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Servizio Prevenzione e Protezione

Viale dell’Innovazione, 10-Edificio U9 -20126 Milano

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PROCEDURE PER SITUAZIONI

D’EMERGENZA E DI URGENZA REV 04 24/02/2016

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C. Giuliani P.M. Montalbano C. Giuliani C. Bellantoni 1 di 32

PIANO ORGANIZZATIVO E PROCEDURE PER EMERGENZA

UNIVERSITA’ MILANO-BICOCCA

IL RETTORE - Prof.sa Maria Cristina Messa

LA RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

IL DIRETTORE GENERALE- RAPPRESENTANTE DELL’ALTA

DIREZIONE PER IL SISTEMA SICUREZZA



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INTRODUZIONE

Il piano di emergenza costituisce tutta la raccolta di tutte le istruzioni, delle procedure da seguire e dei comportamenti da tenere da parte del personale presente in Ateneo in caso di incidenti, con particolare riferimento ai casi di lotta all’incendio e di evacuazione. Lo scopo del piano è ridurre le conseguenze di un incidente, mediante l’uso razionale delle risorse umane e materiali disponibili. Gli obiettivi primari sono : 1- la salvaguardia della vita umana; 2-la protezione dei beni materiali 3- la tutela dell’ambiente. Ne derivano altri obiettivi che sono : -interrompere o limitare l’escalation dell’incidente, -attivare con tempestività i presidi antincendio, -limitare i danni alle persone e prevenirne ulteriori, -limitare i danni agli impianti e servizi, -soccorrere le persone coinvolte nell’emergenza; -consentire una ordinata evacuazione; -il coordinamento con i servizi di emergenza esterni; -consentire il corretto flusso delle informazioni da e per il luogo dell’incidente, -conservare la registrazione dei fatti e degli eventi; -isolare l’area interessata.

PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IL SISTEMA DELL’INTERVENTO IN EMERGENZA E’ SOGGETTO A MODIFICHE DA EFFETTUARSI OGNIQUALVOLTA SI RITENGA UTILE FARLO (MODIFICHE STRUTTURALI, IMPIANTISTICHE, NUMERO DI DIPENDENTI AUMENTATO O DIMINUITO IN MANIERA RILEVANTE) ED OBBLIGATORIAMENTE SE DURANTE LE PROVE DI EVACUAZIONE SI RILEVASSERO ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO O INCONGRUENZE IN GENERALE DEL SISTEMA.



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Norme di riferimento: Elenco in Allegato 01



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INTR.1 Definizioni: EMERGENZA : Evento improvviso, talvolta difficilmente prevedibile, e tale da mettere in

condizioni di pericolo reale o potenziale le persone o i beni materiali.

INTR.2 PRESUPPOSTI DEL PIANO DI EMERGENZA INTERNA

1) INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DI TUTTI GLI OPERATORI E

MASSIMO COINVOLGIMENTO ANCHE DI TUTTE LE PERSONE NORMALMENTE PRESENTI IN ATENEO:STUDENTI, UTENTI, ECC. (ALLEGATO 02 ELENCO SQUADRE ADDETTI ALL’EMERGENZA);

2) ORGANIZZAZIONE INTEGRATA, ANCHE AI FINI DELLA SICUREZZA TRA LE VARIE

LINEE, DIREZIONI E SERVIZI CON LA DIREZIONE DI ATENEO E L’AREA DI MANAGEMENT(DIRIGENTI);

3) SISTEMA DI SUPERVISIONE SUGLI STRUMENTI DI GESTIONE DELL’EMERGENZA

(SOTTOELENCATI);

4) PIANIFICAZIONE E CONTROLLI DELLA MANUTENZIONE (ALLEGATO MOD020REGISTRO CONTROLLI PERIODICI);

5) DESIGNAZIONE DEI COMPITI DELLE FIGURE CHIAVE (UNITA’ PER EMERGENZE

D’ATENEO) CHE DOVRANNO REALIZZARE IL COORDINAMENTO OPERATIVO IN PERFETTA SINERGIA.



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INTR.3 SISTEMI DI GESTIONE A DISPOSIZIONE DELL’EMERGENZA:

1) Sistema di monitoraggio sulle persone e sulle situazioni (Impianti di rivelazione e controllo ambienti installati, sistemi informatizzati di rilevazione presenze )

2) Sistemi di comunicazione: telefoni e centri di comunicazione delle portinerie, interfoni ai piani e in interrati;

3) Sistemi di segnalazione: Allarmi ; 4) Sistema di intervento tecnico: procedure e strumenti cartografici e informatici per gli

impianti, programmazione della messa in sicurezza degli impianti conseguente alla valutazione rischi in atto),

5) Sistema di intervento sanitario: squadre pronto Soccorso, telefoni Pronto Intervento. 6) Sistema di evacuazione: squadre Addetti e strutture, segnaletica, ecc.ecc. 7) Sistema di informazione, formazione ed addestramento e esercitazioni

(parzialmente attivato con corsi di formazione) 8) Sistema di audit e analisi feed-back: in atto (riunioni con Security, Ufficio Disabili,

Relazioni su incendi e incidenti).

