PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - icsammichele.it · 2013/2014 1. INDICE ... sperimentazione...

65
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAMMICHELE DI BARI Via Enrico Dalfino e-mail: [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (D.P.R. 8 marzo, n°275 art.3) Elaborato e approvato dal Collegio dei docenti in data 15 novembre 2013 con delibera n.11 Adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15 novembre 2013 con delibera n.7 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 1

Transcript of PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - icsammichele.it · 2013/2014 1. INDICE ... sperimentazione...

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAMMICHELE DI BARIVia Enrico Dalfino e-mail: [email protected]

PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVA(D.P.R. 8 marzo, n°275 art.3)

Elaborato e approvato dal Collegio dei docentiin data 15 novembre 2013 con delibera n.11

Adottato dal Consiglio d’Istitutonella seduta del 15 novembre 2013 con delibera n.7

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

1

INDICE

PREMESSA pag. 3

1. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. ISPIRAZIONE CULTURALE E PEDAGOGICA 4. BISOGNI EDUCATIVI ED ESIGENZE DELL’UTENZA5. ANALISI DEL TERRITORIO6. RISORSE MATERIALI

Parte prima: PROGETTAZIONE EDUCATIVA pag. 5

1. FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE 2. PRINCIPI METODOLOGICI3. INTEGRAZIONE SCOLASTICA4. RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA - TERRITORIO5. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO6. VALUTAZIONE

Parte seconda: PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA pag. 21

1. STRUTTURA DELL’ISTITUTO –ORGANI COLLEGIALI - INCARICHI2. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA3. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA4. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Parte terza: PROGETTAZIONE CURRICOLARE pag. 31

1. PREMESSA 2. CURRICOLO TRASVERSALE

Parte quarta: AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA pag.51

1. PROGETTI DELLA SCUOLA PRIMARIA2. PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO3. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Parte quinta: PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO pag.56

1. CORSI PER DOCENTI2. CORSI PER GENITORI

Parte sesta: “SEZIONE PRIMAVERA” pag. 57

1. PROGETTO PEDAGOGICO DIDATTICO PREMESSA

2

1. RIFERIMENTI NORMATIVI

Il Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado di Sammichele di Bari ha elaborato il seguente Piano dell’Offerta Formativa ai sensi:

- del D.P.R. n. 275 del 08/03/1999 (Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche);

- della Legge n. 440 del 18/12/1997 (Istituzione del fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi);

- del D.M. 139/07 e allegati ( Obbligo di istruzione - Assi culturali e Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione obbligatoria).

- dei D.P.R. n.81 e n.89 del 20 marzo 2009

- del D.L. n.122 del 22 giugno 2009

- del D.L. n.170 dell’ 8 ottobre 2010

- delle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 16/11/2012

- della C. M. n. 8 del 6 marzo 2013 (Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica)

2. ISPIRAZIONE CULTURALE E PEDAGOGICALe Indicazioni per il curricolo della Scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione delineano, in un ottica curricolare, un percorso formativo unitario dai tre ai quattordici anni che pone al centro dell’azione educativa e didattica i bisogni di apprendimento di ciascun alunno.Riconoscere che il futuro dell’umanità passa attraverso l’impegno di soggetti liberi e responsabili, capaci di ricomporre saperi frammentati, consapevoli della propria identità e capaci di dialogo e condivisione costituisce il punto di partenza per la definizione del seguente Piano dell’offerta formativa che si ispira a due principi fondamentali:

1. la centralità della persona come fine2. la scuola come comunità educante.

Il collegio dei docenti, pertanto, si impegna ad avviare un processo di valutazione sul senso del proprio lavoro e sulla coerenza tra le enunciazioni di principio e le scelte didattiche concrete, all’insegna della ricerca-azione, al fine di rendere la scuola:

1. Luogo di incontro e di crescita di persone dove imparare a vivere. Una scuola che insegna ad essere respirando ogni giorno la cultura dell’accoglienza, del confronto sereno, della legalità e della cittadinanza attiva.

2. Luogo della prevenzione del disagio e del recupero degli svantaggi dove si impara ad apprendere, perché una scuola in cui gli alunni si trovano a proprio agio, si sentono accettati da compagni e insegnanti, valorizzati per le proprie caratteristiche, motiva e facilita i processi di apprendimento.

3. BISOGNI EDUCATIVI ED ESIGENZE DELL’UTENZADall’osservazione degli alunni e dall’analisi delle problematiche che caratterizzano l’esperienza didattica, sono emersi i seguenti bisogni:

- sviluppare l’autonomia personale e lo spirito d’iniziativa- promuovere l’autostima- consolidare il senso di appartenenza al proprio ambiente- sviluppare la dimensione ludico – motoria ed espressiva

3

- sviluppare il linguaggio verbale inteso come strumento del pensiero, mezzo di comunicazione e di conoscenza della realtà

- educare all’impegno e alla ricerca del risultato attraverso lo sforzo- interiorizzare valori condivisi (accoglienza del diverso, solidarietà, rispetto dell’ambiente)- privilegiare nell’insegnamento i momenti dell’applicazione e dell’operatività- partecipare attivamente alle iniziative culturali del territorio.

4. ANALISI DEL TERRITORIOA partire dall’anno scolastico 2000 – 2001, le Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado di Sammichele di Bari si aggregano in una istituzione comprensiva, gestita a livello dirigenziale, nonché amministrativo, in maniera unitaria.L’Istituto è il solo “presidio culturale” della scuola di base di Sammichele di Bari e ospita 570 alunni appartenenti alla fascia di età compresa tra i 24 mesi e i 14 anni. Dall’a.s. 2007 – 2008 è stata avviata la sperimentazione “sezione primavera” rivolta a circa 17 bambini in età compresa tra i 24 e i 36 mesi.L’economia di questo paese, situato nel sud–est barese, è basata prevalentemente sul settore secondario e terziario. L’agricoltura, che negli anni passati costituiva l’occupazione fondamentale della popolazione, oggi è divenuta attività complementare; tuttavia rimane ancora una fonte di reddito per la maggior parte delle famiglie e ben radicata nella cultura del territorio.L’Istituto Comprensivo ospita alunni di varia estrazione socio–culturale e di diversa formazione personale. Negli ultimi anni si è registrata anche la presenza di alunni extracomunitari.L’Istituto s’impegna ad assicurare pari opportunità formative a tutti, programmando percorsi diversi che orientino l’alunno nel faticoso e delicato processo di conquista dell’identità personale, fino all’elaborazione di un responsabile e autonomo “progetto di sé”.Per realizzare ciò, oltre a proporre il rinnovamento della didattica per mezzo di una effettiva continuità orizzontale e verticale, l’Istituto Comprensivo intende costruire solidi rapporti di sinergia progettuale con l’ Ente Locale, con le istituzioni e con le agenzie educative operanti sul territorio: AGESCI, “APULA FLAVA – Associazione d’Arte Musicale”, Centro Parrocchiale, Associazione PROMETEO, Cooperativa ITACA, Associazione di promozione interculturale “Incontrarsi a. . .sud”, GS Atletico, Sporting club, Pro Loco, Centro Studi di Storia Cultura e Territorio, Biblioteca Comunale, Museo della Civiltà Contadina “Dino Bianco”, Giornali (“Il Corriere della Sera”, “la Repubblica”, la “Gazzetta del Mezzogiorno”), UNITALSI e Cooperativa “IRIS”, Presidio del libro “Libreria Euletera”di Turi e “Laterza” di Bari, “LILT” (Lega italiana contro i tumori), “FRATRES–PUGLIA, Legambiente “Quattro miglia”, Ministero dell’Ambiente, Dipartimento di Prevenzione ASL BA, Consorzio “CASA” (per la progettazione dei servizi specialistici riabilitativi - educativi e l’inserimento lavorativo dei soggetti diversamente abili), Distretto Socio – Sanitario n. 13 di Gioia del Colle, Vigili urbani, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza.

5. RISORSE MATERIALI

Strumenti Spazi Tempi- lavagne interattive multimediali- lavagna luminosa, diaproiettore,

episcopio, televisori, videoregistratore

- fotocopiatori- libri di testo e non- carte geografiche- dizionari- strumenti musicali- materiale strutturato e non- postazioni multimediali mobili

- biblioteche scolastiche- laboratori scientifici- laboratori multimediali- palestre- aule- spazi esterni - auditorium- uffici - mensa (Scuola

dell’Infanzia e Scuola Secondaria)

- 40 ore settimanali per la Scuola dell'infanzia

- tempo normale antimeridiano - tempo prolungato per 4 classi di

Scuola Secondaria di I grado- tempi aggiuntivi pomeridiani

facoltativi per tutti gli alunni

4

Parte primaPROGETTAZIONE EDUCATIVA

1. FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

L’Istituto Comprensivo persegue “la promozione del pieno sviluppo della persona” in tutte le sue dimensioni: culturale, espressiva, logico – critica, tecnico – operativa, sociale, morale, religiosa.

Questa prospettiva di formazione integrale sottende evidentemente:

- la rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;

- l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità;

- l’impegno contro la dispersione scolastica;

- il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;

- l’ampliamento dell’offerta formativa;

- la funzione orientativa della scuola.

Il Collegio dei docenti, pertanto, si impegna:

- a promuovere l’alfabetizzazione culturale e la pratica consapevole della cittadinanza attiva;

- promuovere la consapevolezza delle capacità, dei limiti, delle attitudini di ciascuno, insieme ad una positiva immagine di sé, necessaria per progettare il proprio futuro;

- curare l’acquisizione di un metodo di lavoro ordinato e autonomo, incoraggiando l’impegno personale e il lavoro di gruppo;

- sviluppare la capacità di riflettere con spirito critico per prendere decisioni, risolvere problemi, valutare sé stessi, gli eventi, i comportamenti individuali e sociali;

- favorire l’uguaglianza delle opportunità educative attraverso un’azione efficace di decondizionamento (Scuola dell’Infanzia);

- promuovere la padronanza degli alfabeti di base (Scuola Primaria);

- promuovere l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo;

- favorire la padronanza delle discipline e una organizzazione delle conoscenze nella prospettiva di un sapere integrato;

- educare alla lettura della realtà per comprenderla, rispettarla, modificarla in positivo;

- promuovere la creatività come espressione personale, pensiero divergente, capacità di soluzione dei problemi;

- favorire l’acquisizione dei valori del reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, della solidarietà necessaria per la costruzione di una società migliore;

- educare alla consapevolezza dei propri doveri e al senso di responsabilità;

- promuovere la comprensione e l’assunzione dei valori fondamentali affermati dalla Costituzione;

5

- sviluppare la coscienza storica e il senso di appartenenza alla comunità locale, nazionale ed europea;

- favorire, attraverso attività interculturali, l’educazione alla pace e la consapevolezza di essere cittadini del mondo.

Nello specifico i tre ordini di scuola perseguono le seguenti finalità:

INFANZIA Promuovere:

- lo sviluppo dell’identità;

- dell’ autonomia;

- della competenza;

- della cittadinanza;Contribuire alla formazione integrale.

PRIMARIA Promuovere:

- lo sviluppo della personalità;

- l’acquisizione e lo sviluppo delle abilità di base e delle conoscenze;

- l’acquisizione del linguaggio informatico;

- l’apprendimento dei mezzi espressivi, della lingua italiana,della lingua inglese;

- l’utilizzo delle metodologie scientifiche.Valorizzare la capacità relazionale e di orientamento.Educare alla convivenza civile.

SECONDARIA1° GRADO

Promuovere la crescita dell’autonomia.Rafforzare le attitudini all’interazione sociale.Educare alla convivenza civile.Organizzare e accrescere le conoscenze e le abilità anche attraverso l’uso delle tecnologie informatiche.Curare la dimensione sistematica delle discipline.Sviluppare competenze e abilità in ordine alle attitudini. Fornire strumenti adeguati al prosieguo dell’istruzione e della formazione. Orientare.

2. PRINCIPI METODOLOGICI

- Autonomia didattica e organizzativa intesa come valorizzazione della capacità progettuale dell’istituzione scolastica, secondo una logica curricolare, finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e dell’interazione educativa con le famiglie e il territorio;

- Centralità dell’alunno e dell’apprendimento attraverso la conoscenza e la valorizzazione delle potenzialità cognitive e affettivo - sociali di ciascun alunno;

- Individualizzazione dell’insegnamento finalizzata ad assicurare una positiva fruizione del servizio sia da parte degli alunni dotati sia da parte dei meno abili o motivati. Considerati i ritmi di maturazione individuale e le differenze psico – comportamentali tra gli alunni occorrerà valorizzare la diversità, promuovere le potenzialità individuali, progettare per gruppi di alunni e organizzare l’insegnamento con modalità flessibili;

- Personalizzazione intesa come attenzione a “realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno”(Indicazioni per il curricolo). Personalizzare significa dare spazio alla

6

particolare modalità di apprendimento che caratterizza ogni persona che fa propri i contenuti della conoscenza, elaborandoli con originalità;

- Flessibilità didattico – organizzativa intesa come utilizzazione delle risorse professionali e dei tempi, adeguata ai bisogni di apprendimento di ciascun alunno;

- Didattica laboratoriale intesa come sviluppo della dimensione operativa e progettuale dell’apprendimento; essa aiuta a scoprire l’unità del reale attraverso l’approccio interdisciplinare, facilita la relazione interpersonale e la collaborazione costruttiva per svolgere compiti unitari, stimola la ricerca-scoperta e può essere realizzata con il gruppo classe o con piccoli gruppi di livello/di compito/elettivi;

- Valutazione e orientamento finalizzati allo sviluppo delle capacità metacognitive degli alunni (imparare ad apprendere);

- Autovalutazione intesa come controllo dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione educativo e didattica da parte dei docenti.

I docenti, consapevoli dell’importanza di comuni intese didattico – metodologiche tra i tre ordini di scuola presenti sul territorio, individuano inoltre le seguenti modalità di conduzione delle attività:

- predisporre un clima positivo e sereno

- facilitare la comunicazione tra alunni e insegnanti – alunni

- sollecitare forme di aiuto reciproco e di apprendimento cooperativo

- creare situazioni di successo scolastico e formativo soprattutto per gli alunni svantaggiati

- stimolare la curiosità, l’interesse e la motivazione all’apprendimento anche attraverso il gioco

- utilizzare la multimedialità sia come fine sia come mezzo

- Per la programmazione dei percorsi d’insegnamento - apprendimento, i docenti s’impegnano nella costruzione di Unità di Apprendimento, disciplinari e interdisciplinari.

Il Consiglio di intersezione / interclasse / classe valuta il lavoro svolto, individuandone i punti di forza, le difficoltà emerse e le possibili soluzioni.

3. INTEGRAZIONE SCOLASTICAA partire da quest'anno scolastico, in linea con le recentissime Circolari e Direttive Ministeriali, è stata avviata la sperimentazione del PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) inteso come “strumento che possa realmente contribuire a creare un contesto educante, dove realizzare concretamente la scuola per tutti e per ciascuno”. Pertanto, nel nostro Istituto, si è costituito il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) che avrà le seguenti funzioni:

• rilevare gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) presenti nella scuola; • elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con

BES (Bisogni Educativi Speciali);• rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola, attraverso la raccolta e

documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere al fine di predisporre ulteriori piani di intervento;

• gestire e coordinare l’attività dell’Istituto in relazione agli alunni con disabilità al fine di ottimizzare le relative procedure e l’organizzazione scolastica.

La nostra scuola accoglie alunni di varia estrazione socio-culturale e di diversa formazione personale; nel corrente anno scolastico sono presenti anche 18 alunni extracomunitari.Nel suo impegno ad assicurare pari opportunità a tutti, mediante la programmazione di percorsi formativi diversi, che orientino l’alunno nel faticoso e delicato processo di conquista dell’identità personale, fino

7

all’elaborazione di un responsabile e autonomo “progetto di sé”, la Scuola si pone, in un’ottica di accoglienza e di integrazione e persegue i seguenti obiettivi formativi trasversali e specifici:Obiettivi trasversali

• Creare un luogo di accoglienza e di apprendimento nel quale gli alunni possano sentirsi a loro agio.

• Avviare un percorso interculturale che stimoli alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni del Paese di provenienza. Nella certezza che l’integrazione passa attraverso il recupero della cultura di origine, incoraggiare gli alunni stranieri a vivere la propria identità culturale nel confronto con la cultura italiana.

Obiettivi specifici• Avviare un percorso di nuova alfabetizzazione e sviluppare una prima riflessione sulla lingua

seconda, proponendo l’uso delle strutture di base e il loro riutilizzo in nuove situazioni.• Rinforzare e/o potenziare le capacità di ascolto, comprensione e produzione dell’italiano, orale e

scritto, per comunicare e agire nelle situazioni ricorrenti della vita quotidiana e per interagire con i pari e con gli insegnanti.

• Sviluppare la lingua dello studio rispetto alla comprensione dei termini, dei concetti e all’uso del linguaggio specifico e settoriale.

L’integrazione dell’alunno straniero, partendo da un rapporto di aiuto e di comprensione interculturale, deve mirare al raggiungimento di una solida competenza nelle abilità e conoscenze di base per renderlo capace di inserirsi autonomamente nel contesto scolastico.Nella programmazione di azioni volte all’integrazione degli alunni stranieri sono presenti le seguenti istanze educative:

• Partire non solo da ciò che l’alunno “non sa” ma anche dalla sua esperienza, dalla sfera emotivo - relazionale e dal suo patrimonio di conoscenze.

• Stabilire un rapporto efficace con le famiglie degli alunni stranieri e comunicare con esse avvalendosi, se necessario, di “mediatori culturali”.

• Prevedere attività individuali di recupero, ma anche attività che coinvolgano tutta la comunità scolastica, e possibilmente, locale, per favorire una corretta educazione interculturale.

• Porre una particolare attenzione al sostegno linguistico per il conseguimento di solide competenze di base.

• Mostrare attenzione e valorizzare la lingua e la cultura del paese di origine.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILINella scuola Secondaria di I grado è presente un' alunna diversamente abile.Responsabili dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili sono al medesimo livello:

• il docente di sostegno• i docenti di sezione /classe• il gruppo di lavoro per l'inclusione• l’intera comunità scolastica.

