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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO RELAZIONE GENERALE PARTE PRIMA

AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST.

AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI 1/109

DLgs 81/2008 e smi - Titolo IV, art. 100 e Allegato XV.2

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO Per

A22 - AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST: AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE E LAVORI DI RIORDINO DI PARTE

DELLA VIABILITA’ INTERNA E DEI PARCHEGGI

REV. DATA DESCRIZIONE REVISIONE REDAZIONE FIRMA

0 08/04/2017 Prima emissione Dalbagno 4 12/04/2017 Adeguamento richieste Committente Dalbagno

Committente

AUTOSTRADA DEL BRENNERO S.P.A.

Responsabile dei Lavori

Ing. Carlo Costa Via Berlino, 10 38121 TRENTO

Località dei lavori

A22 - AREA SERVIZIO NOGAREDO OVEST

PROG. Km 160 IN COMUNE DI NOGAREDO (TN) - p.ed. 104, 105 e 106 C.C. Brancolino

Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP)

Geom. Andrea Dalbagno Via G.B. Corradi, 2 38121 TRENTO

Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE)

DA DEFINIRE

Il presente Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) è composto da n. ___+___+___ pagine

(+ Grafici ed Allegati)

Data 12/04/2017 Timbro e Firma del CSP __________________________

Spazio riservato al Committente che, dopo aver preso in considerazione il presente PSC, provvede a

trasmetterne copia a tutte le imprese invitate a presentare offerte.

Data ___/___/____ il Committente e/o il Responsabile dei lavori _________________________

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INDICE DEL PSC

REL. R02: PSC PARTE PRIMA − PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE

1. Premessa sulla specificità del PSC – DLgs 81/2008 e smi Allegato XV, punto 2.1.1

2. Contenuti del PSC – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2

2.1. Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, che fanno capo al Committente dell’Opera – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. b)

2.2. Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza che fanno capo alle Imprese esecutrici dell’Opera (inclusi i Lavoratori autonomi) – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. b)

2.3. Identificazione e descrizione dell’Opera – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. a)

3. Relazione concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, in riferimento all’area ed all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c)

3.1. Analisi e valutazione dei rischi – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.1 e 2.2

3.2. Rischi particolari presenti in cantiere – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XI

3.3. Rischi nell’area e nell’organizzazione del cantiere – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.2.1 e 2.2.4

3.4. Interferenze tra le varie lavorazioni – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.2.1 e 2.2.4

4. Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive ed organizzative – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.1 e 2.2

4.1. Allestimento e organizzazione del cantiere e delle lavorazioni – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3 e 2.2.4

4.2. Tabelle riepilogative della valutazione della gravità e frequenza dei rischi fisici, chimici e biologici – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c)

4.3. Valutazione del rischio rumore in fase di progettazione – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.2., lett. l) e Titolo VIII

4.4. Rischio vibrazioni e movimentazione manuale dei carichi

5. Prescrizioni operative, misure preventive e protettive e DPI, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.3.1, 2.3.2, 2.3.3

5.1. Interferenze di attività derivanti dall’esecuzione di fasi lavorative di più Imprese nella stessa area di lavoro

5.2. Interferenze di attività derivanti dall’esecuzione di fasi lavorative effettuate da più squadre di Lavoratori (della stessa o di più Imprese)

5.3. Protezioni collettive e DPI previsti in riferimento alle necessità del cantiere ed alle interferenze tra le lavorazioni

5.4. Segnaletica di sicurezza, in riferimento alle necessità del cantiere ed alle interferenze tra le lavorazioni

6. Misure di coordinamento relative all’uso comune da parte di più Imprese e Lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione dei lavori finalizzata alla sicurezza di apprestamenti,

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attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.3.4 e 2.3.5

6.1. Attribuzione delle responsabilità in materia di sicurezza nel cantiere – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) e seguenti

6.2. Pianificazione dei lavori finalizzata alla sicurezza di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva dell’area logistica del cantiere

6.3. Pianificazione di attività con procedure comuni anche a più Imprese, squadre di Lavoratori ecc.

6.4. Rischi derivanti dall’uso di attrezzature

7. Modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra CSE e Datori di lavoro (e tra questi ed eventuali Lavoratori autonomi) – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.3.1 e 2.3.5

7.1. Coordinamento tra le Imprese che interverranno nel corso dei lavori

7.2. Coordinamento tra il CSE e le Imprese che interverranno nel corso dei lavori

7.3. Formazione, informazione e addestramento del personale

7.4. Consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

8. Organizzazione prevista per il servizio di Pronto Soccorso, antincendio ed evacuazione dei Lavoratori e riferimenti telefonici delle strutture di emergenza esistenti sul territorio – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. h)

8.1. Organizzazione sanitaria e di Pronto Soccorso

8.2. Elenco delle strutture presenti sul territorio al servizio del Pronto Soccorso e della Prevenzione Incendi (numeri telefonici utili in caso di emergenza) – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. h)

8.3. Organizzazione antincendio ed evacuazione – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a), n. 3

9. Entità presunta del cantiere espressa in U/G. Dati relativi alla durata prevista delle lavorazioni. Dati relativi alla Notifica preliminare – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. i)

9.1. Entità presunta del cantiere espressa in U/G

9.2. Dati relativi alla durata prevista delle lavorazioni

9.3. Dati relativi alla Notifica preliminare – DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV, art. 99

10. Stima dei costi della sicurezza – DLgs 81/2008 e smi, art. 100, Allegato XV, punto 4.1.1, lettere a), b), c), d), e), f), g)

10.1. Individuazione dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso

10.2. Metodo di stima dei costi della sicurezza – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 4.1.3

10.3. Indicazioni sulle voci di computo stimate – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 4.1.1

10.4. Totale dei costi della sicurezza e liquidazione degli importi previsti nei SAL – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2 e punto 4.1.6

11. Procedure complementari e di dettaglio al PSC, connesse alle scelte autonome dell’Impresa esecutrice, da esplicitare nel POS – DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.3

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11.1. Modalità di presentazione di proposte di integrazioni e modifiche al PSC, da parte dell’Impresa esecutrice – DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV, art. 100, comma 5 – DLgs 163/2006 e smi (Legge Quadro dei lavori pubblici)

11.2. Obbligo delle Imprese esecutrici di redigere il POS come Piano complementare di dettaglio del PSC – DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV, art. 96, comma 1, lett. g) e art. 89, comma 1, lett. h) – DLgs 163/2006 e smi (Legge Quadro dei lavori pubblici)

11.3. Indicazioni alle Imprese per la corretta redazione del POS e della documentazioni da allegare (DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1)

11.4. Particolari procedure complementari e di dettaglio richieste all’impresa (DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lettera h)

11.5. Particolari obblighi da rispettare – DLgs 81/2008 e smi, art. 92

REL. R03: PSC PARTE SECONDA − PIANO DETTAGLIATO DELLA SICUREZZA PER FASI DI LAVORO

A) Schede di sicurezza collegate alle singole fasi lavorative programmate

B) Schede di sicurezza per gruppi omogenei di Lavoratori

C) Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere (articolo 26 d. Lgs. 81/2008)

D) Elenco dei Macchinari e attrezzature tipo che presumibilmente saranno utilizzati in questo cantiere

REL. R04: PSC PARTE TERZA − GRAFICI E ALTRE DOCUMENTAZIONI

Sono parte integrante del presente PSC i grafici e le documentazioni di seguito elencate:

NELLA RELAZIONE GENERALE PARTE TERZA:

1. Schema organigramma di cantiere

ALLEGATI:

2. Rel. PSC R01: Elenco elaborati

3. Rel. PSC R05a: Computo estimativo dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso (MF 1)

Allegato XV, punto 4, del DLgs 81/2008 e smi

4. Rel. PSC R05b: Computo estimativo dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso (MF 2)

Allegato XV, punto 4, del DLgs 81/2008 e smi

5. Rel. PSC R05c: Computo estimativo dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso (MF 3)

Allegato XV, punto 4, del DLgs 81/2008 e smi

6. Rel. PSC R05d: Computo estimativo dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso (MF 4)

Allegato XV, punto 4, del DLgs 81/2008 e smi

7. Rel. PSC R06: Fascicolo dell’opera

Art. 91 e Allegato XVI, del DLgs 81/2008 e smi

8. Tav. PSC 000: Cronoprogramma.

(CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI)

9. Tav. PSC 001: Planimetria.

(PLANIMETRIA ANTE OPERAM E INTERFERENZE NOTE).

10. Tav. PSC 02a: Planimetria

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(MACROFASE 1 – AREA NORD OVEST: Area a Verde, Rete Acque Bianche,

Parcheggi)

11. Tav. PSC 02b: Planimetria

(MACROFASE 2– AREA SUD E EST E RESIDUO AREA NORD OVEST: Rete Acque

Bianche, Parcheggi).

12. Tav. PSC 02c: Planimetria

(MACROFASE 3– AREA CENTRALE E AREA SUD: Ampliamento edificio

commerciale, Area a Verde, Rete Acque Bianche, Parcheggi, Tori Faro).

13. Tav. PSC 02d: Planimetria

(MACROFASE 4 – AREA COMPLESSIVA: Manto d’usura e segnaletiche

orizzontale e verticale).

14. Tav. PSC 003: Planimetria

(PIANTA DEGLI SCAVI PRINCIPALI SULLO STATO ANTE OPERAM).

15. Tav. PSC 004: Planimetria

(PIANTA RECINZIONI E ACCESSI NELLE MACROFASI).

16. Tav. PSC 005: Particolari

Altre documentazioni da reperire a cura del COMMITTENTE/CSP:

17. DUVRI tipico della società concessionaria committente (event.);

18. DUVRI della società/gestore/comodatario dell’esercizio commerciale (event.);

19. DUVRI della società/gestore/comodatario della stazione di rifornimento petrolifera (event.);

20. Relazione Geo -Tecnica per determinazione angolo di attrito per scavi terreno;

21. Parere favorevole ente proprietario della strada per il restringimento di corsia di accesso all’area di servizio.

Chiude il presente PSC lo spazio riservato:

a) Alla firma del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE)

b) Alla identificazione ed alle firme per accettazione da parte delle imprese affidatarie e/o esecutrici e/o lavoratori autonomi.

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PARTE PRIMA

PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE

CAPITOLO 1

PREMESSA SULLA SPECIFICITÀ DEL PSC DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.1

Il presente PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (PSC) è specifico per il “Cantiere temporaneo” che sarà allestito per i lavori di ampliamento dell’edificio commerciale e di riordino di parte della viabilità interna e dei parcheggi presso l’Area di Servizio “Nogaredo Ovest”, esistente e sita in Comune di Nogaredo (TN), sull’asse stradale dell’Autostrada del Brennero, alla progressiva chilometrica 160, di proprietà della Autostrada del Brennero S.p.A./Brennerautobahn AG con sede in Trento, Via Berlino, n. 10. Il PSC inoltre è funzionale alla suddivisione operativa e temporale dell’area di cantiere in MACROFASI, progettata al fine di consentire la minima interferenza tra lavorazioni, Utenza e Gestione e risulta pertanto applicabile sia globalmente sia puntualmente per singole Macrofasi, potendosi adeguare alle diverse scelte di affidamento da parte della Committenza. I suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative, di concreta fattibilità, conformi alle prescrizioni del DLgs 81/2008 e smi, art. 100 e Allegato XV.2 ed è stato elaborato, per conto del Committente dell’opera di cui trattasi, nell’intento di renderlo consultabile dai:

• Datori di lavoro delle Imprese affidatarie ed esecutrici;

• Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS);

• Lavoratori dipendenti delle Imprese esecutrici;

• Lavoratori autonomi;

• da quanti, anche occasionalmente, possono essere coinvolti nella esecuzione dei lavori.

Il presente PSC costituisce inoltre adempimento alle disposizioni richiamate nell’art. 96, comma 2 del DLgs 81/2008 e smi sull’applicazione:

� dell’art. 17 comma 1, lettera a): Valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’art. 28 (DVR);

� dell’art. 26: “Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione” ed in particolare:

- del comma 1, lettera b): Informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività (di committente dei lavori);

- del comma 2: Informazioni alle Imprese e Lavoratori autonomi su:

a) la cooperazione che debbono adottare per attuare le misure di prevenzione e protezione dai rischi incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;

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b) il coordinamento degli interventi che debbono attuare per la protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva;

- del comma 3: Promozione da parte del Datore di lavoro committente della cooperazione e coordinamento di cui al precedente comma 2;

- del comma 5: Obbligo di specificare nei contratti di appalto, subappalto ecc. i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni;

� dell’art. 29, comma 3: Obbligo di rielaborare il documento in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro, quando queste sono significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori ecc.

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CAPITOLO 2

CONTENUTI DEL PSC DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2

2.1. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA, CHE FANNO CAPO AL COMMITTENTE DELL’OPERA

DLgs 81/2008 e smi Allegato XV punto 2.1.2, lett. b)

Il Committente dei lavori

Soc. Autostrada del Brennero S.p.A.

Rappresentata dal Direttore Tecnico Generale

cognome e nome: dott. ing. Carlo Costa indirizzo: Via Berlino, 10 38121 Trento C.F.: tel.: 0461212611 e-mail: [email protected] PEC: [email protected]

Il Responsabile dei lavori

cognome e nome: dott. ing. Carlo Costa indirizzo: Via Berlino, 10 38121 Trento C.F.: tel.: 0461212611 e-mail: [email protected] PEC: [email protected]

Il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP)

cognome e nome: geom. Andrea Dalbagno indirizzo: Via G. B. Corradi, 2 38121 Trento C.F.: DLBNDR64M03L378N P.I.: 01890720228 tel.: 3290660091 e-mail: [email protected] PEC: [email protected]

Il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE)

DA DEFINIRE

Ing./Arch./Geom. indirizzo: C.F.: tel.: mail:

(Il CSE è incaricato dal Committente e/o dal Responsabile dei lavori di promuovere la cooperazione ed il

coordinamento di tutte le Imprese, Ditte e Lavoratori autonomi che saranno presenti sui lavori)

Operano per conto del Committente e del Responsabile dei lavori anche:

Il Progettista

cognome e nome: arch. Antonio Marchesi indirizzo: Via SS Trinità, 5 38122 Trento tel.: 3384292983 e-mail: [email protected]

Il Direttore dei lavori

DA DEFINIRE

cognome e nome: indirizzo: tel.: e-mail:

(Il Direttore dei lavori cura, sempre per conto del Committente e/o del Responsabile dei lavori, che i lavori cui è preposto

siano eseguiti a regola d’arte ed in conformità al progetto e al contratto ed interloquisce con l’Appaltatore

esclusivamente in merito agli aspetti tecnici ed economici del contratto)

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2.2. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA CHE FANNO CAPO ALLE IMPRESE ESECUTRICI DELL’OPERA (INCLUSI I LAVORATORI AUTONOMI) DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. b)

Dopo la verifica dell’idoneità tecnico-professionale di Imprese e Lavoratori autonomi (ai sensi

dell’Allegato XVII del DLgs 81/2008 e smi) eseguita in fase di contrattazione dal Committente e/o dal Responsabile dei lavori, ma prima dell’inizio delle singole attività lavorative, ogni Impresa coinvolta nell’esecuzione dei lavori dovrà fornire al CSE, nel proprio POS e/o Allegati:

− i dati relativi alla propria struttura tecnica e organizzativa;

− i dati relativi ad ogni Ditta e/o Lavoratori autonomi che opereranno per suo conto (subappaltatori, fornitori in opera, noli a caldo) nell’esecuzione dei lavori;

− la documentazione necessaria per l’esecuzione in sicurezza degli stessi lavori.

Per i dati e le documentazioni che potranno essere richiesti dal CSE ad ogni Impresa - oltre il POS di cui all’art. 96, comma 1, lett. g) - si rimanda ai successivi capitoli del presente PSC ed in particolar modo:

- al Capitolo 6, dove sono descritte anche le “Attribuzioni delle responsabilità in materia di sicurezza nel cantiere”;

- al Capitolo 11, dove è riportato anche il modello di VERBALE DI VERIFICA DEL POS E RELATIVE DOCUMENTAZIONI necessarie per essere autorizzati all’ingresso in Cantiere, in attuazione di quanto disposto nell’art. 101, comma 3 (che prescrive che “i lavori hanno

inizio dopo l’esito positivo delle verifiche)

- alla chiusura del presente PSC dove, oltre le firme per accettazione, saranno inserite tutte le “schede anagrafiche” di ogni singola Impresa o Lavoratore autonomo.

Si precisa pertanto sin d’ora che, qualsiasi modifica e/o integrazione relativa agli incarichi, anagrafica ecc. che dovesse avvenire nel corso dei lavori dovrà essere prima segnalata al CSE per consentirne le verifiche di rito e l’aggiornamento delle suddette schede.

2.3. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. a)

Nota esplicativa:

si precisa che nel presente PSC il termine generico di “Cantiere” – per chiarezza di trattazione e per

logica di interventi – verrà utilizzato distinguendolo come segue:

- “Cantiere”: tutta l’estensione dell’impianto di distribuzione carburanti in cui si svolgeranno le

attività di rifornimento carburanti, quelle logistiche e quelle lavorative.

- “Cantiere logistico”: l’area in cui saranno concentrati i baraccamenti, i depositi, gli impianti fissi,

ecc.

- “Aree di lavoro”: le aree nelle quali si eseguono le attività lavorative.

2.3.1. Indirizzo del cantiere

Comune di Nogaredo (Provincia di Trento)

Autostrada del Brennero A22, Progressiva chilometrica 160

2.3.2. Descrizione del contesto in cui è collocata l’area del cantiere

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I lavori sono previsti nell'ambito di un ‘Area di Servizio autostradale esistente. L'accesso e l’uscita dal sito possono avvenire:

− direttamente dalla corsia sud della Autostrada del Brennero A22 al km 160, tramite rispettivamente le corsie di decelerazione ed accelerazione esistenti; gli ingressi all’Autostrada più vicini all’Area di Servizio sono:

o Rovereto Nord, a nord, per raggiungere il sito;

o Rovereto Sud, a Sud, per abbandonare il sito e l’autostrada.

− dalla strada provinciale SP 90 e successivamente, previa autorizzazione da richiedere agli Uffici della Direzione Commerciale di A22, dall’ingresso di servizio al sito.

Sull'area non sono presenti altri accessi ne altre attività commerciali ad esclusione di quelle inerenti il ristoro e l'erogazione di carburanti. Non sono presenti sull'area interessata edifici residenziali mentre a circa 250 m a sud ovest si individua l’abitato di Brancolino. L’Area di Servizio confina:

− con zone agricole a sud ovest, nord ovest e nord est;

− con la corsia sud dell’Autostrada del Brennero a sud est;

Ad est, oltre le corsie nord e sud della A22 scorre il Fiume Adige.

L’area per sua natura è soggetta al traffico leggero e pesante che dall’asse autotradale abbia ad accedervi per la sosta o il rifornimento di carburante.

Gli spostamenti all’interno dell’area devono avvenire a passo d’uomo e con coordinamento da parte di un moviere a terra

Per maggior chiarezza si invitano le imprese ed i soggetti interessati a consultare le planimetrie allegate al presente PSC da considerarsi parte integranti dello stesso.

SP 90

A 22 CORSIA SUD

A 22 CORSIA NORD

ABITATO DI BRANCOLINO

FIUME ADIGE

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N

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2.3.3. Descrizione sintetica dell’opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche.

In base alla richiesta del Committente, nel presente PSC è stato previsto, fin dove possibile, di eseguire i lavori consentendo ai gestori di non sospendere l'attività di ristoro e di rifornimento carburanti, nonché di ridurre al minimo l’indisponibilità di stalli di parcheggio

Pertanto, sono state individuate precise aree di lavoro, coordinate sia in termini planimetrici sia in termini temporali, al fine ridurre al massimo eventuali interferenze del cantiere con gli Addetti e con gli Utenti dell’Area di Servizio.

Quanto segue è finalizzato alla decrizione sintetica dell’opera da realizzare ed è tratto direttamente dalla Relazione Tecnico Illustrativa nonché dalla Relazione Tecnico Illustrativa Integrativa di Progetto redatti dal Progettita incaricato dott. arch. Antonio Marchesi. Si precisa che i richiami ivi contenuti fanno riferimento ad elaborati del Progetto.

Citazioni dalla Relazione Tecnico – Illustrativa:

[…]

“1. AMPLIAMENTO DELL'EDIFICIO COMMERCIALE

L'intervento prevede la realizzazione di un nuovo volume, adiacente al prospetto nord

ovest dell'edificio, comprendente:

- una cucina di circa 20 mq finalizzata a potenziare e migliorare il servizio offerto dal

bar;

- una sala di circa 94 mq destinata ad ospitare tavoli (44 posti a sedere) a servizio dei

fruitori del bar.

Confermando la regola compositiva che definisce il disegno dei rivestimenti, ovvero la

cortina continua delle doghe verticali in legno (colore naturale) da cui fuoriescono,

senza interromperne la trama, i volumi degli ingressi (tutti caratterizzati dalla finitura

cromatica color rosso vino), anche il volume dell'ampliamento non interrompe la

sequenza delle doghe lignee (che ne sorvola la copertura piana) ma ne fuoriesce.

I due prospetti laterali saranno caratterizzati da vetrate continue (con telaio a sezione

minimale) che affacciano a nord est sul giardino e a sud ovest su una piccola area verde

(lato protetto dall'irraggiamento solare mediante una pergola in legno microlamellare

colore naturale). Il prospetto nord ovest, che “chiude” il volume dell'ampliamento, sarà

costituito invece da un setto murario cieco che, prolungandosi verso nord e sud,

indirizzerà lo sguardo dei fruitori del bar verso le nuove aree verdi del giardino,

occultando al contempo la vista del parcheggio degli autotreni. Il setto, previsto in cls

armato a vista color rosso vino, sarà progressivamente e completamente ricoperto da

edera rampicante sempreverde in modo da risultare, per chi lo osserverà dal

parcheggio autotreni, perfettamente integrato sia con l'architettura dell'edificio sia con

la vegetazione del giardino.

Il colore rosso vino è riproposto anche per il carter/gronda in lamiera preverniciata che,

sui prospetti laterali esterni, segna lo spessore del solaio e del pacchetto di copertura al

di sopra dei serramenti.

Materiali:

- fondazioni in c.a.;

- solaio di calpestio (termoisolato) poggiante su vespaio areato realizzato con casseri a

perdere (igloo);

- murature verticali in c.a. (al fine di rispondere alla normativa antisismica) con

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controparete interna in laterizio intonacato e interposizione di pannello termoisolante;

- tamponamenti vetrati con serramenti metallici scorrevoli, telai a sezione minimale,

specchiatura in vetro antisfondamento a tutta altezza;

- solaio di copertura a piastra in c.a. sostenuta dai setti verticali in c.a. e da quattro

pilastri in acciaio a sezione circolare posti all'interno della sala bar. All'intradosso del

solaio è previsto un controsoffitto in cartongesso per l'occultamento delle tubazioni

degli impianti e degli incassi dei corpi illuminanti. L'altezza netta interna dei locali è

pari a metri 3. La fascia centrale del soffitto della sala bar prevede un abbassamento di

40 cm (con altezza netta del locale pari a metri 2.60) per l'occultamento delle condotte

del sistema di trattamento aria e la realizzazione delle relative bocche di mandata e

ripresa. La superficie ribassata è nettamente inferiore al 20% della superficie della sala,

come previsto dall'art. 47, comma 1, del regolamento edilizio comunale di Nogaredo. Il

parziale abbassamento del soffitto è stato autorizzato anche dall'APSS di Rovereto;

- pacchetto di copertura con pannello termoisolante e manto in lamiera preverniciata

(pendenza minima 1%).

2. AREA GIARDINO

Fatta eccezione per un piccolo spazio di circa 30 mq posto a sud ovest

dell'ampliamento, il nuovo giardino, con perimetro irregolare curvilineo che si adatta ai

percorsi carrabili dell'area, si svilupperà completamento a nord est dell'edificio

commerciale, al centro dell'area di servizio.

- I vialetti di attraversamento saranno pavimentati con lastre di porfido a correre in

continuità con i percorsi pedonali adiacenti agli edifici;

- il perimetro sarà completamente segnato da una siepe realizzata, a tratti di lunghezza

variabile, con diverse specie arbustive per garantire, nel corso dell'anno, la continuità

della fioritura. Per irrinunciabili motivi di sicurezza (l'area ospiterà anche i giochi per

bambini e tavoli per “picnic”) sul lato esterno della siepe verrà messa in opera una rete

di protezione di colore verde alta un metro, invisibile dall'interno del giardino e

mimetizzata con la siepe se vista dall'esterno;

- le aree interne del giardino saranno caratterizzate dalla presenza di alberi (una

ventina di aceri; acer Crimson King - foglie di colore rosso scuro tutto l'anno - e Acer

Freemanii – fogli verdi con colorazione autunnale rossa) e da un diffuso tappeto erboso

con possibili riquadri fioriti;

- nel giardino troveranno posto anche i giochi per bambini ed i tavoli in legno con

panche attualmente collocati nella zona “picnic”, settore sud dell'area di servizio.

3. PERGOLA PARCHEGGIO

Per i parcheggi auto posti a ridosso del lato sud est del nuovo giardino è prevista la

realizzazione di una pergola ombreggiante in acciaio e travi di legno microlamellare

colore naturale. La pergola sarà progressivamente e parzialmente coperta da piante di

glicine.

La struttura, che coprirà anche il camminamento pedonale retrostante il parcheggio, si

chiuderà verso nord ovest mediante una cortina di doghe verticali in legno

microlamellare separerando visivamente il giardino dal parcheggio auto.

Le caratteristiche architettoniche e materiche della pergola dialogano, con tutta

evidenza, con i nuovi rivestimenti degli edifici oil e commerciale.

4. RIORDINO DELL'AREA

- La realizzazione del nuovo giardino rende possibile l'allontanamento degli stalli di

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parcheggio dei pullman e degli autreni che verranno collocati, secondo una più

ordinata sequenza a spina di pesce, una ventina di metri più a ovest degli attuali. Verrà

comunque mantenuta una fascia verde (a prato, come l'attuale) lungo il confine nord

ovest dell'area, a ridosso delle aree agricole.

Ciò consentira l'aumento di 7 unità per gli stalli riservati ai mezzi pesanti, attualmente

carenti rispetto alle necessità del traffico autostradale soprattutto nelle ore notturne.

- La netta distinzione fra viabilità interna/parcheggi destinati alle auto (lato est) e

viabilità interna/parcheggi destinati ai mezzi pesanti consente:

• una sensibile riduzione delle superfici asfaltate del settore auto (attualmente mista);

• il ridisegno in forma decisamente più ordinata e dignitosa, funzionale e sicura del

settore auto;

Una nuova serie di stalli auto verrà realizzato a sud est dell'edificio commerciale,

nell'area posta fra la viabilità interna e le corsie autostradali. Ciò consentira l'aumento

di 9 unità per gli stalli riservati alle automobili, attualmente carenti rispetto alle

necessità del traffico autostradale soprattutto nelle ore diurne.

- Le aree a verde (attuale zona “picnic”) poste nel setture meridionale dell'area di

servizio non subiranno sostanziali modifiche. Verranno anche rimosse le sottostrutture

di fondazione dei giochi per bambini e dei tavoli. In quella nord verrà invece realizzata,

in futuro un'area confinata per cani. In entrambe le aree, così come in quella che, lungo

il confine ovest, ospita l'impianto di trattamento delle acqu bianche, verranno messi a

dimora nuovi alberi (una cinquantina di piante)

5. RIFACIMENTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA

Il progetto prevede infine la ridefinizione del sistema di illuminazione dell'area di

servizio, in variante al progetto già autorizzato dalla Commissione per la Pianificazione

Territoriale ed il Paesaggio della Comunità della Vallagarina in data 5/11/2015, con

deliberazione n. 149/2015 (prat. n. 1/4892) e dal Comune di Nogaredo con concessione

edilizia n. 3/2016 dd. 01.06.2016.

Il progetto prevede sostanzialmente :

• posa in opera di tre torri-faro lungo la fascia centrale in posizione: rispetto al

progetto autorizzato la posizione delle tre torri viene leggermente modificata per

adattarsi al nuovo assetto dell'area. Le torri, alte 18 metri fuori terra, montano

proiettori con sorgenti luminose LED da 168 watt;

• posa in opera di proiettori su palo, lungo le corsie di accesso e di uscita dell'area e

lungo il confine est (fra area di servizio e autostrada). I pali, alti 8.5 metri fuori terra,

montano proiettori con sorgenti luminose LED da 149 watt; questi pali sostituiscono

quelli attualmente esistenti in analoga posizione;

• posa in opera, nei due spartitraffico semicircolari del parcheggio auto, di 2 pali, alti

8.5 metri fuori terra, dotati di proiettori con sorgenti luminose LED da 149 watt;

• posa in opera per l'illuminazione del giardino di pali, alti 3.5 metri fuori terra, dotati

di proiettori singoli o doppi con sorgenti luminose LED da 30/60 watt.

Tutti i proietto previsti per l'illuminazione esterna dell'area sono privi di emissioni

luminose verso l'alto.

6. RIORDINO SISTEMA DI RACCOLTA ACQUE BIANCHE

Si prevede l'adeguamento della rete di raccolta delle acque meteoriche drenate dalle

superfici pavimentate della viabilità interna della stazione di servizio, dai piazzali e

dalle coperture dell'edificio commerciale, oggetto di ampliamento e della stazione di

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rifornimento.

Per lo smaltimento delle acque raccolte dalle caditoie stradali (in parte esistenti ed in

parte da posare a servizio dei nuovi piazzali e dei posti auto) e dai pluviali delle

coperture si utilizzerà l'esistente collettore interrato lungo il lato ovest dell'area

costituito da una tubazione in calcestruzzo di diametro 800 mm con pozzetti di

ispezione in corrispondenza degli innesti delle caditoie.

Il collettore si innesta sulla tubazione comunale di diametro 500 mm che transita sotto

la carreggiata autostradale per giungere a scaricare le acque nell'Adige.

Si prevede la posa in opera di un pozzetto disoleatore dimensionato per il trattamento

dell'intera portata delle acque meteoriche convogliate nel collettore della stazione di

servizio; il disoleatore sarà interrato nel prato a Nord prima dell'innesto nella tubazione

comunale diretta all'Adige.

Le caditoie ed chiusini dei pozzetti saranno in ghisa sferoidale di classe D400 adatte a

carichi stradali pesanti”

[…]

Citazioni dalla Relazione Tecnico – Illustrativa Integrativa:

[…]

“3. VINCOLI E FASCE DI RISPETTO

Il progetto è vincolato dalla presenza delle seguenti fasce di rispetto:

- lungo il confine ovest dell'area è posto un metanodotto Verona-Trento della SNAM

Rete Gas. Tale presenza comporta il rispetto di una distanza minima di 11 metri

dall'asse della tubazione per le nuove costruzioni e di 2 metri per i parcheggi (come

indicato dal Nulla Osta della SNAM dd 01.06.2016 n. 960).

I nuovi stalli di parcheggio per mezzi pesanti, comprese le fondazioni interrate dei

cordoli, sono previsti all'esterno di detta fascia di rispetto (tav. 3).

L'ampliamento dell'edificio commerciale si trova invece ad oltre 30 metri dal

metanodotto.

- La presenza della linea di alta tensione dell'elettrodotto Mezzocorona-Mori rende

necessario, per nuove costruzioni con presenza di , il rispetto di una distanza minima di

15 metri (a 3 metri dal livello del terreno) e di 13.50 metri (a livello del terreno) (Terna

Rete Italia, segnalazione fascia di rispetto dd 10.06.2016 in base a quanto previsto dal

D.P.C.M. dd 08.07.2003 e dal D.M. Ambiente dd 29.05.2008)

L'ampliamento dell'edificio commerciale non è interessato dalla suddeta fascia di

rispetto (tav. 3).

- La normativa vigente in materia di distributori di carburanti prevede una fascia di

rispetto di nove metri dagli erogatori sia per le aree di parcheggio che per posti di

ristoro (compresi bar) con superficie superiore a 150 mq e locali di vendita merci con

superficie superiore a 200 mq (art. 10.2 circolare Min. Interno n. 10 dd 10.02.1969).

I nuovi stalli di parcheggio e l'ampliamento dell'edificio commerciale sono posti al di

fuori di detta fascia di rispetto (tav. 3)

- Rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di distributori di gas

naturale (Decreto Mno 28 giugno 2002 e s.m.) le aree di parcheggio e l'ampliamento

dell'edificio commerciale non risultano interessati dalle fasce di rispetto dagli erogatori

e da altri elementi pericolosi dell'impianto.

Inoltre:

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- l'area di servizio rientra nelle aree soggette alla Tutela del Paesaggio. Si veda

l'allegata autorizzazione della Commissione ;

- parte dell'area di servizio è compresa nelle aree individuate dall'anagrafe dei siti da

bonificare. Si veda l'allegata autorizzazione dell'APPA.

4. SCAVI

Il materiale derivato da operazioni di scavo verrà in gran parte riutilizzato in sito per i

reinterri.

Il materiale eccedente sarà invece conferito in discarica.

Le indagini di laboratorio eseguite nel 2015 (in fase di progettazione dei rivestimenti

lignei) su campioni prelevati intorno ai due edifici dell'area di servizio hanno permesso

di classificare i materiali analizzati quali Rifiuti speciali non pericolosi (codice CER

17.05.04 Terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce 17.05.03 ), conferibili quindi in

discarica.

Ulteriori analisi saranno eseguite, prima e durante le fasi di cantiere, nelle altre zone

dell'area di servizio interessate da operazioni di scavo.

Si dichiara che le operazioni di scavo previste dal presente progetto non sono soggette

alle prescrizioni del DM 161/2012 e s.m..”

[…]

Le lavorazioni da eseguire distinte in Fasi e raggruppate per Macrofasi cui corrispondono specifiche aree lavoro, sono: MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST

Area a verde, rete acque bianche, parcheggi Impianto cantiere Demolizioni e rimozioni Scavi tubazioni, pozzetti, caditoie Posa tubazioni, pozzetti, caditoie Scavo vasca di accumulo e disoleatore Posa vasca di accumulo e disoleatore Illuminazione esterna Posa cordonate Riordino area a verde Pavimentazione stradale (escluso manto d’usura) Smobilitazione e spostamento cantiere

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST Rete acque bianche, parcheggi

Impianto cantiere Completamento area Nord Ovest Demolizioni e rimozioni Scavi tubazioni, pozzetti caditoie Posa tubazioni, pozzetti, caditoie Illuminazione esterna Posa cordonate Pavimentazione stradale (escluso manto d’usura) Smobilitazione e spostamento cantiere

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD Ampliamento edificio commerciale

Impianto cantiere Demolizioni e rimozioni Scavi fondazioni Realizzazione fondazioni

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Realizzazione elevazioni Realizzazione copertura Posa impianti Posa serramenti Finiture interne ed esterne Smobilitazione cantiere

Area esterna centrale area verde, rete acque bianche, parcheggi Impianto cantiere Demolizioni e rimozioni Scavi tubazioni, pozzett,i caditoie Posa tubazioni, pozzetti, caditoie Scavi fondazioni pensilina Realizzazione fondazioni pensilina Realizzazione pensilina Scavi fondazioni torri faro Realizzazione fondazioni torri faro Realizzazione torri faro Illuminazione esterna Posa cordonate Area a verde Pavimentazione stradale (escluso manto d’usura) Smobilitazione cantiere

Area esterna sud Impianto cantiere Scavi fondazioni torre faro Realizzazione fondazione torre faro Realizzazione torre faro Smobilitazione cantiere

MACROFASE 4 - AREA COMPLESSIVA Pavimentazione stradale e Segnaletiche

Impianto cantiere Pavimentazione stradale: manto d’usura Segnaletica orizzontale e verticale Smobilitazione cantiere

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CAPITOLO 3

RELAZIONE concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, in riferimento all’area ed all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2., lett. c)

3.1. ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.1 e 2.2

Nell’affrontare l’analisi dei rischi inerenti i criteri di progettazione e le modalità di esecuzione - riferendosi anche a precedenti esperienze rilevate in cantieri con fasi esecutive simili - è stata data grande importanza all’interpretazione dei dati statistici forniti dall’INAIL in quanto ausilio nell’individuazione delle lavorazioni più a rischio, dei rischi più diffusi e della gravità delle conseguenze relative ad ogni singolo tipo di infortunio, nonché degli indici di frequenza e di gravità.