INTR.4 OBBLIGHI DI IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE AREE A PARTICOLARE RISCHIO INCENDIO /ESPLOSIONE.

Ogni Preside di Facoltà, Direttore di Dipartimento e Responsabile di Servizio o Area dovrà opportunamente segnalare e identificare con una comunicazione al Servizio di Prevenzione e Protezione le seguenti aree di lavoro:

1) LABORATORI DIDATTICI E DI RICERCA DOVE SI UTILIZZANO GAS INFIAMMABILI; 2) LABORATORI DIDATTICI E DI RICERCA DOVE SI UTILIZZANO SOSTANZE

INFIAMMABILI (ETICHETTATURA F- F+); 3) LABORATORI IN INTERRATO PER PROBLEMI DI EVACUAZIONE E DI PRESENZA

FUMO DA COMBUSTIONE; 4) LABORATORI DOVE SI UTILIZZANO RADIONUCLIDI PER EFFETTI DERIVANTI DALLA

DISPERSIONE DEGLI STESSI; 5) AULE DOVE E’ IN ATTO UN AFFOLLAMENTO PARTICOLARE: ESAMI, CONVEGNI,

SEMINARI;



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6) AULE DOVE GLI ARREDI SONO PROBLEMATICI AI FINI DELL’EVACUAZIONE: ES. BANCHI DA PIU’ PERSONE;

7) DEPOSITI DI SOSTANZE INFIAMMABILI E DI REAGENTI ; 8) DEPOSITI DI GRANDI QUANTITA’ DI CARTA O IMBALLAGGI.

INTR.5 IDENTIFICAZIONE DI PERSONE ESPOSTE A RISCHIO INCENDIO

A) TUTTO IL PERSONALE PRESENTE

B)STUDENTI C)PUBBLICO OCCASIONALE PER CONVEGNI E MEETING;

D) PERSONE DIVERSAMENTE ABILI;

E) PERSONE CHE FREQUENTANO I LABORATORI:VISITING PROFESSOR, TIROCINANTI, ECC.

F) MANUTENTORI IN AREE INTERRATE ED ISOLATE; G) OPERATORI DI LABORATORI CHE FREQUENTANO I DEPOSITI DEI MATERIALI.



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INTR.6 DIVIETI SPECIFICI PER RISCHIO INCENDIO

- E’ VIETATO EFFETTUARE OPERAZIONI DI TAGLIO, SALDATURA O ALTRO CON FIAMME LIBERE O COMUNQUE CON POSSIBILE PRESENZA DI SCINTILLE: per lavori specifici occorre chiedere autorizzazione al Servizio di Prevenzione e Protezione;

- E’ VIETATO TENERE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO E NEI LABORATORI

SOSTANZE INSTABILI E REATTIVE (PEROSSIDI ECC.) IN QUANTITA’ SUPERIORE A QUELLA DI USO GIORNALIERO;

- E’ VIETATO UTILIZZARE GAS INFIAMMABILI (METANO, IDROGENO,

OSSIGENO, ECC.) IN BOMBOLE PORTATILI: UTILIZZARE SEMPRE GAS DA RAMPA;

- NEI CASI IN CUI IL GAS INFIAMMABILE SIA NECESSARIO E NON SIA

FORNITO SU RAMPE DI APPROVVIGIONAMENTO SI DOVRA’ CHIEDERE PARERE PREVENTIVO SULLE MODALITA’ AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE.



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ALLEGATI

1) ELENCO LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO E APPLICABILI

2) MOD039 ELENCO SEDI E ADDETTI ALL’EMERGENZA ;

3) NUMERI TELEFONICI UTILI;

4) MANUALE INAIL PER IL PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA (VERS.2010) 5) MOD020-1/2/3 MODULI REGISTRO CONTROLLI ANTINCENDIO; 6) MOD043 MODULO SCHEDA MANUTENZIONE PERIODICADEFIBRILLATORE

AUTOMATICO; 7) MOD065MODULO ELENCO CONTENUTO CASSETTE PRIMO SOCCORSO; 8) MOD066MODULO LETTERA REINTEGRO MATERIALI CASSETTE DI PRIMO

SOCCORSO; 9) MOD067MODULO LISTA CONTROLLO DISPOSITIVI INTERVENTO ANTINCENDIO; 10) POP029PROCEDURA OPERATIVA GESTIONE ACCESSI IN ORARI DI CHIUSURA; 11) MOD047MODULO COMUNICAZIONE ACCESSI IN ORARI DI CHIUSURA ; 12) MOD049MODULO COMUNICAZIONE PROVA DI EVACUAZIONE; 13) MOD050MODULO VALUTAZIONE PROVA DI EVACUAZIONE; 14) MOD030MODULO IDENTIFICAZIONE E NOMINA ADDETTI ALL’EMERGENZA; 15) MOD034 MODULO COMUNICAZIONE EVENTI-CONVEGNI PER EMERGENZE; 16) MOD095MODULO RICHIESTA AUTORIZZAZIONE FIAMME LIBERE; 17) MOD099MODULO SEGNALAZIONE ATTIVAZIONE NUEM112;

18) POPLAB002 PROCEDURA OPERATIVA SPECIFICA EMERGENZE IN

LABORATORIO

19) PGS012EMERGENZEU16NIDO;

20) PROCEDURE EMERGENZA SEDE MALDIVE-VERS.2016;

21) PROCEDURE EMERGENZA EDIFICIO U12.V.VIZZOLA (CIDIS);

22) PROCEDURE EMERGENZA EDIFICIO U22 SESTO S.G. (CIDIS).



