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1 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE DzAntonio Saccodz Via G. Florenzano, 4 Sant'Arsenio (SA) tel. 0975-396108 tel-fax 0975-396006 www.iis-sacco.gov.it - www.iis-sacco.it E-MAIL: [email protected] [email protected] Piano Offerta Formativa Anno scolastico 2015 2016 ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE “Antonio Sacco” Via G. Florenzano, 4 Sant'Arsenio (SA) Tel. 0975-396108 fax 0975-396006 www.iis-sacco.gov.it E-MAIL: [email protected] [email protected] Piano Triennale Offerta Formativa EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Anni scolastici 2016/17 - 2017/18 2018/19 ISTITUTO TECNICO settore Economico - SATD02101V Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (ex IGEA) Articolazione Sistemi Informativi Aziendali (ex Programmatori) E-mail : [email protected] ISTITUTO PROFESSIONALE settore Servizi - SARH02101R Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Piazza D. Pica - Sant'Arsenio (SA) E-mail : [email protected]

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

Antonio Sacco Via G. Florenzano, 4 Sant'Arsenio (SA) tel. 0975-396108 tel-fax 0975-396006

www.iis-sacco.gov.it - www.iis-sacco.it E-MAIL: [email protected] [email protected]

Piano Offerta Formativa Anno scolastico 2015 – 2016

ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE

“Antonio Sacco” Via G. Florenzano, 4 Sant'Arsenio (SA)

Tel. 0975-396108 fax 0975-396006

www.iis-sacco.gov.it

E-MAIL: [email protected] [email protected]

Piano Triennale Offerta Formativa EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

Anni scolastici 2016/17 - 2017/18 – 2018/19

ISTITUTO TECNICO settore Economico - SATD02101V Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (ex IGEA) Articolazione Sistemi Informativi Aziendali (ex Programmatori) E-mail : [email protected]

ISTITUTO PROFESSIONALE settore Servizi - SARH02101R Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Piazza D. Pica - Sant'Arsenio (SA)

E-mail : [email protected]

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INDICE 1. PREMESSA

2. L’identità dell’Istituto d’Istruzione Superiore Antonio Sacco SAIS L A. Finalità e contesto territoriale B. L’Istituto Tecnico Settore Economico ITE C. L’Istituto Professionale Settore Servizi (IPSEOA) D. L’Organigramma dell’Istituto E. Il Settore Amministrativo F. Le Dotazioni Strumentali e Laboratoriali disponibili

3. Linee guida e Curricolo d’Istituto A. Finalità formative dell’istituzione scolastica B. La centralità dello studente e il curricolo della scuola C. Diplomi e Profili Professionali D. Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) E. Alternanza scuola-lavoro F. Area della didattica e della valutazione

4. Azioni del PTOF coerenti con il PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale)

5. Dal R.A.V. (Rapporto di Autovalutazione) al PdM (Piano di Miglioramento)

6. POTENZIAMENTO dell’OFFERTA FORMATIVA in un’ottica triennale A. Piano per la formazione del personale B. Fabbisogno di personale C. Organico di potenziamento richiesto/utilizzato D. Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali

7. PROGETTI per l’AMPLIAMENTO/POTENZIAMENTO dell’OFFERTA FORMATIVA

8. Allegati

A. Assi culturali

B. Griglie di misurazione della valutazione

C. Piano annuale per l'inclusione (P.A.I.)

D. R.A.V. (Rapporto di Autovalutazione)

E. Atto di indirizzo del D.S.

F. PdM (Piano di miglioramento)

G. Schede Progetti

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1. PREMESSA Il P.T.O.F. o Piano Triennale dell Offerta Formativa è il documento base che definisce l identità culturale della Scuola, traccia le linee guida della didattica e presenta corsi e attività, oltre a indicare principi di funzionamento e diritti-doveri per i diversi soggetti. In sostanza, il P.T.O.F. definisce:

Principi e compiti della scuola

Finalità o obiettivi dell attività educativa

Linee guida e conseguenti scelte didattiche

Strumenti e modalità di attuazione

Riferimenti normativi Il presente Piano triennale dell offerta formativa è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge luglio , n. , recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti .

Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15

Commi

1. Finalità della legge e compiti della scuola 1-4

2. Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno 5

3. Fabbisogno di organico di posti di potenziamento 5

4. Fabbisogno di organico di personale ATA 14

5. Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali 6

6. Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 7

7. Scelte di gestione e di organizzazione 14

8. Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere 15-16

9. Opzioni, orientamento, valorizzazione del merito, figure di coordinamento 28-32

10. Alternanza scuola-lavoro 33-43

11. Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale 56-59

12. Didattica laboratoriale 60

13. Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche 61

14. Formazione in servizio docenti 124

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A chi si rivolge Il PTOF riguarda tutti i soggetti della comunità scolastica ed è il riferimento di base che qualifica l offerta didattica. Esso si rivolge pertanto a:

Famiglie e alunni che a. Sono alle prese con la scelta della Scuola Secondaria di II Grado b. Frequentano già l Istituto A. Sacco di Sant Arsenio SA c. Frequentano un altra scuola superiore e sono interessati a un cambiamento di

percorso

Al personale Docente dell Istituto

Al personale non docente

Agli Enti e alle Istituzioni presenti sul territorio

Chi lo elabora Il piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d'Istituto.

Modalità e tempi Il PTOF è uno strumento dinamico, aggiornato nel tempo sulla base delle valutazioni dei risultati conseguiti, dei problemi aperti, della nuove esigenze. Esso è oggetto di un indagine annuale di gradimento tra i soggetti interessati, attraverso diversi strumenti di rilevazione: Studenti, Genitori di studenti di scuola secondaria di primo grado e nelle scuole appartenenti al bacino d utenza, nonché Docenti dell Istituto e personale ATA. Il piano è sottoposto ad una "revisione annuale , viene inoltre aggiornato su indicazioni del Collegio Docenti e del Consiglio d Istituto nonché sulla base delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico.

Consultazione Il PTOF viene reso disponibile attraverso i canali più opportuni, tenuto conto anche della pluralità dell utenza interessata. Esso è quindi disponibile:

a. Sul sito Internet www.iis-sacco.gov.it

b. In formato cartaceo per la consultazione nella Bacheca di Istituto

c. Sul portale unico

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Criteri di fattibilità dei progetti del PTOF Coerenza con gli obiettivi generali e rispetto del criterio di economicità con costi commisurati alla ricaduta didattica. Disponibilità accertata degli esperti e delle strutture. Per i progetti extracurricolari: rispetto del numero minimo di adesioni.

Valutazione del PTOF Le istituzioni scolastiche individuano … i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti … rispetto agli obiettivi prefissati art. del Regolamento dell autonomia – DPR n. 276 dell marzo 1999). Ne scaturisce che le singole unità scolastiche debbano provvedere alla continua verifica della validità dei percorsi formativi, progettati e realizzati, attivando processi di feedback, funzionali alla riprogettazione. Considerando che il Piano Triennale dell Offerta Formativa comprende tutte le attività della scuola, dalla Progettazione Educativa a quella Disciplinare, al singolo Progetto, risulta chiaro che tutti i percorsi prefigurati in esso vadano sottoposti a Valutazione e Monitoraggio, in quanto non possono essere assunti come validi in assoluto, ma vanno riguardati come ipotesi di lavoro, che possono richiedere modifiche a causa della loro eventuale non completa adeguatezza per tutti o per parte degli alunni. Il PTOF non è un Progetto, ma la esplicitazione della normalità della pratica scolastica di un Istituto; va quindi abbandonata la logica dei progetti, caratterizzata dalla estemporaneità e dalla episodicità degli interventi e avviata quella del controllo del processo, che, ovviamente, comprende possibili modifiche dinanzi a risultati inadeguati.

2. L’IDENTITA’ dell’ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE

Finalità e contesto territoriale L Istituto A. Sacco svolge attività formativa dal . Nato come Istituto Tecnico Commerciale, ha operato fino al nella sede di piazza Europa e dall inizio dell anno è stato ubicato nel nuovo e moderno edificio in via G. Florenzano. Nel – 2010 si è celebrato il cinquantenario della sua fondazione. Per effetto del piano di ridimensionamento della rete scolastica, dal primo settembre 2000 è stata annessa all Istituto Tecnico Commerciale la locale sezione dell Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione sito in Piazza Europa. Le scuole seguono gli indirizzi rispettivamente dell istruzione tecnica e dell istruzione professionale valorizzando le materie di formazione generale per lo sviluppo di una più elevata dimensione culturale, adeguata alle esigenze della società odierna e in sintonia con la prospettiva dell innalzamento dell obbligo scolastico e promuovendo sempre di più una didattica laboratoriale in coerenza con le linee guida della riforma della scuola e con le esigenze provenienti dal Mondo scientifico e dal Sistema produttivo, formando figure capaci di inserirsi in contesti diversi, tutti caratterizzati dalla sempre più diffusa automazione.

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La riforma Gelmini ha prodotto un nuovo impianto nell ordinamento scolastico come di seguito illustrato.

L’ISTITUTO E IL SUO TERRITORIO L Istituto unitario di Istruzione Superiore è ubicato nel centro abitato di Sant Arsenio e conta per l anno scolastico 2016/17:

Sezione I.T.E. Sezione I.P.S.E.O.A. I II III IV V Totali

Classi 4 3 4 5 5 21

N. 93 77 80 114 123 487

I II III IV V Totali

Classi 3 3 3 5 3 17

N. 67 82 62 113 60 384

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L’ISTITUTO TECNICO settore Economico (ITE)

Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing

Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali

E l evoluzione dell Istituto Tecnico Commerciale e delle relative sperimentazioni. Il Diplomato in questo settore ha competenze nel campo dell economia nazionale ed internazionale, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione,

pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo - finanziari e dell economia sociale. Ha competenze linguistiche ed informatiche. Prevede indirizzi specifici come una seconda lingua, informatica, economia, economia politica e diritto anche negli ultimi tre anni. Possibile l insegnamento di una terza lingua straniera. Il corso di studi si propone di formare una figura professionale che, oltre ad essere provvista di una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico –espressive e logico-interpretative, abbia conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. In particolare, questa figura professionale dovrà essere in grado di coordinare i rapporti tra l'azienda e l'ambiente in cui opera, per proporre soluzioni a problemi specifici. Al fine di acquisire competenze peculiari quali la capacità di utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili, nonché di elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali. Dovrà essere orientato a:

Documentare adeguatamente il proprio lavoro;

Comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici;

Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali alla risoluzione dei problemi;

Partecipare al lavoro organizzato individuale o di gruppo accettando ed esercitando il coordinamento;

Affrontare i cambiamenti e ristrutturare le proprie conoscenze. Dal punto di vista metodologico il corso si caratterizza, dunque, per la proposta di un traguardo formativo che mira non solo a far acquisire conoscenze, ma anche competenze ed abilità, così da sviluppare abitudini mentali orientate alla risoluzione di problemi ed alla gestione delle informazioni. La metodologia di insegnamento adottata, coerente con tali obiettivi, favorisce negli studenti l'abitudine a costruire modelli, a privilegiare i momenti di scoperta, a formulare ipotesi, rendendo operativi i progetti.

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L’ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI Gli Istituti Professionali sono uno degli ordini in cui è articolata l'istruzione secondaria di 2° grado nel sistema scolastico italiano. Ad essi sono ammessi giovani in possesso della licenza di scuola secondaria di primo grado. Terminata la scuola secondaria di primo grado molti giovani, pur non desiderando lasciare gli studi, cercano

un percorso formativo che consenta loro di entrare il prima possibile nella vita lavorativa. Gli Istituti Professionali sono la risposta a questa esigenza: la via più rapida di accesso al lavoro, senza uscire dal ciclo scolastico. La loro finalità è di far conseguire ai giovani, in maniera integrata e coerente, un livello di istruzione per la formazione della persona e del cittadino, corrispondente a quello degli altri ordini scolastici di pari grado e una professionalità aderente alle esigenze del mondo del lavoro nazionale ed europeo. Il mondo del lavoro, nei paesi ad economia avanzata, è contraddistinto da continua, veloce evoluzione dei ruoli lavorativi, delle figure professionali, dei sistemi di produzione e quindi, delle competenze necessarie a chi vi opera. Ciascun giovane che si volge al lavoro deve essere pronto a sostenere un frequente avvicendamento delle proprie funzioni e perfino cambiamenti radicali del tipo di lavoro che svolge; dovrà quindi risolvere problemi sempre nuovi e tanto più otterrà positivi risultati, quanto più sarà capace di evolversi e convertirsi: la più preziosa delle sue qualità dovrà essere l'attitudine ad imparare ancora. Negli Istituti professionali i primi anni del corso di studio sono finalizzati a far conseguire ai giovani un primo livello di professionalità insieme ad un prezioso patrimonio di cultura, di abilità e di attitudini. La specializzazione in ambiti precisi di lavoro si consegue nel terzo, quarto e quinto anno, anche con cicli di lezioni tenute da consulenti che già sono esperti professionisti del settore e con periodi di Alternanza Scuola Lavoro in azienda. Contemporaneamente gli allievi continuano lo studio di discipline umanistiche, scientifiche e tecnologiche per rafforzare le basi della professionalità ed essere in grado di conseguire validamente il diploma agli esami di Stato con la possibilità di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro o di proseguire gli studi nei corsi post-diploma e all università.

Bisogni ed Aspettative Per la definizione corretta del ruolo dell Istituto nel contesto sociale territoriale, non si può prescindere da un attenta valutazione delle aspettative e dei bisogni degli studenti e dei soggetti coi quali la scuola è chiamata ad interagire. È opportuno tenere presente che una scuola pubblica, se da una parte deve tenere conto delle aspettative e delle richieste anche se non potrà soddisfarle tutte , dall altra ha il dovere di

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rispondere ai bisogni formativi dei propri utenti, bisogni che possono essere anche non espressi in quanto non riconosciuti con chiarezza, soprattutto da studenti ancora in età evolutiva. Per quanto riguarda gli studenti attuali, è ormai certo che le loro aspettative si concentrano nella possibilità di uno studio più leggero , argomenti interessanti , attività meno teoriche e più pratiche e laboratoriali. E indubbio che i bisogni formativi in generale degli alunni siano identificabili in:

Una formazione di base ampia, solida e basata su capacità fondamentali;

Una formazione specifica essenziale e indirizzata soprattutto su competenze nel campo di indirizzo scelto;

Capacità di gestire autonomamente le scelte ed i problemi;

Competenze certificate e spendibili da subito nel mondo del lavoro, ma anche nella prosecuzione degli studi.

Le aspettative delle famiglie sono principalmente identificabili nel tempestivo inserimento dei figli nel mondo del lavoro, mentre i bisogni attuali delle famiglie si devono confrontare con una maggior coscienza della continua evoluzione della società e dunque del mondo della scuola ove possono svolgere ruoli anche molto importanti al di là della sinergia educativa con la scuola stessa. Infine, la società e la comunità locale, mentre si aspettano dalla scuola pubblica un intervento formativo che accompagni i giovani nell arco dei primi diciotto anni favorendo l acquisizione di autonomia individuale, capacità di operare in team, coscienza civile, competenze identificabili e funzionali al tessuto socioeconomico del territorio, devono investire, sia con risorse economiche sia in programmazione di attività coordinate, in quelli che saranno la costituente principale della società di domani, appunto i giovani.

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L’ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO DEFINISCE GLI INCARICHI ASSEGNATI AL PERSONALE DOCENTE ED ATA RISPETTIVAMENTE SULLE AREE GESTIONALI, PROGETTUALI E CURRICOLARI INDICATE NEL P.T.O.F.

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Cono Alberto Rossi Esercita la funzioni previste dall attuale quadro normativo e dal vigente CCNL – Area V. Ha la legale rappresentanza dell istituzione scolastica ad ogni effetto di legge. E organo individuale, rappresenta l unitarietà dell istituzione medesima ed assume ogni responsabilità gestionale della stessa.

Deve conseguire contrattualmente i seguenti obbiettivi:

Assicurare il funzionamento dell istituzione assegnata secondo criteri di efficienza e efficacia;

Promuovere lo sviluppo dell autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione, in coerenza con il principio di autonomia;

Assicurare il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati Promuovere iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo Assicurare il raccordo e l interazione tra le componenti scolastiche Promuovere la collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed economiche del territorio interagendo con gli EE.LL. così come è previsto dall art. del

D.Lvo n.165/2001. Il ds inoltre svolge compiti relativi alla materia finanziaria e patrimoniale e all'attività negoziale in conformità al D.I. n. 44/2001

DIRETTORE AMMINISTRATIVO: Teresa Stabile

Il Direttore dei servizi generali e amministrativi sovrintende ai servizi amministrativo - contabili e ne cura l organizzazione. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. Ai sensi e per gli effetti dell art. bis D. L.vo / e successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative. Il dsga svolge compiti relativi alla materia finanziaria e patrimoniale e

all'attvità negoziale in conformità al D.I. n. 44/2001

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COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

o Primo collaboratore Prof. Biagio De Luca

o Secondo collaboratore Prof. Fausto Fiscina

CONSIGLIO D'ISTITUTO

Dirigente Scolastico Prof. Cono Alberto Rossi

Prof. Fiscina Fausto

Prof. Masullo Pasquale

Prof. De Luca Biagio

Prof.ssa Viglione Brunella

Prof.ssa Collazzo Maria Carmela

Prof. Reina Pasquale

Prof. Ssa Massa Viviana

Prof. ssaAmabile Nicla

Ass.te Tecnico Spadaro Norella Saverio

Ass.te Amm.va Casaburi Carmela

Genitori: o Lobosco Franca o Caminiti Giuseppe o Carnevale Annamaria o Viola Bruno

Le attribuzioni del Consiglio sono descritte dal Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.° 297 Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado art. . In particolare il C.d.I.:

a. Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di AUTOFINANZIAMENTO della scuola

b. Delibera il PROGRAMMA ANNUALE, ex bilancio e il conto consuntivo; stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico

c. Delibera in merito all adozione e alle modifiche del REGOLAMENTO INTERNO dell istituto d. Stabilisce i criteri generali in merito a:

acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici (audio-televisivi, libri) e di tutti i materiali necessari alla vita della scuola;

attività negoziale del Dirigente Scolastico (contratti, convenzioni, utilizzo locali scolastici da parte di Enti o Associazioni esterne, assegnazione di borse di studio);

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partecipazione dell istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali;

organizzazione e programmazione della vita e dell attività della scuola, comprese le attività para/inter/extrascolatiche (calendario scolastico, programmazione educativa, corsi di recupero, visite e viaggi di istruzione, ecc.), nei limiti delle disponibilità di bilancio;

e. Definisce gli INDIRIZZI GENERALI DEL POF elaborato dal Collegio Docenti (DPR 275/99);

f. ADOTTA il P.T.O.F. g. Indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all assegnazione dei singoli

docenti alle classi (D.Lgs. 59/03 Art. 7 comma 7) e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe

h. Stabilisce i criteri per l espletamento dei servizi amministrativi orari di sportello, tempi di risposta per documenti, ecc.) ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

GIUNTA ESECUTIVA

Si riunisce su convocazione del Dirigente scolastico per predisporre i lavori del Consiglio d'Istituto. Componenti:

Cono Alberto Rossi, Dirigente scolastico

Stabile Teresa, Direttore amministrativo

Biagio De Luca, docente

Componente genitori

Componente ATA Il C.d.I. nella sua prima seduta, elegge, tra i suoi membri, una Giunta Esecutiva. La giunta esecutiva Predispone il programma annuale e il conto consuntivo, prepara i lavori del Consiglio di Istituto, esprime pareri e proposte di delibera, cura l esecuzione delle delibere, propone al C.d.I. il programma delle attività finanziarie allegando un apposita relazione e il parere di regolarità contabile del Collegio dei Revisori, predispone il materiale necessario alla corretta informazione dei Consiglieri.

