attività sportiva);

- libere professioni (studi notarili, studi legali, studi di consulenza fiscale e commerciale, assi-

curazioni); aziende, associazioni di categoria (Confcommercio, Associazione Industriali, ecc.)

- Istituzioni Pubbliche e apparati della Pubblica Amministrazione;

- servizi e assistenza ai cittadini: sindacati, CAF, sportelli del cittadino.

RISORSE UMANE:

Il Gruppo di lavoro svolge le funzioni di : progettazione, organizzazione, messa in opera,

monitoraggio. La commissione assegna ai docenti referenti le seguenti funzioni:

relazioni con gli Enti;

ripartizione degli alunni in gruppi;

assegnazione dei gruppi al Tutor aziendale;

realizzazione con tempistica definita ;

monitoraggio;

rapporti e condivisione dei progetti con i Tutor aziendali.

I docenti impegnati come tutor svolgono le seguenti funzioni:

favorire l'inserimento degli alunni ;

stabilire un primo contatto con le strutture accoglienti che dovranno poi gestire (general-mente si opera secondo un criterio di vicinanza alle strutture o di conoscenza delle stesse);

concordare con l’operatore-tutor giorno e ora dell’incontro di inserimento;

avvisare gli studenti ;

procurarsi tutta la documentazione necessaria;

coordinare la riunione di inserimento nella struttura insieme al tutor d’azienda;

compilare insieme ai ragazzi e al tutor d’azienda tutta la documentazione necessa-ria;

raccogliere i calendari e consegnarli in segreteria;

svolgere monitoraggio in itinere telefonico e/o in presenza mantenendo così i contat-ti tra struttura e Istituto;

rendersi disponibile a rispondere a richieste, problemi, domande, esigenze degli studenti di tipo organizzativo (es. calendario);

valutare il progetto in riferimento ai singoli alunni, tenendo conto della valutazione del tutor d’azienda;

al termine dell’alternanza raccogliere valutazioni e attestati di frequenza, consegnarli alla segreteria e fornirli in copia al coordinatore di classe.

Al Tutor aziendale (da individuare) sono attribuite le funzioni di:

interfaccia fra studente, azienda, scuola;

partecipazione alla valutazione del percorso;

rilascio, insieme al tutor scolastico, della certificazione delle competenze.

Modalità di accertamento delle competenze

Griglie di osservazione e successiva valutazione del tutor ed autovalutazione degli studenti. Si prevede al termine dell’attività il rilascio di una certificazione che costituisca credito sia scolastico che per

24

l’inserimento lavorativo. Verranno attivati momenti di raccordo fra tutor aziendale e scolastico al fine di condividere le buone prassi individuate, di confrontarsi sulle criticità e sulle soluzioni per superarle, sulle modalità di valutazione delle conoscenze e competenze acquisite dagli allievi. La valutazione formativa verrà effettuata dai tutor scolastico ed aziendale in collaborazione attraverso la stesura di griglie di valuta-zione, griglie di autovalutazione dell’allievo e stesura di un “registro attività” personale (diario di bordo, autobiografia di apprendimento).

Modalità di certificazione delle competenze

La certificazione delle competenze è subordinata alla frequenza dell’attività formativa pari o superiore all’80% del monte ore compreso l’attività di alternanza effettuata presso gli enti o le aziende.

PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE CULTURALI E CONCORSI , EVENTI TEATRALI, CINE-MATOGRAFICI, TELEVISIVI E CULTURALI

Si prevede la partecipazione degli alunni a manifestazioni culturali, televisive e a concorsi banditi da Enti pubblici e associazioni culturali. Naturalmente queste iniziative didattiche saranno organizzate durante l’anno scolastico in riferimento all’apposito Regolamento.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività curricolari; per-

tanto vengono inquadrate all’interno della programmazione didattica e sono coerenti con gli obiettivi d i-

dattici e formativi della scuola. La gestione di tali attività è realizzata secondo le direttive ministeriali e il

regolamento d’Istituto. I viaggi d’istruzione culturale, i viaggi d’integrazione della preparazione d’indirizzo,

i viaggi connessi ad attività sportiva, le visite guidate e/o uscite didattiche previa programmazione specifi-

ca di classe, in cui saranno evidenziati i collegamenti con gli obiettivi trasversali programmati dai Consigli

di classe, dovranno:

- promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro paese o di un altro paese negli aspetti paesag-

gistici, monumentali, culturali e folkloristici (Viaggi d'integrazione culturale)

- essere finalizzati all'acquisizione di esperienze attraverso le visite di aziende, enti, mostre e la partecipa-

zione a manifestazioni diverse ( Viaggi d'integrazione della preparazione dello specifico percorso liceale)

- prevedere la partecipazione a manifestazioni sportive rilevanti sotto il profilo dell'educazione alla salute

(Viaggi connessi ad attività sportiva)

- effettuati nell'arco di una sola giornata presso aziende, mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi natu-

rali ecc...sia nell'ambito comunale che fuori ( Visite guidate e/o uscite didattiche)

Ai fini della comprensione del regolamento si adotta la seguente terminologia:

viaggi d'istruzione: prevedono almeno un pernottamento fuori sede;

visite guidate: hanno la durata di un'intera giornata;

uscite didattiche: si concludono entro l'orario curriculare o entro il primo pomeriggio

Durata:

classi prime e seconde: fino a 1 giorno

classi terze e quarte: fino a tre giorni (2 pernottamenti salvo progetti specifici),in Italia

classi quinte: fino a sei giorni (cinque pernottamenti) in Italia e all’estero

N.B. per le modalità di organizzazione dei soggetti responsabili e dei tempi, si fa riferimento al Regolamen-

to d’Istituto 2015/16.

25

ELENCO PROGETTI a.s. 2017/18

(Approvato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Novembre 2017)

I progetti presentati dai docenti possono considerarsi suddivisi in due grandi categorie: un parte che inte-ressa tutto l’istituto indispensabile per le tematiche di ordine generale che sviluppa e una parte che viene presentata e rivista annualmente che è quindi legata alle situazioni e proposte emergenti. Dei progetti quindi fanno ovviamente parte quelli già presentati e approvati nelle sedi preposte e che sono parte inte-grante dell’offerta formativa.

Ogni progetto sarà interessato al monitoraggio in itinere e finale, per garantirne lo svolgimento ottimale. Naturalmente questa sezione del PTOF sarà aggiornata e rivista annualmente, in considerazione delle esi-genze didattiche e organizzative nonché del possibile avvicendarsi degli insegnanti nell’Istituto.

Le uscite didattiche, i viaggi di istruzione, la partecipazione ad eventi e spettacoli teatrali e tutte le altre iniziative educative che saranno programmate e presentate alla scuola, sono regolate come sopra descrit-to e possono avviarsi in ogni fase dell’anno, con l’accordo dei Consigli di Classe e della Dirigenza.

PROGETTI D’ISTITUTO

PROGETTO DOCENTE REFE-RENTE

CLASSI COINVOL-TE

AREA

1. Giornata dell’economia e dell’alimentazione

Ciaccia Gigliola Tutte le classi del LSU e LES

Potenziamento

2. Sostegno-recupero-potenziamento

Ciaccia Gigliola Tutte le classi Recupero e Potenziamento

3. Orientamento in entrata e in uscita

Gigli-Caraceni Tutte le classi terminali del no-stro liceo e classi 3^ della scuola superiore di I gra-do

Orientamento Formazione Aggiornamento

4. Settimana del Liceo Croce

Ciaccia Gigliola Tutte le classi Potenziamento/Orientamento

5. Annuario Di Carlo Stefania Tutte le classi Orientamento Rapporti con il territorio Memoria storica dell’Istituto

6. Oltre la didatti-ca…io so suonare, cantare…

Cipollone Isaia Battista Vincen-zo Colagrande Pao-la Gigli Erika Ridolfi Patrizia

Tutte le classi Potenziamento

7. Il giornale d’istituto Cichetti Maurizio Tutte le classi Potenziamento Rapporti con il territorio

8. Campo scuola Docenti di scien-ze motorie

Tutte le classi 1^-2^3^e4^

Potenziamento/PERCORSO ASL

9. Un viaggio attra-verso il tempo, il buio e il silenzio

Pericoli Marco (lega del filo d’oro –ONLUS))

Tutte le classi 3^del LSU e LES

Potenziamento/PERCORSO ASL

26

PROGETTI CURRICOLARI

PROGETTO DOCENTE REFE-RENTE

DESTINATARI AREA

1. Magazine L Castellani Gisele Tutti gli alunni della sez. L

Potenziamento

2. Rischio consapevo-le: diffusione della cultura di protezio-ne civile

Santacasa Alessandra

Tutte le classi 1^ e 4^ del LSU e LES

Potenziamento Rapporti con il territorio

3. Programma per il futuro

Pantoli Loretta Tutte le classi 1^ del Liceo

Potenziamento

4. Museo di Fisica Cotroni Grazia Tutte le classi 3^,4^ e V^ del Liceo

Potenziamento

5. Torneo di giochi matematici

Cotroni Grazia Tutte le classi 1^ e 2^ del Liceo

Potenziamento

6. Si scrive legalità, si legge dolore

Cipollone Isaia Alunni delle classi 1^ e 2^B; 2^ e 4^L; 4^D; 1^ e 4^A

Educazione alla legali-tà/PERCORSO ASL

7. Libriamoci. 2017 Di Carlo Stefania Tutti gli alunni delle classi 3^G e 3^D

Potenziamento

8. Etwinning Cicconi Danila Tutti gli alunni della classe 3^ i

Potenziamento/Lingue Educazione alla cittadi-nanza

9. Mit musik lerner Cicconi Danila Tutti gli alunni delle classi 2^G e 2^i

Potenziamento/Lingue

10. Il Quotidiano in classe

Cichetti Maurizio Tutti gli alunni delle classi 4^ e 5^ del Li-ceo

Potenziamento

11. Donazione: una forma di solidarietà

Gallese Roberta Caraceni Flora

Tutti gli alunni delle classi 4^ del Liceo e Personale ATA

Educazione alla cittadi-nanza Formazione Aggiornamento/ PER-CORSO ASL

12. Primo soccorso Gallese Roberta Caraceni Flora

Tutti gli alunni delle classi 4^ del Liceo e Personale ATA

Educazione alla cittadi-nanza Formazione Aggiornamento/ PER-CORSO ASL

13. Digitalizzazione libri biblioteca

Di Carlo Stefania Tutti gli alunni delle classi 3^

Potenziamento/Progetto in rete

14. Giornata europea delle lingue

Docenti di Lingue straniere

Tutti gli alunni delle classi 1^ del Liceo

Potenziamento/Lingue

15. Nell’Inferno dante-sco

Di Carlo Stefania Tutti gli alunni delle classi 3^G e 3^D

Potenziamento

16. Ambienti virtuali di apprendimento nel laboratorio 3.0

Salucci Donatella Tutti gli alunni della cl. 2^G ed eventual-mente gli alunni delle cl. 3^G e 3^I

Potenziamento/Lingue

17. Dante e dintorni Spina Costanza Tutti gli alunni delle classi 1^ e 2^C; 5^G

Potenziamento

27

PROGETTI EXTRACURRICOLARI

PROGETTO DOCENTE REFE-RENTE

DESTINATARI AREA

1. Cerificazione DELF Adultes A2/B1/B2

Castellani Gisele Docenti e personale ATA

Potenziamento/Lingue

2. Cerificazione DELF B1/B2

DALF C1

Petrucci Caty Tutti gli alunni delle cl.2^,3^,4^ e 5^ del Liceo

Potenziamento/Lingue

3. Certificazione DELE Salucci Donatella Tutti gli alunni del Liceo e studenti esterni del territorio

Potenziamento/Lingue

4. Certificazione Lingua tedesca A2/B1

Cicconi Danila Tutti gli alunni del Liceo

Potenziamento/Lingue

5. Power school for teachers-pearson certification

Turcossi Doriana Docenti del Liceo e Docenti esterni

Potenziamento/Lingue Formazione

6. Just’art for Cambrid-ge

Gigli Erika A2 per tutti gli alunni delle cl. 1^ del LSU e LES; B2 per tutti gli alunni delle cl. 4^ e 5^ del Liceo

Potenziamento/Lingue

7. Certificazione infor-matica EIPASS

Salucci Donatella Tutti gli alunni del Liceo (in particolare per il Triennio)

Potenziamento

8. Stage linguistico in Spagna

Sgammotta Libe-rata

Tutti gli alunni delle classi 3^ e 4^ del Li-ceo

Potenziamento/Lingue Percorso ASL

9. Stage linguistico in Spagna

Salucci Donatella Tutti gli alunni delle classi 3^E, G, I e 4^G del Liceo

Potenziamento/Lingue Percorso ASL

10. Stage linguistico in Francia (Nizza)

Maddalena Francesca

Tutti gli alunni del Liceo

Potenziamento/Lingue Percorso ASL

11. Stage linguistico a Vienna

Cicconi Danila Tutti gli alunni del Liceo con B1

Potenziamento/Lingue Percorso ASL

12. Stage linguistico ad Edimburgo

Giffi Giovanna Tutti gli alunni delle classi 2^ del LL

Potenziamento/Lingue Percorso ASL

13. Budapest-Marsica Ciaccia Gigliola Tutti gli alunni delle classi 3^B,C,F; 5^F

Potenziamento

14. Corso di formazione Blended “…bullismo e Cyberbullismo”

Salucci Donatella Docenti del Liceo e Docenti esterni

Formazione/Aggiornamento

15. Apprendisti ciceroni Liberatore Fabrizia Tutti gli alunni delle classi3^ LL

Formazione Percorso ASL

16. …Premio Croce… Di Carlo Stefania Tutti gli alunni delle classi 3^ sez. G,D,C

Formazione Percorso ASL

17. Herr und frau braun Zilli Paola Tutti gli alunni delle classi 5^ sez. G,I

Potenziamento/Lingue

18. Ofelia, Desdemo-na…prevenzione del-la violenza di genere

Di Berardino Mafalda

Tutti gli alunni del Liceo

Educazione alla cittadinanza Formazione Potenziamento

19. Progetto Erasmus Castellani Gisele Tutti gli alunni della classe 4^L EsaBac

Potenziamento/Lingue

20. Giochi sportivi studenteschi

Docenti di Scienze motorie

Tutti gli alunni delle classi 2^,3^,4^ e 5^ del Liceo

Potenziamento

28

AREA DELL’OFFERTA FORMATIVA E DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

Il Liceo delle Scienze umane garantisce una formazione equilibrata e completa, permettendo l’iscrizione a

tutti i corsi di laurea. Oltre alle discipline di indirizzo propone tutte le materie fondamentali della cultura

umanistica (Italiano, Storia, Geografia, Filosofia e Storia dell’arte), scientifica (Matematica, Fisica e Scienze

naturali) e linguistica (Latino e Lingue straniere).

Questo indirizzo garantisce una formazione culturale di stampo liceale, e si propone di aiutare gli studenti

a conoscere meglio se stessi, gli altri e le relazioni sociali, fornendo importanti strumenti per orientarsi nel-

la dimensione interiore della mente e delle emozioni e nel contesto sociale ed economico.

Le discipline che consentono di sviluppare queste fondamentali competenze sono le Scienze Umane (Psico-

logia, Sociologia, Pedagogia, Scienze dell’educazione, Antropologia), che caratterizzano questo liceo. Il L i-

ceo delle Scienze Umane permette di studiare in modo più approfondito la psicologia e le scienze

dell’educazione, fornisce inoltre una buona conoscenza di base nel settore della sociologia,

dell’antropologia, del diritto e dell’economia. A questo aggiunge una solida formazione classica ed uman i-

stica, con lo studio della filosofia nel triennio, del latino e di una lingua straniera per tutto il quinquennio.

Infine propone lo studio delle scienze naturali nell’intero quinquennio e della fisica nel triennio, per facilita-

re l’accesso anche ai corsi universitari dell’area medico-sanitaria. Gli sbocchi universitari più diretti sono

quindi: le facoltà umanistiche (lettere, storia, filosofia, etc.), quelle legate alle scienze umane (psicologia,

sociologia, scienze della formazione, scienze dell’educazione, giurisprudenza, etc.), quelle dell’area medica

e sanitaria (medicina e chirurgia, scienze infermieristiche, logopedia, fisioterapia, etc.), scienze motorie.

Quadro orario Liceo Scienze Umane M a t e r i e

O r e s e t t i m a n a l i

1 l i c e o 2 l i c e o 3 l i c e o 4 l i c e o 5 l i c e o

L i n g u a e l e t t e r a t u r a i t a l i a n a 4 4 4 4 4

L i n g u a e c u l t u r a l a t i n a 3 3 2 2 2

L i n g u a e c u l t u r a i n g l e s e 3 3 3 3 3

S t o r i a e g e o g r a f i a 3 3 / / /

S t o r i a / / 2 2 2

F i l o s o f i a / / 3 3 3

M a t e m a t i c a * * 3 3 2 2 2

F i s i c a / / 2 2 2

S c i e n z e n a t u r a l i * * * 2 2 2 2 2

S c i e n z e u m a n e * 4 4 5 5 5

S t o r i a d e l l ’ a r t e / / 2 2 2

S c i e n z e m o t o r i e e s p o r t i v e 2 2 2 2 2

R e l i g i o n e / a t t i v . a l t e r n a t i v a 1 1 1 1 1

T o t a l e o r e s e t t i m a n a l i 27 27 30 30 30

*Antropologia, Pedagogia,Psicologia e Sociologia; Metodologia della ricerca, Psicologia e Sociologia ** Con informatica al primo biennio

***Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera,di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli

insegnamenti obbligatori.

29

LICEO ECONOMICO-SOCIALE (opzione del Liceo delle Scienze Umane)

Nel Liceo Economico-Sociale vengono valorizzate le aspettative degli studenti interessati ad acquisire com-

petenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle Scienze Giuridiche, Economiche e Sociali (si ve-

da il testo della Riforma Gelmini D.P.R. 89/09). Tale opzione permette di studiare in modo più approfondito

la sociologia, l’economia ed il diritto, fornendo al contempo una conoscenza di base delle scienze umane

orientate in particolare allo studio e all’analisi delle interrelazione tra le stesse e le strutture economiche

della società. A questo aggiunge un rafforzamento della matematica nel triennio. Questa opzione è l’unico

corso liceale che presenta nel suo quadro orario lo studio di due lingue straniere (tre ore) per tutto il quin-

quennio. Entrambe le lingue quindi concorrono all’acquisizione delle suddette competenze.

Questo permette all’indirizzo economico-sociale di acquisire una vocazione internazionale, nell’ottica di

quanto raccomandato nella risoluzione del 24 Marzo 2009 del Parlamento Europeo. Gli sbocchi universitari

più diretti sono quindi: le facoltà legate alle scienze sociali (sociologia, antropologia, psicologia, servizi so-

ciali, etc.), all’economia ed al diritto (economia e commercio, giurisprudenza, scienze politiche, diritto in-

ternazionale, etc.), all’area linguistica (lingua e letterature straniere, scuola superiore per mediatori cultu-

rali, etc.), all’area umanistica (scienze della comunicazione, lettere, storia e filosofia).

Quadro orario LES Liceo Economico Sociale

M a t e r i e O r e s e t t i m a n a l i

1 l i c e o 2 l i c e o 3 l i c e o 4 l i c e o 5 l i c e o

L i n g u a e l e t t e r a t u r a i t a l i a n a 4 4 4 4 4

L i n g u a e c u l t u r a s t r a n i e r a I 3 3 3 3 3

L i n g u a e c u l t u r a s t r a n i e r a I I 3 3 3 3 3

S t o r i a e g e o g r a f i a 3 3 2 2 2

D i r i t t o e d e c o n o m i a 3 3 3 3 3

F i l o s o f i a / / 2 2 2

M a t e m a t i c a * * 3 3 3 3 3

F i s i c a / / 2 2 2

S c i e n z e n a t u r a l i * * * 2 2 / / /

S c i e n z e u m a n e * 3 3 3 3 3

S t o r i a d e l l ’ a r t e / / 2 2 2

S c i e n z e m o t o r i e e s p o r t i v e 2 2 2 2 2

R e l i g i o n e / a t t i v . a l t e r n a t i v a 1 1 1 1 1

T o t a l e o r e s e t t i m a n a l i 2 7 2 7 3 0 3 0 3 0

*Antropologia, Pedagogia,Psicologia e Sociologia; Metodologia della ricerca, Psicologia e Sociologia ** Con informati-

ca al primo biennio ***Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera,di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle

attività e degli insegnamenti obbligatori.