È quindi auspicabile una presenza assidua e collaborativa da parte delle famiglie degli alunni in difficoltà, dell’Unità multidisciplinare A.S.L., dei Servizi Sociali, del Consultorio, affinché l’azione terapeutica e pedagogica sia efficace sul piano dell’integrazione scolastica e sociale.All’inizio dell’anno i docenti di classe e gli insegnanti di sostegno elaboreranno le prove d’ingresso per l’individuazione delle principali aree di potenzialità e di carenza presenti nella fase di sviluppo degli alunni in difficoltà.Successivamente, saranno esaminati gli esiti delle prove d’ingresso e definite le intese programmatiche. I docenti di classe, tenendo conto delle difficoltà e delle potenzialità di ciascun alunno (emerse da una lettura attenta della diagnosi funzionale e del profilo dinamico – funzionale e dalle prove di ingresso), nonché di quanto programmato per lui negli anni precedenti, predisporranno un Piano Educativo Individualizzato per valorizzare le sue “isole di abilità” o “abilità emergenti”; per soddisfare il bisogno che ha di stare con gli altri e di sentirsi del tutto uguale agli altri, pur nella propria diversità. Alla luce di

8

ciò, il P.E.I. conterrà, per ciascuna disciplina, obiettivi minimi che, pur diversamente rapportabili a quelli dei programmi ministeriali a seconda dei singoli casi, trarranno spunto, ove possibile, dai contenuti proposti al gruppo classe e mireranno a garantire lo sviluppo e il potenziamento delle “abilità emergenti” dell’alunno. Allo stesso tempo le varie discipline saranno integrate da obiettivi trasversali finalizzati allo sviluppo dell’autonomia personale.L’intervento formativo promuoverà l’acquisizione dell’identità personale, dell’autonomia, dell’autostima, del senso di responsabilità nei confronti delle attività scolastiche, la capacità di autocontrollo; favorirà lo sviluppo cognitivo, la capacità di concentrazione e osservazione, l’acquisizione di un metodo di lavoro autonomo, la capacità di stabilire relazioni positive con il gruppo classe. Gli obiettivi generali, dunque, riguardano:

• l’autonomia;• l’integrazione;• l’acquisizione di abilità psicomotorie, percettive, cognitive comunicative, espressive;• la conquista di strumenti operativi basilari (linguistici, logico-matematici, ecc.).

L’integrazione scolastica ha, infatti, come finalità lo sviluppo delle potenzialità della persona in situazione di handicap:

• nell’apprendimento• nella comunicazione • nelle relazioni • nella socializzazione • nell’autonomia

così come sanciscono gli art. 12 e 13 della legge-quadro n.104, 5 febbraio 1992.L’art. 12/comma 2 recita:”E’ garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata nelle sezioni della scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie”. Al comma 4 aggiunge: ”l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”.L’art. 13, inoltre, afferma che l’integrazione scolastica debba avvenire attraverso:

• la dotazione di attrezzature tecniche e di sussidi didattici nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico, anche mediante convenzioni con centri specializzati, aventi funzione di consulenza pedagogica, di produzione e adattamento di specifico materiale didattico;

• la programmazione di interventi adeguati sia al bisogno delle persona sia alla peculiarità del piano di studio individuale.

Il comma 5 dell’art.12 identifica le azioni fondamentali che favoriscono l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap:

• la definizione di una diagnosi funzionale• la predisposizione di un P.D.F.• la formulazione di un PEI• le occasioni di verifica degli interventi realizzati e di aggiornamento della documentazione.

Si evidenzia la necessità di una rilevazione precisa della situazione di partenza da effettuare tramite l’osservazione sistematica delle abilità e delle potenzialità, oltre che dei deficit, e la somministrazione di prove oggettive opportunamente scelte nell’ambito del gruppo di lavoro. Valido supporto in questa valutazione diagnostica è il contributo dato dalle docenti della scuola primaria di provenienza. Si sottolinea l’importanza, in questa fase iniziale, anche dei genitori che contribuiscono a delineare un quadro più ampio e approfondito dell’alunno a vari livelli.Tutte le informazioni acquisite servono ai docenti curricolari e ai docenti specializzati per definire, sulla base del Profilo Dinamico Funzionale, il Piano Educativo Individualizzato insieme a genitori e operatori sociosanitari individuando obiettivi, metodologie, attività, strategie da adottare nel rispetto delle specificità individuali, nonché criteri e modalità di verifica e valutazione.Il Consiglio di classe, dopo aver fissato gli obiettivi educativi e didattici della classe, esamina la situazione specifica degli alunni diversamente abili al fine di elaborare un percorso individualizzato. Se il

9

divario fra le capacità possedute dall’alunno e quelle individuate dal curricolo di classe è basso, il consiglio elabora un percorso individualizzato che ricalca gli obiettivi educativi e didattici della classe utilizzando, però, contenuti semplificati e/o ridotti e strategie metodologiche adeguate al caso. Se il divario risulta, invece, piuttosto ampio, il Consiglio elabora un percorso individualizzato finalizzato al conseguimento di obiettivi “essenziali” e al passaggio graduale da conoscenze e abilità elementari a competenze sempre più complesse.Affinché il P.E.I. possa qualificarsi come reale strumento di integrazione sarà opportuno, però, oltre che selezionare obiettivi educativi e didattici ad hoc, anche adottare metodologie idonee ai casi specifici.Si ricorrerà sempre all’uso di schede, immagini, conversazioni guidate, verbalizzazioni, esercizi strutturati, tracce guida, da cui l’alunno dovrà essere in grado di trarre i concetti fondamentali e si ricondurrà tutto l’insegnamento a numerosi esempi concreti riferibili al vissuto dell’alunno. L’approccio sarà a spirale, riprendendo e accrescendo il “noto”; comporterà una parcellizzazione dei compiti al fine di agevolare l’apprendimento; prediligerà un percorso eseguito per unità di apprendimento per favorire una maggiore incisività dell’intervento educativo e didattico. Fra le varie strategie, si ritiene opportuno privilegiare: 1) il modelling, i cui punti di forza sono la concretezza e la progressiva autonomia: l’apprendista apprende in un contesto concreto imitando il maestro più esperto; progressivamente il maestro lascia più spazio all’apprendista, via via che quest’ultimo acquista maggiore esperienza ed autonomia (fading); 2) il tutoring e drill&practice, che punta all’individualizzazione e al padroneggiamento gradualizzato: il tutor rende possibile l’emergere della “zona di sviluppo prossimale”, area di funzionamento psicologico a cui l’alunno può pervenire solo con l’aiuto di una persona esperta, con la quale si sia determinata una forma di interazione capace di attivare le funzioni che non operano ancora in modo autonomo; il soggetto che aiuta può essere anche un compagno un po’ più esperto (peer tutoring) o un software informatico per l’istruzione programmata, 3) il cooperative learning che presuppone l’integrazione delle risorse individuali e la promozione di abilità sociali. Periodicamente, saranno predisposte prove di verifica allo scopo di accertare i livelli conseguiti relativamente agli obiettivi prefissati nel P.E.I. (colloqui facilitati da semplici domande prefissate che agevolino l’esposizione e semplici prove strutturate e non). Le verifiche saranno collegate a quelle della Classe per incontrare il bisogno dell’alunno di sentirsi del tutto uguale agli altri pur nella propria diversità. Laddove però richiedano tempi di apprendimento più lunghi, saranno svolte in altra data e concordate con i docenti curricolari, tenendo conto dei tempi e modi di apprendimento dell’alunno. Nella valutazione si terrà conto dei livelli di partenza, dei ritmi di apprendimento, dell’osservazione sistematica del comportamento, degli obiettivi fissati dal Consiglio di Classe nel P.E.I. e dei risultati delle prove di verifica.L’art. 9 del Regolamento sulla valutazione (dpr 122/2009) afferma che la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato ed è espressa con voto in decimi.L’art. 16, comma 1 della L.104/92 recita: ”Nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è indicato, sulla base del Piano Educativo Individualizzato, per quali discipline sono stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline”.Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al PEI a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Le prove d’esame conclusive del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. A tal proposito la Circolare n.28 Prot. 2613 Roma, 15 marzo 2007 contiene le seguenti indicazioni:

10

1) Alunni con disturbo specifico di apprendimentoPer quanto riguarda gli alunni con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento che, comunque, dovranno sostenere tutte le prove scritte, si raccomanda l’impiego di misure dispensative e strumenti compensativi anche in sede di esame, come indicato nelle nota ministeriale prot. 4099 del 5 ottobre 2004, richiamata dalla nota prot. 26/a del 4 gennaio 2005 e dalla legge 170 dell’ 8 ottobre 2010.2) Alunni diversamente abiliI docenti preposti al sostegno degli alunni diversamente abili fanno parte del consiglio di classe e partecipano a pieno titolo alle operazioni connesse alla predisposizione e correzione delle prove e alla formulazione del giudizio globale. Gli alunni possono svolgere una o più prove differenziate, in linea con gli interventi educativo - didattici attuati sulla base del PEI, secondo le previsioni contenute nell’art.318 del Testo Unico (d. lvo n. 297/1994).Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e la frequenza di classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l’accesso a percorsi integrati di istruzione e formazione.3) Alunni con cittadinanza non italianaPur nella inderogabilità della effettuazione di tutte le prove scritte previste per l’esame di Stato e del colloquio pluridisciplinare, le Commissioni vorranno considerare la particolare situazione degli alunni stranieri e procedere ad una opportuna valutazione dei livelli di apprendimento conseguiti che tenga conto anche delle potenzialità formative e della complessiva maturazione raggiunta.Infine, considerato che i momenti più difficili per l’alunno sono quelli di passaggio da un ordine di scuola all’altro, sarà valorizzata, per continuità, la collaborazione tra i docenti delle diverse sezioni al fine di:

- confrontare metodologie didattiche

- conoscere il livello di apprendimento conseguito dai singoli alunni, il loro grado di maturazione globale, le capacità relazionali, la motivazione all’apprendimento.

Il processo di orientamento degli alunni disabili è finalizzato alla individuazione ed alla progressiva costruzione del Progetto di vita della persona in situazione di handicap. Si basa, pertanto, su ipotesi formulate sulla scorta delle rilevazioni e delle osservazioni effettuate durante il percorso formativo nell’ambito scolastico e negli altri contesti di socializzazione e di eventuale riabilitazione dell’alunno.Le ipotesi sono formulate congiuntamente dalla famiglia, dal servizio scolastico, istituzionalmente orientativo, dagli operatori dei servizi sociali e sanitari che seguono l’alunno; se possibile, l’orientamento è sempre da intendersi come autorientamento e quindi come promozione della consapevole azione di scelta da parte del soggetto.

4. RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA – TERRITORIOa. Rapporti scuola – famigliaAl fine di creare un’alleanza educativa con i genitori, il nostro Istituto consoliderà la collaborazione tra scuola e famiglia attraverso:

- assemblee per la sottoscrizione del “Patto educativo” con i genitori degli alunni delle classi prime di scuola Secondaria di 1° grado e del “Patto formativo” con i genitori di tutte le classi della Scuola Primaria;

- incontri di intersezione e di classe con i rappresentanti dei genitori;

- incontri collegiali con i genitori;

- istituzione dell’ora di ricevimento mensile da parte dei docenti di Scuola Secondaria di I grado;

- incontri per l’orientamento (per la Scuola Secondaria di1° grado);

- sportello d’informazione e di consulenza destinato agli alunni, ai docenti e ai genitori della Scuola Secondaria di primo grado finalizzato al miglioramento della qualità della vita nella scuola: soluzione di problemi personali, soluzione di problemi di gruppo classe, prevenzione di comportamenti a

11

rischio, sostegno su tematiche quali l’educazione all’affettività e alla sessualità, l’educazione alla salute, la gestione delle emozioni;

- incontri di informazione/formazione per i genitori

- assemblee utili al confronto per eventuali problematiche emergenti.

- trasmissione delle informazioni ai genitori tramite le circolari interne del Dirigente Scolastico avvisi/inviti individuali e pubblicazione sul sito istituzionale;

In particolare per la Scuola Secondaria di I grado, ai sensi del D.P.R. n. 235 del 21/11/2007, è stato adeguato il Regolamento d’Istituto in materia di disciplina e predisposto il seguente Patto educativo di Corresponsabilità.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (ART. 3 DPR 235/2007)

I docenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni, rigorosi negli adempimenti previsti dalla scuola Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo (1) Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze Realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano

dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche Comunicare con chiarezza a studenti e genitori i risultati delle verifiche

(1) Articolo 2048 del Codice Civile – “culpa in vigilando”I genitori si impegnano a:

Impartire una educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti (2) Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa Tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il diario personale e il libretto delle comunicazioni scuola – famiglia

Garantire la regolarità della frequenza Rispettare l’orario d’ingresso e di uscita (sono consentite max 4 uscite anticipate a quadrimestre)

Controllare le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti Partecipare alle riunioni previste: assemblee, consigli, colloqui Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali

(2) Articolo 2048 del Codice Civile – “culpa in educando”Gli studenti si impegnano a:

• Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità• Non usare mai in classe il cellulare• Indossare un abbigliamento consono all’ambiente scolastico• Non usare un linguaggio offensivo• Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente• Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente• Rispettare: le persone, le leggi, le regole, le consegne, gli impegni, le strutture, gli orari• Partecipare al lavoro scolastico• Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa

Il Dirigente ScolasticoI docenti:

Gli alunni I genitori

A partire dallo scorso anno scolastico, inoltre, gli insegnanti di Scuola Primaria hanno ritenuto opportuno formulare il seguente patto formativo:

PATTO FORMATIVO

12

La formazione culturale e civica degli alunni è un processo complesso che richiede la condivisione delle finalità educative che si intendono perseguire e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, ciascuno secondo i propri ruoli.Per questi motivi la scuola, con l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con le famiglie, ha elaborato il seguente patto formativo, con il quale:

I docenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni, rigorosi negli adempimenti previsti dalla scuola Essere attenti alla sorveglianza degli alunni in classe e nell’intervallo Promuovere rapporti interpersonali positivi tra alunni e insegnanti fondati sul dialogo e il rispetto, stabilendo regole

certe e condivise Garantire un servizio didattico di qualità in un ambiente sereno e sicuro, favorendo il processo di formazione di

ciascun allievo Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze Realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano

dell’Offerta Formativa Informare le famiglie sull’offerta formativa (programmazione educativa, progetti aggiuntivi, visite guidate….) Impostare un dialogo costruttivo con i genitori, instaurando rapporti corretti nel rispetto dei ruoli Esplicitare i criteri per la valutazione Mantenere un costante rapporto con le famiglie per informarle in merito all’apprendimento e al comportamento dei

propri figli

I genitori si impegnano a:• Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa• Assicurare una puntuale e regolare frequenza dei figli• Incoraggiare e sostenere gli sforzi ed il lavoro scolastico dei figli chiedendo un impegno continuo e proficuo• Rendere autonomo l’alunno nella gestione delle attività e del materiale scolastico • Comunicare alla Scuola eventuali problematiche che potrebbero derivare da situazioni di disagio familiare e/o scolastico• Prendere visione periodicamente della produzione scolastica e delle comunicazioni scuola/famiglia• Partecipare alle riunioni previste: assemblee, consigli, colloqui• Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali• Educare al rispetto dell’identità individuale, delle diversità, in particolare quelle etniche, linguistiche,culturali e religiose.

L’alunno si impegna a:• Essere puntuale alle lezioni e frequentarle con regolarità• Mantenere in ogni momento della vita scolastica un comportamento educato e corretto verso il Dirigente Scolastico, i

docenti e i collaboratori scolastici• Rispettare le norme che regolano la convivenza scolastica • Partecipare con la dovuta attenzione alle lezioni• Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa• Avere attenzione e rispetto nell’uso degli spazi, delle strutture, degli arredi, dei sussidi, nonché del materiale altrui e

proprio;• Accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé

I docenti di classe Il genitore Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Luciana Cicoria

________________________

b. Rapporti con il territorio e attività integrative in orario curricolareLa scuola deve promuovere sinergie con le agenzie educative e le associazioni culturali presenti sul territorio per adeguare la propria offerta formativa ai reali bisogni di educazione, istruzione e orientamento dei propri utenti.A tal fine l’Istituto ha promosso scambi e stipulato convenzioni con Enti, Associazioni e Cooperative. È stato elaborato un Regolamento per la concessione in uso dei locali scolastici e un Regolamento mensa; è

13

stata sottoscritta una convenzione con la ASL BA/5 per l’attivazione del CIC, sono stati concessi alcuni locali scolastici ad associazioni sportive (G. S. Atletico, A.S.D.,) all’Associazione Musicale APULA FLAVA e all’Università della Terza EtàÈ stata consolidata la collaborazione con l’associazione locale “Quattromiglia” di Legambiente per la promozione di percorsi formativi di educazione ambientale.

5. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO“I docenti del terzo anno della Scuola dell’Infanzia e i docenti delle prime classi della Scuola Primaria, nonché i docenti delle classi quinte della Scuola Primaria e i docenti delle prime classi della Secondaria di I grado, al fine di assicurare continuità tra i tre ordini di scuola concordano le seguenti azioni:Accoglienza: -realizzare all’inizio dell’anno scolastico attività finalizzate a facilitare l’ingresso in un nuovo ordine: presentazione del nuovo edificio, dei nuovi docenti e dei nuovi compagni; animazione e giochi nelle classi prime della sezione primaria,

- visite all’edificio della sezione secondaria da parte delle classi quinte della primaria che potranno anche partecipare ad alcune attività promosse nell’ultimo mese dell’anno scolastico nelle classi prime della scuola secondaria.

Esperienze comuni:

- realizzare progetti di Istituto finalizzate allo sviluppo della cittadinanza attiva e alla creazione del senso di appartenenza alla comunità scolastica.

