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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. PASCOLI” VILLAPIANA CON SEDE
AGGREGATA PLATACI
PIANO DI EMERGENZA
Prot. n. 2602 A/20 del 05/09/2015
Pubblicato sul sito della Scuola www.comprensivovillapiana.gov.it
INFORMAZIONI E RACCOMANDAZIONI A TUTTO ILPERSONALE DELLA
SCUOLA, SOPRATTUTO AGLI ALUNNI
In molte situazioni di emergenza (terremoto, incendio, ecc.) che si
verificano quando in determinati ambienti vi è un'alta concentrazione
di persone (scuole, cinema, supermercati, ecc.) le vittime ed i feriti che
si riscontrano possono essere spesso causati da precise alterazioni nei
comportamenti dovute al PANICO.
Per panico s'intende una particolare condizione dell'uomo che fa
perdere alcune capacità fondamentali per la sua sopravvivenza, quali
l'attenzione, la capacità del corpo di rispondere ai comandi del
cervello e la facoltà di ragionamento; ha, inoltre, due spontanee
manifestazioni che, se non controllate, costituiscono di per sé un
elemento di grave turbativa e pericolo:
- istinto di coinvolgere gli altri nell'ansia generale (invocazioni di aiuto,
grida, atti di disperazione, ecc.);
- istinto alla fuga, in cui predomina l'autodifesa, con tentativo di
esclusione anche violenta degli altri con spinte, corse in avanti ed
affermazione dei posti conquistati verso la via di salvezza.
Risultato: tutti si accalcano istintivamente ed in modo
disordinato alle uscite di sicurezza e così facendo le bloccano,
impedendo a se stessi e ad altre persone, magari meno capaci
fisicamente, di portarsi in salvo all'esterno.
Il panico non ci fa ragionare e perciò rende difficile le operazioni di
soccorso. Al fine di evitare o ridurre un tale fenomeno che, come avrai
certamente compreso, è sia dannoso che deprecabile, risulta utile
progettare e realizzare per la nostra scuola un "piano di emergenza"
che contribuirà a controllare quei comportamenti irrazionali di cui
abbiamo parlato, creando la consapevolezza che se si è preparati e si
seguono regole precise si possono superare eventuali pericoli. Tali
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regole aiutano ad acquisire un sufficiente autocontrollo per attuare
comportamenti atti ad evitare confusione e sbandamento.
In pratica, il "piano" serve a ridurre i rischi indotti che può creare uno
stato di emergenza.
Il piano di emergenza è, quindi, uno schema organizzativo in cui
vengono definiti i compiti da svolgere da parte di ciascuna figura
presente nella scuola (dirigente, docenti, assistenti amministrativi,
collaboratori scolastici, alunni). In questo modo ognuno conosce i
compiti da svolgere nelle varie situazioni di emergenza.
Verificando il piano costantemente e mettendolo in pratica con delle
simulazioni, si impara a controllare la propria emotività e a superare il
panico, inducendo fiducia in se stessi ed autocontrollo.
Capitoli importanti del piano di emergenza sono IL PIANO DI
EVACUAZIONE e IL PIANO DI PRIMO SOCCORSO.
Il piano di evacuazione va messo in pratica quando la situazione di
emergenza ci indica di abbandonare l’edificio in cui ci troviamo.
Per prima cosa è necessario:
conoscere quali possono essere i rischi della nostra scuola;
quale pericolo può derivare da un certo rischio;
sapere come reagire ad ogni tipologia di pericolo;
sapere con precisione dove ti trovi in quel preciso momento
(aula, laboratori, ecc.);
Avere chiaro Il percorso da seguire per raggiungere le vie di fuga.
Per questo trovi nelle aule e in tutti gli altri ambienti scolastici una
pianta dell’edificio
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ed una cartellonistica particolare che serve a guidarti durante le emergenze
segnali di salvataggio
indica la direzione da seguire
segnale collocato sopra l'uscita di
emergenza
indica che l'uscita di emergenza è verso
sinistra
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indica la presenza di materiale di pronto
soccorso
segnali identificativi
indica la presenza di un estintore
indica la presenza di un idrante
indica la presenza di una lancia
antincendio
indica la presenza di un telefono per gli
interventi antincendio
Nei nostri istituti scolastici non sono presenti idranti funzionanti, né apposito telefono per gli interventi antincendio, si è preferito comunque lasciare la grafica di
tali presidi perché potrebbe essere utile conoscerne i simboli.
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Altri segnali identificativi Nome prodotto+ Prezzo
Altamente Infiammabile - Metano
Altamente Infiammabile - Propano
Attenzione Gas Infiammabili
Attenzione Liquidi Infiammabili
Attenzione Temperature Pericolose
Cabina Gas Metano
Cartello Vietato L'Uso di Telefoni Cellulari
Centrale Termica Divieto
Dati Terzo Responsabile
Etichette adesive G.P.L. (Per tubazioni)
Etichette adesive METANO (Per tubazioni)
Interruttore Elettrico Centrale Termica
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Non Usare Acqua per Spegnere Incendi
IL PIANO DI EMERGENZA
l Piano di emergenza dell’I.C. “G.Pascoli” di Villapiana è lo strumento operativo attraverso il
quale devono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza
al fine di consentire comportamenti adeguati di tutti gli occupanti gli edifici.
In pratica, il Piano di emergenza ha l’obiettivo di ridurre i rischi indotti da uno stato di
emergenza.
È riferito a tutto l’Istituto Comprensivo, con alcuni riferimenti specifici alle peculiarità di
ciascun plesso scolastico.
I Plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo sono descritti dettagliatamente da pag. 22 in poi.
CONTENUTO DEL PIANO DI EMERGENZA
Il Piano di emergenza, costituito principalmente da piano di evacuazione e piano di primo
soccorso, comprende:
1. la documentazione relativa all’ambiente scolastico
2. i rischi previsti
3. i sistemi di sicurezza
4. i segnali di emergenza
5. i compiti e gli incarichi
6. le norme di comportamento
7. le procedure operative
N.B. Nel Piano spesso si preferisce rivolgersi direttamente agli alunni per rendere più efficace la
comunicazione verso coloro i quali non hanno ancora la maturità per prendere decisioni
immediate in situazioni di emergenza. Si preferisce, quindi, un linguaggio semplice, anche se
non sempre corretto nel lessico e nella forma.
I
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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1. LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL’AMBIENTE SCOLASTICO
In ogni ambiente scolastico troverai:
la pianta dell’edificio con l’indicazione delle vie di fuga;
la tipologia del segnale di allarme distinto per ciascun tipo di emergenza;
il “PIANO DI EVACUAZIONE GENERALE”
le norme di comportamento relative a ciascun tipo di emergenza1;
i nominativi ed i compiti degli alunni apri fila e chiudi fila;
un cartello con l’indicazione della classe che l’alunno apri fila staccherà e porterà con
sé in caso di evacuazione;
i compiti assegnati al personale scolastico relativamente al piano di emergenza;
l’indicazione del punto di raccolta e dello stallo assegnato a ciascuna classe e al
coordinatore dell’emergenza (D.S. o Responsabile di Plesso) nonché ai collaboratori
scolastici, al personale amministrativo- se presente e al personale non in servizio in classe
o a persone esterne.
2. I RISCHI PREVISTI NELL'EDIFICIO SCOLASTICO.
I rischi da considerare in un edificio scolastico possono essere sia naturali sia conseguenti le
attività dell'uomo.