30

LICEO LINGUISTICO

Il Liceo Linguistico guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità necessarie

per acquisire e maturare competenze finalizzate al conseguimento della padronanza comunicativa di tre

lingue, oltre l’italiano.

Inoltre, consente la comprensione critica dell’identità storica di tradizioni e civiltà diverse, anche mediante

brevi soggiorni nei paesi di cui si studiano la lingua e la cultura. Dal primo anno del secondo biennio è im-

partito l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica; dal secondo anno del secondo

biennio è previsto l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di un’altra disciplina non linguistica. At-

traverso un articolato piano di studio, che prevede l’interazione tra l’area umanistica, linguistica e scientifi-

ca, l’attività educativa e formativa del Liceo Linguistico è finalizzata all’acquisizione di basi e strumenti es-

senziali per il proseguimento degli studi in ambito universitario e per tutti quegli impieghi che comportano

la conoscenza approfondita delle lingue straniere. Il completamento del ciclo di studi, oltre all’accesso

all’Università, permette di entrare, direttamente o attraverso corsi di specializzazione post-diploma,

nell’attività professionale, grazie sia alla formazione culturale generale che al possesso di competenze spe-

cifiche, acquisite attraverso la conoscenza delle lingue e dei sistemi informatici.

Quadro orario Liceo Linguistico

M a t e r i e O r e s e t t i m a n a l i

1 l i c e o 2 l i c e o 3 l i c e o 4 l i c e o 5 l i c e o

L i n g u a e l e t t e r a t u r a i t a l i a n a 4 4 4 4 4

L i n g u a l a t i n a 2 2 / / /

L i n g u a e c u l t u r a s t r a n i e r a i * 4 4 3 3 3

L i n g u a e c u l t u r a s t r a n i e r a i i 3 3 4 4 4

L i n g u a e c u l t u r a s t r a n i e r a i i i * 3 3 4 4 4

S t o r i a e g e o g r a f i a 3 3 / / /

S t o r i a / / 2 2 2

M a t e m a t i c a * * 3 3 2 2 2

F i s i c a / / 2 2 2

S c i e n z e n a t u r a l i * * * 2 2 2 2 2

F i l o s o f i a 3 3 3 3 3

S t o r i a d e l l ’ a r t e / / 2 2 2

S c i e n z e m o t o r i e e s p o r t i v e 2 2 2 2 2

R e l i g i o n e / a t t i v . a l t e r n a t i v a 1 1 1 1 1

T o t a l e o r e s e t t i m a n a l i 2 7 2 7 3 0 3 0 3 0

* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione con docenti di madrelingua ** Con informatica al primo biennio

***Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera,di una disciplina non linguistica (CLIL)

dal terzo anno e di due discipline dal quarto anno.

31

PERCORSO EsaBac: apertura verso l’Europa

EsaBac è l’acronimo di Esame di Stato e di Baccalauréat (esame di Stato francese).

Si tratta di un progetto ministeriale che prevede, a partire dal primo anno del secondo biennio della scuola

superiore di secondo grado (classe Terza), un percorso formativo triennale bilingue e biculturale che si con-

clude alla fine del percorso scolastico con il rilascio del doppio diploma Esame di Stato (ESA) e Baccalauréat

francese (BAC). L’Esame di Stato viene integrato da una quarta prova scritta di 6 ore che verte sulla Lingua

Francese (4 ore) e la Storia (materia DNL)-(2 ore) come da D.M. 95/2013.

Le finalità dell’EsaBac sono sia l’acquisizione della lingua e della cultura del paese partner, sia la costruzio-

ne di una cultura storica e letteraria comune ai due paesi. Il livello di competenza linguistica raggiunta è

pari al livello B2 del Q.C.E.R. (Quadro Comune di Riferimento Europeo).

Il progetto EsaBac offre allo studente un percorso d’eccellenza che, oltre a rinforzare l’insegnamento bicul-

turale della lingua francese, gli consente di accedere alle università francesi, aprendo interessanti prospet-

tive di mobilità accademica e professionale francesi con le stesse modalità previste per gli studenti madre-

lingua francesi.

In seguito alla Circolare MIUR AOODGOS 5534 del 17/09/2014 e all’autorizzazione ad intraprendere il per-

corso formativo triennale EsaBac a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016 (come da comunicazione del

23 luglio 2015) il Liceo Benedetto Croce ha attivato il Progetto EsaBac nella classe 3^L del Liceo Linguistico.

L’accesso alla classe terza EsaBac prevede un livello di conoscenza della lingua francese corrispondente al

livello A2/B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

A partire dall’a. s. 2016/2017 gli alunni potranno optare di iscriversi nella classe prima con percorso prope-

deutico EsaBac accessibile a tutti gli alunni anche principianti in lingua francese.

32

Gli obiettivi specifici dell’apprendimento delle lingue straniere

Nelle seguenti tabelle sono riportati i livelli minimi di competenza linguistica che la scuola si propone di

perseguire, in relazione ai parametri formativi stabiliti dall’Unione Europea (framework europeo per

l’insegnamento delle lingue). Il framework, riportato di seguito, fornisce una base comune in tutta

l’Europa per l’elaborazione di programmi, linee guida curricolari e definisce i livelli di competenza che per-

mettono di misurare il progresso dell’apprendimento ad ogni stadio del percorso.

INGLESE

Livello Framework europeo

Anno di corso Comprensione Parlato Scritto

1° A2 A2 A2

2° B1 plus B1plus B1plus

3° B2 B2 B1

4° B2 B2 B2

5° B2 B2 B2

FRANCESE/SPAGNOLO/TEDESCO

Livello Framework europeo

Anno di corso Comprensione Parlato Scritto

1° A1 A1 A1

2° A2 A2 A2

3° B1 B1 B1

4° B2 B2 B2

5° B2 B2 B2

33

Tabelle delle competenze linguistiche e comunicative secondo il

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue

Livelli comuni di riferimento: scala globale

Livello Avanza-to

C2 È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascol-ta o legge. Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrut-turando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende di-stintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse

C1 È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piutto-sto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si esprime in mo-do scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le paro-le. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademi-ci e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discor-sive, i connettivi e i meccanismi di coesione

Livello Inter-medio

B2 È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su ar-gomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e arti-colati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.

B1 È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevementeragioni e dare spiega-zioni su opinioni e progetti.

Livello

Elementare

A2 Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relati-ve ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a co-municare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

A1 Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presen-tare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che co-nosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

34

ORGANIZZAZIONE ORARIA

Le lezioni si svolgeranno per il Liceo delle scienze umane, Liceo Economico Sociale e Liceo Linguistico se-

condo il seguente orario:

Primo biennio (tutte le classi I sez. A, B, D, F, G, L e; tutte le classi II sez. A, B, C, D, E, F, G, I, L e M)

lunedì, mercoledì e ve-

nerdì dalle alle

1^ 8.20 9.20

2^ 9.20 10.20

3^ 10.20 11.20

4^ 11.20 12.20

martedì, giovedì e sa-

bato dalle alle

1^ 8.20 9.20

2^ 9.20 10.20

3^ 10.20 11.20

4^ 11.20 12.20

5^ 12.20 13.20

Secondo biennio (tutte le classi III sez. A, B, C, D, E, F, G, I e L; tutte le classi IV sez. A, B, D, F, G, I e L)

Monoennio (tutte le classi V sez. A, B, C, D, F, G, I e L)

Tutti i giorni della setti-

mana dalle alle

1^ 8.20 9.20

2^ 9.20 10.20

3^ 10.20 11.20

4^ 11.20 12.20

5^ 12.20 13.20

L’ingresso agli alunni è consentito dalle ore 8.15

35

AREA DELL’INTEGRAZIONE E DELL’INCLUSIONE, INTERCULTURA, PREVENZIONE E DI-

SPERSIONE

Il Liceo Statale “B. Croce” si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo effica-

ce alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi

Speciali.

A tal fine si intende:

creare un ambiente accogliente e di supporto ;

promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;

centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;

favorire l’acquisizione di competenze collaborative;

promuovere culture, politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra

tutte le componenti della comunità educante.

Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale

attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali.

Per alunni con Bisogni Educativi Speciali si intendono allievi con:

- disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);

- disturbi evolutivi specifici-DSA (Legge 170/2010, Legge 53/2003);

- svantaggio socio-economico, svantaggio linguistico e/o culturale(D.M. 27/12/2012, C.M. 8 del 6/3/2013)

Gruppo di lavoro per l ’inclusione (GLI )

In data 22/05/2013 è stato istituito, il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ( GLI) al fine di realizzare appieno il

diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicem-

bre 2012 e dalla C.M. 6 marzo 2013, attraverso la programmazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”.

Il GLI lavora articolandosi in componenti e gruppi di lavoro specifici e/o allargati a seconda degli interventi

da predisporre e delle proposte da discutere.

A tal fine, il GLI farà riferimento ad uno specifico Regolamento che delinea i campi di intervento e sottoli-

nea la responsabilità collegiale di tutto il personale della scuola nel processo d’inclusione di tutti gli alunni.

In sintesi, compiti e funzioni del GLI

Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione

Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici

Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi

Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi

Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”

Interfaccia con CTS (Centro Territoriale di Supporto) e servizi sociali e sanitari territoriali per attivi-tà di formazione, tutoraggio ecc.

Supporta il DS nell’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi, sulla base dei criteri stabiliti.

Compiti del Consiglio di classe (in sintesi)

36

Il C.d.C. deve indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della d i-

dattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche

e didattiche e della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia.

Il Consiglio di classe predispone un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monito-

rare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per

tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità.

Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico.

Compiti del Collegio dei Docenti

Discute e delibera il PAI (Piano Annuale Inclusività).

All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le

attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.

Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

Per ogni ulteriore specifica, si rimanda al Regolamento del Gruppo di lavoro per l’Inclusione (in appendi-

ce).

PAI- DATI FONDAMENTALI

Il PAI è un documento obbligatorio per tutte le scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie ed è parte

integrante del Piano dell'Offerta Formativa. ( Dir. Ministeriale del 27/12/2012; C. M. n. 8 del 6.03.2013; C.

M. n. 1551 del 27.06.2013; C. M. n. 2563 del22.11.2013).

Inoltre il P.A.I. è uno strumento tecnico di lavoro per la progettazione e l'organizzazione educativo- didatti-

ca.

I dati fondamentali del Pieno Annuale per l’Inclusione, relativi all’a. s. 2017/18 sono così riassumibili:

il n. totale degli alunni iscritti nel nostro Istituto è 860;

gli alunni con Bisogni educativi Speciali sono 58, quindi il 7% ca.;

di essi, una parte ( 38 alunni) si avvale delle misure di sostegno previste dalla L.104/1992, come Il PEI e l’ intervento dell’insegnante specializzato;

una parte (20 alunni) realizza il diritto allo studio attraverso le altre specifiche normative, come la L. 170/2010 per i DSA.

le risorse professionali specifiche sono rappresentate da 25 insegnanti specializzati;

da 6 assistenti educativi che assicurano il loro intervento per 7 alunni;

da tutti gli insegnanti e gli ATA che sono attivamente coinvolti nel processo di Inclusione;

i rapporti con le famiglie e con gli enti territoriali, su base formale e informale, sono continui e proficui.

Per gli alunni che hanno diritto al PEI il nostro Istituto ha attribuito 24 insegnanti specializzati che sono una

preziosa risorsa didattica e pedagogica per lo svolgimento dell’azione educativa in tutte le classi dove ope-

rano e nei diversi organi collegiali della scuola. La loro azione di sostegno infatti non è rivolta esclusiva-

mente all’alunno che ne usufruisce, ma tutta la classe come disposto dalla normativa vigente.

37

ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI PER L’AREA BES-BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI

AREA BES

Alunni con DSA

I disturbi specifici dell'apprendimento comportano la non autosufficienza durante il percorso scolastico in

quanto interessano, nella maggior parte dei casi, le attività di lettura, scrittura e calcolo (dislessia, disgra-

fia, disortografia e discalculia). La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso

di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio intro-

ducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Il processo di gestione e produzione della docu-

mentazione relativa agli alunni con DSA prevede due articolazioni corrispondenti rispettivamente alla re-

dazione del PDP (piano didattico personalizzato) per gli alunni DSA accertati e all’individuazione di alunni

a rischio DSA (screening DSA).

Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe. Per la redazione del PdP la famiglia:

inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto all’atto dell’iscrizione o alla formu-

lazione della diagnosi, con o senza richiesta del PdP.

assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla stesura.

si impegna ad avere colloqui con i docenti del Consiglio di classe e il coordinatore di classe.

Il piano di studi personalizzato può essere attivato solo se la famiglia lo sottoscrive. In caso di rifiuto la fa-

miglia sottoscrive la non accettazione del piano.

La certificazione presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura privata in via provvisoria,

in attesa del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate. Per le classi

terminali le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo (art.1 R.A. n.140 del 25 luglio

2012).Il responsabile DSA consegna la documentazione alC .d.c, che valuta la necessità di un PdP per

l’alunno.

Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92 possono usu-

fruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge 170/2010. Rientrano in questa

categoria gli alunni con:

- deficit del linguaggio;

- deficit delle abilità non verbali;

- deficit nella coordinazione motoria;

- deficit dell’attenzione e iperattività (in forma tale da compromettere il percorso scolastico)

- funzionamento cognitivo limite;

- disturbi dello spettro autistico lieve ( qualora non previsto dalla L. 104), ecc.

Il Consiglio di Classe prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalle fami-

glie e, qualora ravvisi per un alunno difficoltà nel percorso scolastico riconducibili ai disturbi evolutivi spe-

cifici, ne informa tempestivamente la famiglia.

Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale, in situazione di ma-lattia certificata

Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere individuate

sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure

38

di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di

carattere transitorio.

Piano educativo personalizzato per alunni stranieri

In base all’art. 45 del DPR 394/99, deve essere operato, in relazione al livello di competenza dei singoli

alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere

adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l’apprendimento della lin-

gua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il liceo B.Croce affianca agli

alunni stranieri con italiano L2 un docente esperto. Nel caso di inserimento di alunni stranieri, non alfabe-

tizzati nella lingua italiana e non provenienti da scuola italiana, il Consiglio di classe attiverà un Piano edu-

cativo personalizzato e promuoverà, nei limiti delle risorse finanziarie allo scopo stanziate in sede di pro-

gramma annuale ,interventi di educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati volti a selezionare i

nuclei tematici fondamentali delle singole discipline, semplificandone i contenuti, al fine di permettere agli

studenti il raggiungimento degli obiettivi minimi della programmazione dei singoli insegnamenti.

Alunni con diversabilità (L.104/92)

L’istituto accoglie gli alunni diversabili organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il suppor-

to dei docenti specializzati, del personale educativo ed assistenziale, di tutto il personale docente ed Ata. Il

docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel processo di

integrazione dell’alunno, la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure specialistiche ASL. E’, pertanto, una

risorsa professionale assegnata alla classe per rispondere alle maggiori necessità educative che la sua pre-

senza comporta. All’inizio dell’anno scolastico, dopo un congruo periodo di osservazione, stabilisce, in ac-

cordo con il Dirigente Scolastico, un orario funzionale alle esigenze didattiche dell’alunno e condiviso dal

C.d.c.

Il docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la Asl di riferimento; redige congiuntamente con

i referenti del Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe il PEI ed il PdF (profilo dina-

mico funzionale); partecipa alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; tiene un registro per le attiv i-

tà di sostegno; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo operato in una relazione finale.

Referente per le attività di sostegno

Ha compiti di tipo organizzativo, cura i contatti con i referenti della Asl, collabora con il DS per

l’organizzazione delle attività di sostegno, richiede la convocazione del Gruppo di Lavoro, coordina il Grup-

po di Lavoro nello svolgimento delle varie attività. Propone materiali inerenti le metodologie e le strategie

didattiche. Predispone la modulistica, formula progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in

base alle proposte del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione.

Scelte metodologiche e didattiche

All’interno delle varie classi con alunni con diversabilità o bisogni educativi speciali si adottano strategie e

metodologie che favoriscono l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tuto-

ring, le attività di tipo laboratoriale e ogni altra metodologia didattica opportuna secondo le scelte e le

competenze degli insegnanti coinvolti nel processo educativo.

Verifica e valutazione

Gli studenti diversamente abili sono valutati in base al PEI (piano educativo individualizzato). La program-

mazione può essere semplificata (Obiettivi Minimi) e Differenziata (Obiettivi Differenziati, non riconducibili

ai programmi della classe). Nel primo percorso gli obiettivi didattici sono minimi e quindi ridotti, ma sem-

pre riconducibili a quelli della classe e si consegue il diploma con valore legale; il secondo percorso, invece,

conduce all’attestato di credito formativo.

39

A livello generale, la valutazione degli alunni con BES deve essere coerente con gli interventi e i percorsi

pedagogici e didattici programmati (PEI o PDP).

Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere equipollenti, ridotte e/o

prevedere tempi più lunghi di attuazione.

Individualizzazione dei percorsi di apprendimento

Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino l’autonomia

personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la dipendenza dell’alunno dal docente per le atti-

vità di sostegno. Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi

possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno. Le attività di so-

stegno si svolgono prevalentemente in classe.

Procedure di accoglienza

Il referente per le attività di sostegno, o un docente di sostegno delegato, incontra i docenti della scuola di

provenienza dell’alunno e i suoi genitori, nel mese di maggio, per formulare progetti per l’integrazione, ve-

rifica la documentazione pervenuta e predispone all’inizio dell’anno scolastico tutte le attività volte ad ac-

cogliere l’alunno (richiesta AEC, assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici…) . Il docente

per le attività di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio di classe sulle problematiche relative

all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ASL, co l-

labora con gli insegnanti curriculari al fine di creare un clima di collaborazione ed inclusione.

Orientamento in entrata

Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto possono usufruire del servizio di consu-

lenza del referente/i per l’inclusione o di un altro docente specializzato delegato. In base ai diversi bisogni

educativi rilevati, verrà individuato il corso di studi più adatto all’allievo, con la possibilità del riorienta-

mento in itinere.

Il Liceo “B. Croce”, in collaborazione con il S.I.Psi.A., attiva ogni anno lo Sportello d’ascolto.

I docenti, tramite il docente F.S. Supporto alunni, potranno indirizzare a questo tipo di servizio gli alunni

che evidenzino nel corso dell’anno situazioni personali particolari, tali da influenzare in maniera negativa il

loro percorso scolastico.

40

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE METODOLOGICA-ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Nell’ambito delle scelte di organizzazione è prevista la figura del coordinatore di classe, l’istituzione di di-

partimenti per aree disciplinari coordinati dai docenti designati, nonché, ove ritenuto funzionale alle priori-

tà di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio per l’orientamento).

Programmazione

La programmazione come attività di gestione e di controllo dei processi educativi e formativi, all’interno e

nel rispetto della relazione educativa, viene realizzata a quattro livelli diversi:

E’ compito del Collegio dei docenti elaborare il percorso educativo , coordinando tutte le attività

educative e didattiche dell’istituzione scolastica, coerentemente alla realtà storica e territoriale e

alle aspettative di studenti e famiglie.

A livello di Dipartimento vengono esplicitati gli obiettivi specifici delle discipline, le competenze, i

contenuti comuni, la metodologia di lavoro, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione, l’uso

dei laboratori e dei sussidi didattici.

