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PIANO STRATEGICO D’AREA VASTA PROVINCIA DI SIRACUSA DOCUMENTO FINALE DI PIANO Marzo 2013

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PIANO STRATEGICO D’AREA VASTA

PROVINCIA DI SIRACUSA

DOCUMENTO FINALE DI PIANO

Marzo 2013

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Indice

Premessa

L’idea forza del piano ………………………………………………………………………p. 4

Il percorso di elaborazione: dal documento di indirizzo al piano strategico ……………p. 5

I progetti strategici ………………………………………………………………………….p. 8

Gli assi strategici ed i relativi progetti dei singoli piani ………………………………….p. 8

Indicazioni per il territorio …………………………………………………………………p.

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Premessa

La pianificazione strategica si basa su un processo di cooperazione volontaria tra i diversi soggetti locali,

pubblici e privati, che insieme mettono a punto un percorso di sviluppo condiviso, individuano alcuni

obiettivi strategici e si impegnano a realizzare una serie di azioni tra loro integrate che costituiscono

l’oggetto del piano. In questo modo si cerca di affrontare non solo il problema del coordinamento tra le

diverse istituzioni pubbliche, che è impossibile ottenere solo per via gerarchica, ma anche di associare le

organizzazioni di rappresentanza degli interessi economici, sociali e culturali. Il ruolo degli attori privati è

rilevante per le risorse finanziarie che possono investire, ma ancor di più per le conoscenze e il consenso

necessari a realizzare interventi efficaci e a forte interdipendenza, che richiedono cioè un elevato

coordinamento ed un impegno a più lungo termine.

La pianificazione strategica mira a realizzare una progettazione integrata a livello territoriale: essa persegue

cioè obiettivi integrati (economicamente, socialmente, infrastrutturalmente) di medio e lungo periodo,

ritenuti strategici per lo sviluppo locale. Questa esigenza nasce da un'accresciuta consapevolezza

dell'interdipendenza tra le varie dimensioni che caratterizzano la situazione delle città e dei territori: le

specializzazioni produttive, la dotazione infrastrutturale, le istituzioni culturali, formative e di ricerca, i

servizi sociali, la qualità ambientale. Le interrelazioni tra queste diverse dimensioni sono al centro della

pianificazione strategica.

Il presente documento rappresenta la concretizzazione della seconda fase del lungo processo di

pianificazione strategica che ha preso corpo in provincia nel 2009. Il documento presenta l’elaborazione

della progettazione specifica, cioè l’individuazione degli interventi che nel loro insieme costituiscono il

piano che, insieme, rappresentano la visione condivisa dello sviluppo dell'area. Il documento propone una

serie di interventi specifici, frutto del lavoro di analisi svolto precedentemente e del confronto tra i diversi

soggetti portatori di interessi organizzati, così come della società civile.

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L’idea forza del piano

La strategia individuata nel presente piano di area vasta, si fonda sulla promozione dell’innovazione e della

qualità per il sostegno della “plurispecializzazione integrata”.

Lavorare sul piano dell’innovazione e della qualità implica sottrarre il territorio – attori pubblici e privati -

alle logiche concorrenziali che puntano esclusivamente sui costi, creando una competitività territoriale più

robusta nel tempo e nello spazio.

Le anali si qui condotte definiscono chiaramente la provincia di Siracusa come territorio caratterizzato dalla

“plurispecializzazione integrata” . La provincia è dotata di un polo industriale che può muoversi verso nuove

specializzazioni legate all’innovazione. Insieme sono presenti altri settori che si distinguono in Italia e in

Europa per produzioni di qualità, tra cui l’agricoltura e in prospettiva l’agroindustria. Cruciale è inoltre il

patrimonio ambientale e storico-artistico di assoluto valore che, in chiave comparata, può contribuire ad una

forte crescita del turismo di qualità. La valorizzazione di queste risorse presuppone come prerequisito

essenziale una tutela attenta e rigorosa delle risorse ambientali e culturali del territorio come vantaggio

competitivo per cogliere le opportunità della globalizzazione, specialmente nell’agricoltura e nel turismo.

Tale possibilità è però affidata alla messa in pratica di un’azione più consapevole da parte della classe

dirigente locale che deve dimostrare la capacità di maturare e perseguire una strategia di sviluppo a più lungo

termine che combini le diverse risorse e le valorizzi, e che in questa chiave, con coraggio e umiltà, affronti

anche efficacemente le fratture territoriali puntando a una migliore integrazione dei diversi territori.

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Il percorso di elaborazione: dal documento di indirizzo al piano strategico

Nel marzo 2011 è stato licenziato il documento di indirizzo del Piano Strategico Provinciale d’area vasta,

così come previsto dal protocollo d’intesa del 2007 il quale sanciva il ruolo congiunto di Camera di

Commercio e Provincia regionale come soggetti coordinatori dell’integrazione dei tre piani insistenti sul

territorio – Piano strategico di Augusta1, di Avola2 e della città di Siracusa - e promotori di azioni di

“cucitura” territoriale in un’ottica di maggiore integrazione, rafforzamento e sostenibilità economica, sociale

ed amministrativa. Il Documento di indirizzo individua delle linee di intervento integrate che tengono conto

dei tre piani strategici sub- provinciali e dell’attività di analisi delle principali tendenze economiche, sociali e

territoriali che caratterizzano l’area provinciale, con l’obiettivo di fornire un quadro di riferimento che

costituisse la base per la successiva selezione e predisposizione operativa di una serie di progetti di area

vasta, condivisi dai principali soggetti istituzionali pubblici e privati della provincia di Siracusa, in alcuni

casi anche in collaborazione con quelli di altre province contigue, specie per gli aspetti infrastrutturali.

Partendo da questo documento, ha preso avvio un’attività di confronto e coordinamento stabile tra i

principali soggetti istituzionali pubblici e privati coinvolti con l’obiettivo di giungere alla definizione di un

piano strategico provinciale operativo, costituito da una serie di progetti specifici condivisi e sottoscritti da

tali soggetti.

Dal punto di vista operativo, le azioni realizzate nel corso di questa seconda fase sono state rivolte a:

1. Promuovere e diffondere l’informazione sul percorso di pianificazione strategica in atto nel

territorio:

• Diffondere la conoscenza nel territorio del documento di indirizzo del piano al fine di

stimolare la partecipazione della cittadinanza e delle istituzioni pubbliche e private alla sua

evoluzione in progetti;

• Stimolare il confronto sul piano politico con i sindaci e le giunte dei comuni coinvolti;

2. Identificare le idee progetto

• Selezione e definizione di idee progetto capaci di dare concretezza al documento di indirizzo

del piano;

• Definizione delle ipotesi di finanziamento dei singoli progetti;

L’ultima parte del lavoro, condotta negli ultimi mesi del 2012 e nel gennaio 2013 ha riguardato la

ricognizione e la messa a punto delle schede tecniche degli interventi da inserire nella pianificazione

strategica.

1 I comuni coinvolti all’interno del Piano strategico di Augusta sono: Augusta, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Melilli, Lentini, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Solarino, Sortino. 2 I comuni coinvolti all’interno del Piano strategico di Avola sono: Avola, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Rosolini, Pozzallo, Ispica.

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Dalla ricognizione delle singole schede progettuali articolate per fonte finanziaria disponibile alla

realizzazione, è emerso come alcune progettualità siano suscettibili di essere inserite all’interno di progetti

modellati secondo lo schema PIST/PISU proposto dalla Regione Siciliana in cooperazione con la BEI –

Banca Europea degli Investimenti, i cui referenti di Fondo per l’Italia sono stati incontrati personalmente dal

Presidente e dalla Giunta della Camera di Commercio di Siracusa in qualità di soggetto coordinatore della

pianificazione strategica d’area vasta.

A tale specifico proposito, la Regione ha pubblicato in data 4/10/2012 la Procedura di presentazione,

valutazione e selezione degli interventi “Jessica puri” a valere sul P.O. FESR 2007-2013.

Sulla scorta di questa novità, si è proceduto all’analisi e selezione degli interventi PISU/PIST già elaborati

dai Comuni di Siracusa, Avola e Canicattini Bagni al fine di selezionare le idee progettuali in linea con gli

assi del piano strategico, di valenza sovra-comunale e con livello di progettazione definita.

Una volta individuati, si è passati alla modellazione di tali interventi in base allo schema sopra menzionato e

alla presentazione ai portatori di interesse più rappresentativi.

Unitamente, è stata valutata l’opzione di procedere, come territorio, all’avvio di incontri interlocutori con i

rappresentanti del governo regionale e nazionale, al fine di proporre la messa in campo operativa del parco

progetti selezionato attraverso lo strumento dell’Accordo di Programma.

Gli ultimi mesi si sono caratterizzati per un fitto calendario di incontri ristretti a cui hanno preso parte i RU

dei comuni capofila dei raggruppamenti e i referenti delle agenzie di sviluppo locale operanti sul territorio

provinciale.

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1. TURISMO CONGRESSUALE

Breve descrizione

Il progetto intende promuovere la ristrutturazione e mesa a sistemi di alcuni edifici storici attualmente non

utilizzati di proprietà pubblica e privata al fine di realizzare un centro congressi polifunzionale capace di

attrarre sul territorio flussi turistici destagionalizzati e di essere di per sé un attrattore culturale.

I siti rintracciati sono:

• ex cinema verga (proprietà provincia regionale di Siracusa;

• ex area Spero (proprietà privata)

• ex convento di Montevergini (in parte del Comune di Siracusa in parte dell’ASP 8)

• ex Chiesa del Collegio e convento dei gesuiti (proprietà Ministero degli interni e curia)

L’idea è di realizzare un polo congressuale, in cui ogni edificio ha una sua caratteristica specifica in termini

di spazi di allestimento e utilizzo. Alla ristrutturazione e allestimento degli spazi si accompagna la creazione

di un sistema di coordinamento e gestione unitaria degli stessi capace di promuovere Siracusa come centro

attrezzato per il turismo congressuale. Il progetto è integralmente in una fase embrionale, ma singole parti

sono a livelli diversi di realizzazione.

• ex cinema verga (proprietà provincia regionale di Siracusa: struttura completata nella

ristrutturazione immobiliare e impiantistica; mancano gli arredi per cui è in itinere la gara di

appalto). La struttura dispone di circa 450 posti

• area ex Spero (proprietà privata): progettazione esecutiva al vaglio della commissione urbanistica e

del consiglio comunale per l’ottenimento della concessione edilizia. Investimento privato posti

disponibili 700.

• ex convento di Montevergini (in parte del Comune di Siracusa in parte dell’ASP 8). Una parte di

questo edificio è già in uso al Comune di Siracusa il quale vi ha ubicato la sede della Galleria

Comunale Montevergini, spazio dedicato a mostre e performance temporanee. Un’altra parte

dell’edificio,

• ex Chiesa del Collegio e convento dei gesuiti (proprietà Ministero degli interni e curia).

Soggetti Coinvolti

CCIAA, comune di Siracusa, Provincia Regionale, Soprintendenza BBCCAA, ASP 8, Spero srl, Curia di

Siracusa, Ministero degli interni.

Budget stimato

Livello della progettazione

□ Nullo X Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

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Il progetto è in fase preliminare nella sua integralità tra le quattro strutture; ma i singoli plessi si trovano a

diversi livelli di attuazione (ex spero fase esecutiva; verga, termine lavori; Montevergini in parte già

utilizzabile, in parte preliminare; chiesa del collegio nullo)

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

24 mesi

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2. ITINERARI TURISTICI

Breve descrizione

Il progetto prevede la creazione di itinerari turistici che possano contribuire ad aumentare l’offerta di

attrattori del territorio, canalizzando anche i flussi di turismo organizzato al di fuori dei circuiti tradizionali e

che abbracci più comuni della provincia.

- Itinerario Barocco: Siracusa, Palazzolo, Ferla, Cassaro, Noto, Rosolini, Ispica, Modica, Ragusa.

