PIANO DI EMERGENZA ed EVACUAZIONE · Il fabbricato si sviluppa su due piani fuori terra e da un...

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PIANO DI EMERGENZA Pagina 1 di 40 PIANO DI EMERGENZA ed EVACUAZIONE D.P.R. 12 gennaio 1998 n. 37 D.M. 10 marzo 1998 D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 A. S. 2016-17 R.S.P.P. Il Dirigente Scolastico Ing. Franco Boncio Prof.ssa Paola Cannavale ISTITUTO COMPRENSIVO FELICE FATATI - TERNI Via delle Terre Arnolfe, 10 - 05100 Terni Tel. 0744/241265 fax 0744/304328 Codice fiscale n.80007220553 SCUOLA PRIMARIA DI GABELLETTA Via Gabelletta, 139 TERNI

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PIANO DI EMERGENZA

ed EVACUAZIONE D.P.R. 12 gennaio 1998 n. 37

D.M. 10 marzo 1998

D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81

A. S. 2016-17

R.S.P.P. Il Dirigente Scolastico

Ing. Franco Boncio Prof.ssa Paola Cannavale

ISTITUTO COMPRENSIVO FELICE FATATI - TERNI

Via delle Terre Arnolfe, 10 - 05100 Terni

Tel. 0744/241265 – fax 0744/304328

Codice fiscale n.80007220553

SCUOLA PRIMARIA

DI

GABELLETTA

Via Gabelletta, 139

TERNI

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INDICE

PIANO DI EMERGENZA

PREMESSA

1. UBICAZIONE DELL’ATTIVITA’

2. DESCRIZIONE STRUTTURALE DEL PLESSO SCOLASTICO

3. ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO

4. DESIGNAZIONE DEL PERSONALE E FORMAZIONE

5. DOCUMENTI E SEGNALETICA

6. PIANO DELLA LOTTA ANTINCENDIO

6.1. MISURE GENERALI

6.2 DESCRIZIONE DEI MEZZI ANTINCENDIO

6.3 MANUTENZIONE PERIODICA SU IMPIANTI E MEZZI ANTINCENDIO

6.4 MANSIONI DEGLI ADDETTI ANTINCENDIO

7. PIANO DI EVACUAZIONE

7.1. MISURE GENERALI

7.2. ASSEGNAZIONE INCARICHI AGLI ALLIEVI

7.3. INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI RACCOLTA

7.4. SEGNALE DI ALLARME PER L’EVACUAZIONE

7.5. PROCEDURA DI EVACUAZIONE

7.5.1. IL PREPOSTO PER LA SICUREZZA O IL FIDUCIARIO

7.5.2. GLI INSEGNANTI E GLI ALUNNI

7.5.3. I COLLABORATORI SCOLASTICI

7.5.4. DISPOSIZIONI FINALI

7.6. ASSISTENZA ALLE PERSONE DISABILI IN CASO DI EMERGENZA

8. PROVE DI EVACUAZIONE

9. PIANO DI PRIMO SOCCORSO

9.1. MISURE GENERALI

9.2. MANSIONI DEGLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

9.3. COMPITI DEL CENTRALINISTA/SEGRETERIA

9.4. LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI

10. ISTRUZIONI GENERALI DI SICUREZZA

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

IL PERSONALE DOCENTE

11. PROCEDURE DI EMERGENZA

PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI PRINCIPIO DI INCENDIO

PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO

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ALLEGATI

ALLEGATO 1. NORME COMPORTAMENTALI IN CASO SITUAZIONI DI EMERGENZA

- SCHEDA N.1 – NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI TERREMOTO

- SCHEDA N.2 – NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI INCENDIO

- SCHEDA N.3 – NORME COPORTAMENTALI DEL PERSONALE ADDETTO AL POSTO DI CHIAMATA

- SCHEDA N.4 – NORME COMPORTAMENTALI PER SEGNALAZIONI DI ORDIGNI O ATTI TERRORISTICI

- SCHEDA N.5 – NORME COMPORTAMENTALI PER EMERGENZA ELETTRICA

- SCHEDA N.6 – NORME COMPORTAMENTALI PER EMERGENZA TOSSICA O DI CONFINAMENTO

- SCHEDA N.7 – NORME COMPORTAMENTALI PER ALLAGAMENTO

ALLEGATO 2. ASSEGNAZIONE INCARICHI

ALLEGATO 3. NORME COMPORTAMENTALI DEL RESPONSABILE AL PUNTO DI RACCOLTA

ALLEGATO 4. MODULO DI EVACUAZIONE

ALLEGATO 5. ISTRUZIONI DI SICUREZZA

- SCHEDA N.1 – NORME COMPORTAMENTALI DEL PREPOSTO PER LA SICUREZZA O IL FIDUCIARIO

- SCHEDA N.2 – NORME COMPORTAMENTALI DEL COLLABORATORE SCOLASTICO (al centralino)

- SCHEDA N.3 – NORME COMPORTAMENTALI DEGLI INSEGNANTI

- SCHEDA N.4 – NORME COMPORTAMENTALI DEGLI ALUNNI

- SCHEDA N.5 – NORME COMPORTAMENTALI DELL’ADDETTO ALLE EMERGENZE

ALLEGATO 6. LISTA DI CONTROLLO ANTINCENDIO

ALLEGATO 7. SCHEDE DI SEGNALAZIONE INFORTUNI

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PREMESSA

Si definisce “emergenza” qualsiasi evento, di possibile accadimento, che genera o può generare pericolo per

le persone occupanti l’edificio e/o danni per i beni materiali.

Con il termine piano d’emergenza si intende l’insieme delle misure straordinarie, delle procedure e delle

azioni che è necessario attuare per fronteggiare e ridurre i danni derivanti da eventi anche particolarmente

gravi ma a bassa probabilità di accadimento e comunque non completamente evitabili con interventi

preventivi. Gli obiettivi generali del piano d’emergenza sono:

ridurre i rischi per le persone in seguito agli accadimenti;

prestare il primo soccorso alle persone;

circoscrivere e contenere gli eventi;

limitare i danni materiali.

Naturalmente ogni Piano di Emergenza deve essere redatto considerando le caratteristiche strutturali ed

operative dell’attività specifica, nonché la tipologia e la preparazione delle persone che abitualmente sono

presenti all’interno dell’edificio.

Occorre quindi prima di tutto evidenziare le tipologie di persone che possono trovarsi all’interno dello stabile

ed essere coinvolte in una situazione di emergenza. Per quanto riguarda le capacità motorie e di attenzione,

anche se la popolazione scolastica è costituita per la quasi totalità da persone normalmente abili, non può

essere esclusa la presenza di alunni con ridotte capacità motorie, quindi disabili temporanei o permanenti, o

anche di alunni con handicap sensoriali di vario tipo. Anche tra il corpo docente ed il personale dipendente

non può escludersi la presenza futura di elementi con ridotte capacità motorie o con handicap sensoriali.

Il Piano di emergenza e di evacuazione non può non tenere conto di queste eventualità, anche se nella

situazione attuale non si verificano.

Vi sono diversi tipi di emergenze, che distinguiamo a seconda che si presentino o abbiano origine

internamente alla scuola o esternamente ad essa.

Interne alla scuola

• incendi

• esplosioni

• crolli strutturali

• allagamenti da guasti agli impianti, fughe di gas

• versamenti di prodotti pericolosi

• black-out

• infortuni o malori

Esterne alla scuola

• fattori meteorologici (allagamenti da nubifragi,

trombe d’aria, neve, ghiaccio, fulmini)

• terremoti

• rapine o atti terroristici

• incidenti stradali

• coinvolgimento nelle emergenze di attività

vicine (aziende adiacenti)

L’analisi degli eventi che possono accadere all’interno di un edificio scolastico tiene conto innanzitutto delle

attività che in esso si svolgono abitualmente, dei dati storici e statistici a disposizione e delle specificità del

contesto (elevata presenza contemporanea, con una parte preponderante di giovani e giovanissimi,

estensione e dislocazione degli ambienti e delle strutture utilizzate, difficoltà di tenere sotto controllo gli

spostamenti interni delle persone, conoscenza più o meno approfondita della disposizione interna di

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spazi e ambienti, eventuale presenza di ospiti o di attività non direttamente gestite dalla scuola, variabilità

nel tempo del personale, dei suoi orari e dell’efficacia del controllo quotidiano degli edifici), ma può

considerare anche parametri di tipo geografico, geomorfologico, ambientale e socioculturale.

Tra i vari scenari sopra riportati, quelli che hanno maggiore probabilità di accadimento, nonché maggiore

gravità, sono l’incendio all’interno dell’edificio e il terremoto.

Si deve considerare, infatti, che un incendio, oltre al pericolo costituito dalle fiamme e dal calore, presenta

altri elementi di pericolo per le persone, come la diffusione di fumo; un incendio generalizzato può rendere

presto impraticabili le vie di esodo, e comunque provocare uno stato di panico diffuso.

Invece, per quanto riguarda il terremoto, l’aspetto più problematico è sicuramente l’assoluta imprevedibilità

unita alla difficoltà di gestire una situazione che non è definibile fintanto che è in atto il movimento tellurico.

Gli altri pericoli possono essere gestiti con maggiore facilità, impiegando sempre le istruzioni del Piano di

Emergenza predisposto.

Oltre agli scenari di emergenza che coinvolgono l’Istituto nella sua globalità, il Piano prende in

considerazione anche eventi che possono coinvolgere il singolo membro del corpo studentesco e del

personale docente e non docente, quale un infortunio (lieve o grave).

