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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 (ai sensi della L. R. n. 19/2006 e del R. R. n. 4/2007) AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI DI TRANI E BISCEGLIE IL SINDACO IL SINDACO COMUNE DI TRANI COMUNE DI BISCEGLIE Dott. Giuseppe Tarantini Avv. Francesco Spina L’ASSESSORE L’ASSESSORE Assessorato all’Emancipazione Sociale Politiche Sociali Dott. ssa Giorgia Presen Cicolani Sig. Alfonso Russo Il DIRIGENTE UFFICIO DI PIANO Dott.ssa Maria Dettori

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO SOCIALE DI ZONA

2010 – 2012 (ai sensi della L. R. n. 19/2006 e del R. R. n. 4/2007)

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5

DEI COMUNI DI TRANI E BISCEGLIE

IL SINDACO IL SINDACO

COMUNE DI TRANI COMUNE DI BISCEGLIE

Dott. Giuseppe Tarantini Avv. Francesco Spina

L’ASSESSORE L’ASSESSORE

Assessorato all’Emancipazione Sociale Politiche Sociali

Dott. ssa Giorgia Presen Cicolani Sig. Alfonso Russo

Il DIRIGENTE

UFFICIO DI PIANO

Dott.ssa Maria Dettori

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Ufficio Piano di Zona:

Dirigente, Dott.ssa Maria Dettori

Staff di programmazione:

Dott.ssa Rosa Carlone

Dott.ssa Andreina Acquaviva

Dott.ssa Raffaella Della Cananea Salomone

Dott. Francesco Lazzaro

Dott.ssa Valentina Laporta

Ufficio Amministrativo:

Signora Di Leo Giuseppina

Signor Ronsisvalle Carmelo

Tel. 0883 581293

E mail: [email protected]

Settore Servizi Sociali

Comune di Bisceglie:

Dirigente, Dott. Gennaro Sinisi

Servizio Sociale Professionale:

Dott.ssa Rosa Lamanuzzi

Dott.ssa Silvana Altamura

Dott.ssa Ketty Immediato

Dott.ssa Giulia Abbascia

Uffici Amministrativo:

Dott.ssa Annamaria Bonasia

Rag. Andrea Ricchiuti

Signora Angela Sasso

Sede: Via Prof. Mauro Terlizzi

Tel 080 3950296

Settore Servizi Sociali

Comune di Trani:

Dirigente, Dott.ssa Maria Dettori

Servizio Sociale Professionale:

Dott.ssa Maria Carlotta Capone

Dott.ssa Gemma Mele

Dott.ssa Maria Sansonne

Uffici Amministrativo:

Signora Teresa Di Feo

Signor Franco Peluso

Sede: Via Tenente Morrico, 2 (70059) Trani

Tel. 0883 581221 – 0883 581332

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PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 - 2012 INDICE

PRESENTAZIONE

A. Premessa B. Il percorso di concertazione e di programmazione partecipata C. Costituzione dei tavoli permanenti di concertazione e programmazione

partecipata D. Risultati dei lavori di concertazione e indicazioni per la programmazione del Piano

Sociale di Zona

Capitolo I “Analisi del contesto sociale dell’Ambito Territoriale Sociale”

1.1 Caratteristiche di contesto ed evoluzione dei sistema dei bisogni 1.2 Il Sistema attuale di offerta dei servizi: punti di forza e criticità 1.3 Lo stato di attuazione del primo Piano Sociale di Zona: punti di forza del sistema

integrato e carenze da colmare 1.4 Analisi della spesa sociale dei Comuni nel triennio 2006/2008 (con acclusa

attestazione della spesa sociale pro capite dei Comuni e la spesa sociale pro capite dell’Ambito Territoriale Sociale

- Quadri riassuntivi e attestazione della spesa sociale 2006/2008 dei Comuni; - Quadro riassuntivo dei servizi attivati nell’Ambito del Piano Sociale di Zona 2005/2008 (format regionale) Capitolo II “Le priorità strategiche e gli obiettivi di servizio programmati nel Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale Sciale”

2.1 Le priorità strategiche per politiche d’intervento 2.2 Gli obiettivi di servizio del Piano Sociale di Zona per tipologie di servizi 2.3 Quadro sinottico complessivo degli obiettivi di servizio del Piano Sociale di Zona

(format regionale) Capitolo III “Le scelte strategiche per l’assetto gestionale ed organizzativo dell’Ambito”

3.1 Il percorso di associazionismo intercomunale: scelta della forma giuridica, ruolo dell’ente capofila, sistema degli obblighi e degli impegni reciproci

3.2 L’Ufficio di Piano: dotazione risorse umane, ruoli e funzioni, i flussi informativi ed i nessi procedurali tra Ufficio di Piano e Comuni, azioni di potenziamento

3.3 Il Sistema della Governance Istituzionale: il ruolo degli altri soggetti pubblici

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Capitolo IV “La programmazione finanziaria”

4.1 Il quadro delle risorse del Fondo Unico di Ambito per fonte di finanziamento - Schede di programmazione finanziaria (format regionale) Capitolo V “ La progettazione di dettaglio”

5.1 Le schede di progetto per politiche di intervento e obiettivi di servizio (format regionale) Allegati:

- Copia dell’Avviso del percorso di progettazione partecipata per la stesura del Piano;

Parte I - Verbale di istituzione del Tavolo di concertazione; Parte I - Verbale dell’esito della concertazione. Parte I - Quadri riassuntivi e attestazione della spesa sociale 2006/2008 dei Comuni; Cap. II - Quadro riassuntivo dei servizi attivati nell’Ambito del Piano Sociale di Zona

2005/2008 (format regionale); Cap. II - Protocollo d’Intesa per il proseguo dello Sportello Territoriale dell’Ufficio di Esecuzione

Penale Esterna di Bari presso il Comune di Trani; Cap. III - Protocollo con L’Ufficio Regionale Scuola sui Servizi per l’integrazione scolastica degli

alunni disabili; Cap. III - Accordo di Programma con ASL e Provincia; Cap. III - Schede di programmazione finanziaria (format regionale); Cap. IV

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Presentazione Attraverso questo Piano Sociale di Zona l’Ambito Territoriale Sociale delle città di

Trani e Bisceglie hanno voluto porre particolare dedizione alla costruzione di un welfare attento ai bisogni dei cittadini e delle famiglie proponendo una rete di servizi ed interventi mirata a dare risposte ai bisogni delle persone e delle famiglie di questa comunità territoriale ed in particolare a quelle che più di altre, a causa delle condizioni di fragilità e di vulnerabilità, necessitano di risposte in termini di servizi.

In particolare si è posta l’attenzione sulla costruzione di un sistema di servizi che faciliti l’accesso dei cittadini ai servizi programmati dalle istituzioni nel campo del sociale e sociosanitario integrato. La realizzazione di un buon sistema di accesso pensiamo possa condurre ad una maggiore conoscenza della rete dei servizi, ad una buona presa in carico, all’orientamento verso quei servizi che sono maggiormente abilitati a rispondere ai bisogni, alla costruzione di percorsi d’intervento personalizzati che tengano conto delle risorse presenti nella persona e nel nucleo familiare limitando nel contempo l’assistenzialismo.

Pensiamo che le nostre città stiano investendo, con questa programmazione, le giuste risorse per facilitare la costruzione di un welfare orientato al benessere e alla qualità della vita. Sappiamo che la strada da percorrere è difficile ma non impossibile e che richiede un notevole cambiamento culturale del modo di fare politica, delle istituzioni, degli operatori che in esse lavorano. La scommessa è interessante e pensiamo ci siano buone opportunità perché si possa nell’arco del 2010 – 2012 arrivare a costruire un territorio più coeso, più qualificato capace di produrre la rete dei servizi che davvero servono alle nostre comunità.

L’Ambito Territoriale Sociale e l’integrazione con le diverse istituzioni, in particolare la ASL e la Provincia ma anche le Istituzioni Scolastiche e le Istituzioni della Giustizia, faciliteranno questo cambiamento ed in questa direzione i nostri Comuni si impegnano ad essere delle buone guide di questo territorio affinché si possa dare risposte ai bisogni delle collettività ed allo stesso tempo creare sviluppo sociale, culturale ed economico. Il Sindaco della città di Trani Il Sindaco della città di Bisceglie Dott. Giuseppe Tarantini Avv. Francesco Spina

Gli Assessori alle Politiche Sociali Dott.ssa Giorgia Presen Cicolani, città di Trani

Signor Alfonso Russo, città di Bisceglie

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A. Premessa

Con il lavori di programmazione del secondo Piano Sociale di Zona si è colta l’occasione per rivisitare in chiave di conoscenza quanto fino ad ora fatto in termini d’interventi nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale. L’occasione è stata particolarmente interessante da un lato per mettere a fuoco quanto prodotto in termini di servizi d’ambito e quanto prodotto a livello di singoli Comuni dall’altro lato per mappare quanto esistente nel privato sociale. I lavori hanno consentito altresì di riavviare il processo di concertazione delle politiche sia in termini di sussidiarietà verticale tra istituzioni chiamate ad operare in questo territorio sia in termini di sussidiarietà orizzontale tra sindacati, associazioni e organizzazioni del privato sociale non profit coinvolte fortemente in prima persona nella realizzazione d’interventi sociali. Il II° Piano Sociale di Zona è in gran parte frutto di questa concertazione e nel suo contenuto esprime un welfare teso a costruire la rete dei servizi necessari per rispondere ai bisogni sociali di queste Comunità. Un maggiore tempo a disposizione nella predisposizione della programmazione forse ci avrebbe consentito di fare di più e soprattutto di ampliare i momenti di confronto tesi ad arricchire il livello di conoscenza delle risorse presenti nel territorio, delle problematicità, degli attori che vivono ed operano in esso. Questa programmazione si apre con una nuova impostazione di Piano che dovrebbe portarci a superare le criticità manifestatesi nella triennalità del I° Piano di Zona attraverso un rafforzamento dell’organismo politico istituzionale e della struttura tecnico gestionale. Questo pensiamo possa consentire di meglio realizzare il welfare programmato e dunque di apportare una crescita sociale del territorio ed un maggiore apporto in termini di costruzione delle risposte alle diverse esigenze e bisogni dei cittadini in special modo quelli che, per uno o più motivi, presentano maggiore fragilità. Un ringraziamento specifico va a tutti i cittadini e organizzazioni che ancora oggi e forse più di ieri credono nella partecipazione attiva alle politiche di sviluppo sociale e di qualità della vita di questo territorio e che con il loro apporto hanno permesso di redigere questo Piano Sociale di Zona aiutandoci a programmare con più consapevolezza la rete dei servizi. Siamo sicuri che essi ci affiancheranno in tutto questo triennio aiutandoci a sviluppare meglio i temi posti all’attenzione degli workshop e a costruire un Osservatorio Sociale e un Sistema Informativo d’Ambito capace di dare lettura con più cognizione del territorio e capace di approfondire le problematicità delle nostre comunità. Un ringraziamento specifico va a tutti gli operatori sociali, sanitari, educativi dei Comuni e delle altre Istituzioni che hanno affiancato il lavoro di concertazione negli workshop ed il lavoro dell’Ufficio di Piano. Senza di essi questo Piano di Zona non si sarebbe potuto elaborare e redigere. Ci sembra doveroso esprimere un sentito ringraziamento altresì al Formez che attraverso i suoi operatori ci ha affiancato nel lavoro di concertazione sostenendoci con la loro competenza e il loro affetto ed aiutandoci a colmare la grande carenza di personale

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qualificato da impegnare nella conduzione dei gruppi di discussione e riflessione tematici. Ed in questo ci sembra doveroso ringraziare lo stesso Assessore Regionale alle Politiche per la Programmazione della salute delle persone e delle pari opportunità e la Dirigente del Servizio Programmazione sociale e integrazione sociosanitaria regionale che ci ha dato l’opportunità di poter contare sulla competenza del Formez per i lavori di conduzione dei gruppi di concertazione. Esprimiamo altresì un sentito ringraziamento al tutor incaricato dalla Regione Puglia per il sostegno datoci in questa programmazione. La sua puntualità nel richiamarci al rispetto dei tempi, all’attenzione per le procedure, alla completezza dei contenuti da immettere nel Piano Sociale di Zona ci sono stati molto utili per dare consistenza a questa programmazione sociale. Sappiamo che questo Piano di Zona è uno strumento di programmazione molto importante e che esso rappresenta la mappa che aiuterà i cittadini ad individuare la rete dei servizi programmati dalle istituzioni pubbliche per rispondere ai loro bisogni sociali e sociosanitari integrati. Mappa che rappresenta per noi anche la stella da seguire per arrivare a costruire quelle infrastrutture sociali e sociosanitarie capaci di dare significatività e sviluppo in termini di qualità della vita alle città di Trani e Bisceglie. Esso è anche e soprattutto uno strumento per tutti gli operatori pubblici e privati che porterà tutti a meglio operare con responsabilità. Il Piano si sviluppa sostanzialmente in una prima parte che ricostruisce i processi di concertazione partecipata e gli esiti della stessa ed in cinque capitoli: il primo riporta un analisi del contesto sociale di questo territorio e quanto fatto in termini di servizi ed interventi nell’Ambito territoriale e nei singoli Comuni; il secondo delinea le priorità strategiche e gli obiettivi di servizio programmati in questo Piano Sociale di Zona per l’Ambito Territoriale Sciale; il terzo le scelte strategiche fatte per la costruzione dell’assetto gestionale ed organizzativo dell’Ambito; il quarto la programmazione finanziaria del welfare sociale e sociosanitario programmato ed il quinto la progettazione di dettaglio per gli obiettivi di servizio dell’Ambito. In ultimo vengono riportati tutti gli allegati: Convenzione per la gestione associata; Regolamenti per il funzionamento e la gestione degli organismi e per la gestione del sistema unico dei servizi sociali e sociosanitari; gli esiti dei tavoli di concertazione; l’Accordo di Programma e i protocolli operativi che s’intende da subito sottoscrivere. Presentiamo di seguito tutto il lavoro prodotto con la consapevolezza che esso è uno strumento e come tale deve essere letto ed osservato al fine di acquisire, durante tutto il triennio 2010 – 2012, ulteriori suggerimenti che ci portino a dare significatività e qualità al lavoro delle città di Trani e Bisceglie.

Il Dirigente dell’Ufficio di Piano

Il Team di lavoro dell’Ufficio Piano di Zona

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B. Il percorso di concertazione e di programmazione partecipata L’Ambito territoriale Sociale N.5 dei Comuni di Trani e Bisceglie, in ottemperanza con

quanto stabilito dalla Legge Regionale N. 19/2006 e dal Piano Regionale Politiche Sociali 2009 – 2011 approvato con Delibera di Giunta Regionale N.1875 del 13 ottobre 2009, ha dato avvio, nel mese di novembre, al processo di pianificazione nel quale sono stati coinvolti i cittadini, le famiglie, le istituzioni, gli enti pubblici e privati, le organizzazioni e i soggetti del terzo settore. Il processo di concertazione è stato avviato con l’indizione di un Assemblea Plenaria di apertura dei lavori tenutasi il giorno 12 novembre 2009 presso il Museo Diocesano di Trani, durante la quale è stato divulgato: • il contenuto della Relazione Sociale di Ambito relativa allo stato di attuazione del I

Piano di Zona 2005-2008; • sono state illustrate le linee di programmazione contenute nel Piano Regionale delle

Politiche Sociali 2009 – 2011 della Regione Puglia; • definite le regole del processo di concertazione tra gli attori dell’Ambito territoriale

Sociale; • distribuite le schede di iscrizione ai gruppi di lavoro tematici di concertazione

partecipata. Il percorso di concertazione e di programmazione partecipata ha previsto inoltre l’istituzione di Tavoli di Concertazione Permanenti, strutturati in workshop aventi ciascuno ad oggetto una o più delle priorità strategiche previste dal Piano Regione delle Politiche Sociali secondo una lettura trasversale dei bisogni del territorio, che hanno permesso, nella fase iniziale di pianificazione, al gruppo tecnico di piano ed alle diverse amministrazioni interessate dalla programmazione del Piano di Zona, di conoscere, analizzare e condividere le riflessioni emerse sui bisogni di cui il sociale è portatore, attraverso un processo di integrazione e confronto. La struttura organizzativa di concertazione così come sopra delineata si è posta ha il compito di coinvolgere gli attori locali, individuati dal Regolamento di Funzionamento del Tavolo della Concertazione - rappresentanti dei Comuni, Provincia, ASL, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei patronati, degli istituti scolastici e del Centro di Giustizia Minorile, del Centro Servizi Sociali per adulti del Ministero di Grazia e Giustizia, del Tribunale dei Minorenni, delle IPAB, della Curia Arcivescovile, dell’Agenzia dell’Inclusione Sociale del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino, nonché delle organizzazioni del terzo settore e dei soggetti richiamati all’art. 4 della L.R. 19/2006 - definendone altresì i diversi compiti. La concertazione è proseguita altresì con incontri tecnici specifici condotti tra l’Ufficio di Piano e l’ASL. Complessivamente si sono tenuti 5 incontri istituzionali con l’ASL BAT riguardanti la priorità dell’integrazione socio sanitaria nonché il potenziamento del modello tecnico/organizzativo di gestione dei servizi socio sanitari d’Ambito. Si è altresì tenuto un incontro con le rappresentanze sindacali locali e territoriali utile a far emergere bisogni e criticità da parte di questi specifici osservatori privilegiati sulle diverse tematiche sociali ed in particolare su quella socio-occupazionale e dell’inclusione sociale.

Il processo di concertazione e programmazione partecipata si è chiuso il 17 dicembre 2009 presso l’Auditorium S. Luigi in Trani, con l’Assemblea Plenaria di conclusione dei

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lavori in cui è stata altresì illustrata l’articolazione per obiettivi di servizio e LEPS del nuovo Piano Sociale di Zona 2010 – 2012.

C. Costituzione dei tavoli permanenti di concertazione e programmazione partecipata

Nella fase di concertazione partecipata tra i diversi portatori d’interesse del territorio

dell’Ambito Territoriale Sociale, sono stati realizzati sei workshop tematici così programmati: • 17/18 novembre 2009: Workshop tematico su “Azioni di inclusione sociale e contrasto

alla povertà”; • 17/18 novembre 2009: Workshop tematico su “Salvaguardia delle persone in

situazione di fragilità”; • 17/18 novembre 2009: Workshop tematico su “La prevenzione e il contrasto delle

devianze e della violenza”; • 19/20 novembre 2009: Workshop tematico su “Interventi per l’integrazione

sociosanitaria”; • 19/20 novembre 2009: Workshop tematico su “Gli interventi per i nuclei familiari ed i

minori”; • 19/20 novembre 2009: Workshop tematico su “Gli interventi per gli adolescenti e i

giovani”. I workshop, nella fase di concertazione, preliminare alla stesura del Piano di Zona, hanno avuto una durata di una giornata e mezzo ciascuno e sono stati guidati da facilitatori del FORMEZ. I Facilitatori hanno condotto i diversi gruppi di lavoro utilizzando metodologie di discussione e progettazione partecipata finalizzate a dare a ciascuno dei partecipanti la possibilità di portare il proprio contributo attivo e di condividerlo con tutti gli attori presenti. In particolare, questa metodologia di lavoro ha consentito ai diversi gruppi tematici, con il supporto dei facilitatori, partendo dall’individuazione delle criticità relative a ciascun ambito tematico e attraverso il confronto delle varie opinioni e opzioni, di giungere ad una proposta condivisa quale espressione di un’elaborazione collettiva fondata sull’esperienza e sulle competenze di ciascun partecipante. Nel dettaglio le giornate di lavoro sono state così strutturate: Registrazione e compilazione delle schede di partecipazione da parte dei partecipanti; Presentazione dei partecipanti al workshop; Presentazione del processo di pianificazione partecipata; Illustrazione del II Piano Sociale Regionale 2009 - 2011 relativamente ai principi cardine di carattere generale, agli obiettivi regionali per aree prioritarie di intervento. Il lavoro dei workshop in plenaria è stato avviato utilizzando la tecnica del

Metaplanning per l’individuazione da parte dei partecipanti di risposte alla “domanda

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formulata” con la quale si è sollecitato il confronto. Si è proceduto con l’individuazione delle priorità e con breve descrizione delle stesse da parte di ciascun partecipante e da questi all’individuazione dei cluster che hanno rappresentato le macro aree relative alle priorità/bisogni individuati e sui quali intervenire.

La costituzione dei Tavoli Permanenti, ha permesso nella fase preliminare di concertazione, di costruire un momento di incontro-confronto tra soggetti pubblici e privati che rappresentano interessi ed esigenze diverse finalizzato alla definizione di strategie su obiettivi condivisi, ed avrà lo scopo, nel triennio a venire di far partecipare all’attuazione del Piano Sociale di Zona, per la costruzione di un nuovo sistema di regole di welfare, tutte le parti sociali pubbliche/private portatrici di interessi, secondo le modalità definite nel Regolamento per il Funzionamento del Tavolo di Concertazione.

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Elenco di tutti i partecipanti ai Tavoli di concertazione partecipata:

Istituzioni

- Provincia BAT - UEPE Ufficio Esecuzione Penale esterna Bari - Comune di Trani - Comune di Bisceglie - ASL BAT/1

Istituti Scolastici

- Scuola Media diI° grado “O. Palumbo”- Trani - 3° Circolo Didattico Bisceglie - Scuola Media di I° grado “G. Ferraris” - Bisceglie - Scuola media di I° grado “Giustina Rocca”- Trani - 3° Circolo “G. D’Annunzio - Trani

Terzo Settore

- Movimento di Impegno educativo di Azione cattolica (MIEAC) - Trani - Themis Onlus - Bisceglie - Progetto Terza età - Bisceglie - Centro Sociale Educativo Padri Rogazionisti Trani - A.ge (Associazione Genitori) - Trani - AUSER – Risorsanziani - Trani - Comunità Oasi 2 - Trani - Armonia Coop. Sociale a.r.l. - Trani - Ass. Promozione Sociale e Solidarietà - Trani - Associazione Feluca - Bisceglie - ARKE' Cooperativa Sociale - Trani - Centro Jobel - Trani - Coop. Soc. UNO TRA NOI - Bisceglie - Fondazione ANT Italia ONLUS - Trani - ANTEAS - Trani - Istituto S. Vincenzo De' Paoli - Bisceglie - Oasi Vincenziana Soc. Coop. Sociale - Bisceglie - Centro Socio Educativo Antoniano - Trani - Associazione Etnie Onlus - Bisceglie - Futuro Anteriore - Bisceglie - Cooperativa Xiao Yan - Trani - Associazione dei servizi sociali - Bisceglie

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D. Risultati dei lavori di concertazione e indicazioni per la programmazione del Piano Sociale di Zona

Dalla concertazione con il terzo settore, con il mondo del volontariato, con le

istituzioni, emerge una lettura del territorio sulle problematiche minorili, della famiglia, del disagio sociale e della povertà, della disabilità, delle devianze e della violenza, dei giovani e adolescenti, puntuale e chiarificatrice.

In questa sezione si riporta fedelmente il lavoro dei Tavoli Permanenti dai quali emergono i bisogni del territorio e l’analisi dei servizi attualmente offerti, secondo la percezione dei partecipanti ai diversi workshop tematici.

Questa lettura spesso non risponde esattamente a quanto esistente, evidenziando dunque una delle criticità presenti nel territorio: inesistenza di un sistema di rete dei servizi pubblici e privati; carenza di una corretta informazione e comunicazione di quanto presente nel territorio in termini di servizi.

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Tavolo di concertazione partecipata su: INCLUSIONE SOCIALE E CONTRASTO ALLA POVERTA’

I partecipanti al Tavolo di concertazione sono concordi nel ritenere che l’area di

bisogno relativa all’inclusione sociale e al contrasto delle povertà sia un area trasversale. I cittadini presi in carico, in condizioni di svantaggio o di difficoltà, per i quali si avviano

interventi di inclusione sociale o di contrasto alla povertà, sono infatti portatori di bisogni molteplici e di problematiche che tra loro si sovrappongono, si sommano e si condizionano.

A questo si aggiunga la difficoltà di insistere su un territorio storicamente privo di infrastrutture produttive, fortemente caratterizzato da forme di lavoro sommerso, prevalentemente legato all’agricoltura, all’artigianato ed alla piccola e media impresa con un livello di disoccupazione superiore alla media nazionale.

Per una più puntuale interpretazione del fenomeno, ci vengono in soccorso i dati rilevati dai Centri di Ascolto della Caritas Diocesana di Trani – Barletta - Bisceglie ed elaborati nel “Terzo Rapporto sulla Povertà 2007 - 2008”. Rapporto statistico che fa chiarezza sulle nuove povertà e sull’evoluzione delle fragilità nelle comunità della diocesi e che denuncia un incremento delle situazioni di disagio conclamato e di ampie fasce di popolazione a rischio, ricordando peraltro che la povertà è indice e fonte di profonda sofferenza sociale.

L’esclusione sociale ben rappresenta le gravi ripercussioni delle disuguaglianze economiche, sulla possibilità per gli individui di partecipare a pieno titolo alla vita sociale e realizzare le proprie potenzialità.

Il Rapporto evidenzia che dal 2005 al 2007 c’è stato un costante incremento di presenze presso i Centri di Ascolto Caritas (CdA), quasi raddoppiato, si passa da 633 a 1.403 utenti ascoltati. Nel 2008 l’incremento permane, mentre Bisceglie perde 58 utenti e Trani ben 179 (Utile sarà cogliere le ragioni di questi mutamenti).

La fascia d’età più presente presso i CdA della diocesi, per gli anni 2007/2008 (53%) va dai 31 ai 50 anni. Rispetto al passato si rileva la presenza di ultrasessantenni che rappresentano il 7% e di ultraottantenni, che pur con una bassa percentuale rappresentano il 3%. Questi dati richiamano l’attenzione sui cambiamenti determinati da una crisi che ha eroso sensibilmente il potere di acquisto delle pensioni.

Il Rapporto, conferma la tendenza per gli anni in esame di una rilevante presenza femminile 65% nel 2007 e 67% nel 2008 a Bisceglie e 65% nel 2007 e 2008 a Trani, dato che documenta per un verso la maggiore propensione delle donne a rivolgersi anche all’esterno per risolvere problematiche familiari, ma che denuncia una più diffusa situazione di disagio economico tra le donne.

Gli utenti dei centri di Ascolto sono per lo più coniugati, il disagio è nel sistema familiare che non riesce più a compensare temporanee condizioni di difficoltà, con particolare riferimento alle famiglie maggiormente esposte ai rischi e alle difficoltà legate alla crisi economica.

Non stupisce invece l’elevato numero di disoccupati che si rivolgono alla Caritas. L’incremento del numero dei poveri e delle fasce a rischio non lascia dubbi sulla urgente necessità di valide politiche di contrasto e di interventi mirati.

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Da qui la necessità prioritaria di questo Ambito Territoriale, per il prossimo triennio di programmazione, di dare reale attuazione all’integrazione tra i livelli politici/tecnici delle amministrazioni comunali, della ASL e delle altre istituzioni che operano per favorire l’integrazione, al fine di costruire percorsi integrati e coordinati nella definizione e realizzazione dei servizi/interventi, capaci di rispondere adeguatamente e con continuità ai bisogni espressi dal territorio, fornendo ai cittadini informazioni utili e necessarie, riconoscendo le risorse già presenti sul territorio dell’Ambito, creando opportunità di integrazione lavorativa anche attraverso l’attivazione di protocolli ed accordi bilaterali con il mondo imprenditoriale e produttivo locale.

Elemento innovativo dovrà essere l’adozione di una strategia che sia in grado di gestire il bisogno sociale con l’avvio di un percorso di presa in carico, che non sia più di natura meramente assistenziale ma multidisciplinare, a soccorso del nucleo famigliare nella sua interezza.

Tra questi, sarà necessario, ripensare per esempio alle politiche per la casa per le emergenze abitative, nonché, attraverso l’individuazione di percorsi formativi, culturali ed educativi, lavorare affinché il cittadino sia motivato alla ricerca autonoma di opportunità lavorative più consone alle risorse e capacità personali, al fine di rendere transitoria la condizione di svantaggio.

L’aspetto occupazionale gioca un ruolo fondamentale nell’emancipazione degli individui, indispensabile dunque, l’attivazione di opportunità lavorative e percorsi di orientamento ed accompagnamento al lavoro, per tutti i soggetti in situazione di disagio ed anche per le persone diversamente abili; sensibilizzando e stimolando il territorio a rendersi disponibile e a partecipare alla creazione di percorsi di inserimento socio-lavorativo attraverso sinergie tra scuola, mondo produttivo, terzo settore e territorio.

Per fare ciò sarà necessario qualificare/specializzare gli operatori professionali attraverso percorsi di formazione, che gli rendano più pronti alla complessità dei bisogni espressi da un nuovo e multiforme contesto sociale e da un mondo del lavoro mutato.

Bisogni emersi: Costituzione e mantenimento di una rete socio-istituzionale di ambito; Necessità di incidere su i percorsi di crescita personali dei cittadini/utenti; Facilitare i percorsi di occupazione e di interventi per l’inserimento lavorativo; Crescita socio culturale del contesto territoriale di riferimento; Presenza di servizi di pronto intervento e servizi di transizione.

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Tavolo di concertazione partecipata su: INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

Emerge con chiarezza l’inadeguatezza delle risposte fornite ad oggi dal territorio, in

materia di integrazione socio-sanitaria. Per la costruzione di una buona integrazione. I partecipanti al tavolo di concertazione evidenziano la mancanza, infatti, di un adeguato sistema di rilevazione, monitoraggio e mappatura dei servizi, strutture ed interventi esistenti, capaci di rispondere più efficacemente alle richieste dei cittadini in particolari condizioni di difficoltà e fragilità.

La mancanza di un efficace sistema informativo tra servizi di natura diversa, utile alla costruzione di una rete permanente, fa si che gli interventi realizzati per la gestione di un caso, siano molto parcellizzati rendendo difficoltosa l’attivazione della rete operativa degli attori/operatori professionali che intervengono nel caso stesso.

A questo si aggiungano le difficoltà, nell’erogazione dei servizi, causate da una macchina burocratica molto lenta e complessa. In molti casi i cittadini non riescono ad avere risposte ai problemi, e questo, in situazioni di difficoltà particolare, riguardanti il mondo sanitario, per l’appunto, contribuisce a far perdere fiducia nelle istituzioni.

Si rileva una oggettiva difficoltà a muoversi tra i diversi uffici pubblici competenti e quando la presa in carico del bisogno avviene ad opera del servizio sanitario, non si riceve supporto per le problematiche sociali.

Si rilevano inoltre elementi di debolezza, riguardanti il riconoscimento del ruolo attivo del terzo settore, che pure offre un contributo qualificato. Tutti questi elementi fanno emergere con urgenza la necessità di realizzare un concreto sistema integrato dei servizi socio-sanitari.

I partecipanti al tavolo lamentano in particolare il fatto come il mondo sanitario non riconosca le professionalità possedute e messe in campo dagli operatori del terzo settore che pure hanno un ruolo fondamentale rispetto ad interventi attinenti la prevenzione e i percorsi di accoglienza ed accompagnamento dei cittadini in situazione di fragilità. Il Terzo settore infatti opera, con competenza, nell’aiuto alle persone che richiedono interventi di tipo sanitario riabilitativo e servizi a carattere comunitario o domiciliare. Servizi questi che consentono di ridurre la istituzionalizzazione delle persone in situazione di fragilità ed allo stesso tempo consento percorsi di integrazione sociale.

I partecipanti al gruppo di lavoro segnalano Il forte impegno del terzo settore nell’ integrazione dei disabili nella società, e negli interventi ed attività extra scolastiche rivolte ai bambini e giovani disabili, nei progetti per l’integrazione lavorativa, negli interventi mirati a creare luoghi di socializzazione tra normodotati e diversamente abili.

Bisogni emersi: Monitorare coerentemente i dati espressi da un sistema informativo condiviso e

aggiornato costantemente, alimentato da tutti gli operatori coinvolti; Aumentare la capacità dei cittadini ad orientarsi al fine di facilitare l’accesso ai

servizi; Presa in carico globale dei bisogni al fine di migliorare la capacità di rispondere

efficacemente alle richieste dei cittadini;

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Coordinamento tra strutture e competenze, attraverso numeri verde, sportelli unici, bollettini informativi, etc.;

Realizzazione di percorsi di prevenzione integrati, di tipo socio-sanitario; Integrazione dei disabili nella società: Presenza di luoghi/strutture: riabilitative, di socializzazione tra normodotati e

diversamente abili, per adulti con disagio mentale medio-grave.

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Tavolo di concertazione partecipata su: PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DEVIANZE E DELLA VIOLENZA

Quando si parla di prevenzione delle devianze e di contrasto alla violenza, nella

maggior parte dei casi si fa riferimento alle devianze minorili, così come quando si parla di violenza si pensa soprattutto alla violenza di genere che è in prevalenza domestica (sia coniugale che genitoriale) e che si rivolge soprattutto contro le donne.

L’analisi dell’evoluzione dei bisogni ha portato, inevitabilmente, il territorio ad evidenziare una serie di fenomeni connessi a cui urge dare una risposta.

Il fenomeno diffuso del bullismo e la mancanza di azioni e risorse finalizzate alla prevenzione e contrasto dello stesso attraverso attività alternative a quelle scolastiche che dovrebbero trovare collocazione nei centri di aggregazione, e che purtroppo mancano nell’ambito territoriale di Trani-Bisceglie.

Su tutti, il bisogno di centri diurni, di aggregazione, sostegno e ascolto, utili a rispondere al bisogno di offrire dei luoghi alternativi ‘alla strada’ agli adolescenti, che mostrano un sempre maggiore allontanamento dal nucleo familiare rifugiandosi nel “gruppo”. I centri dovrebbero intendersi quali luoghi dove intrattenere didatticamente i ragazzi anche attraverso l’attivazione di percorsi laboratoriali specifici di aggregazione e di prevenzione al bullismo e trovare collocazione in contenitori socio-culturali già esistenti come: spazi scolastici (es. palestre), parchi, palazzetti, casali e masserie, siti archeologici da rivalutare. A questa forma di animazione si potrebbero affiancare interventi di aggregazione nei contesti informali come la strada, luogo prediletto dai più giovani.

Al di là degli strumenti utilizzati, il territorio esprime, attraverso una lettura decodificata delle esperienze fatta dagli operatori professionali e dal terzo settore, l’urgenza di interpretare correttamente il bisogno giovanile, probabilmente attraverso modalità alla pari, per esempio il “peer educator” e la costruzione di relazioni positive tra pari.

Con riferimento al contrasto alla violenza contro le donne, si è invece evidenziata la presenza sul territorio di attività qualificate di sostegno e protezione nei confronti di donne straniere vittime di tratta, attraverso la gestione di una casa di fuga, una unità di strada ed un servizio di accoglienza a bassa soglia realizzate a cura dell’OASI 2 di Trani, oltre, da parte del terzo settore, tutta la volontà di estendere l’accoglienza anche alle donne vittime di violenza domestica. Sicuramente una maggiore integrazione tra Istituzioni e privato sociale consentirebbe, da subito, la possibilità di ampliare l’offerta di servizi professionali sul territorio.

Altro fenomeno di allarme sociale riguarda sicuramente le forme di devianza legate alle dipendenze patologiche dovute principalmente: all’aumento esponenziale di persone tossicodipendenti, all’aumento di persone definibili “glambler”, al disagio diffuso in situazioni di “dipendenza da internet”, all’aumento della microcriminalità, all’aumento diffuso di stato di isolamento e alienazione che contribuiscono alla costruzione di devianza. A questo bisogno sarà necessario rispondere con l’offerta di percorsi di sostegno psicologico differenziato e con attività di formazione e informazione sulle nuove dipendenze.

Gli interventi che si reputano necessari sono: (i) inserimento lavorativo, essenziale nel processo di inclusione sociale; (ii) prima accoglienza per donne vittime di violenza; (iii)

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servizi per le famiglie con la previsione di un sostegno alla coppia e alla genitorialità, che vadano in controtendenza con l’idea del sostegno puramente economico per le famiglie in stato di fragilità/marginalità, (iv) servizi di aggregazione essenziali per una politica di prevenzione del disagio minorile, (v) ascolto diffuso (per es. centro di ‘ascolto’) che permetta azioni di sostegno psico-educativo, (vi) azioni sperimentali di prevenzione e che si rendono necessarie perché si rileva una mancanza di interventi professionalmente adeguati all’ascolto di situazioni di violenza e (vii) azioni di sviluppo culturale intendendo sia azioni veicolate da progetti culturali, sia azioni che, agendo sulla cultura di provenienza, determino mutamenti.

Bisogni emersi: Implementazione di servizi per le famiglie; Attivazione di servizi di aggregazione; Inserimento lavorativo; Costruzione di reti permanenti di progettazione/ricerca partecipata; Diffusione dei servizi di ascolto diffuso; Rafforzamento delle azioni di sviluppo culturale; Creazione di un servizio di prima accoglienza.

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Tavolo di concertazione partecipata su: ADOLESCENTI E GIOVANI

Dal territorio emergono diversi elementi indicatori del malessere che spesso

accompagna la vita e le relazioni dei giovani. Centrali, sono il ruolo della famiglia e della scuola, come “luoghi” di trasmissione di principi educativi e di relazioni primarie/prioritarie; in entrambe sono state riscontrate lacune e difficoltà, soprattutto nella costruzione dei rapporti affettivi e nella trasmissione di esempi positivi, una sorta di “rinuncia educativa”.

Si evidenzia una forte assenza di punti di riferimento forti e un mutato rapporto genitori-figli, nel quale i primi non ricoprono più il ruolo di “persone guida”. Si riscontra, spesso, una simile “inadeguatezza” o incompetenza anche in chi opera con i giovani.

I ragazzi sono incentrati su se stessi, non hanno il senso della comunità e questo comporta una scarsa responsabilizzazione verso la comunità stessa, spesso sono isolati o si sentono soli, tendono a seguire esempi negativi, sono lasciati soli ad affrontare situazioni che non sono in grado di gestire autonomamente, non sanno esprimere le emozioni e non riescono a capire le emozioni dell’altro, non imparano per prove ed errori (sono troppo protetti), i ragazzi non sanno dare il giusto valore al domani.

Presenza di condizioni di vita di tangibile disagio socio-ambientale: assenza di prevenzione per una sessualità responsabile, esperienze sessuali in età pre-adolescenziale, assenza, nelle città, di spazi ricreazione o attività ludiche per i ragazzi (spazi per stare o giocare all’aperto), scarsa attenzione per le necessità dei ragazzi normali, assenza di politiche giovanili adeguate alle esperienze dei giovani, emarginazione dal gruppo dei pari, condotte a rischio (dipendenze del fine settimana ecc), difficoltà di inserimento lavorativo, presenza di situazioni di sfruttamento lavorativo, assenza di prevenzione del disagio, per una migliore qualità della vita.

L’adolescente vive tre momenti fondamentali di relazione: 1) a scuola; 2) in famiglia; 3) con i suoi pari. Per raggiungere una condizione di benessere, ci dovrebbe essere una armonia tra i tre momenti e contesti. E per far questo c’è bisogno di un accompagnamento nella conoscenza delle “emozioni”, che di solito è carente sia a scuola che in famiglia.

Un altro elemento problematico della vita degli adolescenti e dei giovani è il non sentirsi parte di una comunità, e questo sentirsi “fuori” da ogni contesto li rende anche privi di responsabilità. Molti di questi elementi possono creare emarginazione e spesso si collegano alla dispersione scolastica e a performance scolastiche negative. Inoltre, la difficoltà a trovare lavoro espone a situazioni di sfruttamento e crea una condizione protratta di dipendenza economica.

I Centri famiglie o i Centri di aggregazione sono il luogo deputato dove realizzare progetti di sostegno e dove svolgere attività di prevenzione al disagio mediante diverse attività ricreative, in questi sarebbe utile prevedere un servizio di ascolto integrato con il C.A.G., rivolto a tutti gli adolescenti e i giovani, specialmente a quelli in cui è richiesto un sostegno di tipo psichiatrico, definendo una strategia che preveda: formazione di educatori tra pari (peer educator), estensione delle attività del Centro di Aggregazione Giovanile ed eventi estivi, creazione partecipata di riqualificazione urbana, percorsi socio-culturali.

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Bisogni emersi: Favorire la crescita equilibrata dell’adolescente e del giovane; Spingere alla socializzazione positiva; Accrescere l’autostima e la motivazione nei ragazzi agendo all’interno delle

istituzioni scolastiche; Rendere gli adolescenti e i giovani soggetti attivi nel contesto di provenienza; Ridurre il malessere sociale.

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Tavolo di concertazione partecipata su: NUCLEI FAMILIARI E MINORI

Su un totale di residenti pari a 107.773, di cui 54.123 a Bisceglie e 53.650 a Trani,

l’incidenza dei minori tra i 0 e i 17 anni è del 20,20% sul totale della popolazione dell’ambito n.5, un’incidenza maggiore rispetto anche al dato nazionale (17% della popolazione).

Questo dato, insieme ad una più attenta conoscenza del territorio, ci consente di considerare come centrale il ruolo della famiglia e dei minori.

Nessuna analisi sui minori può, quindi, essere fatta prescindendo dalla presa in carico della sua famiglia che si delinea in tutta la sua fragilità.

In molti casi la famiglia, Agenzia Educativa Primaria, è completamente assente e latitante nella relazione familiare con i propri figli, a causa dello sfaldarsi dell’aspetto relazionale, socio-educativo e formativo, indispensabili per la trasmissione valoriale, e causato da un inadeguato livello di scolarizzazione, dalla precarietà lavorativa (mancano adeguate risposte alla disoccupazione giovanile), dalla cattiva gestione economica o estrema povertà. Tutte condizioni di fragilità aggravate dalla mancanza di servizi di conciliazione che riescano a ridurre il carico famigliare soprattutto in quelle famiglie che non hanno risorse economiche per acquistare servizi. Una strada, sicuramente da sola non risolutiva, è quella di integrare il reddito delle famiglie più deboli, per garantire il diritto allo studio dei figli e le pari opportunità per minori.

Anche per questo ambito territoriale, inoltre, non siamo più in presenza della sola famiglia tradizionale (marito moglie e figli), ma di nuove forme di famiglie quali famiglie monogenitoriali, famiglie allargate e famiglie ricostituite, che fanno emergere chiaramente nuovi e più articolati bisogni: la coppia assume nuovi codici affettivi, avviene una trasformazione dei ruoli di genere, il rapporto tra genitori e figli si indebolisce con una conseguente incapacità di gestire il futuro, i legami famigliari si sfaldano, con la conseguente mancanza di socialità ed educazione sentimentale ed affettiva, la trasmissione di valori diventa difficile.

Anche la scuola, quale Agenzia Educativa, è in difficoltà, non riesce più a rispondere al disagio dei minori, che è diventato più complesso e diffuso e per il quale non sono più sufficienti risposte univoche già codificate. E’ evidente inoltre, l’inadeguatezza degli operatori scolastici di fronte a questi nuovi bisogni e la necessità di intraprendere percorsi di qualificazione e preparazione professionale. In questo scenario, la scarsa cooperazione tra famiglie, parrocchie, enti ed associazionismo, non facilita di certo l’individuazione di utili intereventi a contrasto per esempio della dispersione scolastica.

Per una presa in carico globale dei bisogni (prevenzione della devianza, educativi e socio-relazionali) della famiglia con minori, diventa necessario attuare una strategia di intervento volta a porre in essere azioni prevalentemente di prevenzione, quali: (i) dotarsi sempre più di strutture e servizi comunitari a ciclo diurno capaci di offrire ai minori un segno ed uno strumento tangibile di attenzione e cura della comunità nei loro confronti (es. centri risorse famiglie dove si realizzi, anche, la mediazione dei conflitti tra genitori e figli), (ii) programmare interventi di sostegno extrascolastico per fare emergere le potenzialità dei più giovani, educare alla legalità, al rispetto per il prossimo, per le cose altrui e per l’ambiente, (iii) attivare il servizio di assistenza domiciliare educativa, (iv) per la

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fascia d’età da zero a trentasei mesi, creare asili nido comunali e scuole materne estive per garantire il diritto al lavoro delle mamme che spesso sono sole a provvedere ai figli e (v) potenziare il servizio affidi già esistente, stabilizzando la rete delle famiglie affidatarie, in alternativa al collocamento dei minori presso strutture residenziali.

Proprio il fenomeno dei minori fuori famiglia (dati tratti dall’Indagine SISR 2008 “Minori Fuori Famiglia” a cura dell’Osservatorio Sociale Provinciale della BAT), per il quale si registra nella sesta provincia un incremento pari al 6,8% rispetto al 2007, rappresenta l’effetto di una mancata presa in carico della famiglia multiproblematica nella fase in cui si potrebbe lavorare prevalentemente sulla prevenzione e non già sul percorso, lungo e faticoso, di riabilitazione della famiglia stessa.

I minori italiani nella Provincia BAT rappresentano l’89,2 % del totale provinciale dei minori fuori famiglia, mentre i minori stranieri soltanto il 10,8%. Il dato statistico rileva che ben il 34,80% (71 in valore assoluto) circa del totale dei minori fuori famiglia della Provincia BAT, provengono dall’Ambito territoriale Trani – Bisceglie, tra questi si contano 4 minori stranieri nei servizi residenziali (solo uno di questi non è accompagnato), e rispetto alla media provinciale, l’ambito registra la percentuale più alta di affidi (35,30%).

Bisogni emersi: Relazioni familiari più armoniche; Riduzione della fragilità famigliare; Integrazione delle famiglie; Formazione continua; Diminuzione del disagio minorile a scuola; Politiche dei minori più efficaci; Rispetto dei diritti dei minori; Maggiore cooperazione tra gli attori locali; Facilitare l’accesso ai servizi.

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Tavolo di concertazione partecipata su: SALVAGUARDIA DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI FRAGILITA’

Rispetto alle condizioni di fragilità delle persone, il territorio ha messo in luce un

insieme di carenze riconducibili alla pressoché totale mancanza di sinergie tra gli operatori e tra questi e gli enti (“la rete”), ovvero: una conoscenza superficiale o empirica della situazione “sociale” locale per la mancanza di dati oggettivi e parametri quali/quantitativi di riferimento, una confusione di ruoli dei diversi attori, una forte demotivazione nell’intraprendere percorsi di concertazione ai vari livelli.

Tra le situazioni di fragilità rientrano naturalmente il disagio dei minori, dei disabili, degli anziani e dei migranti.

Le problematiche prese in esame descrivono un contesto in cui sono sempre più numerosi i casi di emarginazione sociale e povertà causata da situazioni contingenti (perdita del posto di lavoro in età avanzata, mancanza di adeguati ammortizzatori sociali ed economici, etc.) o da problematiche legate alla difficoltà di riabilitazione e di inserimento lavorativo – e quindi sociale – di ex detenuti, soggetti affetti da dipendenze patologiche od anche immigrati.

Offrire percorsi sostenibili nel tempo, quali strumenti che facilitino la professionalizzazione, l’inserimento lavorativo e l’autoimprenditorialità, quale percorso per l’inserimento sociale dei soggetti svantaggiati e dei loro nuclei familiari, nonché l’inserimento lavorativo e sociale di persone fuoriuscite dal mercato del lavoro (disoccupati) o di persone emarginate (ex detenuti, ex tossicodipendenti, immigrati, etc.), in alternativa ad interventi minimi e sporadici di sostegno al reddito.

Dal territorio, emerge l’esigenza di programmare interventi di assistenza integrata per soggetti svantaggiati di diverso tipo ma in una ottica differente, ovvero quello della diffusione dei servizi stessi sul territorio, quale elemento di criticità nell’ambito di riferimento.

Si riscontra, a tal proposito, un aumento della marginalizzazione dei soggetti svantaggiati durante i loro percorsi di assistenza e la mancanza di supporto ai nuclei familiari che vivono la fragilità insieme ai loro congiunti. In questa ottica emerge il bisogno di strutture come piccole comunità – alloggio o similare che, in contesti di normale quotidianità, assicurino i percorsi di assistenza integrata ai gruppi target non tralasciando i bisogni di integrazione e supporto per le famiglie, in grado di fornire servizi di aggregazione ed integrazione per soggetti svantaggiati, assistenza socio-sanitaria per disabili fisici e psichici, assistenza integrata per genitori soggetti disabili.

Altra fragilità è quella espressa dalla popolazione anziana. L’inattività fisica, nonché la naturale degenerazione causata dall’età, da disabilità croniche e/o da patologie, favoriscono la riduzione di molte abilità psico-fisiche e, conseguentemente, la riduzione di una vita sociale e relazionale proattiva. A quella fisica si somma inattività mentale che accelera i processi naturali di calo dell’attenzione, memoria e concentrazione. Il bisogno che emerge è dunque quello di educare i soggetti target dell’azione (anziani ma anche disabili di vario genere) ad un nuovo stile di vita, insegnando loro i metodi per poter efficacemente posticipare nel tempo la perdita di ulteriore autonomia, o di preservare quella residua controllando l’andamento di patologie correlate. Avvio di attività finalizzate al contrasto del deterioramento psicofisico e motorio dei soggetti anziani con malattie

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degenerative, attraverso percorsi didattici e d’integrazione sociale per il mantenimento della loro autonomia ed il ritardo del decorso delle patologie.

L’avanzato e costante processo di invecchiamento della popolazione, la disgregazione dei nuclei familiari rispetto a quelli tradizionali che assicuravano assistenza reciproca nella medesima abitazione, uniti ad altri fattori specifici, hanno creato, con costante aumento, fenomeni di solitudine e di difficoltà ad avere servizi di assistenza non solo di tipo sanitaria ma anche, più semplicemente, nell’adempimento di faccende legate alla quotidianità, soprattutto nei casi in cui il soggetto ha difficoltà per inabilità motorie. Emerge, quindi, la necessità di servizi molteplici definiti di “domiciliarità leggera” al fine di limitare i rischi di isolamento e di abbandono della popolazione anziana in primo luogo, facilitare l’accesso ed utilizzo di servizi pubblici e privati e di arginare fenomeni di emarginazione sociale ed assistenziale.

Bisogni emersi: Formazione e lavoro; Prevenzione; Accoglienza e integrazione; Socialità e qualità della vita; Pronto intervento sociale.

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D. 1 Il ruolo del terzo settore nell’Ambito Territoriale Sociale di Trani – Bisceglie I Comuni di Trani e Bisceglie registrano una presenza significativa del Terzo Settore che vede l’esistenza di numerose e svariate realtà associative alle quali si richiede, in modo sempre più incisivo, di esprimere funzione di anticipazione della lettura dei bisogni della comunità e della persona, innovazione nei modelli di erogazione dei servizi alla persona e promozione della cultura e dell’educazione alla solidarietà, ispirandosi al principio di sussidiarietà e chiamando ciascuno, secondo la propria specificità, alla realizzazione di servizi integrati per lo sviluppo di condizioni di vita adeguate ai valori di rispetto della persona umana. Al fine di dare avvio ad un concreto percorso di riconoscimento ed integrazione del privato sociale, che dovrà portarci alla mappatura di tutte le strutture operanti sul territorio e dei relativi servizi offerti, si ringrazia in questa sede, il privato sociale che ha preso parte alla fase di concertazione partecipata, offrendo il proprio prezioso contributo esperienziale, preliminare rispetto alla stesura del Piano Sociale di Zona 2009 – 2011.

