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INDICE

Parte prima: il POF, risorse, strutture, esperienze

Definizione di POF.

Mission e vision dell’Istituto

L’autovalutazione di Istituto: VALES

Il contesto sociale, culturale, ambientale ed economico

I principali servizi erogati

I principali servizi erogati

I principali stakeholders (interni ed esterni) di riferimento

Organigramma 2014/2015

Risorse per la realizzazione del POF

Organizzazione scolastica

Strutture, strumenti tecnologici, laboratori, sussidi

Parte seconda: l’attività didattica

Scuola dell’infanzia e primaria:

Finalità

Curricoli

Criteri metodologico-organizzativi

Valutazione degli apprendimenti

Integrazione alunni diversamente abili

Attività integrative

Progetti

Scuola secondaria di 1° grado:

Obiettivi generali e finalità dell’Istituto

Profilo educativo, culturale e professionale dell’alunno

Schema della organizzazione didattica

Progettazione educativa e didattica.

Percorsi di apprendimento

Strategie didattiche

Tecnologie didattiche

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Il diritto all’educazione/istruzione per gli studenti disabili

Costituzione del Gruppo di Lavoro d’Istituto (G L H)

Organigramma delle attività di sostegno

Curricoli.

Metodologia e Valutazione.

Diritto al successo formativo

Rapporti scuola – famiglia

Il curricolo verticale

Parte terza: i progetti

Attività progettuali

Allegati :

Patto Educativo di corresponsabilità

Regolamento di istituto

Carta dei servizi

Codice in materia di protezione di dati personali

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Istituto Comprensivo

“Eleonora Duse”

Via S.Girolamo 38 - 70123 BARI

[email protected] [email protected]

www.scuolamediaduse.it www.scuoladuse.gov.it

CF 80005380722

Parte prima: il POF, risorse, strutture, esperienze

Definizione di POF.

Nell'elaborare il POF la scuola ha fatto riferimento al Decreto del Presidente della Repubblica 8

marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni

scolastiche, alle nuove “Indicazioni nazionali per il curricolo dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione” del 2012 e al D. Lgs. 196/2003, ossia il Codice della privacy, e la Normativa sulla

tutela della privacy in ambito scolastico del 6 settembre 2012 per essere coerenti con gli obiettivi

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generali educativi determinati a livello nazionale, ma contemporaneamente per coniugare le

esigenze del contesto sociale e prevedere un'organizzazione della didattica che assicuri il successo

formativo di ogni alunno.

Il presente Piano contiene tutti gli elementi che contraddistinguono l’Istituto Comprensivo "E.

Duse" per cui il POF, come lo definisce il Consiglio di Stato, è lo "strumento unitario di

programmazione al fine di garantire a tutte le componenti della scuola la possibilità di partecipare

alla sua elaborazione ed agli alunni e famiglie una preventiva e completa conoscenza dell'offerta

formativa".

In riferimento alle succitate norme e nel rispetto delle componenti che operano nel nostro istituto

si sono adottati i seguenti criteri per l’elaborazione del POF 2014/2015 e, conseguentemente,

uniformare ogni intervento didattico.

EGUAGLIANZA: divieto di discriminazioni. La scuola si adopera per impedire che le

diversità di sesso, etnia, religione, condizioni psicofisiche e socioeconomiche possano in

qualche modo limitare l'esercizio effettivo del diritto-dovere all'istruzione. Eguaglianza

degli esiti rimanda alla necessità di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di

livelli essenziali di competenza necessari per la partecipazione attiva alla vita sociale e

allo sviluppo professionale.

FLESSIBILITÀ: dei percorsi educativi, per cui ogni alunno avrà la possibilità di sviluppare al

meglio le proprie potenzialità.

IMPARZIALITÀ: dovere di neutralità della Pubblica Amministrazione.

PARTECIPAZIONE: attiva con possibilità per l’utente di fornire proposte per il

miglioramento dei servizi.

EFFICIENZA ED EFFICACIA: adozione di misure idonee al raggiungimento degli obiettivi

secondo parametri di efficienza e di efficacia. Pubblicità dei fattori della qualità del

servizio. La scuola, individuati i fattori dai quali dipende la qualità del servizio, stabilisce

standard generali e standard specifici di qualità e quantità e li verifica con gli utenti on

line o anche in adunanza pubblica. La scuola svolge apposite verifiche per valutare la

qualità e l'efficacia dei servizi prestati.

TUTELA: Procedure di reclamo. La scuola prevede procedure di reclamo di facile accesso,

comprensione, utilizzazione e con tempi rapidi già predeterminati. Il reclamo può essere

presentato oralmente, per iscritto, via fax, telefonicamente e on line. Al momento della

presentazione l'ufficio comunica il nome del responsabile del procedimento e i tempi di

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risposta. Le motivazioni del reclamo costituiscono oggetto di valutazione per migliorare

la qualità del servizi.

Mission e vision dell’Istituto L’Istituto definisce la mission nel rispetto delle Indicazioni nazionali per il curricolo:

consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e

possa essere messo a frutto;

preparare al futuro introducendo gli alunni alla vita adulta fornendo loro quelle

competenze indispensabili per essere protagonisti all’interno del contesto economico e

sociale in cui vivono;

accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie sostenendo

la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità.

In merito alla vision gli Organi collegiali responsabili dei processi formativi hanno individuato i

seguenti obiettivi della formazione:

scuola che colloca nel mondo;

scuola orientativa nelle discipline e nella scoperta di sé;

scuola dell’identità;

scuola della motivazione e del significato;

scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi;

scuola della relazione educativa.

L’autovalutazione di istituto.

Secondo le Nuove indicazioni alle singole scuole spetta l’autovalutazione d’istituto “che ha la

funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta formativa e

didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o

emergenti da valutazione esterne”.

Seguendo indicazioni legislative che dal 2001 prevedevano la costituzione del Sistema Nazionale di

Valutazione e che hanno portato le Nuove Indicazioni a rendere sempre più operativo il suddetto

sistema, la nostra scuola ha avviato in modo volontario l’autovalutazione aderendo nel 2011 alla

procedura CAF del FormezPa e nel 2012 al progetto VALeS finanziato dal MIUR.

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La qualità va pensata e misurata come un costrutto multidimensionale, che non può essere

arbitrariamente semplificato in una misura unica. Una ‘buona scuola’ è una scuola che riesce a

porre in essere un modus operandi, e quindi dei processi organizzativi, che, tenuto conto del

contesto concreto in cui essa opera, consentano di perseguire determinati esiti. In tale logica, i’IC

Duse ha intrapreso nel 2011, con la sperimentazione del modello CAF, un percorso di innovazione

organizzativa, che muove dall’autovalutazione e dall’autodiagnosi delle attività e

dell’organizzazione della scuola per arrivare alla progettazione di un Piano di miglioramento che

incida sulla aree “critiche” emerse dall’attività di autodiagnosi.

Il DS si è fatto principale promotore dell’adesione alla procedura CAF, ritenendola in linea con la

realizzazione del sistema di valutazione che il Ministero dell’Istruzione che dovrebbe portare il

sistema scolastico italiano ad essere in linea con sistemi di valutazione simili adottati dagli altri

Stati dell’UE.

Il processo di autovalutazione si è concluso con il riconoscimento alla scuola di CAF Effective User il

cui riconoscimento viene di seguito allegato.

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La strada dell’autovalutazione e del miglioramento continuo e dell’attenzione ai cambiamenti

normativi tesi all’attuazione del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) ha portato la Dirigenza e

tutto il Collegio docenti ad aderire al Progetto VALeS, totalmente gestito dal MIUR in

collaborazione con l’INVALSI.

Gli obiettivi del progetto VALeS, indirizzato per un triennio a 300 scuole italiane, sono:

Costruzione di percorso di autovalutazione e valutazione esterna delle istituzioni

scolastiche.

Attuazione di un ciclo continuo di miglioramento della performance nelle singole scuole.

Definizione di strumenti e protocolli a supporto delle azioni di autovalutazione.

Protocolli operativi e meccanismi di selezione e formazione dei team valutativi esterni.

Gli step realizzati sono stati:

1. autovalutazione dell’istituto con la compilazione di un foglio elettronico del MIUR sulla cui

base si elabora un RAV e conseguente PDM (a.s. 2012/2013)

2. valutazione esterna del “Nucleo di valutazione”(a.s. 2013/2014).

Nel corrente anno si punterà allìattuazione del Piano Di Miglioramento.

Il progetto sperimentale VALeS rispecchia la richiesta europea di dotare l’Italia di un sistema di

valutazione che ponga il nostro Paese in linea con l’organizzazione scolastica degli altri Stati

europei. Pertanto la L. n. 10 del 26 febbraio 2011 integrata poi con la L. n. 111 del 15 luglio 2011,

han definito il Sistema Nazionale di Valutazione, basato su tre istituzioni: INVALSI, INDIRE e Corpo

degli Ispettori, chiamati ad operare in maniera sinergica e integrata nella valutazione esterna delle

scuole e della dirigenza scolastica.

Il contesto sociale, culturale, ambientale ed economico della “Duse”. La Scuola “Eleonora Duse” è nata a fine anni Ottanta come scuola media dei quartieri San

Girolamo, Fesca e Marconi-San Cataldo.

La prima sede della scuola era suddivisa in diversi plessi, il principale ubicato in via Costa, che nel

2005 è stato abbattuto a causa di tracce di amianto nella composizione della struttura. Nello

stesso anno è diventata operativa l’attuale sede in via San Girolamo, 38 in un edificio ampio e

moderno, privo di barriere architettoniche.

Dal 2011 con delibera della Giunta comunale è nato l’Istituto Comprensivo, comprendente la

scuola secondaria di primo grado, la scuola dell’infanzia e la primaria del plesso di Fesca. Da primo

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settembre 2012 vi è stata un’ulteriore aggregazione del Circolo didattico E 28 che ha portato

l’attuale dirigenza ad amministrare quattro plessi.

La nuova sede scolastica situata in strada San Girolamo, n 38 è stata resa operativa dal 1-09-2003;

si tratta di una struttura completamente nuova, spaziosa, dotata di palestre coperte e scoperte, di

un Auditorium capace di ospitare convegni, spettacoli teatrali e musicali, proiezione di film.

Per l’a.s. 2014/2015 le classi del plesso Fesca sono state trasferite nella sede centrale, utilizzando

aule libere o destinate ad altre attività; si tratta di una situazione temporanea in attesa della

costruzione di un’altra ala del plesso centrale da parte del Comune di Bari. Pertanto i plessi per il

corrente anno sono tre:

sede centrale: ospita classi dell’infanzia, della primaria, della SSPG, gli uffici di Presidenza

e amministrativi;

sede IV plesso San Girolamo: ospita classi dell’infanzia, della primaria;

sede II plesso via Costa: classi dell’infanzia

La scuola "E. Duse" è ubicata in una zona di Bari considerata a rischio di devianza sociale e di

criminalità minorile, situata lungo la fascia costiera a nord del centro storico della città. Il quartiere

S. Girolamo - Fesca - S. Cataldo risente dei problemi tipici delle aree periferiche metropolitane:

mancanza d’opportunità di lavoro scarsità di servizi sociali, assenza di centri sociali d’aggregazione

culturale.

La composizione della popolazione studentesca è eterogenea e sostanzialmente rispecchia la

composizione socio-culturale della popolazione residente, caratterizzata dalla presenza di nuclei

familiari di diversa estrazione sociale.

Casi di alunni in difficoltà, in situazione di disagio e/o svantaggio culturale sono presenti in tutte le

classi in misura proporzionale al numero complessivo dei frequentanti ciascuna classe, questo per

favorire il processo d’integrazione culturale tra minori appartenenti a nuclei familiari di diversa

estrazione sociale residenti.

Per l’anno in corso la scuola ha pianificato di ospitare alcune associazioni sportive nei suoi locali al

fine di favorire l’aggregazione tra i bambini e i ragazzi del quartiere, ma anche per trasformare il

nostro Istituto in un reale luogo di riferimento culturale e sociale per quanti vivono sul territorio.

I principali servizi erogati

Attività educative

Attività di formazione e di aggiornamento del personale scolastico

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Attività di formazione curricolare ed extracurricolare per gli alunne e per i genitori

Partnership con enti locali e associazioni socio culturali ed ambientali

Costituzione di reti con associazioni sportive per attività motorie extracurricolari

Costituzione di reti con ONLUS per attività inerenti alle difficoltà di apprendimento per gli alunni

disabili

Iniziative socio-culturali per il territorio (spettacoli teatrali, musicali, cinema, conferenze,

seminari…)

Le partnership

L’istituto partecipa ad accordi di reti scolastiche finalizzate allo svolgimento di attività didattiche e

sviluppa rapporti di partenariato.

Ospita stabilmente nei suoi locali in base a precisi accordi l’associazione “Mano a mano”;

associazioni sportive di pallacanestro, di karate. È sede di incontri, seminari, riunioni, attività

ricreative organizzate da associazioni ONLUS e socioculturali quali ANLAP, ANDIS, Lions-Bari ,

EE.LL., parrocchie del territorio.

I principali stakeholders (interni ed esterni) di riferimento La scuola individua i seguenti portatori di interesse quali riferimento nello svolgimento delle

attività connesse al suo ruolo istituzionale:

• Genitori e Studenti (anche nella rappresentanza del Comitato dei Genitori)

• Il personale

• I partner

• La Direzione Regionale

• Il Ministero

• Le Istituzioni locali

Schema organizzazione didattica

Consiglio di

Istituto

Collegio dei

Docenti

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Il Consiglio di Istituto è responsabile delle scelte formative della scuola.( D.M 19/05/1998 )

Il Collegio Docenti definisce le linee di riferimento della programmazione educativa – didattica

sulla base delle proposte dei suoi componenti.

I Dipartimenti per discipline definiscono le linee dei Piani di Studio Personalizzati.

I Consigli di intersezione, di interclasse, di classe elaborano la Programmazione di classe

attraverso la raccolta di informazioni tratte dagli esiti dei test ingresso, dall’analisi della situazione

iniziale, degli obiettivi, delle metodologie, degli strumenti di osservazione di verifica e di

valutazione, di criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità, di

modalità di recupero ed attività integrative

I singoli docenti stendono un Piano di lavoro a carattere programmatico sulla base delle linee

generali individuate dagli organi collegiali e delle specifiche situazioni evidenziate dai Consigli di

classe.

L’organigramma del personale docente dell’a.s. 2014/2015

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Gerardo MARCHITELLI

Docenti Collaboratori del D.S.

Incarico Cognome e Nome Docente Vicario del Dirigente Scolastico Prof. MICCIONE Domenico Docente I° Collaboratore del Dirigente Scolastico prof.ssa CUTRIGNELLI Antonella

Docenti Responsabili di Plesso Cognome e Nome

Dipartimenti per

aree disciplinari

Consigli di

Classe/interclasse

Singoli

Docenti Dipartimenti di

accompagnamento

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Responsabile Plesso Ex II Plesso-Fesca

ins. ZONNO Annamaria

Responsabile Plesso IV Plesso – S.Girolamo

ins. CANNATA Xenia

Responsabile Plesso I Plesso Duse-Infanzia

ins. CUTRIGNELLI Marina

Responsabile Plesso IV Plesso Infanzia

ins. BARBERINI Annalisa

Docenti Funzioni Strumentali Incarico Cognome e Nome Funzione Strumentale Area 1 Gestione attività ordinaria I Plesso Referente Invalsi Segreteria CDC

Prof.ssa CUTRIGNELLI Antonella

Funzione Strumentale Area 2 Collaborazione gestione del POF Gestione settore Secondaria Viaggi d’istruzione Valutazione d’Istituto (CAF e VALES) Aggiornamento sito web Continuità secondaria-primaria Produzione e diffusione materiali didattici docenti settore secondaria

prof.ssa LIONETTI Ida

Funzione Strumentale Area 3 Gestione POF settore primaria Viaggi e visite d’istruzione Gestione attività ordinaria IV Plesso Continuità Produzione e diffusione materiali didattici docenti settore primaria Coordinamento attività di programmazione.

ins. CANNATA Xenia

Funzione Strumentale Area 4 Gestione POF settore primaria Viaggi e visite d’istruzione Gestione attività ordinaria IV Plesso Continuità Produzione e diffusione materiali didattici docenti settore primaria Coordinamento attività di programmazione

Ins. ZONNO Annamaria

Funzione Strumentale Area 5 Gestione POF Settore Infanzia Visite d’istruzione Gestione attività ordinaria tutti i plessi Infanzia Continuità Produzione e diffusione materiali didattici docenti

ins. CUTRIGNELLI Marina ins. BARBERINI Annalisa

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settore infanzia

Funzione Strumentale Area 6 Gestione delle attività di sostegno alunni BES Custodia materiali alunni Coordinamento GLI Realizzazione di iniziative e progetti alunni BES

prof.ssa MORO Katia

Funzione Strumentale Area 7 Gestione della sicurezza in collaborazione con RSPP e RSL Coordinamento delle attività di continuità interne ed esterne Coordinamento visite e viaggi d’istruzione Gestione attività di rappresentanza istituzione scolastica

Prof.ssa DE NAPOLI Clara

Docenti Responsabili dei laboratori

Incarico Cognome e Nome Responsabile dell’Auditorium I Plesso Duse

prof. FERRIERI Carmine

Responsabile strumentazione tecnologica prof. MICCIONE Domenico

Comitato di Valutazione Incarico Cognome e Nome Comitato di Valutazione ins. CUTRIGNELLI Marina (Infanzia)

ins. CANNATA Xenia(Primaria) ins. ZONNO Annamaria(Primaria) prof. MICCIONE Domenico (Secondaria I°Grado)

Membri supplenti prof.ssa Palmisano Maria prof.ssa Sallustio Assunta

Addetti alla Sicurezza Incarico Cognome e Nome Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Prof. MARCHITELLI Gerardo (D.S.) Responsabile della sicurezza Prof.ssa DE NAPOLI Clara Responsabile per la Sicurezza dei Lavoratori Prof.ssa LIONETTI Ida

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Risorse interne per la realizzazione del POF Il Piano elaborato per l’a.s. 2014/15 è stato integrato , nelle linee educative e nelle scelte

didattiche dall’introduzione dei piani della scuola dell’infanzia e da quella primaria; inoltre è stata

aggiornata la parte terza, ovvero quella relativa ai progetti e alle attività curricolari ed

extracurricolari che si intendono realizzare.

Si occupano della realizzazione del presente Piano dell’Offerta Formativa il Dirigente scolastico,

Marchitelli Gerardo, le risorse umane, presenti nella scuola, ossia i docenti, il personale

Amministrativo, Tecnico, Ausiliario (A.T.A) in collaborazione con le famiglie e le risorse esterne.

L’organico docente di diritto è costituito da 107 unità di cui:

n. 23 docenti della scuola dell’infanzia

n. 48 docenti della scuola primaria

n. 36 docenti della scuola secondaria di primo grado

Oltre al Direttore dei servizi generali e amministrativi(DSGA), il personale A.T.A. è composto da 6

assistenti amministrativi e 13 collaboratori scolastici

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ORARI DI FUNZIONAMENTO 2014/2015

SCUOLA DELL’INFANZIA

sede centrale

25 h settimanali, dal lunedì al venerdì dalle h 8.00 alle h. 13.00

terzo plesso

25 h settimanali, dal lunedì al venerdì dalle h 8.00 alle h. 13.00

quarto plesso

o TEMPO RIDOTTO: 25 h settimanali, dal lunedì al venerdì dalle h 8.00 alle h. 13.00

o TEMPO NORMALE: 40 h settimanali, dal lunedì al venerdì dalle h 8.00 alle h. 16.00

SCUOLA PRIMARIA

Ex secondo plesso

TEMPO NORMALE: 27 h settimanali, dal lunedì al giovedì dalle h 8.00 alle h. 13.19 Venerdì dalle h 8.00 alle 12.50

quarto plesso

TEMPO NORMALE: 27 h settimanali, dal lunedì al giovedì dalle h 8.00 alle h. 13.19 Venerdì dalle h 8.00 alle 12.50

TEMPO PIENO: 40 h settimanali, dal lunedì al Venerdì dalle h 8.00 alle 15.44

SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO

Sede centrale

o 30 ore settimanali, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.48

Si dispone di adottare come unità oraria 58 minuti, per la scuola secondaria e primaria, utilizzando

gli spazi orari residui nell’ambito del curricolo obbligatorio con le seguenti modalità:

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1. sostituzione di docenti assenti per permessi brevi, fruizione di giornate art.15 CCNL, fruizione

permessi legge 104, dando la priorità alla sostituzione di docenti della stessa classe;

2. partecipazione a manifestazioni musicali, teatrali, culturali e sportive organizzate dalla

istituzione scolastica o da altre istituzioni, nell’ambito del curricolo;

3. partecipazione, oltre l’orario di obbligo, ad uscite di istruzione nell’ambito del curricolo;

4. interventi didattici personalizzati o di gruppo nei confronti di alunni della propria classe o di

classi parallele.

Risorse esterne

Ulteriori risorse esterne sono state individuate per la realizzazione del P.O.F. al fine di migliorare la

offerta formativa. Da alcuni anni la scuola “Duse” ha instaurato negli anni una rete di rapporti con

le istituzioni presenti sul territorio e con altre strutture scolastiche, così da poter potenziare

l’organizzazione delle proprie attività sia curricolari che extracurricolari.

Per la realizzazione degli accordi di programma e della collaborazione effettiva si fa riferimento

alla normativa vigente, ossia alle Leggi nazionali a sostegno dell’autonomia, CCNL CCMI e alle Leggi

regionali per il diritto allo studio e le attività culturali.

Tra le istituzioni con le quali si è negli anni sviluppata una collaborazione per mezzo di accordi di

programma, convenzioni, intese, sono state individuate:

Comune di Bari e suoi Assessorati

Centro Servizi Amministrativi di Bari

Circoscrizione VIII del Comune di Bari

Istituzioni scolastiche del territorio Scuole superiori del Comune di Bari

Consultorio familiare ASL BA/4

Centro famiglie e centro minori presenti nelle circoscrizione

Parrocchia di S.Girolamo-Fesca

Prefettura di Bari e Forze dell'Ordine

Per l’anno in corso la scuola ha pianificato di ospitare nei suoi locali alcune associazioni sportive,

che svolgono le loro attività in orario pomeridiano, facendo sì che l’istituto sia un frequentato da

ragazzi di ogni età e con interessi molto diversi, poiché ogni associazione svolge sua specifica

disciplina:

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L'associazione Sakura-Karate

Nuovo Basket

Strutture, strumenti tecnologici laboratori e sussidi

La segreteria e l’ufficio del Dirigente Scolastico si trovano presso la scuola secondaria di primo

grado “E. DUSE”.

Gli ambienti dei tre plessi sono ampi, luminosi e dotati di idonei e moderni strumenti tecnologici,

in particolare le strutture sono dotate di:

- Auditorium (sede centrale)

- Laboratori di informatica:

- laboratori di musica

- Il laboratorio linguistico

- laboratorio scientifico

-La palestre coperta e scoperta.

Sono in dotazione alla scuola 9 Lavagne LIM, Fotocopiatrici, Videoregistratore,

Telecamera,Macchina fotografica, Macchina fotografica digitale, n°2 Lavagne luminose.

