PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2013/2014 · Istituto Comprensivo Cassiodoro - Don Bosco C.M....
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2013/2014
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Istituto Comprensivo Cassiodoro - Don Bosco C.M. RCIC87100V C. F. 92081470806 Via Nazionale Tv. G – 89134 - Pellaro - Reggio Calabria
E-Mail [email protected] – [email protected] - Telefax 0965359370
COLLABORATORI
Pasquale Neri
Dirigente scolastico
Giovanni Marcianò
Collaboratore Vicario
Elisabetta Chinnì
POF Verifica
Marcella Parucci
Programmazione
Maria Aldarese
Loredana Mafrici
Elisabetta Chinnì
Francesca Sesia
Anna Maria Lanuzza
Teresa Luppino
Francesca Marchetti
Consolata Pellicone
Tullia Verduci
Lucia Calabrò
Paola Campolo
Angelina Latella
Maria Cinzia Melissari
Fiorina Caserta
Santa Meduri
Claudia Pirozzi
Rosa Scuteri
Giovanna Surace
Commissione Continuità
Referente
Rosalba Azzarà
Maria Grazia Minniti Anna Maria Orlando
Anna Maria Lanuzza Francesca Marchetti
Lucia Calabrò Paola Campolo
Commissione Viaggi d’istruzione e visite guidate
Referente
Flora M.T Retez
Fiorina Caserta
Anna Errante Elisabetta Lamattina
Commissione Handicap
Referente
Cosimo Fascì
Giovanna Maria De Angelis
Flora M.T Retez
Commissione Invalsi
Referente
Rosalba Azzarà
Latella Margherita
Sapone , Meduri, Rosa Scuteri Gabriella Provenzano
Commissione elettorale
Comitato di valutazione
Commissione tecnico scientifica
Elisabetta Chinnì, Flora M.T
Retez (componente docente)
Elisabetta La Mattina; Rosalba Mauceri, Anna
Maria Orlando, Santa Meduri, Angelina Latella,
Minniti Alessandra ( membro supplente).
Caterina Laganà Campagna, Raffaele Gregorace,
Elisabetta La Mattina, Maria Maddalena Mancini ,
Isodiana Tripodi, Pomo Domenico, Caterina
Quatttrone, Maria Aldarese, Santa Meduri.
COORDINATORI DI CLASSE Scuola secondaria
Classe I B Classe II B Classe III B
Giuseppina Meduri
Azzarà Rosalba Teresa Serini
Classe III C
Damiana Azzarà
Classe I D Classe II D Classe III D
Rosa Maria Imbalzano Maria Maddalena Mancini Gasperina Lento
Classe IE Classe II E Classe III E
Rosalba Mauceri Minniti Maria Grazia Anna Maria Orlando
Classe I F Classe II F Classe III F
Margherita Latella Caterina Caracciolo Elisabetta La Mattina
COORDINATORI DI CLASSE Scuola Primaria
San Giovanni Classe I Classe II III Classe IV Classe V
Fortunata Legato Teresa Luppino Consolata Pellicone Ficara Anna Maria Giovanna
Ambrogio
San Gregorio Classe I Classe II III IV-V
Olimpia Zavettieri Anna Maria Lanuzza Francesca Mafrici Marisa Triveri
Trapezi Classe I- II Classe III Classe IV V
Maria A. Mafrici Anna Nucera Maria Sapone Sapone Santa Meduri
Lume Classe I Classe II Classe III IV V
Maria I.Scarfò Gabriella Manganaro Giovanna Surace Francesca Marchetti Carmela Foti
San Leo Elisa Imbalzano
Mariangela Cogliandro Gabriella Provenzano
Francesca Attinà Margherita
Scaramozzino
COORDINATORI DI CLASSE Scuola Primaria Pellaro Centro
Corso A Classe I Classe II Classe III IV V
Scuteri Rosa Francesca Plutino
Maria Lella Cuppari Maglie Giuseppa
Loredana Mafrici
Corso B Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V
Pasquale Neri Lucia Iaria Consolina Mallamaci Fiorina Caserta Tullia Verduci
Corso C Classe I Classe II Classe III IV V
Maria Aldarese Claudia Pirozzi Maria Aldarese Claudia Pirozzi Maria Aldarese
CORSO D Classe II
Ersilia Zampaglione
Responsabili di Plesso Scuola dell’Infanzia
Polo Lume San Gregorio San Giovanni Trapezi
Adriana Saccà Francesca Sesia Teresa Luppino Anna Pugliese
Responsabili di Plesso Scuola Primaria
Via Augusta San Giovanni San Gregorio San Leo Trapezi
Pasquale Neri Teresa Luppino Anna Errante Maria Minniti Santa Meduri
Organigramma Sicurezza Scuola Secondaria
DON BOSCO Responsabile plesso Addetto prevenzione e
protezione incendi
Coordinatore primo
soccorso
Raffaele Gregorace
Adriana Scambia (piano
terra)
Rosa Maria Imbalzano
(piano terra)
Giuseppina Meduri
(primo piano)
Teresa Serini
(primo piano )
Organigramma Sicurezza - Scuola Primaria
Responsabile Coordinatore Pasquale Neri
San Giovanni Responsabile plesso Addetto prevenzione e protezione
incendi
Coordinatore primo soccorso
Teresa Luppino
Teresa Luppino Maria G. Ambrogio
San Gregorio Errante Anna Errante Anna Anna Maria Lanuzza
Trapezi Meduri Santa Meduri Santa Maria Sapone
Lume Marchetti Francesca Marchetti Francesca Giovanna Surace
Organigramma Sicurezza - Scuola Primaria
San Leo Responsabile plesso Addetto prevenzione e
protezione incendi
Coordinatore primo
soccorso
Alessandra Minniti Provenzano Gabriella Alessandra Minniti
Pellaro centro Responsabile plesso Addetto prevenzione e
protezione incendi
piano terra
Addetto prevenzione e
protezione incendi
primo piano
Coordinatore primo
soccorso - piano terra
Coordinatore primo
soccorso - primo
piano
Pasquale Neri Fiorina Caserta Demetrio Mauro Flora M.Retez Maria L. Cuppari
Organigramma Sicurezza - Scuola dell’infanzia
Polo Lume Responsabile plesso Addetto prevenzione e
protezione incendi
Coordinatore primo soccorso
Angelina Latella Angelina Latella Adriana Saccà
San Giovanni Lucia Calabrò Maria C. Monniello Stefania Condemi
San Gregorio Francesca Sesia Caterina Meduri Francesca Sesia
Trapezi Anna Pugliese Aurelio Calabrò Anna Pugliese
L’istituto Comprensivo Cassiodoro-Don Bosco nasce il primo settembre 2012 dalla fusione dell'ex Circolo didattico Aurelio Cassiodoro e
dell’Istituto Secondario di primo grado Don Bosco. L’aggregazione consente di concentrare e coordinare in un unico istituto e sotto un'unica
direzione il primo ciclo di istruzione. I vari plessi della scuola primaria e dell’infanzia e l’istituto secondario di primo grado appartengono alla XV
Circoscrizione di Pellaro, ad eccezione di Trapezi e San Gregorio che fanno parte della XIII Circoscrizione. Il bacino d’utenza va da S. Gregorio a
Bocale II° e , nell’entroterra, abbraccia frazioni sparse quali di Trapezi, Macellari, San Giovanni, San Filippo, Paterriti.
