PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO per l ... - Comune di …...di disturbo specifico di apprendimento...

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDA COSTA” Scuola dell’infanzia “G.B.Guarini” – Scuole primarie “A. Costa” – “G.B. Guarini” – “A. Manzoni” Scuola secondaria di 1° grado “M.M. Boiardo” Sede: Via Previati, 31 44121Ferrara Tel. 0532/205756 Fax 0532/241229 Scuola Secondaria di 1°Boiardo PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO per l’inclusione degli alunni con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Per BES si intendono lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o i disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse Classe: ……. Coordinatore di classe: Prof. …………………………………. Referente B.E.S. di Istituto: Prof. …………………………….. anno scolastico …………………..

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDA COSTA” Scuola dell’infanzia “G.B.Guarini” – Scuole primarie “A. Costa” – “G.B. Guarini” – “A. Manzoni”

Scuola secondaria di 1° grado “M.M. Boiardo” Sede: Via Previati, 31 – 44121Ferrara – Tel. 0532/205756 – Fax 0532/241229

Scuola Secondaria di 1°Boiardo

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO

per l’inclusione degli alunni con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Per BES si intendono lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o i disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse

Classe: ……. Coordinatore di classe: Prof. …………………………………. Referente B.E.S. di Istituto: Prof. ……………………………..

anno scolastico …………………..

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POICHE’ NELLA CATEGORIA BES E’ RIUNITA UNA GRAN QUANTITA’ DI SITUAZIONI ESTREMAMENTE ETEROGENEE, IL PRESENTE MODELLO DI PEP CERCA DI ESSERE UNO STRUMENTO IL PIU’ POSSIBILE AMPIO MA ANCHE ADATTABILE: LE SEZIONI, QUINDI, SARANNO/NON SARANNO COMPILATE A SECONDA DELLA SPECIFICITA’ PRESENTATA DALL’ALUNNO.

1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO

COGNOME E NOME

DATA E LUOGO DI NASCITA

RESIDENZA

LINGUA MADRE/ EVENTUALE BILINGUISMO/ LIVELLO DI CONOSCENZA E USO DELL’ITALIANO

EVENTUALI INFORMAZIONI FORNITE DALLA FAMIGLIA (INTERESSI, DIFFICOLTÀ, ATTIVI-TÀ IN CUI SI SENTE CAPACE, ASPETTATIVE, RICHIESTE…)

DATI SIGNIFICATIVI RELATIVE ALLE CARATTERISTICHE DEL PERCORSO DIDATTICO PREGRESSO

ANALISI DELLA SITUAZIONE

2. TIPOLOGIA DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE

DATI CLINICI ICD.10 ICD.10 DISTURBO SPECIFICO DEL LINGUAGGIO SI NO DISTURBO A-SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (F.81.8, F.81.9) SI NO BORDERLINE COGNITIVO SI NO ALTRO: SPECIFICARE SI NO

EVENTUALE DIAGNOSI SPECIALISTICA1 se protocollata a scuola

RELAZIONE SPECIALISTICA REDATTA DA

IN DATA

SINTESI DIAGNOSTICA: VALUTAZIONE NEUROBIOLOGICA, LE EVENTUALI AREE DI FUNZIONAMENTO PROBLEMATICO CHE CONFIGURANO IL BES E RICHIEDONO FORME DI PERSONALIZZAZIONE EDUCATIVO-DIDAT-TICA

EVENTUALE COMORBILITÀ

EVENTUALITÀ INTERVENTI RIABILITATIVI IN ATTO

SPECIALISTA DI RIFERIMENTO

1 La diagnosi deve escludere i casi previsti dalla Legge 104/92 che prevede una diagnosi funzionale e una certificazione e

richiede la redazione di un PEI. La diagnosi deve anche escludere i casi previsti dalla Legge 170/2010 che prevede una diagnosi

di disturbo specifico di apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia, anche in forma mista (F.81.0, 1, 2, 3) e

richiede la redazione di un PDP.