Il Consiglio di classe delinea la programmazione didattico – educativa della classe, tenendo conto

delle esigenze formative della stessa per un adeguato raggiungimento degli obiettivi e per

l’acquisizione delle competenze.

II Docente, sulla base delle indicazioni dei rispettivi consigli di classe e delle decisioni dei diparti-

menti, predispone la programmazione didattica individuale, nella quale vengono esplicitati, a se-

guito di un’ efficace valutazione della situazione di partenza, gli obiettivi realisticamente realizza-

bili dagli studenti e le competenze. Stabilisce quindi il percorso da seguire, definendo metodi,

tempi, verifiche, concepiti comunque in maniera flessibile in relazione alla risposta del gruppo

classe.

In itinere i Dipartimenti, i Consigli di classe e i Docenti verificano il lavoro formativo e didattico svolto,

eventualmente calibrandolo e individuando strategie comuni per la risoluzione di nodi problematici. Al

termine dell’anno scolastico ciascun docente e l’intero Consiglio di classe redigono una relazione finale che

descrive i risultati della valutazione degli alunni e dell’autovalutazione.

Metodologia

Il Liceo Statale “Benedetto Croce” negli indirizzi di studio che lo caratterizzano e nello spirito della libertà di

insegnamento utilizza molteplici metodologie didattiche, fra le quali si evidenziano:

- lezione frontale, basata sulla spiegazione del Docente, con schemi e sintesi alla lavagna e finaliz-

zata all’inquadramento delle conoscenze fondamentali necessarie. Tale metodologia è opportu-

namente integrata da interventi didattici tali da stimolare l’interesse e la partecipazione attiva da

parte degli

alunni medesimi.

- lezioni multimediali. L’utilizzo di documentari, film, cd-rom, ecc. costituisce una valida integrazio-

ne della didattica tradizionale grazie all’uso simultaneo di più linguaggi. Sono disponibili personal

41

computer nelle aule d’informatica personal computer e LIM (lavagne interattive multimediali)

- attività laboratoriali in cui gli studenti divengono protagonisti attivi di esperienze, non esecutori

passivi, al fine di indurli progressivamente all’individuazione dei problemi, alla capacità di formu-

lare ipotesi, ad operare scelte e padroneggiare processi.

Sarà privilegiato il ricorso alla didattica laboratoriale, che consente di mettere lo studente al centro del

processo di apprendimento ed è strumento principe per costruire sia competenze disciplinari, sia per per-

seguire competenze di cittadinanza.

Il laboratorio è un luogo formativo, poiché in esso ci si allena intenzionalmente a considerare le conoscenze

(sapere) e le abilità (saper fare) come mezzi per impadronirsi di competenze nella risoluzione di problemi

anche professionali concreti (fine). Una didattica connotata da un’istanza laboratoriale induce il docente a

riconsiderare tempi e modi del suo operato, favorendo il passaggio da un modello centrato su apprendi-

menti formali e verticali ad un apprendimento nel quale l’alunno opera da protagonista in contesti con for-

ti caratteri operativi e comunicativo-relazionali, in una dimensione concreta, significativa e costruttiva.

Nello specifico, la didattica laboratoriale, in linea con la ricerca più avanzata in ambito didattico, consente

di creare situazioni di apprendimento che:

- privilegiano la costruzione della conoscenza e non la sua riproduzione;

- presentano compiti autentici, collegati a contesti di senso;

- consentono rappresentazioni multiple della realtà, aderenti alla complessità del reale;

- favoriscono la riflessione, il ragionamento e la consapevolezza;

- promuovono la costruzione cooperativa e condivisa dell’appreso, in quanto è lo spazio attrezzato

nel quale poter fare esperienze insieme agli altri.

Suddetta metodologia intende favorire i processi di insegnamento – apprendimento, offrendo strumenti e

strategie utili per abbandonare la logica della ri-produzione del sapere e fare spazio alla ri-costruzione, alla

ri-scoperta e re-invenzione delle conoscenze che, filtrate attraverso momenti di proceduralizzazione, devo-

no generare capacità e competenze.

42

INTERVENTI DIDATTICI E INTEGRATIVI

MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE E DI REALIZZAZIONE

SOSTEGNO-RECUPERO-POTENZIAMENTO

SOSTEGNO

Sportello didattico

L’intervento sarà attivato su richiesta degli alunni interessati, ai fini del recupero o consolidamento di parti

del programma non assimilate. La richiesta dovrà essere rivolta al proprio docente o, eccezionalmente,

previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, ad altro docente della scuola. La richiesta di attivazione sarà

fatta dagli alunni al docente interessato il quale, se riterrà l’argomento richiesto rilevante ai fini della pro-

secuzione del programma, concorderà con gli alunni (almeno 4) i tempi di svolgimento e comunicherà

quanto previsto al docente referente, prof.ssa Ciaccia Gigliola. L’attività sarà autorizzata sulla base delle

risorse disponibili e del numero di interventi già svolti dal docente. Al fine di consentire un’equa distribu-

zione dei fondi si prevede che ogni docente abbia a propria disposizione, per tale attività, un monte ore an-

nuale massimo di otto ore (quattro incontri).

Corso di sostegno

L’intervento sarà attivato, sulla base delle risultanze d’ingresso e di fine trimestre su proposta del C.d.C. e

sarà rivolto ai tutti gli alunni (almeno 6) che presentino gravi lacune nella preparazione di base. I corsi ver-

ranno svolti nei periodi antecedenti le valutazioni, per un massimo di 6 o 8 ore e verteranno prioritaria-

mente sulle discipline che presentano anche la verifica scritta. Tale scelta ha lo scopo di prevenire

l’insuccesso scolastico e di consentire agli alunni di completare il percorso di studi e ad acquisire le compe-

tenze chiave richieste anche per la certificazione ai fini dell’obbligo scolastico.

Al riguardo si potrà scegliere fra le seguenti tipologie di recupero:

RECUPERO

La scuola si impegna ad attivare, sulla base delle risorse disponibili, corsi di recupero nel periodo scolastico;

durante l’estate la scuola si riserva di indirizzare gli alunni carenti ad un recupero organizzato oppure au-

tonomo.

Al termine del trimestre, i docenti rileveranno il numero di alunni con insufficienze e, al riguardo, attive-

ranno corsi di recupero in itinere, salvo diverse disposizioni.

Al termine dell’anno scolastico, successivamente allo scrutinio finale, per gli alunni con sospensione del

giudizio saranno previste le seguenti attività:

Corso di recupero organizzato

L’attività sarà predisposta dalla scuola, sulla base delle risorse disponibili, secondo tempi e modalità

43

che verranno pubblicate nella bacheca d’Istituto. Per tutte le discipline con prova scritta l’Istituto orga-

nizzerà corsi di recupero stanziali; negli altri casi gli alunni provvederanno al recupero autonomo.

Il docente della disciplina in cui l’alunno avrà riportato l’insufficienza deciderà, tenendo innanzitutto

conto della gravità della carenza, la tipologia di intervento.

Nel caso in cui l’intervento riguardi discipline diverse, però riconducibili ad un’unica classe di concorso,

si cercherà di costituire un gruppo il più possibile omogeneo per quanto attiene agli obiettivi didattici

da conseguire.

I corsi saranno organizzati, in linea di massima, combinando alunni provenienti da classi parallele an-

che se di diversi indirizzi liceali, ma con obiettivi disciplinari omogenei. Il gruppo sarà composto da un

massimo di 15 ragazzi e un minimo di 6.

Recupero in itinere

I docenti, a seguito dello scrutinio del trimestre organizzeranno attività di recupero da svolgersi in ora-

rio scolastico; l’attività potrà riguardare anche solo un gruppo di alunni e sarà l’insegnante stesso a cu-

rarne le modalità di attuazione. In questo caso i docenti cureranno anche attività per gli studenti che

non hanno necessità di interventi di recupero, organizzando attività di potenziamento, eventualmente

anche a classi aperte. Saranno utilizzati, per la descrizione del tipo di attività, il registro personale ed il

registro di classe riportando gli argomenti oggetto di ripasso, recupero, approfondimento e i tempi im-

piegati.

Studio autonomo

In sede di scrutinio finale, il Cdc potrà decidere per l’assegnazione all’alunno del cosiddetto studio au-

tonomo quale modalità di recupero, avendo cura di indicare con chiarezza ad ogni singolo studente le

parti di programma sulle quali dovrà impegnarsi. Tale scelta, salvo diversa e motivata proposta del do-

cente, è opportuno che venga privilegiata in tutti i casi di insufficienza lieve, onde evitare inutili sprechi

di tempo e di risorse. E’ dovuta la comunicazione alla famiglia.

POTENZIAMENTO

Le attività di potenziamento saranno attivate per tutti gli alunni non coinvolti nelle attività di recupero

e saranno organizzate in base ai progetti presentati e approvati: attività laboratoriali, attività sportive

(nuoto o settimana bianca), partecipazione a concorsi, eventi culturali, convegni, incontri, cinema, tea-

tro o attività proposte da cooperative sociali ai fini dell’orientamento e riorientamento. In riferimento

alla legge 107/15 e al potenziamento delle attività didattiche, saranno attivati progetti specifici desti-

nati all’arricchimento dell’offerta formativa.

MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE DELLE VERIFICHE PER L’ACCERTAMENTO DEL SAL-DO DEL DEBITO

Al termine di tutti gli interventi vanno effettuate, a cura del consiglio di classe, le verifiche sull’esito de-

gli stessi. In particolare, vanno effettuate verifiche documentabili per accertare il recupero delle carenze

registrate in sede di scrutinio intermedio e scrutinio finale.

44

Le verifiche vanno predisposte e somministrate dal docente della disciplina che ha individuato gli alunni

carenti, indipendentemente da chi abbia tenuto il corso. Esse riguarderanno tutto il programma svolto o le

parti di programma individuate nella cd. Scheda del recupero, indipendentemente dagli argomenti che si

sono potuti trattare durante l’intervento di recupero. Ad ogni modo, nel caso in cui i docenti che hanno te-

nuto i corsi di recupero siano diversi da quelli di classe, è opportuno che ci sia tra di loro un raccordo sui

contenuti e sugli obiettivi della verifica.

Le modalità di verifica deliberate dai consigli di classe, dovranno essere scritte. L’esito delle valutazioni de-

ve essere documentato, verbalizzato, conservato agli atti e comunicato alle famiglie.

In sede di scrutinio integrativo del giudizio sospeso, l’esito della valutazione effettuata dall’intero C.d.c.,

nella medesima composizione di quello che ha deliberato la sospensione del giudizio, sarà pubblicato

all’Albo dell’Istituto con la dicitura “ammesso” e l’indicazione dei voti in tutte le discipline, in caso di giudi-

zio positivo; con la sola dicitura “non ammesso” in caso di esito negativo.

CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI GRUPPI DI RECUPERO

Per l’effettuazione dei corsi in orario pomeridiano o extrascolastico saranno utilizzati i docenti in servizio

secondo l’ordine di seguito riportato:

1. I corsi saranno svolti dal docente di classe (salvo condizione prevista al punto 2)

2. Nel caso in cui il gruppo sia costituito da alunni provenienti da classi diverse, il corso sarà tenuto

dal docente della classe maggiormente rappresentata nel gruppo.

3. In caso di presenza di più docenti interni della stessa classe di concorso, si farà riferimento alla re-

lativa graduatoria d’Istituto

4. Nel caso di impossibilità del docente di classe, l’intervento sarà effettuato da altro docente della

scuola, competente per classe di concorso.

5. Qualora non sia possibile ricorrere agli insegnanti interni della specifica classe di concorso,

l’attività sarà affidata a docente interno che sia in possesso dei necessari requisiti.

6. Nell’eventualità della mancanza di docenti interni, si ricorrerà a docenti esterni, individuati attra-

verso la graduatoria dei docenti a tempo determinato.

COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’

Il coordinamento di tutti gli interventi previsti nel presente piano è affidato al Collaboratore Vicario,

prof.ssa Ciaccia Gigliola, con l’incarico di curare e monitorare l’attività e convocare, se necessario, per una

eventuale collaborazione la Funzione Strumentale Sostegno al lavoro dei Docenti.

TEMPI DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’ ESTIVE

Si stabilisce di dare avvio alle attività dei corsi di recupero subito dopo il termine degli scrutini di giugno e

terminare con le prove di valutazione e gli scrutini integrativi entro fine agosto.

45

AREA DEL TERRITORIO

(rapporti con il territorio inclusa alternanza scuola lavoro e le reti)

Rapporti con il territorio

L’istituto nel corso degli anni ha avviato dei contatti con enti, istituzioni e associazioni. I contatti sono di-

ventati collaborazioni stabili che vengono attivate per le iniziative di ampliamento dell’offerta formativa,

attraverso la stipula di convenzioni a termine.

L’Istituto collabora con i seguenti soggetti:

• Enti pubblici e privati presenti nel territorio (Università, Regione, ASL, Comune, Provincia Comunità

montana…)

• Figure istituzionali

• Cooperative culturali

• Cooperative sociali

• Esperti nei vari settori

• Mezzi di comunicazione (Stampa, TV, radio, posta elettronica, internet…)

Le reti

Il Liceo “Benedetto Croce” fa parte delle seguenti reti:

1) la rete dei LES delle regioni Abruzzo e Molise, della quale è scuola capofila, e la rete LES nazionale con

tutti i Licei Economici Sociali facenti parte della rete nazionale.

2) la rete “In cammino” costituita da tutte le scuole Secondarie di II grado della Marsica.

4) la rete GALILEO formata da: Circolo Didattico “Gandin”, scuola media “Corradini”, Istituto per

l’agricoltura “Serpieri”;

5) rete regionale Abruzzo per il CLIL (Istituto capofila “Isabella Gonzaga” Chieti)

6) rete regionale per i Licei Linguistici

7) rete di scopo

8) Rete d’Ambito “Abruzzo2”

9) ATS con l’IIS “E. Majorana” di Avezzano e con la CNOS-FAP Abruzzo

10) Rete Progetto Abruzzo Musica PAM

AREA DEL POTENZIAMENTO

Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in rela-

zione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 6 (sei) unità e per le atti-

vità inerenti al potenziamento si rimanda alla progettazione specifica secondo i criteri stabiliti dal Colle-

gio dei Docenti.

46

AREA DELLA VALUTAZIONE

CRITERI GENERALI

(approvati dal Collegio dei Docenti in data 02/11/2017) contenenti:

1. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ UTILI ALLA VALUTAZIONE

2. CRITERI DI VALUTAZIONE

criteri per la rilevazione dei livelli di apprendimento

criteri di attribuzione del voto di comportamento

criteri di valutazione della frequenza

criteri di ammissione alla classe successiva (scrutinio finale e scrutinio integrativo)

criteri di ammissione agli esami di stato

criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico

complessivo degli alunni e concorre, attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascu-

no, all’acquisizione di processi di autovalutazione, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo

formativo. Il Collegio dei Docenti, essendo la valutazione parte integrante della programmazione, fissa i

criteri affinché essa sia chiara e trasparente e non dia luogo ad equivoci, così che la corrispondenza tra voti

e giudizi sia effettiva e consenta ai vari Consigli di classe di applicare criteri omogenei per la misurazione

delle prestazioni scolastiche. Il Collegio dei Docenti, sulla base del DPR 122/2009, stabilisce i criteri di verifi-

ca e di valutazione che, fatti propri da ogni Consiglio di classe, vincolano tutti i Docenti.

1. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ UTILI ALLA VALUTAZIONE

RILEVAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI - PROVE INVALSI. La C.M. n. 6830/2011 stabilisce che la

misurazione degli apprendimenti attraverso la rilevazione esterna va effettuata obbligatoriamente per tut-

ti gli studenti delle classi coinvolte. L’INVALSI potrà anche individuare un'eventuale classe campione e ren-

derà noto il calendario delle rilevazioni.

RILEVAZIONE INTERNA DEGLI APPRENDIMENTI. Ai fini della verifica delle attività e degli apprendimenti il

Collegio decide di suddividere l’anno scolastico in due periodi, articolati in trimestre e pentamestre, duran-

te i quali le famiglie saranno informate sull’andamento didattico dei propri figli. Le famiglie possono segui-

re l'andamento del profitto e la regolarità della frequenza in tempo reale attraverso il portale Argo Scuola-

next (DiDup) nonché attraverso incontri pomeridiani, calendarizzati nel piano annuale delle attività, e in-

contri in orario antimeridiano, previo appuntamento concordato con i Docenti.

Le valutazioni delle prove scritte, orali e grafiche o pratiche e i dati delle osservazioni sistematiche saranno

raccolti nel Registro dell’insegnante (Registro elettronico) e costituiranno gli elementi su cui i singoli docen-

ti e i Consigli di classe baseranno la misurazione dei progressi e la valutazione dei processi di maturazione e

di apprendimento.

Al termine del primo periodo (Trimestre) la valutazione sarà sintetizzata in un documento ufficiale (pagel-

la) che sarà consegnato alle famiglie per presa visione.

Il secondo periodo di valutazione sarà suddiviso in due parti; al termine del primo i Consigli di classe effet-

tueranno una rilevazione dei risultati ottenuti.

Al termine dell’anno scolastico il risultato finale sarà pubblicato all’Albo d’Istituto. Al riguardo, sarà previ-

sto anche un incontro con le famiglie degli alunni che avranno riportato una valutazione negativa.

47

2. CRITERI DI VALUTAZIONE

CRITERI PER LA RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Al fine di conseguire omogeneità e trasparenza nei criteri di valutazione e nell’uso dei voti, l’Istituto fa rife-

rimento alla Tabella di valutazione dei livelli di apprendimento, condivisa dall’intero Collegio dei Docenti,

all’interno dei quali è stata individuata la fascia della sufficienza, intesa come raggiungimento degli obiet-

tivi minimi e quindi acquisizione delle competenze fondamentali per ciascun indirizzo ed anno di corso con-

siderato.

Tabella di valutazione dei livelli di apprendimento.

COMPETENZE LIVELLO DI ACQUISI-ZIONE DELLE COM-PETENZE DI CIA-SCUN ASSE CULTU-RALE (DM n. 139/07)

LIVELLI DI PADRONANZA EQF PECUP E INDICAZIONI NAZIONALI (DPR n. 89/2010)

DESCRIZIONE DELLE CONOSCENZ E, CAPACITA’ E ABILITA’ ACQUISITE

VOTO

x/10 X/15

CONOSCERE (ricor-da, riconosce, ripe-te)

NON RAGGIUNTO Le prestazioni sono incomplete e/o gravemente scorrette. La conoscenza dei contenuti è gravemente lacunosa. Consegna in bianco o rifiuta le verifi-che. Non risponde alle sollecitazioni. L’esposizione, se presente, è stentata.

1-4 1-8

BASE Svolge compiti semplici, sotto diretta supervisione, in un contesto struttu-rato

Le prestazioni sono frammentarie e incerte. Le conoscenze sono superfi-ciali. Esegue compiti semplici con er-rori non gravi. Effettua analisi e sinte-si imprecise o incomplete.

5 9

Le prestazioni sono corrispondenti ai contenuti essenziali. Riproduce le in-formazioni apprese in un contesto formale. Esegue compiti semplici. Effettua analisi e sintesi minime ed essenziali.

6 10

COMPRENDERE, UTILIZZARE

INTERMEDIO Svolge compiti e risolve problemi ricorrenti usando strumenti e regole appropriati, sotto supervisione, ma comunque con un certo grado di au-tonomia

Le prestazioni sono adeguate nei con-tenuti, con comprensione e rielabora-zione appropriate. L’esposizione è corretta. Applica i contenuti in compi-ti più complessi applicando corrette procedure. Effettua analisi e sintesi abbastanza complete.