Questi dati sono stati esaminati anche nell’intento di migliorare le scelte tecniche di progettazione e gli strumenti operativi per eseguire il lavoro in sicurezza.

Dallo studio dei rischi potenziali, analizzati attentamente in funzione delle fasi lavorative prese in considerazione è emersa la successiva valutazione dei rischi che tiene conto:

− della identificazione dei pericoli;

− della identificazione dei Lavoratori esposti a rischi potenziali;

− dello valutazione degli stessi rischi sotto il profilo qualitativo e quantitativo;

− dello studio di fattibilità per la loro eliminazione e, in subordine, riduzione dei rischi mediante provvedimenti organizzativi o misure tecnologiche adeguate.

Tutto ciò ha permesso di sviluppare nel PSC le prescrizioni, le procedure organizzative e le tabelle riepilogative che seguono nonchè il Cronoprogramma di esecuzione dei lavori (che deve essere

considerato come parte integrante del presente PSC) in cui sono evidenziate le fasi lavorative alle quali sono collegate le procedure da seguire per l’esecuzione dei lavori in sicurezza.

Al Cronoprogramma sono inoltre strettamente collegate le schede di sicurezza che evidenziano, tra l’altro, quali sono le necessità di coordinamento con le altre attività potenzialmente interferenti, i maggiori rischi possibili, le misure di sicurezza e le cautele e note per ogni singola fase lavorativa, con lo scopo di indirizzare la sicurezza in funzione delle specifiche esigenze che si riscontrano nell’avanzamento del lavoro e nella sua gestione in sicurezza.

3.2. RISCHI PARTICOLARI PRESENTI IN CANTIERE

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XI

È opportuno precisare che tra i lavori comportanti rischi particolari riportati nell’Allegato XI in questo cantiere sono stati individuati soprattutto quelli relativi ai punti evidenziati di seguito:

Elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la salute dei Lavoratori

Possibile presenza

1

Lavori che espongono i Lavoratori a rischio di seppellimento o di sprofondamento a

profondità superiore a 1,50 m o a caduta dall’alto da altezza superiore a 2,00 m se

particolarmente aggravati dalla natura dell’attività o dei procedimenti attuati oppure

dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell’opera

SI

1-bis Lavori che espongono i lavoratori al rischio di esplosione derivante dall'innesco

accidentale di un ordigno bellico inesploso rinvenuto durante le attività di scavo. NO

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Elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la salute dei Lavoratori

Possibile presenza

2

Lavori che espongono i Lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi

particolari per la sicurezza e la salute dei Lavoratori oppure comportano un’esigenza

legale di sorveglianza sanitaria

SI

3

Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o

sorvegliate, quali definite dalla vigente normativa in materia di protezione dei Lavoratori

dalle radiazioni ionizzanti

NO

4 Lavori in prossimità di linee elettriche aeree a conduttori nudi in tensione SI

5 Lavori che espongono ad un rischio di annegamento NO

6 Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie NO

7 Lavori subacquei con respiratori NO

8 Lavori in cassoni ad aria compressa NO

9 Lavori comportanti l’impiego di esplosivi NO

10 Lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti(*) NO

(*) Da rivalutare a cua del CSE qualora la vasca di accumulo o l’ampliamento dell’edificio commerciale siano realizzati

con elementi prefabbricati

Nota integrativa all’elenco di cui sopra per la valutazione della eventuale necessità di “bonifica da ordigni bellici”, ai sensi dell’art. 28 del DLgs 81/2008, modificato e integrato dalla legge 177/2012: Sentito anche il Committente, si ritiene che, allo stato attuale, per i lavori dei quali si tratta, non siano necessarie attività di bonifica da ordigni bellici in quanto esse sono da condursi su area già interessata da edificazione ed infrastutturazione e non investono aree vergini. (Nota: Ad oggi la Bonifica Bellica è normata dal DECRETO LEGISLATIVO 24 febbraio 2012, n. 20,

Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante codice

dell'ordinamento militare, a norma dell'articolo 14, comma 18, della legge 28 novembre 2005, n.

246).

In conseguenza della selezione effettuata si ritiene esaustiva l’informazione data sui rischi particolari che sono stati elencati come assenti; mentre sono stati analizzati e valutati quelli la cui presenza è stata individuata come “possibile”.

3.3. RISCHI NELL’AREA E NELL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.2.1 e 2.2.4

La collocazione urbanistica ed ambientale del cantiere è stata già illustrata nel capitolo che tratta della descrizione del contesto in cui è collocata l’area del cantiere.

Si precisa inoltre che sono integrative alle informazioni che seguono quelle riportate nei successivi Capitoli 4, 5 e 6 e nei grafici progettuali richiamati nella parte terza del presente PSC.

3.3.1. Rischi ambientali ed interferenze Sull’intera area del cantiere è stata eseguita una ricognizione visiva che ha permesso di accertare che:

a) In considerazione dei lavori di scavo previsti si ritiene fondamentale verificare sia la presenza dei sottoservizi riportati in via meramente indicativa nella Tavola 1 allegata al

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presente PSC sia l’esistenza di altri sottoservizi (pubblici e/o privati) allo stato non noti sull’area interessata. L'impresa affidataria dovrà presentare adeguata documentazione attestante l'assenza di sottoservizi o la loro precisa individuazione in termini planimetrici ed altimetrici utilizzando eventualmente anche indagini con geo-radar e documentazione pertinente, questa comunque da verificare, nonché l’eventuale proposta di risoluzione dell’interferenza riscontrata, finalizzata alla eliminazione sia dei pericoli per il personale operante in cantiere sia dei disservizi alle strutture esistenti. Prima di eseguire qualunque operazione sarà pertanto necessario stabilire, con opportuno anticipo, le intese e e gli accordi con Autostrada del Brennero - Ufficio Impianti (cavi telecomunicazione, fibra ottica, pozzetto F.O., colonnina S.O.S., impianto nebbia, impianti elettrici, ecc) e con gli Enti Gestori degli impianti eventualmente interferenti. I lavori potranno avere inizio solo dopo la consegna della suddetta documentazione al CSE. Inoltre, nessuna attività che possa anche potenzialmente comportare interferenze con sottosrvizi interrati dovrà essere intrapresa prima che il Direttore di Cantiere, in accordo con gli enti gestori degli impianti, abbia provveduto a transennare l’area interferente e accertato l’eventuale spostamento in zona sicura dell’impianto od il suo distacco fisico. Qualunque anomalia o rinvenimento di sottoservizi nel sottosuolo deve comportare la sospensione dell’intervento e la comunicazione al Direttore del Cantiere. Quest’ultimo dovrà prendere i provvedimenti necessari per svolgere il lavoro in sicurezza, comunicando la situazione al Direttore dei Lavori e al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. La presenza di sottoservizi ed impianti interrati dovrà essere adeguatamente segnalata mediante apposita segnaletica, del tipo di quella qui di seguito riportata.

Pericolo per la presenza di cavi elettrici interrati.

In prossimità delle linee elettriche interrate in posizione ben visibile e

ripetuta

Pericolo per la presenza di tubazioni/cavi interrati

(da integrare con il tipo di fluido/segnale)

In prossimità delle aree interessate dalla presenza di tubazioni/cavi

interrati

Pericolo presenza di tubazioni di gas metano interrate

In prossimità delle aree interessate dalla presenza di tubazioni di gas

metano interrate

Durante tutto il periodo dei lavori il Direttore Tecnico di cantiere quale responsabile del cantiere dovrà accertarsi che sia sempre rispettata la distanza di sicurezza dagli impianti interrati. Si segnala in particolare la presenza di una condotta interrata adibita al trasporto di gas metano collocata in prossimità del confine nord ovest dell’Area di Servizio in corrispondenza della zona corrispondente alla Macrofase 1.

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Per essa devono essere rispettate le prescrizioni emanate dall’Ente Poprietario/Gestore (SNAM RETE GAS) con nota prot. 960 d.d. 01.06.16, allegata alla Relazione Tecnico – Illustrativa integrativa del Progetto. Si segnala inoltre il passaggio di una linea elettrica aerea in prossimità della medesima zona relativa alla Macrofase 1

Per essa devono essere rispettate le prescrizioni emanate dall’Ente Poprietario/Gestore (TERNA RETE ITALIA) con nota prot. TRISPANE/P2016 D002783 d.d. 10.06.16, allegata alla Relazione Tecnico – Illustrativa integrativa del Progetto. Tale interferenza è sensibilmente rilevante in particolare, ma non solo, per le lavorazioni comportanti l’impiego di autogru o escavatori. Tra quelle previste si evidenziano: - la posa delle torri faro (Macrofase 3); - la posa dei pali di ostegno dell’illuminazione (Macrofasi 1, 2, e 3); - la posa della vasca di accumulo e del disoleatore se realizzati con elementi

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prefabbricati (Macrofase 1); - la posa degli elementi di copertura e degli impianti in copertura relativamente

all’ampliamento dell’edificio commerciale (Macrofase 3). - gli scavi per la rete delle acque bianche e relativi manufatti (in particolare Macrofase 1) Per queste lavorazioni nonché per quelle che dovessero rendersi necessarie con pari caratteristiche di rischio nel corso dei lavori, si dovranno scrupolosamente osservare le misure previste nel presente PSC. I Datori di Lavoro dovranno inoltre effettuare una scelta oculata delle macchine e delle attrezzature da impiegare in relazione all’interferenza evidenziata. In particolare quando occorra effettuare lavori o movimentazioni in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni: a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento,

ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza.

Un (kV) D(m)

≤ 1 3

1< Un ≤30 3,5

30< Un ≤132 5

>132 7

D.Lgs 81/08 - allegato IX - Tab. 1 – Distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti elettrici non protette o non sufficientemente protette da osservarsi, nell’esecuzione di lavori non elettrici, al netto degli ingombri derivanti dal tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche

Durante tutto il periodo dei lavori i responsabili del cantiere dovranno costantemente accertarsi che vengano sempre rispettate le distanze di sicurezza rispetto le linea elettrica. Il personale operante in cantiere dovrà essere preventivamente e periodicamente informato sui comportamenti da tenere per lavorare in sicurezza in vicinanza a linee elettriche. A monte e a valle dell’area sottostante la linea elettrica in tensione – a distanza adeguata per la presegnalazione - andranno comunque posti in opera in posizione ben visibile dei portali leggeri cui saranno affissi cartelli riportanti la presenza della linea elettrica ed il relativo pericolo; con segnaletica orizzontale andrà indicata l’area di rischio. Nell’ipotesi in cui i lavori vengano protratti anche nelle ore notturne sarà necessario integrare la segnaletica con dispositivi luminosi.

Pericolo per la presenza sovrastante di conduttori di una linea elettrica aerea

In prossimità di una linea elettrica aerea.

Da integrare con l’indicazione della quota

rispetto al piano di campagna

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Procedure da adottare in caso di contatto accidentale con elementi sotto tensione: Qualora, nonostante le precauzioni messe in atto, si verifichino situazioni di contatto diretto con elementi sotto tensione si deve intervenire tempestivamente con procedure ben definite, note al personale di cantiere, al fine di evitare il protrarsi o l'aggravamento della situazione, in particolare: - nel caso di contatto con linee elettriche aeree esterne o interrate con macchine o

attrezzature mobili, il personale a terra deve evitare di avvicinarsi al mezzo meccanico ed avvisare da posizione sicura il manovratore affinché inverta la manovra per riportarsi a distanza di sicurezza. Nell'impossibilità da parte di quest'ultimo di compiere tale inversione è necessario intervenire con un altro mezzo meccanico azionato da cabina di manovra evitando il contatto diretto con il terreno o con altre strutture o parti di macchine;

- nel caso di contatto diretto o indiretto con linee elettriche da parte di lavoratori, ove non risulti possibile preventivamente e tempestivamente togliere tensione, si deve procedere a provocare il distacco della parte del corpo in contatto con l'elemento in tensione, utilizzando idonei dispositivi di protezione individuale ed attrezzi isolanti che devono risultare facilmente reperibili (calzature, guanti isolanti, fioretti).

Comportamenti da tenere negli interventi in prossimità di sottoservizi Non prima di aver condotto le verifice di cui all’inizio del preente paragrafo è posibile applicare i sistemi di indagine per verifiche della tipologia e del numero dei servizi interrati e della qualità dei terreni denominati “saggi”. E’ raccomandata l’esecuzione dei saggi con particolare attenzione al fine di evitare il rischio di danneggiamento delle tubazioni/cavi interrati. Tale rischio può essere ridotto facendo attenzione alle segnalazioni di guardia (nastri, cavi inerti, reti plastiche, coppelle in calcstruzzo, strati di sabbia, ghiaia o materiale diverso dal terreno naturale) interrate posate al di sopra dei sottoservizi e tenuto conto delle informazioni assunte. Lo scavo di saggio è da considerare tecnica comunque necessaria e si raccomandano le cautele operative di seguito indicate: - le dimensioni dello scavo di saggio devono essere limitate allo stretto necessario che

consenta l’individuazione dei servizi interrati preesistenti; - nell’esecuzione dello scavo di saggio è consentito l’uso di mezzi meccanici solamente

per l’eventuale asportazione dello strato vegetale di scotico o degli strati della pavimentazione e della elativa fondazione; oltre tale profondità è consentito solo lo scavo a mano.

Comportamento degli operatori durante gli scavi Il Direttore Tecnico di cantiere deve informare gli operatori delle seguenti prescrizioni: - nel corso delle operazioni di scavo gli operatori devono prestare la massima attenzione

per evitare danneggiamenti ai sottoservizi ed ai loro eventuali rivestimenti; - tutte i sottoservizi rinvenuti e scoperti all’interno degli scavi non devono essere in

nessun modo sollecitati: deve essere pertanto evitato il loro utilizzo come passerelle, punti d’ancoraggio a sostegno di altre strutture, ecc.;

- l’uso di fiamme libere o di apparecchiature ed utensili generanti scintillii nelle immediate vicinanze delle tubazioni gas è ammesso solo dopo aver adeguatamente accertato l’assenza di gas nello scavo;

- se viene constatata la presenza di gas, qualsiasi operazione nello scavo ed il funzionamento di apparecchiature meccaniche in prossimità dello scavo devono essere

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interrotti immediatamente, deve essere evacuato lo scavo e la zona circostante deve essere presidiata fino all’arrivo del personale dell’Ente Gestore del servizio gas, immediatamente avvisato, competente per la riparazione.

b) E’ prevista l'esecuzione di alcuni lavori (sostituzione dei pali di illuminazione sulle corsie di

decelerazione ed accelerazione per l’ingresso e l’uscita dalla e sulla corsia sud dell’autostrada) in prossimità della sede stradale della A22 con alta percorrenza sia di autovetture sia di mezzi pesanti, che transitano ad alta velocità. Il rischio quindi di investimento è senibilmente elevato, di conseguenza nella redazione del presente PSC si è ritenuto di prevedere un restringimento di carreggiata delle corsie citate, in conformità al codice della strada vigente, al fine di rallentare e regimentare il flusso viario in corrispondenza delle aree di cantiere relative ai lavori citati nonchè la posa in opera di new-jersey a protezione dell'area di lavoro in. La segnaletica stradale di cui sopra è stata approvata da Autostrada del Brennero S.p.A con nota protocollo n. __ del __/__/____ che si allega al presente PSC.

c) Nonostante le rimantenti lavorazioni abbiano luogo all’interno dell’Area di Servizio ove la velocità degli automezzi è già regolata e regimentata dall’ordinaria apposita segnaletica verticale nonché da quella temporanea di cantiere, si è ritenuto opportuno adottare quale misura preventiva ulteriore, la posa di barriere new-jersey a protezione delle Maestranze in corrispondenza di alcune zone critiche indicate nelle Tavole allegate al presente piano. Nello studio della collocazione del cantiere logistico e delle aree di lavoro si è tenuto conto delle zone aperte al traffico e della necessità di ridurre al minimo gli attraversamenti di tali zone da parte del personale di cantiere. Tale tudio ha esitato il rischieramento, per quanto possibile, del cantiere logistico all’interno dell’aree di lavoro, opportunamente segregate, per ogni Macrofase. Può in ogni caso presentarsi la necessità di attraversare le zone aperte al traffico. Sarà cura del Capo Cantiere/Preposto verificare che la segnaletica stradale di preavviso sia sempre visibile ed aggiornata all’evolversi del cantiere, nonché disporre affinchè tutte le operazioni di attraversamento siano assistite da moviere, opportunamente formato, in modo da regolare il traffico.

d) Le lavorazioni saranno eseguite senza sospendere le attività ristoro e di rifornimento carburanti, ad eccezione, necessariamente della Macrofase 4 relativa al manto d’usura ed alle segnaletiche. L’accesso alla zona di cantiere non dovrà interferire né con gli spazi dedicati all’erogazione del carburante né con gli spazi e locali dedicati ai servi all’utenza, fatte salve le limitazioni stabilite dal preente PSC ed approvate dalla Committenza. Nell’area immediatamenta limotrofa alle porzioni sud delle Macrofasi 1 , 2 e 3 vengono erogati i carburanti. Negli spazi aperti è fatto divieto di utilizzare fiamme libere. Nell’area immediatamenta limotrofa alle porzione centrale della Macrofase 3 vengono caricati i carburanti. Durante la fase di caricamento delle cisterne non potranno essere svolte attività in spazi aperti del cantiere, ne tanto meno essere utilizzate fiamme libere. Il Direttore di Cantiere e il responsabile della Stazione di Rifornimento dovranno scambiarsi reciprocamente i propri riferimenti per l’eventuale gestione di emergenze o comunicazioni. L’attività di coordinamento e comunicazione dovrà avvenire con continuità durante i lavori. Gli accessi al cantiere dovranno rimanere normalmente chiusi. Tutte le interferenze tra i lavori da eseguire e l'attività richiamate saranno opportunamente coordinate anche con apposite riunioni di coordinamento che il CSE dovrà prevedere anche con i titolari delle gestioni comodatarie interessate.

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Il CSE per le opportune azioni di coordinamento farà riferimento anche alle interferenze rilevabili dal "DUVRI TIPICO" della Società concessionaria Committente, al DUVRI della società/gestore/comodatario dell’esercizio commerciale nonché al DUVRI della società/gestore/comodatario della stazione di rifornimento petrolifera, che in copia si allegano nella parte terza del presente PSC.

e) L'area su cui sorge l'impianto si trova in aperta campagna e non sono presenti quindi nelle immediate vicinanze insediamenti residenziali e/o industriali. Tuttavia, come segnalato, a sud ovest del cantiere è presente l’abitato di Brancolino, dovranno essere pertanto rispettati i livelli massimi di eposizione al rimore nonché le fasce orarie di rispetto che l’ambiente ed i regolamenti locali comportano. Le eventuali deroghe doranno essere richieste ed ottenute per tempo dall’Amministrazione Comunale competente. Anche le emissioni di polveri dovranno essere evitate o abbattute.

f) Per i lavori in quota sono presenti interferenze con linee elettriche aeree a cavo nudo. 3.3.2. Condizioni ambientali e natura del sito Dalla Relazione Geologica e Geo – Tecnica di Progetto, che si allega al presente PSC, si evince che l'angolo di attrito del terreno è pari a 33°.

Dal confronto tra la Relazione medesima ed i profili di scavo relativi alle nuove tratte di collettore delle acque bianche riportati nella Tavola ME06 Stato di Progetto Planimetria Acque Bianche, si evince che gli scavi per la posa di tubazioni e pozzetti della rete potrebbero intercettare, nelle porzioni più profonde, la quota media (170 mslm +/- 1 m) del tetto della falda libera sottostante il sito. Ciò può avvenire con maggiore probabilità nel corso dello scavo per la posa della vasca di accumulo.

Dovranno, nel caso, essere prediposte le accortezze necessarie per evitare qulsiasi tipo di inquinamento ed attivare l’aggottamento dello scavo stesso.

3.3.3. Inquinamento Parte dell’area di intervento è iscritta all’anagrafe dei siti da bonificare tebuta dall’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente della provincia autonoma di Trento, con il n. SIN127004, che indica gli idrocarburi quali inquinanti nella matrice ambientale suolo-acque sotterranee.

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La campagna di indagini condotta nel 2015 dal Laboatorio Teralab di Rovereto (si veda la Relazione Geologica e Geo – Tecnica di Progetto allegata al presente PSC) ha esitato la caratterizzazione del suolo indagato come Rifiuto Speciale Non Pericoloso con codice CER 17 05 04 – Terre e rocce diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03, e quindi conferibile in dicarica autorizzata. Le operazioni di scavo previste nel corso delle Macrofasi intercettano la porzione di sito ora accennata: per queste e per le altre da condurre sull’intera area interesata dai lavori, L’Appaltatore dovrà eseguire la caratterizzazione dei materiali di scavo al fine di poterne trattare il destino secondo la normativa vigente. Non sono state rilevate condizioni di inquinamento atmosferico o acustico tali da influenzare la sicurezza del cantiere.

3.3.4. Condizioni climatiche

Non sono prevedibili condizioni climatiche tali da poter influenzare anormalmente le lavorazioni e la sicurezza in cantiere.

Le Imprese dovranno comunque tenere conto che sono fortemente collegate alla salute ed alla sicurezza dei Lavoratori:

− le temperature estreme (freddo – 0° e caldo oltre i + 32°);

− la presenza di vento forte (soprattutto per i lavori in quota e per la movimentazione di carichi);

− le precipitazioni (per cui è sempre opportuno quando si opera in esterno sospendere le

lavorazioni);

− la presenza di neve o di ghiaccio (che rendono problematici e poco stabili i movimenti, per cui,

anche in questo, caso è sempre opportuno quando si opera in esterno sospendere le

lavorazioni);

3.3.5. Illuminazione I lavori saranno eseguiti esclusivamente in orari diurni quindi il cantiere non necessita di particolari illuminazioni artificiali. Dovranno comunque essere conservate e tenute in carica presso l’ufficio di cantiere lampade portatili autonome per le situazioni contingenti. Nel caso in cui si debba procedere con operazioni notturne, l’area di intervento dovrà essere illuminata da un impianto artificiale che non comporti abbagliamento per gli autoveicoli transitanti in autostrada e che rischiari in modo diffuso tutta la zona dei lavori senza arrecare abbagliamento anche agli operatori in cantiere. Detto impianto dovrà essere dimensionato da un tecnico abilitato. Per quanto riguarda l’intensità, ove esigenze tecniche non ostino, devono essere assicurati i valori minimi seguenti:

− per lavori grossolani 40 lux

− per lavori di media finezza 100 lux

− per lavori fini 200 lux

− per lavori finissimi 300 lux

Per lavori di media finezza, fini e finissimi, tali valori possono essere conseguiti mediante sistemi di illuminazione localizzata sui singoli posti di lavoro; in tal caso si deve provvedere a che il livello medio di illuminazione generale dell'ambiente non sia inferiore ad un quinto di quello esistente sui posti di lavoro.

Il grado di protezione dei componenti dell’impianto devono essere IP67.

Durante la posa e rimozione dei new-jersey ed in genere per i lavori notturni dovrà essere messo in opera un impianto di illuminazione fisso che garantisca un corretto grado di illuminazione nelle aree di lavoro e non provochi abbagliamenti ai mezzi in transito. Detto impianto dovrà essere dotato di batteria tampone in grado di garantire lungo il percorso di fuga almeno 5 lux.

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3.3.6. Smaltimento e trasporto a rifiuto di materiali di cantiere non speciali (solidi e liquidi)

L’Impresa dovrà provvedere al trasporto dei materiale di risulta delle lavorazioni edili di propria competenza alla discarica evitando depositi nelle aree di cantiere e quindi nel più breve tempo possibile. Pertanto, per agevolare queste operazioni, l’Impresa dovrà preventivamente:

− eseguire per tempo prelievi, campioni ed analisi per la classificazione dei rifiuti di propria competenza previsti in cantiere (terreni, ecc)

− definire i sistemi di smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi di propria competenza che verranno prodotti in cantiere e predisporre un “Registro per lo smaltimento dei rifiuti”;

− definire i percorsi ed i sistemi di trasporto che intende utilizzare per raggiungere i siti autorizzati alla discarica.

A fine lavori tutte le imprese dovranno consegnare i formulari attestanti il corretto smaltimento di tutti i rifiuti di cantiere.

Prescrizioni generali Gli oneri per lo smaltimento o per il recupero sono compensati all’interno degli specifici articoli di elenco prezzi relativi ai lavori e pertanto a totale carico dell’Impresa Appaltatrice. Sono altresì a carico dell’Impresa tutti gli oneri per una corretta gestione dei rifiuti nell’ambito del cantiere. La gestione dei rifiuti dovrà avvenire in conformità a quanto previsto negli elaborati di progetto, ed in particolare nel capitolato speciale d’appalto, che definisce anche l’obbligo da parte dell’impresa di dare evidenza alla Direzione dei Lavori della conformità legislativa delle attività di sua competenza. Per consentire la necessaria funzione di controllo e di garanzia che rimane a carico della Committenza, l’Impresa deve consegnare alla Direzione Lavori prima dell’inizio dei lavori la Relazione sulla Gestione dei Rifiuti del Cantiere, ossia un dettagliato documento descrittivo delle modalità da adottare per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi: esso dovrà comprendere l’elenco delle tipologie di rifiuti che si prevedono di gestire, i relativi flussi di produzione giornalieri o settimanali, il modo di movimentazione all’interno del cantiere, le aree previste per il deposito temporaneo e relative caratteristiche, le modalità previste per lo smaltimento. Eventuali variazioni delle modalità di gestione previste nella Relazione devono preventivamente essere comunicate alla Direzione Lavori per iscritto. La gestione del materiale dovrà avvenire nel pieno rispetto del decreto legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010 (d.lgs. 205/10) e s.m.i.. I rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti:

− ogni tre mesi senza limiti quantitativi;

− ogni volta che si raggiungano i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi;

− in ogni caso almeno una volta l’anno anche con quantitativo complessivo inferiore a 30 metri cubi, in quanto il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno.

I depositi temporanei di rifiuti all’interno del cantiere sono sempre a carico dell’Impresa; i depositi temporanei devono essere effettuati per tipi omogenei e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute. Nel caso di deposito sul terreno di materiali non inquinanti (quali frammenti di calcestruzzo anche da idrodemolizione, rocce di scavo o simili) l’Impresa dovrà preventivamente asportare la coltre vegetale e analizzare il terreno e, dopo aver asportato definitivamente i materiali temporaneamente depositati, dovrà verificare che la concentrazione nel terreno dei parametri analitici non superi i limiti ammessi dalla normativa, in base alla classificazione urbanistica della zona, e ripristinare la coltre vegetale secondo le indicazioni della Direzione Lavori. Il tutto senza

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oneri per la Stazione Appaltante. La caratterizzazione di base del rifiuto è a carico dell’Impresa e dovrà essere effettuata in corrispondenza del primo conferimento e ripetuta ad ogni variazione significativa del processo che origina il rifiuto; il risultato della caratterizzazione deve essere comunicato per iscritto e tempestivamente alla Direzione dei Lavori. L’onere della caratterizzazione dei materiali, così come la tenuta dei registri di carico/scarico e la compilazione dei formulari di identificazione previsti per il trasporto, è a carico dell’Impresa. L’Impresa dovrà trasmettere alla Direzione dei Lavori, prima dell’inizio del conferimento dei rifiuti, sia l’autorizzazione provinciale del trasportatore dei rifiuti, sia la autorizzazione della discarica allo smaltimento o dell’impianto di recupero; nel caso di variazione dei soggetti interessati, i nominativi dovranno essere ritrasmessi alla Direzione dei Lavori. In deroga, l’Impresa potrà richiedere agli Uffici Provinciali competenti (Ufficio Tutela Ambiente) l’autorizzazione ad uno stoccaggio temporaneo di rifiuti in quantità superiore a quanto sopra descritto, operazione che potrà svolgersi solo a seguito dell’ottenimento della sopradetta autorizzazione ed a seguito di presa d’atto rilasciata per iscritto dalla Direzione Lavori.

Batterie al piombo E’ obbligatoria la raccolta e lo smaltimento mediante riciclaggio delle batterie al piombo esauste. Chiunque detiene batterie al piombo esauste o rifiuti piombosi è obbligato al loro conferimento al consorzio allo scopo formato direttamente o mediante consegna a soggetti incaricati del consorzio o autorizzati, secondo la normativa vigente, a esercitare le attività di gestione di tali rifiuti Chiunque, in attesa del conferimento al consorzio, detenga batterie esauste, è obbligato a stoccare le batterie stesse in apposito contenitore dotato di adeguati sistemi di contenimento degli sversamenti e conforme alle disposizioni vigenti in materia di smaltimento dei rifiuti.

Pile ed accumulatori Le pile e gli accumulatori usati contenenti sostanze pericolose al momento del non funzionamento devono essere consegnati al rivenditore ovvero devono essere conferiti in raccolta differenziata presso uno dei punti di raccolta predisposti dai soggetti esercenti il servizio pubblico. Lo smaltimento deve avvenire secondo quanto previsto dal d.lgs n.188 del 20 novembre 2008, che ha recepito in Italia la Direttiva Europea 2006/66/CE, relativa alle pile e agli accumulatori..

Imballaggi L’Impresa è responsabile della corretta gestione ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio generati dal consumo dei prodotti utilizzati all’interno del cantiere; è fatto assoluto divieto di bruciare in cantiere qualsiasi tipo di imballaggio qualunque ne sia la natura. Gli imballaggi devono essere necessariamente conferiti, dopo la selezione, ad un soggetto autorizzato alla raccolta dei rifiuti di imballaggio (gestore del servizio comunale o altro soggetto autorizzato alla raccolta dalle aziende).

Oli usati e filtri L’impresa è responsabile della corretta gestione degli oli usati e dei filtri generati da operazioni di manutenzione dei mezzi di cantiere. Il deposito temporaneo deve avvenire per tipologie omogenee di oli nel rispetto dell’ambiente e dei requisiti definiti dalla norma. I contenitori devono essere dotati di adeguati sistemi di contenimento ed idonei al deposito temporaneo. In caso di sversamenti, accidentali o dolosi, l’impresa dovrà provvedere, a propria cura e spese, ad eseguire tutte le attività previste dalla normativa vigente in materia di bonifica di siti contaminati (Decreto legislativo n. 152/2006, parte quarta, titolo V). E’ onere dell’impresa trasmettere alla D.L. in copia tutta la documentazione inerente la bonifica (compresa la corrispondenza con le autorità interessate) nei minimi tempi tecnici di volta in volta necessari all’inoltro.

Materiali provenienti da demolizioni di calcestruzzi anche armati

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I materiali derivanti dalle demolizioni di calcestruzzi rimangono di proprietà dell’Impresa appaltatrice. I materiali derivanti dalle demolizioni di calcestruzzi devono essere avviati a recupero o a smaltimento in conformità alla normativa vigente. Gli oneri connessi a tale attività sono a carico dell’Impresa.

Materiali provenienti da demolizioni di conglomerati bituminosi I materiali derivanti dalle demolizioni di conglomerati bituminosi rimangono di proprietà dell’Impresa appaltatrice. I materiali derivanti dalle demolizioni di conglomerati bituminosi classificabili come rifiuti speciali non pericolosi, devono essere avviati a recupero o a smaltimento in conformità alla normativa vigente.

Materiali di scarto provenienti dalla realizzazione di intonaci e conglomerati cementizi o similari I materiali di scarto (sfridi e di risulta) derivanti dalla realizzazione di intonaci e conglomerati cementizi o similari rimangono di proprietà dell’Impresa esecutrice dei lavori. I materiali di scarto provenienti dalla realizzazione di intonaci e conglomerati cementizi o similari devono essere avviati a recupero o a smaltimento in conformità alla normativa vigente.

Materiali di scarto provenienti dalla demolizione/realizzazione di parti d’opera con l’utilizzo di resine sintetiche I materiali di scarto derivanti dalla demolizione/realizzazione di parti d’opera con utilizzo di resine sintetiche rimangono di proprietà dell’Impresa esecutrice dei lavori. I materiali di scarto provenienti dalla demolizione/realizzazione di parti d’opera con utilizzo di resine sintetiche devono essere avviati a recupero o a smaltimento in conformità alla normativa vigente.

Materiali di scarto provenienti dalla demolizione/realizzazione di parti d’opera in materiali ferrosi I materiali di scarto derivanti dalla demolizione/realizzazione di parti d’opera con utilizzo di materiali ferrosi rimangono di proprietà dell’Impresa esecutrice dei lavori, salvo quando il progetto non preveda il loro recupero. I materiali di scarto provenienti dalla demolizione/realizzazione di parti d’opera con utilizzo di materiali ferrosi quando posseggono le caratteristiche di cui all’art. 183, comma 1 lettera u) del D. Lgs. 152/06 non sono soggetti alla normativa sui rifiuti.

Altri materiali L’Impresa è responsabile della corretta gestione ambientale, secondo i dettami della vigente legislazione, degli altri materiali di risulta dai lavori eseguiti in cantiere.

3.3.7 - Smaltimento rifiuti speciali pericolosi Salvo quanto evidenziato al precedente paragrafo riguardante l’inquinamento del sito relativamente alla sua iscrizione all’Anagrafe dei Siti da Bonificare, dai dati acquisiti non risultano depositi di rifiuti speciali pericolosi (amianto ecc.) e neppure è previsto l’uso di materiali da costruzione per i quali sia necessario uno smaltimento speciale (prodotti chimici pericolosi ecc.). In fase esecutiva, tuttavia, verrà verificato (dal CSE congiuntamente all’Impresa affidataria) se saranno necessarie attività particolari di messa in sicurezza, rimozione, raccolta, trasporto, conferimento e smaltimento finale per assicurare la massima sicurezza dei lavoratori. In merito allo smaltimento degli eventuali rifiuti provenienti dagli scavi, le imprese specializzate schierate in campo provvederanno ai sensi della normativa vigente, al regolare smaltimento di terreni contaminati, ecc. A fine lavori tutte le imprese dovranno consegnare i formulari attestanti il corretto smaltimento di tutti i rifiuti di cantiere.