Può avere competenze riguardo i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni: le deliberazioni sono adottate su proposta del rispettivo Consiglio di classe, secondo procedure definite dal Regolamento.

La Giunta predispone l O.d.G. del Consiglio tenendo conto delle proposte formulate dal Presidente, dai singoli Consiglieri, dai Consigli di Classe, dal Collegio dei Docenti e dalle Assemblee dei Genitori.

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Rispetto alle proposte della Giunta, organo esecutivo, il Consiglio, organo deliberante, ha comunque il diritto di iniziativa, ovvero la possibilità di deliberare in modo diverso rispetto alle proposte fatte dalla Giunta.

COLLEGIO DEI DOCENTI Svolge attività previste dalla normativa vigente ( art. 7 D. lgs. 297/94)

1. Propone al D.S., per la sua predisposizione, il piano annuale delle attività dei docenti ( art.26 c.4 del CCNL vigente )

2. Propone al Consiglio di Istituto le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti ( art. 27 c.4 del CCNL vigente);

3. Propone al Consiglio di istituto la regolamentazione delle attività didattiche dei docenti, costituenti ampliamento dell offerta formativa art. del CCNL vigente ; 4. Identifica le funzioni strumentali e ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari (

art. 30 del CCNL vigente);

5. Delibera il piano annuale di aggiornamento e formazione dei docenti ( art. 65 del CCNL vigente );

6. Propone al Consiglio di Istituto le attività del personale docente da retribuire con il fondo di istituto (art.86 c.1 del CCNL vigente).

7. Elabora il Piano dell'offerta formativa sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di istituto (D.P.R. n. 275/99).

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Le Funzioni strumentali

Il personale della scuola in generale, ed in particolare i docenti, si trovano di fronte ad importanti novità dal punto di vista dell'organizzazione e della didattica. Le innovazioni introdotte dal contratto collettivo individuano nel Collegio dei docenti l'organo cui spetta definire le principali modalità organizzative e di offerta didattica e sono, quindi, gli stessi docenti a farsi carico della qualità e quantità del servizio erogato. Alcuni docenti hanno il compito di svolgere funzioni di coordinamento e di organizzazione per migliorare il servizio offerto. Ogni scuola, pertanto, individua i docenti responsabili delle funzioni strumentali al piano dell'offerta formativa. Tali funzioni sono regolate dall'articolo 30 CCNL 2002/05 (ART.28 CCNL 26/05/1999 e ART.37 CCNL 31/08/1999. Le singole aree con i relativi compiti sono le seguenti:

Area 1 - Gestione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa P.T.O.F.

Revisiona, integra e aggiorna il P.T.O.F. nel corso dell anno scolastico

Organizza la realizzazione dei progetti e coordina le riunioni attinenti al proprio ambito e gli incontri di coordinamento organizzativo

Gestisce le attività di autoanalisi e di autovalutazione dell istituto fornendo informazioni riguardo alla qualità dei processi messi in atto, ai risultati prodotti e al grado di soddisfazione raggiunto

Opera in sinergia con le altre F.S., i referenti dei singoli progetti, i direttori dei dipartimenti e i responsabili delle commissioni

Ai fini della realizzazione del piano triennale dell offerta formativa, lavora con il Dirigente Scolastico e con il DSGA per la soluzione di questioni amministrative

Svolge un azione di sostegno operativo per tutti i docenti impegnati nella realizzazione di iniziative progettuali

Area 2 - Sostegno ai docenti

Gestisce l accoglienza e l inserimento dei docenti in ingresso

Rileva i disagi nel lavoro ed attiva modalità e/o interventi di risoluzione

Analizza i bisogni formativi, coordina e gestisce il Piano annuale di formazione e di aggiornamento dei docenti con particolare riferimento all’innovazione didattica per lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento

Fornisce Supporto ed Assistenza informatica: registro elettronico, scrutini online

Cura la documentazione educativa, informando in merito alla sperimentazione/realizzazione di buone pratiche metodologiche e didattico - educative e all efficace utilizzo di nuovi supporti tecnologici applicati alla didattica sulle iniziative di aggiornamento e di formazione professionale promosse in ambito locale e nazionale

Svolge un attività di assistenza e di supporto in merito a questioni di ordine didattico - organizzativo

Affianca, in particolare i nuovi docenti con un azione di consulenza

Promuove uno stile di comunicazione e collaborazione costruttivo con e tra i docenti

Lavora a contatto con il Dirigente Scolastico e il DSGA al fine di rendere fattibile l erogazione di interventi formativi a favore dei docenti.

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Area 3 - Supporto agli studenti

Gestisce l accoglienza e l inserimento degli studenti neoiscritti

Promuove interventi connessi alla prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica

Rileva situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e propone modalità/strategie di prevenzione/soluzione

Predispone iniziative di sostegno/recupero e di valorizzazione delle eccellenze finalizzate al potenziamento della qualità dell istruzione

Coordina la promozione e la gestione degli stages in linea con i profili d indirizzo dell Istituto

Organizza incontri tra la scuola e le famiglie degli studenti delle classi prime per favorire la conoscenza della nuova realtà scolastica

Coordina le commissioni Orientamento in entrata e in uscita

Raccoglie e scambia informazioni riguardo a situazioni di disadattamento/disagio, problemi di studio/apprendimento, svantaggio, disabilità e, lavorando a stretto contatto con i colleghi, in particolare con la F. S. Inclusione e benessere a scuola , condivide iniziative per affrontare le difficoltà e assicurare a tutti gli studenti esperienze di successo formativo.

Collabora con gli studenti supportandoli in tutte le attività e iniziative, soprattutto con i rappresentanti di classe e d istituto nello svolgimento delle loro funzioni Area 4 - Inclusione e Benessere a scuola

Cura l accoglienza e l inserimento degli studenti con bisogni speciali BES e disturbi di apprendimento DSA , dei nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all assistenza

Concorda con il Dirigente Scolastico la ripartizione delle ore degli insegnanti di sostegno e collabora con il DSGA per la gestione degli operatori addetti all assistenza specialistica

Coordina i GLH operativi e il GLH d istituto

Diffonde la cultura dell inclusione

Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali e DSA

Rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione sui temi dell inclusione

Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali e DSA

Suggerisce l acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare l autonomia, la comunicazione e l attività di apprendimento degli studenti

Prende contatto con Enti e strutture esterne

Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti esterni

Condivide con il Dirigente scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità per sostenere il processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali

Promuove attività di sensibilizzazione e di riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare l intera comunità scolastica nel processo di inclusione.

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Area 5 - Scuola – Famiglia – Territorio – Progettualità Internazionale

Promuove la comunicazione interna ed esterna all'Istituto

Collabora con il Dirigente scolastico nella predisposizione delle comunicazioni interne ed esterne nella individuazione delle priorità

Cura i rapporti con Enti e soggetti istituzionali, culturali e sociali del territorio, ivi comprese le aziende e i soggetti ospitanti dove gli alunni seguiranno i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, tutto nell ottica della implementazione della mission d istituto e del PTOF

Promuove le attività e le iniziative volte a supportare e sostanziare la relazione di interscambio e crescita scuola – territorio

Gestisce i rapporti scuola – famiglia

Coordina tutte le azioni inerenti la progettualità internazionale, quali viaggi e stage all estero

Cura i rapporti con l area amministrativa e gestionale della segreteria d Istituto e con il D.S. ai fini della stesura dei bandi di gara, della valutazione delle offerte delle Agenzie di Viaggio, con le quali cura i rapporti e supporta i gruppi in partenza ed in viaggio

Organizza manifestazioni e mostre.

Funzioni Strumentali A.S. 2016/17 Prof. Paolo Zito (Area1/2)

Prof.ssa Brunella Viglione (Area 3)

Prof.ssa Viviana Massa (Area1/2)

Prof. Pasquale Masullo (Area 5)

Prof.ssa Antonietta Mariniello (Area 5)

Prof. Giuseppe Silvio Salvioli (Area 4)

Docenti Coadiutori A.S. 2016/17

Prof. Pasquale Reina (ITE)

Prof. Arsenio Coiro (ITE)

Prof. Salvatore Nunziata (IPSEOA)

IL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI La legge 107/2015 al comma 129 ridefinisce il comitato per la valutazione dei docenti, già novellato dall art. del testo unico di cui al decreto legislativo aprile , n. con il seguente: Dall'inizio dell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge … presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito, senza

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nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti:

Tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;

Due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;

Un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

Della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

Dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

Delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo .

COMPONENTI COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI:

Dirigente Scolastico Prof. Cono Alberto Rossi Docente nominato dal Collegio Docenti: Prof.ssa Concetta Bosco

Docente nominato dal Collegio Docenti: Prof. Pietro Scala

Docente nominato dal Consiglio d’Istituto: Prof. Fausto Fiscina

Componente Genitore: Viola Bruno

Componente nominato dall’U.S.R. : Prof.ssa Patrizia Pagano

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ORGANO DI GARANZIA

Dirigente Scolastico Docente Membro effettivo Genitore Membro effettivo Docente Membro supplente Genitore Membro supplente

I Dipartimenti L impianto dei nuovi ordinamenti degli Istituti Tecnici e Professionali richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, quali l alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi. In quest ottica i Dipartimenti, nella loro autonomia, fungono da articolazioni funzionali del collegio dei docenti, da supporto alla didattica e alla progettazione e corrispondono ai quattro assi culturali. Con il passaggio dall apprendimento per discipline all apprendimento per competenze la funzione dei Dipartimenti assume valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento e raggiungere quei risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze secondo il Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF). Il Dipartimento è presieduto da un coordinatore responsabile designato dal D.S. Esso svolge le seguenti funzioni:

presiede e coordina, in sostituzione del DS, le riunioni di dipartimento

coordina la programmazione educativa e didattica per classi parallele

concorda le tipologie di prove e quelle comuni, griglie valutative dei livelli di partenza e di uscita

propone l acquisto di materiale e sussidi didattici sentito il rispettivo dipartimento

coordina l adozione dei libri di testo

Dipartimenti ITE

Discipline Giuridiche ed Economiche; Italiano, Storia e Religione Cattolica (o materia alternativa); Scienze integrate e Geografia; Lingue Straniere; Informatica – Matematica; Scienze Motorie; Sostegno ITE – IPSEOA.

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Dipartimenti IPSEOA

Italiano, Storia, Tecniche di comunicazione e Religione Cattolica (o materia alternativa); Lingue Straniere; Matematica; Scienze integrate, Scienze e cultura dell alimentazione, Geografia; Discipline Giuridiche ed Economiche; Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina - settore sala e vendita -

accoglienza turistica; Scienze Motorie; Sostegno ITE – IPSEOA.

I coordinatori di dipartimento A.S. 2016/17

Dipartimenti I.T.E.

Discipline giuridiche economiche Antonio Caggiano

Italiano, Storia e religione cattolica Arsenio Coiro

Scienze integrate e geografia Nicla Amabile

Lingue straniere Anna D Avino

Informatica matematica Rosa D Alvano

Scienze motorie Rita Miele

Sostegno ITE - IPSEOA Daniela Rosciano

Dipartimenti I.P.S.E.O.A.

Italiano, Storia e religione cattolica Giuseppe Silvio Salvioli

Lingue straniere Patrizia Pace

Matematica Paolo Zito

Scienze integrate e geografia Vincenza Moccia

Discipline giuridiche economiche Sergio Rocco Piegari

Laboratorio di servizi Settore enogastronomia, sala e vendita ed accoglienza turistica

Nicola Abriola

Scienze motorie Antonio Esposito

Sostegno ITE - IPSEOA Daniela Rosciano

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Il Consiglio di classe (art. 5 D.lgs. 297/94) Il Consiglio di classe ( scuole secondarie ) è costituito dai docenti dello stesso plesso. Fanno parte del consiglio anche i docenti di sostegno che sono contitolari nelle classi interessate. La composizione del Consiglio è aperta alla componente genitori, due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti nella scuola secondaria superiore.

La rappresentanza degli alunni è limitata alla scuola secondaria superiore ( due alunni eletti dagli studenti della classe che salgono a tre nei corsi serali per lavoratori studenti). Il consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente del consiglio da lui delegato, le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad un docente componente del Consiglio.

Le riunioni avvengono in orario non coincidente con quello delle lezioni , le riunioni devono essere programmate nel piano annuale delle attività e coordinate con quelle degli altri organi collegiali.

Con la sola presenza dei docenti il Consiglio è competente in relazione :

1) alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari; 2) alla valutazione periodica e finale degli allievi 3) all attribuzione del credito scolastico in sede di scrutinio finale (limitatamente agli ultimi tre anni della

scuola secondaria superiore)

4) alla fissazione dei criteri di valutazione dei crediti formativi (nelle classi terminali della scuola

secondaria superiore ) Le competenze del Consiglio di classe sono molteplici e derivano sia dall art. del T.U. che da altre norme

di legge e da regolamenti, in particolare il Consiglio :

formula al collegio dei docenti proposte in ordine all azione educativa e didattica , e iniziative di sperimentazione ;

esprime un parere in ordine alle iniziative di sperimentazione che interessano la classe; agevola ed estende i rapporti reciproci fra docenti , genitori ed alunni; elabora ( limitatamente alle V classi delle scuole secondarie superiore per le quali è previsto l esame di stato per la commissione d esame un documento relativo all azione educativa e didattica realizzata nell ultimo anno di corso ( c.d. Documento del 15 Maggio) ; valuta l accettazione delle domande di trasferimento degli alunni da una scuola ad altra nel corso dell anno scolastico decisione inappellabile ; valuta ed approva le iniziative riservate agli alunni e proposte da enti ed associazioni pubbliche e

private ed attinenti alla sua competenza ( CM 27 aprile 1994 n. 143) concede l iscrizione per la terza volta alla medesima classe agli alunni non scrutinati per assenze

giustificate nello scrutinio finale ; determina le prove cui sottoporre gli alunni con imperfezioni fisiche; formula un parere al collegio dei docenti per la scelta tecnica dei sussidi didattici , delle

attrezzature tecnico-scientifiche , delle dotazioni librarie e proposte di adozione dei libri di testo.

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Per quanto attiene la programmazione didattica che viene elaborata ed approvata dal Consiglio di Classe :

delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno adeguando ai loro ritmi di apprendimento gli interventi operativi;

utilizza il contributo delle diverse aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei docenti;

sottopone sistematicamente la programmazione a momenti di verifica e valutazione al fine di adeguare l azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere.

Il consiglio di classe è convocato dal dirigente scolastico di sua iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei membri, escludendo dal computo il presidente.

Alle riunioni possono partecipare con funzione esclusivamente consultiva :

i rappresentanti legali degli istituti di affidamento dei minori per i problemi attinenti alla formazione degli alunni loro affidati;

gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compirti medico-psico-pedagogici e di orientamento.

Per la validità delle riunioni è sufficiente la presenza della metà più uno dei componenti , non tenendo conto dei membri elettivi per quelle riunioni alle quali non possono partecipare.

Le riunioni relative agli scrutini, intermedi e finali, viene richiesta la presenza del presidente e di tutti i docenti componenti del consiglio.

Le deliberazioni vengono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo disposizioni particolari, in caso di parità prevale il voto del presidente.

Viene predisposto un registro per ogni classe nel quale vengono trascritti i verbali di tutte le riunioni tenute dal Consiglio di Classe, i verbali vanno redatti dal Docente che svolge funzioni di segretario e vanno firmati congiuntamente dal Segretario e dal Dirigente scolastico ( o dal suo delegato) .

La legge sulla trasparenza degli atti amministrativi, consente l accesso ai verbali del Consiglio di classe ma salvaguarda l interesse degli alunni alla tutela delle notizie che fanno parte della sfera soggettiva. L accesso ai verbali non può, pertanto, riguardare tutto il contenuto ma deve essere limitato a quella parte degli atti che si riferiscono allo studente interessato. Gli insegnanti di religione cattolica fanno parte della componente docente negli organi collegiali scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri insegnanti. Essi partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell insegnamento della religione cattolica. Nello scrutinio finale, se si richiede una deliberazione a maggioranza, il voto espresso dall insegnante di religione, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale .

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COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE A.S. 2016/2017

ITE n. classe sex cognome nome 1. 1 A ssa BOSCO Concetta ITE 2. 2 A ssa DE LAUSO Luisa ITE 3. 3 A CARRANO Salvatore ITE 4. 4 A ssa COIRO Vilma ITE 5. 5 A ssa ROSSI Teresa ITE 6. 1 B ssa INNAMORATO Francesca ITE 7. 2 B ssa MOLINARA Lidia ITE 8. 3 B ssa AURICCHIO Angelina ITE 9. 4 B ssa D’ELIA Elisabetta ITE 10. 5 B ssa VIGLIONE Brunella ITE 11. 1 C ssa MASSA Viviana ITE 12. 2 C ssa AMABILE Nicla ITE 13. 5 C CERINO Franco ITE 14. 1 D CAGGIANO Antonio ITE 15. 3 D REINA Pasquale ITE 16. 4 D ssa D’AVINO Anna ITE 17. 5 D COIRO Arsenio ITE 18. 3 E VOLPE Giovanni ITE 19. 4 E ssa SANTARSIERE Francesca ITE 20. 5 E VALVA Cono ITE 21. 4 F ssa MARINIELLO Antonietta ITE

IPSEOA n. classe sex cognome nome 1. 1 A ssa PACE Patrizia Maria IPSEOA 2. 2 A VILLANI Domenico IPSEOA 3. 3 A Ssa SACCO Antonietta Amalia IPSEOA 4. 4 A ssa RUGGIERO Anna Maria IPSEOA 5. 5 A ssa GASPARINI Francesca IPSEOA 6. 1 B MACRINI Rosario IPSEOA 7. 2 B ssa DI NAPOLI Lauza IPSEOA 8. 3 B art NUNZIATA Salvatore Umberto IPSEOA 9. 4 B art ssa VENOSA Anna Maria IPSEOA 10. 5 B art SALVIOLI Giuseppe Silvio IPSEOA 11. 1 C ssa GUIDA Anna Rita IPSEOA 12. 2 C ssa PRIORE Violanda IPSEOA 13. 3 C ssa TREZZA Giovanna IPSEOA 14. 4 C ssa ROSCIANO Daniela IPSEOA 15. 5 C Ssa DI MARE Angelina IPSEOA 16. 4 D ssa MASULLO Pasquale IPSEOA 17. 4 E VIGORITO Vincenzo IPSEOA

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Comitato Tecnico Scientifico

Proff. De Luca Biagio

Fiscina Fausto

Valva Cono

Volpe Giovanni

Massa Anna Maria Viviana

Zito Paolo

Coiro Arsenio

Mariniello Antonietta

Boccagna Eleonora

Biancamano Rosanna

Gruppo H Proff. Rosciano Daniela

La Regina Michelina

Direttori di laboratorio IPSEOA

Laboratorio Docente Laboratorio Enogastronomia Prof. Benvenga Vincenzo Laboratorio Sala e Vendita Prof. Abriola Nicola Laboratorio Accoglienza Turistica Prof. Guida Annarita Laboratorio Linguistico sede IPSEOA Prof. Macrini Rosario

Il Settore Amministrativo Le informazioni relative ai fattori di qualità ed ai criteri di trasparenza che il servizio si propone di garantire vanno dalle modalità per le iscrizioni, modalità di rilascio di certificati e di consegna di schede, pagelle e diplomi. A tale scopo, gli orari di apertura al pubblico degli uffici della segreteria Didattica e Amministrativa sono i seguenti: Giorno Ore Utenza interessata

Dal lunedì al sabato Dalle 10,00 alle 12,00 Docenti - studenti ed esterni Martedì e giovedì 14,30 - 16,30 Docenti - studenti ed esterni Presso la sede IPSEOA sarà aperto uno sportello a cura della segreteria per un giorno a settimana.

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Compiti delle segreterie L attribuzione alle scuole di ulteriori funzioni amministrative ha comportato un notevole incremento di lavoro per gli uffici di segreteria. Il personale ATA con corsi di formazione ed autoformazione supporterà tutti i processi di innovazione e riforma scolastica. In tal modo sarà possibile esercitare pienamente le opportunità offerte dalle disposizioni sull autonomia, quali l effettiva facoltà di progettazione e programmazione del curricolo e l applicazione di alcuni ingredienti organizzativi cooperazione nel lavoro da parte di tutto il personale scolastico, pianificazione delle attività, controllo delle risorse e qualità del servizio, fluidificazione nella gestione). L entrata in vigore del Nuovo Regolamento di Contabilità, ha comportato delle significative innovazioni che hanno profondamente inciso sull organizzazione dei servizi generali ed amministrativi delle istituzioni scolastiche. Tuttavia, affinché la scuola dell autonomia abbandoni la funzione prevalentemente legata agli adempimenti amministrativi, per assumere quella di interpretazione dei bisogni e di richiesta di formazione, è necessario che sia esperibile una vera e propria pianificazione gestionale, entro cui le azioni didattiche trovino adeguato supporto nell impiego ottimale e flessibile delle risorse finanziarie. La dotazione d istituto deve essere utilizzata per potenziare le capacità negoziali e l autonomia gestionale per la piena realizzazione dell Offerta Formativa coerente con gli obiettivi generali e culturali stabiliti.

Compiti degli uffici amministrativi I Servizi Generali ed Amministrativi - Contabili sono articolati in uffici autonomi, sebbene strettamente correlati e sotto la vigilanza e il coordinamento del DSGA ed erogano i servizi secondo il piano di lavoro predisposto all inizio dell anno scolastico e pubblicato all Albo dell Istituto. L orario d ufficio è dalle ore : alle ore : .

Obiettivi dell’organizzazione degli uffici amministrativi L organizzazione delle attività di gestione dei servizi generali amministrativo - contabili sono improntate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

Favorire il raggiungimento del successo formativo degli allievi;

Garantire la qualità del servizio offerto in termini di rispetto delle aspettative dell utenza interna ed esterna;

Perseguire una organizzazione e gestione razionale delle risorse;

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Individuare l equilibrio dei carichi di lavoro da distribuire tra le risorse

umane coinvolte, in termini di rispetto delle competenze e delle attitudini di ciascuno

degli addetti;

Dotarsi di un sistema di controllo atto a garantire adeguamenti in itinere.

Responsabili di laboratorio A.S. 2016/17

LABORATORIO PLESSO RESPONSABILE

LAB. INF. 1° piano

LAB. LINGUE 1° piano ITE Sig. Sica Franco

LAB. B piano terra

LAB. D TRATTAMENTO TESTI ITE Sig.Spano Beniamino

LAB. FISICA

LAB. SCIENZE 2° piano ITE Sig. Spadaro Norella Saverio

LAB. CUCINA IPSEOA Sig. D Angelo Cosimo Raffaele

LAB. SALA BAR

Magazzino IPSEOA IPSEOA

Sig. Palmiro Vincenzo Sig.ra Ignoto Angela

LAB. RICEVIMENTO IPSEOA Sig. Stio Nicola

LAB. Informatica IPSEOA IPSEOA Sig. Senatore Carmine

LE DOTAZIONI STRUMENTALI E LABORATORIALI DISPONIBILI L Istituto è dislocato su due sedi:

La sede principale in via G. Florenzano, ospita gli alunni dell ITE e delle classi quarte e quinte IPSEOA

La seconda, in piazza Europa, ospita quelle del primo biennio e del terzo anno dell IPSEOA

La sede principale, sviluppata su quattro livelli, è di recente costruzione, è dotata delle più moderne attrezzature informatiche ed audiovisive, ivi comprese L.I.M. (Lavagne Interattive Multimediali) installate in ogni aula e dispone di ampie sale attrezzate per incontri e conferenze con capienza fino a 400 posti. Le aule sono dislocate su tre livelli e precisamente al secondo, al terzo e al quarto.

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Al piano rialzato si trovano, oltre alla presidenza e agli uffici amministrativi, le seguenti strutture:

Laboratorio A di Informatica in rete per programmatori, dotato di una postazione docente CPU Intel Core 2 Quad . , Ram GB HD GB, Monitor LCD , con accessori Multimediali; 20 postazioni studente con configurazione equipollente a quella docente; un video proiettore, una stampante laser a colori e accessori di rete.

Laboratorio B di Economia Aziendale dotato di n. 21 PC con postazione server INTEL P.IV 3. 0 GHZ RAM 1024 MB e n.20 postazione client INTEL P.IV RAM 512 MB.

Laboratorio C di Informatica dotato della seguente configurazione: n.1 Server INTEL P4 3,4 Ghz D 950 Dual Core 64 BIT Socket 775 e n. 20 CLIENT INTEL P4 3,2 GhzSocket 775.

Laboratorio di Informatica con 30 PC mini-tower ATX processore Intel Pentium III 866 Mhz con cache da 256 K e 5 PC Intel Pentium 41,4 Ghz MHz/256 Kb.

Laboratorio di Scienza della Materia (chimica e fisica)dotato di un banco cattedra e di tre banchi per attività di sperimentazione per una capienza totale di 30 alunni. I banchi sono completi di rubinetto acqua, gas, lavello e cappa aspirante. Il laboratorio è stato completato con l acquisto di un armadio aspirato, di armadio porta-prodotti e di un mobile carrellato a controllo elettronico per lo smaltimento dei reagenti chimici e del necessario materiale (scaffalatura, reattivi, vetrini ecc).

Aula aggiornamento Docenti / ATA dotata di postazione docente con Server pentium I5 8GB RAM 500 GB HD e collegamento a videoproiettore;5 postazioni stessa configurazione server;1 stampante rete.

Aula di scienze (biologia, botanica e zoologia).

Auditorium attrezzato con impianto di videoconferenza Telecom, completo di camera motorizzata e monitor da 28 pollici e possibilità di collegamento a videoproiettore.

Al primo pianoè allestito:

Laboratorio di Informatica con 25 postazioni allievo con 20 PC Pentium. III 450 MHZ e server di rete con PC Pentium III collegati in rete didattica tramite HAB e router di collegamento ETERNET. Nella dotazione sono compresi cuffia e microfono per ogni Pc e una stampante laser Canon 5000.

Aula aggiornamento Docenti / ATA dotata di postazione docente con Server pentium I5 8GB RAM 500 GB HD e collegamento a videoproiettore; 5 postazioni stessa configurazione server; 1 stampante rete.

Tutti i laboratori sono dotati di centralina elettrica con relativo salvavita.

Al secondo piano si trovano:

La biblioteca con un patrimonio librario di circa volumi. All interno sono organizzate postazioni di lettura e consultazione.

Sala proiezione e conferenze con capienza di 80/100 posti, attrezzata con schermo, televisore, lettore dvd e vhs, videoproiezione e impianto vocale.

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L’IPSEOA è ubicato nella sede di piazza D. Pica e si compone di una struttura principale

sviluppata su tre livelli, dove sono prevalentemente dislocate le aule ordinarie e di un corpo adiacente sviluppato su due livelli dove sono prevalentemente concentrati gli spazi per le attività pratiche dell IPSEOA.

Sono presenti i seguenti laboratori:

Bureau, situato nell ampio atrio di ingresso, attrezzato per il ricevimento ospiti e per le esercitazioni con computer e centralino telefonico

Aula aggiornamento Docenti / ATA dotata di postazione docente con Server pentium I5 8GB RAM 500 GB HD e collegamento a videoproiettore;5 postazioni stessa configurazione server;1 stampante rete.

Laboratorio di lingue dotato di postazione docente con processore CORE 2 QUAD RAM 2 GB HD 320 GB multimediale, con monitor LCD , , con i seguenti software: S.O. WIN. XP PRO., OFFICE PRO. 2007, MS EXPRESSION PROTECTION, SOFTWARE ANTIVIRUS SYMANTEC ENDPOINT; N. 27 postazioni studente collegate in rete didattica alla postazione docente, equipollenti alla stessa; N. 2 stampanti laser di rete a colori, N.1 scanner A4 a colori, combinato DVD REC, KOTG registratore, lavagna interattiva SMARTBOARD, telecamera da tavolo, video proiettore, cablatura completa in rete LAN e INTERNET.

Laboratorio di cucina dotato di piano cottura, reparto lavaggio verdure, lavaggio stoviglie, piani di lavoro, forno professionale, frigorifero, congelatore e utensileria varia.

Sala-Bar dotata di tavoli, sedie e 4 panadore. Il reparto bar comprende il banco con frigorifero e macchina per il caffè completa nonché tutta l attrezzatura necessaria per il funzionamento del bar.

Office con armadi in acciaio inox, lavastoviglie e lavello per il lavaggio della minuteria del bar e della sala.

Magazzino con armadi in acciaio inox, congelatore, scaffali, bilancia industriale, ecc. per la conservazione delle attrezzature e delle derrate alimentari.

Spogliatoio femminile; Spogliatoio maschile; Biblioteca; Aula didattica di cucina;Aula didattica di sala bar

Le due strutture sono in grado di ospitare anche utenti disabili, essendo provviste di rampe di accesso ad essi riservate, di servizi igienici adeguati e di ascensori.

3. LINEE GUIDA E CURRICOLO dell’ISTITUTO Le finalità delineate dalla mission dell istituto si orientano verso il conseguimento di una specifica istruzione professionalizzante, relativa a determinati settori del sistema produttivo, individuabili soprattutto nella piccola e media impresa e ai servizi esistenti sul territorio. Inserire questa specifica istruzione professionalizzante entro la cornice di una consistente cultura di base (che comprenda competenze linguistiche, umanistiche, scientifiche, tecniche, informatiche) capace di sostenere ulteriori apprendimenti che l evoluzione sociale, i mutamenti produttivi e il progresso tecnologico sempre più richiedono. Consentire, nell ambito pedagogico dell educazione

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permanente verso cui si sta orientando il sistema scolastico, l effettiva realizzazione di segmenti aggiuntivi di formazione, intesi come sviluppo di percorsi formativi integrati e/o come rientro nel percorso formativo. L Istituto, tenendo conto di quanto sopra, ha individuato gli indirizzi generali del Piano triennale dell'offerta formativa della nostra scuola, complessivamente riconducibili agli obiettivi primari così come esplicitati nel piano di miglioramento, parte integrante del presente documento:

Promuovere l'interesse e la motivazione

Migliorare le prestazioni ed elevarle i risultati su standard nazionali

Migliorare il rapporto scuola - mondo del lavoro

Cercare strumenti efficaci per il recupero degli alunni

Favorire l accoglienza e l integrazione degli alunni diversamente abili

Favorire l accoglienza e l integrazione degli studenti stranieri

Favorire il diritto allo studio di tutti gli studenti

Promuovere l'aggiornamento dei docenti finalizzato alle capacità relazionali e comunicative

Salvaguardare la diversificazione delle specializzazioni, al fine di tutelare la ricchezza dell'offerta formativa

Il nostro Istituto si pone come competenze in uscita comuni a tutti gli indirizzi:

Acquisire capacità critiche e autonomia di giudizio

Essere in grado di inserirsi adeguatamente nell'ambiente di lavoro

Acquisire competenza negli usi tecnici della lingua connessi alla capacità di leggere, redigere e interpretare testi, documenti e relazioni

Essere capaci di elaborare dati per operare scelte che prevedano un problema da risolvere

Saper realizzare progetti di lavoro

Conoscere i diritti e i doveri dei cittadini e dei lavoratori nel nostro Paese e nella Comunità Europea

Ogni consiglio di classe adegua i suddetti obiettivi ai bisogni specifici della realtà degli alunni tenendo presenti i risultati che emergono dall'analisi della situazione di partenza, rilevata attraverso prove di ingresso, test in itinere e finali e test di gradimento nelle singole discipline e nelle classi prime, anche attraverso un test socio-culturale somministrato nella fase di accoglienza.

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Finalità formative dell’istituzione scolastica L'istituto di Istruzione Superiore A. Sacco , all'interno delle norme istitutive e degli ordinamenti previsti in esso, si propone di offrire un sistema di formazione in grado di soddisfare le aspettative degli utenti che ad esso si riferiscono. Il soddisfacimento delle aspettative parte dalla corretta definizione e ricezione delle esigenze esplicite ed implicite del Sistema Cliente, nonché di tutte le parti interessate: territorio, genitori, docenti, non docenti, personale di supporto e Direzione Scolastica. L approccio è orientato alla prevenzione dei problemi, con una corretta programmazione delle attività, in un ottica di innovazione e miglioramento continui. L Istituto rivolge i propri sforzi e impegna risorse umane e finanziarie per apportare un continuo e costante aggiornamento tecnologico delle attrezzature, per l ottimizzazione dei contenuti e dell offerta formativa curriculare ed extra-curriculare. La Direzione Scolastica intende organizzare un insieme di attività che dovranno consentire di garantire il massimo impegno per:

Contenere la dispersione e il disagio giovanile, favorire il successo formativo (in particolare l obbligo scolastico ;

Supportare gli allievi durante il percorso scolastico, in continuità con la scuola secondaria di I grado, e monitorare, in continuità educativa, la formazione degli alunni e il loro percorso in uscita dalla scuola secondaria di II grado, favorendo scelte consapevoli con attività di orientamento;

Far fronte alle problematiche legate all inserimento di alunni stranieri;

Favorire l integrazione degli studenti diversamente abili;

Mantenere adeguati standard formativi in uscita, così da favorire l ingresso nel mondo lavorativo o permettere di seguire con profitto percorsi di studi universitari e corsi post-diploma;

Garantire la massima trasparenza e correttezza nell acquisizione delle risorse esterne, umane e materiali.

Per questo l'Istituto deve garantire l'efficacia nell'azione didattica, seguendo le procedure che più rispondano a queste finalità, ivi compreso l'aggiornamento dei docenti all'utilizzo delle nuove tecnologie per l'insegnamento e l'adeguatezza degli ambienti di apprendimento. La politica dell'Istituto deve inoltre garantire un sistema di prevenzione dei problemi ricorrendo a forme di individuazione dei punti di debolezza e dei bisogni che diano un riscontro tempestivo e trasparente con indicazione e attivazione delle procedure di miglioramento del servizio.

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Scelte Educative Le finalità educative fondamentali che l Istituto ha individuato sono:

La costruzione di una concreta scala di valori che assuma come punto di partenza la Costituzione e i suoi principi fondamentali, quali la libertà e la democrazia, l'educazione alla legalità, il rispetto per la cosa pubblica e per l'ambiente;

La costruzione, in concorso con la famiglia e con le altre istituzioni educative, di una coscienza critica e di un consapevole atteggiamento di responsabilità e correttezza, basati su opportuni processi di valutazione e autovalutazione;

La maturazione di una mentalità dinamica: l'alunno deve saper lavorare insieme ai compagni e al docente, abbandonando atteggiamenti dogmatici e pregiudiziali, per accettare il confronto fra modelli, opinioni e contesti differenti, vivendo così la diversità come arricchimento e apertura;

Lo sviluppo di un vivo senso di solidarietà e l'acquisizione di un'etica collettiva e di una concezione aperta di cittadinanza;

La capacità di accettare la diversità di ognuno e il rifiuto di ogni tipo di pregiudizio e di razzismo, anche all'interno del singolo gruppo classe, cercando di superare eventuali atteggiamenti di chiusura o ostilità;

L educazione alla partecipazione consapevole alla vita della società, attraverso la graduale acquisizione di una forte memoria storica, e in particolare, della coscienza di essere oltre che il prodotto anche i soggetti della storia, per poter contribuire in modo critico alla costruzione di nuovi modelli sociali e culturali.

Scelte didattico - pedagogiche L I.I.S. A. Sacco di Sant Arsenio propone alcuni criteri generali di carattere metodologico, cui i singoli docenti ispireranno il proprio insegnamento, che dovrà sempre essere attento a curare la qualità del rapporto interpersonale e a favorire la creazione di un clima relazionale positivo, che faciliti l'ascolto, il rispetto reciproco e la comunicazione:

Centralità dell'allievo nella situazione didattica e massima individualizzazione possibile dell'insegnamento; dunque dalla prescrizione dei programmi alla centralità dell'alunno che apprende in modo costruttivo e sviluppa competenze in stretto collegamento con i contenuti ritenuti essenziali ed irrinunciabili, ma al tempo stesso adeguati alla diversità dei contesti cognitivi e motivazionali dei discenti;

Condurre gli alunni al possesso delle conoscenze partendo da situazioni concrete non ancora organizzate ed ordinate, così da stimolare l'abitudine a costruire modelli;

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Privilegiare momenti di scoperta e di successiva generalizzazione a partire da casi semplici e stimolanti, avvalendosi di tecniche didattiche che consistono nel generare situazioni problematiche non strutturate, così da favorire l'acquisizione di comportamenti produttivi e la soluzione di problemi;

Far realizzare piccoli progetti di difficoltà crescente, così da abituare a formulare ipotesi e a procedere per approssimazioni successive.