AULE ATTREZZATE

Laboratorio

Informatica Laboratorio

musicale

Laboratori

linguistici

Laboratorio scientifico

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Nel corso del primo quadrimestre il finanziamento ottenuto con il piano integrato FERS - Obiettivo

Operativo A.3 “Cablaggio e reti inclusa la strumentazione wireless”. Asse II – “Qualità degli

ambienti scolastici” e - Obiettivo Specifico E.1 “Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e

promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni

tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti”, consentiranno di potenziare la

rete wireless e di acquistare la seguente strumentazione per docenti e alunni di tutti i plessi:

notebook e stampanti per docenti;

6 LIM

8 monitor video e 8 PC

Tali obiettivi, in quanto complementari tra loro, supporteranno il processo di innovazione digitale

della scuola ed una maggiore diffusione della didattica basata su linguaggi e contenuti digitali.

Esperienze di sperimentazione in atto e pregresse

Sperimentazione ex art. 278 D.L. 297/1994: introduzione seconda lingua straniera

Sperimentazione autonomia organizzativa e didattica

Arricchimento dell'offerta formativa

Introduzione della seconda lingua comunitaria: inglese e francese

Progetti in rete

I bisogni del territorio dell’utenza e degli operatori

Il territorio:

Integrazione culturale tra i diversi ceti sociali residenti, attraverso l'attivazione di centri di

aggregazione e di accoglienza per adulti e minori, famiglie e singoli individui.

Qualificazione professionale degli adulti, in età di lavoro, disoccupati e/o estromessi dal

sistema produttivo e costretti ai margini delle relazioni economiche e sociali, per

l'eventuale ricollocazione degli stessi sul mercato del lavoro.

L’utenza

Istruzione di base in termini di acquisizione di competenze (conoscenze e abilità ) e di

sviluppo del pensiero operativo astratto.

Formazione di base, in termini di acquisizione di comportamenti sociali/interpersonali

corretti, riconducibili ai valori condivisi dalla comunità.

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Orientamento di base, in termini di autostima di sé e di motivazione al lavoro con gli altri.

Formazione professionale e tecnica, in termini di competenze spendibili sul mercato del

lavoro dopo periodi medio - brevi di scolarità.

Gli operatori

Elevare i livelli di professionalità in ambito didattico metodologico.

Affinare le competenze relazionali nell'ambito della comunicazione.

Approfondire le competenze di progettazione e programmazione collegiale delle attività.

Elevare i livelli di professionalità del personale non docente in ambito relazionale.

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Parte seconda: l’attività didattica

Il nostro Istituto comprende tre ordini di scuola ,infanzia, primaria e secondaria di 1° grado; gli

obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali generali si arricchiscono delle specificità legate alla

fascia d’età degli alunni, così come le attività, le metodologie e i criteri di valutazione. A seguito

delle nuove Indicazioni del curricolo del 2012, l’Istituto ha individuato gli obiettivi generali di

istituto, del processo formativo e le competenze chiave che gli alunni devono possedere a

conclusione del primo ciclo di istruzione.

OBIETTIVI GENERALI D’ISTITUTO

1. Favorire l’apprendimento e il “Saper stare al mondo”

2. Sviluppare un’identità consapevole e aperta nel rispetto delle differenze di tutti

3. Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.

4. Favorire l’acquisizione degli strumenti di necessari per apprendere e selezionare le

informazioni

5. Promuovere la capacità di elaborare itinerari personali

6. Favorire l’autonomia di pensiero orientata alla costruzione dei saperi a partire dai bisogni

formativi

7. Garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “ senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”

8. Costruire un’alleanza educativa con la famiglia e gli altri attori extrascolastici, nel rispetto

dei reciproci ruoli

9. Affiancare al compito ”dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”

10. Formare cittadini dell’Europa e del mondo

Obiettivi generali del processo formativo

1. Comprendere Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in

forma sia orale sia scritta e interagire in modo adeguato in un’intera gamma di contesti

culturali e sociali

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2. Applicare il pensiero matematico a problemi reali in situazioni quotidiani e usare modelli

matematici di pensiero.

3. Essere disponibile ad usare conoscenze e metodologie scientifiche e tecnologiche

possedute per spiegare il mondo circostante e per dare risposta ai desideri o ai bisogni

avvertiti dagli esseri umani

4. Utilizzare consapevolmente le tecnologie informatiche per il lavoro il tempo libero e la

comunicazione

5. Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e

varie modalità di informazione e di formazione anche in funzione dei tempi disponibili ,

delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro

6. Partecipare in modo attivo e consapevole alla vita sociale e lavorativa facendo valere i

propri diritti e riconoscendo al contempo quelli altrui.

7. Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di

lavoro utilizzando le conoscenze apprese.

8. Esprimere idee, esperienze ed emozioni attraverso i linguaggi della musica, delle arti dello

spettacolo dello sport

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

1. L’alunno dimostra padronanza della lingua italiana :comprende enunciati e testi, esprime

le proprie idee e adotta un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. E’ in

grado di esprimersi a livello elementare in due lingue europee, utilizzandole anche nell’uso

delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

2. Affronta in modo razionale e consapevole problemi e situazioni.

3. Analizza dati e fatti della realtà, verificando l’attendibilità di analisi quantitative e

statistiche

4. Utilizza in modo sicuro le tecnologie delle comunicazione

5. E’ capace di ricercare nuove informazioni e di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in

modo autonomo

6. Rispetta le regole, ha attenzione per il bene comune e partecipa alla vita sociale in maniera

attiva

7. Dimostra spirito d’iniziativa, si assume le proprie responsabilità

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8. Si impegna in campi espressivi e artistici che gli sono congeniali

Nel rispetto della specificità di ogni ordine scolastico presente nel nostro istituto, si presentano nel

dettaglio i tre indirizzi.

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Il presente documento programmatico è il risultato di un percorso di lavoro, che ha coinvolto i

collegi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dell’I.C. “E.Duse” di Bari in

azioni di analisi ed approfondimento dei principi fondanti, contenuti e criteri ispiratori delle

Indicazioni per il curricolo della scuola di base.

Punti strategici di orientamento nella definizione del curricolo di scuola sono considerati:

sintonizzare i contenuti delle Indicazioni con il Piano dell’Offerta Formativa - predisposto

per il corrente anno scolastico - e con il contesto ambientale e socio-culturale di pertinenza

istituzionale;

garantire la qualità e la varietà degli approcci metodologici e degli itinerari didattici

previsti, in conformità con la missione della scuola e con le esigenze formative dell’utenza,

adeguatamente monitorate e valutate;

assicurare il raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze e degli obiettivi di

apprendimento fissati nelle predette Indicazioni;

valorizzare l’impiego delle risorse professionali e finanziarie disponibili all’interno del

Circolo Didattico, in un’ottica di sistema scolastico funzionalmente integrato, efficace ed

efficiente.

Il curricolo, come di seguito riportato, si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola

dell’infanzia e le discipline nella scuola primaria e nella secondaria.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Linee guida dell’azione educativa e finalità della scuola di base.

IL SÉ E L’ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)

- controllare ed esprimere bisogni e sentimenti

- sviluppare il senso dell’appartenenza alla famiglia e all’ambiente socio-culturale

- riflettere sulle diversità

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- rispettare e aiutare gli altri

- acquisire regole e assumersi responsabilità

IL CORPO E IL MOVIMENTO (identità, autonomia, salute)

- raggiungere una buona autonomia personale

- conoscere e rappresentare lo schema corporeo

- acquisire corrette abitudini igienico-alimentari

- padroneggiare il proprio comportamento nell’interazione motoria con l’altro e con

l’ambiente

LINGUAGGI, CREATIVITÁ ED ESPRESSIVITÁ (gestualità, arte, musica, multimedialità)

- acquisire fiducia nelle proprie capacità di espressione e di comunicazione

- produrre, comprendere, elaborare contenuti in vari codici

- utilizzare materiali e tecniche espressive con creatività

- rimanere concentrati e portare a termine il proprio lavoro

- familiarizzare con l’esperienza della multimedialità

I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura)

- padroneggiare l’uso della lingua italiana e arricchire il lessico

- Sviluppare un repertorio linguistico adeguato all’esperienze e agli apprendimenti nei

diversi campi di esperienza

- Formulare ipotesi sulla lingua scritta

- Comunicare attraverso la scrittura utilizzando anche le tecnologie

LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura)

- acquisire abilità logico-matematiche: raggruppare, ordinare, quantificare, misurare

- collocare persone, fatti ed eventi nello spazio e nel tempo

- osservare fenomeni, formulare ipotesi, effettuare sperimentazioni

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione degli alunni viene effettuata periodicamente.

All’inizio dell’anno prevede momenti di osservazione degli alunni.

- durante il gioco libero

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- nelle attività strutturate

- nella routine della giornata scolastica

In itinere tiene conto:

- dell’interesse con cui ogni bambino ha accolto le varie proposte educative

- degli elaborati prodotti dai bambini, sia individualmente che in gruppo

- della capacità di verbalizzazione delle esperienze vissute

La valutazione finale misura la maturazione globale dei bambini e viene documentata con una

“scheda”, che è utilizzata come documento di passaggio alla Scuola Primaria.

COMPETENZE INDICATORI

socio-affettivo-ralazionali (il sé e l’altro)

- interagisce spontaneamente con i compagni - collabora alle proposte dell’adulto - esprime i propri bisogni - esprime emozioni - è consapevole delle differenze e le rispetta - sa seguire regole di comportamento e assumersi

responsabilità - compie scelte proprie

motorie (il corpo e il movimento)

- esprime autonomia personale, nelle attività e nella gestione degli spazi

- conosce il proprio corpo - esprime sicurezza negli schemi motori di base e

nella motricità fine - è lateralizzato - esegue un percorso correttamente - organizza lo spazio del foglio in funzione al

contesto da rappresentare - rispetta le regole di gioco

espressive (i discorsi e le parole Linguaggi, creatività, espressione)

- pronuncia le parole in modo corretto - possiede un repertorio lessicale adeguato - compie la lettura di immagini - in ambito grafico, pittorico, manipolativo si

esprime in modo creativo

Logico- scientifiche (la conoscenza del modo)

- percepisce relazioni di tipo quantitativo - opera classificazioni in base ad un attributo - è capace di ordinare – seriare - ricostruisce una sequenza logico – temporale - stabilisce strutture logiche in base ad una

esperienza - formula ipotesi

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- si pone problemi e ne ricerca la soluzione

condizioni per l’apprendimento (attenzione, memoria, interessi, curiosità, impegno)

- è motivato nei confronti dell’esperienza - partecipa con entusiasmo - porta a termine un lavoro rimanendo concentrato

Il curricolo Il curricolo costituisce il cuore del P.O.F., un mosaico dal disegno unitario ed articolato, una sintesi

delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di realizzare efficaci

forme di insegnamento.

I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione

consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. La scuola, all’interno

della sua autonomia, articola i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni

bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. La

scuola dell’infanzia, inoltre, contribuisce alla realizzazione del principio di uguaglianza offrendo a

tutti i bambini pari opportunità, connotandosi come ambiente educativo ricco di esperienze

concrete che permettono apprendimenti riflessivi.

Integrando le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire i bambini si scoprono

individui capaci di compiere scelte autonome.

Per tali ragioni essa considera di primaria importanza:

la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di esperienza;

il gioco in tutte le sue forme ed espressioni, grazie al quale si assicurano ai bambini esperienze di

apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità;

il fare costruttivo e le esperienze dirette a contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente

sociale e la cultura.

La programmazione delle attività educative e didattiche che verranno svolte nell’Istituto

Comprensivo “E. Duse”, scuola dell’infanzia riguarderanno le seguenti linee essenziali:

1) maturazione e identità come persona in relazione al proprio corpo e alla comunità di

appartenenza;

2) conquista dell’autonomia, come capacità di compiere scelte autonome interagendo con gli altri

nel rispetto delle norme del vivere civile;

3) sviluppo delle competenze sensoriali, percettive, motorie e comunicative;

4) sviluppo del senso della cittadinanza come capacità di scoprire gli altri, i loro bisogni,

partecipare alla vita sociale attraverso regole condivise.

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La programmazione sarà calibrata sulle reali necessità degli alunni ed articolata per unità di

apprendimento e sviluppo in:

-campi di esperienza;

-obiettivi formativi;

-competenze;

-attività;

-verifica;

-documentazione;

-tempi di attuazione.

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SCUOLA PRIMARIA Il settore scuola primaria dell’I.C. “E. Duse intende costruire una scuola che:

accoglie

orienta ed eleva il livello d’istruzione

accresce la capacita’ di partecipazione

costituisce la premessa per uno sviluppo globale della personalita’.

Tali finalita’ saranno raggiunte attraverso un percorso formativo volto al progresso culturale e

morale e ad una partecipazione consapevole alla vita civile.

In particolare:

la SCUOLA CHE ACCOGLIE

- è attenta ai bisogni dei soggetti in crescita affettiva, morale, intellettiva; - valorizza la diversità; - sostiene le proposte avanzate dal territorio; - elabora la cultura del contesto.

ATTRAVERSO - L’aggiornamento e la formazione degli

insegnanti.

- L’adeguamento dello stile e del metodo;

- L’adeguamento del linguaggi.;

- L’adeguamento degli strumenti utili.

La SCUOLA CHE ELEVA

-Offre un patrimonio di informazioni e di

conoscenze formalizzate; - Fornisce abilità cognitive, operative e sociali; - Istruisce percorsi di indagine e di ricerca; - Educa ad esprimere valori personali e

collettivi; - Invita all’elaborazione di ulteriore conoscenza

ed informazione

ATTRAVERSO una metodologia attiva (dal fare al sapere) l’organizzazione di laboratori; l’uso di strumenti operativi e di indagine; una documentazione aggiornata.

La SCUOLA CHE ACCRESCE LA CAPACITA’ DI PARTECIPAZIONE

-Riconosce l’alunno come risorsa intellettiva della società. -Educa alla partecipazione al sistema civile e sociale. -Educa alla condivisione di progetti comuni. -Educa all’assunzione di responsabilità e rischi. -Educa alla democrazia. -Educa al riconoscimento delle culture diverse dalla propria

ATTRAVERSO Il rispetto dell’alunno e della sua

individualità; la valorizzazione dei prodotti individuali; l ’attribuzione di significati comuni; la costruzione di carte dei diritti umani.

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La SCUOLA CHE COSTRUISCE LA PREMESSA…

-Predispone piani di continuità tra ordini, gradi, cicli. -Gradua obiettivi e fini propri della scuola dell’obbligo. -Fornisce gli strumenti operativi e cognitivi per l’accesso al grado superiore di studi. -Collega il proprio agire alle aspettative del territorio.

ATTRAVERSO La flessibilità la coerenza. la capacità d’interazione. l’assunzione di responsabilità dell’offerta. la ricchezza dell’offerta.

AREE DISCIPLINARI Le singole discipline sono collocate all’interno delle macro aree linguistico-artistico-espressiva,

storico-geografica e matematico-scientifico-tecnologica. E’ implicita la valenza di un Sapere coeso,

esente da frammentazioni e derive culturali, pensato ed agito su diversi piani di riflessione e di

approccio tra di loro strettamente interconnessi.

Nelle singole discipline che compongono le tre macro-aree si prevedono, al termine del terzo anno

della scuola primaria e della classe quinta, obiettivi di apprendimento che rappresentano per i

docenti i riferimenti di base entro i quali promuovere le specifiche esperienze di studio. Al termine

della scuola primaria per ogni disciplina vengono posti i traguardi per lo sviluppo delle

competenze, che rappresentano i punti di riferimento più significativi che gli alunni devono

conseguire al termine dei diversi livelli di scolarità. Qui di seguito sono indicati i traguardi previsti

al termine della scuola primaria per ciascuna disciplina; si rimanda al piano di lavoro annuale per

l’elenco degli obiettivi.

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

Nell’odierno scenario culturale, attraversato da una complessità espressivo – comunicazionale in

fase di progressiva espansione, la scuola di base si colloca nel solco di un rilancio qualitativo degli

alfabeti e dei linguaggi verbali e non verbali, da realizzare con il concorso di più discipline: lingua

italiana; lingue comunitarie; musica; arte-immagine; corpo-movimento - sport.

Gli scambi di informazione, di conoscenze e di idee, soggetti ai ritmi frenetici di una società

segnata dalla svolta tecnologica e degli abicì virtuali, rendono indispensabile l’esplorazione

didattica della pluralità dei codici linguistici, non esenti, ai nostri giorni, dagli influssi propri delle

culture e simbologie alfabetiche di tipo autoctono. La comunicazione a carattere policentrico e

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pluridimensionale, all’attenzione di studi applicativi nell’ambito delle scienze antropologiche, ha

tra i suoi obiettivi prioritari proprio la creazione di un pensiero ben organizzato e che renda ogni

soggetto in grado di interconnettersi con la propria realtà interiore, con quella altrui e con i diversi

contesti dell’agire.

In tale direzione interpretativa, la lingua, nelle sue diverse dimensioni ed articolazioni, diviene lo

strumento principe per organizzare il mondo dei saperi attraverso la sperimentazione delle

capacità di analisi, di riflessione, di sintesi, di lettura critica degli eventi, ma anche di pianificazione,

di revisione, di interpretazione, di categorizzazione di quanto appartiene all’universo conoscitivo e

relazionale; uno strumento per sviluppare tutte quelle facoltà della mente che sono poste a

fondamento della crescita della persona umana nel suo integrarsi dialetticamente, e ad un livello

meta cognitivo, in un contesto allargato di cittadinanza attiva e democratica. Lo stesso linguaggio

del corpo e della fisicità offre opportunità concrete di espressione del sé interiore, canalizzando,

verso positivi traguardi, le energie soggettive.

Lo sviluppo del gusto estetico e di quello artistico - letterario, l’incontro con la pagina scritta,

l’apprendimento e l’uso dei nuovi codici della multimedialità , nel sostenere e promuovere le

facoltà intellettive degli alunni, attraverso una progressione rispettosa dei ritmi di apprendimento

dei singoli, non può che inserirsi all’interno dell’ampio panorama delle lingue europee,

determinando la possibilità di un confronto allargato su scala internazionale e planetaria.

ITALIANO

L’alunno

-partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi

epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più

possibile adeguato alla situazione.

-comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio,

ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali

agli scopi.

-legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con

tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi

semplici pareri personali.

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-produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di

scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli,

trasformandoli (parafrasi e riscrittura).

-sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su

un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo

di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni

proprie o altrui.

-svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge,

mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate

dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.

LINGUA INGLESE

L’alunno

-riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni,

svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, stabilisce relazioni

tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua

straniera.

-collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo,

dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua

materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto.

-comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio

informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).

-interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in

scambi di informazioni semplici e di routine.

-descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si

riferiscono a bisogni immediati.

MUSICA

L’alunno

- esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte.

-gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

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-articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue

con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in

brevi forme rappresentative.

-esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture

differenti.

-riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare

anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore

funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte,

grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle

strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante

percorsi interdisciplinari.

ARTE E IMMAGINE

L’alunno

- utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e

leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento

(quali spot, brevi filmati, video clip, ecc…).

-utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le

immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi,

pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

-legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti

da altri paesi diversi dal proprio.

-conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in atto pratiche

di rispetto e salvaguardia.

CORPO MOVIMENTO SPORT

L’alunno

-acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la

padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

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-utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,

anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.

-sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici

discipline sportive.

-sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità

tecniche.

-si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli

altri.

-riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del

proprio corpo e a un corretto regime alimentare.

-comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza

di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti

irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

AREA STORICO-GEOGRAFICA

Il processo di insegnamento – apprendimento, nell’area storico-geografica, si propone quale

spazio concreto ed agibile di confronto con avvenimenti di grande ampiezza temporale e spaziale

oltreché di esercizio del sapere e delle esperienze conoscitive degli alunni.

L’area storico – geografica, adoperando uno strumentario variegato di possibilità applicative, si

interseca con le altre discipline utilizzando linguaggi verbali, numerici, iconici ed artistico –

espressivi che agevolano negli alunni l’acquisizione graduale dei codici della geo–graficità, lo

sviluppo dell’intelligenza visivo-spaziale e delle capacità di analisi e lettura critica e comparata, in

chiave socio-antropologica, dei fenomeni oggetto di studio.

Rendere l’alunno consapevole di essere un cittadino del mondo contemporaneo scaturisce da un

impegno esplorativo del patrimonio della tradizione culturale nazionale e, al tempo stesso,

mondiale. L’ottica è quella della costruzione di un Sapere ad ampio raggio, mutuato dalla ricerca

e dal confronto critico delle fonti che raccolgono testimonianze del passato e del presente.

Scandagliare sistemi territoriali, geografie umane e problematiche eco-politiche che attraversano,

e questo sotto ogni latitudine, il tempo della quotidianità, rappresenta un percorso fondante la

missione disciplinare, volta a porre in luce una comunità di destino “condivisa” tra quanti popolano

oggi i diversi contesti planetari ed hanno responsabilità connaturate nei confronti del futuro e

delle nuove generazioni.

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STORIA

L’alunno

-conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

-conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica.

-usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.

-conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani

e contesti spaziali.

-organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa,

cultura).

-produce semplici tesi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia

a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante.

-sa raccontare i fatti studiati.

-riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio

artistico e culturale.

GEOGRAFIA

L’alunno

-si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici,

punti cardinali e coordinate geografiche.

-si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e

antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

-individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina,

pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani.

-è in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi…) e

antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia.

-utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici

schizzi cartografici e carte tematiche.

-ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche,

artistico-letterarie).

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

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Nella dimensione di accelerazione tecnologica, cibernetica e delle scienze dell’uomo e della

natura, che attraversa la realtà temporale odierna, rendendola particolarmente complessa e

fluida, le discipline attinenti l’area considerata si ritagliano uno spazio di attenzione preminente.

In una scuola del riflettere, del comprendere e dell’apprendere, lo studio degli alfabeti scientifici

pone le condizioni per una crisi dialettica dei modi di leggere, interpretare ed agire il reale, che ha

diretta incidenza nel contesto soggettivo e collettivo di esperienza e di relazione. L’acquisizione di

specifiche competenze di marca disciplinare, per mezzo dei tre previsti filoni curricolari della

matematica, delle scienze naturali e sperimentali e della tecnologia, può così trasversalmente

integrarsi con la summa di altri saperi utili ad affrontare i nodi problematici che punteggiano il

percorso formativo ed esistenziale. Proprio la didattica per laboratori, promuovendo l’operatività

intellettuale, garantisce l’esercizio delle capacità di indagine, di analisi critica, di formulazione

delle ipotesi, di verifica delle risultanze, di implementazione dei nuovi percorsi di ricerca

applicativa, di risoluzione e impostazione di problemi, di individuazione di strategie da

contestualizzare. Linguaggi, codici e simboli, propri dei sistemi numerici, delle scienze

cosmologiche e dell’ambiente, della pratica informatica e della multimedialità, rappresentano lo

strumento privilegiato per l’affinamento di quelle facoltà di giudizio critico, di ascolto, di

argomentazione, ma anche di classificazione, di razionalizzazione e di astrazione, che devono

essere promosse nella logica di un continuum progettuale articolato nei diversi ordini di scuola.

