PIANO DI SICUREZZA e di COORDINAMENTO - Tutti i bandi...

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Comune di TORINO Provincia di TO PIANO DI SICUREZZA e di COORDINAMENTO (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONA Codice Opera 4047 Edificio Ex Venchi Unica COMMITTENTE: CITTA' DI TORINO - Servizio Edilizia Abitativa Pubblica e per il Sociale. CANTIERE: Via De Sanctis, ang. Via Vandalino, TORINO (TO) TORINO, 27/11/2014 IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA _____________________________________ (Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione Arch. Paola MONTRESOR) per presa visione IL COMMITTENTE _____________________________________ (Dirigente del Servizio - Responsabile dei Lavori - RUP Arch. Corrado DAMIANI)

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Comune di TORINO

Provincia di TO

PIANO DI SICUREZZA e di COORDINAMENTO

(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONA Codice Opera 4047 Edificio Ex Venchi Unica

COMMITTENTE: CITTA' DI TORINO - Servizio Edilizia Abitativa Pubblica e per il Sociale.

CANTIERE: Via De Sanctis, ang. Via Vandalino, TORINO (TO)

TORINO, 27/11/2014

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________ (Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione

Arch. Paola MONTRESOR)

per presa visione

IL COMMITTENTE

_____________________________________ (Dirigente del Servizio - Responsabile dei Lavori - RUP

Arch. Corrado DAMIANI)

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Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione Arch. Paola MONTRESOR Via Corte d'Appello 10 10121 TORINO (To) Tel.: 011/44.24.248 - Fax: $EMPTY_CSP_10$ E-Mail: [email protected]

LAVORO (punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:

Natura dell'Opera: Opera Edile OGGETTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONA Codice Opera 4047 Edificio Ex Venchi Unica Importo presunto dei Lavori: 150´000,00 euro Entità presunta del lavoro: 268 uomini/giorno Data inizio lavori: 01/09/2016 Data fine lavori (presunta): 24/02/2017 Durata in giorni (presunta): 177 Dati del CANTIERE:

Indirizzo Via De Sanctis, ang. Via Vandalino CAP: 10100 Città: TORINO (TO)

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COMMITTENTI DATI COMMITTENTE:

Ragione sociale: CITTA' DI TORINO - Servizio Edilizia Abitativa Pubblica e per il Sociale Indirizzo: Piazzetta della Visitazone, n. 13 - Via Corte d'Appello 10 CAP: 10122 Città: TORINO (To) Telefono / Fax: 011/44.24.211 nella Persona di: Nome e Cognome: Arch. Corrado DAMIANI Qualifica: Dirigente del Servizio - Rsponsabile dei Lavori - RUP Telefono / Fax: 011/44.24.211

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RESPONSABILI (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Progettista:

Nome e Cognome: Arch. Simona MONTAFIA Qualifica: Progettista Indirizzo: Piazzetta della Visitazione, n. 13 CAP: 10122

Città: TORINO (To) Telefono / Fax: 011/44.32.228 Indirizzo e-mail: [email protected]

Responsabile dei Lavori:

Nome e Cognome: Arch. Corrado DAMIANI Qualifica: Responsabile dei Lavori, Dirigente del Servizio, RUP Indirizzo: Piazzetta della Visitazione, n. 13 CAP: 10122 Città: TORINO (TO)

Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:

Nome e Cognome: Arch. Paola MONTRESOR Qualifica: Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione Indirizzo: Via Corte d'Appello 10 CAP: 10121 Città: TORINO (To) Telefono / Fax: 011/44.24.248 Indirizzo e-mail: [email protected]

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IMPRESE (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Si precisa che i dati non indicati dovranno essere riportati al momento in cui saranno noti da Si precisa che i dati non indicati dovranno essere riportati al momento in cui saranno noti da Si precisa che i dati non indicati dovranno essere riportati al momento in cui saranno noti da Si precisa che i dati non indicati dovranno essere riportati al momento in cui saranno noti da parte del parte del parte del parte del Direttore dei lavori e del Direttore di cantiere o di un suo preposto.Direttore dei lavori e del Direttore di cantiere o di un suo preposto.Direttore dei lavori e del Direttore di cantiere o di un suo preposto.Direttore dei lavori e del Direttore di cantiere o di un suo preposto. Essi integreranno l'anagrafica, sulla copia del presente PSC, con eventuali altri dati relativi ai vari soggetti che man mano verranno coinvolti nelle attività di cantiere. E' fatto espresso divieto ad entrare nei cantieri persone che non dipendano da imprese o lavoratori autonomi notificati all'A.S.L./Ufficio Provinciale del Lavoro competente, i cui dati vanno qui riportati. L'impresa appaltatrice dovrà comunicare al Committente ogni nuovo ingresso in cantiere, non meno di tre giorni prima che ciò avvenga. Nel caso in cui detta impresa non riceva copia della notifica relativa, non potrà comunque far operare tale soggetto in cantiere. Alla comunicazione l'impresa appaltatrice dovrà altresì allegare copie del certificato d'iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato (o Albo Artigiani), gli estremi delle denunce dei lavoratori all'INPS, all'INAIL ed alla Cassa Edile se prevista, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti ed una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalla legge e dai contratti ed all'organico medio annuo distinto per qualifica. Il Datore di lavoro di ogni impresa esecutrice dovrà fornire al CSE i nominativi dei rappresentanti per la sicurezza, ai quali, almeno 10 giorni prima dell'inizio dei lavori, l'impresa stessa dovrà mettere a disposizione compia del PSC e del POS. I dati riportati verranno utilizzati per la notifica agli organi di vigilanza e per la compilazione dell'eventuale cartello di cantiere. Per memoria, si richiamano a seguito i contenuti e i termini di legge relativi alla stesura dei POS, cui le imprese e tutti coloro che concorrono all'esecuzione delle opere in appalto, sono tenuti a redigere.

I PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA I PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA I PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA I PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA ---- POSPOSPOSPOS

Principi generaliPrincipi generaliPrincipi generaliPrincipi generali

- Il POS è redatto da ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici in riferimento al singolo cantiere interessato e per le lavorazioni di pertinenza dell'impresa stessa. - Il POS dei subappaltatori viene consegnato al coordinatore per la sicurezza direttamente o per tramite dell'impresa appaltante.

Contenuti minimi dei POSContenuti minimi dei POSContenuti minimi dei POSContenuti minimi dei POS

A) Dati identificativi dell'impresa esecutrice:A) Dati identificativi dell'impresa esecutrice:A) Dati identificativi dell'impresa esecutrice:A) Dati identificativi dell'impresa esecutrice: 1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; 2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; 3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato; 4) il nominativo del medico competente ove previsto; 5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; 6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; 7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa, lavoratori che dovranno essere dotati di specifico documento di identificazione (tipo Badge ) con indicate l'impresa di appartenenza, l'identità e la fotografia del lavoratore;

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B) SpecB) SpecB) SpecB) Specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo ifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo ifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo ifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice.dall'impresa esecutrice.dall'impresa esecutrice.dall'impresa esecutrice. C) Descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro.C) Descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro.C) Descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro.C) Descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro. D) Elenco dei ponteggi, dei ponti su ruotD) Elenco dei ponteggi, dei ponti su ruotD) Elenco dei ponteggi, dei ponti su ruotD) Elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, e a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, e a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, e a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere.delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere.delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere.delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere. - Descrizione, per ognuna del livello di sicurezza raggiunto (marchio CE, verifica di rispondenza alle norme) e libretto del ponteggio, delle macchine ecc. E) Elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di E) Elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di E) Elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di E) Elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza.sicurezza.sicurezza.sicurezza. - Modalità ed esito delle valutazioni sulle concentrazioni di particolati aerodispersi e gas di origine naturale od indotti dalle lavorazioni, in caso di criticità riconosciute legate all'area interessata. F) Modalità ed esito del rapporto di valutazione del rumore.F) Modalità ed esito del rapporto di valutazione del rumore.F) Modalità ed esito del rapporto di valutazione del rumore.F) Modalità ed esito del rapporto di valutazione del rumore. G) Individuazione delle misure preventive e protettive, integrative e di dettaglio rispetto a quelle G) Individuazione delle misure preventive e protettive, integrative e di dettaglio rispetto a quelle G) Individuazione delle misure preventive e protettive, integrative e di dettaglio rispetto a quelle G) Individuazione delle misure preventive e protettive, integrative e di dettaglio rispetto a quelle contenute contenute contenute contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni svolte in cantiere:svolte in cantiere:svolte in cantiere:svolte in cantiere: - vanno quindi considerate le fasi in cui opera la ditta, esplicitando i dettagli relativi all'adozione delle misure di sicurezza e vanno esplicitate le misure per eliminare o comunque minimizzare i rischi di mansione, le procedure di lavoro ordinarie, le modalità di realizzazione di apprestamenti di sicurezza di normale attuazione, le modalità di utilizzo di attrezzature e macchinari dell'impresa, le modalità di utilizzo dei DPI, i criteri di formazione ed aggiornamento dei lavoratori in materia di sicurezza. H) Procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto.H) Procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto.H) Procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto.H) Procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto. I) Elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti aI) Elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti aI) Elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti aI) Elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere.i lavoratori occupati in cantiere.i lavoratori occupati in cantiere.i lavoratori occupati in cantiere. - Criteri di scelta, caratteristiche e gestione dei DPI forniti ai lavoratori. L) Documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in L) Documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in L) Documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in L) Documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.cantiere.cantiere.cantiere. L'impresa affidataria, deve effettuare una verifica preliminare del POS delle altre imprese esecutrici, al fine di verificarne la congruità con il POS proprio e con quelli delle altre imprese. Successivamente l'impresa affidataria consegnerà ogni POS al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione per l'approvazione finale.

SI RICORDA CHE L' IMPRESA APPALTATRICE (e subappaltatrici) SI RICORDA CHE L' IMPRESA APPALTATRICE (e subappaltatrici) SI RICORDA CHE L' IMPRESA APPALTATRICE (e subappaltatrici) SI RICORDA CHE L' IMPRESA APPALTATRICE (e subappaltatrici)

DELL'OPERA SONO TENUTE AL RISPETTO DELL'OPERA SONO TENUTE AL RISPETTO DELL'OPERA SONO TENUTE AL RISPETTO DELL'OPERA SONO TENUTE AL RISPETTO E ALL'ADEGUAMENTO DELLE PROPRIE RISORSE,E ALL'ADEGUAMENTO DELLE PROPRIE RISORSE,E ALL'ADEGUAMENTO DELLE PROPRIE RISORSE,E ALL'ADEGUAMENTO DELLE PROPRIE RISORSE,

RELATIVAMENTE A TUTTE LE LEGGI E NORME IN MATERIA RELATIVAMENTE A TUTTE LE LEGGI E NORME IN MATERIA RELATIVAMENTE A TUTTE LE LEGGI E NORME IN MATERIA RELATIVAMENTE A TUTTE LE LEGGI E NORME IN MATERIA DI SICUREZZA, DI SICUREZZA, DI SICUREZZA, DI SICUREZZA, ANCHE SE ANCHE SE ANCHE SE ANCHE SE QUI NON QUI NON QUI NON QUI NON

ESPRESSAMENTE CITATE O RICHIAMATE.ESPRESSAMENTE CITATE O RICHIAMATE.ESPRESSAMENTE CITATE O RICHIAMATE.ESPRESSAMENTE CITATE O RICHIAMATE.

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DOCUMENTAZIONE Documentazione da custodire in cantiere

Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la seguente documentazione: - Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata

all'impresa esecutrice che la deve affiggere in cantiere - art. 99, D.Lgs. n. 81/2008); - Piano di Sicurezza e di Coordinamento; - Fascicolo con le caratteristiche dell'Opera; - Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli

eventuali relativi aggiornamenti; - Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori; - Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato

per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; - Documento unico di regolarità contributiva (DURC) - Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in

cantiere; - Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; - Copia del Libro Unico del Lavoro per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; - Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in

materia di ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, INAIL (ex ISPESL), Vigili del fuoco, ecc.);

-. Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione; - Certificati di idoneità per lavoratori minorenni; - Tesserini di vaccinazione antitetanica. Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione: - Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice); - Autorizzazione per eventuale occupazione di suolo pubblico; - Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali); - Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni

Architettonici e Ambientali, Soprintendenza archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.);

- Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati in prossimità di parti attive.

- Denuncia di installazione all'INAIL (ex ISPESL) degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con dichiarazione di conformità a marchio CE;

- Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg;

- Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg;

- Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali di verifica periodica;

- Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti;

- Piano di coordinamento delle gru in caso di interferenza; - Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere; - Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature; - Dichiarazione di conformità delle macchine CE;

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- Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica;

- Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i ponteggi metallici fissi;

- Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi;

- Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo riportato in autorizzazione ministeriale;

- Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore; - Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore; - Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta

abilitata, prima della messa in esercizio; - Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche,

effettuata dalla ditta abilitata; - Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche

atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001); - Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità "

dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche. TELEFONI ed INDIRIZZI UTILI

Pronto soccorso CRI tel. 011.244.54.11 Guardia medica di Torino tel. 011.5747 Emergenza sanitaria tel. 118 Comando dei vigili del fuoco tel. 115 Soccorso pubblico di emergenza tel. 113 Carabinieri tel. 112 Polizia di Stato tel. 011.81.82.011 Polizia stradale tel. 011.56.401 Polizia Municipale di Torino tel. 011.442.11.11 Pronto intervento Polizia Municipale tel. 011.460.60.60 Segnalazione guastiSegnalazione guastiSegnalazione guastiSegnalazione guasti SMAT Acquedotto (n° verde) tel. 800-23.91.11 AEM Elettricità (n° verde) tel. 800-91.01.01 ENEL Elettricità (n° verde) tel. 803-500 ITALGAS (n° verde) tel. 800-900.777 Guasti telefonici tel. 187 oppure 191 Ospedali (elenco indicativo delle principali azienOspedali (elenco indicativo delle principali azienOspedali (elenco indicativo delle principali azienOspedali (elenco indicativo delle principali aziende ospedaliere)de ospedaliere)de ospedaliere)de ospedaliere) Gradenigo tel. 011.81.51.411-283 Mauriziano tel. 011.508.1111 - 5128-2470 Molinette tel. 011.633.1633 Centro Traumatologio Ortopedico tel. 011.69.33.111 - 69.62.639 Oftalmico tel. 011.566.1566 San Giovanni Bosco tel. 011.24.01.111 Maria Vittoria tel. 011.43.93.111 Martini tel. 011.70.952.233-210 Si rammenta inoltre (visto anche il diffuso uso di telefoni cellulari) di esporre i numeri telefonici per le chiamate di intervento esterno, nei punti strategici e di maggiore frequentazione dei cantieri, quali:

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE (punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

PremessaPremessaPremessaPremessa

Il presente progetto si configura come completamento del progetto di recupero e riconversione del fabbricato uffici della Ex Venchi Unica concluso nel

All’edificio storico, ultimo reperto del famoso complesso industriale Venchi Unica, progettato ed edificato nel 1921 dall’ingegnere Corrado GAY con l’adozione di riferimenti tipologici dell’architetto americano Albert Kahn, è stato affiancato un nuovo edificio che completa ed “avvolge” l’edificio storico secondo il preciso intento di conservare e proteggere una parte del grande complesso industriale che per lunghi anni è stato motivo di vanto per l’intera Città ed il cui valore simbolico è ancora presente nella memoria collettiva.

Attuali destinazioni dell’edificioAttuali destinazioni dell’edificioAttuali destinazioni dell’edificioAttuali destinazioni dell’edificio

L’intervento di recupero del complesso uffici dell’ex Venchi Unica ha consentito l’insediamento di diverse destinazioni.

Un centro per servizi sociali di consistenza pari a 24 uffici e per circa 930 mq complessivi, organizzato in parte al piano marciapiede, per quanto riguarda gli accessi, l’area di attesa e informazioni ed i servizi per il pubblico ed in parte al piano rialzato a quota + mt 2.00 per quanto concerne gli uffici veri e propri.

Tale centro trova nell’interrato spazi per archivi, magazzini e locali di supporto per circa 400 mq utili, sufficienti per l’attività di servizio svolta al piano soprastante;

Un centro socioterapeutico (CST) e centro per attività diurne (CAD) al piano primo a quota +6.90 del fabbricato esistente.

Il CST ha accesso dall’atrio vetrato che funge da cerniera tra il fabbricato esistente e la palazzina di nuova edificazione posta a sud. L’atrio è concepito a tutt’altezza e contiene i principali collegamenti verticali.

Il CAD ha accesso dal vano scala esistente nella palazzina storica, raggiungibile dal cortile interno con rampa idonea a superare la barriera architettonica presente, e da nuovo elevatore posto a lato dei rampanti. Tale collegamento verticale funge anche da via di fuga contrapposta per il CST.

Spazi per l’anagrafe di consistenza pari a circa 300 mq strutturati in open space accessibili dall’atrio succitato.

Tale servizio è posto al piano marciapiede e trova collocazione nella nuova edificazione. L’ambiente anagrafe concluso con pareti cieche verso la via De Santis è definito da ampie vetrate nella parte verso cortile;

Una comunità alloggio madre bambino posta ai piani primo, secondo e terzo del nuovo edificato. Ai piani primo e secondo trovano luogo le camere a due, tre letti , i sevizi igienici privati e comuni ed un locale cucina soggiorno. Al piano terzo è collocato il luogo neutro, i locali per il personale di servizio, una piccola lavanderia, dei servizi igienici per i bimbi, un locale per il gioco ed un ampio terrazzo. L’area dedicata alla comunità è pari circa 660mq lordi.

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La sopraelevazione è destinata alle sale polifunzionali per la Circoscrizione ed ai locali e servizi igienici si supporto.

Finalità dell’interventoFinalità dell’interventoFinalità dell’interventoFinalità dell’intervento

Obiettivo del progetto è dotare il corpo scala centrale di una nuova copertura a protezione e chiusura dei macchinari ivi presenti, questa sarà realizzata in carpenteria metallica e con manto di copertura in lamiera di alluminio coibentata.

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DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA (punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Il progetto prevede la sistemazione della zona dedicata agli impianti di trattamento aria e raffrescamento localizzata sul terrazzo piano in corrispondenza della scala principale. L’ U.T.A. verrà lasciata nella medesima posizione, mentre i due chiller per esterno verranno collocati in corrispondenza del terrazzo piano adiacente, previa realizzazione di un basamento in cls. La zona sopra la scala verrà pertanto chiusa superiormente con una copertura in lamiera di alluminio e perimetralmente con una muratura di tamponamento dotata di griglie nella parte superiore diventando un vero e proprio locale tecnico. I collettori, i quadri elettrici e l’U.T.A. saranno così protetti e maggiormente accessibili per le attività manutentive.

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AREA DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

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FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE

(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Rischi che l'ambiente circostante induce sul cantiere: condizioni atmosferiche. Nei cantieri che si sviluppano su una superficie principalmente scoperta, durante le lavorazioni possono verificarsi rischi relativi alle condizioni atmosferiche tali da compromettere la sicurezza del cantiere medesimo: in particolare si può verificare che il vento renda pericoloso l'utilizzo dei mezzi di sollevamento e dei dispositivi di sicurezza collettivi (cestelli autosollevanti, ponteggi, montacarichi, etc.). Si adotta un valore del vento limite per la sicurezza di 60 km/h, oltre il quale l'utilizzo degli eventuali mezzi di sollevamento meccanizzati e dei ponteggi deve essere sospeso. Le lavorazioni dovranno essere interrotte anche nel caso di temperature fuori dalla norma e nel caso di pioggia battente. Nel caso di precipitazioni abbondanti può verificarsi l'allagamento di una o più zone del cantiere: ove necessario si interverrà rimuovendo l'acqua con pale o con pompa meccanica aspirante. Procedure da seguire in caso di condizioni atmosferiche avverse. Evento atmosferico Che cosa fare In caso di forte pioggia e/o di persistenza della stessa. Rischio scivolamento

Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare, se presenti, la consistenza delle pareti degli scavi. Verificare la conformità delle opere provvisionali. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell'eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso si forte vento. Pericolo nell'utilizzo dei mezzi di sollevamento

Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a : verificare la consistenza delle armature e puntelli degli scavi, ove presenti. Controllare la conformità degli apparecchi di sollevamento. Controllare la regolarità di ponteggi, parapetti, impalcature e opere provvisionali in genere. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell'eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di neve. Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a : Verificare la portata delle strutture coperte dalla neve, se del caso, sgombrare le strutture dalla presenza della neve; Verificare se presenti la consistenza delle pareti degli scavi; Verificare la conformità delle opere provvisionali; Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci; Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni; Verificare la presenza di acque in locali seminterrati. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell'eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di gelo. Sospendere le lavorazioni in esecuzione. Prima della ripresa dei lavori procedere a : Verificare gli eventuali danni provocati dal gelo alle strutture, macchine e opere provvisionali; Verificare, se presenti, la consistenza delle pareti degli scavi. Verificare la conformità delle opere provvisionali. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni. Verificare la presenza di lastre di ghiaccio in cantiere. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell'eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di forte nebbia. All'occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Sospendere l'attività dei mezzi di sollevamento (gru e autogrù) in caso di scarsa visibilità; Sospendere, in caso di scarsa visibilità, l'eventuale attività dei mezzi di movimento terra, stradali ed autocarri. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell'eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di freddo con temperature sotto zero e/o particolarmente rigida.

All'occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell'eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di forte caldo con temperatura oltre 35 gradi.

All'occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Riprendere le lavorazioni a seguito del raggiungimento di una temperatura accettabile. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell'eventuale messa in sicurezza del cantiere.

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Si possono verificare scariche atmosferiche che possono danneggiare gli impianti di uso in cantiere, per cui questi dovranno essere dotati di messa a terra. Eventi atmosferici sfavorevoli possono compromettere la stabilità del sottofondo della zona del cantiere, la sicurezza delle vie di accesso e della viabilità interna, per cui sarà opportuno un controllo dell'agibilità tutte le volte che se ne possa presumere la modifica sostanziale. Nella particolare zona in cui verrà allestito il cantiere si dovranno prevedere anche interferenze con il traffico veicolare e pedonale delle vie limitrofe, per cui sarà indispensabile un congruo utilizzo di segnalazioni (anche luminose) a evidenziare la presenza del cantiere.

Strade L'edificio si trova su di un asse viario di scorrimento veloce e molto trafficato, quale Via De Sanctis. Misure Preventive e Protettive generali: 1) Strade: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Lavori stradali. Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate procedure previste dal codice della strada. Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere.

Riferimenti Normativi: D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9

aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1. Rischi specifici: 1) Investimento;

RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE

(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) All'interno degli edifici, le attività di demolizione e di scarico macerie devono avvenire con

metodologie tali da evitare il diffondersi negli ambienti circostanti di polveri (utilizzo di bagnature, scarico macerie con tubi telescopici chiusi) e, se possibile, durante gli orari di chiusura dell'attività in esso svolta.

Le attività di demolizione comportanti rumore sopra la soglia dovranno essere effettuate in orari in cui non è prevista la presenza di personale dipendente della Città e di pubblico negli ambienti circostanti o comunque in orari da concordarsi con l'utenza stessa.

Il cantiere dovrà essere doverosamente segnalato e delimitato (ed avere accesso soltanto nei punti indicati in apposite planimetrie che il CSE dovrà all'occorrenza redigere) al fine di limitare il contatto ed il disagio con l'utenza presente all'interno degli edifici municipali.

Il cantiere dovrà essere doverosamente segnalato e delimitato ed avere accesso soltanto nei punti prestabiliti e segnalati, al fine di limitare il contatto ed il disagio per la circolazione stradale (comunque non sono previste interruzioni della viabilità).

Deve essere limitata l'emissione di polveri nell'ambiente esterno, utilizzando gli appositi teloni di plastica ed i pannelli di recinzione lungo tutto il perimetro del cantiere.

La produzione di rumore durante le lavorazioni, in particolare quelle di betonaggio e di utilizzo di mezzi di sollevamento meccanizzati, deve essere controllata mediante l'effettuazione di misure fonometriche, valutando i valori massimi diurni e notturni.

Eventuali cadute di oggetti dall'alto possono essere evitate riponendo gli attrezzi dopo l'uso nelle apposite tasche delle cinture; gli operai utilizzeranno comunque i caschetti di protezione e verranno posizionate le apposite segnaletiche per indicare la lavorazione in alto ed il rischio di caduta oggetti.

Lo smaltimento del materiale di risulta delle lavorazioni avviene mediante trasporto presso discarica autorizzata. In cantiere il materiale di risulta deve essere raccolto in appositi cassoni posti in aree allestite all'occorrenza.

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ASL e Servizi ai Cittadini Misure Preventive e Protettive generali: 1) Fonti inquinanti: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Provvedimenti per la riduzione del rumore. In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumori, polveri, ecc. Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.