Pellaro sorge in splendida posizione geografica, su di un ampio pianoro lievemente inclinato verso il vicinissimo mare, protetto ad oriente dalle
propaggini meridionali dell’Aspromonte e, ad occidente, dall’omonima baia. Le origini di Pellaro non sono certe, la più antica testimonianza della
presenza dell’uomo risale al periodo neolitico (XIX sec. a.C., età del rame) e trattasi di un piccolo frammento di vaso in argilla. Nell’età greca,
Pellaro faceva parte di una contrada, chiamata Leucopetra, dal colore biancastro del vicino promontorio di Capo d'Armi. La sua vasta insenatura
accoglieva numerose flotte, giustificando l’esistenza di un porto, il porto Bolaro, da cui, qualche studioso, ha fatto derivare il nome di Pellaro.
Quest’ultimo toponimo è menzionato per la prima volta in un documento del 1067. Le incursioni dei Saraceni costrinsero la popolazione a
rifugiarsi sulle alture e soprattutto a Motta San Giovanni, del cui Comune fece parte fino al 1834, ad eccezione di qualche breve parentesi di
autonomia amministrativa.
Distrutto quasi completamente dal tremendo terremoto-maremoto del 1908, Pellaro venne ricostruito con moderne strutture e dal 1928 non è
più comune a sé. Oggi assume i connotati di città satellite con circa 20.000 abitanti. Da area prevalentemente agricola quale fu fino agli anni 70’,
con produzione di vino pregiato, bergamotto, baco da seta e gelsomino, si è trasformata in area in cui l’attività dominante è il settore terziario,
Analisi del Contesto
con qualche modesto insediamento industriale. Data la sua particolare ubicazione, ha un bacino di utenza piuttosto esteso e il contesto socio-
economico e culturale è eterogeneo .L’Istituto comprensivo è frequentato da alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio-alto,
alunni provenienti da un ambiente socio- culturale modesto, alunni stranieri , alunni diversamente abili con deficit più o meno gravi.
Finalità istituzionali
Il Piano dell’Offerta formativa ha come fonte d’ispirazione gli artt.3, 33 e 34 della Costituzione italiana e costituisce il documento fondamentale
dell’identità culturale e progettuale della scuola, dal qual discende l’azione di educazione ed istruzione, ossia la “mission” della scuola.
In ragione della rilevanza che il P.O.F. assume, il presente documento viene considerato un utile supporto per la gestione organica, articolata e
flessibile delle attività.
La legge 28 marzo 2003 n.53 e il decreto legislativo n.59 del 19 febbraio 2004, attuativo per le scuola dell’infanzia e del primo ciclo, hanno
conferito nuovi strumenti di flessibilità alle scuole autonome: l’elaborazione annuale del Piano dell’Offerta Formativa è oggi l’occasione per le
istituzioni scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati al fine di calibrare gli interventi che, pur aderendo agli obiettivi generali ed
educativi definiti a livello nazionale, rispondono alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole operano.
La scuola, mediante il P.O.F, diventa la cabina di regia in grado di creare un network, che utilizzi il tessuto sociale per migliorare le forme di
appartenenza, il radicamento, e l’istituzionalità educativa del territorio.
Le finalità e gli obiettivi del POF si ispirano ai
valori:
o dell’accoglienza e della solidarietà
o dell’integrazione
o dell’uguaglianza e delle opportunità educative
o dell’ imparzialità
o della libertà d’insegnamento
della promozione umana, sociale e civile degli alunni
Far crescere negli allievi la disponibilità al rapporto di collaborazione con gli altri, per
contribuire alla realizzazione di una società migliore.
Potenziare le capacità individuali per formare personalità autonome, creative e
riflessive, in uno sviluppo armonico ed integrale della persona.
Promuovere il successo formativo, prevenendo fenomeni di dispersione scolastica e
garantendo pari opportunità educative e formative.
Sollecitare tutte le capacità di un individuo, specialmente di coloro che sono
“diversamente abili”, valorizzando tutte le risorse disponibili per incoraggiare e
promuovere progetti di sviluppo equilibrato.
Promuovere il valore delle culture diverse per sviluppare rispetto e solidarietà.
Favorire l’orientamento scolastico permettendo all’alunno di conoscere, sperimentare e
sviluppare le proprie potenzialità.
Far comprendere il valore della memoria storica e delle tradizioni locali.
Finalità generali comuni ai tre ordini di scuola
Sistematizzare in maniera organica
organica conoscenze, abilità e
competenze degli alunni.
Sostenere un progressivo, unitario,
coordinato processo di alfabetizzazione culturale degli
alunni, promuovendone lo sviluppo
personale e sociale.
Avviare i bambini alla conquista
dell'autonomia, di un primo livello di
competenza e di maturazione
dell‟identità.
Scuola dell’ Infanzia Scuola primaria
Scuola Secondaria di
primo grado
L’Istituto Comprensivo Cassiodoro - Don Bosco integra l’attività formativa curricolare con i seguenti progetti comuni, articolati in maniera
differente a seconda del ciclo di studi:
Il progetto continuità nasce dell’esigenza di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che tenga conto della
sua personalità e delle sue capacità, per trasformarle in vere e proprie competenze. Si pone come obiettivo primario di attenuare le difficoltà
che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. L’idea centrale del progetto sarà quella di individuare e condividere un
quadro comune di obiettivi, sia di carattere cognitivo, sia comportamentale, sulla base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di
apprendimento e di realizzare un clima culturale che consente a tutti di partecipare ed essere protagonisti, favorendo una graduale conoscenza
del “nuovo”. Pertanto diventa fondamentale la condivisione di un progetto, in conformità a quanto richiede la legislazione scolastica che si
propone di agevolare l’introduzione degli alunni di scuola dell’infanzia nella scuola primaria e l’ immissione dei bambini di scuola primaria nella
scuola secondaria di primo grado.
Coordinamento dei percorsi didattici.
Obiettivo comune di continuità per i tre ordini di scuola:
dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado.
Scuola Primaria
CONTINUITA'
REALTA' SCOLASTICHE
REALTA' AMBIENTALE REALTA' FAMILIARE
RACCORDO ORIZZONTALE CONTINUITA
Scuola dell'infanzia
Scuola Secondaria di
1° grado
RACCORDO VERTICALE
ASPETTI DELLA CONTINUITA'
* ORIZZONTALE
* VERTICALE
* TRASVERSALE
RACCORDO TRASVERSALE
FINALITA' DELLA
CONTINUITA'
FINALITA' PEDAGOGICHE
Continuità del
processo formativo incentrato sui
valori cognitivi ed affettivi della persona
FINALITA’ DIDATICHE
Continuità come attuazione organica di
Obiettivi, contenuti e metodi dei tre
ordini di scuola
FINALITA’ SOCIALI
Continuità ed interazione tra scuola ed altre agenzie educative come famiglia
ed enti territoriali, per una contestualizzazione nella realtà socio-culturale
CONTINUITA' EDUCATIVA
DIRITTO DELL'ALUNNO
AD UN PERCORSO
FORMATIVO ORGANICO E COMPLETO
PERCORSO FORMATIVO CHE RICONOSCA
LA SPECIFICITA' E LA PARI DIGNITA'
EDUCATIVA DELL'AZIONE DI CIASCUNA
SCUOLA
PROMOZIONE DI UNO
SVILUPPO ARTICOLATO E
MULTIMEDIALE DEL SOGGETTO
PERCORSO FORMATIVO
CHE VALORIZZI LE COMPETENZE GIA'
ACQUISITE DALL'ALUNNO
PIANO DI INTERVENTO
CONTINUITA'
ORIZZONTALE
CONOSCENZA DEL
PERCORSO
FORMATIVO
DELL'ALUNNO
COORDINAMENTO
DEI PERCORSI
DIDATTICI
LA CONTINUITA' ORIZZONTALE
INCONTRI
CONTINUITA' EDUCATIVA TRA I DIVERSI AMBIENTI DI VITA E DI
FORMAZIONE DELL'ALUNNO
INCONTRI SCUOLA – FAMIGLIA
* Incontri tra genitori e docenti, al primo ingresso degli
alunni in un grado scolastico* Incontri “triangolari” tra i
genitori ed i Docenti dei gradi contigui, nei momenti di
passaggio da un grado di scuola all'altro
*Incontri “triangolari” tra i genitori ed i Docenti dei gradi
contigui, nei momenti
di passaggio da un grado di scuola all’altro.
