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Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO COMPRENSIVO “SANDRO PERTINI” Via Thomas Mann, 8-20162 Milano0288447715 - 0288447722 email: [email protected] Cod.mecc. MIIC8DF00R C.F. 80124890155 Scuola dell’infanzia “Bruno Munari” Scuola primaria “Sandro Pertini” e “Giovanni Battista Pirelli” Scuola secondaria di primo grado “Falcone - Borsellino” e “Giovanni Verga” Scuola in ospedale Niguarda PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13 Gennaio 2016 Delibera n°10

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Ministero della Pubblica IstruzioneISTITUTO COMPRENSIVO “SANDRO PERTINI”

Via Thomas Mann, 8-20162 Milano 0288447715 - 0288447722 email: [email protected]

Cod.mecc. MIIC8DF00R C.F. 80124890155

Scuola dell’infanzia “Bruno Munari”Scuola primaria “Sandro Pertini” e “Giovanni Battista Pirelli”

Scuola secondaria di primo grado “Falcone - Borsellino” e “Giovanni Verga”

Scuola in ospedale Niguarda

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTAFORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 13 Gennaio 2016Delibera n°10

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INDICE

Premessa

Piano Triennale Offerta Formativa

Presentazione dell’Istituto

Finalità

Obiettivi formativi priorità

Priorità, traguardi ed obiettivi

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

Piano di miglioramento

Suddivisione in plessi

Strutture

Risorse Umane

Collaborazioni con il Territorio

Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15

Fabbisogno di personale

Scelte organizzative e gestionali

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuole Digitali

Piano di formazione personale della scuola

Scuola dell’Infanzia “Bruno Munari”

Scuola Primaria S. Pertini e G.B. Pirelli

Scuola Secondaria di 1^ grado Falcone – Borsellino e G. Verga

Scuola in Ospedale “ Ospedale Maggiore Niguarda”

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Premessa

-Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale “Sandro Pertini” di Milano, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordinodelle disposizioni legislative vigenti”;

-il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 2692 del 27/10/2015;

-il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 12 Gennaio 2016;

-il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 13 Gennaio 2016, delibera n° 10

-il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

-il piano è stato rivisto e ha ricevuto parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 17ottobre 2017, delibera n°31

-il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 19 ottobre 2017, delibera n° 79

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA(PTOF)

Il Piano dell’Offerta formativa è il “documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale eprogettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia” cosìcome definito dalla Legge 107 del 2015.Tale legge ha indicato le nuove linee per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa, che dovràessere triennale, da qui Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), per il “potenziamento deisaperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunitàscolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”.

Il PTOF ha quindi durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascunanno scolastico, è elaborato con il contributo di tutte le componenti scolastiche ed è soggetto acostante verifica e integrazione.

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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”, che riunisce Scuola dell’infanzia “Bruno Munari”, Scuolaprimaria “Sandro Pertini” e “Giovanni Battista Pirelli”, Scuola secondaria di primo grado “Falcone -Borsellino” e “Giovanni Verga”, quest’ultima ad orientamento musicale, e Scuola in Ospedale, opera suun territorio abbastanza vasto nella zona nord della città (Zona 9 - quartieri Niguarda e Bicocca) sudue sedi di scuola primaria, via Goffredo da Bussero e via Thomas Mann e due sedi di scuolasecondaria, via Asturie e via Mann.

Accoglie un’utenza di 1264 alunni, molto eterogenea per estrazione sociale, culturale ed economica,con aspettative e bisogni differenziati.

La zona in cui sono ubicate le scuole è al centro di importanti interventi urbanistici.

Qui hanno sede la seconda Università degli Studi di Milano, Milano Bicocca, con dipartimenti e corsidi laurea sia dell’area scientifica che umanistica e il Teatro degli Arcimboldi, sede secondaria dellaScala.

Ciò consente ai nostri alunni di visitare mostre e laboratori all’interno dell’Università, guidati daglistessi studenti, e di assistere a spettacoli/laboratori musicali.

E’ in atto una collaborazione tra la nostra scuola e il Dipartimento di Scienze della Formazione.

Da gennaio 2012, presso la Manifattura Tabacchi di Milano, in viale F. Testi, è nato il MIC, MuseoInterattivo del Cinema, in collaborazione con Regione Lombardia. Le varie classi possono visitare ilmuseo e partecipare ai laboratori, alle proiezioni, anche in lingua originale, ai seminari, alle rassegnee agli incontri creati in base all’età e alle aree di interesse.

In zona hanno sede la Fondazione Hangar-Bicocca e la Fondazione Pirelli.

La Fondazione Hangar-Bicocca è dedicata alla promozione e alla produzione dell’artecontemporanea, che con i suoi progetti e le sue attività (gratuite) rappresenta una risorsa culturale dispessore internazionale per i nostri alunni.

La Fondazione Pirelli organizza un programma gratuito di percorsi didattici e creativi rivolti allescuole, il cui obiettivo principale è far conoscere, anche ai più giovani, il mondo della produzione edella pubblicità, avvicinandoli ai valori su cui si basa la cultura d’impresa di Pirelli.

Nelle immediate vicinanze si trova il Parco Nord, in cui ha sede il Centro di DocumentazioneRegionale per l’educazione ambientale. Da diversi anni gli operatori del Parco intervengono nellenostre scuole proponendo percorsi didattici da realizzare in parte in classe in parte sul territorio.

Sono attivi in zona spazi sportivi ben attrezzati: la piscina comunale di Viale Suzzani, i campisportivi della Pro Patria. Inoltre nelle palestre dei diversi plessi alcune società sportive svolgonoattività di volley, danza, basket, judo/karate aperte anche agli alunni dell’Istituto.

Inoltre è attiva nel plesso di via Asturie l’associazione “Amici della musica Bicocca”, che da tempoopera nel quartiere, i cui corsi sono rivolti a tutti coloro che intendono intraprendere lo studio di unostrumento, dagli ex-alunni della scuola secondaria di primo grado, ai bambini, adulti e anziani.

Tutto ciò nell’ottica dell’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimentodelle istituzioni e delle realtà locali (Legge 107 del 2015).

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FINALITÀ

La scuola italiana svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione dellaRepubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura atutti i cittadini l’istruzione obbligatoria (art.34). Contribuisce a rimuovere «gli ostacoli di ordineeconomico e sociale» (art. 3).

L’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”, che riunisce scuola dell’infanzia, primaria e secondaria diprimo grado e scuola in ospedale, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base cheprenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzionenel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento attraverso la sperimentazione e l’innovazionedidattica.

La finalità generale della scuola, centro di formazione e di aggregazione del territorio, è lo sviluppoarmonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e dellatradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazionedelle diversità individuali, per contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, con lapartecipazione attiva degli studenti e delle famiglie nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambitieducativi e garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzionepermanente dei cittadini.

La finalità del piano dell’offerta formativa è espressa in continuità con la finalità da sempreperseguita dall’Istituto, ovvero la salute come stato di benessere fisico, psichico e sociale, come ilrisultato del miglior equilibrio tra responsabilità individuali ed opportunità offerte dall’ambiente divita e di lavoro.

Le competenze chiave europee per l’apprendimento permanente, comunicazione nella madrelingua,comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in scienza etecnologia, competenza digitale, imparare a imparare, competenze sociali e civiche, senso diiniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale, sono alla base dellarealizzazione e dello sviluppo personali, della cittadinanza attiva, dell’inclusione sociale edell’occupazione. La didattica per competenze costituisce dunque il fondamento dell’azione d’insegnamento-apprendimento per l’acquisizione di saperi spendibili nella società.

Le strategie di intervento utilizzate dall’I.C. “Sandro Pertini” per garantire l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES), compresi gli alunni diversamente abili (DVA), sono finalizzatea garantire l’uguaglianza delle opportunità e dell’offerta formativa nonché il Diritto allo Studio a tuttigli alunni. A tal proposito l’Istituto elabora, al termine di ogni anno scolastico, il Piano annuale perl’inclusività.

Inoltre, a tutela del diritto alla salute e del diritto all’istruzione di alunni in difficoltà, l’Istituto“Sandro Pertini” comprende due sezioni di scuola dell’infanzia, due sezioni di scuola primaria, unasezione di scuola secondaria di primo grado attive presso l’ospedale Niguarda e prevede come danormativa vigente, l’istruzione domiciliare per alunni colpiti da gravi patologie o impediti afrequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, anche se non continuativi, durantel’anno scolastico.

Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunitàpromuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzionedella violenza di genere e di tutte le discriminazioni. (Legge 107 del 2015)

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OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano, all’alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda, alla lingua inglese e alle altre lingue dell’Unione Europea – lingua francese.

- Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale.

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazionedell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, ilsostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e dellaconsapevolezza dei diritti e dei doveri.

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte.

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano,con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tuteladel diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo all’utilizzo critico econsapevole dei social network e dei media.

Potenziamento delle metodologie di laboratorio e delle attività di laboratorio.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni conbisogni educativi speciali (BES) attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con ilsupporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni disettore.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare eaumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzosettore.

PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI IN RELAZIONE ALRAV

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nelRapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sulportale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove èreperibile all’indirizzo: www.istruzione.it.In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esitidocumentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didatticimessi in atto.Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementiconclusivi del RAV: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

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Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1. Risultati nelle prove standardizzate nazionali: riduzione della variabilità fra le classi emiglioramento dei risultati degli studenti.

2. Competenze chiave di cittadinanza: sviluppo delle competenze civiche e sociali deglistudenti.

3. Risultati a distanza

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1. Equilibrio nei livelli base di apprendimento tra classi parallele.

2. Equilibrio tra fasce di livello tra gli studenti della classe.

3. Raggiungimento di comportamenti sociali e civili, consapevoli e responsabili eriduzione di episodi di esclusione e fenomeni di bullismo.

4. Aumento della percentuale di studenti promossi che hanno seguito il consiglioorientativo.

le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

le scelte dell’Istituto sono state motivate dai risultati ottenuti dall’autovalutazione d’istituto.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardisono:

1) Per l’area di processo Curricolo, progettazione e valutazione: attivare percorsi extra-curricolari sia di recupero sia di potenziamento della competenze progettando attivitàmodulari; attivare nella pratica didattica il curricolo, mediante gruppi di lavoro verticali.

2) Per l'area di apprendimento individuare criteri di formazione delle classi che garantiscanoequi- eterogeneità potenziando la comunicazione tra ordini di scuola diversi.

3) Per l’area di processo Inclusione e differenziazione: per gli alunni BES e gli stranieri attuarepercorsi di apprendimento mirati a consolidare, a piccoli gruppi, le competenze minime;ridurre gli episodi di esclusione e di bullismo soprattutto nella scuola secondaria di primogrado.

4) Per l'area di Continuità e orientamento attivare percorsi di orientamento con esperti e praticheconoscitive che permettano scelte più consapevoli.

5) Per l’area di Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane progettare un piano di formazioneper sviluppare e migliorare i processi di apprendimento.

le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

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le priorità sono state scelte sulla base della lettura dei dati, dall’evidenza delle nostre criticità e dallecaratteristiche del territorio in cui è inserito l’istituto.

SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzatenazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

-In linea con la media nazionale.-Esiti abbastanza uniformi tra le varie classi.-Livello affidabile nei risultati coerente con l'andamento abituale delle classi.

ed i seguenti punti di debolezza:

-Alcune disparità a livello di risultati all’interno di una stessa classe.-Distribuzione poco omogenea di alunni stranieri di recente immigrazione.-Cospicua presenza nelle classi di alunni BES.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano di Miglioramento è pianificato partendo dalla predisposizione della previsione dell'impegnodi risorse umane interne alla scuola e di quelle esterne, quantificando le spese che la scuola intendesostenere per l'attuazione delle azioni.

SCHEDE PIANO DI MIGLIORAMENTO PRIMARIA

Per l'Obiettivo di processo: Curricolo, progettazione e valutazione si ritiene necessario si dal primoanno focalizzare l'attenzione sull'attivazione di percorsi extra-curricolari sia di recupero sia dipotenziamento delle competenze nella conoscenza dell'Italiano, della matematica e delle linguestraniere. Si dividerà l'azione in due fasi, entrambe saranno precedute da una fase di monitoraggio adinizio anno scolastico e successivamente sui risultati di quest'ultimi si attiveranno i corsi di recupero,in orario extra scolastico. Al termine del percorso si procederà alla verifica dei risultati tramite testoggettivi.

PROGETTO RECUPERO

FIGUREPROFESSIONALI

Tipologia di attività Ore Aggiuntivepresunte

Costo previsto FonteFinanziaria

DOCENTI Attraverso l'analisi dei bisognidegli allievi, il docente predispone sequenze di insegnamento-apprendimento mirate, da svolgere in piccolo gruppo.Il lavoro è organizzato assegnando 2 ore ad interclasse nell'orario 8,30 -16,30 dalla prima settimana di ottobre all'ultima di maggiodedicandole al recupero di lingua italiana e matematica.

Una cattedra per Plesso

STIPENDIO di 1 docente

MIUR

DOCENTI DI Attività di consolidamento Ore curriculari

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CLASSE con gli alunni non inseriti nel progetto di recupero

Impegni finanziari pertipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

ATTREZZATURE 200,00 Europer testi e fotocopie

MIUR-FIS

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara dell'attuazione delle azioni pianificate.

La scuola metterà in atto azioni di monitoraggio in itinere per consentire una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto.

VALUTAZIONE ATTIVITA’ DI RECUPERO

SETTEMBRE Le insegnanti di classe inseriranno nelprogetto gli alunni che presentano

difficoltà nella lingua italiana e/o inmatematica

L’insegnante responsabile del progettostila, seguendo gli obiettivi specifici

della programmazione, le unitàdidattiche sulle quali intervenire.

DA OTTOBRE A GENNAIO Nell'ultima settimana del mese di gennaio, gli alunni verranno sottoposti ad una verifica per valutare l'efficacia del progetto e se gli obiettivi stabiliti per il 1°quadrimestres sono stati raggiunti.

Per i gruppi di tutte le interclassi

FEBBRAIO, APRILE Per i gruppi di tutte le interclassi

MARZO, MAGGIO Nell’ultima settimana del mese glialunni verranno sottoposti ad unaverifica per valutare l’efficacia delprogetto e se gli obiettivi stabiliti

sono stati raggiunti.

Per i gruppi di tutte le interclassi

Attività Pianificazione delle attività

settembre Ottobre/novembre gennaio marzo maggio

Test d'ingressouguali per l'Istituto, per lematerie in oggetto

X

Lezioni di recupero nelle due discipline (lingua italiana e matematica) in orario scolastico

X X

x xx

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Verifiche dei risultati raggiunti con prove oggettive

X x

I due plessi forniranno una tabella con date, giorni e orari dedicati alle varie interclassi e il nominativo delle insegnanti che collaborano al progetto.

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche necessarie e/o di aggiustamenti

Settembre ComprensioneLetturacalcolo

Test d’ingresso

gennaio Valutazione quadrimestrale

scheda valutazione

maggio ComprensioneLetturaCalcolo

Test di verifica

PROGETTO STRANIERI

FIGUREPROFESSIONALI

Tipologia di attività OreAggiuntivepresunte

Costo previsto Fonte Finanziaria

DOCENTI Il progetto nasce come risposta all’esigenza educativa della scuola primaria, dove ci sono numerosi bambini stranieri, alcuni assolutamente privi della strumentalità linguistica di base, altri che la posseggono ad un livello non idoneo a consentire un reale inserimento e un costruttivo approccio alle esperienze didattiche della classe.Si prevede di intervenire quindi su due livelli di alfabetizzazione.

Mezza cattedra a Plesso

½ stipendio di 1 docente

MIUR

Impegni finanziari per tipologia dispesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

ATTREZZATURE 100,00 Europer testi e fotocopie, materiale vario

MIUR-FIS

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, èimportante definire una tempistica chiara dell'attuazione delle azioni pianificate.

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La scuola metterà in atto azioni di monitoraggio in itinere per consentire una misurazione oggettivadel cambiamento introdotto con le azioni messe in atto. I due Plessi forniranno i nominativi degli alunni interessati al progetto e suddivisi nei due gruppi.

VALUTAZIONE ATTIVITA’ DI RECUPERO

OTTOBRE Vengono inseriti nel progetto glialunni stranieri dividendoli in due

gruppi: prima e secondaalfabetizzazione.

Intervento di 4 ore settimanali per ilgruppo di prima alfabetizzazione e 2

ore settimanali per il gruppo di secondaalfabetizzazione.

FEBBRAIO, MAGGIO Nell’ultima settimana del mese glialunni verranno sottoposti ad unaverifica per valutare l’efficacia del

progetto e i loro miglioramenti

Intervento di 4 ore settimanali per ilgruppo di prima alfabetizzazione e 2

ore settimanali per il gruppo di secondaalfabetizzazione.

Attività Pianificazione delle attività

settembre Ottobre Novembre, dicembre gennaio febbraio/marzoaprile

maggio

Test d'ingresso uguali per l'Istituto, per la materia in oggetto

Xx

x

xLezioni di recupero di italiano lingua2

X

x x x

Verifiche dei risultati raggiunti con prove oggettive

xx

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate Progressi rilevati

Modifiche necessarie e/o di aggiustamenti

ottobre Comprensione

Test d’ingresso

marzo Comprensionelettura

Test oggettivo

maggio Comprensionelettura

Test oggettivo

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PROGETTO BES

FIGUREPROFESSIONALI

Tipologia di attività OreAggiuntivepresunte

Costo previsto Fonte Finanziaria

DOCENTI In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per svantaggio sociale e culturale.Per questo si prevedono otto ore settimanali per Plesso per un intervento di potenziamento delle dinamiche comportamentali fondamentali per una convivenza civile e unacorretta scolarizzazione.

Mezza cattedra a Plesso

MIUR-FIS

Impegni finanziari pertipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

ATTREZZATURE 100,00 Europer testi e fotocopie, materiale

MIUR-FIS

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara dell'attuazione delle azioni pianificate.La scuola metterà in atto azioni di monitoraggio in itinere per consentire una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto.I due Plessi faranno pervenire i nomi degli alunni interessati al progetto e la loro suddivisione nei duegruppi.

VALUTAZIONE ATTIVITA’ DI RECUPERO

OTTOBRE Osservazione in classe delledinamiche di comportamento deglialunni interessati, attraverso attivitàstabilite dall’insegnante di classe.

L’insegnante responsabile del progettostila, con l’aiuto delle insegnanti di

classe, le dinamiche sulle qualiintervenire.

NOVEMBRE Intervento suddiviso su due gruppidivisi per fasce d’età.

MARZO, MAGGIO Osservazione in classe delledinamiche di comportamento deglialunni interessati, attraverso attività

stabilite dall’insegnante di classe, pervalutare l’efficacia del progetto.

Intervento suddiviso su due gruppidivisi per fasce d’età.

Attività Pianificazione delle attivitàOTTOBRE Novembre, Dicembre gennaio Febbraio/marzo/aprile maggio

osservazionedinamiche di

classe

X x x x

Attività di recupero dell’autostima, corretta convivenza civile, stili di comportamento adeguati.

x x

x x x x

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Verifiche dei risultati raggiunti con osservazione in classe

x x

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche necessarie e/o di aggiustamenti

ottobre adeguatezza del comportamento nelle dinamiche diclasse

osservazione dinamiche di classe

gennaio adeguatezza del comportamento nelle dinamiche diclasse

osservazione dinamiche di classe

maggio adeguatezza del comportamento nelle dinamiche diclasse

osservazione dinamiche di classe

PIANO DI MIGLIORAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Per l'Obiettivo di processo: Curricolo, progettazione e valutazione si ritiene necessario sin dal primoanno focalizzare l'attenzione sull'attivazione di percorsi extra-curricolari sia di recupero sia dipotenziamento delle competenze in Italiano, Matematica e Lingue straniere. Per quanto riguarda il RECUPERO, si dividerà l'azione in due fasi, entrambe precedute damonitoraggio ad inizio anno scolastico e, successivamente, sulla base dei risultati ottenuti, siattiveranno corsi di recupero, in orario extracurricolare. Al termine del percorso si procederàall’analisi dei risultati tramite prove di verifica. La prima fase si svolgerà ad inizio anno scolastico eriguarderà gli alunni delle classi Prime, Seconde e Terze insufficienti dei test d’ingresso di Italiano,Matematica, Inglese e Francese (quest'ultima disciplina solo per le classi Seconde e Terze poiché leclassi Prime sono principianti della materia). La seconda fase si svolgerà a seguito dei risultatiraggiunti dagli alunni alla fine del primo quadrimestre e riguarderà gli alunni delle classi Prime,Seconde e Terze.

FIGUREPROFESSIONALI

Tipologia di attività OreAggiuntivepresunte

Costo previsto Fonte Finanziaria

DOCENTI Attraverso l'analisi dei bisogni degli allievi, il docente predispone sequenze di insegnamento-apprendimento inclusive, da svolgere possibilmente in piccolo gruppo, per favorire l’acquisizione delle conoscenzedi base utili allo sviluppo delle competenze.

Circa 170 ore 5.950,00 euro MIUR-FIS

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PERSONALEATA

Sorveglianza e pulizia delle aule per apertura della scuola inorario extra scolastico.

14 ore 175,00 euro MIUR-FIS

Impegni finanziari pertipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

ATTREZZATURE 500,00 Euro MIUR- GENITORI- PON fontefinanziaria presunta

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, èimportante definire una tempistica chiara dell'attuazione delle azioni pianificate.

Attività Pianificazione delle attivitàSettembre Ottobre/Novembre Genn/ Feb Febb/marzo/aprile/maggio Giugno

Test d'ingresso uguali per tutto l'Istituto, per le materie italiano, matematica, inglese e francese (quest’ultima solo per classi Seconde eTerze).

x

Lezioni di recupero in orario extra scolastico.

x

Scrutinio 1° quadrimestre X

x

Lezioni di recupero e/o potenziamento sulla base dei risultati di fine quadrimestre.

x

Scrutinio 2° quadrimestre

La scuola effettuerà azioni di monitoraggio in itinere per consentire una misurazione oggettiva delcambiamento introdotto con le azioni messe in atto.

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche necessarie e/o di aggiustamenti

Settembre ComprensioneConoscenze

Test d’ingresso

Novembre

ComprensioneConoscenze

Test di verifica di vario tipo.

Gennaio Valutazione quadrimestrale

Scheda di valutazione

Marzo Competenze specifichedisciplinari

Test di verifica di vario tipo.

Giugno Competenze specifichedisciplinari

Scheda di valutazione

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Per l'Obiettivo di processo: Curricolo, progettazione e valutazione si ritiene necessario sin dal primoanno focalizzare l'attenzione sull'attivazione di percorsi extracurricolari sia di recupero sia dipotenziamento delle competenze in italiano, matematica e lingue straniere. Per quanto riguarda il POTENZIAMENTO, si attiveranno- corsi di lingua inglese e di lingua francese in orario extracurricolare nel secondo quadrimestre nelleclassi Terze per alunni motivati e con adeguate competenze;- attività CLIL in lingua inglese nelle classi Prime in orario extracurricolare nel secondo quadrimestre- corsi di latino nel secondo quadrimestre nelle classi Terze in orario extracurricolare per alunnimotivati e con adeguate competenze;- corsi di matematica in preparazione delle gare Koungourou nelle classi prime, seconde e terze inorario extracurricolare per alunni motivati e con adeguate competenze;- corsi di informatica in preparazione del Bebrass dell’informatica nelle classi prime, seconde e terzein orario extracurricolare per alunni motivati e con adeguate competenze;- corsi di robotica educativa per sviluppare le competenze digitali;

FIGUREPROFESSIONALI

Tipologia di attività OreAggiuntivepresunte

Costo previsto Fonte Finanziaria

DOCENTI Il docente di materia predispone sequenze di insegnamento-apprendimento mirate al potenziamento delle competenze.

70 2450€ MIUR-FIS

PERSONALEATA

Sorveglianza e pulizia delle aule per apertura della scuola inorario extra scolastico

14 175,00 euro MIUR-FIS

Impegni finanziari pertipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

ATTREZZATURE 500,00 Euro MIUR- GENITORI- PON fontefinanziaria presunta

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara dell'attuazione delle azioni pianificate.

Attività Pianificazione delleattività

Novembre/Dicem Gennaio Febbraio/Marzo/Aprile MaggioTEST DI LIVELLO

XValutazione quadrimestrale X

Lezioni con docente interno dimateria in orario extracurricolare per potenziarenelle lingue le competenze di comprensione e produzione scritta e orale;per il latino, potenziare le X

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conoscenze della morfologia edella sintassi della lingua italiana comparata al latino;per matematica, diffondere la cultura matematica di base e potenziare le competenze attraverso giochi logico-matematici;per informatica, diffondere la cultura tecnologica e potenziare lo studio dell’informatica e le competenze tecnologiche.Le attività di potenziamento prevedono esercitazioni scritte, orali e di laboratorio infunzione del raggiungimento degli obiettivi previsti dagli enti certificatori esterni.

Verifiche dei risultati raggiunti tramite gli esiti ottenuti da ogni singolo alunno all’esame KET, DELF,KANGOUROU, BEBRASS.Per il latino, test finale che certifica le competenze raggiunte.Per Robotica educativa gli alunni parteciperanno alla “Giornata di robotica” presso l’Università Bicocca.

X

La scuola effettuerà azioni di monitoraggio in itinere per consentire una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto.

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche necessarie e/o di aggiustamenti

NOV/DICPer le lingue, competenze di comprensione scritta e orale e produzione scritta e orale.Per latino, competenze morfo-sintattiche.Per matematica, competenze logiche.Per informatica, competenze digitali.

Test di livello;Scheda di valutazione

1° quadrimestre

GIUGNO Esiti dei singoli esami e valutazione di fine corso per il latino e il CLIL.

Certificazione KET, DELF; attestati Koungourou e

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Bebrass.Scheda valutazione

Per l'Obiettivo di processo: Curricolo, progettazione e valutazione si ritiene necessario sin dal primoanno focalizzare l'attenzione sull'attivazione di percorsi extracurricolari sia di recupero sia dipotenziamento delle competenze in italiano, matematica e lingue straniere. Per quanto riguarda l’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI,si prevedono percorsi d’apprendimento semplificati mirati a recuperare e consolidare le competenzeminime tramite corsi di prima e seconda alfabetizzazione in orario extracurricolare. Al termine delpercorso si procederà all’analisi dei risultati tramite test di verifica.

FIGUREPROFESSIONALI

Tipologia di attività OreAggiuntivepresunte

Costo previsto Fonte Finanziaria

DOCENTI Uno docente o più docenti con competenze specifiche nell’alfabetizzazione di alunni stranieri (per titoli conseguiti o per esperienza maturata) predispone un percorso che tiene in considerazione il livello di conoscenza della lingua degli alunni in ingresso da verificare contest somministrato dalle funzioni strumentali.

50 1.750 euro MIUR-FIS

PERSONALEATA

Sorveglianza e pulizia delle aule per apertura della scuola in orario extra scolastico

14 ore 175,00 euro MIUR-FIS

Impegni finanziari pertipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Materiale per predisposizionecorso

100,00 euro MIUR-FIS

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara dell'attuazione delle azioni pianificate.

Attività Pianificazione delleattivitàOtt/Nov Gennaio Febbraio/Marzo/Aprile Maggio

Lezioni con docenti interni con competenze specifiche nell’alfabetizzazione di alunni stranieri (per titoli conseguiti o per

X X X X

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esperienza maturata) finalizzati all’alfabetizzazione degli alunni neo - arrivati o, eventualmente, allaseconda alfabetizzazione di alunni arrivati in Italia nell’anno scolastico precedente. Il corso potrà essere più intensivo nei primi mesi in cui è importante far acquisire le competenze linguistiche minime per poter vivere e interagire in ambito scolastico e potrà essere più diradato alla fine dell’anno.

Le abilità da raggiungere riguardano la comprensione e la produzione di semplici messaggi relativi alle azioni quotidiane secondo i livelli stabiliti dal quadrocomune europeo di riferimento per le lingue.

X X X X

La scuola effettuerà azioni di monitoraggio in itinere per consentire una misurazione oggettiva delcambiamento introdotto con le azioni messe in atto.

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche necessarie e/o di aggiustamenti

Settembre Competenze scritte e orali dellalingua italiana L2

Test di livello

Ottobre Competenze scritte e orali dellalingua italiana L2

Verifiche dei risultati raggiunti tramite test quindicinali su segmenti di unità di apprendimento. Test su singole unità di apprendimento

Novembre Competenze scritte e orali dellalingua italiana L2

Verifiche dei risultati raggiunti tramite test quindicinali su segmenti di unità di apprendimento. Test su singole unità di apprendimento

Gennaio Competenze scritte e orali dellalingua italiana L2

Valutazione quadrimestrale

Marzo Competenze scritte e orali dellalingua italiana L2

Verifiche dei risultati raggiunti tramite test quindicinali su segmenti di unità di

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apprendimento. Test su singole unità di apprendimento

Aprile Competenze scritte e orali dellalingua italiana L2

Verifiche dei risultati raggiunti tramite test quindicinali su segmenti di unità di apprendimento. Test su singole unità di apprendimento

Maggio Competenze scritte e orali dellalingua italiana L2

Test finali di livello A1 e A2

Giugno Competenze scritte e orali dellalingua italiana L2

Valutazionequadrimestrale

SUDDIVISIONE IN PLESSI

Nel nostro Istituto operano cinque plessi e la scuola in ospedale Niguarda.

I.C.S. “ Sandro Pertini”Via T. Mann 8, Milano

Plesso Classi Tipologia

Scuola dell’infanzia“Bruno Munari”Viale Suzzani, 240 5

Orario 8.00 – 16.00con possibilità di

post-scuola

Scuola primaria“Sandro Pertini”Via T. Mann, 8

10Tempo scuola

40 ore“Giovanni Battista Pirelli”Via G. da Bussero, 9

16Tempo scuola

40 ore

Scuola secondaria

“Falcone-Borsellino”Via T. Mann, 8

3 3

Tempo baseTempo prolungato

“Giovanni Verga”Via Asturie, 1

19

Tempo base(Corsi D, F, G, H, I)Tempo prolungato

(corso E)Orientamento musicale

(Corso C)Scuola in ospedaleOspedale NiguardaMilano

2 classi di scuola dell’infanzia2 classi di scuola primaria1 classe di scuola secondaria

4 Tempo scuola

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STRUTTURE

L’Istituto comprensivo “Sandro Pertini” comprende quattro plessi e cinque scuole e la scuola in ospedale Niguarda.

Infanzia MUNARI

Primaria PIRELLI

Primaria PERTINI

Secondaria FALCONE-BORSELLINO

Secondaria VERGA

LIM 0 3 4 4 16Aule sostegno 0 1 2 3 3Laboratorio informatica

0 1 1 1 1Laboratorio di scienze

0 1 1 1Laboratorio arte immagine

1 1 1 1 1Palestra 0 1 1 1 2Aula psicomotricità

0 1 1 0 0Auditorium 1 1 1 1Refettorio 1 1 1 1

RISORSE UMANE INTERNEALL’ISTUTUTODirigente scolastico 1

Docenti scuola dell’infanzia 11Docenti scuola primaria 64

Docenti scuola secondaria di primo grado 59Docenti scuola in ospedale 4

Alunni scuola dell’infanzia 125Alunni scuola primaria 513

Alunni scuola secondaria di primo grado 528

Personale ATADirettore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) 1

Assistenti amministrativi 7Collaboratori scolastici 19

TEAM DI LAVORO PER LE ATTIVITÀ PROGETTUALI E LA VALORIZZAZIONE D’ISTITUTOFUNZIONI STRUMENTALI E COMMISSIONI:Inclusione alunni disabili, BES, DSA, stranieriEducazione alla salute e all’ambiente, LegalitàSostegno ai docenti – nuove tecnologieCommissione sicurezzaCommissione continuitàNucleo interno di valutazione (NIV)

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Comitato di valutazione

COLLABORAZIONE ESTERNEPOLO START 4 per alunni di recente immigrazioneCentro Territoriale per l’inclusione (CTI2) Uonpia ARCHÉComune di Milano e SEAD ASL MilanoComin - Cooperativa Sociale di Solidarietà onlusSave the Children onlusDiapason - Cooperativa Sociale di Solidarietà onlusUniversità Statale, Bicocca e CattolicaSocietà sportiveAAMB ( Associazione musicale Amici della Bicocca)Associazione/Comitato genitori

L’associazione genitori e i diversi comitati genitori presenti nei vari plessi organizzano corsi pomeridiani di musica, arte, sport e inglese, aperti al territorio.

SCELTE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DI CUI ALLALEGGE 107/15

commi

Finalità della legge e compiti della scuola 1-4

Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno 5

Fabbisogno di organico di posti di potenziamento 5

Fabbisogno di organico di personale ATA 14

Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali 6

Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 7

Scelte di gestione e di organizzazione 14

Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale 56-59

Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche 61

Formazione in servizio docenti 124

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FABBISOGNO DI PERSONALE

posti comuni

Scuola dell'Infanzia - previsione5 classi 10 docenti

Scuola dell'Infanzia in Ospedale1 classe 2 docenti

Scuola primaria – previsione26 classi a tempo pieno 46 docenti

Scuola primaria in Ospedale1 classe 2 docenti

Scuola Secondaria di primo grado- previsioneClassi a tempo normale (30 ore) Classe di concorsoClasse 1^, 2^, 3^ A A043 LETTEREClasse 1^, 2^, 3^ C A059 MATEMATICAClasse 1^, 2^, 3^ D A345 INGLESEClasse 1^, 2^, 3^ F A245 FranceseClasse 1^, 2^, 3^ G A028 Educazione artistica

A033 Educazione tecnicaA032 Educazione musicaleA030 Educazione fisicaStrumento

Classi a tempo pieno (36 ore) A043 LETTEREClasse 1^, 2^, 3^ B A059 MATEMATICAClasse 1^,2^,3^ E A345 INGLESEClasse 1^,3^H A245 Francese

A028 Educazione artisticaA033 Educazione tecnicaA032 Educazione musicaleA030 Educazione fisica

CATTEDRE TOTALIA043 LETTERE 15 + 12 OREA059 MATEMATICA 9A345 INGLESE 3 + 15 oreA245 Francese 2 + 10 oreA028 Educazione artistica 2 + 10 oreA033 Educazione tecnica 2 + 10 oreA032 Educazione musicale 2 + 10 oreA030 Educazione fisica 2 + 10 oreStrumento 4

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Si fa presente che ogni anno all'Istituzione scolastica viene assegnata una cattedra per la scuola inOspedale che viene suddivisa in 9 ore di lettere, 6 ore di Matematica e 3 ore di Lingua Inglese.

posti di sostegno

Scuola dell'Infanzia anno scolastico 2015/2016N° di alunni DVA iscritti Docenti di sostegno

0 0

Previsione 2 alunni 1

Scuola Primaria N° di alunni DVA iscritti Docenti di sostegno

27 12 + 11 ore

Scuola Secondaria di primo gradoN° di alunni DVA iscritti Docenti di sostegno

31 12

FABBISOGNO DI PERSONALE ATA

Direttore dei servizi generali e amministrativi 1

Assistenti Amministrativi 6

Collaboratori scolastici 19

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATOSi fa riferimento ai Piani di miglioramento che si sono inseriti, calcolando anche le ore di supplenzache si renderanno necessari e la sostituzione della vicaria. I piani sono tre per la primaria e sei per lasecondaria se consideriamo sia i progetti di recupero sia quelli di poteziamento.

Unità di personale in organico di potenziamento per la primaria: 4Unità di personale in organico di potenziamento per secondaria di primo grado: 5

Classe diconcorso

N°didocenti

Esonerovicario

Supplenzebrevi

Corsi di recupero Progetti

A043 2 3 h a settimana 6 h a settimana 1^quad./12 h a settimana nel 2^ quad.

3h a settimana nel 2^ Quad.Latino

9h a settimana nel 1^quad e3h a settimana nel 2^ quadrimestre. Sugli stranieri

A059 1 e9

9 h 6 h a settimana 3 h a settimana recupero 1^ quad. /6h a settimana nel 2^

3h a settimana nel 1^ e nel 2^ quadrimestre lab.

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ore quad. Scienze;

A345 1 3h a settimana 9 h a settimana di recupero di Inglese

6 h a settimana di ket e potenziamento/ sperimentazione clil alla primaria

A 245 1 3h a settimana

9 h a settimana di recupero di Francese

6 h a settimana Delf e potenziamento

Primaria 1 2h alla settimana

10 h di recupero lettere alla settimana

10 h di potenziamento sugli stranieri alla settimana

1 2h alla settimana

10 h di recupero matematica alla settimana

10 h di potenziamento sugli alunni BES alla settimana

1 2h alla settimana

10 h di recupero lettere alla settimana

10 h di potenziamento sugli stranieri, alla settimana

1 2h alla settimana

10 h di recupero matematica alla settimana

10 h di potenziamento sugli alunni BES, alla settimana

ATA POTENZIAMENTO

E' necessario all'Istituzione Scolastica avere almeno due unita' in piu' di collaboratori scolastici, perpoter garantire la sicurezza e la pulizia dei locali avendo pianificato l'apertura dei plessi quasi tutti ipomeriggi.

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE ED INFRASTRUTTUREMATERIALI

L’Istituto Comprensivo“Sandro Pertini” ha necessità di modernizzare le proprie attrezzature, perquesto ha partecipato ai PON - Fondi Strutturali europei e ad ogni attività proposta dal territorio perincrementare la tecnologia.

SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, è istituitasia la figura del collaboratore del Dirigente scolastico sia in ogni plesso la figura del coordinatore, icui compiti sono così definiti:

-COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, con i seguenti compiti

-Gestione orario provvisorio e definitivo delle lezioni -Gestione del tempo scuola (supplenze brevi, sostituzioni)-Gestione dell’ambiente scolastico-Gestione richieste studenti di entrata in ritardo e uscita anticipata

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-Segretario verbalizzante collegio dei docenti-Sostituzione del dirigente in caso di assenza

-REFERENTE DI PLESSO, con i seguenti compiti

-gestione e cura dei rapporti con il plesso, la segreteria e la Presidenza,-segnalazione tempestiva delle emergenze/disservizi e/o della necessità di manutenzione ordinariae straordinaria;-vigilanza sul rispetto del Regolamento d'Istituto;-organizzazione della ricezione e della diffusione di circolari e comunicazioni interne, nonché della loro raccolta e conservazione;-cura dei rapporti e delle comunicazioni con la Segreteria e la Direzione in ordine a problematiche di tipo generale, relative al plesso di servizio;-essere referente al Collegio Docenti delle proposte del plesso di appartenenza;-controllo, raccolta e invio degli orari settimanali dei docenti nonché dei piani annuali di lavoro relativi alla programmazione od altra documentazione didattica del plesso;-raccolta e trasmissione dei dati relativi alla rilevazione del personale che partecipa a scioperi o assemblee sindacali;-cura dell’affissione all’albo di comunicazioni interne e di materiale di interesse sindacale; -coordinamento per la predisposizione di comunicazioni alle famiglie ed esposizione in luogo visibile nei pressi dell’ingresso di avvisi e comunicazioni per i genitori;-cura dell’affissione all’albo del rispettivo plesso di documenti e atti ufficiali (quali ad esempio il Regolamento di Circolo, il Piano dell’offerta formativa, il piano di evacuazione);-collaborazione in riferimento all'aggiornamento del piano di emergenza dell’edificio scolastico e predisposizione insieme al RSPP o al referente per la sicurezza del plesso delle prove di evacuazione previste nel corso dell'anno;-adozione tempestiva di tutte le iniziative opportune volte a tutelare l’incolumità dei minori, cui far seguire, nel più breve lasso di tempo, comunicazione al Dirigente Scolastico; -gestione dei rapporti con le famiglie del plesso;-sostituzione del Dirigente Scolastico nelle riunioni/assemblee con i genitori e partecipazione agliincontri di coordinamento.

E’ altresì istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti inrelazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

IL COORDINATORE é:-il punto di riferimento per i problemi che sorgono all’interno della classe e per i comportamenti degli allievi

-responsabile degli esiti del lavoro del CdC

-facilitatore dei rapporti fra docenti

IN RAPPORTO AGLI ALUNNI

-si informa sulle situazioni a rischio e cerca soluzioni adeguate in collaborazione con il CdC (tutoraggio)

-controlla che gli alunni riportino ai genitori le comunicazioni scuola/famiglia, riferendo al referente di istituto

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-accoglie le richieste in merito alle assemblee di classe

-tiene rapporti con i rappresentanti degli alunni facendosi tramite tra questi e il CdC o la dirigenza

IN RAPPORTO AI COLLEGHI DELLA CLASSE

-controlla il registro di classe (assenze, numero di verifiche, ritardi ecc.)

-ritira e controlla le pagelle e le note informative periodiche

IN RAPPORTO AI GENITORI

-informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà

-tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e ne richiede e promuove il contributo

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLADIGITALE

Relativamente alle azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) che prevede leattività per il miglioramento delle dotazioni hardware, attività didattiche e la formazione degliinsegnanti, l’Istituto ha individuato la figura dell’animatore digitale incaricato di promuovere ecoordinare le diverse azioni e ha partecipato a due progetti PON – Fondi Strutturali Europei.

Nello specifico per rispondere ai fabbisogni del territorio e con quanto previsto dal “Progettostrategico” “Agenda digitale”, che introduce nuovi orientamenti nel settore dell’istruzione al fine dialimentare l’innovazione digitale della scuola e riorganizzare la didattica attraverso l’introduzione dilinguaggi e contenuti digitali nella pratica educativa e nell’apprendimento in contesti applicativi dilaboratorio, l’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” di Milano con la partecipazione ai FondiStrutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambientiper l’apprendimento” 2014-2020 Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali perla realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN. AsseII Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivospecifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e dellaformazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventiinfrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento dellecompetenze chiave, intende potenziare la rete LAN/WLAN in tutti locali della didattica comprese lebiblioteche e le palestre dei tre plessi maggiori per numero di alunni: Scuola primaria di primo grado”Giovanni Battista Pirelli”, Scuola primaria di primo grado “Sandro Pertini”, Scuola secondaria diprimo grado “Falcone- Borsellino” e “Giovanni Verga”.

Con l’Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori disettore e per l’apprendimento delle competenze chiave del PON “Per la Scuola – competenze eambienti per l’apprendimento” l’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” partecipa al PON perl’annualità 2014-2020 con la progettazione di un modulo per due laboratori mobili da utilizzare nei

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plessi “ Giovanni Verga” e “ Falcone Borsellino” e un modulo per Postazioni informatiche e perl’accesso dell’utenza e del personale (o delle segreterie) ai dati e ai servizi digitali della scuola, perun importo pari alla somma € 26.000,00 essendo un’Istituzione scolastica con più di 1200 alunni.Nello specifico la somma di € 24.000,00 sarà spesa per laboratori mobili, la somma di € 2.000,00 perPostazioni informatiche e per l’accesso dell’utenza e del personale (o delle segreterie).La partecipazione a questo progetto offre all’Istituto la possibilità di realizzare un modulo per duelaboratori mobili dal momento che le politiche di indirizzo dell’Unione Europea hanno individuato ilpotenziamento degli ambienti scolastici con dispositivi e tecnologie come uno dei fattori determinantiper favorire l’apprendimento delle competenze chiave e per una cittadinanza attiva.

L'Istituto ha individuato la figura dell'ANIMATORE DIGITALE nella persona della docente Stefania Bianciardi

USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀDIDATTICHE PRESIDE

L'Istituto è aperto al Territorio, nel pomeriggio al di fuori delle attività didattiche le palestre vengonoutilizzate da diverse associazioni sportive.Inoltre i Comitati genitori dell'Istituto utilizzano alcune aule per lezioni di Teatro, musica, arte e perl'approfondimento della lingua Inglese.

PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI

Le priorità di formazione che l’Istituto “Sandro Pertini” intende adottare per tutti i docenti, incoerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con le risultanze del RAV sono le seguenti:

Le competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica (40 ore)Le competenze linguistiche (20 ore)L’inclusione, la disabilità, l’integrazione, le competenze di cittadinanza globale (20 ore)Il potenziamento della didattica per competenze: lettura, comprensione, competenze logico-argomentative e competenze matematiche; (20 ore)La valutazione (20 ore

Si prevede di organizzare tali corsi a scuola o in rete con altre Istituzioni, inoltre la scuola è aperta asollecitazioni provenienti dai docenti stessi.

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Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docentetriennio a.s. 2016/17, 2017/18; 2018/19

Il Collegio dei docenti

-VISTO l’art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107,

commi da 12 a 19:Piano Triennale dell’Offerta Formativa; commida 56 a 62: Piano Nazionale Scuola Digitale:

commi da 70 a 72: Reti tra Istituzioni Scolastiche;

commi da 121 a 125: Carta elettronica per aggiornamento docenti di ruolo, in particolare il comma 124 - “ la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la funzione docente;

“Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa”

-VISTO che il Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docente deve essere sviluppato in coerenza con il Piano di Miglioramento di cui al D.P.R. n.80 del 28 marzo 2013- “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione”

-VISTO le linee guida del Piano per la Formazione dei docenti per la realizzazione di attività formative, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca- comma 124, Legge 13 luglio 2015 n. 107;

-VISTA la nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015-Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa - Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole ecollaborazioni esterne: “La Legge 107 contempla attività di formazione in servizio per tutto il personale “;

-VISTA la nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale

-VISTI gli artt. dal 63 al 71 del CCNL 29.11.2007 recanti disposizioni per l’attività di aggiornamento e formazione dei docenti; -CONSIDERATO che la formazione e l’aggiornamento fanno parte della funzione docente (art. 24 C.C.N.L. 24.07.2003)

-ESAMINATE le linee d’indirizzo contenute nel Piano per la formazione dei docenti;

-PRESO ATTO dei corsi organizzati dall’Istituto, dal MIUR, dall’USR, dall’AT Milano, da altri Enti accreditat , Scuola –Polo, Ricerca -TENUTO CONTO dei processi di riforma e innovazione in atto che stanno profondamente modificando lo scenario della scuola;

-ESAMINATE le necessità di formazione emerse per il triennio scolastico 2016/17, 2017/18, 2018/19 e leconseguenti aree di interesse; -CONSIDERATO che il Piano triennale di Formazione rispecchia le finalità educative del Piano Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto, il RAV e il Piano di Miglioramento e deve essere coerente e funzionale con essi;

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-Delibera n°39 del 26 ottobre 2016

PREMESSA

Il Piano triennale di formazione e aggiornamento del personale docente:-rappresenta il quadro di riferimento “ rinnovato” per la formazione e lo sviluppo professionale di tutti gli operatori della scuola;-indirizza la progettualità delle scuole e dei docenti per rendere coerenti e sistematici gliinterventi formativi;-mette in relazione i diversi piani dell’azione formativa collegando gli obiettivi del piano nazionale con i piani formativi delle scuole e lo sviluppo professionale del docente;-individua le aree e/o priorità della formazione 2016-19 che si possono incardinare in un sistema che si basa sul raggiungimento di tre competenze essenziali per il buon funzionamento della scuola

Le scuole articolano le attività di formazione in UNITA’ FORMATIVE che, programmate e attuate

su base triennale, devono essere coerenti con il Piano Nazionale e con i propri Piani formativi.

Le unità formative possono essere promosse e attestate (art 1 D. 170/2016):

1. dalla scuola*

2. dalle reti di scuole*

3. dall’Amministrazione

4. dalle Università e dai consorzi universitari

5. da altri soggetti accreditati purché le azioni siano coerenti con il Piano di formazione della

scuola

6. La scuola deve garantire ad ogni docente almeno UNA unità formativa per ogni anno scolastico.

Le unità formative possono prevedere:

Sono unità formative anche la formazione come:

Formazione in presenza

Animatori digitali

Formazione on-line

Team per l’innovazione

Sperimentazione didattica

Tutor neo-immessi

Lavoro in rete

Coordinatori per l’inclusione

Approfondimento personale e collegiale

Didattica per competenze

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Documentazione e forme di restituzione allascuola

Valutazione per competenze

Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.

I nuovi bisogni formativi emersi dal RAV evidenziano la necessità di una formazione centratasulle competenze: potenziamento, certificazione, valutazione autentica e suoi strumenti, esulla conoscenza dei processi e delle metodologie necessarie a raggiungere i risultati di potenziamento: didattica di laboratorio e uso sistematico di pratiche innovative, anche basate sulle Nuove Tecnologie, e idonee a promuovere apprendimenti significativi.

L’Istituto promuove corsi di formazione che concorrono alla formazione sulle tematiche sopra individuate.

Oltre alle attività d’Istituto, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di formazione scelte liberamente ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e allenecessità formative individuate per questa Istituzione Scolastica. Si riconosce e si incentiverà la libera iniziativa dei docenti, da “ricondurre comunque a una dimensione professionale utili ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell’insegnamento”- nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione delpiano triennale per la formazione del personale, la quale definisce la politica formativa di Istituto e di territorio, fondata sulla dimensione di rete di scuole, e incentrata sui seguenti temistrategici:

1. competenze digitali e per l’innovazione e per l’innovazione didattica e metodologica;

2. competenze linguistiche;

3. inclusione, disabilità, integrazione, competenze di cittadinanza globale;

4. potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e alla comprensione, alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze matematiche;

5. la valutazione.

Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico non si realizza senza i docenti, ovvero senza la loro partecipazione e condivisione. Valorizzare il lavoro docente e l'ambiente scolastico come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra docenti, diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e pianificazione dei programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del progetto formativo promosso collegialmente. In sostanza, ciò significa trasformare la nostra scuola in Laboratori di Sviluppo Professionale per tutto il personale. Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del POF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca esperimentazione previste dall’Autonomia;

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il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze;

FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO

1)Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche;

2)Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;

3)Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca;

4)Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica. Il Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto delle linee generali indicate dal MIUR edegli orientamenti strategici della politica di Qualità del ns. Istituto finalizzata al miglioramento continuo e si avvarrà di corsi organizzati dall’ USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole.

Nell’ambito di ciascun corso proposto saranno privilegiati momenti di cornici teoriche e di confronto, sia pratiche laboratoriali, nonché forme di aggregazione per grandi aree di significato tematico affine.

Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto: i corsi di formazione organizzati da MIUR, e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturaleo metodologico decise dall’Amministrazione;

i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali,

accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati; i corsi organizzati

dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;

gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal PTOF;

gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto Legislativo 81/2008).

Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolasticoofferto, il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’autoformazione.

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Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell'Istituzione scolastica e dei docenti.

CORSI DI FORMAZIONE Nel corso del triennio di riferimento, l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguentiattività formative che sono qui specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per

anno scolastico 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.Anno scolastico

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

2016/2017

Sicurezza – 12 h Personale d’Istituto, docenti e ATA. – 30 persone circa per anno scolastico in relazione a risorse finanziarie disponibili

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h 4

. art. 20, comma 2, lett. h

D. Lgs. n. 81/2008

Didattica per competenze 20 docenti per a.s. Formazione centrata sulla certificazione delle competenze.Ancoraggio delle certificazioni alle Indicazioni nazionali, al profilo delle competenzeDidattica incentrata anche sulla valutazione per competenze

Inclusione 40 h 15 docenti Formazione e-learning la cui finalità è ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con disturbi specifici

Potenziamento delle competenze digitali

Docenti e personale ATA Adeguare la formazione e i processi di innovazione dell’istituzione scolastica in base a quanto previsto dal programma Agenda Digitale Italiana ed Europea 2020

A. Scolastico Attività Formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlataSicurezza – 12 h Personale d’Istituto,30

persone circa per anno scolastico in relazione a risorse finanziarie disponibili

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h 4

. art. 20, comma 2, lett. h

D.Lgs. n. 81/2008

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2017/2018

Certificazione delle Competenze – Indicazioni Nazionali- Misure di accompagnamento 2015/2016.

Numero congruo di docenti Formazione centrata sulla Certificazione delle competenze. Ancoraggio delle Certificazioni alle Indicazioni Nazionali, al profilo delle competenze. Indicatori di competenza in ottica trasversale con tre livelli di sviluppo: classe quinta primaria, terza secondaria I grado e biennioscuola superiore

Valutazione tradizionale e Valutazione autentica, Valutazione delle competenze

12-16 docenti per a.s. Progettazione osservazione, documentazione e valutazione delle competenze prima della loro certificazione: dai voti ai descrittori di livello; Valutazione per descrittori e Livelli basata su strumenti di valutazione diversi dai voti: compiti di realtà, osservazioni sistematiche.

Potenziamento delle competenze digitali

Tutti i docenti Adeguare la formazione e i processi di innovazione dell’istituzione scolastica in base a quanto previsto dal programma Agenda Digitale Italiana ed Europea 2020

Capacità di analizzare i dati valutativi di sistema

Unità di autovalutazione e funzione strumentale PTOF emiglioramento

Rafforzare la capacità di ogni scuola di analizzare i dati valutativi di sistema, mettere a punto i piani di miglioramento e controllare gli esiti

A. Scolastico Attività Formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlataSicurezza – 12 h Personale d’Istituto,30

persone circa per anno scolastico in relazione a risorse finanziarie disponibili

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h 4

. art. 20, comma 2, lett. h

D.Lgs. n. 81/2008

Valutazione tradizionale e

12-16 docenti per a.s. Progettazione osservazione, documentazione e valutazione delle

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2018/2019

Valutazione autentica,Valutazione delle competenze

competenze prima della loro certificazione: dai voti ai descrittori di livello; Valutazione per descrittori e Livelli basata su strumenti di valutazione diversi dai voti: compiti di realtà, osservazioni sistematiche.

Dinamiche relazionali del gruppoclasse

Docenti Fornire agli insegnanti strategie pratiche da poter utilizzare in aula per migliorare le dinamiche relazionali presenti all’interno di ogni gruppo classe, attraverso la creazione di un clima positivo, fondato su conoscenza reciproca tra compagni, solide relazioni e interdipendenza positiva

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA

FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELL’ATTIVITA’ CURRICULARE

Per ciascuna attività formativa: il direttore del corso provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione;

i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto dovranno mettere a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso.

Per le iniziative di formazione la verifica di efficacia è costituita dalla realizzazione di materiali inerenti allo specifico o alla dimostrazione del possesso di competenze documentatesul campo. Il D.S. accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione”o “Diploma di competenze acquisite” rilasciato dall’Ente formatore. Si ricorda che la formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento.

Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.

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Scuola dell’Infanzia“ Bruno Munari ”

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INDICE

Premessa

Struttura Scolastica

Organizzazione del tempo scuola

Quanti siamo a scuola

Scelte Educative e Metodo di Insegnamento

I Laboratori

Arricchimento dell’ Offerta Formativa

Progetti e Attività

Continuità

Rapporti Scuola e Famiglia

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PREMESSA

La Scuola dell’Infanzia “BRUNO MUNARI”… un’oasi particolare di allegra ed infaticabile creatività.

La Scuola dell’Infanzia “BRUNO MUNARI”, di Viale Suzzani 240, appartiene all’IstitutoComprensivo “Sandro Pertini” di via Thomas Mann di cui fanno parte le scuole primarie statali“Sandro Pertini” di Via Thomas Mann e “Gian Battista Pirelli” di Via Goffredo da Bussero, lescuole secondarie di primo grado ”Falcone Borsellino” di via Thomas Mann e “Giovanni Verga”di via Asturie e la Scuola in Ospedale.Per quest’ultima a tutela del diritto alla salute e del diritto all’istruzione di alunni ricoverati nellestrutture ospedaliere, l’Istituto “Sandro Pertini” garantisce l’attività didattica presso l’ospedaleNiguarda attraverso la presenza di sezioni scolastiche ospedaliere e di docenti ad esse dedicati.La peculiare offerta formativa della scuola in ospedale intende assicurare pari opportunità agli allieviricoverati permettendo loro, ove possibile, di proseguire la propria formazione al fine di facilitare illoro reinserimento nei contesti di provenienza e prevenire così eventuali situazioni di dispersionescolastica.

La Scuola dell’Infanzia “Bruno Munari”è stata costruita proprio al centro di un grande complessoresidenziale per accogliere la forte richiesta di utenza in età prescolare del quartiere. Negli ultimi annii cambiamenti logisticiche hanno arricchito di mezzi di comunicazione, di luoghi aggreganti come lapiscina comunale ed i centri sportivi, hanno mutato sostanzialmente il profilo socio- culturale delquartiere: i nuovi insediamenti legati al polo universitario della Bicocca e allo sviluppo delcomplesso legato al Parco Nord, hanno inciso positivamente sulla composizione sociale e culturaledella popolazione.Il Parco Nord, oltre a garantire un’ampia zona di verde e di svago rappresenta, un importante centroculturale e sociale per le iniziative di vario tipo per tutta la popolazione: le cooperative che logestiscono hanno avviato da anni con le scuole del circolo progetti di cooperazione, di ecologia ededucazione ambientale. L’Università degli Studi di Milano - Bicocca rappresenta un punto nodale perl’arricchimento culturale ed istituzionale: dalla facoltà di Scienze della Formazione sono partiteiniziative di sperimentazione e tirocinio che coinvolgono l’intero circolo didattico, così come l’Hangar e il Museo del Cinema.

La nostra scuola dell’Infanzia nel 2010,è stata intitolata a Bruno Munari architetto, artista,pedagogista e sperimentatore infaticabile che, con una mente aperta come quella di un bambino, hagiocato, sperimentato, inventato e creato un metodo tutto nuovo basato sull’esplorazione sensoriale. Il bambino, grande protagonista della propria crescita personale ed artistica, si accosta ad ogniscoperta del mondo circostante senza bisogno della mediazione della parola, ma attraverso “azioni “che gli permettono di agire sulla realtà della materia, dei materiali e del mondo sensoriale in modopersonale, cercando soluzioni, strategie, interventi artistici, potenziando il pensiero divergente ecreativo. Il suo concetto di conoscenza e di esplorazione hanno identificato totalmente il nostro lavoro, leattività e i laboratori e, la collaborazione avuta con atelieriste esperte di questo metodo, ha fatto sì chenascesse il desiderio, da parte di noi docenti e di tutta l’utenza, di onorare la scuola con il nomedell’artista.

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STRUTTURA SCOLASTICA

L’edificio a pianta rettangolare è concepito per permettere ai bambini di usufruire di ampi spazi insezione e di spazi comuni per giocare in libertà e svolgere le attività a loro più congeniali. Completamente ristrutturato nell’aprile 2010 secondo tutti i criteri di sicurezza e funzionalità, lascuola è splendida in ogni suo dettaglio: dai colori pastello che identificano ogni sezione, aipavimenti antiurto, dalla meravigliosa e salutare insonorizzazione, alle finestre a doppi vetri per ilrisparmio energetico, dai colori delicati di pareti e pavimenti tutto rende rilassante e allegro “ilvivere e lo star bene a scuola di ogni bambino “ .

Nel SALONE ampio e luminoso con grandi vetrate che comunicano direttamente con il giardino,troviamo lo “spazio Ristorante” allegro e accogliente per condividere il pasto con tutte le sezioni el’Angolo Gioco attrezzato con materiale strutturato e giochi specifici. Nel salone si aprono le sezioni Gialla, Azzurra, Verde, Rossa e Fucsia.Ognuna è preceduta da spazi attrezzati con armadietti guardaroba per riporre indumenti ed effettipersonali.

Le CINQUE SEZIONI, ampie e ben illuminate, sono sapientemente studiate ed arredate secondo leesigenze delle età dei bambini, attrezzate con i sussidi ed i materiali didattici utili alle moltepliciattività educative e per ogni esigenza di gioco, di esperienza e di scoperta dei nostri piccoli allievi .

Adiacenti alle sezioni si trovano i SERVIZI IGIENICI allegri e colorati, tutto a portata di mano perla pulizia e l’igiene personale, con gli accessori ad altezza bambino per soddisfare ogni cura igienicae renderli autonomi sin da piccoli. Anch’essi sono stati ristrutturati e attrezzati secondo le normativedi sicurezza previste dalle normative.

All’esterno abbiamo il GIARDINO bello e spazioso , verde, alberato con: una struttura di legno a “castello”, per arrampicarsi e scivolare con una piattaforma antiurto studiataappositamente per i giochi dei piccoli;una vasta zona a prato per le corse, le esplorazioni e i giochi più disparati;il cortile lastricato per le corse in bicicletta;le piazzole in materiale antiurto per i giochi a pallone e i giochi di movimento;un ORTO dove crescono ortaggi completamente biologici, grazie all’uso del compost preparato inloco con riciclo di alimenti e sostanze naturali;

una piccola SERRA di ACCIAIO e VETRORESINA per gli esperimenti, i trapianti e la cura dipiante e fiori.

ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA

I tempi ed i ritmi sono scanditi per alternare momenti di attività e di impegno a momenti di riposo edi quiete, di gioco singolo a gioco di gruppo, affinché ogni bambino possa trovare e ricavare“nicchie” adeguate per sé e per il proprio bisogno psicofisico di crescita. Ciò permette la costruzionedelle “routine”, indispensabili per dare significato ed organizzare lo scorrere del tempo e collocarlonei ritmi ciclici della giornata scolastica. Il bambino piccolo è molto rassicurato dalla ripetizionecostante della medesima successione di attività e di azioni che si incontrano nell’arco della giornatasempre con le stesse modalità.

L’organizzazione del tempo scuola è il seguente:

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ore 8.00- 8.30 prima entrata per i mattinieriore 9.00- 9.20 entrata di tutti i bambini nelle rispettive sezioniore 9.20-11.30 attività didattica in sezione e nei Laboratori ore 11.30-12.00 ai servizi igienici e preparazione per il pranzo ore 12.00-13.00pranzoore 13.00-13.30 giochi liberi, giochi motori e di grande gruppo in saloneore 13.30-15.30 dolce riposo per i bambini di 3 anni,

attività tranquille in sezione per tutti gli altri bambiniore 15.45-16.00 tutti a casa: uscitaore 16.00-18.00 servizio di post – scuola e merenda, per chi ne fa richiesta

Le dieci insegnanti di sezione coprono l’intero orario di apertura della scuola alternandosi nel turnoantimeridiano e pomeridiano.Da alcuni anni funziona con successo il servizio di doposcuola per i genitori che lo richiedono,gestito da una educatrice valida ed esperta. Il servizio è a pagamento e garantisce fasce diverse diorario, prezzi e fruibilità. Spazi, tempi, ritmi e modalità di attuazione delle esperienze, ricche e significative, sono calcolati inmodo da non alterare il delicato equilibrio psicofisico del bambino e per mantenere un salutare“ecosistema” dell’alternanza di tutte le attività durante l’arco della giornata scolastica.L’ambiente scolastico è caratterizzato dalla fruizione articolata, modulare e pluri-funzionale deglispazi a disposizione: la definizione dei Laboratori consente la sistemazione logistica secondo lediverse attività, di spazi differenti nei vari locali della scuola, attrezzati con i materiali necessari benordinati e facilmente accessibili e pronti per l’uso da parte dei bambini e degli adulti.

QUANTI SIAMO A SCUOLA

La Scuola dell’Infanzia è aperta dalle ore 8 alle ore 16,00 dal lunedì al venerdì, da settembre agiugno e accoglie tutti i bambini e le bambine in età compresa dai tre ai sei anni. Possono essere iscritti e frequentare tutti i bambini che compiono i tre anni entro la fine di dicembre,con riserva possono essere inseriti secondo la disponibilità di posti, i bambini nati entro il 31 gennaioe frequentare al compimento del terzo anno d’età. In questo caso,per questi alunni è previsto nelsettembre successivo lo spostamento nella sezione dei tre anni in modo da completare le attività, leesperienze ed il percorso di crescita previsto per questa fascia d’età.

Sezioni funzionanti n. 5 Alunni iscritti n. 125

Gli alunni sono suddivisi secondo l’età nelle cinque sezioni:

sezione FUCSIA 5 annisezione GIALLA 5 annisezione ROSSA 3 annisezione VERDE 3 annisezione AZZURRA 4 anni

Docenti di sezione n . 10

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Docente di sostegno n°1 per 25 ore settimanali, 12,5 nella sezione azzurra e 12,5 nella sezione fucsia

Docente spec.religione cattolica n.1 per un 1,30 ore settimanali per sezione

Collaboratrici scolastiche n. 3 per sette ore giornaliere a turnazione sulle 10 ore

SCELTE EDUCATIVE E METODO DI INSEGNAMENTO

Che cosa si fa di BELLO SCUOLA ? SI GIOCA, SI SPERIMENTA, SI CRESCE!Il periodo che va dai tre ai sei anni nella vita di un bambino è fondamentale, perché in esso sipongono le basi per gli apprendimenti futuri.Il Progetto di Plesso è condiviso da tutte le insegnanti, si discute del percorso didattico, deicontenuti cognitivi, pedagogici, del percorso artistico e di scoperta che, per i bambini,rappresentano una imprescindibile occasione per sperimentare personalmente molteplici,entusiasmanti e mirabolanti esperienze ed attività che stimolano, arricchiscono, completano erendono pienamente realizzabili i traguardi formativi per lo sviluppo personale di ogni bambino. Si offrono ai bambini una serie di attività, di proposte operative, di percorsi esperienziali cherispettano i bisogni formativi, cognitivi ed emotivi di ciascuno.Si organizzano le occasioni di apprendimento comuni, le situazioni di gioco e di socializzazionecon i compagni e gli adulti, le feste e i momenti di interscambio con i genitori.Il Progetto di Plesso si concretizza poi nella Programmazione Educativa di classe in cuiverranno previste proposte didattiche che declineranno le attività educative, le strategie formativee le metodologie didattiche, secondo le età cronologiche dei gruppi di sezione.Il punto di forza del nostro Progetto sono i Laboratori, ambiti specifici del “fare e dell’agire”, ilbambino ha la possibilità di svolgere molteplici attività, di sviluppare abilità e competenze e diconoscere strumenti e materiali diversi.Le attività di Laboratorio seguono lo schema della Programmazione Educativa e funzionano nelmodo seguente:

- 3 Maxi Laboratori (da ottobre a maggio) per conoscersi e socializzare tutti insieme in salone, le insegnanti una volta la settimana, il mercoledì,propongono attività ricreative e divertenti

- 5 Laboratori Specifici(da gennaio a maggio) per tutti i bambini martedì e giovedì

dalle ore10,30 alle ore 11,45nelle aule e negli spazi adibiti a Laboratorio

I bambini sono suddivisi in piccoli gruppi e, contemporaneamente, turnano nei vari Laboratori gestitida tutte le insegnanti presenti: l’offerta d’interdisciplinarietà delle esperienze consente ai bambini diavere una ricca e significativa gamma di scambi, di confronti e di riflessione su vissuti,apprendimenti e conoscenze, ed una variegata vita di relazioni tra pari e con gli adulti di riferimento.

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Il team docente, gestendo insieme i Laboratori, esercita la responsabilità condivisa di tutti i bambinidella scuola, quindi può osservare meglio i processi di apprendimento e di crescita maturativa,fornendo utili e preziosi suggerimenti alle insegnanti di sezione sul profilo personale di ognibambino. Inoltre la situazione del piccolo gruppo consente e garantisce a tutti i bambini l’effettiva ed attivapartecipazione, una reale scelta, tra le diversificate offerte, degli strumenti conoscitivi, esplorativi eformativi più idonei allo stile cognitivo di ognuno.La metodologia che contraddistingue i laboratori scientifici è detta del problemsolving e prevede lacompleta partecipazione dei bambini dall’inizio del percorso alla fine: questa partecipazione siconcretizza attraverso l’apporto di proposte e di idee che scaturiscono dai bambini durante ilpercorso, di suggerimenti e di variazioni, di altre idee che sopraggiungono a modificare ed arricchireulteriormente il vasto tessuto di esperienze e di proposte lanciate dalle insegnanti.

I LABORATORI ATTIVATI SONO:

I MAXI LABORATORI

TEATRO

Spettacoli teatrali di storie e fiabe conosciute o inventate dalle insegnanti, allestiti nel salone dellascuola.

CANTI

Tutti i bambini si incontrano nel salone della scuola per imparare canti, filastrocche e canzonimimate.

BALLI

Musiche note,allegre e divertenti permettono di creare coreografie di danze semplici e popolari.

I LABORATORI SPECIFICI

Per i bambini di 4 e 5 anni :

RICICLARTECon materiali diversi e seguendo un percorso ecologico di salvaguardia dell’ambiente, i bambini costruiscono, riciclano, reinventano in modo non convenzionale e creativo i materiali etrasformano carta,cartone, plastica, in oggetti nuovi e fantastici.

FANTASIA DI TECNICHE ESPRESSIVESi seguirà un percorso dove creatività e tecnica viaggeranno insieme; materiali vari e naturali etecniche diverse accompagneranno il bambino alla scoperta del mondo circostante con i suoicolori e con tutte le sue sfumature.

CRETALANDIA… UN MONDO DA SCOPRIREIl bambino scopre un materiale nuovo che offre molte possibilità di trasformazione; impasta,manipola e modella creando forme, oggetti e animali anche tridimensionali scoprendo lapiacevolezza della forma che nasce.

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Per i bambini di 3 anni:

GIOCHIAMO CON I COLORI

Paste morbide e Didò si prestano ad essere manipolate e trasformate, il linguaggio dei colori offre poiai bambini la possibilità di giocare scoprendo tutte le sfumature e le mescolanze.

IMPRONTE CREATIVE

Con le loro manine sperimentano carte, colori, materiali diversi e naturali e come veri artisti creanoquadri materici e pannelli decorati.

ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Che cosa offre la nostra SCUOLA?

I nostri obiettivi sono:* promuovere la formazione integrale della personalità infantile dei bambini dai 3 ai 6 anni nellaprospettiva della formazione di soggetti liberi, responsabili e attivamente partecipi alla vita dellacomunità sociale;* far acquisire ai bambini competenze e sviluppare capacità di tipo comunicativo, espressivo, logicoed operativo realizzare l’uguaglianza delle opportunità educative;* raggiungere un’equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti affettive, cognitive,sociali e morali della personalità .

La scuola fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia delsettembre 2012. Esse caratterizzano le linee educative, le scelte programmatiche, metodologiche edidattiche del gruppo docente.

Le nostre finalità sono :

1. Sviluppo dell’identità 2. Sviluppo dell’autonomia

3. Sviluppo della competenza4. Sviluppo della cittadinanza

1)Consolidare l’identità significa vivere la propria corporeità, star bene e sentirsi sicuri inambiente sociale ampio, imparare a conoscersi ed essere riconosciuti come persone uniche eirrepetibili.2)Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provaresoddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere sentimenti ed emozioni,motivare le proprie scelte e opinioni, assumere atteggiamenti sempre più consapevoli eresponsabili.3)Acquisire competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraversol’esplorazione, l’osservazione e l’attitudine al confronto,raccontare e rievocare azioni e vissutie tradurli in tracce personali, rappresentare e immaginare situazioni ed eventi attraverso unapluralità di linguaggi.4)Vivere le prime esperienze di cittadinanza porta a scoprire gli altri, i loro bisogni e lanecessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole condivise, implica il dialogo e

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l’attenzione al punto di vista dell’altro,a riconoscere diritti e doveri e porre le fondamenta diun sistema democratico.

Il curricolo nella Scuola dell’Infanzia comprende l’organizzazione delle attività didattiche realizzatein classe, negli spazi comuni e nei laboratori, e si completa con un’equilibrata integrazione di nuoveesperienze e nuove sollecitazioni progettate dalle insegnanti.

PROGETTI E ATTIVITÀ

Progetto Corpo e Movimento

Da alcuni anni viene organizzato con una docente di Pediatria e Metodi per l’attività motorianell’infanzia dell’Università Cattolica di Milano, un progetto di attività motoria all’interno dellascuola per tutte le fasce d’età. I bambini, insieme alla docente e ad alcuni studenti del corso diLaurea, vengono coinvolti in attività ludiche divertenti e coinvolgenti, che promuovono i canali nonverbali utilizzando il linguaggio del corpo e sviluppano la coordinazione ed il controllo di schemidinamici e posturali.

Progetto Lingua Inglese

La sperimentazione dell’insegnamento della lingua straniera arricchisce l’offerta formativa dellanostra scuola: da due anni sperimentiamo con successo l’insegnamento della lingua inglese con lacollaborazione esterna di un esperto. I bambini di 4 e 5 anni usufruiscono di un’ora alla settimana d’insegnamento, la metodologia ègiocosa, i bambini imparano filastrocche e canzoni, poesie e giochi che saranno poi inseriti nellafesta di fine anno scolastico. Lo scopo di tale sperimentazione è di arricchire il linguaggio dimodalità espressive e logico-linguistiche e dotare i bambini di ulteriori strumenti di interpretazione edi costruzione della realtà.

Progetto Musica

L’Associazione Amici della Musica Bicocca organizza per i bambini di 4 e 5 anni corsi dipropedeutica musicale con l’obiettivo di educare alla percezione dei suoni e dei ritmi.

Progetto Giardinaggio

L’attività dà la possibilità ai bambini di manipolare in piena libertà,gli elementi naturali:acqua,terra,sabbia, sassi. Possono sperimentare le infinite possibilità di gioco che essi offrono:scavare,riempire,strappare,mescolare, raccogliere.Attraverso semplici operazioni concrete e manuali, essi non solo giocano ma compiono complesseoperazioni logiche che stimolano lo sviluppo di processi di natura matematica e di esplorazionescientifica. Il bambino è stimolato a porre in relazione fatti, cause ed effetti, a diversificare ipotesi erisultati e compiere osservazioni precise e pertinenti.

Progetto Animazione: teatro, balli, canti.

Verranno organizzate attività di socializzazione e ricreative per tutte le fasce d’età, i bambinicondividono con i compagni momenti gioiosi, allegri e di festa, contemporaneamente sono stimolatia dare significato, riorganizzare e rappresentare le proprie esperienze.

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Progetto Feste a scuola

Le attività creative hanno una valenza molto importante nella scuola dell’infanzia per lo sviluppodella socialità e della condivisione quotidiana di ogni momento di vita scolastica. Attraverso attivitàgiocose di Festa si costruisce un percorso di benessere e partecipazione che spesso coinvolge anche lefamiglie.

Progetto Creatività … in libertà

Attraverso l’allestimento di un Atelier di pittura creativa (A. Stern) le insegnanti organizzerannoincontri con piccoli gruppi di bambini per sviluppare l’espressione libera di ognuno sviluppandone lediversità rispettando tempi, ritmi e bisogni di tutti. “Dipingere è un gioco e il suo linguaggio èl’immagine”. Nell’Atelier insieme alla libertà di espressione, il bambino trova l’ordine,l’organizzazione, la regolarità e una disciplina.

Progetto Il nonno racconta

I nonni dell’associazione ANTEAS attraverso la lettura di piccole storie coinvolgono i bambiniall’ascolto ed alla comprensione del racconto, sviluppando il piacere di leggere insieme e di esprimerepoi interventi sui personaggi e sulle fasi della storia.

Progetto Percorsi d’arte per piccolo artisti

La collaborazione con il professore Camillo Russo (nonno di una bimba frequentante la sezioneverde), insegnante presso il Liceo artistico di Brera, consente di organizzare laboratori artisticitematici che integrano le attività della progettazione didattica. La naturale predisposizione deibambini verso la rappresentazione grafico-pittorica facilità e rende possibile la realizzazione diincontri, su vari contenuti della sperimentazione espressiva artistica che nello sviluppo infantile sonoalla base del rafforzamento della crescita culturale e delle competenze che saranno via via acquisite. Ilgesto grafico è il modo naturale di trasmettere la propria sensibilità e consolidare la propriapersonalità. “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” B. Munari.

Attività alternativa alla Religione cattolica

Per i bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica è previsto un progettodi attività alternativa sullo Sviluppo e sul Recupero delle problematiche linguistiche, seguito dalleinsegnanti di sezione.

E’ un progetto personalizzato 1) per i bambini che hanno ancora difficoltà di linguaggio;2) per la conoscenza e il potenziamento della lingua italiana soprattutto per i bambini stranieri;

e costituisce un’opportunità di approfondimento attraverso giochi di parole e fiabe per tutti i bambini fruitori.

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CONTINUITÀ

La continuità viene garantita tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria attraverso un lavorocoordinato delle insegnanti dei due ordini di scuola che prevede non solo la compilazione dellascheda di passaggio d’informazioni ed il colloquio alla fine del triennio, ma anche l’attuazione delprogetto di raccordo tra i bambini di 5 anni e le classi quinte della scuola primaria e le insegnanti cheaccoglieranno i bambini in prima. Il progetto prevede lo scambio di visite da parte dei bambini, lapartecipazione ad iniziative varie come feste e momenti comuni tra le scuole, per culminare con lagiornata trascorsa alla scuola primaria dei futuri Remigini. Le tappe di maturazione e di sviluppo sono costantemente verificate e la scheda di passaggio diinformazioni per i bambini di 5 anni, stilata in accordo con gli insegnanti della scuola primaria,costituisce un documento importante per la formazione delle classi prime ed un valido strumento diriferimento per il grado di maturazione raggiunto da ogni bambino.

RAPPORTI SCUOLA E FAMIGLIA

I rapporti con i genitori sono favoriti ed istituzionalizzati in diversi momenti: l’assemblea generaleper i genitori dei nuovi iscritti, le riunioni di sezione, le riunioni d’intersezione con i rappresentantieletti durante le elezioni degli organi collegiali, i colloqui individuali di conoscenza all’inizio dellafrequenza dei bambini o per eventuali difficoltà richiesti sia dei genitori sia delle insegnanti in corsod’anno. Esiste poi un rapporto che cresce quotidianamente costituito da momenti informali tra genitori edinsegnanti, all’entrata e all’uscita dei bambini, che portano gradualmente alla costruzione dellafiducia indispensabile tra genitori e scuola per l’educazione dei figli.La scuola tende a favorire poi momenti di effettiva collaborazione con le famiglie invitando i genitoria scuola in occasione di feste, ricorrenze e iniziative varie, ed in alcuni casi per collaborare neilaboratori.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “ S. PERTINI”ISTITUTO COMPRENSIVO “ S. PERTINI”Via Thomas Mann, 8 - MilanoVia Thomas Mann, 8 - Milano

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INDICE

Organizzazione tempo scuolaRisorse strutturali dei plessi Scelte educative e metodi d’insegnamento“star bene a scuola”Arricchimento offerta formativaProgetti triennaliPeculiarità formativeContinuitàAttività alternative alla religione cattolicaFormazione classi primeAccoglienza e integrazioneInclusione alunni BESScreening DSA Alunni stranieriValutazione Scuola in ospedaleIstruzione domiciliareCompetenze e curricoloRecupero/BES/stranieri

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ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA PRIMARIA

L’istituto comprende due plessi di scuola primaria con la seguente organizzazione: Scuola Primaria Statale “Sandro Pertini” di via Thomas Mann, 8 che ha 10 sezioni

con tempo scuola di 40 ore dal lunedì al venerdì dalle ore 8.25 alle ore 16.30 Scuola Primaria Statale “Giovan Battista Pirelli” in via Goffredo da Bussero, 9

che ha 16 sezioni con tempo scuola di 40 ore dal lunedì al venerdì dalle ore 8.25alle ore 16.30

Servizio comunale di pre- scuola con orario 7.30-8.30 Servizio comunale di giochi serali con orario 16.30-18.00

RISORSE STRUTTURALI DI VIA THOMAS MANNLa scuola di via T. Mann dispone dei seguenti spazi:

palestra con le adeguate attrezzature, situata all’esterno dell’edificio,

n° 10 aule/classi,

refettorio nel seminterrato,

servizi maschi/femmine su ogni piano,

laboratorio di educazione musicale con strumentazione ritmica e sussidi per l’ascolto,giradischi,dischi di musica classica e leggera, registratori portatili, radio registratore a doppia piastra conCD incorporato, impianto di amplificazione;

laboratorio di educazione all’immagine dotato del materiale necessario per svolgere le attività dipittura e manipolazione;

laboratorio di scienze (comune con la scuola secondaria di I grado)

laboratorio video con televisore, video lettore, lettore dvd. Videoproiettore

laboratorio di informatica,

n° 2 aule di didattica speciale per bambini in condizione di handicap con ampia dotazione diinformatica,

aula di psicomotricità,

aula lim di uso comune

aula di religione cattolica

aula di lettura/biblioteca per alunni,

salone/teatrino per la drammatizzazione,

sala medica

Centro Cucine in sede,

Aula a disposizione del pre-scuola e giochi serali.

Laboratorio di cucina

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RISORSE STRUTTURALI DI VIA G. DA BUSSERO

La scuola di via G. da Bussero dispone dei seguenti spazi:

palestra con le adeguate attrezzature,

- n° 16 aule/classi

- n° 4 aule adibite a refettori,

- servizi maschi/femmine su ogni piano

- laboratorio di educazione all’immagine dotato del materiale occorrente per svolgere le attività di

pittura e manipolazione/aula stranieri

- laboratorio di scienze,

- laboratorio di informatica,

- aula di sostegno adeguatamente attrezzata per accogliere gli alunni in condizione di handicap; in

essa si potranno svolgere attività con l’insegnante specialista,

- aula di psicomotricità,

- aula di lettura/biblioteca per alunni,

- salone utilizzato per le rappresentazioni teatrali, le feste di Natale e di fine anno scolastico,

- aula a disposizione del pre-scuola e dei giochi serali,

- aula RC

- sala medica.

- N° 1 aula lim e/o aula video con televisore, video lettore, lettore dvd, di uso comune

- Laboratorio di cucina

SCELTE EDUCATIVE E METODOLOGIE

La nostra scuola primaria si caratterizza per un’attenzione rigorosa alle fasi dellosviluppo cognitivo e socio-affettivo del bambino.L’obiettivo del nostro fare scuola è quello di raggiungere esiti formativisostanzialmente uguali per tutti e di un buon livello, senza incorrere nei rischi di ritmisoffocanti per l’alunno; tutto ciò è possibile quando:

si rispettano le fasi dello sviluppo mentale del bambino, differenziandol’organizzazione didattica e disciplinare nella scuola dell’infanzia e nei cicli dellascuola primaria,

si insegna il metodo di studio piuttosto che i semplici contenuti;

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si propongono attività operatorio-concrete che collegano strettamente le “nozioni”con l’esperienza pratica nei laboratori e nelle uscite sul territorio;

si attua un recupero sistematico degli alunni in difficoltà.

Una scuola all’avanguardia non può limitarsi semplicemente ad aumentare il numero deglistimoli “tecnologici”. La professionalità del docente è chiamata oggi a confrontarsi conalunni maggiormente stimolati cognitivamente, ma talvolta problematici dal punto divista delle abilità sociali e relazionali.Per fronteggiare questa tendenza la scuola si pone come comunità di apprendimento, laquale coniuga la propria finalità di istruzione di base con l’alfabetizzazione culturale ela convivenza democratica.

Per ALFABETIZZAZIONE CULTURALE intendiamo una progressiva consapevolezza disé e delle proprie capacità da potenziare attraverso un passaggio graduale dalla culturavissuta, assorbita direttamente dall’ambiente di vita, alla cultura ricostruita a scuolamediante capacità riflessive e critiche offerte dalle discipline di studio.La CONVIVENZA DEMOCRATICA è il nostro principio cardine. Esso viene promossomediante:

attività che potenziano atteggiamenti non competitivi e il lavoro di gruppo; attività che responsabilizzino l’alunno e lo mettano in grado di vedere la realtà da

angolature diverse, superando gli atteggiamenti egocentrici; attività che promuovano nel bambino il rispetto nei confronti di se stesso, degli altri

e dell’ambiente naturale e sociale in cui vive.

“STAR BENE A SCUOLA” promozione del benessere in ambito scolastico come luogo in cui si sperimentano

rapporti che aprono alla fiducia e alla positiva relazione tra pari e con adulti individuazione di forme di comportamento che denotano disagio, anche

riconducibili al vissuto extra scolastico monitoraggio del benessere dell’alunno in ambito scolastico nel percorso evolutivo

dei cinque anni di scuola primaria e nelle peculiarità evolutive, specifiche di ogni singolo anno

conoscenza, attraverso l’osservazione e la diagnosi preventiva, delle varie forme di disagio, con origine e implicanze psico-socio- sanitarie

contenimento e gestione in ambito scolastico delle forme di disagio ottimizzazione del rapporto con le strutture istituzionali e non, competenti nella

gestione dei casi di disagio

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Attuazione di una rete di contatti per condividere preventive procedure di incontri di Equipe socio-educative e socio-sanitarie con servizi istituzionali e non,quali: UOMPC (Unità Operativa di Medicina Preventiva della Comunità) del Distretto

2 – ASL di Milano ASSI (dipartimento di Assistenza Socio Sanitaria Integrata)- UTM (Ufficio

Tutela dei Minori) e CPBA (Centro di Psicologia del Bambino e dell’Adolescente) del Distretto 2- ASL di Milano

UONPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenziale) delDistretto 2 – ASL di Milano

Servizi sociali alla famiglia – Zona 9 Coop. Sociale DIAPASON

Ruolo peculiare delle consulenze psico pedagogiche sarà quello di condividere valutazionicon i docenti di classe, al fine di individuare lo stato di benessere degli alunni in relazione all’apprendimento scolastico e alla relazionalità con coetanei ed adulti.

ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Una caratteristica dell’Istituto Comprensivo è che, nel tempo, hanno preso a far partedegli insegnamenti curricolari anche alcune attività normalmente considerate“integrative”.Dall’inizio della sperimentazione del tempo pieno, gli insegnanti hanno cercato di fornirenuove ed adeguate opportunità di apprendimento agli alunni; fra le diverse scelteeducative sperimentate ne sono state individuate alcune che sono diventate parteintegrante del curricolo, appunto “curricolari”.Definiamo attività di arricchimento tutte quelle che il Collegio garantisce dipredisporre come possibilità per tutte le classi. Esse quindi non costituiscono un“obbligo”, bensì un’ ulteriore opportunità formativa.Altre attività di arricchimento proposte nel PTOF sono esplicitate nella didattica dei laboratori.Questa definizione sta a significare sia una metodologia che una organizzazionedidattica/logistica.Infatti un LABORATORIO è:

TEMPO in cui i bambini affrontano e risolvono problemi di rapporti interpersonali,comunque riferiti a dinamiche relazionali (apprendimenti, produzione, vita sociale in uncontesto diverso da quello reso istituzionale dalla “classe”);

LUOGO fisico, strutturalmente predisposto o caratterizzato, dove siano chiaramenteorganizzate le risorse tecniche e materiali a disposizione dei bambini per attivitàprogrammate.

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Occorre superare per alcuni momenti l’unità classe e la lezione frontale per poteroffrire: agli alunni con comportamenti-problema momenti programmati di

autodeterminazione in una situazione agile, motivata e –possibilmente –liberamentescelta,

agli insegnanti una suddivisione del carico emotivo rispetto all’alunno concomportamenti-problema e la possibilità di verificare periodicamente e con ungruppo docente più allargato, il processo formativo in contesti alternativi allaclasse.

I laboratori mirano ad individuare linguaggi diversi da usare come mediatori chefacilitano l’acquisizione dei saperi.

Nelle scuole dell’Istituto è ampiamente consolidata la pratica della didattica dei laboratori che consistenell’utilizzo degli spazi attrezzati per svolgere attività che fanno parte integrante della programmazionedi interclasse, in particolare durante le ore di compresenza degli insegnanti.

L’obiettivo a breve è quello di rendere curricolare l’uso di alcuni laboratori.

Laboratorio creativo:spazi attrezzati per manipolazione, pittura (entrambi i plessi)

Laboratorio multimediale :spazi dotati di PC multimediali e/o lavagne interattive

Laboratorio di scienze:vi sono attrezzature per esperimenti di chimica, biologia, materiale per lo studiodell’anatomia e del moto celeste.