Nel nostro territorio i rischi che potrebbero verificarsi sono:
rischio sismico
rischio crolli per cedimenti strutturali
rischio alluvioni (allagamento)
rischio incendi
rischio frane-smottamenti di terreno
rischio trombe d’aria e temporali con fulmini
rischio attentato (o sospetto presenza ordigni esplosivi)
rischio di intrusione da parte di persone pericolose
inquinamenti dovuti a cause esterne.
1 Per le emergenze derivanti da alcune situazioni di pericolo previsti, ma poco probabili, le
norme di comportamento vengono affisse solo negli uffici, nella postazione dei collaboratori
scolastici e nella sala docenti. Ciò in considerazione dell’età degli alunni e, di conseguenza,
per evitare di generare allarmismi e per rendere più immediato e facilmente fruibile il piano di
emergenza. Resta inteso che tutto il personale della scuola, alunni compresi, verranno istruiti
anche su tali potenziali pericoli e sulle norme di comportamento derivanti dalle relative
situazioni di emergenza.
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Vista la documentazione tecnica prodotta dall’Amministrazione comunale ed in possesso della
scuola, considerate l’ubicazione degli edifici scolastici e le attività che vi si svolgono, i rischi
imprevedibili e ritenuti più probabili sono quelli legati ad eventi sismici (terremoti). Di
conseguenza nelle esercitazioni di evacuazione si darà priorità proprio a tale tipo di
emergenza.
3. I SISTEMI DI SICUREZZA
I sistemi di sicurezza nel nostro edificio scolastico sono meglio specificati nella descrizione delle
norme di comportamento da adottare, in caso di emergenza. In generale essi sono:
gli estintori
gli idranti (non obbligatori per le scuole di tipo 0)
medicinali contenuti nelle cassette di pronto soccorso
le uscite di sicurezza.
4. I SEGNALI DI EMERGENZA
segnale di evacuazione: un suono lungo e costante di circa 60 sec. In caso di
terremoto il segnale va dato al termine della prima scossa.
Il segnale di evacuazione va dato solo nei seguenti casi:
Incendi di dimensioni tali da non poter essere spenti con l’intervento
immediato del personale incaricato (vedere normedi
comportamento Allegato1)
Terremoto (il segnale di evacuazione va dato al termine della scossa)
(vedere norme di comportamento Allegato2)
Crollo di elementi strutturali che non interessano le vie di esodo
(vedere norme di comportamento Allegato2)
segnale di allagamento (dovuto ad alluvione o altro) indicante che bisogna
abbandonare il piano terra o seminterrato e salire ai piani superiori (piano terra dei plessi
Infanzia Centro, Infanzia Scalo, Primaria Lido, piano seminterrato del plesso di secondaria
Centro): avviso diramato a voce
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(vedere norme di comportamento Allegato 3)
segnale di intrusione persona pericolosa indicante che non bisogna uscire dalle aule o
laboratorio o altro luogo dove ci si trova con il gruppo classe e con il docente: 10 suoni
brevi intermittenti- se possibile e ritenuto prudente segnalare tale pericolo (vedere norme
di comportamento Allegato 4)
Per gli altri pericoli prima elencati non vengono previsti segnali di allarme particolari, ma
vengono più avanti riportate le relative norme di comportamento.
ILSEGNALE DI FINE EMERGENZA VERRÀ DIRAMATO A VOCE
5. I COMPITI E GLI INCARICHI
Al fine dell'attuazione del presente Piano Emergenza il Dirigente scolastico assegna incarichi ai
docenti, al personale non docente e agli studenti .
In particolare, in caso l’emergenza richieda l’evacuazione dell’edificio, per gli studenti, in ogni
classe vengono individuati:
2 studenti apri-fila, un titolare e un sostituto, con l'incarico di aprire la porta e condurre la
fila verso l'uscita di sicurezza assegnata, portando con sé il cartello con l’indicazione
della classe che si trova attaccato sulla porta dell’aula;
2 studenti serra-fila, un titolare e un sostituto, con l'incarico di chiudere la fila ed,
eventualmente, assistere i compagni in difficoltà;
2 studenti di supporto (solo per la scuola secondaria e per le classi IV e V della primaria)
con il compito di aiutare eventuali compagni disabili. Per le classi I, II e III della scuola
primaria e per la scuola dell’infanzia gli alunni bisognosi di particolare aiuto devono
essere presi in carica dai docenti e dai collaboratori scolastici. (Si vedano gli elenchi
degli alunni aprifila, chiudi fila, di supporto).
I compiti assegnati a ciascun componente della squadra di emergenza sono specificati
nell’allegato B affisso in ogni plesso scolastico e riportato in calce al presente piano.
6. LE NORME DI COMPORTAMENTO
Per le persone che hanno un incarico e per tutti i presenti nell'edificio scolastico vengono
impartite delle norme di comportamento in caso di emergenza.
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In particolare in ogni ambiente della scuola é affissa una scheda contenente oltre alle
indicazioni sul comportamento da tenere in caso di evacuazione anche la pianta dell’edificio
con evidenziata la classe (o altro locale) in cui ti trovi e con il percorso da seguire in caso di
esodo (cfr. allegato A).
7. LE PROCEDURE OPERATIVE
In relazione al tipo di incidente o calamità, vi sono delle precise procedure da rispettare.
Ad esempio se avviene un incidente da sostanze tossiche nocive, le procedure sono di non
uscire dall'aula; se avviene un incendio con presenza di fumo lungo le vie di fuga, bisogna
camminare chinati e respirare servendosi di un fazzoletto, possibilmente bagnato.
Non tutte le emergenze richiedono l’evacuazione dell’edificio. Nel presente piano di
emergenza si riportano prima le norme di comportamento in caso si debba evacuare l’edificio
e poi le altre norme di comportamento
Qualora venga dato il segnale di evacuazione seguire le seguenti norme di
comportamento generali (più avanti verranno distinte ulteriormente per
emergenze specifiche che prevedono l’applicazione di ulteriori norme)
PIANO DI EVACUAZIONE GENERALE
a) DISPOSIZIONI PER GLI ADDETTI ALL’EVACUAZIONE (cfr. Allegato B)
I collaboratori scolastici
Durante la normale attività lavorativa
o controllano quotidianamente la praticabilità delle vie di fuga e la fruibilità
delle uscite di emergenza
in caso di evacuazione:
o diffondono l’ordine di evacuazione
o controllano le operazioni di evacuazione
o interrompono l’erogazione dell’energia elettrica e dell’acqua
o controllano l’apertura dei cancelli esterni (ove esistenti)
o dopo l’uscita di tutti gli alunni, portando con sé un gessetto, controllano
che nelle aule e negli altri luoghi da essi frequentati non ci sia nessuno (il
collaboratore trova le porte delle aule evacuate contrassegnate da una
linea obliqua ( / ) come una sorta di mezza X, provvederà col gessetto a
completare la X (Ciò indica ai soccorritori che l’aula è vuota).