Lo scopo ultimo del Piano di Emergenza è quindi quello di consentire la migliore gestione possibile degli

scenari incidentali ipotizzati, determinando una o più sequenze di azioni ritenute idonee per controllare le

conseguenze dell’incidente stesso.

1. UBICAZIONE DELL'ATTIVITÀ

La scuola primaria di Gabelletta è ubicata nella zona periferica del Comune di Terni, raggiungibile attraverso

una strada comunale che fiancheggia la recinzione ed il cancello di ingresso. Il sito è confinante con il verde

pubblico e non sono disponibili spazi adibiti a parcheggio per le autovetture. La scuola primaria ha l’ingresso

principale su Via Gabelletta, facilmente raggiungibile dai mezzi dei Vigili del Fuoco e dagli altri mezzi di

soccorso.

2. DESCRIZIONE STRUTTURALE DEL PLESSO SCOLASTICO

La struttura è delimitata da una recinzione metallica, per l’accesso si dispone di un cancello carrabile a

comando manuale e di cancello pedonale. L’area esterna che circonda il fabbricato è costituita da: un’area

terrosa; un marciapiede di asfalto e da una piattaforma ricoperta di cemento levigato per le attività ricreative

e sportive. Il fabbricato si sviluppa su due piani fuori terra e da un piano seminterrato; i piani sono collegati

internamente da due scale in muratura che collegano il piano terra al piano primo, e da una scala in

muratura che collega il piano terra al piano seminterrato.

Tutti i locali dispongono di porte pedonali a spinta per l’accesso del personale e degli alunni. Al piano terra ci

sono: la postazione per i collaboratori scolastici, le aule didattiche, l’aula informatica ed i servizi igienici. Al

piano primo ci sono le aule didattiche ed i servizi igienici; al piano seminterrato c’è la palestra ed i servizi

igienici. Sul retro dell’edificio in posizione separata, ci sono i locali tecnologici (cabina elettrica e locale

generatore di calore).

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In relazione alle presenze effettive contemporanee nella struttura di alunni, personale docente e non, (sono

stimate in circa 300 persone nell'intero complesso) la scuola rientra nella classe di tipo 1 (D.M. 26/08/92 p.to

1.2 scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300). Il Dirigente scolastico ha definito il

quadro della popolazione presente nell'edificio, considerando per ogni piano il numero dei docenti, allievi e

personale non docente, per i quali è stata individuata la fascia oraria di massima presenza.

PIANO

ALUNNI

DIPENDENTI

DISABILI (Max

prevedibili)

TOTALI

Piano terra 47 6 doc + 1 ata 3 57

Piano primo 85 5 doc + 1 ata 2 93

3. ORGANIGRAMMA DELLA SEDE GABELLETTA PRIMARIA

FIGURA D.LGS. 9 APRILE 2008 N. 81 NOME E COGNOME

Datore di Lavoro Prof.ssa PAOLA CANNAVALE

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione FRANCO BONCIO

Insegnante fiduciaria del Plesso ROBERTA PALOZZO

Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione LAURA CONTESSA

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza GIUSEPPE RICCA

Lavoratori del plesso incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio

TIZIANA PROIETTI UMBERTO BURRO

Lavoratori del plesso incaricati dell’attuazione delle misure di Primo Soccorso

ROBERTA PALOZZO DONATELLA LAORETI TIZIANA PROIETTI UMBERTO BURRO

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4. DESIGNAZIONE DEL PERSONALE E FORMAZIONE

Altro scopo del Piano è di assegnare direttive al personale dipendente ed in particolare ad alcune figure

chiave, per lo svolgimento di azioni e compiti specifici durante la situazione di emergenza, allo scopo di

facilitare prioritariamente il deflusso rapido e sicuro degli occupanti ed in via secondaria ridurre le

conseguenze della causa dell’emergenza (in particolare in caso di incendio o di terremoto dopo la fine delle

scosse). Per questo motivo, il Dirigente Scolastico è tenuto ad individuare figure idonee per preparazione ed

attitudini tra il personale dipendente; queste figure devono essere formate ed informate sui compiti loro

affidati e devono per questo frequentare dei corsi di formazione mirati, i cui contenuti e modalità sono

stabilite a livello di categoria. A cura del Dirigente Scolastico sono stati identificati i compiti da assegnare al

personale docente e non che opera nell'Istituto. Ogni compito è stato assegnato a due incaricati in modo da

garantire una continuità della loro presenza. Il Dirigente scolastico e il suo sostituto sono responsabili

dell'emanazione dell'ordine di evacuazione e assumeranno, al verificarsi di una situazione d'emergenza, il

coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso.

E' stato nominato il personale:

o addetto alla diffusione dell'ordine di evacuazione e il personale di piano o di settore;

o responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione;

o incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio;

o incaricati dell’attuazione delle misure di Primo Soccorso;

o incaricati di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell'Ordine, al Pronto

Soccorso ed ad ogni altro organismo ritenuto necessario;

o incaricato dell'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica, del gas e dell'alimentazione della

centrale termica;

o incaricato dell'uso e del controllo periodico dell'efficienza di estintori e idranti;

o addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle.

II personale designato per l'esecuzione degli incarichi sopra descritti sarà adeguatamente informato e

formato. Con cadenza almeno annuale il Dirigente scolastico provvederà a garantire l'aggiornamento

formativo al personale della squadra sopra citata.

5. DOCUMENTI E SEGNALETICA

Fanno parte integrante del presente Piano di Emergenza, sia l’allegata documentazione planimetrica

dell’intero edificio, che le schede di comportamento per il personale.

Nelle planimetrie distribuite nell’edificio sono riportate le seguenti informazioni:

individuazione di tutti i locali

ubicazione delle uscite di emergenza/luoghi sicuri

individuazione dei percorsi di fuga

ubicazione delle attrezzature antincendio

indicazione della cartellonistica di sicurezza

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individuazione dei quadri elettrici e dei comandi di emergenza

individuazione delle valvole di intercettazione fluidi e gas

ubicazione della cassetta di pronto soccorso

ubicazione degli apparecchi telefonici

ubicazione dei comandi per il sistema di allarme

La cartellonistica dovrà essere affissa lungo le vie di esodo, in posizione facilmente visibile, su piedistalli o a

muro, in particolare in vicinanza delle scale e delle uscite.

Le schede comportamentali generali e quelle specifiche dovranno essere affisse nei pressi delle postazioni

presidiate dal personale ATA e presso le sale docenti. Una copia del presente piano di emergenza, completa

degli allegati, dovrà essere disponibile alla consultazione per gli addetti presso l’Istituto.

6. PIANO DELLA LOTTA ANTINCENDIO

6.1 MISURE GENERALI

La normativa specifica collegata alla prevenzione incendi è molto consistente. Nel DLgs 81/08 sono

formulate indicazioni a carico dei datori di lavoro come la valutazione dei rischi e le relative misure da attuare

in caso di prevenzione degli incendi ed evacuazione dei lavoratori, che possono concretizzarsi in una vera e

propria gestione dell’emergenza. L’obiettivo del Piano, è di consentire al Dirigente Scolastico di prendere i

provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza di tutto il personale e degli

allievi, nonché degli altri utenti della scuola (genitori, fornitori, ecc.).

Il dirigente scolastico deve:

individuare il livello di rischio d’incendio (alto o medio) e la classificazione (tipo 0, tipo 1, ecc.) di ogni

edificio scolastico in base all’affollamento (DM 10/3/98 e DM 26/8/92);

attuare adeguata informazione e formazione del personale e degli allievi, nonché degli addetti alla

gestione dell’emergenza incendio;

adottare misure intese a ridurre la probabilità di insorgenza degli incendi (misure di tipo tecnico,

misure di tipo organizzativo - gestionale);

garantire che siano effettuate le manutenzioni periodiche sulle attrezzature e sugli impianti di

estinzione degli incendi (presidi antincendio).

Alla riduzione del rischio d’incendio possono contribuire le seguenti regole pratiche:

fare attenzione alla manipolazione di sostanze infiammabili soprattutto alla presenza di scintille o di

calore;

prevedere lo stoccaggio di sostanze infiammabili in un locale idoneo;

vietare il fumo di sigarette in qualsiasi luogo chiuso e nelle vicinanze di depositi di materiali o

sostanze infiammabili;

tenere lontano da fonti di calore i materiali combustibili, sia in lavorazione sia in deposito.

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6.2. DESCRIZIONE DEI MEZZI ANTINCENDIO

E' presente illuminazione di sicurezza a tutti i piani che garantisce illuminazione minima per consentire

l'allontanamento in caso di mancanza dell'energia elettrica. La struttura risulta dotata di estintori portatili

adeguatamente dislocati lungo i corridoi in prossimità delle aule didattiche e all'interno dei laboratori al fine di

consentire un primo efficace intervento su di un principio di incendio. Il posizionamento dei mezzi

antincendio e delle uscite di sicurezza presenti nell’edificio è indicato nella planimetria allegata al Piano.

Le dotazioni antincendio dell’edificio comprendono:

PORTE ANTINCENDIO (dove richieste per la compartimentazione degli ambienti) X

ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA (in tutti gli ambienti utilizzati normalmente) X

USCITE DI SICUREZZA X

SEGNALETICA DI SICUREZZA X

ESTINTORI (quasi sempre portatili) X

IDRANTI (a parete e a colonna) X

IMPIANTO DI ALLARME GENERALE NON PRESENTE

IMPIANTO DI SEGNALAZIONE FUMI NON PRESENTE

6.3. MANUTENZIONE PERIODICA SU IMPIANTI E MEZZI ANTINCENDIO

Gli estintori, del tipo omologato, posizionati secondo la planimetria sono evidenziati mediante cartello, affissi

a circa ml. 1.00 dal calpestio e mantenuti efficienti secondo manutenzione semestrale.

