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Liceo cantonale di Mendrisio Piano degli studi del Liceo di Mendrisio seconda edizione riveduta Mendrisio, giugno 2010

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Liceo cantonale di Mendrisio

Piano degli studi del Liceo di Mendrisio

seconda edizione riveduta Mendrisio, giugno 2010

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INDICE Introduzione p. 5 I. Il settore lingue p. 7 1. Italiano p. 8 2. Latino p. 17 3. Greco p. 33 4. Francese p. 42 5. Tedesco p. 61 6. Inglese p. 68 7. Spagnolo p. 74 II. Il settore matematica e scienze sperimentali p. 80 8. Matematica p. 81 9. Fisica p. 94 10. Chimica p. 98 11. Biologia p. 102 12. Scienze sperimentali p. 105 Opzioni specifiche 13. Fisica e applicazioni della matematica - Opzione Specifica p. 106 14. Biologia e chimica - Opzione specifica p. 113 Opzioni complementari 15. Fisica - Opzione complementare p. 116 16. Chimica - Opzione complementare p. 118 17. Biologia - Opzione complementare p. 119 18. Applicazioni della matematica - Opzione complementare p. 121 19. Informatica - Opzione complementare p. 123 III. Il settore scienze umane ed economiche p. 126 20. Storia p. 127 21. Introduzione all’economia - Introduzione al diritto p. 132 22. Geografia p. 136 23. Filosofia p. 143 Opzioni specifiche 24. Economia e diritto - Opzione specifica p. 148 Opzioni complementari 25. Storia - Opzione complementare p. 151 26. Geografia - Opzione complementare p. 153 27. Economia e diritto - Opzione complementare p. 156 28. Pedagogia/Psicologia - Opzione complementare p. 158 29. Religione - Opzione complementare p. 160 30. Istruzione civica ed educazione alla cittadinanza p. 162

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IV. Il settore delle arti p. 164 31. Arti visive p. 165 32. Musica p. 168 33. Introduzione alla storia dell’arte p. 170 34. Arti visive - Opzione complementare p. 172 35. Musica - Opzione complementare p. 173 36. Storia dell’arte - Opzione complementare p. 175 V. Il settore educazione fisica e sportiva p. 178 37. Educazione fisica e sportiva p. 179 38. Sport - Opzione complementare p. 190 VI. Insegnamento religioso p. 192 39. Insegnamento religioso cattolico p. 193 40. Insegnamento religioso evangelico p. 195

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Introduzione Il presente Piano degli studi del Liceo di Mendrisio raccoglie in un insieme organico e coerente i piani

redatti dai singoli gruppi disciplinari dell'istituto nel rispetto delle linee direttrici fissate dal Piano qua-

dro degli studi per le Scuole svizzere di maturità (PQS) del 1994, e a partire dal Piano degli studi lice-

ali approvato dal Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone Ticino il 6 novembre 2001.

Esso costituisce, secondo lo spirito della nuova ordinanza federale di maturità (O/RRM), la caratteriz-

zazione di sede dei piani cantonali e di conseguenza un punto di riferimento imprescindibile per tutti i

docenti che insegnano nella nostra sede. Si tratta al contempo di una struttura aperta, suscettibile di ac-

cogliere i miglioramenti che la pratica dell'insegnamento vorrà suggerire.

Il Consiglio di direzione

Mendrisio, ottobre 2002

Premessa alla seconda edizione Nell’edizione riveduta sono stati rinnovati (in seguito ai mutamenti intervenuti nella Scuola media con

la cosiddetta Riforma 3) i piani delle seguenti materie:

- latino;

- francese;

- inglese.

Per l’a.s. 2009/2010 i vecchi piani (consultabili nell’edizione 2002 dei Piani di studio del Liceo di

Mendrisio) restano in vigore nelle classi IV.

A partire dall’a.s. 2010/2011 i nuovi piani saranno applicati a tutte le annualità.

È stato inoltre inserito il piano della nuova opzione complementare di informatica.

Il Consiglio di direzione Mendrisio, giugno 2010

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I. Il settore lingue

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Italiano I docenti di italiano del Liceo di Mendrisio si riconoscono pienamente nelle indicazioni contenute nel Piano degli studi liceali già approvato dal Dipartimento. Si propone pertanto una sintesi di tale pro-gramma con l’indicazione degli autori e dei testi canonici o letti più frequentemente nelle classi del curricolo liceale. L’insegnamento dell’italiano rappresenta un punto di riferimento obbligato in ogni fase del percorso formativo liceale, in particolare come dimensione fondamentale per l’elaborazione e l’espressione del pensiero e per l’ampliamento del patrimonio personale di esperienze e di cultura. Esso è in stretta rela-zione con i processi di sviluppo cognitivo e con il formarsi di una coscienza culturale. Lo studio della lingua e della letteratura italiana costituisce una presenza rilevante in ogni possibile in-dirizzo del quadriennio liceale. L’acquisizione di solide capacità linguistiche e la conoscenza dei fe-nomeni letterari hanno infatti pari importanza, in qualsiasi curricolo scolastico, per la formazione dell’individuo. Obiettivi essenziali Conoscenze

− Conoscere varie tipologie testuali, unitamente alle loro caratteristiche formali; − conoscere i principali momenti della storia della lingua e della letteratura italiane, attraverso la

lettura, completa o antologica, e l’analisi dei testi più rappresentativi.

Capacità − Produrre in modo corretto ed efficace testi, orali e scritti, ad un livello di complessità adeguato

alla materia affrontata; − analizzare autonomamente testi letterari e non, utilizzando un metodo d’indagine adeguato, in-

serendoli nel loro contesto storico e culturale, anche attraverso il confronto con altri testi o con espressioni artistiche di vario tipo.

Atteggiamenti

− Essere consapevole dell’importanza di possedere una buona padronanza linguistica e di espri-mersi in modo confacente ad ogni situazione comunicativa;

− essere consapevole del valore formativo della letteratura e della cultura.

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Classe prima Durante il primo anno l’insegnamento dell’italiano si propone da un lato di affinare la compe-tenza linguistica degli allievi, rendendoli nel contempo consapevoli che è importante possedere una buona padronanza espressiva, dall’altro di fornire delle basi metodologiche per leggere e analizzare diversi tipi di testo. In tale prospettiva il laboratorio di italiano a classe dimezzata è uno spazio didattico imprescindibile per seguire più individualmente gli allievi nello sviluppo di queste competenze mediante esercitazioni e attività di approfondimento mirate.

1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Avere una buona conoscenza del sistema linguistico italiano (lessico, morfologia e sintassi); − conoscere i principali meccanismi che regolano la comunicazione e i sistemi di segni, in parti-

colare quello linguistico. Capacità

− Riconoscere, analizzare e sintetizzare testi di diverse tipologie, utilizzando una metodologia corretta e ricorrendo a opere di consultazione adeguate;

− accostare i testi narrativi e poetici secondo le direttive metodologiche fornite dal docente; − produrre testi di diverse tipologie aventi i seguenti requisiti: correttezza linguistica (ortografia,

morfologia, sintassi), proprietà e varietà lessicale, coerenza logica e stilistica, coesione fra le parti.

Atteggiamenti

− Essere consapevole dell’importanza di possedere una buona padronanza linguistica e di espri-mersi in modo confacente ad ogni situazione comunicativa, non solo durante la lezione di ita-liano.

2. Referenti disciplinari Sono principalmente tre i campi di studio del primo anno: la riflessione sulla lingua e sulla comunica-zione, le tipologie testuali e l’avviamento all’analisi del testo letterario. 3. Modalità d’insegnamento Lingua e comunicazione: il primo campo consiste nell’approfondimento delle conoscenze morfologi-che e sintattiche; in particolare si tratteranno la sintassi della proposizione e del periodo e le tecniche di raccordo e di sviluppo tematico all’interno dei testi. Un altro aspetto riguarda gli elementi fondamenta-li relativi alla natura e ai modi della comunicazione verbale e no; in particolare si farà riferimento ai principali elementi della comunicazione, alle funzioni della lingua e ad alcune nozioni essenziali di linguistica generale e di sociolinguistica. Tipologie testuali: il secondo campo di studio riguarda le tipologie testuali e i principi costitutivi della testualità. Si analizzeranno e si produrranno testi autonomi oppure testi che ne elaborano altri. Testo letterario: i testi letterari saranno prevalentemente scelti tra autori rappresentativi della narrativa (novelle e romanzi) dell’ultimo Ottocento (Verga), o del Novecento (da Pirandello in poi). L’analisi del testo letterario in poesia si limiterà a pochi aspetti essenziali.

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Sia la riflessione sulla lingua, sia l’analisi e la produzione di testi, richiederanno infine di approfondire la conoscenza e di migliorare l’uso di strumenti di lavoro e di consultazione fondamentali, quali in par-ticolare i sussidi lessicografici. 4. Valutazione La valutazione avverrà considerando la globalità delle competenze raggiunte, manifestate attraverso esercitazioni scritte e orali che verifichino prioritariamente gli obiettivi di capacità. Assumerà tuttavia rilievo particolare l’affinamento delle competenze linguistiche, naturalmente sempre commisurate con la crescita culturale dell’allievo.

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Classe seconda La seconda liceo presenta, quale carattere distintivo, l’avviamento di un discorso letterario orga-nico che si svilupperà sull’arco di tre anni. Sarà dunque necessario introdurre progressivamente due obiettivi di primaria importanza, che diverranno centrali negli anni successivi: la capacità di sviluppare una lettura critica del testo attraverso l’acquisizione graduale di specifiche metodolo-gie d’indagine e la capacità di inserire il testo nel suo contesto storico e culturale. Si comincerà in tal modo a tracciare una panoramica della storia della letteratura italiana, che potrà essere com-pletata nei suoi momenti essenziali negli anni successivi anche attraverso letture personali. La co-struzione di questo nuovo sapere dovrà comunque fondarsi sulle competenze specifiche del primo anno, siano esse acquisite o in fase di consolidamento. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Conoscere alcuni principi fondamentali di linguistica diacronica, in particolare alcuni meccani- smi fondamentali relativi al passaggio dal latino all’italiano (fonetica, morfologia, sintassi);

− conoscere alcuni elementi di carattere storico-letterario relativi agli autori affrontati in classe; − conoscere alcune importanti forme metriche e figure retoriche presenti nei testi degli autori stu-

diati. Capacità

− Comprendere e parafrasare un testo in italiano antico affrontato in classe, inserendolo nel suo contesto culturale e storico secondo le indicazioni ricevute dal docente;

− ricostruire, partendo da elementi dati, l’analisi testuale affrontata in classe ed estenderla a testi simili, riconoscendo affinità e differenze di carattere tematico e stilistico;

− prendere appunti in modo confacente ad un’attività complessa come quella della lettura e dell’analisi letteraria;

− affrontare in modo guidato un testo critico e utilizzare opere di consultazione adatte al tipo di conoscenze e capacità da raggiungere;

− affinare le proprie capacità di produzione testuale scritta e orale; − valutare la propria produzione (orale e scritta) basandosi sui criteri suggeriti dal docente.

