PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE … · legge ed in particolare...
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I.P.S.I.A “DALMAZIO BIRAGO”
Sede: Corso Novara 65 – 10154 Torino – Tel. 0112482089 Succ.le: Via Pisacane 72 – 10127 Torino – Tel. 0116820519
email: [email protected] – PEC: [email protected] www.ipsiabirago.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto nella
seduta del 12/02/2016
Sommario SEZIONE I: PRESENTAZIONE ........................................................................................... 3
PREMESSA ...................................................................................................................... 3
STORIA DELL’IPSIA “DALMAZIO BIRAGO” .................................................................... 4
MISSION ........................................................................................................................... 5
VISION .............................................................................................................................. 5
PROFILI PROFESSIONALI .............................................................................................. 6
QUADRO ORARIO ........................................................................................................... 6
PROGRAMMAZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE ......................................................... 12
1. Metodologie didattiche ....................................................................................... 13
2. Strumenti di verifica ............................................................................................ 13
3. Valutazione degli studenti .................................................................................. 14
SISTEMA QUALITA’ E ACCREDITAMENTO REGIONALE ............................................ 17
SEZIONE II: AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO ............................... 18
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO .................................................... 18
PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI ........................................................................... 22
SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI ............................... 23
PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA .............. 24
PIANO DI MIGLIORAMENTO ......................................................................................... 25
SEZIONE III: SCELTE STRATEGICHE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI L. 107/15 .. 62
FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA ................................................ 62
FABBISOGNO DI ORGANICO ....................................................................................... 63
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI ...................... 64
OBIETTIVI PRIORITARI ................................................................................................. 65
OPZIONI, ORIENTAMENTO, VALORIZZAZIONE DEL MERITO ................................... 66
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ................................................................................. 69
QUALIFICA REGIONALE ............................................................................................... 76
SERVIZI AL LAVORO (SAL) ........................................................................................... 76
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PSND) ............ 78
DIDATTICA LABORATORIALE....................................................................................... 85
PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI ............................................................................. 87
PROGETTI E ATTIVITÀ .................................................................................................. 89
SCHEDA DI MACRO-PROGETTO 1: SCUOLA ACCOGLIENTE ............................... 89
SCHEDA DI MACRO-PROGETTO 2: INIZIAZIONE AL LAVORO ............................ 106
PROGETTI PON ........................................................................................................ 110
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Professionale di
Stato per l’Industria e l’Artigianato “Dalmazio Birago” di Torino, è elaborato ai sensi
di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”;
il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo Protocollo 4476 del 01/12/2015;
il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del
12/02/2016;
il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 12/ 02/2016;
il piano, dopo l’approvazione, sarà inviato all’USR competente per le verifiche di
legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico
assegnato;
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,
comunicato con nota prot. ______________ del _____________;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
SEZIONE I: PRESENTAZIONE
PREMESSA
STORIA DELL’IPSIA “DALMAZIO BIRAGO” L’IPSIA “DALMAZIO BIRAGO” è un Istituto Professionale Statale per l’Industria e
l’Artigianato che fu istituito nel 1924, con lo scopo di preparare giovani meccanici
specializzati in motori d'aereo e nell'industria automobilistica. Nel 1937 alla scuola fu dato il
nome di Dalmazio Birago, in memoria di un aviatore alessandrino caduto ventisettenne nel
cielo di Amba Alagi durante la guerra d'Etiopia. Nell'ottobre del 1942 l'istituto fu spostato
nell'attuale sede di corso Novara 65, in Barriera di Milano, dove continuò a preparare i
futuri meccanici anche sotto i bombardamenti alleati su Torino. Negli anni ottanta fu aperta
una succursale a Mirafiori sud, nelle vicinanze della FIAT, poi collocata nel 1990 in via
Pisacane 72, dove si trova tuttora.
Con la nuova riforma della scuola superiore, l’Istituto rilascia i seguenti diplomi:
Qualifica regionale: OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A
MOTORE
Tecnico per la MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA opzione:
Manutenzione dei mezzi di trasporto con esame di stato alla fine del biennio
post-qualifica.
Il percorso professionale di Manutenzione e Assistenza Tecnica è articolato in 2 bienni e 1
quinto anno con flessibilità di orari per garantire:
• personalizzazione dei percorsi
• possibilità di rilascio di qualifica professionale al termine del terzo anno
• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica
• raccordi con l’istruzione tecnica e la formazione professionale per garantire
passaggi tra sistemi
• raccordo organico con la realtà economica locale attraverso l’alternanza scuola-
lavoro Le competenze tecnico-professionali del Tecnico per la Manutenzione e
Assistenza Tecnica sono riferite ai settori produttivi di elettronica, elettrotecnica,
meccanica, termotecnica, e sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal
territorio, dove il settore automotive riveste ancora un ruolo fondamentale.
Gli attuali 775 allievi, di cui 276 provenienti da paesi stranieri (senza contare coloro che
appartengono alla seconda generazione di emigranti stranieri, in possesso di cittadinanza
italiana), sono quasi tutti di sesso maschile. Provengono sia dalla città sia dalla provincia, e
dimostrano un interesse prevalente per le attività pratiche rispetto allo studio degli
argomenti teorici. Negli ultimi anni, l’Istituto ha cercato di soddisfare le loro aspettative
rinnovando didattica, laboratori e reparti di lavorazione, assecondando così anche le
esigenze provenienti dal mondo del lavoro.
MISSION
• Formare tecnici con solide basi culturali e competenze professionali e aiutarli
nell’inserimento del mondo del lavoro.
• Formare persone autonome e responsabili che si inseriscano consapevolmente
all’interno della società.
Questa mission è ispirata ai seguenti principi:
cultura della legalità, della cittadinanza, della libertà, del rispetto dell’ambiente,
della sicurezza;
sviluppo equilibrato della personalità dello studente;
acquisizione di solide competenze in un percorso di continuità formativa;
innovazione della didattica attraverso pratiche laboratoriali e utilizzo delle nuove
tecnologie;
promozione della cultura d’impresa attraverso l’alternanza scuola lavoro;
sviluppo delle capacità comunicative in lingua straniera e di quelle creative di tipo
progettuale e artistico;
innovazione della didattica mediante il potenziamento delle discipline sportive.
VISION
• un istituto professionale europeo, aperto verso l’esterno, fondato sul rispetto della
persona e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed interistituzionali.
• un luogo formativo in cui praticare sistemi di collaborazione tra scuola e attori del
territorio, enti locali, istituzioni, autonomie, aziende, mondo del lavoro.
agendo in sinergia per:
una dimensione accogliente ed inclusiva della scuola che si manifesti in ogni
momento della vita didattica, educativa ed organizzativa
abbattere insuccesso e dispersione nei limiti indicati nel RAV e allo stesso tempo mantenere gli esiti degli allievi a livello dei riferimenti nazionali e regionali nelle prove Invalsi
orientare la didattica verso l’apprendimento per competenze e la didattica laboratoriale, intesa come interazione e cooperazione potenziare la didattica e l'ambiente di apprendimento con l'uso diffuso e intelligente delle tecnologie digitali
potenziare il rapporto col territorio per un curricolo orientato ai bisogni reali della
comunità locale; con l’alternanza scuola lavoro asse portante del curricolo, per
accogliere istanze esterne e porre la scuola come luogo di riferimento del territorio
e laboratorio di progetti ed innovazione
potenziare gli apprendimenti in lingua straniera, internazionalizzare l'ambiente di
apprendimento continuando a partecipare a progetti europei, agire in una
dimensione europea e di apertura all'incontro con altre culture, riprendere
l’insegnamento CLIL allargandolo a tutte le classi.
PROFILI PROFESSIONALI
OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE (diploma di qualifica
regionale conseguito alla fine del terzo anno)
L’Operatore alla riparazione di veicoli a motore svolge attività relative alle riparazioni e manutenzioni dei sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo e alle lavorazioni di carrozzeria. Ha competenze nella manutenzione di gruppi, dispositivi, organi e impianti, nonché nelle lavorazioni di riquadratura e risagomatura di lamierati e di verniciatura delle superfici. Collabora nella fase di accettazione e in quella di controllo e collaudo in fase di riconsegna del veicolo.
Tecnico per la MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA, opzione “Manutenzione dei mezzi di trasporto”, con esame di stato alla fine del biennio post-qualifica.
Il diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione Manutenzione dei mezzi di trasporto, possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo di mezzi di trasporto. Possiede le competenze per padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento; riconoscere ed applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti.
QUADRO ORARIO
Quadro orario materie I biennio MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
DISCIPLINE Classe Prima
Manutenzione e Assistenza Tecnica (riparazione dei veicoli a motore)
Ore settimanali
AREA COMUNE
Religione/attività alternative 1
Italiano 3
Storia 2
Lingua Straniera (Inglese) 3
Diritto ed Economia 2
Matematica 3
Scienze della Terra e Biologia 2
Scienze motorie e sportive 2
Totale ore 18
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 4
Scienze integrate (Fisica e Laboratorio) 2 (1) Scienze integrate (Chimica e Laboratorio) 2 (1)
Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione 2
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni * 4
Totale ore 14
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
( ) ore in compresenza * insegnamento affidato a docente tecnico-pratico
DISCIPLINE
Classe Seconda
Manutenzione e Assistenza Tecnica
(riparazione dei veicoli a motore)
Ore settimanali
AREA COMUNE
Religione (per chi si avvale) 1
Italiano 3
Storia 2
Lingua Straniera (Inglese) 3
Diritto ed Economia 2
Matematica 3
Scienze della Terra e Biologia 2
Geografia 1
Educazione Fisica 2
Totale ore 18
AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica) e laboratorio 2 (1)
Scienze integrate (Chimica) e laboratorio 2 (1)
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni* 4
Tecnologie e tecniche di rappresentaz. grafica 4
Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione 2
Totale ore 14
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
Stage in officine convenzionate
Due settimane
( ) ore in compresenza
* insegnamento affidato a docente tecnico-pratico.
Quadro orario materie II biennio MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
DISCIPLINE Classe terza
Manutenzione e Assistenza Tecnica con
diploma di qualifica regionale
OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI
VEICOLI A MOTORE
Ore settimanali
AREA CULTURALE
Religione (per chi si avvale) 1
Italiano 4
Storia 2
Lingua Straniera (Inglese) 3
Matematica ed Informatica 3
Educazione Fisica 2
Totale ore 15
AREA DI INDIRIZZO
Laboratori tecnologici ed esercitazioni* 6
Tecnologie meccaniche e applicazioni 5 (2)
Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni 3 (2)
Tecnologie e Tecniche di Diagnostica e
Manutenzione dei Mezzi di Trasporto
3 (2)
Totale ore 17
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
Alternanza scuola/lavoro
160
( ) ore in compresenza
* insegnamento affidato a docente tecnico-pratico.
DISCIPLINE Classe Quarta Post – Qualifica Manutenzione e
Assistenza Tecnica
Opzione
“Manutenzione dei mezzi di trasporto”
Ore settimanali
AREA CULTURALE
Religione (per chi si avvale) 1
Italiano 4
Storia 2
Lingua Straniera (Inglese) 3
Matematica ed Informatica 3
Educazione Fisica 2
Totale ore 15
AREA DI INDIRIZZO
Laboratori tecnologici ed esercitazioni* 4
Tecnologie meccaniche e applicazioni 5 (2)
Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni 3 (2)
Tecnologie e Tecniche di Diagnostica e
Manutenzione dei Mezzi di Trasporto
5 (2)
Totale ore 17
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
Alternanza scuola/lavoro
160
( ) ore in compresenza
* insegnamento affidato a docente tecnico-pratico
Quadro orario materie V anno MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
DISCIPLINE Classe Quinta
Manutenzione e Assistenza Tecnica
Opzione
“Manutenzione dei mezzi di trasporto”
Ore settimanali
AREA CULTURALE
Religione (per chi si avvale) 1
Italiano 4 Storia 2
Lingua Straniera (Inglese) 3
Matematica ed Informatica 3
Educazione Fisica 2
Totale ore 15
AREA DI INDIRIZZO
Laboratori tecnologici ed esercitazioni* 3
Tecnologie meccaniche e applicazioni 8 (2)
Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni 3 (2)
Tecnologie e Tecniche di Diagnostica e
Manutenzione dei Mezzi di Trasporto
3 (2)
Totale ore 17
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
Alternanza scuola/lavoro
160
( ) ore in compresenza
* insegnamento affidato a docente tecnico-pratico.
PROGRAMMAZIONE
La programmazione didattica si sviluppa attraverso incontri fra docenti delle stesse materie
o affini e fra docenti dei Consigli di classe. Tali incontri si svolgono all'inizio dell'anno
scolastico e hanno le seguenti finalità:
- armonizzare i programmi da svolgere nei vari anni e ridurre le possibili disparità
nella preparazione fra classi parallele;
- individuare metodi comuni di valutazione dei livelli iniziali di preparazione (prove
d'ingresso a test, questionari, ecc.), ferma restando la libertà del docente di
applicare quelli ritenuti più idonei;
- valutare quali strategie attuare per il recupero delle lacune emerse dalle prove
d'ingresso e quelle eventualmente emergenti in seguito;
- indicare gli obiettivi fondamentali nella preparazione che si intendono perseguire,
nonché programmare gli interventi didattici opportuni, predisponendo anche
adeguate prove di verifica del raggiungimento di tali obiettivi;
- valutare la possibilità di adozione dei libri di testo comuni nelle stesse materie;
- studiare e proporre iniziative per l'accoglienza degli allievi iscritti al 1° anno, con
il coinvolgimento delle famiglie, per illustrare loro il percorso scolastico,
consentire la conoscenza dell'ambiente, delle norme che regolano la vita nella
scuola e sviluppare il senso di appartenenza.
Per le materie che prevedono un laboratorio, particolare importanza riveste la
collaborazione fra docenti teorici ed insegnanti tecnico-pratici, attraverso una
programmazione didattica che valorizza l'integrazione degli aspetti teorici e pratici delle
materie. Il Dirigente Scolastico affida l'incarico di seguire ogni gruppo di lavoro al
coordinatore di dipartimento eletto ad ogni inizio d'anno scolastico. Le iniziative concordate
nelle riunioni preliminari sono sottoposte ad approvazione dei Consigli di classe e del
Collegio dei docenti nelle rispettive competenze.
PROGRAMMAZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE Successivamente alle riunioni di dipartimento e dopo il Collegio dei docenti si svolgono le
riunioni dei Consigli di classe che formalizzano i criteri di programmazione didattica sui
seguenti punti:
1. Metodologie didattiche
2. Strumenti di verifica
3. Valutazione degli allievi
Il Consiglio di classe è presieduto da un docente delegato dal Dirigente Scolastico che
svolge la funzione di Coordinatore del Consiglio di classe, con il compito di mantenere i
contatti fra i docenti, gli allievi e le loro famiglie e seguire l'attuazione da parte
dell'istituzione scolastica delle deliberazioni del Consiglio di classe stesso. Il Consiglio di
classe redige il piano di lavoro annuale che deve contenere le seguenti articolazioni:
• analisi della classe e individuazione dei livelli di partenza per le prime classi del
biennio e del triennio e proposta di eventuali attività di recupero;
• definizione degli obiettivi didattici che gli insegnanti intendono perseguire;
• indicazione del metodo di lavoro, delle modalità delle verifiche e dei criteri di
valutazione;
• armonizzazione del carico di lavoro settimanale fra le discipline.
1. Metodologie didattiche
I docenti nel programmare il loro lavoro devono individuare il metodo di insegnamento più
adatto al raggiungimento degli obiettivi prefissati, tenendo conto della situazione della
classe.
Le metodologie didattiche più usate sono:
• lezioni frontali, per introdurre in modo sistematico gli argomenti;
• lezioni interattive, per favorire la partecipazione dell'intera classe;
• esempi introduttivi legati ad esperienze condivise dagli allievi, per stimolare
l'interesse per nuovi argomenti;
• lavoro di gruppo, per sviluppare negli studenti l'attitudine ad affrontare e risolvere
problemi in collaborazione con altri ed autonomamente dalla figura del docente.
2. Strumenti di verifica
Gli insegnanti hanno a disposizione una vasta gamma di strumenti di verifica da utilizzare
per valutare le abilità conseguite dallo studente e consentirgli una migliore espressione
delle sue capacità. L'insegnante informa gli studenti sui vari metodi di valutazione adottati
e ne motiva la scelta:
• verifiche orali che permettono di valutare la conoscenza della materia, la capacità
di articolare argomentazioni, la proprietà di linguaggio;
• verifiche scritte con le quali valutare, oltre alla conoscenza degli argomenti, la
capacità di organizzazione del pensiero e del proprio lavoro, di collegamento e di
rielaborazione di argomenti diversi;
• prove pratiche con le quali saggiare anche le attitudini professionali e di
concretezza e la capacità di lavorare autonomamente od in gruppo;
• test o questionari che permettono di valutare la preparazione su un ampio settore
della materia e la capacità dello studente di fornire risposte rapide a problemi di
natura diversa.
Oltre alle prove suddette che per loro natura si collocano in spazi temporali ben definiti
dell'attività didattica, costituiscono strumenti di verifica anche:
• la qualità del lavoro svolto a casa;
• le relazioni scritte;
• i lavori di gruppo;
• le attività ordinarie di laboratorio;
• l'attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni;
• l'atteggiamento generale verso la scuola.
Le valutazioni, ottenute con i vari strumenti di verifica, sono comunicate allo studente in
modo chiaro e tempestivo. Esse hanno funzione di orientamento del processo educativo,
sia per il docente sia per l'allievo, in quanto:
• il docente utilizza la valutazione per confermare o eventualmente modificare, in
relazione agli obiettivi da raggiungere, il processo didattico in corso;
• l'allievo trova nella valutazione una preziosa indicazione per raggiungere la
consapevolezza del livello di preparazione raggiunto.
Tutta la valutazione scolastica deve fondarsi sul dialogo aperto e sulla reciproca
assunzione di responsabilità fra docente e studente in quanto, nei criteri di giudizio, sono
indispensabili chiarezza e trasparenza.
3. Valutazione degli studenti
La valutazione è un processo ampio che tiene necessariamente conto di una vasta gamma
di elementi, tra i quali risaltano la partecipazione, l'impegno, il metodo di studio, il livello di
apprendimento, il progresso, i problemi personali.
• La partecipazione è intesa come attenzione, puntualità nel mantenere gli impegni,
rivolgere richieste di chiarimento, fornire contributi personali, disponibilità a
migliorare, curiosità, motivazione, interesse, capacità di iniziativa personale. La
mancanza di partecipazione deve essere considerata sempre un segnale
importante ed uno stimolo per l'insegnante e per il consiglio di classe per ricercare
interventi didattici e/o educativi che tendano al recupero, alla scoperta di
motivazioni e ad un coinvolgimento più attivo della classe, di un gruppo, o di un
singolo studente.
• L'impegno prevede la consapevolezza della necessità di applicazione intensa e
rigorosa per ottenere validi risultati, la frequenza alle lezioni, la qualità e la quantità
dello studio a casa, la disponibilità all'approfondimento personale, il rispetto delle
scadenze sia verso l'insegnante sia verso i compagni.
• Il metodo di studio implica la capacità di organizzare autonomamente il proprio
lavoro, la comprensione dei testi delle varie discipline e dei loro linguaggi.
• Il livello di apprendimento tiene conto non solo delle conoscenze acquisite nelle
singole discipline, ma anche della comprensione, della capacità di analisi e di
sintesi e della rielaborazione personale.
• Il progresso è inteso come cammino e crescita che lo studente è stato in grado di
compiere rispetto ai livelli di partenza e che suggerisce anche la possibilità di
ulteriore miglioramento.
• I problemi personali tengono conto di difficoltà personali, di inserimento nel gruppo,
di situazioni particolari che possono incidere nello studio.
Criteri adottati per la valutazione del profitto
Il collegio docenti ha deciso di assegnare anche nel primo quadrimestre un unico voto sulla
pagella per ogni disciplina. I criteri di valutazione sia per gli obiettivi trasversali sia per gli
obiettivi specifici delle discipline sono i seguenti:
LIVELLO GIUDIZIO
NULLO (1-2)
Pre-requisiti e conoscenze pressoché nulli. Competenze applicative non
accertabili. Interesse e partecipazione quasi inesistenti. Parziale rifiuto delle
verifiche.
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE (3)
Conoscenze fortemente inadeguate con conseguenti competenze molto
carenti, anche se applicate a casi semplici. Interesse parziale e
partecipazione saltuaria e/o metodo inefficace, tali da compromettere il
processo formativo. Verifiche gravemente lacunose.
INSUFFICIENTE (4) Conoscenze inadeguate. Competenze applicative e capacità elaborative
carenti. Interesse e partecipazione discontinui e/o metodo di lavoro poco
produttivo. Verifiche lacunose.
NON SUFFICIENTE
(5)
Conoscenze settoriali e superficiali conseguenti a metodo disordinato e/o
interesse alterno. Competenze ripetitive, non sempre adeguate anche se
limitate a casi semplici. Capacità elaborative non autonome. Verifiche non
positive nella forma e/o nel contenuto.
SUFFICIENTE (6) Conoscenze fragili ma accettabili. Competenze applicative finalizzate alla soluzione di situazioni semplici e/o originali e produttive ma settoriali. Capacità elaborative modeste e/o evidenziate in modo selettivo. Metodo non del tutto autonomo.
Verifiche deboli ma obiettivi minimi conseguiti.
DISCRETO (7) Conoscenze pienamente sufficienti e/o discrete. Competenze applicative
sicure, ma non rigorose. Capacità elaborative poco autonome. Metodo
regolare. Competenze applicative sicure, ma non sempre rigorose.
Eventuale possibilità di approfondire e/o ampliare i contenuti acquisiti in
modo pienamente accettabile. Verifiche positive/discrete.
BUONO (8) Conoscenze complete. Competenze applicative precise. Capacità
elaborative adeguate e/o convincenti. Metodo affidabile. Interesse e
partecipazione costanti.
Verifiche pienamente positive.
OTTIMO (9-10) Conoscenze complete ed approfondite. Competenze applicative
formalizzate a risolvere e/o produrre coerentemente situazioni
problematiche, anche in aree pluridisciplinari o trasversali. Capacità critiche
valide e originali. Metodo autonomo ed interesse vivace e continuo.
Verifiche complete, approfondite e rielaborate.
Criteri adottati per la valutazione della condotta
Il collegio docenti ha adottato i seguenti criteri:
10/10 comportamento ineccepibile, sia da un punto di vista strettamente disciplinare,
sia per la partecipazione attiva alla vita scolastica, sia per la maturazione
personale;
9/10 comportamento serio, maturo, collaborativo e responsabile, rispettoso delle
persone, delle norme di sicurezza e delle regole scolastiche;
8/10 comportamento generalmente buono, nonostante occasionali lievi infrazioni alle
regole;
7/10 comportamento generalmente discreto, pur con qualche non grave e non
frequente infrazione alle regole;
6/10 comportamento non sempre rispettoso delle regole, talora turbolento (anche con
sanzioni disciplinari inferiori a quelle previste dall’art. 4 comma 9, 9 bis e 9 ter
dello Statuto delle studentesse e degli studenti, come modificato dal DPR
235/2007), ma complessivamente entro i limiti stretti dell’accettabilità;
5/10 1) quando ricorrano le condizioni previste dall’art. 4, comma 2, del DM n. 5 del
16.1.2009;
2) quando ricorrano le condizioni previste dall’art. 7, comma 2, del DPR 122 del
22.6.2009.
voto
inferiore
ai 5/10
quando le condizioni previste dall’art. 4, comma 2, del DM n. 5 del 16.1.2009,
ovvero dall’art. 7, comma 2, del DPR 122 del 22.6.2009, siano conseguenza di
atti particolarmente gravi di bullismo, razzismo, comportamento violento e
asociale, violazione grave di norme di legge e di sicurezza.
SISTEMA QUALITA’ E ACCREDITAMENTO REGIONALE
Nell’a.s. 2006/07 è stata istituita la Commissione Qualità e Accreditamento che ha
elaborato le procedure, la modulistica e la documentazione da adottare nel Sistema
Gestione Qualità che meglio si confacessero alla tipologia del nostro istituto. La prima
parte del percorso intrapreso si è conclusa con la visita ispettiva della società CERTO,
attuale SAI GLOBAL, che ha rilasciato la Certificazione di Qualità per il nostro istituto nel
2007, rinnovata ogni tre anni. La certificazione è stata un traguardo importante per un
istituto che da anni si cimenta in ambito europeo con la partecipazione a scambi di allievi
col progetto Petra e con progetti Leonardo da Vinci, pilota e di scambio classi, dal 1995 al
1998, per creare un Tecnico dell’Ambiente Europeo ante litteram. L’importanza di fare
monitorare periodicamente l’erogazione dei nostri servizi da un Ente privato esterno, che
adotta gli stessi criteri riconosciuti in Italia, in Europa e nel mondo, è stata recepita e
approvata dagli organi collegiali dell’Istituto preposti. A scadenza annuale il nostro lavoro è
sottoposto a verifiche di mantenimento, sia per il SGQ sia per l’Accreditamento presso la
regione Piemonte. Sia la sede sia la succursale sono infatti accreditate per la
Formazione (obbligo formativo, formazione superiore, formazione continua) dal 05 giugno
2007 e per i S.A.L (Servizi Al Lavoro) dal 25 marzo 2015. Sono stati perciò istituiti, sia in
sede sia in succursale, tre sportelli: uno di Informazione, uno di Accoglienza, uno di
Orientamento e Lavoro aperti anche ad esterni su appuntamento. Questo percorso
qualitativo è stato possibile sia grazie ai dirigenti scolastici succedutisi negli anni, sia ad un
gruppo di lavoro coeso, competente e motivato, che ha coinvolto tutto il personale, dallo
staff di dirigenza ai docenti, al personale amministrativo e tecnico, ai collaboratori scolastici
tutti, in un percorso di crescita che si è sempre posto come primo obiettivo il benessere
degli allievi dell’istituto e la centralità delle loro esigenze orientative e formative. Il percorso
di trasparenza e di miglioramento continuo richiesto dal SGQ e dall’Accreditamento, con i
suoi obiettivi mirati e il monitoraggio costante interno ed esterno dei servizi, ha già dato i
suoi frutti con i Progetti IPS Euripsia e per il recupero della dispersione scolastica rivolto
agli allievi del biennio, per le classi terze, in partnership con un college britannico
(2008/2010), in partnership con un istituto turco (2011/2013) per gli allievi di quinta, il
progetto FIXO2 (2011/2018) per gli allievi di quarta e quinta.
SEZIONE II: AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI
MIGLIORAMENTO
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI
il D.P.R. 297/94; il D.P.R.n.275/99; il D.P.R. 15 maggio 2010, N.88, recante il Riordino dei
licei, degli Istituti tecnici e professionali gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola;
l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3; la Legge n. 107/2015;
TENUTO CONTO
• delle linee guida per gli Istituti tecnici e professionali;
• degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio
d’Istituto nei precedenti anni scolastici;
• delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto
di Autovalutazione e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati
PREMESSO
che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla
Legge n.107/2015; che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle
modalità di elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli
elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata
esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo
docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; che le competenze del
collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74, di
successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a:
• elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R.
08.03.1999, n. 275 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF
(triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal
Dirigente Scolastico e dell'adeguamento dei programmi d’insegnamento alle
particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2
lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99);
• adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori
stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.);
• adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione
degli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012
sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
2014;
• studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli
alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli
esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);
• identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL
26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso,
della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali
per la valutazione dei risultati attesi,
EMANA
il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui
l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma programma in sé completo e
coerente di strutturazione precipua del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di
impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse
umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni
che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la
caratterizzano e la distinguono.
Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto,
l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il
benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di
fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello
operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività
della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza,
ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va
oltre l’esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali, e sa fare la differenza; essi
sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del
mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di
canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed
una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.
Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad
elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.
In attesa dell'elaborazione compiuta del piano triennale si riconferma l'impianto generale, le
finalità e gli obiettivi del POF 2015-16 e che dovranno costituire la base del nuovo PTOF:
Incrementare il rapporto con la realtà produttiva con uno sfondo nazionale ed
europeo
Si intende incentivare, anche tramite progetti in rete, le interazioni fra scuola, società e
impresa, intesa anche come spazio formativo, per garantire un apprendimento lungo
l'intero corso della vita.
Saranno obiettivi precipui:
• Ipotizzare interazioni fra scuola, società e impresa, intesa anche come spazio formativo, per garantire un apprendimento lungo l'intero corso della vita
• Promuovere spirito di iniziativa e imprenditorialità • Progetti in rete • Perfezionamento lingue comunitarie • Partecipazione a stage e percorsi di alternanza scuola lavoro • Viaggi istruzione finalizzati allo studio
Migliorare l'azione amministrativa e didattica nell'ottica dello sviluppo delle nuove
tecnologie e della dematerializzazione
• Migliorare la comunicazione fra tutti gli attori
• Procedere alle azioni di dematerializzazione attraverso interventi sul sito e con la
sperimentazione sul registro elettronico
• Intensificare e snellire i rapporti scuola famiglia
• Semplificare le modalità di accesso da parte degli studenti alle attività
extracurriculari
• Stabilire criteri di accesso alle iniziative sempre più trasparenti e oggettivi
• Monitorare e analizzare i dati relativi ad ogni iniziativa
Assumere iniziative volte al pieno successo scolastico agendo contro reiezione e
dispersione scolastica attivando azioni efficaci di accoglienza degli alunni .Tali
iniziative si prefiggono di:
• Intensificare il rapporto con le famiglie;
• Intentare attività relative all’Educazione alla salute ed Educazione all'ambiente;
• Attuare interventi di recupero e corsi di recupero o sportelli pomeridiani Offrire la
pratica di attività sportive tramite il gruppo sportivo scolastico;
• Intervenire in modo sistematico con l’attuazione del Progetto Dispersione
Scolastica, per prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico e le difficoltà di
apprendimento;
• Realizzare degli interventi previsti dal protocollo di accoglienza per gli allievi
diversamente abili;
• Realizzare degli interventi per alunni con Bisogni educativi Speciali.
