PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - Ama Roma

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Comune di Roma Provincia di RM PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: Progetto per la realizzazione della sezione di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani all'interno del complesso impiantistico di Rocca Cencia FASE PROPEDEUTICA DEMOLIZIONE MANUFATTI ESISTENTI COMMITTENTE: AMA Roma S.p.A. CANTIERE: Via di Rocca Cencia, Roma (RM) Roma, 13/06/2015 IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA _____________________________________ (Architetto Filippello Romano) per presa visione IL COMMITTENTE _____________________________________ Architetto Filippello Romano Via Ludovico di Savoia 00185 Roma (RM) Tel.: 067000760 - Fax: 067008759 E-Mail: [email protected] Progetto per la realizzazione della sezione di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani all'interno del complesso impiantistico di Rocca Cencia FASE PROPEDEUTICA DEMOLIZIONE MANUFATTI ESISTENTI - Pag. 1

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Comune di RomaProvincia di RM

PIANO DI SICUREZZA ECOORDINAMENTO

(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)(D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: Progetto per la realizzazione della sezione di trattamento della frazione organicadei rifiuti solidi urbani all'interno del complesso impiantistico di Rocca CenciaFASE PROPEDEUTICADEMOLIZIONE MANUFATTI ESISTENTI

COMMITTENTE: AMA Roma S.p.A.

CANTIERE: Via di Rocca Cencia, Roma (RM)

Roma, 13/06/2015

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________(Architetto Filippello Romano)

per presa visione

IL COMMITTENTE

_____________________________________

Architetto Filippello RomanoVia Ludovico di Savoia00185 Roma (RM)Tel.: 067000760 - Fax: 067008759E-Mail: [email protected]

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ANAGRAFICA

(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:

Natura dell'Opera: Opera Edile

OGGETTO: Progetto per la realizzazione della sezione di trattamento della frazione

organica dei rifiuti solidi urbani all'interno del complesso impiantistico diRocca Cencia

FASE PROPEDEUTICADEMOLIZIONE MANUFATTI ESISTENTI

Importo presunto dei Lavori: 621´869,00 euro (compresi oneri discariche)

Entità presunta del lavoro: 645 uomini/giorno

Durata in giorni (presunta): 37

Dati del CANTIERE:

Indirizzo Via di Rocca Cencia

Città: Roma (RM)

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COMMITTENTI

DATI COMMITTENTE:

Ragione sociale: AMA Roma S.p.A

Indirizzo: via Calderon de la Barca, 87

CAP: 00142

Città: Roma (RM)

nella Persona di:

Nome e Cognome: .............................

Qualifica: ............................

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RESPONSABILI(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Progettista:

Nome e Cognome: Romano Filippello

Qualifica: Architetto

Indirizzo: Via Ludovico di Savoia

CAP: 00185

Città: Roma (RM)

Telefono / Fax: 067000760

Indirizzo e-mail: [email protected]

Responsabile dei Lavori:

Nome e Cognome: ................................... ...................................

Qualifica: ...................................

Indirizzo: ...................................

CAP: ...................................

Città: ................................... (....)

Telefono / Fax: ...................................

Indirizzo e-mail: ...................................

Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:

Nome e Cognome: Romano Filippello

Qualifica: Architetto

Indirizzo: Via Ludovico di Savoia

CAP: 00185

Città: Roma (RM)

Telefono / Fax: 067000760

Indirizzo e-mail: [email protected]

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI ÈCOLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Il cantiere è collocato in un'area parzialmente libera all'interno di un impianto di trattamento dei rifiuti inesercizio.L'area ha una superficie di circa mq 14.500In tutto l'impianto è presente una viabilità interna, l'area in questione è parzialmente recintata e ha accesodall'interno dell'impianto stesso.E' ubicato in un'area semiperiferica in prossimità del Grande raccordo anulare.

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DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Le attività previste nel presente PSC si inquadrano in un intervento più ampio consistente essenzialmentenella realizzazione di un impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani.

Le opere analizzate sono quelle previste nella fase propedeutica e consistono nella demolizione di tremanufatti dismessi presenti nell'area oggetto dell'intervento successivo. Essi sono: - un fabbricato di circa mc 18.000 con struttura in c.a e c.a.p, tamponature in pannelli e muratura; - una tettoia di circa mc 6.800 con struttura in c.a e c.a.p, aperta su tutti i lati; - un serbatoio aereo di circa mc 25 in c.a.p.;Oltre alle opere di demolizione è prevista un indagine sulla stratigrafia del terreno dell'area al fine diaccertarne composizione e presenza di manufatti in c.a. interferenti con le previste cfuture costruzioni.

Da precedenti analisi svolte dalla committenza non vi è presenza di manufatti in cemento amianto. Saràcomunque necessario svolgere ulteriori lavori di ispezione prima di ogni attività di rimozione e/o demolizioni.

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AREA DEL CANTIEREIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHIDLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.1 e 2.2

Nell’affrontare l’analisi dei rischi inerenti i criteri di progettazione e le modalità di esecuzione - riferendosianche a precedenti esperienze rilevate in cantieri con fasi esecutive simili - è stata data grande importanzaall’interpretazione dei dati statistici forniti dalla Banca Dati dell’INAIL in quanto aiutano ad individuare qualisono le lavorazioni più a rischio, i rischi più diffusi e la gravità delle conseguenze relative ad ogni singolo tipodi infortunio indicandone - tra l’altro - gli indici di frequenza e di gravità.

Questi dati sono stati esaminati anche nell’intento di migliorare le scelte tecniche di progettazione e glistrumenti operativi per eseguire il lavoro in sicurezza.

Dallo studio dei rischi potenziali, analizzati attentamente in funzione delle fasi lavorative prese inconsiderazione è scaturita la successiva valutazione dei rischi che tiene conto:

- della identificazione dei pericoli;

- della identificazione dei Lavoratori esposti a rischi potenziali;

- dello valutazione degli stessi rischi sotto il profilo qualitativo e quantitativo;

- dello studio di fattibilità per la loro eliminazione e, in subordine, riduzione dei rischi medianteprovvedimenti organizzativi o misure tecnologiche adeguate.

Tutto ciò ha permesso di sviluppare le tabelle riepilogative che seguono e inoltre il cronoprogramma diesecuzione dei lavori - inserito nella seconda parte di questo PSC - in cui sono evidenziate le fasi lavorativeed alle quali sono collegate le procedure da seguire per l’esecuzione dei lavori in sicurezza.

Al cronoprogramma sono strettamente collegate numerose schede di sicurezza che evidenziano, tra l’altro,quali sono le necessità di coordinamento con le altre attività potenzialmente interferenti, i maggiori rischipossibili, le misure di sicurezza e le cautele e note per ogni singola fase lavorativa, con lo scopo di indirizzarela sicurezza in funzione delle specifiche esigenze che si riscontrano nell’avanzamento del lavoro e nella suagestione in sicurezza.

RISCHI PARTICOLARI PRESENTI IN CANTIEREDLgs 81/2008 e smi, Allegato XI

È opportuno precisare che tra i lavori comportanti rischi particolari riportati nell’Allegato XI in questo cantieresono stati individuati soprattutto quelli relativi ai punti evidenziati di seguito:

ELENCO DEI LAVORI COMPORTANTI RISCHI PARTICOLARI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEILAVORATORI

1. Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento a profondità superiore a m1,5 o di caduta dall'alto da altezza superiore a m 2, se particolarmente aggravati dalla natura dell'attività o deiprocedimenti attuati oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell'opera. SI

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2. Lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che presentano rischiparticolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori oppure comportano un'esigenza legale disorveglianza sanitaria. SI

3. Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o sorvegliate, quali definitedalla vigente normativa in materia di protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti. NO

4. Lavori in prossimità di linee elettriche aree a conduttori nudi in tensione. NO

5. Lavori che espongono ad un rischio di annegamento. NO

6. Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie. NO

7. Lavori subacquei con respiratori. NO

8. Lavori in cassoni ad aria compressa. NO

9. Lavori comportanti l'impiego di esplosivi. NO

10. Lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti. SI

Nota integrativa all’elenco di cui sopra:

-non risultano necessarie attività di sminamento superficiale e/o profondo di ordigni bellici.

In conseguenza della selezione effettuata si ritiene esaustiva l’informazione data sui rischi particolari chesono stati elencati come assenti; mentre sono stati analizzati e valutati quelli la cui presenza è stataindividuata come “possibile”.

AREA E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIEREDLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.2.1 e 2.2.4

Dall’indagine preliminare effettuata è stata individuata come area più idonea e sufficiente alle esigenze delcantiere logistico quella all'interno dell'area oggetto degli interventi in quanto gli spazi sono sufficienti.

Quest’area risulta già servita da rete fognaria, acqua potabile e quadro elettrico generale, pertanto, saràsufficiente adattare e completare l’impianto del cantiere logistico attenendosi alle prescrizioni riportate piùavanti nel PSC.

Si precisa inoltre che sono integrative alle informazioni che seguono il layout delle attività di cantiere inseritoin altra parte del presente PSC.