Orientamento:

- Favorire la ricerca della propria identità e la realistica consapevolezza delle proprie inclinazioni e potenzialità, nonché dei propri limiti, non prescindendo da una corretta interazione con la realtà;

- conoscere il mondo del lavoro e le opportunità del territorio;

- pianificare le proprie attività scolastiche ed extra scolastiche;

- mettere in relazione attitudini e desideri da una parte, abilità acquisite e abitudini di lavoro dall’altra;

- analizzare i percorsi scolastici e professionali possibili nel territorio;

- compiere una scelta motivata del proprio percorso formativo

- somministrare questionari e test autovalutativi;

- creare un raccordo con le scuole secondarie di II grado. Promozione del successo scolastico:

- riconoscere e valorizzare le attitudini personali (anche attraverso attività di laboratorio) per rafforzare l’autostima e la motivazione all’apprendimento;

- trovare strategie adeguate per il recupero, il consolidamento, il potenziamento delle abilità fondamentali;

- organizzare l’orario scolastico in modo da destinare le possibili contemporaneità anche all’individualizzazione dell’insegnamento.

SCUOLA DELL’INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA: PROSEGUIAMO INSIEME

FinalitàGarantire nel pieno rispetto della vigente normativa, la continuità del processo educativo fra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, attraverso un percorso di condivisione di esperienze, sogni ed emozioni, mirato a stimolare nei bambini la fiducia nel futuro e nella possibilità di realizzazione dei propri desideri

14

Obiettivi• Consentire ai bambini un approccio alla Scuola Primaria che li faccia sentire parte attiva della comunità scolastica• Cogliere alcune caratteristiche del nuovo ambiente scolastico• Progettare e realizzare lavori di gruppo in un clima di reciproca collaborazione• Sviluppare fiducia nelle proprie capacità

MetodologiePer consentire lo svolgimento di attività di gruppo con i coetanei l’approccio sarà prevalentemente ludico

Destinatari e classi coinvolteIl progetto vede interessati i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e i bambini delle attuali classi prime

Monitoraggio e valutazioneConfronto fra le insegnanti al termine dell’esperienza Relazione da parte della commissione continuità

Divulgazione e materiali prodotti• Raccolta degli elaborati grafici dei bambini• Materiale fotografico

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

PREMESSA

«L’orientamento costituisce parte integrante dei curricoli di studio e del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell’infanzia, valorizzando il ruolo della didattica orientativa e della continuità educativa» (artt.1 e 2 Direttiva n. 487 del 6 agosto 1997). Gli interventi di orientamento favoriscono l’affermarsi dell’identità e dell’autonomia, condizioni indispensabili per operare delle scelte consapevoli in un mondo complesso, dai continui cambiamenti. L’orientamento, pertanto, inteso come processo continuato, farà scoprire al ragazzo la propria identità, svilupperà la sua potenzialità e lo renderà capace di prendere decisioni autonome e responsabili, favorendo il suo inserimento in una società in continua trasformazione. In questa direzione vanno tutte quelle azioni che mirano allo sviluppo della conoscenza di sé, dell’ambiente in cui si vive, dei cambiamenti culturali, socio-economici, delle offerte formative. Le attività di orientamento sono integrate con gli interventi mirati a prevenire la dispersione scolastica e a favorire il successo scolastico.

FINALITA’Guidare l’alunno all’acquisizione di metodi, abilità e conoscenze in vista di una scelta ragionata del proprio futuro scolastico e professionale, attraverso la conoscenza di sé stesso, delle proprie capacità, delle proprie attitudini e dell’ambiente nel quale è inserito.

OBIETTIVIClasse primaObiettivi formativi• Aiutare l’alunno ad inserirsi positivamente nella nuova realtà scolastica.• Educare e motivare l’alunno all’adempimento dei propri doveri scolastici.Obiettivi specifici

15

• Conoscere se stessi e la propria scuola• Conoscere i ruoli professionali presenti nella scuola e nella propria famiglia.• Conoscere diritti e doveri dell’alunno all’interno della comunità scolastica.• Rispettare tempi e consegne nella produzione di lavori.Classe secondaObiettivi formativi• Aiutare l’alunno a maturare progressivamente la conoscenza delle proprie attitudini e del proprio

mondo interiore.• Aiutare il ragazzo a prendere gradualmente coscienza delle sue preferenze in rapporto alle proprie

attitudini.• Indurre l’alunno a scoprire l’utilità dell’apprendimento ai fini occupazionali futuri.• Favorire l’acquisizione di una autonomia operativa nelle varie discipline.Obiettivi specifici• Riconoscere le proprie emozioni, i propri sentimenti, le proprie paure.• Conoscere i mestieri e le professioni di ieri e di oggi nel nostro territorio.• Conoscere i contenuti e i procedimenti operativi delle diverse discipline.• Raggiungere l’autonomia nell’organizzazione delle proprie attività scolastiche.• Individuare una metodologia di studio proficua.Classe terzaObiettivi formativi• Guidare l’alunno nella valutazione delle abilità acquisite, nella individuazione delle proprie

attitudini e dei propri sogni, e nell’analisi delle reali possibilità a propria disposizione.• Aiutare il ragazzo a delineare un progetto di scelta formativa che sia motivante e motivato.• Sostenere l’alunno nel momento decisionale della scelta.Obiettivi specifici• Acquisire la capacità di autovalutarsi.• Individuare i punti di forza della propria personalità.• Pianificare le proprie attività scolastiche ed extrascolastiche. • Analizzare i percorsi scolastici e professionali presenti nel territorio.• Conoscere il sistema scolastico italiano e le nuove riforme che lo hanno interessato negli ultimi

anni. • Approfondire la conoscenza della situazione attuale del mondo del lavoro.

LINEE STRATEGICHE E METODOLOGICHE Attività formazione disciplinari - Lettura e commento in classe di materiale di informazione - Incontri con operatori esterni, coinvolgendo le istituzioni presenti sul territorio - Colloqui strutturati con studenti delle Scuole Secondarie Superiori - Stages di studio presso gli Istituti Superiori – Incontri informativi/formativi riguardanti Greco, Latino, Matematica e Scienze, Spagnolo e Tedesco presso l’IISS “ Majorana Laterza”- Discussioni, confronti, anche con docenti di scuole medie superiori e con esperti sul mondo del lavoro - Visita di ambienti di lavoro - Compilazione di questionari di autoconoscenza, di rilevazione degli interessi, delle aspirazioni e delle attitudini.

SPORTELLO INFORMATIVO

Nel periodo Dicembre 2013– Gennaio 2014 presso l’auditorium e le aule della Scuola Secondaria di I grado in via Enrico Dalfino , si prevedono incontri in orario antimeridiano con i dirigenti, i docenti e gli studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado per ricevere informazioni e consigli utili per una scelta attenta e consapevole del percorso formativo successivo al triennio della scuola media.

6.VALUTAZIONE

16

La valutazione nella scuola di base costituisce un aspetto fondamentale dell’azione didattica in quanto svolge le seguenti funzioni:

- regolativa, finalizzata alla valutazione e regolazione del processo di insegnamento-apprendimento e della programmazione didattica;

- formativa, in quanto favorisce nell’alunno la consapevolezza dei risultati conseguiti e da conseguire, delle proprie potenzialità e delle proprie carenze, stimolando il miglioramento dei livelli di conoscenza e il successo formativo, in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente definito nella “Strategia di Lisbona” e adottato dal Consiglio Europeo.

I principi gli obiettivi, i contenuti e gli strumenti della valutazione nelle scuole del I ciclo d’istruzione, sono regolati dalle seguenti disposizioni ministeriali:

- Decreto Legislativo del 19 febbraio 2004 n. 59 e successiva Circolare Ministeriale n. 85 del 3 dicembre 2004;

- Decreto Legge del 1 settembre 2008 n. 137 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169;

- Decreto Legge del 22 giugno 2009, n. 122, regolamento che coordina le norme vigenti per la valutazione degli alunni.

Tali norme stabiliscono che oggetto della valutazione periodica annuale sono:

• gli apprendimenti, considerati come i livelli raggiunti dagli allievi nelle abilità /conoscenze;

• il comportamento dell’alunno, considerato in ordine al grado di interesse e alle modalità di partecipazione alla vita della classe, all’impegno e alla capacità di relazione con gli altri.

Nella Scuola Primaria la valutazione nelle singole discipline è espressa in voti numerici; l’insegnamento della religione cattolica e il comportamento sono valutati attraverso un giudizio sintetico. Nella Scuola Secondaria di primo grado gli studenti sono valutati con voti numerici. L’apprendimento della religione cattolica è valutato attraverso un giudizio sintetico.Per essere ammessi all’anno successivo e all’esame di Stato è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale ( salvo deroghe deliberate dal Collegio dei docenti) e la sufficienza in tutte le discipline e nel comportamento.L’attestazione dei traguardi intermedi e finali raggiunti negli apprendimenti e nel comportamento è affidata a documenti di valutazione, elaborati sulla base di un modello nazionale definito dal Ministero. Al termine della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria sono certificati i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno nelle discipline; tale certificazione ha la finalità di sostenere i processi di apprendimento e l’orientamento scolastico.Alla luce dei riferimenti normativi sopra citati, la valutazione viene articolata in valutazione interna e valutazione esterna.

VALUTAZIONE INTERNA

Valutazione degli apprendimenti degli alunni che si articola in:

- valutazione d’ingresso (iniziale), finalizzata all’ acquisizione di informazioni circa le conoscenze pregresse;

- valutazione in itinere (intermedia), che ha la finalità di acquisire informazioni sui risultati conseguiti dall’allievo e sulle difficoltà incontrate nel corso dell’apprendimento; si inserisce in un processo flessibile e dinamico, in quanto gli esiti di tale rilevazione esercitano un’importante azione di ritorno (feedback), consentendo la regolazione della programmazione didattica;

17

- valutazione finale (sommativa) che, al termine dell’attività di formazione, ha lo scopo di accertare il livello di conseguimento degli obiettivi finali.

Le procedure e gli strumenti di valutazione utilizzati sono:

- prove strutturate: domande con risposta a scelta multipla, brani da completare, corrispondenze, affermazioni vero-falso…;

- prove semi-strutturate: questionari a risposta libera, saggi brevi, relazioni su traccia, riassunti, problemi…;

- prove aperte: testi, interrogazioni, relazioni libere…:

Al fine di assicurare una valutazione il più possibile omogenea e oggettiva, il Collegio dei docenti ha adottato i seguenti criteri comuni per la rilevazione degli apprendimenti disciplinari.

18

SCUOLA PRIMARIA

Valutazione espressa

in decimiLIVELLO DI APPRENDIMENTO

10

L’alunno possiede conoscenze complete, ampie e approfondite e sa rielaborarle in modo personale. Utilizza con sicurezza, in modo corretto e preciso, abilità e conoscenze, in situazioni diverse e complesse.Organizza in modo autonomo e sicuro consegne e compiti affidati, utilizzando metodologie adeguate ed elaborando percorsi personalizzati.

9L’alunno possiede conoscenze complete, approfondite e ben articolate.Utilizza in modo efficace e preciso abilità e conoscenze in situazioni diverse.Esegue con autonomia e sicurezza consegne e compiti assegnati.

8L’alunno possiede conoscenze complete, ben interiorizzate.Utilizza in modo corretto e preciso abilità e conoscenze in situazioni analoghe.Esegue con autonomia e impegno consegne e compiti assegnati.

7L’alunno possiede conoscenze complete e corrette.Utilizza in modo abbastanza corretto abilità e conoscenze in situazioni analoghe.Esegue con adeguata autonomia consegne e compiti assegnati.

6L’alunno possiede conoscenze essenziali.Utilizza con sufficiente autonomia abilità e conoscenze in situazioni semplici e ricorrenti, mentre va guidato nei compiti più complessi.

5L’alunno possiede conoscenze essenziali, non del tutto organizzate.Utilizza in modo incompleto e impreciso abilità e conoscenze, anche in contesti semplici .Esegue compiti e consegne in modo superficiale o discontinuo e con scarsa autonomia.

4 L’alunno possiede conoscenze parziali e superficiali.Applica in modo frammentario e con numerosi errori le abilità e le conoscenze di base.Non possiede autonomia operativa.

1-3 Non possiede conoscenze e abilità di base della disciplina.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

GIUDIZIO LIVELLONon sufficiente Assume atteggiamenti particolarmente gravi verso le persone presenti nella scuola e/o di

disturbo, che non consentono il normale svolgimento delle attività scolasticheSufficiente -Rispetta poco le regole scolastiche

-Spesso non rispetta l’orario scolastico; si assenta senza giustificazione-È poco educato e rispettoso verso i compagni, le insegnanti e gli operatori scolastici-È poco costante nell’impegno scolastico

Buono -Qualche volta non rispetta le regole scolastiche-Qualche volta non rispetta l’orario scolastico o si assenta senza giustificazione -Non sempre è corretto nei rapporti con i compagni, le insegnanti e gli operatori scolastici-Non svolge con regolarità gli impegni scolastici

Distinto -Rispetta le regole scolastiche -Solitamente rispetta l’orario scolastico e frequenta con regolarità-È educato con i compagni, le insegnanti e gli operatori scolastici-È costante nell’impegno scolastico

Ottimo -Ha interiorizzato il valore delle regole scolastiche, le rispetta e si impegna per farle rispettare-Rispetta l’orario scolastico e frequenta con assiduità-È educato, rispettoso e collaborativo con i compagni, le insegnanti e gli operatori scolastici-È motivato e autonomo nell’impegno scolastico

19

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Valutazione espressa in decimi

GIUDIZIO CORRISPONDENTE

1-3Del tutto

insufficiente

Assenza delle conoscenze di base che caratterizzano la disciplina e della metodologia specifica.

4Gravemente insufficiente

Gravi carenze conoscitive e metodologiche, applicazione frammentaria e superficiale dei contenuti.Difficoltà nell’analizzare e nel sintetizzare le conoscenze, mancanza di autonomia. Espressione poco corretta.

5Insufficiente

Conoscenze non molto approfondite. Assimilazione parziale, superficiale dei contenuti e/o delle procedure, metodologia disciplinare non corretta.Assenza di autonomia nella rielaborazione delle conoscenze. Linguaggio non sempre appropriato

6Sufficiente

Sufficiente assimilazione dei contenuti e/o delle procedure, permangono carenze nell’organizzazione e nell’applicazione; assenza di errori nell’esecuzione di compiti semplici. Sintesi non precisa, poca autonomia. Terminologia accettabile. Esposizione poco fluente.

7Buono

Sicura assimilazione, comprensione, organizzazione, rielaborazione e applicazione dei contenuti.Autonomia nella sintesi. Esposizione chiara e con terminologia appropriata.

8-9Distinto

Piena assimilazione, comprensione, organizzazione, rielaborazione, applicazione ed approfondimento dei contenuti.Analisi abbastanza approfondite. Sintesi corretta, con valutazioni personali e autonome. Linguaggio autonomo e appropriato.

10Ottimo

Piena assimilazione, comprensione, organizzazione, rielaborazione, applicazione, approfondimento originale dei contenuti.Impegno costante, con un’ottima partecipazione al dialogo educativo. Possiede conoscenze ampie, complete e approfondite. Applicazione corretta delle conoscenze. Analisi e sintesi disinvolte, senza difficoltà di fronte ai problemi complessi. Linguaggio chiaro, corretto, autonomo.

INDICATORI DEL COMPORTAMENTO5 - Presenza di episodi di particolare e oggettiva gravità di comportamento,

definiti dal Decreto Ministeriale6 - Poco partecipe al dialogo educativo

- Poco attento al dialogo didattico- Non sempre rispettoso del regolamento d’istituto. Presenta una o più note per comportamenti gravi e/o reiterati (sanzionate con richiamo scritto e/o sospensione)- Poco costante nell’impegno scolastico

7 - Non sempre partecipe al dialogo educativo- Non sempre attento al dialogo didattico- Non sempre rispettoso del regolamento d’istituto. Presenta una o più note disciplinari (sanzionate con richiamo scritto)- Non sempre costante nell’impegno scolastico

8 - Partecipe al dialogo educativo- Attento al dialogo didattico- Rispettoso del regolamento d’istituto- Costante nell’impegno scolastico

9 - Partecipe attivo al dialogo educativo- Interviene nel dialogo didattico- Rispettoso del regolamento d’istituto- Responsabile nell’impegno scolastico

10 - Propositivo nel dialogo educativo- Trainante nel dialogo didattico- Rispettoso del regolamento d’istituto- Motivato e autonomo nell’impegno scolastico

20

VALUTAZIONE ESTERNA

La rilevazione degli apprendimenti effettuata dall’INVALSI è rivolta a tutti gli alunni delle II e V classi della Scuola Primaria e delle III classi della Scuola Secondaria di I grado e viene realizzata tramite la somministrazione di prove oggettive di italiano e matematica, discipline scelte anche per la loro valenza trasversale.Gli standard delle prove sono definiti a partire dalle Indicazioni per il curricolo del Ministero.Le prove non sostituiscono la valutazione degli insegnanti che tiene conto di tutte le materie e dello sviluppo complessivo di ogni studente; solo nell’esame conclusivo del I ciclo il risultato delle prove INVALSI incide, ma con un peso solo pari a 1/7, sul voto finale.I risultati complessivi delle prove, restituiti in forma privata e anonima, consentono il confronto tra gli esiti della scuola con il resto del sistema; inoltre, dall’analisi dettagliata dei risultati si traggono informazioni utili su aspetti importanti dell’apprendimento, soprattutto sul possesso o meno da parte degli studenti di competenze trasversali, di cui gli insegnanti tengono conto nella stesura della programmazione delle attività.Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:6 maggio 2014: prova di italiano (classi seconde e quinte- Scuola Primaria);7 maggio 2014: prova di matematica (classi seconde e quinte- Scuola Primaria);19 giugno 2014 : prova di italiano e di matematica (classe terza –Scuola Secondaria di primo grado).

Autovalutazione d' IstitutoRiguarda l’efficacia del Piano dell’Offerta Formativa, la qualità dell’insegnamento, il grado di soddisfazione delle famiglie; entro la fine dell’anno scolastico essa viene effettuata attraverso questionari somministrati agli alunni, ai docenti, al personale ATA e a un campione di genitori. I punti di forza e di debolezza emersi ed eventuali proposte di miglioramento sono illustrati dalle docenti titolari di Funzione Strumentale.

21

Parte seconda

PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

PRESIDENZA Via E. Dalfino tel. 0808919021

UFFICI AMMINISTRATIVI Via E. Dalfino tel. 0808917208

Scuola dell’infanzia “DE CURTIS” Via A. De Curtis tel. 080 8918311Situata nella zona sud del paese, è costituita da quattro sezioni (delle quali una “primavera” con annesso ingresso), un salone, uno spogliatoio, quattro ripostigli di cui uno fornito di porta blindata e di grata alla finestra, tre servizi igienici per i bambini e uno per gli adulti, una cucina, un refettorio, una sala medica, un patio e un ampio giardino alberato.

