Piano delle Performance 2014 2016 e Direttiva...
Transcript of Piano delle Performance 2014 2016 e Direttiva...
Piano delle Performance
2014 – 2016
e Direttiva annuale del
Direttore Generale anno
2014
2
SOMMARIO
1. PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLE PERFORMANCE E DELLA DIRETTIVA DEL DIRETTORE
GENERALE ................................................................................................................................................................ 3
2. IDENTITÀ ......................................................................................................................................................... 5
2.1 L’AMMINISTRAZIONE IN CIFRE ...................................................................................................................................... 5
2.2 MANDATO ISTITUZIONALE E MISSIONE ......................................................................................................................... 8
2.3 ALBERO DELLE PERFORMANCE .................................................................................................................................... 10
3. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO .............................................................................................................12
3.1 IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE DI RIFERIMENTO .................................................................................................. 12
3.2 IL QUADRO NORMATIVO REGIONALE .......................................................................................................................... 13
4. ANALISI DEL CONTESTO INTERNO .............................................................................................................16
4.1 L’ORGANIZZAZIONE ........................................................................................................................................... 16
4.2 LE RISORSE STRUMENTALI: LE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI ....................................................................... 35
4.4 LE RISORSE UMANE ................................................................................................................................................... 35
5. OBIETTIVI STRATEGICI ..................................................................................................................................39
6. DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI ....................................................................40
6.1 LA BALANCED SCORECARD: GLI OBIETTIVI ECONOMICI ........................................................................................... 42
6.2 LA BALANCED SCORECARD: I PROCESSI AZIENDALI ................................................................................................ 43
6.3 LA BALANCED SCORECARD: L’ORIENTAMENTO ALL’APPRENDIMENTO E ALLA CRESCITA ............................................. 47
7. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA
PERFORMANCE ......................................................................................................................................................48
7.1 FASI, SOGGETTI E TEMPI DEL PROCESSO DI REDAZIONE DEL PIANO ................................................................................ 48
7.2 COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E DI BILANCIO ......................................................... 48
7.3 ALLEGATI .................................................................................................................................................................. 48
ALLEGATO 1 – SCHEDE INDICATORI ...................................................................................................................49
OBIETTIVI ECONOMICI ................................................................................................................................................... 49
I PROCESSI AZIENDALI ................................................................................................................................................... 51
L’ORIENTAMENTO AL PAZIENTE CLIENTE........................................................................................................................ 59
L’ORIENTAMENTO ALL’APPRENDIMENTO E ALLA CRESCITA ............................................................................................ 61
ALLEGATO 2 – DIRETTIVA ANNUALE DEL DIRETTORE GENERALE ANNO 2014 ..........................................62
GLI OBIETTIVI DELLE UNITÀ OPERATIVE DI DEGENZA .......................................................................................................... 62
GLI OBIETTIVI DEI SERVIZI SANITARI .................................................................................................................................. 63
GLI OBIETTIVI DEI DIPARTIMENTI SANITARI ........................................................................................................................ 63
GLI OBIETTIVI DELL’AREA STRATEGICA E AMMINISTRATIVA ................................................................................................. 65
3
1. Presentazione del Piano delle Performance e della Direttiva del Direttore Generale
Il presente Piano delle Performance è adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del
Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
Il Piano della Performance, secondo quanto stabilito dall’articolo 10, comma 1, lettera a) dello stesso Decreto:
1. è un documento programmatico triennale,da emanarsi entro il 31 gennaio di ogni anno;
2. è adottato in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio;
3. individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi;
4. definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la
misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati
al personale dirigenziale ed i relativi indicatori.
Il Piano triennale deve contenere un cronoprogramma, vincolante almeno per il primo esercizio, in relazione
al quale verrà poi redatta, entro il 30 giugno dell’anno successivo all’esercizio finanziario, la Relazione sulla
performance.
Il Piano è lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance (articolo 4 del Decreto). In esso, in
coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori ed i target. Questi costituiscono
gli elementi fondamentali su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della
performance.
Gli obiettivi esplicitati nel Piano devono essere:
a) rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità
politiche ed alle strategie dell’amministrazione;
b) specifici e misurabili in termini concreti e chiari;
c) tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi;
d) riferibili ad un arco temporale determinato corrispondente ad un anno;
e) commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello nazionale e internazionale,
nonché da comparazioni con amministrazioni omologhe;
f) confrontabili con le tendenze della produttività dell’amministrazione con riferimento, ove possibile,
almeno al triennio precedente;
g) correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili.
Il presente Piano delle Performance comprende la Direttiva annuale del Direttore Generale – o Piano Annuale
delle Attività – per l’anno 2014 di cui all’art. 14 del Decreto legislativo 30 marzo 2011, n. 165 e di cui ai
Decreti del Commissario ad Acta della Regione Campania per la prosecuzione del Piano di Rientro del settore
sanitario n. 14 del 30 novembre 2009 e n. 60 del 4 agosto 2011.
Il Piano delle Perfomance e la Direttiva annuale del Direttore Generale hanno quindi anche il compito
fondamentale di costituire:
una visione comune tra il vertice aziendale ed il personale sulle finalità e sulla collocazione nel futuro
a breve e a medio termine dell’Azienda ed è quindi, sia rispetto il personale dirigente che quello di
comparto, uno strumento per orientare le azioni ed i comportamenti;
specifica linea guida nell’implementazione del processo di budget annuale, quale strumento e
modalità per trasferire obiettivi e responsabilità a livello di singola unità operativa.
Va evidenziato che, con Delibera della Giunta Regionale campana n. 541 del 9/12/2013, è stato individuato il
Direttore Generale della “AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – Scuola Medica Salernitana” che si è
insediato negli ultimi giorni di dicembre 2013.
4
La nomina del nuovo Direttore Generale, il primo della neo-costituitasi Azienda Ospedaliera Universitaria,
costituisce un nuovo fondamentale tassello per un corretto avvio della nuova Azienda e del suo percorso
d’intesa con l’Università degli Studi di Salerno ed è propedeutica all’adozione, nei prossimi mesi, del nuovo
Atto aziendale.
Questo passaggio dell’Azienda e le relative problematiche che l’accompagneranno nei prossimi mesi quali,
ad esempio, la nomina dei nuovi Direttori Amministrativo e Sanitario, la definizione del patrimonio aziendale,
una migliore integrazione con l’Università e tra i vari plessi costituenti l’Azienda , il rispetto dei nuovi
standard aziendali così come definiti dalla c.d. “Decreto Balduzzi”. ecc., comportano, necessariamente, una
provvisorietà del Presente Piano delle Performance e dell’allegata Direttiva annuale del Direttore Generale.
Entrambi i documenti potranno quindi subire, già nei prossimi mesi, modifiche anche di particolare rilievo.
5
2. Identità
L’identità dell’’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona- Scuola
Medica Salernitana” viene di seguito rappresentata attraverso una sintesi dei principali aspetti che la
caratterizzano traducendo questi in cifre e la definizione della propria Mission e Vision.
2.1 L’amministrazione in cifre
a) Dati di sintesi
Dati Generali Posti letto
Anni di vita: 10 Posti letto complessivi: 967
Stabilimenti: 5 Posti letto ordinari: 827
Dipartimenti Sanitari: 13 Posti letto day hospital/day surgery: 140
Dipartimenti Amministrativi e di Staff: 3 Attività di ricovero
UU.OO. con posti letto: 56 Totale ricoveri: 48.593
UU.OO senza posti letto: 36 Ricoveri ordinari: 31690
Servizi di Staff e Amministrativi: 18 Ricoveri day hospital/day surgery: 16903
Programmi Universitari: 40 Pronto Soccorso
Corsi di laurea triennale: 4 Accessi di Pronto Soccorso: 125.757
Corso di laurea in Medicina Specialistica ambulatoriale
Corsi di specializzazione post laurea: in fase di
attivazione
Prestazioni di Specialistica ambulatoriale: 322.602
Dati di Bilancio Personale
Valore della produzione: 284.489.970 Personale Dipendente:
Costi della produzione: 287.712.871 5. di cui Dirigenti: 628
Risultato d’esercizio: -19.548.589 6. di cui personale di comparto: 2.263
Docenti Universitari: 44
Specialisti ambulatoriali: 57
b) Posti letto
Plesso cod
rep CdR
P.l.
ordinari
anno
2012
P.L.
dh/ds
anno
2012
Totale
posti
letto
anno
2012
MSS 0121 Allergologia 0 2 2
MSS 0521 Angiologia 0 2 2
Ruggi 0711 Cardiochirurgia 20 0 20
Ruggi 0811 Cardiologia 40 1 41
MSS 0821 Cardiologia 7 1 8
Cava 0841 Cardiologia 6 2 8
Ruggi 0911 Chirurgia Generale e Trapianti di Rene 12 0 12
Ruggi 0912 Chirurgia d'Urgenza 24 0 24
Ruggi 0913 Day Surgery di Chirurgia Generale 0 4 4
Ruggi 0914 centro trapianti e chirurgia correlata 7 2 9
MSS 0921 Chirurgia Generale 17 2 19
Cava 0941 Chirurgia Generale 19 2 21
6
Ruggi 1111 Chirurgia Pediatrica 14 4 18
Ruggi 1411 Chirurgia Vascolare 16 2 18
Ruggi 1811 Ematologia SIT 0 4 4
Ruggi 1812 Ematologia 4 5 9
Ruggi 1911 Endocrinologia 4 2 6
Ruggi 2411 Malattie Infettive 16 8 24
Ruggi 2611 Medicina d'Urgenza 20 0 20
Ruggi 2612 Medicina Generale 48 2 50
MSS 2621 Medicina Generale 21 7 28
DP 2631 Medicina Generale 21 2 23
Cava 2641 Medicina Generale 21 1 22
Ruggi 2911 Nefrologia 18 2 20
MSS 2921 Nefrologia 0 1 1
Ruggi 3011 Neurochirurgia 18 2 20
Ruggi 3111 Nido 25 0 25
MSS 3121 Nido 16 0 16
Cava 3141 Nido 10 0 10
Ruggi 3211 Neurologia 19 4 23
Ruggi 3212 Neurologia ad indirizzo riabilitativo 17 1 18
Ruggi 3411 Oculistica 4 8 12
Ruggi 3611 Chirurgia dell'Apparato Locomotore 10 2 12
Ruggi 3612 Ortopedia e Traumatologia 30 2 32
MSS 3621 Ortopedia e Traumatologia 3 1 4
Cava 3641 Ortopedia e Traumatologia 9 2 11
Ruggi 3711 Ostetricia e Ginecologia 30 8 38
Ruggi 3712 Gravidanza a Rischio e diagnosi perinatale 6 0 6
MSS 3721 Ostetricia e Ginecologia 23 3 26
Cava 3741 Ostetricia e Ginecologia 14 2 16
Ruggi 3811 Otorinolaringoiatria 16 2 18
Ruggi 3911 Pediatria 27 2 29
MSS 3921 Pediatria 3 1 4
Cava 3941 Pediatria 6 2 8
Ruggi 4011 Psichiatria 9 0 9
Ruggi 4311 Urologia 15 2 17
MSS 4321 Urologia 14 1 15
Ruggi 4911 Anestesia e Rianimazione 10 0 10
Ruggi 4914 T.I. di Chirurgia Vascolare 4 0 4
Ruggi 4917 T.I. di Cardiochirurgia 8 0 8
MSS 4921 Anestesia e Rianimazione 3 0 3
Cava 4941 Anestesia e Rianimazione 6 0 6
Ruggi 5011 UTIC 8 0 8
MSS 5021 UTIC 4 0 4
Cava 5041 UTIC 4 0 4
Ruggi 5211 Dermatologia 0 4 4
Ruggi 5411 Emodialisi 0 4 4
DP 5631 Riabilitazione 24 4 28
7
Ruggi 5811 Gastroenterologia 0 2 2
MSS 5821 Gastroenterologia 0 2 2
Ruggi 6211 Neonatologia 19 1 20
Ruggi 6411 Oncologia 8 12 20
DP 6431 Oncologia 0 5 5
Ruggi 6811 Malattie Apparato Respiratorio 14 1 15
DP 6831 Pneumologia 26 2 28
Ruggi 7311 TIN 6 0 6
Ruggi 9711 Sezione Detenuti 4 0 4
TOTALE 827 140 967
c) Dati relativi alle attività di ricovero – anno 2012
Attività di ricovero Ruggi Mercato San
Severino
Da Procida Cava
Posti letto ordinari 550 111 71 95
Posti letto day hospital 93 23 13 11
Drg ordinari
N° drg ordinari 22.371 3.720 1.198 4.401
N° drg 0 - 1 giorno 2.900 184 32 403
Somma pesi 27.886 3.038 1.264 4.157
giornate di degenza 179.870 24.788 14.176 24.293
Valore drg (in euro) 85.244.145 9.836.170 4.613.215 12.567.916
peso medio 1,25 0,82 1,06 0,94
degenza media 8,04 6,66 11,83 5,52
Valore medio per caso 3.810,48 2.644,13 3.850,76 2.855,70
Drg day hospital/day surgery
N° drg day hospital 11.863 2.351 610 2.079
Somma pesi 9.195 1.480 466 1.314
N° accessi 51.562 9.622 4.459 3.961
Valore drg (in euro) 18.357.273 2.819.532 1174972 1.971.441
peso medio 0,78 0,63 0,76 0,63
Accessi medi 4,35 4,09 7,31 1,91
Valore medio per caso 1.547,44 1.199,29 1.926,18 948,26
Valore medio per accesso 356,02 293,03 263,51 497,71
d) Dati relativi alle attività di Pronto Soccorso – anno 2012
Attività di Pronto Soccorso Ruggi Mercato San
Severino
Cava
Accessi seguiti da ricovero 12.147 3.194 3.406
Accessi non seguiti da ricovero 64.484 20.878 21.648
Totale accessi 76.631 24.072 25.054
e) Dati relativi alle attività ambulatoriali – anno 2012
8
Attività ambulatoriale Ruggi Mercato
San
Severino
Da
Procida
Cava Castiglione
N° prestazioni 157.404 86.297 42.703 28.356 7.842
Valore (in €.) 2.895.891 917.855 496.819 374.409 252.661
f) Dati di Bilancio – anno 2012
Bilancio consuntivo Valore in Euro
a) Stato patrimoniale
Attivo
Immobilizzazioni €. 130.681.698
Attivo circolante €. 136.221.519
Ratei e Risconti Attivi €. 118.885
Totale Attivo €. 267.022.101
Conti d'ordine €. 0
Passivo
Patrimonio netto €. 62.459.414
Fondi per Rischi ed Oneri €. 10.907.617
Debiti €. 193.621.859
Ratei e Risconti Passivi €. 33.212
Totale Passivo €. 267.022.101
Conti d'ordine €. 0
b) Conto Economico
Valore della produzione €. 284.489.970
Costi della Produzione €. 287.712.871
Proventi ed oneri finanziari €. - 317.575
Proventi ed oneri straordinari €. - 3.395.449
Risultato prima delle Imposte €. - 6.935.925
Imposte e Tasse €. 12.612.664
Risultato d'Esercizio €. - 19.548.589
2.2 Mandato istituzionale e missione
L’Azienda Ospedaliera Universitaria “OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – Scuola Medica
Salernitana” elabora e definisce le linee strategiche per il governo dei servizi sanitari, nel rispetto dei principi,
degli obiettivi e delle compatibilità stabilite dalla programmazione nazionale e regionale. Essa è destinataria
delle risorse finanziarie assegnate dalla Regione e delle altre risorse finanziarie introitate a fronte delle attività
erogate.