7 11-12

ANALIZZARE, SIN-TETIZZARE APPLI-CARE

AVANZATO Svolge compiti e risolve problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed infor-mazioni Si assume la responsabilità di portare a termine compiti nell'am-bito del lavoro o dello studio. Adegua il proprio comportamento alle circo-stanze nella soluzione dei problemi

Le prestazioni sono corrette. Com-prende e rielabora anche con appro-fondimenti critici. L’esposizione è pre-cisa e adeguata ai contesti. Effettua autonomamente analisi e sintesi per-tinenti

8 13

INTUIRE, INVENTA-RE, CREARE

Risolve problemi specifici in un conte-sto di lavoro o di studio, dimostrando di sapersi gestire autonomamente. Sulla base di indicazioni prevedibili, ma anche soggette a cambiamenti, riesce orientarsi e a trovare soluzioni. Sa assumersi le proprie responsabilità anche in relazione al lavoro degli altri, in vista della valutazione e del miglioramento delle attività.

Le prestazioni sono ricche e rigorose, autonome e critiche, con apporti per-sonali originali e critici anche sul pia-no interdisciplinare. L’esposizione è fluida ed efficace. Esegue compiti complessi applicando le conoscenze e le procedure anche in situazioni nuo-ve e diversificate.

9-10 14-15

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

Valutazione del comportamento. Il voto di comportamento rappresenta il giudizio del Consiglio di Classe

sul raggiungimento degli obiettivi educativi; allo scopo di consentire una valutazione più accurata e signifi-

48

cativa, l’Istituto adotta la Tabella dei criteri di assegnazione del voto di condotta, che tiene conto della gri-

glia di valutazione delle competenze chiave europee e di cittadinanza.

L’insufficienza nella condotta potrà derivare da provvedimenti disciplinari particolarmente gravi, come de-

finito dalla normativa vigente (D.P.R. 22/06/2009 n.122, art.7, c. 2) e sarà attribuita “qualora l’alunno, da-

ta la reiterazione di gravi infrazioni, sia stato sanzionato da diversi e successivi provvedimenti disciplinari, e

(…) non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento (…)”. La somma delle

sanzioni irrogate dovrà comportare l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica

per un periodo complessivo superiore ai 15 giorni.

CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL VOTO RELATIVO AL COMPORTAMENTO

VOTO DESCRITTORI

10 Lo studente si relaziona con gli altri nel pieno rispetto delle opinioni altrui e dimostra un forte senso di respon-sabilità, attivandosi per l’instaurarsi di un clima collaborativo all’interno della classe e dell’Istituto. Assolve agli impegni scolastici in maniera puntuale e costante, partecipando con interesse continuo e propositivo al dialo-go educativo. Utilizza in modo responsabile le strutture e gli ambienti scolastici e rispetta in modo scrupoloso il Regolamento d’Istituto. È sempre educato e corretto nei riguardi dei docenti, dei compagni e del personale de l-la scuola. La frequenza è assidua, così come la puntualità nelle giustificazioni

9 Lo studente si relaziona con gli altri rispettandone opinioni e interessi. Dimostra generalmente senso di re-sponsabilità verso gli impegni scolastici, è sostanzialmente rispettoso degli ambienti e degli strumenti messigli a disposizione. Partecipa con regolarità al dialogo formativo e, in genere, collabora alla vita scolastica; è edu-cato e corretto nei riguardi dei docenti, dei compagni e di tutto il personale scolastico. La frequenza è regolare e la puntualità costante.

8 Lo studente ha un comportamento vivace, ma sostanzialmente corretto. Osserva le norme scolastiche e colla-bora alla vita scolastica. Partecipa al dialogo formativo in modo non sempre costante, esegue i compiti asse-gnati, ma non sempre in modo puntuale. La frequenza non è sempre continua e fa registrare qualche ritardo. Partecipa solo occasionalmente e in casi eccezionali ad astensioni collettive dalle lezioni.

7 Lo studente si relaziona con gli altri ma non sempre rispetta le altrui opinioni. Dimostra una responsabilità solo parziale verso gli impegni scolastici; segue in maniera non sempre continua le lezioni e collabora marginal-mente alle attività della classe. Utilizza le strutture, gli ambienti scolastici e gli strumenti messigli a disposizio-ne in modo non proprio accurato. Partecipa saltuariamente al dialogo formativo; si rende responsabile di di-verse assenze e/o ritardi, anche strategiche. Non sempre giustifica tempestivamente e partecipa alle astensio-ni collettive dalle lezioni. Nel complesso non sempre è educato, ma, comunque, non è scorretto

6 Dimostra scarso senso di responsabilità verso gli impegni scolastici; segue in maniera discontinua e superficia-le le lezioni, non collaborando in genere alle attività della classe. Non mostra cura ed interesse per le strutture, gli ambienti scolastici e gli strumenti messigli a disposizione; manifesta atteggiamenti di insofferenza verso i docenti, i compagni e il personale della scuola. Partecipa sempre alle astensioni collettive dalle lezioni, fa regi-strare numerose assenze e/o ritardi, che, in genere, non giustifica. Nel corso dell’anno scolastico è stato ogget-to di sanzioni disciplinari, anche lievi, ritenute dal Consiglio di classe indicative di un comportamento poco educato e poco rispettoso.

5 Lo studente non rispetta le altrui opinioni. Non dimostra alcuna responsabilità verso gli impegni scolastici, non è rispettoso degli ambienti scolastici e degli strumenti messigli a disposizione. Non partecipa al dialogo forma-tivo, è spesso maleducato. Nel corso dell’anno è stato oggetto di sanzioni disciplinari con allontanamento dalle lezioni per un periodo complessivo superiore a 15 giorni, non sanate da un successivo comportamento corret-to.

4 L'allievo è stato artefice di gravissimi e reiterati atti contro l'istituzione scolastica, censurati con più di un allon-tanamento dalle lezioni superiori a 15 giorni

49

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA FREQUENZA

Ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di ogni alunno è richiesta la

frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato.

COMPUTO DELLE ASSENZE PER LA VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO

La C.M. n. 20 del 4 marzo 2011 e il DPR 122/2009, agli artt. 2 e 14, sanciscono che per procedere alla valu-

tazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale perso-

nalizzato, periodo in cui rientrano le attività oggetto di formale valutazione intermedia e finale da parte

del consiglio di classe. Nel rispetto della normativa richiamata, l’Istituto definisce anche per il corrente an-

no scolastico il monte ore complessivo per ciascuna classe e indirizzo di studio, precisando il numero di ore

di presenza minimo e quello massimo di assenza che può essere tollerato.

LICEO CLASSI ORE SETTIMA-

NALI ORARIO AN-

NUALE

LIMITE MIN DI PRE-SENZA (¾ ORARIO AN-

NUALE) ORE

LIMITE MAX DI AS-SENZE (¼ ORARIO

ANNUALE) ORE

● LINGUISTICO ● SCIENZE UMANE ● ECONOMICO SOCIALE

I II 27 891 668 223

● LINGUISTICO ● SCIENZE UMANE ● ECONOMICO SOCIALE

III –IV-V 30 990 742 248

Il mancato raggiungimento del limite minimo di ore di presenza è derogabile, ai sensi della norma, “per

assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che esse non pregiudichino, a giudizio del

consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati”.

In considerazione della previsione suddetta e nell’esercizio dell’autonomia scolastica, l’Istituto determina i

singoli casi considerabili ai fini della possibilità di derogare all’obbligo indicato:

● periodi di assenza, anche continuativi, documentati da specifica certificazione medica

● periodi di assenza, anche occasionali, però ripetuti, giustificati da apposita certificazione

● assenze dovute a motivi di salute per i quali l’alunno è costretto a ricoveri ospedalieri, a periodi di

necessario riposo, a ripetuti controlli o visite specialistiche, di volta in volta certificati

La certificazione medica potrà essere preventiva o successiva e, ai fini della deroga, sarà presa in conside-

razione in tutti i casi in cui da essa si potrà desumere esclusivamente che per motivi di salute l’alunno è

stato impossibilitato a frequentare le attività didattiche.

Saranno inoltre considerate “motivate” le assenze, sempre adeguatamente certificate e giustificate, dovu-

te a:

1. partecipazione a corsi o ad attività culturali, musicali o di volontariato, organizzate da associazio-

ni riconosciute a livello locale o nazionale e adeguatamente certificate, con chiara descrizione del

monte ore personale, dell’attività svolta e del grado di partecipazione

2. partecipazione ad attività, ritiri o gare sportive di rilevanza nazionale e/o riconosciute da specifi-

che federazioni, adeguatamente documentate per quanto concerne l’impegno e la necessaria as-

senza dalle attività scolastiche

3. motivi inerenti l’attività lavorativa svolta o da svolgere necessariamente in orario curricolare, co-

me previsto da apposita certificazione rilasciata dal datore di lavoro

4. gravi e comprovati motivi di famiglia, resi noti al Dirigente Scolastico

Ai fini del computo totale delle ore di effettiva partecipazione alle attività scolastiche, si terrà conto anche

delle entrate posticipate e delle uscite anticipate.

Nel caso di mancato raggiungimento del limite minimo delle ore di presenza previste, al fine di usufruire

delle deroghe nei termini suddetti, i genitori dell’alunno interessato dovranno presentare entro il 15

50

Maggio dell’anno scolastico in corso specifica e motivata richiesta indirizzata al Dirigente scolastico, al-

legando tutte le certificazioni utili.

Alle deroghe suddette sarà sempre affiancato il principio della possibilità da parte del Consiglio di classe di

avere, grazie all’impegno dell’alunno, sufficienti elementi per procedere alla valutazione.

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (SCRUTINIO FINALE E SCRUTINIO INTEGRATIVO)

Valutazione del profitto. La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nell’ambito della quale le istituzioni scolastiche individuano modalità e forme di verifica funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità. Ciò significa che, anche nel caso di insegnamenti che prevedono una sola tipologia di prova, il voto può essere espres-sione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non strutturate, grafi-che, pratiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc. Con C.M. n. 94 del 18 ottobre 2011, cui ha fatto seguito la C.M. n. 89/2012, il MIUR ha sottolineato che “…il voto deve rispondere a criteri di coe-renza, motivazione, trasparenza e documentabilità rispetto a tutti gli elementi di giudizio (…) acquisiti at-traverso il maggior numero possibile di verifiche (…). Il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti". Si richiama a questo proposito il diritto di ciascun alunno ad una valutazione trasparente e tempestiva. I docenti sono altresì tenuti a correggere in maniera sollecita le verifiche svolte e a mettere gli alunni a conoscenza della relativa valutazione entro 6 giorni dal-lo svolgimento della stessa. I voti, espressi in decimi, saranno registrati secondo le funzionalità del Portale Argo e riportati nelle pagelle e negli archivi.

Saranno ritenute idonee per procedere alla valutazione nel caso di:

Discipline con voto scritto e orale almeno 2 prove scritte e 1 prova orale nel Trimestre ed almeno 3 scritte e 2 orali nel Pentamestre.

Discipline con voto orale almeno 2 prove orali nel Trimestre ed almeno 3 orali nel Pentamestre.

Il Collegio dei Docenti indica, attraverso la tabella di seguito riportata, le tipologie di prove e le modalità di

espressione del voto in sede di scrutinio intermedio, relative a ciascun insegnamento.

INSEGNAMENTI LICEI PROVE

Scritto Orale Pratico

Lingua e letteratura italiana

Matematica Tutti X X

Lingua e cultura latina Liceo Scienze Umane

Liceo Linguistico X X

Lingua e cultura straniera 1 Tutti X X

Lingua e cultura straniera 2 Liceo Economico Sociale Liceo Linguistico X X

Lingua e cultura straniera 3 Liceo Linguistico X X

Storia e Geografia

Storia

Storia dell’Arte

Fisica

Filosofia

Scienze Naturali

Tutti X

Scienze motorie e sportive Tutti X X

Scienze Umane Liceo Scienze Umane Liceo Economico Sociale X X

Diritto ed Economia politica Liceo Economico Sociale X X

Diritto ed Economia Liceo Scienze Umane X

La valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali sarà riferita, nelle forme e con le modalità previ-

ste dalle disposizioni in vigore, al comportamento, al conseguimento degli obiettivi per le singole discipline

e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato o del piano didattico personalizzato e

sarà espressa con voto in decimi.

51

AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

La valutazione finale riguarderà i livelli di maturazione e di preparazione conseguiti, in considerazione della

situazione di partenza, delle condizioni familiari e personali e degli obiettivi prefissati; prenderà in conside-

razione quindi la conoscenza dei contenuti disciplinari, la capacità di esporre le conoscenze in modo chiaro

ed organico, di applicare le regole apprese, di cogliere i collegamenti e di rielaborare autonomamente le

conoscenze acquisite, ma terrà in debito conto anche l’impegno, la partecipazione, il grado di autonomi e

di efficienza dell’alunno. Essa si baserà sulle osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento e su l-

le verifiche periodiche orali e scritte, miranti a monitorare il percorso di raggiungimento degli obiettivi fis-

sati in tutte le attività programmate.

L’ammissione alla classe successiva sarà deliberata nel caso di contemporanea presenza dei seguenti re-

quisiti e riguarderà, quindi, gli alunni che al momento dello scrutinio

● risulteranno aver frequentato le attività scolastiche per almeno i tre quarti del monte ore di ogni

disciplina (salvo le deroghe previste),

● avranno evidenziato un comportamento generalmente serio e responsabile, valutato con un voto

minimo di sufficienza e

● avranno riportato una valutazione sufficiente in tutte le discipline, essendosi impegnati costante-

mente nelle attività scolastiche, nella frequenza e nello studio.

Il Consiglio di classe, inoltre, potrà valutare la possibilità di analizzare e discutere, in favore degli alun-

ni, di tutte quelle situazioni in cui essi presentino, al momento dello scrutinio, qualche insufficienza lie-

ve. In questi casi il Consiglio, con delibera adeguatamente motivata e verbalizzata, potrà decidere per

l’ammissione alla classe successiva, avendo però cura di comunicare alle famiglie, tramite una specifi-

ca nota, “l’aiuto” deliberato dal Consiglio di classe.

Saranno, inoltre, ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di integrazione del giudizio finale ri-

porteranno una valutazione positiva nei risultati delle verifiche e della preparazione complessiva.

L'esito relativo a tutte le discipline sarà comunicato attraverso pubblicazione all’Albo, anche nella forma on

line, con l’indicazione dei voti, dell’eventuale credito scolastico e la dicitura “Ammesso”.

SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO

La sospensione del giudizio riguarderà gli alunni che avranno conseguito un voto insufficiente in non più di

tre discipline, data l’evidente impossibilità di recuperare le carenze e raggiungere una formazione adegua-

ta alla frequenza dell’anno successivo.

Il Consiglio di classe considererà attentamente la possibilità di sospendere il giudizio e di non ricorrere al

giudizio di non promozione nel caso di alunni con insufficienze in più di tre materie, se sussistono fondati e

noti problemi di salute, di famiglia o di serio disagio psicologico. Il Consiglio di classe, inoltre, potrà valuta-

re la possibilità di discutere, sempre in favore degli alunni, anche di quelle situazioni in cui essi presentino

più di tre discipline con valutazione insufficiente, di cui tre gravi e una lieve. In questi casi potranno essere

assegnate, con delibera collegiale, solo tre discipline da recuperare con obbligo di verifica entro agosto. La

decisione, adeguatamente motivata, sarà verbalizzata e resa nota alle famiglie tramite la comunicazione

di Sospensione del giudizio nonché una nota allegata con la quale sarà comunicato “l’aiuto” deliberato dal

Consiglio di classe.

All’Albo risulterà la sola indicazione di Sospensione del giudizio.

A conclusione degli interventi programmati, il Consiglio di classe, in sede di ripresa dello scrutinio, previo

accertamento del recupero delle carenze formative, valuterà i risultati e formulerà un giudizio che, in caso

di esito positivo, comporterà l'ammissione alla classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico (DPR

n. 122/2009).

52

NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

La non ammissione alla classe successiva riguarderà gli alunni che al momento dello scrutinio

● non avranno raggiunto il monte ore minimo di frequenza previsto, oppure

● presenteranno un voto di condotta insufficiente o

● evidenzieranno una situazione di insufficienza globale, desumibile dal quadro dei voti con insuffi-

cienze in più di tre discipline (gravi e/o no), perduranti nonostante gli interventi di recupero e le

varie sollecitazioni verso un atteggiamento di maggiore responsabilità.

La non ammissione riguarderà anche gli alunni che in sede di integrazione finale (agosto) avranno riporta-

to una valutazione negativa nelle verifiche, dimostrando di avere ancora importanti lacune e di non posse-

dere le competenze necessarie per affrontare lo studio nell’anno successivo.

All’albo d’Istituto risulterà solo l’indicazione “Non ammesso”. Tale decisione sarà esplicitamente e debi-

tamente motivata alunno per alunno, con un giudizio globale elaborato dal Consiglio di classe, che farà ri-

ferimento al profilo complessivo dello studente, all’interesse e all’impegno dimostrati oltre che alla regola-

rità della frequenza, al profitto conseguito nonché alle lacune non colmate e agli interventi didattici effet-

tuati. Pertanto, in tutti i casi in cui si debba valutare un'eventuale non ammissione alla classe successiva, si

verificherà preliminarmente se sono stati attuati tutti gli interventi previsti per la particolare situazione

personale dell’alunno.

AMMISSIONE ESAMI DI STATO

Ai sensi della normativa vigente saranno ammessi all'Esame di Stato gli alunni che in sede di scrutinio fina-

le

● avranno frequentato l’ultima classe per almeno tre quarti del monte ore personalizzato,

● avranno riportato un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e

● avranno conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina

La valutazione degli alunni è effettuata dal Consiglio di classe, con deliberazione assunta, se necessario, a

maggioranza; in caso di parità, prevarrà il voto del Presidente.

Il Collegio dei Docenti, al fine di garantire omogeneità nelle decisioni finali, individua in non più di due le

discipline che, pur presentate con una proposta di voto non sufficiente, possano essere valutate collegial-

mente dal Consiglio di classe comunque con una sufficienza, purché l’alunno abbia dato costante prova di

impegno complessivo, evidenziato uno sforzo perseverante nel processo di recupero delle carenze e abbia

dimostrato un comportamento generalmente serio e responsabile sintetizzato in un voto di comportamen-

to pari o superiore a 8/10.

In tutti i casi in cui dalla delibera del Consiglio risulti un’ammissione a maggioranza è opportuno che la

media finale tenga conto delle agevolazioni offerte e venga ricondotta alla media iniziale conseguita

dall’alunno.

La decisione adottata dal Consiglio dovrà essere adeguatamente motivata e riportata nel verbale di am-

missione.

Il credito scolastico corrisponderà al punteggio minimo della banda di oscillazione.

Le deliberazioni del Consiglio di classe di non ammissione all’Esame devono essere puntualmente motivate

in un giudizio personalizzato elaborato collegialmente, che faccia riferimento al profilo dello studente,

all’interesse e all’impegno dimostrati, alla assiduità o meno nella frequenza, al profitto effettivamente

conseguito e agli interventi didattici integrativi organizzati dalla scuola in rapporto ai risultati ottenuti.

53

L’esito sarà pubblicato all’Albo, anche on line, con l’indicazione «Ammesso» o «Non ammesso» e i voti at-

tribuiti saranno registrati attraverso le funzionalità del Portale Argo negli archivi. Nei casi di ammissione il

Consiglio di classe presenterà il candidato alla Commissione d’Esame attraverso i voti di profitto attribuiti

in riferimento alla Tabella dei livelli di apprendimento riportati in sintesi nella scheda di valutazione.

Possono essere ammessi, a domanda, per abbreviazione per merito, gli alunni della penultima classe che

abbiano riportato almeno otto decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento; che abbiano seguito un

regolare corso di studi e riportato, negli scrutini dei due anni precedenti, una votazione di almeno sette de-

cimi in ciascuna disciplina e otto nel comportamento.

CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO

Il credito scolastico esprime la valutazione del grado complessivo di preparazione raggiunta durante il

triennio e contribuisce, sommato al punteggio delle prove d’Esame, alla determinazione del voto finale.

Il Collegio dei Docenti propone di assegnare un punteggio alla cui determinazione concorrono la media dei

voti conseguita in ciascun anno scolastico, il voto di comportamento, la frequenza scolastica, la partecipa-

zione o meno ad attività complementari, la presenza o assenza di debiti formativi.