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3.3.8 - Allestimento delle opere provvisionali Le lavorazioni presenti non necessitano di allestimenti particolari, oltre quelli standard comunemente in uso (e tra questi si evidenziano il ponteggio e le casserature previste per la realizzazione dell’ampliamento del fabbricato commerciale, nonché i blindaggi per il sostegno delle pareti di scavo). L’Impresa dovrà comunque scegliere con oculatezza i sistemi provvisionali che intende utilizzare e proporli preventivamente al CSE (tipo di ponteggi, impalcati, parapetti puntuali, piattaforma mobile, reti di protezione, trabattelli, ecc.). 3.3.9 - Ubicazione del Cantiere logistico Come anticipato, nello studio della collocazione del cantiere logistico e delle aree di lavoro si è tenuto conto delle zone aperte al traffico e della necessità di ridurre al minimo gli attraversamenti di tali zone da parte del personale di cantiere, nonché del fatto che le attività di ristoro e di rifornimento rimarranno in esercizio nel corso della durata dei lavori, ad esclusione della Macrofase 4. Tale tudio ha esitato il rischieramento, per quanto possibile, del cantiere logistico all’interno dell’aree di lavoro, opportunamente segregate, per ogni Macrofase. Può in ogni caso presentarsi la necessità di attraversare le zone aperte al traffico. In occasione delle riunioni di coordinamento il CSE, congiuntamente all’Impresa affidataria, verificherà l'evoluzione dello stato dei luoghi e se necessario, prescriverà eventuali modifiche e/o integrazioni a quanto già indicato nel presente PSC e nelle planimetrie ad esso allegate. I requisiti del cantiere logistico (spogliatoi, wc, locali di refezione ecc.) dovranno essere conformi a quanto prescritto nell’Allegato XIII del DLgs 81/2008 e smi. e tenendo conto del numero massimo di operai previsto in cantiere (U.G. max previsti = n. 9). Dal momento che sull'impianto sono presenti sia rete idrica per acqua potabile sia servizi igenici funzionanti, l'impresa Affidataria potrà optare per una convenzione con il gestore dell’esercizio commerciale. Ove tale opportunità non sia concretamente realizzabile l’Appaltatore dovrà dotare il cantiere di acqua potabile in confezioni originali sigillate e di wc del tipo chimico nonché lavatoi o lavabi. 3.3.10. Recinzioni perimetrali di cantiere Le recinzioni di cantiere dovranno essere ancorate a terra in modo da non essere soggette a smantellamento sia a causa del vento sia per lo spostamento d'aria provocato dal passaggio dei veicoli. Sulle recinzioni delle varie aree di lavoro dovrà essere applicata una rete rossa/arancione plastificata per incrementare la visibilità del cantiere. In corrispondenza dei cambi di direzione e delle sporgenze della recinzione, nonche ad intervalli lungo le tratte rettilinee di questa, devono essere applicate lampade a luce rossa fissa al fine di evidenziare la presenza dell’ingombro per la viabilità ordinaria interna degli Utenti. Particolare cura dovrà essere messa dall'impresa affidataria nel controllare quotidianamente lo stato della recinzione di cantiere. Le planimetrie del PSC forniscono chiare indicazioni all'impresa affidataria in ordine alle aree da recintare, alla posizioni dei cancelli per il transito degli automezzi e del personale presenti in cantiere ed alla posizione del cartello di cantiere di seguito descritto. In prossimità del cancello principale, in posizione ben visibile dall’esterno, dovrà essere collocato il cartello di cantiere (di dimensioni m. 1.50x1.00) che dovrà contenere tutte le indicazioni necessarie a qualificare il cantiere stesso, conformemente allo schema che segue:

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30/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

Comune di Nogaredo (TN)

Lavori di AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE E LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITA’ INTERNA E DEI PARCHEGGI

Titolo Edilizio:

Committente:

Responsabile dei lavori:

Direttore dei lavori:

Coordinatore per la Progettazione

Coordinatore per l’Esecuzione

1- Impresa affidataria lavori ___________________: ______________________________________

Direttore tecnico di cantiere dell'impresa _________________________ - tel. _________

Subappaltatori, Fornitori in opera e Noli a caldo: ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________

2- Impresa affidataria lavori ___________________: __________________________________________________

Direttore tecnico di cantiere dell'impresa __________________________ - tel. ________ Subappaltatori, Fornitori in opera e Noli a caldo: ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________

3- Impresa subaffidataria lavori ___________________: __________________________________________________

Direttore tecnico di cantiere dell'impresa __________________________ - tel. ________ Subappaltatori, Fornitori in opera e Noli a caldo:

____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________

Il cartello dovrà essere costantemente aggiornato acura della/delle Affidatarie. In alternativa, la Committenza avrà la facolta di disporre l’impego di un cartello corripondente ai propri standard. Nella bacheca predisposta presso gli uffici di cantiere e sotto il cartello di cantiere dovrà essere affissa copia di tutte le pagine e l’accettazione delle raccomandate plastificate inerenti la Notifica Preliminare trasmessa agli enti competenti. 3.3.11 - Organizzazione del Cantiere logistico Nel cantiere logistico dovranno essere presenti almeno:

TABELLA RIEPILOGATIVA dei contenuti minimi da inserire nella “PLANIMETRIA DI CANTIERE”

Area logistica di cantiere SI NO Note

Ufficio X Se possibile deve essere sistemato in posizione tale da

consentire il controllo dell’accesso dei mezzi, del

personale e dei visitatori autorizzati

Spogliatoio per le Maestranze

X Debbono essere adeguati al numero massimo presunto

di Lavoratori presenti nel cantiere; tutti i servizi

igienico-assistenziali di cantiere devono essere

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TABELLA RIEPILOGATIVA dei contenuti minimi da inserire nella “PLANIMETRIA DI CANTIERE”

Area logistica di cantiere SI NO Note

Gabinetti, lavatoi per le maestranze

X

Locale di ricovero (può essere utilizzato lo spogliatoio) o, se previsto, Refettorio

X

conformi alle prescrizioni date dal DLgs 81/2008 e smi,

Allegato XIII; tutte le installazioni e gli arredi destinati

in genere ai servizi d’igiene e di benessere per i

Lavoratori devono essere mantenuti in stato di

scrupolosa manutenzione e pulizia prevedendone i costi

nel computo degli oneri della sicurezza. In alternativa,

per i gabinetti ed i lavatoi per le maestranze potranno

essere tabilite convenzioni con il Getore dell’esercizio

commerciale

Deposito chiuso, se previsto ///

Nei depositi chiusi vanno custoditi i materiali e le

attrezzature deteriorabili, i DPI, i materiali e le

attrezzature che possono essere considerati pericolosi

ecc.

Dovranno inoltre essere delimitate le seguenti sub-aree (I materiali depositati all’aperto, i depositi ecc. debbono essere collocati in posizione tale da

evitare crolli o cedimenti pericolosi e in zone possibilmente appartate e riparate dai carichi

sospesi)

Deposito materiali all’aperto

X

Deposito di sostanze particolarmente pericolose e tossiche, infiammabili ecc.

/// Solo se in fase esecutiva sarà evidenziata questa

necessità

Deposito mezzi ed attrezzature

/// Solo se in fase esecutiva sarà evidenziata questa

necessità

Area betoniera a bicchiere, inerti e cemento

/// Solo se in fase esecutiva sarà evidenziata questa

necessità

Lavorazioni da banco (ferro per armature,

carpenterie ecc) ///

Solo se in fase esecutiva sarà evidenziata questa

necessità

Parcheggio e varie Per quanto possibile debbono essere allestiti parcheggi

per gli automezzi e per i mezzi personali di trasporto

degli addetti ai lavori

3.3.11 - Viabilità principale del Cantiere La viabilità principale di cantiere si evince dalle planimetrie allegate al presente PSC nelle quali sono anche indicate le aree di sosta per particolari lavorazioni nelle quali è prevista la presenza di macchine ingombranti quali betoniere e pompe getto cls, autogrù sollevamento serbatoi, vasche di accumulo, disoleatore, pensilina e strutture prefabbricato gestore. In ogni caso si precisa che non sarà consentito agli automezzi (autocarri, autobetoniere, autogru, autovetture, ecc) di accedere al cantiere in retromarcia usufruendo della corsia di accelerazione. Si potrà accedere al cantiere esclusivamente tramite l'accesso dotato di corsia di decelerazione, o, in alternativa e previa autorizzazione da parte della Committenza, dall’accesso di servizio all’area. 3.3.12 - Impianto elettrico e di terra L’impianto elettrico e di terra e i quadri saranno ubicati in base alla posizione definitiva dei baraccamenti e delle principali macchine fisse e saranno riportati dettagliatamente nella planimetria del Cantiere che l’Impresa dovrà presentare al CSE per l’approvazione preventiva.

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32/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

Lo stesso impianto dovrà essere realizzato nel rispetto del DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.2.2 d) e) e DM 37/2008, con il certificato attestante la conformità alle norme CEI (in particolare 64-17) e di quanto prescritto dalla legislazione vigente in materia.

Quadri elettrici Nei cantieri sono ammessi solo quadri elettrici costruiti in serie (ASC). Ogni quadro elettrico per cantiere deve essere munito di una targa indelebile, apposta dal costruttore, ove siano riportati in modo visibile e leggibile i seguenti dati:

− il nome o marchio di fabbrica del costruttore;

− il tipo o numero di identificazione o altro mezzo che renda possibile ottenere dal costruttore tutte le informazioni necessarie;

− EN 60439-4;

− natura e valore nominale della corrente del quadro e la frequenza per la corrente alternata;

− tensioni di funzionamento nominali.

Nei quadri devono essere indicati chiaramente i circuiti ai quali si riferiscono gli organi di comando. L’interruttore a protezione delle prese a spina deve avere corrente di intervento non superiore a 0.03 A (ogni interruttore può proteggere fino a 6 prese a spina CEI 17-13/4). I quadri elettrici mobili (max corrente 63 A) devono avere un’adeguata protezione contro i sovraccarichi.

Grado di protezione degli involucri Il grado di protezione degli involucri (IP) indica la protezione contro la penetrazione di corpi solidi (prima cifra) e liquidi (seconda cifra). In cantiere il grado minimo di protezione richiesto è IP 45 e può arrivare a IP 67 (in usi in immersione) a seconda delle condizioni di installazione dell’impianto in riferimento alla presenza di polveri ed acqua.

Prese a spine Tutte le prese a spina di tipo mobile devono essere conformi alla norma CEI 23-12 e devono essere protette da un interruttore differenziale con corrente di intervento di 0.03 A. Le prese a spina che possono essere soggette a getti d’acqua o possono trovarsi accidentalmente in pozze d’acqua devono avere un grado di protezione IP67. Le prese devono essere protette da un interruttore automatico o fusibile di corrente nominale non superiore alla corrente nominale delle prese stesse.

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Prese sull’avvolgicavo Le massime potenze ammissibili per avvolgicavo sono di 1000 W/400 V con cavo completamente avvolto e di 3500 W/400 V con cavo completamente esteso. Anche per gli avvolgicavi è raccomandabile la presenza di una targhetta indelebile indicante:

− nome o marchio del costruttore;

− potenza massima utilizzabile con cavo arrotolato e srotolato;

− tipo, sezione e lunghezza del cavo.

Le prese inserite sugli avvolgicavi devono avere le stesse caratteriste IP dell’avvolgicavo.

Cavi I conduttori elettrici flessibili per la posa mobile non devono attraversare le vie di transito all’interno del cantiere; se ciò non risulta possibile, vanno protette meccanicamente dal passaggio di mezzi e persone.

Macchine ed utensili elettrici In ambiente umido le apparecchiature elettriche vanno utilizzate a tensione inferiore a 25V, tramite un trasformatore di sicurezza 230/24V, oppure a 230V tramite trasformatore d’isolamento 230/230V e apparecchi di classe II o ancora consorgente autonoma a batteria. Le macchine (seghe circolari, betoniere, ecc.) che possono presentare pericolo per l’operatore (taglio, trascinamento, cesoiamento, schiacciamento, ecc.) devono essere provviste di un dispositivo contro il riavviamento automatico. Gli utensili elettrici portatili alimentati a tensione maggiore di 25V devono essere del tipo classe II (con doppio isolamento e senza collegamento elettrico a terra). I componenti elettrici acquistati dopo il 30/6/97 devono essere muniti di marcatura CE.

Illuminazione Gli apparecchi di illuminazione che possono essere soggetti a spruzzi o essere investiti da getti d’acqua devono avere un grado di protezione almeno IP 55.

Illuminazione di segnalazione Qualora gli apparecchi di segnalazione siano posti ad altezza minore di 2,5 metri dovranno essere alimentati con sorgente autonoma (batteria ricaricabile o sostituibile) o trasformatore di isolamento.

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Messa a terra Le apparecchiature elettriche (non del tipo a doppio isolamento) e le grandi masse metalliche devono essere collegate all’impianto di terra. La massima tensione di contatto per i lavori edili è di 25V, quindi nel coordinamento tra le protezioni dell’impianto elettrico e l’impianto di terra dovrà essere rispettato tale valore massimo di tensione verso terra.

Impianto elettrico dei Subaffidatari Ogni Subaffidatario che sia autorizzato ad utilizzare l’impianto elettrico predisposto dall’Appaltatore, oltre ad attenersi a quanto prescritto al preente paragrafo, dovrà installare un sottoquadro elettrico mobile, caratterizzato e protetto per una corrente massima assorbita 63 A, che dovrà inoltre contenere un interruttore differenziale (IdN 0.03 A) e presentare un a adeguata protezione contro i sovraccarichi (CEI 17-13; CEI 64-8/7.04). Il cavo di alimentazione del quadro allacciato al quadro principale, nonché i quadri di alimentazione delle macchine e degli attrezzi elettrici portatili, non dovranno intralciare il passaggio.

Protezione contro i fulmini I Datori di lavoro delle imprese operanti nel cantiere devono sempre predeterminare la necessità o meno di proteggere dai fulmini le strutture di cantiere tramite una corretta valutazione del rischio. La necessità della protezione contro i fulmini può essere determinata attraverso il calcolo del rischio complesso secondo la norma CEI EN 62305 (CEI 81-10). Se il rischio calcolato (R) è inferiore a quello tollerato dalla norma (Rt = 10-5), la struttura non è da considerare di notevole dimensione ed essa risulta autoprotetta. Quando il rischio calcolato supera quello ammesso dalla norma la struttura va considerata di notevoli dimensioni e deve essere protetta contro i fulmini secondo quanto stabilito dalla norma CEI 81-10.

Collegamento a terradi manufattimetallici Tutti i manufatti metallici di cantiere (recinzioni, ponteggi, tettoie, ecc.) che non siano definite né masse né masse estranee non devono essere collegati all'impianto di terra.

3.3.13 Telefono di cantiere L’Impresa affidataria dovrà provvedere a fornire il cantiere di un telefono (fisso o cellulare), per essere utilizzato anche in caso di emergenze. Il numero telefonico relativo, oltre ad essere riportato nel POS e sul cartello di cantiere, deve essere reso noto al CSE, a tutte le Imprese che intervengono in cantiere nonché alla Committenza ed al Centro Operativo o di Assistenza che da essa dipendono.

3.4. INTERFERENZE TRA LE VARIE LAVORAZIONI

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.2.1 e 2.2.4

L’eventualità di dover effettuare più lavorazioni contemporaneamente, per cui è necessario intervenire sui rischi che transitano da una attività all’altra, è stata analizzata in fase progettuale tenendo conto che nel cantiere (e quindi in tutta l’area in cui si estenderanno le attività logistiche e

lavorative) sono possibili tre tipologie di interferenze: 1. Interferenze derivanti dalla presenza del cantiere nell'ambito dell'attività di ristoro e di

erogazione del carburante (gestore); 2. interferenze di attività derivanti dalla presenza di più Imprese nella stessa area di lavoro

(macrofasi lavorative);

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3. interferenze derivanti dall’esecuzione di fasi lavorative eseguite da più squadre di Lavoratori (della stessa o di più Imprese).

3.4.1 – Interferenze derivanti dalla presenza del cantiere nell'ambito delle attività di ristoro e di erogazione del carburante (gestori); Su precisazione del Committente, i lavori saranno eseguiti come anticipato senza sospendere le attività di ristoro e di rifornimento carburanti ordinariamente in atto nell’Area di Servizio ad esclusione della Macrofase 4. Al fine di ridurre le interferenze tra le imprese, gli addetti al ristoro ed al rifornimento e gli Utenti dell’Area, sono state individuate diverse aree di lavoro, cui corrispondono le varie Macrofasi già descritte ed individuate nelle Tavole allegate al Presente PSC, da delimitarsi con la recizione metallica già descritta. In particolare nel corso dell’esecuzione della Macrofase 3, caratterizzata dalla maggior vicinanza e potenziale interferenza con l’Utenza e la Gestione dell’esercizio commerciale, sono state previste particolari misure illustrate nella relativa Tavola. Le lavorazioni relative all’ampliamento dell’edificio commerciale impongono, inoltre, la netta segregazione tra cantiere ed esercizio anche all’interno del locale in ampliamento. Queta sarà ottenuta per mezzo di setti separatori in cartongesso a doppia parete con struttura metallica, corredati da idonee guarnizioni per evitare il trafilamento di polveri. Le segregazioni saranno dotate di idonea cartellonistica riportante il divieto di accesso alle perone non autorizzate. Percorsi e luoghi destinati all’Utenza ed ai Gestori non interessati dai lavori dovranno risultare sicuri e privi di materiali, attrezzaturi e mezzi relativi ai lavori medesimi in atto Tutte le interferenze tra i lavori da eseguire e le attività di ristoro e di rifornimento carburanti saranno opportunamente coordinate con una "riunione preliminare di coordinamento" e con le successive “riunioni di coordinamento in cantiere” che il CSE convocherà prevedendo anche la presenza dei Datori di Lavoro o loro delegati delle gestioni. Il CSE, per le opportune azione di coordinamento farà riferimento anche ai "DUVRI" messi a disposizione dalle Società interessate. 3.4.2. Interferenze tra Imprese In fase progettuale - e quindi nella redazione del presente PSC - non è stata esclusa la possibile presenza di più Imprese esecutrici (imprese affidatarie, subappaltatori, fornitori in opera, noli a

caldo ecc.) nel corso dell’esecuzione dei lavori. Pertanto è opportuno precisare che ogni Ditta, anche artigiana, che interverrà nel corso dei lavori sarà considerata “Impresa” (da inserire nella notifica preliminare e con obbligo di presentazione del

proprio POS); mentre eventuali “Lavoratori autonomi” Committente, saranno considerati tali (ossia Imprese) ai soli fini del coordinamento organizzativo da parte del CSE.

Nel presente PSC è stata ipotizzata la realizzazione dei lavori da parte di una Impresa affidataria per lavori edili – elettromeccanici, globalmente o singolarmente per ciascuna Macrofase, che presumibilmente: eseguirà in proprio:

− impianto, spostamento e smobilitazione del cantiere;

− scavi e movimenti terra;

− demolizioni e rimozioni;

− posa tubazioni, pozzetti e caditoie - smaltimento acque meteoriche;

− posa vasca di accumulo e disoleatore;

− opere in c.a. – fondazione, elevazione, orizzontamento;

− posa cordonate;

− posa della pensilina;

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− segnaletica orizzontale e verticale;

− posa pali di illuminazione e torri faro;

− posa pavimentazioni esterne;

− opere a verde;

presumibilmente realizzerà, quando autorizzata i subaffidamenti:

− lavori di pavimentazione e rivestimento interni;

− lavori di serramentistica;

− lavori di rivestimento esterno

− lavori di lattoneria;

− lavori specialistici riguardanti gli impanti elettrici;

− lavori specialistici riguardanti gli impanti idraulici;

− lavori specialistici riguardanti gli impanti aeraulici;

− lavori di pavimentazione stradale;

− lavori di prelievo dei campioni ed analisi dei terreni di scavo;

− eventuali lavori di smaltimento del terreno inquinato:

nonché, sempre in via presuntiva, si avvarrà dei seguenti fornitori in opera e noli a caldo:

− fornitori materiali per rete acque bianche, riordino parcheggi ed ampliamento edificio commerciale;

− fornitori materiali per pensilina;

− fornitore di calcestruzzo;

− fornitore di ferri d’armatura;

− nolo a caldo autogrù sollevamento vasca, torri faro, elementi e impianti in copertura; pensilina;

Per il dettaglio delle attività lavorative definite in fase di progettazione, e quindi delle possibili interferenze tra le stesse, si rimanda:

− alla “Descrizione sintetica dell’opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche”(vedere il Cap. 2, paragrafo 2.3.3.);

− alle “Prescrizioni operative, misure preventive e protettive e DPI, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni”(vedere il Capitolo 5);

− alle “Schede di sicurezza per fasi lavorative” (vedere la Parte II del PSC);

− al “Cronoprogramma di esecuzione dei lavori” (allegato al PSC);

− alle Planimetrie ed agli altri elaborati grafici allegati al presente PSC. 3.4.3. Interferenze tra fasi lavorative Il Cronoprogramma dei lavori - elaborato in fase progettuale tenendo conto delle possibili interferenze lavorative - prevede una progressione lineare e consecutiva degli interventi più importanti nell’intento di:

− evitare, per quanto possibile, sovrapposizioni di attività lavorative con interferenze tali da rendere necessario il loro coordinamento in questa fase preventiva e di progetto;

− favorire, con la ripetitività delle fasi e delle procedure lavorative, un livello di esecuzione standardizzato e facilmente attuabile anche per quanto riguarda la sicurezza in cantiere;

− utilizzare le maestranze per attività e fasi lavorative ben distinte tra loro, con lo scopo di ridurre al minimo le interferenze nell’esecuzione dei lavori.

Sarà comuque possibile eseguire contemporaneamente le attività che sono strettamente legate tra loro perché riconducibili a standard esecutivi usuali nell’esecuzione di lavori, quali ad esempio:

− l’utilizzo comune di fonti di energia elettrica, attrezzature fisse ecc.;

− l’utilizzo comune di impalcati, camminamenti ecc.;

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− la realizzazione di impianti con esecuzione associata di tracce, corrugati e rinzaffi;

− la realizzazione di scavi a sezione obbligata, la posa di tubazioni ed i rinterri;

− le opere necessarie per la realizzazione delle fondazioni.

Le reali interferenze gestibili tra le aree di lavoro, le fasi e le relative lavorazioni inserite in questo PSC sono rilevabili:

− dal Cronoprogramma dei lavori allegato,

− dalle Tavole grafiche allegate

− dalle “Schede di sicurezza per macro-fasi lavorative programmate”, nelle quali sono evidenziati i potenziali rischi che, tra l’altro essendo impropri (cioè che possono anche

transitare da una lavorazione all’altra), potrebbero non essere analizzati poi completamente nei POS della Impresa affidataria e/o delle altre Ditte coinvolte nell’esecuzione dei lavori.

Per elaborare nel dettaglio quanto sopra esposto (prescrizioni operative, misure preventive e

protettive), è necessario comunque che ogni Impresa presenti al CSE, prima dell’inizio dei lavori:

− il POS (Piano Operativo di Sicurezza) per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori;

− il “Cronoprogramma di dettaglio di esecuzione dei lavori” in cui debbono essere evidenziati;

. la descrizione sommaria dei lavori da eseguire, con le priorità degli interventi (fasi lavorative);

. il tempo necessario per l’esecuzione in sicurezza di ogni singola fase lavorativa;

. i periodi di criticità in cui si sovrappongono le stesse fasi lavorative;

. il numero e la composizione delle squadre di lavoro (e quindi il presumibile impiego della mano d’opera che verrà utilizzata per ogni singola fase lavorativa);

. i momenti in cui, nel corso dei lavori, l’Impresa provvederà ad integrare la formazione ed informazione di tutte le maestranze (ovvero, quando cambierà la tipologia degli interventi o quando, eventualmente, utilizzerà Ditte e Lavoratori autonomi, se preventivamente autorizzati dal Committente).

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CAPITOLO 4

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE ED ORGANIZZATIVE DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.1 e 2.2

Premessa Nell’allestimento e nell’organizzazione della fasi lavorative che saranno presenti nel cantiere le Imprese (affidatarie ed esecutrici) dovranno tenere conto delle seguenti “Procedure di sicurezza generali” e delle relative modalità di esecuzione.

4.1. ALLESTIMENTO E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E DELLE LAVORAZIONI

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3 e 2.2.4

Caratteristiche climatiche Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− valutazione preventiva delle probabili escursioni termiche, dei carichi aggiuntivi (neve, vento ecc.), corrivazione dovuta a forti precipitazioni ecc. ed adozione dei relativi provvedimenti;

− individuazione dei criteri per garantire un microclima adeguato all’interno dei servizi di cantiere (uffici, locali di ricovero, servizi igienici ecc.).

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− programma lavori di allestimento compatibile con le condizioni climatiche;

− immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali;

− predisposizione di un piano di intervento per il ripristino delle normali condizioni. Inquinamento terreno Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− caratteristiche del sito;

− indagini geologiche, eventuale bonifica e smaltimento degli inquinanti;

− predisposizione di un’area per lavaggio attrezzature, contenitori di oli esausti e loro smaltimento, locale deposito attrezzature speciali ecc.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− immediata sospensione dei lavori in caso di sospetta presenza di sostanze contaminanti controllabili;

− esecuzione di prescavi per pre-caratterizzazione dei terreni interessati da scavi;

− individuazione dell’area di stoccaggio provvisorio;

− individuazione della discarica per lo smaltimento. Inquinamento atmosferico Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori: - adozione delle misure atte ad evitare l’inquinamento atmosferico (polveri, fumi, gas ecc.). Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza: - macchine con motore termico dotate di depuratore di gas di scarico; - monitoraggio degli inquinanti. Inquinamento acustico Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− sistemazione dei servizi di cantiere (ufficio, locali di riposo ecc.), in zona possibilmente lontana da fonti di rumore;

− inserimento di barriere perimetrali fonoassorbenti (se necessario). Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− insonorizzazione di attrezzature, macchinari e impianti.

− insonorizzazione delle fonti di rumore. Servizi interrati (elettricità, acqua, gas ecc.)

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Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− attenersi alle prescrizioni del PSC.

− individuazione dei sottoservizi esistenti e dei servizi interrati da spostare. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− richiesta agli Enti proprietari dell’esatta ubicazione degli eventuali sottoservizi;

− esecuzione di saggi per individuazione di sottoservizi ecc.;

− esecuzione di indagini con geo-radar (se necessario)

− segnalazione delle linee in esercizio; Interferenze con linee aeree Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− attenersi alle prescrizioni del PSC.

− analisi preventiva per la individuazione delle linee esistenti;

− scegliere aree prive di interferenze da destinare all’installazione del cantiere logistico. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− richiesta agli Enti proprietari di disattivazione o segregazione delle linee;

− lavorare con linee in tensione solo se sono a distanza di sicurezza;

− messa fuori servizio delle linee, se necessario;

− protezioni isolanti sulle linee, se necessario.

− installazione di portali di segnalazione di preavviso, di presenza, dell’altezza utile e della distanza di sicurezza in prossimità o sotto linee elettriche aeree.

Impianti di alimentazione in cantiere ( energia elettrica, ecc.) Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− localizzazione delle reti di servizio in esercizio nelle vicinanze del cantiere;

− previsione dell’allacciamento alle reti di distribuzione dell’energia elettrica, dell’acqua, ecc;

− realizzazione degli impianti di messa a terra e, se necessario, di protezione dalle scariche atmosferiche.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− impianti realizzati secondo norme specifiche;

− installazione e verifica iniziali degli impianti eseguite solo da personale qualificato;

− posizionamento linee secondo specifiche tecniche;

− segnalazione delle linee in esercizio;

− eventuale collaudo da parte di organismi pubblici;

− sistemi di controllo degli impianti (taratura, verifica, segnalazione guasti ecc.). Servizi di cantiere Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− sopralluogo per individuazione preventiva dell’area di cantiere destinata ai servizi;

− determinazione degli spazi necessari alla dislocazione dei servizi. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− rispondenza dei servizi alle disposizioni specifiche riguardo la cubatura, il microclima ecc.;

− segnaletica, impianti tecnici e di prevenzione incendi ecc. realizzati secondo le disposizioni vigenti.

Illuminazione di cantiere Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− definizione preventiva delle zone di posizionamento delle fonti di illuminazione nell’area di cantiere e delle relative linee di alimentazione (se necessarie).

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− adeguamento del sistema di illuminazione, in caso di variazioni non previste inizialmente;

− sistemi di protezione sulle linee. Folgorazione

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40/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− preventiva definizione dei sistemi di protezione salvavita e collegamenti equipotenziali di tutte le attrezzature e gli impianti fissi di cantiere;

− accertamento dell’idoneità professionale dell’elettricista incaricato e del rilascio della certificazione (DM 37/2008).

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− inserimento di dispositivi di protezione salvavita;

− collegamento equipotenziale degli impianti;

− controlli periodici dello stato di efficienza dell’impianto. Emergenza Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− adozione di un regolamento specifico di cantiere (e/o Piano delle emergenze se è previsto un numero di lavoratori superiore a 10) con le relative istruzioni al personale, definizione dei presidi sanitari, estintori, mezzi di comunicazione, mezzi di trasporto ecc.;

− definizione dei sistemi di allarme (antincendio, ecc.);

− previsione delle vie di fuga in caso di emergenza e segnalazione del “luogo di raccolta” all’esterno del cantiere;

− individuazione e formazione di figura/e di cantiere deputata agli interventi di primo soccorso e antincendio;

− individuazione del percorso per raggiungere l’Ospedale più vicino, in caso di emergenze. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− verifica costante che in cantiere siano esposti i numeri telefonici utili in caso di emergenza (soprattutto delle strutture di Pronto Soccorso ed ospedaliere presenti nelle vicinanze);

− accertata presenza del personale deputato agli interventi di primo soccorso e antincendio;

− verifica programmata delle scadenze degli estintori, delle cassette di medicazione e dell’idoneità sanitaria al lavoro del personale presente in cantiere.

Stoccaggio dei materiali, componenti e attrezzature Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− previsione di aree protette, scoperte o coperte, idonee allo stoccaggio dei diversi materiali e componenti ; (laterizi, copertine, attrezzature varie. ecc);

− previsione del percorso di movimentazione e protezione delle vie di transito sottostanti alla movimentazione frequente dei carichi;

− previsione del sistema di movimentazione dei carichi. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− nomina di una figura responsabile, in cantiere, dell’approvvigionamento;

− segregazione dei depositi e segnaletica di sicurezza;

− mantenimento dell’ordine nei depositi;

− vie di circolazione tenute sgombre da materiale. Impianti di stoccaggio e smaltimento rifiuti non speciali (solidi e liquidi) Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− definizione preventiva dei sistemi di smaltimento dei rifiuti prodotti in cantiere (solidi e liquidi) segnalazione delle linee in esercizio;

− valutazione di ipotesi alternative quali wc chimici e convenzioni con i Gestori in luogo dell’allacciamento alla rete fognaria.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− richiesta di allacciamento all’esistente sistema fognario o eventuale domanda agli Enti locali di autorizzazione all’utilizzo di fosse settiche o sistemi similari;

− segnalazione, all’Ente locale, della produzione di rifiuti solidi assimilabili agli urbani e richiesta di ritiro degli stessi;

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− controllo periodico della efficienza del sistema di scarico delle acque nere e bianche, della capacità residua e della tenuta delle eventuali fosse settiche;

− individuazione dell’area di stoccaggio dei rifiuti solidi assimilabili agli urbani. Circolazione interna al cantiere Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− definizione delle vie di transito interne al cantiere (pendenze, sensi di marcia, zone di sosta ecc.);

− definizione degli accessi al cantiere;

− illuminazione e manutenzione delle vie di transito del cantiere. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− regolamentazione della circolazione interna al cantiere (ispirato al vigente Codice della Strada);

− personale qualificato adibito alla guida dei mezzi all’interno del cantiere (escavatori, pale caricatrici, autocarri, dumpers ecc.);

− segnaletica interna al cantiere;

− segnalazione esterna della presenza del cantiere. Immissione nelle pubbliche vie Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− regolamentazione dell’immissione dei veicoli nelle pubbliche vie anche avvalendosi di personale di supporto a terra.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− adozione di un sistema di controllo per la immissione nelle pubbliche vie;

− segnalazione della immissione dei veicoli nelle pubbliche vie. Scavi a sezione obbligata, trincee, fognature ecc. Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− verifica delle vie di accesso e transito per automezzi (forniture varie, autobetoniere e pompe per il getto del calcestruzzo ecc.);

− previsione delle armature, teli impermeabili, volumi di scavo, parapetti di protezione e segnaletica;

− eventuale inclinazione dello scavo in funzione delle caratteristiche del terreno. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− attrezzature, macchinari, impianti rispondenti alle norme di sicurezza specifiche;

− pareti armate per profondità superiori a 1,5 m;

− parapetti di protezione dello scavo;

− raccolta e canalizzazione delle acque meteoriche ed aggottamento;

− controllo periodico della stabilità (soprattutto dopo forti precipitazioni);

− immediata sospensione dell’attività per instabilità del terreno. Carico, trasporto e scarico del materiale di risulta degli scavi Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− caratterizzazione del materiale;

− individuazione preventiva della discarica autorizzata;

− valutazione dell’eventuale riutilizzo, all’interno del cantiere, del materiale di scavo;

− individuazione preventiva delle aree di cantiere destinate all’eventuale stoccaggio provvisorio del materiale di scavo;

− definizione delle vie di accesso al cantiere e di transito. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− invio materiale solo in discarica autorizzata;

− regolamentazione della circolazione interna del cantiere;

− personale qualificato per la conduzione delle macchine movimento terra e per gli autocarri;

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42/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

− utilizzo di teli per la copertura del materiale sul cassone dell’auto-carro;

− segnalazione e delimitazione dell’area di lavoro. Interferenze con edifici limitrofi Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− - controllo strumentale della stabilità;

− - definizione delle opere di consolidamento più opportune. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− - immediata sospensione dell’attività per instabilità del terreno o del manufatto.

− - controllo periodico della stabilità degli edifici limitrofi;

− - esecuzione e controllo periodico delle opere di consolidamento, protezione ecc. Costruzione di carpenterie e armature Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− preventiva definizione del tipo di carpenteria e/o di armatura;

− richiesta allo strutturista di piegare le teste dei ferri di attesa

− previsione che le zone di lavoro, armatura, carpenteria (ed eventuale saldatura) siano adeguatamente protette;

− obbligo di interruzione delle operazioni di costruzione della carpenteria ecc. al momento del getto.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− verifica preventiva dello stato di usura dei puntelli e delle casseforme riutilizzate;

− attenersi scrupolosamente alle istruzioni e alle fasi operative programmate (nel PSC e nel POS).

Circolazione addetti Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− previsione dei sistemi di delimitazione e protezione provvisoria delle zone di possibile caduta di persone, materiali e/o attrezzi (montaggio pensilina e prefabbricato gestore, ecc.) e delle passerelle, scale esterne, gronde ecc. (atte a garantire gli spostamenti del personale addetto alle lavorazioni).

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− installazione di tutti i dispositivi di protezione collettiva (parapetti, scale, passerelle, recinzioni integrative, ecc.) atti a garantire la sicurezza del personale addetto;

− installazione della segnaletica di sicurezza;

− chiusura delle aperture prospicienti il vuoto, in prossimità di zone di passaggio del personale;

− vie di circolazione tenute sgombre da materiale. Allestimento delle opere provvisionali Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− scelta del sistema provvisionale (ponteggio, trabattelli, impalcato, parapetto localizzato, piattaforma mobile ecc.) adeguato alle attività lavorative da eseguire e nel rispetto delle scelte effettuate nel PSC e nel POS;

− obbligo della redazione del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi per H > 2,00 m).

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− ponteggio realizzato secondo quanto prescritto nel Libretto d’uso e manutenzione e nel PiMUS;

− verifica dei tipi di ancoraggio predisposti (se necessario anche mediante prove di portanza alla trazione);

− dispositivi di sollevamento conformi alle norme di sicurezza e forniti di regolare documentazione (Libretto d’uso e manutenzione; Verifiche, ecc);

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− mantovane, schermi, teli ecc. ubicati sul ponteggio e allestimento di protezioni superiori per i passaggi prestabiliti;

− segnaletica di sicurezza, delimitazione dell’area di lavoro del mezzo di sollevamento (tiro, autogrù, gru a torre ecc.);

− periodica revisione e manutenzione durante il corso dei lavori fino allo smontaggio finale. Trasporto dei materiali nel cantiere Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− individuazione preventiva dell’area di carico o stoccaggio provvisorio dei materiali di risulta e del sistema per il loro convogliamento/trasporto;

− individuazione dei tipi di mezzi di sollevamento più idonei per il carico di elementi di notevole peso.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− divieto di accatastamento del materiale in zone diverse da quelle previste in fase progettuale;

− segnalazione e delimitazione della zona di carico o stoccaggio del materiale;

− utilizzo di apparecchi di sollevamento rispondenti alle norme di sicurezza specifiche;

− invio del materiale di risulta solo in discarica autorizzata. Trasporto dei materiali al piano di lavoro Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori.