L’attività dell’Azienda è finalizzata a contribuire alla promozione, al mantenimento ed allo sviluppo dello stato
di salute della comunità per la quale opera, garantendo le prestazioni sanitarie e perseguendo l’obiettivo
“salute”, inteso quale miglioramento complessivo della qualità di vita della popolazione.
9
La visione strategica dell’Azienda è orientata ad offrire, secondo criteri di efficacia ed efficienza delle
prestazioni, appropriatezza, economicità della gestione e trasparenza delle procedure, servizi sanitari di
qualità eccellente ai suoi utenti, al passo con l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.
L’Azienda ha carattere di rilevanza nazionale ed è stata costituita con Decreto del Presidente della Giunta
Regionale della Campania n. 012259 del 22.12.1994. La sede dell’Azienda è in Salerno, Via S. Leonardo. Ai
sensi e per gli effetti di legge, l’Azienda ha personalità giuridica pubblica ed è contraddistinta da autonomia
organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale, tecnica e imprenditoriale.
L’Azienda eroga prestazioni sanitarie di diagnosi e cura in regime di ricovero ordinario in area medica ed in
area chirurgica, programmato e in emergenza/urgenza, in regime di day hospital e di day surgery, prestazioni
di day service e ambulatoriali, prestazioni di Pronto Soccorso e di Osservazione Breve Intensiva.
All’originario Plesso “Ruggi” sono stati annessi all’Azienda, dal 1° gennaio 2011, i Presidi ospedalieri A. Fucito
di Mercato San Severino, G. Da Procida di Salerno e S. Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni1. Dal primo aprile
2011 è stata annessa anche la Struttura sanitaria di Castiglione di Ravello2.
L’Azienda, in seguito al riassetto della rete ospedaliera e territoriale della Regione Campania3:
nell’ambito della rete dell’emergenza-urgenza, fa parte del Dipartimento integrato delle Emergenze DIE1
Salerno quale ospedale di III livello per quel che riguarda il Servizio di Pronto Soccorso, l’Osservazione
Breve Intensiva, Medicina e la Chirurgia d’urgenza, la Rianimazione;
nell’ambito della rete dell’emergenza cardiologica, fa parte della Centrale Operativa Salerno DIE1 e della
Centrale Operativa Salerno DIE2 in qualità di centro HUB 2 per quel che riguarda l’Emodinamica
interventistica, la Cardiochirurgia e la Centrale operativa cardiologica di riferimento;
nell’ambito della rete dell’ictus cerebrale acuto (Stroke Unit), fa parte della Centrale Operativa Salerno DIE1
in qualità di Centro HUB2 di riferimento;
nell’ambito della rete dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e cura, è sede di Unità Operativa psichiatrica
universitaria;
nell’ambito della Rete Oncologica, rientra nella gestione delle patologie oncologiche e delle
urgenze/emergenze oncologiche;
nell’ambito della riorganizzazione delle attività di gastroenterologia, è sede di attività ad “alta
integrazione” per la gestione delle urgenze in gastroeneterologia e in endoscopia digestiva;
nell’ambito della Rete del Trauma grave, è Centro Trauma di Alta specializzazione (CTS);
nell’ambito della Rete materno infantile, è sede delle Unità Operative di Pediatria, Neonatologia, Terapia
Intensiva Neonatale, Ostetricia e Ginecologia, Pronto Soccorso Ostetrico, Pronto Soccorso Pediatrico,
Osservazione Breve Pediatrica;
nell’ambito della Rete espianti e trapianti, è sede di Rianimazione e di collegamento con l’Alto
Commissariato e con il Centro Multitrapianto regionale che ha sede presso l’A.O. Cardarelli di Napoli;
nell’ambito del “Piano di Riassetto della Rete Laboratoristica Ospedaliera e Territoriale”4, è sede del
Dipartimento provinciale di Medicina di Laboratorio. In tale ambito, i Laboratori dei P.O. di Cava de’
Tirreni, Mercato San Severino e “G. Da Procida” di Salerno sono accorpati al Laboratorio del Ruggi. Il
Modello organizzativo proposto dal Piano ha previsto un sistema di Laboratori pubblici integrato su scala
provinciale, da realizzarsi mediante la costituzione di una rete integrata di punti di Laboratorio
dell’Azienda Sanitaria che elimini duplicazioni di servizi ad alto investimento tecnologico.
1 Decreto del Commissario ad Acta n. 73 del 15.12.2010.
2 Decreto del Commissario ad Acta n. 17 del 16.03.2011.
3 Decreto del Commissario ad Acta n. 49 del 27.09.2010.
4Decreto del Commissario ad Acta n.55 del 30.09.2010.
10
L’Azienda inoltre è:
sede di Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia;
Polo didattico decentrato della Seconda Università di Napoli per i corsi di laurea per le professioni
sanitarie in Fisioterapia e Ostetricia;
Polo didattico decentrato della Federico II di Napoli per i corsi di laurea per le professioni sanitarie in
Infermieristica e Tecnico sanitario di Radiologia medica (TSRM).
Con Decreto del Commissario ad Acta per la prosecuzione del Piano di rientro del Settore sanitario n. 7 del
16 gennaio 2013, è stato approvato il Protocollo d’intesa tra la Regione Campania e l’Università degli Studi di
Salerno ed è stata proposta la costituzione dell’”Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona – Scuola Medica Salernitana”.
Con Decreto del Commissario ad Acta n. 31 del 27 marzo 2013, è stata formalmente costituita l’Azienda
Ospedaliero Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – Scuola Medica Salernitana” con sede a
Salerno.
I principali stakeholders dell’Azienda possono essere così individuati:
i pazienti, gli utenti ed i loro familiari;
gli studenti del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e dei corsi per le professioni sanitarie;
il personale dipendente, dirigente e di comparto, sanitario, amministrativo, professionale e tecnico;
il personale universitario;
le Istituzioni tra cui le principali: Il Ministero della Salute, La Regione Campania, l’Università degli Studi di
Salerno, la Provincia di Salerno, il Comune di Salerno, i Comuni della provincia di Salerno;
i Fornitori;
le Associazioni di volontariato e di tutela dei pazienti.
2.3 Albero delle performance
Nella logica dell’albero della performance il mandato istituzionale e la missione sono articolate in
aree strategiche a cui sono associati, laddove sia possibile la loro identificazione, gli outcome attesi.
A riguardo, al fine di rappresentare in modo comprensibile ed efficace le aree strategiche dell’Azienda, si è
scelto di utilizzare la prospettiva del Balanced scorecard.
Il Balanced Scorecard (BSC) è uno strumento di supporto nella gestione strategica dell’impresa che permette
di tradurre la mission e la strategia dell’impresa in un insieme coerente di misure di attività e risultati,
facilitandone la misurabilità. Il BSC è suddiviso in quattro prospettive (o aree strategiche) fondamentali:
1. la prospettiva economico-finanziaria , che serve come centro di riferimento per gli obiettivi e le
misure presenti nelle altre tre prospettive;
2. la prospettiva dei processi interni aziendali, che permette di identificare i processi interni critici nei
quali l’organizzazione deve primeggiare per raggiungere gli obiettivi;
3. la prospettiva del cliente, con essa l’azienda identifica i clienti e i segmenti di mercato nei quali
decide di competere;
4. la prospettiva dell’apprendi
5. mento e della crescita – identifica le infrastrutture che l’organizzazione deve costruire per
permettere la crescita ed il miglioramento di lungo periodo.
11
L’A.O.U. elabora e definisce linee strategiche per il governo dei servizi sanitari nel rispetto dei principi, degli obiettivi e
delle compatibilità stabilite dalla programmazione nazionale e regionale. La sua visione strategica è orientata ad
offrire, secondo criteri di efficacia ed efficienza delle prestazioni, appropriatezza, economicità della gestione e
trasparenza delle procedure, servizi sanitari di qualità eccellente ai suoi utenti, al passo con l’evoluzione delle
conoscenze scientifiche e tecnologiche
L’ALBERO DELLA PERFORMANCE: MISSION E
VISION
La Mission e la Vision dell’Azienda possono essere ulteriormente articolate e specificate in quattro Prospettive
– o Aree strategiche - secondo la logica di rappresentazione della Balanced Scorecard.
PROSPETTIVA
ECONOMICO-
FINANZIARIA
-
Esprime per
l’azienda la
necessità di un
vincolo di
compatibilità
economica delle
proprie attività e di
economicità della
gestione
PROSPETTIVA DEI
PROCESSI INTERNI
AZIENDALI
-
Esprime per
l’Azienda la
necessità di offrire
servizi efficaci ed
efficienti,
appropriati e di
qualità
PROSPETTIVA DEL
CLIENTE
-
Esprime per
l’Azienda la
necessità di curare
aspetti quali la
qualità percepita e
la trasparenza delle
procedure
PROSPETTIVA
DELL’APPRENDIME
NTO E DELLA
CRESCITA
-
Esprime per
l’Azienda la
necessità di
prestare attenzione
alla formazione del
proprio personale,
all’aggiornamento
scientifico e
tecnologico
12
3. Analisi del contesto esterno
3.1 Il quadro normativo nazionale di riferimento
Il Piano sanitario nazionale (PSN) 2011 – 20135, pone le proprie fondamenta nei principi di
responsabilità pubblica per la tutela del diritto di salute della comunità e della persona; di universalità, di
eguaglianza e di equità di accesso alle prestazioni; di libertà di scelta; di informazione e di partecipazione dei
cittadini; di gratuità delle cure nei limiti stabiliti dalla legge; di globalità della copertura assistenziale come
definita dai L.E.A.
Il PSN s’inserisce in un quadro istituzionale e normativo altamente complesso e articolato che vede la
necessità di armonizzare il servizio sanitario:
rispetto ai principi della Comunità Europea;
rispetto ad un contesto nazionale che si connota per una progressiva evoluzione verso la devoluzione,
improntata alla sussidiarietà, di poteri dalla Stato alle Regioni. Processo avviato con la modifica al titolo V
della Costituzione che ha posto in capo allo Stato la garanzia dei livelli essenziali di assistenza e alle
Regioni la responsabilità della loro effettiva applicazione nel proprio territorio.
Il PSN individua le principali sfide che il sistema salute deve affrontare:
le sfide europee – l’Italia, come tutti paesi aderenti all’Organizzazione mondiale della sanità –Europa, si
trova impegnata ad affrontare le principali sfide sanitarie in un contesto di cambiamento demografico ed
epidemiologico, di disparità socioeconomiche che si ampliano, di risorse limitate, di sviluppo tecnologico
e di aspettative crescenti. Inoltre, il contesto in cui queste sfide vanno affrontate è sempre di più
sovranazionale. Queste sfida sovranazionale si sostanzia anche nelle cosiddette problematiche relative
alla “medicina transfrontaliera” nella quale è presente, tra l’altro, anche il rischio di un incremento della
mobilità passiva;
le sfide assistenziali – i problemi sociosanitari connessi alla non autosufficienza: nel nostro SSN il
tema dell’assistenza agli anziani e ai disabili non autosufficienti già oggi pesa molto di più che in altre
realtà a causa della più alta percentuale di anziani e grandi anziani e tende ad assorbire sempre di più
risorse per servizi di carattere prevalentemente socio-sanitario. Si ritiene che la “long-term-care”, cioè
l’assistenza continuativa che comprende “tutte le forme di cura della persona e di assistenza sanitaria, e
gli interventi di cura domestica associati, che abbiano natura continuativa; tali interventi sono forniti a
domicilio, in centri diurni o in strutture residenziali ad individui non autosufficienti” sarà sempre più al
centro del dibattito sui sistemi assistenziali e sanitari italiano ed europeo.
le sfide assistenziali – l’incremento dei costi legato allo sviluppo della tecnologia e ai nuovi
farmaci. Questi due sottoinsiemi di tematiche assistenziali di fatto segnano un fattore di svolta epocale
che assorbirà una ampia parte delle risorse aggiuntive.
Il miglioramento dell’appropriatezza. Tale tematica riguarda sia la specialistica ambulatoriale, che per
varie motivazioni, ha registrato nel triennio 2005-2007 una crescita in termini di quantità di prestazioni
erogate di circa il 6%, sia le prestazioni di ricovero, ordinario e di day hospital;
Il miglioramento della qualità percepita. Sebbene il SSN abbia numerose punte di eccellenza, non
viene sempre percepito dai cittadini come un sistema di qualità. Un punto critico e legato alla difficoltà di
accesso ai servizi anche rispetto ai fenomeni di iper-afflusso al PS, alla efficacia e alla chiarezza dei
percorsi di attivazione della risposta assistenziale, in particolare per quanto attiene ai servizi territoriali,
alla gestione delle liste di attesa.
Il miglioramento della presa in carico del cittadino. In questa ottica assume una particolare valenza la
“capacità” del sistema di farsi carico della promozione della salute attraverso opportune iniziative di
prevenzione primaria, quali l’adozione di corretti stili di vita, con particolare riferimento all’esercizio della
5 Ministero della Salute, Piano Sanitario Nazionale 2011 – 2013, Schema.
13
attività fisica e di corrette abitudini alimentari. Nella filosofia di adozione del modello, la prevenzione
secondaria e gli screening in particolare dovranno avere un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce di
molte patologie croniche.
Il cambiamento impresso alle politiche sanitarie del nostro paese è rappresentato a livello normativo
principalmente dal:
Decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135
(c.d. spending review), che stabilisce la revisione della rete ospedaliera sulla base di standard quali-
quantitativi;
Decreto legge 13 settembre 2012, convertito dalla legge 8 novembre 2012, n. 189 “Disposizioni
urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, che
riguarda tra l’altro la nuova configurazione dell’esercizio della medicina generale e dell’assistenza
primaria sul territorio.
Va comunque sottolineato come, malgrado questi interventi di razionalizzazione siano direttamente
riconducibili a fini di sostenibilità economica del sistema, rimane fermo il principio di universalità del
diritto di accesso alle prestazioni e ai servizi del SSN. Principio al contempo sempre più collegato al
principio di trasparenza nella valutazione dei risultati raggiunti, al principio di legalità nello svolgimento
degli iter amministrativi, all’uso appropriato ed efficiente delle risorse affidate.