Organizzazione del cantiere logistico

Nel cantiere logistico dovranno essere presenti almeno:

- l’ufficio (che deve essere, possibilmente, sistemato in posizione tale da consentire il controllo dell’accessodei mezzi, del personale e dei visitatori autorizzati);

- lo spogliatoio per le maestranze;

- i gabinetti, i lavatoi e le docce per le maestranze;

- il locale di ricovero e il refettorio (che debbono essere adeguati al numero massimo presunto di Lavoratoripresenti nel cantiere; tutti i servizi igienico-assistenziali di cantiere devono essere conformi alleprescrizioni date dal DLgs 81/2008 e smi, Allegato XIII; tutte le installazioni e gli arredi destinati in genereai servizi d’igiene e di benessere per i Lavoratori devono essere mantenuti in stato di scrupolosamanutenzione e pulizia);

- il deposito chiuso (nei depositi chiusi vanno custoditi i materiali e le attrezzature deteriorabili, i DPI, imateriali e le attrezzature che possono essere considerati pericolosi ecc.).

Dovranno inoltre essere delimitate le seguenti sub-aree:

- deposito materiali all’aperto;

- deposito (eventuale) di sostanze particolarmente pericolose e tossiche, infiammabili ecc.;

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- deposito mezzi ed attrezzature.

I materiali depositati all’aperto, i depositi ecc. debbono essere collocati in posizione tale da evitare crolli ocedimenti pericolosi e in zone possibilmente appartate e riparate dai carichi sospesi;

- parcheggio e varie (per quanto possibile debbono essere allestiti parcheggi per gli automezzi e per i mezzipersonali di trasporto degli addetti ai lavori).

La viabilità principale all’interno del cantiere logistico:

- è coincidente con l’area scoperta intorno ai baraccamenti di cantiere previsti nell'area di intervento;

- i terreni sono sono sufficientemente consolidati per essere utilizzati anche per le varie movimentazioni dicarichi e transito di autocarri;

La viabilità per raggiungere l'area è coincidente con quella delle strade interne dell'impianto, pertanto sarànecessario che:

· un operatore del cantiere regoli ogni volta il traffico automobilistico e pedonale, al fine di evitareinterferenze;

· venga transennata provvisoriamente l’area di influenza quando si sta operando per caricare e/oscaricare e/o approvvigionare in quota i materiali necessari per l’esecuzione dei lavori, al fine di evitaresoprattutto rischi derivanti dalla caduta dall’alto di materiali.

OGNI ATTIVITA' DOVRA' COMUNQUE ESSERE CONCORDATA CON IL RSP DELL'AZIENDA AMACOMPETENTE PER L'IMPIANTO IN QUESTIONE.

Impianto elettrico e di terra

L’impianto elettrico e di terra e i quadri saranno ubicati in base alla posizione definitiva dei baraccamenti edelle principali macchine fisse e saranno riportati dettagliatamente nella planimetria del Cantiere chel’Impresa dovrà presentare al CSE per l’approvazione preventiva.

Lo stesso impianto dovrà essere realizzato nel rispetto del DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.2.2 d)e) e DM 37/2008, con il certificato attestante la conformità alle norme CEI ed a quanto prescritto dallalegislazione vigente in materia.

Telefono di cantiere

L’Impresa affidataria dovrà provvedere a fornire il cantiere di un telefono (fisso o cellulare), per essereutilizzato anche in caso di emergenze.

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_FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PERIL CANTIERE

_RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERECOMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE

(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Rischi ambientali ed interferenze

Sull’intera area del cantiere è stata eseguita una ricognizione visiva che ha permesso di accertare che:

- nei lavori in quota non vi sono interferenze con importanti linee elettriche aeree a cavo nudo;

- i sottoservizi interrati esistenti (linee elettriche, linee telefoniche, acquedotto, gasdotto e fognature) noncreano interferenze.

Mentre devono essere considerati come interferenti con l’ambiente esterno:

- l’accesso al cantiere logistico dalla strada pubblica e le interferenze dei mezzi d’opera con i movimenti dimezzi e personale all'interno dell'impianto;

- la dispersione di polveri nell’ambiente, anche se limitate dal controllo delle attività da parte dell’impresaaffidataria dei lavori (bagnatura degli scavi, delle macerie ecc., quando occorre)

Pertanto assumono rilevante importanza il coordinamento con le altre attività (attività lavorative interne, altricantieri, ecc.) e, per quanto riguarda gli accessi esterni le autorizzazioni del Comune per la segnaleticastradale, l’occupazione di suolo pubblico ecc.

Condizioni ambientali e natura del sito

I terreni oggetto degli interventi NON SONO SOGGETTI A CONDIZIONAMENTI riconducibili alla presenzadi:

- falde d’acqua interferenti con la profondità degli scavi previsti;

- fossati; alvei fluviali; alberi ecc.;

- edifici con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni;

- linee aeree e condutture sotterranee di servizi;

Mentre sono evidenziate e regolamentate nel presente PSC le altre interferenze previste, quali ad esempio:

- viabilità;- rumore;- polveri; fibre; fumi; vapori; gas; odori o altri inquinanti aerodispersi;- caduta di materiali dall'alto ecc.- manufatti interferenti o sui quali intervenire;- attività lavorative proprie dell'impianto;

PER QUANTO RIGUARDA TUTTE LE ATTIVITA' INTERFENTI CON LE ATTIVITA' E/O VIABILITA'PROPRIE DELLE LAVORAZIONI DELLA SOCIETA' AMA, ANDRANNO PREVENTIVAMENTECONCORDATE CON IL RSP DEL'AZIENDA STESSA.

Condizioni climatiche

Non sono prevedibili condizioni climatiche tali da poter influenzare normalmente le lavorazioni e la sicurezzain cantiere.

Le Imprese dovranno comunque tenere conto che sono fortemente collegate alla salute ed alla sicurezza deiLavoratori:

- le temperature estreme (freddo - 0° e caldo oltre i + 32°);

- la presenza di vento forte (soprattutto per i lavori in quota e per la movimentazione di carichi);

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- le precipitazioni (per cui è sempre opportuno quando si opera in esterno sospendere la lavorazione);

- la presenza di neve o di ghiaccio (che rendono problematici e poco stabili i movimenti);

- ecc.

Illuminazione

Le lavorazioni saranno svolte durante il giorno, per cui le aree di lavoro non necessitano di particolari impiantidi illuminazione artificiale, a meno di normali illuminazione di servizio all'interno dei nuovi manufatticompletati.

Smaltimento rifiuti speciali pericolosi

Dai dati acquisiti non risultano depositi nel sito di rifiuti speciali pericolosi (amianto ecc.) e neppure è previstol’uso di materiali da costruzione per i quali sia necessario uno smaltimento speciale (prodotti chimicipericolosi ecc.).Ma, in fase esecutiva, verrà verificato (dal CSE congiuntamente all’Impresa affidataria) se sarannonecessarie attività particolari di messa in sicurezza, rimozione, raccolta, trasporto, conferimento esmaltimento finale per assicurare la massima sicurezza dei lavoratori ecc.

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LAVORAZIONI e loro INTERFERENZEIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ATTIVITA' PROPEDEUTICHELe attivita' propedeutiche prevedono innanzitutto la perimetrazione dell'area e l'installazione di idoneasegnaletica estesa alle aree esterne.Successivamente sarà approntata un'area per il cantiere logistico di supporto alle operazioni preliminari didemolizione di alcuni manufatti esistenti.Dopo la prima fase delle demolizioni è previsto un breve fermo delle attività principali in cui si effettueranno leindagini sul terreno e si opererà una riorganizzazione del cantiere per la preparazione alla seconda fase delledemolizioni.

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Preparazione delle aree

Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiereApprestamenti del cantiere

Allestimento di depositi, servizi igienico assistenziali, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gliimpianti fissi

Impianti del cantiereRealizzazione di impianto elettrico del cantiereRealizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere

Preparazione delle aree (fase)

Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (sottofase)

Realizzazione della recinzione di cantiere, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, degli accessi al cantiereper mezzi e lavoratori; ed opere di protezione per le demolizioni.

Macchine utilizzate:1) Autocarro con gru.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture,tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Scala semplice;c) Sega circolare;d) Smerigliatrice angolare (flessibile);

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e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Apprestamenti del cantiere (fase)

Allestimento di depositi, servizi igienico assistenziali, zone per lostoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi (sottofase)

Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'installazione diimpianti fissi di cantiere.

Macchine utilizzate:1) Autocarro con gru.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture,tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati:1) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Scala semplice;c) Sega circolare;d) Smerigliatrice angolare (flessibile);e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Impianti del cantiere (fase)

Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (sottofase)

Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Elettrocuzione;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponteggio mobile o trabattello;c) Scala doppia;

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d) Scala semplice;e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore;Vibrazioni.

Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali esanitari del cantiere (sottofase)

Realizzazione dell'impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere, mediante la posa in opera di tubazioni e deirelativi accessori.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) occhiali protettivi; e) indumenti protettivi.Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) R.O.A. (operazioni di saldatura);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Cannello per saldatura ossiacetilenica;c) Scala doppia;d) Scala semplice;e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni;Radiazioni non ionizzanti; Rumore; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale deicarichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Vibrazioni.

DEMOLIZIONIIn questa fase è previsto la demolizione dell'edificio in c.a., della tettoia costituita da elementi in cap e delserbatoio aereo.