UTILIZZAZIONE COMUNE
delle strutture scolastiche e dei servizi di competenza dell'Ente
Locale di strutture, quali gli impianti sportivi, i parchi-gioco,
la biblioteca.
LA SCUOLA COME CENTRO DI PROMOZIONE CULTURALE
Garantire il diritto dell’alunno ad un
percorso formativo organico, completo
e coerente.
Prevenire difficoltà che spesso si
riscontrano nel passaggio dalla scuola
dell’Infanzia alla Scuola Primaria.
Valorizzare le competenze che il
bambino ha già acquisito.
Finalità
Continuità Educativa
Scuola dell'infanzia
Scuola Primaria
Favorire il passaggio degli alunni dalla
scuola primaria, alla scuola secondaria di
primo grado.
Programmare in modo coordinato
itinerari, strumenti di osservazioni e di
verifica.
Programmare in modo coordinato
obiettivi.
Promuovere interazioni tra i due
contesti educativi.
Finalità
Continuità Educativa
Scuola dell'infanzia
Scuola Primaria
Condividere esperienze sviluppando lo
spirito di collaborazione.
Condividere l’emozione di lavorare
insieme ai compagni più grandi, con cui
conoscere l’ambiente della Scuola
secondaria di primo grado .
Conoscere gli spazi, gli ambienti della
scuola secondaria di primo grado e le
possibilità offerte.Sviluppare capacità organizzative.
Obiettivi
Continuità Educativa Scuola Primaria - Scuola Secondaria
Il nostro territorio è stato interessato, in questi ultimi anni, da un incremento di presenze di alunni stranieri. Si va configurando, pertanto, una
scuola delle cittadinanze, tesa a valorizzare le identità locali e, nel contempo, a far dialogare le molteplicità delle culture, entro una cornice di
condivisione valoriale. L’istituto comprensivo Cassiodoro-Don Bosco vuole rispondere ai bisogni di accoglienza, di formazione scolastica,
comunicativi e linguistici degli studenti con cittadinanza non italiana, mediante interventi sistematici, condivisi e coordinati per i tre ordini di
scuola. Poiché le prime necessità da soddisfare, sono di tipo comunicativo, la Scuola, considerata la varietà delle culture e delle situazioni
concrete di ogni singolo alunno, si propone di ridurre le difficoltà scolastiche legate soprattutto alla lingua, favorendo l’accoglienza,
l’inserimento e la socializzazione. Nell’istituto comprensivo Cassiodoro-Don Bosco si registra la presenza di alunni eterogenei i quali presentano
difficoltà nell’inserimento e nell’integrazione e una conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana.
Garantire l'inclusione, prevenire i meccanismi di
esclusione e di intolleranza reciproca.
Supportare la consapevolezza di Sé, il proprio senso di continuità nel tempo.
Finalità comuni
Scuola dell' infanzia,
primaria, secondaria
Favorire gli apprendimenti e lo sviluppo delle potenzialità degli alunni attraverso delle attività
formative motivanti.
Favorire la parità di accesso e di trattamento e il successo
formativo per tutti gli alunni.
Avviare l’autoriconoscimento e l’attribuzione di senso alla
propria biografia.
Scuola
dell'infanzia
Primaria
Secondaria I
Grado
Far conoscere, le
regole, le
convenzioni, i
presupposti
culturali della nostra scuola e
società.
Utilizzare spazi
offerti dalla
flessibilità oraria per
organizzare
interventi di alfabetizzazione che,
soprattutto nella
prima fase, possono
essere sostitutivi di
altri insegnamenti
disciplinari.
Garantire
un’accoglienza
adeguata in
termini di tempi,
spazi ed interventi
specifici.
Favorire
l’integrazione
del nuovo
alunno nella
classe, promuovendo
attività di
piccolo gruppo
o di cooperative
learning.
Scuola
dell' infanzia
Primaria
Secondaria I
grado.
Organizzare
esperienze
linguistiche per
l'apprendimento della
lingua italiana a vari livelli, con attenzione
al linguaggio orale al
fine di:
Migliorare l'uso
della lingua
parlata per le esigenze della
comunicazione
quotidiana.
Arricchire il
vocabolario di base
dei singoli alunni .
Gli studi condotti sul tema dell’acquisizione di una seconda lingua, ribadiscono che i tempi di apprendimento della lingua astratta, la lingua dei
concetti (ovvero decontestualizzata) sono molto più lunghi dei tempi richiesti per l’acquisizione della lingua per comunicare. In questo processo
lento e graduale occorre che tutti gli insegnanti siano coinvolti e si pongano come facilitatori rispetto alla propria disciplina.
Intervenire nel
recupero delle
difficoltàcolastiche.
Scuola
primaria
Secondaria
di I
grado
Realizzare
interventi per la
facilitazione
degli
apprendimenti.
Predisporre
attività di recupero
o di rinforzo
dell'apprendimento
a livello individuale
o a piccoli gruppi.
Progetto PON cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE)
Annualità 2013 -2014
Codice Progetto
Nazionale Titolo Progetto
Tipologia Intervento
Scuola primaria Destinatari N.ORE
C 1 C-1-FSE-2013-829 Goodmorning Europe 1 Percorso formativo comunicazione in
lingua straniera
Alunni classe V 30
C 1 C-1-FSE-2013-829 Goodmorning Europe 2 Percorso formativo comunicazione in
lingua straniera
Alunni classe V 30
C 1 C-1-FSE-2013-829 Goodmorning Europe 3 Percorso formativo comunicazione in
lingua straniera
Alunni classe V 30
C 1 C-1-FSE-2013-829 Goodmorning Europe 4 Percorso formativo comunicazione in
lingua straniera
Alunni classe V 30
C 1 C-1-FSE-2013-829 Goodmorning Europe 5 Percorso formativo comunicazione in
lingua straniera
Alunni classe V 30
Tipologia Intervento Scuola secondaria di primo grado
C 1 C-1-FSE-2013-829 Let’s Plunge into English Percorso formativo comunicazione in
lingua straniera
Alunni classe III 50
PON - FSE Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Azioni di prevenzione alla dispersione scolastica
(Scuola secondaria di primo grado)
Il progetto si configura come un’azione sperimentale volta a promuovere e modellizzare alcune azioni di advocacy che coinvolgono in modo particolare istituzioni locali e producono output tangibili e replicabili.
Progetto Promossi sul campo
Scuola secondaria di primo grado
L’istituto Comprensivo Cassiodoro-Don Bosco aderisce ai seguenti progetti
Progetto di promozione del benessere psicologico degli
adolescenti e prevenzione dei comportamenti a rischio.
Azioni: percorso modulare E.R.A focalizzato su tre
dimensioni: E “emozioni”; R”Relazione”, A “Abilità”.
Obiettivi: prevenire comportamenti a rischio in età adolescenziale. Favorire l’adozione di comportamenti positivi funzionali al benessere psicologico dei ragazzi. Destinatari : un gruppo classe. docenti, genitori.
A.S.P . Reggio Calabria- Dipartimento di prevenzione
U.O educazione alla salute e medicina scolastica R.C
Progetto Educare all’igiene personale e ambientale (scuola
primaria).
Progetto Educazione alimentare: l’importanza della prima
colazione ( scuola secondaria di primo grado).
Progetto Europe Direct Tante fiabe ……..una sola Europa
(scuola primaria)
Progetto legalità nelle scuole.
