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Comune di MORSANO AL TAGLIAMENTO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE Pianif. Terr. Gabriele VELCICH (PAI, REVISIONE DEI VINCOLI E ALTRO) VAS (VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA) VERIFICA di ASSOGGETTABILITÀ D.Lgs 152/2006, art. 12 LR 16/2008, art. 4 DGR 2627/2015 Red.6.2018 VARIANTE 23

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Comune di MORSANO AL TAGLIAMENTO

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE Pianif. Terr. Gabriele VELCICH

(PAI, REVISIONE DEI VINCOLI E ALTRO)

VAS (VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA) VERIFICA di ASSOGGETTABILITÀ

D.Lgs 152/2006, art. 12

LR 16/2008, art. 4

DGR 2627/2015

Red.6.2018

V A R I A N T E

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SOMMARIO

1. LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO..................................................................................................... 2

2. PROCEDURA OPERATIVA .................................................................................................................... 3

2.1 Iter procedurale................................................................................................................................... 5

3. CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELL'AREA VASTA .............................................................. 6

3.1 Geologia.............................................................................................................................................. 6 3.2 Aree sottoposte a vincoli di tutela ambientale..................................................................................... 6 3.3 Qualità dell’aria.................................................................................................................................. 7 3.4 Qualità delle acque superficiali e sotterranee .................................................................................. 10 3.5 Inquinamento acustico ed elettromagnetico...................................................................................... 10 3.6 Paesaggio ......................................................................................................................................... 10 3.7 Varie.................................................................................................................................................. 11

4. CARATTERISTICHE DEL PIANO ..................................................................................................... 12

5. CARATTERISTICHE DEGLI EVENTUALI IMPATTI ..................................................................... 14

5.1 Analisi della Coerenza ...................................................................................................................... 14 5.2 Consumo di Suolo.............................................................................................................................. 15 5.3 Paesaggio, aree protette e biodiversità............................................................................................. 15 5.4 Qualità dell’aria e delle acque.......................................................................................................... 15 5.5 Inquinamento acustico ed elettromagnetico...................................................................................... 16 5.6 Valutazione globale degli impatti previsti......................................................................................... 16

6. CONCLUSIONI ........................................................................................................................................ 19

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VAS: SCREENING o VERIFICA di ASSOGGETTABILITÀ

Comune di MORSANO AL TAGLIAMENTO (PN) - Variante 23 al PRGC

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Introduzione

Morsano al Tagliamento è comune dotato di un piano regolatore generale comunale adeguato alle

leggi regionali 52/1991 e 19/2009 (seconda legge urbanistica regionale e codice regionale dell’edilizia), oltre che al decreto regionale 126/1995 (revisione degli standards urbanistici regionali).

La variante 23 al piano regolatore generale comunale (PRGC) di Morsano al Tagliamento ha per

oggetto il recepimento del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del Tagliamento, una revisione dei vincoli espropriativi e procedurali decaduti, un aggiornamento delle servitù militari, l'adeguamento delle definizioni di parametri edilizi e di destinazioni d’uso alla LR 19/2009 (codice regionale dell’edilizia) e altre modifiche minori.

La proposta di variante viene sottoposta a procedura di Valutazione Ambientale in base alla

Direttiva comunitaria 2001/42/CE del 27 giugno 2001 in materia di V.A.S., recepita a livello nazionale dal D.Lgs. 152/2006 s.m.i., Testo Unico Ambiente, che all’art. 6 specifica i piani da sottoporre a VAS, e all’art. 12 norma la verifica di assoggettabilità a VAS (fase di screening).

In base a quanto specificato nel D.Lgs 152/2006, la VAS riguarda tutti i piani di intervento sul territorio ed è preordinata a garantire che gli effetti sull’ambiente derivanti dall’attuazione di detti piani siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione.

Come contributo al Decreto nazionale, l’art 4 della Legge Regionale 16/2008 del Friuli Venezia Giulia “Omnibus” al comma 3 stabilisce che “l’autorità competente (la Giunta comunale) valuta,

sulla base della presente relazione allegata al piano con i contenuti di cui all’allegato I della

parte II del decreto legislativo 152/2006, se le previsioni derivanti dall’approvazione del piano

possono avere effetti significativi sull’ambiente”.

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1. Legislazione di riferimento

Il presente fascicolo costituisce elaborato ai fini della Verifica di Assoggettabilità a VAS della proposta di variante 23 al PRG del comune di Morsano al Tagliamento (PN). La Verifica ha lo scopo di valutare in modo esaustivo le caratteristiche del piano, considerando le peculiarità degli impatti ambientali derivanti dalla sua attuazione e delle aree potenzialmente coinvolte da essi.

La VAS, Valutazione Ambientale Strategica, prevista a livello europeo, recepita e regolamentata a livello nazionale e regionale, è un processo di precauzione basato sul concetto di sviluppo sostenibile e atto alla valutazione dei possibili effetti sull’ambiente derivanti dall’adozione e dall’attuazione di piani e programmi.

La proposta di Piano viene sottoposta a procedura di Valutazione Ambientale in base alla Direttiva

comunitaria 2001/42/CE del 27 giugno 2001 in materia di VAS, recepita a livello nazionale dal D.Lgs. 152/2006 s.m.i., Testo Unico Ambiente, che all’art. 6 specifica i piani da sottoporre a VAS, e all’art. 12 norma la verifica di assoggettabilità a VAS, detta anche fase di screening.

In base a quanto specificato nel D.Lgs 152/2006, la VAS riguarda tutti i piani e programmi (P/P)

di intervento sul territorio ed è preordinata a garantire che gli effetti sull’ambiente derivanti dall’attuazione di detti P/P siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione (art. 4).