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Se il BISOGNO EUCATIVO SPECIALE E’ INDIVIDUATO DA UNA SITUAZIONE ESISTENZIALE

DIFFICOLTÀ DERIVANTI DALLA NON CONOSCENZA DELLA CULTURA/LINGUA ITALIANA * SI NO SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE * SI NO ALTRE SITUAZIONI PARTICOLARI * (SPECIFICARE)

SI NO

* Per l’area dello svantaggio linguistico-culturale e/o socio-economico e/o altre possibili situazioni individuate

precisare quanto sotto indicato Legenda: 0 = L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità

1 = L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali

2= L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate

9 = L’elemento descritto non solo non mette in evidenza problematicità, ma rappresenta un “punto di forza” dell’alunno,

su cui fare leva nell’intervento.

(solo per alunni stranieri) COMPETENZA NELLA LINGUA ITALIANA

HA DIFFICOLTÀ SOLO CON I LINGUAGGI COMPLESSI E SPECIFICI SI NO

COMPRENDE E PARLA MA HA DIFFICOLTÀ A SCRIVERE SI NO

COMPRENDE MA NON SA ESPRIMERSI SI NO

NON USA LA LINGUA ITALIANA SI NO

DIMENSIONE TEMPORALE

BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE CON CARATTERE DI CONTINUITA’

SI NO

BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE CON CARATTERE DI PROVVISORIETA’

SI NO

NB: mentre è possibile uno scivolamento da BES a DSA o Handicap, non è possibile il contrario.

3. ASPETTI EDUCATIVI E RELAZIONALI

Elementi desunti dalle osservazioni degli insegnanti, da relazioni/incontri con specialisti, dagli

incontri con i genitori, dagli incontri di continuità … FREQUENZA SCOLASTICA Assidua Regolare Irregolare RISPETTO DELLE REGOLE E DEGLI IMPEGNI Buona Parziale Scarsa MOTIVAZIONE AL LAVORO Buona Parziale Scarsa ORGANIZZAZIONE PERSONALE E AUTONOMIA NEL LAVORO Buona Parziale Scarsa CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE DIFFICOLTÀ/DEBOLEZZE Sì Parziale No FIDUCIA NELLE PROPRIE CAPACITÀ/PUNTI DI FORZA Sì Parziale No AUTOSTIMA Buona Parziale Scarsa ATTENZIONE DURANTE LE SPIEGAZIONI Buona Parziale Scarsa COMPORTAMENTO DURANTE LE LEZIONI (DISTRAE I COMPAGNI, DISTURBA ECC.)

Buona Parziale Scarsa

SI FA DISTRARRE DAI COMPAGNI No Adeguato Sì ATTENZIONE AI RICHIAMI DELL’INSEGNANTE Adeguata Parziale inadeguata CAPACITÀ DI STARE FERMO NEL PROPRIO BANCO Adeguata Parziale inadeguata TIMIDEZZA Sì Adeguata No RELAZIONE CON I PARI INCLUSIONE DA PARTE DEI COMPAGNI NELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE

Sì Adeguata No

INCLUSIONE DA PARTE DEI COMPAGNI NEI MOMENTI NON SCOLASTICI

Sì Adeguata No

TENDENZA AD AUTOESCLUDERSI DALLE ATTIVITÀ Sì Adeguata No

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SCOLASTICHE TENDENZA AD AUTOESCLUDERSI NEI MOMENTI NON SCOLASTICI

Sì Adeguata No

RELAZIONE CON GLI ADULTI Buona Scarsa Inesistente COLLABORAZIONE Con il gruppo Con pochi Con nessuno POSSIEDE I MATERIALI NECESSARI ALLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE

Sì In Parte No

CURA DEI PROPRI MATERIALI Sì A Volte No

4. ASPETTI DIDATTICI: CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO, FUNZIONI

NEUROPSICOLOGICHE E FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI

GRIGLIA OSSERVATIVA Osservazione degli INSEGNANTI

CAPACITA’ DI COMUNICARE I PROPRI BISOGNI 2 1 0 9

COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE 2 1 0 9

ESECUZIONE DELLE CONSEGNE CHE VENGONO PROPOSTE

2 1 0 9

DOMANDE PERTINENTI ALL’INSEGNANTE 2 1 0 9

PROPRIETÀ LINGUISTICA

difficoltà nella strutturazione della frase

difficoltà nel reperimento lessicale

difficoltà nell’esposizione orale

MEMORIA Difficoltà nel memorizzare e recuperare:

categorizzazioni, formule, strutture grammaticali, tabelline,

nomi, regole, date, termini specifici delle discipline …

Difficoltà nel memorizzare e recuperare: sequenze e

procedure

ATTENZIONE □ labile □ selettiva adeguata

AFFATICABILITA’

□ notevole □ adeguata assente

PRASSIE □ difficoltà di esecuzione □ difficoltà di pianificazione

□ difficoltà di programmazione e progettazione

COMPETENZE MOTORIE

Motricità globale (coordinamento nell’esecuzione dei movimenti ginnico-sportivi)

2 1 0 9

Motricità fine (impiego di penna, matita, uso forbici)

2 1 0 9

LETTURA (DECIFRAZIONE)

Velocità □ molto lenta lenta □ scorrevole

Correttezza □ adeguata non adeguata

Comprensione insufficiente □essenziale □ globale □ completa-analitica

SCRITTURA

Grafia leggibile □ poco leggibile □ non leggibile

Tratto □ premuto leggero □ ripassato □ incerto

Ortografia: errori* fonologici non fonologici □ ortografici

Struttura corretta □ poco corretta □ scorretta

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Produzione: contenuto □ adeguata parziale non adeguata

Punteggiatura □ adeguata parziale □ non adeguata CALCOLO

Difficoltà visuo-spaziali □ spesso □ talvolta mai

Recupero di fatti numerici □ raggiunto parziale □ non raggiunto

Automatizzazione delle procedure □ raggiunto parziale □ non raggiunto

Errori di processamento numerico □ spesso talvolta □ mai

Uso delle regole di calcolo □ adeguato □parziale non adeguato

Capacità di problem solving □ adeguata □ parziale non adeguata

Comprensione del testo di un problema □ adeguata □ parziale non adeguata

* fonologici oppure non-fonologici cioè inversione di lettere e sillabe, sostituzione, omissione, unione di lettere o parole …

Legenda: 0 = L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità

1 = L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali

2= L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate

9 = L’elemento descritto non solo non mette in evidenza problematicità, ma rappresenta un “punto di forza” dell’alunno,

su cui fare leva nell’intervento.

5. STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

SOTTOLINEA IN MODO AUTONOMO, IDENTIFICA PAROLE CHIAVE …

efficace da potenziare

COSTRUISCE SCHEMI, MAPPE, TABELLE O DIAGRAMMI efficace da potenziare

UTILIZZA STRUMENTI INFORMATICI (COMPUTER, CORRETTORE ORTOGRAFICO, SOFTWARE …)

efficace da potenziare

USA STRATEGIE DI MEMORIZZAZIONE (IMMAGINI, COLORI, RIQUADRATURE …)

efficace da potenziare

MOSTRA AUTONOMIA NELLO SVOLGIMENTO DEL COMPITO ASSEGNATO (È AUTONOMO, NECESSITA DI AZIONI DI SUPPORTO …)

efficace da potenziare

6. OSSERVAZIONE DEI PUNTI DI FORZA

PUNTI DI FORZA DELL’ALUNNO

DISCIPLINE PREFERIRE:

ATTIVITÀ PREFERITE:

PUNTI DI FORZA NEL GRUPPO CLASSE

PRESENZA DI UN COMPAGNO/I

DI RIFERIMENTO

IMPEGNO NEL LAVORO, ESECUZIONE COMPITI E STUDIO

A CASA costante saltuario

A SCUOLA costante, se guidato saltuario

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PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA Il Consiglio di Classe, quindi, tenuto conto delle difficoltà rilevate/diagnosticate e dell’analisi della situazione sopra illustrata propone un intervento strutturato sulla piena personalizzazione degli obiettivi, dei contenuti, dei tempi e delle modalità di verifica e di valutazione.