Inoltre:

I docenti dovranno impostare il loro lavoro in termini interdisciplinari fra gli ambiti di loro competenza per perseguire gli obiettivi trasversali e disciplinari fissati nei piani di lavoro;

I docenti dovranno motivare sempre alla classe, con assoluta trasparenza, attività, contenuti, programmi, direttive, valutazioni e scelte effettuate;

I docenti saranno ispirati a criteri di coerenza ed organicità nell'organizzare le verifiche e le valutazioni; le verifiche, finalizzate alla valutazione sia formativa che sommativa, saranno frequenti e scaglionate in modo da eliminare i periodi di inattività e il rischio dell'accumulo di contenuti non ancora assimilati;

I docenti cureranno lo scambio continuo di informazioni sui risultati ottenuti dagli alunni e sui loro eventuali problemi scolastici: per ogni singola classe;

Un Coordinatore, delegato dal Preside, si assumerà l'incarico di favorire le reciproche comunicazioni, per valutare periodicamente l'attività svolta, i risultati conseguiti ed eventualmente per ricalibrare gli interventi.

LA CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E IL CURRICOLO DELLA SCUOLA

Il curricolo è l architettura degli insegnamenti, che intersecandosi e sviluppandosi nella progettualità, portano globalmente allo sviluppo di una ricchezza culturale e professionale degli alunni. Con l anno scolastico / ha preso avvio il riordino degli Istituti tecnici e professionali a partire dalle classi prime. La nuova istruzione tecnica e professionale prevede un curricolo quinquennale che si sviluppa in un primo biennio orientativo comune a tutti gli indirizzi e in un triennio (secondo biennio e quinto anno) articolato per indirizzi di specializzazione. Gli indirizzi previsti sono di seguito ampiamente descritti. L offerta formativa dell Istituto prevede una omogenea articolazione degli indirizzi pertanto dovrà sempre essere garantito un numero adeguato di classi per ciascuna specializzazione. Agli allievi e alle famiglie sarà chiesto di indicare, al termine del primo biennio, la specializzazione prescelta e una seconda opzione obbligatoria. Al fine di supportare gli allievi nella scelta l Istituto si impegna a offrire servizi di orientamento e moduli orientativi da realizzarsi nell ambito della didattica disciplinare dell alternanza scuola-lavoro. Per rispondere comunque alla domanda di percorsi formativi più brevi e indirizzati ad un più veloce inserimento nel mondo del lavoro l istituto propone, in accordo con la Regione Campania, percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata

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triennale che rilasciano un diploma di qualifica professionale regionale, percorso scelto dall alunno all atto dell iscrizione al primo anno dell Istituto Professionale. Adempimento dell'obbligo di istruzione

La Legge 296 del 27 dicembre 2006 stabilisce che: L’adempimento dell'obbligo di istruzione deve consentire, l'acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore. Il 18-12-06 il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno formalmente espresso una Raccomandazione agli Stati membri relativa alle competenze per l'apprendimento permanente, nella quale si esortano gli Stati membri a sviluppare l'offerta di competenze chiave per tutti per assicurare che: tutti i giovani acquisiscano gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa; tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative; gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in tutto l'arco della loro vita.

Il nostro Istituto recepisce tale Raccomandazione mediante una programmazione dell’organico di potenziamento coerente con l’offerta formativa che dovrà avvenire per competenze ed obiettivi chiave.

DEFINIZIONE DI COMPETENZA CHIAVE

La Raccomandazione europea definisce la competenza chiave come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l occupazione. La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo individua 8 competenze chiave di cittadinanza declinate secondo quattro assi culturali definiti strategici .

LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA L obbligo di istruzione si riconosce nell acquisizione di competenze basilari, definite competenze chiave della cittadinanza, indicate sia dall U.E. il dicembre che da norme nazionali G.U. n.202 del 31 agosto 2007; D.M.22 Agosto 2007 da acquisire al termine dell istruzione obbligatoria) e finalizzate a promuovere il pieno sviluppo della persona e la sua capacità di apprendimento permanente. Infatti, solo un cittadino competente può esercitare effettivamente i propri diritti di cittadinanza. Per questo è fondamentale promuovere nei giovani competenze che li preparino a rispondere alle sfide della globalizzazione, ad adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido cambiamento e forte connessione, ad affrontare problemi

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complessi attraverso strumenti e metodi appropriati. Tali competenze si rivelano particolarmente utili nell affrontate le tematiche ambientali, in cui ritroviamo le sfide sopra accennate: rapporto locale-globale, connessione delle parti rispetto al tutto, problemi complessi che prevedono soluzioni non univoche. E compito specifico della scuola promuovere quegli interventi educativi capaci di far sì che le capacità personali si traducano nelle otto competenze chiave di cittadinanza previste dal Ministero a conclusione dell obbligo di istruzione secondaria. Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione, e che rinforzano il percorso di apprendimento continuo che si prolunga per l intero arco della vita lifelong

learning . Sono il risultato che si può conseguire attraverso l integrazione e l interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali. Tali competenze, riassunte nella seguente tabella, non vanno viste come qualcosa di separato e di aggiuntivo rispetto alla dimensione disciplinare/conoscitiva, ma come un risultato perseguito consapevolmente attraverso e all'interno delle attività disciplinari: la quotidianità didattica, il contenuto e le modalità di trasmissioni disciplinari sostengono, infatti, il riconoscimento, l'attivazione e lo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

GLI ASSI CULTURALI COME BASE DELLE COMPETENZE

Poiché sono molteplici i fattori che contribuiscono all acquisizione di competenze, i docenti del nostro Istituto, per ottemperare nel miglior modo possibile alla richiesta di certificazione delle competenze al termine dell Obbligo d Istruzione, hanno cercato di costruire strumenti didattici che consentano di raccogliere dati oggettivi circa:

Descrittori comportamentali (attenzione, partecipazione, motivazione, autostima, rispetto)

Risultati dei colloqui orali e delle verifiche scritte (apprendimenti, abilità, capacità di analisi e di sintesi, linguaggio)

Risultati delle attività laboratoriali e di gruppo (capacità di affrontare situazioni problematiche, di fare ed argomentare scelte, di interagire con il gruppo)

La valutazione degli apprendimenti e delle competenze in sede di scrutinio al termine del primo e del secondo periodo didattico terrà conto del livello di partenza dell alunno e della progressione accertata nel corso dell anno scolastico attraverso periodici accertamenti scritti e orali.

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DIPLOMI E PROFILI PROFESSIONALI

Istituto Tecnico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing

Articolazione Sistemi Informativi Aziendali E l evoluzione dell Istituto Tecnico Commerciale e delle relative sperimentazioni. Il Diplomato in questo settore ha competenze nel campo dell economia nazionale ed internazionale, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo - finanziari e dell economia sociale. Ha competenze linguistiche ed informatiche. Prevede indirizzi specifici come una seconda lingua, informatica, economia, economia politica e diritto anche negli ultimi tre anni. Possibile l insegnamento di una terza lingua straniera. Il corso di studi si propone di formare una figura professionale che, oltre ad essere provvista di una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico – espressive e logico - interpretative, abbia conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. In particolare, questa figura professionale dovrà essere in grado di coordinare i rapporti tra l'azienda e l'ambiente in cui opera, per proporre soluzioni a problemi specifici. Al fine di acquisire competenze peculiari quali la capacità di utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili, nonché di elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali. Dovrà essere orientato a:

Documentare adeguatamente il proprio lavoro;

Comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici;

Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali alla risoluzione dei problemi;

Partecipare al lavoro organizzato individuale o di gruppo accettando ed esercitando il coordinamento;

Affrontare i cambiamenti e ristrutturare le proprie conoscenze. Dal punto di vista metodologico il corso si caratterizza, dunque, per la proposta di un traguardo formativo che mira non solo a far acquisire conoscenze, ma anche competenze ed abilità, così da sviluppare abitudini mentali orientate alla risoluzione di problemi ed alla gestione delle informazioni. La metodologia di insegnamento adottata, coerente con tali obiettivi, favorisce negli studenti l'abitudine a costruire modelli, a privilegiare i momenti di scoperta, a formulare ipotesi, rendendo operativi i progetti. L articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI è una specializzazione del triennio ed ha come obiettivo la formazione di persone capaci di operare con un buon grado di autonomia in un

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ambiente economico aziendale automatizzato. A tal fine l indirizzo si caratterizza per l'uso integrato del laboratorio di informatica, essenziale per sviluppare un metodo centrato sulla progettazione e sull'abitudine a lavorare insieme. Il tecnico economico specializzato in informatica, conoscendo in modo sistematico i processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile e informatico, è in grado di intervenire nei processi d'analisi, sviluppo e controllo dei sistemi informatici automatizzati, per adeguarli alle necessità aziendali. Per una migliore lettura degli obiettivi culturali e professionali, di seguito viene riportato il quadro orario dell indirizzo.

ISTITUTI TECNICI

ALLEGATO B INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

del SETTORE ECONOMICO

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO

DISCIPLINE Classe di concorso

ore

1° biennio

2° biennio 5 anno

secondo biennio e quinto anno

costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 50/A 132 132 132 132 132

Lingua inglese 346/A 99 99 99 99 99

Storia 50/A 66 66 66 66 66

Matematica 47/A

48/A 49/A

132 132 99 99 99

Diritto ed economia 19/A 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

60/A

66 66

Scienze motorie e sportive 29/A 66 66 66 66 66

Religione cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore annue di attività e insegnamenti generali

660 660 495 495 495

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo

396 396 561 561 561

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di

risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

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Quadro orario B1

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING : ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI –IT01

DISCIPLINE

Classe di concorso

ore

1° biennio Comune alle

diverse articolazioni

2° biennio 5 anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso

formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 38/A- 49/A

66

Scienze integrate (Chimica) 12/A-13/A -60/A

66

Geografia 39/A

60/A

99 99

Informatica 42/A 75/A - 76/A

66 66

Seconda lingua comunitaria 46/A 99 99

Economia aziendale 17/A 66 66

Totale ore annue di indirizzo 396 396

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING - ITAF

Informatica 42/A 66 66

Seconda lingua comunitaria 46/A 99 99 99

Economia aziendale 17/A 198 231 264

Diritto 19/A 99 99 99

Economia politica 19/A 99 66 99

Totale ore annue di indirizzo

561 561 561

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

ARTICOLAZIONE SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI - ITSI

Seconda lingua comunitaria 46/A 99

Informatica 42/A 132 165 165

Economia aziendale 17/A 132 231 231

Diritto 19/A 99 99 66

Economia politica 19/A 99 66 99

Totale ore annue di indirizzo 561 561 561

di cui in compresenza 30/C-31/C 99 99 99

( 297*)

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco

sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici .Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del complessivo triennio sulla base del relativo

monte - ore. L’insegnamento di informatica nel primo biennio è attribuito anche ai titolari delle classi di concorso /A e /A, i quali conservano il

trattamento giuridico ed economico del ruolo di appartenenza.

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Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

L articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI è una specializzazione del triennio ed ha come obiettivo la formazione di persone capaci di operare con un buon grado di autonomia in un ambiente economico aziendale automatizzato. A tal fine l indirizzo si caratterizza per l'uso integrato del laboratorio di informatica, essenziale per sviluppare un metodo centrato sulla

progettazione e sull'abitudine a lavorare insieme.

Il tecnico economico specializzato in informatica, conoscendo in modo sistematico i processi

che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo,

contabile e informatico, è in grado di intervenire nei processi d'analisi, sviluppo e controllo dei

sistemi informatici automatizzati, per adeguarli alle necessità aziendali.

Istituto Professionale settore Servizi per l'Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

Articolazioni: o Enogastronomia o Servizi di Sala e di Vendita o Accoglienza Turistica

Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell enogastronomia e dell ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

È in grado di: Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l organizzazione della

commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità; Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse

umane; Applicare le norme attinenti la conduzione dell esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e

la salute nei luoghi di lavoro; Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate all ottimizzazione della qualità del servizio; Comunicare in almeno due lingue straniere; Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso

a strumenti informatici e a programmi applicativi;

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Attivare sinergie tra servizi di ospitalità accoglienza e servizi enogastronomici valorizzando, anche attraverso la progettazione e programmazione di eventi, il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio;

Documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche. Nella filiera dell enogastronomia: Agisce nel sistema di qualità per la trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei

prodotti agroalimentari;Integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e comunicative;Opera nel sistema produttivo sia promuovendo le tradizioni locali, nazionali ed internazionali sia individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Nella filiera dell ospitalità alberghiera:

Svolge attività operative e gestionali funzionali all amministrazione, produzione, erogazione e vendita dei servizi.

Nell’articolazione Enogastronomia , il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,

produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici, operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell’articolazione Servizi di Sala e di Vendita , il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

Nell’articolazione Accoglienza turistica , il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.

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ISTITUTI PROFESSIONALI -ALLEGATO B INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTODEL SETTORE SERVIZI

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE

DISCIPLINE

Classe di concorso

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 50/A 132 132 132 132 132

Lingua inglese 346/A 99 99 99 99 99

Storia 50/A 66 66 66 66 66

Matematica 47/A 48/A 49/A

132 132 99 99 99

Diritto ed economia 19/A 66 66 Scienze integrate (Scienze della

Terra e Biologia) 60/A 66 66

Scienze motorie e sportive 29/A 66 66 66 66 66

RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 660 660 495 495 495

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo

396 396 561 561 561

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato

ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

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ISTITUTI PROFESSIONALI - ALLEGATO B INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

DEL SETTORE SERVIZI

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI:

SERVIZI e INDUSTRIA E ARTIGIANATO

Quadro orario IP01

DISCIPLINE

Classe di concorso

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio 5 anno

1 2 3 4 5 Lingua e letteratura italiana 50/A 132 132 132 132 132

Lingua inglese 346/A 99 99 99 99 99

Storia 50/A 66 66 66 66 66

Matematica 47/A 48/A

49/A

132 132 99 99 99

Diritto ed economia 19/A 66 66 Scienze integrate (Scienze della Terra e

Biologia) 60/A 66 66

Scienze motorie e sportive 29/A 66 66 66 66 66

RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 660 660 495 495 495

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo

396 396 561 561 561

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con

l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell ’offerta formativa.

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B3 – indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO - Quadro orario –IP05

Discipline

Classe di concorso

ORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 38/A 66

Scienze integrate (Chimica) 12/A - 13/A 66

Scienza degli alimenti 57/A 66 66

Lab. di servizi enogastronomici – settore cucina 50/C 66 ** (°) 66 ** (°)

Lab. di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 51/C 66 ** (°) 66 ** (°)

Lab. di servizi di accoglienza turistica 15/C - 52/C 66** 66**

Seconda lingua straniera 46/A 66 66 99 99 99

ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA - IPEN

Scienza e cultura dell’alimentazione 57/A 132 99 99

di cui in compresenza 50/C 33 33 0

(66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A – 19/A 132 165 165

Lab. di servizi enogastronomici - settore cucina 50/C 198** 132** 132**

Lab. di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 51/C 66** 66**

ARTICOLAZIONE: SERVIZI DI SALA E DI VENDITA – IP06

Scienza e cultura dell’alimentazione 57/A

132 99 99

di cui in compresenza 51/C 33 33 0

(66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A – 19/A 132 165 165

Lab. di servizi enogastronomici – settore cucina 50/C 66** 66**

Lab. di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 51/C 198** 132** 132**

ARTICOLAZIONE: ACCOGLIENZA TURISTICA – IP07

Scienza e cultura dell’alimentazione 57/A 132 66 66

di cui in compresenza 15/C - 52/C 33 33 0

(66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A -19/A 132 198 198

Tecniche di comunicazione 36/A 66 66

Lab. di servizi di accoglienza turistica 15/C - 52/C 198** 132** 132**

Ore totali 396 396 561 561 561 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono ri ferite

solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo trienn io sulla base del

relativo monte-ore.

** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

(°) con il decreto ministeriale n. del aprile ai sensi dell’art. , comma , lettera a) è stata determinata l’articolazione delle

cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre.