− eseguire tutte le verifiche necessarie per controllare che stato dei luoghi, mezzi, attrezzature ecc. siano idonei alla movimentazione e trasporto del materiale fino al piano di lavoro.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− segnalazione e delimitazione della zona di carico dei materiali da utilizzare;

− trasporto al piano di lavoro del materiale in idonei contenitori;

− apparecchi di sollevamento rispondenti alle norme di sicurezza specifiche;

− accatastare il materiale senza sovraccaricare il piano di lavoro. Spicconature / Piccole demolizioni / Disarmo Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− previsione di una procedura adeguata ai lavori da eseguire e rispetto delle fasi operative programmate nel PSC e nel POS (convogliamento dai lavori in quota dei materiali di risulta; discesa dei materiali utilizzati per le armature di sostegno ecc.);

− predisposizione di un’area per l’accatastamento dei materiali riutilizzabili;

− predisposizione di un’area per sollecito allontanamento dei materiali di risulta dal cantiere. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− recinzione e segnalazione dell’area in cui deve essere eseguito il disarmo, il convogliamento dei materiali dall’alto ecc.

− immediata liberazione del materiale rimosso dall’area operativa della struttura e stoccaggio ordinato in deposito;

− interruzione di altre attività lavorative nell’area oggetto di disarmo;

− utilizzo di utensili e attrezzature a norma e di livello tecnologico ed ergonomico avanzato. Preparazione delle malte, collanti ecc. Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− preventiva definizione della dimensione dell’area destinata al confezionamento delle malte ecc.;

− valutazione preventiva della non nocività dei componenti della malta, dei collanti, degli additivi ecc.;

− previsione del sistema di raccolta dell’acqua in eccedenza;

− previsione del sistema di utilizzo degli avanzi dell’impasto o della miscela di lavaggio dell’impianto;

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− previsione di una procedura di sblocco degli insilati nei contenitori a torre (eventualmente);

− preventivo accertamento di una discarica per i rifiuti non utilizzabili. Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− nomina di un responsabile dell’impianto di confezionamento;

− impianto elettrico a norma;

− impiego di elementi protettivi delle macchine miscelatrici per evitare la dispersione di polveri;

− proteggere e coprire il luogo di preparazione della malta in caso di vicinanza con ponteggi e aree di sollevamento materiali;

− segnaletica di sicurezza e delimitazione delle zone a rischio. Trasporto del calcestruzzo, delle malte e/o altri componenti al piano di lavoro Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− eseguire tutte le verifiche necessarie per controllare che i percorsi ed i luoghi di applicazione siano idonei e privi di altri materiali ingombranti.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− utilizzare idonei componenti per il trasporto del calcestruzzo, della malta già confezionata (o di altri componenti) al piano di lavoro;

− posizionare sempre il contenitore in maniera stabile e in luoghi sicuri. Rinzaffi di murature/Posa in opera di soglie, stipiti ecc./Altri lavori in quota Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− scelta delle tecniche di posa in opera (allineamenti, fili calandre, preparazione del letto di malta, del primo corso di elementi ecc.);

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− rispetto della scelta delle tecniche di posa indicate dal progettista e dal D.L.;

− rispetto delle prescrizioni operative indicate nel PSC e nel/nei POS;

− non sovraccaricare il ponteggio o l’impalcato oltre i limiti consentiti per il corretto uso. Lavori nelle pertinenze esterne delle costruzioni esistenti Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− predisposizione dei tracciamenti, della recinzione dell’area di lavoro, dei percorsi pedonali, di eventuali barriere di protezione contro la polvere, le schegge ed il rumore;

− predisposizione di procedure specifiche per mettere in sicurezza e proteggere le aree di lavoro alla fine della giornata lavorativa.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− predisposizione di zone di transito, parcheggio e/o sosta provvisoria nelle aree, secondo l’avanzamento dei lavori;

− utilizzo di barriere fisse o mobili per la recinzione, la segnalazione ecc., secondo le prescrizioni del PSC e del CSE;

− eventuale utilizzo di personale per regolare l’immissione nel traffico dei veicoli di cantiere. Eventuale interruzione prolungata dei lavori Dati di cui tenere conto prima di iniziare i lavori:

− predisposizione di procedure specifiche per mettere in sicurezza e proteggere le aree di lavoro, il cantiere logistico, i materiali depositati ecc. in caso di interruzioni prolungate dei lavori;

− nomina della persona responsabile dei controlli periodici e delle relative manutenzioni da eseguire per mantenere lo stato di sicurezza dell’intero cantiere.

Modalità di esecuzione e procedure di sicurezza:

− protezione e messa in sicurezza dell’intero cantiere secondo le procedure concordate e sottoscritte tra il Committente, il Coordinatore in fase di Esecuzione, il Direttore dei lavori e l’Impresa affidataria;

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− verbalizzazione dello stato dei luoghi messi in sicurezza e dell’inizio dell’attività della persona responsabile del controllo e mantenimento dello stato di sicurezza dell’intero cantiere.

4.2. TABELLE RIEPILOGATIVE DELLA VALUTAZIONE DELLA GRAVITÀ E FREQUENZA DEI RISCHI FISICI, CHIMICI E BIOLOGICI

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c

Le tabelle valutative che seguono sono state selezionate da quelle redatte dal “Comitato Paritetico Territoriale - CPT” di Torino e si riferiscono alle analisi e valutazione dei rischi per la prevenzione degli infortuni, igiene e ambiente di lavoro evidenziate nel precedente punto 4.1 (Allestimento e

organizzazione del cantiere e delle lavorazioni):

RISCHI FISICI

(Considerazioni generali valevoli per tutte le lavorazioni presenti nel cantiere in trattazione)

Infortuni Malattie MECCANICI

Gravità Frequenza Gravità Frequenza

Livello attenzione 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

Cadute dall’alto X X X X

Urti, colpi, compressioni

X X X X X

Punture, tagli, abrasioni

X X X X

Vibrazioni X X X X

Scivolamenti, cadute a livello

X X X X

Infortuni Malattie ELETTRICI

Gravità Frequenza Gravità Frequenza

Livello attenzione 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

Elettrocuzione X X X X

Folgorazione X X X X

Infortuni Malattie RUMORE

Gravità Frequenza Gravità Frequenza

Livello attenzione 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

Rumore X X X X

Infortuni Malattie TERMICI

Gravità Frequenza Gravità Frequenza

Livello attenzione 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

Calore, fiamme X X X X X X X X

Freddo X X X X

RISCHI CHIMICI (Considerazioni generali valevoli per tutte le lavorazioni)

Infortuni Malattie RADIAZIONI Gravità Frequenza Gravità Frequenza

Livello attenzione 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

Polveri, fibre, fumi ecc.

X X X X

Liquidi, getti, schizzi ecc.

X X X X X

Gas, vapori ecc. X X X X X

RISCHI BIOLOGICI (Considerazioni generali valevoli per tutte le lavorazioni nel cantiere in trattazione)

Infortuni Malattie Rischi Biologici

Gravità Frequenza Gravità Frequenza

Livello attenzione 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

Varie X X X X X

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4.3. VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE IN FASE DI PROGETTAZIONE DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.2.3, lett. l) e Titolo VIII

4.3.1. Valutazione preventiva dell’esposizione delle maestranze al rumore

Per la valutazione preventiva dell’esposizione delle maestranze al rumore, si è fatto ricorso a dati rilevati dalle “Tabelle per la valutazione del rischio derivante dall’esposizione a rumore durante il lavoro nelle attività edili” redatte dal “Comitato Paritetico Territoriale – CPT” per la prevenzione degli infortuni, igiene e ambiente di lavoro di Torino, che di seguito si riportano in sintesi.

COSTRUZIONI EDILI IN GENERALE (Le attività più significative sono presenti in questo cantiere)

ATTIVITÀ LAVORATIVE SVOLTE Valore medio su 8 ore di lavoro

Nuove costruzioni/Ristrutturazioni 83 dBA

Installazione cantiere 77 dBA

Scavi di sbancamento 83 dBA

Scavi di fondazione 79 dBA

Struttura e/o adeguamento copertura 78 dBA

Montaggio e smontaggio ponteggi metallici 78 dBA

Murature 79 dBA

Impianti 80 dBA

Intonaci (inclusa la preparazione a macchina) 86 dBA

Pavimenti e rivestimenti 84 dBA

Finiture 84 dBA

Opere esterne 79 dBA

ATTIVITÀ DI SPECIALIZZAZIONE

Demolizioni manuali in genere 86 dBA

Demolizioni meccanizzate 85 dBA

Scarico detriti 83 dBA

Carico materiale 80 dBA

Trasporto materiale 80 dBA

Manutenzione verde 89 dBA

Pulizia stradale 88 dBA

Impermeabilizzazioni 86 dBA

Confezione e stesura asfalto 84 dBA

Posa guaine 87 dBA

Posa soglie, stipiti, copertine ecc. 79 dBA

Ufficio di cantiere 68 dBA

RUMORE DI FONDO (pause tecniche, spostamenti, manutenzioni, fisiologico ecc.)

Cantiere edile tradizionale 64 dBA

Media valori ambienti aperti e chiusi 64 dBA

Cantiere stradale 68 dBA

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In presenza di traffico locale 70 dBa

In assenza di traffico locale 59 dBA

4.3.2. Requisiti minimi per la protezione dei Lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione al rumore

Il DLgs 81/2008 e smi, nel Titolo VIII, Capo II, (art. 187-205) determina i nuovi requisiti minimi per la protezione dei Lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione al rumore durante il lavoro ed in particolare per l’udito e fissa come segue i valori minimi di esposizione e valori di azione (art. 189):

a) valori inferiori di azione: rispettivamente

LEX,8h = 80 dB(A) e ppeak = 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 μPa)

In caso di raggiungimento o superamento di questi limiti occorre prendere le seguenti misure:

− formazione e informazione dei Lavoratori interessati sui rischi di esposizione al rumore;

− messa a disposizione di DPI ai Lavoratori (con uso obbligatorio da parte dei minorenni);

− sorveglianza sanitaria dei Lavoratori (su richiesta confermata dal Medico competente);

b) valori superiori di azione: rispettivamente

LEX,8h = 85 dB(A) e ppeak = 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20 μPa)

In caso di raggiungimento o superamento di questi limiti occorre prendere le seguenti misure:

− sorveglianza sanitaria di tutti i Lavoratori esposti;

− segnalazione o delimitazione dei luoghi e delle attrezzature di lavoro interessate;

− elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative per ridurre l’esposizione dei Lavoratori al di sotto dei valori “superiori di azione”;

− uso obbligatorio dei DPI;

c) valori limite di esposizione: rispettivamente

LEX,8h = 87 dB(A) e ppeak = 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 μPa)

Tali valori non debbono essere mai superati.

Se ciò si verifica occorre:

− adottare le misure per riportare i valori nei limiti;

− individuare i motivi che hanno comportato il loro superamento;

− adottare le misure per evitare che il fenomeno si verifichi di nuovo.

Pertanto in fase esecutiva i Datori di lavoro delle Imprese che saranno presenti in cantiere, in seguito alla valutazione di cui sopra, se ritengono che i valori inferiori di azione possono essere superati, devono:

− misurare i livelli di rumore cui i Lavoratori sono esposti, (con metodi e strumentazioni

rispondenti alle norme di buona tecnica ed adeguati alle caratteristiche del rumore da

misurare);

− riportare i risultati nel “Documento di valutazione”;

− imporre l’uso di DPI otoprotettori, come attività di prevenzione dei danni derivanti dal rumore;

− utilizzare mezzi ed attrezzature dotati di efficienti silenziatori (martelli pneumatici, motori a

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scoppio e diesel ecc.);

− rispettare (se necessario) le ore di silenzio imposte dal Regolamento comunale.

Si evidenzia e rammenta alle Imprese:

− che il DLgs 81/2008 e smi precisa inoltre che la “valutazione e la misurazione del rumore” debbono essere programmante ed effettuate con cadenza almeno quadriennale da personale adeguatamente qualificato nell’ambito del Servizio di Prevenzione e Protezione (e

in ogni caso il Datore di lavoro deve aggiornare la valutazione dei rischi in occasione di

notevoli mutamenti che potrebbero averla resa superata o quando i risultati della

sorveglianza sanitaria ne mostrino la necessità);

− che dovranno essere messi a disposizione del RSL e delle Maestranze tutti i dati dai quali sono state selezionate le tabelle sopra riportate e quelle relative alla “valutazione dei rischi per gruppi omogenei”;

− che gli stessi dati, su richiesta, dovranno essere messi a disposizione anche degli organi di vigilanza preposti ad integrazione del “Rapporto”, nel quale si è fatto ricorso a procedure per campionatura.

4.4. RISCHIO VIBRAZIONI E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

4.4.1. Rischio Vibrazioni

Ai sensi del Titolo VIII capo III del D.Lgs 81/08, il datore di lavoro è tenuto alla redazione della valutazione del rischio vibrazioni mano–braccio e corpo intero per i propri addetti che dovrà mettere a disposizione oltreché dei dipendenti medesimi anche del CSE all’interno del proprio POS. La valutazione può essere effettuata utilizzando informazioni già disponibili presso l’ISPESL o le banche dati regionali, rammentando tuttavia che ciò potrebbe condurre ad una sottostima del rischio giacchè le condizioni sperimentali raramente corrispondono a quelle di effettivo utilizzo. In questo caso è pertanto opportuno, anche in ossequio all’art. 202 del D.Lgs 81/08, ricorrere ad effettive misurazioni sul campo per mezzo di personale qualificato dotato di attrezzature e strumentazioni adeguate.

Di seguito si espone la tabella dei livelli di azione giornalieri e valori limite per l'esposizione normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore A(8) a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio ed al corpo intero

Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio

Livello d'azione giornaliero di esposizione

A(8) = 2,5 m/s2

Valore limite giornaliero di

esposizione A(8) = 5 m/s2

su periodi brevi è pari a 20 m/s2

Vibrazioni trasmesse al corpo intero

Livello d'azione giornaliero di esposizione

A(8) = 0,5 m/s2

Valore limite giornaliero di

esposizione A(8) = 1,0 m/s2

su periodi brevi è pari a 1,5 m/s2

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Dove per “periodi brevi” si intende un valore di aw che corrisponda al minimo tempo di acquisizione statisticamente significativa delle grandezze in indagine. Con la strumentazione attuale disponibile tali tempi corrispondono ad almeno 1 minuto per HAV (Hand Arm Vibration - Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio) e almeno 3 minuti per WBV (Whole Body Vibration - Vibrazioni trasmesse al corpo intero). I valori limite sui tempi brevi sono comunque valori R.M.S.

4.4.2. Rischio movimentazione manuale di carichi

Per quanto ha tratto con i rischi connessi con la movimentazione dei carichi, il Datore di lavoro dovrà limitarne il più l’impiego prediligendo ed acquisendo mezzi meccanici idonei.

Tuttavia ove fosse tecnicamente impossibile sollevare i carichi con tali mezzi, il Datore di Lavoro predisporrà ed imporrà idonee misure organizzative atte a ridurre il rischio dorso-lombare conseguente alla movimentazione di detti carichi. Gli operatori impegnati nella movimentazione manuale saranno adeguatamente informati dall’Appaltatore sulle procedure predisoste:

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CAPITOLO 5

PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DPI, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.3.1, 2.3.2 e 2.3.3

5.1. INTERFERENZE DI ATTIVITÀ DERIVANTI DALL’ESECUZIONE DI FASI LAVORATIVE DI PIÙ

IMPRESE NELLA STESSA AREA DI LAVORO Al presente PSC, come già detto precedentemente, è allegato il “Cronoprogramma di esecuzione dei lavori” che è stato redatto in fase progettuale e quindi potrà essere soggetto - a causa della flessibilità delle lavorazioni da eseguire - ad aggiornamenti in corso d’opera a cura del CSE.

5.1.1. Premessa alla lettura del Cronoprogramma Il Cronoprogramma è stato redatto prevedendo, come anticipato, l’assegnazione dei lavori ad una Impresa affidataria, globalmente o singolarmente per ciascuna Macrofase, che potrà comunque avvalersi di eventuali subappalti, forniture in opera, noli a caldo ecc. Si ritiene pertanto che consista la fattispcie, di cui all’art. 90, comma 3 del DLgs 81/2008 e sm,i di un “cantiere in cui è prevista la presenza di più Imprese, anche non contemporaneamente”.

Pertanto si ribadisce che ogni Impresa affidataria e/o subappaltatrice dovrà:

• integrare il proprio POS con uno specifico programma ed una relazione dettagliata contenenti le “procedure di sicurezza per le fasi programmate e coordinate dei lavori in cui saranno coinvolte altre Ditte”;

• tener conto che – anche se saranno successivamente necessarie azioni di coordinamento in fase esecutiva da parte del CSE – non saranno comunque consentite lavorazioni che comportino sovrapposizioni tali da essere definite incompatibili tra loro (sia che siano

eseguite dalla stessa Impresa aggiudicataria, sia che siano eseguite da altre Ditte

autorizzate). 5.1.2. Progressione dei lavori ipotizzata Il lavori sono stati inquadrati in Macrofasi cui corrispondono le aree principali di lavoro; ciascuna Macrofase è stata suddivisa in Fasi di Lavoro cui fanno capo le singole lavorazioni. Dalla lettura del Cronoprogramma – elaborato con l’ausilio del Diagramma di Gantt – è possibile rilevare le fasi lavorative che saranno attivate progressivamente e/o contemporaneamente, in quanto la loro esecuzione è stata ritenuta tale da non comportare sovrapposizioni tali da essere considerate come rischio non gestibile e quindi tale da non poter essere coordinato. Più precisamente, è possibile rilevare la progressione scelta per l’esecuzione delle fasi lavorative, in quanto nel Cronoprogramma sono evidenziate:

• la descrizione sommaria dei lavori da eseguire, con le priorità degli interventi;

• le eventuali sovrapposizioni di lavorazioni o possibili interferenze (ciò permette di rilevare

l’emergenza di “fasi critiche”, in cui il grado di attenzione deve essere ancora maggiore, e la

compatibilità tra le stesse fasi lavorative);

• il tempo necessario presunto per l’esecuzione in sicurezza di ogni opera o raggruppamento di fasi lavorative (quindi anche con la possibilità di individuare l’impiego degli U/G

raggruppati distintamente per “singole opere”);

• il tempo necessario per l’ultimazione delle varie fasi lavorative (suddiviso in mensilità o

settimane lavorative o giorni).

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5.2. INTERFERENZE DERIVANTI DALL’ESECUZIONE DI FASI LAVORATIVE EFFETTUATE DA PIÙ SQUADRE DI LAVORATORI (della stessa o di più imprese)

5.2.1. Interferenze presunte e prevedibili in ogni Macrofase - Area di lavoro. MACROFASE 1 – AREA NORD OVEST

In questa Macrofase – Area sono previste le seguenti Fasi di Lavoro:

MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST

Area a verde, rete acque bianche, parcheggi

Impianto cantiere

Demolizioni e rimozioni

Scavi tubazioni, pozzetti, caditoie

Posa tubazioni, pozzetti, caditoie

Scavo vasca di accumulo e disoleatore

Posa vasca di accumulo e disoleatore

Illuminazione esterna

Posa cordonate

Riordino area a verde

Pavimentazione stradale (escluso manto d’usura)

Smobilitazione e spostamento cantiere

In questa area di lavoro opereranno presuntivamente le Imprese e le Ditte di seguito elencate con a fianco indicata la potenziale tipologia di interferenza, distinta tra spaziale (IT) e/o temporale (IS), provocata o subita.

AFFIDATARIA IN PROPRIO L IT IS impianto, spostamento e smobilitazione del cantiere X

scavi e movimenti terra X X X

demolizioni e rimozioni X

posa tubazioni, pozzetti e caditoie - smaltimento acque meteoriche X X X

posa vasca di accumulo e disoleatore X

opere in c.a. – fondazione, elevazione, orizzontamento X

posa cordonate X

posa della pensilina

segnaletica orizzontale e verticale

posa pali di illuminazione X

posa torri faro

posa pavimentazioni esterne

opere a verde X

SUBAFFIDATARI L IT IS

ferri d’armatura; X X

pavimentazione e rivestimento interni;

serramentistica;

rivestimento esterno

lattoneria;

specialistici riguardanti gli impanti elettrici; X X

specialistici riguardanti gli impanti idraulici;

specialistici riguardanti gli impianti aeraulici;

segnaletica orizzontale e verticale

pavimentazione stradale (escluso manto d’usura); X X

prelievo dei campioni ed analisi dei terreni di scavo; X X X

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SUBAFFIDATARI L IT IS eventuali lavori di smaltimento del terreno inquinato:

FORNITORI – NOLI A CALDO L IT IS materiali per baraccamenti X X X

materiali per rete acque bianche, riordino parcheggi ed ampliamento edificio commerciale; X X X

materiali per pensilina;

calcestruzzo; X

ferri d’armatura; X

nolo a caldo autogrù sollevamento vasca, torri faro, elementi e impianti in copertura; pensilina; X X

MACROFASE 2 – AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST

In questa Macrofase – Area sono previste le seguenti Fasi di Lavoro:

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST Rete acque bianche, parcheggi

Impianto cantiere

Completamento area Nord Ovest

Demolizioni e rimozioni

Scavi tubazioni, pozzetti caditoie

Posa tubazioni, pozzetti, caditoie

Illuminazione esterna

Posa cordonate

Pavimentazione stradale (escluso manto d’usura)

Smobilitazione e spostamento cantiere

In questa area di lavoro opereranno presuntivamente le Imprese e le Ditte di seguito elencate con a fianco indicata la potenziale tipologia di interferenza, distinta tra spaziale (IT) e/o temporale (IS), provocata o subita.

AFFIDATARIA IN PROPRIO L IT IS impianto, spostamento e smobilitazione del cantiere X

scavi e movimenti terra X X X

demolizioni e rimozioni X

posa tubazioni, pozzetti e caditoie - smaltimento acque meteoriche X X X

posa vasca di accumulo e disoleatore

opere in c.a. – fondazione, elevazione, orizzontamento

posa cordonate X

posa della pensilina

segnaletica orizzontale e verticale

posa pali di illuminazione X

posa torri faro

posa pavimentazioni esterne

opere a verde

SUBAFFIDATARI L IT IS

ferri d’armatura; X X

pavimentazione e rivestimento interni;

serramentistica;

rivestimento esterno

lattoneria;

specialistici riguardanti gli impanti elettrici; X X

specialistici riguardanti gli impanti idraulici;

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AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI 53/109

SUBAFFIDATARI L IT IS specialistici riguardanti gli impianti aeraulici;

pavimentazione stradale (escluso manto d’usura); X X

segnaletica orizzontale e verticale

prelievo dei campioni ed analisi dei terreni di scavo; X X X

eventuali lavori di smaltimento del terreno inquinato:

FORNITORI – NOLI A CALDO L IT IS materiali per baraccamenti X X X

materiali per rete acque bianche, riordino parcheggi ed ampliamento edificio commerciale; X X X

materiali per pensilina;

calcestruzzo; X X

ferri d’armatura; X X

nolo a caldo autogrù sollevamento vasca, torri faro, elementi e impianti in copertura, pensilina; X X X

MACROFASE 3 – AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST

In questa Macrofase – Area sono previste le seguenti Fasi di Lavoro:

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD

Ampliamento edificio commerciale

Impianto cantiere

Demolizioni e rimozioni

Scavi fondazioni

Realizzazione fondazioni

Realizzazione elevazioni

Realizzazione copertura

Posa impianti

Posa serramenti

Finiture interne ed esterne

Smobilitazione cantiere

Area esterna centrale area verde, rete acque bianche, parcheggi

Impianto cantiere

Demolizioni e rimozioni

Scavi tubazioni, pozzett,i caditoie

Posa tubazioni, pozzetti, caditoie

Scavi fondazioni pensilina

Realizzazione fondazioni pensilina

Realizzazione pensilina

Scavi fondazioni torri faro

Realizzazione fondazioni torri faro

Realizzazione torri faro

Illuminazione esterna

Posa cordonate

Area a verde

pavimentazione stradale (escluso manto d’usura)

Smobilitazione cantiere

Area esterna sud

Impianto cantiere

Scavi fondazioni torre faro

Realizzazione fondazione torre faro

Realizzazione torre faro

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MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD Smobilitazione cantiere

In questa area di lavoro opereranno presuntivamente le Imprese e le Ditte di seguito elencate con a fianco indicata la potenziale tipologia di interferenza, distinta tra spaziale (IT) e/o temporale (IS), provocata o subita.

AFFIDATARIA IN PROPRIO L IT IS

impianto, spostamento e smobilitazione del cantiere X

scavi e movimenti terra X X X

demolizioni e rimozioni X

posa tubazioni, pozzetti e caditoie - smaltimento acque meteoriche X X X

posa vasca di accumulo e disoleatore X

opere in c.a. – fondazione, elevazione, orizzontamento X

posa cordonate X

posa della pensilina X X

segnaletica orizzontale e verticale X

posa pali di illuminazione X

posa torri faro X X X

posa pavimentazioni esterne X

opere a verde X

SUBAFFIDATARI L IT IS ferri d’armatura; X X

ponteggi; X X X

pavimentazione e rivestimento interni; X X

serramentistica; X X

rivestimento esterno X X X

lattoneria; X X

specialistici riguardanti gli impanti elettrici; X X

specialistici riguardanti gli impanti idraulici; X X

specialistici riguardanti gli impianti aeraulici; X X

segnaletica orizzontale e verticale X X X

pavimentazione stradale (escluso manto d’usura); X X

segnaletica orizzontale e verticale

prelievo dei campioni ed analisi dei terreni di scavo; X X X

eventuali lavori di smaltimento del terreno inquinato:

FORNITORI – NOLI A CALDO L IT IS

materiali per baraccamenti X X X

materiali per rete acque bianche, riordino parcheggi ed ampliamento edificio commerciale; X X X

materiali per pensilina; X X

calcestruzzo; X X

ferri d’armatura; X X

elementi strutturali per orizzontamenti; X X X

nolo a caldo autogrù sollevamento vasca, torri faro, elementi e impianti in copertura; pensilina; X X X

MACROFASE 4 – AREA COMPLESSIVA

In questa Macrofase – Area sono previste le seguenti Fasi di Lavoro:

MACROFASE 4 - AREA COMPLESSIVA Pavimentazione stradale e Segnaletiche

Impianto cantiere

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Pavimentazione stradale: manto d’usura

Segnaletica orizzontale e verticale

Smobilitazione e spostamento cantiere

In questa area di lavoro opereranno presuntivamente le Imprese e le Ditte di seguito elencate con a fianco indicata la potenziale tipologia di interferenza, distinta tra spaziale (IT) e/o temporale (IS), provocata o subita.

AFFIDATARIA IN PROPRIO L IT IS impianto, spostamento e smobilitazione del cantiere X

pavimentazione stradale: manto d’usura X X

opere a verde X

SUBAFFIDATARI L IT IS segnaletica orizzontale e verticale X X

FORNITORI – NOLI A CALDO L IT IS materiali per baraccamenti

5.2.2. Precisazioni di cui tener conto nella gestione delle interferenze

Per tutte le fasi lavorative sopra esposte è previsto il coordinamento tra le imprese affidatarie, le imprese sub-appaltatrici, i lavoratori autonomi e le gestioni riguardanti il ristoro e l'erogazione del carburante.

Ogni coordinamento dovrà essere documentato con specifici verbali sottoscritti da tutti i partecipanti alle riunioni.

5.2.3. Collegamento tra il Cronoprogramma e le Schede di sicurezza. Al Cronoprogramma di progetto sono state collegate specifiche “Schede di sicurezza per fasi lavorative programmate”. È importante precisare che queste Schede evidenziano rischi e pericoli che più frequentemente possono essere presenti nella fase operativa analizzata – inclusi quelli impropri, ovvero non attribuibili ad una singola fase lavorativa – ma non esonerano l’Impresa dall’obbligo di conoscere e rispettare tutte le norme di buona tecnica e tutte le leggi sulla sicurezza vigenti in materia.

In ogni “Scheda di sicurezza per fasi lavorative programmate” sono evidenziate:

− Attività svolta nel cantiere (corrispondente a quella inserita nel Cronoprogramma dei lavori,

dal quale è anche rilevabile il tempo che presumibilmente sarà necessario per eseguirla);

− fase lavorativa (descrizione sintetica e cenni sulla tipologia e caratteristiche operative della

fase lavorativa da svolgere);

− coordinamento con le altre fasi lavorative (con le indicazioni relative alla eventuale necessità

di coordinamento con altre lavorazioni, se presenti in questa fase);

− interferenze con altre Ditte in cantiere (ovvero se sono prevedibili in questa fase e quale tipo

di attività possa essere);

− interferenze con esterni al cantiere (se è prevedibile cioè la presenza di fornitori esterni,

visite ecc.);

− mezzi, attrezzature e materiali (indicazioni di massima di quelli che verranno utilizzati);

− possibili rischi (elenco di quelli che più frequentemente possono essere riconducibili a questa

attività);

− segnaletica (elenco di quella che può essere necessaria per segnalare pericoli ecc. in questa

fase);

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− misure di sicurezza e norme di legge (elenco esemplificativo e non esaustivo di quelle

collegabili al lavoro da svolgere);

− uso di DPI (elenco esemplificativo e non esaustivo dei più comuni Dispositivi di Protezione

Individuali da utilizzare);

− cautele e note (suggerimenti utili per non incorrere in grossolane dimenticanze);

− sorveglianza sanitaria (alcuni richiami alla necessità di produrre documenti quali “l’idoneità

al lavoro” delle maestranze addette ecc.). 5.2.4. Interferenze derivanti dalla presenza del cantiere nell'ambito dell'attività di rifornimento

carburanti. Come più volte anticipato, su indicazione della Committenza i lavori saranno eseguiti senza interrompere le attività di ristoro e di rifornimento carburanti, ad esclusione della Macrofase 4. La scelta e la disposizione delle aree di lavoro e della sequenza delle lavorazioni è stata quindi operata al fine di ridurre al minimo le interferenze tra le l'attività ordinarie ora richiamate e le imprese esecutrici. Tuttavia, nonostante tali precauzioni, non sarà possibile evitare transiti di automezzi, attrezzature e persone nell'ambito delle aree di pertinenza del ristoro e del rifornimento carburanti. E’ necessario quindi che il CSE convochi alla prima riunione di coordinamento preliminare anche i titolari delle gestioni i quali dovranno:

- recepire nel proprio DUVRI le misure di sicurezza e di coordinamento previste nel PSC e quelle eventualmente integrative decise dal CSE;

- provvedere, di conseguenza, ad un aggiornamento adeguato della informazione e formazione del proprio personale addetto al rifornimento.

Si precisa inoltre che in merito alle distanze di sicurezza da erogatori, serbatoi e sfiati sulle planimetrie allegate al presente PSC sono state evidenziate posizioni delle recinzioni di cantiere e quindi i limiti delle aee di lavoro, in modo che, rispettandole, le attività inerenti le imprese esecutrici dei lavori non interferiscano mai con il funzionamento delle attrezzature relative all'erogazione carburanti; 5.3. PROTEZIONI COLLETTIVE E DPI PREVISTI IN RIFERIMENTO ALLE NECESSITÀ DEL CANTIERE ED

ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI Nelle scelte progettuali è stata dedicata particolare attenzione alla possibilità di eliminare alla fonte - per quanto possibile - situazioni potenzialmente pericolose in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, mentre, per i rischi residui, certamente presenti nelle singole lavorazioni programmate, non si esclude che possano:

− transitare anche da un’attività lavorativa all’altra;

− essere presenti anche in più lavorazioni contemporaneamente;

− essere interferenti tra le lavorazioni da eseguire. Pertanto, ad integrazione di quanto evidenziato e programmato nel presente PSC (vedere

Cronoprogramma, Schede di sicurezza per fasi lavorative ecc.), le Imprese affidatarie / esecutrici dovranno dettagliare nei propri POS tutte le specifiche soluzioni atte a preservare l’incolumità collettiva ed individuale sul lavoro delle proprie maestranze e sottoporle all’approvazione del CSE, particolarmente per quanto riguarda:

− indicazioni su idonei dispositivi di protezione collettiva, quali ad esempio:

• mantovane e tettoie di protezione contro la caduta di materiali dall’alto;

• segnalazioni verticali, orizzontali ecc. in prossimità dei luoghi di lavoro e su strada;

• deviazioni di percorsi di cantiere (ed eventuali deviazioni di percorsi pubblici);

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• parapetti provvisori e barriere;

• estintori, insonorizzazione delle fonti di rumore ecc.;

− indicazioni sui DPI, che dovranno essere conformi alle norme di cui al DLgs 81/2008 e smi, Titolo III, Capo II ed essere adeguati ai rischi da prevenire, adatti all’uso ed alle condizioni esistenti sul cantiere e dovranno tener conto delle esigenze ergonomiche e di salute dei Lavoratori.

I DPI dovranno essere consegnati ad ogni singolo Lavoratore, che deve firmarne ricevuta ed impegno a farne uso, quando le circostanze lavorative lo richiedono. Si rammenta alle Imprese affidatarie - che devono gestire la sicurezza in cantiere nel rispetto degli obblighi che gli vengono imposti dall’art. 97 del DLgs 81/2008 e smi - che tutte le persone che saranno presenti sul lavoro, nessuna esclusa, dovranno obbligatoriamente fare uso di adeguati DPI. Per le Maestranze la dotazione minima dei DPI, scelta in funzione dell’attività lavorativa, sarà:

− casco di protezione;

− tuta da lavoro adeguata alla stagione lavorativa (o vestiario idoneo);

− indumenti ad alta visibilità;

− guanti da lavoro;

− scarpe antinfortunistiche adeguate alla stagione lavorativa (estiva/invernale);

− cuffie ed inserti auricolari; e saranno distribuiti in caso di particolari necessità:

− mascherine di protezione dell’apparato respiratorio;

− sistemi di imbracatura (cinture di sicurezza ecc.);

− occhiali, visiere e schermi ecc. Le Imprese esecutrici saranno comunque tenute a valutare se sarà necessario utilizzare anche altri particolari DPI (di I, II o III categoria) inerenti qualsiasi esigenza lavorativa dovesse sopravvenire nel corso dei lavori. Tenuto conto che il lavori saranno eseguiti in presenza di traffico veicolare, in ossequio al Decreto Interministeriale del 4 marzo 2013, i datori di lavoro mettono a disposizione dei lavoratori, fermo restando i vigenti obblighi di formazione e addestramento, dispositivi di protezione individuale conformi alle previsioni di cui al Titolo III del d.lgs. n. 81/2008. Gli indumenti ad alta visibilità devono rispondere a quanto previsto dal decreto legislativo 4 dicembre 1992 n. 475, dal decreto ministeriale 9 giugno 1995, dal decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10, e dalla norma UNI EN 471, quindi devono essere di classe 3, o equivalente, per tutte le attività lavorative su strade di categoria A, B, C, e D, ed almeno di classe 2 per le strade E ed F urbane ed extraurbane, secondo la classificazione di cui all’articolo 2, comma 3, del codice della strada. Non sono più ammessi indumenti ad alta visibilità di classe 1. 5.4. SEGNALETICA DI SICUREZZA, IN RIFERIMENTO ALLE NECESSITÀ DEL CANTIERE ED ALLE

INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI La segnaletica di sicurezza da utilizzare nel corso dell’esecuzione dei lavori non dovrà essere generica ma strettamente inerente alle esigenze della sicurezza del cantiere e delle reali situazioni di pericolo analizzate.