Il Consiglio di classe, quindi, tenuto conto delle valutazioni finali delle classi del triennio, procederà all'at-

tribuzione del credito scolastico ad ogni alunno interno e, sulla base della L. n. 1/07 e della Tabella A e rela-

tiva nota in calce allegata al DM 99/2010, per l'attribuzione dei voti e farà riferimento, per la determina-

zione della media, all'intera scala decimale di valutazione, tenendo conto del voto relativo al comporta-

mento.

Il punteggio, nell’ambito delle bande di oscillazione previste con Decreto ministeriale, sarà espresso in nu-

mero intero per un punteggio massimo di 25 punti. Gli insegnanti di Religione e della materia alternativa

all’IRC partecipano a pieno titolo alla determinazione di tale punteggio per gli alunni che si avvalgono di

tali attività.

In caso di ammissione alla classe successiva (scrutinio finale) o all’Esame di Stato con una o più agevola-

zioni debitamente evidenziate nel verbale dello scrutinio, il Consiglio di classe attribuirà il punteggio mini-

mo previsto dalla banda di oscillazione.

In caso di sospensione del giudizio (scrutinio integrativo), l’attribuzione del credito sarà effettuata in sede

di scrutinio integrativo e anche in questo caso all’alunno sarà riconosciuto il punteggio minimo previsto

dalla banda di oscillazione.

Il Consiglio attribuirà il punteggio massimo previsto in tutti i casi in cui l’alunno riporterà una media dei vo-

ti superiore al valore medio fra il minimo e il massimo della banda di oscillazione e in tutti i casi in cui il ri-

conoscimento di micropunteggi integrativi per attività scolastiche e per crediti formativi non può dar luo-

go, in nessun caso, al cambiamento della banda di oscillazione.

54

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Il punteggio massimo della banda di oscillazione potrà essere attribuito all’alunno tenendo conto dei suc-

cessivi parametri e qualora dalla somma della media dei voti e dei microcrediti derivi un numero con deci-

mali al di sopra di 0,51.

Parametro 1: Assiduità della frequenza

Punti Descrittore

0,3 < 50 h

0,2 < 80 h

0,1 < 100 h

0 > 100 h

Ai soli fini dell’attribuzione del credito scolastico, le assenze certificate vanno eliminate dal computo delle

assenze totali. La certificazione dovrà essere riferita a gravi motivi di salute attestati da certificati medici.

Parametro 2:Valutazione IRC/Materia alternativa

Punti Descrittori

0,2 Giudizio di Ottimo

0,1 Giudizio superiore alla sufficienza

0 Giudizio di sufficienza

Parametro 3:Attività scolastiche complementari

Punti Descrittori

0,2 Per ogni attestato sottoscritto dal docente referente

del progetto e rilasciato dal Dirigente Scolastico

Numero massimo di attestati valutabili: 2

55

CREDITO FORMATIVO

(aggiornato ed approvato in sede di aggiornamento del PTOF, nella seduta del 09/11/2016)

Nel caso in cui l’alunno abbia partecipato ad iniziative formative in ambito extrascolastico potrà far valere tali attività come crediti, qualora esse presentino i requisiti previsti. Ai fini del riconoscimento di ogni attivi-tà, di cui si chiede la valutazione deve essere adeguatamente documentata entro il 15 maggio di ogni an-no. L’adeguatezza dell’attestato e dell’esperienza formativa sono stabiliti dal Consiglio di classe, il quale procede alla valutazione sulla base di parametri omogenei, individuati sulla base degli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi. Le esperienze devono essere qualificate, acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, documentate e devono certificare competenze coerenti con il tipo di corso di stu-dio. I consigli di classe valuteranno qualità e rilevanza dell’esperienza, con riguardo alla formazione perso-nale, civile e sociale, attraverso l’analisi della documentazione prodotta.

ATTIVITÀ VALIDE AI FINI DELL’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO:

AMBITO DELL’ESPERIENZA

ATTIVITÀ SVOLTA LIVELLO QUALITATIVO PUNTI Ente certificatore

ATTIVITÀ CULTURALI

Certificazioni lingui-stiche con data suc-cessiva al 10 giugno dell’a.s. precedente

B2 0,40 rilasciate da: Cambridge – Trini-ty – Toefl – IETLS – DELE – DELF – Goethe

B1 0,30

A2 0,20

Frequenza corsi di lingua di al-meno 30 ore nell’anno di presen-tazione dell’attestato

0,20

Attività scientifi-che/letterarie riferite all’a.s. in corso

Vittoria concorsi Pubblicazioni

0,20 MIUR, USR o enti, istituzioni legal-mente riconosciu-te o locali

ATTIVITÀ ARTISTICHE

Musica/Arte riferite all’a.s. in corso

Esami Conservatorio/ Pubblica-zioni/Partecipazione a concerti o concorsi

0,20 Istituti riconosciu-ti/Enti/Associazioni nazionali o re-gionali

ATTIVITÀ PROFESSIO-NALI

Certificazioni infor-matiche con data successiva al 10 giugno dell’a.s. precedente

conseguimento ECDL 0,40 Enti organizzatori riconosciuti

Tirocini/Corsi/ riferite all’a.s. in corso

Frequenza di almeno 25 ore 0,20 Enti regionali au-torizzati alla certi-ficazione

Attività lavorativa riferite all’a.s. in corso

Attività svolta con regolare retri-buzione e contribuzione

0,10

ATTIVITÀ SPORTIVA

attività sportiva agonistica riferite all’a.s. in corso

Attività individuale/di squadra 0,10 Associazioni rico-nosciute dal CONI

COOPERA-ZIONE SOLIDARIETÀ TUTELA DELL’AMBIEN-TE

attività di volonta-riato qualificata; assistenza anziani, a disabili o a situazio-ni di disagio; corsi della Protezio-ne civile; corsi di primo soc-corso. riferiti all’a.s. in cor-so

attività continuativa, almeno annuale, di volontariato, di soli-darietà e di cooperazione, con indicazione della durata, dei compiti, delle funzioni e delle competenze acquisite;

0,20 Enti o associazioni riconosciute a li-vello Regionale o Nazionale

Numero massimo di attestati valutabili: 2

56

L'attribuzione del credito scolastico va deliberata, motivata e verbalizzata per ogni alunno e il punteggio

attribuito sarà pubblicato all'albo dell'istituto. Il Consiglio di classe per la descrizione delle motivazioni di

tutti gli elementi valutati si servirà della specifica tabella di valutazione elaborata attraverso Argo Scuola-

next, che dovrà essere completata in tutte le sue parti.

Valutazione Scambi e Stage

(aggiornato ed approvato nella seduta del 15/05/2017)

“…gli Scambi e gli Stage devono essere inseriti nei percorsi ASL” … “percorsi ASL (sono) valutabili solo con

attribuzione di ore svolte, con ricaduta sul voto di profitto e di condotta, ma non come attività scolastiche

complementari (attribuzione di credito scolastico pari a 0.20) e non come credito formativo” (estratto del

verbale CD del 15/05/2017)

57

AREA DELLE RISORSE

Gli spazi e le e strutture

Le risorse strutturali comprendono:

37 aule

2 palestre

1 laboratorio di informatica

1 laboratorio linguistico

1 laboratorio multimediale

1 laboratorio di Scienze

1 Biblioteca

1 Sala Riunioni con impianto multimediale

1 Aula magna con impianto multimediale

1 Aula per la didattica specializzata

CALENDARIO SCOLASTICO

Inizio delle lezioni 11 Settembre 2017

Termine delle lezioni 7 Giugno 2018

Esami di Stato

Prima prova mercoledì 20 giugno 2018 Seconda prova giovedì 21 giugno 2018 Terza prova lunedì 25 giugno 2018

Sospensione delle lezioni

Festività Tutti i Santi 1 Novembre 2017

Festività dell’Immacolata Conce-zione

8 Dicembre 2017 (9-10 Dicembre 2017 Ponte dell’Immacolata)

Vacanze natalizie Dal 24 Dicembre 2017 al 7 Gennaio 2018

Vacanze pasquali Dal 29 Marzo 2018 al 3 Aprile 2018

Festa della liberazione 25 Aprile 2018

Festa della Pietraquaria 27 Aprile 2018

Festa del Lavoro 1 Maggio 2018

Festa Nazionale della Repubblica 2 Giugno 2018

INCONTRI SCUOLA/FAMIGLIA

29 – 30 NOVEMBRE 2017 (giovedi – biennio / venerdì – triennio) ORE 15,00 – 17,00

12 – 13 FEBBRAIO 2018 (lunedi – biennio / martedì – triennio) ORE 15,00 – 17,00

18 – 19 APRILE 2018 (mercoledi – biennio / giovedi – triennio) ORE 15,00 – 17,00

58

FUNZIONIGRAMMA

FUNZIONE

e

NOMINATIVO

COMPITI

DIRIGENTE SCOLA-

STICO

Prof.ssa Rossella

Rodorigo

Dirige l’istituto

Rappresenta legalmente l’Istituto

Instaura e mantiene le relazioni con enti pubblici e privati- a vari

livelli territoriali

Coordina e pianifica insieme ai Collaboratori, ed alle Funzioni Strumentali le

attività dei gruppi di lavoro.

E’ responsabile della procedura gestione delle risorse umane

E’ responsabile della procedura formazione del personale

Predispone la diffusione, la conoscenza e la applicazione dei Regolamenti di

Istituto e del POF

Attiva e coordina le risorse umane dell’Istituto per conseguire gli obiettivi di

qualità e di efficienza

Controlla e vaglia la documentazione da presentare all’esterno

Collaboratori del Di-

rigente Scolastico

Prof.ssa Gigliola

Ciaccia

Prof. Giampietro

D’Angelo

Esercizio delle funzioni sostitutive in caso di assenza o impedimento del diri-

gente, mediante incarico contingente, puntuale e personalizzato.

Coordinamento generale delle attività gestionali e amministrative (organiz-

zazione funzionale delle sedi scolastiche, strutturazione e organizzazione del

servizio, predisposizione della documentazione amministrava relativa allo

svolgimento delle fondamentali funzioni individuali e collegiali del personale

docente, sostituzione dei docenti assenti, circolazione della comunicazione

interna, ecc.).

Cura dei rapporti con gli alunni e le famiglie e con enti e istituzioni culturali.

Coordinamento delle attività didattiche (supervisione degli interventi di re-

cupero e di integrazione dell’offerta formativa, monitoraggio dello stato di

attuazione del Piano dell’Offerta Formativa);

Conduzione delle attività di gruppi di lavoro (funzioni strumentali al Piano

dell’Offerta Formativa, gruppo di gestione, gruppo di autoanalisi d’istituto,

ecc).

59

Incarichi relativi a compiti specifici

ATTRIBUZIONI INCARICATI

Verbalizzazione del collegio docenti Prof.ssa Di Carlo Stefania

Organizzazione delle prove di evacuazione Prof. D’Angelo Giampietro

Organizzazione e gestione delle prove Invalsi Prof.ssa Ciaccia Gigliola

Elaborazione dell’orario delle lezioni Prof.sse Ciccarelli Angela, Gallese Roberta

Coordinatori di dipartimento

Umanistico prof.ssa Lanciotti Viviana

Scientifico prof.ssa Di Salvatore Mariolina

Linguistico prof.ssa Salucci Donatella

Giuridico economico prof.ssa Clementi

Daniela

Gruppo H Prof.ssa De Stefanis Antonella

Responsabili di laboratorio

Linguistico: prof.ssa Salucci Donatella

Scientifico: prof.ssa Mei Maria Teresa

Informatica: prof.ssa Salucci Donatella

Supporto attività organizzative e di controllo

Prof.ssa Gallese Roberta

Prof.ssa Cherubini Rosa (per la sez. staccata

presso il Liceo Scientifico per il tempo di per-

manenza delle classi della/e sezione/i in tale

sede)* (I suddetti incarichi hanno la durata di un anno (ad eccezione di quello così contrassegnato*)

FUNZIONI STRUMENTALI

F.S. 1 GESTIONE DEL P.T.O.F. prof.ssa Viviana Lanciotti

F.S. 2 SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTE prof.ssa Angela Ciccarelli

F.S. 3 SOSTEGNO AGLI ALUNNI prof.ssa Laura Bizzarri

F.S. 4 ORIENTAMENTO IN INGRESSO E IN USCITA prof.sse Erika Gigli, Flora Caraceni

F.S. 5 GESTIONE DEL SITO E SUPPORTO INFOR-MATICO

prof.ssa Donatella Salucci

60

AREA COMPITI

Prof.ssa Viviana Lanciotti F.S.1: “GESTIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA”

Elaborazione , gestione e verifica in itinere del P.T.O.F., or-ganizzazione dei progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa, valutazione finale del P.T.O.F.;

Elaborazione degli strumenti di autoanalisi d’Istituto, di auto ed etero valutazione del P.O.F. in collaborazione con il gruppo esami e di quello di ricerca;

Raccolta documentazione: proposte, progetti, verbali di verifica delle attività progettuali, nomine e contratti;

Redazione della relazione finale di ogni attività progettuale da presentare al D.S.;

Verifica del P.T.O.F. e dello svolgimento delle attività ine-renti gli incarichi ai docenti e alle singole Commissioni;

Documentazione Stage e aree di progetto in collaborazio-ne con il gruppo esami.

Prof.ssa Angela Ciccarelli F.S.2: “SUPPORTO AL LAVORO DOCENTE”

Accogliere i nuovi docenti

Produrre i modelli di documentazione per i docenti ai fini degli adempimenti previsti;

Elaborare i criteri di valutazione e di ammissione agli esa-mi di Stato, il documento di validità dell’anno scolastico; nonché , la tabella di valutazione dei livelli di apprendi-mento, ai fini dell’aggiornamento del P.T.O.F;

Raccogliere le proposte dei Dipartimenti disciplinari, attra-verso il contatto con i referenti e la lettura dei verbali, e, eventualmente, apportare correzioni ai materiali in uso;

Elaborare il piano annuale delle prove di simulazione, il ca-lendario delle stesse e i prospetti di rilevazione dei risultati delle prove di simulazione delle classi V;

Rilevare i risultati delle attività di recupero e di sostegno dell’anno, degli esiti delle prove di simulazione e del risul-tato finale delle attività di insegnamento- apprendimento;

Analizzare i bisogni formativi dei docenti e collaborare con i coordinatori di classe;

Monitorare e rispondere dell’utilizzo dei programmi Scuo-lanext, nonché collaborare con la Segreteria Alunni per la gestione dei programmi Argo;

Inserire la documentazione prodotta nell’area Comunica-zioni del Portale Argo;

Coordinare lo scrutinio elettronico e l’avvio della formazio-ne dei docenti all’utilizzo del registro elettronico

Controllare ed implementare la procedura di informatizza-zione delle comunicazioni scuola- famiglia;

Elaborare le comunicazioni, in collaborazione con il DS, re-lative alle attività dei docenti;

Supporto ai docenti registro on-line

61

Prof.ssa Laura Bizzarri F.S. 3: “ SUPPORTO AGLI ALUNNI”

Coordinare le attività extracurriculari: scambi culturali, at-tività e progetti, stage;

Coordinare l’attività di educazione alla salute e lo sportello d’ascolto psicologico, l’organizzazione del servizio di me-dicina scolastica;

Curare gli incontri di informazione – formazione relativi all’educazione alla salute e alla sessualità;

dei privatisti , con controllo di programmi e documenti e attività di tutoring;

Effettuare la ricognizione statistica della dispersione degli alunni del biennio e/o del triennio a fine trimestre;

Individuare strategie di supporto e di prevenzione dell’abbandono scolastico anche in raccordo con il proget-to antidispersione;

Integrazione degli alunni stranieri comunitari e non , in raccordo con il Progetto accoglienza e sostegno alunni stranieri”;

Coordinare eventuali corsi di lingua italiana per stranieri.

Prof.sse Erika Gigli e Flora Caraceni F.S. 4: “ORIENTAMENTO IN INGRESSO E IN USCITA”

Promuovere azioni per una scelta formativa consapevole da parte degli alunni e delle relative famiglie;

Valorizzare la conoscenza delle possibilità formative e pro-fessionali relative ai corsi di studio presenti nell’Istituto;

Favorire l’inserimento degli alunni delle classi prime;

Interessamento all’orientamento i ingresso e in uscita per gli alunni diversamente abili;

Rilevare eventuali difficoltà, analizzare attitudini, aspira-zioni e interessi per consentire allo studente di modificare la scelta iniziale;

Trasmettere informazioni riguardanti le offerte formative, i servizi, le opportunità fornite dagli atenei operanti sul ter-ritorio; informa/orienta sui corsi di specializzazione e sui corsi parauniversitari; favorisce e facilita l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso incontri responsabili di azien-de operanti sul territorio;

Elaborazione dei progetti Continuità ed orientamento;

Gestione, verifica e valutazione di tutte le attività in esso contenute.

Prof. ssa Donatella Salucci F.S. 5: “Supporto informatico e gestione del sito web”

Cura del sito informatico e di tutte le iniziative connesse ( sito web- annuario/giornalino multimediale –e/o altro);

Inserimento avvisi, circolari, bandi ecc. sul sito;

Supporto informatico all’area P.T.O.F.;

Supporto informatico alla documentazione delle FF.SS.;

Coordinare l’attività laboratoriale curriculari ed extracurri-colari dei vari progetti;

Coordinare le attività di elaborazione del sito della Scuola;

Coordinamento del laboratorio informatico e delle attrez-zature multimediali;

Curare l’agenda relativa agli impegni settimanali dei labo-ratori evitando accavallamenti di attività;

Supporto ai docenti registri on-line

62

COMMISSIONI DI LAVORO INCARICATI

Ricerca, divulgazione, promozione e coordinamento pro-

getti nazionali e internazionali

Salucci Donatella, Ciaccia Gigliola, Ciccarelli Angela,

Gigli Erika, Gallese Roberta, D’Amore Teresa, Cipolla

Giovanna, Sgammotta Liberata, Clementi Daniela

Aggiornamento e revisione RAV e PDM Cofini Rosanna

Referente DSA e BES Volpe Giuseppina

Alternanza scuola-lavoro

Cipolla Giovanna (referente), Zuchegna M. Tere-

sa(L.S.U.), Volpe Giuseppina (L.L.), Sgammotta Libera-

ta(LES)

Commissione Orario Ciccarelli Angela e Gallese Roberta

Commissione LES

Ciaccia Gigliola (Referente), Ciccarelli, Clementi, Cara-

ceni, Gallese, Sgammotta, D’Amore, Cipolla, Gigli,

Lanciotti, Pericoli, Trecco, Viglianti, Di Salvatore, Di Pie-

tro

Orientamento

Gigli, Caraceni, Gallese, Ciaccia, Ciccarelli, Bizzarri, Ca-

stellani, Cipolla, D’Angelo, D’Amore, De Stefanis, Di

Berardino, Lanciotti, Malaspina, Pericoli, Sgammotta,

Trecco, Turcossi

Vigilanza sul rispetto del divieto di fumo

tutti i docenti e tutto il personale ATA (competenti

all’accertamento ed alla relativa contestazione

dell’infrazione sono il Dirigente Scolastico e il collabo-

ratore del Dirigente Prof. D’Angelo)

Commissione Elettorale Cherubini Rosa, Roselli Devid

Organo Di Garanzia Cipollone Isaia

Tutor classi prime Cofini Rosanna

Responsabile alunni stranieri (Italiano L2) Di Berardino Mafalda

I suddetti incarichi hanno la durata di un anno.