Migliorare il lavoro sull'orientamento in ingresso e in uscita e la qualità
professionale dell'istruzione e formazione
Le attività inerenti l’orientamento saranno volte:
• al sostegno delle possibilità di sviluppo personale e professionale;
• alla valorizzazione della dimensione orientativa delle discipline;
• alla compenetrazione fra la scuola e il territorio con le realtà produttive;
• alla proposizione di attività motivanti che implichino l’assunzione di ruoli attivi in
situazioni applicative.
Saranno proposti percorsi di formazione per gli allievi che decidono di non proseguire gli
studi.
Si realizzerà:
• orientamento professionale;
• orientamento universitario;
• attività formative integrative e complementari;
• uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione;
• gemellaggi e scambi culturali;
• stage in Italia e all'estero;
• alternanza scuola lavoro.
Rinnovare l'uso e la qualità dei laboratori in un'ottica di project work nel rilancio
dell'Immagine dell'Istituto
Trasparenza, efficacia, efficienza, orientamento, lotta alla dispersione,
valorizzazione delle eccellenze.
Raccordo con il mondo del lavoro e cultura di impresa
Conferire visibilità a tutti i prodotti dell'attività didattica curriculare ed
extracurriculare tramite mezzi, strategie, strumenti di divulgazione. Partecipazione
a iniziative promosse da enti del territorio (gare, eventi e manifestazioni, ...)
Realizzare percorsi unitari biennali nell'ottica del riordino degli Istituti Tecnici e
Professionali
Promuovere la continuità del processo educativo realizzando percorsi formativi che
valorizzino le conoscenze e le abilità dello studente nella specificità degli interventi
e del profilo culturale e professionale
Garantire il diritto dello studente ad un percorso formativo organico e completo e
promuovere uno sviluppo multidimensionale della persona;
Acquisizione graduale di risultati di apprendimento;
Prevenire difficoltà e situazioni di criticità
Individuare percorsi rispondenti ai bisogni educativi dello studente in vista
dell'orientamento, dello sviluppo personale e professionale, dell'acquisizione
dell'autonomia e della responsabilità.
Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che
si seguano le presenti indicazioni:
L’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli
obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.
L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle
presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e
dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e
professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola.
E’ necessario:
• rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante
l’identità dell’istituto;
• strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano
esattamente alle linee guida ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con
esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto
di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere
conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione.
Da ciò deriva la necessità di:
• migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi
di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per
specializzazioni, curricolo d’istituto);
• superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto
metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica
strutturata laboratorialmente, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza
europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in
lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche,
competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa
ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);
• operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli
alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini
e della valorizzazione delle eccellenze;
• monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una
segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);
• abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono;
• implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione,
correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo;
• integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi
collegiali;
• potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF;
• migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il
personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed
esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la
competenza;
• migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
• migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
• sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione
metodologico-didattica;
• implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
• accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti,
accordi, progetti, finanziamenti;
• operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
Questo per sviluppare le seguenti linee di intervento che possano ricevere e individuare il
relativo potenziamento:
1. Miglioramento della Comunicazione di Istituto
2. Piano per la diffusione del digitale
3. Coordinamento delle attività dei laboratori e dello sviluppo della didattica
laboratoriale
4. Tutoring sulle difficoltà di apprendimento nelle competenze di base (Italiano,
Lingua straniera, Matematica)
5. Laboratori di sviluppo verticale delle competenze
6. Ricostruzione della consapevolezza di sé con percorsi storico culturali
7. Sviluppo della cultura di impresa con riferimento agli insegnamenti di Diritto
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
- gli indirizzi del DS e le priorità del RAV
- il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta
formativa, in riferimento alle linee di intervento (comma 2)
- il fabbisogno di ATA (comma 3)
- il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali
- il piano di miglioramento (riferito al RAV)
- la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
Il Collegio docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da
assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità
e la trasparenza richieste alle pubbliche amministrazioni.
Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, ma che si riallaccia
alla precedente normativa, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, si
avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione.
Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e
dello zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente
Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione ed auspica che tutto il
nostro lavoro si svolga sempre in un clima di consapevole interpretazione del fondamentale
ruolo conferitoci dallo Stato.
Il Dirigente scolastico
Barbato Vetrano
PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta
nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e
presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera
l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si
avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi
organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve
periodo.
La priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio é:
• Riduzione dell'abbandono scolastico.
Il traguardo che l’Istituto si è assegnato in relazione alla priorità é:
• Contenere la dispersione al di sotto del 10%.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
• Si ritiene che il contenimento della dispersione sia obiettivo prioritario degli istituti
professionali, i quali sono costretti a limitare il ri-orientamento solo verso altri istituti
professionali o centri di formazione, anche in considerazione del fatto che una
parte consistente dell'utenza proviene già da insuccessi in altri percorsi scolastici
precedenti.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi sono:
1) Ridurre le distanze tra culture
2) Superare e accogliere la diversità
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
• Il raggiungimento degli obiettivi individuati consente di allentare le tensioni, creare
un clima favorevole all'apprendimento e alla collaborazione tra pari, acquisire una
maggiore consapevolezza della propria appartenenza culturale nel rispetto
dell'altro, creare legami forti con l'ambiente scolastico.
SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove
standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce
i seguenti punti di forza: il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove
INVALSI è sostanzialmente in linea con quello di scuole con background socioeconomico e
culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica è di poco superiore a
quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola.
e i seguenti punti di debolezza: ci sono casi di singole classi in italiano e matematica
che si discostano in negativo.
La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è superiore alla
media nazionale.
In conseguenza di ciò, l'Istituto si impegna a prendere come punto di par tenza le criticità
che un'analisi comparata dei dati ha messo in evidenza per implementare nuove strategie
didattiche e di lavoro, in particolare per ridurre la variabilità degli esiti fra le classi e
all'interno delle singole classi, come da Piano Di Miglioramento.
PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E
DALL’UTENZA
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti
rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:
• Ditte del settore automotive
• Studenti
Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte;
• Ditte: corsi di formazione sia teorici sia pratici per allievi e docenti; conferenze su
temi innovativi. Le ditte hanno anche fatto richiesta di maggiori competenze in
lingua inglese.
• Studenti: massimo adeguamento delle discipline tecniche all’indirizzo di studio;
richiesta di “vivere bene” in classe; settimana corta.
Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con
gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano i seguenti
punti integrativi:
• Incrementare la formazione dei docenti
• Didattica per competenze anche trasversali
• Programma psicologico per le varie classi
• Creare spazi alternativi alla didattica in classe
• Favorire l’uso veicolare della lingua inglese
PIANO DI MIGLIORAMENTO
IPSIA DALMAZIO BIRAGO
Codice meccanografico TORI04000L
Responsabile del Piano
DIRIGENTE SCOLASTICO prof. VETRANO BARBATO
Telefono 0112482089
Email [email protected]
Referente del Piano
Prof.ssa Gonella Paola
Telefono 3388275718
Email [email protected] [email protected]
FS Piano Triennale Offerta Formativa
Comitato di miglioramento
Neri Rocco – vicepreside
Malvindi Cosimo – Scalise Luigi- FS Orientamento
Grossi Michele - FS Contatti col mondo del lavoro
Mandrioli Valerio – coordinatore dipartimento sostegno- FS per l’inclusione
Periodo di realizzazione: da 01/09/2015 a 09/06/2019
Risorse destinate al piano: risorse umane: docenti organico comune, di sostegno e di
potenziamento; personale ATA; consulenti esterni (psicologi, tecnici…) - laboratori interni, enti e
ditte convenzionate.
PRIMA SEZIONE
SCENARIO DI RIFERIMENTO
L’Istituto Birago è situato in Torino: la sede centrale di c.so Novara 65, con la Succursale di via
Bologna, si trova in Barriera di Milano; l’altra Succursale in via Pisacane 72, a MirafioriSud.
Entrambe le sedi sono situate in aree che hanno necessitato/necessitano di progetti di
riqualificazione urbana per superare il degrado storico.
Gli attuali oltre 700 allievi, di cui più di un terzo proveniente da paesi stranieri (senza contare coloro che appartengono alla seconda generazione di emigranti stranieri, in possesso di cittadinanza italiana), sono quasi tutti di sesso maschile. Provengono sia dalla città sia dalla provincia, e dimostrano un interesse prevalente per le attività pratiche rispetto allo studio degli argomenti teorici.
A seguito del DPR n.80/2013, nel quale viene richiesto alle scuole il procedimento di autovalutazione, dopo la compilazione e la revisione del Rapporto di Autovalutazione, attraverso i descrittori messi a disposizione dall’Invalsi e dall’ISTAT, è stato accertato che:
nell’area CONTESTO E RISORSE emergono luci ed ombre. Il contesto di provenienza
dell'utenza è spesso svantaggiato socialmente ed economicamente. La percentuale degli allievi stranieri è sensibilmente alta, con punte di oltre il 50% in alcune classi. I tre laboratori multimediali sono dotati di pc obsoleti e il numero di LIM presenti nella scuola è insufficiente, a causa delle limitate risorse finanziarie. Risorse fondamentali sono le numerose ditte/officine del settore automotive convenzionate con l’Istituto e le risorse umane del personale docente e ATA, stabile e motivato.
nell’area ESITI DEGLI STUDENTI i risultati sono positivi per quanto riguarda le
ammissioni e l’esame di stato, meno nelle prove standardizzate Invalsi, dove comunque
sono complessivamente in linea con quelli di scuole con background socioeconomico e
culturale simile. Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli
studenti è complessivamente accettabile. L’inserimento nel mondo del lavoro è molto
buono, poche le iscrizioni a studi universitari.
• nell’AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE molto buone sono le iniziative per l’inclusione e la differenziazione (corsi di recupero, corsi di eccellenza) anche se necessiterebbero di maggiori risorse.
• nell’AREA PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE è positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito web. Le opportunità di formazione offerte ai docenti negli ultimi anni scolastici sono state varie, ma è necessaria una formazione continua che coinvolga tutto il personale, sia per il supporto a e la gestione dell’utenza sia per l’area tecnica professionalizzante. Manca una palestra interna.
Nell’ottica di un miglioramento continuo e sistematico, dopo attenta riflessione anche all’interno
dei macro-dipartimenti, l’Istituto si propone di intervenire nell’area 1 (dotazioni laboratoriali), area
3 (didattica per competenze, progetto Euripsia moduli CLIL, programma psicologico per le varie
classi, progetto “Melete” per EES), area 4 (formazione continua del personale sia in rapporto
all’utenza problematica sia nell’ottica dell’innovazione tecnica) per consolidare i risultati raggiunti
e superare le criticità individuate.
SECONDA SEZIONE
COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO
I membri del comitato di miglioramento, presieduto dal DS, sono stati individuati fra le
figure rappresentative dell’istituto nei settori strategici. Sono infatti presenti: le funzioni
strumentali delle aree Piano dell’Offerta Formativa, Mondo del Lavoro, Dispersione
Scolastica, Integrazione allievi stranieri e in situazione di disagio, il referente del Gruppo di
Lavoro per l’Inclusività, il referente della progettazione di Istituto, il referente
dell’Orientamento, i coordinatori dei Dipartimenti disciplinari, il responsabile dell’Alternanza
Scuola-Lavoro, il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.
I gruppi di progetto, sono costituiti da docenti disponibili individuati dal dirigente usando il
database della scuola.
INTEGRAZIONE TRA PIANO E PTOF
Il PDM, derivante dall’autovalutazione d’Istituto e dalla riflessione fatta all’interno delle
macro aree dipartimentali, è perfettamente coerente con le finalità del PTOF; i progetti
sono finalizzati al consolidamento dei risultati raggiunti e al superamento delle criticità
emerse dal RAV.
ELENCO PROGETTI
1. Formazione del personale in rapporto all’utenza problematica
2. Programma psicologico per le varie classi
3. Didattica per competenze
4. Progetto P.I.T. (Piano di Intervento Tecnico): formazione continua del
personale tecnico, miglioramento dell’offerta formativa, piano degli
investimenti laboratoriali, criteri di valutazione
5. Progetto Melete (progetto per EES)
6. EURIPSIA: moduli in inglese secondo l’apprendimento linguistico integrato
(CLIL)
PROGETTI DEL PIANO
1. Formazione del personale in rapporto all'utenza problematica
Responsabile del
progetto: Marina Montanaro
Data prevista di
attuazione
definitiva:
09/01/2016
Livello di priorità:
1 Riferimento a
sottocriteri del CAF
I componenti del Gruppo di progetto:
prof.ssa Marina Montanaro, referente del GLI, funzione strumentale Integrazione Allievi,
prof. Valerio Mandrioli, referente commissione HC dell'Istituto, prof. Roberto Bois, funzione
strumentale Antidispersione prof.ssa Giovanna Odello funzione strumentale al POF proff.
Francesco Lia e Andrea Armato funzione strumentale di Supporto Docenti, prof.ssa
Sagramora, referente BES della sede dell'istituto, prof.ssa Daniela Annunziata
collaboratrice per HC e referente BES presso la succursale, prof.ssa Angela Mesiti,
referente di istituto per l'Educazione alla salute, prof.ssa Piera Rivella, collaboratrice della
succursale per l'Educazione alla salute.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Problema che si vuole affrontare, soluzione che si intende adottare e ragioni
della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa
rispetto ad altre possibili):
Il nostro istituto affronta da alcuni anni difficoltà sempre più accentuate nella gestione di
un'utenza molto diversificata e complessa sia per etnia e per ceto sociale, sia per
motivazione e attitudine allo studio, sia per esigenze educative speciali (HC, ragazzi BES,
DSA, HC lievi, ADHD).
La maggior parte dei nostri allievi presenta un basso profilo scolastico: una votazione in
ingresso al limite della sufficienza, ripetenze, una scarsa motivazione allo studio.
L’iscrizione all’Istituto è determinata nella maggior parte dei casi da una scelta che
privilegia l’attività pratica su quella teorica e di studio e rivela l’aspettativa di un precoce
inserimento nel mondo lavorativo. Nel corrente anno scolastico sono presenti più di un
centinaio di allievi provvisti di certificazione di disabilità e di relazioni cliniche attestanti
disturbi dell’apprendimento (DSA), del comportamento o ritardo mentale lieve, su un totale
di settecentosettanta allievi. Inoltre il nostro Istituto, come s'è detto, è ad alta affluenza
straniera e pertanto è frequente incontrare allievi, nelle classi, che ignorano completamente
la lingua italiana, essendo immigrati da poco in Italia.
Il GLI è operativo e coordina le risorse a disposizione nel tentativo di raccordare tutte le
attività scolastiche volte all’integrazione e alla soluzione dei problemi emergenti in campo
di vita comunitaria nonché di accogliere e proporre soluzioni adeguate alle problematiche
relative sia all’inserimento sia al raggiungimento degli obiettivi didattici degli allievi. Esso
coordina quanti lavorano già contro il disagio e la dispersione contenendo, organizzando,
concentrando e monitorando tutte le risorse umane impiegate nella nostra scuola,
indirizzandone creatività e attività in un’unica direzione.
Nel corso degli ultimi anni, alla luce dei problemi emersi, esso ha attuato le seguenti
strategie:
formare classi in cui l’utenza HC e BES sia omogeneamente distribuita;
formare cattedre dove sia garantita, possibilmente, la continuità didattica;
favorire la presenza di un docente di sostegno per classe;
rendere disponibile e distribuire ai coordinatori di classe la modulistica redatta ad
hoc per la didattica degli allievi con bisogni educativi speciali (Piani Educativi
Personalizzati);
dare ampio spazio al recupero degli allievi in disagio scolastico anche con il
sostegno di associazioni esterne.
rielaborare la programmazione didattica per obiettivi minimi suddivisi per materia,
anno e moduli.
monitorare e arginare la dispersione scolastica,
supportare i docenti nelle varie attività dell’anno,
coordinare l’attività della commissione HC di sede e succursale,
monitorare i BES della sede dell'istituto nel loro percorso didattico,
coordinare l’attività HC in succursale e monitorarne i BES,
facilitare i contatti con enti esterni in merito alle problematiche sul disagio,
promuovere e organizzare eventi legati all’educazione alla salute in sede e in
succursale.
Alla luce di tutto quanto attuato sinora secondo le risorse umane e finanziarie dell'istituto e
del livello di professionalità acquisito da alcuni docenti interni, ma constatato anche quanto
le difficoltà da affrontare ogni anno aumentino in modo esponenziale, si ritiene necessario
offrire a tutto il personale della scuola una possibilità di formazione che consenta loro di
imparare a gestire con maggiore serenità e minore senso di impotenza le situazioni di
disagio create dai comportamenti di alcuni allievi.
Destinatari diretti:
Destinatari diretti del progetto sono tutti i membri del personale dell’istituto: docenti e
personale ATA che necessitino di formazione e confronto con professionisti esterni (ASL e
centri di neuropsichiatria, Dipartimenti di salute mentale, Centri psicologici) per problemi
relativi alla gestione dei ragazzi con BES e con disturbi del comportamento.
Obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome:
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target
atteso
Corso di formazione (consulente
esterno)
gestire le nostre emozioni (consulente esterno) gestione di allievi
caratteriali
con forte
disagio
Output
Realizzazione dei corsi secondo quanto programmato
Coinvolgimento
personale
docente
Soddisfazione partecipanti riguardo il
contenuto
Efficienza del progetto
(costi)
Rispetto dei tempi pianificati Erogazione del numero di giornate n. giornate realizzate
----------------------- x 100 n. giornate programmate
Grado di partecipazione del personale docente n. partecipanti effettivi
-------------------------- x 100 n. docenti della scuola
Grado di soddisfazione misurato tramite l’erogazione di un questionario n. docenti soddisfatti
------------------------------------ x
100
n. docenti partecipanti
Rispetto del budget pianificato Costo ora-persona effettivo -------------------------------------- x
100
Costo ora-persona previsto
Date.........
....
….%
….%
….%
… €
Outcome
Miglioramento delle performance dei docenti
Miglioramento dei comportamenti degli allievi
Autovalutazione dei docenti tramite le “relazioni di autovalutazione” dei docenti sulle modificazioni intervenute dopo la formazione e/o tramite questionari erogati ad hoc n. docenti soddisfatti -------------------------------- x 100 n. docenti coinvolti
N° di provvedimenti disciplinari a.s./mese successivo
------------------------------ x 100
N° di provvedimenti disciplinari a.s./mese precedente
….%
….%
Corso di formazione esperti
ASL e neuropsichiatrie
Output
Realizzazione dei corsi secondo quanto programmato
Coinvolgimento
personale
docente
Soddisfazione partecipanti riguardo il
contenuto
Efficienza del progetto (costi)
Rispetto dei tempi pianificati Erogazione del numero di giornate n. giornate realizzate
----------------------- x 100 n. giornate programmate
Grado di partecipazione del personale docente n. partecipanti effettivi
-------------------------- x 100 n. docenti della scuola
Grado di soddisfazione misurato tramite l’erogazione di un questionario n. docenti soddisfatti
------------------------------- x 100 n. docenti partecipanti
Rispetto del budget pianificato
Costo ora-persona effettivo
-------------------------------- x 100
Costo ora-persona previsto
Date.........
....
….%
….%
….%
… €
Outcome
Miglioramento delle performance dei docenti
Autovalutazione dei docenti
tramite le “relazioni di
autovalutazione” dei docenti sulle
modificazioni intervenute dopo la
formazione e/o tramite questionari
erogati ad hoc n. docenti
soddisfatti
-------------------------------- x 100 n. docenti coinvolti
….%
Miglioramento del comportamento allievi
N° di provvedimenti disciplinari a.s./mese successivo
------------------------------ x 100
N° di provvedimenti disciplinari a.s./mese precedente
….%
Impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente,
sulla performance della scuola:
aumento del benessere psico-fisico di tutti i partecipanti alla vita comunitaria
scolastica;
gestione più serena di casi problematici;
riduzione della frustrazione del personale scolastico,
creazione di ambienti di lavoro e studio più sereni e realmente favorevoli
all'apprendimento;
maggiore efficacia ed efficienza nel ridurre l’abbandono scolastico e nel favorire il
successo scolastico di tutti i ragazzi;
riduzione dei bocciati e degli allievi con giudizio sospeso;
maggior partecipazione degli allievi alla vita scolastica;
sviluppo della capacità di collaborazione e di interazione del personale della
scuola.
Elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le
stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Attività Responsabile
Data prevista
di
conclusione Tempificazione attività
G F
M A M G L
A S O N D
Corso di
formazione
interno
M.Montanaro 09/06/2016 x x x
Corso ASL 09/06/2016 x x x
Corso
Centro
Ulisse
09/06/2016 x x x
REALIZZAZIONE
Elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le
stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
All'inizio di ogni anno scolastico, il GLI esaminerà le proposte di formazione offerte dal
territorio (altri istituti, ASL, Centri di Neuropsichiatria, Associazioni e Enti territoriali) e
redigerà un elenco di corsi che renderà noto al personale della scuola secondo le modalità
di comunicazione più efficaci, specificandone argomento, tempi ed eventuali costi.
Raccoglierà quindi le adesioni e si assicurerà che vi sia un'adeguata partecipazione con un
numero congruo di docenti per ogni classe.
Ogni partecipante sarà tenuto a frequentare un certo numero di ore, proporzionato alla
durata dell'intero corso e presenterà l'attestazione delle presenze e le risultanze della
partecipazione.
Responsabili e modalità di attuazione:
Attività Eventuale
responsabile
Modalità di attuazione
corso Consulente
esterno
interno
corso ASL esterno
corso Centro Ulisse Interno - esterno
MONITORAGGIO
Il GLI monitorerà l’andamento del progetto, in modo da far sì che la formazione del
personale proceda secondo quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o
potenzialità di ulteriori miglioramenti relativi a singole azioni/attività o al progetto nel suo
complesso.
In particolare:
• terrà incontri periodici (almeno tre all'anno: settembre, gennaio, maggio) durante i
quali raccoglierà gli attestati di partecipazione e le relazioni redatte dai corsisti e
dai docenti dei corsi nonché suggerimenti e riflessioni dei partecipanti;
• predisporrà i questionari di customer satisfaction e raccoglierà i dati di feedback
provenienti dai docenti e (anche informali) dagli allievi e dalle famiglie.
RIESAME E MIGLIORAMENTO
Nel caso in cui in fase di monitoraggio siano evidenziati problemi o il progetto necessiti di
miglioramento (corsi con docenti inefficaci, argomenti non rilevanti, numero di ore elevato o
insufficiente...), il GLI si attiverà per migliorare l'offerta contattando i responsabili della
formazione e attuando le azioni correttive necessarie.
Inoltre, nella prima convocazione di ogni anno, il GLI esaminerà i dati relativi alla
dispersione, all'abbandono scolastico e al successo formativo dell'anno appena concluso e
fisserà così nuovi target per l'anno successivo.
2. PROGRAMMA PSICOLOGICO PER LE VARIE CLASSI
Responsabile del
progetto: Giovanna Odello
Data prevista di
attuazione
definitiva:
09/01/2016
Livello di priorità:
1 Riferimento a
sottocriteri del CAF
I componenti del Gruppo di progetto:
prof.ssa Marina Montanaro, referente del GLI, funzione strumentale Integrazione Allievi,
prof. Valerio Mandrioli, referente commissione HC dell'Istituto, prof. Roberto Bois, funzione
strumentale Antidispersione prof.ssa Giovanna Odello funzione strumentale al POF proff.
Francesco Lia e Andrea Armato funzione strumentale di Supporto Docenti, prof.ssa
Sagramora, referente BES della sede dell'istituto, prof.ssa Daniela Annunziata
collaboratrice per HC e referente BES presso la succursale, prof.ssa Angela Mesiti,
referente di istituto per l'Educazione alla salute, prof.ssa Piera Rivella, collaboratrice della
succursale per l'Educazione alla salute.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Problema che si vuole affrontare, soluzione che si intende adottare e ragioni
della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa
rispetto ad altre possibili):
Le nostre classi contano un’utenza che ha quanto mai bisogno di interventi educativi e di
supporti mirati, che tengano conto del background culturale, degli aspetti cognitivi, dei livelli
di partenza e delle aspettative future dei nostri allievi.
E’ necessario agire ad ogni livello perché la dimensione accogliente ed inclusiva della
scuola si manifesti in ogni momento della vita didattica ed educativa, agevolando la
realizzazione sociale e personale degli adolescenti. Questo programma psicologico si
propone di sensibilizzare gli studenti su vari temi di vita, di promuovere la cultura dello
stare bene con il proprio corpo e la propria mente, di fornire meccanismi di difesa contro le
più svariate dipendenze, attivando e favorendo stili di vita sani nonché permettere agli
allievi di avvicinarsi allo psicologo per uno sportello informale.
Destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri
portatori di interesse) del progetto.
Tutte le classi dell’istituto.
Obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome:
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Incontri con
tutte le classi
Output
Realizzazione
dei mini corsi secondo quanto programmato
Soddisfazione partecipanti riguardo il contenuto
Efficienza del progetto (costi)
Rispetto dei
tempi pianificati
Erogazione del numero di ore n. ore realizzate -------------- x 100 n. ore programmate
Grado di
soddisfazione
misurato tramite
l’erogazione di un
questionario
n. allievi
soddisfatti
----------------x 100 n. allievi partecipanti
Rispetto del budget pianificato Costo Ora persona
effettivo
----------------x 100 Costo
Ora persona
previsto
Date
….%
….%
….%
Outcome
Miglioramento comportamento allievi
N° di provvedimenti disciplinari a.s./mese
successivo
----------------x 100
N° di provvedimenti
disciplinari
a.s./mese
precedente N°
partecipanti allo
sportello informale
….%
Impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente,
sulla performance della scuola
aumento del benessere psico-fisico degli allievi;
gestione più serena di casi problematici;
creazione di ambienti di lavoro e studio più sereni;
maggiore efficacia ed efficienza nel ridurre l’abbandono scolastico e nel favorire il
successo scolastico di tutti i ragazzi;
maggior partecipazione degli allievi alla vita scolastica; - sviluppo della capacità di
collaborazione e di interazione.
Azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse
azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Attività Responsabile
Data prevista
di
conclusione Tempificazione attività
G
F
M
A M
G
L
A S
O
N
D
Mini corsi Psicologo
esterno
09/06/16
Sportello
psicologico
Psicologo
esterno
09/06/16
REALIZZAZIONE
Modalità di attuazione del progetto, evidenziando anche l’eventuale apporto
delle parti interessate esterne e, più in dettaglio, descrivere il contenuto delle
diverse azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa
Uno psicologo esterno incontra tutte le classi, una volta per quadrimestre, trattando temi di
interesse per le stesse.
Per le classi prime saranno analizzati: metodo di lavoro (come, quando e perché si studia),
importanza della lettura, i valori a cui ispirarsi per vivere con serenità e dignità.
Classi seconde: dipendenza da fumo, alcool, droghe e gioco d’azzardo. Le differenze di
genere e l’omosessualità.
Classi terze: la dipendenza da videogiochi da cellulari e altri strumenti psicologici;
anoressia e bulimia; lo stile di vita sano.
Classi quarte: amicizia e amore; la nostra mente e i meccanismi di difesa; aggiornamento
sulle varie dipendenze psicologiche.
Classi quinte: la professionalità e la responsabilità educativa di fronte all’aggressione
dilagante; emotività e razionalità di fronte all’esame di stato; l’importanza del sonno e dei
sogni per la salute umana.
Lo stesso esperto, su richiesta di allievi e/o di docenti, attiva uno sportello psicologico
individuale.
Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione
Attività Eventuale
responsabile
Modalità di attuazione
Mini corsi Psicologo
esterno
interno
Sportello psicologico Psicologo
esterno
interno
MONITORAGGIO
Il GLI monitorerà l’andamento del progetto, in modo da far sì che i corsi procedano
secondo quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori
miglioramenti relativi a singole azioni o al progetto nel suo complesso. In particolare:
• terrà incontri periodici (almeno tre all'anno: settembre, gennaio, maggio) durante i
quali raccoglierà suggerimenti e riflessioni dei partecipanti;
• predisporrà i questionari di customer satisfaction e raccoglierà i dati di feedback
provenienti dagli allievi e (anche informali) dalle famiglie.
RIESAME E MIGLIORAMENTO
Nel caso in cui in fase di monitoraggio siano evidenziati problemi o il progetto necessiti di
miglioramento (corsi con argomenti non rilevanti, numero di ore insufficiente...), il GLI si
attiverà per migliorare l'offerta contattando il responsabile e attuando le azioni correttive
necessarie. Inoltre, nella prima convocazione di ogni anno, il GLI esaminerà i dati relativi
alla dispersione, all'abbandono scolastico e al successo formativo dell'anno appena
concluso e fisserà così nuovi target per l'anno successivo.