Rischi specifici: 1) Rumore; 2) Polveri;

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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioniRecinzione del cantiere, accessi e segnalazioniRecinzione del cantiere, accessi e segnalazioniRecinzione del cantiere, accessi e segnalazioni La recinzione perimetrale dell'area a disposizione dell'impresa, verrà allestita direttamente a contatto con il suolo, recinzione in grado di evitare qualsiasi intromissione dall'esterno ad estranei ed al fine di segnalarne in modo chiaro la presenza. Dovrà essere garantita una segnaletica, indicante il divieto di accesso alle persone estranee al cantiere stesso e adeguata cartellonistica a segnalazione del passaggio di autocarri e macchine operatrici dotata di idonea illuminazione. Le aperture dovranno essere mantenute chiuse a chiave durante le ore non lavorative. Il "cartello di cantiere" dovrà essere collocato in posizione ben visibile e contenere tutte le indicazioni necessarie a qualificare il cantiere. Cartello e sistema di sostegno dovrà essere realizzati con materiali d'adeguata resistenza ed aspetto decoroso. Le aree di cantiere dovranno rimanere isolate dal resto del fabbricato, mediante la chiusura degli accessi alle persone estranee al cantiere e l'installazione di segnaletica, indicante il divieto di accesso alle persone estranee al cantiere stesso, oltre ad una adeguata cartellonistica a segnalazione del cantiere, dei rischi presenti in esso e dei percorsi alternativi, tutti dotati di idonea illuminazione. L'apertura dell' area di cantiere dovrà essere mantenuta chiusa a chiave durante le ore non lavorative. In questo raggruppamento SONO CONSIDERATE le situazioni di pericolosità, e le necessarie misure preventive, relative all'organizzazione del cantiere. Secondo quanto richiesto dall'Allegato XV, punto 2.2.2 del D.Lgs. 81/2008 tale valutazione dovrà riguardare, in relazione alla tipologia del cantiere, l'analisi di almeno i seguenti aspetti: a) modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni; b) servizi igienico-assistenziali; c) viabilità principale di cantiere; d) gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo; e) gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; f) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'art. 102 del D.Lgs. 81/2008 (Consultazione del RLS); g) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'art. 92, comma 1, lettera c) (Cooperazione e coordinamento delle attività); h) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali; i) la dislocazione degli impianti di cantiere; l) la dislocazione delle zone di carico e scarico; m) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti; n) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.

GENERALI

PIOMBO - AMIANTO Sono state effettuate da parte dell'Ente Appaltante delle ricerche mirate circa la presenza di piombo negli ambienti interessati dai cantieri. Non risulta che sussista il rischio piombo. Tuttavia, a livello precauzionale si riporta quanto segue:

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durante le fasi di demolizione di elementi, qualora fossero rinvenuti elementi contenenti piombo, si fa obbligo all'impresa di interrompere immediatamente i lavori, isolare l'area, e darne tempestiva comunicazione agli organi competenti. Le stesse attenzioni e procedure dovranno essere osservate per il rischio amianto Per quanto concerne il rischio amianto, le disposizioni sono al capitolo relativo alle lavorazioni di smaltimento Amianto. Le maestranze saranno messe al corrente delle precauzioni da seguire per lavorare in sicurezza.

QUALORA FOSSE RILEVATA LA PRESENZA DI PIOMBO OLTRE ALLE DISPOSIZIONI PRECENTEMENTE DESCRITTE, IL CSE DOVRA' IMPARTIRE DISPOSIZIONI PER LA FORMULAZIONE DI UN PIANO DI SMALTIMENTO DEGLI AGENTI PERICOLOSI ED INQUINANTI.

Accesso dei mezzi di fornitura materiali DEFINIZIONIDEFINIZIONIDEFINIZIONIDEFINIZIONI Si rammentano le seguenti prescrizioni: Al termine della recinzione del cantiere dovrà provvedersi alla definizione dei percorsi carrabili e pedonali, limitando, per quanto consentito dalle specifiche lavorazioni da eseguire, il numero di intersezioni tra i due livelli di viabilità. Nel tracciamento dei percorsi carrabili, si dovrà considerare una larghezza tale da consentire un franco non minore di 70 centimetri almeno da un lato, oltre la sagoma di ingombro del veicolo; qualora il franco venga limitato ad un solo lato per tratti lunghi, devono essere realizzate piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a m 20 lungo l'altro lato. Inoltre dovranno tenersi presenti tutti i vincoli derivanti dalla presenza di condutture e/o di linee aeree presenti nell'area di cantiere. Viabilità principale di cViabilità principale di cViabilità principale di cViabilità principale di cantiere ed eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materialiantiere ed eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materialiantiere ed eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materialiantiere ed eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali Laddove il cantiere e i tempi di esecuzione delle opere lo permettano e/o lo richiedano, sarà cura dell'impresa appaltatrice principale garantire che la circolazione dei pedoni e dei veicoli possa avvenire in modo sicuro. La viabilità interna verrà organizzata nei limiti consentiti da tutti gli ostacoli eventualmente esistenti e con particolare attenzione alla presenza di eventuali persone che accedono ai servizi pubblici erogati all'interno del complesso in questione. In ogni caso i mezzi dovranno procedere a passo d'uomo. Per ogni squadra di lavoro saranno assicurate la sorveglianza e la presenza di un assistente o capo squadra che sarà responsabile dell'applicazione di quanto qui di seguito dettagliatamente specificato. Tutte manovre di ingresso e uscita dei mezzi d'opera dovranno avvenire sotto la sorveglianza di un preposto. Per qualsiasi sosta e/o fermata dei mezzi d'opera, il conducente dovrà portare il veicolo nella zona di lavoro già opportunamente delimitata. Tutte le manovre relative al carico e scarico dei materiali, di aperture di portiere, di ribaltamento, di salita e discesa di personale dai veicoli dovranno essere effettuate all'interno dell'area di lavoro precedentemente delimitata oppure all'interno dell'area a disposizione dell'impresa, in modo tale da non creare alcuna interferenza con l'eventuale traffico pedonale e/o veicolare presente all'interno del complesso immobiliare. Il conducente che, riprendendo la marcia, debba uscire dalla zona di lavoro o dall'area di cantiere delimitate, sarà tenuto a dare la precedenza ai veicoli che eventualmente stiano sopraggiungendo Misure Preventive e Protettive generali: 1) Viabilità principale di cantiere: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

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Accesso al cantiere. Per l'accesso al cantiere dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi e, ove occorrono mezzi di accesso controllati e sicuri, separati da quelli per i pedoni. Regole di circolazione. All'interno del cantiere, la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione su strade pubbliche, la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi. Caratteristiche di sicurezza. Le strade devono essere atte a resistere al transito dei mezzi di cui è previsto l'impiego, con pendenze e curve adeguate ed essere mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti. La larghezza delle strade e delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 0,70 metri oltre la sagoma di ingombro massimo dei mezzi previsti. Qualora il franco venga limitato ad un solo lato, devono essere realizzate, nell'altro lato, piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a 20 metri una dall'altra.

Rischi specifici: 1) Investimento; Misure Preventive e Protettive generali: 1) Accesso dei mezzi di fornitura materiali: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Accesso dei mezzi di fornitura materiali. L'accesso dei mezzi di fornitura dei materiali dovrà sempre essere autorizzato dal capocantiere che fornirà ai conducenti opportune informazioni sugli eventuali elementi di pericolo presenti in cantiere. L'impresa appaltatrice dovrà individuare il personale addetto all'esercizio della vigilanza durante la permanenza del fornitore in cantiere.

Rischi specifici: 1) Investimento;

Dislocazione degli impianti di cantiere DEFINIZIONI GENERALIDEFINIZIONI GENERALIDEFINIZIONI GENERALIDEFINIZIONI GENERALI Nel cantiere sarà necessaria la presenza di alcuni tipi di impianti, essenziali per il funzionamento del cantiere stesso. A tal riguardo andranno eseguiti secondo la corretta regola dell'arte e nel rispetto delle leggi vigenti l'impianto elettrico per l'alimentazione delle macchine e/o attrezzature presenti in cantiere, l'impianto di messa a terra, l'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, l'impianto idrico, quello di smaltimento delle acque reflue, ecc. Tutti i componenti dell'impianto elettrico del cantiere (macchinari, attrezzature, cavi, quadri elettrici, ecc.) dovranno essere stati costruiti a regola d'arte e, pertanto, dovranno recare i marchi dei relativi Enti Certificatori. Inoltre l'assemblaggio di tali componenti dovrà essere anch'esso realizzato secondo la corretta regola dell'arte: le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte. In particolare, il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi di tutte le apparecchiature e componenti elettrici presenti sul cantiere, dovrà essere: non inferiore a IP 44, se l'utilizzazione avviene in ambiente chiuso (CEI 70.1); non inferiore a IP 55, ogni qual volta l'utilizzazione avviene all'aperto con la possibilità di investimenti da parte di getti d'acqua. Inoltre, tutte le prese a spina presenti sul cantiere dovranno essere conformi alle specifiche CEE Euronorm (CEI 23-12), con il seguente grado di protezione minimo: IP 44, contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi, IP 67, quando vengono utilizzate all'esterno. Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo ed Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo ed Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo ed Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo ed Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosfericheImpianti di terra e di protezione contro le scariche atmosfericheImpianti di terra e di protezione contro le scariche atmosfericheImpianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche L'impresa appaltatrice, vista la particolarità delle lavorazioni, dovrà provvedere a: - controllare o eseguire gli allacciamenti a: rete di alimentazione elettrica, messa a terra, (fognatura, acqua e telefono); - la verifica della rete di terra generale, cui si collegherà l'impianto di cantiere, è a carico dell'impresa che dovrà realizzarla nella primissima fase di cantiere; - la rete di illuminazione del cantiere (ciascuna impresa provvederà con i suoi apparecchi per le proprie necessità, allacciandosi alla rete principale a carico dell'impresa edile; - certificazione ai sensi del DM n. 37 del 22 gennaio 2008 a carico dell'impresa edile per la rete principale, delle altre imprese per la parte di loro competenza; - la manutenzione costante di tutti gli apprestamenti, quali ad esempio: manutenzione dei posti di lavoro fissi e degli steccati, pulizia dei locali, verifica periodica e aggiornamento dell'impianto elettrico di terra, verifica periodica degli estintori, ecc.

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Vista la particolare natura dei lavori, la fornitura di energia elettrica e dell'acqua occorrenti per i lavori, sarà assicurata dal Committente (per gli interventi su edifici attivi). Nel caso di interventi in luoghi privi di alcun impianto, l'impresa appaltatrice dovrà provvedervi autonomamente (ad esempio generatori di corrente, adeguati serbatoi di acqua, ecc). L'impresa appaltatrice delle opere subito dopo il punto di prelievo provvederà a far realizzare da un installatore qualificato a norma del DM n. 37 del 22 gennaio 2008 l'impianto elettrico di cantiere, che dovrà avere origine da un quadro elettrico ASC. L'installatore qualificato rilascerà all'impresa la dichiarazione di conformità ai sensi del DM n. 37 del 22 gennaio 2008. Ogni impresa che intende collegarsi al quadro di cantiere dovrà collegare allo stesso un suo sottoquadro a norma e prelevare energia elettrica direttamente da questo. L'impresa appaltatrice si impegnerà, anche a nome dei propri subappaltatori o fornitori, ad utilizzare l'impianto elettrico in conformità alla legge, non apportando modifiche non autorizzate. Il materiale e le attrezzature elettriche impiegate dalle ditte esecutrici devono essere conformi alla normativa vigente ed alle norme CEI applicabili; nel caso in cui il coordinatore in fase di esecuzione verifichi l'utilizzo di materiale non conforme, vieterà l'utilizzo delle attrezzature e dei materiali elettrici fino a che l'impresa inadempiente non abbia sanato la situazione pericolosa. In particolare dovranno essere utilizzati quadri elettrici tipo CEI 17-13/4, prese a spina tipo CEE 17, cavi in gomma tipo H07RNF, interruttori differenziali Idn 30 mA per alimentazione apparecchi mobili e portatili (un differenziale ogni 6 prese a spina presente nel quadro elettrico tipo CEI 17-13/4). Si dispone che non vi siano fili elettrici "volanti" all'interno delle aree di cantiere e di lavoro. L'impresa appaltatrice delle opere, contestualmente alla realizzazione dell'impianto elettrico di cantiere, provvederà a controllare ed eventualmente ad integrare l'impianto di messa a terra già esistente. Entro 30 giorni dall'ultimazione dell'impianto elettrico, l'impresa appaltatrice dovrà spedire all'ISPELS la denuncia di messa a terra (modello B) in triplice copia con la relativa domanda di omologazione; copia andrà conservata in cantiere con fotocopia della ricevuta della raccomandata. Dovranno essere tassativamente evitate caotiche forme di distribuzione elettrica in cantiere. Inoltre dovrà essere verificata la necessità di esecuzione dell'impianto contro le scariche atmosferiche mediante valutazione del rischio di accadimento eseguendo il calcolo di fulminazione basato sulle prescrizioni delle norme CEI 81/1 terza edizione. Se dal calcolo risulterà necessario l'impianto, si dovrà far redigere il relativo progetto esecutivo. Il progetto dovrà stabilire il dimensionamento dell'impianto di base e/o di quello integrativo e le caratteristiche delle protezioni da eseguire. Il collegamento incondizionato delle masse metalliche di grosse dimensioni senza verifica attraverso il calcolo di fulminazione costituisce situazione peggiorativa in quanto aumenta il rischio di accadimento. Entro 30 giorni dalla messa in servizio dell'impianto di terra dovrà essere denunciato al dipartimento ISPESL competente per territorio su apposito Mod. A in duplice copia. Al modello A dovranno essere allegati il prospetto per la determinazione della competenza spettanti all'ente verificatore e la domanda di omologazione. Copia delle denunce di terra dovranno essere conservate in cantiere a disposizione degli organi ispettivi. Appena ultimati i lavori di movimento terra, dovrà iniziarsi la realizzazione dell'impianto di messa a terra per il cantiere, che dovrà essere unico. L'impianto di terra dovrà essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti indiretti: a tale scopo si costruirà l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti (interruttori e/o dispositivi differenziali) realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire il maggior grado di sicurezza possibile. L'impianto di messa a terra, inoltre, dovrà essere realizzato ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialità delle masse, anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra. Qualora sul cantiere si renda necessario la presenza anche di un impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, allora l'impianto di messa a terra dovrà, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, anche essere collegato al dispersore delle scariche atmosferiche. Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegate all'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrà riferire ad un apposito calcolo di verifica, eseguito secondo le vigenti norme CEI.

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Misure Preventive e Protettive generali: 1) Dislocazione degli impianti di cantiere: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Dislocazione degli impianti di cantiere. Le condutture aeree andranno posizionate nelle aree periferiche del cantiere, in modo da preservarle da urti e/o strappi; qualora ciò non fosse possibile andranno collocate ad una altezza tale da evitare contatti accidentali con i mezzi in manovra. Le condutture interrate andranno posizionate in maniera da essere protette da sollecitazioni meccaniche anomale o da strappi. A questo scopo dovranno essere posizionate ad una profondità non minore di 0,5 m od opportunamente protette meccanicamente, se questo non risultasse possibile. Il percorso delle condutture interrate deve essere segnalato in superficie tramite apposita segnaletica oppure utilizzando idonee reti indicatrici posizionate appena sotto la superficie del terreno in modo da prevenire eventuali pericoli di tranciamento durante l'esecuzione di scavi.

Rischi specifici: 1) Elettrocuzione;

Dislocazione delle zone di carico e scarico Misure Preventive e Protettive generali: 1) Dislocazione delle zone di carico e scarico: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Dislocazione delle zone di carico e scarico. Le zone di carico e scarico andranno posizionate: a) nelle aree periferiche del cantiere, per non essere d'intralcio con le lavorazioni presenti; b) in prossimità degli accessi carrabili, per ridurre le interferenze dei mezzi di trasporto con le lavorazioni; c) in prossimità delle zone di stoccaggio, per ridurre i tempi di movimentazione dei carichi con la gru e il passaggio degli stessi su postazioni di lavoro fisse.

Rischi specifici: 1) Investimento, ribaltamento; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioni RRRRecinzione del cantiere, accessi e segnalazioniecinzione del cantiere, accessi e segnalazioniecinzione del cantiere, accessi e segnalazioniecinzione del cantiere, accessi e segnalazioni La recinzione perimetrale dell'area a disposizione dell'impresa, verrà allestita direttamente a contatto con il suolo, recinzione in grado di evitare qualsiasi intromissione dall'esterno ad estranei ed al fine di segnalarne in modo chiaro la presenza. Dovrà essere garantita una segnaletica, indicante il divieto di accesso alle persone estranee al cantiere stesso e adeguata cartellonistica a segnalazione del passaggio di autocarri e macchine operatrici dotata di idonea illuminazione. Le aperture dovranno essere mantenute chiuse a chiave durante le ore non lavorative. Il "cartello di cantiere" dovrà essere collocato in posizione ben visibile e contenere tutte le indicazioni necessarie a qualificare il cantiere. Cartello e sistema di sostegno dovrà essere realizzati con materiali d'adeguata resistenza ed aspetto decoroso. Le aree di cantiere dovranno rimanere isolate dal resto del fabbricato, mediante la chiusura degli accessi alle persone estranee al cantiere e l'installazione di segnaletica, indicante il divieto di accesso alle persone estranee al cantiere stesso, oltre ad una adeguata cartellonistica a segnalazione del cantiere, dei rischi presenti in esso e dei percorsi alternativi, tutti dotati di idonea illuminazione. L'apertura dell' area di cantiere dovrà essere mantenuta chiusa a chiave durante le ore non lavorative. Misure Preventive e Protettive generali: 1) Recinzione del cantiere: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Caratteristiche di sicurezza. L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non inferiore a quella richiesta dal locale regolamento edilizio, in grado di impedire l'accesso di estranei all'area delle lavorazioni: il sistema di confinamento scelto dovrà offrire adeguate garanzie di resistenza sia ai tentativi di superamento sia alle intemperie.

Zone di deposito attrezzature Le zone di deposito attrezzature, sono individuate in modo da non creare sovrapposizioni tra lavorazioni contemporanee. Inoltre, sempre meglio tenere separati, in aree distinte, i mezzi d'opera da attrezzature di altro tipo (compressori, molazze, betoniere a bicchiere, ecc.) Misure Preventive e Protettive generali: 1) Zone di deposito attrezzature: misure organizzative;

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Prescrizioni Organizzative: Zone di deposito attrezzature. Le zone di deposito delle attrezzature di lavoro andranno differenziate per attrezzi e mezzi d'opera, posizionate in prossimità degli accessi dei lavoratori e comunque in maniera tale da non interferire con le lavorazioni presenti.

Rischi specifici: 1) Investimento, ribaltamento; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Zone di stoccaggio dei rifiuti DEFINIZIONI Le zone di stoccaggio dei rifiuti devono essere posizionate in aree periferiche del cantiere, in prossimità degli accessi carrabili. Inoltre, nel posizionamento di tali aree si è tenuto conto della necessità di preservare da polveri, esalazioni maleodoranti, ecc. sia i lavoratori presenti in cantiere, che gli insediamenti attigui al cantiere stesso. Zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti

Le aree di stoccaggio dei materiali e di deposito attrezzature saranno determinate dalla ditta esecutrice dei lavori, nell'ambito dell'organizzazione generale del cantiere e riportate dal piano operativo, nei casi in cui non fosse possibile prestabilirlo, tali aree dovranno opportunamente essere concordate ed approvate dalla Committenza e dal CSE. Le zone di stoccaggio dovranno osservare le seguenti prescrizioni minime: le aree di stoccaggio dei materiali dovranno essere ben delimitate e segnalate; i materiali dovranno essere stoccati in modo stabile e tale da consentire un'agevole movimentazione. I materiali di risulta dovranno essere stoccati, già confezionati per il trasporto in discariche autorizzate. Misure Preventive e Protettive generali: 1) Zone di stoccaggio dei rifiuti: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Zone di stoccaggio dei rifiuti. Le zone di stoccaggio dei rifiuti devono essere posizionate in aree periferiche del cantiere, in prossimità degli accessi carrabili. Inoltre, nel posizionamento di tali aree si è tenuto conto della necessità di preservare da polveri e esalazioni maleodoranti, sia i lavoratori presenti in cantiere, che gli insediamenti attigui al cantiere stesso.

Rischi specifici: 1) Investimento, ribaltamento; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Zone di stoccaggio materiali Misure Preventive e Protettive generali: 1) Zone di stoccaggio materiali: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Zone di stoccaggio materiali. Le zone di stoccaggio dei materiali devono essere identificate e organizzate tenendo conto della viabilità generale e della loro accessibilità. Particolare attenzione deve essere posta per la scelta dei percorsi per la movimentazione dei carichi che devono, quanto più possibile, evitare l'interferenza con zone in cui si svolgano lavorazioni. Le aree devono essere opportunamente spianate e drenate al fine di garantire la stabilità dei depositi. È vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi; qualora tali depositi siano necessari per le condizioni di lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature o sostegno preventivo della corrispondente parete di scavo.

Rischi specifici: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 2) Investimento, ribaltamento;

Attrezzature per il primo soccorso Misure Preventive e Protettive generali: 1) Servizi sanitari: contenuto pacchetto di medicazione;

Prescrizioni Organizzative: Contenuto del pacchetto di medicazione. Il pacchetto di medicazione, deve contenere almeno: 1) due paia di guanti sterili monouso; 2) un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml ; 3) un flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml; 4) una compressa di garza sterile 18 x 40 in busta singola; 5) tre compresse di

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garza sterile 10 x 10 in buste singole; 6) una pinzetta da medicazione sterile monouso; 7) una confezione di cotone idrofilo; 8) una confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso; 9) un rotolo di cerotto alto 2,5 cm; 10) un rotolo di benda orlata alta 10 cm; 11) un paio di forbici; 12) un laccio emostatico; 13) una confezione di ghiaccio pronto uso; 14) un sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; 15) istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.

2) Servizi sanitari: contenuto cassetta di pronto soccorso; Prescrizioni Organizzative:

Contenuto cassetta di pronto soccorso. La cassetta di pronto soccorso, deve contenere almeno: 1) cinque paia di guanti sterili monouso; 2) una visiera paraschizzi; 3) un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro; 4) tre flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 500 ml; 5) dieci compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole; 6) due compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole; 7) due teli sterili monouso; 8) due pinzette da medicazione sterile monouso; 9) una confezione di rete elastica di misura media; 10) una confezione di cotone idrofilo; 11) due confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso; 12) due rotoli di cerotto alto 2,5 cm; 13) un paio di forbici; 14) tre lacci emostatici; 15) due confezioni di ghiaccio pronto uso; 16) due sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; 17) un termometro; 18) un apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.

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SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE

Divieto di accesso alle persone non autorizzate.

Sostanze velenose.

Sostanze corrosive.

Carichi sospesi.

Sostanze nocive o irritanti.

Protezione obbligatoria per gli occhi.

Casco di protezione obbligatoria.

Protezione obbligatoria delle vie respiratorie.

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Calzature di sicurezza obbligatorie.

Guanti di protezione obbligatoria.

Protezione individuale obbligatoria contro le cadute.

Protezione obbligatoria del corpo.

Protezione obbligatoria del viso.

Pronto soccorso.

Estintore.

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Cartello

Stoccaggio rifiuti

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LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

NUOVA COPERTURA

01 - CANTIERE La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Preparazione delle aree di cantiere

Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere Realizzazione della viabilità del cantiere

Apprestamenti del cantiere Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere Allestimento di servizi sanitari del cantiere

Impianti di servizio del cantiere Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere Realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche del cantiere Realizzazione di impianto elettrico del cantiere Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere Realizzazione di impianto idrico del cantiere

Preparazione delle aree di cantiere (fase)

Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere (sottofase) Scavo di pulizia generale dell'area di cantiere eseguito con mezzi meccanici. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Pala meccanica.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto allo scavo di pulizia generale dell'area di cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto allo scavo di pulizia generale dell'area di cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; b) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

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Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (sottofase) Realizzazione della recinzione di cantiere, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al cantiere, per mezzi e lavoratori. Macchine utilizzate: 1) Autocarro.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; c) Sega circolare; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Realizzazione della viabilità del cantiere (sottofase) Realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli e posa in opera di appropriata segnaletica. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Pala meccanica.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; b) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

Apprestamenti del cantiere (fase)

Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi (sottofase)

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Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'installazione di impianti fissi di cantiere. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogru.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; c) Sega circolare; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (sottofase) Allestimento di servizi igienico-sanitari in strutture prefabbricate appositamente approntate. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogru.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; c) Sega circolare; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Allestimento di servizi sanitari del cantiere (sottofase) Allestimento di servizi sanitari costituiti dai locali necessari all'attività di primo soccorso in cantiere.

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Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogru.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; c) Sega circolare; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Impianti di servizio del cantiere (fase)

Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere (sottofase) Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Avvitatore elettrico; c) Scala semplice; d) Scala doppia;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti.

Realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche del cantiere (sottofase) Realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche delle masse metalliche, di notevole dimensione, presenti in cantiere. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche del cantiere;

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Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; c) Scala doppia; d) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (sottofase) Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponteggio mobile o trabattello; c) Scala doppia; d) Scala semplice; e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere (sottofase) Realizzazione dell'impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere, mediante la posa in opera di tubazioni e dei relativi accessori. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) occhiali protettivi; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) R.O.A. (operazioni di saldatura);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Cannello per saldatura ossiacetilenica; c) Scala doppia; d) Scala semplice; e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

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Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Radiazioni non ionizzanti; Rumore; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Vibrazioni.

Realizzazione di impianto idrico del cantiere (sottofase) Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere, mediante la posa in opera di tubazioni e dei relativi accessori. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) occhiali protettivi; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) R.O.A. (operazioni di saldatura);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Cannello per saldatura ossiacetilenica; c) Scala doppia; d) Scala semplice; e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Radiazioni non ionizzanti; Rumore; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Vibrazioni.

Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso Montaggio, trasformazione e smontaggio del ponteggio metallico fisso. Macchine utilizzate: 1) Autocarro.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) attrezzatura anticaduta.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Rumore; c) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Attrezzi manuali; c) Scala semplice; d) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni; Movimentazione manuale dei carichi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

Montaggio e smontaggio della gru a torre Montaggio, manutenzione e smontaggio della gru a torre.