Aula di musica:corredata di impianto stereo, dischi e musicassette, strumenti a percussione estrumentario ORFF

Laboratorio teatrale:vi è uno spazio strutturato in grado di ospitare piccoli spettacoli teatrali.

Laboratorio di cucina: spazio strutturato per le attività di preparazione di semplici ricette.

Biblioteca:i plessi sono dotati di una ricca e organizzata biblioteca scolastica.

Orto:aree appositamente recintate adibite alla coltivazione di ortaggi

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Aula video:presente nei due plessi, consente di vedere film e documentari.

RIENTRANO NELLE ATTIVITA’ OPZIONALI:

Scuola natura. E’ una settimana di soggiorno presso le colonie del Comune diMilano situate in località marittime o montane. Vengono svolte attività diescursionismo didattico.

A scuola di sport: ed. motoria promossa dall’Ufficio Scolastico provinciale, dalComune di Milano e dal Coni

Collaborazioni con enti esterni e scuole: UNIVERSITA’ Bicocca UNIVERSITA’ Statale per prog. ecosostenibilità COOPERATIVE – Educatori per alunni in condizione di handicap ANIMAZIONE MUSICALE e TEATRALE VOLLEY MILANO – per minivolley AZZURRI NIGUARDESE – per minibasket CONI per progetto movimento gioco e sport ANPI Pratocentenaro CENTRO BUONARROTI AMNESTY INTERNATIONAL GUARDIE ECOLOGICHE PARCO NORD

PROGETTI PER IL TRIENNIO

Progetto Unicef: Verso una scuola amica Prog. di ecosostenibilità Progetto DAMS : danza, arte, musica, spettacolo Corsi sportivi Adesso so e non dimentico… il filo della memoria lega le generazioni Progetto DSA : prevenzione disturbi specifici dell’apprendimento Progetto biblioteca Prog. Cucina ( sostegno) da togliere Progetto CON-TATTO Mai più bullismo Clil Scrittura creativa Siamo nati per camminare

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Denominazione progetto “VERSO UNA SCUOLA AMICA” – Unicef /Miur

Finalità Conoscenza della carta dei diritti dei bambini e sensibilizzazione al rispetto della stessa.

Destinatari alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado

Metodologia Letture, video, laboratori creativi, discussioni, lavori di gruppo

Tempi Da settembre a giugno

Risorse umane Insegnanti di classe

Denominazione progetto PROGETTO ECOSOSTENIBILITA’

Finalità Formare futuri cittadini con sensibilità sulle problematiche ambientalie sulla sostenibilità

Destinatari alunni della scuola primaria

Metodologia Lavori di gruppo, discussioni, lavori creativi, interventi di espertiesterni

Tempi Secondo quadrimestre

Risorse umane Insegnanti di classe, esperti esterni

Denominazione progetto PROGETTO DAMS

Finalità sviluppare le attitudini artistiche, accrescere l’autostima e cooperare perun fine comune

Destinatari alunni della scuola primaria

Metodologia Laboratori di danza, canto o teatro, con dimostrazione dei risultatiraggiunti attraverso una rappresentazione aperta ai genitori

Tempi Primo o secondo quadrimestre

Risorse umane Esperti esterni

Denominazione progetto PROGETTO SPORT

Finalità sviluppare le abilità motorie di base, rispettare le regole del gioco disquadra

Destinatari alunni della scuola primaria

Metodologia Attività motoria con esperti esterni, esercizi e giochi di squadra

Tempi Da settembre a giugno

Risorse umane Esperti esterni

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Denominazione progetto ADESSO SO E NON DIMENTICO…IL FILO DELLA MEMORIA LEGA LE GENERAZIONI

Finalità Sensibilizzare gli alunni verso il ricordo di gravi eventi storici esaperli ritrovare nel quotidiano risolvendoli con comportamentiadeguati

Destinatari alunni della scuola primaria

Metodologia letture, laboratori, disegni, immagini, sarà osservato un minuto disilenzio e momenti di riflessione comune. Con l’intervento diAmnesty, ANPI e CENTRO BUONARROTI

Tempi Gennaio

Denominazione progetto PROGETTO DSA

Finalità Individuare attraverso lo screening alunni che potrebbero necessitaredi sistemi compensativi per lo studio e l’apprendimento

Destinatari classi prime

Metodologia Somministrazione di test di dettatura

Tempi Gennaio-maggio

Risorse umane Insegnanti referenti

Denominazione progetto PROGETTO BIBLIOTECA

Finalità Avvicinare gli alunni al piacere della lettura

Destinatari alunni della scuola primaria

Metodologia Visite in biblioteca, letture guidate o individuali

Tempi Da settembre a giugno

Risorse umane Insegnanti di classe e genitori

Denominazione progetto PROGETTO CONTATTO

Finalità Saper riconoscere le proprie emozioni positive o negative e discuternecon il gruppo classe

Destinatari alunni della scuola primaria , classi quarte e quinte

Metodologia Incontro guidato con una pedagogista, discussioni, giochi di ruolo,brainstorming

Tempi Secondo quadrimestre

Risorse umane Team Consultorio Restelli

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Denominazione progetto PROGETTO CUCINA

Finalità Conoscere gli alimenti, la loro provenienza, la stagionalità e saperliassemblare per un prodotto finito

Destinatari alunni delle classi della scuola primaria

Metodologia Attività di cucina legate alle varie ricorrenze

Tempi Da settembre a giugno

Risorse umane Insegnanti di classe ed educatori

Denominazione progetto PROGETTO CLIL

Finalità Ampliare e consolidare la conoscenza della lingua inglese

Destinatari alunni delle classi quarte e quinte

Metodologia Lezioni frontali, schede, video, ascolto di racconti e canzoni in linguainglese

Tempi Da settembre a giugno

Risorse umane Insegnanti di classe

Denominazione progetto MAI PIU’ BULLISMO

Finalità Conoscere e riconoscere forme di bullismo

Destinatari alunni delle classi quarte e quinte

Metodologia Discussioni, video e interventi delle Forze dell’Ordine

Tempi Secondo quadrimestre

Risorse umane Insegnanti di classe e Forze dell’Ordine

Denominazione progetto SCRITTURA CREATIVA

Finalità Dare spazio alla creatività in forma scritta

Destinatari Alunni della scuola primaria

Metodologia Discussioni, osservazioni di immagini artistiche, letture e produzioniscritte

Tempi Secondo quadrimestre

Risorse umane Insegnanti di classe e Ospedale Niguarda

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PECULIARITA’ FORMATIVE

PECULIARITA’ DEI CICLI SCOLASTICI

Nelle classi prima e seconda si promuovono soprattutto la creatività, l’espressività corporea, la comunicazione e le capacità relazionali.A tal fine sono proposte, oltre alle lezioni frontali, attività psicomotorie, manipolative, di drammatizzazione.L’insegnamento avviene in modo morbido, in sostanziale continuità con gli stili acquisiti nella scuola dell’infanzia .Le uscite e visite didattiche sono rivolte principalmente alla stimolazione creativa, all’interesse per la natura, al raccordo con i linguaggi extraverbali .Dalla classe prima avvio alla lingua straniera (inglese) per un’ora settimanale, in secondale ore diventano due

Nelle classi 3°, 4° e 5° emergono maggiormente gli ambiti disciplinari.

Durante l’ultimo triennio l’obiettivo principale è fornire gli strumenti per “imparare a imparare”:

Le discipline vengono presentate in modo coinvolgente ed arricchite con uscite didattiche (comprese inun tetto massimo di spesa concordato con il Consiglio di Istituto), uso dei laboratori e adesione alleiniziative proposte dal Comune di Milano e da altri enti.

Inoltre, le ore dedicate all’insegnamento della lingua straniera diventano tre.

CONTINUITÀ

L’Istituto riconosce l’importanza di una continuità pedagogica, curricolare e organizzativa con la scuoladell’infanzia e la scuola secondaria di I grado e, a tal fine, costruisce momenti di raccordo con le scuoledi zona in ordine a:

- coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali;- formazione delle classi iniziali;- comunicazione notizie relative agli alunni.

Questo avviene tramite:

- riunioni congiunte di docenti dei diversi ordini e gradi di scuola;- iniziative comuni di conoscenza, studio e aggiornamento dei docenti ;- incontri e scambi tra alunni delle classi iniziali e finali, con lavoro su unità didattiche

“ponte” fra le classi di raccordo.

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ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA

Alle famiglie che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica è data lafacoltà di avvalersi delle seguenti attività alternative:

Attività didattiche e formative; Attività di studio e/o di ricerche individuali (con assistenza del Personale

Docente).

FORMAZIONE CLASSI PRIME

All’inizio dell’anno scolastico, per i piccoli è prevista una settimana di soglia ludica, durante le quali gli insegnanti preposti osserveranno gli alunni delle future prime per creare gruppi classe equilibrati.

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

La scuola si impegna, con opportuni atteggiamenti e con adeguate azioni degli operatoritutti a favorire l’accoglienza degli alunni e dei loro genitori, integrazione degli alunninella comunità scolastica con particolare riguardo alla fase di ingresso nelle classiiniziali e alle situazioni di rilevanti necessità.Particolare impegno è prestato per la soluzione dei problemi relativi agli alunniextracomunitari e a quelli in situazione di handicap.

INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BES

La scuola lavora in un’ottica di inclusività, pensa e progetta basandosi sulle risorsepersonali di tutti e favorisce l’esperienza di apprendimento. Si impegna a favorire il miglioramento pedagogico e organizzativo, affinché tutti glialunni siano sentiti come appartenenti, pensati e accolti.La nostra didattica inclusiva è centrata sui soggetti e sui processi di apprendimentoattraverso la:- personalizzazione: attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategiedidattiche tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno;- individualizzazione: attraverso attività di recupero individuale che può svolgerel’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenzerealizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati,secondo tutte le forme di flessibilità dell’attività scolastica consentite dalla normativavigente.La didattica inclusiva favorisce l’apprendimento anche rimuovendo le barriere allapartecipazione e all’esperienza di apprendimento:

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• considera ciascun allievo protagonista dell’esperienza di apprendimento• costruisce relazioni positive• promuove il sapere a partire dai saperi personali• promuove e sostiene la motivazione• favorisce lo sviluppo del senso di appartenenza• motiva alla scoperta• attiva l’interesse• contribuisce ad accrescere la fiducia nelle proprie capacità• si basa sui differenti modi di apprendere di ciascuno, sui differenti bisogni, capacità ebackground culturali.

SCREENING DSA

Nei due plessi della scuola primaria è stato consolidato negli anni in collaborazione conl’Università Bicocca un protocollo di screening per rilevare sospetti casi di DSA. Loscreening ha l’obiettivo di monitorare le prime difficoltà scolastiche degli alunni perpoter mettere in campo strategie adeguate e, se necessario, per avviare una proceduradi valutazione presso le strutture specializzate. Gli insegnanti, in collaborazione con lafamiglia e gli specialisti coinvolti elaboreranno nei casi richiesti un programmazionepersonalizzata mettendo in campo tutte le misure compensative e dispensativeopportune per favorire il pieno raggiungimento degli obiettivi didattici ed il successoformativo di ogni alunno.

PROGETTO LINGUISTICO INTERCULTURALE DI ISTITUTO PERL’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Il progetto ha come centro intenzionale la realizzazione di: INTERVENTI DIDATTICI DI PRIMA ALFABETIZZAZIONE curati da docenti

precisamente individuati, stabili, formati e coordinati. L’intervento didattico saràcircostanziato alla disponibilità oraria degli insegnanti. Tali interventi, per una ottimizzazione delle risorse, potranno interessare un gruppo di alunni

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE: la fruibilità del centro di documentazione potrà essere diretta per tutti i docenti coinvolti nel coordinamento linguistico, mediata dalla F.S. per tutti i docenti dell’Istituto interessati. La sua configurazione presenterà più ambiti:o Biblioteca multimediale: raccolta di testi e altri sussidi multimediali per

Supporto didattico interventi alfabetizzazione di primo e secondo livello e alfabetizzazione culturale

Formazione didattica per gli interventi di alfabetizzazione

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Supporto didattico per interventi interculturali Formazione didattica per interventi interculturali

o Archivio di documentazione per tutto quanto elaborato a livello di didattica (operativa e programmazione), a livello di progettualità intra ed extra scolastica, e d ogni altra documentazione che possa interessare questo ambito

VALUTAZIONE

La valutazione scolastica non si limita a un semplice giudizio di merito attribuito agli alunni in base ai risultati conseguiti, ma ha le seguenti funzioni di controllo:

sull’intero processo di apprendimento/insegnamento regolando laprogrammazione didattica

sull’ individuazione delle condizioni della classe per avviare una proceduradidattica efficace

sul grado di avanzamento dell’apprendimento a cui è giunto l’alunno.

Con la prassi concreta della comunicazione, attraverso schede di valutazione periodiche, si conferma l’efficacia della valutazione come elemento regolatore del processo formativo.

Ogni anno si prevedono quattro momenti valutativi:

nel mese di novembre: colloquio con genitori – valutazione situazione iniziale nel mese di febbraio: consegna scheda di valutazione 1° quadrimestre ne mese di aprile: colloquio con genitori nel mese di giugno: consegna scheda di valutazione finale

L’anno scolastico è infatti diviso in due momenti :

1° quadrimestre: da inizio anno a fine gennaio

2° quadrimestre: da febbraio a giugno

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento viene espressa mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall’Istituto.

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Competenze chiave di cittadinanza

Indicatori Livello Avanzato Livello Intermedio Livello Base

Livello Iniziale

Competenze sociali e civiche (rispetto regole e persone, responsabilità, collaborazione)

Spirito di iniziativa e intraprendenza (propositività)

Imparare a imparare (organizzare il proprio apprendimento)

Rispetta consapevolmente le regole, i diversi punti di vista e i ruoli. Collabora in maniera costruttiva ed è autonomo/a nell’organizzare il proprio lavoro.

Rispetta le regole, i diversi punti di vista e iruoli.Stabilisce rapporti abbastanza collaborativi ed organizza il proprio lavoro secondo le indicazioni suggerite.

Rispetta generalmente le regole, i diversi punti di vista e i ruoli.A volte incontra difficoltànel costruire rapporti collaborativi con gli altri.Organizza in modo accettabile il proprio lavoro.

Non rispetta le regole, i diversi punti di vista e i ruoli.Pur stimolato fatica a a costruire rapporti collaborativi con gli altri.Ha difficoltà ad organizzare il proprio lavoro.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Anche la valutazione degli apprendimenti è espressa in decimi.

Per quanto riguarda la misurazione delle singole prestazioni degli alunni durante l’annonelle varie discipline (interrogazioni, verifiche scritte, prove pratiche, ecc.) verrà

adottata la seguente griglia:

Voto Percentuale Giudizio10 da 98 a 100% Conoscenze approfondite ed esaustive.Piena padrnanza delle abilità e delle

strumentalità nelle varie discipline. Notevole capacità di rielaborazione e riflessione personale

9 da 90 a 97 % Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva, piena capacità di rielaborare e organizzare collegamenti fra saperi diversi.

8 da 80 a 89 % Conoscenze approfondite, uso appropriato dei vari linguaggi, sicura capacità espositiva.

7 da 70 a 79 % Conoscenze pertinenti, positiva padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline, capacità di organizzare i contenuti appresi.

6 da 60 a 69% Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline, parziale padronanza delle abilità e delle strumentalità di base, semplice capacità espositiva.

5 da 50 a 59% Conoscenze lacunose ed esposizione impropria, scarsa capacità di ricnoscere e risolvere problemi essenziali.

I docenti potranno utilizzare misurazioni intermedie tra un voto e l’altro.Anche la valutazione periodica (fine quadrimestre e fine anno), viene espressa in decimied è accompagnata da un giudizio analitico globale sull’alunno.Tale valutazione però nonè da intendersi come la sommatoria delle singole prestazioni, ma terrà conto dellasituazione di partenza e del percorso individuale di apprendimento dell’alunno nellesingole discipline.

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LA SCUOLA IN OSPEDALE

A tutela del diritto alla salute e del diritto all’istruzione di alunni ricoverati nelle strutture ospedaliere,l’Istituto “Sandro Pertini” garantisce l’attività didattica presso l’ospedale Niguarda attraverso lapresenza di sezioni scolastiche ospedaliere e di docenti ad esse dedicati.

La peculiare offerta formativa della scuola in ospedale intende assicurare pariopportunità agli allievi ricoverati permettendo loro, ove possibile, di proseguire lapropria formazione al fine di facilitare il loro reinserimento nei contesti di provenienzae prevenire così eventuali situazioni di dispersione scolastica.

L’ISTRUZIONE DOMICILIARE

L’Istituto “Sandro Pertini” prevede, come da normativa vigente, il servizio d’istruzionedomiciliare al fine di garantire il diritto/dovere all’apprendimento di alunni colpiti dagravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trentagiorni, anche se non continuativi, durante l’anno scolastico. In questi casi, portati aconoscenza della scuola dalla famiglia dell’alunno malato o dalla Scuola in Ospedale in cuiè o è stato ricoverato, il nostro Istituto attiva il progetto di istruzione domiciliare(ID). Tali progetti possono essere avviati durante tutto l’anno scolastico fino ad unmese prima del termine delle lezioni (per garantire almeno i trenta giorni di assenza).

COMPETENZE E CURRICOLO

L’Unione europea ha individuato con la direttiva 2006/962/CE relativa alle competenzechiave per l’apprendimento permanente, le competenze chiave“di cui tutti hannobisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusionesociale e l’occupazione” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio“Relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente”, 2006). Esseriguardano otto ambiti specifici:

1. Comunicazione nella madrelingua2. Comunicazione nelle lingue straniere3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologica4. Competenza digitale5. Imparare a imparare6. Competenze sociali e civiche7. Senso di iniziativa e imprenditorialità8. Consapevolezza ed espressione culturale

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Ciascuna disciplina ha come obiettivo il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppodelle competenze. I traguardi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gliinsegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzarel’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.

Competenze attese alla fine della scuola primaria.

Indicazioni nazionali per il curricolo (D.M. n°254 del 16/11/2012SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

FONTI DI LEGITTIMAZIONERaccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006. Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPODELLE COMPETENZE AL

TERMINE DELLA SCUOLAPRIMARIA

- L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo)con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più’ possibile adeguato alla situazione.

- Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

- Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando

- strategie di lettura adeguate agli scopi.

- Utilizza abilità’ funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le

- mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

- Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula

- su di essi giudizi personali.

- Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre;

- rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

- Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto vocaboli fondamentali e quelli di altro uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici

- legati alle discipline di studio.

- Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

- E’ consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

- Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso( o categorie lessicali )e ai principali connettivi.

COMPETENZE AL TERMINEDELLA SCUOLA PRIMARIA

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa e verbale in vari contesti.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

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SCUOLA PRIMARIA – CLASSEPRIMA

ITALIANO ABILITA’

CONOSCENZE

ASCOLTO E PARLATO- Ascoltare ed intervenire in modo pertinente nelle conversazioni, rispettando gli spazi

interlocutivi- Ascoltare e comprendere messaggi, consegne ed informazioni- Ascoltare e cogliere il senso globale di testi di vario genere, individuando personaggi ed

ambienti- Mantenere l’attenzione per attivare procedure di gioco- Rievocare e riferire oralmente esperienze personali e fantastiche rispettando l’ordine

cronologico e/o logico- Raccontare una storia in una sequenza di immagini.

- Conversazioni, discussionidiclasse o digruppo con c

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ompagnie insegnantirispettando ilturno e formulando messaggichiari.

- Ascolt

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o disemplicitesticogliendone ilsenso principale.

- Ascolto disempliciregole

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per l’esecuzione digiochi.

LETTURA- Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) nella modalità ad alta voce.- Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le

immagini;- comprendere il significato di parole non note in base al testo. - Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l'argomento di cui si parla e

individuando- le informazioni principali e le loro relazioni.- Produrre semplici testi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri,

per ricordare,- ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).

- Parole, semplicifrasiaccompagnate da immagini.

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- Semplicistorie accompagnate da immagini.

- Riconoscimento delle vocalie deip

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rincipaligruppiconsonantici.

- Sequenze temporalidiimmagini.

- Ascolto e memori

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zzazione difilastrocche e poesie.

SCRITTURA- Produrre semplici testi legati a scopi concreti e connessi con situazioni quotidiane (contesto

scolastico e/o familiare).- R

iconoscimento e scrittura di:vocali, co

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nsonantie le relative unità fonematiche.

- Digrammie trigrammi.

- Copiatura dif

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rasie parole secondo un modello dato.

- Dettatibrevie semplicifrasi.

ELEMENTI DI GRAMMATICAESPLICITA ERIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA

- Individuare in semplici frasi la “parola-nome”.

- Riconoscere e sapere usare gli articoli.

- Individuare “le azioni” contenute nelle frasi.

- La paro

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la – nome.

- Gliarticoli.

- Le azioni.

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA

ITALIANO ABILITA’ CONOSCENZE

ASCOLTO E PARLATO

- Ascoltare comunicazioni orali di diverso tipo individuando emittente, destinatario e scopo.

- Individuare e comprendere l’informazione principale contenute in un messaggio orale.

- Conoscere e utilizzare modalità comunicative diverse in rapporto al contesto e alla situazione.

- Comprendere espressioni di linguaggi specialistici.- Intervenire nelle discussioni in modo pertinente e

appropriato.- Riferire dati su di sé e sulle proprie esperienze.

- Attività di ascolto, riflessioni , conversazioni comuni, scambi di opinioni e confronti, racconti e scambi di esperienze ed emozioni, stabilendo anche delle regole di comportamento.

- Letture partendo dai gusti ed interessi degli alunni.- Esercitazioni scritte ed orali affiancate anche da disegni.

LETTURA

- Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di sapernecogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.

- Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta.

- Padroneggiare la lettura.

- Comprendere testi di tipo diverso.

- Letture ad alta voce rispettando i segni di interpunzione e la giusta intonazione.

- Comprensioni globali di testi di vario genere , individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempi), e la successione logico-temporale.

SCRITTURA

- Produrre frasi compiute rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

- Produrre semplici testi legati a scopi concreti ( per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e\ofamiliare).

- Produrre brevi testi legati a scopi diversi (narrativi, descrittivi, informativi….) chiari e coerenti.

- Scrittura di frasi rispettando la consegna data.

- I segni di interpunzione.

- Produzione di semplici testi scritti in base al destinatario eallo scopo ( lettere, cartoline, biglietti di auguri).

- Scrittura di testi di vario genere (narrativi, fantastici, descrittivi, regolativi, espositivo) utilizzando correttamentei connettivi logici, gli indicatori spazio temporali.

ELEMENTI DIGRAMMATICAESPLICITA E

RIFLESSIONE SUGLI USI

- Riconoscere gli elementi essenziali di una frase per poter formulare frasi complete (soggetto, predicato, complementi necessari).

- Riconoscere in frasi o brevi testi le parti del discorso, o categorie lessicali, (nome, articolo, aggettivo, verbo) e

- Soggetto, predicato e complementi principali.

- I nomi di persona, animale e di cosa.

- I nomi comuni e propri.

- I nomi maschili, femminili, singolari, plurali.

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DELLA LINGUA

alcune congiunzioni molto frequenti (come, e, ma, perché, quando).

- Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta.

- Gli articoli determinativi e indeterminativi.

- Gli aggettivi qualificativi, possessivi.

- I prefissi e suffissi nella composizione delle parole.

- I nomi primitivi, derivati, alterati, composti, collettivi, concreti, astratti.

- Le congiunzioni.

- I verbi che esprimono azioni ai tempi presente, passato e futuro.

- Il verbo essere e avere.

- I tempi semplici e composti del modo indicativo.

- Le principali convenzioni ortografiche.

- Avvio all’uso del dizionario.

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

ITALIANO ABILITA’ CONOSCENZE

ASCOLTO E PARLATO

Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini edelle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere.Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un procedimento.Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà.Leggere testi letterari narrativi e semplici testi poetici cogliendo il senso principale.

Modalità di lettura silenziosa e ad alta voce.Punteggiatura: elementi e funzioni principali.Contenuti e struttura di dizionari e testi di consultazione adatti all’età.Significato contestuale delle parole, uso figurato del lessico.Principali tipologie testuali: testo narrativo, descrittivo,regolativo, informativo e poetico.

SCRITTURA

Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relativea persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti.Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario.Scrivere semplici testi regolativi.Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio.

Scrittura di frasi rispettando la consegna data.Produzione di semplici testi scritti in base al destinatario eallo scopo ( lettere, cartoline, biglietti di auguri).Scrittura di testi di vario genere (narrativi, fantastici, descrittivi, regolativi, espositivo) utilizzando correttamente i connettivi logici, gli indicatori spazio temporali.Ortografia della lingua italiana.Principali segni di punteggiatura per scandire le parti del testo. Fondamentali strutture morfosintattiche della lingua italiana ( forma delle parole, concordanza soggetto - verbo, articolo-nome,nome-aggettivo, legami funzionali, principali congiunzioni e preposizioni).Principali modi e tempi verbali, connettivi temporali.Discorso diretto e indiretto.Tecniche di revisione del testo.Struttura di base di un testo: introduzione, sviluppo,conclusione.Principali caratteristiche distintive dei seguenti testi: favola, racconto di realtà, racconto fantastico, diario,cronaca, lettera personale.Ampliamento del patrimonio lessicale: lessico per la descrizione in base a esperienze sensoriali (dati visivi,uditivi …), sinonimi, similitudini.

ELEMENTI DIGRAMMATICAESPLICITAE RIFLESSIONE SUGLI USI

DELLA LINGUA

Riconoscere in una frase o in un testo le principali parti del discorso, e conoscerne i principali tratti grammaticali.Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole.Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice .Capire e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.

Soggetto, predicato e complementi principali.I nomi di persona, animale e di cosa.I nomi comuni e propri.I nomi maschili, femminili, singolari, plurali.Gli articoli determinativi e indeterminativi.Gli aggettivi qualificativi, possessivi.I prefissi e suffissi nella composizione delle parole.I nomi primitivi, derivati, alterati, composti, collettivi, concreti, astratti.

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Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per revisionare la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.

Le congiunzioni.I verbi che esprimono azioni ai tempi presente, passato e futuro.Il verbo essere e avere.I tempi semplici e composti del modo indicativo.Le principali convenzioni ortografiche.Struttura di un dizionario di base di italiano, principali tipi di informazioni contenute

SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE –IDENTITA’STORICA

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni della società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanitàdal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Saper utilizzare le fonti Saper organizzare le informazioni Saper utilizzare strumenti concettuali Saper produrre elaborati scritti Saper esporre oralmente

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE PRIMA

STORIA ABILITA’ CONOSCENZE

SAPER USARE LEFONTI

Ricercare fonti figurate e orali riguardanti esperienze vissute

Tipologiedifonti:fontemateriale,fontescritta,fonteorale,fonteiconografica.Ricostruzione di un’esperienza vissuta.

SAPERORGANIZZARE LEINFORMAZIONI

Rappresentare graficamente le attività e i fatti vissuti.Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità.Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo.

Analisi di situazioni con le parole del tempo e in nessi causa – effetto.Riconoscimento dei fenomeni temporali e loro durata.Misurazione della durata delle azioni.Successione e contemporaneità delle azioni.

SAPERUTILIZZARESTRUMENTI

CONCETTUALI

Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Ciclicità del tempo : prima, dopo, infine.

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA

STORIA ABILITA’ CONOSCENZE

SAPER USARE LE FONTIIndividuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.

Raccolta e semplice descrizione di alcune fonti riguardanti l’ambiente naturale e circostante.Scoperta delle fonti figurate attraverso l’osservazione di

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reperti archeologici e graffiti.Lettura di miti e leggende riguardanti le origini della terra e dell’uomo.Classificazione del materiale raccolto.

SAPER ORGANIZZARELE INFORMAZIONI

Riconoscere relazioni di successione di contemporaneità.Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti per la misurazione del tempo.

Ciclicità del tempo.Misurazione del tempo attraverso :L’orologioLinea del tempoLa periodizzazioneSviluppo degli eventi.La Terra prima dell’uomo.La preistoria.Riconoscimento di causa ed effetto di un evento.

SAPER UTILIZZARESTRUMENTI

CONCETTUALI

Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascoltoo lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico- sociali diversi lontani nello spazio e nel tempo.Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.

Conoscenza dei principali elementi culturali che caratterizzano un periodo storico.Collocazione di un popolo sul proprio territorio.Riconoscimento delle principali strutture politiche e sociali.

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

STORIA ABILITA’ CONOSCENZE

SAPER USARE LE FONTIRicavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Lettura e classificazioni di fonti.Scoperta delle fonti figurate attraverso l’osservazione di reperti archeologici e graffiti, monumenti e fonti scritte.Lettura di miti e leggende riguardanti periodi storici diversi.Ricostruzione di un evento e/o un periodo storico.

SAPER ORGANIZZARELE INFORMAZIONI

Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fattivissuti e narrati.Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità in eventi ed esperienze vissute e narrate.Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti per la misurazione e la rappresentazione del tempo.

Rapporti di causalità tra fatti e situazioni.Differenze tra evento ordinario e straordinario.Collegamento di eventi al periodo storico di appartenenza.Riconoscimento di principali cambiamenti avvenuti nella storia.Utilizzo del calendario e altre scansioni temporali.

SAPER UTILIZZARESTRUMENTI

CONCETTUALI

Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascoltoo lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico- sociali diversi lontani nello spazio e nel tempo.Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.

Conoscenza dei principali elementi culturali che caratterizzano un periodo storico.Collocazione di un popolo sul proprio territorio.Riconoscimento delle principali strutture politiche e sociali.Collocazione degli eventi sulla linea del tempo.Ripetizione orale dei principali eventi inerenti ai quadri storici di civiltà studiati, con logica e coerenza.

SAPER PRODURREELABORATI SCRITTI

SAPER ESPORREORALMENTE

Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti.

Conoscenza dei principali elementi culturali che caratterizzano un periodo storico.Collocazione di un popolo sul proprio territorio.Riconoscimento delle principali strutture politiche e sociali.Collocazione degli eventi sulla linea del tempo.Identificazione e riconoscimento delle somiglianze e differenze delle caratteristiche principali di un periodo storico e/o di una civiltà.

SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – GEOGRAFIA

ED USO UMANO DEL TERRITORIO

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE AL

L’alunno si orienta nello spazio circostante utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.Utilizza il linguaggio della geo-graficità per realizzare semplici carte tematiche, progettare percorsi ed itinerari di viaggio.Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici-fisici.Individua i principali caratteri che connotano i vari tipi di paesaggi individuandone analogie e differenze.

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TERMINE DELLASCUOLA PRIMARIA

Coglie nei paesaggi le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Sapersi orientare Utilizzare il linguaggio della geo-graficità Saper individuare gli elementi connotativi del paesaggio Saper riconoscere lo spazio geografico

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

GEOGRAFIA ABILITA’ CONOSCENZE

SAPERSI ORIENTAREMuoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento

Indicatori topologiciElementi naturali e artificiali

UTILIZZARE ILLINGUAGGIO DELLA

GEOGRAFICITA’

Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti notiLeggere interpretare la pianta dello spazio vicino

Utilizzo di legende e punti cardinaliDescrizioni degli ambienti nei loro elementi essenzialiRappresentazioni di semplici piante

SAPER INDIVIDUAREGLI ELEMENTI

CONNOTATIVI DELPAESAGGIO

Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici del territorioIndividuare analogie e differenzeCogliere nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale

Riconoscimento degli elementi fisici e antropiciProblematiche relative all’interazione fra uomo e ambienteConoscenza e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del proprio territorio

SAPER RICONOSCERELO SPAZIO

GEOGRAFICO

Acquisire il concetto di regione geograficaIndividuare problemi relativi alla tutela e valorizzare il patrimonio naturale e culturale

Lettura e rappresentazione di carte geograficheLettura ed interpretazione di dati statistici e grafici

SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE - INGLESE

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

- Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari

- Descrive oralmente, in modo semplice, aspetti del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati

- Svolge i compiti secondo le indicazioni date dall’insegnante chiedendo eventualmente spiegazioni

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Comprende informazioni semplici e di routine Comunica in modo comprensibile, anche con frasi ed espressioni memorizzate, informazioni semplici e di

routine

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA

INGLESE ABILITA’ CONOSCENZE

ASCOLTO- Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di

uso quotidiano relativi a se stesso, ai compagni alla famiglia

Vocaboli ed espressioni di uso quotidiano relativi a se stesso, ai compagni alla famiglia

PARLATO

- Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.

- Interagisce con un compagno per presentarsi utilizzandoespressioni e frasi memorizzate

LETTURA - Comprende brevi e semplici messaggi cogliendo parole e

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frasi già acquisite a livello orale

SCRITTURA- Scrive parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti

alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

INGLESE ABILITA’ CONOSCENZE

ASCOLTO

Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidianoIdentificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciutiComprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale

Vocaboli ed espressioni di uso quotidiano relativi a se stesso, ai compagni alla famigliaPARLATO

Descrivere persone, luoghi e oggetti familiariRiferire semplici informazioni relative alla sfera personale integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti

LETTURALeggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati da supporti visivi

SCRITTURAScrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi

SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Eseguire con sicurezza il calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e saper valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatriceRiconoscere e rappresentare forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomoDescrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche, determinarne le misure, progettare e costruire modelli concreti di vario tipo.Utilizzare strumenti per il disegno geometrico e i più comuni strumenti di misura.Ricercare dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricavare informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici.Riconoscere e quantificare, in casi semplici, situazioni di incertezza.Leggere e comprendere testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.Risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati. Descrivere il procedimento seguito e riconoscere strategie di soluzione diverse dalla propriaCostruire ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista degli altriRiconoscere e utilizzare rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ecc.)Sviluppare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative al fine di intuire che gli strumenti matematici acquisiti siano utili per operare nella realtà

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali

Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali;

Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo;

Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE PRIMA

MATEMATICA ABILITA’ CONOSCENZE

NUMERORappresentare il numero naturale per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di oggetti

I numeri naturali nei loro aspetti ordinali e cardinali da 0 a 20

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Numerare in senso progressivo e regressivoLeggere e scrivere i numeri naturali sia in cifra sia in parolaEseguire addizioni e sottrazioni tra numeri naturali sia in forma scritta che orale

I simboli di maggiore, minore, ugualeAddizioni e sottrazioni tra numeri naturali

SPAZIO E FIGURE

Localizzare gli oggetti nello spazio utilizzando correttamentei concetti topologiciEseguire percorsi guidati e liberiLocalizzare e rappresentare i punti sul reticoloRiconoscere le principali figure geometricheOsservare oggetti e fenomeniIndividuare grandezze misurabiliConfrontare grandezze

Collocazione di oggetti in un ambiente avendo come riferimento sé stessi, altre persone ed altri oggettiConcetti topologiciPercorsi liberi e guidatiLe principali figure geometricheAttributi di un oggettoGrandezze

RELAZIONI, DATI EPREVISIONI

I numeri naturali nei loro aspetti ordinali e cardinali da 0 a 20I simboli di maggiore, minore, ugualeAddizioni e sottrazioni tra numeri naturali

Semplici relazioniClassificazione di oggetti, figure e numeri in base ad una data proprietàRappresentazione grafica di semplici datiIndividuazione di semplici situazioni problematiche nel quotidianoStrategie di risoluzione di semplici problemi

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA

MATEMATICA ABILITA’ CONOSCENZE

NUMERO

Contare oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, treLeggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla rettaEseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcoloConoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10 Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmiscritti usualiUtilizzare frazioni per descrivere situazioni quotidiane

Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamentoI sistemi di numerazioneOperazioni e proprietàFrazioni e frazioni equivalentiSistemi di numerazione diversi nello spazio e nel tempo

SPAZIO E FIGURE

Distinguere e rappresentare i principali enti geometriciCostruire, rappresentare, denominare e descrivere alcune fondamentali figure geometricheOsservare figure e identificare gli elementi simmetriciDeterminare il perimetro di una figura

Gli enti geometriciConfronto e rappresentazione delle principali figure geometricheLa simmetriaIl perimetro

RELAZIONI, DATI EPREVISIONI

Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei finiArgomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnatiRappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelleMisurare segmenti utilizzando sia il metro, sia unità arbitrarie e collegando le pratiche di misura alle conoscenzesui numeri e sulle operazioni

Unità di misura diverseGrandezze equivalentiElementi essenziali di logicaElementi essenziali di calcolo probabilistico e combinatorio

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

MATEMATICA ABILITA’ CONOSCENZE

NUMEROOperare con la divisione con resto fra numeri naturaliIndividuare multipli e divisori di un numeroLeggere, scrivere, confrontare numeri decimali ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o conla calcolatrice a seconda delle situazioniStimare il risultato di una operazioneOperare con frazioniUtilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidianeInterpretare i numeri interi negativi in contesti concreti

Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamentoI sistemi di numerazioneOperazioni e proprietàFrazioni e frazioni equivalentiSistemi di numerazione diversi nello spazio e nel tempoNumeri negativi

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Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e perla tecnicaConoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra

SPAZIO E FIGURE

Descrivere e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrieRiprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuniUtilizzare il piano cartesiano per localizzare puntiCostruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazioneRiconoscere figure ruotate, traslate e riflesseRiprodurre in scala una figura assegnataDeterminare il perimetro di una figuraDeterminare l’area di rettangoli e triangoli e di altre per scomposizione

Figure geometriche pianePiano e coordinate cartesianiMisure di grandezzaPerimetro e area dei poligoniTrasformazioni geometriche elementari e loro invariantiMisurazione e rappresentazione in scalaLe fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammiTecniche risolutive di un problema

RELAZIONI, MISURE,DATI E PREVISIONI

Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioniUsare le nozioni di media aritmetica e di frequenzaRappresentare problemi con tabelle e grafici che n esprimono la strutturaConoscere le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, capacità, intervalli temporali, pesi e usarle per effettuare misure e stime.Passare da un’unità di misura a un'altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetarioIn situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili.Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri e figure

Unità di misura diverseGrandezze equivalentiFrequenza, media, percentualeElementi essenziali di logicaElementi essenziali di calcolo probabilistico e combinatorio

SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Sviluppare atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedereEsplorare i fenomeni con un approccio scientifico: osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimentiIndividuare nei fenomeni somiglianze e differenze, eseguire misurazioni, registrare dati significativi, identificare relazioni spazio/temporaliIndividuare aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produrre rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elaborare semplici modelliRiconoscere le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetaliAvere consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo nei suoi diversi organi e apparati, riconoscerne e descriverne il funzionamento utilizzando modelli intuitivi, avere cura della propria saluteAvere atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri, rispettare e apprezzare il valore dell’ambiente sociale e naturaleEsporre in forma chiara ciò che viene sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriatoTrovare da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc...) informazioni e spiegazioni sui problemi d’interesse personale

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modelli

Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi

Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e perassumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse.

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SCUOLA PRIMARIA – FINE CLASSE TERZA

SCIENZE ABILITA’ CONOSCENZE

ESPLORARE EDESCRIVERE OGGETTI

MATERIALI

Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne proprietà e qualità, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’usoSeriare e classificare oggetti in base alle loro proprietàIndividuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i datiDescrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, ai solidi, ai gas e al cibo

I cinque sensi come strumento per conoscere la realtà circostanteProprietà e funzioni degli oggettiCriteri di classificazioneUnità di misura e strumenti di misuraGli stati della materia

OSSERVARE ESPERIMENTARE SUL

CAMPO

Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali individuandone somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppoOsservare le caratteristiche dei terreni e delle acqueOsservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua)e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione)Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni)

Regno animaleRegno vegetaleRegno mineraleFenomeni antropologiciFenomeni atmosferici

L’UOMO, I VIVENTI EL’AMBIENTE

Riconoscere e descrivere caratteristiche di ambientiOsservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo)Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri

Gli ambientiBisogni del corpo umano per attivare comportamenti correttiBisogni di animali e vegetali

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

SCIENZE ABILITA’ CONOSCENZE

OGGETTI MATERIALIE TRASFORMAZIONI

Individuare nell’osservazione di esperienze concrete alcuni concetti specifici quali dimensioni spaziali, peso, temperatura e caloreRiconoscere regolarità nei fenomeni e costruire in modo elementare il concetto di energiaOsservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura imparando a servirsi di unità convenzionaliIndividuare le proprietà di alcuni materiali (durezza, peso, elasticità, trasparenza, densità), realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua

LunghezzePesoTemperatura e caloreTipi di energiaProprietà di alcuni materiali

OSSERVARE ESPERIMENTARE SUL

CAMPO

Individuare gli elementi che caratterizzano un ambiente e i loro cambiamenti nel tempoOsservare: la struttura del suolo, le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambienteRicostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti

Fattori abiotici di un ambiente (acqua, vento, terra, calore, ecc…)La struttura del suoloIl sistema solare con riferimento ai movimenti Terra-Luna

L’UOMO, I VIVENTI EL’AMBIENTE

Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente.Avere cura della propria salute dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualitàRiconoscere, anche attraverso l’esperienza di coltivazionie allevamenti, che la vita di ogni organismo è in relazionecon altre e differenti forme di vitaElaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali

Il corpo umanoEducazione alla saluteEducazione alimentareEducazione all’affettivitàSemplici ecosistemiSemplici criteri di classificazione

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SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONEARTISTICA

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti ( grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).Osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, etc…) e messaggi mulitimediali (spot, brevi filmati, videoclip ).Individuare i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezzare le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.Conoscere i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifestare sensibilità e rispettoper la loro salvaguardia.

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per:osservare, descrivere,leggere immaginistatiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati videoclip…).

Utilizzare il linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo immagini con l’utilizzo di tecnichee materiali diversificati (grafici-espressivi, pittorici , plastici, audiovisivi e multimediali).

Leggere ed apprezzare gli aspetti formali di alcune opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da paesi diversi.

Conoscere e tutelare i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio.

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE PRIMA

ARTE ABILITA’ CONOSCENZE

ESSERE IN GRADO DIUTILIZZARE LE

CONOSCENZE E LEABILITA’ RELATIVE AL

LINGUAGGIOVISUALE

Saper produrre varie tipologie di testi visivi (narrativi, espressivi, rappresentativi e comunicativi).Produzioni personali ed autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni.

Il colore.I colori primari .I colori secondari.Le gradazioni di colore.

SAPER UTILIZZARE LACAPACITA’ DI

OSSERVAZIONE,DESCRIZIONE E

LETTURA DIIMMAGINI

-Rielaborare in modo creativo le immagini con molteplicitecniche, materiali e strumenti grafico-pittorico.

Tecniche pittoriche diverse.Strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti multimediali.

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA

ARTE ABILITA’ CONOSCENZE

PERCEPIRE EDESCRIVERE IL

MESSAGGIO VISIVO

Guardare immagini descrivendo verbalmente le emozioni.Individuare nel linguaggio del fumetto le sequenze narrative.Descrivere ciò che vede in un' opera d'arte esprimendo le proprie sensazioni, emozioni e riflessioni.

Gli elementi principali (personaggi, ambiente) e particolari di un disegno, foto e/o illustrazione.I colori: le tonalità.La scala cromatica.I Colori complementari.I Paesaggi: piani e campi.Il linguaggio del fumetto.

COMPRENDERE ILINGUAGGI DELLE

IMMAGINI E LETECNICHE

ESPRESSIVE

Riconoscere forme, volume, struttura presente nel linguaggio delle immagini.

Gli elementi di base della comunicazione iconica: proporzioni, forme, colori simbolici, figure in movimento.La figura umana: proporzioni e movimento.Relazioni spaziali

OSSERVARE E Riconoscere nel proprio ambiente le Semplici composizioni di immagini al computer.

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COMPRENDEREFORME D’ARTE principali forme d'arte.

Opere d'arte di varie epoche storiche (arte primitiva).Opere architettoniche (monumenti, chiese, etc.).