( USP - Ufficio IX - Ambito territoriale per la provincia di
Reggio Calabria ). ( scuola secondaria di primo grado )
Progetto GioiaMathesis - XXIV Olimpiade dei giochi
linguistici matematici. (scuola primaria)
La scuola dell'infanzia “incoraggia il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta” attivando un forte intreccio tra:- curriculo esplicito
(attività strutturate e non, trasversali ai campi di esperienza e attività che rientrano nel campo specifico “i discorsi e le parole,”- curricolo
implicito (alfabetizzando l'ambiente, strutturando spazi e tempi per la narrazione, assunzione del ruolo di “scriba”, da parte dell'insegnante,
utilizzo di sussidi ludico-formativi ecc.)per stimolare le potenzialità e le competenze che sorreggono il processo di acquisizione della lettura e
della scrittura. Il progetto Parole da scoprire e …uno, due, tre, scriviamo tanti numeri, è finalizzato a sostenere il processo di concettualizzazione
e costruzione della scrittura grafica e numerica.
Finalità
Stimolare le potenzialità e le competenze che sorreggono il processo di acquisizione della lettura, della scrittura e dei simboli numerici.
Prevenire i disturbi specifici dell’apprendimento della letto-scrittura (dislessia/disgrafia).
Progetto “Parole da scoprire e …
uno, due, tre, scriviamo tanti numeri”
Lume
Obiettivi per campi d’esperienza
IL SE’ E L’ALTRO
• Riconoscere le lettere che compongono il proprio nome.
• Scrivere autonomamente il proprio nome e cognome.
• Copiare autonomamente le parole date.
• Riconoscere e scrivere simboli numerici.
• Collaborare alla realizzazione di una rappresentazione comune.
• Sviluppare la motricità fine e globale.
• Associare lettere alfabetiche a movimenti e gesti.
IL CORPO E IL MOVIMENTO:
• Sviluppare la motricità fine e globale.
• Associare le lettere alfabetiche a movimenti e gesti
• Interpretare ruoli in una drammatizzazione.
LINGUAGGI CREATIVITA’, ESPRESSIONI
• Mimare con il corpo filastrocche e canti.
• Osservare le lettere e manipolare plastici per ricrearle.
I DISCORSI E LE PAROLE
• Rielaborare oralmente e graficamente una storia ascoltata.
• Memorizzare e recitare poesie, filastrocche e canti.
• Arricchire e precisare il proprio lessico in relazione al progetto.
• Usare in modo appropriato termini nuovi.
• Associare fonemi e grafemi.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
• Orientarsi nello spazio del foglio.
• Rappresentare in sequenza temporale la storia.
• Discriminare le lettere alfabetiche da altri sistemi simbolici di rappresentazione.
• Cogliere le differenze e le analogie con le varie lettere dell’alfabeto.
• Raggruppare le lettere secondo criteri diversi.
• Associare il simbolo numerico alla quantità
Il progetto è rivolto ai bambini di tre, quattro e cinque anni che frequentano la scuola dell’infanzia. Nell’ insegnamento precoce di una lingua
straniera, il gioco rappresenta uno strumento didattico indispensabile, poiché favorisce la motivazione dell’apprendimento e agevola tutte le
forme di linguaggio. Lo sviluppo del percorso, in forma prettamente ludica, propone situazioni linguistiche legate all’esperienza più vicina al
bambino con implicazioni operative e d’imitazione.
Finalità Obiettivi
• Avvicinare il bambino, attraverso uno strumento linguistico diverso dalla lingua italiana, alla conoscenza di altre culture e di altri popoli.
• Permettere al bambino di familiarizzare con la lingua straniera, curando soprattutto la funzione comunicativa.
• Aiutare il bambino a comunicare con gli altri mediante una lingua diversa dalla propria.
• Sviluppare le attività di ascolto.
• Promuovere la cooperazione e il rispetto per se stesso e gli altri.
• Ascoltare e ripetere vocaboli, canzoni e filastrocche con pronuncia e intonazione corretta (obiettivo fonetico.)
• Memorizzare vocaboli, brevi dialoghi, canti, canzoni e filastrocche (obiettivo lessicale).
• Rispondere e chiedere, eseguire e dare semplici comandi (obiettivo comunicativo).
PROGETTO Easy English Trapezi
Il processo di globalizzazione della società, determinato dai vasti fenomeni migratori che caratterizzano la nostra epoca e dall’azione dei mass
media che portano il mondo intero in ogni casa, comporta il contatto con gente, culture, fedi e sistemi valoriali diversi con cui non ci si può non
confrontare, se si vuole assumere una mentalità più consona alla nuova realtà pluriculturale che si sta costituendo. Il plurilinguismo diventa,
pertanto, secondo quanto afferma il Libro Bianco della Commissione europea pubblicato nel 1996, una “caratteristica della cittadinanza
europea”, “elemento di identità” e “condizione essenziale per l’appartenenza alla società conoscitiva”. Una delle otto competenze-chiave per
l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 Dicembre 2006) è
proprio la comunicazione nelle lingue straniere.
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, emanate in data 4 settembre 2012 affermano che
“la lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture”.
La lingua straniera, dunque, così come qualsiasi altro contenuto della programmazione, contribuisce alla crescita e alla maturazione del
bambino non solo dal punto di vista comunicativo e relazionale, consentendo il dialogo con soggetti di altre nazionalità, ma anche dal punto di
vista cognitivo e affettivo in quanto offre uno strumento per conoscere il mondo favorendo lo scambio e il rispetto per gli altri popoli e culture
rafforzando, contemporaneamente, la propria identità personale, la stima di sé e la fiducia nelle proprie capacità. Ad avvalorare ulteriormente
l’opportunità di un apprendimento precoce di una lingua straniera si aggiunga la considerazione che la particolare plasticità mentale e la
notevole ricettività dei bambini di questa età rendono più facile l’acquisizione di una corretta pronuncia e aumentano le possibilità che le
informazioni e le conoscenze diventino patrimonio integrante dell’individuo.
Progetto ME AND MY WORLD S. Gregorio
Finalità Obiettivi
• Essere consapevoli dell’esistenza di realtà geografiche e culturali diverse dalla propria.
• Conoscere tradizioni, modi di vivere, abitudini alimentari di popoli diversi.
• Comprendere la necessità di apprendere una lingua straniera ad ampia diffusione per poter comunicare facilmente anche con individui appartenenti ad altre nazionalità.
• Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti di altri popoli e culture.
• Promuovere una competenza plurilingue.
• Acquisire una maggiore elasticità mentale.
• Familiarizzare con i principali suoni della lingua inglese.
• Utilizzare semplici espressioni di saluto e di presentazione.
• Comprendere ed eseguire semplici consegne.
• Formulare e rispondere a domande, richieste, messaggi .
• Memorizzare vocaboli relativi al proprio contesto di vita e alle esperienze vissute.
• Recitare semplici filastrocche e brevi poesie .
• Cantare in coro facili canzoncine.
Il progetto “Giochiamo con il corpo” si propone di favorire la crescita e la maturazione globale del bambino, promuovendo la presa di coscienza
del valore del corpo. Sviluppando un rapporto positivo con il proprio corpo e vivendo correttamente le esperienze motorie, il bambino può
maturare un’immagine positiva di sé che favorirà e accrescerà notevolmente l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità. A conclusione del
progetto si prevede l’allestimento di una drammatizzazione per la socializzazione del percorso svolto, oltre alla produzione di elaborati grafici e
pittorici.
Finalità Obiettivi
• Contribuire alla maturazione globale del bambino (autostima e autonomia).
• Promuovere la presa di coscienza del valore del proprio corpo (identità).