Il Capo di Istituto dovrà garantire che:

gli estintori non siano rimossi dalla loro posizione ottimale, durante l'esercizio dell'attività;

la porta di emergenza sia perfettamente apribile e non ingombrata sia all'interno sia all'esterno da oggetti

che ne impediscano o ne limitano l'apertura.

La sorveglianza sarà eseguita dagli addetti incaricati e dagli addetti antincendio.

Le piante e le planimetrie presenti saranno integrate e aggiornate a seguito di eventuali cambiamenti

(modifiche della destinazione d'uso, spostamento di muri, chiusura di porte ecc.) II Dirigente scolastico

provvederà a far eseguire i seguenti interventi:

manutenzione sugli impianti (funzione spettante all'Amministrazione Comunale);

verifica semestrale sugli estintori, con registrazione della data, timbro e firma dell'azienda che ha

eseguito l'intervento su un apposito registro;

verifica dell'impianto di messa a terra mediante l'organo competente (biennale o quinquennale);

verifica annuale dell'illuminazione di sicurezza, con particolare riguardo alle batterie delle plafoniere.

Oltre a ciò il Dirigente scolastico attuerà tutti gli interventi che si renderanno necessari nel caso di modifiche

di norme vigenti o su indicazione e/o prescrizioni che gli enti competenti (ASL, INAIL, VIGILI DEL FUOCO)

potranno richiedere.

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6.4. MANSIONI DEGLI ADDETTI ANTINCENDIO

I componenti della squadra prevenzione incendi e lotta antincendio, nei limiti delle rispettive competenze,

hanno l’incarico di effettuare la sorveglianza, il controllo periodico e la manutenzione delle attrezzature, degli

impianti e di tutti i presidi antincendio presenti nell’istituto. Inoltre, se e solo se fisicamente presenti in un

locale dell’istituto nel momento in cui dovesse svilupparsi un principio d’incendio, hanno il compito di

accorrere sulla zona d’incendio, di verificare la gravità della situazione e intervenire prontamente con i

mezzi di estinzione presenti in loco (estintori).

Nei piccoli incendi, ed in caso di primo intervento, può essere sufficiente l’utilizzo di un estintore per domare

il fuoco. Per incendi più gravi l’utilizzo degli estintori può essere utile per impedire o rallentare la

propagazione delle fiamme, in attesa dell’utilizzo di mezzi antincendio più potenti che hanno spesso tempi di

approntamento più lunghi. Durante le emergenze, la squadra presta la sua opera mettendosi a disposizione

di chi coordina le operazioni (“gestore dell’emergenza”) e collaborando con gli addetti di primo soccorso. A

tal fine, è indispensabile che i suoi componenti sappiano muoversi con disinvoltura in tutti gli ambienti

dell’istituto e che conoscano l’ubicazione dei quadri elettrici, dei punti di comando degli impianti tecnologici,

dei presidi antincendio e dell’attrezzatura necessaria ad affrontare ogni fase dell’emergenza. Inoltre, devono

conoscere il piano d’emergenza predisposto dall’istituto, i nominativi degli addetti di primo soccorso e le linee

generali del piano di primo soccorso. In caso di intervento dei Vigili del fuoco, i componenti della Squadra

collaborano con questi, mettendo a disposizione la loro conoscenza dei luoghi e svolgendo essenzialmente

compiti cui sono già abituati quotidianamente, al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone coinvolte e

di limitare i danni alle risorse materiali dell’istituto.

Durante l’evacuazione dell’istituto, come in occasione delle periodiche prove simulate, la squadra collabora

per garantire la regolarità e la buona riuscita delle operazioni, sorveglia l’uscita degli allievi e del personale

scolastico, verifica che nessuno porti con materiali ingombranti e si fa carico di condurre in un luogo sicuro

gli eventuali disabili (non allievi) e tutte le persone estranee all’istituto (genitori). Ha cura, infine, di riferire al

Servizio di prevenzione e protezione problemi, irregolarità o mancanze riscontrate durante l’evacuazione,

contribuendo così a migliorare l’intera procedura. I componenti della Squadra, pertanto, devono conoscere il

piano d’evacuazione e, in particolare, i flussi d’esodo e i punti di raccolta previsti.

N.B. L’incarico di addetto all’emergenza antincendio non prevede la reperibilità certa ed immediata dei

componenti della squadra antincendio durante l’orario di apertura dell’istituto; tuttavia si suggerisce di

estendere progressivamente la competenza all’uso degli estintori a tutto il personale scolastico, cominciando

dai tecnici di laboratorio, dagli insegnanti tecnico-pratici e dai collaboratori scolastici.

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7 - PIANO DI EVACUAZIONE

7.1. MISURE GENERALI

All’insorgere di qualsiasi pericolo, ovvero appena se ne è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato deve

adoperarsi da solo o in collaborazione con altre persone (insegnanti, personale non docente) per la sua

eliminazione. In ogni caso deve darne immediata informazione al Dirigente scolastico o al suo preposto

presente all’interno dell’edificio, il quale valutata l’entità del pericolo deciderà se emanare l’ordine di

evacuazione generale dell’edificio. In linea di massima l’ordine di evacuazione dovrà essere diramato

direttamente nel caso di scosse di terremoto oppure nel caso di incendio generalizzato.

Sempre in linea di massima non è necessaria un’evacuazione generale nel caso di focolai di incendio che

possono essere domati con il solo ausilio degli estintori presenti, senza pericoli per il personale presente.

7.2. INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI RACCOLTA

Il piano di evacuazione si basa sulla definizione delle vie di esodo per il raggiungimento in condizioni di

sicurezza di un luogo sicuro predefinito.

Tale luogo sicuro costituisce quindi il punto di raccolta degli occupanti dell’Istituto, dove questi rimarranno in

attesa delle disposizioni della Direzione Scolastica o delle squadre di soccorso. Data la posizione e la

conformazione dell’edificio in questione, nonché la disposizione delle uscite di sicurezza, si può individuare

una zona di raccolta nello area destinata alle attività sportive situata sul lato NORD dell’edificio raggiungibile

attraverso un rampa situata ad est rispetto all’ingresso principale e alle uscite di emergenza dell’edificio.

7.3. ASSEGNAZIONE INCARICHI AGLI ALLIEVI

In ogni classe saranno individuati alcuni alunni cui attribuire le seguenti mansioni:

- ragazzi apri fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta;

- ragazzi chiudi fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell'aula

dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro (vedi Allegato "Assegnazione incarichi").

II Dirigente scolastico ha predisposto un modulo di evacuazione da custodire in tutti i registri di classe, che

dovrà essere compilato dai docenti e degli alunni apri fila e chiudi fila in caso di evacuazione di emergenza

una volta raggiunta la zona di raccolta. Il modulo completo dei dati relativi al numero di allievi presenti ed

evacuati e al numero di eventuali dispersi e/o feriti dovrà essere consegnato alla direzione delle operazioni.

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7.4. SEGNALE DI ALLARME PER L’EVACUAZIONE

L’incaricato alla diffusione del segnale d’allarme è il Dirigente Scolastico, in sua assenza il Vicario.

L’ordine di evacuazione dell’edificio è diramato mediante l’impianto a campanella. Per non far

nascere dubbi sulla natura del segnale (da non confondersi con il segnale che avvisa del termine

della lezione) il personale incaricato dovrà emettere 3 lunghi suoni di campanella intervallati della

durata di 5 secondi, ripetuti per 2 sequenze.

In assenza di energia elettrica, si utilizzerà un fischietto con lo stesso metodo descritto.

7.5. PROCEDURA DI EVACUAZIONE

Nel caso di evacuazione tutto il personale presente all’interno dell’edificio dovrà

interrompere ogni tipo di attività e, mantenendo per quanto possibile la calma, dovrà comportarsi come

segue:

7.5.1.IL PREPOSTO PER LA SICUREZZA (O IL SOSTITUTO)

Il preposto per la sicurezza o in assenza il Fiduciario verifica la gravità dell’evento, se la situazione

diventa grave,decide di dare l’allarme per l’evacuazione generale secondo le modalità descritte e

ordina al personale amministrativo di dare l’allarme esterno.

Ordina al preposto nominato (od il suo sostituto) di informare dell’evacuazione tutto il personale

presente nella scuola e supervisiona l’evacuazione dei locali.

L’incaricato aziona il sistema di allarme (campanella) e successivamente si preoccupa di richiedere

telefonicamente il soccorso degli Enti che le saranno segnalati dal preposto o dal suo sostituto,

impiegando gli elenchi telefonici appositamente predisposti e fornendo le indicazioni ivi riportate.

Analogamente dovrà essere avvertito l’Istituto Comprensivo.

7.5.2. GLI INSEGNANTI E GLI ALUNNI

L’insegnante presente in aula o in palestra raccoglie il registro delle presenze e si avvia verso la

porta di uscita del locale per coordinare le fasi di evacuazione degli studenti.

Lo studente apri-fila inizia ad uscire dalla classe, appoggiando la mano sulla spalla del compagno e

così via fino all’uscita dello studente chiudi-fila, il quale indica in tal modo l’uscita di tutti gli studenti

della classe.

L’insegnante verifica quanto sopra, ordina agli alunni di lasciare sul posto gli oggetti personali

ingombranti e, se ne ritiene il caso, richiede di prendere un indumento per proteggersi.

Dopo aver evacuato il locale si accerta che nessun alunno sia ancora all’interno del locale, quindi

chiude la porta.

L’insegnante, rispettando la precedenza delle classi, accompagna gli alunni verso l’uscita di

sicurezza prefissata ( in modo ordinato e senza correre) seguendo il percorso prestabilito nelle

planimetrie a seconda della posizione in cui si trova.