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PERCORSI IeFP: ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Dall anno scolastico – 2011 è stato istituito il Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale IeFP . La progettazione regionale di IeFP consiste nell offerta e nella realizzazione di percorsi triennali finalizzati al rilascio di qualifiche professionali di competenza regionale del sistema diIeFP, con certificazione riconducibile al E.Q.F. (European Qualifications Framework). Il primo anno i percorsi IeFP sono stati attuati in regime di surroga e dal 2011-2012 in regime di sussidiarietà, in cui si è prevista l integrazione tra il sistema dell Istruzione professionale e il sistema regionale della formazione professionale, allo scopo di realizzare percorsi finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali. Seguono le tabelle sulle competenze in uscita al terzo anno relative alle due figure previste i vecchi indirizzi cucina e servizi di sala/vendita sono riuniti in un unico ambito, distinto poi in due indirizzi):

1. OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

Preparazione pasti Servizi di sala e vendita

2. OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA

Strutture ricettive

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SCHEMA RIASSUNTIVO

Istituti Professionali Statali

(U.S.R. Campania)

Istruzione e Formazione

Professionale IeFP

(Regione Campania)

Diplomi di Istruzione secondaria

(quinquennali)

Diplomi di Qualifica professionale (triennale)

Diplomi professionali (quadriennali)

CONFERENZA UNIFICATA

STATO-REGIONI DEL 16

DICEMBRE 2010

Istituti Professionali Statali (U.S.R. Campania)

Rilasciano Qualifiche,

In regime di sussidiarietà integrativa ,

a partire dall’a.s. -2012

Nuova organizzazione dei curricoli e progettazione didattica per le classi prime (a.s.2011-2012):

urvare i o te uti di og i si gola dis ipli a, ri odula doli i ase alle competenze richieste nei profili in uscita al terzo anno

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OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

Indirizzo PREPARAZIONE PASTI

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE 1 anno 2 anno 3 anno

Italiano 4 4 4

Storia 2 2 2

Matematica 4 4 3

Geografia 1

Inglese 3 3 3

Diritto Economia 2 2

Scienze integrate 2 2

Educazione fisica 2 2 2

Religione o materia alternativa 1 1 1

Fisica 2

Chimica 2

Scienza degli alimenti 2 2

Seconda lingua straniera 2 2 3

LABORATORIO CUCINA 2 2

Laboratorio sala bar 2 2

Laboratorio accoglienza turistica 2 2

Scienza e cultura dell'alimentazione 4(2)

Diritto e tecnica amministrativa 4

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE CUCINA 6

TOTALE 33 32 32

ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO Teoria + Stage 15+10 15+80 15+160

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OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

Indirizzo SERVIZI DI SALA E VENDITA

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE 1 anno 2 anno 3 anno

Italiano 4 4 4

Storia 2 2 2

Matematica 4 4 3

Geografia 1

Inglese 3 3 3

Diritto Economia 2 2

Scienze integrate 2 2

Educazione fisica 2 2 2

Religione 1 1 1

Fisica 2

Chimica 2

Scienza degli alimenti 2 2

Seconda lingua straniera 2 2 3

Laboratorio cucina 2 2

LABORATORIO SALA BAR 2 2

Laboratorio accoglienza turistica 2 2

Scienza e cultura dell'alimentazione 4(2)

Diritto e tecnica amministrativa 4

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI -SETTORE SALA E VENDITA 6

TOTALE 33 32 32

ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO Teoria + Stage 15+10 15+80 15+160

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OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA

STRUTTURE RICETTIVE QUADRO ORARIO

DISCIPLINE 1 anno 2 anno 3 anno

Italiano 4 4 4

Storia 2 2 2

Matematica 4 4 3

Geografia 1

Inglese 3 3 3

Diritto Economia 2 2

Scienze integrate 2 2

Educazione fisica 2 2 2

Religione 1 1 1

Fisica 2

Chimica 2

Scienza degli alimenti 2 2

Seconda lingua straniera 2 2 3

Laboratorio cucina 2 2

Laboratorio sala bar 2 2

LABORATORIO ACCOGLIENZA TURISTICA 2 2

Scienza e cultura dell'alimentazione 4(2)

Diritto e tecnica amministrativa 4

Tecniche di comunicazione

LABORATORIO DI ACCOGLIENZA TURISTICA 6

TOTALE 33 32 32

ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO Teoria + Stage 15+10 15+80 15+160

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Il ruolo della scuola nel sistema IeFP Ciò significa che gli Istituti professionali svolgono, in regime di sussidiarietà, un ruolo integrativo rispetto al sistema di Istruzione e Formazione Professionale. In tale regime, L Ente Regione Campania, ha delegato agli istituti professionali la funzione di attuare e rilasciare le qualifiche professionali al termine del III anno e anche la nostra scuola si è attivata in tale direzione con tutte le procedure e la modulistica del caso, avvalendosi peraltro di una commissione IeFP ad hoc, costituita dai Proff. Fausto Fiscina, Paolo Zito e Pasquale Masullo. Le qualifiche regionali del sistema di IeFP rilasciate dal nostro Istituto sono articolate in percorsi triennali, al termine dei quali si svolge un duplice scrutinio per l ammissione all esame di qualifica e per l ammissione alla classe quarta.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Nel campo della formazione, il sistema duale dell’alternanza scuola-lavoro è presente in molti paesi europei. Il nuovo ordinamento degli istituti professionali prevede che per le realizzazioni dei percorsi di studio si faccia ricorso all alternanza scuola lavoro. La legge che ha istituito l alternanza scuola/lavoro è la n° 53 del 28/marzo/2003. Secondo tale legge, i corsi che attivano il sistema formativo relativo all’alternanza scuola lavoro sono progettati ed attuati dall’Istituzione Scolastica in collaborazione con imprese ed associazioni di categoria. Con il D.P.R. n° 87 del 15 marzo 2010 l Area di Professionalizzazione, conosciuta negli Istituti Professionali più semplicemente come Terza Area, è stata sostituita nelle classi quarte e quinte

funzionanti a partire dall’a. S. / sino alla messa a regime dell’ordinamento con 132 ore

di attività di alternanza scuola lavoro. Questa nuova modalità di realizzazione dei corsi, sotto la responsabilità dell Istituzione scolastica, si realizza attraverso la progettazione d istituto e la stipula di convenzioni con imprese, enti, e associazioni di categoria in base ai progetti ed alle finalità formative previste. Gli studenti che possono svolgere l alternanza sono quelli che hanno compiuto anni. L Istituto individua un docente tutor interno che svolge il ruolo di assistenza e guida degli studenti in collaborazione con il tutor esterno. Il tutor formativo esterno (previsto dal D. lgs n° 77/2005) favorisce l inserimento dello studente nel contesto operativo e fornisce elementi di valutazione da riportare all Istituzione scolastica. Non è necessario attivare una specifica posizione assicurativa presso l INAIL a norma del DPR N° 156 del 9 aprile 1999. L articolo del decreto La Buona scuola prevede l obbligo, dall anno scolastico /2016, di percorsi di alternanza scuola-lavoro sia negli istituti tecnici, professionali che nei licei a partire dal terzo anno. Nell alternanza, che può essere svolta anche nei periodi di sospensione dell attività didattica, rientrano anche progetti che riguardano l impresa formativa simulata. Sia per l IPSEOA che per l ITE sono previste ore di alternanza scuola-lavoro per il triennio che va dal terzo al quinto anno.

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PROSPETTO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO

IPSEOA

Classi Teoria + STAGE prime 15+10 seconde 15+80 terze 15+160 quarte 10+160 quinte 10+80

TIROCINIO FORMATIVO

Si tratta di una metodologia didattica innovativa che ha

lo scopo di arricchire il processo di insegnamento

apprendimento in quanto consente di effettuare ore di formazione presso le aziende convenzionate con l Istituto scolastico.

Gli alunni, durante il periodo di alternanza scuola-lavoro usufruiscono: Polizza assicurativa a copertura della Responsabilità Civile Polizza Inail stipulata dalla Scuola. Gestione per conto dello Stato . La modalità di apprendimento in alternanza, persegue le seguenti finalità:

Attuare una modalità di apprendimento flessibile in situazione , che colleghi due mondi formativi, quello didattico e quello lavorativo, incentivando negli studenti la capacità di autovalutazione;

Integrare la formazione acquisita nel percorso scolastico tradizionale, con competenze richieste dal mondo del lavoro;

Favorire l orientamento degli studenti per valorizzare le vocazioni, le capacità, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

Innalzare il numero dei giovani che conseguono il diploma;

Effettuare un confronto tra le teorie apprese nelle discipline scolastiche e l esperienza lavorativa (teoria/lavoro);

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Sviluppare la capacita di trasformare in teoria quanto appreso nell esperienza lavorativa (lavoro/teoria);

Perfezionare la qualità del curricolo d Istituto; Approfondire da parte delle aziende la conoscenza dei percorsi formativi attuati nella

scuola;

Realizzare un organico collegamento dell istituzione scolastica con il mondo del lavoro; Correlare l attività formativa dell Istituzione scolastica, allo sviluppo sociale ed economico

del territorio.

Nell anno scolastico 2016/2017 gli studenti dell ITE e dell I.P.S.E.O.A. effettueranno delle ore di tirocinio formativo presso alcune aziende del settore di riferimento convenzionate con l Istituto. È prevista la sottoscrizione di uno specifico Patto Formativo, tra Consiglio di classe e alunni,

dove vengono riportati gli impegni che gli studenti dovranno rispettare, quali:

Seguire le indicazioni dei tutor interni ed esterni e fare riferimento a loro per qualsiasi

esigenza di tipo organizzativo per altre evenienze;

Rispettare gli obblighi di riservatezza circa i processi produttivi, i prodotti o altre notizie riguardanti l azienda;

Rispettare gli orari, i Regolamenti e le norme in materia di igiene e sicurezza.

Si tratta di un progetto molto articolato che prevede la collaborazione di molte figure professionali:

Un Responsabile della progettazione, che assicura a tutti i docenti una continua ed aggiornata informazione sull andamento e sullo sviluppo delle fasi progettuali;

Un Responsabile del contatto con le aziende che individua sul territorio le aziende con le

quali collaborare per la realizzazione del progetto;

Un Tutor interno, scelto tra i docenti di materie tecnico-pratiche che deve assicurare i contatti con i tutor esterni, seguire tutte le modalità di inserimento degli alunni nella realtà lavorativa, mantenere i rapporti con le famiglie e progettare, in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, percorsi specifici per gli allievi diversamente abili allo scopo di favorire competenze di tipo cognitivo, socio-relazionali e tecnico-professionali;

Un Tutor esterno che definisce, in collaborazione con i tutor interni, gli obiettivi da perseguire e le attività che dovranno svolgere gli alunni, segue l allievo in azienda, partecipa all osservazione e alla valutazione dell esperienza lavorativa degli studenti e valuta le competenze.

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AREA DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE Considerata la formulazione cognitivista per la quale l insegnamento e l apprendimento sono processi a-simmetrici non-lineari per cui i processi formativi non si attuano trasferendo tout-court verità e saperi, ma implicano un agire formativo razionale , di scoperta ed invenzione di saperi condivisi, i criteri metodologici individuati ed utilizzati nelle Programmazioni delle singole discipline sono i seguenti:

Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni.

Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità.

Favorire l'esplorazione e la scoperta.

Incoraggiare l'apprendimento.

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di imparare ad imparare.

Cercare di realizzare percorsi in forma di laboratorio Pertanto verranno attuate strategie didattiche che mirano a:

Stimolare un approccio positivo alla disciplina suscitando interesse ed accrescendo la motivazione allo studio;

Rimuovere atteggiamenti di rifiuto causati da difficoltà e da insuccessi incontrati;

Facilitare il processo di apprendimento della disciplina, aiutare l alunno ad impostare, nel biennio e via via consolidare nel triennio, un valido metodo di studio basato sull impegno costante;

Sollecitare l alunno al raggiungimento dei prerequisiti indispensabili per lo studio di materie scientifiche, (capacità di concentrazione, comprensione del linguaggio, precisione ed ordine materiale e formale).

Saranno privilegiate le seguenti strategie di insegnamento-apprendimento:

Di tipo dialogico, in cui l insegnamento ha come momento centrale la lezione frontale dell insegnante seguita dalla discussione con gli allievi), facendo uso del metodo d insegnamento costruttivista nel quale la lezione è frutto della co-costruzione semantica dei concetti medianteun apertura bio-antropologica-esistenziale dei soggetti coinvolti.

Di tipo problem solving, attraverso la presentazione di una situazione problematica, che susciti l interesse e l impegno degli alunni ad elaborare ipotesi di soluzione, mediante il ricorso alle conoscenze già possedute, al senso comune, all intuizione, alla fantasia e al confronto con gli altri.

Cooperative learning, in cui gli studenti studiano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Tale metodo si distingue sia dall apprendimento competitivo che dall apprendimento individualistico e, a differenza di questi, si presta ad essere applicato ad ogni compito, ad ogni materia, ad ogni

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curricolo.

Di tipo meta cognitivo, al fine di far acquisire agli studenti maggiore consapevolezza delle proprie competenze disciplinari e metodologie di studio. Non a caso i principali principi di didattica cognitivista considerano che la conoscenza delle proprie strategie di apprendimento migliora l apprendimento stesso.

La scelta dell uno o dell altro metodo sarà subordinata agli obiettivi elementari da raggiungere ed alla capacità di apprendimento della classe. I mezzi utilizzati saranno i libri di testo integrati da altri materiali cartacei e multimediali al fine di favorire lo sviluppo dei differenti stili cognitivi di insegnamento-apprendimento. La trattazione degli argomenti di inglese avverrà attraverso l uso sistematico del libro di testo a cui gli alunni dovranno fare riferimento per l acquisizione delle conoscenze Teoriche che sarà affiancato dall utilizzo di altri libri per arricchire la varietà delle applicazioni proposte. L insegnamento sarà effettuato per problemi e le esercitazioni saranno di gruppo. Verranno effettuati i seguenti tipi di verifiche:

VERIFICHE Tipo Periodo Diagnostica Inizio anno scolastico Formativa Intero anno scolastico Sommativa Durante i due quadrimestri Saranno effettuate almeno tre verifiche scritte e tre orali a quadrimestre. La valutazione degli alunni sarà effettuata secondo le griglie di valutazione approvate dal Collegio dei docenti e riportate di seguito, mediante i seguenti strumenti:

Colloqui orali individuali Prove aperte di produzione Colloqui orali di gruppo Lavori a casa Prove strutturate Interventi spontanei in classe Prove semi strutturate Tesine Produzione di materiale grafico Prove pratiche di laboratorio Presentazione di progetti Realizzazione di prodotti concreti (CD, DVD, ecc.)

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RECUPERO E POTENZIAMENTO DIDATTICO

Il Decreto Ministeriale n.80/2007 e la successiva Ordinanza Ministeriale n.92/2007 hanno ridisegnato la materia riguardante il recupero delle insufficienze e dei debiti formativi.

Dal punto di vista pedagogico – didattico è importante sottolineare che:

La valutazione è un processo che accompagna lo studente per l intero percorso formativo; Le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell offerta formativa; I Consigli di classe mantengono la responsabilità didattica nell individuare la natura delle carenze, nell indicare gli obiettivi dell azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito formativo .

Dal punto di vista organizzativo il Collegio Docenti delibera che:

Gli studenti sono tenuti alla frequenza degli interventi di recupero e a sottoporsi alle verifiche, secondo il calendario predisposto dall Istituzione scolastica; Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi dell iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono darne alla scuola comunicazione formale ; Gli interventi di sostegno , in eventuale aggiunta alle attività di recupero, hanno lo scopo di prevenire l insuccesso scolastico, sono finalizzati alla riduzione degli interventi di recupero e si realizzano in ogni periodo dell anno scolastico; Per le insufficienze registrate nello scrutinio finale, il Consiglio di classe valuta se gli

alunni possano raggiungere gli obiettivi autonomamente mediante lo studio personale o se si debbano attivare interventi di recupero, dà comunicazione alle famiglie delle carenze rilevate, dei voti proposti per le discipline nelle quali non sia stata attribuita la sufficienza, degli interventi didattici, delle modalità e dei tempi delle verifiche;

Gli interventi di recupero, che seguono lo scrutinio finale, le verifiche finali e lo scrutinio integrativo dovranno aver termine entro la fine dell anno scolastico di riferimento e, in ogni caso, improrogabilmente entro la data di inizio dell anno scolastico successivo; L alunno può raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline

interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente per gli alunni in situazione di mediocrità oppure attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero per le carenze più gravi.

I corsi di recupero rivolti a gruppi di alunni di classi parallele, omogenei per carenze, hanno:

o Durata media: 15 ore; o Di norma, non meno di 15 alunni.

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Recupero durante l’anno scolastico

Attività di sostegno e potenziamento in classe della durata di due settimane ai fini del recupero delle carenze meno gravi riscontrabile con verifica.

Corsi di recupero pomeridiani con verifiche al termine. Attività di sostegno e potenziamento in classe

Verifica finale ed integrazione dello scrutinio La verifica finale per integrare i risultati ottenuti dallo studente durante lo scrutinio verrà effettuata nei tempi strettamente necessari.

Modalità di verifica:

Le prove oggettive e documentabili vengono stabilite dai docenti della materia in oggetto e sottoposte al Consiglio di Classe;

Definizione puntuale di forma: di norma, scritta o scritto-grafica; Definizione dei contenuti e obiettivi da verificare; Indicazione della durata delle prove; Griglia e criteri di valutazione utilizzati;

La scelta dei corsi di recupero da attivare viene fatta tenendo presente:

Le discipline con maggior numero di ore di insegnamento curriculare, esclusi le discipline laboratoriali, per le quali sono da prevedersi attività integrative (P.O.N., progetti vari ecc.);

Compatibilmente con le disponibilità economiche, ovvero tenuto conto delle ore finanziabili con il Fondo d Istituto;

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LA VALUTAZIONE La valutazione, intesa come parte integrante del processo di insegnamento-apprendimento e non come momento punitivo, deve manifestarsi come aiuto necessario al discente nel suo percorso scolastico. Essa sarà intesa sia come momento atto a rilevare informazioni relative a quelle conoscenze e abilità che si ritengono preliminari rispetto alle procedure didattiche da avviare sia come verifica degli obiettivi conseguiti. L'attività di valutazione nella sua canonica distinzione di verifica formativa e sommativa con le sue diverse procedure e scopi sarà espletata in due fasi differenti per modalità e fini: la "valutazione in itinere", a cura di ogni docente che propone, imposta e corregge il lavoro didattico per tutto l'arco dell'anno scolastico e la "valutazione finale", con cui il Consiglio di classe, su segnalazione del docente, rileva se gli obiettivi minimi sono stati o meno raggiunti dall allievo nelle specifiche discipline e quindi, nel complesso delle materie, traducendo tale giudizio in voti. Gli strumenti di accertamento saranno di vario tipo: prove scritte strutturate e semi strutturate, prove orali, test e questionari a seconda delle esigenze della disciplina e delle competenze da monitorare. Le verifiche scritte, con esplicitazione di voto, verranno fatte visionare agli alunni con contestuale chiarificazione degli eventuali errori in esse contenuti, mentre delle prove orali si comunicherà sempre all'alunno voto e giudizio. Ai fini della "valutazione finale" l'anno scolastico 2016-17 viene articolato in due quadrimestri. Resta comunque la facoltà di ciascun docente o Consiglio di classe, in ragione di particolari situazioni o esigenze e per favorire una più efficace valutazione diagnostica e una costante comunicazione alle famiglie, di proporre valutazioni periodiche.

Criteri di valutazione degli alunni I criteri di valutazione utilizzati saranno elaborati in modo da:

Facilitare le operazioni di scrutinio;

Favorire la costruzione di prove oggettive connesse strettamente agli obiettivi di apprendimento;

Contenere la soggettività nella costruzione e valutazione delle prove.

Al fine di rendere più efficace e trasparente la valutazione sommativa e più attendibile il monitoraggio sui dati complessivi di profitto, il singolo docente ed i consigli di classe definiranno apposite griglie di valutazione. In esse saranno compendiate categorie di obiettivi diverse a seconda dell anno in corso: per il biennio la conoscenza, la comprensione e l applicazione, per il triennio l analisi, la sintesi e la valutazione.

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Ogni insegnante avrà cura che i propri allievi siano a conoscenza dei criteri adottati, in modo che possano recepire l obiettività delle verifiche, possano auto valutare il proprio livello di profitto e riconoscere l apporto di tutti i percorsi disciplinari per il raggiungimento di obiettivi comuni. Alla valutazione del profitto in senso stretto sarà comunque affiancata una ulteriore valutazione della partecipazione dimostrata in termini di:

Attenzione

Puntualità

Disponibilità al dialogo didattico

Capacità di organizzare efficacemente il proprio lavoro.

