PIANO DI M - iccaposele.it Miglioramento IC... · curricolo verticale, la progettazione per...

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0 I STITUTO C OMPRENSIVO S TATALE DI CAPOSELE CON SEZIONI ASSOCIATE DI CALABRITTO E SENERCHIA Francesco De Sanctis via Pianello - 83040 - Caposele (AV) tel 0827 53012 fax 0827 53012 e-mail: [email protected] e-mail-pec: [email protected] sito: www.iccaposele.it Codice Meccanografico AVIC871008 ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO “F. De Sanctis” CAPOSELE con Sezioni associate di CALABRITTO E SENERCHIA PIANO DI Miglioramento approvato dal Collegio dei docenti nella seduta del 15 Gennaio 2016

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I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E D I C A P O S E L EC O N S E Z I O N I A S S O C I A T E D I C A L A B R I T T O E S E N E R C H I A

“F r a n c e s c o D e S a n c t i s ”via Pianello - 83040 - Caposele (AV)

tel 0827 53012 fax 0827 53012e-mail: [email protected] e-mail-pec: [email protected]

sito: www.iccaposele.itCodice Meccanografico AVIC871008

ISTITUTO COMPRENSIVO

DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

“F. De Sanctis”

C A P O S E L E

con Sezioni associate di

C A L A B R I T T O E S E N E R C H I A

PIANO DI Miglioramento

approvato dal Collegio dei docenti

nella seduta del 15 Gennaio 2016

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

Nome e cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento

GERARDO CIPRIANO DIRIGENTE SCOLASTICO ESTENSORE DEL RAV E DEL PIANO DIMIGLIORAMENTO

GIOVANNA RAUCCI FS 1 POF, DOCENTE DI SCUOLA PRIMARIA,PLESSO CALABRITTO

PROCESSI: POF E REFERENTECOMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONERESPONSABILE PROGETTO N. 1

CARMELA MALANGA FS 1 POF, DOCENTE DI SCUOLA PRIMARIA,PLESSO CAPOSELE

PROCESSI: POF E REFERENTECOMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONERESPONSABILE PROGETTO N. 1

GIACOMO SALICONE FS 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI,DOCENTE DI SCUOLA SECONDARIA I GRADO,PLESSO CALABRITTO E SENERCHIA

PROCESSI: INNOVAZIONE DIDATTICA ETIC, COMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONE

RUGLIO ROSA MARIA FS 3 INTEGRAZIONE E DISABILITA’ DOCENTEDI SCUOLA SECONDARIA I GRADOSOSTEGNO, PLESSO CAPOSELE

PROCESSI: INTEGRAZIONE ECOMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONERESPONSABILE PROGETTO N. 2

ONIDIA CIRIELLO FS 3 INTEGRAZIONE E DISABILITA’ DOCENTEDI SCUOLA SECONDARIA I GRADOSOSTEGNO, PLESSO CAPOSELE, CALABRITTO ESENERCHIA

PROCESSI: ORIENTAMENTO ECOMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONE

ANGELA MELILLO FS 4 ATTIVITA’/PROGETTI DOCENTE DISCUOLA SECONDARIA I GRADO PLESSOCAPOSELE

PROCESSI: ATTIVITÀ/PROGETTIFORMATIVI D’INTESA CON FAMIGLIA,ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE ALLASCUOLA

MARIA INCORONATA FINNO FS 4 ATTIVITA’/PROGETTI FS 1 POF, DOCENTEDI SCUOLA PRIMARIA, PLESSO CALABRITTO

PROCESSI: ATTIVITÀ/PROGETTIFORMATIVI D’INTESA CON FAMIGLIA,ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE ALLASCUOLA

DI MASI GELSOMINA DOCENTE DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PLESSOMATERDOMINI

COMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONE

OLIVIERI MARIA DOCENTE DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PLESSOCALABRITTO

COMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONE

CARUSO ROSA DOCENTE DI SCUOLA PRIMARIA, PLESSOCAPOSELE

2° COLLABORATORE DEL DS,RESPONSABILE DI PLESSO

AVENA ANTONIETTA DOCENTE DI SCUOLA PRIMARIA, PLESSO DISENERCHIA

COMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONE

DI TROLIO ASSUNTA DOCENTE DOCENTE DI SCUOLA SECONDARIAI GRADO, PLESSO CALABRITTO

COMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONE

BONIELLO CONCETTA DOCENTE DI SCUOLA SECONDARIA I GRADO,PLESSO CAPOSELE

COMPONENTE DEL GRUPPOAUTOVALUTAZIONE

GIUSTINO RAIMATO DOCENTE DI SCUOLA SECONDARIA IGRADO, PLESSO CALABRITTO

DOCENTE COLLABORATORE VICARIO

VITO NICOLA LILOIA COLLABORATORE SCOLASTICO SEDECENTRALE

PUNTO DI VISTA ATA

MIRELLA SOFIA POTO DSGA PARTE AMMINISTRATIVACINZIA MALANGA GENITORE PRESIDENTE CONSIGLIO D’ISTITUTO

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PRIMA SEZIONE

Scenario di riferimentoInformazioni ritenute necessarie per la spiegazionedelle scelte di miglioramento

Le priorità emerse dal RAV sono relative a:1. esiti scolastici all'interno delle classi;2. competenze chiave e di cittadinanza.

1. In alcune classi si sono rilevate notevolidifferenze tra i gruppi all'interno delleclassi, con un gap considerevole tra glialunni con performances eccellenti e quellicon risultati sufficienti di apprendimento.Tale frammentazione interna all'istituto sirileva anche nei risultati delle proveInvalsi, che evidenziano disequità. Ilpunteggio di italiano e matematica dellascuola alle prove INVALSI e' superiore aquello di scuole con backgroundsocioeconomico e culturale simile. Lavarianza tra classi in italiano e matematicae' in linea o superiore a quella media, ipunteggi delle classi non si discostano dallamedia della scuola e in alcune classi sidiscostano in positivo. Il dato negativo piùevidente è la variabilità dei risultatiall'interno delle classi. Occorre formare ungruppo più ampio di docenti dei tre diversiordini di scuola per fare chiarezza sugliobiettivi, i percorsi per raggiungerli e ilcontrollo sui processi.Livelli: 5 (RAV)Questi dati hanno determinato la sceltadegli obiettivi del RAV. Le riflessioni delteam hanno portato inoltre ad unaconclusione condivisa: il miglioramentodegli esiti degli alunni passa attraverso lacondivisione di processi e percorsi tradocenti della comunità di praticheprofessionali. Alcune ricerche dimostranoche in presenza di un’alta capacità dilavoro cooperativo dei docenti si hannomigliori risultati di apprendimento degliallievi: si dimostra un collegamentosignificativo tra modelli organizzativi cheintegrano elementi di comunità ed altirisultati nelle prove Invalsi. Se si sonoconsolidate forme di condivisione a livellodi piccoli plessi, sembra ancora piuttostocomplesso, vista anche l’oggettivaframmentazione dell’Istituto, realizzareuna comunità di pratiche professionali edun curricolo di scuola veramente agito.Per questo è necessario prevedere azioni diprocesso/sistema relativamente allaformazione dei docenti del dipartimento dilettere e matematica, settore piùproblematico nei risultati Invalsi, allacostruzione di un curricolo in verticale percompetenze chiave e di cittadinanza agitoe, soprattutto, alla diffusione di buonepratiche e metodologie innovative giàpresenti nella scuola.

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2. Gli itinerari didattici non mettono a fuoco inmaniera significativa lo sviluppo dellecompetenze degli alunni. Non vengonopienamente utilizzate le competenzeprofessionali dei docenti per la diffusione el’incremento dell’innovazione didattica ededucativa.La valutazione degli alunni è limitata alpercorso svolto all’interno dell’Istituto,senza una raccolta sistematica degli esitiformativi dei percorsi scolastici successivi,in chiave di revisione dei Processi chiave(“Orientamento”, “Continuità”).Si rende necessario migliorare l’ambientedi apprendimento in termini di innovazionedidattica e metodologica e di settingd’aula; valorizzare le risorse umaneattraverso attività di formazione mirata epeer tutoring; favorire l’elaborazione delcurricolo verticale, la progettazione percompetenza e la ricerca nel campo dellavalutazione.

Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita(reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturalidell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educatividi riferimento, offerte per la gestione del tempo libero)

Il territorio nel quale opera la nostra scuolacomprende tre comuni: Caposele, Calabritto eSenerchia. La distribuzione in piccole sedi implicaun grande dispendio di risorse per la fornitura diservizi essenziali: 10 plessi scolastici, con relativiservizi di trasporto e mensa.La scuola costituisce il più importante riferimentoculturale del territorio. La frammentazionedell'Istituto è una risorsa, ciascun piccolo plesso èuna comunità viva ed attiva nel contesto sociale,ma anche un problema per la necessità di replicarerisorse, sussidi, strutture e strumenti. La scuola èinserita in diverse reti, sia a livello locale con iComuni e le associazioni di volontariato, sia trascuole e servizi del territorio provinciale più ampio.Sono presenti nel contesto molte associazioni, mapoche si occupano di infanzia ed adolescenza.

L’organizzazione scolastica(composizione popolazione scolastica alunni, strategiedella scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettividel POF, modalità di condivisione metodologica edidattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche trapari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione)

COMPOSIZIONE POPOLAZIONE SCOLASTICAALUNNIla popolazione scolastica alla data del 01Settembre 2014 è composta da 471 alunni:

114 di scuola dell’infanzia distribuiti in 6sezioni,

214 di scuola primaria distribuiti in 14classi (di cui n° 02 pluriclassi a Senerchia),tutte con un’ organizzazione di 30 oresettimanali,

143 di scuola sec. di 1° distribuiti in 10classi (di cui n° 01 pluriclasse aSenerchia).

L’Istituto è composto da 10 plessi scolastici: 4scuole dell’lnfanzia, 3 scuole primarie e 3 scuolesecondarie di primo grado.Aspetti positivi-opportunità:la specifica caratteristica strutturale dell’Istituto:piccole scuole/comunità promuoventi la qualitàculturale del territorio.Aspetti negativi-vincoli:frammentazione in tanti piccoli plessi in unterritorio vasto, difficoltà per l’organizzazione delservizio: i trasporti, la strutturazione dell’orariodocenti, la necessità di itineranza, i costimoltiplicati (pc, palestre, biblioteche, connettività

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wifi…).

COINVOLGIMENTO FAMIGLIEAspetti positivi-opportunità:stretta condivisione con i Comuni, presenza di unarete territoriale per la scuola.Servizi sociali presenti sul territorio, associazioni divolontariato, presenza di “nonni vigile”,realizzazione di riti civili di comunità perl’educazione alla cittadinanza a cui partecipanogenitori e cittadini, buone risposte dei genitori alleinterviste dei valutatori interni sulla percezione delloro rapporto con la scuola.

Aspetti negativi-vincoli:scarsità di spazi nel territorio per adolescenti,aumento del numero di famiglie in situazione didifficoltà/marginalità, difficile gestione dei plessiper la loro frammentazione, necessità di trovare unmodo migliore per dare ampia diffusione ai risultatidell’autovalutazione, di indirizzare lapartecipazione dei genitori promuovendo lacondivisione delle finalità culturali e valoriali dellascuola e di ricercare un equilibrio tra accoglienzadei bisogni delle famiglie e mantenimento del ruoloistituzionale della scuola.

OBIETTIVI POFAspetti positivi-opportunità:L’inclusione è un punto nodale del POF, si realizzaper questo la formazione e la sperimentazionesulla classificazione internazionale delfunzionamento della disabilità e della salute ICF(OMS 2001); i GLH operativi si realizzano con lapartecipazione di tutti i docenti di sostegno, icoordinatori delle classi interessate, coordinatedalla Funzione strumentale Area 3 dellaprevenzione del disagio, della dispersione, deldisadattamento scolastico e integrazione, lapsicologa dell’ASL AV1, il personale dei PdZ Sociali“Alta Irpinia” (assistente sociale, educatoriprofessionali), le Associazioni di volontariato, glienti locali.Presenza di un curricolo disciplinare in verticale discuola, con documenti e procedure diprogettazione correlati e condivisi; il curricolo,diviso in tre parti, una per ciascun gradoscolastico, è stato elaborato da tutti i docenti, perquesto non è solo un documento burocratico.

È da attuare una didattica per competenze riferitaalle otto competenze europee, così come previstonelle Nuove Indicazioni (2012);curricolo di scuola strutturato in verticale amatrice, con un collegamento coerente tra:competenze, profilo in uscita, dimensioni dicompetenza, traguardi disciplinari per lo sviluppodelle competenze, obiettivi di apprendimento.Attenzione nel curricolo di scuola alla persona, alcittadino consapevole, all’educazione allacittadinanza.Realizzazione di verifiche per classi parallele e perclassi per l’osservazione e la valutazione degli esiti(la progettazione avviene trasversalmente anchenella Scuola dell’infanzia.

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Realizzazione in rete:1. Progetto orientamento (capofila I.I.S.S. “L.Vanvitelli” di Lioni”)2.Progetto finalizzato a promuoverel’implementazione del Sistema Nazionale diValutazione - DM 435, art. 25 e art. 2, lettera a)del DD 937 del 15.09.2015 (capofila ISTITUTOCOMPRENSIVO “V. CRISCUOLI”)

Aspetti negativi-vincoli:Vanno costruiti curricoli in verticale percompetenze chiave che realizzino sia laverticalizzazione, sia l’essenzializzazione e checontemplino i contenuti/concetti/nuclei fondantiirrinunciabili di scuola;vanno potenziate azioni di sistema dei docenti congli alunni delle classi ponte e ricercati accordi suspecifici aspetti irrinunciabili del curricolo, anche inrelazione ai contenuti.ancora difficoltà nell’utilizzo concreto, quotidianodel registro online curricolo di scuola percompetenze e nella consapevolezza da parte ditutti i docenti del senso generale del processod’innovazione in atto.

CONDIVISIONE METODOLOGICA E DIDATTICAAspetti positivi-opportunità:condivisione di un sistema di valutazione di scuolacon relativi strumenti;presenza di documenti di passaggio e procedurestandard di progettazione e valutazione condivise,collegiali e pubbliche;presenza di dipartimenti disciplinari attivi;unità trasversali di lavoro per competenze che siconcludono con compiti di realtà multidisciplinari,svolte per classi, classi parallele-dipartimento;prove di verifica strutturate per classi parallele discuola;utilizzo di rubriche di scuola per la valutazionedelle competenze e di procedure per l’osservazione(situazione osservativa) delle competenze;glossario condiviso di concetti chiave sullavalutazione e sulla didattica;rilevazione dei bisogni formativi e progettazionedidattica sulla base dell’analisi degli stessi.

Aspetti negativi-vincoli:alcune abilità chiave trasversali vanno sviluppatemaggiormente in continuità e vanno megliodefinite, per rendere più agito il curricolo inverticale;mancanza di una programmazione che correla itraguardi di competenza, lei UdA disciplinari e lecompetenze chiave e di cittadinanza;difficoltà nell’integrare la valutazione delleconoscenze con la valutazione delle competenze el’osservazione dei processi e nell’uso dei nuovistrumenti di valutazione per i traguardi dicompetenza;difficoltà nel definire un rapporto stretto e coerentetra progettazione didattica e valutazione;necessità di una maggiore consapevolezza dei

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diversi aspetti della valutazione (formativa,sommativa, proattiva, diagnostica);insufficienza di tempi comuni per lavorare eriflettere insieme;esigenza di una migliore fruibilità del registroelettronico;potenziamento dell’organizzazione e archiviazionedei materiali per una migliore condivisione dibuone pratiche tra docenti.

RELAZIONI TRA PARIAspetti positivi-opportunità:clima relazionale molto buono;attuazione di diverse strategie didattiche chefavoriscono la relazione, come apprendimentocooperativo, tutoring, lavori inerenti la socioemotività e le abilità sociali, lavori di gruppo elaboratori, momenti di riflessione socio emotiva,argomentazione, confronto tra pari;uscite didattiche, viaggi d’istruzione, per favorire lasocializzazione tra pari.

GESTIONE SISTEMAAspetti positivi-opportunità:senso di appartenenza alla comunità scolastica,presenza di una vera comunità professionale,presenza di commissioni di lavoro.Coordinamento adeguato da parte della dirigenzadegli aspetti amministrativi e didattici.Aspetti negativi-vincoli:necessità di implementare la leadership distribuitae partecipata, per diffondere mezzi e fini econdividere più sostanzialmente i percorsi in tuttala comunità professionale.

SISTEMI COMUNICAZIONESito Internet della scuola, WhatsAppposta elettronicaConsigli di classe/interclasse/intersezione,incontri con i genitori (colloqui individuali eassemblee),

Il lavoro in aula(attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti diapprendimento, progetti di recupero e potenziamentodegli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per ladidattica)

RELAZIONE DOCENTI-ALUNNIL’attenzione alla relazione docente-alunno è postasu:percorsi di socio-emotività (circle - time , piccoliriti, momenti di silenzio, discussioni di gruppo…),momenti di costruzione di una gestionepartecipativa in classe che favorisca l’autocontrollo,varietà di pratiche metodologico-didattiche(laboratorio, peer tutoring, cooperative learning,uscite didattiche…).

AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIl contesto di apprendimento è pensato su tredimensioni:Dimensione organizzativaSetting formativo: spazio, tempo, regole, climarelazionale, canali comunicativi.

Dimensione metodologicaStrategie condivise, strumenti, azioni di recupero e

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consolidamento, organizzazione dellecompresenze, progetti, uscite didattiche, attivitàinterdisciplinari.Dimensione relazionaleRegole di gestione della classe, modalitàrelazionali, tecniche e strategie comuni econdivise.

PROGETTI DI RECUPERO E POTENZIAMENTODEGLI APPRENDIMENTIAnalisi dei bisogni formativi e progettazionedidattica.Attività/progetti per l’incremento delleperformances degli alunni con disabilità nellepratiche di integrazione scolastica e per valorizzareil contesto di apprendimento ed il funzionamentodel soggetto, ponendo attenzione ai fattoricontestuali facilitanti il funzionamento stesso;maggiore attenzione al setting piuttosto che alledifficoltà individuali, che sono viste come unmalfunzionamento del contesto.Attività di recupero e potenziamento (art. 1,comma 7, della Legge 107/2015).Attività di tutoring per la costruzione deglistrumenti per l’inclusione (PdF, PEI, PDP per DSA eper BES).Presenza del PAI d’Istituto e di percorsi diautovalutazione della qualità dell’inclusione, chesono resi pubblici e servono a ridefinire il PAIsuccessivo.Progetti/attività di inclusione (“Adotta unaPigotta”, concorso “Giada” sulla diversabilità)

UTILIZZO DI NUOVE TECNOLOGIE NELLADIDATTICAAspetti positivi-opportunità:Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) –adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27ottobre 2015 – è una delle linee di azione piùambiziose della legge 107, “Riforma del sistemanazionale di istruzione e formazione e delega per ilriordino delle disposizioni legislative vigenti”.Il PNSD prevede tre grandi linee di attività inmerito a miglioramento dotazionihardware, attività didattiche e formazione degliinsegnanti. Ciascuna di queste mette in campofinanziamenti importanti, quasi tutti tramite bandodi progetti che le scuole devonopresentare. Inoltre, con nota 17791 del 19novembre 2015, è stato disposto che ogni scuoladovrà individuare entro il 10 dicembre un“animatore digitale”, incaricato di promuovere ecoordinare le diverse azioni.Tutti e tre gli ordini di scuola possono usufruire dicomputer, videoproiettori e LIM (ad eccezione dellascuola secondaria di primo grado) checostituiscono parte integrante della praticadidattica.La Scuola secondaria di I grado di Caposele hapartecipato ad un corso di alfabetizzazioneinformatica in linea con le direttive CAD (Codicedell’Amministrazione Digitale).Ogni docente può pubblicare materiali, lezioni e

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IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTODescrizione dei processi che hannoportato alla scelta degli obiettivi dimiglioramento

Criticità individuate/piste dimiglioramento

Punti di forza della scuola/risorse

Migliorare gli esiti scolasticiall'interno delle classi,potenziando la didattica percompetenze.

Attenuare le differenze tra igruppi all'interno delle classi,per migliorare le prestazionidegli alunni con livellisufficienti di apprendimento.All’interno delle classi si verifica

I risultati della prove INVALSI diitaliano , nella classe 2^, perl’anno scolastico 2014-2015 ,registrano un punteggio mediodel 70,3% ,superiore alla mediadella Campania, del Sud e

test on line a proprio nome, a beneficio deglistudenti (http://iccaposele.it/index.php/area-didattica). Non necessariamente le lezioni devonorisiedere sul sito della scuola. Il docente infatti puòdeciderne la pubblicazione su piattaforme a suascelta; ma la ripresa nel sito facilita il reperimentoe la condivisione da parte degli studenti dellascuola. A partire dall’ a.s.2015/16 si è avviato lasperimentazione dell’uso didattico di questo canalecon gli studenti di alcune classi per condivideremateriali didattici, appunti e scambiare opinioni.Docenti ed alunni si scambiano materiali e compitiutilizzando la posta elettronica.Si utilizzano hardware e software per l’inclusione.

Aspetti negativi e vincoli:il problema della connettività si moltiplica inconsiderazione della numerosità dei plessi.L’elevato numero di essi richiede infatti continuiinterventi di potenziamento e manutenzione, cherappresentano un onere ingente a carico delleamministrazioni.L’Istituto necessita di strumentazioni eattrezzature specifiche per alcune sezioni di studioe di dispositivi che facilitino l’innovazione delladidattica LIM in tutte le classi della Scuola primaria strumenti compensativi per DSA:

audiolibro o libro parlato, sintesi vocali,correttore ortografico vocale, registratori testicartacei + scanner + OCR, Software percostruzione di mappe e schemi

Dizionario elettronico, uno scannerprofessionale “per riprodurre, valorizzare edivulgare i contenuti didattici della scuola

arredo scolastico che favorisca unadidattica diversa da quella della lezionefrontale:

- banco antropometrico per disabili- banchi monoposto quadrati tubolari(facilmente aggregabili in tavoli da lavorocomuni)

Creazione nuovi laboratori: Laboratorio Linguistico4. Rifacimento dei seguenti laboratori Laboratorio scientifico Laboratorio artistico Biblioteca

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Competenze chiave e dicittadinanza.

una elevata variabilità dirisultati. Questa disparità sirileva in tutte le classi dei diversiplessi e rimane piuttosto stabilenel corso degli anni. Inoltre, inqualche classe c’è il sospetto dicheating.Nelle classi terze, la maggiorparte degli studenti ,si collocanei livelli 1 e 2; solo il 9,3%raggiunge il livello 5.Il punteggio di italiano ematematica della scuola alleprove INVALSI e' superiore aquello di scuole con backgroundsocioeconomicoe culturale simile. La varianza traclassi in italiano ematematica e' in linea o di pocoinferiore a quella media, ipunteggi delle classi non sidiscostano dalla media dellascuola oppure in alcune classi sidiscostano in positivo. La quotadi studenti collocata nei livelli 1 e2 in italiano e in matematica e'inferiore alla media nazionale.Il dato negativo più evidente è lavariabilità dei risultati all'internodelle classi

L’Istituto non dispone di uncurricolo verticale percompetenze europee, ma ne hadefinito alcuni aspetti su cuibisogna operare in modo piùapprofondito per una riflessioneinterna .Manca una progettazione erealizzazione di unità trasversalidi lavoro per competenze chiaveimpostato sui campi diesperienza e sui profili dellecompetenze al termine del I ciclo

dell’Italia. I risultati della provadi matematica danno unapercentuale del 59,8%, superioredi poco ai valori di riferimento(2,2 % ESCS).Anche nelle classi quinte siregistrano percentuali superiorialla media: italiano 64,7% ;matematica 64,6%.Nell’Esame di Stato conclusivodel I ciclo la percentuale dellaprova di italiano si avvicina allamedia nazionale (57,1%);migliore è la performance inmatematica (62%).Tra le classi dei vari plessi nonc’è un’elevata variabilità dipunteggio.La percentuale degli studentidella classe 2^, collocati a livello5 , nella prova di italiano è del37,5%, in matematica è del30,8%. In entrambi i casi , lapercentuale è superiore ai valoridi riferimento.Nelle classi 5^ la maggior partedegli alunni si colloca nei livelli3,4 e 5.Nelle classi terze della scuolaSecondaria di I grado ,gli alunniraggiungono i livelli 3,4 e 5 inmatematica.Risorse:-classi parallele-compiti di realtà trasversali (siidentificano nella richiesta rivoltaallo studente di risolvere unasituazione problematica,complessa e nuova, quanto piùpossibile vicina al mondo reale,utilizzando conoscenze e abilitàgià acquisite e trasferendoprocedure e condotte cognitive incontesti e ambiti di riferimentomoderatamente diversi da quelliresi familiari dalla praticadidattica).

La scuola mette in primo piano lecompetenze chiave e dicittadinanza, quali le abilitàcomunicative, lo sviluppo delsenso di legalità, l’interesse deiproblemi sociali e il rispetto delladiversità. Per questo adottacriteri comuni per la valutazionedel comportamento deglistudenti: con un giudiziodescrittivo nellaprimaria, con voto espresso indecimi nella Secondaria di I

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di istruzione tra classi paralleleorganizzate in unità di lavorotrasversali-mancano compiti di realtà erubriche valutative progettati perclassi parallele relativi aitraguardi per lo sviluppo delle 8competenze chiave (inparticolare Competenzamadrelingua e Competenzamatematica e competenze dibase in scienze e tecnologia)Una percentuale molto bassa dialunni subisce la prevaricazionedi compagni esuberanti.Alcuni studenti partecipanopassivamente alle iniziativescolastiche, assumendo il ruolodi gregari nelle attività digruppo.

grado.Il giudizio tiene conto dellarelazionalità, dell’autonomia,della partecipazione e dellaresponsabilità nonché dellametacognizione.Il livello raggiunto dagli studenti,nel loro percorso scolastico,è buono.Non si registrano differenze tra leclassi , in quanto per la loroformazione, si adottano criteri diequilibrio e di omogeneità.Dall’autovalutazione interna, sievince che un’alta percentualedi alunni, vive serenamentel’esperienza scolastica e si senteben accolta dai compagni, dagliinsegnanti, dal DS e dalpersonale ATA.

Risultati dei processi diautovalutazione

I percorsi didattici sonoattentamente programmatianche se non c’è ancora uncurricolo verticale di Istitutostrutturato per competenzechiave e di cittadinanza

Tre gli obiettivi dimiglioramento individuatidall’Istituto De Sanctis:

1. Migliorare gli esitiscolasticiall'interno delle classi,potenziando la didattica percompetenze.

2. Adeguatezza ecompletezza del curricoloper competenze chiave dicittadinanza

E’ in atto già dall’annoscolastico 2012-13 iltentativo di concretizzare uncurricolo (Obiettivo n. 2)verticale completo erispondente alle esigenzedell’utenza dell’Istituto,condividendo quelle lineeteoriche e didattiche che datempo animano le scelteprogettuali intraprese dallevarie scuole delComprensivo, al fine diprogrammarel’apprendimento nell’otticadell’unitarietà e dellaverticalità.Un curricolo verticale da

L’Istituto ha svolto attività divalutazioneinterna/autovalutazionenell’ultimo anno, ha un nucleodi autovalutazione ma non hastretto collaborazioni consoggetti esterni perl’autovalutazione.Si propongono percorsi diapprendimento coerenti eintegrati, per la maturazione dicompetenze come insieme diconoscenze dichiarative(sapere) - abilità procedurali(saper fare) – atteggiamenti(saper essere), capaci difornire risposte innovative alleesigenze della società;

Si realizzano l’ampliamentodell’offerta formativa e gliinterventi didattici perrecupero, consolidamento epotenziamento in orario extra-curricolare e curricolare.

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predisporre per obiettiviformativi e competenze, sucui realizzare interventididattici personalizzati percreare una scuola nelrispetto della diversitàUna scuola che tiene contodei diversi ritmi diapprendimento, dimaturazione e di crescita diogni alunno e si impegna arealizzare percorsi formativinella prospettiva divalorizzare gli aspetti dellapersonalità di ognuno efavorire il raggiungimentodel successo scolastico ditutti gli studenti, garantendoequità degli esiti. (Obiettivon. 1).

Linea strategica del piano LA STRATEGIA del Piano di Miglioramento è l’introduzione dellavoro per competenze a tutti i livelli:- con gli alunni, che sono coinvolti in un percorso didattico,elaborato per competenze europee, in base alle “Indicazioni”, inrapporto alle loro potenzialità;- con i docenti, che sono stimolati a rivedere la propriaprofessionalità attraverso il confronto con i modelli di insegnamentoe con i materiali elaborati dalle commissioni e dai gruppi di lavoroattivati, in un processo di formazione attiva;- con le famiglie, che durante tutto il percorso di studi e soprattuttonelle fasi finali, durante l’orientamento alla scelta della scuolasecondaria di secondo grado, sono portati a riflettere sull’importanzadi sostenere i loro figli nel conseguimento di competenze per la vita.La realizzazione del Piano di Miglioramento è resa possibile dallavalorizzazione e dal coinvolgimento dei leader e dall’utilizzo e dalladiffusione di metodologie innovative, partendo dalle buone pratichegià esistenti.Le azioni prescelte promuovono attività interne di benchmarking ebenchlearning, per un più efficace impiego delle competenze e dellacreatività del personale, per diffondere metodologie e prassididattiche più idonee ed innovative, per raggiungere gli obiettiviformativi ed educativi attesi e per allineare le competenze dellerisorse umane già presenti alle cresciute esigenze degli stakeholder(portatori di interesse), in associazione a specifiche attività diformazione.Dopo un’analisi incentrata sull’esistenza e sullo stato delle condizioniinterne che possano favorire l’attuazione del Piano, si è consideratoche la permanenza nell’Istituto di docenti “…disponibili alla ricerca eall’innovazione educativa…”, nonché con preparazione di alto livelloma settoriale, costituisca il fattore fondamentale per la realizzazionedel PDM.La strategia innovativa consiste nella metodologia della formazione,che non corrisponde a lezioni frontali, ma a lavori di gruppicooperativi, composti da docenti esperti su tematiche specifiche(didattica per competenze, metodo di studio, costruzione di prove diverifica graduate e standardizzate per classi parallele) conl’individuazione di linee guida, metodi e procedure e predisposizionedei materiali. Tali materiali dovranno poi essere “sperimentati” da

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tutti i docenti che contribuiranno, attraverso il loro impiego inpercorsi di ricerca azione, ad una “taratura” dei materiali stessi edelle proposte operative, al monitoraggio e alla valutazione deipercorsi.Il valore aggiunto è dato dalla contaminazione di metodologie,competenze, provenienze culturali diverse, in grado di produrreproposte e itinerari che, pur nati in riferimento a contesti disciplinari,vengano poi utilizzati al di fuori degli stessi.Gli elementi di forza di queste tre azioni sono la valorizzazione dellebuone pratiche e delle competenze professionali già presentinell’Istituto e la sensibilizzazione di tutto il personale alle tematichepedagogiche e didattiche innovative. Lasciare le cose come stannoequivarrebbe a non arginare una perdita di energie e di risultati chesono il capitale del sistema scuola del primo ciclo di istruzione. Ilcapitale va reinvestito: nel contesto scuola la rilevanza delladiffusione dei risultati in chiave di miglioramento della didattica è lostrumento principale della professionalità di ciascun docente. Seinquadrato in un’ottica di collegialità, si arricchisce del sensodell’insegnamento auspicato dalle “Indicazioni”, cioè la formazione dicompetenze trasversali.Le azioni risultano coerenti, integrate e complementari tra loro: le”Indicazioni” suggeriscono che la scuola si doti di un proprio curricoloche risponda ai bisogni rilevati direttamente dall’analisi del contestoeducativo. Suggeriscono altresì di lavorare secondo una visione chesuperi la dimensione locale e temporale, sviluppando competenzeper il cittadino capace di vivere nell’Europa del futuro. Perché ciòavvenga, è necessario prevedere un mutamento (didattica percompetenze) e una continua diversificazione (didatticapersonalizzata) delle proposte formative. Da qui l’evidente nessocausale e temporale tra il miglioramento degli esiti scolastici el’individuazione dei curricoli di Istituto per competenze.A questo si aggiunge come corollario la raccolta e diffusione degliesiti formativi degli ex-allievi in relazione al giudizio di orientamentoche permette di restituire, ai docenti impegnati in prima persona nelMiglioramento, un confronto con l’esterno per validare non solo laquantità degli apprendimenti, ma anche la qualità degli stessi,nonché il Processo chiave dell’ “Orientamento”.

Aspetti negativi – vincoliFrammentazione nelle competenze didattiche e metodologiche deidocenti dei dipartimenti disciplinari nel campo della didatticalaboratoriale, delle tecniche dell’apprendimento cooperativo e delladidattica della discipline più centrata sulla promozione dicompetenze.Aspetti positivi - risorseNella scuola si rileva la presenza di un gruppo ristretto di docentiinnovatori molto motivato. Questo nucleo forte è disponibile amettere in gioco la propria capacità riflessiva per dar senso e corpoad una leadership distribuita, capace di implementare percorsiinnovativi in ambito educativo/didattico.Nell’Istituto c’è scambio e condivisione di pratiche didattiche,modalità di progettazione e valutazione tra docenti, anche di plessidiversi.L’idea guida dell’intervento migliorativo si basa sulla convinzione cheper promuovere il miglioramento scolastico, incluso l’insegnamento alivello di classe, sia necessario dar vita ad un modello di scuola comeorganizzazione che apprende. Occorrerà quindi sostenere ilcambiamento migliorativo sia con azioni sui processi primari(insegnamento e apprendimento), sia con interventi sui processisecondari (di tipo formativo/ organizzativo). A questo si aggiungal’attivazione di attività di recupero nelle discipline fondanti (italiano ematematica) in orario antimeridiano (organico di potenziamento opausa didattica) o pomeridiano (corsi di recupero).

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Definizione di Obiettivi strategici IndicatoriMigliorare la conoscenza degliaspetti teorici ed epistemologicidelle discipline, le competenzenell’uso di metodologie didatticheinnovative e nella progettazione,sperimentazione edocumentazione didattica;migliorare l’efficaciadell’attività didattica;incrementare il benchmarking e ilbenchlearning interno ed esterno(Scuole Secondarie di 2° gr.);indirizzare le politichee le strategie verso unallineamento e un’integrazionedelle risorseumane con gli obiettividell’Istituto.Gli obiettivi principali risultano iseguenti:coinvolgere il personale;consolidare e diffondere le buonepratiche al fine di migliorarel’azioneeducativa ed i risultati delleperformance degli alunni;interpretare la mission;utilizzare metodologieinnovative;creare una governance perl’organizzazione delle attivitàconnesse al PTOF, che producaeffetti sulle strategie dell’Istituto.

2. Attuare una modifica a livellodi processi organizzativi per lapromozione di una comunità dipratiche professionali e ladiffusione di una leadershipdistribuita.

1.1 Presenza dei docenti deidipartimenti disciplinari ai gruppidi formazione/ricerca intervento1.2 misura del gradimentoespresso dai docenti in ordinealle azioni formative(questionario)1.3 percentuale di docenti deidipartimenti che manifestaun gradimento superiore a60/100 dei percorsi formativinell’aspetto della ricadutaconcreta sulle proprie pratiche diinsegnamento1.4 percentuale di docenti cheattua con costanza i percorsiformativi proposti nella fase diformazione/ ricerca intervento(da verificare attraverso ilregistro di classe elettronico onelle progettazioni di classe)1.5 percentuale dei docenti cherealizza progettazioni edocumentazioni di azioni inerentila sperimentazione dei percorsiformativi della ricerca intervento1.6 numero di schede diprogettazione e documentazioniinserite nel sito.2.1 Progettazione e realizzazionedi unità trasversali di lavoro percompetenze comuni tra classiparallele2.2 numero di compiti di realtà estandard valutativi progettatiper classi parallele relativi aitraguardi per lo sviluppo dellecompetenze chiave e dicittadinanza2.3 presenza di comparazioniquantitative dei risultati deglialunni nei compiti di realtà, damisurare attraverso standardvalutativi comuni, per teneresotto controllo i livelli diapprendimento e di promozionedelle competenze chiave e dicittadinanza nelle diverse classiparallele2.4 strutturazione di unprotocollo osservativo da partedel team per il miglioramento,per analizzare il grado dipartecipazione ai gruppi di classiparallele e di dipartimento e laricaduta in termini dicompetenze professionali2.5 numero di incontri nonformali tra docenti delle classiparallele, anche utilizzando l’e-mail2.6 percentuale di docentipresenti ai gruppi di lavoro

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2.7 misura del gradimentoespresso dai docenti in ordinealle azioni di condivisione dellepratiche professionali2.8 percentuale di docenti che siavvale costantemente deidocumenti creati in comune nellapratica educativa2.9 numero di docenti chepartecipa ai gruppi cooperativi online2.10 numero di interventi deidocenti senior con gruppi didocenti neofiti.

ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO(secondo l’ordine di priorità)Il Piano si muove sostanzialmente nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’attività didattica, indirizzare lepolitiche e le strategie verso un allineamento e un’integrazione delle risorse umane con gli obiettividell’Istituto.Gli obiettivi principali risultano i seguenti: coinvolgere il personale; consolidare e diffondere le buonepratiche al fine di migliorare l’azione educativa ed i risultati delle performance degli alunni; interpretare lamission; utilizzare metodologie innovative; creare una governance per l’organizzazione delle attivitàconnesse al POF, che produca effetti sulle Strategie dell’Istituto. Pertanto le aree da migliorare e le relativeazioni di miglioramento risultano essere:

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Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di prioritàMigliorare gli esiti scolasticiall'interno delle classi,potenziando la didattica percompetenze.Riduzione della frammentazionenella competenza professionaledei docenti dei dipartimenti diitaliano e matematica in meritoa didattica della matematica,metodologie didattiche adimensione sociale: laboratorioe apprendimento cooperativo,progettazione/realizzazione dipercorsi didattici e relativadocumentazione per lapromozione delle competenze

Formazione sulla didattica dellediscipline, per la diffusione tratutti i docenti del dipartimento direali competenze.Formazione ricerca azione sullametodologia dell’apprendimentocooperativo per tutti i docentidei dipartimenti disciplinari.Formazione ricerca azione sulladidattica laboratoriale realizzatanella modalità del laboratorioadulto, per promuovere modalitàdi lavoro cooperativo tradocenti.Progettazione e sperimentazionedi curricoli in verticale percompetenze chiave e dicittadinanza.

Medio Alta

Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di prioritàPotenziamento dellecompetenze chiave e dicittadinanza.Incremento degli scambiprofessionali tra docenti didiversi plessi ,uso reale del curricolo inverticale in tutte le classi e daparte di tutti i docenti,uso di modalità comuni einnovative d’interventoall’interno dei dipartimenti,partecipazione attiva di tutti idocenti ai percorsi diinnovazione e crescita dellaconsapevolezza del senso,distribuzione più omogenea trale classi delle modalitàinnovative di azione didattica edi relazione con il contesto

Adeguare i curricoli disciplinaridi Istituto alle Indicazioninazionali 2012 e ai traguardidelle competenze per rivedere lemetodologie e i contenuti diinsegnamento e renderli piùadeguati alle “Competenzechiave” europee.Modificare l’organizzazione degliincontri di lavoro: non si trattadi aumentarne il numero, ma direalizzare un cambio di passo efare in modo alternativo quelloche fatto nel modo tradizionalenon funziona.La domanda di fondo è: comepoter condividere le buonepratiche già presenti nellascuola?Per costruire una Comunità diPratiche, secondo ÈtienneWenger, è importante"l'informalità" delle situazioni edei rapporti, che facilitano lacreazione di un contesto pratico-laboratoriale entro cui diventinaturale condividere problemi esoluzioni. E’ solo condividendoconoscenze diversificate chenascono idee e intuizioni inmaniera naturale.Il contesto interattivo dicomunanza e di comunicazionepuò essere il motoredell’innovazione diffusa.Durante gli incontri didipartimento e/o parallele èimportante "conversare", cioèriflettere insieme, su quello chesi fa nella propria classe, con lapropria disciplina, in base alle

Medio Alta

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Nello specifico dunque i progetti sono identificati come:1. “Percorso formativo sulla didattica per le competenze”2. “Verso un curricolo verticale per competenze”

SECONDA SEZIONEDa compilare per ciascun progetto

Indicazioni di progetto Titolo del progetto “Percorso formativo sulla didattica per lecompetenze”

Responsabile del progetto Ins. Malanga Carmela e Raucci GiovannaData di inizio e fine Febbraio 2016-Maggio 2016

La pianificazione(Plan)

Nell’Istituto sono presenti innumero significativo docenticon un’alta formazione, cheriguarda peròtematiche circoscritte.Insegnare richiede altecompetenze disciplinari emetodologiche specifiche, maanche la capacità didiversificare la didattica inrisposta alla composizione delgruppo di apprendimento incui si opera. E’ impossibileessere ben preparati rispetto amolte tematiche ma, d’altraparte, alcunecompetenze risultanoprofessionalmente necessarie.Il problema è, quindi,incrementare la diffusionedelle competenze tra i docenti,creando momenti dipartecipazione ad esperienzesignificative, sulmodello dei gruppi di lavorocooperativi, che fungano daesperienza di formazione.I docenti che partecipanoall’esperienza diventanosuccessivamente parte di unnucleo di formazione,che si farà carico “a cascata”di formare a sua volta altricolleghi, che vanno motivati.Infatti, il personaledocente non trova ricadute

Pianificazione obiettivioperativi

Obiettivi operativi Indicatori divalutazione

1.Realizzare unpercorso formativosulla didattica dellediscipline percompetenze chiave e dicittadinanza,strutturato in 4 incontridi 3 ore ciascuno econdotto da un docenteuniversitario o altroesperto.Titoli degli incontri:a) LE ‘REGOLE’NELL’INSEGNAMENTODELLA DISCIPLINE:ASPETTIMETODOLOGICO-DIDATTICIPrime riflessioni: l’usodella parola ‘regola’nella pratica didattica enelle IndicazioniNazionali. Le ‘regole’nei libri di testo. Le‘regole’ e i perché dellediscipline. Implicazionididattiche.b) INSEGNAREPROMUOVENDOCOMPETENZEDa un insegnamentoper regole a uninsegnamento percompetenze: i processitipici delle disciplinenella pratica didattica.

Individuare i docenti chefungano da formatori/tutor dei gruppi diapprendimento nell’ambitodei docenti incaricati diFunzioneStrumentale al POF

Condividere protocollimetodologici e materialifinalizzati alla formazionedei docenti in situazione.

Diffondere l’utilizzo deiprotocolli e dei materialiprodotti tra i docenti,attraverso modalità diformazione/autoformazionedei docenti in gruppicooperativi, gestiti daldocente FS in qualità diesperto (v. risorseumane)

Nr di docentidisponibili asvolgere attivitàdiformatori/tutor

Nr. protocollicondivisiutilizzabili daidocenti nonesperti

Realizzazione diesperienze diformazione ingruppicooperativi

proprie esperienze.E’ importante evitare lagerarchia dei ruoli, il compito è“fare insieme” e provare aguardare le cose con gli occhidell’ultimo arrivato.E’ necessario anche elaborare“repository” (deposito) di prodottirealizzati insieme e condividerepratiche attuate e documentate.

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significative nel proprio lavoropartecipando ad iniziative diformazione di taglioprincipalmente teorico, né hala disponibilità di temponecessaria per partecipare aformazioni piùcomplete, che prevedanoanche un’applicazione eun’esercitazione pratica (peresempio, la realizzazionedi project work èun’esperienza moltointeressante, ma complessada realizzare). Vanno quindiprogrammate iniziative diformazione che abbianoun’immediata spendibilità nelproprio contesto dilavoro, pur mantenendo unalto livello nella propostaformativa in modo tale damotivare quanti piùdocenti possibile a parteciparealla formazione stessa.La realizzazione di un prodottospendibile nell’azione didatticaquotidiana, attraverso gruppidi apprendimento cooperativocaratterizzati da docenti concompetenze diverse, offrenumerosi vantaggi:1) Risponde alla necessità diincrementare e diversificare lepratiche di docenza,2) Rende più proficua esignificativa la formazionepoiché è formazione “sulcampo”;3) Abbattimento dei costiperché non vengono datiincarichi a formatori esterni;4) Valorizzazione da partedella Dirigenza5) Incremento del numero didocenti dell’Istituto formatinell’ambito dei processi chiavestimolando una partecipazioneche, con modalità tradizionali,potrebbe risultare ridotta.6) Diffusione di un data basedi competenze umaneall’interno dell’Istituto, sempreconsultabile;7) Realizzazione di materialiad uso di tutti i docentidell’Istituto nei campi più vari,a seconda dellenecessità: didattica,metodologia, orientamento,inclusione, intercultura;8) Diffusione di una pratica dilavoro esportabile ad ogniambito del processo diinsegnamento/apprendimento;

c) LA PROGETTAZIONEDEI CURRICOLIAttuare un percorsoformativo sullametodologiadell’apprendimentocooperativo, Durante ilpercorso i docenti,divisi in gruppi,sperimentanodirettamente laprogettazione dipercorsi cooperativi ecostruiscono unascheda di lavorocomune di azionididattiche da realizzarenelle classi/sezioni.

d) LA DIDATTICALABORATORIALERealizzare percorsi disperimentazione nelleclassi/sezioni sullostimolo dellaformazione ricevuta;documentazione eriflessione sull’azione.I gruppi di dipartimentostabiliscono dei nucleiconcettuali eprogettano micro azionididattiche su quelnucleo in verticale, darealizzare e valutare intutte le classi sezione. Irisultati ottenuti daglialunni vengonosintetizzati in specifichetabelle per l’analisidegli esiti in sede diOOCC. Le progettazioniin verticale con lerelative documentazionidiventano microcurricoli in verticale dadiffondere.

Relazione tra la lineastrategica del Piano edil progetto

Linea strategica 1.Attenuare le differenze tra i gruppi all'internodelle classi, per migliorare le prestazionidegli alunni con livelli sufficienti diapprendimento.Diminuire frammentazione nelle competenzedocenti in merito a:didattica delle discipline (con particolareriferimento all’italiano e alla matematica) perle competenze, uso di metodologie innovativequali apprendimento cooperativo,didattica laboratoriale, sperimentazioni dimetodologie innovative in tutte leclassi/sezioni.

Risorse umanenecessarie

Formatori:Esperto/docente universitario in epistomologia

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9) Realizzazione di prodotti dicui possono beneficiare tuttigli stakeholder: docenti,alunni, dirigenza, famiglie,territorio, agenzie educativeesterne alla scuola.L’attuazione di questa azionedi miglioramento si collegacon le Politiche e Strategiedell’Istituto e con i Processichiave in quanto:a. L’incremento dellecompetenze dei docentiincoraggia alla partecipazione,al miglioramento e allaricerca della maggioreefficacia nel lavoro quotidiano(obiettivi del P.O.F.-T.);b. L’utilizzo dei risultati dellaricerca educativa nelladidattica, puòragionevolmente migliorare irisultati degli apprendimentidegli alunni (obiettividell’Istituto e di ciascunascuola);c. Una formazione comunepuò favorire l’allineamentodegli obiettivi individuali diciascun docente conquelli della scuola (obiettivodell’Istituto: condivisione dimission, vision e valori edincremento del senso diappartenenza).

Esperto metodologia didattica del laboratorioEsperto nella metodologia didatticadell’apprendimento cooperativo.Docenti interni esperti per il coordinamentodelle azioni progettuali e di sperimentazionenelle classi e per l’elaborazione dei microcurricoli.

Destinatari del progetto(diretti e indiretti)

Diretti: docenti dei dipartimenti disciplinariIndiretti: gli alunni di tutte le classi/sezioni.

Budget previsto €1.920,00 spese pagamento formatori[le spese possono rientrare all’interno delfinanziamento dei progetti previsti dal DM435, art. 25 e dall’art. 2, lettera a) del DD937 del 15.09.2015, finalizzati a promuoverel’implementazione del Sistema Nazionale diValutazione (progetto di rete) capofilaISTITUTO COMPRENSIVO “V. CRISCUOLI”]

La realizzazione(Do)

Descrizione delleprincipali fasi diattuazione

Fase 1.

formazione in presenza: 1 incontro diformazione sugli aspetti metodologico-didatticidelle discipline; 1 incontro di formazionesull’insegnamento per competenze; 1 incontrosulla progettazione dei curricoli; 1 incontrosulla didattica laboratoriale e sullametodologia dell’apprendimento cooperativo.

Fase 2.

attività di laboratorio adulto sulla metodologiadel laboratorio delle discipline esull’apprendimento cooperativo.

Fase 3.

progettazione per gruppi di docenti di azionididattiche sullo stimolo della formazionericevuta, sperimentazione nelle classi ecostruzione di curricoli in verticale percompetenze, elaborazione delladocumentazione relativa.

Descrizione delleattività per la diffusionedel progetto

Tutte le presentazioni dei docenti formatorivengono inserite nel sito della scuola.Strutturazione di una cartella condivisa neldrive di google per l’inserimento delle schededi progettazione e delle rubriche valutativerealizzate.Inserimento della documentazione nel sito

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della scuola.Si promuovono la disseminazione/condivisione dei contenuti e la validazione deirisultati attraverso incontri negli OOCC:Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto,Consigli di classe e interclasse. Si organizzanooccasioni di dialogo con i membri delComitato dei genitori, per dare concretezzaalla convinzione che solo un rapporto moltocollaborativo tra insegnanti, alunni e genitoricrea un clima organizzativo in grado dialimentare una reciprocità di obiettivi, azionied impegni in cui tutti sappiano innescare lemotivazioni e le spinte necessarie permigliorare.

Il monitoraggio e i risultati(Check)

Descrizione delle azionidi monitoraggio

Incontri periodici del TpM, confronti in itinerecon i formatori, osservazioni in presenza,scambi tramite e-mail o google drive.

Target 70% docenti disciplinariFasi di attuazione 1, 2 e 3

Note sul monitoraggio Il monitoraggio dell'impatto delle iniziativeformative avrà cura di verificare:-gli aspetti organizzativi e gestionali-la struttura e l'efficacia del modello formativo-la qualità didattica (contenuti e metodologie)-le capacità sviluppate dagli insegnanti-la documentazione prodotta ed il possibileriuso.

Il riesame e il miglioramento(Act)

Modalità di revisionedelle azioni

Analisi e revisione delle azioni all’interno degliincontri periodici del TpM.Scambi e riflessioni dei docenti senior (staff eTpM) che partecipano alle azioni.

Criteri di miglioramento Si verificherà se il progetto viene svolto nelsuo pieno potenziale. In particolare:-se le azioni sono in linea con gli obiettivi-se le azioni vengono sviluppate nei tempiprevisti-l’eventuale necessità di una nuova taratura inordine ad obiettivi, tempi e indicatori.

Descrizione delle attività didiffusione dei risultati

Presentazione al Collegio Docenti,presentazione al Consiglio d’Istituto ed airappresentanti dei genitori in seno ai CdC.

Note sulle possibilità diimplementazione delprogetto

Per quanto riguarda la disseminazione dellecompetenze professionali apprese e lafertilizzazione interna, attraverso la ricaduta acascata sulle attività di insegnamento, siritiene ci siano buone possibilità diimplementazione, in considerazione del fattoche tutti i docenti partecipano alla formazionee che le attività di sperimentazione sicorrelano con specifiche azioni già deliberatenel POF e nel PTOF.

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Schema di andamento per le attività del progetto

Attività ResponsabileTempificazione attività (mesi

dall’avvio)Note

Situazione(da compilare durantel’attuazione delprogetto)Rosso = attuazione nonin linea con gli obiettiviGiallo = non ancoraavviata / in corso e inlinea con gli obiettiviVerde = attuata

S O N D G F M A M

Formazione team diprogettazione DS su mandato

del CDX

Stesura PdM e progetton. 1 ad esso afferente

Team per ilMiglioramento x x x

In corso ed in linea con gliobiettivi

Analisi disponibilitàfinanziarie DS-DSGA x x x

Accordiprogrammaticicon espertiesterni competenti

DSx In corso di realizzazione

Validazione idea-guidadell’azione progettualeed inserimento nelPTOF

CD-CI x xIn corso di realizzazione

Realizzazione attivitàx x x x

In corso di realizzazione

Monitoraggio azioniprogettuali

Team per ilMiglioramento

x x xNon ancora attuata

Valutazione e riesamedel PdM e delle azioniprogettuali

OOCCTeam per ilMiglioramento x

Non ancora attuata

Diffusione/comunicazionerisultati

DSOOCCTeam per ilMiglioramento

xNon ancora attuata

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SECONDA SEZIONEDa compilare per ciascun progetto

Indicazioni di progetto Titolo del progetto “Verso un curricolo verticale percompetenze”

Responsabile del progetto Prof. Onidia CirielloData di inizio e fine Febbraio 2016-Maggio 2016

La pianificazione(Plan)

Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione1.Programmare erealizzare incontri dilavoro docente perclassi parallele (tutti idipartimenti), compresala Scuola dell’Infanzia.Tali incontri sarannoorientati allarealizzazione di uncurricolo verticale percompetenze chiaveimpostato sui campi diesperienza e sui profilidelle competenze altermine del I ciclo diistruzione, scanditi daunità di lavoro trasversaliper competenza, in baseai bisogni maggiormenterilevati a livello di POF ePOFT.Si intendeprogettare e realizzare ingruppi di lavoro docentiazioni didattiche inapprendimentocooperativo e con unametodologialaboratoriale.2.Progettare compitidi realtà comuni perclassi parallele, davalutare con specificherubriche elaborate daidocenti durante gliincontri di parallele.3.Realizzare le attivitàprogettate nelle classi.4.Confrontare in sededi Collegio dei docentigli esiti,realizzare forme ditutoring docenti seniordocenti neofiti sullaelaborazione di strumentiprogettuali perl’inclusione ela realizzazione dei pianidi potenziamento in baseai risultati ottenuti dagliallievi nelle prove 1° e 2°infraquadrimestrale, 1°quadrimestre e 2°

-Progettazione erealizzazione diunità trasversali dilavoro percompetenze chiaveimpostato suicampi di esperienzae sui profili dellecompetenze altermine del I ciclodi istruzione traclassi paralleleorganizzate inunità di lavorotrasversali-numero di compitidi realtà e rubrichevalutativeprogettati per classiparallele relativi aitraguardi per losviluppo delle 8competenze chiave-presenza dicomparazioniquantitative deirisultati degli alunninei compiti direaltà da misurareattraverso rubrichevalutative comuniper tenere sottocontrollo i livelli diapprendimento e dipromozione dellecompetenze dicittadinanza nellediverse classiparallele-strutturazione diun protocolloosservativo daparte del team peril miglioramentoper analizzare ilgrado dipartecipazione aigruppi di parallelee di dipartimento ela ricaduta intermini dicompetenzeprofessionali

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quadrimestre.5.potenziare lacomunicazione e lacooperazione tradocenti attraversogoogle drive.6.Sistemare epotenziare il sito dellascuola nella parteattività/ documentazione.

-numero di incontrinon formali tradocenti delle classiparallele, ancheutilizzando e-mail ei drive di google-percentuale didocenti presenti aigruppi di lavoro-misura delgradimentoespresso daidocenti in ordinealle azioni dicondivisione dellepraticheprofessionali-percentuale didocenti che siavvalecostantemente deidocumenti creati incomune nellapratica educativa-numero di docentiche partecipa aigruppi cooperativion line usandogoogle apps-numero diinterventi dei tutorsenior con gruppi didocenti neofiti.

Relazione tra la linea strategica delPiano ed il progetto

La correlazione è fortissima, infatti il puntocentrale del piano è rappresentato dall’aumentodegli scambi, del confronto e delle azionicomuni tra docenti, per la costruzione dellacomunità di pratiche. L’obiettivo èl’implementazione della leadership distribuita ela diminuzione della frammentazione nellecompetenze.

Risorse umane necessarie Tutti i dipartimenti, docenti esperti tutor senior,TpM (Team Piano di Miglioramento).

Destinatari del progetto (diretti eindiretti)

Diretti: tutti i docenti dei dipartimentiIndiretti: tutti gli alunni della scuola.

Budget previsto Lavoro aggiuntivo tutor, per osservazionepartecipata nei gruppi di classi parallele,tutoring compilazione documenti diprogettazione, tutoring potenziamentodiscipline, uso di e-mail e google apps,elaborazione, compilazione e analisi strumentidi verifica delle azioni (protocolli diosservazione, questionari):€ 1.470,00 (costo ora 17,50€) n. docenti 42

La realizzazione(Do)

Descrizione delle principali fasi diattuazione

A. Incontri periodici per classi parallele per laprogettazione (almeno 4 a quadrimestre);scambi informali tra docenti dei gruppi diparallele;scambi on line;realizzazione delle attività in classe;

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somministrazione del compito di realtà evalutazione;presentazione dei risultati degli alunni inCollegio Docenti;raccolta delle progettazioni e delledocumentazioni e inserimento nel sito;presentazione dei risultati al Consiglio d’Istitutoe ai rappresentanti dei genitori dei consigli diintersezione/interclasse e classe.B. Incontri di tutoring docenti senior e altridocenti nei mesi di Novembre, Dicembre eGennaio, per elaborazione documentiinclusione;analisi dei risultati di classe e d’Istituto nelleprove strutturate;presentazione e progettazione di percorsi direcupero e/o potenziamento;nuova somministrazione delle prove strutturatenel mese di Maggio e verifica delle azioni;scambi online per la diffusione dellecompetenze tecnologiche e tra docenti tutor ealtri.

Descrizione delle attività per ladiffusione del progetto

Inserimento delle progettazioni realizzate nelsito della scuola,presentazione al Collegio Docenti,presentazione al Consiglio d’Istituto

Il monitoraggio e i risultati(Check)

Descrizione delle azioni dimonitoraggio

Osservazioni dei docenti tutor,incontri del TpM,verifica delle azioni nelle classi.

Target 70% docenti scuola secondaria di I grado70% docenti di scuola primaria e infanzia

Note sul monitoraggio Il monitoraggio dell'impatto delle azioniprogettuali avrà cura di verificare:-gli aspetti organizzativi e gestionali-la struttura e l'efficacia del modellocomunicativo-la documentazione prodotta.

Il riesame e ilmiglioramento(Act)

Modalità di revisione delle azioni Protocollo di osservazione sul campo in base aduno specifico strumento elaborato dal TpM,elaborazione e riflessione sui dati raccolti,incontri del TpM, per decidere sugli eventualicambiamenti da apportare al piano di azioni peril miglioramento.

Criteri di miglioramento Si verificherà se il progetto viene svolto nel suopieno potenziale; in particolare:-se le azioni sono in linea con gli obiettivi-se le azioni vengono sviluppate nei tempiprevisti-l’eventuale necessità di una nuova taratura inordine ad obiettivi, tempi e indicatori.

Descrizione delle attività di diffusionedei risultati

Sito scuolaPresentazioni al Consiglio d’IstitutoScuola in chiaro

Note sulle possibilità diimplementazione del progetto

Si ritiene che si possa realizzare un’altaimplementazione visto che le azioni progettualisono realizzate da un numero notevole didocenti.Si confida nel fatto che lo sviluppo di un climadi apertura al dialogo ed allo scambioprofessionale faciliti la diffusione delle buonepratiche nei vari plessi dell’Istituto anche dopola conclusione delle azioni progettuali.

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Schema di andamento per le attività del progetto

Attività ResponsabileTempificazione attività (mesi

dall’avvio)Note

Situazione(da compilare durantel’attuazione del progetto)Rosso = attuazione nonin linea con gli obiettiviGiallo = non ancoraavviata / in corso e inlinea con gli obiettiviVerde = attuata

S O N D G F M A M

Formazione team diprogettazione

DS su mandatodel CD x

Stesura PdM e progetton. 2 ad esso afferente

Team per ilMiglioramento x x x

Analisi disponibilitàfinanziarie DS-DSGA x

Validazione idea-guidadell’azione progettualeed inserimento nelPTOF

CD-CI x x x

Realizzazione attivitàx x x x

In corso di realizzazione

Monitoraggio azioniprogettuali

Team per ilMiglioramento x x x

Non ancora attuata

Valutazione e riesamedel PdM e delle azioniprogettuali

OOCCTeam per ilMiglioramento x

Non ancora attuata

Diffusione/comunicazione risultati

DSOOCCTeam per ilMiglioramento x

Non ancora attuata

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TERZA SEZIONE

Budget complessivo

Costi TotaleProgetto 1 Esperto di epistemologia delle discipline

Esperto metodologia didattica laboratorialeEsperto nella metodologia didattica dell’apprendimentocooperativo.

€1.920,00 spesepagamento formatori[le spese possonorientrare all’interno delfinanziamento deiprogetti previsti dal DM435, art. 25 e dall’art. 2,lettera a) del DD 937 del15.09.2015, finalizzati apromuoverel’implementazione delSistema Nazionale diValutazione (progetto direte) capofila ISTITUTOCOMPRENSIVO “V.CRISCUOLI” di S. Angelodei Lombardi]

Progetto 2 Ore forfettarie docenti e osservatori esperti per tutoraggiodocenti neofiti (osservazione partecipante gruppi di lavorodocenti, stesura, somministrazione ed elaborazione protocolli diosservazione e questionari di gradimento)Si specifica che per la realizzazione del progetto è necessarioattingere al Fis della scuola 2015 /2016 (2 ore x 42 docenti )

€ 1.470,00

Totale generale costi a carico del FIS € 1.995,00Progetti 1/2 Elaborazione/ monitoraggio PdM ore aggiuntive TpM

Si specifica che per la realizzazione del progetto è necessarioattingere al Fis della scuola 2015/2016 (3 ore x 10 docenti x17,50€ )

€ 525,00

Totale generale costi € 3.915,00

€14.987,50