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Scuola dell’Infanzia “don Ambrogio Verderio” Scuola parrocchiale paritaria via Cardinal Ferrari 2, 20060 - Cassina de‟ Pecchi (MI) telefono: 02 9521962 www.scuoladonverderio.it [email protected] Piano triennale dell’offerta formativa 2015-2018

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Scuola dell’Infanzia

“don Ambrogio Verderio”

Scuola parrocchiale paritaria

via Cardinal Ferrari 2, 20060 - Cassina de‟ Pecchi (MI)

telefono: 02 9521962

www.scuoladonverderio.it

[email protected]

Piano triennale dell’offerta

formativa 2015-2018

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Premessa

Poiché “Il patrimonio maturato in questi anni non può essere disperso, anzi deve essere

valorizzato in nuova veste, facendo tesoro delle esperienze pregresse, per costruire con nuovi

strumenti un‟identità che possa costituire l‟evoluzione di un processo di autonomia non ancora

pienamente realizzato”, questo documento presenta il piano dell‟offerta formativa PTOF della

Scuola dell‟Infanzia Parrocchiale Paritaria “don Ambrogio Verderio” di Cassina de‟ Pecchi

relativo all‟anno scolastico 2015/2016 e di seguito la revisione richiesta dalla Legge 13 luglio

2015 n.107.

Il Collegio Docenti del 23 settembre 2015 delibera l‟adozione del POF aggiornato per il

corrente anno scolastico 2015/2016, depositato agli atti della scuola.

Insegnanti presenti:

Alecci Eleonora, Brambilla Rita Maria, Cappelletti Daniela, Piazza Giovanna, Rota Barbara,

Santin Sabrina, Torriani Eleonora e Trani Elisa Serena

La coordinatrice Graziella Zappini

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Indice

Identità della scuola ................................................................................................... 4

Il progetto educativo della scuola .............................................................................. 5

Scuola dell‟infanzia nei documenti nazionali: finalità educative e ambiti di sviluppo6

La realtà socio culturale ............................................................................................ 7

Notizie storiche della scuola dell‟infanzia don Ambrogio Verderio ........................... 8

Mete educative ........................................................................................................ 10

I soggetti dell‟azione educativa ............................................................................... 13

Regolamento della scuola dell'infanzia paritaria parrocchiale don Ambrogio

Verderio ................................................................................................................... 18

Le finalità della scuola dell‟infanzia ......................................................................... 23

Lo spazio ................................................................................................................. 25

Il tempo .................................................................................................................... 27

Orario ....................................................................................................................... 28

Le risorse ................................................................................................................. 30

I criteri d‟accoglienza, la formazione delle sezioni e l‟inserimento ......................... 31

La valutazione ......................................................................................................... 34

La documentazione ................................................................................................. 38

Insegnamento della religione cattolica .................................................................... 39

Ampliamento dell‟offerta formativa .......................................................................... 41

Rapporti col territorio ............................................................................................... 46

Inclusione e integrazione ........................................................................................ 48

Sicurezza ................................................................................................................. 51

Rapporto di autovalutazione della scuola dell‟infanzia (RAV) e miglioramento .... 52

Allegati ..................................................................................................................... 54

Legittimazione piano triennale offerta formativa ..................................................... 57

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Identità della scuola

“ Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt. 4,4.)

(...) L'esperienza della Scuola cattolica porta in sé un grande patrimonio di cultura, di

sapienza pedagogica, di attenzione all'individuo, di reciproco sostegno con le famiglie, di

capacità di cogliere anticipatamente, con l'intuizione che viene dall'amore, i bisogni e i

problemi nuovi che sorgono col mutare dei tempi. Tale patrimonio vi mette nelle condizioni per

individuare risposte efficaci alla domanda educativa delle giovani generazioni, figlie di una

società complessa, poco capace di offrire ai suoi giovani chiari e sicuri punti di riferimento.

(...) La capacità educativa di ogni istituzione scolastica dipende in grandissima misura dalla

qualità delle persone che ne fanne parte e in particolare, dalla competenza e dedizione dei

suoi insegnanti. A questa regola non sfugge certo la Scuola Cattolica, che si caratterizza

principalmente come comunità educante”.

Dal discorso pronunciato da Papa Giovanni Paolo II all'Assemblea Nazionale della Scuola

Cattolica (Roma, 30 ottobre 1999).

Nel rispetto dell‟art. 30 della Costituzione della Repubblica Italiana che sancisce il dovere e

diritto dei genitori di mantenere istruire e educare i figli, la Scuola dell‟Infanzia Don Ambrogio

Verderio, offre una proposta educativa secondo la concezione cristiana della vita e della

persona.

La Scuola dell‟Infanzia "Don Ambrogio Verderio”, nata nel 1934 da un desiderio del parroco di

Camporicco e come espressione dell'identità religiosa della comunità parrocchiale locale, si

propone come servizio pubblico a favore dei cittadini.

Questa condizione particolare impone alla scuola dell‟Infanzia, il compito di svolgere un

servizio pubblico garantendo la libertà d‟insegnamento e apprendimento rispondendo alle

esigenze e alle attese del tessuto sociale della città.

I genitori e le insegnanti s‟impegnano a rispettare, in spirito di vicendevole collaborazione,

questa specifica identità della scuola.

Nell‟insegnamento la scuola deve rispettare le caratteristiche peculiari delle persone cui si

rivolge, in modo da arricchire il patrimonio culturale e spirituale della comunità cui

appartengono; deve altresì favorire la partecipazione e lo spirito d'iniziativa degli insegnanti,

degli alunni e delle famiglie.

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Il progetto educativo della scuola

Il Progetto Educativo, è un documento che esprime e definisce l‟identità della scuola,

esplicitando la propria originale e qualificata proposta educativa.

Esso diventa quindi, criterio ispiratore di tutte le scelte e di tutti gli interventi (programmazione

educativo-didattica, scelta degli insegnanti…)

Nella scuola d‟ispirazione cristiana, si educa ogni bambino introducendolo alla realtà e al suo

significato, attraverso l‟esperienza di un rapporto affettivo, preciso e personale, con l‟adulto.

L‟educatore propone se stesso come strumento d‟introduzione e conoscenza della realtà.

L‟unità tra gli adulti che operano nella scuola e tra educatori e genitori e la conseguente

condivisione dell‟impostazione dell‟azione educativa, è la prima condizione per garantire la

crescita dei bambini.

La proposta educativa valorizza tutte le dimensioni della persona, accogliendo la diversità

come ricchezza, per promuovere l‟identità personale e culturale di ciascuno, attraverso la

personalizzazione del percorso educativo.

La proposta educativa ha una precisa implicazione “religiosa” perché deve rispondere al

desiderio di felicità e di compimento contenuto nel cuore di ogni uomo e che solo nel rapporto

con il Suo Creatore e nella scoperta del Significato ultimo di ogni cosa, può trovare

soddisfazione.

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Scuola dell’infanzia nei documenti nazionali: finalità educative e

ambiti di sviluppo

Il Piano dell‟Offerta Formativa (P.O.F.) è stato istituito dal D.P.R. n.275 del 1999 e a seguito

della Legge 62 del 2000 che ha introdotto la Parità – su domanda – delle Scuole non Statali, la

Nostra Scuola si è dotata del suddetto strumento. L‟art. 3 del D.P.R. citato precisa: “ Ogni

istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano

dell’Offerta Formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e

progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare,

extracurriculare, educativa e organizzativa che le singole scuole adattano nell’ambito della loro

autonomia.

Il Piano dell’offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e

indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell’art. 8, e riflette le esigenze del

contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.

Il P.O.F. segue le “Indicazioni per il Curricolo” per la Scuola dell’Infanzia, secondo quanto

previsto dal decreto n.254 del 16 novembre 2012. Il P.O.F. è un documento attraverso il quale

conoscere nello specifico la proposta pedagogica educativa didattica, i servizi e tutti gli aspetti

gestionali organizzativi della Scuola. Ci troverete un po‟ di storia, le finalità, gli obiettivi, il

metodo, gli strumenti, gli spazi, le risorse, i tempi, gli appuntamenti e le informazioni.

E‟ il desiderio di offrire un‟opportunità di crescita per tutti/e i/le bambini/e, genitori e insegnanti

nella condivisione dei valori educativi, cui la scuola s‟ispira.

La scuola dell‟Infanzia come previsto dalle nuove indicazioni ministeriali si pone la finalità di:

“promuovere nei bambini lo sviluppo dell‟identità, dell‟autonomia, della competenza e li avvia

alla cittadinanza in un ambiente di apprendimento in cui gioco, azione, esplorazione sono la

modalità, la forma tipica di relazione e conoscenza“.

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La realtà socio culturale

Cassina de‟ Pecchi è situata in provincia di Milano, lungo la linea della metropolitana (linea

verde) e probabilmente a questa posizione è dovuto il forte sviluppo degli ultimi decenni.

Attualmente, il comune conta circa 13.500 abitanti circa.

Gli stranieri residenti a Cassina de' Pecchi al 1° gennaio 2015 sono 1.208 e rappresentano

l'8,9% della popolazione residente.

La scuola dell‟infanzia don Ambrogio Verderio sorge sul territorio della parrocchia S. Maria

Ausiliatrice, è parte integrante della parrocchia, collabora con realtà presenti sul territorio, con

associazioni culturali per la progettazione e la realizzazione di attività d‟inclusione.

La scuola inoltre, vive dentro un riferimento, operativo e ideale più grande: la Federazione

Italiana Scuole Materne (Fism-Amism), che rappresenta un fattore di costruzione locale di

solidarietà tra le scuole, in termini di coordinamento dell‟azione gestionale ed educativa e di

aiuto reciproco.

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Notizie storiche della scuola dell’infanzia don Ambrogio Verderio

La scuola dell‟Infanzia “Don Ambrogio Verderio”, è stata pensata, voluta e realizzata dal

parroco di Camporicco Don Ambrogio Verderio.

Don Ambrogio arrivò a Camporicco nel 1910 e da allora, il suo desiderio più grande fu la

costruzione dell‟Asilo.

A vent‟anni dal suo arrivo, nel 1930, mise a conoscenza i suoi parrocchiani che era giunto il

momento di dedicarsi alla costruzione di un‟opera educativa.

Dopo diversi problemi di ordine burocratico, nel 1932 iniziarono i lavori di costruzione dell‟Asilo

infantile; e dopo un solo anno l‟edificio era terminato e già funzionante.

Inizialmente fu gestito dalle Suore Canossiane arrivate in Cassina nel gennaio del 1934 che lo

fecero camminare per quindici anni. Nel 1949, problemi finanziari e crisi vocazionali portarono

al ritiro delle Suore da Cassina de‟ Pecchi e l‟asilo continuò a funzionare, con l‟assistenza di

una maestra.

Nell‟aprile del 1952, don Ambrogio morì e l‟asilo chiuse i battenti.

Con l‟aiuto del Vicario don Pasquale Vigano prima, e don Vittorio Milani in seguito, l‟Asilo

ricominciò la sua attività affidandone la gestione alle Suore Pastorelle con il nuovo nome

“Scuola materna Maria Immacolata”.

Tra l‟anno 1962 e l‟anno 1963 l‟asilo restò chiuso per lavori di ristrutturazione e l‟anno

seguente riaprì sotto la guida di una maestra che continuò la sua attività fino al 1969.

La scuola chiuse e don Milani lasciò l‟incarico.

Prese il suo posto per un breve periodo, don Egidio Pasini, il quale riaprì la scuola e diede la

direzione della stessa ad una Suora proveniente dalla vicina parrocchia di S. Agata.

Nel 1970 fu nominato parroco don Bruno Magnani, il quale ritenne necessaria l‟opera della

scuola materna parrocchiale per dare all‟infanzia un accogliente luogo di educazione religiosa,

umana e sociale.

Nel 1971, il nuovo parroco, nomina il Consiglio di Gestione e una suora canossiana dirige la

scuola per breve tempo.

Nonostante le difficoltà, l‟asilo continua la sua attività educativa facendo fronte a tutte le

necessità con le sole quote delle rette delle famiglie dei fanciulli e un modesto contributo

comunale.

Il parroco in più tempi cerca di ristrutturare la scuola, ma purtroppo nel 1980 si vede costretto

a chiuderla per la completa ristrutturazione.