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

ARTE E IMMAGINE ABILITA’ CONOSCENZE

PERCEPIRE E DESCRIVEREIL MESSAGGIO VISIVO

Guardare e osservare con consapevolezza un'immagine e gli oggetti presenti nell'ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva.

Gli elementi del linguaggio visivo (linee, colori, distribuzione delle forme, ritmi, configurazioni spaziali, sequenze, metafore, campi, piani).

COMPRENDERE ILINGUAGGI DELLE

IMMAGINI E LE TECNICHEESPRESSIVE

Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale e del linguaggio audiovisivo individuando il loro significato espressivo.

Funzione informativa ed emotiva delle immagini.Rapporto di luce/ombra in relazione allo spostamento dellefonte luminosa.

OSSERVARE ECOMPRENDERE FORME

D’ARTE

Leggere in alcune opere d'arte i principali elementi compositivi, i significati simbolici e comunicativi.Analizzare ed apprezzare i beni culturali e ambientali del proprio territorio.Comprendere la funzione culturale del museo.

Il museo attraverso visite.Opere d'arte di varie epoche storiche (arte romana).Opere architettoniche (monumenti, chiese, etc.).Patrimonio naturalistico.

SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONEMUSICALE

FONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

L’alunno esplora ed elabora eventi sonoriEsplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altriArticola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari ed eseguendoli con la voce e con il corpoEsegue, da solo e in gruppo, brani vocali appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto costruitiRiconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere e culture

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

MUSICA ABILITA’ CONOSCENZE

ASCOLTA,INTERPRETA E

DESCRIVE

Utilizzare voce e strumenti in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazioneEseguire collettivamente brani vocali curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazioneRiconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicaleRiconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni

- Le note musicali e le scale- La voce- L’uso di semplici strumenti- Brani musicali di diverso genere

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SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONECORPOREA

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animoRiconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpoComprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Acquisire consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

SCIENZE MOTORIE ABILITA’ CONOSCENZE

IL CORPO E LA SUARELAZIONE CON LO

SPAZIO E CON ILTEMPO

Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro (correre/saltare, afferrare/lanciare, ecc…)Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, successioni temporali delle azioni motorie organizzando il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri - Gli schemi motori

- Le successioni temporali delle azioni motorieIL LINGUAGGIO DEL

CORPO COMEMODALITA’

COMUNICATIVO-ESPRESSIVA

Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danzaElaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento osemplici coreografie individuali e collettive

IL GIOCO, LO SPORT,LE REGOLE

Saper applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco sportPartecipare attivamente alle varie forme di gioco collaborando con gli altriRispettare le regole nella competizione sportiva

- Le regole dei giocosport- Le regole della competizione sportiva

SALUTE E BENESSERE,PREVENZIONE E

SICUREZZA

Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vitaRiconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico

- I comportamenti corretti- La prevenzione degli infortuni- Gli stili di vita

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA DIGITALE

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

Riconosce e denomina correttamente i principali dispositivi di comunicazione ed informazione(TV, telefonia fissa e mobile, Computer nei suoi diversi tipi, Hifi ecc.)Utilizza i mezzi di comunicazione che possiede in modo opportuno, rispettando le regole comuni definite e relative all’ambito in cui si trova ad operareE’ in grado di identificare quale mezzo di comunicazione/informazione è più utile usare rispetto ad un compito/scopo dato/indicato

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SCUOLA SECONDARIADI PRIMO GRADO

Conosce gli strumenti, le funzioni e la sintassi di base dei principali programmi di elaborazione di dati (anche Open Source).Produce elaborati (di complessità diversa) rispettando una mappa predefinita/dei criteri predefiniti, utilizzando i programmi, la struttura e le modalità operative più adatte al raggiungimento dell’obiettivo.

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA SECONDARIADI PRIMO GRADO

Utilizzare consapevolmente le più comuni tecnologie dell’informazione e della comunicazione, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo

Essere consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

COMPETENZA DIGITALE ABILITA’ CONOSCENZE

UTILIZZARE CONDIMESTICHEZZA LE PiùCOMUNI TECNOLOGIEDELL’INFORMAZIONE E

DELLA COMUNICAZIONEINDIVIDUANDO LE

SOLUZIONIPOTENZIALMENTE UTILI AD

UN DATO CONTESTOAPPLICATIVO

Utilizzare nelle funzioni principali televisore, video, telefoninoUtilizzare il PC per scrivereUtilizzare alcune funzioni principali, come creare un file, caricare immagini, salvare fileUsare alcune periferiche e programmi applicativiUtilizza la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago

Gli apparecchi per la comunicazione e l’informazioneLe funzioni principali e il funzionamento elementare degli apparecchi per la comunicazione e l’informazioneLa rete e le sue funzionalitàSemplici applicazioni tecnologiche quotidiane e relative modalità di funzionamentoI principali dispositivi informatici di input e outputI principali software applicativi utili per lo studioSemplici procedure di utilizzo di Internet per ottenere dati, fare ricerche, comunicare

ESSERE CONSAPEVOLEDELLE POTENZIALITA’, DEI

LIMITI E DEI RISCHIDELL’USO DELLE

TECNOLOGIEDELL’INFORMAZIONE E

DELLA COMUNICAZIONE

Individuare i rischi fisici nell’uso di apparecchiature elettriche ed elettroniche e i possibili comportamenti preventiviIndividuare i rischi nell’utilizzo della rete Internet e individuare i comportamenti preventivi e correttivi

I rischi fisici legati all’utilizzo di apparecchiature elettricheed elettronicheI rischi nell’utilizzo della rete con PC e telefonino

SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: IMPARARE A IMPARARE

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Pone domande pertinentiReperisce informazioni da varie fontiOrganizza le informazioni (ordinare – confrontare – collegare)Applica strategie di studio

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA SECONDARIAPRIMARIA

Acquisire ed interpretare l’informazione Individuare collegamenti e relazioni;trasferirle in altri contesti Organizzare il proprio apprendimento,individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di

informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA

IMPARARE AD IMPARARE ABILITA’ CONOSCENZE

ACQUISIREL’INFORMAZIONE

Leggere un testo e porsi domande su di essoRispondere a domande su un testo o su un video

Semplici strategie di memorizzazioneSchemi, tabelle, scalette

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Utilizzare semplici strategie di memorizzazione

INDIVIDUARECOLLEGAMENTI E

RELAZIONI

Individuare semplici collegamenti tra informazionireperite da testi o filmati con l’esperienza vissuta ocon conoscenze già possedute

ORGANIZZARE IL PROPRIOAPPRENDIMENTO

Individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgereApplicare semplici strategie di organizzazione delle informazioni: individuare le informazioni principali di un testo narrativo o descrittivo; costruire brevi e semplici sintesi di testi letti; dividere un testo in sequenzeCompilare elenchi e liste; compilare semplici tabelleUtilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza quotidiana

Semplici strategie di organizzazione del tempoLa procedura per la compilazione di tabelle

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

IMPARARE AD IMPARARE ABILITA’ CONOSCENZE

ACQUISIREL’INFORMAZIONE

Ricavare informazioni da fonti diverse:testimoni,repertiUtilizzare i dizionari e gli indiciUtilizzare schedari bibliograficiLeggere un testo e porsi domande su di essoRispondere a domande su un testoUtilizzare semplici strategie di memorizzazione

Metodologie e strumenti di ricerca dell’informazione: bibliografie, schedari, dizionari, indici, motori di ricerca, testimonianze, repertiLeggi della memoria e strategie di memorizzazioneStili cognitivi e di apprendimento; strategie di studio

INDIVIDUARECOLLEGAMENTI E

RELAZIONI TRASFERENDOLEIN ALTRI CONTESTI

Individuare semplici collegamenti tra informazionireperite da testi, filmati, Internet con informazioni già possedute o con l’esperienza vissutaIndividuare semplici collegamenti tra informazioniappartenenti a campi diversi (es. un racconto e un’informazione scientifica o storica; un’esperienza condotta sul proprio territorio e le conoscenze geografiche …)Utilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza anche generalizzando a contesti diversi

ORGANIZZARE IL PROPRIOAPPRENDIMENTO

Applicare semplici strategie di studio come:sottolineare parole importanti; dividere testi in sequenza; costruire brevi sintesiCompilare elenchi e liste; organizzare le informazioni in semplici tabelleOrganizzare i propri impegni e disporre del materiale in base all’orario settimanale

Metodologie e strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, grafici, tabelle, diagrammi, mappe concettualiStrategie di autoregolazione e di organizzazione del tempo,delle priorità, delle risorse

SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: SPIRITO DI INIZIATIVA E DI INTRAPRENDENZA

FONTI DILEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLECOMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Effettua valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contestoPossiede spirito criticoTrova soluzioni nuove a problemi di esperienzaAdottare strategie di problemsolving

COMPETENZE ALTERMINE DELLA

SCUOLASECONDARIA

Valutare informazioni, il proprio lavoro, il contesto e prendere decisioni Pianificare e organizzare il proprio lavoro per realizzare semplici progetti Assumere e portare a termine compiti e iniziative

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PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA

SPIRITO DI INIZIATVA E DIINTRAPRENDENZA

ABILITA’ CONOSCENZE

VALUTARE INFORMAZIONI,IL PROPRIO LAVORO, ILCONTESTO E PRENDERE

DECISIONI

Valutare aspetti positivi e negativi rispetto ad un vissutoRiconoscere semplici situazioni problematiche in contesti reali d’esperienzaConfrontare la propria idea con quella altruiGiustificare le scelte con semplici argomentazioniQualificare situazioni incerte in: possibili,impossibili, probabiliEsprimere semplici giudizi su un messaggio, su un avvenimento

Regole della discussioneI ruoli nei diversi contesti di vita, digioco, di lavoro

PIANIFICARE EORGANIZZARE IL PROPRIOLAVORO PER REALIZZARE

SEMPLICI PROGETTI

Cooperare con altri nel gioco e nel lavoroEffettuare semplici indagini su fenomeni di esperienzaOrganizzare dati su schemi e tabelleFormulare proposte di lavoro, di gioco …Formulare ipotesi di soluzioneSpiegare le fasi di un esperimento, di una ricerca,di uncompito

Le modalità di rappresentazione graficaLe fasi di un problemaLe fasi di un’azione

ASSUMERE E PORTARE ATERMINE COMPITI E

INIZIATIVE

Ripercorrere verbalmente le fasi di un lavoro, di un compito, di una azione eseguitiSostenere la propria opinione con argomenti coerenti

Le modalità di decisione

SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA

SPIRITO DI INIZIATVA E DIINTRAPRENDENZA

ABILITA’ CONOSCENZE

VALUTARE INFORMAZIONI,IL PROPRIO LAVORO, ILCONTESTO E PRENDERE

DECISIONI

Decidere tra due alternative (in gioco; nella scelta diun libro, di un’attività) e spiegare le motivazioniSpiegare vantaggi e svantaggi di una semplicescelta legata a vissuti personaliConvincere altri a fare una scelta o a condividere lapropria, spiegando i vantaggi; dissuadere spiegandoi rischiIndividuare problemi legati all’esperienza concreta eindicare alcune ipotesi di soluzioneAnalizzare - anche in gruppo - le soluzioni ipotizzatee scegliere quella ritenuta più vantaggiosaApplicare la soluzione e commentare i risultati

Strumenti per la decisione: tabelle dei pro edei controModalità di decisione riflessiva(es. “seicappelli”)

PIANIFICARE EORGANIZZARE IL PROPRIOLAVORO PER REALIZZARE

SEMPLICI PROGETTI

Individuare gli strumenti a propria disposizione perportare a termine un compito e quelli mancantiCollocare i propri impegni nel calendario giornalieroe settimanaleDescrivere le fasi di un compito o di un giocoDescrivere le azioni necessarie a svolgere uncompito, compiere una procedura, portare a termineuna consegna, ecc.

Le fasi di una proceduraDiagrammi di flussoFasi del problem- solving

ASSUMERE E PORTARE ATERMINE COMPITI E

INIZIATIVE

Assumere gli impegni affidati e portarli a termine condiligenza e responsabilitàAssumere semplici iniziative personali, di gioco e di lavoro e portarle a termine

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PROGETTI RECUPERO / BES/STRANIERI

Per l'Obiettivo di processo: Curricolo, progettazione e valutazione si ritiene necessario al primo anno focalizzare l'attenzione sull'attivazione di percorsi extra-curricolari sia di recupero sia di potenziamento delle competenze nella conoscenza dell'Italiano, della matematica e delle lingue straniere. Si dividerà l'azione in due fasi, entrambe saranno precedute da una fase di monitoraggio adinizio anno scolastico e successivamente sui risultati di quest'ultimi si attiveranno i corsi di recupero, in orario extra scolastico. Al termine del percorso si procederà alla verifica dei risultati tramite test oggettivi.

PROGETTO RECUPERO

Denominazione progetto UN AIUTO IN PIU’

Situazione su cui interviene Attraverso l'analisi dei bisogni degli allievi, il docente predispone sequenze di insegnamento-apprendimento mirate, da svolgere in piccolo gruppo.Il lavoro è organizzato secondo il piano di lavoro per il recupero in compresenza, dedicando alternate una settimana al recupero in lingua italiana e una a matematica.

Attività previste GENNAIOLe insegnanti di classe inseriranno nel progetto gli alunni che nellapagella di primo quadrimestre non hanno sufficientemente raggiuntogli obiettivi di matematica e italianoL’insegnante responsabile del progetto stila, seguendo gli obiettivispecifici della programmazione, le unità didattiche sulle qualiintervenire.

FEBBRAIO E APRILEPer i gruppi di tutte le interclassi attività di recupero

MARZO E MAGGIONell’ultima settimana del mese gli alunni verranno sottoposti ad unaverifica per valutare l’efficacia del progetto e i loro miglioramenti eattività di recupero.

Risorse finanziarienecessarie

200,00 EURO PER MATERIALE

Risorse umane (ore) / area INSEGNANTI DI CLASSE E 2 CATTEDRE

Indicatori utilizzati BASATO SU:ComprensioneLetturaCalcoloVerifiche dei risultati raggiunti con prove oggettive

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi(Esiti)

RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTODIBASE

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PROGETTO BES

Denominazione progetto PROGETTO BES

Situazione su cui interviene In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per svantaggio sociale e culturale.Per questo si prevedono alcune ore settimanali per Plesso per unintervento di potenziamento delle dinamiche comportamentalifondamentali per una convivenza civile e una correttascolarizzazione.

Attività previste OTTOBREOsservazione in classe delle dinamiche di comportamento deglialunni interessati, attraverso attività stabilite dall’insegnante diclasse.L’insegnante responsabile del progetto stila, con l’aiuto delleinsegnanti di classe, le dinamiche sulle quali intervenire.

NOVEMBREIntervento suddiviso su due gruppi divisi per fasce d’età.

MARZO E MAGGIOOsservazione in classe delle dinamiche di comportamento deglialunni interessati, attraverso attività stabilite dall’insegnante diclasse, per valutare l’efficacia del progetto.Intervento suddiviso su due gruppi divisi per fasce d’età.

Risorse finanziarienecessarie

100,00 EURO PER MATERIALE

Risorse umane (ore) / area INSEGNANTI DI CLASSE E 1 CATTEDRA

Indicatori utilizzati BASATO SU:adeguatezza del comportamento nelle dinamiche di classe

Valori / situazione attesi(Esiti)

RICONOSCIMENTO E MESSA IN OPERA DELLE NORME DICONVIVENZA IN CLASSE E NELLA SCUOLA

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PROGETTO STRANIERI

Denominazione progetto ALFABETIZZIAMOCI

Situazione su cui interviene Il progetto nasce come risposta all’esigenza educativa della scuola primaria, dove ci sono numerosi bambini stranieri, alcuni assolutamente privi della strumentalità linguistica di base, altri che la posseggono ad un livello non idoneo a consentire un reale inserimento e un costruttivo approccio alle esperienze didattiche della classe.Si prevede di intervenire quindi su due livelli di alfabetizzazione.

Attività previste OTTOBREVengono inseriti nel progetto gli alunni stranieri dividendoli in duegruppi: prima e seconda alfabetizzazione.Intervento di alcune ore settimanali per il gruppo di primaalfabetizzazione e per il gruppo di seconda alfabetizzazione.

FEBBRAIO E MAGGIONell’ultima settimana di questi mesi gli alunni verranno sottopostiad una verifica per valutare l’efficacia del progetto e i loromiglioramentiIntervento di alcune ore settimanali per il gruppo di prima e secondaalfabetizzazione

Risorse finanziarienecessarie

100,00 EURO PER MATERIALE

Risorse umane (ore) / area INSEGNANTI DI CLASSE E 1 CATTEDRA

Indicatori utilizzati BASATO SU:Comprensione Lettura

Verifiche dei risultati raggiunti con prove oggettiveValori / situazione attesi(Esiti)

SUFFICIENTE COMPRENSIONE DELLA LINGUA ITALIANAORALE E SCRITTA

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Scuola secondaria di primo grado “Falcone - Borsellino” e “Giovanni Verga”

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INDICE Premessa

Finalità

Obiettivi formativi prioritari

Organizzazione

Piano Annuale per l’Inclusività (PAI)

Scuola in ospedale

Istruzione domiciliare

Competenze

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica

Viaggi di istruzione

Valutazione

Ampliamento Offerta Formativa

Descrizione progetti

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PREMESSA

La scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” è costituita dallasede centrale “Falcone - Borsellino” in via Thomas Mann 8, con due corsi A tempo base e B tempoarricchito, e dal plesso “Giovanni Verga” in via Asturie 1, con cinque corsi D – F - G – H – I tempobase, corso C ad orientamento musicale e corso E tempo arricchito.

Già da diversi anni il nostro Istituto è particolarmente impegnato in iniziative didattiche curricolari edextracurricolari per la promozione del successo formativo, per il contrasto alla dispersione scolasticae per lo sviluppo dell’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica. Per la realizzazione di questiProgetti la scuola si è avvalsa della collaborazione degli Enti Locali, dell’ASL, di diverseAssociazioni no profit e/o di volontariato, stipulando apposite convenzioni.

I docenti dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” si impegnano a:

educare alla convivenza civile, alla legalità, alla pace, alla solidarietà, al rispetto delle minoranze;proporre un percorso formativo che aiuti gli alunni a sviluppare capacità logiche, di comunicazione,di astrazione e ad avere un rapporto corretto con la realtà;favorire lo sviluppo e il potenziamento di un metodo di studio e di lavoro;proporre sequenze di insegnamento/apprendimento tenendo conto delle caratteristiche, delle esigenzee dei ritmi di ciascun alunno;programmare per competenze;integrare le attività di classe con uscite didattiche, visite d’istruzione ed eventuali interventi diesperti;instaurare un rapporto collaborativo con le famiglie, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, nellaconvinzione che ciò sia condizione necessaria per un’azione educativa costruttiva.

FINALITÀ

Così come stabilito dalla Legge 107 del 2015, al fine di dare piena attuazione all’autonomia delleistituzioni scolastiche, il nostro Istituto si prefigge di

affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza;innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti;contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali;prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica;realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazionedidattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva;garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente deicittadini.

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

L’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” ha individuato come prioritari i seguenti obiettivi formativi:

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimentoall’italiano, all’alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda, alla linguainglese e alle altre lingue dell’Unione Europea – lingua francese.

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Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità e dellasostenibilità ambientale.

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso lavalorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra leculture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei benicomuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri.

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storiadell’arte.

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano,con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione allatutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo all’utilizzo critico econsapevole dei social network e dei media.

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni conbisogni educativi speciali (BES) attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con ilsupporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazionidi settore.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare eaumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni delterzo settore.

ORGANIZZAZIONE

STRUTTURA DEI DIVERSI MODULI

L’Istituto scolastico offre tre modelli organizzativi: ▪ Tempo Base: T.B. ▪ Tempo Arricchito: T.A. ▪ Tempo ad Orientamento Musicale: T.O.M. (si accede con prova attitudinale)

All’atto dell’iscrizione, la scelta del Tempo Scuola è vincolante per l’intero triennio. Nella formazione delle classi si terrà conto dei criteri stabiliti e approvati in sede di Consiglio d’Istituto.

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TEMPO BASE TEMPO ad ORIENTAMENTO MUSICALE ( 30 ore ) ( 30 ore + 3 )

Via Mann e Via Asturie Via Asturie

Ha un’organizzazione oraria di 30 segmenti orari di 55 minuti.Inizio alle 7.55 e termine alle 13.40.Le lezioni sono così articolate:

LETTERE 9

APPROFONDIMENTO / LETTERE 1

SCIENZE MATEMATICHE 6

LINGUA INGLESE 3

SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE 2

TECNOLOGIA 2

ARTE E IMMAGINE 2

MUSICA 2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 RELIGIONE/ ORA ALTERNATIVA 1

Totale ore 30

Ha un’organizzazione oraria di 30 segmenti orari di 55 minuti.Inizio alle 7.55 e termine alle 13.40.Le lezioni sono così articolate:LETTERE 9

APPROFONDIMENTO / LETTERE 1

SCIENZE MATEMATICHE 6

LINGUA INGLESE 3

SECONDA LINGUA COMUNITARIA : FRANCESE 2

TECNOLOGIA 2

ARTE E IMMAGINE 2

MUSICA 2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 RELIGIONE/ ORA ALTERNATIVA 1 Tot ore 30Con l’aggiunta di 3 ore pomeridiane(da concordare con il docente di strumento) :1 ora teoria e musica d’insieme2 lezioni di strumento

TEMPO ARRICCHITO(36 ore)

Via Mann e Via AsturieHa un’organizzazione oraria di 34 segmenti settimanali di 55 minuti ciascuno, più 2 segmenti orari di refezione scolastica nei giorni di lunedì e mercoledì. Le lezioni sono così articolate:Lunedì e mercoledì dalle 7.55 alle 13:40 e 13:40-14:25 – mensadalle 14:25 alle16:15 ore di lezione.

Martedì, giovedì e venerdì dalle 7,55 alle 13:40.

I segmenti orari curriculari del mattino sono 30 articolati come nel tempo base.I segmenti pomeridiani prevedono il potenziamento d’italiano e matematica con attività laboratoriali.

Gli alunni sulla base dell’orario settimanale tenendo conto del calendario scolastico dell’Istituto che prevede 204 gg di scuola) recuperano le ore (monte ore 990) con progetti didattici di potenziamento

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(bebrass, ket, latino, delf, kangourou di matematica, clil, robotica, chitarra e altri progetti proposti daisingoli docenti), progetti sportivi, piani di miglioramento, 2/3 sabati, viaggi di istruzione.

Il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) a.s. 2017-2018Il Piano annuale per l’Inclusività (PAI) è il documento che attesta il grado di inclusività attuata dalla scuola e che indica le proposte progettuali per l’anno scolastico successivo. La prospettiva è quindi quella del monitoraggio e di un conseguente sviluppo.

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Rilevazione dei BES presenti: n°disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista 2minorati udito 0Psicofisici 55

disturbi evolutivi specifici6)DSA 787)ADHD/DOP 38)Borderline cognitivo 28)Altro 2svantaggio (indicare il disagio prevalente)

1. Socio-economico 92. Linguistico-culturale 233. Disagio comportamentale/relazionale 94. Altro 3

Totali 186 % su popolazione scolastica 17%

N° PEI redatti dai GLHO 57N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 85N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 44

Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / NoInsegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppoSì

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento SìReferenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SìDocenti tutor/mentor Sì

Attraverso… Sì / No

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Coinvolgimento docenti curricolari

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SìRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni NoProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

No

Altro: - incontri con operatori dell’ASL;- incontri con assistenti sociali;- incontri con educatori di associazioni esterne;- rapporti con la famiglia

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SìRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni SìProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro: - Sostegno alla classe di appartenenza dell’alunno certificato L.104;- lavoro individualizzato;- lavoro per gruppi;- attività laboratoriali;- attività didattiche da lui/lei proposte all’interno della/e classe/i in cui opera.

Docenti con funzioni strumentali

Partecipazione a GLI SìRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni SìProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro: - coordinamento gruppo di lavoroper il sostegno;- analisi della documentazione degli allievi con BES;- supporto ai Consigli di classe nella stesura dei PDP;-confronto sulle pratiche metodologiche e di valutazione più idonee.

Coinvolgimento Personale Educativo Assistenziale (Cooperativa )

Condivisione del PEI Si’Partecipazione GLHO Si’Altro:-Lavoro individualizzato con alunno certificato L. 104; -lavoro per piccoli gruppi in cui sia inserito l’alunno certificato.

Si'

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Coinvolgimento personale ATAAssistenza alunni disabili SìProgetti di inclusione / laboratori integrati Sì

Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità epsicopedagogia dell’età evolutiva

No

Coinvolgimento in progetti di inclusione SìCoinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Altro:- presenza nel GLHI e GLI;- presenza nel Comitato dei genitori per acquisto di materiale didattico e organizzazione di attività di supporto alla scuola;- partecipazione dei genitori a incontri o eventi organizzati dalla scuola.

Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesaformalizzati sulla disabilità

No

Accordi di programma / protocolli di intesaformalizzati su disagio e simili

No

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

No

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

No

Progetti territoriali integrati NoProgetti integrati a livello di singola scuola NoRapporti con CTS / CTI Sì

Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati NoProgetti integrati a livello di singola scuola SìProgetti a livello di reti di scuole No

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

No

Didattica interculturale / italiano L2 NoPsicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disabilità intellettive, sensoriali ecc.)

No

Altro: formazione figura di coordinamento area inclusione presso CTS di riferimento come suggerito da nota MIUR 37900 del 19.11.2015

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo xPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; xOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola xOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsiformativi inclusivi;

x

Valorizzazione delle risorse esistenti xAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivoinserimento lavorativo.

x

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Una scuola è inclusiva quando vive e insegna a vivere con le differenze. Uno spazio di convivenza nellademocrazia, nel quale il valore dell’uguaglianza va ribadito e ristabilito come rispetto delle diversità. Un luogoin cui l’attenzione di tutti verso tutti si materializza nella prevenzione al disagio, nella condivisione dimetodologie didattiche, di principi educativi e nella condivisione del valore del rispetto al fine di contribuirealla formazione di cittadini attenti e dotati di reale senso civico. Date queste premesse, il nostro Istituto Comprensivo si prefigge l’obiettivo di costituire un’area di lavoro che fa capo al principio dell’inclusione e della prevenzione al disagio.

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Figure e organi di lavoro coinvolti nell’area dell’inclusione e della prevenzione al disagio:

GLI (che comprende anche il GLHI) e sue funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola;

confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delleclassi;

condivisione delle modalità organizzative e gestionali delle risorse specifiche, relative all’areadell’inclusione e della prevenzione al disagio;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delleeffettive esigenze;

raccolta di proposte di interventi e progetti, di natura educativa e non solo didattica, utili allaprevenzione del disagio, causa esso stesso di bisogni educativi speciali;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES,da redigere al termine di ogni anno scolastico. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Ufficidell’USR.

Coordinatore area inclusione (come da Nota MIUR 37900 del 19.11.2015): svolgere funzioni di coordinamento; gestire dinamiche relazionali e comunicative (team, gruppi, ecc.); supportare la progettazione didattica integrata e la relativa formazione in servizio; facilitare i rapporti con le famiglie e i diversi soggetti istituzionali coinvolti nei processi di

inclusione (CTS, CTI, UONPIA, ecc.); promuovere le diverse azioni didattiche ed educative che confluiscono all’interno dell’istituto per

favorire l'inclusione; favorire un approccio trasversale tra le diverse aree di lavoro che contribuiscono alla realizzazione

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del processione di inclusione (es. intercultura, salute, legalità, ecc.).

Funzioni Strumentali e/o referenti d’area: rilevazione casi BES e presa in carico della relativa documentazione (PEI, PDP, ecc.); attuazione del protocollo di accoglienza degli alunni NAI (neo-arrivati in Italia); supporto alle famiglie; supporto ai consigli di classe/team docenti nella scelta di strategie didattico-educative tese a

favorire il processo di inclusione; acquisizione e diffusione delle normative vigenti in materia di BES; promozione di attività/progetti che mirano alla prevenzione del disagio e dell’insuccesso scolastico,

alla diffusione di una cultura dell’inclusione e del rispetto nelle loro diverse declinazioni; cura dei rapporti con gli enti esterni: ASL, servizi sociali, associazioni di assistenza educativa,

centri diurni, associazioni ed enti di intercultura, ONLUS impegnate nella prevenzione al disagio enell’educazione alle diversità;

favorire la costruzione di un clima di lavoro incentrato sulla condivisione, il lavoro di équipe, latrasversalità tra i diversi ordini scolastici e le diverse aree di lavoro.

Consigli di classe/Team docenti: stesura condivisa dei piani di lavoro (PEI; PDP) attuazione di una didattica personalizzata e di eventuali misure compensative e/o dispensative

previste dalla normativa; continua collaborazione con il docente di sostegno eventualmente presente nel consiglio di classe; in assenza di certificazione e, come previsto dalle attuali direttive, individuazione di alunni con

altri bisogni educativi speciali; condivisione delle problematicità e delle conseguenti strategie didattico-educative messe in atto; collaborazione suola-famiglia-territorio; convocazione dei singoli GLHO.

Docenti di sostegno: - partecipazione alla programmazione didattico-educativa e stesura, insieme al consiglio di classe/team

docenti, dei piani di lavoro; - supporto al consiglio di classe/team docente nell’attuazione di appropriate strategie e tecniche

pedagogiche, metodologiche ed educative; - interventi sulla classe e sul piccolo gruppo, sfruttando al meglio le specifiche competenze;- convocazione e partecipazione ai GLHO di pertinenza.

Docenti alfabetizzatori: attuazione di laboratori di prima e seconda alfabetizzazione (Italbase, Italstudio); definizione, per quanto possibile, dei differenti bisogni linguistici; organizzazione di interventi individualizzati e/o in piccoli gruppi; individuazione dei più opportuni materiali e supporti didattici; stesura condivisa delle specifiche programmazioni e, insieme alla funzione strumentale preposta e il

team docenti, di progetti di educazione all’intercultura; continuo confronto con gli insegnanti curricolari.

Assistente educatore: stesura e attuazione di un progetto di collaborazione educativo-didattica; collaborazione e continuo confronto con il docente di sostegno e l’intero consiglio di classe/team

docente; condivisione degli obiettivi educativi e dei successi raggiunti con la famiglia; promozione di iniziative di natura educativa promosse sul territorio.

Assistente alla comunicazione:

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- supporto nella programmazione e nell’organizzazione di metodologie, tecniche e strumenti didatticiappropriati alle specifiche disabilità sensoriali;

- sostenere il buon utilizzo di ausili protesici e di software o hardware didattici destinati all’alunno e aisuoi docenti;

- individuare gli ausili didattici pertinenti per il livello di deficit presente ed in relazione alle potenzialitàcognitive dello studente e alle difficoltà scolastiche.

Collegio docenti: su proposta del GLI, delibera del PAI nel mese di giugno; esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione e la prevenzione

al disagio; impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello

territoriale. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

L’OCSE ritiene che migliorare la qualità del corpo docente, attraverso la formazione continua, è l’iniziativapolitica che più verosimilmente produce un miglioramento del rendimento scolastico degli alunni. La European Agency for Development in Special Needs Education, ribadisce l’importanza della formazioneper creare un nuovo profilo professionale, che è quello del docente inclusivo. I valori fondamentali e le aree di competenza che la formazione dovrebbe mirare a sviluppare sono:

valorizzazione delle diversità: la differenza è da considerare una risorsa e una ricchezza; sostegno agli alunni: promuovere l’apprendimento disciplinare, pratico, sociale ed emotivo e

adottare approcci didattici efficaci per classi eterogenee; lavorare con gli altri: saper lavorare con le famiglie e con i diversi professionisti dell’educazione; sviluppo e aggiornamento professionale: il docente come professionista capace di riflettere sul

proprio ruolo e sul proprio operato in un’ottica di sviluppo continuo. In tale prospettiva, si prevedono attività di formazione, interna ed esterna, tese all’implementazione dellebasi teoriche, normative e all’acquisizione di specifiche metodologie e strategie educativo-didatticherelative alla gestione della classe, alla didattica speciale e interculturale, alle diverse tipologie di disturbo diapprendimento e all’uso delle TIC. I docenti interni alla scuola, che hanno già acquisito conoscenze e competenze in materia di inclusione,potranno essi stessi fungere da formatori per i diversi attori della comunità scolastica. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Come sancito dal DPR 8 marzo 1999 n. 275, l’Autonomia scolastica è garanzia per la promozione delsuccesso formativo di tutti gli alunni. La legge n. 53 del 2003 segna il riconoscimento del diritto di tutti i ragazzi alla personalizzazionedell’apprendimento, definendo la scuola di tutti e di ciascuno. La valutazione ricopre un ruolo fondamentale nel processo di inclusione di ciascun allievo perché devetener conto della singolarità di ognuno. La valutazione non è solamente fase finale di un processo di apprendimento ma ha una valenza formativacontinua che accompagna l’intero percorso sin dall’inizio, permettendo così di regolare e migliorarecostantemente la progettazione delle attività didattico-educative. Valutare significa anche educare, senza escludere una funzione motivante di responsabilizzazione e dirinforzo all’impegno e alla partecipazione. Le strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive devono tener conto dello specifico percorso diciascun allievo, i cui obiettivi e modalità di realizzazione sono esplicati nei piani di lavoro personalizzati. Èimportante che ci sia forte coerenza tra gli obiettivi previsti e la valutazione attuata. Qualora gli obiettivinon venissero raggiunti o, al contrario, raggiunti pienamente, verranno applicati i relativi giudizi previstidalla scala di valutazione. Ove presente, l’insegnante di sostegno prende parte attiva nel processo di valutazione garantendo il rispettodi quanto previsto in sede di programmazione. Oltre alle leggi già citate, è fondamentale tener conto di tutta la normativa vigente in materia di BES evalutazione: Legge 104/1992

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D. Lgs n. 297/1994 T.U. (cap. IV artt. 312-318) Linee Guida MIUR sull’integrazione alunni con disabilità Legge 107 del 18.10.2010 in materia di DSA Linee Guida per il diritto allo studio per studenti con DSA (2011) Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 in materia di BES integrata dal C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 O. M. n. 13 del 24 aprile 2013 (Esami di Stato) Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (2014) O.M. n. 37 del 19 maggio 2014 (Esami di Stato) NOTA prot. N. 3587 del 3 giugno 2014 (Esami di Stato) Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (prot. 7443 del 18 dicembre

2014).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Le figure professionali presenti nella scuola mettono in atto, ciascuno con la propria specificità, pratiche eattività didattico-educative coerenti con i principi dell’inclusione. Vengono favorite attività che mirano alla valorizzazione delle potenzialità di ciascun alunno,all’acquisizione dell’autonomia, all’innalzamento dell’autostima, all’accoglienza e rispetto dell’altro. Tra le attività messe in atto si evidenziano:

1. attività individualizzate2. attività in piccoli gruppi3. laboratori (learning by doing)4. Peer tutoring

Si ribadisce l’enorme importanza di un lavoro in rete, basato sulla condivisione, il dialogo e il confronto trai vari membri dell’équipe educativa.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversiservizi esistenti

Per favorire un reale lavoro in rete, vanno curati anche i rapporti con l’esterno. Ricoprono un ruoloaltrettanto importante gli enti che operano sul territorio, quali: CTS e CTI di ambito, cooperative diassistenza educativa, centri diurni, centri psicopedagogici, associazioni di intercultura. La scuola si rapporta con tali enti per ampliare la propria offerta formativa e decidendo, in sinergia, leazioni da attuare in base alle specifiche esigenze.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni cheriguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia è un punto di riferimento importante per una corretta inclusione degli alunni con bisognispeciali sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità traeducazione formale ed educazione informale. Per tale ragione, deve essere coinvolta nella progettualità enelle pratiche inerenti l’inclusività, che formalmente vengono condivise nel PEI e nel PDP. La famiglia, pertanto, deve assumere un ruolo attivo nell’elaborazione dell’offerta formativa e del suoampliamento attraverso anche proposte di iniziative e di progetti inclusivi, che possono prendere forma siain orario scolastico che extrascolastico. Sarebbe utile promuovere attività formative ed informative che coinvolgano anche le famiglie in modo dacreare una più diffusa cultura dell’inclusione e del rispetto delle diversità.

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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Per ciascun allievo con BES viene elaborato un PDP e per gli alunni regolati da Legge 104/1992 un PEI. Nei piani di lavoro citati vengono delineati gli aspetti socio-personali dell’allievo, gli obiettivi disciplinaried educativi, le metodologie e le strategie più opportune, le iniziative formative integrate tra istituzioniscolastiche e realtà socio-assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Il PEI e il PDP possono subire modifiche durante l’anno scolastico, in un qualunque momento se ne ravvisila necessità, a seguito del monitoraggio continuo degli obiettivi raggiunti e delle modalità attuate.

Valorizzazione delle risorse esistenti

La valorizzazione delle risorse esistenti avviene in prima istanza attraverso la formazione. Formaresignifica anche valorizzare e, di conseguenza, migliorare la qualità dell’offerta formativa. È importante promuovere iniziative utili non solo all’acquisizione di competenze specifiche ma anche alladiffusione di una cultura dell’inclusione.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti diinclusione

L’Istituto necessita di: Docenti impegnati nella realizzazione di progetti a tematica inclusiva; Finanziamento di corsi di formazione specifica; Organizzazione del lavoro degli educatori e degli assistenti alla comunicazione sin dall’inizio

dell’anno; Risorse per la mediazione linguistico-culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed

extracomunitarie; Risorse per laboratori di alfabetizzazione; Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività; Incremento dei rapporti con CTS.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, lacontinuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Il passaggio tra i diversi ordini di scuola è un momento delicato e particolare in quanto può generare ansia ecreare situazioni di disagio, soprattutto in alunni con bisogni educativi speciali. Pertanto, tali momentisono curati con particolare attenzione nell’ottica di un processo di continuità inclusiva. Nell’Istituto sono presenti le Commissioni Formazione Classi Prime per la Scuola Primaria e Secondaria diI Grado, che provvedono all’accoglienza e all’inserimento degli alunni nella classe più idonea. Nell’ambito del progetto di Orientamento offerto alle classi terze della Scuola Secondaria di I Grado inraccordo con gli Istituti Superiori, gli alunni con particolari bisogni visitano, individualmente e/o in piccoligruppi, insieme agli insegnanti di sostegno le scuole con l’offerta formativa che meglio risponde alle lororichieste. L’Ufficio per l’Orientamento scolastico del Comune di Milano offre un valido supporto a talepratica.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29 Giugno 2017 n°58Condiviso con il Consiglio di Istituto in data 29 giugno 2017, presa di atto n°71

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La Scuola in Ospedale: una scuola oltre la scuolaA tutela del diritto alla salute e del diritto all’istruzione di alunni ricoverati nelle strutture ospedaliere,l’Istituto “Sandro Pertini” garantisce l’attività didattica presso l’ospedale Niguarda attraverso la presenza di sezioni scolastiche ospedaliere e di docenti ad esse dedicati.Annualmente la scuola viene autorizzata a garantire le attività disciplinari di italiano, matematica, lingua straniera per la scuola secondaria di primo grado.La peculiare offerta formativa della scuola in ospedale intende assicurare pari opportunità agli allievi ricoverati permettendo loro, ove possibile, di proseguire la propria formazione al fine di facilitare il loro reinserimento nei contesti di provenienza e prevenire così eventuali situazioni di dispersione scolastica.

L’istruzione domiciliare

L’Istituto “Sandro Pertini” prevede, come da normativa vigente, il servizio d’istruzione domiciliare alfine di garantire il diritto/dovere all’apprendimento di alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, anche se non continuativi, durante l’anno scolastico. In questi casi, portati a conoscenza della scuola dalla famiglia dell’alunno malato o dalla Scuola in Ospedale in cui è o è stato ricoverato, il nostro Istituto attiva il progetto di istruzione domiciliare (ID). Tali progetti possono essere avviati durante tutto l’anno scolastico fino ad un mese prima del termine delle lezioni (per garantire almeno i trenta giorni di assenza).

COMPETENZE

L’Unione europea ha individuato con la direttiva 2006/962/CE relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, le competenze chiave “di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio “Relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente”, 2006). Esse riguardano otto ambiti specifici:

Comunicazione nella madrelinguaComunicazione nelle lingue straniereCompetenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologicaCompetenza digitaleImparare a imparareCompetenze sociali e civicheSenso di iniziativa e imprenditorialitàConsapevolezza ed espressione culturale

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Ciascuna disciplina ha come obiettivo il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. I traguardi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.

Le competenze attese alla fine della scuola secondaria di primo grado fanno riferimento alle otto competenze chiave europee.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUAFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri : con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendereinformazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri.Ascolta e comprende testi di vario tipo “ diretti “ e “ trasmessi “ dai media,riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e l’intenzione del mittente.Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici ( schemi, mappe ).Usa manuali delle discipline o testi divulgativi nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti : costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.Legge testi letterari di vario tipo ( narrativi, poetici, teatrali ).Scrive correttamente testi di tipo diverso ( narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazioni, argomento, scopo, destinatario.Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base.Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori realizzando scelte lessicali adeguate.Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse ( plurilinguismo ) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZAITALIANO ABILITA’ CONOSCENZEASCOLTO E PARLATO

Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente.

Ascolto di testi cogliendone il senso principale.Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione.Uso del lessico fondamentale per la gestione di comunicazioni orali in contesti formali e informali.

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Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale.Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo.Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico – cronologico.Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopo e usando un lessico adeguato all’argomento e alla situazione.Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito ecoerente, usare un registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il lessicospecifico, precisare le fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto ( cartine, tabelle, grafici ).

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione.Conversazioni, discussioni di classe o di gruppo con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari. Codici fondamentali della comunicazioneorale, verbale e non verbale.Individuazione delle sequenze e delle informazioni principali.Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo.Conversazioni e discussioni su argomentisia personali sia di carattere generale.

LETTURA

Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti usando pause e intonazioni.Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine ).Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi.Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio : indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie.

Letture di testi a difficoltà crescente.Tecniche di lettura espressiva.Tecniche di lettura analitica e sintetica.Lettura e comprensione di testi con l’usodi questionari.Individuazione di sequenze e di informazioni principali.

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SCRITTURA

Scrivere testi di diverso tipo ( narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti ecoesi adeguati allo scopo e al destinatario.Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti.

Produzione di testi partendo da una traccia data.Uso di alcune forme di espressione scritta: lettera, diario, tema argomentativo ed espositivo, relazione.Fase della produzione scritta: pianificazione, stesura, revisione.

ACQUISIZIONE EDESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO

Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il propriopatrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base inerenti allediverse discipline.Utilizzare dizionari di vario tipo, trovare le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.

Comprende ed utilizza in modo appropriato il lessico di base.Arricchisce il proprio patrimonio culturale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura.Uso del dizionario come strumento di consultazione.

ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA

Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole ( sinonimia, opposizione, inclusione ); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali.Riconoscere l’organizzazione logico- sintattica della frase complessa almeno a un primo grado di subordinazione.Riconoscere in un testo le parti del discorso o categorie lessicali e i loro tratti grammaticali.Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica.Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante,allo scopo di imparare a autocorreggerli nella produzione scritta.

Conosce i principali meccanismi di formazione delle parole( somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico.Riconosce la struttura della frase semplice, composta e complessa.Esercizi di abilità logico – lessicali.Esercizi di controllo ortografico e grammaticale ( analisi delle funzioni logiche e del periodo).Principali strutture grammaticali della lingua italiana.Uso dei principali connettivi logici e i segni di punteggiatura

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA:CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITA’ STORICAFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – ele sa organizzare in testi.Comprende testi storici eli sa rielaborare con un personale metodo di studio.Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilitàdi aperture e confronti con il mondo antico.Conosce aspetti e processi essenziali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Saper utilizzare le fontiSaper organizzare le informazioniSaper utilizzare strumenti concettualiSaper esporre oralmente

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZASTORIA ABILITA’ CONOSCENZE

SAPER USARE LE FONTI

Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro.Usare fonti di diverso tipo ( documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti.