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Capitolo I “Analisi del contesto sociale dell’Ambito Territoriale Sociale”

1.1 Caratteristiche di contesto ed evoluzione dei sistema dei bisogni 1.1.1 Caratteristiche strutturali della popolazione

Il territorio dell’Ambito Sociale N. 5, costituito dai Comuni di Trani e Bisceglie, ha una superficie totale di 170,56 kmq ed una popolazione residente al 31/12/2008 pari a 108.158 abitanti, con una densità di 634,1 abitanti per kmq.

Si rileva che a fronte di un estensione territoriale quasi dimezzata del Comune di Bisceglie rispetto a quello di Trani (68,48 kmq rispetto a 102,08 kmq), i due Comuni contano una popolazione residente sostanzialmente equivalente, elemento questo, da valutare in sede di programmazione dei servizi con riferimento alla loro accessibilità, distribuzione sul territorio ed erogazione.

A dicembre 2005, come rilevato dalle anagrafi comunali, il tasso di crescita naturale medio dei Comuni è pari al 1%. Il saldo naturale ad oggi è particolarmente positivo per il Comune di Trani, si rileva per contro un tasso migratorio negativo. Il Comune di Bisceglie presenta invece entrambi gli indicatori positivi (Fonte: Rapporto sull’inclusione sociale. Prima indagine sulle politiche di inclusione sociale nell’area Nord Barese/Ofantina).

Tabella 1. Totale popolazione residente al 31.12.08 per fasce d’età

TRANI BISCEGLIE AMBITO Popolazione

residente per

fasce di età Presenze % su tot.

popolazione Presenze

% su tot.

popolazione Presenze

% su tot.

popolazione

Minori 0-3 1.712 3,18 2.271 4,18 3.983 3,68

Minori 4-18 9.477 17,61 2.912 5,36 12.389 11,45

19-64 anni 34.505 64,11 46.617 85,80 81.122 75

65 anni e oltre 8.131 15,11 2.533 4,66 10.664 9,86

TOTALE 53.825 54.333 108.158

Dal confronto della popolazione dei due Comuni per fascia di età emerge una distribuzione sostanzialmente omogenea ad eccezione della fascia d’età 4-18 anni con uno sbilanciamento a favore della città di Trani ed una differenza di 6.565 unità, e della fascia di età 65 anni e oltre con uno sbilanciamento sempre a favore della città di Trani ed una differenza di 5.598 unità. Tale dato, in considerazione della specificità delle fasce d’età, si ritiene debba essere tenuto presente in relazione a quanto più avanti menzionato in tema di bisogni sociali.

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Grafico 1. Popolazione Ambito residente al 31.12.08 per fasce di età

398312389

81122

10664

Minori 0-3

Minori 4-18

19 - 64 anni

65 anni e oltre

Tabella 2. Incidenza nuclei familiari con minori 0-3 su totale nuclei familiari al 31.12.08

TRANI BISCEGLIE AMBITO Composizione nuclei familiari Numero

% con figli

0-3 Numero

% con figli

0-3 Numero

% con figli

0-3

Nuclei familiari 18.308 18.983 37.291

Nuclei familiari con

minori 0-3 anni 1.225 6,69 2.056 10,83 3.281 8,80 & '_( _) + *,.-0/ _ 1 _' 2 1 4 3!, _' _- 6 5 7 1 % 8 9 ,;:+ 1 _' 2 1 = < _ > #? A @ %?_ B C) _ 1 %: _ 5 7- D 5 7( _- 6 5 E- F- _' H G _ 8I, +J% K _ * _, L' NM _ K _ O _ K P/ _ K Q O _ 8 - F).1 4'

Non è stato possibile rilevare per entrambi i Comuni il dato relativo ai nuclei monogenitoriali con figli minori, mentre possiamo ulteriormente specificare per il Comune di Trani che su un totale di nuclei familiari pari a 18.308 si contano nuclei con minori pari a 3.760 di cui 1.225 con minori 0-3 anni (32,6 %). Sempre nel Comune di Trani si contano 55 nuclei familiari con oltre 4 componenti minori.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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Tabella 3. Incidenza popolazione anziana e popolazione anziana che vive sola sul totale della popolazione residente al 31.12.08

TRANI BISCEGLIE AMBITO Popolazione

anziana Presenze % su tot.

Popolazione Presenze

% su tot.

popolazione Presenze

% su tot.

popolazione

65 anni e oltre 8.131 15,11 2.533 4,66 10.664 9,86

65 anni e oltre che

vivono soli 2.010 3,73 2.006 3,69 4.016 3,71

POPOLAZIONE

TOT. Residente 53.825 54.333 108.158

Nel complesso le persone anziane rappresentano il 9,86% della popolazione residente nell’Ambito ed il 37,65% di questi è composto da anziani che vivono soli. Se in termini assoluti è il Comune di Trani a far rilevare il maggior numero di anziani residenti 8.131, è nel Comune di Bisceglie che si rileva la più alta incidenza degli anziani che vivono soli (79,19%) sul totale degli anziani residenti.

Tabella 4. Incidenza popolazione straniera sul totale della popolazione residente al 31.12.08

TRANI BISCEGLIE AMBITO

Stranieri Numero

% su tot.

Popolazione Numero

% su tot.

Popolazione Numero

% su tot.

Popolazione

Stranieri residenti 1535 2,85 786 1,45 2.321 2,15

Stranieri minori 284 0,53 146 0,27 430 0,40

TOT. Popolazione

residente 53.825 54.333 108.158

Tra la popolazione residente nell’Ambito al 31/12/2008 gli stranieri risultano essere 2.321 pari al 2,15%, provenienti prevalentemente dalla Romania, dal Marocco, dall’Albania, dall’Ucraina, dall’Algeria, dalla Bulgaria, dalla Polonia e dalla Tunisia. I minori rappresentano il 18,52% della popolazione straniera. Nel Comune di Trani, dove sono presenti 192 stranieri comunitari e 1.343 extracomunitari, si contano inoltre 16 uomini e 28 donne provenienti da Capo Verde (comunità presente sul territorio da oltre 20 anni) e 22 uomini e 17 donne provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese. La comunità più numerosa, in linea con quanto rilevato per il Comune di Bisceglie, è quella albanese che conta 374 uomini e 275 donne. Data la complessità del fenomeno e la necessità di una lettura il più possibile rappresentativa, a questi, regolarmente censiti, si dovranno aggiungere gli

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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stranieri irregolari che entrano legalmente, ma che successivamente non fanno richiesta di permesso di soggiorno o non lo rinnovano, e i clandestini privi di titoli di soggiorno validi entrati clandestinamente sul territorio nazionale. L’immigrazione in Puglia, si legge nel III Rapporto sulla Povertà della Caritas, continua ad essere un fenomeno difficile da leggere e analizzare, e presenta alcune peculiarità che la caratterizzano con appena il 2% di stranieri regolari sul totale dei soggiornanti in Italia nel 2008. Tra questi vi è uno sviluppo crescente di attività imprenditoriali e quindi uno spostamento della loro posizione sociale e di bisogno. Naturalmente non rappresentano la maggioranza, sono solo il 10% sul totale nazionale, molti infatti continuano ad affollare i Centri di Ascolto della Caritas. Naturalmente l’esistenza degli immigrati stranieri, così come la loro presenza nelle scuole, costituisce una realtà nuova che conduce ad una riflessione, anch’essa forse inedita, per quanti operano in una società sempre più complessa ed interetnica.

La popolazione scolastica complessiva dell’Ambito è di 18.379 unità così ripartita: Bisceglie conta 8.669 iscritti rispetto a Trani che conta 9.710 iscritti di cui solo il 47,83% è costituito da alunni di scuole materne ed elementari, corrispondenti ad una fascia di età che va da i 3 ai 9 anni. La stessa fascia di età rappresenta il 32,85% della popolazione scolastica del Comune di Bisceglie.

Tabella 5. Popolazione scolastica al 31.12.08

TRANI BISCEGLIE AMBITO

Popolazione scolastica Alunni

% su tot.

Popolazione

scol.

Alunni

% su tot.

Popolazione

scol.

Alunni

% su tot.

Popolazio

ne scol.

Scuola dell'Infanzia 290 2,99 1790 20,65 2.080 11,32

Scuola Primaria (materne ed

elementari) 4.644 47,83 2848 32,85 7.492 40,76

Scuola Secondaria di 1° Grado 2.158 22,22 1960 22,61 4.118 22,41

Scuola Secondaria di 2° Grado 2.618 26,96 2071 23,89 4.689 25,51

TOTALE Popolazione

scolastica 9.710 8.669 18.379

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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Grafico 2. Popolazione scolastica Ambito 2008 - n.

iscritti

2.080

7.4924.118

4.689

Scuola dell'Infanzia

Scuola Primaria (materne

ed elementari)

Scuola Secondaria di 1°

Grado

Scuola Secondaria di 2°

Grado

Altro dato che va tenuto in debita considerazione è il numero di soggetti disabili regolarmente iscritti nelle scuole e per i quali è stato erogato un servizio di Assistenza Specialistica per l’Autonomia e la Comunicazione. Nell’ambito si contano 87 alunni con disabilità grave, e 21 alunni con disabilità sensoriale.

Tabella 6.1 Servizio di Assistenza Specialistica per l'Autonomia e la Comunicazione. N. di alunni disabili per tipologia di handicap e ore di servizio settimanali assegnate ad ogni scuola di Bisceglie nel 2008

BISCEGLIE

Scuola Alunni con

disabilità grave

N.

Alunni con

disabilità

sensoriale N.

N. ore settimanali

assegnate

I° Circolo 7 25

II° Circolo 11 40

III° Circolo 5 18

IV° Circolo 6 1 videoleso 25

Sc. Media Battisti 6 22

Sc. Media Ferraris 1 12

Sc. Media Monterisi 7

2 audiolesi

1 videoleso 36

TOTALE 43 4 178

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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Tabella 6.2 Servizio di Assistenza Specialistica per l'Autonomia e la Comunicazione. N. di alunni disabili per tipologia di handicap e ore di servizio settimanali assegnate ad ogni scuola di Trani nel 2008

TRANI

Scuola Alunni con

disabilità grave

N.

Alunni con

disabilità

sensoriale N.

N. ore settimanali

assegnate

I° Circolo 6

3 videolesi 1 audioleso 29

II° Circolo 11

1 videoleso

1 audioleso 38

III° Circolo 3 2 audiolesi 14

IV° Circolo 9

3 videolesi 2 audioleso 41

Sc. Media Bovio 3

1 ipovedente

1 non vedente 14

Sc. Media

Baldassarre 4

1 videoleso

1 audioleso 14

Sc. Media Palumbo 3

1 videoleso

1 audioleso 11

Sc. Media Rocca 5 14

TOTALE 44 17 175

Anche per l’anno scolastico 2008 è stato previsto il finanziamento per la fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo per gli alunni frequentanti le scuole secondarie di I° e II° grado. Al Comune di Bisceglie sono pervenute n. 1.883 istanze totali per il beneficio in oggetto, sono state prese in considerazione n. 1.808 istanze di cui n. 777 per le scuole medie inferiori e n. 1031 per le scuole superiori, n. 75 istanze sono state escluse, in particolare n. 56 escluse per ISEE superiore, n. 17 perché pervenute in ritardo e cioè oltre i termini di proroga stabiliti e n. 2 escluse per fuori residenza. Il contributo totale erogato è stato di Euro 158.521,00. Al Comune di Trani sono pervenute n. 2.029 istanze totali, sono state prese in considerazione n. 1.994 istanze di cui n. 843 per le scuole medie inferiori e n. 1.151 per le scuole superiori, n. 35 istanze sono state escluse per ISEE superiore, perché pervenute in ritardo oltre i termini di proroga stabiliti.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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Tabella 7. Contributi testi scolastici per la popolazione scolastica di Bisceglie anno 2008

Domande Numero tipologia

Contributo

pro-capite

contributo

erogato

Pervenute 1.883

Escluse 75

n. 777 Medie Inferiori

€ 70,00 € 54.390,00

Accettate 1.808 n.1031 Medie Superiori

€ 101,00 € 104.131,00

TOT € 158.521,00

Tabella 8. Contributi testi scolastici per la popolazione scolastica di Trani anno 2008

Domande Numero tipologia

contributo

minimo

contributo

massimo

contributo

erogato

Pervenute 2.029

Escluse 35

n. 843 Medie Inferiori

€ 34,74 € 139,55 € 59.801,54

Accettate 1.994 n.1151 Medie Superiori

€ 58,91 € 155,38 € 112.473,46

TOT. € 172.275,00

E’ stato inoltre previsto un piano finanziario di aiuti per gli alunni di famiglie in condizioni economiche disagiate per la parità scolastica e il diritto allo studio e all’istruzione per l’erogazione di borse di studio. Nel 2008 al Comune di Bisceglie sono pervenute complessivamente n. 3.074 richieste per l’assegnazione del beneficio in argomento, di cui n. 2.975 regolamentari, cioè pervenute tramite le Istituzioni Scolastiche nei termini e complete di documentazione e n. 99 escluse a vario titolo (n. 66 per reddito superiore, n. 3 per fuori residenza e n. 30 perché pervenute oltre il termine). Il contributo totale erogato è stato di Euro 247.140,00. Al Comune di Trani sono pervenute complessivamente n. 3.372 richieste, di cui n. 3.350 regolamentari e n. 22 escluse a vario titolo (n. 10 per reddito superiore e n. 12 perché pervenute oltre il termine). Il contributo totale erogato è stato di Euro 283.782,50.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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Tabella 9. Borse di studio per la popolazione scolastica di Bisceglie anno 2008

Tabella 10. Borse di studio per la popolazione scolastica di Trani anno 2008

Domande Numero Tipologia

Contributo minimo

Contributo massimo

Contributo erogato

Pervenute 3.372

Escluse 22

n. 1.349 Scuole Primarie € 42,91 € 61,86 € 73.604,00

n. 895 Medie Inferiori € 72,84 € 104,77 € 81.030,78 Accettate 3.350

n. 1.106 Medie Superiori € 94,79 € 136,7 € 129.147,72

TOT € 283.782,50

Da una recente indagine ISTAT sul fenomeno della povertà, nel complesso del nostro Paese la sua incidenza è pari all’11%, nel Mezzogiorno al 20%, in Puglia al 21,4%, corrispondente a circa 300 mila famiglie povere e poco meno di un milione di individui. La soglia di povertà, che è quel livello di reddito al di sotto del quale si è dichiarati poveri, per il territorio Nord Barese con riferimento al 2001, è risultata pari a 4.475,00 euro annui per un individuo. In base ai risultati della ricerca, la povertà coinvolge il 25% circa della popolazione: tra i residenti nel territorio Nord Barese un individuo su quattro è povero. Si tratta di valori abbastanza omogenei tra i diversi Comuni e grosso modo in linea con quelli desumibili da altre analisi con riferimento alla situazione pugliese e meridionale. Preoccupante appare invece l’analisi della intensità della povertà, che ci rivela non solo quanti sono, ma anche quanto sono poveri i poveri. Questa analisi rivela che i poveri residenti nel Nord Barese hanno in media un reddito pari al 40% della soglia di povertà. Se consideriamo la soglia di 4.475,00 euro, questo significa che il reddito medio dei poveri è pari a circa 2.000,00 euro annui. Si tratta di livelli estremi di povertà, anche se la cautela è d’obbligo sia a causa dei fenomeni di evasione fiscale, sia soprattutto dell’esistenza di una diffusa economia sommersa. Il fenomeno della povertà, ricostruito nell’indagine menzionata, compone un quadro di evidente gravità nel territorio.

Domande Numero Tipologia

Contributo

pro-capite

Contributo

erogato

Pervenute 3.074

Escluse 99

n. 1.237 Scuole Primarie € 50,00 € 61.850,00

n. 813 Scuole Medie Inferiori

€ 80,00 € 65.040,00 Accettate 2.975

n. 925 Scuole Medie

Superiori € 130,00 € 120.250,00

TOT € 247.140,00

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

I Comuni più grandi risultano tra quelli dove è più intensa la povertà: Andria, Barletta, Trani sono i centri dove maggiore è il reddito aggregato e dove certamente più alto è il tenore medio di vita, ma sono anche quelli che presentano più diffuse situazioni di disagio sociale. La crisi economica dell’area Nord Barese, il declino del settore del TAC, l’orizzonte ancora non chiaro, del settore agroindustriale, hanno influito sulla condizione reddituale complessiva della popolazione, proponendo nuovi profili individuali e collettivi della povertà. Così alla povertà derivante da condizioni particolari della famiglia, si associano nuove forme di disagio: i disoccupati di lunga durata, gli over 40, anche con profili professionali elevati, difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro locale, e soprattutto una quantità notevole di persone dalla condizione lavorativa “incerta”, come uomini e donne, considerati giovani per usufruire della pensione, vecchi per il reinserimento lavorativo e difficilmente riconvertibili a nuove mansioni professionali. La crisi del sistema economico ha quindi influito sui livelli di reddito familiari anche in maniera indiretta (Fonte: Rapporto sull’inclusione sociale. Prima indagine sulle politiche di inclusione sociale nell’area Nord Barese/Ofantina). Il disagio abitativo è un’altro dei fattori di esclusione sociale legata alla urbanizzazione del territorio che sta assumendo dei toni sempre più diffusi e di evidente rilevanza, nonostante l’elevata quantità di abitazioni presenti in ogni Comune, spesso maggiore del numero delle famiglie residenti. Le nuove politiche urbane dei Comuni stanno prevedendo sempre di più progetti integrati di recupero e riqualificazione di ampie zone urbanizzate, dalle classiche periferie urbane ai centri storici, che spesso però non sono sufficienti. Nella graduatoria regionale del bando 2004 relativo ai “Contratti di Quartiere II” Trani e Bisceglie sono risultati tra i primi tre Comuni.

Tabella 11. Domande contributi canoni di locazione residenti Comune di Bisceglie anno 2008

Contributi Canone di Locazione

Domande pervenute 1.325

Domande accolte 1.223

Domande escluse 102

Fascia di reddito N. Nuclei familiari richiedenti

fino a € 11.000,00 792

fino a € 14.000,00 431

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Tabella 12. Domande contributi canoni di locazione residenti Comune di Trani anno 2008

Contributi Canone di Locazione

Domande pervenute 2.216

Domande accolte 2.136

Domande escluse 80

Fascia di reddito N. Nuclei familiari richiedenti

fino a € 11.000,00 1.283

fino a € 14.000,00 853

Dalla tabella che segue è possibile fare una lettura indiretta e trasversale dei soggetti deboli e delle forme di povertà, considerando che si tratta di un dato parziale, relativo alle sole richieste esenzione ticket per farmaci e prestazioni.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Tabella 13. Riepilogo esenzioni ticket al 01.12.09

FARMACEUTICA TRANI BISCEGLIE DISTRETTO N. 5

A Grandi invalidi del lavoro (da 80% a 100%) 11 7 18

B Invalidi per servizio (dalla I° alla V° categoria) 86 35 121

C Invalidi civile al 100% e titolare di pensione di inabilità assoluta e permanente 1592 1547 3139

D Invalidi di guerra titolare di pensione vitalizia 21 8 29

E Titolare di sola pensione sociale 93 191 284

F

Componenti nucleo familiare con reddito IRPEF fino a Euro 29.000,00

incrementato di Euro 1.000,00 per ogni figlio a carico 28605 26322 54927

I

Componenti nucleo familiare con reddito IRPEF fino a Euro 34.000,00 incrementato di Euro 1.000,00 per ogni figlio a carico 539 615 1154

L

Soggetto età superiore a 65 anni, componente nucleo familiare con reddito

IRPEF fino a Euro 39.000,00 165 46 211

SPECIALISTICA TRANI BISCEGLIE DISTRETTO N. 5

E01

Soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a

Euro 36.151,98 7286 7619 14905

E02

Disoccupati e loro familiari a carico con reddito familiare inferiore a Euro 8263,31 incrementato fino a Euro 11.362,05 in presenza di coniuge ed ulteriori

Euro 516,46 per ogni figlio a carico 4642 3170 7812

E03 Titolari di Pensione o Assegno Sociale e Familiare a carico 233 232 465

E04

Titolari di pensione integrata al minimo, maggiore di 60 anni, e famigliari a

carico con reddito familiare inferiore a Euro 8.263,31 incrementato fino a Euro

11.362,05 in presenza di coniuge ed ulteriori Euro 516,46 per ogni figlio a carico 177 74 251

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

1.1.2 Contesto ed evoluzione dei sistema dei bisogni

I dati sopra riportati ci permettono un esame del contesto sociale molto parziale. La difficoltà di reperire informazioni confrontabili nel tempo evidenzia quanto sia importante per l’Ambito Territoriale Sociale poter contare su un sistema informativo ben organizzato. Gli stessi dati anagrafici recuperati dalle anagrafi comunali non ci permettono di approfondire le conoscenze.

Poter contare invece su dati informativi specifici che ci danno informazioni non solo sulla numerosità delle singole classi di età ma anche sulla loro distribuzione nel territorio cittadino è importantissimo così come assume rilevanza la conoscenza di dati informativi sull’occupazione, sulla disabilità etc.

Il Sistema dei servizi sociali oggi più di ieri ha bisogno di poter leggere con più cura un contesto sociale, capirne le problematicità ed avanzare azioni mirate per affrontare le singole problematicità o avviare servizi più appropriati per rispondere ai bisogni delle sue comunità.

Si pensi al fatto che nel primo triennio del Piano Sociale di Zona, in alcuni casi, sono stati avviati dei servizi senza che prima si fosse fatta una analisi accurata dei bisogni, della numerosità della popolazione interessata a quel tipo di servizio. Non avere specifiche conoscenze può significare che si può sbagliare programmando un servizio impegnando maggiore spesa là dove invece ne occorre una quantità più contenuta per rispondere a quel bisogno oppure, può significare che si programmino servizi senza avere l’utenza o che si sbagli la programmazione di un servizio associando delle risorse in quella direzione e scoprire che esso è stato sotto stimato e che l’utenza che ha bisogno di quel servizio è maggiore rispetto a quella che si pensava di servire.

Questo significa anche che, quando si appaltano i servizi e li si affidano senza che si sia fatta una giusta valutazione del bisogno e, della popolazione interessata a quel servizio, che l’ente affidante è costretto al rispetto dei contratti con conseguente depauperamento delle risorse finanziarie a disposizione.

I dati sopra esposti evidenziano tuttavia una popolazione caratteristicamente giovane con una popolazione minorile e giovanile abbastanza numerosa. Segno di una popolazione statisticamente vivace dal punto di vista della consistenza. La stessa numerosità delle famiglie evidenzia una positività della struttura della popolazione. Tuttavia le due città presentano molte differenze nella composizione delle classi di età: Bisceglie ha una classe centrale di età (19 – 64) anni molto consistente 85,50% della popolazione complessiva mentre quella di Trani è del 64,11%; Trani presenta invece una maggiore consistenza delle classi di età 0 – 18 anni 20,79% della popolazione complessiva e della classe di età 65 anni e oltre che si attesta al 15,11% del totale. Bisceglie invece presenta entrambe le classi con valori di gran lunga inferiori rispetto a quelli di Trani rispettivamente 9,54% la classe di età 0 – 18 anni e 4,66% della popolazione la classe di età oltre i 65 anni. Dai dati suddetti emerge una struttura della popolazione di Trani più distribuita nelle diverse classi di età al contrario di quella di Risceglie che risulta per gran parte concentrata nelle classi centrali. Naturalmente sarebbe utile poter esaminare meglio i dati riferiti a queste classi e fare delle proiezioni riguardo il futuro per comprendere alcuni fenomeni sociali.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Ci sembra interessante rilevare il dato di consistenza della popolazione straniera residente nell’Ambito Territoriale ed in special modo la consistenza di quella presente in Trani che si assesta quale città con maggiore presenza di stranieri nel territorio della BAT. Questa città ospita al suo interno comunità di stranieri abbastanza numerose residenti da lungo tempo in Trani. Dato assai significativo che richiama ad una maggiore attenzione nelle politiche per le famiglie e l’inclusione sociale. Gli stranieri presenti ben si sono amalgamati alle comunità indigene ed occupano la città in completa sintonia con la popolazione locale.

I dati sulla povertà sono abbastanza significativi ed evidenziano la necessità che si operi con maggiore forza con politiche d’inclusione sociale orientate a dare sicurezza sociale e inserimento lavorativo. Il lavoro è sicuramente la criticità maggiore accanto a quella derivante dal livello culturale e d’istruzione medio basso delle classi sociali più povere. Occorre sicuramente ripensare le politiche sociali e le modalità d’interazione con il tessuto produttivo al fine di creare condizioni di maggiore inserimento sociale e lavorativo. Il livello di reddito delle famiglie povere è molto basso e spesso rasenta la sussistenza richiedendo spesso interventi straordinari di monetarizzazione per far fronte alle prime necessità della vita dei nuclei familiari.

L’evoluzione dei bisogni sociali accompagnata da una maggiore richiesta di opportunità e di parità tra le classi sociali apre al fatto che non è più pensabile portare avanti i Servizi Sociali Professionali con la figura dell’Assistente Sociale occorre investire anche su altre professionalità in grado di leggere meglio i bisogni, fare un bilancio delle competenze e delle risorse presenti nella persona o nel nucleo e progettare insieme ad essi la prospettiva di soluzione del problema. Occorre affiancare il Servizio Sociale Professionale nel lavoro sociale e nella presa in carico del nucleo se si vuole incidere realmente sul cambiamento.

Anche le stesse istituzionalizzazioni fino ad ora portate avanti sia in ambito sociale che sanitario richiedono un nuovo approccio. Occorre riqualificare la spesa e puntare maggiormente al sostegno dei nuclei familiari e alla domiciliarità dell’intervento. La spesa in rette in istituto è troppo alta per entrambi i Comuni occorre operare di più perché l’affido familiare possa trovare più cittadinanza nel territorio ma occorre anche che si creino servizi educativi a supporto delle famiglie e dei minori se si vuole lavorare per modificare lo stato di disagio presente in molti nuclei familiari.

La nuova programmazione dovrà tenere conto dei bisogni presenti e delle criticità evidenziate affinché si possa operare sul cambiamento e su servizi più qualificati. 1.2 Il Sistema attuale di offerta dei servizi: punti di forza e criticità

Segue l’analisi sintetica dei servizi attivati dal Comune di Trani e da quello di Bisceglie per l’anno 2008, nonché quelli di ambito per gli anni 2008/2009.

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1.2.1 “I Servizi e gli interventi sociali del Comune di Trani” FAMIGLIE

Contributi alle ragazze madri nubili e vedove Il Comune di Trani, nella sua azione di contrasto alle diverse forme di povertà, ha dedicato particolare attenzione alle famiglie monoparentali ed in particolare alla condizione delle donne sole con figli a carico. L’impegno dell’Amministrazione Comunale è stato nel 2008 pari ad € 22.000,00 rispetto all’importo speso nel 2005 pari ad € 15.443,90. Hanno beneficiato di un contributo pari ad € 52,00 mensili circa n. 25 ragazze madri e circa n. 25 madri vedove.

PUNTI DI FORZA

- Riconoscimento dello stato di bisogno;

- Sostegno alla conciliazione dei tempi vita-lavoro del genitore solo.

CRITICITA’

- Importi non risolutivi dello stato di bisogno.

Rette per strutture residenziali e semiresidenziali per mamme con figli a carico Il Comune concorre all'integrazione della retta per strutture residenziali per madri con figli a carico, prive di validi riferimenti familiari o per le quali si reputi opportuno l’allontanamento dal nucleo familiare e che necessitano di sostegno nel percorso d’inserimento o reinserimento sociale. L’Amministrazione si è avvalsa nel 2008 della disponibilità della Casa Famiglia “Sipario” sita in Gravina in Puglia, e della Casa di accoglienza “Villa Grifoni” situata in Borgo alla Collina (Arezzo), nelle quali sono state accolte complessivamente n. 3 madri con i rispettivi figli. Il periodo di permanenza in queste strutture è stabilito in base al percorso individuale previsto per la beneficiaria e in base all’obiettivo di emancipazione del bisogno della stessa, che spesso consiste nell’inserimento nel mondo del lavoro o nel superamento di una dipendenza. L’importo medio del contributo per le rette, sostenuto dal Comune di Trani nell’anno di riferimento, è stato di € 60,00 al giorno per la madre ed € 60,00 al giorno per il figlio.

PUNTI DI FORZA

- Tutela madre-figlio realizzata anche attraverso la scelta di una struttura extra-territoriale quando questo risulti necessario;

- Esistenza di strutture fortemente riabilitative;

- Legame continuo tra Servizi Sociali e assistita;

- Ruolo del Consultorio.

CRITICITA’

- Scarso interesse delle strutture di accoglienza ad un rapido inserimento nel mondo del lavoro.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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Contributi asili nido Il Comune di Trani ha impiegato circa € 10.000,00 nel 2008 a favore dell’avvio di una “sezioei primavera” per l’accoglienza nelle scuole materne di bambini in età compresa tra i 24 e i 36 mesi, previste dal Reg. 4/07 all’art. 53. Del Servizio, attivato in via sperimentale presso la Scuola Elementare Petronelli – Sez. Cezza, hanno beneficiato n.15 bambini.

PUNTI DI FORZA

- Sostegno alla conciliazione dei tempi vita-lavoro dei genitori con figli che per età non accedono di fatto alla scuola per l’infanzia.

CRITICITA’

- Esperienza isolata di breve durata;

- Assenza asili nido pubblici.

MINORI

Contributi economici rette per strutture semiresidenziali Il Comune concorre all'integrazione della retta per strutture semiresidenziali per i minori. Le strutture, che hanno una valenza sociale molto importante, vengono perlopiù impiegate di inverno per il sostegno didattico dei minori e prevedono al proprio interno spazi ricreativi, ambienti per la socializzazione, sostegno di uno psicologico e presenza dell’educatore per il sostegno educativo dei minori. In queste strutture i minori possono usufruire di ambienti alternativi alla famiglia. Le domande vengono fatte dalla famiglia al Comune, salvo richieste del Tribunale dei Minorenni in presenza di una valutazione della famiglia non del tutto negativa. Il periodo di accesso alle strutture dovrebbe rispettare il calendario scolastico, nell’anno 2008, hanno usufruito dei contributi presso la comunità dei Padri Rogazionisti di Trani n.6 minori, per una retta pari ad Euro 20,00 al giorno per minore, comprendente il servizio trasporto, mensa, merenda e utilizzo di strumenti ausiliari (es. computer). Il costo totale a carico del Comune è stato nel 2008 di Euro 93.000,00.

PUNTI DI FORZA

- Cura dei minori nelle ore pomeridiane, ore che diversamente verrebbero trascorse in strada;

- Coinvolgimento delle famiglie attraverso incontri con lo psicologo finalizzati al recupero e/o supporto del ruolo genitoriale.

CRITICITA’

- Esiguità delle risorse stanziate a fronte dell’utilità del servizio;

- Ritardi nell’accesso al servizio.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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Sostegno economico affido Il sostegno economico alle famiglie affidatarie viene erogato con contributi mensili di Euro 100,00. Il contributo in oggetto, pari a un totale di Euro 46.800,00 nell’anno 2008, è stato erogato dal Comune di Trani a n. 21 famiglie residenti che hanno preso in affido n. 23 minori tutti italiani, di cui n. 11 maschi e n. 13 femmine. Età media dei minori: da 3 a 5 anni n. 4 minori, da 6 a 10 anni n. 8 minori, da 11 a 14 n. 7 minori e da 15 a 17 anni n. 4 minori. Per n. 10 minori l’affido è stato di tipo giudiziale per i restanti 13 consensuale. I minori in affido etero familiare sono stati n. 7 quelli in affido intrafamiliare n. 16. Il periodo dell’affidamento al 31/12/2008 è stato per n. 4 minori meno di un anno, per n. 5 minori da due a quattro anni e per n. 14 minori oltre i quattro anni. Tutti i minori al momento dell’affidamento provenivano dalla Regione Puglia.

PUNTI DI FORZA

- Numero elevato di famiglie disponibili ad accogliere minori in affidamento;

- Superamento del disagio vissuto nella famiglia di origine;

- Sostegno economico per le esigenze del minore.

CRITICITA’

- Assenza di servizi dedicati all’affido (es. mediazione tra famiglia affidataria e famiglia d’origine);

- Non pianificazione di iniziative permanenti di sensibilizzazione sul tema dell’affido;

- Mancanza di una vera e propria anagrafe delle famiglie affidatarie;

- Mancata programmazione di iniziative di formazione indirizzate alle potenziali famiglie affidatarie;

- Non previsione di “gruppi di sostegno” per le famiglie affidatarie;

- Non adeguamento del sostegno economico per le famiglie affidatarie (troppo esiguo, corrisposto per famiglia e non per minore, di pari importo anche in caso di minore invalido);

- Chiusura del Centro Famiglie aperto con la L.285/1997;

- Scarso sostegno/attenzione alle famiglie di origine.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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Attività ricreativa e di socializzazione S. Geffa L’attività ricreativa e di socializzazione è un servizio del Comune di Trani che l’Associazione Xiao Yan ha realizzato presso il sito archeologico S. Geffa a Trani in contrada Tufare. Il progetto è costato nell’anno 2008 Euro 19.923,00 ed è consistito nella realizzazione di attività di animazione socio culturale e di assistenza all’infanzia. Le attività sono state organizzate nel periodo estivo del mese di agosto, con una frequenza giornaliera nelle ore pomeridiane. Alle attività hanno preso parte n. 40 minori segnalati dai Servizi Sociali del comune di Trani di età compresa tra i 7 e 13 anni, attraverso un tesseramento gratuito che ha consentito, peraltro, di poter usufruire del servizio trasporto per mezzo di circolare.

PUNTI DI FORZA

- Possibilità di frequentare un ambiente non di disagio;

- Organizzazione di attività comuni tra genitori e figli per il rafforzamento delle relazioni (proiezioni di film);

- Coinvolgimento dei minori in attività educative.

CRITICITA’

- Durata troppo breve delle attività.

Rette per strutture residenziali Il Comune concorre all'integrazione della retta per strutture residenziali per i minori fuori famiglia. Nel comune di Trani si contano n. 20 minori, di cui n. 3 stranieri, collocati presso strutture residenziali. Di questi n. 12 maschi e n. 8 femmine. N. 3 minori hanno un’età compresa tra 0 e 2 anni, n. 2 minori tra 3 e 5 anni, n. 2 minori tra 6 e 10 anni, n. 7 minori tra gli 11 e i 14 anni e infine n. 6 minori tra i 15 e i 17 anni. N. 17 minori, al momento dell’inserimento nel servizio residenziale, provenivano dalla Regione Puglia, n. 3 minori da fuori Regione. N. 1 minore è residente presso Comunità Familiare, n. 13 minori presso Comunità Educativa, n. 2 minori presso Comunità alloggio, n. 1 minori presso Casa famiglia e n. 3 minori presso Gruppo Appartamento. I minori sono stati collocati nelle seguenti strutture ubicate: n. 3 nella Prov. di Bari, n. 14 nella Prov. BAT, n. 2 nella Prov. di Brindisi, n. 1 nella Prov. di Perugia. Il costo medio di una retta è di Euro 60,00 al giorno e il contributo totale stanziato nell’anno 2008 dal Comune di Trani è stato di Euro 412.256,00.

PUNTI DI FORZA

- Tutela del minore rispetto ai disagi familiari ed alle condizioni di degrado socio ambientale di origine;

- Possibilità di intraprendere un percorso scolastico senza rischio di dispersione;

- Tentativo di interiorizzare regole che le famiglie d’origini non sono in grado di trasmettere.

CRITICITA’

- Vivere in un ambiente in cui le relazioni affettive sono molto ridotte;

- Lontananza delle strutture dalle famiglie d’origine;

- Difficoltà di visita delle assistenti sociali che hanno in carico il caso a causa della lontananza.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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ANZIANI E ADULTI

Rette per strutture residenziali Il Comune concorre all'integrazione della retta per strutture residenziali (strutture protette convenzionate) per non autosufficienti, persone anziane non assistibili a domicilio, ovvero per adulti inabili. L’utente sostiene un costo medio giornaliero di Euro 32,00 che corrisponde al 50% della retta, il Comune integra il costo suddetto soltanto quando pensione e accompagnamento non raggiungono l’importo. L’ASL compartecipa al restante 50% del costo della retta per strutture socio –sanitarie assistite. Il Comune di Trani ha sostenuto nel 2008, per l’integrazione delle rette, il costo di Euro 41.369,00 per la residenza Villa Dragonetti sita in Trani ed Euro 16.425,00 per la residenza Villa Storelli sita in Bisceglie. N. 11 persone hanno beneficiato del contributo, di cui n. 9 anziani e n. 2 disabili (perché titolari nel 2008 della solo pensione, i suddetti sono rimasti in carico al Comune fino al percepimento dell’indennità di accompagnamento). La permanenza presso le residenze è garantita fino a decesso. Le liste di attesa sono gestite dall’ASL per i ricoveri in RSA per non autosufficienti geriatrici (anziani e invalidi). Anche in questi casi il 30% della retta, pari ad Euro 32,00 è coperto dalla pensione del cittadino, quando questa non è sufficiente mentre il Comune provvede all’integrazione (accade quando il cittadino percepisce la sola pensione di invalidità), il restante 70% è a carico dall’ASL. Nel 2008 il Comune di Trani non ha sostenuto costi. Le strutture di ricovero sono il Don Uva a Bisceglie e il Centro di Riferimento Alzheimer Madonna della Pace sita in Andria, entrambe convenzionate con la ASL. Contributi rette per ricoveri in casa di riposo: presso il Vittorio Emanuele II (ex IPAB) di Trani, n. 14 anziani, con un costo giornaliero di Euro 60,00 tutti a carico del Comune, per un importo totale nel 2008 di Euro 306.600,00; presso la Casa di Riposo “Avv. Giuseppe Bassi” delle suore Angeliche, ricovero di n. 6 anziani, con retta mensile pari ad Euro 1.300,00 ed un contributo del Comune che va da Euro 100,00 ad Euro 200,00 mensili, per un importo totale nel 2008 pari ad Euro 21.527,85; presso l’Oasi di Nazareth a Corato, n. 2 anziani per un contributo comunale di Euro 20,00 al giorno su una retta mensile di circa Euro 1.500,00, con un costo totale sostenuto dal comune di Trani nel 2008 pari a Euro 14.600,00; presso Casa di riposo Vittorio Emanuele II di Corato, n. 1 anziano per un contributo comunale di Euro 10,00 al giorno su una retta mensile di Euro 1.400,00, con un costo totale sostenuto dal Comune di Trani nel 2008 pari ad Euro 3.650,00; presso casa di riposo EBEN EZER a Corato, n. 2 anziani per un contributo medio di Euro 200,00 su una retta mensile di Euro 1.400,00, con un costo totale sostenuto dal Comune di Trani nel 2008 pari ad Euro 9.855,00; presso la Promozione Sociale e Solidarietà di Trani (CENTRO JOBEL) che accoglie adulti privi di riferimenti parentali, n. 2 persone per una retta di Euro 20,00 al giorno fino al mese di giugno e di Euro 30,00 dal mese di luglio, retta tutta a carico del Comune di Trani per un totale di Euro 10.970,00 nel 2008; presso Residence per Anziani di Cassano, n. 1 adulto inabile per una retta di Euro 55,00 al giorno a totale carico del Comune di Trani per un importo totale di Euro 20.075,00 nel 2008. Il ricovero nelle strutture è garantito fino a decesso dell’anziano. L’importo complessivo del contributo per le rette, sostenuto dal Comune di Trani nell’anno 2008, è stato di Euro 467.000,00.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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PUNTI DI FORZA

- Sollievo alle famiglie;

- Chi arriva alle strutture ha già sperimentato tutti i possibili servizi di sostegno;

- Buona presenza sul territorio delle famiglie, non si registrano infatti nuovi ricoveri.

CRITICITA’

- Forte incidenza dei Grandi Anziani sul totale della popolazione anziana;

- Aumento delle forme di demenza senile;

- Età media della famiglia innalzata, difficoltà nell’assistenza;

- Liste di attesa.

Servizio civico anziani Istituzione di un progetto di servizio civico del volontariato delle persone anziane con più di 65 anni d'età, salvo deroga di età per invalidità, al fine di valorizzare i loro saperi, renderli partecipi di una società in evoluzione e di far loro ricoprire un ruolo ancora attivo e significativo sulla base delle loro specifiche potenzialità, attitudini ed interessi. Il costo del progetto per il 2008 è stato di Euro 44.379,00. Il progetto “Nonni Vigili” ha impegnato anziani pensionati da 64 a 70 anni e invalidi come assistenti al traffico in prossimità delle scuole. Nel 2008 i volontari sono stati n. 26 di cui n. 3 donne e n. 23 uomini, tra questi gli invalidi sono stati n.6

PUNTI DI FORZA

- Opportunità di integrazione del lavoro dell’anziano con quello dei vigili urbani, per una corretta vigilanza delle scuole, non soltanto attenta ai pericoli del traffico ma anche alla tutela dei minori da eventuali avvicinamenti a rischio.

CRITICITA’

- Il servizio di fatto non è garantito dal primo giorno dell’anno scolastico;

- Le domande sono in esubero rispetto alle necessità;

- Mancanza di un più ampio coinvolgimento della popolazione anziana a progetti di servizio civico.

Centro Sociale Polivalente anziani Il Centro Ricreativo è un servizio erogato presso la struttura di Villa Guastamacchia sita in Via Annibale Maria di Francia a Trani, struttura aperta sul territorio da circa 20 anni. Il Centro è aperto alla partecipazione, anche non continuativa, di anziani autosufficienti, alle attività ludico-ricreative e di socializzazione. Garantisce un’apertura settimanale, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Gli assidui frequentatori del centro sono circa n. 150 anziani a fronte di un tesseramento gratuito comunale di n. 700 anziani. Il mantenimento del servizio è costato al Comune di Trani nel 2008 Euro 48.700,00.

PUNTI DI FORZA

- Occasione di socializzazione.

CRITICITA’

- Passaggio da Centro Polivalente a solo Centro Ricreativo;

- Autogestione dei frequentatori.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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DISABILI

Assistenza Specialistica per l’autonomia e la comunicazione alunni disabili Il Servizio, gestito a livello d’Ambito a partire dal Novembre 2008, è stato erogato in n. 7 Scuole del Comune di Trani, elementari e medie inferiori, in cui è stata prestata l’assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione di alunni disabili. L’attribuzione delle ore di servizio previste in ciascuna scuola è avvenuta in base alla presenza di alunni con handicap sensoriali e gravi e successivamente sono state attribuite le ore di servizio di cui ha beneficiato il singolo alunno, sulla base della relativa certificazione medica e di schede dati informativi fornite dai Responsabili delle Scuole. Nel 2008 si registra un elevato grado di soddisfazione della domanda rispetto alle n. 175 ore complessivamente assegnate alle scuole del Comune capofila destinate ad un totale di n. 61 alunni di cui n.44 con disabilità grave e n.17 con disabilità sensoriale. Il soggetto aggiudicatario del Servizio è stata la Soc. Coop. Prometeo.

PUNTI DI FORZA

- Definizione di percorsi individuali in base al bisogno del disabile;

- Attività programmata in rete tra istituzioni (il gruppo di lavoro è costituito da personale dei due Comuni, da un neuropsichiatra infantile, da una psicologa del servizio riabilitazione ASL e da referenti individuati dalle Scuole).

CRITICITA’

- Aumento della domanda da parte di famiglie a basso reddito e conseguente riduzione delle ore di servizio per alunno.

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Attività di socializzazione/centri di aggregazione Presso il Centro Gaia (Xiao Yan) sono state realizzate attività ludiche e di animazione e di sostegno scolastico anche per n. 10 minori con disabilità lievi di età compresa tra 6 e 13 anni. Il Centro gestito dai Padri Rogazionisti accoglie invece in regime di semi-convittualità n. 2 adolescenti con problematiche di tipo caratteriale a cui è prestato sostegno nelle attività dopo-scuola e di socializzazione. Nel 2008 é stato altresì sperimentato nel Comune di Trani un percorso di co-progettazione ai sensi del Regolamento Regionale N. 4/2007 per utilizzare i fondi per l’integrazione scolastica (ai sensi della L. R. 16/97) al fine di erogare servizi ai disabili e alle famiglie di portatori di handicap coinvolgendo tutte le associazioni e cooperative operanti sul territorio comunale. Il Progetto P.I.D. “Progetto Integrato Disabilità” ha consentito nel corso del 2008 - 2009 l’erogazione dei seguenti servizi: (i) Pronto intervento sociale, (ii) Sostegno alla genitorialità, (iii) Progetto ortoterapia e animazione, (iv) Corso di formazione per operatori Home maker, (v) Sostegno familiare, (vi) Progetto Gulliver: la diversa normalità (animazione estiva), (vii) Trasporto disabili e (viii) realizzazione di un documentario informativo.

PUNTI DI FORZA - Continuità alle attività scolastiche nel

percorso di integrazione sociale; - Ambienti di stimolo per il

potenziamento delle risorse personali del disabile.

CRITICITA’

- Necessità di potenziare il servizio considerata l’elevata domanda di famiglie a basso reddito.

Soggiorni climatici per grandi invalidi Si tratta di un servizio che offre agli invalidi del lavoro l’opportunità di trascorrere un periodo di vacanza, usufruendo di un contributo comunale pari ad Euro 45,00 al giorno per un periodo massimo di 15 giorni. Nel 2008 hanno usufruito dei contributi n. 3 invalidi per un costo totale a carico del comune di Trani pari ad Euro 1.800,00.

PUNTI DI FORZA

- Occasione di socializzazione e di allontanamento da condizioni di fragilità e solitudine.

CRITICITA’

- Il contributo è stato pensato esclusivamente per gli invalidi del lavoro, non anche per la popolazione anziana e per i minori.

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CONTRASTO ALLA POVERTA’

Contributi economici a sostegno del reddito Il Comune di Trani ha fronteggiato le problematiche inerenti la povertà ed il rischio di esclusione sociale attraverso diverse forme di sostegno al reddito tra i quali: contributi per ragazze madri, contributi per affitto casa, contributi economici mensili e straordinari (visite specialistiche, bollette etc). Il Comune gestisce anche contributi assegnati con risorse regionali quali l’assegno per tre figli minori, l’assegno per maternità e contributo per il canone di locazione. Il contributo per Affitto - Casa è erogato annualmente con fondi regionali e compartecipazione del Comune di Trani per un importo minimo pari ad € 500,00 e massimo di € 1.000,00: nel 2007 ne hanno beneficiato circa n. 2.100 famiglie per un importo complessivo pari ad € 1.550.000,00; nel 2008 l’importo erogato è stato di € 1.177.217,21 di cui € 802.580,90 a famiglie con reddito di fascia A (fino da € 11.000,00) ed € 374.636,31 a quelle con reddito di fascia B (fino ad € 14.000,00 ). Il contributo economico mensile a sostegno al reddito pari ad € 100,00 in media è stato erogato in favore di circa n. 130 famiglie; dei sussidi di natura straordinaria, erogati non più di due volte l’anno, hanno beneficiato circa n. 200 famiglie per un importo totale di € 100.000,00. I contributi in questione non sono risolutivi della situazione di disagio soprattutto perché concessi sulla base della dichiarazione ISEE che non è sempre fedele alla reale situazione del reddito, considerato l’elevato tasso di lavoro sommerso nel territorio comunale. A sostegno delle famiglie inoltre è stato erogato il contributo per l’acquisto della prima casa (Bando su fondi regionali 2005), valorizzato come incentivo alla formazione di nuove famiglie e come sostegno a quelle numerose esistenti, costituite da almeno cinque componenti, prive di un’ abitazione in proprietà. Del contributo, pari ad € 25.000,000, hanno beneficato n. 8 famiglie di cui n. 5 di nuova costituzione e n. 3 numerose. L’ammontare delle risorse assegnate al Comune di Trani dalla Regione Puglia, per questo intervento, sono state pari ad € 225.000,00, pari a nove contributi e sono state destinate per il 60% alle famiglie di nuova costituzione e per il 40% alle famiglie numerose.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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PUNTI DI FORZA - Riconoscimento dello stato di

bisogno; - Il Contributo per Affitto Casa

consente il pagamento di canoni di locazione che sono in progressivo aumento;

- Presenza consistente e radicata nel territorio di soggetti appartenenti al terzo settore che gestiscono servizi specifici (mensa, dormitorio) o svolgono iniziative di solidarietà e di sostegno a persone in stato di bisogno estremo (Caritas);

- Partenariati tra comune di Trani e Terzo Settore per maggior controllo sul fenomeno di esclusione sociale.

CRITICITA’ - Il sostegno economico non è stato

erogato in forma mirata rispetto alle cause e alle condizioni di fragilità economica e sociale del nucleo o della persona;

- Assenza di percorsi personalizzati per inserimento o reinserimento lavorativo;

- Gli importi corrisposti risultano superflui per chi percepisce redditi non dichiarati ed esigui per le famiglie con reddito pari a zero;

- Forma assistenziale che non stimola l’emersione del lavoro nero;

- Necessità di verificare la situazione reddituale con la collaborazione della GdF;

- Affitto-Casa: inadeguato a scongiurare il pericolo di sfratto per morosità.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

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1.2.2 “I Servizi e gli interventi sociali del Comune di Bisceglie” FAMIGLIE

Sportello di mediazione familiare Il servizio di consulenza e di mediazione familiare, svolto dallo sportello di mediazione ubicato presso gli ufficio del Servizio sociale del Comune di Bisceglie, è stato gestito da una associazione del privato sociale. Lo sportello ha previsto un costo di Euro 14.000,00 nel 2008 ed ha offerto un servizio per la risoluzione delle conflittualità familiari dovute a (i) conflittualità legata a separazioni in atto, (ii) incapacità a gestire la genitorialità durante e dopo la separazione, (iii) conflittualità legata al rapporto genitori-figli o tra fratelli e (iv) richiesta d’aiuto per la tutela dei figli minori coinvolti nella separazione. Lo Sportello garantisce l’apertura per almeno n. 4 ore pomeridiane una volta alla settimana. Ha accolto nell’arco del 2008 n. 23 domande di cittadini residenti del comune di Bisceglie. Delle istanza pervenute, i casi in trattamento sono stati n. 15, i conflitti risolti n. 8, rientri al servizio n. 4. Lo Sportello è stato gestito dall’Associazione “Themis” con una dotazione di personale costituita da n. 2 mediatori familiari.

PUNTI DI FORZA

- L’attenuazione dei conflitti ha prodotto proficue ricadute sull’equilibrio della coppia e di conseguenza su quello dei figli. Risulta un valido contributo anche per la riduzione dei procedimenti civili e penali.