Grazie alla grande e generosa solidarietà dei parrocchiani e alla grande caparbietà del parroco

nel 1982 la scuola Materna don Ambrogio Verderio riapre.

Ai sensi della legge n° 62 del 29.06.2001, la scuola dell‟Infanzia don Ambrogio Verderio, ha

chiesto e ricevuto il riconoscimento della parità scolastica.

La Scuola dell‟Infanzia don Ambrogio Verderio offre un servizio pubblico a vantaggio di tutti i

bambini, senza finalità di lucro. Essa è parte integrante del tessuto sociale della Comunità di

Cassina de‟ Pecchi, è voluta e sostenuta da tutto il paese e non c‟è iniziativa che non sia

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seguita e ben accetta da tutti.

Dall‟anno 2002 la scuola è gestita da un Consiglio di Gestione nominato dal parroco don

Graziano Rudello della comunità pastorale S.Maria Madre della Chiesa che comprende le

parrocchie di S. Maria Ausiliatrice, S.Maria Nascente in Camporicco e S.Agata.

Dall‟anno 2005, per desiderio del parroco le scuole parrocchiali Don Ambrogio Verderio e Don

Aurelio Vismara, sita in S. Agata, iniziano a lavorare insieme. Si unificano il Progetto

Educativo, il Collegio Docenti, il Consiglio di Istituto e il Consiglio di Gestione.

Dal mese di Settembre 2015 il presidente e legale rappresentante della scuola è Don Massimo

Donghi, nuovo responsabile della Comunità Pastorale S. Maria Madre della Chiesa.

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Mete educative

Nella scuola dell‟infanzia, la proposta educativa si caratterizza come esperienza.

Fare esperienza non vuol dire “provare” indiscriminatamente delle cose o lasciarsi determinare

da un‟investigazione senza senso.

L‟esperienza è un impegno con la vita, nel quale il bambino, accompagnato da un adulto,

verifica la corrispondenza del progetto educativo, che riceve attraverso la proposta educativa e

didattica.

La proposta educativa come esperienza ha un aspetto di contenuto (apprendimenti) e un

aspetto di metodo (sensibilità): aderendo a questa proposta il bambino prende coscienza di se‟

e della realtà che lo circonda e impara un metodo per stare di fronte ad essa, rispettoso di

tutto ciò che incontra compreso il senso del Mistero.

Nell‟insegnamento, la scuola deve rispettare la centralità del bambino come soggetto avente

diritto all‟educazione, all‟istruzione, al rispetto dell‟identità e al riconoscimento delle sue

esigenze.

Il progetto annuale, della scuola dell‟infanzia, tiene conto delle aree di sviluppo e delle

potenzialità del bambino, secondo la sua età. La scuola dell‟infanzia, nel corso dei tre anni,

accompagna il bambino al conseguimento graduale delle seguenti finalità.

FINALITA’

a) maturazione dell'identità:

▪ Atteggiamento di sicurezza, stima di se‟ e fiducia nelle proprie capacità

▪ espressione e controllo delle proprie emozioni

▪ sensibilità verso vissuti emotivo-affettivi degli altri

▪ riconoscimento dell‟identità personale

▪ formazione di un‟identità culturale in una prospettiva multiculturale aperta alle relazioni

con culture diverse

b) conquista dell'autonomia

Il bambino conquista progressivamente l‟autonomia grazie allo sviluppo di varie capacità:

▪ compiere scelte autonome in contesti diversi

▪ interagire costruttivamente con persone ed elementi di novità

▪ conoscere e rispettare i valori universalmente riconosciuti

▪ esprimere liberamente il proprio pensiero

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c) sviluppo delle competenze

Avviene in molteplici direzioni:

▪ consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, cognitive e

linguistiche

▪ stimolazione alla produzione e comprensione di messaggi e situazioni attraverso

strumenti linguistici e capacità rappresentative

▪ valorizzazione dell‟intuizione, dell‟immaginazione e della creatività

d) sviluppo del senso della cittadinanza

il bambino scopre gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso

regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l‟espressione del

proprio pensiero, l‟attenzione al punto di vista dell‟altro, il primo riconoscimento dei diritti

e doveri; significa porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato,

aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

Tali finalità sono raggiunte attraverso gli obiettivi dei campi di esperienza, che sono gli ambiti

del fare e dell‟agire di cui il bambino fa le proprie esperienze.

Il tutto parte dall‟osservazione di ciascun bambino, cercando di individuare gli aspetti della

storia individuale (esperienze cognitive, ritmi e tempi di sviluppo).

La progettazione sarà attuata con una certa flessibilità coerente con il dinamismo dello

sviluppo infantile, per permettere a ciascun bambino di raggiungere gli obiettivi prefissi con i

propri tempi e ritmi.

FORMAZIONE

La formazione si svilupperà attraverso alcune forme culturali tipiche dei bambini dai tre ai sei

anni:

❖ Gioco

❖ Corporeità

❖ Sensorialità

❖ Trasformazione della realtà

❖ Immaginazione – Intuizione

❖ Comunicazione

❖ Narrazione

❖ Creatività

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Il gioco ha nella Scuola dell‟Infanzia un ruolo privilegiato poiché è “risorsa privilegiata di

apprendimento”; ogni forma di attività dovrebbe quindi avere carattere ludico capace cioè di

contenere le caratteristiche tipiche del gioco quali novità, consapevolezza, ma anche impegno,

continuità e progressività.

Altro elemento essenziale nella metodologia adottata nella scuola dell‟infanzia è data

dall‟esplorazione intesa anche come curiosità.

È importante stimolare e favorire il confronto di situazioni alle quali trovare ipotesi di soluzione,

considerare l‟errore come una risorsa per confrontare e rielaborare l‟esperienza avvicinandosi

alla realtà privilegiando l‟esplorazione del territorio. In questo contesto, l‟insegnante porta

avanti la regia tenendo in massima considerazione il rispetto nei confronti dei bambini.

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I soggetti dell’azione educativa

Alla realizzazione dello scopo che la nostra scuola si propone, concorrono diversi soggetti:

Il presidente con il Consiglio di Gestione e il Consiglio Affari Economici della

Comunità Pastorale S. Maria Madre della Chiesa, sono i responsabili ultimi della

scuola.

Con la loro azione rendono presente e attuale l‟ideale educativo e la passione che

ha animato i fondatori all‟origine.

La coordinatrice coordina, dirige e vigila sul personale docente e non docente in servizio; è responsabile del regolare e corretto svolgimento dell'attività scolastica; collabora con il gestore per l‟efficiente organizzazione della scuola; provvede, insieme alle docenti, alla compilazione, all'aggiornamento e alla realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa, ai sensi della normativa vigente (D.P.R. 275/99).

I docenti traducono, con competenza professionale e maturità umana, l‟ideale educativo in percorsi formativi e didattici.

Gli alunni sono al centro della scuola, perché tutto ciò che in essa avviene mira

allo sviluppo delle sue facoltà e delle sue doti, alla valorizzazione delle sue

capacità e interessi nel rispetto dei suoi ritmi di crescita.

Il personale di cucina e ausiliario, rende possibile lo sviluppo ordinato e

funzionale della vita scolastica.

I genitori, aderendo alla proposta educativa della scuola, sperimentano una

condivisione della loro primaria responsabilità riguardo alla crescita dei loro figli.

I docenti

➢ All‟insegnante, spetta il compito di affermare il valore positivo di ogni bambino e di

favorire il suo naturale interessamento alla realtà che lo circonda.

➢ L‟insegnante, interviene di fronte ad un bambino che si annoia, che ha bisogno di

essere sollecitato, che può essere spaventato da alcune richieste.

➢ L‟insegnante, offre attività, proposte e giochi che permettono al bambino di scoprire

nuovi aspetti della realtà e nuove cose; offre la possibilità di fare nuove esperienze,

consolidare conoscenze già possedute e interiorizzare vissuti personali o di

gruppo.

➢ L‟insegnante, s‟impegna a svolgere la propria attività con professionalità e

competenza e con l‟impegno di condividere e attuare la proposta educativa propria

della scuola.

➢ All‟insegnante è richiesto un atteggiamento di autorevolezza perché il bambino

possa concretamente nella convivenza con essa fare esperienza dei valori in atto,

che danno forma alla vita.

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➢ All‟insegnante, è richiesta la disponibilità a un lavoro personale di riflessione sul

proprio agire educativo, attraverso la testimonianza della propria vita, e collegiale,

non solo a livello didattico attraverso la programmazione didattica, ma anche a

livello educativo attraverso l‟esplicitazione delle ragioni delle scelte dei contenuti,

delle attività specifiche proposte, della definizione dei tempi e dei ritmi della giornata

scolastica.

➢ All‟insegnante è richiesto un atteggiamento di disponibilità e di apertura al dialogo

con i bambini e con le loro famiglie.

➢ All‟insegnante è richiesto un costante impegno nell‟aggiornamento e l‟adesione a

incontri formativi di cui la scuola può avvalersi per un aiuto riguardo a diverse

problematiche educative, organizzative ed istituzionali (psicologo, neuropsichiatria,

legale, gestore).

➢ All‟insegnante sono richieste particolari attenzioni ai problemi relativi ad alunni in

difficoltà e diversamente abili e disponibilità a incontrare e collaborare con le figure

specialistiche opportune.

➢ L‟insegnante in collaborazione con la coordinatrice, cura il raccordo con la scuola

primaria incontrando i referenti, le direzioni e le insegnanti relazionando l‟esperienza

vissuta e le peculiarità di ogni singolo bambino per permettere un proficuo raccordo.

La scuola aderisce al Collegio Coordinatori della zona di Cernusco sul Naviglio individuata

dalla FISM Provinciale e s‟impegna a partecipare alle riunioni periodiche indette dalla

Coordinatrice pedagogica di zona, nella scuola scelta come sede del Collegio. Sono

competenze del Collegio coordinatori: l‟analisi di problematiche pedagogico-didattiche,

l‟affinamento e il perfezionamento della professionalità docente, la puntualizzazione

dell‟identità delle scuole non statali d‟ispirazione cristiana, l‟elaborazione di progettazioni su

obiettivi formativi e didattici ad esse comuni, l‟offerta di occasioni per scambi di esperienze

professionali e la circolazione d‟idee ed esperienze.

Servizi alla famiglia e alla comunità locale

Allo scopo di contribuire alla crescita culturale e per stabilire una consonanza proficua fra

l‟azione educativa della scuola e quella della famiglia, il Consiglio di Istituto e il Consiglio di

Gestione, organizzano incontri per i genitori e insegnanti per approfondire tematiche

educative, pedagogiche e culturali.

Rapporti con la FISM Provinciale

La Scuola dell‟Infanzia aderisce, con versamento della quota associativa annuale, alla

Federazione Italiana delle Scuole Materne per la Provincia di Milano.

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Applica nei confronti del personale dipendente il contratto collettivo nazionale di lavoro

vigente, siglato fra la FISM nazionale e le Organizzazioni Sindacali.

Formazione aggiornamento

La scuola dell‟infanzia oltre alla Federazione FISM tiene in considerazione altri Enti di

Formazione e Aggiornamento quali “Associazione IL RISCHIO EDUCATIVO” e DIESSE.

Genitori

Nella scuola i genitori rimangono i primi responsabili dell'educazione dei figli, rifiutando ogni

tentazione di delega educativa e sono a pieno titolo membri della comunità educante. I genitori

sono chiamati a collaborare alla realizzazione del progetto educativo secondo la competenza

che è loro.

In particolare essi potranno arricchire questo progetto rendendo vivo ed esplicito il clima

familiare che deve caratterizzare la comunità educante.

Come primi responsabili dell'educazione dei figli, i genitori chiedono che siano coltivati in loro

valori come l'amicizia, la gratuità, la generosità, la solidarietà e la missionarietà.