Atteggiamenti

− Essere consapevole del fatto che ogni testo letterario è inserito in un sistema analizzabile sin-cronicamente e diacronicamente;

− essere disponibile al confronto con sistemi culturali storicamente diversi dal proprio. 2. Referenti disciplinari In seconda viene ripresa e ampliata la riflessione teorica sulla lingua, spostando l’attenzione dagli a-spetti sincronici a quelli diacronici, in modo da costruire in una prima fase un percorso di storia della lingua e successivamente della letteratura.

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3. Modalità d’insegnamento Partendo dai primi testi del volgare italiano sarà possibile mostrare il fenomeno della derivazione dell’italiano dal latino, attraverso le sue caratteristiche più significative. L’oggetto di interesse più specifico è il testo letterario inteso come realizzazione legata ad un preciso contesto artistico e socio-culturale e come momento di un percorso storico. L’ambito privilegiato d’indagine è costituito dagli aspetti e dagli autori più significativi della tradizione letteraria medievale del Duecento e del Trecento, lo studio dei quali potrà comunque essere ripreso e ulteriormente appro-fondito negli anni successivi. Le origini, la poesia religiosa del Duecento, lo Stilnovo. Dante (Divina Commedia) e Boccaccio (Decameron) costituiscono imprescindibile materia di studio. Agli autori del Duecento e del Trecento vengono affiancate, in particolare durante le ore di laboratorio, opere otto-novecentesche, che tra l’altro possono servire in via preliminare per un approccio alla di-mensione storico-letteraria del testo. 4. Valutazione Come per il primo anno, la valutazione dovrà tenere conto dell’insieme delle competenze raggiunte dall’allievo, manifestate attraverso esercitazioni orali e scritte, che verifichino prioritariamente gli o-biettivi di capacità. La verifica delle conoscenze letterarie dovrà presupporre da un lato la comprensione del testo affronta-to, dall’altro la comprensione dei principali aspetti che permettono di inserire il testo in questione in un sistema di tipo letterario. Per queste ragioni sarà opportuno ricorrere a diverse forme di verifica di comprensione dei brani o dei testi (tanto più in italiano antico) letti in classe: parafrasi, riassunti, que-stionari e altre forme ancora che il docente riterrà utili a questo scopo.

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Classe terza Nel corso della terza liceo, che vede il discorso letterario assumere assoluta centralità, l’allievo è condotto a sviluppare un panorama storico-letterario in cui inserire progressivamente le diverse figure e i movimenti affrontati in classe. Parallelamente alla costituzione di questa visione d’assieme, a cui concorreranno anche eventuali collegamenti con le altre discipline umanistiche, verrà consolidata sempre più l’autonomia nell’analisi testuale. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Conoscere i principali momenti della storia della letteratura e della cultura italiane, attraverso i testi degli autori più rappresentativi dei periodi presi in esame;

− conoscere i momenti importanti della storia della lingua italiana in relazione con l’ambito lette-rario preso in esame.

Capacità

− Analizzare e commentare (anche autonomamente) un testo che abbia attinenza con un quadro di riferimento che sia stato stabilito in classe, utilizzando correttamente un metodo d’indagine;

− esporre oralmente, con struttura ordinata e linguaggio appropriato, il risultato di un lavoro di ri-cerca o di analisi svolto autonomamente;

− stabilire confronti e relazioni diverse fra autori, movimenti e periodi studiati (anche di altre let-terature);

− utilizzare in modo personale e critico il proprio bagaglio culturale per argomentare, sostenere o confutare una tesi in modo convincente, proponendo e verificando ipotesi, traendo conclusioni, ecc.;

− scegliere e usare i diversi strumenti di lavoro e di consultazione; − valutare la propria produzione (espressiva o critica), partendo da criteri stabiliti autonomamente

o in collaborazione con il docente. Atteggiamenti

− Essere consapevole del valore formativo della letteratura e della cultura; − essere autonomo e dotato di iniziativa nel lavoro in classe e a casa; − essere consapevole del proprio livello di competenza e pronto a intervenire con i correttivi op-

portuni; − essere aperto al confronto con sistemi culturali diversi dal proprio, mostrando disponibilità ver-

so una realtà pluriculturale. 2. Referenti disciplinari Argomenti della terza saranno di regola alcuni fra gli autori, le opere e i temi più significativi del pe-riodo compreso fra il Quattro e il Seicento; a questi si aggiungerà la trattazione di alcuni aspetti del Novecento (già affrontato parzialmente in prima e seconda) riproposti in maniera più approfondita e sistematica tanto in questo terzo anno quanto nel successivo.

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3. Modalità d’insegnamento La sostanziale continuità tra la terza e la quarta offre al docente la possibilità di suddividere la materia all’interno del biennio a seconda delle esigenze didattiche e delle peculiarità delle diverse classi, come pure di scegliere le modalità e i percorsi didattici che riterrà più opportuni (per temi, per generi, e così via). Fra la terza e la quarta è generalmente situato il momento in cui l’allievo comincia a stabilire au-tonomamente relazioni tra i diversi saperi assimilati e ad elaborarli in modo personale. Sarà pertanto stimolata e sviluppata la capacità di argomentare utilizzando adeguatamente le conoscenze acquisite nel corso della formazione liceale, come pure la capacità di sviluppare un commento personale deriva-to dall’analisi di testo. Il canone degli autori e dei testi si configura secondo questo ordine: Petrarca (Canzoniere), Ariosto (Orlando furioso), Machiavelli (Il principe), eventualmente Tasso (Gerusalem-me liberata), accenni al Barocco. 4. Valutazione Coerentemente con quanto avveniva negli anni precedenti, saranno le competenze apprese ed esercita-te in classe ad essere verificate mediante prove scritte, alle quali si aggiungeranno con sufficiente rego-larità momenti di verifica delle capacità di esposizione orale. In entrambi i casi, il docente provvederà ad esplicitare i criteri mediante i quali la valutazione sarà effettuata. Per quanto riguarda l’ambito letterario, si potrà richiedere che l’allievo impari gradualmente ad avvici-nare in modo analitico un testo nuovo che presenti caratteristiche simili a quelle evidenziate durante le lezioni ed esercitazioni con il docente. In un secondo tempo, sarà determinante la capacità di analizza-re e commentare autonomamente un testo, sia letterario, sia più genericamente riconducibile ad un am-bito culturale che abbia attinenza con un quadro di riferimento stabilito in classe.

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Classe quarta Il quarto anno si pone quale momento conclusivo tanto nella costruzione della panoramica di storia letteraria avviata in seconda liceo, quanto nella realizzazione dell’autonomia di lavoro e d’analisi testuale ad un livello adeguatamente rigoroso. Le competenze linguistiche e testuali progressivamente richieste nei due anni precedenti dovran-no in tal modo confluire sia nella trattazione del periodo storico-letterario indicato per la quarta, sia nella preparazione individuale dei testi da presentare all’esame di maturità. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Conoscere i principali momenti della storia della letteratura e della cultura italiane, attraverso i testi degli autori più rappresentativi dei periodi presi in esame;

− conoscere i momenti importanti della storia della lingua italiana in relazione con l’ambito lette-rario preso in esame.

Capacità

− Analizzare e commentare autonomamente un testo letterario, inserendolo nel relativo contesto storico-culturale e utilizzando un metodo d’indagine adeguato;

− sintetizzare in modo adeguato i dati di un’analisi testuale, tenendo conto anche di eventuali ap-porti di diversi testi critici;

− stabilire relazioni fra le conoscenze assimilate nel corso delle lezioni di italiano e quelle acqui-site in altre discipline, facendo gli opportuni collegamenti e raffronti fra testi letterari e manife-stazioni artistiche di altro tipo, quali ad esempio quelle figurative, musicali e cinematografiche;

− scegliere e usare i diversi strumenti di lavoro e di consultazione; − valutare la propria produzione (espressiva o critica), partendo da criteri stabiliti autonomamente

o in collaborazione con il docente. Atteggiamenti

− Essere consapevole del valore formativo della letteratura e della cultura; − essere autonomo e dotato d’iniziativa nel lavoro in classe e a casa; − essere consapevole del proprio livello di competenza e pronto a intervenire con i correttivi op-

portuni; − essere consapevole dell’importanza di aggiornare le proprie conoscenze in ambito linguistico e

di sviluppare una propria cultura letteraria; − essere aperto al confronto con sistemi culturali diversi dal proprio, mostrando disponibilità ver-

so una realtà pluriculturale. 2. Referenti disciplinari Nel corso del quarto anno, coerentemente con le indicazioni fornite per gli anni precedenti (in partico-lare per la terza liceo), si prevede di completare la visione dell’arco della storia letteraria.

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3. Modalità d’insegnamento Affinare l’autonomia dell’allievo è l’obiettivo prioritario di quest’ultimo anno. Alle lezioni del docen-te, che offrono modelli d’analisi e di commento testuale, si potranno affiancare lavori di gruppo, pre-sentazioni orali e scritte da parte dell’allievo. Tra le competenze logico-linguistiche richieste alla fine della quarta, va favorita la capacità di sintetizzare i dati raccolti attraverso l’analisi testuale, i contributi critici affrontati in classe o individualmente e le proprie considerazioni personali. L’allievo dovrà per-tanto essere guidato ad acquisire una competenza complessa, che richiede da un lato solide (anche se semplici) conoscenze metodologiche, dall’altro capacità testuali mature, sia per la strutturazione, sia per la resa linguistica. Saranno scelti autori, opere e temi del Sette-Novecento. Più in particolare: Illu-minismo, Parini (Il Giorno), Foscolo (Sonetti), Manzoni (Promessi sposi), Leopardi (Canti e Operette morali), Ungaretti (Allegria), Montale (Ossi di seppia, Occasioni). 4. Valutazione Rimandando alle indicazioni esplicitamente fornite per la terza liceo, la competenza espressiva scritta e orale, le capacità logico-argomentative e la correttezza metodologica dell’analisi testuale dovranno es-sere adeguate al livello richiesto per l’esame di maturità.