Elementi di ricostruzione storica ( il metodo storico) : scelta del problema/ tema, formulazione delle ipotesi, ricerca di fonti e documenti, utilizzo di testi storici e storiografici, analisi delle fonti, raccolte delle informazioni, verifica delle ipotesi, produzione del testo.Usa semplici strategie di memorizzazione.Confronta e interpreta diversi tipi di fonti.Concetti di traccia – documento - fonteTipologie di fonti: fonte materiale, fonte scritta, fonte orale, fonte iconografica.

SAPER Selezionare e organizzare le Organizza le informazioni attraverso la

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ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI

informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate.

linea del tempo, la periodizzazione, la datazione, mappe, tabelle, schemi.Legge un testo e si pone delle domande.

SAPER UTILIZZARE STRUMENTI CONCETTUALI

Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.

Principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale, europea e mondiale.Utilizza le uscite per conoscere il patrimonio culturale.Sensibilizzazione sui problemi ecologici.Conosce i vari processi fondamentali della Storia italiana, Storia dell’Europa, Storia mondiale, Storia locale.

SAPER ESPORRE ORALMENTE

Produrre testi orali utilizzandoconoscenze selezionate da fonti diverse.Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina.

Espone le conoscenze storiche acquisite utilizzando il linguaggio specifico della disciplina, operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni Uso del linguaggio specifico.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – GEOGRAFIA ED USO UMANO DEL TERRITORIOFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche.Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, grafici.Riconosce nei paesaggi italiani, europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali.

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Sapersi orientareSaper utilizzare il linguaggio della geo-graficitàSaper individuare elementi connotativi del paesaggioSaper acquisire il concetto di regione geografica

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZA

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GEOGRAFIA ABILITA’ CONOSCENZE

SAPERSI ORIENTARE

Orientarsi sulle carte Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.

Carte fisiche, politiche, tematiche, cartogrammi.Funzione delle carte di diverso tipo e di vari grafici. Elementi di orientamento.Nuovi strumenti e metodi di rappresentazione dello spazio geografico.

SAPER UTILIZZARE IL LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’

Leggere e interpretare vari tipi di carte geograficheUtilizzare strumenti tradizionali( carte, grafici, dati statistici) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.

Carte fisiche, politiche, tematiche, cartogrammi, immagini satellitari, piante, mappe.Paesaggi fisici, fasce climatiche, suddivisioni politico – amministrative.Concetti : ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico.

SAPER INDIVIDUARE GLI ELEMENTI CONNOTATIVI DEL PAESAGGIO

Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale.

Paesaggi naturali e antropici.Rapporto tra ambiente, sue risorse e condizioni di vita dell’uomo.Clima, territorio e influssi umani.Attività delle principali associazioni che lavorano per la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale.Le principali organizzazioni sopranazionali, come UE e ONU e le istituzioni di cui dispongono.

SAPER ACQUISIREIL CONCETTO DI REGIONE GEOGRAFICA

Consolidare il concetto di regione geografica ( fisica, climatica, storica, economica ) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti.Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale.

Paesaggi di ambienti naturali europei ed extraeuropei.La distribuzione della popolazione, flussimigratori, l’emergere di alcune aree rispetto ad altre.Le forme di governo degli stati studiati.Elementi essenziali di geografia utili a comprendere fenomeni noti all’esperienza : migrazioni, popolazioni del mondo e loro usi.Organizzazione della vita e del lavoro in base alle risorse che offre l’ambiente.Influenza e condizionamenti del territorio sulle attività umane : settore primario, secondario, terziario, terziario avanzato.Le principali aree economiche del pianeta.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE - INGLESEFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’allievocomprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola o nel tempo liberodescrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studiolegge testi informativiscrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Interagire con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti notiAffrontare situazioni nuove attingendo al proprio repertorio linguisticoUsare la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZAINGLESE ABILITA’ CONOSCENZE

ASCOLTO

Comprendere i punti essenziali di undiscorso inerente ad argomenti familiari, alla scuola, al tempo libero, etc.Individuare l’informazione principale di brani registrati su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi.

VocaboliEspressioni di uso comuneRegole grammaticaliElementi di civiltà relativi alla cultura anglosassone

PARLATO

Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani.Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando ideee informazioni in situazioni quotidiane prevedibili.

LETTURA

Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.Leggere brevi testi narrativi.

SCRITTURA

Produrre risposte a questionari.Raccontare per iscritto esperienze.Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgono di lessicosostanzialmente appropriato e di sintassi elementare.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE – SECONDA LINGUA COMUNITARIAFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’allievocomprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di conversazioni e ditesti su argomenti familiari;descrive e racconta oralmente, in modo semplice, situazioni, avvenimenti ed esperienze personali;legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo;scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari;stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Comprendere semplici conversazioni e testi relativi ad ambiti familiari.Interagire oralmente in contesti familiari e su argomenti noti.Scrivere testi brevi e semplici afferenti alla sfera esperienziale.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZAFRANCESE ABILITÀ CONOSCENZE

ASCOLTO

Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano.Comprendere brevi testi multimediali identificandone le parole chiave e il senso generale.

Lessico di uso comune.Fonetica.Morfosintassi elementare.Elementi di cultura francofona.

PARLATO

Descrivere, in modo semplice, persone,luoghi e oggetti familiari.Riferire semplici informazioni relative alla sfera personale.Interagire utilizzando espressioni adatte alla situazione.

LETTURAComprendere testi semplici di contenutofamiliare e di tipo concreto.

SCRITTURAScrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICAFONTI DI LEGITTIMAZIONE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio

18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Muoversi con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionale padroneggiando le diverse rappresentazioni, stimare la grandezza di un numero e il risultato delle operazioniRiconoscere e denominare le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e cogliere le relazioni tra gli elementiAnalizzare e interpretare rappresentazioni di dati per ricavarne

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misure di variabilità e prendere decisioniRiconoscere e risolvere problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenzaSpiegare il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultatiConfrontare procedimenti diversi e saper formalizzareSaper argomentare in base alle conoscenze teoriche acquisiteUtilizzare e interpretare il linguaggio matematico cogliendone il rapporto con il linguaggio naturaleSapersi orientare con valutazioni di probabilità in situazioni di incertezza Rafforzare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative al fine di intuire che gli strumenti matematici acquisiti siano utili per operare nella realtà

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti realiRappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni realiRilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcoloRiconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZAMATEMATICA ABILITA’ CONOSCENZENUMERO Eseguire addizioni, sottrazioni,

moltiplicazioni, divisioni e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeridecimali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo, valutando quale strumento può essere più opportuno, a seconda della situazione e degliobiettiviDare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un calcolo già fattoRappresentare i numeri conosciuti sulla retta.Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica

Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamentoI sistemi di numerazioneOperazioni e proprietàFrazioniPotenze di numeriEstrazione di radiceEspressioni algebriche: principali operazioniEquazioni di primo gradoLe fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammiTecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, equazioni di primo gradoSignificato di analisi e organizzazione di dati numerici

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Utilizzare rapporti fra numeri emisure ed esprimerli sia nella forma decimale sia mediante frazioniUtilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotareuno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse rappresentazioniCalcolare percentualiInterpretare unna variazione percentuale di una quantità data come una moltiplicazione per un numero decimaleIndividuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a piùnumeriComprendere il significato e l'utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concreteScomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale scomposizione per diversi finiUtilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli delsignificatoUsare le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioniConoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadratoDare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazioneEseguire mentalmente semplicicalcoli, utilizzando le proprietàassociativa e distributiva per raggruppare e semplificare le operazioniDescrivere con una espressionenumerica la sequenza di operazioni che fornisce la

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soluzione di un problemaEseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioniEsprimere le misure utilizzando le potenze di 10

SPAZIO E FIGURE Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria)Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.Conoscere definizioni e proprietà significative delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio)Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad altri.Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altriRiconoscere figure piane similiin vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnataConoscere il Teorema di Pitagora e applicarlo in matematica e in situazioni concreteCalcolare l’area di semplici figure scomponendole in figureelementari, ad esempio triangoliStimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata da linee curveCalcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e viceversaUtilizzare le principali trasformazioni geometriche e

Gli enti fondamentali della geometria e ilsignificato dei termini: assioma, teorema,definizioneIl piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietàCirconferenza e cerchioMisure di grandezza; perimetro e area dei poligoni.Il Teorema di PitagoraIl metodo delle coordinate: il piano cartesianoTrasformazioni geometriche elementari eloro invariantiLe fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammiPrincipali rappresentazioni di un oggetto matematicoTecniche risolutive di un problema che utilizzano formule geometricheIl piano cartesiano e il concetto di funzioneSuperficie e volume di solidi

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loro invariantiRappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul pianoVisualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionaliCalcolare il volume delle figure tridimensionali più comuni e dare stime di quello degli oggetti della vita quotidianaRisolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure

RELAZIONI E FUNZIONI

Costruire, interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà.Esprimere la relazione di proporzionalità con una uguaglianza di frazioni e viceversa.Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax2, e i loro grafici; collegare le prime due al concetto di proporzionalità.Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.

La proporzionalitàFunzioni empiriche e matematicheTecniche risolutive di un problema che utilizzano equazioni di primo grado

MISURE, DATI E PREVISIONI

Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative e le nozioni di media aritmetica, moda e medianaIn semplici situazioni aleatorie,individuare gli eventi elementari, discutere i modi per assegnare a essi una probabilità, calcolare la

Le fasi di un’indagine statisticaGli indici statisticiLa probabilità

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probabilità di qualche evento, decomponendolo in eventi elementari disgiuntiDistinguere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZEFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Esplorare e sperimentare, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, immaginandone e verificandone le cause; ricercare soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisiteSviluppare semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeniricorrendo, quando è il caso , a misure appropriate e a semplici formalizzazioniRiconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limitiHa una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentalidi animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientaliÈ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso ad esse, e adottamodi di vita ecologicamente responsabiliCollega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomoSviluppare curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Osservare, analizzare e descrivere i fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modelliRiconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana,individuando alcune problematicità dell’intervento antropico negli ecosistemiUtilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZASCIENZE ABILITA’ CONOSCENZEFISICA E CHIMICA Utilizzare i concetti fisici

fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso specifico, forza, temperatura, calore, carica elettrica, in varie situazioni di esperienza; raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni,

Concetti fisici fondamentaliL’energiaElementi di chimica generaleReazioni chimiche

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trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipodiverso. Realizzare esperimentiCostruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperimenti.Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni anche con prodotti chimici di uso domestico e interpretarli sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti.

ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA

Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo notturno e diurno, utilizzando anche planetari o simulazioni al computer. Ricostruire i movimenti della terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica dell’astronomia.Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delleeclissi di Sole e di Luna. Realizzare esperienze quali la costruzione di una meridiana, la registrazione della traiettoriadel Sole e della sua altezza a mezzogiorno durante l’arco dell’anno.Riconoscere con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno

I corpi celestiI fenomeni celestiLe rocceStruttura della TerraTettonica a placche

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avuto origine.Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche) individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della propria regione per pianificare eventuali attività di prevenzione. Realizzare raccolte di saggi di rocce diverse.

BIOLOGIA

Riconoscere le somiglianze e ledifferenze nel funzionamento delle diverse specie di viventi.Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e l’evoluzione delle specie. Realizzare esperienze di coltivazioni e allevamenti, osservare la variabilità in individui della stessa specie.Sviluppare progressivamente lacapacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modello cellulare. Realizzare esperienze.Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica.Acquisire corrette informazionisullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali. Realizzare esperienze concrete.

La cellulaI cinque regniCriteri di classificazione dei viventiBiodiversitàOrganizzazione dei viventiFisiologia dei viventiL’evoluzioneL’ereditarietàEducazione alla salute, all’affettività e all’ambiente

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN TECNOLOGIAFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturaliConosce i principali processi di trasformazione di risorse e di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolteConosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materialiProgetta e realizza semplici prodotti, anche di tipo digitaleConosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazioneed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Saper utilizzare le istruzioni tecniche per eseguire compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagniProgettare e realizzare rappresentazioni grafiche e infografiche relative allastruttura e al funzionamento di sistemi materiali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZATECNOLOGIA ABILITA’ CONOSCENZE

VEDERE, OSSERVARE E SPERIMENTARE

Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotograficiLeggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitativeImpiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti e processiAccostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le potenzialità e le funzionalità

La misuraGli strumenti e le regole del disegno tecnicoGli strumenti informatici

PREVEDERE, IMMAGINARE E PROGETTARE

Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidianoProgettare un evento usando internet per reperire e selezionare le informazioni utili

Le fasi di realizzazione di un prodottoLe fasi di un processo tecnologicoL’utilizzo di internet

INTERVENIRE, TRASFORMARE E PRODURRE

Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti

I materiali

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONE ARTISTICA

FONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo: legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimedialiLegge le opere più significative prodotte nell’arte antica medievale, moderna e contemporanea sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientaliRiconosce il valore culturale di immagini,di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Realizza elaborati personali e creativi sulla base di una progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più codici espressivi.Analizzare e descrivere beni culturali, immagini statiche e multimediali utilizzando il linguaggio appropriatoRiconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZAARTE E IMMAGINE

ABILITA’ CONOSCENZE

ESPRIMERSI E COMUNICARE

Uso e riconoscimento del punto e linea e relativa espressività.Uso e riconoscimento del colore.Piani di profondità (piccolo-grande).Profondità con il colore.Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità

Gli strumentiLe tecniche

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operativa o comunicativa.Saper produrre immagini rispettando le finalità comunicative richieste.Interpretazioni personali.Utilizzare consapevolmente glistrumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche, plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per unaproduzione creativa.Rielaborare in modo creativo materiali di uso comune (immagini fotografiche, scritte,elementi iconici, e visivi) per produrre nuove immagini.Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale o astratto.Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arteper comprenderne il significatoe cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore.Riconoscere i codici e le regolecompositive presenti nelle opere d’arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti (arte, pubblicità, informazione, spettacolo)

I diversi codici comunicativiGli autori

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE

Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato.Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contestostorico e culturale a cui

Le linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporaneaLe tipologie del patrimonio ambientale, storico artistico e museale del territorio

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appartiene.Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio sapendole leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZACOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONE MUSICALEFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Saper leggere scorrevolmente le note all’interno del pentagramma.Eseguire, brani vocali e strumentali di media difficoltà, utilizzando gli strumenti in uso nella scuola.Partecipare in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’ascolto e l’interpretazione di brani vocali e strumentali appartenenti a generi e culture differenti.Confrontare messaggi musicali e multimediali con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Comprendere e valutare eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturaliRealizzare, partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZAMUSICA ABILITA’ CONOSCENZE

COMPRENSIONE EVALUTAZIONE

Codificare e decodificare i simboli musicali. Riconoscere i diversi timbri vocali e strumentali. Riconoscere e classificare attraverso l’ascolto gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale.Conoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni.Comprende le diverse funzioni della musica nella societàRiconosce e classificare i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicaleConoscere , descrive e interpretare in modo critico opere d’arte musicali.

Conoscere gli elementi costitutivi del linguaggio musicale.Conoscere i quattro parametri musicali.Conoscere la classificazione degli strumenti.Conoscere opere musicali di diverso genere.Conoscere i diversi contesti storici.

PRODUZIONE Eseguire collettivamente e individualmente brani musicali curando l’intonazione e la respirazione.

Conoscere le note musicali e le scale.Conoscere la classificazione delle voci.Conoscere gli strumenti e l’uso di

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Eseguire brani strumentali di facile letturacurando la giusta posizione dello strumento.Abbinare musica e immagine.Utilizzare voce e strumenti in modo creativo e ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.Eseguire collettivamente brani vocali e strumentali di media difficoltà curando l’intonazione e l’interpretazione.Eseguire brani vocali e strumentali con basiregistrate.Decodificare e utilizzare uno spartito.Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili.Eseguire brani vocali e strumentali anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.Accedere alle risorse musicali presenti in rete.

alcuni di essiConoscere i diversi generi e stili musicali.Conoscere, descrivere e interpretare inmodo critico opere d’arte musicali.Conoscere le diverse funzioni della musica nella società.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZACOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – ESPRESSIONE CORPOREAFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

- L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti diforza che nei limitiUtilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazioni diverseUtilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altriPratica attivamente i valori sportivi come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regoleE’ capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il raggiungimento di un obiettivo comuneRispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri

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COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Applicare a sé stessi comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzioneSapersi integrare nel gruppo assumendosi responsabilità e impegnandosi per il bene comune

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZAEDUCAZIONE FISICA ABILITA’ CONOSCENZE

IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO

Saper utilizzare e trasferire le abilità tecniche nei vari sportSaper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuoveUtilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportivaSapersi orientale nell’ambiente naturale e nello spazio

Le tecniche motorieStrumenti per l’orientamento

IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVO-ESPRESSIVA

Saper applicare semplici tecniche di espressione corporeaSaper decodificare i gesti di compagni eavversari in situazioni di gioco e di sportSaper decodificare i gesti arbitrali del regolamento di gioco e di sport

Tecniche di espressione corporeaIl regolamento delle diverse discipline sportive

IL GIOCO, LO SPORT E LE REGOLE E IL FAIR PLAY

Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni di giocoSaper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte di squadraConoscere ed applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati, assumendo anche il ruolo di arbitroSaper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia incaso di vittoria che di sconfitta

Le funzioni fisiologiche degli apparatiGli attrezzi e gli strumentiLe sostanze che interagiscono nella funzionalità dell’organismo

SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA

Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione all’attività richiestaUtilizzare correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie

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e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisicoConoscere gli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori e sostanze che interagiscono nella funzionalità dell’organismo (doping, droghe, alcool)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZACOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – STRUMENTO MUSICALEFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Scuola Secondaria di Primo grado ad indirizzo musicale

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Leggere ritmicamenteLeggere melodicamenteLeggere a prima vistaControllare il suonoControllare l’agilità delle ditaInterpretare un branoSuonare in gruppo

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Leggere, suonare ed interpretare in maniera funzionale con il proprio strumento brani musicali, sia individualmente che in vari ensemble.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZASTRUMENTO ABILITA’ CONOSCENZE

COMPETENZA DI LETTURA

Legge ritmicamente:semplici figure in tempi semplici;figure semplici e complesse in tempi semplici e composti;figure semplici e complesse in tempi semplici e composti e figure irregolari.

Legge melodicamente:per gradi congiunti e semplici salti;nell’estensione corrispondente al percorso tecnico;nell’estensione massima praticabile.

Legge a prima vista:semplici sequenze in agogiche lente;sequenze di media difficoltà;sequenze o brani di complessità adeguata al percorso tecnico.

Conosce gli elementi costitutivi del linguaggio musicale.

Conosce i codici di scrittura ed elaborazione del linguaggio musicale.

Conosce meccanismi e strategie funzionali allo sviluppo di un’efficace decodificazione musicale attraverso il proprio strumento.

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COMPETENZA TECNICA

Controlla il suono:rispetto alla sua produzione nell’impostazione di base;in corrispondenza di una maggiore velocizzazione agogica;in applicazioni progressivamentepiù complesse.

Controlla l’agilità delle dita:secondo una funzionale impostazione di base;in corrispondenza di una maggiore velocizzazione agogica;in applicazioni progressivamentepiù complesse.

Conosce meccanismi e strategie funzionali allo sviluppo di un buon metodo di studio strumentale.Conosce i meccanismi fisici e fisiologici di funzionamento del proprio corpo in relazione alla produzione del suono e all'esecuzione strumentale.Conosce i meccanismi di costruzione e di funzionamento del proprio strumento.

COMPETENZE ESPRESSIVE

Interpreta un brano:rispettando le indicazioni date;seguendone con precisione il fraseggio;con un’esecuzione personale.

Suona in gruppo:ascoltandosi e cogliendo l’unità di tempo;in modo più autonomo e musicalmente integrato;in modo sicuro, autonomo e responsabile.

Conosce e riconosce musiche di vari generi, stili, epoche ed etnie.Conosce e riconosce le principali strutturecompositive classiche e non.Conosce e riconosce differenti tecniche esecutive ed interpretative relative al proprio strumento.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA DIGITALEFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Riconosce e denomina correttamente i principali dispositivi di comunicazione ed informazione (TV, telefonia fissa e mobile, Computer nei suoi diversi tipi, Hifi ecc.)Utilizza i mezzi di comunicazione che possiede in modo opportuno, rispettando le regole comuni definite e relative all’ambito in cui si trovaad operareE’ in grado di identificare quale mezzo di comunicazione/informazione è più utile usare rispetto ad un compito/scopo dato/indicatoConosce gli strumenti, le funzioni e la sintassi di base dei principali programmi di elaborazione di dati (anche OpenSource).Produce elaborati (di complessità diversa) rispettando una mappa predefinita/dei criteri predefiniti, utilizzando i programmi, la struttura e le modalità operative più adatte al raggiungimento dell’obiettivo.

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

Utilizzare consapevolmente le più comuni tecnologie dell’informazionee della comunicazione, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo

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SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Essere consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZACOMPETENZA DIGITALE

ABILITA’ CONOSCENZE

UTILIZZARE CON DIMESTICHEZZA LE Più COMUNI TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE INDIVIDUANDO LE SOLUZIONI POTENZIALMENTE UTILI AD UN DATO CONTESTO APPLICATIVO

Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi, immagini e produrre documenti in diverse situazioni.Collegare le modalità di funzionamento dei dispositivielettronici con le conoscenze scientifiche e tecniche acquisite.Utilizzare materiali digitali per l’apprendimentoUtilizzare il PC, periferiche eprogrammi applicativiUtilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago

Caratteristiche e potenzialità tecnologiche degli strumenti d’uso più comuniLe applicazioni tecnologiche quotidiane e le relative modalità di funzionamentoI dispositivi informatici di input e outputIl sistema operativo e i più comuni software applicativiProcedure per la produzione di testi, ipertesti, presentazioni e utilizzo dei fogli di calcoloProcedure di utilizzo di reti informaticheper ottenere dati, fare ricerche, comunicare

ESSERE CONSAPEVOLE DELLE POTENZIALITA’, DEI LIMITI E DEI RISCHI DELL’USO DELLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

Riconoscere potenzialità e rischi connessi all’uso delle tecnologie più comuni Riconoscere i rischi nell’utilizzo della rete Internet e adottare comportamenti preventivi e correttivi

Procedure di utilizzo sicuro e legale di reti informatiche per ottenere dati e comunicare (motori di ricerca, sistemi dicomunicazione mobile, email, chat, social network, protezione degli account, download, diritto d’autore, ecc.)Fonti di pericolo e procedure di sicurezza

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: IMPARARE A IMPARAREFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Pone domande pertinentiReperisce informazioni da varie fontiOrganizza le informazioni (ordinare – confrontare – collegare)Applica strategie di studio

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

Acquisire ed interpretare l’informazioneIndividuare collegamenti e relazioni; trasferirle in altri contestiOrganizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed

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SECONDARIA DI PRIMO GRADO

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoroApplicare strategie di studio e auto valutare il processo di apprendimentoArgomentare in modo critico le conoscenze acquisite

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZAIMPARARE AD IMPARARE

ABILITA’ CONOSCENZE

ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE

Ricavare da fonti diverse (scritte, Internet …..), informazioni utili per i propri scopi Utilizzare indici, schedari, dizionari, motori di ricerca, testimonianze e repertiConfrontare le informazioniprovenienti da fonti diverse;selezionarle in base all’utilità a seconda del proprio scopoLeggere, interpretare, costruire semplici grafici e tabelle; rielaborare e trasformare testi di varie tipologie partendo da materiale noto, sintetizzandoli anche in scalette, riassunti, semplici mappe

Metodologie e strumenti di ricerca dell’informazione: bibliografie, schedari,dizionari, indici, motori di ricerca, testimonianze, repertiMetodologie e strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, grafici, tabelle, diagrammi, mappe concettualiStrategie di memorizzazioneStrategie di studio

APPLICARE STRATEGIE DI STUDIO E AUTOVALUTARE IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

Descrivere alcune delle proprie modalità di apprendimentoRegolare i propri percorsi diazione in base ai feed back interni/esterniUtilizzare strategie di autocorrezioneMantenere la concentrazione sul compito per i tempi necessari

Diverse strategie di studio

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI TRASFERENDOLI IN ALTRI CONTESTI

Collegare nuove informazioni ad alcune già posseduteCorrelare conoscenze di diverse aree costruendo semplici collegamenti e quadri di sintesiContestualizzare le

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informazioni provenienti dadiverse fonti e da diverse aree disciplinari alla propriaesperienzaTrasferire conoscenze, procedure, soluzioni a contesti simili o diversi

ORGANIZZARE IL PROPRIO APPRENDIMENTO

Organizzare i propri impegni e disporre del materiale a seconda dell’orario settimanale e deicarichi di lavoroOrganizzare le informazioniper riferirle ed eventualmente per la redazione di relazioni, semplici presentazioni, utilizzando anche strumenti tecnologici

Strategie di autoregolazione e di organizzazione del tempo, delle priorità, delle risorse

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA: SPIRITO DI INIZIATIVA E DI INTRAPRENDENZAFONTI DI LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 04.09.2012

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Prende decisioni, singolarmente e/o condivise da un gruppo.Valuta tempi, strumenti, risorse rispetto ad un compito assegnato.Coordina l’attività personale e/o di un gruppoSa auto valutarsi, riflettendo sul percorso svolto.

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Valutare informazioni, il proprio lavoro, il contesto e prendere decisioniProgettare un percorso operativo e ristrutturarlo in base a problematicheinsorte, trovando nuove strategie risolutive.Assumere e portare a termine compiti e iniziative

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZASPIRITO DI INIZIATVA E DI INTRAPRENDENZA

ABILITA’ CONOSCENZE

VALUTARE INFORMAZIONI, IL PROPRIO LAVORO, IL CONTESTO E PRENDERE DECISIONI

Discutere e argomentare in gruppo i criteri e le motivazioni delle scelte mettendo in luce fatti, rischi, opportunità e ascoltando le motivazioni altruiIndividuare elementi certi, possibili, probabili, ignoti

Strumenti per la decisione: tabella pro-contro; diagrammi di flusso; diagrammi di Ishikawa; tabelle multicriterialiModalità di decisione riflessivaStrategie di argomentazione e di comunicazione assertiva

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nel momento di effettuare lescelteValutare aspetti positivi e negativi di scelte diverse e le possibili conseguenze.Individuare problemi legati alla pratica e al lavoro quotidiano e indicare ipotesidi soluzione plausibiliUtilizzare strumenti di supporto alle decisioni.Scegliere le soluzioni ritenute più vantaggiose e motivare la scelta

PROGETTARE UN PERCORSO OPERATIVO E RISTRUTTURARLO IN BASE A PROBLEMATICHE INSORTE, TROVANDO NUOVE STRATEGIE RISOLUTIVE

Scomporre una semplice procedura nelle sue fasi e distribuirle nel tempoDescrivere le fasi di un esperimento, di un compito,di una procedura da svolgere o svoltiPianificare azioni nell’ambito personale e del lavoro, individuando le priorità, giustificando le scelte e valutando gli esiti, reperendo anche possibili correttivi a quelli non soddisfacenti.Descrivere le modalità con cui si sono operate le sceltePianificare l’esecuzione di un compito legato all’esperienza e a contesti noti, descrivendo le fasi, distribuendole nel tempo, individuando le risorse materiali e di lavoro necessarie e indicando quelle mancantiProgettare ed eseguire semplici manufatti artistici etecnologici; organizzare eventi legati alla vita scolastica (feste, mostre, piccole uscite e visite) in gruppo e con l’aiuto degli insegnantiCalcolare i costi di un progetto e individuare modalità di reperimento

Fasi del problem solvingLe fasi di una proceduraStrumenti di progettazione: disegno tecnico; planning; semplici bilanci

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delle risorseGeneralizzare soluzioni idonee a problemi similiSuggerire percorsi di correzione o miglioramentoTrovare soluzioni nuove a problemi di esperienza

ASSUMERE E PORTARE A TERMINE COMPITI E INIZIATIVE

Assumere e completare iniziative nella vita personale e nel lavoroAttuare le soluzioni e valutare i risultati

INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICASCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOINSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente eporsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale.A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente,sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili.Si confronta con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Utilizza alcuni contenuti dell’esperienza religiosa cristiana come risorsa per orientarsi nelle esperienze di vita.Utilizza strumenti e criteri per la comprensione della Bibbia e l’interpretazione di alcuni brani per valutare criticamente espressioni, interventi, opinioni che richiamano il testo biblico.E’ disponibile al confronto con regole e con esempi di vita proposti dal cristianesimo per acquisire elementi di valutazione delle proprie azioni, dei fatti e dei comportamenti umani e sociali.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZA – INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA ABILITA’ CONOSCENZA

L’alunnoSa porsi di fronte ai contenuti di vita quotidiana,seguendo lo stile di vitacristiano.Sa riconoscere l’importanza di far riferimento ai valori positivi radicati nella Bibbia.Sa scegliere atteggiamenti guidati dagli insegnamenti cristiani, favorendo una sana convivenza civile.Sa trovare motivazioni adeguate per spiegare la scelta dei credenti.Si confronta con altre esperienze religiose e trova punti di convergenza e di confronto.Sa riconoscere il ruolo della fede nella società contemporanea in merito ai temi del rispetto della vita, della dignità umana, del creato.

L’alunno

Coglie gli interrogativi sul senso della vita e riflette alla luce dei criteri della fede cristiana.Riflette sui valori di responsabilità, solidarietà, giustizia, pace, rispetto della vita.Riconosce l’originalità della proposta cristiana.Confronta l’esperienza di chi ha fede con chi nega questa possibilità. Affronta le questioni etiche poste dalle nuove scoperte scientifiche e le valuta alla luce dei criteri della fede.

ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Le famiglie, che non scelgono l’insegnamento della religione cattolica, si avvalgono delle seguenti attività alternative:Attività didattiche e formative;Attività di studio e/o di ricerche individuali con assistenza del Personale docente;Entrata posticipata/uscita anticipata nel caso in cui la lezione dovesse cadere in prima o ultima ora della giornata.I docenti incaricati a svolgere attività alternative all'IRC attuano una programmazione incentrata sull’educazione civica e sui temi della multiculturalità, nella consapevolezza che l’avvicinarsi alla conoscenza di popoli e paesi diversi può rappresentare uno strumento straordinario di stimolo alla comprensione, oltre che alla conoscenza, al confronto rispettoso e quindi ad una maggiore ed equilibrata definizione della propria identità.Pertanto le attività didattiche e formative avranno le seguenti finalità ed obiettivi:

FinalitàFormare una coscienza civile.

ObiettiviValorizzare le differenti identità culturali.Sensibilizzare alle cause e ai problemi connessi allo sviluppo ineguale.Sviluppare la cultura dell’incontro e dell’accoglienza.

VIAGGI D’ISTRUZIONE

Finalità:Per approfondire specifici segmenti del percorso culturale, potenziare la socialità e favorire il recupero degli alunni in difficoltà offrendo ulteriori proposte concrete di formazione ed

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apprendimento, il Collegio dei Docenti ritiene utile effettuare visite guidate e viaggi d’istruzione. Ogni Consiglio di Classe li programmerà secondo le esigenze della classe, tenendo conto dell’aspettoeconomico e dei percorsi didattici, dando la preferenza a quelli che rivestono un interesse interdisciplinare.

Obiettiviacquisire abilità relazionaliacquisire capacità organizzative al di fuori della realtà familiare e scolastica in senso strettorapportarsi con realtà socio-culturali diverse dal proprio ambienteconoscere realtà ambientali e storico-culturali in collegamento con il lavoro svolto in classe.

Criteri:Si prevedono nelle classi Prime, Seconde e Terze viaggi d'istruzione annuali di almeno un giorno.Si propongono itinerari di particolare interesse ambientale per le classi prime.Per le classi seconde si curerà l'aspetto storico, culturale e artistico, oppure esperienze sportive legate all'ambiente.Per le classi terze si propongono itinerari nazionali o all’estero anche di più giorni.Le mete dei viaggi sono scelte dai singoli consigli di classe in base alla programmazione, ai bisogni degli alunni e alle risorse a loro disposizione. I viaggi di una certa entità economica verranno programmati con anticipo in modo da permettere alle famiglie una adeguata preparazione.La scuola aderisce al progetto "Scuola Natura", organizzato dal Comune di Milano, limitatamente ai posti messi annualmente a disposizione di ciascun istituto.

Il comportamento non corretto può pregiudicare la partecipazione del singolo alunno ai viaggi d’istruzione.

VALUTAZIONE

La valutazione ha lo scopo di fornire una informazione continua e dettagliata circa il modo in cui i singoli allievi accedono alle procedure di apprendimento. Tale informazione è indispensabile se si vogliono assumere decisioni didattiche tempestive, per corrispondere alle necessità di ciascun allievo differenziando la proposta formativa. Attraverso la valutazione l'insegnante monitora: le competenze disciplinari e trasversali acquisite; confronta il livello raggiunto con le reali possibilità dello studente; riconosce l'atteggiamento con cui l'alunno affronta il lavoro; indica i passi ancora da percorrere e sostiene l'impegno necessario per la continuazione del lavoro.

Strumenti privilegiati della valutazione sono l'osservazione attenta e sistematica da parte dell'insegnante per cogliere e fissare elementi significativi sia nel quotidiano svolgersi delle lezioni sia nei rapporti con compagni e adulti.Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa.L’Istituzione scolastica assicura alle famiglie una informazione circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel

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rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. Al termine della scuola secondaria di primo grado, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità degli alunni, la scuola certifica i livelli di competenza raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi.

La valutazione è espressa con un voto numerico in decimi riguarda anche l'insegnamento dello strumento musicale nei corsi ricondotti ad ordinamento ai sensi dell'articolo 11, comma 9, della legge3 marzo 1999, n. 124.La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico.I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono in sede di scrutinio con un unico voto.Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno. L'ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell'anno scolastico, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, è deliberata secondo le disposizioni di legge.

CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATODelibera del Collegio Docenti del 17 ottobre 2017 n.32

In sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe valuta l’ammissione alla classe successiva e/oall’Esame di Stato di ciascun alunno formulata in base a: - risultati conseguiti nelle diverse discipline, tenuto conto dei progressi rispetto alla situazioneiniziale e/o alla situazione intermedia;Viene considerata insufficienza lieve la valutazione 5, insufficienza grave la valutazione 4. Il Consiglio di Classe valuta la possibilità di non ammettere l’alunno alla classe successiva inpresenza di carenze diffuse o mancanza delle competenze minime.In particolare:- in presenza di 3 o più insufficienze lievi nelle diverse discipline, soprattutto se riguardanti disciplinecon prove scritte e orali e oggetto di prova scritta all’esame conclusivo del 1° ciclo;- in presenza di 2 insufficienze gravi accompagnate da una o più insufficienze lievi, soprattutto seriguardanti discipline con prove scritte e orali e oggetto di prova scritta all’esame conclusivo del 1°ciclo. Il Consiglio di Classe può decidere di assegnare la valutazione 6, come voto di consiglio, allediscipline che risultano insufficienti in presenza delle seguenti motivazioni, condivise a maggioranza,sulla base di documentazione acquisita agli atti:

progressi significativi compiuti dall’alunno rispetto alla situazione di partenza; concreta possibilità di successivo recupero (anche autonomo) degli apprendimenti acquisiti

parzialmente; atteggiamento collaborativo dell’alunno nei confronti delle opportunità di recupero proposte

dalla scuola nel corso dell’anno scolastico;

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continuità dell’impegno nel lavoro a scuola e a casa e partecipazione; alunni pluriripetenti nella stessa classe con un comportamento complessivamente corretto.

La delibera relativa alla non ammissione dell’alunno dovrà essere motivata riportando in mododettagliato tutte le condizioni considerate: - Stesura di un eventuale PDP- Attuazione di iniziative di recupero adeguate al fine di aiutare l’alunno a superare le lacune

evidenziate nel suo percorso di apprendimento- Realizzazione di strategie volte ad offrire possibilità di crescita e di raggiungimento del successo

scolastico.

Comunicazioni regolari alla famiglia in presenza di almeno tre insufficienze lievi o due gravi.In caso di non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del 1° ciclo, il giornostesso dello scrutinio del 2° quadrimestre, l’istituzione scolastica avverte telefonicamente lafamiglia dell’alunno non ammesso. Nel caso in cui non si riuscisse a raggiungere telefonicamente nessun genitore, la famiglia saràavvertita tramite messaggio o tramite e-mail (che dovrà restare agli atti).

Alunni con certificazione di disabilità

Il Consiglio di classe delibera l’ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’esameconclusivo del 1° Ciclo o l’ammissione condizionata al solo fine del rilascio di attestato di creditoscolastico se ritiene che, in riferimento al PEI, l'apprendimento globale sia ritenuto idoneo peruna valutazione positiva. L’eventuale non ammissione alla classe successiva o all’esameconclusivo del 1° ciclo, deve essere condivisa dai componenti che concorrono alla definizione delPEI: Consiglio di Classe, famiglia dell’alunno e parere dell’équipe psicopedagogica. Taledecisione non deriva da una semplice verifica dei risultati raggiunti al termine dell’annoscolastico ma da un progetto educativo che, a medio o lungo periodo, valuti l’opportunità diallungare il percorso formativo nella scuola secondaria di 1° grado.

Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno ai fini della validità dell'anno scolastico, l’istituto autonomamente stabilisce motivate deroghe al suddetto limite in casi eccezionali.Nella valutazione si terrà conto degli strumenti compensativi e dispensativi degli alunni BES relativamente a quanto previsto nel Piano Didattico Personalizzato (PDP) di ciascun allievo.

Ogni anno si prevedono quattro momenti valutativi al fine di comunicare i livelli di apprendimento raggiunti:nel mese di ottobre/novembre: consegna pagellino – valutazione situazione inizialenel mese di dicembre: consegna consiglio orientativo classi Terzenel mese di febbraio: consegna scheda di valutazione 1° quadrimestrenel mese di aprile: consegna lettera ai genitori degli alunni a rischio di non ammissionenel mese di giugno: consegna scheda di valutazione finale

L’anno scolastico è infatti diviso in due momenti :1° quadrimestre: da inizio anno al 31 gennaio2° quadrimestre: da febbraio a fine anno scolastico.

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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

In applicazione delle disposizioni contenute nella Legge n.169 del 30 Ottobre 2008, il Collegio dei Docenti del nostro Istituto per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado ha deliberato la seguente griglia per la misurazione delle singole prestazioni degli alunni durante l’anno nelle varie discipline (interrogazioni, verifiche scritte, prove pratiche, ecc.):

I docenti potranno utilizzare misurazioni intermedie tra un voto e l’altro.

GRIGLIA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE DISCIPLINARI

Adeguamento del modello di valutazione intermedia e finale Da inserire nel registro elettronico i seguenti descrittori del livello di acquisizione

VOTO Giudizio di profitto in riferimento a conoscenze, abilità e competenze disciplinari10 Conoscenze complete, organiche, approfondite. Esecuzione autonoma, personale e

originale dei compiti richiesti senza errori. Analisi corrette e approfondite. Sintesicoerenti e originali. Metodo di studio maturo ed efficace. Utilizzo corretto, ricco eappropriato dei linguaggi specifici. Comprensione di tutti gli elementi costitutivi deitesti. Capacità di collegamenti interdisciplinari e di valutazioni autonome eapprofondite. Impegno considerevole.

9 Conoscenze ampie e approfondite. Esecuzione autonoma e personale dei compiti senzaerrori rilevanti. Analisi corrette e sintesi coerenti. Metodo di studio efficace. Utilizzocorretto, ricco e appropriato dei linguaggi specifici. Comprensione di tutti gli elementicostitutivi dei testi. Capacità di collegamento tra più discipline e di valutazioniautonome. Impegno costante.

8 Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale. Applicazione autonoma dei contenuti. Analisi corrette e sintesi coerenti. Capacità di rielaborazione. Metodo di studio sicuro e organico. Utilizzo corretto dei linguaggi specifici. Comprensione del testo e buona padronanza dei codici specifici. Capacità di collegamenti interdisciplinari. Impegno continuo.

7 Conoscenze generalmente complete, adeguata capacità di comprensione, discreta applicazione di concetti, regole e procedure. Prestazione adeguata alle consegne con corretto utilizzo dei codici specifici. Parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite. Impegno adeguato.

6 Conoscenza degli aspetti essenziali degli argomenti. Capacità di esecuzione di semplicicompiti. Analisi e sintesi guidate. Metodo di studio da consolidare. Utilizzo di un linguaggio semplice e sostanzialmente corretto. Comprensione essenziale dei testi. Capacità di alcune valutazioni con guida. Impegno accettabile.

Voto Percentuale10 da 98 a 100%9 da 90 a 97 %8 da 80 a 89 %7 da 70 a 79 %6 da 60 a 69%5 da 50 a 59%4 da 0 a 49%

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5 Conoscenza parziale degli argomenti. Esecuzione di compiti semplici con errori. Manifestazione di capacità di analisi e sintesi, utilizzate, però, in modo insicuro o non autonomo. Metodo di studio incerto. Utilizzo di un linguaggio generico e impreciso. Comprensione settoriale del testo. Impegno discontinuo.

4 Conoscenza lacunosa degli argomenti. Esecuzione di compiti semplici con gravi errori, anche con guida. Analisi e sintesi non significative. Metodo di studio molto incerto. Utilizzo di un linguaggio elementare e non corretto, con esposizione disorganizzata degli argomenti. Mancata comprensione del testo. Impegno molto scarso.

3 Consegna “in bianco” della verifica, rifiuto ad essere interrogato, anche su un argomento a scelta. Rifiuto di una qualsiasi partecipazione/coinvolgimento alle proposte didattiche.

“L'ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è disposta. in viagenerale. anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o piùdiscipline. Pertanto l’alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finaleviene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare suldocumento di valutazione.

In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, il consiglio di classe,con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, può nonammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva nel caso di parziale o mancata acquisizione deilivelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a 6/10). La non ammissione vienedeliberata a maggioranza; il voto espresso nella deliberazione di non ammissione dall'insegnante direligione cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti -se determinante per la decisione assunta dal consiglio di classe diviene un giudizio motivato iscritto averbale.”

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Competenze di cittadinanza

La valutazione del comportamento viene espressa mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall’Istituto.

GIUDIZIO ESPLICATIVO DEL VOTO DI COMPORTAMENTOCompetenze chiave di cittadinanza

Indicatori Livello Avanzato Livello Intermedio Livello Base Livello Iniziale

Competenze sociali e civiche (rispetto regole e persone, responsabilità, collaborazione)

Spirito di iniziativa e intraprendenza (propositività)

Imparare a imparare (organizzare il proprio apprendimento)

Rispetta consapevolmente le regole, i diversi punti divista e i ruoli. Collabora in maniera costruttiva ed è autonomo/a nell’organizzare il proprio lavoro.

Rispetta le regole, i diversi punti di vista e iruoli.Stabilisce rapporti abbastanza collaborativi ed organizza il proprio lavoro secondo le indicazioni suggerite.

Rispetta generalmente le regole, i diversi puntidi vista e i ruoli.A volte incontra difficoltà nel costruire rapporti collaborativi con gli altri.Organizza in modo accettabile il proprio lavoro.

Rispetta saltuariamente le regole, i diversi puntidi vista e i ruoli.Se stimolato si avvia a costruire rapporti collaborativi con gli altri.Ha difficoltà ad organizzare il proprio lavoro.