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccaniciIndagini del sottosuolo e prelievo di campioni

Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. e c.a.p. conmezzi meccanici (fase)

Demolizione generale di interi fabbricati con struttura in cemento armato eseguita con impiego di mezzimeccanici. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta.La fase lavorativa sarà divisa in due periodi, nel primo si realizzeranno in successione la demolizione dellatettoia e del serbatoio sopraelevato, nel secondo le lavorazioni interesseranno la zona del'altro fabbricato.Tra i due periodi è previsto un periodo di due giorni per la pulizia e preparazione dell'intervento successivo. Intale periodo si svolgeranno anche le attività di indagine del terreno liberato.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Dumper;3) Escavatore con martello demolitore;4) Pala meccanica;

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5) Carrello elevatore sviluppabile.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento,ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dimateriale dall'alto o a livello.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. con mezzi meccanici;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. con mezzi meccanici;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f)calzature di sicurezza; g) attrezzature anticaduta; h) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Inalazione polveri, fibre;c) M.M.C. (sollevamento e trasporto);d) Rumore;e) Seppellimento, sprofondamento;f) Vibrazioni;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Centralina idraulica a motore;c) Cesoie pneumatiche;d) Compressore con motore endotermico;e) Martello demolitore pneumatico;f) Smerigliatrice angolare (flessibile);g) Troncatrice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione fumi, gas, vapori;Scoppio; Caduta dall'alto; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Rumore; Inalazione polveri, fibre; Movimentazionemanuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni; Elettrocuzione; Ustioni.

Indagini del sottosuolo e prelievo di campioni (fase)

Indagini del terreno, del sottosuolo e prelievo di campioni. Acquisizione delle carote (trasporto e smontaggio carotiere,catalogazione, paraffinatura e confezionamento dei campioni indisturbati) e avviamento al trasporto in laboratorio per provegeotecniche. Compresi scavi di indagine.

Macchine utilizzate:1) Sonda di perforazione;2) Pala meccanica.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Scivolamenti,cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Inalazione polveri, fibre.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alle indagini, scavi e prelievo di campioni;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alle perforazionie e prelievo di campioni;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f)indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Urti, colpi, impatti, compressioni;b) Seppellimento, sprofondamento;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Andatoie e Passerelle;b) Attrezzi manuali;

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Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

Smobilizzo del cantiere

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Smobilizzo del cantiere

Smobilizzo del cantiere (fase)

Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delleopere provvisionali e di protezione e della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Autogru.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento,ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione;Punture, tagli, abrasioni.

Lavoratori impegnati:1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto allo smobilizzo del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Scala doppia;c) Scala semplice;d) Smerigliatrice angolare (flessibile);e) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti;Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

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RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relativeMISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.

rischi derivanti dalle lavorazioni e dall'uso di macchine ed attrezzi

Elenco dei rischi:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Elettrocuzione;4) Inalazione polveri, fibre;5) M.M.C. (sollevamento e trasporto);6) R.O.A. (operazioni di saldatura);7) Rumore;8) Seppellimento, sprofondamento;9) Urti, colpi, impatti, compressioni;10) Vibrazioni.

RISCHIO: "Caduta dall'alto"Descrizione del Rischio:Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure di prevenzione,da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccanici;Prescrizioni Esecutive:

Attrezzature anticaduta. L'utilizzo di attrezzature anticaduta per la demolizione di parti di costruzione come i solai deveessere effettuato determinando accuratamente la collocazione e la tipologia dei punti e/o linee di ancoraggio.Mezzi meccanici. Le demolizioni con mezzi meccanici sono ammesse solo su parti isolate degli edifici e senza alcunintervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione meccanizzata stessa.Ponti di servizio. Le demolizioni effettuate con attrezzi manuali, dei muri aventi altezza superiore a 2 metri, devono essereeffettuate utilizzando ponti di servizio indipendenti dall'opera da demolire.

RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"Descrizione del Rischio:Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi daopere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Allestimento di depositi, servizi igienico assistenziali, zone per lo stoccaggio dei materiali e pergli impianti fissi; Smobilizzo del cantiere;

Prescrizioni Esecutive:

Imbracatura dei carichi. Gli addetti all'imbracatura devono seguire le seguenti indicazioni: a) verificare che il carico siastato imbracato correttamente; b) accompagnare inizialmente il carico fuori dalla zona di interferenza con attrezzature,ostacoli o materiali eventualmente presenti; c) allontanarsi dalla traiettoria del carico durante la fase di sollevamento; d) nonsostare in attesa sotto la traiettoria del carico; e) avvicinarsi al carico in arrivo per pilotarlo fuori dalla zona di interferenzacon eventuali ostacoli presenti; f) accertarsi della stabilità del carico prima di sganciarlo; g) accompagnare il gancio fuoridalla zona impegnata da attrezzature o materiali durante la manovra di richiamo.

RISCHIO: "Elettrocuzione"Descrizione del Rischio:Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore.

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MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto elettrico del cantiere;Prescrizioni Organizzative:

Soggetti abilitati. I lavori su impianti o apparecchiature elettriche devono essere effettuati solo da imprese singole o associate(elettricisti) abilitate che dovranno rilasciare, prima della messa in esercizio dell'impianto, la "dichiarazione di conformità".

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 82; D.M. 22 gennaio 2008 n.37.

RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre"Descrizione del Rischio:Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti dall'esposizione per l'impiego diretto di materiali ingrana minuta, in polvere o in fibrosi e/o derivanti da lavorazioni o operazioni che ne comportano l'emissione.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccanici;Prescrizioni Esecutive:

Irrorazione delle superfici. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere,irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta e curando che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerieavvengano correttamente.

RISCHIO: M.M.C. (sollevamento e trasporto)Descrizione del Rischio:Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi con operazioni di trasporto osostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Demolizione di interi fabbricati construttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccanici;

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni microclimatiche adeguate; b) gli spazidedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento dei carichi deve essere eseguito sempre con duemani e da una sola persona; d) il carico da sollevare non deve essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altreattività di movimentazione manuale devono essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) igesti di sollevamento devono essere eseguiti in modo non brusco.

RISCHIO: R.O.A. (operazioni di saldatura)Descrizione del Rischio:Lesioni localizzate agli occhi durante le lavorazioni di saldatura, taglio termico e altre attività che comportano emissione diradiazioni ottiche artificiali. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento divalutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere;Misure tecniche e organizzative:

Misure tecniche, organizzative e procedurali. Al fine di ridurre l'esposizione a radiazioni ottiche artificiali devono essereadottate le seguenti misure: a) durante le operazioni di saldatura devono essere adottati metodi di lavoro che comportano unaminore esposizione alle radiazioni ottiche; b) devono essere applicate adeguate misure tecniche per ridurre l'emissione delleradiazioni ottiche, incluso, quando necessario, l'uso di dispositivi di sicurezza, schermatura o analoghi meccanismi diprotezione della salute; c) devono essere predisposti opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature per leoperazioni di saldatura, dei luoghi di lavoro e delle postazioni di lavoro; d) i luoghi e le postazioni di lavoro devono essereprogettati al fine di ridurre l'esposizione alle radiazioni ottiche prodotte dalle operazioni di saldatura; e) la durata delleoperazioni di saldatura deve essere ridotta al minimo possibile; f) i lavoratori devono avere la disponibilità di adeguati

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dispositivi di protezione individuale dalle radiazioni ottiche prodotte durante le operazioni di saldatura; g) i lavoratoridevono avere la disponibilità delle istruzioni del fabbricante delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di saldatura; h) learee in cui si effettuano operazioni di saldatura devono essere indicate con un'apposita segnaletica e l'accesso alle stesse deveessere limitato.

Dispositivi di protezione individuale:

Devono essere forniti: a) schermo facciale; b) maschera con filtro specifico.

RISCHIO: RumoreDescrizione del Rischio: Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccanici;Nelle macchine: Dumper; Escavatore con martello demolitore;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) sceltadi attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; b) adozionedi metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento delrumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g)adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h)locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le lorocondizioni di utilizzo.Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione,con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratorisono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.

Dispositivi di protezione individuale:

Devono essere forniti: a) otoprotettori.b) Nelle macchine: Autocarro con gru; Autocarro; Pala meccanica; Carrello elevatore sviluppabile; Autogru;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) sceltadi attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; b) adozionedi metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento delrumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g)adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h)locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le lorocondizioni di utilizzo.

c) Nelle macchine: Sonda di perforazione;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e135/137 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) sceltadi attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; b) adozionedi metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e

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macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei postidi lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento delrumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g)adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h)locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le lorocondizioni di utilizzo.

Dispositivi di protezione individuale:

Devono essere forniti: a) otoprotettori.

RISCHIO: "Seppellimento, sprofondamento"Descrizione del Rischio:Seppellimento e sprofondamento a seguito di slittamenti, frane, crolli o cedimenti nelle operazioni di scavi all'aperto o in sotterraneo,di demolizione, di manutenzione o pulizia all'interno di silos, serbatoi o depositi, di disarmo delle opere in c.a., di stoccaggio deimateriali, e altre.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccanici;Prescrizioni Esecutive:

Successione dei lavori. I lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine dall'alto verso il basso e devonoessere condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventualiadiacenti, ricorrendo, ove occorra, al loro preventivo puntellamento.Opere di sostegno. Prima delle operazioni di demolizione si deve procedere alla verifica delle condizioni della struttura dademolire ed alla eventuale realizzazione delle opere di sostegno necessarie a garantire la stabilità dell'opera durante lelavorazioni.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 151.

b) Nelle lavorazioni: Indagini del sottosuolo e prelievo di campioni;Prescrizioni Esecutive:

Armature del fronte. Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, oper altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno.Divieto di depositi sui bordi. E' vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi sianonecessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 120.

RISCHIO: "Urti, colpi, impatti, compressioni"Descrizione del Rischio:Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi di tipo manuale o aseguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Indagini del sottosuolo e prelievo di campioni;Prescrizioni Esecutive:

Schermi protettivi. In prossimità del foro di perforazione dovranno essere posizionati schermi protettivi dalle possibiliproiezioni di residui di perforazione (terriccio), per salvaguardare il personale addetto.