CRITICITA’

- Il numero delle ore e quindi dei giorni lavorativi risulta essere inferiore alle effettive richieste, soprattutto per i conflitti delle coppie separate e con figli minori.

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MINORI

Sostegno economico affido Il sostegno economico alle famiglie affidatarie viene erogato con contributi mensili di Euro 155,00. Il contributo in oggetto, pari ad Euro 6.000,00 per l’affido amministrativo ed Euro 13.500,00 per l’affido giudiziario, è stato erogato a n. 10 famiglie residenti nel comune di Bisceglie che hanno preso in affido n. 15 minori di cittadinanza italiana, di cui n. 8 maschi e n. 7 femmine. Età media: da 0 a 2 anni n. 2 minori, da 3 a 5 anni n. 4 minori, da 6 a 10 anni n. 6 minori, dagli 11 ai 14 anni n. 1 minore e dai 15 ai 17 anni n. 2 minori. Per n. 11 minori l’affido è stato giudiziale, per n. 4 minori consensuale. Per n. 11 minori si è trattato di affido etero familiare e per n. 4 di affido intrafamiliare. Il periodo dell’affidamento al 31/12/2008 è stato: per n. 2 minori meno di un anno, per n .4 minori da due a quattro anni e per n. 9 minori oltre i quattro anni. Tutti i minori provenivano dalla Regione Puglia al momento dell’affidamento.

PUNTI DI FORZA

- Il maggior numero di affidi sono stati realizzati grazie alle disponibilità trovate all’interno delle famiglie di appartenenza: questo ha consentito il mantenimento del legame con la famiglia d’origine con il rafforzamento della rete familiare.

CRITICITA’

- Assenza di una Banca Dati e difficoltà nel reperimento di nuclei disponibili all’affido;

- Assenza di protocollo d’intesa con la ASL per la presa in carico congiunta.

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Attività estive per minori L’attività estiva per minori è una iniziativa promossa dal Comune di Bisceglie sulla base di progetti presentati dai soggetti del Terzo Settore di seguito indicati: Associazione Feluca (Progetto Tarta e Ruga), Parrocchia Sant’Agostino, Istituto Sacro Cuore di Bisceglie e Cooperativa ARKè. Tali agenzie hanno realizzato attività estive per i minori presso alcune sedi sportive e culturali e presso alcune zone del Centro Storico nella città di Bisceglie. Il progetto è costato nell’anno 2008 Euro 14.828,00 ed è consistito nella realizzazione di attività di tipo educativo e ludico, oltreché laboratoriale. Alle attività, che sono state organizzate nel periodo estivo,da giugno ad agosto 2008, con programmazione diversa a seconda degli organismi che hanno realizzato le iniziative, hanno preso parte un totale di n. 91 bambini di età compresa tra i 5 e 13 anni. Ai 91 minori suindicati si aggiungono n. 20 minori inseriti nell’attività semiresidenziale effettuata dall’Istituto Sacro Cuore di Bisceglie .

PUNTI DI FORZA

- Iniziativa volta a minori appartenenti a nuclei in carico al Servizio Sociale in integrazione con minori non conosciuti e/o segnalati dai Servizi.

CRITICITA’

- Offerta di servizio avulsa da altre prestazioni rivolte alla fascia dei minori;

- Difficoltà nell’erogazione di un Servizio alla cittadinanza intera.

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Rette per strutture semiresidenziali Il Comune provvede alla spesa per l’inserimento di minori in un centro socio educativo semiresidenziale. La struttura, che ha una valenza sociale molto importante, viene utilizzata durante tutto l’anno scolastico con attività educative, ricreative e sostegno didattico a favore di minori di età compresa tra i 6 e 14 anni ed anche durante una parte del periodo estivo con erogazione di una attività di tipo ricreativo all’esterno del Centro semiresidenziale. La struttura ha al proprio interno spazi ricreativi, ambienti per la socializzazione, presenza di educatori e personale preparato per la presa in carico di ragazzi appartenenti a nuclei familiari particolarmente disagiati. All’interno di questa struttura, i minori possono verificare ambienti alternativi alla famiglia avendo il vantaggio di rientrare a fine pomeriggio nella propria. Si privilegia l’inserimento nel centro dei minori seguiti dal servizio sociale su segnalazioni del Tribunale per i minorenni, dalle scuole o altre agenzie educative oltre a valutare le richieste di singoli cittadini che ne fanno esplicita istanza. Il periodo di accesso alla struttura rispetta il calendario scolastico, nell’anno 2008 hanno usufruito di detto beneficio n. 20 minori. La retta è di Euro 20,00 al giorno per minore, e comprende il servizio trasporto, mensa, merenda e utilizzo di strumenti ausiliari (es. computer). Il costo totale a carico del Comune è stato nel 2008 di Euro 97.951,00.

PUNTI DI FORZA

- I minori inseriti nel centro socio educativo “Sacro Cuore” di Bisceglie hanno la possibilità di vivere parte della giornata in protezione in un contesto ambientale adeguato e capace di soddisfare le esigenze assistenziali, di stimolare le risorse individuali dei minori e di svolgere un ruolo educativo alternativo alla famiglia senza l’allontanamento del nucleo d’origine.

CRITICITA’

- La presenza di un solo centro socio educativo non è sufficiente a soddisfare le esigenze del territorio e, per l’esiguità dei posti messi a disposizione, i minori che usufruiscono di tale beneficio sono tra quelli appartenenti a contesti familiari particolarmente disagiati, limitando così una effettiva integrazione e la possibilità di confrontarsi con soggetti diversi.

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Rette per strutture residenziali Il Comune concorre all'integrazione della retta per strutture residenziali per i minori fuori famiglia. Nel comune di Bisceglie si contano n. 19 minori, di cui n. 1 straniero, collocati presso strutture residenziali. Di questi n. 10 maschi e n. 9 femmine. Età media: n.1 minore tra i 3 e i 6 anni, n. 4 minori tra 6 e 10 anni, n. 8 minori tra gli 11 e i 14 anni, n. 6 minori tra i 15 e i 17 anni. N. 17 minori, al momento dell’inserimento nel servizio residenziale, provenivano dalla Regione Puglia, n. 2 minori da fuori Regione. N. 3 minori sono residenti presso Comunità Familiare, n. 11 presso Comunità Educativa, n. 3 presso Casa famiglia, n. 2 affidati a struttura di tipo familiare e collocati in appartamento con servizio educativo domiciliare. Le strutture sono così collocate sul territorio: n. 4 nella Prov. di Bari, n. 3 nella Prov. BAT, n. 1 nella Prov. di Brindisi, n. 1 nella Prov. di Benevento. Il costo medio di una retta è di Euro 65,00 al giorno e il contributo stanziato nell’anno 2008 dal Comune di Bisceglie è stato di Euro 610.552,86

PUNTI DI FORZA

- Il ricovero dei minori in strutture di tipo familiare, case famiglia o socio educative è utilizzato solo nelle situazioni di effettivo bisogno dopo aver valutato altre possibilità di intervento. La disponibilità di strutture è comunque una risorsa indispensabile per intervenire nel momento del bisogno.

CRITICITA’

- Assenza di un centro di prima accoglienza nell’ambito;

- Assenza di una banca dati da consultare in tempo reale per soddisfare l’emergenza.

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ANZIANI E ADULTI

Assistenza domiciliare solo sociale Il Comune di Bisceglie eroga, attraverso i suoi operatori professionali, l’assistenza domiciliare sociale anziani che consiste in prestazioni di assistenza domiciliare, di aiuto alla persona nello svolgimento delle normali attività quotidiane (pulizie, fare la spesa, etc.), quelle di sostegno alla mobilità personale, vale a dire le attività di trasporto e accompagnamento per persone anziane. Al servizio accedono n. 80 anziani in età pensionistica. Questi usufruiscono del servizio per in media un’ora al giorno senza limiti temporali.

PUNTI DI FORZA

- Alternativa alla istituzionalizzazione per consentire la permanenza dell’anziano nel proprio contesto di vita;

- Benefiche ricadute in termini di qualificazione della spesa pubblica e riallocazione risorse verso altri settori;

- Strumento per l’emersione dal lavoro nero (cd. badanti).

CRITICITA’

- Personale;

- Necessità di potenziare il servizio;

- Mancanza di elenchi di assistenti familiari;

- Articolazione territoriale (Il servizio di assistenza domiciliare deve articolarsi territorialmente in maniera da garantire la massima fruibilità da parte di tutti i cittadini, garantendo in ogni caso la presenza del servizio per ognuno degli Ambiti territoriali).

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Centro aggregativo diurno per anziani autosufficienti Il Centro Aggregativo Diurno è una struttura associativa situata presso i locali di proprietà comunale siti in via Sac. F. Di Molfetta, 27 (BAT) da molti anni aperta sul territorio, la cui gestione per l’anno 2008 è rientrata nel costo complessivo dell’appalto relativo alla gestione dei servizi per anziani a carico del comune di Bisceglie. Il Centro è una struttura aperta alla partecipazione anche non continuativa di anziani autosufficienti, alle attività ludico-ricreative e di socializzazione e animazione. Il Centro garantisce l’apertura per almeno 8 ore giornaliere, suddivise tra ore diurne per il segretariato sociale e ore pomeridiane per le varie attività, per n. 5 giorni la settimana. Essa accoglie per l’arco della giornata in media n. 30 persone anziane, residenti del comune di Bisceglie, che utilizzano gli spazi comuni in media per un lasso di tempo pari a n. 4 ore al giorno. Gli iscritti al centro aggregativo sono oltre n. 100. Il personale presente è costituito da n. 2 animatori, n. 1 psicologa, n. 1 coordinatrice .

PUNTI DI FORZA - Possibilità di socializzazione; - Occasioni di crescita

culturale attraverso seminari, convegni,scambi intergenerazionali;

- Possibilità di attività fisica anche utilizzando strutture sportive esterne al Centro.

CRITICITA’

- Spazi ridotti per espletamento attività interne;

- Alto numero di iscritti e conseguente turnazione nella partecipazione alle attività.

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Rette per strutture residenziali Il Comune concorre all'integrazione della retta per strutture residenziali (strutture protette convenzionate e non) per non autosufficienti (persone anziane non assistibili a domicilio) ovvero per adulti inabili. L’utente sostiene un costo medio giornaliero di Euro 32,00 che corrisponde al 50% della retta per le strutture convenzionate; soltanto quando pensione e accompagnamento non raggiungono l’importo, il Comune provvede alla integrazione. L’ASL compartecipa al restante 50% del costo della retta. Per le strutture non convenzionate, nelle quali il costo della retta è a totale carico dell’ospite, il Comune provvede alla integrazione, nelle situazioni di bisogno, in base al reddito dell’anziano e dei parenti tenuti all’assistenza. Per il 2008 sono state integrate rette a n. 22 anziani ospiti presso le seguenti strutture: Centro Anziani Storelli di Bisceglie, Casa Protetta Villa Dragonetti di Trani, Casa Protetta Coniugi Veneziani di Bisceglie, Oasi di Nazareth di Corato, Casa di Riposo San Francesco di Giovinazzo, R.S.A. Madre Pia di Bisceglie. La spesa complessiva per l’anno 2008 è stata di Euro 147.309,33

PUNTI DI FORZA

- Possibilità di garantire una assistenza continuativa in strutture residenziali anche ad anziani con ridotte possibilità economiche e/o privi di parenti tenuti all’assistenza.

CRITICITA’

- Risorse economiche limitate nel Bilancio Comunale a fronte dell’aumento di richieste determinato anche dal fattore demografico.

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DISABILI

Centro diurno socio-educativo e/o riabilitativo Il Comune di Bisceglie fin dal 1990 ha attivato un Servizio semiresidenziale per disabili ultradiciottenni, trasformato in servizio di Ambito dal dicembre 2008, contribuendo con risorse comunali pari ad € 140.937,00 per il 2008. Il Centro è finalizzato al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia della persona e al sostegno della famiglia. Nel 2008 hanno frequentato il Centro n. 18 utenti a tempo pieno e n.3 a tempo parziale, residenti nel Comune di Bisceglie. Attualmente, quale Servizio d’Ambito, il Centro ospita 30 utenti.

PUNTI DI FORZA

- Programmi individuali;

- Buoni risultati in termini di raggiungimento dell’autonomia;

- Alternativa alla istituzionalizzazione;

- Sviluppo della capacità di interazione personale;

- Prevenzione dal rischio di marginalità;

- Servizio Trasporto.

CRITICITA’

- Carenza di questo tipo di strutture che richiederebbero una collocazione territoriale;

- Assenza di turn over;

- Carenza di altri servizi integrativi ai fini della dimissione dal Centro, dopo il raggiungimento degli obiettivi stabiliti all’interno del P.A.I.

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CONTRASTO ALLA POVERTA’

Contributi Economici a sostegno del reddito Il Comune di Bisceglie ha fronteggiato le problematiche inerenti la povertà ed il rischio di esclusione sociale attraverso contributi economici finalizzati: contributi mensili di importo fino ad Euro 500,00 per soddisfare i canoni di locazione, erogati a favore di n.6 utenti; contributi economici per spese medico specialistiche a seguito di gravi patologie a favore di n. 15 utenti per importi fino ad Euro 1000,00; contributi economici straordinari erogabili 1 o 2 volte all’anno dell’importo di Euro 150,00 a favore di n. 290 utenti. L’ufficio si è occupato dell’istruttoria delle richieste per i benefici previsti dalla normativa 448/98 (assegno nuclei familiari con 3 o più figli- assegno di maternità), i benefici sono a carico dello Stato e vengono erogati direttamente dall’Inps (non è possibile quantificare la spesa annuale). Nell’anno 2008 sono state istruite n. 1.325 istanze per i benefici previsti dalla L. 431/98 (fitto casa), erogati n. 792 contributi a cittadini apparenti alla fascia A) e n. 431 contributi a cittadini appartenenti alla fascia B), non sono stati ammessi al beneficio n.102 cittadini. Per il comune di Bisceglie sono risultati ammessi al beneficio della I Dote n. 28 richiedenti e sono stati assegnati n. 10 assegni di cura.

PUNTI DI FORZA

- E’ stato possibile, attraverso il contributo economico, garantire a cittadini in gravi situazioni familiari di provvedere al pagamento del canone di locazione o di affrontare situazioni di grave disagio a causa di gravi problemi di salute.

CRITICITA’

- E’ impossibile conoscere le reali condizioni economiche dei richiedenti i benefici economici, con i il rischio di intervenire a pioggia senza incidere concretamente sui bisogni dei soggetti più deboli.

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1.2.3 I Servizi d’ambito

Assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione a favore di alunni disabili

Uno degli obiettivi raggiunti con la precedente programmazione del Piano di Zona è stata l’attivazione del Servizio di integrazione scolastica a favore di alunni con disabilità ovvero l’assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione agli alunni disabili nelle scuole. Il Servizio già presente in passato sul territorio nel comune di Trani, è stato avviato sull’intero territorio dell’ambito a partire dal novembre 2008, affidato alla Soc. Coop. Prometeo Onlus vede coinvolti n. 108 utenti: n. 47 nelle scuole del Comune di Bisceglie e n. 61 in quelle di Trani. Sono state appaltate n. 6.000 ore per Comune e successivamente attribuite a ciascun istituto scolastico coinvolto e a ciascun alunno in base al bisogno individuale. Sono state espletate n. 7.396 ore e sostenuta una spesa pari ad € 126.300,60. Nel 2009 gli educatori della Soc. Coop. Prometeo sono stati affiancati da n. 4 educatori della ASL in base a un accordo tra ASL e Ambito Territoriale Sociale.

PUNTI DI FORZA

- Copertura della domanda per quanto attiene i disabili gravi e sensoriali;

- Garanzia del diritto allo studio dei portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali;

- Impiego di figure professionali.

CRITICITA’

- Collaborazione discontinua con ASL che non ha assicurato presenza costante degli operatori;

- Necessario il potenziamento di attività di integrazione sociale extrascolastica, per assicurare continuità tra il percorso scolastico, l’ambiente di vita familiare ed extra-scolastico del disabile, e garantire l’ efficacia del progetto educativo individualizzato;

- Carenza di iniziative per la qualificazione e l’aggiornamento degli operatori.

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Assistenza Domiciliare Integrata Il Servizio ADI per anziani non autosufficienti già presente in passato nel Comune di Trani è stato orientato verso la gestione di Ambito a partire da marzo 2009 e gestito dal soggetto affidatario Consorzio Meridia Soc. Coop. Onlus. I richiedenti del servizio sono stati n. 4 a Trani e n.7 a Bisceglie, rispetto ai n. 25 posti banditi in ciascun Comune, a cui sono state offerte prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali. Gli operatori coinvolti sono n. 5 ogni n. 20 assistiti. Il servizio è erogato in forma integrata con la ASL, in base al PAI (Piano Assistenziale Individuale) e alla valutazione dell’UVM che definiscono numero di accessi, durata e prestazioni secondo un percorso individualizzato. Il Comune di Trani garantisce il Servizio a n. 4 beneficiari di cui n. 3 anziani e n. 1 soggetto con disagio psichiatrico. Il Comune di Bisceglie garantisce il servizio a n. 7 anziani. E’ stato inoltre creato un numero verde per la segnalazione di emergenze e sono stati organizzati dei gruppi di mutuo aiuto per le famiglie degli assistiti.

PUNTI DI FORZA - Unitarietà dell’intervento, che

assicura prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali in forma integrata;

- Alternativa alla istituzionalizzazione per consentire la permanenza dell’anziano nel proprio contesto di vita;

- Benefiche ricadute in termini di qualificazione della spesa pubblica e riallocazione risorse verso altri settori.

CRITICITA’

- Personale;

- Necessità di potenziare il bacino d’utenza, erogando l’ADI anche a disabili non anziani;

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Servizio Assistenza Domiciliare Il Servizio Assistenza Domiciliare per anziani già presente in passato nel Comune di Bisceglie è divenuto servizio di Ambito a partire da marzo 2009 e gestito dal soggetto affidatario Consorzio Meridia Soc. Coop. Onlus. I richiedenti del servizio sono stati n.50 a Trani e n. 80 a Bisceglie. Attualmente si registra , per il Comune di Bisceglie, una lista d’attesa di n. 24 istanze tenuto conto che nel nuovo servizio sono stati automaticamente immessi gli utenti del sad già in carico presso il Comune di Bisceglie.. Gli operatori coinvolti sono n. 5 ogni n. 20 assistiti.

PUNTI DI FORZA

- Alternativa alla istituzionalizzazione per consentire la permanenza dell’anziano nel proprio contesto di vita;

- Benefiche ricadute in termini di qualificazione della spesa pubblica e riallocazione risorse verso altri settori;

- Strumento per l’emersione dal lavoro nero (cd. badanti).

CRITICITA’

- Necessità di potenziare il servizio a fronte del forte aumento di richieste;

- Mancanza di elenchi di assistenti familiari;

- Articolazione territoriale (Il servizio di assistenza domiciliare deve articolarsi territorialmente in maniera da garantire la massima fruibilità da parte di tutti i cittadini, garantendo in ogni caso la presenza del servizio per ognuno degli Ambiti territoriali).

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Centro diurno con finalità socio-riabilitative per soggetti ultradiciottenni portatori di handicap grave

Il Servizio destinato a soggetti diversamente abili, anche psico-sensoriali, con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che necessitano di prestazioni riabilitative, era già presente nel comune di Bisceglie con un accesso di n. 20 utenti ed è diventato di Ambito a partire dal dicembre 2008 con una previsione di n. 30 utenti. Il Soggetto gestore è la Coop Soc. Uno Tra Noi Onlus con n. 12 operatori. Il comune di Trani ha attualmente raggiunto il numero dei posti previsti e la selezione è stata realizzata con il supporto del Centro Servizi Riabilitazione (CPR), che ha segnalato i casi di disabilità grave. Il Centro può essere frequentato a tempo pieno dalle ore 8,00 alle 18,00 oppure a tempo parziale dalle ore 8,00 alle 13,00. La frequenza a tempo parziale è stata scelta da n. 3 utenti del comune di Trani e n.2 utenti del Comune di Bisceglie. Organizza attività educative indirizzate all’autonomia, di socializzazione, psico-moterie, di formazione e culturali, interventi socio-riabilitativi. In particolare gli utenti, a seconda del bisogno individuale, sono inseriti in laboratori finalizzati al raggiungimento della migliore integrazione relazionale e socio-lavorativa. Sono presenti laboratori di cucina, assemblaggio, autonomia personale (igiene personale, igiene a tavola), didattica (uso PC), decoupage, redazione del giornalino “La Nostra Voce”, cartotecnica, musicale (gruppo coristi).

PUNTI DI FORZA

- Programmi individuali;

- Buoni risultati in termini di raggiungimento dell’autonomia;

- Alternativa alla istituzionalizzazione;

- Sviluppo della capacità di interazione personale;

- Prevenzione dal rischio di marginalità;

- Servizio Trasporto.

CRITICITA’

- Carenza di questo tipo di strutture che richiederebbero una collocazione territoriale;

- Assenza di turn over;

- Carenza di altri servizi integrativi ai fini della dimissione dal Centro, dopo il raggiungimento degli obiettivi stabiliti all’interno del P.A.I.

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Assegno di Cura per persone non autosufficienti e I Dote per i minori di 0-36

La gestione di questi benefici è nata come Servizio d’Ambito.. Gli interventi “Assegno di cura” sono stati erogati a sostegno di nuclei familiari con presenza di un soggetto fragile (anziano, disabile), nel rispetto dell’art. 33 della L. 19/2006. Hanno usufruito dell’assegno di cura n. 42 beneficiari rispetto a n. 777 richiedenti. Hanno usufruito dell’intervento “I Dote” n. 68 rispetto a n. 1.562 richiedenti. Sono attualmente in corso di erogazione gli assegni di cura rivolti a n. 10 anziani del Comune di Bisceglie mentre risultano assegnatari n. 28 nuclei familiari per il beneficio Prima Dote (attualmente non erogati). Nel Comune di Trani i contributi assegnati con il Bando del 2007 non sono stati ancora completamente erogati a causa di una mancata risposta da parte dei beneficiari, nonostante siano stati sollecitati più volte, che ha determinato un rallentamento dell’iter di erogazione e la necessità di rivedere la graduatoria.

PUNTI DI FORZA

- Favorisce le madri lavoratrici nella conciliazione dei tempi vita-lavoro;

- Favorisce l’emersione e regolarizzazione della figura professionale della baby-sitter;

- Supporta i genitori di figli disabili per la frequenza di Centri diurni;

- Solleva le famiglie degli anziani per i costi dell’assistenza.

CRITICITA’

- Presentazione di istanze carenti dei requisiti minimi di accesso.

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1.3 Lo stato di attuazione del primo Piano Sociale di Zona: punti di forza del sistema integrato e carenze da colmare Il percorso di costruzione del nuovo sistema di welfare locale, di cui i Comuni sono attori principali, è stato avviato nell’Ambito Trani-Bisceglie nel 2005 con il I° Piano di Zona. Dopo la fase di arresto subita a causa della gestione commissariale in entrambi i Comuni, nel 2007 è stata completata la predisposizione dei Regolamenti e riavviata la concertazione con il Terzo settore. Il Piano di Zona ha tuttavia faticato a decollare in assenza di un assetto gestionale e organizzativo solido, che è condizione essenziale per la realizzazione di un sistema integrato dei servizi sociali e assistenziali. Dal 2005 al 2007 infatti si é registrato il mancato funzionamento dell’Ufficio di Piano cioè della principale struttura organizzativa per la gestione del Piano Sociale di Zona. L’Ufficio, istituito solo nel 2008 e ubicato al II° Piano del Palazzo di Città del Comune di Trani, (comune capofila dell’Ambito) ha da subito risentito di criticità che hanno influenzato le attività programmate dal PdZ. La struttura prevista dal Coordinamento Istituzionale, costituita da 1 Coordinatore (Dirigente Servizi Sociali Comune Capofila), 4 Assistenti Sociali del Comune di Bisceglie e 3 del Comune di Trani, 1 Addetto amministrativo del Comune di Trani e 1 Consulente Esterno con funzione di Assistenza Tecnica all’Ufficio di Piano, non è risultata idonea a realizzare completamente i servizi programmati sul territorio di riferimento a causa delle carenze di organico in entrambi i Comuni. Delle sette Assistenti Sociali che operano nei due Comuni coinvolti, due non svolgono la propria attività a tempo pieno; l’impegno destinato al lavoro d’Ambito non è risultato costante ed è stato insufficiente a soddisfarne i bisogni a causa del sempre più crescente numero di situazioni di disagio che le stesse si trovano a fronteggiare nei singoli Comuni. L’attuazione del PdZ è stata limitata anche dall’assenza di personale amministrativo impiegato a tempo pieno presso l’Ufficio di Piano e adibito alla gestione dei bandi attivati, dalla fase dell’avvio a quello di esame istruttorio delle istanze. Questa carenza nell’organico ha determinato l’inutilizzo di molte delle risorse finanziarie assegnate all’Ambito e seri problemi di efficienza. Pertanto, le difficoltà di far funzionare l’Ufficio di Piano hanno portato il Coordinamento Istituzionale quest’anno alla decisione di provvedere in tempi brevi al reperimento di risorse professionali esterne ai due Comuni al fine di consentire una strutturazione dell’Ufficio e facilitarne l’operatività. Si è proceduto ad avviare mediante la forma dell’Avviso pubblico la procedura per la costituzione di una short list da cui attingere per poter contare su un team di esperti che collabori con l’Ufficio di Piano per la realizzazione dei programmi e dei progetti previsti nel Piano Sociale di Zona. L’esperienza del passato insegna che la strutturazione di un Sistema di Servizi sociali e socio-sanitari orientato al benessere delle comunità territoriali è possibile solo in presenza di una struttura politico – istituzionale orientata a fare

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Sistema e di un Ufficio di Piano che ne porti avanti con efficacia, competenza ed efficienza tutta la operatività. Pertanto per dare risposte ai bisogni della collettività è necessario non solo individuare la tipologia di Sistema di servizi da offrire, ma occorre soprattutto definire e innovare l’organizzazione politico – istituzionale che si vuole dare all’Ambito (Convenzione/Consorzio) essendo questo, presupposto fondamentale per il miglior utilizzo delle risorse disponibili e per il maggior grado di appropriatezza delle risposte. Con la precedente Convenzione, che prevedeva la delega delle funzioni in capo al Comune Capofila, non appare infatti perseguito l’obiettivo di realizzazione della programmazione d’Ambito. Il contenuto della Convenzione non è stato sufficientemente chiaro nell’esprimere il tipo di organizzazione ed il ruolo e responsabilità degli enti sottoscrittori con conseguenze d’inadeguatezza che si sono espresse anche sul piano della gestione. Per quanto riguarda la programmazione della rete dei servizi socio sanitari è stata adottata una metodologia di lavoro basata sul continuo confronto con la ASL, che ha permesso la sottoscrizione di un Accordo di Programma tra le due istituzioni per la creazione e regolamentazione della Porta Unica di Accesso, della Unità di Valutazione Multidimensionale e del servizio ADI. Il lavoro tecnico con il Dipartimento della Salute Mentale ha permesso l’implementazione del Servizio Specialistico per l’autonomia e la comunicazione nonché una prima individuazione dei percorsi e delle modalità organizzative dello stesso. Il dialogo con il citato Dipartimento ha coinvolto anche interventi ed azioni da realizzare a favore delle persone affette da disagio mentale e le metodologie per costruire e utilizzare al meglio la rete dei servizi per il disagio psichico. E’ stato inoltre avviato il lavoro di confronto con il Dipartimento per le Dipendenze in merito al contrasto delle forme di uso e abuso di sostanze tossicodipendenti. E’ diffusa la consapevolezza tra operatori di entrambe le istituzioni che il processo di integrazione sociale e sanitaria sia la giusta strada da percorrere per un’organizzazione più trasparente e più qualificata della rete dei servizi sociali e socio sanitari per dare risposta ai bisogni presenti sul territorio. Tuttavia la partecipazione dell’Ambito territoriale e dell’ASL alla attuazione della PUA ed al funzionamento dell’UVM a necessita di approfondimento e di maggiore continuità operativa. In questa direzione si ritiene indispensabile che si operi per avviare al più presto le corrette come procedure per l’accesso unico ai servizi sociosanitari. A tal fine occorre precisare che è necessario che vengano al più presto definite linee guida regionali per le procedure atte a garantire la presa in carico dei pazienti e successivamente predisposti protocolli operativi tra Asl e Ambito. Attraverso il precedente Piano di Zona, l’Ambito Territoriale Sociale è riuscito ad avviare alcuni servizi essenziali. Con procedure di evidenza pubblica infatti, sono stati affidati tre servizi previsti dal PSZ, ed in particolare:

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• Servizio di integrazione scolastica a favore di alunni con disabilità: Assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione nelle scuole;

• Servizio Assistenza Domiciliare – Assistenza Domiciliare Integrata per anziani;

• Servizio di gestione di un Centro semiresidenziale con finalità socio-riabilitative per soggetti ultradiciottenni portatori di handicap grave;

• Bando Assegno di cura per le persone non autosufficienti; • Bando I dote per minori 0- 36 mesi.

Il precedente Piano regionale delle politiche sociali individuava già la domiciliarità come obiettivo strategico nelle diverse aree d’intervento e ciò è servito per sviluppare una rete di servizi domiciliari socio-educativi e assistenziali che tuttavia non risulta ancora omogenea. Il potenziamento dell’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti evidenzia il ruolo centrale che gli Enti Locali possono assumere per l’emersione del lavoro sommerso e per la qualificazione del servizio di cura domiciliare e delle relative figure professionali. A tal proposito sarebbe opportuna l’adozione di strumenti di diffusione di elenchi degli assistenti familiari e di supporto per l’incrocio della domanda/offerta di lavoro. Lo sviluppo della rete dei servizi domiciliari comporta l’assunzione di scelte congiunte e responsabili da parte delle istituzioni sociali e sanitarie. Nonostante la consapevolezza di potenziare la spesa pubblica attraverso il perseguimento del principio della domiciliarità e della permanenza dell’individuo all’interno del proprio nucleo familiare, la residenzialità rappresenta ancora lo strumento a cui si è fatto più frequentemente ricorso per fronteggiare le situazioni di emergenza di non autosufficienza in cui appare necessaria l’istituzionalizzazione. Si noti come il Comune di Trani abbia investito maggiori risorse rispetto al 2005 per l’istituzionalizzazione di minori, anziani, madri sole con figli a carico, disabili. I Comuni di Trani e Bisceglie hanno affrontato le problematiche inerenti la povertà ed il rischio di esclusione sociale in modo del tutto occasionale e poco strutturato attraverso forme di sostegno al reddito non effettivamente finalizzati al reinserimento sociale e lavorativo. I contributi economici sono stati infatti erogati solo sulla base della situazione economica dichiarata che, nella maggior parte dei casi non corrisponde a quella reale. E’ pertanto necessaria l’attivazione di forme di controllo, anche in collaborazione con la Guardia di Finanza, che consentano una distribuzione equa delle risorse. A tal proposito è da rilevare una preoccupante assenza di politiche abitative e del conseguente fenomeno delle occupazioni abusive delle case parcheggio, che perdono la loro funzione di alloggio temporaneo, e alloggi di edilizia popolare. Risulta infine del tutto inesistente l’offerta di servizi pubblici a favore di determinate categorie di utenza in entrambi i Comuni di Ambito, come donne, minori e immigrati vittime di violenza, persone con dipendenze, ex detenuti.

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1.4 Analisi della spesa sociale dei Comuni nel triennio 2006/2008 (con acclusa attestazione della spesa sociale pro capite dei Comuni e la spesa sociale pro capite dell’Ambito Territoriale Sociale

1.4 - Analisi della spesa sociale dei Comuni nel triennio 2006/2008

Durante il periodo di attuazione e gestione della prima programmazione del sistema integrato dei servizi sociali e socio-assistenziali dell’Ambito di Trani-Bisceglie, l’ammontare complessivo delle Risorse trasferite allo stesso dalla Regione Puglia è stato pari a € 5.416.230,72.

Di queste, ben € 1.844.981,40 (cfr. Tab. 1.4.1) erano finalizzate alla attuazione di specifici servizi e interventi in aree di particolare bisogno o alla implementazione di interventi sperimentali. Si ricordano a tal proposito le misure di sostegno alle famiglie (Fondi I dote, Contributi natalità/parti plurigemellari, Contributi acquisto I casa, Fondi assegno di cura), i fondi finalizzati alla Integrazione scolastica dei disabili e il Fondo lotta alla droga.

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Tab. 1.4.1 – Totale risorse Trasferite all’Ambito nel periodo 2005-2009

FONTE Importo

FNPS( 2001-2003)I parte € 881.618,46

FGSA 2005 I parte € 161.812,93

Assegno di cura € 243.437,66

Assegno di cura – integrazione € 121.718,83

I Dote € 130.386,90

I Dote integrazione € 77.970,19

FNPS( 2001-2003)II parte € 881.618,46

FGSA 2005 II parte € 161.812,93

Contributi natalità parti plurigemellari € 81.167,08

FNPS 2004 € 489.913,29

FNPS 2005 € 522.128,66

FGSA 2006 € 315.980,59

Fondo lotta alla droga € 177.235,56

Premialità € 156.364,00

Acquisto I Casa – Ambito € 250.000,00

Acquisto I Casa – Comuni € 450.000,00

Integrazione scolastica FNPS 01-03 € 83.037,12

Integrazione scolastica FNPS 04 € 62.266,98

Integrazione scolastica FNPS 05 € 62.266,98

Integrazione scolastica FNPS 06 € 105.494,10

Totale risorse trasferite all’Ambito € 5.416.230,72

Fonte: Attestazioni Regione Puglia

A fronte di questo quadro complessivo di risorse disponibili, l’Ambito territoriale di Trani-Bisceglie nel periodo 2006-2009 ha attivato servizi e interventi per totali € 2.493.972,79 pari al 46,05% delle risorse ricevute; le Aree interessate sono state quelle delle Responsabilità familiari, delle Persone Anziane, dei Disabili, della Povertà/Inclusione sociale e delle Azioni di sistema.

La tabella sottostante (Tab. 1.4.2) mostra in dettaglio i servizi e gli interventi realizzati nel territorio dell’Ambito nonché il costo degli stessi. Relativamente all’Area delle Responsabilità familiari, sono stati attivati esclusivamente interventi, anche sperimentali, di sostegno economico ai nuclei familiari per totali € 823.824,90 (pari al 33,03% delle risorse totali investite) non accompagnati però da tutta la rete di servizi, interventi e misure necessari a implementare le Politiche familiari e della prima infanzia che considerano invece la Famiglia quale principale perno della comunità locale.

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Tab. 1.4.2 – La spesa sociale d’Ambito 2006-2009

Aree prioritarie Servizi/Interventi Spesa 2006-

2009

Fondo I Dote € 130.386,90

Assegno di cura € 243.438,00 Responsabilità familiari

Acquisto I casa € 450.000,00

Politiche per i minori € 0,00

Persone anziane Assistenza Domiciliare solo sociale e ADI

€ 716.543,00

Progetto PID L 16/87

€ 73.876,58

Servizio educativo specialistico per l’autonomia e la comunicazione alunni disabili

€ 210.252,00 Disabili

Centro Diurno socio-educativo e/o riabilitativo

€ 403.424,51

Dipendenze/Salute mentale

€ 0,00

Povertà/inclusione sociale

Contributi economici ad integrazione del reddito

€ 110.000,00

Azioni di sistema Funzionamento Ufficio di Piano

€ 156.051,80

TOTALE € 2.493.972,79

Fonte: Rilevazione diretta su Determinazioni d’impegno dell’Ufficio di Piano

La popolazione anziana dell’Ambito al 31/12/2008 ammonta in valore assoluto a

n.10.664 unità, pari al 9,86 % del totale popolazione residente; i servizi realizzati per la stessa sono riconducibili all’Assistenza domiciliare solo sociale e all’Assistenza domiciliare integrata per totali € 716.543, pari al 28,73% del totale risorse investite.

Nell’Area delle Persone disabili sono stati realizzati il servizio per l’Integrazione scolastica degli alunni disabili, il Centro diurno socio-educativo e/o riabilitativo e un insieme di piccoli interventi mirati a facilitare l’integrazione sociale dei disabili, per un costo totale di € 687.553,09, pari al 27,57% della spesa. Nel complesso queste tre Aree, come mostra il Grafico 1.4.1, hanno beneficiato dell’89,83% delle risorse spese dall’Ambito.

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Nell’Area delle Povertà e dell’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati sono stati attivati esclusivamente gli interventi di trasferimenti monetari a sostegno del reddito dei nuclei più disagiati, pari al 4,41% della spesa dell’Ambito.

L’area delle Azioni di sistema ha visto solo la costituzione e l’avvio al funzionamento dell’Ufficio di Piano per un costo complessivo pari al 6,26% della spesa totale.

Grafico 1.4.1 - La spesa sociale dell'Ambito 2006-2009

33,03%

0,00%

28,73%

27,57%

0,00%

4,41%6,26%

Responsabilità familiari Politiche per i minori Persone anziane

Disabili Dipendenze/Salute mentale Povertà/inclusione sociale

Azioni di sistema

Dalla Tab. 1.4.2 si evince anche che non sono stati affatto realizzati servizi o interventi nell’Area delle Politiche per i minori che pur rappresentano l’11,45% della popolazione residente nel territorio dell’Ambito, come anche nell’Area delle Persone affette da patologie di dipendenza o di salute mentale.

Di fatto l’Ambito nel periodo considerato ha attivato solo tre servizi programmati con

il I Piano sociale di zona. Come già ricordato, le principali motivazioni del mancato utilizzo complessivo delle risorse trasferite e del mancato avvio dei servizi di Ambito in grado di dare piena attuazione a reali Politiche di intervento in tutte le Aree prioritarie di intervento sono da ricercare nella difficoltà di ottimale funzionamento dell’Organismo politico istituzionale quale organo decisionale d’indirizzo che ha determinato a sua volta una fragilità della organizzazione e funzionamento operativo dell’Ufficio di Piano.

L’analisi della spesa sociale nel periodo 2006-2008 deve necessariamente

completarsi con l’analisi di tutti i servizi e gli interventi posti in essere dai Comuni di Trani e Bisceglie con risorse proprie. Detta analisi è stata condotta prevalentemente sulla Funzione 10 dei Bilanci consuntivi dei due Comuni per gli anni 2006-2007 e 2008.

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I servizi sono stati individuati in base alla tipologia di spesa generata come anche ai beneficiari finali degli stessi e sono stati poi aggregati in Aree prioritarie di intervento, le stesse che caratterizzano la spesa d’Ambito, allo scopo di dare omogenei criteri di lettura del complesso della spesa sociale dell’Ambito nel periodo oggetto dell’osservazione. I servizi sono stati poi considerati al lordo del costo di tutto il Personale del settore sociale, sia esso prettamente con funzione sociale che amministrativa e dirigenziale.

La tabella seguente (Tab. 1.4.3) offre un dettaglio dell’analisi della spesa sociale del Comune di Trani per aree di intervento espressa in valori assoluti; il Grafico 1.4.2. fornisce invece indicazioni del peso percentuale di ciascuna Area sul totale spesa comunale nel triennio di osservazione.

Tab. 1.4.3 – La spesa sociale del Comune di Trani 2006-2008

Spesa sociale Trani Aree prioritarie

2006 2007 2008 Spesa triennale

Responsabilità familiari € 80.519,00 € 123.874,83 € 139.453,82 € 343.847,65

Politiche per i minori € 591.498,72 € 618.048,80 € 595.547,82 € 1.805.095,34

Persone anziane € 809.903,12 € 750.548,53 € 604.941,36 € 2.165.393,01

Disabili € 413.047,49 € 376.524,50 € 349.741,00 € 1.139.312,99

Dipendenze/salute mentale € 6.000,00 € 0,00 € 0,00 € 6.000,00

Contrasto alla povertà € 163.496,28 € 213.418,75 € 238.339,04 € 615.254,07

Azioni di sistema € 55.561,17 € 23.302,77 € 31.890,78 € 110.754,72

Totale spesa sociale € 2.120.025,78 € 2.105.718,18 € 1.959.913,82 € 6.185.657,78

Fonte: Rilevazione diretta su Bilanci consuntivi del Comune di Trani 2006-2008

In particolare, considerando che il totale spesa del Comune di Trani nel triennio 2006-2008 è stata pari a € 6.185.657,78, con media annuale di € 2.061.885,93 (Cfr. Tab. 1.4.5) e popolazione residente al 31/12/2007 pari a 53.650 unità, si evidenzia che il 35,01% della spesa è stata rivolta alle persone anziane che in detto Comune rappresentano il 15,11% della popolazione residente al 31/12/2008. L’intervento prevalentemente realizzato è stato il pagamento delle rette in strutture residenziali.

Se si guarda poi il dettaglio del trend di spesa di quest’area, si nota subito la contrazione della stessa che risulta più sensibile nel 2008 anno in cui sono stati avviati per la prima volta i servizi di Ambito.

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Grafico 1.4.2 - La spesa sociale del Comune di Trani 2006-2008

5,56%

29,18%

35,01%

18,42%

0,10%9,95% 1,79%

Responsabilita familiari Politiche per i minori Persone anziane

Disabili Dipendenze/salute mentale Contrasto alla povertà

Azioni di sistema

Una analoga motivazione spiega l’andamento della spesa sociale nell’area disabili

che rappresenta pur sempre il 18,42% del totale triennale ma che è andata decrescendo nel corso degli anni in particolar modo nel 2008.

Nell’area dei minori - 17,61% della popolazione al 31/12/2008 – sono stati spesi il 29,18% delle risorse comunali soprattutto nel pagamento di rette per strutture residenziali e semiresidenziali. Nell’area del contrasto delle povertà sono stati spesi in contributi di sostegno al reddito il 9,95% del totale risorse proprie e il 5,56% delle stesse nell’area delle responsabilità familiari. Di modesto valore è stata la spesa sociale nell’area delle azioni di sistema (1,79%) e soprattutto delle dipendenze e della salute mentale (0,10%) dove per gli anni 2007 e 2008 non sono proprio stati realizzati interventi.

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Tab. 1.4.4 – La spesa sociale del Comune di Bisceglie 2006-2008

Spesa sociale Bisceglie Aree prioritarie

2006 2007 2008

Spesa triennale

Responsabilita familiari € 37.552,52 € 18.410,00 € 29.478,00 € 85.440,52

Politiche per i minori € 412.276,10 € 544.763,75 € 610.525,86 € 1.567.565,71

Persone anziane € 480.732,60 € 507.140,70 € 470.946,70 € 1.458.820,00

Disabili € 279.185,00 € 270.761,04 € 201.822,00 € 751.768,04

Dipendenze/salute mentale € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00

Contrasto alla povertà € 62.250,79 € 89.226,62 € 81.967,08 € 233.444,49

Azioni di sistema € 278.510,30 € 247.153,00 € 558.872,50 € 1.084.535,80

Totale spesa sociale € 1.550.507,31 € 1.677.455,11 € 1.953.612,14 € 5.181.574,56

Fonte: Rilevazione diretta su Bilanci consuntivi Comune di Bisceglie 2006-2008

Passando ad analizzare la spesa sociale del Comune di Bisceglie, sempre nel periodo 2006-2008, si evidenzia subito (Tab. 1.4.4) che il totale spesa triennale è stato di € 5.181.574,56 - con media annuale paria € 1.727.191,52 - a fronte di una popolazione residente al 31/12/2007 di 54.333 unità.

L’area nella quale si sono maggiormente concentrati i servizi e gli interventi è quella dei minori con il 30,25% (Cfr. il Grafico 1.4.3) della spesa totale, pur rappresentando gli stessi il 5,36% della popolazione residente al 31/12/2008. Il principale intervento realizzato in questa area, come per il Comune di Trani, è stato il pagamento di rette per strutture residenziali e semiresidenziali.

Nei confronti delle persone anziane - 4,66% della popolazione al 31/12/2008 – sono stati attivati servizi e interventi per il 28,15% della spesa sociale totale e anche a Bisceglie, come per il Comune di Trani, per sostenere il pagamento delle rette in strutture residenziali.

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Grafico 1.4.3- La spesa sociale del Comune di Bisceglie 2006-2008

1,65%

30,25%

28,15%

14,51%

0,00%

4,51%

20,93%

Responsabilita familiari Politiche per i minori Persone anziane

Disabili Dipendenze/salute mentale Contrasto alla povertà

Azioni di sistema

Gli interventi a favore delle persone disabili hanno rappresentato il 14,51% della spesa sociale comunale e anche per il comune di Bisceglie, se si analizza il trend nel corso del periodo considerato, si nota che detta spesa diminuisce e fa segnare la maggiore contrazione proprio nel 2008 quando sono stati avviati i servizi di Ambito.

Il 4,51% di spesa dell’area povertà ha attivato esclusivamente interventi di sostegno al reddito di soggetti svantaggiati; il peso dell’Area azioni di sistema (20,93%) si spiega con l’inserimento nella stessa del costo dell’Ufficio sociale comunale.

Anche nel comune di Bisceglie la spesa sociale 2006-2008 non ha attivato servizi e interventi nell’area delle dipendenze e della salute mentale.

Tab. 1.4.5 – La spesa sociale media e procapite nel triennio 2006-2008

Comuni Totale spesa 2006-2008

Spesa media Popolazione residente al 31-12-2008

Spesa procapite

Comune di Trani € 6.185.657,78 €

2.061.885,93 53.650 € 38,43

Comune di Bisceglie € 5.181.574,56 €

1.727.191,52 54.123 € 31,91

Totale € 11.367.232,34 €

3.789.077,45 107.773

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73

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Una ultima considerazione conclusiva riguarda la differente spesa sociale procapite dei due Comuni, così come evidenziato dalla Tab. 1.4.5, che è di € 38,43 per il Comune di Trani a fronte di € 31,91 del Comune di Bisceglie con una media dell’Ambito pari a € 35,16. 1.5 La scheda di monitoraggio dei servizi 2005-2009

Il monitoraggio dei servizi realizzati nel periodo 2005-2009 è stato impostato considerando che le schede di programmazione Schede B del I Piano di Zona sono state redatte nel 2007 a corredo della II parte del Piano inserendo all’interno sia i servizi programmati a partire dal 2007 sia quelli già effettuati dai Comuni per gli anni 2005-2006 con sole risorse proprie.

Nel 2008 a seguito della DGR 249/2008 le stesse schede B sono state ripresentate in relazione alla riprogrammazione delle nuove risorse assegnate. Poiché le diverse versioni di schede B presentate sono state utilizzate sia come “schede di rendicontazione” per i servizi realizzati con le risorse comunali che come schede di programmazione per quelli di ambito si è scelto nell’allegato “prospetti finanziari” del II PDZ, area monitoraggio, di rispettare l’elencazione dei servizi così come riportati nelle schede B consegnate nel 2008, e per quanto attiene gli importi programmati e impegnati, la logica seguita è stata quella di riportare la spesa effettiva sostenuta per i servizi tenendo presente che laddove nelle schede B ultime di programmazione erano state attribuite sui servizi risorse di ambito ossia trasferite, le stesse sono state indicate tra i residui se non effettivamente impegnate. In questo modo dalle schede di monitoraggio si evidenzia la spesa sostenuta sui servizi mantenuti con i fondi comunali e quella sostenuta per i servizi di ambito avviati a partire dal 2008 in modo tale da far risultare a residuo le risorse trasferite all’ambito per la gestione del Piano che sono state utilizzate per la programmazione del II Piano di Zona.

Si precisa inoltre che nella scheda di monitoraggio sono stati aggiunti in calce ulteriori servizi riportati in riferimento all’area di competenza effettuati dai comuni e non compresi nelle schede di rendicontazione delle annualità precedenti.

Allegati:

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74

AMBITO DI

COMUNE DI

importo al netto personale

Numero Denominazione2006 6730\6745\ 6746\6747 interventi in favore di minori sottoposti a provvedimenti

autorità giudiziaria€ 412.276,10 € 0,00 € 412.276,10

2006 6690/6735/6740/6748/6750 contributi ed altre forme di sostegno per inteventi in

favore di minori a rischio di disagio€ 26.773,00 € 0,00 € 26.773,00

2006 6765/6770/6790 assistenza domiciliare anziani e telesoccorso € 348.974,18 € 0,00 € 348.974,18

2006 6820 integrazione rette ricoveri anziani € 131.758,45 € 0,00 € 131.758,45

2006 6840 integrazione rette frequenza centro diurno disabili € 178.441,00 € 0,00 € 178.441,00

2006 6849 servizio trasporto disabili € 50.000,00 € 0,00 € 50.000,00

2006 6850/6860/6871/6873 contributi e forme di sostegno per progetti di

integrazione ed inserimento lavorativo disabili€ 50.744,00 € 0,00 € 50.744,00

2006 6891 servizio di mediazione familiare € 10.779,52 € 0,00 € 10.779,52

2006 6915/6916/6920/6921/6930/693

1/6941/

contributi ed interventi vari di contrasto alla povertà ed

al disagio€ 62.250,79 € 0,00 € 62.250,79

2006 6919/7101 spese per inteventi in collaborazione con il terzo

settore€ 10.724,40 € 0,00 € 10.724,40

2006 6695/6680/6980/7010/7060/706

1/7080/7090/7091/7110/7135/71

60

ufficio sociale comunale € 267.785,85 € 240.200,81 € 27.585,04

€ 1.550.507,29 € 240.200,81 € 1.310.306,48

2007 6730\6745\ 6746\6747 interventi in favore di minori sottoposti a provvedimenti

autorità giudiziaria€ 544.763,75 € 0,00 € 544.763,75

2007 6690/6735/6750 contributi ed altre forme di sostegno per inteventi in

favore di minori a rischio di disagio€ 4.410,00 € 0,00 € 4.410,00

2007 6765/6770/6790 assistenza domiciliare anziani e telesoccorso € 330.563,58 € 0,00 € 330.563,58

2007 6820 integrazione rette ricoveri anziani € 176.577,14 € 0,00 € 176.577,14

2007 6840 integrazione rette frequenza centro diurno disabili € 183.261,04 € 0,00 € 183.261,04

2007 6849 servizio trasporto disabili € 50.000,00 € 0,00 € 50.000,00

2007 6850/6860/6871/6873 contributi e forme di sostegno per progetti di

integrazione ed inserimento lavorativo disabili€ 37.500,00 € 0,00 € 37.500,00

2007 6891 servizio di mediazione familiare € 14.000,00 € 0,00 € 14.000,00

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

ATTESTAZIONE SPESA SOCIALE COMUNALE DEL TRIENNIO 2006 - 2008

TRANI - BISCEGLIE

BISCEGLIE

ANNO DI ESERCIZIOCAPITOLO DI BILANCIO

IMPORTO TOTALEdi cui PERSONALE

(cap.6980/7010/7160)

TOTALE ANNO 2006

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75

2007 6915/6916/6920/6921/6930/693

1/6941/

contributi ed interventi vari di contrasto alla povertà ed

al disagio€ 89.226,62 € 0,00 € 89.226,62

2007 6940/7101 spese per inteventi in collaborazione con il terzo

settore€ 30.496,00 € 0,00 € 30.496,00

2007 6695/6680/6980/7010/7060/706

1/7080/7090/7091/7110/7135/71

60

ufficio sociale comunale € 216.656,97 € 201.856,25 € 14.800,72

€ 1.677.455,10 € 201.856,25 € 1.475.598,85

2008 6730\6745\ 6746\6747 interventi in favore di minori sottoposti a provvedimenti

autorità giudiziaria€ 610.525,86 € 0,00 € 610.525,86

2008 6690/6735/6750 contributi ed altre forme di sostegno per inteventi in

favore di minori a rischio di disagio€ 15.478,00 € 0,00 € 15.478,00

2008 6765/6770/6790 assistenza domiciliare anziani e telesoccorso € 325.139,00 € 0,00 € 325.139,00

2008 6820 integrazione rette ricoveri anziani € 145.807,68 € 0,00 € 145.807,68

2008 6840 integrazione rette frequenza centro diurno disabili € 125.837,00 € 0,00 € 125.837,00

2008 4282 servizio trasporto disabili € 30.885,00 € 0,00 € 30.885,00

2008 6841/6850/6860/6871/6873 contributi e forme di sostegno per progetti di

integrazione ed inserimento lavorativo disabili€ 45.100,00 € 0,00 € 45.100,00

2008 6891 servizio di mediazione familiare € 14.000,00 € 0,00 € 14.000,00

2008 6915/6916/6920/6921/6924/693

0/6931/6941/

contributi ed interventi vari di contrasto alla povertà ed

al disagio€ 81.967,08 € 0,00 € 81.967,08

2008 6940/7101 spese per inteventi in collaborazione con il terzo

settore€ 4.938,30 € 0,00 € 4.938,30

2008 6695/6680/6980/7010/7060/706

1/7080/7090/7091/7110/7135/71

60

ufficio sociale comunale € 553.934,16 € 533.986,44 € 19.947,72

€ 1.953.612,08 € 533.986,44 € 1.419.625,64

€ 5.181.574,47 € 976.043,50 € 4.205.530,97

media al lordo spesa personale € 1.727.191,49

media al netto spesa personael € 1.401.843,66

TOTALE ANNO 2008

TOTALE TRIENNIO 2006-2008

TOTALE ANNO 2007

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76

AMBITO DI

COMUNE DI

importo al netto

del personale

Numero DenominazioneAcquisto altri beni di consumo promozione per

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

ATTESTAZIONE SPESA SOCIALE COMUNALE DEL TRIENNIO 2006 - 2008

Trani

Trani-Bisceglie

ANNO DI ESERCIZIOCAPITOLO DI BILANCIO

IMPORTO TOTALEdi cui PERSONALE cap

776/777/779/814

2006 741Acquisto altri beni di consumo promozione per

minori contributi sezione primavera e asili nido 3.000,00 3.000,00

2006 749Contributi Rette ricovero minori per strutture

semiresidenziali e residenziali 557.338,72 43.339,00 513.999,72

2006 751/808 Attività ricreative e di socializzazione 24.160,00 24.160,00

2006 753 Contributi ragazze madri e madri vedove e nubili 19.080,00 19.080,00

2006 755 Sostegno economico affido 58.439,00 43.339,00 15.100,00

2006 757/797Centri di aggregazione per diversamente abili e

attività connesse 65.229,00 43.339,00 21.890,00

2006 759/760 Interventi per minori a rischio 10.000,00 10.000,00

2006 761Spese e contributo recupero tossicodipendenti e

altri soggetti svantaggiati 6.000,00 6.000,00

2006 763/764/774 Centro polivalente anziani 49.989,47 49.989,47

2006 771 Rette rivovero anziani 514.951,15 43.339,00 471.612,15

2006 772 Soggiorni climatici per anziani 58.284,50 43.339,00 14.945,50

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77

2006

780/781/782/

783/784/787/

788/789/790

Spese di gestione dei servizi 25.952,15 25.952,15

2006 791 Servizio civico anziani 93.339,00 43.339,00 50.000,00

2006 794 Spese redazione ISEE e CAF 8.976,00 8.976,00

2006 795Software canoni di locazione assistenza e

beneficienza 17.661,28 17.661,28

2006

801/756/802/

803/804/805/

807/826

Contributi economici ad integrazione del reddito 136.859,00 43.339,00 93.520,00

2006 806 Assistenza domiciliare anziani 93.339,00 43.339,00 50.000,00

2006809/758/792/

810

Contributi a istituti e associazioni per servizi

sociali 29.609,02 29.609,02

2006 411 Servizio aiuto agli studenti portatori di handicap 140.115,49 43.339,00 96.776,49

2006 415 Spese per trasporto scolastico 207.703,00 43.339,00 164.364,00

2.120.025,78 433.390,00 1.686.635,78

2007 741Acquisto altri beni di consumo promozione per

minori contributi sezione primavera e asili nido 88,08 88,08

2007 749Contributi Rette ricovero minori per strutture

semiresidenziali e residenziali 552.549,80 43.339,00 509.210,80

TOTALE ANNO 2006

semiresidenziali e residenziali

2007 751/808 Attività ricreative e di socializzazione 65.499,00 43.339,00 22.160,00

2007 753 Contributi ragazze madri e madri vedove e nubili 58.339,00 43.339,00 15.000,00

2007 755 Sostegno economico affido 65.447,75 43.339,00 22.108,75

2007 757/797Centri di aggregazione per diversamente abili e

attività connesse 11.200,00 11.200,00

2007 763/764/774 Centro polivalente anziani 50.459,66 50.459,66

2007 771 Rette rivovero anziani 526.696,72 43.339,00 483.357,72

2007780/781/782/

783/784/788Spese di gestione dei servizi 14.136,77 14.136,77

2007 791 Servizio civico anziani 88.386,50 43.339,00 45.047,50

2007 794 Spese redazione ISEE e CAF 18.000,00 18.000,00

2007 795Software canoni di locazione assistenza e

beneficienza 17.667,96 17.667,96

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78

2007801/756/803/

805/807/826

Interventi assistenziali vari ed erogazione ticket

assistenziali 177.750,79 43.339,00 134.411,79

2007 806 Assistenza domiciliare anziani 85.005,65 43.339,00 41.666,65

2007 809/792Contributi a istituti e associazioni per servizi

sociali 9.166,00 9.166,00

2007 411 Servizio aiuto agli studenti portatori di handicap 157.621,50 43.339,00 114.282,50

2007 415 Spese per trasporto scolastico 207.703,00 43.339,00 164.364,00

2007

2.105.718,18 433.390,00 1.672.328,18

2008 748/755 Sostegno economico affido 82.189,82 35.184,00 47.005,82

2008 749 Rette ricovero minori 540.440,14 35.184,00 505.256,14

2008 753 Interventi per nuclei monoparentali 57.264,00 35.184,00 22.080,00

2008 757/797Centri di aggregazione per diversamente abili e

attività connesse 54.584,00 35.184,00 19.400,00

2008 764/763/774 Centro polivalente per anziani 51.808,37 51.808,37

2008 771 Rette rivovero anziani 471.769,85 35.184,00 436.585,85

2008 772 Soggiorni climatici per anziani 1.800,00 1.800,00

2008

780/781/782/

783/784/788/

789/2788

Spese di gestione dei servizi 24.128,78 24.128,78

TOTALE ANNO 2007

789/2788

2008 791 Servizio civico anziani 79.563,14 35.184,00 44.379,14

2008 794 Spese redazione ISEE e CAF 18.000,00 18.000,00

2008801/756/802/

807/826Contributi economici ad integrazione del reddito 174.634,00 35.184,00 139.450,00

2008 808 Iniziative per politiche giovanili 55.107,68 35.184,00 19.923,68

2008 809/792Contributi a istituti e associazioni per servizi

sociali 7.762,00 7.762,00

2008 2800/795Cofinanziamento sostegno accesso locazioni L

431/98 e software 45.705,04 45.705,04

2008 411 Servizio aiuto agli studenti portatori di handicap 95.609,00 35.184,00 60.425,00

2008 415 Spese trasporto disabili ai centri di riabilitazione 199.548,00 35.184,00 164.364,00

2008

1.959.913,82 351.840,00 1.561.068,00

6.185.657,78 1.218.620,00 4.920.031,96TOTALE TRIENNIO 2006-2008

TOTALE ANNO 2008

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79

AMBITO DI Trani-Bisceglie

POPOLAZIONE AL 31 DICEMBRE

2007TOTALE 2006-2008 MEDIA 2006-2008 SPESA PROCAPITE 06-08

Comune di Trani 53.650 6.185.657,58 2.061.885,86 38,43216887

Comune di Bisceglie 54.123 5.181.174,47 1.727.058,16 31,90987485

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

ATTESTAZIONE SPESA SOCIALE MEDIA DI AMBITO PRO-CAPITE DEL TRIENNIO 2006 - 2008

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

Comune di 0,00 #DIV/0!

TOTALE AMBITO 107.773 11.366.832,05 3.788.944,02 35,15670916

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80

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Capitolo II “ Le priorità strategiche e gli obiettivi di servizio programmati nel II° Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale Sciale”

2.4 Le priorità strategiche per politiche d’intervento L’esperienza maturata in questi anni della prima programmazione sociale e socio sanitaria confermata anche dalle riflessioni emerse nei tavoli di concertazione con i diversi portatori d’interesse di questo territorio, c’inducono a strutturare le politiche d’intervento di questo Ambito per aree prioritarie di bisogno. Gli interventi e servizi che si prevede di mettere in campo saranno strutturati per dare risposte ai bisogni delle diverse componenti sociali: minori, famiglie, giovani, adulti, anziani. Le azioni saranno programmate tenendo conto dei bisogni essenziali di vita e delle priorità che rinvengono dai livelli di bisogno mirando a favorire situazioni di benessere sociale che tendano a supportare le fragilità, le non autosufficienze, il disagio e a contrastare le povertà e la violenza in ogni sua manifestazione. Questo Piano di Zona assume in questa direzione, quale prima priorità strategica, fondamentale per intervenire in maniera appropriata sulle diverse aree di bisogno, quella di realizzare nell’Ambito un adeguato sistema di accesso ai servizi. Delineare un buon welfare di accesso significa creare le condizioni affinché le popolazioni dei due Comuni possano accedere al sistema dei servizi con facilità. Significa creare la rete dei servizi, mappare il bisogno, costruire un sistema informativo capillare e condiviso, attivare appropriate risposte in tempi certi e con modalità di servizio qualificate capaci di far fronte al bisogno del cittadino e di produrre per esso esiti positivi. Questo significa:

• ripensare i modi di fare e dare servizi, mettere in risalto, anche attraverso la rete delle relazioni istituzionali ed informali, supportata dalla rete delle nuove tecnologie dell’informazione, l’immagine ed il significato dei servizi sociali e socio sanitari di comunità.

• dare significatività alle azioni attivate, promuovendo un istituzione vicina al cittadino, capace di prendersi cura, disponibile ad affrontare le problematicità, a valorizzare le risorse delle persone e della collettività.

• significa dare uguaglianza d’accesso e quindi contrastare le ineguaglianze e dunque essere capaci di rispondere al meglio, in termini di servizio, alle priorità di bisogno esistenti nel territorio.

• Attivare una corretta presa in carico del bisogno e delle persone che lo manifestano.

Accrescere i livelli di conoscenza del sistema sociale e socio sanitario è possibile ed é necessario. Occorre creare gli strumenti, le metodologie, le relazioni perché il diritto di accesso sia garantito. Crediamo che l’attenzione all’accesso ai servizi debba essere fatta assumendo la prospettiva delle famiglie.

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Le diverse misure di cui un nucleo familiare può avere necessità, possono richiedere criteri e procedimenti di accesso eterogenei che originano da fonti e livelli istituzionali diversi. Occorre pertanto che si assuma un metodo di lavoro che consenta: • Di definire chiaramente i criteri e le procedure di accesso alle diverse

misure, indirizzando le attività regolative su basi omogenee, contenutistiche e territoriali; • Assicurare la conoscenza di tale bagaglio informativo organizzandolo e

sistematizzandolo in maniera più precisa; • Promuovere la semplificazione delle procedure e la trasparenza nella

definizione ed applicazione dei parametri di accesso, specialmente in riferimento all’insieme dei servizi che appaiono spesso organizzati come isole a se senza che ci sia una netta integrazione tra i livelli di bisogno, la programmazione delle risposte, l’offerta dei servizi e il controllo e monitoraggio degli stessi e del livello di risultato atteso rispetto agli obiettivi specifici pre - posti;

Pensiamo che non sia sufficiente pubblicizzare e rendere più trasparenti le regole di accesso ma che occorra ripensare i percorsi di accesso ai servizi, oggi spesso frammentati e diversamente regolamentati dalle diverse istituzioni e dai diversi gestori. Pensare all’accesso assumendo il punto di vista della famiglia significa fare riferimento non solo al bisogno del singolo ma alla situazione complessiva del nucleo familiare.

Per stabilire i criteri di priorità e regolare i percorsi di accesso servono indicatori complessi di “bisogno familiare” (presenza di non autosufficienti, disabili, figli minori ma anche condizione lavorativa delle figure adulte, tipo di occupazione, situazione abitativa, d’istruzione etc.).

Pensiamo che occorra assicurare un intervento di valutazione professionale laddove vi siano situazioni di sofferenza, disagio, patologia riferibili a singoli componenti del nucleo familiare e a dimensioni relazionali interne alla famiglia o riferite al rapporto tra famiglia e contesto socio economico di riferimento.

La famiglia è il luogo privilegiato dove convivono nella reciprocità, affetti, progetti, sensibilità, debolezze e potenzialità. Pensiamo che occorra, in questo periodo di forte criticità, rilanciare il valore famiglia attraverso la costruzione di un sistema che punti alla centralità dell’azione volta a sostenerla e salvaguardarla.

E’ necessario, in altri termini, considerare la famiglia durante tutto il suo intero ciclo di vita: dalla sua costituzione fino alla sua estinzione naturale o forzosa, tenendo presenti anche le situazioni che possono conseguire alla rottura dei nuclei familiari a seguito di separazioni. All’interno di tale panorama sono poi da considerate le situazioni di fragilità, legate allo svolgersi delle responsabilità familiari e relazionali.

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Intervenire in questo ambito significa costruire servizi capaci di affrontare l’insieme famiglia nelle sue diverse espressioni. In quest’ottica pensiamo che sia strategico: • l’avvio di una nuova metodologia di lavoro che assume la famiglia come

unità globale su cui concentrare l’attenzione e sulla quale costruire una progettualità che tenga conto dell’insieme dei bisogni. • Una metodologia d’insieme che si contrappone alla frammentarietà della

lettura dei bisogni e alla frammentarietà nell’articolazione degli interventi. • Una metodologia che sperimenti la costruzione e attivazione dei “Livelli

essenziali per la tutela e promozione della famiglia (lef)” Occorre invertire il modo di lavorare, passare dall’intervento sul singolo all’intervento sul nucleo. Questo significa nel contempo tenere unite e mettere in rete le informazioni. Significa avere un quadro complessivo della situazione familiare e non del singolo tassello che compone il quadro familiare. Questo modo di concepire l’intervento presuppone anche una modalità di lavoro tra più professionalità con competenze diversificate ma unite da una visione comune d’intervento, capaci di attivare se necessario un mix di azioni per meglio inquadrare i bisogni e articolare le risposte. Siamo convinti altresì, che la messa in campo di nuove modalità di lavoro e di procedure ben strutturate per la presa in carico del nucleo che presenta problematiche di tipo socio sanitario, possa consentire di migliorare la possibilità di risposta ai bisogni di salute dei cittadini più fragili. In questa direzione occorre attivare e dare piena funzionalità alle Porte Uniche di Accesso che si intende attivare presso il Comune di Trani e Bisceglie collegate in rete tra loro per far viaggiare al meglio le informazioni, l’accesso alla rete dei servizi sociali e socio sanitari ed attivare con tempestività la presa in carico del nucleo familiare e della persona che vi accede e le risposte necessarie per rispondere ai loro bisogni. Le Porte Uniche di Accesso d’Ambito saranno strutturate per facilitare l’accesso a tutte le prestazioni sociali e socio sanitarie e funzioneranno in rete, per quanto attiene i bisogni socio sanitari, con il Distretto Socio Sanitario. Con esso saranno strutturate le reti dei servizi e delle prestazioni necessarie per costruire la risposta ai bisogni dei potenziali beneficiari. La seconda priorità strategica del Piano Sociale di Zona, per la quale occorre creare efficaci ed appropriate politiche d’intervento, è quella di operare per la definizione dei diritti esigibili e delle misure ad essi correlati tali da assicurare al cittadino una tutela e una risposta ai suoi bisogni. Questo significa pertanto porsi delle specifiche domande nel momento in cui si procede nella costruzione di servizi ed interventi. Occorre domandarsi: a quali bisogni s’intende rispondere, chi sono i portatori di tali bisogni ed ancora, quali opportunità vengono offerte nell’Ambito Territoriale in termini di servizi ed interventi per rispondere a tali bisogni. Significa in altri termini definire e dare concretezza ai livelli essenziali delle prestazioni sociali (leps) erogabili sotto forma di beni e servizi (art. 22 della L.

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328/2000 e art. 3 della L. R. 19/2006) nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione (art. 38 comma 1). Costruire il sistema dei livelli essenziali delle prestazioni sociali “leps” (che nell’accezione qui riportata includono anche la componente sociale dei livelli essenziali di assistenza socio sanitari “LEA”), comporta l’acquisizione di una prospettiva strategica, che ne programma e ne assicura lo sviluppo nel tempo, declina i livelli essenziali secondo ordini di priorità, individua le modalità e i criteri di monitoraggio. Tutto questo è possibile se si dispone una gerarchizzazione ed una corretta descrizione dei livelli essenziali tenendo conto delle seguenti componenti:

• Individuazione del diritto sociale da tenere in considerazione e della condizione di bisogno che esige tutela;

• Individuazione chiara dei titolari del diritto soggettivo; • Servizi, prestazioni, insieme dei servizi e prestazioni da erogare; • Quantità e qualità delle prestazioni da garantire; • Costi delle prestazioni a carico dei beneficiari; • Criteri e modalità di accesso; • Modalità per garantire l’esigibilità del diritto

Individuando ed esplicitando nel contempo: • I ruoli e le responsabilità dei diversi livelli di governo in merito alla sua

attuazione; • Le risorse necessarie e chi le fornisce; • Da chi e come viene garantita l’esigibilità del diritto; • Chi e come viene monitorata l’implementazione del livello essenziale e la

realizzazione dei servizi e degli interventi. Il Piano Regionale delle Politiche Sociali mette in grande risalto la necessità che il territorio dell’intera Puglia si misuri da subito sugli obiettivi di servizio che consentiranno a questa Regione di trovarsi preparata nel momento in cui lo Stato procederà alla definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (lep). Costruire una rete di servizi ed interventi omogenea per tutto il territorio regionale significa creare le condizioni giuste per ragionare in termini di LEPS e dunque essere pronti a discutere di standard di servizio e di risorse necessarie a garantire i diritti sociali dei cittadini anche con lo Stato che ha il compito di definire i “LEP”. Costruire un sistema unico di servizi e interventi di Ambito vuole dire ragionare non più in termini di città singole ma in termini di “Area vasta” che tiene conto dei bisogni delle comunità e dei suoi diritti sociali predisponendo una rete di livelli essenziali delle prestazioni (servizi ed interventi) in grado di rispondere con appropriatezza ai suoi bisogni. Il percorso del prossimo triennio sarà tanto più efficace tanto più si è in grado di costruire da subito obiettivi di servizio e dunque livelli essenziali delle prestazioni sociali che effettivamente possano dare risposte ai bisogni delle persone. In questa ottica, in questo Piano Sociale di Zona, vengono delineate le politiche attive mirate a costruire e realizzare obiettivi di servizio e dunque livelli

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essenziali delle prestazioni sociali “leps” che rispondano alle seguenti aree di bisogno:

1. Area delle persone in situazione di fragilità; 2. Area delle responsabilità famigliari e dell’infanzia 3. Area dell’adolescenza e dei giovani 4. Area delle povertà e dell’inclusione sociale; 5. Area della prevenzione e contrasto delle devianze e delle violenze

Tra le aree di bisogno non viene individuata specificamente, nel presente Piano di Zona, quella relativa alle popolazioni immigrate in quanto si ritiene necessario collocare gli interventi ed i servizi rivolti a questa area direttamente all’interno delle aree di bisogno sopra evidenziate. Siamo dell’avviso, che pur nella specificità, i bisogni espressi dalle popolazioni immigrate siano per lo più simili a quelli espressi dalla popolazione dell’Ambito occorre semmai creare le condizioni perché ad esse siano garantiti i diritti sociali e possano accedere ai livelli essenziali delle prestazioni sociali nello stesso modo in cui accedono le altre persone di questo territorio. Tuttavia per le popolazioni immigrate si delineeranno percorsi e servizi guidati, anch’essi illustrati nel presente Piano di Zona, tali da garantire il giusto accesso alle prestazioni. La realizzazione degli obiettivi di servizio d’Ambito sarà possibile se si presta particolare attenzione alla costruzione di due principali assi d’intervento che proprio per la loro importanza assumono rilevanza strategica trasversale per tutte le cinque aree di bisogno sopra definite:

• Le misure per la costruzione e consolidamento del welfare d’accesso; • Le misure per la costruzione e consolidamento dell’integrazione

sociosanitaria. La terza priorità strategica sulla quale è necessario puntare affinché quanto

programmato possa essere utilmente concretizzato riguarda la necessità di disegnare un architettura organizzativa del sistema unico dei servizi di Ambito. L’esperienza maturata in questi anni è a tal fine significativa. A fronte di politiche regionali puntuali, accompagnate da disponibilità di risorse certe per gli Ambiti di Zona, mirate a creare sviluppo sociale e benessere per le comunità questo territorio sociale d’Ambito non è riuscito compiutamente ad agire per mancanza di una struttura organizzativa capace di sviluppare sul piano operativo concreto la programmazione del I Piano Sociale di Zona. Quando si parla di struttura organizzativa ci si vuole riferire ai due livelli di organizzazione: il livello politico istituzionale ed il livello organizzativo gestionale. Nel terzo capitolo di questo Piano Sociale di Zona saranno illustrate le strategie per l’assetto gestionale ed organizzativo dell’Ambito nonché il sistema della Governance Istituzionale ed il ruolo degli altri soggetti pubblici che interagiscono con la presente programmazione. In ultimo riteniamo fondamentale accompagnare questa programmazione e la sua realizzazione concreta con azioni di cooperazione e condivisione

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partecipata delle politiche sociali dell’Ambito. Questa modalità crediamo rappresenti una strategia vincente per la crescita sociale ed il benessere di questo territorio. Strategia che aggiunge valore all’azione delle istituzioni chiamate a dare risposte ai bisogni delle famiglie e delle persone e che consente di creare le giuste alleanze con le comunità e con le risorse umane ed organizzative che nel territorio vivono ed operano spesso sopperendo anche alle difficoltà espresse dalle istituzioni. Questo Piano Sociale di Zona è il frutto di questa programmazione partecipata che ha visto coinvolte molte energie associative del territorio. Promuovere e rendere permanente la partecipazione attiva dei diversi portatori di interesse consente di costruire servizi ed interventi più appropriati; consente di ampliare le conoscenze e di arricchire le informazioni sui diversi livelli di bisogno; permette d’intessere delle relazioni sociali produttive dove al protagonismo delle istituzioni si affianca il protagonismo attivo del terzo settore. Questo è possibile utilizzando metodologie di coprogettazione tra istituzione e terzo settore con l’obiettivo di migliorare il tessuto sociale e nel contempo sostenere lo sviluppo delle imprese sociali e dell’associazionismo. Questa quarta strategia crediamo sia alla base della costruzione sociale finalizzata a creare benessere in questo territorio, ad essa vogliamo dare la giusta attenzione mediante la creazione dei tavoli permanenti di concertazione partecipata. Le strategie sopra evidenziate trovano declinazione negli obiettivi di servizio che questo Piano Sociale di Zona intende realizzare nel prossimo triennio a partire dal 2010. Essi costituiscono l’ossatura fondamentale per rispondere ai bisogni di questo territorio e si articolano per livelli essenziali delle prestazioni sociali così come individuate nella presente programmazione e tenendo conto degli indirizzi stabiliti dalla programmazione sociale e socio sanitaria regionale.

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2.5 Gli obiettivi di servizio del Piano Sociale di Zona per tipologie di servizi

Con il presente Piano Sociale di Zona si tende a costruire l’azione d’intervento secondo una programmazione che mira a creare nel territorio un Sistema Unico di Servizi e Interventi che agiscono a livello di Ambito. Assumere questa logica non è semplice, in quanto ognuno dei Comuni è abituato ad agire per lo più a livello locale e, dunque definire un Sistema di servizi che deve rispondere ai bisogni delle persone al di là del luogo fisico in cui esse risiedono richiede un passaggio culturale molto importante. Tuttavia, in questo triennio di programmazione 2010 – 2012, questo Ambito si prefigge di operare costruendo la rete dei servizi d’Ambito capace di rispondere ai bisogni della comunità. La scelta dei servizi ed interventi, pur rispondendo al quanto richiesto dalla programmazione regionale, risponde nel contempo anche a quelle che sono le esigenze di questo territorio. Di seguito si illustra mediante alcuni schemi quali sono gli obiettivi di servizio programmati per ogni Area Prioritaria di Bisogno per il triennio 2010 – 2012 ed in ultimo si riporta il quadro sinottico degli obiettivi di servizio d’Ambito.

La programmazione del secondo Piano di Zona ammonta complessivamente ad € 29.906.123,11 e prevede nel triennio la realizzazione delle infrastrutture sociali e sociosanitarie sia in termini di servizi che d’interventi. Complessivamente è prevista la realizzazione di N. 63 obiettivi di servizio d’Ambito di cui si riportano le singole schede dettagliate nel capitolo V “Progettazione di dettaglio”. L’Articolazione del Piano di Zona è strutturata per Aree Prioritarie di Bisogno dove sono collocati gli obiettivi di servizio che s’intende realizzare sia a livello di Ambito che a livello comunale. Gli stessi sono strutturati in obiettivi di servizio di tipo:

• Domiciliare; • Comunitari a ciclo diurno • Residenziali • Misure di sostegno • Prevenzione e Sensibilizzazione

Aree prioritarie di bisogno: Area delle persone in situazione di fragilità; Area della prevenzione e contrasto delle devianze e delle violenze; Area delle responsabilità famigliari e della prima infanzia Area dell’adolescenza e dei giovani Area dell’Inclusione sociale e contrasto delle povertà Priorità strategiche che attraversano ogni singola Area:

• Integrazione socio sanitaria • Sistema d’Accesso

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PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI FRAGILITA’ 1/3

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo

diurno Residenziali Misure di sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/ Sensibilizzazione

Servizio assistenza

domiciliare (SAD)

Assistenza

domiciliare integrata

(ADI)

Centro sociale polivalente per

disabili/persone con disturbi psichici

Centro sociale polivalente per anziani

Centro diurno socio-educativo

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PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI FRAGILITA’ 2/3

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo diurno Residenziali Misure di sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/ Sensibilizzazione

Servizio del “Dopo di Noi”

Casa per la vita per persone con disturbi psichici

Comunità protetta per persone con disturbi psichici

Residenza sociale assistenziale (RSA)

Residenza socio sanitaria assistita (RSSA) Casa di riposo

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PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI FRAGILITA’ 3/3

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo

diurno Residenziali Misure di

sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Trasporto da e verso i centri di riabilitazione per minori e adulti disabili

Trasporto minori disabili da e verso la scuola

Abbattimento barriere architettoniche per abitazioni di persone non

autosufficienti

Assegno di cura per persone non autosufficienti

Voucher (titolo per l’acquisto del servizio) servizi di sostegno per la non autosufficienza

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PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI E DELL’INFANZIA 1/3

Domiciliare Servizi comunitari a ciclo diurno Residenziali Misure di sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Assistenza

domiciliare

educativa (ADE)

Centro servizi per le famiglie

Asili nido

Centro educativo diurno

Attività estive per i minori

Comunità alloggio

Casa famiglia

Comunità educativa

Gruppo appartamento per gestanti e madri con figli a

carico

Comunità di pronta accoglienza per minori e minori

stranieri non accompagnati

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI E DELL’INFANZIA 2/3

Domiciliar

e

Servizi comunitari a ciclo

diurno

Residenziali Misure di sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Affido familiare

Equipe affido e adozione

Voucher (titolo per l’acquisto dei servizi) servizi a sostegno della

genitorialità

Contributi per la natalità

Contributi per parti plurigemellari

Servizio assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione

disabili nelle scuole

Card “Famiglia più”

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI E DELL’INFANZIA 3/3

Domiciliar

e

Servizi comunitari a ciclo

diurno

Residenziali Misure di

sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/ Sensibilizzazione

Iniziative di mutuo aiuto/banca del tempo

Attività informativa e formativa a supporto della genitorialità

Centro di ascolto

Mediazione familiare

Consulenza legale per le famiglie in difficoltà e a sostegno della genitorialità

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA ADOLESCENTI E GIOVANI 1/2

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo

diurno

Residenziali Misure di sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Assistenza

Domiciliare Educativa

(ADE)

Centro aperto polivalente

Individuazione e

progettazione di spazi

attrezzati ad uso dei giovani

Comunità alloggio

Casa famiglia

Comunità educativa

Comunità di pronta accoglienza per minori e minori

stranieri non accompagnati

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA ADOLESCENTI E GIOVANI 2/2

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo

diurno Residenziali Misure di

sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Attività di sensibilizzazione e

promozione alla sicurezza

Prevenzione al fenomeno del bullismo

Prevenzione della dispersione

scolastica

Progettualità a contrasto del bullismo

Progettualità a contrasto della dispersione scolastica

Progettualità a contrasto dell’uso e abuso delle droghe

Progettualità di formazione e sostegno all’inserimento

lavorativo

Creazione banca dati iniziative di promozione politiche

giovanili

Attività di mutuo aiuto tra pari

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE POVERTA’ E DELL’ INCLUSIONE SOCIALE 1/4

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo diurno Residenziali Misure di sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Centro di pronto intervento sociale

Sportello per l’integrazione socio-sanitaria e culturale per popolazione

immigrata

Servizio di mediazione linguistica e culturale per popolazione immigrata

Centro sociale rieducativo per persone sottoposte o già sottoposte a

provvedimenti limitativi o privativi della libertà personale

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE POVERTA’ E DELL’ INCLUSIONE SOCIALE 2/4

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo diurno Residenziali Misure di

sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/ Sensibilizzazione

Gruppo Appartamento donne in difficoltà

Alloggio sociale per adulti in difficoltà (Gruppo Appartamento)

Gruppo Appartamento per disabili

Gruppo Appartamento per disabili psichici (intellettivi)

Comunità alloggio per anziani

Comunità Appartamento per anziani

Centro di accoglienza per persone sottoposte o già sottoposte a provvedimenti

limitativi o privativi della libertà personale

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE POVERTA’ E DELL’ INCLUSIONE SOCIALE 3/4

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo

diurno Residenziali Misure di sostegno 1/3

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Fondo di Garanzia per situazioni temporanee di fragilità nelle famiglie

Prestito d’onore alla famiglia per situazioni di fragilità

Interventi di sostegno delle famiglie numerose

Misure di sostegno per l’inclusione socio-lavorativa

Titoli d’acquisto dei servizi

Microcredito per la costituzione di auto-impresa

Microcredito per l’acquisizione di una competenza lavorativa

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE POVERTA’ E DELL’ INCLUSIONE SOCIALE 3/4

Domiciliari Servizi comunitari a

ciclo diurno Residenziali Misure di sostegno 2/3

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Sportello territoriale dell’ufficio di esecuzione penale esterna di Bari

Censimento dell’offerta abitativa rivolta alle famiglie immigrate e accompagnamento nella

fase di ricerca e accesso all’abitazione supportata da Fondo di Garanzia e Microcredito

Accompagnamento delle famiglie residenti per l’accesso all’abitazione supportata da Fondo

di Garanzia e Microcredito

Sistema di agevolazione e/o contribuzione in favore di proprietari di seconda e più case

disponibili alla locazione degli immobili ad immigrati e a famiglie residenti in difficoltà

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE POVERTA’ E DELL’ INCLUSIONE SOCIALE 3/4

Domiciliari Servizi comunitari

a ciclo diurno Residenziali Misure di sostegno 3/3

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Co-progettazione con il terzo settore di interventi finalizzati a fronteggiare situazioni di emergenza delle persone in difficoltà (bisogni primari della vita)

Monetarizzazione in caso di emergenza quando non è possibile l’attivazione di altre misure

di sostegno

Sostegno economico a famiglie multiproblematiche

Servizio civico per la vigilanza nelle scuole “Nonni vigili”

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLE POVERTA’ E DELL’ INCLUSIONE SOCIALE 4/4

Domiciliari Servizi comunitari a

ciclo diurno Residenziali Misure di

sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

Interventi per favorire la scolarizzazione dei minori

Misure per la riqualificazione professionale

Promuovere la valorizzazione delle risorse presenti nel nucleo familiare anche tramite il bilancio delle

competenze

Promozione della cultura dell’integrazione dell’inclusione sociale e le reti di mutuo aiuto con la

partecipazione attiva del volontariato dell’ambito (banca del tempo)

Attività di prevenzione della non autosufficienza anziani (attività motorie per il benessere fisico della

persona)

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101

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLA PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DEVIANZE

E DELLE VIOLENZE 1/2

Domiciliari Servizi comunitari a

ciclo diurno

Residenziali Misure di

sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

sensibilizzazione

Centro Antiviolenza

Pronto intervento sociale

Centro a bassa soglia

Casa rifugio per donne vittime di

violenza

Casa rifugio per persone vittime

di tratta

Gruppo alloggio ex

tossicodipendenti

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102

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AREA DELLA PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DEVIANZE

E DELLE VIOLENZE 2/2

Domiciliari Servizi comunitari a

ciclo diurno Residenziali Misure di sostegno

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

sensibilizzazione

Equipe multidisciplinare per il contrasto

all’abuso e maltrattamento

Borse lavoro e tirocini formativi per l’inserimento lavorativo

Unità di strada

Azione di formazione e informazione

rivolta alle famiglie e agli operatori sui temi delle violenze e dell’uso e abuso di droghe

Attività di prevenzione e sensibilizzazione

finalizzata alla promozione di una cultura

non violenta nella comunità di riferimento

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103

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Bisogno sanitario

ACCESSO UNITARIO

SERVIZI SANITARI

SERVIZI SOCIALI PROFESSIONALI

Prestazioni e Servizi

sanitari

Bisogno sociale B

iso

gn

o c

om

ple

sso

PUA + Unità Valutativa Multidimensionale

Prestazioni e Servizi

sociali

ADI

Centro Diurno

Altre risposte

RSA

RSSA

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104

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

WELFARE DI ACCESSO 1/2

PRIORITA’ STRATEGICHE TRASVERSALI

Porta Unica d’Accesso (PUA)

Servizio Sociale Professionale

Sistema Informativo Sociale e

sociosanitario di Ambito

Software di gestione del sistema

unico

Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM)

N. 1 sportello per ogni comune

Potenziamento obiettivo n.6 aa.ss.

In rete tra i servizi

In rete tra i servizi

In stretta relazione con la PUA e con i servizi socio sanitari

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105

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

WELFARE DI ACCESSO 2/2

PRIORITA’ STRATEGICHE TRASVERSALI

Sportelli sociali anche in

co-progettazione con il terzo settore

Definizione di metodologie

condivise tra le diverse professionalità

che operano nei servizi istituzionali

In stretta relazione con i servizi sociali

professionali

Progettazione di linee guida, protocolli

operativi, modulistica per l’integrazione

dei servizi e la presa in carico delle persone in situazione di bisogno

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106

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo diurno

Residenziali Misure di sostegno/ realizzazione di servizi

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

PRIORITA’ STRATEGICHE TRASVERSALI

ADI

(Persone anziane, disabili, malati psichici e

minori non

autosufficienti)

Centro socio educativo e riabilitativo (persone diversamente abili

e con disturbi psichici)

Sportello per l’integrazione sociosanitaria e culturale (persone

immigrate)

Centro antiviolenza (donne vittime di violenza e minori vittime di

maltrattamenti e abusi)

Centro servizi per le famiglie Centro di Ascolto (famiglie)

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107

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA 1/3

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo diurno

Residenziali Misure di sostegno/ realizzazione di servizi

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/ Sensibilizzazione

PRIORITA’ STRATEGICHE TRASVERSALI

Servizio del Dopo di Noi (disabili)

Servizio Casa per la vita/ Casa Famiglia (persone con problematiche psicosociali)

Residenza Sanitaria Assistita (disabili, malati psichici e anziani)

Residenza Socio Sanitaria Assistita (disabili anziani e malati psichici)

Comunità Alloggio (malati psichici)

Gruppo Appartamento (disabili psichici)

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108

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA 2/3

Domiciliari Servizi comunitari a ciclo diurno

Residenziali Misure di sostegno/ realizzazione di servizi

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/ Sensibilizzazione

PRIORITA’ STRATEGICHE TRASVERSALI

PUA

UVM

Sistema informativo

Equipe affido e adozione

Equipe multidisciplinare per il contrasto delle violenze

Trasporto da e verso i centri di riabilitazione (minori e adulti disabili)

Servizio di assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione disabili nelle scuole

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109

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA 3/3

Domiciliari Servizi comunitari

a ciclo diurno Residenziali Misure di sostegno/

realizzazione di servizi

OBIETTIVI DI SERVIZIO

Prevenzione/

Sensibilizzazione

PRIORITA’ STRATEGICHE TRASVERSALI

Progettualità a contrasto dell’uso e abuso delle sostanze che creano dipendenza

Attività informativa e formativa a supporto della genitorialità (campagne affido e

adozione)

Attività informativa e formativa a supporto dell’affido e dell’adozione

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110

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

2.6 Quadro sinottico complessivo degli obiettivi di servizio del Piano Sociale di Zona (format regionale)

Quadro sinottico degli obiettivi di servizio

Ambito di intervento

Obiettivo operativo Art. di rif.

del r. r. 4/2007

Destinatari finali

Obiettivo di servizio

(indicatore)

Valore target al

2012

(valore minimo)

Valore target 2012

Ambito

(calcolato

su obiettivo regionale)

Situazione attuale 2009

Situazione prevista 2012

Impegno finanziario 2010-1012

Consolidamento e

potenziamento

organizzazione del

Servizio Sociale

Professionale di Ambito

territoriale

Art. 86 r.r.

4/2007

Popolazione

residente

Nuclei familiari

Altre istituzioni

pubbliche

Erogatori dei

servizi

n. Assistenti

sociali in

servizio/numero

abitanti

n. 1 A.S. ogni

5.000 abitanti di

Ambito

territoriale

n. 21,5 A.S.

sul totale della

popolazione

d’ambito pari

a 108.158 al

31.12.08

n. 6,5 A.S.

n. 1 A.S. ogni

16.640 ab.

n. 11,5 A.S.

n. 1 A.S. ogni

9.405 ab.

193.865,10

Consolidamento e

potenziamento

organizzazione del

Segretariato Sociale

Art. 83 r.r.

4/2007

Popolazione

residente

Nuclei familiari

n. sportelli di

segretariato

sociale (integrato

nei punti di

accesso PUA nei

Comuni)/numero

abitanti

n. 1 sportello

ogni 20.000

abitanti

popolazione

d’ambito pari

a 108.158 al

31.12.08

n. 5 sportelli

n. 1 sportelli a

Trani

n. 1 sportello a

Bisceglie

n. 1 sportello

ogni 54.079 ab.

n. 5 sportelli

n. 1 sportello

ogni 20.000

abitanti

Servizio

sociale

professionale

e

welfare

d’accesso

Consolidamento e

potenziamento degli

Sportelli Sociali

Art. 84 r.r.

4/2007

Popolazione

residente

Nuclei familiari

n. sportelli sociali

attivi (anche con

convenzioni con

soggetti del III

settore e

patronati)/num.

abitanti

n. 1 sportello

ogni 20.000

abitanti

popolazione

d’ambito pari

a 108.158 al

31.12.08

n. 5 sportelli

n. 5 sportelli

(convenzioni

con CAF,

patronati, terzo

settore)

n. 1 sportello

ogni 20.000

abitanti

n. 5 sportelli

n. 1 sportello

ogni 20.000

abitanti

90.000,00

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111

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Potenziamento e

consolidamento della

rete delle Porte Uniche

di Accesso

Art. 3 r.r.

4/2007

Popolazione

residente n. PUA/Ambito

n. 1 PUA per

Ambito

territoriale

n. 1 PUA n. 0 PUA

n. 1 PUA per

Ambito con due

sportelli

localizzati uno

presso il

Comune di

Trani ed un

presso il

Comune di

Bisceglie in rete

con servizi ASL

e Servizi Sociali

Comunali

479.042,38

Strutturazione,

funzionamento,

sviluppo e

consolidamento delle

Unità di Valutazione

Multidimensionali

Art. 3 r.r.

4/2007

Persone non

autosufficienti n. UVM/Ambito

n. 1 UVM per

Ambito

territoriale con

personale dei

Comuni

dedicato al

funzionamento

della UVM

n. 1 UVM n. 1 UVM n. 1 UVM 396.932,65

Consolidamento e

potenziamento dello

Sportello per

l’integrazione socio-

sanitaria-culturale

Art. 108 r.r.

4/2007

Persone

straniere

immigrate

n. servizio-

sportello/ambito

n. 1 per Ambito

territoriale n. 1 sportello n. 0 sportello n. 1 sportello 105.000,00

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112

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Ambito di intervento

Obiettivo operativo Art. di rif.

del r. r. 4/2007

Destinatari finali

Obiettivo di servizio

(indicatore)

Valore target al

2012 (valore

minimo)

Valore target 2012

Ambito (calcolato

su obiettivo

regionale)

Situazione attuale 2009

Situazione prevista 2012

Impegno finanziario 2010-1012

Consolidamento e

potenziamento rete

servizi di educativa

domiciliare (ADE)

Art. 87 r.r.

4/2007

Nuclei familiari

Minori a rischio

di disagio

n. nuclei presi in

carico con equipe

ADE/nuclei

familiari residenti

1 nucleo ogni

1000 nuclei

familiari

n. 37 nuclei

familiari sul

totale dei

nuclei

familiari

d’ambito pari

a 37.291 al

31.12.08

n. 0 nuclei

familiari

n. 37 nuclei

familiari presi in

carico

1 nucleo ogni

1000 nuclei

familiari

460.000,00

Potenziamento e

qualificazione del

servizio SAD

Art. 87 r.r.

4/2007

Persone con

disabilità e loro

famiglie

Persone anziane

con ridotta

autonomia

n. persone

beneficiarie/n.

persone aventi

diritto

1,5 utenti ogni

100 anziani

n. 160 utenti

sul totale della

popolazione

anziani

d’ambito pari

a 10.664 al

31.12.08

n. 50 utenti nel

Comune di

Trani

n. 80 utenti nel

Comune di

Bisceglie

n. 1,3 utenti

ogni 100

anziani

n. 160 utenti

1,5 utenti ogni

100 anziani

396.002,29

Servizi

domiciliari

Aumento prestazioni

sociosanitarie integrate

con presa in carico di

Equipe integrate per

ADI

Art. 88 r.r.

4/2007

Anziani non

autosufficienti

Disabili gravi

n. utenti presi in

carico con ADI

ovvero SAD +

prestazioni

sanitarie

3,5 utenti ogni

100 anziani

n. 373 utenti

sul totale della

popolazione

anziani

d’ambito pari

a 10.664 al

31.12.08

n. 4 utenti nel

Comune di

Trani

n. 7 utenti nel

Comune di

Bisceglie

n. 0,1 utenti

ogni 100

anziani

n. 213 utenti

2 utenti ogni

100 anziani

1.374.003,44

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113

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Implementazione forme

di sostegno economico

per i percorsi

domiciliari

Art. 102 r.r.

4/2007

Anziani non

autosufficienti

Disabili gravi

Stati vegetativi

n. persone

beneficiarie/n.

persone aventi

diritto

0,5 utenti ogni

100 anziani

n. 53 utenti

sul totale della

popolazione

anziani

d’ambito pari

a 10.664 al

31.12.08

0

n. 53 utenti

0,5 utenti ogni

100 anziani

200.000,00

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114

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Ambito di intervento

Obiettivo operativo

Art. di rif. del r. r. 4/2007

Destinatari finali

Obiettivo di servizio

(indicatore)

Valore target al 2012 (valore

minimo)

Valore target 2012 Ambito

(calcolato su

obiettivo regionale)

Situazione attuale 2009

Situazione prevista 2012

Impegno finanziario 2010-1012

Potenziamento e

consolidamento

rete Centri aperti

polivalenti per

minori

Art. 104 r.r.

4/2007 Minori

n. strutture-

utenti/n. abitanti

1 centro/50 posti-

utenti ogni 20.000

ab.

popolazione

d’ambito pari a

108.158 al

31.12.08

n. 5 centri

n. 1 centro a

Trani

n. 1 centro a

Bisceglie

n.1 centro ogni

54.079 ab.

n. 4 centri

n.1 centro ogni

27.039 ab.

150.000,00

Potenziamento e

consolidamento

rete Centri sociali

polivalenti per

persone disabili

Art. 105 r.r.

4/2007

Persone con

disabilità e loro

famiglie

n. strutture-

utenti/n. abitanti

1 centro/50 posti-

utenti ogni 50.000

ab.

popolazione

d’ambito pari a

108.158 al

31.12.08

n. 2 centri

n. 1 centro a

Trani

n. 1 centro ogni

108.158 ab.

n. 2 centri

1 centro ogni

54.079 ab.

480.150,40

Servizi

comunitari

a ciclo

diurno

Riqualificazione e

potenziamento

Centri sociali

polivalenti per

anziani

Art. 106 r.r.

4/2007

Anziani, anche

non

autosufficienti

lievi

n. strutture-

utenti/n. abitanti

1 centro/60 posti-

utenti ogni 20.000

ab.

popolazione

d’ambito pari a

108.158 al

31.12.08

n. 5 centri

n. 1 centro nel

Comune di

Trani

n. 1 centro nel

Comune di

Bisceglie

n. 1 centri ogni

54.079 ab.

n. 3 centri

n. 1 centri ogni

36.053 ab.

504.500,00

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115

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Potenziamento e

consolidamento

rete centri diurni

socioeducativi

riabilitativi

Art. 60 r.r. 4/2007

Disabili minori e

Disabili adulti

(fino a 64 anni)

Pazienti

psichiatrici

stabilizzati (fino a

64 anni)

n. Centri/n.

abitanti

1 Centro-30 posti

utenti ogni 50.000

ab.

Pagamento rette

popolazione

d’ambito pari a

108.158 al

31.12.08

n. 2 centri

n.1 centro nel

Comune di

Bisceglie

n. 1 centro ogni

108.158 ab.

n. 2 centri

1 Centro ogni

54.079 ab.

765.126,27

Consolidamento e

potenziamento

servizi per

l’integrazione

scolastica minori

con disabilità

(equipe per

l’assistenza

specialistica

disabili)

Art. 92 r.r. 4/2007

Minori con

disabilità

n. operatori

addetti/utenti

aventi diritto

1 operatore (edu,

edu prof., ass.soc.,

oss) ogni 3 aventi

diritto, in media

Popolazione

interessata

d’ambito

n. 250 alunni con

disabilità

Operatori su

108 alunni

disabili gravi e

sensoriali

Operatori su 120

alunni gravi e

sensoriali

1.205.000,00

Potenziamento rete

servizi prevenzione

e contrasto allo

sfruttamento alla

tratta e alla

violenza su donne,

minori e stranieri

immigrati

Art. 107 r.r.

4/2007

Donne, minori e

stranieri

immigrati/e

vittime di abusi e

violenze

n. equipe/ambito

n. 1 equipe

multidisciplinare

integrata per

ambito territoriale

n. 1 equipe n. 0 equipe n. 1 equipe 213.865,10

Agenzie sociali di

intermediazione

Abitativa per

allestimento unità

di offerta abitativa

Persone straniere

immigrate n. ASIA/provincia

n. 1 per ogni

provincia n. 1 ASIA n. 0 ASIA

Da realizzare su

impegno specifico

della Provincia e

dei Comuni

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116

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Ambito di intervento

Obiettivo operativo

Art. di rif. del r. r. 4/2007

Destinatari finali

Obiettivo di servizio

(indicatore)

Valore target al 2012

(valore minimo)

Valore target 2012 Ambito

(calcolato su

obiettivo regionale)

Situazione attuale 2009

Situazione prevista 2012

Impegno finanziar

io 2010-1012

Art. 53 r.r. 4/2007

Bambini 0-36 mesi

Donne e giovani

coppie

% Comuni/regione

35% dei Comuni

pugliesi dotati di

servizi nido

(indicatore S.04

Piano di Azione Ob.

Servizi)

n. 1 asilo nido n. 0 asili nido n. 4 asili nido 970.580,68

Servizi per

la prima

infanzia

Potenziamento e

qualificazione

regionale servizi

prima infanzia

Art. 53 r.r. 4/2007

Bambini 0-36 mesi

Donne e giovani

coppie

n. posti nido/100

bambini 0-36 mesi

6 posti nido

(pubblici o

convenzionati) ogni

100 bambini 0-36

mesi (indicatore

S.05 Piano di

Azione Ob. Servizi)

n. 239 utenti sul

totale della

popolazione 0-

36 mesi

d’ambito pari a

3.983 al

31.12.08

n. 15 utenti

n. 87 posti asili nido

comunali per il

Comune di Trani

n. 90 posti asili nido

comunali per il

Comune di Bisceglie

n. 50 posti asili nido

privati (Convenzione

di Ambito)

n. 5,7 posti nido ogni

100 bambini 0–36

mesi

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117

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Potenziamento

delle forme di

sostegno

economico alla

domanda di

servizi per la

prima infanzia

Art. 102 r.r. 4/2007 Nuclei familiari

con figli 0-36 mesi

% famiglie/nuclei

familiari con bambini

0-36 mesi

5% famiglie con

bambini 0-36 mesi

n. 164 nuclei

familiari con

figlio 0-36 mesi

sul totale dei

nuclei familiari

pari a 3.281 al

31.12.08

n. 0 nuclei

familiari

n. 100 nuclei

familiari con figli in

età 0–36 mesi

3% famiglie con

bambini 0-36 mesi

146.200,00

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118

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Ambito di intervento

Obiettivo operativo

Art. di rif. del r. r. 4/2007

Destinatari finali

Obiettivo di servizio

(indicatore)

Valore target al 2011 (valore

minimo)

Valore target 2012

Ambito (calcolato su obiett. regionale)

Situazione attuale 2009

Situazione prevista

2012

Impegno finanziario 2010-1012

Promozione rete

strutture

residenziali per

persone senza il

supporto familiare

‘Dopo di noi’

Artt. 55 e 57

r.r. 4/2007

Disabili senza

il supporto

familiare

n. Dopo di noi/ambito

n. 1 struttura

“Dopo di noi” per

ambito territoriale

n. 1 Struttura

“Dopo di

Noi”

n. 1 struttura

“Dopo di Noi”

n.1 struttura

“Dopo di Noi”

30.000,00

Sviluppo della rete

dei servizi Case per

la vita e/o case

famiglia con

servizi per

l’autonomia

Artt. 60bis e

70 r.r. 4/2007

Disabili

psichici e

pazienti

psichiatrici

stabilizzati

n. Strutture/ambito

n. 1 struttura per

ambito territoriale

(n. 16 p.l.)