Il personale amministrativo (cfr. Allegato B)
o Interrompe l’attività ed effettua la telefonata ai Vigili del Fuoco (o al Pronto
Soccorso, in base al tipo di emergenza e attenendosi alle regole riportate
nell’allegato C);
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o Indica le vie di fuga al pubblico eventualmente presente ed esce
ordinatamente, dopo essersi accertato che nessuno è rimasto all’interno
degli uffici
Nei Plessi sprovvisti di personale amministrativo le telefonate vengono effettuate
dagli addetti riportati nell’allegato B
I docenti
Durante le normali attività lavorative,
Il coordinatore di classe (o altro docente individuato, come riportato nell’allegato B)
o informa adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata
osservanza delle procedure indicate nel piano al fine di assicurare
l’incolumità a se stessi e agli altri;
o illustra periodicamente il piano di emergenza e tiene lezioni teorico pratiche
sulle problematiche derivanti dall'instaurarsi di una situazione di emergenza
nell’ambito dell’edificio scolastico;
o comunica alla classe qual è lo stallo ad essa assegnato nell’area di
raccolta di competenza.
In caso di evacuazione
Il docente che si trova in classe o laboratorio o altro ambiente
o Interrompe le attività e tranquillizza gli alunni, dicendo loro, con voce calma
e ferma che bisogna lasciare l’edificio secondo le stesse modalità messe in
atto durante le prove di evacuazione;
o Invita gli alunni apri fila e chiudi fila a svolgere i propri compiti;
o Prende con sé il registro di classe e una penna;
o apre la porta dell’aula e si immette nel corridoio;
o assiste all’uscita degli studenti dall’aula, che dovrà avvenire in modo
ordinato, silenzioso e celere, senza correre e senza prelevare alcun
indumento o materiale (giacche o giubbotti possono essere prelevati solo
se a portata di mano e se la giornata è davvero fredda). Gli alunni
usciranno in fila indiana tenendo una mano sulla spalla del compagno che
precede ed una contro il muro. La fila sarà aperta dai due compagni
designati come apri-fila e chiusa dai due chiudi-fila;
o si accerta che nessuno sia rimasto all’interno dell’aula;
o Si mette in testa alla fila di alunni e, al segnale dell’alunno chiudi fila, li
conduce lungo il percorso d’uscita indicato dalla planimetria affissa
nell’aula, rispettando le precedenze indicate nell’allegato D
o Una volta all’esterno, guida gli studenti verso l’area di raccolta più vicina
alla via di esodo percorsa e, compatibilmente con la situazione di
emergenza in atto, conduce la classe verso lo stallo ad essa assegnato
(individuato da apposita segnaletica), camminando lungo il percorso
esterno che congiunge le aree di raccolta;
o completato l’abbandono dell’edificio scolastico da parte di tutti gli
occupanti, procede all’appello della classe e compila il “Modulo di
Evacuazione” riportato nelle ultime pagine del registro di classe;
o provvede a inoltrare il “Modulo di Evacuazione” al Coordinatore delle
operazioni, presso l’area di raccolta tramite i ragazzi individuati come
chiudi-fila;
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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o si attiene alle disposizioni dei soccorritori;
o Qualora in aula fossero presenti due (o più) docenti, uno di essi precede gli
alunni apri fila, l’altro si accoda agli alunni chiudi fila;
o Se viene abbandonato un laboratorio, il docente provvederà ad
interrompere l’erogazione dell’energia elettrica e delle altre utenze;
o L’evacuazione degli studenti diversamente abili – che avviene al termine
dell’uscita degli allievi dall’aula – viene curata dai docenti di sostegno, se
presenti, e/o dagli studenti appositamente incaricati dal Coordinatore di
classe, con l’eventuale supporto dei collaboratori scolastici presenti nel
piano;
o L’evacuazione degli allievi portatori temporanei di handicap (infortunati)
sarà curata dai compagni di classe appositamente incaricati dal
Coordinatore;
o Gli alunni diversamente abili o infortunati della scuola dell’Infanzia e delle
classi I - II e III della scuola primaria sono affidati ai docenti e ai collaboratori
scolastici.
Gli alunni
Procedure specifiche per gli allievi in aula
Non appena avvertito il segnale d'allarme gli allievi dovranno adottare il seguente
comportamento:
o interrompere immediatamente ogni attività;
o mantenere l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo;
o tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, zaini e quant’altro. Giacche e giubbotti
dovranno essere prelevati solo nel caso in cui la giornata sia fredda);
o disporsi in fila indiana tenendo una mano sulla spalla del compagno che precede e una
contro il muro, evitando confusione e mantenendo il silenzio;
o La fila è aperta dai due compagni designati come apri-fila e chiusa dai due chiudi-fila;
o Per gli alunni apri fila (se sono due, uno dietro l’altro): aprire la porta e far disporre i
compagni in fila ordinata, come detto sopra;
Per gli alunni chiudi fila: prendere con sé un gessetto, controllare che nessuno sia rimasto in
classe ( se ci si accorge di eventuali compagni in difficoltà chiamare il docente o i
compagni designati al supporto) chiudere la porta dell’aula, contrassegnando col gesso
sulla porta chiusa una linea obliqua (/), segno che verrà poi completato dal collaboratore
scolastico (X) [La chiusura della porta e la X del doppio controllo indica agli eventuali
soccorritori che all’interno del locale non c’è più nessuno. Al contrario, la porta aperta
indica la presenza di persone che non sono riuscite ad abbandonare il locale e che vanno
quindi soccorse].
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Dare un segnale a voce al docente (che intanto si è portato avanti agli alunni) indicante
che si può procedere con l’evacuazione;
o seguire le indicazioni dell'insegnante che accompagna la classe assicurando il rispetto
delle precedenze;
o camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingerei compagni;
o collaborare con l'insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo
sfollamento;
o attenersi strettamente a quanto ordinato dall'insegnante nel caso si verifichino
contrattempi che richiedano una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano;
o Prima di abbandonare l’aula, gli alunni appositamente individuati dal Coordinatore di
classe curano le operazioni di sfollamento degli alunni diversamente abili e/o
temporaneamente infortunati;
o Una volta raggiunto lo stallo assegnato nell’area di raccolta, e successivamente alla
compilazione del “Modulo di Evacuazione”da parte del docente, gli alunni chiudi-fila
prendono in consegna tale modulo e lo fanno pervenire al Coordinatore delle
operazioni di emergenza (D.S. o Responsabile di plesso) presso lo stallo appositamente
individuato all’interno dell’area di raccolta;
o Per la scuola dell’Infanzia e per le classi I-II e III della scuola primaria il modulo verrà
consegnato dal collaboratore scolastico.
Alunni che si trovano temporaneamente fuori dalle aule
o Al segnale di evacuazione, l’alunno che si trova temporaneamente fuori dall’aula deve
accodarsi alla classe più vicina, con questa abbandonare l’Istituto e, raggiunta l’area di
raccolta, ricongiungersi alla propria classe. Se tutte le classi sono uscite, raggiungerà
l’area di raccolta, individuando la via di fuga più vicina e percorrendola con le stesse
modalità messe in atto durante le prove di evacuazione.
Gruppi di alunni che svolgono attività con docenti in luoghi diversi dall’aula di appartenenza
o evacueranno l’edificio sotto la sorveglianza di detti docenti, seguendo le vie di fuga
relative al luogo in cui si trovano in quel momento. Una volta raggiunto il punto di
raccolta, si recheranno, insieme con il docente, presso lo stallo assegnato alla classe di
appartenenza, ove il docente di classe provvederà a fare l’appello e a compilare il
modulo di evacuazione
Il personale fuori dalle aule
Adulti che non hanno incarichi specifici nella gestione del piano di evacuazione
o Al momento in cui viene emesso il segnale di evacuazione, tutto il personale che non si
trova in aula (docenti non impegnati nelle classi, personale A.T.A, eventuale altro
personale presente) si avvia autonomamente verso il percorso di esodo più vicino e
raggiunge lo stallo appositamente previsto all’interno di ciascuna area di raccolta.