L’itinerario prevede anche il potenziamento e la promozione del Treno del Barocco, che lega lungo

un percorso ferroviario le due province di Siracusa e Ragusa

- Itinerario di Storia Antica: le necropoli di Siracusa, Pantalica; gli insediamenti greci di Megara

Hyblea e thapsos, parco archeologico Leontinoi

- Siracusa Cristiana: la Chiesa di S. Marciano (seguace di S. Paolo), le catacombe di Vigna Cassia,

Santa Lucia alla Badia, Catacombe di San Giovanni;

- Itinerario enogastronomico tra le aziende agricole, le cantine e le riserve naturali dell’area.

La codifica degli itinerari faciliterebbe la visita da parte dei turisti, la promozione del territorio, anche on-

line, l’organizzazione di servizi di trasporto pubblico e guida turistica, attraverso la proposta di modalità

alternative di visita del territorio.

Per la promozione degli itinerari è necessaria la realizzazione e l’utilizzo di un portale web dedicato alla

provincia bel quale siano convogliate tutte le notizie a carattere turistico della zona.

Azioni da mettere in pratica:

- Organizzazione dell’offerta (gestione dei siti, guide)

- Segnaletica

- Trasporti

- Promozione on line e off line in italiano e altre lingue straniere

- Pubblicizzazione

Soggetti Coinvolti

Soprintendenza BBCCAA, Comuni, CCIAA di Siracusa, Provincia Regionale, imprese private, Siracusa

Turismo

Budget stimato

€ 300.000 all’incirca

Livello della progettazione

□ Nullo X Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

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Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

6 mesi per la fase preliminare che conduce alla stipula del protocollo d’intesa tra le parti; 12 mesi per la

realizzazione dei lavori e chiusura del progetto.

TOTALE 18 MESI

Stima delle fasi progettuali

- FASE 1: individuazione dei partner di progetto

- FASE 2: stipula protocollo d’intesa

o Selezione soggetto attuatore

o Individuazione fondi e loro ripartizione

o Definizione progetto esecutivo

- FASE 3: selezione team di progetto

- FASE 4: realizzazione

- FASE 5: project management (gestione, controllo, monitoraggio, rendicontazione).

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3. FORMAZIONE NEL SETTORE DEI SERVIZI

Breve descrizione Il progetto prevede la formazione di personale qualificato nei servizi dell’accoglienza (commercio, trasporti,

servizi alberghieri e della ristorazione, vigili urbani, servizi di informazione turistica, ecc.).

L’obiettivo del progetto è quello di formare una generale cultura dell’accoglienza capace di attrarre il turista

anche straniero, di generare interesse alla visita o all’acquisto, ma soprattutto voglia di ritornare sul

territorio.

Lo scopo del progetto è dunque molteplice: da un lato vuole creare un sistema qualificato di accoglienza

turistica attraverso l'acquisizione, da parte degli operatori del settore, di una lingua straniera che possa offrire

un canale di comunicazione efficace da cui averne anche un ritorno in termini economici; dall'altro creare

un'opportunità per i destinatari del progetto di formarsi accrescendo le proprie competenze linguistiche e

sociali in un’ottica di long-life learning aggiornamento e riqualificazione.

La formazione si articolerà quindi su due fronti:

- Formazione per le lingue straniere

- Formazione sui servizi di accoglienza.

Soggetti Coinvolti

CCIAA di Siracusa, Associazioni di Categoria, Imprese private, Comuni, Istituti scolastici, Fondazione

Garrone, Scuole di lingua del territorio, enti di formazione.

Budget stimato

All’incirca € 150.000 l’anno; possibilità di utilizzare fondi interprofessionali.

Livello della progettazione

□ Nullo X Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Destinatari

Il progetto è rivolto a tutti i soggetti che operano nel settore dei servizi (commercio, trasporti, servizi

alberghieri e della ristorazione, vigili urbani, servizi di informazione turistica, ecc.) a più livelli, siano essi

piccoli imprenditori, lavoratori indipendenti o aspiranti imprenditori che vogliono intraprendere un percorso

di formazione linguistica per acquisire, congiuntamente alle basi grammaticali di una nuova lingua, uno

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strumento di sviluppo personale e lavorativo che possa porre le basi anche per una nuova visione

dell'accoglienza e dell'ospitalità.

Obiettivi formativi

Apprendere la struttura grammaticale di una lingua "straniera" che permette l’interazione e la comunicazione

tra le persone, la conoscenza della loro storia, lingua, cultura e vita sociale, e che offre un valore aggiunto e

qualificato al servizio offerto dal personale che opera nei servizi:

– acquisire la conoscenza base di una lingua straniera;

– acquisire la conoscenza base di una lingua straniera rapportata al settore in cui si opera;

– eterogeneità dei percorsi formativi personalizzati a seconda delle esigenze e del target dei destinatari;

– formazione linguistica specifica sui servizi d'accoglienza e sulla “cultura dell'altro”. Introduzione al

concetto di mediazione culturale.

Orario

Da definire in base alle esigenze dei corsisti.

Bozza programma

I corsi avranno durata di 48 ore accademiche distribuite in un periodo di due mesi. Si preferiranno docenti

madrelingua.

Il corso intensivo, di cui sono previsti due incontri a settimana, prevede un approfondimento della

conoscenza base della lingua scelta e l'apprendimento diretto delle espressioni linguistiche più usate nel

settore lavorativo di riferimento dell'allievo.

Il programma verrà suddiviso in due parti:

– la prima parte, con lezioni frontali docente-studente, riguarderà il “reading e writing” dedicato alla

grammatica della lingua con esercitazioni scritte annesse;

– la seconda parte riguarderà invece il “listening e lo speaking”, la lingua parlata, con simulazioni di

situazioni tipiche personalizzate sugli ambiti professionali specifici di riferimento.

Il corso prevede l'incontro con madrelingue che racconteranno la loro esperienza in Italia e porteranno alla

classe il valore aggiunto della “diversità” visto e riscoperto come chiave per un nuovo e più consapevole

cambio culturale.

Il corso intensivo proposto mira raggiungere un livello base di:

Comprensione scritta:

Il candidato può, conoscendo il contesto e aiutandosi con un dizionario, comprendere il senso e gli elementi

generali ed essenziali di articoli di giornale semplici e di documenti professionali come ordini, fatture,

assegni, lettere standard...

Espressione scritta:

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Il candidato può riprendere gli elementi forniti per organizzare, secondo un formato standard e un modello

dato, redigere messaggi, corti, usuali, senza complicazioni, in rapporto con l'attualità sociale e professionale

abituale. In certi casi il suo lavoro deve essere verificato.

Comprensione orale:

Il candidato può comprendere l'essenziale di un messaggio prevedibile (contesto e punti cruciali) e gestire

una conversazione telefonica qualora questa sia riconducibile al suo campo di esperienza.

Espressione orale:

Il candidato può stabilire contatti sociali, descrivere le sue esperienze, le sue attività, scambiare informazioni,

esprimere opinioni, preferenze ma in un numero limitato di situazioni pratiche e su soggetti conosciuti, con

un linguaggio semplice e un ritmo lento, a volte interrotto da pause di esitazione.

Realizzatori

Enti di formazione linguistica, pubblici e/o privati, operanti sulla provincia di Siracusa accreditati e

opportunamente selezionati dalla camera di Commercio di Siracusa.

Classi per anno

15 classi da 10 alunni ciascuna.

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

6 mesi per la fase preliminare che conduce alla stipula del protocollo d’intesa tra le parti; 6 mesi per la

realizzazione del primo ciclo formativo.

TOTALE 12 MESI

Stima delle fasi progettuali

- FASE 1: individuazione dei partner di progetto

- FASE 2: stipula protocollo d’intesa

o Selezione soggetto attuatore

o Individuazione fondi e loro ripartizione

o Definizione progetto esecutivo

- FASE 3: selezione team di progetto (pubblicazione eventuale bando di selezione del

soggetto/soggetti attuatori)

- FASE 4: realizzazione

- FASE 5: project management (gestione, controllo, monitoraggio, rendicontazione)

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4. FORMAZIONE IN AGRICOLTURA

Breve descrizione

L’agricoltura è caratterizzata da uno scarso ricambio generazionale, probabilmente legato alla limitata

conoscenza del grado di competenze richieste e dell’innovazione tecnologica di settore. Gli addetti in

agricoltura devono oggi essere sempre più dotati di competenze professionali di alto profilo, basti pensare ad

esempio al settore vitivinicolo, frutticolo o delle colture protette, del condizionamento e lavorazione dei

prodotti.

Il sistema scolastico curriculare da solo non riesce a colmare questa esigenza formativa, né tanto meno corsi

di formazione extracurriculare oggi proposti sul territorio regionale. Pertanto è necessario un intervento

professionalizzante che veda il subentro di nuove generazione ed un loro percorso di formazione per il lavoro

effettuata con un taglio specificatamente pratico e operativo.

Soggetti Coinvolti

CCIAA di Siracusa, Associazioni di Categoria dell’Agricoltura, Università Siciliane, Centri di Ricerca

Specializzati, Azienda Foreste Demaniali, Istituti scolastici siciliani, Università ed enti di formazione

professionale dell’Emilia Romagna che hanno già sperimentato questa tipologia formativa.

Budget stimato

€ 250.000 annuali. Possibile fonte di copertura rintracciata nei fondi interprofessionali (FORAGRI).

Livello della progettazione

□ Nullo X Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Destinatari

Occupati e disoccupati residenti sul territorio che possibilmente abbiano una formazione di base specifica nel

settore

Obiettivi formativi

1) Personale da impiegare specificatamente al livello produttivo: occorre formare TECNICI DELLA

PRODUZIONE sia manuali che tecnici agronomici adatti alle produzioni locali. Ad esempio tecnici

potatori o addetti all’utilizzo di macchine agricole specifiche

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2) formazione di tecnici di medio livello (da svilupparsi possibilmente in convenzione con l’istituto

agrario) da impiegarsi in:

- Controllo della qualità;

- Nuove Tecniche e metodologie di sterilizzazione dei terreni;

- Tecnica di utilizzo di nuovi presidi sanitari;

- Sicurezza del lavoro;

- Sicurezza alimentare.

3) Alta formazione (post laurea):

- Tecniche di commercializzazione del prodotto ortofrutticolo (da svilupparsi in convenzione con

Università Italiane che già hanno attivato percorsi post laurea su queste tematiche).

Formazione professionale – Ambiti:

- Automazione agroindustriale

- Tecniche colturali innovative per le colture orticole e da frutto

- Tecniche colturali Agricoltura eco ambientale

- Agroenergie

- Sistemi qualità per il settore agricolo ed agroalimentare

Sistema scolastico:

- Programma di stage formativi nelle imprese

- Formazione continua e specialistica

- Sinergie con gli Istituti Tecnici e Professionali per l’Agricoltura e l’Ambiente della provincia

- Alternanza scuola/lavoro

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

6 mesi per la fase preliminare che conduce alla stipula del protocollo d’intesa tra le parti; 6 mesi per la

realizzazione del primo ciclo formativo.

TOTALE 12 MESI

Stima delle fasi progettuali

- FASE 1: individuazione dei partner di progetto

- FASE 2: stipula protocollo d’intesa

o Selezione soggetto/i attuatori delle diverse tipologie di iniziative formative

o Individuazione fondi e loro ripartizione

o Definizione progetto esecutivo

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- FASE 3: selezione team di progetto (pubblicazione eventuale bando di selezione del

soggetto/soggetti attuatori)

- FASE 4: realizzazione

- FASE 5: project management (gestione, controllo, monitoraggio, rendicontazione)

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5. CENTRO PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

Breve descrizione

La realizzazione di un Centro per la Ricerca e l’Innovazione ha la finalità di migliorare la qualità generale di

settore in termini non solo produttivi ma anche aziendali.

Il dinamismo di vocazione agricola di alcune produzioni non è adeguatamente supportato da una ricerca che

ne esalti ulteriormente le potenzialità. Molte delle innovazioni di prodotto e di processo attuate sino a dora

sono frutto di aggiornamenti o e miglioramenti realizzati dagli operatori locali attraverso sinergie e

interscambi con istituti di ricerca e fornitori esteri. Molto rimane da fare per il settore in un territorio così

dinamico.

Di seguito una sintetica elencazione dei divari che vanno con urgenza rimossi, o quantomeno mitigati, sugli

input energetici, sul prodotto, sulla filiera e sul marketing.

