Piano triennale dell’Offerta Formativa · dicazioni Nazionali del 4 settembre 2012 (Testo...

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Piano triennale dell’Offerta Formativa Anni scolastici 2016-2017/2017-2018/2018-2019 Il Dirigente scolastico Prof.ssa Rina Pasqualina MANGANARO Via Cannizzaro 12 - 89123 REGGIO CALABRIA C. M.: RCIC867007 - C. F.: 92081320803 [email protected] [email protected] www.iccarduccidafeltrerc.it 0965 23504/300990/23103 0965 23504 Unione Europea Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Regione Calabria Istituto Comprensivo "Carducci – V. Da Feltre” RC

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Piano triennale dell’Offerta Formativa Anni scolastici 2016-2017/2017-2018/2018-2019

Il Dirigente scolastico

Prof.ssa Rina Pasqualina MANGANARO

Via Cannizzaro 12 - 89123 REGGIO CALABRIA

C. M.: RCIC867007 - C. F.: 92081320803 [email protected] [email protected] www.iccarduccidafeltrerc.it

0965 23504/300990/23103 0965 23504

Unione Europea Ministero dell’Istruzione

dell’Università e della Ricerca Regione Calabria Istituto Comprensivo

"Carducci – V. Da Feltre” RC

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INDICE

PREMESSA PAG. 3

ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE “ 4

PRESENTAZIONE DEI PLESSI “ 4

ENTI E ASSOCIAZIONI IN RETE “ 7

POPOLAZIONE SCOLASTICA“ “ 7

ORGANIGRAMMA “ 8

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICULO “ 9

ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI “ 16

ANALISI DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) “ 19

ATTIVITÀ PROGETTUALE “ 20

AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA “ 22

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE “ 24

BISOGNI FORMATIVI DELLA SCUOLA “ 24

FABBISOGNO DI ORGANICO “ 25

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE “ 27

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE “ 27

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA “ 28

VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE “ 39

RIFERIMENTI NORMATIVI “ 41

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Premessa

IL COLLEGIO DOCENTI,

VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015; PRESO ATTO dell’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17; TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli EE.LL. e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;

REDIGE

il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Il piano è rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali modifiche ne-

cessarie.

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all'I.C. "Carducci - V. Da Feltre":

è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Rifor-

ma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni le-

gislative vigenti”;

è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e

delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico con proprio atto di

indirizzo (prot. 0005690 del 22/12/2015);

è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 24/10/2017 (delibera n. 12);

è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 01/12/2017 (delibera n.10 );

è pubblicato sul sito della scuola;

è pubblicato su SCUOLA IN CHIARO.

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Analisi del contesto territoriale

La fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano ha preso avvio dal contesto territoriale, dalle peculiarità del nostro Istituto e dalle risorse esterne. L’Istituto Comprensivo “Carducci - V. Da Feltre” di Reggio Calabria (costituito con la legge 15 luglio 2011 N. 111 - Dimensionamento scolastico) comprende le scuole dell’Infanzia “Carducci” e “Melissari”, le scuole Primarie “Carducci” e “Melissari”, la scuola Secondaria di primo grado “V. da Feltre”. Il plesso “Melissari” è collocato in una zona urbana che sta diventando centrale per il sorgere di abitazioni di nuova costruzione, per la vicinanza del Palazzo della Regione e dell’Università Mediterranea. I plessi “Carducci” e “V. da Feltre” si trovano in una zona del centro storico della città, nei pressi di Piazza del Popolo, dove si svolge quotidianamente il mercato rionale. La popolazione è costituita, in gran parte, da famiglie appartenenti alla piccola, media borghesia e da li-beri professionisti, impiegati nei vari settori della vita pubblica e privata. Alcune famiglie vivono in uno stato di disagio socio-economico che tuttavia non impedisce ai ragazzi di integrarsi nel territorio e condi-videre con i coetanei esperienze di vita quotidiana e di aggregazione sociale. L’Istituto accoglie alunni extracomunitari i quali, provenendo da vari Paesi, offrono spunti di confronto culturale e un’utenza pro-veniente dalla periferia che utilizza l’efficiente rete viaria e il servizio di assistenza pre/post accoglienza agli alunni. La scuola, parte integrante del territorio, valorizza le risorse esterne partecipando attivamente alle pro-poste educative che pervengono da Enti e Associazioni; partecipa alle manifestazioni di quartiere, aderi-sce a iniziative di solidarietà e si pone essa stessa quale promotrice di iniziative culturali aperte al terri-torio. L’Istituto è apprezzato nel territorio per la qualità dell’impegno professionale dei docenti, del personale amministrativo e per le scelte curricolari adottate. La Scuola ha dato esecuzione alle direttive ministeriali e regionali, adattandole alle caratteristiche territoriali, con diligenza e assiduità, realizzando standard formativi di livello medio-alto apprezzati dai destinatari.

PRESENTAZIONE DEI PLESSI DELL’ISTITUTO

Il plesso Melissari è ubicato in via Melissari,

nelle immediate vicinanze dell’Università Mediterranea (tel. 0965 21706)

TEMPO SCUOLA: dal lunedì al venerdì h. 8:00 – 16:00, TOT. 40 h. SPAZI FUNZIONALI: ingresso, aule, androne attrezzato con giochi, sala mensa, spazio esterno.

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Il plesso è ubicato in via Giorgio Miceli - Tel. 0965 23504

La scuola Primaria “Carducci” è ubicata

in via Mattia Preti, 9 R. C. - tel. 0965/23504

Il plesso Melissari si trova nelle vicinanze immediate dell’Università Mediterranea, ubicata in via Melissari, tel. 0965/20958

TEMPO SCUOLA: dal lunedì al venerdì h. 8:00 – 16:00, TOT. 40 h. SPAZI FUNZIONALI: : ingresso, aule, androne attrezzato con giochi, sala mensa, spazio esterno.

TEMPO SCUOLA: tempo normale, dal lunedì al giovedì h.8:00 -13:30; venerdì h. 8:00 – 13:00; TOT 27 h.

SPAZI FUNZIONALI: aule, dirigenza, uffici amministrativi, servizio accoglienza, biblioteca, aula videoconferenza,

laboratorio d’informatica, classe 2.0, laboratorio lingui-stico, laboratorio scientifico, laboratorio musicale, pale-stra, cortile interno.

TEMPO SCUOLA: tempo pieno, dal lunedì al venerdì h. 8:00 – 16:00, TOT. 40 h. Tempo normale: dal lunedì al giovedì h. 8:00 - 13:30; venerdì h. 8:00 – 13:00, TOT. 27 h SPAZI FUNZIONALI - ingresso, laboratorio d’informatica, spazio teatrale, labo-ratorio artistico, laboratorio linguistico.

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La scuola Secondaria di 1° grado “V. da Feltre” è ubicata

in via Cannizzaro, 12 R. C. - Tel. 0965/23103 fax: 0965 23504

TEMPO SCUOLA Tempo normale: dal lunedì al venerdì h. 8:00 – 13:45,TOT. 30 h. Tempo prolungato: dal lunedì al venerdì h. 8:00 – 13:45 con n. 2 rientri pomeridiani (martedì e giovedì

h 8:00 – 16:45),TOT. 36 h. Sezione sportiva: orario curriculare come il tempo normale, più 3 ore di sport in orario extra-scolastico. Sezione scientifico - tecnologica: orario curriculare come il tempo normale, più 3 ore di scienze e tecno-

logia in orario extra-scolastico. Sezione artistica: orario curriculare come il tempo normale, più 3 ore di arte in orario extra-scolastico. Corsi di strumento musicale: dal lunedì al venerdì, h. 14:45 – 18.45.

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Enti e associazioni in rete

Il nostro Istituto opera all’interno di un sistema territoriale e interagisce con enti e associazioni in rete

con i quali sono state formulate importanti proposte educative e didattiche:

Città metropolitana di Reggio Calabria

Biblioteca comunale Museo Nazionale della Magna Grecia

Museo dello strumento musicale

Il Planetario

Archivio di Stato

Palazzo della Regione

Europe Direct

International House

Circolo Polimeni

Circolo Crucitti

Unità multidisciplinare

Medicina scolastica

Trinity College London

Università Mediterranea di Reggio Calabria

Università per stranieri “Dante Alighieri”

ITIS “Panella Vallauri”

Lumaka

Spazio Teatro Calabria

Libera, nomi e numeri contro la mafia

Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:

uscite didattiche e visite guidate, approfondimenti tematici e disciplinari, formazioni linguistiche specifi-

che, formazione di cittadinanza europea, attività finalizzate all'inclusione di alunni con difficoltà, attività

motorie e sportive. La collaborazione con i detti enti porta ad una serie di scambi di servizi, tra i quali è

previsto l'utilizzo di locali per attività confacenti.

Popolazione scolastica Alunni

ORDINE DI SCUOLA NUMERO di CLASSI NUMERO di ALUNNI

INFANZIA 7 180

PRIMARIA 36 767

SECONDARIA DI I GRADO 27 600

TOTALE 70 1547

Personale docente e non docente DOCENTI 155

COLLABORATORI SCOLASTICI 16

PERSONALE AMMINISTRATIVO 9

8

DIRIGENTE SCOLASTICO

DSGA Collegio

Docenti

Collaboratori

del D. S.

Funzioni

strumentali

Dipartimenti

Uffici di

segreteria

PLESSI

SCUOLA INFANZIA

Plesso Melissari

Plesso Carducci

SCUOLA PRIMARIA

Plesso Melissari

Plesso Carducci

S. SEC. I GRADO

Consigli di

classe

Commissioni

Referenti

Collaboratori

scolastici

ORGANIGRAMMA

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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO L’Istituto predispone il curricolo con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli obiettivi di apprendimento posti dalle In-dicazioni Nazionali del 4 settembre 2012 (Testo ufficiale delle Indicazioni nazionali per il curricolo D.M. del 16/11/2012 in G.U. n.30 del 5 febbraio 2013). Il curricolo è strutturato con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo. Esso promuove:

l'organizzazione degli apprendimenti in modo progressivamente orientato ai saperi disciplinari;

la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti;

i traguardi per lo sviluppo delle competenze (posti al termine dei più significativi snodi del per-corso curricolare) per finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'alunno.

LE COMPETENZE CHIAVE DA CONSEGUIRE:

comunicazione nella madrelingua;

comunicazione nelle lingue straniere europee;

competenza matematica;

competenze di base in campo scientifico e tecnologico;

competenza digitale;

imparare ad imparare;

competenze sociali e civiche;

spirito di iniziativa imprenditorialità;

consapevolezza ed espressione culturale.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Gli obiettivi di apprendimento sono definiti:

all'inizio della scuola dell’Infanzia;

all'inizio della classe terza della scuola Primaria;

all'inizio della classe quinta della scuola Primaria;

all'inizio della scuola Secondaria di primo grado. Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenute indispensabili al fine di raggiungere i tra-guardi per lo sviluppo delle competenze.

DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI

La scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. La scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base. Ai bambini e alle bambine che la frequentano, offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, socia- li, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. La scuola Secondaria di 1° grado rappresenta la fase in cui si realizza l'accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo nella prospettiva dell’elaborazione del sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono fissati, coerentemente con le indicazioni del MIUR:

al termine della scuola dell’Infanzia;

al termine della scuola Primaria;

al termine della scuola Secondaria di primo grado. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.

La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo fornisce le chiavi per imparare ad apprende-re, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi perseguendo una doppia linea formativa: verti-cale e orizzontale. Pertanto l’istituto:

1) pone le basi per la formazione di un cittadino europeo e mondiale, capace di partecipare positi-vamente al percorso di sviluppo della società moderna;

2) promuove cultura nel territorio mediante i progetti previsti dal Piano Triennale dell’Offerta For-mativa.

FINALITÀ

La scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria e la scuola Secondaria di primo grado, costituiscono il primo ciclo del percorso scolastico che "ricopre un arco di tempo fondamentale per l'apprendimento e per la costruzione dell'identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indi-spensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l'intero arco della vita".

La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni:

a rimuovere ogni ostacolo alla frequenza;

a prevenire l'evasione dell'obbligo scolastico e a contrastare la dispersione;

a curare l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità;

a favorire l’integrazione degli alunni stranieri;

a perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.

In questa prospettiva la nostra “Scuola ”:

accoglie i bambini dell’età di tre, quattro e cinque anni, cura il passaggio dall’Infanzia all’adolescenza e ne prosegue l’orientamento educativo;

accompagna gli alunni nell'elaborare il senso della propria esperienza;

favorisce la pratica consapevole della cittadinanza attiva;

promuove l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura.

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AREE DISCIPLINARI E DISCIPLINE

Il primo ciclo dell’istruzione rappresenta la fase in cui si realizza l'accesso alle discipline come punti di vi-sta sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo nella pro-spettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

L'apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, scienze motorie e sportive. Tutte queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento proprio, concorrono a definire un'area sovra-disciplinare, in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica nell'esigenza comunicativa dell'uomo e nell'esplicazione di facoltà uniche e peculiari del pensiero umano.

ITALIANO Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l'esercizio pieno della cittadinanza, per l'accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Per realizzare queste finalità, estese e trasversali, è necessario che l'apprendimento della lingua sia og-getto di specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti, che in questa prospettiva coordineranno le loro attività.

LINGUE COMUNITARIE L'apprendimento di almeno due lingue europee, oltre alla lingua madre, permette all'alunno di acquisire una competenza plurilingue e pluriculturale e di esercitare la cittadinanza attiva oltre i confini del terri-torio nazionale.

MUSICA La musica, componente fondamentale e universale dell'esperienza e dell’intelligenza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all'attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all'acquisizione di strumenti di conoscenza e autodeterminazione, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all'interazione fra culture diverse.

ARTE E IMMAGINE Lo studio della disciplina Arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nell'alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artisti-co.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Nel primo ciclo le scienze motorie e sportive promuovono la conoscenza di sé, dell'ambiente e delle proprie possibilità di movimento. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell'alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere.

RELIGIONE La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico culturale ed umano della società italiana; per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la Scuola italiana si avvale della collaborazione della Chiesa Cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studen-ti che vogliano avvalersi di questa opportunità.

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AREA STORICO-GEOGRAFICA

L'area storico-geografica comprende le scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e secondaria. Al loro interno, si articolano i temi relativi agli studi sociali, il cui scopo è quello di costruire percorsi strutturati su questioni della modernità e della contemporaneità, socialmente vive e spazial-mente differenziate. Uno degli obiettivi centrali di quest'area è lo sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva attraverso la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione.

STORIA Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato dell'uomo, partendo dallo studio delle testi-monianze e dei resti del passato. La conoscenza storica si forma e progredisce attraverso un incessante confronto fra punti di vista e approcci metodologici diversi (storici, archeologici, geografici, ecc); il suo apprendimento contribuisce all'educazione civica della nazione e favorisce negli alunni la formazione di una mentalità critica.

GEOGRAFIA La geografia è la scienza che studia l'umanizzazione del nostro pianeta e, quindi, i processi attivati dalle collettività nelle loro relazioni con la natura. Tali processi nel corso del tempo hanno trasformato l'am-biente e hanno "costruito" il territorio nel quale oggi viviamo. Fare geografia significa formare cittadini del mondo che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e so-stenibile, guardando al futuro.

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Nella formazione di base, l'area matematico - scientifico - tecnologica comprende argomenti di matema-tica, di scienze dell'uomo e della natura, di tecnologia sia tradizionale sia informatica. Si tratta di disci-pline che studiano e propongono modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni della vita quotidiana, individuale e collettiva.

MATEMATICA In questo quadro, la matematica ha uno specifico ruolo nello sviluppo della capacità generale di operare e comunicare significati con linguaggi formalizzati e di utilizzare tali linguaggi per rappresentare e co-struire modelli di relazioni fra oggetti ed eventi.

SCIENZE L'insegnamento/apprendimento delle scienze è un'interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le idee coinvolti nell'osservazione e nello studio, che ha bisogno sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni, sia di tempi e modalità di lavoro che diano ampio margine alla discus-sione e al confronto.

TECNOLOGIA La tecnologia da un lato studia e progetta i dispositivi, le macchine e gli apparati che sostengono l'orga-nizzazione della vita sociale, dall'altro studia e progetta nuove forme di controllo e gestione dell'infor-mazione e della comunicazione (informatica in senso lato).

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CITTADINANZA E COSTITUZIONE L’introduzione, con legge 30.10.2008 n. 169, dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, offre l’occasione per una messa a punto del fondamentale rapporto che lega la scuola alla Costituzione, sia dal punto di vista della sua legittimazione, sia dal punto di vista del compito educativo ad essa affidato. Lo studio della Costituzione permetterà ai ragazzi di acquisire una graduale ma significativa consapevo-lezza dei valori della democrazia, dell’esercizio dei propri diritti/doveri chiaramente sanciti dal testo co-stituzionale, attraverso la partecipazione, il dialogo e il confronto. Compito principale della scuola è insegnare le regole del vivere e del convivere perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. Per-tanto, l’obiettivo della scuola è quello di proporre un’educazione che spinga lo studente a fare scelte au-tonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. Lo sviluppo del senso civico e la conoscenza della Carta Costituzionale che va condivisa e applicata, costi-tuiscono momenti di riflessione ineludibili per l’esercizio della cittadinanza attiva. L’educazione civica è riportata in primo piano nei programmi scolastici ed è finalizzata «a una presa di coscienza sui compor-tamenti collettivi civilmente e socialmente responsabili». L'apprendimento riguarderà anche l’educazione ambientale, la salute, l’affettività e l’educazione stradale.

In riferimento alle direttive del MIUR, l’istituzione scolastica accoglie e fa proprie le LINEE DI ORIENTA-MENTO per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Tale tematica, oltre a costituire oggetto specifico di Cittadinanza e Costituzione, offrirà spunto a percorsi specifici didattici da realizzare in modo trasversale tra le varie discipline. Considerato che questo fenomeno è espressione di scarse capacità relazionali e di non accettazione di chi è diverso, la scuola ritiene opportuno rivolgere la propria azione educativa non solo ad autori e vittime del bullismo ma a tutti gli alunni, con il supporto delle famiglie.

In ottemperanza ai dettati costituzionali, la scuola "assicura l'attuazione dei principi di pari opportuni-tà, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni" (legge 107/2015 - comma 16). Una delle più importanti finalità educative, che permette il raggiungimento delle competenze chiave di Cittadinanza - nazionale, europea e internazionale - è infatti quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona, come stabilito anche dalla Strategia di Lisbona 2000. Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione. È compito peculiare della scuola del primo ciclo scolastico porre le basi per l'esercizio della convivenza civile attiva potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell'Infanzia. Considerati gli esiti emersi dalle prove Nazionali e dall'analisi del RAV, visto il decreto dell'Ufficio Scola-stico Regionale della Calabria - Direzione Generale - del 09/08/16 che sollecita le scuole a percorsi atti a:

1. ridurre il fenomeno del cheating, 2. promuovere l'acquisizione delle competenze di cittadinanza e integrarle nella programmazione

curriculare, 3. rimuovere le ragioni sistematiche della varianza tra classi e conferire organicità alle azioni pro-

mosse in tema di prevenzione, accompagnamento, recupero e potenziamento, la scuola pianifica attività di cittadinanza atte alla formazione del cittadino, in un'ottica verticale e tra-sversale, secondo la Raccomandazione del Consiglio dell'Europa. All'interno dei Consigli di classe i do-centi progetteranno percorsi didattici ed educativi pluri/interdisciplinari finalizzati al raggiungimento delle competenze - chiave di cittadinanza. Il relativo progetto è allegato al presente documento.

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TRANSDISCIPLINARIETÀ

Sarà privilegiata l'attività di lettura e di ricerca con l'ausilio della BIBLIOTECA. Il servizio di biblioteca non è da intendersi solo nei limiti dei locali adibiti a questo scopo e gestiti da personale preposto, ma com-prende anche le BIBLIOTECHE DI CLASSE CHE OGNI DOCENTE PREDISPONE INSIEME AGLI ALUNNI, mettendo insieme delle risorse proprie e condividendole all'interno della classe. La presenza della LIM in ogni aula e dei la-boratori d'informatica permette la ricerca multimediale e la lettura di brani e/o libri, nonché la proiezio-ne di slide o di filmati ad integrazione del materiale cartaceo.

E’ prevista per ogni anno scolastico l’elezione del MINI SINDACO e l’insediamento del CONSIGLIO COMUNALE

DEI RAGAZZI.

OBIETTIVI TRASVERSALI COMUNI

OBIETTIVI EDUCATIVI – SOCIO – AMBIENTALI

Comprendere il valore sociale delle Istituzioni: famiglia, scuola e società.

Formare l’uomo e il cittadino.

Prendere coscienza del valore della persona, del rispetto e delle opinioni altrui, della libertà e della democrazia.

Comprendere l’importanza delle regole all’interno di un gruppo.

Sensibilizzare al rispetto dell’ambiente, del patrimonio artistico e culturale.

Prendere coscienza delle diversità e impegnarsi a superare pregiudizi razziali ed etnici.

OBIETTIVI COGNITIVI Saper conoscere

Riconoscere e ricordare un contenuto.

Conoscere e ricordare fatti, fenomeni, informazioni.

Ricordare un gruppo di informazioni correlate al tempo e allo spazio.

Conoscere e ricordare metodi, tecniche, procedimenti.

Saper comprendere

Saper cogliere il contenuto dei diversi messaggi, verbali e non verbali.