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Latino * La disciplina del latino comprende i caratteri di un insegnamento linguistico, incentrato sulla gramma-tica e sul lessico, e quelli di un insegnamento storico-letterario, che la avvicinano alle scienze umane; questi ultimi acquistano sempre maggior rilievo man mano che si procede verso la maturità. Attraverso lo studio della lingua e la lettura degli autori più rappresentativi della letteratura latina lo studente si accosta alla storia politica, socio-economica e culturale del mondo antico, prende coscienza dell’origine latina di molte fra le principali lingue europee e si rende conto di un patrimonio culturale che ha informato di sé la moderna civiltà occidentale. In tale prospettiva, la pratica della lettura e della versione dalla lingua originale all’italiano – nella quale l’allievo analizza puntualmente i testi e, tradu-cendoli, rende conto del suo lavoro a se stesso e agli altri – costituisce un contributo specifico delle di-scipline classiche alla formazione di una mentalità scientifica. L'insegnamento del latino è imperniato su tre campi di studio: • la lingua, con attenzione anche al passaggio alle lingue romanze; • i testi letterari, inquadrati nella storia della letteratura; • gli approfondimenti su storia, vita e cultura del mondo romano. 1. Obiettivi essenziali Al termine degli studi liceali l’allievo dovrà avere acquisito le conoscenze fondamentali della lingua latina e delle sue espressioni letterarie. Attraverso la costante pratica della traduzione – affiancata, in particolare nei primi anni, da altri esercizi – egli avrà approfondito la conoscenza delle strutture sia del latino, sia dell'italiano, rendendosi conto in tal modo dell'evoluzione storica della lingua e dotandosi nel contempo dello strumento indispensabile per accostarsi ai testi della letteratura latina nella lingua originale. Dal punto di vista culturale lo studio del latino consente allo studente di conoscere un patri-monio di civiltà che, trasmesso alle età successive, ha avuto un ruolo fondativo per i valori civili euro-pei. Pertanto, attraverso lo studio della civiltà romana nel suo contesto storico, lo studente scopre gli elementi di continuità e di alterità fra passato e presente, giungendo così a una comprensione più ap-profondita e consapevole del mondo contemporaneo. 2. Valutazione I criteri generali di valutazione rispecchieranno in modo equilibrato questa impostazione. In particolare nello scritto si valuteranno la correttezza dell'analisi del testo latino, la proprietà della resa italiana e, all’occorrenza, altre capacità: di comprensione, di sintesi, di confronto. Nell'orale, oltre a queste stesse abilità, si valuteranno la conoscenza dei fatti di cultura e la capacità di esporli in italiano in modo ordi-nato, organico e appropriato.

* Il gruppo di latino si riconosce nei nuovi piani cantonali di latino approvati dal gruppo disciplinare (redazione del 29.03.2007) e inoltrati allo speciale Gruppo di lavoro del DECS. Tali piani sono qui riprodotti alla lettera, salvo qualche adattamento redazionale.

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Latino - disciplina fondamentale (e terza lingua a partire dal secondo anno) Dopo la prima annualità, nella quale l’insegnamento del latino è impartito in un unico corso di quattro ore settimanali, a partire dal secondo anno il corso di latino può essere scelto come disciplina fonda-mentale o come opzione specifica. Come disciplina fondamentale esso è offerto in due varianti. A. Il corso di tre ore settimanali, in seguito denominato Latino terza lingua, destinato a studenti che scelgano opzioni specifiche diverse dal greco e dal latino. Scopo principale di questo corso è quello di proporre una formazione culturale particolarmente attenta alle radici antiche, greche e latine, della cul-tura europea. Gli autori oggetto delle letture estese sono fra i più rappresentativi della cultura latina: Cesare in seconda liceo, Cicerone in terza, Virgilio in quarta. Per tutti gli altri poeti e prosatori saranno possibili letture antologiche in lingua originale o in traduzione. Al termine del curricolo lo studente sa-rà in grado: nello scritto, di interpretare testi di difficoltà media, fornendone un’adeguata traduzione in italiano; nell’orale, di rendere in italiano i testi di prosa e di poesia oggetto di lettura, di saperli sintetizzare e si-tuare nel contesto loro proprio. B. Il corso di quattro ore settimanali, destinato agli studenti che seguono come opzione specifica il greco; esso è identico al corso previsto per l’opzione specifica in latino, salvo che non si conclude con un esame di maturità.

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Classe Prima Il primo anno di latino avvia alla conoscenza sicura delle forme grammaticali e delle loro fun-zioni, nonché all’esplorazione del lessico e alla lettura e interpretazione dei testi. Il patrimonio di conoscenze e di temi così proposti conduce gli allievi a scoprire e a rappresentarsi modi di vita, valori, gusto letterario e immaginario della cultura latina, sia nella fase fondante della romanità, sia nella sua continuazione europea. 1.Obiettivi formativi

Conoscenze − Acquisire un’adeguata conoscenza della struttura fonetica e morfologica della lingua la-

tina e di elementi basilari di sintassi; − acquisire un fondo di lessico essenziale; − acquisire - attraverso i testi - alcune nozioni fondamentali di cultura classica.

Capacità − Individuare le strutture linguistiche; − leggere, comprendere e rendere correttamente, in buon italiano, i testi in lingua latina; − sintetizzare i testi letti e coglierne gli aspetti culturali; − acquisire una prima familiarità con l’uso di un dizionario.

Atteggiamenti − Leggere con curiosità testi e documenti del mondo latino; − acquisire progressivamente il gusto della precisione e del rigore nell’analisi e nella resa

dei testi; − essere aperti al confronto ragionato e argomentato sui valori e lo stile di vita delle forme

di civiltà affrontate. 2. Referenti disciplinari Morfologia Consolidamento della morfologia nominale, pronominale e verbale appresa nella scuola media. I gradi dell’aggettivo: elementi fondamentali. Ampliamento del sistema pronominale: pronomi e aggettivi determinativi, relativi (qui, quae, quod), interrogativi (quis? quid?), indefiniti (quis, aliquis, quidam, nemo, nihil, nullus); principali avverbi di luogo correlati; aggettivi della I classe con declinazione pronominale. Morfologia verbale: modi finiti (attivi, passivi e deponenti) più infinito presente e perfetto. Sintassi Ampliamento e consolidamento delle nozioni basilari di sintassi dei casi apprese nella scuola media. L’opposizione indicativo-congiuntivo. Gli elementi fondamentali della consecutio temporum. Le subordinate più frequenti: proposizioni finali introdotte da ut o da ne, proposizioni consecutive introdotte da ut o da ut non, costrutto con cum narrativo, proposizioni causali e temporali con l’indicativo, proposizioni interrogative indirette semplici introdotte da pronomi o avverbi interroga-tivi.

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Lessico Un lessico di base di circa cinquecento vocaboli, compresi quelli già acquisiti nella scuola media.

Letture Una scelta di testi di prosa di contenuto narrativo e di difficoltà progressiva; alcune letture di poe-sia, di difficoltà adeguata alle conoscenze acquisite agli allievi.

3. Modalità d’insegnamento

Il programma della scuola media prevede lo studio della morfologia nominale di base e della morfo-logia verbale limitatamente all’uso dell’indicativo attivo; per quanto riguarda la sintassi, limitata-mente alle finzioni più comuni dei casi. Perciò il primo anno di liceo è dedicato prevalentemente al-lo studio della morfologia del nome e soprattutto del verbo. Inoltre, si darà un’idea delle funzioni fondamentali dei casi e si porranno le basi della subordinazione attraverso la trattazione sistematica di un numero limitato di proposizioni dipendenti. Su altre subordinate esplicite e implicite saranno sempre possibili anticipazioni per cenni, se funzionali alla lettura dei testi. Il momento della lettura è l’asse portante dell’insegnamento liceale; esso consente l’incontro con la testimonianza viva degli autori. Perciò, si affronteranno testi che consentano di esercitare, irrobusti-re e motivare la competenza linguistica, facendo ricorso ad autori e temi che stimolino curiosità ver-so il passato e consentano il confronto col presente. Le letture iniziali, non necessariamente d’autore, saranno scelte con gradualità, tenendo conto delle conoscenze morfologiche e sintattiche degli allievi. In seguito si potrà passare a letture di prosa narrativa o, con la dovuta cautela, di poe-sia. Dall’insieme delle letture dovrebbero emergere varie sfaccettature della cultura antica ed even-tualmente medioevale, dalla cultura materiale alle istituzioni politiche, dalla vita sociale alla reli-gione. Lo studio del lessico dovrà essere condotto per quanto possibile per famiglie di parole, rag-gruppate per associazione etimologica o per associazione semantica, tenendo conto del criterio fre-quenziale.

4. Valutazione

La valutazione si fonda su prove scritte e orali. Le prove scritte consistono nella traduzione in buon italiano di testi di difficoltà media rispetto al programma annuale e in confronti contrastivi lessicali, morfologici e sintattici. Le prove orali comprendono anche resoconti su testi d’autore e su temi cul-turali.

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Classe Seconda - Latino terza lingua Gli allievi svolgeranno un lavoro costante di consolidamento delle conoscenze grammaticali acquisite in prima liceo e porteranno a termine la trattazione sistematica delle strutture mor-fologiche. Il lavoro sulla sintassi dipenderà in buona misura dalle letture proposte. Le letture, almeno in parte di carattere continuativo, saranno volte a illustrare aspetti fondativi della cul-tura latina nel mondo mediterraneo ed europeo. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

−−−− Conoscere la morfologia di base; −−−− ampliare le conoscenze sintattiche e lessicali; −−−− acquisire nozioni sull’evoluzione della lingua, in particolare per il passaggio dal latino

all’italiano; −−−− conoscere, attraverso la lettura dei testi, alcuni aspetti della storia e della civiltà romana.

Capacità

− Leggere in modo fluido e tradurre correttamente i testi, curando una resa italiana appro-priata;

− saper sintetizzare i testi letti e saperli contestualizzare; − affinare il metodo di consultazione del dizionario.

2. Referenti disciplinari Grammatica Completamento della morfologia. Sintassi del periodo: le congiunzioni subordinanti e le proposizioni subordinate più frequenti. Elementi di sintassi dei casi e del verbo (consecutio temporum e attrazione modale).

Lessico L’insegnamento del lessico sarà finalizzato alla comprensione dei testi in programma.

Letture Letture dai Commentarii di Cesare; brani di pari difficoltà desunti da altri prosatori, non esclusi quelli medioevali o d’età umanistica; letture di poesia, da limitare ai testi più abbordabili (indicati-vamente: Catullo, Marziale). 3. Modalità d’insegnamento Sarà dedicata particolare attenzione al completamento della morfologia pronominale e verbale e alla sintassi delle forme nominali del verbo (infiniti, participi, gerundi, gerundivi, supini). La sintassi delle proposizioni subordinate esplicite sarà presentata con speciale riguardo per le congiunzioni polivalenti. Altri elementi di sintassi potranno essere proposti con procedimento prevalentemente induttivo - a partire dai testi in programma - in seconda e terza liceo. I testi di lettura in prosa do-vranno avere di preferenza carattere narrativo o descrittivo. Ai Commentarii cesariani si affianche-ranno altri testi, di prosa e di poesia, che i singoli istituti e i docenti potranno definire tenendo conto delle esperienze didattiche e degli interessi degli studenti. Le letture in lingua originale potranno es-

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sere integrate con altre in traduzione. I testi proposti offriranno materia per presentare aspetti fonda-tivi di storia, vita e cultura latina. 4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la ver-sione. Inoltre sarà possibile ricorrere a confronti contrastivi, lessicali e sintattici, verifiche gramma-ticali d’altro genere e prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi d’autore e su temi culturali.

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Classe Terza - Latino terza lingua A partire dalla terza liceo l’approccio alle letture sarà di tipo prevalentemente storico-letterario; esse tuttavia continueranno a offrire l’occasione per completare lo studio della grammatica. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Consolidare la conoscenza della sintassi e del lessico latini; − possedere nozioni sull’evoluzione della lingua, sia nell’ambito della latinità, sia nel pas-

saggio dal latino all’italiano; − conoscere, attraverso la lettura dei testi, alcuni aspetti salienti della letteratura, della storia

e della civiltà romana.