63

DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE

DOCENTI CLASSE DOCENTI CLASSE

1. Pantoli Loretta I A 22. Ruotolo Giulia III E

2. Zuchegna Mariateresa II A 23. Cardilli Lara I F

3. Cinquegrana Cesidio III A 24. Nanni Nadia II F

4. DiBerardino Mafalda IVA 25. Roselli Devid III F

5. Cichetti Maurizio V A 26. Ciccarelli Angela IV F

6. D’Angelo Giampietro I B 27. Clementi Daniela V F

7. Mangiacapra Daniela II B 28. De Medicis Anna I G

8. Ciaccia Gigliola III B 29. Ruotolo Giulia II G

9. GiardiniDaniela IV B 30. Di Carlo Stefania III G

10. Zuchegna Mariateresa V B 31. Santacasa Alessandra IV G

11. Sallustio Irma I C 32. Caraceni Flora V G

12. Viglianti Giuseppina II C 33. Cotroni Grazia II i

13. Trecco Luisa IIIC 34. Liberatore Fabrizia III i

14. Di Carlo Stefania V C 35. Lanciotti Viviana IV i

15. Volpe Giuseppina I D 36. Cofini Rosanna V i

16. Giglio Luisa IID 37. Gallese Roberta I L

17. Malaspina Letizia III D 38. Sgammotta Liberata II L

18. Giglio Luisa IV D 39. Cofini Rosanna III L

19. D’Amore Teresa VD 40. Gigli Erika IV L

20. Gallese Dulia IE 41. Bizzarri Laura V L

21. Giffi Giovanna II E 42. Giffi Giovanna II M

Attribuzioni del coordinatore

E’ delegato dal Dirigente Scolastico a presiedere i Consigli di classe, a nominare un segretario verbalizzante che provvederà ad inserirli nell’apposita sezione del Portale Argo, entro cinque giorni e alla loro conservazione agli atti;

cura la trasmissione delle comunicazioni interne inerenti le attività e gli impegni scolastici;

concorda e predispone la programmazione educativa e didattica della classe;

coordina i progetti multidisciplinari;

organizza gli interventi di recupero;

Cura i rapporti con le famiglie per comunicare ogni mese assenze (+ di cinque), ritardi, prov-vedimenti disciplinari e situazioni a rischio;

Controlla settimanalmente i registri delle classi in cui svolge la funzione di coordinatore, se-gnalando al D.S. ogni discrepanza e/o carenza e le assenze ingiustificate e/o superiori a 20 giorni;

effettua il monitoraggio periodico dell’attuazione del patto di corresponsabilità;

Integra lo staff di gestione quando richiesto;

Svolge azione di monitoraggio mensile sulle problematiche delle classi affidategli e bimestra-le sui debiti formativi;

Propone le attività di recupero;

Segnala al Dirigente i comportamenti scorretti degli alunni;

Segnala i rischi ex T.U. 81/08 al D.S.;

Coordina tutti gli adempimenti di fine anno;

Redige il documento del 15 maggio (per il V anno);

Prende contatti con enti esterni per eventuali iniziative, concorsi, manifestazioni, escursioni; provvede, nelle classi interessate, all'organizzazione delle prove simulate relative all’esame di

64

Stato; segnala all'ufficio di presidenza i casi di scarso profitto o di carente partecipazione al dialogo educativo;

Accerta periodicamente la consistenza delle ore destinate, in ciascuna classe, ad attività di integrazione dell’offerta formativa e sottopone le rilevazioni effettuate, ad ogni seduta del

consiglio di classe.

ORGANIGRAMMA

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Rossella Rodorigo

IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI e AMMINISTRATIVI

Antonio Di Genova

I DOCENTI

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento

(salvo aggiornamento annuale) definito è così organizzato dalla determina dirigenziale :

CL. CONC. CATTEDRE TOT. ORE DOCENTI A-46 (19/A) Discipline Giuridiche ed economiche

1 III-IVF; III-IV-VA; II E (Materia alternativa) 17+1 Ciccarelli

2 I-IIB; IIC; I-II A; I-II F 18 Cipollone

3 I-II-III-IV-VD; VF 18 Clementi

A-17 (25/A) Disegno e storia dell’arte

1 III-VC; IIIE; VD 8 Battista 2 III-IV-VF; IVI; IVD 10 Di Giovambattista

3 III-IV-VG; VL; III-IV-VB 14 Parisse

4 III I- V I; IIIL-IVL 8 Liberatore

5 III-IV-V A; IIID 8 Gabini

A-48 (29/A) Scienze motorie 1 II- IV-VD; I-II-III-IV-V G 16 Caraceni

2 I-II-III-VC; I-II-III-IV-VF 18 Ciaglia

3 I-II-III B; II M 8 D’Angelo

4 I-II-IIIL; II;III;IV;V I 14 Gallese

5 I-II-III-IV-V A; IV-V L; IV B 16 Morgante 6 I-III D; I-II-III E; V B 12 Morelli

A-18 (36/A) Filosofia e Scienze umane

1 III-IV-V D; III-V F 15 D’Amore

2 III B 5 Pericoli

3 III-IV-V D 16 Di Pietro 4 I-II-IV-V B 18 Giardini

5 III-IV-V B; IV G; V C 14 Paris

6 I-II D; I-II F; III A 15 Pediconi

7 III-IV-V A; III-V G; I C 14 Prioli

8 III C; III-V I; III-IV-V L 18 Ridolfi

9 III E; III-IV-V F; IV I 11 Roselli 10 II-III C; IV-V A 15 Trecco

A-27 (49/A) Matematica e Fisica

1 III-V C (Fisica); I-II-III-V C; V I (Matematica) 18 Cherubini

2 III-IV-V A (Fisica); II-III-IV-V A (Matematica) 18 Cinquegrana

3 III-IV B; IV G; V I (Fisica); I-II B (Matematica) 14 Santacasa 4 III-V L; IV-V F; V B (Fisica); II I; III-V L (Matematica) 17 Cotroni

5 IV L; V D (Fisica); II L; III-IV-V D (Matematica) 16 Di Matteo

6 III F; III G; III-IV I (Fisica); II-III F; III-IV I (Matemati-ca)

18 Di Salvatore

65

7 III-IV D (Fisica); I-II D (Matematica) 10 Fazi 8 V G (Fisica); I-IV-V F; I-III-V G (Matematica) 18 Piotti

9 I A; I-IV L; II-IV-V B 14 Pantoli

10 III E (Fisica); I-II-III E; II-IV G; II M (Matematica) 18 Ruotolo

A-12 (50/A) Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado

1 I F; II L; II M (Italiano); II L; II M (Geostoria) 18 Cardilli

2 IV G; V A; V F (Italiano e Storia) 18 Cicchetti 3 IV D; V I (Italiano); III-IV-V L; IV D; V I (Storia) 18 Cofini

4 II-III D; III G (Italiano); III D; III G; V C (Storia) 18 Di Carlo

5 III F (Storia); I-II F (Geostoria) 8 Di Bernardo

6 I D (Italiano); I A; I B; I-II D (Geostoria) 16 Di Nella

7 I D (Italiano); I A; I B; I-II D (Geostoria) 16 Di Crescenzo 8 III-IV I; V D (Italiano e Storia) 18 Lanciotti

9 III-IV F; III L (Italiano); I L; II B (Storia) 18 Marchetti

10 I-III-IV A (Italiano); III-IV A (Storia); I E; II B (Mat.alternativa)

18+2 Montagliani

11 II A; II F; V B (Italiano); IV-V B; IV F (Storia) 18 Zuchegna M. T. 12 I E; II A (Geostoria) 6 Gallese G.

A-11 (51/A) Discipline letterarie e latino

1 I B; V L (Italiano); I-II B; I G; II M (Latino) 18 Bizzarri

2 II E (Italiano); I E; II A (Geostoria) 18 Ciammola

3 I-IV L; IV B (Italiano); I-IV L; II B (Latino) 18 Colagrande 4 II I (Italiano); II I (Latino); I-II C (Geostoria) 12 Panella

5 I-II G; II E; II I (Geostoria) 12 De Cecco

6 I G; II-III B; (Italiano); III B (Latino); III C; V G (Sto-ria)

18 Mangiacapra

7 I-II C; V G (Italiano); I-II C (Latino) 18 Spina 8 II-III-V C ( Italiano); II G; III-V C (Latino) 18 Mastrangelo

A-50 (60/A) Scienze naturali, chimiche e biologiche

1 I A; I-II G; V B 8 De Martino

2 I-II-III-IV B; I-II F; I-V L; II M; IV G 17 Ciaccia G

3 II-III-IV-V I; III-III-IV L; III-V C 18 Mei 4 I-II C; I-II D; I-II-III E; II A; III-V G 18 Rotini

AA-24(246/A) Lingua e civiltà straniera ( francese)

1 III E; III-IV-V I; IV-V A; V G 18 Maddalena

2 I-II-III-IV-V L 18 Castellani

3 I-II E; I G; II-III A; II M; II M (Materia alternativa) 18 Iorio AB-24(346/A) Lingua e civiltà straniera ( inglese)

1 III G; III-IV-V I; III-V L 18 Cerasoli

2 I-III-IV-V B; III-V C 18 Di Cicco

3 II E; II L; IIM; V D; V G 18 Giffi

4 I-II-IV G; I-IV L 18 Gigli 5 II-III-IV F 18 Imparato

6 I-II-III-IV-V D; II B; II C 18 Malaspina

7 I-II-III-IV-V A; I C 18 Sallustio

8 I E; II I 8 Campi

9 I-V F; IIIE 9 Lavagnini

AC-24 (446/A) Lingua e civiltà straniera ( spagnolo) 1 I-V L; II-IV-V I; V G 18 Cipolla

2 I-II-III-IV-V A; II M 18 Cicchetti E.

3 I-II-III E; II-III-IV G; III I 18 Salucci

4 I D 3 Acciarino

5 II-III-IV L; III-IV-V F 18 Sgammotta 6 I-II-III-IV-V A; II M 18 Panzanaro

7 I-II F; II-III-IV-V D 18 Salini

8 I F; III D 6 Di Girolamo

AD-24(546/A) Lingua e civiltà straniera ( tedesco)

1 II-III-IV I 11 Cicconi

66

2 II-III-IV-V G; V L 18 Zilli 3 I G 3 De Medicis

BA-02(C031) Conv. In lingua straniera (francese)

1 I E; II M; III-IV-V L 5 Sulli

2 I-V G; I-II L; II-III E; III-IV-V I 7 Petrucci

BB-02(C032) Conv. In lingua straniera (inglese)

1 I-II-III E; I-II-III-IV-V G; I-II-III-IV-V L; II-III-IV-V I; II M

18 Turcossi

BC-02(C033) Conv. In lingua straniera (spagnola)

1 II-IV I; II-III-IV L; II M 18 Giannangelo

2 I-II-III E; I-V L; II-III-IV-V G; III-V I 18 Pelliccetti BD-02(C034) Conv. In lingua straniera (tedesco)

1 I-II-III-IV-V G; II-III-IV-V I 8 Gottschlich

Docente di Religione Scuola Secondaria

1 I-II-III-V C; I-II-III-IV-V D; I-II-III-IV-V F; II-III-IV-V A 18 Braghini

2 I A; I-II-III-IV-V B 6 Catalano

3 I-II-III E; I-II-III-IV-V G; I-II-III-IV-V L; II-III-IV-V I; II M 18 Sanvito Docenti di sostegno

AB-24(346/A) II M; III C 18 Ansini

AB-24(346/A) I G; III C 18 Bartolomucci

A-12 (50/A) III-IV A 18 Di Berardino

A-46 (19/A) IV-V A 18 De Stefanis A-29(A03) IV D; V G 18 Di Pasquale

A-47 (A048) III-V A 18 Di Rocco

A-46 (19/A) II-IV D 18 Giglio

A-46 (19/A) II F; III A 18 Maccallini

A-50 (60/A) IV F; V D 18 Marianella A-18 (36/A) V D; IIIA (Materia alternativa) 18 Piperni

A-46 (19/A) I-II B 18 Ranieri

A-48 (29/A) II B; III D 18 Tarquini

AB-24(346/A) I D; V G 18 Volpe

A-46 (19/A) I B; II F 18 Nanni A-46 (19/A) II C; II M 18 Viglianti

A-46 (19/A) II F 12 Buonavolontà

A-12 (50/A) IV-V F 18 Zuchegna T.

A-46 (19/A) I A; V B 18 Cariola

A-46 (19/A) II C 9 Di Nicola

A-12 (50/A) I A; I-V F 18 Martino AC-24 (446/A) I D; II M 18 Miniello

A-50 (60/A) V B 6 Morgante

A-50 (60/A) III D; IV A 18 Stornelli

A-46 (19/A) II A; IV F 18 Lucci

A-46 (19/A) I G; II M 18 Venanzi

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

CCoollaannggeelloo FFiilloommeennaa

CCoouurrrriieerr AAnniittaa

GGiissmmoonnddii MMaattiillddee

PPiicccciirriillllii AAnnnnaa RRiittaa

PPiisseeggnnaa OOrrllaannddoo CCiinnzziiaa

RRaaffffaaeellee CCeessiirraa

Rosini Stefania

67

COLLABORATORI SCOLASTICI

AAuurreellii GGiiaannffiilliippppoo

CCaasscciieerree PPiieettrroo

CCiicccchhiinneellllii GGiioovvaannnnaa

CCuucccchhiieellllaa MMaarriinneellllaa

DDii BBaarrttoolloommeeoo AAddeelliiaa

DDii CCeessaarree EEnnnniiss

DDii GGiiaannffiilliippppoo MMaarriiaa GGaabbrriieellllaa

GGiilleettttii MMaarriiaa GGaabbrriieellllaa

MMaacceerraa FFaauussttoo

PPiisseeggnnaa SSiillvvaannaa

RRaannaallllii FFrraannccaa

SSppeerraa AAnnttoonneellllaa

VVeennttii AAsscceennzzoo

ASSISTENTI TECNICI

LLeeoonnii AAnnttoonniioo

68

IL PIANO DELLA FORMAZIONE

Secondo i dettami della Legge 107, la formazione dei docenti assumerà un carattere obbligatorio, perma-

nente e strutturale, rientrando all’interno degli adempimenti della funzione docente; a stabilirlo è infatti il

comma 124 dell’art.1 che definisce una condizione di perentorietà e di continuità sul tema della formazio-

ne in servizio.

Il comma 124 parla in esclusiva di “formazione in servizio” strettamente correlata, come già detto, agli

adempimenti connessi alla funzione docente e che “le attività di formazione sono definite dalle singole isti-

tuzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani

di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della

Repubblica 28 marzo 2013, n. 80”.

Per altro, già il vigente CCNL 2006-2009 impegna le istituzioni scolastiche a dotarsi di un piano di azioni

formative di istituto (art. 66) che possono oggi essere assunte all'interno del POF triennale .

Al comma 12 dell’art.1 della Legge 107 è altresì specificato che il Piano dell’offerta formativa triennale do-

vrà contenere anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministra-

tivo, tecnico e ausiliare.

La formazione in servizio è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualifi-

cazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera.

In attesa del Piano Nazionale di Formazione di competenza del MIUR, con il quale sono in fase di predispo-

sizione alcune linee di azione nazionali, mirate a coinvolgere un numero ampio di docenti nei seguenti temi

strategici:

- le competenze digitali e per l'innovazione didattica e metodologica;

- le competenze linguistiche;

- l'alternanza scuola-lavoro e l'imprenditorialità;

- l'inclusione, la disabilità, l'integrazione, le competenze di cittadinanza globale;

- il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e

comprensione, alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze

matematiche;

- la valutazione.

il nostro Istituto ha predisposto alcuni progetti e iniziative rivolti a tutte le componenti del personale scola-

stico, in considerazione anche della revisione annuale del PTOF.

Attività di arricchimento formativo e/o aggiornamento del personale.

- Corso di primo soccorso e pronto soccorso referenti Proff. Caraceni e Gallese

- Uso del Defibrillatore

- Formazione sulla sicurezza a cura del Responsabile per la Sicurezza

- Sportello D’Ascolto per docenti, genitori, alunni. Referente prof.ssa Bizzarri

- Corsi di lingue per i docenti –Certificazioni linguistiche a cura dei docenti di lingue referenti per i

relativi corsi

- Progetti “Scuola digitale” a cura dell’animatore digitale

69

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che:

Il nostro istituto possiede una ricca biblioteca interna intitolata ad uno dei primi docenti di questa scuola,

Domenico Alfidi.

La Biblioteca è consultabile dagli alunni e dai docenti e contiene 4990 libri, acquistati o ricevuti in donazio-

ne, che abbracciano quasi tutte le discipline e che sono disponibili in elenco informatizzato.

l’Istituto dispone inoltre di:

n. 1 laboratori d’informatica,

n. 1 laboratorio linguistico,

n. 1 laboratorio multimediale

n. 1 laboratorio di scienze,

n.1 sala regia/sala multimediale

un’aula magna con impianto multimediale

1 aula docenti con n.4 pc

Tutte le aule, cablate, sono dotate di pc.

70

AREA DEL MIGLIORAMENTO

RELAZIONE TRA RAV E PDM

La nostra scuola tende verso il miglioramento continuo del servizio offerto, ottenuto mediante

una innovazione consapevole, condivisa e controllata che ne rafforzi l’identità e ne migliori la

qualità.

Dal Rapporto di AutoValutazione (RAV) è emerso il quadro di un’organizzazione che possiede ca-

ratteristiche di positività, ma presenta anche alcune aree di criticità, il che ha indotto il DS e il

Gruppo di Autovalutazione a ricercare le possibili aree da migliorare. Il PdM viene, dunque, ela-

borato in stretta relazione con il RAV, poiché quest’ultimo, evidenziando con chiarezza i PDF e i

PDD per ciascun sottocriterio, ha consentito di mettere in luce le aree di miglioramento sulle qua-

li si ritiene opportuno intervenire in via prioritaria. Dall’analisi del RAV emerge che, sebbene la

scuola sia attenta alla gestione e alla divulgazione di informazioni e alla diffusione delle cono-

scenze, manca un organico piano della comunicazione e la gestione delle informazioni e della

comunicazione non avviene in modo completo e sistematico.

Nel contesto scolastico la comunicazione tra le diverse componenti è fondamentale per accresce-

re la consapevolezza su problemi e soluzioni, implementare la cooperazione, rinforzare i compor-

tamenti e gli atteggiamenti positivi, coerenti con il raggiungimento degli obiettivi. Si ritiene, per-

tanto, che l’elaborazione di un organico Piano della comunicazione sia funzionale al migliora-

mento di tutte le aree analizzate, in quanto le interessa tutte trasversalmente.

Dal RAV, inoltre, è risultato che “I risultati scolastici e i risultati delle prove standardizzate nazio-

nali” hanno un valore elevato di criticità ed è, quindi, di questo problema che occorre ricercare

possibili ipotesi di soluzione.

Si ritiene opportuno, nell’ottica del miglioramento continuo, implementare l’innovazione metodo-

logica a supporto della didattica tradizionale, mediante la progettazione di attività a classi aper-

te, la maggiore diffusione di una metodologia laboratoriale e la realizzazione di reti di scuole ol-

tre a nuove modalità d’insegnamento basate sull’utilizzo di dispositivi informatici, peereducation,

problemsolving, ecc.. Il processo rappresenta una sequenza di operazioni che attribuiscono valore

a un insieme di input per produrre gli output richiesti. corsi di recupero, di sostegno, di potenzia-

mento.

Si partirà, quindi, dalla individuazione dei bisogni per poi strutturare in modo sistematico corsi di

recupero, di sostegno, di potenziamento. Tali corsi saranno gestiti e monitorati per l’intero per-

corso dal dirigente, dai docenti e da tutte le componenti dell’istituto.

Infine, per rispondere efficacemente alle richieste che i portatori di interesse hanno rivolto alla

scuola, si ritiene di potenziare con percorsi specifici le aree didattiche di indirizzo, linguistiche e

scientifiche al fine di una costruzione di curriculo valido e competente.

71

INTEGRAZIONE TRA RAV E PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), che rappresenta il documento fondamentale

costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la proget-

tazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano

nell’ambito della loro autonomia, è integrato (Art. 3 dpr 275/1999 novellato dal comma 14

dell’art. 1 L. 107/2015) con il Piano di Miglioramento dell’istituzione scolastica, previsto dal

D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80.