1. STRUMENTI COMPENSATIVI

SI IN MATEMATICA (formulari dei valori posizionali delle cifre, delle operazioni, delle unità di misura, della scomposizione in fattori primi, tavola pitagorica, tabella con formule e figure geometriche, calcolatrice …)

IN TECNOLOGIA …………………………………………………………………………….

IN SORIA (formulari degli indicatori cronologici, linea del tempo, cartine geo-storiche…)

IN ITALIANO (tabella dei verbi, mappe e tabelle degli elementi morfologici e sintattici, schemi di sviluppo della produzione scritta…)

IN GEOGRAFIA (cartine geografiche

NELLE LINGUE STRANIERE (tabella dei verbi, mappe e tabelle degli elementi morfologici e sintattici, immagini di supporto alla comprensione…)

VOCABOLARI DIGITALI (anche SINONIMI/CONTRARI) MAPPE E SCHEMI RIEPILOGATIVI PER LA PRODUZIONE ORALE E SCRITTA POWER-POINT PER LA PRODUZIONE ORALE E SCRITTA LIBRI DIGITALI AUDIOLIBRI LIBRI CON TESTO RIDOTTO/SEMPLIFICATO REGISTRATORE PENNE CON IMPUGNATURA ERGONOMICA SOFTWARE DI VIDEOSCRITTURA CON CORRETTORE AUTOMATICO SINTESI VOCALE SOFTWARE PER L’ELABORAZIONE DI MAPPE (C-Map, Vue…) SOFTWARE PER LA GEOMETRIA (Geogebra, Cabri…) SOFTWARE PER IL CALCOLO, TABELLE E GRAFICI (Excell…) CORREZIONI INDIVIDUALIZZATE DEI COMPITI SVOLTI A CASA ALFABETIZZAZIONE DI SECONDO LIVELLO IN ORARIO CURRICOLARE STUDIO ASSISTITO IN ORARIO CURRICOLARE SOSTEGNO DISCIPLINARE CON L’INTERVENTO DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO EVENTUALMENTE ASSEGNATO ALLA CLASSE

2. STRATEGIE COMPENSATIVE E FORME DI FLESSIBILITA’

SI RECUPERO FONOLOGICO E METAFONOLOGICO (scuola primaria) APPRENDIMENTO USO DELLA TASTIERA PREDISPOSIZIONE MAPPE, SCHEMI E/O SINTESI A VOCE ANTICIPATRICI DEI CONTENUTI PREDISPOSIZIONE MAPPE, SCHEMI E/O SINETSI A VOCE RIEPILOGATIVE SCRITTURA ALLA LAVAGNA IN STAMPATO MAIUSCOLO TESTI IN CARATTERE SENZA GRAZIE DI DIMENSIONE 14/16, INTERLINEA 1,5 E SENZA A-CAPO GIUSTIFICATO

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MATERIALE DIDATTICO IN FORMATO DIGITALE (chiavetta USB, mail…) MATERIALE VISIVO A SUPPORTO DELLA SPIEGAZIONE CONSEGNA ANTICIPATA DEL TESTO DELL’ESERCITAZIONE DI COMPRENSIONE O LETTURA AD ALTA VOCE

DIDATTICA BASATA SULL’ESPERIENZA, LABORATORI COOPERATIVE LEARNING

3. STRATEGIE METACOGNITIVE E METODOLOGICHE

SI INSEGNARE L’USO DI DISPOSITIVI EXTRA-TESTUALI PER LO STUDIO (titolo, paragrafi, immagini, didascalie …)

INCORAGGIARE LO STUDIO BASATO SU MEDIATORI DIDATTICI FACILITANTI (immagini, mappe, schemi, tabelle…)

