Piano di miglioramento · 2015/16 Customer somministrati a docenti ... istanze formative degli...
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Piano di miglioramento Istituto Comprensivo Vicinanza- Salerno
Il Piano di Miglioramento è un percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che prende le mosse
dalle priorità indicate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) che ogni istituzione scolastica ha
elaborato su indicazione ministeriale. Tale processo sottintende un approccio dinamico in quanto
si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica, e fa leva su due dimensioni: didattica e
organizzativa gestionale, realizzate anche valendosi degli spazi previsti dall’autonomia
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SALERNO VICINANZA
Corso V. Emanuele.-84123 Salerno - Tel.089 226493 Fax: 089 2571223 Cod. Mec.: SAIC8A800L
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
CONGRUENZA TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ/TRAGUARDI ESPRESSI NEL
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV)
Per la realizzazione delle priorità e dei traguardi individuati nel RAV si interverrà
all’interno dei vari processi organizzativi e didattici per mettere in atto un’ efficace
innovazione e sperimentazione tesa al miglioramento degli esiti scolastici degli alunni,
anche in riferimento alle prove standardizzate nazionali, alla luce delle competenze chiave
raccomandate dal Consiglio Europeo e delle competenze di cittadinanza ministeriali di cui
D.M. 139/2007, nonché del profilo culturale dello studente atteso al termine del primo
ciclo di istruzione. La definizione di un curricolo di istituto unitario e progressivo declinato
in conoscenze, abilità e traguardi di competenza è il primo obiettivo di processo da
realizzare a seguito dell’ accorpamento dei tre ordini di scuola in istituto comprensivo e
in risposta alle esigenze formative degli alunni che si confrontano con una società
complessa e in continuo cambiamento. Adottare forme di verifica e valutazione uniformi e
univoche per classi ed ambiti disciplinari, funzionali all'accertamento degli obiettivi e dei
risultati di apprendimento degli alunni, vuole garantire qualità dell'istruzione ma anche
equità nei processi di apprendimento/insegnamento a garanzia del successo formativo di
tutti. In tal senso la nostra scuola parteciperà anche quest’anno alla sperimentazione
ministeriale per la certificazione delle competenze per le classi terminali della scuola
primaria e della scuola secondaria di primo grado. L’attenzione all’area scientifica e
matematica, con una formazione mirata per i docenti realizzata dall’università, e con la
relativa ricaduta didattica sugli alunni, favorirà il miglioramento delle performance degli
allievi, anche in merito alle prove INVALSI, e soprattutto sarà una risposta adeguata ed
efficace alle istanze provenienti dalle ricerche sul campo per l’ innalzamento della qualità
della formazione degli alunni nell’area scientifica e tecnologica. Inoltre la valorizzazione
delle competenze del personale presente nel nostro istituto vuole promuovere un clima e
un apprendimento organizzativo utile alla crescita professionale di tutta la comunità
educante.
TABELLA 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità
strategiche
Area di processo
Obiettivi di processo
Priorità
strategiche
1 2
Curriculo,
progettazione e
valutazione
1.Definire un curricolo di istituto unitario e
progressivo aderente alle esigenze del contesto e
alle istanze formative degli alunni.
x x
2.Definire criteri comuni di valutazione per i diversi
ambiti disciplinari e anni di corso
x
3.Definire prove strutturate per classi parallele,
prove di valutazione autentiche e rubriche
valutative per l'accertamento delle competenze.
x x
4.Strutturare griglie di osservazione del
comportamento degli studenti per promuovere il
valore della legalità e il rispetto delle regole.
x
Ambiente di
apprendimento
1 Promuovere ambienti di apprendimento per lo
sviluppo delle competenze degli studenti.
x
Inclusione e
differenziazione
1 Realizzare attività di accoglienza e percorsi di
lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in
Italia.
x
2 Realizzare attività sui temi interculturali e sulla
valorizzazione delle diversità
x
3 Realizzare un percorso formativo per i docenti
relativamente ai disturbi specifici di apprendimento
x
Continuità e
orientamento
1 Analizzare i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all' altro.
x
2 Realizzare percorsi di orientamento per la
comprensione di sé e delle proprie inclinazioni.