- Gli input energetici: L’acqua, i principi nutrizionali e fitosanitari e le tecniche colturali meno

impattanti sono tematiche di attuale approfondimento, non solo in termini di costo, ma anche in

relazione all’applicazione dei nuovi regolamenti sulla PAC 2013-2017 e sul ruolo virtuoso che

l’agricoltura può svolgere sul sequestro della CO2.

- Prodotto: l’innovazione varietale è una prerogativa dettata dalle sollecitazioni del mercato. Prodotti

con una migliore shelf-life, caratteristiche organolettiche e colore hanno fatto la differenza, per

esempio, su alcune cultivar di pomodoro coltivato nella zona di Pachino. Così come per delle

cultivar di frutta nell’areale delle colline a nord della nostra provincia.

- Marketing: molto c’è da fare sulla catena del valore lungo la filiera, come sul packaging, i trasporti

ed i rapporti con la GDO.

Un ulteriore tema di ricerca può essere quello della “conservabilità” e “servevolità della merce”: packaging,

metodologia di conservazione, nutrizione delle piante e genetico-tecnologia di conservazione sia attiva che

passiva.

Il Centro, in stretta relazione con le Università, avrà il compito di proporre, coordinare e realizzare iniziative

a sostegno dei vari settori, anche in una visione di sistema economico provinciale, attraverso:

- Innovazione e riqualificazione varietale;

- Innovazione per il mercato;

- Tecniche e processi colturali;

- Miglioramento delle relazioni nella filiera;

- Potenziamento del ruolo economico dell’agricoltura intensiva come fattore positivo sul saldo netto

del bilancio del carbonio (CO2);

- Innovazione e riqualificazione della filiera agrumicola nella provincia di Siracusa;

Il progetto può prendere piede attraverso:

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- l’istituzione di una borsa di studio/assegni di ricerca, di durata triennale destinati a laureati, dottorati

di eccellenza che garantiscano il connubio tra mondo della ricerca e impresa, conoscendo in maniera

approfondita la realtà locale, le dinamiche dei finanziamenti europei in materia, i progetti di ricerca

messi in atto dalle principali università.

- Realizzare e coordinare partenariati e sinergie con altri Centri di ricerca ed Università nel mondo,

particolarmente innovativi, al fine di sviluppare iniziative di ricerca ed applicazione negli ambiti

evidenziati per le nostre coltivazione ed il nostro clima.

Soggetti Coinvolti

CCIAA di Siracusa, Associazioni di Categoria dell’Agricoltura, Azienda Foreste Demaniali, ( Università,

Centri di Ricerca Specializzati da collegare in convenzione e non in fase istitutiva); Possibili partner fuori

regione: Istituto Agrario di San Michele all’Adige, IVTPA - Istituto Sperimentale per la Valorizzazione

Tecnologica dei Prodotti Agricoli.

Budget stimato

€ 250.000 annuali

Destinatari

Aziende agricole del territorio

Livello della progettazione

□ Nullo X Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

6 mesi per la fase preliminare che conduce alla stipula del protocollo d’intesa tra le parti; 6 mesi per l’avvio

del centro.

TOTALE 12 MESI

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6. BONIFICHE ZONA INDUSTRIALE

La ben nota storia industriale della provincia di Siracusa ha rivoluzionato gli andamenti economici e

reddituali di questo territorio, al prezzo, purtroppo, di sacrifici ambientali di notevole portata sia in termini di

fattori inquinanti che si registrano nel territorio, sia in termini di estensione che di costi di rimozione e

bonifica.

L’Accordo sulla Chimica del 2006 e la successiva integrazione del 2008 regolamenta in maniera esaustiva la

bonifica e la messa in sicurezza di aree sia private che pubbliche, rintracciando anche la gran parte delle

coperture finanziarie necessarie. L’accordo sarebbe dovuto essere immediatamente attuativo e i lavori in esso

previsti conclusi entro quattro anni dalla sottoscrizione (2008-2012). Di seguito si riporta una tabella con

attività e costi:

ATTIVITÀ FASE 1 (DA REALIZZARSI CON RISORSE

IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI E PROPEDEUTICHE ALLE

ATTIVITÀ DELLA FASE 2

COSTO (€) STATUS

REALIZZAZIONE

1. Caratterizzazione delle acquee di falda lungo la fascia degli arenili 100.000.000 SI

2. Studio di fattibilità per la realizzazione degli interventi di messa in

sicurezza e bonifica della falda acquifera 150.000.000 SI

3.Progettazione e realizzazione di un primo stralcio funzionale

dell’intervento di messa in sicurezza e bonifica della falda acquifera

attraverso la realizzazione di un barrieramento di lunghezza pari a circa

7,5 km localizzata lungo la fascia costiera antistante le aree industriali

prospicienti la Rada di Augusta a completamento del barrieramento già

realizzato, nonché di idoneo impianto modulare di trattamento delle

acquee di falda (fase 1)

73.800.000 NO

4. Progettazione esecutiva e realizzazione dei progetti prioritari di

bonifica dei sedimenti e riqualificazione ambientale relative al Portio di

Siracusa (fase 1):

- Riqualificazione delle aree a terra per miticoltura;

- Interventi di messa in sicurezza e bonifica del Porto Grande

30.500.000 NO

5. Caratterizzazione dell’area marina antistante l’area industriale di Priolo 1.500.000

6. Caratterizzazione delle Saline di Augusta 340.000

7. Monitoraggio scientifico e controllo delle attività di bonifica dei

sedimenti della fase 1 160.000 NO

8. Predisposizione del documento di Consesus report per il SIN e

progettazione dello studio epidemiologico su una coorte di popolazione

da selezionare in base alle caratteristiche sitospecifiche ambientali e

250.000 NO

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sanitarie

TOTALE FASE 1 106.800.000

ATTIVITÀ FASE 2 (coperte con risorse programmatiche) COSTO (€) STATUS

REALIZZAZIONE

9. Progettazione e realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e

bonifica della falda acquifera all’esterno della rada di Augusta anche a

seguito dei risultati della caratterizzazione di cui al punto 5. (fase 2)

119.950.000 NO

10. Progettazione esecutiva e realizzazione dei progetti di bonifica dei

sedimenti e riqualificazione ambientale relativi al Porto di Siracusa (fase

2)

48.000.000 NO

11. Progettazione e realizzazione degli interventi di bonifica della Rada

di Augusta 453.660.000 NO

12. progettazione e realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e

bonifica dell’area marina antistante l’area industriale di Priolo. 40.000.000 NO

13. Monitoraggio scientifico e controllo delle attività di bonifica dei

sedimenti della fase 2 2.340.000 NO

14. Realizzazione dello studio epidemiologico progettato nella fase 1 e

valutazione dei risultati 1.750.000 NO

15. Ripristino struttura demaniale Ex Lazzaretto 2.000.000 NO

TOTALE FASE 2 667.700.000

TOTALE GENERALE 774.500.000

Considerando il fabbisogno complessivo, questo è ripartito in :

- € 194.000.000 per gli interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda;

- € 454.000.000 per le attività di bonifica all’interno della rada di Augusta;

- € 41.500.000 per la bonifica dell’area marina esterna alla Rada e antistante il sito industriale di

Priolo;

- € 78.500.000 per l’area del Porto Grande di Siracusa;

- € 2.000.000 per la riqualificazione ambientale della struttura demaniale Ex-lazzaretto;

- € 2.000.000 per le attività di valutazione epidemiologica;

- € 2.500.000 per le attività di monitoraggio e controllo.

A ciò si aggiunga che le aree specifiche inserite all’interno della perimetrazione del Sito di Interesse

nazionale di Priolo con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Salute del territorio del 10 marzo 2006

sono:

Aree ritenute contaminate o ad alto rischio di contaminazione:

- Campo Serbatori di ERGMED (ex AGIP);

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- Reti oleodotti ENI Div. Exploration & Production;

- Deposito Mostringiano di ENI Div. Exploration & Production;

- Area di pertinenza dell’azienda Maxcom;

- Discarica SMARI nel territorio del Comune di Melilli;

- Saline di Siracusa e tratto terminale del fiume Ciane;

- Saline di Augusta (saline Vigneto – Lavaggi e parte delle saline Regina);

- Discariche pubbliche: discarica in Contrada Dominici (vecchio e nuovo bacino), discarica Andolina

in Contrada Bagali, discarica in Contrada Corvo, discarica in Contrada Bellezza, discarica in

Contrada feudo (campo sportivo);

- Comune di Siracusa: discarica in Contrada Cardona, discarica in Contrada Arenaura;

- Comune di Melilli: discarica inerti Vallone Canniolo;

- Comune di Augusta: discarica abusiva in Contrada Forgia;

- Discarica vicino al cimitero di Melilli

Aree potenzialmente contaminate nel Comune di Priolo Gargallo:

- Discarica abusiva in Contrada Appara (n. 1), proprietà Falsetti Santa;

- Discarica abusiva in Contrada Appara (n. 2), limitrofa alla precedente, (sequestrata dal’A.G);

- Proprietà La Mesa e figli in Contrada Petraia;

- Discarica di materiale ignoto nel torrente Canniolo;

- Campo sportivo San Focà;

- Bacino n. 1 della discarica comunale per R.S.U. in contrada Pasciuta di Sopra.

Aree private ad alto rischio contaminazione site nel Comune di Priolo Gargallo:

- Proprietà ESSO Italiana srl, area stoccaggio ovest e aree radice pontile (1 e 2);

- Area di Punta Cugno.

All’interno della stessa perimetrazione, i soggetti privati proprietari di siti interessati da interventi di bonifica

sono:

- Air Liquide (proprietà GASCO Sicilia)

- Air Liquide Sicilia S.p.A. (C.da Biggemi)

- Air Liquide Sicilia S.p.A. (C.da Biggemi) con stabilimento SVILUPPO SUD S.p.A.

- Buzzi Unicem

- Discarica inerti Smari – C.da Petraro (attiva)

- Dow

- ENEL centrale termoelettrica di Priolo Gargallo

- ENEL centrale termoelettrica di Augusta

- ENI S.p.A. Div. Exploration & Production – Ex SOMICEM (Dep. Mostringiano)

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- ENI S.p.A. Div. Exploration & Production – SOMICEM (Penisola Magnisi)

- ENI S.p.A. Div. Refining & Marketing

- ERG Raffinerie Mediterranee S.r.l. – Raff. ISAB – Impianti Nord

- ERG Raffinerie Mediterranee S.r.l.- Raff. ISAB – Impianti Sud

- Esso Petroli

- Eternit

- Impianto di depurazione IAS

- MAXCOM Petroli

- Polimeri Europa

- Raffineria Esso srl di Augusta

- Sasol

- Stabilimento ISAB Energy

- Syndial

Per maggiore dettaglio si veda la planimetria SIN2

L’intervento di bonifica ha un potente effetto moltiplicatore, in quanto consente la realizzazione sugli spazi

resi disponibili di aree per il nuovo insediamento di PMI, da attrarre con un programma di marketing

territoriale volto a promuovere l’arrivo di PMI anche dal di fuori del territorio regionale (nazionale ed

estero), integrato con un programma di regimi di aiuto dedicato alle PMI neoinsediande e con azioni di

politiche attive per il lavoro finalizzate come formazione per spin off e riconversione di maestranze

specializzate locali.

Tra l’altro, il disinquinamento non rimane fine a se stesso ma comporta anche la possibilità di utilizzare i

fanghi depurati, inseriti in appositi cassoni, come inerte per la posa delle nuove banchine del porto di

Augusta tangenti all’attuale diga foranea.

Inoltre si prevede la messa in rete di tutte le aree ad insediamento produttivo della provincia, sia di quelle

nuove a seguito di bonifica della zona industriale, sia di quelle già esistenti nei comuni di Floridia e Priolo,

che di quelle realizzande nei comuni di Augusta, Melilli, Solarino, attivando un sistema a rete tra le PMI in

cui far circolare partnership commerciali e produttive, accordi per economie di scala e servizi comuni,

ulteriori spin off.

La presente idea progettuale si lega anche a quella dell’incubatore d’imprese.