Ulteriore riferimento di rilievo è la “Proposta delle Regioni per il Patto per la salute anni 2013-2015”
nel quale vengono fissate le azioni prioritarie – fabbisogno e finanziamento; riordino delle cure primarie;
ticket ed esenzioni; declinazioni dei LEA di cui al DPCM 29.11.2001 – e gli argomenti specifici da definire
tramite modifiche normative ed accordi – farmaceutica; dispositivi medici; problematiche del personale
dipendente; tariffe, TUC e mobilità interregionale; rapporti SSN ed Università; riorganizzazione delle rete
ospedaliera; investimenti; piani di rientro; residenzialità socio-sanitaria extraospedaliera.
3.2 Il quadro normativo regionale
A livello regionale, molta normativa si è sviluppata a seguito dell’inadempimento degli obblighi
assunti con il “Piano di rientro 2007 – 2009 dal disavanzo e di riqualificazione e razionalizzazione del Servizio
sanitario regionale”, con il conseguente commissariamento della Regione Campania.
I principali obiettivi strategici, su cui l’azione di risanamento dal disavanzo e di qualificazione e
razionalizzazione del Servizio sanitario regionale svolta dal Commissario ad acta si è sviluppata, possono
essere così riassunti:
Misure sul personale dipendente - attraverso il blocco percentuale delle assunzioni, la rideterminazione
delle dotazioni organiche, la rimodulazione dei fondi del trattamento accessorio, la riduzione delle
posizioni organizzative e di coordinamento, le norme per l’individuazione dei parametri standard per la
costituzione di strutture semplici e complesse e le posizioni organizzative e di coordinamento, il
contenimento della spesa degli specialisti ambulatoriali6;
6 DGRC 514/2007; n. 887/2007; n. 1590/2008; n. 130/2009; n. 1271/2009 che hanno disciplinato, in linea con il Piano di rientro, il blocco
percentuale delle assunzioni, la rideterminazione delle dotazioni organiche, la rimodulazione dei fondi del trattamento accessorio e il
loro riallineamento alla media regionale; Decreto del Commissario ad acta n. 4 del 30.09.2009 che ha avuto primariamente un contenuto
ricognitivo per accertare lo stato complessivo del fenomeno; Decreto n. 7 del 30.9.2009 che ha dettato norme per la riduzione delle
posizioni organizzative e di coordinamento; Decreto n. 11 del 12.3.2010 che ha prorogato a tutto il 2010 il blocco parziale delle
assunzioni del personale a tempo indeterminato ed il blocco totale delle assunzioni di personale a tempo determinato e con altre forme
di lavoro flessibile; Decreto n. 12 del 12.3.2010 che detta norme per l’individuazione dei parametri standard per la costituzione di
strutture semplici e complesse, posizioni organizzative e di coordinamento; Decreti n. 9 e 10 del 12.3.2010 di contenimento della spesa
degli specialisti ambulatoriali
14
Misure sull’appropriatezza dei ricoveri - con l’approvazione della metodologia di ricalcolo dei posti
letto e del numero di ricoveri secondo Agenas, la riduzione della inappropriatezza dei ricoveri ordinari e
di day hospital e il trasferimento di alcune tipologie di ricovero in regime ambulatoriale, la ridefinizione
delle soglie di ammissibilità dei DRG ad alto rischio di inappropriatezza per il ricovero in regime di
degenza ordinaria e diurna7;
Misure sulla farmaceutica ospedaliera - attraverso l’incremento dell’appropriatezza prescrittiva8, la
razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera, finalizzata al suo riallineamento agli obiettivi
programmati in sede nazionale9, la maggiore appropriatezza d’uso dei farmaci utilizzati in ambito
ospedaliero10
;
Misure relative al miglior utilizzo del Pronto Soccorso - attraverso la riduzione delle prestazioni non
appropriate, i cosiddetti “codici bianchi”11
;
Centralizzazione degli acquisti - attraverso lo sviluppo delle attività di So.Re.Sa. che attualmente coprono
il 60% del valore complessivo del settore.;
Implementazione di corrette procedure contabili12
;
Approvazione dei Piani attuativi e degli Atti aziendali.
Con Decreto 22/2011 è stato approvato il Piano sanitario Regionale 2011 – 2013 che intende assolvere
all’impegno assunto con il Piano di Rientro, individuando una serie di obiettivi e di azioni per garantire
adeguate risposte ai bisogni di salute dei cittadini.
Il riassetto della rete ospedaliera e territoriale campana è stato definito con il Decreto 49/2010, che ha
come principali obiettivi quelli di:
assicurare un’offerta più adeguata ai bisogni dei cittadini attraverso una riduzione delle attività
inappropriate e una riorganizzazione funzionale ed operativa delle strutture ospedaliere.
integrare in un unico presidio più strutture sanitarie con la finalità di accorpare unità operative della
medesima disciplina, razionalizzare la distribuzione delle dotazioni tecnologiche, riordinare i processi
di acquisto di beni e servizi.
riequilibrare la dotazione pubblica di posti letto di riabilitazione e/o lungodegenza alla luce del nuovo
standard regionale.
Gli obiettivi generali posti dal riassetto, per quel che riguarda l’Azienda Ospedaliera di Salerno, sono stati
così declinati:
incremento dei posti letto complessivi che dai 688 iniziali passano a 824, con un incremento quindi di
136 posti letto, attraverso il rafforzamento di alcune discipline e l’introduzione di nuove;
accorpamento del plesso ospedaliero di Mercato San Severino che passa da 162 posti letto a 153, con
una variazione quindi di -9 posti letto;
accorpamento del plesso ospedaliero Giovanni Da Procida di Salerno che passa da 88 posti letto a 60,
con una variazione di -28 posti letto, dovuti principalmente ad una riduzione delle discipline;
accorpamento del plesso ospedaliero di Cava de’ Tirreni.
7 Decreto n. 5 del 30.09.2009 – Obiettivi di miglioramento dell’appropriatezza dei ricoveri; Decreto n. 16 del 24.03.2010 – Recepimento
della metodologia Age.na.s; Decreto n. 58 del 30.09.2010 – Definizione soglie di ammissibilità dei drg ad alto rischio di inappropriatezza
per il ricovero in regime di degenza ordinaria e diurna 8 DGRC 1880, 1882, 1883 del 26.11.2008; Decreto del Commisario ad acta sugli anti-ipertensivi n. 14 del 19.03.2010;
9 Decreto del Commissario ad acta n.15 del 30.11.2009 – Piano di contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera: utilizzo dei
biosimilari; razionalizzazione dell’uso dei farmaci oncologici ad alto costo rendicontati nel file F; interventi di carattere organizzativo
dell’assistenza farmaceutica; 10
Decreto del Commissario ad acta n.15 del 30.11.2009 – Piano di contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera: appropriatezza
d’uso dei farmaci utilizzati in ambito ospedaliero 11
Decreto n. 52 del 27.09.2010 – misure di compartecipazione alla spesa sanitaria (pronto soccorso ospedaliero non seguito da ricovero
codificato come codice bianco). 12
Decreto n. 14 del 30.11.2009.
15
disattivazione, presso il Presidio Ospedaliero Costa d’Amalfi di Ravello, di tutte le funzioni di
ricovero, con la conseguente soppressione dei posti letto.
Inoltre, il potenziamento richiede anche interventi di ammodernamento strutturale, oltre che impiantistico e
tecnologico per i quali è prevista, ai sensi della delibera di Giunta regionale n°2103 del 31.12.2008, la
sottoscrizione di accordo di programma con i competenti Ministeri per l’utilizzo di risorse assegnate alla
Regione ex art. 20 L. 67/88.
Con Decreto del Commissario ad Acta n. 138 del 26 ottobre 2012 ad oggetto “Programma degli interventi di
edilizia sanitaria ai sensi dell’art.20 della L. 67/88. Approvazione Documento Programmatico e Stralcio”, sono
state programmate, ai sensi dell’art. 20 legge 67/88, tra l’altro, le cifre disponibili per finanziare i 186
interventi previsti per per le AA.SS.LL. e le AA.OO. della Regione Campania. Va precisato come tale
finanziamenti sono il risultato di finanziamenti statali, regionali e di altri soggetti e seguono un iter
amministrativo di particolare complessità.
Per quel che riguarda l’A.O.U. di Salerno, sono previsti i seguenti interventi:
Sche
de
Comune di
ubicazione
Titolo Descrizione Costo
166 Salerno Costruzione di 2 edifici per
didattica, ricerca, attività no
core
Realizzazione di un edificio per le attività
didattiche (aule, laboratori di ricerca, ecc.)
integrative di quelle previste con l’intervento di
ristrutturazione di Torre Angellara. Costruzione
di un altro edificio per attività no core e
sistemazione viabilità esterna e parcheggi
€.
60.000.000
167 Salerno Adeguamento a norme di
sicurezza del plesso Ruggi –
Intonaci, barriere
architettoniche, energia
alternativa
Messa a norma del Plesso mediante: rifacimento
degli intonaci esterni; Abbattimento barriere
architettoniche; Potenziamento di gruppi di
continuità e produzione di energia elettrica con
fonti alternative
€.
15.000.000
168 Salerno Ristrutturazione ed
adeguamento strutture ed
impianti – messa in sicurezza
Ristrutturazione strutture ed ambienti destinati
ad attività sanitarie ed adeguamento delle
strutture e degli impianti
€.
8.600.000
169 Ravello Ristrutturazione ed
adeguamento strutture ed
impianti – messa in sicurezza e
terapia iperbarica
Ristrutturazione strutture ed ambienti destinati
ad attività sanitarie ed adeguamento delle
strutture e degli impianti. Realizzazione di
strutture destinate ad attività di terapia
iperbarica.
€.
4.000.000
170 Mercato
San
Severino
Ristrutturazione ed
adeguamento strutture ed
impianti, realizzazione di
tunnel di collegamento tra i
diversi padiglioni
L’intervento riguarda: 1) Ristrutturazione
strutture ed ambienti destinati ad attività
sanitarie ed adeguamento delle strutture e degli
impianti. 2) Realizzazione di tunnel di
collegamento tra i diversi padiglioni.
€.
8.500.000
171 Salerno Riqualificazione e
ristrutturazione del plesso del
presidio “Torre Angellara”
Riqualificazione e ristrutturazione dei corpi di
fabbrica del presidio “Torre Angellara”, destinati
a soddisfare le attività connesse alle funzioni
formative e didattiche della Facoltà di Medicina
e Chirurgia dell’Università di Salerno nonché di
ambienti destinati ad attività ambulatoriali. È
inoltre prevista la riqualificazione e la
ristrutturazione dell’intera area circostante il
plesso.
€.
11.150.000
16
Con Decreto del Commissario ad Acta n. 82 del 5 luglio 2013 sono stati adeguati i programmi operativi
2013/2015 agli indirizzi ministeriali, già precedentemente approvati con D.C. n. 153 del 28 dicembre 2012.
I Programmi operativi, che costituiscono prosecuzione del Piano di rientro, sono stati così formulati:
garanzia dei livelli assistenziali di assistenza;
rapporti con gli erogatori privati;
accreditamento istituzionale;
politica del farmaco;
compartecipazione alla spesa;
ottimizzazione acquisto di beni e servizi;
razionalizzazione della gestione del personale;
attuazione del piano dei pagamenti;
governance.
Inoltre:
con Decreto del Commissario ad Acta n. 55/2010 è stato approvato il Piano di completamento della
rete laboratoristica;
con Decreto del Commissario ad Acta n. 4/2012 è stato approvato il Piano di qualificazione e
riorganizzazione della rete trasfusionale;
con Decreto del Commissario ad Acta n. 57/2012, è stato approvato il “Programma operativo 2011-
2012 di riqualificazione della rete di emergenza-urgenza” che comprende le linee di indirizzo
regionali per la pianificazione attuativa aziendale per l’emergenza-urgenza (PAA-EMUR); lo schema
dell’atto d’intesa interaziendale per consentire la costituzione dei Dipartimenti integrati dell’Emergenza
(DIE) e l’attivazione del Coordinamento regionale del sistema integrato dell’emergenza; le linee di
indirizzo regionali per l’organizzazione delle unità OBI (osservazione breve intensiva); le linee di indirizzo
regionali per l’organizzazione del triage ospedaliero per impegnare le aziende sanitarie ad una concreta
riorganizzazione delle attività di pronto soccorso;
con Decreto del Commissario ad Acta n. 44/2013 è stato approvato l’Atto di indirizzo per
l’organizzazione dell’assistenza per l’ictus cerbrale (stroke unit).
4. Analisi del contesto interno
4.1 L’organizzazione
L’Azienda, al fine di una più efficiente e corretta realizzazione della propria “mission”, adotta il modello
organizzativo dipartimentale. La costituzione, le funzioni gestionali e l’organizzazione dei Dipartimenti sono
disciplinati dall’Atto Aziendale attualmente vigente13
L’attuale struttura organizzativa è caratterizzata dai seguenti Dipartimenti:
1. delle Neuroscienze e Patologie Craniofacciali;
2. Specialità Mediche,
3. Area Critica;
4. del Cuore;
5. della Donna;
6. dell’Età Evolutiva,
7. Medico –Chirurgico Fegato, Rene e Trapianti;
8. Chirurgie Generali e Specialistiche;
13
Deliberazione n. 436/2008 e successive modifiche ed integrazioni; Deliberazioni n. 301 e 375/2012.
17
9. Apparato Locomotore;
10. Oncoematologico;
11. Diagnostica per Immagine;
12. di Patologia Clinica e Medicina Trasfusionale;
13. Sanitario;
14. Amministrativo;
15. Tecnico-Finanziario
16. Di Staff
Dal 2011, l’Azienda è suddivisa in cinque Plessi: Ruggi, Mercato San Severino, Da Procida, Cava, Castiglione.
Di seguito viene rappresentato l’organigramma rappresentativo dell’attuale struttura organizzativa aziendale.
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
4.2 Le risorse strumentali: le apparecchiature elettromedicali
Tra i principali fattori che influenzano il contesto interno vi è la disponibilità di apparecchiature
elettromedicali disponibili per le varie specializzazioni, di livello avanzato ed il loro costante aggiornamento.
Il mancato rinnovo delle tecnologie biomediche provoca varie ricadute tra le quali si possono citare
l’aumento dell’incidenza dei guasti con il conseguente aumento dei costi diretti (manutenzioni) ed indiretti
(mancate o errate prestazioni), la diminuzione della sicurezza nell’uso dell’apparecchiatura stessa oltre ad una
perdita di continuità nelle prestazioni erogate e un aumento del rischio di ripetere le pratiche cliniche.