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PROCEDURE PER SITUAZIONI D’EMERGENZA E DI URGENZA

INDICE

1. SCOPO ........................................................................................................................ 10

2. CAMPO DI APPLICAZIONE ........................................................................................ 10

3. MODALITÀ OPERATIVE ............................................................................................ 11

3.1 CAPITOLO 1: STRUTTURA DELL’ORGANIZZAZIONE PER L’EMERGENZA ...... 11

3.2 CAPITOLO 2 : NORME GENERALI ...................................................................... 13 3.2.1 AZIONI GENERALI DI COMPORTAMENTO .................................................. 14

4. NORME SPECIFICHE PER EMERGENZE .................................................................... 23

4.1 IN CASO DI INCENDIO: .............................................................................................. 23

4.2 EMERGENZA 2(BLACK OUT): ................................................................................... 24

4.3 EMERGENZA 3- INCIDENTE/INFORTUNIO A PERSONA/E ..................................... 25 4.3 .BIS EMERGENZA 3 - EMERGENZA SANITARIA (INCIDENTE/INFORTUNIO/MALORE) A PERSONA/E UTILIZZO DI DEFIBRILLATORE AUTOMATICO ................................................................................................................... 26 4.4 EMERGENZA 4- DI SICUREZZA ............................................................................... 27

4.5.EMERGENZA 5- ESTERNA E/O GENERALE ............................................................ 28 4.6 EMERGENZA 6- AMBIENTALE ESTERNA (TERREMOTO,ALLAGAMENTO,ecc.) ... 29 4.7 EMERGENZA 7- AMBIENTALE,CONTAMINAZIONE INTERNA LOCALI,MOLESTIE OLFATTIVE-PERDITE DI GAS.. ....................................................................................... 31 5. Destinatari .................................................................................................................... 32

6. Allegati ........................................................................................................................ 32



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1. SCOPO

La presente procedura ha lo scopo di identificare, contenere ed organizzare gli intervento per tutte le

possibili emergenze che possono accadere all’ interno dell’Ateneo e per tutte quelle a cui potremmo

essere chiamati a rispondere.

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

La seguente procedura dovrà essere applicata in tutto l’Ateneo, nelle Residenze Universitarie di

competenza dell’Università Milano-Bicocca e da tutto il personale dell’Ateneo oltre che da utenti,

studenti, addetti di appaltatori e aziende esterne,ecc...



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3. MODALITÀ OPERATIVE

3.1 CAPITOLO 1: STRUTTURA DELL’ORGANIZZAZIONE PER L’EMERGENZA

E’ istituita l’Unità per Emergenze dell’Ateneo, costituita da:

A-RESPONSABILE GESTIONE EMERGENZE: RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE e/o ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE- Incaricati di coordinamento Identificati da PETTORINA ARANCIO A1-DIRETTORE GENERALE (REFERENTE RESPONSABILE GERARCHICO) B- REFERENTE SQUADRE D’EMERGENZA Coordinatore Collaboratore C ADDETTI SQUADRE EMERGENZA INCENDIO O PRIMO SOCCORSO –Collaboratori Identificati da PETTORINA VERDE D-CENTRI DI COMUNICAZIONE PORTINERIE –ADDETTI PORTINERIE (formati appositamente se azienda in appalto) E- REFERENTI AREA RISORSE IMMOBILIARI E STRUMENTALI- (in Pronta Disponibilità) F-REFERENTE AREA SISTEMI INFORMATIVI – (pronta Disponibilità) ALTRI GESTORI DI EMERGENZA INTERNI: G- REFERENTE SOCIETA’ SICUREZZA INTERNA-GUARDIA O ALTRO –- Reperibile



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H-REFERENTE GESTORE EDIFICI SOCIETA’ MANUTENZIONE IN APPALTO– (in Pronta Disponibilità*1O CALL CENTRE) I-DOCENTI RESPONSABILI DI ATTIVITA’ DIDATTICA E DI LABORATORIO

IL GRUPPO CHE SI COSTITUISCE IN SEGUITO ALL’EMERGENZA SI COORDINA, SE DECISO, NELLA EX PORTINERIA U6, ORA SEDE DELLE SOCIETA’ DI SECURITY.

GESTORI ESTERNI:

VIGILI DEL FUOCO-EMERGENZA SANITARIA-POLIZIA-CARABINIERI : ENTI DI RIFERIMENTO CON NUMERO UNICO 112 PROTEZIONE CIVILE MILANO NUMERO H24 : 335-7196942 PROTEZIONE CIVILE MONZA NUMERO H24 : 366.6794595 AZIENDE DI FORNITURE ELETTRICITA’-GAS-ACQUA: Milano 800131000 Monza 803500

1 Vedasi comunicazione allegato n.10 con numeri telefonici giornalieri e n.verde notturno-prefestivo-festivo, in

portineria-C.