Scuola dell’infanzia “VIALE DELLA REPUBBLICA” V.le della Repubblica tel. 0808910100Situata nella zona nord del paese, dispone di tre sezioni, un salone, uno spogliatoio, quattro ripostigli, di cui due dotati di porta blindata, due stanze utilizzate per le attività di piccolo gruppo, tre servizi igienici per i bambini e uno per gli adulti, una cucina, un refettorio, un patio e un ampio giardino.

Scuola primaria “ LUIGI NITTI” Viale della Repubblica tel. 0808917223Dispone di 11 aule, situate su due piani. Dall’anno scolastico 2010-2011, a causa della riduzione del numero degli alunni, 4 classi della scuola primaria sono ubicate al primo piano che è provvisto di 2 servizi igienici per gli alunni e uno per gli operatori scolastici. La scuola presenta un ampio spazio esterno per attività di vario genere, con alcune zone alberate.

Scuola primaria “ GIUSEPPE VERDI” Viale della Repubblica tel. 0808917206Dispone di 14 aule, situate su due piani, un’aula multimediale, un laboratorio scientifico, una palestra con spogliatoi, vano tecnico con fotocopiatore, sala medica, 4 servizi igienici su ciascun piano per gli alunni, 4 per gli operatori scolastici, un ampio giardino che circonda l’edificio.

Scuola Secondaria di primo grado “D. ALIGHIERI” Via E. Dalfino tel. 080 8917208Dispone dei seguenti ambienti distribuiti su due piani: un ufficio di presidenza, tre uffici di segreteria, una sala professori, adibita anche a biblioteca, un auditorium, una palestra con spogliatoi e bagno, dodici aule di cui due adibite a sala - mensa, un laboratorio scientifico, una sala multimediale, un ambiente adibito ad archivio, uno a deposito di materiale didattico, un ambiente adibito a deposito di materiale per le pulizie, servizi igienici su ciascun piano per gli alunni, per i diversamente abili, per il personale.L’edificio è circondato da ampi spazi con zone verdi, in parte utilizzati dagli alunni a scopo didattico (“giardino dei semplici” e “orto didattico”). Al piano interrato sono infine collocati i vani tecnici.

Orario di funzionamentoNella Scuola dell’Infanzia sono previste 40 ore settimanali (dal lunedì al venerdì).Nella sezione Primavera sono previste 25 ore settimanali (dal lunedì al venerdì).Nella Scuola Primaria l’orario è di 30 ore settimanali.Nella Scuola Secondaria di I grado sono previste 30 ore settimanali per 4 classi e 36 ore con servizio mensa per 4 classi.

22

FUNZIONI STRUMENTALI1. Ins. Liotino Vita Carmina : Gestione POF2. Ins. Magistro Assunta: Progettazione e coordinamento attività curricolare ed extracurricolare della

Scuola Primari3. Ins. Laera Maria: Interventi e servizi per gli studenti della Scuola Primaria4. Prof.ssa Tricase Caterina: Progettazione e coordinamento dell’attività curricolare ed extracurricolare

della Scuola Secondaria di I grado5. Prof.ssa Netti Carmela: Interventi e servizi per gli studenti della Scuola Secondaria di I grado.

COMITATO VALUTAZIONE DOCENTIMembri effettivi:. Ins. Fucci Domenica Prof.ssa Moschetti GiovannaMembri supplenti: Ins. Mancini Antonella.

SEGRETARI DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE SCUOLA PRIMARIAIns. CAPECE ROSA- classi prime, Ins. CICI GIOVANNA - classi seconde, Ins. CICI MARINA- classi terze, Ins. SPINELLI ROSA - classi quarte, Ins. DELL’AERA MARIA- classi quinte.

SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

23

Prof.ssa SUSCA CARMELA 1A – Prof.ssa MOLIGNANI ANGELA 2A – Prof.ssa LORUSSO MICHELE 3A – Prof.ssa ROCCHI MARIORITA 1B - Prof.ssa TRICASE CATERINA 3B – Prof.ssa DI BELLO DOMENICA 1C – Prof.ssa SPINELLI LUCIA 2C – Prof.ssa SAVINO ANTONIA 3C.INCARICHI e REFERENZEResponsabile laboratorio scientifico Scuola Primaria: Ins. Spinelli Rosa

Responsabile laboratorio scientifico Scuola Sec:Prof.ssa Pastore Dorotea

Responsabile dei sussidi di Scuola dell’Infanzia: Ins. Cofone Bombina (plesso via Repubblica); Ins. Savino Nilda (plesso via De Curtis)

Responsabili laboratori multimediali:Prof.ssa Cicoria Franca (Sc. Secondaria), Prof.ssa Netti Carmela (Sc. Secondaria); Ins. Pasciolla Beatrice (Sc. Primaria)

Responsabile laboratorio musicale: prof.ssa Susca Maria Carmela

Responsabile Gruppo H: Prof.ssa Tricase Caterina

Responsabile DSA: Prof.ssa Mancini Maddalena

Referenti orario: Prof.ssa Cicoria Franca, Ins. Magistro Assunta, Ins. Pasciolla Beatrice

Referenti per la sicurezza: Ins. Leo Lucia, Ins. Fucci Domenica, Ins. Cici Marina, Ins. Grassi Giovanna, Ins. Marinelli Pasqua, Ins. Nilda Savino.

Commissione permanente per il Curricolo: Prof.ssa Pagliara Mercede, Prof.ssa Pastore Dorotea, Ins. Giorgio Lorita, Ins. Savino Antonia, Ins. Nilda Savino.

Gruppo di lavoro per l'inclusione (BES): Ins. Magistro Assunta, Prof.ssa Netti Carmela, Ins. Laera Maria, Ins. Martina Crescenza, Ins. Cici Marina, Ins. Capece Rosa, Ins. Giorgio Lorita, Ins. Mancini Antonella, Prof.ssa Tricase Caterina.

COLLEGIO DEI DOCENTI

SEZIONESCUOLA INFANZIA

SEZIONESCUOLA PRIMARIA

SEZIONESCUOLA SECONDARIA I GRADO

1. Arcamone Valentina 2. Cascella Giovanna3. Cofone Bombina4. Colapinto Anna5. Grassi Giovanna Palma 6. Leo Lucia Pasquale7. Liotino Vita Carmina8. Marinelli Anna9. Mastronardi Giuseppina10. Martina Crescenza

1. Capece Rosa2. Cici Giovanna3. Cici Marina4. De Grisantis Rosa5. Dell’Aera Maria6. Fucci Domenica7. Giorgio Lorita8. Laera Maria9. Magistro Assunta10. Mancini Maria Antonella11. Marinelli Pasqua12. Pasciolla Beatrice13. Santolla Camilla

Arrivo SilvanaBattista AngelaCicoria FrancaDe Bellis AntonellaDi Bello Domenica AntoniaLorusso MicheleMancini MaddalenaMarazia Giovanna MariaMilillo Angela LuciaMolignani AngelaMoschetti GiovannaNetti CarmelaPagliara MarcedePansini ElviraPastore DoroteaRocchi MarioritaSavino AntoniaSpinelli Lucia

24

11. Melchiorre Immacolata12. Rubino Antonietta13. Savino Nilda Maria

14. Savino Antonia15. Scardi Cinzia16. Spinelli Rosa 17. Sportelli Lucia

Susca Maria CarmelaTribuzio CarlaTricase Caterina

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Spinelli Vito presidenteCaputo Teresa genitoreChimenti Francesco genitoreFortunato Maria Antonietta genitoreLatino Romina Patrizia genitoreLiotino Nicola genitoreSimone Marinella genitoreVerni Giuseppe genitoreCascella Giovanna docente scuola dell’InfanziaCicoria Franca docente scuola Secondaria di 1° gradoCici Marina docente scuola PrimariaCofone Bombina docente scuola dell’InfanziaMarinelli Pasqua docente scuola PrimariaMoschetti Giovanna docente scuola Secondaria di 1° gradoSpinelli Rosa docente scuola PrimariaTricase Caterina docente scuola dell’InfanziaMicucci Laura collaboratrice scolasticaVerna Antonia collaboratrice scolastica

GIUNTA ESECUTIVA:Presidente:Dirigente Scolastico dott.ssa LUCIANA CICORIA, Giuseppe Papagna (Direttore S.G.A.), Caputo Teresa e Liotino Nicola (genitori), Cicoria Franca (docente), Micucci Laura (A.T.A.).

COMPONENTE GENITORI NEI CONSIGLI D’INTERSEZIONEPlesso “Viale della Repubblica”Sez.A Giugno Silvia, Sez.B Borrelli Isabella, Sez.C Gallo MariaPlesso “Viale de Curtis”Sez.A Simone Paola, Sez.B Salatino Angela, Sez.C Pedone Monica

COMPONENTE GENITORI NEI CONSIGLI D’INTERCLASSE 1^A Monaco Maria Domenica, 1^B Fortunato Maria Antonietta;2^A Borrelli Isabella, 2^B, Santoiemma Rosa Margherita, 2^C Pastore Maria Maddalena;3^A Simone Marinella, 3^B Fasanelli Anna; 4^A Martellotta Maria, 4^B Netti Anna Maria;5^A Liotino Paola, 5^B Bellomo Grazia, 5^C D’Attoma Camilla Danila

COMPONENTE GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE

Classe Genitore eletto Classe Genitore eletto Classe Genitore eletto1^ A Martellotta Donatella

Manca CristinaTritto Isabella

Fortunato Angela

2^ A Loconte RosaSpinelli Angelica

3^ A Spinelli LuciaDaddato Lucia Natalia

Maselli Rosanna

1^ B Ippolito Rosa 3^ B Busto Maria Domenica

25

Marinelli Grazia Busto StefanoMartellotta Maria

1^ C Massaro MichelaResta Antonia

Liotino Vito LorenzoDe Mola Daniela

2^ C Castellano GiuseppaMorgese Giovanna

Resta Pietro

3^ C Vicenti AngeloMallardi Maria

Morgese AngelaSportelli Giovanni

1.ORGANIZZAZIONE UFFICI DI SEGRETERIA

Il personale di segreteria è in servizio tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 14.00 e dalle ore 9.00 alle ore 15.00; il martedì anche nel pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. L’apertura al pubblico è prevista tutti i giorni, dalle ore 11.00 alle ore 12.30 e il martedì dalle ore 16,00 alle ore 17,30.

2.ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

a) Formazione e composizione delle sezioni

Nella Scuola dell’Infanzia di Viale della Repubblica funzionano tre sezioni e sono iscritti 78 alunni di cui 28 di tre anni, 23 di quattro anni, 27 di cinque anni.Nella Scuola dell’Infanzia di Via De Curtis funzionano tre sezioni e sono iscritti 71 alunni di cui 28 di tre anni, 20 di quattro e 23 di cinque anni. Attualmente le sezioni risultano così composte:

VIALE DELLA REPUBBLICA Sezione 3 anni 4 anni 5 anni Insegnanti

A 10 4 12 Liotino Vita Carmina - Melchiorre Immacolata

B 12 9 5 Cofone Bombina - Grassi Giovanna Palma

C 6 10 10 Leo Lucia - Martina Crescenza

VIA DE CURTISSezione 3 anni 4 anni 5 anni Insegnanti

A 11 6 8 Cascella Giovanna - Marinelli Anna

B 7 9 7 Colapinto Anna - Mastronardi Giuseppina

C 10 5 8 Rubino Maria Antonietta - Savino Nilda Maria

b) Orario di funzionamento

In assenza del servizio mensa Dal lunedì al venerdì Dalle ore 8.00 alle ore 13.00In presenza del servizio mensa Dal lunedì al venerdì Dalle ore 8.00 alle ore 16.00

c) Organizzazione della giornata scolastica

TEMPI ATTIVITA’ SPAZI8.00 / 9.00 Attività di tipo affettivo-relazionale:

giochi e attività libereSalone e angoli predisposti

9.00 / 9.30 Routine (registrazione dati giornalieri e organizzazione della giornata scolastica)

Sezione

9.30 / 10.15 Mini-laboratorio musicale- motorio Salone10.15 / 10.45 Attività di ascolto e conversazione Sezione10.45 / 11.45 Attività laboratoriali per gruppi omogenei Spazi predisposti

26

11.45/12.00 Attività di vita pratica Bagni /sezione12.15 /13.00 Pranzo Refettorio /Sezione 13.00 / 14.00 Giochi e attività libere Salone 14.00 / 14.45 Attività formalizzate Sezione 14.45 / 15.30 Mini-laboratorio

espressivo-manipolativo-costruttivoAngoli predisposti in sezione

15.30 / 16.00 Commiato e uscita Salone

d) Orario di servizio delle docentiIn assenza del servizio mensa, le docenti effettueranno un orario giornaliero di cinque ore per cinque giorni e utilizzeranno il tempo di contemporaneità per l’accoglienza, per favorire l’inserimento e la socializzazione. In presenza del servizio mensa, le docenti sono divise in due gruppi che si alternano, settimanalmente, su due turni (antimeridiano - pomeridiano).

PLESSO VIALE DELLA REPUBBLICA VIA DE CURTISI Gruppo Liotino - Cofone - Leo Cascella - Mastronardi - SavinoII Gruppo Melchiorre - Grassi - Martina Marinelli - Rubino - Colapinto

Le docenti del turno antimeridiano effettueranno, dal lunedì al venerdì, tutti i giorni, 5 ore (dalle ore 8.00 alle ore 13.00). Le docenti del turno pomeridiano effettueranno il seguente orario:

Viale della Repubblica

Insegnante Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdìsez. A 10.45 –16.00 10.45 –16.00 10,45– 16.00 12.00 –16.00 10.45–16.00sez. B 10.45 –16.00 10.45– 16.00 10.45 –16.00 12.00 –16.00 10.45 –16.00sez. C 10.45 –16.00 10.45– 16.00 10.45 –16.00 12.00 –16.00 10.45 –16.00

Via De Curtis

Insegnante Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdìsez. A 10.45 –16.00 10.45 –16.00 10,45– 16.00 10.45–16.00 12.00 –16.00sez. B 10.45 –16.00 10.45– 16.00 10.45 –16.00 10.45 –16.00 12.00 –16.00sez. C 10.45 –16.00 10.45– 16.00 10.45 –16.00 10.45 –16.00 12.00 –16.00

Nel plesso di Viale della Repubblica l’insegnante di religione Arcamone Valentina effettuerà il seguente orario settimanale:

GIORNO DALLE ORE ALLE ORE SEZIONEgiovedì 9.00 10.30 Agiovedì 10.30 12.00 Bgiovedì 13.30 15,00 C

Nel plesso di Via De Curtis l’insegnante di religione Arcamone Valentina effettuerà il seguente orario settimanale:

GIORNO DALLE ORE ALLE ORE SEZIONEvenerdì 9.00 10.30 Avenerdì 10.30 12.00 Cvenerdì 13.30 15,00 B

e) Personale ATA

Nella Scuola dell’Infanzia operano quattro collaboratrici scolastiche:27

- Galasso Isabella e Spinelli Leonardo nel plesso di Viale della Repubblica - Maddalena Maria Concetta e Verna Antonia nel plesso di Via De Curtis In entrambi i plessi il personale si alterna settimanalmente su due turni:Turno unico: dalle ore 7.30 alle 13.30 dal lunedì al sabato (in assenza del servizio mensa) I turno: dalle ore 7.00 alle 14.12 dal lunedì al venerdì (in presenza del servizio mensa)II turno: dalle ore 10.00 alle 17. 12 (in presenza del servizio mensa)

28

3. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIAL’assegnazione dei docenti alle classi e degli insegnamenti ai docenti è diversificata e risponde ai seguenti criteri:

- rispetto della continuità didattica- valorizzazione delle competenze dei singoli docenti

COGNOMEE

NOME

CLASSI DISCIPLINE OREOre

curriculari

Ore

adisposizione

GIORGIOLORITA

1^ A

5^ C

it.-st.g.-arte e imm.-ed. fisica-mus.- lab. manip.-tecn.Sc.-arte e imm.- ed. fisica

8+4+2+1+1+1+1

2+1+1

18

4

MARINELLIPASQUA

1^ B

5^A

it.-st.g.-arte e imm.-ed. fisica -mus.- lab. manip.-tecn.Sc.-arte e imm.-ed. fisica

8+2+4+1+1+1+1

2+1+1

18

4

CAPECEROSA

1^ A-B1^ B3^ B

Mat.-sc.-lab.sc.Ingl.sc.-lab-sc.-tecn.

(5+2+1)x2 1

2+1+1

1614 1

CICIGIOVANNA

2^ A

2^ B

it.-.st.g-.arte e imm.-ed. fisica - tecn.-mat.- lab. Manip.

Inf.

7+4+2+1+1+5+ 1

1

22

SPORTELLILUCIA

2^ B it.-ing.-.st.g-.arte e imm.-ed. fisica- lab.manip.-mat.

7+2+4+2+1+1+5 22

SAVINOANTONIA

2^ C it..-.st.g-.arte e imm.-ed. fisica -tecn.-mat-lab. manip.

7+4+2+1+1+5+1 21 1

CICIMARINA

3^ A it.-ing.-.st.g.-arte e imm.- ed. fisica -mat.

6+3+6+1+1+5 22

FUCCIDOMENICA

3^ B it.-ing.-.st.g-.arte e imm.- ed. fisica -mat.

6+3+6+1+1+5 22

LAERAMARIA

4^ A4^ B

it.- storia+arte e imm..it.- storia+arte e imm.

6+4+1 6+4+1

1111

SPINELLIROSA

4^ A

4^ B

mat.-sc.-lab.sc.-geo.- ed. fisicamat.-sc.-lab.sc.-geog.-ed.fisica

5+2+1+2+1

5+2+1+2+1

11

11

DELL’AERAMARIA

5^ Ait.-ing.-st.g.- tecn.- mat. 6+3+6+1+6 22

MANCINIANTONELLA

5^ B it.-ing.-st.g.- ed.fisica- mat.- 6+3+6+1+6 22

MAGISTROASSUNTA

5^ C it.-ing.-st.g.-tecn.-mat.- 6+3+6+1+6 22

PASCIOLLABEATRICE

2^ A-B-C3^A

4^A-B5^B

sc.-lab.sc.

sc.-lab.sc.-tecn.tecn.Sc.-tecn.-arte e imm.