Nel caso siano presenti degli infortunati, gli addetti designati dovranno restare insieme all’infortunato

fino all’arrivo delle squadre di soccorso esterne, cercando di facilitarne l’esodo, sino all’arrivo nel

punto di raccolta

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Nel caso siano presenti nell’Istituto persone con ridotte o impedite capacità motorie e sensoriali, gli

addetti designati dovranno recarsi immediatamente dove si trovano le persone in questione e

facilitarne l’esodo, sino all’arrivo nel punto di raccolta.

L’insegnante raccoglie gli alunni nel punto di raduno stabilito e, raggiunto tale punto, l’insegnante di

ogni classe provvederà a fare l’appello dei propri studenti e compilerà il modulo che consegnerà al

Responsabile del punto di raccolta.

Sorveglia gli alunni fino al cessato allarme e comunque fino al termine delle operazioni di soccorso e

di emergenza.

7.5.3. IL COLLABORATORE SCOLASTICO (presso il centralino)

Il collaboratore scolastico designato (sito presso il centralino) riceve l’ordine per dare l’allarme

esterno, quindi chiama i Vigili del Fuoco il Soccorso Sanitario.

toglie tensione all’impianto elettrico e successivamente dovrà interrompere l’afflusso di combustibile

alla centrale termica.

verifica che nessuno porti con se oggetti personali ingombranti; se necessario e a portata di mano

prende un indumento per proteggersi;

apre le uscite di emergenza e presta, nei limiti del possibile, gli aiuti al personale per agevolare

l’evacuazione;

Apre il varco di accesso (cancello carrabile) e presiede il varco di accesso, sia per impedire

l’accesso agli estranei, sia per segnalare il varco di accesso e la zona di intervento ai soccorsi.

si dirige verso la zona di raduno stabilita.

7.5.4. DISPOSIZIONI FINALI

Il personale ausiliario ed i docenti dovranno abbandonare l’edificio solo dopo l’avvenuta evacuazione

di tutti gli alunni.

Il Responsabile del punto di raccolta esterno, verifica il modulo riepilogativo per la verifica finale

dell’esito dell’evacuazione.

In caso di studenti risultati assenti alla verifica finale, il Responsabile del punto di raccolta informerà

le squadre di soccorso esterne per iniziare il loro recupero, fornendo tutte le informazioni al riguardo.

In presenza delle squadre di soccorso esterne, è assolutamente vietato rientrare all’interno

dell’edificio o comunque allontanarsi dal centro di raccolta fino alla cessazione dell’emergenza.

Il preposto nominato dal Dirigente scolastico (od il suo sostituto) qualora non vi siano più condizioni

di pericolo, dichiara la cessazione dell’emergenza e dispone il ritorno degli alunni all’interno

dell’edificio, nell’ordine inverso rispetto a quello di esodo.

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7.6. Assistenza alle persone disabili in caso di emergenza

All’interno dell’edificio può essere presente personale o alunni con ridotte capacità motorie o sensoriali (per

esempio nel caso più semplice un alunno con una gamba ingessata).

Pur essendo installate idonee misure per il superamento di barriere architettoniche, utilizzabili in condizioni

di emergenza (rampe di accesso al piano), in caso di evacuazione dall’edificio l’esodo dei soggetti che per

varie ragioni non possono procedere in modo autonomo, deve essere assicurato con l’ausilio di personale

allo scopo formato ed incaricato.

Vista l’età ridotta dei bambini e la lunghezza ridotta delle vie di esodo si presuppone che gli incaricati a tale

ruolo possano sollevare il bambino contemporaneamente in modo da portarlo in salvo.

In caso di evacuazione e durante tutto il tempo dell’emergenza, gli addetti incaricati guidano le persone con

visibilità menomata o limitata, avvertono i soggetti con udito limitato o menomato (in quanto esiste la

possibilità che non sia percepito il segnale di allarme) accertandosi della corretta comprensione del

messaggio di allarme.

PERCORSI DI EVACUAZIONE

POSIZIONE PERCORSO ZONA DI

RACCOLTA

PIANO PRIMO LATO OVEST

SCALA DI EMERGENZA LATO OVEST

PORTA LATO OVEST 1

PIANO PRIMO LATO EST

SCALA DI SERVIZIO LATO EST

PORTA LATO EST 1

PIANO TERRA

PORTA CENTRALE 1

SEMINTERRATO

PORTA CON USCITA ALL’ESTERNO 1

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8. PROVE DI EVACUAZIONE

Per dare attuazione alle misure organizzative e procedurali stabilite nel Piano di Emergenza, nonché per

conseguire con l’esperienza pratica la necessaria familiarità, soprattutto da parte del corpo studentesco,

saranno effettuate nel corso dell’anno scolastico almeno due prove di allarme generale ed evacuazione.

La prima di queste prove dovrà essere effettuata all’inizio dell’anno scolastico, non prima comunque di aver

dato un’informazione di base ai bambini i quali data l’età non hanno familiarità né con l’edificio né tanto

meno con le procedure di emergenza.

L’informazione di cui sopra sarà garantita attraverso piccole spiegazioni seguite da alcuni esempi pratici.

Durante le prove di evacuazione dovranno essere simulate anche condizioni di emergenza particolari che

richiedano l’intervento degli addetti alla gestione delle emergenze, allo scopo di valutarne la capacità di

reazione, quali ad esempio incendi in locali particolari, presenza di persone ferite, ecc…

L’organizzazione di tali prove sarà effettuata congiuntamente dal Dirigente Scolastico, dalla responsabile del

plesso e dai referenti per la sicurezza del plesso.

L’analisi delle prove di allarme ed evacuazione dovrà essere effettuata nel corso di una riunione allo scopo

convocata, alla quale dovranno partecipare tutte le figure coinvolte nella gestione della sicurezza.

Qualora siano riscontati difetti o carenze del Piano di emergenza, nei tempi più brevi possibile dovranno

essere prese misure atte ad eliminare tali carenze, apportando le modifiche opportune, dandone

informazione adeguata agli interessati ed organizzando una seconda prova di evacuazione ed allarme per

saggiare le modifiche apportate.

9. PIANO DI PRIMO SOCCORSO

Durante l’attività scolastica può accadere che qualcuno, adulto o bambino, resti vittima di un incidente ed in

attesa di un soccorso qualificato, gli addetti al pronto soccorso possono, in alcuni casi, prestare i primi

soccorsi ed assistenza all’infortunato usando il materiale a disposizione nella cassetta di pronto soccorso.

Il primo soccorso è rivolto a qualsiasi persona presente nella scuola che incorra in infortunio o malore: quindi

non solo personale dipendente ma anche allievi, genitori, visitatori (il D. Lgs. 81/08 prevede che il piano di

Primo Soccorso tenga conto “delle altre eventuali persone presenti nei luoghi di lavoro”; in ogni caso gli

allievi, per il D.M. 382/98, sono equiparati a lavoratori quando frequentano laboratori).

9.1. MISURE GENERALI

L’addetto di primo soccorso (P.S.) è una persona formata ed opportunamente addestrata ad intervenire

prontamente ed autonomamente per soccorrere chi si infortuna o accusa un malore ed ha piena facoltà di

decidere se sono sufficienti le cure che possono essere prestate in istituto o se invece è necessario ricorrere

a soccorritori professionisti.

Gli interventi di P.S. devono avvenire tempestivamente, al momento della segnalazione; l’addetto è

esonerato, per tutta la durata dell’intervento, da qualsiasi altra attività di sua competenza e, in particolare,

deve sospendere ogni lavoro che stava svolgendo prima della chiamata; quando possibile, l’addetto

impegnato in un intervento di P.S. deve essere temporaneamente sostituito da un collega nelle sue normali

attività.

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L’azione dell’addetto di P.S. è circoscritta al primo intervento su una persona bisognosa di cure immediate e

si protrae, a discrezione dell’addetto stesso e senza interferenze di altre persone non competenti,

fintantoché l’emergenza non sia terminata.

In ogni caso l’intervento dell’addetto di P.S. si esaurisce quando l’infortunato è stato preso in carico dal

personale dell’ambulanza, in caso di ricorso al 118, o dal personale del Pronto Soccorso Ospedaliero, in

caso di trasporto in auto in ospedale, oppure quando l’infortunato minore è stato consegnato ai familiari.

L’intervento dell’addetto di P.S. è finalizzato al soccorso di chiunque si trovi nei locali dell’istituto e ,

all’occorrenza, accompagna o dispone il trasporto in ospedale dell’infortunato, utilizzando l’automobile

dell’istituto o un’altra autovettura prontamente reperita.

Durante le prove d’evacuazione, tutti gli addetti di P.S. presenti in istituto, debitamente e preventivamente

avvisati ed istruiti da chi organizza la prova, devono rimanere nei luoghi loro assegnati per intervenire

prontamente in caso di necessità.

In caso di evacuazione non simulata, tutti gli addetti di P.S. presenti in istituto sono impegnati nella

sorveglianza delle operazioni (a meno che non svolgano anche la mansione di addetto all’antincendio) ed

usciranno solo dopo che si sono completate tutte le operazioni di sfollamento.

9.2. MANSIONI DEGLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

L’addetto P.S., oltre a gestire gli interventi di soccorso, deve:

- valutare l’adeguatezza delle proprie conoscenze e capacità;

- conoscere e condividere il piano di primo soccorso definito dal dirigente scolastico;

- tenere aggiornato un elenco delle attrezzature e del materiale di medicazione

- controllandone effettiva disponibilità, efficienza e scadenza;

- tenersi aggiornato sulla tipologia degli infortuni o dei malori che accadono a scuola;

- tenersi aggiornato sui nuovi prodotti chimici eventualmente utilizzati e mettere a disposizione dei

soccorritori la scheda di sicurezza in caso di infortunio con prodotto chimico;

- mantenere un comportamento coerente con il proprio ruolo, essendo d’esempio

- per i colleghi lavorando sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.