Capacità − Leggere in modo fluido e tradurre correttamente i testi, curando una resa italiana appro-

priata; − leggere metricamente i testi poetici, limitatamente alla metrica dattilica; − saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; − affinare il metodo di consultazione del dizionario.

2. Referenti disciplinari Lingua Completamento induttivo della sintassi dei casi e del verbo. Ampliamento del patrimonio lessicale. Osservazioni sulla storia della lingua latina.

Letture estese (in lingua originale) Una scelta di testi di Cicerone (di preferenza orazioni ed epistole). Una scelta di letture di poesia (testi elegiaci ed epici).

Indicazioni di letture antologiche (in lingua originale e/o in traduzione) Una scelta di testi che orienti sulla varietà dei generi letterari. 3. Modalità d’insegnamento Lo studio della sintassi verrà completato man mano che le letture ne offriranno occasione, in linea di principio con procedimento induttivo. Le letture di Cicerone saranno organizzate secondo percor-si didattici atti a mostrare la centralità dell’autore nella vita e nella cultura del suo secolo. Scopo delle letture di poesia sarà di far maturare negli studenti la consapevolezza delle caratteristiche dell’immaginario poetico latino. Le letture antologiche potranno essere scelte tenendo conto degli interessi degli allievi.

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4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la ver-sione. Inoltre sarà possibile ricorrere a confronti contrastivi di testi e a prove di riscrittura concettua-le. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi d’autore e su temi culturali.

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Classe Quarta - Latino terza lingua Le letture del quarto anno offriranno un panorama della letteratura e della cultura augustea e imperiale. 1.Obiettivi formativi Conoscenze

− Avere una conoscenza adeguata delle strutture fondamentali della lingua latina; − possedere nozioni sull’evoluzione della lingua, sia nell’ambito della latinità, sia nel pas-

saggio dal latino all’italiano; − conoscere le coordinate spazio-temporali e - a grandi linee - generi, tematiche e autori

della letteratura latina; − conoscere momenti e aspetti fondamentali della storia e della civiltà romana; − essere consapevoli dell’eredità della letteratura latina e della civiltà romana nella cultura

medioevale e moderna.

Capacità − Leggere in modo fluido e tradurre correttamente i testi, curando una resa italiana appro-

priata; − leggere metricamente i testi poetici, limitatamente all’esametro dattilico e al distico ele-

giaco; − saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; − affinare il metodo di consultazione del dizionario.

2. Referenti disciplinari

Letture estese Virgilio e un prosatore d’età augustea o imperiale (indicativamente: Livio o Seneca).

Indicazioni di letture antologiche Sono raccomandate letture da Orazio, Livio, Seneca, Tacito e da altri autori utili a illustrare l’età imperiale.

3. Modalità d’insegnamento Lo studio della lingua nell’ultimo anno di liceo costituisce un approfondimento, attraverso i testi, delle conoscenze già acquisite. Dall’insieme delle letture dovrebbe risultare tratteggiata nei suoi a-spetti essenziali la letteratura d’età augustea; inoltre dovrebbero emergere a grandi linee alcune pro-blematiche del primo secolo dell’impero.

4. Valutazione

La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la ver-sione. Inoltre sarà possibile ricorrere a confronti contrastivi di testi e a prove di riscrittura concettua-le. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi d’autore e su temi culturali.

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Latino - Opzione specifica (e terza lingua per gli allievi che seguono l’opzione specifica greco)

Questo corso è destinato agli studenti che scelgano come opzione specifica il latino o il greco, nell’intento di offrire la possibilità di un’esperienza umanistica forte, considerata particolarmente formativa per tutti gli indirizzi di studi. In effetti questo corso di latino, che può contare su quattro ore settimanali per tutto il triennio conclusivo, permette letture più vaste, più varie e più approfondi-te, consentendo un’ampia esperienza letteraria nelle sue implicazioni estetiche, storiche, di pensiero, di vita, con riguardo per l’influenza della cultura greca sulla cultura latina e per le radici classiche della cultura europea. Inoltre, offre più frequenti occasioni di collegamenti non solo con le altre di-scipline umanistiche, ma altresì, in qualche misura, con le scienze. Pertanto, si cercherà di proporre una sufficiente varietà di esperienze culturali, utili in vista di qualsiasi tipo di studi universitari. Obiettivi finali L’allievo nello scritto sarà in grado di interpretare testi di difficoltà media rispetto a quelli oggetto di lettura nell’ultimo anno, fornendone una buona traduzione in italiano; nell’orale, di rendere in ita-liano testi di prosa o di poesia, di sintetizzarli e situarli nel contesto loro proprio. Inoltre conoscerà le linee di sviluppo della letteratura latina, con riferimento ai generi, alle tematiche e agli autori fondamentali.

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Classe Seconda Gli allievi svolgeranno un lavoro costante di consolidamento delle conoscenze grammaticali acquisite in prima liceo e porteranno a termine la trattazione delle strutture morfologiche. Si tratterà in modo sistematico la sintassi del periodo, invece gli argomenti di sintassi dei casi e del verbo saranno affrontati secondo necessità. Le letture, almeno in parte di carattere conti-nuativo, saranno scelte tenendo conto delle capacità acquisite dagli allievi e dell’importanza culturale degli autori e delle opere. Esse saranno incentrate per la prosa sui Commentarii di Cesare, per la poesia su Catullo e sugli elegiaci. 1.Obiettivi formativi Conoscenze

− Ampliare e consolidare la conoscenza della grammatica, con qualche nozione sull’evoluzione della lingua, sia nell’ambito della latinità, sia nel passaggio dal latino all’italiano.

− conoscere, attraverso la lettura dei testi, alcuni aspetti della letteratura, della storia e della civiltà romana.

Capacità

− Leggere in modo fluido, tradurre e interpretare correttamente i testi, curando una resa ita-liana appropriata;

− leggere metricamente i testi poetici, limitatamente all’esametro dattilico ed al distico ele-giaco;

− saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; − affinare il metodo di consultazione del dizionario.

2. Referenti disciplinari Sintassi Completamento della morfologia, sintassi del periodo, elementi di sintassi dei casi e del verbo.

Lessico Sarà allargato al vocabolario specifico degli autori in programma. Verrà esercitato il confronto fra le parole latine e gli esiti italiani.

Letture Per la prosa: lettura dai Commentarii di Cesare. Eventualmente, qualche passo oratorio o epistolare di Cicerone. Per la poesia: letture da Catullo, Tibullo, Ovidio (elegie ed episodi delle Metamorfosi). Eventual-mente, scene da Terenzio o qualche episodio dell’Eneide di Virgilio.

3. Modalità d’insegnamento

In seconda liceo, dopo aver completato lo studio della morfologia, si affronterà quello della sintassi, cercando di concentrarlo su ciò che è essenziale per comprendere i testi. Fra le letture di prosa, la parte più importante spetterà ai Commentarii di Cesare, che, oltre al valore documentario (non solo nei confronti del mondo romano, ma anche di quello celtico e germanico), pongono gli studenti di

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fronte alla prima esperienza organica di testi di letteratura alta. Di Cicerone si potrà effettuare qual-che lettura di complemento ad anno scolastico avanzato. Le letture di poesia dovranno essere suffi-cientemente ampie e commisurate alle capacità e all’esperienza degli allievi, così da costituire un thesaurus culturale cui potersi riferire negli anni successivi. I testi proposti permetteranno di presen-tare aspetti salienti della storia, della vita e della cultura romana. 4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la ver-sione. Inoltre sarà possibile ricorrere a confronti contrastivi, lessicali e sintattici, verifiche gramma-ticali d’altro genere e prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi d’autore e su temi culturali.

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Classe Terza A partire dalla terza l’insegnamento del latino è più decisamente orientato verso la scoperta dei valori letterari. Lo studio della lingua - considerata anche dal punto di vista evolutivo - sa-rà in stretta correlazione con la lettura dei testi. Alle letture estese di prosa (da Cicerone e Sal-lustio o Livio) e di poesia (da Virgilio) ne saranno affiancate altre antologiche, da inquadrare nella storia della letteratura. 1.Obiettivi formativi Conoscenze

− Consolidare e ampliare le conoscenze grammaticali e lessicali, con particolare riferimento agli autori in programma;

− saper inquadrare gli autori oggetto di lettura nel loro tempo e nella storia delle forme let-terarie;

− essere consapevoli della fortuna della letteratura latina nella cultura medioevale e moder-na, in particolare nella letteratura e nell’arte italiana ed europea;

− conoscere, attraverso la lettura dei testi, alcuni aspetti della storia e della civiltà romana. Capacità

− Leggere in modo fluido, tradurre e interpretare i testi, curando una resa italiana appropria-ta;

− leggere metricamente i testi poetici, limitatamente all’esametro dattilico e al distico ele-giaco;

− saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; − affinare il metodo di consultazione del dizionario.

2. Referenti disciplinari Lingua Costante riflessione linguistica sui testi di lettura e cenni di storia della lingua. Letture estese Per la prosa: un’ampia lettura da opere di Cicerone. Letture di prosa storica da Sallustio o Livio. Per la poesia: testi interi o brani consistenti dalle opere di Virgilio. Letture antologiche Brani degli autori principali d’età arcaica, cesariana e triumvirale, fino alla prima età augustea, con particolare riguardo per il teatro di Plauto e Terenzio e per Lucrezio.

3. Modalità d’insegnamento

Le letture ciceroniane daranno modo di cogliere gli aspetti salienti dell’oratoria antica o della rifles-sione filosofica ellenistico-romana. Le letture da Sallustio o Livio porranno lo studente di fronte a due grandi esempi di storiografia intesa come opera d’arte, secondo una concezione durata fino a metà dell’Ottocento.

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Di Virgilio occorrerà effettuare letture in modo equilibrato da tutte le opere, facendone percepire l’importanza nella cultura latina e il significato nella tradizione culturale e poetica italiana ed euro-pea. Nell’ambito delle letture antologiche, per i testi di maggiore difficoltà si potrà ricorrere a una tradu-zione a fronte e, all’occorrenza, alla sola traduzione. Dall’insieme dei testi dovrebbe risultare un quadro sufficientemente rappresentativo della letteratura dalle origini all’età augustea. Per la comprensione degli autori di terza liceo è imprescindibile la conoscenza dei principali fatti storici legati all’età della crisi della repubblica, all’età triumvirale e all’età augustea. In tale prospet-tiva i testi da proporre in classe saranno scelti tenendo conto anche del loro valore documentario, non solo con riferimento alla storia politico-militare, ma anche alla vita sociale e alla cultura mate-riale.

4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la ver-sione. Inoltre sarà possibile ricorrere a confronti contrastivi di testi e a prove di riscrittura concettua-le. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi d’autore e su temi culturali.

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Classe Quarta Come per la terza liceo, lo studio della lingua nell’ultimo anno sarà strettamente correlato alla lettura dei testi. Le letture estese di prosa comprenderanno i due maggiori prosatori dell’età del principato (Seneca e Tacito), mentre quelle di poesia saranno incentrate su Orazio; le letture an-tologiche saranno volte ad arricchire il panorama della letteratura d’età imperiale. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Conseguire una conoscenza adeguata della lingua latina; − possedere nozioni sull’evoluzione storica della lingua; − conoscere i più importanti temi, generi e autori della letteratura in prosa e in poesia; − essere consapevoli dell’eredità della letteratura latina nella cultura medioevale e moderna,

in particolare nella letteratura e nell’arte italiana ed europea.