I genitori
o Per agevolare le operazioni di emergenza e di soccorso, innanzitutto non devono
precipitarsi a prendere i figli con i propri mezzi di trasporto. Questo contribuisce a non
intralciare gli eventuali movimenti dei mezzi di soccorso.
Nel caso in cui i genitori siano presenti a scuola durante un’eventuale emergenza,
devono adeguarsi alle disposizioni Loro impartite dal Personale della scuola secondo le
modalità previste dal Piano di Emergenza.
Ditte Appaltatrici e Pubblico
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I dipendenti di imprese appaltatrici ed il pubblico presente nell’edificio che individuano –o sono informati di –un’emergenza devono informare immediatamente un dipendente della scuola.
I dipendenti di imprese appaltatrici ed il pubblico presente nell’edificio nel caso venga dato
l’ordine di procedere all’esodo (un suono del campanello che si prolunghi per sessanta secondi)
devono:
mantenere un atteggiamento tale da non indurre al panico i propri colleghi;
togliere la tensione elettrica e interrompere l’alimentazione del gas;
raggiungere il “luogo sicuro” percorrendo le vie di emergenza indicate dall’ apposita
segnaletica senza correre e gridare;
non utilizzare gli ascensori (qualora presenti) anche se funzionanti;
rimanere presso il luogo sicuro sino a quando il Coordinatore delle procedure di emergenza o il suo delegato non abbia preso nota del nome.
COSA FARE DOPO AVER ABBANDONATO L’EDIFICIO
Una volta evacuata la scuola, occorre permanere nelle aree di raccolta e attendere notizie
e/o istruzioni da parte dei soccorritori.
Apposite squadre tecniche, costituite
da personale esterno, effettueranno sopralluoghi tecnici per
verificare la solidità strutturale dell’edificio.
Il Coordinatore delle operazioni (D.S.), sulla base degli esiti di tali sopralluoghi, deciderà se
rientrare o meno nella scuola.
L’ordine di rientro sarà emanato dallo stesso Coordinatore delle operazioni (D.S. o Responsabili
di plesso, previa intesa col D.S.) a voce, ove possibile a mezzo megafono. Se il rientro sarà
impossibile per il danneggiamento riportato dall’edificio, il Coordinatore delle operazioni darà
ulteriori specifiche comunicazioni, in accordo con le indicazioni provenienti dai soccorritori.
Si specifica che le più vicine AREE DI ATTESA O DI QUARTIERE, così denominate nel piano di
emergenza comunale, sono riportate per ciascun plesso scolastico nell’allegato E.
N.B. Non usare il telefono per motivi personali per non intasare le linee, necessarie ai soccorsi
Dopo aver illustrato le norme generali di evacuazione, di seguito si specificano particolari
comportamenti da adottare in relazione a rischi specifici
1) INCENDIO
Gli ambienti degli edifici più a rischio sono:
i laboratori, la centrale termica, gli uffici, gli archivi.
Il rischio più grave è quello di rimanere intrappolati nelle fiamme e nei fumi che impediscono di
respirare.(vedere norme di comportamento affisse in ogni ambiente dell’edificio e di seguito
riportate ALL. 1)
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ALLEGATO 1 - NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO (da
intendersi come integrazione del “PIANO DI EVACUAZIONE GENERALE”)
Chiunque si accorga dell’incendio:
- si allontana immediatamente dall’area di pericolo, ove individuata;
- avverte la persona addestrata all’uso dell’estintore (cfr. Allegato B) che interviene
immediatamente;
- avverte il Coordinatore(D.S, o Responsabile di plesso) che si reca sul luogo dell’incendio e
dispone lo stato di pre-allarme. Questo consiste in:
- interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno;
- avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;
- coordinare tutte le operazioni attinenti.
Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Coordinatore dispone lo stato di cessato allarme.
Questo consiste in:
- dare l'avviso di fine emergenza (a voce);
- accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci;
- arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori;
- far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare: che non vi siano lesioni a
strutture portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari);
chiedere eventualmente consulenza a VVF, tecnici;
- avvertire (se necessario) compagnie fornitrici di gas ed energia elettrica.
Se l'incendio è di vaste proporzioni:
- avvertire i VVF e, se necessario il Pronto Soccorso; - dare il segnale di evacuazione tramite il campanello della scuola, un suono costante di circa 60 sec;
- seguire le indicazioni riportate nel piano di evacuazione generale.
Ulteriori norme da rispettare in caso di incendio, ad integrazione del “Piano di evacuazione
generale”:
- Se l’incendio si è sviluppato in classe, esci subito chiudendo la porta.
- Se lungo le vie di fuga c’è presenza di fumo in quantità tale da rendere difficoltosa la
respirazione, camminare bassi chinandosi, proteggere naso e bocca con un
fazzoletto bagnato (se possibile) ed orientarsi seguendo le vie di fuga indicate dalla
segnaletica e dalle lampade di sicurezza ed in caso di scarsa visibilità mantenere il
contatto con le pareti fino a raggiungere il luogo sicuro (area esterna dell’edificio);
- Non ingombrare le aree prospicienti le uscite di emergenza e di servizio, nonché le
aree di servizio dei mezzi antincendio;
- Se l’incendio è fuori dalla tua classe, o fuori dal locale in cui ti trovi, ed il fumo rende
impraticabili le scale e i corridoi, chiudi bene la porta e cerca di sigillare le fessure
con panni possibilmente bagnati. Apri le finestre e, senza esporti troppo, chiedi
soccorso. Se il fumo non ti fa respirare, filtra l’aria attraverso un fazzoletto -meglio se
bagnato- e sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto).
2) SISMA (O TERREMOTO)
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Gli edifici che compongono la struttura scolastica possono essere interessati dall'azione del
terremoto.
Le "vibrazioni" del sisma sui nostri edifici, che si presentano a struttura mista (in muratura portante
e cemento armato) possono provocare il distacco di elementi rigidi, quali vetrate, porte,
tubature, ecc.
ALLEGATO 2 - NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO (da
intendersi come integrazione del “PIANO DI EVACUAZIONE GENERALE”) Se ti trovi in luogo chiuso (aula, laboratorio…):
Ascolta le istruzioni dell’insegnante;
Non precipitarti fuori;
Resta in classe e riparati sotto il banco, se non sei seduto al banco riparati sotto
l’architrave della porta o vicino ai muri portanti o in zone d’angolo; non sostare al centro
degli ambienti;
Allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi, lampadari, insegne, piante (cadendo
potrebbero ferirti).
Se sei nei corridoi o nel vano delle scale:
rientra nella tua classe o in quella più vicina;
Dopo la scossa, all’ordine di evacuazione, abbandona l’edificio, facendo tesoro dei
comportamenti appresi durante le prove di evacuazione e ricongiungiti con gli altri
compagni di classe nella zona di raccolta assegnata.
Se sei all’aperto:
Senza separarti dal gruppo classe segui le istruzioni dell’insegnante;
allontanati dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché
potrebbero cadere e ferirti;
Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi cerca riparo sotto qualcosa
di sicuro come una panchina;
Non avvicinarti ad animali, potrebbero essere spaventati e quindi avere reazioni
pericolose;
Dopo il terremoto, abbandona il posto e ricongiungiti con gli altri compagni di classe
nella zona di raccolta assegnata.