E’ opportuno, inoltre, sia dotato di una scheda su cui registrare ogni intervento, per avere un riscontro del

materiale sanitario utilizzato al fine di garantire l’integrazione tempestiva del contenuto della cassetta e per

conoscere tutti gli infortuni che accadono a scuola, compresi quelli lievi che non sono riportati sul registro

infortuni, e i malori.

Nel caso di incidente grave (fratture, perdite di coscienza, ferite profonde, ecc...):

avvertire immediatamente il responsabile alla gestione delle emergenze e gli addetti al pronto

soccorso presenti in Istituto;

l’addetto al pronto soccorso, dopo una prima diagnosi, deve provvedere a chiamare il soccorso

sanitario (118), descrivendo nel miglior modo possibile la situazione e quindi attendere l’arrivo dei

soccorsi accanto all’infortunato;

si deve evitare di spostare di peso il corpo, se si sospettano lesioni alla spina dorsale evitare

assolutamente di muovere il capo o il tronco;

PIANO DI EMERGENZA Pagina 17 di 40

si deve evitare di scuotere o schiaffeggiare il soggetto svenuto, né gli devono essere somministrati

sali o bevande;

prestare un primo soccorso solo se ritenuto assolutamente indispensabile e possibile con il corredo

della cassetta di pronto soccorso (per esempio per tamponare eventuali emorragie);

in caso di fratture agli arti, spostare l’infortunato solo dopo aver immobilizzato la parte interessata;

se si tratta di un alunno, il responsabile alla gestione delle emergenze deve avvertire i genitori e

l’insegnante deve accompagnare l’infortunato con il soccorso sanitario, dopo aver affidato la classe

ad un collaboratore scolastico;

in ogni caso deve essere avvertito, al più presto, l’Istituto Comprensivo.

Nel caso di incidente lieve (distorsioni, ferite cutanee, epistassi, ecc...):

se necessario avvertire gli addetti al pronto soccorso presenti in Istituto;

in caso di distorsioni (polso, ginocchio, caviglia) praticare impacchi freddi, utilizzando ghiaccio

sintetico (nella cassetta di pronto soccorso) oppure i cuscinetti caldo-freddo o in mancanza garze

imbevute di acqua;

se si presenta forte dolore, gonfiore e difficoltà di movimento, l’insegnante dovrà avvertire i genitori

dell’alunno e se questi non sono reperibili, il pronto soccorso;

se si chiama il soccorso sanitario ed i genitori non sono presenti, l’insegnante deve accompagnare

l’infortunato al pronto soccorso, dopo aver affidato la classe ad un collaboratore scolastico;

in caso di chiamata, sia dei genitori sia del soccorso sanitario, deve essere avvertita anche l’Istituto

Comprensivo;

in caso di ferite cutanee con perdite di sangue, l’insegnante deve indossare i guanti sterili monouso,

procedere alla pulizia della ferita con acqua corrente e quindi disinfettare con garze sterili e

soluzione disinfettante, senza utilizzare polveri, pomate, cotone idrofilo o altri mezzi di fortuna;

in caso di epistassi l’insegnante deve far sedere l’alunno e, dopo aver indossato i guanti sterili

monouso, piegare la testa in avanti (non indietro per evitare che il sangue fluisca in gola),

comprimere il naso tra pollice ed indice ed infine applicare compresse di garza imbevute di acqua

fredda alla radice del naso;

in caso di epistassi non si deve usare cotone antiemorragico.

In caso di infortuni l’insegnante dell’alunno interessato provvederà, entro un giorno, a compilare il modulo

appositamente predisposto e disponibile presso l’Istituto Comprensivo. Il collaboratore amministrativo

annoterà l’infortunio sul registro degli infortuni secondo le norme predisposte dall’Istituto Comprensivo.

Il contenuto della cassetta del pronto soccorso dovrà essere periodicamente verificato e, se necessario,

ripristinato nel più breve tempo possibile:

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Guanti sterili monouso in vinile o in lattice (5 paia)

Visiera paraschizzi

1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio

3 flaconi di soluzione fisiologica da 0,5litri (sodio cloruro allo 0,9%)

1 confezione di acqua ossigenata F.U. 10 volumi

2 compresse di garza sterile 18x40 in buste singole

10 compresse di garza sterile 10x10 in buste singole

2 teli sterili monouso

2 pinzette da medicazione sterili monouso

1 confezione di cotone idrofilo

2 confezioni di cerotti pronti all'uso (di varie misure)

2 rotoli di cerotto alto cm 2,5

1 paio di forbici

3 lacci emostatici

2 confezioni di ghiaccio “pronto uso”

2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari

Termometro

9.3. COMPITI DEL CENTRALINISTA /SEGRETERIA

Il centralinista/personale di segreteria attiva il 118 solo su richiesta dell’addetto di P.S. fornendo le seguenti

indicazioni:

- numero di telefono dell’Istituto

- indirizzo esatto dell’istituto ed eventuali riferimenti geografici e istruzioni per raggiungere l’accesso alla

scuola

- numero degli infortunati

- tipo di infortunio

- se l’infortunato parla, si muove, respira

- eventuale emorragia

Le informazioni riferite alle condizioni dell’infortunato dovranno essere trasmesse al centralinista/ personale

di segreteria dall’addetto P.S.

In caso di attivazione del 118 il centralinista/personale di segreteria predispone l’apertura del cancello, e

invia una persona ad assicurare che il passaggio per l’ambulanza sia libero e ad indirizzare i soccorritori

verso il luogo dell’infortunio.

Nel caso in cui l’addetto di P.S. predisponga il trasporto in ospedale dell’infortunato con l’auto, il

centralinista/personale di segreteria procura l’auto dell’istituto ovvero altra privata.

In caso di ricorso al 118 o di trasporto in ospedale di un allievo, il centralinista/personale di segreteria avvisa

i famigliari dell’accaduto.

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9.4. LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI

Se un bambino deve assumere un farmaco di mantenimento, o a scopo profilattico, che non debba essere

somministrato da una figura sanitaria (es. intramuscolo o endovena), in dose e in orario prestabilito si pone il

problema di come organizzare la somministrazione

E’ necessario:

1) acquisire la ricetta intestata all’alunno recante:

• il nome commerciale del farmaco

• la modalità di somministrazione

• l’esatta posologia

• la necessità non differibile di somministrazione del farmaco

• l’orario di somministrazione

2) Ottenere dal medico curante, ed indirizzata al personale scolastico, completa informazione su :

• quali siano gli eventuali sintomi che possono manifestarsi dopo la somministrazione della sostanza

• quale deve essere il comportamento più congruo da attuare nell’ipotesi che questi si presentino

3) Ottenere il consenso, sottoscritto dai genitori del minore, con il quale, dopo completa informazione sulle

possibilità operative fornite dalla scuola, autorizzano il personale scolastico a somministrare il farmaco al

bambino, nella posologia e nel dosaggio indicato dal medico.

10. ISTRUZIONI GENERALI DI SICUREZZA

Affinché le procedure previste nel piano garantiscano la possibilità di tenere sotto controllo

una qualsiasi situazione di emergenza il personale della struttura dovrà rispettare le seguenti

regole:

- esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza;

- osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per salvaguardarne l'incolumità;

- abbandono dell'edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi.

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IL DIRIGENTE SCOLASTICO

vigilerà correttamente sull'applicazione:

DELL'ORDINE DI SERVIZIO RELATIVO AL CONTROLLO QUOTIDIANO DELLA PRATICABILITÀ

DELLE VIE DI USCITA, DA EFFETTUARE PRIMA DELL'INIZIO DELLE LEZIONI;

DELLE DISPOSIZIONI INERENTI LA ELIMINAZIONE DI MATERIALI INFIAMMABILI

EVENTUALMENTE PRESENTI NELL'ISTITUTO;

DEL DIVIETO DI SOSTA AGLI AUTOVEICOLI NELLE AREE PROSSIME ALLA SCUOLA E CHE

POTREBBERO CREARE IMPEDIMENTO ALL'ESODO;

DELL'ADDESTRAMENTO PERIODICO DEL PERSONALE NOMINATO PER L'USO CORRETTO DI

ESTINTORI ED IDRANTI.

Infine avrà cura di richiedere all'Ente competente, con tempestività, gli interventi necessari per la funzionalità

e manutenzione:

DEI DISPOSITIVI DI ALLARME;

DEI MEZZI ANTINCENDIO;

DI OGNI ALTRO DISPOSITIVO O ATTREZZATURA FINALIZZATA ALLA SICUREZZA.