Inoltre non dovrà assolutamente sostituire le misure di prevenzione ma favorire l’attenzione su qualsiasi cosa possa provocare rischi (macchine, oggetti, movimentazioni, procedure ecc.), ed essere in sintonia con i contenuti della formazione ed informazione data al personale.

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Si rammenta alle Imprese che la segnaletica di sicurezza deve essere conforme ai requisiti contenuti nell’Allegato XXV del DLgs 81/2008 e smi.

In questo cantiere la segnaletica orizzontale, verticale e luminosa (che comprenderà cartelli di

Avvertimento, Divieto, Prescrizione, Evacuazione e salvataggio, Antincendio, Informazione) sarà esposta - in maniera stabile e ben visibile - nei punti strategici e di maggior frequentazione, quali:

− gli ingressi di ogni area di lavoro prevista in corrispondenza di ciascuna Macofase (esternamente), anche con i dati relativi allo stesso Cantiere ed agli estremi della notifica agli organi di vigilanza territorialmente competenti;

− l’ufficio ed il locale di ricovero e refettorio, anche con richiami alle norme di sicurezza;

− i luoghi di lavoro, con riferimenti a specifici pericoli per le fasi lavorative in atto;

Le Tavole allegate al presente PSC forniscono adeguate prescrizioni in ordine alla segnaletica richiamata.

Adeguata segnaletica dovrà essere inoltre esposta anche sui mezzi operativi, in prossimità di macchinari fissi, quadri elettrici ecc.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, poichè indicato nelle tavole grafiche dedicate, si riporta un esempio di come dovrà essere posizionata la principale segnaletica di cantiere.

Segnale Posizionamento

Cartello con tutti i dati del cantiere All’esterno del cantiere, presso l’accesso principale (e/o comunque in zona concordata con la DL)

Indicazione presenza cantiere Transito e/o uscita automezzi

In prossimità degli accessi di cantiere su strada (vedi oltre)

Veicoli a passo d’uomo All’ingresso di cantiere e lungo i percorsi carrabili

Divieto di ingresso alle persone non autorizzate

Zone esterne agli accessi al cantiere

Orario di lavoro Presso l’ingresso del cantiere

Vietato l’accesso ai pedoni Passo carraio automezzi

Uso di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

In tutte le aree di cantiere in cui possono essere indispensabili le protezioni al capo, agli occhi, alle mani/piedi, all’udito, alle vie respiratorie ecc.

Mezzi in movimento Lungo i percorsi carrabili e nelle aree di movimentazione materiali

Vietato passare e sostare nel raggio d’azione del Tiro (o Autogrù ecc.)

In corrispondenza dei posti di sollevamento dei materiali

Attenzione carichi sospesi Caduta oggetti dall’alto

Nelle aree di azione di gru, autogrù ecc. In corrispondenza delle zone di salita e discesa dei carichi e/o di lavori in quota

Vietato passare o sostare nel raggio d’azione dell’escavatore (o pala meccanica ecc.)

In prossimità della zona dove sono in corso:

- lavori di scavo

- movimento terra con mezzi meccanici

Pericolo di caduta in aperture nel suolo Nelle zone degli scavi Dove esistono botole, aperture nel suolo ecc.

Pericolo di caduta dall’alto

Sui ponteggi in allestimento ed in uso. Nei lavori in quota, in generale

Indicazione di portata su apposita targa

Sui mezzi di sollevamento e trasporto

Sulle piattaforme di sbarco dei materiali

Sui ponteggi ecc.

Non rimuovere protezioni Vietato pulire, oliare, ingrassare organi in moto Vietato eseguire operazioni di riparazione o registrazione su organi in moto

Nei pressi di macchine e apparecchiature dotate di dispositivi di protezione (Sega circolare, tagliaferri, piegaferri, betoniere, molazze, pompe per il getto di cls, autobetoniere, escavatori, pale meccaniche, tiro, gru, autogrù ecc.)

Pericolo di tagli e proiezioni da schegge Protezione obbligatoria degli occhi, delle vie respiratorie, dell’udito ecc.

Nei pressi di attrezzature specifiche (Sega circolare, flex, clipper, saldatrici, cannelli ecc.)

Estintori Zone fisse (baraccamenti di cantiere ecc.) Zone mobili (dove esiste pericolo di incendio)

Materiale infiammabile e/o esplosivo Nei pressi di depositi di materiali infiammabili e/o esplosivi

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Segnale Posizionamento

Vie di fuga e luci di emergenza

Vie di esodo e uscite di sicurezza Nelle scale dei ponteggi Nei percorsi obbligati e ristretti ecc. Nei locali del cantiere logistico

Divieto di fumare Nei luoghi chiusi In prossimità di materiale infiammabile e/o a rischio esplosione

Tensione elettrica

Sui quadri elettrici ed ovunque si trovino parti in tensione accessibili (lavori in prossimità di linee elettriche, interrate ma scoperte ecc.)

Vietato usare l’acqua (nello spegnimento di fuochi)

In particolare, in prossimità di quadri elettrici e particolari sostanze nocive reagenti

Acqua non potabile

Punti di erogazione di acqua non potabile

Pronto Soccorso Nei pressi delle cassette di medicazione

Pericolo di morte con il contrassegno del teschio

Presso il quadro generale elettrico del cantiere, presso i quadri di piano ed in generale nei luoghi con impianti in tensione

Indicazioni e Contrassegni (DLgs 81/2008 e smi, Allegati da XLIV a LI, recanti “Contrassegni tipici avvisanti pericoli specifici”)

Recipienti per prodotti o materie pericolose o nocive

Segnaletica stradale (prescrizioni generali)

Particolare cura dovrà essere dedicata alla segnaletica provvisoria stradale nei luoghi di lavoro adiacenti o coincidenti con i percorsi aperti al traffico locale. La segnaletica orizzontale e verticale di segnalazione dei lavori stradali dovrà essere conforme al Nuovo Codice della Strada (DLgs 30/1992 così come integrato dal DL 151/2003 e smi) e comprendere anche speciali accorgimenti a difesa della incolumità dei pedoni che transitano in prossimità delle aree di lavoro. Gli scavi, i mezzi e le macchine operatrici, nonché il loro raggio d’azione, dovranno essere sempre delimitati, soprattutto sul lato dove possono transitare i pedoni, con barriere, parapetti, o altri tipi di recinzione. Le recinzioni ed eventuali ponteggi esterni dovranno essere segnalate con luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti dalla superficie minima di 50 cm, opportunamente intervallati lungo il perimetro interessato dalla circolazione. Ove non esista marciapiede (o venga interdetto dalle necessità di cantiere), occorrerà delimitare e proteggere un corridoio di transito pedonale, lungo i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno 1 m. Detto corridoio potrà consistere in un marciapiede temporaneo costruito sulla carreggiata, oppure in una striscia di carreggiata protetta, sul lato del traffico, da barriere o da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della carreggiata. Le limitazioni di velocità temporanee in prossimità delle aree di lavoro stradale saranno subordinate al consenso ed alle direttive dell’Ente proprietario della strada. Il LIMITE DI VELOCITÀ sarà posto in opera di seguito al segnale LAVORI, ovvero abbinato ad esso sullo stesso supporto. Il valore della velocità non dovrà essere inferiore a 30 km/h. Alla fine della zona dei lavori dovrà essere posto in opera il segnale di FINE DI LIMITAZIONE DI VELOCITÀ. Ove si determinerà un restringimento della carreggiata a doppio senso inferiore a 5,60 m – a causa della larghezza limitata della strada in cui bisognerà operare – occorrerà istituire il TRANSITO A SENSO UNICO ALTERNATO nel tempo, regolato da movieri manuali o da impianto semaforico mobile. Qualsiasi deviazione di itinerario dovrà essere autorizzata dall’Ente proprietario o concessionario della strada interrotta. Qualora l’itinerario deviato coinvolga altri Enti proprietari o concessionari, occorrerà l’accordo e l’intesa preventivi di tutti gli Enti interessati.

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Segnaletica autostradale

Poichè il cantie interessa in parte la sede stradale dell’Autostrada del Brennero e delle rmpe di ingreso ed uscita dall’Area di Servizio, si evidenzia che:

LA POSA DELLA SEGNALETICA IN AUTOSTRADA DOVRÀ AVVENIRE NEL RISPETTO DEL COMUNICATO DI SERVIZIO DEL 23 DICEMBRE 2004 N. 197-2004

Oneri a carico del Centro per la Sicurezza Autostradale della Autostrada del Brennero S.p.A (CSA)

• Il CSA acquista, per i soli cantieri futuri riguardanti il risanamento di opere d’arte e di gallerie, tutta la segnaletica stradale verticale (compresi coni e delineatori flessibili) necessaria per la esecuzione dei lavori e la cede in uso, mediante verbale, all’Impresa;

• per le deviazioni standard (deviazione di corsia, deviazione di carreggiata) il CSA effettua, per la sola prima volta, la posa/rimozione della segnaletica stradale verticale (compresi coni e delineatori flessibili) assieme all’Impresa, dirigendo le operazioni (anche quelle di posa/rimozione della segnaletica stradale orizzontale) e impiegando anche propri operai;

• per le deviazioni particolari (corsie ridotte; tre corsie su una carreggiata; due+due corsie deviate, ecc.) il CSA effettua autonomamente la posa e la rimozione della segnaletica stradale verticale (compresi coni e delineatori flessibili), dirigendo le operazioni di posa/rimozione della segnaletica stradale orizzontale e impiegando anche propri operai;

• il CSA verifica la rispondenza dell’intera segnaletica stradale (compresi coni e delineatori flessibili) al DM 10.07.2002 ed agli schemi di progetto/piano di sicurezza, nonché a quanto previsto nella autorizzazione dei lavori in presenza di traffico.

Oneri a carico dell’Impresa

• L’Impresa acquista, per tutti i cantieri tranne quelli riguardanti il risanamento di opere d’arte e di gallerie, tutta la segnaletica stradale verticale (compresi coni e delineatori flessibili) necessaria per l’esecuzione dei lavori;

• per tutti i tipi di cantieri l’Impresa acquista o noleggia i pannelli luminosi e/o altri sistemi di segnalazione luminosa previsti dal Codice della Strada e/o dal progetto/piano di sicurezza;

• l’Impresa deve mantenere ed integrare tutta la segnaletica stradale verticale, compresi coni e delineatori flessibili, sia propria che avuta in uso dal CSA, e restituirla così come ricevuta;

• l’Impresa esegue la segnaletica stradale orizzontale temporanea (necessaria per lavori di durata maggiore di 7 giorni) nonché le eventuali necessarie cancellature;

• per le deviazioni standard (deviazione di corsia, deviazione di carreggiata) l’Impresa, dalla seconda volta in avanti, esegue autonomamente la posa/rimozione della segnaletica stradale verticale (compresi coni e delineatori flessibili) impiegando propri operai;

• per le deviazioni particolari (corsie ridotte; tre corsie su una carreggiata; due+due corsie deviate, ecc.) l’Impresa mette a disposizione del CSA propri operatori adeguatamente formati quale aiuto nella posa e nella rimozione della segnaletica stradale verticale (compresi coni e delineatori flessibili);

• l’Impresa esegue le operazioni di manutenzione dell’intera segnaletica stradale (compresi coni e delineatori flessibili);

• l’Impresa esegue la guardiania diurna e notturna dell’intera segnaletica stradale (compresi coni e delineatori flessibili);

• l’Impresa deve certificare che gli operatori addetti alla movimentazione della segnaletica stradale hanno eseguito un corso di formazione specifico; in assenza di tale corso tali operatori non possono essere utilizzati allo scopo; la squadra che opera in sede stradale deve, per quanto

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più possibile, essere composta dagli stessi operatori.

In tutte le attività interferenti con la piattaforma autostradale è necessario predisporre, in accordo con la Direzione Tecnica Generale di A22, lo schema di deviazione in modo che il traffico non interferisca con il lavoro e renda entrambi sicuri.

LA POSA DELLA SEGNALETICA DI CANTIERE IN AUTOSTRADA

Premessa

In tutti i casi di lavoro sulla sede autostradale e sue pertinenze è imposta l’osservanza del:

1. Codice della Strada, del suo Regolamento di esecuzione ed attuazione, delle Circolari del Ministero dei LL.PP. e, in generale di tutte le disposizioni emanate in materia dagli Organi competenti.

2. DM 10 luglio 2002 riportante il disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categorie di strade, da adottare per il segnalamento temporaneo.

3. Le Società Concessionarie dispongono inoltre anche di specifiche “Norme” interne che hanno lo scopo di integrare le succitate disposizioni, disciplinando gli apprestamenti e le cautele indispensabili, ai fini della sicurezza e del regolare svolgimento della circolazione per l’esecuzione dei lavori in autostrada in presenza di traffico, nonché in qualsiasi altra circostanza per la quale si preveda di dover apportare variazioni temporanee al normale regime della circolazione autostradale.

Disposizioni generali

Il personale operativo preposto alla posa in opera e successiva rimozione dei cartelli segnaletici deve rispettare scrupolosamente le previste disposizioni e norme operative relative all’apposizione dei dispositivi segnaletici temporanei.

Nessuna attività di lavoro programmata può essere svolta in caso di nebbia e di precipitazioni nevose o di condizioni di visibilità tali da non dare sufficienti garanzie di sicurezza.

In caso di nebbia, di precipitazioni nevose o, comunque, condizioni che possano limitare notevolmente la visibilità o le caratteristiche di aderenza della pavimentazione, non è consentito effettuare operazioni che comportino l'esposizione al traffico di operatori e di veicoli nonché l'installazione di cantieri stradali e relativa segnaletica di preavviso e di delimitazione.

Nei casi in cui le condizioni negative dovessero sopraggiungere successivamente all’inizio delle attività, queste sono immediatamente sospese con conseguente rimozione di ogni e qualsiasi sbarramento di cantiere e della relativa segnaletica (sempre che lo smantellamento del cantiere e la rimozione della segnaletica non costituisca un pericolo più grave per i lavoratori e l'utenza stradale).

Nel divieto non rientrano i seguenti casi:

• lavori ed interventi di emergenza (per esempio, incidenti);

• lavori ed interventi aventi carattere di indifferibilità (per esempio, attuazione dei piani per la gestione delle operazioni invernali) in quanto intesi ad eliminare situazioni di più grave pericolo per la circolazione;

Le operazioni di installazione della segnaletica, così come le fasi di rimozione, sono precedute e supportate dall’azione di uno o più operatori che, muniti di bandierina arancio fluorescente, provvedono a preavvisare all’utenza la presenza di uomini e veicoli sulla carreggiata.

La composizione minima delle squadre è determinata in funzione della tipologia di intervento, della categoria di strada, del sistema segnaletico da realizzare e dalle condizioni atmosferiche e di visibilità.

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Deve, inoltre, essere garantito il coordinamento delle operazioni lavorative supportate, ove richiesto, da presegnalazioni effettuate con bandierina.

La squadra è composta in maggioranza da operatori che abbiano esperienza nel campo delle attività che prevedono interventi in presenza di traffico veicolare e che abbiano già completato il percorso formativo di cui all’allegato II del Decreto interministeriale 04 marzo 2013.

Nel caso di squadra composta da due persone è da intendersi che almeno un operatore debba avere esperienza nel campo delle attività che prevedono interventi in presenza di traffico veicolare ed aver completato il percorso formativo di cui all’allegato II del Decreto interministeriale 04 marzo 2013.

L’inizio dell’intervento deve essere sempre opportunamente presegnalato.

In relazione al tipo di intervento ed alla categoria di strada, deve essere individuata la tipologia di presegnalazione più adeguata (ad esempio, sbandieramento, moviere meccanico, pannelli a messaggio variabile, pittogrammi, oppure una combinazione di questi), al fine di:

• preavvisare l’utenza della presenza di lavoratori;

• indurre una maggiore prudenza;

• consentire una regolare manovra di rallentamento della velocità dei veicoli sopraggiungenti.

I sistemi adottati devono garantire l’efficacia della presegnalazione.

Tutto il personale presente è tenuto ad indossare indumenti ad alta visibilità almeno di classe 2 (D.M. 09/06/95 e UNI EN 471) e a fare data dal 19.04.2014 di classe 3 (D.I. 04.03.2013);

La gestione operativa degli interventi sarà effettuata da un preposto che abbia ricevuto una formazione conforme a quanto previsto dall'articolo 3 del Decreto interministeriale 04 marzo 2013.

Posa in opera della segnaletica temporanea

Nessun lavoro può essere iniziato sull’autostrada prima che l’impresa, già in possesso dell’autorizzazione all’esecuzione dei lavori in presenza di traffico, emessa dalla Direzione Tecnica Generale, abbia informato anche il Centro di servizio per la Sicurezza Autostradale, provvedendo inoltre a:

a) controllare costantemente la posizione degli appostamenti segnaletici (cartelli, cavalletti, coni, ecc.) ripristinando l’esatta collocazione ogni qual volta gli stessi vengano spostati od abbattuti dal traffico, da eventi atmosferici o per ogni altra causa;

b) mantenere puliti segnali anche in occasione di precipitazioni nevose, in modo da consentire sempre la chiara percezione dei messaggi;

c) mantenere accesi e perfettamente visibili - nelle ore notturne e comunque, in condizioni di scarsa visibilità - i dispositivi luminosi previsti provvedendo, ove necessario, anche alla loro eventuale alimentazione e/o sostituzione;

d) provvedere alla copertura dei segnali esistenti che risultino eventualmente in contrasto con la segnaletica provvisoria disposta in occasione dei lavori stessi. Tali coperture, al termine dei lavori, devono essere completamente rimosse a cura dell’Impresa.

e) la corsia di sorpasso dovrà essere sempre delimitata per tutta l’estensione di occupazione mediante delineatori conformi al Codice della Strada e al suo Regolamento posti a non più di 5 m in curva e 12 m in rettifilo, di distanza l’uno dall’altro.

f) i segnali non dovranno sporgere minimamente sulla parte della carreggiata libera al traffico e dovranno sempre rimanere completamente all’interno o della striscia bianca della corsia d’emergenza o dell’area dell’aiola spartitraffico o della successione dei delineatori della corsia di sorpasso.

g) il segnalamento di emergenza per situazioni contingenti od impreviste (quali incidenti, interruzioni, ecc.) di breve durata, può essere effettuato mediante l’apposizione di cartelli segnaletici inferiori per numero e dimensioni rispetto agli schemi previsti.

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Il personale addetto alla sorveglianza dovrà essere dotato di idoneo strumento per le eventuali necessità di comunicazione con il C.A.U.

Il servizio di sorveglianza di cui sopra dovrà essere assicurato in via continuativa per l’intero periodo di mantenimento in opera della segnaletica di cantiere, compresi quindi anche i periodi di sospensione diurna e notturna dell’attività lavorativa.

L’Impresa sarà responsabile dell’operato del personale di sorveglianza.

Norme comportamentali

Individuata la posizione di partenza ove iniziare la posa dei cartelli, il conducente del furgone attiverà i dispositivi di sicurezza in dotazione all’automezzo (cartello “Lavori in corso”), girofari e lampeggiatori di emergenza, quindi, marciando lentamente, prima di ogni fermata presterà attenzione al traffico sopraggiungente, osservando lo specchietto retrovisore.

Durante le operazioni di posa in opera, che iniziano dal cartello più lontano dalla testata del cantiere, gli addetti devono prelevare dall’automezzo un solo cartello per volta, ciascuno.

L’attraversamento della carreggiata deve essere effettuato:

• da un solo addetto per volta;

• perpendicolarmente alla carreggiata e con lo sguardo costantemente rivolto verso la corrente del traffico;

• in condizioni di massima visibilità;

• solo dopo essersi accertati che nessun veicolo sia in arrivo o che il primo in arrivo sia sufficientemente lontano da garantire l’attraversamento stesso.

Le deviazioni dovranno essere controllate periodicamente.

Eventuali interventi sui rami di svincolo dovranno avvenire nel rispetto del DM 10 luglio 2002.

Operai e mezzi di lavoro

DURANTE I LAVORI È FATTO ASSOLUTO DIVIETO DI ATTRAVERSARE LA CARREGGIATA AUTOSTRADALE.

L’attraversamento delle carreggiate aperte al traffico è consentito per i soli lavori di allestimento e smobilizzo della deviazione e per le attività di manutenzione ad essa collegate.

Tutto il personale delle Imprese e tutti coloro che operano in prossimità della delimitazione di un cantiere o che comunque sono esposti al traffico dei veicoli nello svolgimento della loro attività lavorativa, devono essere visibili sia di giorno che di notte e dovranno, pertanto, indossare gli indumenti di lavoro e quelli ad alta visibilità prescritti dal Codice della Strada, dal suo Regolamento di esecuzione e dalle disposizioni legislative integrative. Le Imprese sono tenute a curare il trasporto degli operai da o verso il luogo di lavoro mediante l’impiego di mezzi di trasporto collettivi, al fine di evitarne la circolazione alla spicciolata lungo l’autostrada. Per ciascuna squadra o gruppo di lavoro, le Imprese dovranno assicurare la presenza costante di un Assistente o Caposquadra.

Gli automezzi adibiti alla posa o alla rimozione della segnaletica dovranno essere attrezzati con:

• dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante - girofaro; tale dispositivo potrà essere composto da una o più sorgenti luminose;

• segnale temporaneo “Passaggio obbligatorio per veicoli operativi” applicato sul lato posteriore del veicolo (segnale mobile di protezione).

E’ vietato il trasferimento diretto lungo l’autostrada di macchine operatrici (compressori stradali, escavatori, ecc.) o qualsiasi altro veicolo o mezzo di lavoro la cui ridottissima velocità di traslazione possa costituire pericolo per gli utenti.

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Il suddetto macchinario potrà essere trasferito lungo l’autostrada solo se caricato su idonei rimorchi, carrelli o pianali, salvo idonea autorizzazione.

Nessun veicolo, strumento o materiale appartenente o in uso all’Impresa dovrà essere abbandonato sulla carreggiata durante le sospensioni del lavoro. I depositi di materiali all’interno del cantiere non dovranno mai contenere una quantità eccedente quella necessaria allo svolgimento del lavoro giornaliero.

Qualora, per esigenze di lavoro, si rendesse necessario mantenere la chiusura totale o parziale della carreggiata anche durante le sospensioni, sia diurne che notturne, dell’attività lavorativa, tutti i mezzi di lavoro e i materiali dovranno essere raggruppati od allineati tutti sul lato del cantiere, il più lontano possibile dagli sbarramenti obliqui di deviazione e non in curva.

Il cantiere inteso come luogo fisico in cui vengono svolti i lavori non deve iniziare ad una distanza minore di 150 metri dallo sbarramento obliquo di deviazione.

All’interno dell’area di lavoro le operazioni manuali devono avvenire sempre davanti ad un autocarro in modo che questo serva da riparo, inoltre in tutte le lavorazioni rumorose vanno utilizzati ortoprotettori selettivi (che lascino passare la frequenza del parlato) o, se il livello di rumorosità lo consente, tappi.

Per tutte le disposizioni e norme comportamentali previste per la posa e rimozione della segnaletica di cantiere e gestione del cantiere nelle varie situazioni di traffico si rimanda a:

• norme di sicurezza e disposizioni per l’esecuzione di lavori sull’autostrada in presenza di traffico;

• DM 10 luglio 2002 disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categorie di strade, da adottare per il segnalamento temporaneo;

• Decreto interministeriale 04 marzo 2013;

• manuale per la sicurezza dell’operatore in autostrada.

Testate delle deviazioni

Lo sbarramento obliquo delle deviazioni, costituito da cartelli di obbligo di direzione e con i paletti verticali a strisce bianco/rosso riportanti una serie di lampeggianti a cascata, di norma, deve essere posizionato in corrispondenza di tratti di strada rettilinei e comunque in punti ove ne sia consentito l’agevole avvistamento a distanza da parte degli utenti; tale posizionamento garantisce anche maggiore sicurezza agli operatori all’interno del cantiere.

In testata subito dopo lo sbarramento obliquo dovrà essere posto il segnale mobile di protezione (Fig.II 401 Art.39 regolamento Codice della strada).

Sbandieramento

Lo sbandieramento per la segnalazione di rallentamento è effettuato facendo oscillare lentamente la bandiera: l’oscillazione deve avvenire orizzontalmente, all’altezza della cintola, senza movimenti improvvisi, con cadenza regolare, stando sempre rivolti verso il traffico, in modo da permettere all'utente in transito di percepire l’attività in corso ed effettuare una regolare e non improvvisa manovra di rallentamento.

La presegnalazione deve durare il minor tempo possibile ed i lavoratori che la eseguono si devono portare, appena possibile, a valle della segnaletica installata o comunque al di fuori di zone direttamente esposte al traffico veicolare.

Nella scelta del punto di inizio dell'attività di sbandieramento sono privilegiati i tratti in rettilineo; vengono evitati stazionamenti:

• in curva;

• immediatamente prima e dopo una galleria;

• all'interno di una galleria quando lo sbandieramento viene eseguito per presegnalare all'utenza

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la posa di segnaletica stradale.

Al fine di consentire un graduale rallentamento è opportuno che la segnalazione venga effettuata a debita distanza dalla zona dove inizia l'interferenza con il normale transito veicolare, comunque nel punto che assicura maggiore visibilità e maggiori possibilità di fuga in caso di pericolo.

Per l'esecuzione in sicurezza delle attività di sbandieramento gli operatori devono:

• scendere dal veicolo dal lato non esposto al traffico veicolare;

• iniziare subito la segnalazione;

• camminare sulla banchina o sulla corsia di emergenza fino a portarsi in posizione sufficientemente anticipata rispetto al punto di intervento in modo da consentire agli utenti un ottimale rallentamento;

• segnalare con lo sbandieramento fino a che non siano cessate le esigenze di presegnalazione;

• utilizzare dispositivi luminosi o analoghi dispositivi se l’attività viene svolta in ore notturne.

Nel caso in cui queste attività si protraggano nel tempo, per evitare pericolosi abbassamenti del livello di attenzione, gli sbandieratori devono essere avvicendati nei compiti da altri operatori.

Tutte le volte che non è possibile la gestione degli interventi a vista, gli operatori impegnati nelle operazioni di sbandieramento si tengono in contatto, tra di loro o con il preposto, mediante l’utilizzo di idonei sistemi di comunicazione di cui devono essere dotati.

In presenza di particolari caratteristiche planimetriche della tratta interessata (ad esempio, gallerie, serie di curve, svincoli...), lo sbandieramento può comprendere anche più di un operatore.

Spostamento a piedi

Lo spostamento a piedi su strade e autostrade aperte al traffico veicolare è consentito esclusivamente per effettive esigenze operative di intervento.

Nei casi in cui si rendono necessari gli spostamenti a piedi, gli stessi dovranno essere brevi, effettuati in unica fila, lungo il bordo della carreggiata, senza intralcio alla circolazione e sempre con lo sguardo rivolto verso il flusso veicolare in avvicinamento.

Nel caso in cui si rendano necessari spostamenti a piedi in maniera coordinata allo spostamento di un automezzo, dovrà sempre seguire gli addetti e si manterrà ad una distanza tale da preservarli dal rischio di investimento accidentale.

Senza un’adeguata e preventiva attività di presegnalazione all’utenza, commisurata alla tipologia di strada o autostrada, non sono consentiti spostamenti di personale a piedi:

• in galleria con o senza corsia di emergenza o banchina o marcia piedi;

• nelle immediate vicinanze degli imbocchi delle gallerie;

• nelle immediatevicinanze delle uscite delle gallerie;

• in curva;

• nelle immediate vicinanza delle uscite dalle curve;

• lungo i tratti o opere d’arte sprovvisti di corsia di emergenza o banchina;

• in condizioni di scarsa visibilità.

• in caso di impossibilità di sosta dell’autoveicolo in prossimità del luogo di intervento.

Gli spostamenti a piedi non sono effettuati in caso di nebbia, precipitazioni nevose, di notte o, comunque, in condizioni che possano gravemente limitare la visibilità o le caratteristiche di aderenza della pavimentazione, salvo le situazioni di comprovata emergenza, secondo quanto previsto al punto 2.2 del Decreto Interministeriale 04 marzo 2013.

Veicoli e mezzi operativi

Modalità di sosta o di fermata del mezzo

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La sosta, o anche la sola fermata, costituisce fattore di rischio e pertanto saranno consentite unicamente per eseguire le operazioni di posa in opera delle segnaletiche temporanee, verifiche e controlli di rapida esecuzione e per la segnalazione di pericolo all'utenza.

La sosta avverrà comunque in zone con ampia visibilità, distanti da dossi, da curve, dall’ingresso di gallerie o immediatamente dopo l'uscita da una galleria.

Le soste necessarie per l’esecuzione delle operazioni di installazione e rimozione della segnaletica, saranno supportate da adeguata presegnalazione che consenta, con un buon anticipo, l'avvistamento del mezzo da parte dell'utenza veicolare.

Discesa dal mezzo

La discesa dai mezzi di servizio avverrà prioritariamente dal lato destro, cioè dal lato non esposto al traffico veicolare.

Nel caso di soste prolungate in corsia di emergenza o sulla banchina, a seconda della categoria di strada, il conducente e gli addetti rimarranno il meno possibile all’interno dell’automezzo o nelle sue immediate vicinanze.

Ripresa della marcia con l’automezzo

Prima di riprendere la marcia il conducente darà obbligatoriamente la precedenza ai veicoli sopraggiungenti, segnalando le sue intenzioni con gli indicatori luminosi di direzione ed i dispositivi lampeggianti di segnalazione che verranno spenti una volta inseriti nel normale flusso veicolare.

Marcia e manovre in corsia di emergenza o banchina

Le fermate, la marcia e qualsiasi manovra sulla corsia di emergenza o sulla banchine saranno effettuate a velocità moderata, previa attivazione dei dispositivi di segnalazione supplementari.

Attraversamenti a piedi delle carreggiate

Gli attraversamenti dovranno essere limitati ed effettuati garantendo le condizioni massime di sicurezza.

Nei casi in cui l'attraversamento venga consentito verranno adottate le seguenti cautele:

• gli addetti scaricheranno il segnale e il relativo supporto dal mezzo di servizio e si posizioneranno fuori dalla striscia continua di margine destro, prestando la massima attenzione e rivolgendo lo sguardo al traffico rimanendo in attesa del momento più opportuno per attraversare la carreggiata;

• dopo aver atteso il momento più opportuno un solo addetto per volta effettuerà l’attraversamento, tranne nel caso in cui è previsto il trasporto di cartelli segnaletici di notevoli dimensioni o in altri casi simili (in questo caso i due addetti si disporranno entrambi perpendicolarmente all’asse della carreggiata in modo da poter rivolgere entrambi lo sguardo verso il traffico sopraggiungente);

• l’attraversamento avverrà in condizioni di massima visibilità, perpendicolarmente alla carreggiata, nel minore tempo possibile, in un’unica soluzione, senza soste intermedie, con margine di sicurezza rispetto ai veicoli sopraggiungenti (dopo essersi accertati che nessun veicolo sia in arrivo o che il primo in arrivo sia sufficientemente lontano da garantire l’attraversamento stesso);

• l’attraversamento sarà effettuato tenendo i cartelli, il dispositivo luminoso e/o i supporti, sul lato destro del corpo al fine di evitare il possibile effetto vela (nell’attraversamento di rimozione, i cartelli e gli altri dispositivi andranno tenuti sul lato sinistro del corpo);

• non sarà consentito attraversare con più di due sacchetti di appesantimento per volta o con più di un cartello ed un sacchetto contemporaneamente;

• l’operazione di fissaggio del cartello avverrà, ove possibile, dall’interno della barriera

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spartitraffico e comunque evitando di girare le spalle al traffico in arrivo e l’attraversamento di ritorno sarà eseguito dopo essersi posizionati a monte del cartello appena posato, in attesa del momento opportuno per attraversare;

• in ogni caso, e soprattutto lungo i tratti a visibilità ridotta (ad esempio, in presenza di dossi o curve) l'attraversamento sarà preavvisato da adeguata presegnalazione (pannelli a messaggio variabile, ove possibile, dispositivi lampeggianti supplementari, sbandieramento o una combinazione di questi).

Situazioni di emergenza

Rimozione di ostacoli dalla carreggiata

La presenza di ostacoli sulla carreggiata dovrà comportare da parte degli operatori l’immediata comunicazione al CAU di A22 per richiedere la segnalazione e la rimozione dell’ostacolo. Contemporaneamente uno sbandieratore dovrà presegnalare la presenza dell’ostacolo all’utenza in transito fino alla sua rimozione.

Testate delle deviazioni

Lo sbarramento obliquo delle deviazioni, costituito da cartelli di obbligo di direzione e con i paletti verticali a strisce bianco/rosso riportanti una serie di lampeggianti a cascata, di norma, deve essere posizionato in corrispondenza di tratti di strada rettilinei e comunque in punti ove ne sia consentito l’agevole avvistamento a distanza da parte degli utenti; tale posizionamento garantisce anche maggiore sicurezza agli operatori all’interno del cantiere.

In testata subito dopo lo sbarramento obliquo dovrà essere posto il segnale mobile di protezione (Fig.II 401 Art.39 Regolamento Codice della Strada).

Rimozione della segnaletica

La rimozione dei cartelli segnaletici di deviazione avverrà con ordine inverso rispetto alle operazioni di posa in opera.

Segnaletica luminosa a carico dell’appaltatore

Nel rispetto del comunicato di servizio del 23 dicembre 2004 n. 197-2004 a carico dell’appaltatore durante tutti i lavori vi è l’onere della segnaletica luminosa e la sua gestione.

Il Direttore Lavori, una volta avuta la comunicazione dall’Ufficio Legale della avvenuta aggiudicazione dei lavori, indice una riunione con l’impresa, con il caposervizio del CSA e con il CSE al fine di definire le modalità e le tempistiche relative alla gestione della segnaletica di cantiere. Di volta in volta lo schema adottato dovrà essere approvato dalla Direzione Tecnica Generale in accordo con il CSE. Le Imprese, nel redigere il proprio POS, dovranno tener conto di quanto sopra esposto,. Al POS, che dovrà essere approvato prima dell’inizio dei lavori di cui trattasi dal CSE, dovranno allegare “schemi di segnaletica e di regolamentazione del traffico” conformi a quanto previsto dal Nuovo Codice della Strada e dal vigente regolamento di attuazione. Le Imprese dovranno provvedere ad attuare quanto prescritto nelle autorizzazioni per la eventuale riduzione di carreggiate, aperture di varchi ecc. Le stesse imprese dovranno inoltre verificare all’inizio ed al termine delle attività lavorative che la segnaletica, non abbia subito danneggiamenti, manomissioni ecc. Il datore di lavoro, a norma dell’art.164 del D.Lgs.81/2008 deve provvedere affinché:

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• il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza venga informato di tutte le misure adottate e da adottare riguardo alla segnaletica di sicurezza impiegata all’interno e all’esterno del cantiere;

• i lavoratori siano informati di tutte le misure adottate riguardo alla segnaletica di sicurezza impiegata all’interno e all’esterno del cantiere;

• il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e i lavoratori ricevano una formazione adeguata, in particolare sotto forma di istruzioni precise, che deve avere per oggetto specialmente il significato della segnaletica di sicurezza.

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CAPITOLO 6

MISURE DI COORDINAMENTO relative all’uso comune, da parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione dei lavori finalizzata alla sicurezza di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.3.4 e 2.3.5

Premessa La regolamentazione dell’uso comune di attrezzature, apprestamenti, infrastrutture, mezzi logistici e/o di protezione collettiva che saranno presenti in cantiere viene di seguito riportata al fine di:

− individuare il soggetto che li deve allestire, mettere in atto e garantire la loro manutenzione;

− stabilire chi li deve utilizzare e quando;

− definire le modalità e le procedure di utilizzo;

− evitare la duplicazione degli allestimenti.