Nell’ottica contemporanea, emerge la necessità di procedere ad un adeguato esame dei bisogni

dei diversi portatori di interesse, sia interni che esterni, e a mettere in atto strategie educative e

organizzative atte a soddisfare tali bisogni.

La riprogettazione del PTOF deve anche individuare i possibili responsabili di tali processi, asse-

gnando loro in modo dettagliato le responsabilità di competenza, le attività di monitoraggio con-

tinuo e gli obiettivi di performance da raggiungere in termini di output ed outcom.

La consapevolezza di tali realtà ha portato il CDV a rivedere alcuni punti.

Gli obiettivi fondamentali su cui il PdM si baserà saranno i seguenti:

- Potenziare l’informazione, la comunicazione e la trasparenza;

- Aumentare il coinvolgimento e la motivazione del personale e di tutti gli stakeholders;

- Ricercare nuove modalità di gestione dei processi;

- Introdurre innovazioni metodologiche nella didattica;

- Esplicitare gli obiettivi di prestazione e individuare indicatori di misura;

- Monitorare sistematicamente le attività svolte;

- Acquisire maggiore consapevolezza critica del proprio operato basata su dati verificabili e verifi-

cati;

- Ridurre il tasso di abbandono scolastico;

- Migliorare dei risultati degli alunni di almeno un punto rispetto al livello raggiunto negli anni

precedenti.

NUOVO PIANO DI MIGLIORAMENTO

La DS, dopo aver analizzato i curricula del personale della scuola, tenuto conto delle competenze,

delle capacità organizzative, di precedenti incarichi assegnati e portati a termine con successo,

per l’individuazione del Nucleo Interno di Valutazione (NIV), ha ritenuto opportuno coinvolgere

oltre alla figura già a suo tempo individuate , referente prof.ssa Gigliola Ciaccia, i seguenti docen-

ti: prof.sse Rosanna Cofini, Angela Ciccarelli e Teresa D’Amore, con mansioni organizzative e di

collaborazione con la dirigenza.

Il coinvolgimento del DSGA, sig. Antonio Di Genova, figura di riferimento del personale ATA, è

fondamentale per motivare e coinvolgere anche il resto del personale scolastico. Tutto ciò non

solo per coinvolgere e socializzare le azioni di miglioramento, ma al fine soprattutto di un moni-

toraggio costante e proficuo per l’ottenimento degli obiettivi prefissati in sede di pianificazione.

72

SEZIONE 1 – SCEGLIERE GLI OBIETTIVI DI PROCESSO PIU’ RILEVANTI E NECESSARI

A) PRIORITA' - OBIETTIVI DI PROCESSO - TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO

1. Priorità e traguardi (Risultati dell’Autovalutazione di istituto sez. 5 RAV)

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’ DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO RISULTATI SCOLASTICI Diminuzione dell’abbandono scolastico Diminuzione dell’abbandono scolastico

dell’1%

Programmazione condivisa, a partire dai Dipartimenti disciplinari

Sviluppo di un proprio curriculum a partire dal PECUP; rilevazione prere-quisiti (test ingresso Italiano e Mate-matica); preparazione ai test Invalsi (Italino e Matematica).

RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZ-ZATE NAZIONALI

Crescita della professione docente Maggior coinvolgimento dei docenti per migliorare la consapevolezza dell’utilità delle prove per classi paral-lele e INVALSI

2. Obiettivi di processo (Risultati dell’Autovalutazione di istituto sez. 5 RAV)

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione Definire in modo più specifico traguardi di competenza che gli studenti nei diversi anni devono acquisire.

Utilizzare in modo sistematico prove standard per classi parallele

Creare ed utilizzare una rubrica di valutazione per ogni singola disciplina e anno scolastico.

Ambiente di apprendimento Realizzare progetti che promuovano l’uso di metodologie didatti-che innovative (cooperative learning, classi aperte, gruppi di livel-lo, flipped room)

Continuità e orientamento Promuovere una figura di docente tutor per supportare gli stu-denti in difficoltà del primo anno. Potenziare il raccordo tra ordini di scuola.

Far conoscere alle famiglie e agli enti locali l’offerta formativa.

3. Relazione tra obiettivi di processo, aree di processo e priorità di miglioramento

La tabella del RAV relativa agli obiettivi di processo contiene la descrizione di questi ultimi e indica le con-nessioni con le rispettive aree di processo. Nella seguente tabella sono esplicitate, attraverso le "X" nelle apposite colonne, anche le connessioni con le priorità individuate, in modo da evidenziare le relazioni tra gli obiettivi di processo, le aree coinvolte e le direzioni strategiche di miglioramento scelte.

AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO Prio-rità 1

Prio-rità 2

Prio-rità 3

Curricolo, proget-tazione e valuta-zione

Definire in modo più specifico traguardi di competenza che gli studenti nei diversi anni devono acquisire

X X

Creare ed utilizzare una rubrica di valutazione per ogni sin-gola disciplina e anno scolastico.

X X

Utilizzare in modo sistematico prove standard per classi pa-rallele

X X

Continuità e orien-tamento

Promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti in difficoltà del primo anno. Potenziare il raccordo tra ordini di scuola.

X

Far conoscere alle famiglie e agli enti locali l’offerta forma-tiva

X

Ambiente di ap-prendimento

Realizzare progetti che promuovano l’uso di metodologie didattiche innovative (cooperative learning, classi aperte, gruppi di livello, flipped room)

X X

73

4. Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una stima della loro fattibilità. Pertanto, ad ogni obiettivo è stato attribuito un valore di fattibilità e uno di impatto, deter-minando una scala di rilevanza. La stima dell'impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine di perseguire l'obiettivo descritto. La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.

Sono stati considerati i punteggi da 1 a 5 come segue:

1 = nullo

2= poco

3= abbastanza

4= molto

5= del tutto

Il prodotto dei due fattori ha fornito una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto. In base ai risultati ottenuti (v. tabella) la scuola, rivedendo gli obiettivi dichiarati nel RAV, si propone di con-centrare le azioni sugli obiettivi di rilevanza maggiore, ridimensionando o eliminando il peso degli obiettivi di minore rilevanza.

Obiettivi di processo elencati Fattibi-lità (da 1 a 5)

Impat-to (da 1 a 5)

Prodot-to: valo-re che identifi-ca la rilevan-za dell’intervento

Definire in modo più specifico traguardi di competenza che gli studenti nei diversi anni devono acquisire

3 4 12

Creare ed utilizzare una rubrica di valutazione per ogni singola disciplina e anno scolastico.

3 3 9

Utilizzare in modo sistematico prove standard per classi paral-lele

3 4 12

Promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti in difficoltà del primo anno. Potenziare il raccordo tra ordini di scuola.

3 3 9

Far conoscere alle famiglie e agli enti locali l’offerta formativa 4 4 16

Realizzare progetti che promuovano l’uso di metodologie di-dattiche innovative (cooperative learning, classi aperte, grup-pi di livello, flipped room).

3 4 12

74

5. Ridefinizione degli obiettivi di processo

Obiettivo di processo in via di attuazione Risultati attesi Indicatori di monitoraggio

Modalità di rileva-zione

1

Definire in modo più specifico traguardi di competenza che gli studenti nei diversi anni devono acquisire

Migliorare i livelli di competenza rispetto all’a.s. 2016/17.

Incontri di di-partimento de-dicati; risultati di apprendimen-to.

Verbali dipartimen-to; analisi risultati pro-ve parallele; analisi esiti scrutini intermedi e finali.

2 Utilizzare in modo sistematico prove standard per classi paralle-le

3 Far conoscere alle famiglie e agli enti locali l’offerta formativa

Promuovere l’Istituto nel mondo esterno: Dirigenti Scolastici, docenti, re-sponsabili EE.LL, mondo della cultura. Costruire una rete di col-laborazione con le scuole del territorio.

Incremento azioni/ progetti per mostrare identità e valori dell’Istituzione.

Numero azio-ni/progetti.

4

Realizzare progetti che promuo-vano l’uso di metodologie didatti-che innovative (cooperative lear-ning, classi aperte, gruppi di livel-lo, flipped room).

SEZIONE 2 - DECIDERE LE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO

1. Valutazione degli effetti positivi delle azioni

Decidere le azioni da compiere è un passaggio che richiede una riflessione attenta in termini di valutazione delle potenziali opportunità e rischi. E' opportuno inoltre tenere presente che gli effetti delle azioni intra-prese non si esauriranno nel breve periodo, ma avranno anche effetti di medio e lungo periodo.

Per ogni azione prevista verranno valutati gli effetti positivi all’interno della scuola a medio e lungo termi-ne.

Obiettivo n. 1: Definire in modo più specifico traguardi di competenza che gli studenti nei diversi anni de-vono conseguire

Azione prevista Effetti positivi a medio termine Effetti positivi a lungo termine

Riflessione all'interno delle riunioni dei dipar-timenti. Raccordo primo/ secondo biennio

Individuazione dei nuclei fondanti delle discipline in funzione delle sviluppo di competenze.

Costruzione di un cur-ricolo verticale

Formazione docenti su didattica per compe-tenze e UdA

Curricula per competenze (Programmazione dipartimentale e individuale)

Costruzione di un cur-ricolo verticale

Implementazione nella didattica curricolare di metodologie laboratoriali e di problem solving.

Miglioramento dei risultati di ap-prendimento.

Aumento percentuale degli alunni promossi.

Riflessione sui dati delle prove Invalsi all'interno delle riunioni dei dipartimenti coinvolti.

Confronto delle competenze mini-me di Istituto con quelle rilevate dalle prove INVALSI.

Ripensamento delle modalità didattiche in termini di competenze e di strumenti e livelli di valutazione

75

Obiettivo n 2: Utilizzare in modo sistematico prove standard per classi parallele

Azione prevista Effetti positivi a medio termine Effetti positivi a lungo termine

Riflessione all'interno delle riunioni per materie.

Incrementare il numero di prove di valuta-zione per classi parallele, curvate sulle competenze.

Ridurre il divario con i risultati delle scuole della macroarea di ap-partenenza.

Riflessioni sui dati delle prove Invalsi nelle riunioni per materie.

Somministrazione di più prove nazionali con dovuta correzione. Successiva analisi dei risultati con la com-ponente alunni e docenti della disciplina.

Migliorare i risultati nelle prove standardiz-zate nazionali.

Obiettivo n. 3: Far conoscere alle famiglie e agli Enti Locali l’offerta formativa

Azione prevista Effetti positivi a medio termine Effetti positivi a lungo termine

Realizzazione proget-to Settimana del Cro-ce e dell’Economia

Costruire un metodo di didattica di tipo esperienziale-laboratoriale attraverso il quale risulti più efficace la tra-smissione e l’apprendimento dei saperi. Condividere moda-lità didattiche diverse da quelle tradizionali, basate su un approccio più esperienziale. Migliorare le relazioni e l’efficacia del gruppo classe. Favorire l’integrazione delle diversità. Conoscere modi di vita diversi dai propri. Presentare e promuovere l’Istituto al mondo esterno: Diri-genti Scolastici, docenti, responsabili EE.LL, mondo della cultura. Costruire una rete di collaborazione con le scuole del terri-torio.

Consapevolezza delle competenze acquisite e possibilità di utilizzo nel territorio.

Coinvolgimento dei genitori nella proget-tazione dei percorsi di alternanza scuo-la/lavoro

Informazione e sensibilizzazione in merito all'alternanza; presentazione/ condivisione del progetto di Istituto; raccol-ta di idee, suggerimenti, richieste; coinvolgimento dei geni-tori nel percorso in qualità di esperti.

Favorire la collabora-zione. Consolidamento di una prassi di coinvolgimen-to di sistema.

Visite informative presso le Scuole Se-condarie di primo grado.

Presentare e promuovere l’Istituto al mondo esterno

Obiettivo n. 4: Realizzare progetti che promuovano l’uso di metodologie didattiche innovative (cooperative learning, classi aperte, gruppi di livello, flipped room).

Azione prevista Effetti positivi a medio termine Effetti positivi a lungo termi-ne

Corsi di formazione per docenti sulle metodologie didattiche in-novative e sulle TIC.

Stimolare la motivazione e l’interesse dei discenti.

Stimolare e accompagnare gli alunni verso un apprendimen-to significativo.

76

2. Rapporto tra gli effetti delle azioni e il quadro di riferimento innovativo

Le azioni che si intendono attivare rappresentano anche un 'occasione per avviare un processo di innova-zione e cambiamento della scuola. Esse si collegano anche con quanto previsto dalla Legge 107/15, cosid-detta "Buona Scuola", in particolare con art.1 comma 7 lett. a), j), l), m):

Obiettivo Connessione con il quadro di riferimento normativo

Definire in modo specifico traguardi di competenza Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati

Far conoscere alle famiglie e agli Enti Locali l’offerta formativa

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio

Utilizzare in modo sistematico prove standard per classi parallele

Realizzare progetti che promuovano l’uso di meto-dologie didattiche innovative (cooperative lear-ning, classi aperte, gruppi di livello, flipped room).

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; potenziamen-to dell’inclusione scolastica. Potenziamento delle metodologie laboratoriali. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgi-mento degli alunni.

SEZIONE 3- PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO

La pianificazione delle azioni è il cuore della predisposizione del piano. Si parte con la previsione dell’impegno di risorse umane interne alla scuola, definendo ciò che esula dalle normali funzioni di servizio e che ha un impatto aggiuntivo di carattere finanziario e di quelle esterne, quantificando le spese che la scuola intende sostenere per l’attuazione delle azioni descritte.

1) Definizione delle risorse umane e strumentali

Obiettivo n. 1: Definire in modo più specifico traguardi di competenza che gli studenti nei diversi anni de-vono conseguire

Risorse umane interne alla scuola

Figure professionali Tipologia di attività

Docenti Riunioni dei Dipartimenti.

Formazione docenti su didattica per competenze.

Personale ATA Ass.tecnico DSGA

Figure professionali esterne alla scuola

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori Da determinare Da individuare

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

77

Obiettivo n. 2: Far conoscere alle famiglie e agli Enti Locali l’offerta formativa

Risorse umane interne alla scuola

Figure professio-nali

Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Eventi e visite informati-ve e formative. Eventi e visite informati-ve/formative da parte di alunni e docenti della Scuola Secondaria di primo grado presso l’Istituto Realizzazione materiale divulgativo. Coinvolgimento genitori nella progettazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro

200h Come da CCNL

FIS

Personale ATA Coll.scolastici Ass.tecnico DSGA

50h Come da CCNL

FIS

Altre figure

Obiettivo n. 3: utilizzare in modo sistematico prove standard per classi parallele

Risorse umane interne alla scuola

Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive pre-sunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Riunioni per materie Predisposizione di prove per classi paral-lele. Riflessione sui dati della prove per classi parallele e delle prove Invalsi all’interno dei dipartimenti coinvolti

// // //

Personale ATA // // // //

Altre figure // // // //

78

Obiettivo n. 4: Realizzare progetti che promuovano l’uso di metodologie didattiche innovative (cooperative learning, classi aperte, gruppi di livello, flipped room).

Risorse umane interne alla scuola

Figure professio-nali

Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte

Costo pre-visto

Fonte finanziaria

Docenti Corsi di formazione per do-centi sulle metodologie didat-tiche innovative. Implementazione nella didat-tica curriculare di metodolo-gie laboratoriali e di problem solving Progettazione e realizzazione Settimana del “Liceo Croce”.

Da determinare Come da progetto

Da individuare e pianificare qualora si individuino risorse specifiche

Personale ATA

Altre figure

Figure professionali esterne alla scuola

Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori Da determinare Da individuare

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante de-finire una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione, per questo motivo, si configura come una vera e propria “tabella di marcia” da aggiornare in ogni momento, monito-rando costantemente l’andamento del processo di miglioramento.

Tempistica delle attività

Attività Pianificazione delle attività

sett ott nov dic gen feb mar apr mag giu

Riflessione sullo sviluppo delle competenze all'inter-no delle riunioni dei dipartimenti. Raccordo primo/ secondo biennio/monoennio

X X X X X

Formazione docenti su didattica per competenze e UdA

X X

Predisposizione di prove per classi parallele. Riflessione sui dati delle prove per classi parallele e delle prove Invalsi all’interno dei dipartimenti coin-volti.

X X X

Implementazione nella didattica curriculare di meto-dologie laboratoriali e di problem solving

X X X X X X X X X X

Realizzazione progetto settimana del “Croce” X X X X

Coinvolgimento genitori nella progettazione di per-corsi di alternanza scuola-lavoro

X X X X

Eventi e visite informative/formative presso le Scuole Secondarie di primo grado.

X X X

Eventi e visite informative/formative da parte di alunni e docenti della Scuola Secondaria di primo grado presso l’Istituto

X X X

Corsi di formazione per docenti sulle metodologie di-dattiche innovative e sulle TIC

X X

79

SEZIONE 4 – VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO.

1)Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati dovrebbe essere svolta una valutazione sull’andamento complessivo del PdM con frequenza annuale, evitando di rimandare il controllo verso la fine del percorso.

Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l'andamento del Piano di Miglioramento per ciascuna delle priorità individuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi.

Priorità 1 (Diminuzione abbandono scolastico)

Esiti degli studenti (dalla sez. 5 del RAV)

Traguardo (dalla sez. 5 del RAV)

Data rile-vazione

Indicatori scelti

Risultati attesi Risul-tati ri-scon-trati

Differen-za

Considera-zioni criti-che e pro-poste di integra-zione e/o modifica

Risultati scolastici

Diminuzione abbandono scolastico dell’1%

Termine dell’anno scolastico

Percentuale di assenze; presenza dei genitori a scuola;

Rimotivazione degli studenti e diminuzione de-gli alunni non scrutinati

Priorità 2 (Programmazione condivisa a partire dai Dipartimenti disciplinari

Esiti degli studenti (dalla sez. 5 del RAV)

Traguardo (dalla sez. 5 del RAV)

Data rile-vazione

Indicatori scelti

Risultati attesi Risultati riscontrati

Diffe-renza

Conside-razioni critiche e proposte di inte-grazione e/o mo-difica

Risultati scolastici

Sviluppare un proprio curricolo, a partire dal PECUP: rile-vazione prerequisiti (test ingres-so Italiano-Matemati-ca); prepa-razione test Invalsi Ita-liano e Ma-tematica.

Termine del trime-stre e dell’anno scolastico

Co-progettazione di prove co-muni sia di ingresso al primo anno sia per le altre classi in paral-lelo. Indivi-duazione di modalità di confronto tra i criteri di valu-tazione. Pro-grammazione delle attività annuali.

Ridurre il divario fra i livelli di en-trata degli stu-denti e i prerequi-siti del Liceo. Maggiore identità dell'offerta for-mativa e riduzio-ne delle differenze fra gli esiti; mag-giore condivisione della programma-zione dei Diparti-menti e di classe.

80

Priorità 3 (Crescita della professione docente)

Esiti degli studenti (dalla sez. 5 del RAV)

Traguardo (dalla sez. 5 del RAV)

Data rile-vazione

Indicatori scelti

Risultati atte-si

Risultati ri-scontrati

Differenza Conside-razioni critiche e proposte di inte-grazione e/o mo-difica

Risultati nelle prove stan-dardizzate nazionali

Miglioramen-to della con-sapevolezza dei docenti dell’utilità del-le prove na-zionali attra-verso corsi di formazione adeguati.

Delibere del Collegio dei docenti. Ri-levazione clima inter-no.

Rendere stabi-le l'attività di formazione e indirizzarla su obiettivi co-muni e condi-visi; maggiore condivisione nella distribu-zione degli in-carichi.

Descrizione dei processi di condivisione del piano all’interno della scuola

Il PdM messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate; è pertanto necessario programmare le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo svi-luppo.