3. DIDATTICA PER COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVERSALI
Responsabile del
progetto: Giovanna Odello
Data prevista di
attuazione
definitiva:
09/01/2016
Livello di priorità:
1 Riferimento a
sottocriteri del CAF
I componenti del Gruppo di progetto:
Prof.,Goia, referenti di dipartimento: prof.ri Mandrioli, Grossi, Rivella, Malvindi.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
La competenza è la capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, o di svolgere
efficacemente un’attività o un compito. Ogni competenza comporta dimensioni cognitive,
abilità, attitudini, motivazione, valori, emozioni e altri fattori sociali e comportamentali. Le
competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi formali (scuola), non
formali (famiglia, luogo di lavoro, media, organizzazioni culturali e associative) e informali
(vita sociale nel suo complesso). (M. Castoldi)
Considerazioni che possono orientare i docenti ad insegnare per sviluppare competenze:
a) una competenza si sviluppa in un contesto nel quale lo studente è coinvolto
nell’affrontare situazioni, nel portare a termine compiti
b) tutti gli insegnanti dovrebbero raggiungere la consapevolezza circa il ruolo delle
loro discipline allo sviluppo delle competenze.
Gli insegnanti sviluppano la programmazione didattica per competenze solo se procedono
alla costruzione di un percorso formativo, articolato nelle diverse attività disciplinari e
interdisciplinari e sui diversi anni di corso, che evidenzi per ciascuna delle competenze
obiettivo quali prestazioni sono richieste allo studente, nell’ambito di quali attività, quali
indicatori ne consentono la verifica e come rilevarli, quale “peso” ogni prestazione assume
nello sviluppo della competenza.
Destinatari diretti:
Destinatari diretti del progetto sono i docenti e gli allievi.
Obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome:
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target
atteso
Corso di formazione in forma seminariale per macro- dipartimenti
Output
Realizzazione dei corsi secondo quanto programmato
Coinvolgimento personale docente
Soddisfazione partecipanti riguardo il contenuto
Efficienza del progetto
(costi)
Rispetto dei tempi pianificati Erogazione del numero di giornate n. giornate realizzate
----------------------- x 100 n. giornate programmate
Grado di partecipazione del personale docente
n. partecipanti effettivi
-------------------------- x 100 n. docenti della scuola
Grado di soddisfazione misurato tramite l’erogazione di un questionario n. docenti soddisfatti
------------------------------- x 100 n. docenti partecipanti
Rispetto del budget
pianificato
Costo ora-persona effettivo
------------------------------ x 100
Costo ora-persona previsto
Date.........
....
….%
….%
….%
… €
Outcome
Miglioramento delle performance dei
docenti
Autovalutazione dei docenti tramite le “relazioni di autovalutazione” dei docenti sulle modificazioni intervenute dopo la formazione e/o tramite questionari erogati ad hoc n. docenti soddisfatti -------------------------------- x
100 n. docenti coinvolti
….%
Somministra
zione UdA alle
classi
Output
Realizzazione dei moduli secondo quanto programmato
Soddisfazione
Allievi riguardo il
contenuto
Rispetto dei tempi pianificati
Grado di soddisfazione misurato tramite l’erogazione di un questionario n. allievi soddisfatti
------------------------------- x 100 n. allievi partecipanti
Date.........
….%
Efficienza del progetto (costi)
Rispetto del budget pianificato Costo ora-persona effettivo -------------------------------- x 100
Costo ora-persona previsto
… €
Outcome
Miglioramento delle performance dei
docenti
Miglioramento del rendimento
allievi
questionari erogati ad hoc n. docenti soddisfatti -------------------------------- x 100 n.
docenti coinvolti
n. allievi promossi
------------------------------- x 100 n.
allievi partecipanti
….%
….%
Impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente,
sulla performance della scuola:
• aumento del benessere psico-fisico degli allievi;
• creazione di ambienti di lavoro e studio più sereni e realmente favorevoli
all'apprendimento;
• maggiore efficacia ed efficienza nel ridurre l’abbandono scolastico e nel favorire il
successo scolastico di tutti i ragazzi;
• riduzione dei bocciati e degli allievi con giudizio sospeso;
• maggior partecipazione degli allievi alla vita scolastica;
• sviluppo della capacità di collaborazione e di interazione del personale della
scuola.
Elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le
stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Attività Responsabile
Data prevista
di
conclusione Tempificazione attività
G F
M A M G L
A
S O N
D
Corso seminariale dipartimenti Novembre
2016
x
x
x
implementazione
UdA
docenti
Data da
destinarsi
x
x
x x x x
Stesura Documento
di programmazione
cdc
Data da
destinarsi
x
REALIZZAZIONE
Elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le
stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
I dipartimenti terranno due workshop che verteranno su:
Conoscenze, abilità, competenze
Competenze chiave di cittadinanza (Imparare ad imparare, Progettare,
Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo e responsabile,
Risolvere problemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire ed interpretare
l’informazione)
Competenze degli assi culturali (Asse dei linguaggi, Asse matematico, Asse
scientifico-tecnologico, Asse storico-sociale)
Competenze professionali generali:
- utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa
di riferimento;
- applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla
riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e
alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
- intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti
tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per la produzione
della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità;
- svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie
competenze all'interno di un dato processo produttivo;
- riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del
controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti;
- riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all'ideazione di
processi e prodotti innovativi nell'ambito industriale e artigianale;
- comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive,
economiche, ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni
industriali, artigianali e artistiche)
programmare e valutare per competenze: l’unità di apprendimento UdA (indicatori,
griglie di valutazione, certificato di competenze, Documento di programmazione del
CdC).
Implementazione: i docenti effettuano la stesura dell’UdA (Schema di un’UdA, Piano di
lavoro, Consegna agli studenti, Schema della relazione individuale dello studente) e sua
valutazione (Griglia di valutazione dell’UdA). Il Consiglio di classe elabora il Documento di
programmazione.
Responsabili e modalità di attuazione:
Attività Eventuale
responsabile
Modalità di attuazione
Corso seminariale Referenti di
dipartimento
interno
Stesura e
implementazione UdA
docenti
interno
Stesura Documento di
programmazione
cdc
interno
MONITORAGGIO
Il gruppo di progetto monitorerà l’andamento dello stesso, in modo da far sì che la
formazione del personale proceda secondo quanto stabilito, individuando gli eventuali
problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti relativi a singole azioni/attività o al progetto
nel suo complesso. In particolare:
• terrà incontri periodici (almeno tre all'anno: settembre, gennaio, maggio) durante i
quali raccoglierà i feedback dei docenti
• predisporrà i questionari di customer satisfaction e raccoglierà i dati di feedback
(anche informali) provenienti dagli allievi e dalle famiglie.
N.b. Il progetto avrà luogo in tempi da definirsi
RIESAME E MIGLIORAMENTO
Nel caso in cui in fase di monitoraggio siano evidenziati problemi o il progetto necessiti di
miglioramento (numero di ore elevato o insufficiente...), il gruppo di progetto si attiverà per
migliorare l'offerta attuando le azioni correttive necessarie.
Inoltre, nella prima convocazione di ogni anno, il gruppo di progetto esaminerà i dati relativi
alla dispersione, all'abbandono scolastico e al successo formativo dell'anno appena
concluso e fisserà così nuovi target per l'anno successivo.
4. P.I.T.: PIANO DI INTERVENTO TECNICO
Responsabile del
progetto: M. Grossi
Data prevista di
attuazione
definitiva:
09/01/2016
Livello di priorità:
1 Riferimento a
sottocriteri del CAF
componenti del Gruppo di progetto:
Alessandro Guarino, Michele Grossi, Cosimo Malvindi, Andrea Armato, Alberto Belluso,
Francesco Lia, Roberto Goia.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Tenuto conto:
• delle linee guida per gli Istituti tecnici e professionali;
• degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio
d’Istituto nei precedenti anni scolastici;
• delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto
di Autovalutazione e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati;
• della riunione tenuta da questo dipartimento in data 11 dicembre 2015
Premesso che:
• la situazione attuale dell’istituto deve essere un punto di partenza del nuovo piano.
• queste indicazioni saranno utili al miglioramento dell’offerta globale dell’istituto,
avendo ben presente che esse devono essere compatibili con il budget a
disposizione.
• l’indirizzo del nostro istituto è riferito alla manutenzione e diagnostica dei guasti
dell’autoveicolo.
Il “P.I.T: Piano di Intervento Tecnico” si poggia su quattro aree d’intervento:
1. FORMAZIONE CONTINUA. I corsi sono indirizzati a tutto il personale tecnico
che opera sull’autoveicolo.
2. MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA. Adeguamento della didattica
per fornire un elevato grado di preparazione dei futuri tecnici.
3. PIANO DEGLI INVESTIMENTI LABORATORIALI. Questo piano è funzionale alle
attività didattiche
4. VALUTAZIONE
Obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target
atteso
Corso di formazione
Output
Realizzazione dei corsi secondo quanto programmato
Coinvolgimento personale docente
Soddisfazione partecipanti riguardo il contenuto
Efficienza del progetto
(costi)
Rispetto dei tempi pianificati.
Erogazione del numero di giornate n. giornate realizzate
……x 100
n. giornate programmate
Grado di partecipazione del personale docente n. partecipanti effettivi
……x 100
n. docenti della scuola
Grado di soddisfazione misurato tramite l’erogazione di un questionario
n. docenti soddisfatti
…………………..…- x 100
n. docenti partecipanti
Rispetto del budget pianificato Costo ora-persona effettivo
………………………..….x 100
Costo ora-persona previsto
date
….%
….%
….%
….%
Outcome
Miglioramento delle performance dei
docenti
Autovalutazione dei docenti tramite le “relazioni di autovalutazione” dei docenti sulle modificazioni intervenute dopo la formazione e/o tramite questionari erogati ad hoc
n. docenti soddisfatti
,,,,,,,……………………..x 100
n. docenti coinvolti
….%
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Area 2/3:
somministrazione
moduli
alle classi
Output
Realizzazione dei corsi secondo quanto programmato
Coinvolgimento personale docente
Rispetto dei tempi pianificati.
Erogazione del numero di ore
n. ore realizzate
……x 100
n. ore programmate
Grado di partecipazione del personale docente
n. partecipanti effettivi
date
….%
Soddisfazione partecipanti riguardo il contenuto
Efficienza del progetto
(costi)
……x 100
n. docenti tecnici della
scuola
Grado di soddisfazione misurato tramite l’erogazione di un questionario
n. allievi soddisfatti
………….. x 100
n. allievi coinvolti
Rispetto del budget
pianificato
Costo ora-persona effettivo
………….x 100
Costo ora-persona previsto
….%
….%
€
Outcome
Miglioramento delle performance dei
docenti
Miglioramento delle performance degli allievi
Autovalutazione dei docenti tramite questionari erogati ad hoc
n. docenti soddisfatti
,,,,,……-….x 100 n. docenti coinvolti
n. allievi promossi
………….. x 100
n. allievi coinvolti
….%
….%
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target
atteso
Area 4
Uniformità
nelle prove
Output
Realizzazione
delle prove secondo quanto programmato
Coinvolgimento personale docente
Rispetto dei tempi pianificati.
Erogazione del numero di prove n. prove realizzate
………………………x 100
n. prove programmate
Grado di partecipazione del personale docente n. partecipanti effettivi
………………..x 100
n. docenti della scuola
date
….%
….%
Soddisfazione partecipanti riguardo il contenuto
Efficienza del progetto (costi)
Grado di soddisfazione misurato tramite l’erogazione di un questionario n. docenti soddisfatti
…-………….. x 100
n. docenti partecipanti
Rispetto del budget pianificato
Costo ora-persona effettivo
……….x 100
Costo ora-persona previsto
….%
€
Outcome
Miglioramento delle performance degli allievi
n. allievi sufficienti
,,,,,,,……….x 100 n.
allievi coinvolti
Impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente,
sulla performance della scuola:
• Adeguamento dei programmi didattici al progresso tecnologico;
• Maggiore soddisfazione degli studenti per una scuola al passo con i tempi;
• riduzione della frustrazione del personale docente,
• aumento delle possibilità di lavoro dei neo diplomati; riduzione dei bocciati e degli
allievi con giudizio sospeso;
• maggior partecipazione degli allievi alla vita scolastica.
Azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse
azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Attività Responsabile
Data
prevista
di
conclusione
Tempificazione attività
G
F
M
A M
G
L
A
S
O
N
D
Formazione
docenti
Esperti esterni 2018/2019 x x x x x x x x x x
Somministrazione
moduli
Docenti tecnici
2018/2019
x x x x x x x x x x
Valutazione performance allievi
Docenti tecnici
2018/2019
x
x
x x x x x x x x
REALIZZAZIONE
Modalità di attuazione del progetto, evidenziando anche l’eventuale apporto
delle parti interessate esterne e, più in dettaglio, descrivere il contenuto delle
diverse azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa
PRIMA AREA: FORMAZIONE CONTINUA
formazione del personale per il miglioramento dell’offerta formativa e l’ampliamento
delle possibilità lavorative, (cioè dedicata alle nuove tecnologie: auto ibride,
elettriche... ecc.).
aggiornamento degli insegnanti presso le aziende partner dell’istituto
aggiornamento degli insegnanti con formazione interna.
Anno scolastico 2016/2017: Corso sulla manutenzione e la diagnosi dei guasti dei motori
diesel per autotrazione. (PRESSO GM EDU – FIAT INDUSTRIAL) - Corso sulla
manutenzione e la diagnosi dei guasti dei motori a benzina per autotrazione. (PRESSO
FCA) 20 ore
Anno scolastico 2017/2018: Corso sulla manutenzione e la diagnosi dei guasti dei sistemi
di trasmissioni (PRESSO FIATPOWERTRAIN) - Corso sulla manutenzione e la diagnosi
dei guasti giunti e cuscinetti. (PRESSO SKF GROUP)
Anno scolastico 2018/2019: Corso sulla manutenzione e la diagnosi dei guasti di dispositivi
di sicurezza attivi e passivi (TRW GROUP) e sui sistemi di comunicazione delle reti
autroniche CAN BUS.
Questi corsi sono indirizzati a tutto il personale tecnico che opera sull’autoveicolo.
SECONDA AREA: MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
adeguamento della didattica per fornire un elevato grado di preparazione dei futuri
tecnici, con:
piani di lavoro programmati ed eseguiti in sinergia all'interno del dipartimento;
lezioni in classe e/o in laboratorio effettuate, all'occorrenza, in compresenza tra
docenti di differenti materie tecniche.
preparazione di dispense, eventualmente anche corredate di audio e video, da
fornire agli studenti.
TERZA AREA: PIANO DEGLI INVESTIMENTI LABORATORIALI
classi prime: strumenti di misura, calibri, micrometri, comparatori.
classi seconde: macchine utensili necessarie alla revisione completa dei
motori: rettificatrici (testata, valvole, cilindri...), lavatrice per parti meccaniche,
forno trattamenti termici.
classi terze, quarte e quinte laboratorio di elettronica.
classi terze: banco prova motori: banco a rulli per test direttamente sulla vettura,
revamping banco prova motori esistente.
Questo piano è funzionale alle seguenti attività didattiche:
classi prime: esercitazioni pratiche (che dovranno essere valutate e accompagnate
da relazioni tecniche redatte dagli studenti) volte alla conoscenza di: strumenti di
misura; o attrezzatura d’officina; o smontaggio e rimontaggio di motori ed organi
meccanici.
classi seconde: ricondizionamento completo dei motori: rettifica cilindri o
ricondizionamento valvole, sedi valvole, guide valvole, testata. Controllo cuscinetti,
impianti di lubrificazione e raffreddamento
Classi terze: studio al banco delle prestazioni (curve di potenza, coppia, consumi,
emissioni) dei motori ricondizionati e nuovi.
Classi terze, quarte e quinte: Laboratorio di AUTRONICA.
QUARTA AREA: VALUTAZIONE
Uniformità nelle prove, test ed esami; uniformità nei criteri di valutazione.
indicazione del numero di prove per ogni quadrimestre.
indicazione della tipologia delle prove; (prognostiche, diagnostiche, formative,
sommative...).
adozione di criteri di valutazione uniformi per ogni dipartimento (per esempio uso dl
JS test dell’Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Scienze dell’Educazione
e della Formazione).
Responsabili e modalità di attuazione
Attività Eventuale
responsabile Modalità di attuazione
Formazione docenti Esperti esterni Interno/esterno
Somministrazione moduli
Docenti tecnici
Interno (commissione formazione)
Valutazione performance
allievi
Docenti tecnici
Interno
MONITORAGGIO
Il gruppo di progetto ne monitorerà l’andamento, in modo da far sì che le attività siano
coerenti con la progettazione, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori
miglioramenti relativi a singole azioni/attività o al progetto nel suo complesso. In
particolare:
• terrà incontri periodici (almeno tre all'anno: settembre, gennaio, maggio) durante i
quali raccoglierà le relazioni dei responsabili
• predisporrà i questionari di customer satisfaction e raccoglierà i dati di feedback
provenienti (anche informali) dagli allievi e dalle famiglie.
RIESAME E MIGLIORAMENTO
Nel caso in cui in fase di monitoraggio siano evidenziati problemi o il progetto necessiti di
miglioramento (corsi con argomenti non rilevanti, numero di ore insufficiente...), il gruppo di
progetto si attiverà per migliorare l'offerta contattando il responsabile e attuando le azioni
correttive necessarie.
Inoltre, nella prima convocazione di ogni anno, esaminerà i dati relativi alla dispersione,
all'abbandono scolastico e al successo formativo dell'anno appena concluso e fisserà così
nuovi target per l'anno successivo.
5. Progetto Laboratorio MELETE
Responsabile del
progetto: Valentina Abussi
Data prevista di
attuazione
definitiva:
Livello di priorità:
1 Riferimento a
sottocriteri del CAF
componenti del Gruppo di progetto:
Valentina Abussi
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE Melete è un progetto di inclusione e differenziazione della didattica che mira a creare spazi di espressione, socializzazione, apprendimento alternativi alle lezioni previste in classe. Al suo interno ospita diversi moduli/laboratori che si avvalgono della mediazione artistica in senso ampio1 , per sviluppare il potenziale creativo, l’acquisizione di competenze, ma anche l’autonomia, le capacità di comunicazione e di relazione degli studenti. Numerosi studi hanno infatti evidenziato come l’espressione artistica possa essere considerata un mezzo di straordinaria efficacia per promuovere l'inclusione e incrementare la sensibilità verso le differenze2. In quanto linguaggio universale che fa frequente uso del canale non verbale e che offre un punto di vista inconsueto sulle cose, l’arte può facilmente rivelare e connettere esperienze e sentimenti, aiutare a costruire relazioni superando barriere culturali, linguistiche, pregiudizi e allo stesso tempo può costituire un’opportunità di riscatto per le persone in condizioni di svantaggio. In quanto attività espressiva dei vissuti, “pratica” e linguaggio per immagini facilita la comprensione e l’apprendimento, si propone come attività terapeutica e rigenerativa che aiuta il recupero del benessere psicofisico: anche per questo il progetto è intitolato a Melete, antica musa tutrice della pratica e della meditazione.
Obiettivi
Finalità generale:
arricchire l’offerta formativa contribuendo a creare una didattica più inclusiva e differenziata promuovendo azioni di contrasto alla dispersione scolastica;
Obiettivi specifici:
promuovere il dialogo interculturale e l’accettazione e valorizzazione della diversità;
sviluppare e consolidare le capacità espressive, comunicative, logico-operative;
favorire l’integrazione sociale e scolastica degli allievi;
intervenire sui problemi comportamentali, relazionali, emotivi, cognitivi che portano a difficoltà di apprendimento.
Valorizzare le espressioni e capacità individuali, la manualità, la coordinazione psicomotoria;
1 Sono incluse le nuove tecnologie, la fotografia, l’audiovisivo, l’uso di software, piattaforme, realtà aumentata, così come il teatro, ed altro ancora.
2 Dovigo/Favella/Rocco/Zappella, Confini immaginari, 2015; Clara Favella Artemigrante: percorsi di ricerca creativa
per lo sviluppo della sensibilità interculturale in preadolescenza, 2015, dove si parla dei laboratori interculturali a
mediazione artistica (Creative art based project) e si citano i lavori di Byram, Fleming, 1998; da Silva, Villas-Boas,
2006; Donelan, 2009; Eisner, 2002; Sinclair, Jeanneret, O'Toole, 2009; Volk, 1998
Elementi in ingresso Il progetto si rivolge in primo luogo ai bisogni educativi specifici, in particolare alla numerosa platea di studenti stranieri; ma anche agli allievi DSA, HC, disabili; a coloro che rivelano difficoltà nell’ambito espressivo e/o relazionale; che hanno manifestato particolari difficoltà d’apprendimento, carenze e/o problematiche, demotivazione, scarsa partecipazione alla normale programmazione didattica, propensione per le attività pratiche piuttosto che per quelle teoriche. Nondimeno il progetto considera fondamentale, nell’ottica dell’inclusione, lavorare sulle relazioni e rivolgersi quindi all’intero gruppo classe e/o a chiunque debba essere preparato ad accogliere la diversità. Un’attenzione particolare è riservata agli allievi del biennio, laddove si manifestano i maggiori problemi e l’abbandono scolastico è più frequente.
Moduli interni al progetto (permanenti):3
LABORATORIO MELETE: Laboratorio artistico-espressivo permanente all'interno dell'Istituto Birago, rivolto a tutti gli studenti che manifestano il bisogno di un’alternativa alla normale attività didattica. L'idea è quella di offrire uno spazio di decompressione che possa condurre gli studenti a un recupero emotivo, uno stato di tranquillità e positività relazionale tale da poter rapidamente riconquistare la serenità necessaria per affrontare il resto della giornata scolastica. L'esplorazione e la manipolazione tattile dei materiali che vengono usati per costruire modelli di autovetture, organi di macchine, dipinti, sculture ecc. sono attività che possiamo definire “complete” proprio perché coinvolgono corpo e mente. Anche a livello psicologico, innumerevoli sono i benefici perché, manipolando, aumentano gli stati di rilassamento, si scaricano le tensioni, e si stimola la fantasia e la creatività. Obiettivi:
o Recuperare uno stato di tranquillità o Rielaborare la rabbia; o Prevenire le cause del disagio; o Prevenire e affrontare atteggiamenti e comportamenti di bullismo; o Offrire occasioni di socializzazione; o Promuovere il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a culture
diverse; o Offrire stimoli e occasioni per un clima relazionale positivo; o Promuovere atteggiamenti di ascolto e tolleranza; o Stimolare l’acquisizione di comportamenti nel rispetto delle norme di sicurezza e
convivenza civile; o Promuovere nuove esperienze sul piano affettivo-emozionale; o Motivare alla pratica del lavoro di gruppo; o Valorizzare le modalità espressive e le capacità individuali; o Stimolare la creatività, la manualità, la coordinazione psicomotoria;
Destinatari:
Al laboratorio Melete possono partecipare tutti gli studenti iscritti presso l'Istituto, in particolare chi ne fa richiesta, gli studenti la cui partecipazione è consigliata dai docenti o quelli soggetti a un provvedimento di sospensione. Su un registro vengono annotati quotidianamente gli orari delle presenze degli studenti partecipanti.
Spazi e tempi:
3 I moduli descritti sono quelli attivi e permanenti dell’Istituto. A questi moduli andrebbero aggiunti quelli non più attivi o progetti esterni e temporanei accolti dall’Istituto (Laboratorio di disegno di un motore ciclo otto, Progetto “Un ponte per la sicurezza” proposto dalla Questura di Torino, etc.).
Il laboratorio Melete si svolge nella sede di Corso Novara. Gli orari dell'attività sono: 11.00/14.00. Lunedì/Martedì - 10.00/14.00 Mercoledì/ Giovedì/Venerdì (orario soggetto a variazioni).
Strumenti:
L'insegnante con specifiche competenze cui viene affidata la conduzione del laboratorio, dopo un'adeguata ricerca dei temi da proporre struttura un programma annuale di opere da realizzare con gli studenti coinvolti. Di volta in volta che le attività vengono progettate e strutturate sarà fatta richiesta dei materiali e degli strumenti necessari alla loro realizzazione. Le tecniche artistiche utili sono svariate e contemplano anche la fotografia e la realizzazione di audiovisivi.
UNA SCUOLA PER TUTTI:
Il Progetto nasce dalla necessità di garantire a tutti gli alunni il successo formativo, con particolare attenzione a quelli che presentano difficoltà riconducibili a DSA e, in generale, a bisogni educativo/speciali. La realizzazione del progetto sarà orientata a perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi. Un’azione educativa mirata in grado di rapportarsi alle potenzialità individuali di ciascun alunno permette di valorizzarne le differenze per trasformarle in risorse, favorendo in tal modo l’inserimento degli alunni all’interno della realtà scolastica e il raggiungimento dell’autonomia nei suoi diversi aspetti senza escluderlo dal gruppo classe. Le finalità specifiche del progetto in questione sono:
o prevenire la dispersione scolastica, attraverso l’organizzazione e il coordinamento di percorsi di accoglienza e di integrazione degli alunni con BES, promuovendone il successo formativo attraverso la valorizzazione delle loro potenzialità e il graduale superamento degli ostacoli;
o offrire un curricolo integrativo rispetto a quello già predisposto dalla scuola, che consenta lo sviluppo delle abilità e delle competenze fondamentali degli alunni, attraverso l’utilizzo di materiali strutturati per unità didattiche;
o favorire la crescita delle motivazioni legate all’apprendimento, sviluppando nel contempo, anche positivi sentimenti rispetto alla vita scolastica.
o Riconoscere i bisogni e le problematiche degli alunni con BES, anche attraverso la predisposizione e la somministrazione di materiale specifico;
o Individuare strategie educativo - didattiche diversificate e mirate, con la collaborazione dei docenti delle équipe pedagogiche;
o Sviluppare strategie per potenziare le abilità logiche degli alunni, attraverso giochi strutturati;
o Rafforzare la comunicazione e l’unitarietà di intenti tra scuola e famiglia, o Fornire supporto alle famiglie degli alunni con DSA e BES; o Creare una rete di supporto (referente DSA, insegnanti, famiglie, Dirigente) per
sostenere il percorso formativo degli alunni con DSA, BES… evitando l’insuccesso scolastico e la perdita di autostima;
o Far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e una buona autonomia di lavoro;
o Migliorare i risultati di apprendimento per le materie in cui permangono delle difficoltà, attraverso le attività proposte;
o Coordinare il Progetto di Inclusione per l’individuazione precoce delle difficoltà e in generale dei disturbi di apprendimento;o Favorire la piena integrazione degli alunni in difficoltà, monitorando le specifiche problematicità di ciascuno, per ridurre lo svantaggio scolastico, attraverso: predisposizione di strumenti compensativi adeguati e di modalità
alternative per il lavoro scolastico degli alunni con diagnosi (computer portatili, appositi software per l’autonomia nel lavoro quotidiano e libri in formato digitale); o la redazione di piani educativi personalizzati per attuare strategie didattiche mirate, garantire il successo formativo e una valutazione adeguata ai casi, come previsto dalla normativa vigente; o Documentare e diffondere buone prassi, materiali, strumenti e specifici percorsi di lavoro, per il potenziamento delle abilità e delle competenze e la riduzione delle difficoltà degli alunni con DSA
Destinatari:
• Alunni con diagnosi di DSA • Alunni con certificazione BES • Alunni stranieri in situazione di svantaggio socio - economico • Insegnanti dell’istituto • Famiglie dell’Istituto
Il numero di allievi coinvolti viene definito sulla base di uno screening effettuato e certificato dei singoli casi segnalati all’interno delle sezioni/classi.
SPAZIO ASCOLTO Verrà attivato uno “Spazio ascolto” per tutti gli allievi che sentiranno la necessità di avere un insegnante di riferimento, che dia loro un senso di sicurezza, per aumentare la loro autostima e la consapevolezza delle proprie potenzialità, rassicurandoli, conquistando la loro fiducia, così da poter raccogliere più informazioni possibili sugli allievi più problematici. Tutte le informazioni raccolte, verranno condivise con tutti i docenti, i consigli di classe, ed i ragazzi, segnalati agli organi competenti. Sarà indispensabile l’utilizzo di un registro delle attività documentando tutti i percorsi e gli allievi coinvolti.
o Metodologie per favorire lo sviluppo di abilità e competenze di allievi DSA – BES - EES, promuovere l’integrazione, aggirare ostacoli oggettivi, offrire conoscenze e garantire il successo formativo;
o Attività di ricerca/azione per la predisposizione di laboratori di recupero incentrati sulle difficoltà riscontrate e sulle competenze da rafforzare;
o Attività di riflessione collegiale, sia per quanto riguarda la stesura di Percorsi Educativi Personalizzati in collaborazione con le famiglie coinvolte, per il monitoraggio degli alunni in difficoltà.
o Incontri di informazione e di formazione, comunicazione in presenza e a distanza, anche attraverso le nuove tecnologie: registro elettronico ed il sito della scuola, che garantisce privacy e rapidità nei contatti personali e nella reperibilità dei documenti.