RISCHIO: VibrazioniDescrizione del Rischio: Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccanici;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".

Progetto per la realizzazione della sezione di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani all'interno del complessoimpiantistico di Rocca Cencia

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DEMOLIZIONE MANUFATTI ESISTENTI - Pag. 20

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Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) imetodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata el'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenzedella lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d)devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate: a) devono essere adeguate al lavoro da svolgere; b) devonoessere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) devono produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto contodel lavoro da svolgere; d) devono essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.

Dispositivi di protezione individuale:

Devono essere forniti: a) indumenti protettivi; b) guanti antivibrazione; c) maniglie antivibrazione.b) Nelle macchine: Autocarro con gru; Autocarro; Autogru;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Inferiore a 0,5 m/s²".

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.

c) Nelle macchine: Dumper; Escavatore con martello demolitore; Pala meccanica; Carrello elevatore sviluppabile;Sonda di perforazione;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²".

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) imetodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata el'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenzedella lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d)devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate: a) devono essere adeguate al lavoro da svolgere; b) devonoessere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) devono produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto contodel lavoro da svolgere; d) devono essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.

Dispositivi di protezione individuale:

Devono essere forniti: a) indumenti protettivi; b) dispositivi di smorzamento; c) sedili ammortizzanti.

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DEMOLIZIONE MANUFATTI ESISTENTI - Pag. 21

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ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni

Elenco degli attrezzi:1) Andatoie e Passerelle;2) Attrezzi manuali;3) Cannello per saldatura ossiacetilenica;4) Centralina idraulica a motore;5) Cesoie pneumatiche;6) Compressore con motore endotermico;7) Martello demolitore pneumatico;8) Ponteggio mobile o trabattello;9) Scala doppia;10) Scala semplice;11) Sega circolare;12) Smerigliatrice angolare (flessibile);13) Trapano elettrico;14) Troncatrice.

Andatoie e PasserelleLe andatoie e le passerelle sono opere provvisionali predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro collocati a quotedifferenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore andatoie e passarelle;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) indumenti protettivi.

Attrezzi manualiGli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura edun'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Punture, tagli, abrasioni;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza.

Cannello per saldatura ossiacetilenicaIl cannello per saldatura ossiacetilenica è impiegato essenzialmente per operazioni di saldatura o taglio di parti metalliche.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Inalazione fumi, gas, vapori;2) Incendi, esplosioni;3) Radiazioni non ionizzanti;4) Rumore;5) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Progetto per la realizzazione della sezione di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani all'interno del complessoimpiantistico di Rocca Cencia

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DEMOLIZIONE MANUFATTI ESISTENTI - Pag. 22

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Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore cannello per saldatura ossiacetilenica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) occhiali protettivi; c) maschera con filtro specifico; d) guanti; e) calzature disicurezza; f) grembiule per saldatore; g) indumenti protettivi.

Centralina idraulica a motoreLa centralina idraulica a motore è una macchina destinata come presa di forza per l'azionamento di utensili idraulici.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Inalazione fumi, gas, vapori;3) Scoppio;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore centralina idraulica a motore;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) occhiali protettivi; c) maschera con filtro specifico; d) guanti; e) calzature disicurezza; f) indumenti protettivi.

Cesoie pneumaticheLe cesoie pneumatiche sono un'attrezzatura per il taglio di lamiere, tondini di ferro, ecc.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Cesoiamenti, stritolamenti;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore cesoie pneumatiche;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) visiera protettiva; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) attrezzatura anticaduta; f)indumenti protettivi.

Compressore con motore endotermicoIl compressore è una macchina destinata alla produzione di aria compressa per l'alimentazione di attrezzature di lavoro pneumatiche(martelli demolitori pneumatici, vibratori, avvitatori, intonacatrici, pistole a spruzzo ecc).

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Getti, schizzi;2) Inalazione fumi, gas, vapori;3) Incendi, esplosioni;4) Rumore;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore compressore con motore endotermico;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi.

Martello demolitore pneumaticoIl martello demolitore è un'attrezzatura la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevatonumero di colpi ed una battuta potente.

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Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Inalazione fumi, gas, vapori;2) Inalazione polveri, fibre;3) Movimentazione manuale dei carichi;4) Rumore;5) Scivolamenti, cadute a livello;6) Urti, colpi, impatti, compressioni;7) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore martello demolitore pneumatico;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti antivibrazioni; f)calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.

Ponteggio mobile o trabattelloIl ponteggio mobile su ruote o trabattello è un'opera provvisionale utilizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuovecostruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri ma che non comportino grande impegno temporale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) indumenti protettivi.

Scala doppiaLa scala doppia (a compasso) è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote nonaltrimenti raggiungibili.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Cesoiamenti, stritolamenti;3) Movimentazione manuale dei carichi;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Scala doppia: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Organizzative:

Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale doppie devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego,possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioniappropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti inferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) le scaledoppie non devono superare l'altezza di 5 m; 4) le scale doppie devono essere provviste di catena o dispositivo analogo cheimpedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.

2) DPI: utilizzatore scala doppia;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.

Scala sempliceLa scala a mano semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimentiraggiungibili.

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Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Movimentazione manuale dei carichi;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Scala semplice: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Organizzative:

Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego,possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioniappropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti inferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) in tutti i casile scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi ditrattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori.

2) DPI: utilizzatore scala semplice;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.

Sega circolareLa sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usatonelle diverse lavorazioni.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Rumore;5) Scivolamenti, cadute a livello;6) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore sega circolare;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) guanti; e) calzature di sicurezza.

Smerigliatrice angolare (flessibile)La smerigliatrice angolare, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca un disco ruotante lacui funzione è quella di tagliare, smussare, lisciare superfici.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Rumore;5) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti antivibrazioni; f)calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.

Trapano elettricoIl trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale.

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Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Rumore;5) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore trapano elettrico;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) maschera antipolvere; c) guanti; d) calzature di sicurezza.

TroncatriceLa troncatrice è un'attrezzatura a motore per il taglio di qualsiasi tipo di materiale da costruzione, dal calcestruzzo ai tondini d'acciaioper armatura, ecc.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Inalazione polveri, fibre;3) Rumore;4) Ustioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore troncatrice;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) copricapo; b) otoprotettori; c) visiera protettiva; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumentiprotettivi.

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MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni

Elenco delle macchine:1) Autocarro;2) Autocarro con gru;3) Autogru;4) Carrello elevatore sviluppabile;5) Dumper;6) Escavatore con martello demolitore;7) Pala meccanica;8) Sonda di perforazione.

AutocarroL'autocarro è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione, materiali di risulta ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Getti, schizzi;3) Inalazione polveri, fibre;4) Incendi, esplosioni;5) Investimento, ribaltamento;6) Rumore;7) Urti, colpi, impatti, compressioni;8) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore autocarro;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) maschera antipolvere (in presenza di lavorazioni polverose); c)guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esternodella cabina).

Autocarro con gruL'autocarro con gru è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di materiali da costruzione e il carico e lo scarico degli stessimediante gru.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Elettrocuzione;3) Getti, schizzi;4) Incendi, esplosioni;5) Investimento, ribaltamento;6) Punture, tagli, abrasioni;7) Rumore;8) Urti, colpi, impatti, compressioni;9) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore autocarro con gru;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (all'esterno della cabina); c) guanti (all'esternodella cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

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AutogruL'autogru è un mezzo d'opera dotato di braccio allungabile per la movimentazione, il sollevamento e il posizionamento di materiali,di componenti di macchine, di attrezzature, di parti d'opera, ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Elettrocuzione;3) Getti, schizzi;4) Incendi, esplosioni;5) Investimento, ribaltamento;6) Punture, tagli, abrasioni;7) Rumore;8) Urti, colpi, impatti, compressioni;9) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore autogru;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in caso di cabina aperta); c) guanti (all'esternodella cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

Carrello elevatore sviluppabileIl carrello elevatore sviluppabile è un mezzo d'opera usato per il sollevamento e la movimentazione di materiali o per il carico escarico di merci dagli autocarri.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Elettrocuzione;3) Getti, schizzi;4) Incendi, esplosioni;5) Investimento, ribaltamento;6) Rumore;7) Scivolamenti, cadute a livello;8) Urti, colpi, impatti, compressioni;9) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore carrello elevatore sviluppabile;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) guanti (all'esterno della cabina); c) calzature di sicurezza; d)indumenti protettivi; e) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

DumperIl dumper è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di materiali incoerenti (sabbia, pietrisco).