I genitori, nello specifico sono coinvolti durante:

➢ i colloqui individuali con la coordinatrice per l‟iscrizione

➢ i colloqui con le insegnanti prima dell‟inserimento del bambino a scuola e durante

l‟anno scolastico

➢ nelle assemblee di classe

➢ nella partecipazione agli organi collegiali

➢ nelle feste di Natale e della fine dell‟anno

➢ nella gita-giornata convivenza

Personale di segreteria di cucina e ausiliario

Tutti sono componenti attivi della comunità educante, partecipando alla vita della scuola

secondo quanto avviene affidato alla loro cura. In sintonia con il progetto educativo e con la

missione della scuola contribuiscono con la loro opera quotidiana a creare quel clima che

rende più facile e gradito il lavoro educativo, l'ordine, la stima reciproca nella collaborazione.

Gli organi collegiali

L‟organizzazione interna della Scuola si avvale dei seguenti organismi che, ad eccezione del

Consiglio di Gestione, durano in carica un anno.

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La gestione democratica della scuola si articola come segue:

Consiglio di classe: è costituito dalle insegnanti, e dall‟eventuale insegnante di sostegno e da

2 genitori per sezione, eletti a maggioranza dai genitori della sezione.

Consiglio di Istituto: è costituito dalle insegnanti, dall‟eventuale insegnante di sostegno, da 2

genitori per sezione, dalla coordinatrice, da 1 componente del personale ausiliario e dal

presidente della scuola. Si riunisce in orario non scolastico per formulare proposte in merito ad

attività scolastiche (visite scolastiche, acquisto di sussidi arredi e materiali, ampliamenti

dell‟offerta formativa), nonché per esaminare eventuali difficoltà e suggerire ipotesi di

soluzione. Prefigura altresì iniziative per favorire la continuità orizzontale (con le famiglie e

l‟extra scuola), indirizza pareri e proposte al Consiglio di Gestione per la valutazione e

delibera.

I componenti dei due precedenti Consigli durano in carica un anno e possono essere

riconfermati negli anni successivi, a meno che non perdano il requisito dell‟eleggibilità.

Assemblee dei Genitori: possono essere di sezione oppure di scuola. Nel primo caso sono

costituite dai genitori di una sezione, convocati dall‟insegnante in accordo con il presidente, nel

secondo sono composte dai genitori dell‟intera scuola convocati dalle insegnanti o dal

presidente della scuola o da un rappresentante dei genitori. Gli incontri hanno luogo in un

locale scolastico, al di fuori dell‟orario delle attività didattiche. Sono trattati argomenti

riguardanti la vita e l‟attività della sezione o della scuola, ivi comprese ipotesi d‟incontri a

carattere culturale, educativo e/o ricreativo sia per genitori sia per gli alunni. Le proposte

emerse dal dibattito sono presentate al Consiglio di Gestione.

La convocazione di tutti gli Organi collegiali deve sempre essere fatta almeno 5 giorni prima

della riunione, con la pubblicazione dell‟Ordine del Giorno. In caso di comprovata urgenza

basta il preavviso di due giorni.

Il calendario degli incontri è qui riassunto:

Settembre Colloqui individuali genitori dei nuovi iscritti

Ottobre Assemblea della scuola e di sezione:

Premessa e finalità della scuola

Presentazione progetto educativo-didattico

Elezione dei rappresentanti degli organi collegiali

Novembre Open day

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Gennaio Colloqui individuali di verifica e valutazione del percorso

educativo compiuto con i genitori di tutti i bambini

Colloqui individuali della coordinatrice con i genitori per le

nuove iscrizioni

Incontro per i genitori dei bambini di cinque anni circa

l‟ingresso alla scuola primaria.

Marzo/Aprile/Maggio Incontri con esperti per approfondimento tematiche educative

e culturali

Giugno Assemblea per i genitori dei bambini nuovi iscritti:

Momento d‟incontro

Comunicazione calendario inserimento

Criteri suddivisione classi

Comunicazione corredo/materiale

Programmazione colloqui preliminari individuali

Colloqui individuali genitori bambini ultimo anno frequenza:

Verifica e valutazione dell‟anno scolastico

Lettura e sottoscrizione del profilo individuale del bambino

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Regolamento della scuola dell'infanzia paritaria parrocchiale don

Ambrogio Verderio

II compito della Scuola dell'Infanzia è quello di accogliere i bambini rispettando e valorizzando

la loro esperienza, predisponendo un contesto educativo motivante e significativo nel quale

ognuno possa sviluppare le proprie potenzialità.

1. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

L'Organizzazione della Scuola prevede:

• II Collegio Docenti di cui fanno parte: la coordinatrice e le insegnanti delle due scuole.

• II personale non docente di cui fanno parte: la cuoca e le inservienti.

• Il Consiglio di Classe di cui fanno parte: le insegnanti della classe, la coordinatrice e i

due genitori eletti rappresentanti di classe.

• II Consiglio di Istituto di cui fanno parte: il Presidente della Scuola, la coordinatrice,

un‟insegnante per sezione, un componente del personale non docente, i rappresentanti

dei genitori per ogni sezione delle due scuole.

• Due membri del Consiglio di Gestione

2. ISCRIZIONI

L'iscrizione comporta da parte dei genitori la presa di coscienza ed il pieno rispetto delle

esigenze educative del bambino, la conoscenza e la collaborazione per realizzare i

principi educativi che stanno a fondamento di questa Scuola.

Le iscrizioni si effettuano nel periodo indicato dal Ministero (mese di gennaio-febbraio di

ogni anno).

Alla domanda d‟iscrizione si allegheranno le seguenti autocertificazioni:

• Dichiarazione sostitutiva di certificazione dello Stato di Famiglia

• Dichiarazione delle vaccinazioni di legge

3. ORARIO SCOLASTICO

La Scuola funzionerà per cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì. Il calendario

scolastico sarà in conformità a quello scolastico ministeriale, farà riferimento ai criteri

adottati dall'Istituto Comprensivo Statale di Cassina de' Pecchi, e sarà consegnato alle

famiglie entro la prima settimana di frequenza del mese di Settembre.

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• Entrata dalle ore 9.00 alle ore 9.30

• Prima Uscita dalle ore 13.00 alle ore 13.15

• Uscita dalle ore 15.30 alle ore 16.00

Non è permessa l'entrata e l'uscita dei bambini in orari diversi, salvo preventiva richiesta

delle famiglie ed autorizzazione della coordinatrice.

Dopo l'affidamento alla scuola i bambini possono essere riportati a casa solo dai genitori

o da persone delegate dai genitori tramite delega scritta.

4. REFEZIONE SCOLASTICA

La refezione scolastica è predisposta conformemente alla tabella dietetica dell‟Ats di

competenza alla quale è chiesto un parere nutrizionale.

Per qualsiasi necessità di variazione, inerente il menù giornaliero, è necessario rivolgersi

all'insegnante spiegandone le motivazioni.

Per diete dovute ad intolleranze alimentari o ad allergie è necessario presentare un

certificato medico.

Prima dell‟inserimento si prenderanno accordi con la coordinatrice circa diete alimentari

specifiche.

5. DISPOSIZIONI SANITARIE

L'assenza del bambino va tempestivamente comunicata nell'interesse della salute di ogni

bambino. Il verificarsi di malattie infettive o di pediculosi del capo deve essere

immediatamente segnalato.

Se l'assenza è superiore a 5 giorni (compresi i festivi) ed è dovuta a malattia, il rientro del

bambino a scuola deve essere accompagnato da un'autocertificazione da parte del

genitore, attestante l'avvenuta guarigione.

Sempre nel rispetto delle norme sanitarie scolastiche vigenti non è permesso alle

educatrici distribuire qualsiasi tipo di medicinale fatta eccezione per i farmaci salvavita.

Per eventuali terapie antibiotiche in corso, sarà permesso al genitore presentarsi a

scuola per la somministrazione del farmaco. Salvo restando che se il bambino non è in

buone condizioni di salute è bene non forzarne la presenza a Scuola.

Ai bambini che a seguito di traumi o cadute, presentino punti di sutura, ingessature o

bendaggi rigidi non è consentita la presenza a scuola per salvaguardare la loro

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incolumità e quella dell‟intera comunità scolastica, casi specifici saranno valutati

singolarmente.

6. CORREDO

Ogni bambino dovrà avere un cambio completo secondo le abitudini familiari che dovrà

essere contenuto dentro una sacca in stoffa contrassegnata con nome e cognome del

bambino; la sacca resterà nell'armadietto. Sarà necessario periodicamente verificarne il

contenuto ed eventualmente sostituirlo.

Inoltre ogni bambino dovrà avere:

* 1 bavaglia con elastico

* 1 portabavaglia in stoffa

* 1 paio di pantofole

* 1 grembiulino per la pittura

Per i bambini che riposano, occorrono:

* 1 piccolo cuscino con federa

* 1 coperta in autunno/inverno

* 1 lenzuolino

Per aiutare il bambino nella conquista dell'autonomia è necessario vestirlo in modo

pratico (evitare quindi salopette, bretelle, cinture, ecc...)

7. INSERIMENTO DEI NUOVI ALUNNI

Il periodo d‟inserimento si svolge per l‟intero mese di Settembre per permettere al

bambino di entrare gradualmente in una nuova realtà e per aiutare i genitori a instaurare

un rapporto di fiducia e collaborazione con le insegnanti. In tale periodo è quindi

necessaria la disponibilità di un genitore. Durante il mese di Settembre pertanto, ai nuovi

iscritti, non è possibile usufruire dei servizi di pre-scuola e di post-scuola.

8. PROGETTAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA

La progettazione educativo-didattica è elaborata in-itinere e verificata periodicamente dal

Collegio Docenti.

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L‟offerta formativa prevede anche dei Laboratori che il Collegio Docenti stabilisce

annualmente secondo le esigenze, i contenuti e le modalità che più rispondono alle mete

educative del Progetto Educativo.

9. COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA

Nel mese di Ottobre di ogni anno scolastico, si terrà un'assemblea di classe tra

insegnanti, specialisti dei Laboratori e genitori per la presentazione della progettazione

educativo-didattica e per adempiere alle elezioni dei rappresentanti di classe.

I colloqui con i genitori sono effettuati con calendario ed orari stabiliti dal Collegio Docenti.

E' importante avere la possibilità che tali colloqui possano verificarsi senza la presenza

dei bambini.

10. RETTA ANNUALE

E‟ possibile versare la quota mensilmente o attraverso modalità da concordare con la

segreteria amministrativa.

Per gli anni successivi la retta potrà subire delle variazioni, che saranno comunicate

all'atto d‟iscrizione o di conferma d‟iscrizione.

La retta dovrà essere corrisposta entro il 5° giorno lavorativo di ogni mese, tramite

Bonifico Bancario

Il mancato pagamento della retta mensile nei termini indicati, comporta la non

accettazione dei bambini a scuola.

• La mancata frequenza per qualsiasi motivo non esonera dal pagamento dell'intero

importo della retta dell'anno scolastico (Settembre-Giugno);

• Le famiglie che hanno più di un figlio che frequenta la Scuola dell'Infanzia possono

richiedere una riduzione. La richiesta va effettuata all‟atto d‟iscrizione e comunque

prima dell‟inizio di ogni anno scolastico, attraverso domanda scritta al Consiglio di

Gestione.

Ricordiamo che nulla è dovuto per la refezione scolastica.

11. I SERVIZI

Servizio pre-scuola anno scolastico (orario 7.30 - 9.00)

Servizio post-scuola anno scolastico (orario 16.00 - 17.30) (comprensivi di merenda).

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In casi del tutto eccezionali, per comprovate necessità, dopo averne fatta richiesta alla coordinatrice, è possibile usufruire per un massimo di 5 giorni al mese, anche non consecutivi, dei servizi di pre-scuola e/o post-scuola, corrispondendo la quota prevista.

Servizio mese di luglio: Ogni anno scolastico si procederà con le seguenti modalità: - comunicazione da parte della Scuola delle condizioni organizzative ed

economiche entro il mese di Marzo.

- conferma da parte della famiglia nel mese di Aprile, mediante iscrizione e

versamento del 20% della quota non rimborsabili in caso di ritiro

- saldo della quota con il versamento della retta del mese di Giugno.

• Laboratori a progetto

I costi relativi ai Laboratori, che verranno presentati nell‟assemblea di inizio anno, saranno

comunicati entro il mese di Gennaio; la quota dovrà essere corrisposta nel mese di Marzo.

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Le finalità della scuola dell’infanzia

SVILUPPARE L’IDENTITA’ significa accompagnare i bambini nella costruzione di un sé

positivo, maturando l‟autostima e la fiducia nelle proprie capacità, stare bene e sentirsi sicuri.