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola

Momenti di condivisione interna

Persone coin-volte

Strumenti Considerazioni nate dalla condivisione

Collegio docenti Docenti Comunicazioni ed informative sia orali che multimediali

Riunioni di dipartimento Docenti

Descrizione delle modalità di diffusione dei risultati del PdM all’interno e all’esterno dell’organizzazione scolastica

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/strumenti Destinatari Tempi

Condivisione all’interno del Collegio dei Docenti Tutto il personale Termine dell’anno scolastico

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola

Metodi/strumenti Destinatari Tempi

Pubblicazione sul sito Internet dell’Istituto

Tutti gli stakeholder ( portatori di interesse verso la scuola)

Termine dell’anno sco-lastico

Composizione del nucleo di valutazione

Nome Ruolo

CIACCIA GIGLIOLA DOCENTE

CICCARELLI ANGELA DOCENTE

COFINI ROSANNA DOCENTE

D’AMORE TERESA DOCENTE

RODORIGO ROSSELLA DIRIGENTE SCOLASTICO

81

ALLEGATI

REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE

I gruppi di lavoro per le disabilità sono stati istituiti per contribuire a garantire il diritto allo studio degli studenti con disabilità ovvero con certificazione e sono finalizzati alla loro integrazione /inclusione scolasti-ca. Si distinguono due tipologie di gruppi di lavoro: a) il Gruppo di Lavoro per l’Handicap d’Istituto (GLH); b) il Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo (GLHO). Il GLH ha compiti di coordinamento e di indirizzo in ordine alle tematiche dell’integrazione di tutti gli allievi in situazione di disagio . Il GLHO ha il compito di dedicarsi al singolo alunno individuando gli interventi specifici finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione ed all’integrazione scolastica; quindi si ist i-tuiscono tanti GLHO quanti sono gli allievi con disabilità. In considerazione della normativa più recente, e fermo restando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della L. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relati-ve a tutti i BES, vista la Direttiva del 27/12/2012 e la successiva cm n. 8 del marzo 2013. Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (in sigla GLI) e svolge le seguenti funzioni:

- rilevazione dei BES presenti nella scuola; (e cioè: alunni disabili certificati, alunni dsa certificati, alunni con svantaggio culturale, sociale o problemi sopraggiunti)

- raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in - funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con - azioni strategiche dell’Amministrazione; - focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di - gestione delle classi; - rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; - raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base - delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte - in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio - 2010 n. 122 ; - elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli - alunni con BES,

Esso ( il GLI ) è composto come segue: 1. Dirigente scolastico o suo delegato; 2. Docente Referente per l’area Inclusione/Didattica Specializzata; 3.Tutti i docenti specializzati della scuola e che operano sul sostegno per l’a.s. in corso Con queste tre componenti si intende il GLI tecnico; Inoltre fanno parte del GLI e possono essere convocati: 4. Coordinatori dei Consigli di classe in cui siano presenti alunni con disabilità (e con DSA); 5.Genitori o rappresentanti dei genitori degli alunni interessati; 6. Rappresentanti degli operatori sanitari che collaborano alla formazione degli studenti con disabilità frequentanti l’Istituto; 7. Referente dell’Ente locale che deve operare per rimuovere situazioni di bisogno e di difficoltà della persona mettendo a disposizione personale specializzato e qualificato; 8. Il rappresentante legale della Cooperativa di Servizi che fornisce gli assistenti ad personam per l’autonomia e la comunicazione. 9. Eventuali altre figure di sistema ( FFSS, Referenti delle varie commissioni, ecc.) Il GLI può essere convocato nella sola componente tecnica o allargato alle altre varie componenti a secon-da delle esigenze e delle comunicazioni/consultazioni/decisioni da intraprendere. Convocazione

82

Le riunioni sono convocate dal Dirigente scolastico e presiedute dallo stesso o da un suo delegato. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei componenti. Di ogni seduta deve essere redatto apposito verbale. Il GLI si può riunire in seduta plenaria, ristretta (con la sola presenza degli insegnanti), dedicata (con la partecipazione delle persone che si occupano in particolare di un alunno). In quest’ultimo caso il GLI è detto operativo. Possono essere invitati a partecipare alle riunioni anche esperti esterni o persone che al di fuori dell’Istituto si occupino degli alunni con disabilità. Gli incontri di verifica con gli operatori sanitari sono equiparati a riunioni del GLI in seduta dedicata. Competenze del GLI Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione presso le istituzioni scolastiche presiede alla programmazione generale dell'integrazione scolastica nella scuola ed ha il compito di «collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato» dei singoli alunni. In particolare per quanto attiene il compito più specifico dell'integrazione/inclusione scolastica nell’istituto, il gruppo interviene per: a. analizzare la situazione complessiva b. verificare periodicamente gli interventi e discutere eventuali criticità; c. formulare proposte per la formazione e l'aggiornamento, anche nell'ottica di prevedere corsi di aggiornamento «comuni» per il personale delle scuole, delle ASL e degli Enti Locali. d. formulare proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle attività di integrazione; e. proporre l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni con disabilità o DSA o BES o ai docenti che se ne occupano; g) definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità. Competenze del Dirigente a. guidare e coordinare le azioni/iniziative/attività connesse con le procedure previste dalla normativa di riferimento b. presiedere e convocare il GLI d’Istituo; c. individuare i criteri per l’assegnazione degli alunni con disabilità alle classi; d) individuare i criteri per l’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi, per la distribuzione delle ore delle relative aree e per l’utilizzo delle compresenze tra i docenti; e) indirizzare l’operato dei singoli consigli di classe affinché promuovano e sviluppino le occasioni di ap-prendimento, favoriscano la partecipazione alle attività scolastiche, collaborino alla stesura dei PEI e dei PDP. Competenze del Docente Referente a) presiedere, su delega del Dirigente scolastico, le riunioni del GLI; b) predisporre gli atti necessari per le sedute del GLI; c) verbalizzare le sedute del GLI; d) curare la documentazione relativa agli alunni con disabilità, verificarne la regolarità e aggiornare i dati informativi (generalità, patologie, necessità assistenziali e pedagogiche, ecc.), sostenendone la sicurezza ai sensi del Documento programmatico sulla sicurezza dei dati personali e sensibili dell’Istituto; e) collaborare col Dirigente scolastico all’elaborazione dell’orario degli insegnanti di sostegno, sulla base dei progetti formativi degli alunni e delle contingenti necessità didattico/organizzative; f) collaborare col Dirigente scolastico alla elaborazione del quadro riassuntivo generale della richiesta di organico dei docenti di sostegno sulla base delle necessità formative degli alunni con disabilità desunte dai relativi PEI e dalle relazioni finali sulle attività di integrazione messe in atto dai rispettivi Consigli di classe; g) collaborare all’accoglienza dei docenti specializzati per le attività di sostegno; h) curare l’espletamento da parte dei Consigli di classe o dei singoli docenti di tutti gli atti dovuti secondo le norme vigenti;

83

i) tenere i contatti con gli EE.LL. e con l’Unità multidisciplinare j) curare l’informazione sulla normativa scolastica relativa all’integrazione degli alunni disabili; k) curare, in collaborazione con l’Ufficio di Segreteria, le comunicazioni dovute alle famiglie e/o all’Ufficio Scolastico Territoriale di competenza Competenze dei docenti specializzati per l’attività di sostegno a) informare gli altri membri del Consiglio di classe sulle problematiche relative all’alunno con disabilità e sulle procedure previste dalla normativa; b) curare gli atti per la definizione del PEI relativo a ciascun alunno con disabilità; c) raccogliere le osservazioni utili alla definizione ed alla stesura del PEI; d) procedere alla stesura del PDF e del PEI utilizzando il modello in adozione nella scuola in collaborazione con gli altri docenti del Consiglio di classe; e) seguire l’attività didattica degli alunni con disabilità, secondo le indicazioni presenti nei relativi PEI; f) mediare, in collaborazione con il Referente., le relazioni tra il Consiglio di classe e la famiglia dell’alunno con disabilità; g) relazionare sull’attività didattica svolta per gli alunni con disabilità e su qualsiasi problema che emerga rispetto all’integrazione scolastica. Competenze del referente DSA e BES (alunni con bisogni educativi speciali diversi dalle situazioni di disabili-tà) Il compito del referente è volto prevalentemente a sensibilizzare e approfondire tematiche specifiche sui disturbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali, a supportare i consigli di classe, a favorire la relazione con le famiglie. Nello specifico, il referente a) fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti b)fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un inter-vento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; c) raccoglie, analizza la documentazione aggiornando il fascicolo personale degli alunni d)supporta i C.d.c/team per l’individuazione di casi di alunni BES e)fornisce collaborazione/consulenza alla stesura dei PDP f)diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento e fornisce informazioni ri-guardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA e BES g)funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio; h)informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con bisogni educativi speciali g)monitora/valuta i risultati ottenuti e ne informa il GLI Competenze degli insegnanti coordinatori di classe a) informare il CdC, di concerto con l’insegnante specializzato, sulle problematiche relative all’alunno con disabilità per quanto è necessario all’espletamento dell’attività didattica; b) Informare il CdC sulle procedure previste dalla normativa; d) invitare i l CdC a definire e compilare ognuno per la propria parte la documentazione prevista (PDF; PEI) entro le date stabilite; e) effettuare in sede di CdC e di concerto con il docente specializzato la verifica del PEI nei tempi e nelle modalità previsti, allo scopo di prevedere eventuali modificazioni e miglioramenti adeguati alle difficoltà riscontrate e valorizzare le pratiche di successo. f) convocare opportuno CdC invitando i genitori per l’elaborazione di eventuale PDP e per la sua sottoscri-zione. Competenze degli insegnanti curriculari e dei CdC a) contribuire, in collaborazione con l’insegnante specializzato, all’elaborazione del P.E.I.;

84

b) seguire per gli alunni con disabilità le indicazioni presenti nei PEI relativi riguardo agli obiettivi, alle metodologie e attività e alle modalità di verifica e valutazione; c) segnalare al docente specializzato e al Referente del GLI qualsiasi problema inerente l’attività formativa che coinvolga gli alunni con disabilità; d) partecipare agli incontri per il PEI ( anche effettuando una turnazione); e) compilare il PDP e curarne la messa in opera durante l’a.s. Competenze dei membri non docenti del GLI I membri non docenti del GLI ( genitori, operatori sanitari, ecc) esprimono il proprio parere sul servizio of-ferto e avanzano proposte di modifica al presente regolamento nonché all’assetto organizzativo dell’Istituto, relativamente all’integrazione scolastica degli alunni disabili.

Ogni anno sarà possibile provvedere, con decreto dirigenziale, al rinnovo del GLI per sopraggiunte necessi-tà.

REGOLAMENTO LABORATORI E SALA REGIA

1. Il laboratorio linguistico 3.0 è fruibile dagli alunni e dai docenti di lingue straniere del Liceo Lingui-stico in orario curriculare previa prenotazione presso l’assistente tecnico, o in sua assenza presso il docente responsabile, ovvero secondo le modalità di cui al punto 5. Il laboratorio linguistico sarà fruibile in orario extracurriculare solo per le attività o i progetti che prevedono la presenza dell’assistente tecnico.

2. Il laboratorio multimediale (laboratorio 1) è fruibile in orario curriculare dagli alunni e dai docenti di lingue straniere dell’LSU e del LES previa prenotazione presso l’assistente tecnico, o in sua as-senza presso il docente responsabile, ovvero secondo le modalità di cui al punto 5. In caso di resi-dui orari potrà essere usato dai docenti di lingue straniere del Liceo Linguistico. Eventuali attività extracurriculari potranno essere svolte solo nei giorni in cui è presente l’assistente tecnico o il do-cente responsabile.

3. Il laboratorio informatico (laboratorio 2) è fruibile in orario curriculare dagli alunni e dai docenti di matematica dell’intero istituto previa prenotazione presso l’assistente tecnico, o in sua assenza presso il docente responsabile, ovvero secondo le modalità di cui al punto 5. In caso di residui orari potrà essere usato dai docenti di altre discipline eccetto le lingue straniere. Eventuali attività ex-tracurriculari potranno essere svolte solo nei giorni in cui è presente l’assistente tecnico o il docen-te responsabile.

4. La sala regia è fruibile dagli alunni e dai docenti di tutte le discipline, eccetto matematica e lingue straniere, in orario curriculare ed extracurriculare previa prenotazione presso il collaboratore del piano o in sua assenza presso il docente responsabile, ovvero utilizzando l’apposito modulo affisso sulla porta d’ingresso.

5. Il docente responsabile dei laboratori e della sala regia ha la facoltà di gestire gli accessi tramite orario annuale, redatto in base alle richieste pervenute, oppure tramite orario settimanale aperto. Nell’orario del laboratorio linguistico 3.0 l’assistente tecnico potrà riservarsi fino a 12 ore setti-manali di manutenzione ordinaria. All’occorrenza, provvederà alla manutenzione degli altri labo-ratori e della sala regia.

6. I laboratori e la sala regia rimangono chiusi a chiave per tutto il tempo in cui non vengono utilizza-ti. Le chiavi sono in possesso del docente responsabile, dell’assistente tecnico e del collaboratore sco-lastico del piano.

7. Non è ammesso l’uso privato dei laboratori e dell’aula regia, se non per attività che possano avere una diretta o indiretta ricaduta sul processo di insegnamento-apprendimento. Anche in questo ca-so i docenti sono tenuti a compilare il modulo prestampato indicando il giorno e l’ora.

8. Nell’armadio del laboratorio linguistico sono custoditi i lettori cd portatili. Ad inizio anno scolasti-co verranno assegnati dal responsabile ai docenti di lingue, i quali li prenderanno in custodia e li riconsegneranno a fine anno scolastico. A tale scopo i docenti firmeranno una scheda di registra-zione presso il responsabile del laboratorio.

9. Il laboratorio linguistico 3.0 potrà essere utilizzato solamente dai docenti di lingue che abbiano seguito il corso di formazione. All’inizio dell’anno scolastico il responsabile si preoccuperà di orga-

85

nizzare un corso destinato ai docenti di lingue che prendono servizio presso il nostro istituto per la prima volta.

10. L’utilizzo del laboratorio deve essere coerente con la programmazione didattica elaborata per la classe.

11. Gli allievi devono comportarsi in modo educato e corretto, rispettare le attrezzature presenti e non arrecare danni.

12. Il docente assegnerà agli alunni una postazione. Ogni alunno dovrà rispettare tale assegnazione; in nessun caso potrà occupare altre postazioni se non autorizzato dall’insegnante, il quale annote-rà la variazione sull’apposita scheda.

13. Sulla scheda di registrazione il docente riporterà il giorno, l’ora e la classe accompagnata ed ap-porrà la propria firma. Gli alunni registreranno la propria presenza apponendo una firma in corri-spondenza del numero della postazione occupata.

14. Gli alunni, prima di iniziare la lezione, sono tenuti a controllare lo stato delle postazioni e a segna-lare eventuali manomissioni o danni materiali rilevati. Il docente provvederà ad indicare tali in-formazioni nella scheda e a comunicarle al responsabile del laboratorio o all’assistente tecnico. Se al termine della lezione verranno riscontrati danni alle attrezzature o agli arredi dovuti a negli-genza da parte dell’alunno, il costo della riparazione o dell’acquisto della nuova attrezzatura so-stitutiva verrà addebitato all’alunno assegnatario della postazione. Eventuali danni o furti saran-no addebitati all’intera classe qualora non fosse possibile risalire al responsabile. (Ai sensi del Pat-to di corresponsabilità sottoscritto dalle famiglie all’atto dell’iscrizione).

15. In caso di malfunzionamento, i docenti dovranno richiedere l’intervento dell’assistente tecnico evi-tando qualsiasi manipolazione delle attrezzature.

16. La postazione server/tutor è destinata esclusivamente all’insegnante. 17. È assolutamente vietato spostare, copiare o cancellare file appartenenti al sistema operativo o ai

programmi installati ed inoltre installare, modificare o rimuovere applicazioni dal pc, modificare la configurazione del sistema e in generale porre in essere ogni comportamento che possa dan-neggiare l’hardware o i software presenti.

18. Durante la navigazione su internet, i docenti sono tenuti a sorvegliare gli alunni al fine di evitare che accedano a siti non autorizzati ed effettuino download di materiali non connessi all’attività didattica.

19. Il docente è tenuto a sorvegliare gli alunni affinché non vengano utilizzati supporti di memoria ri-movibili personali non testati contro i virus.

20. Al termine della sessione di lavoro gli alunni sono tenuti a spegnere i monitor e i pc e a lasciare la postazione pulita e in ordine.

21. Al termine della sessione di lavoro il docente si preoccuperà di spegnere il pc server/tutor, le appa-recchiature e l’interruttore generale.

22. Nei laboratori è fatto divieto di fumare e di consumare bevande ed alimenti. 23. Durante lo svolgimento della lezione, i docenti sono tenuti a vigilare sugli alunni. In nessun caso

gli alunni possono essere lasciati soli nel laboratorio. 24. Il docente responsabile controllerà che venga osservato il presente regolamento e avrà cura di va-

riarlo o di integrarlo, d’intesa con la dirigenza, qualora se ne evidenziasse la necessità. 25. Una copia del regolamento sarà affissa nei laboratori.

86

Sommario

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 1

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 (emanato nell’a.s. 15/16) 2

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 5

LA NOSTRA STORIA 6

I NOSTRI PRINCIPI 8

LE PRIORITA’ STRATEGICHE 8

PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 9

AREA DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA 12

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 12

PROGETTI (abstract della circolare n.39 del 07/10/2017) 12

PROGETTI GENERALI-destinati alla totalità degli studenti 13

SOSTEGNO-RECUPERO-POTENZIAMENTO-Referente prof.ssa Ciaccia 13

PIANO DI SOSTEGNO E RECUPERO del Liceo “Benedetto Croce” 16

ORIENTAMENTO: una scelta consapevole nella scuola del futuro-Referenti prof.sse E. Gigli , F. Caraceni

17

PROGETTO SCUOLA DIGITALE – Referente Prof.ssa Salucci 18

PROGETTO ORE ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA: 20

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TERRITORIO 21

PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE CULTURALI E CONCORSI , EVENTI TEATRALI, CINEMATOGRAFICI,

TELEVISIVI E CULTURALI 24

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE 24

ELENCO PROGETTI a.s. 2017/18 25

PROGETTI D’ISTITUTO 25

PROGETTI CURRICOLARI 26

PROGETTI EXTRACURRICOLARI 27

AREA DELL’OFFERTA FORMATIVA E DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO 28

LICEO DELLE SCIENZE UMANE 28

LICEO ECONOMICO-SOCIALE (opzione del Liceo delle Scienze Umane) 29

LICEO LINGUISTICO 30

L i n g u a l a t i n a 30

L i n g u a e c u l t u r a s t r a n i e r a i i 30

PERCORSO EsaBac: apertura verso l’Europa 31

ORGANIZZAZIONE ORARIA 34

87

AREA DELL’INTEGRAZIONE E DELL’INCLUSIONE, INTERCULTURA, PREVENZIONE E DISPERSIONE 35

ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI PER L’AREA BES-BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 37

AREA BES 37

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE METODOLOGICA-ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 40

INTERVENTI DIDATTICI E INTEGRATIVI 42

MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE E DI REALIZZAZIONE 42

SOSTEGNO-RECUPERO-POTENZIAMENTO 42

MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE DELLE VERIFICHE PER L’ACCERTAMENTO DEL SALDO DEL DEBITO 43

AREA DEL TERRITORIO 45

Rapporti con il territorio 45

Le reti 45

AREA DEL POTENZIAMENTO 45

AREA DELLA VALUTAZIONE 46

CRITERI GENERALI 46

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (SCRUTINIO FINALE E SCRUTINIO INTEGRATIVO) 50

AREA DELLE RISORSE 57

FUNZIONIGRAMMA 58

Incarichi relativi a compiti specifici 59

DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE 63

ORGANIGRAMMA 64

IL PIANO DELLA FORMAZIONE 68

AREA DEL MIGLIORAMENTO 70

NUOVO PIANO DI MIGLIORAMENTO 71

ALLEGATI 81

REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE 81

REGOLAMENTO LABORATORI E SALA REGIA 84