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Inalazione polveri, fibre;3) Incendi, esplosioni;4) Investimento, ribaltamento;5) Rumore;6) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore dumper;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (all'esterno della cabina); c) maschera antipolvere(in presenza di lavorazioni polverose); d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi;

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g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

Escavatore con martello demolitoreL'escavatore con martello demolitore è una macchina operatrice dotata di un martello demolitore alla fine del braccio meccanico eimpiegata per lavori di demolizione.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Elettrocuzione;3) Inalazione polveri, fibre;4) Incendi, esplosioni;5) Investimento, ribaltamento;6) Rumore;7) Scivolamenti, cadute a livello;8) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore escavatore con martello demolitore;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in presenza di cabina aperta); c) mascheraantipolvere (in presenza di cabina aperta); d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumentiprotettivi; g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

Pala meccanicaLa pala meccanica è una macchina operatrice dotata di una benna mobile utilizzata per operazioni di scavo, carico, sollevamento,trasporto e scarico di terra o altri materiali incoerenti.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Inalazione polveri, fibre;3) Incendi, esplosioni;4) Investimento, ribaltamento;5) Rumore;6) Scivolamenti, cadute a livello;7) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore pala meccanica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in presenza di cabina aperta); c) mascheraantipolvere (in presenza di cabina aperta); d) guanti (all'esterno della cabina); e) calzature di sicurezza; f) indumentiprotettivi; g) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

Sonda di perforazioneLa sonda di perforazione è una macchina operatrice utilizzata normalmente per l'esecuzione di perforazioni subverticali esuborizzontali adottando sistemi a rotazione e/o rotopercussione.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Getti, schizzi;3) Incendi, esplosioni;4) Investimento, ribaltamento;5) Rumore;6) Scivolamenti, cadute a livello;7) Urti, colpi, impatti, compressioni;8) Vibrazioni;

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Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore sonda di perforazione;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature disicurezza; g) indumenti protettivi.

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POTENZA SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE(art 190, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ATTREZZATURA LavorazioniPotenza Sonora

dB(A)Scheda

Martello demolitore pneumatico Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. ec.a.p. con mezzi meccanici. 117.0 918-(IEC-33)-RPO-01

Sega circolare Realizzazione della recinzione e degli accessi alcantiere; Allestimento di depositi, servizi igienicoassistenziali, zone per lo stoccaggio dei materiali eper gli impianti fissi. 113.0 908-(IEC-19)-RPO-01

Smerigliatrice angolare(flessibile)

Realizzazione della recinzione e degli accessi alcantiere; Allestimento di depositi, servizi igienicoassistenziali, zone per lo stoccaggio dei materiali eper gli impianti fissi; Demolizione di interi fabbricaticon struttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccanici;Smobilizzo del cantiere. 113.0 931-(IEC-45)-RPO-01

Trapano elettrico Realizzazione della recinzione e degli accessi alcantiere; Allestimento di depositi, servizi igienicoassistenziali, zone per lo stoccaggio dei materiali eper gli impianti fissi; Realizzazione di impiantoelettrico del cantiere; Realizzazione di impianto idricodei servizi igienico-assistenziali e sanitari delcantiere; Smobilizzo del cantiere. 107.0 943-(IEC-84)-RPO-01

Troncatrice Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. ec.a.p. con mezzi meccanici. 124.0 986-(IEC-80)-RPO-01

MACCHINA LavorazioniPotenza Sonora

dB(A)Scheda

Autocarro con gru Realizzazione della recinzione e degli accessi alcantiere; Allestimento di depositi, servizi igienicoassistenziali, zone per lo stoccaggio dei materiali eper gli impianti fissi. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01

Autocarro Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. ec.a.p. con mezzi meccanici; Smobilizzo del cantiere. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01

Autogru Smobilizzo del cantiere. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01

Carrello elevatore sviluppabile Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. ec.a.p. con mezzi meccanici. 102.0 944-(IEC-93)-RPO-01

Dumper Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. ec.a.p. con mezzi meccanici. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01

Escavatore con martellodemolitore

Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. ec.a.p. con mezzi meccanici. 108.0 952-(IEC-76)-RPO-01

Pala meccanica Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. ec.a.p. con mezzi meccanici; Indagini del sottosuolo eprelievo di campioni. 104.0 936-(IEC-53)-RPO-01

Sonda di perforazione Indagini del sottosuolo e prelievo di campioni. 110.0 966-(IEC-97)-RPO-01

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COORDINAMENTO GENERALE DEL PSC

Al presente PSC, come già detto precedentemente, è allegato il “Cronoprogramma di esecuzione dei lavori”che è stato redatto in fase progettuale e quindi potrà essere soggetto - a causa della flessibilità dellelavorazioni da eseguire - ad aggiornamenti in corso d’opera.

Premessa alla lettura del Cronoprogramma

Dal Cronoprogramma si evince che in fase di progetto (e quindi prima della gara d’appalto) l’esecuzione ditutte le lavorazioni relative all’importo a base di gara è stata attribuita alla sola Impresa affidataria dei lavori equesto soprattutto per non vincolarla preliminarmente a condizionamenti in merito alle scelte di eventualisubappalti e forniture in opera che potrà richiedere al Committente.

Si ritiene, però, che sarà rispettata l’ipotesi di cui all’art. 90, comma 3 del DLgs 81/2008 e smi di un “cantierein cui è prevista la presenza di più Imprese, anche non contemporaneamente”.

Pertanto si ribadisce che in tal caso l’Impresa affidataria dovrà:

· integrare il proprio POS con uno specifico programma ed una relazione dettagliata contenenti le“procedure di sicurezza per le fasi programmate e coordinate dei lavori in cui saranno coinvolte altreDitte”;

· tener conto che - anche se saranno successivamente necessarie azioni di coordinamento in faseesecutiva da parte del CSE - non saranno comunque consentite lavorazioni che comportinosovrapposizioni tali da essere definite incompatibili tra loro (sia che siano eseguite dalla stessa Impresaaggiudicataria, sia che siano eseguite da altre Ditte autorizzate).

Progressione dei lavori ipotizzata

Dalla lettura del suddetto Cronoprogramma - elaborato con l’ausilio del Diagramma di Gantt - è possibilerilevare le fasi lavorative che saranno attivate progressivamente e/o contemporaneamente, in quanto la loroesecuzione è stata ritenuta tale da non comportare sovrapposizioni tali da essere considerate come rischionon gestibile e quindi tale da non poter essere coordinato.

Più precisamente, è possibile rilevare la progressione scelta per l’esecuzione delle fasi lavorative, in quantonel cronoprogramma sono evidenziate:

· la descrizione sommaria dei lavori da eseguire, con le priorità degli interventi;

· le eventuali sovrapposizioni di lavorazioni o possibili interferenze (ciò permette di rilevare se si creano“fasi critiche”, in cui il grado di attenzione deve essere ancora maggiore, e la compatibilità tra le stessefasi lavorative);

· il tempo necessario presunto per l’esecuzione in sicurezza di ogni opera o raggruppamento di fasilavorative (quindi anche con la possibilità di individuare l’impiego degli U/G raggruppati distintamente per“singole opere”);

· il tempo necessario per l’ultimazione delle opere (suddiviso in mensilità).

Si ribadisce pertanto che in base al nuovo “Cronoprogramma di dettaglio” - che dovrà essere presentatodall’Impresa affidataria prima dell’inizio dei lavori - il CSE valuterà la necessità di aggiornare il presente PSC,redatto in fase di progettazione e quindi soggetto a possibili variazioni in relazione alle proposte operativedell’Impresa.

Protezioni collettive e dpi previsti in riferimento alle necessita' del cantiere ed alle interferenze tra lelavorazioni

Nelle scelte progettuali è stata dedicata particolare attenzione alla possibilità di eliminare alla fonte - perquanto possibile - situazioni potenzialmente pericolose in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni,mentre, per i rischi residui, certamente presenti nelle singole lavorazioni programmate, non si esclude chepossano:

- transitare anche da un’attività lavorativa all’altra;

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- essere presenti anche in più lavorazioni contemporaneamente;

- essere interferenti tra le lavorazioni da eseguire.

Pertanto, ad integrazione di quanto evidenziato e programmato nel presente PSC (vedere Cronoprogramma,Schede di sicurezza per fasi lavorative ecc.), le Imprese esecutrici dovranno dettagliare nei propri POS tuttele specifiche soluzioni atte a preservare l’incolumità collettiva ed individuale delle maestranze sul lavoro esottoporle all’approvazione del CSE, particolarmente per quanto riguarda:

- indicazioni su idonei dispositivi di protezione collettiva, quali ad esempio:

· mantovane e tettoie di protezione contro la caduta di materiali dall’alto;

· segnalazioni verticali, orizzontali ecc. in prossimità dei luoghi di lavoro e su strada;

· deviazioni di percorsi di cantiere (ed eventuali deviazioni di percorsi interni all'impianto);

· parapetti provvisori e barriere;

· estintori, insonorizzazione delle fonti di rumore ecc.;

- indicazioni sui DPI, che dovranno essere conformi alle norme di cui al DLgs 81/2008 e smi, Titolo III,Capo II ed essere adeguati ai rischi da prevenire, adatti all’uso ed alle condizioni esistenti sul cantiere edovranno tener conto delle esigenze ergonomiche e di salute dei Lavoratori.

I DPI dovranno essere consegnati ad ogni singolo Lavoratore, che deve firmarne ricevuta ed impegno afarne uso, quando le circostanze lavorative lo richiedono.

Si rammenta all’Impresa affidataria - che deve gestire la sicurezza in cantiere nel rispetto degli obblighi chegli vengono imposti dall’art. 97 del DLgs 81/2008 e smi - che tutte le persone che saranno presenti sul lavoro,nessuna esclusa, dovranno obbligatoriamente fare uso di adeguati DPI.

Per le Maestranze la dotazione minima dei DPI, scelta in funzione dell’attività lavorativa, sarà:

- casco di protezione;

- tuta da lavoro adeguata alla stagione lavorativa (vestiario idoneo);

- guanti da lavoro;

- scarpe antinfortunistiche adeguate alla stagione lavorativa (estiva/invernale);

- cuffie ed inserti auricolari;

e saranno distribuiti in caso di particolari necessità:

- mascherine di protezione dell’apparato respiratorio;

- cinture di sicurezza;

- occhiali, visiere e schermi ecc.