Imparare a conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile, ma vuol dire

anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio,

femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità

SVILUPPARE L’AUTONOMIA comporta l‟acquisizione della capacità di interpretare e

governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e

fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel sapere

fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;

esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni

e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti;

assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

SVILUPPARE LE COMPETENZE significa imparare a riflettere sull‟esperienza attraverso

l‟esplorazione, l‟osservazione e l‟esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e

tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti

significativi; sviluppare l‟attitudine a fare domande e riflettere.

SVILUPPARE IL SENSO DELLA CITTADINANZA significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la

necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le

relazioni, il dialogo, l‟espressione del proprio pensiero, l‟attenzione al punto di vista dell‟altro, il

primo riconoscimento dei diritti e doveri; significa porre le fondamenta di un ambito

democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

Tali finalità si raggiungono per mezzo di esperienze ed attività che si esplicitano attraverso:

LA VALORIZZAZIONE DEL GIOCO

L‟ESPLORAZIONE E LA RICERCA

LA VITA DI RELAZIONE

LA MEDIAZIONE DIDATTICA

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L‟OSSERVAZIONE, LA PROGETTAZIONE, LA VERIFICA

LA DOCUMENTAZIONE

Presupposto per la realizzazione delle finalità è che il bambino sia inserito in un ambiente

sereno, nel quale egli possa muoversi con sicurezza attraverso la relazione con l‟adulto e con i

compagni. Un luogo dove si senta sicuro e ben accolto, dove si senta attore e protagonista

della sua storia. La progettazione è stesa attingendo dal testo ufficiale delle nuove

“Indicazioni per il Curricolo”. Il Portfolio delle competenze individuali è parte integrante della

progettazione che documenta il processo di crescita di ogni bambino.

I campi di esperienza:

• IL SE‟ E L‟ALTRO: le grandi domande - il senso morale - il vivere insieme • IL CORPO E IL MOVIMENTO: identità - autonomia - salute • IMMAGINI, SUONI, COLORI: gestualità - arte - musica - multimedialità • I DISCORSI E LE PAROLE: comunicazione - lingua - cultura • LA CONOSCENZA DEL MONDO: ordine - misura - spazio - tempo - natura • INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA: religione e fede

Attraverso i campi di esperienza si aiutano i bambini a chiedersi i perché delle cose, a trovare

senso e significato del proprio agire.

E‟ un percorso importante, che porta alla scoperta, alla conoscenza, all‟interpretazione della

realtà, consentendogli di operare in essa.

Metodo

Attività in sezioni eterogenee

Laboratori d’intersezione per fasce d’età omogenee

Attività liberamente svolte.

Momenti /attività di gruppo con tutta la scuola

Verifiche quotidiane per fare memoria.

Verifiche in itinere e strutturate.

Valutazioni.

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Lo spazio

La scuola dell‟infanzia è costituita da un unico edificio attorniato da due aree verdi in cui sono

presenti piante ed arbusti che creano un ambiente fresco ed ombreggiato durante tutto l‟anno,

permettendo di allargare le attività ludico-didattiche anche all‟aperto, poiché la recinzione

presente su tutti i lati conferisce un elevato grado di sicurezza per la gestione dei bambini

anche in tale sede.

La Scuola è in grado di offrire una struttura ben organizzata operante su tre livelli.

Al piano superiore:

un guardaroba per il personale

un locale dispensa

servizi igienici per il personale

un‟ aula per incontri di collegio, per i colloqui e per le pause pranzo delle insegnanti

un‟aula ripostiglio per il materiale

Al piano terra:

un ingresso luminoso e ampio con gli armadietti per i bambini;

quattro aule che accolgono bambini dai 3 ai 5 anni, opportunamente organizzate per l‟attività didattica e ludica;

un corridoio di accesso alle quattro sezioni

servizi igienici dei bambini;

una cucina per la preparazione dei pasti partendo da materie prime e semilavorati, seguendo scrupolosamente un menù settimanale e attenendosi alle normative in materia igienico sanitaria e di salute dei luoghi di lavoro;

una segreteria/direzione.

Al piano inferiore:

una sala per il riposo pomeridiano;

servizi igienici;

un ampio salone polifunzionale, attrezzato per i laboratori di psicomotricità, di teatro;

un saloncino attrezzato per la manipolazione di diversi materiali;

un ampio e lungo corridoio organizzato in angoli strutturati per favorire il gioco simbolico e il gioco creativo libero.

Spazio esterno con due ampi cortili in cui trovano collocazione diversi giochi adatti all‟età dei

bambini che frequentano la scuola e un‟area adibita ad orto.

Lo spazio interno ed esterno che la scuola offre, rispondono ai bisogni di accoglienza e

serenità, di movimento, di sicurezza, di stimolo alla curiosità ed all‟apprendimento del

bambino, rispondono in modo funzionale alle esigenze educative ed organizzative

permettendo di offrire ai bimbi momenti di:

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• Attività di sezione: luogo privilegiato di sicurezza emotiva-affettiva; • Attività di intersezione: rivolte a gruppi omogenei per età sia cognitive che espressive • Attività di laboratorio: atte a promuovere la creatività

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Il tempo

La giornata scolastica è tempo totalmente e intenzionalmente predisposto per l‟educazione e

può essere sintetizzato attorno a tre grandi nuclei:

attività di routine: che rivestono un ruolo di grande rilievo poiché il bambino, attraverso comportamenti usuali ed azioni consuete, sviluppa la sua autonomia e potenzia la sua abilità;

Esperienze ed attività educative libere e programmate: nelle quali il bambino raggiunge competenze specifiche in rapporto all‟età, trasforma la realtà secondo le sue esigenze e sperimenta le sue potenzialità.

Al fine di promuovere ed adeguare le esperienze ai bisogni evolutivi del bambino, le insegnanti

predispongono “angoli-gioco” atti a favorire la relazione, la creatività con materiali che rendono

il gioco sempre più ricco e coinvolgente. Gli “angoli” sono spazi della sezione arredati in modo

particolare per ricostruire e realizzare un ambiente consueto della vita quotidiana, quale può

essere la cucina; oppure l‟angolo morbido, l‟angolo delle costruzioni o l‟atelier: ovvero l‟angolo

delle attività grafico-pittoriche e plastiche.

Per ogni “angolo” sono definiti gli obiettivi da verificare con l‟osservazione durante l‟uso, delle

regole sull‟uso e sui tempi di utilizzo perché sia favorito l‟apprendimento da parte del bambino.

E‟ importante il ruolo dell‟adulto che, con opportuni interventi, introduce nuovi stimoli per

favorire lo sviluppo delle situazioni.

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Orario

La scuola è aperta da settembre a giugno con i seguenti orari:

Entrata dalle ore 9.00 alle ore 9.30

Prima Uscita dalle ore 13.00 alle ore 13.15

Uscita dalle ore 15.30 alle ore 16.00

È molto importante che la giornata sia strutturata secondo ritmi abbastanza stabili, tali da

comunicare ai bambini alcune certezze su ciò che incontreranno alla scuola dell‟infanzia.

Ricordiamo che a scuola dell‟infanzia tutto il tempo è educativo, non solo quello dedicato alle

attività didattiche.

Per i bambini è molto importante sapere quello che “accade dopo”.

Durante l‟ingresso i bambini giocano coi giochi che trovano in sezione o con quelli che portano

da casa. È molto importante per un bambino poter unire giochi personali e giochi di scuola non

solo a tre, ma anche a quattro e cinque anni; ciò infatti facilita l‟integrazione tra l‟ambiente di

casa, più affettivo, e quello di scuola, permettendo così una reale esperienza di continuità.

Nel momento della separazione, questa è un‟opportunità preziosa.

La giornata a scuola

7:30 – 9:00 Pre scuola

9:00 – 9:30 Accoglienza

9:30 – 10:00 Appello

10:00 – 11:30 Attività e giochi in sezione

11.30 – 12.00 Bagno

12.00 – 13:00 Pranzo

13:00 – 13:15 Arrivo genitori

13:15 – 14.30 Nanna e giochi in salone

14:30 – 15:30 Giochi in sezione

15:30 – 16:00 Arrivo genitori

16:00 – 17:30 Merenda e doposcuola

Dopo l‟accoglienza, dedichiamo un tempo per costituire il gruppo e iniziare così insieme la

giornata. Questo è il momento, che noi chiamiamo cerchio ed è preceduto dal rito del riordino.

Il gioco portato da casa è riposto nel proprio armadietto e lì custodito durante la giornata; ciò

per il bambino ha un significato importante e chiaro: “La mia casa, la mia mamma è sempre

qui e allora posso fare qualcosa di più „grande‟ assieme agli altri bambini”. L‟ordine non può

essere ridotto a questione organizzativa, doverosa: per il bambino di questa età il

contrassegno, l‟armadietto, il mettere in ordine i giochi dopo averli usati è un aiuto ad avere un

confine, un contenimento del proprio sé sia fisico che psichico. Ciò lo aiuta poi a porsi nei

confronti degli altri, dell‟ambiente che lo circonda e di se stesso in maniera più equilibrata.

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Attraverso il gioco dell‟appello abbiamo la possibilità di guardarci in faccia, chiamarci per

nome, menzionare gli amici che mancano, ipotizzare la causa della loro assenza. Un piccolo

spuntino sottolinea il piacere di essere nuovamente assieme. In questo momento d‟inizio

mattina emerge il bisogno del bambino di portare in sezione la propria esperienza personale

per percepirla riconosciuta ed accolta. Affiorano pensieri riguardanti la famiglia appena

lasciata, ricordi piacevoli, preoccupazioni. Affidiamo a Gesù tutto quello che ci sta a cuore e lo

ringraziamo per il dono di un nuovo giorno da condividere con gli amici. Dopo qualche

canzoncina scelta dai bambini, ci si prepara per affrontare la giornata a scuola. La cura di sé

riguarda tutti quei gesti di vita quotidiana come l‟andare in bagno, il lavarsi le mani, l‟attenzione

alla propria persona. L‟adulto segue il bambino in questi gesti aiutandolo e rassicurandolo,

senza sostituirsi a lui. Utile in questi momenti è la presenza dei bambini più grandi verso i più

piccoli a loro affidati. Lavarsi le mani, mettersi in ordine sono esperienze importanti che

aiutano il bambino a prendere coscienza del proprio “saper fare”: sono occasioni preziose per

permettergli di dire in modo sempre più consapevole “io”.

Il pranzo in sezione garantisce un clima sereno in un momento che sempre fa tornare alla

mente la propria casa. Il cibo è piacere e compagnia. Il clima del pranzo perciò, caratterizzato

dalla compagnia dell‟adulto, è un‟occasione preziosa d‟intimità e relazione tra bambini e con

l‟educatrice.

I piccoli si preparano per il riposino pomeridiano. Il sonno non è semplicemente un tempo

vuoto, ma è una fase indispensabile nella rielaborazione e assimilazione delle esperienze.

Inoltre, come tutte le cure del corpo, è un momento molto delicato, carico di valenze affettive:

rievoca rituali e desiderio di casa. Il gioco portato da casa, assieme alla presenza rassicurante

dell‟educatrice, è un aiuto a lasciarsi andare.

I bambini medi e grandi dopo pranzo giocano in salone e negli spazi attigui: angolo dei

travestimenti, biblioteca, costruzioni e vasche di manipolazione.

Dopo i giochi in salone e il riposo dei più piccoli, i bambini si ritrovano nelle sezioni per giochi e

attività pomeridiane attendendo l‟arrivo dei genitori.

Per le famiglie che richiedono un prolungamento orario, è attivo il servizio di doposcuola fino

alle ore 17:30.

Non è permessa l‟entrata e l‟uscita dei bambini in orari diversi, salvo preventiva richiesta delle

famiglie ed autorizzazione della coordinatrice. Dopo l‟affidamento alla scuola, i bambini

possono essere riportati a casa solo dai genitori o da persone delegate dagli stessi tramite

delega scritta.

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Le risorse

La nostra principale e grande risorsa è il BAMBINO.

I bambini sono suddivisi in quattro sezioni eterogenee che accolgono bambini di 3-4-5 anni di

età.