Livello minimo per il passaggio alla classe successiva La valutazione finale non potrà non tener conto delle risultanze dalle prove effettuate ed opportunamente integrate dalle valutazioni relative alla partecipazione e al metodo di studio. Questi diversi elementi concorreranno in senso negativo o positivo alla formulazione di un giudizio globale che tenga conto anche della progressione mostrata dallo studente rispetto ai livelli di partenza. Si mira ad una valutazione che si traduca in un giudizio complessivo dello studente, che tenga cioè conto, oltre che degli esiti delle verifiche, di tutti gli elementi anche non cognitivi, ivi compresi i crediti formativi. Il passaggio alla classe successiva avverrà per proprio merito qualora lo studente abbia raggiunto in tutte le discipline gli obiettivi minimi, prefissati e concordati nelle riunioni per Dipartimenti, espressi con una valutazione del Consiglio di classe pari ad almeno sei decimi in ciascuna disciplina. Nei confronti degli alunni per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale. Le insufficienze registrate dovranno essere colmate entro il 31 agosto dello stesso anno scolastico. Entro la stessa data e comunque non oltre quella di inizio delle lezioni dell anno scolastico successivo, il Consiglio di classe procederà all integrazione dello scrutinio finale, previo verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo di ammissione con superamento totale o parziale delle insufficienze o di non ammissione alla frequenza della classe successiva. I Consigli di classe e i singoli docenti valuteranno l opportunità di istituire corsi di recupero in classe al fine di colmare le insufficienze riscontrate nelle valutazioni periodiche, differenziando il lavoro individuale oppure proponendo specifici corsi da tenersi in orario extracurriculare. Gli interventi proposti avranno una specifica e contestuale valutazione dalla quale dovrà emergere inequivocabilmente se siano stati raggiunti gli obiettivi prefissati e se l insufficienza sia stata colmata. L esito concorrerà alla valutazione finale in sede di scrutinio.

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Si è avvertita l esigenza di integrare le linee generali della valutazione appena esposte con criteri più specifici, individuati e precedentemente approvati nel corso dei collegi dei docenti e di

seguito elencati:

Ammissione alla classe successiva: il consiglio di classe deve verificare il profilo complessivo dello studente con particolare riguardo ai seguenti elementi:

Presenza di debiti formativi e di relativo esito di appositi accertamenti predisposti dai docenti a norma delle vigenti disposizioni;

Frequenza assidua e partecipazione dell alunno alla vita della scuola, elementi positivi per la valutazione favorevole del profitto;

Numero elevato di assenze e ritardi, che incide negativamente sul giudizio complessivo;

Comportamento inteso come interesse e partecipazione;

Eventuale frequenza dei corsi di recupero;

Crescita culturale e rendimento scolastico in relazione agli obiettivi didattici e formativi;

Capacità e attitudini;

Riflessione sulla storia della classe e sull attività scolastica svolta; Competenze necessarie per affrontare il programma di studio dell anno successivo. Sospensione del giudizio. Il consiglio di classe in presenza di giudizi di insufficienza, anche

grave in singole discipline, se non sono frutto di carenze gravi di impegno, procederà alla valutazione in base alla O.M. verificando: o La possibilità dell alunno di raggiungere gli obiettivi formativi propri delle discipline

interessate nell A. S. successivo, anche mediante interventi di recupero e rafforzamento delle competenze di base;

o La possibilità di seguire proficuamente il programma di studi dell anno successivo; se tale verifica darà esito positivo agli alunni verrà sospeso il giudizio e saranno avviati ai corsi di recupero estivi e alle famiglie verranno segnalate le insufficienze riportate e le relative modalità di gruppo.

Non ammissione alla classe successiva. Il consiglio di classe decide di non promuovere alla classe successiva facendo riferimento ai seguenti criteri: o Giudizio di insufficienza, anche non grave, ma esteso alla totalità o quasi delle discipline, che comporta una valutazione di impossibilità per l alunno a raggiungere gli obiettivi

formativi e didattici nell A. S. successivo; o Uno o più giudizi di gravemente insufficiente o assolutamente insufficiente in una o più

discipline causati da rifiuto ingiustificato, non occasionale e continuato nel corso dell anno. Assegnazione dei voti. Il voto proposto dal docente e assegnato dal consiglio di classe, rappresenta il giudizio dell intero consiglio sulla diligenza e il profitto raggiunto dall alunno. Il giudizio è indispensabile premessa e motivazione del voto. È esclusa l accettazione delle sole

proposte di voto per semplice lettura dei risultati, dati per acquisiti; è da escludere anche la proposta di voto, risultato di semplice calcolo di media matematica. L unica media matematica dei voti è quella successiva allo scrutinio per determinare il punteggio del credito scolastico in vista dell esame di stato.

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VALUTAZIONE ASSENZE ALUNNI In base a quanto deliberato nel Collegio dei docenti del 02 settembre, a norma del D.P.R. 15/03/2010 N.87, il limite max. di assenze (salvo le deroghe riconosciute come da schema sotto) è il seguente:

Orario settimanale

Classi

Limite max. di assenze

33 ore Prime - IPSEOA 273 ore

32 ore Seconde, Terze, Quarte, Quinte IPSEOA 264 ore

32 ore Prime, Seconde, Terze, Quarte, Quinte ITE 264 ore

DEROGHE DEFINITE AL LIMITE MAX DI ASSENZE (c.m. N. 20/2011)

Presenza di assenze per gravi motivi di salute debitamente motivati e documentati;

Presenza di assenze per terapie e/o cure programmate e documentate; Donazioni di sangue; Presenza di assenze per motivi familiari documentati (lutti, trasferimenti, etc.) Presenza di assenze per partecipazione ad attività agonistiche sportive

organizzate da federazioni nazionali riconosciute dal Coni. Presenza di assenze per situazioni di grave disagio sociale segnalati e

documentati da enti competenti (assistenti sociali, tribunale dei minori, ecc.) Uscite anticipate autorizzate dal D.S.

Credito Scolastico Il credito scolastico viene attribuito agli studenti in base alla tabella A, allegata al regolamento del 23/07/1998, n.323; esso terrà in considerazione oltre alla media dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l interesse e l impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative. I consigli di classe del biennio post – qualifica dell IPSEOA a norma del comma 5 dell art del O.M. / , terranno conto nell attribuzione del credito scolastico della valutazione conseguita dagli alunni nelle attività di alternanza scuola-lavoro. Ogni consiglio di classe nello scrutinio finale dell ultimo anno di corso può integrare, fermo restando il massimo di punti attribuiti il punteggio complessivo conseguito dall alunno.

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TABELLA A relativa alle classi terze, quarte e quinte A.S. 2016-2017

Media dei voti Punti di credito scolastico

III anno IV anno V anno

M = 6 3-4 3-4 4-5 < M ≤ 4-5 4-5 5-6 < M ≤ 5-6 5-6 6-7 < M ≤ 6-7 6-7 7-8 < M ≤ 7-8 7-8 8-9

Criteri per l'attribuzione del Credito Scolastico alle classi terze, quarte e quinte A.S. 2016-2017

Elementi curriculari per il calcolo del Credito Scolastico Crediti formativi

Interni Esterni

Media voti allievo maggiore o uguale di 0.5 rispetto al valore più basso della banda in cui si

attesta

Frequenza, assiduità (gg di assenza <=25)

(1)

Impegno e partecipazione

(2)

Partecipazione PON, progetti della scuola,

attività di stage (3)

Partecipazione ad attività Esterne alla scuola

(4)

P 0,20 P 0,25 P 0,15 P 0,25 P 0,15

Note: (1) Le assenze per motivi di salute, se debitamente documentate, non verranno conteggiate ai fini del credito e dovranno essere

documentate con certificato medico. (2) Il punteggio viene attribuito con voto di condotta pari o superiore a 8/10 e con promozione conseguita a giugno in assenza

di note e/o provvedimenti disciplinari. Sarà compito del Coordinatore di classe visionare il registro generale di classe per informare la segreteria.

(3) Il punteggio è per ogni attività svolta, per un massimo di 2 valutabili. La certificazione è a carico della segreteria didattica della scuola. Verranno valutati tutti i progetti inseriti nel POF e che saranno attivati.

(4) Il punteggio è per ogni attività, per un massimo di 2 valutabili. Esso si consegue presso Enti esterni riconosciuti dal Consiglio di classe che deve esse informato preventivamente dallo studente. E valutata positivamente l attività lavorativa o l esperienza culturale nell anno di riferimento se l attività di cui si chiede il riconoscimento è stata comunicata al Consiglio di Classe, verificata dal docente funzione strumentale ed adeguatamente documentata a conclusione della stessa. Il credito viene attribuito all anno in corso se l attività si concluse entro il maggio. Negli altri casi viene valutata nell a.s. successivo. La certificazione è a carico dell'ente-associazione-azienda dove è stata svolta l'attività e dovrà pervenire alla segreteria didattica della scuola entro e non oltre il 15 maggio.

Si attribuisce il punteggio più basso nella banda di oscillazione nei seguenti casi: a) quando il voto di condotta sia pari a 6/10, indipendentemente dalla media dei voti, dagli elementi curriculari ed extra curriculari

per il calcolo del credito scolastico;

b) quando la promozione sia stata conseguita dopo la sospensione del giudizio, indipendentemente dalla media aritmetica, fatto salvo casi eccezionali dovuti a condizioni oggettive certificate, quali malattia oppure gravissimi motivi di famiglia.

c) quando la promozione sia stata conseguita con voto di maggioranza del consiglio di classe.

Casi particolari: a) Nel caso in cui la condotta sia valutata con 7 si procederà al conteggio del punteggio aggiuntivo del credito scolastico solo se la

media dei voti sia maggiore o uguale di 0,60 il minimo della banda in cui si attesta.

b) Viene assegnato un bonus extra di 0,40 per gli allievi la cui media voti sia superiore a 9.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI

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a. Manifesta comportamenti riprovevoli, che violano la dignità ed il rispetto della persona e che configurano ipotesi di reato. b. Viola di continuo i regolamenti. Nei suoi confronti sono stati adottati provvedimenti disciplinari che comportano l allontanamento dalla comunità scolastica. c. Utilizza in modo improprio il cellulare o altri dispositivi elettronici all interno della scuola, al fine di produrre e/o

diffondere immagini e filmati lesivi della dignità della persona o della privacy. d. Utilizza in maniera trascurata ed irresponsabile il materiale e le strutture della scuola. e. Frequenta in modo discontinuo ed irregolare, rendendosi responsabile di ripetute assenze e/o ritardi ingiustificati o

comunque giustificati con grande ritardo. f. Non dimostra alcun interesse al dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni. g. Non rispetta le consegne e gli impegni assunti. E sistematicamente privo del materiale scolastico.

6

a. Manifesta comportamenti irrispettosi e di disturbo nei confronti dei Docenti, dei compagni, del Personale ATA anche a

seguito di provvedimenti disciplinari b. Viola spesso i regolamenti, compreso il divieto di fumo e l uso improprio del cellulare e di altri dispositivi elettronici. Nei

suoi confronti sono stati adottati provvedimenti disciplinari. c. Non è spesso responsabile nei confronti dei beni della scuola. d. Si rende responsabile di assenze e/o ritardi strategici, che giustifica in ritardo. e. Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo. A volte è fonte di disturbo durante le lezioni. f. E negligente nell assolvimento degli obblighi di studio. Partecipa in modo passivo alle lezioni. Solo saltuariamente rispetta

le consegne e gli impegni assunti. g. Molto spesso è sprovvisto del materiale scolastico.

7

a. Manifesta comportamenti non del tutto rispettosi nei confronti del Personale della scuola, dei compagni e dei beni della scuola

b. Talvolta non rispetta i regolamenti. Nei suoi confronti sono stati adottati provvedimenti disciplinari. c. Si rende responsabile di assenze e ritardi e non giustifica regolarmente. d. Partecipa al discorso educativo solo se sollecitato. e. Segue in modo passivo e marginale l attività scolastica. f. Molte volte non rispetta le consegne e gli impegni e non è munito del materiale scolastico.

8

a. Manifesta comportamenti quasi sempre rispettosi nei confronti del Personale della scuola, dei compagni e dei beni della scuola.

b. Generalmente rispetta i regolamenti, ma talvolta riceve richiami verbali. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. c. Frequenta abbastanza con regolarità le lezioni e le altre attività didattiche. d. Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica. e. Nella maggior parte dei casi rispetta le consegne e gli impegni assunti. Solitamente è munito del materiale scolastico.

9

a. Manifesta comportamento corretto, responsabile e collaborativo con il Personale della scuola e con i compagni. Utilizza in modo responsabile il materiale e le strutture della scuola.

b. Rispetta i regolamenti e non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. c. Frequenta con assiduità le lezioni e, nel caso di assenze o ritardi, giustifica con tempestività. d. Segue con interesse le proposte didattiche e collabora alla vita scolastica. e .Puntuale nel rispetto delle scadenze e delle consegne, è sempre munito del materiale scolastico.

10

a. Manifesta comportamento corretto, attivo e altamente collaborativo con tutte le componenti della scuola, distinguendosi per senso di responsabilità ed affidabilità.

b. Rispetta i regolamenti e non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. c. Frequenta con assiduità le lezioni e, nel caso di assenze o ritardi, giustifica con regolarità. d. Partecipa in modo costante e attivo al dialogo educativo con contributi personali, svolgendo un ruolo propositivo all interno della classe. e. Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica. f. Assolve alle consegne e agli impegni assunti in modo puntuale e costante. É sempre munito del materiale scolastico.

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4. Azioni del PTOF coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 – è una delle linee di azione più ambiziose della legge , Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti . Il PNSD prevede tre grandi linee di attività in merito a miglioramento dotazioni hardware, attività didattiche e formazione degli insegnanti. Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bando di progetti che le scuole devono presentare. Inoltre, con nota 17791 del 19 novembre 2015, è stato disposto che ogni scuola dovrà individuare entro il 10 dicembre un animatore digitale , incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni. In data 7 ottobre 2015 il prof. Cono Valva è stato nominato Animatore Digitale dell IIS A. Sacco di Sant Arsenio SA fine di organizzare la formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Il Prof. Cono Valva ha presentato il seguente progetto:

DIdactic TechnoloGIcal TALented:

PREMESSA Con il presente progetto si intende avviare una serie di azioni e strategie per favorire l uso delle tecnologie nella didattica e per potenziare le competenze digitali dei docenti, degli studenti, dei genitori e del personale ATA. Le azioni, rivolte a tutte le componenti della Scuola, rientrano nella programmazione triennale del PTOF. Alcune di queste azioni vengono sviluppate già a partire da quest anno scolastico e potranno proseguire nei prossimi tre anni.

Obiettivi:

Potenziare negli allievi e nei docenti le competenze relative ai processi di digitalizzazione e di innovazione

tecnologica.

Promuovere percorsi di formazione sulle TIC per tutto il personale della Scuola.

Incentivare didattiche alternative che facciano uso delle tecnologie informatiche

Istruire gli allievi all uso consapevole delle tecnologie

Sviluppare partenariati con enti e/o altre scuole del territorio per lo sviluppo di progetti digitali.

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Azioni rivolte agli alunni:

1. Istituzione di uno sportello didattico aperto agli allievi. Obiettivo:Colmare lacune nella disciplina Informatica attraverso la metodologia del problem solving. Il progetto:Lo sportello dovrà essere attivato durante il periodo di pausa didattiche sarà rivolto agli allievi delle classi terze e quarte dell Istituto ITE. Gli incontri verranno tenuti due volte a settimana al termine delle lezioni presso il laboratorio C d Informatica. Ogni incontro avrà la durata di due ore. Gli allievi che intendono usufruire del servizio dovranno prenotarsi anticipatamente. Il calendario degli interventi verrà reso noto alla fine del primo quadrimestre. Classi coinvolte:Terze e quarte Indirizzo S.I.A. N° orepreviste: 12 Periodo: a partire dall a.s. /16 (fine primo quadrimestre) Costo: rientra nella funzione di animatore digitale contrattazione d Istituto

2. Realizzazione di un catalogo video con le testimonianze di alunni che hanno frequentato la nostra scuola con successo e che oggi assumono ruoli importanti. Le videoclip raccolte verranno confezionate da un gruppo di

studenti con conoscenze di sw di video editing. Il lavoro realizzato potrà servire per promuovere il nostro istituto sul territorio e potrà essere utilizzato per l attività di orientamento. N° orepreviste: 6 Periodo: a partire dall a.s. /16 (è in fase di realizzazione) Costo: rientra nella funzione di animatore digitale contrattazione d Istituto

3. Realizzazione della prima edizione di: LOGICA…MENTE .

Obiettivo:Stimolare ed abituare gli alunni alla logica, requisito fondamentale per lo studio di tutte le discipline ed in primo luogo della Matematica e dell Informatica nel campo del coding. Il progetto: Gara riguardante la somministrazione di giochi di logica. La gara vedrà la competizione tra le singole classi. Verranno somministrati 10 giochi di logica da svolgere in un tempo massimo. La classe che avrà risposto correttamente a più quesiti e nel minor tempo sarà la classe vincitrice. La classe vincitrice sarà premiata con libri di lettura e/o gadget informatici. Classi coinvolte:Allievi delle classi prime dell Istituto ITE ed IPSEOA. N° orepreviste: 6 Periodo: a partire dall a.s. /17 Costo: € circa relativo all acquisto dei premi da consegnare agli allievi

4. Realizzazione di corsi finalizzati al conseguimento delle certificazioni ECDL ADVANCED di EXCEL e di ACCESS. Obiettivo:Scopo del corso è di approfondire le funzionalità di sw molto utilizzanti in campo aziendale affinché per operare in modo efficace e professionale. In particolare si acquisiranno i metodi di costruzione di calcoli complessi; strumenti per la gestione di grandi masse di dati. Il progetto: I corsi prevedono lo svolgimento degli argomenti relativi ai syllabus predisposti da AICA per il conseguimento delle certificazioni. Ogni corso potrà essere attivato con un numero minimo di 15 alunni opportunamente selezionati sulla base del profitto. Il costo della skill card e dell esame sono a carico degli alunni. Classi coinvolte: Allievi delle terze, quarte e quinte dell Istituto ITE ed IPSEOA. N° orepreviste: 50 h per ogni corso attivato Periodo: a partire dall a.s. /17 Costo: € circa per docenza e spese di gestione del corso

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5. Progetto INSIEME SI PUÒ CRESCERE.

Obiettivo: Promuovere e favorire lo sviluppo della personalità e l arricchimento culturale dei nostri allievi. Il progetto: Il progetto prevede lo scambio di classi per lezioni di discipline afferenti l uso delle tecnologie e/o per progetti laboratoriali. È prevista l attivazione di un accordo di rete con Istituti affini sul territorio: ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. Gatta di Sala Consilina e LICEO SCIENTIFICO C. Pisacane di Padula. Gli argomenti che potrebbero essere oggetto di scambio saranno opportunamente definiti e programmati dai docenti animatori digitali degli istituti coinvolti. Classi coinvolte: Terze e quarte dell Istituto ITE. N° orepreviste: 12 (2/3 incontri di 4 ore ciascuna per ogni scambio) Periodo: a partire dall a.s. / Costo: € circa relativo al trasporto con autobus degli allievi presso gli altri Istituti

Azioni rivolte ai Docenti: 1. Istituzione di uno sportello per i Docenti.