All’interno di tali attività di supporto rientra una vasta gamma di interventi ricreativi e stimolanti volti a garantire un ampliamento dell’offerta formativa equa e opportuna per ciascun alunno, come riportato qui di seguito:
o Spazio ascolto o Mandala therapy o Attività creative Manipolative: “BIRAGARTE” (tecniche dell’incisione - pittura -
scultura) o Attività di recupero per gli alunni che seguono il percorso didattico curriculare o Supporto didattico/educativo per alunni con diagnosi di DSA o Didattica inclusiva (tutoring, cooperative learning, flip teaching) o insegnamento capovolto…) o Educazione alla legalità
RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI
• ASL, mediante la documentazione comunicativa (relazioni, tabulazioni esiti di test di screening) consegnata alle famiglie degli allievi “potenziali DSA”, alle quali si consiglia di intraprendere ulteriori accertamenti specialistici.
• FORUM DEL VOLONTARIATO Percorsi formativi alternativi alle sanzioni disciplinari
IPOTESI
Il gruppo di lavoro coinvolto utilizzerà un test di accoglienza valido sia per alunni con diagnosi DSA, BES, alunni Stranieri e/o alunni in situazione di svantaggio, al fine di raccogliere più informazioni possibili. Principali destinatari del progetto saranno, in ordine prioritario:
o le famiglie, che non sempre sono adeguatamente informate; o gli alunni “invisibili”, sui quali bisogna investire immediatamente e in tempi reali; o i docenti, spesso restii ad accettare una didattica differenziata, indice di
comprensione e di professionalità.
PROGETTO DI APPROFONDIMENTO STORICO ATTRAVERSO FILM E LEZIONI PARTECIPATE:
Vedere e analizzare assieme film a tema è un’attività che suscita immediato interesse nelle giovani generazioni contraddistinte da una sempre maggiore familiarità con i linguaggi audiovisivi. Attraverso questo canale preferenziale è possibile veicolare informazioni e accendere il dibattito anche su temi inerenti la storia, materia che sovente viene percepita invece come pedante e nozionistica. I film – e soprattutto la lettura accompagnata dei film - appaiono una strategia per riavvicinare i ragazzi a questa materia di fondamentale importanza per la loro formazione culturale, sociale, politica. Grazie ai film la storia è fruita in modo immediato, letta come esperienza vivente, compresa nella complessità dei suoi risvolti particolari, avvicinata tramite la sua forma più naturale: la narrazione. Non solo, il dibattito si apre anche sull’epoca storica in cui il film è realizzato, poiché la lettura della storia è essa stessa storia, frutto del suo tempo. Il percorso intrapreso con i ragazzi cercherà perciò di porsi come metastorico, ovvero come riflessione sulla storia nel suo farsi. In accordo con i docenti di italiano e storia dell’Istituto si intende quindi proporre una programmazione di film che accompagni la normale programmazione didattica per approfondire i temi trattati nelle ore di storia ma anche per offrire una fruizione del linguaggio video maggiormente consapevole, provando insieme a sviluppare senso analitico-critico e coscienza della costruzione che c’è alle spalle del prodotto cinematografico
Azioni - Struttura di ogni incontro:
Ogni incontro prevede un momento preventivo di dialogo con il docente di riferimento per decidere quale momento storico approfondire e film mostrare, se presente con il docente di sostegno per comprendere quali strategie adottare, cui segue il reperimento del film e la preparazione del materiale da parte del responsabile del progetto. Una volta stabilita la data degli incontri con i ragazzi questi si strutturano nelle seguenti azioni:
o primo incontro 2/3 h circa di visione del film e commenti a caldo • secondo incontro 10 minuti dedicati al brainstorming – 40 minuti dedicati alla
presentazione dei temi proposti in powerpoint – 10 minuti alle domande-gioco sempre proposte tramite ppt per verificare i contenuti appresi e ricevere un feedback dai ragazzi.
I tempi indicati sono orientativi, quelli del primo incontro dipendendo dalla durata del film, quelli del secondo incontro dal tipo di argomento storico prescelto.
Offrire spunti di riflessione e di approfondimento oltre che favorire la comprensione delle dinamiche viventi della storia;
Stimolare la lettura analitico-critica degli audiovisivi che spesso vengono fruiti in maniera passiva e inconsapevole;
Offrire canali alternativi di trasmissione al di là del linguaggio verbale e raggiungere anche chi ha difficoltà di comunicazione;
Spronare il dibattito sul tema, quindi la partecipazione comune e il dialogo;
Sviluppare la curiosità e acquisire nuove conoscenze e competenze sulla storia, il cinema e gli audiovisivi
Variare la metodologia didattica
Offrire occasioni di approfondimento
Sollecitare canali alternativi a quello verbale per apprendere
Interessare, attraverso l’uso del linguaggio video, anche chi mostra difficoltà o scarsa volontà di apprendimento
Destinatari:
Si rivolge agli allievi delle ultime classi – quarte e quinte della sede di Corso Novara.
Prerequisiti: • Curiosità intellettuale e voglia di apprendere • Minime basi di storia • Volontà di partecipazione al dibattito
Spazi tempi e strumenti:
Spazi: Gli incontri necessitano dell’uso della LIM e richiedono quindi di occupare un’aula provvista di supporto informatico adeguato (sostanzialmente pc con lettore dvd e proiettore).
Tempi: Si richiede una durata minima degli incontri di 3/4 h (da adattare alla durata del film e da dividere in più giorni settimanali secondo la modalità visione del film: 2h + 2h di dibattito accompagnato da schede di sintesi in ppt) con frequenza da concordare con i docenti di storia (ma si può orientativamente prevedere un incontro al mese).
Strumenti: Film, pc, lim, file ppt
MONITORAGGIO
Il GLI monitorerà l’andamento del progetto, in modo da far sì che le attività siano coerenti
con la progettazione, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori
miglioramenti relativi a singole azioni/attività o al progetto nel suo complesso. In
particolare:
• terrà incontri periodici (almeno tre all'anno: settembre, gennaio, maggio) durante i
quali raccoglierà le relazioni dei responsabili
• predisporrà i questionari di customer satisfaction e raccoglierà i dati di
feedback provenienti (anche informali) dagli allievi e dalle famiglie.
RIESAME E MIGLIORAMENTO
Nel caso in cui in fase di monitoraggio siano evidenziati problemi o il progetto necessiti di
miglioramento (attività non motivanti, spazio/tempo insufficiente...), il GLI si attiverà per
migliorare l'offerta contattando i responsabili e attuando le azioni correttive necessarie.
Inoltre, nella prima convocazione di ogni anno, il GLI esaminerà i dati relativi alla
dispersione, all'abbandono scolastico e al successo formativo dell'anno appena concluso e
fisserà così nuovi target per l'anno successivo.
6. EURIPSIA
Responsabile del
progetto: Andrea Fava
Data prevista di
attuazione
definitiva:
Livello di priorità:
1 Riferimento a
sottocriteri del CAF
I componenti del Gruppo di progetto:
prof. Valerio Mandrioli, prof.ssa Marina Montanaro EX referente commissione funzione strumentale Antidispersione, Docenti, prof.ssa Sagramora, prof.ssa Daniela Annunziata prof.ssa Angela Mesiti, prof.ssa Piera Rivella.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Problema che si vuole affrontare, soluzione che si intende adottare e ragioni
della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa
rispetto ad altre possibili):
Alla luce dei dati storici e degli scrutini intermedi e finali dell’a.s. 2014/2015, il progetto
intende intervenire su alcune discipline di ostacolo per gli allievi, sia di base sia di indirizzo
(matematica, inglese, scienze, diritto). Considerando inoltre, la massiccia presenza di
allievi stranieri nelle classi prime (oltre il 50% fra nuovi iscritti e ripetenti), si ritiene
opportuno agire anche su italiano e, per motivi di indirizzo, su alcune materie dell’area
professionalizzante. Le discipline individuate per la sperimentazione permettono, quindi, di
perseguire gli obiettivi didattici e formativi utili a prevenire la dispersione. Inoltre, la
matematica e l’inglese concentrano da tempo le maggiori lacune del nostro biennio, oltre a
essere le due discipline statisticamente più di insuccesso a livello nazionale.
Puntando su un insegnamento pratico della lingua inglese e simulato di altre discipline in
lingua inglese, il progetto intende, inoltre, motivare e recuperare quegli allievi che
necessitano di riorientamento poiché non sono particolarmente interessati all’indirizzo
automobilistico e hanno scarsa motivazione allo studio, in un’ottica di multiculturalità e
integrazione europea.
Destinatari diretti:
Destinatari diretti del progetto sono classi prime formate da allievi a cui sarà richiesto al
momento dell’iscrizione se intendono avvalersi di questa opzione.
Impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente,
sulla performance della scuola:
• Formazione di classi motivate
• Sviluppo di competenze settoriali fin dal primo anno di studio
• fornito ai docenti strumenti per insegnare in lingua inglese
• sviluppo di competenze linguistiche in lingua inglese in diversi contesti disciplinari fin
dal primo anno di studio, in ambiente laboratoriale, garantendo strumenti didattici
adeguati
• certificazione delle conoscenze linguistiche acquisite
• ottimizzo di risorse umane e materiali
• aumento del benessere psico-fisico di tutti i partecipanti alla vita comunitaria
scolastica
• gestione più serena di casi problematici
• creazione di ambienti di lavoro e studio più sereni e realmente favorevoli
all'apprendimento
• maggiore efficacia ed efficienza nel ridurre l’abbandono scolastico e nel favorire il
successo scolastico di tutti i ragazzi
• riduzione dei bocciati e degli allievi con giudizio sospeso
• maggior partecipazione degli allievi alla vita scolastica
• sviluppo della capacità di collaborazione e di interazione del personale della scuola.
Elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e
mantenere le stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Attività Responsabile
Data prevista
di
conclusione Tempificazione attività
coordinamento
Prof. FAVA
G F
M A M G L A S O N D
Lezioni frontali Docenti del
cdc
06/2019
x x x x x x x
REALIZZAZIONE
Elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e
mantenere le stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Il gruppo di progetto:
individua gli utenti interessati e consegna il patto formativo predisposto
rimodula in forma laboratoriale le discipline coinvolte nel progetto con
elaborazione del materiale didattico per classe
organizza e calendarizza l’eventuale corso di formazione di lingua inglese per i
docenti.
individua i laboratori in tutoraggio di lingua inglese
organizza l’orario e il materiale didattico per ciascuna classe
a. inglese (33 ore annuali per classe): elementi di inglese tecnico e vocabolario
specifico automobilistico e meccanico applicati alle attrezzature e al materiale di
officina
b. italiano (33 ore annuali per classe): tecniche comunicative orali in lingua inglese in
situazioni simulate (colloquio di lavoro, accoglienza clienti, gestione del cliente e
del personale di officina automobilistica…),
c. diritto (13 ore annuali per classe): normativa applicata all’ambiente di lavoro.
d. matematica (33 ore annuali per classe): elementi di informatica applicata; uso di
software specifici (Excel, autoCAD, Power Point…); uso del foglio di calcolo
elettronico per l’elaborazione di diagrammi, istogrammi.
e. scienze (33 ore annuali per classe): l’inquinamento atmosferico prodotto dagli
autoveicoli, il riscaldamento globale;
f. esercitazioni pratiche (26 ore annuali per classe): gestione pratica dell’officina
automobilistica, riordino attrezzature e materiale…
Responsabili e modalità di attuazione:
Attività Eventuale
responsabile
Modalità di attuazione
Moduli in inglese Docente
curricolare
interno
MONITORAGGIO
Il gruppo di progetto, con riunioni periodiche nel corso dell’anno, effettuerà il monitoraggio
dell’andamento del progetto, in vista dei necessari adeguamenti e miglioramenti del
percorso didattico, della sua ricaduta sulla dispersione scolastica, specialmente in
confronto con le classi non sperimentali, e della pubblicizzazione dei risultati conseguiti.
La somministrazione di questionari al termine di ogni anno scolastico a tutti gli attori del
progetto permetterà la raccolta di dati.
- questionario di adeguatezza del progetto, somministrato ai docenti coinvolti
- questionario di gradimento del progetto, somministrato agli allievi coinvolti.
RIESAME E MIGLIORAMENTO
Nel caso in cui in fase di monitoraggio siano evidenziati problemi o il progetto necessiti di
miglioramento (corsi con docenti inefficaci, argomenti non rilevanti, numero di ore elevato o
insufficiente...), il gruppo di progetto si attiverà per migliorare l'offerta contattando i
responsabili e attuando le azioni correttive necessarie.
Inoltre, nella prima convocazione di ogni anno, il GLI esaminerà i dati relativi alla
dispersione, all'abbandono scolastico e al successo formativo dell'anno appena concluso e
fisserà così nuovi target per l'anno successivo.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Progetto Resp.
Data prevista
di
conclusione
Tempificazione attività
Giugno 2019 G F M
A
M
G
L A S O
N
D
TERZA SEZIONE
COMUNICARE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Quando Cosa A chi Come Verifica Si/no
Alla fine della
messa a punto
del piano
Contenuto del Piano di miglioramento e modalità di attuazione Motivazioni che hanno portato alla scelta delle priorità di intervento Integrazione del Piano con le strategie della scuola (PTOF) I cambiamenti / miglioramenti attesi per gli stakeholder interni ed
esterni della scuola
Personale Riunione plenaria
Parte politica? Incontro ad hoc
Utenti Focus group, sito
web
Stakeholder e/o
Partner (ASL,
GM EDU, ditte)
Incontro ad hoc
Nell’ambito del
monitoraggio
Avanzamento del
piano di miglioramento Documento di
sintesi
Personale Sito web –
Bacheche –
Riunioni
istituzionali –
riunioni ad hoc se
necessario
A conclusione dei
progetti
Risultati finali dei
progetti L’impatto del
miglioramento sulle
performance chiave
della scuola Gli
eventuali
cambiamenti
(organizzativi/opera
tivi) e le ricadute
(benefici) sugli
stakeholder interni
ed esterni
Personale Riunione plenaria
Parte politica Incontro ad hoc
Utenti Focus group, sito web Comunicazioni
scritte –
Bacheca – Sito
web
Stakeholder e/o
Partner (ASL,
GM EDU, ditte)
Sito web
QUARTA SEZIONE
IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
(DA COMPILARE PER OGNI PROGETTO NELL’AMBITO DI OGNI RIUNIONE DI
MONITORAGGIO)
Situazione corrente al ………… (indicare mese
e anno)
(Verde)
(Giallo)
(Rosso)
In linea In ritardo In grave
ritardo
Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi
Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi
Verde = attuata
PROGETTO ………………
Attività Responsabile
Data prevista
di conclusione Tempificazione attività
Situazione
G
F
M
A
M
G
L
A
S
O N
D
Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target
atteso
Risultati
raggiunti
Output
Outcome
L’articolazione temporale e gli obiettivi (comprensivi di indicatori, target e risultati
raggiunti) possono essere utilizzati anche in fase di monitoraggio dell’attuazione del
progetto per verificare se lo stato di avanzamento delle attività e dei risultati è in linea
con quanto programmato.
MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Progetto Responsabile
Data prevista di
conclusione
Tempificazione attività
Situazione
G
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
AGGIORNAMENTO PIANO DI COMUNICAZIONE
Quando Cosa A chi Come Verifica
Alla fine della messa a
punto del
piano
Contenuto del Piano di miglioramento e modalità di attuazione. Motivazioni che hanno portato alla scelta delle priorità di intervento.
Integrazione del Piano con le
strategie della scuola (POF). I
cambiamenti / miglioramenti
attesi per gli stakeholder interni
ed esterni della scuola
Personale Riunione plenaria
Parte politica? Incontro ad hoc
Utenti Focus group, sito
web
Stakeholder e/o
Partner (ASL, GM
EDU, ditte)
Incontro ad hoc
Nell’ambi to
del
monitoraggio
Avanzamento del piano di
miglioramento Documento
di sintesi
Personale Sito web –
Bacheche –
Riunioni istituzionali
– riunioni ad hoc se
necessario
A
conclusione
dei progetti
Risultati finali dei progetti L’impatto del miglioramento sulle performance chiave della scuola
Gli eventuali cambiamenti
(organizzativi/operativi) e le
ricadute (benefici) sugli
stakeholder interni ed esterni
Personale Riunione plenaria
Parte politica Incontro ad hoc
Utenti Focus group, sito web
Comunicazioni
scritte –Bacheca
Stakeholder e/o
Partner (ASL, GM
EDU, ditte)
Sito web
SEZIONE III: SCELTE STRATEGICHE CONSEGUENTI ALLE
PREVISIONI L. 107/15
FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA
1. Affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza
2. innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,
rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento
3. contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali
4. prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica
5. realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione
e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva
6. garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione
permanente dei cittadini.
La nostra scuola si propone di valorizzare tutte quelle iniziative che favoriscano negli
studenti:
• la crescita della consapevolezza dei propri diritti e doveri;
• il superamento del disagio e della demotivazione allo studio, cause di abbandoni e
insuccessi;
• l'accettazione ed il rispetto delle diversità, promuovendo l'accoglienza di allievi di altri
popoli e culture, di portatori di handicap e facilitandone l'integrazione nella classe;
• la presenza a scuola non solo nelle ore di lezione, ma anche in tutte quelle attività che
consentano di vivere la scuola come luogo d'incontro e di aggregazione,
compatibilmente con le disponibilità del personale docente e di sorveglianza;
• il contatto col mondo della cultura e del lavoro, mediante la collaborazione delle
Istituzioni culturali, professionali, imprenditoriali della città che consentano lo sviluppo
di curiosità ed interessi, duraturi oltre il ciclo scolastico, non solo nel settore tecnico o
professionale ma in tutti gli aspetti della vita sociale.
La scuola non si deve limitare a promuovere l'apprendimento, ma deve operare per
rimuovere gli ostacoli che compromettono il raggiungimento di tale fine. Ciò significa
cercare di guardare all'intera personalità dell'adolescente e non solo all'alunno, tenere
conto dei suoi problemi e disagi, della sua unità psicofisica e intervenire per tentare di dare,
se non risposte compiute, almeno informazione, appoggio e dialogo.
La scuola deve essere percepita dai ragazzi non solo come luogo di doveri e fatiche, ma
anche di libertà, possibilità e partecipazione. Perché questo obiettivo possa sostanziarsi, la
scuola si impegna ad aprire strutture, servizi e spazi idonei anche al pomeriggio, per lo
svolgimento di attività associative e autonome degli studenti, compatibilmente con le
attività programmate e la disponibilità del personale.
FABBISOGNO DI ORGANICO Classe di
concorso
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione
A346 6 6 6 Considerando i dati statistici delle iscrizioni e del numero di classi, costante negli ultimi anni, si prevede di mantenere le attuali 37 classi di
Manutenzione e
Assistenza Tecnica.
A050 12 12 12
A060 2 2 2
A047 6 6 6
A042 1 1 1
A039 1 1 1
A038 2 2 2
A034 4 4 4
A029 4 4 4
A020 13 13 13
A019 2 2 2
A013 2 2 2
C240 1 1 1
C260 2 2 2
C290 1 1 1
C320 11 11 11
Religione 2 2 2
Sostegno a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione
AD02 6
6
6
44 HC iscritti nel corrente
anno scolastico.
AD03 16
16
16
Posti per il potenziamento
Unità di personale in organico di potenziamento: 8+1.
Considerate le grosse difficoltà che sono emerse negli ultimi anni con l’inserimento nella
nostra scuola di ragazzi con EES, che a volte sono border line per problemi
comportamentali talora molto seri, poiché il nostro istituto è tenuto a farsene carico e a
mettere in campo tutte le strategie che conosce e che sono di sua competenza, si ritiene
che l’affiancamento di personale di supporto alle classi problematiche sia la strada da
perseguire in vista del benessere agognato da studenti, famiglie e docenti. Si creerà quindi
una figura di tutor che si affianchi al coordinatore di classe nelle prime e seconde. Sarà
presente in classe per un apprezzabile numero di ore e fungerà davvero da punto di
riferimento per studenti, docenti e famiglie; una figura che, dotata di formazione appropriata
e competenze ad hoc (quindi corso di formazione), possa affrontare i problemi della classe,
di tutti e di ciascuno. Al coordinatore di classe, presente in classe poche ore alla settimana,
resteranno i compiti assegnati di tramite con le famiglie e la presidenza.
Classe di
concorso
n. richiesto descrizione Motivazione
C320 3 ITP meccanico Arricchimento formativo in attività
laboratoriali; supporto organizzativo;
supporto alternanza scuola lavoro; attività di
progetto; tutoraggio/ intermediazione nel I
biennio.
A020 2 Ingegnere meccanico
A019 1 diritto
A346 1 lingua straniera
A050 1 materie letterarie
AD02 1 Sostegno - area
umanistica
TOTALE 9
Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto
stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo
7
Collaboratore scolastico
13
Assistente tecnico e relativo profilo (solo
scuole superiori)
12
DSGA
1
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
1. Una palestra per la sede di corso Novara e una palestra per la succursale di Via
Pisacane da ottenere attraverso sollecitazioni presso la Città Metropolitana di Torino.
2. Strumenti di misura, calibri, micrometri, comparatori per i laboratori meccanici delle
classi prime.
3. Banco prova motori: banco a rulli per test direttamente sulla vettura, revamping del
banco prova motori esistente per i laboratori meccanici delle classi terze.
4. Macchine utensili per la revisione completa dei motori: rettificatrici (testata, valvole,
cilindri...), lavatrice per parti meccaniche, forno trattamenti termici per i laboratori
meccanici delle classi seconde.
5. Laboratorio di autronica per le classi terze, quarte e quinte.
6. Allestimenti dei laboratori di chimica
7. Laboratorio di fisica per la succursale
8. LIM per innovazione della didattica
9. Rinnovo computer laboratori
OBIETTIVI PRIORITARI
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano e alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning (CLIL);
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
d) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
e) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
f) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
g) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
h) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
i) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
j) apertura pomeridiana e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; o) alternanza scuola-lavoro;
k) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti;
l) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti;
m) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
n) orientamento e intermediazione al lavoro.
OPZIONI, ORIENTAMENTO, VALORIZZAZIONE DEL MERITO
Opzioni
L’Istituto usufruisce della possibilità offerta dal Ministero della Pubblica Istruzione di ridurre
l’orario delle materie tradizionali nazionali.
Nelle classi prime, le attività sono gestite da un apposito “Progetto Accoglienza”, con una commissione che si occupa della calendarizzazione dell’ingresso, del supporto didattico/culturale ai consigli di classe per moduli legati al territorio, del recupero didattico.
Nelle classi seconde la compensazione viene gestita da una funzione strumentale col “Progetto scuola-lavoro”, con l’inserimento degli allievi in tirocini di due settimane orario curricolare presso le officine convenzionate con l’istituto, seguiti dai docenti del consiglio di classe.
Le classi terze, quarte e quinte effettuano quattro settimane in orario curricolare di alternanza scuola lavoro in officine convenzionate. Gli allievi sono seguiti dai docenti del consiglio di classe.
L’Istituto utilizza, inoltre, la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità secondo la
seguente curvatura:
Nel primo biennio, per soddisfare i requisiti regionali per la qualifica triennale Ie FP
di Operatore alla manutenzione dei veicoli a motore, viene ridotto l’orario di italiano
e matematica di un’ora (da 4 a 3) a favore di Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
(da 3 a 4) e Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica (da 3 a 4).
Nel terzo anno, per potenziare gli aspetti professionalizzanti, Tecnologie elettrico
elettroniche e applicazioni passa da 5 a 3 ore, a favore di Laboratori tecnologici ed
esercitazioni che passa da 4 a 6 ore settimanali.
Nella classe quarta la curvatura interessa Tecnologie elettrico-elettroniche e
applicazioni, che passa da 4 a 3 ore, a favore di Laboratori tecnologici ed
esercitazioni, che passa da 3 a 4 ore settimanali.
Non è prevista alcuna curvatura nell’ultimo anno.
Orientamento
Gli alti tassi di abbandono e di insuccesso scolastico degli anni precedenti sono gli input
che hanno dato il via al piano orientamento dell’IPSIA BIRAGO, diretta conseguenza
dell’accreditamento all’orientamento ottenuto presso la Regione Piemonte nell’a.s. 2007/08
(poi sostituito nel 2015 dai Servizi Al Lavoro) che ha fatto della lotta all’abbandono
scolastico uno degli obiettivi prioritari del nostro istituto.
Lo Sportello di Orientamento e Lavoro ha individuato i principali destinatari della propria
attività di orientamento in:
• Studenti, docenti e genitori delle scuole medie
• Studenti, docenti e genitori delle scuole secondarie superiori
• Adulti che vogliono rientrare nel sistema formativo
• Immigrati e soggetti svantaggiati.
La scelta del corso di studi dopo la scuola media inferiore e dopo il ciclo delle superiori è
un problema complesso, perché coinvolge fattori personali (le risorse economiche, gli
interessi, i valori, le aspettative.) e sociali (l’ambito di provenienza, le suggestioni dei mass-
media, le relazioni amicali…). I sondaggi effettuati presso gli allievi delle classi prime
evidenziano che i soggetti che più influenzano le scelte orientative sono la famiglia, gli
amici e la scuola. Quest’ultima deve pertanto garantire lungo tutto il percorso scolastico
dello studente un orientamento continuo per prepararlo a prendere decisioni autonome e
responsabili.
Considerato che l'orientamento è azione sia informativa sia formativa, il progetto si pone le
seguenti finalità informative:
• far conoscere agli studenti di scuola media inferiore e loro docenti il Piano
dell'Offerta Formativa dell'istituto
• far conoscere all’utenza le opportunità formative e lavorative del territorio
formative:
• aiutare gli utenti a conoscere se stessi, le proprie capacità, le proprie attitudini, le
proprie difficoltà, i propri limiti ed individuare insieme ad essi strategie di
superamento,
• far acquisire un corretto metodo di studio,
• attivare strategie di motivazione,
• stimolarli a conoscere l’ambiente in cui vivono, con i suoi mutamenti culturali e
socioeconomici,
• dare loro gli strumenti necessari a superare i momenti critici legati ad una scelta,
• sviluppare le loro capacità progettuali e di scelta consapevole,
• favorire al massimo l'integrazione tra le diverse realtà culturali presenti in classe
Lo Sportello di Orientamento e Lavoro ha previsto le seguenti azioni:
Per gli studenti:
• Accoglienza e definizione del progetto orientativo
• Informazioni sulle opportunità formative e professionali
• Azioni orientative individuali (colloqui, consulenza orientativa, bilancio delle
competenze)
• Azioni orientative di gruppo (laboratori informativi, decision making, bilanci di
competenze)
• Borse di studio per gli studenti con la media migliore dell’istituto
• Contributi economici per i partecipanti ai viaggi d’istruzione all’estero
• Semigratuità per la partecipazione ai viaggi d’istruzione per i meritevoli di ogni
classe
• Gratuità per la partecipazione a visite d’istruzione per i meritevoli.
Per i genitori:
• Consulenza per la condivisione del progetto orientativo
• Sostegno al ruolo genitoriale nel processo di scelta
Per i docenti:
• Consulenza individuale e di gruppo sulle tematiche dell’accoglienza, del successo
formativo e del raccordo tra scuole
• Supporto e collaborazione per la progettazione di percorsi didattico-orientativi
Per gli adulti:
• Colloqui di orientamento
• Bilanci di competenze
Orientamento in entrata: da ottobre a gennaio (referenti FFSS orientamento).
Nell'ambito del rapporto con le SMS si cercherà di migliorare il collegamento tra l'ultima
classe della Media Inferiore e la prima Superiore nell'ottica dell'elevazione dell'obbligo
scolastico.
Attività:
• Visite nelle scuole medie del territorio da parte dei docenti orientatori. Nel periodo
dal 1° ottobre al 20 dicembre sono previsti incontri calendarizzati (con diverse
modalità di svolgimento) in tutte le SMS di Torino e provincia, ove possibile, per
illustrare direttamente agli alunni la nostra offerta formativa.
• Incontri al mattino su appuntamento con studenti e genitori interessati, sia presso
la sede centrale sia presso la succursale, con visita delle strutture scolastiche.
• Open Days fra dicembre e gennaio al sabato con docenti orientatori ed
esercitazioni dimostrative nei laboratori tenute da allievi peer tutor e distribuzione
di materiale informativo.
Orientamento nel biennio (gruppo GLI, commissione formazione classi, sportello
orientamento, referenti progetti, docenti di sostegno).
• La commissione classi esaminerà le situazioni di ingresso degli allievi provenienti
dalla scuola media (giudizio globale del secondo quadrimestre, giudizio sintetico,
suggerimenti orientativi.) e i docenti orientatori contatteranno gli allievi da ri-
orientare.
• Informazione e formazione sui progetti di istituto.
• Registrazione dei risultati di quadrimestre delle classi prime
• Registrazione delle nuove iscrizioni per l'anno successivo
• Ripartizione dei dati secondo le scuole di provenienza
• Contatti con docenti delle scuole di provenienza degli allievi per analizzare la
conformità/difformità dei dati, per conoscere eventuali particolarità dei nuovi iscritti,
per verificare i possibili elementi di continuità nella didattica e nei contenuti e poter
gestire al meglio gli allievi con Esigenze Educative Speciali segnalati dai referenti
delle SMS appositamente contattati dal gruppo di progetto Accoglienza.
• Valutazione di quanto emerso dai contatti con la scuola media ed elaborazione di
eventuali proposte migliorative.
Riorientamento nel biennio: da ottobre a maggio (coordinatori classe, sportello
orientamento e lavoro, FS stage e lavoro).
• Individuazione dei ragazzi che necessitano ri-orientamento/supporto
• Contatto da parte degli orientatori dei docenti di classe ed eventualmente di
psicologi, utilizzo delle risorse del territorio
• Stage per le seconde
• attività laboratoriale in Peer Education con alcuni studenti delle classi terminali.