3)ALLUVIONE
Gli ambienti degli edifici più a rischio di alluvione sono quelli situati al piano terra e al piano
seminterrato (quest’ultimo presente solo per la scuola secondaria di primo grado di Villapiana
Centro. Anche nella scuola primaria di Villapiana Centro esiste un piano seminterrato, ma non
ha alcuna destinazione d’uso).
ALLEGATO 3 - NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI ALLUVIONE (O
ALLAGAMENTO)
Chiunque si accorga della presenza di acqua:
- avverte il D.S. o il Responsabile di plesso che dispone lo stato di pre-allarme.
Egli stesso o il collaboratore scolastico:
- interrompe immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno;
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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- disinserisce l’erogazione dell’energia elettrica dall’interruttore centralizzato e non
effettua né fa effettuare nessuna altra operazione elettrica;
- Il collaboratore scolastico avverte le classi e gli uffici di segreteria, se presenti, della
interruzione di energia elettrica;
- telefona alle Aziende fornitrici di Gas e Acqua;
- verifica se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di
tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in
strade o edifici adiacenti).
- Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione
isolabile, ecc.) il Coordinatore, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione
dell’acqua, dispone lo stato di cessato allarme, avvertendo anche le Aziende fornitrici di
Gas e Acqua;
- Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il
Coordinatore dispone lo stato di allarme e avverte i vigili del fuoco;
Nello specifico
Se ti trovi al piano seminterrato della scuola secondaria di primo grado di Villapiana Centro e
l’ambiente si sta allagando:
o Mantieni la calma;
o Interrompi immediatamente ogni attività;
o Avviati al piano superiore (piano terra).
Se l’alluvione interessa anche il piano superiore, sempre mantenendo la calma e seguendo
l’ordine di uscita previsto nel piano di evacuazione (Allegato D) dirigiti con il docente e il
gruppo classe nell’area di attesa odi quartiere previsto nel Piano di Evacuazione Comunale
(cfr. Allegato E)
Se ti trovi al piano terra della scuola dei seguenti plessi:
- Infanzia Villapiana Centro
- Infanzia Villapiana Scalo
- Infanzia Plataci
- Primaria Villapiana Lido
Segui le seguenti norme:
o Mantieni la calma;
o Interrompi immediatamente ogni attività;
o Avviati al piano superiore (primo piano) per la scuola dell’infanzia Centro attraverso la
scala interna, per gli altri plessi dall’esterno.
Se ti trovi presso la scuola dell’infanzia di Villapiana Lido mantenendo la calma e seguendo
l’ordine di uscita previsto nel piano di evacuazione, dirigiti con il docente e il gruppo classe
nell’area di attesa o di quartiere previsto nel Piano di Evacuazione Comunale (cfr. Allegato E)
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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4)INTRUSIONE DI PERSONA PERICOLOSA
ALLEGATO 4 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INTRUSIONE DI
PERSONA PERICOLOSA
Solo se possibile e ritenuto opportuno e prudente dal coordinatore dell’emergenza, verrà dato il
segnale di emergenza (dieci suoni brevi intermittenti)
In questo caso NON SI DEVE EVACUARE L’EDIFICIO. Alunni, docenti, personale ATA e ospiti
dovranno attenersi ai seguenti principi comportamentali:
- non abbandonare il posto di lavoro e non affacciarsi alle porte del locale per curiosare
all’esterno;
- restare ciascuno al proprio posto e con la testa china se la minaccia è diretta;
- non contrastare con i propri comportamenti le azioni compiute dall'attentatore o dal folle;
- mantenere la calma ed il controllo delle proprie azioni per offese ricevute e non deridere i
comportamenti squilibrati del folle;
5) ATTENTATO – PRESENZA DI ORDIGNO ESPLOSIVO
ALLEGATO 5 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA ATTENTATO TERRORISTICO
E' da rilevare che, quella dell'attentato terroristico, è la situazione di emergenza cui non può far
seguito altro che lo sfollamento immediato e totale dell'edificio.
Rinvenimento di un oggetto sospetto: La presenza non giustificata di un involucro o di una borsa
abbandonata, va segnalata, da chiunque lo ritrovi, il più presto possibile, al Responsabile della
Sede che attiverà gli accertamenti che il caso richiede. Nel caso dall’oggetto ritrovato
fuoriesca del fumo o si odano tichettii sospetti che potrebbero far pensare all’esistenza di un
ordigno, contattare senza indugio i carabinieri (tel. 112) o la polizia (tel. 113) e procedere
all’evacuazione dell’edificio.
Ricezione di una minaccia di attentato: L'esperienza insegna che essa avviene
prevalentemente per via telefonica. L'operatore, o chiunque riceva la minaccia telefonica,
informerà il Responsabile della Sede che denuncerà, senza indugio, telefonicamente,
l'accaduto alle autorità di pubblica sicurezza (113) procedendo, eventualmente,
all’evacuazione dell’edificio. Non effettuare ricerche per individuare l’ordigno.
La minaccia può anche essere segnalata da enti esterni (Questura Centrale, Carabinieri, etc.)
ed in questo come nel precedente caso il D.S. o il Responsabile della Sede, prontamente
informato, dovrà prendere le seguenti iniziative:
- predisposizione per l'accesso nell'edificio delle squadre di artificieri per la localizzazione e la
neutralizzazione dell'ordigno;
- predisposizione per lo sfollamento di tutti i presenti .
- presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di
emergenza.
Tramite i propri collaboratori, provvederà intanto ad avvertire:
- La massima dirigenza;
- Gli addetti del servizio di prevenzione e protezione per la disattivazione degli impianti. SCOPPIO IMPROVVISO DI UN ORDIGNO
E' certamente la situazione più drammatica e di più difficile gestione, perché senza alcuna
misura preventiva. Già dal suo insorgere è infatti foriera di panico, che può contagiare gli stessi
addetti al primo intervento.
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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Il compito principale è quello attribuito agli addetti all’emergenza che provvederanno
all'immediata apertura di tutte le vie di fuga verso la strada e che, in attesa dell'arrivo delle
forze dell'ordine, cercheranno di fermare il transito automobilistico per consentire I' esodo delle
persone sulla pubblica via.
Gli addetti nel placare gli animi, porteranno i primi soccorsi ad eventuali infortunati ed
informeranno la vigilanza sulle varie situazioni locali rilevate.
A cessato pericolo, prima del rientro a scuola, attendere che sia terminata l’ispezione tecnica
sullo stato di praticabilità dei luoghi.
6) CEDIMENTI STRUTTURALI
ALLEGATO 6 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI CEDIMENTI STRUTTURALI
Considerato lo stato delle strutture, è questo un evento il cui accadimento è molto improbabile,
e che comunque se avvenisse non potrebbe che interessare singoli elementi strutturali.
Il comportamento delle persone interessate dal crollo, ma non coinvolte da questo, sarà quello
di segnalare l’accaduto nei termini previsti per gli altri casi di emergenza ai Responsabili
interessati e ai VV.F., quindi attendere, con calma, l’arrivo dei soccorsi.
Non procedere ad azioni inconsulte il cui esito potrebbe portare ad ulteriori crolli o movimenti
del materiale in bilico.