x
3 Promuovere negli studenti l'autovalutazione per acquisire la consapevolezza del proprio percorso di apprendimento.
x
Orientamento
strategico e
organizzazione della
scuola
1 Valorizzare le competenze professionali del
personale individuando ruoli di responsabilità e
compiti
x
2 Convogliare le risorse economiche sulle azioni
ritenute prioritarie per la scuola
x
Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
1 Promuovere percorsi formativi per lo sviluppo e la valorizzazione delle professionalità del personale scolastico.
x
2 Realizzare gruppi di lavoro per l'elaborazione del curricolo verticale di istituto e per la valutazione del livello di competenza degli alunni.
x
Integrazione con il
territorio e rapporti
con le famiglie
1 Implementare la partecipazione a reti di scuola, favorendo la ricaduta sulla progettazione didattica.
x x
TABELLA 2 – Calcolo della necessità dell’intervento, della fattibilità e dell’
impatto
OBIETTIVI DI
PROCESSO SCELTI
FATTIFILITA’
(DA 1 A 5)
IMPATTO
(DA 1 A 5)
PRODOTTO VALORE CHE
IDENTIFICA LA
RILEVANZA
DELL’INTERVENTO
1
Convogliare le risorse
economiche sulle azioni
ritenute prioritarie per la
scuola.
4
5
20
2
Definire un curricolo di
istituto unitario e
progressivo aderente alle
esigenze del contesto e
alle istanze formative degli
alunni
4
5
20
3
Implementare la
partecipazione a reti di
scuola, favorendo la
ricaduta sulla
progettazione didattica.
5
5
25
4
Promuovere ambienti di
apprendimento per lo
sviluppo delle
competenze degli studenti.
4 5
20
5
Promuovere percorsi
formativi per lo sviluppo e
la valorizzazione delle
professionalità del
personale scolastico.
5 5
25
6
Realizzare attività di
accoglienza e percorsi di
lingua italiana per gli
studenti stranieri da poco
in Italia.
5 5
25
7
Realizzare gruppi di lavoro
per l'elaborazione del
curricolo verticale di
istituto e per la
valutazione del livello
di competenza degli alunni.
5
5
25
8
Valorizzare le competenze
professionali del personale
individuando ruoli di
responsabilità e compiti.
5 5
25
TABELLA 3 – Scelta degli obiettivi prioritari
OBIETTIVI DI
PROCESSO
IN VIA DI
ATTUAZIONE
RISULTATI ATTESI
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
RILEVAZIONE
1
Convogliare le risorse
economiche sulle
azioni ritenute
prioritarie per la
scuola.
Miglioramento della progettazione
didattica ed
organizzativa.
Realizzare il 40%
delle azioni
previste nel PDM nell'a. s.
2015/16
Customer
satisfaction
somministrati a
docenti,
personale ATA e
genitori a
conclusione
dell’anno
scolastico.
2
Definire un curricolo
di istituto unitario e
progressivo aderente
alle esigenze del
contesto e alle
istanze formative
degli alunni.
Elaborazione di un
curricolo verticale
condiviso nell'Istituto
Comprensivo
Pubblicazione nel
PTOF
Verifiche
bimestrali
sull'elaborazione
del curricolo
3
Implementare la partecipazione a reti
di scuola, favorendo
la ricaduta sulla
progettazione
didattica.
Realizzazione di
attività di formazione,
di confronto e
aggiornamento per
docenti e alunni.
Attività didattiche più
qualificate, innovative,
laboratoriali,
sperimentali e
significative per gli
alunni. Miglioramento
degli esiti scolastici
degli alunni.
Incremento nella partecipazione ad
accordi di rete con
altre scuole o enti
accreditati.
Convenzione con
un ente
universitario.
Candidatura come
scuola capofila ad
un accordo di rete
con altre scuole
del territorio
limitrofo.
Pubblicazione nel PTOF delle reti a
cui la scuola
aderisce.