Le Imprese esecutrici saranno comunque tenute a valutare se sarà necessario utilizzare anche altriparticolari DPI inerenti qualsiasi esigenza lavorativa dovesse sopravvenire nel corso dei lavori.

Segnaletica di sicurezza, in riferimento alle necessità del cantiere ed alle interferenze tra le lavorazioni

La segnaletica di sicurezza da utilizzare nel corso dell’esecuzione dei lavori non dovrà essere generica mastrettamente inerente alle esigenze della sicurezza del cantiere e delle reali situazioni di pericolo analizzate.

Inoltre non dovrà assolutamente sostituire le misure di prevenzione ma favorire l’attenzione su qualsiasi cosapossa provocare rischi (macchine, oggetti, movimentazioni, procedure ecc.), ed essere in sintonia con icontenuti della formazione ed informazione data al personale.

Si rammenta all’Impresa che la segnaletica di sicurezza deve essere conforme ai requisiti contenutinell’Allegato XXV del DLgs 81/2008 e smi.

In questo cantiere la segnaletica orizzontale, verticale e luminosa (che comprenderà cartelli di Avvertimento,Divieto, Prescrizione, Evacuazione e salvataggio, Antincendio, Informazione) sarà esposta - in manierastabile e ben visibile - nei punti strategici e di maggior frequentazione, quali:

- l’ingresso del Cantiere logistico (esternamente), anche con i dati relativi allo stesso Cantiere ed agliestremi della notifica agli organi di vigilanza territorialmente competenti;

- l’ufficio ed il locale di ricovero e refettorio, anche con richiami alle norme di sicurezza;

- i luoghi di lavoro (all’interno ed all’esterno del fabbricato), con riferimenti a specifici pericoli per le fasi

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lavorative in atto.

Adeguata segnaletica dovrà essere esposta anche sui mezzi operativi, in prossimità di macchinari fissi,quadri elettrici ecc.

In questo cantiere dovranno essere adottati particolari accorgimenti per le lavorazioni interferenti con lenormali attività lavorative che si svolgono nell'impianto AMA.

L’Impresa, nel redigere il proprio POS, dovrà tener conto di quanto sopra esposto, delle necessità del trafficolocale e degli operai esterni che dovranno comunque essere tutelati.

Al POS - che dovrà essere approvato prima dell’inizio dei lavori di cui trattasi dal CSE - dovrà allegare“schemi di segnaletica e di regolamentazione del traffico interno” conformi a quanto previsto dal DUVRIdell'azienda AMA.

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COORDINAMENTO DELLE LAVORAZIONI E FASI

Le lavorazioni e fasi interferenti sono compatibili senza bisogno di alcuna prescrizione.

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COORDINAMENTO PER USO COMUNE DIAPPRESTAMENTI, ATTREZZATURE,

INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DIPROTEZIONE COLLETTIVA

(punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

La regolamentazione dell’uso comune di attrezzature, apprestamenti, infrastrutture, mezzi logistici e/o diprotezione collettiva che saranno presenti in cantiere viene di seguito riportata al fine di:

- individuare chi li deve allestire, mettere in atto e garantire la loro manutenzione;

- stabilire chi li deve utilizzare e quando;

- definire le modalità e le procedure di utilizzo;

- evitare la duplicazione degli allestimenti.

ATTRIBUZIONE DELLE RESPONSABILITÀ IN MATERIA DI SICUREZZA NEL CANTIERE

Prima dell’inizio dei lavori ogni Impresa dovrà fornire al CSE, inserendoli e/o allegandoli al proprio POS:

- i nominativi dei soggetti incaricati che avranno compiti e responsabilità operative per la gestione dellasicurezza in cantiere;

- le deleghe, sottoscritte per accettazione da ogni incaricato, con le competenze e gli obblighi relativi allasicurezza;

- la copia degli attestati di formazione generale e formazione specifica prevista per ognuno di essi, nelrispetto delle disposizioni emanate dall’accordo tra i Ministeri competenti ed approvate in sede diConferenza Stato-Regioni nella seduta del 21 dicembre 2011.

Ogni Impresa dovrà provvedere anche alla divulgazione a tutto il proprio personale dei dati relativi al proprioorganigramma ed ai nominativi dei soggetti incaricati della gestione della sicurezza in cantiere.

A titolo di indirizzo informativo e non esaustivo qui di seguito si riportano i compiti più importanti dei soggettiche dovranno essere presenti nell’organigramma di cantiere precisando che, nell’ambito delle propriecompetenze, ognuno avrà la piena responsabilità in merito all’ottempe-ranza delle prescrizioni di sicurezzapreviste per legge e/o dal presente PSC.

Naturalmente, viste le ridotte dimensioni del cantiere e dei lavori da eseguire, potranno essere ricoperti piùincarichi anche da una sola persona fisica (esempio: Direttore di cantiere + Capocantiere ecc.).

Direttore di cantiere e Responsabile per la Sicurezza in Cantiere DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto3.2.1, lett. a) n. 6 e lett. b)

Il Direttore di cantiere è tenuto a vigilare sull’osservanza del PSC, congiuntamente al Coordinatore perl’Esecuzione - CSE (ciascuno nell’ambito delle proprie competenze).

Dovrà adempiere alle disposizioni impartite dal CSE per l’attuazione di quanto previsto nel PSC e dovràcollaborare con lo stesso in maniera fattiva per cercare di ottenere il miglioramento della sicurezza deiLavoratori in cantiere.

Predisporrà, vigilerà e verificherà affinché il Capo Cantiere, i Preposti, le Maestranze e quanti altri sarannoimpegnati nella realizzazione dei lavori eseguano i lavori nel rispetto del presente PSC e delle leggi vigenti,del progetto e delle norme di buona tecnica.

Istruirà il Capo Cantiere con tutte le informazioni necessarie alla esecuzione dei lavori in sicurezza e disporràper l’utilizzo di mezzi, attrezzi e materiali verificandone la rispondenza alla normativa ed alle omologazioniobbligatorie.

Accerterà inoltre che i vari addetti all’utilizzazione delle stesse siano in possesso dei necessari requisiti.

È preferibile che anche il Responsabile per le emergenze coincida con la figura del Direttore di Cantiere e/o

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del Capo Cantiere. La scelta dell’Impresa deve comunque tenere conto di chi può maggiormente garantire lapropria presenza in cantiere.

Capo Cantiere

Opererà alle dirette dipendenze del Direttore di Cantiere e presiederà all’esecuzione delle fasi lavorativevigilando affinché:

- i lavori vengano eseguiti correttamente e nel rispetto delle misure di prevenzione;

- vengano utilizzati da tutti i Dispositivi di Protezione Individuali necessari per le lavorazioni in corso;

- non vengano comunque eseguiti lavori con rischi particolari o non sufficientemente programmati.

Il Capo Cantiere dovrà conoscere perfettamente il progetto esecutivo delle opere da eseguire, il PSC ed il/iPOS al fine di acquisire la conoscenza delle lavorazioni ed attività previste, delle eventuali sovrapposizioni edinterferenze e dei relativi rischi connessi.

Fornirà ai Preposti le istruzioni necessarie per svolgere i lavori in sicurezza.

Disporrà affinché tutte le macchine e le attrezzature siano utilizzate correttamente e mantenute in efficienza.

In particolare, egli dovrà:

- rendere edotti i Lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le normeessenziali di prevenzione, le disposizioni e le procedure esecutive del PSC e del/i POS;

- assicurarsi che tutti i Lavoratori facciano realmente uso dei DPI messi a loro disposizione;

- provvedere all’esposizione della segnaletica di sicurezza, avendo cura di aggiornarla costantemente,secondo le esigenze delle fasi lavorative in atto;

- curare costantemente la giusta collocazione delle opere necessarie per la protezione collettiva in generale(recinzioni, parapetti, mantovane, tettoie, protezione degli scavi, della viabilità ecc.);

- assicurarsi che il personale presente in cantiere (specialmente autisti, operatori di mezzi, fornitori ecc.)conosca i luoghi di lavoro in cui dovrà spostarsi e operare;

- assicurarsi della conformità delle macchine, utensili ed attrezzature che verranno utilizzate in cantiere,verificando la validità della documentazione in dotazione alle stesse;

- verificare che anche le macchine e le attrezzature di terzi che entrano in cantiere (fornitori, subappaltatori,Lavoratori autonomi ecc.) siano mantenute in efficienza ed utilizzate in modo corretto;

- assicurarsi che i Lavoratori impegnati nelle varie fasi si passino le consegne sullo stato di avanzamentodelle lavorazioni in cui sono impegnati e sulle disposizioni di sicurezza adottate e da rispettare;

- infine verificare che prima della chiusura serale del cantiere lo stesso sia stato messo in sicurezza (quadrielettrici, segnaletica, recinzioni, mezzi, viabilità ecc.).

Preposti (Assistenti e Capi Squadra)

Presiederanno all’esecuzione di singole fasi lavorative in ottemperanza alle disposizioni del Capo Cantiere,vigilando affinché i lavori vengano eseguiti dalle maestranze correttamente e senza iniziative personali chepossano modificare le disposizioni impartite per la sicurezza.

È anche opportuno che ad un Preposto sia dato l’incarico di “sostituto del Responsabile delle emergenze”(poiché è presumibile che sia sempre presente in cantiere).

Maestranze (Numero e qualifiche dei Lavoratori dipendenti dell’Impresa)

Sono tenute all’osservanza di tutti gli obblighi e doveri posti a carico dei Lavoratori dalle norme di legge e adattuare tutte le disposizioni ed istruzioni ricevute dal Preposto incaricato, dal Capo Cantiere e dal Direttore dicantiere.

Devono sempre utilizzare i dispositivi di protezione ricevuti in dotazione personale e quelli forniti di volta involta per lavori particolari.

Non devono rimuovere o modificare le protezioni ed i dispositivi di sicurezza ma segnalare al diretto superiorele eventuali anomalie o insufficienze riscontrate.

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Solo i Lavoratori che hanno in dotazione le macchine e le attrezzature, e quindi ne conoscono l’utilizzo edhanno effettuato la formazione al riguardo, sono autorizzati a farne uso.

Nel caso di lavorazioni su più turni, ogni Lavoratore dovrà passare le consegne a quello del turno successivosegnalandogli lo stato di avanzamento delle lavorazioni e la situazione in cui opererà in funzione dellasicurezza.

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dai rischi (RSPP)

È nominato dal Datore di Lavoro e deve essere in possesso di attitudini e capacità adeguate, documentatesecondo quanto stabilito dal DLgs 81/2008 e smi, art. 32.

I suoi compiti sono di supporto conoscitivo ed organizzativo per il Datore di lavoro, i Dirigenti ed i Preposti (DLgs81/2008 e smi, art. 33, comma 3).

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Maestranze (RLS)

Le sue funzioni generali sono di rappresentanza dei diritti del Lavoratore in merito al rispetto delle norme disicurezza sul lavoro (art. 50).

Medico Competente

È nominato dal Datore di lavoro e collabora con questi e con il RSPP.

Le sue funzioni generali sono quelle di effettuare gli accertamenti sanitari preventivi e periodici; esprimeregiudizi di idoneità alla mansione dei Lavoratori; fornire informazioni ai Lavoratori sul significato e sui risultatidegli accertamenti.

Deve inoltre documentare la salubrità degli ambienti di lavoro di cui trattasi dopo averne effettuato unsopralluogo (art. 25, comma 1, lett. l) o aver preso visione del PSC e del POS dell’Impresa.

Incaricati prevenzione incendi e/o Pronto Soccorso

Si tratta dei Lavoratori designati dal Datore di lavoro incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzioneincendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze(art. 18, lett. b).

Tali Lavoratori devono conseguire l’attestato di idoneità tecnica previsto per legge.

Responsabili di altre ditte e lavoratori autonomi

Debbono cooperare nell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro ancheinformandosi reciprocamente, al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze tra i diversi lavori.

La responsabilità diretta si estende inoltre a tutti i rischi specifici propri dell’attività lavorativa che svolgono.

Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE)

Per conto del Committente, il Coordinatore per l’Esecuzione promuoverà la cooperazione ed ilcoordinamento di tutte le Imprese, Ditte e Lavoratori autonomi che saranno presenti sui lavori.

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MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLACOOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELLA

RECIPROCA INFORMAZIONE TRA LEIMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI

(punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Premessa

Questo PSC contiene la pianificazione della gestione della sicurezza in cantiere elaborata in fase diprogettazione dal CSP.

Per questo motivo - per quanto non è possibile specificare in questa fase preventiva e di progetto - èdemandato al CSE l’obbligo di aggiornare e dettagliare le prescrizioni operative che saranno necessarie percoordinare le interferenze tra le lavorazioni e il possibile sfasamento spaziale e temporale delle stesse.

È necessario però chiarire che - in fase di esecuzione - non sarà il solo CSE a dover verificare “conopportune azioni di coordinamento e controllo” che vengano applicate dalle Imprese esecutrici e daiLavoratori autonomi le disposizioni loro pertinenti (art. 92 del DLgs 81/2008 e smi).

Infatti anche l’Impresa affidataria dovrà:

- verificare le condizioni di sicurezza dei lavori che le sono stati affidati contrattualmente e la correttaapplicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del PSC (art. 97) e delle relative procedure di lavoro;

- coordinare gli interventi delle Imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi (art. 94, 95 e 96);

- verificare la congruenza dei POS delle Imprese esecutrici rispetto al proprio, prima di trasmetterli al CSE(art. 101).

Pertanto è necessario rimarcare la diversità del ruolo di CSE rispetto a quello del Direttore di cantiere cheopera con delega del Datore di lavoro dell’Impresa affidataria.

Il ruolo del CSE sarà infatti di alta sorveglianza e di macrocoordinamento per quanto riguarda laconfigurazione generale delle lavorazioni.

Mentre quello dell’Impresa affidataria sarà - con l’ausilio delle figure operative presenti in cantiere - divigilanza operativa, di microcoordinamento e di puntuale e stringente vigilanza in ogni momento delle fasilavorative in corso.

COORDINAMENTO TRA LE IMPRESE CHE EVENTUALMENTE INTERVERRANNO NEL CORSO DEILAVORI

L’attuazione del coordinamento avverrà, in fase esecutiva, anche in funzione dei POS che l’Impresaaffidataria e le altre Imprese coinvolte nell’esecuzione dei lavori presenteranno prima dell’inizio delle proprieattività.

L’Impresa affidataria coordinerà gli interventi di protezione e prevenzione in cantiere, (DLgs 81/2008 e smi,Titolo IV, articoli 96 e 97), ma tutte le altre Imprese esecutrici che saranno autorizzate per eseguiresubappalti, noli a caldo, forniture in opera ecc., dovranno:

- accettare il presente PSC (e le eventuali successive integrazioni) sottoscrivendolo anche comeinformazione ricevuta ai sensi dell’art. 26 del DLgs 81/2008 e smi prima dell’inizio dei lavori di cui trattasi;

- redigere il proprio Piano Operativo di Sicurezza - POS” per quanto attiene alle proprie scelte autonome erelative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori (che però non puòessere in contrasto con il presente PSC);

- osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 15 del DLgs 81/2008 e smi;

- curare, ciascuna per la parte di competenza, in particolare (dall’art. 95):

il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;a)

la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti,b)definendo vie o zone di spostamento o di circolazione;

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le condizioni di movimentazione dei vari materiali;c)

la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e deid)dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei Lavoratori;

la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolaree)quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;

l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi dif)lavoro o fasi di lavoro;

la cooperazione tra Datori di lavoro e Lavoratori autonomi;g)

le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del cantiere.h)

COORDINAMENTO TRA IL CSE E LE IMPRESE CHE EVENTUALMENTE INTERVERRANNO NELCORSO DEI LAVORI

Sarà invece compito del Coordinatore per l’Esecuzione dei lavori (DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV, art. 92,comma 1):

- verificare con opportune azioni di coordinamento e di controllo, l’applicazione, da parte delle Impreseesecutrici e dei Lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel PSC, di cui all’art. 100,e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;

- verificare l’idoneità dei POS (redatti dalle Imprese), da considerare come “Piano complementare di dettagliodel PSC”, di cui all’art. 100, assicurandone la coerenza con quest’ultimo;

- adeguare il PSC di cui all’art. 100 in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute,valutando le proposte delle Imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere;

- verificare che le Imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi POS;

- organizzare tra i Datori di lavoro, ivi compresi i Lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamentodelle attività nonché la loro reciproca informazione.

In particolar modo durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, sarà compito del CSEverificare - con la frequenza che egli stesso riterrà necessaria - la compatibilità della relativa parte del PSCcon l’andamento reale dei lavori ed eventualmente disporre gli aggiornamenti necessari per la tutela deiLavoratori.

Gli aggiornamenti delle procedure e del coordinamento delle fasi lavorative in atto potranno avvenire anchecon l’ausilio dei verbali di “Riunioni di coordinamento in fase esecutiva” e dei verbali di “Visite ispettive e diverifica sullo stato della sicurezza in cantiere” che saranno redatti a cura dello stesso CSE.

Se necessario, anche i tempi di esecuzione previsti nel “Cronoprogramma dei lavori”, le “Procedure disicurezza” e le “Schede di sicurezza per fasi lavorative” saranno perfezionate, in fase esecutiva e di realecoordinamento, in funzione dell’effettivo avanzamento dei lavori.

Tutte le Imprese esecutrici e/o Lavoratori autonomi che interverranno nel corso dei lavori sono obbligate apartecipare alle “Riunioni di coordinamento”, promosse dal CSE o dall’Impresa affidataria per illustrare qualisaranno le prescrizioni e gli obblighi, in materia di sicurezza, che dovranno rispettare nel corso dei lavori.

La custodia dei “Verbali di riunione”, dei “Verbali di visita e controllo” (ed eventualmente del “Giornale diCantiere”) sarà a cura dell’Impresa affidataria, mentre gli aggiornamenti e le nuove prescrizioni che in essitrascriverà il CSE costituiranno adeguamento dello stesso “Piano di Sicurezza e di Coordinamento”(ai sensidell’art. 92, comma 1, lett. b).

Si rammenta alle Imprese che per l’inosservanza delle norme di sicurezza vigenti in generale e dei contenutidel PSC in particolare, lo stesso CSE potrà adottare i provvedimenti che riterrà più opportuni tra quellicompresi nel Titolo IV, art. 92, del DLgs 81/2008 e smi.

Inoltre, l’Impresa affidataria e le Ditte interessate dai lavori dovranno tener conto che anche i fornitori esternied i visitatori costituiscono potenziali pericoli attivi e passivi per cui sarà opportuno che ne disciplinino lepresenze in cantiere.

Se necessario, l’informazione nei confronti dei condomini dovrà avvenire - oltre che con la segnaleticaregolamentare - anche a mezzo di eventuale affissione di avvisi pubblici ecc. per divulgare e segnalare ipotenziali pericoli e le regole comportamentali per evitarle.