Orientamento in uscita (classi III, IV e V): da ottobre ad aprile (FS lavoro, sportello
S.A.L., coordinatori classe)
• Informazione individuale e di gruppo con materiale anche informatico sulle offerte
formative e occupazionali e utilizzo del follow up
• attività laboratoriale in Peer Education con alcuni studenti delle classi terminali
• Stage curricolari ed estivi
• Incontri presso le Università, il Centro Informagiovani, le ditte del settore
automobilistico ed energetico
• Incontri con esperti esterni (corso di 12 ore in quinta gestito da Sodalitas)
• redazione di CV europeo; Master Talenti Neo-diplomati con Stage a
Londra/Irlanda
• Sportelli di Informazione, Accoglienza e Lavoro previsti dai SAL (Servizi Al Lavoro)
per l’intermediazione fra diplomati e ditte, per l’inserimento in tirocinio,
apprendistato e lavoro a tempo indeterminato.
Orientamento adulti: per tutto l’anno scolastico (sportello SAL, FS stage e lavoro,
dirigenza)
• Informazione, accoglienza, colloquio / intervista
• formazione per l’inserimento lavorativo con percorsi di sostegno sulle competenze
di base e trasversali e/o percorsi di integrazione sociale
• stage orientativo in realtà economiche, produttive territoriali e/o transnazionali
• consulenza orientativa con eventuale counselling
• bilancio di competenze attitudinali e professionali
• sostegno alla ricerca attiva del lavoro (sportello SAL)
Valorizzazione del merito
Per gli allievi del II biennio meritevoli in profitto e comportamento viene offerta la
partecipazione gratuita a visite professionalizzanti.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
L’IPSIA Birago, secondo una tradizione consolidata atta a soddisfare le richieste degli
utenti (allievi e famiglie) e delle ditte convenzionate, attua l’alternanza scuola lavoro dalle
classi seconde alle classi quinte, in orario curricolare. Sono esentati solo allievi con
Esigenze Educative Speciali che ne sconsiglino l’inserimento in un ambiente lavorativo
senza il supporto di un docente di sostegno. In tal caso lo stage in officina è sostituito da
uno stage nel laboratorio di esercitazioni pratiche dell’istituto. Gli allievi sono seguiti per
tutta la durata dello stage dai docenti del consiglio di classe, in proporzione del loro orario
di insegnamento. Tali tutor redigono una scheda di valutazione che concerne sia l’allievo
sia la ditta (mantenimento degli standard qualitativi previsti).
Le classi seconde effettuano uno stage di tipo osservativo in ditte del settore meccanico
nel mese di dicembre, otto ore al giorno per due settimane, per un primo contatto col
mondo del lavoro (80 ore)
Le classi terze effettuano uno stage della durata di quattro settimane tra febbraio e marzo,
le quarte e quinte effettuano uno stage della durata di quattro settimane ciascuna tra
gennaio e febbraio (160 ore per tre = 480 ore nel triennio). Un diplomato avrà perciò
effettuato 560 ore di stage complessive.
Le ditte meccaniche convenzionate con l’istituto sono in genere officine di autoriparazione,
carrozzerie, elettrauto, concessionari di varie case automobilistiche, tra cui la Ferrari. Oltre
alla convenzione, viene redatto un patto formativo firmato dallo studente, dal dirigente
scolastico e dal tutor aziendale, una scheda di presenza, una scheda di valutazione del
tutor aziendale, la scheda di valutazione del tutor d’istituto.
Esiste un database delle ditte convenzionate sia per la sede sia per la succursale, che
operano in territori diversi, e un elenco delle ditte escluse o per cessata attività o per
inadeguatezza riscontrata dal tutor d’istituto e dagli allievi (episodi di razzismo, mancanza
di igiene.). Dall’anno scolastico 2016/2017 entrerà in vigore anche una apposita scheda
valutativa che riporterà i giudizi degli allievi sull’esperienza di stage. La convenzione
riporta anche i micro-obiettivi professionali per le classi seconde, le classi terze, le classi
quarte e le classi quinte.
Denominazione attività Alternanza scuola lavoro
Priorità cui si riferisce Orientare gli studenti nel mondo del lavoro; integrare le conoscenze/abilità scolastiche con le applicazioni pratiche in azienda; potenziare la collaborazione scuola-azienda
Classi coinvolte classi seconde, terze, quarte e quinte
Gruppo progetto Classi II e III: prof.ri Grossi, Ciraolo, Malvindi, Magro, Ventura Classi IV e V: prof.ri Armato, Magro, Ventura
Calendarizzazione e articolazione oraria classi seconde: 80 ore a dicembre;
classi terze: 160 ore tra febbraio e marzo;
classi quarte e quinte: 160 ore tra gennaio e febbraio. In totale, l’alternanza prevede quindi 560 ore nel curriculum.
Coerenza con il percorso formativo L'esperienza di Alternanza scuola lavoro inserita nel percorso curriculare mette in pratica gli apprendimenti di indirizzo; concorre alla valutazione finale; arricchisce e caratterizza il curricolo scolastico, creando competenze sulla base delle abilità e conoscenze acquisite a scuola.
Comitato tecnico-scientifico La scuola ha un Comitato tecnico-scientifico che si riunisce annualmente e fornisce indicazioni per l’area di indirizzo e il rapporto col territorio.
Aziende 515 officine di autoriparazione, ditte e aziende (Spazio, Car Test, Mercedes Autocentauro, Forza Service s.r.l. (Concessionario FERRARI), Fiat, Iveco, Bmw Biauto, officine autorizzate Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Toyota, Volkswagen) di Torino e Provincia sono convenzionate con l’istituto per gli stage dei futuri meccanici autoriparatori.
Ruolo dei tutor I tutor sono stati scelti dalla Commissione ALTERNANZA SCUOLA LAVORO tra i docenti delle discipline professionalizzanti Il Consiglio di classe valuta il comportamento attraverso la scheda di presenza, la scheda di valutazione del tutor aziendale e la scheda di valutazione del tutor d’istituto. Le due schede sono per giudicare le competenze acquisite e la valutazione diventa parte integrante della disciplina curricolare afferente.
Ricadute Orientare gli studenti nel mondo del lavoro; sviluppare capacità di adattamento alla realtà lavorativa; flessibilità di inserimento; acquisire competenze professionalizzanti; creare un proficuo rapporto tra mondo della scuola e mondo del lavoro; far concorrere la valutazione acquisita alla valutazione finale (della disciplina
afferente o in sede di esame di stato; professionalizzare il curricolo scolastico; facilitare l’inserimento lavorativo post-diploma.
Costi Non sono previsti rimborsi spese per gli studenti.
C O N V E N Z I O N E
PREMESSO
che la C.M. 135/91 contempla la possibilità di surrogare l’assenza regionale con interventi di integrazione anche d’intesa
con organismi produttivi.
CONSIDERATO
che al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e realizzare momenti
di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi i soggetti richiamati all’art. 18, comma 1, lettera a),
della legge 24 giugno 1997, n°196, possono promuovere tirocini di formazione ed orientamento in impresa a beneficio di
coloro che abbiano già assolto l’obbligo scolastico ai sensi della legge 31 dicembre 1962, n° 1859, tra l’ IPSIA “D.
BIRAGO” – c.so Novara 65, 10154 Torino / via Pisacane 72, 10127 Torino e la ditta . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (soggetto ospitante) con sede in . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
rappresentata da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …………….
si conviene e si stipula quanto segue:
ART. 1 – Le premesse costituiscono parte integrante della presente convenzione.
ART. 2 – Le parti si impegnano a realizzare un periodo di stage pratico dal……...…………al………...………….. per numero ore…..…..……… per l’allievo ..……..……………..…………………………………………………. frequentante la classe………………….. e/o per i docenti ………………………………………………… secondo il patto formativo che costituisce allegato alla presente convenzione.
ART. 3 – I periodi trascorsi presso l’azienda sono considerati a tutti gli effetti come attività didattica e vengono disciplinati
per quanto riguarda lo status studenti e/o docenti dalle norme di legislazione scolastica, ivi comprese quelle
concernenti le assenze e le sanzioni disciplinari.
ART. 4 – L’Istituto si impegna ad assumere tutti gli oneri relativi all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e a
promuovere e a coordinare la stipula di assicurazioni integrative volontarie per responsabilità civile,
nonché a comunicare al competente Ispettore del Lavoro e dell’INAIL i nominativi e i periodi di stage degli allievi e/o
dei docenti e ad acquisire il consenso dei genitori per gli alunni minorenni.
ART. 5 – L’impresa s’impegna a:
- favorire l’inserimento degli allievi e/o dei docenti nell’ambito di lavoro mettendoli in condizione di realizzare una
valida ed esauriente esperienza collegata al programma formativo;
- assicurare una operatività finalizzata all’apprendimento;
- fornire all’I.P.S.I.A. D. Birago la valutazione dell’esperienza;
- richiedere agli allievi e/o ai docenti l’osservanza della massima riservatezza su tutto quanto verrà a loro
conoscenza circa la programmazione dell’impresa essendo anch’essi partecipi, alla stregua di tutti coloro che
operano all’interno dell’impresa, del segreto professionale.
ART. 6 – Le parti si impegnano a rispettare il patto formativo allegato e nominano i propri rappresentanti con funzioni di
coordinamento nelle persone di:
per l’Istituto
………………………………………………………………………………………………………………………………..
per l’azienda
…………………………………………………………………………………………………………………………......
ART. 7 – Vengono individuate nelle persone:
la figura di Tutor aziendale sig……………………………………………………………………………………………………
la figura di Tutor scolastico sig. ………………………………………………………………………………………………………
Micro obiettivi per classi seconde:
• Sostituzione cinghia distribuzione e verifica della tensione.
• Messa in fase meccanica.
• Regolazione del gioco valvola.
• Controlli di efficienza sulle batterie, della bobina, dei cavi candela.
• Controllo e valutazione dello stato candele.
• Messa in fase dell’accensione.
• Verifica dell’anticipo.
• Smontaggio ne revisione motorino di avviamento con eventuale sostituzione
componenti.
• Controllo efficienza con utilizzo del multimetro.
• Prova di funzionamento motorino di avviamento.
Micro obiettivi per classi terze:
• Impianti elettrici tradizionali: interventi di smontaggio, revisione e rimontaggio dei
vari organi; diagnosi e ricerca guasti con attrezzature elementari e specifiche.
• Impianti di accensione elettronica: diagnosi e ricerca guasti su accensione
Breakerless, Digiplex, Microplex e DIS.
• Impianti di iniezione elettronica di benzina: diagnosi e ricerca guasti su accensione
single point e multi point; interventi di smontaggio, registrazione e rimontaggio
componenti.
• Impianti di iniezione elettronica diesel e turbo compressore: interventi di
smontaggio, revisione e rimontaggio pompe di iniezione EDC, common rail;
controllo di efficienza.
Micro obiettivi per classi quarte:
• Utilizzare apparecchi diagnostici e di misurazione (multimetro, oscilloscopio) per
rilevare i guasti.
• Effettuare interventi di manutenzione (periodica o straordinaria)
• Sostituire impianti tecnologici, elettrici ed elettronici degli autoveicoli (impianti Hi-Fi,
antifurti, centraline elettroniche, GPS, satellitari, kit viva voce, navigatori di bordo,
ecc.)
• Controllare i sistemi antinquinamento veicoli (gas di scarico...)
• Assistere il cliente.
Micro obiettivi per classi quinte:
• Effettuare diagnosi di parti danneggiate degli autoveicoli (circuiti elettrici,
elettronici, informatici).
• Occuparsi del fissaggio, montaggio e allacciamento degli impianti elettrici ed
elettronici di un autoveicolo.
• Utilizzare gli strumenti informatici per la produzione di elaborati tipici dell’attività
professionale o per l’attività professionale in senso stretto (es: software per la
diagnostica).
• Sostituire impianti tecnologici, elettrici ed elettronici degli autoveicoli (impianti Hi-Fi,
antifurti, centraline elettroniche, GPS, kit viva voce, navigatori di bordo, ecc).
• Controllare i sistemi antinquinamento veicoli (gas di scarico...).
• Assistere il cliente.
PATTO FORMATIVO STAGE
Nominativo del tirocinante ______________________________________________________
Nato a _______________________________ il _____________________ residente in ____________________
_____________________________________ codice fiscale __________________________________
Azienda ospitante __________________________________________________________________________
Sede/i del tirocinio (stabilimento/reparto/ufficio) _____________________________________________________
Tempi di accesso ai locali aziendali ______________________________________________________________
Periodo di stage dal___________________ al _______________________
Tutor dell’Istituto __________________________________________________
Tutor aziendale_________________________________________________
Obiettivi e modalità del tirocinio:
• l’inserimento in azienda riveste un carattere orientativo e formativo e si propone di fornire agli studenti alcuni elementi di
conoscenza sul mondo del lavoro; • lo stage intende far conoscere gli elementi di cultura del lavoro che possono essere così sintetizzati:
- la conoscenza generale dell’organizzazione del lavoro; - gli aspetti innovativi delle professionalità e delle tecnologie; - il lavoro individuale e il lavoro di gruppo (quali le differenze e come si integrano tra di loro) -
comportamenti organizzativi, diritti e doveri (rispetto degli orari e della gerarchia). Facilitazioni previste (eventuali) ________________________________________________________________
________________________________________________________________________
Obblighi del tirocinante:
• seguire le indicazioni dei tutori e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo od altre evenienze; • rispettare gli obblighi di riservatezza circa processi produttivi, prodotti od altre notizie relative all’azienda di cui venga a
conoscenza, sia durante che dopo lo svolgimento del tirocinio; • rispettare i regolamenti aziendali e le norme in materia di igiene e sicurezza.
_______________ , _________________________
Firma per presa visione ed accettazione del tirocinante _______________________________________________
Firma per il soggetto scolastico ________________________________________________________________
Firma per l’azienda ________________________________________________________________________
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL TUTOR AZIENDALE
……………………………………………………………………………
Timbro Officina/ Ente
Allievo ……………………………………..…… dell’IPSIA D. BIRAGO cl./sez. ……..
1) Preparazione di base: buona sufficiente insufficiente
2) Impegno buono sufficiente insufficiente
3) Competenze acquisite buone sufficienti insufficienti
nelle seguenti abilità:
a) …………………………
b) …………………………
c)………………………….
Eventuali note sull’allievo: …………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………..
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO DELLO STAGE
1)
Siete soddisfatti dell’attività di stage effettuata con l’IPSIA Birago? sì no
2)
I rapporti con i referenti dello stage della scuola sono stati soddisfacenti? sì no
3)
Intendete continuare la collaborazione di stage con l’IPSIA Birago? sì no
4) Eventuali suggerimenti per migliorare l’attività di stage ………………………………………………………………………………………………………
Torino, …………………… Firma del tutor aziendale
………………………………………………….
QUALIFICA REGIONALE
I percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale Regionale(IeFP)
rappresentano un'opportunità per l'assolvimento dell'Obbligo di Istruzione (L. 296 del
27/12/2006, art.1 comma 622) e il conseguimento di una qualifica professionale triennale
per l'assolvimento del Diritto Dovere, con validità su tutto il territorio nazionale (Accordo
Stato Regioni del 15/01/2009).
Tali percorsi formativi possono essere attivati anche dagli Istituti Professionali.
Il primo anno i percorsi IeFP sono stati attuati in regime di surroga e dal 2011-2012 in
regime di sussidiarietà, in cui si è prevista l’integrazione tra il sistema dell’Istruzione
professionale e il sistema regionale della formazione professionale, allo scopo di realizzare
percorsi di istruzione e formazione professionale finalizzati al conseguimento di qualifiche e
diplomi professionali. La Formazione Professionale piemontese ha l'obiettivo di favorire lo
sviluppo di competenze professionali, trasversali e di base necessarie a sostenere
l'occupabilità e l'inclusione sociale dei cittadini e la competitività del sistema produttivo
locale.
L’Operatore alla riparazione di veicoli a motore svolge attività relative alle riparazioni e
manutenzioni dei sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo e alle lavorazioni di
carrozzeria. Ha competenze nella manutenzione di gruppi, dispositivi, organi e impianti,
nonché nelle lavorazioni di riquadratura e risagomatura di lamierati e di verniciatura delle
superfici. Collabora nella fase di accettazione e in quella di controllo e collaudo in fase di
riconsegna del veicolo.
La qualifica regionale del sistema di IeFP di Operatore alla riparazione di veicoli a
motore rilasciata dal nostro Istituto è articolata in un percorso triennale, al termine del
quale si svolge un duplice scrutinio, uno per l’ammissione all’esame di qualifica e un altro
per l’ammissione alla classe quarta.
L’Istituto, per soddisfare i requisiti regionali per la qualifica, utilizza la quota di autonomia e
gli spazi di flessibilità previsti dalla legge secondo la seguente curvatura:
Nel primo biennio viene ridotto l’orario di italiano e matematica di un’ora
ciascuno (da 4 a 3), a favore di Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni (da 3 a
4) e di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica (da 3 a 4).
Nel terzo anno, per potenziare gli aspetti professionalizzanti, Tecnologie
elettrico elettroniche e applicazioni passa da 5 a 3 ore, a favore di Laboratori
tecnologici ed esercitazioni che passa da 4 a 6 ore settimanali.
SERVIZI AL LAVORO (SAL)
L’IPSIA Birago è iscritto nell'elenco regionale degli operatori idonei ad erogare i servizi al
lavoro (Certificato: 0069/F1 del 25/03/2015).
Sono stati perciò istituiti, sia in sede sia in succursale, tre sportelli: uno di Informazione,
uno di Accoglienza, uno di Orientamento e Lavoro aperti anche ad esterni su
appuntamento.
Sportello 1 e 2: Servizi di informazione e accoglienza
La disciplina dell’accreditamento prevede che gli operatori accreditati debbano erogare i
servizi di informazione e accoglienza definiti nel Repertorio degli standard a tutte le
persone che ne facciano richiesta presentandosi allo sportello accreditato.
A.1 Informazione - al fine di sostenere l’utente nell’acquisire informazioni utili nell’orientarsi
e promuoversi nel mercato del lavoro e presentare i servizi offerti dalla rete regionale
pubblico/privata
A.2 Accoglienza – primo filtro e/o presa in carico della persona
• gestione della scheda anagrafico-professionale (aggiornamento esistente e
inserimento nuova) su SILP
• verifica dello stato occupazionale e ricezione della immediata disponibilità al lavoro
(DID)
• stipula del patto di servizio e segnalazione della possibilità di candidarsi su bandi di
PAL o invio ai servizi di orientamento/selezione offerti dagli operatori pubblici e privati
del territorio
Sportello 3: Gestione misure di politica attiva
L’IPSIA Birago partecipa attualmente al bando Garanzia Giovani. Le Azioni previste dal
suddetto Bando (DD. n. 12 del 20/01/2015) sono finalizzate ad offrire una proposta di
tirocinio, di inserimento lavorativo o di un percorso di orientamento specialistico ai giovani
che hanno aderito al Programma. La Youth Guarantee (Garanzia Giovani) è la risposta
europea alla crisi dell’occupazione giovanile. Il programma, che prende forma nella
Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013, mira a dare
un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o
tirocinio, entro un periodo di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal
sistema d'istruzione formale.
Verifica requisiti lavoratore e gestione Piano d’Azione Individuale (PAI) Il PAI può
comporsi di uno o più servizi da erogare:
A.3 Orientamento professionale
A.4 Consulenza orientativa
A.5 Accompagnamento al lavoro
A.6 Incontro domanda / offerta di lavoro
L’operatore eroga i servizi al lavoro. Inizia la fase di gestione dei vari servizi con:
a) apertura PAI
b) definizione / prenotazione dei servizi al lavoro e/o corsi formativi
c) stampa e firma del PAI
d) prenotazione ed erogazione dei vari incontri
e) gestione delle ore di back office
f) allega, se la direttiva lo richiede, il dossier delle evidenze al progetto, per mettere in
evidenza le abilità e conoscenze del lavoratore
g) a completamento dell’attività, chiude il PAI al fine di evidenziare la conclusione del
percorso formativo per il lavoratore (se trattasi di tirocinio, il Pai sarà chiuso al
termine dello stesso; se trattasi di inserimento lavorativo, il Pai sarà chiuso subito
prima del contratto di assunzione). (In caso di abbandono del percorso
progettuale da parte del lavoratore o di mancata comunicazione di informazioni
complete e/o aggiornamenti puntuali delle stesse informazioni da parte del
lavoratore, l’operatore dovrà chiudere il PAI).
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
(PSND)
Premessa
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), valido fino al 2020 – adottato con Decreto
Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 – è una delle linee di azione della legge 107,
“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”.
Il PNSD prevede tre grandi linee di attività in merito a miglioramento dotazioni hardware,
attività didattiche e formazione degli insegnanti. Ciascuna di queste mette in campo
finanziamenti quasi tutti tramite bando di progetti che le scuole devono presentare.
E' utile ricordare che le azioni del PNSD sono programmate secondo piani di finanziamento
di sostegno al conseguimento degli obiettivi tematici dell'Accordo di partenariato che è lo
strumento adottato dalla Commissione, in cui si definisce la strategia per un uso ottimale
dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020.
L'Accordo di Partenariato prevede, nel campo dell’istruzione, le seguenti linee di indirizzo
strategico: la “diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola” e
“l’adozione di approcci didattici innovativi, attraverso il sostegno all’accesso a nuove
tecnologie e la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati” finalizzate al
“miglioramento dei livelli di
apprendimento degli allievi”. In questo senso “la programmazione 2014-2020 deve fornire
un apporto essenziale all’accelerazione dei processi di innovazione della scuola e della
formazione italiana, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea e della strategia
dell’Agenda Digitale Italiana, intervenendo in direzione di una maggiore semplificazione e
digitalizzazione del mondo dell’istruzione e della formazione (…)”.
Il comma 58 della Legge 107/15 definisce gli obiettivi strategici del PNSD:
• realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli
studenti
• potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la
formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche
• adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la
trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni
• formazione dei docenti;
• formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti
amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale
nell'amministrazione;
• potenziamento delle infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla
connettività nelle scuole;
• valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche
attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
• definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato
digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica,
anche
prodotti autonomamente dagli istituti scolastici. (fonte FLC CGIL)
Animatore Digitale
L’azione #28 del Piano Nazionale Scuola Digitale prevede la nomina di un docente ad
“animatore digitale” ossia un docente che deve elaborare progetti ed attività per diffondere
l’innovazione nella scuola secondo le linee guida del PNSD. Secondo il Prot. n° 17791 del
19/11/2015 l'AD riceverà una formazione specifica al fine di “favorire il processo di
digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica
attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale
Scuola digitale”. Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del
PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente
un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica
alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività,
anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle
famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di
coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche
in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
PROPOSTA PNSD per il PTOF 2015-18
L'Animatore Digitale è il protagonista nell'azione quattro del Piano Nazionale Scuola
Digitale, è la figura che ha il compito di accompagnare e monitorare le azioni che
promuovono la digitalizzazione.
Si elencano qui di seguito le AZIONI (indicate con #) e i corrispondenti ambiti che sono già
state realizzate o stanno per attivarsi:
• ACCESSO ALLA RETE #2
Cablaggio interno del 90% degli spazi della scuola: wi-fi nelle sedi di Corso Novara e via
Ternengo, anche grazie all'Azione Wi-Fi a cui l'istituto ha partecipato nel 2013
Avviso PON - LAN/WLAN progetto già approvato per la sede di via Pisacane
• SPAZI E AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO #4
4 Lim nei laboratori delle Sede Centrale e 1 LIM in Aula Magna
1 aula Lim in via Pisacane
Avviso PON Realizzazione ambienti digitali - progetto presentato in attesa di approvazione
• IDENTITA' DIGITALE #11 - #12
#11 Digitalizzazione amministrativa - in atto da quest'anno
#12 Registro elettronico – limitatamente alla fase di scrutinio
• FORMAZIONE DEL PERSONALE #25
#25 – La formazione in servizio per l'innovazione didattica dovrà essere progettata in
seguito ad una prima fase di ricognizione, grazie alla quale l'animatore digitale e i suoi
collaboratori dovranno valutare i bisogni specifici della nostra comunità scolastica.
Allo stato attuale delle cose si può comunque prevedere che verranno fornite, ad allievi e
docenti, competenze per l'utilizzo della piattaforma e-learning MOODLE, prodotto software
open-source per l'apprendimento a distanza, facilmente accessibile e finalizzato a:
• integrare e supportare l'offerta formativa
• sviluppare modelli didattici e strumenti di supporto all'attività didattica tradizionale
A partire dalle progettualità già attuate e dalle potenzialità già esistenti, l'animatore digitale
è incaricato, in questo anno scolastico, di gestire le azioni di avvio del PNSD secondo la
seguente scaletta:
• PUBBLICAZIONE.
Sono pubblicati dei questionari come strumenti di partenza per determinare il
profilo dei docenti che insegnano nella scuola. Si ritiene utile avere una
"fotografia" del corpo docente per modulare l’intervento formativo in funzione dei
bisogni che emergono, ma non solo, si vuole, con queste prime azioni, creare un
clima di collaborazione nel rispetto dei diversi modelli e pratiche didattiche che
permettano di trovare una linea più comune possibile e avviare una riflessione
sulle azioni future.
• RICOGNIZIONE.
Il secondo passo necessario è fare una ricognizione puntuale di tutte le “buone
pratiche” (digitali e non) che nel nostro istituto vengono già attuate senza la giusta
visibilità. Tale ricognizione dovrebbe tenere presenti anche i risultati del recente
RAV (rapporto di autovalutazione) che la scuola ha redatto e pubblicato.
• ANALISI DEI BISOGNI e PEDAGOGIE.
I docenti che oggi utilizzano le nuove tecnologie si sono formati per lo più da soli,
hanno sperimentato a loro spese senza, in genere, una visione di insieme e di
“lunga durata”; questo ha prodotto senza dubbio buone pratiche che, nella
maggior parte dei casi, non sono state condivise o rese sistematiche. Il piano
nazionale richiede alla scuola maggiore sistematicità e coerenza e suggerisce di
iniziare il percorso verso l’adozione di approcci didattici innovativi proprio da
riflessione comuni sui punti di forza delle esperienze fatte. E' costantemente
ribadito nel PNSD che le buone pratiche riflessive hanno il compito di supportare il
rinnovamento della professionalità docente e che le ICT da sole non sono in
grado di creare un nuovo modello di scuola anche se forniscono l'opportunità di
riflettere su nuovi modelli di interazione didattica In questa prima fase il PNSD
invita i docenti a riflettere e valutare su ciò che si vuol fare di innovativo (con le
tecnologie ma non solo) nei prossimi anni e fino al 2020, secondo la linea di
azione della legge 107 (Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015); tenendo
sempre presente, come più volte ribadito nel documento, che il compito principale
della scuola è quello di fare buona didattica, con l’aiuto di buoni contenuti,
rafforzando le competenze e gli apprendimenti degli studenti.
Al contempo sono previste azioni che valorizzando le competenze digitali già possedute
da ciascun docente siano in grado di sviluppare dinamiche di lavoro in gruppo e di peer
learning, sviluppando una didattica che tenga conto dei seguenti criteri:
• l’esistenza di obiettivi e risultati didattici misurabili;
• la spiccata interdisciplinarietà;
• la validazione scientifica e pedagogica dei contenuti e dei metodi didattici e la
valutazione dell’apprendimento;
• la qualità dell’interazione (community management, community engagement);
• la scalabilità e la capacità generativa dei contenuti, in modo che i siano riutilizzabili
su programmi e percorsi.
Si propone di lavorare sulle competenze: ad esempio potenziando, al triennio, a livello
trasversale la didattica per problemi (problem solving o problem posing). Quindi focalizzare
l'attenzione su alcuni "nuovi" strumenti di lavoro il cui funzionamento possa essere di
semplice uso e fruibilità.
Questa decisione dovrebbe essere condivisa dal maggior numero di consigli di classe
possibile.
• INTERVENTI AD HOC. Chiarite le “pedagogie” che si vogliono perseguire e i
mezzi idonei a farlo, l’AD potrà progettare gli interventi di formazione. Si
suggerisce di lavorare per interventi trasversali, almeno in questa fase iniziale e
poi calarli, successivamente, nei singoli ambiti disciplinari.
• VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE. Al termine dell’anno scolastico l’AD
potrà già elaborare alcune preliminari conclusioni sui primi interventi ed approcci
da lui coordinati. Ad esempio potrà esprimersi sul grado di partecipazione dei propri colleghi in seno alla fase di RICOGNIZIONE e alla fase di INTERVENTO.
Allo stesso modo, per deontologia professionale e per trasparenza, è bene che chieda ai
colleghi un giudizio sul suo operato, anche per poter eliminare, per i mesi a venire (non
dimentichiamo che l’AD è in carica 3 anni), eventuali criticità motivate da inesperienza e
complessità dell’incarico.
L’animatore digitale dovrà dunque essere promotore, nell’ambito della propria
istituzione scolastica o in raccordo con altre scuole, delle azioni di seguito descritte,
suddivise per aree tematiche d'intervento ed annualità.