Soggetti Coinvolti

ASI, comune di Priolo, Comune di Melilli, Comune di Augusta, Comune di Solarino, Comune di Melilli,

Comune di Floridia, Regione Siciliana, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello sviluppo

economico, Ministero dell’Ambiente, ASI, industrie private Assessorato regionale attività produttive,

Ambiente e Territorio, Ufficio programmazione Regionale,Sogesid.

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Budget stimato

774.500.000 L’intervento può comunque essere porzionato in fase sia di stanziamento che realizzazione.

Livello della progettazione

□ Nullo □ Preliminare X Definitivo □ Esecutivo

Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

L’accordo sulla chimica indica 4 anni di tempo per la realizzazione. Si prevedono 12 mesi per il riavvio delle

operazioni, l’individuazione dei finanziamenti.

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7. APPROVVIGIONAMENTO IDRICO ZONA ASI E UTILIZZO BIVIERE DI

LENTINI

Breve descrizione

Il sistema di schemi idrici al servizio della zona industriale della Sicilia orientale fu ideato per poter

utilizzare le acque di superficie del territorio circostante. L’alimentazione doveva avvenire prelevando

l’acqua dal fiume Anapo, dal Biviere di Lentini e dal canale quota 100, oltre che dall’invaso dell’Ogliastro

(privato). Il tutto era affidato alla gestione del consorzio ASI. Per varie vicissitudini il sistema non ha mai

funzionato a regime. Allo stato l’industria preleva acqua da pozzi privati che attingono direttamente dalla

falda acquifera con alti rischi di salinizzazione della stessa nonché di esaurimento.

Il consorzio ASI, nel 1996, decise di procedere alla necessaria manutenzione straordinaria dell’intero

sistema. In tal senso fu predisposto un progetto preliminare da parte dell’ufficio tecnico dell’ente, sulla scorta

del quale fu approntato un progetto esecutivo riguardante specificatamente lo schema idrico “Quota100-

Chiarificatore/potabilizzatore”. La cifra allora disponibile, però, non consentiva un intervento riguardante

l’intero schema. Si diede, perciò, precedenza a quelle azioni che avrebbero consentito la pure e semplice

alimentazione dal Biviere alla zona industriale. In particolare sono stati inseriti nel progetto interventi

riguardanti la sostituzione di tratti della tubazione dal lago alla stazione di pompaggio, la revisione di tutti gli

impianti e apparecchiature ivi allocate, oltre alle opere edili dell’edificio vero e proprio, la messa a norma

dell’impianto di illuminazione e, infine, il rifacimento dello strato di impermeabilizzazione della vasca “di

compenso”, dalla quale l’acqua va, per caduta, alle utenze. Infine è stato previsto un sistema di automazione

e telecontrollo.

La quantità d’acqua derivabile dal Biviere è pari a 20 milioni di metri cubi d’acqua da distribuire nelle

seguenti proporzioni, 14 milioni per la zona industriale e agricoltura, sei milioni per uso potabile destinata ai

comuni di Augusta, Priolo e Melilli. Si veda l’allegato 1, piano economico del progetto.

Soggetti Coinvolti

ASI, comune di Priolo, Comune di Melilli, Comune di Augusta, Comune di Lentini, Consorzio 10, industria

private collocate in zona ASI.

Budget stimato

€ 9.306.553,32 (vedi distribuzione degli importi nel prospetto allegato)

Livello della progettazione

□ Nullo □ Preliminare □ Definitivo X Esecutivo

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Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

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8. RIMPINGUAMENTO DELLA FALDA IDRICA SIRACUSANA a mezzo di opere

sperimentali di rinaturalizzazione a fini multipli di tratti torrentizi montani della

“U.T.R.A.S. – Unità Territoriale di Recupero Ambientale e Storico-culturale -

Anapo-Cassibile”, per il riuso integrato delle risorse ambientali ed, in particolare,

per la coltivazione del ciclo delle acque.

La falda idrica siracusana, a causa dell’abnorme azione di emungimento operato nelle aree costiere da

oltre un trentennio ad opera del comparto industriale ed agricolo, ha un grado di vulnerabilità tale da essere

classificata fin dal 1987 al 6° pericolo ecologico della Regione Siciliana a mezzo di Decreto

dell’Assessorato Territorio Ambiente della Regione Sicilia del 22/06/1987.

La ex Cassa per il Mezzogiorno negli anni 80 realizzò schemi idrici di livello interprovinciale (Siracusa e

Catania) che miravano alla gestione integrata in campo agricolo ed industriale delle fluenze provenienti dai

fiumi Ciane (mediante opere di presa presso la foce), Anapo (mediante il riuso delle acque utilizzate dalla

centrale idroelettrica di Petino), e dal fiume Simeto (mediante l’invasamento nel ripristinato “Lago di

Lentini” delle ondate di piena invernali captate dalla traversa “Ponte Barca” di Paternò. A tal fine furono

realizzate le necessarie opere che prevedevano la captazione, il trattamento, l’adduzione e la distribuzione

di tali risorse idriche sia all’industria siracusana che al relativo comparto agricolo irriguo; ciò

nell’intendimento di limitare le azioni di emungimento dalla falda ad opera di questi due comparti

produttivi, utilizzatori di elevatissimi volumi idrici.

Negli anni a seguire, a fronte della cessazione della CASSMEZ non seguì la preparata “fase gestionale

complessa” di tali infrastrutture e si innescò un processo di degrado tale che, allo stato attuale, le medesime

sono bisognevoli di consistenti risorse per la relativa rifunzionalizzazione.

Nelle more di tali rifunzionalizzazioni e nella considerazione che le citate opere ex Cassmez avevano

l’obiettivo primario di limitare il complessivo prelievo dalla falda (e non di affrontare il relativo

rimpinguamento), il “Piano Integrato di Sviluppo Sostenibile dell’UTRAS Anapo-Cassibile”,

nell’affrontare la problematica complessa della coltivazione del locale ciclo delle acque ha programmato di

operare nei confronti del 6° pericolo ecologico regionale con opere di tipo sperimentali e replicabili in altri

contesti similari dell’Unità Territoriale, idonee al rimpinguamento diretto della falda idropotabile, che oggi

rischia di subire il fenomeno irreversibile di insalinamento a seguito di infiltrazioni di acqua di mare.

In tal senso l’entroterra siracusano configura il naturale bacino di carico della falda idropotabile in

argomento ed il P.I.S.S. Anapo-Cassibile ha previsto e progettato opere di sistemazione idraulico valliva a

fini multipli di tratti torrentizi con caratteristiche idonee a facilitare l’assorbimento e l’immissione in falda

delle acque meteoriche durante l’intero arco dell’anno; ciò dopo avere inquadrato le funzioni di base che i

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vari sotto-bacini idrografici possono svolgere a favore dei vari bacini di utenza socio-economici dell’Unità

Territoriale Anapo-Cassibile, anche in relazione al miglioramento e salvaguardia degli standard di qualità di

vita provinciale.

Tale metodologia programmatorio-operativa rispetta la complessiva strategia d’intervento per lo

sviluppo sostenibile delle aree interne della Regione Sicilia ed all’Unità Territoriale assegna ruoli

complementari e funzionali all’area metropolitana su cui essa gravita. In particolare l’iter partecipativo

“pubblico-privato” che ha condotto alla formulazione del PISS Anapo-Cassibile, assegna ai sottobacini

idrografici “Anapo e Cavadonna” (costituenti nel loro insieme il bacino idrografico n° 26 della Regione

Sicilia), nelle parti non espressamente tutelate con specifiche finalità, un ruolo di interconnessione fra le

aree di riserva Anapo-Cassibile, con funzione diretta a migliorare gli standard di qualità di vita provinciale

“coltivando e salvaguardando”, per una utilizzazione sostenibile delle complessive risorse territoriali locali,

gli elementi di base della vita stessa, primi fra essi l’acqua, l’aria, l’ambiente in generale. Ciò nel rispetto

dei dettati europei dello sviluppo sostenibile che nelle proprie finalità strategiche mirano:

§ Allo sviluppo sostenibile della base produttiva favorendo la crescita di inziative produttive e di

occasioni di lavoro in un contesto di equioliobrato assetto del territorio;

§ All’attuazione di politiche di lavoro che stabiliscano uno stretto intreccio fra “creare occupazione

ecocompatibile” e “creare sviluppo sostenibile”

§ Al miglioramento della qualità di vita da conseguire attraverso la riqualificazione del sistema

insediativo ed il mantenimento di una elevata qualità dei sistemi ambientali, da attuare non solo con la

difesa del patrimonio storico, naturalistico e territoriale, ma riconsiderando l’organizzazione

complessiva del territorio e delle sue risorse.

La strategia adottata si estrinseca attraverso interventi integrati di rinaturalizzazione di tratti torrentizi che

ricreano piccoli bacini collinari collegati in cascata, da realizzare con tecniche ecopompatibili, di limitata

capacità d’invaso che, al contempo, consentono la fruizione del fondovalle a fini multipli (riforestazione,

turismo rurale, selvicoltura, ecc).

L’intervento sperimentale progettato riguarda il contesto geomorfoliogico, geologico ed idrogeologico

della “Cava Cavadonna”, in agro di Canicattini Bagni.

Il reticolo idrografico dell’area è profondamente incassato ed è articolato in aste di vario ordine; gli aspetti

morfologici sono tipici degli altopiani calcarei, influenzati dai fenomeni connessi all’azione delle acque

circolanti in superficie e in sottosuolo, con processi di erosione che danno origine alla predetta idrografia, e

di dissoluzione che determinano in particolari aree lo sviluppo di un carsismo esteso all’interno degli

ammassi cartonatici. Il Cava Cavadonna è uno di questi e per questo è stato scelto per l’azione sperimentale

di rimpinguamenti della falda idrica.

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Dal punto di vista climatologico le precipitazioni nella zona presentano valori medi annui sull’ordine degli

800-900 mm di pioggia e la circolazione idrica dell’area risulta discontinua in superficie mentre può

ritenersi estesa, seppure non omogeneamente diffusa, nel sottosuolo, data la natura dei terreni presenti. La

circolazione idrica è discontinua perché si sviluppa principalmente nel reticolo di fratture e di cavità

carsiche presenti nei terreni calcarei e quindi non presenta caratteri di omogenea distribuzione.

L’area sperimentale, nei confronti della “coltivazione della risorsa acqua”, interessa un territorio esteso

circa 5.000 ettari che si identifica con l’area di ricarica di falde idriche sotterranee del bacino ideologico e si

sviluppa verso est fino al mare di Siracusa con caratteristiche di permeabilità tali da favorire l’infiltrazione

nel sottosuolo delle acque di precipitazione, che vanno ad alimentare le falde presenti alle varie profondità.

Il tratto di asta della “Cava Cavadonna” interessata dal progetto sperimentale è lungo circa 8.400 metri

ed è compreso fra le quote 90 m. s.l.m. e 250 m s.l.m.; il bacino idrografico “teorico” sotteso alla sezione di

chiusura è esteso 58,90 Kmq e comporta la realizzazione di 14 laghetti collinari collocati in cascata; il

bilancio progettuale dei deflussi idrici evidenzia che a fronte di 8.500.000 mc di deflusso medio annuo, se

ne rilasciano a valle per sfioro 2.500.00 mc/anno e se ne infiltrano in falda 5.540.000 mc/anno, al netto delle

evaporazioni.

Questi i dati sintetici del progetto sperimentale:

a) Lunghezza dell’alveo da rinaturalizzare ml 8.400

b) Dislivello complessivo della tratta di asta in progetto ml 200

c) Laghetti da ricostituire in cascata n° 14

d) Specchio liquido del sistema di laghetti mq 6.600

e) Capacità d’invaso del sistema di infiltrazione mc 180.000

f) Capacità di immissione in falda del sistema mc/anno 5.540.000

g) Dotazione idrica equivalente del sistema di immissione in falda

n° persone per anno con 250 l/giorno 60.712

h) Costo dell’investimento Euro 7.332.000,00

Tali dati progettuali evidenziano che un investimento di € 7.332.000,oo nella “Cava Cavadonna”

consente di immettere in falda il fabbisogno idropotabile annuo necessario all’intera collettività dell’area

interna e svantaggiata del Siracusano (circa 60.000 persone); la replica di tale intervento in altre due aste

dell’Unità Territoriale Anapo-Cassibile, pre-individuate dal PISS, consente di garantire alla collettività

socio-economica dell’area montana siracusana ed all’intera Città di Siracusa, i complessivi fabbisogni

idropotabili annui con una dotazione pro-capite giornaliera di 250 l/giorno.