I P/P soggetti alla VAS sono quelli di cui all’art. 6 (oggetto della disciplina), che riguardano i settori agricolo, forestale, energetico, della pesca, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale e della destinazione dei suoli e che costituiscano quadro di riferimento per la realizzazione di interventi soggetti alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Per altri P/P o in caso di modifiche non sostanziali di quelli soprannominati, si deve condurre una fase di verifica preventiva per stabilire la necessità o meno di sottoposizione a VAS del P/P in esame. La VAS si esplica prima dell’approvazione del P/P e si conclude con un giudizio di compatibilità ambientale emesso dall’autorità competente per la valutazione.

Si ricorda come, in assenza di specifiche norme regionali, il sopraccitato Decreto 152/2006, come

agg. dal 128/2010, abbia completamente sostituito le precedenti norme in materia di VAS indicate dalla L.R. 11/2005 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità Europee”. Come contributo al Decreto nazionale, l’art 4 della Legge Regionale 16/2008 del Friuli Venezia Giulia “Omnibus” al comma 3 stabilisce che “l’autorità competente (la Giunta comunale) valuta, sulla base della presente relazione allegata al piano con i contenuti di cui all’allegato I della parte II del decreto legislativo 152/2006, se le previsioni derivanti dall’approvazione del piano possono avere effetti significativi sull’ambiente”, come da modifiche dall’art. 35 della L.R. 13/2009 e dall’art. 3 comma 25 della L.R. 24/2009 (Legge finanziaria 2010).

La Deliberazione di Giunta Regionale 2627 del 2015 ha inoltre contribuito alla normativa di VAS specificando in merito a finalità, principi generali e definizioni, ambito di applicazione, autorità competenti e fasi del processo di VAS, ivi compreso il monitoraggio.

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2. Procedura operativa

Riferimento per la stesura del presente elaborato sono state le indicazioni contenute nella Direttiva

e nel Decreto di recepimento, e nei rispettivi allegati, nello specifico l’Allegato II della direttiva 2001/42/CE e l’Allegato I del D.Lgs. 152/2006 s.m.i. che definiscono le specifiche per l’elaborazione del Documento di Sintesi (ovvero Verifica di Assoggettabilità) della proposta di variante 23 al PRG del comune di Morsano al Tagliamento.

Per gli aspetti metodologici di analisi e valutazione, si è fatto riferimento alle principali linee guida

in materia di VAS emerse a livello regionale, nazionale ed internazionale, sia precedenti all’approvazione della Dir. CE/42/2001, sia successive, ovvero, in via indicativa e non esaustiva: � Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei

Fondi strutturali dell’Unione europea; � Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica (Supplemento al mensile del Ministero

dell’Ambiente “L’ambiente informa"); � Attuazione della Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati

Piani e Programmi sull’ambiente (Studio DG Ambiente CE); � Progetto Enplan - Linee Guida per la valutazione ambientale di Piani e Programmi; � Strumento a supporto a supporto della valutazione d’impatto ambientale (VIA), della

valutazione ambientale strategica (VAS) e d’incidenza ecologica (VIEc) (FVG). Gli elaborati progettuali considerati riguardo alla variante 23, redatti da Archiur Srl (UD), sono: a) RELAZIONE b) MODIFICHE c) NORME di ATTUAZIONE d) tavole di ZONIZZAZIONE Altri elaborati considerati: � tavole di PTR comprendenti il territorio del comune di Morsano al Tagliamento; � tavole della Carta Geologica Regionale comprendenti il territorio del Comune e limitrofi; � dati statistici ISTAT reperibili per il Comune di Morsano al Tagliamento; � Carta della Natura del Friuli Venezia Giulia (Regione FVG); � Piano Regionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria (Regione FVG / ARPA FVG); � rapporto sullo stato dell’ambiente (ARPA FVG, agg. 2018); � Manuale degli habitat del FVG (servizio VIA FVG & Univ. di Trieste, dip. biologia, 2006);

Principali fonti web: � www.comune.morsanoaltagliamento.pn.it � www.regione.fvg.it � www.arpa.fvg.it � www.irdat.fvg.it

Come indicato dall’allegato I del D.Lgs. 152/2006 s.m.i., i contenuti della Verifica di

Assoggettabilità, o fase di screening, vertono solo sulle componenti ambientali effettivamente interessate dalle modifiche introdotte dal Piano. Vengono al contrario escluse dalla Verifica le analisi delle caratteristiche del territorio che sono oggettivamente non interessate dalle modifiche introdotte dalla variante 23 (tab. 1).

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Tabella 1. Corrispondenza tra i contenuti della Verifica e i criteri dell’Allegato I del Testo Unico Ambiente.

Criteri All. 1 D. Lgs. 152/2006 s.m.i. Contenuti della Verifica di Assoggettabilità Cap:

CARATTERISTICHE DEL PIANO tenendo conto, in particolare, di:

in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati

Il Comune di Morsano al Tagliamento è dotato di piano regolatore generale comunale, adeguato alla legge regionale 52/1991.

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problemi ambientali pertinenti al piano o al programma

Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino del Tagliamento (PAI) come da DR FVG 2017. Questo piano prevede misure per la sicurezza geologica.

la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente

Normativa quadro UE sul rischio alluvioni, basata su Direttiva 2007/60/CE

CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI e DELLE AREE INTERESSATE

tenendo conto, in particolare, di:

probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti

carattere cumulativo degli impatti

Sono stati individuati e caratterizzati qualitativamente pressioni e impatti attesi dalla adozione ed attuazione della variante .

5

natura transfrontaliera degli impatti Esclusi già in fase preliminare.

rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti);

Esclusi già in fase preliminare. Anzi, la variante avrà presumibilmente impatti positivi

per quanto riguarda la salvaguardia della salute umana, dato che interviene per prevenire pericolo di alluvioni ed esondazioni.

entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate)

Viene individuata l’area di influenza della variante al PRGC, ricadente nel comune di Morsano al Tagliamento e, per quanto riguarda i bacini tributari, rilevante anche per i comuni contermini.

5

valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa:

-delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale,

-del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo

Sulla base del contesto ambientale attuale sono state verificate sensibilità, vulnerabilità e criticità dell’area di influenza della variante.