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Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogru.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto al montaggio e smontaggio della gru a torre;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al montaggio e smontaggio della gru a torre;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) attrezzatura anticaduta.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

Smobilizzo del cantiere La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Smobilizzo del cantiere

Smobilizzo del cantiere (fase) Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione e della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogru.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto allo smobilizzo del cantiere;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala doppia; c) Scala semplice; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

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LAVORI IN QUOTA La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Montaggio di strutture verticali in acciaio Montaggio di strutture orizzontali in acciaio Montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata Montaggio di copertura in lamiera grecata Posa di lucernario Realizzazione di opere di lattoneria

Montaggio di strutture verticali in acciaio (fase) Montaggio dei pilastri, delle controventature e dell'orditura secondaria, disposta orizzontalmente tra i pilastri a consentire la disposizione delle chiusure opache verticali. Macchine utilizzate: 1) Autogru.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) attrezzatura anticaduta; f) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello; c) R.O.A. (operazioni di saldatura); d) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Avvitatore elettrico; c) Ponteggio metallico fisso; d) Saldatrice elettrica; e) Smerigliatrice angolare (flessibile);

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Radiazioni non ionizzanti; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

Montaggio di strutture orizzontali in acciaio (fase) Montaggio delle travi, delle capriate in acciaio e loro posizionamento in quota, delle controventature e dell'orditura secondaria. Macchine utilizzate: 1) Autogru.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) attrezzatura anticaduta; f) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

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Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello; c) R.O.A. (operazioni di saldatura); d) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Avvitatore elettrico; c) Ponteggio metallico fisso; d) Saldatrice elettrica; e) Smerigliatrice angolare (flessibile);

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Radiazioni non ionizzanti; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

Montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata (fase) Realizzazione delle chiusure opache verticali mediante pannelli prefabbricati in lamiera zincata, coibentati da fissare meccanicamente all'orditura secondaria disposta preventivamente tra i pilastri. Macchine utilizzate: 1) Autogru; 2) Autocarro.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto al montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) attrezzatura anticaduta; g) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

Montaggio di copertura in lamiera grecata (fase) Montaggio di copertura realizzata con lastre di acciaio a protezione multistrato a profilo grecato. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Rumore.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto al montaggio di copertura in lamiera grecata;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al montaggio di copertura in lamiera grecata;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) attrezzatura anticaduta; f) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

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Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Ponteggio metallico fisso;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Posa di lucernario (fase) Posa di lucernari, con telaio fisso o mobile. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Rumore.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di lucernario;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di lucernario;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello; c) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponteggio metallico fisso;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello.

Realizzazione di opere di lattoneria (fase) Realizzazione di opere di lattoneria (scossaline, canali di gronda e pluviali). Macchine utilizzate: 1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Rumore.

Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) attrezzatura anticaduta; f) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponteggio metallico fisso;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

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Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello.

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RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.

rischi derivanti dalle lavorazioni e dall'uso di macchine ed attrezzi Elenco dei rischi: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Elettrocuzione; 4) Investimento, ribaltamento; 5) M.M.C. (sollevamento e trasporto); 6) R.O.A. (operazioni di saldatura); 7) Rumore; 8) Vibrazioni. RISCHIO: "Caduta dall'alto" Descrizione del Rischio: Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;

Prescrizioni Organizzative: Requisiti degli addetti. Il personale addetto al montaggio e smontaggio di ponteggi metallici fissi deve essere in possesso di formazione adeguata e mirata alle operazioni previste, fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato di manutenzione.

Prescrizioni Esecutive: Attrezzatura anticaduta. Il personale addetto al montaggio e smontaggio di ponteggi metallici fissi, ogni qual volta non siano attuabili misure di prevenzione e protezione collettiva, dovrà utilizzare idonei sistemi di protezione anticaduta individuali. In particolare sono da prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta, sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi.

b) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio della gru a torre; Prescrizioni Organizzative:

Requisiti degli addetti. Il personale addetto al montaggio ed alla manutenzione della gru a torre, deve essere in possesso di formazione adeguata e mirata alle operazioni previste, fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato di manutenzione.

Prescrizioni Esecutive: Attrezzatura anticaduta. Il personale addetto al montaggio ed alla manutenzione della gru, ogni qual volta operi al di fuori delle protezioni fisse, dovrà utilizzare idonei sistemi di protezione anticaduta individuali. In particolare sono da prendere in considerazione cinture di sicurezza con bretelle, cosciali e doppia fune di trattenuta (la cui lunghezza non deve superare 1.5 metri).

c) Nelle lavorazioni: Montaggio di strutture verticali in acciaio; Montaggio di strutture orizzontali in acciaio; Prescrizioni Organizzative:

Preparazione e assemblaggio. Nella fase di preparazione e assemblaggio a terra dei singoli pezzi si deve tenere conto delle misure di sicurezza previste contro il rischio di caduta dall'alto e si devono organizzare gli elementi con le predisposizioni necessarie per la sicurezza di montaggio in quota.

Prescrizioni Esecutive: Misure di sicurezza. Le misure di sicurezza da adottare, compatibilmente con le norme in vigore, possono consistere sostanzialmente in: a) impiego di opere provvisionali indipendenti dall'opera in costruzione quali: impalcature, ponteggi, ponti mobili, cestelli idraulici su carro; b) difese applicate alle strutture a piè d'opera o contestualmente al montaggio quali: balconcini, mensole, parapetti, passerelle; c) protezione a piè d'opera delle aperture mediante parapetti o coperture provvisorie; d) reti di sicurezza; e) difese applicate alle strutture immediatamente dopo il loro montaggio quali reti, posizionate all'interno e/o all'esterno dell'opera in corso di realizzazione, ancorate ai sistemi previsti in fase di progettazione e costruzione della carpenteria; f) attrezzature di protezione anticaduta collegate a sistemi di ancoraggio progettati e definiti negli elementi di carpenteria, da adottare in tutte le fasi transitorie di montaggio e di completamento delle protezioni; g) scale a mano, scale verticali con gabbia di protezione, scale sviluppabili, castello metallico con rampe di scale prefabbricate, cestelli idraulici su carro, da adottare per l'accesso ai posti di lavoro sopraelevati.

d) Nelle lavorazioni: Montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata; Prescrizioni Organizzative:

Istruzioni del fornitore. Le misure di sicurezza adottate contro il rischio di caduta dall'alto devono essere identificate tenendo conto delle istruzioni formulate dal fornitore dei prefabbricati. Tali istruzioni dovranno essere compatibili con le predisposizioni costruttive adottate in fase di progettazione e costruzione.

Prescrizioni Esecutive:

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Misure di sicurezza. Le misure di sicurezza da adottare, compatibilmente con le norme in vigore, possono consistere sostanzialmente in: a) impiego di opere provvisionali indipendenti dall'opera in costruzione quali: impalcature, ponteggi, ponti mobili, cestelli idraulici su carro; b) difese applicate alle strutture prefabbricate a piè d'opera quali: balconcini, mensole, parapetti, passerelle; c) protezione a piè d'opera delle aperture mediante parapetti o coperture provvisorie; d) reti di sicurezza; e) difese applicate alle strutture prefabbricate immediatamente dopo il loro montaggio; f) attrezzature di protezione anticaduta collegate a sistemi di ancoraggio progettati e definiti negli elementi prefabbricati, da adottare in assenza delle protezioni di cui sopra e fino alla loro completa installazione; g) scale a mano, scale verticali con gabbia di protezione, scale sviluppabili, castello metallico con rampe di scale prefabbricate, cestelli idraulici su carro, da adottare per l'accesso ai posti di lavoro sopraelevati.

e) Nelle lavorazioni: Montaggio di copertura in lamiera grecata; Posa di lucernario; Prescrizioni Organizzative:

Resistenza della copertura. Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la incolumità delle persone addette, disponendo a seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.

Prescrizioni Esecutive: Attrezzatura anticaduta. Il personale addetto a lavori in copertura, ogni qual volta non siano attuabili misure di prevenzione e protezione collettiva, dovrà utilizzare idonei sistemi di protezione anticaduta individuali. In particolare sono da prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta, sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi. Protezione perimetrale. Prima dell'inizio dei lavori in copertura è necessario verificare la presenza o approntare una protezione perimetrale lungo tutto il contorno libero della superficie interessata.

f) Nelle lavorazioni: Realizzazione di opere di lattoneria; Prescrizioni Esecutive:

Attrezzatura anticaduta. Il personale addetto a lavori in quota, ogni qual volta non siano attuabili misure di prevenzione e protezione collettiva, dovrà utilizzare idonei sistemi di protezione anticaduta individuali. In particolare sono da prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta, sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi.

RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello" Descrizione del Rischio: Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a distanza. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Allestimento di servizi sanitari del cantiere ; Smobilizzo del cantiere; Montaggio di strutture verticali in acciaio; Montaggio di strutture orizzontali in acciaio; Montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata; Montaggio di copertura in lamiera grecata; Posa di lucernario; Realizzazione di opere di lattoneria;

Prescrizioni Esecutive: Imbracatura dei carichi. Gli addetti all'imbracatura devono seguire le seguenti indicazioni: a) verificare che il carico sia stato imbracato correttamente; b) accompagnare inizialmente il carico fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti; c) allontanarsi dalla traiettoria del carico durante la fase di sollevamento; d) non sostare in attesa sotto la traiettoria del carico; e) avvicinarsi al carico in arrivo per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti; f) accertarsi della stabilità del carico prima di sganciarlo; g) accompagnare il gancio fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali durante la manovra di richiamo.

RISCHIO: "Elettrocuzione" Descrizione del Rischio: Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Realizzazione di impianto di protezione

da scariche atmosferiche del cantiere; Realizzazione di impianto elettrico del cantiere; Prescrizioni Organizzative:

Soggetti abilitati. I lavori su impianti o apparecchiature elettriche devono essere effettuati solo da imprese singole o associate (elettricisti) abilitate che dovranno rilasciare, prima della messa in esercizio dell'impianto, la "dichiarazione di conformità".

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 82; D.M. 22 gennaio 2008 n.37.

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RISCHIO: "Investimento, ribaltamento" Descrizione del Rischio: Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere; Realizzazione della viabilità del cantiere;

Prescrizioni Esecutive: Presenza di manodopera. Nei lavori di scavo con mezzi meccanici non devono essere eseguiti altri lavori che comportano la presenza di manodopera nel campo di azione dell'escavatore.

Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118.

RISCHIO: M.M.C. (sollevamento e trasporto) Descrizione del Rischio: Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere; Realizzazione della recinzione e degli accessi al

cantiere; Realizzazione della viabilità del cantiere; Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso; Montaggio di strutture verticali in acciaio; Montaggio di strutture orizzontali in acciaio; Posa di lucernario;

Misure tecniche e organizzative: Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni microclimatiche adeguate; b) gli spazi dedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento dei carichi deve essere eseguito sempre con due mani e da una sola persona; d) il carico da sollevare non deve essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altre attività di movimentazione manuale devono essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) i gesti di sollevamento devono essere eseguiti in modo non brusco.

RISCHIO: R.O.A. (operazioni di saldatura) Descrizione del Rischio: Lesioni localizzate agli occhi durante le lavorazioni di saldatura, taglio termico e altre attività che comportano emissione di radiazioni ottiche artificiali. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere;

Realizzazione di impianto idrico del cantiere; Montaggio di strutture verticali in acciaio; Montaggio di strutture orizzontali in acciaio;

Misure tecniche e organizzative: Misure tecniche, organizzative e procedurali. Al fine di ridurre l'esposizione a radiazioni ottiche artificiali devono essere adottate le seguenti misure: a) durante le operazioni di saldatura devono essere adottati metodi di lavoro che comportano una minore esposizione alle radiazioni ottiche; b) devono essere applicate adeguate misure tecniche per ridurre l'emissione delle radiazioni ottiche, incluso, quando necessario, l'uso di dispositivi di sicurezza, schermatura o analoghi meccanismi di protezione della salute; c) devono essere predisposti opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature per le operazioni di saldatura, dei luoghi di lavoro e delle postazioni di lavoro; d) i luoghi e le postazioni di lavoro devono essere progettati al fine di ridurre l'esposizione alle radiazioni ottiche prodotte dalle operazioni di saldatura; e) la durata delle operazioni di saldatura deve essere ridotta al minimo possibile; f) i lavoratori devono avere la disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale dalle radiazioni ottiche prodotte durante le operazioni di saldatura; g) i lavoratori devono avere la disponibilità delle istruzioni del fabbricante delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di saldatura; h) le aree in cui si effettuano operazioni di saldatura devono essere indicate con un'apposita segnaletica e l'accesso alle stesse deve essere limitato.

Dispositivi di protezione individuale: Devono essere forniti: a) schermo facciale; b) maschera con filtro specifico.

RISCHIO: Rumore Descrizione del Rischio: Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;

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Nelle macchine: Autocarro; Pala meccanica; Autogru; Gru a torre;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative: Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; b) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.

RISCHIO: Vibrazioni Descrizione del Rischio: Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle macchine: Autocarro; Autogru;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Inferiore a 0,5 m/s²".

Misure tecniche e organizzative: Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo.

b) Nelle macchine: Pala meccanica;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²".

Misure tecniche e organizzative: Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo. Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere. Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate: a) devono essere adeguate al lavoro da svolgere; b) devono essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) devono produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) devono essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.

Dispositivi di protezione individuale: Devono essere forniti: a) indumenti protettivi; b) dispositivi di smorzamento; c) sedili ammortizzanti.

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ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni Elenco degli attrezzi: 1) Andatoie e Passerelle; 2) Argano a bandiera; 3) Attrezzi manuali; 4) Avvitatore elettrico; 5) Cannello per saldatura ossiacetilenica; 6) Ponteggio metallico fisso; 7) Ponteggio mobile o trabattello; 8) Saldatrice elettrica; 9) Scala doppia; 10) Scala semplice; 11) Sega circolare; 12) Smerigliatrice angolare (flessibile); 13) Trapano elettrico. Andatoie e Passerelle Le andatoie e le passerelle sono opere provvisionali predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro collocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore andatoie e passarelle;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) indumenti protettivi.

Argano a bandiera L'argano è un apparecchio di sollevamento utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recupero e piccola ristrutturazione per il sollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Elettrocuzione; 4) Scivolamenti, cadute a livello; 5) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore argano a bandiera;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) attrezzatura anticaduta; e) indumenti protettivi.

Attrezzi manuali Gli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Punture, tagli, abrasioni; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza.

Avvitatore elettrico L'avvitatore elettrico è un utensile elettrico di uso comune nel cantiere edile.

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Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore avvitatore elettrico;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza.

Cannello per saldatura ossiacetilenica Il cannello per saldatura ossiacetilenica è impiegato essenzialmente per operazioni di saldatura o taglio di parti metalliche.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Inalazione fumi, gas, vapori; 2) Incendi, esplosioni; 3) Radiazioni non ionizzanti; 4) Rumore; 5) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore cannello per saldatura ossiacetilenica;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) occhiali protettivi; c) maschera con filtro specifico; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) grembiule per saldatore; g) indumenti protettivi.

Ponteggio metallico fisso Il ponteggio metallico fisso è un'opera provvisionale realizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Scivolamenti, cadute a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) attrezzature anticaduta; d) indumenti protettivi.

Ponteggio mobile o trabattello Il ponteggio mobile su ruote o trabattello è un'opera provvisionale utilizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri ma che non comportino grande impegno temporale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) indumenti protettivi.

Saldatrice elettrica La saldatrice elettrica è un utensile ad arco o a resistenza per l'effettuazione di saldature elettriche.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione fumi, gas, vapori; 3) Incendi, esplosioni; 4) Radiazioni non ionizzanti;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore saldatrice elettrica;

Prescrizioni Organizzative:

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Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera con filtro specifico; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) grembiule per saldatore; g) indumenti protettivi.

Scala doppia La scala doppia (a compasso) è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Cesoiamenti, stritolamenti; 3) Movimentazione manuale dei carichi; 4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) Scala doppia: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Organizzative: Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale doppie devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 m; 4) le scale doppie devono essere provviste di catena o dispositivo analogo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.

2) DPI: utilizzatore scala doppia; Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.

Scala semplice La scala a mano semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Movimentazione manuale dei carichi; 3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) Scala semplice: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Organizzative: Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori.

2) DPI: utilizzatore scala semplice; Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.

Sega circolare La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Punture, tagli, abrasioni; 4) Rumore; 5) Scivolamenti, cadute a livello; 6) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore sega circolare;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) guanti; e) calzature di sicurezza.

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Smerigliatrice angolare (flessibile) La smerigliatrice angolare, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca un disco ruotante la cui funzione è quella di tagliare, smussare, lisciare superfici. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Punture, tagli, abrasioni; 4) Rumore; 5) Vibrazioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti antivibrazioni; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.

Trapano elettrico Il trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Punture, tagli, abrasioni; 4) Rumore; 5) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore trapano elettrico;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) maschera antipolvere; c) guanti; d) calzature di sicurezza.

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MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni Elenco delle macchine: 1) Autocarro; 2) Autogru; 3) Gru a torre; 4) Pala meccanica. Autocarro L'autocarro è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione, materiali di risulta ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) Cesoiamenti, stritolamenti; 2) Getti, schizzi; 3) Inalazione polveri, fibre; 4) Incendi, esplosioni; 5) Investimento, ribaltamento; 6) Rumore; 7) Urti, colpi, impatti, compressioni; 8) Vibrazioni; Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore autocarro;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) maschera antipolvere (in presenza di lavorazioni polverose); c) guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

Autogru L'autogru è un mezzo d'opera dotato di braccio allungabile per la movimentazione, il sollevamento e il posizionamento di materiali, di componenti di macchine, di attrezzature, di parti d'opera, ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 2) Elettrocuzione; 3) Getti, schizzi; 4) Incendi, esplosioni; 5) Investimento, ribaltamento; 6) Punture, tagli, abrasioni; 7) Rumore; 8) Urti, colpi, impatti, compressioni; 9) Vibrazioni; Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore autogru;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in caso di cabina aperta); c) guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

Gru a torre La gru è il principale mezzo di sollevamento e movimentazione dei carichi in cantiere. Le gru possono essere dotate di basamenti fissi o su rotaie, per consentire un più agevole utilizzo durante lo sviluppo del cantiere senza dover essere costretti a smontarla e montarla ripetutamente.

Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Elettrocuzione; 4) Rumore;

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Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore gru a torre;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) attrezzatura anticaduta (interventi di manutenzione); e) indumenti protettivi.

Pala meccanica La pala meccanica è una macchina operatrice dotata di una benna mobile utilizzata per operazioni di scavo, carico, sollevamento, trasporto e scarico di terra o altri materiali incoerenti.

Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) Cesoiamenti, stritolamenti; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Incendi, esplosioni; 4) Investimento, ribaltamento; 5) Rumore; 6) Scivolamenti, cadute a livello; 7) Vibrazioni; Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore pala meccanica;

Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in presenza di cabina aperta); c) maschera antipolvere (in presenza di cabina aperta); d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

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POTENZA SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE (art 190, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ATTREZZATURA Lavorazioni Potenza Sonora dB(A)

Scheda

Avvitatore elettrico Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Montaggio di strutture verticali in acciaio; Montaggio di strutture orizzontali in acciaio. 107.0 943-(IEC-84)-RPO-01

Sega circolare Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Allestimento di servizi sanitari del cantiere . 113.0 908-(IEC-19)-RPO-01

Smerigliatrice angolare (flessibile)

Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Allestimento di servizi sanitari del cantiere ; Smobilizzo del cantiere; Montaggio di strutture verticali in acciaio; Montaggio di strutture orizzontali in acciaio. 113.0 931-(IEC-45)-RPO-01

Trapano elettrico Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Allestimento di servizi sanitari del cantiere ; Realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche del cantiere; Realizzazione di impianto elettrico del cantiere; Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere; Realizzazione di impianto idrico del cantiere; Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso; Smobilizzo del cantiere. 107.0 943-(IEC-84)-RPO-01

MACCHINA Lavorazioni Potenza Sonora dB(A)

Scheda

Autocarro Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere; Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Realizzazione della viabilità del cantiere; Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Allestimento di servizi sanitari del cantiere ; Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso; Montaggio e smontaggio della gru a torre; Smobilizzo del cantiere; Montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01

Autogru Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Allestimento di servizi sanitari del cantiere ; Montaggio e smontaggio della gru a torre; Smobilizzo del cantiere; Montaggio di strutture verticali in acciaio; Montaggio di strutture orizzontali in acciaio; Montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01

Gru a torre Montaggio di copertura in lamiera grecata; Posa di lucernario; Realizzazione di opere di lattoneria. 101.0 960-(IEC-4)-RPO-01

Pala meccanica Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere; Realizzazione della viabilità del cantiere. 104.0 936-(IEC-53)-RPO-01

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COORDINAMENTO DELLE LAVORAZIONI E FASI 1) Interferenza nel periodo dal 03/08/2015 al 07/08/2015 per un totale di 5 giorni lavorativi. Fasi: - Montaggio di strutture verticali in acciaio - Montaggio di strutture orizzontali in acciaio Le lavorazioni su elencate, svolte dall'impresa IMPRESA PRINCIPALE, sono eseguite rispettivamente dal 20/07/2015 al 07/08/2015 per 15 giorni lavorativi, e dal 03/08/2015 al 21/08/2015 per 15 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 03/08/2015 al 07/08/2015 per 5 giorni lavorativi.

Coordinamento: a) Le operazioni di sollevamento e/o di trasporto di carichi devono avvenire evitando il passaggio dei carichi sospesi al di sopra di postazioni di lavoro. b) L'area sottostante la traiettoria di passaggio dei carichi deve essere opportunamente delimitata. c) La circolazione delle macchine operatrici deve avvenire utilizzando percorsi ben definiti e la velocità deve risultare ridotta a passo d'uomo. d) Il personale non strettamente necessario alle lavorazioni dovrà allontanarsi dalla zona interessata e gli addetti dovranno adottare, se del caso, i dispositivi di protezione individuale idonei alle attività. e) In prossimità della zona d'intervento è necessario allontanare preventivamente tutti i materiali facilmente infiammabili; qualora i suddetti materiali non possono essere allontanati è necessario proteggerli con teli protettivi. f) Delimitare e segnalare la zona di intervento a radiazioni non ionizzanti. g) Delimitare e segnalare la zona di intervento a livello di rumorosità elevato.

Rischi Trasmissibili: Montaggio di strutture verticali in acciaio:

a) Inalazione fumi, gas, vapori Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE b) Incendi, esplosioni Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE c) Radiazioni non ionizzanti Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE d) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE e) Rumore Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE

Montaggio di strutture orizzontali in acciaio: a) Inalazione fumi, gas, vapori Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE b) Incendi, esplosioni Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE c) Radiazioni non ionizzanti Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE d) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE e) Rumore Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE

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COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE,

INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA

(punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE

COLLETTIVACOLLETTIVACOLLETTIVACOLLETTIVA

(punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

PROCEDURE DA ATTUARE PER IL COORDINAMENTO nell'utilizzo delle parti

comuni:

Il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione dell'opera indìce una riunione con la Committenza prima dell'inizio del cantiere al fine di verificare che i percorsi l'utilizzo delle parti comuni avvenga nel rispetta della vigente normativa ed effettivamente senza interferenze. Nel caso in cui si dovessero adottare disposizioni diverse da quanto prescritto dal PSC in fase di progettazione, si modifica il piano stesso, i lay-out di cantiere, il cronoprogramma e si formula la valutazione ed analisi del rischio residuo. Prima dell'inizio di ogni singoloi cantiere, si trasmette copia del PSC aggiornato all'impresa appaltatrice, che a sua volta lo trasmette alle imprese subappaltatrici interessate, e/o ai lavoratori autonomi, al fine di aggiornare il loro POS. Il CSE verifica l'adeguamento dei POS e dà l'autorizzazione per l'inizio delle lavorazioni. Si ricorda quanto segue:

. Gli apprestamentiapprestamentiapprestamentiapprestamenti comprendono: ponteggi, tra battelli, ponti su cavalletti, impalcati, parapetti, andatoie, passerelle, armature delle pareti degli scavi, gabinetti, locali per lavarsi, spogliatoi, refettori, recinzioni di cantiere, locali di ricovero e di riposo (dormitori, camere di medicazione, infermerie- non presenti in cantiere ).

2. Le attrezzatureattrezzatureattrezzatureattrezzature comprendono: centrali e impianti di betonaggio, betoniere, gru, autogrù, argani, elevatori, macchine movimento terra, macchine movimento terra speciali e derivate, seghe circolari, piegaferri, impianti elettrici di cantiere, impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti antincendio, impianti di evacuazione fumi, impianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo, impianti fognari.

Gli apprestamentGli apprestamentGli apprestamentGli apprestamenti e le attrezzaturei e le attrezzaturei e le attrezzaturei e le attrezzature devono essere sempre in numero adeguato al numero delle maestranze presenti in cantiere, nel rispetto del Regolamento d'Igiene ed edilizia.

Le maestranze devono essere responsabili dello stato manutentivo dell'apprestamento o dell'attrezzatura utilizzato e, qualora fosse riscontrata qualsiasi anomalia o difformità che possa pregiudicare la rispondenza dello stesso alle normative, devono immediatamente comunicarlo al responsabile di cantiere. L'impresa appaltarice si fa carico di garantire l'efficienza degli apprestamenti di cantiere mediante un'accurata e costante manutenzione.

3. Le infrastruttureinfrastruttureinfrastruttureinfrastrutture comprendono: viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici, percorsi pedonali, aree di deposito materiali, attrezzature e rifiuti di cantiere.

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4. I mezzi e servizi di protezione collettivamezzi e servizi di protezione collettivamezzi e servizi di protezione collettivamezzi e servizi di protezione collettiva comprendono:segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, attrezzature per primo soccorso, illuminazione di emergenza, mezzi estinguenti, servizi di gestione delle emergenze.