Per tale motivo l’Azienda Ospedaliera in questi ultimi anni, pur nelle difficoltà di reperimento dei
necessari fondi economici, ha intrapreso un piano di ammodernamento tecnologico teso, se non ad
incrementare l’attuale dotazione tecnologica, almeno a sostituire il parco esistente (con vetustà superiore alla
media) necessario ad aumentare l’efficienza e l’efficacia nelle prestazioni erogate.
Nell’ambito delle principali apparecchiature elettromedicali, si evidenziano di seguito quelle
attualmente utilizzate in Azienda.
Apparecchiature Quantità
anno 2012
Variazioni Quantità
anno 2013
Acceleratori lineari 2 2
Angiografi fissi 4 4
Brachiterapia 1 In attesa di sostituzione 1
Gamma Camera 3 1 in attesa di sostituzione 3
Ecotomografi 64 64
Incubatrici 30 30
Mammografi 3 3
Portatili per radioscopia 11 11
RIS/PACS 1 1
Sistemi CR 9 9
Tavoli telecomandati 7 Programmata sostituzione e
acquisto di un nuovo tavolo
telecomandato
7
Tomografi computerizzati 6 Programmata sostituzione di
1 nuovo tomografo
6
Tomografo a Risonanza Magnetica 1 1
4.4 Le risorse umane
Le risorse umane dell’Azienda costituiscono il principale elemento strategico dell’Azienda.
La qualità e la quantità delle risorse umane disponibili, siano esse di comparto che dirigenziali,
determinano in modo fondamentale la possibilità di perseguire e conseguire gli obiettivi aziendali..
Di seguito vengono rappresentati alcuni dati relativi al personale dipendente: la sua numerosità, l’età
media, le classi di età.
36
Numerosità del personale dipendente Sesso
Dirigenza/Comparto F M Totale
complessivo
Comparto 1.201 1.062 2.263
Dirig.Medico/Veterinaria 134 450 584
Dirig.Prof.le/Amm.va/Tecnica 3 12 15
Dirig.Sanitaria non medica 15 10 25
Religioso 4 4
Totale complessivo 1.353 1.538 2.891
Numerosità del personale dipendente Sesso
Dirigenza/Comparto F M Totale
complessivo
Comparto 53,07% 46,93% 100,00%
Dirig.Medico/Veterinaria 22,95% 77,05% 100,00%
Dirig.Prof.le/Amm.va/Tecnica 20,00% 80,00% 100,00%
Dirig.Sanitaria non medica 60,00% 40,00% 100,00%
Religioso 0,00% 100,00% 100,00%
Totale complessivo 46,80% 53,20% 100,00%
Età media del personale dipendente Sesso
Dirigenza/Comparto F M Totale
complessivo
Comparto 49,6 52,2 50,9
Dirig.Medico/Veterinaria 52,7 55,6 54,9
Dirig.Prof.le/Amm.va/Tecnica 52,3 54,4 54,0
Dirig.Sanitaria non medica 53,3 58,5 55,4
Religioso 61,8 61,8
Totale complessivo 50,0 53,3 51,8
Numerosità del personale dipendente per
classi di età
Sesso
classi di età F M Totale
complessivo
20 - 30 8 7 15
31 - 40 151 93 244
41 - 50 506 385 891
51 - 60 599 810 1.409
61 - 70 89 243 332
Totale complessivo 1.353 1.538 2.891
Numerosità del personale dipendente per
classi di età
Sesso
classi di età F M Totale
complessivo
20 - 30 0,59% 0,46% 0,52%
31 - 40 11,16% 6,05% 8,44%
37
41 - 50 37,40% 25,03% 30,82%
51 - 60 44,27% 52,67% 48,74%
61 - 70 6,58% 15,80% 11,48%
Totale complessivo 100,00% 100,00% 100,00%
Il personale dipendente dell’Azienda, a luglio 2013, era costituito complessivamente da 2.891 unità, di cui
1.353 femmine e 1358 maschi. Per il personale di Comparto le femmine rappresentano il 53% a fronte del
47% dei maschi. Per la Dirigenza, le femmine rappresentano il 24% del totale a fronte di un 76% dei maschi.
L’età media del personale dipendente è pari a 51,8 anni. La classe di età più numerosa è quella compresa tra i
51 – 60 anni, pari al 49% dei dipendenti. Il personale compreso tra i 20 – 30 anni è lo 0,52% e tra i 31 – 40,
l’8,44%.
Dalla analisi dei dati sopra evidenziati, almeno due sembrano essere le considerazioni più evidenti:
a fronte di una sostanziale parità di genere nell’ambito del personale di comparto, vi è una forte
prevalenza maschile nell’ambito della dirigenza.
l’età media del personale dipendente è particolarmente elevata ed è fortemente carente un ricambio
generazionale, sia per quel che riguarda il comparto che la dirigenza.
Per quel che riguarda quest’ultima considerazione, decisivo sembra essere stato il perdurare negli anni delle
misure di blocco del turn over attuate dalla Regione Campania, precedentemente evidenziate.
I principali effetti del blocco del turn over del personale dipendente hanno comportato la graduale
diminuzione della numerosità del personale dipendente nel corso degli anni. La tabella ed i grafici successivi
evidenziano tale asserzione.
Numerosità personale dipendente per
periodo
Dirigenti Comparto Totale
apr-11 658 2.387 3.045
gen-12 655 2.376 3.031
lug-12 644 2.360 3.004
dic-12 630 2.280 2.910
lug-13 628 2.263 2.891
Complessivamente si è passati da 3.045 unità presenti ad aprile 2011, data in cui si è completato
l’accorpamento con i nuovi Plessi di Mercato San Severino, Da Procida, Cava e Castiglione di Ravello al Ruggi,
alle 2.891 unità del luglio 2013 (-154 unità, -5%) a fronte di un sostanziale mantenimento delle attività svolte.
Come anche sottolineato dal Decreto del Commissario ad Acta per la Regione Campania 82/2013, le
disposizioni di blocco del turn over hanno determinato, a livello regionale, una consistente riduzione della
spesa per il personale che oggi risulta anche in linea con le disposizioni portate dalle più recenti leggi
finanziarie dello Stato (-1,4% della corrispondente spesa per l’anno 2004), ma hanno comunque procurato
situazioni di criticità per le attività dirette ad assicurare i livelli minimi di assistenza per effetto della riduzione
del personale in servizio di oltre 7.200 unità dal 2007 al 2012. Nello stesso Decreto viene inoltre evidenziato
come il perdurare di tale blocco ha anche determinato il ricorso, in alcune realtà, di “effetti non voluti” quali
l’acquisto di prestazioni da terzi – agenzie interinali e uso non appropriato delle prestazioni aggiuntive -,
sempre rapportato alla necessità di assicurare i Livelli essenziali di assistenza. A questo, vanno aggiunte, il
38
ricorso progressivo all’utilizzo degli specialisti ambulatoriali14
e all’istituto dello straordinario per il personale
di comparto.
Nel Decreto citato viene quindi espressa la convinzione per cui una riduzione percentuale progressiva del
blocco del turn over non sia più procrastinabile ma debba trovare una accorta e monitorata attuazione nel
triennio che si va ad affrontare.
14
Per quel che riguarda l’A.O.U., nell’ultimo triennio, il costo degli specialisti ambulatoriali è passato da €. 2.318.000 a €.4.598.000, con un incremento del 98%.
39
5. Obiettivi strategici
Sulla base dell’analisi dei determinanti di contesto, sia esterno che interno, sono stati definiti gli
obiettivi strategici che l’Azienda persegue, per ciascuna delle prospettive delineate dal Balanced Scorecard.
L’A.O.U. elabora e definisce linee strategiche per il governo dei servizi sanitari nel rispetto dei principi, degli obiettivi e
delle compatibilità stabilite dalla programmazione nazionale e regionale. La sua visione strategica è orientata ad
offrire, secondo criteri di efficacia ed efficienza delle prestazioni, appropriatezza, economicità della gestione e
trasparenza delle procedure, servizi sanitari di qualità eccellente ai suoi utenti, al passo con l’evoluzione delle
conoscenze scientifiche e tecnologiche
PROSPETTIVA
ECONOMICO-
FINANZIARIA:
Rispettare la
compatibilità
economica
nazionale e
regionale
Mantenere
l’equilibrio
economico
aziendale
PROSPETTIVA DEI
PROCESSI INTERNI
AZIENDALI
Riorganizzare
l’Azienda in
conformità con
quanto stabilito
dal Piano
Ospedaliero
regionale
Migliorare
l’efficacia,
l’efficienza e
l’appropriatezza
delle prestazioni
Riqualificare le
prestazioni di alta
specialità al fine
di ridurre la
migrazione
sanitaria
Riqualificare il
circuito
emergenza-
urgenza
PROSPETTIVA DEL
CLIENTE/UTENTE
Migliorare i
processi di
comunicazione e
di partecipazione
dei clienti esterni
ed interni
Garantire la
trasparenza delle
procedure
PROSPETTIVA
DELL’APPRENDIME
NTO E DELLA
CRESCITA
Garantire i
processi di
formazione ed
aggiornamento
Garantire
l’aggiornamento
scientifico
Garantire
l’aggiornamento
tecnologico
L’ALBERO DELLA PERFORMANCE: GLI OBIETTIVI
STRATEGICI
40
6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi
Secondo un procedimento a cascata, per ciascun obiettivo strategico, sono stati individuati gli obiettivi
operativi che l’Azienda intende perseguire negli anni di riferimento.
L’A.O.U. elabora e definisce linee strategiche per il governo dei servizi sanitari nel rispetto dei principi, degli obiettivi e delle
compatibilità stabilite dalla programmazione nazionale e regionale. La sua visione strategica è orientata ad offrire, secondo
criteri di efficacia ed efficienza delle prestazioni, appropriatezza, economicità della gestione e trasparenza delle procedure,
servizi sanitari di qualità eccellente ai suoi utenti, al passo con l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche
PROSPETTIVA
ECONOMICO-
FINANZIARIA
PROSPETTIVA DEI
PROCESSI
INTERNI
AZIENDALI
PROSPETTIVA
DEL CLIENTE
PROSPETTIVA
DELL’APPRENDIM
ENTO E DELLA
CRESCITA
Equilibrio
economico
aziendale
Budget
economico
aziendale
Riorganizzazione
aziendale
Complessità della
casistica
Occupazione dei
posti letto
Appropriatezza
dei ricoveri
Appropriatezza
chirurgica
Attività di
preospedalizzazio
ne
Efficienza pre-
operatoria
Qualità clinica
Strategie attività
chirurgica
Filtro del P.S.
verso i ricoveri
ospedalieri
Appropriatezza
dell’utilizzo del
P.S.
Appropriatezza
dell’utilizzo
dell’O.B.I.
CLIENTI ESTERNI
Comunicazione e
partecipazione
del cittadino
CLIENTI INTERNI
Soddisfazione
dei dipendenti
FORNITORI
Soddisfazione
dei fornitori
Formazione
Investimenti
L’ALBERO DELLA PERFORMANCE: GLI OBIETTIVI
OPERATIVI
41
Per ciascun obiettivo operativo sono stati individuati degli indicatori specifici e misurabili. Laddove è stato
possibile, gli indicatori vengono commisurati a valori ritenuti di riferimento (standard nazionali e/o regionali,
benchmarking).
Le schede di sintesi, di seguito rappresentate, contengono gli indicatori individuati, suddivisi per le quattro
prospettive fondamentali: economico-finanziaria, dei processi interni aziendali, del cliente,
dell’apprendimento e della crescita, precedentemente delineate.
Per ciascun indicatore,sono stati definiti:
l’obiettivo operativo di riferimento;
il codice dell’indicatore proposto;
la definizione dell’indicatore;
la formula di costruzione dell’indicatore;
il benchmarking.
la direzione a cui deve tendere l’indicatore;
Il target aziendale dell’anno di riferimento.
Per ciascun indicatore è stata inoltre definita una scheda di approfondimento. Le schede sono riportate
nell’allegato 2 del presente Piano. Ogni scheda contiene: la definizione dell’indicatore, il numeratore, il
denominatore, la formula matematica, le note per l’elaborazione, la fonte del dato, il parametro di
riferimento, la direzione dell’indicatore, il suo significato.
Data la novità dello strumento proposto all’interno della realtà aziendale, pur collegandosi tale sistema
direttamente, sia come metodo che come contenuti, all’esperienza proposta dal Ministero della Salute “Il
Sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali”15
, riadattato a livello aziendale, si
precisa che gli indicatori proposti vengono introdotti a carattere sperimentale e potranno subire, nel corso
della successiva implementazione, le modificazioni e/o integrazioni che verranno ritenute più opportune.