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L’intervento fa parte del Piano Integrato di Sviluppo Sostenibile del Comprensorio Val d’Anapo, che ha

già ricevuto le seguenti validazioni:

§ E’ stato inserito nel Piano di Sviluppo del Mezzogiorno, quale esempio di buona prassi

§ E’ stato individuato nel documento di programmazione economico- finanziaria dello Stato Italiano

2000-2002, quale obiettivo a medio termine

§ Ha ottenuto positiva certificazione di coerenza ex L. n° 208/98 e n° 144/99 del Nucleo di Valutazione e

Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Siciliana

Ha ricevuto “Certificazione di utilità” dal Presidente della Regione Siciliana, ai sensi del comma 6 dell'art.

4 della Legge n. 144 del 7/5/1999, ai fini dell’attestazione di compatibilità del "Piano Integrato di Sviluppo

Sostenibile del comprensorio Val d'Anapo" con i piani di sviluppo della Regione Siciliana

Soggetti Coinvolti

Partenariato Pubblico-Privato del contesto Ibleo:

§ N° 21 Comuni per l’area sperimentale originaria dell’UTRAS Anapo-Cassibile: Comuni di

Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Palazzolo Acreide,

Solarino, Sortino, Siracusa, Noto, Avola, Melilli, Priolo, Augusta.

§ Tutte le Associazioni di Categoria e Datoriali dell’area vasta di riferimento (altopiano ibleo

comprendente parti delle Province di Siracusa, Catania, Ragusa)

§ Sistema Economico-sociale dell’Altopiano Ibleo

Budget stimato:

- € 8.500.000,00 per l’asta sperimentale de torrente “Cavadonna”

Livello di progettazione:

L’intervento può essere immediatamente appaltabile, in quanto esso fa parte della progettazione preliminare,

finanziata in funzione delle validazioni di livello regionale sopra specificate e positivamente validata ai sensi

dell’art. 6 della LR Sicilia 12 luglio 2011. In considerazione delle formali attestazioni di compatibilità

perfezionate, si può procedere con immediatezza alla relativa realizzazione dei lavori mediate lo strumento

“appalto integrato”, ai sensi dell’art. 6 della LR. n° 12/2011.

Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

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9. SISTEMAZIONE INGRESSO SIRACUSA SUD – PARCHEGGIO SCAMBIATORE La porta della città. Trasformazione funzionale del nodo di accesso alla città.

Breve descrizione

L’ipotesi di “Trasformazione funzionale del nodo di accesso alla citta” rappresenta uno dei principali

interventi di sistema che riguardano esclusivamente la città capoluogo ma che, in verità hanno ricadute

importanti sull’intero territorio provinciale. L’intervento è orientato a ridefinire la Porta della Città

dall’entroterra, investendo aree cruciali del sistema urbano (asse stradale di collegamento con l’autostrada,

parco archeologico, ferrovia, nascente struttura portuale) e funzioni nevralgiche (scambio intermodale,

fruizione del sistema storico urbano, nuove attrezzature e servizi territoriali). La dimensione dell’intervento e

la necessità di prefigurare un ampio inquadramento urbanistico e ambientale ha indotto ad indicare

l’attivazione di uno studio di prefattibilità e a stimare una dimensione puramente indicativa dell’operazione

di trasformazione urbana (circa 36 mln di euro, con partecipazione di più partner pubblici e privati).

L’obiettivo prin

Attraverso un complesso processo di ridisegno e trasformazione del comparto urbano, si intende definire un

nuovo assetto dell’area urbana che costituisce la Porta della Città dall’entroterra (sia per i flussi veicolari

dall’autostrada che di quelli ferroviari).

Ai fini di un primo inquadramento dei contenuti e delle finalità dell’intervento, ovvero della definizione dei

quadri di compatibilità e sostenibilità urbanistica, ambientale, tecnica, finanziaria e amministrativa

gestionale, viene prevista l’attivazione di un percorso progettuale attraverso la predisposizione di uno studio

di fattibilità -con i requisiti e le forme indicate dalle disposizioni in materia- e l’approfondimento dei

processi di governance per la convergenza di partner istituzionali ed economico-sociali all’implementazione

del progetto.

L’area in questione coinvolge luoghi urbani diversi e richiama temi rilevanti della città. Il nodo viario tra

viale Ermocrate, viale Paolo Orsi, via Gaetano Mario Columba, in primo luogo, rappresenta l’area di

convergenza di flussi rilevanti del traffico urbano e, allo stesso tempo, segna l’immagine della città in

ingresso dall’entroterra, scontando complessivamente un deficit di funzionalità e rango. In quest’area appare

possibile un’opera di ridisegno che consenta funzioni intermodali e al contempo una riclassificazione delle

dotazioni del sistema città.

Ad un nuovo assetto, con la partecipazione di aree e zone escluse attualmente dal funzionamento reale della

città, può contribuire la ridefinizione della sezione del fascio binario della ferrovia che, come noto, è

destinato ad essere ridimensionato ed ammodernato. Pare decisivo per il futuro della città -recuperata ad un

ruolo centrale nell’ampio sistema di riferimento- la funzionalizzazione di un collegamento diretto veloce via

ferrovia all’aeroporto di Fontanarossa che, nell’area ferroviaria, potrebbe trovare il suo capolinea naturale.

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La contiguità del nodo con il Parco archeologico della Neapolis e, direttamente, con l’area del Teatro,

suggerisce ancora il tema della fruizione moderna e sostenibile delle aree storico-archeologiche della città.

Attorno ai temi sopra indicati, può prefigurarsi una vera e propria strategia per il “territorio eccellente”,

prefigurando un’azione di innovazione urbana per incentivare servizi urbani qualificati, sostenere sistemi di

mobilità sostenibile, garantire la realizzazione di nuove infrastrutture, riconvertire aree dismesse e attività

non compatibili, favorire l’investimento di soggetti imprenditoriali, innalzare la qualità ambientale e il livello

di fruizione dei beni culturali.

La scala di intervento non consente in questa sede che di indicare sommariamente le opere e il costo

complessivo dell’operazione di trasformazione urbana. Si tratta, in linea generale, di un programma di

interventi che richiede una scansione temporale e una processualità a partire dalle condizioni operative dei

diversi enti e soggetti coinvolti nelle operazioni di riassetto delle aree e delle funzioni.

In via preliminare ed esemplificativa, gli interventi riguardano (a) il ridisegno delle sezioni stradali e delle

intersezioni, (b) la realizzazione di parcheggi di interscambio, (c) la riconversione di aree a funzioni

compatibili anche per la realizzazione di nuove attrezzature di rango territoriale, (d) il recupero e la

valorizzazione di aree di interesse culturale e ambientale, (e) la bonifica e rifunzionalizzazione di aree

ferroviarie dismesse, (f) il miglioramento del sistema di accesso e fruizione del Parco archeologico.

Lo studio di fattibilità dovrà contenere un quadro interpretativo e uno scenario progettuale definiti per tutti

gli elementi significativi dell’intervento. In sintesi (secondo lo schema classico di prefeasibility) si tratta di

individuare ed indagare tutti gli elementi per la valutazione del progetto e per le conseguenti decisioni di

governo, di finanziamento, di alternativa. Nel caso in questione, appare necessario individuare i contenuti del

piano attuativo di trasformazione urbana e della successiva valutazione ambientale strategica, e -in ragione

degli obiettivi- (a) un quadro conoscitivo adeguato, relativo al sistema di riferimento, alle dinamiche in atto,

alle domande emergenti e alle aspettative, (b) un’ analisi territoriale orientata a cogliere la soglia di

sostenibilità dell’intervento, (c) una definizione dei tratti di progetto anche in relazione alla trasformabilità

dell’area, (d) una selezione del mix funzionale di attività, servizi, attrezzature anche al fine di valutare la

dimensione tecnica, economica e finanziaria dell’operazione di trasformazione urbana, (e) una verifica di

sostenibilità amministrativa e istituzionale del progetto, ovvero l’esistenza delle condizioni di intesa

interistituzionale per l’avvio delle progettazioni e delle realizzazioni.

Le aree oggetto di intervento non sono, ad oggi, nella completa disponibilità del Comune di Siracusa.

L’intervento non è ancora conforme agli strumenti urbanistici né tanto meno è iscritto all’interno del piano

triennale delle opere pubbliche

Soggetti Coinvolti

Comune di Siracusa, Ferrovie dello Stato, ANAS, Provincia Regionale di Siracusa, Soggetti privati

Budget stimato:

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€ 36.000.000 (si veda p.57 del Documento Finale del progetto di territorio del Comune di Siracusa,

aggiornato al febbraio 2010)

Livello di progettazione:

□ Nullo X Basso (progettazione preliminare) □ Medio □ Alto

Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso X Medio □ Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

- 24 mesi per interventi amministrativi

- 60 mesi per realizzazione interventi

- TOTALE 84 mesi

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10. BRETELLA FERROVIARIA SIRACUSA-CATANIA AEROPORTO

Breve descrizione

Realizzazione di un raccordo ferroviario tra la stazione di Catania Bicocca e l’Aeroporto di Catania che dia

la possibilità ai residenti della provincia di raggiungere l’infrastruttura aeroportuale con il mezzo pubblico,

limitando i costi del trasporto individuale e la congestione stradale. Allo stesso tempo, occorre riorganizzare

il sistema di trasporto ferroviario tra le province di Siracusa e Catania al fine di ottimizzare i tempi ei costi

della gestione ferroviaria. Su questo ultimo punto, c’è da sottolineare come RFI abbia già predisposto un

progetto per il potenziamento della linea.

L’intervento riguarderà il rafforzamento della struttura fisica dei binaria d oggi esistente, oltre la

realizzazione di un terminal presso la struttura aeroportuale per consentire l’utilizzazione di treni di ultima

generazione.

Soggetti Coinvolti

RFI, SAC, Provincia Regionale di Siracusa, Provincia Regionale di Catania, Regione Siciliana.

Budget stimato

All’incirca 15 milioni di euro

Livello della progettazione

X??? nullo preliminare definitivo esecutivo

Avere conferme dalla SAC.

Livello della concertazione nullo basso medio X alto

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11. BRETELLA FERROVIARIA PORTO DI AUGUSTA

Breve descrizione

Realizzazione di un raccordo ferroviario tra il porto commerciale di augusta e la linea ferroviaria esistente al

fine di garantire la connessione tra l’infrastruttura portuale e le province di Siracusa e Catania per favorire il

traffico merci generando un sistema di trasporto intermodale. Allo stesso tempo, occorre riorganizzare il

sistema di trasporto ferroviario tra le province di Siracusa e Catania al fine di ottimizzare i tempi ei costi

della gestione ferroviaria. Su questo ultimo punto, c’è da sottolineare come RFI abbia già predisposto un

progetto per il potenziamento della linea.

L’intervento riguarderà il rafforzamento della struttura fisica dei binaria ad oggi esistente, oltre la

realizzazione di un terminal merci presso la struttura portuale.

Soggetti Coinvolti

RFI, Provincia Regionale di Siracusa, Provincia Regionale di Catania, Autorità portuale di Augusta,

Regione Siciliana.

Budget stimato

All’incirca 15 milioni di euro

Livello della progettazione

X nullo preliminare definitivo esecutivo

Livello della concertazione nullo basso medio X alto

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12. FORMAZIONE TECNICI SPECIALIZZATI E INCUBATORE D’IMPRESA

Breve descrizione

Sfruttando il vantaggio competitivo dell’area siracusana in termini di insediamento di imprese industriali e

know how sviluppato negli anni, l’obiettivo del progetto è quello di realizzare una scuola di formazione

permanente per tecnici specializzati nella progettazione e manutenzione di impianti industriali in grado di

affrontare e risolvere le problematiche con un livello di alta tecnologia innovativa. La sede rintracciata è

quella del CIAPI di Priolo Gargallo la quale è dotata degli spazi per allestire magazzini e laboratori

formativi. Il centro deve vedere il coinvolgimento delle imprese locali di settore al fine di garantire il

collegamento tra formazione, mondo del lavoro e innovazione tecnologica. Ugualmente sarà garantita la

formazione linguistica dei tecnici che frequenteranno la scuola al fine di renderli disponibili per l’impiego a

livello internazionale.