Impresa appaltatrice, imprese subappaltatrici, lavoratori autonomi utilizzano le infrastrutture di cantiere. L'impresa appaltatrice si fa carico dello stato manutentivo delle stesse e del perfetto funzionamento dei mezzi e servizi di protezione collettiva.

Il CSE verifica che i punti 1,2,3,4 siano sempre efficienti ed adeguati alle reali necessità di cantiere.

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MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELLA RECIPROCA

INFORMAZIONE TRA LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI

(punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE, MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE, MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE, MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE DEL COORDINAMENTO E DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE DEL COORDINAMENTO E DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE DEL COORDINAMENTO E DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE

TRA LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMITRA LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMITRA LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMITRA LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI (punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Coordinamento delle Imprese e dei lavoratori autonomi

L'impresa, nel caso in cui faccia ricorso al lavoro di altre imprese esecutrici o lavoratori autonomi, provvederà al coordinamento delle stesse secondo quanto previsto dal piano di sicurezza e coordinamento. Nell'ambito di questo coordinamento, sarà compito dell'impresa aggiudicataria trasmettere alle imprese esecutrici e fornitrici la documentazione della sicurezza, incluse tutte le decisioni prese durante le riunioni per la sicurezza ed i sopralluoghi e le ispezioni in cantiere eseguiti dal coordinatore per l'esecuzione. Le imprese esecutrici dovranno documentare al coordinatore per l'esecuzione ed al responsabile dell'impresa aggiudicataria, l'adempimento delle eventuali prescrizioni emanate mediante l'invio di formale comunicazione. PIANIFICAZIONE IMPRESEPIANIFICAZIONE IMPRESEPIANIFICAZIONE IMPRESEPIANIFICAZIONE IMPRESE In sede di appalto sarà possibile una pianificazione significativa delle imprese con la relativa individuazione dei rischi di lavorazioni in sovrapposizione. Si rimanda la trattazione dell'argomento in sede di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dell'opera. Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per la sicurezza Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significative modifiche apportate, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano e raccogliere le eventuali proposte che il rappresentante per la sicurezza potrà formulare. Disposizioni per il coordinamento dei Piani Operativi con il Piano di Sicurezza I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmette il proprio Piano Operativo al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio dei rispettivi lavori, al fine di consentirgli la verifica della congruità degli stessi con il Piano di Sicurezza e di Coordinamento. Il coordinatore dovrà valutare l'idoneità dei Piani Operativi disponendo, se lo riterrà necessario, che essi vengano resi coerenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento. Ove i suggerimenti dei datori di lavoro garantiscano una migliore sicurezza del cantiere, potrà, altresì, decidere di adottarli modificando il Piano di Sicurezza e di Coordinamento. Prima dell'inizio dell'attività lavorativa in sovrapposizione, il CSE effettua una riunione fra il datore di lavoro dell'impresa che opera in cantiere, il datore di lavoro dell'impresa appaltatrice, e i lavoratori autonomi. Il CSE verifica che la trattazione dei relativi POS sia esaustiva; ogni datore di lavoro e lavoratore autonomo evidenzia i rischi della lavorazione da effettuare, informando le altre imprese. Il CSE, avendo già valutato quali apprestamenti aggiuntivi utilizzare, informa sull'utilizzo degli stessi e sulle modalità della cooperazione fra le imprese

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ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI

LAVORATORI (punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

(punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORITUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORITUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORITUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALIDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALIDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALIDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI Per quanto concerne la tutela della salute dei lavoratori, mediante l'utilizzo specifico di dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) durante lo svolgimento delle fasi di lavoro programmate per la realizzazione delle opere, si fa riferimento a quanto prescritto dai piani operativi di sicurezza e tutela dei lavoratori redatti dalle singole imprese, siano esse in appalto o in subappalto. ORGANIZZAZIONE DEL LAVOROORGANIZZAZIONE DEL LAVOROORGANIZZAZIONE DEL LAVOROORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Formazione/Informazione dei Lavoratori:Formazione/Informazione dei Lavoratori:Formazione/Informazione dei Lavoratori:Formazione/Informazione dei Lavoratori: Formazione: Il Coordinatore per la sicurezza durante l'esecuzione dei lavori individua nella formazione del personale su sicurezza ed igiene nel luogo di lavoro un punto basilare per tutto il sistema sicurezza aziendale. Pertanto provvede affinché ciascun lavoratore delle ditte in appalto o in regime di subappalto riceva dal proprio datore di lavoro una formazione adeguata in materia con particolare riferimento al proprio lavoro ed alle proprie mansioni.

La formazione dei lavoratori viene svolta nei seguenti casi: - creazione del sistema sicurezza; - assunzione; - trasferimento o cambio mansione; - esecuzione di nuove lavorazioni;

- introduzione di nuove attrezzature di lavoro, di nuove sostanze e preparati pericolosi, di nuove tecnologie.

Il Coordinatore per la sicurezza durante l'esecuzione dei lavori provvede che la formazione

sia svolta attraverso la partecipazione di tutti i lavoratori a riunioni interne di formazione sui rischi generali e relative misure di prevenzione, sui rischi specifici e sulle misure relative all'uso delle attrezzature/prodotti, sulle prescrizioni di legge in materia di salute e di igiene.

I lavoratori incaricati dell'attività di pronto soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione sono sottoposti ad attività formativa specifica relativamente alle mansioni per e quali sono indicati. Informazione: Il Coordinatore per la sicurezza durante l'esecuzione dei lavori verifica che le maestranze presenti in cantiere siano informate dal loro datore di lavoro sulla valutazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione adottate, come indicate dalle schede di valutazione dei rischi (schede tecniche di lavorazione) elencate nel piano di sicurezza dell'impresa (sia per la ditta appaltatrice che per quelle in subappalto). Per quanto riguarda i lavoratori esposti a rischi derivanti da preparati/sostanze pericolose, il Coordinatore verifica che i lavoratori abbiano ricevuto dal proprio datore di lavoro copia delle schede tecniche e delle norme di utilizzo relative ai singoli prodotti.

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Il Coordinatore per la sicurezza durante l'esecuzione dei lavori predispone la distribuzione dell'organigramma per la sicurezza a tutti i lavoratori (affissione dello stesso in luoghi di massima evidenza). Il Coordinatore distribuisce il documento relativo alla procedura di pronto soccorso, lotta antincendio ed emergenza ad ogni singolo lavoratore.

RESPONSABILITA'RESPONSABILITA'RESPONSABILITA'RESPONSABILITA'

La ditta appaltatrice si impegna affinchè le maestranze (tutti i lavoratori presenti in cantiere) siano rese edotte sulle modalità di intervento, di utilizzo delle macchine e dei mezzi di protezione mediante l'illustrazione dei piano per la sicurezza fisica dei lavoratori relativi al cantiere in oggetto, che saranno comunque tenuti sempre a disposizione in cantiere.

La ditta appaltatrice si fa carico di verificare che le ditte in subappalto: - siano in regola rispetto agli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle Leggi e dai

contratti vigenti; - che abbiano tutti i requisiti per svolgere le lavorazioni indicate - che possiedano i mezzi necessari per lo svolgimento del lavoro in sicurezza

AGGIORNAMEAGGIORNAMEAGGIORNAMEAGGIORNAMENTONTONTONTO IL DIAGRAMMA DI GANTT CHE VIENE REDATTO IN FASE DI PROGETTAZIONE IL DIAGRAMMA DI GANTT CHE VIENE REDATTO IN FASE DI PROGETTAZIONE IL DIAGRAMMA DI GANTT CHE VIENE REDATTO IN FASE DI PROGETTAZIONE IL DIAGRAMMA DI GANTT CHE VIENE REDATTO IN FASE DI PROGETTAZIONE CORRISPONDE ALLE SCELTE DEL CRONOPROGRAMMA REDATTO DAL PROGETTISTA CORRISPONDE ALLE SCELTE DEL CRONOPROGRAMMA REDATTO DAL PROGETTISTA CORRISPONDE ALLE SCELTE DEL CRONOPROGRAMMA REDATTO DAL PROGETTISTA CORRISPONDE ALLE SCELTE DEL CRONOPROGRAMMA REDATTO DAL PROGETTISTA ED ALLEGATO AL PROGETTO D'APPALTO. TUTTAVIA IN CORSO D'OPERA TALE ED ALLEGATO AL PROGETTO D'APPALTO. TUTTAVIA IN CORSO D'OPERA TALE ED ALLEGATO AL PROGETTO D'APPALTO. TUTTAVIA IN CORSO D'OPERA TALE ED ALLEGATO AL PROGETTO D'APPALTO. TUTTAVIA IN CORSO D'OPERA TALE PROGRAMMA PUO' SUBIRE VARIAZIONI ANCHE POCO SIGNIFICAPROGRAMMA PUO' SUBIRE VARIAZIONI ANCHE POCO SIGNIFICAPROGRAMMA PUO' SUBIRE VARIAZIONI ANCHE POCO SIGNIFICAPROGRAMMA PUO' SUBIRE VARIAZIONI ANCHE POCO SIGNIFICATIVE. IL CSE, OGNI TIVE. IL CSE, OGNI TIVE. IL CSE, OGNI TIVE. IL CSE, OGNI QUALVOLTA REGISTRI QUALVOLTA REGISTRI QUALVOLTA REGISTRI QUALVOLTA REGISTRI ---- NEL CORSO D'OPERA NEL CORSO D'OPERA NEL CORSO D'OPERA NEL CORSO D'OPERA ---- UN QUALSIASI DISCOSTAMENTO DAL UN QUALSIASI DISCOSTAMENTO DAL UN QUALSIASI DISCOSTAMENTO DAL UN QUALSIASI DISCOSTAMENTO DAL DIAGRAMMA DI GANTT, E' TENUTO A MODIFICARLO IMMEDIATAMENTE E A DIAGRAMMA DI GANTT, E' TENUTO A MODIFICARLO IMMEDIATAMENTE E A DIAGRAMMA DI GANTT, E' TENUTO A MODIFICARLO IMMEDIATAMENTE E A DIAGRAMMA DI GANTT, E' TENUTO A MODIFICARLO IMMEDIATAMENTE E A RIVALUTARE LE MODALITA' DI COORDINAMENTO E LE INTERFERENZE CHE SI VANNO RIVALUTARE LE MODALITA' DI COORDINAMENTO E LE INTERFERENZE CHE SI VANNO RIVALUTARE LE MODALITA' DI COORDINAMENTO E LE INTERFERENZE CHE SI VANNO RIVALUTARE LE MODALITA' DI COORDINAMENTO E LE INTERFERENZE CHE SI VANNO A CREARE. iN BASE ALLAA CREARE. iN BASE ALLAA CREARE. iN BASE ALLAA CREARE. iN BASE ALLA NUOVA RIELABORAZIONE, PROVVEDERA' A INDICARE NUOVA RIELABORAZIONE, PROVVEDERA' A INDICARE NUOVA RIELABORAZIONE, PROVVEDERA' A INDICARE NUOVA RIELABORAZIONE, PROVVEDERA' A INDICARE NUOVE STRATEGIE DI ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA.NUOVE STRATEGIE DI ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA.NUOVE STRATEGIE DI ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA.NUOVE STRATEGIE DI ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA. Consultazione dei Lavoratori: Consultazione dei Lavoratori: Consultazione dei Lavoratori: Consultazione dei Lavoratori: Direttiva CEE/CEEA/CE n° 391 del 12/06/1989

Art. 11 - Consultazione e partecipazione dei lavoratori. 1. 1. 1. 1. I datori di lavoro consultano i lavoratori e/o i loro rappresentanti e permettono la partecipazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti in tutte le questioni che riguardano la sicurezza e la protezione della salute durante il lavoro. Ciò comporta: - la consultazione dei lavoratori; - il diritto dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti di fare proposte; - la partecipazione equilibrata conformemente alle legislazioni e/o prassi nazionali. 2.2.2.2. I lavoratori o i rappresentanti dei lavoratori i quali hanno una funzione specifica in materia di protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori partecipano in modo equilibrato, conformemente alle legislazioni e/o prassi nazionali, o sono consultati preventivamente e tempestivamente dal datore di lavoro:

i. su qualunque azione che possa avere effetti rilevanti sulla sicurezza e sulla salute;

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a. sulla designazione dei lavoratori di cui all'articolo 7, paragrafo 1, e all'articolo 8, paragrafo 2 e sulle attività previste all'articolo 7, paragrafo 1;

ii. sulle informazioni di cui all'articolo 9, paragrafo 1 e all'articolo 10; iii. sull'eventuale ricorso a competenze (persone o servizi) esterne

all'impresa e/o allo stabilimento, previsto all'articolo 7,paragrafo 3; iv. sulla concezione e organizzazione della formazione di cui all'articolo 12.

3.3.3.3. I rappresentanti dei lavoratori i quali hanno una funzione specifica in materia di protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori hanno il diritto di chiedere al datore di lavoro di prendere misure adeguate e di presentargli proposte in tal senso, per ridurre qualsiasi rischio per i lavoratori e/o eliminare le cause di pericolo. 4.4.4.4. I lavoratori di cui al paragrafo 2 ed i rappresentanti dei lavoratori di cui ai paragrafi 2 e 3 non possono subire pregiudizio a causa delle rispettive attività contemplate ai paragrafi 2 e 3. 5.5.5.5. Il datore di lavoro è tenuto a concedere ai rappresentanti dei lavoratori i quali hanno una funzione specifica in materia di protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori un sufficiente esonero dal lavoro - senza perdita di retribuzione - ed a mettere a loro disposizione i mezzi necessari per esercitare i diritti e le funzioni derivanti dalla presente direttiva. 6.6.6.6. I lavoratori e/o i loro rappresentanti hanno il diritto di fare ricorso, conformemente alle legislazioni e/o prassi nazionali, all'autorità competente in materia di sicurezza e di protezione della salute durante il lavoro, qualora ritengano che le misure prese ed i mezzi impiegati dal datore di lavoro non siano sufficienti per garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro. (1) I rappresentanti dei lavoratori devono avere la possibilità di presentare le proprie osservazioni in occasione delle visite e verifiche effettuate dall'autorità competente. Utilizzo di Agenti Cancerogeni: Utilizzo di Agenti Cancerogeni: Utilizzo di Agenti Cancerogeni: Utilizzo di Agenti Cancerogeni: Sostituzione e riduzione. Il datore di lavoro evita o riduce l'utilizzazione di un agente cancerogeno sul luogo di lavoro in particolare sostituendolo, sempre che ciò sia tecnicamente possibile, con una sostanza o un preparato o un procedimento che nelle condizioni in cui viene utilizzato è meno nocivo alla salute e eventualmente alla sicurezza dei lavoratori. Se non è tecnicamente possibile sostituire l'agente cancerogeno il datore di lavoro provvede affinché la produzione o l'utilizzazione dell'agente cancerogeno avvenga in un sistema chiuso. Se il ricorso ad un sistema chiuso non è tecnicamente possibile il datore di lavoro provvede affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile. Valutazione del rischio. Il datore di lavoro effettua una valutazione dell'esposizione a agenti cancerogeni, i risultati della quale sono riportati nel documento di cui all'art. 4, comma 2 del D.Lgs. 626/94. Detta valutazione tiene conto, in particolare, delle caratteristiche delle lavorazioni, della loro durata e della loro frequenza, dei quantitativi di agenti cancerogeni prodotti ovvero utilizzati, della loro concentrazione, della capacità degli stessi di penetrare nell'organismo

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per le diverse vie di assorbimento, anche in relazione al loro stato di aggregazione e, qualora allo stato solido, se in massa compatta o in scaglie o in forma polverulenta e se o meno contenuti in una matrice solida che ne riduce o ne impedisce la fuoriuscita. Il datore di lavoro, in relazione ai risultati della valutazione del rischio, adotta le misure preventive e protettive del presente titolo, adattandole alle particolarità delle situazioni lavorative. Il datore di lavoro effettua nuovamente la valutazione in occasione di modifiche del processo produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute sul lavoro e, in ogni caso, trascorsi tre anni dall'ultima valutazione effettuata. Misure tecniche, organizzative, procedurali. Il datore di lavoro: a) assicura, applicando metodi e procedure di lavoro adeguati, che nelle varie operazioni lavorative sono impiegati quantitativi di agenti cancerogeni non superiori alle necessità delle lavorazioni e che gli agenti cancerogeni in attesa di impiego, in forma fisica tale da causare rischio di introduzione, non sono accumulati sul luogo di lavoro in quantitativi superiori alle necessità predette; b) limita al minimo possibile il numero dei lavoratori esposti o che possono essere esposti ad agenti cancerogeni anche isolando le lavorazioni in aree predeterminate provviste di adeguati segnali di avvertimento e di sicurezza, compresi i segnali "vietato fumare", ed accessibili soltanto ai lavoratori che debbono recarvisi per motivi connessi con la loro mansione o con la loro funzione. In dette aree è fatto divieto di fumare; c) progetta, programma e sorveglia le lavorazioni in modo che non vi è emissione di agenti cancerogeni nell'aria. Se ciò non è tecnicamente possibile, l'eliminazione degli agenti cancerogeni deve avvenire il più vicino possibile al punto di emissione mediante aspirazione localizzata. L'ambiente di lavoro deve comunque essere dotato di un adeguato sistema di ventilazione generale; d) provvede alla misurazione di agenti cancerogeni per verificare l'efficacia delle misure di cui alla lettera c) e per individuare precocemente le esposizioni anomale causate da un evento non prevedibile o da un incidente, con metodi di campionatura e di misurazione conformi alle indicazioni dell'allegato VIII del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277; e) provvede alla regolare e sistematica pulitura dei locali, delle attrezzature e degli impianti; f) elabora procedure per i casi di emergenza che possono comportare esposizioni elevate; g) assicura che gli agenti cancerogeni sono conservati, manipolati, trasportati in condizioni di sicurezza; h) assicura che la raccolta e l'immagazzinamento, ai fini dello smaltimento degli scarti e dei residui delle lavorazioni contenenti agenti cancerogeni, avvengano in condizioni di sicurezza, in particolare utilizzando contenitori ermetici etichettati in modo chiaro, netto, visibile; i) dispone, su conforme parere del medico competente, misure protettive particolari per quelle categorie di lavoratori per i quali l'esposizione a taluni agenti cancerogeni presenta rischi particolarmente elevati. Misure igieniche. Il datore di lavoro assicura che i lavoratori dispongano di servizi igienici appropriati ed adeguati e dispone che i lavoratori abbiano in dotazione idonei indumenti protettivi da riporre in posti separati dagli abiti civili. Inoltre provvede affinché i dispositivi di protezione

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individuale siano custoditi in luoghi determinati, controllati e puliti dopo ogni utilizzazione, provvedendo altresì a far riparare o sostituire quelli difettosi, prima di ogni nuova utilizzazione. Deve essere vietato ai lavoratori assumere cibi e bevande o fumare nelle zone di lavoro di cui all'art. 64, lettera b del D.Lgs. 626/94).

Informazione e formazione. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori, mediante una foramzione adeguata, sulla base delle conoscenze disponibili, informazioni ed istruzioni, in particolare per quanto riguarda: - gli agenti cancerogeni presenti nei cicli lavorativi, la loro dislocazione, i rischi per la salute connessi al loro impiego, ivi compresi i rischi supplementari dovuti al fumare; - le precauzioni da prendere per evitare l'esposizione, le misure igieniche da osservare, la necessità di indossare e impiegare indumenti di lavoro e protettivi e dispositivi individuali di protezione ed il loro corretto impiego, il modo di prevenire il verificarsi di incidenti e le misure da adottare per ridurre al minimo le conseguenze. L'informazione e la formazione di cui ai commi 1 e 2 sono fornite prima che i lavoratori siano adibiti alle attività in questione e vengono ripetute, con frequenza almeno quinquennale, e comunque ogni qualvolta si verificano nelle lavorazioni cambiamenti che influiscono sulla natura e sul grado dei rischi. Il datore di lavoro provvede inoltre affinché gli impianti, i contenitori, gli imballaggi contenenti agenti cancerogeni siano etichettati in maniera chiaramente leggibile e comprensibile. I contrassegni utilizzati e le altre indicazioni devono essere conformi al disposto della legge 29 maggio 1974, n. 256, e successive modifiche ed integrazioni. Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche. I lavoratori per i quali la valutazione ha evidenziato un rischio per la salute sono sottoposti a sorveglianza sanitaria secondo quanto prescritto dal D.Lgs. 626/94. Il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori sulla base delle risultanze degli esami clinici e biologici effettuati. Tali misure possono comprendere l'allontanamento del lavoratore secondo le procedure dell'art. 8 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277.

Registro di esposizione e cartelle sanitarie. I lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria sono iscritti in un registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l'attività svolta, l'agente cancerogeno utilizzato e, ove noto, il valore dell'esposizione a tale agente. Detto registro è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura a tenuta per il tramite del medico competente. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi e il rappresentante per la sicurezza hanno accesso a detto registro. Tale documentazione viene custodita e trasmessa agli organi competenti secondo le modalità previste dal D.Lgs. 626/94 art. 70. Utilizzo di Agenti Biologici: Utilizzo di Agenti Biologici: Utilizzo di Agenti Biologici: Utilizzo di Agenti Biologici: Classificazione degli agenti biologici. Gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti quattro gruppi a seconda del rischio di infezione: gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani;

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gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; gruppo 4: un agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Nel caso in cui l'agente biologico oggetto di classificazione non può essere attribuito in modo inequivocabile ad uno fra i due gruppi sopraindicati, esso va classificato nel gruppo di rischio più elevato tra le due possibilità. Comunicazione. Il datore di lavoro che intende esercitare attività che comportano uso di agenti biologici dei gruppi 2 o 3, comunica all'organo di vigilanza territorialmente competente le seguenti informazioni, almeno 30 giorni prima dell'inizio dei lavori: a) il nome e l'indirizzo dell'azienda e il suo titolare; b) il documento di cui all'art. 78, comma 5 del D.Lgs. 626/94. Anche il datore di lavoro che è stato autorizzato all'esercizio di attività che comporta l'utilizzazione di un agente biologico del gruppo 4 è tenuto alla comunicazionedi cui sopra. Il datore di lavoro invia una nuova comunicazione ogni qualvolta si verificano nelle lavorazioni mutamenti che comportano una variazione significativa del rischio per la salute sul posto di lavoro, o, comunque, ogni qualvolta si intende utilizzare un nuovo agente classificato dal datore di lavoro in via provvisoria. Autorizzazione. 1. Il datore di lavoro che intende utilizzare, nell'esercizio della propria attività, un agente biologico del gruppo 4 deve munirsi di autorizzazione del Ministero della sanità. Valutazione del rischio. Il datore di lavoro, nella valutazione del rischio tiene conto a) della classificazione degli agenti biologici che presentano o possono presentare un pericolo per la salute umana quale risultante dall'allegato XI della 626/94 o, in assenza, di quella effettuata dal datore di lavoro stesso sulla base delle conoscenze disponibili e seguendo i criteri di cui all'art. 75, commi 1 e 2 della 626/94; b) dell'informazione sulle malattie che possono essere contratte; c) dei potenziali effetti allergici e tossici; d) della conoscenza di una patologia della quale è affetto un lavoratore, che è da porre in correlazione diretta all'attività lavorativa svolta;

e) delle eventuali ulteriori situazioni rese note dall'autorità sanitaria competente che possono influire sul rischio; f) del sinergismo dei diversi gruppi di agenti biologici utilizzati. Il datore di lavoro applica i principi di buona prassi microbiologica, ed adotta, in relazione ai rischi accertati, le misure protettive e preventive adattandole alle particolarità delle situazioni lavorative.

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Il datore di lavoro effettua nuovamente la valutazione del rischio in occasione di modifiche dell'attività lavorativa significative ai fini della sicurezza e della salute sul lavoro e, in ogni caso, trascorsi tre anni dall'ultima valutazione effettuata. Misure tecniche, organizzative, procedurali. In tutte le attività per le quali la valutazione del rischio evidenzia rischi per la salute dei lavoratori il datore di lavoro attua misure tecniche, organizzative e procedurali, per evitare ogni esposizione degli stessi ad agenti biologici. In particolare, il datore di lavoro: - evita l'utilizzazione di agenti biologici nocivi, se il tipo di attività lavorativa lo consente; - limita al minimo i lavoratori esposti, o potenzialmente esposti, al rischio di agenti biologici; - progetta adeguatamente i processi lavorativi; - adotta misure collettive di protezione ovvero misure di protezione individuali qualora non sia possibile evitare altrimenti l'esposizione; - adotta misure igieniche per prevenire e ridurre al minimo la propagazione accidentale di un agente biologico fuori dal luogo di lavoro; - usa il segnale di rischio biologico, e altri segnali di avvertimento appropriati; - elabora idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare campioni di origine umana ed animale; - definisce procedure di emergenza per affrontare incidenti; - verifica la presenza di agenti biologici sul luogo di lavoro al di fuori del contenimento fisico primario, se necessario o tecnicamente realizzabile; - predispone i mezzi necessari per la raccolta, l'immagazzinamento e lo smaltimento dei rifiuti in condizioni di sicurezza, mediante l'impiego di contenitori adeguati ed identificabili eventualmente dopo idoneo trattamento dei rifiuti stessi;

concorda procedure per la manipolazione ed il trasporto in condizioni di sicurezza di agenti biologici all'interno del luogo di lavoro.