In particolare sono state considerate le criticità che potrebbero essere influenzate dalla realizzazione delle variazioni previste dalla variante rispetto alla precedente situazione.

5

impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

Esclusi, come concluso da fascicolo di Esclusione da Verifica di Significatività di Incidenza su siti Natura 2000, in allegato agli elaborati di Piano.

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2.1 Iter procedurale

In riferimento alle leggi precedentemente indicate le fasi della procedura di VAS sono: 1. incarico per la predisposizione del documento di sintesi e individuazione figura competente

per la redazione della VAS; 2. individuazione di: proponente, ossia l'Ufficio Tecnico del Comune di Morsano al Tagliamento

- Urbanistica ed Edilizia privata, che ha fatto proprio il Piano ovvero avvalendosi per gli aspetti tecnici alla società Archiur (UD); autorità procedente: il Consiglio Comunale; autorità competente: la Giunta Comunale di Morsano al Tagliamento;

3. definizione dello schema operativo, individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione, solo se opportuno (in relazione alle caratteristiche del Piano) si procede anche all'individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale (ARPA, Ass., enti parco...), che è fatta di concerto tra l’autorità procedente e l’autorità competente;

4. elaborazione della Verifica di Assoggettabilità a VAS (preliminare); 5. pubblicazione sul sito web del Comune/Pubblica Amministrazione dell'elaborato di screening

di VAS, come da D.Lgs. 33/2013, per il solo periodo di durata della procedura di VAS; 6. eventuali consultazioni con i soggetti competenti, che hanno a disposizione 30 giorni dal

ricevimento del materiale relativo al Piano per inviare osservazioni e considerazioni sulla coerenza con gli obiettivi di sostenibilità sugli impatti delle previsioni di Piano e sulla loro significatività, indicando la necessità o meno di effettuare valutazioni più approfondite su determinati aspetti e criticità;

7. l'autorità competente, ovvero la Giunta Comunale, sulla base degli elementi di cui all'allegato I del D.lgs. 152/2006, ed eventualmente di quanto ricevuto dai s.c. (punto 6) svolge l’istruttoria tecnica e verifica se il piano o programma possa avere impatti significativi sull'ambiente o preveda azioni in contrasto con gli obiettivi di sostenibilità ambientale;

8. adozione con delibera di Giunta del documento di Verifica di Assoggettabilità a VAS, con la decisione di assoggettare o escludere il piano o il programma dalla valutazione di cui agli articoli da 13 a 18 e, se del caso, definendo le necessarie prescrizioni;

9. informazione circa la decisione e le conclusioni adottate: invio copie al Comune e in allegato ai documenti di relazione agli organi preposti alla valutazione urbanistica del Piano: Regione FVG, oltre ai soggetti competenti, se precedentemente individuati.

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3. Caratteristiche ambientali dell'area vasta

Il territorio comunale si estende per una superficie complessiva di 32,16 kmq in provincia di Pordenone, ed è collocato geograficamente alla destra orografica del fiume Tagliamento e ai confini con la regione Veneto. La quota varia elevandosi da sud verso nord: da 10 m s.l.m. a 25 m s.l.m. caratterizzando questa parte della Regione nella zona altimetrica della pianura. L’escursione altimetrica è di 15 m. e la casa comunale media si situa ad un’altezza s.l.m. di 14.

3.1 Geologia

Geologicamente il territorio comunale si trova a valle della fascia della Linea delle Risorgive, ove si sviluppano i potenti depositi della Bassa friulana che, procedendo da nord verso sud presentano tanto orizzontalmente quanto verticalmente una diminuzione della frazione grossolana, con passaggio da depositi spesso cementati a depositi decisamente sciolti e da orizzonti ghiaioso-sabbiosi a depositi a granulometria decisamente più fina.

L’indice di piovosità è basso, inferiore ai 1500 mm/annui mediati sul territorio comunale. Non vi sono indici elevati di rischio naturale nel territorio comunale. Il territorio comunale è classificato in zona sismica di categoria 3, zona a rischio basso.

Figura 1. Inquadramento geologico del territorio del comune di Morsano al T., in gran parte formato da depositi alluvionali (Carta Geologica Regionale, 2007, mod.).

3.2 Aree sottoposte a vincoli di tutela ambientale

L'unico sito Natura 2000 già riconosciuto e ricadente o prossimo al territorio comunale è la ZSC IT3320030 Bosco di Golena del Torreano. Il territorio comunale è interessato dall’area di rilevante interesse ambientale (A.R.I.A.) n° 8: Fiume Tagliamento, che scorre lungo il confine est del Comune. Infine si registra la presenza anche di alcuni prati stabili naturali, compresi nell'inventario regionale compilato in esecuzione della legge regionale 9/2005.

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Figura 2. Aree soggette a vincoli di tutela. In comune e adiacenti: SIC “Bosco di Golena del Torreano" evidenziato con perimetro nero, ARIA 8 “Fiume Tagliamento” in perimetro rosso.

3.3 Qualità dell’aria

Nell’ambito del progetto di riorganizzazione della rete di rilevamento della qualità dell’aria è previsto l’adeguamento delle stazioni di misura alle richieste del D. Lgs. 155/2010. I lavori di adeguamento coinvolgono gran parte delle stazioni di misura esistenti e prevedono l’installazione di nuove centraline. A Morsano al Tagliamento è stata quindi recentemente installata una nuova stazione di fondo suburbano destinata a dare informazioni su un’ampia area della regione su cui fino ad ora non si hanno informazioni esaustive (ARPA FVG, 2013). Gli inquinanti presi in considerazione e misurati dalla nuova centralina sono il il biossido d’azoto, l'ozono, il particolato PM10. Si riporta una breve analisi delle concentrazioni rilevate ed anche degli stessi inquinanti (ARPA FVG, 2018, mod.).