6.1. ATTRIBUZIONE DELLE RESPONSABILITÀ IN MATERIA DI SICUREZZA NEL CANTIERE DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) e seguenti

Prima dell’inizio dei lavori ogni Impresa dovrà fornire al CSE, inserendoli e/o allegandoli al proprio POS:

− i nominativi dei soggetti incaricati che avranno compiti e responsabilità operative per la gestione della sicurezza in cantiere;

− le deleghe, sottoscritte per accettazione da ogni incaricato, con le competenze e gli obblighi relativi alla sicurezza;

− la copia degli attestati di formazione generale e formazione specifica prevista per ognuno di essi, nel rispetto delle disposizioni emanate dall’accordo tra i Ministeri competenti ed approvate in sede di Conferenza Stato-Regioni del 21.12.2011 e del 22.02.2012.

Si precisa inoltre che: a) Prima dell’inizio dei lavori ogni impresa affidataria dovrà consegnare al CSE lo schema

dell'organigramma generale che sarà successivamente esposto nell'ufficio di cantiere. In questo ambito dovrà in particolare stabilire l'organizzazione della gestione delle emergenze (primo soccorso e antincendio) decidendo di comune accordo con le altre imprese e lavoratori autonomi se, per esempio, si prevederà una solo squadra addetti al primo soccorso comune per tutti. Nella parte terza del presente PSC viene riportato, a titolo di esempio, uno schema dell'organigramma di cantiere generale.

b) Ogni Impresa dovrà provvedere anche alla divulgazione a tutto il proprio personale dei dati relativi all’organigramma ed ai nominativi dei soggetti incaricati della gestione della sicurezza in cantiere. A titolo di indirizzo informativo e non esaustivo qui di seguito si riportano i compiti più importanti dei soggetti che dovranno essere presenti nell’organigramma di cantiere precisando che, nell’ambito delle proprie competenze, ognuno avrà la piena responsabilità in merito all’ottemperanza delle prescrizioni di sicurezza previste per legge e/o dal presente PSC. A seguito di nomina scritta da parte del Datore di Lavoro, un solo soggetto potrà ricoprire più incarichi (esempio: Direttore di cantiere + Capocantiere; Addetto al Primo soccorso e

all’antincendio ecc.).

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Direttore di cantiere e Responsabile per la Sicurezza in Cantiere

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 6 e lett. b)

Il Direttore di cantiere è tenuto a vigilare sull’osservanza del PSC, congiuntamente al Coordinatore per l’Esecuzione – CSE (ciascuno nell’ambito delle proprie competenze). Dovrà adempiere alle disposizioni impartite dal CSE per l’attuazione di quanto previsto nel PSC e dovrà collaborare con lo stesso in maniera fattiva per cercare di ottenere il miglioramento della sicurezza dei Lavoratori in cantiere. Predisporrà, vigilerà e verificherà affinché il Capo Cantiere, i Preposti, le Maestranze e quanti altri saranno impegnati nella realizzazione dei lavori eseguano i lavori nel rispetto del presente PSC e delle leggi vigenti, del progetto e delle norme di buona tecnica. Istruirà il Capo Cantiere con tutte le informazioni necessarie alla esecuzione dei lavori in sicurezza e disporrà per l’utilizzo di mezzi, attrezzi e materiali verificandone la rispondenza alla normativa ed alle omologazioni obbligatorie. Accerterà inoltre che i vari addetti all’utilizzazione delle stesse siano in possesso dei necessari requisiti. È preferibile che anche il Responsabile per le emergenze coincida con la figura del Direttore di Cantiere e/o del Capo Cantiere. La scelta dell’Impresa deve comunque tenere conto di chi può maggiormente garantire la propria presenza in cantiere. Capo Cantiere DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 6

Opererà alle dirette dipendenze del Direttore di Cantiere e presiederà all’esecuzione delle fasi lavorative vigilando affinché:

− i lavori vengano eseguiti correttamente e nel rispetto delle misure di prevenzione;

− vengano utilizzati da tutti i Dispositivi di Protezione Individuali necessari per le lavorazioni in corso;

− non vengano comunque eseguiti lavori con rischi particolari o non sufficientemente programmati.

Il Capo Cantiere dovrà conoscere perfettamente il progetto esecutivo delle opere da eseguire, il PSC ed il/i POS al fine di acquisire la conoscenza delle lavorazioni ed attività previste, delle eventuali sovrapposizioni ed interferenze e dei relativi rischi connessi. Fornirà ai Preposti le istruzioni necessarie per svolgere i lavori in sicurezza. Disporrà affinché tutte le macchine e le attrezzature siano utilizzate correttamente e mantenute in efficienza. In particolare, egli dovrà:

− rendere edotti i Lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme essenziali di prevenzione, le disposizioni e le procedure esecutive del PSC e del/i POS;

− assicurarsi che tutti i Lavoratori facciano realmente uso dei DPI messi a loro disposizione;

− provvedere all’esposizione della segnaletica di sicurezza, avendo cura di aggiornarla costantemente, secondo le esigenze delle fasi lavorative in atto;

− curare costantemente la giusta collocazione delle opere necessarie per la protezione collettiva in generale (recinzioni, parapetti, mantovane, tettoie, protezione degli scavi, della

viabilità ecc.);

− assicurarsi che il personale presente in cantiere (specialmente autisti, operatori di mezzi,

fornitori ecc.) conosca i luoghi di lavoro in cui dovrà spostarsi e operare;

− assicurarsi della conformità delle macchine, utensili ed attrezzature che verranno utilizzate in cantiere, verificando la validità della documentazione in dotazione alle stesse;

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− verificare che anche le macchine e le attrezzature di terzi che entrano in cantiere (fornitori,

subappaltatori, Lavoratori autonomi ecc.) siano utilizzate in modo corretto e risultino mantenute in efficienza;

− assicurarsi che i Lavoratori impegnati nelle varie fasi si passino le consegne sullo stato di avanzamento delle lavorazioni in cui sono impegnati e sulle disposizioni di sicurezza adottate e da rispettare;

− infine verificare che prima della chiusura serale del cantiere lo stesso sia stato messo in sicurezza (quadri elettrici, segnaletica, recinzioni, mezzi, viabilità ecc.).

Preposti (Assistenti e Capi Squadra) DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 3 e lett. b)

Presiederanno all’esecuzione di singole fasi lavorative in ottemperanza alle disposizioni del Capo Cantiere, vigilando affinché i lavori vengano eseguiti dalle maestranze correttamente e senza iniziative personali che possano modificare le disposizioni impartite per la sicurezza.

È anche opportuno che ad un Preposto sia dato l’incarico di “sostituto del Responsabile delle emergenze” (poiché è presumibile che sarà sempre presente in cantiere).

Maestranze (Numero e qualifiche dei Lavoratori dipendenti dell’Impresa) DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 7)

Sono tenute all’osservanza di tutti gli obblighi e doveri posti a carico dei Lavoratori dalle norme di legge e ad attuare tutte le disposizioni ed istruzioni ricevute dal Preposto incaricato, dal Capo Cantiere e dal Direttore di cantiere. Devono sempre utilizzare i DPI ricevuti in dotazione personale e quelli forniti di volta in volta per lavori particolari. Non devono rimuovere o modificare le protezioni ed i dispositivi di sicurezza ma segnalare al diretto superiore le eventuali anomalie o insufficienze riscontrate. Solo i Lavoratori che hanno in dotazione le macchine e le attrezzature, e quindi ne conoscono l’utilizzo ed hanno effettuato la formazione al riguardo, sono autorizzati a farne uso. Nel caso di lavorazioni su più turni, ogni Lavoratore dovrà passare le consegne a quello del turno successivo segnalandogli lo stato di avanzamento delle lavorazioni e la situazione in cui opererà in funzione della sicurezza. Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dai rischi (RSPP) DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 5)

E’ nominato dal Datore di Lavoro e deve essere in possesso di attitudini e capacità adeguate, documentate secondo quanto stabilito dal DLgs 81/2008 e smi, art. 32. I suoi compiti sono di supporto conoscitivo ed organizzativo per il Datore di lavoro, i Dirigenti ed i Preposti (DLgs 81/2008 e smi, art. 33, comma 3). Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Maestranze (RLS) DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 3)

Le sue funzioni generali sono di rappresentanza dei diritti del Lavoratore in merito al rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro (art. 50). Medico Competente DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 4)

E’ nominato dal Datore di lavoro e collabora con questi e con il RSPP. Le sue funzioni generali sono quelle di effettuare gli accertamenti sanitari preventivi e periodici; esprimere giudizi di idoneità alla mansione dei Lavoratori; fornire informazioni ai Lavoratori sul significato e sui risultati degli accertamenti.

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Deve inoltre documentare la salubrità degli ambienti di lavoro di cui trattasi dopo averne effettuato un sopralluogo (art. 25, comma 1, lett. l) o aver preso visione del PSC e del POS dell’Impresa. Incaricati prevenzione incendi e/o Primo Soccorso DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 3 e lett. b)

Si tratta dei Lavoratori designati dal Datore di lavoro incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze (art. 18, lett. b). Tali Lavoratori devono conseguire l’attestato di idoneità tecnica previsto per legge. Responsabili di altre ditte e lavoratori autonomi DLgs 81/2008 e smi, art. 26, comma 2, lett. a) e b)

Debbono cooperare nell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro anche informandosi reciprocamente, al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze tra i diversi lavori. La responsabilità diretta si estende inoltre a tutti i rischi specifici propri dell’attività lavorativa che svolgono. Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE) DLgs 81/2008 e smi, art. 92

Per conto del Committente, il Coordinatore per l’Esecuzione promuoverà la cooperazione ed il coordinamento di tutte le Imprese, Ditte e Lavoratori autonomi che saranno presenti sui lavori. 6.2. PIANIFICAZIONE DEI LAVORI FINALIZZATA ALLA SICUREZZA DI APPRESTAMENTI,

ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA DELL’AREA LOGISTICA DEL CANTIERE

6.2.1. Impianto di cantiere e opere provvisionali Dell’impostazione da dare al cantiere e dei requisiti ai quali deve rispondere si è trattato già nel Capitolo 3.3 dedicato all’area e organizzazione logistica del cantiere, al quale si rimanda per le procedure più comuni e significative contenute e dettagliate nel presente PSC. Si ricorda, tuttavia, alle Imprese affidatarie che provvederanno all’apprestamento del loro cantiere logistico che:

a) In fase di progettazione della sicurezza è stato ipotizzato un tipo di apprestamento promiscuo tra baraccamenti in cantiere costituiti da strutture prefabbricate modulari componibili (per i dettagli vedere anche i “costi della sicurezza” del presente PSC) e utilizzo di convenzioni con strutture esterne al fine di supplire alle eventuali carenze di servizi in cantiere; in tal caso copia di tali convenzioni dovranno essere tenute in cantiere ed essere portate a conoscenza dei lavoratori (secondo quanto previsto dall’Allegato XIII del DLgs

81/2008 e smi). b) Eventuali proposte alternative delle Imprese verranno vagliate al momento in cui le stesse

saranno formulate (di conseguenza, se necessario, verranno aggiornate anche le “Schede di

sicurezza per le fasi lavorative” relative all’allestimento del cantiere riportate nel presente

PSC).

− Fasi progressive dei lavori da eseguire per l’impianto del cantiere (se necessarie): 1) recinzione del cantiere e segnaletica stradale; 2) se necessario, adeguamento della viabilità per renderla idonea al transito in sicurezza di

autocarri, autogrù ecc.;

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3) eventuali scavi per il posizionamento sotterraneo degli impianti elettrici di cantiere, anche contemporaneamente al punto 2;

4) formazione eventuale dei basamenti dei baraccamenti; 5) posizionamento dei baraccamenti e completamento degli impianti elettrici di cantiere; 6) distribuzione delle macchine ed attrezzature.

− Disposizioni di sicurezza per il corretto montaggio di baraccamenti e servizi igienici e assistenziali costituiti da strutture prefabbricate modulari componibili (per quelli che saranno presenti in cantiere): 1) devono essere collegati elettricamente a terra, a protezione contro le scariche atmosferiche,

mediante conduttori di rame di sezione non inferiore a 25 mm2, bullonati o saldati alla struttura portante del locale e facenti capo ad un impianto di terra efficiente. Ciascun locale deve essere collegato al detto impianto di terra direttamente e non attraverso altri locali;

2) all’interno dei locali, all’arrivo della linea elettrica di alimentazione, deve essere installato un interruttore magnetotermico differenziale con sensibilità di intervento di 0,03 A. L’efficienza del suddetto interruttore deve essere verificata frequentemente, a mezzo dell’apposito pulsante di prova. L’impianto elettrico interno deve essere realizzato totalmente in tubazioni isolanti con giunzioni in apposite cassette di derivazione;

3) immediatamente all’esterno di tali locali, entro un raggio di 30 m, deve essere tenuto un estintore mobile del peso di almeno 6 kg, verificato almeno con cadenza semestrale da ditta specializzata.

− Impianto di terra: 1) l’impianto di terra deve essere realizzato con un unico anello per impianti di utilizzazione e di

protezione contro le scariche atmosferiche, nel rispetto della normativa vigente. I dispersori di terra devono essere contenuti in appositi pozzetti con coperchi di materiale non ferroso e dovranno essere segnalati con apposito cartello indicatore;

2) dell’impianto di terra deve essere redatto un elaborato planimetrico recante tutte le indicazioni ad esso relative (posizione dei dispersori ecc.) e lo stesso deve essere certificato – prima della sua messa in esercizio – da parte di ditta specializzata;

3) l’impianto deve essere denunciato alla ASL territorialmente competente per le verifiche di legge e in cantiere devono essere custodite le schede di denuncia vidimate dalla ASL ed i relativi verbali di verifica, a disposizione di eventuali ispezioni;

4) verificare spesso che i valori di resistività dell’impianto rientrino nella norma e che lo stesso sia mantenuto in perfetta efficienza.

− Quadri elettrici di distribuzione: 1) i quadri elettrici di distribuzione devono essere totalmente realizzati con apparecchiature del

tipo a tenuta stagna, con prese fornite di interblocco di sicurezza per assicurare il possibile inserimento e disinserimento della spina soltanto a circuito aperto;

2) all’arrivo della linea di alimentazione del quadro deve essere installato un interruttore magnetotermico differenziale con sensibilità di intervento adeguata (da 0,03 A a 0,05 A a

seconda della destinazione); 3) il grado di protezione di tali apparecchiature deve essere non inferiore a IP 55; 4) tutte le utenze con assorbimento maggiore di 1.000 W devono essere munite, a monte, di

interruttore onnipolare (neutro escluso) di corrente; 5) innanzi a ciascun quadro deve essere tenuta una pedana isolante, dalla quale effettuare

tutte le manovre.

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− Impianti fissi (piegaferro e tagliaferro elettriche, betoniera a bicchiere e molazza, elettriche ecc.): 1) tutte le macchine elettriche presenti in cantiere devono avere un interruttore di comando

generale facilmente accessibile e debbono essere collegate elettricamente a terra mediante conduttore di terra incorporato nel cavo di alimentazione e con conduttore esterno in rame (di sezione 16 mm

2), bullonato alla struttura metallica della macchina e collegato all’impianto

di terra unico del cantiere; 2) il cavo elettrico di alimentazione, ancorché integro nel suo rivestimento protettivo esterno,

deve essere ulteriormente protetto contro i pericoli di danneggiamento meccanico mediante interramento previo inserimento in apposita tubazione in PVC;

3) sull’incastellatura della macchina, all’arrivo della linea elettrica di alimentazione, deve essere installato un interruttore del tipo stagno e/o una presa del tipo interbloccato di sicurezza ed i cui ingressi ed uscita dei cavi devono essere perfettamente sigillati con appositi mastici autoestinguenti o con silicone;

4) poiché potrebbero essere sottoposti al raggio di azione di mezzi di sollevamento per lo scarico di materiali o per il sollevamento di quelli lavorati, al di sopra delle macchine è opportuno porre una solida impalcatura di altezza non superiore a 3 m.

6.2.2. Macchine e attrezzature di cantiere Gli automezzi, i macchinari e le attrezzature soggette ad omologazione, collaudo o verifiche dovranno:

− essere autorizzati (dal Responsabile dell’Impresa affidataria) ad accedere al cantiere solo se in regola con le certificazioni prescritte dalla normativa vigente;

− possedere una scheda dalla quale risulti l’avvenuto controllo e l’eventuale periodicità delle verifiche da fare;

− essere accompagnati sempre dalle certificazioni, in originale o in copia, per essere esibite agli organi preposti alla vigilanza; l’originale dei certificati o dei libretti, qualora tenuto negli uffici aziendali e non in cantiere, dovrà essere immediatamente inviato, se richiesto per un ulteriore controllo.

Dovranno essere:

− correttamente montate ed utilizzate (in conformità a quanto riportato nel Manuale delle

Istruzioni allegato ad ognuna di esse);

− mantenute in buono stato di funzionamento;

− verificate e sottoposte a prove e controlli periodici in base alle vigenti norme di legge (da

riportare in allegato allo specifico libretto in dotazione della macchina);

− manovrate esclusivamente da Lavoratori qualificati che abbiano ricevuto una formazione adeguata (e conforme a quanto stabilito nel Manuale delle Istruzioni).

Inoltre:

− la loro manovra non deve comportare rischi supplementari alla fase lavorativa per cui sono utilizzate, alla movimentazione ed al transito dei materiali e degli operai;

− deve essere prevista la predisposizione di adeguata segnalazione delle aree e delle postazioni dove verranno utilizzate;

− devono essere previste vie sicure per circolare nelle aree dove sono presenti ed utilizzate;

− deve essere prevista una idonea segnaletica con l’esplicito divieto di rimuovere i dispositivi di sicurezza ecc.

− i percorsi per la movimentazione dei carichi sospesi dovranno essere scelti in modo da evitare quanto più possibile che essi interferiscano con le zone in cui si trovano Maestranze al lavoro ecc.

I mezzi di sollevamento dovranno essere oggetto di denuncia agli organi competenti agli effetti delle verifiche di legge (quando previste).

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6.3. PIANIFICAZIONE DI ATTIVITÀ CON PROCEDURE COMUNI ANCHE A PIÙ IMPRESE, SQUADRE

DI LAVORATORI ECC. Le lavorazioni di seguito riepilogate verranno realizzate da squadre di lavoro che utilizzeranno con crescente familiarità sempre le stesse attrezzature, macchinari ecc., a vantaggio anche della memorizzazione delle procedure di sicurezza da adottare, che saranno anch’esse ripetitive. È bene anche ricordare che il tempo impiegato per una buona formazione ed informazione del personale, non rallenta la produzione (come può sembrare) ma aiuta nella programmazione dei lavori e dei suoi costi, limitando variabili onerose e non sempre prevedibili come sono gli infortuni sul lavoro.

Lavori di sbancamento e a sezione obbligata. Queste attività saranno necessarie soprattutto per eseguire:

− la preparazione del cantiere,

− gli scavi di fondazione,

− il convogliamento del sistema di smaltimento delle acque bianche e nere;

− la costruzione di cavidotti ecc.;

− la sistemazione della viabilità carraia e pedonale. Pianificazione delle attività:

- E’ presumibile che verranno eseguite direttamente dall’Impresa affidataria, sia nella preparazione dell’area del cantiere logistico che nelle successive opere di costruzione; solo in questo caso non sarà indispensabile disciplinarle in fase esecutiva anche con l’ausilio di “Riunioni di coordinamento”.

Procedure comuni da attuare:

- Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza degli operai nel campo di azione dell’escavatore e sul ciglio del fronte di attacco;

- ai Lavoratori deve essere fatto esplicito divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e, per quanto necessario in relazione all’altezza dello scavo o alle condizioni di accessibilità del ciglio della parte superiore, la zona di pericolo deve essere almeno delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo (parapetti e transenne mobili).

Prescrizioni da rammentare sempre:

- gli autocarri debbono essere fermi e con il freno di stazionamento inserito quando vengono caricati o utilizzano il ribaltabile;

- gli autocarri debbono utilizzare il telo per coprire il carico del cassone e per evitare polveri;

- per evitare che si sollevino polveri, se necessario, occorre bagnare convenientemente le piste;

- mantenere pulite le piste di servizio; verificarne il buono stato di compattazione e l’assenza di buche;

- segnalare con il girofaro quando il mezzo è in movimento;

- le interferenze di linee elettriche aeree debbono essere opportunamente segnalate e le zone in cui non può essere rispettata la distanza di sicurezza (variabile da 3 a 7 m dalle linee, a

seconda dei valori delle tensioni nominali di esercizio) debbono essere recintate e interdette a mezzi ribaltabili, autogrù ecc.. Nel caso in esame si veda quanto previsto in ordine alla liea aerea interferente sull’area di cantiere.

Oltre quanto riportato precedentemente, nei lavori di scavo a sezione obbligata con profondità maggiore a 1,50 m. è obbligatorio:

- procedere al puntellamento dello stesso con macchina escavatrice ferma e con benna poggiata a terra; il materiale scavato non deve essere posizionato al ciglio dello scavo;

- in alternanza con le operazioni di scavo si procederà al puntellamento inserendo prima i marciavanti (restando all’esterno dello scavo) e poi inserendo i puntelli metallici con vitoni registrabili (o legname a contrasto) progressivamente, dalla sommità degli scavi verso il fondo;

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- la discesa degli Operai nel fondo dello scavo deve avvenire utilizzando scale omologate (non

costruite in cantiere con legnami ecc.); le scale debbono fuoriuscire dallo scavo per almeno 1,00 m ed essere solidamente ancorate, per evitare il ribaltamento.

Le macchine escavatrici e le pale meccaniche, in genere, non sono abilitate per la movimentazione di carichi sospesi ed imbracati che, quindi, devono essere eseguite da mezzi idonei (autogrù, gru

gommate ecc., utilizzate sempre con stabilizzatori inseriti). Inoltre, dovrà essere proibito depositare materiali pesanti di qualsiasi natura presso il ciglio dello scavo, durante il corso di tutti i lavori. Lo stesso scavo verrà segnalato da appositi cartelli e delimitato con idonei parapetti. Se è indispensabile per eseguire alcune operazioni di lavoro (scarico di materiali, rinterri ecc.), i parapetti di protezione agli scavi dovranno essere rimossi per il minor tempo possibile soltanto per la larghezza che necessita, ma integrando la segnaletica con segnalazioni manuali e sotto la direzione del personale preposto. Movimentazione dei carichi. Queste attività saranno necessarie in ogni attività lavorativa, anche se eseguita da più Imprese e/o Lavoratori autonomi. Pianificazione delle attività:

- Andranno disciplinate in fase esecutiva anche con l’ausilio di “Riunioni di coordinamento”, quando necessario.

Procedure comuni da attuare:

- La movimentazione dei carichi avverrà soprattutto utilizzando autogrù e gru gommate o ancora con autocarri dotati di gruetta, che rispetteranno percorsi predefiniti e prescrizioni che saranno preventivamente impartite dai responsabili dell’Impresa affidataria per non interferire con le Maestranze;

- E’ anche possibile l’utilizzo di un tiro di portata non superiore a 200 kg sui ponteggi. Montaggio dei ponteggi metallici fissi a telai prefabbricati (o a tubo/giunti). Sarà necessario eseguire il montaggio dei ponteggi sui lati esterni dell’ampliamento dell’edificio commerciale Pianificazione delle attività:

- Il montaggio verrà eseguito presumibilmente dall’impresa alla quale verranno affidati i lavori, con operai propri, ma abilitati ai sensi dell’Allegato XXI.

Procedure più comuni da attuare:

- Insieme alla redazione del PiMUS l’Impresa che avrà la necessità di montare propri ponteggi dovrà verificare, se necessario anche con prove di trazione, la portanza dei tipi di ancoraggio scelti;

- Queste attività andranno disciplinate in fase esecutiva anche con l’ausilio di “Riunioni di coordinamento”, quando necessario.

Tutte le operazioni relative alla preparazione dei materiali, al tracciamento ed al montaggio del ponteggio dovranno avvenire sotto la diretta sorveglianza del Capo Cantiere (o del Preposto

incaricato) e in conformità ai contenuti del PiMUS che sarà redatto dall’Impresa incaricata. In particolar modo, il montaggio dovrà avvenire mediante:

− delimitazione ed interdizione provvisoria dell’area su cui verrà installato il ponteggio;

− montaggio del ponteggio secondo il piano predisposto, in cui sono state dettagliate le fasi e le sequenze degli interventi;

− delimitazione ed interdizione, per tutto il periodo delle lavorazioni, delle zone adibite a carico e scarico del materiale;

− eventuale convogliamento e discesa dei calcinacci di risulta a mezzo di canali conici inseriti tra loro fino a 2 m da terra ecc.;

− idonea segnaletica diurna e notturna per segnalare gli ingombri ed i pericoli.

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Per la rimozione dei ponteggi valgono tutte le procedure ed accortezze indicate per il montaggio; naturalmente invertendo le priorità delle fasi operative. Verifiche periodiche e pulizia del cantiere. Queste attività saranno necessarie soprattutto per eseguire la pulizia ed il mantenimento in ordine e sicurezza di tutto il cantiere. Pianificazione delle attività:

- Queste attività - anche se già inserite anche nel Cronoprogramma dei lavori e nelle Schede di sicurezza per fasi lavorative - saranno meglio definite dal CSE durante le “Riunioni di coordinamento” che precederanno l’inizio di ogni macrofase lavorativa ed eseguite da ogni impresa direttamente coinvolta, secondo quanto disposto dagli artt. 95 e 96 del DLgs 81/2008 e smi.

- E’ anche necessario rammentare che queste attività saranno a cura, per quanto di propria pertinenza, di tutte le Imprese esecutrici durante l’esecuzione dei lavori a loro affidati.

Procedure comuni da attuare:

- E’ necessario stabilire e cadenzare le seguenti verifiche periodiche: a) di tutte le opere provvisionali, i macchinari, i ponteggi, i trabattelli ecc., in uso presso il

cantiere per evitare che il ripetersi di impercettibili modifiche possano col tempo provocare modifiche sostanziali a scapito della sicurezza;

b) degli impianti di terra, dell’isolamento di cavi, di quadri elettrici ecc.; c) per la pulizia dello stesso cantiere, con particolare riferimento alle zone logistiche

(spogliatoi, refettorio, bagni ecc.), in quanto questa attività non costituisce soltanto adempimento alle norme d’igiene sul lavoro ma anche prevenzione degli infortuni e sicurezza nelle costruzioni.

Attività di casseratura, armature in ferro e getti di cls. Queste attività saranno necessarie soprattutto per eseguire:

− le opere in c.a. relative all’ampliamento dell’edificio,

− le fondazioni della pensilina e delle torri faro,

− la formazione della vasca di accumulo se non prefabbricata. Pianificazione delle attività:

- E’ presumibile che verranno eseguite direttamente dall’Impresa affidataria, pertanto non sono previsti particolari coordinamenti con altre ditte interferenti salvo quanto riguardi i fornitori di calcestruzzo e ferro d’armatura.

Procedure da attuare :

- La posa in opera di normali casserature e del ferro per il c.a. (strettamente connesse tra loro) possono essere considerate come lavorazioni compatibili tra loro e non interferenti ma dovrà comunque essere evitato che avvengano contemporaneamente sulla stessa parte di struttura ecc. che è in corso di realizzazione (movimenti e azioni naturali per una lavorazione possono

diventare di disturbo per altre, un danno alla sicurezza).

- Mentre i getti di cls. (anche quelli con la pompa) dovranno avvenire solo a lavorazioni di preparazione ultimati, avendo l’accortezza di:

a) verificare la stabilità del percorso di avvicinamento delle betoniere e della base del posizionamento della pompa;

b) vincolare l’estremità della tubazione flessibile per evitare che la pressione e le frustate conseguenti possano provocare danni agli operai.

Lavori in muratura.

Queste attività saranno necessarie per eseguire lavori vari, collegati alla realizzazione di impianti, piazzole, cordonate, marciapiedi, pavimenti ecc.

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Pianificazione delle attività

- E’ presumibile che verranno eseguite direttamente dall’Impresa affidataria, pertanto non sono previsti particolari coordinamenti con altre Ditte interferenti, salvo quanto previsto nel presente PSC.

Procedure da attuare

- E’ opportuno ricordare che:

− la costruzione di parti in muratura, nei lavori in quota, richiede attenzione soprattutto per quanto riguarda il rischio di caduta dall’alto di persone o oggetti;

− è indispensabile che il piano di lavoro sul ponteggio sia ordinato, non sovraccaricato e il più possibile libero e in modo che non si verifichino interferenze tra persone che lavorano sullo stesso piano di lavoro o su piani diversi;

− è opportuno utilizzare a terra l’idonea attrezzatura (clipper) per il taglio di mattoni o di blocchi, onde evitare la formazione di schegge taglienti (taglio, pericolo per gli occhi);

− l’utilizzo di malte in quota può provocare, oltre al rischio da contatto, anche momentanea perdita della vista e di equilibrio.

Lavori di lattoneria e vari. Queste attività saranno necessarie soprattutto per eseguire il convogliamento delle acque meteoriche raccolte nella copertura del nuovoampliamento e discendenti. Pianificazione delle attività:

- E’ presumibile che il montaggio venga eseguito direttamente dall’Impresa affidataria dei lavori sopra elencati, ma non si esclude che possa essere coinvolta anche altra ditta specializzata (idraulico/lattoniere) utilizzando i ponteggi già in uso.

Se si verificherà l’ipotesi di pluralità di Imprese e/o Lavoratori autonomi: a) queste attività andranno disciplinate in fase esecutiva anche con l’ausilio di “Riunioni di

coordinamento”; b) la Ditta specializzata, che in alternativa all’impresa principale esegue queste lavorazioni

dovrà provvedere a fornire una integrazione della formazione ed informazione dei propri dipendenti sull’utilizzo dei ponteggi ecc. posti in opera dall’Impresa affidataria.

Procedure comuni da attuare:

- In ogni caso, qualunque sia l’Impresa che dovrà eseguire queste attività, dovrà tenere presente che le dotazioni di sicurezza per queste lavorazioni richiedono sempre:

− l’installazione di appropriate opere provvisionali per lavorazioni in quota (rischi: caduta

dall’alto);

− l’uso di attrezzatura da taglio: seghe, forbici, flessibili ecc. (rischi: taglio, elettrocuzione,

polveri);

− l’uso di apparecchi elettrici (Rischi: elettrocuzione, folgorazione);

− l’uso di solventi e sigillanti (rischio chimico da inalazione e/o contatto). Impianti tecnologici vari. Queste attività saranno necessarie soprattutto per eseguire la costruzione dell’impianto elettrico, elettronico, di illuminazione, idraulico ed aeraulico ecc. Pianificazione delle attività:

- E’ presumibile che parte di queste attività vengano eseguite da ditte specializzate, incluse le tracce, i rinzaffi ecc..

- Nell’eventualità che invece siano coinvolte più imprese, queste attività andranno disciplinate in fase esecutiva anche con l’ausilio di “Riunioni di coordinamento”.

Procedure da attuare:

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- E’ opportuno che l’esecuzione di questo tipo di lavorazioni inizi dall’alto verso terra, per evitare interferenze lavorative che possono essere riconducibili anche semplicemente a più squadre di Lavoratori della stessa Impresa che operano contemporaneamente.

- L’eventuale lavoro contemporaneo tra due Imprese (che è compatibile, se ben gestito) dovrà avvenire anche attraverso le “Riunioni di coordinamento” in corso d’opera, che può essere ipotizzato come segue:

− è probabile che l’Impresa affidataria delle opere edili si occupi di formare le tracce, i fori ed i successivi rinzaffi per l’inserimento sottotraccia dei corrugati che serviranno alla Ditta specializzata per gli impianti elettrici ecc., per lo sfilaggio/montaggio dei cavi, il montaggio delle scatole di derivazione, dei quadri di piano, del quadro generale ecc.;

− nel caso, le due Imprese potranno lavorare contemporaneamente in quanto le fasi e procedure sono state così definite: 1) segnalazione a mezzo di gessi colorati ecc. dei percorsi, degli ingombri dei quadri,

scatole ecc; 2) formazione di tracce da parte dell’Impresa affidataria, a partire dalle quote più alte

verso il piano terra; 3) a seguire, sfalsando le zone di intervento rispetto all’Impresa che esegue le tracce, la

Ditta specializzata per gli impianti elettrici provvederà alle proprie lavorazioni (infilaggio

di cavi ecc.); 4) le lavorazioni di rifinitura da parte dell’Impresa edile e le lavorazioni degli allacci e

collaudi da parte della Ditta specializzata potranno procedere con lo stesso criterio, senza creare reciproche interferenze.

Lavori di posa di pietre naturali, blocchi, piastrelle e lastre, rivestimenti. Queste attività saranno necessarie soprattutto per la realizzazione di cordonate, marciapiedi, pavimentazioni ecc. Pianificazione delle attività:

- E’ presumibile che queste lavorazioni vengano svolte direttamente impresa affidataria, ma non si esclude che possa essere coinvolta anche altra ditta specializzata utilizzando i ponteggi già in uso.

Se si verificherà l’ipotesi di pluralità di Imprese e/o Lavoratori autonomi:

- queste attività andranno disciplinate in fase esecutiva anche con l’ausilio di “Riunioni di coordinamento”;

- la Ditta specializzata, che in alternativa all’impresa principale esegue queste lavorazioni dovrà provvedere a fornire una integrazione della formazione ed informazione dei propri dipendenti sull’utilizzo dei ponteggi ecc. posti in opera dall’Impresa affidataria.

Procedure da attuare:

- La preparazione e la posa spesso presentano, oltre ai rischi di ”elettrocuzione, caduta dall’alto;

polvere nella preparazione; irritazione della pelle per contatto”, anche quelli derivanti dall’uso di colle sintetiche (irritazione delle mucose, bruciore agli occhi, dermatiti da contatto, disturbi

del sistema nervoso) e dai prodotti con i quali vengono effettuate le sigillature e/o stuccature (idem).

- Sono inoltre possibili rischi di infortunio nella predisposizione del materiale derivanti dal taglio a misura delle piastrelle e delle lastre (ferita da taglio) o da una loro eventuale rottura (formazione di schegge).

- La scelta di lastre con dimensioni e peso limitato consente che sia posta in opera con una sensibile riduzione dei rischi.

Tinteggiature. Queste attività possono essere considerate come lavori da eseguire prima della messa in esercizio

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dell’ampliamento dell’edificio commerciale. Pianificazione delle attività:

- E’ presumibile che questa attività venga eseguita dalla stessa Impresa edile o da una Ditta specializzata.

- In ogni caso anche queste attività, se necessario, andranno disciplinate in fase esecutiva anche con l’ausilio di “Riunioni di coordinamento”.

Procedure da attuare:

- La Ditta dovrà essere autorizzata ad utilizzare l’energia elettrica già presente in cantiere o, in alternativa, dovrà provvedere autonomamente con un gruppo elettrogeno proprio ecc.

- Le interferenze lavorative possono essere notevolmente attenuate se verranno coordinate le esigenze dei camminamenti e dei percorsi, in particolar modo se sono presenti trabattelli e/o ponteggi.

Lavori di finitura e collaudazione. Queste lavorazioni richiedono l’impiego di Maestranze di varie estrazioni, per cui si raccomanda ancora di seguire le fasi lavorative che verranno dettagliate dalle varie Imprese nei propri “Programmi di lavori dettagliati” che dovranno inserire nel proprio POS e che dovranno essere approvato dal CSE. Chiusura del cantiere. Lo smontaggio dei baraccamenti e la chiusura del cantiere va considerata ancora come parte integrante delle lavorazioni; perciò è necessario che venga mantenuto un livello di attenzione alle operazioni da svolgere pari a quello mantenuto in tutte le precedenti lavorazioni. Pianificazione delle attività:

- Per la rimozione del cantiere è indispensabile rispettare tutte le procedure e cautele indicate per la sua installazione; naturalmente invertendo le priorità delle fasi operative.