Misure igieniche. In tutte le attività nelle quali la valutazione dei rischi evidenzia pericoli per la salute dei lavoratori, il datore di lavoro assicura che: - i lavoratori dispongano dei servizi sanitari adeguati provvisti di docce con acqua calda e fredda, nonché, se del caso, di lavaggi oculari e antisettici per la pelle; - i lavoratori abbiano in dotazione indumenti protettivi od altri indumenti idonei, da riporre in posti separati dagli abiti civili; - i dispositivi di protezione individuale siano controllati, disinfettati e puliti dopo ogni utilizzazione, provvedendo altresì a far riparare o sostituire quelli difettosi prima dell'utilizzazione successiva;

gli indumenti di lavoro e protettivi che possono essere contaminati da agenti biologici vengano tolti quando il lavoratore lascia la zona di lavoro, conservati separatamente dagli altri indumenti, disinfettati, puliti e, se necessario, distrutti.

È vietato assumere cibi o bevande e fumare nelle aree di lavoro in cui c'è rischio di esposizione. Pronto Soccorso: Pronto Soccorso: Pronto Soccorso: Pronto Soccorso: Dalla Direttiva CEE/CEEA/CE n° 57 del 24/06/1992:

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Spetta al datore di lavoro garantire che in ogni momento possa essere attuato un pronto soccorso, con personale che abbia la formazione adeguata. Devono essere adottate misure per assicurare l'evacuazione per cure mediche dei lavoratori vittime di incidenti o di un malessere improvviso. Quando le dimensioni del cantiere o i tipi di attività lo richiedano, vanno previsti uno o più locali destinati al pronto soccorso. I locali destinati al pronto soccorso devono essere dotati di impianti e di attrezzature di pronto soccorso indispensabili ed essere facilmente accessibili con barelle. Essi devono essere oggetto di una segnaletica conforme alle norme nazionali che traspongono la direttiva 77/576/CEE . Attrezzature di pronto soccorso devono essere disponibili altresì in tutti i luoghi in cui lo richiedano le condizioni di lavoro. Esse devono essere oggetto di una segnaletica appropriata e devono essere facilmente accessibili. Una segnaletica chiaramente visibile deve indicare l'indirizzo e il numero di telefono del servizio locale di emergenza.

Antincendio ed evacuazione:Antincendio ed evacuazione:Antincendio ed evacuazione:Antincendio ed evacuazione: le imprese, nel momento in cui andranno ad operare negli specifici siti, sono tenute a verificare l'esistenza di piani antincendio e di evacuazione e di seguito metterli al corrente del proprio personale.

Prevenzione incendiPrevenzione incendiPrevenzione incendiPrevenzione incendi Sostanze infiammabili Qualora si preveda l'uso di sostanze infiammabili, si dovrà realizzare un locale apposito rispondente alle norme di prevenzione incendi per il deposito di materiali facilmente infiammabili. Il locale sarà adeguatamente segnalato con apposito cartello e l'accesso sarà limitato a persone appositamente incaricate. Altrimenti, non disponendo di spazi adeguati, si dovrà tenere sul luogo di lavoro, il materiale necessario esclusivamente per le lavorazioni della giornata. Piano di emergenza Ogni impresa o lavoratore autonomo compilerà un modulo in cui saranno dichiarati i materiali facilmente infiammabili, le misure di prevenzione, la propria dotazione di estintori e attrezzatura per far fronte ad un eventuale emergenza. In caso di allarme tutti i lavoratori saranno radunati in un apposito spazio sicuro, in cui non si possano presentare rischi. Il Capo Cantiere provvederà al controllo della presenza di tutti i lavoratori, verificando le eventuali assenze. Il Capo Cantiere, o persona da lui appositamente delegata, provvederà inoltre alla chiamata dei Vigili del Fuoco, fornendo tutte le indicazioni necessarie per la precisazione del tipo di intervento necessario. Sarà a cura degli incaricati alla gestione dell'emergenza, debitamente individuati, l'uso degli estintori provando a fronteggiare l'incendio o la causa di rischio. I lavoratori si asterranno dal lavoro sino alla risoluzione completa dell'emergenza, coadiuvando, se del caso, gli addetti all'emergenza stessa. Mezzi antincendio per il cantiere Qualora si rendesse necessario, nel cantiere saranno disponibili e opportunamente segnalati oppure facilmente conducibili:

estintori a polvere e/o a schiuma per i baraccamenti, attrezzature e macchinari;

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estintori a polvere per depositi e magazzini; estintore ad anidride carbonica per apparecchiature elettriche.

I mezzi antincendio saranno mantenuti in efficiente stato di conservazione, saranno controllati da personale esperto (una volta ogni sei mesi) e avranno istruzioni perfettamente leggibili Nel deposito in cui saranno conservati sarà esposta la segnaletica riportante il pittogramma dell'estintore. Gli spazi antistanti i mezzi di estinzione dovranno essere sempre sgombri. I mezzi stessi non dovranno essere rimossi o spostati senza adeguata informazione al Capo Cantiere che dovrà essere tempestivamente informato in caso di utilizzo anche parziale delle attrezzature di soccorso. Dovrà essere disponibile un adeguato numero di persone addette alla gestione dell'emergenza che ha frequentato apposito corso, ai sensi del D. Lgs. 626/94. Ogni mezzo di trasporto sarà dotato di un piccolo estintore a polvere, da usare in caso di ridotte emergenze.

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CONCLUSIONI GENERALI

Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte integrante del Piano stesso: - Allegato "A" - Diagramma di Gantt (Cronoprogramma dei lavori); - Allegato "B" - Analisi e valutazione dei rischi; - Allegato "C" - Stima dei costi della sicurezza; si allegano, altresì: - Tavole esplicative di progetto; - Fascicolo con le caratteristiche dell'opera (per la prevenzione e protezione dei rischi); TORINO, 27/11/2014

Firma

_____________________

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ALLEGATO "A"

Comune di TORINO

Provincia di TO

DIAGRAMMA DI GANTT

(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)

(D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONA Codice Opera 4047

COMMITTENTE: CITTA' DI TORINO - Servizio Edilizia Abitativa Pubblica e per il Sociale.

CANTIERE: Via De Sanctis, ang. Via Vandalino, TORINO (TO)

TORINO, 27/11/2014

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________ (Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione –

Arch. Paola MONTRESOR)

per presa visione

IL COMMITTENTE

_____________________________________ (Dirigente del Servizio - Responsabile dei Lavori - RUP –

Arch. Corrado DAMIANI)

Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione

Arch. Paola MONTRESOR

Via Corte d'Appello 10 10121 TORINO (To) Tel.: 011/44.24.248 - Fax: $EMPTY_CSP_10$ E-Mail: [email protected]

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Nome attività Durata

NUOVA COPERTURA

01 - CANTIERE 19 g

Preparazione delle aree di cantiere 5 g

Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere 2 g

Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere 2 g

Realizzazione della viabilità del cantiere 1 g

Apprestamenti del cantiere 5 g

Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi2 g

Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere 1 g

Allestimento di servizi sanitari del cantiere 2 g

Impianti di servizio del cantiere 9 g

Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere 2 g

Realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche del cantiere2 g

Realizzazione di impianto elettrico del cantiere 2 g

Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere1 g

Realizzazione di impianto idrico del cantiere 2 g

Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso 15 g

Montaggio e smontaggio della gru a torre 15 g

LAVORI IN QUOTA 75 g

Montaggio di strutture verticali in acciaio 15 g

Montaggio di strutture orizzontali in acciaio 15 g

Montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata15 g

Montaggio di copertura in lamiera grecata 20 g

Posa di lucernario 5 g

Realizzazione di opere di lattoneria 10 g

Smobilizzo del cantiere 5 g

Smobilizzo del cantiere 5 g

LEGENDA Zona:

Z1 = ZONA UNICA

Z2 = cantiere A

Z3 = BAGNI

Z4 = NUOVI LOCALI E BAGNI

Z5 = NUOVI BAGNI

3031010203040506070809101112131415161718192021222324252627282930010203040506070809101112131415161718192021222324252627282930310102030405060708091011121314151617

25 Mag 15 01 Giu 15 08 Giu 15 15 Giu 15 22 Giu 15 29 Giu 15 06 Lug 15 13 Lug 15 20 Lug 15 27 Lug 15 03 Ago 15 10 Ago 15 17 Ago 15

Z2

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Z2

Z2

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Z1

Z1

Z1

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Z1

Z1

Z1

Z7

Z7

MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONACodice Opera 4047Edificio Ex Venchi Unica - Pag. 3

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Nome attività Durata

Z6 = LAVORI IREN

Z7 = TETTO VENCHI

3031010203040506070809101112131415161718192021222324252627282930010203040506070809101112131415161718192021222324252627282930310102030405060708091011121314151617

25 Mag 15 01 Giu 15 08 Giu 15 15 Giu 15 22 Giu 15 29 Giu 15 06 Lug 15 13 Lug 15 20 Lug 15 27 Lug 15 03 Ago 15 10 Ago 15 17 Ago 15

MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONACodice Opera 4047Edificio Ex Venchi Unica - Pag. 4

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181920212223242526272829303101020304050607080910111213141516171819202122232425262728293001020304050607080910111213141516171819202122232425262728293031010203040506070809101112131415161718192021222324252627282930010203

17 Ago 15 24 Ago 15 31 Ago 15 07 Set 15 14 Set 15 21 Set 15 28 Set 15 05 Ott 15 12 Ott 15 19 Ott 15 26 Ott 15 02 Nov 15 09 Nov 15 16 Nov 15 23 Nov 15 30 Nov 15

Z1

Z1

Z7

Z7

Z7

Z7

Z2

MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONACodice Opera 4047Edificio Ex Venchi Unica - Pag. 5

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17 Ago 15 24 Ago 15 31 Ago 15 07 Set 15 14 Set 15 21 Set 15 28 Set 15 05 Ott 15 12 Ott 15 19 Ott 15 26 Ott 15 02 Nov 15 09 Nov 15 16 Nov 15 23 Nov 15 30 Nov 15

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ALLEGATO "B"

Comune di TORINO

Provincia di TO

ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI

(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONA Codice Opera 4047 Edificio Ex Venchi Unica

COMMITTENTE: CITTA' DI TORINO - Servizio Edilizia Abitativa Pubblica e per il Sociale.

CANTIERE: Via De Sanctis, ang. Via Vandalino, TORINO (TO)

TORINO, 27/11/2014

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________ (Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione

Arch. Paola MONTRESOR)

per presa visione

IL COMMITTENTE

_____________________________________ (Dirigente del Servizio - Rsponsabile dei Lavori - RUP

Arch. Corrado DAMIANI)

Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione Arch. Paola MONTRESOR Via Corte d'Appello 10 10121 TORINO (To) Tel.: 011/44.24.248 - Fax: $EMPTY_CSP_10$ E-Mail: [email protected]

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ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI

La valutazione dei rischi è stata effettuata ai sensi della normativa italiana vigente: - D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della

sicurezza nei luoghi di lavoro". Testo coordinato con: - D.L. 3 giugno 2008, n. 97, convertito con modificazioni dalla L. 2 agosto 2008, n. 129; - D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2008, n. 133; - D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito con modificazioni dalla L. 27 febbraio 2009, n. 14; - L. 18 giugno 2009, n. 69; - L. 7 luglio 2009, n. 88; - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106; - D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2010, n. 25; - D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122; - L. 4 giugno 2010, n. 96; - L. 13 agosto 2010, n. 136; - Sentenza della Corte costituzionale 2 novembre 2010, n. 310; - D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10; - D.L. 12 maggio 2012, n. 57, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2012, n. 101; - L. 1 ottobre 2012, n. 177; - L. 24 dicembre 2012, n. 228; - D.Lgs. 13 marzo 2013, n. 32; - D.P.R. 28 marzo 2013, n. 44;

- D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 98; - D.L. 28 giugno 2013, n. 76, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 99; - D.L. 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla L. 15 ottobre 2013, n. 119; - D.L. 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla L. 30 ottobre 2013, n. 125; - D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni dalla L. 21 febbraio 2014, n. 9; - D.Lgs. 19 febbraio 2014, n. 19. Individuazione del criterio generale seguito per la valutazione dei rischi La valutazione del rischio [R], necessaria per definire le priorità degli interventi di miglioramento della sicurezza aziendale, è stata effettuata tenendo conto dell'entità del danno [E] (funzione delle conseguenze sulle persone in base ad eventuali conoscenze statistiche o in base al registro degli infortuni o a previsioni ipotizzabili) e della probabilità di accadimento dello stesso [P] (funzione di valutazioni di carattere tecnico e organizzativo, quali le misure di prevenzione e protezione adottate -collettive e individuali-, e funzione dell'esperienza lavorativa degli addetti e del grado di formazione, informazione e addestramento ricevuto). La metodologia per la valutazione "semi-quantitativa" dei rischi occupazionali generalmente utilizzata è basata sul metodo "a matrice" di seguito esposto. La Probabilità di accadimento [P] è la quantificazione (stima) della probabilità che il danno, derivante da un fattore di rischio dato, effettivamente si verifichi. Essa può assumere un valore sintetico tra 1 e 4, secondo la seguente gamma di soglie di probabilità di accadimento:

Soglia Descrizione della probabilità di accadimento Valore

Molto probabile 1) Sono noti episodi in cui il pericolo ha causato danno, 2) Il pericolo può trasformarsi in danno con una correlazione, 3) Il verificarsi del danno non susciterebbe sorpresa.

[P4]

Probabile 1) E' noto qualche episodio in cui il pericolo ha causato danno, 2) Il pericolo può trasformarsi in danno anche se non in modo automatico, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe scarsa sorpresa.

[P3]

Poco probabile 1) Sono noti rari episodi già verificati, 2) Il danno può verificarsi solo in circostanze particolari, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa.

[P2]

Improbabile 1) Non sono noti episodi già verificati, 2) Il danno si può verificare solo per una concatenazione di eventi improbabili e tra loro indipendenti, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.

[P1]

L'Entità del danno [E] è la quantificazione (stima) del potenziale danno derivante da un fattore di rischio dato. Essa può assumere un valore sintetico tra 1 e 4, secondo la seguente gamma di soglie di danno:

Soglia Descrizione dell'entità del danno Valore

Gravissimo 1) Infortunio con lesioni molto gravi irreversibili e invalidità totale o conseguenze letali, 2) Esposizione cronica con effetti letali o totalmente invalidanti.

[E4]

Grave 1) Infortunio o inabilità temporanea con lesioni significative irreversibili o invalidità parziale. 2) Esposizione cronica con effetti irreversibili o parzialmente invalidanti.

[E3]

Significativo 1) Infortunio o inabilità temporanea con disturbi o lesioni significative reversibili a medio termine. [E2]

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2) Esposizione cronica con effetti reversibili.

Lieve 1) Infortunio o inabilità temporanea con effetti rapidamente reversibili. 2) Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

[E1]

Individuato uno specifico pericolo o fattore di rischio, il valore numerico del rischio [R] è stimato quale prodotto dell'Entità del danno [E] per la Probabilità di accadimento [P] dello stesso.

[R] = [P] x [E] Il Rischio [R], quindi, è la quantificazione (stima) del rischio. Esso può assumere un valore sintetico compreso tra 1 e 16, come si può evincere dalla matrice del rischio di seguito riportata.

Rischio [R]

Improbabile [P1]

Poco probabile [P2]

Probabile [P3]

Molto probabile [P4]

Danno lieve [E1]

Rischio basso [P1]X[E1]=1

Rischio basso [P2]X[E1]=2

Rischio moderato [P3]X[E1]=3

Rischio moderato [P4]X[E1]=4

Danno significativo [E2]

Rischio basso [P1]X[E2]=2

Rischio moderato [P2]X[E2]=4

Rischio medio [P3]X[E2]=6

Rischio rilevante [P4]X[E2]=8

Danno grave [E3]

Rischio moderato [P1]X[E3]=3

Rischio medio [P2]X[E3]=6

Rischio rilevante [P3]X[E3]=9

Rischio alto [P4]X[E3]=12

Danno gravissimo [E4]

Rischio moderato [P1]X[E4]=4

Rischio rilevante [P2]X[E4]=8

Rischio alto [P3]X[E4]=12

Rischio alto [P4]X[E4]=16

ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

- AREA DEL CANTIERE -

FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE FE Strade RS Investimento E4 * P1 = 4 RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE

RT ASL e Servizi ai Cittadini RS Rumore E2 * P1 = 2 RS Polveri E2 * P1 = 2 - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE -

OR Accesso dei mezzi di fornitura materiali RS Investimento E4 * P1 = 4 OR Dislocazione degli impianti di cantiere RS Elettrocuzione E4 * P1 = 4 OR Dislocazione delle zone di carico e scarico RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 OR Zone di deposito attrezzature RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 OR Zone di stoccaggio dei rifiuti RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 OR Zone di stoccaggio materiali RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

- LAVORAZIONI E FASI -

LF 01 - CANTIERE LF Preparazione delle aree di cantiere (fase)

LF

Scavo di pulizia generale dell'area del cantiere (sottofase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 3.41 uomini al giorno, per max. ore complessive 27.30) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [72.81 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [16.38 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Media = [3.31 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [14.16 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Media = [12.40 ore]

LV Addetto allo scavo di pulizia generale dell'area di cantiere (Max. ore 27.30) AT Attrezzi manuali

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Investimento, ribaltamento E4 * P3 = 12

MC1 M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.]

E1 * P1 = 1

MA Autocarro (Max. ore 27.30) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 MA Pala meccanica (Max. ore 27.30) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

RM Rumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"]

E2 * P3 = 6

LF

Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (sottofase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 1.75 uomini al giorno, per max. ore complessive 14.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [267.90 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [3.06 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [1.90 ore]

LV Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (Max. ore 14.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Sega circolare RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1

MC1 M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.]

E1 * P1 = 1

MA Autocarro (Max. ore 14.00) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

LF

Realizzazione della viabilità del cantiere (sottofase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 2.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 20.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [55.40 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [8.52 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Media = [1.92 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [7.60 ore]

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Media = [12.00 ore]

LV Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere (Max. ore 20.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Investimento, ribaltamento E4 * P3 = 12

MC1 M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.]

E1 * P1 = 1

MA Autocarro (Max. ore 20.00) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 MA Pala meccanica (Max. ore 20.00) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

RM Rumore per "Operatore pala meccanica" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1

VB Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"]

E2 * P3 = 6

LF Apprestamenti del cantiere (fase)

LF

Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi (sottofase)

IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 5.00 uomini al giorno, per max. ore complessive 40.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [684.60 ore] Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassa = [1.60 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [11.32 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [7.60 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [33.60 ore]

LV Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi (Max. ore 40.00)

AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Sega circolare RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 MA Autocarro (Max. ore 40.00) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 MA Autogru (Max. ore 40.00) RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

LF

Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (sottofase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 5.00 uomini al giorno, per max. ore complessive 40.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [684.60 ore] Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassa = [1.60 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [11.32 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [7.60 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [33.60 ore]

LV Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (Max. ore 40.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Sega circolare RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 MA Autocarro (Max. ore 40.00) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 MA Autogru (Max. ore 40.00) RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

LF

Allestimento di servizi sanitari del cantiere (sottofase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 5.00 uomini al giorno, per max. ore complessive 40.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [684.60 ore] Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassa = [1.60 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [11.32 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [7.60 ore]

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [33.60 ore]

LV Addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere (Max. ore 40.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Sega circolare RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 MA Autocarro (Max. ore 40.00) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 MA Autogru (Max. ore 40.00) RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 LF Impianti di servizio del cantiere (fase)

LF

Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere (sottofase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 1.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 12.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [132.00 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Media = [11.40 ore]

LV Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere (Max. ore 12.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Avvitatore elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9 LF Realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche del cantiere (sottofase)

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 1.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 12.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [168.00 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Media = [11.40 ore]

LV Addetto alla realizzazione di impianto di protezione da scariche atmosferiche del cantiere (Max. ore 12.00)

AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9

LF

Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (sottofase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 1.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 12.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [204.00 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Media = [11.40 ore]

LV Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere (Max. ore 12.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9

LF

Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere (sottofase)

IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 3.00 uomini al giorno, per max. ore complessive 24.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [456.00 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Alta = [24.00 ore]

LV Addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere (Max. ore 24.00)

AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Cannello per saldatura ossiacetilenica RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E1 * P1 = 1 RS Radiazioni non ionizzanti E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1

ROA R.O.A. per "Saldatura a gas (acetilene)" [Rischio alto per la salute.] E4 * P4 = 16

LF

Realizzazione di impianto idrico del cantiere (sottofase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 1.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 12.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [228.00 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Alta = [12.00 ore]

LV Addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere (Max. ore 12.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Cannello per saldatura ossiacetilenica RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E1 * P1 = 1 RS Radiazioni non ionizzanti E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1

ROA R.O.A. per "Saldatura a gas (acetilene)" [Rischio alto per la salute.] E4 * P4 = 16

LF

Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 1.25 uomini al giorno, per max. ore complessive 10.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [215.80 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [22.12 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [3.80 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Bassissima = [32.00 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Bassa = [32.00 ore]

LV Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso (Max. ore 10.00) AT Argano a bandiera RS Caduta dall'alto E4 * P2 = 8 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E4 * P2 = 8 RS Elettrocuzione E4 * P1 = 4 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Caduta dall'alto E4 * P1 = 4

RM Rumore per "Ponteggiatore" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

MC1 M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] E1 * P1 = 1 MA Autocarro (Max. ore 10.00) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

LF

Montaggio e smontaggio della gru a torre IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 2.67 uomini al giorno, per max. ore complessive 21.33) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [80.80 ore] Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassa = [2.13 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [15.09 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [10.13 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [34.67 ore]

LV Addetto al montaggio e smontaggio della gru a torre (Max. ore 21.33) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 MA Autocarro (Max. ore 21.33) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 MA Autogru (Max. ore 21.33) RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 LF LAVORI IN QUOTA

LF

Montaggio di strutture verticali in acciaio (fase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 4.00 uomini al giorno, per max. ore complessive 32.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [441.60 ore] Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassa = [3.20 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [10.40 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [7.60 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [6.40 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Alta = [42.00 ore]

LV Addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio (Max. ore 32.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Avvitatore elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 AT Saldatrice elettrica RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E1 * P1 = 1 RS Radiazioni non ionizzanti E1 * P1 = 1 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Caduta dall'alto E4 * P4 = 16 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

ROA R.O.A. per "Saldatura ad elettrodi rivestiti" [Rischio alto per la salute.] E4 * P4 = 16

MC1 M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.]

E1 * P1 = 1

MA Autogru (Max. ore 32.00) RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

LF

Montaggio di strutture orizzontali in acciaio (fase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 4.00 uomini al giorno, per max. ore complessive 32.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [441.60 ore] Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassa = [3.20 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [10.40 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [7.60 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [6.40 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Alta = [42.00 ore]

LV Addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio (Max. ore 32.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Avvitatore elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 AT Saldatrice elettrica RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E1 * P1 = 1 RS Radiazioni non ionizzanti E1 * P1 = 1 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Caduta dall'alto E4 * P4 = 16 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1

ROA R.O.A. per "Saldatura ad elettrodi rivestiti" [Rischio alto per la salute.] E4 * P4 = 16

MC1 M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.]

E1 * P1 = 1

MA Autogru (Max. ore 32.00) RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

LF

Montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata (fase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 5.11 uomini al giorno, per max. ore complessive 40.90) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [80.68 ore] Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassa = [0.36 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [13.41 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [8.46 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [31.12 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Media = [30.40 ore]

LV Addetto al montaggio di chiusure perimetrali con pannelli prefabbricati in lamiera zincata (Max. ore 40.90)

AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

MA Autogru (Max. ore 40.90) RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 MA Autocarro (Max. ore 40.90) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

LF

Montaggio di copertura in lamiera grecata (fase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 3.11 uomini al giorno, per max. ore complessive 24.90) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [192.90 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [1.08 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [0.32 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Media = [22.80 ore]

LV Addetto al montaggio di copertura in lamiera grecata (Max. ore 24.90) AT Andatoie e Passerelle RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 MA Gru a torre (Max. ore 24.90) RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3

RM Rumore per "Gruista (gru a torre)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

LF

Posa di lucernario (fase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 2.68 uomini al giorno, per max. ore complessive 21.40) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [127.40 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [0.24 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [20.21 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Media = [20.14 ore]

LV Addetto alla posa di lucernario (Max. ore 21.40) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6

MC1 M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.]

E1 * P1 = 1

MA Gru a torre (Max. ore 21.40) RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3

RM Rumore per "Gruista (gru a torre)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

LF

Realizzazione di opere di lattoneria (fase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 2.09 uomini al giorno, per max. ore complessive 16.70) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [96.70 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [0.84 ore]

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Sigla Attività Entità del Danno

Probabilità

Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [0.24 ore] Entità del Danno Gravissimo/Probabilità Media = [15.20 ore]

LV Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria (Max. ore 16.70) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 MA Gru a torre (Max. ore 16.70) RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3

RM Rumore per "Gruista (gru a torre)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

LF Smobilizzo del cantiere

LF

Smobilizzo del cantiere (fase) IMPRESA PRINCIPALE (max. presenti 2.75 uomini al giorno, per max. ore complessive 22.00) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima = [314.20 ore] Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassa = [0.80 ore] Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima = [8.72 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima = [5.70 ore] Entità del Danno Grave/Probabilità Bassa = [16.80 ore]

LV Addetto allo smobilizzo del cantiere (Max. ore 22.00) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Rumore E1 * P1 = 1 RS Vibrazioni E1 * P1 = 1 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 MA Autocarro (Max. ore 22.00) RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Getti, schizzi E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2 MA Autogru (Max. ore 22.00) RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1

RM Rumore per "Operatore autogru" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".]