Capacità − Leggere in modo fluido, tradurre e interpretare correttamente i testi, curando una resa ita-

liana appropriata; − leggere metricamente i testi poetici, limitatamente all’esametro dattilico, al distico elegiaco

e ai principali metri lirici oraziani; − saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; − affinare il metodo di consultazione del dizionario.

2. Referenti disciplinari Letture estese Per la prosa: letture da Seneca e da Tacito. Per la poesia: lettura dalle opere di Orazio, sia dalla produzione lirica (Odi ed Epodi), sia da quella e-sametrica (Satire ed Epistole). Letture antologiche Una scelta di passi atta non solo a illustrare i principali autori dei primi due secoli dell’impero, ma an-che a toccare la letteratura tardo-antica pagana e cristiana. 3. Modalità d’insegnamento Dall’insieme delle letture dovrà risultare un quadro sufficientemente rappresentativo della letteratura d’età augustea (per quanto non sia già stato trattato in terza) e imperiale. Data la vastità del periodo, spetterà al docente valutare quali autori e quali epoche privilegiare, su quali invece trascorrere rapida-mente, purché lo studente possa percepire in modo chiaro le coordinate spazio-temporali della lettera-tura latina nel suo insieme. La lettura dei testi offrirà spunti per affrontare le grandi tematiche delle età augustea e imperiale: il tentativo di conciliare libertà senatoria e principato, il rapporto tra letteratura e potere, quello tra Roma e i popoli sottomessi, fra cristianesimo e impero, fra romanità e mondo barba-rico, la coscienza del decadimento, l’aspirazione alla saggezza.

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4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la ver-sione. Inoltre sarà possibile ricorrere a confronti contrastivi di testi e a prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi d’autore e su temi culturali.

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Greco - Opzione Specifica La disciplina del greco comprende i caratteri di un insegnamento linguistico, incentrato sulla gramma-tica e sul lessico, e quelli di un insegnamento storico-letterario, che la avvicinano alle scienze umane; questi ultimi acquistano sempre maggior rilievo man mano che si procede verso la maturità. Attraverso la lettura degli autori più rappresentativi della letteratura greca lo studente prende coscienza di un pa-trimonio culturale che ha valore fondante per la moderna civiltà europea e si accosta alla storia politi-ca, socio-economica e culturale del mondo antico. In tale prospettiva, la pratica della lettura e della versione dalla lingua originale all’italiano - tramite la quale l’allievo analizza puntualmente i testi - co-stituisce il contributo proprio delle discipline classiche alla formazione di una mentalità scientifica. L’insegnamento del greco è imperniato su tre campi di studio: la lingua, con attenzione anche alla forte presenza del lessico greco nelle lingue moderne (e non solo nel linguaggio scientifico); i testi letterari, inquadrati nella storia della letteratura; gli approfondimenti su storia, vita e cultura del mondo greco. Dopo il primo anno, che ha funzione propedeutica, il corso di greco continua con lo statuto di opzione specifica. 1. Obiettivi essenziali Al termine degli studi liceali l’allievo avrà acquisito le conoscenze fondamentali della lingua greca e delle sue espressioni letterarie. Attraverso la pratica della traduzione - affiancata, in particolare nei primi anni, da altre tipologie di esercizi - egli avrà approfondito la conoscenza delle strutture sia del greco, sia dell’italiano, dotandosi dello strumento indispensabile per accostarsi ai testi della letteratura greca nella lingua originale. Dal punto di vista linguistico, saprà cogliere le affinità e le differenze tra una lingua con struttura morfologica e sintattica particolarmente ricca, e sovente arcaica, e la maggior parte delle lingue moderne; inoltre, grazie anche al raffronto con forme di altre lingue della famiglia indoeuropea, sarà particolarmente consapevole della storicità della lingua. Dal punto di vista culturale, attraverso lo studio del greco e della cultura greca nel suo contesto storico, l’allievo avrà preso cono-scenza della civiltà che ha avuto un ruolo fondativo nella cultura europea, dalla filosofia alla scienza, dalla storia alla politica, dalla letteratura alle arti figurative, scoprendo gli elementi di continuità e di alterità fra passato e presente, così da giungere a una comprensione più approfondita e consapevole del mondo contemporaneo. 2. Obiettivi terminali Sapere interpretare testi di prosa di difficoltà media rispetto alle letture dell’ultimo anno, fornendone una buona traduzione in italiano; saper rendere in italiano i testi di prosa o di poesia oggetto di lettura in classe, saperli sintetizzare e situare nel contesto loro proprio; conoscere, con riferimento ai generi e agli autori fondamentali, alcune linee di sviluppo della letteratura greca. 3. Valutazione I criteri generali di valutazione rispecchieranno in modo equilibrato questa impostazione. In particolare nello scritto si valuteranno soprattutto la correttezza dell’analisi del testo greco e la proprietà della resa italiana; nell’orale, oltre a queste stesse abilità, si valuteranno la conoscenza dei fatti di cultura e la ca-pacità di esporli in italiano in modo ordinato, organico e appropriato.

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Classe prima Il primo anno è dedicato prevalentemente allo studio della morfologia nominale regolare e all’acquisizione del lessico di base, con riguardo alla sua sopravvivenza nella lingua italiana. Le letture, oltre ad essere funzionali all’apprendimento delle strutture linguistiche, forniranno un primo quadro della cultura greca nella varietà delle sue manifestazioni. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Acquisire le conoscenze linguistiche essenziali per iniziare al più presto letture di testi d’autore; − conoscere a grandi linee le aree in cui si stanziarono popoli o coloni greci e gli estremi tempo-

rali della periodizzazione storica; acquisire cognizioni elementari su vita e civiltà del mondo greco.

Capacità

− Leggere correttamente un testo in prosa rispettando l’accentazione, le pause e i legamenti logi-ci;

− tradurre e interpretare correttamente un testo greco di difficoltà adeguata alle conoscenze ac-quisite, curando una resa italiana appropriata.

Atteggiamenti

− Leggere con curiosità testi e documenti greci; − lavorare su un testo con precisione, perseveranza e concentrazione.

2. Referenti disciplinari Nozioni preliminari L’alfabeto greco nel contesto delle scritture mediterranee. Morfologia La morfologia dell’articolo, del sostantivo, dell’aggettivo (compresi i comparativi e superlativi regola-ri), dei pronomi personali, determinativi, dimostrativi, relativi, interrogativi e indefiniti. La morfologia del presente e dell’imperfetto de verbi tematici non contratti. La morfologia del presente e dell’imperfetto del verbo eimí. eventualmente: futuro e aoristo sigmatici (compreso il futuro di eimí). Sintassi Le principali funzioni dei casi e le più frequenti preposizioni. Cenni sulle funzioni dei modi e delle diàtesi. Le posizioni attributiva e predicativa. Le proposizioni interrogative dirette, dichiarative, causali, temporali, condizionali, finali in forma e-splicita, consecutive, infinitive con l’accusativo. Lessico Un lessico di base di almeno seicento vocaboli.

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3. Modalità d’insegnamento Saranno introdotte nozioni di sintassi allo scopo di iniziare prima possibile la lettura di brani d’autore, anche semplificati. Sarà opportuna una scelta di brani discontinui, che permetta di avvicinare gli allievi alla varietà delle manifestazioni della cultura greca. Verranno inoltre proposte letture, mostrate imma-gini, indicati spettacoli teatrali che possano stimolare l’interesse intorno alla cultura greca. 4. Valutazione Entro la fine della prima classe gli alunni dovranno dare prova di avere acquisito le basi teoriche es-senziali nell’ambito della morfologia, della sintassi e del lessico. Le verifiche scritte saranno mirate da un lato a controllare l’apprendimento degli argomenti di fonetica, morfologia e sintassi, dall’altro a saggiare la capacità di tradurre correttamente dal greco in italiano testi di modesta difficoltà, cogliendo il significato dei loro messaggi. Le tradizionali prove di traduzione potranno opportunamente essere integrate da verifiche di altro tipo (esercizi sulle strutture linguistiche; domande sulla civiltà greca). Le verifiche orali valuteranno pure la capacità di leggere correttamente un testo in prosa rispettando la prosodia, le pause e i legamenti logici; le conoscenze dei fatti di cultura e la correttezza dell’esposizio-ne in lingua italiana. In sede di valutazione sommativa (semestrale e finale) si terrà conto altresì del grado di interesse, partecipazione e assiduità nello studio.

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Classe seconda Il secondo anno prevede il completamento della morfologia, un consolidamento del lessico di ba-se e la lettura di ampi brani di prosa, graduati nella difficoltà ma non semplificati, affinché gli studenti maturino una conoscenza non solo teorica ma anche sperimentale della lingua. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Avere una conoscenza adeguata della struttura fonetica, morfologica e lessicale della lingua greca (dialetto attico);

− avere alcune conoscenze fondamentali di sintassi. Capacità

− Scomporre una parola nelle sue parti costitutive e individuarne la radice; − leggere e tradurre correttamente un testo greco di prosa o di poesia con l’aiuto del docente; − comprendere il messaggio trasmesso dai testi, saperlo sintetizzare e riformulare in modo perso-

nale; situarlo nel contesto che gli è proprio. 2. Referenti disciplinari Morfologia Completamento della morfologia nominale: comparativi e superlativi irregolari; completamento della morfologia pronominale: pronomi correlativi e relativi-indefiniti; morfologia verbale: completamento del sistema del presente (verbi contratti, verbi atematici o in -mi); l’aoristo; il futuro; il perfetto, il piuccheperfetto e il futuro perfetto; gli aggettivi verbali. Sintassi Uso dei tempi, dei modi e delle diatesi verbali (da spiegare ed esercitare insieme con la trattazione e lo studio della morfologia); le subordinate di uso più frequente (oltre a quelle già introdotte nella prima annualità). Lessico Il vocabolario verrà ragionevolmente allargato (con particolare riguardo per i verbi irregolari e i loro paradigmi), anche attraverso la tecnica del lessico per radici e per famiglie di parole. Letture Testi di prosa: favole esopiche, racconti e novelle, passi biblici ed evangelici, brani di prosa storica tratti da Senofonte (Anabasi), Diodoro e autori di difficoltà comparabile, dialoghi di Luciano. 3. Modalità d’insegnamento Le letture di seconda liceo mireranno soprattutto a fare acquisire esperienza della lingua; tuttavia si a-vrà cura di inquadrare, sia pure sommariamente, gli autori prescelti nel loro periodo storico e nel gene-re da essi trattato. Occasionalmente si potrà presentare anche qualche testo poetico (per esempio qual-che epigramma).