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3.2 CAPITOLO 2 : NORME GENERALI

L’emergenza viene qualificata dal Coordinatore Responsabile dell’Unità Emergenze-A il quale

provvede SEMPRE a comunicare al RETTORE e al DIRETTORE GENERALE A1.

NORMA D’AZIONE : SEGNALAZIONE-----VALUTAZIONE/DECISIONE------INTERVENTO.

In assenza del RSPP l’attività viene svolta dagli Addetti del Servizio Prevenzione e Protezione .

Le emergenze si classificano in:

EMERGENZA PER INCENDIO -1- ROSSO

EMERGENZA PER BLACK-OUT (ASSENZA INTEMPESTIVA DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA)-2- VIOLA

EMERGENZA PER INCIDENTE/INFORTUNIO -3- GRIGIO

EMERGENZA DI SICUREZZA (intrusione,pacchi sospetti,attacchi ecc.)-4- GIALLO

EMERGENZA ESTERNA E GENERALE(inquinamento da esterno, avvisi di gravi incidenti in zona ecc.)-5- FUCSIA

EMERGENZA AMBIENTALE-6 (alluvione,terremoto, ecc.)- ARANCIO

EMERGENZA AMBIENTALE INTERNA -7 (sversamento, inquinamento ambiente interno da gas o sostanze ecc.)- MARRONE



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3.2.1 AZIONI GENERALI DI COMPORTAMENTO

3.2.1.a COMPITI

Le segnalazioni INTERNE/ESTERNE per emergenza in atto e QUELLE DA

ALLARME AUTOMATICO ANTINCENDIO/ALTRO sono da comunicare, appena

rilevate, alla PORTINERIA-D –oppure GUARDIE-RONDA-Gdell’edificio

interessato :

NUMERI EMERGENZA DELLE PORTINERIE2

U1 2699

U2 2099

U3 3099

U4 4099

U5 5099

U6 6099

U7 7099

U8 8099

U9 5699

U12 6699

U14 6499

U16 7699

U18 8399

U19 OSPEDALE S. GERARDO EMERGENZE AL N. INTERNO 2525

U28 in costruzione

U46 4699

2 Questi i numeri dei telefoni in emergenza presenti: U1-02-64100103-U2 02-66108200-U3

02-6431879-U4 02-64100099-U5 02-64109419-U6 02-64100086-U7 02-6433399-U8 039-

2305022 -U9 -U12 CIDIS-U14 -U1602-6472537-U17- U18- U22-U24- U28- U32- U38-U52-U46



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3.2.1.a.i) LE PORTINERIE-GLI ADDETTI ALLE PORTINERIE-D:

-SE VI E’ SEGNALAZIONE DIRETTA : la PORTINERIA –D- CHIEDE alla persona che segnala le seguenti informazioni:

-cosa sta succedendo? (cosa ha visto di preciso?chi glielo ha segnalato?)

-dove esattamente? (ufficio-zona-area interessata)

eventuale nome e cognome della persona che segnala e sede di lavoro

eventuali problemi aggiuntivi rilevati: persone in pericolo ecc.

-IN CASO DI SEGNALAZIONE D’INCENDIO CHIEDE ANCHE SE SONO STATI AVVISATI I VIGILI DEL FUOCO.

- SEMPRE : TELEFONA:

IN CASO D’INCENDIO VISIBILE AI VIGILI DEL FUOCO (112)

SEMPRE PER QUALSIASI EMERGENZA : ALLA RGE Coordinatore Responsabile-A (RSPP N.INT. 6188-6194 N.CELL. 3204341677)

- EFFETTUA LE COMUNICAZIONI CONSEGUENTI ED ESEGUE LE DISPOSIZIONI DEL COORDINATORE RESPONSABILE DELLE EMERGENZE VIA INTERFONO O VIA TELEFONO O DIRETTAMENTE.

-SE NON E’ SCATTATO AUTOMATICAMENTE, IN CASO D’INCENDIO, PROVVEDE ANCHE FAR SCATTARE L’ALLARME ANTINCENDIO AUTOMATICO.

- SU SEGNALAZIONE DELLA RESPONSABILE GESTIONE EMERGENZA –RGE COMUNICA VIA INTERFONO ANCHE LA FINE DELL’EMERGENZA.