E1 * P1 = 1

RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 VB Vibrazioni per "Operatore autogru" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E2 * P1 = 2

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LEGENDA: [CA] = Caratteristiche area del Cantiere; [FE] = Fattori esterni che comportano rischi per il Cantiere; [RT] = Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante; [OR] = Organizzazione del Cantiere; [LF] = Lavorazione; [MA] = Macchina; [LV] = Lavoratore; [AT] = Attrezzo; [RS] = Rischio; [RM] = Rischio rumore; [VB] = Rischio vibrazioni; [CH] = Rischio chimico; [CHS] = Rischio chimico (sicurezza); [MC1] = Rischio M.M.C.(sollevamento e trasporto); [MC2] = Rischio M.M.C.(spinta e traino); [MC3] = Rischio M.M.C.(elevata frequenza); [ROA] = Rischio R.O.A.(operazioni di saldatura); [CM] = Rischio cancerogeno e mutageno; [BIO] = Rischio biologico; [RL] = Rischio R.O.A. (laser); [RNC] = Rischio R.O.A. (non coerenti); [CEM] = Rischio campi elettromagnetici; [AM] = Rischio amianto; [RON] = Rischio radiazioni ottiche naturali; [MCS] = Rischio microclima (caldo severo); [MFS] = Rischio microclima (freddo severo); [SA] = Rischio scariche atmosferiche; [IN] = Rischio incendio; [PR] = Prevenzione; [IC] = Coordinamento; [SG] = Segnaletica; [CG] = Coordinamento delle Lavorazioni e Fasi; [UO] = Ulteriori osservazioni; [E1] = Entità Danno Lieve; [E2] = Entità Danno Serio; [E3] = Entità Danno Grave; [E4] = Entità Danno Gravissimo; [P1] = Probabilità Bassissima; [P2] = Probabilità Bassa; [P3] = Probabilità Media; [P4] = Probabilità Alta.

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GRAFICI probabilità/entità del danno Periodo: 01/06/2015 - 31/07/2015

Giugno 15 Luglio 15

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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Periodo: 01/08/2015 - 30/09/2015

Agosto 15 Settembre 15

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

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Periodo: 01/10/2015 - 30/11/2015

Ottobre 15 Novembre 15

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

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ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE

La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro: - Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV

e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative". In particolare, per il calcolo del livello di esposizione giornaliera o settimanale e per il calcolo dell'attenuazione offerta dai dispositivi di protezione individuale dell'udito, si è tenuto conto della specifica normativa tecnica di riferimento: - UNI EN ISO 9612:2011, "Acustica - Determinazione dell'esposizione al rumore negli ambienti di lavoro - Metodo tecnico

progettuale". - UNI 9432:2011, "Acustica - Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell'ambiente di lavoro". - UNI EN 458:2005, "Protettori dell'udito - Raccomandazioni per la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione - Documento

guida". Premessa La valutazione dell'esposizione dei lavoratori al rumore durante il lavoro è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare: - il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo; - i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all'art. 189 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81; - tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle

donne in gravidanza e i minori; - per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e

sostanze ototossiche connesse con l’attività svolta e fra rumore e vibrazioni; - tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento

o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni; - le informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori dell'attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni

in materia; - l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore; - il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l’orario di lavoro normale; - le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura

scientifica; - la disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione. Qualora i dati indicati nelle schede di valutazione, riportate nella relazione, hanno origine da Banca Dati [B], la valutazione

relativa a quella scheda ha carattere preventivo, così come previsto dall'art. 190 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81.

Calcolo dei livelli di esposizione I modelli di calcolo adottati per stimare i livelli di esposizione giornaliera o settimanale di ciascun lavoratore, l'attenuazione e adeguatezza dei dispositivi sono i modelli riportati nella normativa tecnica. In particolare ai fini del calcolo dell'esposizione personale al rumore è stata utilizzata la seguente espressione che impiega le percentuali di tempo dedicato alle attività, anziché il tempo espresso in ore/minuti:

dove:

LEX è il livello di esposizione personale in dB(A); LAeq, i è il livello di esposizione media equivalente Leq in dB(A) prodotto dall'i-esima attività comprensivo delle incertezze; pi è la percentuale di tempo dedicata all'attività i-esima

Ai fini della verifica del rispetto del valore limite 87 dB(A) per il calcolo dell'esposizione personale effettiva al rumore l’espressione utilizzata è analoga alla precedente dove, però, si è utilizzato al posto di livello di esposizione media equivalente il livello di esposizione media equivalente effettivo che tiene conto dell'attenuazione del DPI scelto. I metodi utilizzati per il calcolo del LAeq,i effettivo e del ppeak effettivo a livello dell'orecchio quando si indossa il protettore auricolare, a seconda dei dati disponibili sono quelli previsti dalla norma UNI EN 458: - Metodo in Banda d'Ottava - Metodo HML - Metodo di controllo HML - Metodo SNR - Metodo per rumori impulsivi La verifica di efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell'udito, applicando sempre le indicazioni fornite dalla UNI EN 458, è stata fatta confrontando LAeq, i effettivo e del ppeak effettivo con quelli desumibili dalle seguenti tabella.

Rumori non impulsivi Livello effettivo all'orecchio LAeq Stima della protezione Maggiore di Lact Insufficiente Tra Lact e Lact - 5 Accettabile Tra Lact - 5 e Lact - 10 Buona

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Tra Lact - 10 e Lact - 15 Accettabile Minore di Lact - 15 Troppo alta (iperprotezione)

Rumori non impulsivi "Controllo HML" (*)

Livello effettivo all'orecchio LAeq Stima della protezione Maggiore di Lact Insufficiente Tra Lact e Lact - 15 Accettabile/Buona Minore di Lact - 15 Troppo alta (iperprotezione)

Rumori impulsivi

Livello effettivo all'orecchio LAeq e ppeak Stima della protezione LAeq o ppeak maggiore di Lact DPI-u non adeguato LAeq e ppeak minori di Lact DPI-u adeguato

Il livello di azione Lact, secondo le indicazioni della UNI EN 458, corrisponde al valore d’azione oltre il quale c’è l’obbligo di utilizzo dei DPI dell'udito. (*) Nel caso il valore di attenuazione del DPI usato per la verifica è quello relativo al rumore ad alta frequenza (Valore H) la stima della protezione vuol verificare se questa è "insufficiente" (LAeq maggiore di Lact) o se la protezione "può essere accettabile" (LAeq minore di Lact) a condizione di maggiori informazioni sul rumore che si sta valutando. Banca dati RUMORE del CPT di Torino Banca dati realizzata dal C.P.T.-Torino e co-finanziata da INAIL-Regione Piemonte, in applicazione del comma 5-bis, art.190 del D.Lgs. 81/2008 al fine di garantire disponibilità di valori di emissione acustica per quei casi nei quali risulti impossibile disporre di valori misurati sul campo. Banca dati approvata dalla Commissione Consultiva Permanente in data 20 aprile 2011. La banca dati è realizzata secondo la metodologia seguente: - Procedure di rilievo della potenza sonora, secondo la norma UNI EN lSO 3746 – 2009. - Procedure di rilievo della pressione sonora, secondo la norma UNI 9432 - 2008. Schede macchina/attrezzatura complete di: - dati per la precisa identificazione (tipologia, marca, modello); - caratteristiche di lavorazione (fase, materiali); - analisi in frequenza; Per le misure dì potenza sonora si è utilizzata questa strumentazione: - Fonometro: B&K tipo 2250. - Calibratore: B&K tipo 4231. - Nel 2008 si è utilizzato un microfono B&K tipo 4189 da 1/2". - Nel 2009 si è utilizzato un microfono B&K tipo 4155 da 1/2". Per le misurazioni di pressione sonora si utilizza un analizzatore SVANTEK modello "SVAN 948" per misure di Rumore, conforme alle norme EN 60651/1994, EN 60804/1 994 classe 1, ISO 8041, ISO 108161 IEC 651, IEC 804 e IEC 61672-1 La strumentazione è costituita da: - Fonometro integratore mod. 948, di classe I , digitale, conforme a: IEC 651, IEC 804 e IEC 61 672-1 . Velocità di acquisizione

da 10 ms a 1 h con step da 1 sec. e 1 min. - Ponderazioni: A, B, Lin. - Analizzatore: Real-Time 1/1 e 1/3 d’ottava, FFT, RT6O. - Campo di misura: da 22 dBA a 140 dBA. - Gamma dinamica: 100 dB, A/D convertitore 4 x 20 bits. - Gamma di frequenza: da 10 Hz a 20 kHz. - Rettificatore RMS digitale con rivelatore di Picco, risoluzione 0,1 dB. - Microfono: SV 22 (tipo 1), 50 mV/Pa, a condensatore polarizzato 1/2” con preamplificatore IEPE modello SV 12L. - Calìbratore: B&K (tipo 4230), 94 dB, 1000 Hz. Per ciò che concerne i protocolli di misura si rimanda all'allegato alla lettera Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 30 giugno 2011. N.B. La dove non è stato possibile reperire i valori di emissione sonora di alcune attrezzature in quanto non presenti nella nuova banca dati del C.P.T.-Torino si è fatto riferimento ai valori riportati ne precedente banca dati anche questa approvata dalla Commissione Consultiva Permanente.

ESITO DELLA VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE

Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attività comportanti esposizione al rumore. Per ogni mansione è indicata la fascia di appartenenza al rischio rumore.

Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

1) Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso

"Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

2) Autocarro "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

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Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

3) Autogru "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

4) Gru a torre "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

5) Pala meccanica "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)"

SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE

Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione per ogni mansione e, così come disposto dalla normativa tecnica, i seguenti dati: - i tempi di esposizione per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore, come forniti dal datore di lavoro previa

consultazione con i lavoratori o con i loro rappresentanti per la sicurezza; - i livelli sonori continui equivalenti ponderati A per ciascuna attività (attrezzatura) compresivi di incertezze; - i livelli sonori di picco ponderati C per ciascuna attività (attrezzatura); - i rumori impulsivi; - la fonte dei dati (se misurati [A] o da Banca Dati [B]; - il tipo di DPI-u da utilizzare. - livelli sonori continui equivalenti ponderati A effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore; - livelli sonori di picco ponderati C effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore; - efficacia dei dispositivi di protezione auricolare; - livello di esposizione giornaliera o settimanale o livello di esposizione a attività con esposizione al rumore molto variabile (art.

191); Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.

Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso SCHEDA N.1 - Rumore per "Ponteggiatore"

Autocarro SCHEDA N.2 - Rumore per "Operatore autocarro"

Autogru SCHEDA N.3 - Rumore per "Operatore autogru"

Gru a torre SCHEDA N.4 - Rumore per "Gruista (gru a torre)"

Pala meccanica SCHEDA N.5 - Rumore per "Operatore pala meccanica"

SCHEDA N.1 - Rumore per "Ponteggiatore" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 31 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Rumore

T[%]

LA,eq

dB(A) Imp.

LA,eq eff.

dB(A) Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C) Orig.

Ppeak eff.

dB(C) 125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) GRU (B289)

25.0 77.0 NO 77.0

- -

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 71.0

LEX(effettivo) 71.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso.

SCHEDA N.2 - Rumore per "Operatore autocarro" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Rumore

T[%] LA,eq

dB(A) Imp.

LA,eq eff.

dB(A) Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

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Ppeak

dB(C) Orig.

Ppeak eff.

dB(C) 125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) AUTOCARRO (B36)

85.0 78.0 NO 78.0

- -

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 78.0

LEX(effettivo) 78.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Autocarro.

SCHEDA N.3 - Rumore per "Operatore autogru" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Rumore

T[%]

LA,eq

dB(A) Imp.

LA,eq eff.

dB(A) Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C) Orig.

Ppeak eff.

dB(C) 125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) AUTOGRU' (B90)

75.0 81.0 NO 81.0

- -

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 80.0

LEX(effettivo) 80.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Autogru.

SCHEDA N.4 - Rumore per "Gruista (gru a torre)" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 74 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Rumore

T[%]

LA,eq

dB(A) Imp.

LA,eq eff.

dB(A) Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C) Orig.

Ppeak eff.

dB(C) 125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) GRU (B298)

85.0 79.0 NO 79.0

- -

100.0 [B] 100.0 - - - - - - - - - - -

LEX 79.0

LEX(effettivo) 79.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Gru a torre.

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SCHEDA N.5 - Rumore per "Operatore pala meccanica" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 72 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).

Tipo di esposizione: Settimanale

Rumore

T[%]

LA,eq

dB(A) Imp.

LA,eq eff.

dB(A) Efficacia DPI-u

Dispositivo di protezione

Banda d'ottava APV

Ppeak

dB(C) Orig.

Ppeak eff.

dB(C) 125 250 500 1k 2k 4k 8k

L M H SNR

1) PALA MECCANICA - CATERPILLAR - 950H [Scheda: 936-TO-1580-1-RPR-11]

85.0 68.1 NO 68.1

- -

119.9 [B] 119.9 - - - - - - - - - - -

LEX 68.0

LEX(effettivo) 68.0

Fascia di appartenenza:

Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Mansioni:

Pala meccanica.

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ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO VIBRAZIONI

La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro: - Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV

e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative". Premessa La valutazione e, quando necessario, la misura dei livelli di vibrazioni è stata effettuata in base alle disposizioni di cui all'allegato XXXV, parte A, del D.Lgs. 81/2008, per vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (HAV), e in base alle disposizioni di cui all'allegato XXXV, parte B, del D.Lgs. 81/2008, per le vibrazioni trasmesse al corpo intero (WBV). La valutazione è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare: - il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti; - i valori limite di esposizione e i valori d’azione; - gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio con particolare riferimento

alle donne in gravidanza e ai minori; - gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il

rumore e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature; - le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro; - l’esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche; - il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative in locali di cui è

responsabile il datore di lavoro; - le condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato, l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli

arti superiori e del rachide; - le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura

scientifica. Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione La valutazione dell'esposizione al rischio vibrazioni è stata effettuata tenendo in considerazione le caratteristiche delle attività lavorative svolte, coerentemente a quanto indicato nelle "Linee guida per la valutazione del rischio vibrazioni negli ambienti di lavoro" elaborate dall'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca). Il procedimento seguito può essere sintetizzato come segue: - individuazione dei lavoratori esposti al rischio; - individuazione dei tempi di esposizione; - individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate; - individuazione, in relazione alle macchine ed attrezzature utilizzate, del livello di esposizione; - determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di 8 ore. Individuazione dei lavoratori esposti al rischio L’individuazione dei lavoratori esposti al rischio vibrazioni discende dalla conoscenza delle mansioni espletate dal singolo lavoratore, o meglio dall'individuazione degli utensili manuali, di macchinari condotti a mano o da macchinari mobili utilizzati nelle attività lavorative. E’ noto che lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti possono indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, così come attività lavorative svolte a bordi di mezzi di trasporto o di movimentazione espongono il corpo a vibrazioni o impatti, che possono risultare nocivi per i soggetti esposti. Individuazione dei tempi di esposizione Il tempo di esposizione al rischio vibrazioni dipende, per ciascun lavoratore, dalle effettive situazioni di lavoro. Ovviamente il tempo di effettiva esposizione alle vibrazioni dannose è inferiore a quello dedicato alla lavorazione e ciò per effetto dei periodi di funzionamento a vuoto o a carico ridotto o per altri motivi tecnici, tra cui anche l'adozione di dispositivi di protezione individuale. Si è stimato, in relazione alle metodologie di lavoro adottate e all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, il coefficiente di riduzione specifico. Individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate La “Direttiva Macchine” obbliga i costruttori a progettare e costruire le attrezzature di lavoro in modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, in particolare alla fonte. Inoltre, prescrive che le istruzioni per l'uso contengano anche le seguenti indicazioni: a) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui sono esposte le membra superiori quando superi 2,5 m/s2; se tale livello è inferiore o pari a 2,5 m/s2, occorre indicarlo; b) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui è esposto il corpo (piedi o parte seduta) quando superi 0,5 m/ s2; se tale livello é inferiore o pari a 0,5 m/s2, occorre indicarlo. Individuazione del livello di esposizione durante l'utilizzo

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Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, conformemente alle disposizioni dell'art. 202, comma 2, del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., si è fatto riferimento alla Banca Dati dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca) e/o alle informazioni fornite dai produttori, utilizzando i dati secondo le modalità nel seguito descritte. [A] - Valore misurato attrezzatura in BDV INAIL (ex ISPESL) Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili, in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca), i valori di vibrazione misurati in condizioni d'uso rapportabili a quelle operative. Sono stati assunti i valori riportati in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca). [B] - Valore del fabbricante opportunamente corretto Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili i valori di vibrazione dichiarati dal fabbricante. Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore di vibrazione, quello indicato dal fabbricante, maggiorato del fattore di correzione definito in Banca Dati Vibrazione dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca), per le attrezzature che comportano vibrazioni mano-braccio, o da un coefficiente che tenga conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo, per le attrezzature che comportano vibrazioni al corpo intero. [C] - Valore di attrezzatura similare in BDV INAIL(ex ISPESL) Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati di attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza). Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello misurato di una attrezzatura similare (stessa categoria, stessa potenza) maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo. [D] - Valore di attrezzatura peggiore in BDV INAIL (ex ISPESL) Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ne dati per attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza), ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati per attrezzature della stessa tipologia. Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello peggiore (misurato) di una attrezzatura dello stesso genere maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo. [E] - Valore tipico dell’attrezzatura (solo PSC) Nella redazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) vige l'obbligo di valutare i rischi specifici delle lavorazioni, anche se non sono ancora noti le macchine e gli utensili utilizzati dall’impresa esecutrice e, quindi, i relativi valori di vibrazioni. In questo caso viene assunto, come valore base di vibrazione, quello più comune per la tipologia di attrezzatura utilizzata in fase di esecuzione. Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, in assenza di valori di riferimento certi, si è proceduto come segue: Determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di otto ore Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base della radice quadrata della somma dei quadrati (A(w)sum) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali x, y, z, in accordo con quanto prescritto dallo standard ISO 5349-1: 2001. L'espressione matematica per il calcolo di A(8) è di seguito riportata.

dove:

in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e awx, awy e awz i valori r.m.s. dell'accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 5349-1: 2001). Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più utensili vibranti nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:

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dove: A(8)i è il parziale relativo all'operazione i-esima, ovvero:

in cui i valori di T%i e A(w)sum,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)sum relativi alla operazione i-esima. Vibrazioni trasmesse al corpo intero La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al corpo intero si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base del maggiore dei valori numerici dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali:

secondo la formula di seguito riportata:

in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e A(w)max il valore massimo tra 1,40awx, 1,40awy e awz i valori r.m.s. dell’accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 2631-1: 1997). Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più macchinari nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:

dove: A(8)i è il parziale relativo all'operazione i-esima, ovvero:

in cui i valori di T%i a A(w)max,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)max

relativi alla

operazione i-esima.

ESITO DELLA VALUTAZIONE RISCHIO VIBRAZIONI

Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono a vibrazioni e il relativo esito della valutazione del rischio suddiviso in relazione al corpo intero (WBV) e al sistema mano braccio (HAV).

Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

Mano-braccio (HAV) Corpo intero (WBV)

1) Autocarro "Non presente" "Inferiore a 0,5 m/s²"

2) Autogru "Non presente" "Inferiore a 0,5 m/s²"

3) Pala meccanica "Non presente" "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"

SCHEDE DI VALUTAZIONE

Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.

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Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Autocarro SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operatore autocarro"

Autogru SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Operatore autogru"

Pala meccanica SCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Operatore pala meccanica"

SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Operatore autocarro" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo autocarro per 60%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempo lavorazione

Coefficiente di correzione

Tempo di esposizione

Livello di esposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Autocarro (generico)

60.0 0.8 48.0 0.5 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV

WBV - Esposizione A(8) 48.00 0.374

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"

Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²"

Mansioni:

Autocarro.

SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Operatore autogru" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) movimentazione carichi per 50%; b) spostamenti per 25%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempo lavorazione

Coefficiente di correzione

Tempo di esposizione

Livello di esposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Autogrù (generica)

75.0 0.8 60.0 0.5 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV

WBV - Esposizione A(8) 60.00 0.372

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"

Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²"

Mansioni:

Autogru.

SCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 22 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo pala meccanica (cingolata, gommata) per 60%.

Macchina o Utensile utilizzato

Tempo lavorazione

Coefficiente di correzione

Tempo di esposizione

Livello di esposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

1) Pala meccanica (generica)

60.0 0.8 48.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV

WBV - Esposizione A(8) 48.00 0.506

Fascia di appartenenza:

Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"

Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"

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Macchina o Utensile utilizzato

Tempo lavorazione

Coefficiente di correzione

Tempo di esposizione

Livello di esposizione

Origine dato Tipo

[%] [%] [m/s2]

Mansioni:

Pala meccanica.

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ANALISI E VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

SOLLEVAMENTO E TRASPORTO La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente alla normativa tecnica applicabile: - ISO 11228-1:2003, "Ergonomics - Manual handling - Lifting and carryng" Premessa La valutazione dei rischi derivanti da azioni di sollevamento e trasporto riportata di seguito è stata eseguita secondo le disposizioni del D.Lgs del 9 aprile 2008, n.81 e la normativa tecnica ISO 11228-1, ed in particolare considerando: - la fascia di età e sesso di gruppi omogenei lavoratori; - le condizioni di movimentazione; - il carico sollevato, la frequenza di sollevamento, la posizione delle mani, la distanza di sollevamento, la presa, la distanza di

trasporto; - i valori del carico, raccomandati per il sollevamento e il trasporto; - gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori; - le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibile; - l'informazione e formazione dei lavoratori. Valutazione del rischio Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati i gruppi omogenei di lavoratori corrispondenti ai gruppi di lavoratori che svolgono la medesima attività nell'ambito del processo produttivo dall'azienda. Quindi si è proceduto, a secondo del gruppo, alla valutazione del rischio. La valutazione delle azioni del sollevamento e del trasporto, ovvero la movimentazione di un oggetto dalla sua posizione iniziale verso l’alto, senza ausilio meccanico, e il trasporto orizzontale di un oggetto tenuto sollevato dalla sola forza dell’uomo si basa su un modello costituito da cinque step successivi: - Step 1 valutazione del peso effettivamente sollevato rispetto alla massa di riferimento; - Step 2 valutazione dell’azione in relazione alla frequenza raccomandata in funzione della massa sollevata; - Step 3 valutazione dell’azione in relazione ai fattori ergonomici (per esempio, la distanza orizzontale, l’altezza di sollevamento,

l’angolo di asimmetria ecc.); - Step 4 valutazione dell’azione in relazione alla massa cumulativa giornaliera (ovvero il prodotto tra il peso trasportato e la

frequenza del trasporto); - Step 5 valutazione concernente la massa cumulativa e la distanza del trasporto in piano. I cinque passaggi sono illustrati con lo schema di flusso rappresentato nello schema 1. In ogni step sono desunti o calcolati valori limite di riferimento (per esempio, il peso limite). Se le valutazione concernente il singolo step porta ha una conclusione positiva, ovvero il valore limite di riferimento è rispettato, si passa a quello successivo. Qualora, invece, la valutazione porti a una conclusione negativa, è necessario adottare azioni di miglioramento per riportare il rischio a condizioni accettabili.

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m < m r i f ( g e n e r e )

P u n t o 4 .3 . 1 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1

S T E P 1

m < m r i f ( f r e q u e n z a )

P u n t o 4 .3 . 1 .1 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1

S T E P 2

I l s o l l e v a m e n to m a n u a l e è a c c e t t a b i l e n e l l e c o n d i z io n i

i d e a l i

m < m l im

P u n t o 4 . 3 .1 . 2 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1

S T E P 3

m c u m ( g io r . ) < m l i m ( g io r . )

P u n t o 4 .3 . 2 .1 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1

S T E P 4

m c u m , h c ( g io r . ) < m l im , h c ( g io r . )

m c u m , h c ( o r e ) < m l im , h c ( o r e )

m c u m , h c ( m in . ) < m l im , h c ( m in . )

P u n t o 4 .3 . 2 .2 I S O 1 1 1 2 2 8 - 1

S T E P 5

S I

N O

S I

N O

C o n d iz i o n i i d e a l i

N O

S I

N O

h c < 1 m

N O

S I

N O

S I

N O

S I

L e c o n d i z io n i s o n o id e a l i m a i l c a r i c o v i e n e

t r a s p o r t a to

I l s o l l e v a m e n to m a n u a le è a c c e t t a b i l e n e l l e s p e c i f i c h e

c o n d iz io n i

S I

I l s o l l e v a m e n t o e t r a s p o r to m a n u a le s o n o a c c e t t a b i l i

n e l l e s p e c i f i c h e c o n d i z io n i

La m

ovimentazione dei carichi non è accettabile sono necessari degli adattam

enti

Valutazione della massa di riferimento in base al genere, mrif Nel primo step si confronta il peso effettivo dell’oggetto sollevato con la massa di riferimento mrif, che è desunta dalla tabella presente nell’Allegato C alla norma ISO 11228-1. La massa di riferimento si differenzia a seconda del genere (maschio o femmina), in linea con quanto previsto dall’art. 28, D.Lgs. n. 81/2008, il quale ha stabilito che la valutazione dei rischi deve comprendere anche i rischi particolari, tra i quali quelli connessi alle differenze di genere. La massa di riferimento è individuata, a seconda del genere che caratterizza il gruppo omogeneo, al fine di garantire la protezione di almeno il 90% della popolazione lavorativa. La massa di riferimento costituisce il peso limite in condizioni ergonomiche ideali e che, qualora le azioni di sollevamento non siano occasionali. Valutazione della massa di riferimento in base alla frequenza, mrif Nel secondo step si procede a confrontare il peso effettivamente sollevato con la frequenza di movimentazione f (atti/minuto); in base alla durata giornaliera della movimentazione, solo breve e media durata, si ricava il peso limite raccomandato, in funzione della frequenza, in base al grafico di cui alla figura 2 della norma ISO 11228-1. Valutazione della massa in relazione ai fattori ergonomici, mlim Nel terzo step si confronta la massa movimentata, m, con il peso limite raccomandato che deve essere calcolato tenendo in considerazione i parametri che caratterizzano la tipologia di sollevamento e, in particolare: - la massa dell’oggetto m; - la distanza orizzontale di presa del carico, h, misurata dalla linea congiungente i malleoli interni al punto di mezzo tra la presa

delle mani proiettata a terra; - il fattore altezza, v, ovvero l’altezza da terra del punto di presa del carico; - la distanza verticale di sollevamento, d; - la frequenza delle azioni di sollevamento, f; - la durata delle azioni di sollevamento, t; - l’angolo di asimmetria (torsione del busto), α; - la qualità della presa dell’oggetto, c. Il peso limite raccomandato è calcolato, sia all'origine che alla della movimentazione sulla base di una formula proposta nell’Allegato A.7 alla ISO 11228-1:

(1)

dove:

mrif è la massa di riferimento in base al genere. hM è il fattore riduttivo che tiene conto della distanza orizzontale di presa del carico, h; dM è il fattore riduttivo che tiene conto della distanza verticale di sollevamento, d;

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vM è il fattore riduttivo che tiene conto dell’altezza da terra del punto di presa del carico; fM è il fattore riduttivo che tiene della frequenza delle azioni di sollevamento, f; αM è il fattore riduttivo che tiene conto dell’ l’angolo di asimmetria (torsione del busto), α; cM è il fattore riduttivo che tiene della qualità della presa dell’oggetto, c.