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4. Valutazione Le verifiche scritte e orali misureranno la progressiva assimilazione della morfologia di base del nome e del verbo, e lo sviluppo della capacità di tradurre testi d’autore. Le prove di traduzione potranno op-portunamente essere integrate da verifiche di altro tipo (esercizi sulle strutture linguistiche; domande di analisi e comprensione di un testo; quesiti sulla civiltà greca). Le verifiche orali valuteranno pure: la capacità di leggere correttamente un testo in prosa rispettando la prosodia, le pause e i legamenti logi-ci; le conoscenze dei fatti di cultura e la correttezza dell’esposizione in lingua italiana. In sede di valu-tazione sommativa (semestrale e finale) si terrà conto altresì del grado di interesse, partecipazione e as-siduità nello studio.

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Classe terza A partire dalla terza liceo cessa, in linea di principio, l’insegnamento istituzionale della gramma-tica, il cui studio potrà essere completato con procedimento induttivo a partire dalle letture. Queste saranno incentrate su Omero per la poesia, sulla storiografia e sull’oratoria per la prosa. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Acquisire una conoscenza della lingua greca (dialetto attico) commisurata alla difficoltà dei te-sti in prosa proposti; possedere nozioni sulla sua evoluzione e avere qualche conoscenza dei dialetti letterari;

− conoscere le coordinate spazio-temporali della poesia epica, della storiografia e dell’oratoria at-tica; essere consapevoli dell’influsso della poesia omerica e della prosa ionico-attica sul siste-ma di valori e sulle forme letterarie della civiltà europea, a partire da quella latina.

Capacità

− Acquisire autonomia nella traduzione e interpretazione dei testi avvalendosi di sussidi appro-priati;

− situare i testi nel loro contesto storico e culturale; − leggere con fluidità l’esametro omerico.

2. Referenti disciplinari Lingua Consolidamento del lessico, con riferimento al vocabolario caratteristico dell’epica, della storiografia e dell’oratoria; sistemazione della sintassi dei casi, delle preposizioni e del periodo. Caratteristiche fone-tiche, morfologiche e lessicali salienti del dialetto omerico (senza esigere dagli alunni competenze su-periori alla capacità di riconoscerle e di interpretarle correttamente). Letture Per la poesia: un libro breve o una scelta di brani organicamente collegati dall’Iliade o dall’Odissea di Omero (almeno 300 versi). Per la prosa: una scelta di brani di storiografia (da Erodoto ed eventualmente dalle Elleniche di Seno-fonte) e un’orazione attica breve (o parti di un’orazione maggiore). 3. Modalità d’insegnamento La lettura di Omero introduce alla poesia e in generale alla letteratura greca; la prosa storica permette di mostrare come la storiografia abbia avuto origine dalla critica del mito, nello stesso contesto ionico in cui nacque la filosofia, e come si sia successivamente sviluppata in ambiente attico; l’oratoria con-sente di presentare attraverso il testo la distinzione fra oratoria celebrativa, deliberativa e giudiziaria, le parti costitutive dell’orazione, le figure retoriche più ricorrenti. Per una comprensione adeguata di sto-rici e oratori è opportuno presentare una sintesi degli avvenimenti di storia greca (soprattutto per il V e il IV secolo), che ne fornisca le coordinate spazio-temporali. D’altra parte la lettura dei testi consente di conoscere e approfondire temi e aspetti sia della storia politica che della vita pubblica e privata del mondo antico.

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4. Valutazione Entro la fine del terzo anno lo studente dovrà dar prova nello scritto di saper tradurre e interpretare brani di prosa per lui nuovi, opportunamente inquadrati dal docente; nell’orale, di saper leggere, tra-durre e commentare adeguatamente i testi di prosa e di poesia oggetto di lettura in classe. Le verifiche scritte saggeranno la capacità di tradurre correttamente dal greco in italiano un testo di difficoltà adeguata, opportunamente inquadrato e annotato dal docente, e di cogliere il significato del suo messaggio. Le prove di traduzione potranno essere integrate da verifiche di altro tipo (domande di analisi e comprensione di un testo; quesiti di storia, civiltà e letteratura). Le verifiche orali valuteranno in particolare: la capacità di leggere correttamente un testo in prosa ri-spettando la prosodia, le pause e i legamenti logici; la capacità di leggere l’esametro omerico; quella di tradurre, contestualizzare e commentare adeguatamente testi precedentemente esaminati in classe. In sede di valutazione sommativa (semestrale e finale) si terrà conto altresì del grado di interesse, par-tecipazione e assiduità nello studio.

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Classe quarta Il quarto anno è dedicato principalmente alla riflessione filosofica (Platone) e alla letteratura tea-trale (tragedia). 1. Obiettivi formativi Conoscenze

− Avere una buona conoscenza della lingua greca (dialetto attico) e possedere nozioni sulla sua evoluzione, con qualche conoscenza dei dialetti letterari, in funzione delle letture compiute;

− possedere alcune nozioni sulla metrica greca (esametro, pentametro, trimetro giambico); − conoscere le coordinate spazio-temporali della letteratura greca; − conoscere i più importanti generi, autori e temi della letteratura greca, almeno fino agl’inizi

dell’età ellenistica; − essere consapevoli dell’influsso della cultura greca sul sistema di valori, sulle forme e

sull’immaginario artistico letterario, sul pensiero filosofico e scientifico della civiltà europea, a partire da quella latina.

Capacità

− Leggere con fluidità, tradurre e interpretare correttamente testi di difficoltà adeguata; − situare i testi nel loro contesto storico e culturale; − leggere metricamente i testi poetici, limitatamente ai metri sopra citati; − presentare in modo conciso e personale i fatti di cultura studiati.

2. Referenti disciplinari Lingua Ampliamento del lessico, con riferimento ai testi in programma; cenni sulle caratteristiche dei dialetti letterari eolico e dorico. Letture Per la poesia: una tragedia (o parti rilevanti di essa) di Sofocle o di Euripide. Per la prosa: un dialogo breve di Platone (o la parte equivalente di un dialogo maggiore). Alle letture principali se ne potranno affiancare altre in forma antologica, con particolare riguardo alla lirica e alla commedia e, per la prosa storica, a Tucidide ed eventualmente a Polibio e/o a Plutarco. 3. Modalità d’insegnamento Partendo dalle letture in forma estesa o antologica, non escluse quelle in traduzione, si delineeranno alcune linee di sviluppo della letteratura greca e alcuni aspetti della cultura ellenica. In particolare, dal-le letture poetiche emergeranno il peso della religione (miti, riti e delle feste pubbliche), l’interesse per la politica, la rilevanza sociale del simposio. La lettura di Platone consentirà di approfondire il pensie-ro filosofico e le qualità letterarie di un autore, il cui influsso è stato fondamentale, oltre che sulla sto-ria del pensiero occidentale, per lo sviluppo del dialogo filosofico nel mondo antico e oltre. Attraverso la lettura antologica di Tucidide si potrà approfondire un momento fondamentale della storia greca: la guerra del Peloponneso, che diede inizio alla crisi della polis greca.

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4. Valutazione Per la valutazione in corso d’anno valgono criteri analoghi a quelli indicati per la classe terza, ma con riferimento agli obiettivi e agli argomenti di studio della quarta liceo.

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Francese L’insegnamento del francese si pone quali obiettivi generali il consolidamento, l’estensione e l’approfondimento delle conoscenze e delle capacità acquisite durante la scolarità precedente. A partire dalla prima classe sono istituiti due corsi di francese disciplina fondamentale: francese 1, per gli allievi che hanno interrotto lo studio del francese dopo la seconda media, francese 2 per coloro che hanno se-guito il corso opzionale. Per gli allievi che hanno continuato a seguire questa materia alla Scuola Me-dia, l’apprendimento dovrebbe superare abbastanza rapidamente il piano puramente comunicativo e strumentale per diventare una vera occasione di appropriazione culturale che si può realizzare attraver-so attività variate, leggendo testi sempre più interessanti e complessi. È importante sottolineare l'an-damento progressivo di questa formazione: in un primo tempo, l'allievo sarà posto in presenza di opere vicine alla sua esperienza e sensibilità, ma ben presto il quadro si amplierà a tematiche e opere di sem-pre maggior spessore, stimolanti e lontane nel tempo. Il bagaglio di conoscenze, che viene in genere consolidato durante i primi due anni, e le contiguità del francese con l’italiano, permetteranno all’allievo di avvicinarsi sin dall’inizio alla lettura di opere letterarie e d’altro genere, parallele a quelle che sta imparando a conoscere durante le lezioni di italiano. È questo un aspetto gratificante per lo stu-dente e di grande rilevanza per la sua formazione. L’insegnamento del francese supera rapidamente il piano esclusivamente comunicativo e strumentale per diventare una vera occasione di addentrarsi nella cultura francofona. È importante sottolineare l’andamento progressivo di questa formazione che si baserà all’inizio su attività e opere vicine all’esperienza e alla sensibilità dell’allievo, per poi ampliarsi a tematiche e opere di maggior spessore e più stimolanti.

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Francese 1 Premessa Il corso di francese disciplina fondamentale francese 1 è organizzato per quegli allievi che hanno lasciato l’apprendimento della lingua francese alla fine della seconda media e che dunque non hanno seguito il corso opzionale in terza e quarta media. L’interruzione dell’apprendimento di una lingua durante due anni riduce sicuramente le competenze acquisite nei cinque anni precedenti: non si esclude la possibilità di trovarsi in presenza di allievi di li-vello Faux débutants. L’insegnamento della lingua nel corso francese 1 terrà conto di questa disconti-nuità e sarà volto dapprima a verificare e consolidare le competenze effettive in modo da poter progre-dire negli apprendimenti.

Classe prima (francese 1) 1. Obiettivi - Si cercherà di riprendere, consolidare e ampliare le conoscenze grammaticali, lessicali e fonologi-

che necessarie per lo sviluppo delle capacità ricettive ed espressive elencate qui sotto attraverso at-tività variate e progressive;

- si faranno conoscere alcuni aspetti socioculturali relativi alla francofonia. - Si chiederà all’allievo di saper capire i contenuti essenziali di un documento sonoro autentico con-

cernente la vita quotidiana; - saper cogliere le informazioni essenziali in un testo scritto e orale; - saper riconoscere alcune tipologie testuali e saperne identificare i contenuti importanti per poi ri-

formularli correttamente in maniera semplice; - saper chiedere e fornire informazioni concernenti la vita quotidiana; - saper descrivere realtà relative alle proprie esperienze, servendosi di frasi semplici, cercando di

concatenarle; - saper esprimere sentimenti, desideri, volontà in maniera semplice, chiara e comprensibile; - saper presentare e difendere in maniera breve e semplice le proprie opinioni su argomenti relativi

alla sfera personale o di interesse generale; - saper scrivere testi semplici (ad esempio lettere, annunci, ecc.); - saper esprimere per iscritto con chiarezza, in un linguaggio semplice, la propria opinione a proposi-

to di temi correnti; - saper arricchire progressivamente il proprio lessico in funzione delle situazioni comunicative e del-

le attività svolte; - saper usare una grammatica del francese e un dizionario (monolingue e bilingue) quali strumenti di

consultazione; - saper correggere i propri errori, segnalati dal docente, ricorrendo a strumenti di consultazione ade-

guati; - saper rielaborare le conoscenze e utilizzare le capacità acquisite durante le lezioni. - L’allievo dovrà dar prova di spirito di iniziativa e di senso critico nel lavoro in classe e a casa; - essere disposto a collaborare con i compagni in classe e nei lavori di gruppo; - essere consapevole delle capacità acquisite; - essere desideroso di ampliare il proprio bagaglio linguistico; - essere aperto al confronto con culture diverse.