La gestione e organizzazione della struttura formativa non coinciderà con l’attuale struttura del CIAPI, con il

quale sarà semplicemente stipulato un contratto di affitto/gestione/comodato della struttura e delle eventuali

attrezzature.

Nello stesso luogo, si realizzerà un incubatore d’impresa, ovvero uno spazio dove ospitare le imprese di

nuova costituzione e supportarle nelle fasi di start –up (primi tre anni di attività) erogando servizi di

consulenza, dando la possibilità di utilizzare gli spazi, compresi i laboratori e le attrezzature specifiche,

supportandole in un continuo aggiornamento e innovazione attraverso lo scambio con altre realtà

imprenditoriali.

La struttura del CIAPI di Priolo non ha necessità di interventi di ristrutturazione dell’immobile, ma

solamente di investimenti in attrezzature ed impianti tecnologicamente all’avanguardia.

Tematiche della formazione

- Tecniche di meccanica e informatica/elettronica per l’agricoltura e tecnologia alimentare; - Meccanica per l’industria - Progettazione e manutenzione di impianti industriali - Lingue straniere (linguaggio tecnico-settoriale).

Soggetti Coinvolti

CCIAA di Siracusa, Sindacati dei lavoratori, CIAPI, Industrie e loro organizzazioni di rappresentanza,

Assessorato Regionale alla pubblica istruzione e formazione professionale.

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Budget stimato

All’incirca 2 milioni di euro per

- Allestimento spazi

- Start-up formazione

- Allestimento incubatore d’impresa

- Disponibilità locali

Livello della progettazione

□ Nullo X Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

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13. AREE ATTREZZATE, MESSA IN RETE E MARKETING TERRITORIALE PER

L’INSEDIAMENTO INDUSTRIALE

Breve descrizione

A ridosso della città di Siracusa insistono aree adatte all’insediamento industriale già definite all’interno dei

piani regolatori generali dei Comuni coinvolti e collocate a ridosso di aree logisticamente nevralgiche ed

interessate dalla presenza di snodi autostradali e da insediamenti produttivi connessi alla produzione

energetica.

L’idea progettuale consta nella messa in rete delle suddette aree (insistenti nei Comuni di Melilli, Augusta,

Priolo Gargallo oltre alle aree soggette a bonifica collocate all’interno del territorio del Comune di Siracusa)

e nella predisposizone e messa in atto di un piano di marketing territoriale volto a stimolare l’insediamento di

nuove PMI.

Soggetti Coinvolti

CCIAA di Siracusa, Associazioni di categoria, Comuni di Melilli, Augusta, Priolo Gargallo e Siracusa.

Budget stimato

All’incirca € 150.000,00

Livello della progettazione

□ Nullo X Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso □ Medio X Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

12 mesi dall’individuazione dei finanziamento

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14. DONNE E MERCATO DEL LAVORO E IMPRENDITORIA FEMMINILE

Breve descrizione

Siracusa sconta due dati a sfavore delle donne: il primo riguarda il basso tasso di partecipazione al mercato

del lavoro (Tasso femminile di inattività per il 2011 è il 63%; tasso di occupazione femminile 2011 28,8%;

fonte istat); il secondo il basso numero di imprese al femminile.

La popolazione femminile può essere divisa in due sottogruppi, a seconda della fascia di scolarizzazione/

autonomia: al primo gruppo appartengono le fasce con basso livello di scolarizzazione, bassa partecipazione

al mercato del lavoro e scarse esperienze lavorative; al secondo gruppo appartengono invece donne con

livelli medio alti di scolarità, significative esperienze lavorative, le quali sono uscite dal mercato del lavoro

in seguito a scelte collegate alla vita familiare.

Il progetto riguarda l’individuazione di uno spazio permanente, che sia punto di riferimento per le donne, in

cui offrire servizi formativi basilari che tengano conto:

- della creazione di percorso di accompagnamento e valorizzazione per l’autostima della donna;

- dell’organizzazione familiare e personale;

- della gestione del tempo e dello stress;

- dell’orientamento alla formazione o al lavoro, attraverso il bilancio delle competenze;

Il secondo livello progettuale riguarda la messa in campo di servizi per la conciliazione famiglia /lavoro e

quindi per la cura dell’infanzia e della terza età.

Il progetto consta di tre azioni:

1. creazione di uno spazio Donna-Impresa

2. Supporto per un mercato del lavoro in rosa

3. Creazione di un osservatorio delle apri opportunità che sviluppi reti e progetti da attivare a

livello di contesto

Soggetti Coinvolti

CCIAA di Siracusa, Sindacati dei lavoratori, Associazioni di categoria, Associazioni di donne, Assessorato

Regionale alla pubblica istruzione e formazione professionale, Comuni, Provincia Regionale .

Budget stimato

All’incirca € 100.000 annui

- Formazione

- Mentoring

- Supporto allo start up d’impresa

Livello della progettazione

X Nullo □ Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

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Livello della concertazione

□ Nullo □ Basso X Medio □ Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

6 mesi dall’individuazione dei finanziamento

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15. LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA

Breve descrizione

La provincia di Siracusa riporta storicamente dati sulla dispersione scolastica che superano di molto la media

nazionale così come quella regionale.

Al di là dei numeri, il fenomeno dell’abbandono scolastico da parte di giovani e giovanissimi ha ricadute

negative sotto molteplici punti di vista: sociale, economico, lavorativo nel senso di un basso livello di

qualificazione della forza lavoro, di sicurezza.

Solo nell’anno scolastico 2011-2012, l’ufficio scolastico regionale ha dotato la provincia di Siracusa di due

risorse permanentemente impiegate per il monitoraggio e il contrasto della dispersione scolastica in

provincia. È stato quindi creato un apposito osservatorio - la cui sede stabile è presso l’Istituto Comprensivo

Salvatore Chindemi di Siracusa - che ha suddiviso il territorio provinciale in 5 aree di osservazione (Pachino,

Siracusa, Canicattini Bagni, Melilli, Francofonte) ed ha così rilevato le criticità peculiari per ogni diverso

grado di istituzione scolastica e territorio.

Sul piano della scuola primaria e secondaria di primo grado, l’osservatorio scolastico e i soggetti istituzionali

che lo compongono hanno già dato avvio ad un’azione di contrasto che coinvolge le famiglie, i comuni,

l’ASP e gli insegnanti volta principalmente ad abbattere il muro di diffidenza nei confronti delle istituzioni,

far emergere i bisogni sociali e sanitari dei ragazzi e delle famiglie ma principalmente insegnare ai ragazzi un

metodo di studio che li accompagni poi nell’intero percorso formativo.

Per quanto riguarda la scuola secondaria superiore, sono stati invece individuati i singoli istituti in cui il

fenomeno si annida con più forza e che, quindi, causano un innalzamento del dato medio provinciale. Sono

stati quindi selezionati tutti gli istituti che presentano un tasso di abbandono superiore al 6%. Questi sono:

- Pachino “Calleri” sedi di Marzamemi e Rosolini

- Noto “Matteo Raeli” scienze sociali e socio

- Noto “Carnilivari” periti aziendali e corrispondenti in lingue estere

- Avola “Mattei” tecnico serale e professionale

- Palazzolo professionale agricoltura sede e sez. di Sortino e I.P.S.S.A.R.T. di Palazzolo

- Lentini “Alaimo” prof. per l’agricoltura, commerciale serale e commerciale sez. di Francofonte

- Siracusa “P. di Napoli” I.P.A., I.P.T.C. serale, I.P.T.C. piazza Matila, I.P.T.C. serale di Rosolini,

I.P.T.C. di Rosolini

- Siracusa “Federico II° di Svevia” Alberghiero

- Siracusa “Rizza” commerciale

- Siracusa “Calapso” I.P.S.I.A

- Siracusa “Principessa di Savoia” I.T. Attività sociali e I.T. Attività sociali sez. di Noto

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Appare evidente come il fenomeno coinvolga esclusivamente istituti tecnici e professionali collocati per lo

più al di fuori del capoluogo. Le motivazioni che stanno alla base del fenomeno dispersivo possono essere

rintracciate in:

- Mancanza di un’adeguata formazione di base derivante dalla scuola primaria e/o secondaria di primo

grado;

- Opportunità lavorative “facili” (che si rintracciano quasi esclusivamente nel lavoro nero in

agricoltura o all’interno del settore dei servizi – in particolare ristorazione) anche all’interno della

famiglia che rendono appetibile l’abbandono;

- Assenza di fiducia da parte dei ragazzi e delle loro famiglie nel sistema scolastico e in generale nelle

istituzioni.

Su questo fronte della scuole secondaria, ancora nulla è stato fatto dall’osservatorio. L’idea presente punta

allora a mettere in connessione il mondo della scuola con quello dell’impresa al fine di creare percorsi

formativi che siano effettivamente legati a sbocchi occupazionali nel territorio all’interno di un sistema

economico e aziendale di legalità che scoraggi il lavoro nero, favorisca la formazione soprattutto su ambiti

pratici con particolare attenzione al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, creando un circolo virtuoso di

monitoraggio, controllo e inserimento lavorativo.

Soggetti Coinvolti

Osservatorio Provinciale Per La Dispersione Scolastica Di Siracusa, associazioni di categoria, imprese del

territorio, sedi locali di INPS e INAIL, Ufficio provinciale del Lavoro, sindacati, enti di formazione

professionale.

Budget stimato

€ 200.000 annui. Da vagliare fondi per l’alternanza scuola lavoro, leggi specifiche sull’inserimento

lavorativo e tirocini formativi.

Destinatari

Aziende agricole del territorio, studenti residenti in provincia a rischio dispersione.

Livello della progettazione

X Nullo □ Preliminare □ Definitivo □ Esecutivo

Livello della concertazione

□ Nullo X Basso □ Medio □ Alto

Tempo stimato per rendere il progetto esecutivo

6 mesi dall’avvio della concertazione

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Gli assi strategici e i progetti

La maggiore ricchezza, in termini relativi rispetto alle altre province della regione, che in passato era dovuta

per la gran parte ai risultati dell’industria sembra essere oggi il risultato di una pluralità di specializzazioni

tra i principali settori dell’economia. In termini relativi, la provincia contribuisce al valore aggiunto regionale

per circa il 9%, dato inferiore soltanto alle province di Palermo, Catania e Messina.

Contrariamente a quanto avviene per quasi tutte le province della Sicilia, le quali riflettono il modello di

specializzazione regionale, la provincia di Siracusa sembra differenziarsi per due forti peculiarità:

• Una specializzazione significativa in più settori, segnalata dal ruolo più rilevante dell’agricoltura e

dell’industria, dato quest’ultimo che rende l’economia della provincia più vicina al modello nazionale;

• Una maggiore consistenza delle attività di mercato sul totale della ricchezza prodotta rispetto alle attività

legate al settore pubblico, ancora una volta maggiormente in linea con il dato nazionale e decisamente al di

sopra di quello regionale, basato invece su una forte prevalenza del pubblico.

1. Promuovere l’innovazione e la qualità per sostenere la “plurispecializzazione integrata”

La consapevolezza del valore che il patrimonio fisico e di esperienze che si convogliano attorno al polo

industriale siracusano è il presupposto necessario per la pianificazione di una politica industriale di territorio.

Appare anzitutto necessario mantenere e riqualificare questo patrimonio industriale creatosi nel tempo nella

provincia attraverso una riorganizzazione del polo industriale, una maggiore diversificazione delle attività

manifatturiere che riduca la dipendenza dal settore della raffinazione, lo sviluppo di nuove produzioni di

qualità legate all’agricoltura ed alla conoscenza scientifica.