Valutazione della massa cumulativa su lungo periodo, mlim. ( giornaliera) Nel quarto step si confronta la massa cumulativa mcum giornaliera, ovvero il prodotto tra il peso trasportato e la frequenza di trasporto per le otto ore lavorativa, con la massa raccomandata mlim. giornaliera che è pari a 10000 kg in caso di solo sollevamento o trasporto inferiore ai 20 m, o 6000 kg in caso di trasporto superiore o uguale ai 20 m. Valutazione della massa cumulativa trasportata su lungo, medio e breve periodo, mlim. ( giornaliera), mlim. (orario) e mlim. (minuto) In caso di trasporto su distanza hc uguale o maggiore di 1 m, nel quinto step si confronta la di massa cumulativa mcum sul breve, medio e lungo periodo (giornaliera, oraria e al minuto) con la massa raccomandata mlim. desunta dalla la tabella 1 della norma ISO 11228-1.

ESITO DELLA VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

SOLLEVAMENTO E TRASPORTO Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati gruppi omogenei di lavoratori, univocamente identificati attraverso le SCHEDE DI

VALUTAZIONE riportate nel successivo capitolo. Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni e il relativo esito della valutazione al rischio dovuto alle azioni di sollevamento e trasporto.

Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

1) Addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

2) Addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

3) Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso

Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

4) Addetto alla posa di lucernario Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

5) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere

Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

6) Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

7) Addetto allo scavo di pulizia generale dell'area di cantiere

Forze di sollevamento e trasporto accettabili.

SCHEDE DI VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

SOLLEVAMENTO E TRASPORTO Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.

Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio SCHEDA N.1

Addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio SCHEDA N.1

Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso SCHEDA N.1

Addetto alla posa di lucernario SCHEDA N.1

Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere SCHEDA N.1

Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere SCHEDA N.1

Addetto allo scavo di pulizia generale dell'area di cantiere SCHEDA N.2

SCHEDA N.1 Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi.

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Esito della valutazione dei compiti giornalieri

Carico movimentato Carico movimentato

(giornaliero)

Carico movimentato

(orario)

Carico movimentato

(minuto)

Condizioni m mlim mcum mlim mcum mlim mcum mlim

[kg] [kg] [kg/giorno] [kg/giorno] [kg/ora] [kg/ora] [kg/minuto] [kg/minuto]

1) Scavo

Specifiche 10.00 13.74 1200.00 10000.00 300.00 7200.00 5.00 120.00

Fascia di appartenenza:

Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.

Mansioni:

Addetto allo scavo di pulizia generale dell'area di cantiere.

Descrizione del genere del gruppo di lavoratori

Fascia di età Adulta Sesso Maschio mrif [kg] 25.00

Compito giornaliero

Posizione del

Carico Posizione delle mani Distanza

verticale e di trasporto

Durata e frequenza

Presa Fattori riduttivi

carico m h v Ang. d hc t f c FM HM VM DM Ang.M CM

[kg] [m] [m] [gradi] [m] [m] [%] [n/min]

1) Scavo

Inizio 10.00 0.25 0.50 30 1.00 <=1 50 0.5 buona 0.81 1.00 0.93 0.87 0.90 1.00

Fine 0.25 1.50 0 0.81 1.00 0.78 0.87 1.00 1.00

SCHEDA N.2 Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi.

Esito della valutazione dei compiti giornalieri

Carico movimentato Carico movimentato

(giornaliero)

Carico movimentato

(orario)

Carico movimentato

(minuto)

Condizioni m mlim mcum mlim mcum mlim mcum mlim

[kg] [kg] [kg/giorno] [kg/giorno] [kg/ora] [kg/ora] [kg/minuto] [kg/minuto]

1) Compito

Specifiche 10.00 13.74 1200.00 10000.00 300.00 7200.00 5.00 120.00

Fascia di appartenenza:

Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.

Mansioni:

Addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio; Addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio; Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso; Addetto alla posa di lucernario; Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere.

Descrizione del genere del gruppo di lavoratori

Fascia di età Adulta Sesso Maschio mrif [kg] 25.00

Compito giornaliero

Posizione del

Carico Posizione delle mani Distanza

verticale e di trasporto

Durata e frequenza

Presa Fattori riduttivi

carico m h v Ang. d hc t f c FM HM VM DM Ang.M CM

[kg] [m] [m] [gradi] [m] [m] [%] [n/min]

1) Compito

Inizio 10.00 0.25 0.50 30 1.00 <=1 50 0.5 buona 0.81 1.00 0.93 0.87 0.90 1.00

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Descrizione del genere del gruppo di lavoratori

Fascia di età Adulta Sesso Maschio mrif [kg] 25.00

Compito giornaliero

Posizione del

Carico Posizione delle mani Distanza

verticale e di trasporto

Durata e frequenza

Presa Fattori riduttivi

carico m h v Ang. d hc t f c FM HM VM DM Ang.M CM

[kg] [m] [m] [gradi] [m] [m] [%] [n/min]

Fine 0.25 1.50 0 0.81 1.00 0.78 0.87 1.00 1.00

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ANALISI E VALUTAZIONE RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

OPERAZIONI DI SALDATURA La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa italiana succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro: - Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV

e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative". Premessa Secondo l'art. 216 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, nell'ambito della valutazione dei rischi il "datore di lavoro valuta e, quando necessario, misura e/o calcola i livelli delle radiazioni ottiche a cui possono essere esposti i lavoratori". Essendo le misure strumentali generalmente costose sia in termini economici che di tempo, è da preferire, quando possibile, la valutazione dei rischi che non richieda misurazioni. Nel caso delle operazioni di saldatura è noto che, per qualsiasi tipologia di saldatura (arco elettrico, gas, ossitaglio ecc) e per qualsiasi tipo di supporto, i tempi per i quali si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano essere dell'ordine dei secondi. Pur essendo il rischio estremamente elevato, l'effettuazione delle misure e la determinazione esatta dei tempi di esposizione è del tutto superflua per i lavoratori. Pertanto, al fine di proteggere i lavoratori dai rischi che possono provocare danni agli occhi e al viso, non essendo possibile in alcun modo provvedere a eliminare o ridurre le radiazioni ottiche emesse durante le operazioni di saldatura si è provveduto ad adottare i dispositivi di protezione degli occhi e del viso più efficaci per contrastare i tipi di rischio presenti. Tecniche di saldatura La saldatura è un processo utilizzato per unire due parti metalliche riscaldate localmente, che costituiscono il metallo base, con o senza aggiunta di altro metallo che rappresenta il metallo d’apporto, fuso tra i lembi da unire. La saldatura si dice eterogena quando viene fuso il solo materiale d’apporto, che necessariamente deve avere un punto di fusione inferiore e quindi una composizione diversa da quella dei pezzi da saldare; è il caso della brasatura in tutte le sue varianti. La saldatura autogena prevede invece la fusione sia del metallo base che di quello d’apporto, che quindi devono avere simile composizione, o la fusione dei soli lembi da saldare accostati mediante pressione; si tratta delle ben note saldature a gas o ad arco elettrico. Saldobrasatura Nella saldo-brasatura i pezzi di metallo da saldare non partecipano attivamente fondendo al processo da saldatura; l’unione dei pezzi metallici si realizza unicamente per la fusione del metallo d’apporto che viene colato tra i lembi da saldare. Per questo motivo il metallo d’apporto ha un punto di fusione inferiore e quindi composizione diversa rispetto al metallo base. E’ necessario avere evidentemente una zona di sovrapposizione abbastanza ampia poiché la resistenza meccanica del materiale d’apporto è molto bassa. La lega generalmente utilizzata è un ottone (lega rame-zinco), addizionata con silicio o nichel, con punto di fusione attorno ai 900°C. Le modalità esecutive sono simili a quelle della saldatura autogena (fiamma ossiacetilenica); sono tipiche della brasatura la differenza fra metallo base e metallo d’apporto nonché la loro unione che avviene per bagnatura che consiste nello spandersi di un liquido (metallo d’apporto fuso) su una superficie solida (metallo base). Brasatura La brasatura è effettuata disponendo il metallo base in modo che fra le parti da unire resti uno spazio tale da permettere il riempimento del giunto ed ottenere un’unione per bagnatura e capillarità. A seconda del minore o maggiore punto di fusione del metallo d’apporto, la brasatura si distingue in dolce e forte. La brasatura dolce utilizza materiali d’apporto con temperatura di fusione < 450°C; i materiali d’apporto tipici sono leghe stagno/piombo. L’adesione che si verifica è piuttosto debole ed il giunto non è particolarmente resistente. Gli impieghi tipici riguardano elettronica, scatolame ecc. La brasatura forte utilizza materiali d’apporto con temperatura di fusione > 450°C; i materiali d’apporto tipici sono leghe rame/zinco, argento/rame. L’adesione che si verifica è maggiore ed il giunto è più resistente della brasatura dolce. Saldatura a gas Alcune tecniche di saldatura utilizzano la combustione di un gas per fondere un metallo. I gas utilizzati possono essere miscele di ossigeno con idrogeno o metano, propano oppure acetilene. Saldatura a fiamma ossiacetilenica La più diffusa tra le saldature a gas utilizza una miscela di ossigeno ed acetilene, contenuti in bombole separate, che alimentano contemporaneamente una torcia, ed escono dall’ugello terminale dove tale miscela viene accesa. Tale miscela è quella che sviluppa la maggior quantità di calore infatti la temperatura massima raggiungibile è dell’ordine dei 3000 °C e può essere quindi utilizzata anche per la saldatura degli acciai. Saldatura ossidrica E’ generata da una fiamma ottenuta dalla combustione dell’ossigeno con l’idrogeno. La temperatura della fiamma (2500°C) è sostanzialmente più bassa di quella di una fiamma ossiacetilenica e di conseguenza tale procedimento viene impiegato per la saldatura di metalli a basso punto di fusione, ad esempio alluminio, piombo e magnesio.

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Saldatura elettrica Il calore necessario per la fusione del metallo è prodotto da un arco elettrico che si instaura tra l’elettrodo e i pezzi del metallo da saldare, raggiungendo temperature variabili tra 4000-6000 °C. Saldatura ad arco con elettrodo fusibile (MMA) L’arco elettrico scocca tra l’elettrodo, che è costituito da una bacchetta metallica rigida di lunghezza tra i 30 e 40 cm, e il giunto da saldare. L’elettrodo fonde costituendo il materiale d’apporto; il materiale di rivestimento dell'elettrodo, invece, fondendo crea un’area protettiva che circonda il bagno di saldatura (saldatura con elettrodo rivestito). L’operazione impegna quindi un solo arto permettendo all'altro di impugnare il dispositivo di protezione individuale (schermo facciale) o altro utensile. Saldatura ad arco con protezione di gas con elettrodo fusibile (MIG/MAG) In questo caso l’elettrodo fusibile è un filo continuo non rivestito, erogato da una pistola mediante apposito sistema di trascinamento al quale viene imposta una velocità regolare tale da compensare la fusione del filo stesso e quindi mantenere costante la lunghezza dell’arco; contemporaneamente, viene fornito un gas protettivo che fuoriesce dalla pistola insieme al filo (elettrodo) metallico. I gas impiegati, in genere inerti, sono argon o elio (MIG: Metal Inert Gas), che possono essere miscelati con CO2 dando origine ad un composto attivo che ha la capacità, ad esempio nella saldatura di alcuni acciai, di aumentare la penetrazione e la velocità di saldatura, oltre ad essere più economico (MAG: Metal Active Gas). Saldatura ad arco con protezione di gas con elettrodo non fusibile (TIG) L’arco elettrico scocca tra un elettrodo di tungsteno, che non si consuma durante la saldatura, e il pezzo da saldare (TIG: Tungsten Inert Gas). L’area di saldatura viene protetta da un flusso di gas inerte (argon e elio) in modo da evitare il contatto tra il metallo fuso e l’aria. La saldatura può essere effettuata semplicemente fondendo il metallo base, senza metallo d’apporto, il quale se necessario viene aggiunto separatamente sotto forma di bacchetta. In questo caso l’operazione impegna entrambi gli arti per impugnare elettrodo e bacchetta. Saldatura al plasma È simile alla TIG con la differenza che l’elettrodo di tungsteno pieno è inserito in una torcia, creando così un vano che racchiude l’arco elettrico e dove viene iniettato il gas inerte. Innescando l’arco elettrico su questa colonna di gas si causa la sua parziale ionizzazione e, costringendo l’arco all'interno dell'orifizio, si ha un forte aumento della parte ionizzata trasformando il gas in plasma. Il risultato finale è una temperatura dell’arco più elevata (fino a 10000 °C) a fronte di una sorgente di calore più piccola. Si tratta di una tecnica prevalentemente automatica, utilizzata anche per piccoli spessori. Criteri di scelta dei DPI Per i rischi per gli occhi e il viso da radiazioni riscontrabili in ambiente di lavoro, le norme tecniche di riferimento sono quelle di seguito riportate: - UNI EN 166:2004 "Protezione personale dagli occhi - Specifiche" - UNI EN 167:2003 "Protezione personale degli occhi - Metodi di prova ottici" - UNI EN 168:2003 "Protezione personale degli occhi - Metodi di prova non ottici" - UNI EN 169:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri per saldatura e tecniche connesse - Requisiti di trasmissione e

utilizzazioni raccomandate" - UNI EN 170:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri ultravioletti - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni

raccomandate" - UNI EN 171:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri infrarossi - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni

raccomandate" - UNI EN 172:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri solari per uso industriale" - UNI EN 175:1999 "Protezione personale degli occhi – Equipaggiamenti di protezione degli occhi e del viso durante la

saldatura e i procedimenti connessi" - UNI EN 207:2004 "Protezione personale degli occhi - Filtri e protettori dell'occhio contro radiazioni laser (protettori

dell’occhio per laser)" - UNI EN 208:2004 "Protezione personale degli occhi - Protettori dell'occhio per i lavori di regolazione sui laser e sistemi

laser (protettori dell’occhio per regolazione laser)" - UNI EN 379:2004 "Protezione personale degli occhi – Filtri automatici per saldatura" - UNI 10912:2000 "Dispositivi di protezione individuale - Guida per la selezione, l'uso e la manutenzione dei dispositivi di

protezione degli occhi e del viso per attività lavorative." In particolare, i dispositivi di protezione utilizzati nelle operazioni di saldatura sono schermi (ripari facciali) e maschere (entrambi rispondenti a specifici requisiti di adattabilità, sicurezza ed ergonomicità), con filtri a graduazione singola, a numero di scala doppio o commutabile (quest'ultimo per es. a cristalli liquidi). I filtri per i processi di saldatura devono fornire protezione sia da raggi ultravioletti che infrarossi che da radiazioni visibili. Il numero di scala dei filtri destinati a proteggere i lavoratori dall’esposizione alle radiazioni durante le operazioni di saldatura e tecniche simili è formato solo dal numero di graduazione corrispondente al filtro (manca il numero di codice, che invece è presente invece negli altri filtri per le radiazioni ottiche artificiali). In funzione del fattore di trasmissione dei filtri, la norma UNI EN 169 prevede 19 numeri di graduazione. Per individuare il corretto numero di scala dei filtri, è necessario considerare prioritariamente: - per la saldatura a gas, saldo-brasatura e ossitaglio: la portata di gas ai cannelli; - per la saldatura ad arco, il taglio ad arco e al plasma jet: l’intensità della corrente. Ulteriori fattori da tenere in considerazione sono:

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- la distanza dell’operatore rispetto all'arco o alla fiamma; se l’operatore è molto vicino può essere necessario una graduazione maggiore;

- l’illuminazione locale dell’ambiente di lavoro; - le caratteristiche individuali. Tra la saldatura a gas e quella ad arco vi sono, inoltre, differenti livelli di esposizione al calore: con la prima si raggiungono temperature della fiamma che vanno dai 2500 °C ai 3000 °C circa, mentre con la seconda si va dai 3000 °C ai 6000 °C fino ai 10.000 °C tipici della saldatura al plasma. Per aiutare la scelta del livello protettivo, la norma tecnica riporta alcune indicazioni sul numero di scala da utilizzarsi e di seguito riportate. Esse si basano su condizioni medie di lavoro dove la distanza dell’occhio del saldatore dal metallo fuso è di circa 50 cm e l’illuminazione media dell’ambiente di lavoro è di circa 100 lux. Tanto è maggiore il numero di scala tanto superiore è il livello di protezione dalle radiazioni che si formano durante le operazioni di saldatura e tecniche connesse. Saldatura a gas

Saldatura a gas e saldo-brasatura

Numeri di scala per saldatura a gas e saldo-brasatura Lavoro

Portata di acetilene in litri all'ora [q]

q <= 70 70 < q <= 200 200 < q <= 800 q > 800 Saldatura a gas e saldo-brasatura

4 5 6 7

Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010)

Ossitaglio

Numeri di scala per l'ossitaglio Lavoro

Portata di ossigeno in litri all'ora [q]

900 <= q < 2000 2000 < q <= 4000 4000 < q <= 8000 Ossitaglio 5 6 7 Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010)

Saldatura ad arco

Saldatura ad arco - Processo "Elettrodi rivestiti"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Elettrodi rivestiti" Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 8 9 10 11 12 13 14

Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "MAG"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MAG" Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 8 9 10 11 12 13 14

Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "TIG"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "TIG" Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 --- 8 9 10 11 12 13 ---

Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "MIG con metalli pesanti"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MIG con metalli pesanti" Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 --- 9 10 11 12 13 14 ---

Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "MIG con leghe leggere"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MIG con leghe leggere" Corrente [A]

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1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 --- 10 11 12 13 14 ---

Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Taglio ad arco Saldatura ad arco - Processo "Taglio aria-arco"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Taglio aria-arco" Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 10 11 12 13 14 15

Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "Taglio plasma-jet"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Taglio plasma-jet" Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 --- 9 10 11 12 13 ---

Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010)

Saldatura ad arco - Processo "Taglio ad arco al microplasma"

Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Saldatura ad arco al microplasma" Corrente [A]

1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 - 4 5 6 7 8 9 10 11 12 --- Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010)

ESITO DELLA VALUTAZIONE RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

OPERAZIONI DI SALDATURA

Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono a radiazioni ottiche artificiali per operazioni di saldatura. Si precisa che nel caso delle operazioni di saldatura, per qualsiasi tipologia di saldatura (arco elettrico, gas, ossitaglio ecc) e per qualsiasi tipo di supporto, i tempi per cui si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano dell'ordine dei secondi per cui il rischio è estremamente elevato.

Lavoratori e Macchine

Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE

1) Addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio Rischio alto per la salute.

2) Addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio Rischio alto per la salute.

3) Addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere

Rischio alto per la salute.

4) Addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere Rischio alto per la salute.

SCHEDE DI VALUTAZIONE RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

OPERAZIONI DI SALDATURA

Le seguenti schede di valutazione delle radiazioni ottiche artificiali per operazioni di saldatura riportano l'esito della valutazione eseguita per singola attività lavorativa con l'individuazione delle mansioni addette, delle sorgenti di rischio, la relativa fascia di esposizione e il dispositivo di protezione individuale più adatto. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, agli ulteriori dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato.

Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

Addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio SCHEDA N.1 - R.O.A. per "Saldatura ad elettrodi rivestiti"

Addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio SCHEDA N.1 - R.O.A. per "Saldatura ad elettrodi rivestiti"

Addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e SCHEDA N.2 - R.O.A. per "Saldatura a gas

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Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione

Mansione Scheda di valutazione

sanitari del cantiere (acetilene)"

Addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere SCHEDA N.2 - R.O.A. per "Saldatura a gas (acetilene)"

SCHEDA N.1 - R.O.A. per "Saldatura ad elettrodi rivestiti" Lesioni localizzate agli occhi durante le lavorazioni di saldatura, taglio termico e altre attività che comportano emissione di radiazioni ottiche artificiali.

Sorgente di rischio

Tipo Portata di acetilene Portata di ossigeno Corrente Numero di scala

[l/h] [l/h] [A] [Filtro]

1) Saldatura [Elettrodi rivestiti]

Saldatura ad arco - - inferiore a 60 A 8

Fascia di appartenenza:

Rischio alto per la salute.

Mansioni:

Addetto al montaggio di strutture orizzontali in acciaio; Addetto al montaggio di strutture verticali in acciaio.

SCHEDA N.2 - R.O.A. per "Saldatura a gas (acetilene)" Lesioni localizzate agli occhi durante le lavorazioni di saldatura, taglio termico e altre attività che comportano emissione di radiazioni ottiche artificiali.

Sorgente di rischio

Tipo Portata di acetilene Portata di ossigeno Corrente Numero di scala

[l/h] [l/h] [A] [Filtro]

1) Saldatura [Saldatura a gas (acetilene)]

Saldatura a gas inferiore a 70 l/h - - 4

Fascia di appartenenza:

Rischio alto per la salute.

Mansioni:

Addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere; Addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere.

TORINO, 27/11/2014

Firma

___________________________________

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ALLEGATO "C"

Comune di TORINO

Provincia di TO

ANALISI DEI COSTI DELLA SICUREZZA

(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)

(D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONA Codice Opera 4047 Ex Edificio Venchi Unica

COMMITTENTE: CITTA' DI TORINO - Servizio Edilizia Abitativa Pubblica e per il Sociale.

CANTIERE: Via De Sanctis, ang. Via Vandalino, TORINO (TO)

TORINO, 27/11/2014

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________ (Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione –

Arch. Paola MONTRESOR)

per presa visione

IL COMMITTENTE

_____________________________________ (Dirigente del Servizio - Responsabile dei Lavori - RUP –

Arch. Corrado DAMIANI)

Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione

Arch. Paola MONTRESOR

Via Corte d'Appello 10 10121 TORINO (To) Tel.: 011/44.24.248 - Fax: $EMPTY_CSP_10$ E-Mail: [email protected]

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DIREZIONE SERVIZI TECNICI PER L'EDILIZIA PUBBLICA - SERVIZIO EDILIZIA ABITATIVA PUBBLICA E PER IL SOCIALE

Lavori:Oneri della sicurezza_Ex Venchi Unica aggiornati pag. 1 di 5

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ALICE G.L.

Articolo di

Elenco

I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I Unità di

misura

PREZZO

EURO

Incidenza

Manodop.

28.A05.B35 ANDATOIA da realizzare per eseguire passaggi sicuri e programmati, della larghezza di 60 cm quando destinata al solo

passaggio di lavoratori, di 120 cm quando è previsto il

trasporto di materiali, protetta da entrambi i lati dal parapetto,

fornita e posta in opera. La pendenza non può essere

maggiore del 25% e se la lunghezza risulta elevata (oltre 6,00

m ) devono essere realizzati pianerottoli di riposo in piano.

Sulle tavole delle andatoie devono essere fissati listelli

trasversali a distanza non superiore al passo di una persona

(40 cm) che trasporta dei carichi. Sono compresi: il montaggio

con tutto ciò che occorre per eseguirlo e lo smontaggio

anche ripetuto durante le fasi di lavoro; l'accatastamento e

l'allontanamento a fine opera. Misurato a metro lineare posto

in opera.