Obiettivo: Promuovere didattiche alternative attraverso l ausilio di strumenti tecnologici presenti nella nostra scuola (LIM, PC, Notebook, etc). Il progetto:Attraverso lo sportello l animatore digitale fornirà attività di counseling per

L uso della LIM in classe

L uso di sw finalizzati alla didattica Lo sportello è aperto ogni giovedì dalle . alle . nel laboratorio d Informatica B. N° orepreviste: 30 Periodo: a partire dall a.s. / è già attivo Costo: rientra nella funzione di animatore digitale contrattazione d Istituto

2. Progetto: CODING FOR TEACHING . Corso di formazione di coding. Obiettivo: Il corso ha come obiettivo lo sviluppo e il potenziamento del pensiero computazionale utile per approcciare algoritmicamente alla soluzione di problemi complessi. Il progetto: Attraverso la soluzione di problemi matematici e di giochi si cercherà di sviluppare un metodo analitico facendo uso di modelli metacognitivi. Il corso prevede l uso di sw free quali SCRATCH oppure BYOB. Utenti:Tutti i Docenti del ITE e dell IPSEOA N° orepreviste: 30 Periodo: a partire dall a.s. / Costo: Circa 1200€ (compenso per docenza, materiali didattici, personale ATA)

Azioni rivolte ai genitori: 1. Corso di alfabetizzazione informatica rivolto ai genitori degli allievi che si iscrivono per la prima volta alla nostra scuola. Il corso ha finalità promozionale per il nostro Istituto, oltre che incentivare l uso del computer

anche nei confronti di adulti.Il corso riguarderà lo sviluppo di programmi di uso gestionale. N° orepreviste: 20 Periodo: ottobre-novembre 2016 Costo: Circa 800€ (compenso per docenza, materiali didattici, personale ATA)

Azioni rivolte ad alunni, docenti e genitori: 1. Realizzazione di un Convegno/seminario sull uso responsabile dei social media dal titolo Social media:

come usarli responsabilmente, quali errori evitare, trappole ed insidie sconosciute... Problematica di grande e forte attualità. Il convegno, rivolto agli alunni delle classi prime e seconde, vedrà la partecipazione di esperti nel settore (Psicologo, Esperto Legale) e di figure che operano nella sicurezza informatica (Polizia Postale). Il convegno vedrà anche la partecipazione della componente genitori. Gli allievi delle classi quinte realizzeranno per l occasione una breve presentazione della problematica. N° orepreviste: 6 Periodo: febbraio-marzo 2016 Costo: rientra nella funzione di animatore digitale contrattazione d Istituto

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5. Dal R.A.V. (Rapporto di Autovalutazione) al PdM (Piano di Miglioramento)

Il presente P.T.O.F. parte dalle risultanze dell autovalutazione d istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione RAV , pubblicato all Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l analisi del contesto in cui opera l istituto, l inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Priorità e Traguardi

ESITI

DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE

DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Risultati scolastici

Migliorare i risultati scolastici.

Riduzione della percentuale di non ammessi alle classi seconde IPSEOA, anche mediante i piani annuali di inclusione (P.A.I.) ... con l'individuazione dei B.E.S. cercando di allineare la percentuale di ammissione alle classi seconde con le medie almeno provinciali e regionale.

Ridurre gli abbandoni degli alunni delle classi prime e quarte I.P.S.E.O.A.

Diminuire la percentuale di abbandono. Rientrare nella media di abbandoni provinciali e regionali che si attestano intorno alla metà di quelli nostri

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Migliorare i risultati delle prove standardizzate.

Raggiungere una maggiore uniformità dei risultati, anche mediante la somministrazione di prove autentiche per classi parallele, sulla verifica delle competenze richieste alla fine del biennio.

Competenze chiave e di cittadinanza

Recepire la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre

La Raccomandazione definisce imparare a imparare come l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo

Migliorare le competenze degli studenti.

Migliorare le competenze linguistiche, scientifiche, digitali e professionali.

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Obiettivi di processo

AREA DI PROCESSO

DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Sebbene dall'analisi dei Processi e delle Pratiche educative e didattiche emersa dal RAV, il Curricolo progettazione e valutazione non presenti particolari criticità, si ritiene opportuno migliorare la qualità del curricolo attraverso una più efficiente organizzazione della didattica e della valutazione per competenze.

Ambiente di apprendimento Ottimizzazione di tutti gli ambienti educativi di apprendimento disponibili.

Inclusione e differenziazione Progettazione dei piani annuali di inclusione (P.A.I.) con l'individuazione dei B.E.S. e DSA in coerenza con la normativa vigente.

Continuità e orientamento Come obiettivo prioritario di processo, ci si propone di incrementare il bacino di iscritti, attraverso una totalità di interventi ed eventi atti a far conoscere la molteplicità dell'offerta formativa curriculare ed extra curriculare della nostra istituzione scolastica.

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Identificazione e condivisione della mission, dei valori e della vision di Istituto. Capacità della scuola di indirizzare le risorse verso le priorità canalizzando le energie intellettuali interne, i contributi e le risorse del territorio, le risorse finanziarie e strumentali disponibili verso il perseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto. La mission è qui definita come la declinazione del mandato istituzionale nel proprio contesto di appartenenza, interpretato alla luce dell'autonomia scolastica.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Attivare interventi formativi rivolti a tutti i docenti sulle tematiche prioritarie individuate nella mission d Istituto. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Valorizzazione del territorio tramite una progettualita' condivisa con gli Enti, pubblici e privati, le Istituzioni e le famiglie, coinvolte attivamente nel raggiungimento dei traguardi previsti nel P.O.F.

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Le premesse al PIANO di MIGLIORAMENTO(PdM)

Il DPR 80 del 28/3/2013 ha dato alla scuola italiana il REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE e previsto nell AS -15 la compilazione di un RAPPORTO di AUTOVALUTAZIONE (RAV e nell AS - l implementazione di un PIANO di MIGLIORAMENTO a partire dall Individuazione delle priorità emerse. Motivazione della scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione Il QEQ (Quadro Europeo delle Qualifiche del 2006), stabilisce le 8 competenze chiave per l apprendimento permanente: tra esse le Competenze sociali e civiche . Il DM parla di Collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente . La LEGGE / art. introduce l insegnamento di Cittadinanza e Costituzione . Il DPR / licei recita: spazio adeguato riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione repubblicana... maturando altresì, anche in relazione con le attività svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie competenze per una vita civile attiva e responsabile . Il DPR 8 / tecnici prevede che: Le attività e gli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione coinvolgano tutti gli ambiti disciplinari…; interessino anche le esperienze di vita e attività di alternanza scuola-lavoro . Alla luce di questa normativa corposa e cogente, nonché dell interesse prioritario di formare gli studenti per educarli ad essere cittadini del domani prima ancora che di istruirli, si è scelto come PRIORITA quella delle COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA.

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OBIETTIVIFORMATIVI

Potenziare le metodologie laboratoriali, le attività di laboratorio, il metodo cooperativo, la didattica per competenze, ai fini di favorire il successo formativo e contrastare e prevenire la dispersione scolastica, intesa anche come perdita di motivazione allo studio;

Potenziare e valorizzare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all italiano, alla lingua inglese e francese; Potenziare le competenze matematico logiche e scientifiche;

Potenziare le competenze nelle discipline di indirizzo: • ITE: discipline economico-aziendale e giuridiche;

• IPSEOA: discipline laboratoriali di Enogastronomia, Sala e vendita e Accoglienza turistica;

Sviluppare le competenze di cittadinanza attiva e democratica e comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, all utilizzo critico e consapevole dei social network, ai fini di prevenire ogni forma di bullismo, anche informatico;

Potenziare le discipline motorie al fine di sviluppare comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all alimentazione e alle tecniche di primo soccorso;

Sviluppare le competenze digitali e del pensiero computazionale;

Potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

Valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,

Favorire l apertura pomeridiana delle scuole e ridurre il numero di alunni per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;

Valorizzare i percorsi formativi individualizzati e personalizzati che mirino al recupero e al potenziamento;

Definire un sistema di orientamento inteso come pratica educativa permanente, al fine di aiutare gli alunni a conoscere se stessi per definire in modo autonomo e intenzionale un proprio progetto di vita, utilizzando la funzione orientativa di tutte le discipline.

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OBIETTIVI di MIGLIORAMENTO (Priorità strategiche inserite nel RAV)

Potenziare il metodo cooperativo, la ricerca-azione e la sperimentazione all interno della comunità professionale dei docenti;

Progettare per dipartimenti disciplinari in coerenza con il curricolo per competenze;

Condividere all’interno dei dipartimenti disciplinari e uniformare per classi parallele le prove di ingresso, di verifica, di valutazione per competenze;

Condividere i criteri di valutazione;

Elaborare criteri di valutazione omogenei e condivisi per tutte le discipline incluse le competenze di cittadinanza. Dal RAV d istituto emerge la priorità di raggiungere una maggiore uniformità dei risultati e

migliorare i risultati delle prove standardizzate. La strategia da perseguire può identificarsi nella somministrazione di prove autentiche per classi parallele. Inoltre ci si propone di promuovere, sostenere ed incentivare le interazione fra scuola, società ed impresa per garantire la realizzazione del life long learning apprendimento nel corso di tutta la vita). La strategia deve identificarsi nello sviluppo e nel consolidamento della logica e dell operatività dei progetti in rete con altre scuole, la mission della scuola deve essere quella di concepire e vivere l interazione scuola-società-impresa come spazio formativo olistico.

OBIETTIVI DI PROCESSO (In coerenza con gli obiettivi di miglioramento – traguardi - individuati nel RAV)

Il Piano triennale dell Offerta Formativa, rispetto al tradizionale P.O.F., e nel rispetto di quanto stabilito della Legge 107/2015, si caratterizza per una serie di aspetti di cui bisognerà tenere il dovuto conto. Il P.T.O.F. non è solo il documento di identità dell istituzione scolastica, ma esso rappresenta un programma completo e coerente della strutturazione del curricolo dei vari indirizzi presenti nell istituto di istruzione superiore. Esso deve contenere, esplicitare e presentare analiticamente tutte le attività, le scelte di autonoma logica organizzativa, le scelte autonome di impostazione metodologica-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane con le quali l istituto intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell esercizio delle funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma che, nel nostro caso specifico, ci caratterizzano e ci identificano nel nostro territorio di pertinenza. Anche se dal RAV non emerge quale criticità, si ritiene necessario il potenziamento ed il miglioramento della qualità complessiva dell ambiente di apprendimento, il quale, proprio

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perché legato al contesto di due istituti di indirizzo tecnico-professionale, necessita di un adeguamento costante con quanto la tecnologia e l informatica mettono a disposizione giorno dopo giorno nei diversi ambienti operativi. Altro obiettivo è quello di intensificare il rapporto con le famiglie, attivare iniziative volte a promuovere l educazione alla salute e all educazione all ambiente, attuare interventi di recupero e sportelli anche pomeridiani. Intervenire in modo sistematico con l attuazione del progetto di dispersione scolastica per prevenire ed arginare l eventuale disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento. Realizzare gli interventi previsti dal patto di corresponsabilità e dal protocollo di intesa degli allievi con disabilità, realizzazione delle misure necessarie per allievi con certificazione DSA e attivazione di tutto quanto necessario per la realizzazione degli interventi per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).Realizzare una progettualità integrativa volta ad agevolare l accoglienza degli allievi stranieri attraverso l apprendimento della lingua italiana quale strumento di comunicazione ma, soprattutto, di positiva accettazione di se stessi in un nuovo contesto culturale e comunicativo. Per quanto riguarda l alternanza scuola-lavoro, si svilupperanno ulteriormente i processi già in atto nel nostro istituto in osservanza del D. Lgs. N. 77/2005. Convogliare le attività di formazione in servizio verso le tematiche attinenti le criticità emerse dal RAV e/o verso le problematiche di più stretta attinenza quali:

Organizzazione e sviluppo di strategie per BES e DSA;

Processi di costruzione del curricolo verticale di istituto;

Livelli essenziali di prestazioni; L elaborazione del P.T.O.F. costituisce l esplicitazione dell offerta formativa la quale deve

articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma anche e soprattutto del patrimonio di esperienze e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l immagine del nostro istituto. Esso deve fare riferimento costante alla vision condivisa e alla mission dichiarata quali elementi distintivi e caratterizzanti.

OBIETTIVI DI GESTIONE E AMMINISTRAZIONE

Promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione interagendo con le altre scuole del territorio;

Operare avendo come riferimento i criteri di economicità, di efficacia, di efficienza e gli obblighi di trasparenza;

Favorire una funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente che ATA;

Monitorare costantemente i processi e le procedure in uso, al fine di migliorare e superare le eventuali criticità;

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Valorizzare il personale con corsi di formazione diqualità;promuovendo iniziative di formazione rivolte agli studenti per la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmando attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definendo le risorse occorrenti;

Attuare le migliori modalità di comunicazione con le famiglie, implementando l utilizzo del registro elettronico;

Reperire risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere e implementare le strumentazioni tecnologiche;

Sviluppare i processi di dematerializzazione e innovazione.

6. POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Definizione fabbisogno L I.I.S. A. Sacco ha come principio fondamentale del suo impegno educativo l unità del sapere professionale, scientifico ed umanistico, col quale garantisce una formazione culturale e professionale unitaria per un cittadino colto, libero e professionalmente capace. Per tradurre questo in risultati perseguibili e rendicontabili, il Piano Triennale dell Offerta Formativa 2016/2019 pone gli obiettivi seguenti:

Incrementare il rapporto con la realtà produttiva con uno sfondo nazionale, europeo ed internazionale

Promuovendo interazioni tra scuola, società, impresa

Promuovendo spirito di iniziativa e imprenditorialità

Perfezionando le lingue comunitarie

Potenziando le abilità in italiano e in ambito logico-matematico

Partecipando a stage e percorsi di alternanza scuola-lavoro

Rinnovare l’uso e la qualità dei laboratori in un’ottica di project work attraverso

Trasparenza, efficacia, efficienza, orientamento, lotta alla dispersione, valorizzazione delle eccellenze

Raccordo, in continuità didattica, con la scuola secondaria di I grado

Raccordo con il mondo del lavoro e cultura di impresa

Conferimento di visibilità a tutti i prodotti dell attività didattica curricolare ed extracurricolare

Partecipazione a iniziative promosse da enti del territorio

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Piano per la formazione del personale La formazione degli insegnanti, che il comma 124 definisce come obbligatoria, permanente e strutturale . Tale disposizione è entrata in vigore insieme con il resto della legge e quindi dal luglio scorso. Tuttavia, essa aggiunge: Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale

dell'offerta formativa . Quindi, secondo una vulgata sindacale, l’obbligo decorre dal -17 e non sarebbe

tale per il corrente anno. Un ulteriore precisazione del comma prevede che i piani delle scuole siano sviluppati in coerenza con il piano di miglioramento di cui al DPR 80/13 (e quindi al RAV) ma anche con il Piano Nazionale per la Formazione che il MIUR dovrebbe emanare ogni tre anni. In linea con quanto previsto dalla legge 107/2015 comma 12, il PTOF indica le seguenti aree di interesse per le attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, fermo restando l adesione alle iniziative di formazione promosse dal MIUR: Tematiche comuni , cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire valutazione, inclusione, … ; Eventuali tematiche specifiche emergenti dal RAV miglioramento esiti di Matematica, … ; Misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare a fine

anno; Eventuale indicazione della misura triennale complessiva (per consentire oscillazioni annuali);

Attività di istituto e anche attività individuali che ognuno sceglie liberamente.

FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO

Il progetto di formazione si propone di:

Fornire occasioni di riflessione sui vissuti e sulle pratiche didattiche; Fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto

educativo e alla facilitazione degli apprendimenti; Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità

professionale; Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente

conoscenza e stima reciproca; Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle

discipline in vista della loro utilizzazione didattica; Intervenire sulle aree di criticità individuate dal RAV e oggetto del Piano di

Miglioramento. Pertanto, l attività di formazione sarà ispirata a:

consentire al personale scolastico di potersi appropriare di strumenti e competenze ritenuti indispensabili e trasversali per affrontare l attività professionale e l evoluzione normativa che regolano il funzionamento della Scuola,

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con riferimento agli specifici saperi disciplinari in relazione alla costruzione di percorsi didattici per competenze ai fini anche della certificazione delle stesse;

consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e competenze a supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie

informatiche);

sostenere la ricerca didattico-pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di ordinamento;

facilitare l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri e degli alunni disabili; favorire l accoglienza e l inserimento dei nuovi docenti nominati presso l Istituto; contribuire al miglioramento dell'istituzione scolastica in linea con quanto previsto

dal PdiM.

Il collegio docenti nella seduta del 13/10/2016 ha riconosciuto, come previsto dalla L.107/15 art 1 comma 124, l'obbligatorietà della partecipazione alle iniziative di formazione coerenti con il PdM, garantendo tuttavia ai docenti la possibilità di scegliere a quali aderire o di proporre

eventuali altre iniziative, organizzate da enti o istituzioni, che rispondano agli stessi obiettivi.

INIZIATIVE COMPRESE NEL PIANO

Il Piano di Formazione e Aggiornamento viene redatto tenendo conto delle linee generali indicate annualmente dal MPI e degli orientamenti strategici della politica di Qualità volta al miglioramento continuo e si avvale di corsi organizzati da enti territoriali o istituti e comprende iniziative progettate dall Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole. La programmazione degli interventi formativi è stata basata sugli esiti del RAV e sulle priorità individuate al fine di rispondere ai bisogni dei docenti e alle reali esigenze della scuola e dell offerta formativa. Inoltre la programmazione si è avvalsa di un sondaggio effettuato sui

docenti per individuare le esigenze formative dei docenti in relazione al portfolio personale.

Sono compresi nel piano di formazione annuale dell Istituto:

i corsi di formazione organizzati da MIUR, USR e ATP per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall Amministrazione;

i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;

i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l Istituto aderisce;

gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal PTOF;

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i corsi organizzati in accordo al Piano Nazionale Scuola Digitale per la promozione e diffusione dell innovazione tecnologica e digitale a scuola; gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di

legge (Decreto Legislativo 81/2008). Per garantire l efficacia nei processi di crescita professionale e l efficienza del servizio scolastico offerto, il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all autoformazione.