IL PERSONALE DOCENTE

dovrà:

INFORMARE ADEGUATAMENTE GLI ALLIEVI SULLA NECESSITÀ DI UNA DISCIPLINATA

OSSERVANZA DELLE PROCEDURE INDICATE NEL PIANO AL FINE DI ASSICURARE

L'INCOLUMITÀ A SE STESSI E AGLI ALTRI;

ILLUSTRARE PERIODICAMENTE IL PIANO DI EVACUAZIONE E TENERE LEZIONI SULLE

PROBLEMATICHE RIGUARDANTI UNA EVENTUALE SITUAZIONE DI EMERGENZA DA GESTIRE

NELL'AMBITO DELL'ISTITUTO;

INTERVENIRE PRONTAMENTE LADDOVE SI DOVESSERO DETERMINARE SITUAZIONI CRITICHE

DOVUTE A CONDIZIONI DI PANICO;

CONTROLLARE CHE GLI ALLIEVI APRI E CHIUDI FILA ESEGUANO CORRETTAMENTE IL

COMPITO A LORO ASSEGNATO;

IN CASO DI EVACUAZIONE PORTARE CON SE IL REGISTRO DI CLASSE PER EFFETTUARE UN

CONTROLLO DELLE PRESENZE AD EVACUAZIONE AVVENUTA

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11. PROCEDURE DI EMERGENZA

PROCEDURA DA ADOTTARE IN CASO DI PRINCIPIO DI INCENDIO

INDIRIZZARSI VERSO L'ESTINTORE PIU’ VICINO;

ANALISI DELL'ESTINTORE, OVVERO CONTROLLO VISIVO SE L'ESTINTORE E’ IDONEO PER

IL TIPO DI FOCOLAIO SU CUI SI DEVE INTERVENIRE E SE EFFICIENTE (AD ESEMPIO SE IL

MATERIALE E’ SOLIDO L'ESTINTORE A CO2 NON E’ IDONEO)

IMPUGNARLO E DIRIGERSI VERSO IL FOCOLAIO;

RIMUOVERE IL FERMO, IMPUGNARE LA MANIGLIA E PREMERE FORTEMENTE IN MODO DA

INDIRIZZARE L'AGENTE ESTINGUENTE ALLA BASE DEL FOCOLAIO;

GIRARE ATTORNO AL FOCOLAIO PER SPARGERE L'AGENTE ESTINGUENTE INMODO

UNIFORME SUL FOCOLAIO;

SE L'INTERVENTO È ALL'APERTO METTERSI CON IL VENTO ALLE SPALLE;

AD OPERAZIONE TERMINATA SE IL FOCOLAIO È SPENTO NON ABBANDONARE IL LUOGO

MA ACCERTARSI CHE NEI MINUTI SUCCESSIVI IL FOCOLAIO NON POSSA RIACCENDERSI

SPONTANEAMENTE.

SE IL FOCOLAIO NON SI E’ SPENTO E NON SIAMO PIU’ IN GRADO DI GESTIRLO, DARE

L'ALLARME

Di seguito sono riportate le informazioni da fornire ai VV.F.:

SE CI SONO PERSONE IN PERICOLO;

COSA STA BRUCIANDO;

COSA SI PENSA POSSA AVER CAUSATO L'INCENDIO;

UBICAZIONE DEGLI INTERRUTTORI GENERALI DELL'ENERGIA ELETTRICA;

UBICAZIONE DELLE VALVOLE DI INTERCETTAZIONE GAS (METANO, GPL,...);

PLANIMETRIE DEL FABBRICATO/IMPIANTO CHE STA BRUCIANDO E DELLE ALTRE

INSTALLAZIONI DELL'UNITÀ SCOLASTICA E LA LORO DESTINAZIONE DI USO;

SE VI SONO SOSTANZE CHE POSSONO REAGIRE PERICOLOSAMENTE CON L'ACQUA;

SCHEDE DI SICUREZZA DEI PRODOTTI PERICOLOSI IMMAGAZZINATI NEI LABORATORI;

PERSONALE PRESENTE DELLA SQUADRA ANTINCENDIO DELL'ISTITUTO;

ATTREZZATURE E MATERIALI ANTINCENDIO DISPONIBILI IN ISTITUTO;

EVENTUALI SORGENTI DI ALIMENTAZIONI PER LE AUTOPOMPE.

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PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO

N.B. l’attivazione dei genitori ricorre solo in caso l’infortunato sia un allievo

CASI LAVORATORI

E ALLIEVI

ADDETTO PS

SEGRETERIA

CENTRALINISTA

COLLABORATORE SCOLASTICO

sempre

Avvertono immediatamente l’addetto PS

Prende la valigetta e accorre sul posto. Valuta la situazione e la gravità dell’infortunato Attiva le procedure A, B o C

A) caso grave e urgente

Telefona al 118 Attiva un altro addetto Assicura eventuali misure di PS. Accompagna l’infortunato in ospedale

Libera l’accesso e segnala il percorso all’autoambulanza Avverte i genitori

B) caso non urgente che richiede il ricorso alla struttura ospedaliera

Telefona alla segreteria perché avverta i genitori Richiede un’auto tramite la segreteria (in caso di indisponibilità dei genitori) Accompagna o dispone l’accompagnamento dell’infortunato in ospedale (in caso di indisponibilità dei genitori)

Procura un’auto e collabora ad organizzare

il trasporto

C) caso lieve che non richiede il ricorso alla struttura ospedaliera

Pratica le misure di primo intervento in infermeria (o altro locale individuato allo scopo) ad esclusione di quegli interventi semplici che possono essere praticati con l’utilizzo del solo materiale contenuto nella cassetta di medicazione

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ALLEGATO 1 – SCHEDA N° 1

NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI TERREMOTO

Il Fiduciario o il Preposto per la Sicurezza in relazione alla dimensioni del terremoto deve:

Valutare la necessità dell’evacuazione immediata ed eventualmente dare il segnale di allarme

Avvertire gli addetti alle emergenze che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione

Coordinare tutte le operazioni attinenti

Norme comportamentali all’interno dell’edificio

Mantieni la calma ed evita atteggiamenti di panico.

Non precipitarti fuori, ma lascia aperta la porta per uscire.

Resta nel locale ove ti trovi e cerca riparo sotto i tavoli, i banchi, sotto l’architrave della porta oppure

in adiacenza ai muri ed alle strutture portanti (i tramezzi ed i solai saranno le prime strutture a

crollare).

Stai lontano dalle finestre, da armadi, da mobili pensili e da qualsiasi suppellettile appesa, questi

sono propensi a cadere facilmente.

I docenti devono mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni

sull’eventuale evacuazione

I docenti, con l’aiuto di alunni predisposti o di operatori scolastici, devono curare la protezione degli

alunni disabili

Dopo le scosse, all’ordine di evacuazione, esegui gli incarichi che ti sono stati affidati dal piano di

emergenza, quindi abbandona l’edificio seguendo le procedure di sicurezza.

Se ti trovi all’aperto

Mantieni la calma

Allontanati dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche, perché l’eventuale crollo o

caduta potrebbero coinvolgerti.

Fermati preferibilmente in un posto dove non hai nulla sopra di te.

Non avvicinarti ad animali spaventati.

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ALLEGATO 1 – SCHEDA N° 2

NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI INCENDIO

Se si sviluppa un incendio

Esci subito dal locale interessato, chiudendo la porta ed avverti immediatamente gli

addetti alla gestione delle emergenze.

Resta nelle vicinanze per allontanare curiosi e impedire l’accesso a persone non

autorizzate.

Segui le istruzioni degli addetti alla gestione delle emergenze.

Utilizza gli estintori solo se gli addetti alla gestione delle emergenze non sono in

grado di intervenire con sollecitudine e tu sei in grado di farlo.

Se avverti l’ordine di evacuazione generale

Mantieni la calma, evitando atteggiamenti di panico; evita in ogni modo di

trasmettere agitazione ad altri, particolarmente agli alunni.

Esegui con calma e sollecitudine i compiti che ti sono stati affidati per il piano di

emergenza.

Segui le eventuali istruzioni che possono essere impartite dagli addetti alla gestione

delle emergenze, dall’ASPP o dalle squadre di soccorso.

Terminati i tuoi incarichi, evacua raggiungendo il punto di raccolta prestabilito e

rimani a disposizione dei responsabili.

Non portare con te oggetti pesanti o cartelle ingombranti.

L’ORDINE DI EVACUAZIONE DELL’EDIFICIO VIENE DIRAMATO CON IL SEGNALE DELLA CAMPANELLA O DI UN FISCHIETTO

(3 SQUILLI PROLUNGATI)

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ALLEGATO 1 – SCHEDA N° 3

NORME COMPORTAMENTALI DEL PERSONALE

ADDETTO AL POSTO DI CHIAMATA

IN CASO DI CHIAMATA AL SOCCORSO PUBBLICO

1. Fornire le seguenti informazioni, in modo chiaro

Nominativo del chiamante

Nominativo della scuola

Indirizzo della scuola

Numero telefonico della scuola

Motivo della chiamata (descrizione sommaria dell’incidente)

Eventuali persone coinvolte direttamente (feriti, persone intrappolate)

2. Attendere che il centralinista dell’Ente ripeta per controllo le indicazioni chiave

3. Restare in attesa dell’eventuale ordine di evacuazione.

NUMERI UTILI

DIREZIONE GENERALE

Istituto Comprensivo “CAMPOMAGGIORE”

0744241265

VIGILI DEL FUOCO 115

PRONTO SOCCORSO 118

0744205726

CROCE ROSSA ITALIANA 0744275000

POLIZIA MUNICIPALE 0744426000

CARABINIERI – POLIZIA 112 – 113

ASM ENERGIA ELETTRICA 0744/300535

L’ORDINE DI EVACUAZIONE DELL’EDIFICIO VIENE DIRAMATO CON IL

SEGNALE DELLA CAMPANELLA O DI UN FISCHIETTO

(3 SQUILLI PROLUNGATI)

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ALLEGATO 1 – SCHEDA N° 4

NORME COMPORTAMENTALI

PER EMERGENZA ELETTRICA

In caso di black-out:

Il Preposto per la Sicurezza o il Fiduciario dispone lo stato di preallarme che consiste in:

Verificare lo stato del generatore EE, se vi sono sovraccarichi eliminarli;

Azionare il generatore sussidiario (se c’è)

Telefonare all’ASM

Avvisare il responsabile di piano che tiene i rapporti con i Docenti presenti nelle

classi,

Disattivare tutte le macchine in uso prima dell’interruzione elettrica.