Il biossido d’azoto è un gas fortemente reattivo, ritenuto tra gli inquinanti atmosferici più pericolosi

in quanto irritante per propria natura; è inoltre precursore di smog fotochimico e piogge acide. Le emissioni antropogeniche di tale gas sono principalmente derivate da processi di combustione (veicoli, centrali termiche, riscaldamento) in quanto le elevate temperature e pressioni favoriscono la reazione tra l’ossigeno e l’azoto normalmente presenti in atmosfera.

Il D.Lgs. 155/2010 prevede per il biossido di azoto un valore limite orario pari a 200 µg/m3 da non superare più di 18 volte per anno civile ed un valore limite medio annuale fissato in 40 µg/m3.

Il livello di biossido di azoto misurato dalla centralina considerata non ha registrato picchi di sforamento dei valori limiti orari, tuttavia la media annuale misurata è prossima ai limiti di legge.

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Figura 3. Biossido d’azoto: concentrazioni rilevate dalla centralina di Morsano al Tagliamento. L'ozono a livello del suolo - da non confondere con lo strato di ozono nell'atmosfera superiore - è

uno dei principali componenti dello smog fotochimico. E' formato dalla reazione con la luce solare (reazione fotochimica) di inquinanti come gli ossidi di azoto (NOx) nelle emissioni da veicoli e industria e di composti organici volatili (COV) emessi dai veicoli, solventi e l'industria. I più alti livelli di inquinamento da ozono si verificano durante i periodi di tempo soleggiato.

Un'eccessiva quantità di ozono nell'aria può avere un profondo effetto sulla salute umana. Può causare problemi respiratori, asma grilletto, ridurre la funzione polmonare e causare malattie polmonari. In Europa è attualmente uno degli inquinanti atmosferici più problematici. Diversi studi europei hanno riferito che la mortalità giornaliera aumenta del 0,3% e quella per malattie di cuore dello 0,4%, per l'aumento di 10 µg/m3 dell'esposizione all'ozono.

Figura 4. Ozono: concentrazioni medie orarie rilevate nella centralina di Morsano al Tagliamento Per l'ozono, la normativa italiana ed europea individua tre livelli di riferimento da utilizzare per la

tutela della salute umana. Questi livelli sono: * soglia di allarme - media oraria di 240 ug/m3 * soglia di informazione - media oraria di 180 ug/m3 * valore obiettivo - media trascinata su 8 ore di 120 ug/m3 Per quanto riguarda il valore obiettivo, esso non dovrebbe essere superato in più di 25 giorni

durante un anno solare. Dal grafico riportato in figura 4 si evidenzia come i valori rilevati in comune siano spesso al di sotto del limite di allarme, ma ci sono stati alcuni sforamenti dei valori di concentrazione della media su 8 ore rilevati nel periodo più caldo dell'anno.

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Le polveri atmosferiche vengono comunemente definite con la sigla P.T.S. (Particellato Totale

Sospeso) che comprende un insieme eterogeneo di particelle solide volatili (organiche ed inorganiche) e di goccioline liquide sospese nell’aria con dimensioni comprese tra 0.005 e 100 micron e che possono presentare caratteristiche e composizioni chimiche variabili e correlate alla fonte di provenienza. La loro presenza nell’ambiente è legata a fonti naturali (eruzioni vulcaniche, polverosità terrestre, pollini ecc.) o può derivare da diverse attività antropiche quali emissioni da centrali termiche, da inceneritori, da processi industriali in genere, da traffico e svariate altre.

Il possibile danno per l’organismo umano può derivare sia dalla tipologia propria della particella di per sé tossica oppure, più frequentemente, a seguito di sostanze su di esse depositatesi: in altre parole il particellato sospeso risulta, di fatto, il tramite che consente la penetrazione, nell’apparato respiratorio dell’uomo, di sostanze potenzialmente nocive.

Le polveri PM10, una volta emesse, possono rimanere in sospensione nell’aria per circa 12 ore; di queste la frazione di diametro pari a 1 micron (PM1), può rimanere in circolazione per circa 1 mese. Le fonti urbane di emissione di polveri PM10, sono principalmente i trasporti su gomma e gli impianti civili di riscaldamento.

Il D.Lgs. 155/2010 prevede il valore limite delle polveri fini PM10 per la protezione della salute umana pari a 50 µg/ m3 (sulle 24 ore) da non superarsi più di 35 volte per anno civile, ed un valore limite annuale pari a 50 µg/ m3 (valore medio).

Dalla figura 5 si nota come il limite di attenzione sia stato superato diverse volte dalle rilevazioni delle medie giornaliere della centralina negli ultimi nove mesi. I dati analizzati inducono a pensare che la concentrazione di PM10 nell’area vasta presenti valori di attenzione per la salvaguardia della salute umana.

Figura 5. PM10: concentrazioni m. giornaliere rilevate nella centralina di Morsano al Tagliamento A livello europeo la Raccomandazione Euratom/143 sulla tutela della popolazione contro

l'esposizione al radon in ambienti chiusi individua in 400 Bq/m3 il livello di soglia di concentrazione media annua di gas radon per l’applicazione di un'azione correttiva per gli edifici già esistenti prima del 1990, e fissa un livello di 200 Bq/m3 per gli edifici realizzati dopo il 1990, definiti “edifici nuovi”. Le misure compiute da ARPA FVG in 5 abitazioni private nel semestre invernale ottobre 2005 – marzo 2006 hanno dato un valor medio nel Comune di Morsano al Tagliamento di 83 Bq/m3. In base agli standard di riferimento si nota come la concentrazione media rilevata in Comune risulti essere moderatamente bassa.