La nostra “organizzazione scolastica” prevede attività di “intersezione” con gruppi omogenei o

eterogenei seconda i bisogni dei bambini.

La FAMIGLIA, ambiente naturale all‟interno del quale si realizza la prima educazione dei figli,

è qui chiamata a condividere e sorreggere tutte le scelte riguardanti la collaborazione scuola-

famiglia per il raggiungimento delle finalità educative.

L’ORGANICO DELLA SCUOLA è composto dal Presidente, la Coordinatrice, sette

Insegnanti, gli specialisti dei laboratori, una segretaria amministrativa, una cuoca, due addette

alle pulizie, e i componenti del Consiglio di Gestione.

Le insegnanti sono in possesso dei previsti titoli per l‟insegnamento nella scuola dell‟infanzia.

Partecipano ai corsi d‟aggiornamento organizzati dalla FISM o da altri enti riconosciuti,

presenti sul territorio. Frequentano i corsi IRC e promuovono momenti di autoformazione.

La coordinatrice didattica partecipa ai “Collegi di rete” organizzati tra le scuole del territorio.

Il personale frequenta i corsi di formazione riguardanti: la sicurezza, il primo soccorso, HACCP,

privacy (D.L. 193/07 ex 155/97; DPR 151/11; D.L.81/08).

L‟organico della nostra scuola è così composto:

Presidente e legale rappresentante: Massimo Donghi (parroco pro-tempore)

Coordinatrice didattica: Graziella Zappini.

Collegio docenti: Rita Brambilla, Sabrina Santin, Giovanna Piazza, Barbara Rota, Daniela

Cappelletti, Eleonora Torriani, Elisa Trani ed Eleonora Alecci.

Collegio docenti unitario: Rita Brambilla, Sabrina Santin, Giovanna Piazza, Barbara Rota,

Daniela Cappelletti, Eleonora Torriani, Elisa Trani, Eleonora Alecci, Canzi Alessandra, Ferracin

Elisabetta, Murtas Erika e Romeo Rosamaria.

Segretaria amministrativa: Antonia Rigamondi.

Personale ausiliario: Ada Malorni, Giuseppina De Ponti e Stefania Sironi.

Specialisti: Annamaria Ponzellini (laboratorio teatrale), Anna Galbussera (attività veicolata in

lingua inglese) e Laura Celotti (laboratorio di psicomotricità).

La REALTA’ SOCIALE delle istituzioni presenti sul territorio attuata mediante rapporti definiti

da autonomie e competenze specifiche; in modo particolare per le situazioni di handicap o

svantaggio che richiedono interventi specifici e puntuali.

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I criteri d’accoglienza, la formazione delle sezioni e l’inserimento

Possono iscriversi al primo anno della scuola dell‟Infanzia i bambini che compiono i 3 anni di

età entro l‟anno di inizio frequenza. Secondo la disponibilità dei posti, sono accolti anche i

bambini che compiono i 3 anni nell‟anno successivo entro il mese di aprile, come previsto dalla

legge sull‟anticipo scolastico.

Le famiglie possono in qualsiasi periodo dell‟anno consegnare alla scuola la domanda

d‟accoglienza, in cui chiedono la possibilità che il proprio figlio/a sia accolto nell‟anno

scolastico di effettiva frequenza, nella nostra scuola.

La scuola organizza nel mese di novembre la giornata dell‟open day, occasione molto

importante per conoscere, visitare la scuola e incontrare la coordinatrice e le insegnanti.

Nel mese di dicembre la coordinatrice contatta le famiglie che hanno consegnato la domanda

d‟accoglienza per fissare entro il successivo mese di febbraio il colloquio conoscitivo e

l‟iscrizione del bambino.

Durante suddetto colloquio i genitori compilano e sottoscrivono la domanda d‟iscrizione e

saldano la quota d‟iscrizione.

Il consiglio d‟Istituto ha elaborato i seguenti criteri per stabilire la graduatoria di ammissione:

1. Fratelli, sorelle o cugini frequentanti nello stesso anno scolastico 2. Residenti nel comune di Cassina de‟ Pecchi 3. Figli riconosciuti da un solo genitore o figli di genitore vedovo 4. Data di nascita del bambino 5. Ordine di pre-iscrizione

Le sezioni sono composte tra i mesi di maggio e giugno dalla Coordinatrice durante il Collegio

Docenti.

Il numero dei bambini inseriti nelle sezioni non supera il n di 28.

I criteri utilizzati per la formazione delle sezioni sono:

- numero di bambini che escono dopo il terzo anno

- presenza di maschi e femmine già in sezione

- presenza o meno in sezione di fratelli e/o parenti dei nuovi iscritti (non sono inseriti insieme)

- presenza di bambini disabili o con difficoltà di apprendimento

- presenza di bambini anticipatari.

Nel mese di giugno le famiglie saranno invitate a partecipare ad una riunione durante la quale

conosceranno la sezione in cui sarà inserito il proprio figlio/a, le insegnanti, le modalità

d‟inserimento col relativo calendario e il giorno del primo colloquio.

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L’inserimento

L‟inserimento alla Scuola dell‟Infanzia è l‟evoluzione di un rapporto che coinvolge il bambino,

la famiglia e l‟insegnante.

Durante l‟inserimento l‟insegnante chiede al bambino di “decidere” di allontanarsi dal genitore

per “rischiare” di avventurarsi in questa nuova realtà, di scoprire un nuovo ambiente,

accogliente, adatto a lui e corrispondente ai suoi bisogni e alle sue esigenze.

E‟ un momento particolare che coinvolge anche la famiglia che, nell‟accostarsi alla nuova

realtà educativa, è aiutata a vivere la propria responsabilità educativa in un rapporto di fiducia

e stima con le insegnanti.

Modalità:

Nel mese di settembre, alla riapertura della scuola dell‟infanzia, si prevedono due giorni di

frequenza dei bambini di quattro e cinque anni e, successivamente, si procede all‟inserimento

dei nuovi iscritti (bambini di tre anni) con le seguenti modalità:

1° Giorno: ore 10:00-11:00 - FESTA ACCOGLIENZA con i genitori.

2° Giorno: ore 10:00-11:00 - Con la presenza dei genitori.

3° Giorno ore 10:00-11:00 - Dopo un breve momento con il genitore, il bambino resta solo

circa un‟ora.

4° Giorno: ore 10:00-11:30 - Il genitore accompagna il bambino e dopo un breve momento, lo

lascia solo.

5° Giorno: ore 10:00-13:00 - Il genitore accompagna il bambino e dopo un breve saluto, lo

lascia solo. Il genitore torna alle ore 13:00 dopo il pranzo del bambino per il ritorno a casa.

6°/7°/8° Giorno: orario 9:00/9:30-13:00/13:15 - Il genitore accompagna il bambino che uscirà

da scuola durante l‟uscita intermedia (13:00-13:15).

9°/10° Giorno: orario 9:00/9:30-15:30/16:00 Il genitore accompagna il bambino che uscirà da

scuola durante l‟uscita regolare (15:45-16:00).

I servizi di pre-scuola e di post-scuola, non possono essere introdotti fino al termine

dell‟inserimento, avranno inizio nel mese di ottobre.

L‟inserimento si considera terminato dopo due settimane di frequenza. Nel caso in cui un

bambino si ammala durante l‟inserimento, dovrà riprendere dal giorno in cui si è arrestata la

frequenza.

Occorre comunque confrontarsi con le insegnanti per verificare l‟andamento dell‟inserimento di

ciascun bambino e prendere decisioni circa l‟eventuale prolungamento in caso di necessità.

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Non è possibile ridurre il tempo dell‟inserimento; qualora fosse necessario, durante questo

periodo, i bambini potranno essere ritirati anche da figure diverse dai genitori, con

presentazione di delega e documento d‟identità valido.

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La valutazione

Le “Indicazioni Nazionali per il curricolo” del 2012 chiedono alla scuola dell‟infanzia e alle

insegnanti di impegnarsi nella documentazione intesa “come processo che produce tracce,

memoria e riflessione che rende visibili le modalità, i percorsi e permette di valutare i progressi

dell‟apprendimento individuale e di gruppo”. E precisano: “L‟attività di valutazione, nella scuola

dell‟infanzia risponde a una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna,

descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei

bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità”.

Come insegnanti quindi, diamo al termine di “valutazione” un significato ampio e allargato,

pensandola nei suoi aspetti: - CONOSCITIVI: cosa possiamo sapere o conoscere del

bambino; - EDUCATIVI: quali aspetti positivi da sostenere e sviluppare; - RIFLESSIVI: quali

ipotesi di progettazione di percorsi e di traguardi. Così intesa, la valutazione precede,

accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle

avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.

Gli strumenti scelti e adottati nella nostra azione educativa e nella nostra specifica realtà

scolastica, sono i seguenti:

L’OSSERVAZIONE quale stile educativo finalizzato alla conoscenza del bambino: rilevarne

esigenze, bisogni, benessere e “fatiche”; descrivere più che a misurare i livelli raggiunti da

ciascuno; comprendere più che a giudicare. L‟osservazione è considerato strumento

essenziale per verificare la validità e l‟adeguatezza del percorso educativo svolto.

Osservazione

L‟osservazione consente di analizzare le esigenze del bambino e di riequilibrare via via le

proposte educative in base alle sue esigenze, poiché la progettazione degli interventi si

modula e si mette a punto costantemente sui modi di essere, sui ritmi di sviluppo e sugli stili di

apprendimento di ogni bambino: l‟osservazione è uno strumento essenziale per condurre la

verifica della validità del processo educativo.

L‟osservazione dei bambini da parte dell‟insegnante può essere:

• Occasionale: è l‟attività che l‟insegnante compie quotidianamente, spesso in forma non

intenzionale, per assumere informazioni di carattere generale. I dati così raccolti possono

essere condizionati anche dagli organi sensoriali e sono affidati alla memoria;

• Sistematica: è legata alla presenza di precisi schemi di riferimento che permettono la

classificazione dei fenomeni osservati.

Essi si diversificano in rapporto alla natura degli obiettivi e sono validi nella misura in cui

riescono effettivamente a rilevare e ad accertare i progressi raggiunti, gli eventuali arresti, le

carenze e le difficoltà.

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Entro il mese di gennaio, le insegnanti, sulla base delle osservazioni compilano una scheda

individuale con indicatori e descrittori che sarà oggetto di confronto nei colloqui individuali

programmati coi genitori entro la fine dello stesso mese.

(Vedi modello scheda con indicatori e descrittori nella sezione allegati.)

IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI DELL’ALUNNO

Strumento che accompagna il bambino per tutto il suo itinerario scolastico, registrandone le

tappe formative più rilevanti, i processi e i risultati. Raccoglie all‟interno di un fascicolo, una

documentazione significativa ed essenziale relativa i prodotti del bambino a testimonianza

delle attività svolte, delle esperienze vissute, delle acquisizioni di competenze e di riflessioni

del percorso formativo svolto. Sono oggetto di documentazione anche le cosiddette “schede di

percorso” descrittive che a dicembre e a maggio sono redatte dalle insegnanti di classe per

ciascun bambino e i momenti di colloquio tra le insegnanti e i genitori che si svolgono durante

l‟anno, considerati momenti privilegiati di confronto e di verifica e di ulteriore conoscenza del

bambino (d‟ingresso per i nuovi a settembre, gennaio per tutti e a maggio/giugno per i bambini

di 5 anni). Infine, il percorso e i progressi del bambino sono documentati anche dalle

prove/prodotti scolastici che non rientrano nel portfolio, ma che documentano in itinere,

quotidianamente attraverso le attività svolte, lo sviluppo graduale del bambino.

“UN PACCHETTO DI SEGNI E DISEGNI”

È uno strumento per la raccolta di dati; un gioco proposto ai bambini di 5 anni che consente di

raccogliere una serie d‟informazioni utili rispetto le idee elaborate dal bambino riguardo alla

lettura e la scrittura e a rilevare alcuni aspetti delle funzioni pre-requisite, quali: - attenzione

alle fasi che conducono dal disegno alla scrittura - evoluzione dello schema corporeo -

orientamento spaziale sul foglio - comprensione del linguaggio in riferimento ad alcuni

elementi grammaticali essenziali (genere, numero, connettivi e negazione.)