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FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE

Tutte le Imprese che saranno coinvolte nell’esecuzione dei lavori dovranno provvedere alla formazione,informazione e addestramento del proprio personale secondo quanto disposto:

- dal DLgs 81/2008 e smi, Titolo I, Sezione IV, articoli 36, 37 e 73;

- dagli Accordi Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 che disciplinano:

a) le modalità della formazione ed aggiornamento dei Lavoratori, dei Dirigenti e dei Preposti ai sensi delDLgs 81/2008 e smi;

b) i contenuti minimi e la durata dei corsi.

- dagli Accordi Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 che individuano le attrezzature di lavoro per le quali èrichiesta una specifica abilitazione, in attuazione dell’art. 73 comma 5 del DLgs 81/2008 e smi;

CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS)

Il Datore di lavoro di ciascuna Impresa esecutrice dovrà documentare al CSE:

- di aver consultato il RLS e di avergli fornito eventuali chiarimenti, se richiesti, sia per quanto riguarda icontenuti del PSC che del proprio POS;

- di aver provveduto - se necessario - allo scambio di informazioni con gli RLS delle altre Imprese operantiin cantiere, al fine di favorire il coordinamento tra gli stessi finalizzato al miglioramento della sicurezza incantiere (art. 92, comma 1, lett. d).

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ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI PRONTOSOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI

LAVORATORI(punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ORGANIZZAZIONE SANITARIA E DI PRONTO SOCCORSO

Il Medico competente dell’Impresa affidataria è tenuto a confermare e/o modificare i dati di seguito riportati erilevati in fase progettuale:

- dopo aver effettuato la visita degli ambienti di lavoro;

- in alternativa, dopo aver dichiarato di averla sostituita con l’esame del presente PSC e del POSdell’Impresa (nel rispetto dei limiti imposti dall’art. 104, comma 2 del DLgs 81/2008 e smi).

8.1.1. Procedure per raggiungere il Pronto Soccorso più vicino

I luoghi di lavoro in cui sono concentrate le opere da realizzare sono tutti sufficientemente vicini a strade dicollegamento con strutture di Pronto Soccorso ed ospedaliere.

Il Direttore di Cantiere dell’Impresa affidataria è pregato di verificare - prima di iniziare i lavori - i dati inseriti inquesta fase di progettazione ed il percorso da seguire.

Accertata la vicinanza con le strutture ospedaliere, si ritiene sufficiente che in cantiere siano presenti“pacchetti di medicazione” conformi almeno a quanto disposto dal DM 15 luglio 2003 n. 388 e smi (recantedisposizioni sul pronto soccorso aziendale).

I pacchetti di medicazione saranno collocati almeno presso le seguenti zone:

- ufficio (che copre anche le altre zone logistiche del cantiere, quali: spogliatoio; locale adibito a mensa;area adibita alle lavorazioni fuori opera ecc.);

- aree impegnate progressivamente nelle lavorazioni previste, se distano eccessivamente dal cantierelogistico o se per raggiungerli bisogna percorrere percorsi disagiati (quali ad esempio: ponteggi e lavori inquota, scale, scavi ecc.).

Incaricati del pronto soccorso che debbono essere presenti in cantiere:

Si tratta dei Lavoratori designati dal Datore di lavoro a svolgere tali compiti in attuazione di quanto previstodall’art. 18, lett. b) del DLgs 81/2008 e smi.

L’Impresa dovrà garantire che nel cantiere sia presente:

- del personale incaricato ad assolvere tale compito in caso di emergenza;

- una autovettura da poter essere utilizzata anche in caso di emergenze.

In apposito allegato del POS redatto dall’Impresa dovrà essere conservata la relativa documentazionecomprovante che i Lavoratori designati abbiano frequentato un apposito corso di formazione.

È fatto obbligo alle Imprese di segnalare tempestivamente al CSE:

- tutti gli eventuali infortuni che dovessero verificarsi in cantiere;

- eventuali visite ispettive in cantiere e/o verbalizzazioni da parte di funzionari di Enti preposti (AUSL,Ispettorato del Lavoro ecc.).

8.1.2. Sorveglianza sanitaria e visite medicheDLgs 81/2008 e smi, art. 41

La sorveglianza sanitaria sarà effettuata dal Medico competente incaricato dall’Impresa esecutrice su tutti iLavoratori che opereranno in cantiere e dovrà esprimere il “giudizio di idoneità alla mansione specifica” e laperiodicità con la quale andranno ripetuti tali accertamenti.

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Il CSE, nel visionare la documentazione relativa alla sicurezza - che l’Impresa presenterà prima di iniziare ilavori insieme al proprio POS - accerterà che per ogni Lavoratore sussista il “giudizio di idoneità”.

ORGANIZZAZIONE ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE

In fase di progettazione è stato ipotizzato che il pericolo d’incendio, sia nel cantiere logistico che nelle aree dilavoro all’interno ed all’esterno del fabbricato ecc. potrà essere definito “BASSO”, per cui, nei punti strategicidel cantiere logistico (baraccamenti, depositi ecc.) e presso i luoghi di lavoro in cui potranno essere svolte,anche saltuariamente, attività lavorative con fiamma libera (applicazione guaine a caldo, uso di cannelliossiacetilenici ecc.) sarà sufficiente collocare:

- estintori di tipo portatile a mano o carrellati, del tipo polivalente, tarati e controllati ogni 6 mesi;

- idonea segnaletica.

Poiché non sono previsti turni di lavoro notturno, non saranno necessarie particolari luci di emergenza per learee del cantiere.

È necessario comunque che siano presenti nei locali del cantiere logistico alcune lampade portatili diemergenza.

Anche la redazione del “Piano delle Emergenze” disposta dal DLgs 81/2008 e smi, Titolo I, Sezione VI,articoli 43 e 46 (e DM 10 marzo 1998), vista la relativa entità e la natura dei lavori da svolgere, può essereridotta ad alcune indicazioni elementari sulla:

- nomina del “Responsabile della gestione dell’emergenza” e di un suo sostituto;

- misure di prevenzione adottate e relativa informazione e formazione del personale;

- procedure per la salvaguardia ed evacuazione delle persone;

- messa in sicurezza, a fine giornata lavorativa, degli impianti ed attrezzature presenti in cantiere;

- procedure per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi di soccorso.

Come già detto, l’Impresa affidataria e le eventuali altre Ditte interessate nell’esecuzione dei lavori, per irispettivi ruoli, provvederanno alla formazione ed informazione del proprio personale, se necessario, anchesia per le esercitazioni in materia di “pronto soccorso” che per quelle “antincendio e di evacuazione”.

Inoltre provvederanno a verbalizzare sia le riunioni che le attribuzioni delle relative nomine.

Incaricati prevenzione incendi che debbono essere presenti in cantiere

Si tratta dei Lavoratori designati dal Datore di lavoro a svolgere tali compiti in attuazione di quanto previstodall’art. 18, lett. b) del DLgs 81/2008 e smi.

In apposito allegato del POS redatto dall’Impresa dovrà essere conservata la relativa documentazionecomprovante che i Lavoratori designati abbiano frequentato un apposito corso di formazione.

L’Impresa dovrà garantire che nel cantiere sia presente:

- del personale incaricato ad assolvere tale compito in caso di emergenza;

- una adeguata attrezzatura per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi disoccorso.

Tutte le procedure comunque dovranno tenere presente del piano delle emergenze specifico dell'impiantofacente parte del DVR dell'azienda AMA. Tale documento dovrà essere illustrato a tutti i soggetti coinvoltiprima dell'inizio delle attività, in una apposita riunione di coordinamento.

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CONCLUSIONI GENERALI

Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parteintegrante del Piano stesso:

- Allegato "A" - Diagramma di Gantt (Cronoprogramma dei lavori);

- Allegato "B" - Stima dei costi della sicurezza;

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Roma, 13/06/2015Firma

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INDICE

Anagrafica pag. 2Committenti pag. 3

Responsabili pag. 4

Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere pag. 5

Descrizione sintetica dell'opera pag. 6

Area del cantiere pag. 7

Caratteristiche area del cantiere pag. 7

_Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere pag. 10

_Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante pag. 10

Lavorazioni e loro interferenze pag. 12

• Attivita' propedeutiche pag. 12

• Preparazione delle aree (fase) pag. 12

• Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (sottofase) pag. 12

• Apprestamenti del cantiere (fase) pag. 13

• Allestimento di depositi, servizi igienico assistenziali, zone per lo stoccaggio dei

materiali e per gli impianti fissi (sottofase) pag. 13

• Impianti del cantiere (fase) pag. 13

• Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (sottofase) pag. 13

• Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere

(sottofase) pag. 14

• Demolizioni pag. 14

• Demolizione di interi fabbricati con struttura in c.a. e c.a.p. con mezzi meccanici (fase) pag. 14

• Indagini del sottosuolo e prelievo di campioni (fase) pag. 15

• Smobilizzo del cantiere pag. 16

• Smobilizzo del cantiere (fase) pag. 16

Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. pag. 17

Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni pag. 22

Macchine utilizzate nelle lavorazioni pag. 27

Potenza sonora attrezzature e macchine pag. 31

Coordinamento generale del psc pag. 32

Coordinamento delle lavorazioni e fasi pag. 35

Coordinamento per uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi

di protezione collettiva pag. 36

Modalita' organizzative della cooperazione, del coordinamento e della reciproca informazione

tra le imprese/lavoratori autonomi pag. 39

Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori pag. 42

Conclusioni generali pag. 44

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