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Tabella 2. Disaggregazione per macrosettore SNAP97 degli inquinanti

in Comune di Morsano al Tagliamento. (ARPA FVG, 2013, mod) MACROSETTORE CH4 CO CO2 COV DIOX N2O NH3 NOx PM10 PM2_5 PTS SO2

Combustione non industriale 7,24 89,08 3,89 4,16 7,72 3,16 12,56 3,64 0,39 0,22 4,73 9,23

Combustione nell'industria 0,07 0,66 1,32 1,33 0,90 0,14 0,22 0,03 0,01 1,75 0,21

Processi produttivi 1,42 0,00

Estraz./distribuz. combustibili 15,91 0,33 2,56

Uso di solventi 71,76 1,47

Trasporto su strada 0,54 36,92 7,14 7,20 4,32 1,13 0,19 0,17 0,80 19,70 1,75

Tratt. e smaltimento rifiuti 0,00 0,03 0,01 0,01 0,01 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 0,00

Agricoltura 62,37 4,12 0,03 9,05 68,03 1,36 1,07

Altre sorgenti e assorbimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,10

3.4 Qualità delle acque superficiali e sotterranee

Per quanto riguarda le acque superficiali ARPA FVG assegna classe da sufficiente ad elevata al Tagliamento con rilevamenti effettuati presso il Ponte di Madrisio (2007) e classe sufficiente alla Roggia di Mezzo (roggia Ramon Chiaro, 2013).

Lo stato chimico delle acque sotterranee è determinato tramite il rilevamento di parametri definiti di base; alcuni definiti macrodescrittori quali la conducibilità elettrica, la concentrazione di cloruri, di manganese, di ferro di azoto ammoniacale, nitrico e solfati. La classificazione dei corpi idrici sotterranei indica un impatto antropico limitato e sostenibile a Morsano al Tagliamento (ARPA

FVG, 2007 e 2010) tramite rilevazioni effettuate presso siti in comune e contermini.

3.5 Inquinamento acustico ed elettromagnetico

Nella legislazione italiana il D.P.C.M. 1° marzo 1991 rimane il principale punto di riferimento per la normativa sull’acustica territoriale. Tale decreto introduce l’obbligo per i Comuni di attuare la classificazione in zone acustiche del territorio. Tutte le componenti sonore inquinanti, comprese le infrastrutture dei trasporti come le strade e le ferrovie vengono prese in considerazione. Il Decreto individua 6 classi acustiche in cui il territorio dovrebbe essere zonizzato. A livello comunale è stato approvato il piano di classificazione acustica, pur se non ancora compreso nell'elenco regionale di ARPA FVG (agg. agosto 2016).

Inoltre risulta presente un Piano della Telefonia atto ad assicurare le condizioni di massima cautela per l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e quindi alla corretta localizzazione nel territorio comunale degli impianti per la telefonia mobile, adeguato alla forma di Regolamento come specificato dalla L.R. FVG 3/2011 - Norme in materia di telecomunicazioni.

3.6 Paesaggio - area vasta

Il paesaggio agrario del comune di Morsano al Tagliamento è caratterizzato principalmente da: a) presenza di acque superficiali: fiume Tagliamento, di origine alpina, rogge, di risorgiva, e piccoli

laghi di cava; b) strutture fondiarie generalmente a maglia stretta; c) colture prevalenti seminative; d) vigneti; e) pioppeti; f) alberature in filare; g) allevamenti zootecnici a carattere industriale. Il fiume Tagliamento copre con le pertinenze circa 1/6 del territorio comunale. L'ambiente è di ghiaia, boschi, prati e campi coltivati.

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I centri abitati sono relativamente compatti, con presenza di frange molto limitata. Nel comune vi sono diversi insediamenti produttivi, generalmente compresi o marginali ai centri

abitati. Circostanti al comune di Morsano al tagliamento sono rilevanti: a) a sud: l’autostrada A4, Torino - Trieste; b) più oltre, a sud ovest: la città di Portogruaro; c) a nord: la città di San Vito al Tagliamento.

3.7 Varie

La popolazione del comune 31 dicembre 2017 è di abitanti 2.788. Il Comune ha attuato un'efficace politica volta alla raccolta differenziata: come si può desumere

dagli ultimi dati rilevati ed inviati ad ARPA FVG, che indicano un miglioramento dal 66% dell’anno 2009, al 77% del 2013 e 2016 di percentuale totale di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, dato esemplare e superiore rispetto al dato medio di RD regionale (63%).

Figura 6. Popolazione residente in comune di Morsano al Tagliamento: trend in decrescita nel 2011-2016. Evoluzione degli insediamenti del capoluogo dal 1950 al 2000 (Moland 2009, mod. / ISTAT, 2016, mod).

Tabella 3. Rifiuti Solidi Urbani, quantità totale e percentuale raccolta differenziata (ARPA FVG, 2017).

Anno RSU totali (ton.) % Raccolta Differenziata

2009 1.165 66% 2013 1.048 77% 2016 1.172 77%

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4. Caratteristiche del Piano (Archiur, Relazione, 2017, mod.)

Morsano al Tagliamento è comune dotato di un piano regolatore generale comunale adeguato alle legge regionale 52/1991 (seconda legge urbanistica regionale), oltre che al decreto regionale 126/1995 (revisione degli standards urbanistici regionali).

La variante 23 al piano regolatore generale comunale di Morsano al Tagliamento ha per oggetto: a) l’adeguamento al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI) del Tagliamento; b) una visualizzazione delle aree già oggetto di speciali prescrizioni geologico-idrauliche di varianti

precedenti; c) un aggiornamento delle servitù militari; d) una individuazione di edifici di interesse storico documentale in zona B1; e) modifiche puntuali della zonizzazione; f) modifiche e integrazioni delle norme di attuazione, tra cui adeguamento delle definizioni di

parametri edilizi e di destinazioni d’uso alla legge regionale 19/2009 (codice regionale dell’edilizia).