3x3

2+1+11+1

2+1+1

9

424 2

29

SCARDICINZIA

1^ A-B2^ A-B-C

3^ B4^ A- B

5^ A-B-C

IRC 2x11 22

DE GRISANTISROSANNA

1^ A2^ A-C

2^ B3^ A-B4^ A-B

5^ A-B-C

ing.ing.-mus.mus.Musing.-musmus

1(2+1)x2

11+1

(3+1)x21+1+1

161283 1

ARCAMONEVALENTINA

3^A IRC 2 2

SANTOLLACAMILLA

1^ A-B2^ A-B-C3^ A-B4^ A-B

5^A-B-C

lab.letturalab.letturalab. letturalab. letturalab. lettura

1+11+1+1

1+11+1

1+1+1

23223 12

a) composizione e organizzazione delle classi

La scuola ospita 235 alunni così distribuiti:

CLASSI Sezione A Sezione B Sezione CPrime 19 18 /Seconde 20 20 20Terze 22 21 /Quarte 21 20 /Quinte 17 17 20

b) tempo – scuola

Complessivamente le classi sono 12, tutte funzionanti a tempo unico di 30 ore settimanali, articolato in 5 ore giornaliere, dalle 8.15 alle 13.15.

4. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

a) composizione e organizzazione delle classi

Gli alunni iscritti, complessivamente 169 sono così divisi:- 58 nelle classi prime - 51 nelle classi seconde - 60 nelle classi terze.

Complessivamente le classi sono otto di cui 4 a tempo normale (corso A e 3 B) e 4 a tempo prolungato (corso C e 1 B)

b) tempo – scuola

Nelle classi a tempo normale l’orario scolastico è così articolato:- dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00

30

Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline è definito tenendo conto dei nuovi piani di studio, ed è così determinato, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275:

settimanale annuale

Italiano, Storia, Geografia 9 297

Attività di approfondimento in materie letterarie 1 33

Matematica e Scienze 6 198

Tecnologia 2 66

Inglese 3 99

Seconda lingua comunitaria 2 66

Arte e immagine 2 66

Educazione fisica 2 66

Musica 2 66

Religione cattolica 1 33

L’insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», previsto dall’articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, è inserito nell’area disciplinare storico-geografica.

Nelle classi a tempo prolungato l’orario scolastico è così articolato:- lunedì, martedì, mercoledì , e venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00 con servizio mensa- giovedì e sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00;

Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline è così determinato fatto salvo quanto previsto dall’articolo 4, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999;

settimanale annuale

Italiano, Storia, Geografia 15 495

Matematica e Scienze 9 297

Tecnologia 2 66

Inglese 3 99

Seconda lingua comunitaria 2 66

Arte e immagine 2 66

Educazione Fisica 2 66

Musica 2 66

Religione cattolica 1 33

31

Approfondimenti a scelta delle scuole nelle discipline presenti nel quadro orario 1 o 2 33/66

c) assegnazione dei docenti alle classi

COGNOME NOME DISCIPLINA CLASSI ore curriculari totale

ARRIVO SILVANA Francese 2^C, 3^C 2X2 4

BATTISTA ANGELA Materie Letterarie 1^A – 1^B 3 + 15 18

CICORIA FRANCA Materie Letterarie 3^B – 1^C 3 + 15 18

DE BELLIS ANTONELLA Francese 1^A – 1^B 2 + 2 4

DI BELLO DOMENICA ANTONIA

Religione Cattolica Corsi A-B-C 1 x 8 8

LORUSSO MICHELE Educ. Fisica Corsi A-B-C 2 x 8 16

MANCINI MADDALENA

Materie Letterarie 2^A 6 (Italiano) +

1(app.) 7

MARAZIA GIOVANNA MARIA

Materie Letterarie 1^A, 3^A 1+1 (app.) 2

PANSINI ELVIRA Francese 1^C, 2^A, 3^A,3^B 2 x 4 8

MILILLO ANGELA LUCIA

Materie Letterarie 3^A – 3^C 3 + 15 18

MOLIGNANI ANGELA Arte e immagine Corsi A -B C 2 x 8 16

MOSCHETTI GIOVANNA Materie Letterarie

1^A - 3^A - 3^ B 6 + 6 + 6 + 1 19

NETTI CARMELA Matematica Scienze

1^C (TP) - 2^C (TP) – 3^B

9 + 9 + 6 24

PAGLIARA MERCEDE Materie Letterarie 2^A -2^C 3 + 15 18

PASTORE DOROTEA Matematica Scienze

1^B(TP) - 2^A - 3^A-

6+6+6(Matematica)

18

ROCCHI MARIORITA Inglese1^B – 1^C – 2^A – 2^C – 3^A – 3^B

3 x 6 18

SAVINO ANTONIA Matematica Scienze

1^A - 1^B(TP) – 3^C(TP)

6 + 3(Scienze)+ 9 18

SPINELLI LUCIA Tecnologia Corsi A-B-C 2 x 8 16

SUSCA MARIA CARMELA Musica Corsi A-B-C 2 x 8 16

TRICASE CATERINA SOSTEGNO 3^B 18 18

TRIBUZIO CARLA Inglese 1^A - 3^C 3 x 2 6

32

33

Parte terza

PROGETTAZIONE CURRICOLARE

1. PREMESSA

Parlare di curricolo significa parlare della scuola come luogo dove un bambino cresce e incontra la cultura della società in cui vive. La "qualità" di questo incontro è determinante al fine della costruzione dell’identità di ciascun alunno. L’ipotesi curricolare dell’Istituto Comprensivo muove dunque dalla dimensione cognitiva per interpellare gli aspetti affettivi e motivazionali, in un percorso di reciproca relazione.Come previsto dalle Indicazioni Nazionali del 4/09/2012 il curricolo d'istituto deve essere elaborato “con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo d'istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina”.Il collegio dei docenti, suddiviso in gruppi di studio, ha individuato, per ogni disciplina, le abilità e le conoscenze che orientano i percorsi di apprendimento, i quali si prefiggono traguardi a breve o medio termine e concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali, funzionali alla piena realizzazione personale e alla partecipazione attiva alla vita sociale.Le conoscenze sono state individuate in base al loro valore formativo, in termini di essenzialità e di organizzazione dei contenuti intorno a nuclei fondanti. Nella prospettiva della verticalità curricolare, una ulteriore riflessione è stata avviata per garantire continuità ed organicità al percorso formativo.Sono stati, pertanto, elaborati:

• il curricolo verticale che evidenzia le competenze in uscita dalla Scuola dell’Infanzia e dalla scuola Primaria al fine di facilitare il raccordo tra i vari ordini di scuola e definire gli snodi formativi e disciplinari all’interno del singolo segmento di istruzione, evitando frammentazioni e ripetitività del sapere (allegati 1-2);

• il curricolo di scuola dell’ infanzia (allegato3);• i curricoli della scuola primaria suddivisi per classi (allegato 4);• i curricoli della scuola secondaria di primo grado suddivisi per classi (allegato 5);• il curricolo trasversale, come sintesi problematica tra saperi disciplinari e competenze essenziali

verso cui tutti gli alunni devono tendere. Esso fa riferimento ad obiettivi e principi metodologici comuni ai tre ordini di scuola che travalicano lo stretto ambito disciplinare. Tale curricolo promuove le competenze che consentono di vivere come cittadini capaci di usare consapevolmente ed efficacemente le conoscenze per orientarsi nella realtà e risolvere problemi.

2.CURRICOLO TRASVERSALE

Il curricolo trasversale è costituito dai percorsi di apprendimento e di formazione finalizzati all’acquisizione di competenze trasversali a tutte le discipline e riguarderà, nei tre ordini di scuola, i seguenti ambiti tematici: salute, alimentazione lettura, legalità, ambiente e sicurezza.

Finalità• Individuare oggetti di conoscenza che attivano processi interpretativi e significativi e generano

comportamenti efficaci rispetto a situazioni problematiche interne ed esterne all’ambiente scolastico.

• Progettare percorsi integrati tesi alla promozione di una dialettica forte tra i saperi disciplinari, in vista dell’acquisizione di apprendimenti transdisciplinari e di strategie personali di (auto)apprendimento.

34

• Promuovere l'acquisizione di competenze stimolando la riflessione, l’interpretazione, la spiegazione di fenomeni complessi.

• Avvicinare la scuola al territorio e intercettare i bisogni educativi tipici degli alunni e del contesto.

Competenze attese Acquisizione della cultura della legalità, del rispetto per l’ambiente, del ben…essere e del piacere

per la lettura. Capacità di comunicare in modo efficace attraverso l’uso, sempre più competente, dei linguaggi

verbali e non verbali. Conoscere i principi che regolano la convivenza civile in sintonia con quanto contemplato nella

Costituzione.

Metodo• Valorizzare l’esperienza di ciascun fanciullo.• Stimolare la motivazione all’apprendimento.• Stimolare la maturazione dell’autostima.• Esplicitare, attraverso l’analisi critica e il confronto interpersonale, le idee e i valori presenti

nell’esperienza.• Favorire il passaggio graduale dalle conoscenze empiriche ed intuitive ai linguaggi specifici delle

discipline.• Sviluppare la creatività.• Incoraggiare l’impegno personale, il dialogo e il lavoro di gruppo.• Promuovere atteggiamenti di accoglienza e di rispetto della diversità.

SALUTE

Premessa La scuola ha, oggi più che mai, il compito di stimolare negli allievi i processi che aiutano a migliorare la qualità di vita: migliorare il senso di autoefficacia, incentivare l'iniziativa e la creatività, promuovere la reciprocità e la solidarietà tra pari, nelle relazioni nel gruppo e fuori dal gruppo.A seguito delle richieste degli studenti, emerse durante l’azione di monitoraggio svolta a conclusione delle attività già realizzate, nel corrente anno scolastico la Scuola intende promuovere una serie di interventi mirati principalmente a favorire lo sviluppo delle competenze relazionali e comunicative, ritenendo che l’apprendimento di comportamenti sociali non-violenti possa incidere favorevolmente sulla motivazione e l’autostima, elementi essenziali ai fini del successo formativo di ciascun allievo. Accanto a tali competenze risulta indispensabile far acquisire ai bambini/ragazzi la consapevolezza dell’importanza della salute, come valore personale e sociale, e del diritto – dovere di proteggerla

Obiettivi formativi: Sviluppare la progressiva maturazione di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno Promuovere una comunicazione efficace Favorire l’attivazione di relazioni interpersonali positive Sviluppare la consapevolezza dei meccanismi mentali sottesi alle emozioni Favorire i processi di autostima e di autonomia Promuovere l’acquisizione delle abilità sociali e del senso di responsabilità Promuovere un corretto stile di vita

Attività: Scuola dell'infanzia e scuola primaria• Esperienze di accoglienza e tutoraggio • pratiche di igiene personale e assunzione di comportamenti corretti per prevenire malattie

35

• “Sorrisi smaglianti, futuri brillanti”: incontro con l’igienista dentale Maria Teresa Marinelli, volto all’educazione igienico-sanitaria per la prevenzione delle affezioni del cavo orale.

• Intervento di medici sul tema della prevenzione di malattie e dipendenze. • Intervento dei volontari dei gruppi Fratres, per la sensibilizzazione alla donazione del sangue.• Incontro con i referenti dell’associazione locale “Fratres” e con alcuni medici specialisti. (Classi

quinte)Scuola secondaria di primo grado• Incontri con la psicologa del Consultorio Familiare su tematiche relative allo star bene con se

stessi e con gli altri.• Intervento dei medici della LILT sul tema della prevenzione malattie neoplastiche, rivolto a

studenti, genitori e docenti per l'acquisizione di stili corretti di vita.• Intervento dei volontari dei gruppi Fratres Puglia e degli operatori del Consultorio Familiare, per

la sensibilizzazione alla donazione del sangue e degli organi, rivolto a studenti, genitori e docenti.

Azioni di monitoraggio e valutazione

- Rilevazione quindicinale della frequenza degli studenti

- Rilevazione delle segnalazioni dei docenti sui casi di insuccesso scolastico e di comportamento sociale problematico

- Segnalazione ai servizi sociali del Comune e del Consultorio Familiare

- Somministrazione di questionari al fine di monitorare e valutare l’efficacia delle azioni programmate

- Relazione di riepilogo e di valutazione finale

EDUCAZIONE ALIMENTARE

Scuola dell'infanzia

PROGETTO: MANGIARE SANO PER VIVERE BENE

PremessaLa scuola ha un ruolo fondamentale nell’affrontare i problemi legati all’alimentazione. Negli ultimi decenni il cibo si è profondamente modificato sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo e si sono diffuse comportamenti talvolta poco razionali. L’azione educativa della scuola deve essere finalizzata all’acquisizione di corrette abitudini alimentari; gli alunni devono comprendere l’importanza di una nutrizione varia ed equilibrata.

Finalità:Promuovere nei bambini:

• la conoscenza dei prodotti della terra;• la conoscenza delle abitudini alimentari tipiche della nostra tradizione;

Obiettivi formativi:• Conoscere la provenienza dei cibi.• Utilizzare i diversi canali sensoriali per ampliare la gamma dei gusti alimentari nel bambino.• Riconoscere i prodotti del mondo vegetale e quelli del mondo animale.• Classificare gli alimenti a seconda delle diverse sostanze nutritive.

36

• Riflettere sulle proprie abitudini alimentari.• Promuovere corrette abitudini alimentari che privilegino il consumo di cibi sani.

Attività:• Questionario finalizzato all’acquisizione di conoscenze pertinenti ad una dieta sana, varia ed

equilibrata; • ricerca e lettura sui principi nutritivi fondamentali contenuti nei diversi alimenti;• attuazione di un programma alimentare per una merenda corretta che privilegi il consumo della

frutta al posto delle merendine preconfezionate; • realizzazione di cartelloni corredati di relative didascalie; memorizzazione di poesie, canti e

filastrocche del tema.

Metodologia:• Attività di ricerca individuale e di gruppo.• Sviluppo della conoscenza attraverso la scoperta e dell’attività ludica.• Utilizzo di molteplici codici comunicativi.

Scuola primaria

PROGETTO: “DAL SEME AL PANE”

PremessaL’educazione alimentare è di fondamentale importanza per favorire la crescita completa dell’organismo, per l’acquisizione di corrette abitudini alimentari e per un positivo approccio con il cibo. Osservando il contesto ambientale caratterizzato anche da colture cerealicole si concentrerà l’attenzione sulla storia del grano e sul processo di panificazione

Obiettivi

Stimolare la curiosità alla scoperta dell’ambiente promuovendo l’osservazione delle realtà naturale.

Conoscere le fasi del ciclo del grano. Raccogliere, selezionare e ordinare informazioni. Osservare i chicchi di grano. Conoscere l’importanza del pane nell’alimentazione.

Contenuti e attivitàLa storia “Dal seme al grano”.Semina e osservazione diretta.Visita ad un panificio o al forno.Esperienza pratica sulla panificazione.L’impasto e la cottura del pane.

MetodologiaLe esperienze concrete saranno realizzate in aula, nel laboratorio scientifico, nel cortile della scuola e in ambienti raggiungibili facilmente. Attraverso la partecipazione diretta e l’osservazione dei fenomeni, si arriverà alla descrizione individuale, alla rielaborazione collettiva e alla consapevolezza di una alimentazione

DestinatariGli alunni delle seconde classi, A-B-C

37

TempiTutto l’anno, in orario curricolare, durante l’ora di laboratorio scientifico.

DocentiL’insegnante di scienze.

PROGETTO GAL: “ A SCUOLA CON GUSTO”

Il corso si propone di alfabetizzare gli alunni sui temi della corretta alimentazione, in particolare sulla conoscenza del legame fra alimentazione, sistema di produzione agroalimentare locale, prodotti tipici e antiche tradizioni, con attività giocose e coinvolgenti.

Obiettivi formativi Approfondire l’importanza di una corretta alimentazione. Assumere un corretto e consapevole rapporto con il cibo, comprendendo il legame tra qualità

dell’alimentazione e qualità della vita. Conoscere le caratteristiche di produzione dei singoli alimenti e l’ambiente naturale del GAL. Acquisire la conoscenza del legame fra alimentazione e cultura locale. Valorizzare i prodotti tipici e le antiche tradizioni ad esse collegate. Conoscere le produzioni tipiche, tradizionali e biologiche locali. Fornire informazioni approfondite sul consumo sostenibile: preferire prodotti freschi di stagione e

locali.

AttivitàFormazione, in aula, con l’intervento di un nutrizionista.Formazione in aula con l’intervento di un naturalista-ambientalista.Escursione sul campo, presso Masserie Didattiche del territorio GAL.Laboratori didattici per la creazione di prodotti finali.Presentazione dei prodotti finali durante una festa di piazza.

DestinatariAlunni delle classi 3^, A-B

TempiIn orario curricolare.

VerificaOsservazioni sistematiche

OperatoriEsperti del settore messi a disposizione dal GAL

Scuola secondaria di primo gradoPremessaLa scuola ha come compito istituzionale quello di promuovere la cultura del “Ben. . .essere”. Le azioni formative che si muovono in tale direzione mirano a “prevenire l’obesità e i disturbi dell’alimentazione; favorire un rapporto sano con il cibo, valorizzandone anche la dimensione culturale”. La scuola è, pertanto, il luogo ideale per informare in modo adeguato e indagare sui modelli di comportamento che condizionano la qualità della vita, al fine di imparare ad essere consumatori consapevoli e responsabili.

38

Obiettivi formativi• Favorire l’acquisizione del concetto di “sviluppo sostenibile”, ossia di sviluppo che non sia in

contrasto con l’ambiente naturale.• Educare ad essere consumatori consapevoli e responsabili.