Partecipazione a
corsi di
formazione per
docenti e
alunni.
4
Promuovere
ambienti di
apprendimento per
lo sviluppo delle competenze degli
studenti.
Realizzazione di un
percorso formativo
profondo e autentico
per gli alunni e potenziamento dei loro
processi cognitivi,
relazionali, affettivi,
evolutivi caratterizzanti
il processo di
apprendimento.
Implementazione di
una didattica
laboratoriale e
sperimentale.
70% di alunni che
conseguono un
livello buono di
padronanza delle
competenze in
uscita nelle classi
terminali della
scuola primaria e
della scuola
secondaria dei
primo grado.
Somministrazione
di prove
autentiche di
compiti per la
rilevazione del
livello di
padronanza delle
competenze
raggiunto dagli
alunni.
Implementazione
di UDA
interdisciplinari
per classi
parallele .
5
Promuovere percorsi
formativi per lo sviluppo e la
valorizzazione delle
professionalità del
personale scolastico.
Miglioramento delle
strategie didattiche realizzate soprattutto
nell'area
scientificomatematica.
Miglioramento del
livello di competenza
nelle prove di
matematica INVALSI.
Visione dinamica del curricolo
con valutazione
ed eventuale revisione
Incremento del
1% della percentuale sugli
esiti delle prove
invalsi in
matematica
rispetto alla media
dell'anno
precedente
Ricognizioni e
analisi dei risultati
scolastici e delle
prove INVALSI
raggiunti dagli
alunni.
6
Realizzare attività
di
accoglienza
e percorsi di
lingua italiana per gli
studenti stranieri da
poco in Italia.
Gli alunni stranieri
hanno migliorato la
comprensione orale e
la produzione verbale
in lingua italiana con
una successiva
ricaduta positiva sugli
apprendimenti
disciplinari e un
miglioramento nei
risultati scolastici.
Riduzione del
numero degli
alunni stranieri
collocati nelle
fasce più basse di
voto.‐
Miglioramento
della percentuale
statistica di
istituto delle prove
INVALSI
Test di
rilevazione delle
abilità
comunicative
acquisite.
Documento di
Valutazione.
Risultati prove
INVALSI
7
Realizzare gruppi di
lavoro per
l'elaborazione del
curricolo verticale di
istituto e per la
valutazione del
livello di competenza
degli alunni.
Condivisione e
confronto costruttivo di
intenti formativi e
didattici tra i docenti
dei tre settori.
Miglioramento della
qualità dell’offerta
formativa
Partecipazione nei
gruppi di lavoro di
almeno l'80% dei
docenti
individuati.
Partecipazione del
70% di tutti i
docenti individuati
dal Dirigente
Scolastico alla
formazione sulle
Indicazioni
Nazionali per
l'infanzia e il
primo ciclo di
istruzione.
Incontri
programmati per
gruppi di lavoro
tra docenti.
8
Valorizzare le
competenze professionali del
personale
individuando ruoli di
responsabilità e
compiti.
Partecipazione attiva e
motivata dei docenti
alle vari fasi del
processo di
progettazione
curricolare e didattica
dell'Istituto
Il 10% dei docenti
ha un ruolo di
responsabilità nei
processi di
progettazione
didattica e
organizzativa.
Riunioni
organizzative per
ambiti di
intervento
progettuale.
Riunioni dello
staff di dirigenza.
Riunioni
delle FS. Focus
group.
ABELLA 4 – Azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo e valutazione degli effetti
positivi delle azioni
AZIONI PREVISTE EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO
DELLA SCUOLA A
MEDIO TERMINE
EFFETTI POSITIVI
DELLA SCUOLA
A LUNGO TERMINE
Formazione sulla didattica per
competenze con Ente/Associazione
qualificata.
Realizzazione di ambienti di
apprendimento adeguati allo
sviluppo delle competenze.
Aggiornamento professionale dei
docenti di tutti gli ambiti curricolari
con una ricaduta positiva sulla
qualità della didattica nell’ottica di
un setting di apprendimento per gli
alunni sereno e costruttivo.