Emerge il carattere particolarmente dinamico di una cultura umana, a carattere scientifico, che

superi ottiche riduzionistiche e pregiudizi tecno-culturali e, al tempo stesso, orienti a dimensioni

innovative di sperimentazione del presente e del futuro.

MATEMATICA

L’alunno

-sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica perché intuisce come gli strumenti

matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

-si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare

l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

-percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state

create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso,

squadra) e i più comuni strumenti di misura.

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-utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare

informazioni.

-riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista.

-descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario

tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni.

-affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più

soluzioni.

-riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico ambito) mantenendo

il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.

-impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad

attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i

compagni.

-impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando a usare le

espressioni “è più probabile”, “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima

quantificazione.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

L’alunno

-ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per

un approccio scientifico ai fenomeni.

-fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe, in

laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e

motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.

-impara a identificare anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco,senza banalizzare

la complessità dei fatti e dei fenomeni.

-si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria

esperienza,dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti.

-con la guida dell’insegnante ed in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula

ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali,

misura, utilizza concetti basati su semplici e interpretazioni, prevede alternative, ne produce

rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato.

-analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato.

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-ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto

ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, di

cui conosce e apprezza il valore.

-ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari.

TECNOLOGIA

L’alunno

Il computer è un potente mezzo di “esplorazione” del mondo: offre possibilità di accesso ad una

mole enorme di informazioni, in modo interattivo e personalizzato.

Internet offre numerose risorse: siti didattici per insegnanti e per studenti, siti istituzionali,

quotidiani on-line, possibilità di acquistare libri e altri servizi: la rete è un’immensa biblioteca.

L’apprendimento collaborativi è un processo che enfatizza gli sforzi degli individui: il risultato

ottenuto supera spesso i singoli contributi. La collaborazione tra alunni, tra alunni e insegnanti, tra

classi della stessa scuola, consente di passare dalla semplice capacità di reperire informazioni alla

costruzione di conoscenze che servano a risolvere i problemi, cercando di favorire nella mente

degli studenti il passaggio dall’astratto al concreto e viceversa. La classe diventa una comunità di

apprendimento.

La costruzione di un ipertesto, ad esempio, costringe gli studenti a discutere tra loro su cosa sia

veramente importante, a rendersi conto di nuovi problemi, a trovare e a rispondere alle domande

di cui si ignora la risposta.

L’computer all’interno delle discipline consente di:

- facilitare l’apprendimento, permettendo di acquisire conoscenze in modo più divertente e

più in sintonia con i processi mentali dell’alunno; oltre al codice verbale, entrano in gioco

immagini, suoni e interattività, cioè la possibilità di “fare” e “sperimentare”;

- sviluppare la capacità di applicare le competenze acquisite e/o consolidarle; i nuovi

“saperi” dovranno essere ordinati, riorganizzati e “posseduti”. Ecco entrare in gioco il ruolo

dell’insegnante, come punto di riferimento e guida in questa riorganizzazione e

nell’elaborazione di un metodo di studio che permetta di “imparare ad imparare”.

Le nuove tecnologie sono fondamentali anche per l’attività professionale dei docenti, come risorse

per la progettazione didattica e strumenti di autoaggiornamento.

L’utilizzo delle lavagne interattive multimediali permette una didattica innovativa e più

coinvolgente per gli alunni e gli insegnanti.

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40

Criteri metodologico-organizzativi

La metodologia adottata nell’esperienza di insegnamento-apprendimento ha come modello

teorico e applicativo di riferimento la ricerca-azione ed è sintetizzabile nei seguenti punti:

Instaurare in classe un clima favorevole alla vita di relazione e, di conseguenza, agli scambi

comunicativi per educare gli alunni ai principi fondamentali della convivenza civile: saper

ascoltare ed essere ascoltati, condividere, confrontarsi, negoziare conflitti;

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, tenendo conto degli apprendimenti

acquisiti dai bambini nell’extrascuola, perché nei contesti informali si determinano dei

processi di condivisione sociale, di saperi “situati” che non possono essere ignorati nei

percorsi formali dell’istruzione;

Curare la discussione abituando gli alunni non solo alla corretta turnazione degli interventi,

ma anche all’ascolto attento di ciò che viene detto e alla significatività dei discorsi;

Dedicare particolare attenzione all’ascolto selettivo coinvolgendo assiduamente gli alunni

in attività ad esso propedeutiche;

Sostenere la motivazione alla lettura e alla scrittura non caricandole di pesanti tecnicismi

ma legandole il più possibile a situazioni d’uso funzionale reale e diretto;

Ancorare le proposte ai bisogni di apprendimento/formazione, alle motivazioni, agli

interessi degli alunni;

Rispettare e valorizzare le intelligenze, i ritmi, i tempi personali, gli stili cognitivi di ogni

alunno;

Rendere gli alunni protagonisti delle proprie competenze, attraverso approcci di tipo

cooperativo e metodologie di autovalutazione e automonitoraggio;

Tener conto della struttura delle discipline edella gradualità delle proposte;

Attivare forme di conoscenza della realtà attraverso processi di problematizzazione,

rappresentazione, sistematizzazione;

Avviare all’analisi critica e alla comprensione di argomentazioni e discorsi propri ed altrui,

per dare significato alle esperienze;

Costruire mappe di sintesi che raccolgano e mettano a confronto le osservazioni e le

scoperte fatte in ciascun ambito disciplinare;

Sollecitare sempre la creatività personale del bambino nell’approccio conoscitivo e

interpretativo della realtà.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

41

Realizzare percorsi in forma di laboratorio, incoraggiando la sperimentazione e la

progettualità, in modo che tutti siano impegnati in compiti e progetti costruttivi e orientati

al conseguimento di uno scopo comune.

Nel delineare il modello organizzativo si è tenuto conto della flessibilità organizzativa e

metodologico-didattica riconosciuta alla scuola dal D.P.R. 275/99 e delle Indicazioni per il

curricolo, riaffermando:

- il carattere unitario e complesso della proposta formativa;

- l’attenzione a non parcellizzare i saperi pur riconoscendo a ciascuna disciplina la specificità a

livello epistemologico e il diverso contributo a livello formativo;

- la consapevolezza degli intrecci profondi che legano, in una rete generativa, le conoscenze ed

esperienze realizzate nei diversi contesti (anche laboratoriali).

Molteplici sono i dispositivi didattici che arricchiscono gli stili di lavoro dei docenti e degli alunni:

Aiuto reciproco

Lavoro di coppia ( insegnante/alunno, alunno/alunno)

Lavoro in piccolo gruppo (interno alla stessa classe, fra alunni di classi parallele)

Lavoro in grandi gruppi ( due o più gruppi provenienti da varie classi).

METODI DI LAVORO

a) conversazioni

conversazione occasionale su tutto ciò che può interessare, su un episodio di

attualità…

conversazione clinica, tendente a individuare le conoscenze e i concetti spontanei

degli alunni intorno a determinati problemi;

discussione finalizzata a chiarire informazioni, a illustrare aspetti particolari di un

problema o a motivare al lavoro;

discussione riassuntiva finalizzata alla sistemazione di esperienze e informazioni

raccolte in precedenza;

discussione orientata mediante domande proposte dall’insegnante o risposte

suggerite dagli interventi degli alunni, ad analizzare e/o comparare fatti e fenomeni;

discussione sistematica finalizzata a verbalizzare concetti, a definire ipotesi, a

sintetizzare l’attività svolta.

b) lezioni

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commento dell’insegnante di cronache, racconti articoli, brani letterari;

lettura guidata di testi proposti dall’insegnante per problematizzare, per integrare,

per approfondire le attività precedentemente svolte;

esposizione finalizzata alla presentazione metodica di un elemento, un fatto, un

particolare testo, un’attività specifica;

esposizione centrata alla messa in evidenza di una regola, di un concetto, di una

relazione, di un principio;

proiezione e commento di audiovisivi quali illustrazioni, diapositive, film, lucidi,

cartelloni.

c) esercitazioni

attività libere con materiali vari e scarsamente strutturati, volte alla realizzazione

di prodotti creativi;

manipolazione di materiali predisposti per la definizione di concetti;

esercizi di consolidamento e di memorizzazione di abilità strumentali, di schemi

operativi, di concetti e di relazioni;

attività di applicazione a contenuti diversi di schemi operativi, concetti, relazioni

già conosciuti;

attività coordinate all’apprendimento, all’estensione o al trasferimento di

schemi operativi, concetti e relazioni già conosciuti;

attività ordinate a riprodurre vissuti per verbalizzare le proprie esperienze;

attività di drammatizzazione ordinate a riprodurre vissuti per mettersi nei “panni

degli altri”(role-play);

simulazioni e giochi in cui gli alunni, sulla base di vincoli e di canovacci predisposti,

sono orientati a comprendere relazioni di vasta complessità.

La valutazione degli apprendimenti.

Il monitoraggio e la valutazione costituiscono un’azione costante di osservazione e controllo di un

fenomeno nel corso del suo stesso evolversi, al fine di raccogliere dati e informazioni utili per

correggere, o confermare, i processi in atto per migliorarne, se opportuno, gli esiti. Il monitoraggio

non coincide con la valutazione, se intesa in termini certificativi e sommativi, ma potrebbe essere

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associata al concetto di valutazione formativa (applicata a fenomeni istituzionali), cioè ad un

controllo finalizzato al miglioramento.

Un controllo di questa natura (controllo di gestione), non è né preventivo né successivo. Esso è

finalizzato a individuare comportamenti positivi da incentivare o promuovere, perché possano

essere efficacemente raggiunti gli obiettivi prefissati.

In questa prospettiva “qualitativa” il monitoraggio si caratterizza soprattutto come un processo di

ricerca (indagine, diagnosi, check-up), di documentazione (e quindi di memoria, di storicizzazione,

di ricostruzione), ma anche di decisione.

In definitiva, il monitoraggio può diventare un tassello importante per strategie “qualitative” di

miglioramento e innovazione, ed in questo si può associare al concetto di “autonomia di ricerca e

di sviluppo” previsto dalla Legge 59/97”.

La valutazione è intesa come uno strumento che da un lato consente la valorizzazione delle

esperienze educative e dei progetti , dall’altro l’individualizzazione delle possibilità di

miglioramento dei servizi offerti.

La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni, la certificazione delle

competenze e del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico

espresso in decimi. Nella scuola primaria è illustrato anche con un giudizio analitico sul livello

globale di maturazione raggiunto dall’alunno.

La valutazione è un atto dinamico di conoscenza. Rappresenta uno strumento di crescita, ricerca,

valorizzazione, consapevolezza e possibilità di miglioramento continuo; contribuisce a costruire il

futuro dell’alunno; ha carattere provvisorio, non stabilizza, non archivia. Accoglie e spinge in

avanti, accompagna, pone attenzione ai percorsi di apprendimento.

La valutazione degli apprendimenti si basa essenzialmente sulla determinazione di conoscenze,

abilità, traguardi, competenze. Le prove scritte e orali, saranno quindi il più possibile varie e

differenziate (scritte, orali, test, prove di comprensione) per permettere a tutti di esprimere le

proprie potenzialità.

La scuola manifesta particolare attenzione nei confronti del processo valutativo ed auto valutativo

offrendo modalità di recupero, con approfondimenti mirati, per quegli alunni che presentano

risultati non adeguati, attraverso una processualità attiva e mediante il dialogo con la famiglia ,

nell’ottica di un’attenzione aperta verso ciascuno, in particolare verso i soggetti più deboli, con

difficoltà di apprendimento, con disabilità e con attenzione alla multiculturalità.

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44

Per conseguire gli obiettivi delineati nelle programmazioni didattiche delle diverse discipline,

nonchè nei Progetti Didattici trasversali, i docenti attivano metodologie e strategie ritenute

adeguate.

La verifica mira a distinguere precisamente il cosa esaminare e il come, ma una buona

“misurazione” in campo educativo non si limita a separare l’elemento oggetto di prova dagli altri.

La valutazione in tal senso accoglie i risultati della verifica MEDIANDOLI e prendendo in

considerazione diversi fattori:

del livello di partenza di ciascun alunno;

delle modificazioni evidenziate nel processo di insegnamento/apprendimento/

formazione;

della documentazione e dei prodotti realizzati;

della partecipazione;

dell’autonomia;

dell’impegno e dell’interesse manifestati;

del conseguimento delle conoscenze e delle abilità;

dell’aspetto relazionale.

Nel campo della formazione scolastica, dunque, in base al TEMPO in cui la valutazione deve essere

compiuta e agli SCOPI della verifica (ovvero le particolari finalità che con essa si vogliono

perseguire), risulta adeguato e funzionale distinguere i seguenti momenti valutativi, per ognuno

dei quali sono individuate una o più funzioni.

A. VALUTAZIONE INIZIALE (ad inizio anno scolastico)

Ha essenzialmente due scopi:

rilevare le conoscenze possedute dagli allievi all’ingresso, per progettare percorsi e

pronosticare gli esiti;

rilevare il grado in cui sono posseduti i prerequisiti cognitivi e affettivo-emozionali. Tutto

ciò al fine di poter revisionare la programmazione didattica ed attuare procedure che

garantiscano in tutti gli allievi il possesso dei pre-requisiti in questione.

Valutazione del possesso dei prerequisiti a livello disciplinare

Le prove iniziali mireranno a verificare il livello di padronanza dei prerequisiti indispensabili

per procedere nel percorso di apprendimento.

VALUTAZIONE INIZIALE – ESPERIENZE COGNITIVE

PROFILO A PROFILO B PROFILO C

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45

Tale

attività di verifica sarà funzionale alla stesura di un profilo iniziale.

B. VALUTAZIONE FORMATIVA (in itinere)

Ha lo scopo di fornire un’informazione costante circa il modo in cui i singoli allievi accedono alle

procedure di apprendimento. Tale informazione è importante per corrispondere alle necessità di

ciascun allievo differenziando, eventualmente, la proposta didattica. Riguarda, dunque, l’attività di

insegnamento/apprendimento nel suo dispiegarsi.

I suoi risultati sono finalizzati a fornire elementi operativi per i successivi interventi didattici.

C. VALUTAZIONE INTERMEDIA (a conclusione delle Unità di Apprendimento)

Con la finalità di compiere un’azione di revisione parziale della programmazione didattica, per

meglio calibrare i successivi interventi.

D. VALUTAZIONE SOMMATIVA (quadrimestrale)

Ha diversi scopi:

esprimere un giudizio complessivo sugli apprendimenti conseguiti da ciascun allievo;

effettuare un’analisi complessiva della qualità delle scelte didattiche compiute.

Le prove di verifica sono concordate dai docenti dell’interclasse di ogni singola disciplina.

Si specifica che le prove degli apprendimenti strumentali devono essere documentate da

produzioni scritte, per le quali saranno indicate le competenze da valutare evidenziando i

parametri secondo cui una prova si ritiene superata.

Tutte le altre discipline saranno valutate attraverso colloqui orali, i cui esiti verranno registrati

nell’apposita griglia del Giornale dell’insegnante. Per la valutazione del livello di acquisizione delle

competenze si utilizzeranno i criteri delineati per la valutazione iniziale, che di seguito vengono

ulteriormente delineati:

- Interessi vari

- Partecipazione

propositiva

- Molto motivato ad

apprendere

- Applicazione

autonoma

- Competenze

soddisfacenti

- Discreti interessi

- Partecipazione

discontinua

- Sollecitato ad apprendere

- Applicazione parzialmente

adeguata

- Competenze sufficienti

- Poco interessato

- Partecipazione scarsa

- Poco motivato - Applicazione disorganica

- Competenze non

conseguite

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46

SCALA VALUTATIVA

PROVE SCRITTE, PRATICHE E

GRAFICHE

PROVE ORALI

PROVA SUPERATA Produzione o esecuzione

completa, senza gravi errori,

ricca e chiara nei contenuti.

Esposizione chiara, sicura,

pertinente con collegamenti

logici e/o personali.

PROVA PARZIALMENTE

SUPERATA

Produzione o esecuzione

semplice con qualche errore

grave, essenziale nei contenuti.

Esposizione meccanica, a

volte frammentaria con

difficoltà nei collegamenti e

nessi logici.

PROVA NON SUPERATA Produzione o esecuzione

incompleta con gravi errori,

povera e imprecisa nei

contenuti.

Esposizione stentata, molto

frammentaria con gravi

difficoltà nei collegamenti e

nessi logici.

Nel documento di valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni la

certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio

analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.

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VOTO 10

Competenza

pienamente

raggiunta

VOTO 9

Competenza

pienamente

raggiunta

VOTO 8

Competenza

significativam

ente

raggiunta

VOTO 7

Competenza

globalmente

raggiunta

VOTO 6

Competenza

parzialmente

raggiunta

VOTO 5

Competenza

non raggiunta

Autonomi

a completa.

Prontezza

di intuizione.

Sicurezza

nella

progettazion

e ed

esecuzione.

Possesso

di abilità

meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazion

e personale)

in situazioni

nuove e

complesse.

Lessico

Autonomi

a completa.

Sicurezza

nell’

esecuzione.

Possesso

di abilità

meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazion

e personale)

in situazioni

complesse.

Lessico

specifico

delle

discipline.

Autonomi

a completa.

Correttez

za nell’

esecuzione.

Possesso

di abilità

meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazio

ne

personale)

in situazioni

nuove.

Lessico

specifico

delle

discipline.

Autonomi

a

accettabile.

Correttez

za nell’

esecuzione

di attività

note.

Possesso

di abilità

meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazio

ne

personale)

in situazioni

conosciute.

Lessico

specifico

Minima

autonomia.

Correttez

za nell’

esecuzione

di attività

semplici.

Possesso

di abilità

meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazio

ne

personale)

in situazioni

simili.

Lessico

specifico

delle

Limitata

autonomia.

Correttez

za nell’

esecuzione

di attività

guidate.

Lessico

specifico

delle

discipline, in

via

d’acquisizion

e.

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48

La valutazione è espressa in livelli che indicano il grado di competenze raggiunto.

Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della

libertà d’insegnamento, si definiscono i seguenti criteri:

prove d’ingresso e d’uscita omogenee (sono esclusi gli alunni diversamente abili);

almeno 2 prove scritte di italiano e di matematica per quadrimestre;

almeno 2 prove orali/pratiche per le restanti discipline per quadrimestre.

A tal fine il Curricolo d’Istituto rimane il punto di riferimento per la costruzione di percorsi

alternativi di recupero.

Per una maggiore trasparenza nella valutazione delle suddette prove occorre:

esplicitare sempre gli obiettivi, le abilità e i criteri da/e per valutare per accrescere anche il

processo di autovalutazione;

non esprimere mai giudizi svalutativi.

Si valuta il processo sempre rispetto alla situazione di partenza.

Valutazione del comportamento La valutazione del comportamento, espressa con un giudizio sintetico nella scuola primaria,

completa il giudizio sulla rilevazione dei progressi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e

sociale dell’alunno. Pertanto, il comportamento è un aspetto importante da tenere in

considerazione ai fini della valutazione.

Il non sufficiente in condotta si fonda su una valutazione complessivamente negativa dei seguenti

indicatori:

rispetta le regole della classe:

durante l’attività didattica non sta seduto composto ed in silenzio, disturba volontariamente

(sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati);

rispetta l’ambiente:

specifico

delle

discipline.

delle

discipline,

essenziale.

discipline,

poco

adeguato.

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49

non rispetta il materiale comune, personale e degli altri (sono esclusi gli alunni con disturbi

del comportamento documentati);

rispetta sé e gli altri:

non rispetta la figura del docente e degli adulti che frequentano l’ambiente scolastico (sono

esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati);

non controlla la propria aggressività fisica e verbale in ogni momento scolastico (sono

esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati);

partecipa alle attività:

non partecipa in alcun modo alle attività, anche dopo aver attivato tutte le strategie (sono

esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati).

STRUMENTI

Per realizzare la valutazione saranno utilizzati molteplici strumenti:

a) l’osservazione l’esame in forma attenta dei processi di formazione degli allievi, tanto in

aula come fuori di essa;

b) l’intervista il colloquio che segue uno schema prestabilito e permette di centrarsi su

determinati aspetti.

c) il questionario l’applicazione di una successione di domande al fine di ottenere

informazioni su un determinato problema, tema o situazione;

d) il colloquio dialogo tra diverse persone in relazione a un tema predeterminato, nel

quale chiunque può essere emittente o ricevente;

e) i lavori degli allievi tutte le attività, compiti, esercizi, progetti, saggi, prove scritte a

tema assegnato, prove a libro aperto, biografie di lavoro che gli alunni realizzano in forma

individuale o in gruppo, in aula o fuori di essa.

CARATTERISTICHE

La valutazione dovrà necessariamente essere:

continua: realizzarsi in modo permanente;

integrale: tener conto di tutti gli aspetti e delle diverse dimensioni dell’individuo;

sistematica: essere organizzata in relazione con gli scopi dell’educazione;

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flessibile: essere in accordo con i ritmi di sviluppo dell’individuo;

interpretativa: cercare di comprendere il significato dei processi e dei risultati e non

solo la loro evidenza finale.

La valutazione del comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente e

rappresenta un momento educativo di riflessione, essa permette alla famiglia e all’alunno di

elaborare e comprendere il valore formativo della scuola,condividere il principio della legalità e del

senso civico al fine di favorire la crescita di un soggetto-cittadino impegnato nella realizzazione

dell’interesse generale della collettività in un mondo sempre più complesso.

La scuola come luogo di socializzazione • Chiarezza della comunicazione tra le varie componenti dell’Istituto (dirigenza, docenti, uffici,

famiglie).

• Accoglienza degli alunni e delle loro famiglie nel loro percorso all’interno dell’Istituto.

• Collaborazione e partecipazione ad iniziative concordate con il territorio.

• Integrazione degli alunni in difficoltà, diversamente abili, stranieri.

La scuola come luogo professionale • Qualità del confronto collegiale.

• Valorizzazione delle competenze professionali presenti.

• Attività di formazione e aggiornamento in servizio.

• Documentazione e diffusione delle esperienze educative- didattiche realizzate.

Integrazione degli alunni diversamente abili.

La Scuola garantisce la formazione integrale dell’alunno nel pieno rispetto delle diversità

rispondendo ai bisogni del singolo; promuove il successo formativo, la sua integrazione intesa

come partecipazione piena ed attiva alla vita della comunità, in attuazione ai principi enunciati dalla

Costituzione e dalla legge 104/92.

Tale obiettivo è raggiungibile soltanto con la collaborazione di tutti gli Operatori e la condivisione

delle problematiche e delle potenzialità dell’alunno. Per favorire l’integrazione l’Insegnante di

Sostegno rappresenta il referente del complessivo progetto di lavoro con l’alunno disabile e

costituisce il punto di riferimento per i genitori e per gli operatori specialisti del territorio. Si

occupa, pertanto, della raccolta delle informazioni relative all’alunno, crea reti di relazioni tra

insegnanti, ASL, famiglia e territorio, organizza il fascicolo personale dell’alunno con il contributo

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dei colleghi, coordina la stesura del PDF e del PEI in collaborazione con i docenti curricolari.

Per affrontare il problema dell’integrazione la scuola attua un modello organizzativo-didattico

flessibile caratterizzato da diverse modalità di lavoro.

Continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per:

• Favorire l’inserimento nel nuovo ambiente;

• favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni;

• mantenere la propria autostima;

• consentire ai nuovi docenti l’impostazione e l’avvio di un Piano Educativo Individualizzato;

• contribuire alla realizzazione di un “Progetto di vita”.

Avvio di progetti che a livello di classe o di piccolo gruppo coinvolgono gli alunni in difficoltà e di

loro compagni per:

• Sviluppare la capacità di relazionarsi con gli altri;

• favorire l’autonomia personale;

• promuovere la creatività.

Utilizzo graduale e progressivo di metodologie e tecniche per:

• Facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali;

• accrescere l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.

Per favorire lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno ed agevolarne gli apprendimenti la Scuola

propone alcune “buone prassi”:

• Privilegiare l’attività didattica in classe senza escludere al bisogno momenti didattici

individualizzati o in piccolo gruppo;

• gratificare gli alunni portatori di handicap utilizzando un lessico selezionato che non evidenzi

diversità e difficoltà, mettendo in risalto le abilità;

• coinvolgere gli alunni valorizzandone le competenze;

• attribuire compiti differenziati o semplificati, comunicandoli individualmente all’alunno con

strategie specifiche.

Particolare attenzione si ha anche per alunni con certificazione di Disturbi Specifici

dell’Apprendimento (DSA) quali:

Disgrafia: Difficoltà a livello grafo-esecutivo; riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e

numerici con tracciato incerto, irregolare.

Dislessia: Difficoltà a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola.

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Disortografia: Difficoltà ortografica nello scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a

collocarli nel posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche.

Discalculia: Difficoltà nelle abilità di calcolo e di scrittura e lettura del numero.

Disprassia: Difficoltà di compiere movimenti coordinati sequenzialmente tra loro, in funzione di

uno scopo.

Disnomia: Difficoltà di richiamare alla memoria la parola corretta quando è necessaria.

La normativa viene incontro al problema dall’anno scolastico 2010-2011 con la Legge 8 ottobre

2010, n° 170 “Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” (G.U.

n. 244 del 18/10/2010) e delle seguenti disposizioni attuative (D.M. 12 luglio 2011) 170/2010.

Per affrontare al meglio ed evitare il peggioramento dei Disturbi Specifici di Apprendimento

occorre che l’intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le

risorse presenti: le persone (famiglia, alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative,

didattiche, pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi,

dispensativi).

Occorre che l’intervento in ambito scolastico sia anche di tipo preventivo, attuato già nella scuola

dell’infanzia, attraverso programmi di potenziamento dei prerequisiti dell’apprendimento della

letto-scrittura; nella scuola primaria si può prevenire invece, attraverso la somministrazione di test

di screening che consentono di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-

scrittura.

La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il supporto di

un docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di buone prassi che assicurino il successo

scolastico degli alunni con DSA.

In attesa della diagnosi la scuola, inserisce nel POF attività didattiche e di formazione sui DSA, che

coinvolgano tutto il corpo docente.

Per aiutare gli alunni, la Scuola si adopera per realizzare le seguenti prassi:

- creare un percorso didattico personalizzato (P:D:P: piano didattico personalizzato);

- individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni;

- utilizzare strumenti compensativi e dispensativi;

- collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità

di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei

compiti…);

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- valutare discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime

l’impegno dell’alunno e le conoscenze effettivamente acquisite.

Per gli alunni con DSA le finalità fondamentali saranno:

- creazione di un contesto concorde nell’offrire comprensione;

- aiuto mirato per aumentare i successi scolastici;

- sviluppo delle competenze;

- rapporto proficuo con lo studio, con la Scuola e con i vari contesti.

Per gli alunni con DSA gli obiettivi fondamentali saranno:

- condividere la responsabilità educativa con la famiglia;

- documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche;

- favorire la comunicazione efficace tra i diversi ordini di scuola;

- riflettere sull’importanza dell’osservazione sistemica dei processi di apprendimento

dell’alunno;

- ripensare le pratiche didattiche per migliorarle;

- creare ambienti costruttivi, collaborativi, attivi, cioè ambienti per l’apprendimento che

favoriscano la curiosità intellettiva e dove sia presente un clima emozionale positivo.

Sarà cura della scuola realizzare processi di monitoraggio dell’apprendimento strumentale della

lettura, scrittura e calcolo, utilizzando adeguati strumenti di verifica e osservazione attente che

possano fornire informazioni specifiche sul livello di acquisizione e di automatizzazione raggiunto

da ogni alunno in queste abilità strumentali di base.

La valutazione deve essere coerente con gli obiettivi stabiliti nel PDP e deve essere personalizzata

tenendo conto delle caratteristiche personali del disturbo, del punto di partenza e dei risultati

conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi; ad esempio, in fase di correzione degli elaborati degli

alunni tener conto dell’influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione,

ortografia, sintassi e grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie e generali

come da normativa (L. 170 dell’8 ottobre 2010).

Conoscendo le caratteristiche dei DSA, è opportuno che le verifiche tengano conto di specifiche

modalità da mettere in atto che determinano le condizioni ottimali per l’espletamento della

prestazione da valutare.

La continuità nella scuola primaria

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54

La continuità verticale ed orizzontale è essenziale per la costituzione di una “comunità educante”,

pertanto si intendono sviluppare una serie di azioni che consentono di accogliere gli alunni nel

momento in cui entrano nella nostra scuola, di seguire il loro percorso formativo e di accompagnarli

nel passaggio al grado di istruzione successivo.

La continuità viene considerata non soltanto in un’ottica didattica, ma anche nel senso di

conoscenza, collaborazione e condivisione con l’extrascuola, a partire dalle famiglie per arrivare alle

diverse realtà territoriali, istituzionali e non. Essa si manifesta attraverso una unicità di obiettivi

educativi, didattici e metodologie condivise.

OBIETTIVI EDUCATIVI

Garantire il diritto del bambino e dell’adolescente ad un percorso formativo organico e completo.

Sviluppare l’identità dell’alunno attraverso un percorso armonico e multidimensionale, nei

cambiamenti evolutivi e nelle diverse Istituzioni scolastiche dalla scuola dell’Infanzia, alla Primaria

,alla scuola secondaria di Primo Grado.

Favorire un confronto reale sul significato di “continuità” tra le diverse Istituzioni della scuola

(Infanzia, primaria, secondaria di primo grado) presenti all’interno dell’Istituto Comprensivo e con

altre strutture scolastiche.

OBIETTIVI DIDATTICI

Costruzione di un clima di amicizia e di attesa positiva nei confronti del passaggio scolastico.

Attenzione allo sviluppo armonico dell’alunno attraverso i cambiamenti che avvengono nel tempo.

METODOLOGIE

Dipartimento di accompagnamento

Incontri tra gli insegnanti coinvolti tra i vari ordini di scuola.

Incontri tra insegnanti della scuola Secondaria di primo grado, in particolare per la formazione

delle classi prime, attraverso l’elaborazione di tutte le informazioni raccolte e la valutazione delle

esigenze espresse dalle famiglie all’atto dell’iscrizione.

Incontri tra bambini e ragazzi dei diversi ordini di scuola.

Incontri genitori – insegnanti.

Partecipazione a progetti comuni (Orientamento, feste, accoglienza, ecc.).

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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Attività integrative Per tutti gli alunni, con particolare attenzione a quelli in situazione di svantaggio, vengono messe in

atto, talvolta in orario extrascolastico, particolari strategie atte a favorire l’integrazione, il recupero

e il potenziamento:

-corsi di informatica;

-laboratori scientifici;

-visite guidate e viaggi d’istruzione programmati in stretto rapporto con l’azione didattica;

-partecipazione a concorsi, gare e manifestazioni con valenza formativa e didattica.

Proposte didattiche e formative per gli alunni, i docenti e le famiglie.

I progetti dell’Istituto costituiscono uno strumento di potenziamento delle attività curricolari, di

sviluppo di tematiche particolarmente rilevanti sotto il profilo educativo, di proposte didattiche e

formative aggiuntive per gli alunni, i docenti e le famiglie.

Tutti i progetti proposti ed approvati si inseriscono in alcune grandi aree di intervento ritenute dal

Collegio Docenti particolarmente significative dal punto di vista didattico ed educativo ed in

sintonia con gli indirizzi generali deliberati dal Consiglio d’Istituto. I progetti di formazione per i

docenti deliberati dal Collegio dei Docenti prevedono la frequenza obbligatoria.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO:

Profilo educativo, culturale e professionale dell’ alunno

Alla fine del primo ciclo di istruzione i ragazzi, grazie ad un adeguato sviluppo della personalità,

sono ritenuti competenti quando utilizzano conoscenze ed abilità apprese relativamente agli

aspetti della a)sfera socio-affettiva, b)agli strumenti culturali e c) alle capacità meta cognitive.

a) Aspetto socio-affettivo:

prendere coscienza della dinamica che porta all’affermazione della propria identità;

gestire l’irrequietezza emotiva ed intellettuale attraverso il confronto tra coetanei ed adulti

per acquisire maggiore sicurezza di sé, fiducia ed autostima;

prendere coscienza di sé e della propria collocazione nel mondo;

elaborare un’ipotesi che tenga conto del percorso umano e scolastico finora intervenuto

arricchendolo con una realistica progettualità;

prendere coscienza delle proprie capacità ed attitudini anche attraverso l’autovalutazione;

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

56

dare e richiedere riconoscimento ai risultati concreti del proprio lavoro;

interagire correttamente con gli altri nel rispetto della propria ed altrui personalità.

b) Strumenti culturali:

Ambito linguistico- espressivo (italiano, inglese, francese):

- conoscere e utilizzare tecniche differenziate di lettura silenziosa e ad alta voce;

- padroneggiare le conoscenze e le abilità che consentono una comunicazione

funzionale;

- capire messaggi orali e visivi intendendone gli aspetti impliciti;

- produrre testi orali e scritti anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie;

- conoscere la natura e la funzione delle singole parole e della struttura della frase

semplice e complessa, per percepire come una frase produca un significato e lo

configuri comunicativamente;

- individuare e spiegare le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di

testi diversi;

- servirsi dei principali strumenti di consultazione anche quelli offerti dalle nuove

tecnologie;

- conoscere gli aspetti storico-evolutivi della lingua italiana;

- sviluppare il gusto estetico;

Ambito antropologico (storia, geografia, religione):

- essere consapevoli delle radici storiche che ci legano al mondo classico;

- orientarsi nel tempo, operando confronti costruttivi tra realtà storiche diverse;

- collocare, nella consapevolezza della propria identità nazionale, i tratti spaziali e

temporali;

- orientarsi nello spazio;

- operare confronti tra realtà geografiche diverse anche con l’utilizzo delle nuove

tecnologie;

- collocare nelle diverse realtà i tratti spaziali e temporali dell’identità nazionale e

regionale;

- operare confronti tra civiltà europee e quelle del mondo;

- realizzare attività di gruppo (giochi sportivi, esecuzioni musicali, ecc…);

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57

- per favorire la conoscenza e l’incontro con culture ed esperienze diverse

- analizzare Regolamenti (di un gioco, d’Istituto…), valutandone i principi ed attivare,

eventualmente, le procedure necessarie per modificarli;

- Individuare e spiegare varie forme di governo;

- identificare situazioni attuali di pace/guerra, sviluppo/regressione,

cooperazione/individualismo, rispetto/violazione dei diritti umani;

- impegnarsi personalmente in iniziative di solidarietà;

- essere consapevoli delle radici storico-giuridiche, linguistico - letterarie e artistiche

che ci legano al mondo classico e giudaico – cristiano;

- avvertire la differenza tra bene e male ed essere in grado di orientarsi nelle scelte di

vita;

Ambito logico matematico:

- contare, eseguire operazioni aritmetiche, mentalmente e con vari strumenti di

calcolo;

- individuare e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e

traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il

procedimento eseguito, mantenendo il controllo sia sul procedimento risolutivo, sia

sui risultati;

- confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che gli consentono di

passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

Ambito scientifico:

- sviluppare atteggiamenti di curiosità e rispetto della realtà naturale;

- affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico che

nell’esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o

sperimentali controllati; pensare e interagire per relazioni e analogie;

Le educazioni:

tecnologia/informatica :

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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- rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi: disegno,

descrizione simboli, tabelle, grafici e simulazioni;

- utilizzare strumenti informatici;

- individuare e spiegare semplici sistemi tecnici;

- esercitare diverse abilità manuali e laboratoriali;

arte e immagine :

- valorizzare e potenziare le capacità creative/espressive/estetiche fornendo

strumenti per conoscere e comprendere la realtà.

musica :

- acquisire, sviluppare ed approfondire conoscenze ed abilità per consentire una

crescita armonica dell’adolescente.

scienze motorie :

- acquisire competenze nelle conoscenze e nelle abilità per un equilibrio ed

armonico sviluppo del proprio corpo in termini di dignità e di rispetto.

c) Capacità metacognitive (operazioni mentali e metodo di studio):

saper memorizzare

saper individuare e spiegare

saper codificare e decodificare

saper mettersi in relazione

saper analizzare e valutare

saper sintetizzare

Progettazione didattica

La progettazione didattica procede attraverso :

una diversa articolazione e organizzazione del complesso dei percorsi costitutivi il

processo formativo, in termini quantitativi e qualitativi ( Piani di Studio Personalizzati.) ;

la composizione dei gruppi classe ( omogenei ed eterogenei),

la distribuzione delle risorse professionali in organico

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le relazioni tra le discipline, in un quadro complessivo unitario della progressione del

processo formativo ( trasversalità dei saperi).

L’attività didattica si attua attraverso i Piani di Studio Personalizzati, elaborati dai docenti di ogni

disciplina e sono formati dall’insieme delle unità di apprendimento. Essi derivano :

dalla progettazione iniziale delle unità di apprendimento preparate dai docenti ;

dalla loro esecuzione che tiene conto degli adattamenti che si renderanno necessari

durante l’attività didattica e comprendono le modalità per verificare e valutare le

competenze.

Gli obiettivi formativi sono stati organizzati per competenze alla luce delle Indicazioni Nazionali;

sono da intendersi come profili in uscita per il triennio della Scuola Secondaria di Primo Grado.

L’organizzazione del percorso formativo di ogni alunno avrà come fine il potenziamento di

ciascuno in relazione alla sua peculiare condizione, alle esperienze di apprendimento pregresse e a

quanto mantenuto.

L’indagine sulla situazione iniziale avviene attraverso una serie di osservazioni sistematiche per

verificare il livello di padronanza di conoscenze e abilità relative alle esperienze pregresse. I

risultati ottenuti, che saranno il punto di partenza per l’elaborazione dei Piani di Studio

Personalizzati; delineeranno una suddivisione della classe in gruppi omogenei e/o eterogenei che

darà luogo ad interventi miranti al recupero e allo sviluppo di quelle conoscenze ed abilità che

produrranno le competenze individuali secondo gli standard di apprendimento e formativi.

Periodicamente si avrà cura di ridefinire i gruppi di livello e di conseguenza le attività e gli

interventi da effettuare nel rispetto dei tempi e dei modi di ciascun alunno.

Percorsi con integrazioni ( diversamente abili )

La presenza di alunni con diversa tipologia di handicap (fisico e/o psichico) a diversi livelli di gravità

(lieve, medio, grave) è affrontata con la presenza di insegnanti di sostegno, progetti di intervento

attuati dai docenti dell’Istituto, supporti educativi da parte del Comune. Sulla base della

certificazione diagnostica vengono individuate aree di intervento specifiche ed elaborati percorsi

individualizzati di apprendimento, in modo tale da garantire esperienze di apprendimento lungo

l'intero arco della giornata scolastica, con opportune calibrature di orari, contenuti disciplinari,

obiettivi, uso di supporti informatici (computer portatili), percorsi formativi integrati .

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60

Percorsi dell’apprendimento

L’Organizzazione dei Percorsi e quindi dell’insegnamento si sostanzia e sviluppa nei seguenti

ambiti:

Le Discipline

Sono rappresentate dalle varie materie di studio e dalle attività d’insegnamento ad esse

connesse; esse sono finalizzate al raggiungimento delle competenze previste a conclusione

del primo ciclo.

I Laboratori

Rappresentano le situazioni di apprendimento di tipo disciplinare o multidisciplinare che

impegnano conoscenze e abilità specifiche in compiti unitari e significativi per gli alunni, in

una dimensione operativa, progettuale e cooperativa.

Cittadinanza e Costituzione

Nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale, al fine di far maturare negli

alunni un più consapevole e corretto comportamento sociale e civile, verrà affrontato e

approfondito lo studio della Costituzione Italiana.( D.L 1/9/08, n. 137)

Gli Apprendimenti

La finalità primaria della didattica non è più quella di rendere possibile “l’esplorazione dei

saperi disciplinari”, in modo uniforme ed omogeneo per tutti gli alunni, ma quella di

promuovere occasioni di apprendimento diversificate, così da trasformare le conoscenze e

abilità di ciascuno nelle sue “competenze” .

Le Istituzioni Scolastiche, partendo dall’esplorazione delle conoscenze e abilità degli allievi

e nel rispetto dell'autonomia didattica, devono trasformare gli Obiettivi di Apprendimento

in Competenze Personali, che devono essere certificate. Tutte le discipline articolano i

propri “saperi” (conoscenze e abilità) negli Obiettivi di Apprendimento e concorrono,

mediante l’elaborazione del Piano di Studio Personalizzato (P.S.P.), alla formazione

dell’Individuo.

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61

Strategie didattiche

Per gli allievi iscritti alle classi prime all’inizio dell’anno scolastico, dopo una fase di inserimento e

di accoglienza, verranno somministrati dei test di Italiano, Matematica e Inglese per accertare il

possesso dei prerequisiti richiesti nelle rispettive aree disciplinari. Dopo la raccolta e la tabulazione

dei risultati si procederà nei vari Consigli di classe all’individuazione di gruppi di livello con i quali

lavorare per il superamento dei dislivelli di preparazione e quindi procedere alla programmazione

annuale.

Tecnologie didattiche

Le tecnologie didattiche e quelle multimediali, di cui l’Istituto è dotato, rappresentano elementi di

innovazione presenti già da alcuni anni, ma in continua evoluzione, che possono favorire il

miglioramento dell’efficacia dei processi di insegnamento, la realizzazione dei processi di

insegnamento in condizioni di pari opportunità per gli allievi e la sperimentazione del loro

funzionamento e delle loro potenzialità con scopi di formazione di base, di arricchimento e di

creatività. Credendo fermamente nell’utilità delle tecnologie didattiche, sono state installate due

LIM nell’a.s. 2009/2010 e una terza nel 2010/2011, che completano due avanzatissimi laboratori

linguistici ed uno di informatica. È una lavagna elettronica, sulla cui superficie si può scrivere,

disegnare, tracciare segni, spostare oggetti e permette ad insegnanti e ragazzi di partecipare in

modo interattivo alle attività proiettate su di essa da un videoproiettore connesso al computer.

La LIM è uno strumento è uno strumento versatile, adatto a tutte le discipline e ai diversi livelli

scolastici;

è di supporto all'esposizione del docente;

influisce positivamente sull'attenzione, la motivazione ed il coinvolgimento degli studenti;

la lavagna interattiva può essere impiegata in aula per lezioni di tipo

interattivo/dimostrativo, cooperativo, oltre che per la didattica frontale; per condurre

attività collaborative e laboratoriali, per svolgere interrogazioni, per la ricerca su web, per

presentare in modo innovativo studi ed elaborati realizzati dagli studenti;

può contribuire a migliorare la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli

studenti attraverso l'uso di una varietà di contenuti multimediali (fogli di testo, schemi,

immagini, diagrammi, siti web, animazioni, file audio, software didattici, programmi di

presentazione, video) nella didattica;

incrementa la velocità di apprendimento.

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62

La Lim è un’innovazione tecnologica di grande valore che influenza positivamente il lavoro del

discente e del docente, poiché favorisce:

la comprensione e la memorizzazione attraverso la possibilità di richiamo e ripasso;

la riflessione dei docenti sulle metodologie impiegate e l'organizzazione delle attività

didattiche;

le strategie per la personalizzazione e l'inclusione;

il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti

Il diritto all’educazione/istruzione per gli studenti disabili

Il riferimento necessario per inquadrare il diritto all’educazione e all’istruzione degli alunni

diversamente abili è la legge n. 104 del 1992.

Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 12, commi 5-6-7-8-

Diritto all'educazione e all'istruzione per i minori handicappati

5. “All'individuazione dell'alunno come persona handicappata ed all'acquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, fa seguito un profilo dinamico-funzionale ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato della scuola, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico individuato secondo criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione. Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata.

6. Alla elaborazione del profilo dinamico-funzionale iniziale seguono, con il concorso degli operatori delle unità sanitarie locali, della scuola e delle famiglie, verifiche per controllare gli effetti dei diversi interventi e l'influenza esercitata dall'ambiente scolastico.

7. I compiti attribuiti alle unità sanitarie locali dai commi 5 e 6 sono svolti secondo le modalità indicate con apposito atto di indirizzo e coordinamento emanato ai sensi dell'art. 5 , primo comma, della legge 23 dicembre 1978, n. 833.

8. Il profilo dinamico-funzionale è aggiornato a conclusione della scuola materna, della scuola elementare e della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore.”

Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 13, commi 3-6-

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Integrazione Scolastica

3. “Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 , e successive modificazioni, l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati.

6. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti.”

Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 15 comma 2-

Gruppi Di Lavoro Per L'integrazione Scolastica

2. “Presso ogni circolo didattico ed istituto di scuola secondaria di primo e secondo grado sono costituiti gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo.”

Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 16, commi 1-2-3-4-

Valutazione del rendimento e prove d'esame

1. “Nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline.

2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui al comma 1, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

3. Nell'ambito della scuola secondaria di secondo grado, per gli alunni handicappati sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione.

4. Gli alunni handicappati sostengono le prove finalizzate alla valutazione del rendimento scolastico con l'uso degli ausili loro necessari.”

Costituzione del gruppo di lavoro d’istituto (G L H)

Il Dirigente Scolastico visto l’art. 15 comma 2 della Legge 05/02/1992 n. 104 relativo alla

Costituzione del Gruppo di Lavoro d’Istituto (G.L.H.I) con il compito di collaborare alle iniziative

educative e di integrazione predisposte dal Piano Educativo Individualizzato (P.E.I) dei singoli

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64

alunni disabili e sentito il Consiglio d’Istituto ed il Collegio dei docenti dispone composizione e i

compiti del GLHI. Il Gruppo è costituito da:

Dirigente Scolastico o persona da questi delegata

Rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curriculari

Rappresentanti dei genitori di tutti gli alunni

Rappresentanti delle ASL

Rappresentanti degli Enti Locali

Rappresentanti delle Associazioni e/o di familiari dei ragazzi con disabili

Il GLHI presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica ed ha il compito di:

1. analizzare la situazione complessiva nell’ambito dell’Istituto: numero alunni, tipologia deficit,

tipologia handicap, classi coinvolte;

2. monitorare le risorse disponibili a livello umano e materiale;

3. predisporre un calendario per gli incontri con gli operatori;

4. sanitari per la stesura del PEI e del PDF;

5. verificare periodicamente gli interventi a livello di Istituto;

6. formulare proposte di aggiornamento e formazione per i docenti impegnati nei PEI.