• Sviluppare la propria identità.
• Seguire regole e assumersi responsabilità.
• Giocare rispettando i compagni.
• Consolidare gli schemi motori di base e acquisirne di nuovi .
• Sviluppare la coordinazione dei movimenti.
• Ascoltare, comprendere e inventare narrazioni.
• Sviluppare la capacità di collocare nello spazio se stesso, cose e persone .
Progetto Giochiamo con il corpo Bocale
Nella scuola dell’infanzia il laboratorio, in genere, è un luogo di esperienza e di apprendimento in cui il bambino, attraverso la dimensione
ludica ed operativa, rafforza il pensiero produttivo ed affronta situazioni problematiche esplorandole, sperimentandole e ricostruendole in
prima persona. Nel laboratorio creativo-manipolativo le attività che si svolgono (manipolazione, pittura, grafismo, costruzione…) sono
particolarmente congeniali ai bambini perché permettono loro di manifestare in maniera personale e originale vissuti, sentimenti, idee.I
bambini fanno esperienza e conoscono il mondo che li circonda apprendendo tecniche espressive, sia per rappresentare e comunicare, sia per
alimentare le dimensioni dell’immaginazione, della fantasia e della creatività. realizzazione di un prodotto personale o collettivo. Pertanto,
occorre sostenere i predetti bambini nelle seguenti due fasi:- stimolazione e prolungamento dei tempi di esplorazione e manipolazione; guida
individuale e supporto nell’esecuzione della grafica, nei giochi e nelle diverse rappresentazioni.
Finalità Obiettivi
• Potenziare le capacità, favorendo lo sviluppo della creatività in un contesto educativo sereno e stimolante.
• Proporre situazioni stimolanti a livello affettivo, cognitivo, comunicativo.
• Dare ai bambini la possibilità di “pasticciare” per conoscere i materiali.
• Far sperimentare varie tecniche espressive.
• Consentire l’espressione di emozioni e di idee.
• Rafforzare la vita di relazione tra coetanei, adulti e bambini.
• Realizzare spontaneamente un oggetto, collage, un dipinto da donare ai genitori a fine anno.
Progetto Mani in pasta
LABORATORIO CREATIVO- MANIPOLATIVO
San Giovanni
Finalità
• Prevenire la dispersione scolastica . • Prevenire il bullismo. • Offrire una valida alternativa formativa che valorizzi l’esperienza scolastica come strumento di crescita personale, sociale e
culturale. • Allenare le capacità logiche . • Superare atteggiamenti di insicurezza caratteriale . • Sollecitare l’attività motoria di base, necessaria anche per un damista, stimolando le qualità coordinative, in particolare la
fantasia motoria e l’anticipazione motoria. • Partecipare a varie manifestazioni sportive e ai giochi sportivi studenteschi. •
Obiettivi
• Autocontrollo dell’attenzione e del pensiero. • Sviluppo delle qualità mnemoniche e di concentrazione. • Sviluppo dell’analisi e del feed-back. • Sviluppo delle abilità logico- matematiche. • Acquisizione di competenza pragmatica • Sviluppo delle flessibilità delle strutture cognitive • Acquisizione di autonomia cognitiva, comportamentale e relazionale. • Sviluppo alla propensione al lavoro di gruppo.
Tutti i plessi Progetto Dama a scuola
Il titolo del progetto“ New Itaca Cronicle è il perno della proposta di rilettura in chiave più attuale e moderna di un’opera immortale come l’Odissea,
utilizzando lo stile giornalistico perché lo si ritiene più vicino al modo di pensare e di agire delle menti dei nostri allievi. Presentare all’alunno la cronaca
giornalistica non significa pretendere che scriva un articolo di cronaca, bensì offrirgli uno strumento in più, per avvicinarlo ed interessarlo alla realtà che lo
circonda, per aiutarlo a capire l’importanza di comunicare con efficacia e completezza e per abituarlo a cogliere i punti focali dell’informazione.
La raccolta del materiale per la stesura degli articoli avverrà dopo un’attenta lettura di alcuni episodi salienti della trascrizione dell’opera di conseguenza si
otterrà la raccolta di dati e di notizie e la loro stesura si attuerà seguendo la regola giornalistica anglosassone delle 5 W ( chi, che cosa, dove, quando,
perché) alla quale si può aggiungere anche una sesta domanda ( come ), per spiegare il modo in cui sono avvenuti i fatti, e far si che l’articolo che si otterrà
sia chiaro, sintetico, facilmente fruibile da tutti.
Si cercherà di mettere in risalto non solo il viaggio per mare, la conoscenza di popolazioni, di riti, di credenze diverse e lontane dal “ suo “ modo di pensare,
ma soprattutto la voglia dell’uomo << già moderno >> , Ulisse, di conoscere il mondo che lo circonda.
È anche la sfida continua di Ulisse, che con intelligenza e astuzia supera tutte le avversità poste dagli dei davanti a lui e che porterà gli alunni a riflettere su
come affrontare e risolvere le difficoltà che la vita gli porrà davanti
Per ottenere ciò si utilizzeranno dibatti, scambi di idee e opinioni all’interno di circle time.
Gli alunni saranno messi di fronte a quelle che erano le difficoltà della vita e della navigazione a quei tempi e scopriranno le leggende che i marinai hanno
fatto nascere e raccontato per spiegare i fenomeni naturali con cui venivano a contatto e non sapevano darsene un scientifica spiegazione come, invece, è
possibile fare oggi.
Nella speciale cronaca dell’Odissea si approfondiranno degli argomenti con gli “ editoriali ” che toccheranno episodi e personaggi che se anche non saranno
coevi al poema, saranno connessi, ad esso, attraverso i luoghi dove si è svolto parte del racconto: la Magna Grecia.
Gli editoriali previsti saranno i seguenti: la Magna Grecia ( culla di civiltà per la nostra regione e per il nostro Paese ), Pitagora ( illustre scienziato e
matematico siracusano ), i Bronzi di Riace e il Museo Nazionale di Reggio Calabria ( visita ).
Finalità o scopo principale di questo viaggio nell’Odissea attraverso la cronaca è il modo in cui è possibile tessere un percorso interdisciplinare alla scoperta
delle origini della nostra civiltà, infatti la Calabria e parte del Meridione erano facenti parte della Magna Grecia;
* è anche un modo di scoprire la storia del mondo antico, gli usi, le credenze religiose, le scoperte di “ nuovi mondi e di nuove persone” ;
* è comprendere come sia stato possibile diffondere tante e tali notizie, contenute nel poema Omerico, senza ricorrere a quelli che oggi sono i mezzi di
comunicazione di massa;
* è riuscire a far comprendere attraverso discussioni, confronti, dibattiti l’importanza e la modernità dell’uomo Ulisse come promoter di sé stesso e delle sue
capacità intellettive e manageriali.
Progetto NEW ITACA CRONICLE Pellaro centro
Finalità Obiettivi
Potenziare:
• l’orientamento attentivo;
• le capacità di astrazione e di invenzione;
• le conoscenze disciplinari specifiche;
• le competenze di interazione;
• conquistare il piacere della
lettura.
Italiano
• Comprendere le informazioni essenziali di un testo letto o ascoltato:
• Ascoltare testi letterari sia poetici che narrativi mostrando di saperne riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono ( versi, strofe, rime, uso delle parole e dei significati).
• Produrre testi informativi / di cronaca.
• Stesura di testi che utilizzino la regola giornalistica anglosassone delle 5 W ( che, che cosa, dove, quando, perché) a cui si può aggiungere una sesta domanda ( come ) per spiegare il modo in cui sono avvenuti i fatti.
• Comprendere ed utilizzare il significato delle parole e termini specifici legati alle discipline di studio.