7) RISCHIO FRANE –SMOTTAMENTI DI TERRENO
ALLEGATO 7 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI FRANE –SMOTTAMENTI DI TERRENO
Considerata l’ubicazione dei diversi plessi scolastici, l’unico in cui potrebbe esserci un remoto
rischio di smottamento di terreno che possa riversarsi sull’edificio è il plesso di scuola
secondaria di Villapiana Centro. Considerata la massa di terra tra l’edificio scolastico e
l’edificio ove ha sede il Municipio, non protetta da alcun muro di contenimento, piogge di
intensità eccezionale potrebbero causare smottamenti di terreno sui locali scolastici che si
affacciano sull’area descritta.
Qualora dovesse verificarsi un’emergenza del genere, si procederà col far evacuare i locali a
rischio utilizzando le sole uscite di emergenza n° 1 e 2.
8) RISCHIO TROMBE D’ARIA E TEMPORALI CON FULMINI
ALLEGATO 8 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TROMBA D’ARIA E
TEMPORALI CON FULMINI
TROMBA D’ARIA
Se sei all’aperto:
o Senza abbandonare il gruppo classe e seguendo le indicazioni dell’insegnante, riparati
velocemente in una zona sicura e al coperto;
o Rimani in attesa che la tromba d’aria sia passata completamente;
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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Se sei dentro la scuola:
o L’insegnante chiuderà bene le finestre;
o Tutti si allontaneranno dalle finestre;
o Non uscire dall’edificio anche se è l’ora;
o Attendere che il D.S. o il Responsabile di plesso diano il segnale (verbalmente) che sia
passata completamente l’emergenza.
TEMPORALI CON FULMINI
Se sei all’aperto e non è possibile ripararti in luogo chiuso (ciò potrebbe verificarsi, ad esempio,
se c’è un temporale non prevedibile e stai effettuando un’uscita didattica):
o Senza abbandonare il gruppo classe e seguendo le indicazioni dell’insegnante, riparati
velocemente in una zona sicura e al coperto.
Se non è possibile
o Allontanati da alberi, tralicci, creste e picchi;
o Non aprire l’ombrello e togliti gli oggetti metallici di dosso;
o Assumi la posizione accovacciata a piedi uniti e con il petto vicino alle ginocchia
Se sei dentro la scuola:
o L’insegnante chiuderà bene le finestre;
o Tutti si allontaneranno dalle finestre;
o Non usare computer;
o Non stare vicino al televisore( se possibile e necessario, il docente staccherà la presa e lo
spinotto dell’antenna)
o Non toccare i rubinetti
o Non uscire dall’edificio anche se è l’ora;
o Attendere che il D.S. o il Responsabile di plesso diano il segnale (verbalmente) che sia
passata completamente l’emergenza;
9)INQUINAMENTI DOVUTI A CAUSE ESTERNE
ALLEGATO 9 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INQUINAMENTI DOVUTI
A CAUSE ESTERNE
NORME PER EMERGENZA TOSSICA O CHE COMPORTI IL CONFINAMENTO
(incendio esterno, nube tossica, esalazioni di altre sostanze pericolose che impediscano l’uscita
degli alunni).
In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed
evacuare solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte
le norme di sicurezza, e a salvaguardare l’incolumità degli alunni.
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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In caso di nube tossica o di emergenza che comporti obbligo di rimanere in ambienti confinati il
personale è tenuto ad assumere e far assumere agli alunni tutte le misure di autoprotezione
conosciute e sperimentate durante le esercitazioni.
Il Coordinatore dell’emergenza deve:
- Tenere il contatto con gli Enti esterni, per decidere tempestivamente se la durata del rilascio è
tale da consigliare l’immediata evacuazione o meno. (In genere l’evacuazione è da evitarsi).
- Aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse;
- Disporre lo stato di allarme. Questo consiste in:
- Far rientrare tutti nella scuola.
- Anche se nella nostra scuola non si manipolano sostanze potenzialmente pericolose,in caso di
sospetto di atmosfera esplosiva azionare l’interruttore centralizzato della energia elettrica
isolando tutto l’impianto e non effettuare nessuna altra operazione elettrica, non usare i
telefoni.
I docenti devono:
- chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d’aria presenti in classe, assegnare
agli studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come sigillarne gli
interstizi con stracci bagnati;
- mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale
evacuazione.
Gli studenti devono: stendersi a terra tenere una straccio bagnato sul naso;
I docenti di sostegno devono:
- con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da operatori scolastici, curare la
protezione degli alunni disabili.
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INQUINAMENTI DOVUTI A CAUSE
ESTERNE se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire
dall'edificio piuttosto che rimanere all'interno.
Se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire dall'edificio
piuttosto che rimanere all'interno.
si seguiranno le norme di comportamento previste per l’evacuazione.
PIANO DI PRIMOSOCCORSO
10) ALLEGATO 10 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI MALORE O
INCIDENTE CHE RICHIEDA UN INTERVENTO DI PRIMO SOCCORSO
Gli alunni: in caso vedano un compagno che sta male, mantengono la calma, non si
accalcano vicino all’infortunato, avvertono l’insegnante.
Chiunque assista ad un infortunio deve attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze, ed
informare tempestivamente gli addetti al primo soccorso.
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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Gli Addetti al Primo Soccorso
durante la normale attività lavorativa:
- Effettuano il controllo mensile della cassetta di pronto soccorso, comunicando alla
dirigenza l’elenco del materiale mancante.
Durante l’emergenza l’ addetto al primo soccorso:
- Si reca vicino alla persona da soccorrere, allontanando le persone non interessate;
- - decide se sono sufficienti le cure che possono essere prestate a scuola (caso
C – lieve) o se invece è necessario ricorrere al Pronto Soccorso Ospedaliero
118 (caso A – grave ed urgente- In tal caso affida il compito della chiamata all’addetto
secondo quanto riportato nell’allegato B, ma specificando chiaramente cosa deve dire,
secondo quanto indicato nella modalità di chiamata affissa vicino al telefono) o
accompagnandovi l’infortunato (caso B –non grave né urgente – Cfr Allegato B per
l’addetto ad accompagnare l’infortunato).
- dà disposizioni affinché venga avvertito il D.S. o un suo collaboratore di quanto è
accaduto e di come intende procedere;
- Nel caso in cui l’infortunato sia un allievo, il DS o collaboratore ha il compito di
comunicare alla famiglia l’accaduto e i provvedimenti presi
- L’addetto alla portineria si reca all'ingresso principale dello stabile per ricevere
l'autoambulanza e fornirgli indicazioni in merito al luogo dell'infortunio.
L’esigenza di intervenire con un primo soccorso potrebbe verificarsi non solo all’interno
dell’edificio scolastico, ma anche durante attività all’aperto o mentre si svolgono uscite
didattiche a piedi o con mezzi di trasporto pubblici. In tutti i casi
bisogna ricordare che “giusto soccorso” significa anche:
✓ non mettere a repentaglio la propria vita;
✓ non prestare interventi superiori alle proprie capacità;
✓ non farsi prendere dal panico;
✓ non lasciare l’infortunato prima dell’arrivo del personale sanitario.
Affrontando una situazione di emergenza o urgenza sanitaria il soccorritore in generale deve,
innanzitutto, osservare alcune regole fondamentali:
ricercare la collaborazione in caso di necessità;
evitare di diventare una seconda vittima, adottando tutte le misure di prevenzione utili;
spostare la persona dal luogo dell’incidente solo in caso di pericolo imminente;
accertarsi dell’entità del danno e delle sue cause;
posizionare più opportunamente la vittima solo in caso di pericolo;
tranquillizzare la vittima, se cosciente, e mantenere la calma.