SOLLECITARE COLLEGAMENTI TRA NUOVE INFORMAZIONI E QUELLE GIA’ ACQUISITE PROMUOVERE INFERENZE, INTEGRAZIONI, COLLEGAMENTI TRA CONOSCENZE E DISCIPLINE DIVIDERE IL COMPITO IN “SOTTO OBIETTIVI” GUIDARE L’ALUNNO A CONOSCERE E USARE LE PROPRIE MODALITA’ DI APPRENDIMENTO, LE STRATEGIE /I PROCESSI MENTALI PIU’ ADEGUATI/FUNZIONALI, LE PROPRIE MODALITA’ COMPENSATIVE

SVILUPPARE PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE E AUTOCONTROLLO DELLE PROPRIE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO

GUIDARE L’ALUNNO A RICONOSCERE LE PROPRIE SPECIFICITA’/DIFFICOLTA’ E LE PROPRIE CAPACITA’/POTENZIALITA’

PREDISPORRE ANTICIPATAMENTE SCHEMI GRAFICI CHE ORIENTINO LA DISCRIMINAZIONE DELLE INFORMAZIONI ESSENZIALI

APPRENDIMENTO ESPERENZIALE/LABORATORIALE BASATO SULL’OPERATIVITA’ APPRENDIMENTO COOPERATIVO AZIONI DI TUTORAGGIO COLLOCAZIONE VICINO ALLA CATTEDRA

4. MISURE DISPENSATIVE

SI

DALLA LETTURA AD ALTA VOCE DALLO SCRIVERE IN CORSIVO DAL PRENDERE APPUNTI DAI TEMPI STANDARD DAL COPIARE DALLA LAVAGNA DALLA DETTATURA DI TESTI/O APPUNTI DA UN ECCESSIVO CARICO DI COMPITI A CASA DALL’EFFETTUAZIONE DI PIÙ PROVE VALUTATIVE IN TEMPI RAVVICINATI DALLO STUDIO MNEMONICO DI FORMULE, TABELLE, DEFINIZIONI, POESIE DALLE VERIFICHE A RISPOSTA APERTA UTILIZZANDO LE DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA DALL’USO DI VOCABOLARI CARTACEI

5. a- MODALITA’ DI SVOLGIMENTO E CORREZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA

SI VERIFICHE ORALI E SCRITTE PROGRAMMATE E GUIDATE

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COMPENSAZIONE CON PROVE ORALI DI COMPITI SCRITTI NON RITENUTI ADEGUATI USO DI MEDIATORI DIDATTICI DURANTE LE PROVE SCRITTE E ORALI (MAPPE COGNITIVE, TABELLE, SCHEMI …)

LETTURA DELLE CONSEGNE DOMANDE-GUIDA PER LO SVILUPPO DELL’ESERCITAZIONE/INTERROGRAZIONE UTILIZZO DEL PC USO DELLA CALCOLATRICE, FORMULARI, ECC. RIDUZIONE QUANTITATIVA DEL COMPITO TEMPI PIU’ LUNGHI PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA EVITARE VERIFICHE SU LINGUAGGI SPEPCIFICI, DEFINIZIONI MNEMONICHE … NON CONSIDERARE GLI ERRORI ORTOGRAFICI O DI SPELLING NON CONSIDERARE L’ORDINE FORMALE NON CONSIDERARE GLI ERRORI DI CALCOLO NELLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI PROVE INFORMATIZZATE

5. b- MODALITA’ VERIFICA

TIPO DI VERIFICHE DISCIPLINA TEST A RISPOSTA CHIUSA (vero/falso, scelta multipla con una sola risposta, scelta multipla con più risposte)

TEST A COMPLETAMENTO (cloze)

DOMANDE A RISPOSTA APERTA

TESTO DI PRODUZIONE GUIDATO E/O ADATTATO/SEMPLIFICATO

ESERCIZI APPLICATIVI

RISOLUZIONE PROBLEMI

TEMPI DI VERIFICA PIÙ LUNGHI

USO DI TABELLE, MAPPE, SCHEDE, APPUNTI

USO DEL DIZIONARIO

USO DELLA CALCOLATRICE

ALTRO….