Saper trarre conclusioni sulla base delle proprie conoscenze.

Saper riutilizzare le conoscenze acquisite in altri contesti.

Saper analizzare

Saper scomporre un contenuto nelle sue parti costitutive.

Saper distinguere l’essenziale e il marginale di un contenuto.

Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni, eventi e concetti.

Saper individuare le relazioni tra i diversi concetti e contenuti.

Saper sintetizzare

Saper organizzare le proprie conoscenze in modo da ricostruire le strutture essenziali di un con-tenuto.

Saper formulare un giudizio autonomo e personale.

Saper elaborare soluzioni di un problema.

Obiettivi finali comuni a tutte le discipline

Sviluppo della personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettive, affettive, operative, creative).

Conquista di capacità logiche, scientifiche, operative e delle corrispondenti abilità, attraverso l'acquisizione di conoscenze fondamentali specifiche.

Progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno.

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METODOLOGIA Una buona scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è possibile individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazioni metodo-logiche di fondo:

valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;

attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino di-suguaglianze;

favorire l'esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze;

incoraggiare l'apprendimento collaborativo sia all'interno della classe, sia attraverso la forma-zione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse;

promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, per imparare ad apprendere;

realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

Metodologia didattica - nella pratica quotidiana, la progettazione educativa si concretizzerà nei seguen-

ti orientamenti metodologici:

sarà favorita l'organizzazione dei contenuti secondo "Unità di apprendimento” capaci di pro-muovere momenti trasversali e interdisciplinari tra le varie materie;

saranno privilegiati i percorsi dal semplice al complesso, dal concreto all'astratto;

gli argomenti saranno proposti in maniera problematica (Problem solving) attraverso il dialogo, la discussione, i dibattiti; i docenti guideranno il ragazzo nei diversi processi conoscitivi;

la pratica del lavoro individualizzato tenderà a consolidare le abilità strumentali, indispensabili per un'uscita adeguata dalla scuola dell'obbligo;

sarà favorito il cooperative learning, in modo da attenuare casi di non socializzazione e di scarsa partecipazione;

saranno programmati interventi individualizzati di recupero, consolidamento e potenziamento.

VERIFICA In ogni disciplina verrà verificata la situazione di partenza di ciascun alunno con prove d'ingresso; nel corso dell'anno scolastico verrà sottoposto a verifica il conseguimento dei vari obiettivi. Tali verifiche, relative a segmenti del processo di apprendimento, sono da considerare vere e proprie "misurazioni" del livello di acquisizione dei contenuti. Metodi di verifica Lezioni frontali - Ricerche guidate - Discussioni e dibattiti - Analisi di documenti - Produzione di mappe concettuali e schemi - Lavoro individuale e/o di gruppo - Uso sistematico dei libri di testo, della bibliote-ca scolastica e di ogni altra fonte di informazione (dizionari, enciclopedie, testi specifici, quotidiani, ma-teriale audiovisivo ed informatico). Strumenti di verifica Test - Questionari - Colloqui guidati - Prove strutturate e semistrutturate - Prove pratiche - Relazioni - Ricerche - Letture - Attività di laboratorio. Saranno somministrate con cadenza periodica (iniziale, intermedia e finale) PROVE DISCIPLINARI COMUNI

predisposte dai competenti organi per classi parallele. L'analisi dei risultati permetterà una riflessione

sull'andamento didattico e contribuirà alle successive stesure del Piano di Miglioramento.

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ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI Premessa

Il nostro Istituto persegue il Piano Annuale Inclusività (PAI), un insieme di attività coordinate che si con-cretizzano in: "Accoglienza", "Continuità", "Orientamento", "Prevenzione della dispersione scolastica", “Integrazione alunni diversamente abili”, “ Integrazione alunni stranieri”. Negli anni vi è stata una costante richiesta di un tempo scuola ampliato, che andasse incontro alle ne-cessità legate all’organizzazione della vita familiare. In ottemperanza ai dettati costituzionali, la scuola "assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni" (legge 107/2015 - comma 16). Una delle più importanti finalità educative, che permette il raggiungimento delle competenze chiave di Cittadinanza - nazionale, europea e internazionale - è infatti quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona, come stabilito anche dalla Strategia di Lisbona 2000. Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione.

ACCOGLIENZA

L’accoglienza, principio ispiratore della Scuola, costituisce un’azione fondamentale del processo edu-cativo e formativo. Allo scopo di creare un clima sereno all'interno dell'Istituto sono stati progettati percorsi di accoglienza che consentano ai nuovi allievi di inserirsi prontamente nel nuovo contesto e che li aiutino, fin dall'inizio, a riconoscere luoghi, risorse, ruoli professionali, attività svolte ed obiettivi programmati. In particolare, i percorsi si articolano nei due momenti fondamentali della conoscenza (compagni, ope-ratori scolastici, ambiente, curricolo di studi, singole discipline insegnate) e dell'informazione (POF, Re-golamento d'istituto). L’Accoglienza inizia nei primi giorni di scuola e si protrae per l'intero anno scola-stico.

CONTINUITÀ La continuità scolastica è una premessa indispensabile per garantire ad ogni studente la valorizzazione delle proprie potenzialità, è la condizione che garantisce all’alunno il diritto ad un percorso il più possibi-le organico e completo, nel contesto formale (la scuola), non formale (la famiglia), informale (l’ambiente sociale). Muovendosi in questa direzione saranno programmati:

incontri tra i docenti dei tre ordini di scuola per una migliore conoscenza degli alunni e per uno scambio di informazioni sulla situazione di inserimento nella nuova realtà scolastica;

conoscenza dei programmi reciproci;

confronto dei processi valutativi;

momenti di collaborazione incrociata su eventuali progetti comuni.

ORIENTAMENTO La scuola è chiamata a svolgere un ruolo significativo in quella fase decisiva del processo di sviluppo che conduce alla maturazione della capacità decisionale. L'attività di orientamento, prevista dal D.M. 31-10-96, va intesa, pertanto, come un processo attraverso il quale l'allievo sviluppi capacità ed acquisisca strumenti che gli permettano di affrontare in maniera consapevole e critica la realtà che lo circonda e di compiere scelte responsabili sia a livello individuale che sociale. Mira a formare e potenziare nei ragazzi la capacità di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio - economici e le

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offerte formative affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita in modo attivo e responsabile. Essa rappresenta una parte integrante dell'educazione della persona ed è da intendersi come ambito di formazione permanente e, di conseguenza, tende a conquistare sempre maggiore con-siderazione e maggiore spazio nella didattica curricolare. L’Istituto predispone e organizza attività per gli studenti, iniziative e incontri informativi per le famiglie. L'attività di orientamento programmata per le quinte classi (scuola Primaria) e le terze classi (scuola Se-condaria di 1° grado) prevede le seguenti fasi:

somministrazione di questionari conoscitivi agli alunni;

informazioni sugli indirizzi delle scuole Secondarie di 1° e 2° grado;

visite guidate e incontri con le scuole Secondarie di 2° grado. Il raccordo tra i diversi ordini di scuola è curato per confrontarsi sugli obiettivi finali e le abilità di ingres-so richiesti e prevede incontri tra alunni e professori.

PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

In linea con le Indicazioni Nazionali la scuola s'impegna a “prevenire i disagi dei preadolescenti e di in-tervenire prima che si trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni". Sulla base dei bisogni degli alunni, saranno elaborati percorsi individualizzati per il recupero delle risorse personali tra le quali emergono contenuti, valori, esigenze proprie della cultura del preadolescente.

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L’Istituto Comprensivo “Carducci - V. Da Feltre”, che si è sempre distinte nel territorio per avere favorito il processo di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili, intende continuare a promuovere la valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali secondo i principi sanciti dalla Costituzione. L’Istituto attua con il concorso degli operatori dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e del-le famiglie, secondo quanto previsto dalla Legge N. 104/92, interventi di sostegno, affinché ogni alunno “diversamente abile” sia protagonista del proprio personale processo di crescita a livello cognitivo, psi-comotorio e socio - affettivo - relazionale. L’intervento di sostegno mira al superamento degli impedi-menti derivati dalla sua situazione di disabilità, sia nel senso della riabilitazione, sia nel senso della dota-zione di opportuni sussidi e materiali che consentano all’alunno di partecipare alle varie attività della vi-ta scolastica. Per favorire l’integrazione degli allievi diversamente abili, l’Istituto si avvale di:

docenti di sostegno;

assistenti educativi e alla comunicazione, i quali si dedicano non solo all’accoglienza degli alunni al momento dell’ingresso e dell’uscita delle lezioni, ma li supportano in tutti i loro bisogni per favorirne l'inserimento e l'integrazione.

Le attività di sostegno vengono svolte in classe, ove gli spazi sono strutturati in maniera tale da favorire l’organizzazione del pensiero e l’esecuzione autonoma delle consegne e nei laboratori, ove si svolgono quelle attività che facilitano sia il processo di apprendimento sia l’acquisizione di una adeguata autono-mia personale. L’insegnante di sostegno imposta gli interventi didattici delle singole discipline, adeguan-doli e personalizzandoli. I docenti di sostegno favoriscono, inoltre, la partecipazione degli allievi disabili a tutte le attività integrative, a tutti i progetti e a tutte le iniziative organizzate dall’Istituto e si adoperano per coinvolgerli con concrete esperienze di vita, attraverso visite guidate sul territorio ed eventuali viag-gi di istruzione. Dai Decreti attuativi n. 62 e n. 66, della Legge 107/2015, è scaturita la necessità di definire nuove linee guida da inserire nel Piano triennale dell’Offerta formativa (PTOF) riguardanti le nuove disposizioni sull’inclusione scolastica di tutti gli alunni, attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti scolasti-che, delle famiglie e delle associazioni che tutelano i diritti dei soggetti diversamente abili. Il principale strumento di progettazione dell’inclusione scolastica rimane il PEI , la cui stesura dovrà essere condivisa da tutte le componenti. Viene introdotto, inoltre, il modello bio-psico-sociale della classificazione Inter-nazionale del funzionamento (ICF) adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che tenga conto del Profilo di Funzionamento che è un documento propedeutico e necessario alla predisposizione del

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Progetto individuale e del PEI e vengono indicate anche le risorse strutturali necessari per l’inclusione scolastica. La nostra Istituzione scolastica, in coerenza con le nuove normative, si propone di attivare strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento, in quanto sia nella scuola Primaria che nella scuola Secon-daria di primo grado, possono essere ammessi alla classe successiva anche gli alunni con livelli di ap-prendimento parzialmente raggiunti o in via di acquisizione. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

L’inserimento di alunni stranieri in classe richiede un intervento didattico mirato soprattutto ad una ve-loce alfabetizzazione in lingua italiana, quale strumento primario del processo di comunicazione e di in-tegrazione che non va separato dall'apprendimento delle altre discipline. L'inserimento di alunni stranie-ri in classe, richiede un intervento che assicuri il successo scolastico e l’inclusione sociale. La presenza di alunni provenienti da diversi Paesi e da diverse culture può diventare occasione di arricchimento e di maturazione in vista di una convivenza fondata sulla cooperazione, lo scambio, l’accettazione delle di-versità come valori ed opportunità di crescita democratica; la scuola diventa così un laboratorio dove sperimentare rapporti nuovi.

INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

L’Insegnamento della Religione Cattolica nel primo ciclo d’istruzione si svolge secondo criteri di continui-tà attraverso percorsi educativi che prevedono l’acquisizione di valori etici, spirituali e religiosi. In particolare, l’Insegnamento della Religione Cattolica mira a far conoscere ai bambini e ai preadole-scenti i principi del Cattolicesimo, patrimonio storico del popolo italiano e i loro significati religiosi e cul-turali attraverso un accostamento critico alle fonti, ai contenuti e alla storia della fede cristiana, con op-portuni confronti con altre religioni.

ATTIVITÀ ALTERNATIVE Per gli alunni non avvalentisi dell’Insegnamento della Religione Cattolica, il nostro Istituto propone alle famiglie, secondo le sentenze della Corte Costituzionale n. 203 del 12 aprile 1989 e n. 13 dell’11 gennaio 1991, le CC. MM. 188 e 189 del 25 e 29 maggio 1989, C.M. n. 9 del 18-1-1991, e C.M.n.122 del 9 maggio 1991, la possibilità di scelta tra le seguenti opzioni:

materia alternativa all’IRC (il C.d.C. individua la materia o l’area didattica in cui l’alunno ha biso-gno di recuperare o approfondire le sue conoscenze; lo studio alternativo può essere svolto an-che in classe parallela);

attività di studio e/o ricerca individuale assistito.

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ANALISI del Rapporto di Autovalutazione (RAV)

Il Dirigente scolastico, nei mesi di giugno/luglio 2015 ha elaborato, con il supporto del nucleo operati-

vo,il RAV, Rapporto di Autovalutazione, anche attraverso i descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e

dall’ISTAT, al fine di predisporre il relativo Piano di Miglioramento in relazione ai punti di forza e di criti-

cità rilevati.

Il Piano è stato pubblicato all’Albo elettronico della scuola ed è presente sul portale Scuola in Chiaro del

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,

l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documenta-

ti degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi

conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

La PRIORITÀ che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio è:

1) migliorare le competenze disciplinari.

Il TRAGUARDO che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità è:

1) ridurre la variabilità degli esiti delle prove nazionali tra le classi.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

la scuola, analizzato i risultati delle prove INVALSI ed in particolare i livelli raggiunti dagli alunni, intende

progettare e realizzare attività finalizzate al miglioramento degli esiti e alla riduzione delle disomogenei-

tà tra le classi, dato emerso dall'autovalutazione di Istituto.

Gli OBIETTIVI DI PROCESSO che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1) migliorare i rapporti di continuità delle classi ponte;

2) realizzare prove d'istituto comuni per quadrimestre;

3) progettare corsi di formazione per i docenti sulle competenze digitali per l'innovazione didattica

e metodologica, sulla valutazione e sull'inclusione, la disabilità, l'integrazione e le competenze di

cittadinanza globale;

4) prevedere percorsi di recupero/potenziamento in orario curriculare ed extracurriculare.

Le motivazioni delle scelte effettuate sono le seguenti: la scuola si ritiene impegnata ad individuare obiettivi e metodologie finalizzati al raggiungimento delle priorità individuate e alle FINALITÀ previste ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge 107 del 15/07/2015, che possono essere così sintetizzate:

affermazione del ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza;

innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti;

contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali;

prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica;

realizzazione di una scuola aperta;

garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione per-manente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.

In rapporto alle analisi effettuate è stato elaborato il PIANO DI MIGLIORAMENTO, allegato al presente do-cumento di cui è parte integrante.

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Attività progettuale L’Istituto promuove una serie di Progetti per soddisfare i bisogni dei giovani affinché possano esprime-

re, nelle varie attività, le loro inclinazioni e potenzialità. L’attività progettuale facilita il lavoro di gruppo,

la flessibilità metodologica, motivazioni sociali e culturali che saldano il rapporto tra scuola e vita per fa-

vorire la crescita culturale e umana.

DENOMINAZIONE DESTINATARI FINALITÀ A B C della sicurezza Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere le condotte adeguate in caso

di calamità naturali e conoscere i tipi di pe-ricolo che possono presentarsi nell’ambito scolastico.

Area a rischio e forte pro-cesso immigratorio

Tutti gli alunni dell’Istituto Combattere l'emarginazione scolastica.

Astronomia Classi III scuola Sec. di 1° grado

Suscitare l’interesse per varie discipline, in particolare per la fisica e la matematica.

Bullismo e cyberbullismo

Tutti gli alunni dell’Istituto In riferimento alle direttive del MIUR, l’istituzione scolastica accoglie e fa proprie le LINEE DI ORIENTAMENTO per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e cyberbullismo. Tale tematica oltre a costi-tuire oggetto specifico di Cittadinanza e Co-stituzione offrirà spunto a percorsi specifici didattici da realizzare in modo trasversale tra le varie discipline.

C.C.R. Alunni della scuola Secon-daria di primo grado

Promuovere sul territorio la cultura della partecipazione e della legalità.

Educazione stradale Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere comportamenti corretti sulla strada e il rispetto della norma.

Frutta nelle scuole [Minis. delle Politiche agri-cole alimentari e forestali]

Tutti gli alunni della scuola Primaria.

Imparare a nutrirsi bene. Un insegnamento che frutta.

Giornalino a scuola Tutti gli alunni dell'Istituto Realizzazione del giornalino scolastico.

Incontro con l’autore Tutti gli alunni dell’Istituto Suscitare l'amore per la lettura e l'interesse per la cultura.

P.I.P.P.I. Progetto rivolto a nuclei familiari con figli a rischio di allontanamento

Individuare, monitorare, valutare un ap-proccio continuo e strutturato di presa in carico del nucleo familiare.

PON FSE “Una scuola inclu-siva per una cittadinanza attiva”

Tutti gli alunni Inclusione sociale e lotta al disagio.

Progetto Lingua inglese (con l’accertamento del livello di competenza della lingua inglese)

Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere il conseguimento delle compe-tenze della lingua inglese.

Salute (in convenzione con la Medicina Scolastica)

Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere buone condotte per la tutela della salute del Cittadino.

Scacchi Alunni della scuola Primaria e Secondaria

Promuovere la maturazione dello studente e potenziare le facoltà logiche attraverso il gioco.

Settimana dello studente Classi quinte della scuola Promuovere una didattica alternativa.

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primaria, classi I, II, III della scuola secondaria di primo grado

Teatro Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere una didattica alternativa, che coinvolga gli studenti in modo attivo.

Una regione in movimento Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere le abilità motorie.

Sport di classe Tutti gli alunni della scuola Primaria

Raggiungimento di capacità motorie sem-pre più armoniose.

Conoscenza e tutela dell’ambiente circostante

Tutti gli alunni dell’Istituto Conoscere i problemi legati all’ambiente per sviluppare un senso di appartenenza al territorio.

Cineforum Tutti gli alunni dell’Istituto Conoscere le diverse tipologie di comunica-zione.

Il valore del sé Tutti gli alunni dell’Istituto Combattere l’emarginazione scolastica.

Il coro delle mani bianche Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere la collaborazione attraverso il canto.

Italiano e matematica a porte aperte

Tutti gli alunni dell’Istituto Recupero e potenziamento di italiano e ma-tematica.

Uniti nella legalità Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere la formazione di una cittadi-nanza attiva.

Educazione all’affettività e alla Convivenza Civile

Alunni che non si avvalgo-no dello studio della reli-gione cattolica

Attività alternativa alla religione cattolica.

Progetto in rete sul con-trasto al bullismo

Tutti gli alunni dell’Istituto Contrasto al bullismo.

Progetto in rete sui curri-coli verticali

Tutti gli alunni dell’Istituto Raggiungimento di nuovi traguardi formati-vi scaturiti dall’autovalutazione di Istituto.

Progetto “Verso una scuo-la amica” MIUR - UNICEF

Tutti gli alunni dell’Istituto Favorire la conoscenza e l’attuazione della convenzione sui diritti dell’infanzia e della adolescenza nel contesto educativo.

Progetto tennis “PALLEG-GIANDO”

Alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria

Promuovere l’abilità motoria.

Progetto “RACCHETTE DI CLASSE” – tennis + bad-minton

Alunni delle classi terze, quarte e quinte

Avvicinare gli alunni a diverse attività spor-tive.

Noi Magazine Tutti gli alunni dell’Istituto Promuovere forme di espressività. Miglio-rare le competenze espressive e comunica-tive.

Una scuola a fumetti Alunni dell’indirizzo speri-mentale artistico.

Stimolare l’interesse verso l’espressione letteraria dell’immagine.

Mani e colori Alunni dell’indirizzo speri-mentale artistico.

Promuovere la creatività e l’abilità manua-le.

Scopriamo il nostro terri-torio

Conoscenza e potenzia-mento dell’educazione al patrimonio culturale pae-saggistico

Promuovere la conoscenza del territorio come ricchezza da preservare.

Olimpiadi di matematica Promozione dell’eccellenza nella logica ma-tematica.

Olimpiadi di grammatica Promozione dell’eccellenza nell’organizza-zione della logica linguistica

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Attività laboratoriale

La scuola organizza attività di laboratorio per assicurare ai ragazzi un coerente processo di crescita cognitiva, operati-va, psicologica, umana e sociale. Il laboratorio è un luogo mentale in cui i docenti adottano strategie innovative entrando in sintonia con i bisogni affet-tivi e cognitivi degli allievi, coniugando in maniera equili-brata il rapporto di dipendenza - autonomia. Nei laboratori della scuola si pensa, si progetta e si produce cultura attra-verso procedimenti intenzionali in cui gli elementi fonda-mentali dell’insegnamento/apprendimento scaturiscono dall’individuazione del problema, dalla definizione del lavo-ro di ricerca e dalla realizzazione del prodotto.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L'I.C. "CARDUCCI V. DA FELTRE" di R.C., per il triennio 2016/2019, pur mantenendo inalterata l'attuale organizzazione didattica di 30 ore settimanali, dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 13:45 (tempo normale) e di 36 ore (tempo prolungato), propone nell'ambito dell'autonomia scolastica, come amplia-mento dell’offerta formativa, l'istituzione di n. 03 corsi con attività integrative specifiche, da scegliere al momento dell'iscrizione. I corsi sono articolati in 30 unità curricolari antimeridiane (dalle ore 8:00 alle ore 13:45) e tre ore setti-manali, da svolgersi in orario extra – scolastico secondo un calendario flessibile.