Come tutti gli strumenti non fornisce un quadro esauriente della personalità del bambino,

raccoglie però una serie di rivelazioni deducibili dal disegno, che possono utilmente concorrere

a chiarire la tappa di sviluppo. Innanzitutto sono raccolti i dati sullo schema corporeo, come “

spia” di una corretta evoluzione del processo d‟identificazione.

Segue l‟orientamento spaziale sul foglio, intendendo come spazio sia lo spazio ampio (insieme

di “ pagine” di cui è composto il “ pacchetto”), sia lo spazio delimitato dalle piegature che

concorrono a formare ogni singola “ pagina”. Lo spazio, così inteso, è evidentemente

complesso, ed è posto come fase intermedia tra un unico grande foglio e la “quadrettatura”

della pagina di quaderno che il bambino incontrerà alla scuola primaria.

La comprensione del linguaggio si rivolge ad alcuni elementi grammaticali indispensabili per

comprendere il senso di un testo linguistico: genere, numero, connettivi (“e”, “o”) negazione

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(“non”). Lo strumento è compilato in coincidenza di due momenti dell‟anno in cui si propone il

gioco (Ottobre e Maggio).

Poiché i dati costituiscono degli “indicatori”, è indispensabile porli a confronto con le

osservazioni che via via sono annotate. La piccola conquista di un bambino in difficoltà

assume molta importanza, se letta nel contesto globale della persona. Così come la

regressione di un bambino precedentemente adeguato può essere letta come una

momentanea “perturbazione” e come indice di una sofferenza.

La raccolta dei dati non “certifica” nulla. Si pone “semplicemente” come risorsa per una più

ampia comprensione dei bambini.

Possono, poi, fornire una serie d‟interessanti elementi di discussione con le insegnanti della

scuola primaria.

PROFILO DEL BAMBINO IN USCITA

A conclusione del percorso nella Scuola dell‟Infanzia, il bambino:

- sviluppa il senso dell'identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri

sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato;

- sa di avere una storia personale e famigliare, conosce le tradizioni della famiglia, della

comunità e sviluppa un senso di appartenenza;

- pone domande sui temi esistenziali e religiosi, su ciò che è bene o è male, sulla giustizia, e

ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle

ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento;

- riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono

punti di vista diversi e sa tenerne conto;

- è consapevole delle differenze e sa averne rispetto;

- ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista;

- dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo

costruttivo e creativo con gli altri bambini;

- comprende chi è fonte di autorità e responsabilità nei diversi contesti;

- sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità;

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- conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento;

- comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del

corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e di

drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa

utilizzare diverse tecniche espressive;

- è preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e porta a termine il proprio lavoro;

- sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le

proprie, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale;

- racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute,

chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole;

- raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici

simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti;

- osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con

attenzione e sistematicità;

- utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

Nello specifico, lo strumento che la scuola ha scelto per i bambini di cinque anni all‟ultimo

anno di frequenza alla scuola dell‟infanzia, è la compilazione di un profilo individuale che

considera gli aspetti relazionali, lo sviluppo delle attitudini di base (fiducia, autonomia, spirito

d‟iniziativa), lo sviluppo delle funzioni (bisogni primari, movimento, curiosità, interesse,

motivazione, comunicazione verbale e non verbale).

Le insegnanti condividono questo profilo coi genitori che firmano il documento e accettano che

sia letto alle insegnanti della scuola primaria incaricate della formazione delle classi prime.

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La documentazione

La raccolta delle informazioni si concretizza nella documentazione, che consente

all‟insegnante di aver sempre un quadro di riferimento certo e oggettivo del lavoro svolto ed è

un valido supporto per la costruzione di una memoria scolastica.

All‟interno della scuola la documentazione è attuata attraverso strumenti di tipo verbale

(colloqui), grafico (cartelloni, portfolio delle competenze), documentativo (profili individuali,

schede di osservazione, verbali dei collegi) e audiovisivo (foto e sito internet della scuola).

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Insegnamento della religione cattolica

L‟insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.) è occasione di sviluppo integrale della

personalità dei bambini, perché apre alla dimensione religiosa, promuove la riflessione sul

patrimonio di esperienze di ciascuno e contribuisce a rispondere al bisogno di significato.

La Nuova intesa sull‟insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche (statali e

paritarie) è stata firmata dalla CEI e dal MIUR il 28 giugno 2012 ed emanata con il DPR 175

del 20.08.2012, accompagnata dalla Nota del 06.11.2012 recante norme per l‟esecuzione

dell‟Intesa.

L‟insegnamento religioso è ciò che dà significato a tutte le varie attività, perché mira a favorire

nel bambino una maturazione che lo porta, attraverso un clima di rispetto e di amore, a

scoprire il significato della propria vita, ad accogliere come dono e talento da sviluppare nel

dialogo con sé e con il tu degli altri, a raggiungere chiari traguardi di sviluppo con riferimento

all‟identità, all‟autonomia e alla competenza.

L‟I.R.C. è svolta con modalità laboratoriale per fasce d‟età con cadenza settimanale per oltre

60/65 ore annue dalle insegnanti titolari di sezione idonee all‟I.R.C., come da decreto rilasciato

dell‟Ordinario Diocesano di Milano.

OBIETTIVI DI RELIGIONE CATTOLICA

Le attività in ordine all‟insegnamento della religione cattolica offrono occasioni per lo sviluppo

integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola,

promovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al

bisogno di significato di cui anche essi sono portatori.

Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all‟IRC sono

distribuiti nei vari campi di esperienza.

Di conseguenza ciascun campo di esperienza è integrato come segue:

Il sé e l’altro

Il bambino scopre nei racconti del vangelo la persona e l‟insegnamento di Gesù, da cui

apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel

suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri,

anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

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Il corpo e il movimento

Il bambino riconosce nei segni del corpo l‟esperienza religiosa propria e altrui per comunicare

e manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l‟immaginazione e le emozioni.

Immagini, suoni, colori

Il bambino riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della

vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per esprimere con

creatività il proprio vissuto religioso.

I discorsi e le parole

Il bambino impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici,

ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi espressi, per sviluppare una comunicazione

significativa anche in ambito religioso.

La conoscenza del mondo

Il bambino osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani

e da tanti uomini religiosi come dono di Dio creatore, per sviluppare sentimenti di

responsabilità nei confronti della realtà abitandola con fiducia e speranza.

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Ampliamento dell’offerta formativa

Oltre al curricolo obbligatorio, la scuola offre altre possibilità di arricchimento dell‟offerta

formativa, come segno di ulteriore identità didattica e culturale.

PERCORSO DI EDUCAZIONE MUSICALE

L‟intervento che s‟intende proporre ha come finalità quella di coinvolgere ciascun bambino in

un percorso di giochi, canti, danze ed invenzioni, si intende dimostrare come sia possibile

avviare un discorso musicale partendo dal bambino, dal suo corpo, da tutto ciò che è inerente

alla scoperta della sua persona. Si vuole dare la possibilità di esplorare, manipolare e

familiarizzare con il fenomeno sonoro e musicale in modo autonomo e creativo. Il corpo è il

tramite principale di ogni relazione con il mondo esterno quindi, durante gli incontri, si

prediligeranno attività che coinvolgano il corpo per l‟interiorizzazione di ogni esperienza.

Quest‟ultima ha profonde valenze affettive e coinvolge il bambino in modo globale, facendo

entrare in gioco anche il suo vissuto personale. La proposta educativa è gestita da un

insegnante specialista di musica ed è rivolta a tutti i bambini della scuola dell‟infanzia.

PERCORSO DI EDUCAZIONE ALL’ARTE E ALLA CREATIVITA’

CREare con la CREta: io ci sono e lascio un segno.

Il laboratorio ha lo scopo di introdurre i bambini alla tridimensionalità, attraverso esperienze

percettive, costruendo con elementi preformati e infine plasmando una figura. Il progetto

s‟inserisce nel percorso che accompagna i bambini dall‟accoglienza dell‟inizio d‟anno fino al

tempo che precede Natale. Nel lavoro laboratoriale si partirà dal tema della Creazione. Noi

siamo stati amati e creati. Dio ha presto per me tutto quello che mi circonda, il cielo e le stelle.

Quel cielo e quelle stelle che assieme ai pastori, alle pecore, agli angeli ai Magi hanno

assistito al miracolo di Dio diventato Bambino.

LABORATORIO TEATRALE

L‟intero laboratorio e l‟evento finale ad esso collegato, sono caratterizzati dalla dimensione

ludica propria del teatro. Ogni esperienza proposta avrà come modalità di presentazione e

sperimentazione il gioco. I giochi proposti terranno conto dell‟età dei bambini, toccheranno i

diversi linguaggi espressivi (la drammatizzazione, la musica, la narrazione…) contribuiranno

all‟educazione del pensiero logico, del pensiero creativo e del pensiero emotivo. L‟evento

finale alla fine dell‟anno è il momento che, pur “provato”, mantiene tutte le caratteristiche

dell‟imprevisto. In questo spazio-tempo breve ma intenso, genitori, bambini, insegnanti,

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vivranno l‟esperienza di condivisione del cammino fatto nel corso dell‟anno. Eppure l‟evento-

gioco non è la semplice esposizione di temi affrontanti, non ha le caratteristiche della relazione

fredda e puntuale, è piuttosto la compartecipazione di un vissuto irripetibile che è destinato a

lasciare tracce nella memoria. E‟ sicuramente il momento più atteso e, ad un tempo, il più

inatteso: l‟incertezza costante di cosa effettivamente accadrà nella piazza del paese, mette

tutti in fermento, crea trepidazione, ingenera il desiderio di dare il meglio di noi stessi in quel

preciso istante. E, il meglio di noi stessi, in quell‟istante può essere il pianto, la paura, il

sorriso, l‟azione, il canto… L‟evento finale è in poche parole l‟espressione in piccolo della

meravigliosa avventura che è la vita.

LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’

La Psicomotricità è un approccio globale che favorisce l‟integrazione tra area motoria,

cognitiva e affettiva del bambino.

La Psicomotricità si manifesta attraverso il gioco, modalità primaria del bambino per

esprimersi, per comunicare, per dirsi e per crescere. Nel gioco il bambino esprime se stesso e

i suoi bisogni attraverso il movimento e il corpo. Diventa il protagonista che sperimentandosi

struttura la propria identità e consolida la propria autonomia. Il gioco, che nasce dall‟ambiente

e dal materiale, è guidato, affiancato e condiviso dalla Psicomotricista, il cui ruolo è quello di

accompagnare e favorire il bambino nella sua evoluzione, cercando di valorizzarne

l‟espressività, intesa come modalità unica e originale di essere di ciascun bambino.

Attraverso l‟esperienza vissuta in Psicomotricità il bambino scopre se stesso, trova gli oggetti

nello spazio e impara a relazionarsi con gli altri. L‟obiettivo principale della Psicomotricità

Educativa è quello di facilitare la maturazione dell‟espressività psicomotoria infantile e lo

sviluppo del bambino attraverso quei canali comunicativi che il bambino conosce ed utilizza.

ATTIVITA’ DIDATTICA VEICOLATA IN LINGUA INGLESE

La proposta fa leva sulla forte capacità ricettiva del bambino che, in età prescolare, entra in

sintonia con diverse forme di comunicazione. Questa naturale apertura al nuovo e al diverso

facilita nei bambini la comprensione e limitazione di ciò che ascoltano e incontrano. Si

favorisce così la naturale assimilazione di suoni diversi, la comprensione dei loro significati.

Sarà questa la base positiva che permetterà al bambino di ritrovarsi abile nella comprensione

e di reagire in modo pertinente.