Il comune di Morsano al Tagliamento è interessato dalle previsioni del Piano stralcio per l’assetto

idrogeologico del bacino idrografico del fiume Tagliamento (PAI). Questo ha valore di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, tecnico-operativo e normativo che, tra l’altro:

a) individua e perimetra le aree fluviali e quelle di pericolosità geologica ed idraulica; b) stabilisce direttive sulla tipologia e la programmazione preliminare degli interventi di

mitigazione o di eliminazione delle condizioni di pericolosità; c) detta prescrizioni per le aree di pericolosità e per gli elementi a rischio classificati secondo

diversi gradi. Conseguentemente la variante inserisce nella zonizzazione le aree classificate secondo i diversi

gradi di pericolosità del PAI, e inserisce nelle norme di attuazione un rinvio alle norme del PAI, che hanno gli stessi contenuti.

In particolare il PAI classifica nel comune di Morsano al Tagliamento: a) area F (fluviale) il greto del fiume Tagliamento; b) area P1 (pericolosità moderata) gran parte del restante territorio comunale, eccetto che una parte

a nord ovest. Di conseguenza la variante 23 riduce zone S (principalmente parcheggi) comprese nell’Area di

rilevante interesse ambientale, soppresse per incompatibilità con il PAI. La variante 23, tra le altre : � individua puntualmente edifici esistenti a cui viene attribuita la caratteristica di edificio di

interesse storico-documentale, e perciò assoggettati alla ulteriore specifica norma di cui all’articolo 22, comma 3;

� recepisce quanto specificato in un decreto militare 2013 e riduce nella zonizzazione l’indicazione di servitù militare in un'area vasta nella parte sud ovest del territorio, le così dette Pars, oltre che in una piccola area a nord est;

� porta delle piccole modifiche alla zonizzazione residenziale (zone B et al.); � riporta con adattamenti e amplia tratti di percorso ciclabile e viabilità esistente a nord di

Morsano capoluogo; � sopprime una zona produttiva a nord est di Morsano capoluogo; � modifica e integra le norme di attuazione soprattutto adeguando le definizioni di parametri

edilizi e di destinazioni d’uso alla legge regionale 19/2009.

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La variante presentata modifica la carta della strategia di piano in punto, per riclassificare la viabilità lungo il lato nord del piano degli insediamenti produttivi (PIP) tra Morsano al Tagliamento e Feletti da viabilità prevista a viabilità prevedibile. La viabilità di collegamento tra questa e una strada interna del PIP viene conseguentemente soppressa, ipotizzandosi che un eventuale collegamento nord sud tra una ipotizzata circonvallazione nord ovest di Morsano capoluogo e la via Pars possa più opportunamente aversi a ovest del PIP.

I dati quantitativi della variante 23 sono:

a) zona B1: - 107;

b) zona B2: - 384;

c) zona D3: - 13.030;

d) zona E4A: - 399;

e) zona E4F: + 76.432;

f) zona E6R: + 3.665;

g) zona E6: + 7.737;

h) zona V: + 1.199;

i) zona S: - 60.887;

l) viabilità esistente: + 7.941;

m) viabilità prevista: - 20.343;

n) acqua: - 1.824;

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5. Caratteristiche degli eventuali impatti Come da linee guida si procede alla valutazione dei singoli impatti previsti dall’attuazione delle

previsioni della variante, in modo da considerare l’impatto ambientale di tutte le modifiche. Le stime effettuate in termini qualitativi (pressioni), valutato il livello degli interventi presi in

considerazione, sono da considerarsi del tutto orientative. Nel quadro sinottico in tabella sono individuate e riportate, in riferimento alle categorie, le pressioni

specifiche generalmente attese dall’attuazione di una variante diffusa.

Tabella 4. Quadro sinottico delle possibili pressioni totali conseguenti l’attuazione di una variante.

Categorie di pressione

individuate

Alcune pressioni possibili in seguito all’attuazione di una variante al PRGC

Componente ambientale interessata

CONSUMI

- Perdita elementi naturalità (incolto, coltivazioni, verde privato) in seguito a cambi destinazione di uso del suolo

- Asportazione e impermeabilizzazione del suolo - Consumi risorsa idrica

- Consumi di unità ecosistemiche esistenti - Aumento dei consumi energetici

- Suolo - Ambiente biotico

(vegetazione, biomassa)

- Risorse energetiche non rinnovabili

EMISSIONI

- Aumento consumo di combustibili fossili - Nuovi punti di emissione inquinanti

- Aumento del rumore diffuso - Aumento delle fonti di inquinamento luminoso

- Aria - Salute umana - Ambiente biotico

(ecosistemi, fauna) - Ambiente fisico

INGOMBRI - Previsione di infrastrutture di nuova costruzione - Paesaggio

INTERFERENZE - Rifiuti urbani (RSU): variazione produzione continua - Ecosistemi

Alcuni aspetti ambientali specificatamente indicati come oggetto della Verifica di Assoggettabilità

dalla Direttiva europea non saranno inclusi nell’analisi portata da questa relazione, in quanto si escludono a priori effetti significativi a loro carico. In particolare non si ipotizzano effetti transfrontalieri: la variante non incide su aspetti tali da prevedere impatti ambientali ricadenti nel territorio di Austria e/o Slovenia.

5.1 Analisi della Coerenza

L’analisi della coerenza interna è un percorso logico che serve a chiarificare il legame operativo tra azioni e obiettivi del Piano proposto. Talvolta essa consente di verificare l'esistenza di contraddizioni, in particolare di eventuali fattori di contrasto tra gli obiettivi specifici del Piano e gli strumenti previsti per il raggiungimento dei suddetti obiettivi (azioni, proposte di intervento, vincoli, condizioni). Tuttavia nel caso del Piano in esame, data la puntualità dell'intervento proposto per l’adeguamento al piano stralcio per l’assetto idrogeologico, nonché per l'adeguamento normativo relativo alla LR 19/2009 e al termine delle servitù militari e mancanza di altre tematiche maggiori, è palese l'assenza di elementi discordanti che inducano ad approfondire tale analisi. Infatti le azioni proposte sono positivamente e biunivocamente correlate agli obiettivi principali indicati dal PRGC vigente.