Corso ad indirizzo sportivo

PROGETTO

“IMPARARE sportiva…MENTE”

L’indirizzo sperimentale sportivo (unico in Calabria), si presenta co-me l’opportunità di integrare la pratica sportiva all’offerta curricula-re del ciclo della scuola Secondaria, attraverso percorsi programma-tici attuati nel rispetto delle pluralità disciplinari, con una peculiarità ben definita: la flessibilità. La scuola si prefigge di:

ottimizzare il rapporto tra corpo e mente in forma interdi-sciplinare;

valorizzare il movimento, il gioco, lo sport, come espressio-ne della corporeità, così da garantire uno sviluppo psicofisi-co completo dei giovani;

facilitare i processi di inclusione e integrazione, attraverso la vita di gruppo, l’accettazione e la valorizzazione di sé e dell’altro.

L’indirizzo si avvale inoltre, della collaborazione di esperti sportivi esterni, appartenenti alle Federazioni nazionali, di collaborazioni va-rie e di attività di gemellaggio che lo rendono ricco di concrete occa-sioni di apprendimento.

Corso ad indirizzo

scientifico- tecnologico

PROGETTO

“PROGETTO ARCHIMEDE”

Il percorso didattico-educativo prevede l’approfondimento in ambi-to scientifico-tecnologico attraverso attività laboratoriali, incontri con esperti e visite guidate. La scuola si prefigge di:

sviluppare una mentalità scientifica come approccio nell'af-frontare e risolvere situazioni problematiche;

progettare e realizzare semplici schemi e modelli;

rendere consapevoli gli alunni delle problematiche connesse con lo sviluppo scientifico-tecnologico.

Nell'arco del triennio saranno sviluppate le seguenti tematiche:

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classe 1a: ambiente; classe 2a: la chimica intorno a noi; classe 3a: scienze a confronto.

Corso ad indirizzo

artistico

“PROGETTO NON SOLO ARTISTI…”

Sezione di approfondimento in ambito artistico. La scuola si prefigge di:

stimolare e sviluppare le capacità di guardare, comprende-re, esprimere, per conoscere meglio se stessi, gli altri e la realtà;

conoscere attraverso l'arte l'uomo, la sua storia, la sua cul-tura, i suoi ideali, imparando così il rispetto per l'ambiente e per il patrimonio storico - artistico;

dare spazio all'esperienza per conoscere tecniche artistiche differenti e valorizzare le attitudini e la creatività dei ragazzi.

Nell'arco del triennio saranno promosse attività laboratoriali e grafi-co - pittoriche, saranno realizzati uscite didattiche e incontri con ar-tisti, saranno condotti approfondimenti specifici.

Scuola ad Indirizzo musicale L'I.C. "CARDUCCI V. DA FELTRE" di R.C. dall’anno scolastico 2004/05 offre l’opportunità agli alunni della

scuola Secondaria di I grado che ne fanno esplicita richiesta al momento dell’iscrizione, di frequentare il

corso ad indirizzo musicale, finalizzato allo studio teorico/pratico di uno strumento. La scelta può orien-

tarsi su uno dei quattro strumenti presenti in organico: PIANOFORTE, VIOLINO, CHITARRA e PERCUSSIONI.

L’ammissione alle classi è subordinata al superamento di un esame attitudinale. Il corso prevede 2 in-

contri settimanali e si articola nelle seguenti attività: teoria e solfeggio, pratica dello strumento, attività

di musica d’insieme, ascolto partecipato.

Nel prossimo triennio 2016/2019, ai sensi del D.M. 8/11, lo studio dello strumento musicale (Chitarra –

Violino – Percussioni - Pianoforte) sarà destinato anche agli alunni delle classi 4a e 5a di SCUOLA PRIMARIA.

Si sottolinea l'importanza dell'iniziativa poiché il bambino che si accosta alla musica ha la possibilità di

intraprendere un percorso che non è solo artistico ma è prima di tutto educativo, poiché coinvolge

l’intera sensorialità del bambino e per questo contribuisce a stabilire un contatto con il suo mondo inte-

riore, con le sue esigenze, nonché con le sue difficoltà.

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Piano Nazionale Scuola Digitale Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge 107/2015 prevede la realizzazione del Il Piano Nazionale Scuola Digitale che ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di ap-prendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il PNSD si propone di:

valorizzare le risorse tecnologiche sia in termini di hardware che di software;

promuovere la cultura del sapere multimediale, collaborativo e attivo;

orientare positivamente l'uso della tecnologia tra i nativi digitali;

favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didatti-ca;

realizzare ambienti di Social Learning interni alle istituzioni in rete. In rapporto all'emergenza di tali bisogni formativi è stato elaborato il PIANO NAZIONALE DI SCUOLA DIGITALE,

allegato al presente documento di cui è parte integrante.

Bisogni formativi della scuola

Per migliorare la qualità dell’Offerta Formativa vengono individuati i seguenti obiettivi:

organizzazione di attività di recupero, sostegno e integrazione, con particolare riguardo ai pro-blemi dell'emarginazione e dell'integrazione;

utilizzazione dell'unità multidisciplinare di base, conformemente alle disposizioni di cui alla legge 104/92 ed alle successive norme applicative e ai bisogni accertati nelle scuole dell’Istituto;

interventi per la realizzazione della continuità, orizzontale e verticale, nei processi educativi;

potenziamento delle dotazioni bibliografiche, didattiche e dei laboratori;

partecipazione a manifestazioni realizzate nel territorio;

attivazione del servizio di mensa;

adesione alle diverse iniziative di formazione attuate da Enti e/o organizzazioni;

partecipazione a PON – POR ed a progetti europei;

realizzazione nell'ambito dell’Istituto di attività di formazione;

sensibilizzazione degli Enti Locali, comunali, provinciali e regionali, in merito ai problemi dell'edilizia scolastica e della sicurezza;

ottimizzazione di tutte le risorse esistenti per la realizzazione delle attività di arricchimento formativo degli alunni.

In relazione a questi obiettivi la nostra Istituzione scolastica:

organizza corsi di formazione per il miglioramento delle competenze;

programma attività a carattere poliedrico per contenuti proposti e per contesti aperti;

propone varie iniziative che mirano all’acquisizione di un comportamento fondato sulla solida-rietà e sull’appartenenza alla comunità europea;

aderisce al Trinity, ente di accertamento delle competenze linguistiche.

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FABBISOGNO DI ORGANICO a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune Posto di sostegno

Scuola Infanzia

a. s. 2016-17: n.

14 2

a. s. 2017-18: n.

14 2

a. s. 2018-19: n. 14 2

Scuola Primaria

a. s. 2016-17: n.

42 (posti comuni)

3 (posti di lingua) 11 Si prevedono n. 7 classi prime

a fronte dell'uscita di n. 5 classi quinte

a. s. 2017-18: n.

42 (posti comuni)

3 (posti di lingua) 11 Si prevedono n. 7 classi prime

a fronte dell'uscita di n. 6 classi quinte

a. s. 2018-19: n. 42 (posti comuni)

3 (posti di lingua)

11 Si prevedono n. 7 classi prime a fronte dell'uscita di n. 6 classi quinte

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di con-corso/sostegno

a. s. 2016-17 a. s. 2017-18 a. s. 2018-19 Motivazione: indicare il pia-no delle classi previste e le loro caratteristiche

A-22 16 16 16 Si prevedono:

2016/17 la formazione di due classi prime, a completamento di sezioni già attive e il succes-sivo mantenimento del nume-ro di classi nel biennio succes-sivo.

2017/18 la formazione di una classe prima, a completamen-to della sezione già attive e il successivo mantenimento del numero di classi nel biennio successivo.

2018/2019 il completamento dei corsi già attivi

A-28 9 9 9

A-25 (francese)

1 1 1

A-25 (inglese)

5 5 5

A-25 (spagnolo)

3 3 3

A-31 2 2 2

A-60 3 3 3

A-30 3 3 3

A-49 3 3 3

A-56 4 4 4

Sostegno 15 19 19

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b. Posti per il potenziamento

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategi-che al capo I e alla progettazione del capo III)

Posto comune primaria 4 Ampliamento dell'offerta formativa

A030 Scienze motorie A032 Musica

A028 Arte

3 Ampliamento dell'offerta formativa

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei

parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistenti amministrativi

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Collaboratori scolastici

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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE L’art.1 comma 124 della legge 107/2015 prevede che la scuola progetti e realizzi Il piano di formazione del personale. La formazione prevista come obbligatoria, permanente e strutturale dovrà recepire le criticità emerse dal RAV e le istanze provenienti dal PdM, in coerenza con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari ed evidenziati nel suddetto documento. Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative:

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Competenze digitali e innova-zione didattica e metodologica Stato giuridico e cessazione

Docenti Personale di segreteria

Miglioramento delle competenze metodologi-che e didattiche. Affermazione della centralità della scuola nelle società della conoscenza. Formazione e aggiornamento specifici.

Valutazione Ricostruzione di carriera

Docenti Personale di segreteria

Individuazione di strategie e strumenti comuni per una valutazione oggettiva e trasparente, finalizzata al miglioramento degli esiti e alla riduzione delle disomogeneità tra le classi.

Formazione e aggiornamento specifici.

Inclusione, disabilità, integra-zione e competenze di cittadi-nanza globale Pratiche previdenziali e pen-sionistiche

Docenti Personale di segreteria

Prevenzione e recupero dell’abbandono e del-la dispersione scolastica. Garanzia del diritto allo studio e delle pari op-portunità. Formazione e aggiornamento specifici.

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FABBISOGNO DI ATTREZZATURE Infrastruttura/ attrez-zatura

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla

progettazione del capo III

Fonti di finanziamento

LIM, sistema integrato Tablet Proiettori Stampanti Scanner

Miglioramento delle competenze me-todologiche e didattiche. Affermazione della centralità della scuola nelle società della conoscenza. Formazione e aggiornamento specifici

PON FESR

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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

Scuola dell'Infanzia

La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della compe-tenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratteriz-zata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamen-te risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinio-ni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflet-tere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, carat-teristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e im-maginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva impor-tanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivi-se; implica il primo esercizio al dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; si-gnifica porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialo-go sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.

Al centro del processo educativo ci sono i bambini che sono espressione di un mondo complesso e ine-sauribile di energie, potenzialità, sorprese e anche di fragilità - che vanno conosciute, osservate e accom-pagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. Ogni bambino è, in sé, diverso ed unico e riflette anche la diversità degli ambienti di provenienza che oggi conoscono una straordinaria differenziazione di modelli antropologici ed educativi, che compren-dono famiglie equilibrate e ricche di proposte educative accanto ad altre più fragili e precarie, una pre-senza genitoriale sicura ma anche situazioni diverse di assenza.