Cosa NON bisogna fare
Non spostare l’infortunato a meno che non esistano motivi gravi per farlo.
Questo vale in modo particolare quando, dopo aver valutato la scena dell’infortunio
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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(se possibile anche comunicando con l’infortunato), si può avere il fondato sospetto che
l’infortunio sia stato provocato da una caduta o da altri tipi di trauma (urti e/o torsioni violenti,
schiacciamenti, investimenti, ecc…) che possono aver causato delle fratture di qualsiasi tipo:
spostando bruscamente un arto fratturato non immobilizzato si può provocare un’emorragia
interna di tipo arterioso o lesioni a tendini e nervi.
Lo spostamento di un infortunato che ha riportato lesioni alla colonna vertebrale può spesso
tradursi in danni permanenti o morte nel caso di lesione alle vertebre cervicali.
Alcune altre cose da NON fare mai:
correre rischi personali;
farsi prendere dal panico, col rischio di azioni inconsulte o poco ragionate (tanto per fare
qualcosa..);
agire senza il consenso dell’infortunato, se adulto, salvo casi di grave necessità;
dare medicinali, a meno che non si abbia a scuola una copia del piano terapeutico
dell’alunno o di altro personale scolastico per malattie che lo richiedano (esempio:
asma)
considerare morto l’infortunato (solo un medico può constatare la morte)
Cosa bisogna fare:
✓ accertarsi che la scena dell’infortunio sia sicura;
✓ cercare di capire la dinamica dell’incidente, che cosa è successo (quando possibile
parlando direttamente con l’infortunato o con eventuali colleghi o persone presenti -
testimoni);
✓ allontanare le persone non indispensabili, o che possono essere d’intralcio
(i classici curiosi);
✓ valutare l’infortunato, controllare immediatamente le funzioni vitali (se è cosciente, se
respira..);
✓ rassicurare l’infortunato, se è cosciente;
✓ evitare commenti sul suo stato anche se sembra incosciente;
✓ chiamare il pronto intervento (118) specificando chiaramente l’indirizzo e le modalità di
accesso alla struttura (vedasi scheda chiamata al 118;)
✓ non lasciare l’infortunato da solo fino a che non verrà affidato a persone competenti.
Autoprotezione e valutazione della scena
Quando si è in presenza di un incidente o di un malore improvviso, la prima e fondamentale
cosa da fare è valutare attentamente la situazione. Questo permetterà di allertare il sistema di
soccorso fornendo dati esatti, impedendo un inutile spreco di risorse e utilizzando quindi quelle
più idonee al caso.
Pertanto, come primi soccorritori vi sarà richiesto di seguire passo dopo passo i seguenti punti:
Valutate rapidamente la situazione;
Individuare il numero delle persone bisognose di aiuto, ricordando che alcune
potrebbero essere incoscienti e quindi incapaci di attirare l’attenzione su di sé;
Individuare la presenza di eventuali pericoli ambientali per vittime e soccorritori (es.:
fuoco, fumi o gas tossici, macchine in mezzo alla carreggiata in arrivo) e quindi la
necessità o meno di chiamare altri aiuti specializzati (Polizia di Stato o CC, Polizia
Municipale, Vigili del Fuoco);
Proteggete voi stessi ed il ferito:
Non esponetevi a pericoli inutili: un soccorritore ferito diventa a sua volta un paziente!!
Provvedete alla sicurezza della scena, allontanando eventuali fonti di Pericolo, se
possibile;
Allontanate i curiosi o chi crea solo confusione; meglio se si da loro un compito da
eseguire;
Preparate una via di accesso per i veicoli di soccorso professionale;
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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Se il paziente è ancora in pericolo mettetelo in salvo; il pericolo deve essere reale ed
imminente, altrimenti lasciate il paziente sul posto ed attendete il soccorso professionale:
una manovra errata può causare gravi lesioni!
Attenzione alla presenza di persone violente o in qualche modo pericolose, valutate
l’eventualità di chiamare la polizia.
non entrate in contatto con liquidi biologici (sangue, muco, vomito, etc.) di estranei,
potreste contrarre delle infezioni;
Lavatevi le mani se possibile prima e dopo aver fornito il primo soccorso;
sempre se possibile, prima di avere contatto con l’infortunato indossate e usate i guanti
protettivi o, all’occorrenza, una barriera come un sacchetto di plastica. Attenzione ad
oggetti taglienti (es. vetri, siringhe..);
Nel prestare soccorso soprattutto ai minori, adottare, se possibile, comportamenti
rispettosi del senso di pudore, comunicare alla persona soccorsa cosa si sta facendo e
cercare di infondere fiducia. Soccorrere non vuol dire effettuare prestazioni terapeutiche particolari o compiere determinate
manovre se non si è adeguatamente addestrati a farlo, ma anche solo attivare il 118 e non
abbandonare la vittima fino all’arrivo del personale qualificato.
In allegato (Allegato F)troverete le descrizioni degli interventi specifici di primo soccorso che,
però, dovrete mettere in pratica solo se adeguatamente addestrati e solo se siete sicuri di
saperli attuare.
11) Ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Dirigente Scolastico.
MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL PIANO
Le sedi dell’Istituto Comprensivo (di seguito denominato IC) sono ubicate come di seguito
riportato (la descrizione dettagliata viene fatta nel DVR):
1. Scuola secondaria di primo grado, con annessi gli uffici di presidenza e di segreteria, via
Puglie n. 1 Villapiana Centro;
2. Scuola primaria e infanzia via Campo della Libertà Villapiana Centro;
3. Scuola secondaria di primo grado via delle Orchidee Villapiana Lido;
4. Scuola primaria via delle Orchidee Villapiana Lido;
5. Scuola infanzia via delle Orchidee Villapiana Lido;
6. Scuola primaria e infanzia via Provinciale Villapiana Scalo;
7. Scuola primaria e secondaria di primo grado della sede aggregata di Plataci piazza del
Popolo;
8. Scuola dell’infanzia della sede aggregata di Plataci sita presso l’edificio del Municipio -
Viale dello Sparviero, 16
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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Nel Piano di evacuazione sono riportate le piante dei vari edifici, le stesse sono affisse in ogni
ambiente di ciascun plesso con evidenziati i dispositivi di sicurezza, le vie di fuga, le uscite di
emergenza, ecc.
1. Scuola secondaria di primo grado, con annessi gli uffici di presidenza e di segreteria, via
Puglie n. 1 Villapiana Centro
La struttura scolastica è formata da un edificio costituito da:
a) un piano terra costituito dalle aule per la didattica, dal laboratorio di informatica,
dal laboratorio di musica, da un ambiente adibito a mensa scolastica, dalla sala
docenti, dall’archivio, dagli ambienti amministrativi e da vari servizi igienici.
b) un piano seminterrato costituito da palestra servizi igienici, laboratorio scientifico
ed altri ambienti da destinare. L’intero piano seminterrato è attualmente inagibile
perché in fase di ristrutturazione.
Affollamento massimo previsto 80 persone
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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2. Scuola primaria e infanzia via Campo della Libertà Villapiana Centro
Dopo la ristrutturazione e messa in sicurezza (lavori effettuati durante il periodo di
chiusura estiva giugno – settembre 2015) è stato costruito al piano terra (scuola infanzia)
un corridoio che porta ad una uscita di sicurezza (uscita n° 2). L’ingresso principale,
comune ai due ordini di scuola, viene identificata come uscita n° 1.