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L’analisi di coerenza esterna verifica la compatibilità delle azioni, degli obiettivi e delle strategie generali del Piano rispetto a piani sovraordinati e ad obiettivi di sostenibilità ambientale desunti da piani e programmi gerarchicamente sovraordinati e di ambito territoriale diverso (più vasto di quello interessato dal Piano in esame) redatti da livelli di governo superiori.

La variante è coerente con quanto stabilito e specificato da: � direttive impartite dal consiglio comunale; � codice regionale dell’edilizia (CRE) (LR 19/2009); � piano urbanistico regionale generale (PURG); � decreto regionale di revisione degli standards urbanistici (DPGR 126/1995); � piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei bacini di int. regionale (DGR FVG 28/2017); � normativa quadro UE sul rischio alluvioni, basata su Direttiva 2007/60/CE , che contiene

obiettivi generali di tutela idrogeologica. La variante presentata non modifica gli obiettivi e le strategie del piano regolatore generale

comunale, fatta eccezione per la modifica puntuale alla carta della strategia di piano (cap. 4). Essa non modifica i limiti di flessibilità, essendo questi divenuti inefficaci anche per effetto della legge regionale 21/2015, articolo 25, comma 2.

5.2 Consumo di Suolo

I limiti all’idoneità alla trasformazione del territorio sono dati dalle caratteristiche morfologiche e geologiche dei terreni, dalla presenza di specifici interessi pubblici alla difesa del suolo, alla sicurezza idraulica.

La variante interviene sul territorio di Morsano al Tagliamento introducendo misure di salvaguardia, tutelando il suolo in particolare a livello idrogeologico recependo la normativa di PAI. Vengono riconvertiti in zona agricola vincolata 7 ha. di zona destinata a parcheggi (servizi).

In occasione di variante 23 NON vengono previste nuove ampie zone urbanizzate a scapito di zone di verde e/o agricole. Vengono quindi evitati nuovi consumi, coerentemente a quanto previsto dalla legge regionale per varianti urbanistiche di livello comunale e contenimento del consumo di suolo (LR 21/2015). In particolare si riduce totalmente una zona D (produttiva), rispettando i caratteri insediativi del contesto, che è agricolo (mod. 9).

5.3 Paesaggio, aree protette e biodiversità

Come da fascicolo di Verifica di Significatività su SIC/ZSC/ZPS allegato agli elaborati di Piano, l’attuazione della variante 23 non reca alcuna interferenza con siti della Rete Natura 2000, anche di comuni limitrofi, date le caratteristiche della variante.

Inoltre la variante non è correlata ad altre aree protette quali ARIA o riserve regionali, salvo che per le modifiche che vanno ad eliminare i parcheggi a corredo dell'ARIA per recepimento del PAI.

5.4 Qualità dell’aria e delle acque

In conclusione i livello di biossido di azoto misurato dalla centralina (cap.3) raramente presentano sforamenti del limite massimo orario, ma registrano valori medi vicini al limite medio previsto. In linea di massima tali valori tendono ad innalzarsi nei mesi invernali e ad abbassarsi nei mesi più temperati. Tale andamento è opposto per i valori di ozono, che infatti presentano numerosi picchi di concentrazione nei mesi estivi. L'area è considerata potenzialmente ad elevata concentrazione di polveri atmosferiche a causa anche del trasporto degli inquinanti dal vicino Veneto dai venti predominanti in zona. Tuttavia la variante 23 non è correlata al macrosettore "aria".

La realizzazione delle previsioni di variante non prevedono particolari variazioni degli utilizzi delle risorse idriche. Piuttosto l'adeguamento al PAI di fatto comporta ex novo l'inserimento di nuove norme per la sicurezza geologico idraulica, tratte dal Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Tagliamento, integrate con alcune prescrizioni generali, che nel loro insieme costituiscono una miglioria rispetto alla situazione attuale.

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5.5 Inquinamento acustico ed elettromagnetico

Il comune risulta provvisto di un Piano di Classificazione Acustica Comunale come previsto dalla Legge 26 ottobre 1995 n. 447 e dalla Legge Regionale 18 giugno 2007 n.16, strumento che ha lo scopo di classificare il territorio comunale in zone diverse ed acusticamente omogenee a cui corrispondono i limiti massimi dei livelli sonori equivalenti consentiti, secondo i criteri fissati dal D.P.C.M. 1/3/1991 e dal D.P.C.M. 14/11/1997.

Inoltre risulta presente un Piano ovvero Regolamento atto ad assicurare le condizioni di massima cautela per l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e quindi alla corretta localizzazione nel territorio comunale degli impianti per la telefonia mobile, adeguandosi a quanto specificato dalla L.R. 3/2011 - Norme in materia di telecomunicazioni.

La variante 23 non è correlata in alcun modo all'inq. elettromagnetico ed acustico.

5.6 Valutazione globale degli impatti previsti

Generalmente le componenti ambientali potenzialmente interessate da una variante al PRGC sono l'acqua, l'aria, il suolo e sottosuolo, il paesaggio ed i beni culturali, la salute umana.

La matrice che segue riassume e sintetizza le possibili interazioni tra la realizzazione delle previsioni di variante 23 e le componenti ambientali; tali interazioni vengono classificate attraverso quattro classi di giudizio:

Possibile interazione positiva con la componente ambientale

Non si prevede l'instaurarsi di possibili interazioni con la componente ambientale

La possibilità di instaurarsi un'eventuale interazione con la componente ambientale è da ritenersi accidentale e comunque di carattere limitato nel tempo

Possibile interazione negativa con la componente ambientale

Tabella 6. Possibili interazioni tra le previsioni di variante 23 e le componenti ambientali

COMPONENTE

AMBIENTALE POSSIBILE INTERAZIONE Giudizio

Possibile variazione negli utilizzi delle risorse Idriche?

La realizzazione delle previsioni di variante non prevede particolari variazioni degli utilizzi delle risorse idriche. Piuttosto l'adeguamento al PAI di fatto comporta ex novo l'inserimento di nuove norme per la sicurezza geologico idraulica, integrate con alcune prescrizioni generali.