Obiettivi di apprendimento• Individuare e classificare le proprietà degli elementi suddividendole in base ai canali percettivi.• Riconoscere e usare il lessico specifico.• Comporre un testo descrittivo oggettivo.• Comprendere il concetto di biodiversità.• Comprendere i cicli della natura e le relazioni tra le varie componenti ambientali.• Conoscere il territorio dal punto di vista naturalistico, storico, culturale, economico e sociale.• Conoscere i prodotti agroalimentari locali.• Identificare i principi nutritivi e le loro funzioni.• Conoscere i principi fondamentali per nutrirsi in modo naturale.• Riconoscere il significato dei termini: alimento, alimento integrale, alimento raffinato, alimento

biologico, proteine nobili, processo tecnologico.• Mostrare di conoscere i concetti di: dieta, agricoltura biologica, agricoltura integrata, agricoltura

tradizionale.• Comunicare il proprio lavoro di ricerca anche con mezzi multimediali.

Contenuti

- Prodotti agroalimentari locali

- Descrizione, ambito geografico e cenni di storia, racconti popolari, proverbi, conservazione e ricette.

- Agricoltura convenzionale, integrata e biologica.

- Lotta biologica: metodi di concimazione biologica.

- Alimento integrale, alimento raffinato, alimento biologico, proteine nobili, processo tecnologico.

- La fattoria biologica: tipi di coltivazione, vegetazione spontanea, muretti a secco, siepi.

- I prodotti biologici: analisi dell’etichetta, la certificazione e gli organismi di certificazione.

- Musiche sull’alimentazione.

- Ricette di piatti tradizionali in lingua.

- Dieta equilibrata e principi nutritivi.

- La corretta alimentazione dello sportivo.

- Disturbi dell’alimentazione.

- Gli squilibri alimentari nel mondo.

- Gli OGM.

- La colazione tipica di Italia, Francia e Regno Unito.

Modalità operativeLezione frontale, uscite nel territorio, cooperative learning e utilizzo di audiovisivi.

39

É in programma l'intervento del medico del SIAN, a favore delle classi a Tempo Prolungato, sul valore nutrizionale dei menù serviti a scuola e per suggerimenti sulle possibili integrazioni con gli altri pasti della giornata, per una dieta quotidiana sana, equilibrata e varia.

StrumentiLibri di testo, dizionari, riviste, computer, macchina fotografica, quaderni di lavoro, lavagna interattiva multimediale.

Modalità di verificaIn una prima fase si osserveranno l’attenzione e la motivazione mostrata dagli alunni: si registreranno gli elementi di rilievo e, mediante la discussione, si rifletterà insieme, alunni e docenti, sull’esperienza vissuta, le relazioni, le difficoltà, per rivedere i processi e organizzare le fasi successive del lavoro.In itinere si misurerà il grado di acquisizione delle conoscenze e delle abilità mediante la somministrazione di prove semistrutturate.Nella fase conclusiva si valuteranno le competenze, nei livelli dell’accettabilità e dell’eccellenza, mediante la comunicazione autonoma e creativa del lavoro di ricerca eseguito da ciascun alunno e/o gruppo di alunni.

LETTURA

Scuola dell'infanzia

PROGETTO: LEGGERE AIUTA A CRESCERE

PremessaGli anni della scuola dell’infanzia sono densi di narrazioni, di storie, di trame e in cui si intrecciano differenti culture, modi di vivere, diversità e sensibilità. I libri ci aiutano a comprendere cosa succede dentro e intorno a noi, ci consentono di creare spazi comuni di esperienza, di conoscenza, di condivisione, di inclusione e di integrazione; diventano i fili conduttori del nostro viaggio, in grado di offrire incontri ad alta valenza formativa che ben si accordano alle emozioni, ai desideri, ai bisogni personali, alla voglia di imparare e di comprendere, alla possibilità di inventare, fantasticare, creare, alla libertà di esprimere e pensare.La lettura nella scuola dell’Infanzia fa parte di un rito ben preciso, costituisce un momento prezioso dedicato all’ascolto e induce nel bambino la curiosità e la voglia di leggere abituandolo all’uso del libro sia a casa che a scuola, prima dell’ingresso nella scuola primaria.

FinalitàPromuovere negli alunni la motivazione alla lettura

Obiettivi formativi• Sviluppare attenzione e memoria uditiva ai fini della comprensione.• Arricchire il lessico.• Individuare i personaggi di una storia e le loro caratteristiche.• Individuare la sequenza narrativa in una storia.• Potenziare le capacità espressivo-comunicative.• Acquisire la capacità di rielaborare i messaggi in codici diversi.• Curare la manualità e le capacità operative concrete.• Sviluppare la capacità Di acquisire un metodo di lavoro.• Valorizzare gli stili cognitivi degli alunni.

40

Attività e contenuti• L'angolo lettura per guardare le figure , giocare con le parole e le storie;• in cerchio per ascoltare la lettura da parte dell’insegnante di una fiaba; • individuazione degli elementi principali di un racconto; • rielaborazione di storie raccontate;• riproduzione grafico – pittorica del protagonista, dei personaggi principali e dell’ambiente della

fiaba; • costruzione di libri su svariate tematiche.

MetodologiaAlunno protagonista.Docente con funzione di esempio, guida e regia.Uso dei molteplici codici comunicativi.Lavoro di gruppo.

Scuola primaria

PremessaL’educazione alla lettura costituisce un aspetto essenziale nel processo di crescita dei fanciulli che, assorbiti dalle immagini diffuse dai numerosi mezzi di comunicazione tecnologica, tendono ad una sempre più dilagante disaffezione per i libri. Compito della scuola è ovviare a tale realtà ponendosi l’obiettivo di favorire negli alunni il bisogno e il piacere del leggere e dei libri. Il percorso formativo offrirà agli alunni l’acquisizione delle seguenti competenze:

sapersi impegnare nella decodificazione di simboli comprendendone il significato; leggere con scioltezza , scorrevolezza ed espressività comprendendo il contenuto; interpretare un testo e sapersi confrontare con gli altri.

Finalità• Sviluppare interesse verso i libri e la lettura• Consolidare la cultura del libro• Formare futuri lettori autonomi e consapevoli

Obiettivi formativi Suscitare il bisogno e il piacere del leggere assicurando le condizioni perché diventi consuetudine Sviluppare corrette abitudini a scuola e a casa Leggere per comprendere, memorizzare, analizzare e sintetizzare Comunicare in modo adeguato e pertinente

Contenuti Racconti adatti all’età Libri di narrativa personali e della biblioteca scolastica di vario genere: racconti e fiabe classiche

(classi prime); racconti, fiabe classiche e moderne (classi seconde); favole (classi terze); miti e leggende (classi quarte); racconti di avventura (classi quinte);

Libri di divulgazione

Attività e percorsi operativi

1a fase:• Presentazione dei libri• Lettura/ascolto

41

2a fase: strategie didattiche per sviluppare il bisogno e il gusto del leggereConversazioni guidateCartelloniLetture personali a casa e a scuola ad alta voce e silenziosePiccole letture approfondite ed esplorative per studiare ambienti e/o personaggi dei libri di narrativa

3a fase:• Rappresentazioni grafiche da colorare e/o da completare

4a fase:• Costruzione di libricini• Manipolazione di testi originali e riscrittura con variazione di ambienti o personaggi• Controllo della comprensione orale e scritta

DestinatariAlunni delle classi 1e-2e-3e-4e-5e

TempiTutto l’anno, in orario curricolare (1 ora alla settimana)

Azioni di monitoraggio e valutazioneOsservazioni sistematiche, domande orali e scritte, questionari

Scuola secondaria di primo grado

PremessaAlla Scuola dell’obbligo è affidato il compito di promuovere in ciascun alunno la capacità di orientarsi nella realtà che lo circonda e di partecipare in maniera consapevole alla vita sociale e culturale mediante l’acquisizione di linguaggi, di strumenti critici, di comportamenti sociali adeguati. Per giungere a queste finalità occorre incrementare l’educazione alla lettura pertanto, accanto alla normale pratica curriculare, nella Scuola Secondaria di I grado si propongono specifici percorsi di lettura a classi aperte, in orizzontale e in verticale:

Attività

• “La Festa del lettore”: gli studenti si confrontano sui libri letti in modo autonomo e sul libro di narrativa in adozione.

• Adesione al progetto GIRALIBRO proposto dall’associazione per la lettura Giovanni Enriques” di Torino. Ad una classe prima dell’Istituto, ad inizio anno scolastico, vengono inviati in regalo 13/15 libri. Nell’arco di 15 giorni ciascun alunno della classe dovrà leggere un libro. Dopo la lettura il lettore dovrà apporre su un maxi pannello, in corrispondenza del titolo del libro letto, un bollino che, a seconda del colore, esprimerà un giudizio di gradimento “massimo – medio – minimo”. Possibilmente il maggior numero dei libri deve essere letto da ciascun allievo della classe. Successivamente gli stessi libri passano in una classe parallela e si procede allo stesso modo. A conclusione del “giralibro” i lettori partecipano ad una gara a quiz: le domande richiederanno l’identificazione di un brano o di una situazione o di un topos riconducibile a 10 tra i libri in dotazione. Le domande vengono redatte da una commissione di alunni della classe che ha avviato

• “Il quotidiano in classe” La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Corriere della Sera e il Corriere dello sport e adesione alle iniziative di “NewspaperGame” La Gazzetta del Mezzogiorno.

42

Azioni di monitoraggio e valutazione Somministrazione di questionari al fine di monitorare e valutare l’efficacia delle azioni

programmate Relazione di riepilogo e di valutazione finale

LEGALITÀ

Scuola dell'infanzia

PROGETTO: “ IO…..APPRENDISTA CITTADINO”

PremessaLa scuola dell’infanzia rappresenta, il primo gradino di un percorso di costruzione dell’identità di Cittadinanza.Il bambino va educato fin da piccolo al riconoscimento e alla difesa dei propri diritti innegabili, nonché alla consapevolezza dei doveri di un “CITTADINO” L’educazione alla Cittadinanza si realizza anche attraverso la conoscenza degli organi istituzionali, presenti sul territorio e la sensibilizzazione ai valori di Uguaglianza, Legalità.

Obiettivi Formativi Riconoscere e comprendere il ruolo delle persone.Rispettare gli spazi pubblici e comprenderne le funzioni.Sviluppare il senso di appartenenza alla collettività.Riconoscere l’importanza della cooperazione.

Attività e contenutiStorie per crescere.Le caratteristiche della cultura di appartenenza.Le diversità culturali.I diritti e i doveri.Regole della vita scolastica. Cartellone dell'autorinforzo.Le regole di comportamento per strada.Le istituzioni.I servizi pubblici.Attività costruttive: la nostra bandiera.Canti: Inno Nazionale.Filastrocche e poesie.

VerificaOsservazione sistematica dei comportamenti sociali attraverso schede e dialoghi.

Scuola primaria

PROGETTO: IN VIAGGIO…VERSO LA DEMOCRAZIA E LA TUTELA DEI DIRITTI

PremessaUna delle finalità della scuola è la formazione dell'uomo e del cittadino, formazione che è in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che governano la convivenza civile.

43

La scuola, pertanto, persegue l’obiettivo di favorire la conoscenza dei diritti e dei doveri del cittadino, promuovendo la costruzione di una personalità collaborativa verso il bene comune e ben integrata nella società.La attività e i percorsi formativi avranno come finalità principale la diffusione della cultura della legalità e saranno orientati a far conoscere e a “vivere” le leggi come opportunità e non come limiti, per una migliore convivenza e per una società più giusta.

FinalitàRricercare i valori della dignità umana finalizzata al raggiungimento della responsabilità individuale e collettiva, al rispetto degli altri e alla solidarietà.

Obiettivi formativi

- Comprendere l’importanza e la funzione della regola e della legge nei diversi ambienti di vita quotidiana.

- Conoscere i modi di dire e le persone che ruotano intorno alla legge.

- Comprendere l’importanza della Costituzione e della bandiera italiana.

- Conoscere il significato e la definizione di Nazione.

- Conoscere il significato e la definizione di Stato.

- Conoscere funzioni e compiti della Regione.

- Conoscere funzioni e compiti del Comune.

- Conoscere i principi della “Dichiarazione dei diritti del Bambino”.

- Comprendere i principi basilari dell’intercultura.

Attività.• Comprendere in collegamento con la storia la divisione dei poteri garantita dalla nostra

Costituzione.• Scoprire che cosa si intende per nazionalità, attraverso confronti, ricerche, conversazioni…• Eseguire ricerche di tipo socio-politico sulla propria regione, anche utilizzando Internet.• Scoprire il sito del proprio Comune ed elaborare tabelle di sintesi.• Individuare casi di violazione dei diritti del bambino• Elaborare la Costituzione della classe.• Visita presso l’aeroporto militare di Gioia del Colle (classi 4^ e 5^)• Visita presso la caserma dei Vigili del fuoco di Putignano (classi 2^ e 3^)

Tempi:Tutto l’anno, in orario curricolare

Scuola secondaria di primo grado

Premessa Viviamo in un’epoca dominata dalla scomparsa progressiva delle grandi ideologie, dalla “liquidità” dei rapporti umani, da un consumismo sfrenato che produce omologazione e individualismo. È ormai diffusa la disaffezione per la politica e s’insinua lentamente una visione relativistica che sfocia nello scetticismo e nel cinismo. La scuola non è esente dal “disorientamento” e fa fatica ad esercitare il suo compito istituzionale. Per queste ragioni oggi l’educazione alla legalità e alla responsabilità assume una importanza prioritaria, nella misura in cui diventa strumento di formazione di personalità critiche e creative che sappiano operare responsabilmente per il bene comune. Deve mirare alla diffusione dei

44

valori civili: dignità, rispetto, libertà, tolleranza, solidarietà, giustizia, uguaglianza attraverso la democrazia e il corretto utilizzo delle sue procedure.

Finalità Diffondere una cultura della legalità e far maturare coscienza civile e partecipazione democratica.

Obiettivi formativi Promuovere una partecipazione consapevole e costruttiva alla vita e alla collettività. Favorire l’attitudine all’ascolto e alla comunicazione senza prevaricazioni. Favorire la partecipazione attiva alla vita della scuola. Sviluppare la consapevolezza della necessità di regole condivise e rispettate da tutti. Promuovere la consapevolezza dell’uguaglianza dei diritti e dei doveri di ciascuno. Promuovere atteggiamenti di collaborazione, rispetto e tolleranza. Sviluppare il senso della responsabilità, l’autoverifica e l’autovalutazione dei reciproci

comportamenti.

Linee strategiche – metodologiche Momenti informativi – teorici sulle seguenti tematiche: Non violenza – Diritti umani –

Costituzione italiana – Diritti dei minori - Mafie – Consumo critico – Comportamenti “etici” nello sport – Sviluppo sostenibile e finanza etica – Immigrati - Intercultura. . .

Intervento di esperti: Legambiente, Consultorio Familiare, Questura, Tribunale dei minori, Arma dei carabinieri, Reparti speciali dell’arma e della polizia di stato

Incontro con gli amministratori locali: interviste e collaborazioni Visita ai luoghi istituzionali: Regione

Azioni di monitoraggio e valutazione • Somministrazione di questionari al fine di monitorare e valutare l’efficacia delle azioni

programmate.• Relazione di riepilogo e di valutazione finale.

AMBIENTE

ISTITUTO COMPRENSIVO

Premessa La consapevolezza dei limiti delle risorse naturali e dei danni provocati dall’intervento spesso incontrollato dell’uomo sul territorio rendono necessaria la promozione di una sensibilità collettiva nei confronti dell’ambiente. La scuola, come ente educativo e formativo, avverte l’importante compito di indirizzare gli alunni verso scelte e comportamenti corretti a favore dell’ambiente, creando così le basi per una cittadinanza attiva e responsabile.Il nostro Istituto, anche in quest’anno scolastico, intende affrontare le tematiche che riguardano l’ educazione ambientale per continuare ad avvicinare gli alunni alla scoperta e allo studio dell’ambiente, facendo cogliere loro il delicato equilibrio tra uomo e territorio e coinvolgendoli in iniziative che li veda protagonisti di azioni finalizzate alla salvaguardia ambientale.I contenuti trattati, trasversali a tutte le aree disciplinari, saranno svolti durante l’orario curricolare.Quest'anno si collaborerà con il Comitato Cittadino, composto dalle associazioni Legambiente, circolo “Quattromiglia”, l’associazione culturale “la Piazza”, AGESCI, Pro Loco “Dino Bianco”, Città Nuova, Agricultura, SottoSopra, Centro Studi e cittadini e membro del Comitato Intercomunale pro “Rifiuti Zero” che propongono il progetto “RIFIUTI ZERO”.Si realizzerà un filmato in cui sono esplicitati i 10 passi previsti nella strategia "Rifiuti zero" da realizzarsi con la collaborazione, in ogni fase del lavoro, dei bambini/ragazzi a partire dalla scuola dell'infanzia fino alla secondaria di 1° grado.

45

I DIECI PASSI VERSO RIFIUTI ZERO1. Separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema

tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

2. Raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.

3. Compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.

4. Riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

5. Riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.

6. Riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.

7. Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.

8. Recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

9. Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

10. Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

Si prevede di ripartire i 10 passi in tre parti da sviluppare alcuni con gli alunni della scuola dell'infanzia, altri con quelli della scuola primaria ed altri ancora con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Ogni azione sarà attuata con il metodo del problem solving, in gruppi di formazione di ragazzi motivati, per interessare il maggior numero possibile di classi o in alternativa con una classe per ogni ordine di scuola.

TempiPer la realizzazione del progetto sono necessarie 27 ore, così ripartite.

Infanzia bambini di 5 anni

Primaria classi IV e V

Secondaria di 1° grado classi III

Presentazione 1 ora in un giorno 1 ora in un giorno 1 ora in un giornoIdeazione 2 ore in un giorno 2 ore in un giorno 2 ore in un giornoRealizzazione 3 ore in due giorni 3 ore in due giorni 3 ore in due giorniMomento conclusivo 3 ore in un giorno per tutti gli ordini di scuola

46

Scuola dell'infanzia

PROGETTO: ALBERI... AMICI NEL GIARDINO

PremessaUn percorso di educazione ambientale centrato sull'albero rappresenta un’opportunità per recuperare l'antico rapporto uomo-natura e per riappropriarsi del verde, non con occhi distratti, ma con la consapevolezza del suo valore.Per i bambini, scoprire ciò che li circonda è sempre un’avventura magica e piena di risorse. La realtà nella quale la nostra scuola si trova ad operare, grazie anche agli alberi che ogni anno i vivaisti locali donano alla scuola, offre numerosi e apprezzabili stimoli dal punto di vista naturale e rappresenta una grande risorsa alla quale la scuola deve attingere. In tale contesto, attraverso la metodologia della ricerca, il bambino può scoprire e leggere la realtà naturale in chiave scientifica, comprendendone trasformazioni e cambiamenti.