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ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL'ISTRUZIONE

L'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo avviene in presenza dei seguenti requisiti:- aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le

deroghe deliberate dal collegio dei docenti;- non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato

previsto dall’art.4, commi6 e 9 bis, del DPR n°249/1998;- aver partecipato entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese

predisposte dall’INVALSI.

Il voto di ammissione è espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali, di cui all'articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004.

L'ammissione dei candidati privatisti è disciplinata dall'articolo 10 del decreto legislativo n°62/2017 e dall’articolo 3 del decreto ministeriale n°741/2017.

In base all'articolo 8 del decreto legislativo n. 62/2017 la definizione del voto finale dell'esame di Statoavverrà come segue:“La valutazione delle prove scritte e del colloquio viene effettuata sulla base di criteri comuni adottati dallacommissione, attribuendo un voto in decimi a ciascuna prova, senza frazioni decimali. Alla prova scritta dilingua straniera. ancorché distinta in sezioni corrispondenti alle due lingue studiate. viene attribuito un unicovoto espresso in decimi. senza utilizzare frazioni decimali. Il voto finale viene determinato dalla media delvoto di ammissione con la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio. La sottocommissione.quindi, determina in prima istanza la media dei voti delle prove scritte e del colloquio esprimendo un unicovoto. eventualmente anche con frazione decimale, senza alcun arrotondamento.La media di tale voto con il voto di ammissione determina il voto finale che, se espresso con frazionedecimale pari o superiore a 0.5. viene arrotondato all'unità superiore.Su proposta della sottocommissione, la commissione delibera il voto finale per ciascun alunno.Supera l'esame l'alunno che consegue un voto finale non inferiore a 6/10.La commissione può, su proposta della sottocommissione, con deliberazione assunta all'unanimità, attribuire lalode agli alunni che hanno conseguito un voto di 10/10, tenendo a riferimento sia gli esiti delle prove d'esamesia il percorso scolastico triennale.L'esito dell'esame è pubblicato all'albo dell'istituto con indicazione del voto finale conseguito espresso indecimi; per i candidati che non superano l'esame è resa pubblica esclusivamente la dicitura "Esame nonsuperato" senza esplicitazione del voto finale conseguito.”

VALUTAZIONE ALUNNI BES

“L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenzadi deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. (Direttiva Bes e Cts, 27 dicembre 2012)Le Linee Guida per le Politiche di Integrazione nell’Istruzione (2009) dell’UNESCO suggeriscono che la scuola deve essere inclusiva: “La scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti. ... Un sistema scolastico “incluso” può essere creato solamente se le scuole diventano più inclusive. Una scuola inclusiva deve sempre “promuovere il diritto di essere considerato uguale agli altri e

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diverso insieme agli altri”. Una scuola inclusiva è quella che riesce a differenziare la sua proposta formativa rispetto alla pluralità delle differenze e dei bisogni; attua sempre, nel quotidiano e nell’ordinario, una didattica capace di rispondere alle richieste, ai bisogni e ai desideri di ogni alunno,facendo sì che egli si senta parte di un gruppo che lo riconosce, lo rispetta e lo apprezza. È una scuolafondata sulla gioia d’imparare, dove si promuove il piacere di sperimentare, di scoprire e conoscere leproprie capacità e di prendere consapevolezza delle proprie abilità.

Si ritiene opportuno richiamare alcune indicazioni relative all’ambito della valutazione proprio in funzione delle peculiarità individuali di ciascuno studente a cui le Direttive Ministeriali fanno più volte riferimento.

Le verifiche degli studenti BES:Devono essere preventivamente calendarizzate sulla base di un funzionale confronto fra i docenti del team o Cdc evitando la sovrapposizione di più verifiche nello stesso giorno Devono essere effettuate in relazione al PDP e con l’uso degli strumenti compensativi e/o le misure dispensativepossono essere uguali, semplificate o differenziate rispetto a quelle previste per la classe, sulla base di quanto declinato nel PEIla valutazione deve esser svolta secondo i criteri educativi e didattici stabiliti nel PEI da tutti i docentidel Team / Cdc, e quindi non solo dal docente di sostegno.E’ importante ricordare che un PEI semplificato/facilitato dà diritto al conseguimento del titolo di studio con valore legale mentre un PEI differenziato (alunni con grave disabilità) dà diritto alla sola attestazione delle competenze. Lo studente con disabilità che ha seguito un PEI differenziato, acquisendo l’attestazione delle competenze, può comunque iscriversi alla secondaria di II grado.

La valutazione degli studenti che vivono situazioni di BES richiede di porre al centro alcuni principiguida che dovrebbero caratterizzare sempre le azioni valutative della scuola:è indispensabile che la valutazione non sia solo sommativa ma anche, e soprattutto, formativa; la valutazione deve inoltre tener conto: della situazione di partenza; dei risultati raggiunti dallo studente nel suo personale percorso di apprendimento; delle competenze acquisite nel percorso di apprendimento Il Collegio docenti deve stabilire i livelli essenziali di competenza disciplinare al fine di valutare la congruenza con il percorso della classe e la possibilità di passaggio per l’alunno alla classe successiva. Per una corretta e completa valutazione è buona cosa che il Cdc/team docenti dedichi attenzione al processo più che al solo prodotto elaborato

ESAME DI STATO ALUNNI CON DISABILITÀ E DISTURBI SPECIFICI DIAPPRENDIMENTO

La Commissione terrà in debita considerazione le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzate e elaborato dal Cdc. A tal proposito:Il Cdc predispone un dossier a parte, relativo al percorso scolastico dello studente con DSA, contenente diagnosi, profilo di funzionamento, PDP, forme di verifica, valutazione e, comunque, tuttiquei documenti che possono essere utili alla commissione affinché valuti con completezza e imparzialità l’apprendimento dello studente con DSA. Il dossier deve essere consegnato direttamente al Presidente della Commissione d’Esame e alla Commissione stessa all’atto dell’insediamento.

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Sulla base degli elementi forniti dal Consiglio di Classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali, adeguate al PDP seguito dallo studente nel corso dell’anno scolastico. Gli studenti BES possono utilizzare tutti gli strumenti compensativi indicati nel PDP già utilizzati perle verifiche in corso d’anno o comunque ritenuti idonei per il positivo svolgimento dell’esame (art. 5 del DM 5669/2011); Gli studenti BES possono accedere alla decodifica delle consegne delle prove scritte attraverso tre modalità: testi trasformati in formato MP3 audio; lettore umano; trascrizione del testo su supporto informatico da parte della Commissione e suo utilizzo attraverso un software di sintesi vocale.Gli studenti BES hanno diritto ad eventuali tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove. In generale, i tempi aggiuntivi sono quantificabili nel 30% in più del tempo previsto per il gruppo classe; con particolare attenzione ai tempi necessari all’accertamento delle competenze afferenti la lingua straniera;Gli studenti BES hanno diritto all’adozione di criteri valutativi più attenti al contenuto che alla forma;Nel caso in cui ci sia stata dispensa dalla/e lingua/e straniera/e scritta/e possono sostituire la prova scritta con una prova orale la cui modalità e i cui contenuti saranno definiti dalla Commissione d’Esame. La prova orale dovrà essere sostenuta dal candidato o il giorno stesso, in contemporanea o in differita, oppure in giorno successivo.

L'articolo 11 del decreto legislativo n. 62/2017 non introduce sostanziali novità nella valutazione periodica e finale delle alunne c degli alunni con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento, ai fini dell'ammissione: alla classe successiva e all'esame di Stato, che viene effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 2, 3, 5 c 6 del citato decreto. tenendo a riferimento, rispettivamente, il piano educativo individualizzato c il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove INVALSI di cui agli articoli 4 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017. I docenti contitolari della classe o il consiglio di classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero disporre. in casi diparticolare eccezionalità, l’esonero dalla prova.La sottocommissione, tenendo a riferimento le modalità organizzative definite dalla commissione insede di riunione preliminare e tenuto conto del piano educativo individualizzato, predispone. senecessario, prove d'esame differenziate che hanno valore equivalente a quelle ordinarie per l'alunno/acon disabilità certificata ai sensi della legge n. 104/1992 ai fini del superamento dell'esame c del conseguimento del diploma.Il voto finale viene determinato sulla base dei criteri e delle modalità previste dall’art.8 del decreto legislativo n°62/2017.

Gli/le alunni/e con disturbo specifico di apprendimento (DSA) partecipano alle prove INVALSI di cui agli articoli 4 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato, gli/ le alunni/e con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese.Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento sostengono le prove d'esame secondo le modalità previste dall'articolo 14 del decreto ministeriale n. 741/2017, utilizzando, se necessario. gli strumenti compensativi indicati nel piano didattico personalizzato - dei quali hanno fatto uso abitualmente nel corso dell'anno scolastico o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove - ed usufruendo eventualmente di tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove scritte. In ogni caso, l'utilizzazione di strumenti compensativi non deve pregiudicare la validità delle prove scritte.Per le alunne e gli alunni dispensati dalle prove scritte di lingua straniera. la sottocommissione individua le modalità e i contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta.

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Nel caso di alunne e alunni esonerati dall'insegnamento di una o entrambe le lingue straniere, se necessario, vengono definite sulla base del piano didattico personalizzato prove differenziate con valore equivalente ai finidci superamento dell'esame e del conseguimento del diploma.Nel diploma finale rilasciato alle alunne e agli alunni con disabilità o con disturbo specifico di apprendimento non viene fatta menzione delle mdalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

La valutazione degli alunni stranieri, frequentanti le scuole di ogni ordine e grado, deve essere pensata nel contesto del percorso delineato dal protocollo di Accoglienza in uso nelle Istituzioni Scolastiche. Essa deve avere un carattere eminentemente orientativo e formativo finalizzato alla promozione della persona nell'interezza della sua storia e del suo progetto di vita. Le Istituzioni scolastiche:“ …..promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipodi studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune… Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodicadei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati” (LEGGE 15 MARZO 1999, N. 59)La valutazione iniziale coincide, per gli alunni stranieri neo-arrivati, con la prima fase dell'accoglienza che vede i docenti impegnati nella rilevazione delle competenze in ingresso per mezzo di diverse azioni: colloqui con familiari e alunno/a, esame documentazione scolastica del paese di origine, somministrazione prove oggettive di ingresso, prevedendo per le discipline, qualora lo si ritenga necessario, l'intervento di mediatori linguistico-culturali. In accordo con quanto contenuto nella normativa nazionale, la scuola provvede a rilevare le competenze per valutare il livello scolastico e formativo di partenza al fine di definire, per ciascun allievo straniero, un percorso educativo personalizzato. Esso va predisposto sia per gli allievi NAI, che per gli allievi immigrati da più tempo o nati in Italia, con particolari bisogni linguistici e di apprendimento. La famiglia va informata sulla necessità di programmare un percorso educativo personalizzato, atto a favorire l’inserimento nel nuovo contesto scolastico, l’acquisizione della lingua italiana e il successo formativo dell’allievo. “Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento” (art. 45, comma 4 del DPR n. 394/99 )

Indicazioni riprese e sostenute dalla C.M. n.24/06 LINEE GUIDA “ … ne consegue che il possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione”.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

L'adattamento del programma si concretizza nella definizione da parte del team dei docenti di classe di PDP che, oltre a valorizzare costruttivamente le conoscenze pregresse, deve mirare a coinvolgere emotivare l'alunno/a. La durata dell'adozione del PDP è estremamente personale, varia in base ai progressi dell’alunno/a, in generale si può ipotizzare una durata di almeno due anni. Il PDP è un punto di riferimento e deve essere redatto anche se il percorso personalizzato riguarda solo alcune discipline. Attraverso questo strumento il team dei docenti di classe indirizza il percorso di studi verso gli obiettivi comuni mediante scelte quali: l'attribuzione di priorità all'apprendimento della lingua italiana;

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la sospensione temporanea di alcuni insegnamenti (nel 1^ quadrimestre), al momento valutati inaccessibili agli allievi, da riprendere e riproporre successivamente con contenuti essenziali; la selezione dei nuclei essenziali delle singole discipline, nonché la selezione e la declinazione delle competenze ritenute adatte in riferimento alla specifica situazione dell’allievo, compresa l’integrazione delle competenze già sviluppate in L1 (lingua d’origine); la sostituzione della seconda lingua straniera con l’insegnamento della L1 o di una lingua straniera comunitaria il cui studio era già stato avviato nel paese d’origine, compatibilmente con la disponibilità delle risorse professionali interne alla scuola; l’individuazione di strategie didattiche coerenti con l’effettiva situazione di partenza dell’allievo/a e con l’efficace gestione di classi eterogenee; eventuale rimodulazione dei contenuti, che escluda in parte o in toto quelli previsti dal PTOF per l’anno frequentato dallo studenti NAI, per sostituirli con contenuti adatti al livello di competenza linguistica dello studente realmente verificato, a condizione che tali contenuti siano funzionali allo sviluppo delle competenze previste per l’anno di corso che lo studente frequenta.

Il team dei docenti di classe concorda, condivide e stende il PDP compilando, entro due mesi dall’inizio della frequenza scolastica, una specifica scheda che va periodicamente aggiornata in base ai bisogni formativi dell’allievo. La stesura del PDP non è più necessaria nel momento in cui l’allievo è in grado di seguire autonomamente gran parte delle attività ed è in grado di raggiungere gli obiettivi minimi disciplinari della classe d’inserimento. La realizzazione del PDP si concretizza anche attraverso l’attivazione di laboratori, interventi individualizzati, in piccolo gruppo, per classi aperte, percorsi integrati tra ordini di scuola diversi e in collaborazione con il territorio. Agli allievi stranieri neo-arrivati dovrebbero essere riconosciute, valorizzate e adeguatamente valutate le conoscenze in L1, maturate nel percorso scolastico pregresso nel Paese d'origine e opportunamente verificate da un docente del team in collaborazione con un mediatore. Il fatto che non conoscano l'italiano non significa che non sappiano nulla: non sono allievi "vuoti" di competenze, semplicemente non hanno ancora le parole per esprimere ciò che sanno e che sanno fare (conoscenze e abilità). Il team dei docenti di classe, nel caso di: allievi iscritti nel secondo quadrimestre inoltrato, allievi che richiedono tempi molto lunghi di apprendimento della lingua italiana, allievi con scarsa scolarizzazione nel Paese d’origine, allievi non alfabetizzati in lingua d’origine, considera che “i tempi dell’apprendimento non devono necessariamente coincidere con il termine dell’anno scolastico” e dà una valutazione sufficiente in tutte le discipline, promuovendo l’allievo all’anno successivo e accompagnando la scheda di valutazione con una relazione sulle motivazioni che hanno spinto il team dei docenti di classe a prendere tale decisione, finalizzata a concedere il tempo necessario per valutare nel corso dell’anno successivo i progressi dell’allievo, in un’ottica di promozione del successo formativo e di fruizione piena delle opportunità da parte di tutti. Tale procedura appare particolarmente importante nei casi di allievi con età superiore di uno o più anni rispetto ai compagni di classe. Nell’ottica formativa della valutazione, è opportuno considerare indicatori comuni che concorrono alla valutazione:il percorso scolastico pregresso la motivazione ad apprendere la regolarità della frequenza l’impegno e la partecipazione alle diverse attività scolastiche la progressione e la potenzialità di sviluppo nel percorso di apprendimento. Per quanto riguarda gli apprendimenti disciplinari è indispensabile tener conto che i risultati e le abilità raggiunte nei corsi di alfabetizzazione di italiano L2 che costituiscono parte integrante della

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valutazione di italiano, intesa come materia curricolare. L’alunno non sarà valutato in alcune discipline con motivazione espressa: Nel documento di valutazione del I°quadrimestre va riportato:“La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”.Nel caso in cui la valutazione venga espressa si farà riferimento agli obiettivi esplicitati nel piano didattico personalizzato. In questo caso nel documento di valutazione va riportato: “ La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”.

ESAME DI STATO PER GLI ALUNNI STRANIERI

L'OM n.90/01 e l'OM n.56/02 prevedono che i consigli di classe considerino le seguenti indicazioni edisposizioni:“Il giudizio finale tiene conto dei giudizi analitici per disciplina e delle valutazioni espresse nel corso dell'anno sul livello globale di maturazione, con riguardo anche alle capacità e attitudini dimostrate (art.9, 3)…è data facoltà di formulare tracce diverse per ciascuna classe terza, su proposta motivata dei rispettivi professori ed approvata dalla commissione nella seduta preliminare (art.9,31); inoltre i consigli di classe sono tenuti a …considerare l'indispensabile coerenza tra l'itinerario didattico percorso e lo sbocco finale nell'esame di licenza (art.11,1);….gli esami di idoneità e di licenza di scuola media non sono validi se manchi anche una sola delle prove scritte o il colloquio pluridisciplinare. Negli esami di idoneità o di licenza media le prove scritte non hanno carattere eliminatorio rispetto alle prove orali (art.11,5)". Nel caso di studenti inseriti nell’ultimo anno del ciclo, il Consiglio di classe delibera l’ammissione all’esame tenendo conto delle peculiarità del percorso personale (PDP) e dei progressi compiuti, avvertendo che il processo di apprendimento dell’italiano L2 non può considerarsi concluso.

LE PROVE D’ESAME

E’ opportuno contemperare le prove dell’esame di licenza con il possesso delle competenze essenziali. Le prove scritte ed orali per l'allievo straniero si configurano come prove in L2, pertanto è opportuno:prevedere nella terna almeno una prova riferita a contenuti conosciuti dall’alunno; facilitare l’elaborazione della prova con indicazioni adeguate, sia scritte (immagini, schemi, domandeguida) che orali; consentire nel corso di tutte le prove la consultazione del dizionario bilingue; concordare per il colloquio argomenti a piacere, pianificati in anticipo, con contenuti affrontati nel percorso scolastico personale dell’allievo straniero.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’Istituto “Sandro Pertini” prevede un sistema integrato di progetti didattici e formativi, curricolari ed extracurricolari, finalizzati alla promozione del successo formativo e dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità.

PROGETTI PREVISTI DAL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)RecuperoPotenziamentoAccoglienza e integrazione alunni stranieri

ALTRI PROGETTI DI RECUPEROSportello help

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ALTRI PROGETTI DI POTENZIAMENTOLettorato, CLIL e ateliers tematiciBibliotecaLettori in gioco

PROGETTI DEL TEMPO ARRICCHITOSulla base delle risorse si attiveranno alcuni progetti tra i seguenti:Teatro, Cineforum,metodo/Invalsi, Giornalino, Laboratorio Storico per il potenziamento di ItalianoSpazio scienze, laboratorio di logica per il potenziamento di Scienze-Matematiche

PROGETTI PER LA CONTINUITÀ, L’ACCOGLIENZA E L’ORIENTAMENTOContinuità educativa e didatticaAccoglienzaOrientamento

PROGETTI PER LA LEGALITÀ E LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALEEducazione alla legalità: Educazione stradale, Legalmente bullismo e cyberbullismo, Bullismo tra i banchi di scuola e non solo, La mafia fa schifo.Io e l’economiaConvivenza e partecipazioneEducazione ambientale

PROGETTI PER L’INCLUSIVITÀSpazio ascoltoNoi – Storie di libri parlantiSalvagenteTutti a tavolaSport, disabilità e integrazione

PROGETTI PER IL BENESSERE FISICO E PSICHICOEducazione alla salute: Cancro io ti boccio, Giornata del ricercatore, Scuola libera dal fumo, Diciamo no! alla drogaPiù sport a scuolaLa pallavolo va a scuola

PROGETTI ESPRESSIONE MUSICALE ED ARTISTICALa mia classe è un’orchestraMusica e intercultura, assaggio d’AfricaHB school Hangar Bicocca

PROGETTI SCUOLA IN OSPEDALEOspedale amicoMusica in ospedale

PROGETTI MINISTERIALIStrumento: attività artistiche ed esecuzioni nel territorio – concorsi musicali – workshops

PROGETTI PON – FONDI STRUTTURALI EUROPEI

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DESCRIZIONE DEI PROGETTI

PROGETTI PREVISTI DAL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)

RecuperoPotenziamentoAccoglienza e integrazione alunni stranieri

SCHEDA PROGETTO n°1: RecuperoDenominazione progetto RECUPERO

Priorità cui si riferisce Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Traguardo di risultato Equilibrio nei livelli base di apprendimento tra classi parallele tali da avvicinarci ai livelli dell'Italia

Obiettivo di processo Curricolo progettazione e valutazione.Attuare nella pratica didattica il curricolo, mediante gruppi di lavoro verticali al fine di raggiungere il successo formativo degli studenti.Attivare percorsi extra-curricolari sia di recupero sia di potenziamentodellecompetenze, progettando attività modulari.

Situazione su cui interviene

Per l'Obiettivo di processo: Curricolo, progettazione e valutazione si ritiene necessario al primo anno e al secondo anno focalizzare l'attenzione sull'attivazione di percorsi extra-curricolari di recupero delle competenze in italiano, matematica e lingue straniere. Per il terzo anno si prevedono attività sia di recupero che di potenziamento in orario extracurricolare.Per il recupero, si dividerà l'azione in due fasi, entrambe saranno precedute da un monitoraggio e successivamente sui risultati di quest'ultimo si attiveranno i corsi di recupero, in orario extra scolastico. Al termine del percorso si procederà alla verifica dei risultati tramite test. La prima fase si svolgerà ad inizio anno scolastico e riguarderà tutte le classi, la seconda fase si svolgerà nel secondo quadrimestre a seguito dei risultati raggiunti dagli alunni alla fine del primo quadrimestre.

Attività previste Prima fase: Classi PRIME, SECONDE, TERZE: alunni insufficienti nei test d’ingresso in italiano, matematica, inglese, francese (per quest’ultima disciplina solo classi Seconde e Terze).Tempi: ottobre/novembreDurata: 8 ore per gruppi di disciplina – italiano, matematica – 4 ore per gruppi di disciplina – inglese, francese.

Seconda faseClassi Prime, Seconde e Terze:alunni insufficienti alla fine del 1° quadrimestre in italiano, matematica, inglese, francese.Tempi: febbraio, marzo, aprile.Durata: 8 ore di italiano, 8 ore di matematica, 4 ore di inglese, 4 ore

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di francese

Risorse umane (ore) / area Docenti

Altre risorse necessarie Personale ATA: 1 (14 ore).500 euro attrezzature

Indicatori utilizzati Test d’ingressoTest di monitoraggio a fine corso.

Valori / situazione attesi/e Equilibrio nei livelli base di apprendimento tra classi parallele tali da avvicinarci ai livelli dell’Italia.

SCHEDA PROGETTO n°2: Potenziamento

Denominazione progetto POTENZIAMENTO

Priorità cui si riferisce Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Traguardo di risultato Equilibrio nei livelli base di apprendimento tra classi parallele tali da avvicinarci ai livelli dell'Italia e raggiungere livelli di eccellenza

Obiettivo di processo Curricolo progettazione e valutazione.Attuare nella pratica didattica il curricolo, mediante gruppi di lavoro verticali al fine di raggiungere il successo formativo degli studenti.Attivare percorsi extra-curricolari sia di recupero sia di potenziamentodellecompetenze, progettando attività modulari.

Situazione su cui interviene

Per l'Obiettivo di processo: Curricolo, progettazione e valutazione si ritiene necessario al primo e al secondo anno focalizzare l'attenzione sull'attivazione di percorsi extracurricolari di recupero delle competenze in italiano, matematica, inglese, francese. Per il terzo anno si prevedono attività sia di recupero che di potenziamento in orario extracurricolare.Per il potenziamento, si attiverannocorsi di lingua inglese e di lingua francese in orario extracurricolare nel secondo quadrimestre nelle classi Terze, in orario extra-curricolare per gli alunni motivati e con adeguate competenze.Attività CLIL in lingua inglese nelle classi Prime in orario extracurricolare nel secondo quadrimestreCorsi di latino nel secondo quadrimestre nelle classi Terze, in orario extra-curricolare per gli alunni motivati e con adeguate competenze.corsi di matematica in preparazione delle gare Kangourou per gli alunni motivati e con adeguate competenze, classi prime, seconde, terze.corsi di informatica in preparazione del Bebrass dell’informatica per gli alunni motivati e con adeguate competenze, classi prime, seconde, terze.Robotica Educativa in orario extracurricolare.

Attività previste Classi TERZE: alunni motivati e con adeguate competenze.Tempi: secondo quadrimestreDurata: KET 20 ORE DELF 20 ORELATINO 20 OREClassi PRIME: CLIL in lingua inglese

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Tempi: secondo quadrimestreClassi PRIME, SECONDE, TERZEKANGOUROUTempi: secondo quadrimestre

Classi PRIME, SECONDE, TERZEBEBRASSTempi: secondo quadrimestre

Classi TERZEROBOTICA EDUCATIVATempi: secondo quadrimestre

Risorse umane (ore) / area 60 ore di docenza 2 docenti

Altre risorse necessarie Personale ATA: 1.500 euro attrezzature

Indicatori utilizzati Conseguimento delle specifiche certificazioni linguistiche internazionaliTest oggettivo di monitoraggio a fine corso per il Latino.Test di fine corso per il CLIL.Inserimento graduatoria finale nazionale per Kangourou e Bebrass.Partecipazione alla giornata della Robotica

Valori / situazione attesi/e Raggiungimento di livelli di eccellenza.

SCHEDA PROGETTO n°3: Accoglienza e integrazione alunni stranieri.

In riferimento alla normativa vigente e, in particolare, alle Linee Guida del 19 febbraio 2014 che si rifanno al decreto legislativo 25 luglio 1998 n.286 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” e al D.P.R. 31 agosto 1999 n.394 “Regolamento recante norme di attuazione del Testo unico… 25 luglio 1998 n.286” e al D.P.R.275 del 8 marzo 1999, il nostro istituto ha elaborato un progetto di accoglienza e integrazione degli alunni stranieri ispirato ad un modello integrativo, interculturale e di tutela delle lingue e culture d’origine.Agendo nella cornice culturale di tale modello scolastico e riconoscendo la specificità dei bisogni degli alunni stranieri, il progetto ha individuato dispositivi e percorsi flessibili e operativi, pronti ad essere attivati in caso di necessità, dotandosi di alcune strutture operative d’istituto e di una procedura di accoglienza, denominata “Protocollo di Accoglienza e Inserimento”.

Denominazione progetto ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Priorità cui si riferisce Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Traguardo di risultato Equilibrio nei livelli base di apprendimento tra classi parallele tali da avvicinarci ai livelli dell'Italia

Obiettivo di processo Inclusione e differenziazione

Situazione su cui interviene

Per l’Obiettivo di processo: Inclusione e differenziazione si prevedonoper gli alunni stranieri percorsi semplificati di apprendimento mirati a consolidare le competenze minime tramite corsi di prima e seconda alfabetizzazione in orario extracurricolare. Al termine del percorso si procederà alla verifica dei risultati tramite test oggettivi.

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Attività previste Interventi didattici di prima e seconda alfabetizzazione utilizzando i materiali e gli strumenti di cui la scuola è dotata.INTERVENTI DIDATTICI DI PRIMA ALFABETIZZAZIONEcurati da docenti con competenze specifiche nell’alfabetizzazione di alunni stranieri (per titoli conseguiti o per esperienza maturata) saranno attuati per un intero anno scolastico a partire dalla data di iscrizione a scuola degli alunni interessati. Tali interventi per una ottimizzazione delle risorse, potranno interessare un gruppo di alunni.INTERVENTI DIDATTICI DI SECONDA ALFABETIZZAZIONE curati da docenti con competenze specifiche nell’alfabetizzazione di alunni stranieri (per titoli conseguiti o per esperienza maturata) saranno attuati per un intero anno scolastico. Tali interventi per una ottimizzazione delle risorse potranno interessare un gruppo di alunni.

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE (uno per il plesso di via Asturie,uno per il plesso di via Bussero e due per il plesso di via Mann) così strutturato: biblioteca multimediale con raccolta di testi e altri sussidi multimediali per: supporto didattico per interventi di alfabetizzazione di primo e secondo livello e alfabetizzazione culturaleeventuale formazione didattica per gli interventi di alfabetizzazionesupporto didattico per interventi interculturalieventuale formazione didattica per interventi interculturaliarchivio di documentazione per tutto quanto elaborato a livello di didattica (operativa o programmazioni), a livello di progettualità intra ed extrascolastica, e di ogni altra documentazione che possa interessare questo ambito.spazio laboratorio per la didattica degli interventi di alfabetizzazione

La fruibilità del Centro di documentazione potrà essere diretta per i docenti coinvolti nel coordinamento linguistico, mediata dalle F.S. per tutti i docenti dell’istituto interessati.

Risorse umane (ore) / area Docente: 2

Altre risorse necessarie Personale ATA:1.

Indicatori utilizzati Test di livelloTest oggettivo di monitoraggio a fine corso.

Valori / situazione attesi/e Acquisizione di competenze scritte e orali in linea con i livelli A1 e A2 dell’italiano L2.

ALTRI PROGETTI DI RECUPERO4)Sportello Help

Denominazione progetto SPORTELLO HELPFinalità Prevenire il disagio scolastico.Obiettivi Colmare le lacune relative a sezioni di programma svolto.Destinatari Alunni Istituto che ne fanno richiestaMetodologia Disponibilità di un docente a rotazione per mantenere aperto uno

sportello d’aiuto per colmare lacune nelle varie discipline.

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Tempi In orario extracurricolare, durata annuale, al termine delle ore curricolari.

Risorse umane Docenti

ALTRI PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO5)Lettorato, e ateliers tematici6)Biblioteca7)Lettori in gioco

Denominazione progetto LETTORATO IN LINGUA INGLESE E ATELIERS TEMATICI IN LINGUA FRANCESE

Finalità Nell’ambito del potenziamento delle competenze linguistiche - lingua inglese e cultura anglofona e lingua e cultura francofona – si prevede l’intervento di docenti madrelingua specializzati nell’insegnamento della lingua all’interno di sequenze didattiche modulari curricolari

Obiettivi Potenziare le competenze linguistiche in particolare la comprensione e l’interazione orale con insegnanti madrelingua.Sperimentare la capacità di interagire in un contesto diverso e meno prevedibile della routine scolastica.Sviluppare la competenza socio-pragmatica della lingua inglese e della lingua franceseApprofondire la cultura anglofona e francofona.Promuovere la cittadinanza europea attraverso la consapevolezza della propria appartenenza a questadimensione comune.

Destinatari e tempi Lettorato in lingua inglese: 1 ora settimanale per classe in orario curricolare per un totale di 4 ore per gli alunni delle classi Seconde e Terze.Ateliers tematici in lingua francese: 2/3 interventi di un’ora settimanale per un totale di 3 ore o un unico intervento di 2 ore per gli alunni delle classi Prime, Seconde e/o Terze in orario curricolare.

Metodologia Comunicativa-situazionale, sequenze di insegnamento-apprendimentocon lo scopo di dare l’opportunità agli di praticare le lingue straniere con un insegnante madrelingua.

Risorse umane DocentiEsperti esterni

Denominazione progetto BIBLIOTECA

Obiettivi Stimolare gli alunni a sviluppare il piacere di leggereDestinatari Alunni dell’IstitutoMetodologia Gestione e arricchimento continuo della biblioteca scolastica, attività

di prestito libri, mostra del libro, incontri con l’autore, visite guidate alla biblioteca.

Tempi Annuale: l’attività è continua e dura tutto l’anno scolastico in orario curricolare con particolare intensificazione in occasione delle feste della scuola (natale e fine anno) per organizzazione vendita libri.

Risorse umane DocentiEsperti esterni: incontro con l’autore

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Personale ATA

Denominazione progetto LETTORI IN GIOCO

Finalità Accrescere l’amore per la letturaObiettivi Rispettare le regole e saper lavorare in gruppoDestinatari Classi Prime, Seconde e Terze Metodologia Lettura a casa del libro assegnato e partecipazione, in squadre, al

concorso vero e proprio che avviene durante la Festa di natale.Tempi Lettura del libro a casa nei mesi di ottobre e novembre.

Partecipazione concorso durante la festa di nataleRisorse umane Docenti

PROGETTI DEL TEMPO ARRICCHITO

Si tratta di attività integrative svolte, durante le ore pomeridiane del lunedì e mercoledì, dagli alunni delle classi Prime, Seconde e Terze che hanno richiesto all’atto dell’iscrizione il modulo orario del Tempo Arricchito. Sulla base delle risorse si attiveranno alcuni progetti tra i seguenti:Teatro, Cineforum, Metodo di studio/Invalsi, Giornalino, Laboratorio storico, Laboratorio di epica per il potenziamento di Italiano.Spazio scienze, Laboratorio di logica per il potenziamento di Scienze-Matematiche

Nell’anno scolastico 2016-17, grazie all’organico dell’autonomia, è stato attivato il corso di chitarra.

Denominazione progetto TEATROFinalità L’educazione teatrale trova la sua naturale collocazione all’interno di

un più generale progetto di educazione all’espressività, alla comunicazione, al lavoro di gruppo. Consente ai giovani livelli elevati di benessere psicofisico, di consapevolezza critica, di motivazione ad apprendere, a partecipare, a spendersi per una vita sempre più sana e ricca di valori personali e sociali.

Obiettivi Aiutare gli alunni ad esprimersi, ad educarsi e ad entrare in relazione con il proprio corpo, diventando gradualmente consapevoli delle proprie capacità e dei propri limiti.Consentire agli alunni di vivere un’esperienza in grado di supportare la loro formazione affettiva e caratteriale all’interno della scuola.Valorizzare le risorse, consapevoli o nascoste, di creatività e di espressività attraverso l’acquisizione di competenze nei diversi linguaggi.Migliorare la relazione con l’altro per un arricchimento reciproco attraverso la collaborazione e la solidarietà, superando la conflittualitàe le proprie inibizioni.Offrire a tutti, attraverso una pluralità di proposte, un ruolo positivo per favorire l’integrazione all’interno del gruppo.

Destinatari Alunni tempo arricchitoFasi di lavoro Proposta di lavoro concordato secondo temi individuati nelle diverse

classi.Divisione del lavoro per gruppi.Prove concordate.

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Produzione dello spettacolo finale.

Attività Esercizi di autocontrollo e concentrazioneStudio del linguaggio corporeo e della sua componente teatraleEsercizi di utilizzo dello spazio in ogni dimensioneEsercizi per l’impostazione e l’uso della voceEsercizi di percezione e riproduzione del ritmoImprovvisazioni su tema dato con l’utilizzo della musicaManipolazione di oggettiRealizzazione di locandine e di materiale scenicoComprensione e memorizzazione di un testo da rappresentare

Strumenti Lim, oggetti, costumi e scenografie realizzati dagli alunni.

Tempi Annuale: incontro settimanale di due ore pomeridiane e spettacolo finale.

Valutazione Sono previste verifiche in itinere in cui si valuteranno: la partecipazione, il coinvolgimento, l’impegno, il superamento dei conflitti, il senso di responsabilità nel portare a termine i propri impegni.

Risorse umane DocentiEsperti esterni

Denominazione progetto CINEFORUMFinalità L’idea del progetto “cineforum” nasce innanzitutto dalla

consapevolezza che il linguaggio cinematografico spesso è il veicolo ideale per la comprensione della realtà e di alcune problematiche storico sociali, pertanto si propone di avvicinare gli alunni al film come forma d'arte capace di raccontare la realtà o fatti fantastici, favorendo la riflessione e il dibattito. Il Cineforum si pone anche come momento di incontro, confronto, scambio di idee, come forma espressiva e rende possibile un forte coinvolgimento emotivo. Graziea questa caratteristica determina sul fruitore un impatto affettivo e relazionale stimolandone la riflessione. La partecipazione al dibattito successivo alla visione del film rappresenta un momento utile per incentivare e stimolare un arricchimento personale. La selezione dei film del progetto avrà lo scopo di suscitare negli alunni una riflessione profonda su alcuni temi e valori importanti. Sensibilizzare gli alunni al film come forma d’arte capace di raccontare la realtà, emozionare, favorire la riflessione.

Obiettivi Avvicinare gli alunni al linguaggio cinematografico; Offrire un'occasione d' incontro e aggregazione;Stimolare modalità di “visione critica” per evitare che gli alunni si abituino al ruolo di spettatori passiviUtilizzare la cultura dell'immagine quale stimolo per dibattere e affrontare svariate tematiche partendo proprio dal contenuto della pellicola proposta;Favorire negli alunni scambi di idee e opinioni;

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Promuovere la socializzazione.

Destinatari L’attività è aperta agli alunni del Tempo arricchito dell’Istituto.Metodologia La metodologia adottata sarà di tipo partecipativo. Le annotazioni sul

comportamento o altre osservazioni ritenute significative durante la visione del film, saranno comunicate al coordinatore e saranno valutate nel voto di comportamento quadrimestrale dell’alunno.

Tempi La visione del film sarà svolta all’interno di un’aula con Lim nelle orepomeridiane di lunedì e mercoledì, dopo la mensa per tutto l’anno scolastico.

Risorse umane Docente

Denominazione progetto METODO DI STUDIO/ INVALSIObiettivi/Finalità Saper attivare strategie e metodologie didattiche appropriate per

affrontare con successo la Prova Nazionale Invalsi di Italiano,prevista per gli alunni delle classi Terze come propedeutica alsuperamento dell'esame di licenza;Saper interpretare correttamente i quesiti posti dalla prova inriferimento sia alla prova di comprensione dei testi (narrativo,argomentativo e tabelle tematiche), sia alla parte grammaticale.Consapevolezza in itinere del proprio livello di competenze acquisiteper poter affrontare le prove, in riferimento alle valutazioni via viaottenute nelle singole prove effettuate

Destinatari L’attività è aperta agli alunni del Tempo arricchito dell’Istituto.Metodologia Effettuazione con cadenza bisettimanale di Prove Strutturate secondo

il modello Invalsi (sia parziali che simulate sul modello della ProvaNazionale. Autocorrezione collettiva con cadenza bisettimanale delleprove effettuate con riflessione sulla corretta interpretazione da dareai quesiti affrontati. Effettuazione a fine corso (e in ogni caso primadella data della Prova Nazionale Ufficiale) di una simulazione conuna prova somministrata in occasione di una sessione d'esame degliscorsi anni scolastici Inizialmente alcune prove saranno effettuate inmodo guidato, successivamente le prove verranno effettuateindividualmente con correzione consapevole e collettiva.

Tempi L'attività si svolgerà durante tutto l'anno scolastico nei due segmentiorari pomeridiani delle giornate di mercoledì, dalle ore 14.25 alle ore16.15

Risorse umane Docente

Denominazione progetto SPAZIO SCIENZEFinalità Promuovere la diffusione della cultura scientificaObiettivi Diffondere un’idea corretta di quali siano i fondamenti dello studio

delle scienze Destinatari Alunni classi prime, seconde e terzeMetodologia Esercitazioni in laboratorio attraverso un insieme di proposte

operativeTempi L'attività si svolgerà durante tutto l'anno scolastico nei due segmenti

orari pomeridiani delle giornate di mercoledì, dalle ore 14.25 alle ore16.15

Risorse umane Docenti

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Denominazione progetto GIORNALINOFinalità/Obiettivi Produrre testi di vario tipo in relazione a differenti scopi

comunicativi.Leggere, comprendere e interpretare testi scritti divario tipo.Interagire in modo efficace in diverse situazioncomunicative.Acquisire ed interpretare l’informazione.Individuare collegamenti e relazioni; trasferirli ad altri contesti. Produrre elaborati ( di complessità diversa), rispettando criteri predefiniti, utilizzando i programmi, la struttura e le modalità operative più adatte al raggiungimento dell’obiettivo.- Reperire informazioni da varie fonti.- Organizzare le informazioni.- Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti.- Assumere e portare a termine compiti e iniziative.-Effettuare valutazioni rispetto ai compiti, al proprio lavoro, al contesto.

Destinatari Alunni classi prime, seconde e terzeMetodologia Il percorso si articolerà attraverso diverse fasi:.

1. Presentazione della consegna agli allievi 2. Analisi delle riviste, compilazione di una griglia di osservazione3. Lezione frontale sul giornale4. Organizzazione dei gruppi di lavoro5. Assegnazione di compiti come Redattori del giornale;6.Creazione account gmail per accedere alla piattaforma Edmodo; presentazione della piattaforma Edmodo7. Discussioni ,opinioni e condivisioni di argomenti;8.ricerche su LIM o su supporti cartacei;9.stesura degli articoli giornalistici;10. Lezione frontale Publisher 11. Inserimento articoli – stampa bozze – correzione12. Metariflessione: descrizione della procedura attuata, dellescelte operate e giustificazione delle stesse, autovalutazione, individuazione dei punti di forza e dei punti di debolezza.La realizzazione del giornale avviene sotto la responsabilità del docente referente, che avrà l’impegno di visionare e approvare tutti gli articoli prima che questi vengano pubblicati.

Tempi Lezioni curriculari del tempo prolungato, nel primo e nel secondo quadrimestre

Risorse umane Docenti

Denominazione progetto LABORATORIO DI LOGICAFinalità Il laboratorio nasce per consolidare e mettere in atto delle strategie

per creare delle situazioni didattiche più stimolanti e mettere inpratica le competenze acquisite al fine di migliorare la qualità deirisultati dell’insegnamento.

Obiettivi Avvicinare gli studenti alla Matematica facendo leva sullamotivazione individuale consapevole per garantire il successo

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formativo in termini di potenziamento rispetto ai livelli di partenza,ad un miglioramento quindi dell’atteggiamento nei confronti dellamatematica partendo da un approccio ludico, dinamico e concreto.Migliorare le capacità espositive e argomentative degli alunni comeconseguenza della discussione del lavoro.Migliorare la capacità di affrontare i test INVALSI poiché durante lelezioni spesso si utilizzeranno come fonte dei quesiti di gioco deidatabase dei test INVALSI.

Destinatari Alunni del tempo arricchito Metodologia Il laboratorio

Per un’esperienza didattica significativa che motiva ad apprendere,coinvolge, diverte e include.Come momento in cui l’alunno è attivo, formula ipotesi, progetta esperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara araccogliere i dati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperturela costruzione di conoscenze personali e collettive.Il giocoPer offrire spunti interessanti di attività laboratoriali, aggiungendoalla fase ludica la fase progettuale.Didattica laboratoriale.Apprendimento cooperativo.Classe capovolta

Tempi In orario curricolare Risorse umane Docenti

Denominazione progetto LABORATORIO STORICOFinalità Avvicinare gli alunni alla capacità di ricostruire e comprendere il

fatto storico per indagare i diversi aspetti, le molteplici prospettive, lecause e le ragioni. Si intende, inoltre, guidarli nello sviluppo dellacapacità di ricostruire i fatti della storia e i loro significati in relazioneai problemi con i quali l’uomo si è dovuto confrontare, fino allegrandi questioni del presente.

Obiettivi Affinare la capacità di esporre oralmente le conoscenze storiche acquisite usando il linguaggio specifico della disciplina.Imparare ad usare fonti documentarie, iconografiche, narrative, digitali per produrre conoscenze approfondite sui temi storici affrontati.Favorire tra gli alunni scambi di idee e opinioni, attraverso la conoscenza del patrimonio culturale e storico-artistico del territorio incui l’alunno vive e imparare a collegarlo con i periodi storici analizzati.

Destinatari Alunni del tempo arricchito Metodologia Si cercherà di guidare all’approfondimento dei fatti storici analizzati e

studiati nelle ore curriculari, attraverso la selezione e l’organizzazionedelle informazioni con mappe, schemi, tabelle e risorse digitali eattraverso l’analisi di fonti e di testimonianze storico-artistiche.Per offrire spunti interessanti di attività laboratoriali, aggiungendoalla fase ludica la fase progettuale.

Tempi In orario curricolare Risorse umane Docenti

PROGETTI PER LA CONTINUITÀ, L’ACCOGLIENZA E L’ORIENTAMENTO

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12)Continuità educativa e didattica13)Accoglienza14)Orientamento

Denominazione progetto CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICAFinalità Al fine di favorire un passaggio sereno degli allievi dalla scuola

primaria alla scuola secondaria di primo grado e di abbassare il tasso di dispersione scolastica, il nostro Istituto garantisce il raccordo fra i due ordini di scuola attraverso un progetto volto allo sviluppo coerente delle competenze curricolari in cui l’obiettivo raggiunto è premessa e base per individuare l’obiettivo da raggiungere successivamente.