15
Ministero della Salute, Il Sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali, Anno 2008, a cura del Laboratorio
Management e Sanità, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
6.1 la balanced scorecard: gli obiettivi economici
Obiettivi operativi Cod Definizione Formula Benchmarching Direzione
indicatore
Valore
anno
2012
Target
anno 2014
Target
anno 2015
Target
anno 2016
Equilibrio
economico
e1 Equilibrio
economico
generale
(Risultato di esercizio / Valore della
produzione)
Pareggio di
bilancio: 1
Crescente -2,43 ≥ 1 ≥ 1 ≥ 1
Equilibrio
economico
e2 Equilibrio
economico
gestione sanitaria
(Margine sanitario netto / Valore della
produzione)
≥1 Crescente 3,33 ≥ 1 ≥ 1 ≥ 1
Budget economico e7 Consumi
farmaceutici e
sanitari
(Valore dei consumi farmaceutici e
sanitari come da Bilancio consuntivo/
Valore dei consumi farmaceutici e
sanitari come da bilancio preventivo)
≤1 Decrescente ≤1 ≤1 ≤1
Budget economico e8 Straordinario del
personale di
comparto
(ore straordinario effettivo/Ore
straordinario teorico
massimo)*100
Decrescente 98 95 90 85
Budget economico e9 Attività di auto
convenzionamento
interno
(Ore di auto convenzionamento
interno deliberate anno X/Ore di
auto convenzionamento interno
deliberate anno X-1)
≤1 Decrescente ≤1 ≤1 ≤1
Budget economico e10 Attività Specialisti
ambulatoriali
(Ore di specialistica ambulatoriale
anno X/Ore di specialistica
ambulatoriale anno X-1)
≤1 Decrescente ≤1 ≤1 ≤1
Budget economico e11 Agenzie interinali (Ore di personale agenzie interinali
anno X/Ore di personale agenzie
interinali anno X-1)
≤1 Decrescente ≤1 ≤1 ≤1
43
6.2 la balanced scorecard: i processi aziendali
Obiettivi operativi Cod Definizione Formula Benchmarching Direzione
indicatore
Valore
anno
2012
Target
anno 2014
Target
anno 2015
Target anno
2016
Riorganizzazione
aziendale
p1 Redazione del nuovo
Atto Aziendale
% di implementazione SI Crescente NO SI SI SI
Riorganizzazione
aziendale
p2 Implementazione del
Piano Attuativo
aziendale
% di implementazione 100% Crescente NO 30% 50% 100%
Complessità
casistica
p3 Peso medio dei Drg
ordinari
Somma dei pesi Drg ord / N°
dimessi
Media A.O.U.16
:
1,64
Crescente 1,15 1,18 1,20 1,22
Complessità
casistica
p4 Peso medio dei Drg
ordinari medici
Somma dei pesi Drg ord medici
/ N° dimessi con Drg medico
Media A.O.U.:
1,04
Crescente 0,85 0,87 0,90 0,92
Complessità
casistica
p5 Peso medio dei Drg
ordinari chirurgici
Somma dei pesi Drg ord
chirurgici / N° dimessi con Drg
chirurgico
Media A.O.U.:
2,30
Crescente 1,81 1,83 1,85 1,87
Complessità
casistica
p6 % Drg chirurgici ad alta
complessità
N° di Drg chirurgici con peso
≥2,5 / N° DRG chirurgici
Media A.O.U.:
33,61
Crescente 18,33 20 22 25
Occupazione dei
posti letto
p7 Tasso di occupazione dei
posti letto ordinari
giornate di degenza ordinarie /
(posti letto medi * 365)
≥ 75% Crescente 80 80 82 84
Appropriatezza dei
ricoveri
p8 % dei Drg ordinari a
rischio di in
appropriatezza
Decrescente 19,86 18 16 14
Appropriatezza dei
ricoveri
p9 % dei Drg ordinari di 0 –
1 giorno
Media A.O.U.:
23,67
Decrescente 10,47 10 10 10
Appropriatezza dei
ricoveri
p10 % dei Drg day hospital
medici diagnostici
Media A.O.U.:
39,77
Decrescente 50,14 48 46 44
Appropriatezza dei
ricoveri
p11 % dei Drg day hospital
con 1 solo accesso
Decrescente 18,52 18 16 14
Appropriatezza
chirurgica
p14 % di dimessi con Drg
medico da reparti
(N° Drg ord medici da rep chir /
N° Drg ordinari rep chir) * 100
Media A.O.U.:
12,96.
Decrescente 44,19 44 40 38
16
Le Aziende Ospedaliere Universitarie di riferimento sono state: AOU Careggi, Firenze; AOU Pisana, Pisa; AOU Siena.
44
chirurgici: Drg ordinari Ob. Regione
Campania: 20%
Appropriatezza
chirurgica
p15 % di dimessi con Drg
medico da reparti
chirurgici: Drg ordinari
programmati
(N° Drg ord medici
programmati da rep chir / N°
Drg ordinari programmati rep
chir) * 100
Decrescente 16,77 16 14 12
Appropriatezza
chirurgica
p16 % di dimessi con Drg
medico da reparti
chirurgici: Drg ordinari
urgenti
(N° Drg ord medici urgenti da
rep chir / N° Drg ordinari
urgenti rep chir) * 100
Decrescente 55,23 55 54 50
Appropriatezza
chirurgica
p17 % di dimessi con Drg
medico da reparti
chirurgici: Day hospital
(N° Drg day hospital da rep chir
/ N° Drg day hospital day
surgery rep chir) * 100
Media A.O.U.:
25,98
Decrescente 28,89 28 26 24
Attività di
preospedalizzazione
p18 % di ricoveri con
preospedalizzazione
(N° di Drg ordinari chirurgici
programmati con
preospedalizzazione / N° Drg
ordinari chirurgici programmati
+ programmati con
preospedalizzazione) * 100
≥ 80% Crescente 28 30 35 50
Efficienza pre-
operatoria
p19 Giorni di degenza media
precedenti l’intervento
chirurgico
N° giorni di degenza pre-
operatoria Drg chirurgici ord
programmati / N° Drg chirurgici
ord programmati
≤2 giorno decrescente 3 3 3 2
Qualità clinica p22 % di parti cesarei grezzo (N° parti cesarei / N° parti ) *
100
Media A.O.U.:
35,25
Decrescente 59 55 50 45
Qualità clinica p24 % di Drg ripetuti entro
30 giorni con stessa
MDC
(N° Drg ripetuti entro 30 gg con
stessa MDC / N° Drg) * 100
Media A.O.U.:
5,6
Decrescente 4 4 4 4
Strategie attività
chirurgica
p25 Trend dei volumi di
attività chirurgica
programmata
(N° Drg chirurgici ord
programmati e day surgery
anno x) – (N° Drg chirurgici ord
programmati e day surgery
anno x-1) / (N° Drg chirurgici
ord programmati e day surgery
anno x-1)
Crescente -0,2 1 2 3
Filtro del PS verso i
ricoveri ospedalieri
p29 % dei Ricoveri da P.S. sul
totale degli accessi
(N. ricoveri da P.S./N° accessi
totali da P.S.)*100
Media A.O.U.:
14,4
Crescente 14,77 15 15 15
Appropriatezza
dell'utilizzo del P.S.
p30 I cittadini classificati
come codici verdi di P.S.
(Numero di codici verdi valutati
entro 1 ora/Totale di codici
100% Crescente
45
devono essere valutati
da un Medico del P.S.
entro 1 ora a decorrere
dalla
accoglienza/accettazione
amministrativa
verdi)*100
Appropriatezza
dell'utilizzo del P.S
p31 I cittadini classificati
come codici gialli di P.S.
devono essere valutati
da un Medico del P.S.
entro 30 minuti a
decorrere dalla
accoglienza/accettazione
amministrativa
(Numero di codici gialli valutati
entro 30 minuti/Totale di codici
gialli)*100
100% Crescente
Appropriatezza
dell'utilizzo
dell'Osservazione
Breve Intensiva
(OBI)
P32 I pazienti trattati in OBI,
dopo una fase
diagnostico-terapeutica
di max 4 ore, devono
essere sottoposti ad un
ulteriore periodo di
osservazione, che non
dovrà superare le 24H,
per giungere ad una
decisione di esito –
dimissione o ricovero
(N° di pazienti trattati in OBI
giunti ad una decisione di esito
entro le 28 ore/ N° totale di
pazienti trattati in OBI)*100
100% Crescente
46
6.3 la balanced scorecard: l’orientamento al paziente cliente Obiettivi operativi Cod Definizione Formula Benchmarching Direzione
indicatore
Valore
anno
2012
Target anno
2014
Target
anno 2015
Target
anno 2016
Comunicazione e
partecipazione del
cittadino
c1 Implementazione
della Carta dei
Servizi
Crescente SI SI SI SI
Comunicazione e
partecipazione del
cittadino
c2 Front Office
telefonico
Punteggi: 0 - solo mattina, 25 –
mattina e qualche pomeriggio;
50 am/pm< 8 ore; 75 am/pm ≥ 8
ore; 100 anche sab e dom
100 Crescente 25 25 25 50
Soddisfazione
dipendenti
c6 Tasso di infortuni
dei dipendenti
(N° di infortuni / N° di ore
lavorabili da contratto) * 100.000
Decrescente 1,95 1,8 1,8 1,5
Soddisfazione
dipendenti
c7 Cause per motivi di
lavoro dei
dipendenti
comparto
(Cause per motivi di lavoro dei
dipendenti comparto / numero
dipendenti comparto) * 100
Decrescente 3,70
Soddisfazione
dipendenti
c8 Cause per motivi di
lavoro dei
dipendenti dirigenti
(Cause per motivi di lavoro dei
dipendenti dirigenza / numero
dipendenti dirigenza) * 100
Decrescente 4,61 4,5 4,5 4
Soddisfazione dei
fornitori
c10 Percentuale di
fatture pagate
(N° fatture pagate/totale
fatture)*100
Crescente
Soddisfazione dei
fornitori
c11 Tempi medi di
pagamento delle
fatture
Crescente
47
6.3 la balanced scorecard: l’orientamento all’apprendimento e alla crescita
Obiettivi operativi Cod Definizione Formula Benchmarching Direzione
indicatore
Valore
anno
2012
Target anno
2014
Target
anno 2015
Target
anno 2016
Formazione a1 Elaborazione del
Piano Annuale della
Formazione
SI - SI SI SI SI
Formazione a2 Implementazione
del Piano annuale
di Formazione
(N° attività di formazione effettuate
/ N° attività di formazione previste
dal Piano annuale della
Formazione) * 100
100% Crescente 47,5
50 70 80
Investimenti a4 % di obsolescenza
tecnica
(Totale Fondo Ammortamenti
Immobilizzazioni materiali / Valore
Immobilizzazioni sanitarie) * 100
Valore medio
regionale AOU
Decrescente 74,96 75 70 60
7. Il Processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione della performance
7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano
Il Processo di redazione del presente Piano si inserisce nell’ambito del più complessivo processo di
pianificazione strategica e di programmazione operativa dell’Azienda e ha tenuto conto:
da un punto di vista dei contenuti, dalla pianificazione strategica nazionale, rappresentata principalmente
dal Piano sanitario Nazionale, e dalla pianificazione strategica regionale, rappresentata principalmente
dal Piano sanitario regionale e dal Piano di riassetto della rete ospedaliera e territoriale (DCACTA n.
49/2010) oltreché da tutte le ulteriori determinazioni della Giunta regionale e del Commissario ad acta
per l’attuazione del Piano di rientro del settore sanitario;
da un punto di vista procedurale, delle fasi di programmazione aziendale definite dalla Regione
Campania, in particolare con:
il DCACTA n. 14 del 30 novembre 2009 “Implementazione dei corretti procedimenti contabili e
gestionali, sia a livello aziendale che regionale”, in cui, tra l’altro, sono stati fissati i principi a cui
ciascuna Azienda deve ispirarsi per la redazione dei propri documenti di programmazione, di
gestione, di rendicontazione e controllo attraverso la definizione delle “Linee guida per la
predisposizione del Regolamento di Amministrazione e Contabilità delle Aziende Sanitarie della
Regione Campania”;
Il DACTA n. 60 del 4 agosto 2011 “Implementazione dei corretti procedimenti contabili e
gestionali, sia alivello aziendale che regionale – Processi di supporto alle attività aziendali,
adozione di modelli relativi ai processi amministrativi e contabili del ciclo attivo, ciclo passivo,
ciclo magazzino, ciclo cespiti, ciclo personale, ciclo planning, budget e reporting – Modifica al
Piano dei Conti di contabilità generale unico regionale”.
I principali soggetti intervenuti nell’ambito della definizione del presente Piano sono:
La Direzione strategica aziendale;
Il Collegio di Direzione aziendale;
Il Servizio di Programmazione e Controllo di Gestione che ha materialmente redatto il presente
Documento.
7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio
Il Presente documento è stato redatto in coerenza con il Bilancio economico preventivo 2014, pluriennale
2014 – 2016 e con il budget aziendale 2014, approvati dall’Azienda con Delibera n. 783 del 30 settembre
2013
7.3 Allegati
ALLEGATO 1 – Schede indicatori.
ALLEGATO 2 – Direttiva annuale del Direttore Generale anno 2014 - Obiettivi per varie articolazioni
aziendali – Unità Operative di degenza, Servizi Diagnostici, Terapeutici ed Interventistici,
Dipartimenti sanitari, Area Strategica ed Amministrativa - anno 2014
ALLEGATO 1 – Schede Indicatori Obiettivi economici Definizione: e1 - Equilibrio economico generale
Numeratore: Risultato d’esercizio
Denominatore Valore della produzione
Formula
matematica
Risultato d’esercizio / Valore della produzione
Note per
l’elaborazione:
Risultato d’esercizio (codice Z9999 del Flusso CE)
Valore della produzione (codice A9999 del Flusso CE)
Fonte: Flusso CE
Parametro di
riferimento:
Pareggio di bilancio: 1
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato: Esprime la capacità dell’azienda di raggiungere il pareggio, considerando tutte le gestioni
(caratteristica, atipica, finanziaria e straordinaria).
Definizione: e2 - Equilibrio economico gestione sanitaria
Numeratore: Margine Sanitario Netto
Denominatore Valore della produzione
Formula
matematica
Margine Sanitario Netto / Valore della produzione
Note per
l’elaborazione:
Il margine sanitario netto è calcolato come segue: Valore della produzione (codice A9999 del
Flusso CE) – Costi della produzione (codice B9999 del Flusso CE)
Fonte: Flusso CE
Parametro di
riferimento:
Valore positivo: >1
Direzione
indicatore:
Significato: Esprime la capacità dell’azienda di raggiungere il pareggio considerando solo l’attività
caratteristica.
Definizione: e7 - Consumi farmaceutici e sanitari
Numeratore: Valore dei consumi farmaceutici e sanitari come da bilancio consuntivo
Denominatore: Valore dei consumi farmaceutici e sanitari come da bilancio preventivo
Formula
matematica:
(Valore dei consumi farmaceutici e sanitari come da bilancio consuntivo in euro/ Valore dei
consumi farmaceutici e sanitari come da bilancio preventivo)
Note per
l’elaborazione:
Fonte: Bilancio
Parametro di
riferimento:
≤1
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: e8 - Straordinario del personale di comparto
Numeratore: Ore dello straordinario del personale di comparto effettivo
Denominatore: Ore straordinario di comparto teorico massimo
Formula
matematica:
(Ore straordinario del personale di comparto/ Ore straordinario di comparto teorico massimo)
Note per Viene preso in considerazione solo il personale di comparto. I valori si riferiscono ai periodi di
50
l’elaborazione: competenza. Le voci stipendiali della procedura Engeering sono: 210 – lavoro straordinario diurno;
211 – lavoro straordinario notturno o festivo; 212 – lavoro straordinario festivo notturno.
Le ore teoriche massime sono pari a 180 per ogni unità di personale più un 5% del personale che
può arrivare a 250 ore annue.