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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a) Scuola primaria sita al primo piano costituito dalle aule per la didattica, da un
laboratorio “dei popoli” (geografia), da un ampio atrio adibito a sala per le
manifestazioni e a sala docenti e da vari servizi igienici.
Affollamento massimo previsto 80 persone
3. Scuola Secondaria di primo grado via delle Orchidee -Villapiana Lido
È ubicata al primo piano dello stesso edificio ove al piano terra è operante la scuola
primaria. Viene, però, considerata come unità a sé stante, essendo fornita di ingresso
indipendente.
La struttura scolastica è formata da un edificio costituito da:
a) un primo piano costituito dalle aule per la didattica, dal laboratorio di
informatica, da un ambiente adibito a mensa scolastica, dalla sala docenti e
da vari servizi igienici.
Affollamento massimo previsto 100 persone
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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4. Scuola Primaria via delle Orchidee -Villapiana Lido
È ubicata al piano terra dello stesso edificio ove al primo piano è operante la scuola
secondaria di primo grado. Viene, però, considerata come unità a sé stante, essendo
fornita di ingresso indipendente.
La struttura scolastica è formata da un edificio costituito da:
a) un piano terra costituito dalle aule per la didattica, dal laboratorio di
informatica, da un atrio adibito a sala per le manifestazioni, dalla sala docenti e
da vari servizi igienici.
Affollamento massimo previsto 155 persone
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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5. Scuola Infanzia via delle Orchidee-Villapiana Lido
La struttura scolastica è formata da un edificio costituito da:
1. un piano terra costituito dalle aule per la didattica, da un ambiente adibito a
mensa scolastica (due aule al momento dell’erogazione del pasto vengono
adibite a mensa) , da un atrio adibito a sala per le manifestazioni e a sala docenti,
da vari servizi igienici e dalla cucina che serve anche la scuola secondaria del
Lido.
Affollamento massimo previsto 95 persone
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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6. Scuola Primaria e Infanzia via Provinciale -Villapiana Scalo;
Situate nel medesimo edificio, sono realtà molto piccole sia come superficie che come numero
di presenze, a settembre 2015 è stata ripristinata la comunicazione interna (la quale per alcuni
anni era rimasta chiusa.
Scuola Infanzia Scalo situata al piano terra costituito dalle aule per la didattica, da un
ambiente adibito a mensa scolastica, da un atrio adibito a sala per le manifestazioni e a sala
docenti, da servizi igienici e dalla cucina.
Affollamento massimo previsto 40 persone
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
Pagina 32
a) Scuola Primaria Scalo al primo piano costituito dalle aule per la didattica, da un
ambiente in cui si svolgono le attività motorie e dai servizi igienici.
Affollamento massimo previsto 70 persone
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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7. Scuola Primaria e Secondaria di primo grado della sede aggregata di Plataci via Vittorio
Emanuele II n. 1;
Entrambi gli ordini di scuola occupano un edificio costituito da
a) un piano rialzato costituito dalle aule per la didattica, da un ambiente adibito a
laboratorio di informatica, da un atrio adibito a sala per le manifestazioni da
una sala docenti e da vari servizi igienici
Affollamento massimo previsto 55 persone
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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9. Scuola dell’Infanzia della sede aggregata di Plataci -Viale dello Sparviero, 16.
Sita al piano terra dell’edificio del Municipio, costituita dalle aule per la didattica e dai
servizi igienici
Affollamento massimo previsto 30 persone
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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ADEMPIMENTI SVOLTI
1. In ogni vano dell’edificio è esposta, una pianta del piano, dove sono indicate le vie di
esodo e l'ubicazione dei sistemi antincendio (estintori e idranti). Sono indicati anche la
localizzazione delle cassette di pronto soccorso, la centrale termica e il quadro elettrico.
Tutti questi dispositivi devono essere utilizzati esclusivamente dal personale addetto.
2. Sono stati assegnati gli incarichi, per studenti, docenti e personale ATA, per rendere
operativo il Piano.
3. In ogni registro di classe è stato posto il modulo di Evacuazione dove il docente presente
in classe o il coordinatore di classe annoterà i dati inerenti il gruppo evacuato.
4. Tutti gli occupanti l'edificio utilizzeranno, in caso di Evacuazione le uscite di
emergenza/sicurezza.
5. Nel caso di segnale di emergenza gli studenti apri-fila di ogni classe guideranno i propri
compagni, seguiti dagli studenti chiudi-fila, verso il punto di raduno indicato per ogni
plesso scolastico (Allegato D).
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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6. Nella zona di raccolta il docente incaricato farà l'appello per constatare eventuali
assenze e/o problemi.
DIFFUSIONE DELL'ORDINE DI EVACUAZIONE
Quando si verifica una situazione di pericolo in uno dei plessi (o in tutti) il Dirigente
Scolastico o il suo sostituto (Responsabile di plesso), valuterà l'opportunità di diramare l'ordine di
evacuazione.
La diramazione dell'allarme può avvenire senza ricorrere immediatamente al Capo
d'istituto quando il pericolo consiste in un incendio di grosse dimensioni o avvengono scosse di
terremoto.
Riassumendo, il segnale di evacuazione, come detto prima, va dato solo nei seguenti
casi:
Incendi di dimensioni tali da non poter essere spenti con l’intervento
immediato del personale incaricato
Terremoto (il segnale di evacuazione va dato al termine della scossa)
Crollo di elementi strutturali che non interessano le vie di esodo
Non è necessario dar luogo all'evacuazione dell'edificio quando avviene un principio
d'incendio che viene facilmente spento con l'uso degli estintori esistenti in ogni piano.
Il segnale di evacuazione sarà diffuso attraverso la campanella dell’ora presente ad ogni
piano, che sarà facilmente riconoscibile: 1 suono lungo della campanella che si prolunghi per
circa un minuto Sarebbe necessaria la predisposizione di un impianto di altoparlanti per
diffondere anche vocalmente l'ordine di evacuazione.
ELENCO DEGLI ALLEGATI
GLI ALLEGATI DAL N. 1 AL N. 10 RIFERITI ALLE NORME DI COMPORTAMENTO NEI DIVERSI
CASI DI EMERGENZA SONO CONTENUTI NEL PRESENTE PIANO.
GLI ALTRI ALLEGATI SONO DI SEGUITO ELENCATI:
I. Piano di evacuazione I.C. “G. PASCOLI” -VILLAPIANA
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A. ALLEGATO A: piante degli edifici;
B. ALLEGATO B:compiti assegnati alle squadre di emergenza di ciascun
plesso;
C. ALLEGATO C: modalità di effettuazione delle chiamate di emergenza;
D. ALLEGATO D: precedenza ordine di uscita delle classi e numerazione
delle uscite di sicurezza, elenco punti di raccolta e relativi stalli;
E. ALLEGATO E: aree di attesa o di quartiere, come denominate nel
Piano di Emergenza Comunale;
F. ALLEGATO F: manovre di primo soccorso;
G. ALLEGATO G: modulistica di evacuazione.
Il Responsabile S.P.P. Il Dirigente Scolastico
Angela Teresa Napoli Dott.ssa Anna Maria Di Cianni
Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3 co 2 DLgs 39/93