Pagamento rette

n. 1 struttura n. 0 struttura n.1 struttura

306.000,00

Servizi e

strutture

residenziali

Potenziamento rete

strutture

prevenzione e

contrasto allo

sfruttamento alla

tratta e alla

violenza su donne,

minori e stranieri

immigrati

Artt. 80 e 107

r.r. 4/2007

Donne,

minori e

stranieri

immigrati/e

vittime di

abusi e

violenze

n. servizio/provincia

n. strutture/provincia

n. 2 centri

antiviolenza per

provincia

n. 1 casa rifugio

per provincia

n. 2 centri

antiviolenza

n. 1 casa

rifugio

n.0 centri

Da realizzare

su impegno

specifico della

Provincia e

dei Comuni

50.000,00

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119

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Ambito di intervento

Obiettivo operativo

Art. di rif. del r. r. 4/2007

Destinatari finali

Obiettivo di servizio

(indicatore)

Valore target al 2011 (valore

minimo)

Valore target 2012

Ambito (calcolato

su obiettivo regionale)

Situazione attuale 2009

Situazione prevista

2012

Impegno finanziario 2010-1012

Implementazione

e consolidamento

servizio di Affido

familiare

Art. 96 r.r.

4/2007

Linee guida

regionali -

DGR n.

494/2007

Minori

allontanati dai

nuclei

familiari

Nuclei

familiari di

origine e

affidatari

n. ufficio affido-

adozioni/ambito

n. percorsi affido da

attivare ne triennio

n. 1 ufficio

affido/adozione

per ambito

territoriale

n. 10 percorsi

affido ogni

50.000 ab

n. 1 ufficio

affido/adozione

n. 21 percorsi

affido sul totale

della

popolazione

d’ambito pari a

108.158 al

31.12.08

n. 0 ufficio

affido/adozione

n. 23 percorsi

affido nel

Comune di

Trani

n. 15 percorsi

affido nel

Comune di

Bisceglie

n. 10 percorsi

affido ogni

28.462 ab.

n. 1 ufficio

affido/adozione

n. 55 percorsi

affido

n. 10 percorsi

affido ogni

19.665 ab.

280.000,00

Misure a

sostegno delle

responsabilità

familiari

Implementazione

e consolidamento

Servizio Adozioni

Linee guida

regionali

DGR 17

aprile 2007,

n. 494

Minori in

stato di

adozione

Nuclei

familiari

n. equipe/ambito

n. 1 equipe

multidisciplinare

integrata per

ambito

territoriale

n. 1 equipe

multidisciplinare

integrata

n. 0 equipe

n. 1 equipe

multidisciplinare

integrata

225.065,10

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120

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Costruzione e

consolidamento

Centri di Ascolto

Famiglie/Centri

Famiglie

Art. 93 r.r.

4/2007

Nuclei

familiari

Donne e

giovani

coppie

n. centri

famiglie/ambito

n. centri risorse e uffici

mediazione/provincia

n. 1 centro

famiglie per

ambito e/o

interventi e

servizi di

sostegno alla

genitorialità per

ogni Comune

dell’ambito

territoriale

n. 1 centro risorse

per provincia

n. 1 centro

risorse famiglie

n. 1 centro

risorse e uffici

mediazione per

provincia da

definire con la

Provincia

n. 0 centro

risorse famiglie

n. 1 centro

famiglie con due

sportelli uno

presso ciascun

Comune

380.000,00

Attivazione Uffici

Tempi e Spazi

della città e

Banche del

Tempo

Regolamento

regionale

11 novembre

2008 n. 21

Nuclei

familiari

Donne e

giovani

coppie

n. uffici Tempi e Spazi

della città/ambiti

n. 1 Ufficio

Tempi e Spazi

della città per

ambito

territoriale

Uffici da

attivare con

fondi regionali

ad hoc

n. 0 ufficio

n 1 Ufficio

Tempi e Spazi

della città

(programmare

scheda)

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121

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Capitolo III “Le scelte strategiche per l’assetto gestionale ed organizzativo dell’Ambito”

3.4 Il percorso di associazionismo intercomunale: scelta della forma giuridica, ruolo dell’ente capofila, sistema degli obblighi e degli impegni reciproci

L’implementazione di un Welfare di territorio pensato per rispondere ai bisogni dei cittadini richiede che le principali istituzioni adottino modalità culturali, organizzative e metodologie orientate al lavoro comune. In particolare questo lo è ancora di più, quando si tratta dei Comuni a cui è affidata la titolarità della funzione amministrativa in materia di servizi sociali e, il ruolo di regia e coordinamento dell’azione relativa all’organizzazione del sistema locale dei servizi. Costruire un ottimale welfare di territorio richiede l’individuazione di un modello di associazionismo intercomunale che possa ben rappresentare le esigenze istituzionali da una parte e dall’altra facilitare la creazione di un modello gestionale adeguato a dare gambe al sistema di welfare voluto dalla Regione Puglia con il nuovo Piano Regionale delle Politiche Sociali per le annualità 2010 – 2012 e al sistema di welfare programmato, a livello locale, per l’Ambito Territoriale Sociale delle città di Trani e Bisceglie. Una programmazione che mira da un lato a creare l’insieme dei servizi ed interventi necessari per rispondere alle priorità di bisogno di questo territorio e dall’altro a creare la struttura organizzativa di accesso ai servizi e di presa in carico delle problematicità a cui devono essere corredate le risposte più appropriate per rispondere ai bisogni evidenziati dalle persone e nuclei familiari. Bisogni di cittadinanza sociale e di qualità della vita, bisogni di pari opportunità, bisogni di tutela delle fragilità, bisogni di salute. I Comuni di questo Ambito, hanno scelto la “Convenzione” (art. 30), quale percorso di associazionismo intercomunale tra quelli previsti dal D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000, per l’esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione in forma associata dei servizi e delle attività previste nel II° Piano di Zona per le Politiche Sociali e Sociosanitarie. L’esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione associata dei servizi sono considerati presupposti essenziali per l’attuazione degli interventi e degli obiettivi di servizio previsti dal Piano Sociale di Zona, che costituisce lo strumento attraverso il quale gli enti convenzionati assicurano l'unicità di conduzione e la semplificazione di tutte le misure relative ai servizi sociali e socio-sanitari, nonché il necessario impulso per il miglioramento dei servizi sull'intero territorio. In particolare per la realizzazione delle politiche sociali inerenti l’Ambito Territoriale Sociale i Comuni di Trani e Bisceglie determinano: - la gestione associata delle attività e dei servizi d’Ambito; - la definizione di modalità omogenee di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali

in conformità alle leggi ed alle indicazioni programmatiche e a garanzia di tutti i cittadini che presentano le medesime condizioni d’accesso;

- la razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse a disposizione; - l’organizzazione dei servizi e degli interventi e la verifica degli stessi;

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122

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

L'organizzazione dei servizi e l’esercizio delle funzioni nella gestione associata saranno strutturate mirando a garantire pubblicità, economicità, efficienza, efficacia e rispondenza al pubblico interesse dell'azione amministrativa. L’associazione dei Comuni come definita e regolamentata dalla “Convenzione” ha come obiettivo principale la costituzione di un sistema dei servizi sociali e sociosanitari integrati dell’Ambito Territoriale Sociale configurato come un sistema unico gestito in modo unitario, con procedure uniche definite e coordinate, a livello di indirizzo politico, in sede di Coordinamento Istituzionale, e di gestione tecnica attraverso l’Ufficio Comune di Piano. La funzione di indirizzo programmatico e di controllo politico-amministrativo della gestione del Piano di Zona è riservata al Coordinamento Istituzionale individuato quale organismo politico istituzionale, titolare, per conto dei due Comuni associati, delle funzioni di indirizzo e controllo per la realizzazione del Sistema Unico dei Servizi Sociali e Sociosanitari integrati.. Il Coordinamento Istituzionale è formato dai Sindaci dei Comuni aderenti e dai rappresentanti legali della ASL e della Provincia sottoscrittori l’Accordo di Programma per le materie di propria competenza, ovvero da loro delegati. L’associazione dei Comuni individua, quale Comune capofila, il Comune di Trani. Esso si configura quale ente strumentale dell’associazione intercomunale, assume la rappresentanza legale della stessa Associazione e la rappresentanza presso gli enti ed amministrazioni esterne. Il Sindaco del Comune capofila assume la rappresentanza legale nei rapporti con i terzi ed in giudizio per le materie relative alla gestione del Sistema Unico d’Ambito nonché assume la presidenza del Coordinamento Istituzionale. Il Coordinamento Istituzionale attua le politiche sociali tramite la costituzione di un Ufficio Comune di Piano al quale viene attribuito l’esercizio delle funzioni pubbliche amministrative e sociali in luogo e per conto dei due Comuni associati. L’Ufficio Comune di Piano rappresenta la struttura tecnico-amministrativa per la gestione del Sistema Unico dei servizi sociali e socio sanitari integrati. L’Ufficio Comune di Piano è incardinato ed istituito presso il Comune di Trani capofila dell’Ambito Territoriale Sociale per conto degli enti associati. Esso ha altresì sede staccata presso il Comune di Bisceglie; Per la gestione associata viene costituito, nell’Ambito Territoriale Sociale dei Comuni di Trani e Bisceglie, un fondo unico di ambito per la gestione razionale delle risorse del sistema integrato dei servizi dell’Ambito. Nel Fondo Unico di Ambito confluiscono tutte le risorse trasferite dalla Regione (FNPS, FGSA, FNNA) per la gestione del sistema unico dei servizi d’ambito e di altre materie socio assistenziali, le risorse dei Comuni, comprendenti quelle richieste dalla Regione quali quote di cofinanziamento per i servizi ed interventi di ambito. Per l’attuazione dei Piani di Zona i Comuni devono garantire altresì il mantenimento per tutto il triennio di programmazione del Piano Sociale di Zona delle risorse proprie dei bilanci comunali relative alla gestione dei servizi e interventi sociali comunali necessarie a garantire la spesa sociale dei Comuni dell’Ambito, nella misura già accertata negli anni della precedente programmazione. L’Ambito Territoriale Sociale delle città di Trani e Bisceglie garantisce unitarietà nella gestione delle risorse programmate nel Piano di Zona pur mantenendo una distinzione attuativa della gestione finanziaria delle risorse. In particolare:

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

• Ufficio Comune di Piano avrà il compito di gestire il Fondo Unico per la gestione del sistema dei servizi sociali e sociosanitari integrati d’ambito;

• I Comuni, attraverso le specifiche direzioni di ciascun settore dei Servizi Sociali gestiranno i fondi comunali programmati per la gestione dei servizi ed interventi di ogni singolo Comune.

• Viene mantenuta in capo all’Ufficio Comune la competenza nel creare unitarietà al Sistema tramite la costruzione di specifiche sinergie tra Ufficio Comune di Piano e Direzioni dei Servizi Sociali comunali al fine di costruire metodologie comuni, omogeneità dell’azione, gestione razionale delle risorse, rendicontazione della spesa sociale dei Comuni d’Ambito che ciascuno deve garantire nel triennio 2010 – 2012.

La scelta di questo Sistema misto di gestione si è resa necessaria per venire incontro alle singole amministrazioni comunali nella conduzione delle politiche sociali specificatamente locali. Le risorse confluiranno tutte nella programmazione dei servizi ed interventi definiti nel Piano Sociale di Zona ma saranno gestite con l’Ufficio Comune di Piano solo quelle programmate per i servizi di Ambito. Nella Convenzione per la gestione associata, ciascun ente aderente ha preso specifico impegno per l’attuazione del Sistema Unico dei servizi sociali e sociosanitari integrati. In particolare gli enti si impegnano a stanziare dai rispettivi bilanci le somme necessarie a far fronte agli oneri assunti con la sottoscrizione della Convenzione per la realizzazione del Sistema Unico dei Servizi Sociali e Socio Sanitari. Si impegnano altresì ad assegnare al sistema integrato e alle strutture attuative le risorse umane e strumentali necessarie per la gestione. Il Coordinamento Istituzionale, che agisce su mandato dei rispettivi Consigli Comunali, annualmente produrrà, presentandola ai rispettivi Consigli, apposita “Relazione Sociale dell’Ambito Territoriale” sullo stato di attuazione del Piano Sociale di Zona di cui all’art. 16, comma 3 lettera c) del Regolamento Regionale n. 4/2007.

3.5 L’Ufficio di Piano: dotazione risorse umane, ruoli e funzioni, i flussi informativi ed i nessi procedurali tra Ufficio di Piano e Comuni, azioni di potenziamento

L’esercizio delle funzioni pubbliche amministrative e sociali in luogo e per conto dei due Comuni associati viene realizzata, come su detto, mediante la costituzione dell’Ufficio Comune di Piano. Presso il Comune di Trani, capofila dell’associazione dei Comuni, al fine di omogeneizzare l’accesso e l’erogazione dei servizi interventi, viene organicamente incardinato l’Ufficio Comune di Piano al quale viene assegnata la funzione di struttura tecnica unitaria di programmazione e gestione del Piano di Zona.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

All’Ufficio Comune di Piano competerà la gestione complessiva delle risorse umane, finanziarie e strumentali messe a disposizione dai Comuni di Trani e Bisceglie per l’attuazione del Piano di Zona, secondo gli indirizzi impartiti dal Coordinamento Istituzionale. Allo scopo l’ Ufficio Comune costituirà autonomo centro di costo e di responsabilità amministrativa e la relativa attività amministrativa, per le attività e funzioni attribuite ad ogni singolo Comune, sarà riconducibile ad ognuno dei due Comuni associati con imputazione in quota parte delle responsabilità e degli effetti giuridici ed economici delle attività poste in essere. Il funzionamento e l’attività dell’Ufficio Comune di Piano è regolamentata da apposito Regolamento. L’Ufficio svolge la propria attività altresì in stretta osservanza di tutti i Regolamenti approvati dall’Ambito Territoriale Sociale. La dotazione riferita all’Ufficio Comune di Piano (UCP) viene determinata dal Coordinamento Istituzionale ed organicamente collocata in posizione di assoluta autonomia nella dotazione organica e nell’assetto organizzativo gestionale del Comune Capofila. Il personale dell’ufficio sarà funzionalmente distaccato dai due Comuni associati e la relativa spesa ai fini del rispetto dei vincoli di bilancio e di finanza pubblica, sarà imputata tra i due comuni associati in quota parte. Le risorse umane assegnate e dedicate a tempo pieno all’Ufficio Comune di Piano da ogni singolo Comune associato, dovranno essere professionalmente competenti per lo svolgimento delle funzioni attribuite all’Ufficio di Piano (funzioni di programmazione e progettazione, di monitoraggio e valutazione, di gestione tecnica e amministrativa, di gestione contabile e finanziaria). Qualora le stesse non siano sufficienti e non possano essere reperite in toto o in parte nelle proprie dotazioni organiche verranno reperite con procedure ad evidenza pubblica nella misura necessaria a sopperire all’attività dell’Ufficio Comune di Piano. La selezione delle risorse umane esterne compete all’Ufficio Comune di Piano e la relativa spesa ai fini del rispetto dei vincoli di bilancio e di finanza pubblica, sarà imputata ai due comuni associati in quota parte. Compongono l’Ufficio Comune di Piano : • un Responsabile che assume la responsabilità complessiva del funzionamento

dell’ufficio stesso e del Sistema Unico dei servizi sociali e socio sanitari d’Ambito dei Comuni associati;

• I Dirigenti dei Servizi Sociali dei due Comuni associati, ciascuno dei quali assumerà la responsabilità amministrativo - gestionale per le Aree del piano sociale di zona che si sviluppano su base comunale;

• Le risorse professionali dedicate alle funzioni di: programmazione e progettazione, di gestione tecnica e amministrativa e contabili e finanziarie nella misura minima di almeno tre professionalità da impiegare a tempo pieno per almeno 36 ore settimanali nell’Ufficio Comune di Piano;

• Altro personale che si renderà necessario reperire per la gestione di specifici servizi programmati nel piano sociale di zona.

• Almeno una risorsa umana individuata dal Direttore Generale dell’ASL di riferimento, ovvero dal Responsabile di Distretto Sociosanitario per le materie inerenti l’integrazione socio sanitaria.

L’Ufficio Comune di Piano è composto in maniera tale da assicurarne la funzionalità operativa e la composizione multiprofessionale. Esso è da considerare una struttura

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

flessibile, in grado di adeguarsi costantemente alle esigenze organizzative che il percorso di realizzazione degli obiettivi richiederà. L’Ufficio Comune di Piano modella la propria organizzazione e svolge la propria attività ispirandosi a criteri di trasparenza, funzionalità ed economicità di gestione, al fine di assicurare alla propria azione efficienza ed efficacia. L’attività gestionale viene svolta dall’Ufficio Comune di Piano, nelle forme e secondo le modalità prescritte dalla legge e dai regolamenti d’Ambito, in attuazione degli atti di indirizzo e programmazione enunciati dal Coordinamento Istituzionale. Esso è direttamente responsabile del raggiungimento degli obiettivi e della correttezza ed efficienza della gestione. Il Responsabile dell’Ufficio Comune di Piano è nominato dal Coordinamento Istituzionale che lo individua tra i Dirigenti delle Ripartizioni di competenza dei Comuni dell’Ambito, o tra altri soggetti esterni dotati di adeguata esperienza e professionalità in campo di programmazione sociale, mediante procedure di evidenza pubblica. Il Responsabile dell’Ufficio Comune di Piano assume la responsabilità del funzionamento dell’ufficio assolvendo, principalmente, a funzioni di direzione e coordinamento dello stesso. Ha, altresì, funzioni di rappresentanza dell’Ufficio nei rapporti con i soggetti esterni. Il Responsabile dell’Ufficio Comune di Piano sovrintende a tutte le attività necessarie per il buon funzionamento dell’ufficio stesso in ottemperanza alla legge e ai regolamenti dell’Ambito Territoriale Sociale. Il Responsabile dell’Ufficio Comune di Piano e l’intero personale dello stesso ufficio, sono soggetti alla responsabilità amministrativa e contabile, prevista e disciplinata dalle vigenti norme di legge in materia. L’Ufficio Comune di Piano, quale organismo tecnico-strumentale a livello di Ambito territoriale, predispone il Piano Sociale di Zona ed in particolare svolge le seguenti funzioni:

a) predispone gli atti per l'organizzazione dei servizi e per l'affidamento di essi ai sensi della Legge 19/2006, nel rispetto del quadro normativo e regolamentare vigente;

b) provvede alle attività di gestione per l’attuazione del Piano Sociale di Zona attraverso le risorse umane, strumentali e finanziarie ad esso attribuite dai Comuni dell’Ambito;

c) predispone i Protocolli d'Intesa e gli altri atti finalizzati a realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali;

d) organizza la raccolta delle informazioni e dei dati al fine della realizzazione del sistema di monitoraggio e valutazione;

e) predispone tutti gli atti necessari all'assolvimento dell'obbligo di rendicontazione; f) formula proposte, indicazioni e suggerimenti diretti al Coordinamento

Istituzionale in tema di gestione ed eventuale rimodulazione delle attività previste dal Piano di Zona, acquisizione di diverse competenze o nuove figure professionali per l'espletamento dei propri compiti;

g) relaziona semestralmente al Coordinamento Istituzionale sullo stato di attuazione del Piano di Zona con l'indicazione del livello di attuazione e del

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

grado di soddisfazione dell'utenza e ogni qualvolta viene richiesto dal Coordinamento Istituzionale;

h) esercita le attività di controllo e vigilanza sui servizi; i) sviluppa tutte le attività necessarie al supporto dei soggetti responsabili della

gestione dei servizi in forma associata; j) predispone iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori impiegati nel

sistema integrato dei servizi sociali e socio sanitari anche in raccordo con la ASL e la Provincia, relazionando al Coordinamento istituzionale;

k) promuove e predispone il sistema informativo di ambito; l) promuove e predispone in concertazione e coprogettazione l’osservatorio

sociale di Ambito, prevedendo, qualora necessario, l’approfondimento di specifiche problematicità, al fine di individuarne le eventuali risoluzioni delle stesse anche in raccordo con l’Osservatorio Sociale Provinciale.

L’Ufficio Comune di Piano è responsabile delle seguenti attività:

l’elaborazione della proposta di Piano Sociale di Zona, con riferimento alle linee di indirizzo espresse dal Coordinamento Istituzionale ed emerse dal processo di concertazione;

la progettazione esecutiva dei servizi e interventi del Piano Sociale di Zona, le eventuali modifiche allo stesso;

l’elaborazione di Regolamenti; la gestione delle procedure di affidamento; svolgimento di azioni informative, pubblicitarie e di sensibilizzazione per

amministratori, operatori sociali e sanitari, scuole, famiglie, etc.; ogni altra competenza attribuita in sede di Convenzione o con indirizzo politico-

istituzionale, nell’ambito delle attività specifiche relative all’attuazione del Piano Sociale di Zona.

Per tutte le attività - dirette o indirette - legate alla gestione del Piano di Zona, lo scambio di informazioni tra gli Enti aderenti alla presente Convenzione dovrà essere continuativo e dovrà garantire i criteri della tempestività e della certezza, utilizzando principalmente i supporti informatici. Fondamentale importanza riveste la creazione del Sistema Informativo d’Ambito ritenuto fondamentale per favorire l’accesso ai servizi, trasparenza dell’azione amministrativa e strumento per favorire da un lato la creazione della rete e all’altro per garantire pari opportunità. In tale direzione l’Ufficio Comune di Piano intende sviluppare da subito le opportune azioni per la creazione del Sistema Unico di Accesso, del Sistema informativo e del Piano di Comunicazione delle politiche sociali e sociosanitarie integrate. Tali azioni saranno sviluppate prevedendo un lavoro di rete con le altre Istituzioni e con il terzo settore finalizzato a dare evidenza alle politiche d’Ambito. I due Comuni, su indicazione del Coordinamento Istituzionale, nella Convenzione stipulano preciso impegno mirato a rinforzare il Sistema Unico dei Servizi Sociali e Socio Sanitari, a partire dal 2010 e per tutto il periodo di validità della Convenzione, con altre professionalità dotate di specifiche competenze. Tali acquisizione di nuove risorse professionali potranno essere effettuate mediante assunzioni a tempo indeterminato o a

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

tempo determinato ovvero mediante l’attivazione, nei casi e con le modalità di cui all’art. 7 del decreto legislativo 165/01, di rapporti di collaborazione di elevato contenuto professionale tenuto conto dei servizi da attivare e gestire e delle risorse finanziarie a disposizione 3.6 Il Sistema della Governance Istituzionale: il ruolo degli altri soggetti pubblici

I due Comuni associati mediante il Coordinamento Istituzionale e l’Ufficio Comune di Piano intendono ricoprire a pieno l’importante funzione di cabina di regia per lo sviluppo ed il miglioramento sociale dell’intera comunità. In questa direzione intendono governare il sistema richiamando tutte le principali istituzioni, secondo i principi di sussidiarietà orizzontale e verticale, ad un maggiore impegno nella costruzione dei percorsi finalizzati a produrre maggiori risposte ai bisogni dei cittadini e delle famiglie e dunque a realizzare comunità orientate alla qualità della vita. Produrre percorsi d’integrazione delle politiche significa che ogni istituzione chiamata a ricoprire un ruolo specifico debba attivarsi mettendo in campo azioni finalizzate al raggiungimento di specifici obiettivi. Oggi perché si possa parlare di qualità delle politiche è necessario che le istituzioni cooperino al proprio interno e in relazione tra loro. Non è pensabile, soprattutto con le difficoltà attualmente presenti nel nostro tessuto produttivo che si operi per scompartimenti. I cittadini e le famiglie hanno necessità di risposte adeguate ed appropriate per il lavoro, la cura dei figli, la casa, la scuola, la salute, per il tempo libero. Ognuna di queste cose può rappresentare un bisogno, un problema, una risorsa. La capacità di operare per politiche integrate può consentire di costruire risposte anché là dove si è in presenza di grandi problematicità così come si stanno determinando in questo preciso periodo storico. Non è pensabile che saino i Servizi Sociali a reggere il grandissimo peso della crisi che sta attraversando il nostro territorio e che vede persone senza lavoro, famiglie che perdono la casa, difficoltà a garantire anche i primari bisogni della vita. Non è pensabile che queste difficoltà possano essere rette dai Comuni mediante i Servizi Sociali o contenute dagli organismi di volontariato, per fortuna molto attivi in questo territorio, mediante la produzione di servizi di contenimento. Occorre un lavoro di rete, un lavoro del fare insieme, una capacità di tradurre i bisogni che contempli più soggetti integrati nella messa in campo delle possibili soluzioni. Il compito dell’associazione dei comuni di questo Ambito sarà tanto più efficace tanto più saranno in grado di fare governance, di coinvolgere ed attivare la rete, di chiamare anche le altre istituzioni ad essere presenti nel giusto modo senza sotterfugi o ripensamenti. In particolare questo triennio di nuova programmazione sociale dovrà prestare particolare attenzione alle politiche d’integrazione tra sociale e sociosanitario. L’Azienda Sanitaria Locale dovrà essere chiamata ad un ruolo di maggiore protagonismo nella implementazione degli obiettivi di servizio con particolare attenzione a quelli domiciliari. Non basta l’attuale impegno occorre un azione più determinata ed un maggiore investimento nell’area delle fragilità rivolta agli anziani non autosufficienti, ai disabili, ai disabili psichici. Occorre un maggiore investimento per gli

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obiettivi di servizio mirati a favorire un ottimale accesso dei cittadini alla rete dei servizi. Il Distretto dovrebbe essere maggiormente rinforzato per quanto attiene i servizi di territorio e dunque i servizi extraospedalieri, riteniamo che la spesa della ASL debba concentrare maggiori risorse nei servizi di contenimento dell’ospedalizazione e di prevenzione del rischio. L’Ambito Territoriale Sociale intende rinforzare a sua volta la propria presenza in termini di quantitativi ma anche di qualità delle competenze professionali in tutti quei servizi che richiamano all’integrazione sociosanitaria. Crediamo che i Leps sia la strada da percorrere ed in questa direzione si opererà perché siano rinforzati i protocolli operativi già esistenti e attivati dei nuovi là dove ancora non esistenti. La presenza specifica di professionalità nelle equipe permetterà di operare nella prevenzione, affrontare con maggiore competenza le problematicità presenti, attivare servizi e risposte più appropriate, costruire metodologie comuni che rinforzano le competenze e la qualità dei servizi e pensiamo possano contenere le spese attraverso azioni di riqualificazione della spesa sociosanitaria. Gli investimenti previsti dall’ASL per questo Piano Sociale di Zona, ampiamente concentrati per la copertura delle rette nelle strutture residenziali sociosanitarie, non appaiono sufficienti a costruire percorsi veri d’integrazione e a dare forza agli obiettivi sociosanitari di salute individuati dalla Regione Puglia nel Piano Regionale delle Politiche Sociali e alla quale si deve dare attuazione con il presente Piano di Zona. Occorre in questa direzione, nell’arco di questo triennio, spingere affinché la direzione della ASL BAT investa maggiormente nei lea sociosanitari e dunque nelle politiche di Distretto, luogo elettivo per la realizzazione degli obiettivi della programmazione sociosanitaria. Stessa cosa per quanto attiene le politiche abitative e del lavoro. Occorre creare maggiori sinergie tra istituzioni pubbliche e privato profit e non profit. Un numero troppo elevato di famiglie di Trani ma anche di Bisceglie vivono in case in locazione. L’Offerta abitativa del mercato dell’abitazione presenta prezzi troppo elevati perché un nucleo familiare, con un reddito medio – basso quale è la maggior parte delle famiglie attualmente presenti, possa permettersi una casa in proprietà. Occorre pensare a politiche abitative che aiutino le famiglie in tale direzione. Si pensi ancora di più alla difficile crisi che si sta attraversando in questo momento. Le famiglie sono diventate ancora di più vulnerabili. Gli Uffici di Servizio Sociale Professionale avamposto primario di contatto con le famiglie bene rilevano questa grave problematicità relativa all’aumento dei nuclei familiari che alla fine del mese non riescono a coprire i costi di affitto e le spese di mantenimento delle abitazioni. Il mutamento del contesto sociale, la multidimensionalità delle problematiche che tendono a connotare il catalogo dei rischi sociali di una data comunità, richiama a politiche di welfare capaci di creare sinergie, interventi integrati che vadano a incidere in profondità sulle cause che determinano tale mutamento sociale e vadano a costruire percorsi tesi a produrre risultati di medio lungo periodo che contrastino anche la cronicizzazione dei problemi e lo stato di povertà. Il coinvolgimento della Provincia, dell’Ufficio per l’Impiego è fondamentale. Con essi vanno pensati i possibili percorsi per le politiche del lavoro, della riqualificazione professionale, del bilancio delle

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competenze. Con la Provincia e con la istituendo Agenzia Sociale di Intermediazione Abitativa (ASIA) vanno avviati percorsi tesi ad affrontare le politiche per la casa. Il sistema di governance pensato, deve quindi tendere a costruire sinergie con il privato profit e non profit per dare vita a quelle azioni che producano una inversione dello stato di povertà delle famiglie. Il coinvolgimento delle forze sindacali, del terzo settore, delle associazioni di categoria, in questa direzione è fondamentale. Con essi vanno pensate le possibili azioni da mettere in campo. Essi vanno richiamati ad un ruolo più attivo da realizzarsi attraverso la concertazione partecipata permanente che miri da un lato ad approfondire la conoscenza del contesto sociale, dei suoi bisogni, delle problematicità (Osservatorio sociale) e dall’altra ad attivare percorsi mirati alla soluzione dei problemi anche mediante la coprogettazione. Il Coordinamento Istituzionale e l’Ufficio Comune di Piano, in questo triennio, dovranno avviare costantemente il dialogo mediante la concertazione partecipata al fine di dare significatività alla rete su singoli temi o su grandi problematicità. La cittadinanza ed i suoi stakeholders hanno manifestato l’esigenza di essere maggiormente coinvolti nelle politiche attive e noi siamo convinti che tale risorsa debba essere davvero attivata se si vuole costruire un territorio più responsabile e più qualificato.

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Capitolo IV “La programmazione finanziaria” 4.1- Il quadro delle risorse del Fondo Unico di Ambito per fonte di finanziamento

In ottemperanza con quanto previsto dal PRPS 2009-2011, il II Piano sociale di Zona deve contenere al proprio interno il totale delle risorse finanziarie destinate alla spesa sociale. Devono quindi confluire nel Quadro delle risorse del Fondo Unico di Ambito oltre che le risorse apportate dai Comuni a titolo di co-finanziamento obbligatorio del Piano per la realizzazione dei servizi di Ambito a gestione associata unica, anche tutte quelle risorse proprie finalizzate alla realizzazione di interventi su base comunale.

Considerando anche tali indicazioni, il Fondo Unico dell’Ambito di Trani-Bisceglie

ammonta a totali € 29.906.106,33 (Tab. 4.1.1). Il Grafico 4.1.1 mostra la composizione percentuale delle risorse dello stesso

distinte per Fonte di finanziamento. Nello specifico, si intende evidenziare che il 25,85% di tali risorse è rappresentato dal FNPS 2006-2009, il 12,99% sono le risorse della ASL sugli obiettivi di servizio dell’integrazione socio-sanitaria, il 10,36% pari € 3.097.139,72 sono i residui di stanziamento rinvenienti dal precedente Piano sociale di zona e ben 36,04% pari a € 10.778.987,00 sono le risorse proprie che i Comuni di Trani e Bisceglie metteranno a disposizione sui bilanci comunali nel periodo 2010-2012 per la realizzazione di servizi e interventi a valenza comunale.

Si evidenzia inoltre che, relativamente ai servizi di Ambito a gestione associata unica, il cofinanziamento comunale al Piano di zona, pari a € 2.535.134,61 rappresenta ben il 65,25% del costo degli stessi, valore più che doppio rispetto a quanto stabilito dalla normativa regionale.

Graf. 4.1.1 - La composizione del Fondo Unico di Ambito per Fonte di

finanziamento 12,99%

2,00%

1,40%

2,15%

8,48%

0,74%

10,36%

25,85%

0,00%

19,48%

16,56%

FNPS 2006-2009 FGSA 2007-2008

FGSA 2009 FNA 2007-2009

Risorse proprie Comunali 2010-2012 Cofinanziamento PdZ Compart. utenti

Residui di stanziamento Risorse ASL

Risorse provincia Ulteriori risorse Comunali Trani 2010-2012

Ulteriori risorse Bisceglie 2010-2012

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Tab. 4.1.1 – IL QUADRO DELLE RISORSE DEL FONDO UNICO DI AMBITO

Aree prioritarie di bisogno FNPS 2006-

2009 FGSA 2007-

2008 FGSA 2009

FNA 2007-2009

Risorse proprie Comunali 2010-

2012 Cofinanziamento

PdZ

Compart. utenti

Residui di stanziamento

Risorse ASL Risorse

provincia

Ulteriori risorse

Comunali Trani 2010-

2012

Ulteriori risorse

Bisceglie 2010-2012

Totale

Persone in situazioni di fragilità € 1.136.626,92 € 186.180,12 € 129.727,29 € 454.811,33 € 831.662,50 € 220.000,00 € 622.492,81 € 6.493.800,00 € 0,00 € 2.024.092,00 € 745.065,00 € 12.844.457,98

Responsabilità familiari e minori € 1.002.361,35 € 144.473,86 € 100.667,04 € 0,00 € 1.181.034,57 € 0,00 € 925.046,24 € 870.720,00 € 0,00 € 1.691.000,00 € 1.908.000,00 € 7.823.303,06

Giovani e adolescenti € 195.100,39 € 30.860,24 € 21.502,91 € 0,00 € 60.030,19 € 0,00 € 197.506,26 € 18.144,00 € 0,00 € 90.000,00 € 100.000,00 € 713.143,99

Inclusione sociale e povertà € 604.473,01 € 91.681,88 € 63.882,45 € 0,00 € 178.342,13 € 0,00 € 604.620,54 € 0,00 € 0,00 € 798.500,00 € 526.500,00 € 2.868.000,00

Prevenzione e contrasto delle dipendenze e della violenza € 334.536,77 € 51.593,53 € 35.949,53 € 0,00 € 100.361,16 € 0,00 € 330.632,08 € 7.760,00 € 0,00 € 860.833,07

Welfare di accesso € 402.143,50 € 62.020,09 € 43.214,60 € 0,00 € 120.643,21 € 0,00 € 396.541,88 € 0,00 € 1.222.298,00 € 1.673.532,00 € 3.920.393,28

Integrazione sociosanitaria € 210.202,55 € 32.418,23 € 22.588,50 € 187.204,90 € 63.060,85 € 0,00 € 20.299,91 € 340.200,00 € 0,00 € 875.974,94

Totale € 3.885.444,49 € 599.227,95 € 417.532,33 € 642.016,33 € 2.535.134,61 € 220.000,00 € 3.097.139,72 € 7.730.624,00 € 0,00 € 5.825.890,00 € 4.953.097,00 € 29.906.106,33

Fonte: Elaborazione diretta su attestazioni Regione Puglia, Bilanci pluriennali comunali e ASL

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La Tabella 4.1.1 mostra anche le aree di intervento programmate che finanziano tutti i servizi e gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi di servizio a livello di Ambito territoriale oltre che realizzare servizi e interventi a valenza comunale.

Grafico 4.1.2- Fondo Unico di Ambito per Aree d'intervento

42,95%

26,16%

2,38%

9,59%

2,88%

13,11%2,93%

Persone in situazioni di fragilità Responsabilità familiari e minori

Giovani e adolescenti Inclusione sociale e povertà

Prevenzione e contrasto delle dipendenze e della violenza Welfare di accesso

Integrazione sociosanitaria

Il Grafico 4.1.2 rappresenta il costo di servizi e interventi delle aree tematiche in

valori percentuali ed evidenzia che ben il 42,95% del totale Fondo Unico di Ambito è allocato sull’area delle persone in situazioni di fragilità nella quale sono inseriti la maggior parte degli interventi di domiciliarità e residenzialità a ciclo diurno; il 26,16% sull’area delle responsabilità familiari e dei minori che implementano politiche attive per le famiglie, il 13,11% sul Welfare d’accesso.

Un’attenzione particolare merita l’area dell’inclusione sociale e povertà, sulla quale è allocato il 9,59% del totale Fondo Unico, in quanto per la prima volta si tenterà di fornire un ampio e complesso ventaglio di risposte alla sempre più pesante situazione di povertà ed esclusione ed emarginazione che vivono le fasce più deboli del territorio.

Completano le aree dell’integrazione socio-sanitaria (2,93%), della prevenzione e contrasto delle dipendenze e della violenza (2,88%) e quella dei giovani e adolescenti (2,38%)

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Azio

ni

di

Sis

tem

a

Welf

are d

'accesso

Uff

icio

di

Pia

no

1 87 ADI SAD Ufficio Comune Ambito NO SI SI NO NO SI 01/03/2009 31/08/2010 2 210 - - SI - - - - - - - - -

2 60 Centro socio educativo e riabilitativoper disabili Ufficio Comune Ambito NO SI SI NO NO SI 01/01/2010 28/02/2010 2 30 - - - SI - - - - - - - -

N.u

ten

ti m

ed

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nn

o

Mo

da

lità

di

gesti

on

e

Area di intervento

(barrare la/le casella/e corrispondente/i)

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

Scheda AMB 1 - Prospetto descrittivo dei servizi a valenza di Ambito territoriale

PROVINCIA DI BAT

AMBITO TERRITORIALE DI Trani

da

att

iva

re

in e

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05

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Periodo di riferimento

N.

Art.

Reg

. 4

/07

Denominazione Ente titolare

Anni di riferimento

2 60 Centro socio educativo e riabilitativoper disabili Ufficio Comune Ambito NO SI SI NO NO SI 01/01/2010 28/02/2010 2 30 - - - SI - - - - - - - -

3 87 SAD Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 2 160 - - SI SI - - - SI - - - -

4 87 ADI Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 2 320 - - SI SI - - - SI - - - -

5 60 Centro socio educativo e riabilitativoper disabili Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/03/2010 31/12/2012 2 60 - - - SI - - - - - - - -

6 105Centro sociale polivalente per Disabili/Disabili

psichiciUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 2 60 - - - SI - - - SI - - - -

7 55 "Dopo di noi" Ufficio Comune Ambito SI NO NO NO SI NO 01/10/2012 31/12/2012 1 5 - - - SI - - - - - - - -

8 70 Casa per la vita per persone con disturbi psichici Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 1 16 - - - - - - - SI - - - -

9 67 Comunità protette, RSA, RSSA Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI SI NO 01/01/2010 31/12/2012 1 - - SI SI - - - SI - - - -

10 106 Centro sociale polivalente per anziani Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI SI NO 01/05/2010 31/12/2012 2 100 - - SI - - - - - - - - -

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Area di intervento

(barrare la/le casella/e corrispondente/i)

da

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Periodo di riferimento

N.

Art.

Reg

. 4

/07

Denominazione Ente titolare

Anni di riferimento

11 102 Abbattimento barriere architettoniche Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 1 3 - - - SI - - - - - - - -

12 102 Assegno di cura per non autosufficienti Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI - SI 01/07/2010 31/12/2011 1 20 - - SI - - - - - - - - -

13 102 Voucher per non autosufficienza e disagio psichico Ufficio Comune Ambito SI NO NO SI SI NO 01/01/2011 31/12/2012 1 90 - - SI SI - - - SI - - - -

14 53 Asilo nido Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 2 227 - SI - - - - - - - - - -

15 87 Assistenza domiciliare educativa minori Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 2 70 - SI - - - - - - - - - -

16 93 Centro servizi per le famiglie Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/06/2010 31/12/2012 1 300 SI - - - - - - - - - - -

17 52 Centro aperto polivalente per minori Ufficio Comune Ambito SI NO NO SI SI NO 01/01/2011 31/12/2012 2 60 - SI - - - - - - - - - -

18 96 Servizio affido e adozioni Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/03/2010 31/12/2012 1 55 SI SI - - - - - - - - - -

19 96 Equipe affido e adozioni Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/06/2010 31/12/2012 1 55 SI SI - - - - - - - - - -19 96 Equipe affido e adozioni Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/06/2010 31/12/2012 1 55 SI SI - - - - - - - - - -

20 102 Voucher servizi a sostegno della genitorialità Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/09/2010 31/12/2012 1 100 SI - - - - - - - - - - -

21 102 Fondo I dote Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/06/2010 31/12/2011 1 25 SI - - - - - - - - - - -

22 102 Contributi per parti plurigemellari Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI NO SI 01/06/2010 31/12/2011 1 25 SI - - - - - - - - - - -

23 92Servizio assistenza specialistica per l'autonomia e la

comunicazione alunni disabiliUfficio Comune Ambito NO SI SI NO NO SI 01/01/2010 28/02/2010 2 105 - - - SI - - - - - - - -

24 92Servizio assistenza specialistica per l'autonomia e la

comunicazione alunni disabiliUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/03/2010 31/12/2012 2 120 - - - SI - - - - - - - -

25 102 Altre misure di sostegno alla genitorialità Ufficio Comune Ambito SI NO NO SI SI SI 01/01/2011 31/12/2012 1 30 SI - - - - - - - - - - -

26 87 Assistenza domiciliare educativa giovani Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 2 70 - SI - - - - - - - - - -

27Progettualità e interventi a contrasto del bullismo e

della dispersione scolastica Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 2 500 - SI - - - - - - - - - -

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Welf

are d

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Uff

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N.u

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ed

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e

Area di intervento

(barrare la/le casella/e corrispondente/i)

da

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Periodo di riferimento

N.

Art.

Reg

. 4

/07

Denominazione Ente titolare

Anni di riferimento

28Progettualità e interventi a contrasto dell'uso e abuso

delle drogheUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 2 500 - - - - SI - - - - - - -

29Progetti e interventi di formazione a sostegno

dell'inserimento lavorativoUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/09/2010 31/12/2012 2 40 - - - - SI - - - - - - -

30 Centro di pronto intervento sociale Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/09/2010 31/12/2012 2 90 SI - - - - SI - - SI - - -

31 108Sportello per l'integrazione socio-sanitaria e culturale

per la popolazione immigrata Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/07/2010 31/12/2010 2 100 - - - - - - - - SI - - -

32Centro sociale educativo per persone sottoposte a

provvedimenti limitativi della libertà personaleUfficio Comune Ambito SI NO NO SI SI NO 01/01/2011 31/12/2012 2 10 - - - - SI - SI - - - - -

33 Fondo di garanzia per situazioni di fragilità Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/09/2010 31/12/2012 1 30 SI - - - SI - - - - - - -

34Misure di sostegno per situazioni di

fragilità/inclusione sociolavorativaUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/07/2010 31/12/2012 1 40 - - - SI SI - SI SI - - - -

35 Titoli di acquisto di servizi Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 1 50 SI - SI - SI - SI SI - - - -

36 Microcredito Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 1 50 SI - - - SI - - - - - - -36 Microcredito Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 1 50 SI - - - SI - - - - - - -

37Coprogettazione interventicon il Terzo settore per

situazioni di emergenzaUfficio Comune Ambito SI NO NO SI SI NO 01/01/2011 31/12/2012 1 30 SI - - - SI - SI SI SI - - -

38 Misure per la riqualificazione professionale Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 1 50 - - - SI SI - SI - - - - -

39 Altri interventi e misure a contrasto della povertà Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/06/2010 31/12/2012 1 50 SI - - - SI - - - - - - -

40 Fondi acquisto I casa Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI NO SI 01/06/2010 31/12/2011 1 10 SI - - - - - - - - - - -

41 Centro Antiviolenza Ufficio Comune Ambito NO NO NO SI SI NO 01/01/2011 31/12/2012 2 5 SI - - - - SI - - - - - -

42 Centro a bassa soglia Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/02/2010 31/12/2012 2 50 - - - - - - SI - - - - -

43 Unità di strada Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/02/2010 31/12/2012 2 106 - - - - - - SI - - - - -

44Borse lavoro e tirocini formativi per l'inserimento

laovorativoUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/02/2010 31/12/2012 2 50 - - - - SI - SI - - - - -

Page 138: PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 AMBITO TERRITORIALE ... · PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE A. Premessa Con il lavori di

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inizio

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mig

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Min

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Dis

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ili

Po

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e d

isa

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N.u

ten

ti m

ed

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er a

nn

o

Mo

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lità

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gesti

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e

Area di intervento

(barrare la/le casella/e corrispondente/i)

da

att

iva

re

in e

ssere c

on

ris

orse P

dZ

05

-08

Periodo di riferimento

N.

Art.

Reg

. 4

/07

Denominazione Ente titolare

Anni di riferimento

45Equipe multidisciplinare per il contrasto dell'abuso e

maltrattamentoUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/09/2010 31/12/2012 1 - - - - - SI - - - - - -

46 Misure di contrasto e sensibilizzazione Ufficio Comune Ambito SI NO NO SI SI NO 01/01/2011 31/12/2012 1 SI SI

47 Ufficio Comune di Piano Ufficio Comune Ambito NO SI SI NO NO SI 18/11/2009 18/05/2010 1 ###### SI

48 Ufficio Comune di Piano Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI SI SI 01/06/2010 31/12/2012 1 ###### SI

49 Responsabile Ufficio di Piano Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI SI SI 01/02/2010 31/12/2012 1 SI

50 Spese di gestione Ufficio comune di piano Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI SI NO 01/02/2010 31/12/2012 1 SI

51 Attrezzature e arredi Ufficio comune Ufficio Comune Ambito NO NO SI SI SI NO 01/03/2010 31/12/2012 1 SI

52 Servizio sociale professionale Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/03/2010 31/12/2012 1 ###### SI

53Sistema informativo sociale e socio sanitario di

Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/06/2010 31/12/2012 1 SI SI53Sistema informativo sociale e socio sanitario di

Ambito + Piano della comunicazione del sistema di

ambito

Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/06/2010 31/12/2012 1 SI SI

54Sportelli sociali in coprogettazione con il Terzo

settoreUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/09/2010 31/12/2012 2 ###### SI

55Strumenti operativi, sistema di monitoraggio, linee

guida, protocolli,modulisticaper la gestione dei

servizi di ambito

Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/03/2010 31/12/2012 1 SI

56 Porta unica di accesso Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/05/2010 31/12/2012 1 ###### SI

57 Unità di valutazione multidimensionale Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/05/2010 31/12/2012 1 ###### SI

58Strumenti operativi, sistema di monitoraggio, linee

guida, protocolli,modulisticaper la gestione dei

servizi di ambito

Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/03/2010 31/12/2012 1 SI

59 Attrezzature e arredi Porta unica di accesso Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI SI 01/05/2010 31/12/2012 1 SI

60 Spese di gestione Porta unica di accesso Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 1 SI

61 Ufficio Tempi e spazi della città Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 2 ###### SI SI

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137

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09

20

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Fa

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Dis

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gio

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tale

Im

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N.u

ten

ti m

ed

io p

er a

nn

o

Mo

da

lità

di

gesti

on

e

Area di intervento

(barrare la/le casella/e corrispondente/i)

da

att

iva

re

in e

ssere c

on

ris

orse P

dZ

05

-08

Periodo di riferimento

N.

Art.

Reg

. 4

/07

Denominazione Ente titolare

Anni di riferimento

62Progettualità di promozione della crescita ed

autonomia degli adolescenti e dei giovaniUfficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 1 SI

63 Misure di sostegno all'abitazione Ufficio Comune Ambito SI NO SI SI SI NO 01/07/2010 31/12/2012 1

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€ 3.097.139,54 € 3.885.444,49 € 599.227,94 € 417.532,33 € 2.535.134,97 € 642.016,33 € 11.176.495,60 € 7.730.640,00 € 0,00 € 0,00 € 220.000,00 € 7.950.640,00 € 19.127.135,60 € 589.572,39

N.

Art

. R

eg.