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I bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenità e, al con-tempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetitività, narrazioni, scoperte. La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predi-sposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica.

CAMPI DI ESPERIENZA Le finalità educative e didattiche proposte dalle Indicazioni si concretizzano in campi d’esperienza. “I campi d’esperienza sono i luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico – culturali”. Quindi, ogni campo d’esperienza, rappresenta un ambito dell’esperienza e della concettualizzazione in cui si possono svolgere una serie di attività per raggiungere specifiche competenze. IL SÉ E L’ALTRO

È il campo nel quale i bambini esprimono le grandi domande esistenziali sul mondo e nel quale appren-

dono i fondamenti del senso morale, prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e

apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

È il campo nel quale i bambini prendono coscienza ed acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il con-

trollo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e impa-

rano ad averne cura attraverso l’educazione alla salute.

IMMAGINI, SUONI, COLORI Questo campo d’esperienza riguarda i linguaggi visivi, sonori, corporei, mass-mediali la cui fruizione

educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.

I DISCORSI E LE PAROLE

È il campo nel quale i bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperien-

ze e il mondo, a conversare e dialogare, a riflettere sulla lingua e nel quale si avvicinano alla lingua scrit-

ta. Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua madre e di altre lingue consolidano

l’identità personale e culturale e si aprono verso altre culture.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Questo campo d’esperienza riguarda l’esplorazione della realtà che il bambino compie, imparando a or-

ganizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il confrontare, il con-

tare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni. Le attività proposte, le osservazioni dei feno-

meni naturali e degli organismi viventi, le conversazioni, le attività ludiche, costruttive o progettuali co-

stituiscono le premesse affinché il bambino arrivi a capire che vale la pena di guardare sempre meglio i

fatti del mondo, confrontando le proprie ipotesi con le interpretazioni proposte dagli adulti e coope-

rando con gli altri bambini.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

La scuola dell’infanzia organizza le proposte educative e didattiche predisponendo:

lo spazio che dovrà essere accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola;

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il tempo esteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascolta-re, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che speri-menta e nelle quali si esercita. In questo modo il bambino può scoprire e vivere il proprio tempo esi-stenziale senza accelerazioni e senza rallentamenti indotti dagli adulti;

la documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento indivi-duali e di gruppo;

lo stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmen-te, sull’intervento indiretto e di regia;

la partecipazione, come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza.

ORARIO SCOLASTICO

La scuola dell'Infanzia funziona per cinque giorni alla settimana con doppio organico dalle ore 8.00 alle ore 16.00,con turnazione settimanale. L'impiego ottimale del personale docente implica la condivisione della responsabilità educativa e didattica. L'armonizzazione delle scelte metodologiche consente di rea-lizzare attività di intersezione con l'attuazione di scambio esperienziale tra i bambini.

ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA

TEMPI SPAZI ATTIVITA'

ENTRATA (8:00-8:30)

Sezione - Accoglienza.

INIZIO ATTIVITA'

(8:30/9:30)

Angoli strutturati Sezione

Calendario, appello, narrazioni, conversazione, canti, poe-

sie, attività di ricerca per preparare i bambini alle attività

didattiche programmate.

COLAZIONE (9:30/10:00)

Sezione Spuntino a carico delle famiglie.

ATTIVITA’ CURRICOLARI (10:00 -11:30)

Sezione Salone

Attività previste dal Progetto educativo didattico che ser-vono per la crescita e la maturazione di tutte le compe-tenze del bambino.

ATTIVITA’ DI ROUTINE (11:30/12:30)

Sezione Salone

Attività di riordino materiali. Gioco libero.

USCITA (12:30/13:00)

Sezione Salone

Uscita degli alunni che non usufruiscono del servizio men-sa.

USO DEI SERVIZI IGIENICI Bagno Fruizione come momento legato ai bisogni personali.

PRANZO (12:30-13:30)

Sala mensa Educazione alimentare; acquisizione di regole comportamentali a tavola; conversazione fra bambino/bambino e bambino/adulto; incarichi e consegne.

ATTIVITA’ RICREATIVE (13:30-14:30)

Giardino/cortile/salone Giochi collettivi/individuali/a piccoli gruppi.

ATTIVITA' (14:30-15:30)

Sezione Salone

Attività previste dal Progetto educativo didattico; completamento attività iniziate al mattino.

PREPARAZIONE ALL'USCITA (15:30-16:00)

Sezione Riordino del materiale; rievocazione delle attività della giornata; saluto.

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Scuola Primaria

PERCORSO FORMATIVO EDUCAZIONE E FORMAZIONE

La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le

competenze culturali di base nella prospettiva del pieno svilup-po della persona. Compito specifico è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base. La scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, eti-che e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di cia-scuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e re-sponsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.

La nostra scuola intende:

realizzare la propria funzione pubblica impegnandosi per il diritto allo studio, alle pari opportuni-tà, al successo scolastico di tutti gli allievi;

sostenere l’interazione e l’integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre cultu-re; la presenza di bambini con radici culturali diverse deve essere opportunità per comprendere altri orizzonti culturali e relazionarli con il proprio vissuto;

promuovere l’acquisizione di una significativa gamma di competenze che comportino il posses-so e l’utilizzo strategico delle conoscenze, l’applicazione delle abilità, atteggiamenti e compor-tamenti adeguati ai diversi contesti socio – ambientali;

condurre l’allievo a fare scelte autonome e produttive, ad esprimere e valorizzare le proprie ca-pacità, a sviluppare le proprie potenzialità, ad assimilare le regole del vivere e del convivere per essere cittadino consapevole delle proprie responsabilità e delle proprie scelte. In tal modo, ssa vuole porre le basi del percorso formativo di ciascuno nella consapevolezza che questo prose-guirà in tutte le fasi successive della vita e fornire gli strumenti per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare le mappe dei saperi, per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali e antropologici nei quali si vive.

Essa si assume il compito di educare istruendo, che si esplicita in tre azioni fondamentali:

consegnare il patrimonio culturale che viene dal passato;

preparare al futuro, fornendo competenze indispensabili;

sostenere il processo di costruzione della personali-tà.

La nostra scuola è orientata alla crescita individuale e so-ciale della persona, alla formazione di identità forti e criti-che affinché ciascuno si realizzi pienamente, interioriz-zando valori, sviluppando senso di responsabilità e stabi-lendo relazioni significative.

Finalità Partendo dalle tematiche sociali attuali e dalle risorse umane, logistiche e dei servizi, la nostra scuola si propone di:

offrire agli alunni occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

far sì che gli alunni acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere;

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promuovere la capacità di elaborare metodi e strategie personali;

favorire l’autonomia di pensiero orientando la didattica alla costruzione dei saperi;

favorire lo sviluppo della creatività;

promuovere l’acquisizione di tutti i tipi fondamentali di linguaggio;

favorire la costruzione delle capacità di riflessione e di pensiero critico;

promuovere la responsabilità personale. La nostra scuola privilegia alcuni momenti importanti per la vita e la crescita di tutta la comunità scola-stica. In particolare, cura l’accoglienza, l’educazione alla cittadinanza, le attività sportive e di laboratorio.

Metodi Il rapporto educativo Il processo per la realizzazione delle finalità educative così identificate è strettamente legato alla qualità della relazione che si costruisce tra l’alunno e il docente. Si ritiene che il corretto rapporto educativo debba fondarsi su:

l’ascolto, come disponibilità sistematica e partecipata dell’adulto al bisogno del bambino di co-municare;

l’atteggiamento empatico, inteso come disponibilità a comprendere gli stati d’animo e i punti di vista del bambino;

la messa in atto di una strategia comunicativa attraverso la quale il docente dimostra di nutrire attese positive verso le capacità potenziali di ciascuno.

Strategie compensative vengono messe in atto quando la diversità diventa carenza; allora il bambino viene stimolato a recuperare la curiosità e la motivazione necessarie per acquisire le competenze di cui è capace. In questo modo si garantiscono a tutti le opportunità formative indispensabili per raggiungere risultati finali coerenti con il progetto educativo messo a punto dalla scuola.

Obiettivi specifici Il compito specifico della scuola Primaria è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Proprio attraverso gli alfabeti delle discipline si stimolano le differenti potenzialità e lo sviluppo delle dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, etiche e religiose. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svan-taggio: più solide sono le strumentalità apprese, maggiori sono le probabilità di inclusione sociale e cul-turale attraverso il sistema dell’istruzione. Gli obiettivi sono quelli proposti dal sistema, ma proiettati sul territorio e coinvolgenti il “capitale socia-le” cioè famiglie, Enti Locali, organizzazioni culturali e formative e sono:

esplicitare i valori e le idee presenti nell’esperienza;

dare valore a tutte le dimensioni della persona: razionale, estetica, sociale, operativa, affettiva, mo-rale, spirituale, religiosa;

favorire l’acquisizione delle diverse modalità espressive;

arricchire la visione della vita e del mondo;

cogliere la diversità delle persone e delle culture come ricchezza;

praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale.

A conclusione del ciclo di studi, l'allievo, contestualmente alla scheda di valutazione, riceverà la certifica-

zione delle competenze acquisite, secondo il modello nazionale predisposto dal MIUR (Legge 53/2003).

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ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Ogni classe è affidata ad un team pedagogico. Le discipline vengono insegnate per un monte ore an-nuale corrispondente alle Indicazioni ministeriali e così ripartite nella settimana:

Mezzi e metodi Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace e personalizzato l'intervento formativo dell’alunno.

LEZIONE COLLETTIVA A LIVELLO DI CLASSE

COOPERATIVE LEARNING

INDIVIDUALIZZAZIONE

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

I laboratori favoriscono l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa, so-no la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità. Sono ambienti attraverso i quali l’alunno può sperimentare particolari situazioni di creatività espressiva, creano una serie di legami tra l’operare, il fare ricerca, lo sperimentare ma soprattutto il trovare il proprio personale modo di espressione. Nella scuola sono presenti ambienti opportunamente strutturati per le attività di laboratorio: biblioteca, laboratorio d’informatica, classe 2@0, laboratorio linguistico, laboratorio Cineforum, labora-torio scientifico, laboratorio musicale.