AREA
PROGETTAZIONE (STRUMENTI)
Prima annualità
Interventi
a.s. 2015-16
ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata
realizzazione/ampliamento di rete, connettività, accessi
coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici
ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD;
registri elettronici e archivi cloud
sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software
Seconda annualità
Interventi
a.s. 2016-17
ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata
realizzazione/ampliamento di rete, connettività, accessi
coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici
ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD;
registri elettronici e archivi cloud
sicurezza dei dati e privacy
sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software
Terza annualità
Interventi
a.s. 2017-18
ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata
realizzazione/ampliamento di rete, connettività, accesso biblioteche scolastiche come ambienti mediali
coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici
ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD;
registri elettronici e archivi cloud
sicurezza dei dati e privacy
sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software
AREA
COMPETENZE E CONTENUTI
Prima annualità
Interventi
a.s. 2015-16
educazione ai media e ai social network
e-Safety
qualità dell’informazione, copyright e privacy
risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali
collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca
ricerca, selezione, organizzazione di informazioni
Seconda annualità
Interventi
a.s. 2016-17
orientamento per le carriere digitali
educazione ai media e ai social network
qualità dell’informazione, copyright e privacy
sviluppo del pensiero computazionale
coding
risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali
collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca
ricerca, selezione, organizzazione di informazioni
Terza annualità
Interventi
a.s. 2017-18
orientamento per le carriere digitali
promozione di corsi su economia digitale
educazione ai media e ai social network
e-Safety
qualità dell’informazione, copyright e privacy
costruzione di curricola digitali e per il digitale
sviluppo del pensiero computazionale
coding
risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali
collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca
ricerca, selezione, organizzazione di informazioni
coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione
alternanza scuola lavoro per l’impresa digitale
AREA
FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO
Prima annualità
Interventi
a.s. 2015-16
sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa
modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.)
documentazione e gallery del pnsd
realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti,
docenti, famiglie, comunità
Seconda annualità
Interventi
a.s. 2016-17
scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitale
e l’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD)
sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa
modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.)
partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
documentazione e gallery del pnsd
realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità
utilizzo dati (anche invalsi, valutazione, costruzione di questionari) e
rendicontazione sociale (monitoraggi)
Terza annualità
Interventi
a.s. 2017-18
scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD)
sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa
modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.) creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale
partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali documentazione e gallery del pnsd
realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità
utilizzo dati (anche invalsi, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi)
Il PNSD per il PTOF potrebbe subire variazioni o aggiornamenti a seguito di bisogni o
modifiche non prevedibili in fase di programmazione.
DIDATTICA LABORATORIALE
Nella ferma convinzione che gli studenti imparino meglio se vengono sollecitati per mezzo
di tutte le diverse possibilità di apprendimento, il nostro istituto si propone di attuare il più
possibile una didattica laboratoriale che permetta di trasformare l’informazione in
formazione, incoraggiando un atteggiamento attivo degli allievi nei confronti delle
conoscenze e stimolando la loro curiosità e lo sviluppo di un pensiero critico.
Introducendo novità ed interrompendo la routine scolastica si vuole così sollecitare il
coinvolgimento degli studenti attraverso domande, scambi di idee con i compagni,
esperienze pratiche e problemi da risolvere.
Tale approccio è possibile per tutte le discipline ed è compito del docente individuare i
tempi e le modalità di attuazione in base alla struttura della disciplina di insegnamento.
Questo metodo può essere tra l'altro il più adatto per raccordare le discipline tradizionali
con le nuove materie inserite nel nostro istituto nell'ultimo riordino dei cicli di istruzione.
La didattica laboratoriale richiede che:
Si operi in piccolo gruppo
Ci sia interazione fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi
L'apprendimento sia cooperativo e condiviso
Gli ambienti in cui condurre questa forma di didattica potranno essere le stesse aule, se
l'attività non richiede particolari attrezzature, diversamente aule speciali, la biblioteca o
laboratori se le attività richiedono l'uso di attrezzature e materiali particolari (mezzi
multimediali, strumentazione scientifica, testi o riviste, ecc.).
Denominazione attività Didattica laboratoriale
Priorità cui si riferisce Le attività laboratoriali servono a facilitare lo sviluppo delle
conoscenze e delle competenze degli studenti
Obiettivo Organizzazione di attività laboratoriali; installazione di
strumentazioni moderne; realizzazione di progetti trasversali che
coinvolgano discipline di aree diverse; supporto allo sviluppo di
tesine che valorizzino le potenzialità di ogni studente.
Situazione su cui
interviene
Tutte le classi
Risorse finanziarie
necessarie
disponibilità assai limitata di LIM e di postazioni con pc nelle tre sedi dell'istituto
mancanza di software specifici
carenza di personale tecnico
insufficiente allestimento sia dal punto di vista dei locali sia delle attrezzature dei laboratori di chimica e fisica
Risorse umane (ore) / area Docenti di laboratorio in compresenza con i docenti disciplinari
Indicatori utilizzati Questionari di customer satisfaction; voti del colloquio all’Esame di
Stato.
Ricadute Miglior inserimento post-diploma degli studenti sia a livello lavorativo
sia universitario.
PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI
L’attività di formazione e aggiornamento è un diritto e un dovere dei docenti che la legge
107/2015 definisce “obbligatoria, permanente e strutturale”.
E' adempimento del Collegio dei Docenti proporre e deliberare un piano annuale di
aggiornamento professionale.
Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il
piano triennale dell'offerta formativa, con i risultati emersi dal piano di miglioramento (DPR
28 marzo 2013, n. 80), e con le priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di
formazione, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.
Essa è programmata in modo tale da dare la possibilità di partecipare ad ogni iniziativa
autorizzata dal Ministero, dal Provveditorato agli Studi, dall’ INDIRE, dall’Università e dal
Politecnico e a tutte le proposte di corsi riconosciute dall'Amministrazione centrale e
periferica a livello provinciale, interprovinciale e nazionale.
L’IPSIA Birago organizza corsi di aggiornamento professionale, metodologico-didattico e
culturale per i propri docenti sia in proprio sia avvalendosi della consulenza/collaborazione
di esperti esterni/enti/organizzazioni di categoria (CNA, GM EDU, ditte, psicologi, ASL,
Centro Ulisse.) in istituto o all’esterno.
Oltre a tali attività, tutto il personale partecipa alle attività obbligatorie di formazione e
aggiornamento in tema di sicurezza (primo soccorso e antincendio; salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro, trattamento dati e Privacy).
La misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente dovrà certificare
sarà quella indicata nel Piano triennale nazionale di formazione, su decreto del MIUR.
Priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti:
• formazione continua per rispondere alle esigenze della rinnovata normativa
• innovazione metodologica e disciplinare
• strumenti metodologici e conoscitivi funzionali alla progettazione didattica
• nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (PNSD)
• cultura della qualità e cultura della sicurezza nei posti di lavoro
• contrasto alla dispersione e all'insuccesso scolastico
Le modalità di organizzazione dei corsi possono assumere le forme più svariate, come:
• conferenze
• seminari, tirocini
• corsi di formazione online
I soggetti erogatori saranno:
• MIUR e suoi organi periferici,
• reti di scuole
• esperti esterni, enti sociali o professionali
AREA tematica destinatari
Tem
atiche s
pecific
he e
me
rge
nti d
al R
AV
Metodologia Formazione rivolta ad aumentare il livello generale
docenti degli apprendimenti, sia nell'area comune sia
d'indirizzo (vedi PDM)
Didattica Formazione rivolta a migliorare il comportamento
docenti degli studenti: responsabilità, rispetto di
persone, regole, ambiente (vedi PDM, “Migranti” e “Un
solo mondo”)
Ridefinire, nei dipartimenti, i curricoli delle materie
docenti d'indirizzo, alla luce dell'entrata a regime della
riforma e dei feedback dal territorio
PNSD Uso delle LIM e tecnologie multimediali per docenti
promuovere una didattica innovativa anche attraverso
l'uso di nuove tecnologie (vedi piano PNSD)
Tem
atiche v
arie
Normativa formazione giuridica generale sul diritto e
docenti e legislazione scolastica. Le responsabilità civili,
ATA, in amministrative, disciplinari, penali del personale
particolare della scuola. Il funzionamento degli OO.CC.
neoassunti
Sicurezza primo soccorso, antincendio, normativa,
formazione generale e specifica
docenti e
ATA
privacy e trattamento dati docenti e
ATA
EES (BES, DSA,
HC, stranieri)
progettazione PEI
formazione dei nuovi insegnanti di sostegno
Docenti
sostegno
Area Tecnica corsi su nuove tecnologie e revamping (vedi docenti di
progetto P.I.T.)
docenti
Segreterie innovazioni normative e amministrazione digitale,
dematerializzazione, protocollo informatico
personale
ATA
Come indicato nel Piano triennale nazionale di formazione, ogni docente dovrà certificare la frequenza ad almeno un corso con tematica inerente i corsi ritenuti prioritari e/o organizzati dall’Istituto stesso, sia esso svolto in istituto sia scelto liberamente all’esterno. La formazione dovrà essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento.
L’autoformazione individuale non potrà perciò concorrere al raggiungimento del minimo previsto dal Piano triennale nazionale di formazione.
PROGETTI E ATTIVITÀ
SCHEDA DI MACRO-PROGETTO 1: SCUOLA ACCOGLIENTE
Denominazione
progetto
SCUOLA ACCOGLIENTE
Priorità cui si
riferisce
Riduzione dell'abbandono scolastico
Traguardo
di risultato
Contenere la dispersione al di sotto del 10%.
Obiettivo di
processo
Ridurre le distanze tra culture.
Superare e accogliere la diversità
Situazione su cui si interviene
Le nostre classi contano un’utenza che ha quanto mai bisogno di interventi educativi e di supporti mirati, che tengano conto del background culturale e sociale, dei livelli di partenza e delle aspettative future dei nostri allievi. La maggior parte di loro presenta un basso profilo scolastico, una scarsa
motivazione allo studio, insofferenza in classe e comportamenti iperattivi. Nel
corrente anno scolastico sono presenti più di un centinaio di allievi provvisti di
certificazione di disabilità e di relazioni cliniche attestanti disturbi
dell’apprendimento (DSA), del comportamento o ritardo mentale lieve, su un
totale di settecentosettanta allievi.
Attività previste Accoglienza; inclusione (HC, EES e PAI); successo formativo: corsi di recupero per piccoli gruppi di studenti per disciplina e italiano L2, nonché sulle abilità trasversali di studio e sportelli individuali; sportello psicologico; antidispersione (funzione strumentale); alternativa (attività stabilite a inizio as); benessere e salute, educazione alla legalità e cittadinanza attiva; attività sportive (aggregazione e socializzazione); viaggi d’istruzione. Vedere descrizione dei singoli progetti.
Risorse
finanziarie
necessarie
spese di personale.
Risorse umane
(ore) / area
Gruppo GLI, Funzioni strumentali, gruppi di progetto, consulenti ed enti esterni.
Indicatori
utilizzati 1. Rispetto dei tempi pianificati
2. Rispetto del budget pianificato
3. Grado di soddisfazione misurato tramite l’erogazione di un questionario n. allievi soddisfatti
------------------------------------ x 100 n. allievi partecipanti
Valori /
situazione
attesi
1. Date
2. 100%
3. Almeno il 70% di gradimento.
Titolo
Progetto
DESCRIZIONE
Accoglienza L’équipe del progetto gestisce l’accoglienza dei nuovi allievi, che si sviluppa nelle
prime settimane dell’anno scolastico, prevedendo la visita e la conoscenza
dell’istituto, del suo regolamento e dell’offerta formativa.
Vengono somministrati test d’ingresso e svolte attività di socializzazione, culturali
e sportive, con attività di laboratorio. La stessa équipe si occupa della
calendarizzazione e del supporto didattico/culturale ai consigli delle classi prime
nell’ambito della compensazione. Referente prof. Mandrioli
PAI: Piano Annuale per
l’Inclusività
Questo progetto si propone di riunire e raccordare tutte le attività scolastiche volte all’integrazione e alla soluzione dei problemi emergenti in campo di vita comunitaria nonché di accogliere e proporre soluzioni adeguate alle problematiche relative sia all’inserimento sia al raggiungimento degli obiettivi didattici degli allievi. Esso coordinerà quanti lavorano già contro il disagio e la dispersione contenendo, organizzando, concentrando e monitorando tutte le risorse umane impiegate nella nostra scuola, indirizzandone creatività e attività in un’unica direzione.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione dell’Istituto ha individuato le seguenti strategie:
• formare classi in cui l’utenza HC e BES sia omogeneamente
distribuita;
• formare cattedre dove sia garantita, possibilmente, la continuità didattica;
• favorire la presenza di un docente di sostegno per classe;
• rendere disponibile e distribuire ai coordinatori di classe la modulistica redatta ad hoc per la didattica degli allievi con bisogni educativi speciali (Piani Educativi Personalizzati);
• sollecitare i dipartimenti alla riflessione sull’individuazione di obiettivi minimi per gli allievi in difficoltà;
• istituire, compatibilmente con le risorse economiche dell’istituto, uno sportello di ascolto di un’ora alla settimana, con personale interno, sia in sede sia in succursale;
• dare ampio spazio al recupero degli allievi in disagio scolastico anche con il sostegno di associazioni esterne. Ref. Prof.ssa Montanaro
Programma
allievi disabili
E’ presente in istituto, oltre al Gruppo di Studio e Lavoro previsto dalla normativa
(legge 104/92 art 15), un gruppo più ristretto di insegnanti di sostegno che ha il
compito di seguire, nel loro percorso evolutivo, i singoli allievi disabili,
preoccupandosi di costruire per ciascuno di loro un progetto che miri al
potenziamento delle loro reali capacità e al futuro inserimento nel mondo del
lavoro.
L’attività di coordinamento del gruppo degli insegnanti di sostegno da parte di un referente è attività indispensabile ai fini di un buon funzionamento del dipartimento stesso in seno all’organizzazione più generale dell’Istituto. Il progetto nasce dai seguenti bisogni: necessità di organizzare l'area handicap dell'Istituto creando relazioni positive tra tutti gli attori dei percorsi educativi: famiglie, allievi, scuola, asl, etc. Sono iscritti al momento 42 allievi in situazione di handicap, seguiti da 22 insegnanti di sostegno (21 cattedre da 18 ore ed uno spezzone da 9 ore) Sono compiti del referente:
-convocare e presiedere le riunioni del dipartimento, su delega del Dirigente
Scolastico;
Progetto allievi con DSA o BES
Il progetto nasce come applicazione della legge n. 170 del 2010, che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento e assegna al sistema nazionale di istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. Sono attualmente presenti 76 allievi con Esigenze Educative Speciali. Il Referente di Istituto per i ragazzi DSA fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; collabora, ove richiesto, all’elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA; offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto; diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto; fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA; funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio; informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA. Il Referente d’Istituto deve:
• tenere i contatti con l’ASL e con gli altri Enti esterni all’Istituto;
• coordinare i singoli casi delegando gli insegnanti di sostegno a mantenere i rapporti con il territorio;
• convocare, d’intesa con i Coordinatori, i Consigli di Classe per discutere questioni attinenti ad alunni in situazione di handicap.
Referente prof. Mandrioli.
Progetto
“Un cavallo per amico” equitazione per alunni diversamente abili
L’attività a cavallo è un complesso di tecniche rieducative che permettono di superare danni sensoriali e comportamentali. L'attività è indicata nel trattamento delle più importanti patologie coinvolgenti il soggetto globalmente nella sua unità di corpo e psiche, creando una situazione favorevole alla predominanza di schemi motori sani che si sostituiscono man mano a quelli patologici. L’essere a contatto con un animale per sua natura imprevedibile e reagente soprattutto ai segnali inconsci di chi lo sta guidando, stimola una serie di attività intellettive come concentrazione, memoria, stabilità emotiva, tranquillità e fermezza di carattere. L'attività si svolge presso il Circolo Ippico La Scottina di Alpignano. I progetti sono finanziati con un contributo della Fondazione CRT, mentre il trasporto degli studenti è a carico della scuola. L'attività sarà svolta il mercoledì mattina, ogni 15 giorni da ottobre a giugno, il gruppo sarà accompagnato da un docente.
Referenti del progetto: Mandrioli Valerio e Poerio Franco
Istruzione
domiciliare
Il servizio di Istruzione Domiciliare permette di assicurare il diritto allo studio di ciascun allievo nel caso in cui, per motivi di salute, non possa frequentare le lezioni, sia regolarmente che totalmente. L'istruzione domiciliare può essere attivata in qualsiasi momento dell'anno scolastico, appena se ne ravvisi la necessità, purché tale progetto faccia parte del POF.
Ref. Prof.ssa Annunziata.
Sensibilizza zione alla salute, agli stili di vita, al rispetto della
diversità
L’Educazione alla salute prevede incontri di educazione affettiva e sessuale, di prevenzione oncologica, all’AIDS, all’uso di alcol, tabacco e droga, al disagio e alla devianza giovanile, di educazione alla legalità, democrazia e non violenza (Progetto di “Idea Solidale”) e ad un consumo consapevole, in collaborazione con: Associazione Prevenzione e Cura dei Tumori in Piemonte; Avis di Torino; CE.SE.DI, Servizio LGBT di
Torino,Ufficio Pari Opportunità Provincia di Torino (progetti “Contrastare il Bullismo omo/trans fobico” e “Tra Cibo e Parole”); ASL2/Dipartimento di Patologia delle Dipendenze (progetto Tutor-Peer Supporting).
Referente prof.ssa Mesiti. Prof.ssa Gonella
Educare
alla legalità
Il progetto, svolto in collaborazione con il Nucleo di Prossimità della Polizia
Municipale del Comune di Torino e con l’Associazione “LIBERA” di Don Ciotti, ha
lo scopo di educare i ragazzi alla legalità e a una visione etica della vita, anche
per prevenire comportamenti violenti all’interno della scuola.
Ref. Prof.ssa Piera Rivella.
Un solo mondo, un solo futuro - educare alla cittadinanza mondiale nella scuola
Il progetto è promosso a livello nazionale da una rete di ONG con il cofinanziamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il Patrocinio del MIUR. Capofila del progetto è CISV (Torino); ne sono partner in 15 regioni italiane altre 20 ONG. Partecipazione da parte dei docenti a un percorso di formazione sui temi intercultura/migrazioni/sostenibilità alimentare/economia globale, articolato in almeno tre momenti seminariali che verranno definiti all’inizio dell’anno scolastico 2015-2016. L’attività avrà inizio orientativamente nell'ottobre 2015. 2) Sperimentazione da parte dei docenti di Unità Didattiche di Apprendimento (UDA) nelle proprie classi – elaborate, discusse e scelte durante il percorso di formazione – con il coordinamento e il supporto dell'ONG di riferimento; 3) condivisione di una restituzione dei risultati dei percorsi svolti. Tutto il materiale elaborato per le UdA verrà pubblicato in un apposito sito pedagogico per la divulgazione nazionale.
Ref. FS prof. Roberto Bois.
“Progetto
Migranti”.
Come indicato nel documento della Prefettura di Torino del 16 marzo 2015, la realizzazione del progetto prevede “un momento formativo indirizzato agli insegnati per consentire loro di dotarsi di strumenti utili per operare, successivamente, con i giovani educandoli alla cultura della prevenzione e della sicurezza attraverso il conseguimento della consapevolezza del pericolo e del rischio e all’aspirazione ad uno stile di vita sano e sicuro vissuto come valore condiviso”. Si tratta, in definitiva, di adottare un approccio teach to teacher che, storicamente e in diversi ambiti, ha dato evidenza di efficacia. In particolare, l'attività formativa dovrebbe essere indirizzata a trattare gli argomenti citati nel predetto documento, ciascuno dei quali realizza quindi uno specifico percorso formativo. La proposta di lavoro prevede la progettazione di 4 moduli formativi, accorpando in un unico modulo gli ultimi due temi indicati nel documento del 16 marzo. Ciascun modulo sarà coordinato da uno dei membri del Sottogruppo B e potrà avvalersi di professionalità specifiche di volta in volta necessarie. modulo 1: Promozione di stili di vita; modulo 2: Confronto culturale delle abitudini alimentari e stili di vita tra le varie etnie e valutazione delle abitudini sulla salute, al fine di valorizzare le abitudini sane e promuovere l’integrazione tra le varie culture; modulo 3: Prevenzione delle malattie infettive e metaboliche (diabete, obesità e malattie cardiovascolari) di rilevanza sociale; modulo 4 Competenza digitale per la promozione della salute. Referente prof.ssa Mesiti.
Giovani al centro
La proposta del Centro Interculturale del Comune di Torino consente di sperimentare un dispositivo di accoglienza che in Italia è poco conosciuto e praticato. La gestione è stata affidata all’Associazione ASAI. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado, con una forte presenza di allievi non italiani. Si prevede la stesura e condivisione di una convenzione fra l’istituto e il Comune di Torino per definire formalmente la collaborazione e la realizzazione di momenti di conoscenza e accompagnamento ai docenti del dispositivo di tutoring. Esso si rivolge a:
- studenti italiani e stranieri che accompagnano in qualità di tutor il cammino di ragazze e ragazzi di età inferiore, nella scuola e nella città.
- ad adolescenti stranieri di recente immigrazione che si trovano a ricominciare da capo altrove, in un’altra scuola e in un’altra lingua e a vivere una situazione di vulnerabilità scolastica e sociale.
Per i primi, l’idea di fondo è quella di chiedere un po’ del loro tempo e della loro attenzione affinché li dedichino ai minori stranieri, loro “fratelli e sorelle minori”, svolgendo così un esercizio di cittadinanza attiva e di volontariato “dedicato” che sollecita un impegno concreto nei confronti di chi si trova a dover gestire il disorientamento e lo sradicamento nella nuova città. Giovani al Centro si propone due macro obiettivi:
a) accompagnare lungo il cammino d’integrazione - a scuola e nella città – le ragazze e i ragazzi stranieri, soprattutto di recente immigrazione, inseriti nella scuola secondaria di secondo grado e in situazione di “vulnerabilità” scolastica e socio-educativa;
b) coinvolgere, formare e inserire nelle attività di formazione studenti, italiani e stranieri, che frequentano le università e le scuole superiori. L’obiettivo è quello di rendere nel tempo il tutoring un dispositivo ordinario che viene messo a disposizione delle scuole multiculturali delle città.
Sono obiettivi specifici del progetto:
il sostegno nei passaggi tra ordini di scuola;
l’accompagnamento e l’aiuto all’orientamento nelle scelte scolastiche;
il contrasto a fenomeni di dispersione scolastica;
l’accompagnamento all’acquisizione di un metodo di studio;
l’acquisizione dell’italiano L2, con un’attenzione specifica per i neo arrivati;
l’affiancamento nei percorsi di scolarità superiore;
la valorizzazione di studenti e giovani di origine immigrata da coinvolgere in percorsi per l’integrazione scolastica ed extrascolastica;
la formalizzazione del ruolo del tutor straniero e delle sue funzioni.
Referente prof.ssa Montanaro.
Biblioteca aperta
Sotto la supervisione del docente funzione strumentale prof. Lia, le prof.sse Sagramora per la sede e Levi per la succursale aggiornano periodicamente il catalogo della biblioteca d’istituto, inseriscono i dati su computer e gestiscono il prestito ad allievi e docenti, instillando negli allievi il piacere della lettura. La biblioteca della sede è stata riordinata e computerizzata nel 2007. Dal 2008 sono stati acquistati testi di letteratura contemporanea, ponendo particolare attenzione a libri di autori come Stephen King, Ken Follett, J.R.R.Tolkien, più conosciuti dai ragazzi. Da allora, dopo una capillare sensibilizzazione in tutte le classi, i prestiti sono più di ottocento e, ancor più importante, non è mai andato perso un libro. Referente prof.Lia.
Progetto
Viaggi
d’istruzione
Il gruppo di lavoro organizza visite culturali di mezza giornata, di una giornata e viaggi d’istruzione in Italia e all’estero (con visite di “settore” come Maranello, Motorshow a Bologna, salone del motociclo Eicma a Milano, stabilimento BMW a Stoccarda...). Referente prof. Poerio, coadiuvato dalle prof.sse Montanaro e Gonella.
Centro sportivo scolastico e partecipazione ai campionati studenteschi
Nel rispetto delle linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva (Nota Prot. 4273 del 4/08/09), si è istituito un centro sportivo scolastico al fine di proporre un'attività motoria e sportiva rivolta a tutti gli studenti, multidisciplinare e continuativa, nel corso dell'anno.
Il progetto sarà articolato in:
- attività sportive curriculari
Sarà composta da attività volte al raggiungimento degli obiettivi programmatici ministeriali.
- attività sportive extracurriculari svolte nell'ambito del Centro sportivo Scolastico ed Interistituto.
Le discipline di corsa campestre, basket, calcio a cinque, calcio a 11, nuoto e ciclismo verranno coordinate dai docenti di Educazione Fisica degli Istituti coinvolti, nei vari impianti sportivi del territorio. Naturale conclusione delle varie attività sarà la partecipazione alle manifestazioni sportive dei campionati studenteschi. Tali moduli sportivi si attiveranno al raggiungimento di un numero minimo di adesioni, si svolgeranno in orario pomeridiano con durata variabile a seconda della disciplina svolta e saranno rivolti a tutti gli studenti dell'Istituto, anche a quelli in situazione di handicap o di disagio psicosociale. I contenuti svolti all'interno di questi moduli saranno in continuità con quelli previsti nell'ambito curriculare. - Attività sportiva esterna Campionati studenteschi comunali e provinciali: corsa campestre, calcio a cinque, basket, ciclismo, sci, nuoto.
Referente prof. Matera.
“SportAntenne
– prevenzione,
emersione e
mediazione per
combattere le
discriminazioni”
“SportAntenne” è un progetto nazionale promosso dall’Uisp in accordo con Unar, finanziato dal Ministero dell’Interno e dall’Unione Europea-Fondo Fami 2014-2020. L’obiettivo è quello di combattere e denunciare discriminazioni etniche e razziali, attraverso “antenne” collocate in 16 città italiane. Verranno organizzate iniziative per favorire l’informazione e l’emersione di comportamenti discriminatori, insieme ad attività sportive per l’integrazione e la mediazione interculturale. Con il progetto “SportAntenne” lo sport per tutti scende in campo in 16 città italiane per sensibilizzare e prevenire attraverso lo sport le discriminazioni etniche e razziali che esistono nel nostro Paese. E’ promosso dall’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti in accordo con l’Unar-Ufficio
Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e finanziato dal Ministero dell’Interno e
cofinanziato dall’Unione Europea-Fondo Fami 2014-2020.
Il progetto SportAntenne intende operare attraverso iniziative di sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni coinvolgendo più soggetti possibili nel diventare “antenne” sul territorio che possano riconoscere e segnalare atteggiamenti discriminatori in modo da allargare la Rete Regionale dei soggetti che operano contro le discriminazioni. Il Comitato Uisp di Torino promuove il progetto “sport Antenne di scuola” che prevede il coinvolgimento attivo da parte di un gruppo di ragazzi/e in un percorso di formazione sul tema delle discriminazioni, un percorso di formazione per gli insegnanti, l’attivazione di uno sportello sulle discriminazioni, l’organizzazione di attività sportive di sensibilizzazione.
“Percorsi
urbani”
Progetto riservato a tutte le classi del triennio, volto alla conoscenza del territorio piemontese attraverso l’analisi dei suoi monumenti, dei suoi musei e delle sue peculiarità artistiche, mediante uscite curricolari ed extracurricolari.
Museo Egizio
“Torino Romana”
Mastio della Cittadella (in concomitanza con la mostra Senzatomica”)
Museo dell’Automobile
Borgo Medioevale al Valentino
Mole Antonelliana e Museo del Cinema
Docenti: Prof.ssa Bava
“Educazione
alimentare”
Il progetto è riservato alle allieve di 2D, in alternativa alle lezioni di educazione
fisica, della durata di due ore settimanali. Si propone un percorso didattico-
formativo di educazione alimentare incentrato su un efficace approccio al gusto,
sull’acquisizione di solide basi inerenti le corrette abitudini alimentari e
sull’eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti. A questo
proposito la Carta di Ottawa del 1986 incoraggia la “Promozione della Salute”,
intesa come processo che consente alle persone di acquisire un maggior
controllo della propria salute e migliorarla. Lo scopo del progetto è quello di
sviluppare consapevolezza sull’importanza di un’alimentazione variata, ricca di
frutta e verdura per migliorare il proprio benessere; imparare a correlare le
scelte alimentari con lo stile di vita; educare ad un rapporto equilibrato con il
cibo; diffondere conoscenza sull’origine degli alimenti e sull’importanza di
applicare corretti metodi di conservazione. Docenti: Prof.ssa Bava
“TO-
walkabout”
Progetto riservato a tutte le classi dell’IPSIA “D.Birago”
“TOwalkabout” è un progetto di Acmos e Urban Experience, realizzato con il
sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito di “ORA! Linguaggi
Contemporanei Produzioni Innovative”.
I walkabout sono esplorazioni partecipate: passeggiate con sistemi whisper-
radio, centrate tema dell’innovazione culturale a Torino, città laboratorio di
futuro. Ogni partecipante verrà dotato di una radio audio-ricevente che gli
permetterà di partecipare al walkabout.
Abbiamo dato quattro declinazioni al tema dell’innovazione culturale:
modernità capitale, per esplorare la Torino capitale culturale d’Italia di fine
Ottocento e inizio Novecento; pratiche del narrare, per discutere del rapporto
tra lo storytelling e la città; innovazione culturale, per conoscere i luoghi dove
vengono incubate innovazioni della città; resilienza urbana, per osservare le
trasformazioni post-industriali di alcuni quartieri di Torino.