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6. CRITERI DI VALUTAZIONE

SI VALUTAZIONE DELLO SFORZO MANIFESTATO E DEI PROGRESSI IN ITINERE NEI PERCORSI DISCIPLINARI PERSONALIZZATI ANCHE IL RELAZIONE ALLE POTENZIALITÀ D’APPRENDIMENTO

GRADO DI CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI PERSONALIZZATI PERCORSO SCOLASTICO PREGRESSO RISULTATI OTTENUTI NELL’APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO L2 E/O NELLE AZIONI DI SOSTEGNO PROGRAMMATE

VALUTAZIONI PIÙ ATTENTE AI CONTENUTI CHE ALLA CORRETTEZZA E ALLA FORMA VALUTAZIONE CHE NON PENALIZZI L’USO DEGLI STRUMENTI E DELLE STRATEGIE COMPENSATIVE

APPLICAZIONE DELLA SCALA DI VALUTAZIONE FINO AL 10 MOTIVAZIONE, PARTECIPAZIONE, IMPEGNO

7. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI E CONTENUTI DISCIPLINARI

DISCIPLINA MODIFICA ITALIANO Comprensione della lingua orale

Comprensione della lingua scritta Produzione della lingua orale Produzione della lingua scritta

Conoscenza delle funzioni e della struttura della lingua

Conoscenza e organizzazione dei contenuti

MATEMATICA

Conoscenza degli elementi propri della disciplina Individuazione di relazioni ed applicazione di proprietà e procedimenti Comprensione di problemi e formulazione di ipotesi risolutive Comprensione ed uso dei linguaggi specifici

SCIENZE

LINGUE STRANIERE comprensione orale e scritta produzione orale produzione scritta conoscenza e uso strutture e funzioni linguistiche conoscenza della cultura e della civiltà

TECNOLOGIA

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ARTE IMMAGINE

MUSICA

SCIENZE MOTORIE SPORTIVE

RELIGIONE

ESAME

Per quanto riguarda gli esami conclusivi della Scuola secondaria di 1°, la Nota Ministeriale prot. n° 3587 del 3 giungo 2014 fa riferimento esplicito agli alunni con BES precisando che la commissione deve tener conto della individuazione operata dal Consiglio di Classe per tali alunni e delle misure compensative contenute nel PEP: se in sede d’esame sono vietate misure dispensative, le prove somministrate dovranno però essere calibrate per modalità in base alle caratteristiche dell’alunno ed essere approntate allo stesso modo in cui sono state organizzate in corso d’anno scolastico sulla base del PEP. NOTE: ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Si ricorda che l’individuazione dei bisogni educativi speciali di un alunno non si basa necessariamente sulla presenza di una diagnosi medico-specialistica (così come una diagnosi non necessariamente esige la personalizzazione del processo di apprendimento/insegnamento); in caso di studenti con BES, quindi, sono gli Insegnanti del Consiglio di Classe ha stabilire l’opportunità di redigere il PEP per le sezioni ritenute utili in base alla loro competenza professionale e alla libertà propria dei Docenti in merito alle scelte didattico-metodologiche.

Ovviamente è comunque sempre indispensabile comunicare alla Famiglia le decisioni che il C.d.C. ritiene utile adottare per favorire e sostenere il percorso di apprendimento del figlio cercando di condividere con essa le scelte operate nella speranza di poter ottenere la sua adesione e collaborazione.

PATTO CON LA FAMIGLIA

La Famiglia si impegna a seguire l’alunno nelle attività di studio attraverso:

la guida di un esperto la guida di un famigliare l’aiuto dei compagni

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Nello studio a casa l’alunno utilizzerà: strumenti informatici (PC, software specifici per compensare le difficoltà individuali) testi semplificati/ridotti schemi e mappe realizzate a mano o con software specifici altro: …………………………………………………………………………………

La Famiglia:

prende atto del presente documento didattico condivide il presente documento didattico

FIRMA DEI GENITORI

………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………..

Luogo e data......................................................................................

Gli insegnanti del C.d.C. della classe …………….

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Il Dirigente Scolastico