Realizzazione di prove autentiche e
loro somministrazione agli alunni in
intervalli quadrimestrali per
l’accertamento delle competenze
di base (Italiano/matematica/
Miglioramento della
progettazione
curricolare della scuola
attraverso
l’implementazione di
una
didattica per
competenze.
Valutazione
quadrimestrale del
livello di competenza
raggiunto da parte degli
alunni attraverso delle
rubriche valutative
condivise nell’intero
istituto.
Implementazione di un curricolo
verticale di Istituto per
competenze condiviso dalla
comunità educante e rispondente
alle reali esigenze formative degli
alunni.
Realizzazione di percorsi di
apprendimento coinvolgenti e
significativi per gli alunni che
partano dai loro reali bisogni
educativi.
Individuazione di metodi e
procedure innovative con
predisposizione dei relativi
materiali.
Miglioramento della
qualità e dell’efficacia
dell’offerta formativa
attraverso
l’implementazione di
interventi didattici e
metodologici fondati sul
cooperative learning,
tutoring, attività
laboratoriali.
Progettazione qualificata
per gli alunni con BES.
Miglioramento negli
apprendimenti, nei
risultati scolastici e nelle
prove INVALSI.
Continuazione del Progetto
Matematica&Realtà in
collaborazione con l’Università di
Perugia, Dipartimento di
Matematica e Informatica
Sperimentazione di percorsi
didattici innovativi sia a livello
extracurricolare che curricolare
Progettazione didattica laboratoriale
nell’area matematico‐scientifica
Utilizzazione di una piattaforma e‐learning che consente la gestione
di classi virtuali, include il
materiale didattico di supporto,
una ricca mediateca e mette a
disposizione uno spazio di
discussione
Sperimentazione di una didattica
innovativa basata sull’interazione
fra mondo reale e mondo
matematico in sintonia con le
Indicazioni Nazionali, con il quadro
di riferimento per la matematica
INVALSI, con le tematiche
dell’indagine OCSE‐PISA, e le
Raccomandazioni del Consiglio e
del Parlamento europeo, sfruttando
le potenzialità offerte dalle
moderne tecnologie.
Math – training (laboratori di
allenamento e potenziamento)
Gara nazionale di
modellizzazione (sfida
individuale sotto l’egida del MIUR
nell’ambito della valorizzazione delle
eccellenze)
Monitoraggio dell’attività di
sperimentazione didattica in
matematica con la
somministrazione di un apposito
test di rilevazione degli
apprendimenti raggiunti.
Potenziamento delle
conoscenze
e competenze logico‐
matematiche e
miglioramento dei
risultati nelle prove
INVALSI di
matematica.
Riduzione significativa
del cheating nelle
prove INVALSI di
matematica
Realizzazione di un data
base per la tabulazione
dei risultati
raggiunti dagli studenti
nell’area matematica da
comparare con quelli
INVALSI
Realizzazione di accordi di rete con
altre scuole del territorio
salernitano e regionali.
Realizzazione di accordi di rete
come scuola capofila.
Convenzioni con enti Universitari
Collaborazioni con il
Comune, ASL, forze
dell’ordine.
Collaborazioni con enti culturali,
sportivi e ricreativi.
Progettazione di attività formative
rivolte a docenti e alunni per la
realizzazione di una didattica
innovativa, basata sull'acquisizione
di competenze.
Innovazione metodologica e
didattica.
Arricchimento e
ampliamento dell’offerta
formativa.
Innalzamento della
qualità dell'offerta
formativa della scuola.
Realizzazione di un progetto di L2
per gli alunni stranieri da poco in
Italia attraverso una metodologia
innovativa
Miglioramento delle competenze
linguistiche degli alunni stranieri e
del loro ben‐ essere nella scuola
Miglioramento degli esiti
scolastici e delle prove
INVALSI dell’Istituto.