Walkabout in Barriera di Milano
A partire dal mese di aprile verranno realizzati alcuni walkabout nel territorio di
Barriera di Milano, esplorando alcuni luoghi a forte impatto sociale e culturale.
Barriera di Milano è un luogo di Torino emblematico perché, nato come quartiere operaio, da diversi anni è al centro di una riqualificazione urbana che ha portato alla nascita di diverse esperienze culturali significative. La passeggiata sarà quindi un’occasione di confronto su quale sia l’idea di cultura e su quali possano essere, a partire dalle esperienze incontrate, i bisogni culturali dei ragazzi. Docenti: Prof.ssa Bava
“AxTO - Azioni
per le periferie
torinesi
Progetto
M.AD. - Mappe
Adolescenti x
la
riqualificAzione
urbana”
Tra le molteplici attività del programma cittadino AxTO - Azioni per le periferie
torinesi, per il quale la Città ha avuto un finanziamento nazionale di circa 18
milioni di euro - rientra il progetto M.AD., proposto dal Piano Adolescenti, che ha
l’obiettivo principale di stimolare il protagonismo delle/dei ragazze/i in un
progetto di riqualificazione.
In particolare, il progetto propone una consultazione delle/dei ragazze/i, seguita
da azioni che mettano al centro - come nelle linee-guida del Piano Adolescenti
di Torino - il loro protagonismo in tutte le fasi del progetto, dalla progettazione
alla realizzazione, al fine di sostenerne la crescita in termini di autonomia,
creatività e partecipazione attiva alla vita della città.
In particolare, con questo progetto si intendono individuare, in base ai
suggerimenti e alle esigenze delle/gli adolescenti, spazi pubblici e piccoli
interventi di riqualificazione in alcune zone periferiche di Torino attraverso
l’attivazione di processi di progettazione partecipata.
Docenti:
“Biblioteca
vivente”
La Biblioteca Vivente è un’iniziativa dell’Associazione LVIA che ha come
principale obiettivo la trasformazione di discriminazione e pregiudizi in dialogo e
in relazioni positive e di rispetto tra persone, offrendo a chi legge l’opportunità di
entrare in contatto con storie con cui nella quotidianità non si ha occasione di
confrontarsi e che appunto possono spesso essere oggetto di stereotipi,
pregiudizi e soprattutto discriminazione. Tali persone, i libri, mettono a disposizione la propria esperienza di vita offrendo
un’occasione di abbattimento dei pregiudizi basati anche, e soprattutto, sulla
non conoscenza dell’altro.
Docenti:
“I mondi a
confronto:
conoscersi per
crescere
insieme”
Attività e sue co-progettazioni indirizzata a stimolare l’interesse e la curiosità dei ragazzi di 1°, durante l’intero processo di apprendimento e rendere più naturale il loro inserimento nel nuovo ciclo scolastico.
Con i ragazzi delle classi 4°e 5°: Riflessioni sul un mondo del lavoro che cambia sempre più velocemente e che ci pone davanti a sfide complesse e molto interessanti.
Le Finalità E’ ormai riconosciuto da tutti gli adulti che l’adolescenza per i ragazzi rappresenta un momento della loro vita molto importante. I ragazzi oltre a vedersi crescere nella struttura corporea, sentono che molte cose cambiano giorno dopo giorno, il loro rapporto con tutto ciò che li circonda è in continuo movimento. La scuola è una tra queste. Come aiutiamo i ragazzi a superare questo momento delicato ed importante, per loro soprattutto ma anche per tutta la nostra socialità? E ancora in che modo pensiamo che i nostri ragazzi insieme ai loro docenti, possano durante l’intero percorso scolastico, costruire una comunità educante? Il progetto “I mondi a confronto” ha come finalità quella di aiutare i ragazzi nel costruire il proprio Se’. Un progetto pedagogico mirato a sviluppare il loro miglior potenziale. Obiettivi Accompagnare i ragazzi del primo anno, nel percorso di inserimento nel nuovo ciclo scolastico (nella struttura scolastica, nella metodologia di studio, nell’integrazione con i propri compagni e docenti) Favorire il dialogo tra la scuola e le famiglie dei ragazzi Aiutare i ragazzi a progettarsi rispetto al loro futuro, dentro una società in continuo cambiamento (Attraverso un percorso pedagogico, aiuteremo i ragazzi a riflettere su se stessi e sul proprio potenziale) Attivare con i ragazzi del 4° anno un ciclo biennale di attività che li aiuterà a riflettere e ad orientarsi rispetto alle prospettive che si presenteranno nel corso del proprio ciclo di studio, ad integrazione del percorso di ASL che hanno sviluppato e che svilupperanno come previsto dalla legge 107/2015. Attivazione di un percorso “i-care” tra gli studenti del 5° anno e le matricole, con l’intento di avviare un ciclo virtuoso tale da dar vita nella scuola ad una comunità educante. Modalità di lavoro con i ragazzi e tra i ragazzi Gruppi di lavoro a tema su argomenti di attualità Focus group Attività mensile finalizzata a conoscere il territorio presso siti di interesse educativo Rielaborazione delle attività e condivisione delle esperienze vissute Le attività e loro co-progettazioni Sono indirizzate a stimolare l’interesse e la curiosità dei ragazzi del 1° anno, durante l’intero processo di apprendimento e rendere più naturale il loro inserimento nel nuovo ciclo scolastico. I docenti eserciteranno attraverso lo strumento della collegialità un ruolo guida rispetto al processo educativo dei ragazzi; la progettazione delle attività curricolari, unitamente alla co-progettazione delle attività pratiche, permetterà ad ogni docente di essere un punto di riferimento certo per gli studenti che avranno quindi modo di “situare” l’esperienze educative
vissute e le nozioni didattiche acquisite. Con i ragazzi delle classi 4°e 5° rifletteremo sulla società che è in continuo mutamento; sul mondo del lavoro che cambia sempre più velocemente e che ci pone davanti a sfide complesse ma molto interessanti; sul concetto di rete. Chiederemo a ciascuno di loro di far parte della nostra piccola comunità educante della scuola professionale di stato D. Birago di Torino. Classi coinvolte nel progetto 2 classi prime sede 1 classe prima succursale 1 classe quarta sede 1classe quarta succursale Frequenza attività Per ciascuna delle classi prime, un intervento settimanale di 2 ore Per ciascuna delle classi quarte un intervento settimanale di 2 ore Durata del progetto Il progetto si svilupperà nel corso dell’intero anno scolastico Figure coinvolte nel progetto Il Vice preside sede e succursale I referenti ASL I coordinatori delle classi interessate al progetto Il collegio docenti La docente-psicologa Il pedagogista-ricercatore Il progetto si colloca tra le attività di ricerca in ambito Education sviluppate grazie al co-finanziamento di una borsa di studio a cura dell’ Università degli Studi di Macerata Smart Flow Tema della ricerca: La formazione per l’innovazione. Alternanza e orientamento, Titolo: “Orientare verso nuovi profili professionali ‘' Fino ad oggi orientare significa far conoscere agli studenti la realtà del mondo lavorativo; oggi per gli studenti orientarsi equivale a comprendere come progettare se stessi per reinventarsi e come inventare nuovi profili professionali che si pongono nei territori di frontiera tra i profili esistenti”.
Progetto
Ascolto in Movimento,
l’ascolto psicologico a scuola in un’idea di rete verso un servizio di
psicologia scolastica: intervento presso I.P.S.I.A. Birago
PREMESSA
Ascolto in Movimento è un progetto di ascolto psicologico a scuola a sostegno di studenti, genitori e docenti, nato
nell’a.s. 07/08 sul territorio della Circoscrizione 7 di Torino in risposta ad una richiesta rivolta alla 5°Commissione
della Circoscrizione 7 di Torino, operata da Scuole Secondarie di 2° Grado presenti sul Territorio della Circoscrizione
stessa. È stata così costruita una rete con scuole, Parole in Movimento onlus e il Funzionario della 5° Commissione
della Circoscrizione 7. Alla rete di scuole hanno partecipato negli anni anche la Provincia di Torino e l’Assessorato
all’Istruzione della Regione Piemonte. Dal 2007/2008 al 2017/2018 il progetto, sul territorio della Circoscrizione 7, ha
raggiunto Dal suo inizio il progetto ha raggiunto oltre 3174 utenti, di cui 2640 studenti, 301 docenti e 233 genitori.
Dall’a.s. 2017-2018 il progetto è attivo anche presso il territorio della Circoscrizione 6 di Torino, presso 2 sedi dell’I.C.
Leonardo da Vinci.
FINALITÀ
In linea con le riflessioni sviluppate dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi in merito alla possibilità di
costituire Servizi di Psicologia Scolastica, il progetto si pone come finalità:
1. La promozione del benessere psicosociale dell'utenza scolastica e del personale operante entro il sistema
scolastico;
2. La prevenzione primaria e secondaria del disagio giovanile e delle forme comportamentali e simboliche attraverso
cui si manifesta (stili di vita e comportamenti a rischio, modelli devianti di azione sociale, fenomeni quali
l'insuccesso formativo, la dispersione scolastica, il bullismo, etc);
OBIETTIVI
Nei confronti dell’individuo o del gruppo destinatario diretto dell’ascolto psicologico
- Offrire agli studenti uno spazio d’ascolto e di elaborazione delle difficoltà emotive e del disagio relativo al percorso scolastico ed evolutivo.
- Offrire ai genitori degli studenti ed ai docenti uno spazio d’ascolto e di elaborazione delle difficoltà emotive relative all’esercizio di ruoli e funzioni nel percorso scolastico ed evolutivo degli studenti.
- Offrire come possibile sviluppo dell’obiettivo precedente una possibilità di esplorazione delle risorse presenti nell’individuo o nel gruppo e la valutazione di eventuali possibilità di indirizzo verso un percorso psicologico o psico-sociale (all’interno dello sportello stesso o presso i servizi territoriali).
Nei confronti dell’Istituzione – Scuola
- Sviluppare all’interno della Scuola una “presenza psicologica” costante, riconoscibile e raggiungibile dall’utenza e dal personale scolastico lungo l’intero corso dell’A.S.; un servizio in cui l’ascolto psicologico si affianchi alle direzioni didattico-educative ed evolutive promosse dalla Scuola stessa.
- Costruire all’interno della Scuola uno spazio atto all’ascolto e all’elaborazione del disagio psicologico individuale e di gruppo.
- Offrire al personale scolastico una possibilità di confronto multiprofessionale, consulenza e formazione sul disagio individuale o di gruppo relativo all’utenza scolastica.
Nei confronti della rete “scuola – territorio”
- Promuovere un’apertura al dialogo sull’argomento “ascolto psicologico a scuola” tra gli Istituti del territorio a partire dalla condivisione e dalla valutazione di un’esperienza comune nell’ambito.
- Costruzione di una modalità di presenza dello psicologo a scuola, condivisa e confrontabile con più Istituti perché proposta ed erogata da un unico interlocutore (la Provincia di Torino) accreditato e contestualizzato rispetto al territorio.
- Rinforzare il dialogo sul Territorio in merito al benessere e alla qualità della partecipazione individuale e collettiva dell'utenza alla vita scolastica e più in generale al sistema sociale.
DESTINATARI
Studenti, genitori e docenti dell’ I.P.S.I.A. Birago di Torino.
METODOLOGIA
La metodologia prevede la valutazione della possibilità di realizzazione di azioni comuni (vedi tab.1) alle quali
possono affiancarsi le ulteriori possibilità di intervento psicologico descritte nella tab. 2.
Tra le azioni comuni si rivela di centrale importanza al fine di progettare l’intervento psicologico a scuola “in
un’ottica di Servizio” la strutturazione di una “presenza psicologica” in ogni plesso scolastico. Una presenza dello
psicologo a scuola costante nel tempo, in giorni e orari stabiliti, facilita infatti la costruzione di un “punto di
riferimento psicologico”, all’interno di ciascun Istituto, riconoscibile e facilmente raggiungibile da studenti, genitori
di studenti e dal personale scolastico.
A partire da questa presenza la professionalità psicologica valuterà con la scuola l’attivazione di uno SPETTRO DI
INTERVENTI:
- la consulenza psicologica per studenti e genitori
- la consulenza rivolta ai docenti su problematiche di singoli studenti o sottogruppi;
- la realizzazione di interventi rivolti ai gruppi classe, declinati sia nella consulenza ai Consigli di Classe, sia nell’incontro effettivo con gli studenti (in relazione al tipo di problematica presentata);
- l’attivazione di percorsi formativi rivolti al personale docente, su tematiche ritenute di importanza centrale dalla scuola tessa (si citano a titolo di esempio due tematiche richieste negli anni di progetto dalle scuole: “Lo stress da lavoro correlato” e “I comportamenti aggressivi in adolescenza”)
L’erogazione di interventi di natura consulenziale e/o formativa a partire da una presenza costante faciliterà lo
psicologo nella valutazione di quelle “variabili psicologiche” che possono influenzare il percorso scolastico, educativo
e professionale di studenti, genitori ed insegnanti nella progettazione/realizzazione di interventi mirati, che possano
nascere in seguito a segnalazioni di situazioni problematiche.
Inoltre, nel corso della realizzazione degli interventi psicologici, (ad es. colloqui con studenti, genitori, insegnanti o
interventi in gruppi classe) la presenza costante dello psicologo a scuola consente, attraverso un confronto
altrettanto costante con il personale scolastico, un monitoraggio continuativo e dettagliato dell’evoluzione delle
situazioni affrontate, sia rispetto a eventuali cambiamenti delle situazioni stesse che rispetto alle modalità di farvi
fronte da parte dell’Istituzione Scuola.
In quest’ottica, a fronte del “minimo comune denominatore” progettuale costituito dalla presenza psicologica a
scuola, è possibile per ciascun Istituto costruire su una base comune interventi psicologici mirati alle proprie
specifiche esigenze e necessità.
AZIONI COMUNI (tab. 1)
Attività psicologica Metodologia n.
ore indicativo
(in scuole con 1-2
plessi)
Incontri preliminari di
progettazione, informazione
e avviamento dei lavori con:
- il Dirigente Scolastico/il
Referente alla Salute;
- il Collegio Docenti;
- i rappresentanti degli
studenti.
Attraverso questi incontri, l'intera “popolazione
scolastica” può essere informata in merito alla
presenza psicologica all'interno dell'Istituto. In questa
fase, inoltre, la Scuola può co-progettare l'inserimento
delle attività psicologiche al suo interno e utilizzarle il
più correttamente possibile ottimizzando le loro
potenzialità e limitandone in senso generale “gli
sprechi”.
massimo 3
Presenza psicologica a Scuola In ciascuna sede di ogni Istituto lo psicologo offre una
presenza costante lungo l’intero corso dell’A.S. di
almeno 2 ore ogni 2 settimane.
Tale spazio di presenza psicologica a scuola può
vedere al suo interno la realizzazione di differenti
modalità di intervento integrabili tra loro. Nello
specifico:
Uno sportello di ascolto studenti: rivolto alle difficoltà emotive degli studenti rispetto al percorso evolutivo, al rapporto con gli adulti, con il gruppo dei pari e con l’immagine di sé.
Uno sportello di ascolto studenti con focus sul successo formativo e sull’orientamento: rivolto a difficoltà degli studenti rispetto al percorso scolastico, con particolare attenzione al tema del successo formativo e dell’orientamento.
Uno sportello di ascolto e consulenza per docenti: rivolto a docenti, rispetto alle difficoltà emotive relative all’esercizio del ruolo e della funzione educativa nel percorso scolastico ed evolutivo degli studenti. Questo è inoltre un luogo in cui psicologo e docenti possono valutare collegialmente la possibilità di progettare e realizzare un intervento psicologico in uno o più gruppi classe.
Uno sportello di ascolto e consulenza per genitori di studenti: rivolto a genitori, rispetto alle difficoltà emotive relative all’esercizio del ruolo e della funzione genitoriale nel percorso scolastico ed evolutivo dei figli.
Un lavoro di raccordo con i Servizi del Territorio: in quei casi di studenti e/o genitori la cui sofferenza psicologica possa giovarsi di un supporto esterno alla Scuola.
2 ore
settimanali/ogni
quindici giorni,
secondo quanto
concordato con la
scuola
Incontri di confronto
multiprofessionale e
consulenza psicologo-
docente sui casi affrontati
allo sportello di ascolto
studenti
In ciascuna sede lo psicologo si attiva per incontrare i
docenti referenti delle classi di provenienza degli
studenti giunti allo sportello di ascolto, per discutere
in merito alle possibilità di intervento congiunto con la
Scuola e di coinvolgimento della famiglia nei casi in cui
sia valutato necessario per sostenere il minore nelle
difficoltà del percorso evolutivo.
1 al mese circa
Feedback e conclusione dei
lavori:
Incontro con Dirigente
Scolastico e Referente alla
Salute
Incontro con Collegio Docenti
Attraverso questi incontri, da effettuarsi nell’ultima
settimana di svolgimento del progetto, è possibile
avviare una riflessione interna alla scuola relativa a
risultati, limiti e potenzialità future del lavoro
psicologico a scuola.
massimo 2
INTERVENTI PSICOLOGICI CHE POSSONO ESSERE INTEGRATI ALLE AZIONI COMUNI (tab. 2)
Attività psicologica Metodologia e finalità
Sportello d’ascolto per
studenti, docenti e
genitori.
Lo sportello di ascolto si configura come uno spazio di ascolto attivo a cadenza fissa
nel corso dell’A.S., cui possano accedere studenti, genitori e insegnanti. Lo Sportello
è aperto in orario scolastico; con ogni singola scuola vengono concordate modalità di
attivazione ed organizzazione dello sportello.
All’interno dello sportello d’ascolto gli operatori operano colloqui psicologici
individuali o in piccoli gruppi.
I colloqui hanno durata massima di 1 unità oraria scolastica.
Durante l’orario di Sportello l’operatore rimane a disposizione, oltre che per i
colloqui, per raccogliere le prenotazioni degli utenti.
Lo Sportello d’ascolto può declinarsi in differenti modalità operative a seconda dei
suoi destinatari e/o delle funzioni a cui può assolvere:
Sportello di ascolto studenti (vedi tab.1) Sportello di ascolto studenti con focus sul successo formativo e sull’orientamento
(vedi tab.1) Sportello di ascolto/consulenza per docenti (vedi tab.1) Sportello di ascolto/consulenza per genitori di studenti (vedi tab.1)
Interventi in gruppi
classe e per gruppi di
studenti
Questi interventi possono essere destinati a specifici gruppi classe, che si ritiene
possano beneficiare di uno specifico spazio di riflessione e confronto con
professionisti psicologi; la scelta dei gruppi cui destinare l’attività deriva da una co-
progettazione tra la scuola e l’équipe psicologica.
Ė possibile rivolgere gli interventi a gruppi classe in cui siano stati individuati, dal
Corpo Docente, fenomeni o dinamiche di gruppo particolarmente problematici, sia
rispetto a comportamenti di gruppo/ sottogruppi rivelatori di un disagio psicologico,
sia rispetto a difficoltà nel rapporto con il Corpo Docente, sia rispetto a
problematiche relative al successo formativo.
Ogni intervento all'interno di in un gruppo classe è svolto da 2 operatori psicologi di
Parole in Movimento onlus e prevede
- 1 incontro iniziale con il consiglio di classe; (1 ora prevista per 2 operatori)
- 3 incontri in classe (6 ore previste per 2 operatori);
- 1 incontro conclusivo con il consiglio di classe; (1 ora prevista per 2 operatori)
Si calcola per ogni gruppo classe un totale indicativo di 16 ore .
Allo stesso modo è possibile progettare e realizzare interventi rivolti a gruppi di
studenti su tematiche individuate dalla scuola come critiche (ad . es la sessualità, i
comportamenti aggressivi, le dipendenze, etc)
Interventi formativi
La formazione può essere destinata a genitori, docenti e restante personale
scolastico su argomenti che riguardano l’influenza delle variabili psicologico-
relazionali sui processi evolutivi, educativi, didattici e organizzativi.
Tra le metodologie più utilizzate si prevedono la lezione frontale, il lavoro in gruppo e
la discussione casi.
NB: Le principali direttrici relative alle differenti possibili integrazioni alle azioni comuni del progetto (tab. 1)
vanno decise in accordo tra ogni singola scuola e l’équipe psicologica nel corso degli incontri preliminari di
progettazione, informazione e avviamento dei lavori.
TEMPI DI REALIZZAZIONE
- Anno scolastico 2018-2019
LUOGHI DI SVOLGIMENTO
Le attività di ascolto psicologico si svolgeranno presso i locali dell’ I.P.S.I.A. Birago di Torino
SOGGETTO ATTUATORE
Gli interventi psicologici saranno affidati a un’equipe di Psicologi soci dell’Associazione Parole in Movimento onlus e attivi all’interno dell’Area Istruzione dell’Associazione stessa, coordinata dallo psicologo e psicoterapeuta dott. Andrea Dughera
4. Per l’attività di sportello di ascolto psicologico verrà individuato in ogni plesso scolastico un
operatore psicologo di riferimento (socio dell’associazione), referente presso l’istituto per il progetto stesso. Per eventuali interventi in classe l’equipe sarà composta da 2 psicologi dell’equipe di Parole in Movimento onlus, per una migliore gestione della complessità di intervento con popolazione più numerosa. Gli psicologi dell’equipe di progetto si riuniranno periodicamente nel corso dell’anno scolastico per monitorare collegialmente risorse e criticità dell’intervento nelle varie realtà scolastiche.
SCHEDA DI MACRO-PROGETTO 2: INIZIAZIONE AL LAVORO
Denominazione
progetto
INIZIAZIONE AL LAVORO
Priorità cui si
riferisce
Realizzazione della persona e motivazione al lavoro
Situazione su
cui interviene
Gli allievi della nostra scuola preferiscono la didattica laboratoriale e
professionalizzante alla lezione frontale teorica. Devono “mettere le mani in
pasta” e sfruttare le loro inclinazioni pratiche. Necessitano di strumenti per
orientarsi e inserirsi nel mondo del lavoro.
Attività previste Visite ad aziende del settore meccanico e chimico coinvolte nella produzione di materiali usati per la costruzione di veicoli; Funzione strumentale lavoro; mini corsi aggiuntivi di officina per il I biennio; viaggi professionalizzanti anche all’estero (Mercedes, Ferrari); programma scuola-lavoro stage e rapporti col territorio; corso Giovani e Impresa; Talenti Neo-diplomati “Shamrock”; progetto “Lega navale”; progetto GM EDU; Una nuova cultura del lavoro orientata dai talenti; accreditamento regionale SAL Servizi Al Lavoro, Garanzia Giovani e Apprendistato. Vedere descrizione dei singoli progetti.
Risorse
finanziarie
necessarie
Spese del personale.
Risorse umane Funzione strumentale, gruppi di progetto, consulenti, enti e ditte esterne,
sportello SAL.
Indicatori
utilizzati
N. diplomati occupati a sei mesi dal diploma.
Valori / attesi Almeno il 60%.
Titolo del
progetto
DESCRIZIONE
programma scuola – lavoro, stage e rapporti col territorio
Il docente funzione strumentale responsabile dei rapporti con le ditte convenzionate con l’istituto per le attività di STAGE fa da tramite fra offerta e domanda, per un inserimento efficace e puntuale dei nostri diplomati nell’ambiente di lavoro confacente ad ognuno. Le collaborazioni, attualmente, riguardano 515 fra officine di autoriparazione, ditte e aziende (Spazio, Car Test, Mercedes Autocentauro, Forza Service s.r.l. (Concessionario FERRARI), IsvorFiat, Iveco, Bmw Biauto, Toyota, officine autorizzate Fiat, Alfa Romeo e Lancia.) di Torino e Provincia.
Referente prof. Grossi.
corso Giovani e
Impresa
Corso di orientamento al lavoro per le classi quinte tenuto da esperti esterni appartenenti alla Onlus Sodalitas. Il corso, di dodici ore svolte in orario curricolare in moduli di due ore, verte su: il mondo del lavoro, la motivazione, la comunicazione assertiva, la negoziazione, il lavoro di squadra, l'analisi e la soluzione dei problemi, il rapporto di lavoro, il curriculum vitae, il colloquio di selezione. Si conclude con la simulazione del colloquio di selezione tenuta da 4 esperti operanti in parallelo. Referente prof.Grossi
progetto “Lega
navale”
Il progetto si rivolge agli alunni del primo biennio e delle classi quarte o quinte.
Al primo biennio sarà somministrata una lezione teorica gestita dal personale
della lega navale sulla navigazione a vela richiamando argomenti di fisica e
scienze, seguita da una uscita pratica di navigazione a vela presso la base
navale di Viverone con gli istruttori della Federazione italiana vela. Il secondo
biennio riceverà invece una lezione teorica sui motori nautici gestita dai
motoristi di marina, seguita da un’uscita didattica a La Spezia al museo del
mare e presso le officine della Marina militare. Referente: prof Gimondo.
AUTO
D’EPOCA
Il Meccanico
l’Elettrauto
il Battilastra
dall’auto d’epoca ad oggi
Il settore automobilistico necessita attualmente di buoni meccanici ed elettrauto, ma richiede di nuovo figure quasi scomparse come i battilastra. E’ necessario reperire figure professionali in grado di svolgere interventi tecnico-pratici non solo sulla meccanica e sulla diagnosi dei guasti del veicolo, ma anche di intervenire sulla parte applicativa relativa all’elettronica ed elettrotecnica, oltre che a eseguire correttamente interventi di riparazione della carrozzeria. Il progetto intende mettere a confronto le tecniche di riparazione attuali con quelle artigianali tipiche delle auto d’epoca, sia per quanto riguarda la carrozzeria, sia per il settore elettro-meccanico. In aula saranno fornite nozioni basilari di informatica per la diagnostica
automobilistica, elementi di base di elettrotecnica/elettronica, indicazioni per la
corretta esecuzione degli interventi di riparazione della carrozzeria e informazioni
circa i processi di verniciatura e l’evoluzione dei materiali. In laboratorio saranno
esaminate varie tipologie di motori, di trasmissioni, telai, pneumatici, apparati
elettrici ed elettronici, procedendo ad un confronto tra vecchie e nuove tecnologie.
Referente prof. Molinaro Leonello
progetto GM
EDU
Il progetto, organizzato e gestito dalla rivista Il Giornale del Meccanico, vede
coinvolte, ad oggi, 27 aziende leader del settore e 35 scuole professionali di
tutta Italia. Il progetto ha lo scopo di creare una rete di aziende e scuole che
insieme interagiscono offrendo le prime, esperienze, corsi di formazione e
materiale didattico e le seconde, risorse umane, potenziali clienti e futuri
operatori di queste aziende. I corsi includono:
Meccanica - I corsi offerti permetteranno agli studenti di avere informazioni
tecniche su specifici impianti delle moderne autovetture. I corsi verteranno sul
funzionamento di sistemi Metano/GPL, sui cambi automatici, sui sistemi
elettrici, sulla distribuzione, sull’illuminazione, sugli innovativi sistemi frenanti,
sulle principali componenti (ammortizzatori, impianti di scarico (FAP),
alternatori, ecc). Verranno inoltre fornite informazioni pratiche relative, ad
esempio, alle istruzioni di montaggio.
Diagnostica - L’elettronica ha sempre avuto un ruolo importante per l’auto.
Difficilmente il futuro meccatronico potrà lavorare presso un’officina senza
avere le giuste competenze tecniche sia
di elettrotecnica sia di elettronica. In questa area lo studente avrà a
disposizione informazioni dettagliate su sistemi come lo Start&Stop, sistemi
iniezione Multijet o quello relativo alla climatizzazione. A questi si aggiungano
una diagnosi di primo livello con un approccio al problema dell’analisi dei
guasti.
Gestione - Avere tutti gli strumenti per una corretta gestione dell'officina è fondamentale per l'autoriparatore indipendente. I corsi disponibili forniranno allo studente tutte le conoscenze e gli strumenti per gestire al meglio l'officina, ottimizzando i tempi, garantendo lavori svolti a regola d'arte e aumentando la produttività e il profitto.
Truck - Il mondo del veicolo pesante, nonostante la crisi economica, possiede
delle informazioni non ancora presenti sulle attuali vetture. Dalle moderne motorizzazioni, ai cronotachigrafici digitali passando anche attraverso i cambi automatici/robotizzati, lo studente avrà a disposizione le principali informazioni sul mondo del “pesante”.
Referente:prof. Grossi.
Una nuova
cultura del
lavoro
orientata dai
talenti
L’Assessorato alle Politiche Educative della Città di Torino, in collaborazione con la
Regione Piemonte, l’Agenzia Piemonte Lavoro e YES4TO – tavolo interassociativo
a cui aderiscono 18 associazioni di giovani imprenditori e professionisti del
territorio torinese - intende promuovere il progetto “Una nuova cultura del lavoro
orientata dai talenti” che si pone come obiettivi: • orientare gli/le adolescenti a
percorsi scolastici che mettano al centro le abilità soggettive (valorizzando la
consapevolezza individuale per far emergere la chiave creativa di se stessi). •
orientare al lavoro attraverso l’esperienza diretta (per la verifica sul campo delle
proprie potenzialità) e la conoscenza della realtà che può stimolare la capacità di
ciascuno. • facilitare un approccio innovativo al lavoro, capace di far incrociare i
talenti soggettivi con la lettura delle nuove esigenze, in quanto cambiano i bisogni
e i contesti della società oltre che dei singoli. • riconsiderare la gerarchia dei lavori
per sovvertire l’attuale immaginario collettivo obsoleto perché fondato su una scala
di valori non più valida, trasmettendo motivazioni ad intraprendere mestieri sia
tradizionali, con modalità innovative e creative, sia high tech. Il progetto, che
prevede un’articolazione di percorsi che intendono coinvolgere in particolare le
prime due classi delle Scuole Secondarie, è fondato sull’orientamento
esperienziale. La proposta, già sperimentata presso alcuni istituti dalla rete
Yes4To, prevede incontri nelle scuole con giovani imprenditori, giovani artigiani e
giovani professionisti che, attraverso giochi di ruolo e interazione con le ragazze e i
ragazzi, portino gli adolescenti ad esperire conoscenze dirette del mondo del
APPRENDISTATO Nel marzo 2017 Anpal Servizi presentò al Dirigente e ai docenti facenti parte
del team “Servizi al Lavoro” il Bando di inserimento nell’offerta formativa
Pubblica della Regione Piemonte per il Diploma di Istruzione Secondaria
Superiore in Apprendistato ( Avviso pubblico di cui alla Determinazione n.