Fonte: Sistema informatizzato del personale
Parametro di
riferimento:
≤1
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: e9 – Attività di auto convenzionamento interno
Numeratore: Ore di auto convenzionamento interno deliberate nell’anno
Denominatore: Ore di auto convenzionamento interno deliberate nell’anno precedente
Formula
matematica:
(Ore di auto convenzionamento interno deliberate nell’anno / Ore di auto convenzionamento
interno deliberate nell’anno precedente)
Note per
l’elaborazione:
Fonte: Delibere aziendali
Parametro di
riferimento:
≤1
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: e10 – Attività Specialisti ambulatoriali
Numeratore: Ore di specialistica ambulatoriale anno X
Denominatore: Ore di specialistica ambulatoriale anno X-1
Formula
matematica:
(Ore di specialistica ambulatoriale anno X/Ore di specialistica ambulatoriale anno X-1)
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
≤1
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: e11 – Agenzie interinali
Numeratore: Ore di personale agenzie interinali anno X
Denominatore: Ore di personale agenzie interinali anno X-1
Formula
matematica:
(Ore di personale agenzie interinali anno X/Ore di personale agenzie interinali anno X-1)
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
≤1
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
51
I processi aziendali Definizione: p1 – Implementazione del Nuovo atto aziendale
Numeratore:
Denominatore
Formula
matematica
Note per
l’elaborazione:
Relazione
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
Definizione: p2 – Implementazione del Piano attuativo aziendale secono il crono programma allegato allo
stesso
Numeratore:
Denominatore
Formula
matematica
Note per
l’elaborazione:
Relazione
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
Definizione: p3 - Peso medio dei DRG ordinari
Numeratore: Somma dei pesi dei DRG ordinari
Denominatore Numero di dimessi ordinari
Formula
matematica
Somma dei pesi dei DRG ordinari/N° di dimessi DRG ordinari
Note per
l’elaborazione:
Si considerano esclusivamente i DRG ordinari
Fonte: Flusso SDO aziendale
Parametro di
riferimento:
Media delle Aziende Ospedaliere
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato: Il peso del DRG associate ad ogni ricovero rispecchia la complessità della casistica, vale a dire il
grado di impegno relativo, sia in termini di costi che di impegno clinico, di ciascun DRG rispetto al
costo medio standard per ricovero
Definizione: p4 - Peso medio dei DRG ordinari medici
Numeratore: Somma dei pesi dei DRG ordinari medici
Denominatore Numero di dimessi ordinari medici
Formula
matematica
Somma dei pesi dei DRG ordinari medici/N° di dimessi DRG ordinari medici
Note per
l’elaborazione:
Si considerano esclusivamente i DRG ordinari
Fonte: Flusso SDO aziendale
Parametro di
riferimento:
Media delle Aziende Ospedaliere
52
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato: Il peso del DRG associate ad ogni ricovero rispecchia la complessità della casistica, vale a dire il
grado di impegno relativo, sia in termini di costi che di impegno clinico, di ciascun DRG rispetto al
costo medio standard per ricovero
Definizione: p5 - Peso medio dei DRG ordinari chirurgici
Numeratore: Somma dei pesi dei DRG ordinari chirurgici
Denominatore Numero di dimessi ordinari chirurgici
Formula
matematica
Somma dei pesi dei DRG ordinari chirurgici /N° di dimessi DRG ordinari chirurgici
Note per
l’elaborazione:
Si considerano esclusivamente i DRG ordinari
Fonte: Flusso SDO aziendale
Parametro di
riferimento:
Media delle Aziende Ospedaliere
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato: Il peso del DRG associate ad ogni ricovero rispecchia la complessità della casistica, vale a dire il
grado di impegno relativo, sia in termini di costi che di impegno clinico, di ciascun DRG rispetto al
costo medio standard per ricovero
Definizione: p6 - Percentuale DRG chirurgici ad alta complessità
Numeratore: Somma dei pesi dei DRG ordinari chirurgici con peso ≥2,5
Denominatore Numero di dimessi ordinari chirurgici con peso ≥2,5
Formula
matematica
Somma dei pesi dei DRG ordinari chirurgici con peso ≥2,5/N° di dimessi DRG ordinari chirurgici
con peso ≥2,5
Note per
l’elaborazione:
Si considerano esclusivamente i DRG ordinari
Fonte: Flusso SDO aziendale
Parametro di
riferimento:
Media delle Aziende Ospedaliere
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato: Il peso del DRG associate ad ogni ricovero rispecchia la complessità della casistica, vale a dire il
grado di impegno relativo, sia in termini di costi che di impegno clinico, di ciascun DRG rispetto al
costo medio standard per ricovero
Definizione: p7 - Tasso di occupazione dei posti letto ordinari
Numeratore: giornate di degenza ordinarie
Denominatore: posti letto ordinari medi * 365
Formula
matematica:
giornate di degenza ordinarie / (posti letto ordinari medi * 365)
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
≥ 75%
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
Definizione: p8 - Percentuale di Drg ordinari a rischio di inappropriatezza
Numeratore: N° Drg ordinari a rischio di in appropriatezza
Denominatore N° Drg ordinari
Formula (N° Drg ordinari a rischio di in appropriatezza / N° Drg ordinari) * 100
53
matematica
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: p9 - Percentuale di Drg ordinari di 0 – 1 giorno
Numeratore: Numero dei Drg ordinari di 0 – 1 giorno
Denominatore Numero dei Drg ordinari
Formula
matematica
(Numero dei Drg ordinari di 0 – 1 giorno / Numero dei Drg ordinari) * 100
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: p10 - Percentuale di Drg day hospital medico diagnostici
Numeratore: N. di Drg in DH medico con finalità diagnostica
Denominatore N. di Drg in DH medico
Formula
matematica
(N. di Drg in DH medico con finalità diagnostica / N. di Drg in DH medico) * 100
Note per
l’elaborazione:
Si considerano i DRG medici in ricovero di Day Hospital. Nel campo “finalità del Day Hospital” si
considera la modalità “diagnostico” (codice 3).
Fonte: Flusso SDO
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: p11 - Percentuale di Drg day hospital con 1 solo accesso
Numeratore: N. di Drg in DH con 1 solo accesso
Denominatore N. di Drg in DH
Formula
matematica
(N. di Drg in DH con 1 solo accesso / N. di Drg in DH) * 100
Note per
l’elaborazione:
Si considerano i DRG in ricovero di Day Hospital.
Fonte: Flusso SDO
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: p14 - Percentuale di dimessi da Reparti chirurgici con Drg medici: Drg ordinari
Numeratore: N. di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici per i ricoveri ordinari
Denominatore N. di dimessi da reparti chirurgici per i ricoveri ordinari
Formula
matematica
N. di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici per i ricoveri ordinari
N. di dimessi da reparti chirurgici per i ricoveri ordinari
54
Note per
l’elaborazione:
Le specialità chirurgiche selezionate sono:
06 cardiochirurgia pediatrica, 07 cardiochirurgia, 09 chirurgia generale, 10 chirurgia maxillo-facciale,
11 chirurgia pediatrica, 12 chirurgia plastica, 13 chirurgia toracica, 14 chirurgia vascolare, 30
neurochirurgia, 34 oculistica, 35 odontoiatria e stomatologia, 36 ortopedia e traumatologia, 38
otorinolaringoiatria, 43 urologia, 76 neurochirurgia pediatrica, 78 urologia pediatrica
Sono esclusi:
- i dimessi con intervento principale di litotripsia (codice ICD9-CM di procedura: 98.5, 98.51,
98.52, 98.59)
- i dimessi con diagnosi principale e secondarie per intervento non eseguito (V641, V642,
V643)
- i dimessi con Drg 470 (Drg non attribuibile), 124, 125
- le procedure principali 21.31 (con diagnosi 471.0 , in tutte le diagnosi), 43.11, 45.43, 51.10,
51.11, 51.85, 51.88, 59.95
- i dimessi con tipo DRG né medico né chirurgico
Fonte: Flusso SDO
Parametro di
riferimento:
Obiettivo regionale: 20%
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: p15 - Percentuale di dimessi da Reparti chirurgici con Drg medici: Drg ordinari programmati
Numeratore: N. di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici per i ricoveri ordinari programmati
Denominatore N. di dimessi da reparti chirurgici per i ricoveri ordinari programmati
Formula
matematica
N. di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici per i ricoveri ordinari programmati
N. di dimessi da reparti chirurgici per i ricoveri ordinari programmati
Note per
l’elaborazione:
Le specialità chirurgiche selezionate sono:
06 cardiochirurgia pediatrica, 07 cardiochirurgia, 09 chirurgia generale, 10 chirurgia maxillo-facciale,
11 chirurgia pediatrica, 12 chirurgia plastica, 13 chirurgia toracica, 14 chirurgia vascolare, 30
neurochirurgia, 34 oculistica, 35 odontoiatria e stomatologia, 36 ortopedia e traumatologia, 38
otorinolaringoiatria, 43 urologia, 76 neurochirurgia pediatrica, 78 urologia pediatrica
Sono esclusi:
- i dimessi con intervento principale di litotripsia (codice ICD9-CM di procedura: 98.5, 98.51,
98.52, 98.59)
- i dimessi con diagnosi principale e secondarie per intervento non eseguito (V641, V642,
V643)
- i dimessi con Drg 470 (Drg non attribuibile), 124, 125
- le procedure principali 21.31 (con diagnosi 471.0, in tutte le diagnosi), 43.11, 45.43, 51.10,
51.11, 51.85, 51.88, 59.95
- i dimessi con tipo DRG né medico né chirurgico
Fonte: Flusso SDO
Parametro di
riferimento:
20%
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: p16 - Percentuale di dimessi medici da Reparti chirurgici: Drg ordinari urgenti
Numeratore: N. di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici per i ricoveri ordinari urgenti
Denominatore N. di dimessi da reparti chirurgici per i ricoveri ordinari urgenti
Formula
matematica
N. di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici per i ricoveri ordinari urgenti
N. di dimessi da reparti chirurgici per i ricoveri ordinari urgenti
Note per
l’elaborazione:
Le specialità chirurgiche selezionate sono:
06 cardiochirurgia pediatrica, 07 cardiochirurgia, 09 chirurgia generale, 10 chirurgia maxillo-facciale,
11 chirurgia pediatrica, 12 chirurgia plastica, 13 chirurgia toracica, 14 chirurgia vascolare, 30
neurochirurgia, 34 oculistica, 35 odontoiatria e stomatologia, 36 ortopedia e traumatologia, 38
otorinolaringoiatria, 43 urologia, 76 neurochirurgia pediatrica, 78 urologia pediatrica
Sono esclusi:
55
- i dimessi con intervento principale di litotripsia (codice ICD9-CM di procedura: 98.5, 98.51,
98.52, 98.59)
- i dimessi con diagnosi principale e secondarie per intervento non eseguito (V641, V642,
V643)
- i dimessi con Drg 470 (Drg non attribuibile), 124, 125
- le procedure principali 21.31 (con diagnosi 471.0, in tutte le diagnosi), 43.11, 45.43, 51.10,
51.11, 51.85, 51.88, 59.95
- i dimessi con tipo DRG né medico né chirurgico
Fonte: Flusso SDO
Parametro di
riferimento:
20%
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: p17 - Percentuale di dimessi medici da Reparti chirurgici: day hospital
Numeratore: N. di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici per i Day Hospital
Denominatore N. di dimessi da reparti chirurgici per i Day Hospital
Formula
matematica
N. di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici per i Day Hospital
N. di dimessi da reparti chirurgici per i Day Hospital
Note per
l’elaborazione:
Le specialità chirurgiche selezionate sono:
06 cardiochirurgia pediatrica, 07 cardiochirurgia, 09 chirurgia generale, 10 chirurgia maxillo-facciale,
11 chirurgia pediatrica, 12 chirurgia plastica, 13 chirurgia toracica, 14 chirurgia vascolare, 30
neurochirurgia, 34 oculistica, 35 odontoiatria e stomatologia, 36 ortopedia e traumatologia, 38
otorinolaringoiatria, 43 urologia, 76 neurochirurgia pediatrica, 78 urologia pediatrica, 98 Day
Surgery.
Sono esclusi:
- i dimessi con intervento principale di litotripsia (codice ICD9-CM di procedura: 98.5,
98.51, 98.52, 98.59) - i dimessi con diagnosi principale e secondarie per intervento non
eseguito (V641, V642, V643)
- i dimessi con Drg 470 (Drg non attribuibile ), 124, 125
- i ricoveri in One Day Surgery
- le procedure principale 21.31 (con diagnosi 471.0, in tutte le diagnosi), 43.11, 45.43, 51.10,
51.11, 51.85, 51.88, 59.95
- i controlli successivi ad interventi per retinoblastoma:
• Drg 048 e diagnosi principale 19.05,
• Drg 411 e diagnosi principale V108.4 con procedura 95.03, 99.26 (in qualunque
intervento)
- i dimessi con tipo DRG né medico né chirurgico
Fonte: Flusso SDO
Parametro di
riferimento:
10%
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: p18 - percentuale di ricoveri ordinari programmati con preospedalizzazione sul totale dei
ricoveri programmati
Numeratore: Numero di Drg ordinari programmati con preospedalizzazione
Denominatore: Numero di Drg ordinari programmati e programmati con preospedalizzazione
Formula
matematica:
(Numero di Drg ordinari programmati con preospedalizzazione / Numero di Drg ordinari
programmati e programmati con preospedalizzazione) * 100
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione Crescente
56
indicatore:
Significato:
Definizione: p19 - Giorni di degenza media precedenti l’intervento chirurgico
Numeratore: Numero di giorni di degenza precedenti l’intervento chirurgico – DRG ordinari chirurgici
Denominatore Numero di dimessi – DRG ordinari chirurgici
Formula matematica N° giorni di degenza pre-operatoria/N° dimessi con DRG chirurgico
Note per
l’elaborazione:
Si considerano esclusivamente:
- i DRG ordinari programmati e programmati con pre-ospedalizzazione;
- i Reparti chirurgici di dimissione 06 cardiochirurgia pediatrica, 07 cardiochirurgia, 09 chirurgia
generale, 10 chirurgia maxillo-facciale, 11 chirurgia pediatrica, chirurgia plastica, 13 chirurgia
toracica, 14 chirurgia vascolare, 30 neurochirurgia, 34 oculistica, 35 odontoiatria e stomatologia,
36 ortopedia e traumatologia, 38 ORL, 43 urologia, 76 neurochirurgia pediatrica, 78 urologia
pediatrica
Sono esclusi i trapianti (DRG 103, 302, 480, 481, 495, 512)
Fonte: Flusso SDO aziendale
Parametro di
riferimento:
Obiettivo aziendale: ≤1 giorno
Direzione indicatore: Decrescente
Definizione: p22 - Percentuale di parti cesarei grezzo
Numeratore: Numero di parti cesarei
Denominatore Numero di parti
Formula
matematica
N. parti cesarei
N. parti
Note per
l’elaborazione:
Si considerano le partorienti tra i 14 e 49 anni
Fonte: Flusso SDO
Parametro di
riferimento:
Media delle Aziende Ospedaliere
Direzione
indicatore:
Significato: E’ un indicatore di appropriatezza della modalità di parto, relativo al comportamento dei
professionisti riguardo al parto cesareo
Definizione: p24 - Percentuale di Ricoveri ripetuti entro 30 giorni con stessa MDC
Numeratore: N. ricoveri ripetuti dei dimessi dal 1 gennaio al 30 novembre entro 30 giorni con stessa MDC in una
qualunque struttura regionale (evento origine nel periodo 1 gen-30 nov, evento successivo nel
periodo 1-gen-31 dic)
Denominatore N. Ricoveri dal 1 gennaio al 30 novembre
Formula
matematica
N. ricoveri ripetuti entro 30 giorni con stessa MDC
N. Ricoveri
Note per
l’elaborazione:
Si considerano i ricoveri erogati in regione relativi a pazienti residenti in regione, con identificativo
corretto, in regime di ricovero ordinario, relativi ai primi 11 mesi dell’anno.