4/0

7

Residui di

stanziamento PdZ 05-

08

FNPS 06-09 FGSA 07-08 FGSA 09

Risorse Comunali

2010-2012

(almeno 30% del

FNPS)

FNA 07-09 Totale 1 Risorse ASL Risorse ProvinciaAltre Risore pubbliche

(cfr. note)

Altre Risorse Private

(cfr. note)Totale 2 TOTALE

Residui passivi di

servizi in essereNOTE

1 87€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 413.230,94

2 60€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 49.895,27

3 87€ 0,00 € 200.000,00 € 60.000,00 € 16.002,00 € 80.000,29 € 0,00 € 356.002,29 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 40.000,00 € 40.000,00 € 396.002,29 € 0,00

Le altre risorse private sono la

compartecipazione utenti

4 87€ 159.192,11 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 454.811,33 € 664.003,44 € 630.000,00 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 710.000,00 € 1.374.003,44 € 0,00

Le altre risorse private sono la

compartecipazione utenti

5 60€ 200.000,00 € 415.126,27 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 665.126,27 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 100.000,00 € 765.126,27 € 0,00

Le altre risorse private sono la

compartecipazione utenti

6 105€ 18.431,57 € 321.718,83 € 25.000,00 € 115.000,00 € 0,00 € 480.150,40 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 480.150,40 € 0,00

7 55€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.000,00 € 25.000,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00

8 70€ 0,00 € 155.000,00 € 25.000,00 € 0,00 € 0,00 € 180.000,00 € 126.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 126.000,00 € 306.000,00 € 0,00

9 67€ 0,00 € 0,00 € 60.000,00 € 20.000,00 € 10.000,00 € 0,00 € 90.000,00 € 5.737.800,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.737.800,00 € 5.827.800,00 € 0,00

10 106€ 35.000,00 € 0,00 € 0,00 € 469.500,00 € 0,00 € 504.500,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 504.500,00 € 0,00

11 102€ 0,00 € 1.655,07 € 16.180,13 € 20.002,22 € 32.162,58 € 0,00 € 70.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 70.000,00 € 0,00

12 102€ 121.718,83 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 121.718,83 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 121.718,83 € 0,00

13 102€ 88.150,30 € 43.126,75 € 50.000,00 € 18.722,95 € 0,00 € 0,00 € 200.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 200.000,00 € 0,00

14 53€ 0,00 € 70.580,68 € 0,00 € 0,00 € 900.000,00 € 0,00 € 970.580,68 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 970.580,68 € 0,00

15 87€ 200.000,00 € 175.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 375.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 375.000,00 € 0,00

16 93€ 100.000,00 € 180.000,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00 € 380.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 380.000,00 € 0,00

17 52€ 50.000,00 € 50.000,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 150.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 150.000,00 € 0,00

18 96€ 100.000,00 € 100.000,00 € 60.000,00 € 20.000,00 € 0,00 € 0,00 € 280.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 280.000,00 € 0,00

19 96€ 0,00 € 193.865,10 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 193.865,10 € 31.200,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 31.200,00 € 225.065,10 € 0,00

20 102€ 0,00 € 50.000,00 € 30.000,00 € 0,00 € 35.000,00 € 0,00 € 115.000,00 € 31.200,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 31.200,00 € 146.200,00 € 0,00

21 102€ 77.970,19 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 77.970,19 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 77.970,19 € 0,00

22 102€ 81.167,08 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 81.167,08 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 81.167,08 € 0,00

23 92€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 23.446,18

24 92€ 315.908,99 € 182.915,57 € 54.473,85 € 30.667,02 € 81.034,57 € 0,00 € 665.000,00 € 540.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 540.000,00 € 1.205.000,00 € 0,00

25 102€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 65.000,00 € 0,00 € 65.000,00 € 268.320,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 268.320,00 € 333.320,00 € 0,00

26 87€ 0,00 € 85.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 85.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 85.000,00 € 0,00

27 0€ 0,00 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 18.144,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 18.144,00 € 98.144,00 € 0,00

28 0€ 0,00 € 30.100,39 € 30.860,24 € 19.039,37 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00

29 0€ 197.506,26 € 0,00 € 0,00 € 2.463,57 € 60.030,17 € 0,00 € 260.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 260.000,00 € 0,00

30 0€ 118.000,00 € 100.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 218.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 218.000,00 € 0,00

31 108€ 55.000,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 105.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 105.000,00 € 0,00

32 0€ 0,00 € 50.000,00 € 20.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 70.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 70.000,00 € 0,00

33 0€ 50.000,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00

34 0€ 100.000,00 € 100.000,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 250.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 250.000,00 € 0,00

35 0€ 0,00 € 50.000,00 € 44.309,53 € 10.690,47 € 0,00 € 0,00 € 105.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 105.000,00 € 0,00

36 0€ 0,00 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00 € 180.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 180.000,00 € 0,00

37 0€ 0,00 € 40.000,00 € 0,00 € 0,00 € 40.000,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00

38 0€ 31.620,54 € 54.473,01 € 7.372,34 € 3.191,98 € 3.342,13 € 100.000,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00

39 0€ 30.000,00 € 20.000,00 € 35.000,00 € 85.000,00 € 0,00 € 85.000,00 € 0,00

40 0€ 250.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 250.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 250.000,00 € 0,00

41 0€ 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00

42 0€ 36.250,00 € 50.000,00 € 0,00 € 10.000,00 € 20.000,00 € 0,00 € 116.250,00 € 2.592,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 2.592,00 € 118.842,00 € 0,00

43 0€ 88.889,16 € 33.214,84 € 0,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 0,00 € 142.104,00 € 2.592,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 2.592,00 € 144.696,00 € 0,00

44 0€ 130.492,84 € 150.000,00 € 0,00 € 5.000,00 € 40.361,16 € 0,00 € 325.854,00 € 2.592,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 2.592,00 € 328.446,00 € 0,00

45 0€ 0,00 € 101.321,93 € 51.593,52 € 10.949,65 € 0,00 € 0,00 € 163.865,10 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 163.865,10 € 0,00

46 0€ 24.999,88 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,12 € 0,00 € 55.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 55.000,00 € 0,00

47 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 103.000,00

48 0€ 50.300,00 € 350.398,09 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 400.698,09 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 400.698,09 € 0,00

49 0€ 50.000,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 150.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 150.000,00 € 0,00

50 0€ 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00

51 0€ 0,00 € 0,00 € 32.020,10 € 0,00 € 27.979,90 € 0,00 € 60.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 60.000,00 € 0,00

52 0€ 148.905,09 € 1.745,41 € 0,00 € 43.214,60 € 0,00 € 0,00 € 193.865,10 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 193.865,10 € 0,00

53 0€ 12.336,79 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 42.663,21 € 0,00 € 55.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 55.000,00 € 0,00

54 0€ 90.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 90.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 90.000,00 € 0,00

55 0€ 45.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 45.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 45.000,00 € 0,00

56 0€ 0,00 € 200.000,00 € 32.418,23 € 22.588,50 € 16.835,65 € 100.000,00 € 371.842,38 € 40.200,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 40.200,00 € 412.042,38 € 0,00

57 0€ 0,00 € 9.727,65 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 87.205,00 € 96.932,65 € 300.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 300.000,00 € 396.932,65 € 0,00

58 0€ 0,00 € 474,90 € 0,00 € 0,00 € 29.525,10 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00

59 0€ 20.299,91 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 1.700,09 € 0,00 € 22.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 22.000,00 € 0,00

60 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 15.000,00 € 0,00 € 15.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 15.000,00 € 0,00

61 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00

62 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00

63 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00

€ 3.097.140,04 € 7.950.640,00

€ 0,00 € 0,01 € 0,00 € 10.778.987,00 € 0,00

Trani

RISORSE ASSEGNATE

RISORSE RESIDUE

(CONTATORE)

FNPS 2006-2009

€ 3.885.444,49

€ 0,50 € 0,00

€ 599.227,95 € 417.532,33 € 13.314.121,97

TOTALE

FGSA 2007-2008 FGSA 2009 RIS. COMUNALI 2010-2012

€ 642.016,33

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

Scheda AMB 2 - Quadro finanzirio dei servizi a valenza di Ambito territoriale

FNA 2007-2009 RESIDUI DI STANZIAMENTO ALTRE RISORSE

PROVINCIA DI BAT

AMBITO TERRITORIALE DI

Page 141: PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 AMBITO TERRITORIALE ... · PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE A. Premessa Con il lavori di

139

€ 3.097.139,54 € 3.885.444,49 € 599.227,94 € 417.532,33 € 2.535.134,97 € 642.016,33 € 11.176.495,60 € 7.730.640,00 € 0,00 € 0,00 € 220.000,00 € 7.950.640,00 € 19.127.135,60 € 589.572,39

N.

Art

. R

eg.

4/0

7

Residui di

stanziamento PdZ 05-

08

FNPS 06-09 FGSA 07-08 FGSA 09

Risorse Comunali

2010-2012

(almeno 30% del

FNPS)

FNA 07-09 Totale 1 Risorse ASL Risorse ProvinciaAltre Risore pubbliche

(cfr. note)

Altre Risorse Private

(cfr. note)Totale 2 TOTALE

Residui passivi di

servizi in essereNOTE

1 87€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 413.230,94

2 60€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 49.895,27

3 87€ 0,00 € 200.000,00 € 60.000,00 € 16.002,00 € 80.000,29 € 0,00 € 356.002,29 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 40.000,00 € 40.000,00 € 396.002,29 € 0,00

Le altre risorse private sono la

compartecipazione utenti

4 87€ 159.192,11 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 454.811,33 € 664.003,44 € 630.000,00 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 710.000,00 € 1.374.003,44 € 0,00

Le altre risorse private sono la

compartecipazione utenti

5 60€ 200.000,00 € 415.126,27 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 665.126,27 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 100.000,00 € 765.126,27 € 0,00

Le altre risorse private sono la

compartecipazione utenti

6 105€ 18.431,57 € 321.718,83 € 25.000,00 € 115.000,00 € 0,00 € 480.150,40 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 480.150,40 € 0,00

7 55€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.000,00 € 25.000,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00

8 70€ 0,00 € 155.000,00 € 25.000,00 € 0,00 € 0,00 € 180.000,00 € 126.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 126.000,00 € 306.000,00 € 0,00

9 67€ 0,00 € 0,00 € 60.000,00 € 20.000,00 € 10.000,00 € 0,00 € 90.000,00 € 5.737.800,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.737.800,00 € 5.827.800,00 € 0,00

10 106€ 35.000,00 € 0,00 € 0,00 € 469.500,00 € 0,00 € 504.500,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 504.500,00 € 0,00

11 102€ 0,00 € 1.655,07 € 16.180,13 € 20.002,22 € 32.162,58 € 0,00 € 70.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 70.000,00 € 0,00

12 102€ 121.718,83 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 121.718,83 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 121.718,83 € 0,00

13 102€ 88.150,30 € 43.126,75 € 50.000,00 € 18.722,95 € 0,00 € 0,00 € 200.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 200.000,00 € 0,00

14 53€ 0,00 € 70.580,68 € 0,00 € 0,00 € 900.000,00 € 0,00 € 970.580,68 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 970.580,68 € 0,00

15 87€ 200.000,00 € 175.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 375.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 375.000,00 € 0,00

16 93€ 100.000,00 € 180.000,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00 € 380.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 380.000,00 € 0,00

17 52€ 50.000,00 € 50.000,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 150.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 150.000,00 € 0,00

18 96€ 100.000,00 € 100.000,00 € 60.000,00 € 20.000,00 € 0,00 € 0,00 € 280.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 280.000,00 € 0,00

19 96€ 0,00 € 193.865,10 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 193.865,10 € 31.200,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 31.200,00 € 225.065,10 € 0,00

20 102€ 0,00 € 50.000,00 € 30.000,00 € 0,00 € 35.000,00 € 0,00 € 115.000,00 € 31.200,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 31.200,00 € 146.200,00 € 0,00

21 102€ 77.970,19 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 77.970,19 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 77.970,19 € 0,00

22 102€ 81.167,08 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 81.167,08 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 81.167,08 € 0,00

23 92€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 23.446,18

24 92€ 315.908,99 € 182.915,57 € 54.473,85 € 30.667,02 € 81.034,57 € 0,00 € 665.000,00 € 540.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 540.000,00 € 1.205.000,00 € 0,00

25 102€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 65.000,00 € 0,00 € 65.000,00 € 268.320,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 268.320,00 € 333.320,00 € 0,00

26 87€ 0,00 € 85.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 85.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 85.000,00 € 0,00

27 0€ 0,00 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 18.144,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 18.144,00 € 98.144,00 € 0,00

28 0€ 0,00 € 30.100,39 € 30.860,24 € 19.039,37 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00

29 0€ 197.506,26 € 0,00 € 0,00 € 2.463,57 € 60.030,17 € 0,00 € 260.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 260.000,00 € 0,00

30 0€ 118.000,00 € 100.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 218.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 218.000,00 € 0,00

31 108€ 55.000,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 105.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 105.000,00 € 0,00

32 0€ 0,00 € 50.000,00 € 20.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 70.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 70.000,00 € 0,00

33 0€ 50.000,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00

34 0€ 100.000,00 € 100.000,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 250.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 250.000,00 € 0,00

35 0€ 0,00 € 50.000,00 € 44.309,53 € 10.690,47 € 0,00 € 0,00 € 105.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 105.000,00 € 0,00

36 0€ 0,00 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00 € 180.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 180.000,00 € 0,00

37 0€ 0,00 € 40.000,00 € 0,00 € 0,00 € 40.000,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00

38 0€ 31.620,54 € 54.473,01 € 7.372,34 € 3.191,98 € 3.342,13 € 100.000,00 € 0,00 € 100.000,00 € 0,00

39 0€ 30.000,00 € 20.000,00 € 35.000,00 € 85.000,00 € 0,00 € 85.000,00 € 0,00

40 0€ 250.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 250.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 250.000,00 € 0,00

41 0€ 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00

42 0€ 36.250,00 € 50.000,00 € 0,00 € 10.000,00 € 20.000,00 € 0,00 € 116.250,00 € 2.592,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 2.592,00 € 118.842,00 € 0,00

43 0€ 88.889,16 € 33.214,84 € 0,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 0,00 € 142.104,00 € 2.592,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 2.592,00 € 144.696,00 € 0,00

44 0€ 130.492,84 € 150.000,00 € 0,00 € 5.000,00 € 40.361,16 € 0,00 € 325.854,00 € 2.592,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 2.592,00 € 328.446,00 € 0,00

45 0€ 0,00 € 101.321,93 € 51.593,52 € 10.949,65 € 0,00 € 0,00 € 163.865,10 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 163.865,10 € 0,00

46 0€ 24.999,88 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,12 € 0,00 € 55.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 55.000,00 € 0,00

47 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 103.000,00

48 0€ 50.300,00 € 350.398,09 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 400.698,09 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 400.698,09 € 0,00

49 0€ 50.000,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 150.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 150.000,00 € 0,00

50 0€ 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00

51 0€ 0,00 € 0,00 € 32.020,10 € 0,00 € 27.979,90 € 0,00 € 60.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 60.000,00 € 0,00

52 0€ 148.905,09 € 1.745,41 € 0,00 € 43.214,60 € 0,00 € 0,00 € 193.865,10 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 193.865,10 € 0,00

53 0€ 12.336,79 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 42.663,21 € 0,00 € 55.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 55.000,00 € 0,00

54 0€ 90.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 90.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 90.000,00 € 0,00

55 0€ 45.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 45.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 45.000,00 € 0,00

56 0€ 0,00 € 200.000,00 € 32.418,23 € 22.588,50 € 16.835,65 € 100.000,00 € 371.842,38 € 40.200,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 40.200,00 € 412.042,38 € 0,00

57 0€ 0,00 € 9.727,65 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 87.205,00 € 96.932,65 € 300.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 300.000,00 € 396.932,65 € 0,00

58 0€ 0,00 € 474,90 € 0,00 € 0,00 € 29.525,10 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 30.000,00 € 0,00

59 0€ 20.299,91 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 1.700,09 € 0,00 € 22.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 22.000,00 € 0,00

60 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 15.000,00 € 0,00 € 15.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 15.000,00 € 0,00

61 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00

62 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00

63 0€ 0,00 € 0,00 € 0,00

€ 3.097.140,04 € 7.950.640,00

€ 0,00 € 0,01 € 0,00 € 10.778.987,00 € 0,00

Trani

RISORSE ASSEGNATE

RISORSE RESIDUE

(CONTATORE)

FNPS 2006-2009

€ 3.885.444,49

€ 0,50 € 0,00

€ 599.227,95 € 417.532,33 € 13.314.121,97

TOTALE

FGSA 2007-2008 FGSA 2009 RIS. COMUNALI 2010-2012

€ 642.016,33

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

Scheda AMB 2 - Quadro finanzirio dei servizi a valenza di Ambito territoriale

FNA 2007-2009 RESIDUI DI STANZIAMENTO ALTRE RISORSE

PROVINCIA DI BAT

AMBITO TERRITORIALE DI

Page 142: PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 AMBITO TERRITORIALE ... · PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE A. Premessa Con il lavori di

141

20

09

20

10

20

11

20

12 data

inizio

data

fine

Fa

mig

lie

Min

ori

An

zia

ni

Dis

ab

ili

Po

vertà

e d

isa

gio

ad

ult

i

Co

ntr

asto

all

a v

iole

nza

Dip

en

den

ze

Sa

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Men

tale

Im

mig

ra

zio

ne

Azio

ni

di

Sis

tem

a

Welf

are d

'accesso

Uff

icio

di

Pia

no

1 102 Contributi alle regazze madri, nubili e vedove Comune di Trani - - - - - SI 01/01/2010 31/12/2012 1 - SI - - - - - - - - - -

2 102 Contributi sezione primavera asilo nido Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI - - - - - - - - - -

Periodo di riferimento

N.

Art.

Reg

. 4

/07

Denominazione Ente titolare

Anni di riferimento

N.u

ten

ti m

ed

io p

er a

nn

o

Mo

da

lità

di

gesti

on

e

Area di intervento

(barrare la/le casella/e corrispondente/i)

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

Scheda COM 1 - Prospetto descrittivo dei servizi a valenza comunale

PROVINCIA DI BAT

AMBITO TERRITORIALE DI Trani

da

att

iva

re

in e

ssere c

on

ris

orse P

dZ

05

-08

2 102 Contributi sezione primavera asilo nido Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI - - - - - - - - - -

3 102Contributi economici rette strutture semiresidenziali

per minoriComune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI -

4 102Contributi economici rette strutture residenziali per

minoriComune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI

5 102 Sostegno economico affido Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI

6 102 Attività estive e di socializzazione per minori Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI

7 102 Rette per strutture per anziani Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 - SI

8 102 Servizio civico anziani Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

9 102Attività di socializzazione e centri di aggregazione

per minori e diversamente abiliComune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI SI

10 102 Contributi economici ad integrazione del reddito Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

Page 143: PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 AMBITO TERRITORIALE ... · PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE A. Premessa Con il lavori di

142

20

09

20

10

20

11

20

12 data

inizio

data

fine

Fa

mig

lie

Min

ori

An

zia

ni

Dis

ab

ili

Po

vertà

e d

isa

gio

ad

ult

i

Co

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nza

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Sa

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Men

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zio

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ni

di

Sis

tem

a

Welf

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Uff

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di

Pia

no

Periodo di riferimento

N.

Art.

Reg

. 4

/07

Denominazione Ente titolare

Anni di riferimento

N.u

ten

ti m

ed

io p

er a

nn

o

Mo

da

lità

di

gesti

on

e

Area di intervento

(barrare la/le casella/e corrispondente/i)

da

att

iva

re

in e

ssere c

on

ris

orse P

dZ

05

-08

11 102 Contributi ad associazioni Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

12 102 Contributi redazione ISEE e CAF Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

13 102 Cofinanziamento canoni di locazione Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI

14 102 Trasporto disabili ai centri riabilitazione Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 2 SI

15 102 Iniziative politiche giovanili Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 2 SI

16 102 Servizio di assistenza specialistica Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 2 SI SI

17 102 Ufficio Servizio Sociali Comune di Trani SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI SI

18 102 SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

19 102 SI 01/01/2010 31/12/2012 219 102 SI 01/01/2010 31/12/2012 2

20 102 Attività estive e di socializzazione per minori Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

21 102Interventi per minori sottoposti a provvedimento del

tribunaleComune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

22 102 Sostegno economico affido Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

23 102 Rette per strutture per anziani Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

24 102 Servizio civico anziani Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

25 102Attività di socializzazione e centri di aggregazione

per minori e diversamente abiliComune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 2 SI

26 102 Contributi economici ad integrazione del reddito Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

27 102 Contributi ad associazioni Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

Page 144: PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 AMBITO TERRITORIALE ... · PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE A. Premessa Con il lavori di

143

20

09

20

10

20

11

20

12 data

inizio

data

fine

Fa

mig

lie

Min

ori

An

zia

ni

Dis

ab

ili

Po

vertà

e d

isa

gio

ad

ult

i

Co

ntr

asto

all

a v

iole

nza

Dip

en

den

ze

Sa

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Men

tale

Im

mig

ra

zio

ne

Azio

ni

di

Sis

tem

a

Welf

are d

'accesso

Uff

icio

di

Pia

no

Periodo di riferimento

N.

Art.

Reg

. 4

/07

Denominazione Ente titolare

Anni di riferimento

N.u

ten

ti m

ed

io p

er a

nn

o

Mo

da

lità

di

gesti

on

e

Area di intervento

(barrare la/le casella/e corrispondente/i)

da

att

iva

re

in e

ssere c

on

ris

orse P

dZ

05

-08

28 102 Contributi redazione ISEE e CAF Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1 SI

29 Cofinanziamento canoni di locazione Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1

30 Trasporto disabili ai centri riabilitazione Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1

31 Attività di socializzazione e laboratori giovanili Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1

32 Servizio di mediazione familiare Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 1

33 Ufficio Servizio Sociali Comunale Comune di Bisceglie SI 01/01/2010 31/12/2012 2

34 SI 01/01/2010 31/12/2012 2

35 SI 01/01/2010 31/12/2012 1

Page 145: PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 AMBITO TERRITORIALE ... · PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE A. Premessa Con il lavori di

144 0,00 0,00 10.778.987,00 10.778.987,00 0,00 0,00 0,00 10.778.987,00 0,00

N.

Art.

Reg.

4/0

7

FGSA 07-08 FGSA 09Risorse Comunali

2010-2012 Totale 1

Altre Risore

pubbliche

(cfr. note)

Altre Risorse Private

(cfr. note)Totale 2 TOTALE

Residui passivi di

servizi in essereNOTE

RISORSE DISPONIBILI

ALTRE RISORSE

0,01

0,00 0,00 0,01RISORSE RESIDUE

(CONTATORE)

TOTALE

10.778.987,00 0,00

FGSA 2007-2008

FGSA 2009 RIS. COMUNALI 2010-2012

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

Scheda COM 2 - Quadro finanzirio dei servizi a valenza di comunale

PROVINCIA DI BAT

AMBITO TERRITORIALE DI Trani

0,00

0,00

1 102 135.000,00 135.000,00 0,00 135.000,00

2 102 5.000,00 5.000,00 0,00 5.000,00

3 102 255.000,00 255.000,00 0,00 255.000,00

4 102 1.260.000,00 1.260.000,00 0,00 1.260.000,00

5 102 106.000,00 106.000,00 0,00 106.000,00

6 102 65.000,00 65.000,00 0,00 65.000,00

7 102 1.300.000,00 1.300.000,00 0,00 1.300.000,00

8 102 138.000,00 138.000,00 0,00 138.000,00

9 102 22.500,00 22.500,00 0,00 22.500,00

10 102 393.500,00 393.500,00 0,00 393.500,00

11 102 34.500,00 34.500,00 0,00 34.500,00

12 102 54.000,00 54.000,00 0,00 54.000,00

Page 146: PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 AMBITO TERRITORIALE ... · PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE A. Premessa Con il lavori di

145

N.

Art.

Reg.

4/0

7

FGSA 07-08 FGSA 09Risorse Comunali

2010-2012 Totale 1

Altre Risore

pubbliche

(cfr. note)

Altre Risorse Private

(cfr. note)Totale 2 TOTALE

Residui passivi di

servizi in essereNOTE

13 102 216.000,00 216.000,00 0,00 216.000,00

14 102 493.092,00 493.092,00 0,00 493.092,00

15 102 90.000,00 90.000,00 0,00 90.000,00

16 102 36.000,00 36.000,00 0,00 36.000,00

17 102 1.222.298,00 1.222.298,00 0,00 1.222.298,00

18 102 0,00 0,00 0,00

19 102 0,00 0,00 0,00

20 102 54.000,00 54.000,00 0,00 54.000,00

21 102 1.788.000,00 1.788.000,00 0,00 1.788.000,00

22 102 24.000,00 24.000,00 0,00 24.000,00

23 102 468.000,00 468.000,00 0,00 468.000,00

24 102 36.000,00 36.000,00 0,00 36.000,00

25 102 135.000,00 135.000,00 0,00 135.000,00

26 102 391.500,00 391.500,00 0,00 391.500,00

27 102 13.500,00 13.500,00 0,00 13.500,00

28 102 15.000,00 15.000,00 0,00 15.000,00

29 0 120.000,00 120.000,00 0,00 120.000,00

30 0 92.565,00 92.565,00 0,00 92.565,00

31 0 100.000,00 100.000,00 0,00 100.000,00

32 0 42.000,00 42.000,00 0,00 42.000,00

33 0 1.673.532,00 1.673.532,00 0,00 1.673.532,00

34 0 0,00 0,00 0,00

35 0 0,00 0,00 0,00

0 0 0,00 0,00 0,00

0 0 0,00 0,00 0,00

0 0 0,00 0,00 0,00

0 0 0,00 0,00 0,00

0 0 0,00 0,00 0,00

Page 147: PIANO SOCIALE DI ZONA 2010 – 2012 AMBITO TERRITORIALE ... · PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE A. Premessa Con il lavori di

146

PIANO SOCIALE DI ZONA - SCHEDE E PROSPETTI PER LA PROGRAMMAZIONE

FNPS 2006-2009

FGSA 2007

FGSA 2008

3.885.444,49

289.604,79

R E G I O N E P U G L I A

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA’

SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE

Budget complessivo del Piano Sociale di Zona

AMBITO TERRITORIALE DI

PROVINCIA DI

BUDGET DISPONIBILE 29.906.123,11

Trani

BAT

309.623,16

Compart.utenti 220.000,00

Altre ris.pubbliche

ALTRE (indicare)

ALTRE (indicare)

ALTRE (indicare)

ALTRE (indicare)

RISORSE ASL

FGSA 2008

FGSA 2009

642.016,33

13.314.121,97

RISORSE PROVINCIA

309.623,16

417.532,33

3.097.140,04

FNA 2007-2009

RISORSE PROPRIE 2010-2012

RESIDUI STANZIAMENTO

7.950.640,00

7.730.640,00

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147

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Capitolo V “ La progettazione di dettaglio” 5.2 Le schede di progetto per politiche di intervento e obiettivi di servizio

AMBITO Scheda N. 3,1 – SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (SAD)

Stessa scheda che fa il riferimento al N. 1 (Amb.2) parte finanziaria

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

X SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 3 amb Denominazione servizio: SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) Art. 87 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Persone con disabilità e loro famiglie, Persone anziane con ridotta autonomia. n. utenti: 160

Obiettivi del servizio

Accrescere la capacità operativa dell’Ambito Territoriale per l’erogazione di prestazioni domiciliari integrate. Favorire la permanenza della popolazione in situazioni di fragilità nel proprio ambiente di vita, evitando l’istituzionalizzazione e consentendo loro una soddisfacente vita di relazione attraverso un complesso di prestazioni socio-assistenziali, obiettivi del servizio:

- N. 1,5 utenti ogni 100 anziani.

Principali attività previste

PRESTAZIONI DI TIPO DOMESTICO - Saranno affidate a personale ausiliario e consisteranno in:

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148

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Cura e pulizia dell’abitazione, Lavaggio della biancheria, Preparazione dei pasti, Approvvigionamento di alimenti e generi di consumo, Aiuto per ogni necessità di tipo domestico.

PRESTAZIONI IGIENICO – SANITARIE - Saranno affidate a personale ausiliario e consisteranno in: Pulizia della persona, Bagno a letto o in vasca, Preparazione del letto, Vestizione dell’utente, Alimentazione a letto, Ogni altra prestazione di carattere igienico-sanitario. PRESTAZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO - Saranno affidate a personale ausiliario e consisteranno in spostamenti, nel luogo di residenza, dell’utente dal suo domicilio per: Visite mediche, Accertamenti diagnostici, Cicli terapeutici in regime ambulatoriale e/o day-hospital, Riscossione di pensione, Pagamento utenze, Luoghi di socializzazione. PRESTAZIONI SOCIALI - Saranno affidate all’assistente sociale e/o psicologo e consisteranno in: Sostegno psicologico all’utente, Consulenza di carattere assistenziale e previdenziale, Sensibilizzazione di familiari, amici, vicinato alla situazione di vita dell’utente, Organizzazione del tempo libero e di attività ricreative mediante la utilizzazione dei centri di vita associativa e di volontariato sociale.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Presenza programmata di assistente sociale, educatore professionale e psicologo in relazione al progetto personalizzato. Le attività integrative di welfare leggero (compagnia, aiuto nel disbrigo di piccole pratiche e sostegno della mobilità personale) sono parte integrante del servizio di assistenza e possono essere assicurate dall’Ambito da personale ausiliario avvalendosi delle associazioni di volontariato e di promozione sociale, sulla base di apposite convenzioni.

Soggetto titolare1 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Abitazioni utenti residenti nei comuni dell’Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato attraverso forme di convenzionamento, ovvero attraverso il coinvolgimento di una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l'assistenza di soggetti non autosufficienti che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con la previsione della realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi assistenziali.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi (Gara d’Appalto e con accreditamento delle strutture)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

SI PRECISA CHE: In questa scheda è da considerarsi anche l’importo del servizio attualmente in essere ADI e SAD rivolto agli anziani, gestito con fondi residui per l’importo di Euro 413.230,94. Importo a parte da non considerarsi nel costo totale del servizio sotto riportato

1 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 396.002,29 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 396.022,29 - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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150

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 4 - SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (ADI)

Stessa scheda che fa il riferimento al N. 1 (Amb.2) parte finanziaria

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

X SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 4 amb Denominazione servizio: SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (A.D.I.) Art. 88 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Anziani, disabili, malati psichici, minori non autosufficienti. n. utenti: 320 utenti

Obiettivi del servizio

Accrescere la capacità operativa dell’Ambito territoriale e del Distretto Sociosanitario per l’erogazione di prestazioni domiciliari integrate. Favorire la permanenza della popolazione anziana, disabile, malati psichici, minori non autosufficienti, nel proprio ambiente di vita, evitando l’istituzionalizzazione e consentendo loro una soddisfacente vita di relazione attraverso un complesso di prestazioni socio-assistenziali e sanitarie, obiettivi del servizio:

- N. 3,5 utenti ogni 117 anziani.

Principali attività previste

PRESTAZIONI DI TIPO DOMESTICO - Saranno affidate a personale ausiliario e consisteranno in: Cura e pulizia dell’abitazione, Lavaggio della biancheria, Preparazione dei pasti, Approvvigionamento di alimenti e generi di consumo, Aiuto per ogni necessità di tipo domestico.

PRESTAZIONI IGIENICO – SANITARIE - Saranno affidate a personale ausiliario e consisteranno in: Pulizia della persona, Bagno a letto o in vasca, Preparazione del letto, Vestizione dell’utente, Alimentazione a letto, Ogni altra prestazione di carattere igienico-sanitario.

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151

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

PRESTAZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO - Saranno affidate a personale ausiliario e consisteranno in spostamenti, nel luogo di residenza, dell’utente dal suo domicilio per: Visite mediche, Accertamenti diagnostici, Cicli terapeutici in regime ambulatoriale e/o day-hospital, Riscossione di pensione, Pagamento utenze, Luoghi di socializzazione. PRESTAZIONI SOCIALI - Saranno affidate all’assistente sociale e/o psicologo e consisteranno in: Sostegno psicologico all’utente, Consulenza di carattere assistenziale e previdenziale, Sensibilizzazione di familiari, amici, vicinato alla situazione di vita dell’utente, Organizzazione del tempo libero e di attività ricreative mediante la utilizzazione dei centri di vita associativa e di volontariato sociale. PRESTAZIONI MEDICO-INFERMIERISTICO-RIABILITATIVE - Saranno affidate al medico di base, agli specialisti, agli infermieri, ai tecnici della riabilitazione e consisteranno in: Visite mediche, Interventi di piccola infermeria, Misurazione della pressione arteriosa, Controllo della temperatura corporea, Controllo delle terapie farmacologiche prescritte, Controllo dell’impostazione dietetica, Trattamento delle piaghe da decubito. La prestazione a carattere sanitario definite nel P.A.I. (Piano di assistenza individualizzato) saranno oggetto di definizione attraverso l’adozione di apposito protocollo di intesa tra A.S.L. e i Comuni dell’Ambito.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Figure professionali di assistenza alla persona, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale medico con specifica formazione in relazione alle diverse aree di bisogno. Presenza programmata di assistente sociale, educatore professionale e psicologo in relazione al progetto personalizzato. Le attività integrative di welfare leggero (compagnia, aiuto nel disbrigo di piccole pratiche e sostegno della mobilità personale) sono parte integrante del servizio di assistenza e possono essere assicurate dall’Ambito e dalla ASL da personale ausiliario avvalendosi delle associazioni di volontariato e di promozione sociale, sulla base di apposite convenzioni.

Soggetto titolare2 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL. Localizzazione del servizio: Abitazioni utenti residenti nei comuni dell’Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato attraverso forme di convenzionamento, ovvero attraverso il coinvolgimento di una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l'assistenza di soggetti non autosufficienti che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con la previsione della realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi assistenziali.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi (Gara d’Appalto e con accreditamento delle strutture)

2 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO(*): Euro 1.374.003,44 di cui Euro 630.000,00 ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 1.374.003,44 - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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153

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 5 – CENTRO DIURNO SOCIO EDUCATIVO E RIABILITATIVO

Stessa scheda che fa il riferimento al N. 2 parte finanziaria (Amb.2)

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

X SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 5 amb Denominazione servizio: CENTRO DIURNO SOCIO EDUCATIVO E RIABILITATIVO Art. 60 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Disabili minori e Disabili adulti (fino a 64 anni), Pazienti psichiatrici stabilizzati (fino a 64 anni). n. utenti: 60 tra disabili e pazienti psichici stabilizzati

Obiettivi del servizio

Potenziamento e consolidamento rete centri diurni socio-educativi e riabilitativi, obiettivo di servizio:

- N. 1 Centro Diurno Socio Educativo e Riabilitativo ogni 50.000 abitanti.

Principali attività previste

Il centro deve organizzare: attività educative indirizzate all’autonomia; attività di socializzazione ed animazione; attività espressive, psico-motorie e ludiche; attività culturali e di formazione; prestazioni sociosanitarie e riabilitative eventualmente richieste per utenti con disabilità psico-sensoriali ovvero con patologie psichiatriche stabilizzate. Deve, altresì, assicurare l’assistenza nell’espletamento delle attività e delle funzioni quotidiane anche attraverso prestazioni a carattere assistenziale (igiene personale), nonché la somministrazione dei pasti, in relazioni agli orari di apertura.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Un coordinatore della struttura, educatori professionali, educatori nei servizi per diversamente abili e assistenti sociali. Presenza programmata di psicologi, altri operatori sociali, tecnici della riabilitazione e della rieducazione funzionale.

Soggetto titolare3 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato attraverso forme di convenzionamento, ovvero attraverso il coinvolgimento di una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l'assistenza di soggetti non autosufficienti che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con la previsione della realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi assistenziali.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi (Gara d’Appalto e con accreditamento delle strutture)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

SI PRECISA CHE:

Il Servizio è ancora in corso per affidamento precedente dell’appalto. Somme ancora da utilizzare Euro 49.895,27 non ricompresse nel costo complessivo del servizio sottoelencato

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 765.126,27 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

3 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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155

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 6 – CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER DISABILI E DISABILI PSICHICI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

X SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 6 amb Denominazione servizio: CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER DISABILI E DISABILI PSICHICI Art. 105 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Diversamente abili, persone con disturbi psichici e loro famiglie. n. utenti:100 disabili

Obiettivi del servizio

Potenziamento e consolidamento rete Centri sociali polivalenti per persone disabili, obiettivo di servizio:

- N. 1 Centro Sociale Polivalente per Persone Disabili ogni 54.079 ab.

Principali attività previste

Il Centro pianifica le attività di seguito individuate, in base alle esigenze degli utenti: attività educative indirizzate all’autonomia; attività di socializzazione e animazione; attività espressive, psico-motorie e ludiche; attività culturali e di formazione; prestazioni a carattere assistenziale; attività di laboratorio ludico-espressivo e artistico; organizzazione di vacanze invernali ed estive; somministrazione dei pasti (facoltativa); servizio trasporto (facoltativa).

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori addetti all’assistenza, educatori professionali e animatori sociali. Deve essere, infine, garantita, la presenza programmata dell’assistente sociale, nonché di terapisti della riabilitazione in presenza di esigenze specifiche per alcuni utenti.

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156

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare4 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato attraverso forme di convenzionamento, ovvero attraverso il coinvolgimento di una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l'assistenza di soggetti non autosufficienti che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con la previsione della realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi assistenziali.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi (Gara d’Appalto e con accreditamento delle strutture)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 480.150,40 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

4 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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157

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 7

– COMUNITA’ SOCIO-RIABILITATIVA per il servizio del “DOPO DI NOI”

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 2011 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

X SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 7 amb Denominazione servizio: COMUNITA’ SOCIO-RIABILITATIVA per il servizio del “Dopo di Noi” Artt. 57 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Disabili senza il supporto familiare n. utenti: 5 disabili più due posti riservati alle urgenze.

Obiettivi del servizio

Sviluppo e Promozione rete strutture residenziali, obiettivi di servizio:

- N. 1 struttura “Dopo di noi” nell’ambito territoriale.

Principali attività previste

La struttura del “Dopo di Noi” assicura un elevato grado di assistenza, protezione e tutela nonché prestazioni riabilitative e sanitarie, finalizzate alla crescita evolutiva delle persone accolte. Attua interventi mirati e personalizzati per lo sviluppo dell’autonomia personale e sociale e l’acquisizione e/o il mantenimento di capacità comportamentali ed affettivo-relazionali. La comunità offre: - assistenza tutelare diurna e notturna; - attività educative indirizzate all’autonomia; - attività riabilitative mirate all’acquisizione e al mantenimento delle capacità comportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali; - attività di socializzazione; - somministrazione pasti.

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158

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Per il servizio del “Dopo di Noi” sarà necessaria la presenza di un coordinatore della struttura, educatori professionali, educatori con almeno tre anni di esperienza nei servizi per diversamente abili e assistenti sociali, in misura di almeno 1 ogni 5 ospiti. Presenza programmata di psicologi, infermieri e tecnici della riabilitazione; personale ausiliario nel numero di almeno 1 ogni 10 ospiti.

Soggetto titolare5 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 30.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

5 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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159

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO: Scheda N. 8

– CASA PER LA VITA PER PERSONE CON DISTURBI PSICHICI -

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

X SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 8 amb Denominazione servizio: CASA PER LA VITA PER PERSONE CON DISTURBI PSICHICI Artt. 70 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Disabili psichici e pazienti psichiatrici stabilizzati. n. utenti: 16

Obiettivi del servizio

Sviluppo della rete dei servizi Case per la vita e/o case famiglia con servizi per l’autonomia, obiettivi di servizio:

- N. 1 Casa per la Vita

Principali attività previste

La casa per la vita è struttura avente caratteristiche funzionali ed organizzative proprie della casa famiglia, orientate al modello comunitario. L’attività e gli interventi vengono attuati in base al progetto individualizzato predisposto dai competenti servizi sociali, in collaborazione con i servizi sanitari e socio-assistenziali territoriali. La vita comunitaria è improntata a modalità di collaborazione nel gestire l’organizzazione domestica, nonché all’inserimento degli ospiti nel contesto sociale e lavorativo. Gli interventi vengono attuati in collaborazione con i servizi sanitari e socio-assistenziali territoriali. Le eventuali prestazioni sanitarie sono erogate nel rispetto del modello organizzativo del Servizio Sanitario Regionale.

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160

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Almeno un assistente sociale per 18 h settimanali e un educatore professionale ogni 4 ospiti per almeno 18 ore settimanali. Personale ausiliario per la gestione dei bisogni domestici in misura adeguata al numero degli ospiti.

Soggetto titolare6 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL per le strutture che le competono ex r. r. 4/2007. Localizzazione del servizio: Ambito e non a seconda della localizzazione delle strutture. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 306.000,00 di cui 126.000,00 ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

6 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 9 – SERVIZI RESIDENZIALI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

X SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 9 amb Denominazione servizio: SERVIZI RESIDENZIALI (COMUNITA’ PROTETTA, RESIDENZA SOCIOSANITARIA ASSISTENZIALE PER DIVERSAMENTE ABILI (RSSA), RESIDENZA SOCIALE ASSISTENZIALE PER DIVERSAMENTE ABILI (RSA), RESIDENZA SOCIOSANITARIA ASSISTENZIALE PER ANZIANI (RSSA), RESIDENZA SOCIALE ASSISTENZIALE PER ANZIANI (RSA)) Artt. Comunità protetta - 58 - 59 – 66 – 67 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Diversamente abili, malati psichici, pazienti psichiatrici stabilizzati, anziani. n. utenti: 70

Obiettivi del servizio

Sviluppo e Promozione rete strutture residenziali, obiettivi di servizio:

- Contribuzione al pagamento delle rette per n. x utenti di Comunità Protette; - Contribuzione al pagamento delle rette per n. x utenti di Residenza Sociale Assistita; - Contribuzione al pagamento delle rette per n. x utenti di Residenza Socio Sanitaria Assistita.

Principali attività previste

Contribuzione al pagamento delle rette per le seguenti strutture residenziali: Comunità protetta, Residenza Sociale Assistita, Residenza Socio Sanitaria Assistita.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori Comunali per la contribuzione al pagamento delle rette.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare7 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL per le strutture che le competono ex r. r. 4/2007. Localizzazione del servizio: Ambito e non a seconda della localizzazione delle strutture.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 5.827.800,00 di cui fondi ASL Euro 5.737.800 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

7 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 10 – CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER ANZIANI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

X SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 10 amb Denominazione servizio: CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER ANZIANI Art. 106 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Anziani. n. utenti: 180 anziani

Obiettivi del servizio

Riqualificazione e potenziamento Centri Sociali Polivalenti per Anziani, strutture aperte alla partecipazione anche non continuativa di anziani autosufficienti, alle attività ludico-ricreative e di socializzazione e animazione, obiettivo di servizio:

- N. 1 Centro Sociale Polivalente per Anziani ogni 36.053 ab.

Principali attività previste

I Centri pianificheranno le attività di seguito individuate, in base alle esigenze degli utenti: attività educative indirizzate all’autonomia; attività di socializzazione e animazione; attività espressive, psico-motorie; attività ludiche e ricreative; attività culturali e occupazionali; segretariato sociale; prestazioni a carattere assistenziale; attività a garanzia della salute degli utenti; attività di laboratorio ludico-espressivo e artistico; organizzazione di vacanze invernali ed estive; somministrazione dei pasti (facoltativa); servizio trasporto (facoltativa).

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori addetti all’assistenza in misura adeguata alle caratteristiche e alle esigenze degli ospiti; educatori e animatori sociali. Deve essere, infine, garantita, la presenza programmata dell’assistente sociale, nonché di terapisti della riabilitazione in presenza di esigenze specifiche per alcuni utenti.

Soggetto titolare8 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato attraverso forme di convenzionamento, ovvero attraverso il coinvolgimento di una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l'assistenza di soggetti non autosufficienti che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con la previsione della realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi assistenziali.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi (Gara d’Appalto e con accreditamento delle strutture)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 504.500,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

8 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 11 – CONTRIBUTI PER L’ABBATTIMENTO DI BARRIERE ARCHITETTONICHE PER

ABITAZIONI DI PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

X I NCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 11 amb Denominazione servizio: CONTRIBUTI PER L’ABBATTIMENTO DI BARRIERE ARCHITETTONICHE PER ABITAZIONI DI PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI DEL. G.R. n.249/2008 Destinatari finali: Disabili. n. utenti: 8 Persone con disabilità

Obiettivi del servizio

Interventi di sostegno economico alle famiglie per l’integrazione sociale e la qualità della vita delle persone diversamente abili.

Principali attività previste

Erogazione da parte dell’Ambito di contributi economici per l’abbattimento di barriere architettoniche.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Amministrativi

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare9 ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale. Localizzazione del servizio: Comuni

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 70.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

9 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 12 – ASSEGNO DI CURA PER NON AUTOSUFFICIENTI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 x 2011 2012

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

□x INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 12 amb Denominazione servizio: ASSEGNO DI CURA PER NON AUTOSUFFICIENTI Art. 102 del r. r. 4/2007 – DEL G.R. n. 1984/2008 Destinatari finali: Anziani non autosufficienti, Disabili gravi, Stati vegetativi. n. utenti: 30

Obiettivi del servizio

Sperimentazione dell’assegno di cura per l’assistenza di persone non autosufficienti gravi che ricevono cure domiciliari prevalentemente a carico dei nuclei familiari, obiettivo di servizio:

- n. 0,5 utenti ogni 100 non autosufficienti.

Principali attività previste

Erogazione da parte dell’Ambito territoriale di misure di sostegno economico in forma mirata rispetto alle cause e alle condizioni di fragilità economica e sociale del nucleo o della persona beneficiaria.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori Comunali.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare10

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

SERVIZIO DA FINANZIARSI CON NUOVE RISORSE PER GLI ANNI 2011 E 2012 COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 121.718,83 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

10 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 13 – VOUCHER PER L’ACQUISTO DI SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA NON

AUTOSUFFICIENZA

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 13 amb Denominazione servizio: VOUCHER PER L’ACQUISTO DI SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA NON AUTOSUFFICIENZA Art. 24, 48 L. R. 19/2006 Destinatari finali: Disabili, disabili psichici e anziani. n. utenti: 200 nuclei familiari

Obiettivi del servizio

Facilitare l’accesso e la fruizione alla rete dei servizi e delle prestazioni sociali, obiettivi di servizio:

- n. ____ voucher erogati su numero totale iscritti liste di attesa per i servizi SAD, ADI, Centri Diurni e Comunità Appartamento.

Principali attività previste

Erogazione da parte dell’Ambito di voucher per spese relative a badanti, accompagnatori, assistenze domiciliari, servizi di cura e assistenza, centri diurni e strutture residenziali.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori PUA

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare11

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti saranno una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l'assistenza di soggetti non autosufficienti che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con

la previsione della realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi assistenziali.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (accesso ai voucher con bando annuale e relativa graduatoria)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 200.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

11 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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171

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 14 – ASILO NIDO

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO X SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 14 amb Denominazione servizio: ASILO NIDO Art. 53 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi, donne e giovani coppie. n. utenti: 227 bambini tre i 3 e i 36 mesi

Obiettivi del servizio

Potenziare i servizi rivolti alla prima infanzia creando la rete dei servizi d’ambito per la prima infanzia in grado di dare maggiore supporto alle famiglie con coppie lavoratrici e garantire pari opportunità di accesso al mercato del lavoro per le donne, obiettivi di servizio:

- Realizzazione di n. 4 asili nido nell’Ambito; - n. 6 posti nido ogni 105 bambini 0–36 mesi.

Principali attività previste

L’intervento in oggetto è composto da un progetto che prevede:

- Il potenziamento e la qualificazione dei servizi per la prima infanzia attraverso un coordinamento di ambito volto a garantire un percorso formativo degli operatori omogeneo, la definizione di un set minimo di strumenti funzionali comuni e condivisi e la definizione omogenea dei criteri di accesso alle tariffe;

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

- la esecuzione di lavori su strutture scolastiche per la realizzazione dei nidi con l’obiettivo di dare vita alla rete dei servizi nido comunali che andranno a costituire, insieme ai posti nido privati convenzionati, il sistema rete degli asili nido dell’ambito distrettuale Trani – Bisceglie;

- la progettazione socio educativa dei servizi nido e la definizione dei criteri per il relativo affidamento

della gestione. Il Nido si pone quale valido luogo d’incontro e di collaborazione tra bambini, genitori ed educatori, esso si configura quale: servizio educativo - sociale pubblico aperto ai minori in età compresa tra tre mesi e tre anni, luogo di vita quotidiana di esperienze e relazioni significative che concorre con la famiglia alla crescita e formazione dei bambini nel quadro di una politica della prima infanzia finalizzata a garantire il diritto all’educazione, nel rispetto dell’identità individuale, culturale e religiosa della persona.

La rete dei Nido Comunali offrirà i seguenti servizi: - Servizio Educativo-Didattico per tutto l’arco di apertura del nido previsto nella misura di 8 ore

giornaliere dal lunedi al venerdi e 4 ore giornaliere il sabato. - Servizio Educativo-Didattico individuale per tutto l’arco di apertura del nido in presenza di

bambini disabili o con problematiche psico-fisiche attestate dai competenti servizi dell’ASL di età comprese fra i dodici e i trentasei mesi.

- Servizio di vigilanza e assistenza nonché di cura igienica del minore e degli ambienti fisici adibiti ad Asilo Nido.

I Servizi Nido Comunale saranno operanti ogni anno nel periodo compreso dal 1 Settembre al 31 Luglio con esclusione del mese di Agosto. L’orario del servizio programmato prevede di assicurare l’apertura dei Nidi in rapporto alle esigenze delle famiglie interessate, l’orario indicativo di funzionamento del servizio é dalle ore 7,30 alle ore 16,00 dal lunedì al venerdì, mentre il sabato dalle ore 8,00 alle ore 12,00. Il Progetto Gestionale - Organizzativo dei servizi Nido comprenderà:

- La programmazione educativa e la realizzazione delle attività didattiche necessarie ad assicurare al bambino le cure adeguate nel rispetto dei suoi bisogni e dei suoi ritmi psico-biologici favorendone il suo sviluppo e i primi apprendimenti, in un rapporto costante e organico con la famiglia ed in collegamento con le altre istituzioni sociali e scolastiche, in particolare con la scuola dell’infanzia;

- Il metodo educativo, tenendo conto che dovrà promuovere la partecipazione di tutti gli operatori impegnati nel Nido, pur nel rispetto delle diverse professionalità;

- Le modalità di coinvolgimento e partecipazione dei genitori e relative famiglie favorendo il loro diritto di conoscere i contenuti educativi e le linee fondamentali dell’attività didattica;

- L’organizzazione e la gestione dell’inserimento e delle transizioni tra casa e nido; - Illustrazione della giornata tipo sia dei bambini della Sezione Piccoli che di quelli della Sezione

Grandi; - L’organizzazione pedagogica degli spazi e l’utilizzo dei materiali didattici; - La cura ed igiene dei piccoli ospiti; - La promozione di attività volte a diffondere e ad affermare una positiva cultura dell’infanzia; - La definizione del modello organizzativo e gestionale dell’Asilo Nido; - Gli strumenti operativi di gestione (schede, moduli, cartelle etc.); - La tipologia e quantitativi del personale impegnato nel servizio giornalmente; - La metodologia di verifica, valutazione e monitoraggio delle attività educative e didattiche svolte. - Un adeguato e dettagliato “piano di pulizia e sanificazione” dell’immobile e attrezzature

specifiche e generali dell’Asilo Nido - La realizzazione di un ottimale e attenta programmazione, progettazione e gestione delle attività

educative; - La predisposizione del materiale ludico e didattico necessario per l’espletamento delle attività; - La realizzazione di un costante coordinamento pedagogico delle attività;

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

- Le modalità di accoglienza della bambina/o all’entrata e lo scambio quotidiano d’informazioni con i genitori sia all’entrata che all’uscita;

- Le modalità necessarie per predisporre la giusta alimentazione e igiene personale del bambino/a;

- Il rispetto delle tabelle dietetiche e nutrizionali predisposte dal Pediatra del servizio dell’AUSL; - Le modalità per organizzare incontri con le famiglie dei bambini a livello individuale, di gruppo o

di sezione; - L’istituzione di una cartella personale per ogni bambino aggiornata continuamente; - La tenuta del diario di sezione, trascrivendone le osservazioni; - L’allestimento di uno spazio documentazione ove archiviare comunicazioni, verbali dei gruppi

tecnico-organizzativi, i progetti e percorsi educativi, la copia dei diari di sezione e delle osservazioni effettuate al fine di progettare percorsi educativi, i materiali o dispense relative alla formazione/aggiornamento del personale nonché qualunque documento cartaceo che consenta di costruire “la memoria storica” del servizio “Nido d’Infanzia”

- Le modalità di pulire e preparare gli armadietti personali dei bambini, le attrezzature, i fasciatoi, l’igienizzazione dei giocattoli, la pulizia dei locali (piano di sanificazione);

- Le modalità di svolgimento delle operazioni di lavanderia e di guardaroba; - Le modalità di pulizia periodica degli spazi esterni (giardino e simili) e delle vetrate; - Le modalità di acquisto, approvvigionamento e conservazione delle derrate alimentari

necessarie per la preparazione dei pasti secondo le norme in vigore; - Le modalità di lavorazione delle derrate fino alla trasformazione delle stesse nei pasti da

erogare ai piccoli utenti secondo le norme in materia di preparazione dei pasti; - Le modalità di sanificazione di tutta l’attrezzatura e utilenseria utilizzata per la preparazione dei

pasti nonché degli spazi cucina

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

La rete dei servizi Nido verrà coordinata da una figura professionalmente competente sia sul piano educativo che organizzativo, quale il Coordinatore Pedagogico. Il personale sarà di consistenza tale da garantire: che il rapporto medio educatore/bambini, considerando le diverse fasce orarie di funzionamento del servizio, l’articolazione dei turni di lavoro e l’età dei bambini, sia di n. 1 educatore ogni 5 bambini per la Sezione Piccoli (3-12 mesi) e di n. 1 educatore ogni 8 bambini per la Sezione Medi (12-24 mesi) e n. 1 Educatore ogni 10 bambini nella sezione grandi (24-36 mesi). Nelle sezioni in cui siano frequentanti bambini in situazione di handicap verrà assicurata la presenza di personale educativo specialistico a seconda dell’handicap, a sostegno delle attività. Le funzioni ausiliarie saranno organizzate in modo da garantire, in relazione all’orario di apertura e chiusura del servizio, il supporto nel momento dell’accoglienza dei bambini e delle attività didattiche, l’attività di ristorazione, il supporto alle attività didattiche, la pulizia e il riordino degli ambienti durante ed al termine dell’orario quotidiano di apertura.