1.1 Industria

1.1.1. Contrastare il declino del polo industriale

SOTTOASSE TITOLO DESCRIZIONE IMPORTO STATO DELLA PROGETTAZIONE NOTE

Contrastare il declino del

polo industriale

Programmi locali integrati per la gestione energetica ed intervento sperimentale per la produzione di energia elettrica da biomassa

Realizzazione di impianto di biomassa

€ 12.500.000,00 Esecutivo

In graduatoria. Linea 2.1.2.2. € 2.500.000 cofinanziamento pubblico; progetto jessicabile di cui il Cofinanziamento privato si attesta a € 10.000.000

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Formazione tecnici specializzati e incubatore d'impresa

Sfruttando il vantaggio competitivo dell’area siracusana in termini di insediamento di imprese industriali e know how sviluppato negli anni, l’obiettivo del progetto è quello di realizzare una scuola di formazione permanente per tecnici specializzati nella progettazione e manutenzione di impianti industriali in grado di affrontare e risolvere le problematiche con un livello di alta tecnologia innovativa. La sede rintracciata è quella del CIAPI di Priolo Gargallo la quale è dotata degli spazi per allestire magazzini e laboratori formativi. Nello stesso luogo, si realizzerà un incubatore d’impresa, ovvero uno spazio dove ospitare le imprese di nuova costituzione e supportarle nelle fasi di start –up (primi tre anni di attività) erogando servizi di consulenza, dando la possibilità di utilizzare gli spazi, compresi i laboratori e le attrezzature specifiche, supportandole in un continuo aggiornamento e innovazione attraverso lo scambio con altre realtà imprenditoriali.

€ 2.000.000,00 Preliminare

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Approvigionamento idrico zona ASI e utilizzo risorse Biviere di Lentini

Interventi riguardanti la sostituzione di tratti della tubazione dal lago alla stazione di pompaggio, la revisione di tutti gli impianti e apparecchiature ivi allocate, oltre alle opere edili dell’edificio vero e proprio, la messa a norma dell’impianto di illuminazione e, infine, il rifacimento dello strato di impermeabilizzazione della vasca “di compenso”, dalla quale l’acqua va, per caduta, alle utenze. Sistema di automazione e telecontrollo

€ 9.306.553,32 Esecutivo

Bretella ferroviaria Porto di Augusta

Realizzazione di un raccordo ferroviario tra il porto commerciale di augusta e la linea ferroviaria esistente al fine di garantire la connessione tra l’infrastruttura portuale e le province di Siracusa e Catania per favorire il traffico merci generando un sistema di trasporto intermodale.

€ 15.000.000,00 Da definire con RFI

Bonifiche Zona Industriale

Piano di bonifiche da Accordi sulla chimica 2006-2008

€ 774.500,00 DEFINITIVO Interventi specifici per area territoriale

P.I.P.- Piano Insediamenti Produttivi dell'U.T.R.A.S.

Realizzazione aree PIP di interesse comprensoriale.

€ 13.000.000,00 Preliminare

1.2 Agricoltura

1.2.1. Promuovere le produzioni di qualità

SOTTOASSE TITOLO DESCRIZIONE IMPORTO STATO DELLA PROGETTAZIONE NOTE

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Centro per la ricerca e l'innovazione in agricoltura

La realizzazione di un Centro per la Ricerca e l’Innovazione ha la finalità di migliorare la qualità generale di settore in termini non solo produttivi ma anche aziendali. Il dinamismo di vocazione agricola di alcune produzioni non è adeguatamente supportato da una ricerca che ne esalti ulteriormente le potenzialità. Molte delle innovazioni di prodotto e di processo attuate sino a dora sono frutto di aggiornamenti o e miglioramenti realizzati dagli operatori locali attraverso sinergie e interscambi con istituti di ricerca e fornitori esteri. Molto rimane da fare per il settore in un territorio così dinamico.

€ 250.000,00 annui Preliminare

Formazione in agricoltura

L’agricoltura è caratterizzata da uno scarso ricambio generazionale, probabilmente legato alla limitata conoscenza del grado di competenze richieste e dell’innovazione tecnologica di settore. Gli addetti in agricoltura devono oggi essere sempre più dotati di competenze professionali di alto profilo, basti pensare ad esempio al settore vitivinicolo, frutticolo o delle colture protette, del condizionamento e lavorazione dei prodotti.

€ 250.000,00 annui Preliminare

Possibile utilizzo di piani ad hoc a valere su fondi interprofessionali

Promuovere le produzioni di

qualità

Rifunzionalizzazione area ex Foro Boario per la cooperazione transnazionale

Adeguamento dell'area Ex Foro Boario di Canicattini Bagni a centro manifestazioni, anche di carattere fieristico,

€ 1.500.000,00

Esecutivo cantierabile

III Finestra - in attesa - Linea 6.2.2.2

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di forte richiamo internazionale

1.3 Turismo

1.3.1 Tutelare i valori ambientali e storico-culturali

SOTTOASSE TITOLO DESCRIZIONE IMPORTO STATO DELLA PROGETTAZIONE

Parco lineare costiero

Progetto di rifunzionalizzazione dell'area ex linea ferrata attualmente destinata a greenway ciclopedonale, nella quale insistono diverse aree idonee ad ospitare servizi, parcheggi e attività di animazione sociale e culturale con particolare riferimento alla'rea denominata Mazzarrona (quartiere Grottasanta)

€ 1.644.100 Preliminare

Piano integrato di recupero dei centri storici dell'U.T.R.A.S.

Miglioramento della scena urbana ed alla riqualificazione degli insiemi dele relative periferie.

€ 18.000.000 Preliminare

Miglioramento e valorizzazione turistica dell'area di connessione tra il centro storico di Portopalo di Capo Passero e il parco archeologico, con la valorizzazione del relativo waterfront e realizzazione del nodo informativo del sistema della "Casa delle Città"

€ 1.300.000 DEFINITIVO

Tutelare i valori ambientali e

storico-culturali

Realizzazione, nel comune di Portopalo di Capo Passero, di un parco panoramico con opere di sistemazione e riqualificazione atte alla funzionalizzazione dello spazio pubblico con realizzazione di parcheggi, di un percorso panoramico e del centro servizi per sagre e fiere, mettendo in relazione il sistema viario esistente e il fronte mare.

€ 3.000.000 Preliminare

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Riqualificazione del lungo mare di levante - Lotto Nord Isola di Ortigia

Realizzazione di un parco urbano con area attrezzata per la realizzazione di eventi, museo all'aperto, area di incontro dell'arte classica e moderna

€ 5.000.000,00 Preliminare

Accesso al capoluogo - parcheggio scambiatore

L’ipotesi di “Trasformazione funzionale del nodo di accesso alla citta” rappresenta uno dei principali interventi di sistema che riguardano esclusivamente la città capoluogo ma che, in verità hanno ricadute importanti sull’intero territorio provinciale. L’intervento è orientato a ridefinire la Porta della Città dall’entroterra, investendo aree cruciali del sistema urbano (asse stradale di collegamento con l’autostrada, parco archeologico, ferrovia, nascente struttura portuale) e funzioni nevralgiche (scambio intermodale, fruizione del sistema storico urbano, nuove attrezzature e servizi territoriali).

€ 36.000.000,00 Preliminare

Progetto di territorio: rifunzionalizzazione ex cintura ferroviaria - sbarcadero Santa Lucia.

Il progetto è stato inserito nel Piano Città. Completare ed estendere il rinnovamento del water-front siracusano, reso fruibile e funzionale dalla zona nord (Targia) alle foci del Ciane.

€ 3.608.400 DEFINITIVO

1.3.2 Rafforzare l’offerta territoriale integrata

SOTTOASSE TITOLO DESCRIZIONE IMPORTO STATO DELLA PROGETTAZIONE NOTE

Centri turistico-sportivi

Realizzazione centri polivalenti di interesse sportivo -turistico

€ 10.000.000 Preliminare

Valorizzazione fruizione egestione dei BB.CC.AA.

Realizzazione di punti di servizio per le aree tutelate della RES - Rete Ecologica Regionale- ricadente nell' U.T.R.A.S.(Cava Grande , Pantalica , Grotta Monello).

€ 8.000.000 Preliminare

Rafforzare l’offerta

territoriale integrata

La segnaletica comune nell'area PIST e la individuazione del sistema dei

Segnaletica di tipo turistico per tutti i comuni di area PIST

€ 420.000,00 Definitivo In graduatoria. Linea 3.3.3.3

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parcheggi comunali per l'area.

Bretella ferroviaria Siracusa-Catania Aereoporto

Realizzazione di un raccordo ferroviario tra la stazione di Catania Bicocca e l’Aeroporto di Catania che dia la possibilità ai residenti della provincia di raggiungere l’infrastruttura aeroportuale con il mezzo pubblico, limitando i costi del trasporto individuale e la congestione stradale.

€ 15.000.000,00 Da definire con RFI

Itinerari rurali per disabili

Realizzazione di percorsi collegati alla ricettività rurale per disabili.

€ 4.500.000,00 Preliminare

Viabilità finalizzata, viabilità lenta

Recupero o adeguamento della viabilità lenta ed alla realizzazione delle connesse infrastrutture, dichiarate funzionali allo sviluppo sostenibile dell'U.T.R.A.S. e di sostegno per la creazione di reti ricettive pubbliche e private Intervento specifico di collegamento viario, a servizio di Pantalica (Sortino - Cassaro) Interventi diffusi per tutte le aree di riserva del Comprensorio e circuito turistico

€ 33.500.000,00 Preliminare

Completamento restauro del Museo Civico di Avola

€ 883.000,00 Preliminare

Iniziativa di valorizzazione dell'Eremo di Croce Santa

€ 500.000,00 Preliminare

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Turismo Congressuale

Il progetto intende promuovere la ristrutturazione e mesa a sistemi di alcuni edifici storici attualmente non utilizzati di proprietà pubblico e privata al fine di realizzare un centro congressi polifunzionale capace di attrarre sul territorio flussi turistici destagionalizzati e di essere di per sé un attrattore culturale. I siti rintracciati sono: • ex cinema verga (proprietà provincia regionale di Siracusa; • ex area Spero (proprietà privata) • ex convento di Montevergini (in parte del Comune di Siracusa in parte dell’ASP 8) • ex Chiesa del Collegio e convento dei gesuiti (proprietà Ministero degli interni e curia)

Idea Progetto

Centro per la Governance ed i servizi integrati del territorio (CeGoSIt)

Istituzione del CeGoSIT (Centro per la Governance e i Servizi Integrati per il Territorio) quale polo d’eccellenza a sostegno del coordinamento dell’offerta turistica diversificata

€ 1.100.000,00 Definitivo

Formazione nel settore dei servizi

Il progetto prevede la formazione di personale qualificato nei servizi dell’accoglienza (commercio, trasporti, servizi alberghieri e della ristorazione, vigili urbani, servizi di informazione turistica, ecc.). L’obiettivo del progetto è quello di formare una generale cultura dell’accoglienza capace di attrarre il turista anche straniero, di generare interesse alla visita o all’acquisto, ma soprattutto voglia di ritornare sul territorio.

€ 150.000,00 annui Preliminare

Possibile utilizzo di piani ad hoc a valere su fondi interprofessionali

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Itinerari Turistici

Il progetto prevede la creazione di itinerari turistici che possano contribuire ad aumentare l’offerta di attrattori del territorio, canalizzando anche i flussi di turismo organizzato al di fuori dei circuiti tradizionali e che abbracci più comuni della provincia.

€ 300.000,00 Preliminare

Realizzazione, nel comune di Rosolini, di percorsi (ippovia, ecotrail, pista ciclo-cross) e centro di educazione ambientale

€ 350.000,00 DEFINITIVO

Realizzazione di una pista ciclo-pedonale denominata "GREEN WAY" nel tratto della linea ferroviaria comunale dismessa Noto-Pachino

€ 5.655.000,00 Preliminare

Itinerari tematici

Ri-funzionalizzazione alternativa (pista ciclabile, podistica, equestre, ecc…) dell'ex ferrovia SR- Vizzini- RG (tratta Solarino - Buscemi, pari a 33 Km).

€ 10.000.000,00 Preliminare

OTI - Offerta Turistica Integrata

L'intervento realizza il sistema informatizzato di telecomunicazione fra i vari soggetti pubblico-privati cointeressati alla gestione dellOTI -- Offerta Turistico Integrata

€ 1.500.000 Preliminare

Urban Center Avola

Completamento della Casa della Città - Urban Center.

n.d. Idea progetto

Localizzazione di un nodo informativo del sistema "Casa delle Città" aMarzamemi

€ 100.000 Preliminare

Urban center Siracusa

Completamento della Casa della Città - Urban Center.