Finalità

Favorire un rinnovato rapporto con gli spazi verdi, promuovendo l’esplorazione e la conoscenza degli alberi quali fondamentali elementi dell’ecosistema urbano.

Obiettivi

• Saper cogliere le trasformazioni naturali delle piante in relazione al trascorrere del tempo

• Stimolare l’approccio alla conoscenza attraverso l’impiego del metodo scientifico

• Conoscere e discriminare le diverse tipologie botaniche presenti nel giardino della scuola

• Intuire la responsabilità individuale nella salvaguardia dell’ambiente

Contenuti

• Il giardino della scuola: gli alberi in esso presenti.

• L’albero da scoprire, osservare, problematizzare.

• La struttura dell’albero.

• Le trasformazioni dell’albero nei vari periodi stagionali.

• La trasformazione delle foglie, dei rami, dei frutti e dei semi.

• Il legno come elemento derivante dagli alberi.

Attività47

• Ascolto e rielaborazione di racconti e filastrocche inerenti all’albero.• Manipolazione e classificazione dei materiali naturali.• Confronto di forme tra le varie foglie e creazioni di insiemi. • Frottage di foglie e attività grafico-pittoriche e plastiche.• Semina e piccoli esperimenti. • Festa dell’albero con canti e piantumazione di alberi da frutta (21 novembre).

Metodologia:• Approccio multisensoriale.• Attività di ricerca individuale e di gruppo.• Sviluppo della conoscenza attraverso la scoperta e dell’attività ludica.• Formulazione di piani di azione e di sperimentazione.

Scuola primaria

PROGETTO: “AMICI ALBERI”

Premessa Il progetto “AMICI ALBERI” intende avviare il bambino alla conoscenza, al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente naturale creando così le basi per una cittadinanza attiva e responsabile.

Finalità• Sensibilizzare alla conoscenza, al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente.• Acquisire un rapporto più consapevole ed emotivamente più coinvolgente nei confronti dell’albero.

Obiettivi formativiRafforzare il senso di appartenenza verso l’ambiente in cui si viveFavorire la partecipazione degli alunni ad iniziative concrete ambientali particolarmente significative.Riqualificare l’area esterna della scuola.Favorire la collaborazione la scuola e le associazioni presenti sul territorio.Acquisire comportamenti di rispetto verso la natura.

Contenuti Le parti dell’albero.Gli elementi necessari alla crescita delle piante.Le trasformazioni dell’albero nel corso delle stagioni.L’importanza delle piante per la vita dell’uomo.

Attività• Osservazione dell’ambiente naturale e conversazioni guidate;• esplorazione del giardino e osservazione delle piante; • classificazione e descrizione delle piante osservate;• letture per la comprensione dell’importanza delle piante per la vita dell’uomo e

all’individuazione dei comportamenti da assumere per rispettare la natura;• memorizzazione di poesie e canti;• produzione di cartelloni;• festa dell’albero (30 novembre) che si svolgerà nella palestra della Scuola Primaria “G. Verdi”

e piantumazione di alcune piante aromatiche e alberelli forniti dai vivaisti locali, nel giardino;

48

• documentazione dell’iniziativa svolta con foto e filmati, realizzati durante l’attività.

MetodologiaSi promuoverà la discussione e il confronto delle idee, la problematizzazione e la ricerca di soluzioni anche attraverso azioni concrete ed operative. Racconti, poesie, filastrocche, disegni, cartellonistica, slogans ed esecuzione di canti, rivolti a diffondere una coscienza ecologica negli alunni.DestinatariAlunni delle classi 2^, A-B-C (Scuola Primaria)TempiDa ottobre a novembre in orario curricolare; il 30 novembre si realizzerà Festa dell’albero. CollaborazioniEnte Locale, vivaistiVerifica e valutazione

Osservazione sistematica dei soggetti coinvolti Questionario rivolto agli alunni e ai genitori

Docenti coinvolti: docenti delle classi seconde.

Scuola secondaria di primo grado

PremessaL’educazione ambientale rappresenta un aspetto fondamentale da affrontare con i ragazzi in quanto permette loro di comprendere quanto sia doveroso e facile contribuire al benessere del proprio territorio attraverso la consapevolezza dell’importanza dello sviluppo di fonti energetiche rinnovabili ponendo allo stesso tempo l’accento sui comportamenti e sugli stili di vita da adottare per contribuire nel nostro piccolo a ridurre i consumi di energia. Diviene, così, di vitale importanza preparare i ragazzi a conoscere, saper trasformare, scegliere, utilizzare, prevedere, essere consapevoli di ciò che li circonda.Educare all’ambiente vuol dire capire che per evitare che il nostro pianeta arrivi al disastro, occorre realizzare uno sviluppo sostenibile: quello cioè che ci permette di soddisfare i nostri bisogni senza impedire alle generazioni future di soddisfare i loro. Dobbiamo cercare di consumare risorse (acqua, foreste, fonti energetiche) ad un ritmo che consenta loro di rigenerarsi, non produrre più rifiuti di quanti ne riusciamo a smaltire, limitare l’inquinamento a livelli tollerabili per l’ambiente.

A- DESTINATARI: PRIME CLASSI

DISCIPLINE COINVOLTE: Lettere, Scienze, Tecnologia, Arte.

FINALITÁ educare al rispetto dell’ambiente naturale, inteso come un Bene Culturale da preservare e valorizzare nella consapevolezza che è patrimonio della collettività; far acquisire agli alunni il concetto di sviluppo sostenibile; promuovere la sensibilizzazione dei giovani alle tematiche ambientali, facendo acquisire loro competenze e conoscenze traducibili in nuove capacità comportamentali più consapevoli e responsabili.

OBIETTIVI FORMATIVI

comprendere che la risposta di un dato sistema è conseguenza degli interventi che l’uomo opera ed apprezzare la necessità di mantenere un equilibrio;

favorire la consapevolezza dell’importanza degli organismi vegetali per l’uomo; maturare il proprio senso di responsabilità nell’impatto con la natura e nella gestione delle sue

risorse; comprendere l’importanza della biodiversità; maturare la capacità di riferire sulle esperienze apprese e di rielaborazione.

49

METODOLOGIA L’apprendimento delle conoscenze e l’acquisizione delle competenze prefissate in questo progetto saranno perseguite attraverso le seguenti metodologie:

osservazione metodo della ricerca-azione: raccolta, analisi critica e rielaborazione delle informazioni esperienza concreta come premessa per successive astrazioni l’operatività interdisciplinarietà in quanto i vari momenti di lavoro si inseriscono quasi naturalmente in ogni percorso didattico

ATTIVITÀ

1. Letture da cui devono scaturire riflessioni sui comportamenti corretti e scorretti dell’uomo nei confronti del mondo vegetale.

2. Adesione alle iniziative di Legambiente e WWF3. Esplorazione dell’ambiente naturale (flora e fauna)4. Allestimento nelle classi di contenitori per la raccolta di carta e plastica5. Progettazione e costruzione di un orto e cura del giardino dei semplici.

Tempi: Il progetto è realizzato durante le ore curriculari

Spazi: Aula didattica e spazi antistanti la scuola

Indicatori di verifica Somministrazione di questionari al fine di monitorare e valutare l’efficacia delle azioni programmate Materiale prodotto nel corso della realizzazione del progetto

B - DESTINATARI: SECONDE CLASSI

DISCIPLINE COINVOLTE: Lettere, Scienze e Tecnologia.

FINALITÁ educare al rispetto dell’ambiente naturale, inteso come un Bene Culturale da preservare e valorizzare nella consapevolezza che è patrimonio della collettività;

far acquisire agli alunni il concetto di sviluppo sostenibile; promuovere la sensibilizzazione dei giovani alle tematiche ambientali, facendo acquisire loro competenze e conoscenze traducibili in nuove capacità comportamentali più consapevoli e responsabili.

OBIETTIVI FORMATIVI

comprendere che la risposta di un dato sistema è conseguenza degli interventi che l’uomo opera ed apprezzare la necessità di mantenere un equilibrio;

favorire la consapevolezza dell’importanza del riciclo; apprendere ed interiorizzare comportamenti corretti nei confronti dell’ambiente; maturare il proprio senso di responsabilità nell’impatto con la natura e nella gestione delle sue

risorse. Conoscere:

- Protocollo di Kyoto- Concetto di sviluppo sostenibile Concetto di ecologia, di risorse esauribili e di energie rinnovabili. Conoscere l’impatto ambientale, scoprire le regole della raccolta differenziata e del riciclo delle varie tipologie di materiali. In particolare:

• concetto di riciclaggio e recupero; • criteri della raccolta differenziata;• principale utilizzo della frazione umida;• processo di riciclaggio della carta.

50

ATTIVITÀ

1. Attivazione della raccolta differenziata di alcuni materiali a scuola2. Cura del “giardino dei semplici”3. Compostaggio4. Visita guidata di una industria alimentare5. Adesione alle iniziative nazionali di Legambiente

METODOLOGIA

L’apprendimento delle conoscenze e l’acquisizione delle competenze prefissate in questo progetto saranno perseguite attraverso le seguenti metodologie:

discussioni guidate cooperative learning

metodo della ricerca-azione: raccolta ed analisi critica delle informazioni e rielaborazione di quanto appreso interdisciplinarietà in quanto i vari momenti di lavoro si inseriscono quasi naturalmente in ogni percorso didattico

TEMPI

Il progetto sarà realizzato durante le ore curricolari SPAZI

Aula didattica e giardino INDICATORI DI VERIFICA

Somministrazione di questionari e schede al fine di monitorare e valutare l’efficacia delle azioni programmate.

Materiale prodotto nel corso della realizzazione del progetto.

C - DESTINATARI: TERZE CLASSI

PREMESSA

L’energia è importantissima. Basti pensare a cosa succede quando manca l’elettricità: niente luce, né televisione, né computer. Da anni si studiano tecniche e strategie che consentano di ridurre l’uso di energia nei vari settori di attività. Nell’industria, nei trasporti, nell’edilizia sono stati, infatti, introdotti miglioramenti che hanno portato come risultato ad un notevole risparmio energetico. Ma ciò che importa sottolineare è che ciascuno di noi può contribuire a ridurre la nostra dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili, semplicemente seguendo comportamenti che inducono a consumare energia in modo più razionale ed efficiente.

FINALITÁ educare al rispetto dell’ambiente, inteso come un Bene Culturale da preservare e valorizzare nella consapevolezza che è patrimonio della collettività; far acquisire agli alunni il concetto di sviluppo sostenibile; comprendere che la risposta di un dato sistema è conseguenza degli interventi che l’uomo opera ed apprezzare la necessità di mantenere un equilibrio; promuovere la sensibilizzazione dei giovani alle tematiche ambientali, facendo acquisire loro competenze e conoscenze traducibili in nuove capacità comportamentali più consapevoli e responsabili.

OBIETTIVI FORMATIVI

maturare il proprio senso di responsabilità nell’impatto con la natura e nella gestione delle sue risorse;

far capire agli alunni come si ottiene l’energia, come fare a non sprecarla, come evitare di inquinare l’ambiente usandola;

favorire la consapevolezza dell’importanza del risparmio energetico e sensibilizzare ad un uso razionale delle risorse energetiche;

51

individuare l’intervento dell’uomo nel territorio; sviluppare una metodologia di analisi e ricerca;sviluppare la capacità di rielaborare le conoscenze attraverso l’utilizzo di un linguaggio multimediale.

DISCIPLINE COINVOLTE

Area scientifico-tecnologica e area storico-geografica

METODOLOGIA

L’apprendimento delle conoscenze e l’acquisizione delle competenze prefissate in questo progetto saranno perseguite attraverso le seguenti metodologie:

brain storming metodo della ricerca-azione : raccolta ed analisi critica delle informazioni ed elaborazione

osservazione diretta della realtà cooperative learning problem solving

CONTENUTI ED ATTIVITÁ

• le principali fonti energetiche: rinnovabili e non rinnovabili• vantaggi e degli svantaggi dell’energia nucleare;• le implicazioni storico-sociali dell’uso della bomba atomica;• i comportamenti fondamentali che contribuiscono in modo responsabile a risparmiare energia

e formulazione di un decalogo;• le forme di energia alternativa non inquinanti; • indagine sui consumi di energia elettrica in un giorno nella propria casa e costruzione con i

dati raccolti di un grafico che indichi il consumo dei vari elettrodomestici;• rielaborazione delle conoscenze acquisite attraverso la realizzazione di un prodotto

multimediale;• pulizia mensile delle aree esterne della scuola;• adesione al progetto “RIFIUTI ZERO”

TEMPI: Il progetto sarà realizzato durante le ore curriculari

SPAZI: Aula didattica

MATERIALI: Manuali scolastici, opuscoli informativi, audiovisivi, computer e video-proiettore

INDICATORI DI VERIFICA

• Controllo delle attività programmate mediante somministrazione di questionari.• Presentazione multimediale.

52

SICUREZZASICUREZZA

PROGETTO “A SCUOLA SICURI”PROGETTO “A SCUOLA SICURI”

ISTITUTO COMPRENSIVO

Finalitá• Promuovere la cultura della sicurezza, della prevenzione e della protezione.• Acquisire comportamenti corretti come utente della strada• Assumere comportamenti corretti in caso di emergenza.• Attivare comportamenti di prevenzione per la salvaguardia della salute.• Informare su forme di collegamento intrascolastiche ed extrascolastiche (118 – Vigili urbani).

Obiettivi generali• Sensibilizzare gli alunni alle problematiche legate alla prevenzione dei rischi all’interno della

scuola.• Conoscere le principali fonti di rischio e le misure per fronteggiarle nonché i comportamenti più

idonei da adottare.• Acquisire comportamenti corretti ed abilità necessarie per affrontare situazioni inusuali o di

emergenza.• Identificare, riconoscere, leggere etichette, simboli, segnali.• Sviluppare la capacità di controllo degli stati emotivi.• Conoscere l’ambiente SCUOLA, la sua rappresentazione per muoversi in sicurezza.

Obiettivi specifici• Conoscere gli spazi interni ed esterni degli edifici scolastici, • Riconoscere le componenti che comportano rischi.• Riconoscere le situazioni a rischio.• Conoscere i comportamenti adeguati in rapporto alla situazione di rischio.• Conoscere le norme e la regole di comportamento• Conoscere il significato della segnaletica stradale e di emergenza.• Riconosce le vie di fuga su una piantina dell’edificio.• Imparare a dominare il panico.• Rispettare le regole e le norme di comportamento.• Relazionare con gli altri positivamente in caso di emergenza.• Conoscere gli obblighi da rispettare per una guida sicura.• Comportarsi in modo razionale e corretto.• Eseguire gli incarichi ricevuti.•

Attività• Conversazioni sui rischi e i pericoli esistenti a scuola e sulla strada, sulle modalità per prevenirli.• Presentazione della planimetria della scuola per conoscere il percorso da seguire in caso di

evacuazione.• Individuazione delle regole da rispettare come pedone su un percorso ipotetico.

Monitoraggio e valutazioneProve di evacuazione con e senza preavviso.

53

Parte quarta

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per migliorare e arricchire l’offerta formativa, l’Istituto Scolastico Comprensivo, oltre alle attività e agli scambi culturali proposti da Associazioni ed Enti esterni, prevede di organizzare una serie di attività che rendano possibile una maggiore diversificazione di percorsi formativi, nonché l’ampliamento dei saperi e delle abilità, il potenziamento degli interessi e delle attitudini individuali.I progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2011 - 2012, finanziati dal Fondo d’Istituto e dalla Legge 440, nonché quelli eventualmente finanziati con risorse dell’UE, da enti pubblici e da soggetti privati sono i seguenti:

1. PROGETTO PER GLI ALUNNI DI SCUOLA PRIMARIA

È BELLO INSIEME

Finalità: Affinare e sviluppare la dimensione affettiva potenziando i rapporti di collaborazione e socializzazione. Poter accedere in modo significativo ad un’eredità culturale fondamentale – la musica – e ai mondi simbolici di cui essa è espressione. Partecipare all’esperienza musicale con creatività.

Obiettivi:

- Comprendere la realtà acustica e le sue diverse manifestazioni.

- Riconoscere gli elementi fondamentali della scrittura musicale.

- Esplorare le capacità espressive della voce.

- Giocare con la polifonia.

Metodologie

Titolo progetto

Classi/Alunni Docenti e referente Attività aggiuntive di insegnamento

È BELLO INSIEME

SECONDE45 alunni

FESTA DELLA MAMMA

n. 2 docentiDe Grisantis Rosa e Cici Ivana

Docente referenteDe Grisantis Rosa

16 ore

TERZE40 alunni

FESTA DELL’EUROPA

n. 3 docentiDe Grisantis Rosa, Fucci Domenica

e Cici MarinaDocente referenteDe Grisantis Rosa

16 ore

54

Nelle attività laboratori ali, gli elementi musicali saranno proposti e organizzati in modo semplice e divertente. Gli esercizi, i giochi individuali e collettivi, fonte di stimolo per migliorare l’attenzione, la concentrazione, la memoria, saranno eseguiti in un clima serenamente costruttivo.

Destinatari e classi coinvolte: - Circa 45 alunni delle classi seconde- Circa 40 alunni delle classi terze

Monitoraggio e valutazioneLe attività previste saranno documentate con foto e produzioni di materiali multimediali. In itinere si osserverà e valuterà, mediante giochi individuali e collettivi, l’andamento del percorso, il grado di coinvolgimento dei bambini e il loro atteggiamento nei confronti della musica. Inoltre i due cori daranno prova di quanto appreso in occasione delle seguenti ricorrenze:- FESTA DELLA MAMMA (alunni delle classi seconde);- FESTA DELL’EUROPA (alunni delle classi terze)

Divulgazione e materiali prodotti:Cartelloni, foto, canti inerenti le varie ricorrenze, drammatizzazione di brevi testi, recital.