Soggetto titolare12

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato attraverso forme di convenzionamento, ovvero attraverso il coinvolgimento di una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per la realizzazione di servizi per l’infanzia che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione

12 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con la previsione della realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi per l’infanzia.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia

X gestione diretta con affidamento a terzi (gara d’appalto ad evidenza pubblica)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 970.580,68 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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175

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 15 e n. 26

ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA (ADE)

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

X SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 15 E n. 26 Amb Denominazione servizio: ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA (A.D.E.) Art. 87 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Nuclei familiari, Minori, Adolescenti e Giovani a rischio di disagio. n. utenti: 70 utenti su 37.291 nuclei familiari (nuclei nell’ambito al 31.12.08)

Obiettivi del servizio

Potenziamento della rete dei servizi di educativa domiciliare (ADE) per intervenire attivamente e in un ottica di prevenzione su fenomeni quali la dispersione scolastica, i conflitti genitori-figli, le condizioni di fragilità dei nuclei familiari, la gestione di disturbi psichici dell’età evolutiva, obiettivo di servizio:

- N. 3 nuclei ogni 1000 nuclei familiari.

Principali attività previste

- Assistenza volta ad assicurare una presa in carico temporanea del minore e del nucleo familiare; - Sostegno psico-sociale rivolto ai membri dell’intero nucleo familiare; - Ascolto delle problematiche delle famiglie ed orientamento verso i servizi e le strutture di pertinenza

e/o competenza; - Sostegno scolastico teso a potenziare e sviluppare la capacità dei minori.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Figure professionali di assistenza alla persona, con specifica formazione in relazione alle diverse aree di bisogno. La attività integrative di welfare leggero (compagnia, aiuto nel disbrigo di piccole pratiche e sostegno della mobilità personale) sono parte integrante del servizio di assistenza e possono essere assicurate dall’Ambito avvalendosi delle associazioni di volontariato e di promozione sociale, sulla base di apposite convenzioni, ai sensi commi 3 e 4 dell’art. 21 del R.R. 4/2007.

Soggetto titolare13

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Abitazioni famiglie residenti nei comuni dell’Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 375.000 + 85.000,00 = Euro 460.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 460.000,00 - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

13 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 16

– CENTRO SERVIZI PER LE FAMIGLIE -

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

X MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 16 Amb. Denominazione servizio: CENTRO SERVIZI PER LE FAMIGLIE Art. 93 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Nuclei familiari, Donne e giovani coppie. n. utenti 37.291 nuclei familiari (nuclei residenti nell’ambito al 31/12/2008)

Obiettivi del servizio

Costruzione e consolidamento dei Centri Servizi per le Famiglie, obiettivo di servizio:

- Creazione di n. 1 Centro Servizi per le Famiglie per Ambito con uno sportello nel Comune di Bisceglie

Principali attività previste

Il progetto di realizzazione del “Centro Servizi per le Famiglie” prevede:

• la esecuzione dei lavori di ristrutturazione e sistemazione dei locali di complessivi mq. 382 situati in Via Tenente Morrico, 2 al fine di realizzare il Centro Servizi per le Famiglie. Gli spazi sono progettati prevedendo luoghi per l’attività di front e back office attrezzati per facilitare le risposte ai nuclei familiari nonché spazi per l’ascolto, l’incontro delle famiglie o di suoi componenti; spazi d’incontro per l’associazionismo i cittadini e le istituzioni del territorio; spazi di mediazione e spazi neutri d’incontro per affrontare le dinamiche e problematiche presenti all’interno del nucleo nonché spazi ludici per i

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

minori nell’ambito dei colloqui con una o entrambe le figure genitoriali; spazi per la gestione del sito web e per la gestione dello spazio virtuale attraverso le nuove tecnologie ITC. Gli spazi sono progettati ponendo attenzione anche alle scelte dei colori da dare ai luoghi, della tipologia degli arredi al fine di creare uno spazio amico e non fortemente formalizzato;

• la individuazione di uno sportello del Centro Servizi presso il Comune di Bisceglie. • la realizzazione dei servizi ed attività innovative e sperimentali mutuando progettualità ed esperienze

di buone prassi anche esterne a questo territorio regionale a contrasto della povertà e dell’esclusione sociale;

• la realizzazione di attività di trasferimento e di formazione mirate ad acquisire ed estendere a tutto il personale che opera nei Servizi Sociali dell’Ambito di Zona, metodologie innovative comuni;

• la progettazione d’interventi di contrasto della povertà economica dei nuclei familiari anche mediante l’avvio del microcredito;

• la traduzione di protocolli operativi e avvio di sinergie con l’associazionismo mirate a creare la rete della solidarietà e facilitare il dialogo ed il confronto costruttivo (agorà solidale).

Il “Centro Servizi per le famiglie” sarà fortemente integrato con i Servizi Sociali Professionali dei due Comuni che formano l’Ambito ed avrà il compito di potenziare l’offerta dei servizi esistenti nonché di snellire, attraverso nuove metodologie di lavoro e innovazioni tecnologiche le procedure di accesso ai servizi e interventi nonché di facilitare la costruzione di percorsi mirati a meglio rispondere ai bisogni dei nuclei familiari di questo territorio.

Principali attività previste: Attività Descrizione

- Ristrutturazione struttura esistente del Comune di Trani di complessivi 382 mq, acquisto arredi e attrezzature.

Realizzazione dei lavori mirati a rendere fruibili gli spazi dedicati alla nascita del “Centro Servizi per le Famiglie”.

- Individuazione sede logistica dello sportello di Bisceglie e acquisto arredi e attrezzature.

Realizzazione dei lavori mirati a rendere fruibili gli spazi dedicati alla nascita dello sportello del “Centro Servizi per le Famiglie”.

- Implementazione hardware e software finalizzata alla messa in rete dei servizi, alla semplificazione delle procedure, all’avvio della costruzione banche dati e gestione dei flussi informativi.

Acquisto Server, computer e software programmati per gestire i flussi di attività, i dati informativi sui nuclei familiari e i software per facilitare l’accesso e la semplificazione delle procedure di accesso ai servizi.

- Avvio procedure di semplificazione mirate a facilitare l’accesso ai servizi socio sanitari e alla presa in carico e valutazione della condizione socio sanitaria dei cittadini con problematiche socio sanitarie.

Definizione e costruzione delle procedure e dei flussi di percorso e di gestione delle informazioni.

- Creazione dei Team di lavoro ed avvio delle attività dei Team professionali.

Costituzione dei Team multi professionali e presenza di expertise nei team per la presa in carico dei nuclei familiari e per la mediazione dei conflitti; definizione e implementazione delle metodologie operative; “team experience” per la trasferibilità e messa in comune delle metodologie.

- Contatti e Presa in carico dei nuclei familiari in situazione di disagio.

Rilevazione dei bisogni reali e delle problematicità presenti nel nucleo. Bilancio delle competenze; progettualità condivisa e avvio di azioni tese a superare il disagio presente nel nucleo familiare.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

- Avvio iniziative mirate a contrastare le forme di disagio.

Contatti, per l’avvio nella sperimentazione, del ventaglio d’iniziative mirate al contrasto alla povertà: Microcredito; mediazione di conflitti; tutela e sostegno dei componenti più fragili all’interno dei nuclei familiari; voucher di attività, di servizio; “help for job”; ADI; Servizio di Sportello Sociale, Servizio di Tutoraggio, Centro di ascolto per le famiglie e sostegno alla genitorialità, mediazione familiare, servizio di bilancio delle competenze, etc.

- “Card Famiglia più”. Creazione della “card famiglia più” finalizzata a facilitare l’acceso ai servizi e velocizzare i tempi di risposta nonché a creare senso di appartenenza alla comunità solidale.

- Creazione di un sito web quale luogo virtuale per facilitare l’accesso ai servizi e luogo per promuovere e diffondere le iniziative a contrasto della povertà.

Disegno e articolazione dello spazio virtuale mirato a diffondere in rete l’attività dell’Ambito Distrettuale del Piano di Zona.

- Creazione della rete dell’associazionismo solidale.

Protocolli e traduzione operativa degli accordi tra l’associazionismo formale ed informale e le istituzioni per meglio contrastare i fenomeni di esclusione sociale.

- Istituzione dello spazio fisico all’interno del Centro Servizi per le Famiglie dedicato all’Agorà solidale.

Spazio d’incontro, di ascolto, di confronto tra associazioni impegnate nel sociale e tra associazioni, cittadini, famiglie e istituzioni sui temi ed azioni d’inclusione sociale.

- Buone prassi, monitoraggio e trasferibilità dei risultati della sperimentazione.

Rilevazione delle buone pratiche in tutto il periodo della sperimentazione, monitoraggio degli interventi, azioni tese a facilitare la trasferibilità dei risultati positivi anche ad altre azioni d’intervento.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Il Centro Servizi per le Famiglie vedrà impegnati due Team specifici di lavoro a supporto del Servizio Sociale Professionale dei Servizi Sociali d’Ambito. I due team di esperti saranno così composti: n. 2 Assistenti sociali, n. 2 Esperti di orientamento, n. 2 Esperti di politica attiva del lavoro e n. 1 Esperto di mediazione e gestione dei conflitti. I due team, composti in modo stabile da 3 professionisti (1 assistente sociale, 1 esperto di orientamento ed 1 di politiche attive del lavoro), più un esperto di mediazione e gestione dei conflitti che interviene quando richiesto, opereranno nello spazio dedicato alla presa in carico che si va a realizzare. Ulteriori figure di expertise da impiegare per la realizzazione del progetto in funzione dell’organizzazione del servizio e dunque da distribuire come presenza nell’arco della settimana sono:

- educatore anche con funzione di tutor; - psicologo; - mediatore culturale; - esperto legale; - esperto di comunicazione sociale; - esperto di informatica – gestione banche dati, implementazione interfacce web; - esperto in accesso al credito ed in particolare microcredito.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare14

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL. Localizzazione del servizio: presso l’ala Nord del Comune di Trani e presso sede del Comune di Bisceglie da individuare. Con Banca Etica si procederà con la stipula di precise convenzioni finalizzate al microcredito e alla creazione di uno o più fondi di garanzia mirati al credito di sostegno e al credito d’impresa. Partner nella realizzazione del progetto saranno le organizzazioni di volontariato che fanno capo al Coordinamento delle Associazioni che hanno sottoscritto con questo Ambito territoriale l’Accordo di programma. Insieme all’associazionismo verranno sperimentate attività di sostegno delle famiglie a contrasto delle povertà co-progettando insieme alcune linee di attività presenti nel Piano Sociale di Zona e alcune linee di servizio presenti nel Centro Servizi per le Famiglie.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 380.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

14 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 17 – CENTRO APERTO POLIVALENTE PER MINORI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI X SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 17 amb Denominazione servizio: CENTRO APERTO POLIVALENTE MINORI Art. 104 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Minori. n. utenti: 200 minori

Obiettivi del servizio

Accrescere l’efficacia delle politiche di prevenzione del disagio adolescenziale e nell’intercettare il rischio di disagio e devianza, obiettivo di servizio:

- N. 1 CENTRO APERTO POLIVALENTE PER MINORI ogni 27.039 ab.

In totale si prevede l’attività su 4 Centri

Principali attività previste

La struttura si colloca nella rete dei servizi sociali territoriali, caratterizzandosi per l’offerta di una pluralità di attività ed interventi che prevedono lo svolgimento di funzioni quali l’ascolto, il sostegno alla crescita, l’accompagnamento, l’orientamento. Il centro realizza attività ludico-ricreative, di animazione extrascolastiche, rivolte a promuovere le relazioni tra ragazzi, valorizzare le propensioni e gli interessi dei ragazzi. Il Centro può organizzare attività quali:

- attività sportive; - attività ricreative; - attività culturali; - momenti di informazione;

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

- laboratori ludico-espressivi e artistici; - vacanze invernali ed estive.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori in rapporto di almeno uno per ogni 10 giovani; figure professionali funzionali alla realizzazione delle attività, quali educatori, educatori professionali, assistenti sociali, animatori, altre figure qualificate. Tra gli operatori devono figurare almeno un educatore. Personale ausiliario nel numero di almeno 1 ogni 25 ospiti, che garantisca la presenza nelle ore di apertura del centro. Per la gestione della struttura e la organizzazione delle prestazioni da erogare, è individuato un coordinatore della struttura tra le figure professionali dell’area sociopsico- pedagogica, impiegate nella stessa.

Soggetto titolare15

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato attraverso forme di convenzionamento, ovvero attraverso il coinvolgimento di una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l'assistenza di soggetti non autosufficienti che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con la previsione della realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi assistenziali.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi (Gara d’Appalto e con accreditamento delle strutture)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 150.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

15 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Schede N.18 e 19- SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

X MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 18 e 19 Amb Denominazione servizio: SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI Art. 96 del r. r. 4/2007 – Linee guida regionali - DGR n. 494/2007 Destinatari finali: Minori allontanati dai nuclei familiari, Nuclei familiari di origine e affidatari. n. utenti: 55 minori

Obiettivi del servizio

Creare un riferimento unico a livello distrettuale di programmazione, coordinamento e monitoraggio di tutte le attività legate all’affido di minori; promuovere una cultura di responsabilità di tutti gli adulti nei confronti dei minori attivando una cultura di solidarietà e di accoglienza all’interno della comunità territoriale; garantire interventi integrati in materia di affido, obiettivi di servizio:

- n. 1 ufficio affido/adozione; - n. 10 percorsi affido ogni 19.665 ab.

Principali attività previste

Studio e programmazione attività ed iniziative integrate a livello distrettuale legate alle tematiche

dell’affido e dell’adozione; Attività di sensibilizzazione e di formazione sulle tematiche minorili e sulle forme varie di

accoglienza; Costituzione e gestione della Banca dati di ambito di famiglie disponibili all’affido; Progettazione e gestione degli affidi e delle diverse forme di accoglienza (selezione e formazione

famiglie affidatarie, abbinamento minore/famiglia affidataria, sostegno e monitoraggio progetto di affido e/o di accoglienza, ecc.);

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184

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Definizione di progetti sperimentali di affido familiare di minori sottoposti a provvedimenti giudiziari penali attraverso la collaborazione con i Servizi Minorili della Giustizia.

Attività di valutazione famiglie richiedenti l’adozione; Sostegno alle famiglie adottive per il periodo indicato dalla legge; Qualificazione e sostegno del percorso adottivo e post adottivo; Supporto ai servizi preposti alla vigilanza delle strutture di accoglienza minori; Contribuzione alla famiglia affidataria che accoglie il minore.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Ufficio gestito da un’equipe integrata, costituita da psicologi e assistenti sociali dei Comuni e dell’ASL, supportata da una figura amministrativa, che si avvale di esperti vari nelle tematiche minorili (es. mediatore linguistico/culturale, educatore, legali, etc.). Coinvolgimento dei Servizi Minorili della Giustizia per i casi di loro competenza. Operatori Comunali per l’erogazione dei contributi alle famiglie affidatarie.

Soggetto titolare16

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale e ASL. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 505.065,10 di cui fondi ASL Euro 31.200 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

16 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 20 – FORME DI SOSTEGNO ECONOMICO ALLA DOMANDA DI SERVIZI PER LA

PRIMA INFANZIA (VOUCHER PER L’ACQUISTO DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE)

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO X SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 20 Amb Denominazione servizio: FORME DI SOSTEGNO ECONOMICO ALLA DOMANDA DI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA (VOUCHER PER L’ACQUISTO DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE) Art. 102 del r. r. 4/2007 – Piano Regionale Politiche Sociali 2009 - 2011 Destinatari finali: Famiglie in cui entrambi i genitori o uno solo, in caso di famiglie monogenitoriali, siano occupati con figli da 0 a 36 mesi. n. utenti:100 nuclei familiari con figli da 0 a 36 mesi

Obiettivi del servizio

Facilitare l’accesso e la fruizione alla rete dei servizi e delle prestazioni sociali favorendo l’incontro tra domanda e offerta di servizi per la prima infanzia, obiettivo di servizio:

- 3% famiglie con bambini 0-36 mesi.

Principali attività previste

Erogazione da parte dell’Ambito di voucher per l’acquisto di servizi di conciliazione quali: asili nido pubblici e privati, micronidi, sezioni primavera, nidi part time, nidi aziendali, piccoli gruppi educativi ed assistenti educativi domiciliari, baby sitting, refezione scolastica, trasporto, per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori comunali.

Soggetto titolare17

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti saranno una rete di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l'assistenza dei minori che hanno dato la loro disponibilità a stipulare una convenzione/contratto con il Comune Capofila per il rimborso diretto della prestazione effettuata a favore delle persone assegnatarie del contributo voucher. Con la previsione della

realizzazione di un catalogo dell'offerta convenzionata dei servizi assistenziali.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (accesso ai voucher con bando annuale e relativa graduatoria)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare ___________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 146.200,00 di cui Euro 31.200 ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

17 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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187

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 21 e 22 – Sostegno alla natalità

PIANO DI ZONA – 2010 - 2012

Annualità: 2010 x 2011 2012

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

1.1 Informazioni generali Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

X MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 21, 22 Amb Denominazione servizio: MISURE DI SOSTEGNO DELLA NATALITà E DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI Destinatari finali: Famiglie CON MINORI n. utenti: 50

Obiettivi del servizio

Sostegno delle responsabilità familiari

- N. 50 interventi per ambito.

Principali attività previste

♦ Promuovere ed incentivare la natalità; ♦ Sostegno le coppie in caso di parto gemellare e/o in caso di nascita di bambini con

malformazioni.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Assistente Sociale e personale amministrativo

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188

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare18

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

Gli interventi saranno in parte realizzati mediante gli operatori del Centro Servizi Famiglie e con ulteriori fondi da reperire partecipando a bandi specifici es. bando a supporto delle famiglie numerose. COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 159.137,27 (Euro 77.970,19 I° Dote ed Euro 81.167,08 Parti plurigemellari) MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

18 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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189

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 24 – SERVIZIO ASSISTENZA SPECIALISTICA PER L’AUTONOMIA E LA

COMUNICAZIONE ALUNNI DISABILI

Stessa scheda che fa il riferimento al N. 23 (Amb.2) parte finanziaria

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

X MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 24 Amb Denominazione servizio: SERVIZIO ASSISTENZA SPECIALISTICA PER L’AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE ALUNNI DISABILI Art. 92 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Minori con disabilità. n. utenti: 120 alunni disabili SI PRECISA CHE Attualmente il servizio è stato appaltato e rimangono ancora da utilizzare Euro 23.446,18

Obiettivi del servizio

Migliorare la qualità del servizio fornito (l’offerta formativa programmata per tutti gli studenti, un docente specializzato per il sostegno e l’assistenza di base affidata ai collaboratori scolastici); sviluppare l’integrazione e le autonomie individuali e sociali; facilitare i percorsi individuali di integrazione, di formazione e di apprendimento; assicurare prestazioni che permettono di sviluppare maggiore autonomia; obiettivi di servizio:

- N. 120 alunni con disabilità con n. 8 ore settimanali in media per alunno.

Principali attività previste

Affidamento a terzi del servizio di:

- sostegno socio-educativo;

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190

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

- acquisto di attrezzature tecniche e sussidi didattici per l’integrazione scolastica e le attività collegate, comprese le attività sportive;

- attività didattiche di sostegno con personale specializzato; - sostegno psico-socioeducativo in ambiente scolastico ed extrascolastico per il rapporto dei soggetti

diversamente abili con i loro nuclei familiari e con il gruppo-classe.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Le prestazioni del servizio di integrazione scolastica sono assicurate da équipe integrate così composte: medico specializzato, psicologo, pedagogista, educatore professionale, assistente sociale, terapista. Le équipe sono coadiuvate dal personale ausiliario e di assistenza. Per le attività di diagnosi, cura e riabilitazione dell’handicap, le ASL continuano ad avvalersi, oltre che del personale dipendente, del personale sanitario in servizio ai sensi della l.r. n. 16/1987, nelle condizioni indicate dall’art. 68, comma 3 della legge regionale, dove per convenzione indiretta con le ASL deve intendersi anche il caso di convenzione con il Comune, conseguente a specifico accordo formale tra ASL e Comune o Ambito territoriale.

Soggetto titolare19

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL. Localizzazione: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 1.205.000,00 di cui Euro 540.000 ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

19 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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191

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 25

– ALTRE MISURE DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ -

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

X MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 25 Amb Denominazione servizio: MISURE DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ (“CARD FAMIGLIA PIU’”, INIZIATIVE DI MUTUO AIUTO BANCA DEL TEMPO, POCKET MONEY) Art. 48 L. R. 19/2006 Destinatari finali: Famiglie con minori con problematiche di povertà. n. utenti: 60

Obiettivi del servizio

Promozione di misure di sostegno per la genitorialità attraverso la creazione della “card famiglia più” e la promozione di una Banca del Tempo, finalizzate a facilitare l’acceso ai servizi e velocizzare i tempi di risposta nonché a creare senso di appartenenza alla comunità solidale, obiettivo di servizio:

- Distribuzione di Card al 35 % delle famiglie residenti nell’Ambito. - Costituzione di N. 1 Banca del Tempo per Ambito territoriale.

Principali attività previste

Sperimentazione di una card “Card famiglia più”, la quale attraverso la raccolta d’informazioni specifiche sulla condizione dei nuclei familiari, possa da un lato costituire una banca dati sulle famiglie e dall’altro un osservatorio attento per l’individuazione di utili indicatori sullo stato delle famiglie.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

La Card verrà strutturata quale strumento di offerta di servizi e interventi pubblici e privati mirati a produrre vantaggi ai nuclei possessori della “Card Famiglia più”. La Banca del Tempo, ai sensi dell’articolo 27 della l. 53/2000, sono associazioni promosse e/o sostenute da enti locali per favorire lo scambio di servizi di vicinato, per facilitare l’utilizzo dei servizi della città e il rapporto con le pubbliche amministrazioni, per favorire l’estensione della solidarietà nelle comunità locali e per incentivare le iniziative di singoli e gruppi di cittadini, associazioni, organizzazioni ed enti che intendano scambiare parte del proprio tempo per impieghi di reciproca solidarietà e interesse. Questo strumento di servizio per le famiglie di tipo innovativo verrà realizzato mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e mediante l’avvio di contatti e convenzioni tra diversi soggetti del contesto territoriale di riferimento dell’Ambito di Zona. Interventi di sostegno economico per piccole spese finalizzate a supportare le famiglie con figli minori

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori comunali.

Soggetto titolare20

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti saranno una rete

di strutture pubbliche e private autorizzate dagli enti preposti per l’offerta di servizi sociali.

Possono accedere, secondo R.R. n. 21/2008, ai contributi regionali in qualità di Gruppi promotori di Banche dei Tempi i seguenti organismi, anche in forma associata, aventi sede operativa in Puglia: a) Associazioni di promozione sociale inscritte nel Registro regionale di cui alla L. n. 383/2000 e dalla L.R. 39/2007; b) Associazioni iscritte nel Registro Regionale del Volontariato di cui alla L. n. 266/1991 e L.R. n. 11/1994; c) Organizzazioni sindacali e associazioni di categoria; d) Ordini professionali; e) Cooperative sociali; f) Organismi istituzionali di parità; g) dopolavoro aziendali. Tali organismi, per la presentazione dei progetti dovranno coordinarsi con gli Ambiti Territoriali di riferimento di cui all’art. 5 della legge regionale 10 luglio 2006 n. 19 per la verifica della coerenza e l’armonizzazione degli interventi previsti con la programmazione sociale di zona. Gli Enti Locali possono aderire e sostenere una Banca del Tempo attraverso: partecipazione diretta – nomina di un proprio rappresentante in seno al Gruppo promotore di cui alla precedente lettera a); partecipazione indiretta – attraverso la stipula di convenzioni che prevedano la messa a disposizione di beni e servizi e la fruizione di scambi di tempo da destinare a prestazioni di mutuo aiuto in favore di singoli cittadini o della comunità locale. Tali prestazioni devono essere compatibili con gli scopi statutari della Banche dei tempi e non devono costituire modalità di esercizio delle attività istituzionali degli enti locali.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare ___________________________________)

20 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 333.320,00 di cui ASL Euro 268.220,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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194

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 27 – PROGETTUALITA’ E INTERVENTI A CONTRASTO DEL BULLISMO E DELLA

DISPERSIONE SCOLASTICA

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

X MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 27 Amb Denominazione servizio: PROGETTUALITA’ E INTERVENTI A CONTRASTO DEL BULLISMO E DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA L. R. 19/2006 Destinatari finali: adolescenti frequentanti le scuole e i gruppi informali dell’Ambito. n. utenti: 1.500 adolescenti

Obiettivi del servizio

Prevenire il passaggio dalla trasgressività adolescenziale alla delinquenza minorile, attivando, accanto alle strategie didattico-educative di prevenzione, delle misure in grado di modificare i comportamenti degli studenti, senza far allontanare gli stessi dai circuiti educativo - formativi tradizionali, obiettivi di servizio:

- Riduzione del fenomeno del bullismo; - riduzione della dispersione scolastica nell’Ambito.

Principali attività previste

La molteplicità di fattori all’origine della devianza giovanile suggerisce che la prevenzione possa agire a diversi livelli: socio-economico, culturale, individuale o familiare. La devianza minorile è un fenomeno complesso, lo stesso termine indica un allontanamento o trasgressione di una norma, ma non implica necessariamente l’acquisizione di un comportamento delinquenziale. Con queste misure di prevenzione e sensibilizzazione si è voluto realizzare un tipo di intervento di utilità sociale e impegno civile che si inserisce nell’ottica della prevenzione del disagio psico-sociale-giovanile, attraverso: la valorizzazione della dimensione riparativa delle sanzioni disciplinari a carico degli studenti e

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195

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

l’individuazione di misure alternative da realizzare mediante forme di collaborazione con il volontariato pugliese, e prevenendo il fenomeno del bullismo, orientando gli educatori a sviluppare maggiormente la dimensione educativa delle sanzioni. Obiettivi degli interventi saranno:

- promuovere e valorizzare nell’alunno la dimensione relazionale e la capacità di socializzare nei diversi contesti a partire dalla propria classe;

- favorire l’utilizzo di un tempo da dedicare ad attività socialmente utili; - sostituirsi nella discrezionalità della scelta del tempo del ragazzo, che ha manifestato comportamenti

pericolosi o di incitamento alla violenza; - avvicinare i ragazzi ad un tipo di contesto sociale che possa offrire loro strumenti cognitivi funzionali

ad apprezzare il contributo positivo che possono dare in attività di volontariato; - diffondere la cultura del volontariato.

Interventi:

1. Progettualità e interventi a contrasto del fenomeno del bullismo Sperimentazione e messa a regime di percorsi innovativi per la prevenzione e il contrasto di forme di bullismo nelle scuole e tra adolescenti, mediante la formalizzazione di una rete istituzionale ed operativa tra amministrazioni locali, istituzioni scolastiche, genitori, servizi della Giustizia Minorile e organizzazioni del terzo settore.

2. Progettualità e interventi a contrasto alla dispersione scolastica Sperimentazione e potenziamento dell’offerta di servizi per il contrasto della dispersione scolastica da realizzarsi in collaborazione con Assessorato Pubblica Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale, e Dirigenti delle scuole secondarie di secondo grado, genitori, per definire il piano dei percorsi integrati.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Educatori, Assistenti sociali dei Comuni, Psicologi, Dirigenti Scolastici e Docenti, Personale specializzato e volontari del terzo settore interessato a queste problematiche.

Soggetto titolare21

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche, Ufficio Scolastico regionale, Servizi della Giustizia Minorile e organizzazione del Terzo Settore. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti e organizzazioni coinvolti potranno essere oltre all’Asl, le Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

21 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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196

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 98.144,00 di cui 18.144 della ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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197

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 28 – PROGETTUALITA’ E INTERVENTI A CONTRASTO DELL’USO E ABUSO

DELLE DROGHE

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 28 Amb Denominazione servizio: PROGETTUALITA’ E INTERVENTI A CONTRASTO DELL’USO E ABUSO DELLE DROGHE L. R. 19/2006 - DPR 309/90 Destinatari finali: Adolescenti e Giovani. n. utenti: 1.500 adolescenti e giovani su 27.095 giovani di età compresa tra i 10 e i 29 anni (residenti al 01/01/2007)

Obiettivi del servizio

Prevenire il passaggio dalla trasgressività adolescenziale alla delinquenza minorile, obiettivi di servizio:

- riduzione dell’uso e abuso di droghe;

Principali attività previste

La molteplicità di fattori all’origine della devianza giovanile suggerisce che la prevenzione possa agire a diversi livelli: socio-economico, culturale, individuale o familiare. La devianza minorile è un fenomeno complesso, lo stesso termine indica un allontanamento o trasgressione di una norma, ma non implica necessariamente l’acquisizione di un comportamento delinquenziale. Con queste misure di prevenzione e sensibilizzazione si è voluto realizzare un tipo di intervento di utilità sociale e impegno civile che si inserisce nell’ottica della prevenzione del disagio psico-sociale-giovanile, attraverso:

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198

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Progettualità a contrasto dell'uso ed abuso delle droghe

Sperimentazione di interventi di contrasto all’abuso di sostanze stupefacenti di prevenzione universale e di prevenzione mirata e selettiva. Gli interventi di prevenzione universale saranno indirizzati alla totalità della popolazione di riferimento e riguarderanno in primo luogo le iniziative di promozione del benessere e di stili di vita positivi che coinvolgono le istituzioni scolastiche, le famiglie, le associazioni territoriali. Gli interventi di prevenzione selettiva e mirata invece saranno rivolti a specifici contesti o sottogruppi di popolazione considerati maggiormente a rischio: (i) giovani nelle diverse situazioni del tempo libero considerate particolarmente a rischio (stadi, concerti, rave party, pub e locali notturni); (ii) gruppi target definiti a rischio, in particolar modo fra i giovani inseriti in comunità, in affidamento, fra le fasce di popolazione immigrata che vive in condizioni di maggiore disagio ed esclusione sociale, fra i ragazzi con i maggiori problemi di emarginazione scolastica e/o sociale, a rischio di devianza o già entrati nel circuito penale e (iii) famiglie che già vivono condizioni di disagio, per problemi legati all’uso di sostanze, o più in generale per problemi di disagio sociale e/o economico.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Educatori, Assistenti sociali dei Comuni, Psicologi, Dirigenti Scolastici e Docenti, Personale specializzato e volontari del terzo settore interessato a queste problematiche.

Soggetto titolare22

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale e ASL in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche, Ufficio Scolastico regionale, Servizi della Giustizia Minorile e organizzazione del Terzo Settore. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 80.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

22 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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199

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 29 – PROGETTI E INTERVENTI DI FORMAZIONE E SOSTEGNO

ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DI ADOLESCENTI E GIOVANI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI X NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 29 Amb Denominazione servizio: PROGETTI E INTERVENTI DI FORMAZIONE E SOSTEGNO ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DI ADOLESCENTI E GIOVANI L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007 Destinatari finali: Adolescenti e giovani. n. utenti: 120 giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni (residenti al 01/01/2007)

Obiettivi del servizio

Potenziamento dell’offerta di servizi per l’inserimento socio lavorativo di adolescenti e giovani mediante percorsi integrati di formazione, tirocini formativi e lavorativi, tutoraggi individuali, che consentano tra l’altro l’integrazione tra misure di welfare e misure di formazione e inserimento socio lavorativo finanziate con il Fondo Sociale Europeo, obiettivo di servizio:

- N. 80 percorsi di formazione attivati; - N. 40 percorsi di inserimento lavorativo attivati.

Principali attività previste

Definizione di un’offerta di servizi per l’inserimento socio lavorativo di adolescenti e giovani mediante percorsi integrati di formazione, tirocini formativi e lavorativi e tutoraggi individuali.

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200

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Il personale richiesto per la organizzazione delle attività sarà composto da orientatori e counsellor.

Soggetto titolare23

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale in collaborazione con i Servizi per l’Impiego. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento ______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare ______________________________ )

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 260.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

23 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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201

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 30 – CENTRO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 30 Amb Denominazione servizio: CENTRO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE Art. 85 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Persone in stato di povertà. n. utenti: 200

Obiettivi del servizio

Realizzazione del Servizio di Pronto Intervento Sociale:

- n. 200 percorsi di presa in carico ogni 50.000 ab.

Principali attività previste

Il Centro di Pronto Intervento Sociale è organizzato nell’arco delle 24 ore, attraverso: - accoglienza, ascolto telefonico ed informazione di base; - immediato intervento sul posto della segnalazione o presso il domicilio dell’utente; - repentino accordo con le risorse del territorio; - accompagnamento presso le strutture di accoglienza con l’ausilio dei vigili urbani del Comune.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Il servizio di Pronto Intervento Sociale è assicurato nell’ambito del servizio sociale professionale. Si avvale

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202

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

di altre figure professionali quali psicologi, educatori, assistenti domiciliari, mediatori linguistici e culturali, altri operatori sociali.

Soggetto titolare24

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale. Il servizio di Pronto Intervento Sociale è funzione propria del Servizio Sociale professionale che lo coordina. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 218.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

24 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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203

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO – SCHEDA N. 31

– Sportello per l’integrazione sociosanitaria e culturale degli immigrati

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 31 Amb Denominazione servizio: SPORTELLO PER L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA-CULTURALE DEGLI IMMIGRATI Art. 108 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Persone straniere immigrate. n. utenti: 2.321 ab. (stranieri residenti nell’Ambito al 31/12/2008) più stranieri irregolari.

Obiettivi del servizio

Promuovere una cultura attenta ai differenti popoli che vivono nell’Ambito favorendo una migliore integrazione nelle realtà cittadine, obiettivo di servizio:

- Creazione di N. 1 Sportello per l’Integrazione Sociosanitaria e Culturale per Ambito.

Principali attività previste

Attivazione di uno Sportello per l'Integrazione Sociosanitaria e Culturale, che svolga le seguenti attività: - orientamento e informazione; - informazione sui diritti; - formazione e affiancamento degli operatori sociali e sanitari per la promozione della cultura della

integrazione organizzativa e professionale in favore degli immigrati;

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204

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

- orientamento e accompagnamento dei cittadini stranieri immigrati e loro nuclei nell’accesso alla rete dei servizi sociali, sanitari, dell’istruzione, di consulenza tecnica specialistica per supportare i servizi nella costruzione e nella gestione dei progetti personalizzati di intervento;

- attività di insegnamento di lingua italiana e lingue madri; - interventi socio-sanitari di prevenzione e di tutela specialmente a favore di donne in stato di

gravidanza; - accoglienza e protezione assistenziale e sanitaria mirato a fronteggiare le emergenze. Attivazione del Servizio di Mediazione Linguistica e Culturale presso i servizi del welfare d’accesso dell’Ambito territoriale, anche dislocati presso le strutture sanitarie distrettuali, quali consultori materno-infantili, poliambulatori, continuità assistenziale, Centri Unici di Prenotazione, PUA, e presso gli Istituti di pena, nonché di mediazione linguistica e consulenza giuridica presso i servizi provinciali e territoriali per il lavoro, al fine di supportare efficacemente anche le azioni di contrasto dei fenomeni di sfruttamento lavorativo e di emersione del lavoro sommerso.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Per lo Sportello per l'Integrazione Sociosanitaria e Culturale gli operatori richiesti sono: operatore di sportello, Educatore e/o animatore sociale, mediatore culturale, professionisti con competenze adeguate allo svolgimento delle specifiche attività programmate e comunque personale qualificato nei servizi di mediazione linguistica e interculturale, adeguato a rispettare le specificità culturali, etniche e religiose delle persone che si rivolgono allo sportello. I servizi di mediazione linguistico-culturale sono svolti da personale qualificato e non possono essere intesi come sostitutivi o alternativi alle altre prestazioni sociali necessarie ai fini della accoglienza e della presa in carico degli utenti immigrati.

Soggetto titolare25

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL. Gli sportelli per l’integrazione socio-sanitaria-culturale operano in stretto contatto con gli sportelli sociali e con il segretariato sociale di ogni ambito territoriale, ivi inclusa la possibilità di una organizzazione integrata unica degli sportelli. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

25 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 105.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 105.000,00 - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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206

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 32 – CENTRO SOCIALE RIEDUCATIVO PER PERSONE SOTTOPOSTE O GIA’

SOTTOPOSTE A PROVVEDIMENTI PRIVATIVI O LIMITATIVI DELLA LIBERTA’ PERSONALE

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI X SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI

INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 32 Amb Denominazione servizio: CENTRO SOCIALE RIEDUCATIVO PER PERSONE SOTTOPOSTE O GIA’ SOTTOPOSTE A PROVVEDIMENTI PRIVATIVI O LIMITATIVI DELLA LIBERTA’ PERSONALE Art. 79 del r. r. 4/2007 Destinatari finali: Persone sottoposte o già sottoposte a provvedimenti privativi o limitativi della libertà personale. n. utenti: 30

Obiettivi del servizio

Il reinserimento sociale delle persone soggette a provvedimenti privativi o limitativi della libertà personale si presenta come un processo estremamente problematico, la cui gestione deve tener conto non solo delle normali difficoltà legate alle dinamiche del mercato del lavoro, ma anche di pregiudizi sociali e vincoli istituzionali che tendono a perpetuare le condizioni di esclusione sociale dei soggetti svantaggiati. Si avverte, pertanto, la necessità di promuovere la massima sinergia tra istituzioni statali, regionali e locali, tra istituzioni e società civile per poter conseguire con maggiore efficacia quegli obiettivi di reinserimento sociale, di riduzione della recidiva, di prevenzione della devianza e di sicurezza sociale, obiettivo di servizio:

- N. 1 Centro Sociale Rieducativo per Ambito.

Principali attività previste

Il Centro sociale rieducativo per persone sottoposte o già sottoposte a provvedimenti privativi o limitativi della libertà personale è una struttura che eroga servizi a supporto della funzione rieducativa che

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

l’Amministrazione Penitenziaria è chiamata a svolgere, al fine di sostenere il percorso rieducativo con il percorso di reinserimento sociale. Il centro consente lo svolgimento di attività a sostegno dell’autonomia individuale e sociale, mediante percorsi rieducativi personalizzati finalizzati: (i) al superamento di stili di vita e di comportamenti tipici degli ambienti devianti, (ii) alla riflessione interiore quale stimolo al cambiamento e ad un corretto e costruttivo rapporto con il contesto sociale esterno. Per raggiungere tali finalità il centro può sviluppare le seguenti attività:

- ricostituzione di un sistema di relazioni all’interno della comunità locale; - tutoraggio nell’avvio di un percorso di riavvicinamento alla e con la famiglia di origine, prestando

particolare attenzione verso figli minorenni; - orientamento al lavoro attraverso valutazione delle competenze, ed avvio a percorsi di

riqualificazione e di formazione professionale, nonché accompagnamento all’avvio di percorsi di auto-impresa e di inserimento in cooperative sociali;

- accompagnamento nell’inserimento sociale, attraverso tutoraggio nello svolgimento di adempimenti burocratici, ricerca abitativa, ecc..

Il centro opera in stretto contatto con l’Amministrazione Penitenziaria, ivi inclusi gli Uffici per l’Esecuzione Penale Esterna competenti per territorio, e può svolgere attività di tutoraggio anche per i percorsi di reinserimento sociale e lavorativo delle persone sottoposte a misure alternative alla detenzione, impegnate in lavori di pubblica utilità ovvero in tirocini e stages presso le organizzazioni del privato sociale.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Educatori, assistenti sociali e professionisti con competenze adeguate allo svolgimento delle specifiche attività programmate. Il centro può essere autogestito dagli ospiti sia per la pulizia che per quel che riguarda il sostentamento quotidiano, sotto la supervisione di un coordinatore responsabile delle attività, che è un assistente sociale ovvero un educatore, il quale assicura una presenza nella struttura non inferiore a 18 h settimanali. Educatori nella misura di 1 ogni 10 ospiti. Presenza programmata dello psicologo e di artigiani e maestri d’arte per la realizzazione di laboratori artigianali e altre attività di avvio al lavoro.

Soggetto titolare26

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila in collaborazione con UEPE di Bari. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

26 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 70.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 33 – FONDO DI GARANZIA PER SITUAZIONI DI FRAGILITA’

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 33 Amb Denominazione servizio: FONDO DI GARANZIA PER SITUAZIONI DI FRAGILITA’ L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007 Destinatari finali: Famiglie e Persone in stato di povertà n. utenti: 90

Obiettivi del servizio

Promozione attiva delle famiglie perché possano essere soggetti attivi in un percorso di uscita da condizioni di marginalità sociale o di povertà, obiettivi di servizio:

- N. 90 interventi di sostegno sul totale delle famiglie residenti nell’Ambito.

Principali attività previste

Creazione del Fondo di Garanzia per situazioni temporanee di fragilità nelle famiglie Per contribuire a fronteggiare la crisi, ed in particolare le situazioni temporanee di fragilità che possono colpire le famiglie, l’Ambito Territoriale Sociale N°5 intende elaborare un progetto innovativo di finanza sociale e solidale, e per attuarlo stipulerà un Protocollo d’Intesa con istituti di credito e banche etiche, società di servizi pubblici, aziende sanitarie locali ed istituti previdenziali, con cui istituire un Fondo di Garanzia. Il fondo sosterrà le famiglie in presenza di forme temporanee di fragilità quali: disoccupazione, costo utenze (gas, luce, bollette arretrate, etc.), spese per alimenti, spese per vestiario necessario, spese mediche, spese per lo studio, spese impreviste, pensioni, fragilità derivanti da separazioni, divorzi, perdita di un familiare, dipendenze, detenzioni e problemi con la giustizia. Il Fondo sarà aperto ad altri soggetti pubblici e privati, e anche Fondazioni, che vorranno intervenire.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Le società di servizi pubblici, aziende sanitarie locali ed istituti previdenziali parteciperanno mettendo a disposizione politiche tariffarie, servizi di consulenza, assistenza, informazione nelle forme da individuare nelle singole convenzioni attuative.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Esperto di Orientamento e Assistente Sociale

Soggetto titolare27

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 100.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

27 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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211

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 34, 35, N.36, N. 38, N. 39

– MISURE DI SOSTEGNO PER SITUAZIONI DI FRAGILITA’ E INCLUSIONE SOCIO LAVORATIVA

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 34, 35, 36, 38, 39 amb Denominazione servizio: MISURE DI SOSTEGNO PER SITUAZIONI DI FRAGILITA’ E INCLUSIONE SOCIO LAVORATIVA L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007 Destinatari finali: Famiglie e Persone in stato di povertà. n. utenti: 280 FAMIGLIE E PERSONE

Obiettivi del servizio

Promozione attiva delle famiglie perché possano essere soggetti attivi in un percorso di uscita da condizioni di marginalità sociale o di povertà, promuovendo il capitale sociale di ogni cittadino in termini di risorse e di modello di vita con la finalità di attivare tutte le risorse disponibili (con riferimento alla capacità del soggetto utente ma anche a quelle della rete che attorno a questo deve essere attivata) valorizzando il ruolo delle persone nella società e sostenendo percorsi di autonomia, obiettivi di servizio:

- Rimozione del bisogno e successivo reinserimento sociale di n. X utenti;. - N. X interventi di sostegno sul totale delle famiglie residenti nell’Ambito.

Principali attività previste

1. Prestito d'onore alla famiglia per situazioni di fragilità

I Comuni dell’Ambito, per sostenere le responsabilità individuali e familiari nel superamento delle condizioni di povertà, in alternativa a interventi di sostegno economico e in presenza di situazioni temporanee di gravi difficoltà finanziarie, potranno concedere prestiti sull’onore a tasso zero secondo piani di restituzione concordati e funzionali al raggiungimento di obiettivi condivisi nell’ambito di un progetto personalizzato. A tal

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212

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

fine i Comuni sottoscriveranno apposite convenzioni con istituti di credito e con la finanza etica, rimanendo a carico dei Comuni l’onere degli interessi.

2. Interventi di sostegno per le famiglie numerose Realizzazione di iniziative di sostegno per le famiglie numerose con quattro e più figli minori, maggiormente esposte ai rischi e alle difficoltà legate alla particolare crisi economica e finanziaria in corso, che si fanno carico del relativo onere di cura, attraverso la sperimentazione ed il consolidamento di iniziative di abbattimento dei costi e delle tariffe per la fornitura di beni e la fruizione di servizi, nonché di agevolazioni e riduzioni fiscali e tributarie, nei limiti delle competenze proprie degli enti locali in materia e nei limiti delle risorse disponibili.

3. Sostegno economico a famiglie multiproblematiche Altre forme di sostegno economico in favore di famiglie multiproblematiche.

4. Monetarizzazione in fase di emergenza quando non è possibile l'attivazione delle altre misure di sostegno

Quella dell’emergenza è una fase iniziale acuta di esclusione, che non dovrebbe di norma superare qualche mese, e di transizione, durante la quale vanno attivate forme di sostegno economico diretto, immediato e finalizzato.

5. Misure di sostegno per l'inclusione socio-lavorativa Realizzazione di forme di sostegno al lavoro protetto mediante forme di tutoraggio, tirocinii formativi, borse-lavoro, che prevedano l’attivazione di una rete sia con il tessuto produttivo locale, attraverso forme di accordi bilaterali volti a promuovere imprese socialmente ed eticamente responsabili perché disponibili ad accogliere persone provenienti da percorsi di esclusione sociale, che con i soggetti istituzionalmente preposti alla presa in carico dei soggetti interessati.

6. Microcredito per la costituzione di auto impresa Realizzazione di interventi di microcredito, quale strumento di lotta alla povertà ed alla esclusione sociale nonché allo sviluppo della partecipazione e della solidarietà a favore di categorie svantaggiate, con particolare attenzione alle persone escluse dal circuito di credito tradizionale (soggetti c.d. “non bancabili”) ed in difficoltà economiche; per i quali i Comuni dell’Ambito si impegnano ad istituire apposito fondo per il microcredito presso ed in collaborazione con Banca Popolare Etica, per concedere loro piccoli prestiti a sostegno di iniziative imprenditoriali e professionali meritevoli, con l’utilizzo di un Fondo di Garanzia e Fondo abbattimento tassi di interesse appositamente creati dai Comuni dell’Ambito.

7. Microcredito per l'acquisizione di una competenza lavorativa Sperimentazione di Individual Learning Account - ILA (fondo personale di apprendimento), strumento destinato principalmente ad incentivare l’investimento in formazione dei gruppi sociali meno istruiti e di altri gruppi svantaggiati, compresi i disoccupati. L’idea principale è quella di consentire di scegliere liberamente un tipo di attività formativa attraverso il rilascio di una Carta di Credito da spendersi sul mercato dei servizi formativi, a fronte della presentazione di un progetto valutato idoneo. Il conto a cui si attinge, costituito principalmente dai contributi dell’Ambito, potrà essere utilizzato solo per i costi diretti di formazione, quali le tasse di iscrizione, i libri, gli esami, ecc. La sperimentazione dovrà essere accompagnata da servizi personalizzati di accompagnamento e orientamento strettamente integrati fra loro.

8. Titoli di acquisto dei servizi

Con il termine “voucher di servizio” si intende un buono-spesa usufruibile da una categoria di utenti per il contributo all’acquisto di un determinato servizio prestato da un fornitore pubblico o privato in vista della realizzazione di specifiche finalità e volto a supportare la conciliazione degli impegni familiari e delle esigenze professionali. Lo strumento del voucher di servizio si caratterizza per offrire ai cittadini e alle cittadine una forma di compartecipazione alla spesa per servizi rivolti al soddisfacimento di specifiche finalità rispondenti a scelte programmatorie del livello di pianificazione sociale di Ambito.

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213

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

9. Misure per la riqualificazione professionale L’intervento riguarda l’impegno delle amministrazioni comunali nei confronti delle famiglie colpite dalla crisi, avente il duplice scopo di dare sostegno al reddito e promuovere l'autonomia, favorendo la riqualificazione professionale e l'occupabilità. L’intervento prevede l’attivazione di Tirocini formativi e di orientamento presso aziende private, Cooperative sociali, Amministrazioni Comunali, attraverso la predisposizione di una convenzione tra un soggetto promotore e un soggetto ospitante. Al soggetto promotore spetterà la definizione del progetto formativo e di orientamento, la stesura della convenzione, la copertura assicurativa, il tutoraggio, la stesura della dichiarazione delle competenze acquisite, la supervisione del percorso e l’erogazione dell’indennità. Il soggetto ospitante si impegnerà ad accogliere la persona, a concordare un progetto formativo con il soggetto promotore e ad individuare un tutor aziendale. L’Ufficio di Piano stipulerà una convenzione con i soggetti promotori per la gestione del progetto.

10. Promuovere la valorizzazione delle risorse presenti nel nucleo familiare anche tramite il bilancio delle competenze

Realizzazione di interventi (da attuarsi in via prioritaria presso il domicilio) a sostegno delle responsabilità familiari lungo tutto il ciclo della vita, anche attraverso la valorizzazione e la qualificazione delle forme di autorganizzazione, il riconoscimento delle capacità progettuali delle famiglie e delle loro competenze.

11. Promuovere la cultura dell'integrazione dell'inclusione sociale e le reti di mutuo aiuto (banca del tempo) con la partecipazione attiva del volontariato dell'Ambito

Sviluppo di comunità locali amichevoli e solidaristiche, ove le persone, le famiglie, le loro organizzazioni esercitino una cittadinanza attiva, promuovano iniziative di auto-mutuo-aiuto che vadano ad arricchire la rete dei servizi, contribuiscano a creare solidarietà sociale diffusa, partecipino alla costruzione di un patto sociale allargato che consenta all’intera comunità di sentirsi investita della responsabilità, seppur condivisa con le Istituzioni, di fornire sostegno e tutela ai propri componenti più deboli.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori comunali, Esperti di Orientamento al Lavoro e bilancio delle competenze e counsellor.