TEMPO NORMALE TEMPO PIENO

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI ORE SETTIMANALI

LINGUA ITALIANA 8 ore (1a CLASSE) 7 ore (2a -3 a- 4 a - 5 a CLASSE)

8 ore (1a CLASSE) 7 ore (2 a - 3 a CLASSE)

MATEMATICA 5 6 ore (1a - 2 a CLASSE) 5 ore (3 a CLASSE)

LINGUA COMUNITARIA 1 ora (1a CLASSE) 2 ore (2a CLASSE)

3 ore (3a- 4a - 5a CLASSE)

1 ora (1a CLASSE) 2 ore (2 a CLASSE) 3 ore (3 a CLASSE)

STORIA 2 2

CITTADINANZA E COSTITU-ZIONE

1 1

GEOGRAFIA 1 2

SCIENZE 2 2

TECNOLOGIA ED INFORMATI-CA

1 1

MUSICA 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 2

SCIENZE MOTORIE 2 ore (1a – 2 a CLASSE) 1 ora (3 a- 4 a - 5 a CLASSE)

2

RELIGIONE/ ATTIVITÀ ALTERNATIVE

2 2

MENSA/DOPOMENSA 10

27 ORE 40 ORE

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Progettazione settimanale Le attività di progettazione e verifica si svolgono ogni martedì, dalle ore 16:00 alle 18:00 nel plesso centrale. L’incontro settimanale è per equipe pedagogica e per classi parallele. Durante gli incontri i docenti, sulla base di una verifica dell’attività svolta, pianificano le azioni, individuano obiettivi e strategie, ricercano i raccordi in-terdisciplinari, concordano le prove di verifica bimestrali e quadrimestrali.

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO La scuola Secondaria di primo grado "Vittorino da Feltre”, intitolata all’educatore ed umanista veneto che pianificò un sistema educativo basato sui criteri di uguaglianza, di rispetto per l’individualità, di mutua fiducia, sembra affondare le proprie radici in questi principi ispiratori. Rispecchiandosi in un modello di educazione armoniosa e complessiva, la “Vittorino” accosta all’insegnamento delle discipline tradizionali una varietà di proposte teorico-pratiche che concorrono al raggiungimento di un adeguato traguardo formativo. Da sempre all’avanguardia e al passo coi tempi, la Scuola si propone arricchita di nuovi mo-delli organizzativi che si affiancano a quello tradizionale: il tempo prolungato, l'indirizzo sportivo, l'indiriz-zo linguistico, l'indirizzo artistico, l'indirizzo scientifico - tecnologico, l'indirizzo musicale. Il tempo prolun-gato nasce per soddisfare le esigenze di quei nuclei familiari che richiedono per i propri figli un tempo scuola più lungo, un’organizzazione che possa seguirli anche durante le ore pomeridiane, che insegni ai ragazzi a essere autonomi nel lavoro offrendo maggiori occasioni alla socializzazione con i coetanei.I nuo-vi indirizzi sportivo e musicale intendono rispondere a nuove esigenze formative dei giovani che vogliono curare i loro interessi, inserendoli in un contesto culturale. La “Vittorino” rappresenta quindi il prototipo di scuola moderna, attenta ad ogni tipo di bisogno sociale e formativo, sensibile ai processi di trasformazione, rinnovamento e ricerca, pronta ad adeguarsi alle esi-genze dell’utenza.

Quadro orario settimanale delle discipline L’orario annuale obbligatorio delle lezioni è di complessive 990 ore più 33 ore da destinare ad attività di approfondimento nel contesto dell’insegnamento delle materie letterarie, per un totale settimanale di 30 ore per il tempo normale e di 36 ore per il tempo prolungato. L’insegnamento di “Cittadinanza e Costitu-zione” è inserito nell’area disciplinare storico- geografica.

Tempo Scuola Normale (30 ore settimanali)

Tempo Prolungato (34 ore settimanali + 2 di mensa)

Italiano 6 Italiano 6

Storia 2 Storia 2

Geografia 1 Geografia 1

Cittadinanza 1 Cittadinanza 1

Inglese 3 Inglese 3

2^ Lingua Comunitaria 2 2^Lingua Comunitaria 2

Matematica 4 Matematica 4

Scienze 2 Scienze 2

Tecnologia 2 Tecnologia 2

Musica 2 Musica 2

Arte 2 Arte 2

Scienze motorie 2 Scienze motorie 2

Religione 1 Religione 1

Lab. di italiano 2

Lab. di matematica 2

Indirizzo Musicale Indirizzo Sportivo

Tempo scuola Normale + 2 ore settimanali di

strumento

Tempo scuola Normale + 3 ore settimanali di sport da svol-

gersi secondo un calendario flessibile in orario extra - scola-

stico.

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Indirizzo Artistico Indirizzo Scientifico - tecnologico

Tempo scuola Normale + 3 ore settimanali di studi

artistici da svolgersi secondo un calendario flessi-

bile in orario extra – scolastico.

Tempo scuola Normale + 3 ore settimanali di studi specifici da

svolgersi secondo un calendario flessibile in orario extra - sco-

lastico.

DIPARTIMENTI Scuola Secondaria di 1° grado

Dipartimento 1 Area linguistico - storico - geografico - artistico - espressiva - sostegno

Dipartimento 2 Area matematico - scientifico - tecnologica

Dipartimento 3 Lingue straniere

La progettazione educativa e formativa

L’autonomia delle istituzioni scolastiche e i recenti processi di riforma del sistema educativo d’istruzione

e formazione hanno portato i docenti a ridefinire in modo critico gli strumenti progettuali di cui dispon-

gono per la promozione degli apprendimenti. Sul fronte della prassi scolastica questo ha determinato il

passaggio dalla programmazione educativa e didattica alla progettazione dell’offerta formativa e del

curricolo(vedi Indicazioni Nazionali per il Curricolo)segnando così il declino dell’era dei programmi e

l’affermazione della stagione delle Indicazioni.

Il nuovo indirizzo offre l’opportunità di “costruire” un percorso didattico- formativo sempre più attento

all’identità e complessità di ogni individuo, alle sue capacità, aspirazioni e fragilità nelle varie fasi di svi-

luppo e di formazione. Lo studente è posto sempre più al centro dell'azione educativa in tutti i suoi

aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.

Da tale premessa scaturisce una pianificazione del lavoro didattico incentrata su:

la persona dell'alunno;

la personalizzazione degli apprendimenti;

la flessibilità del monte-ore annuale;

la flessibilità del gruppo – classe;

la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio;

l’attuazione di interventi specifici di sostegno e di recupero (Direttiva n. 113 del 19/2/2007).

Il percorso formativo è inoltre sostenuto da:

colloqui con gli insegnanti delle scuole di provenienza;

analisi del curricolo scolastico;

colloqui con gli alunni e con le famiglie;

ripetute osservazioni degli alunni impegnati nelle normali attività didattiche.

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Predisposizione del curricolo d’Istituto I docenti della Scuola, riuniti in dipartimenti per aree disciplinari, predispongono il percorso educativo

(curricolo) all’interno del Piano dell’Offerta Formativa con riferimento a:

obiettivi generali;

obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina;

traguardi per lo sviluppo delle competenze;

metodologie e mezzi;

verifica e valutazione.

Obiettivi educativi e didattici - CLASSI PRIME Favorire l'inserimento nella nuova realtà scolastica.

Superamento dell’egocentrismo e apertura all'altro diverso da sé.

Sviluppo delle capacità di relazione e di collaborazione.

Sviluppo della conoscenza di sé e degli altri.

Rispetto delle norme comportamentali.

Consapevolezza dei doveri scolastici.

Recupero/Consolidamento/Potenziamento delle abilità di base.

Avvio all’acquisizione di un ordinato metodo di lavoro.

Acquisizione ragionata dei fondamenti delle diverse discipline(contenuti, procedimenti metodo-logici, lessico specifico).

Acquisizione delle capacità espressive, linguistiche, logico-operative, grafiche,pittoriche, tecni-che, musicali e psico - motorie.

Obiettivi educativi e didattici - CLASSI SECONDE Approfondimento della conoscenza di sé (abilità, interessi, attitudini).

Rafforzamento dei rapporti proficui e collaborativi con compagni ed insegnanti.

Interiorizzazione di valori fondamentali (lealtà, onestà, sincerità, dovere, responsabilità).

Recupero/ Consolidamento/Potenziamento delle abilità di base.

Affinamento del metodo di lavoro.

Consolidamento dei processi logici più complessi (dall’osservare e analizzare al sintetizzare, ge-neralizzare, astrarre).

Potenziamento della competenza metodologica disciplinare.

Uso corretto della terminologia specifica delle singole discipline.

Consolidamento e potenziamento delle capacità espressive, linguistiche, logico-operative, grafi-che, pittoriche, tecniche, musicali e psico - motorie.

Obiettivi educativi e didattici - CLASSI TERZE Maturazione della personalità dal punto di vista socio- affettivo- relazionale.

Consapevole presa di coscienza di sé per l’autovalutazione e l’orientamento.

Educazione al dialogo, al confronto produttivo, alla solidarietà.

Recupero/Consolidamento/Potenziamento delle abilità di base.

Perfezionamento di un metodo di lavoro autonomo e preciso.

Potenziamento delle capacità di analisi, sintesi, giudizio, critica, astrazione, collegamento.

Potenziamento delle capacità di comprensione ed uso dei diversi linguaggi e delle capacità di or-ganizzazione e rielaborazione dei contenuti, in funzione e in vista del colloquio pluridisciplinare.

Rafforzamento delle capacità espressive, linguistiche, logico-operative, grafiche, pittoriche, tec-niche, musicali e psico- motorie.

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Traguardi delle conoscenze in uscita

Gli obiettivi fondamentali delle discipline si configurano come “traguardi delle conoscenze in uscita“ al termine della Scuola Secondaria di primo grado. Le varie aree disciplinari sono elaborate tenendo pre-senti da una parte gli Obiettivi generali del processo formativo e gli Obiettivi Specifici di Apprendimento, dall’altra la concreta realtà scolastica del nostro Istituto, come previsto dal D.P.R. 275 del ‘99(Normativa sull’Autonomia). I curricoli disciplinari, ”declinati“ dai docenti in fase di programmazione educativa e didattica, guidano il percorso formativo per il raggiungimento dei traguardi disviluppo delle competenze. A conclusione del ciclo di studi, dopo il superamento degli Esami di Stato, l'allievo, contestualmente alla scheda di valutazione, riceverà la certificazione delle competenze acquisite, secondo il modello naziona-le predisposto dal MIUR (Legge 53/2003).

Metodologia La metodologia didattica ha come obiettivo prioritario la centralità dell’alunno la sua individualità, i suoi ritmi, le sue peculiarità, all’interno di una rete di relazioni che lo legano alla famiglia, ai diversi ambiti so-ciali, regionali ed etnici. Nella progettualità dei percorsi didattici i docenti utilizzano strategie, metodolo-gie, strumenti atti a valorizzare le esperienze pregresse dell’allievo, le sue conoscenze, le sue abilità e po-tenzialità, in un clima che favorisca la costruzione di relazioni significative, attraverso il confronto, il dia-logo, lo scambio, la cooperazione con gli altri. Gli studenti devono essere messi nelle condizioni di co-struire competenze senza trascurare le conoscenze disciplinari, che restano il mezzo per raggiungere il fine delle competenze.