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3.2.1.a.ii) LA RGE -A:

QUALIFICA L’EMERGENZA (TIPO ROSSO-GRIGIO-ARANCIO-MARRONE-VIOLA-FUCSIA- GIALLO);

CLASSIFICA AI FINI DELL’ESTENSIONE (CONTENUTA O GENERALIZZATA)L’EMERGENZA

VALUTA L’EFFETTO POSSIBILE, ACCERTARSI EVENTUALMENTE DELL’ORIGINE DELL’ALLARME AUTOMATICO (VEDI DOCUMENTAZIONE ALLEGATO N.5) E COMUNICA AD EVENTUALI UNITA’ ESTERNE , ELENCO ALLEGATO N.3 (VIGILI DEL FUOCO, CARABINIERI ,

POLIZIA , PRONTO SOCCORSO : 112 );

PRESCRIVE IL DIVIETO DI ACCESSO ALL’EDIFICIO E IL CONTROLLO SU TUTTI GLI ACCESSI PRESENTI

SI RECA IN LOCO E VERIFICA LA SITUAZIONE SE NON GIA’ SOTTO CONTROLLO

COMUNICA AL RETTORE;

VERIFICA SE L’EMERGENZA E’ SOTTO CONTROLLO E SE PUO’ ESSERE RISOLTA CON I MEZZI INTERNI

DECIDE L’EVACUAZIONE PARZIALE O COMPLETA;

COMUNICA LA NECESSITA’ DI INTERVENTO AI COMPONENTI DELL’UNITA’ PER

EMERGENZA COINVOLTI, GLI ADDETTI ALL’EMERGENZA, AI GESTORI INTERNI

DELL’UNITA’ PER EMERGENZE ED AGLI EVENTUALI TECNICI ESPERTI CHE POTREBBERO ESSERE UTILI, ESPERTO RADIOPROTEZIONE ECC.;

GESTISCE I RAPPORTI CON LE AUTORITA’ ESTERNE E DI INTERVENTO (VIGILI DEL FUOCO, POLIZIA, PREFETTO ECC.);

COLLABORA CON GLI OPERATORI ESTERNI DEI VIGILI DEL FUOCO E DI PRONTO INTERVENTO, COMUNICANDOGLI LE INFORMAZIONI NECESSARIE AGLI INTERVENTI, METTENDOSI A DISPOSIZIONE DEGLI STESSI E COORDINANDOLI CON I REFERENTI AREA RIS E GESTORI DEGLI EDIFICI.

A FINE EMERGENZA COMUNICA ALLE C-PORTINERIE LA FINE DELL’EMERGENZA PERCHE’ A LORO VOLTA COMUNICHINO LA FINE DELL’EMERGENZA.

COMUNICA COL REFERENTE INTERNO DELLE COMUNICAZIONI E RELAZIONI ESTERNE ED UFFICIO STAMPA



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3.2.1.a.iii IL COORDINATORE ADDETTI-B E GLI ADDETTI ALL’EMERGENZA E

ALL’ANTINCENDIO-C:

- IN CASO DI INCENDIO NELLE AREE DI COMPETENZA SI ATTIVANO PER SPEGNERLO SOLO SE E’ LORO POSSIBILE, SECONDO LE DISPOSIZIONI AVUTE DURANTE LA FORMAZIONE SPECIFICA

- IN CASO DI INCENDIO NELLE AREE DI COMPETENZA ATTIVANO COMUNQUE L’EVACUAZIONE DELLA ZONA INTERESSATA E DI LORO COMPETENZA,

- NON METTONO MAI E PER NESSUN MOTIVO A REPENTAGLIO LA PROPRIA INCOLUMITA’ ED UTILIZZANO I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE NELLE FASI DI UTILIZZO ESTINTORI E/O DI INTERVENTO DI PRIMO SOCCORSO;

- PROVVEDONO AD ATTIVARSI PER GESTIRE LE FASI DI EVACUAZIONE DELLE ALTRE PERSONE PRESENTI SE A LORO COMUNICATO DALLA COORDINATRICE RESPONSABILE O DAI SISTEMI AUTOMATIZZATI DI COMUNICAZIONE- ALTOPARLANTI O DAL COORDINATORE ADDETTI-B

- SI RECANO IN LOCO SE CHIAMATI PER INTERVENIRE IN AREE NON DI LORO COMUNE COMPETENZA

- IL COORDINATORE ADDETTI-B SE ATTIVATO PROVVEDE A VERIFICARE LA PRESENZA DEGLI ADDETTI-C IN ZONA E A COORDINARNE L’INTERVENTO

- -PROVVEDONO AD ATTIVARSI PER GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO SANITARIO SE A LORO COMUNICATO O SE L’ACCADIMENTO E’ NELLE LORO VICINANZE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MANTENIMENTO LIBERE DELLE ZONE INTERESSATE E AL NON DISTURBO DA PARTE DI TERZE PERSONE

- RESTANO CON LA PERSONA/E CONVOLTA/E FINO AD ARRIVO DEGLI

EVENTUALI MEZZI DI SOCCORSO PER SOSTENERLA

- PROVVEDONO AD ATTIVARSI CON I DISPOSITIVI A LORO DISPOSIZIONE AUTONOMAMENTE SOLO IN CASO DI INCENDI DI RIDOTTA ENTITA’ (UN CESTINO IN FIAMME O SIMILE SITUAZIONE);

- COMUNICANO SEMPRE E COMUNQUE ALLA PORTINERIA L’INCENDIO E ANCHE L’EVENTUALE SPEGNIMENTO AVVENUTO PER LE DOVUTE REGISTRAZIONI

- PROVVEDONO SEMPRE E COMUNQUE A TELEFONARE AI VIGILI DEL FUOCO NEL CASO DI INCENDIO DI PIU’ DI UN METRO QUADRATO DI SUPERFICIE.