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2. Referenti disciplinari e modalità d'insegnamento In prima liceo, l’insegnamento del francese si articola attorno alle tre componenti fondamentali speci-fiche e indissociabili: lingua, testo, cultura. Lingua

Sin dall’inizio, l’allievo deve cercare di gestire i rapporti con i compagni e con l’insegnante servendosi esclusivamente del francese. Si cercherà di rendere l’allievo consapevole della necessità di esprimersi usando frasi semplici ma complete. Nel corso del primo anno l’allievo dovrebbe giungere a una pronuncia per quanto più possibile corretta della lingua. Per quanto riguarda il lessico, si abituerà l’allievo a servirsi della parafrasi in modo da aggirare l’ostacolo rappresentato dalla parola sconosciuta, servendosi delle conoscenze che già possiede e che dovranno essere comunque riattivate. L’allievo sarà così condotto ad ampliare e arricchire costante-mente il proprio bagaglio di conoscenze e di capacità, prendendo spunto dai temi trattati e dalle attività svolte in classe e attraverso attività accessorie svolte a casa (lettura di giornali, di riviste, di libri, ascol-to di trasmissioni radiofoniche, visione di trasmissioni televisive o di film in lingua francese, ecc.). Lo si aiuterà perciò a mettere in atto le strategie necessarie per superare o affrontare gli ostacoli dovuti a un bagaglio lessicale ridotto e in parte dimenticato. L’allievo dovrà quindi imparare a usare una gram-matica e un vocabolario quali strumenti di consultazione per cercare le informazioni necessarie a cor-reggere i propri errori. Testo

Il testo è importante quale fonte di idee e stimoli culturali e consente di trovarvi esempi e modelli di strutture per organizzare il proprio discorso. Lo studio di testi, svolto prevalentemente in classe, permetterà all’allievo di sviluppare le opportune strategie di comprensione, di esercitare e consolidare le competenze che non sono state esercitate nei due anni d’interruzione e di scoprire che la lettura è un’attività praticabile a più livelli e da angolature molteplici. Lo scopo è di avvicinarsi alla lettura dapprima attraverso testi molto brevi e semplici per poi giungere progressivamente ad affrontare opere integrali adeguate. Il testo sarà oggetto, nei suoi a-spetti più salienti, di discussioni atte a verificarne la corretta comprensione e di attività di approfondi-mento variate, fra cui risposte per iscritto a domande. L’allievo deve diventare lettore attivo e autonomo capace di apprezzare testi in lingua francese. Per raggiungere tale obiettivo dovrà sviluppare adeguate tecniche e strategie di lettura (lettura silenziosa, lettura globale, selettiva e dettagliata). Si cercherà di esercitare la lettura espressiva ad alta voce. Alla fine della prima liceo, l’allievo dovreb-be essere in grado di leggere in modo chiaro e comprensibile, di fronte ai compagni sprovvisti del testo scritto, un breve brano, su un argomento conosciuto. Cultura

La lingua è espressione di una cultura. Imparare una lingua significa anche scoprire la sua dimensione culturale. L’insegnamento del francese dovrà quindi accordare importanza non solo all’aspetto stru-mentale e comunicativo dell’apprendimento linguistico, ma soprattutto al valore formativo in relazione ai suoi contenuti culturali. 3. Criteri di valutazione La valutazione terrà conto del raggiungimento degli obiettivi elencati sopra.

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In particolare: - dell’acquisizione delle competenze ricettive ed espressive: conoscenze e capacità grammaticali,

lessicali e fonologiche; - della partecipazione attiva e pertinente alle lezioni; - dell’impegno dimostrato per progredire e dei progressi fatti. Il docente avrà cura di esplicitare i criteri di valutazione applicati alle varie attività svolte.

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Classe seconda (francese 1) 1. Obiettivi - Si cercherà di ampliare le conoscenze grammaticali, lessicali e fonologiche necessarie per lo svi-

luppo delle capacità ricettive ed espressive elencate qui sotto; - si amplierà la conoscenza di alcuni aspetti socioculturali inerenti alla francofonia in relazione ai

temi trattati. - L’allievo dovrà saper cogliere le informazioni e le caratteristiche di testi scritti e orali, riordinan-

dole secondo la loro importanza; - saper identificare le articolazioni essenziali di un testo; - saper descrivere realtà svariate servendosi di frasi semplici, man mano più complesse e logicamen-

te concatenate; - saper difendere con frasi chiare e semplici la propria opinione; - saper rielaborare le conoscenze acquisite durante le lezioni e applicarle in contesti nuovi; - saper correggere i propri errori in modo sempre più autonomo, utilizzando gli strumenti adeguati; - saper consolidare e arricchire progressivamente il proprio lessico in funzione delle situazioni comunicative e delle at-

tività svolte; - saper usare una grammatica del francese e un dizionario monolingue quali strumenti di consulta-

zione - saper acquisire un’autonomia sempre maggiore nel suo percorso formativo. 2. Referenti disciplinari e modalità d'insegnamento Lingua

Le competenze linguistiche dovranno essere approfondite, quando possibile en situation, in modo da completare l’apprendimento delle nozioni grammaticali e consolidando quelle studiate in prima. L’accento andrà posto in particolare sui seguenti contenuti: i tempi verbali, la concordanza temporale, la sintassi della frase complessa e i principali connettori. Si proseguirà nell’arricchimento delle conoscenze lessicali secondo i metodi applicati in prima, av-viando l’allievo ad una sempre maggiore autonomia in questo ambito. Testo

A partire dal secondo anno, i testi affrontati saranno più complessi, ma sempre in una lingua adeguata alle competenze degli allievi. Si leggeranno anche opere integrali: brevi romanzi, racconti, opere tea-trali, poesie, ecc. La lettura, svolta in parte in classe e in parte a domicilio, dovrà portare progressiva-mente l’allievo ad affinare la comprensione del testo. Le trasmissioni radiofoniche e televisive e i film potranno fornire spunti per attività didattiche. L’allievo imparerà a redigere testi più articolati, rielaborando le informazioni a sua disposizione. L’espressione orale assumerà maggiore ampiezza e importanza. Si cercherà di migliorare la lettura espressiva ad alta voce. Cultura

Prendendo spunto dalle attività svolte, si evidenzieranno alcuni aspetti salienti del mondo culturale francofono, che l’allievo approfondirà per esempio attraverso piccole ricerche personali o progetti te-matici.

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3. Valutazione La valutazione terrà conto del raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. In particolare: - dell’acquisizione delle competenze orali e scritte: conoscenze e capacità grammaticali, lessicali e

fonologiche; - della capacità di redigere testi organizzati sempre più ricchi e complessi; - della partecipazione attiva e pertinente alle lezioni; - della qualità del lavoro svolto; - dell’impegno dimostrato e dei progressi fatti. Il docente avrà cura di esplicitare i criteri di valutazione applicati alle varie attività svolte.

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Classe terza e quarta (francese 1) In questo biennio si cercherà di consolidare le basi grammaticali e lessicali necessarie per rag-giungere una vera e propria autonomia linguistica. L’allievo sarà ormai in grado di accostarsi al mondo culturale francofono attraverso letture, visione di filmati e ascolto di trasmissioni, ecc. La scelta delle letture dovrà tener conto dell’accresciuta maturità dello studente per avvicinarlo a opere letterarie significative del mondo francofono. Ciò favorirà una maggiore padronanza della lingua, grazie all’integrazione delle varie attività (lettura, scrittura, analisi, dibattito sulle opere in esame, ecc.). L'affinamento linguistico in senso stretto resterà materia di studio per permette-re il migliore apprendimento possibile. Non è previsto uno studio cronologico della letteratura ma si sceglieranno liberamente testi legati a periodi o tematiche culturalmente rilevanti adatti al livello di competenza dell’allievo. 1. Obiettivi - L’allievo dovrà consolidare e approfondire le strutture linguistiche; - acquisire progressivamente il bagaglio lessicale necessario per poter capire le opere che si affron-

tano; - conoscere aspetti significativi della cultura francofona. - L’allievo dovrà saper leggere correntemente testi complessi e di vario genere nella versione origi-

nale; - saper esporre oralmente e per iscritto le proprie idee ed esperienze facendo uso di strutture gram-

maticali e di un linguaggio appropriati; - saper presentare i risultati di una lettura o di una ricerca; - saper analizzare i temi e la struttura di un testo, cogliendone la valenza culturale; - saper migliorare l’espressione orale e scritta; - saper annotare sinteticamente i principali contenuti di una lezione. - saper usare autonomamente mezzi di consultazione svariati. - L’allievo dovrà essere consapevole del proprio livello di competenza ed essere pronto a intervenire

con i correttivi opportuni; - essere consapevole del valore formativo e culturale della lettura di opere letterarie; - essere desideroso di ampliare il proprio bagaglio. 2. Referenti disciplinari e modalità d'insegnamento Lingua

Si procederà nello sviluppo e nel consolidamento delle competenze linguistiche attraverso attività di comprensione e di espressione sia orale che scritta. È a partire da questi esercizi che si individueranno le lacune da colmare con opportune strategie (guidate e/o individuali). Particolare attenzione sarà ac-cordata all’analisi degli errori commessi e alla loro correzione affinché l’allievo possa gradatamente migliorare le proprie capacità ricettive e espressive. L’arricchimento del lessico sarà costantemente perseguito. Il testo letterario e altre tipologie di documenti (filmati, documenti scritti e orali, ecc.) serviranno da supporto didattico alle attività di questo biennio.

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Testo

Nel terzo e quarto anno lo studio guidato di opere prevalentemente letterarie accessibili all’allievo permetterà di evidenziarne e coglierne le peculiarità. Ogni anno saranno lette almeno due opere in ver-sione integrale o ridotta, per opere particolarmente impegnative. L’allievo sarà chiamato ad esprimersi con pertinenza su temi commisurati alle sue capacità, sia redi-gendo testi con sempre maggior proprietà e correttezza, sia prendendo la parola per interventi di una certa durata, quale contributo all’approfondimento dei temi e dei testi in programma. Non va trascurata la verifica della capacità di leggere un brano ad alta voce e in modo espressivo e comprensibile. Cultura

Si cercherà di situare le opere lette nel loro contesto, fornendo all’allievo un quadro di riferimento sto-rico e culturale che gli permetterà di avvicinarsi a qualche opera letteraria significativa. La scelta dei testi o dei temi potrà essere operata nell’ambito di tutta la produzione letteraria francofo-na e dovrà essere diversificata quanto al genere. 3. Valutazione La valutazione terrà conto in modo equilibrato delle competenze comunicative. Si verificheranno attraverso relazioni orali e prove scritte sia la capacità di applicare le strategie di ana-lisi esercitate in classe, sia la capacità di enucleare le tematiche dei testi e di commentarne gli aspetti stilistici più significativi. Si terrà conto, da un lato della pertinenza dell’enunciato, della sua precisione, della sua organizzazio-ne, della sua profondità e della sua completezza, dall’altro della correttezza, della ricchezza e della dut-tilità del linguaggio usato. Saranno particolarmente apprezzati i lavori dell’allievo che saprà rielaborare ed esprimere in modo cri-tico e personale le conoscenze acquisite. Il docente avrà cura di esplicitare i criteri di valutazione applicati alle varie attività svolte.