Si considerano solo le strutture pubbliche
Sono esclusi i ricoveri:
- con modalità di dimissione: volontaria; trasferito ad altro Istituto di ricovero e cura,
pubblico o privato per acuti; trasferimento ad altro regime di ricovero nell’ambito dello
stesso istituto; trasferimento ad un istituto pubblico o privato di riabilitazione (modalità di
dimissione 5,6,8,9)
- con reparto di ammissione: psichiatria (codice 40)
- con reparto di dimissione: unità spinale, riabilitazione, lungodegenti e neuroriabilitazione
(codici 28,56,60,75)
- relativi ai dimessi per radioterapia e chemioterapia (DRG 409,410,492)
Si considera ripetuto il ricovero che ha rispetto ad un ricovero precedente: stesso codice fiscale,
stessa MDC, tempo intercorso tra la ammissione e una precedente dimissione <=30 giorni
57
Il ricovero ripetuto è attribuito all’azienda in cui avviene il precedente ricovero. Ad esempio, se
avviene un terzo ricovero anch’esso entro 30 giorni dal primo, questo è attributo all’azienda che ha
effettuato il secondo ricovero.
Fonte: Flusso SDO
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: p25 - Trend dei volumi di attività chirurgica programmata
Numeratore: (N° Drg chirurgici ord programmati e day surgery anno x) – (N° Drg chirurgici ord programmati e
day surgery anno x-1)
Denominatore N° Drg chirurgici ord programmati e day surgery anno x-1
Formula
matematica
(N° Drg chirurgici ord programmati e day surgery anno x) – (N° Drg chirurgici ord programmati e
day surgery anno x-1) / (N° Drg chirurgici ord programmati e day surgery anno x-1) * 100
Note per
l’elaborazione:
:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: p29 - % dei Ricoveri da Pronto Soccorso sul totale degli accessi
Numeratore: N° Ricoveri da Pronto Soccorso
Denominatore N° accessi totali da Pronto Soccorso
Formula
matematica
(N° Ricoveri da Pronto Soccorso/ N° accessi totali da Pronto Soccorso)*100
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
Definizione: p30 – I cittadini classificati come codici verdi di P.S. devono essere valutati da un Medico del
P.S. entro 1 ora a decorrere dalla accoglienza/accettazione amministrativa
Numeratore: N° di codici verdi valutati entro 1 ora
Denominatore N° di codici verdi totali
Formula
matematica
(Numero di codici verdi valutati entro 1 ora/Totale di codici verdi)*100
Note per
l’elaborazione:
:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
Definizione: p31 – I cittadini classificati come codici gialli di P.S. devono essere valutati da un Medico del
P.S. entro 30 minuti a decorrere dalla accoglienza/accettazione amministrativa
Numeratore: N° di codici gialli valutati entro 30 minuti
58
Denominatore N° di codici gialli totali
Formula
matematica
(Numero di codici gialli valutati entro 30 minuti/Totale di codici gialli)*100
Note per
l’elaborazione:
:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: p32 – I pazienti trattati in OBI, dopo una fase diagnostico-terapeutica di max 4 ore, devono
essere sottoposti ad un ulteriore periodo di osservazione, che non dovrà superare le 24H, per
giungere ad una decisione di esito – dimissione o ricovero
Numeratore: N° di pazienti trattati in OBI giunti ad una decisione di esito entro le 28 ore
Denominatore N° totale di pazienti trattati in OBI
Formula
matematica
(N° di pazienti trattati in OBI giunti ad una decisione di esito entro le 28 ore/ N° totale di pazienti
trattati in OBI)*100
Note per
l’elaborazione:
:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Significato:
59
L’orientamento al paziente cliente Definizione: c1- Implementazione della Carta dei Servizi
Numeratore:
Denominatore
Formula
matematica
Note per
l’elaborazione:
Relazione sullo stato di implementazione
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: c2 - Front Office telefonico
Numeratore:
Denominatore
Formula
matematica
Note per
l’elaborazione:
La valutazione viene assegnata sulla base dell’orario di apertura del front office telefonico, come di
seguito: 0 solo mattina; 25 orario antimeridiano, 50 orario antimeridiano e pomeridiano < 8 ore;
75 orario antimeridiano e pomeridiano > 8 ore; 100 anche sabato e domenica
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
Definizione: c6 - Tasso di infortuni dei dipendenti
Numeratore: Numero di infortuni
Denominatore Numero di ore lavorabili da contratto
Formula
matematica
N. di Infortuni
N. di ore lavorabili da contratto
Note per
l’elaborazione:
Fonte: Dato Aziendale – SSP / Ufficio del Personale
Parametro di
riferimento:
Media Regionale
Direzione
indicatore:
Significato: L’indicatore mostra il tasso di infortuni dei dipendenti dell’azienda e può essere considerato una proxy del clima
interno
Definizione: c7 – Cause per motivi di lavoro Dipendenti comparto
Numeratore: Cause per motivi di lavoro dei dipendenti comparto
Denominatore numero dipendenti comparto
Formula
matematica
(Cause per motivi di lavoro dei dipendenti comparto / numero dipendenti comparto) * 100
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
60
Direzione
indicatore:
decrescente
Significato:
Definizione: c8 – Cause per motivi di lavoro Dipendenti dirigenza
Numeratore: Cause per motivi di lavoro dei dipendenti dirigenza
Denominatore numero dipendenti dirigenza
Formula
matematica
(Cause per motivi di lavoro dei dipendenti dirigenza / numero dipendenti dirigenza) * 100
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato:
Definizione: c10 – Percentuale di fatture pagate nel periodo
Numeratore: N° fatture pagate nel periodo
Denominatore N° fatture totali nel periodo
Formula
matematica
(N° fatture pagate/totale fatture)*100
Note per
l’elaborazione:
Fonte: Contabilità
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
Definizione: c11 – Tempi medi di pagamento delle fatture
Numeratore: N° di giorni intercorrenti tra la data della fattura e la data di consegna del mandato all’Istituto
cassiere
Denominatore N° fatture pagate nel periodo
Formula
matematica
N° di giorni intercorrenti tra la data della fattura e la data di consegna del mandato all’Istituto
cassiere/ N° fatture pagate nel periodo
Note per
l’elaborazione:
Fonte: Contabilità
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
61
L’orientamento all’apprendimento e alla crescita Definizione: a1 - Elaborazione del Piano Annuale della Formazione
Numeratore:
Denominatore
Formula
matematica
SI/NO
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Significato:
Definizione: a2 - Implementazione del Piano annuale di Formazione
Numeratore: N° attività di formazione effettuate
Denominatore N° attività di formazione previste dal Piano annuale della Formazione
Formula
matematica
(N° attività di formazione effettuate / N° attività di formazione previste dal Piano annuale della
Formazione) * 100
Note per
l’elaborazione:
Fonte:
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Crescente
Significato:
Definizione: a4 - Percentuale di obsolescenza tecnica
Numeratore: Totale Fondo Ammortamenti Immobilizzazioni materiali
Denominatore Valore Immobilizzazioni sanitarie
Formula
matematica
(Totale Fondo Ammortamenti Immobilizzazioni materiali / Valore Immobilizzazioni sanitarie) * 100
Note per
l’elaborazione:
Immobilizzazioni materiali: impianti e macchinari (sanitari e non sanitari – cod AA0220), attrezzature
sanitarie e scientifiche (codice AA0226)
Totale fondo ammortamento immobilizzazioni materiali (codice AA0222 e AA0228)
Fonte: Flusso SP
Parametro di
riferimento:
Direzione
indicatore:
Decrescente
Significato: Esprime lo stato di obsolescenza delle immobilizzazioni materiali. Un valore uguale al 100% segnala
che lo stato delle immobilizzazioni materiali è obsoleto
ALLEGATO 2 – Direttiva annuale del Direttore Generale anno 2014 Nel presente documento vengono precisati gli obiettivi che le varie articolazioni aziendali - Unità
Operative di degenza, Servizi Diagnostici, Terapeutici ed Interventistici, Dipartimenti sanitari, Area Strategica
ed Amministrativa - devono perseguire per l’anno 2014. Vengono qui precisati, quindi, gli obiettivi ricompresi
nell’ambito della Direttiva annuale del Direttore Generale – o Piano Annuale delle Attività – per l’anno 2014 di
cui all’art. 14 del Decreto legislativo 30 marzo 2011, n. 165 e di cui ai Decreti del Commissario ad Acta della
Regione Campania per la prosecuzione del Piano di Rientro del settore sanitario n. 14 del 30 novembre 2009
e n. 60 del 4 agosto 2011.
Gli obiettivi delle Unità Operative di degenza
Razionalizzare l’organizzazione interna delle Unità Operative e dei turni di servizio del personale
dipendente, anche al fine di contenere il ricorso allo straordinario per il personale di comparto e il ricorso
all’auto convenzionamento interno per il personale dirigente
Attivare tutte le azioni disponibili finalizzate al contenimento dei consumi farmaceutici e sanitari;
Contenere il ricorso alle prestazioni aggiuntive.
Razionalizzare i costi della specialistica ambulatoriale;
Riqualificare le prestazioni di alta specialità e di eccellenza al fine di ridurre la migrazione sanitaria;
Riqualificare il circuito dell’emergenza-urgenza;
Definire ed adottare procedure diagnostico-terapeutiche condivise per le patologie di maggiore
frequenza in ogni Unità Operativa;
Migliorare il peso medio DRG nei casi di ricovero ordinario;
Per le UU.OO. chirurgiche, migliorare l’indice operatorio con conseguente qualificazione delle attività
chirurgiche;
Per le UU.OO. chirurgiche, ridurre la degenza media pre-operatoria, anche grazie all’implementazione
delle attività di pre-ospedalizzazione, come da Deliberazione n. 932/2010;
Promuovere il passaggio dal ricovero ospedaliero ordinario al ricovero diurno e dal ricovero diurno
all’assistenza in regime ambulatoriale;
Ridurre i ricoveri ordinari inappropriati;
Ridurre i ricoveri ordinari di 0 – 1 giorno;
Ridurre i ricoveri di day hospital/day surgery inappropriati;
Ridurre i ricoveri day hospital medici diagnostici;
Ridurre gli esami strumentali e diagnostici inappropriati;
Implementare le attività di day service, secondo le linee guida contenute nella DGRC 102/2009;
Incrementare l’efficienza delle attività di ricovero ordinario anche attraverso la riduzione della degenza
media per i ricoveri ordinari;
Migliorare l’integrazione ospedale-territorio anche al fine di ridurre la degenza di pazienti che
permangono in una situazione di ricovero per mancanza di assistenza territoriale;
Migliorare gli indici di occupazione dei posti letto ordinari in misura non inferiore al 75%, come stabilito
dalle linee guida regionali;
Implementare la riabilitazione post-acuzie di alta specialità;
Adottare specifiche azioni finalizzate alla riduzione delle liste di attesa per tutte le prestazioni;
Rafforzare e rendere più incisive le azioni di prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni
ospedaliere;
Promuovere ed attivare il Piano di formazione aziendale per la sicurezza dei pazienti (Root cause analysis;
audit clinico);
Promuovere ed implementare lo sviluppo delle cure palliative e della terapia del dolore per il paziente
adulto e pediatrico;
Promuovere il monitoraggio sistematico dell’uso della check list in sala operatoria;
Implementare la tracciabilità dei tempi operatori;
Attuare tutte le misure più idonee per garantire la sicurezza trasfusionale;
63
Implementare e monitorare le “Raccomandazioni per la sicurezza della terapia oncologica”;
Ridurre il rapporto Parti cesarei/Parti naturali;
Accompagnare il programma dei controlli di appropriatezza e di congruenza tra cartella clinica e SDO
implementato dall’ASL di Salerno nei riguardi della A.O.U.
Adottare tutte le misure ritenute più idonee per migliorare, in termini di completezza, qualità e
tempistica, i flussi informativi consolidati: flussi farmaceutica, monitoraggio dei consumi dei dispositivi
medici, EMUR, SDO, Specialistica ambulatoriale, Consumi ospedalieri, CEDAP, Farmaceutica distribuzione
diretta; Sistema informativo per il monitoraggio della rete di assistenza (MRA);
Promuovere la formazione presso tutti gli operatori quale indispensabile strumento di miglioramento
della qualità delle attività;
Attivare azioni finalizzate alla rilevazione sistematica della qualità percepita dagli utenti/cittadini;
Gli obiettivi dei Servizi Sanitari
Razionalizzare l’organizzazione interna delle Unità Operative e dei turni di servizio del personale
dipendente, anche al fine di contenere il ricorso allo straordinario per il personale di comparto e il ricorso
all’auto convenzionamento interno per il personale dirigente
Attivare tutte le azioni disponibili finalizzate al contenimento dei consumi farmaceutici e sanitari.
Contenere il ricorso alle prestazioni aggiuntive.
Razionalizzare i costi della specialistica ambulatoriale;
Consolidare e migliorare i livelli produttivi;
Definire ed adottare procedure diagnostiche condivise per le prestazioni di maggiore frequenza
finalizzate anche alla riduzione dei tempi di risposta dei Servizi ai minimi tecnici;
In accordo con le UU.OO. di degenza, ridurre significativamente il ricorso agli esami strumentali ad alto
rischio di inappropriatezza;
Adottare specifiche azioni finalizzate alla riduzione delle liste di attesa per tutte le prestazioni;
Promuovere la formazione presso tutti gli operatori quale indispensabile strumento di miglioramento
della qualità delle attività;
Promuovere ed attivare il Piano di formazione aziendale per la sicurezza dei pazienti (Root cause analysis;
audit clinico);
Promuovere ed implementare lo sviluppo delle cure palliative e della terapia del dolore per il paziente
adulto e pediatrico;
Attuare tutte le misure più idonee per garantire la sicurezza trasfusionale;
Adottare tutte le misure ritenute più idonee per migliorare, in termini di completezza, qualità e
tempistica, i flussi informativi consolidati: flussi farmaceutica, monitoraggio dei consumi dei dispositivi
medici, EMUR, SDO, Specialistica ambulatoriale, Consumi ospedalieri, CEDAP, Farmaceutica distribuzione
diretta; Sistema informativo per il monitoraggio della rete di assistenza (MRA);
Attivare azioni finalizzate alla rilevazione sistematica della qualità percepita dagli utenti/cittadini;
Gli obiettivi dei Dipartimenti Sanitari
Il Dipartimento Ospedaliero è un modello organizzativo che, attraverso l’integrazione funzionale ed il
coordinamento delle attività che vi afferiscono, ottimizza la gestione del processo assistenziale, della
didattica e della ricerca, per soddisfare al massimo livello di qualità il diritto alla salute del cittadino.