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3.2.1.a.iv I GESTORI INTERNI DELL’EMERGENZA: REFERENTI AREA RIS E

SISTEMI INFORMATIVI –E-F:

-SE CHIAMATI E ATTIVATI DA RGE O DA ALTRO COMPONENTE DELL’UNITA’ PER EMERGENZE PROVVEDONO A COORDINARSI PRESSO LA PORTINERIA DELL’EDIFICIO INTERESSATO E/O TELEFONICAMENTE PER LE AZIONI NECESSARIE -FORNISCONO LE INFORMAZIONI NECESSARIE ED A LORO RICHIESTE DA RGE E DAGLI ALTRI COMPONENTI DELL’UNITA’ PER EMERGENZE DI ATENEO -COORDINANO E ORGANIZZANO GLI INTERVENTI DI AZIENDE IN CONTRATTO-G-H SE RITENUTI NECESSARI E RICHIESTI DA RGE -SI COORDINANO CON RGE PER GLI INTERVENTI IN AREE A RISCHIO E PER LE INFORMAZIONI NECESSARIE ALL’INTERVENTO STESSO -COLLABORANO CON GLI ENTI DI SOCCORSO INTERVENUTI EVENTUALMENTE E SECONDO LE DIRETTIVE DI RGE - FORNISCONO LE EVENTUALI INFORMAZIONI ELETTRONICHE O CARTACEE (PLANIMETRIE LUOGHI ED IMPIANTI SEDI RETI ECC.)AD ADDETTI ALL’EMERGENZA ED ENTI DI SOCCORSO.



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3.2.1.a.v I DOCENTI RESPONSABILI DI ATTIVITA’ DIDATTICA E DI

LABORATORIO :

- QUANDO VIENE AVVISATO DAGLI ADDETTI – O DALLE PORTINERIE DI UN’ EMERGENZA IN CORSO E DELLA CONSEGUENTE EVACUAZIONE IN ATTO, SEGUE TUTTE LE ISTRUZIONI DATE DAGLI ADDETTI ALL’EMERGENZA ;

- IN AULA:SOVRINTENDE ALL’EVACUAZIONE DEGLI STUDENTI E DI TUTTE LE PERSONE PRESENTI NELL’ AULA, PIANIFICANDO LA GESTIONE DELL’EVACUAZIONE PER LE EVENTUALI PRESENZE DI PERSONE DISABILI O IN CONDIZIONI TEMPORANEE DI DISABILITA’ ,USCENDO PER ULTIMO, VERIFICANDO CHE L’AULA SIA VUOTA E CHIUDENDO NON A CHIAVE L’AULA DIETRO DI SE’.

- IN LABORATORIO: PROVVEDE ALLA MESSA IN SICUREZZA DI ATTREZZATURE E REAZIONI/ATTIVITA’ NEL CASO SI PROCEDA AD EVACUAZIONE E SOVRINTENDE LE FASI DI EVACUAZIONE DELLO STESSO LABORATORIO

- NEL CASO SI TROVI NEL PROPRIO STUDIO PROCEDE ALL’EVACUAZIONE, CHIUDENDO NON A CHIAVE LA PORTA DIETRO DI SE’

- SI RECA NEL PUNTO DI RACCOLTA PREVISTO E INDICATO DAGLI ADDETTI PRESENTI

- COMUNICA EVENTUALI ANOMALIE DELLA SITUAZIONE AGLI ADDETTI PRESENTI



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3.2.1.b PROCEDURE E COMPORTAMENTI IN ORARI DI CHIUSURA EDIFICI

- DURANTE L’ORARIO NOTTURNO O FUORI DALL’ORARIO DI LAVORO,in ogni caso

quando NON è attivo il centro di comunicazione (PORTINERIA) :

- E’ VIETATA LA PRESENZA FUORI ORARIO DI APERTURA DI

STUDENTI SENZA PRESENZA DI PERSONALE DOCENTE

SUPERVISORE.

-E’ VIETATA L’ATTIVITA’ IN ORARI DI CHIUSURA E QUANDO NON VI

E’ SERVIZIO DI PORTINERIA PER IL PERSONALE CHE LAVORA DA

SOLO E NON SI TROVA IN BUONE CONDIZIONI DI SALUTE

I)-IL PERSONALE che permane all’interno della struttura al di fuori dell’orario di lavoro DEVE ESSERE ESPRESSAMENTE AUTORIZZATO dal Dirigente o Direttore del Dipartimento, COME DA PROCEDURA DI CUI ALL’ALLEGATO N. e, in funzione del tipo di attività svolta, deve essere formato ed informato per affrontare le emergenze. -CHI RILEVA LE EMERGENZE durante l’orario notturno o fuori dall’orario di lavoro DEVE VALUTARE l’entità dell’emergenza e, se la stessa non può essere affrontata senza compromettere l’incolumità personale, DEVE:

A- immediatamente chiamare i soccorritori esterni (VV.FF.- emergenza sanitaria- soccorso per sicurezza - Carabinieri 112) E LA RESPONSABILE DI GESTIONE DELLE EMERGENZE (3204341677), nella sequenza ritenuta più idonea, ma avvisando sempre la RGE .