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ALLEGATO 1 – SCHEDA N° 5

NORME COMPORTAMENTALI PER

SEGNALAZIONI DI ORDIGNI, ATTI TERRORISTICI O MINACCE

Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione di

ordigni:

Non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo;

Avverte il Dirigente Scolastico o il Fiduciario che dispone lo stato di allarme.

Questo consiste in:

Evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all’area sospetta;

Telefonare immediatamente alla Polizia;

Avvertire i Vigili del Fuoco e il Pronto Soccorso;

Avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti per organizzare l’evacuazione

Attivare l’allarme per l’evacuazione e coordinare tutte le operazioni attinenti.

Norme comportamentali in presenza di tumulti, minacce o atti vandalici

Chiunque si trovi in una situazione del genere deve reagire con la massima calma e freddezza, in

particolare non adottando comportamenti o esprimendo considerazioni che possano far precipitare

la situazione. Le autorità di Pubblica Sicurezza, avvertite quanto prima (tel. 113 o 112), gestiranno

successivamente la situazione. Chiunque riceva una telefonata minatoria deve cercare di trarne la

maggior quantità di informazioni, prestando attenzione non solo al contenuto, ma anche alla forma,

alle particolarità della voce, ai rumori di sottofondo, ad ogni elemento che possa dare indicazioni agli

investigatori sull’attendibilità, la provenienza, l’età, ecc.

In rapida successione devono essere avvertite prima le autorità di Pubblica Sicurezza, poi il

responsabile della struttura o chi ne fa le veci, per consentirgli di prendere la decisione più

opportuna; anche in questo caso nel caso di intervento da parte delle autorità di Pubblica Sicurezza,

si devono seguire le loro direttive.

Nel caso sia necessaria l’evacuazione:

Avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti per organizzare l’evacuazione

Attivare l’allarme per l’evacuazione e coordinare tutte le operazioni attinenti.

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ALLEGATO 1 – SCHEDA N° 6

NORME COMPORTAMENTALI PER EMERGENZA

TOSSICA O DI CONFINAMENTO

(incendio esterno, trasporto, impedimento all’uscita degli alunni)

In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed

evacuare in caso di effettiva necessità. Il personale della Scuola è tenuto ad osservare tutte

le norme di sicurezza ed a salvaguardare incolumità degli alunni. In caso di nube tossica o

di emergenza che comporti obbligo di rimanere in ambienti confinati, il personale è tenuto

ad assumere e far assumere agli alunni tutte le misure di protezione conosciute.

Il Preposto per la Sicurezza o il Fiduciario deve:

Tenere il contatto con gli Enti esterni, per decidere tempestivamente se la durata del

rilascio è tale da consigliare l’immediata evacuazione o meno;

Aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse;

Disporre lo stato di allarme;

Far rientrare tutti all’interno dell’edificio;

In caso di sospetto di atmosfera esplosiva, interrompere l’energia elettrica, non

effettuare nessuna operazione elettrica e non usare i telefoni.

I Docenti devono:

Chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, tutte le prese d’aria presenti in

classe; assegnare agli studenti compiti precisi per la preparazione della tenuta

dell’aula e per sigillarne gli interstizi con stracci bagnati

Mantenersi in continuo contatto con il Preposto in attesa di disposizioni per un

eventuale evacuazione.

Gli studenti devono:

Sdraiarsi per terra e tenere uno straccio bagnato sul naso.

Con l’aiuto di alunni predisposti o di operatori scolastici, i Docenti di sostegno devono

curare la protezione di alunni disabili.

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ALLEGATO 1 – SCHEDA N° 7

NORME COMPORTAMENTALI PER ALLAGAMENTO

Chiunque si accorga della presenza di acqua nei locali o nei corridoi dell’edificio:

Avverte il Preposto per la sicurezza o il Fiduciario che si reca sul luogo e dispone lo

stato di allarme che consiste in;

1. Interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno

2. Interrompere l’energia elettrica centralizzata e non effettuare nessun’altra operazione

elettrica;

3. Avvertire i responsabili di piano che comunicheranno l’interruzione di energia

elettrica alle classi;

4. Telefonare all’Azienda erogatrice del servizio idrico;

5. Verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile

rottura di tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada, lavori di movimentazione

terra e scavo in strade o edifici adiacenti);

Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione

isolabile, ecc) il Preposto, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione

dell’acqua, dispone lo stato di cessato allarme:

1. Avvertire l’Azienda erogatrice del servizio idrico;

2. Dare l’avviso di fine emergenza;

Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile,

il Preposto dispone lo stato di allarme che consiste in:

1. AVVERTIRE I VIGILI DEL FUOCO

2. ATTIVARE IL SISTEMA DI ALLARME PER L’EVACUAZIONE

PIANO DI EMERGENZA Pagina 30 di 40

ALLEGATO 2 – ASSEGNAZIONE INCARICHI

INCARICO NOMINATIVI NOTE

1. Emanazione ordine di evacuazione

ROBERTA PALOZZO

LAORETI DONATELLA

2. Diffusione ordine di evacuazione RICCA GIUSEPPE

PROIETTI TIZIANA

3. Controllo ordine di evacuazione: - piano terra - piano primo

RICCA GIUSEPPE

PROIETTI TIZIANA

4. Chiamata di soccorso RICCA GIUSEPPE

PROIETTI TIZIANA

5. Interruzione erogazione: - gas - gasolio - energia elettrica - acqua

RICCA GIUSEPPE

6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: - piano terra - piano primo - _______________ - _______________ - _______________ - _______________

RICCA GIUSEPPE

PROIETTI TIZIANA

7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d'uscita

RICCA GIUSEPPE

PROIETTI TIZIANA

8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico

RICCA GIUSEPPE

PROIETTI TIZIANA

PIANO DI EMERGENZA Pagina 31 di 40

ALLEGATO 3

NORME COMPORTAMENTALI DEL RESPONSABILE

AL PUNTO DI RACCOLTA

ALL’ORDINE DI EVACUAZIONE DELL’EDIFICIO

a. Nel caso non siate docenti

1. Dirigetevi verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto dalle planimetrie di

piano.

2. Acquisite dall’insegnante della classe il modulo compilato; in caso di persone assenti

alla verifica o ferite prendete tutte le informazioni del caso.

3. Trasmettete il modulo e le informazioni del caso al Capo d’Istituto.

b. Nel caso siate docenti

1. Effettuate l’evacuazione della vostra classe, come previsto dalla procedura di

emergenza.

2. Arrivati al punto di raccolta, procedete secondo quanto previsto al punto a)

In caso di incendio ricordarsi di:

Camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi

sia presenza di fumo lungo il percorso di esodo.

Non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo

Sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati

L’ORDINE DI EVACUAZIONE DELL’EDIFICIO VIENE DIRAMATO CON IL SEGNALE DELLA CAMPANELLA O DI UN FISCHIETTO

(3 SQUILLI PROLUNGATI)

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ALLEGATO 4 - MODULO DI EVACUAZIONE

1. SCUOLA

2. CLASSE

SEZIONE AULA PIANO

3. ALUNNI

ISCRITTI PRESENTI ASSENTI

4. ALUNNI EVACUATI

(numero)

5. FERITI

(segnalazione nominativa)

6. DISPERSI

(segnalazione nominativa)

7. ZONA DI RACCOLTA

DATA ___________________ DOCENTE

ORA ____________________ _____________________

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ALLEGATO 5 – SCHEDA N° 1

ISTRUZIONI DI SICUREZZA

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PER:

IL PREPOSTO PER LA SICUREZZA ( o Fiduciario)

All’ insorgere del pericolo:

1) accorre sulla zona di incendio 2) verifica la gravità dell’evento, quindi decide gli interventi:

per far fronte all’evento può richiedere il supporto degli addetti alle emergenze

assiste l’addetto che interviene sul fuoco 3) se gli interventi non riescono a far fronte all’evento e la situazione rischia di sfuggire dal controllo o

diventa grave, decide di dare l’allarme per l’evacuazione generale 4) diffonde l’allarme sonoro (sirena o in assenza di energia elettrica utilizza il fischietto) 5) ordina al personale amministrativo di dare l’allarme esterno

POLIZIA 113

CARABINIERI 112

VIGILI DEL FUOCO 115

PRONTO SOCCORSO 118

6) supervisiona l’evacuazione dei locali 7) si dirige verso l’ingresso principale dell’edificio ed attende i soccorsi, in posizione sicura; al loro arrivo

fornisce le indicazioni del caso 8) segue le operazioni di soccorso svolte dai VVF e degli operatori sanitari 9) in caso di smarrimento di qualsiasi persona, prende tutte le informazioni necessarie per comunicarle

alla squadra di soccorso, al fine di della loro ricerca 10) al termine dell’evacuazione recepisce la modulistica relativa all’evacuazione

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:

1. CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO,

NEL CASO IN CUI VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA

2. NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO;

3. SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI;

4. NON APRIRE LE FINESTRE.

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ALLEGATO 5 – SCHEDA N° 2

ISTRUZIONI DI SICUREZZA

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PER:

IL COLLABORATORE SCOLASTICO (presso il centralino)

All’ ordine di evacuazione del edificio:

1) riceve l’ordine dal preposto per la sicurezza di dare l’allarme esterno, quindi chiama i Vigili del

Fuoco e il Soccorso Sanitario.