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“BISOGNI EDUCATIVI FONDAMENTALI”

rivolto ai bambini dell’ultimo anno di frequenza

L‟idea di avviare questo progetto è nata da quanto emerso durante un incontro rivolto ai

genitori dei bambini all‟ultimo anno di frequenza. Conduttori di quell‟incontro sono stati: la

Coordinatrice, la Pedagogista della Formazione e un‟insegnante della scuola primaria. Ciò che

è emerso, soprattutto da quest‟ultima, è stata la chiarezza con cui è stato sottolineato che

“preparare i bambini” alla scuola elementare NON significa anticipare lettere e numeri, MA

aver cura di tutte le funzioni che sono relative alle attitudini di base, ovvero: - aver raggiunto

una buona armonia di movimento sia con la globalità del corpo (salire e scendere le scale,

correre, saltare ecc.) sia nei movimenti „fini‟ (impugnare bene gli strumenti della scrittura,

coordinare gli occhi con la mano) - aver cura delle proprie cose - gestire bene la cura del

proprio corpo - aver sviluppato, attraverso il disegno, una buona costruzione del simbolo -

saper esprimere oralmente i propri pensieri - saper collaborare … L‟elenco potrebbe

continuare. Ma la sottolineatura è stata: “Noi insegnanti della primaria non troviamo difficoltà

nell‟insegnare a scrivere. Troviamo difficoltà in tutto il resto”. Dobbiamo dire che quell‟incontro

ci ha molto confermati in una linea pedagogica già intrapresa, ma ci ha anche sollecitati ad

avere una cura speciale per gli aspetti che ci erano stati indicati. Affinché gli aspetti delle

attitudini di base possano essere più sistematicamente seguiti, le insegnanti hanno deciso di

osservare bene i bambini di cinque anni e di annotare punti acquisiti e difficoltà di ciascuno

per poi discuterne in collegio, con la coordinatrice ed eventualmente la pedagogista interna.

Che cosa abbiamo osservato, che cosa stiamo osservando, che cosa osserveremo:

Nei primi due mesi di frequenza, abbiamo iniziato proprio dalla radice, osservando: - la cura di

sé, del proprio corpo, delle proprie cose - l‟armonia del movimento soprattutto nelle attività e

nel gioco quotidiano (salire e scendere le scale, afferrare la palla con due mani e con una

mano sola, saltare su due piedi e su un piede solo, correre, controllare il movimento…) Sono

attenzioni che abbiamo sempre avuto, ma, osservando bambino per bambino, e soprattutto

annotando, ci siamo rese conto di quanti e quali possono essere i nostri punti di lavoro. Sono

moltissimi i bambini che fanno ancora fatica a riordinarsi dopo aver utilizzato i servizi, che non

hanno ancora interiorizzato procedure corrette, che hanno difficoltà a scendere le scale

alternando i piedi. Abbiamo preso maggior coscienza di quanto le „procedure‟ possano essere

utili anche in funzione della lettura e della scrittura. Interiorizzare che prima ci si serve del WC,

poi ci si asciuga, poi si fa scorrere l‟acqua; che prima di lavarsi le mani occorre riordinarsi

bene, poi ci si rimbocca le maniche e così via… è una preparazione, sotto il profilo del

principio di causalità (ad una causa corrisponde un effetto) che sarà molto importante quando

i bambini dovranno gestire un quaderno, utilizzare il quadretto superiore prima del quadretto

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sottostante, terminare una pagina prima di utilizzare quella successiva, ecc. Terminati questi

primi "blocchi", stiamo passando al "blocco" successivo che riguarda il gioco simbolico e la

costruzione del linguaggio. Il gioco simbolico (casetta, costruzioni, travestimenti…) è un

potente costruttore di simboli (facciamo finta… i bambini devono pensare e progettare prima di

fare) che sarà utilissimo quando dovranno leggere (cioè “vedere nella mente” il significato

della parola letta) e scrivere (pensare a ciò che si vuol comunicare).

Infatti, l‟insegnante della scuola primaria ci diceva che, spesso i bambini „leggono‟, ma non

comprendono quello che leggono e la causa di questo è la fragilità nel rappresentarsi nella

mente il significato della parola scritta. Contemporaneamente all‟osservazione del gioco

simbolico, stiamo passando anche all‟ascolto del linguaggio. Difficilmente un bambino che

parla “male”, leggerà e scriverà bene. Nostro compito è anche quello di arricchire il linguaggio,

attraverso il racconto, l‟invenzione di rime, la comprensione di metafore. Questo lavoro andrà

di pari passo con il "blocco” dell‟osservazione del disegno spontaneo, della capacità di

racconto e del corretto uso di strumenti finalizzati alla scrittura.

Discutendo di questo progetto con le insegnanti della scuola primaria, che l‟hanno molto

apprezzato, e cogliendo una loro riflessione in merito ad un aumento generalizzato dei

bambini che fanno molta fatica nei calcoli, approfondiremo meglio l‟aspetto logico-matematico,

seppur già presente. Inseriremo quindi giochi di classificazione, seriazione, corrispondenza

biunivoca che stanno alla base del calcolo. Desideriamo, infatti, accertare che quanto può

essere fatto nella scuola dell‟infanzia, a questo proposito, sia puntualmente proposto, anche

se, forse, la causa dei disturbi specifici di apprendimento è da ricercarsi nell‟aumento delle

proposte “virtuali” che il mercato sforna per i bambini (videogiochi, tablet ecc.) che vanno a

scapito dell‟esperienza diretta con le cose reali che sono fonte primaria della possibilità di

formulare, in seguito, pensieri astratti.

Questo è l‟impianto che, evidentemente non esaurisce tutto il lavoro delle sezioni, ma

accompagnerà tutto quanto è sempre stato proposto: narrazione, esperienze dirette, attività di

vita pratica, vita di piccolo, medio, grande gruppo, attività psicomotoria, laboratorio teatrale…

Desideriamo solo sottolineare che tutto il lavoro sulle attitudini di base, che vi abbiamo solo

accennato, non sarà „visibile‟ attraverso prodotti.

ALLA CONQUISTA DELLA SCRITTURA E NON SOLO…

Come mai tanti bambini trovano difficoltà nell‟apprendimento iniziale della scrittura nella

scuola primaria? Quali sono gli apprendimenti mancanti o i prerequisiti carenti che

impediscono a tanti bambini di impugnare correttamente una matita, di disegnare con cura, di

orientarsi nello spazio del foglio e più in particolare eseguire tracciati di pregrafismo e lettere

con buon tratto, giusta forma e dimensione?

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Queste domande ci avevano già sollecitate all‟avvio del progetto “Bisogni educativi

fondamentali” e ci hanno spinto ad approfondire la pedagogia del gesto grafico fin dal primo

anno della scuola dell‟infanzia.

La scuola dell‟infanzia non è soltanto un luogo d‟incontro e di gioco, di espressione spontanea

per il bambino, ma un luogo dove, incontrandosi e giocando insieme, insieme si sperimenta e

s‟impara, si offre concretamente a ogni bambino la possibilità di passare dall‟esplorazione alla

scoperta e alla conquista, dal non saper fare a nuove e graduali conoscenze e competenze

del fare. Conoscenze e competenze che potranno servire per affrontare con maggior facilità la

scuola primaria, in un percorso coerente e unitario tra questi due ordini di scuola che aiuterà

soprattutto gli alunni con maggiori difficoltà iniziali, ma stimola le potenzialità di tutti i bambini,

rispettandone i diversi ritmi di apprendimento. Tutto questo in un‟ottica di prevenzione di DSA

(disturbo specifico dell‟apprendimento), particolarmente nelle difficoltà grafo-motorie.

Siamo convinte che un approccio educativo positivo possa realizzare al meglio il potenziale di

ogni bambino, mettendo in gioco i sensi associati alla motricità, e la consapevolezza di sé, del

proprio corpo.

Porremo attenzione al senso del tatto (attività di motricità fine della mano come abbottonarsi,

girare la chiave in una serratura), alla postura del corpo, all‟impugnatura corretta dello

strumento (pennarello, pennello, matita, forbici, forchetta e cucchiaio), favorendo il passaggio

dal sistema prossimale a quello distale (dal più vicino al più lontano).

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Rapporti col territorio

Scuola aperta – Open day

La scuola offre in questa occasione la possibilità di conoscere la proposta didattico-educativa

anche attraverso attività laboratoriali in cui coinvolgere le famiglie in visita e i loro bambini oltre

che quelli frequentanti. L‟open day offre anche un momento di dialogo tra le famiglie interne

ed esterne sull‟esperienza educativa.

Progetto continuità col Nido comunale “Pesciolino Rosso”

Per accompagnare il bambino dall‟asilo nido alla scuola dell‟infanzia è stilato un progetto che

prevede:

- la visita dei bambini del nido alla scuola dell‟infanzia: i bambini dell‟ultimo anno di Nido entrano nell‟ambiente scuola dell‟infanzia favorendo un inserimento futuro più sereno.

- Colloquio con le Educatrici del nido per uno scambio di informazioni circa la storia del bambino.

Progetto continuità con la scuola primaria di Cassina de’ Pecchi

Per favorire il passaggio dei bambini della scuola dell‟infanzia alla scuola primaria, la nostra

scuola prevede: - Momenti di dialogo tra docenti delle due istituzioni. - Due mattinate nelle quali i bambini visitano la Scuola Primaria … - Passaggio di informazioni relative al bambino tramite incontro programmato. In

tale incontro le insegnanti della Scuola dell‟Infanzia leggono alle docenti della primaria il profilo del bambino firmato dai genitori.

La nostra scuola è molto attenta alle realtà presenti sul territorio e ha iniziato una

collaborazione con la Cooperativa Il Germoglio e la RSA Anni Azzurri Melograno, attivando

per l‟a.s. 2016/17 due progetti:

Progetto “Ti leggo una storia” in collaborazione con la Cooperativa Il Germoglio

La biblioteca di S. Agata in collaborazione con i Servizi di formazione all‟autonomia gestito

dalla cooperativa Il Germoglio, offrono un percorso di lettura animata delle fiabe ai bambini di

cinque anni della scuola dell‟infanzia da parte di ragazzi disabili accompagnati da un

educatore.

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La sperimentazione iniziata due anni or sono presso la scuola dell‟Infanzia di S. Agata, ha

presentato risultati significativi, sia per i ragazzi con disabilità frequentanti i servizi educativi

della cooperativa che hanno potuto sperimentare di essere “ adulti” e “utili” e questo ha avuto

un ruolo importante nella crescita della loro autostima e autovalutazione; sia per i bambini

coinvolti nel progetto che hanno avuto modo con un‟altra e diversa modalità, di essere

coinvolti nell‟ascolto, nel coinvolgimento in un gruppo, nel dover rispettare alcune regole di

base necessarie alla convivenza, nella comprensione e rielaborazione delle fiabe lette e

nell‟approccio con il mondo della disabilità che se accolto e valorizzato certamente si colloca

come un valore aggiunto all‟esperienza di coloro che hanno la possibilità di condividerlo. Il

progetto coinvolge i bambini di 5 anni divisi per gruppo classe; sarà presente con il gruppo dei

bambini un‟insegnante della scuola, due/tre ragazzi disabili con la loro educatrice in un

pomeriggio della settimana a scadenza quindicinale.

Progetto “Nonni, facciamoci compagnia” in collaborazione con la RSA Anni Azzurri Melograno

I momenti d‟incontro sono molto importanti poiché i nostri bambini si relazionano con i "nonni"

per riuscire a ricreare quei momenti di vita passata dove i nonni rappresentavano un punto

importante della relazione famigliare. Gli anziani residenti nella struttura riescono a sentirsi

ancora importanti, cancellando quei sentimenti di poca autostima e di inutilità che a volte

avvertono. Saranno momenti semplici e caratterizzati da una compagnia familiare, abbiamo

pensato di riservare incontri dove i nonni insieme ai bambini prepareranno i biscotti,

canteranno canzoni natalizie, festeggeranno il carnevale e in primavera pianteranno alcune

piantine.

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Inclusione e integrazione

Personalizzazione della proposta educativa

La Scuola dell‟Infanzia conferma la sua mission pedagogica a favore dell‟inclusione e

personalizza l‟offerta formativa secondo quanto espresso dalla normativa vigente:

-Legge Quadro sull‟inclusione scolastica n°104 del 3 febbraio 1992

-Direttiva Ministeriale sui Bisogni Educativi Speciali del 12 dicembre 2012.

Ogni Bambino, con continuità o per determinati periodi, può manifestare una difficoltà

evolutiva di funzionamento in ambito educativo legata a fattori fisici, biologici, fisiologici o

anche psicologici, familiari, sociali, ambientali rispetto ai quali è necessario che le scuole

offrano adeguata risposta.