B- B-PUO’ ATTIVARE I SISTEMI DI ALLARME AUTOMATICO ANTINCENDIO, PULSANTI ECC., PER AVVISARE E COMUNICARE UNO STATO EFFETTIVO DI PERICOLO in modo da permettere che l’allarme giunga alle Centrali automatizzate di edificio e ai centri di segnalazione, call-centre ecc.



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C- IN CASO DI EMERGENZA CAUSATA DALLA PROPRIA ATTIVITA’ AD ESEMPIO IN LABORATORIO DOVRA’ PROCEDERE ANCHE AD AVVISARE LE PERSONE NELLE VICINANZE E IL PROPRIO RESPONSABILE DI ATTIVITA’, oltre che gli Enti di Soccorso e RGe.

D- d-SI RECA NELLA PORTINERIA DI EDIFICIO PER ESSERE SOCCORSO/AIUTATO E PER ACCOGLIERE GLI ENTI DI SOCCORSO CHIAMATI.

E- e-NEL CASO DI NECESSITA’ DI SOCCORSO SANITARIO SE GLI/LE E’ POSSIBILE PROCEDE A

TELEFONARE/ATTIVARE PULSANTI DI ALLARME ANTINCENDIO/CHIAMARE LE PERSONE PRESENTI AL PIANO.

II) GLI OPERATORI /GUARDIE/RONDA che rilevano durante gli orari di chiusura la

presenza di una situazione di emergenza.

A- Provvedono a verificare la situazione solo se non mettono in pericolo la propria

incolumità .

B- NON ACCEDONO IN NESSUN CASO AD AREE SEGNALATE CON CARTELLI DI PERICOLO (LABORATORI,DEPOSITI,INTERRATI CON LOCALI TECNICI, ECC.

C- CHIAMANO IMMEDIATAMENTE GLI ENTI DI SOCCORSO (112) SE L’EMERGENZA E’ VISIBILE (INIZIO DI INCENDI, FUMO, ALLARME SONORO DIFFUSO ECC.) E CHIAMANO, IMMEDIATAMENTE DOPO ,ANCHE RGE (3204341677)

D- NEL CASO DI PERICOLO EVIDENTE ESCONO IMMEDIATAMENTE DALLE AREE E RESTANO ALL’ESTERNO DELL’EDIFICIO IN ATTESA DEGLI ENTI DI SOCCORSO E DELL’UNITA’ PER EMERGENZE.

E- SE DEVONO ACCOMPAGNARE I TECNICI E REFERENTI INTERNI DI EMERGENZA LO

FANNO SOLO DOPO ESPRESSA AUTORIZZAZIONE A CURA DELL’RGE.



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3.2.1.c NORME PER UTENTI/ TUTTI I PRESENTI IN ATENEO:



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4. NORME SPECIFICHE PER EMERGENZE

4.1 IN CASO DI INCENDIO:



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4.2 EMERGENZA 2(BLACK OUT):

Allarme comunicazione (RGE-Portinerie)

Analisi situazione Decisione (RGE)

Analisi di: zona interessata, luce naturale sì-no, impatto impianti, impatto attività coinvolte, laboratori eventuali, utenza, zone interrate e buie, parcheggi, ascensori, messa in sicurezza aree di attività.

Decisione Intervento: Evacuazione aree e comunicazione Blocco attività

Decisione: Comunicazione Addetti emergenza, Referenti interni emergenza azienda manutenzione e Sistemi Informativi, Aziende di fornitura energia /gas, ev Enti di soccorso (VVFF), Respons. attività

Post-intervento Verifica aree/impianti, Chiusura emergenza



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4.3 EMERGENZA 3- INCIDENTE/INFORTUNIO A PERSONA/E

• Allarme comunicazione (RGE-Portinerie) • Analisi situazione Decisione (RGE) • Analisi di: numero di persone coinvolte, stato dei

luoghi e descrizione stato della/e persona/e, disturbo dei luoghi e delimitazione, procedure INAIL.

• Decisione Intervento: CHIAMATA ENTI DI SOCCORSO112, CHIAMATA ADDETTI, INTERVENTO DAE.

• Decisione: Comunicazione Addetti Primo soccorso e DAE , Enti di soccorso (ev. famigliari)

• Post-intervento Spostamento/ricovero persone, chiusura emergenza.



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4.3 .BIS EMERGENZA 3 - EMERGENZA SANITARIA (INCIDENTE/INFORTUNIO/MALORE) A PERSONA/E UTILIZZO DI

DEFIBRILLATORE AUTOMATICO

1) Valuta la sicurezza della scena (se scena non sicura non intervenire e chiama il 112)

2) Valuta il numero di persone coinvolte

3) Valuta lo stato di coscienza e il respiro della persona interessata

4) Se incosciente e il respiro è irregolare manda qualcuno a prendere il DAE

5) CHIAMA IL NUMERO UNICO PER LE EMERGENZE: 112

6) Chiama la portineria

7) Allontana gli astanti

IL PERSONALE DELLA PORTINERIA

DEVE

8) Rintracciare e inviare sul posto almeno un ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO

9) Avvisare l’R.S.P.P.