005 Larghezza utile di passaggio cm 60.

m 28,02 0.00 %

010 Larghezza utile di passaggio cm 120.

m 31,83 0.00 %

28.A05.D05 NUCLEO ABITATIVO per servizi di cantiere. Prefabbricato monoblocco ad uso ufficio, spogliatoio e servizi di cantiere. Caratteristiche: Struttura di acciaio, parete perimetrale

realizzata con pannello sandwich, dello spessore minimo di

40 mm, composto da lamiera preverniciata esterna ed interna

e coibentazione di poliuretano espanso autoestinguente,

divisioni interne realizzate come le perimetrali,pareti

pavimento realizzato con pannelli in agglomerato di legno

truciolare idrofugo di spessore mm 19, piano di calpestio in

piastrelle di PVC, classe 1 di reazione al fuoco, copertura

realizzata con lamiera zincata con calatoi a scomparsa nei

quattro angoli, serramenti in alluminio preverniciato, vetri

semidoppi, porta d'ingresso completa di maniglie e/o

maniglione antipanico, impianto elettrico a norma di legge da

certificare. Sono compresi: l'uso per la durata delle fasi di

lavoro che lo richiedono al fine di garantire la sicurezza e

l'igiene dei lavoratori; il montaggio e lo smontaggio anche

quando, per motivi legati alla sicurezza dei lavoratori, queste

azioni vengono ripetute più volte durante il corso dei lavori a

seguito della evoluzione dei medesimi; il documento che

indica le istruzioni per l'uso e la manutenzione; i controlli

periodici e il registro di manutenzione programmata; il

trasporto presso il cantiere; la preparazione della base di

appoggio; i collegamenti necessari (elettricità, impianto di

terra acqua, gas, ecc) quando previsti; l'uso dell'autogru per

la movimentazione e la collocazione nell'area predefinita e

per l'allontanamento a fine opera. Arredamento minimo:

armadi, tavoli e sedie NOTE: La previsione degli

apprestamenti proposti negli articoli seguenti (baraccamenti di

cantiere), dovrà essere correttamente condotta in relazione

alle caratteristiche ed alla localizzazione del cantiere,

risultando di norma già riconosciuta nell'ambito delle spese

generali (rif. D.P.R. 207/10 art. 32 c.4). Il Coordinatore per la

Sicurezza in Fase di Progettazione valuterà l'eventuale

inclusione di tali apprestamenti nel computo metrico della

sicurezza in funzione delle esig

005 Dimensioni esterne massime m 2,40 x 6,40 x 2,45 circa (modello base) -Costo primo mese o frazione di mese

cad 388,08 0.00 %

010 costo per ogni mese o frazione di mese successivo al primo

cad 156,75 0.00 %

015 Dimensioni esterne massime m 2,40 x 5,00 x 2,50 circa (modello base) - Costo primo mese o frazione di mese

cad 343,52 0.00 %

020 Costo per ogni mese o frazione di mese successivo al primo

cad 161,03 0.00 %

28.A05.D10 NUCLEO ABITATIVO per servizi di cantiere DOTATO DI SERVIZIO IGIENICO. Prefabbricato monoblocco ad uso ufficio, spogliatoio e servizi di cantiere. Caratteristiche: Struttura di

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Lavori:Oneri della sicurezza_Ex Venchi Unica aggiornati pag. 2 di 5

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ALICE G.L.

Articolo di

Elenco

I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I Unità di

misura

PREZZO

EURO

Incidenza

Manodop.

acciaio, parete perimetrale realizzata con pannello sandwich,

dello spessore minimo di 40 mm, composto da lamiera

preverniciata esterna ed interna e coibentazione di

poliuretano espanso autoestinguente, divisioni interne

realizzate come le perimetrali, pareti pavimento realizzato con

pannelli in agglomerato di legno truciolare idrofugo di

spessore 19 mm, piano di calpestio in piastrelle di PVC,

classe 1 di reazione al fuoco, copertura realizzata con lamiera

zincata con calatoi a scomparsa nei quattro angoli, serramenti

in alluminio preverniciato, vetri semidoppi, porta d'ingresso

completa di maniglie e/o maniglione antipanico, impianto

elettrico a norma di legge da certificare. Dotato di servizio

igienico composto da wc e lavabo completo degli accessori

canonici (specchio, porta rotoli, porta scopino ecc.). Sono

compresi: l'uso per la durata delle fasi di lavoro che lo

richiedono al fine di garantire la sicurezza e l'igiene dei

lavoratori; il montaggio e lo smontaggio anche quando, per

motivi legati alla sicurezza dei lavoratori, queste azioni

vengono ripetute più volte durante il corso dei lavori a seguito

della evoluzione dei medesimi; il documento che indica le

istruzioni per l'uso e la manutenzione; i controlli periodici e il

registro di manutenzione programmata; il trasporto presso il

cantiere; la preparazione della base di appoggio; i

collegamenti necessari (elettricità,impianto di terra acqua,

gas, ecc quando previsti); il collegamento alla rete fognaria;

l'uso dell'autogru per la movimentazione e la collocazione

nell'area predefinita e per l'allontanamento a fine opera.

Arredamento minimo: armadi, tavoli e sedie.

005 Dimensioni esterne massime m 2,40 x 6,40 x 2,45 circa (modello base) -Costo primo mese o frazione di mese

cad 427,50 0.00 %

010 costo per ogni mese o frazione di mese successivo al primo

cad 190,00 0.00 %

015 Dimensioni esterne massime m 2,40 x 5 x 2,50 circa (modello base) -Costo primo mese o frazione di mese

cad 341,99 0.00 %

020 costo per ogni mese o frazione di mese successivo al primo

cad 180,49 0.00 %

28.A05.E15 RECINZIONE provvisoria realizzata con pannelli in lamiera zincata ondulata, fornita e posta in opera. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori; i montanti di sostegno dei

pannelli delle dimensioni minime di 10x10 cm; l'infissione dei

montanti nel terreno o incastrati in adeguata base di

appoggio; le tavole sottomisure poste sul basso, in sommità

ed al centro del pannello, inchiodate o avvitate al pannello

medesimo e ai montanti di sostegno comprese le saette di

controventatura; la manutenzione per tutto il periodo di durata

dei lavori, sostituendo, o riparando le parti non più idonee; lo

smantellamento, l'accatastamento e l'allontanamento a fine

opera

005 per sviluppo a metro quadrato per il primo mese

m² 9,33 0.00 %

010 per ogni mese oltre il primo

m 2,82 0.00 %

28.A05.E60 CANCELLO in pannelli di lamiera zincata ondulata per recinzione cantiere costituito da adeguata cornice e rinforzi, fornito e posto in opera. Sono compresi: l'uso per la durata

dei lavori; la collocazione in opera delle colonne in ferro

costituite da profilati delle dimensioni di 150 x 150 mm,

opportunamente verniciati; le ante opportunamente

assemblate in cornici perimetrali e rinforzi costituiti da

diagonali realizzate con profilati da 50x50 mm

opportunamente verniciati; le opere da fabbro e le ferramenta

necessarie; il sistema di fermo delle ante sia in posizione di

massima apertura che di chiusura; la manutenzione per tutto

il periodo di durata dei lavori, sostituendo, o riparando le parti

non più idonee; lo smantellamento, l'accatastamento e

l'allontanamento a fine opera.

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Lavori:Oneri della sicurezza_Ex Venchi Unica aggiornati pag. 3 di 5

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ALICE G.L.

Articolo di

Elenco

I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I Unità di

misura

PREZZO

EURO

Incidenza

Manodop.

005 misurato a metro quadrato di cancello posto in opera

m² 35,14 0.00 %

28.A05.B15 PARAPETTO prefabbricato in metallo anticaduta da realizzare per la protezione contro il vuoto (es.: rampe delle scale, vani ascensore, vuoti sui solai e perimetri degli stessi, cigli

degli scavi, balconi, etc), fornito e posto in opera. I dritti

devono essere posti ad un interasse adeguato al fine di

garantire la tenuta all'eventuale spinta di un operatore. I

correnti e la tavola ferma piede non devono lasciare una luce

in senso verticale, maggiore di 0,6 m, inoltre sia i correnti che

le tavole ferma piede devono essere applicati dalla parte

interna dei montanti. Sono compresi: il montaggio con tutto

ciò che occorre per eseguirlo e lo smontaggio anche ripetute

volte durante le fasi di lavoro; l'accatastamento e

l'allontanamento a fine opera.

005 Misurato a metro lineare posto in opera.

m 12,35 0.00 %

28.A10.A08 Fornitura e posa in opera di dispositivo di protezione anticaduta - GANCIO MURO - in acciaio inox conforme alla

normativa UNI-EN 795:2002 in classe A1, prodotto marcato

CE cerificato da ente certificatore notificato. Sono da

considerarsi compresi e compensati gli oneri per la fornitura e

posa di viti e tasselli e quant'altro per dare il lavoro finito a

regola d'arte, gli oneri per carico e scarico, le opere di

lattoneria/muratura necessarie per apertura e chiusura del

manto di copertura.

005 costituito da piastra angolare in acciaio inox a basso impatto visivo, adatto per superfici piane, verticali o

inclinate; resistenza all'estrazione maggiore di 10 kN,

rimovibile a fine uso

cad 159,26 0.00 %

28.A10.C10 Realizzazione di TETTOIA di protezione di zone interessate da possibile caduta di materiali dall'alto, costituita da

struttura metallica a tubi e giunti e tavolato di legno o

metallico, comprensiva di manutenzione e smontaggio.

005 costo primo mese o frazione di mese

m² 16,15 0.00 %

010 costo per ogni mese o frazione di mese successivo al primo.

m² 1,23 0.00 %

28.A15.A05 IMPIANTO DI TERRA per CANTIERE PICCOLO (6 kW) - apparecchi utilizzatori ipotizzati: betoniera, sega circolare, puliscitavole, piegaferri, macchina per intonaco premiscelato

e apparecchi portatili, costituito da conduttore di terra in rame

isolato direttamente interrato da 16 mm² e n. 1 picchetti di

acciaio zincato da 1,50 m.

005 temporaneo per la durata del cantiere

cad 156,75 0.00 %

28.A20.A05 CARTELLONISTICA di segnalazione conforme alla normativa vigente, di qualsiasi genere, per prevenzione incendi ed

infortuni. Posa e nolo per una durata massima di 2 anni.

005 di dimensione piccola (fino a 35x35 cm)

cad 9,50 0.00 %

010 di dimensione media (fino a 50x50 cm)

cad 11,40 0.00 %

015 di dimensione grande (fino a 70x70 cm)

cad 13,77 0.00 %

28.A20.A10 CARTELLONISTICA di segnalazione, conforme alla normativa vigente, per cantieri mobili, in aree delimitate o aperte alla libera circolazione.

005 posa e nolo fino a 1mese

cad 8,36 0.00 %

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DIREZIONE SERVIZI TECNICI PER L'EDILIZIA PUBBLICA - SERVIZIO EDILIZIA ABITATIVA PUBBLICA E PER IL SOCIALE

Lavori:Oneri della sicurezza_Ex Venchi Unica aggiornati pag. 4 di 5

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Articolo di

Elenco

I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I Unità di

misura

PREZZO

EURO

Incidenza

Manodop.

010 solo nolo per ogni mese successivo

cad 1,42 0.00 %

28.A20.A15 CAVALLETTO portasegnale, adatto per tutti i tipi di segnali stradali:

005 posa e nolo fino a 1 mese

cad 7,13 0.00 %

010 solo nolo per ogni mese successivo

cad 0,57 0.00 %

28.A20.A20 CARTELLONISTICA da applicare A MURO o su superfici lisce con indicazioni standardizzate di segnali di informazione, antincendio, sicurezza, pericolo, divieto, obbligo, realizzata

mediante cartelli in alluminio spessore minimo 0,5 mm,

leggibili da una distanza prefissata, fornita e posta in opera.

Sono compresi: l'uso per la durata della fase che prevede la

cartellonistica; la manutenzione per tutto il periodo della fase

di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza; le

opere e le attrezzature necessarie al montaggio; lo

smontaggio; l'allontanamento a fine fase di lavoro. Dimensioni

minime indicative del cartello: LxH(cm). Distanza massima di

percezione con cartello sufficientemente illuminato: d(m).

Misurata cadauno per la durata della fase di lavoro.

005 Cartello LxH=35x12,50cm - d =4,00 m

cad 0,47 0.00 %

010 Cartello LxH=50x70 cm - d=16m.

cad 1,42 0.00 %

28.A20.C10 ILLUMINAZIONE MOBILE di recinzioni o barriere di segnali, con lampade anche ad intermittenza, alimentate a batteria con autonomia non inferiore a 16 ore di funzionamento continuo.

005 Durata 1 anno cadauna

cad 6,17 0.00 %

01.P25.A60 Nolo di ponteggio tubolare esterno eseguito con tubo - giunto, compreso trasporto, montaggio, smontaggio, nonchè ogni dispositivo necessario per la conformita' alle norme di

sicurezza vigenti, comprensivo della documentazione per

l'uso (Pi.M.U.S.) e della progettazione della struttura prevista

dalle norme, escluso i piani di lavoro e sottopiani da

compensare a parte (la misurazione viene effettuata in

proiezione verticale).

005 Per i primi 30 giorni

m² 9,31

010 Per ogni mese oltre al primo

m² 1,59

01.P25.A91 Nolo di piano di lavoro, per ponteggi di cui alle voci 01.P25.A60 e 01.P25.A75, eseguito con tavolati dello spessore di 5 cm e/o elementi metallici, comprensivo di eventuale

sottopiano, mancorrenti, fermapiedi, botole e scale di

collegamento, piani di sbarco, piccole orditure di sostegno per

avvicinamento alle opere e di ogni altro dispositivo necessario

per la conformità alle norme di sicurezza vigenti, compreso

trasporto, montaggio, smontaggio, pulizia e manutenzione; (la

misura viene effettuata in proiezione orizzontale per ogni

piano).

005 Per ogni mese

m² 2,45

NP_01_sicurezza Costo per l'esecuzione di riunioni di coordinamento, convocate dal Coordinatore della Sicurezza

Costo per l'esecuzione di riunioni di coordinamento,

convocate dal Coordinatore della Sicurezza, per particolari

esigenze quali, ad esempio: illustrazione del P.S.C. con

verifica congiunta del P.O.S.; illustrazione di particolari

procedure o fasi di lavoro; verifica del cronoprogramma;

consegna di materiale informativo ai lavoratori; criticità

connesse ai rapporti tra impresa titolare ed altri soggetti

(subappaltatori, sub fornitori, lavoratori autonomi, fornitori);

approfondimenti di particolari e delicate lavorazioni, che non

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Lavori:Oneri della sicurezza_Ex Venchi Unica aggiornati pag. 5 di 5

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ALICE G.L.

Articolo di

Elenco

I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I Unità di

misura

PREZZO

EURO

Incidenza

Manodop.

rientrano nell'ordinarietà. Sono compresi: l'uso del

prefabbricato o del locale individuato all'interno del cantiere

idoneamente attrezzato per la riunione. Con il datore di

lavoro.

cad 56,10

NP_02_sicurezza Costo per l'esecuzione di riunioni di coordinamento, convocate dal Coordinatore della Sicurezza

Costo per l'esecuzione di riunioni di coordinamento,

convocate dal Coordinatore della Sicurezza, per particolari

esigenze quali, ad esempio: illustrazione del P.S.C. con

verifica congiunta del P.O.S.; illustrazione di particolari

procedure o fasi di lavoro; verifica del cronoprogramma;

consegna di materiale informativo ai lavoratori; criticità

connesse ai rapporti tra impresa titolare ed altri soggetti

(subappaltatori, sub fornitori, lavoratori autonomi, fornitori);

approfondimenti di particolari e delicate lavorazioni, che non

rientrano nell'ordinarietà. Sono compresi: l'uso del

prefabbricato o del locale individuato all'interno del cantiere

idoneamente attrezzato per la riunione. Con il direttore

tecnico del cantiere (dirigenti)

cad 50,40

NP_03_sicurezza PRESENZA PERSONALE

PRESENZA PERSONALE al fine di collaborare in tempo

reale al controllo e alla realizzazione della sicurezza in

lavorazioni particolarmente pericolose o dove previsto

movimentazioni di carichi, di mezzi, particolarmente

complesse o in prossimità di strade ad elevato traffico o,

ancora, in cantieri particolarmente delicati in quanto esiste

presenza continua di abitanti, etc...(costi orari della

manodopera edile ed affine in vigore dal 01.07.2014, come

riportati sul prospetto della manodopera n. 216 del Collegio

Costruttori Edili (allegato alla circolare n. 354 del 18.07.2014)

Operaio specializzato Euro 34,28/ora

Operaio qualificato Euro 31,88/ora

Operaio comune sup. 18 anni Euro 28,75/ora

cad 31,88

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FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE

DELL'OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi

(Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA - STRUTTURE PER L'ASSISTENZA E BENEFICENZA PUBBLICA E SERVIZI DIVERSI ALLA PERSONA Codice Opera 4047 Edificio Ex Venchi Unica

COMMITTENTE: CITTA' DI TORINO - Servizio Edilizia Abitativa Pubblica e per il Sociale.

CANTIERE: Via De Sanctis, ang. Via Vandalino, TORINO (TO)

TORINO, 01/12/2014

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________ (Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione

Arch. Paola MONTRESOR)

per presa visione

IL COMMITTENTE

_____________________________________ (Dirigente del Servizio - Rsponsabile dei Lavori - RUP

Arch. Corrado DAMIANI)

Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione Arch. Paola MONTRESOR Via Corte d'Appello 10 10121 TORINO (To) Tel.: 011/44.24.248 - Fax: $EMPTY_CSP_10$ E-Mail: [email protected]

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CAPITOLO I Modalità per la descrizione dell'opera e l'individuazione dei soggetti interessati.

Scheda I Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati

Descrizione sintetica dell'opera Durata effettiva dei lavori Inizio lavori: 01/09/2016 Fine lavori: 24/02/2017

Indirizzo del cantiere Indirizzo: Via De Sanctis, ang. Via Vandalino

CAP: 10100 Città: TORINO Provincia: TO

Soggetti interessati Committente CITTA' DI TORINO - Servizio Edilizia Abitativa Pubblica e per il Sociale

Indirizzo: Piazzetta della Visitazone, n. 13 - Via Corte d'Appello 10 - 10122 TORINO (To) Tel. 011/44.24.211

Progettista Arch. Simona MONTAFIA

Indirizzo: Piazzetta della Visitazione, n. 13 - 10122 TORINO (To) Tel. 011/44.32.228

Direttore dei Lavori

Indirizzo: Tel.

Responsabile dei Lavori Arch. Corrado DAMIANI

Indirizzo: Piazzetta della Visitazione, n. 13 - 10122 TORINO (TO) Tel.

Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione Arch. Paola MONTRESOR

Indirizzo: Via Corte d'Appello 10 - 10121 TORINO (To) Tel. 011/44.24.248

Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione

Indirizzo: Tel.

IMPRESA PRINCIPALE

Legale rappresentante

Indirizzo: Tel.

STRUTTURE METALLICHE

Legale rappresentante

Indirizzo: Tel.

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CAPITOLO II Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera e di quelle ausiliarie.

01 STRUTTURE CIVILI E INDUSTRIALI

01.01 Strutture in elevazione in acciaio Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le strutture verticali sono costituite da aste rettilinee snelle collegate fra loro in punti detti nodi secondo una disposizione geometrica realizzata in modo da formare un sistema rigidamente indeformabile. Le strutture in acciaio si possono distinguere in: strutture in carpenteria metallica e sistemi industrializzati. Le prime, sono caratterizzate dall'impiego di profilati e laminati da produzione siderurgica e successivamente collegati medianti unioni (bullonature, saldature, ecc.); le seconde sono caratterizzate da un numero ridotto di componenti base assemblati successivamente a seconde dei criteri di compatibilità.

01.01.01 Travi Le travi sono elementi strutturali, che si pongono in opera in posizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutture sovrastanti, con una dimensione predominante che trasferiscono, le sollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico, lungo tale asse, dalle sezioni investite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio esterno delle travi in modo da assicurare il contesto circostante. Le travi in acciaio sono realizzate mediante profilati (IPE, HE, C, L, ecc.) . Il loro impiego diffuso è dovuto dalla loro maggiore efficienza a carichi flessionali, infatti la concentrazione del materiale sulle ali, le parti più distanti dal punto baricentrico della sezione, ne aumentano la loro rigidezza flessionale. Vengono generalmente utilizzate nella realizzazione di telai in acciaio, per edifici, ponti, ecc..

Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.01.01

Tipo di intervento Rischi rilevati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del

luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Scale.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta

Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

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01.01.02 Pilastri I pilastri in acciaio sono elementi strutturali verticali portanti, in genere profilati e/o profilati cavi , che trasferiscono i carichi della sovrastruttura alle strutture di ricezione delle parti sottostanti indicate a riceverli, posizionate e collegate con piatti di fondazione e tirafondi. Sono generalmente trasportati in cantiere e montati mediante unioni (bullonature, chiodature, saldature, ecc.). Rappresentano una valida alternativa ai pilastri in c.a. realizzati in opera.

Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.02.01

Tipo di intervento Rischi rilevati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del

luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Scale.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta

Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

01.01.03 Capriate Le capriate sono elementi architettonici e strutturali costituite da una travatura reticolare piana posta in verticale ed usata come elemento base di una copertura a falde inclinate. Si tratta di strutture non spingenti, infatti hanno il vantaggio di annullare le spinte orizzontali in considerazione alla loro struttura triangolare dove gli elementi orizzontali (catene) annullano le spinte di quelli inclinati (puntoni). Esistono diversi tipi di capriate, tra le più comuni: il tipo inglese e polonceau per falde con forte pendenza e i tipi warren e mohnié per falde a pendenza minima.

Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.03.01

Tipo di intervento Rischi rilevati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del

luogo di lavoro

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Punti critici Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Scale.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta

Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

01.01.04 Arcarecci o Terzere Si tratta di elementi strutturali impiegati negli schemi delle coperture a struttura metallica caratterizzati generalmente dal fatto di essere inflessi e di riportare il carico verticale che agisce in copertura alle travi principali. Vengono impiegati normalmente profili IPE, a C, ecc., piegati a freddo e in alcuni casi ad omega.

Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.04.01

Tipo di intervento Rischi rilevati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del

luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Scale.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta

Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

01.01.05 Controventi

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Si tratta di elementi strutturali verticali costituiti da aste progettate per dare una maggiore stabilità a particolari costruzioni. Vi sono tipologie strutturali diverse di controventi; quelli di tipo verticali, sono destinati a ricevere le risultanti costituenti le forze orizzontali per ogni piano.

Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.05.01

Tipo di intervento Rischi rilevati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del

luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Scale.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta

Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

01.01.06 Travature reticolari Le travature reticolari sono strutture formate da un insieme di aste (travi) complanari che vengono vincolate ai nodi in modo da realizzare un elemento resistente e indeformabile. Sono costituite da due elementi continui chiamati correnti e da un'anima scomposta in elementi lineari, disposti in verticale ed inclinati. Gli elementi verticali vengono definiti montanti mentre quelli inclinati diagonali. Entrambi gli elementi devono assorbire le sollecitazioni tangenziali che nascono con l'inflessione a carico dei correnti determinandone lo scorrimento relativo di quest'ultimi. In considerazione del meccanismo resistente della struttura reticolare si possono ridurre il numero delle aste e disporle in triangolazioni semplici, con lati e angoli simili per assicurare una uniforme distribuzione degli sforzi. Sono particolarmente adatte per superare luci notevoli. Esistono numerosissimi esempi di travature reticolari, differenti tra di loro per geometria ed equilibrio statico. La loro giunzione avviene attraverso unioni (chiodatura, saldatura, ecc.).

Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.06.01

Tipo di intervento Rischi rilevati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del

luogo di lavoro

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Punti critici Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Scale.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta

Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

01.02 Coperture Insieme degli elementi tecnici orizzontali o suborizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso dallo spazio esterno sovrastante. Esse si distinguono in base alla loro geometria e al tipo di struttura.

01.02.01 Strutture in acciaio E' in genere costituita da elementi metallici in profilati d'acciaio (angolari; profili a C e a doppio T, ecc.) disposti a secondo della geometria e struttura della copertura. In genere gli angolari in acciaio sono usati anche come arcarecci di supporto al manto di copertura. I profili in acciaio a C e a doppio T sono utilizzati nelle sezioni opportune, come travi. I profili maggiormente utilizzati sono quelli a doppio T ad ali parallele, ottenuti direttamente per laminazione (travi IPE e travi HE), o mediante saldature di lamiere a caldo e profilati nelle sezioni composte. La struttura di copertura ha la funzione dominante di reggere o portare il manto e di resistere ai carichi esterni.

Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.02.01.01

Tipo di intervento Rischi rilevati

Sostituzione strutture metalliche: Sostituzione parziale o totale degli elementi di struttura degradati per eccessiva corrosione, deformazione e/o riduzione della sezione. Ripristino degli elementi di copertura. [quando occorre]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello; Seppellimento, sprofondamento; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del

luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

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Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza.

Tavole Allegate

Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Scheda II-3

Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificare la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse.

Codice scheda MP001

Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera

Informazioni necessarie per pianificare la

realizzazione in sicurezza

Modalità di utilizzo in

condizioni di sicurezza

Verifiche e controlli da effettuare

Periodicità Interventi di

manutenzione da effettuare

Periodicità

Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta

I dispositivi di ancoraggio devono essere montati contestualmente alla realizzazione delle parti strutturali dell'opera su cui sono previsti. Le misure di sicurezza adottate nei piani di sicurezza, per la realizzazione delle strutture, sono idonee per la posa dei dispositivi di ancoraggio.

L'utilizzo dei dispositivi di ancoraggio deve essere abbinato a un sistema anticaduta conforme alle norme tecniche armonizzate.

1) Verifica dello stato di conservazione (ancoraggi strutturali).

1) 1 anni 1) Ripristino strati di protezione o sostituzione degli elementi danneggiati.

2) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche.

1) quando occorre

2) 2 anni

Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta

I dispositivi di ancoraggio della linea di ancoraggio devono essere montati contestualmente alla realizzazione delle parti strutturali dell'opera su cui sono previsti. Le misure di sicurezza adottate nei piani di sicurezza, per la realizzazione delle strutture, sono idonee per la posa dei dispositivi di ancoraggio. Se la linea di ancoraggio è montata in fase successiva alla realizzazione delle strutture si dovranno adottare adeguate misure di sicurezza come ponteggi, trabattelli, reti di protezione contro la possibile caduta dall'alto dei lavoratori.

L'utilizzo dei dispositivi di ancoraggio deve essere abbinato a un sistema anticaduta conforme alle norme tecniche armonizzate.

1) Verifica dello stato di conservazione (ancoraggi strutturali).

1) quando occorre

1) Ripristino strati di protezione o sostituzione degli elementi danneggiati.

2) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche.

1) quando occorre

2) 2 anni

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CAPITOLO III Indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di supporto

esistente Le schede III-1, III-2 e III-3 non sono state stampate perché all'interno del fascicolo non sono stati indicati elaborati tecnici.

TORINO, 01/12/2014

Firma

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