2. PROGETTO PER GLI ALUNNI DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

LABORATORIO DI GIORNALISMOLABORATORIO DI GIORNALISMO::“IL GIORNALINO D’ISTITUTO”“IL GIORNALINO D’ISTITUTO”

FinalitàPromuovere la competenza interpretativa dei testi e della realtàSviluppare atteggiamenti aperti al dialogo, al confronto democratico e alla collaborazione

ObiettiviComprendere natura e funzioni degli elementi della grafica di un giornaleRiconoscere le strategie utilizzate per dare rilievo alle notizie Individuare le caratteristiche linguistiche e le funzioni del titoloConoscere la tipologia degli articoliComprendere lessici specialiProgettare la quarta edizione del giornale d’istituto, discriminare le proposte, operare le scelteScrivere articoli di vario genereIdeare e realizzare pagine autogestite nella grafica, nei testi, nelle immagini da pubblicare sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno

MetodologieMomenti teorici e operativi, finalizzati alla conoscenza e alla fruizione del quotidiano, vengono previsti nell’ambito delle programmazioni curricolari delle singole classi partecipanti alla Redazione del giornale scolastico. Potranno, tuttavia, essere ripresi durante gli incontri pomeridiani. La Redazione giornalistica è composta da delegazioni di alunni provenienti dalle classi di prima, seconda e terza della scuola secondaria di primo grado. La redazione si occupa dei compiti seguenti: individuazione delle linee guida, degli argomenti delle rubriche fisse, dei tempi di lavoro, degli incarichi; correzione delle bozze; composizione grafica del giornale con Microsoft Publisher in aula multimediale; composizione delle pagine da pubblicare sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno mediante InPagina software editoriale fornito da La Gazzetta del Mezzogiorno (le pagine redatte vengono trasmesse via e-mail alla redazione del quotidiano regionale).

55

Monitoraggio e valutazioneL’attività sarà monitorata in itinere e a conclusione mediante: questionario, discussione, relazione finale.

1^ fase Accoglienza e analisi dei prerequisiti richiesti per accedere al lavoro di redazione, mediante discussione guidata o questionario. Assegnazione degli incarichi all’interno della redazione. Individuazione dei contenuti e dei campi di indagine.

2^ fase Stesura degli articoli. Correzione delle bozze. Composizione delle pagine del giornale d’istituto. Selezione degli articoli da inviare per via digitale ai portali di Alboscuole, Repubblica Scuola, La Gazzetta del Mezzogiorno. Invio del giornale alla stampa in tipografia. Correzione della bozza di stampa. Pubblicazione e distribuzione delle copie.

3^fase Valutazione finale dell’attività, mediante questionario in merito ai seguenti indicatori: organizzazione, produzione di idee, stesura di articoli, competenze grafico – pittoriche, competenze nell’uso del computer, correzione di bozze, coordinamento dell’attività. Ciascun allievo fornisce una sua valutazione dell’azione inclusa nell’indicatore scegliendo una scala di valori distribuiti su quattro livelli: per nulla, poco, abbastanza, molto.

Divulgazione e materiali prodottiIl progetto prevede la realizzazione di un numero (al mese di maggio) del giornale d’istituto, in versione cartacea. Il prodotto sarà divulgato mediante: la stampa di 400 copie, la pubblicazione di una pagina sulla Gazzetta del Mezzogiorno.

56

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Le visite guidate e i viaggi d’istruzione promuovono la conoscenza di località d’interesse storico-artistico, la conoscenza dei parchi, riserve naturalistiche e aziende per l’approfondimento di problematiche ambientali, la partecipazione a manifestazioni culturali (rappresentazioni teatrali, cineforum…)

SCUOLA PRIMARIA

VISITE GUIDATE- VIAGGI D’ISTRUZIONE

CLASSI META DATA DALLE…ALLE…

DOCENTI ACCOMPAGNATORI

PRIME37 alunni +3 docenti

(40)

Putignano(Masserie di Puglia in compagnia degli

asinelli)

5 maggio 2014 9.00 / 13.00Lorita Giorgio

Pasqua MarinelliRosa Capece

SECONDE60 alunni

+4 docenti

(64)

Parco Museodi Egnazia(BR)

Caserma dei Vigili del Fuoco di Putignano

26 maggio 2014

Data da definire

8.45 / 13.00 Lucia SportelliGiovanna CiciAntonia Savino

Beatrice Pasciolla

TERZE40 alunni

+3 docenti

(43)

Masseria didatticadel territorio

GALCaserma dei Vigili

del Fuoco di Putignano

Data da definire

Data da definire

Domenica Fucci Marina Cici

Beatrice Pasciolla

QUARTE41 alunni

+3 docenti ( 44 )(pullman da 54

posti)

Oasi di“Bosco Pantano”-Policoro (MT) eSassi di Matera

21 maggio 2014 8.15 / 18.30 Maria LaeraRosa Spinelli

Rosanna De GrisantisAeroporto militaredi Gioia del Colle Data da definire

QUINTE54 alunni

+4 docenti

(58)(pullman da 54

posti)

Oasi di“Bosco Pantano”-

Policoro (MT)e

Sassi di Matera

21 maggio 2014 8.15 / 18.30 Assunta MagistroMariana Dell’Aera

Antonella Mancini Cinzia ScardiAeroporto militare

di Gioia del Colle Data da definire

57

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

VISITE GUIDATE

DESTINAZIONE CLASSI DATABARI:Sacrario militare IIIA, IIIB, IIIC 24 Aprile CONVERSANO: Pinacoteca e monumenti IIIA, IIIB, IIIC AprileACQUAVIVA: Osservatorio astronomico IIIA, IIIB, IIIC Aprile ( sera )BARI: spettacolo teatrale in francese IIIA, IIIB, IIIC Gennaio-FebbraioBARI: spettacolo teatrale in inglese IIIA, IIIB, IIIC 19 Marzo GIOIA DEL COLLE: teatro Santa Lucia “Omaggio a Verdi” IIIA, IIIB, IIIC Febbraio- Marzo BARI. Gazzetta del Mezzogiorno IIIB 17 Gennaio BARI: Regione Puglia IIIB 4 FebbraioRUTIGLIANO:Pastificio Divella IIA, IIB, IIC FebbraioBARI: Cittadella delle scienze IIA, IIB, IIC AprileBARI: Museo Diocesano IIC-IIA 3 FebbraioBARI: Gazzetta del mezzogiorno IC 17 Gennaio 2013BARI: Regione Puglia IC 4 FebbraioBARI: Orto botanico e museo zoologico IC, IB, IA 15 AprileBARI: Centro storico di Bari-Cattedrale- Castello IC, IB,IA 20 marzoGIOIA: Teatro Santa Lucia “ Pierino e il lupo” IA,IB,IC Febbraio/ Marzo

VIAGGI D’ISTRUZIONE

DESTINAZIONE CLASSI DATAMARGHERITA DI SAVOIA- ANDRIA: saline, Castel del Monte, Cattedrale

IIC 5 Maggio

MELENDUGNO-ROCA: Fitodepuratore, Oasi delle Cesine, Castello di Acaya

IA, IB, IC 7 Maggio

58

Parte quinta

PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

L’aggiornamento e la formazione professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l’innovazione didattica.L’obiettivo che ci si prefigge di conseguire è l’acquisizione della consapevolezza del cambiamento in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal nuovo contesto dell’autonomia, allo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, ai metodi e all’organizzazione dell’insegnamento, all’integrazione delle tecnologie nella didattica e alla valutazione degli esiti formativi.Pertanto, visto il contesto educativo dell’istituto, vista la normativa vigente in merito alla formazione e all’aggiornamento, vista la contrattazione di istituto in vigore, valutate le esigenze formative dei docenti, è stato elaborato il seguente piano di formazione:

CORSI DI FORMAZIONE

DESTINATARI TEMATICA TEMPI

Operatori scolastici FORMAZIONE ED INFORMAZIONE AI SENSI

DEL D.LGS.81/08Sicurezza del lavoro

8 ore

Operatori scolastici FORMAZIONE ED INFORMAZIONE SULLA LEGGE DELLA PRIVACY

4 ore

Docenti IMPIEGO DEL REGISTRO ELETTRONICO

Autoformazione (in parte guidata da un consulente esterno)

e partecipazione a corsi organizzati da enti di formazione

Operatori scolastici POTENZIAMENTODELLE COMPETENZE DIGITALI

Modulo PON

30 ore

Figure sensibili per la

sicurezzaFORMAZIONE IN RETE

59

Parte sestaPROGETTO PEDAGOGICO DIDATTICO DELLA “SEZIONE PRIMAVERA”

PREMESSALa nostra scuola è impegnata nella sperimentazione della Sezione Primavera per offrire un servizio alle famiglie e un’opportunità educativa ai bambini dai 2 ai 3 anni. Nel nostro Comune, privo di asili-nido, tale sperimentazione è stata accolta con soddisfazione dalle famiglie che ne hanno usufruito. Pertanto il progetto è stato ripresentato anche per l’anno scolastico in corso.

MOTIVAZIONEOffrire una opportunità educativa ai bambini da due a tre anni e un servizio assistenziale alle famiglie, in assenza di asili-nido sul territorio comunale.

FINALITÀ1. Soddisfare i bisogni di gioco, di relazione, di comunicazione e di apprendimento dei bambini e

avviare i loro percorsi di autonomia e di crescita.2. Rispondere al bisogno delle famiglie che chiedono sostegno alla genitorialità.

INSERIMENTOÈ affrontato garantendo la massima gradualità e continuità delle cure fra la famiglia e la scuola nella consapevolezza che, per i bambini, l’appartenenza ad un gruppo è sempre successiva ai delicati momenti di avvicinamento, separazione e affidamento che vanno gestiti con particolare attenzione.

ESPERIENZE DI GIOCOIl gioco rappresenta una esperienza fondamentale attraverso la quale il bambino costruisce le basi della sua identità e della sua personalità. Grande rilievo, pertanto, assumono tutte le attività ludiche organizzate e strutturate dalle educatrici secondo obiettivi e finalità connesse alla sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo dei bambini quali:

- Prime esperienze grafiche- Pittura con le dita- Manipolazione di materiale plastico- Uso dello specchio- Travestimenti- Giochi imitativi- Movimenti nello spazio- Racconto/ascolto - Canto

ROUTINEParticolare importanza è attribuita ai momenti di routine: accoglienza, cambio, pranzo, riposo, uscita.

AccoglienzaIn uno spazio accogliente con situazioni di gioco interessanti, l’educatrice facilita la separazione dei bambini dalle figure parentali, attraverso un atteggiamento positivo e rassicurante sia nei confronti del bambino che dei genitori.

CambioTale momento è per l’educatrice occasione per creare con il bambino un rapporto carico di affettività e di risvolti di crescita e di apprendimento.

Pranzo

60

Caratterizzato da una ritualità di gesti e comportamenti, il pranzo costituisce un momento rassicurante in cui il bambino sperimenta il piacere di stare insieme in un piccolo gruppo e la curiosità verso nuovi alimenti.

UscitaL’ultima parte della giornata è vissuta attraverso occasioni di gioco e di dialogo con l’educatrice; costituisce, inoltre, occasione di scambio di informazioni con le famiglie.

GIORNATA TIPO( dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.00)

8.00 – 9.00 Ingresso- accoglienza

9,00 - 10,30 attività socializzanti – spuntino/cambio

10,30 - 11,30 Attività ludico-educativa per piccoli gruppi

11,30 - 12,00 Preparazione per il pranzo

12,00 – 12,45 Pranzo

12,45 -13,00 Uscita

SPAZILa strutturazione dello spazio è volta a stimolare le curiosità del bambino, l’esplorazione e le conoscenze, ma deve anche rispondere all’esigenza di rassicurazione e riconoscimento per evitare situazioni di disorientamento. Sono, pertanto organizzati i seguenti spazi:1) La zona del gioco con le costruzioni ovvero un tappeto per mettersi comodi e giocare con incastri, mattoncini, di legno e plastica per esercitarsi a:-sovrapporre, combinare e assemblare, distinguere materiali e forme; riconoscere e mettere ogni pezzo al posto giusto;-sperimentare lo spazio orizzontale accostando e allineando i materiali;-conquistare lo spazio verticale, impilando e organizzando gli oggetti alla ricerca dell’equilibrio;2) L’angolo morbido ovvero uno spazio morbido con materassi e cuscini dove i bambini possono: -fare capriole, abbracciare i cuscini;-stare tranquilli con un libro, -essere coccolati e coccolarsi.3) La zona per la pittura dotata di rulli, spugne, pennelloni e un grande pannello per dipingere con tempere, colori a dita, acquerelli e gessetti, per imparare a:-distinguere e riconoscere i colori, combinarli e creare tante tonalità;-dipingere liberamente cercando di esprimere le loro emozioni.4) Lo spazio della fattoria in cui i bambini mediante il gioco consolidano esperienze:-raggruppano e suddividono gli animali per categorie, associano logicamente elementi e contesti;-raccontano e inventano.5) La zona del libri dotata di libri cartonati, in cui ogni bambino può:-scegliere il libro preferito, guardare, commentare e leggere immagini;-fare domande e attendere risposte, fornire spiegazioni e inventare racconti;6) La zona dei tavoli che accoglie i bambini in gruppo o da soli quando si impegnano a:-strappare e tagliare carta, cartoncino, stoffe;-usare matite, pennarelli, pastelli a cera;

61

-comporre puzzles, utilizzare giochi strutturati;7) La zona del pranzo si svolge nella zona dei tavoli e vede i bambini impegnati nell momento del pasto che costituisce un’occasione significativa per scambi relazionali ed affettivi tra adulti e bambini. Il pranzo è occasione per:-mangiare insieme, assaggiare nuovi cibi e gustare sapori diversi-chiacchierare con i compagni;-imparare ad apparecchiare e sparecchiare.8) Lo spazio della casa fornito di cucina, stoviglie, frutta e verdura in materiale plastico, asse e ferro da stiro e bambole, in cui mediante un significativo gioco di imitazione i bambini rivivono aspetti della loro vita quotidiana.

62

PROGETTI PON

La nostra scuola, impegnata nel potenziamento delle competenze chiave, ha partecipato alla programmazione dei Fondi Strutturali Europei per l’anno scolastico 2013-2014.Con nota ministeriale prot. n. AOODGAI/8386 del 31/07/2013 è stato autorizzato il Piano Integrato degli Interventi PON "Competenze per lo sviluppo" 2007 IT 05 I PO 007 finanziato con il Fondo Sociale Europeo-Circolare prot. n. 2373 del 26/02/2013, che prevede la realizzazione di progetti rivolti agli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado per il rafforzamento delle competenze in italiano, lingua inglese e scienze e di un corso di formazione per il personale della scuola per il consolidamento delle competenze digitali.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

Obiettivi: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovaniAzione: C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave

Obiettivi formativi• Sviluppare il piacere di scrivere giocando con le parole e i testi.• Acquisire strumenti alternativi per l’apprendimento della lingua italiana attraverso un approccio

creativo dei testi narrativi.• Potenziare le capacità creative e cognitive con l’acquisizione di modalità espressive verbali e non

verbali.• Perfezionare il possesso della lingua madre e migliorare la correttezza ortografica.• Facilitare l’espressione e la condivisione delle emozioni e dei pensieri. • Sviluppare la competenza comunicativa attraverso il potenziamento delle abilità di reading,

listening, speaking e writing attraverso l’interazione con un’insegnante madrelingua, allo scopo di rendere più agevole la comunicazione in lingua inglese.

• Confrontarsi con culture diverse dalla propria.• Migliorare la capacità di osservare, descrivere e rappresentare la realtà attraverso il metodo

scientifico- sperimentale.• Confrontare, operare e pervenire a risultati condivisi.• Stimolare attraverso il lavoro di gruppo la capacità di collaborazione.

Risultati attesi Ascoltare e partecipare a scambi comunicativi, esprimendo le proprie idee e rispettando quelle

degli altri.

Comprendere testi letti, individuando le informazioni principali e il senso globale ed esprimendo semplici pareri personali.

Rielaborare testi in modo creativo.

Dare e chiedere informazioni su se stessi, sulla famiglia, sulla vita quotidiana utilizzando il lessico e le strutture della lingua inglese in modo appropriato.

Collaborare, confrontarsi con gli altri e rappresentare le fasi di un’esperienza.

Utilizzare abilità operative, progettuali e manuali in diversi contesti laboratoriali.

Utilizzare un linguaggio appropriato e specifico per esprimere concetti e conoscenze.

63

COMPETENZA TITOLO DESTINATARI DURATA1- LINGUA ITALIANA

SCRIVO PER DIVERTIRMI Alunni Scuola primariaClasse quarta

50 oreIO, SCRITTORE DI FIABE

2-LINGUA INGLESE

ABC ENGLISHAlunni Scuola primaria

Classe quinta

30 oreENGLISH AND MECAN YOU SPEAK

ENGLISH?LET’S BE HAPPY WITH

ENGLISH Alunni Scuola SecondariaClassi terze

50 ore

AMAZING ENGLISH

3-SCIENZESPERIMENTANDO IMPARO

Alunni Scuola PrimariaClassi terze

30 oreIO, PICCOLO SCIENZIATO

FORMAZIONE DOCENTI

Obiettivo: D Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola.Azione: D1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola sulle nuove tecnologie della comunicazione.

Obiettivi FormativiIl modulo formativo è finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi:Accrescere le competenze digitali del personale scolastico.Migliorare le condizioni in cui si sviluppano i processi di apprendimento.Facilitare l’utilizzo di strumenti digitali in classe (Lavagna Interattiva Multimediale, computer, etc).

Risultati attesi

- Utilizzare in modo più sistematico gli strumenti informatici per comunicare, velocizzando lo scambio delle informazioni.

- Potenziare la produzione di materiali in formato digitale, semplificando l’archiviazione e la consultazione dei documenti.

- Consultare documenti e materiali didattici in rete per l’apprendimento personalizzato a distanza.

- Apprendere l’uso della Lavagna Interattiva a supporto della didattica.

TITOLO DESTINATARI DURATA

LE TECNOLOGIE PER COMUNICARE, APPRENDERE, INSEGNARE

Personale docente e non docente dell’Istituto Comprensivo 30 ore

64

65