17-4657 del 13/02/2017). Con Determinazione n. 438 del 29/05/2017
l’operatore A1108 Ipsia Dalmazio Birago è stato ammesso al catalogo e per
tale ragione il 18/07/2017 il nostro Istituto ha aderito formalmente
all’apprendistato di 1° livello ( D.Lgs.81/2015 e s.m.i.) regolamentato dalla
disciplina regionale D.G.R. n.26-2946 del 22/02/2016 e s.m.i.
Esistono tre schemi-tipo di documenti che occorre sottoscrivere per
l’attivazione di contratti di apprendistato finalizzati al conseguimento di un
titolo di studio. Tali documenti sono:
1. Protocollo tra datore di lavoro e istituzione formativa
2. Piano Formativo Individuale
3. Dossier Individuale
1. Il protocollo regola la fattibilità del percorso formativo realizzato presso
l’istituzione formativa e presso l’azienda. Verificata la sussistenza delle
condizioni organizzative, della disponibilità di risorse umane e strumentali,
scuola e azienda sottoscrivono il protocollo. Il protocollo ha durata
pluriennale .
2. Il Piano Formativo Individuale è parte integrante del contratto di
apprendistato. Va sottoscritto dai tre soggetti interessati:datore di lavoro,
istituzione scolastica e apprendista. Contiene l’elenco delle unità di
apprendimento/competenze che l’apprendista acquisirà in azienda e a
scuola in relazione alla durata prevista dal rispettivo ordinamento. Le ore di
lavoro effettivo (prestazione lavorativa) sono determinate dalla differenza del
monte ore formativo (scuola e azienda) e l’orario complessivo previsto dal
contratto di lavoro. L’indicazione del monte ore formativo e del monte ore
lavorativo del Piano Formativo individuale è di utile supporto alla definizione
del salario del giovane apprendista.
3. Il Dossier Individuale viene redatto, durante tutto il percorso formativo, dal
tutor scolastico in collaborazione con il tutor aziendale e contiene i risultati di
apprendimento della formazione interna(in impresa) ed esterna (a scuola) è
inoltre prevista una parte sulla valutazione del comportamento
dell’apprendista.
Per la regolamentazione degli altri aspetti, l’accordo lascia come riferimento
la disciplina del contratto di apprendistato professionalizzante, contenuta nei
contratti collettivi nazionali di lavoro, ove questi non abbiano già una
specifica disciplina sull’apprendistato di primo livello. L’intesa stabilisce una
retribuzione in misura percentuale rispetto al livello di inquadramento e, in
applicazione della tabella inserita nell’accordo, con aumento progressivo
rispetto all’anno formativo/contrattuale.
lavoro, attraverso il racconto di giovani che sono riusciti a costruirsi uno spazio
adeguato nel mondo lavorativo. Il Format ha una finalità orientativa, ispirazionale e
di accompagnamento. Agli incontri nelle scuole seguiranno visite presso Aziende
che hanno mostrato interesse verso il progetto e che si caratterizzano per ricerca,
innovazione e buone pratiche. Faranno parte di questo percorso luoghi di
produzione artigianale, di auto produzione (FabLab), laboratori di ricerca, aziende
di servizio pubblico. Ref. prof. Roberto Bois
PROGETTI PON
1. “A SCUOLA DI AUTOFORMAZIONE”
Riferimenti progetto PON in atto: "A SCUOLA DI AUTOFORMAZIONE”
Avviso pubblico 10862 del 16/09/2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche”. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo specifico – 10.1 – “Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità. Autorizzazione progetto "A SCUOLA DI AUTOFORMAZIONE” 10.1.1A- 10.1.1A-FSEPON-PI-2017-54 nota MIUR AOODGEFID/31708 del 24.07.2017. CUP. F19G16000470007
Riferimenti progetto pon in corso di valutazione: “DIRITTO ALLE CHIAVI” che si inserisce nel quadro di azioni finalizzate all’innalzamento delle competenze di base. Avviso pubblico 1953_17 del 21/2/2017 - Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico 10.2 Azione 10.2.2. Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc.).
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Circolare Prot. n. AOODGEFID/10862 del 16/09/2016, emanato nell’ambito del PON Plurifondo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo specifico 10.1. – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità (azioni di tutoring e mentoring, attività di sostegno didattico e di counselling, attività integrative, incluse quelle sportive, in orario extrascolastico, azioni rivolte alle famiglie di appartenenza, ecc.).
VISTA la Nota autorizzativa M.I.U.R. prot. n° AOODGEFID/31708 del 24/07/2017, per il progetto finalizzato alla riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa.
COMUNICA che questa Istituzione Scolastica è stata autorizzata ad attuare il Progetto “A scuola di Autoformazione” (Candidatura N. 25153) rivolto agli allievi del I e II biennio dell’Istituto IPSIA “DALMAZIO BIRAGO” di Torino in orario extracurriculare e articolato nei seguenti moduli progettuali:
Codice identificativo
Modulo
Titolo modulo
progetto n.
10.1.1A-FSEPON-PI2017-54 1 L’AUTOSCUOLA DELLE PAROLE
2 L’APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO E LA SUA
AUTOVALUTAZIONE 3 GO-KART
4 GUARDANDO DENTRO IL MOTORE
5 TUNING
6 AUTODIFESA CONTRO IL BULLISMO 1
7 AUTODIFESA CONTRO ILBULLISMO 2 8 TORINO CITTA' DELL'AUTOMOBILE
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “A scuola di AUTOformazione”
Il titolo del progetto gioca con l’oggetto di studio principale del Birago, l’auto intesa come automobile, ma nello stesso tempo intende far riferimento all'autoformazione, cioè a quel processo che vede il soggetto in una posizione attiva rispetto alle conoscenze ed esperienze che sperimenta. I diversi moduli compresi nel progetto tendono infatti a privilegiare quelle strategie d’apprendimento che stimolano l’autonomia degli studenti, il loro desiderio di autorealizzazione, il bisogno di autostima, l’acquisizione di conoscenze specifiche utili sia nella vita quotidiana che in quella lavorativa, rinforzando quindi la loro motivazione ad apprendere.
Il progetto mira ad offrire un contributo integrato alla normale didattica e alle differenti attività progettuali e laboratoriali già pianificate favorendo un apprendimento autonomo, pratico, che coinvolga gli allievi in azioni ricettive/produttive, incrementi il piacere d’apprendere e la motivazione, sviluppando al contempo competenze basilari per il futuro lavorativo e la formazione di ogni alunno/persona/cittadino.
Priorità d’intervento sono il contrasto alla dispersione scolastica, l’inclusione, il potenziamento delle competenze di base perseguite attraverso la realizzazione di moduli che:
• sono configurati sulla base degli interessi specifici dei soggetti secondo il principio della “motivazione intrinseca”;
• hanno durata breve, e fanno uso di metodologie attive (soprattutto laboratoriali) e partecipative (giochi di simulazione, cooperative learning, learning by doing, ecc.), finalizzate alla realizzazione di prodotti specifici;
• utilizzano attività formative (come quelle artistiche) spazi d'apprendimento e tempi (extrascolastici) non istituzionali;
• prevedono la partecipazione di esperti esterni; • includono incentivazioni mirate (percorsi ed esperienze in contesti diversi da quelli
scolastici, potenziamento di capacità fisiche); impiegano le ICT come strumenti per semplificare o costruire contenuti;
• verificano e certificano i risultati, anche in funzione della ricaduta sui percorsi curricolari, sui rientri e sull’obbligo formativo.
Ciascun modulo è guidato da un formatore/esperto e coadiuvato da un tutor, si rivolge a circa 15/25 allievi del primo o del secondo biennio, favorendo l’approfondimento di determinate aree disciplinari.
La selezione degli allievi avviene per procedura mista: su segnalazione dei consigli di classe, avvertite le famiglie e per autocandidatura. L’inserimento degli studenti a moduli avviati è sempre possibile a condizione che non sia già stato superato il 25% delle ore di formazione previste dal modulo, quando, cioè, il nuovo iscritto sarebbe nell’impossibilità di ottenere il riconoscimento (attestato) del corso.
Gli allievi – informati dai docenti dei progetti in atto - possono proporsi per più di un modulo. Tuttavia, raggiunto il numero massimo dei partecipanti, la selezione favorirà chi non risulta iscritto ad altri moduli.
Le proposte formative dei diversi moduli articolate in progetto dagli esperti selezionati
vengono di seguito presentate in sintesi:
TITOLO MODULO AREA N.ORE DESTINATARI PROPOSTA FORMATIVA
L’AUTOSCUOLA
Italiano
30 ore
n. 25 allievi del
Autopotenziamento delle
DELLE PAROLE primo biennio competenze comunicative di
base (ascoltare, parlare,
leggere, scrivere) e dell’apprendimento –
attraverso una metodologia attiva che utilizza giochi di
simulazione, cooperative learning, attività laboratoriali
- rivolto agli allievi DSA,
BES e HC ma anche a coloro che attraverso uno screening
iniziale rivelano difficoltà
nell’ambito espressivo L’APPRENDIMENTO Italiano L2 30 ore n. 25 allievi del Potenziare l’apprendimento
DELL’ITALIANO E LA primo e secondo dell’italiano e la sua
SUA biennio autovalutazione per gli allievi
AUTOVALUTAZIONE stranieri attraverso varie metodologie che
comprendono giochi interattivi, lavori di gruppo,
peer education, problem
solving, didattica interattiva, utilizzo di software per la
didattica e Power Point, utilizzo di differenti
applicazioni delle nuove
tecnologie della comunicazione, confronto con
esperti esterni
GO-KART
TDM e
30 ore
n. 25 allievi del
Entrare nello specifico campo
TMA secondo biennio tecnologico automobilistico, mettendo a punto due go-kart,
esaminando varie tipologie di
motori, le trasmissioni, i telai, gli pneumatici, l’apparato
elettrico ed elettronico, procedendo ad un confronto
tra vecchie e nuove
tecniche/tecnologie. Prevede la collaborazione di
un'officina meccanica specializzata e intende
potenziare le abilità e le competenze specifiche dei
curricoli di tecniche di
installazione e manutenzione (TDM) e tecniche meccaniche
e applicazione (TMA).
GUARDANDO DENTRO Officina 30 ore n. 20 allievi del Favorire un più facile IL MOTORE meccanica secondo biennio apprendimento del
funzionamento del motore,
dei vari sistemi ed impianti presenti sul veicolo attraverso
il sezionamento di un motore a 2/4 tempi (motobiennio) e
di un motore 4 T
(autovettura). I vari dispositivi verranno
fotografati e saranno utilizzati per produrre delle dispense ad
uso didattico accompagnate
dalla descrizione particolareggiata del
funzionamento dei singoli
dispositivi TUNING Officina 30 ore n. 25 allievi del Elaborazione di una
meccanica primo biennio motocicletta nei suoi
componenti estetici e
strutturali per la realizzazione di un “chopper” con il
serbatoio aerografato, un modo per entrare nel mondo
del “tuning” e della customizzazione di un veicolo
a 2, 3 o 4 ruote rispetto agli
standard produttivi di serie al fine di trasformarlo in un
“pezzo unico” dal design
ricercato e originale.
AUTODIFESA CONTRO
Educazione
30 ore
n. 25 allievi del
Educazione all'autodifesa per
IL BULLISMO 1 motoria primo biennio le prime classi dell'Istituto,
per potenziare le capacità, il
coordinamento motorio e soprattutto la sicurezza in se
stessi degli allievi a rischio di bullismo. Il modulo prevede
l'intervento di esperti che
introdurranno i temi del bullismo, del rispetto di sé e
degli altri, di conoscenza del proprio corpo, dell'utilizzo
intelligente della forza fisica.
AUTODIFESA CONTRO
Educazione
30 ore
n. 25 allievi del
Modulo di educazione
IL BULLISMO 2 motoria secondo biennio all'autodifesa per le seconde e
terze classi dell'Istituto, per potenziare le capacità, il
coordinamento motorio e soprattutto la sicurezza in se
stessi degli allievi a rischio di
bullismo. Il modulo prevede l'intervento di esperti che
introdurranno i temi del bullismo, del rispetto di sé e
degli altri, di conoscenza del
115
proprio corpo, dell'utilizzo
intelligente della forza fisica.
TORINO CITTA'
Educazione
30 ore
n. 25 allievi del
Alla scoperta del territorio, di
DELL'AUTOMOBILE audiovisiva primo biennio una peculiarità della sua
storia (quella che la lega al
settore dell'automobile), delle modalità di racconto video,
attraverso la realizzazione di un prodotto audiovisivo
intitolato “Torino: città
dell'automobile”. Durante gli incontri i ragazzi verranno
introdotti ai principi pratici per la realizzazione di un
video, raccoglieranno
informazioni e daranno corpo a un soggetto e a un primo
script, visiteranno luoghi cruciali (come il museo
dell'automobile) e
intervisteranno esperti.
Collaborazione con altri soggetti sul territorio
Il progetto incentiva attività in rete, l'interazione fra scuole, con società e imprese, con enti e soggetti esterni pubblici e privati. Va segnalato lo stretto legame che da sempre lega l’Istituto alle aziende - intese come spazio formativo - che anche per questo progetto (moduli di officina, TDM e TMA) hanno accettato di aprire le loro porte per offrire spaccati di contesti lavorativi e implementare la qualità professionale della formazione. Il Museo dell'automobile di Torino si è reso disponibile a collaborare alla realizzazione del video intitolato 'Torino città dell'automobile', offrendo ai ragazzi la possibilità di visitare e filmare le sale oltre che di intervistare i responsabili; mentre per la realizzazione del modulo di italiano L2 è stato coinvolta la scuola CPIA2. Gli interventi nei corsi di esperti esterni potranno infine con il loro apporto offrire un contributo professionale, variare l’offerta formativa, incentivare la scoperta di contesti differenti da quelli scolastici.
I risultati attesi possono essere così schematizzati:
intensificare l’attenzione al fenomeno della dispersione scolastica, potenziando metodi e tecniche di intervento e adottandone di nuovi;
introdurre nella scuola una strategia di contrasto al fenomeno basata su una sinergia di interventi;
acquisire in tutto o in parte i moduli nel PTOF;
ridurre il tasso di abbandono favorendo e sostenendo il raggiungimento della qualifica professionale;
incrementare la motivazione e la partecipazione degli allievi alle attività scolastiche;
potenziare l’apprendimento e rinvigorire la competenza chiave “imparare ad imparare”;
favorire l’adattamento relazionale attraverso lo sviluppo di adeguati atteggiamenti e comportamenti sociali, interculturali, di condivisione;
rafforzare la fiducia in se stessi e nei contesti sociali;
elevare la qualità della preparazione degli studenti in ingresso;
116
implementare le capacità di pianificazione, manuali e pragmatiche; sostenere e motivare gli studenti alla formazione professionale;
permettere agli studenti di esplorare e scoprire il proprio territorio;
creare e/o consolidare una rete duratura di rapporti con enti e soggetti esterni alla scuola;
trasferire nuove strategie e metodi di apprendimento ai contesti di istruzione curriculare.
2. LA NUOVA LEZIONE DIGITALE
Istituto TORI04000L IPSIA DALMAZIO BIRAGO
Progetto 10.8.1.A3-FESRPON-PI-2015-74
Titolo Progetto La nuova lezione digitale
Il progetto intende creare una serie di aule con dotazione multimediale con finalità operative e didattiche, al fine di Potenziare il livello di stimoli e contenuti tali da arricchire la didattica rendendola più versatile ed efficace e, inoltre, di rendere disponibili tali ambienti per i numerosi corsi che il nostro istituto organizza in molte circostanze con formatori aziendali esterni.
3. INFRASTRUTTURA RETE WIRELESS PER LA SUCCURSALE DI VIA
PISACANE 72
Istituto TORI04000L IPSIA DALMAZIO BIRAGO
Progetto 10.8.1.A2-FESRPON-PI-2015-38
Titolo Progetto Infrastruttura rete wireless per la succursale di via Pisacane 72
Il progetto intende creare una infrastruttura per coprire interamente la struttura della succursale di via Pisacane 72 (la sede di corso Novara è stata già coperta) da segnale wi-fi con finalità operative e didattiche, nonché i servizi forniti dall’istituto quali la formazione a distanza, il progetto FIXO e i Servizi al Lavoro (CFR ACCREDITAMENTO PRESSO LA REGIONE)
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Questa Istituzione Scolastica è stata autorizzata ad attuare il Progetto “DIRITTO ALLE CHIAVI”
(Candidatura N. 35542) – Pon Competenze di base - rivolto agli allievi dell’Istituto IPSIA
“DALMAZIO BIRAGO” di Torino in orario extracurriculare
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e
ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo
(FSE).Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche
mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Azione 10.2.1
Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità –espressione creativa
espressività corporea); Azione 10.2.2. Azioni di integrazione e potenziamento delle aree
disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e
nuovi linguaggi, ecc.). Avviso AOODGEFID\Prot. n. 1953 del 21/02/2017. Competenze di base
–CUP F14C18000080007
Codice progetto 10.2.2A-FSEPON-PI-2017-29, nota autorizzativa Miur Prot. n.
AOODGEFID/203 del 10/1/2018
Il progetto è articolato nei seguenti moduli progettuali:
Codice identificativo
progetto Modulo n.
Titolo modulo
10.2.2A-FSEPON-PI2017-29 1 BB-BIRAGO IN BARRIERA
2 LE CHIAVI PER APRIRE LA TUA OFFICINA
3 AUGMENTED REALITY FOR CARS
4 SCIENZE DEL MOTORE IN STOP-MOTION
5 PASSI IN LINGUA
6 BM-BIRAGO MIRAFIORI
7 SCIENZE DEL MOTORE IN STOP-MOTION2
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “Diritto alle chiavi”
Le competenze di base sono chiavi del sapere e del saper-fare necessarie alla comprensione di
sempre nuove conoscenze, della nostra società complessa, delle problematiche poste dal
mondo del lavoro e delle relazioni. Andare diritto alle chiavi vuol dire puntare “diritto” verso
quelle competenze attraverso un apprendimento concreto, esperienziale, significativo; ma vuol
anche far riferimento al diritto all’istruzione e all’integrazione rivolto a tutti, soprattutto alle fasce
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Corso Novara 65 10154 Torino - Tel. 011 2482089 - fax 011 857169
Succ.le: Via Pisacane 72 10127 Torino - Tel. 011 6820519 - fax 011 6054975 ww.ipsiabirago.it - E-mail: [email protected] - [email protected]
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più deboli, perché nessuno rimanga indietro. Il “diritto alle chiavi” comunemente, in casa e in
famiglia, rappresenta la conquista di ogni ragazzo diventato ormai maturo e in grado di
autogestirsi: il progetto si articola infatti in moduli che privilegiano l’autonomia, l’attività, il senso
di responsabilità degli studenti e la stessa progettazione dei moduli ha visto partecipi i ragazzi in
un'ottica di ricerca-azione. Infine le chiavi sono gli strumenti propri dell'attività di un'officina
meccanica e ci ricordano l'importanza di collegare gli apprendimenti scolastici alle abilità e alle
competenze necessarie per introdurre gli studenti nel mondo del lavoro. I moduli del progetto
sono infatti attenti a preparare i ragazzi all’ingresso nella realtà professionale, fornendo loro
informazioni utili e mettendoli in collegamento con i soggetti con cui si troveranno ad avere a
che fare.
Priorità d’intervento sono:
Promuovere l’inclusione attraverso un ambiente di apprendimento volto a valorizzare le
diverse esperienze e conoscenze, a favorire l’esplorazione e la scoperta, a incoraggiare
l’apprendimento collaborativo.
Migliorare le competenze chiave e i livelli di apprendimento degli allievi per ridurre il
fallimento formativo (debiti formativi) ovvero puntare al miglioramento degli esiti (media)
degli scrutini.
Ridurre la dispersione scolastica potenziando l’offerta formativa e utilizzando strategie
didattiche innovative e motivanti.
Fare della scuola un centro civico in rete con altri soggetti attivi sul territorio, predisposta
al coinvolgimento delle famiglie e degli studenti oltre i consueti orari di apertura e
offrendo differenti tipologie di attività.
Promuovere l’uso delle TIC, la didattica laboratoriale e attiva per incoraggiare
l’innovatività, lo sviluppo professionale del personale scolastico e potenziare gli interventi
a livello relazionale e creativo.
Aumentare la propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e migliorare la
fruibilità della scuola in orari extracurriculari.
Fornire agli studenti maggiori strumenti per muoversi nella società, nel mercato del
lavoro e per acquisire maggiore consapevolezza di sé.
Ciascun modulo è guidato da un formatore/esperto e coadiuvato da un tutor, si rivolge a circa
15/25 allievi del primo, del secondo biennio o dell’ultimo anno, favorendo l’approfondimento di
determinate aree disciplinari.
La selezione degli allievi avviene per procedura mista: su segnalazione dei consigli di classe,
avvertite le famiglie e per autocandidatura. L’inserimento degli studenti a moduli avviati è
sempre possibile a condizione che non sia già stato superato il 25% delle ore di formazione
previste dal modulo, quando, cioè, il nuovo iscritto sarebbe nell’impossibilità di ottenere il
riconoscimento (attestato) del corso.
Gli allievi – informati dai docenti dei progetti in atto - possono proporsi per più di un modulo.
Tuttavia, raggiunto il numero massimo dei partecipanti, la selezione favorirà chi non risulta
iscritto ad altri moduli.
Le proposte formative dei diversi moduli articolate in progetto dagli esperti selezionati vengono
di seguito presentate in sintesi:
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TITOLO
MODULO
AREA
N.ORE
DESTINATARI
PROPOSTA FORMATIVA
B-B- Birago in Barriera
Italiano 30 ore n. 20/25 allievi
della sede centrale
Il modulo intende realizzare una rivista
on-line che si occupi delle emergenze
storicoculturali, degli eventi, delle notizie
del quartiere di Barriera di Milano.
Realizzato grazie alla collaborazione della
Fondazione Contrada Torino Onlus, la
rivista si propone come strategia
innovativa di approfondimento della
competenza di base di italiano.
LE CHIAVI PER
APRIRE LA TUA
OFFICINA
Matematica 30 ore n.20/25 allievi
della sede centrale
Il modulo si avvale della collaborazione
della Camera di Commercio di Torino e
prevede l’approfondimento della
competenza di base di matematica
attraverso i calcoli necessari per aprire
un’officina meccanica: dalla
quantificazione delle spese per locali e
fornitori, al prestito bancario da richiedere
con le percentuali di TAN, TAEG, IVA,
alle tasse, alla considerazione
dell’opportunità di avere soci e
collaboratori, alle proiezioni e stime di
guadagni futuri. L’insegnamento della
matematica diventa così un compito di
realtà, con immediata interazione tra
sapere teorico e pratica, volto alla
preparazione professionale
AUGMENTED
REALITY FOR
CARS
Inglese 30 ore n. 20/25 allievi
della sede centrale
Il progetto intende approfondire la
competenza base di inglese attraverso la
realizzazione di schede tecniche di
automobili combinata all’utilizzo delle
ultime innovazioni digitali della realtà
aumentata per consentire una
visualizzazione degli oggetti rapida e di
forte impatto. Le schede approfondiranno
le caratteristiche tecniche delle automobili
nella loro evoluzione storica. Per essere
consapevoli di questo iter di sviluppo i
ragazzi avranno la possibilità di visitare il
Museo dell’automobile, istituzione che ha
già offerto la disponibilità a collaborare a
numerosi progetti proposti dalla scuola.
PASSI IN
LINGUA
Italiano 30 ore n. 20 allievi degli
ultimi anni
Il progetto prevede la collaborazione
dell’Istituto Birago con la Biblioteca
Civica “Primo Levi” e si rivolge agli
studenti del Birago, in particolare a quelli
stranieri, alle loro famiglie e all’utenza
della biblioteca di lingua araba. Gli
studenti si occuperanno della
realizzazione di una serie di schede sui
libri di autori italiani, scritte in lingua
araba (verso) e in italiano (retro),
destinate ad essere poste accanto alla
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sezione araba della biblioteca allo scopo
di incuriosire l’utenza straniera della
biblioteca alla lettura dei libri in lingua
italiana.
B-B Birago in
Mirafiori
Italiano 30 ore n. 20/25 allievi
della succursale
Il modulo intende realizzare una rivista
on-line che si occupi delle emergenze
storicoculturali, degli eventi, delle notizie
del quartiere di Mirafiori. Realizzato
grazie alla collaborazione della
Fondazione della Comunità di Mirafiori,
la rivista si propone come strategia
innovativa di approfondimento della
competenza di base di italiano.
SCIENZE DEL
MOTORE IN
STOP-MOTION 1
Scienze 30 ore n. 20/25 allievi
della sede centrale
Il modulo prevede la realizzazione di
video in stop motion dei processi fisici e
chimici implicati nel funzionamento del
motore. La stop motion, detta anche passo
uno, è una tecnica di animazione che si
pratica mediante degli scatti fotografici
che montati di seguito danno vita a delle
animazioni di oggetti o pupazzi. Nel
nostro caso ad essere animate saranno
soprattutto scritte e disegni, oltre che
bulloni e piccoli pezzi meccanici: ogni
video sarà creato per spiegare in maniera
divulgativa alcuni processi scientifici -
come l’attrito, le leve, la combustione –
che s’innescano col funzionamento del
motore.
SCIENZE DEL
MOTORE IN
STOP-MOTION 2
Scienze 30 ore n. 20/25 allievi
della succursale
Il modulo prevede la realizzazione di
video in stop motion dei processi fisici e
chimici implicati nel funzionamento del
motore. La stop motion, detta anche passo
uno, è una tecnica di animazione che si
pratica mediante degli scatti fotografici
che montati di seguito danno vita a delle
animazioni di oggetti o pupazzi. Nel
nostro caso ad essere animate saranno
soprattutto scritte e disegni, oltre che
bulloni e piccoli pezzi meccanici: ogni
video sarà creato per spiegare in maniera
divulgativa alcuni processi scientifici -
come l’attrito, le leve, la combustione –
che s’innescano col funzionamento del
motore.
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Collaborazione con altri soggetti sul territorio
L’istituto, intercettando il forte bisogno di agire in favore dell’inclusione sociale e della lotta alla
dispersione scolastica, si propone di diventare un centro civico propulsore di iniziative culturali e
aggreganti per il territorio.
Riconoscendo il ruolo svolto da numerosi attori che già operano efficacemente in questo senso,
si intende in primo luogo istituire e mettere a sistema le relazioni con questi soggetti.
Ogni modulo del progetto stabilisce infatti rapporti con enti pubblici e privati, in particolare con:
la Camera di Commercio di Torino,
la Biblioteca civica “Primo Levi”,
la Fondazione Contrada Onlus,
la Fondazione della Comuntà di Mirafiori Onlus,
il Museo nazionale dell'automobile di Torino ,
il centro culturale italo-arabo Dar-al Hikma,
il Cpia 2 di Torino.
Attraverso la loro collaborazione - che molto spesso consiste nell’intervento nei corsi di esperti
esterni o nel concedere l’uso di risorse come spazi reali e virtuali (accogliere la pubblicità del
progetto sul proprio sito) - si intende offrire un contributo professionale, variare l’offerta
formativa, incentivare la scoperta di contesti differenti da quelli scolastici.
I risultati attesi possono essere così schematizzati:
intensificare l’attenzione al fenomeno della dispersione scolastica, potenziando metodi e
tecniche di intervento e adottandone di nuovi;
introdurre nella scuola una strategia di contrasto al fenomeno basata su una sinergia di
interventi;
acquisire in tutto o in parte i moduli nel PTOF;
ridurre il tasso di abbandono favorendo e sostenendo il raggiungimento della qualifica
professionale;
incrementare la motivazione e la partecipazione degli allievi alle attività scolastiche;
potenziare l’apprendimento e rinvigorire la competenza chiave “imparare ad imparare”;
favorire l’adattamento relazionale attraverso lo sviluppo di adeguati atteggiamenti e
comportamenti sociali, interculturali, di condivisione;
rafforzare la fiducia in se stessi e nei contesti sociali;
elevare la qualità della preparazione degli studenti in ingresso;
implementare le capacità di pianificazione, manuali e pragmatiche; sostenere e motivare
gli studenti alla formazione professionale;
permettere agli studenti di esplorare e scoprire il proprio territorio;
creare e/o consolidare una rete duratura di rapporti con enti e soggetti esterni alla
scuola;
trasferire nuove strategie e metodi di apprendimento ai contesti di istruzione curriculare.