Destinatari Alunni classi primeMetodologia Il progetto si articola in diverse fasi:

riunioni congiunte di docenti dei diversi ordini e gradi di scuola per laformazione delle classi prime attraverso la compilazione di modulo apposito.Incontri con i genitori degli alunni delle future classi primeIncontri e scambi tra alunni delle classi iniziali e finali, con attività concordate: laboratorio di scrittura creativa, laboratorio di scienze, laboratorio di musica.

Attività di raccordo per gli alunni con grave disabilitàRaccolta dei dati utili alla formulazione del progetto educativo individualizzato.Colloqui con gli insegnanti di classe e di sostegno, con la famiglia, con gli operatori dell' UONPIA; visione materiali; momenti di osservazione nelle classi di appartenenza.

Tempi Maggio, giugno.Risorse umane DocentiRisultati attesi Attuazione del curricolo verticale

Denominazione progetto ACCOGLIENZAFinalità Per favorire la socializzazione e abbassare la soglia d’ansia che

caratterizza il passaggio da un ordine di scuola all’altro, l’Istituto ha elaborato un percorso, da realizzare durante la prima settimana di scuola, per coinvolgere fin dall'inizio in un'ottica di collaborazione alunni e insegnanti.

Obiettivi Socializzare con i nuovi compagniEsprimere le proprie capacità e potenzialitàOrientarsi nell’ambiente scuolaConoscere le persone che operano nella scuola e i loro compitiConoscere le richieste della scuola secondaria

Destinatari Alunni classi primeMetodologia Conoscenza degli altri:

Carta di identità e rielaborazione grafica dei propri dati.Presentazione di sé utilizzando i vari codici.Eventuale uscita didattica come primo momento socializzanteConoscenza della scuola e degli operatori della scuola:

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Gli alunni sono accompagnati dall’insegnante a visitare la scuola e sono invitati a memorizzare i percorsi per raggiungere le aule e i laboratori.Inoltre sono presentati gli operatori della scuola e i loro compiti in modo che gli alunni sappiano, in caso di bisogno, a chi rivolgersi.

Presentazione dell’organizzazione della scuola e riflessione sulle sue richieste:Gli insegnanti presentano agli alunni le richieste della scuola secondaria di primo grado invitandoli ad una riflessione su di esse.

Le regole e i regolamentiSi legge in classe il Regolamento di Istituto e se ne spiega la funzione.Si redige con i ragazzi il regolamento di classe e si invitano gli alunni a riflettere sulle differenze dei due regolamenti e sulla loro attuazione.

Tempi Prima settimana di scuola in orario curricolareRisorse umane Docenti

Denominazione progetto ORIENTAMENTO

Finalità L’acquisizione di competenze orientative di base è una delle finalità della scuola secondaria di primo grado e costituisce quindi parte integrante dell’attività didattica del Consiglio di Classe nell’arco del triennio. Tale attività si esplicita nello sviluppo delle competenze di base e di quelle trasversali (responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione e creatività) nonché nell’apprendimento delle lingue straniere, attraverso il valore orientativo di ciascuna disciplina.Alla fine del triennio l’alunno deve essere in grado di effettuare una scelta consapevole e responsabile per il proprio futuro attraversola consapevolezza delle proprie attitudini e dei propri interessila capacità di autovalutarsila riflessione sul consiglio orientativo dei docenti del CdCla valutazione delle indicazioni della famigliala conoscenza del sistema formativo e del mercato del lavoro

Obiettivi Conoscere il sistema formativo Conoscere l’Offerta Formativa delle scuole secondarie del territorio.Rendere consapevoli gli alunni sulla scelta dell’indirizzo di studi, piùidoneo alle proprie abilità, interessi ed attitudini.

Destinatari Alunni del triennio secondariaAttività Classi Prime: Test attitudinali per una migliore conoscenza di sé.

Classi Seconde: partecipazione al progetto Io e l’economia per un approccio conoscitivo concreto degli ambiti lavorativi.Classi Terze: - Attivazione di un percorso di raccordo con le scuole secondarie di secondo grado della zona per conoscere l’offerta formativa dei diversi indirizzi di studi e organizzazione di Campus, in cui i docenti e gli studenti della scuola secondaria di secondo grado incontrano gli alunni e i genitori delle classi terze;- Partecipazione ad eventi promossi da associazioni e centri del territorio (Assolombarda Milano).

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Tempi TriennioRisorse umane Docenti ed esperti del mondo del lavoroVerifica Monitoraggio degli alunni delle classi Prime superiori per verificare

se è stato seguito il Consiglio orientativo e quali risultati sono stati ottenuti durante la frequenza del primo anno della secondaria di secondo grado.

Risultati attesi Aumentare la percentuale degli studenti promossi che hanno seguito il consiglio orientativo, avvicinarsi alla percentuale di Milano.

PROGETTI PER LA LEGALITÀ E LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

15)Educazione alla legalità: educazione stradale, Legalmente bullismo e cyberbullismo, Bullismo tra i banchi di scuola e non solo.16)Io e l’economia17)Convivenza e partecipazione18)Educazione ambientale

Denominazione progetto EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀObiettivi Promuovere la cultura della legalità e della convivenza civile.

Comprendere il valore delle norme che regolano la vita della collettività.Saper rispettare le regole della convivenza civile e acquisire un comportamento responsabile nei confronti della società.Rendere consapevoli gli alunni delle problematiche legate all’uso scorretto di internet e dei social.

Destinatari Classi seconde : Sicuri sulla strada.Classi seconde e terze : Legalmente bullismo e cyberbullismo Incontro serale per genitori : pericoli legati all’uso improprio dei social.Classi Terze: Bullismo sui banchi di scuola e non solo.

Metodologia Incontri condotti in forma interattiva con momenti di riflessione, discussione , visione di brevi filmati a tema mirati a stimolare il dialogo e il confronto.

Tempi Febbraio e marzo in orario curricolareRisorse umane Docenti

Esperti esterni: Polizia Municipale del comune di Milano.Risultati attesi Raggiungimento di comportamenti sociali e civili consapevoli e

responsabili e di relazioni interpersonali corrette e rispettose il più possibile vicini alla media regionale.

Denominazione progetto IO E L’ECONOMIAObiettivi Permettere agli alunni di definire i propri interessi e le proprie

inclinazioni professionali.Valutare le diverse opportunità formative e lavorative.Imparare a pianificare e gestire un budget

Destinatari Classi seconde e terze.Metodologia Incontri con esperti.

Simulazione d’ impresa, colloquio di lavoro.Tempi Primo quadrimestre in orario curricolare.Risorse umane Docenti

Esperti esterni: esperti bancari da Ja Italia

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Denominazione progetto CONVIVENZA E PARTECIPAZIONEObiettivi Rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della

rappresentatività.Destinatari Alunni rappresentanti di classeMetodologia Elezione consapevole - dopo spiegazione sui diritti- doveri del ruolo

- dei rappresentanti di classeRiunioni bi/trimestrali per discutere i vari problemi emersi nelle classie tra gli alunni

Tempi Annuale, 2/3 ore a quadrimestre in orario curricolareRisorse umane Docenti

Denominazione progetto EDUCAZIONE AMBIENTALEFinalità Acquisire consapevolezza sulle problematiche dell'ambiente:

inquinamento, recupero, ecosistemi, risparmio energetico e produzione di energia alternativa, etc.Saper compiere scelte consapevoli e responsabiliPromuovere atteggiamenti e comportamenti rispettosi dell'ambientePermettere agli alunni DVA di sviluppare un saper fare utile anche all’inserimento nell’ambito lavorativo.

Obiettivi Conoscere la realtà urbana e le sue problematicheConoscere i cicli naturali e il significato di catena alimentareConoscere ambienti diversiConoscere la Zona 9 Milano e le sue problematicheConoscere alcune tecniche di recupero ambientale sui grandi territori (Bicocca) e sui piccoli territori (Parco Nord, il giardino della scuola, etc.)Saper coltivare un ortoDefinire e conoscere i rifiutiConoscere le modalità di gestione dei rifiutiAcquisire comportamenti corretti:saper operare scelte rispettose dell’ambientesaper fare la raccolta differenziatasaper ridurre i rifiutisaper concorrere alla buona conservazione di un giardino, di un monumento, etc.

Destinatari Classi prime :l’orto, i suoi prodotti. I parchi cittadini. Orto botanico.Classi seconde : il riciclo e laboratorio Sustainibility.Classi terze : risparmio energetico.

Metodologia Incontri con espertiVisite sul territorioPartecipazione a progetti a carattere ambientaleUtilizzo degli spazi verdi della scuolaPartecipazione al progetto Energiadi

Tempi Progetto triennale in orario curricolare e extracurricolareIncontri con esperti 2/3 ore per classePartecipazione ai laboratoriGestione dell’orto della scuola: autunno-primaveraConcorso Energiadi: 2 giorni.

Risorse umane Docenti

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Esperti esterni: docenti universitari, museo dei cereali, animatori COOP.

Esiti formativi attesi Maggior rispetto dell’ambiente circostante Risparmio energeticoRiduzione e differenziazione i rifiuti Acquisizione di una coscienza ambientale

PROGETTI PER L’INCLUSIVITÀ

19)Spazio ascolto20)Noi – Storie di libri parlanti21)Salvagente22)Tutti a tavola23) Sport, disabilità e integrazione

Denominazione progetto SPAZIO ASCOLTOFinalità Prevenire il disagio e promuovere il successo formativo di tutti gli

alunni, in particolare di quelli che presentano scarsa motivazione allostudio.

Obiettivi Fornire supporto nei momenti di difficoltà legati all’età evolutivaCreare una relazione di aiuto e supporto individuale Monitorare la situazione scolastica

Destinatari Alunni, genitori e docenti che ne fanno richiestaAttività Attivazione di uno sportello d’ascolto dedicato ad alunni, genitori e

docenti a cui accedere, previa richiesta, per avere un colloquio con lo/la psicologo/a.

Tempi Annuale, durante l’orario curricolare con una frequenza di una volta alla settimana a seconda della disponibilità oraria dell’esperto.

Risorse umane DocentiEsperti

Denominazione progetto SPORTELLO INCLUSIONE: FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO

Finalità Fornire supporto ai docenti in materia di inclusione di alunni BESObiettivi Conoscere la normativa e le buone prassi scolastiche inerenti l’area

dell’inclusione;Conoscere le modalità organizzative dell’Istituto in materia di inclusione;Orientare i docenti e supportarli nella stesura della modulistica richiesta;Creare reti di lavoro con gli enti esterni (UONPIA, CTS, Assistenza Sociale, Centri Diurni, Assistenza Educativa, ecc).

Destinatari DocentiAttività Attivazione di uno sportello di consulenza dedicato ai docenti

secondo un calendario prestabilito.Tempi 10 ore (ottobre, novembre e maggio)Risorse umane Docenti

Denominazione progetto NOI – STORIE DI LIBRI PARLANTI

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Obiettivi Promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione;Educare alle differenze;Prevenire il bullismo nelle sue svariate forme: bullismo etnico-religioso, omofobico, legato all’handicap e all’aspetto fisico;Riflettere sulle stereotipie, i pregiudizi e le discriminazioni di ogni forma (connessi al genere, alla religione, alle convinzione personali, all’handicap, all’età, all’orientamento sessuale e politico);Trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche per raggiungere e maturare le competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale (vedi art. 1 comma 16 legge 107/2015 e successivi chiarimenti Prot. AOODPIT n. 1972 del 15/09/2015).

Destinatari Alunni classi terzeMetodologia Chi sono i “Libri Parlanti”? Sono persone come NOI, ma la cui vita

spesso non è ben conosciuta e di cui si parla per stereotipi. I libri parlanti sono esseri umani che, attraverso le loro storie e racconti esperienziali, contribuiranno a promuovere una cultura del rispetto e dell’inclusione, educando alle differenze e stimolando la riflessione. Si avranno degli incontri in cui i libri parlanti potranno “parlare” dellaloro storia, attraverso narrazioni per lo più orali, e rispondere alle domande degli studenti e degli insegnanti, in un clima di serenità e condivisione.

Tempi Annuale in orario curricolare: diversi incontri della durata di due ore ciascuno. Il numero degli incontri è da concordare in base al numero delle classi terze e al loro raggruppamento.

Risorse umane DocentiEsperti esterni

Risultati attesi Ridurre gli episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo

Denominazione progetto SALVAGENTEFinalità Aiutare gli studenti con disagio a sviluppare un metodo di studio

adeguato per superare incertezze nel mettere in relazione conoscenze e informazioni provenienti da campi diversi e difficoltà logiche di collegamento tra gli argomenti trattati.

Obiettivi Raggiungere gli obiettivi minimi disciplinari attraverso attività laboratoriali e in piccolo gruppo.

Destinatari Alunni BESMetodologia Gli alunni suddivisi in piccoli gruppi, anche di interclasse, sotto la

guida dei docenti di sostegno, seguiranno giornalmente una programmazione per obiettivi minimi, anche attraverso attività di tipolaboratoriale concordate con il consiglio di classe e secondo le competenze del docente di sostegno.

Tempi In orario curricolare, annuale.Risorse umane Docenti

Denominazione progetto TUTTI A TAVOLAFinalità Il progetto è finalizzato a promuovere la multiculturalità ossia la

conoscenza di culture “diverse” e l’interscambio tra italiani ed

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immigrati presenti sul territorio metropolitano di Milano.In particolare, s’intende avvicinare la collettività locale alle diverse forme di gastronomia delle etnie maggiormente rappresentate sul territorio (araba, indiana, sudamericana, cinese), consentendo così anche la conoscenza delle tradizioni e della cultura di questi paesi

Obiettivi Conoscere le tradizioni culinarie dei vari popoli;Comprendere il significato di usi e costumi tradizionali;Condividere e partecipare alle culture del mondo.

Destinatari Alunni classi prime, seconde e terzeMetodologia Nell’ambito dell’educazione alimentare, dopo aver preso in

considerazione i regimi alimentari dei diversi paesi del mondo, vieneallestita a scuola una grande tavolata cui siederanno tutti gli alunni. Ognuno porta un piatto della propria terra d’origine, preparato a casa con l’aiuto dei genitori, e lo offre all’insegna della condivisione

Tempi Mese di aprile in orario curricolare durante le ore di scienze ed tecnologia

Risorse umane DocentiPersonale ATA

PROGETTI PER IL BENESSERE FISICO

24)Educazione alla salute : Cancro io ti boccio tutte le classi, Giornata del ricercatore cl secondeScuola libera dal fumo cl Seconde, Diciamo no! alla droga25)Più sport a scuola26)La pallavolo va a scuola

EDUCAZIONE ALLA SALUTE – BENE-ESSEREIl progetto è rivolto a tutti gli alunni dell’Istituto attraverso la promozione di attività diversificate che favoriscano lo sviluppo di condizioni di benessere psicofisico e relazionale in collegamento congli interventi di prevenzione del disagio giovanile. Si sviluppa nell’arco del triennio attraverso l’educazione all’igiene personale, l’educazione alimentare, l’educazione alla prevenzione e l’educazione all’affettività e alla sessualità.

Denominazione progetto EDUCAZIONE ALL’IGIENE PERSONALEFinalità L’acquisizione di corrette abitudini di igiene personale per la

promozione della salute e per la prevenzione.

Obiettivi Acquisire consapevolezza che corrette abitudini di igiene personale contribuiscono a star bene con se stessi e con gli altri;Acquisire informazioni corrette sulle norme di igiene personale (pelle, capelli, denti, mani, piedi, igiene intima, abbigliamento, calzature);Acquisire un atteggiamento critico sulla proposta di prodotti pubblicizzati per la salute e la bellezza.

Destinatari Alunni classi primeMetodologia Lezioni interattive con uso della LIM

Conversazioni, questionariLavoro in piccolo gruppo

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Interventi di esperti del servizio di medicina scolasticaTempi 2/3 ore in orario curricolareRisorse umane Docenti

Esperti esterniEsiti formativi attesi Acquisire atteggiamenti che denotano maggiore attenzione alla cura

di séCominciare a prendere decisioni relative al proprio benesser

Denominazione progetto EDUCAZIONE ALIMENTARE E PREVENZIONE DIPENDENZE

Finalità Una sana alimentazione è presupposto fondamentale alla tutela della salute e, realizzata in modo preminente con la scelta equilibrata dei consumi alimentari, permette di fornire all’organismo fattori di crescita e di mantenimento razionale ed equilibrato. Conformare le conoscenze ai comportamentiAcquisire disponibilità ai cambiamenti

Obiettivi Educativi:Acquisire corrette informazioni scientifiche.Saper individuare i rapporti esistenti tra dieta alimentare e salute per produrre comportamenti adeguati.Saper riconoscere gli effetti sulla salute di eccessi – tabagismo e alcolismo - e disturbi alimentari.b) Cognitivi:Conoscere i vari gruppi alimentari.Conoscere le diverse funzioni degli alimentiConoscere il fabbisogno energetico giornaliero.Conoscere le conseguenze derivanti da una cattiva alimentazione.

Destinatari Alunni classi secondeMetodologia Lezioni interattive con uso della LIM per introdurre le nozioni

scientifiche.Lavori in piccolo gruppo ed esercitazioniConversazioni, questionari, schede, testi dietetici.Letture su articoli.Incontri con esperti

Tempi 4 ore in orario curricolareRisorse umane Docenti

Esperi esterniEsiti formativi attesi Responsabilizzare gli alunni nel difendere la propria salute.

Favorire il raggiungimento del benessere psico-fisico.

Denominazione progetto EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ E PREVENZIONE DIPENDENZE

Finalità Conoscere se stessi dal punto di vista fisico e mentaleAnalizzare comportamenti, ruoli, modelliPrendere coscienza delle problematiche della preadolescenza dal punto di vista psicologico - relazionale e fisiologico.Stabilire relazioni tra sfera affettiva e sfera sessualeConoscere le realtà e le disponibilità del territorio

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Obiettivi Educare al rispetto di sé e degli altriEducare alla capacità di relazionarsiStimolare la presa di coscienza di limiti e differenzeSviluppare la fiducia in se stessiFornire informazioni, conoscenza, esperti, luoghi dove poter trovare supporto in caso di bisogno o di semplice curiositàEducare ad un comportamento corretto e responsabile relativamente alle possibili dipendenze (fumo, alcool, droghe, giochi on line).

Destinatari Alunni classi terzeMetodologia Lettura test specialistici

Visione clip illustrativeDiscussioni problemi adolescenzialiIncontri con esperti dell’ASL, Associazione Niente droga, AIRCIncontro-visita consultorio di zona

Tempi 2 ore consultorio ASL in orario curricolare2 ore Associazione Niente droga in orario curricolare2 ore esperti medici ospedale Ca’ Granda - Niguarda in orario extracurricolare

Risorse umane DocentiEsperti esterni

Esiti formativi attesi Conoscenza più approfondita del proprio essere fisico - psichico del periodo adolescenziale.Condivisione dei problemi tra coetanei.Chiarificazioni su dubbi e curiosità.Conoscenza di esperti del territorio e delle strutture a disposizione degli adolescenti.

DISCIPLINE MOTORIEFinalità La scuola si propone di incrementare l'attività sportiva offrendo agli

alunni nuove opportunità che favoriscano un armonico e corretto sviluppo del corpo e nello stesso tempo offrano la possibilità di scoprire nuovi interessi ed attitudini che possano poi essere approfondite a livello personale.

Obiettivi Potenziamento del coordinamento generale e dello sviluppo corporeoApprendimento delle regole proprie di una disciplina sportivaGestione corretta dello spazio e degli strumenti propri di uno sport

Modalità Costituzione del Centro Sportivo Scolastico per la partecipazione ai Giochi Studenteschi.Partecipazione ad eventi sportivi svolti tra scuole, principalmente della zona, organizzate in "rete".Oltre alla pratica sportiva svolta in ambito curricolare, è offerta la possibilità di partecipare ad attività pomeridiane, su base volontaria, che consentano l'approfondimento e la preparazione delle fasi agonistiche dei progetti sportivi condivisi. Le attività vengono proposte per fasce di classi o uniche per il triennio, indicativamente da 12 a 15 incontri l'anno. La parte pratica si svolge nelle strutture sportive della scuola ed in spazi offerti da Associazioni Sportive presenti sul territorio, tenendo conto delle convenzioni stipulate con

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l'Istituto.Le attività sono condotte dai docenti di Scienze Motorie, con la possibilità di supporto tecnico di esperti, per specifici progetti autorizzati.

Articolazione delle proposte

Progetto "Più Sport a scuola"Adesione ai progetti “Volley a scuola” svolti in ambito curricolareCostituzione delle rappresentative d'Istituto, in base alla disponibilità ed alle competenze acquisite dagli studenti.Adesione ai "Giochi Studenteschi" e Classi in Gioco (scuola Secondaria) per il Flag Football, BadmintonPartecipazione ad eventi sportivi organizzati tra scuole in "rete" per laPallavolo, Flag Football, BaseballPartecipazione alle gare sportive "Ragazzo-Ragazza più veloce di Milano", "Trofeo "Conte Riccardi", "Trofei di Milano", “La scuola in pista”.

Denominazione progetto PIÙ SPORT A SCUOLAObiettivi Ampliare l'offerta formativa di attività sportiva nella scuola

Educare ed avviare gli alunni ad una pratica sportiva agonistica individuale e di gruppoCostituire e potenziare rappresentative d'Istituto delle varie discipline praticate

Destinatari Alunni classi prime, seconde e terzeMetodologia Attività a classi intere, secondo le indicazioni di “Classi in gioco”

Attività a gruppi a partecipazione volontaria, organizzati per fascia o in verticaleLavoro specifico di preparazione alle gare con le rappresentative d'IstitutoPartecipazione ad eventi e gare sportive

Eventuali rapporti con altre istituzioni

Istituti scolastici organizzati in “Rete”MIURFederazioni Sportive delle discipline praticate; Associazioni Sportive presenti sul territorio

Tempi Da 15 a 20 incontri pomeridiani, più eventi e gare sportive

Spazi utilizzati Palestra e spazi esterni della scuola VergaCentri sportivi per le gareSpazi messi a disposizione da associazioni sportive

Risorse umane DocentiEsperti esterni (eventuali)Personale ATA

Denominazione progetto LA PALLAVOLO VA A SCUOLAObiettivi Promuovere lo sviluppo psicomotorio degli allievi mediante la pratica

sportiva, con particolare attenzione agli aspetti relazionali propri dei giochi di squadra.Acquisizione delle abilità relative al gioco della pallavolo

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Educare alla socialità

Destinatari Classi prime, seconde e terzeMetodologia Preparazione al gioco ed incontri tra classi svolti in ore curricolari

Classi Prime e Seconde: partite tra classi su campi ridotti a cui partecipano tutti gli allieviClassi Terza: partite a 6 su campo regolamentare a cui partecipano tutti gli allieviPalloni pallavolo soft touch per classi Prime e Seconde Palloni regolamentari per classi TerzeAttività da svolgersi in palestra

Eventuali rapporti con altre istituzioni

Scuole del distrettoUfficio Scolastico Provinciale di MilanoFederazione Italiana Pallavolo

Tempi Annuale, in orario curricolare ed eventualmente in orario pomeridiano (organizzazione di triangolari).

Spazi utilizzato Palestra plesso Verga;Palestra della scuola ospitante per la fase distrettuale; Centro Sportivo Pavesi per l'eventuale fase finale

Risorse umane DocentiPersonale ATA

PROGETTI ESPRESSIONE MUSICALE ED ARTISTICA

27)La mia classe è un’orchestra28)Musica e intercultura, assaggio d’Africa 29)HB school Hangar Bicocca

Denominazione progetto LA MIA CLASSE È UN’ORCHESTRAObiettivi Consentire il coinvolgimento attivo degli alunni nell’esecuzione di

rielaborazioni didattiche di famose pagine della letteratura sinfonica attraverso un approccio originale agli strumenti dell’orchestra.

Destinatari Classi secondeMetodologia Gli alunni, guidati da un docente dell’associazione presso la quale

le classi si recheranno, proveranno a suonare strumenti dell’orchestra.

Tempi In orario curricolare, visita alla Cooperativa “Allegro moderato” (una mattinata)

Rapporti con altri enti Cooperativa “Allegro moderato” - MilanoRisorse umane Docenti

Denominazione progetto HB SCHOOL HANGAR BICOCCAObiettivi Integrare l’approccio più tradizionale della didattica dell’arte con

una metodologia ispirata al principio dell’educare con arte.

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Valorizzare i linguaggi artistici dell’arte contemporanea

Destinatari Classi prime, seconde, terze.Metodologia Visita guidata alle installazioni

Lezione frontale con espertiLaboratorio

Tempi Un’uscita per ordine di classe presso l’Hangar BicoccaVisita e laboratorio alle varie mostre

Risorse umane DocentiEsperti esterni

PROGETTI SCUOLA IN OSPEDALE

30)Ospedale amico31)Musica in ospedale

Denominazione progetto OSPEDALE AMICOObiettivi Creare un legame di cooperazione tra la scuola in ospedale e i vari

plessi dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”.Rendere protagonisti attivi del proprio processo di crescita gli alunni ospedalizzati.Favorire il senso di appartenenza alla cittadinanza attiva tra gli studenti delle scuole esterne coinvolte.Valorizzare il culto del dono e della solidarietà in tutti gli alunni (ospedalizzati e non).Riconoscere l’importanza dei beni e delle risorse della vita quotidiana(benessere psicofisico, affetti, scuola, etc.).Utilizzare le capacità/risorse per offrire il proprio aiuto ai coetanei in situazioni di ovvio disagio.

Destinatari Pazienti scuola della Pediatria Ospedale Niguarda e alunni dell’Istituto comprensivo “Sandro Pertini”.

Metodologia Incontro con gli alunni dei vari plessi dell’Istituto “Sandro Pertini” (Scuola Primaria e Secondaria di primo grado): descrizione della vita in pediatria e delle attività dei percorsi educativo-didattici proposti dalla scuola in ospedale.Visite guidate in reparto di piccoli gruppi.Realizzazione di un’edizione speciale del giornalino IL NIGUARDINO con descrizione delle esperienze vissute dagli alunni coinvolti.Elaborazione da parte degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” di un decalogo sul riconoscimento del valore delle regole del vivere civile.

Tempi Da gennaio a giugnoSpazi Sedi dei vari plessi dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”.

Aula, camere e altri spazi della pediatria dell’Ospedale Niguarda.Risorse umane Docenti

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Denominazione progetto LA RESILIENZAObiettivi Produrre un documento bibliografico riguardo un aspetto importante

della didattica ospedaliera utile alle ricerche accademiche in alcune facoltà di istituti universitari del territorio.

Potenziare il legame di scambio formativo tra la realtà scolastica in ospedale e l’università, legame già presente per percorsi di tirocini e tesi universitarie (Facoltà di Scienze dell’Educazione e Scienze della Formazione primaria).

Continuare e rafforzare il legame tra la realtà della scuola in ospedale e quella della scuola “normale” attraverso percorsi di coscrittura.

Sensibilizzare al processo di resilienza di giovani pazienti attraverso documenti concreti.

Destinatari Alunni scuole primarieAlunni scuole secondarie di primo e secondo gradoStudenti universitariPazienti-alunni

Metodologia Sollecitare il paziente a valorizzare, attraverso la narrazione o il linguaggio metaforico della poesia, esperienze di successo e di reazioni positive ad episodi spiacevoli della vita.

Elaborare una sorta di survey esperienziale che si proponga come materiale di studio e ricerca per studenti universitari.

Tempi AnnualeRapporti con altre istituzioni

Università degli Studi Milano-BicoccaIstituto Comprensivo “Sandro Pertini” Milanino e il Liceo "B. Russel" di Milano.Ospedale Niguarda “Ca’ Granda”

Risorse umane DocentiEsperti esterni

Denominazione progetto MUSICA IN OSPEDALEObiettivi Sensibilizzare gli alunni esterni a contribuire al benessere dei bambini

e dei ragazzi ospedalizzati attraverso la musicaDestinatari Un gruppo ristretto di alunni da scegliere tra le classi dell’indirizzo

musicale e i pazienti della Pediatria dell’ospedale Niguarda di Milano.

Metodologia Pratica strumentale per l’esecuzione di brani scelti dal repertorio dellamusica leggera e classica.

Tempi Dicembre, in orario extracurricolare, un pomeriggio in prossimità del Natale

Spazi Salone del reparto pediatria dell’Ospedale Niguarda

Risorse umane Docenti

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PROGETTI MINISTERIALI

PROGETTI PON - FONDI STRUTTURALI EUROPEI

L'Istituto Comprensivo "Sandro Pertini" partecipa al Programma Operativo Nazionale (PON) tramite

proposta di progetto di potenziamento della rete LAN- WLAN per un importo di 18.500 euro per l'anno scolastico 2015-2016 con l’Azione 10.8;proposta di progetto di laboratorio mobile per un importo di 24.000 euro per l’anno scolastico 2015-2016 con l’Azione 10.8.1.

Qualora altri finanziamenti PON per la scuola dovessero essere stanziati l'I. C. "Pertini" vi parteciperà.

Il Programma Operativo Nazionale (PON 2014-2020) “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento”, a titolarità del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, è stato finalizzato al miglioramento del servizio istruzione. Tale obiettivo è perseguito attraverso una forte integrazione tra investimenti finanziati dal FSE (Fondo Sociale Europeo) per la formazione e il miglioramento delle competenze e dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) per gli interventi infrastrutturali.Le azioni previste si articolano in un ampio ventaglio di ambiti tra cui

potenziare le dotazioni tecnologiche e gli ambienti di apprendimento dell’Istituto, per la creazione diambienti adeguati alle esigenze di flessibilità dell’educazione nell’era digitale;

rafforzare le competenze digitali di studenti e docenti, al fine di potenziare l’educazione: ai media, alla cittadinanza digitale, all’uso dei dati e alla creatività digitale;

potenziare gli ambienti didattici, sportivi, ricreativi e laboratoriali, per stimolare le competenze trasversali degli studenti, aumentarne il coinvolgimento a scuola e quindi favorire la propensione a permanere nei contesti formativi;

rafforzare le competenze chiave, non solo le competenze di base (italiano, lingue straniere, matematica, scienza e tecnologie, competenze digitali), ma anche quelle trasversali (imparare a imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale) essenziali per lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione;

elevare il livello di competenza tecnologica e scientifica degli studenti;

adottare approcci didattici innovativi, attraverso l’accesso a nuove tecnologie e la creazione di ambienti di apprendimento adeguati e propedeutici a una didattica progettuale, modulare e flessibile.

In questo ambito evidenziamo il progetto Robotica, attuato in rete con altre istituzioni scolastiche e con la partnership dell’Università Bicocca, dove gli alunni sperimentano e apprendono le conoscenzedigitali applicate alla meccanica. Il progetto é aperto sia agli alunni della primaria sia a quelli della secondaria di primo grado.

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Scuola secondaria di primo grado“Giovanni Verga”

Indirizzo Musicale

PREMESSA

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La scuola media a indirizzo musicale è nata nel 1975 per garantire, a tutti coloro che hanno attitudini musicalie ne fanno domanda, un percorso di studi culturale e/o professionale relativo ad uno strumento musicale.Lo studio di uno strumento musicale, oltre ad arricchire culturalmente e artisticamente, ha numerosi effettipositivi per un completo sviluppo dei giovani:

3) Potenzia il ragionamento astratto e la capacità di risolvere problemi matematici

4) Migliora la capacità di apprendimento

5) Sviluppa la memoria, il ragionamento e la creatività

6) Migliora la capacità di leggere e l’espressività verbale

7) Sviluppa e migliora le abilità motorie e la coordinazione

8) Accresce l'autostima, l'autodisciplina e la socialità

9) Sviluppa il senso estetico

Questi sono solo alcuni degli aspetti che lo studio di uno strumento musicale è in grado di potenziare

INTRODUZIONE

Presso l’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” di Milano, nel plesso scuola secondaria di primo grado“Giovanni Verga” di via Asturie,1 è attivo il Corso a Indirizzo Musicale con i seguenti strumenti: clarinetto,flauto, pianoforte e violino.

LEGISLAZIONE Il Corso ad Orientamento Musicale è stato introdotto in Italia come sperimentazione con Decreto Ministerialedell'8 settembre 1975 e successivamente con D.M 3 agosto 1979 ed è entrato ad ordinamento nel 1999 graziealla Legge n.124 del 3 maggio 1999 e al successivo D.M. 201 del 6 agosto 1999.

IL CORSO A INDIRIZZO MUSICALE

Il Corso a Indirizzo Musicale si configura come specifica offerta formativa e non va confuso con laboratori oattività musicali e strumentali di vario tipo. È una materia curricolare e, come le altre discipline, ha una valutazione, l’obbligo di frequenza e la provad'esame nell'ambito dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione.Nella scuola secondaria di primo grado plesso “Giovanni Verga” gli strumenti clarinetto, flauto e violinopossono essere dati in comodato d'uso alle famiglie che ne fanno richiesta.

PROSECUZIONE DEGLI STUDI MUSICALI

L’attivazione dell’Indirizzo Musicale costituisce il necessario raccordo tra la formazione musicale di base, leScuole Civiche di Musica, i Licei Musicali e l’Alta Formazione Artistica Musicale (AFAM). La preparazionemusicale attraverso la pratica strumentale è, oltre che educativa e formativa, anche propedeutica all’accesso aiLicei Musicali, in quanto l’iscrizione al percorso del liceo musicale è subordinata al superamento di una provapreordinata alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali.

LUOGO E DURATA DEL CORSO

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Il Corso di Strumento nell’ambito dell’Indirizzo Musicale ha durata triennale, si svolge nel plesso “G.iovanni Verga” di via Asturie, 1 dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”.

COME SI ACCEDE AL CORSO

Per accedere al Corso ad Indirizzo Musicale è necessario superare un test attitudinale.Tale test è costituito da tre prove uguali per tutti, somministrate individualmente ad ogni candidato eaccompagnate da un colloquio conoscitivo dell'allievo.

Le prove sono:

- prova ritmica

- prova melodica (di intonazione)

- prova di idoneità fisica

Il punteggio per ogni prova va da 0 punti a 5 punti con possibilità di scarto di mezzo punto. Pertanto lavalutazione totale può andare da punti 0 ad un massimo di 15 punti. La soglia di idoneità è collocata a 9 puntiAl termine delle prove viene formulata una graduatoria. I candidati risultati idonei allo strumento assegnatodalla commissione, vengono ammessi al Corso ad Indirizzo Musicale in base ai posti disponibili. Segue unalista d'attesa formata dagli alunni risultati idonei ma in esubero rispetto alle disponibilità.Indicativamente la classe è formata da 24 allievi suddivisi equilibratamente fra i quattro strumenti. I candidatisono invitati ad esprimere una scala di preferenze sui quattro strumenti mettendoli in ordine da 1 a 4 nelladomanda di iscrizione. Tale indicazione non è prioritaria ma viene presa in considerazione dalla commissione.

ORARI E ORGANIZZAZIONE DELLE LEZIONI

Gli allievi svolgono due lezioni settimanali a coppie nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, venerdìstrutturate in pratica strumentale e ascolto partecipativo. In casi particolari può essere svolta un'unica lezioneindividuale pur mantenendo un secondo spazio di ascolto.Le lezioni iniziano al termine della mattinata scolastica, alle ore 14, dopo una pausa panino di 20 minutigestita dai docenti di strumento. Nella prima fascia pomeridiana si privilegiano le lezioni degli allievi delleclassi prime per compattare l'orario scolastico ed evitare loro dispersivi rientri. Le successive fasce orarie sonodisponibili per le lezioni degli allievi di seconda e terza. L'organizzazione dell'orario delle lezioni di strumento viene concordata con i genitori degli allievi in unariunione preliminare indetta a settembre prima dell'inizio delle lezioni. Oltre alle lezioni di strumento tutti gli allievi svolgono una lezione di gruppo di “Teoria, lettura, musicad'insieme”. Gli allievi di Prima la svolgono indicativamente in uno dei giorni di lezione, possibilmentecontigua alla lezione di strumento, mentre per gli allievi di Seconda e di Terza costituisce il terzo rientrocomune a tutti il martedì dalle ore 14, con una pausa panino. Le lezioni di gruppo sono inizialmente separate tra seconda e terza, ma quando si avvicinano i momenti disaggi e manifestazioni scolastiche si uniscono in uno spazio unico per gli allievi delle due classi che possonocosì effettuare insieme le prove di Musica d'Insieme e costituire l'Orchestra della Scuola.

PROGETTI CON LA SCUOLA PRIMARIA

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I docenti di strumento realizzano informazione e promozione nelle scuole primarie limitrofe riguardoall'Indirizzo Musicale attraverso l'organizzazione di incontri tra le classi di quinta elementare e gli allievi ditutti gli strumenti.Nello specifico

- si organizzano uscite didattiche presso le scuole primarie del territorio allo scopo di far conoscere glistrumenti per una scelta consapevole e presentare l'attività della nostra scuola alle classi quinte, in fasedi orientamento;

- si prevedono periodi di lezioni aperte presso la nostra scuola secondaria di primo grado;- si organizza il saggio di Natale, solitamente di sabato mattina, in occasione della giornata aperta della

scuola, che vede come protagonisti gli alunni di Seconda e Terza nei gruppi di Musica d'Insieme e diOrchestra.

- durante la riunione di presentazione della scuola secondaria di primo grado “Giovanni Verga” rivoltaai genitori delle classi quinte, i docenti di strumento, oltre a presentare l'organizzazione dell'IndirizzoMusicale, sono presenti per fornire tutte le informazioni necessarie e rispondere ad eventualidomande.

CONTATTI CON L'ESTERNO

SAGGI E MANIFESTAZIONI

Ogni anno vengono organizzati almeno due saggi, uno a Natale e uno a fine anno, nei quali si esibiscono gliallievi di strumento del Corso ad Indirizzo Musicale come solisti, in duo, in più ampie formazioni di musicada camera o in orchestra. Inoltre possono essere organizzati altri saggi interni durante l'anno o a fine anno edaltre manifestazioni scolastiche sul territorio (concerti per i bambini dell'Ospedale Niguarda, concerti per glianziani).Il concerto di fine anno ha luogo possibilmente in un teatro, auditorium o sala esterna alla scuola (Aula Magnadell'Università Bicocca, Auditorium Parco Nord via M. Gorki a Cinisello, Auditorium Ca' Granda a Milano)e in orario serale come per i concerti professionali per valorizzare ulteriormente negli alunni e nel pubblicol'esperienza dell'esecuzione strumentale e dell'attività altamente formativa di musica d'insieme e di orchestra.Inoltre si mantiene la disponibilità a partecipare a manifestazioni musicali organizzate in collaborazione conaltre scuole, associazioni culturali, enti esterni ecc. Laddove possibile, sotto l'aspetto musicale, logistico eorganizzativo, è auspicabile la partecipazione di singoli allievi o ensemble o dell'orchestra della scuola aconcorsi musicali indetti per le scuole ad indirizzo musicale sul territorio nazionale. Gli allievi di strumentohanno già partecipato a passate edizioni e sono stati premiati in vari concorsi (Concorso di Stresa, di Tradate,Castiglione delle Stiviere, ecc.)

USCITE DIDATTICHE MUSICALI

Per favorire il più possibile la formazione musicale, culturale e personale degli allievi di strumento attraversolo sviluppo della capacità di ascolto e della concentrazione durante un concerto, l'esperienza partecipativadell'ascolto di musica “dal vivo”, la conoscenza del repertorio musicale (classico e non) in vari ambitimusicali e con vari organici strumentali, la conoscenza e il confronto con varie professionalità musicali, laconoscenza delle dinamiche disciplinari e comportamentali del musicista (disciplina orchestrale, concertisticae cameristica), l'esperienza d'ascolto di esecuzioni di alto livello musicale e culturale, e per favorire altresìl'entusiasmo e la motivazione allo studio nonché l'orientamento verso la prosecuzione degli studi musicali, èdata particolare importanza alla partecipazione degli allievi di strumento a concerti e prove aperte nell'ambito

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della programmazione e formazione culturale per le scuole offerta da vari enti, teatri e associazioni musicaliquali: Teatro alla Scala, Teatro Filodrammatici, Teatro Dal Verme, Associazione Concertistica SerateMusicali, ecc.Durante l'anno vengono organizzate uscite didattiche musicali specifiche per gli allievi di strumento che vipartecipano accompagnati dai propri docenti. Inoltre possono essere proposte altre uscite musicali per allievi egenitori in orari extrascolastici.

COMPETENZE STRUMENTALI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – STRUMENTOMUSICALE

FONTI DI LEGITTIMAZIONE Scuola Secondaria di Primo grado ad indirizzo musicale

TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLE

COMPETENZE AL TERMINEDELLA SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMOGRADO

9. Leggere ritmicamente

10. Leggere melodicamente

11. Leggere a prima vista

12. Controllare il suono

13. Controllare l’agilità delle dita

14. Interpretare un brano

15. Suonare in gruppo

COMPETENZE AL TERMINEDELLA SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMOGRADO

- Leggere, suonare ed interpretare in maniera funzionale con il proprio strumento brani musicali, sia individualmente che in vari ensemble.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – CLASSE TERZA

STRUMENTO ABILITÀ CONOSCENZE

COMPETENZA DILETTURA

Legge ritmicamente:

semplici figure in tempi semplici;

figure semplici e complesse in tempi semplicie composti;

figure semplici e complesse in tempi semplicie composti e figure irregolari.

Legge melodicamente:

1. per gradi congiunti e semplici salti;

2. nell’estensione corrispondente al percorso tecnico;

3. nell’estensione massima praticabile.

Legge a prima vista:

semplici sequenze in agogiche lente

sequenze di media difficoltà

sequenze o brani di complessità adeguata al percorso tecnico.

Conosce gli elementi costitutivi del linguaggio musicale.

Conosce i codici di scrittura ed elaborazionedel linguaggio musicale.

Conosce meccanismi e strategie funzionali allo sviluppo di un’efficace decodificazione musicale attraverso il proprio strumento.

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COMPETENZATECNICA

Controlla il suono:

rispetto alla sua produzione nell’impostazionedi base;

in corrispondenza di una maggiore velocizzazione agogica;

in applicazioni progressivamente più complesse.

Controlla l’agilità delle dita:

secondo una funzionale impostazione di base;

in corrispondenza di una maggiore velocizzazione agogica;

in applicazioni progressivamente più complesse.

- Conosce i meccanismi di costruzione e di funzionamento del proprio strumento.

- Conosce i meccanismi fisici e fisiologici di funzionamento del proprio corpo in relazione alla produzione del suono e all'esecuzione strumentale.

- Conosce meccanismi e strategie funzionali allo sviluppo di un buon metodo di studio strumentale.

COMPETENZEESPRESSIVE

Interpreta un brano: rispettando le indicazioni date seguendone con precisione il fraseggio con un’esecuzione personaleSuona in gruppo:

ascoltandosi e cogliendo l’unità di tempo;

in modo più autonomo e musicalmente integrato;

in modo sicuro, autonomo e responsabile.

- Conosce e riconosce musiche di vari generi, stili, epoche ed etnie.

- Conosce e riconosce le principali strutture compositive classiche e non.

- Conosce e riconosce differenti tecniche esecutive ed interpretative relative al propriostrumento.

PROGETTAZIONE DIDATTICA DEI SINGOLI STRUMENTI

CLASSE DI CLARINETTO

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

Gli obiettivi educativi e didattici che si riferiscono alla programmazione di classe e in cui si eserciterannointerventi e osservazioni approfondite riguardo allo strumento sono i seguenti:

o capacità di collaborare nel gruppo;

o mantenimento degli impegni;

o capacità tecniche ;

o capacità musicali.