10) Inviare personale ad accogliere all’ingresso e guidare sul luogo dell’emergenza i

soccorritori esterni

11) Rintracciare e inviare sul posto il referente di edificio se coinvolte attrezzature/strutture

A FINE EMERGENZA IL PERSONALE COINVOLTO DEVE

12) Compilare e inviare al Servizio Prevenzione e Protezione il MOD024 (e il MOD099 se è stato

attivato il 112)



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4.4 EMERGENZA 4- DI SICUREZZA

• Allarme ccoommuunniiccaazziioonnee (RGE-Portinerie) • Analisi situazione DDeecciissiioonnee (RGE) • Analisi di: tipologia di evento, zona, persone ed

utenti possibilmente coinvolti, panico ed accrescimento coinvolgimento, intervento in proprio o con Enti esterni (112), chiusura aree

• Decisione IInntteerrvveennttoo :: CChhiiaammaattaa EEnnttii ddii

iinntteerrvveennttoo,, 111122,, CCoooorrddiinnaammeennttoo GGuuaarrddiiee,, eevv..

GGeessttiioonnee uutteennzzaa ccooiinnvvoollttaa,, eevv AAddddeettttii,,eevv..

iissoollaammeennttoo zzoonnaa.. • DDeecciissiioonnee:: ccoommuunniiccaazziioonnee EEnnttii ddii iinntteerrvveennttoo,,

111122,, RReeffeerreennttee iinntteerrnnoo RRIISS-- SSiisstteemmii ppeerr aazziieennddee,,

eevv.. AAddddeettttii • PPoosstt..iinntteerrvveennttoo ccoonnttrroolllloo aarreeee,, ppeerrssoonnee,,

cchhiiuussuurraa eemmeerrggeennzzaa



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4.5.EMERGENZA 5- ESTERNA E/O GENERALE

• Allarme comunicazione (RGE-Portinerie) • Analisi situazione Decisione (RGE) • Analisi di: tipologia di evento esterno, situazione

presenza persone, tempo meteorologico, orario. • Decisione Intervento: Comunicazione

Direzione, Segregazione e chiusura aperture entrate/uscite, Avviso all’utenza, Gestione accessi, Addetti all’emergenza, Coordinamento Protezione civile ed Enti di Soccorso, Coordinamento gen.unità emerg.

• Decisione: Comunicazione Addetti emergenza, Protezione Civile ed enti di Soccorso, Addetti portinerie

.Post-intervento Effettiva chiusura evento Enti esterni, Chiusura emergenza.



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4.6 EMERGENZA 6- AMBIENTALE ESTERNA (TERREMOTO,ALLAGAMENTO,ecc.)

• Allarme-presenza emergenza

comunicazione (RGE-Portinerie) • Analisi situazione Decisione (RGE) • Analisi situazione di: tipologia emergenza, orario,

presenza persone, complicazioni per evacuazione eventuale, spazi più coinvolti e fragili (interrati ,altro..)

• Decisione Intervento: Avviso all’utenza, Chiamata Addetti, Chiamata Direzione, Chiamata Enti di soccorso e protezione Civile per ragguagli, Coordinamento generale Referenti interni Emergenza, Evacuazione e/o permanenza in luoghi sicuri da identificare appositamente.

• IDecisione: comunicazioni Utenza, Chiamata Addetti, Chiamata Enti esterni

• Intervento2 permanenza in luoghi sicuri, mantenimento e controllo delle aree.



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• Post-intervento Verifica chiusura emergenza con Enti esterni e Protezione Civile, coordinamento con Unità per emergenze, Chiusura emergenza.



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4.7 EMERGENZA 7- AMBIENTALE,CONTAMINAZIONE INTERNA LOCALI,MOLESTIE OLFATTIVE-PERDITE DI GAS..

• Allarme comunicazione (RGE-Portinerie) • Analisi situazione Decisione (RGE) • Analisi di: luogo, attività coinvolta e rischi presenti,

zona in accesso utenza oppure no, effetti emergenza (sversamento, emissione, ecc.) ed estensione spaziale, impatti impianti/aree.APPLICAZIONE PROCEDURA POPLAB

• Decisione Intervento : divieto accesso aree e mantenimento segregazioni, evacuazione, interventi impiantistici collegati, ev.chiamata Enti di soccorso .

• Decisione: Comunicazioni Addetti Emergenza sito, Responsabili di Attività, (anche Direttori), Referenti interni emergenza impianti e reti.

• Post-emergenza verifica aree e attività, chiusura emergenza con Addetti.



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FINE PROCEDURE

5. Destinatari

Datore di lavoro

RSGS

RSPP

Addetti all’emergenza

Addetti al primo soccorso

Tutto il personale interno

Tutto l personale esterno

6. Allegati

ELENCO PAG7

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