Orientamenti e strategie Attraverso l’analisi delle situazioni concrete e la rilevazione dei bisogni formativi degli alunni(test d’ingresso e verifiche iniziali),i docenti saranno guidati nella scelta delle strategie didattiche più opportu-ne. La Scuola mira all’orientamento di ogni studente attraverso un impiego accorto di percorsi formativi of-ferti ai preadolescenti per un migliore sviluppo possibile delle loro capacità, fino ai livelli di eccellenza. Nella pratica quotidiana, la progettazione educativa si concretizza nei seguenti orientamenti metodologi-ci:

individuazione di percorsi strategici;

organizzazione dei contenuti secondo "Unità di apprendimento", capaci di promuovere momen-ti trasversali e interdisciplinari tra le varie materie;

argomenti proposti in maniera problematica (Metodo del "Problem Solving");

dialogo, discussioni e dibattiti attraverso i quali i docenti guideranno il ragazzo nei diversi pro-cessi conoscitivi;

lezione frontale e lezione interattiva, nell'ambito della quale agli alunni saranno poste questioni da analizzare per favorire lo sviluppo di soluzioni autonome, interpretazioni personali, confronti e collegamenti;

pratica del lavoro individualizzato;

lavoro di gruppo;

interventi individualizzati;

cooperative learning;

peer education;

brainstorming.

-Famiglia, Scuola, Società.

-

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VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Nel quadro delle finalità educative che la scuola dell’obbligo persegue, la valutazione si propone di va-gliare sia i risultati conseguiti dall’alunno nell’area cognitiva, sia il processo di maturazione dell’intera personalità, attraverso il controllo della progressione delle conoscenze e l’osservazione delle risposte nei contenuti e nei comportamenti. Valutare l’alunno pertanto significa non giudicarlo in modo definitivo, ma aiutarlo alla responsabilità ed alla consapevolezza di sé. La valutazione contiene in sé un processo di misurazione che è attività, conti-nua e costante e si concretizza nella quotidianità con colloqui informali durante lo svolgimento delle le-zioni, produzioni orali e scritte di vario genere, prove oggettive di controllo di assimilazione dei contenu-ti e di acquisizione di competenze, esercizi interattivi, attività laboratoriali. Alla luce delle disposizioni normative, i livelli di valutazione che definiscono il grado di conoscenza rag-giunto sono espressi in voti numerici.

La valutazione si articola in quattro momenti fondamentali:

valutazione diagnostica (all'inizio, per conoscere la situazione di ingresso degli studenti);

valutazione formativa (in itinere, per monitorare l'andamento delle attività e individuare gli in-terventi necessari per superare eventuali problemi);

valutazione sommativa (alla fine per poter accertare i risultati conseguiti e certificare le compe-tenze acquisite;

valutazione esterna degli apprendimenti (Italiano, Matematica e lingua Inglese) acquisiti dagli al-lievi ed effettuata dall' INVALSI.

Valutazione disciplinare e di comportamento

La valutazione sia nella scuola Primaria sia nella scuola Secondaria di I grado ha cadenza quadrimestrale. È effettuata collegialmente dal Consiglio di classe presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delega-to. La valutazione delle singole discipline è espressa in decimi e sarà accompagnata dalla descrizione del processo e del livello generale degli apprendimenti raggiunto. La valutazione del comportamento è espressa con un giudizio sintetico in rapporto alle competenze di cittadinanza e con riferimento allo Statuto delle studentesse e degli studenti, del Patto di Corresponsabi-lità educativa e dei diversi regolamenti delle istituzioni scolastiche. La valutazione INSUFFICIENTE può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di com-portamenti di particolare ed oggettiva gravità, secondo le norme contenute nel Decreto ministeriale n. 5 del 16 gennaio 2009. La griglia di valutazione del comportamento è allegata al PTOF.

Ammissione classe successiva Nella scuola Primaria gli alunni possono essere ammessi alla classe successiva (II, III, IV, V) e alla prima classe della scuola Secondaria di primo grado anche in presenza di eventuali carenze o livelli di appren-dimento “in via di prima acquisizione” La non ammissione alla classe successiva è prevista solo in casi eccezionali e comprovati con specifiche motivazioni e deve essere deliberata all’unanimità dai docenti della classe. Nella scuola secondaria di primo grado, gli alunni possono essere ammessi alla classe successiva e agli esami di Stato anche in presenza di eventuali carenze in una o più discipline. In caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di Classe può decidere la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del I ciclo, moti-vandola debitamente. Per la non ammissione non è prevista l’unanimità. Se l’alunno si avvale dell’insegnamento della religione cattolica (o di attività alternative) il voto dell’insegnante, se determinante, viene espresso tramite un giudizio motivato iscritto a verbale. L’eventuale voto insufficiente in comportamento non prevede la non ammissione.

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Ammissione all’esame di Stato L’AMMISSIONE all’esame di Stato è disposta nei confronti dell’alunno, previo accertamento della fre-quenza ai fini della validità dell’anno scolastico, anche in presenza di eventuali carenze in una o più di-scipline. In caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di Classe può decidere la NON AMMISSIONE all'esame conclusivo del primo ciclo che deve essere debi-tamente motivata. Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. Riguardo alla valutazione degli alunni diversamente abili, si terrà conto del PEI, sarà fissata dai singoli Consigli di classe una soglia di accettabilità il cui raggiungimento costituirà la condizione di accesso alla classe successiva e all’esame di Stato. La valutazione finale degli allievi per l'ammissione all'esame di licenza, sarà il più possibile oggettiva ed omogenea: terrà rispettivamente conto dei livelli di partenza, dei progressi conseguiti, dell'impegno, de-gli standard minimi (profitto, conoscenze, competenze) e dei livelli essenziali programmati (competenze, abilità). Riguardo alla valutazione degli alunni diversamente abili, si terrà conto del profilo dinamico fun-zionale e delle relative diagnosi e sarà fissata ai singoli consigli di classe una soglia di accettabilità il cui raggiungimento costituirà la condizione di accesso alla classe successiva e all' ammissione agli esami di licenza.

Esito dell’esame Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi (Decreto legge 137/08, convertito in legge,30 ottobre 2008, n. 169Art. 3). L’esito dell’esame, (D.L. N. 62/2017, art. 8) espresso con votazioni in decimi, scaturisce dalla media, ar-rotondata all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. L’esame è superato con una votazione complessiva di almeno 6/10.

Ai candidati che conseguono il punteggio di 10/10 può essere assegnata la lode da parte della commis-

sione esaminatrice, su proposta di almeno uno dei suoi membri, con decisione assunta all’unanimità.

Per l’attribuzione della lode la Commissione deve tenere in considerazione anche le valutazioni conse-guite nel percorso scolastico del triennio; inoltre è richiesta agli allievi una partecipazione creativa e proficua ad attività extrascolastiche quali concorsi, manifestazioni ed attività progettuali pluri ed in-terdisciplinari.

Competenze L’attestazione delle competenze avviene al termine della scuola Primaria e al termine della scuola Se-

condaria di I grado, sulla base del Modello Nazionale di Certificazione emanato dal Miur, con riferimen-

to:

- alle Indicazioni nazionali;

- alle competenze chiave individuate dall’Unione Europea;

- ai diversi livelli acquisiti in rapporto ai piani di studio;

- all’indicazione, in forma descrittiva, dell’esito raggiunto nelle prove INVALSI per ciascuna disci-

plina.

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Riferimenti normativi Costituzione Italiana;

D.L. N. 62/2017;

Legge 107/2015;

Legge n. 104 del 5/02/1992;

D. l. gvo 297/1994;

CCNL del 04/08/95 -- Introduzione del concetto di POF e nuovo rapporto di lavoro dipendente nella Pubblica Amministrazione Scolastica;

Legge 15/03/97 n. 59 Art. 21 - Autonomia del sistema formativo (legge Bassanini);

Statuto delle studentesse e degli studenti, D.P.R. 24 giugno 1998 – n. 249 e successive modifi-che del D. P. R. n. 235 del 21 novembre 2007;

D.P.R. n. 233 del 18/06/98 - Dimensione ottimale delle istituzioni scolastiche;

Disposizioni riguardanti la razionalizzazione della rete scolastica e l’istituzione di scuole e di istituti di istruzione elementare, secondaria ed artistica per l’A.S. 1995/96;

D.P.R. n. 249 del 24/06/98 - Regolamento dello statuto delle studentesse e degli studenti della scuola Secondaria di primo grado;

C.M. n. 352 del 7 agosto 1998 - Documento di orientamento per il funzionamento degli istituti Comprensivi della Scuola Materna Elementare e Media;

Legge n. 440/97 - Dir. 252/98 – Dir. 132 del 20/05/99 e Legge 440 del 03/08/2000 n. 194 - In-terventi prioritari e criteri per la ripartizione dei finanziamenti;

Finanziamento Sperimentazione dell’ampliamento dell’Offerta Formativa;

D.P.R. 275 del 08/03/99 - Autonomia scolastica;

Legge 20/01/99 n. 9 art. 1 - Elevamento obbligo di istruzione;

Riordino dei cicli dell’istruzione;

Legge costituzionale 18-10- 2001 n.3 -- Modifica del titolo V della Costituzione che ha attribui-to alla Regione la competenza legislativa in materia di istruzione e formazione professionale;

Legge 28/03/2003 n. 53 -- Norme generali dell’Infanzia e del Primo Ciclo dell’Istruzione;

D. Lgs. 59 del 19/02/04 - Norme generali dell’Infanzia e del 1° ciclo dell’Istruzione;

D. M 28/12/2005 -- Ripristino del curricolo (quota del 20%);

Nota Ministeriale 721/2006;

Direttiva Ministeriale n. 68 del 3/08/2007;

DPR 235 del 21/11/2007 (Statuto delle studentesse e degli studenti Scuola Secondaria);

Art. 3 del DPR 235 del 21/11/2007 (Patto educativo di Corresponsabilità);

D.L. n. 112 convertito in Legge n. 133 del 6/08/2008;

D.L. n. 137 del 1/09/2008 convertito in Legge n. 169 del 30/10/2008;

Mozione 1-00033 del 15/10/2008;

Art. 3 del D.L. 154 del 7/10/2008;

D.L. n. 5 del 16/01/2009;

C.M. n. 10 del 23/01/2009;

DPR n. 81 del 20/03/2009 Riordinamento rete scolastica;

DPR n.122 del 22/06/2009 Regolamento valutazione alunni;

C.M. 5510 del 10/11/2009 Linee guida educazione motoria;

Integrazioni alle Indicazioni Nazionali dell’insegnamento della religione cattolica (DPR 11/02/2010);

D. L. 15 luglio 2011 n. 111, Dimensionamento scolastico;

Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e Circolare n.8 del 6 marzo 2013;

Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e Circolare n.8 del 6 marzo 2013;

Testo ufficiale Indicazioni nazionali per il curricolo DM 254 del 16/11/2012/G.U.N. 30 del 05/2013;

D.M. 8/2011

D.M. 741/2017 e D.M. 742/2017