Possibile variazione alla portata dei corpi idrici superficiali?

La realizzazione delle previsioni di variante non comporterà variazioni alla portata dei corpi idrici superficiali. Inoltre, come sopra, l'adeguamento al PAI andrà a migliorare la situazione attuale.

Possibile interferenza con le risorse idriche superficiali e sotterranee?

ACQUA

La realizzazione delle previsioni di variante non comporterà interferenza con le risorse idriche sotterranee o superficiali.

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COMPONENTE

AMBIENTALE POSSIBILE INTERAZIONE Giudizio

Possibili scarichi in corpi recettori (superficiali o sotterranei)?

Non vengono previsti nuovi scarichi in corpi recettori.

Possibile contaminazione, anche locale, di corpi idrici?

Non prevista.

Possibile variazione del carico inquinante dei reflui destinati agli

impianti di depurazione? Non prevista.

Possibile contaminazione del suolo?

Non prevista.

Possibile degrado del suolo?

Non si prevede possano verificarsi forme di degrado chimico organico del suolo quali desertificazione, perdita di sostanza organica, salinizzazione, ecc. conseguenti la realizzazione delle previsioni di variante.

Possibili incidenze sul rischio idrogeologico?

L'adeguamento al PAI andrà a migliorare l'assetto idrogeologico comunale. Infatti la variante inserisce nuove norme per la sicurezza geologico idraulica, integrate con alcune prescrizioni generali.

Possibili variazioni nell'uso del suolo in termini quantitativi e

qualitativi? La variante interviene relativamente sul territorio, evitando in particolari nuovi

consumi, compiendo un semplice assestamento in cui non vengono previste ampie nuove zone urbanizzate. Anche la modifica da zona S a zona E di ben 7 ha. non viene considerata come impatto particolarmente positivo, in quanto deriva dall'attuazione del PAI ma soprattutto i parcheggi previsti a corredo dell'ARIA non erano presunti corredati da opere di urbanizzazione.

Possibili variazioni nell'uso delle risorse del sottosuolo?

SUOLO E

SOTTOSUOLO

Non si prevede possano verificarsi variazioni nell'uso delle risorse del sottosuolo.

Sono previsti interventi sull'assetto territoriale?

Le previsioni di variante non comportano interventi sull'assetto territoriale.

Possibile degrado di beni culturali?

La variante non comporta interventi negativi su beni culturali tutelati.

Possibili azioni che possono modificare il paesaggio ed interferire con

la percezione visiva?

PAESAGGIO

E BENI

CULTURALI

Non vengono previste particolari nuove edificazioni.

Previsione di azioni che possono comportare rischi per la salute

umana? SALUTE

UMANA Il PAI persegue finalità prioritarie di riduzione delle conseguenze negative per la salute umana, di protezione degli abitati, infrastrutture, nonché riconosciute specificità del territorio, interessate o interessabili da fenomeni di pericolosità.

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COMPONENTE

AMBIENTALE POSSIBILE INTERAZIONE Giudizio

Possibile variazione dell’inquinamento atmosferico?

Non prevista.

Nuove fonti di inquinamento puntuale?

Non previsto.

Aumento del traffico veicolare?

ARIA

Non previsto.

Come si evince dall'analisi della matrice sopra riportata non si prevede che la realizzazione delle

proposte di Piano possano avere importanti interazioni negative con le componenti ambientali a breve e a lungo termine.

Date entità e caratteristiche delle modifiche proposte, che non inducono particolari evidenze di emissioni nocive, definiti rischi naturali e/o artificiali per la salute umana e gli ecosistemi, o altri tipi di consumi, emissioni e interferenze con il territorio considerato, non vengono previsti significativi e irreversibili impatti ambientali tali da prevedere il processo completo di VAS.

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6. Conclusioni

Visti gli elaborati di variante 23 del PRGC del Comune di Morsano al Tagliamento, redatti da

Archiur Srl, in concerto e sinergia con l'Ufficio Tecnico - Urbanistica ed Edilizia privata, sulla cui base informativa è stato predisposto il presente documento di screening di V.A.S., o Verifica di Assoggettabilità, previsto dalla normativa europea, nazionale e regionale, che, tra le altre, specifica che:

� la variante ha per oggetto il recepimento del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del

Tagliamento, un aggiornamento delle servitù militari, una revisione dei vincoli espropriativi e procedurali decaduti, l'adeguamento delle definizioni di parametri edilizi e di destinazioni d’uso alla LR 19/2009 (codice reg. dell’edilizia) e altre modifiche minori;

� le modifiche introdotte non rientrano tra le categorie di opere assoggettabili a prescindere a procedura di V.I.A. definite dal D.lgs 152/2006 s.m.i. – allegati II, III e IV;

� l’entità delle pressioni e degli impatti ambientali attesi dall'attuazione della variante vengono considerati sostenibili da questa verifica, considerando tutti i conseguenti impatti ambientali, a breve e a lungo termine;

� l’area di influenza delle modifiche portate dalla variante è puntuale e limitata all'area locale; � le modifiche proposte non hanno effetti negativi su aree vincolate quali SIC, ZSC, ZPS,

ARIA o biotopi naturali, altresì visto quanto concluso dall’elaborato di Esclusione da Verifica di Significatività di Incidenza, in allegato agli elaborati di Piano;

� la variante rientra nella normale e consueta gestione delle esigenze urbanistiche da parte dell’Amministrazione comunale di Morsano al Tagliamento, e che è intenzione dell’Amministrazione rendere operative.

Adottando il presente elaborato di screening di V.A.S., l’autorità competente in materia, ossia la

Giunta Comunale di Morsano al Tagliamento, conclude che, nel suo complesso, la variante 23 al PRGC del comune di Morsano al Tagliamento non necessita di essere assoggettata a procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

Udine, giugno 2018

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