• Confrontare vari tipi di testo.
Storia
• Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico.
• Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate e in rapporto alla presente.
• Elaborare in forma di racconto - orale e scritto – gli argomenti studiati. Geografia
• Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche seguendo l’itinerario del viaggio omerico.
• Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e a spazi più lontani, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta.
Matematica
• Conoscere un illustre abitante della Magna Grecia Archimede.
• Approfondire lo studio del raggio e del diametro scoperti dal genio matematico siracusano.
Scienze
• Conoscere il principio di Archimede, gli specchi ustori, l’orologio ad acqua, alcune delle invenzioni di Archimede.
Il mito è uno dei migliori strumenti che abbiamo in mano per poter comunicare con i ragazzi in maniera immediata, infatti i personaggi del mito
riescono a catturare l’interesse e l’attenzione dei bambini dato che si riallacciano alle immagini archetipi presenti nell’inconscio di ognuno di
noi.
Ogni volta che si riesce a portare a livello di coscienza del materiale sedimentato nell’inconscio questo provoca una stimolazione e un aumento
dell’attenzione e della memoria e un reale piacere nella lettura e nell’apprendimento. Questo processo provoca una ricaduta positiva su ogni
aspetto della conoscenza creando presupposti per stimolare la curiosità verso i nuovi saperi.
È questo infatti un linguaggio basilare dell’inconscio e risulta il più consono per entrare in contatto con la personalità infantile, in cui la parte
razionale è ancora in via di formazione. E’ un linguaggio spontaneo ed è quello più facilmente concepibile dalla mente del bambino. Inoltre fin
dall’inizio della storia umana, così come di quella personale di ciascuno di noi, è servito con simboli ed immagini a creare una prima
raffigurazione della realtà che ci circonda.
Il mito permette di realizzare un progetto didattico trasversale a più discipline.
L’idea progettuale nasce con l’intento di fare scoprire ai ragazzi i nessi esistenti tra la rappresentazione mitologica della realtà e quella storica e
scientifica attraverso un approccio ludico, creativo e multimediale. La proposta progettuale intende promuovere un approccio
multidisciplinare in grado di mettere insieme diversi aspetti della realtà che, in genere, risultano staccati e privi di nessi e relazioni: linguistici,
scientifici, tecnologici, iconici, storici e geografici. Si porrà attenzione, pertanto, ad esaminare gli eventi in forma poliprospettica (religiosa,
scientifica, mitica) , in modo da ottenere un approccio sistemico e sistematico alla realtà nella convinzione che le discipline danno un'immagine
fissa e cristallizzata del sapere, modalità che non appartiene al modo di essere, di pensare e di rappresentarne dei bambini. Per questo motivo
si procederà ad un approccio, attraverso la multimedialità, multidisciplinare che ingloba tutti gli aspetti presenti nel viaggio attraverso il
tempo che dal Big Bang arriva fino ai giorni nostri (i miti dei giovani d’oggi) per mettere insieme conoscenze, abilità e atteggiamenti e
consentire ai bambini di ottenere risultati utili nel proprio percorso formativo.
Pellaro centro Progetto Viaggio nel mondo della mitologia
Dal bing bang ai miti di oggi
Finalità Aiutare i bambini di oggi, grandi consumatori di narrazioni massmediali, ad avvicinarsi ad una sensibilità nuova e diversa rispetto a quella
dominante, la sensibilità che ispirava le tradizioni popolari e formava i bambini delle generazioni passate.
Obiettivi
• Motivare allo studio della storia mediante anche l'utilizzo delle nuove tecnologie.
• Favorire il processo di socializzazione e condividere esperienze e conoscenze
• Sviluppare le competenze di lettura e di analisi di un documento (operare sulle fonti, ricostruire, interpretare).
• Stimolare lo sviluppo delle capacità logiche e progettuali.
• Attivare percorsi metacognitivi. • Potenziare le abilità disciplinari attraverso un percorso
che stimoli i diversi stili cognitivi. • Sviluppare la creatività. • Motivare all'apprendimento. • Mantenere e dirigere l'attenzione. • Potenziare le abilità disciplinari e interdisciplinari. • Promuovere situazioni di effettiva cooperazione. • Promuovere un apprendimento significativo e
coinvolgente tramite l’utilizzo delle tecnologie • Promuovere l'apprendimento significativo con codici
non verbali e multipli.
• Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato. • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti
orali, disegni. • Conoscere il mito come testo narrativo ed esplicativo. • Confrontare miti per individuare elementi comuni. • Conoscere le radici della “nostra” tradizione attraverso la mitologia • Analizzare il testo di un mito con indicatori spaziali e temporali. • Riutilizzare la struttura del mito per semplici produzioni autonome. • Conoscere miti e spiegazioni scientifiche sulla nascita dell’universo,
sull’origine della terra e della vita sulla terra • Confrontare miti e spiegazioni scientifiche. • Riconoscere elementi comuni in miti diversi attraverso il confronto • Riordinare in successione le fasi di un racconto. • Ricostruire un testo informativo da informazioni. • Confrontare i miti dell’età classica con i miti attuali e, in particolare, con
quelli della nuova generazione • Riconoscere la materia organica ed inorganica. • Riconoscere la diversità dei viventi. • Individuare gli stati e le trasformazioni della materia.
Finalità Obiettivi Formativi
• Sensibilizzare le giovani generazioni a maturare una coscienza
(ecologica) che stabilisca un giusto rapporto tra uomo e natura, nel rispetto degli equilibri ambientali e nell’interesse di chi abita oggi il nostro pianeta pensando anche a quelli che verranno.
• Permettere la fruizione del patrimonio ambientale locale, far diventare propri i comportamenti volti al rispetto dell’ambiente, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI
• Sapere effettuare semplici indagini su sistemi, fenomeni e processi.
• Saper riflettere su conseguenze di atti, collettivi e individuali, che degradano ecosistemi, aria, acqua.
• Sapere formulare semplici ipotesi di soluzioni sostenibili contro il degrado di ecosistemi, aria, acqua.
• Partecipare in modo costruttivo alle attività di ricerca. • Acquisire maggiore autonomia e consapevolezza delle proprie
capacità.
S. Leo Progetto Amico Ambiente
Finalità Obiettivi Formativi
• Fornire agli alunni una prima alfabetizzazione informatica e le
prime competenze sull’uso dei susssidi multimediali.
• Utilizzare software per migliorare l’apprendimento. • Promuovere l’uso del computer come momento trasversale alle
varie discipline. • Saper progettare, organizzare portare a termine un lavoro. • Promuovere processi di socializzazione attraverso il lavoro di
gruppo. • Saper usare il computer come strumento di lavoro. • Inventare e rappresentare storie in sequenza.
S. Leo
San Giovanni
Progetto Alla scoperta dell’informatica
La favola rappresenta un mondo magico dove gli animali parlano ed agiscono esprimendo comportamenti simili a quelli degli uomini, per cui il
progetto nasce dall’idea di sperimentare la valenza educativa-morale della favola che, trasferita negli ambiti d’apprendimento, stimola la
curiosità e favorisce nuove esperienze ludico-formative nello spazio fisico. Si intende, infatti, avviare una fase propedeutica all’acquisizione di
competenze, consolidando conoscenze ed abilità di base in continuità con i contenuti delle discipline curricolari, ma in un contesto di didattica
laboratoriale che prevede gruppi eterogenei, spazi e tempi flessibili. Le attività, rispondenti alle esigenze di ogni alunno, attraverso strategie
mirate saranno coinvolgenti e tenderanno a stimolare l' immaginazione, l’ interesse, l’osservazione, la riflessione ed il pensiero logico -
deduttivo. Il percorso didattico, pertanto, accompagnando i bambini alla scoperta delle favole, delle emozioni, e dei sentimenti in essi
contenuti permetterà loro di vivere importanti esperienze sul piano cognitivo, affettivo e nello sviluppo del linguaggio.