A tal fine il Collegio docenti redige un Piano Annuale di Inclusione (PAI) che fa parte di questo

stesso P.T.O.F. e della programmazione che si propone di:

- fornire un quadro sintetico della presenza dei bambini con Bisogni Educativi Speciali

- favorire un clima di accoglienza e di inclusione;

- definire pratiche condivise con la famiglia; - promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola e famiglia ed

Enti territoriali coinvolti. Nel Piano Annuale di Inclusione sono coinvolti: i bambini in difficoltà ai quali è esteso il diritto

di personalizzazione dell‟apprendimento, le famiglie che in collaborazione con la scuola

partecipano alla costruzione del “progetto di vita” e del PEI, il Legale rappresentante in quanto

garante dell‟offerta formativa che è progettata e attuata dalla scuola, la coordinatrice e il

personale docente, il personale non docente.

All‟interno del gruppo classe, ogni bambino è seguito con sistematicità e cura. Per questo è

premura delle insegnanti e degli specialisti elaborare proposte e percorsi personalizzati,

valorizzando l‟unicità della persona dell‟alunno sia in generale, sia nei particolari ritmi e stili di

scoperta della realtà, di conoscenza e quindi di apprendimento. È loro impegno, inoltre,

procedere in collaborazione con la famiglia e in continuità con gli asili nido se sono stati

frequentati e con la scuola primaria di Cassina o del territorio che andranno a frequentare

secondo il carattere e la modalità maturata nel lavoro collegiale.

Il Piano Annuale di Inclusione sarà sottoposto a verifica dal Collegio docenti ogni volta che se ne avvertirà la necessità.

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Piano Annuale per l’Inclusione a.s. 2016/17

Rilevazione dei BES presenti: n°

1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 3

2. Svantaggio

✓ Socio economico 2

✓ Linguistico culturale 3

✓ Disagio comportamentale relazionale 2

Totali 10

n. PEI redatti 3

La scuola accoglie tutti per valorizzare le abilità di ognuno nella consapevolezza che ogni

bambino è portatore della sua storia e deve trovare nella scuola capacità di ascolto e di

proposta.

La scuola vuole valorizzare le potenzialità di ogni alunno e dar loro l‟opportunità di procedere

serenamente nel percorso educativo sentendosi accolto, valorizzato e messo nelle condizioni

di dare tutto ciò che può.

Particolare attenzione è data ai bambini diversamente abili.

La scuola tiene presente il bisogno del bambino diversamente abile organizzando una corretta

assistenza, ma, soprattutto, guardando ai suoi diritti:

-il diritto ad essere accolto, valorizzato, amato;

-il diritto a vivere in modo diverso gli stessi diritti di tutti gli altri bambini;

-il diritto ad essere messo in condizione di dare il meglio di se stesso;

-il diritto a trovare risposte ai suoi bisogni educativi speciali;

-il diritto di sentirsi uguale e diverso.

Per questo, accanto alle attività in sezione, si prevedono attività nel piccolo gruppo, con il

sostegno dell‟insegnante di sezione e dell‟assistente educatore ad personam (inviato su

richiesta della famiglia dal comune di residenza del bambino) per offrire proposte

personalizzate e individualizzate sulla base degli effettivi bisogni educativi.

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La famiglia del bambino diversamente abile è tenuta a consegnare alla scuola la diagnosi

clinica e funzionale. La scuola alla luce di questi documenti, in collaborazione con la famiglia

e con gli specialisti che hanno in carico il bambino predispongono il Progetto Educativo

Individualizzato (PEI).

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Sicurezza

La nostra scuola si avvale della collaborazione dello Studio Bianchini di Pioltello in materia di

formazione, medicina e sicurezza sul lavoro.

Presso la nostra scuola il personale docente e non docente è aggiornato a tal fine.

Ciascun insegnante, ciascuna unità del personale non docente e ciascun bambino, insieme al

personale della direzione ed al personale ausiliario, contribuisce ad osservare tutti gli obblighi

imposti dalle norme e rispettare tutte le disposizioni e le istruzioni impartite per tutelare la

sicurezza e la salute dei “lavoratori”, pertanto:

utilizza correttamente attrezzature, sostanze e macchinari nonché i dispositivi di protezione e di sicurezza;

segnala immediatamente in direzione e al responsabile del servizio ogni eventuale guasto, deterioramento e disfunzione;

non compie di propria iniziativa, operazioni che non sono di sua competenza;

si sottopone ai controlli sanitari previsti;

non rimuove e non modifica senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza, di segnalazione e di controllo;

conosce e condivide il piano di emergenza attraverso prove di simulazione;

in caso di malessere o di infortunio degli alunni, l‟insegnante provvede a prestare i primi soccorsi, informa tempestivamente la direzione e la famiglia.

in caso di infortunio di grave entità, il docente informa la direzione e telefona immediatamente al 118 e ad accompagnare il bambino all‟ospedale, dopo aver avvisato i genitori.

Le insegnanti dei bambini infortunati sono tenute a compilare la denuncia di infortunio sufficientemente circostanziata e a consegnarla in direzione. I genitori, nel caso in cui ci sia un referto del Pronto Soccorso, o del medico curante, consegneranno il documento in segreteria che sarà allegato alla denuncia all‟Assicurazione della Scuola.

In ottemperanza a quanto previsto dal D.L.vo 626/94 modificato con il D.L.vo 242/96 in materia

di sicurezza sul lavoro, art.21 comma 1 sono state nominati:

Responsabili del servizio di prevenzione e protezione: Don Massimo Donghi

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: Rita Maria Brambilla

E la gestione delle emergenze è stata affidata a:

per le pratiche di pronto soccorso: alla sig.ra Trani Elisa Serena e alla sig.ra Rota Barbara,

per l’antincendio: alla sig.ra Brambilla Rita Maria e alla sig.ra Santin Sabrina.

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Rapporto di autovalutazione della scuola dell’infanzia (RAV) e

miglioramento

Affinché la nostra Scuola possa sempre migliorare, anno dopo anno, uno strumento prezioso

e fondamentale della vita scolastica deve essere la VALUTAZIONE, intesa come modalità di

monitoraggio, riscontro del percorso fatto in base agli obiettivi e definizione dei miglioramenti

da attuare.

Alla scuola spetta, inoltre, la responsabilità dell‟autovalutazione, che ha la funzione di

introdurre modalità riflessive sull‟intera organizzazione dell‟offerta educativa e didattica della

scuola, per svilupparne l‟efficacia.

Il collegio docenti si avvale dei seguenti strumenti per rilevare i punti di criticità:

assemblee coi genitori

colloqui individuali coi genitori da parte della coordinatrice e delle insegnanti

verifica in sede di collegio docenti dell‟anno trascorso.

A partire dall‟anno 2012, le insegnanti hanno individuato le seguenti criticità:

comunicazione coi genitori

bisogno condiviso dalle insegnanti di aggiornamenti in merito a tematiche relative alla disabilità e ai bisogni educativi speciali

richiesta dei genitori dell‟attivazione del laboratorio di lingua inglese

progetto continuità con la scuola primaria di Cassina de‟ pecchi, in particolare la stesura della scheda individuale.

numero elevato di bambini da inserire nelle classi

pavimentazione in cemento esterna e problematica in caso di pioggia

giardini della scuola

revisione del portfolio delle competenze

valutazione della necessità che i bambini con certificazione possano accedere ai servizi della scuola (pre / post e mese di luglio.)

Interventi di miglioramento

In base alla risultanza dell‟autovalutazione interna ed esterna della scuola, sono stati

programmati i seguenti interventi di miglioramento:

formazione docenti: sono stati attivati i seguenti corsi di formazione - “La prevenzione dei DSA nella Scuola dell‟Infanzia” tenuto dalla pedagogista

Rosi Rioli, giugno 2013 - giugno 2014 - Progetto Fonder 2014/2015 “Il gioco come cibo della mente: l‟esperienza logico

matematica offerta ai bambini al 3^ anno di frequenza; il progetto nasce dalla

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verifica del precedente corso - “Guardare per vedere; ascoltare per comprendere” tenuto dalla dott.ssa Fabrizia

Alliora, novembre 2015 - aprile 2016 - “Come avviare alla scrittura secondo il metodo Venturelli”, tenuto dalla dott.ssa

Cecilia Tasca, settembre 2016/ febbraio 2017 - “ I disturbi della condotta”, tenuto dalla dott.ssa Dafne Rigoldi, Domino

Ambulatorio Polispecialistico

attivazione del sito internet della scuola nel febbraio 2015 e istituzione del sistema di newsletter nel settembre 2017

novembre 2016 attivazione dell‟attività didattica veicolata in lingua inglese con Anna Galbussera, docente di lingua straniera

revisione della modalità di inserimento dei bambini neoiscritti nel mese di settembre 2017

allargamento marciapiede e rifacimento dei giardini, con manto erboso e sintetico, interamente finanziati con iniziative di raccolta fondi promosse dai genitori in diverse occasioni, marzo 2015

individuazione di nuova modalità di passaggio di informazioni con la scuola primaria per i bambini dell‟ultimo anno di frequenza. Le insegnanti compileranno un profilo personale del bambino che sarà letto e condiviso con i genitori e da loro sottoscritto in sede di colloquio entro il mese di giugno. Il profilo sarà letto alle insegnanti incaricate della formazione delle future classi prime o ai Dirigenti scolastici.

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Allegati

Gli appuntamenti scuola-famiglia a.s. 2016/2017

5 Settembre 2016 - Incontro formativo sul tema dell‟inserimento con i genitori dei bambini di 3

anni

3 e 4 Settembre 2016 - Colloqui individuali con i genitori dei bambini di tre anni.

5 Settembre 2016 - Accoglienza bambini di 4 e 5 anni.

Dal 12 Settembre al 30 Settembre 2016 - Accoglienza e inserimento dei bambini di tre anni.

3 Ottobre 2016 - Merenda con i nonni a scuola.

19 ottobre 2016 - Convegno Scuole Cattoliche Territorio Scuola-Famiglia

26 ottobre 2016 - Assemblea di presentazione della progettazione Educativa-didattica ed

Elezioni Organi Collegiali.

12 Novembre 2016 - Open day.

21 Dicembre 2016 - Sacra rappresentazione di Natale ore 17.00.

Nel mese di gennaio 2017 - incontro coi genitori dei bambini di 5 anni sul gesto grafico.

28 gennaio 2017 – Festa della Famiglia, spettacolo teatrale, merenda e S. Messa per tutte le

famiglie

Ultima settimana di gennaio 2017 - Colloqui individuali con i genitori di tutti i bambini.

20 febbraio 2017 - Spettacolo teatrale “Arriva Cenerentola” presso il piccolo teatro della

Martesana

1/ 3 Marzo 2017 - Carnevale a scuola con i bambini.

17 marzo 2017 - Merenda a scuola con i papà dalle ore 14.30 alle 16.00

5 maggio 2017 - Colazione a scuola con le mamme dalle ore 8.30 alle 10.00

6/7 giugno 2017 - Feste di fine anno.

Entro la prima settimana di giugno 2017 - Colloqui individuali con i genitori dei bambini di

cinque anni.

Mese di maggio/giugno 2017 - Gita di fine anno.

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Scheda con indicatori e descrittori da compilarsi nel mese di gennaio

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Legittimazione piano triennale offerta formativa

Il Collegio Docenti e Il Consiglio D‟Istituto propongono e il Legale Rappresentante don

Massimo Donghi approva il presente Piano Triennale Offerta Formativa (PTOF) per gli anni

scolastici 2015-2018 redatto ai sensi della Legge 107/2015 per la scuola dell‟infanzia

Parrocchiale Paritaria “don Ambrogio Verderio”.

Proposto e approvato dal Collegio Docenti il 23 settembre 2015

Presentato al Legale Rappresentante il 23 settembre 2015

1^ Revisione del collegio docenti il 01 settembre 2016

2^ Revisione del collegio docenti il 17 maggio 2017

Tenuto conto che il documento è suscettibile di eventuali modifiche in itinere, che saranno

tempestivamente comunicate a tutti gli utenti, il presente documento è adottato da questa

Scuola dell‟Infanzia.

Cassina de‟ Pecchi, 15 maggio 2017

Il Legale Rappresentante Per il Collegio Docenti

Don Massimo Donghi La Coordinatrice – Graziella Zappini