CRITERI ED OBIETTIVI SPECIFICI

Per lo sviluppo delle capacità tecniche: saper assumere una corretta postura del corpo rispetto allo strumento; saper acquisire la tecnica di produzione del suono; saper sviluppare l'agilità delle dita e il controllo del suono; saper trasporre la scrittura musicale nelle posizioni dello strumento.

Per lo sviluppo delle capacità' musicali:

- saper sviluppare una memoria musicale, melodica e ritmica;

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- saper intonare i singoli suoni e gli intervalli;

- saper distinguere gli accenti dal fraseggio;

- sapersi esprimere attraverso categorie di valore estetico - espressivo.

CONTENUTI

I libri di testo di riferimento comprendono:- Libri di tecnica in cui vengono presentati, secondo criteri di progressività i vari aspetti strumentali; A.

Prisco e Magnani. Teoria e Solfeggio metodo Bona.- Brani musicali veri e propri che vanno da autori del rinascimento fino ai nostri giorni, senza trascurare

brani popolari e jazzistici per diverse formazioni cameristiche e orchestrali.

METODOLOGIA ED ATTIVITÀ

La lezione si svolge ordinariamente con due alunni per classe per ogni segmento orario. Emerge evidente ladinamica dell'insegnamento individualizzato sotteso a tale impostazione per cui, anche alunni con problemi diapprendimento, hanno tratto vantaggio dalla pratica strumentale oltre ogni più rosea aspettativa.Quando l'insegnante, soprattutto con alunni di prima classe usa un metodo di tipo trasmissivo addestrativo,ogni alunno per metà del segmento orario suona e per metà ascolta la lezione del compagno.Non sempre è facile il momento dell'ascolto partecipativo perché gli alunni non sono abituati ad ascoltare, alpiù " sentono " e allora l'insegnante ricorrerà ad un metodo che può essere definito euristico guidato percoinvolgerli maggiormente.L'insegnante di strumento raramente ricorre a uno stile di insegnamento di tipo frontale - tradizionale -autoritario e più spesso si relaziona con gli alunni con uno stile che si può definire democratico - progressista oanche, a volte, non autoritario.È il caso di alunni a livello più avanzato per i quali l'insegnante può adottare un metodo maieutico - socratico,teso a evidenziare la personalità a una prima lettura - interpretazione di un brano d'autore.L'alunno, che nella dinamica della classe è abituato in genere ad essere diretto, deve acquisire un metodo dilavoro più autonomo, è costretto ad auto-valutarsi ad ogni lezione riuscendo quasi subito a capire se stasuonando correttamente o meno.Va rilevato, infatti, che l'insegnamento dello strumento è uno dei pochi aspetti sopravvissuti nella scuolasecondaria di primo grado dell'obbligo che consideri non solo la sfera logico - cognitiva ma anche la sferadella manualità, la dimensione fisica - corporea.Molti degli alunni della scuola secondaria di primo grado presentano, secondo Piaget, un processo evolutivoappartenente alla sfera delle operazioni concrete.Acquisire i rudimenti della divisione musicale e dell'esecuzione strumentale comporta uno sforzo checoinvolge capacità di tipo logico-astratto, che richiede concentrazione, autocontrollo, calcolo, ma almeno lostrumento è una cosa che si vede, si tocca.Molti alunni imparano i nomi delle loro dita allorché si accorgono che gli strumenti sono costruiti pensandoalle loro mani.Prendono atto del loro corpo, dei movimenti che può e deve produrre per raggiungere l'obiettivo di riuscirefinalmente a suonare.Si rendono conto, dopo non molto, che solo con l'acquisizione di una tecnica, che è un controllo di per sémisurabile attraverso lo strumento, saranno capaci di esprimersi, di interpretare, di rivendicare una autonomiae una individualità frutto di una maggiore consapevolezza di sé. Si tratta di un percorso non sempre facile, irtodi difficoltà, di scoraggiamenti, spesso causati da un confronto impietoso con compagni più bravi, madischiude un mondo nuovo, dalle possibilità inaspettate. Si tratta di un'avventura. A volte creano difficoltàalunni che provengono da famiglie in cui il mito del successo personale è molto importante.

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Se, infatti, questi non primeggiano nello strumento, vivono tale situazione con disagio, senza tenere conto cheogni persona ha ritmi e modalità di apprendimento diversi.Se, al contrario, diventano "bravi" immancabilmente l'insegnante, li coinvolgerà nel gruppo per condividere leloro abilità, inducendoli ad aiutare gli altri, ed eventualmente anche ad accettare l'aiuto degli altri e questo,almeno all'inizio, può risultare ostico.

STRUMENTI

Verranno impiegati, oltre agli strumenti insegnati e ad altri strumenti acustici, anche mezzi elettronici disintesi sonora come sintetizzatori, campionatori, tastiere elettriche.Saranno organizzate esecuzioni a piccoli e grandi gruppi strumentali per le giornate aperte, i saggi scolastici ealle scuole elementari e per eventuali concorsi.Sono previste inoltre uscite per assistere a concerti cameristici.

VERIFICHE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE

La verifica formativa, in itinere, è svolta necessariamente ad ogni lezione.La verifica sommativa, cioè quella finale, può essere considerata l'esecuzione in pubblico ad esempio duranteil saggio finale.La valutazione sarà determinata sulla base delle misurazioni periodiche riportate nel registro e considerandoanche i progressi - regressi compiuti da ogni singolo alunno rispetto alla situazione di partenza.

CLASSE DI FLAUTO

CONTENUTI

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE PRIMA

- Scoperta ed esplorazione del flauto (osservazione, sperimentazione, informazioni sull'uso e lamanutenzione).

- Uso e manutenzione degli strumenti accessori (leggio, metronomo, diapason, intonatore)- Cenni di storia del flauto.- Respirazione diaframmatica (esercizi di respirazione e rilassamento corporeo).- Impostazione flautistica: emissione del suono, articolazione del colpo di lingua, uso del diaframma

(sperimentazione dei parametri sonori, utilizzando suoni ed effetti ottenibili con la sola testata).- Apprendimento della corrispondenza tra suono e simbolo musicale (esecuzione e composizione di

sequenze ritmico-melodiche ad una o più parti, esercizi di scrittura e lettura strumentale).- Montaggio del flauto e apprendimento della postura flautistica (esercizi di rilassamento e controllo

posturale, esercizi di posizionamento e bilanciamento dello strumento).- Osservazioni sulla meccanica di funzionamento del flauto in relazione ai fondamenti dell'acustica

musicale.- Progressivo apprendimento della diteggiatura delle note naturali ed alterate nell'estensione di due

ottave (esercizi di controllo e sincronizzazione delle dita, esercizi di scioltezza delle dita).- Esecuzione e composizione di esercizi e brani ad una o più parti.- Studio di semplici brani di musica d'insieme per due o più flauti e/o flauti ed altri strumenti (dal duo

all'ensemble).

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- Esercizi di ritmica corporea come integrazione all'apprendimento dei contenuti programmati e comeausilio allo sviluppo di una cosciente esecuzione musicale sia individuale sia di gruppo.

- Esercizi di intonazione, vocalità, scrittura e lettura ritmica e melodica, dettato musicale ritmico emelodico, teoria musicale, in rapporto al programma via via affrontato.

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE SECONDA

6) Approfondimento dei fondamenti della tecnica flautistica (esercizi di respirazione, rilassamento,controllo della postura, uso del diaframma, controllo dell'emissione e della qualità del suono nel legatoe nello staccato).

7) Scala cromatica (con completamento della diteggiatura delle note del registro acuto).

8) Tonalità maggiori e minori: scale e arpeggi (riconoscimento di una tonalità, esecuzione di scale earpeggi maggiori e minori in tonalità fino a due alterazioni con varie articolazioni e moduli ritmici).

9) Espressività del suono: studio del fraseggio, indicazioni dinamiche e agogiche, sviluppo delle capacitàdi interpretazione musicale.

10) Cenni di analisi formale (riconoscimento di una “frase musicale”: analisi e riconoscimento di alcunesemplici forme musicali)

11) Potenziamento tecnico: esercizi di sviluppo dell'agilità e dell'articolazione; studi tecnici e giochididattici.

12) Esercizi di lettura a prima vista.

13) Studio di brani di musica d'insieme per due o più flauti e di brani per flauto e altri strumenti (dal duoall'ensemble, all'orchestra),

14) Esercizi di ritmica corporea come integrazione all'apprendimento dei contenuti programmati e comeausilio allo sviluppo di una cosciente esecuzione musicale sia individuale sia di gruppo.

15) Esercizi di intonazione, vocalità, scrittura e lettura ritmica e melodica, dettato musicale ritmico emelodico, teoria musicale, in rapporto al programma via via affrontato.

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE TERZA

Approfondimento dei fondamenti flautistici (esercizi di respirazione, rilassamento, controllo dellapostura, uso del diaframma, controllo dell'emissione e della qualità del suono nel legato e nellostaccato, scioltezza delle dita).

Studio delle scale e degli arpeggi in tonalità fino a quattro alterazioni,

Cenni sulla prassi esecutiva degli abbellimenti (acciaccatura, appoggiatura, mordente, trillo, gruppetto,glissato) ascolto, esecuzione, studio e analisi di esercizi e brani con abbellimenti.

Potenziamento tecnico: esercizi di sviluppo dell'agilità e dell'articolazione; studi tecnici e giochididattici.

Potenziamento espressivo: studio del fraseggio, sviluppo delle capacità interpretative, cenni sulvibrato.

Esercizi di lettura a prima vista.

Studio di brani di musica d'insieme per due o più flauti e/o flauto ed altri strumenti (dal duoall'ensemble e orchestra).

Esercizi di ritmica corporea come integrazione all'apprendimento dei contenuti programmati e comeausilio allo sviluppo di una cosciente esecuzione musicale sia individuale sia di gruppo.

Esercizi di intonazione, vocalità, scrittura e lettura ritmica e melodica, dettato musicale ritmico emelodico, teoria musicale, in rapporto al programma affrontato.

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MUSICA D'INSIEME E REPERTORIO FLAUTISTICO

Sarà concordata con gli insegnanti degli altri strumenti, una organica e metodica attività di musica d'insieme edi orchestra, ai fini di una più ampia formazione musicale.Gli allievi svolgeranno attività di musica d'insieme sia suonando tra di loro che con allievi di altri strumenti.Le prove, in vista di saggi o di eventuali concorsi, saranno effettuate durante le ore di lezione in compresenzacon gli altri docenti di strumento.Verranno utilizzate numerose raccolte e antologie musicali. Nella scelta dei brani del repertorio flautistico e dimusica d'insieme, si cercherà di spaziare il più possibile, sia geograficamente e storicamente siastilisticamente, per permettere a tutti gli allievi, in base alle loro capacità, di aprirsi alla conoscenza delpatrimonio musicale delle varie epoche e delle varie nazioni, di maturare scelte consapevoli sviluppando ilsenso estetico, il senso critico e la capacità di interpretazione musicale, nonché fornendo loro occasioni diimpegni e gratificazione quali la partecipazione a saggi, concerti e manifestazioni scolastiche.La pratica della musica d'insieme, oltre a favorire processi di socializzazione degli adolescenti, concorre alconseguimento del benessere e alla prevenzione del disagio; è disciplina che, nell'ambito musicale, ha in suoruolo formativo ed educativo e contribuisce al raggiungimento delle finalità formative dell'intero curricolo.Le attività di Musica d'Insieme e di Orchestra vengono proposte sia come occasione di sviluppo epotenziamento delle abilità (per gli allievi più dotati e motivati) che come occasione di recupero edintegrazione per gli allievi che denotano difficoltà tecniche o problemi di motivazione e/o socializzazione.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Per quanto riguarda l'aspetto metodologico delle lezioni di flauto, verrà attuata il più possibile una didatticaattiva che privilegi il dialogo, il confronto, la riflessione critica, l'analisi, l'induzione, la sperimentazione.Le varie fasi di lavoro verranno affrontate utilizzando tecniche di “problem solving” per favorire lo sviluppoglobale e l'autonomia di ogni allievo, nonché l'instaurarsi di un buon rapporto con lo strumento, inteso comemezzo di espressione e comunicazione personale e favorire un sereno raggiungimento degli obiettivi tecnici,musicali e trasversali programmati in base ai livelli di partenza di ciascuno.L'attenzione al carattere psicologico, allo sviluppo psicofisico ed al vissuto di ogni allievo, sarà determinanteper individuare ed adottare strategie didattiche ed educative individualizzate e per individuare il correttoapproccio comunicativo tra insegnante e allievo, indispensabile ad un sereno ed utile lavoro insieme.Proprio per facilitare un approccio sereno ma consapevole allo studio della musica e alla nuova dimensionedello studio personale di uno strumento, con gli allievi della classe Prima le vari fasi del programma verrannointrodotte da giochi didattici ed esercizi di ritmica corporea e di sviluppo percettivo.Parallelamente al raggiungimento di obiettivi primari nell'impostazione strumentale, tali attività e giochididattici faciliteranno la socializzazione tra gli alunni e la reciproca conoscenza. Inoltre stimoleranno laconcentrazione, la capacità di ascolto, la memoria, la creatività, la collaborazione nonché la conoscenza diparametri musicali, che verranno da loro sperimentati dal punto di vista senso-motorio che è proprio di uniniziale processo evolutivo.Gli obiettivi riguardanti la decodificazione della simbologia musicale verranno affrontati mediante ilsistematico uso della composizione personale e dell'improvvisazione estemporanea intese come terreno discoperte e conquiste logiche, formali, percettive, che verranno in seguito supportate dal confronto-analisi dimateriali musicali (partiture, spartiti, testi). L'attività compositiva dei ragazzi verrà sviluppata partendodall'uso di un codice grafico per definire i parametri “altezza” e “durata” del suono. Il codice di partenza verràprogressivamente perfezionato ed arricchito per permettere agli allievi di sperimentare la composizione el'esecuzione di sequenze sempre più complesse. Parallelamente si procederà alla “traduzione” del codice di

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partenza al codice musicale tradizionale in modo da rendere la scrittura tradizionale “viva” e comprensibile e,nello stesso modo, avvicinare gli alunni alla “graficità” della musica contemporanea. In seguito gli allievi integreranno lo studio con esercizi e brani da loro composti e potranno così sviluppare laloro creatività consolidando le conoscenze acquisite.Per facilitare il superamento di eventuali “momenti critici” (difficoltà tecniche”, demotivazione, pigrizia nellostudio) verranno attuate strategie di recupero quali: studio assistito in classe (integrato da esercizi di ritmica, dicomposizione, giochi didattici, ecc.), ampio utilizzo della musica d'insieme e dei brani di repertorio perrinforzare il lato gradevole dello studio e motivare il superamento della difficoltà (tecnica e non) lavorandosulla musica “viva”; utilizzo di tecniche di “mutuo insegnamento” e di “studio di gruppo” per promuoverenegli allievi lo spirito collaborativo, la fiducia nelle proprie capacità e competenze, la capacità di ripercorrerele varie fasi di lavoro e di trasferire ad altri le conoscenze acquisite, lo sviluppo di un adeguato metodo distudio.Durante le lezioni potranno essere utilizzati i seguenti strumenti didattici: registratore stereo (per attività diascolto delle proprie e delle altrui interpretazioni musicali), oggetti e strumenti per le attività di ritmica(palline, cerchi, foulards, elastici), strumenti a percussioni, pianoforte.

VERIFICA, MISURAZIONE, VALUTAZIONE

Data la peculiarità dello studio individuale dello strumento, ogni lezione è sede di verifica del processo diapprendimento e di sviluppo delle abilità strumentali e musicali di ciascun allievo.Durante la lezione, l'insegnante rende cosciente l'allievo dei suoi progressi e del livello del suo rendimento,correggendone gli errori, valorizzandone i successi e stimolando al continuo miglioramento.Mensilmente l'insegnante procede ad una misurazione che evidenzia il percorso svolto da ogni allievo.Nella valutazione quadrimestrale l'insegnante sintetizza tutte le misurazioni effettuate ed esprime un unicovoto.Nel caso si verificassero esiti non pienamente raggiunti il voto verrà approssimato per eccesso o per difettotenendo conto della situazione iniziale e dell'impegno dimostrato.

POTENZIAMENTO, RECUPERO E SVILUPPO

Attività di potenziamento, recupero e sviluppo verranno perseguite all'interno della lezione individuale, deimomenti di ascolto partecipativo e delle attività di musica d'insieme, d'orchestra, di teoria e lettura.

CLASSE DI PIANOFORTE

CONTENUTI

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE PRIMA

Esplorazione e scoperta del pianoforte : come avviene la produzione del suono. Utilizzo degli strumenti accessori (sgabello, leggio, coperchio, pedali, metronomo). Impostazione allo strumento: indicazioni posturali, uso corretto dello sgabello in relazione all’altezza

e alla distanza dalla tastiera. Postura del braccio, del polso e della mano: esercizi di rilassamento per il braccio, esercizi di attacco

del tasto, postura delle dita nell’utilizzo di tasti bianchi e neri, esercizi sui passaggi per gradocongiunto, passaggi per intervalli disgiunti, bicordi, accordi, ottave, tecnica del passaggio del pollice,

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scale maggiori. Distinzione dei modi maggiore e minore. Esercizi a mano chiusa, esercizi a mano aperta. Progressivo apprendimento della diteggiatura in sequenze semplici, a moto retto e a moto contrario. Esecuzione di esercizi e brani tratti da antologie didattiche, invenzione creativa di esercizi tecnici. Apprendimento della corrispondenza tra suono e simbolo musicale: esecuzione e composizione di

sequenze ritmico-melodiche a mani separate e a mani unite, indipendenza delle mani. Controllo del suono: nozioni di acustica di base apprendimento della dinamica, della relazione tra lo

strumento e l’ambiente, della relazione tra diversi strumenti in e l’ambiente. Studio di semplici brani di musica d'insieme, per pianoforte a quattro /sei mani, o per pianoforte e ed

altri strumenti (dal duo all'ensemble). Introduzione alla memorizzazione attraverso esperimenti di riproduzione del brano studiato senza lo

spartito . Esercizi percettivi, di intonazione, vocalità, scrittura e lettura ritmica e melodica, dettato musicale

ritmico e melodico, teoria musicale inerente al programma affrontato.

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE SECONDA

Approfondimento dei fondamenti della tecnica pianistica : rilassamento, controllo della postura,utilizzo di differenti tocchi e fraseggi, controllo della qualità del suono.

Tonalità maggiori e minori: studio delle scale minori. Approfondimento della tecnica degli accordi (simultanei a mani unite), dei rivolti degli accordi, degli

arpeggi a moto retto e a moto contrario, dei rivolti degli arpeggi. Progressivo apprendimento delle tecniche di diteggiatura, esercizi di controllo e sincronizzazione delle

dita, esercizi di scioltezza delle dita. Studio di brani tratti dal repertorio o da apposite antologie didattiche. Introduzione alla prassi esecutiva degli abbellimenti (acciaccatura, appoggiatura, mordente, trillo,

gruppetto, glissato) ascolto, esecuzione, studio e analisi di esercizi e brani con abbellimenti. Tecnica del pedale. Espressività del suono : studio del fraseggio, delle indicazioni dinamiche e agogiche, sviluppo delle

capacità di interpretazione musicale. Cenni di analisi formale (riconoscimento di una “frase musicale”: analisi e riconoscimento di alcune

semplici forme musicali). Potenziamento della memoria attraverso esperimenti ed apposite esercitazioni esecutive di classe. Studio di brani di musica d'insieme per pianoforte a quattro mani e/o pianoforte ed altri strumenti (dal

duo all'ensemble e orchestra). Esercizi percettivi, di intonazione, vocalità, scrittura e lettura ritmica e melodica, dettato musicale

ritmico e melodico, teoria musicale inerente al programma affrontato.

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE TERZA - Approfondimento dei fondamenti pianistici: esercizi di rilassamento, controllo della postura, uso delle

tecniche di dito e di braccio, controllo della qualità del suono nel legato e nello staccato, scioltezzadelle dita, utilizzo delle differenti tecniche apprese in funzione espressiva.

- Potenziamento tecnico: esercizi di sviluppo dell'agilità e dell'articolazione; studi tecnici ed esercizididattici.

- Potenziamento espressivo: studio del fraseggio, sviluppo delle capacità interpretative.- Studio di brani tratti dal repertorio o da apposite antologie didattiche.- Guida all’analisi e alla presentazione del brano attraverso nozioni base di armonia, di struttura formale

e cenni storici sul brano, anche in funzione di un possibile coordinamento con le altre materie in sededi colloquio d’esame.

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- Studio di brani di musica d'insieme per pianoforte a quattro mani e/o pianoforte ed altri strumenti (dalduo all'ensemble e orchestra).

- Esercizi di ritmica come ausilio allo sviluppo di una cosciente esecuzione musicale sia individuale siadi gruppo.

- Esercizi di lettura a prima vista.- Esercizi di intonazione, vocalità, scrittura e lettura ritmica e melodica, dettato musicale ritmico e

melodico, teoria musicale, in rapporto al programma affrontato.

MUSICA D'INSIEME E REPERTORIO PIANISTICO

La pratica della Musica d’ insieme viene introdotta dapprima attraverso lo studio di brani a quattro mani o seimani , in seguito abbinando il pianoforte ad uno strumento differente, infine affrontando la pratica d’orchestrain collaborazione con le altre classi di strumento.Le prove, in vista di saggi o di eventuali concorsi, saranno effettuate durante le ore di lezione, in compresenzacon altri docenti di strumento.Si attingerà ad un repertorio musicale vario, attraverso brani appartenenti a diversi stili ed epoche. Questaattività favorirà la capacità di collaborazione per ottenere tutti insieme un risultato concreto, favorirà losviluppo del senso estetico, del senso critico e la capacità di comprensione del linguaggio musicale, offriràoccasioni di condivisione quali la partecipazione a saggi, concerti e manifestazioni scolastiche.Le attività di Musica d'insieme e di Orchestra vengono proposte sia come occasione di sviluppo epotenziamento delle abilità (per gli allievi più dotati e motivati), sia come occasione di recupero edintegrazione per gli allievi che denotano difficoltà tecniche o problemi di motivazione e/o socializzazione.

METODOLOGIA E STRUMENTI

La lezione bisettimanale consente la possibilità di un controllo e di un supporto continuativo da parte deldocente.La compresenza degli alunni consente la condivisione del percorso didattico, il confronto nelle modalità direalizzazione dei compiti affidati, l’apprendimento “peer to peer” e la collaborazione nel realizzare brani dimusica di insieme a quattro o a sei mani ed eventualmente a più tastiere.Il progetto didattico prevede sia la possibilità di continuare un percorso eventualmente iniziato alle elementari,sia di cominciare lo studio da un livello iniziale. La progettazione didattica prevede lo sviluppo di abilitàcrescenti.Le metodologie didattiche sono dirette a indicare e far acquisire un metodo di studio, fondatosull’apprendimento del linguaggio attraverso la pratica della lettura/esecuzione. Lo studio dei brani viene affrontato attraverso varie tecniche: ripetizione dei passaggi, ripetizione variata,esercizi creativi per risolvere problemi tecnici, approfondimento del linguaggio musicale utilizzato nei brani ,attività di verifica e allenamento all’attività di esecuzione, utilizzo della memoria, utilizzo dellarappresentazione.All’inizio della classe prima il docente appurerà la situazione individuale e la storia di ciascun nuovo iscritto,quindi stabilirà un programma personale in base al livello raggiunto grazie a precedenti studi, oppureimposterà il programma ex novo nel caso di chi non abbia studi pregressi. L’alunno è chiamato ad annotarecompiti ed istruzioni in modo da poter ripetere anche a casa in autonomia quanto appreso in classe econsolidare così la propria capacità di esecuzione di esercizi e brani. A tal proposito è condizione necessariache abbia a casa un pianoforte idoneo allo studio.

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VERIFICA, MISURAZIONE, VALUTAZIONE

La lezione costituisce il momento di correzione di eventuali errori e di valorizzazione dei punti di forza, diesplicazione della metodologia di studio e di dimostrazione pratica .Ogni lezione è quindi momento di verifica del processo di apprendimento e di sviluppo delle abilitàstrumentali e musicali.Mensilmente l'insegnante procede ad una misurazione che evidenzia il percorso svolto da ogni allievo rispettoagli obiettivi programmati, tenendo conto sia della singola lezione sia dell’andamento generale del periodo .Nella valutazione quadrimestrale l'insegnante sintetizza tutte le valutazioni effettuate ed esprime un unicovoto.Nella valutazione concorrono non soltanto la resa nell’esecuzione, ma anche il generale livello di impegno, lacostanza nella frequenza e nello studio, la partecipazione, la capacità di collaborazione.

POTENZIAMENTO, RECUPERO E SVILUPPO

Attività di potenziamento, recupero e sviluppo verranno perseguite all'interno della lezione individuale, deimomenti di ascolto partecipativo e delle attività di musica d'insieme, d'orchestra, di teoria e lettura.

CLASSE DI VIOLINO

Prima di sottoporre alla vostra attenzione il programma di studio per le nostre classi, ci sembra utile spenderequalche parola per chiarire quali sono state le idee di base e quali fattori abbiamo voluto considerarenell’avanzare le nostre proposte.L’esperienza maturata in questi anni di lavoro ci ha convinti che sia certamente essenziale definire ilprogramma da svolgere tanto globalmente, nell’ambito dello sviluppo dell’intero ciclo, quanto all’interno diun singolo anno; ma ci ha anche convinti che altrettanto importante e necessario sia cercare di creare unambiente musicale all’interno del quale imparare ciò che noi abbiamo programmato di insegnare. Ed è inquesto senso che consideriamo importanti le possibilità legate alle lezioni di musica d’insieme dal duo alquartetto e all’attività con l’orchestra. Inoltre abbiamo voluto tenere in considerazione che l’approccio allostudio strumentale debba poter variare, e di molto, a seconda delle capacità, delle aspettative, dei desideri edelle necessità di ogni singolo allievo; se da un lato non possiamo certo dimenticare che le finalità di unascuola sono essenzialmente educative, dall’altro dobbiamo però anche essere in grado di soddisfare le esigenzedi preparazione di quella minoranza di allievi che avranno la volontà e la possibilità in seguito di svolgere lostudio professionale.

Viene indicata la divisione in classi solo per comodità dato che lo studio è individualizzato. Ogni alunno infattipotrà avere una progressione di studio anche molto diversa da quella media qui indicata

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE PRIMA

Esercizi sulla posizione del corpo e di rilassamento generale per una corretta postura nella tenuta dellostrumento. L’obiettivo è far prendere confidenza allo studente con la nuova posizione che si assumenella tenuta dello strumento, nella tenuta dell’arco e nell’assetto della mano sinistra conposizionamento delle dita sulla tastiera.

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Prime nozione di lettura musicale da associare alla pratica del violino e prime basi teoriche in rapportoall’esecuzione musicale: riconoscimento ed esecuzione di combinazioni ritmiche su cartelle ritmicheoltre all’imitazione di stimoli proposti dall’insegnante.

Iniziare a stabilire il senso ritmico e il senso dell’altezza dei suoni.

Iniziare a sviluppare capacità di ascolto e l’andamento ritmico e melodico ad una collettività.

Dal punto di vista pratico verranno affrontati e sviluppati esercizi ritmici sia pizzicato che con l’arco;la posizione del violino, la posizione della mano destra sull’arco e la posizione della mano sinistrasulla tastiera verranno perfezionate e consolidate attraverso brani di repertorio.

Verranno introdotte le arcate brevi alla metà, note sciolte con tutto l’arco, legature a due e ripresed’arco al tallone; introduzione allo spiccato, al martellato, al picchettato, cambi di corde contigue esalti di corda.

Sviluppo dell’agilità delle dita della mano sinistra attraverso l’uso di più combinazioni di dita su tuttele corde in prima posizione con le prime due applicazioni.

Scale e arpeggi maggiori a una ottava a partire dalle corde vuote.

Note doppie con l’uso delle corde vuote.

Esecuzione di brani all’unisono con accompagnamento di pianoforte, esecuzione di brani a due vociomoritmici e con sovrapposizione di ritmi semplici ma diversi.

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE SECONDA

Assestamento e graduale velocizzazione dei colpi d’arco affrontati l’anno precedente. Legaturefino a sei note per arcata. approfondimento, sviluppo dei colpi d’arco rimbalzati ed uso del balzatocontrollato. Sviluppo della velocità ed agilità dell’arco con arcate veloci alla metà.

Mano sinistra: uso completo della prima posizione, preparazione agli spostamenti nelle posizionisuperiore con utilizzo all’interno dei brani degli armonici d’ottava.

Corde doppie: elementare uso delle seste in prima posizione.

Concetto di scala minore, naturale, armonica e melodica e arpeggio, sua realizzazione pratica sullostrumento.

Tecnica per l’assestamento e irrobustimento delle dita della mano sinistra attraverso esercizi ditrillo.

Introduzione al vibrato e utilizzo all’interno dei brani su figurazioni ritmiche lente.

PROGRAMMA DI STUDIO CLASSE TERZA

Esercizi di velocità per la mano sinistra, accordi elementari, sviluppo al massimo grado di tutte leabilità acquisite.

Corde doppie: sviluppo della tecnica delle doppie corde complicando le combinazioni in primaposizione e facendo un uso elementare in terza posizione.

Lettura a prima vista di brani in prima posizione ritmicamente e armonicamente più complessi. Sviluppo dell’agilità dell’arco in funzione delle esigenze e delle carenze individuali. Il lavoro della tecnica sarà integrato dallo studio di brani musicali finalizzati all’esecuzione individuali

e/o di gruppo nei saggi scolastici.

Ogni alunno, a seconda del proprio impegno e delle proprie attitudini, viene introdotto in maniera sempre piùapprofondita ai seguenti argomenti:

VIOLINO

- CENNI DI LIUTERIA (Conoscenza delle parti che compongono lo strumento e cenni di

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manutenzione)

- POSTURA

- ACCORDATURA

- ARCO (Dalla corretta posizione della mano destra alla realizzazione di colpi d'arco complessi quali ilpicchettato e il balzato)

- SCALE

- VELOCITÀ (Sviluppo dell'agilità della mano sinistra in varie applicazioni)

- DOPPIE CORDE

- CAMBI DI POSIZIONE

- POSIZIONI

- VIBRATO

- METODI (I metodi comuni a tutti sono pochi, ogni allievo infatti può utilizzare un libro differentedagli altri in base alle singole esigenze)

- BRANI (Per la realizzazione dei saggi)

- REPERTORIO E GRANDI VIOLINISTI (Ascolto e suggerimenti di ascolto relativo al repertorioviolinistico)

TEORIA E SOLFEGGIO

- SOLFEGGIO PARLATO

- SOLFEGGIO CANTATO

- TEORIA

- RICONOSCIMENTO MELODICO

- RICONOSCIMENTO RITMICO

- CENNI DI INFORMATICA MUSICALE

METODOLOGIE ED ATTIVITÀOgni lezione viene condotta facendo soprattutto riferimento alle tecniche del problem solving attraverso lequali l’allievo è stimolato in prima persona a trovare il tipo di percorso che gli è più congeniale per compiereprogressi. L’insegnante ha la costante attenzione nel creare un clima di lavoro sereno ed allegro perchésuonare risulti sempre un piacere. Soprattutto nella classe Prima le lezioni vengono rese stimolanti attraversogiochi e gare. Una particolarità della classe di violino e l'allestimento di un saggio annuale a tema spesso dal valoreinterdisciplinare, in cui gli alunni diventano protagonisti attraverso l'azione scenica.

MEZZI E STRUMENTIPianoforte, giochi, drammatizzazione, computer, dvd, cd, viola, violino elettrico, violoncello, accordatore,metronomo, L.I.M., batteria elettronica, tastiera elettronica. Strumentario professionale di percussioni.

I testi in uso vengono costantemente integrati da dispense fornite dall’insegnante.

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I brani impiegati nei vari progetti variano dalla musica classica o popolare di ogni epoca e di ogni nazione allamusica moderna contemporanea.MODALITA’ E CRITERI DI VERIFICA

Ogni lezione prevede momenti individuali che consentono al docente una verifica costante sullo studio esull’andamento dei singoli alunni. Si possono considerare verifiche sommative le esecuzioni in pubblico.

VALUTAZIONE

Ogni lezione dà luogo ad una osservazione sistematica che viene segnata sul registro e, in parte, riportata sulquadernino dei compiti cui i genitori fanno riferimanto per seguire l’andamento giornaliero. La valutazioneperiodica e finale risulta dal percorso compiuto dall’alunno in relazione alle proprie capacità e alla situazionedi partenza.

ATTIVITÀ DI RECUPERO/POTENZIAMENTO E SOSTEGNO

L’attenzione al singolo alunno è costante al punto da creare per ognuno percorsi e orari personalizzati al finedi recuperare e/o potenziare.

PROGETTI TRIENNALI

ORCHESTRA

Un orario organizzato ad hoc che vede gli alunni di Seconda e di Terza frequentare le prime ore del martedìpomeriggio, consente la creazione di un'Orchestra della Scuola che, con un repertorio che spazia dalle melodiepopolari alla musica classica e non di ogni epoca, stile e nazione, si esibisce in occasione della giornata apertanatalizia, del concerto serale di chiusura dell'anno scolastico e di altre manifestazioni scolastiche.

MUSICA D'INSIEME

L'opportunità di lavorare a classi strumentali unite consente anche la formazione di gruppi di Musica daCamera e l'organizzazione di eventuali saggi interni di classe.

COLLABORAZIONI CON ALTRE SCUOLE

Come già sperimentato dalla classe di Clarinetto nell'anno scolastico 2014-2015, si auspica la continuazionedella collaborazione con l’Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale “Franceschi” di Milano e con il LiceoStatale “Carlo Tenca” di Milano

COLLABORAZIONE CON L'ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA BICOCCA ( A.A.M.B.)

La collaborazione dell'Indirizzo Musicale con l'Associazione Amici della Bicocca presente nella scuola ormaida anni, è fonte di arricchimento culturale e artistico su numerosi piani:

- prosecuzione degli studi musicali;- propedeutica musicale e strumentale per gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola

Primaria;- collaborazione con ex alunni per il completamento del gruppo di archi e dei clarinetti;- opportunità di partecipare a concerti, spettacoli e seminari organizzati dall'Associazione all'interno

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della scuola;- collaborazione dell'Orchestra della scuola con il Coro dell'Associazione.

Scuola in ospedale Ospedale Maggiore

“Niguarda”

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INDICE

Premessa

Peculiarità

Finalità

Strategie metodologiche

Attività

Progetti

Descrizione sintetica dei progetti

Ricerca

Rapporti con il territorio

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PREMESSA

La scuola presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale Niguarda dipende dall’Istituto Comprensivo“Sandro Pertini” di Via Thomas Mann, 8 – Milano.Il servizio scolastico è garantito dalle ore 9,O0 alle ore 17,30 dal lunedì al venerdì. La Pediatria è ubicata presso il Blocco Nord dell’Ospedale Niguarda di Milano, si configura comestruttura polispecialistica infantile e comprende le divisioni di: Oculistica, Neurochirurgia, Onco-ematologia, Cardiologia, Malattie infettive, Medicina Generale, Day Hospital, Day Surgery.Le insegnanti si occupano anche dei bambini lungodegenti ricoverati presso altri reparti.In reparto, il servizio si svolge nell’aula scolastica, nelle camerette dei pazienti e in altri spazipresenti nei tre settori della pediatria: D (alta intensità di cura), E (bassa e media intensità), F (DayHospital).

I pazienti iscritti risultano in media 1.100 per ogni anno scolastico, suddivisi nei vari gradi di scuola(Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo Grado, Secondaria di Secondo Grado).

PECULIARITÀ

dalla C. M. n° 60 del 16 luglio 2012:

“ […] Come è noto, la scuola in ospedale si innesta e si realizza in un contesto di complessità,che richiede ai docenti e a chi in essa opera flessibilità e adattabilità a situazioni che mutanospesso e a condizioni psicologiche non sempre positive vissute dagli utenti.Questa peculiarità ha reso la scuola in ospedale necessariamente un continuo “laboratorio”,sempre alla ricerca di soluzioni nuove per rispondere ai differenti bisogni, connotandosi comeun “laboratorio di innovazione” che potrebbe essere messo a disposizione della scuolaordinaria.La scuola in ospedale, infatti, in quanto obbligata a misurarsi ogni giorno con situazioniproblematiche, ha appreso per necessità ad adattare e a modificare la propria organizzazione, lapropria offerta formativa e il relativo modello di gestione delle attività formative, attraverso unapluralità di proposte centrate sull’individuo e sui suoi bisogni e perciò sempre diverse […] cheporta a staccarsi dal programma nel senso tradizionale del termine per applicare e realizzareinterventi formativi centrati sulla persona, caratterizzati da trasversalità ed essenzialità.”

FINALITA’

- Contribuire al benessere psicofisico dell’alunno;- Garantire il mantenimento del diritto allo studio e alla formazione;- Favorire il collegamento dell’alunno-paziente con la normalità bruscamente interrotta dalla

malattia.

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Tutte le attività che si svolgono nell’aula o nelle stanze consentono ai pazienti di trascorrere piacevolie costruttivi momenti di socializzazione e offrono anche agli adulti l’opportunità di vivere l’episodio dell’ospedalizzazione come un momento di crescita e di “passaggio” della vita.

STRATEGIE METODOLOGICHE

E’ particolarmente rilevante, nella quotidianità della scuola in ospedale, cercare di creare continuitàfra l’esperienza della salute e quella della malattia.Occorre pertanto tener conto delle dinamiche di gruppo e dell’evoluzione del singolo per cercare di:

dare sicurezza ai pazienti riproponendo ambienti e oggetti noti (la televisione, il computer,il teatro dei burattini, una libreria, un po’ di musica, etc);

osservare e ascoltare gli alunni e i loro genitori per far emergere le necessità e gli interessiin base ai quali organizzare attività formativo-didattiche adeguate;

individuare quale possa essere il momento più opportuno per proporre all’alunno l’attivitàche sia di suo gradimento;

stimolare tutti, compresi i genitori, verso una buona integrazione che limiti i momenti diripiegamento su se stessi o di isolamento;

avere la prontezza di cambiare un programma prefissato qualora non si veda la possibilitàdi attuarlo;

far emergere le capacità individuali a beneficio personale o di un gruppo;

favorire e facilitare l’integrazione di coetanei e non per rispondere al bisogno di relazioniaffettive e di appartenenza al gruppo;

stimolare il ruolo di tutor per i ragazzi più grandi;

attenuare lo stress derivante dalla degenza ospedaliera con attività creative, manipolative,pittoriche e di gioco;

favorire l’autostima attraverso la realizzazione di prodotti finali, individuali o di gruppo,che possono essere valorizzati attraverso la pubblicazione sul Giornalino di reparto, su sitidedicati o sul giornale on-line, a seconda del contesto più idoneo.

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ATTIVITÀ

La scuola in ospedale si occupa di:

garantire continuità con la scuola di appartenenza dei pazienti, sulla base diinterventi didattici mirati, con metodologia specifica e adattati alla situazione particolare;

fornire esperienze che rinforzino abilità e competenze trasversali.

La scuola in ospedale prevede anche:

partecipazione a concorsi letterari, artistici, scientifici;

attività collegate alle varie feste che si svolgono durante l’anno scolastico;

attività laboratoriali di manipolazione, pittura, burattini;

animazione musicale;

collaborazione con le scuole del territorio per la realizzazione di edizioni speciali delGiornalino di reparto;

realizzazione di ricerche su artisti ed opere d’arte utilizzando libri, MP3 e riproduzione contecniche varie di dipinti scelti dai pazienti.

PROGETTI

SCUOLA DELL’INFANZIA- I luoghi del cuore

SCUOLA PRIMARIA

- Vigili in corsia

- Il giovane tutor in corsia

- Il mercatino di Natale

- La terapia del colore

- Scrittura creativa

- Tutta un’altra musica in collaborazione con l’Orchestra Allegro Moderato e della Direzione

Sanitaria dell’ospedale Niguarda.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

- Ospedale amico

- Musica in ospedale

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DESCRIZIONE SINTETICA DEI PROGETTI

SCUOLA DELL’INFANZIA

“Io, gli altri e il mondo”: racconti con testi scritti o elaborazioni grafico-pittoriche.

“Fiabe, storie e racconti”: animazione e drammatizzazione di esperienze vissute.

"Alla scoperta degli artisti": sperimentazione delle varie tecniche espressive.

SCUOLA PRIMARIA

“Vigili in corsia”: progetto che prevede una serie di incontri, presso la scuola del reparto, con i vigilidel Comune di Milano per avviare i minori degenti alla conoscenza delle semplici regole dieducazione civica stradale.

Progetto di volontariato “Il giovane tutor in corsia”: destinato agli alunni della pediatria e aglistudenti di scuole secondarie di secondo grado del territorio, per uno scambio sinergico tra l’impegnodei giovani volontari delle scuole del territorio e la possibilità del paziente di vivere un collegamentocon il mondo esterno.

“Il mercatino di Natale”: attività laboratoriale finalizzata alla realizzazione di oggetti da mettere invendita presso l’ospedale o le scuole, realizzata con varie tecniche di manipolazione insieme adalunni e genitori del reparto di Pediatria

“La terapia del colore”: attività mirata a percepire e sperimentare risonanze cromatiche collegate aracconti sul colore o attraverso la lettura di immagini.

“Scrittura creativa”: attività rivolta sia ai bambini ospedalizzati, sia agli alunni delle scuole delterritorio per la condivisione di esperienze, racconti, realizzazione di giornalini, raccolte di poesie,pubblicazione libri.

La scuola condivide il progetto “Tutta un’altra musica” proposto e autorizzato dalla direzionesanitaria con la collaborazione dell’Orchestra ALLEGRO MODERATO. Si tratta diun’attività laboratoriale-musicale rivolta ai bambini degenti cha hanno la possibilità disperimentare e suonare strumenti sinfonici con approccio immediato, con la presenza dimusicisti con disabilità che suonano insieme ai piccoli pazienti facendo loro da tutor.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

“Ospedale amico”: creare una collaborazione tra gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Sandro

Pertini” e gli alunni ospedalizzati per favorire il culto del dono e della solidarietà e garantire ai

pazienti una preziosa occasione di collegamento con il mondo esterno.

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“Musica in ospedale”: contribuire al benessere dei bambini e dei ragazzi ospedalizzati attraverso il linguaggio musicale, in collaborazione con gli studenti della secondaria di primo grado Verga.

RICERCA

A partire dall’anno scolastico 2005/2006, si è costituito, presso l’ospedale Niguarda, un gruppo diricerca formato da docenti interni, laureandi dell’Università Bicocca, personale medico–infermieristico del reparto e insegnanti delle scuole del territorio. Lo scopo di tale lavoro è quello diapprofondire e valorizzare la funzione della didattica e delle diverse metodologie sperimentate esoprattutto attuate nella scuola in ospedale. L’intenzione primaria è specialmente quella diconsolidare e creare rapporti costruttivi e positivi con tutte le figure dell’alleanza terapeutica che sirelazionano con i piccoli pazienti. La vita della scuola in ospedale si arricchisce così dei percorsi didattici che i tirocinanti sperimentanocon i pazienti per la preparazione delle tesi di laurea.

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Oltre ai rapporti interni con il personale della struttura ospedaliera (medici, infermieri, volontariABIO), la scuola è in stretto contatto e collabora con

- Università degli Studi Milano–Bicocca per lo svolgimento di tirocini per gli studenti dellafacoltà di Scienze della Formazione Primaria e Scienze dell’Educazione.

- Istituti di Istruzione Secondaria per attività di tirocinio ed esperienze di stage, attività eprogetti di volontariato.

- Vari sponsor per il potenziamento delle strutture di accoglienza e recupero di materialeludico-didattico.

- Scuole primarie del territorio per il progetto di scrittura creativa e poesia.