Al GLHI spettano i compiti di presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica

nella scuola da considerare parte integrante del POF e di curare i rapporti con gli Enti Locali, con le

Istituzionali e con le associazioni delle persone disabili.

Per quanto attiene alla composizione del GLHO sono costituiti tanti GLHO quanti sono gli alunni

disabili frequentanti l’Istituto. Ogni gruppo è così composto:

Dirigente Scolastico o persona da questo delegata

Consiglio di classe

Insegnante di sostegno

Rappresentante dell’ASL (e/o dell’ente privato referente )

Familiari dell’alunno disabile

Esperto richiesto dalla famiglia e /o dall’Associazione di cui fanno parte

COMPITI GLHO: predispone il PEI (Piano Educativo Individualizzato) e il PDF (Profilo Dinamico

Funzionale) dei singoli alunni disabili e ne verifica l’attuazione e l’efficacia nell’intervento

scolastico. Il GLHI è convocato dal Dirigente Scolastico nella fase iniziale ed al termine dell’anno

scolastico e ogni volta che venga ritenuto necessario per lo svolgimento dei compiti istituzionali.

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65

Le modalità di funzionamento di tale gruppo, per quanto compatibili, sono quelle previste per gli

organi collegiali scolastici.

Il GLHI ha durata permanente e può essere integrato e/o modificato con specifico atto del

Dirigente Scolastico.

Organigramma delle attività di sostegno

in continuità con la scuola di provenienza

Orientamento con gli istituti superiori

Accoglienza ed

inserimento nelle

classi prime

Incontro con le

maestre delle V

classi elementari

Scheda di

valutazione finale

V elementare

Somministrazione

prove di ingresso

idonee

Diagnosi

funzionale esistente

Programmazione

educativo-didattica

individualizzata

(PEI )

Contatti

preliminari

finalizzati

preiscrizioni

Conoscenza

percorsi didattici

attivati

Aggiornamento

diagnosi funzionale

Compilazione

modello H BIS

Profilo

dinamico

funzionale

(PDF )

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Il PEI

Struttura

Viene sviluppato attraverso una Programmazione: EDUCATIVA

FORMATIVA

DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE OBIETTIVI ACQUISIZIONE DI

EDUCATIVA SOCIORELAZIONALI COMPORTAMENTI

FORMATIVA METACOGNITIVI CAPACITA'

DIDATTICA MONOCOGNITIVI COMPETENZE

Obiettivi specifici per aree di appartenenza

AREA SOCIO-AFFETTIVA E

RELAZIONALE

AREA METACOGNITIVA AREA COGNITIVA

Autonomia

Comunicazione

Relazione

Comportamento

Imitazione

Attenzione

Memoria

Schema Corporeo

Coordinazione Grosso e Fino-

Motoria

Cordinazione Oculo-Manuale

Discriminazione Visiva,

Uditiva, Tattile

Orientamento Spaziale

Orientamento Temporale

Grafismo

Area Linguistico Espressiva

Area Logico-Matematica

Area Artistico-Manipolativa

Tempi del PEI

1° Bimestre: Conoscenza dell'alunno attraverso: - diagnosi funzionale

- scheda di trasmissione

- colloquio genitori

- somministrazione test d'ingresso

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Entro il 30 Novembre: - Riunione collegiale Genitori, Gruppo della scuola e

Unità Multidisciplinare

- Redazione del PEI

In Corso d'anno - Osservazione sistematica

- Modifica e/o Rimodulazione del PEI

Gli strumenti di registrazione del PEI sono i seguenti:

● Registro Personale del docente di sostegno

● Registro on line dei docenti curriculari

● Registro di classe

● Verifiche in itinere

● Verifiche sommative

Il curricolo prevede la frequenza di vari laboratori: informatico, tecnologico-scientifico, linguistico

e di scienze motorie, nonché l’attivazione dei progetti in continuità e di quello di orientamento. A

tali attività gli alunni diversamente abili partecipano con la classe di appartenenza o per piccoli

gruppi ma ciascuno con tempi e attività consoni alle proprie capacità; i laboratori rappresentano

un contesto privilegiato per il conseguimento degli obiettivi meta-cognitivi e socio-relazionali per

essi programmati.

Bisogni Educativi Speciali (BES)

Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata

come area dei Bisogni Educativi Speciali BES.

Vi sono comprese cinque grandi sotto-categorie di alunni:

•alunni disabili ( legge 104/92);

•alunni con DSA (L. 170);

•alunni con svantaggio socio-culturale;

•alunni con disturbi evolutivi dello sviluppo;

•alunni stranieri.

Solo gli alunni diversamente abili certificati ai sensi dalla legge 104/92 hanno diritto alle

provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, compreso l’insegnante di sostegno.

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Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della

coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività, quest’ultimi definiti con l’acronimo

A.D.H.D., Attention Deficit Hyperactivity Disorder.

Redigere un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi

speciali, diventa necessario come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ma che abbia

anche la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.

Con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione

clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e

didattico, le scuole possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali, degli

strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della

Legge 170/2010 (DM 5669/2011).

Fondamentale è anche la necessità di adottare una didattica inclusiva più che una didattica

speciale che sia comune per tutti gli alunni.

Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure

previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento.

In particolare per quanto concerne l’insegnamento delle lingue straniere è indispensabile l’uso di

strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di

apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell’esonero.

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Curricoli

L’organizzazione educativa e didattica è l’anello di congiunzione tra il P.O.F. e la sua concreta

realizzazione. E’ il sistema di regole e strumenti che governano lo svolgersi quotidiano del lavoro

didattico. E’ una organizzazione che deve essere funzionale al processo di crescita e maturazione

dei singoli e dei gruppi, secondo la logica dei Piani di studio personalizzati.

La finalità primaria di una tale organizzazione è quella di promuovere occasioni di apprendimento

diversificate per tutti, così da trasformare le conoscenze e abilità di ciascuno nelle sue

competenze.

Il regolamento dell’autonomia prescrive che ogni scuola dichiari il proprio curricolo e i propri piani

di studio alle famiglie e agli allievi, pertanto nella parte che segue abbiamo esplicitato quanto

intendiamo perseguire e far conseguire ai nostri alunni.

Il curricolo obbligatorio include tutte le discipline oggetto di studio, con una quota oraria di 30

unità orarie settimanali articolate in cinque giornate dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore

13.48.

Il collegio docenti ha poi deliberato di ridurre ogni unità di due minuti per creare una riserva di ore

(pari a ventuno per docenti a 18 ore settimanali) spendibili in supplenze e recuperi all’interno della

propria classe.

Metodologia e valutazione

1. Metodologia

L’eterogeneità delle conoscenze, delle capacità, dei livelli di partenza, delle motivazioni, dei tempi

di studio e di apprendimento, delle identità culturali e linguistiche (alunni stranieri), delle

situazioni individuali (alunni disabili), dell'utenza che frequenta l’Istituto, richiede sempre più, ai

docenti, di diversificare il proprio metodo di insegnamento e di avanzare nelle classi proposte di

attività non precostituite e rigide ma flessibili. Inoltre è sempre più sentita l’esigenza di utilizzo

sistematico degli strumenti tecnologici ed informatici come sostegno alla didattica, così da

lavorare con efficacia interessando i diversi stili cognitivi degli allievi, catturando la loro attenzione

e stimolando la motivazione nelle situazioni più disturbate.

Le metodologie comuni, individuate con lo scopo di coinvolgere gli allievi nel processo di

apprendimento, sono:

stesura di un patto formativo* docente-allievi

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lezioni frontali con alternanza di momenti di spiegazione e dialogo (per ottenere un feed-

back);

utilizzo del problem solving (a livello operativo-concreto e simbolico-astratto);

utilizzo del lavoro di gruppo;

uso di strumenti tecnologici, materiale audiovisivo, supporti cartacei (tabelle, grafici);

uso del personal computer e della strumentazione tecnica specifica;

lettura/analisi/discussione di quotidiani e riviste specialistiche;

proiezione di film;

visite d’istruzione,

apertura ad occasioni culturali sul territorio.

Patto formativo*

I docenti, secondo le indicazioni fornite dal collegio docenti, stipulano con gli allievi delle classi

che vengono loro assegnate, un “patto formativo” che viene proposto dall’insegnante e

discusso insieme. In questo documento vengono definiti con chiarezza, nel rispetto delle linee

guida indicate nel POF:

il modo di operare del docente e degli allievi, affinché il dialogo educativo possa produrre

effetti positivi

la struttura fondamentale del programma che verrà affrontato (da obiettivi minimi ad

obiettivi più complessi definiti nelle riunioni per disciplina)

il tipo ed il numero di verifiche orali, scritte (strutturate, semi-strutturate, a risposta

aperta), relazioni ecc.

i criteri di valutazione.

2. Valutazione

È inteso come quel processo che valuta i livelli di possesso delle competenze e di sviluppo delle

capacità metacognitive e dei comportamenti socio-relazionali.

DIREZIONI DEL PROCESSO VALUTATIVO

Area monocognitiva (competenze)

Area meta cognitiva (capacità)

Area socio-relazionale

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FUNZIONI DE PROCESSO VALUTATIVO

Diagnostica

Formativa

Sommativa

OGGETTI DEL PROCESSO VALUTATIVO

Abilità e conoscenze (disciplinari)

Operazioni mentali (metodo di studio)

Atteggiamenti socio-relazionli

LIVELLI DEL PROCESSO

VALUTATIVO

-condizione negativa

-condizione in evoluzione

-condizione positiva

-condizione ampliamente positiva

-condizione di eccellenza

TEMPI DEL PROCESSO FORMATIVO

1° bimestre: diagnostica

In corso d'anno: formativa

Periodica e a fine ciclo: sommativa

STRUMENTI DEL PROCESSO VALUTATIVO Griglie strutturate area monocognitiva

Griglie strutturate area metacognitiva

Griglie strutturate area socio-relazionale

METODI DEL PROCESSO VALUTATIVO

Osservazioni sistematiche

Verifiche organizzate

Conversazioni in situazioni

DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE DEL PROCESSO

VALUTATIVO

Registro personale del docente

Scheda personale dell'alunno

Comunicazioni del docente

2.1 Valutazione degli alunni

La valutazione è a cura dei docenti, che valutano gli apprendimenti e i comportamenti dei singoli

alunni e ne certificano le competenze acquisite, sia nelle attività obbligatorie che in quelle

opzionali. La valutazione è un momento fondamentale del processo insegnamento /

apprendimento.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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La valutazione presenta tre aspetti fondamentali:

diagnostico finalizzato a testare la situazione di partenza degli studenti, ad innestare

strategie di recupero e a programmare e anche per valutare le attitudini degli stessi al

fine di orientare la scelta dei laboratori relativi alle attività aggiuntive;

formativo (in itinere) finalizzato a fornire all'insegnante dati e indicazioni per interventi

di recupero e per un'eventuale riprogrammazione;

sommativo ( al termine del 1° e 2° quadrimestre ) finalizzato a verificare e rilevare i

livelli e la qualità delle competenze acquisite nei diversi ambiti.

La valutazione sommativa quadrimestrale ha per oggetto i prodotti finali dei processi di

apprendimento e di formazione per cui si prendono in esame non solo il possesso di conoscenze e

abilità ma anche la capacità di avvalersi di queste e registra il progresso maturato rispetto alla

situazione iniziale.

Nella valutazione degli allievi si terrà conto:

della situazione di partenza individuale

dei ritmi di apprendimento

della partecipazione

dell'impegno

dei progressi rispetto ai livelli di partenza

dell’evoluzione delle diverse sfere della personalità espresse negli assi previsti dal PEI per

gli allievi disabili

della partecipazione, dell'impegno e dei risultati conseguiti nei corsi di recupero

del raggiungimento degli obiettivi.

2.2 Verifiche

Dovranno essere coerenti con la programmazione per seguire lo sviluppo delle abilità e

delle conoscenze.

Dovranno essere quantificate, non sovrapposte, variate nei modi e nelle abilità da testare

Dovranno fornire risultati trasparenti e noti agli interessati

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Sarà premura di ogni docente comunicare i criteri e le modalità di valutazione nella propria

disciplina. La data delle prove scritte sarà concordata con gli allievi e indicata sul registro di classe.

Si cercherà, nei limiti del possibile, di evitare che più di una di esse cada nello stesso giorno.

Per le valutazioni in itinere il Collegio dei docenti ha deciso di adottare la seguente griglia di

corrispondenza tra i voti e i livelli di conoscenze e abilità manifestate dall’allievo:

VOTO Livello di conoscenza e abilità corrispondente

4 L'allievo dimostra una conoscenza gravemente lacunosa del programma, si orienta

in modo confuso, fraintende spesso le questioni, non conosce la terminologia.

Competenze non acquisite.

5 L'allievo ha una conoscenza frammentaria, oppure ha una conoscenza molto

superficiale dei concetti, si orienta in modo poco preciso o solo con l'aiuto del

docente, usa una terminologia non sufficientemente adeguata, non ha conseguito

una visione generale della materia. Competenze parzialmente acquisite.

6 L'allievo denota una conoscenza diligente di quasi tutto il programma e

padronanza solo di una parte. Capisce le domande e sa inquadrare i problemi

anche con esempi pratici e ragionamenti semplici e descrittivi. Sa classificare in

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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modo piuttosto mnemonico. E' sufficientemente preciso nell'uso della

terminologia e si orienta fra i vari concetti. Conoscenze minime acquisite.

7 L'allievo ha una conoscenza sufficientemente completa e approfondita del

programma. Ha discrete capacità di comprensione, di collegamento organico,

classificazione, distinzione e applicazione a contesti attuali. Usa in modo

abbastanza corretto la terminologia specifica. Conoscenze complessivamente

acquisite.

8 L'allievo ha una conoscenza organica del programma e abbastanza approfondita.

Ha valide capacità di comprensione, collegamento , classificazione, distinzione e

applicazione a contesti attuali. Usa in modo corretto la terminologia specifica.

Conoscenze acquisite.

9 L'allievo ha una padronanza completa del programma, ottime capacità di

inquadrare le domande, sa collegare organicamente e applicare a casi concreti

originalmente esposti i concetti, usa in modo pertinente la terminologia, ha

capacità critiche. Conoscenze pienamente acquisite.

9-10 L'allievo ha una padronanza completa e approfondita del programma, ottime

capacità di inquadrare le domande, sa collegare organicamente e applicare a casi

concreti originalmente esposti i concetti, usa in modo molto pertinente la

terminologia tecnica, ha capacità di analisi, sintesi, di rielaborazione personale.

Conoscenze pienamente acquisite.

Per la valutazione del comportamento si adotta la seguente griglia.

5 Violazioni del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

Allontanamento temporaneo dalle attività scolastiche per un periodo superiore ai 15 giorni

Frequenza e puntualità estremamente irregolari

Interesse e partecipazione incostanti, superficiale rispetto delle consegne

Scarso impegno di studio e insufficiente partecipazione al dialogo educativo

Disturbo frequente allo svolgimento delle lezioni (svariate note e provvedimenti disciplinari)

N.B. la condotta dello studente risulta tale da non garantire l’impegno necessario per il proficuo prosieguo del percorso scolastico nella classe successiva; quindi lo studente nello scrutinio di fine anno non è ammesso alla frequenza della classe successiva

6 Lievi violazioni del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

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Comportamenti che abbiano condotto a sanzioni disciplinari con l’allontanamento temporaneo per periodi inferiori ai 15 giorni

Frequenza e puntualità irregolari

Interesse e partecipazione incostanti, superficiale rispetto delle consegne

Atteggiamento poco partecipe, non sempre corretto e rispettoso nei confronti degli insegnanti e dei compagni

7 Sostanziale rispetto del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

Frequenza assidua, puntualità normali

Interesse e partecipazione sufficientemente costanti, rispetto parziale delle consegne

Atteggiamento abbastanza partecipe e costruttivo in classe

8 Rispetto del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

Frequenza e puntualità

Costanti interesse e partecipazione alle lezioni, rispetto regolare delle consegne

Atteggiamento partecipe e collaborativo

Rispetto per cose e persone, per l’istruzione e per la relazione educativa

9 Scrupoloso rispetto del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

Frequenza assidua, puntualità costante

Interesse vivo, partecipazione attiva e responsabile alle lezioni, rispetto scrupoloso delle consegne

Atteggiamento maturo, responsabile, propositivo e collaborativo

Nessuna nota disciplinare

Media non inferiore a 7

10 Scrupoloso rispetto del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

Frequenza assidua, puntualità costante

Interesse vivo, partecipazione attiva e responsabile alle lezioni, rispetto scrupoloso delle consegne

Atteggiamento maturo, responsabile, propositivo e collaborativo

Nessuna nota disciplinare

Media non inferiore a 8

Diritto al successo formativo

1. Accoglienza e continuità

L’istituto ha attivato una serie di strategie tese a favorire il successo scolastico nelle classi prime. Si

prevedono contatti con le scuole elementare di provenienza ed il rispetto di seguenti criteri per la

formazione dei gruppi classe:

o Omogeneità tra le classi quanto ai livelli di preparazione di base degli allievi

o Distribuzione dei casi problematici

o Diritto dei fratelli o sorelle di allievi frequentanti l’Istituto ad essere inseriti nello

stesso corso

o Accoglimento delle richieste di due o più allievi di essere inseriti nella stessa classe

salvo parere contrario degli insegnanti della scuola elementare di provenienza

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Dopo un primo periodo di accoglienza dei nuovi allievi in Istituto i docenti seguiranno un ingresso

graduale nelle attività didattiche delle discipline passando, per alcune, dai test di ingresso

all’approccio ai contenuti specifici delle materie.

2. Piano di recupero d’Istituto

La fase del recupero sarà programmata già nei primi consigli di classe durante i quali si

discuteranno le possibilità e le modalità di interventi di sostegno e di recupero.

Le varie attività svolte avranno l'obiettivo di recuperare/consolidare la preparazione di base e di

contenere la dispersione scolastica.

Per il recupero si possono considerare le seguenti possibilità:

recupero in itinere con gruppi omogenei seguiti dall'insegnante in modo differenziato in

orario curricolare (C.M. 492 del 7/8/96, comma c)

corsi di recupero nelle materie scelte dal consiglio di classe in ore pomeridiane (C.M. 492

del 7/8/96, comma b). Tenendo conto degli impegni, gli studenti saranno chiamati a

seguire corsi per una sola materia con un carico orario giornaliero di due ore al massimo.

Rapporti scuola - famiglia

Si ritiene fondamentale il contributo che le famiglie possono offrire riguardo al buon

funzionamento della scuola e al raggiungimento degli obiettivi indicati nel P.O.F. Pertanto per

facilitare il rapporto scuola - famiglia si propongono una serie di momenti di incontro:

nella fase preliminare alle iscrizioni la scuola fornisce informazioni mediante conferenze e

materiale illustrativo sulle attività scolastiche; su appuntamento i genitori potranno visitare

la struttura scolastica e i laboratori e parlare con i docenti per ottenere chiarimenti;

ad inizio anno scolastico si svolge un'assemblea con il Preside o suo collaboratore in cui

vengono illustrati i contenuti del P.O.F;

per l’anno 2014/15 il Collegio Docenti ha votato una suddivisione dell’anno scolastico in

due quadrimestri con scrutini rispettivamente a fine Gennaio e prima metà Giugno.

Adozione del registro on line, che consente al docente di annotare comunicazioni

specifiche e personali alle famiglie dei singoli alunni.

Sito istituzionale della scuola con continui aggiornamenti e sezione dedicata alla

comunicazione scuola-famiglia

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Pagina facebook per comunicazioni, interrogativi, chiarimenti con risposta immediata sulle

attività didattiche curricolari ed extracurricolari.

colloqui plenari pomeridiani con le famiglie a cadenza trimestrale.

Orario di ricevimento antimeridiano per le prime due settimane di ogni mese dal mese di

Ottobre fino alla prima settimana del mese di Maggio.

Convocazione straordinaria a cura del Coordinatore delle singole famiglie ogni qualvolta

emergano situazioni che necessitano di chiarimenti o di un momento di riflessione

comune.

Il sito della scuola

Indirizzo: www.scuoladuse.gov

Responsabile del sito e app scuola duse:

Prof. Gerardo Marchitelli

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Il sito della scuola risponde a tutti i requisiti normativi in tema di trasparenza amministrativa in

quanto inserito nel progetto del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione La

bussola della trasparenza dei siti web”

La valutazione e il monitoraggio sull'attuazione del P.O.F.

La rilevazione dei dati sull’andamento dell’attuazione del P.O.F., specialmente dei progetti inseriti

nel Piano Annuale, sono previsti in più momenti dell’anno.

Indagini approfondite verranno attuate per individuare informazioni di tipo quantitativo (ore

destinate alla didattica disciplinare e non disciplinare, ore destinate ai corsi di recupero e ai corsi di

approfondimento) e qualitativo (risultati degli interventi in termini di ricaduta sugli studenti). Gli

strumenti utilizzabili, saranno:

Consigli di classe: valuteranno l’eventuale scarto tra interventi programmati e le attività

realmente realizzate; si occuperanno del monitoraggio dei livelli quantitativo e qualitativo degli

interventi di ciascun Consiglio;

Collegio docenti: si prevedono non meno di 5 riunioni per: nelle quali si seguirà l'andamento

didattico generale ed il procedere dell’attuazione del P.O.F.; si tratteranno gli adempimenti

correnti e di quelli straordinari ; si compirà la scelta dei libri di testo e si delibererà sulle su

proposte di altri organi interni o di singoli docenti

Il POF è completato dalle seguenti parti integranti, non presenti in questo documento ma a

disposizione per la consultazione in Istituto

La programmazione individuale dei docenti per l’anno in corso con indicazione degli

obiettivi e dei contenuti disciplinari minimi

La descrizione analitica dei vari progetti

I criteri di funzionamento e le competenze degli organismi (Consiglio di Istituto, Collegio

docenti, Coordinatore Consigli di classe)

La normativa di riferimento

Negli allegati sono presenti i seguenti documenti:

Il regolamento di disciplina degli studenti

Il patto educativo di corresponsabilità

Il regolamento dell’Istituto

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La Carta dei servizi

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Parte terza:

I progetti

Vengono di seguito elencati le attività progettuali previste per l’a.s. 2014/2015 di cui si fornisce

sintesi nella tabella successiva.

Dipartimenti di accompagnamento

Orientamento

Progetto testi multimediali autoprodotti di Grammatica, Inglese, Matematica, Scienze

Sintesi dei progetti

Dipartimenti di accompagnamento

La scuola si preoccupa di accogliere gli alunni nelle loro significative esperienze di passaggio tra i

vari ordini scolastici. A partire dall’a.s. 2012/2013 l’istituto, oltre ad attività di raccordo con la

secondaria di secondo grado, avvierà l’esperienza dei dipartimenti di accompagnamento che

arricchiscono e completano le più tradizionali riunioni di Dipartimento o di interclasse.

A questo scopo vengono previsti vari momenti attuati dai docenti quali: raccordo con l’ordine di

scuola precedente, prove d’ingresso per rilevare le competenze acquisite, presentazione della

programmazione per far conoscere agli allievi, particolarmente a quelli più grandi, gli obiettivi del

percorso didattico, le metodologie di insegnamento, i contenuti e i criteri di valutazione delle varie

discipline.