L’Azienda adotta il modello di organizzazione dipartimentale come modello utile per una più efficace e
corretta realizzazione della propria “mission”.
I livelli di integrazione da raggiungere sono:
organizzativi, in termini di ottimizzazione e razionalizzazione nell’uso delle risorse in
condivisione;
64
clinici in termini di omogeneizzazione dei comportamenti clinico-assistenziali;
professionali, in termini di scambio di competenze ed esperienze tecnico-scientifiche, nonché
della valenza economica, considerata in relazione alla congruità ed alla coerenza rispetto al
volume di attività programmata.
Al fine di sostenere il raggiungimento degli obiettivi di ogni singola Unità Operativa, quelli che i Dipartimenti
devono perseguire sono:
Implementare, per quanto di competenza, quanto prescritto dal Piano regionale di riassetto della rete
ospedaliera17
;
Riqualificare e riorganizzare la rete dell’Emergenza-Urgenza18
, in particolare relativamente a:
Implementazione delle linee di indirizzo regionali per la pianificazione attuativa aziendale per
l’emergenza-urgenza (PAA-EMUR);
Implementazione delle linee di indirizzo per l’istituzione dell’Osservazione Breve Intensiva;
Implementazione delle linee di indirizzo per l’organizzazione del triage ospedaliero,
Riqualificare e riorganizzare la rete trasfusionale19
;
Riqualificare e riorganizzare la rete laboratoristica20
Rendere operativa l’organizzazione dipartimentale attraverso l’implementazione di tutte le misure
ritenute idonee per quel che riguarda il corretto utilizzo del personale di comparto e dirigente, finalizzate
in particolare al contenimento dell’utilizzo dello straordinario per il personale di comparto e al
contenimento dell’utilizzo dell’auto convenzionamento interno per il personale dirigente
Promuovere le attività assistenziali;
Attivare ogni utile azione finalizzata al consolidamento delle funzioni dipartimentali, alla cultura di lavoro
in rete ed alla responsabilizzazione di ogni dirigente;
Attivare ogni utile azione finalizzata alla gestione unitaria del Rischio clinico a livello dipartimentale;
Attivare ogni utile azione finalizzata alla gestione unitaria del Rischio clinico a livello dipartimentale;
Coordinare le azioni trasversali finalizzate a sostenere il raggiungimento degli obiettivi di budget
dipartimentale e delle singole Unità Operative;
Definire ed adottare linee guida, procedure e protocolli che, nel rispetto delle competenze delle diverse
discipline operino nella ricerca dell’appropriatezza degli interventi clinici – diagnostici;
Coordinare il passaggio dal ricovero ospedaliero ordinario al ricovero diurno e dal ricovero diurno
all’assistenza in regime ambulatoriale attivando tutte le azioni ritenute necessarie finalizzate all’aumento
dei livelli di appropriatezza;
Coordinare e supportare le attività di Risk management;
Attivare azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’assistenza erogata promuovendo azioni di
verifica anche mediante programmi di audit clinico;
Attivare azioni finalizzate allo sviluppo ed al controllo della cultura di miglioramento continuo del livello
di umanizzazione dell’assistenza erogata;
Promuovere lo sviluppo delle cure palliative e della terapia del dolore per il paziente adulto e pediatrico;
Attivare azioni finalizzate alla rilevazione sistematica della qualità percepita dagli utenti/cittadini;
Promuovere ed attivare il Piano di formazione aziendale per la sicurezza dei pazienti (Root cause analysis;
audit clinico);
Attivare azioni finalizzate allo sviluppo delle pari opportunità sia per il personale dipendente (prospettiva
interna) che per i cittadini, gli utenti, i pazienti (prospettiva esterna)
Attivare azioni finalizzate all’uso integrato delle risorse tecnologiche nonché al miglioramento
dell’efficienza ed all’integrazione delle attività delle strutture del Dipartimento per raggiungere il miglior
servizio al costo più contenuto;
17
Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n. 49/2010 18
Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n. 57/2012 19
Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n. 4/2012 20
Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n. 55/2010
65
Sperimentare e adottare modalità organizzative che, a parità di qualità di risultati ottenuti alla salute
dell’utente, permettono un soggiorno più breve dell’utente stesso in ospedale anche mediante studio,
applicazione e verifica di nuovi sistemi integrati di gestione delle risorse;
Coordinare l'attività libero-professionale, secondo le direttive generali stabilite dall'Azienda e le
possibilità logistiche esistenti all’interno del Dipartimento;
Pianificare di concerto con le Unità Operative di Dipartimento, specifici eventi formativi e di
aggiornamento del personale con riferimento alle rispettive qualifiche ed ai bisogni formativi rilevati per
ogni UO;
Programmare e svolgere iniziative di educazione ed informazione sanitaria;
Coordinare tutte le azioni disponibili finalizzate al contenimento dello straordinario del personale di
comparto e dei dirigenti medici;
Coordinare tutte le azioni disponibili finalizzate al contenimento dei consumi farmaceutici e sanitari;
Promuovere la razionalizzazione dei costi della specialistica ambulatoriale;
Promuovere il contenimento delle prestazioni aggiuntive.
Gli obiettivi dell’Area Strategica e Amministrativa
La Direzione aziendale, composta dal Direttore Generale, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore
Sanitario, garantisce il governo complessivo dell’Azienda. Per l’esercizio delle sue funzioni la Direzione
aziendale si avvale di apposite strutture di staff, ovvero di una Tecnostruttura in grado di supportare le
decisioni aziendali per gli aspetti amministrativi e della programmazione ed il controllo. Essa è composta
dall’insieme delle unità organizzative che costituiscono l’apparato tecnico – valutativo – amministrativo a
servizio delle strutture dell’azienda.
La tecnostruttura è impegnata nella missione funzionale dell’Azienda e per questo assume un ruolo di
servizio nei confronti della Direzione Strategica da un lato e dei dipartimenti e delle strutture produttive
dall’altro, esercitando quelle funzioni strumentali o di supporto delineate dal D.Lvo 29/93 e ben distinte dalle
funzioni finali che sono proprie della produzione dei livelli assistenziali.
La Tecnostruttura è articolata in unità organizzative con funzioni tecnico-scientifiche-valutative e
sanitarie con il compito di supportare l’Azienda nelle aree di attività che richiedono un elevato grado di
specializzazione
Essa è distinta in:
1. Staff Strategico
2. Dipartimento Sanitario
3. Dipartimento Amministrativo
Gli obiettivi che la Tecnostruttura deve perseguire sono:
Implementare il processo che deve portare l’Azienda alla Certificabilità dei Bilanci, in attuazione di
quanto previsto dall’art. 2, comma 70, della Legge n. 191/2009;
Attuare il piano dei pagamenti;
Promuovere ed implementare i provvedimenti di contenimento della spesa previsti dalla Legge 135/2012
(spending review21
), in particolare:
ridurre la spesa per l’acquisto di beni e servizi riducendo del 5% gli importi e le connesse prestazioni
relative a contratti in essere di appalto di servizi e di fornitura dei beni e servizi, con l’esclusione degli
acquisti di farmaci22
;
21
Con Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n. 126/2012, sono state emanate specifiche linee guida a riguardo, per le
Aziende Sanitarie della Regione Campania. 22
Legge 135/2012, articolo 15, comma 13, lettera a
66
proporre ai fornitori una rinegoziazione dei contratti qualora emergano differenze significative dei
prezzi unitari23
;
utilizzare per l’acquisto di beni e servizi relativi alle categorie merceologiche presenti nella
piattaforma CONSIP e/o nelle piattaforme regionali, gli strumenti di acquisto e negoziazione
telematici messi a disposizione dalla stessa CONSIP e/o dalle piattaforme regionali24
.
Implementare le misure regionali relative alla razionalizzazione della gestione del personale dipendente,
anche attraverso:
l’attivazione dello sblocco del turn over e delle politiche di reclutamento del personale per gli anni
2014-205;
l’analisi della corretta definizione dei livelli retributivi;
la riduzione dei fondi della contrattazione integrativa;
la verifica sull’esercizio di mansioni non corrispondenti alle qualifiche di appartenenza ed eventuale
riallocazione.
Razionalizzare la spesa farmaceutica anche attraverso:
l’incentivazione alla prescrizione di farmaci a brevetto scaduto e a basso costo (spesa
convenzionata)25
;
il rafforzamento all’utilizzo di farmaci a brevetto scaduto, a basso costo e farmaci biosimilari (spesa
ospedaliera);
la corretta gestione dei farmaci sottoposti a registro AIFA (monitoraggio dell’utilizzo off-label dei
farmaci sottoposti a registro AIFA, corretta implementazione e effettiva definizione dei preparati
farmacologici nel rispetto delle norme di buona preparazione);
lo sviluppo del recupero economico di somme restituite dalle aziende farmaceutiche, anche sotto
forma di extra-sconti, in applicazione di procedure di rimborsabilità condizionata (payment by results,
risk sharing e cost sharing), sottoscritte in sede di contrattazione del prezzo del medicinale26
;
lo sviluppo di sistemi di monitoraggio e controllo dei farmaci in ambito ospedaliero;
Promuovere ed implementare tutte le misure necessarie atte prevenire e reprimere la corruzione e
l’illegalità e a promuovere la trasparenza, anche alla luce di quanto stabilito dalla Legge 190/2012
“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”;
Promuovere le pari opportunità nell’ottica dello sviluppo delle risorse umane. Questo sia per quel che
riguarda il personale dipendente (prospettiva interna) che i cittadini, gli utenti, i pazienti (prospettiva
esterna), sia esplodendo le molteplici dimensioni che caratterizzano tale tema (genere, disabilità, razza-
etnia, gruppo sociale);
Adottare ed implementare tutte le misure previste dall’attuale normativa in tema di prevenzione della
corruzione;
Adottare ed implementare tutte le misure previste dall’attuale normativa in tema di trasparenza e
integrità; Adottare ed implementare tutte le misure previste dall’attuale normativa in tema di Performance e
qualità; Adottare ed implementare tutte le misure previste dall’attuale normativa in tema di benessere
organizzativo del personale organizzativo; Promuovere l’evoluzione del Sistema “Centro Unificato di Prenotazione” (CUP) aziendale alla luce delle
linee guida e delle misure nazionali e regionali27. Garantire l’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria, secondo quanto prescritto dalla
normativa nazionale e regionale28.
23
Legge 135/2012, articolo 15, comma 13, lettera b 24
Legge 135/2012, articolo 15, comma 13, lettera d; Legge 189/2012, articolo 15 bis, comma 1 25
Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n. 5572011, n. 56/2011 26
Legge n. 326/2003 e successive modificazioni; Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n. 47/2010 27
Ministero del Lavoro della salute e delle Politiche Sociali – Settore Salute – Sistema CUP – Linee guida nazionali – Roma 27 ottobre
2009 28
Legge 8 novembre 2012, n. 189 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, recante
disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute, articolo 2.
67
Potenziare il sistema di controlli di appropriatezza delle prestazioni, in particolare quelle di ricovero29. Implementare il “Programma aziendale dei governo delle liste di attesa”, regolamentato con
Deliberazione n. 885/201230
Coordinare tutte le azioni disponibili finalizzate al contenimento dello straordinario del personale di
comparto e dei dirigenti medici;
Coordinare tutte le azioni disponibili finalizzate al contenimento dei consumi farmaceutici e sanitari.
Promuovere ed implementare i corretti procedimenti contabili e gestionali a livello aziendale31. Consolidare il sistema della programmazione operativa mediante il sistema di budget ovvero di Balanced
Scorecard anche allo scopo di trasferire le specifiche responsabilità ai Dirigenti;
Consolidare procedure standard di controllo di gestione con particolare riferimento all'efficacia
all'efficienza ed all'economicità;
Consolidare il sistema di contabilità analitica per centri di costo e di responsabilità;
Consolidare il sistema di valutazione dei dirigenti ed il controllo strategico;
Coordinare, supportare e verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi legati al “Sistema di
Gestione del Rischio in ambito sanitario”;
Promuovere ed attivare il Piano di formazione aziendale per la sicurezza dei pazienti (Root cause analysis;
audit clinico);
Implementare un piano di miglioramento a seguito dell’occorrenza di eventi sentinella;
Promuovere il monitoraggio sistematico dell’uso della check list in sala operatoria
Rafforzare la comunicazione, partecipazione e le relazioni con il pubblico;
Promuovere e aggiornare la “Carta dei servizi aziendale”e degli standard di qualità;
Garantire il diritto all’informazione e all’accessibilità degli atti e dei servizi;
Attivare azioni finalizzate alla rilevazione sistematica della qualità percepita dagli utenti/cittadini;
Promuovere misure organizzative finalizzate a facilitare il pagamento del ticket e la stipula di accordi per
la riscossione delle somme dovute non pagate in contanti;
Adottare iniziative di snellimento delle procedure burocratiche e formali;
Rafforzare le attività formative ed i sistemi di qualità in coerenza con lo sviluppo delle attività cliniche;
Consolidare il sistema informativo mediante raccolta e diffusione sistematica delle informazioni;
Ricercare procedure per la riduzione del contenzioso interno ed esterno;
Accelerare tutte le procedure di gara in scadenza;
Accelerare tutti i lavori di manutenzione e costruzione e consegna delle nuove strutture;
Mantenere una corretta e puntuale trasmissione dei flussi informativi relativi all’Area Amministrativa;
Elaborare uno specifico regolamento per ciascuna funzione;
Rilevare i carichi di lavoro per ciascuna funzione;
Predisporre un piano organico di formazione trasversale di interesse generale e finalizzato allo sviluppo
delle capacità manageriali di sostegno al processo di aziendalizzazione in atto.
Accompagnare il programma dei controlli di appropriatezza e di congruenza tra cartella clinica e SDO
implementato dall’ASL di Salerno nei riguardi della A.O.U.
Adottare tutte le misure ritenute più idonee per migliorare, in termini di completezza, qualità e
tempistica, i flussi informativi consolidati: flussi farmaceutica, monitoraggio dei consumi dei dispositivi
medici, EMUR, SDO, Specialistica ambulatoriale, Consumi ospedalieri, CEDAP, Farmaceutica distribuzione
diretta; Sistema informativo per il monitoraggio della rete di assistenza (MRA);
Realizzare e implementare i nuovi flussi informativi del NSIS, già esistenti o in via di adozione: flussi
operativi e contabilità analitica; programmazione degli acquisti e dei pagamenti; integrazione con il
prossimo sistema informatico SIAR (Sistema informativo del’Amministrazione Regionale);
29
Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n. 6/2011 30
DGRC n. 271/2012 31
Decreto del Commissario ad Acta – Regione Campania – n.14/2009 e n. 60/2011