Finalità
generali
Avviare gli alunni alla conoscenza e all’uso del linguaggio delle discipline, attraverso specifiche attività propedeutiche, per superare
ostacoli didattici ed acquisire concetti, anche complessi, in termini chiari.
Obiettivi formativi Obiettivi specifici
• Valorizzare competenze, abilità e capacità di riflessione;
• Motivare alla lettura e alla scrittura;
• Favorire i processi di socializzazione attraverso un’attività creativa;
• Favorire il riconoscimento delle proprie emozioni e pensieri.
• Manifestare il proprio punto di vista in forma corretta ed
argomentata.
• Stimolare il pensiero razionale;
• Dare centralità agli stili di apprendimento degli studenti;
• Favorire una formazione potenziando:
• la curiosità ,la sviluppo di atteggiamenti e abilità di tipo linguistico,
matematico e scientifico il gusto di esplorare e capire cose nuove
• Seguire un ordine logico nelle procedure.
• Assumere competenza per organizzare ed esporre le conoscenze
acquisite.
• Favorire l’autonomia attraverso l’interiorizzazione di norme
comportamentali.
• Manipolare, smontare, montare e disegnare gli elementi della favola, secondo un progetto personale, di gruppo o in base ad istruzioni ricevute.
• Interpretare le favole attraverso illustrazioni, animazioni, suoni e rumori.
• Realizzare semplici giochi didattici.
• Consolidare in maniera operativa la conoscenza della lingua italiana inglese.
• Effettuare misure con le parti del corpo, con oggetti o con semplici strumenti.
• Acquisire la capacità di individuare un percorso e gli elementi naturali.
• Riconoscere e colorare le forme poligonali.
• Stimare misure anche attraverso strategie di calcolo mentale.
• Misurare e confrontare perimetri ed aree di figure poligonali.
• Predisporre uno schema per l’esecuzione di un’esperienza.
• Utilizzare forme di rappresentazioni diverse per raccogliere dati.
• Acquisire esperienza diretta per effettuare classificazioni.
• Elaborare semplici previsioni, anticipazioni, ipotesi.
Progetto Three little pigs Trapezi
L’attività teatrale, forma interattiva di linguaggi diversi, si configura come un prezioso strumento formativo che si associa alla normale prassi scolastica di apprendimento. Nell’approccio ai significati testuali, diventa strumento pedagogico trasversale a tutti i linguaggi e le discipline curriculari e persegue gli obiettivi educativi e culturali che la scuola ha tra i propri compiti prioritari. Il fare teatro a scuola investe una dimensione sociale, di conoscenza e confronto, tanto più importante se collocata in una società come quella odierna, tendente all’isolamento e a rapporti interpersonali mediati dall’uso dei mezzi informatici.
Finalità generali • Sperimentare la condivisione di un progetto in vista di un prodotto conclusivo . • Mettere in atto modalità di comunicazione alternative a quella orale . • Promuovere la presa di coscienza delle potenzialità creative ed espressive. • Motivare la disciplina nel lavoro e sviluppare la capacità cooperativa. • Imparare ad imparare, usando il “teatro” e le sue tecniche come strategia educativa interdisciplinare.
Obiettivi specifici • Esplorare territori linguistici ed espressivi non stereotipati, consentendo di sperimentare linguaggi non verbali. • Sviluppare le capacità di interazione (esplorare situazioni, emozioni, personaggi, modulare e controllare la sfera
emotiva).
Progetto Teatro Classi quinte
Finalità generali Il progetto , articolato in tre ambiti, ( corale ,strumentale e musica d’insieme ) ha come finalità : Promuovere la partecipazione attiva degli alunni all’esperienza musicale, intesa come forma di linguaggio e quindi di comunicazione . Allargare l’orizzonte culturale attraverso un vasto repertorio di musiche che siano testimonianza di diversi contesti socio- culturali e diversi momenti storico- sociali. Favorire la socializzazione, operando per classi aperte.
Musica corale Finalità Acquisire consapevolezza nell’uso della voce intonata . Sviluppare l’orecchio melodico e armonico.
Musica strumentale Finalità
Guidare l’allievo al potenziamento dell’orecchio timbrico e allo sviluppo del senso ritmico.
Musica d’insieme Finalità Accrescere il gusto del vivere in gruppo e rafforzare la socializzazione. Recepire la possibilità del cambiamento dei ruoli. Indurre a riconoscere le proprie capacità e i propri limiti.
Progetto Musicando Classi quarte
Il progetto “Giochiamo a bocce’’ nasce dall’esigenza di favorire la conoscenza del gioco educativo con la promozione dello sviluppo psico-fisico
dei giovanissimi, nel rispetto delle regole e dello spirito del gioco, migliorando il senso dell’autocontrollo e le capacità motorie di base.
La proposta è motivata dal fatto che avvicinandosi a questo gioco, i ragazzi imparano a conoscersi, a stimarsi, ad instaurare legami di sincera
amicizia, a sviluppare il senso di solidarietà, e non ultimo, il rispetto delle regole. Il progetto vuole fondamentalmente essere una
scuola/palestra di lealtà, dove l’autocontrollo si traduce in corretto spirito di competizione con se stessi e con gli altri, da considerare avversari
leali ma mai nemici. Questo gioco si rivolge a qualsiasi tipo di alunno, a prescindere dalla conformazione fisica ed atletica, perché esistono
molteplici situazioni dove l’abilità può bilanciare la resistenza, la decisione prevalere sull’incertezza, l’intelligenza sopperire alla mancanza o
eccedenza del peso corporeo. E’ un gioco adatto a tutti, anche a chi ha energie fisiche e nervose “in sovrabbondanza” e ha la necessità di
manifestarle e utilizzarle, comunque in modo controllato. L’attività del progetto si inserisce in tale contesto scolastico, in una prospettiva
puramente formativa e non agonistica.
Allo scopo si potranno indicare dei temi di ricerca, ad esempio: giochi con la palla, con varie alle, grandi, piccole, colorate, leggere, pesanti,
ruvide, lisce. Il gioco con la palla è il momento propedeutico più importante prima di iniziare con l’attrezzo boccia. Il camminare, il correre, il
saltare, il piegarsi, il lanciare, sono i concetti fondamentali, nella loro peculiarità di formazione, del gioco sport-bocce e si intersecano nel rituale
adattamento di regole prestabilite.
Dal punto di vista sociale il gioco a squadre, oltre che individuale, si dimostra di valenza straordinaria : si incontrano e si confrontano le varie
personalità; lo scambio dei ruoli agevola il passaggio dall’egocentrismo a forme più collaborative imparando a conoscere l’altro.
La programmazione dovrà articolarsi e svilupparsi tenendo conto del livello di partenza degli alunni, in modo tale che le attività da proporre
vengano scelte in funzione delle loro capacità e delle loro motivazioni. Una volta raccolti i dati riguardanti gli alunni mediante le prove
d’ingresso, il lavoro sarà rivolto alla costruzione e alla realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, in cui dovrà essere definita una
progressione di traguardi da verificare in itinere. Sia con la palla che con la boccia, gli alunni si divertiranno a sperimentare molti giochi che
stimoleranno le loro capacità motorie.