2) intercetta l’interruttore del generale dell’impianto elettrico (sito presso il centralino)

3) intercetta la saracinesca del gas (presso la centrale termica)

4) verifica che nessuno porti con se oggetti personali ingombranti; se necessario e a portata di mano

prende un indumento per proteggersi

5) apre il varco do ingresso al sito (cancello carrabile) e presiede il varco per impedire l’accesso agli

estranei e per segnalare il varco di ingresso e la zona di intervento ai soccorsi esterni

6) si reca presso la zona di raduno

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:

1) CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL

CASO IN CUI VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA

2) NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO;

3) SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI;

4) NON APRIRE LE FINESTRE

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ALLEGATO 5 – SCHEDA N° 3

ISTRUZIONI DI SICUREZZA

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PER:

IL PERSONALE DOCENTE

All’ ordine di evacuazione del edificio:

1) ordina agli alunni di mettersi in fila per l’evacuazione come di seguito:

un alunno apri fila

seguono gli alunni in fila per uno

termina con l’alunno chiudi fila

2) ordina agli alunni di lasciare sul posto tutti gli oggetti personali ingombranti, e richiede (se ne

ritiene il caso ed è a portata di mano) di prendere un indumento per proteggersi

3) prende con se il registro delle presenze e si avvia verso la porta di uscita del locale che occupa in

quel momento, e quindi si dirige (in modo ordinato) verso l’uscita di sicurezza a seconda della

posizione in cui si trova

4) evacuato il locale, si accerta che nessun alunno sia ancora all’interno del locale, quindi chiude la

porta alle sue spalle

5) accompagna gli alunni all’uscita prefissata seguendo il percorso stabilito nelle planimetrie

6) raccoglie gli alunni nel punto di raduno appositamente stabilito

7) fa l’appello dei propri alunni utilizzando il modulo di evacuazione che consegnerà al Personale

Amministrativo presente presso il centro di raccolta

8) sorveglia gli alunni fino al cessato allarme e comunque fino al termine delle operazioni di

soccorso ed emergenza

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:

1) CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL

CASO IN CUI VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA

2) NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO;

3) SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI;

4) NON APRIRE LE FINESTRE

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ALLEGATO 5 – SCHEDA N° 4

ISTRUZIONI DI SICUREZZA

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PER:

GLI ALUNNI

All’ ordine di evacuazione del edificio:

1) gli alunni dovranno lasciare l’aula compiendo le seguenti operazioni

alzarsi lasciando le sedie in modo tale da non intralciare il passaggio dei compagni

l’alunno apri-fila inizia ad uscire dalla classe, gli altri si mettono in fila per uno

appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta avanti, al fine di impedire che

alcuni compagni possano prendere la direzione sbagliata

mantenere un comportamento attento,responsabile, senza manifestazioni di panico,

senza correre e senza spingere i compagni

lasciare in aula gli oggetti personali ingombranti (cartelle,zaini,libri etc.) e prendere se

necessario un indumento per proteggersi

attenersi strettamente a quanto ordinato dagli insegnanti nel caso che si verifichino

contrattempi che richiedono una improvvisa modifica del piano

2) prima di imboccare il corridoio verso l’uscita e la scala assegnata, l’alunno apri-fila dovrà

accertarsi che sia completato il deflusso delle altre classi secondo la precedenza stabilita dal

piano

3) gli alunni chiudi-fila avranno il compito di assistere i compagni in difficoltà e dovranno accertarsi

che nessun compagno sia rimasto indietro.

Il deflusso secondo le priorità stabilite sarà controllato dal personale non docente nominato

“Addetto alle operazioni di evacuazione” indicato nell’allegato (ASSEGNAZIONE INCARICHI).

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:

1) CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO,PREFERIBILMENTE BAGNATO,

NEL CASO IN CUI VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA

2) NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO;

3) SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI;

4) NON APRIRE LE FINESTRE

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ALLEGATO 5 – SCHEDA N° 5

ISTRUZIONI DI SICUREZZA

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PER:

IL PERSONALE ADDETTO ALLE EMERGENZE

All’ insorgere del pericolo:

1) accorre sulla zona di incendio

2) verifica la gravità della situazione

3) supporta il Dirigente Scolastico per decidere gli interventi

4) interviene con gli estintori

5) la dove ritiene necessario si adopera per allontanare o separare il materiale combustibile,

invitando il personale presente ad allontanarsi

6) qualora non è impegnato con l’evacuazione della scolaresca, favorisce l’evacuazione (apertura

porte, indicazione delle vie di esodo, aiuto al personale in difficoltà)

7) verifica che nessuno porti con se oggetti personali ingombranti

8) si mette a disposizione dei Vigili del Fuoco o del Soccorso Sanitario

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:

1) CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL

CASO IN CUI VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA

2) NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO;

3) SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI;

4) NON APRIRE LE FINESTRE

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ALLEGATO 6

LISTA DI CONTROLLO ANTINCENDIO

ZONA: _______________________________ (vedi Registro dei controlli periodici)

INCARICATO : ________________________________ ANNO SCOLASTICO: _________

NIENTE DA SEGNALARE

EVENTUALI SEGNALAZIONI (danni materiali evidenti, impossibilità d’uso, funzionamento impedito, assenza di parti

essenziali, segni evidenti di usura, ostacoli fissi sui percorsi, ecc.)

IMPIANTI TECNOLOGICI

Magnetotermici__________________________________________________________________

Differenziali_____________________________________________________________________

Prese di corrente_________________________________________________________________

Prese multiple____________________________________________________________________

Prolunghe volanti_________________________________________________________________

Quadri elettrici___________________________________________________________________

Apparecchiature elettriche__________________________________________________________

Lampade di emergenza____________________________________________________________

Rubinetti del gas______________________________________________________ ___________

Tubi del gas_____________________________________________________________________

Altro___________________________________________________________________________

PRESIDI ANTINCENDIO

1. Estintori portatili________________________________________________________________

2. Idranti a parete_________________________________________________________________

3. Pulsanti allarme manuale_________________________________________________________

4. Cartelli antincendio______________________________________________________________

5. Altro__________________________________________________________________________

VIE D’ESODO

Corridoi e percorsi interni ____________________________________________________________

Scale interne _____________________________________________________________________

Percorsi esterni ___________________________________________________________________

Scale esterne_____________________________________________________________________

Porte d’uscita _____________________________________________________________________

Punti di raccolta____________________________________________________________________

Cartelli di sicurezza_________________________________________________________________

Planimetrie _______________________________________________________________________

Altro _____________________________________________________________________________

Data: ____________ Firma: ___________________________________

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ALLEGATO 7 - SCHEDA DI SEGNALAZIONE INFORTUNIO

SEGNALAZIONE DI INFORTUNIO

L’infortunio è avvenuto il giorno ____________________________alle ore ___________

giorno della settimana Lunedì o Martedì o Mercoledì o Giovedì o Venerdì o Sabato o

luogo di accadimento _______________________________________________________________

INFORTUNATO : nome ____________________________________________________________

età ____________ classe __________________ mansione __________________________________

DESCRIZIONE DELL’INFORTUNIO

descrizione della dinamica ___________________________________________________________

________________________________________________________________________________

condizioni di rischio che hanno determinato o favorito l’evento _______________________________

________________________________________________________________________________

comportamento che ha determinato o favorito l’evento _____________________________________

________________________________________________________________________________

natura e sede della lesione ___________________________________________________________

PER GLI INFORTUNI AVVENUTI NELL’ORA DI EDUCAZIONE FISICA

momento dell’infortunio durante l’accoglienza (spogliatoio, bagno)

in fase di riscaldamento

durante l’attività: (possibili nessuna, una o più risposte) gioco di gruppo utilizzo della palla

urto tra compagni utilizzo di attrezzo piede appoggiato male

nella fase di defaticamento attività autogestita

abbigliamento adeguato SI NO

calzature adeguate SI NO

Infortuni: compresi quelli che non hanno comportato giorni di assenza

Luogo di accadimento: corridoio-atrio, scale, aula didattica (precisare), laboratorio (precisare), palestra,

campo calcio, esterno, altro (escludere infortuni “in itinere”, gita, stage)

Mansione: studente, collaboratore scolastico, insegnante, amministrativo, dirigente scolastico, altro (anche

soggetti esterni)

Sede lesione: capo/collo, occhio, tronco, spalle/braccio, mano/polso, gambe, piede/caviglia

Natura lesione: contusione, trauma cranico, frattura/infrazione, ferita, amputazione, ustione, distorsione/

lussazione, strappo muscolare, ustione da calore, ustione chimica

Condizioni di rischio: cause legate ad aspetti strutturali o organizzativi

Comportamenti: cause legate al comportamento dell’infortunato o di altre persone

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RILEVAZIONE DI INTERVENTO DI PRONTO SOCCORSO

MATERIALE UTILIZZATO:

GHIACCIO BENDE GARZE CEROTTI GUANTI

ALTRO _______________________________________________________ RICORSO AL 118 ACCOMPAGNATO AL PRONTO SOCCORSO NOME DELL’ADDETTO PS________________________________________________

DATA______________________ FIRMA____________________________________________

PARTE RISERVATA AL SPP

INCIDENTE data ___________ luogo di accadimento ____________________________________

descrizione _______________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

CAUSE DELL’INFORTUNIO /INCIDENTE

condizioni di rischio che hanno determinato o favorito l’evento _______________________________

________________________________________________________________________________

comportamento che ha determinato o favorito l’evento _____________________________________

________________________________________________________________________________

SOLUZIONI PER PREVENIRE UN INFORTUNIO /INCIDENTE ANALOGO

di tipo tecnico

________________________________________________________________________________

procedurale/organizzativo

________________________________________________________________________________

informativo

________________________________________________________________________________

data ___________ FIRMA ___________________________________