RISORSE

Si farà ricorso, volta per volta e secondo le esigenze, alle risorse sotto indicate:

personale docente interno alla scuola che abbia acquisito competenze in determinati settori affini alle esigenze sopra evidenziate;

soggetti esterni che offrano la possibilità di mettere in opera un'attività di consulenza mediante seminari e incontri-dibattito;

formazione a distanza e apprendimento in rete; utilizzazione della biblioteca di Istituto come luogo di formazione e di autoaggiornamento

continui; creazione di una rete di formazione tra scuole che operi con modalità di ricerca-azione e

ponga in relazione le esperienze formative vissute con le azioni didattiche svolte in classe e la successiva riflessione attivata su di esse.

ATTIVITA’ DI FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO

Il Piano comprende le seguenti attività formative:

1. Percorsi formativi per l Alternanza Scuola-Lavoro Programma di formazione per docente Tutor per l Alternanza scuola-lavoro negli Istituti

professionali.

2. Competenze di lingua straniera Percorso formativo per Docenti al fine di migliorare i livelli di competenza nelle lingue

straniere. Didattica e nuove Tecnologie: LIM e Web .

Corsi per docenti di livelli differenziati, Base ed Avanzato, per il potenziamento delle competenze digitali, per un utilizzo efficace dei linguaggi multimediali; per la promozione

e la diffusione delle tecnologie nella didattica.

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3. La didattica per competenze Un percorso formativo fondato su pratiche laboratoriali (workshop, simulazioni, gruppi di lavoro) e teso a fornire informazioni, strumenti culturali e operativi, indicazioni di lavoro indispensabili alla realizzazione di una didattica centrata sulle competenze, sui criteri e sugli strumenti della valutazione e sulla certificazione delle competenze. Inoltre la formazione è indirizzata alla programmazione e progettazione Unità di Apprendimento per classi parallele con l obiettivo di sviluppare, in sede di dipartimento, il curricolo di istituto adottando percorsi comuni che portino alla elaborazione di prove di verifica condivise per le classi parallele, almeno una per quadrimestre.

Altre iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni Ministero, Università, Enti locali ecc … , idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di attenta valutazione. Nell ambito di ciascun corso proposto saranno privilegiati momenti di cornici teoriche e di confronto, sia pratiche che laboratoriali, nonché forme di aggregazione per grandi aree di

significato tematico affine.

La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti è comunque subordinata alla disponibilità di risorse finanziarie dell Istituzione scolastica e alla disponibilità del personale alla partecipazione.

Si ricorda che la formazione deve essere certificata , cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati

gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento.

Va ricordato che il collegio dei docenti ha potere deliberante esclusivamente in materia di funzionamento didattico ed esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente (T.U. n. 297/94, art. 7, vigente). Gli obblighi di lavoro e gli impegni del personale docente, articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali insegnamento, sono descritti nel piano annuale delle attività e corrispondono a quanto definito nel Contratto.

Solo il Contratto collettivo può stabilire diritti e obblighi relativi al rapporto di lavoro.

Lo stabilisce il D.L.vo n. 165/2001, aggiornato alla riforma Brunetta. Il Contratto di lavoro vigente riconosce l importanza di aggiornamento e formazione quale diritto/dovere intrinseco alla funzione docente.

La legge 107/2015 stabilisce invece che la formazione in servizio dei docenti è obbligatoria, e quindi un dovere, ma serve il rinnovo contrattuale per determinare la quantificazione oraria e le modalità.

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Il Ministero, infatti non impone alcuna quantificazione oraria obbligatoria, anzi sottolinea che è importante qualificare, prima che quantificare, l’impegno del docente considerando non solo l’attività in presenza, ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali . L’obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da

svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano . FABBISOGNO DI PERSONALE Posti comuni: sono quelli necessari per coprire, senza residui, le ore di insegnamento curriculare,

secondo i piani di studio. Includono le eventuali compresenze previste dall’ordinamento – ITP,

conversatori, … –. Salvo fondata previsione di variazioni nel numero delle classi per l’anno successivo –

che andrà motivata – vanno indicati nella stessa misura presente quest’anno. In pratica, si potrà prendere a riferimento l’organico di fatto.

Posti di sostegno: anche qui basterà ricopiare i modelli già utilizzati per l’anno in corso, salvo la necessità di aggiornare il numero dei posti eventualmente necessari in base alla dinamica delle

iscrizioni degli alunni disabili. Se, in base alla documentazione esistente, è già possibile ipotizzare la

richiesta di posti in deroga, si può fare precisando appunto che si tratta di posti eccedenti il normale

rapporto di legge

Personale ATA: anche qui si farà riferimento alla situazione esistente per il corrente anno, indicando

separatamente collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici e DSGA

Organico relativo al triennio 2016-19 (A.S. 2016/17)

DOCENTI Posti Comuni Posti di sostegno Posti per il potenziamento

Classe Cattedre Ore Area Posti Classe Cattedre 13/A 6 + 6 AD00 11 A017 1 17/A 9 8 A019 1 19/A 6 4 A029 1 29/A 3 2 A048 1 36/A 4 A050 1 38/A 8+6 A075 1 39/A 1 6 A0346 1 346/A 6 6 AD03 1 246/A 5 546/A 1 47/A 3 3 50/A 12 12

500/C 3 9 60/A 2 57/A 3 3 510/C 3 520/C 1 12 42/A 2 5 48/A 4 75/A 14 300/A 1 3 Religione 2 2

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DOCENTI Posti Comuni

Posti di Sostegno

Posti per il potenziamento

Totale

80

11

8

99

A.T.A.

Amministrativo

Tecnico

Ausiliario

AA

Co.co.co

6

2

Area

Posti CS 10+1

AR08

1 CS-LSU 5

AR02

3

AR20 cucina

2

AR20 sala e bar

1

AR21

1

A.T.A + D.S.G.A.

Amministrativo

Tecnico

Ausiliario

Totale

8

8

16

33

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ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO

Unità di personale in organico di potenziamento: 8 Classe di concorso Ore da

prestare Semi Esonero primo collaboratore

Supplenze brevi

Corsi di recupero / potenziamento

Progetti Ore di utilizzo

A017 Economia Aziendale

600 180 120 300 P-IV P-V

600

A019 Discipline giuridiche ed economiche

600 360 90 150 P-IV P-V

600

A029 Scienze motorie e sportive

600 334 146 120 P-VII

600

A048 Matematica Applicata

600 250 200 150 P-III

600

A050 Italiano e storia

600 350 100 150 P-II

600

A075 Informatica Biennio

600 600 600

A0346 Inglese

600 230 120 250 P-II

600

AD03 Sostegno

600 600 600

TOTALE 4.800 334 2.116 1.230 1.120 4.800

I. Progetti per il potenziamento delle metodologie laboratoriali

II. Progetti per il potenziamento delle competenze linguistiche

III. Progetti per il potenziamento delle competenze matematico – logico – scientifiche

IV. Progetti per il potenziamento delle competenze nelle discipline di indirizzo

V. Progetti per il potenziamento delle competenze di cittadinanza attiva e democratica

VI. Progetti per il potenziamento delle competenze digitali

VII. Progetti per il potenziamento delle discipline motorie

VIII. Progetti per l’inclusione

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Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica Il comma della legge regolamenta il fondo per il funzionamento dell istituzione scolastica, stabilendo che l erogazione della somma spettante ad ogni istituzione scolastica avverrà tempestivamente ed entro il mese di settembre; la quota erogata sarà a valere per i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre dell anno scolastico di riferimento. Successivamente le scuole riceveranno comunicazione dal Ministero dell ulteriore risorsa finanziaria a loro assegnata, relativa al periodo compreso tra il mese di gennaio e il mese di agosto dell anno scolastico di riferimento, tale somma sarà erogata nei limiti delle risorse iscritte in bilancio a legislazione vigente entro e non oltre il mese di febbraio dell esercizio finanziario successivo.

PTOF, Enti locali, territorio I rapporti con gli enti locali e con il territorio spettano al dirigente dell istituzione scolastica, difatti il comma della legge , così dispone: Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti . Ciò significa che nell ambito degli obiettivi formativi ritenuti imprescindibili dall istituzione scolastica e nelle attività progettuali, la scuola fa emergere all interno del PTOF il legame con il territorio ossia con il contesto culturale, sociale ed economico di appartenenza. In aggiunta al fatto che tale intersecazione con il territorio è già prevista nella lett. m) del comma 7 della legge 107 che fornisce, come già detto, l elencazione degli obiettivi formativi individuati come prioritari dalle istituzioni scolastiche. Dunque il piano dell offerta formativa prende in considerazione la valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese .

Altre iniziative Tecniche di primo soccorso (comma 10 della legge 107) Attività per assicurare l attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le

discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate nell art. , comma del decreto legge agosto , n. . (Comma 16 della legge 107)

Percorsi formativi e iniziative diretti all orientamento e alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (comma 29 della legge 107). Tali attività e progetti di orientamento devono essere sviluppati con modalità idonee a sostenere eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (comma 32 della legge 107)

Attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Sviluppo delle competenze digitali di cui al Piano nazionale per la scuola digitale i cui obiettivi

specifici sono indicati nel comma 58 della legge, destinatari possono essere sia gli studenti che il personale docente e il personale tecnico e amministrativo. Tale previsione trova un riscontro anche nell obiettivo formativo lett. h del comma già citato. Il tutto è svolto nell ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente

e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

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7. Progetti per l’ampliamento - potenziamento dell’Offerta Formativa triennio 2016-19

In coerenza con il PdM Piano di Miglioramento la progettualità dell istituzione scolastica seguirà le seguenti linee strategiche:

Potenziare le metodologie laboratoriali, le attività di laboratorio, il metodo cooperativo, la didattica per competenze, ai fini di favorire il successo formativo e contrastare e prevenire la dispersione scolastica, intesa anche come perdita di motivazione allo studio;

Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano, alla lingua inglese, francese, spagnolo e tedesco. Il potenziamento delle competenze nella lingua italiana è da intendersi come consolidamento per gli allievi italiani e come strategia di inclusione per l’utenza multietnica;

Potenziare le competenze matematico logiche e scientifiche;

Potenziare le competenze nelle discipline di indirizzo: • ITE: discipline economico-aziendale e giuridiche; • IPSEOA: discipline laboratoriali di Enogastronomia, Sala e vendita e Accoglienza turistica;

Sviluppare le competenze di cittadinanza attiva e democratica e comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, all utilizzo critico e consapevole dei social network, ai fini di prevenire ogni forma di bullismo, anche informatico;

Potenziare le discipline motorie al fine di sviluppare comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all alimentazione e alle tecniche di primo soccorso;

Sviluppare le competenze digitali e del pensiero computazionale;

Favorire l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

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PROGETTI ISTITUZIONALI CURRICOLARI

I. ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO ITE - ASL-ITE

Referenti: Proff. Viglione Brunella, Mariniello Antonietta

II. ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO IPSEOA - ASL-IPSEOA

Referenti: Dipartimento discipline di Laboratorio

PROGETTI extra CURRICOLARI

I. Progetti per il potenziamento delle metodologie laboratoriali

SIBI (Scuola Idee Banca Impresa) Referente: Prof.ssa Brunella Viglione

Flipped class room e didattica inclusiva

Referente: Prof.ssa Viviana Massa Laboratorio Open Bar

Referenti: Proff. Pasquale Masullo, Nicola Abriola Laboratorio Enogastronomico –

Referenti: Proff. Pasquale Masullo, Giovanni Granieri L’azienda simulata dal dire al fare … imparando facendo

Referenti: Proff. Giovanni Volpe, Antonio Caggiano, Caminiti Giuseppe (si integra nelle attività dell’Alternanza Scuola – Lavoro ITE)

Amministrazione contabile – Passepartout Referenti: Proff. Giovanni Volpe, Caminiti Giuseppe

Ristorante didattico

Referenti: Proff. Pasquale Masullo, Nicola Abriola Corso base il flair

Referente: Prof. Pasquale Masullo Corso di gelateria

Referenti: Proff. Pasquale Masullo, Giovanni Granieri Cucina di sala: l’arte del flambé

Referente: Proff. Pasquale Masullo, Nicola Abriola

Corso per aspiranti assaggiatori di formaggio Referente: Proff. Pasquale Masullo

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II. Progetti per il potenziamento delle competenze linguistiche

Sew spoken English for work Referente: Prof.ssa Rosanna Biancamano

Certificazioni KET AND PET FOR SCHOOL

Referente: Prof.ssa Rosanna Biancamano

CERTIFICAZIONE TRINITY Referente: Prof.ssa Rosanna Biancamano

Vamos a aprender el español

Referente: Prof.ssa Anna D’Avino

Sportello e recupero Referente: Prof.ssa Viviana Massa

Allenarsi all’INVALSI

Referenti: Prof.ssa Luisa Montella

Letto e parlato Referenti: Prof. Domenico Villani

Lingue senza frontiere

Referenti: Proff.sse Viviana Massa, Collazzo Maria Carmela, Pace Patrizia Maria

MATHS IN ENGLISH Referenti: Prof.ssa Lidia Molinara

III. Progetti per il potenziamento delle competenze matematico – logico – scientifiche

SOS Matematica Referenti: Proff. Lidia Molinara, Francesco Cerino

Potenziamento di Matematica con riferimento alle prove INVALSI

Referenti: Dipartimento di Matematica e Informatica ITE

Il calcolo della probabilità Referenti: Dipartimento di Matematica e Informatica ITE

MATHS IN ENGLISH

Referenti: Prof.ssa Lidia Molinara

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IV. Progetti per il potenziamento delle competenze nelle discipline di indirizzo

Scambio culturale fra alunni Referenti: Prof. Cono Valva (ITE – indirizzo S.I.A.)

Educazione Finanziaria nelle scuole in collaborazione col MIUR e la Banca d’ITALIA

Referenti: Proff. Antonio Caggiano, Concetta Bosco

La Matematica finanziaria Referenti: Proff. Lidia Molinara, Francesco Cerino

Un viaggio nel vallo di Diano tra ambiente, cultura, folklore e cucina

Referente: Prof. Salvatore Nunziata

Progetto Io cittadino del mondo Referente: Prof.ssa Lorenzina De Vita

Progetto Agenzia delle entrate

Referente: Prof. Aurelio Mango

V. Progetti per il potenziamento delle competenze di cittadinanza attiva e

democratica

Progetto Intercultura Referenti: Prof.ssa Laura Di Napoli

Social media: come usarli responsabilmente ….

Referenti: Prof. Cono Valva

Il quotidiano in classe Referenti: Proff. Antonio Caggiano, Brunella Viglione, Michele Marcone,

Concetta Bosco

Sportello d’ascolto Referenti: Dott.ssa Marianna De Vita - Proff. Lidia Molinara, Teresa Rossi,

Patrizia Maria Pace, Francesca Gasparini

Le piante tra medicina e tradizioni storico - religiose Referenti: Prof.ssa Nicla Amabile

Progetto auto responsabilità 2016/17

Referenti: La stanza di Giò (Associazione ONLUS)

La città educativa Referenti: Comunità Montana Vallo di Diano

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VI. Progetti per il potenziamento delle competenze digitali

ECDL ADVANCED Referenti: Proff. Giuseppe Caminiti, Cono Valva

Digitale e Didattica

Referenti: Proff, Salvatore Carrano, Cono Valva

ECDL Advanced Prof. Pasquale Reina

VII. Progetti per il potenziamento delle discipline motorie

Alimentazione e sport sinonimo di salute Referenti: Dipartimento di Scienze motorie

VIII. Progetti per l’inclusione

Progetto integrazione scolastica-lavorativa degli alunni disabili Referenti: Dipartimento di sostegno

Il Bibliotecario

Referenti: Dipartimento di sostegno

Progetto Orto – Didattico Referenti: Dipartimento di sostegno

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PROGETTI approvati e finanziati dalla Regione Campania con F.S.E.

I. Progetto SCUOLA VIVA In attuazione del programma triennale Scuola Viva , con cui la Regione Campania intende ampliare l offerta formativa e al contempo sostenere una intensa azione di apertura dell Istituzione Scolastica al territorio, è stato pubblicato sul BURC n° 43 del 29/06/2016 il Decreto Dirigenziale di approvazione dell'avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali per l'anno scolastico 2016/2017, per un importo complessivo di euro 25.000.000 a valere sulle risorse del POR Campania FSE 2014-2020.

Le attività dell Istituzione scolastica proponente devono essere rivolte agli studenti iscritti, agli studenti degli altri Istituti di I e II grado del territorio e ai giovani fino ai 25 anni di età, italiani e stranieri, prevedendo il più ampio coinvolgimento delle diverse fasce di popolazione.

In relazione alla dimensione ed intensità del fenomeno della dispersione scolastica sul territorio regionale si considerano destinatari privilegiati del progetto gli studenti che hanno abbandonato la scuola. L attività proposta sarà articolata in 6 moduli tematici complessivi:

1. Laboratorio di lettura espressiva (30 ore)

2. Laboratorio di lingua Inglese (30 ore)

3. Laboratorio nel settore enogastronomico: marketing territoriale (60 ore)

4. Corso di cucina: la dieta mediterranea (60 ore)

5. Orientamento al lavoro e all’avvio d’impresa ore

6. Barman (30 ore)

Altri eventuali progetti rispondenti alle finalità del PTOF saranno valutati

ed approvati nelle sedi opportune.

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8. Allegati

A. Assi culturali

http://www.itcsacco.eu/PTOF/Allegato-A-Assi-culturali.docx

B. Griglie di misurazione della valutazione

http://www.itcsacco.eu/PTOF/Allegato-B-Griglie-di-valutazione.docx

C. Piano annuale per l'inclusione (P.A.I.)

http://www.itcsacco.eu/PTOF/Allegat-C-PAI.docx

D. R.A.V. (Rapporto di Autovalutazione)

http://www.itcsacco.eu/PTOF/Allegato-D-RAV.pdf

E. Atto di indirizzo del D.S.

http://www.itcsacco.eu/PTOF/Allegato-E-ATTO-DI-INDIRIZZO-DS.docx

F. PdM (Piano di miglioramento)

http://www.itcsacco.eu/PTOF/Allegato-F-PdM.docx

G. Schede progetti

http://www.itcsacco.eu/PTOF/Allegato-G-schede-progetti.docx

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Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 0006074 del 08.10.2015;

Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14.01.2016 ed è stato approvato dal consiglio d istituto nella seduta del 14.01.2016;

Il piano è pubblicato nel portale unico della scuola www.iis-sacco.gov.it nonché sul portale del M.I.U.R. nella sezione scuola in chiaro;

Nell A.S. / il piano è stato sotto posto a revisione annuale ed ha ricevuto il parere favorevole del collegio docenti nella seduta del 8.11.2016 ed è stato approvato dal consiglio d istituto nella seduta del . 1.2016;

Il piano revisionato è pubblicato nel portale unico della scuola www.iis-sacco.gov.it nonché sul portale del M.I.U.R. nella sezione scuola in chiaro;