€ 1.500.000 ESECUTIVO

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2. Ricucire le fratture territoriali

2.1 Rafforzamento dei servizi avanzati e integrazione territoriale

SOTTOASSE TITOLO DESCRIZIONE IMPORTO STATO DELLA PROGETTAZIONE NOTE

C.I.S.I. Centro Interattivo Servizi Integrati

Costruzione del Centro Interattivo Servizi Integrati del Comprensorio Val d'Anapo

€ 4.500.000 Preliminare

Realizzazione di un Sistema Telematico Multicanale a Servizio degli Enti Locali

Il progetto prevede la costituzione di una rete per l’interconnessione via etere tra Comuni dotati di rete a Banda Larga ed i Comuni disagiati con soluzioni di tipo Wireless che permettano a tutti i territori della coalizione di attivare processi di cooperazione tra gli Enti stessi (cooperazione interna o circolare) e la Regione Siciliana (cooperazione esterna), attraverso le reti telematiche.

€ 842.000,00

Esecutivo cantierabile

Rafforzamento dei servizi avanzati e

integrazione territoriale

Progetto di rifunzionalizzazione e riqualificazione dell'ambito di via Tisia e Via Pitia attraverso la valorizzazione del centro commerciale naturale (CENACO AKRADINAGROTTASANTA) - Comune di Siracusa

progetto pilota per la cooperazione tra operatori economici, al fine di stimolazre azioni collettive finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e alla sperimentazione di un nuovo modello di pianificazione urbanistica

€ 6.000.000 DEFINITIVO

2.2 Miglioramento della mobilità interna e dell’accessibilità

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SOTTOASSE TITOLO DESCRIZIONE IMPORTO STATO DELLA PROGETTAZIONE NOTE

Realizzazione di un percorso funzionale per la mobilità dei mezzi ecologici dallo snodo autostrada, stazione ff.ss., alla cava di croce santa (Rosolini)

€ 350.000 DEFINITIVO

Miglioramento della mobilità

interna e dell’accessibilità

Progetto per il potenziamento della flotta bus navetta /elettrici e sistema di infomobilità

L' Amministrazione di Siracusa ha già avviato nel proprio territorio comunale un processo di riqualificazione nuova pista ciclabile, dove si trovano peraltro anche le Latomie dei Cappuccini, e della zona umbertina con il Santuario della Madonna delle Lacrime, il Museo Paolo Orsi e la zona archeologica del Teatro Greco. ecologico-ambientale riguardate anche l’Isola di Ortigia, attualmente zona a traffico limitato e servita da una flotta di Bus navetta composta da n°6

€ 11.646.283 DEFINITIVO

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“Potenziamento della flotta bus navetta elettrici e sistema di infomobilità – Siracusa”, consistente nell’acquisto di ulteriori n°18 Bus Navetta elettrici e di un sistema di infomobilità che consenta agli utenti, in tempo reale, sulle fermate delle linee del trasporto pubblico comunale, di essere informati circa i tempi di transito dei mezzi pubblici. Le navette acquistate verranno suddivise in: 6 bus navetta elettrici per il potenziamento della tratta che interessa il collegamento con il centro storico di Ortigia, e 12 bus navetta elettrici suddivisi in due percorsi che collegheranno la zona umbertina con l'ingresso della zona archeologica.

La rete museale comprensoriale ed i servizi di trasporto

Manutenzione contenitori museali ed acquisto mezzi di trasporto

€ 1.873.827,00

Esecutivo cantierabile

Ammesso linea 3.1.4.4 - In attesa di completamento istruttoria pre-decreto

Riqualificazione e recupero del molo turistico della balata di Via delle Sirene

€ 1.000.000,00 Preliminare

Ristrutturazione e potenziamento del Porticciolo Calabernardo

€ 5.000.000,00 DEFINITIVO

Progetto di rifunzionalizzazione della connessione tra la stazione ferroviaria di Siracusa e Piazzale Marconi

Siracusa come porta d'accesso al territorio; Rifunzionalizzazione dell'area definita "porta del ferro" al fine di valorizzare rispondenze logistico-spaziali in termini di condizioni

€ 2.200.000 DEFINITIVO

Il progetto concorre anche alla realizzazione dell'obiettivo 1.3.2

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di accessibilità, di servizi e di metodologie informative.

3. Accrescere la qualità territoriale, ambientale e sociale come risorsa per i cittadini e per lo sviluppo

3.1 Tutela del territorio e dell’ambiente

SOTTOASSE TITOLO DESCRIZIONE IMPORTO STATO DELLA PROGETTAZIONE NOTE

Interventi di forestazione e bonifica

Interventi di recupero e riqualificazione ambientale. Consolidamento versanti aree di riserva Cava Grande , Pantalica, Grotta Monello

€ 20.000.000 Preliminare

Realizzazione di un'area attrezzata di accoglienza nella Riserva Naturale di Vendicari

€ 3.000.000 Preliminare

Recupero del patrimonio architettonico locale (rurale)

Rifunzionalizzazione del patrimonio immobiliare di prprietà pubblica (Forestale- Soprintendenza-Provincia) allocato in aree di riserva (Cava Grande, Pantalica, Grotta Monello) e nei centri storici dell'UTRAS.

€ 22.000.000 Preliminare

Lavori di completamento della infrastrtturazione leggera e dei servizi all'interno della RNO di Pantalica

Manutenzione stazioni e caselli all'intreno della RNO ed acquisizione mezzi di trasporto ecocompatibili interni alla Risreva

€ 2.243.750,00

Esecutivo cantierabile

Ammesso linea 3.1.1.3 - In attesa di completamento istruttoria pre-decreto

Tutela del territorio e dell’ambiente

Recupero e salvaguardia della falda idrica

Piano esecutivo di disinquinamento della valle dell'Anapo : completamento e rifunzionalizzazione del sistema fognario e depurativo gravitante

€ 74.800.000 Preliminare

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su area tutelata

Riqualificazione e recupero ambientale del Lungomare Nord di Avola

€ 2.000.000 Preliminare

Bonifica e riqualificazione ambientale costa c.da Zuccara - Cicirata (Avola)

€ 4.000.000 Preliminare

Miglioramento della fruizione turistica e archeologico-ambientale del Lungomare Tremoli

L'area in questione ricade all'interno del Paesaggio della foce del fiume Cassibile e Cavagrande e area costiera naturale di cala bernardo e Eloro. Su tale paesaggio si prevede: − tutela delle emergenze idrologiche e biologiche; − conservazione del patrimonio naturale esistente attraverso il monitoraggio e la manutenzione; − rinaturalizzazione; favorire la formazione di ecosistemi vegetali stabili; interventi per favorire la sosta e la riproduzione dell'avifauna selvatica; Per le aree archeologiche, valgono inoltre le seguenti prescrizioni: − miglioramento della fruizione pubblica delle aree archeologiche; − tutela secondo quanto previsto dalla normativa specificata dalle Norme per la componente “Archeologica” e delle prescrizioni e limitazioni di cui ai rispettivi decreti e dichiarazioni di vincolo

€ 450.000 DEFINITIVO

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Rete digitale di valorizzazione e controllo ambientale dei siti SIC, ZPS e delle riserve mediante telecamere e rilievo su rete UMTS dello stato quotidiano.

€ 150.000 esecutivo

Monitoraggio e controllo dei livelli di piena dei corsi d’acqua e realizzazione di una rete meteo.

€ 200.000 esecutivo

Sistema di monitoraggio e controllo delle discariche abusive, anche nei siti ad elevata valenza turistico – culturale e paesaggistica, con relativo piano di manutenzione triennale, a supporto dell’Azione “Tolleranza Zero” .

€ 200.000 esecutivo

Rimpinguamento della falda idrica siracusana

L’area sperimentale, nei confronti della “coltivazione della risorsa acqua”, interessa un territorio esteso circa 5.000 ettari che si identifica con l’area di ricarica di falde idriche sotterranee del bacino ideologico e si sviluppa verso est fino al mare di Siracusa con caratteristiche di permeabilità tali da favorire l’infiltrazione nel sottosuolo delle acque di precipitazione, che vanno ad alimentare le falde presenti alle varie profondità.

€ 8.500.000 Preliminare

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Progetto di valorizzazione dell'area delle Latomie dei Cappuccini: protezione e messa in sicurezza dei costoni rocciosi.

Il progetto prevede la riqualificazione di quest’area urbana, avente rilevante carattere naturalistico ed archeologico, mettendo a sistema la vasta area archeologica della Neapolis con tutte le Latonie di Siracusa, con la finalità di generare un vasto parco archeologico che, di fatto, risulterebbe cingere tutta l’area urbana consolidata, aumentando notevolmente il livello degli standard ai cittadini, come previsto dal PRG. Rendere i resti archeologici “materiale urbano” renderli, in altre parole, accessibili e parte integrante di un sistema che associa attività del tempo libero ad aspetti culturali, consolidando la principale vocazione cittadina rispetto i Beni Culturali ed Ambientali.

€ 3.500.000 Preliminare

3.2 Nuove politiche sociali

SOTTOASSE TITOLO DESCRIZIONE IMPORTO STATO DELLA PROGETTAZIONE NOTE

Programma integrato per il recupero e la riqualificazione della città - Social Housing Via grottasanta

€ 12.000.000 Preliminare Nuove politiche sociali

Ristrutturazione di Palazzo Modica (ad Avola) e riuso per attività culturali

€ 2.500.000 studio di fattibilità

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Donne e mercato del lavoro e imprenditoria femminile

Il progetto riguarda l’individuazione di uno spazio permanente, che sia punto di riferimento per le donne, in cui offrire servizi formativi basilari che tengano conto: - della creazione di percorso di accompagnamento e valorizzazione per l’autostima della donna; - dell’organizzazione familiare e personale; - della gestione del tempo e dello stress; - dell’orientamento alla formazione o al lavoro, attraverso il bilancio delle competenze; Il secondo livello progettuale riguarda la messa in campo di servizi per la conciliazione famiglia /lavoro e quindi per la cura dell’infanzia e della terza età.

€ 2.000.000 Preliminare

Lotta alla dispersione scolastica

L’idea presente punta a mettere in connessione il mondo della scuola con quello dell’impresa al fine di creare percorsi formativi che siano effettivamente legati a sbocchi occupazionali nel territorio all’interno di un sistema economico e aziendale di legalità che scoraggi il lavoro nero, favorisca la formazione soprattutto su ambiti pratici con particolare attenzione al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, creando un circolo virtuoso di monitoraggio, controllo e inserimento lavorativo.

€ 200.000,00 annui Preliminare

Da vagliare fondi per l’alternanza scuola lavoro, leggi specifiche sull’inserimento lavorativo e tirocini formativi.

Realizzazione del Palazzo della Cultura con annesso

Realizzazione di teatro-centro culturale di carattere sovralocale

€ 2.200.000,00

Esecutivo cantierabile

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Cineteatro

Realizzazione di un Centro Servizi nel plesso Vaccaro per l’istituzione dell’Accademia del dramma antico con scuola permanente di teatro

Opera finalizzata al potenziamento Teatro dei Giovani - Rappresentazioni classiche

€ 1.500.000,00

Esecutivo cantierabile

In graduatoria. Linea 6.2.1.1

Riqualificazione urbana di Via XX Settembre: creazione di un centro culturale polifunzionale sito nel Comune di Canicattini B.

Centro culturale polifunzionale di carattere sovralocale

€ 1.995.000,00

Esecutivo cantierabile

In graduatoria. Linea 3.1.4.1

Indicazioni per il territorio

Alla luce delle evidenze rilevate in fase di definizione del piano e della sua concertazione con il territorio si

ritiene utile proporre delle indicazioni per i policy makers:

- Accogliere e fare proprio il piano strategico come obiettivo a medio/lungo termine

- Farsi carico della realizzazione dei progetti garantendo vigile monitoraggio (spesa, realizzazione,

procedure di affidamento e gestione)

- Superare eventuali logiche campanilistiche

- Proseguire nella condivisione delle strategie di evoluzione del territorio