Progetto Giochiamo a Bocce
Obiettivi
Formativi
Sviluppare le capacità relazionali attraverso obiettivi sia comuni a tutte le discipline sportive, sia specifici di questo sport educativo: •concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti mediante l’esperienza di gioco •condividere le regole e il rispetto delle stesse, sviluppando anche la capacità di iniziativa e di soluzione dei problemi; •stimolare l’autocontrollo; •favorire la concentrazione; •creare un clima di socialità; •aumentare l’autostima; •accrescere la capacità di autovalutazione; • sviluppare le capacità coordinative; Durante il periodo dell’accrescimento, nei ragazzi devono essere sviluppate le capacità coordinative demandate alla scelta del movimento, alla sua direzione, al suo controllo, che i programmi così identificano: •percezione, conoscenza e coscienza del corpo; •coordinazione oculo-manuale e segmentarla; •organizzazione spazio-temporale; •coordinazione dinamica generale.
I Fase
In questa fase vengono introdotti concetti specifici per determinare un comportamento disciplinato e corretto dell’alunno; in particolar modo è opportuno sin da subito introdurre agli alunni alcuni principi fondamentali: •rispettare il proprio istruttore; •rispettare il proprio compagno; •rispettare il proprio avversario; •rispettare il proprio turno di lancio; •rispettare durante i vari lanci, la riga di delimitazione della casella di lancio, ovvero non uscire dal cerchio che funge da pedana di lancio.
II Fase Acquisiti correttamente i comportamenti previsti nella prima fase, si passa alle prove su un campo delimitato in questa fase si introducono i gesti atletici fondamentali; •far rotolare la sfera accompagnandola lentamente a terra; •lanciare la sfera con rincorsa alzandola oltre un ostacolo posto a distanza di 5 mt; •lanciare la sfera a parabola; •lanciare la sfera da fermo da una pedana circolare del diametro di 50 cm.; Lo scopo da raggiungere in questa seconda fase è la naturale armonia e la specifica coordinazione che l’allievo deve mostrare rispetto ad un corpo estraneo, nel caso specifico l’attrezzo “sfera” di gomma.
III Fase L’approccio a questa fase prevede sei giochi, tre prove di accosto e tre di lancio che oltre a sviluppare le capacità tecniche e imparare i gesti fondamentali per poter affrontare in seconda battuta lo “sport bocce”, motiva l’allievo ad utilizzare le conoscenze didattiche in campo matematico.
Finalità
• Prevenire la dispersione scolastica . • Prevenire il bullismo. • Offrire una valida alternativa formativa che valorizzi l’esperienza scolastica come strumento di crescita personale, sociale e
culturale. • Allenare le capacità logiche . • Superare atteggiamenti di insicurezza caratteriale . • Sollecitare l’attività motoria di base, necessaria anche per un damista, stimolando le qualità coordinative, in particolare la
fantasia motoria e l’anticipazione motoria. • Partecipare a varie manifestazioni sportive e ai giochi sportivi studenteschi. •
Obiettivi
• Autocontrollo dell’attenzione e del pensiero. • Sviluppo delle qualità mnemoniche e di concentrazione. • Sviluppo dell’analisi e del feed-back. • Sviluppo delle abilità logico- matematiche. • Acquisizione di competenza pragmatica • Sviluppo delle flessibilità delle strutture cognitive • Acquisizione di autonomia cognitiva, comportamentale e relazionale. • Sviluppo alla propensione al lavoro di gruppo.
Progetto Dama a scuola
Finalità Obiettivi Formativi
• Promuovere la lettura e la scrittura. • Migliorare le competenze e le capacità linguistiche degli alunni
tramite un’attività culturale e ludica •Rispondere al bisogno di accrescere la motivazione e l’interesse dell’utenza.
• Saper svolgere una ricerca finalizzata utilizzando diverse modalità. • Saper svolgere interviste e piccoli sondaggi. • Saper lavorare in gruppo responsabilmente, tenendo conto delle
esigenze altrui, collaborando attivamente per il raggiungimento di un obiettivo comune.
• Sapersi riconoscere nell’identità di una scuola condivisa. • Accrescere la capacità di concentrazione e riflessione. • Essere in grado di unire prodotti diversi per realizzare un lavoro
comune. • Migliorare la capacità di esposizione scritta. • Acquisire e consolidare le competenze informatiche.
Progetto giornalino scolastico Frammenti
La scuola deve assicurare una formazione che, oltre ad essere ottimale ed originale, sia integrale. Per raggiungere tale finalità, è necessario
partire dalla lettura. Occorre che la scuola insegni a leggere, ma soprattutto faccia nascere, coltivi e incrementi l’ amore per la lettura teso , il
più possibile, al recupero di una dimensione "seduttiva del leggere", attraverso percorsi ragionati e graduali, caratterizzati da attività motivanti.
Finalità Obiettivi formativi Obiettivi specifici
• Stimolare ed impostare una politica di
promozione della lettura che superi gli ambiti specifici dell’Educazione linguistica.
• Consentire a tutti gli alunni di saper gestire, autonomamente e consapevolmente, il proprio rapporto con la sfera dell’informazione e le proprie aspirazioni culturali.
• Suscitare il gusto della lettura.
• Arricchire la maturazione degli alunni, con
l’incontro di testi di alto valore letterario.
• Stimolare la comunicazione, per uscire da
ogni forma di isolamento.
• Leggere in modo espressivo e
attivo.
• Selezionare le informazioni più
importanti.
• Mettere in moto nuovi pensieri,
nuovi sentimenti.
• Analizzare un testo narrativo.
• Comprendere i cambiamenti che
avvengano nello sviluppo della
narrazione.
• Cogliere il tema e l’intenzione
comunicativa dell’autore
Progetto Lettura Compagnia degli uomini libro
Finalità
Obiettivi formativi Obiettivi specifici
• Conoscere il proprio territorio
attraverso l’osservazione del suo ecosistema, delle attività agricole ed economiche.
• Valorizzare, proteggere e adottare un monumento: PARALLELO 38,
UN ABBRACCIO AL MONDO.
• Recuperare l’area ambientale intorno al monumento Parallelo 38.
• Stabilire contatti con enti e organizzazioni degli stati appartenenti allo stesso parallelo .
Progetto Occhi aperti sul territorio
DA PARALLELO 38 UN ABBRACCIO AL MONDO
Proposte uscite didattiche anno scolastico 2013-2014
Scuola Primaria
Uscite brevi Visite guidate - 1 giorno Viaggi d’istruzione Spettacoli teatrali
Europ Direct Il gatto con gli stivali
Cinema Odeon
Gallicianò ( festa delle Apaturie) Musical Animagia
Teatro Cilea
Museo Garibaldi e Pentidattilo
Reggio Calabria ( Musei- Chiese- Monumenti )
Scuola Secondaria
Planetario
Visite ad Enti, Istituzioni locali, sedi di
organizzazioni pubbliche e private.
Visite guidate all’Ente Parco Bova
Parco della Biodiversità Mediterranea
e Museo Storico Militare - Catanzaro.
Roma ( Classi terze )
Piano annuale delle attività di aggiornamento dei docenti
Ambiti di approfondimento : Educare oggi: Nuovi bambini, Nuovi giovani, Nuovi adulti, Nuovi
sistemi educativi.
Scuola Digitale : potenziamento delle competenze digitali dei docenti .
Sviluppo di competenze trasversali e disciplinari, con particolare riferimento alla formazione
Scientifica, Matematica, Tecnologica e Linguistica.
Indice Organigramma .....................................................................................................................................................................................................................................
Coordinatori di classe …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Fiduciari di Plesso ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Organigramma sicurezza .....................................................................................................................................................................................................................
Analisi del contesto .............................................................................................................................................................................................................................
Finalità e Obiettivi ..............................................................................................................................................................................................................................
Progetti comuni ai tre ordini di scuola ................................................................................................................................................................................................
Ampliamento dell’offerta formativa ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Adesione ai progetti …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Attività xtracurriculari………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
Proposte uscite didattiche ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Piano annuale delle attività di aggiornamento dei docenti ................................................................................................................................................................