Soggetto titolare28

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila in collaborazione con i Servizi Per l’Impiego, con il tessuto produttivo locale attraverso accordi bilaterali e con Istituti di Credito e Banca Etica. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

28 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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214

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 720.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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215

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 37 – CO-PROGETTAZIONE INTERVENTI CON IL TERZO SETTORE PER

SITUAZIONI DI EMERGENZA

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 37 amb Denominazione servizio: CO-PROGETTAZIONE INTERVENTI CON IL TERZO SETTORE PER SITUAZIONI DI EMERGENZA L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007 Destinatari finali: Famiglie e Persone in stato di povertà n. utenti: 90

Obiettivi del servizio

Promozione attiva delle famiglie perché possano essere soggetti attivi in un percorso di uscita da condizioni di marginalità sociale o di povertà, obiettivi di servizio:

- N. 80 interventi di sostegno sul totale delle famiglie residenti nell’Ambito.

Principali attività previste

Si intende promuovere e sostenere lo sviluppo della qualità e l’innovazione negli interventi a livello locale, che vedano le famiglie soggetto protagonista delle politiche sociali e coinvolgano anche il sistema economico privato nonché del privato sociale in una logica di promozione della responsabilità sociale per l’offerta di servizi rispondenti ai bisogni primari della vita (pasti, igiene e cura della persona, cambio vestiario, erogazione di pacchi viveri, medicine).

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Volontari

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216

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare29

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 80.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

29 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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217

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 40 SOSTEGNO ALL’ ACQUISTO DELLA PRIMA CASA

AMBITO

PIANO DI ZONA – 2010 - 2012

Annualità: 2010 x 2011 x 2012

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

1.1 Informazioni generali Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 40 amb Denominazione servizio: MISURE DI SOSTEGNO DELLA natalità E DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI Destinatari finali: Famiglie senza abitazione n. utenti: 10 nuclei familiari

Obiettivi del servizio

♦ Promuovere ed incentivare la formazione di nuove famiglie; ♦ Sostenere le giovani coppie e le famiglie numerose per l’acquisto della prima casa.

Principali attività previste

♦ Istruttoria delle istanze pervenute; ♦ Concessione di contributi per il sostegno all’acquisto della prima casa agli aventi diritto. ♦

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Assistente Sociale e personale amministrativo

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218

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Soggetto titolare30

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

Gli interventi saranno in parte realizzati mediante gli operatori del Centro Servizi Famiglie e con ulteriori fondi da reperire partecipando a bandi specifici es. bando a supporto delle famiglie numerose. COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 250.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

30 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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219

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 45 E N. 41

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE PER IL CONTRASTO DELL’ABUSO E MALTRATTAMENTO

RIFERIMENTO CENTRO ANTIVIOLENZA (PROVINCIALE)

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

X SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 45 amb E 41 AMB.(Centro antiviolenza provinciale) Denominazione servizio: EQUIPE MULTIDISCIPLINARE PER IL CONTRASTO DELL’ABUSO E MALTRATTAMENTO Art. 107 del r. r. 4/2007

Destinatari finali: Donne, minori e stranieri immigrati/e vittime di abusi e violenze.

n. utenti 32.116 ab. (donne da 18-60 anni residenti nell’Ambito al 01/01/2007), 3.939 ab. (minori residenti nell’Ambito al 01/01/2007), 2.321 ab. (stranieri residenti nell’Ambito al 31/12/2008) più stranieri irregolari.

Obiettivi del servizio

Contrastare e prevenire il fenomeno dell’Abuso e del Maltrattamento, accogliere ed ascoltare le persone in difficoltà, creare e/o potenziare nuovi servizi specializzati contro la violenza alle donne ed ai minori in modo da ottenere un miglioramento della risposta ai soggetti vittime di violenza, facilitare l’emersione del fenomeno del maltrattamento e delle violenze intrafamiliari, orientare gli utenti in difficoltà verso i Servizi Pubblici o Privati in rispondenza ai bisogni manifestati, mettere in atto un primo intervento quando l’urgenza lo richiede, per la presa in carico del bisogno della persona, nel senso di non abbandonarla a se stessa ma di seguirla e sostenerla nei vari tentativi di soluzione dei sui problemi, obiettivo di servizio:

- N. 1 equipe multidisciplinare integrata per ambito territoriale - N. 1 Centro Antiviolenza territorio Provincia BAT

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220

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Principali attività previste

- Raccolta segnalazioni di abuso e maltrattamento; - Prima accoglienza, ascolto e accompagnamento personalizzato in un progetto di uscita dalla

situazione di violenza per donne e minori vittime di abusi; - Segnalazione per iscritto al competente Tribunale per i Minorenni nel caso che la vittima sia un

minore; - Denuncia per iscritto all’Autorità Giudiziaria nel caso che la vittima sia una donna; - Interventi psicologici e sociali di sostegno; - Valutazione capacità genitoriali; - Consulenza e sostegno psicologico e sociali ai familiari non abusanti; - Consulenza legale; - Percorsi di riparazione delle relazioni familiari; - Ricerche sull’abuso e campagne di sensibilizzazione alla lotta del fenomeno; - Collaborazione con i servizi territoriali dell’ASL

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Gli operatori richiesti saranno: n. 1 Assistente Sociale, n. 1 Psicologo e/o Psicoterapeuta, n. 1 Esperto in Materia Giuridica, n.1 Educatore.

Soggetto titolare31

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila con la collaborazione del Servizio Sociale professionale e dell’ASL. Localizzazione del servizio: Ambito. Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 213.865,10 Di cui Euro 50.000 per il Centro Antiviolenza ed Euro 163.865,10 Equipe multidisciplinare per il contrasto dell’abuso e maltrattamento

31 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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221

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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222

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO

Scheda N. 42 – CENTRO A BASSA SOGLIA

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

X SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 42 amb Denominazione servizio: CENTRO A BASSA SOGLIA L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007 Destinatari finali: Giovani e adulti con problematiche di uso e abuso di droghe.

n. utenti: 50

Obiettivi del servizio

Il Centro a Bassa Soglia ha l’obiettivo di fornire un’alternative personalizzate al fine di contenere e rimuovere comportamenti a rischio per tutte le persone che hanno problemi legati alla dipendenza, stimolare le persone tossicodipendenti a fare il punto sui propri stili di vita e favorirne la progettualità, migliorare la qualità di vita di persone con problemi di dipendenza e offrire opportunità di percorsi terapeutici personalizzati, favorire l’emancipazione dall’uso di sostanze, favorire l’accesso ai servizi pubblici e privati, favorire percorsi di reinserimento sociale, ridurre la microcriminalità collegata alla problematica della dipendenza. Obiettivi di servizio:

- Creazione di N. 1 centro a bassa soglia per Ambito; - Presa in carico; - Diminuzione della condizione di emarginazione di molte persone tossicodipendenti; - Diminuzione dei comportamenti micro delinquenziali; - Accrescere la sensazione collettiva di sicurezza sociale e di benessere generale. -

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Principali attività previste

Il progetto si colloca in posizione intermedia tra la strada e la presa in carico istituzionale: un ponte tra la condizione di esclusione nella quale versa una parte dei giovani tossicodipendenti che non afferiscono ad alcun servizio o che lo fanno in maniera saltuaria e/o strumentale e la possibilità di usufruire di alcune essenziali opportunità. I Servizi Territoriali si caratterizzano quindi per l’accesso “a bassa soglia”, per la possibilità cioè di accedere alle diverse possibilità di intervento anche se in presenza di una motivazione debole, di una evidente incapacità di fuoriuscita da dinamiche tossicomaniche e/o di una soggettiva incapacità di programmare il proprio futuro. Attività previste:

- Supporto Psico-sociale (counselling, counselling motivazionale, psicoterapia, progettualità); - Animazione (ludica, ricreativa, cinematografica, videoamatoriale, laboratorio di espressione, artistica,

turistica, culturale, sociale).

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Gli operatori richiesti saranno: N. 1 Coordinatore Responsabile, N. 4 Operatori, N. 1 Segretario Amministrativo. A questi si devono aggiungere i consulenti che si occuperanno della progettazione complessiva e specifica, della supervisione, della formazione, della valutazione degli interventi.

Soggetto titolare32

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 118.842,00 di cui Euro 2.592,00 ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

32 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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224

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 43 – UNITA’ DI STRADA

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 43 amb Denominazione servizio: UNITA’ DI STRADA L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007

Destinatari finali: Giovani e adulti con problematiche di uso e abuso di droghe.

n. utenti: 320

Obiettivi del servizio

La misura di sostegno Unità di Strada ha l’obiettivo di fornire un’alternative personalizzate al fine di contenere e rimuovere comportamenti a rischio per tutte le persone che hanno problemi legati alla dipendenza, stimolare le persone tossicodipendenti a fare il punto sui propri stili di vita e favorirne la progettualità, migliorare la qualità di vita di persone con problemi di dipendenza e offrire opportunità di percorsi terapeutici personalizzati, favorire l’emancipazione dall’uso di sostanze, favorire l’accesso ai servizi pubblici e privati, favorire percorsi di reinserimento sociale, ridurre la microcriminalità collegata alla problematica della dipendenza, attraverso interventi a bassa soglia sui giovani nei contesti aggregativi (concerti, rave party, mondo della notte, etc.). Obiettivi di servizio:

- Informazione - Presa in carico; - Diminuzione della condizione di emarginazione di molte persone tossicodipendenti; - Diminuzione dei comportamenti micro delinquenziali; - Accrescere la sensazione collettiva di sicurezza sociale e di benessere generale.

Principali attività previste

La misura di sostegno si colloca in posizione intermedia tra la strada e la presa in carico istituzionale: un ponte tra la condizione di esclusione nella quale versa una parte dei giovani tossicodipendenti che non

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225

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

afferiscono ad alcun servizio o che lo fanno in maniera saltuaria e/o strumentale e la possibilità di usufruire di alcune essenziali opportunità. Attività previste:

- Aggancio e contatto (osservazione partecipante, colloquio informale, coinvolgimento degli operatori informali);

- Analisi dei dati (presidio del territorio, raccolta dati ed elaborazione, monitoraggio); - Accompagnamento/ orientamento (elaborazione interna).

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Gli operatori richiesti saranno: N. 1 Coordinatore Responsabile, N. 4 Operatori, N. 1 Segretario Amministrativo. A questi si devono aggiungere i consulenti che si occuperanno della progettazione complessiva e specifica, della supervisione, della formazione, della valutazione degli interventi.

Soggetto titolare33

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 144.696,00 di cui Euro 2.592,00 ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

33 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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226

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 44 – BORSE LAVORO E TIROCINI FORMATIVI PER L’INSERIMENTO

LAVORATIVO

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 44 amb Denominazione servizio: BORSE LAVORO E TIROCINI FORMATIVI PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007

Destinatari finali: Giovani e adulti con problematiche di uso e abuso di droghe.

n. utenti: 150

Obiettivi del servizio

Si intende prevedere interventi di inclusione sociale di persone tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti, realizzati anche attraverso l’elaborazione di programmi di inclusione lavorativa avvalendosi del sistema produttivo nonché delle cooperative sociali di tipo B, di cui alla legge regionale n. 381/1991, iscritte nell’apposito Albo regionale, che hanno maturato esperienze in attività finalizzate al reinserimento lavorativo di tossicodipendenti, obiettivi di servizio:

- Miglioramento del livello di conoscenza delle opportunità lavorative promosse dal territorio; - Miglioramento del livello di possibilità di accesso alle opportunità lavorative. - Abbassamento dei rischi di esclusione sociale. - Numero di soggetti “ricollocati” socialmente e lavorativamente.

Principali attività previste

Reinserimento lavorativo attraverso borse lavoro e tirocini formativi della durata di un periodo da definirsi presso enti pubblici, cooperative, imprenditori privati,ecc. Ciascuna borsa lavoro sarà comprensiva di assicurazione per responsabilità civile ed infortuni e rimborso spese al borsista.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori Comunali. Sarà indispensabile effettuare un collegamento con le aziende dell’Ambito, con i rispettivi Uffici del lavoro, con le Associazioni di categoria rappresentative e presenti sui territori. Altro collegamento essenziale ed utile per l’efficacia dell’intervento sarà realizzato con i servizi ASL e con il Ministero della Giustizia, Ufficio Esecuzione Penale Esterna ed istituti penitenziari.

Soggetto titolare34

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare:Ambito Territoriale Sociale. Localizzazione del servizio: Ambito, presso i rispettivi Servizi Sociali Professionali di ciascuno dei due Comuni.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 328.446,00 di cui Euro 2.592 ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

34 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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228

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 46 – MISURE DI CONTRASTO E SENSIBILIZZAZIONE

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 46 amb Denominazione servizio: MISURE DI CONTRASTO E SENSIBILIZZAZIONE L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007

Destinatari finali: Famiglie, Adolescenti, Giovani e adulti con problematiche di uso e abuso.

n. utenti: 560 famiglie, giovani, operatori agenzie educative

Obiettivi del servizio

Mettere a sistema le azioni progettuali di prevenzione universale e selettiva, sviluppate negli anni dai servizi per le dipendenze e da enti e associazioni che operano nel settore, promuovendo il confronto e la collaborazione tra gli operatori dei servizi pubblici, i referenti scolastici, gli operatori del terzo settore; obiettivi di servizio:

- Accrescere la conoscenza su i temi delle violenze e dell'uso e abuso di droghe; - Promuovere una cultura non violenta nella comunità di riferimento.

Principali attività previste

1. Azioni di formazione informazione rivolte alle famiglie e agli operatori sui temi delle violenze

e dell'uso e abuso di droghe Attuare metodologie di intervento di tipo partecipativo, mediante adeguata formazione rivolta agli adulti che hanno responsabilità educative verso bambini, adolescenti e giovani (genitori, insegnanti, educatori, allenatori sportivi, insegnanti di scuola guida, ecc.), e che favoriscano le modalità orizzontali di trasmissione delle informazioni, quali l’educazione tra pari negli adolescenti.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

2. Attività di prevenzione e sensibilizzazione finalizzate alla promozione di una cultura non violenta nella comunità di riferimento

Progetti ed interventi di prevenzione, tutela e di solidarietà alle vittime della violenza, nonché attività di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno della violenza contro le donne, i minori, le persone straniere immigrate.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Consulenti che si occuperanno della progettazione complessiva e specifica, della supervisione, della formazione, della valutazione degli interventi.

Soggetto titolare35

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti ed organizzazioni coinvolti potranno essere Scuole, Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 55.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

35 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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230

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 47, 48, 49,50,51, 55

– UFFICIO COMUNE DI AMBITO -

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: X WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 47, 48, 49, 50, 51, 55 amb Denominazione servizio: UFFICIO COMUNE DI AMBITO R.R. 4/2007 - Piano Regionale Politiche Sociali 2009 - 2011 Destinatari finali: Popolazione residente Ambito. n. utenti 108.158 ab. (residenti al 31/12/2008)

Obiettivi del servizio

Consolidamento e potenziamento del sistema unico dei servizi sociali e sociosanitari dell’Ambito N°5 e messa in rete dei flussi informativi per una lettura corretta dei bisogni, mirata a ben inquadrare le situazioni di problematicità e di disagio del nucleo familiare, obiettivi di servizio:

Principali attività previste

L’Ufficio Comune di Piano è struttura tecnica amministrativa alla quale viene attribuita la gestione del Piano Sociale di Zona e le funzioni amministrative e sociali proprie dei Comuni dell’Ambito per la realizzazione del sistema unico dei servizi e interventi sociali e socio sanitari integrati.

L’Ufficio Comune di Piano, quale organismo tecnico-strumentale a livello di Ambito territoriale, predispone il Piano Sociale di Zona ed in particolare svolge le seguenti funzioni:

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231

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

m) predispone gli atti per l'organizzazione dei servizi e per l'affidamento di essi ai sensi della Legge

19/2006, nel rispetto del quadro normativo e regolamentare vigente; n) provvede alle attività di gestione per l’attuazione del Piano Sociale di Zona attraverso le risorse

umane, strumentali e finanziarie ad esso attribuite dai Comuni dell’Ambito; o) predispone i Protocolli d'Intesa e gli altri atti finalizzati a realizzare il coordinamento con gli

organi periferici delle amministrazioni statali; p) organizza la raccolta delle informazioni e dei dati al fine della realizzazione del sistema di

monitoraggio e valutazione; q) predispone tutti gli atti necessari all'assolvimento dell'obbligo di rendicontazione; r) formula proposte, indicazioni e suggerimenti diretti al Coordinamento Istituzionale in tema di

gestione ed eventuale rimodulazione delle attività previste dal Piano di Zona, acquisizione di diverse competenze o nuove figure professionali per l'espletamento dei propri compiti;

s) relaziona semestralmente al Coordinamento Istituzionale sullo stato di attuazione del Piano di Zona con l'indicazione del livello di attuazione e del grado di soddisfazione dell'utenza e ogni qualvolta viene richiesto dal Coordinamento Istituzionale;

t) esercita le attività di controllo e vigilanza sui servizi; u) sviluppa tutte le attività necessarie al supporto dei soggetti responsabili della gestione dei servizi

in forma associata; v) predispone iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori impiegati nel sistema

integrato dei servizi sociali e socio sanitari anche in raccordo con la ASL e la Provincia, relazionando al Coordinamento istituzionale;

w) promuove e predispone il sistema informativo di ambito; x) promuove e predispone in concertazione e coprogettazione l’osservatorio sociale di Ambito,

prevedendo, qualora necessario, l’approfondimento di specifiche problematicità, al fine di individuarne le eventuali risoluzioni delle stesse anche in raccordo con l’Osservatorio Sociale Provinciale.

L’Ufficio Comune di Piano è responsabile delle seguenti attività:

l’elaborazione della proposta di Piano Sociale di Zona, con riferimento alle linee di indirizzo espresse dal Coordinamento Istituzionale ed emerse dal processo di concertazione;

la progettazione esecutiva dei servizi e interventi del Piano Sociale di Zona, le eventuali modifiche allo stesso;

l’elaborazione di Regolamenti; la gestione delle procedure di affidamento; svolgimento di azioni informative, pubblicitarie e di sensibilizzazione per amministratori, operatori

sociali e sanitari, scuole, famiglie, etc.; predisposizione di strumenti operativi, sistema di monitoraggio, linee guida, protocolli operativi,

modulistica per la gestione dei servizi d’ambito etc. ogni altra competenza attribuita in sede di Convenzione o con indirizzo politico-istituzionale,

nell’ambito delle attività specifiche relative all’attuazione del Piano Sociale di Zona.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

L’Ufficio Comune di Piano è dotato delle risorse professionali in numero adeguato a rispondere al fabbisogno di competenze tecniche e amministrative necessarie per svolgere efficacemente ed efficientemente le funzioni e i compiti assegnati all’ufficio stesso, ed in particolare:

Funzione di programmazione e progettazione che comprende le attività di: - ricerca, analisi e lettura della domanda sociale; - ricognizione e mappatura dell’offerta di servizi; - gestione dei processi partecipativi; - predisposizione dei Piani di Zona;

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

- progettazione degli interventi; - analisi dei programmi di sviluppo; - monitoraggio dei programmi e degli interventi; - valutazione e verifica di qualità dei servizi/interventi.

Funzione di gestione tecnica e amministrativa che comprende le attività di:

- supporto tecnico alle attività istituzionali; - attività di regolazione del sistema; - gestione delle risorse umane; - predisposizione degli strumenti amministrativi relativi alla propria attività (bandi, regolamenti, provvedimenti di autorizzazione, ecc.); - facilitazione dei processi di integrazione.

Funzione contabile e finanziaria che comprende le attività di: - gestione contabile delle attività di competenza dell’Ufficio Comune di Piano; - gestione finanziaria del Fondo Unico di Ambito; - gestione delle risorse finanziarie e rendicontazione; - gestione dei rapporti con gli Uffici finanziari degli Enti associati; - gestione della fase di liquidazione della spesa; - controllo di gestione del Piano sociale di Zona.

Compongono l’Ufficio Comune di Piano: • un Responsabile che assume la responsabilità complessiva del funzionamento dell’ufficio stesso e del

Sistema Unico dei servizi sociali e socio sanitari dei Comuni associati; • I Dirigenti dei Servizi Sociali dei due Comuni associati, ciascuno dei quali assumerà la responsabilità

amministrativo - gestionale per le Aree del piano sociale di zona che si sviluppano su base comunale; • Le risorse professionali dedicate alle funzioni di: programmazione e progettazione, di gestione tecnica e

amministrativa e contabili e finanziarie nella misura minima di almeno tre professionalità a tempo pieno da impiegare nell’Ufficio Comune di Piano per almeno 36 ore settimanali;

• Altro personale che si renderà necessario reperire per la gestione di specifici servizi programmati nel piano sociale di zona.

• Almeno una risorsa umana individuata dal Direttore Generale dell’ASL di riferimento, ovvero dal Responsabile di Distretto Sociosanitario per le materie inerenti l’integrazione socio sanitaria.

Le risorse umane da assegnare all’Ufficio Comune di Piano saranno prioritariamente individuate tra il personale già in organico o a contratto nei Comuni dell’ambito territoriale, che allo scopo saranno distaccate. Laddove dette risorse non siano sufficienti per coprire il fabbisogno di competenze tecniche e di capacità professionali rilevate, si potrà far ricorso a risorse umane esterne, che saranno selezionate a mezzo di avviso pubblico. La selezione delle risorse umane esterne compete all’Ufficio Comune di Piano.

Soggetto titolare36

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale e ASL. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

36 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 685.698,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 550.698,00 - attrezzature Euro 60.000,00 - utenze e consumi Euro 30.000,00 - altri costi generali di gestione Euro 45.000,00

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO SCHEDA N. 52 – SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE -

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI – BISCEGLIE,

PROVINCIA (BT)

Informazioni generali

Ambito di intervento: X WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 52 Ambito Denominazione servizio:SERVIZIO PROFESSIONALE SOCIALE (Art. 86 del R. R. 4/2007) Destinatari finali: Popolazione residente, Nuclei familiari, Altre istituzioni pubbliche, Erogatori dei servizi. n. utenti 108.158 ab. (popolazione d’ambito al 31.12.08)

Obiettivi del servizio

Consolidamento e potenziamento organizzazione del Servizio Sociale Professionale di Ambito territoriale, obiettivo di servizio:

- N. 1 ASSISTENTE SOCIALE ogni 9.405 abitanti di Ambito territoriale.

Principali attività previste

Sono prestazioni del Servizio Sociale professionale la lettura e la decodificazione della domanda sociale, la presa in carico della persona, della famiglia e/o del gruppo sociale, la predisposizione di progetti personalizzati, l’attivazione e integrazione dei servizi e delle risorse in rete, l’accompagnamento e l’aiuto nel processo di promozione ed emancipazione. Il Servizio Sociale professionale è trasversale ai vari servizi specialistici, svolge uno specifico ruolo nei processi di pianificazione e coordinamento della rete dei servizi sociali e socio-sanitari; assume un ruolo di interventi professionali proprio e di livello essenziale per osservare e gestire i fenomeni sociali, erogare prestazioni di informazione, consulenza e aiuto professionale. Rispetto alla tipologia di intervento si distingue in: 1. Servizio di segretariato sociale; 2. Gestione sociale del caso (case management); 3.Osservazione, pianificazione, direzione e coordinamento delle politiche socio-assistenziali e socio-sanitarie;

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

4. Servizio di pronto intervento per l’emergenza sociale.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Assistenti Sociali.

Soggetto titolare37

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Il Servizio Sociale professionale deve articolarsi territorialmente in maniera da garantire la massima fruibilità da parte di tutti i cittadini.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 193.865,10 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 193.865,10 - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

37 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 53 – SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE E SOCIO SANITARIO DI AMBITO E PIANO

DI COMUNICAZIONE DEL SISTEMA DI AMBITO

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: X WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 53 amb Denominazione servizio: SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE E SOCIO SANITARIO DI AMBITO e PIANO DI COMUNICAZIONE DEL SISTEMA DI AMBITO L. R. 19/2006 e R. R. 4/2007 Destinatari finali: Popolazione residente Ambito. n. utenti 108.158 ab. (residenti al 31/12/2008)

Obiettivi del servizio

Consolidamento e potenziamento del sistema unico dei servizi sociali e sociosanitari dell’Ambito N°5 e messa in rete dei flussi informativi per una lettura corretta dei bisogni, mirata a ben inquadrare le situazioni di problematicità e di disagio del nucleo familiare, obiettivi di servizio:

- Piano di comunicazione del sistema ambito; - Sistema Informativo Sociale e Sociosanitario di Ambito (S.I.S.S.).

Principali attività previste

Progettazione del Piano di Comunicazione dell’Ambito. Con la strategia di comunicazione l’Ambito intende definire le linee guida da seguire per perseguire gli specifici obiettivi che si è posto, ovvero far conoscere se stesso, i propri servizi ed iniziative particolari alla cittadinanza. Il piano di comunicazione stabilirà le modalità concrete con cui gli obiettivi di comunicazione verranno perseguiti, facendo attenzione a che tutte le attività previste siano: (i) Tempestive: funzionali, in termini temporali, a sollecitare il comportamento atteso dell’utente potenziale; (ii) Credibili: basate su aspetti,

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

caratteristiche e punti di forza che trovano riscontro nella realtà sociale; (iii) Programmate: articolate e combinate secondo una logica che ne accentui l’utilità e (iv) Coerenti: coordinate tra di loro e con gli altri interventi offerti dal privato sociale. Il piano di comunicazione definirà in dettaglio: le diverse categorie di destinatari delle attività di comunicazione, ognuno dei quali è potenzialmente oggetto di un approccio differente; i messaggi da utilizzare per ognuno di essi, che facciano leva sugli argomenti a cui risultano più sensibili; i mezzi di comunicazione da utilizzare per far giungere più facilmente il messaggio ad ogni target; la programmazione delle attività di comunicazione, e dunque come si ritiene di distribuirle nel corso del triennio coerentemente con l’andamento della domanda per la tipologia di servizi; il budget e dunque i costi che si intende sostenere per l’attuazione delle iniziative e indicatori capaci di misurare l’efficacia degli interventi. Creazione di un Sistema Informativo Sociale e Sociosanitario (S.I.S.S.) per assicurare una compiuta conoscenza dei bisogni sociali, del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali (giacimento conoscitivo) e poter disporre tempestivamente di dati ed informazioni necessari alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali, per la promozione e l’attivazione di progetti europei, per il coordinamento con le strutture sanitarie, formative, con le politiche del lavoro e dell’occupazione, come da LR 25 agosto 2003 n. 17 “Sistema integrato di interventi e servizi sociali in Puglia” Recepimento della L. 328/00 – costituzione degli ATS e dei PSZ e istituzione del SISS regionale (art. 11). Il S.I.S.S. fornisce il paniere di informazioni in grado di fotografare il contesto – sia in termini di domanda che in termini di offerta sociale – sulle quali basare le strategie di intervento e gli obiettivi prioritari del PdZ. Il S.I.S.S. sarà implementato, attraverso hardware e software, come un insieme, logicamente integrato, di metodi, strumenti procedure e tecniche per la selezione, la raccolta, l’archiviazione, l’elaborazione e la distribuzione di informazioni relative all’area sociale, avente 5 caratteristiche:

- unitarietà del modello: non può esservi una pluralità di S.I.S.S. in un medesimo territorio; - tempestività: i dati di flusso permettono il monitoraggio continuo del presente; - sistematicità e organicità: coerenza interna, stabilità nel tempo e rigore metodologico di un

giacimento informativo qualificato; - esaustività e attendibilità: monitora l’intero universo di attività del sistema di politiche/interventi

sociali; - internalizzazione: ovvero la possibilità di raccogliere taluni dati in autonomia.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori Comunali ed expertice.

Soggetto titolare38

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale e ASL. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________

38 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 55.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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239

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO SCHEDA N. 54 – SERVIZIO DI SPORTELLO SOCIALE IN COOPROGETTAZIONE CON IL

TERZO SETTORE -

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO N. 5 DI TRANI – BISCEGLIE, PROVINCIA (BT)

Informazioni generali

Ambito di intervento: X WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 54 Ambito Denominazione servizio: SERVIZIO DI SPORTELLO SOCIALE (Art. 84 del R. R. 4/2007) Destinatari finali: Popolazione residente, Nuclei familiari. n. utenti: 108.158 ab. (popolazione d’ambito al 31.12.08)

Obiettivi del servizio

Consolidamento e potenziamento degli Sportelli Sociali, obiettivo di servizio:

- N. 5 Sportelli Sociali nell’Ambito territoriale.

Principali attività previste

Il servizio di sportello sociale raccoglie elementi informativi sul sistema di bisogni e di domande, anche inespresse, da parte delle persone e delle famiglie, e ne orienta la manifestazione mediante azioni mirate di informazione e di accompagnamento nella rete degli attori sociali, con specifico riferimento ai Comuni, ai soggetti del terzo settore, agli altri soggetti privati. Presso lo sportello sociale il cittadino può richiedere anche prestazioni di supporto burocratico-amministrativo per seguire le pratiche amministrative connesse alla richiesta ed alla fruizione dei servizi sociali e sociosanitari, ivi comprese, a puro titolo esemplificativo, le questioni fiscali, contributive, pensionistiche, la determinazione dell’indicatore di situazione economica, la formulazione di eventuali autocertificazioni. Questa articolazione di attività dello sportello unico fornisce notizie e informazioni sui servizi sociali e sociosanitari presenti nell’Ambito territoriale e nel distretto sociosanitario.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Il servizio di sportello sociale deve essere garantito da risorse umane che abbiano una buona conoscenza degli strumenti e delle tecniche di comunicazione sociale e che abbiano esperienza nei settori richiesti, oltre che essere in possesso di specifiche competenze relazionali e di conoscenza del territorio. Presso tale servizio è prevista la presenza di mediatori linguistici e di mediatori interculturali, quando necessaria per la positiva interazione con persone immigrate.

Soggetto titolare39

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Gli Enti coinvolti possono essere associazioni di volontariato, associazioni di categoria e patronati, di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152, sulla base di apposite convenzioni. Il servizio di sportello sociale deve articolarsi territorialmente in maniera da garantire la massima fruibilità da parte di tutti i cittadini.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(Convenzioni con patronati, associazioni di categoria, associazioni di volontariato)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 90.000,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 80.000,00 - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro 5.000,00 - altri costi generali di gestione Euro 5.000,00

39 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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241

CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO SCHEDA N. 56, 58, 59,60

– PORTA UNICA D’ACCESSO –

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO N. 5 DI TRANI – BISCEGLIE, PROVINCIA (BT)

Informazioni generali

Ambito di intervento: X WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 56, 58, 59, 60 Ambito Denominazione servizio: PORTA UNICA DI ACCESSO (P.U.A.) (Art. 3 del R. R. 4/2007) Destinatari finali: Residenti Ambito. n. utenti 108.158 ab. (popolazione d’ambito al 31.12.08)

Obiettivi del servizio

Il Sistema sociale integrato territoriale del Piano di Zona si basa sull’innovazione di processo e di servizio, obiettivo degli interventi è quello di migliorare la conoscenza dei cittadini sull’offerta del sistema sociosanitario e il grado di accessibilità dei servizi integrati, sia rispetto ai servizi domiciliari, che alle prestazioni economiche, protesiche, ecc…, mediante una piena funzionalità della Porta Unica di Accesso dell’Ambito e il distretto sociosanitario, funzionanti in rete condividendo database, strumenti e modalità di accoglienza, promuovendo l’integrazione funzionale e professionale con il Servizio Sociale Professionale, obiettivi di servizio:

- Piena operatività di n. 1 PUA per Ambito territoriale.

Principali attività previste

La PUA sarà un modello organizzativo innovativo che avrà lo scopo di creare percorsi assistenziali integrati con il coinvolgimento di tutti i servizi nei confronti di soggetti non autosufficienti e deboli e di tutta la popolazione residente.

Questo strumento consentirà la presa in carico da parte delle strutture competenti di persone da curare, superando la criticità della persistenza di un servizio frammentato, disomogeneo e non sempre conforme alle necessità. La porta di accesso rappresenterà il luogo dove ogni cittadino potrà rivolgersi per ottenere qualsiasi informazione relativa ai servizi sociali e socio-sanitari integrati, compartecipati domiciliari integrati,

semiresidenziali e residenziali, e delle modalità e tempi di accesso alle prestazioni.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

La PUA dovrà avere come funzioni principali quelle di: (i) Accogliere le Istanze, (ii) Dare Informazioni e (iii) Orientare l’Utenza. La PUA avrà due sportelli fisici ubicati:

N.1 presso il Comune di Trani (Centro Servizio Famiglie); N.1 presso il Comune di Bisceglie, in stabili/locali da individuare.

Funzionamento della PUA

1. La PUA dovrà essere il luogo di accesso e della presa in carico del cittadino richiedente 2. Il cittadino potrà → ricevere informazioni su cosa fare per beneficiare di un servizio sociale e/o servizio integrato → ricevere la documentazione necessaria per accedere al servizio → ritornare presso la PUA con tutta la documentazione debitamente compilata 3. La PUA si occuperà della raccolta dei dati e della documentazione necessaria all’istruttoria della

domanda di accesso alla rete dei servizi; 4. La PUA dovrà essere dotata di tutta la modulistica necessaria per tutti i servizi previsti; 5. La PUA sarà dotata di un front-office che si occuperà dell'accoglimento delle richieste formali e della

raccolta delle istanza; 6. Nella PUA opererà personale amministrativo e tecnico sociale con compiti di front e back office. 7. La PUA si occuperà dell’attivazione degli altri referenti territoriali competenti della rete formale

dell'utente per il completamento della richiesta; 8. I servizi rinvieranno alla PUA la modulistica compilata (impegnandosi a smistarla ai medici di base,

ASL, Assistenti Sociali, etc.), nel rispetto della privacy attraverso posta elettronica/internet; 9. Avuto il quadro della pratica, la PUA invierà la stessa all’UVM affinché: effettui la valutazione del

bisogno socio-sanitario, articoli il progetto individuale interfacciandosi con il Responsabile del Caso e inserisca l’utente in Lista di Attesa.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Gli Sportelli PUA dovranno essere dotati di personale altamente qualificato, dotazione minima per sportello: (i) n. 1 Assistente Sociale, (ii) n. 1 Addetto Amministrativo e (iii) il Case Manager (uno per ambito). Ciò significa che per i n. 2 sportelli previsti dovranno essere impiegate almeno n. 5 risorse. Gli Sportelli avranno orari di servizio di minimo 6 ore, con la previsione di alcune ore di apertura al pubblico durante le mattine dal lunedì al venerdì ed il pomeriggio del giovedì.

Soggetto titolare40

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

40 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 479.042,38 di cui ASL Euro 40.200,00 MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 412.042,38 - attrezzature Euro 22.000,00 - utenze e consumi Euro 10.000,00 - altri costi generali di gestione Euro 35.000,00

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO SCHEDA N. 57

– UNITA’ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE –

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 X 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI – BISCEGLIE, PROVINCIA (BT)

Informazioni generali

Ambito di intervento: X WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 57 Ambito Denominazione servizio: UNITA’ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE (U.V.M.) Art. 3 del R. R. 4/2007 Destinatari finali: Residenti Ambito, Persone non autosufficienti. n. utenti 108.158 ab. (popolazione d’ambito al 31.12.08)

Obiettivi del servizio

Il Sistema sociale integrato territoriale del Piano di Zona si basa sull’innovazione di processo e di servizio, obiettivo degli interventi è quello di migliorare la conoscenza dei cittadini sull’offerta del sistema sociosanitario e il grado di accessibilità dei servizi integrati, sia rispetto ai servizi domiciliari, che alle prestazioni economiche, protesiche, ecc…, promuovendo l’integrazione funzionale e professionale con il Servizio Sociale Professionale e con l’operatività della Unità di Valutazione Multidimensionale, obiettivi di servizio:

- Piena operatività n. 1 UVM per Ambito territoriale.

Principali attività previste

La Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) è una équipe multiprofessionale, in grado di leggere le esigenze di pazienti con bisogni sanitari e sociali complessi, che costituisce a livello di ambito il filtro per l’accesso al sistema dei servizi socio-sanitari di natura domiciliare, semiresidenziale e residenziale a gestione integrata e compartecipata (L.R. n.25/2006 e R.R. n.4/2007). Svolge i seguenti compiti: a) effettua la valutazione multidimensionale, utilizzando lo strumento e le procedure previsti a livello regionale, dell’autosufficienza ovvero del residuo grado di autonomia dell’utente, dei bisogni assistenziali

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

suoi e del proprio nucleo familiare, ivi inclusa la valutazione della dipendenza psico-fisica risultante da specifica relazione che contiene motivata proposta di intervento; b) verifica la presenza delle condizioni socio-economiche, abitative e familiari di ammissibilità ad un certo percorso di cura e assistenza; c) elabora il progetto socio-sanitario personalizzato, che deve essere condiviso con l’utente e con il nucleo familiare e da essi sottoscritto, e che assicuri un uso ponderato delle risorse grazie ad una visione longitudinale nel tempo, orientata alla pianificazione complessiva degli interventi; d) verifica e aggiorna periodicamente l’andamento del progetto personalizzato; e) procede alla dimissione concordata.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

L’UVM è costituito da componenti sanitarie e personale dell’Ambito. L’UVM di Ambito si riunisce nel Distretto e dovrà essere così composto:

Segreteria UVM: n. 1 Assistente Sociale dell’ASL; Commissione: → n.1 Coordinatore Sociosanitario → n.2 Assistenti Sociali di Ambito (una effettiva ed una supplente) → n.1 Medico di medicina generale (figura terza rispetto ai medici di base degli utenti) → n.1 Medico specialista a seconda dei bisogni (generalmente fisiatra e/o psichiatra) → Case Manager

Per quanto concerne gli Assistenti Sociali si ritiene che l’Ass. Sociale impegnato nell’UVM debba essere diverso da quello operativo nella PUA, al fine di non condizionare la valutazione finale a causa della gestione diretta del caso.

Soggetto titolare41

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila e ASL. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro 396.932,65 di cui Euro 300.000,00 ASL MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro 396.932,65 - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

41 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N.61 – UFFICIO TEMPI E SPAZI DELLA CITTA’

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 2011 X 2012 X

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria - Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

X MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: x SI NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 61 amb Denominazione servizio: UFFICIO TEMPI E SPAZI DELLA CITTA’ Regolamento regionale 11 novembre 2008 n. 21 Destinatari finali: Popolazione complessiva e Nuclei familiari, Donne e giovani coppie. n. utenti Popolazione 107.773; 37.291 nuclei familiari (nuclei residenti nell’ambito al 31/12/2008)

Obiettivi del servizio

Razionalizzare l’organizzazione dei tempi della città e migliorare le condizioni di fruizione quotidiana dei servizi, attraverso la qualificazione dei programmi di azione per lo sviluppo economico, lo sviluppo urbano sostenibile e l’inclusione sociale, al fine di sostenere le pari opportunità fra uomini e donne e di favorire la qualità della vita attraverso la conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale, di formazione e del tempo per sé delle persone che risiedono sul territorio regionale, anche temporaneamente, obiettivo di

servizio:

- N. 1 Ufficio Tempi e Spazi della Città.

Principali attività previste

Creazione dell’Ufficio dei Tempi e Spazi della Città, quale struttura interna all’amministrazione con funzione di gestione, consulenza e coordinamento degli interventi, che in una prima fase si occuperà di promuovere indagini e ricerche di mercato.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

L’Ufficio dei Tempi e Spazi sarà una struttura operativa permanente con il compito di progettare, implementare e monitorare i PTO. Compiti dell’Ufficio dei tempi e degli Spazi potranno essere:

- adattare l’orario dei servizi dei Comuni alle esigenze del pubblico, che in un primo periodo sarà suscettibile a variazioni post-verifiche;

- studiare una fascia oraria di apertura comune per i servizi di maggiore interesse collettivo; - migliorare il funzionamento degli URP in modo tale da fornire servizi di accoglienza e orientamento

negli adempimenti burocratici, favorire il trasferimento diretto dei documenti tra uffici, senza il ricorso al cittadino;

- ridurre gli adempimenti burocratici richiesti ai cittadini e revisionare la modulistica comunale; - ripensare e riprogettare una nuova articolazione degli orari delle scuole pubbliche e private, di ogni

ordine e grado, oltre alle scuole dell’infanzia; - raccogliere i fabbisogni e gli orientamenti dei familiari dei bambini e degli studenti rispetto ad alcune

opzioni alternative (pre-post scuola, bus scolastico, attività integrative, ecc.) finalizzato ad attivare un piano degli orari della scuola di base (0-14) per quartiere e valutarne la fattibilità;

- promuovere l’attivazione di Banche del tempo coinvolgendo le associazioni presenti sul territorio, al fine di favorire lo scambio dei servizi di vicinato, estendere la solidarietà nelle comunità locali, e incentivare iniziative di associazioni, organizzazioni ed enti che organizzano lo scambio del tempo per impieghi di reciproca solidarietà e interesse.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Individuazione di un Responsabile interno all’amministrazione cui viene assegnata la competenza in materia di tempi ed orari. Il Responsabile viene coadiuvato a livello operativo da uno o più funzionari amministrativi comunali, individuati con apposito avviso interno di mobilità temporanea destinato al personale di categoria interessato, idoneo e motivato e da esperti esterni individuati per la redazione dei piani degli orari e degli spazi e per l’affiancamento attuativo.

Soggetto titolare42

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Ambito Territoriale Sociale. Localizzazione del servizio: Trani

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

Servizio da attivare con finanziamento di fondi specifici reperiti mediante la partecipazione a bandi regionali

42 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 62 – PROGETTUALITA DI PROMOZIONE DELLA CRESCITA ED AUTONOMIA

DEGLI ADOLESCENTI E DEI GIOVANI

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 x 2011 x 2012 x

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazione generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 62 amb Denominazione servizio: PROGETTUALITA’ DI PROMOZIONE DELLA CRESCITA ED AUTONOMIA DEGLI ADOLESCENTI E DEI GIOVANI Destinatari finali: Adolescenti e Giovani. n. utenti 800 giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni (residenti al 01/01/2007)

Obiettivi del servizio

Valorizzare il ruolo degli adolescenti e giovani nella società migliorando i loro contesti di appartenenza attraverso la promozione di interventi che favoriscano l’aggregazione e che facilitino il protagonismo giovanile ed i bisogni di ascolto e di espressività dei ragazzi e degli adolescenti, obiettivo di servizio:

- Creazione di una banca dati di iniziative di promozione per le politiche giovanili; - costituzione di n. X gruppi di mutuo aiuto tra pari; - riduzione dei rischi derivanti da una cattiva educazione alla sicurezza stradale.

Principali attività previste

Creazione Banca Dati iniziative di promozione per politiche giovanili L'obiettivo principale è la "costruzione di una conoscenza condivisa", sistematica ed organizzata, della condizione giovanile. La Banca Dati intende dunque offrire un quadro di conoscenze utile alla programmazione delle politiche giovanili ed alla progettazione delle iniziative rivolte ai giovani e verrà intesa come uno spazio aperto, funzionale allo scambio ed al confronto di conoscenze, di esperienze tra coloro che si occupano di giovani da posizioni e ruoli professionali diversi, sia del pubblico che del privato, ovvero gli amministratori dei vari livelli del governo locale che definiscono gli indirizzi ed i programmi delle politiche giovanili; gli operatori dei servizi pubblici (culturali, sociali, educativi) e del privato sociale (associazioni,

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

cooperative) che lavorano direttamente nella realtà quotidiana dove pulsa la vita dei giovani. Da un punto di vista dei contenuti le tematiche trattate dalla Banca Dati riguardano i principali ambiti di vita del giovane: famiglia, scuola, lavoro, tempo libero, disagio, cultura. Attività di mutuo aiuto tra pari Promozione di gruppi di Mutuo-Aiuto attraverso cui si vogliono offrire agli adolescenti occasioni di aggregazione, maggiori opportunità di inserimento sociale e prospettive per il futuro. Il gruppo di Mutuo-Aiuto è il gruppo in cui gli utenti si auto-gestiscono, gruppo in cui la relazione stessa tra le persone (tra pari) è una risorsa in grado di offrire aiuto. Oggi questa modalità sta recuperando spazio e riconoscimento soprattutto nei contesti della solidarietà e del sostegno reciproco tra soggetti in difficoltà. Il gruppo di mutuo-aiuto favorisce il mantenimento del benessere sociale, il quale costituisce la dimensione qualitativa della sopravvivenza. Fondamentali sono quindi gli argomenti trattati per la formazione dei giovani e per dare loro supporto emotivo, affettivo, ma anche informativo e culturale. I temi che si intendono affrontare nei relativi laboratori previsti riguarderanno: il disagio emotivo, il rapporto genitorialità-figli, i disturbi alimentari, l’educazione alla sessualità. Innovative saranno soprattutto le metodologie pedagogiche utilizzate come: l’ascolto attivo, la peer education, il circle time, l’educatore di strada. Attività di sensibilizzazione e promozione alla sicurezza stradale Attività finalizzate alla sensibilizzazione dei giovani alla sicurezza stradale e alla educazione alla legalità. Obiettivo dell’attività è di responsabilizzare i ragazzi ed i loro genitori in ordine ai problemi della sicurezza stradale, in quanto si è convinti che la massima prevenzione si può ottenere tramite un valido atteggiamento formativo, che permetta ai giovani, una volta in strada, di usare maggiore prudenza e un miglior rispetto delle regole, essendo consapevoli dei pericoli cui ci si espone. La proposta, che si intende attuate sull’intero territorio d’Ambito consiste nel promuovere campagne tra i giovani sul tempo della notte e del divertimento all’insegna della consapevolezza e dell’attenzione ai rischi, attraverso la sensibilizzazione, l’informazione sui rischi dell’alcol e delle droghe alla guida, l’educazione alla guida sicura in alcuni contesti di aggregazione giovanile (discoteche e locali notturni). Ulteriori campagne di sensibilizzazione e prevenzione saranno finalizzate per incentivare l’uso del mezzo pubblico collettivo (bus navetta, car sharing, car pooling) soprattutto nei cosiddetti “tragitti a rischio” quale quelli per recarsi ai locali notturni. Altro aspetto dell’attività è l’incentivazione della figura del “guidatore designato”, ben identificabile da parte del gestore (discoteche e locali notturni) e disposto a sottoporsi all’esame dell’etilometro al momento dell’uscita dal locale, che evita di bere alcolici per poter guidare, al quale si potrà offrire per es. l’ingresso gratuito e le consumazioni di bevande non alcoliche a prezzi scontati o addirittura completamente gratuite.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Operatori dei servizi pubblici, privato sociale, cittadini ed educatori.

Soggetto titolare43

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila. Localizzazione del servizio: Ambito. Gli Enti coinvolti potranno essere Cooperative Sociali, loro consorzi, A.T.I. e ditte private o organizzazioni specializzate con esperienza maturata nella gestione di medesimi servizi e con personale qualificato.

43 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

Modalità di gestione del servizio

gestione in economia (specificare ______________________________)

X gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro - altri costi generali di gestione Euro

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

AMBITO Scheda N. 63 – MISURE DI SOSTEGNO PER L’ABITAZIONE

PIANO DI ZONA 2010-2012

Annualità: 2010 2011 x 2012 x

AMBITO DI TRANI - BISCEGLIE

PROV. DI Barletta – Andria – Trani

Informazioni generali

Ambito di intervento: WELFARE D’ACCESSO

SERVIZI DOMICILIARI SERVIZI COMUNITARI A CICLO DIURNO

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA SERVIZI E STRUTTURE RESIDENZIALI

MISURE A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI X INCLUSIONE SOCIALE

Obiettivo di servizio: SI x NO (vedi Quadro sinottico degli obiettivi di servizio a pag.. 82 del PRPS 2009-2011) Numero progressivo: N. 63 amb Denominazione servizio: MISURE DI SOSTEGNO PER L’ABITAZIONE Destinatari finali: Famiglie indigene e famiglie immigrate. n. utenti: nuclei familiari 50

Obiettivi del servizio

Promozione di politiche locali della casa, per il sostegno dei lavoratori italiani di reddito medio- basso e della popolazione immigrata, obiettivo di servizio:

- N. 50 interventi per ambito.

Principali attività previste

1. Censimento dell'offerta abitativa rivolta alle famiglie immigrate e accompagnamento nella

fase di ricerca e accesso all' abitazione Servizio di informazione, orientamento e intermediazione per garantire l'accesso degli immigrati all'alloggio con l'obiettivo di creare un servizio mirante a favorire l'incontro tra domanda e offerta sul mercato privato della casa. Interventi di informazione e orientamento: informazioni sul mercato immobiliare, orientamento per la ricerca della casa, orientamento ai servizi sul territorio, presentazione domanda per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, presentazione domanda per il contributo affitto, agevolazioni ICI per i proprietari che affittano con contratto convenzionato.

2. Sistema di agevolazione e/o contribuzione in favore di proprietari di II case disponibili alla locazione degli immobili ad immigrati ed a famiglie residenti in difficoltà

Agevolazioni fiscali (es. ICI, Tarsu) e detrazioni.

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CITTA’ DI TRANI CITTA’ DI BISCEGLIE

PIANO DI ZONA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 5 DEI COMUNI ASSOCIATI DI TRANI E BISCEGLIE

3. Accompagnamento delle famiglie residenti nell'acceso all'abitazione supportate da fondo di garanzia e microcredito

Per contribuire a fronteggiare la crisi, l’Ambito Territoriale Sociale N°5 intende elaborare un progetto innovativo di finanza sociale e solidale, e per attuarlo stipulerà un Protocollo d’Intesa con istituti di credito, associazioni dei consumatori e con il Consiglio notarile della Provincia Andria – Barletta – Trani, con cui istituire un Fondo di Garanzia. Il fondo favorirà la locazione, la portabilità dei mutui, il sostegno dei mutui per la casa, la concessione di prestiti sull’onore, etc. Il Fondo sarà aperto ad altri soggetti pubblici e privati, e anche Fondazioni, che vorranno intervenire. Le Associazioni di consumatori e il Consiglio notarile parteciperanno mettendo a disposizione servizi di consulenza, assistenza, informazione nelle forme da individuare nelle singole convenzioni attuative.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio

Esperti di orientamento, sociologo, assistente sociale

Soggetto titolare44

ed enti coinvolti – Localizzazione del servizio

Soggetto titolare: Comune Capofila in collaborazione con istituti di credito, associazioni dei consumatori, Consiglio notarile della Provincia Andria – Barletta – Trani. Localizzazione del servizio: Ambito.

Modalità di gestione del servizio

X gestione in economia (specificare ______________________________)

gestione diretta con affidamento a terzi

(specificare procedure di affidamento______________________________)

delega a soggetto terzo (specificare ___________________________________)

altra modalità di gestione (specificare _________________________________)

Spesa totale prevista

Gli interventi saranno in parte realizzati mediante gli operatori del Centro Servizi Famiglie e con ulteriori fondi da reperire partecipando a bandi specifici es. bando a supporto delle famiglie numerose. COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO: Euro MACROVOCI DI SPESA - risorse umane Euro - attrezzature Euro - utenze e consumi Euro

- altri costi generali di gestione Euro

44 Il Soggetto titolare del servizio è il soggetto responsabile, a cui cioè andranno le risorse per la copertura finanziaria del servizio, indipendentemente dalle modalità di gestione che tale soggetto sceglierà di adottare, ivi compreso l’affidamento a soggetti terzi.