TABELLA 5 ‐ Aspetti innovativi
CARATTERI INNOVATIVI DEGLI
OBIETTIVI
CONNESSIONE CON QUANTO PREVISTO
NELLA L.107/15
1. Didattica laboratoriale
2. Passaggio dal modello
trasmissivo della lezione ad
una mediazione didattica
più coinvolgente per
l’alunno
3. Sfruttare le opportunità
offerte dalle TIC e dai
linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere,
valutare
4. Promuovere nuovi processi
di apprendimento
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Valorizzazione delle competenze linguistiche
Potenziamento delle competenze logico‐matematiche
Sviluppo delle competenze in materia di
cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla
pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti
Potenziamento delle metodologie laboratori ali e
delle attività di laboratorio
Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto
allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
7.
Valorizzazione della scuola intesa come comunità
attiva, aperta al territorio
IMPEGNO DI RISORSE UMANE E STRUMENTALI
La scuola utilizzerà il finanziamento di 10.000 euro ottenuto a seguito di classificazione
di merito nella graduatoria allegata al decreto emanato dall’ Ufficio Scolastico
Regionale con prot. n. AOODRCA/RU/13453 del 30/11/2015. Il finanziamento sarà
utilizzato nell’ambito di una rete denominata « Progetto in rete per il Miglioramento » di
cui la nostra scuola è capofila. Al piano di miglioramento parteciperanno come co ‐
finanziatori il Comune di Salerno e l’ AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici). Il
progetto prevede la stipula di una convenzione con un’università accreditata con il
MIUR per la realizzazione di attività formative « Insegnamento ‐ apprendimento della
matematica », per l’implementazione di una didattica innovativa, laboratoriale e
sperimentale per lo sviluppo delle competenze; formazione per i docenti sulle
Indicazioni nazionali 2012, sulla costruzione di un curricolo verticale progressivo e
unitario per l’Istituto Comprensivo e sulla didattica per competenze. Infine, con il
supporto di un esperto di informatica, il progetto prevede la realizzazione di un data
base che rilevi le performance in itinere degli apprendimenti degli alunni.
CRONOPROGRAMMA
Attività della
commissione
Ottobre
Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno
Attribuzione
compiti
x
x
Pianificazione
attività
x
Riunione con
referenti
i
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Raccolta dati
x
x
x
x
Analisi dei
dati
x
x
x
x
Presentazione al
DS per il
riesame
x x x x
Valutazione del
lavoro svolto e
proposte di
miglioramento
x
MONITORAGGIO
Analisi, riflessione e valutazione quadrimestrale delle performance degli alunni in
matematica attraverso l’utilizzazione di un data base.
Il monitoraggio sarà impostato secondo la metodologia della PDCA al fine di guidare il
miglioramento continuo con le quattro fasi della ruota di Deming (Plan, Do, Check, Act).
TABELLA 6 ‐ Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del PdM all’interno e all’esterno della scuola
MOMENTI DI
CONDIVISIONE INTERNA
PERSONE
COINVOLTE
STRUMENTI
Presentazione del Piano di
Miglioramento agli organi
collegiali
Collegio dei
Docenti
Consiglio di
istituto
Presentazione
multimediale del PdM
e pubblicazione sul
sito della scuola
Riunione delle Aree
didattiche ed
analisi dei processi
di interesse
Aree didattiche Focus group e
discussione su
principi e
modalità di
attuazione
Condivisione via mail
della progettazione e
dei risultati raggiunti,
intermedi e finali
Docenti
referenti
Posta elettronica
Pubblicazione online della
progettazione e dei
risultati
Collegio dei
Docenti
Sito web
TABELLA 7 – Azioni di diffusione dei risultati del PDM all’esterno
METODI/STRUMENTI DESTINATARI DELLE
AZIONI
TEMPI
Incontri periodici,
scritte, sito web
comunicazioni Utenti (alunni e
famiglie)
All’inizio dell’attuazione
In seguito alle verifiche
intermedie derivanti dal
monitoraggio
Alla fine per
comunicazione sui
risultati
Comunicazioni
scritte
Enti locali All’inizio dell’attuazione
Alla fine per
comunicazione sui
risultati