Procedure comuni da attuare:

- Progressione delle fasi operative: 1) disattivazione degli impianti; 2) rimozione delle macchine ed attrezzature fisse; 3) rimozione dei baraccamenti; 4) rimozione dei basamenti e delle piste; 5) rimozione della recinzione provvisoria del cantiere.

6.4. RISCHI DERIVANTI DALL’USO DI ATTREZZATURE Si rammenta che le attrezzature di lavoro sono quelle definite dall’art. 69 del DLgs 81/2008 e smi e comprendono “qualsiasi macchina, apparecchio, utensile od impianto destinato ad essere usato durante il lavoro”. Le attrezzature che verranno utilizzate rientrano nelle scelte autonome delle Imprese esecutrici, ma devono possedere caratteristiche tali da soddisfare i requisiti di sicurezza richiesti dall’art. 70 del DLgs 81/2008 e smi. Dopo che le attrezzature sono poste in opera, ma prima della loro messa in servizio, ogni Ditta che le utilizzerà dovrà comunque procedere ad una valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Possono infatti verificarsi rischi inaccettabili collegati alle attrezzature di lavoro, per i seguenti motivi:

− modalità di organizzazione del lavoro;

− natura del posto di lavoro;

− incompatibilità tra le singole attrezzature;

− effetto cumulativo dovuto al funzionamento di diverse attrezzature (ad esempio: rumore,

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AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI 81/109

calore eccessivo ecc.);

− interpretazione diversa dei requisiti minimi fra le diverse attrezzature in uso;

− mancanza di norme. Inoltre la stessa Impresa dovrà controllare che:

− le istruzioni del fabbricante siano adeguate e rispettate e che tutti gli accorgimenti di sicurezza previsti dallo stesso sono sempre funzionanti;

− la progettazione ergonomica dell’attrezzatura e del luogo di lavoro si armonizzino all’addetto che svolge il lavoro;

− lo stress fisico e psicologico della persona che esegue il lavoro rientrino entro limiti ragionevoli;

− le attrezzature soddisfino le specificazioni tecniche del fabbricante anche con riferimento al posto di lavoro ed alle circostanze in cui saranno impiegate;

− risultino soddisfatte le esigenze aggiuntive che si applicano al posto di lavoro. Per la valutazione anzidetta le relative norme possono essere attinte dalle istruzioni d’uso redatte dai fabbricanti, dagli elenchi di controllo delle misure protettive, nonché dai riferimenti a criteri di buona tecnica e dalla normativa nazionale ed europea. Ogni Impresa dovrà farle proprie ed integrarle nel proprio POS adattandole alle caratteristiche specifiche di ogni suo macchinario/attrezzatura. (E’ opportuno che nel POS vengano riportate direttamente le “Schede di sicurezza per l’impiego di

macchinari ed attrezzature tipo” che presumibilmente verranno utilizzate nel corso dei lavori e

utilizzate nell’ambito della formazione ed informazione del personale aziendale).

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82/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

CAPITOLO 7

MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO, NONCHÉ DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE, fra CSE e Datori di lavoro (e tra questi ed eventuali lavoratori autonomi)

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punti 2.3.1 e 2.3.5

Premessa Questo PSC contiene la pianificazione della gestione della sicurezza in cantiere elaborata in fase di progettazione dal CSP. Per questo motivo - per quanto non è possibile specificare in questa fase preventiva e di progetto - è demandato al CSE l’obbligo di aggiornare e dettagliare le prescrizioni operative che saranno necessarie per coordinare le interferenze tra le lavorazioni e il possibile sfasamento spaziale e temporale delle stesse. E’ necessario tuttavia chiarire che, in fase di esecuzione, non sarà il solo CSE a dover verificare “con opportune azioni di coordinamento e controllo” che vengano applicate dalle Imprese affidatarie e/o esecutrici e dai Lavoratori autonomi le disposizioni loro pertinenti (art. 92 del DLgs

81/2008 e smi). Infatti anche ogni Impresa affidataria dovrà:

− verificare le condizioni di sicurezza dei lavori che le sono stati affidati contrattualmente e la corretta applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del PSC e delle relative procedure di lavoro (art. 97);

− coordinare gli interventi di eventuali Imprese subappaltatrici e Lavoratori autonomi che opereranno per suo conto (art. 94, 95 e 96);

− verificare la congruenza dei POS delle eventuali Imprese subappaltatrici rispetto al proprio, prima di trasmetterli al CSE (art. 101).

Pertanto è necessario rimarcare la diversità del ruolo di CSE rispetto a quello del Direttore di cantiere che opera con delega del Datore di lavoro dell’Impresa affidataria. Il ruolo del CSE sarà infatti di alta sorveglianza e di macrocoordinamento per quanto riguarda la configurazione generale delle lavorazioni. Mentre quello dell’Impresa affidataria sarà - con l’ausilio delle figure operative presenti in cantiere - di vigilanza operativa, di microcoordinamento e di puntuale e stringente vigilanza in ogni momento delle fasi lavorative in corso.

Si rammenta inoltre ad ogni impresa che, una volta avvenuta l’assegnazione dell’appalto in oggetto, ma prima di dare inizio alle attività lavorative, verrà redatto e sottoscritto tra le parti:

a) il “Verbale di verifica del POS e degli Allegati richiesti” che, solo con “l’esito positivo” delle suddette verifiche, autorizza l’ingresso e l’inizio dei lavori (art. 101, comma 3);

b) il “Verbale di sopralluogo congiunto” sullo stato dei luoghi di lavoro; c) il “Verbale di cooperazione e coordinamento preliminare” delle possibili interferenze con le

altre attività presenti nei luoghi di lavoro e/o nelle aree limitrofe. 7.1. COORDINAMENTO TRA LE IMPRESE CHE INTERVERRANNO NEL CORSO DEI LAVORI L’attuazione del coordinamento avverrà, in fase esecutiva, anche in funzione dei POS che le Imprese affidatarie e le altre Imprese coinvolte nell’esecuzione dei lavori presenteranno prima dell’inizio delle proprie attività. Ogni Impresa affidataria coordinerà gli interventi di protezione e prevenzione in cantiere, (DLgs

81/2008 e smi, Titolo IV, articoli 96 e 97), ma tutte le altre Imprese esecutrici che saranno autorizzate per eseguire subappalti, noli a caldo, forniture in opera ecc., dovranno:

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− accettare il presente PSC (e le eventuali successive integrazioni) sottoscrivendolo anche come informazione ricevuta ai sensi dell’art. 26 del DLgs 81/2008 e smi, prima dell’inizio dei lavori di cui trattasi;

− redigere il proprio “Piano Operativo di Sicurezza - POS” per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori (che però non può essere in contrasto con il presente PSC);

− osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 15 del DLgs 81/2008 e smi;

− curare, ciascuna per la parte di competenza, in particolare (dall’art. 95): a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; b) la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali

posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione; c) le condizioni di movimentazione dei vari materiali; d) la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli

impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei Lavoratori;

e) la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;

f) l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro;

g) la cooperazione tra Datori di lavoro e Lavoratori autonomi; h) le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del

cantiere.

7.2. COORDINAMENTO TRA IL CSE E LE IMPRESE CHE INTERVERRANNO NEL CORSO DEI LAVORI Sarà invece compito del Coordinatore per l’Esecuzione dei lavori (DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV,

art. 92, comma 1):

− verificare con opportune azioni di coordinamento e di controllo, l’applicazione, da parte delle Imprese e dei Lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel PSC, di cui all’art. 100, e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;

− verificare l’idoneità dei POS (redatti dalle Imprese), da considerare come “Piano complementare di dettaglio del PSC”, di cui all’art. 100, assicurandone la coerenza con quest’ultimo;

− adeguare il PSC di cui all’art. 100 in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle Imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere;

− verificare che le Imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi POS;

− organizzare tra i Datori di lavoro, ivi compresi i Lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.

In particolar modo durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, sarà compito del CSE verificare - con la frequenza che egli stesso riterrà necessaria - la compatibilità della relativa parte del PSC con l’andamento reale dei lavori ed eventualmente disporre gli aggiornamenti necessari per la tutela dei Lavoratori. Gli aggiornamenti delle procedure e del coordinamento delle fasi lavorative da eseguire avverranno anche con l’ausilio dei verbali di “Riunioni di coordinamento in fase preliminare ed esecutiva” e dei verbali di “Visite ispettive e di verifica sullo stato della sicurezza in cantiere” che saranno redatti a cura dello stesso CSE. In questo caso sarà necessario precisare:

a) nei “Verbali di coordinamento preliminare”

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84/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

b) nei “Verbali di coordinamento in corso d’opera” c) nei “Verbali di visita e controllo in cantiere”

che “essi costituiscono integrazione e dettaglio al “PSC di progetto”, ai sensi del DLgs 81/2008 e smi, art. 92, comma 1, lettera b). Mentre, soltanto se le modifiche apportate al “PSC” dalle nuove interferenze saranno tali da rendere necessaria una completa riorganizzazione delle procedure dei lavori da eseguire, sarà opportuno riscriverlo completamente. Le Imprese affidatarie sono inoltre obbligate, se verrà loro richiesto, a redigere ed a inviare a mezzo fax o e-mail al CSE, almeno due giorni prima che le lavorazioni abbiano inizio, il “Programma di dettaglio delle attività settimanali” utilizzando il modello che segue:

Lavori di AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI PRESSO L’AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST

DLgs 81/2008 e smi, art. 92, comma 1, lettera c)

PROGRAMMA DI DETTAGLIO DELLE ATTIVITÀ DI CANTIERE che verranno svolte nella settimana dal ………. al ………. collegato al Cronoprogramma generale dei lavori

Da inviare al CSE almeno 2 giorni prima che le lavorazioni abbiano inizio.

Impresa affidataria: ………………………………..

Responsabile di cantiere: .............................................

Firma: …………………………………

N Impresa esecutrice

(subappaltatore ecc.)

Descrizione delle lavorazioni da

eseguire

UG (media

giornaliera)

Rischi connessi alle

attività (*)

* Numero equivalente al rischio: 1-Caduta dall’alto, 2-Seppellimento, 3-Elettrocuzione, 4-Rumore, 5-Inalazioni, 6-

Inciampo, 7-Taglio, 8-Abrasioni, 9-Vibrazioni, 10-Schizzi, 11-Tossico/Chimico, 12-Altri (indicare quali sono).

Spazio riservato al CSE:

Verifiche in Cantiere / Azioni di coordinamento

Se necessario, anche i tempi di esecuzione previsti nel “Cronoprogramma dei lavori”, le “Procedure di sicurezza” e le “Schede di sicurezza per fasi lavorative” saranno perfezionate, in fase esecutiva e di reale coordinamento, in funzione dell’effettivo avanzamento dei lavori. Tutte le Imprese affidatarie e/o esecutrici (e i Lavoratori autonomi contrattualizzati dal Committente) che interverranno nel corso dei lavori sono obbligate a partecipare alle “Riunioni

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di coordinamento”, promosse dal CSE o dalle varie Imprese affidatarie per illustrare quali saranno le prescrizioni e gli obblighi, in materia di sicurezza, che dovranno rispettare nel corso dei lavori. La custodia dei “Verbali di coordinamento preliminari e in corso d’opera”, dei “Verbali di visita e controllo in cantiere” (ed eventualmente del “Giornale di Cantiere”) sarà a cura di ogni Impresa affidataria. Si rammenta alle Imprese che per l’inosservanza delle norme di sicurezza vigenti in generale e dei contenuti del PSC in particolare, lo stesso CSE potrà adottare i provvedimenti che riterrà più opportuni tra quelli compresi nel Titolo IV, art. 92, del DLgs 81/2008 e smi. Inoltre, le Imprese affidatarie e tutte le altre Ditte interessate dai lavori dovranno tener conto che anche le presenze in cantiere di eventuali fornitori esterni e di visitatori debbono essere opportunamente disciplinate, in quanto possono essere coinvolti o divenire essi stessi fonte di pericoli attivi e passivi. Se necessario, l’informazione nei confronti degli Utenti dovrà avvenire - oltre che con la segnaletica regolamentare - anche a mezzo di eventuale affissione di avvisi ecc. per divulgare e segnalare i potenziali pericoli e le regole comportamentali per evitarle. 7.3. FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE Tutte le Imprese che saranno coinvolte nell’esecuzione dei lavori dovranno provvedere alla formazione, informazione e addestramento del proprio personale secondo quanto disposto:

− dal DLgs 81/2008 e smi, Titolo I, Sezione IV, articoli 36, 37 e 73;

− dagli Accordi Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 che disciplinano: a) le modalità della formazione ed aggiornamento dei Lavoratori, dei Dirigenti e dei Preposti

ai sensi del DLgs 81/2008 e smi; b) i contenuti minimi e la durata dei corsi.

− dagli Accordi Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 che individuano le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione, in attuazione dell’art. 73 comma 5 del DLgs 81/2008 e smi;

7.4. CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Il Datore di lavoro di ciascuna Impresa esecutrice dovrà documentare al CSE:

− di aver consultato il RLS e di avergli fornito eventuali chiarimenti, se richiesti, sia per quanto riguarda i contenuti del PSC che del proprio POS;

− di aver provveduto, se necessario, allo scambio di informazioni con gli RLS delle altre Imprese operanti in cantiere, al fine di favorire il coordinamento tra gli stessi finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere (art. 92, comma 1, lett. d).

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CAPITOLO 8

ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI e riferimenti telefonici delle strutture di emergenza esistenti sul territorio

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. h)

8.1. ORGANIZZAZIONE SANITARIA E DI PRONTO SOCCORSO Il Medico competente di ogni Impresa affidataria è tenuto a confermare e/o modificare i dati di seguito riportati e rilevati in fase progettuale:

− dopo aver effettuato la visita degli ambienti di lavoro;

− in alternativa, dichiarando di averla sostituita con l’esame del presente PSC e del POS dell’Impresa (nel rispetto dei limiti imposti dall’art. 104, comma 2 del DLgs 81/2008 e smi).

8.1.1. Procedure per raggiungere il Pronto Soccorso più vicino

Il più vicino Pronto Soccorso è situato presso l’Ospedale di Rovereto (TN) Corso Verona, 4 - Tel. 0464 403111

Dista circa 6 Km e il tempo necessario per raggiungerlo è variabile tra i 15 ed i 25 minuti, a seconda dell’orario e del traffico.

Il Direttore di Cantiere di ogni Impresa affidataria è pregato di verificare - prima di iniziare i lavori - i dati inseriti in questa fase di progettazione ed il percorso da seguire. Accertata la vicinanza con le strutture ospedaliere, si ritiene sufficiente che in cantiere siano presenti “cassette di medicazione” conformi almeno a quanto disposto dal DM 15 luglio 2003 n. 388 e smi (recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale). Le cassette di medicazione saranno collocati almeno presso le seguenti zone:

− ufficio (che copre anche le altre zone logistiche del cantiere, quali: spogliatoio; locale adibito

a refettorio; area adibita alle lavorazioni fuori opera ecc.);

− aree impegnate progressivamente nelle lavorazioni previste, se distano eccessivamente dal cantiere logistico o se per raggiungerli bisogna percorrere percorsi disagiati (quali ad

esempio: ponteggi e lavori in quota, scale, scavi ecc.). Incaricati del pronto soccorso che debbono essere presenti in cantiere: Si tratta dei Lavoratori designati dal Datore di lavoro a svolgere tali compiti in attuazione di quanto previsto dall’art. 18, lett. b) del DLgs 81/2008 e smi. L’Impresa dovrà garantire che nel cantiere sia presente:

− del personale incaricato ad assolvere tale compito in caso di emergenza;

− una autovettura da poter essere utilizzata anche in caso di emergenze. In apposito allegato del POS redatto dall’Impresa dovrà essere conservata la relativa documentazione comprovante che i Lavoratori designati abbiano frequentato un apposito corso di formazione. È fatto obbligo alle Imprese di segnalare tempestivamente al CSE:

− tutti gli eventuali infortuni che dovessero verificarsi in cantiere;

− eventuali visite ispettive in cantiere e/o verbalizzazioni da parte di funzionari di Enti preposti (AUSL, Ispettorato del Lavoro ecc.).

8.1.2. Sorveglianza sanitaria e visite mediche

DLgs 81/2008 e smi, art. 41

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Ogni Impresa dovrà provvedere - per i Lavoratori presenti in cantiere - a documentare il “giudizio di idoneità alla mansione specifica” rilasciato dal proprio “Medico competente” con la periodicità con la quale andranno ripetuti gli accertamenti. Il CSE, ne prenderà visione insieme alla rimanente documentazione relativa alla sicurezza che ogni Impresa presenterà prima di iniziare i lavori insieme al proprio POS. 8.2. ELENCO DELLE STRUTTURE PRESENTI SUL TERRITORIO AL SERVIZIO DEL PRONTO SOCCORSO

E DELLA PREVENZIONE INCENDI (numeri telefonici utili in caso di emergenza) DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. h)

I numeri telefonici di seguito riportati debbono essere esposti, in maniera ben visibile, in prossimità del telefono del cantiere logistico e se necessario - visto il diffuso utilizzo di telefoni cellulari - nei punti strategici e di maggior frequentazione dei lavori in corso, per favorirne l’utilizzo in caso di emergenza.

EMERGENZA SANITARIA

Per ogni tipo di emergenza (24 ore su 24) tel. 118

Ospedale l’Ospedale di Rovereto (TN) - tel. 0464 403111

Corso Verona, 4

Rovereto (TN) Tel. 0464 403111

EMERGENZA SICUREZZA

Vigili del Fuoco – Soccorso tel. 115

Carabinieri – Pronto Intervento tel. 112

Polizia Stradale – Pronto Intervento tel. 113

Polizia Municipale di tel. 0461 452120

EMERGENZA / ASSISTENZE / SEGNALAZIONI

Centro Sicurezza Autostradale A22 (CSA) tel. 0461 650188

San Michele A/A (TN)

Centro Assistenza Utenza A22 (CAU) tel. 0461 980085

tel. 0461 212851

tel. 0461 212901

tel. 0461 212902

tel. 0461 212611

numero verde 800 279940

Centro Operativo Autostradale Polizia (COA) tel. 0461 212992

tel. 0461 212993

fax 0461 212989

Il Responsabile delle Emergenze di ogni Impresa affidataria dovrà verificare i numeri di cui sopra ed eventualmente integrarli e/o aggiornarli, se sarà necessario. Analoga verifica dovrà eseguirla per i percorsi, da utilizzare in caso di emergenza per infortunio, per arrivare rapidamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale più vicino. Si consiglia di esporre anche il percorso preferenziale verificato. 8.3. ORGANIZZAZIONE ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1, lett. a) n. 3

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Nei punti strategici del cantiere logistico (baraccamenti, depositi ecc.) e presso i luoghi di lavoro in cui si preveda lo svolgimento, anche saltuariamente, attività lavorative con fiamma libera (applicazione guaine a caldo, uso di cannelli ossiacetilenici ecc.) sarà necessario collocare:

− estintori di tipo portatile a mano o carrellati, del tipo polivalente, tarati e controllati ogni 6 mesi;

− idonea segnaletica.

Nell’area immediatamente limotrofa alle porzioni sud delle Macrofasi 1 , 2 e 3 vengono erogati i carburanti.

Negli spazi aperti è fatto divieto di utilizzare fiamme libere.

Nell’area immediatamenta limotrofa alle porzione centrale della Macrofase 3 vengono caricati i carburanti.

Durante la fase di caricamento delle cisterne non potranno essere svolte attività in spazi aperti del cantiere, ne tanto meno essere utilizzate fiamme libere.

Poiché non sono previsti turni di lavoro notturno, non saranno necessarie particolari luci di emergenza per le aree del cantiere. È necessario comunque che siano presenti nei locali del cantiere logistico alcune lampade portatili di emergenza. Anche la redazione del “Piano delle Emergenze” a cura dell’Affidataria, disposta dal DLgs 81/2008 e smi, Titolo I, Sezione VI, articoli 43 e 46 (e DM 10 marzo 1998), vista la relativa entità e la natura dei lavori da svolgere, può essere ridotta ad alcune indicazioni elementari sulla:

− nomina del “Responsabile della gestione dell’emergenza” e di un suo sostituto;

− misure di prevenzione adottate e relativa informazione e formazione del personale;

− procedure per la salvaguardia ed evacuazione delle persone;

− messa in sicurezza, a fine giornata lavorativa, degli impianti ed attrezzature presenti in cantiere;

− procedure per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi di soccorso.

Come già detto, le Imprese affidatarie e le altre Ditte interessate nell’esecuzione dei lavori, per i rispettivi ruoli, provvederanno alla formazione ed informazione del proprio personale, se necessario, sia per le esercitazioni in materia di “pronto soccorso” che per quelle “antincendio e di evacuazione”. Inoltre provvederanno a verbalizzare sia le riunioni che le attribuzioni delle relative nomine. Incaricati prevenzione incendi che debbono essere presenti in cantiere. Si tratta dei Lavoratori designati dal Datore di lavoro a svolgere tali compiti in attuazione di quanto previsto dall’art. 18, lett. b) del DLgs 81/2008 e smi. In apposito allegato del POS, redatto da ogni Impresa, dovrà essere conservata la relativa documentazione comprovante che i Lavoratori designati abbiano frequentato un apposito corso di formazione. Ogni Impresa dovrà garantire che nel cantiere sia presente:

− del personale incaricato ad assolvere tale compito in caso di emergenza;

− una adeguata attrezzatura per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi di soccorso.

E’demandato all’Impresa affidataria l’incarico di gestire le emergenze con una unica “Squadra addetta all’antincendio e al primo soccorso” Eformata però da personale già presente in cantiere per altre attività lavorative)

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CAPITOLO 9

ENTITÀ PRESUNTA DEL CANTIERE ESPRESSA IN U/G. DATI RELATIVI ALLA DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI. DATI RELATIVI ALLA NOTIFICA PRELIMINARE

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. i)

9.1. FASI LAVORATIVE e U/G L’impiego degli U/G necessari per le varie fasi lavorative sarà presumibilmente come indicato nel Cronoprogramma dei lavori e nella tabella che segue.

AMPLIAMENTO E RIORDINO AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST Giorni

(*) Giorni

(**) Giorni

(**) Uomini

Uomini Giorno

AMPLIAMENTO E RIORDINO AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST 215

MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST 77

Area a verde, rete acque bianche, parcheggi 77

Impianto cantiere 3 5 5

Demolizioni e rimozioni 10 6 60

Scavi tubazioni, pozzetti, caditoie 15 6 90

Posa tubazioni, pozzetti, caditoie 15 7 105

Scavo vasca di accumulo e disoleatore 5 8 40

Posa vasca di accumulo e disoleatore 5 6 30

Illuminazione esterna 10 6 60

Posa cordonate 10 6 60

Riordino area a verde 15 6 90

Pavimentazione stradale (escluso manto d’usura) 1 7 7

Smobilitazione e spostamento cantiere 3 6 18

TOTALI 92 69 575

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST 52

Rete acque bianche, parcheggi 52

Impianto cantiere 3 5 15

Completamento area Nord Ovest 5 6 30

Demolizioni e rimozioni 5 6 30

Scavi tubazioni, pozzett,i caditoie 25 6 150

Posa tubazioni, pozzetti, caditoie 25 7 175

Illuminazione esterna 10 6 60

Posa cordonate 5 6 30

Pavimentazione stradale (escluso manto d'usura) 1 7 7

Smobilitazione e spostamento cantiere 3 6 18

TOTALI 82 55 515

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD 71

Ampliamento edificio commerciale 51

Impianto cantiere 3 5 15

Demolizioni e rimozioni 10 6 60

Scavi fondazioni 4 6 24

Realizzazione fondazioni 5 7 35

Realizzazione elevazioni 5 7 35

Realizzazione copertura 7 9 63

Posa impianti 5 8 40

Posa serramenti 4 9 36

Finiture interne ed esterne 5 7 35

Smobilitazione cantiere 3 6 18

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AMPLIAMENTO E RIORDINO AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST Giorni

(*) Giorni

(**) Giorni

(**) Uomini

Uomini Giorno

51 70 361

Area esterna centrale: area verde, rete acque bianche, parcheggi 71

Impianto cantiere 3 5 15

Demolizioni e rimozioni 4 6 24

Scavi tubazioni, pozzett,i caditoie 23 6 138

Posa tubazioni, pozzetti, caditoie 10 7 70

Scavi fondazioni pensilina 2 6 12

Realizzazione fondazioni pensilina 5 7 35

Realizzazione pensilina 10 7 70

Scavi fondazioni torri faro 2 6 12

Realizzazione fondazioni torri faro 2 7 14

Realizzazione torri faro 4 7 28

Illuminazione esterna 10 6 60

Posa cordonate 10 6 60

Area a verde 15 6 90

Pavimentazione stradale (escluso manto d'usura) 1 7 7

Smobilitazione cantiere 3 6 18

104 95 653

Area esterna sud

Impianto cantiere 1 5 5

Scavi fondazioni torre faro 1 6 6

Realizzazione fondazione torre faro 1 7 7

Realizzazione torre faro 1 7 7

Smobilitazione cantiere 7 6 42

11 31 67

TOTALI 166 196 1081

MACROFASE 4 – AREA COMPLESSIVA 15

Pavimentazione stradale e Segnaletiche 15

Impianto cantiere 3 5 15

Pavimentazione stradale 3 7 21

Segnaletica orizzontale e verticale 6 5 30

Smobilitazione definitiva cantiere 3 6 18

TOTALI 15 23 84

TOTALI 215 195 355 343 2255

(*) al netto delle sovrapposizioni; (**) al lordo delle sovrapposizioni; 9.2. DATI RELATIVI ALLA DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI La durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell’opera lo richiede, anche delle sottofasi di lavoro, è stata dettagliata nel “Cronoprogramma dei lavori” inserito nella seconda parte del PSC. È necessario però ricordare che il suddetto Cronoprogramma è stato redatto in fase progettuale e pertanto sarà soggetto – a causa della flessibilità delle lavorazioni da eseguire – ad aggiornamenti in corso d’opera. Inoltre, è fatto obbligo alle Imprese affidatarie dei vari lavori che verranno contrattualizzati di volta in volta di presentare un proprio “Cronoprogramma particolareggiato e dettagliato per

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l’esecuzione delle opere” prima dell’inizio dei loro lavori, per verificarne la compatibilità con i criteri di sicurezza adottati nel presente PSC.

9.3. DATI RELATIVI ALLA NOTIFICA PRELIMINARE DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV, art. 99

I dati di seguito riportati - completati prima dell’inizio del lavori - saranno inviati agli organi di vigilanza territorialmente competenti (AUSL + Direzione Provinciale del Lavoro), a cura del Committente, prima dell’inizio dei lavori.

Quadro generale con i dati necessari alla notifica

(DLgs 81/2008 e smi: Allegato XII)

1) Data della comunicazione della notifica: _________________________________________ ;

2) Indirizzo del Cantiere: ________________________________________________________ ;

3) Committente __________________________________________________ (ragione sociale)

Legale rappresentante: Sig. ___________________ . – C.F. _________________________ ;

Indirizzo __________________________________________________________________ ;

4) Natura dell’Opera:

__________________________________________________________________________ ;

5) Responsabile dei lavori: Sig. ____________________ – C.F. _________________________ ;

Indirizzo __________________________________________________________________ ;

6) Coordinatore per la Sicurezza e la Salute durante la Progettazione dell’Opera (CSP):

Ing. _______________________________________ – C.F. _________________________ ;

Indirizzo __________________________________________________________________ ;

7) Coordinatore per la Sicurezza e la Salute durante l’Esecuzione dell’Opera (CSE):

Ing. _______________________________________ – C.F. _________________________ ;

Indirizzo __________________________________________________________________ ;

8) Data presunta dell’inizio dei lavori in cantiere : ____________________________________ ;

9) Durata presunta complessiva dei lavori in cantiere:

n. … giorni calendariali (mesi …) - n. … giorni lavorativi

10) Numero massimo presunto dei Lavoratori presenti contemporaneamente sul cantiere in un solo giorno: n. _____

11) Numero presunto degli uomini/Giorno necessari per la realizzazione dell’opera nel suo complesso: n. _____

12) Numero previsto di Imprese e di Lavoratori autonomi sul cantiere: n. ____

13) Numero massimo previsto di Imprese presenti contemporaneamente in cantiere: n. ____

14) Identificazione, Codice Fiscale o P. IVA delle Imprese già selezionate:

- impresa affidataria per i lavori: _______________________________________________ ;

- impresa affidataria per i lavori: _______________________________________________ ;

- impresa sub-appaltatrice per i lavori: ___________________________________________ ;

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- impresa sub-appaltatrice per i lavori: . __________________________________________ ;

- impresa sub-appaltatrice per i lavori: __________________________________________ ;

- impresa sub-affidataria per nolo a caldo : _______________________________________ ;

- impresa sub-affidataria per nolo a caldo : _______________________________________ ;

- impresa sub-affidataria per nolo a caldo : _______________________________________ ;

- lavoratore autonomo per: ___________________________________________________ ;

15) Ammontare complessivo presunto dei lavori: € ___________,__

di cui:

Totale dei lavori soggetti a ribasso d’asta: € ___________,__

Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta € ___________,__

Dati utili per la compilazione della notifica

AMPLIAMENTO E RIORDINO AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST Giorni

(*) Uomini U/G EURO

Durata presunta complessiva dei lavori in cantiere

MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST 77

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST 55

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD 71

MACROFASE 4 – AREA COMPLESSIVA 15

TOTALE 215

Numero massimo presunto dei Lavoratori presenti contemporaneamente sul cantiere in un solo giorno

MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST 8

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST 7

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD 9

MACROFASE 4 – AREA COMPLESSIVA 7

Numero presunto degli uomini/Giorno necessari per la realizzazione dell’opera nel suo complesso

MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST 575

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST 515

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD 1081

MACROFASE 4 – AREA COMPLESSIVA 84

TOTALE 2255

Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta

MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST 19682.33

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST 16693.62

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD 24350.39

MACROFASE 4 – AREA COMPLESSIVA 5922.69

TOTALE 66649.33

(*) al netto delle sovrapposizioni;

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CAPITOLO 10

STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

DLgs 81/2008 e smi, art. 100, Allegato XV, punto 4.1.1, lettere a), b), c), d), e), f), g)

Premessa

Si rammenta alle Imprese che in fase di gara (o contrattazione) dovranno dichiarare di aver letto il presente PSC condividendone ed approvandone tutti i contenuti; incluso quanto evidenziato nel presente capitolo, che è stato comunque redatto nell’intento di rendere chiari in fase di offerta prezzi (cioè alle stesse Imprese) non soltanto i contenuti della stima dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso, ma anche il metodo di stima e le motivazioni adottate.

10.1. INDIVIDUAZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA NON SOGGETTI A RIBASSO L’Allegato XV del DLgs 81/2008 e smi specifica che debbono essere soggetti a stima nel PSC soltanto i costi della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta relativi all’elenco delle voci presenti nel punto 4.1.1, lettere a), b), c), d), e), f), g). È quindi da questo elenco che sono stati individuati e selezionati quei costi della sicurezza non soggetti a ribasso che debbono essere considerati come il risultato della programmazione, della prevenzione e della gestione delle fasi critiche del processo di costruzione che sono da attribuire al Committente, e che tengono conto, in particolar modo in questo PSC:

− della individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti;

− delle scelte progettuali ed organizzative;

− delle prescrizioni operative, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni;

− delle misure di coordinamento di più Imprese e Lavoratori autonomi;

− delle modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento;

− dei dati relativi alla durata prevista delle fasi di lavorazioni.

Debbono quindi essere stimati a carico del Committente soltanto quei costi della sicurezza che sono essenzialmente di natura collettiva ed organizzativa e che quindi, come tali, non sono riconducibili alla stretta competenza delle singole Imprese; mentre non rientrano nei costi della sicurezza da inserire all’interno del PSC i cosiddetti “costi generali”, cioè tutto quanto fa riferimento all’ambito applicativo delle singole imprese esecutrici (ad esempio i DPI, la formazione,

l’informazione, la sorveglianza sanitaria, le spese amministrative ecc.), comunque obbligatori per i Datori di lavoro e quindi previsti nei rispettivi POS (DLgs 81/2008, Titolo IV, art. 96, comma 1, lett.

g) e Documento di Valutazione dei Rischi (articoli 17, 28 e 29 del DLgs 81/2008 e smi).

Risulta quindi chiaro - e pertanto si richiama l’attenzione delle Imprese in fase di gara (o

contrattazione) - che, anche a fronte dell’importo stimato dei costi della sicurezza a carico del Committente, restano a carico di ogni Impresa tutte le altre spese necessarie per l’adozione dei provvedimenti e delle cautele necessarie per garantire la sicurezza e salute dei propri Lavoratori e delle altre prescrizioni indicate nel presente PSC (inclusi tutti i provvedimenti necessari ad evitare

danni a cose o a terzi). Pertanto, l’Impresa nella sua offerta prezzi dovrà confermare che “il ribasso percentuale” presentato è stato formulato nel rispetto della INCOMPRIMIBILITÀ dei propri “costi della sicurezza aziendali” (che eventualmente si richiede di allegare).

Per maggiore chiarezza vedere anche quanto riportato nel Capitolato Speciale d’Appalto, nel Capitolo dedicato agli “Oneri ed obblighi diversi a carico dell’appaltatore”.

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10.2. METODO DI STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 4.1.3

Nell’analisi degli elementi ritenuti utili per la valutazione dei costi della sicurezza si è fatto ricorso prevalentemente ai prezzi dei CPT, della Provincia Autonoma di Trento (Capitolo Sicurezza), nonchè a quelli messi a disosizione dal committente, quali “elenchi prezzi standard o specializzati”. In conformità a quanto enunciato nell’Allegato XV, punto 4.1.3, del DLgs 81/2008 e smi, i singoli elementi analizzati sono stati poi utilizzati dal Coordinatore in fase di Progettazione nella stima dei costi della sicurezza del presente PSC con l’approvazione del Committente, che riconosce:

− come elenco prezzi delle misure di sicurezza del Committente i prezzi utilizzati nella stima;

− come proprie le analisi costi complete e desunte da indagini di mercato prese a riferimento nella stima;

− come congrua l’elaborazione della stima eseguita, analitica per voci singole (ove possibile), a corpo o a misura;

− che i costi della sicurezza, così elaborati nel computo (a corpo e a misura) sono quelli compresi nell’importo totale dei lavori ed individuano la parte del costo dell’opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle Imprese (Allegato XV, punto 4.1.4 del DLgs 81/2008

e smi).

10.3. INDICAZIONI SULLE VOCI DI COMPUTO STIMATE DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 4.1.1

Nel presente PSC i costi della sicurezza derivanti da interferenze tra le lavorazioni previste nel cantiere, e pertanto attribuibili al Committente dell’opera, sono stati selezionati tra quelli indicati nell’Allegato XV, punto 4.1.1 del DLgs 81/2008 e smi come indicato di seguito.

A) Apprestamenti previsti nel PSC DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, 4, punto 4.1.1, lett. a)

Prescrizioni da rammentare estrapolate dalle Linee Guida emanate il 1° marzo 2006 – Conferenza Stato-Regioni e

Province Autonome:

“Vengono definiti come apprestamenti tutte quelle opere necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza del

Lavoratore in cantiere. Ma rientrano nella stima dei costi della sicurezza solo quelli previsti dal Coordinatore per la

Progettazione e chiaramente inseriti nel PSC.”

Nell’Allegato XV.1, comma 1 del DLgs 81/2008 e smi sono descritti come principali apprestamenti quelli di seguito

riportati.

Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella

stima in

questo PSC

Motivazioni

a1 Ponteggio SI E' stato considerato come “apprestamento di uso comune a più imprese

a2 Trabattelli SI E' stato considerato come “apprestamento di uso comune a più imprese

a3 Ponti su cavalletti NO Non previsti.

a4 Impalcati NO Non previsti.

a5 Parapetti SI

Sono stati considerati necessari come protezioni poste a tutela del

personale di diverse le Imprese, Lavoratori Autonomi ecc. che saranno

presenti in cantiere.

a6 Andatoie NO Non previsti.

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Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella

stima in

questo PSC

Motivazioni

a7 Passerelle SI

Sono stati considerati necessari come protezioni poste a tutela del

personale di diverse le Imprese, Lavoratori Autonomi ecc. che saranno

presenti in cantiere

a8 Ponti a sbalzo NO Non previsti.

a9 Castello di tiro e/o di car. NO Non previsti.

a10 Armature pareti di scavo SI

Sono stati considerati come costi “interferenti” da riconoscere all’Impresa

affidataria perchè per gli scavi di profondità > di 1,50 m è prevista

l'inclinazione delle pareti di scavo a 45° (o al valore dell'angolo d'attrito del

terreno) o perchè non è prevista la presenza di lavoratori a fondo scavo.

a11 Puntellamenti vari NO Non previsti.

a12 Uffici NO Deve essere presente, ma è considerato ricompreso nelle spese generali,

già compensate nelle voci di prezzo.

a12 Gabinetti SI Verranno utilizzati in cantiere dal personale di tutte le Imprese, Lavoratori

autonomi ecc. che saranno presenti in cantiere.

a13 Locali per lavarsi SI Idem come sopra

a14 Spogliatoi SI Idem come sopra

a15 Refettorio e locale di

riposo SI Previsto il solo locale di riposo nello spogliatoio

a16 Dormitori NO Non previsti

a17 Camere di medicazione NO In alternativa potrà essere utilizzato per le piccole medicazioni lo

Spogliatoio ecc.

a18 Infermerie NO Idem come sopra

a19 Recinzioni di cantiere SI E' necessario recintare tutte le 4 aree di lavoro così come evidenziato nelle

planimetrie del PSC.

a20 Delimitazioni aree di

lavoro SI

Sono necessarie per delimitare lavorazioni che nel PSC sono programmate

come una “interferenza consentita, ma gestibile”

a21

Varie ed eventuali (per

ulteriori misure

preventive e protettive)

SI

Questa “voce di computo” viene inserita per “costi vari ed eventuali”, non

meglio definibili in fase di progettazione della sicurezza, ma che

potrebbero essere riconducibili nel corso dei lavori ad apprestamenti vari.

B) Misure preventive e protettive e DPI eventualmente previsti nel PSC (per lavorazioni interferenti) DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, 4, punto 4.1.1, lett. b)

Prescrizioni da rammentare estrapolate dalle Linee Guida emanate il 1° marzo 2006 – Conferenza Stato-Regioni e

Province Autonome:

“I DPI vanno computati come costi della sicurezza solo se il CSP li prevede per poter operare in sicurezza in caso di

lavorazioni interferenti.”

Quindi dovranno essere computati solo se – per la protezione da lavorazioni interferenti vengono progettate nel

PSC specifiche misure preventive e protettive ben precise, (preferibilmente con il valore di nolo per il relativo uso

mensile).

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Tipo di apprestamento /misura/procedura/

ecc.

Previsti nella

stima in questo

PSC

Motivazioni

b1

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

Elmetto in ABS; Guanti la lavoro; Scarpa alta;

Tuta completa; Cuffie antirumore; Tappi

otoprotettori; Visiera ribaltabile/Occhiali di

sicurezza ecc.

SI

Sono stati considerati come dotazione personale che ogni

singola Ditta deve fornire ai propri dipendenti, nell’ambito

della propria attività, ad eccezione di alcuni considerati

come protezione da rischi interferenziali

b2

DPI speciali

Cinture di sicurezza (UNI EN 361 ecc.);

Sistema anticaduta a funzionamento

automatico (UNI EN 360 ecc.); Guida fissa

(fune in acciaio inox e cursore per attacco

fune di trattenuta); Moschettoni di sicurezza

ecc.; Semimaschere con filtri combinati per

polveri, gas e vapori, complete di ricambi

(UNI EN 140); altri dispositivi complementari

ecc.

SI

Sono stati considerati come dotazione personale che ogni

singola Ditta deve fornire ai propri dipendenti, nell’ambito

della propria attività, ad eccezione di alcuni considerati

come protezione da rischi interferenziali

b3

Varie ed eventuali

(per ulteriori misure preventive e

protettive)

SI

Questa “voce di computo” viene inserita per “costi vari ed

eventuali”, non meglio definibili in fase di progettazione

della sicurezza, ma che potrebbero essere necessari per

prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo,

proteggere i Lavoratori dal rischio di infortunio e tutelare la

loro salute (per lavorazioni interferenti).

C) Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti antincendio, impianti di evacuazione fumi ecc. DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 4.1.1, lett. c)

Prescrizioni da rammentare estrapolate dalle Linee Guida emanate il 1° marzo 2006 – Conferenza Stato-Regioni e

Province Autonome:

“Gli impianti considerati nel Regolamento (DPR 222/2003) sono esclusivamente quelli temporanei necessari alla

protezione del Cantiere, e non quelli facenti parte stabilmente dell’edificio o della struttura oggetto dei lavori. Potrà

essere riportata la stima degli impianti anche “a corpo” (preferibilmente con il valore di nolo per il relativo uso

mensile)”.

Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella stima in

questo PSC Motivazioni

c1 Impianto di terra SI

Devono intendersi computati tutti quelli temporanei necessari alla

protezione del Cantiere.

Sono inoltre incluse tutte le attività di controllo, verifica e

manutenzione per tutto il periodo di utilizzo

c2 Impianto di protezione scariche

atmosferiche SI

Devono intendersi computati tutti quelli temporanei necessari alla

protezione del Cantiere.

Sono inoltre incluse tutte le attività di controllo, verifica e

manutenzione per tutto il periodo di utilizzo

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Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella stima in

questo PSC Motivazioni

c3 Impianto antincendio NO

Nel Cantiere non saranno presenti Impianti antincendio di tipo

fisso. Come “mezzi estinguenti” sono stati invece inseriti nella

successiva tabella “D”

c4

Impianto evacuazione fumi

Estrattori d’aria; Rilevatore

portatile di gas o vapori tossici;

Rilevatore percentuale di

ossigeno; Elettroventilatore

portatile, antideflagrante,

carrellabile ecc.

NO

Sono stati considerati come dotazione personale che ogni singola

Ditta deve fornire ai propri dipendenti, nell’ambito della propria

attività

c5

Varie ed eventuali

(per ulteriori misure preventive

e protettive)

SI

Questa “voce di computo” viene inserita per “costi vari ed

eventuali”, non meglio definibili in fase di progettazione della

sicurezza, ma che potrebbero essere necessari per prevenire il

manifestarsi di situazioni di pericolo che possono derivare da

scariche atmosferiche, fuochi, fumi, gas ecc. e quindi proteggere i

Lavoratori dal rischio di infortunio e tutelare la loro salute.

D) Mezzi e servizi di protezione collettiva DLgs 81/08, Allegato XV, punto 4.1.1, lett. d)

Prescrizioni da rammentare estrapolate dalle Linee Guida emanate il 1° marzo 2006 – Conferenza Stato-Regioni e

Province Autonome:

“E’ opportuno precisare che normalmente le attrezzature per il primo soccorso non comprendono la cassetta del

pronto soccorso, che è di stretta competenza delle singole Imprese, mentre debbono essere considerati “mezzi e

servizi di protezione collettiva” quelli previsti nell’Allegato I, comma 4 del Regolamento (ex DPR 222/2003)”.

Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella stima in

questo PSC Motivazioni

d1

Segnaletica di sicurezza

(avvertimento, prescrizione,

divieto, antincendio,

salvataggio ecc.)

SI

È necessaria anche per evitare possibili “interferenze” tra le

attività lavorative che potrebbero essere svolte in cantiere.

Devono intendersi computati quindi tutti i segnali necessari alla

protezione del personale presente in cantiere e di terzi presenti

all’esterno.

Sono inoltre incluse tutte le attività di controllo, verifica,

spostamento e manutenzione per tutto il periodo di utilizzo.

d2 Avvisatore acustico

(sirena da cantiere) NO La dimensione del cantiere consente di comunicare agevolmente.

d3 Attrezzature per il primo

soccorso NO

Non sono previste particolari attrezzature per il primo soccorso,

essendo il Cantiere non lontano da un presidio ospedaliero

d4

Cassette di medicazione

integrative (normalmente di

competenza delle singole

Imprese, art. 45 DLgs 81/2008 e

smi)

SI

Si prescrive l’integrazione di una cassetta di medicazione anche in

ogni luogo di lavoro che potrà risultare lontano dal Cantiere

logistico ove è situato il presidio principale, in particolare nelle

Macrofasi 1 e 2

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Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella stima in

questo PSC Motivazioni

d5 Illuminazione di emergenza

nelle aree di lavoro NO

Non sono necessari “particolari impianti di illuminazione e di

emergenza” in quanto in cantiere non sono previste lavorazioni

notturne e/o locali interrati privi di luce naturale sufficiente.

d6 Illuminazione ed emergenza del

Cantiere logistico NO Idem come sopra

d7

Mezzi estinguenti

Estintori tipo A, B e C da 6,00 kg

(o equivalenti)

SI

Sono stati considerati necessari perché potrebbero riguardare

anche la protezione di personale, attrezzature e macchinari fissi, di

più Imprese presenti in cantiere.

Sono inoltre incluse tutte le attività di controllo, verifica e

manutenzione per tutto il periodo di utilizzo.

d8 Mezzi e attrezzature particolari

per la gestione delle emergenze NO

Non sono previsti particolari mezzi e attrezzature per la gestione

delle emergenze, in quanto il Cantiere non è distante da un centro

urbano quindi non lontano da presidi pubblici

d9 Servizi organizzati per la

gestione delle emergenze SI

Pur essendo prevista la presenza di più Imprese esecutrici in

cantiere, è demandato all’Impresa affidataria l’incarico di gestire

le emergenze con una unica “Squadra addetta all’antincendio e al

primo soccorso” (formata però da personale già presente in

cantiere per altre attività lavorative)

d

10

Varie ed eventuali

(per ulteriori misure preventive

e protettive)

SI

Questa “voce di computo” viene inserita per “costi vari ed

eventuali”, non meglio definibili in fase di progettazione della

sicurezza, ma che potrebbero essere necessari per prevenire il

manifestarsi di situazioni di pericolo che possono derivare dalla

necessità di utilizzare ulteriori mezzi e servizi di protezione

collettiva per proteggere i Lavoratori dal rischio di infortunio e

tutelare la loro salute.

E) Procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 4.1.1, lett. e)

Prescrizioni da rammentare estrapolate dalle Linee Guida emanate il 1° marzo 2006 – Conferenza Stato-Regioni e

Province Autonome:

“Le procedure suddette, per essere considerate costo della sicurezza, non debbono essere riconducibili a modalità

standard di esecuzione ed essere previste nel PSC per specifici motivi di sicurezza derivanti dal contesto o dalle

interferenze, non dal rischio intrinseco della lavorazione stessa”.

Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella stima in

questo PSC Motivazioni

e1

Coordinamento tra attività in

Cantiere.

Ripristino pavimentazioni.

Allacci di fognature, impianti

ecc. alle reti urbane.

Sfalcio di erbe in cantiere nel

periodo estivo ecc.

SI

Sono necessari per evitare possibili “interferenze” sia tra le attività

lavorative interne del cantiere, che quelle con l’esterno, che però

debbono essere “gestite” per garantire l’incolumità pubblica ecc.

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Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella stima in

questo PSC Motivazioni

e2 Bonifiche ambientali NO Non è stata ritenuta necessaria. Si procederà in ogni caso alla

caratterizzazione del materiale di scavo quale onere ex lege.

e3 Bonifiche da ordigni bellici

(solo se prevista nel progetto) NO

Non è stata ritenuta necessaria in quanto l’area del cantiere è

situata nell'ambito di un sito già edificato ed infrastrutturato.

e4

Varie ed eventuali

(per ulteriori misure preventive

e protettive)

SI

Questa “voce di computo” viene inserita per “costi vari ed

eventuali”, non meglio definibili in fase di progettazione della

sicurezza, ma che potrebbero essere necessari per prevenire il

manifestarsi di situazioni di pericolo e/o che possono derivare

dalla necessità di utilizzare ulteriori procedure per specifici motivi

di sicurezza derivanti dal contesto o dalle interferenze (non dal

rischio intrinseco della lavorazione stessa).

F) Interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 4.1.1, lett. f)

Prescrizioni da rammentare estrapolate dalle Linee Guida emanate il 1° marzo 2006 – Conferenza Stato-Regioni e

Province Autonome:

“Lo sfasamento temporale delle lavorazioni, formalizzato nel Cronoprogramma e da specifiche prescrizioni del PSC

non debbono essere considerate costo della sicurezza in quanto le Imprese possono valutarlo preventivamente,

prima della formulazione delle offerte. Nella tabella che segue andranno pertanto inseriti soltanto gli interventi

finalizzati alla sicurezza.”

Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella stima in

questo PSC Motivazioni

f1 Abbattimento del rumore. NO

Non sono previsti particolari interventi per lo sfasamento spaziale o

temporale di lavorazioni interferenti, oltre quanto formalizzato nel

“Cronoprogramma” e quindi valutabili preventivamente dalle Imprese

(prima della formulazione delle offerte)

f2 Protezione contro le polveri. NO

Idem come sopra . Si dovranno osservare tuttavia, le ordinarie

procedure di abbattimento della polvere, proprie delle Imprese le

cui lavorazioni ne provocano l’emissione. (demolizioni, ecc.)

f3

Varie ed eventuali.

(per ulteriori misure preventive

e protettive)

SI

Questa “voce di computo” viene inserita per “costi vari ed

eventuali”, non meglio definibili in fase di progettazione della

sicurezza, ma che potrebbero essere necessari per prevenire il

manifestarsi di situazioni di pericolo e/o che possono derivare

dalla necessità di utilizzare ulteriori procedure per specifici motivi

di sicurezza derivanti dal contesto o dalle interferenze (non dal

rischio intrinseco della lavorazione stessa).

G) Misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 4.1.1, lett. g)

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100/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

Prescrizioni da rammentare estrapolate dalle Linee Guida emanate il 1° marzo 2006 – Conferenza Stato-Regioni e

Province Autonome:

“Per misure di coordinamento devono intendersi tutte le procedure necessarie a poter utilizzare in sicurezza gli

apprestamenti, le attrezzature e le infrastrutture che il PSC prevede siano di uso comune, o che comunque

richiedano mezzi e servizi di protezione di uso comune. Pertanto in questa voce vanno computati solo i costi

necessari ad attuare specifiche procedure di coordinamento, come riunioni di cantiere, o presenza di personale a

sovrintendere l’uso comune”.

Tipo di apprestamento

/misura/procedura/

ecc.

Previsti nella stima in

questo PSC Motivazioni

g1 Formazione ed informazione

dei Lavoratori. NO

Deve essere considerato come onere a carico di ogni Impresa,

secondo quanto previsto negli articoli 36, 37, 71 e seguenti del

DLgs 81/2008 e smi

g2

Ulteriore attività di

informazione, formazione e

addestramento ritenuta

necessaria per la specificità del

Cantiere.

SI

È stata ritenuta necessaria anche per evitare possibili

“interferenze” tra le attività lavorative svolte in cantiere e le

attività di ristoro e rifornimento carburanti in esercizio per la

durata dei lavori

g3 Riunioni di

Coordinamento in Cantiere. SI

È ritenuta indispensabile la partecipazione alle riunioni di

coordinamento (previste nel PSC) di Imprese e Lavoratori

autonomi coinvolti nelle lavorazioni in corso, nonché del datore di

lavoro della gestione comodataria dell'impianto di distribuzione

carburanti.

Il numero delle riunioni potrà variare secondo le esigenze

riscontrate in fase esecutiva dal CSE secondo le esigenze di

Cantiere.

In fase di progettazione sono previste riunioni settimanali

g4 Informazioni a terzi e/o relative

al traffico locale ecc. SI

Sono previsti particolari interventi che possono coinvolgere

esterni al cantiere (per i quali corre l’obbligo di informazioni

specifiche, cartelli particolari ecc.).

g5

Varie ed eventuali

(per ulteriori misure preventive

e protettive e per consentire

“interferenze gestibili” nel

rispetto delle norme vigenti in

materia di salute e di sicurezza

dei Lavoratori).

SI

Questa “voce di computo” viene inserita per “costi vari ed

eventuali”, non meglio definibili in fase di progettazione della

sicurezza, ma che potrebbero essere necessari per prevenire il

manifestarsi di situazioni di pericolo e/o che possono derivare

dalla necessità di approntare ulteriori misure di coordinamento

relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature,

infrastrutture, mezzi e servizi di protezione.

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO RELAZIONE GENERALE PARTE PRIMA

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AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI 101/109

10.4. TOTALE DEI COSTI DELLA SICUREZZA E LIQUIDAZIONE DEGLI IMPORTI PREVISTI NEI SAL DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2 e punto 4.1.6

L’importo complessivo totale dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta, come risulta nel “Computo estimativo dei costi della sicurezza” inserito nella “Parte seconda del PSC: Piano dettagliato della sicurezza per fasi di lavoro” è pari a

Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta

MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST 19682.33

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST 16693.62

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD 24350.39

MACROFASE 4 – AREA COMPLESSIVA 5922.69

Il Direttore dei lavori liquiderà l’importo relativo ai costi della sicurezza previsti in ogni stato di avanzamento lavori:

a) nel rispetto dei vari importi parziali attribuiti ad ogni impresa affidataria, in funzione degli “apprestamenti, misure, procedure ecc.” da eseguire, secondo quanto sottoscritto preventivamente dalle parti nel “Contratto di affidamento lavori”;

b) previa approvazione da parte del CSE dell’importo dettagliato in ogni SAL (Allegato XV,

punto 4.1.6 del DLgs 81/2008 e smi).

In relazione ai lavori affidati in subappalto, ove gli apprestamenti, gli impianti e le altre attività di cui al succitato importo siano effettuati dalle relative imprese esecutrici, ogni impresa affidataria dovrà corrispondere ad esse senza alcun ribasso i relativi oneri della sicurezza (DLgs 81/2008 e smi,

art. 97, comma 3 bis).

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102/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

CAPITOLO 11

PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO AL PSC CONNESSE ALLE SCELTE AUTONOME DELL’IMPRESA ESECUTRICE, DA ESPLICITARE NEL POS DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 2.1.3

11.1. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI INTEGRAZIONI E MODIFICHE AL PSC DA PARTE DELL’IMPRESA ESECUTRICE DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV, art. 100, comma 5

DLgs 163/2006 e smi (Legge Quadro dei lavori pubblici)

La normativa vigente consente alle Imprese che si aggiudicano i vari lavori di presentare al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) proposta di integrazione al Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC), ove ritengano di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza.

In nessun caso tali integrazioni potranno essere in contrasto con le linee guida ed i criteri espressi nel PSC redatto dal CSP.

Eventuali integrazioni del PSC proposte dalle varie Imprese sono comunque soggette ad approvazione da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione.

In nessun caso, le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti.

11.2. OBBLIGO DELLE IMPRESE ESECUTRICI DI REDIGERE IL POS COME PIANO COMPLEMENTARE DI DETTAGLIO DEL PSC DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV, art. 96, comma 1, lett. g) e art. 89, comma 1, lett. h)

DLgs 163/2006 e smi (Legge quadro dei lavori pubblici)

Tutte le Imprese affidatarie ed esecutrici che parteciperanno all’esecuzione dei lavori (anche le

Imprese a conduzione familiare o con meno di 10 addetti) sono obbligate a redigere il proprio “Piano Operativo di Sicurezza” (POS) per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori.

Sono esclusi da tale obbligo i soli Lavoratori autonomi.

11.3. INDICAZIONI ALLE IMPRESE PER LA CORRETTA REDAZIONE DEL POS E DELLE DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE

DLgs 81/2008 e smi, Allegato XV, punto 3.2.1

Come già anticipato nel Cap. 2 del presente PSC, dopo la verifica dell’idoneità tecnico-professionale di Imprese e Lavoratori autonomi (ai sensi dell’Allegato XVII del DLgs 81/2008 e smi) eseguita in fase di contrattazione dal Committente e/o dal Responsabile dei lavori, ma prima dell’inizio delle singole attività lavorative, ogni Impresa coinvolta nell’esecuzione dei lavori dovrà fornire al CSE, nel proprio POS e/o Allegati tutti i dati che verranno riportati nel modello di “VERBALE DI VERIFICA DEL POS e RELATIVE DOCUMENTAZIONI” che - a titolo indicativo e non esaustivo - viene di seguito riportato.

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO RELAZIONE GENERALE PARTE PRIMA

AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST.

AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI 103/109

VERBALE DI VERIFICA DEL P.O.S.

E DELLE RELATIVE DOCUMENTAZIONI

Contratto d’Appalto :

Impresa Affidataria :

Importo Lavori :

di cui Oneri per la Sicurezza :

Responsabile dei Lavori :

Coordinatore Sicurezza (CSE):

Direttore dei Lavori :

Verbale Consegna Lavori : redatto in data …. / …. / …………

Impresa verificata:

Indirizzo

Tel.

Fax

E mail

in caso di Impresa subappaltatrice / Fornitura in opera / Nolo a caldo

Importo Lavori :

di cui Oneri per la Sicurezza :

NO SI in data Verifica di Congruità del POS da parte dell’Impresa Affidataria (art. 97

comma 3 del DLgs 81/2008 e smi) :

Autorizzazione del Committente

Informazione al CSE

NO SI in data Il POS con gli Allegati richiesti sono state presentate al CSE prima del

concreto inizio dei lavori :

Il CSE ha effettuato (ai sensi dell’art. 92 comma 1, lettera b) e dell’art. 101, comma 3 del DLgs 81/2008 e smi) le

seguenti verifiche sull’idoneità del POS e degli Allegati che gli sono stati trasmessi:

VERIFICA DELL’IDONEITA’ TECNICO PROFESSIONALE

(già fornite dall’Impresa al Committente e/o Responsabile dei lavori in fase di contrattazione dell’appalto affidato

previsto dall’Allegato XVII del DLgs 81/2008 e smi).

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

a) Iscrizione alla CCIAA con oggetto sociale inerente

la tipologia dell’appalto

b) Documento di valutazione dei rischi (DVR) di cui

all’art. 17, comma 1, lettera a)

c) Documento unico di regolarità contributiva di cui

al D.M. 24/10/2007 (DURC)

d) Dichiarazione di non essere oggetto di

provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui

all’art. 14 del DLgs 81/2008 e smi.

RELAZIONE GENERALE PARTE PRIMA PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

AREA DI SERVIZIO NOGAREDO OVEST.

104/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS

(previsti nell’Allegato XV.3.2 del DLgs 81/2008 e smi).

La redazione del POS deve essere improntata su criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da

garantire la completezza e l’idoneità quale strumento di pianificazione degli interventi di prevenzione in cantiere,

l’indicazione di misure di prevenzione e protezione e dei dpi, le procedure per l’attuazione delle misure da

realizzare e i ruoli che vi devono provvedere

IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA

(Allegato XV.3.2.1)

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

Individuazione del Committente,

Individuazione del Responsabile dei lavori

Indirizzo del cantiere Descrizione sintetica delle attività che saranno

svolte in cantiere (All. XV. 3.2.1. lett. c)

DATI IDENTIFICATIVI DELL’IMPRESA

(Allegato XV.3.2.1. lettera a) punto 1)

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

Durata dei lavori

Dati identificativi dell’impresa

(All. XV.3.2.1. lettera a) punto 1)

Dati dei Dirigenti e preposti

(All. 3.2.1. lettera a) punto 6; lettera b)

Dati del RSPP

(All. 3.2.1. lettera a) punto 5; lettera b)

Dati del Medico competente (ove previsto)

(All. 3.2.1. lettera a) punto 4; lettera b)

Dati del RLS (o RLST)

(All. 3.2.1. lettera a) punto 3; lettera b)

ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI

(Allegato 3.2.1. lettera a) punto 3)

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

Verifica dei riferimenti contenuti nel PSC, se redatto,

in merito a Emergenza, Evacuazione e Primo

Soccorso.

Dati dei Lavoratori incaricati della gestione del

Primo soccorso

(All. XV.3.2.1. lettera a) punto 3; lettera b)

Dati dei Lavoratori incaricati della gestione della

Prevenzione incendi ecc.

(All. XV.3.2.1. lettera a) punto 3; lettera b)

NUMERO E QUALIFICA DEI LAVORATORI OPERANTI IN CANTIERE PER CONTO DELL’IMPRESA (Allegato XV.3.2.1.

lettera a) punto 7)

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

Elenco dei Lavoratori subordinati

Elenco dei Lavoratori autonomi

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AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI 105/109

DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALL’INFORMAZIONE ED ALLA FORMAZIONE FORNITE AI LAVORATORI

IMPEGNATI IN CANTIERE (Allegato XV.3.2.1 lettera l)

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

Dati forniti per ogni lavoratore

(di base; sui rischi specifici e di mansione; sui rischi di

cantiere contenuti nel PSC e POS; sui DPI di 3°

categoria compreso addestramento; eccetera)

ESITO DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE DEL RUMORE

(Allegato XV.3.2.1. lettera f)

Adeguati Dati forniti per:

SI NO

Note

- Ogni mansione (o nominativo presente in

cantiere);

- Lavorazione;

- Livello di pressione sonora delle sorgenti di

rumore utilizzate;

- Livelli di esposizione giornaliera/settimanale.

LAVORAZIONI SVOLTE IN CANTIERE

(Allegato XV.3.2.1. lettera a) punto 2; lettera c,d,e,g,i,h)

Adeguati Dati forniti per ogni tipo di lavorazione svolta

dall’impresa in cantiere. SI NO

Note

MACROFASE 1 - AREA NORD OVEST Area a verde, rete acque bianche, parcheggi

Impianto cantiere Demolizioni e rimozioni Scavi tubazioni, pozzetti, caditoie Posa tubazioni, pozzetti, caditoie Scavo vasca di accumulo e disoleatore Posa vasca di accumulo e disoleatore Illuminazione esterna Posa cordonate Riordino area a verde Pavimentazione stradale (escl. manto us.) Smobilitazione e spostamento cantiere

MACROFASE 2 - AREA SUD EST E RESIDUO AREA NORD OVEST

Rete acque bianche, parcheggi Impianto cantiere Completamento area Nord Ovest Demolizioni e rimozioni Scavi tubazioni, pozzetti caditoie Posa tubazioni, pozzetti, caditoie Illuminazione esterna Posa cordonate Pavimentazione stradale (escl. manto us.) Smobilitazione e spostamento cantiere

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106/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

MACROFASE 3 - AREA CENTRALE E AREA SUD Ampliamento edificio commerciale

Impianto cantiere Demolizioni e rimozioni Scavi fondazioni Realizzazione fondazioni Realizzazione elevazioni Realizzazione copertura Posa impianti Posa serramenti Finiture interne ed esterne Smobilitazione cantiere

Area esterna centrale area verde, rete acque bianche, parcheggi

Impianto cantiere Demolizioni e rimozioni Scavi tubazioni, pozzett,i caditoie Posa tubazioni, pozzetti, caditoie Scavi fondazioni pensilina Realizzazione fondazioni pensilina Realizzazione pensilina Scavi fondazioni torri faro Realizzazione fondazioni torri faro Realizzazione torri faro Illuminazione esterna Posa cordonate Area a verde Pavimentazione stradale (escl. manto us.) Smobilitazione cantiere

Area esterna sud Impianto cantiere Scavi fondazioni torre faro Realizzazione fondazione torre faro Realizzazione torre faro Smobilitazione cantiere

MACROFASE 4 - AREA COMPLESSIVA Pavimentazione stradale e Segnaletiche

Impianto cantiere Pavimentazione stradale Segnaletica orizzontale e verticale Smobilitazione cantiere

PROCEDURE COMPLEMENTARI O DI DETTAGLIO RICHIESTE DAL PSC

(Allegato XV.3.2.1. lettera h )

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

Planimetria dettagliata del cantiere

(Ingressi, baraccamenti, postazioni fisse, presidi

Primo soccorso, estintori, vie di fuga ecc.)

(Allegato XV punto 3.2.1, lettere c) ed h)

Cronoprogramma particolareggiato per l’esecuzione

dei lavori affidati all’Impresa

(Allegato XV punto 3.2.1, lett. h)

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AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI 107/109

Procedure particolareggiate per il montaggio di

prefabbricati pesanti

(Allegato XV punto 3.2.1, lett. h)

Procedure particolareggiate per i lavori di

demolizioni estese previste

(art. 151 del DLgs 81/2008 e smi.)

Altro richiesto dal PSC

FIRME

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

Datore di lavoro dell’impresa

RLS o RSLT per consultazione

In caso di subappalto,

Il Datore di lavoro dell’impresa affidataria per

congruenza del presente documento rispetto al

proprio POS

Data certa

ELENCO ALLEGATI OBBLIGATORI

Adeguati Dati forniti

SI NO

Note

Esempi esplicativi e non esaustivi:

Denuncia nuovo lavoro INAIL

Dichiarazione Organico Medio Annuo

(DLgs 81/2008 e smi art. 90, comma 9, lett. b)

Certificato di iscrizione alla Cassa Edile

Registro degli infortuni

(DPR 1124/1965, art. 20, comma 2 e smi)

Copia estratta del LUL, Libro Unico del Lavoratore

(sostituisce i vecchi libri obbligatori: Matricola, paga

e presenze) e calendario delle presenze lavorate nel

giorno.

(Il “Libro unico” può essere conservato presso la

Sede Legale dell’Azienda o Studio delegato).

Tessere di riconoscimento del personale

(art. 18, 20 e 26 del DLgs 81/2008 e smi)

Polizze assicurative

RCO: Responsabilità Civile verso gli Operai.

RCT: Responsabilità Civile per i danni involontari

causati a Terzi.

Libretti di uso e manutenzione dei macchinari e

attrezzature presenti in Cantiere

(DLgs 81/2008 e smi, Titolo III, Capo I – Uso delle

attrezzature di lavoro)

Verbali di assegnazione dei DPI ai singoli Lavoratori

(Allegato XV, punto 3.2.1, lett. i)

Formazione ed informazione dei singoli Lavoratori

occupati in cantiere

(Allegato XV, punto 3.2.1, lett. l)

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108/109 AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO COMMERCIALE; LAVORI DI RIORDINO DI PARTE DELLA VIABILITÀ INTERNA E DEI PARCHEGGI

Copia Giudizi personali di idoneità al lavoro

rilasciati dal Medico competente

(art. 25 e Allegato III del DLgs 81/2008 e smi)

Esito del Rapporto di valutazione del rischio rumore

e vibrazioni (Titolo VIII del DLgs 81/2008 e smi Titolo

VIII e Allegato XV, punto 3.2.1, lett. f)

Valutazione rischio chimico

(Allegato XXXV punto 3.2.1, lett. e)

Gestione delle Emergenze in cantiere

(DLgs 81/2008 e smi Titolo I – Sezione VI art. 43-46)

Gestione dei rifiuti in cantiere

(Allegato XXXV punto 3.2.1, lett. e)

Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei

Ponteggi in cantiere (PiMUS di cui all’Allegato XXII)

Certificazione impianti elettrici di cantiere (DM

37/2008)

Inoltre è fatto obbligo ad ogni Impresa affidataria, nell’ambito della redazione del proprio Piano Operativo di Sicurezza:

− di verificare attentamente l’attendibilità e la rispondenza alla situazione reale dei “rischi ambientali ed interferenze”, rilevati in fase progettuale, per quanto concerne l’area e l’organizzazione del cantiere;

− di segnalare tempestivamente al CSE eventuali impedimenti o interferenze che dovessero sopravvenire, al fine di valutare congiuntamente se queste possono essere tali da condizionare le lavorazioni previste nel progetto e quindi costituire fonte di pericolo;

− di fornire al CSE, prima dell’inizio delle attività in cantiere, il “Cronoprogramma particolareggiato e dettagliato per l’esecuzione delle opere previste”.

11.4. PARTICOLARI PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO RICHIESTE ALLE IMPRESE (di seguito indicate) 1. Impresa Affidataria - procedura di dettaglio per la posa in opera e la successiva rimozione della segnaletica

orizzontale e verticale sulla sede stradale per il restringimento della corsia di marcia - piano di montaggio delle pensiline contenente oltre le fasi lavorative:

- tipologia di autogrù prevista per il sollevamento della copertura; - certificazioni inerenti linea vita e golfari "residenti" sulla copertura; - elenco DPI in dotazione agli addetti al montaggio della pensilina.

- piano di montaggio timbrato e firmato da tecnico abilitato della copertura dell’ampliamento dell’edificio commercialecontenente oltre le fasi lavorative:

- tipologia di autogrù prevista per il montaggio del prefabbricato; - modalità di accesso alla copertura per i lavori di completamento; - planimetria dalla quale riscontrare posizione linea vita e golfari per i lavori di

completamento previsti in quota; - certificazioni inerenti linea vita e dei golfari "residenti" sulla copertura; - descrizione di facile comprensione per il personale relativa alle modalità di accesso alla

copertura ed utilizzo della linea vita; - elenco DPI in dotazione agli addetti al montaggio del prefabbricato.

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- procedura di dettaglio per la posa in opera delle torri faro comprendente tipologia e caratteristiche dell’autogrù da utilizzare nonchè planimetria della lavorazione comprensiva delle misure di sicurezza adottate in relazione alla Linea aerea interferente.

- procedura di dettaglio per la posa in opera della vasca di accumulo comprendente tipologia e caratteristiche dell’autogrù da utilizzare nonchè planimetria della lavorazione comprensiva delle misure di sicurezza adottate in relazione alla Linea aerea interferente.

- procedura di dettaglio per gli scavi con blindaggio.

11.5. PARTICOLARI OBBLIGHI DA RISPETTARE DLgs 81/2008 e smi, art. 92

Si rammenta a tutte le Imprese che saranno presumibilmente coinvolte nell’esecuzione dei lavori che non sarà assolutamente consentito loro l’accesso in cantiere senza la preventiva autorizzazione del CSE, prevista nell’art. 101, comma 3 del DLgs 81/2008 e smi, che avverrà soltanto nel rispetto della procedura che segue.

− Il CSE comunicherà l’accettazione ed il conseguente benestare all’accesso al cantiere entro 5 giorni dal ricevimento del POS e delle ulteriori documentazioni richiamate nel presente PSC (e/o comunque prevista dalla normativa vigente).

− In caso di incompletezza o inadeguatezza del POS e/o della ulteriore documentazione richiesta, entro i suddetti 5 giorni dal ricevimento il CSE comunicherà all’Impresa affidataria la motivazione delle integrazioni richieste.

− Dal ricevimento della documentazione integrativa richiesta, il CSE avrà ancora 5 giorni di tempo per comunicare l’accettazione o la richiesta di ulteriori integrazioni.

− La regolarità documentale presentata al CSE sarà formalizzata in uno specifico “Verbale di verifica del POS e Allegati prescritti” che l’Impresa dovrà sottoscrivere anche come condizione indispensabile per l’autorizzazione all’accesso in cantiere.

Si sottolinea che il mancato rispetto di questa prescrizione sarà sanzionato e potrà essere motivo per richiedere l’allontanamento dei “Responsabili dell’impresa” dal cantiere, la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto.