PIANO DI FOMAZIONE 1 DEL PERSONALE DOCENTE … INIZIALE... · Come parte dell’anno di formazione...
47
PIANO DI FOMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE NEOASSUNTO 2017/2018 Dirigente Scoialstico Maria Rosaria Pugliese scuola polo formazione ambito Ba03 1
Transcript of PIANO DI FOMAZIONE 1 DEL PERSONALE DOCENTE … INIZIALE... · Come parte dell’anno di formazione...
PIANO DI FOMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE NEOASSUNTO 2017/2018
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
1
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ü D. Lgs 297/94 artt. 437-440
ü CCNL 2007 art. 27
ü Legge 107/2015 art. 1 commi 115-120
ü D.M. 850 del 27/10/2015
ü C.M. 36167 del 5/11/2015
ü Nota D.G.Per. N. 28515 del 4/10/2016
ü Nota D.G.Per. N. 33989 del 2/8/2017
ü C.M. N. 47777 DEL 08/11/2017
Note USR per la Puglia:
prot. n. AOODRPU/23462 del 15/09/2017;
prot. n. AOODRPU/30131 del 15/11/2017,
prot. n. AOODRPU/333950 del 28/12/2017 ;
prot. n. AOODRPU/318 del 04/01/2018;
prot. n. AOODRPU/318 del 04/01/2018
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
2
FINALITA’ DEL PERIODO DI PROVA
Art. 1 del D.M. 850 del 27/10/2015
Il periodo di formazione e prova assolve alla finalità di verificare le competenze professionali del docente, osservate nell’attività didattica svolta e nelle attività ad essa preordinate e ad essa strumentali, nonché nell’ambito delle dinamiche organizzative dell’istituzione scolastica. - Comma 3
Le attività di formazione sono finalizzate a consolidar le competenze previste dal profilo docente e gli standard professionali richiesti. Detta attività comportano un impegno complessivo pari ad almeno 50 ore aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione alle attività di formazione di cui all’articolo 1 comma 124 della Legge e rivestono carattere di obbligatorietà. – comma 4
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
3
PERSONALE COINVOLTO
Ø Doceti al primo anno di servizio con incarico a T.I.
Ø Docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti
Ø Docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
4
ADEMPIMENTI NECESSARI Bilancio delle competenze
q Bilancio delle competenze iniziale
q Patto per lo sviluppo professionale
q Bilancio delle competenze finale
Attività formative (50 ore)
q Incontro propedeutico (3 ore)
q Partecipazione ai laboratori formativi (12 ore)
q Peer to peer e osservazione in classe(12 ore)
q Formazione on-line su piattaforma INDIRE (20 ore)
q Incontro di restituzione finale (3 ore)
Servizio
q Aver svolto almeno 180 giorni di servizio effettivamente prestato nell’anno scolastico di cui 120 giorni dedicati all’attività didattica
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
5
SERVIZIO UTILE AI FINI DEL PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA
Ø Almeno 180 giorni di servizio effettivamente prestato nel corso dell’anno scolastico, I 180 giorni comprendono:
§ Attività connesse al servizio scolastico, compresi i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche, gli esami e gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio.
I 180 NON comprendono:
§ I giorni di congedo ordinario e straordinario
§ I giorni di aspettativa a qualunque titolo fruiti
Ø di cui almeno 120 dedicati all’attività didattica
I 120 giorni comprendono:
§ I giorni effettivi di insegnamento
§ I giorni impiegati presso la sede di servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica: attività valutative, progettuali, formative e collegiali.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
6
INCONTRO PROPEDEUTICO INIZIALE (3 ore)
In tale incontro verranno illustrate le modalità generali del percorso di formazione, il profilo
professionale atteso, le innovazioni in atto nella scuola.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
7
LABORATORI FORMATIVI (12 ore) STRUTTURAZIONE
4 incontri in presenza della durata di 3 ore
METODOLOGIE
Elaborazione di documentazione, attività di ricerca, didattica laboratoriale
AREE TEMATICHE TRASVERSALI
a. Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica
b. Gestione della classe e problematiche relazionali
c. Valutazione didattica e valutazione di sistema
d. Bisogni educativi speciali
e. Contrasto alla dispersione scolastica
f. Inclusione sociale e dinamiche interculturali
g. Orientamento e ASL
h. Buone pratiche di didattiche disciplinari
i. Sviluppo sostenibile (introdotto e fortemente raccomandato dalla Nota D.G.Per. N. 33989 del 2/8/2017)
È prevista la possibilità di inserire altre tematiche sulla base dei bisogni formativi specifici
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
8
VISITE DI STUDIO (Novità introdotta da Nota D.G.Per. N. 33989 del 2/8/2017)
È possibile, in via sperimentale e su base volontaria senza alcun onere per l’Amministrazione, per un numero massimo di 2000 docenti su tutto il territorio nazionale, dedicare una parte del monte ore previsto per i
laboratori formativi a visite di studio presso scuole caratterizzate da progetti con forti elementi di innovazione organizzativa e didattica, che siano
contesti operativi capaci di stimolare motivazioni, interesse, impegno in azioni di ricerca e di miglioramento.
Tali visite del singolo neo immesso o per piccoli gruppi, saranno organizzate dagli USR.
Saranno privilegiati i docenti neo assunti in servizio in scuole situate in aree a rischio o connotate da fenomeni di dispersione scolastica ed immigrazione.
La durata di tali visite è prevista nella misura di 2 giornate di full immersion e sostituisce la frequenza dei laboratori formativi nella misura di 6 ore a
giornata.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
9
PEER TO PEER (12 ore)
L’attività di osservazione in classe è finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche ed alla riflessione condivisa.
L’attività di osservazione è oggetto di progettazione preventiva, di successivo confronto tra neo immesso e tutor, nonché di specifica relazione del docente neo assunto.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
10
FORMAZIONE ON LINE (20 ore)
Consiste in: a. Analisi e riflessioni sul proprio percorso formativo b. Elaborazione di un proprio portfolio professionale, che documenti la progettazione, la realizzazione e la valutazione dell’attività didattica c. Compilazioni di questionari ( semplificati rispetto allo scorso anno scolastico)
d. Libera ricerca di materiali di studio, di risorse didattiche, di siti dedicati.
n.b. Il portfolio professionale in formato digitale dovrà contenere:
• Curriculum professionale • Bilancio delle competenze iniziale • Progettazione didattica, descrizione dell’attività didattica svolta e delle attività di verifica svolte
• Bilancio finale delle competenze
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
11
INCONTRO DI RESTITUZIONE FINALE (3 ore)
• In tale incontro verrà svolta una valutazione complessiva dell’azione formativa realizzata. (D.M. 850 del 27/10/2015)
• Sarà possibile realizzare un evento di carattere culturale e professionale, anche attraverso il coinvolgimento e la
testimonianza di esperti e di docenti neoassunti, di DS e di tutor degli anni precedenti.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
12
VALUTAZIONE DEL PERIODO DI PROVA – Colloquio
Comitato di Valutazione • Il docente neo-immesso consegna al DS dell’Istituzione Scolastica, presso cui è stato svolto il
periodo di formazione e di prova, il proprio portfolio professionale, che viene trasmesso al Comitato di Valutazione 5 giorni prima la data fissata per il colloquio;
• Il DS convoca il Comitato di Valutazione perché si esprima sul superamento dell’anno di prova;
• Il docente dinanzi al Comitato di Valutazione sostiene un colloquio, che parte dalla presentazione dell’attività di insegnamento e formazione e si sofferma sulla documentazione contenuta nel portfolio;
• Il docente tutor presenta le risultanze del periodo di osservazione, delle attività formative predisposte, delle esperienze fi insegnamento del neo immesso.
• Il DS presenta una relazione per ciascun docente neoimmesso, che comprenda documentazione relativa alle attività formative, al tutoring, ecc.
• Infine il Comitato di Valutazione si riunisce per l’espressione del parere.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
13
ADEMPIMENTI FINALI
Il DS emette provvedimento motivato di conferma in ruolo o (in caso sfavorevole) di
ripetizione del periodo di formazione e di prova
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
14
TEMATICHE SPECIFICHE: u FORMAZIONE ON LINE … LA PIATTAFORMA
u VISITE DI STUDIO
u ATTIVITÀ DIDATTICA 1
u ATTIVITÀ DIDATTICA 2
u QUESTIONARI
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
15
Il Portfolio in piattaforma D
irige
nte
Sco
ialstic
o M
aria
Ro
saria
Pug
liese
sc
uo
la p
olo
form
azio
ne
am
bito
Ba03
16
L'immagine rappresenta il succedersi ideale delle attività dell'anno di formazione e prova. Tuttavia non intende essere vincolante, nel rispetto dell'autonomia delle scuole e degli enti decentrati del MIUR cui spetta l'organizzazione della formazione in presenza.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
17
SCUOLE INNOVATIVE NOTA USR PER LA PUGLIA
prot. n. OODRPU/333950 del 28/12/2017
Modalità di individuazione delle scuole accoglienti:
- Le scuole, all’interno di ciascun ambito, hanno inviato alla Scuola polo per la formazione, del territorio di riferimento, la propria isponibilità ad essere individuate quali “scuole accoglienti”;
- Le “scuole accoglienti” sono state individuate tra quelle che, per rilevanza delle iniziative e pratiche adottate, hanno dimostrato di essere coerenti con le caratteristiche indicate dal MIUR nonché essere disponibili a predisporre (e proporre) l’esperienza laboratoriale da far osservare, unitamente a fonti e documenti relativi alla progettualità posta in essere, anche con l’affiancamento del docente responsabile del progetto, ed “accompagnare”, anche con disponibilità del dirigente, il docente in formazione nel processo di conoscenza e approfondimento.
- L’impegno complessivo previsto sarà di sei ore, come meglio dettagliato nella organizzazione della “visita di studio”;
- Ciascuna Scuola polo ha individuato un numero di scuole accoglienti in funzione del numero dei docenti assegnati, e ne ha dato comunicazione all’USR, all’UST e alle scuole dell’ambito;
- La scuola polo per la formazione e la scuola accogliete concorderanno tempi e modalità per lo svolgimento dell’attività di «visiting».
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
18
Docenti che svolgeranno le visite di studio in Puglia
nelle scuole con progetti innovativi
n. 157
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
19
CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEI DOCENTI (Circ. USR per la Puglia n.33950 del 28/1272017)
I docenti sono stati individuati segue/do le seguenti modalità:
- quantificazione, per ciascuna provincia, in funzione dell’organico di fatto e diritto, di posto comune e sostegno, consolidato per il corrente anno scolastico.
- Quantificazione per ciascun ambito in proporzione al numero dei docenti neoassunti che svolgeranno le attività di formazione nel territorio;
- Le Scuole polo, hanno individuato i docenti secondo due criteri fondamentali:
1) docente per scuola di titolarità/servizio;
2) Età anagrafica minore;
La candidature di circa 1200 docenti disponibili al svolgere le “visite di studio” sono state trasmesse alle 23 Scuole polo, che hanno successivamente proceduto ad individuare i docenti, proporzionalmente assegnati e pubblicare l’elenco sul proprio sito web.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
20
In Piattaforma….
Come parte dell’anno di formazione e prova il docente neoassunto dovrà partecipare ad almeno 4 Laboratori formativi o effettuare una o più visite in scuole innovative.
Una sezione dell’ambiente è dedicata alla documentazione di queste esperienze. Sarà chiesto come prima cosa di indicare se il docente neoassunto ha frequentato i laboratori formativi o, al contrario, ha effettuato visite a scuole innovative per accedere alla schermata che gli consentirà di documentare le esperienze fatte.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
21
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
22
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
23
Report visita scuola innovativa
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
24
Indicazioni per la compilazione delle sezioni
Attività didattiche Il percorso formativo on line nell’ambiente «Portfolio» prevede due sezioni in cui bisogna inserire la documentazione e le riflessioni di n. 2 attività didattiche realizzate con gli alunni:
ü la prima attività didattica sarà progettata e svolta in autonomia al fine di far emergere il modo di fare didattica del neoassunto all’inizio del suo percorso di formazione, ovvero nel primo momento di approfondimento individuale consentendogli di riflettere ed evidenziare eventuali criticità da migliorare;
ü la seconda attività sarà progettata e svolta con il supporto del tutor e tratterà uno dei laboratori formativi seguiti .
Nella sezione Toolkit è presente un set di linee guida per i tutor contenenti possibili domande a supporto della co-progettazione docente in formazione-tutor.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
25
STRUTTURA DELLE SEZIONI ATTIVITÀ DIDATTICA
Ognuna delle 2 sezioni è strutturata in 3 parti:
1. progettazione
2. documentazione
3. riflessione.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
26
LA PROGETTAZIONE L’attività di progettazione prevede le seguenti 3 azioni:
1. progettare l’attività didattica nel formato in uso nella tua scuola (questa azione non prevede un riscontro nell’ambiente online)
2. inserire titolo, sintesi ed eventualmente associare i metadati indicati per descriverla
3. redazione di un testo di descrizione della progettazione.
Nella pagina di Descrizione della progettazione sono previste le seguenti azioni:
a. compilazione dei campi a testo libero “Titolo dell'attività” e “Sintesi dell'attività”
b. opzione a scelta multipla degli elementi descrittivi dell’attività, laddove questi sono applicabili, seguendo i testi che guidano la scelta.
Nella pagina di Riflessione progettuale sono previste le seguenti azioni:
a) lettura delle domande “stimolo”
b) riflessione
c) elaborazione di un testo libero
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
27
LA DOCUMENTAZIONE Nella pagina Materiale didattico potranno essere eseguite le seguenti azioni:
a) scegliere dei materiali significativi per la documentazione
b) verificare di aver fatto firmare ai genitori degli studenti (o agli studenti stessi se maggiorenni) la liberatoria che autorizza al trattamento dei dati
c) caricare i materiali scelti.
Per documentare le attività svolte è possibile allegare materiali digitali di 4 tipologie:
1. materiali utilizzati dal docente durante la lezione (preparati prima o durante l’attività) e materiali predisposti per l'attività degli studenti (schede, immagini, consegne, supporti, slide)
2. materiali prodotti dagli studenti durante l'attività (esercizi, trascrizione di domande, elaborati, ecc.)
3. documentazione dell'attività (audio, video, foto, testo). A tal proposito si ricorda di rispettare i vincoli di privacy e le norme vigenti
4. materiali facoltativi: riflessioni a caldo sull’attività svolta (del docente, del tutor, degli studenti).
Nella pagina Componi la pagina di presentazione dell’attività i materiali caricati potranno essere poi organizzati per produrre una narrazione digitale dell’attività svolta.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
28
LA RIFLESSIONE Nella pagina «Riflessione complessiva sull’attività», sono proposte alcune domande stimolo al fine di favorire la riflessione del docente neoassunto sulla stessa, riuscendo così ad individuare eventuali difformità tra l’attività pianificata e quella svolta:
- lo scarto tra risultati previsti e risultati ottenuti;
- l’individuazione degli elementi vincenti da riprendere e rafforzare in successive attività;
- l’individuazione degli elementi critici da migliorare approfondendo aspetti teorici e/o sperimentando altre strade.
L’attività di Riflessione complessiva sull’attività prevede le seguenti azioni:
a. lettura delle domande “stimolo”
b. riflessione
c. elaborazione di un testo libero.
Si ricorda che le domande non hanno nessuna finalità valutativa, ma hanno il solo obiettivo di supportare il docente nella riflessione sull’attività svolta.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
29
IN PIATTAFORMA…
1. Progettazione attività didattica
Attività didattica
1. Descrizione della progettazione
2. Riflessione progettuale attività 1
3. Materiale didattico
4. Componi la pagina di presentazione dell’attività
5. Riflessione complessiva attività
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
30
Modello di progettazione
dell’attività didattica
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
31
PROGETTAZIONE CONDIVISA DURANTE L’ATTIVITA’ DI PEER TO PEER
TITOLO
LA PARABOLA E LE SUE FORME
(Prof.ssa Scardigno Lucrezia)
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
32
SINTESI ATTIVITA’
Dopo un attento ripasso delle equazioni di secondo grado, ho progettato insieme al Tutor un’attività applicativa delle stesse: lo studio della parabola e la ricerca delle varie forme con cui si presenta in natura e nella vita quotidiana, ponendo l’accento sull’utilità che essa ha avuto nel progresso tecnologico.
L’attività si articola su diversi livelli. La spiegazione dei concetti essenziali sarà accompagnata da diversi esempi. In seguito i ragazzi impareranno a disegnare una parabola e a descrivere le principali caratteristiche della figura. A questa prima fase di lavoro individuale, ne seguirà una seconda di cooperative learning, nella quale i ragazzi saranno invitati a riflettere sul ruolo della parabola nei contesti pratici. I gruppi s’impegneranno nel produrre materiale fotografico relativo alle ricerche svolte e nella creazione di un cartellone che includerà tutto il materiale e le riflessioni più significative.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
33
RIFLESSIONE SULLA PROGETTAZIONE
Analisi della situazione della classe:
Il gruppo classe è un contesto eterogeneo per stili d’apprendimento ed estrazione sociale. L’ambiente educativo è positivo per vivacità, costruttivo per disponibilità al dialogo educativo. Da un punto di vista didattico alcune allieve presentano difficoltà, emergono lacune pregresse e, alle volte, il lavoro domestico è scarso.
Ideazione:
Il progetto di un’unità didattica incentrata sulla parabola e le sue applicazioni è nato con lo scopo di creare un intervento didattico innovativo per lavorare sulla formazione di alcune delle competenze chiave prioritarie e delle discipline tecnico/scientifiche. L’intento è quello di tracciare un percorso che permetta a tutti di toccare con mano l’argomento, catturando l’attenzione degli studenti, anche dei più diffidenti. Ho pensato a una attività di ricerca virtuale accompagnata da un’attenta osservazione della natura nella quale scorgeremo il pensiero galileiano secondo cui essa è scritta in lingua matematica.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
34
Concetti chiave e nuclei tematici § Studieremolaparabola,vedremolepossibiliformediequazionechelarappresentano.
§ Ricaveremoattraversodelle formule le coordinatedel verticee l’equazionedell’ assedisimmetria.
§ Collocheremoedisegneremolaparabolanelpianocartesiano,distinguendoidiversitipidiconcavità.
§ Calcoleremo le coordinatedeipunti d’intersezionedellaparabola congli assi cartesiani,suddividendoicasirispettoalvaloredeldiscriminantedell’equazionedisecondogrado.
§ Dopoaverpreso familiaritàcon lanuova figurageometricaecon iproblemiproposti, sipasserà alla fase del compito autentico. I ragazzi, durante un’attività di cooperativelearningdovranno rifletteree ricercare (virtualmenteo realmente) tutti i contesti in cuisaràrilevatalaparabolaelasuautilità.Atalpuntoprodurrannodelmaterialefotograficoche verrà raccolto in un cartellone che sarà l’emblema della concretezza di quantostudiatoinclasse.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
35
Obiettivi e competenze Competenzechiavedicittadinanza:
§ Competenzedicaratteremetodologicoestrumentale§ Imparareadimparare§ Progettare§ Risolvereproblemi§ Individuarecollegamentierelazioni§ Acquisireeinterpretareleinformazioni§ Competenzed’interazioneerelazione§ Comunicare§ Collaborareepartecipare§ Competenze legate allo sviluppo della persona, nella costruzione del sé, agire in modo
responsabileeautonomo.Competenzed’asse:
§ Osservare,descrivereeanalizzarefiguregeometriche.§ Osservare,descrivereeanalizzarefenomeniappartenentiallarealtànaturaleeartificiale.§ Essereconsapevolidellepotenzialitàedei limitidelle tecnologienel contesto culturalee
socialeincuisonoapplicate.Competenzedidisciplina:
§ Saperenunciarecorrettamenteleleggistudiate.§ Saperdisegnarelaparabolanelpianocartesiano,individuarelecaratteristicheprincipali.§ Saperrisolveresemplicieserciziconriferimentoalleformuleeprocedurestudiate.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
36
Metodologie e strumenti:
L’attività sarà commisurata alle reali capacità del gruppo classe con un intervento che si esplicherà in classe e fuori al fine di favorire la creatività e la socializzazione. Si adotterà prevalentemente un metodo concreto e diretto cercando di agganciare i concetti visti in classe al vissuto personale. Le restanti attività saranno svolte in cooperative learning. I mediatori didattici sono i seguenti: libro di testo, pc, macchina fotografica
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
37
Valutazione
La valutazione della ricezione dell’attività sarà effettuata attraverso una verifica con problemi da risolvere al fine di monitorare le competenze di disciplina. Inoltre gli alunni si cimenteranno nella realizzazione del compito autentico descritto in precedenza per rinforzare le competenze d’asse e di cittadinanza
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
38
Ruolo del tutor
L’impatto con la nuova comunità scolastica è stato nel complesso positivo seppure non siano mancate le difficoltà legate all’ambientazione. In particolare la docente tutor, con la quale condivido un’ora nella classe in cui ho attuato il progetto, mi ha accolta con entusiasmo sin dal primo momento. Sempre disponibile all’ascolto e alla collaborazione, ha supportato la mia idea arricchendola di preziosi consigli. Insieme abbiamo disegnato la strada più adatta da percorrere per motivare gli allievi all’apprendimento e renderli protagonisti della propria formazione in un processo che si pone come obiett ivo pr incipale la costruz ione att iva del le competenze.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
39
Simulazione della sessione di lavoro Per mettere in atto l’attività prevista sono necessarie quattro ore di lavoro in classe. Durante la prima lezione i ragazzi prenderanno familiarità con la nuova figura e ne s t u d i e r e m o l ’ e q u a z i o n e , i l v e r t i c e e l ’ a s s e . Successivamente disegneremo la parabola nel piano cartesiano, evidenziando le intersezioni con gli assi. In tale attività si vedrà il significato del discriminante di una equazione di secondo grado in relazione alla posizione della parabola rispetto all’asse delle ascisse. I ragazzi si eserciteranno a casa con problemi da svolgere. Poi si passerà alla fase pratica dell’attività, la riflessione sulle applicazioni della parabola e la produzione del materiale fotografico.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
40
ATTENZIONE
Ricorda di acquisire le liberatorie per poter caricare materiali in cui sono presenti dati e/o immagini degli studenti che non saranno resi pubbl ici ma inevitabi lmente, per ragioni strettamente connesse al loro trattamento, visionabili dal personale indire e se il docente lo decide, dal comitato di valutazione.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
41
AMBIENTE ASSISTENZA
u Modello di liberatoria per chiedere il consenso di acquisire foto o video-riprese di soggetti minorenni
u Modello di liberatoria per chiedere il consenso di acquisire foto o video-riprese di soggetti maggiorenni
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
42
QUESTIONARI
I 3 questionari, a cui è chiesto di rispondere, saranno utilizzati per conoscere l’ opinione del docente neoassunto su aspetti diversi della formazione svolta per valutarne l’efficacia. La loro compilazione è un requisito indispensabile per la chiusura della formazione.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
43
Incontri in presenza Finalità: Fornire informazioni e impressioni sull’attività condotta negli incontri in presenza organizzati da USR e scuole polo (gli incontri iniziali e finali, laboratori formativi/visite nelle scuole).
E’ consigliato di compilarlo dopo l’incontro di chiusura della formazione. Indicazioni sull'utilizzo del dispositivo
La compilazione può essere svolta in più sessioni salvando sempre i dati immessi (si ricorda che ogni sessione ha una durata di 30 minuti e se non si effettua un salvataggio entro questo tempo si potrebbe perdere quanto scritto). Si consiglia di premere il pulsante "salva" prima dello scadere della sessione, in particolare prima dell'invio definitivo del documento.
La compilazione del questionario è un requisito necessario per la chiusura della fase di lavoro online.
Dopo l'invio definitivo sarà possibile scaricare il documento in formato pdf.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
44
Osservazione peer to peer Finalità: fornire impressioni sulle attività svolte in collaborazione con il tutor, in particolare sulle fasi di osservazione peer to peer. Ti consigliamo di compilarlo a chiusura della formazione.
Indicazioni sull’utilizzo del dispositivo
La compilazione può essere svolta in più sessioni salvando sempre i dati immessi (si ricorda che ogni sessione ha una durata di 30 minuti e se non si effettua un salvataggio entro questo tempo si potrebbe perdere quanto scritto). Si consiglia di premere il pulsante "salva" prima dello scadere della sessione, in particolare prima dell'invio definitivo del documento.
La compilazione del questionario è un requisito necessario per la chiusura della fase di lavoro online.
Dopo l'invio definitivo sarà possibile scaricare il documento in formato pdf.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
45
Percorso di formazione online Finalità: fornire impressioni sull’efficacia delle attività proposte nel percorso di formazione online. Ti suggeriamo di compilarlo a chiusura della formazione.
Indicazioni sull’utilizzo del dispositivo
La compilazione può essere svolta in più sessioni salvando sempre i dati immessi (si ricorda che ogni sessione ha una durata di 30 minuti e se non si effettua un salvataggio entro questo tempo si potrebbe perdere quanto scritto). Si consiglia di premere il pulsante "salva" prima dello scadere della sessione, in particolare prima dell'invio definitivo del documento.
La compilazione del questionario è un requisito per la chiusura della fase di lavoro online.
Dopo l'invio definitivo sarà possibile scaricare il documento in formato pdf.
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
46
Grazie e … buon lavoro! Maria Rosaria Pugliese
Dirig
en
te Sc
oia
lstico
Ma
ria R
osa
ria Pu
glie
se
scu
ola
po
lo fo
rma
zion
e a
mb
ito Ba
03
47