ORIENTAMENTO

L’orientamento ha come obiettivo principale quello di educare l’alunno alla conoscenza di sé,

mettendolo in grado sia di conseguire consapevolezza delle proprie potenzialità e attitudini, sia di

acquisire conoscenze, abilità e competenze tali da permettergli di compiere scelte coerenti e

consapevoli in campo scolastico e professionale. Esso pertanto costituisce un compito

irrinunciabile ed istituzionale della scuola e si configura come un processo formativo trasversale

che riguarda tutte le discipline scolastiche, impegnando fondamentalmente i seguenti soggetti:

docenti, allievi, genitori, Istituzioni del territorio. Pertanto l’orientamento viene inteso non solo

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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come scambio di informazioni ma anche come sostegno formativo allo scopo di aumentare la

consapevolezza delle scelte dei genitori rispetto al futuro dei propri figli.

L’orientamento in ingresso viene svolto con contatti ed incontri presso le scuole primarie

territorio, con visite guidate di gruppi di famiglie presso l’Istituto, con colloqui individuali ed

assemblee.

Durante lo svolgimento dei corsi saranno realizzati nei mesi di Dicembre-Gennaio delle giornate di

apertura antimeridiane e/o pomeridiane indirizzate ai genitori che potranno visitare la scuola e al

tempo stesso osservare le attività dei loro figli.

Nei confronti della scuola primaria sono state programmate una serie di attività e di iniziative, a

partire dal mese di novembre, quali spettacoli teatrali, convegni, giornate incontro, attività

laboratori Tali attività vedranno coinvolti gli alunni e i genitori delle classi-ponte dei due ordini di

scuole.

È prevista anche l’attivazione del progetto del laboratorio scientifico destinato agli alunni delle

classi quinte, che faranno la richiesta di parteciparvi.

L’orientamento in uscita Per quanto riguarda l’incontro con i rappresentanti delle scuole

superiori, esso si articolerà in incontri antimeridiani o pomeridiani che vedranno il coinvolgimento

degli alunni e dei loro genitori. Per l’organizzazione di tali incontri la scuola si fa carico di

contattare gli istituti superiori affinché possano pubblicizzare la propria proposta.

PROGETTO TESTI MULTIMEDIALI AUTOPRODOTTI

Durante l’a.s. 2014/2015, il Dirigente scolastico è responsabile all’interno delle funzioni della

gestione del Sito scolastico anche della creazione di testi in HTML5 di matematica scienze e

geometria per le classi terze, in collaborazione con i docenti dei dipartimenti di Scienze

matematiche. Il Dirigente terrà incontri di formazione con i docenti citati. Testi saranno

consegnati gratuitamente agli alunni in forma del tutto gratuita. Tali testi hanno il vantaggio

rispetto al cartaceo di essere modificati, semplificandoli o ampliandoli, a seconda delle esigenze

degli alunni. I testi così realizzati, risultano essere calzanti in funzione di un apprendimento più

mirato ai bisogni. Ciò al fine anche di coloro che presentano difficoltà di apprendimento di varia

origine. Ciò al fine di Migliorare e rendere più efficaci i processi d’insegnamento-apprendimento

anche di coloro che presentano difficoltà di apprendimento di varia origine.

Gli obiettivi dei progetti di Istituto sono i seguenti:

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Promuovere lo sviluppo della cultura digitale e dell’alfabetizzazione informatica

Sperimentare nuovi contenuti e modalità di studio

Utilizzare in modo consapevole le moderne tecnologie digitali e multimediali ed interagire

con esse in maniera attiva e creativa

Innalzare la motivazione attraverso la fruizione di prodotti digitali più rispondenti allo stile

comunicativo e di apprendimento dei nativi-digitali

Progetto Facebook

Il progetto prevede la realizzazione di una pagina Facebook gestita dagli alunni delle classi seconda

e terza sezione A con la supervisione e l’indirizzo didattico-metodologico della prof. ssa

Costantino e della collaborazione dei docenti del corso. Sarà l’occasione per postare testi realizzati

dagli alunni quali recensioni di libri, commenti su attività didattiche in contesti interni o esterni alla

scuola, approfondimenti disciplinari, scrittura creativa e di poesie con l’ausilio di foto, disegni e

immagini.

Il progetto consentirà l’apertura ad altre possibilità quali incontri con autori, partecipazione ad

eventi culturali (mostre, proiezioni di film, rappresentazioni teatrali), a concorsi artistici e letterari.

La piattaforma facebook potrà anche consentire la registrazione di lezioni in aula o la loro

trasmissione in diretta TV. Con questa modalità tutti gli alunni potranno assistere alla lezione se

assenti o rivederla quante volte è necessario per il loro apprendimento.

Miniband

Il progetto “Miniband della scuola Duse” sarà tenuto dal prof. Ferrieri nelle ore pomeridiane

dell’intero anno scolastico, vedendo il coinvolgimento di alunni che nei precedenti anni si sono

impegnati nell’utilizzo consapevole di strumenti musicale complementari ed alternativi a quelli già

studiati nelle ore curricolari, ma vedrà l’inserimento di altri alunni che dimostreranno una naturale

predisposizione alla musica e all’esecuzione strumentale di brani musicali di vari generi.

Il progetto si pone gli obiettivi di:

Favorire l’inclusione e la socializzazione attraverso la musica;

Acquisire la conoscenza di strumenti musicali;

Lavorare insieme per rappresentazioni o manifestazioni pubbliche;

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Diffondere una cultura di valorizzazione della musica.

Gioco di classe

Attività di avviamento alla pratica sportiva, Campionati Studenteschi – Classi in Gioco 2014/15

rivolto alle istituzioni scolastiche di primo e di secondo grado organizzati dal MIUR e dal C.O.N.I.

L’Istituto Duse ha scelto di aderire al progetto in quanto agevola l’inclusione di tutti gli alunni,

migliora l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione.

La partecipazione al Progetto ministeriale vedrà il coinvolgimento dell’intero gruppo classe per

sperimentare formule innovative di organizzazione e gestione delle gare; coinvolge tutte le classi

terze, quarte e quinte della scuola primaria; vedrà l’insegnante di scienze motorie affiancato da un

esperto CONI per due ore settimanali in ogni classe.

Progetto VALeS: Piano di Miglioramento (PDM) 14/15

Il Progetto Nazionale “VALeS - Valutazione e Sviluppo Scuola”, è stato avviato nelle scuole che dal

2012 partecipano alla sperimentazione del MIUR e per le Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria,

Campania, Puglia e Sicilia) è possibile per il corrente anno attuare il progetto nazionale con

l’utilizzo dei i fondi strutturali europei (FSE).

Il progetto è stato avviato allo scopo di offrire alle scuole e ai dirigenti scolastici l’opportunità di

partecipare alla sperimentazione del processo che lega la valutazione ad un percorso di

miglioramento continuo e sul quale si fonda il Sistema Nazionale di Valutazione

Nel corso dell’a.s. 2013/2014 si è conclusa la Fase di Valutazione Iniziale con la predisposizione di

un Rapporto di Autovalutazione (RAV) e successivamente di un Rapporto di Valutazione esterna

(RV) da parte di valutatori INVALSI.

Nell’a.s. 2014/2015 si attuerà la Fase del Miglioramento che prevede la presentazione di un Piano

di Miglioramento (PdM), che avverrà attraverso l’utilizzo di un format predefinito, nel quale sono

individuate le azioni migliorative, le modalità di realizzazione degli interventi, gli indicatori per la

valutazione periodica delle azioni realizzate.

Tale fase sarà curata dall’INDIRE tramite un suo esperto, la dott.ssa Laura Castellana, che avrà il

compito di supportare il miglioramento, accompagnare il Team del Miglioramento nella

progettazione del Piano. Il Team è composto da: DS, DSGA, un’applicata di segreteria, 2 docenti

scuola primaria e 3 docenti scuola secondaria.

L’intervento dell’esperto sarà strutturato sia in sei incontri in presenza, sia in attività a distanza in

apposito ambiente online accessibile dal team di miglioramento.

Le attività si realizzeranno tra febbraio e giugno 2015.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

84

L’approvazione del Piano di Miglioramento consentirà l’accesso a fondi europei per la

realizzazione di progetti rivolti ai docenti per l’acquisizione di competenze digitali per un approccio

all’apprendimento-insegnamento sempre più dinamico, vicino agli alunni, che risponda ai

molteplici bisogni dei ragazzi; altri moduli saranno destinati agli alunni per il recupero delle

competenze di base attraverso il loro diretto coinvolgimento nella creazione del sapere sempre

tramite metodologie multimediali.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI. In data………ai sensi degli artt. 29 e 66 del CCNL delibera come attività

funzionale, l’aggiornamento e la formazione del personale docente inerente…………, lo stesso viene

inserito al POF.

Al termine dei corsi sarà rilasciato, a quanti avranno frequentato con regolarità, attestato di

partecipazione con l’indicazione delle competenze acquisite.

Le domande dovranno pervenire alla Segreteria dell’Istituto. Ogni docente potrà partecipare ad un

solo percorso formativo e si farà riferimento ai seguenti criteri:

responsabili di dipartimenti

coordinatore di classe

delle discipline delle competenze chiave.

tutti i docenti della scuola.

Il collegio delibera il corso di aggiornamento all’unanimità, pertanto la frequenza è vincolante.

Nessun docente ha fatto rilevare e fatto inserire nel verbale che registra la seduta il suo dissenso o

comunque la sua volontà a non partecipare al corso.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Marchitelli Gerardo

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SEZIONE QUARTA

ALLEGATI

Sono allegati al POF, di cui ne fanno parte integrante:

- - il Patto educativo di corresponsabilità

- il Regolamento d’Istituto;

- La Carta dei servizi

- Il Codice in materia di protezione dei dati personali

Detti documenti sono visionabili e scaricabili sul sito internet dell’Istituto, all’indirizzo

www.scuolamediaduse.it.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

La scuola al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva soddisfazione del

diritto allo studio:

SI IMPEGNA A:

Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante.

Favorire momenti di ascolto e dialogo.

Incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno.

Favorire l’accettazione dell’altro, la cooperazione e la solidarietà.

Promuovere le motivazioni dell’apprendere.

Rispettare stili e ritmi di apprendimento gratificando anche piccoli progressi.

Far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità.

Incoraggiare l’autovalutazione degli apprendimenti e dei comportamenti adottati.

Rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi.

Favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentono la

rielaborazione dell’esperienza personale.

Utilizzare l’errore come momento di riflessione, rinforzo, apprendimento.

Favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative alla vita scolastica.

Essere disponibile nei confronti degli alunni e dei genitori per necessità che via via

dovessero presentarsi.

Gli alunni, al fine di acquisire un’adeguata preparazione all’assolvimento dei propri compiti sociali:

SI IMPEGNANO A:

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Prendere coscienza dei propri diritti-doveri.

Entrare ed uscire ordinatamente dalla scuola.

Vestirsi in modo adeguato.

Rispettare tutto il personale della scuola.

Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo, sia nei confronti dei docenti che

dei compagni e di tutto il personale.

Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni.

Adottare comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri: non

usare mai violenza nelle parole e nei gesti.

Non assumere comportamenti pericolosi per sé e per gli altri: sporgersi dalle finestre,

lanciare oggetti, correre, lasciare gli zaini nei corridoi di passaggio…

Essere disponibili ad aiutare i compagni, rispettando i diversi da sé e i tempi di tutti.

Rispettare i luoghi: mantenere puliti i bagni, l’aula e tutti gli ambienti scolastici.

Rispettare le cose: non danneggiare il materiale scolastico proprio ed altrui, non

danneggiare ambienti, attrezzature ed arredi scolastici.

Non utilizzare mai il telefono cellulare in nessun ambiente scolastico.

Uscire dall’aula solo con il permesso dell’insegnante.

Consumare colazione e bevande solo durante l’intervallo.

Recarsi nei bagni del proprio piano senza sostare nei corridoi e non spostarsi da un piano

all’altro senza autorizzazione.

Non chiacchierare a voce alta durante le ore di lezione, nei corridoi e durante il cambio

dell’ora.

Rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo,

mettendo in atto un atteggiamento responsabile.

Ascoltare le spiegazioni con attenzione.

Intervenire nelle discussioni rispettando il proprio turno, ascoltando l’altro.

Annotare sul diario i compiti assegnati e le comunicazioni e rispettare le consegne degli

insegnanti.

Portare giornalmente il materiale occorrente.

Svolgere i compiti assegnati e impegnarsi nello studio.

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Richiedere e svolgere i compiti assegnati nei giorni in cui si è assenti.

I genitori al fine di garantire una efficace collaborazione scuola-famiglia:

SI IMPEGNANO A:

Conoscere l’attività formativa della scuola.

Rispettare le scelte educative e didattiche condivise.

Attivare forme di dialogo costruttivo con l’Istituzione.

Assumere atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti.

Partecipare alla vita della scuola: assemblee, colloqui collegiali, manifestazioni in cui si

pubblicizzano le attività svolte.

Assicurare il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario e del diario.

Aiutare i propri figli ad organizzare le attività di studio pomeridiane per l’esecuzione dei

compiti assegnati.

Favorire, nei loro figli, atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà nei

confronti dell’altro.

Garantire il diritto allo studio con una frequenza assidua alle attività scolastiche, evitando

assenze, ritardi ed uscite anticipate per futili motivi.

Garantire il rispetto dell’orario di entrata e di uscita.

Giustificare puntualmente le assenze dei propri figli, sull’apposito libretto fornito dalla

scuola.

Impartire ai figli le regole del vivere civile.

Insegnare ai figli la cura dei luoghi scolastici( aule, palestra, bagni, spazi comuni).

Collaborare con la scuola a far acquisire agli alunni corretti stili di vita.

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Istituto Comprensivo

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IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione; Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297; Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59; Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309; Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104; Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40; Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567; Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400; Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella Adunanza del 10 febbraio 1998; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nella Adunanza del 4 maggio 1998; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio 1998; Visto la delibera n.19/07 del Consiglio di Istituto, secondo le modalità stabilite dalla normativa vigente - in particolare dagli artt. 8 e 10 del D.Lgs. n.297/1994 , fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico e degli altri organismi scolastici, considerato la responsabilità generale per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola;

Valutata l'opportunità di adottare un Regolamento d'istituto, in linea e coerente con i principi che connotano l'autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere dall'1/9/2000;

ADOTTA IL SEGUENTE REGOLAMENTO

Art. 1 (Vita della comunità scolastica)

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle

conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori

democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari

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90

dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la

realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle

situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione

internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi

generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,

fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,

contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla

consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e

della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali

adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di

religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e

condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 (Diritti)

1. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di

qualità;

b) offerte formative aggiuntive e integrative.

c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione

e il recupero della dispersione scolastica;

d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche

con handicap;

e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;

f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

Art. 3 (Doveri)

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli

impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto

della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a

mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai

regolamenti dei singoli istituti.

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91

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e

a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne

cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 4 (Disciplina)

1. Il regolamento scolastico individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con

riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della

comunità scolastica e alle situazioni specifiche secondo le tabelle n.1 e n.2 allegate di seguito, le

relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari

senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare

connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per

quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione

personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in

favore della comunità scolastica previo consenso dei genitori.

5. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono

sempre adottati da un organo collegiale.

6. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo

studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

7. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando

siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata

dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di

pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.

8. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla

famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza,

allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.

Art. 5 (Impugnazioni)

1. Contro le sanzioni disciplinari dei comportamenti ai numeri 20 e 21 della tabella n. 1 è ammesso

ricorso, da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro

irrogazione, all’organo di garanzia della scuola.

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Art. 6 (Disposizioni finali)

1. Il regolamento della scuola è adottato o modificato previa consultazione dei genitori degli alunni.

2. Del presente regolamento è fornita copia agli alunni.

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

PARTE I

Settori infanzia e primaria

VIGILANZA SUGLI ALUNNI

Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante l'uscita

della medesima, valgono le seguenti norme:

a) gli alunni, nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, entrano nella scuola, dove

sono accolti dal personale docente;

b) gli insegnanti garantiscono la vigilanza durante gli spostamenti all'interno del plesso

scolastico, la mensa e l'intervallo che precede l'inizio delle lezioni pomeridiane;

c) durante il cambio delle lezioni, l'insegnante che termina la propria attività lascerà l'aula solo

quando subentrerà il collega o assicurerà la vigilanza della classe attraverso il personale non

docente; detto cambio avverrà nel più breve tempo possibile;

d) gli alunni possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni previa richiesta, da parte di

uno dei genitori; l'alunno può uscire solo se prelevato dal genitore o da chi ne fa le veci

e) gli insegnati concedono di regola, alla fine della seconda ora di lezione, una pausa di 10/15

minuti; la ricreazione si effettua negli spazi disponibili secondo modalità a discrezione

dell'insegnante e, ovviamente, sotto la sua responsabilità

f) gli insegnanti accompagnano gli alunni fino alla porta d'ingresso della scuola, che, saranno

prelevati dai genitori.

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94

g) Superata la fase dell’accoglienza, è precluso l’ingresso dei genitori, sia nelle sezioni della

Scuola dell’Infanzia che della Primaria, per facilitare il processo di autonomia degli alunni e

per evitare interruzioni delle attività didattiche.

h) Per i colloqui e le assemblee è prevista la partecipazione dei soli genitori per

l’approfondimento sui profitti. E’ ribadita l’impossibilità di vigilanza dei bambini al seguito dei

genitori medesimi.

ASSENZE

a) Tutte le assenze degli alunni devono essere giustificate per iscritto dai genitori o da chi ne fa

le veci.

b) le assenze per malattia, devono essere giustificate da certificato medico, quando esse si

protraggano per oltre 5 giorni.

RITARDI

Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola con puntualità; gli eventuali ritardatari devono essere

sempre giustificati di persona o per iscritto dai genitori; nel caso di ripetuti e ingiustificati ritardi, gli

insegnanti daranno comunicazione al responsabile di plesso e al Dirigente Scolastico.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

a) Per le visite guidate, l’autorizzazione deve essere rilasciata dai responsabili dei minori o da chi

ne fa le veci.

b) I genitori sono obbligati a segnalare eventuali patologie dell’alunno che richiedano interventi

sanitari, durante lo svolgimento di attività didattiche, comprese allergie e/o sospette

patologie.

c) i viaggi di istruzione sono regolamentati dalla normativa vigente.

d) I viaggi d’istruzione devono essere parte integrante del percorso didattico intrapreso dagli

insegnanti.

MANIFESTAZIONI SCOLASTICHE

All’interno della scuola è possibile organizzare manifestazioni scolastiche, intese come momento

conclusivo e di verifica di percorsi progettuali approvati dal Collegio dei Docenti e dal Dirigente

Scolastico, tenendo conto della normativa vigente in materia di sicurezza.

COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

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95

Gli alunni manterranno, in rapporto all'età ed alla preparazione, un comportamento sempre

rispettoso delle persone, dell'ambiente e delle cose comuni. Nel quadro di interventi educativi,

per un'autentica promozione della persona umana, le famiglie, i docenti, il personale della scuola

concorreranno, ciascuno per le proprie competenze e nelle diversificate occasioni, a favorire una

autentica educazione civica. Il compito della scuola e dei docenti, in particolare, sarà quello di

formare atteggiamenti positivi degli alunni nei confronti dei compagni, di prevenire situazioni di

disturbo, di disagio, di correggere comportamenti, anche linguistici non consoni ad un

atteggiamento civile. L'insegnante, nel rapporto con gli alunni, comunicherà in modo pacato e

positivo.

ASSEGNAZIONE COMPITI

Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, gli insegnanti operano in coerenza con la

programmazione didattica tenendo presenti razionali tempi di applicazione degli alunni e avendo

cura di assicurare ai bambini il tempo da dedicare, nelle ore extra scolastiche, al gioco e alle attività

sportive o all'apprendimento di lingue straniere o arti, evitando un impegno eccessivo nel fine

settimana.

PESO DEGLI ZAINI

Nella formazione dell'orario delle attività, gli insegnati adotteranno soluzioni idonee a rendere

possibile un'equa distribuzione della strumentazione didattica nell'arco della settimana. Pertanto gli

zaini saranno controllati dai docenti, sensibilizzando i genitori.

MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON I GENITORI

Le forme e le modalità di comunicazione con i genitori sono stabilite dal Collegio dei docenti sulla

scorta della normativa vigente. Le comunicazioni scuola-famiglia previste sono le seguenti:

- colloqui individuali;

- illustrazione del documento di valutazione; - assemblee di classe;

- Consigli di Interclasse

Esse si svolgeranno in orario extra scolastico secondo il cronogramma individuato dal Collegio

Docenti.

.

Per nessuna motivazione è consentito al genitore interrompere le attività didattiche. Per le situazioni

di particolare urgenza è a disposizione il responsabile di plesso e il Dirigente Scolastico.

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USO DEI LABORATORI

L'uso dei laboratori è regolamentata dalla programmazione organizzativa e didattico-educativa di

plesso.

CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE

Gli insegnanti incaricati cureranno il coordinamento delle strutture e delle dotazioni in modo da

garantire la massima fruibilità a tutti i plessi, per questo il docente responsabili di plesso, tenuto

conto della programmazione, indichera un orario settimanale di utilizzo della strumentazione e delle

aule specifiche. I responsabili predisporranno un elenco aggiornato delle dotazioni, controlleranno e

segnaleranno eventuali disguidi, mancanze e guasti.

INFORTUNI E MALORI

a) Per gli alunni che eventualmente accusassero malore o nel caso di incidente nel corso

dell'orario scolastico, si dovranno avvertire le famiglie a mezzo telefonico, se possibile; per

questo gli insegnanti richiederanno il numero telefonico delle famiglie.

b) I docenti richiederanno ai genitori, tassativamente, il certificato di pronto soccorso per gli

incidenti e/o i malori che richiedano un intervento sanitario esterno.

c) I prelievi anticipati per malore, saranno documentati presso l’Ufficio Anagrafe.

d) In seguito ad un incidente, l’insegnante consegnerà una relazione dettagliata dell’accaduto al

Dirigente Scolastico.

ASSICURAZIONE ALUNNI E DOCENTI

Gli alunni e i docenti sono assicurati contro gli infortuni per tutte le attività della scuola, da parte

della compagnia che sarà individuata dagli OO.CC: nei limiti dei massimali previsti dalla polizza in

vigore. Con delibera del Consiglio di Circolo si può prevedere una polizza integrativa facoltativa.

PROPAGANDA ALL' INTERNO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI

All'interno dell'edificio scolastico è vietata qualsiasi forma di propaganda, di volantini o altro

materiale che abbia contenuto diverso dalla materia pedagogico-didattica o della comunicazione-

avviso. La distribuzione di volantini, all'interno della scuola e di comunicati da affiggere, deve essere,

comunque, sempre autorizzata dal Dirigente Scolastico.

RACCOLTE DI DENARO E SOTTOSCRIZIONI

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Sono vietate raccolte di denaro e sottoscrizioni tra docenti e alunni se non a favore di enti, istituzioni

o persone espressamente autorizzate dall'autorità scolastica o dal Consiglio di Circolo e solo in casi

eccezionali. Tali raccolte avranno, comunque, sempre, carattere volontario.

RACCOLTE DI DENARO PER INIZIATIVE DIDATTICHE

In deroga dell'articolo precedente si possono raccogliere, all'interno della scuola, piccole somme per

iniziative didattiche, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e consenso informato da parte dei

genitori. Il Consiglio di Circolo Ha deliberato una quota di iscrizione, comprensiva degli oneri

assicurativi.

PARTE II

Settore secondaria di primo grado

ORARIO

La giornata scolastica inizia alle 8.00 e termina alle ore 13.48.

Ogni alunno dovrà trovarsi all'ingresso della scuola almeno 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni e

farà ingresso nell'edificio al suono della campanella. Nel periodo più freddo dell’anno il Dirigente

scolastico potrà stabilire l’ingresso anticipato per gli alunni che giungono a scuola con mezzi di

trasporto pubblici, i quali dovranno attendere il suono della campanella nell’atrio o nel corridoio

d’ingresso dell’edificio.

GIUSTIFICAZIONI ASSENZE E RITARDI

Gli alunni giustificheranno le assenze e i ritardi nelle sezioni specifiche del diario scolastico adottato

dall’istituto, dove verranno annotate ogni altra comunicazione utile per instaurare rapporti

scuola/famiglia sulla base della efficienza e trasparenza.

Il diario deve essere firmato da un genitore o da chi ne fa le veci nella facciata della copertina e

servirà per controllare l’autenticità delle firme sulle giustificazioni o sulle altre comunicazioni.

Dopo le 8.30 sarà consentito l’ingresso a scuola solo per fondati motivi, giustificati personalmente da

un genitore.

Le assenze devono essere giustificate dalla persona, genitore dell'alunno o facente le sue veci, che ha

apposto la firma nel libretto apposito. Il controllo è affidato all’insegnante della prima ora.

Per le assenze superiori a 5 giorni (compresi i festivi) dovute a malattia sarà richiesta, oltre la

giustificazione scritta, anche il certificato medico attestante che lo stato di buona salute dell'allievo e

che lo stesso è in grado di riprendere le lezioni.

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98

Le assenze non consecutive vanno giustificate separatamente.

ENTRATE POSTICIPATE O USCITE ANTICIPATE

L'alunno che arriva in ritardo può essere ammesso in classe solo previa giustificazione scritta. Più

ritardi non giustificati vengono considerati mancanze disciplinari.

Gli alunni non possono allontanarsi dalla scuola prima della fine delle lezioni, se non per validi motivi

regolarmente giustificati dal genitore o da chi ne fa le veci, che dovrà presentarsi personalmente a

Scuola per prelevare l’alunno; è concessa la sola giustificazione scritta solo in caso di particolari, gravi

e documentati motivi.

La scuola si impegna ad avvisare tempestivamente alunni e famiglie in caso di entrate posticipate o

uscite anticipate (nei casi ad esempio di assemblee sindacali o di assenza dei docenti) con

comunicazione trascritta sui diari. Tali avvisi devono essere firmati dal genitori o da chi ne faccia le

veci; in caso contrario l’alunno non potrà uscire anticipatamente, a meno che non venga prelevato da

un genitore.

In caso di malessere o di altra necessità le comunicazioni con le famiglie degli alunni avverrà su

autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un docente da lui delegato solo attraverso il personale

ATA.

COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI NELL’ISTITUTO

Sia al momento dell'entrata o dell'uscita, sia durante la permanenza nell'edificio scolastico gli alunni

sono tenuti a comportarsi in modo responsabile, educato e dignitoso, evitando ogni atto che possa

porre in pericolo la propria od altrui incolumità o creare disturbo od offesa.

Essi devono usare verso i docenti e tutto il personale scolastico il rispetto dovuto a chi lavora per la

loro formazione. E’ gradito un utilizzo non reciproco del “tu”.

Gli alunni sono tenuti ad alzarsi e a salutare tutte le persone che entrano in classe.

Ogni alunno occuperà un posto in classe che gli è assegnato di norma dall'insegnante coordinatore,

sentito il parere dei colleghi; tale posto non potrà essere cambiato se non con il permesso dello

stesso insegnante.

L’utilizzo dei laboratori, delle strutture e delle tecnologie è concesso esclusivamente previa

autorizzazione dell’insegnante.

Ogni alunno è responsabile degli eventuali danni da lui apportati alle suppellettili e alle strutture della

scuola. Il personale ausiliario e il personale docente sono tenuti a segnalare tempestivamente i danni

al Dirigente scolastico.

Il responsabile dei danni, ove identificato, e' tenuto al risarcimento nelle misure indicate dalla

Segreteria, attraverso la relativa fattura, ove necessario.

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L’alunno è tenuto ad annotare sulla prima pagina del diario scolastico, i recapiti telefonici dei propri

genitori, compreso il loro recapito sul posto di lavoro.

Si raccomanda di segnare il proprio nome sui libri di testo e qualsiasi altro materiale scolastico

Gli alunni devono attendere in classe l’arrivo dell’insegnante durante il cambio dell’ora. Nessuno

alunno può allontanarsi dall'aula senza il permesso dell'insegnante. Non è consentito uscire dall’aula

in gruppi. Durante la prima ora di lezione non sarà permesso di uscire dalla classe, se non in casi del

tutto eccezionali e a discrezione del docente. Dalla seconda ora è data la possibilità alle alunne di

andare in bagno in due e agli alunni uno per volta e per tutti, non più di due volte durante le ore

curricolari, se non in casi del tutto eccezionali e a discrezione del docente

Non è consentito agli alunni entrare nelle altre classi durante le ore di lezione per comunicazioni ai

compagni senza autorizzazione dei propri insegnanti.

All'interno delle aule potrà essere affisso materiale che non leda i principi di democraticità e di

dignità della persona. In caso di controversia riguardo al materiale affisso interverrà il Consiglio di

classe.

Agli alunni che per motivi logistici (es: trasporti pubblici) dovessero arrivare in ritardo o anticipare

l'uscita di qualche minuto è concessa l'autorizzazione permanente annotata sul registro di classe, su

richiesta scritta da parte dei genitori o di chi ne fa le veci.

Nel caso in cui le assenze o i ritardi siano ripetitivi, il Consiglio di classe è tenuto a convocare i genitori

degli alunni assentatisi nel giorno o nei giorni precedenti.

Nelle ore di Scienze Motorie e per qualsiasi spostamento all'interno dell'Istituto gli alunni sono

accompagnati dal docente.

Al termine delle lezioni l'uscita degli alunni avviene ordinatamente sotto la stretta sorveglianza del

personale docente e non docente.

L’intervallo è previsto come momento di socializzazione e osservazione dei comportamenti. E’

proibito adottare comportamenti che potrebbero recare pericolo per la propria e l’altrui incolumità,

come correre per i corridoi, sostare nei pressi delle scale. Ogni richiesta, di qualsiasi genere, inclusa

quella dell’accesso a un piano diverso, deve essere formulata all’insegnante che ha il compito di

sorveglianza, il quale valuterà caso per caso.

Per le visite d’istruzione e le uscite guidate viene richiesta da parte della Scuola l’autorizzazione ai

genitori, utilizzando appositi moduli. L’alunno che non consegnerà ai propri insegnanti, almeno un

giorno prima dell’uscita, tale autorizzazione, dovrà rimanere a scuola.

Agli alunni che dovessero trasgredire le regole elencate saranno commisurate, da parte dei rispettivi

Consigli di classe, sanzioni disciplinari di entità proporzionale alla gravità della violazione. Misure

particolarmente severe saranno adottate nel caso di recidività.

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USO DI CELLULARI E ALTRO MATERIALE ESTRANEO ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

E’ vietato l’uso del cellulare, anche in caso di malore. L’uso non autorizzato comporterà il sequestro

dello stesso da parte dei docenti. Il cellulare verrà riconsegnato solo al genitore dell’alunno.

E' vietato l'uso in classe di macchine fotografiche, di registratori e di qualsiasi materiale non

autorizzato dagli insegnanti. In caso di violazione della norma si procederà al sequestro del materiale.

E' proibito portare a scuola oggetti estranei che possono distrarre o distogliere l'attenzione dalle

lezioni, o costituire pericolo per gli altri. Si consiglia di non portare a scuola valori o somme di denaro

che non siano strettamente necessarie e del cui smarrimento la scuola non risponde.

COMITATO DI GARANZIA

I compiti del Comitato di Garanzia riguardano l'esame delle istanze di impugnazione delle decisioni

adottate dagli organi collegiali della scuola, relativamente all'esercizio dei diritti e dei doveri degli

studenti e alle sanzioni disciplinari adottate nei confronti degli stessi. Il Comitato di Garanzia è

composto: a) dal Presidente del consiglio di Istituto che lo presiede; b) da n. 2 docenti eletti, c) da n. 1

genitore eletto, all'inizio di ogni mandato, tra i rappresentanti dei genitori in seno al Consiglio di

Istituto; d) da n. 1 Personale ATA. Il Comitato di Garanzia è convocato dal Presidente del Consiglio di

Istituto ogni qualvolta l'organo venga investito da istanze ad esso rivolte. Il Comitato di Garanzia

adotta tutte le sue deliberazioni a maggioranza dei componenti assegnati. Il Comitato di Garanzia

prima di deliberare può, su richiesta di almeno due suoi componenti, sentire il soggetto produttore

dell'istanza.

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101

Tabella n.1 SANZIONI DISCIPLINARI:

per ogni procedura è sottintesa l’informazione allo studente circa il comportamento rilevato e

l’avviato procedimento

Comportamento Sanzioni in

successione

in ordine alla

gravità

Competente

Azioni in successione in ordine

alla gravità

1) Mancata

giustificazione

dell’assenza

Comunicazione

immediata alla

famiglia.

Il Docente della prima ora

comunica la mancata

giustifica al collaboratore

scolastico o al capoclasse, i

quali informano l’ufficio di

presidenza e/o l’ufficio di

segreteria

Informazione telefonica alla

famiglia da parte dell’ufficio di

presidenza.

Convocazione dei genitori.

2) Entrata in

ritardo

ingiustificata

Ammissione

dell’alunno in

classe

Il docente della prima ora

riporta il ritardo sul

registro di classe e lo

comunica al collaboratore

scolastico o al capoclasse, i

quali informano l’ ufficio di

presidenza e/o all’ufficio di

segreteria

Informazione telefonica alla

famiglia da parte dell’ufficio di

presidenza.

3) Entrate in

ritardo

ingiustificate (3

ritardi)

Ammissione

dell’alunno in

classe.

Il Docente della prima ora

consegna al collaboratore

scolastico la

comunicazione delle

entrate in ritardo (tre

ritardi). Il collaboratore

scolastico recapita la

suddetta comunicazione

all’ ufficio di presidenza.

Informazione telefonica alla

famiglia da parte dell’ufficio di

presidenza.

Convocazione dei genitori.

Il docente della prima ora

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102

4) Alunno che

deve giustificare

la quinta assenza

Ammissione

dell’alunno se

non giustificato

dal genitore

consegna la comunicazione

della mancata giustifica

della quinta assenza al

collaboratore scolastico, il

quale la recapita all’ufficio

di presidenza.

Informazione telefonica alla

famiglia.

Convocazione dei genitori.

5) Mancato

assolvimento

degli impegni di

studio.

Comunicazione

ai genitori sul

diario

dell’alunno.

(docente)

Verbalizzato in

Consiglio di

classe

Docente.

Coordinatore del Consiglio

di classe

Convocazione dei genitori in via

straordinaria nel giorno e

nell'ora stabiliti dal docente

stesso che ne fa richiesta o dal

coordinatore del consiglio di

classe.

Il genitore sarà invitato in seno

al consiglio nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico

6)Mancata firma

del genitore per

le comunicazioni

o avvisi scolastici

Comunicazione

immediata alla

famiglia.

Docente.

Coordinatore del Consiglio

di classe

Informazione telefonica alla

famiglia da parte dell’ufficio di

presidenza.

Convocazione dei genitori.

7) Mancanza del

materiale

didattico

necessario alla

partecipazione

alle lezioni

Ammonizione

orale (impartita

da un o dal

Dirigente

Scolastico);

nota sul registro

di classe

(impartita da un

docente o dal

Dirigente

Scolastico);

Docente

Informazione telefonica alla

famiglia.

Convocazione dei genitori.

8)

Comportamento

Comunicazione

ai genitori sul

Docente.

Coordinatore del Consiglio

Convocazione dei genitori in via

straordinaria nel giorno e

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103

scorretto durante

l’uscita dalla

scuola

diario

dell’alunno.

(docente)

Verbalizzato in

Consiglio di

classe

di classe nell'ora stabiliti dal docente

stesso che ne fa richiesta o dal

coordinatore del consiglio di

classe.

Il genitore sarà invitato in seno

al consiglio nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico

9) Salire o

scendere su piani

dell’edificio in cui

non è situato la

propria classe.

10) Rifiutarsi di

entrare in classe.

11) Nascondersi

nel bagno per

non assistere alle

lezioni.

Comunicazione

ai genitori sul

diario

dell’alunno.

Verbalizzato in

Consiglio di

classe.

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

Docente.

Consiglio di classe

Convocazione dei genitori in via

straordinaria nel giorno e

nell'ora stabiliti dal docente

stesso che ne fa richiesta o dal

coordinatore del consiglio di

classe.

Il genitore sarà invitato in seno

al consiglio nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico.

12) Linguaggio

irriguardoso e

offensivo verso

gli operatori

scolastici e/o i

compagni.

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

Richiesta scritta sul

registro di classe. Il

Consiglio di classe, dopo

aver riunito in assemblea e

sentito i genitori presenti

della classe.

Riammissione dell’alunno solo

se accompagnato.

13)Manomissione

del registro di

classe

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

Docente.

Coordinatore del Consiglio

di classe

Convocazione dei genitori in via

straordinaria nel giorno e

nell'ora stabiliti dal docente

stesso che ne fa richiesta o dal

coordinatore del consiglio di

classe.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

104

Il genitore sarà invitato in seno

al consiglio nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico

14) Adozione di

comportamenti

scorretti che

determinano

difficoltà a

svolgere la

lezione dei

docenti o i

compiti/studio

degli alunni

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

Consiglio di classe

Convocazione dei genitori in via

straordinaria nel giorno e

nell'ora stabiliti dal docente

stesso che ne fa richiesta o dal

coordinatore del consiglio di

classe.

Il genitore sarà invitato in seno

al consiglio nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico.

15) Uso del

cellulare:

chiamata e

ricezione

Sequestro del

cellulare

Docente.

Consegna del cellulare ai

collaboratori del D.S.

Convocazione del genitore per

la restituzione del cellulare.

16)

Danneggiamento

degli ambienti

della scuola (es.:

scritte sui muri e

sulle bacheche)

Risarcimento

monetario

proporzionato al

danno

Delegato del Dirigente

Scolastico, coordinatore di

classe

Tale sanzione potrà essere

commutata in richiesta di

riparazione del danno,

proposta dall'allievo

responsabile al consiglio di

classe con domanda

scritta.

Convocazione dei genitori in via

straordinaria nel giorno e

nell'ora stabilita dal Dirigente

Scolastico

17) Uso del

cellulare:

filmati e

registrazioni

Sequestro del

cellulare.

Annotazione sul

registro di

classe.

Docente.

Consegna del cellulare ai

collaboratori del D.S.

Convocazione del genitore per

la restituzione del cellulare.

Il genitore sarà invitato in seno

al consiglio di classe nell'ora

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

105

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

stabilita dal Dirigente

scolastico.

18) Uso del

cellulare:

invio filmati e

registrazioni

Annotazione sul

registro di

classe.

Allontanamento

di più giorni

dalle attività

didattiche.

Docente.

Consegna del cellulare ai

collaboratori del D.S.

Convocazione del genitore per

la restituzione del cellulare.

Il genitore sarà invitato in seno

al consiglio di classe nell'ora

stabilita dal Dirigente

scolastico.

19)

Appropriazione e

furto dei beni

della scuola, del

personale, degli

studenti o di altre

istituzioni/enti

esterni.

Trascrizione

delle

motivazioni e

del

provvedimento

sul registro di

classe e sul

fascicolo

personale.

Il

provvedimento

disciplinare si

applica

comunque,

anche in

presenza di

denuncia dei

danneggiamenti

alle autorità

giudiziarie

Dirigente Scolastico e

consiglio di classe

Allontanamento dalle lezioni da

1 a 15 giorni, deliberato dal

Dirigente Scolastico e dal

consiglio di classe.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

106

20) Atti di

violenza verso gli

operatori

scolastici e/o i

compagni

Allontanamento

di più giorni fino

a 15

L'immediato

allontanamento dello

studente dalla comunità

scolastica è disposto dal

Preside in concorso con il

vicepreside o almeno uno

dei collaboratori, quando

siano stati commessi reati

o vi sia pericolo per

l'incolumità delle persone.

Ratifica

dell’allontanamento da

parte del Consiglio di

classe, nello stesso giorno

dell’accaduto, dopo aver

riunito in assemblea e

sentito i genitori presenti

della classe.

Convocazione dei genitori.

Denuncia dell’accaduto ai

servizi sociali territoriali e agli

organi di sicurezza. (obbligo)

Comunicazione Tribunale dei

Minori.

(Obbligo)

21) Danni

premeditati a

mobili e arredi

scolastici oppure

dovuti ad

atteggiamenti

irresponsabili

Allontanamento

di più giorni fino

a 15

Il Consiglio di classe, dopo

aver riunito in assemblea e

sentito tutti i genitori della

classe.

Convocazione dei genitori.

N.B.

l’allontanamento dalle lezioni può prevedere l’obbligo della frequenza;

sanzioni alternative all’allontanamento dalle lezioni: i consigli di classe, in base alla gravità

del danno, formuleranno proposte di sanzioni alternative alla sospensione dalle lezioni, per

attività in favore della comunità scolastica o di utilità sociale (pulizia di locali interni/esterni

all’Istituto Scolastico, attività di supporto biblioteca, attività di supporto a disabili, etc…)

previa autorizzazione del genitore.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

107

Tabella n.2 SINTESI DELLE SANZIONI DISCIPLINARI:

A) Mancanze disciplinari per le quali sono

previste sanzioni diverse dall’allontanamento

dalla comunità scolastica:

Sanzioni e organi competenti:

1) Mancata giustificazione dell’assenza Comunicazione immediata alla famiglia da

parte del docente della prima ora.

2) Entrata in ritardo ingiustificata

Ammissione dell’alunno in classe da parte del

docente della prima ora

3) Entrate in ritardo ingiustificate (3 ritardi) Ammissione dell’alunno in classe da parte del

docente della prima ora

4) Alunno che deve giustificare la quinta

assenza

Ammissione dell’alunno se non giustificato dal

genitore da parte del docente della prima ora

5) Mancato assolvimento degli impegni di

studio.

Comunicazione ai genitori sul diario dell’alunno

da parte del docente

Verbalizzato in Consiglio di classe

6)Mancata firma del genitore per le

comunicazioni o avvisi scolastici

Comunicazione immediata alla famiglia da

parte del docente.

Nota sul registro di classe impartita da un

docente o dal Dirigente Scolastico.

7) Mancanza del materiale didattico necessario

alla partecipazione alle lezioni

Ammonizione orale impartita da un docente o

dal Dirigente Scolastico.

Nota sul registro di classe.

8) Comportamento scorretto durante l’uscita

dalla scuola

Comunicazione del docente ai genitori sul

diario dell’alunno.

9) Salire o scendere su piani dell’edificio in cui

non è situato la propria classe.

10) Rifiutarsi di entrare in classe.

11) Nascondersi nel bagno per non assistere

alle lezioni.

Comunicazione del docente ai genitori sul

diario dell’alunno.

Verbalizzato in Consiglio di classe.

Allontanamento di un giorno dalle attività

didattiche.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

108

B) Mancanze disciplinari per le quali sono

previste sanzioni che comportano

l’allontanamento dalla comunità scolastica per

un periodo non superiore a 15 giorni:

Sanzioni e organi competenti:

12) Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli

operatori scolastici e/o i compagni.

Allontanamento di un giorno dalle attività

didattiche su richiesta del Consiglio di classe.

13)Manomissione del registro di classe Allontanamento di un giorno dalle attività

didattiche. su richiesta del Consiglio di classe.

14) Adozione di comportamenti scorretti che

determinano difficoltà a svolgere la lezione dei

docenti o i compiti/studio degli alunni

Allontanamento di un giorno dalle attività

didattiche su richiesta del Consiglio di classe.

15) Uso del cellulare:

chiamata e ricezione

Sequestro del cellulare da parte del docente

16) Danneggiamento degli ambienti della

scuola (es.: scritte sui muri)

Risarcimento monetario proporzionato al

danno del delegato del Dirigente.

17) Uso del cellulare:

filmati e registrazioni

Sequestro del cellulare da parte del docente e

consegna del cellulare ai collaboratori del D.S..

Annotazione sul registro di classe.

Allontanamento di un giorno dalle attività

didattiche su richiesta del Consiglio di classe.

18) Uso del cellulare:

invio filmati e registrazioni

Annotazione sul registro di classe.

Allontanamento di più giorni dalle attività

didattiche. su richiesta del Consiglio di classe.

19) Appropriazione e furto dei beni della

scuola, del personale, degli studenti o di altre

istituzioni/enti esterni.

Trascrizione delle motivazioni e del

provvedimento sul registro di classe e sul

fascicolo personale. Da parte del Dirigente e del

Consiglio di classe.

20) Atti di violenza verso gli operatori scolastici

e/o i compagni

Allontanamento di più giorni fino a 15 Da parte

del Dirigente e del Consiglio di classe.

21) Danni premeditati a mobili e arredi

scolastici oppure dovuti ad atteggiamenti

Allontanamento di più giorni fino a 15 Da parte

del Dirigente e del Consiglio di classe.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

109

irresponsabili

Il Dirigente Scolastico

Prof. Gerardo Marchitelli

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

110

Istituto Comprensivo

“Eleonora DUSE”

Via San Girolamo, 38

70123 – Bari

Tel./fax 080.5341170 – Tel./fax 080.5347575 – Tel./fax 0805341993

email: [email protected]

PREMESSA

Il Consiglio d'Istituto, in ottemperanza a quanto previsto dalla D.P.C.M. del 7/6/95 e in base all’art.2

della direttiva n.254 del 21/7/95, adotta la seguente Carta dei Servizi della Scuola Secondaria di Primo

Grado "Eleonora Duse" di Bari.

ART. 1

Principi fondamentali

La Scuola Secondaria di Primo Grado "Eleonora Duse"conforma la propria azione educativo-didattica

amministrativa e di servizio al pieno rispetto dei principi fondamentali di cui agli art. 3, 33 e 34 della

Costituzione della Repubblica Italiana

ART. 1.1

Uguaglianza

L’istituto garantisce l'erogazione del servizio senza alcuna discriminazione dovuta a motivi di sesso

razza etnia credo religioso, opinioni politiche, condizioni socio economiche e psico-fisiche. Si

considerano gli elementi di diversità come fonte di arricchimento reciproco e occasione di crescita e

di confronto.

ART. 2

Imparzialità e regolarità

Il personale docente, amministrativo, ausiliario e direttivo di questa scuola agisce secondo criteri di

imparzialità e di equità. Garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative

nel rispetto delle norme sancite dalla legge ed in applicazione delle disposizioni contrattuali in

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

111

materia.

ART. 3

Accoglienza ed integrazione

La Scuola organizza iniziative di conoscenza e di accoglienza destinate agli alunni delle classi iniziali;

promuove anche forme di accoglienza dei genitori.

Il personale tutto si impegna al rispetto dei diritti e degli interessi dello studente con particolare

attenzione verso gli studenti lavoratori, i diversamente abili, gli stranieri e gli alunni degenti.

ART. 4

Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza

1. Le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti complessivamente

assegnati all’istituzione scolastica.

2. La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene

esercitata dai genitori al momento dell’iscrizione.

3. Al fine di garantire l’assolvimento non solo formale dell'obbligo scolastico questa scuola

prevede interventi di prevenzione e controllo dell’evasione scolastica e collabora in modo

organico e funzionale con le altre istituzioni presenti sul territorio

4. Nell'elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa(POF) vengono pianificate attività di

sostegno, recupero, di orientamento e di formazione integrata.

ART. 5

Partecipazione, efficienza, trasparenza

1. Questa istituzione scolastica favorisce una gestione partecipata nell’ambito delle competenze

degli organi collegiali e delle procedure previste dalle norme vigenti Con l’intento di agevolare

tutte le iniziative extrascolastiche con finalità educative e culturali, viene favorito l’utilizzo

delle strutture per lo svolgimento di attività ed iniziative promosse da enti locali e associazioni

non a fini di lucro, mettendo a loro disposizione i locali della scuola.

2. La partecipazione alla vita scolastica viene garantita dalla massima semplificazione delle

procedure e da una informazione completa e trasparente. La trasparenza è intesa come

accessibilità totale, anche attraverso la pubblicazione sul sito Internet, delle informazioni

inerenti ogni aspetto della organizzazione della Pubblica Amministrazione allo scopo di

favorire forme diffuse di controllo nel rispetto del principio della imparzialità.

3. Gli orari di servizio del personale della scuola si informa a criteri di efficienza, efficacia e

flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

112

formativa integrata.

ART. 6

Libertà di insegnamento, aggiornamento del personale

1. La programmazione assicura la libertą d'insegnamento dei docenti e garantisce la formazione

dell’alunno facilitandone le potenzialità evolutive nel rispetto degli obiettivi formativi previsti

dai programmi ministeriali. Tutti i docenti che operano nella classe sono considerati a pieno

titolo corresponsabili del processo educativo oltre che contitolari di classe con pari diritti e

doveri.

2. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per il personale ed un compito

dell’amministrazione che deve assicurare interventi organici e regolari. L’istituto programma

iniziative di formazione, anche riferite ai contenuti disciplinari. dell’insegnamento, funzionali

al Piano dell’Offerta Formativa(POF)

PARTE PRIMA

AREA DIDATTICA

ART. 7

Fattori di qualità area didattica

L’istituto individua ed assicura i fattori di qualità dell'area didattica che dei servizi amministrativi e

dell'ambiente scolastico.

Per l'area didattica essi corrispondono a:

1. Adeguatezza delle attività educative alle esigenze culturali e formative degli alunni

2. Individuazione degli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi di

istruzione

3. Validità culturale e funzionalità educativa della strumentazione didattica

4. Coerenza dell'impegno domestico degli alunni con la programmazione didattica del consiglio di

classe.

5. Correttezza e reciproco rispetto nel rapporto docente-alunno.

6. Elaborazione, adozione e pubblicizzazione dei seguenti documenti: POF Programmazione educativa

e didattica, contratto formativo.

ART. 7.1

Piano dell’Offerta Formativa(POF)

La scuola impegna gli organi collegiali nell'ambito delle proprie competenze sancite dalle norme

vigenti alla definizione di un Piano dell’Offerta Formativa (POF) annualmente verificabile adeguato

alle esigenze formative e culturali degli alunni. Il POF è espressione delle scelte compiute dall’istituto

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

113

sia di natura curricolare sia extracurricolare.

ART. 7.2

Continuità educativa

La continuità educativa tra i diversi ordini di scuola è assicurata attraverso l'utilizzo dei seguenti

strumenti e modalità operative:

- Elaborazione di proposte didattiche che tengono conto della ricognizione dei bisogni degli alunni

desunti dalla lettura da parte dei docenti dei consigli di classe dei fascicoli personali degli alunni

provenienti dalla scuola primaria e dalla somministrazione di prove oggettive riferite per gli alunni in

ingresso alle singole aree disciplinari.

- Si organizzano forme di raccordo con i docenti scuola primaria e con quelli sella secondaria

superiore anche con visite degli istituti.

ART.7.3

Strumentazione didattica

Le proposte di acquisto della strumentazione didattica e/o dei sussidi audiovisivi formulate dai

docenti delle singole materie devono corrispondere a criteri di flessibilità adeguatezza e affidabilità e

rispettose dei bisogni formativi e culturali degli alunni.

ART. 7.4

Impegno domestico degli alunni

L'impegno domestico degli alunni costituisce parte integrante dell’attività didattica. Esso e coerente

con gli obiettivi previsti dalla programmazione didattica elaborata da ciascun consiglio di classe e

precisato dal contratto formativo di cui agli articoli successivi

ART. 7.5

Rapporto docente-alunno

Nel rapporto quotidiano con gli alunni il personale della scuola, al fine di facilitare il conseguimento

degli obiettivi formativi ed educativi stabiliti, agisce nel pieno rispetto della dignità degli allievi

assumendo comportamenti ed atteggiamenti di manifesta disponibilità al dialogo, evitando altresì

forme di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti.

ART. 8

Documentazione

La Scuola garantisce l'elaborazione da parte degli organi collegiali, nel rispetto delle specifiche

competenze ed ai sensi delle norme vigenti, della seguente documentazione:

a) Piano dell’Offerta Formativa

b) Curricolo educativo

c) Curricolo didattico

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

114

d) Patto di corresponsabilità

e) Regolamento d’Istituto

f) Nota informativa sulla privacy

g) Carta dei servizi

ART. 9

Piano dell’Offerta Formativa

Il Piano dell’Offerta Formativa è lo strumento progettuale che riconduce ad una sintesi i molteplici

aspetti, didattici, organizzativi e finanziari, della vita della scuola.

È una programmazione unitaria del servizio erogato con l’obiettivo di garantire a tutte le componenti,

interne ed esterne, partecipazione, trasparenza e possibilità di controllo degli impegni sottoscritti.

ART. 10

Curricolo educativo

Il curricolo educativo è elaborato annualmente dal collegio dei docenti e contiene:

- Piani di Studio Personalizzati correlati alle abilità, alle conoscenze e alle competenze delineate nelle

Indicazioni Nazionali

Piani educativi Individualizzati per gli alunni diversamente abili

- Strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale

- Verifica e valutazione dei percorsi didattici

- Elaborazione attività riguardanti. Orientamento, formazione integrata corsi di recupero

- Corsi di recupero, interventi di sostegno

ART. 11

Curricolo didattico

Il curricolo didattico è elaborato annualmente dal Consiglio di classe contiene:

- Percorso formativo della classe

- Piani di Studio delle singole discipline

- Utilizzazione delle vane aree disciplinari per il raggiungimento delle finalità stabilite dagli OO.CC.

- Verifica e valutazione

E’ trascritta a cura del segretario del Consiglio di classe sul Registro dei Verbali depositato nell'Ufficio

di Presidenza.

ART. 12

Regolamento d’Istituto

Il Regolamento d’Istituto è adottato dal Consiglio d’Istituto. Esso detta norme per:

- Vigilanza sugli alunni

- Comportamento alunni

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

115

- Uso spazi, laboratori e della biblioteca

- Conservazione strutture e dotazioni

- Rapporti scuola famiglia

PARTE II –

Art. 13

Servizi amministrativi

La scuola individua per l'area dei servizi i seguenti fattori di qualità.

o Trasparenza

o Informatizzazione servizi di segreteria

o Flessibilità degli orari degli uffici al contatto con il pubblico.

o Informazione

o Tutela della privacy

La distribuzione della modulistica relativa ai vari adempimenti è rilasciata a vista. Il rilascio dei

certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico entro il tempo

massimo di tre giorni lavorativi. Gli attestati ed i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati a

vista a partire dal secondo giorno lavorativo successivo alla pubblicizzazione dei risultati finali. I

documenti relativi alla valutazione vengono consegnati dal Capo d'Istituto o dai docenti incaricati

entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio.

Nella procedura delle iscrizioni in sede di formazione delle prime classi l'ufficio di presidenza

garantisce la massima trasparenza nel rispetto delle deliberazioni degli organi collegiali della scuola.

Celerità e trasparenza sono consentite dalla informatizzazione degli uffici amministrativi: segreteria,

presidenza.

Gli uffici di segreteria compatibilmente con la dotazione organica del personale amministrativo

garantiscono un orario flessibile e funzionale alle esigenze dell’utenza.

La scuola garantisce la tempestività del contatto telefonico con modalità di risposta che garantiscono

il diritto di informazione.

Si assicura on-line la comunicazione di:

Organigramma degli uffici

Organico del personale docente e A.T.A.

Incarichi

Verbali delle sedute degli Organi Collegiali

Albi d’Istituto

PARTE III -

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

116

ART. 14

Condizioni Ambientali

L’istituto assicura attraverso l'impegno adeguato dei collaboratori scolastici la pulizia l'accoglienza e la

sicurezza dell'ambiente scolastico al fine di garantire una permanenza nei locali dell’edificio e negli

spazi esterni confortevole sia agli alunni che al personale.

Vengono individuati i seguenti fattori di qualità delle condizioni ambientali, pubblicizzati nel

documento relativo al progetto d'istituto.

Numero, dimensione, dotazioni di

- Aule per normale attività didattica

- Aule speciali, auditorium, palestre coperta e scoperte

- Laboratori scientifico, musicale e linguistico

- Sale per riunioni

- Locali di servizio

- Biblioteca

- Servizi igienici

- Spazi all'aperto

-Ascensore

La scuola è priva di barriere architettoniche ed è dotata di un piano di evacuazione in caso di calamità

PARTE IV

ART. 15

Procedura dei reclami e valutazione del servizio

I reclami possono essere espressi in forma scritta, via fax, per e-mail, orale e telefonica, devono

contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, entro

breve, essere riformulati per iscritto al Capo di Istituto, il quale, dopo aver esperito ogni possibile

indagine in merito, risponde sempre in forma scritta, con celerità, e comunque non oltre 15 giorni,

attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di

competenza del Capo di Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.

Annualmente il dirigente formula per il Consiglio d’Istituto una relazione analitica dei reclami e dei

successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio sull'anno

scolastico.

Alla fine di ciascun anno scolastico le scuole predispongono questionari relativi agli aspetti didattici,

organizzativi e amministrativi, da sottoporre a genitori, alunni e insegnanti. Attraverso l’analisi del

monitoraggio il Collegio Docenti e il Consiglio d’Istituto verificano l’attività formativa della scuola e

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2014/2015 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

117

mettono a punto eventuali modifiche e/o interventi migliorativi.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Marchitelli Gerardo

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118

Istituto Comprensivo

“Eleonora DUSE”

Via San Girolamo, 38

70123 – Bari

Tel./fax 080.5341170 – Tel./fax 080.5347575 – Tel./fax 0805341993

email: [email protected]

NORMATIVA SULLA TUTELA DELLA PRIVACY IN AMBITO SCOLASTICO: indicazioni generali

Carattere obbligatorio del conferimento dei dati

Il trattamento riguarderà unicamente le finalità istituzionali della scuola (didattiche, formative,

organizzative, amministrative, nonché quelle richieste per i procedimenti amministrativi facoltativi

rientranti tra i compiti della scuola), così come sono definite dalla normativa statale e regionale.

Dati obbligatori da fornire, strettamente necessari all’esercizio delle funzioni istituzionali: nome

e cognome dell’alunno, data e luogo di nascita, indirizzo e numero telefonico, titolo di studio,

attestati di esito scolastico e altri documenti e dati relativi alla carriera scolastica, foto ed

eventuale certificato di identità, certificati medici o altre dichiarazioni per la riammissione a scuola

in caso di assenza, e in determinati casi certificato di vaccinazione; notizie sulla composizione

familiare, generalità dei genitori o di chi esercita la patria potestà, data e luogo di nascita, indirizzo

e telefono se diversi da quelli dell’alunno.

Eventuali dati facoltativi da fornire: per taluni procedimenti amministrativi attivabili soltanto su

domanda individuale (ottenimento di particolari servizi, prestazioni, benefici, esenzioni,

certificazioni, ecc.) può essere indispensabile il conferimento di ulteriori dati, altrimenti la finalità

richiesta non sarebbe raggiungibile. In tali casi verrà fornita una integrazione verbale della

presente informativa.

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119

Modalità di acquisizione e di trattamento dei dati

I dati personali dell’alunno e dei familiari vengono acquisiti direttamente dagli interessati o dalla

scuola di provenienza.

A garanzia dei diritti dell’interessato, il trattamento dei dati è svolto secondo le modalità e le

cautele previste dal Decreto Legislativo 196/2003, rispettando i presupposti di legittimità,

seguendo principi di correttezza, di trasparenza, di tutela della Sua dignità e della sua riservatezza.

Il trattamento è svolto prevalentemente in forma cartacea, ma anche mediante strumenti

informatici e telematici; prevede come fasi principali: raccolta, registrazione, organizzazione,

conservazione, elaborazione, comunicazione, diffusione e la cancellazione quando i dati cessino di

essere necessari e comunque non prima del trascorrere di due anni dalla cessazione di qualsiasi

rapporto tra l’interessato e l’Istituto.

Comunicazione e diffusione dei dati

I soggetti a cui i dati personali potranno essere comunicati nell’ambito dell’Istituto sono: il

Dirigente Scolastico, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Fiduciari di Plesso, il D.S.G.A., i

Responsabili del trattamento (nel caso siano stati nominati), gli Incaricati del trattamento

amministrativo (che di fatto corrispondono a tutto il personale di segreteria), i docenti e assimilati

interessati, i Collaboratori Scolastici e i componenti degli Organi Collegiali, in ogni caso

limitatamente alle loro funzioni istituzionali e ai dati strettamente necessari alla svolgimento delle

proprie attività.

I dati personali potranno essere comunicati ad altri enti pubblici o a privati esclusivamente nei casi

previsti da leggi e regolamenti (in particolare: altre strutture del sistema della Pubblica Istruzione o

Statali, INAIL, Azienda Sanitaria pubblica competente, Società di Assicurazione per polizza

infortuni; i soli dati anagrafici potranno essere conferiti a società di trasporto, a strutture

pubbliche e private meta di visite scolastiche, ad aziende per eventuali stages, ecc.). potranno

essere diffusi esclusivamente i dati previsti dalla normativa e rigorosamente nei casi ivi indicati. I

dati idonei a rilevare lo stato di salute non potranno essere diffusi.

Titolare del trattamento dei dati

È la scuola stessa, che ha personalità giuridica autonoma ed è legalmente rappresentata dal

Dirigente Scolastico prof. Gerardo Marchitelli

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Responsabili del trattamento:

- il D.S.G.A. , quale responsabile dei trattamenti di dati svolti dall’unità organizzativa

“Segreteria” e dell’unità operativa “personale ausiliario (Collaboratori Scolastici)”, per i

trattamenti relativi ad alunni, dipendenti, collaboratori esterni e fornitori, affari generali e

protocollo.

- Il collaboratore del Dirigente Scolastico con funzioni di Vicario, prof.Miccione quale

responsabile dei trattamenti di dati svolti dall’unità organizzativa “Collaboratori del

Dirigente Scolastico” e dell’unità organizzativa ed operativa “personale docente (compresi

docenti esterni ufficialmente incaricati di esami o altre funzioni presso l’Istituto)” e

“membri degli Organi Collegiali o degli Organismi funzionali all’attività della Scuola”.

Diritti dell’Interessato

Relativamente ai suoi dati personali potrà esercitare i diritti di accesso, controllo e modifica

garantiti dall’art. 7 e regolamentati dagli art. 8,9,10 del Decreto Legislativo n. 196/2003. Sarà

sufficiente rivolgersi senza particolari formalità alla Segreteria e otterrà immediato riscontro.

Appendice relativa ai dati personali “sensibili o giudiziari” più ricorrenti:

Dati personali qualificati dal Decreto Legislativo 196/2003 come “sensibili”: quei dati personali che

sono “idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro

genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a

carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato

di salute e la vita sessuale”. Dati giudiziari: quei dati personali idonei a rivelare procedimenti o

provvedimenti di natura giudiziaria. L’acquisizione e il trattamento di questi due tipi di dati

avverranno solo se previsti da espressa disposizione di legge, con riconoscimento delle finalità di

rilevante interesse pubblico perseguite o se indicati nelle Autorizzazioni Generali del Garante per

la protezione dei dati. Inoltre l’Interessato riceverà le ulteriori precisazioni previste dall’art. 22 di

tale Codice, cioè l’indicazione della normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla quale

è effettuato il trattamento di tali dati. Tale normativa è riportata nelle prossime righe

relativamente alle casistiche più frequenti.

Principali norme in base a cui sono stati chiesti i dati personali sensibili o giudiziari:

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A1) Norme generali: R.D. 653/25, D.Lgs 29/93, D.Lgs 297/94, D.P.R. 275/99, L. 104/92, L.

53/03, D.I. 44/01, D.P.R. 347/00, D.Lgs 165/01, D.P.R. 352/01, D.P.R. 319/03, D.Lgs 196/03

art. 95,96,64,65,68,72,73,112 (finalità di rilevante interesse pubblico di certi trattamenti),

nonché le seguenti ulteriori norme specifiche:

Dati idonei a rilevare lo stato di salute dell’alunno o di familiari:

A2) Riammissione a scuola dopo assenza (certificati medici e dichiarazioni sullo stato di

salute o su motivi familiari di natura sensibile): R.D. 653/1925 art. 16-17; Ammissione ad

esami suppletivi per assenza o impedimento: O.M. 21/04 art. 18 e O.M. di ciascun anno su

esami

A3) Gestione di infortuni avvenuti in connessione con la scuola: D.Lgs 626/1994 art 4,c5,

lettera o (Registro infortuni), D.P.R. 1124/65 art. 4,52 (obbligo di segnalazione al Dirigente),

art. 53 (denuncia a INAIL), art.54 (denuncia a PS) e altri, D.Lgs 38/00, D.P.R. 275/99 art 14

(Avvocatura dello Stato), L. 20/94, D.Lgs 286/99 (Danno Erariale), C.M. 10 luglio 1998, n.

305, C.M. 21 marzo 2000 n. 83

A4) Esonero da Educazione Fisica (Certificati medici e dichiarazioni sullo stato di salute):

D.Lgs 297/94 art. 303

A5) Handicap, patologie croniche o simili: Integrazione alunni disabili: L. 104/2, D.P.R.

24/02/1994, L.449/97, L. 333/01, L. 289/02, D.M. 141/99; certificazione delle competenze

acquisite da alunno con Handicap:D.P.R. 323/98; forme di sostegno scolastico per

l’integrazione: L. 69/00, D.Lgs 297/94 art. 312-325; Esonero tasse scolastiche per figli di

mutilati e invalidi per servizio, ecc.:L.645/54 e T.U. 297 del 1994 art. 200; Esibizione

dichiarazione redditi da cui risultino detrazioni o deduzioni fiscali legati a motivi di salute:

D:P.R. 600/73, D.P.R. 917/86, D.Lgs 31/97, D.Lgs 360/98, L. 448/99, D.Lgs 56/00, L. 388/00,

L.289/02, L.350/03, D.lgs M. 18 maggio 2001

A6) medicina scolastica: L.833/78 art. 1,2,11,14;Verifica vaccinazione (Certificazioni e

dichiarazioni): D.Lgs 297/94 art.117, D.P.R. 355/99, D.P.R.1518/67 art. 47

A7) Gestione di mense scolastiche, in relazione a diete particolari per motivi di salute: DLgs

196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo trattamento) e normativa

generale

Dati idonei a rilevare provvedimenti giudiziari:

A8) Particolare status familiare dell’alunno: L.184/83, L.40/98 art.16, C.P. art 34, L.216/91,

L.149/01, D.Lgs 196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo

trattamento)

Dati idonei a rilevare l’orientamento religioso:

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A9) Scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica (Art. 9

dell’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, ratificato con Legge 121/85), D.P.R.

751/85

A10) Diritto a festività di altre religioni: D. Lgs 297/94, L. 101/89 art 4, L. 516/88 art. 17

A11) Gestione di mense scolastiche in relazione a diete particolari per motivi religiosi: D.

Lgs 196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo trattamento)

Dati idonei a rilevare appartenenze razziali o etniche:

A12) Iniziative i relazione ad alunni appartenenti a comunità nomadi: D. Lgs 196703 art 73

(Finalità di rilevante interesse pubblico di questo trattamento), Nota 24 febbraio 1982

(convenzione tra P.I. e Opera Nomadi)

A13) Certificazioni o dichiarazioni da cui emergano l’appartenenza a una determinata razza

o etnia: L. 482/89 art. 1-20, L. 40/98 art. 36, D. Lgs 286/98, L. 189/02, D.P.R. 394/99 art. 45-

49, D. Lgs 297/94 art. 116, D.P.R. 722/82

Dati idonei a rilevare orientamenti filosofici o religiosi:

A14) Registrazione dei libri della biblioteca prestati, potenzialmente idonei a rivelare le

convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere: R.D.965/24 art 129-130, T.U. 297/94 art

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Temi in classe

Non lede la privacy l'insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità dell'insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare l'equilibrio tra esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si tratta di argomenti delicati.

Cellulari e tablet

L'uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se vietare del tutto l'uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. E' bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.

Stesse cautele vanno previste per l'uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line.

Recite e gite scolastiche

Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere di regola il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.

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Retta e servizio mensa

É illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme le regole sull'accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate.

Telecamere Si possono in generale installare telecamere all'interno degli istituti scolastici, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza deve essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l'esterno della scuola, l'angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le immagini registrare devono essere cancellate in generale dopo 24 ore.

Inserimento professionale

Al fine di agevolare l'orientamento, la formazione e l'inserimento professionale le scuole, su richiesta degli studenti, possono comunicare e diffondere alle aziende private e alle pubbliche amministrazioni i dati personali dei ragazzi.

Questionari per attività di ricerca

L'attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali tramite questionari da sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori sono stati prima informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di sicurezza adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non aderire all'iniziativa.

Iscrizione e registri on line, pagella elettronica

In attesa di poter esprimere il previsto parere sui provvedimenti attuativi del Ministero dell'istruzione riguardo all'iscrizione on line degli studenti, all'adozione dei registri on line e alla consultazione della pagella via web, il Garante auspica l'adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati.

Voti, scrutini, esami di Stato

I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero dell'istruzione. E' necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei tabelloni, che l'istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di salute degli studenti: il riferimento alle "prove differenziate" sostenute dagli studenti portatori di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente nell'attestazione da rilasciare allo studente.

Trattamento dei dati personali

Gli istituti infatti sono invitati a rendere noto alle famiglie e ai ragazzi, attraverso un’adeguata informativa, quali dati raccolgono e come li utilizzano, ivi incluse le origini etniche, le convinzioni religiose e lo stato di salute. Famiglie e studenti, comunque, conservano il diritto di conoscere quali sono le informazioni trattate dall’istituto scolastico, ed eventualmente di farle rettificare se inesatte, incomplete o non aggiornate.

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Il Dirigente Scolastico

Prof. Gerardo Marchitelli

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