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Francese 2 Premessa Il corso di francese disciplina fondamentale francese 2 è il corso destinato a quegli allievi che hanno seguito il corso opzionale di francese in terza e quarta media. Dopo il primo anno, l’allievo che vuole proseguire con l’apprendimento del francese potrà continuare con questo corso (disciplina fondamentale francese 2) oppure potrà scegliere l’opzione specifica o il corso facoltativo.

Classe prima 1. Obiettivi

− Agli allievi del primo anno si chiederà di conoscere le nozioni grammaticali, lessicali e fonolo-giche necessarie per la lettura e lo studio dei testi proposti. Il primo anno sarà offerta la possibi-lità di un ripasso e di un approfondimento delle conoscenze precedenti. In particolare saranno toccati alcuni argomenti indispensabili per le diverse attività:

o les déterminants (articoli, possessivi, dimostrativi); o la négation; o les adverbes (formazione, posizione nella frase…); o les pronoms relatifs (forme semplici, forme variabili, funzione); o les pronoms personnels; o les indéfinis; o la voix active-passive; o le passé simple (da saper riconoscere e pronunciare); o le subjonctif (formazione del presente, del passato, uso); o les accents; o la conjugaison (in generale, con i principali verbi irregolari).

− Attraverso la lettura e lo studio di testi e documenti autentici (anche orali) si cercherà di far co-noscere alcuni aspetti tipici della cultura francofona.

− L’allievo si abituerà a comprendere vari tipi di produzione orale (registrazioni, presentazioni di lavori dei compagni…) e saprà cogliere gli elementi essenziali di un discorso.

− L’allievo cercherà di esprimersi facendo capo dapprima alle risorse che già possiede o ripren-dendo frammenti di una conversazione e di un testo.

− Cercherà poi di parafrasare, ricorrendo a sinonimi o riformulando con parole proprie per chiari-re i concetti e per arricchire il bagaglio lessicale.

− Con la lettura ad alta voce in classe e con esercizi di lettura preparata si abituerà l’allievo a leg-gere in modo espressivo.Quest’attività offre una duplice utilità: da un lato essa permette di rinsaldare la pronuncia e dall’altro consente a chi ascolta (senza seguire il testo) di fare un eser-cizio di comprensione.

− In classe verranno studiati essenzialmente testi contemporanei (racconti, novelle o romanzi vi-cini all’esperienza o alla sensibilità dell’adolescente) che l’allievo sarà guidato a comprendere in modo approfondito. L’attività sarà guidata dal docente o da domande che indirizzino a sco-prire sempre più autonomamente il testo e ad andare oltre la semplice lettura superficiale.

− L’allievo dovrà riuscire a scrivere brevi testi con un minimo di articolazione e sarà portato a farlo mediante esercizi in parte guidati e vincolanti (per es. il riassunto) e in parte più liberi e creativi.

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− Per le varie attività imparerà a servirsi degli strumenti di consultazione e cercherà di trarre insegnamento dalle correzioni apportate per migliorare! Con opportuni esercizi, l’allievo potrà familiarizzarsi con gli strumenti di consultazione (grammatica e vocabolario) per giungere a servirsene autonomamente.

2. Referenti disciplinari. In prima liceo l’insegnamento del francese si articolerà attorno alle tre componenti fondamentali, spe-cifiche e indissociabili: lingua, testo, cultura. Lingua L’allievo deve essere in grado sin dall’inizio di gestire i rapporti in classe servendosi esclusivamente del francese. Per raggiungere una corretta pronuncia andranno corrette le distorsioni più tenaci senza bloccare in ogni momento chi si esprime e quando ciò si rivela utile all’intera classe. Lo studente cer-cherà di acquisire la capacità di aggirare gli ostacoli lessicali, rappresentati da parole sconosciute, sia servendosi delle conoscenze che già possiede, sia facendo capo ai sussidi didattici a disposizione. Testo Lo studio di testi brevi, di documenti autentici (registrazioni video, audio) e di un’opera più articolata, svolto prevalentemente in classe, permetterà all’allievo di avvicinarsi alla lettura e all’ascolto e di svi-luppare le opportune strategie di comprensione. Lo scopo è l’avvio progressivo alla lettura svolta in parte anche a casa e verificata poi in classe con domande che permettano di controllare la comprensio-ne e di discuterne gli aspetti salienti. Cultura L’approccio alla civilisation non va considerato come un insieme di nozioni a sé stanti di carattere ge-ografico, storico, sociologico ecc. Al contrario, questo aspetto rappresenta il contesto essenziale nel quale prende senso l’apprendimento della lingua. In prima, si tratta di cominciare a delineare un campo culturale prendendo spunto essenzialmente dall’attualità. 3. Modalità d’insegnamento Si cercherà di rendere l’allievo autonomo nel suo lavoro. Tuttavia non si potrà rinunciare ad alcuni momenti di presentazione o di ricapitolazione svolti in modo più frontale. Saranno esercitati in modo equilibrato sia l’orale che lo scritto, offrendo vari momenti di esercitazione in classe. Saranno assegna-ti a casa anche alcuni compiti orali o scritti in modo da rafforzare le competenze acquisite. Si lavorerà con un manuale di grammatica francese che servirà da opera di riferimento. Verrà sviluppa-to l’uso corretto del dizionario monolingue. I testi da leggere saranno scelti di volta in volta dopo l’osservazione iniziale delle classi e tenendo conto di eventuali interessi manifestati. Nell’insegnamento verranno integrati tutti quei mezzi audiovisivi che costituiscono un importante sup-porto e che vivacizzano l’apprendimento. 4. Valutazione Occorrerà riservare un periodo iniziale di circa due mesi per l’osservazione delle classi. Si svolgeranno controlli che testino competenze diverse e che permettano al docente e all’allievo di rendersi conto del-lo stato delle conoscenze e delle eventuali lacune cui porre rimedio nel corso dell’anno. Il contenuto delle prove scritte e orali mirerà a valutare il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. Nella valu-

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tazione si terrà conto dell’impegno, dell’attenzione in classe, del livello della lingua, delle capacità creative, della ricchezza lessicale, della precisione sintattica e della capacità ad usare gli strumenti di consultazione. La valutazione riguarderà quindi equamente tutte le competenze nella loro globalità.

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Classe seconda 1. Obiettivi

− Si proseguirà con il consolidamento e l’approfondimento delle conoscenze morfosintattiche, lessicali e fonologiche. Si ripasseranno, se necessario, alcune problematiche non assimilate in prima e si affronteranno i seguenti argomenti:

o les subordonnées introduites par la conjonction que; o le discours direct et le discours indirect; o l’expression de la cause, de la conséquence, du but, du temps, de l’opposition, de la

condition, de la comparaison; o la concordance des temps; o l’articulation du discours (les connecteurs logiques).

− L’anno di seconda è da vedere come una logica continuazione, volta ad ampliare le conoscenze della cultura francofona e le capacità di comprensione e di espressione.

− Per raggiungere questi obiettivi l’allievo dovrà saper arricchire metodicamente il proprio lessi-co in funzione delle situazioni comunicative e delle attività affrontate. Egli dovrà inoltre giun-gere a servirsi in modo sempre più autonomo degli strumenti di consultazione.

− Con la classe verranno letti testi di ampiezza sempre maggiore (opere in estratti, opere inte-grali, romanzi, pièces teatrali…) il cui studio permetterà all’allievo di identificarne i contenuti, le tematiche e gli aspetti più caratteristici. Egli verrà abituato a far ricorso a strategie diversifi-cate per esplorare vari tipi di testo.

− Riguardo ad altri tipi di documenti autentici (registrazioni audio, video su argomenti di attua-lità o dibattiti), lo studente imparerà a selezionare le informazioni e gli elementi pertinenti e si abituerà ad individuare il filo logico o le contraddizioni dei partecipanti ad una discussione o a un dibattito. Egli dovrà pure saper difendere la propria opinione su argomenti trattati o discussi in classe.

− L’allievo sarà guidato a descrivere svariate realtà servendosi di frasi complesse e logicamente concatenate; a saper riassumere documenti di difficoltà crescente e a imparare a prendere appunti.

− Imparando a ragionare sui meccanismi della lingua l’allievo sarà sempre più in grado di cor-reggere i propri errori allo scopo di evitarne la ripetizione.

− L’allievo dovrà essere capace di rielaborare attivamente le conoscenze acquisite durante le lezioni e di applicarle in nuovi contesti.

2. Referenti disciplinari Come in prima, anche in seconda liceo l’insegnamento del francese si articolerà attorno alle tre com-ponenti: lingua, testo, cultura. Lingua

L’attività in classe continuerà ad essere svolta in francese e l’allievo dovrà riuscire ad esprimersi arti-colando i propri interventi. Si continuerà l’ampliamento sistematico delle conoscenze lessicali e sintat-tiche.

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Testo

A partire dal secondo anno, lo studio più sistematico di testi e documenti permetterà all’allievo di di-ventare un lettore sempre più autonomo, che sappia includere nell’attività della lettura anche le infor-mazioni riguardanti il contesto delle opere lette. Cultura

La dimensione culturale sarà costantemente presa in considerazione, in particolare per approfondire, come già detto, il contesto delle letture o dei documenti studiati. 3. Modalità d’ insegnamento Il lavoro sarà svolto in modo tale da mettere l’allievo in condizione di raggiungere e perfezionare la sua autonomia sia nello scritto sia nell’orale. Non mancheranno tuttavia alcuni momenti di presenta-zione o di ricapitolazione svolti in comune. Verranno ancora assegnati alcuni compiti a casa quali la preparazione della lettura o riflessioni guidate sui testi da preparare, in modo che l’allievo assicuri la continuità del lavoro. Si continuerà ad usare il manuale e il dizionario acquistati in prima. Le opere di lettura verranno scelte di volta in volta. Si continuerà a far capo anche ai mezzi audiovisivi che consentono un approccio mol-to diretto e vivo della lingua. 4. Valutazione Qualora lo stesso docente riuscisse a seguire la classe dalla prima alla seconda, garantendo un’ideale continuità didattica, non sarebbe più necessario disporre di un periodo iniziale di osservazione. Ver-ranno svolte prove differenziate miranti a valutare le conoscenze acquisite nel campo grammaticale, lessicale e culturale. La valutazione riguarderà quindi tutte le competenze nella loro globalità.

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Classi terza e quarta 1. Obiettivi All’allievo sarà chiesto di conoscere in modo più approfondito e solido le strutture linguistiche e grammaticali.

− Si porrà l’accento di volta in volta su quei problemi che sono stati evidenziati durante la corre-zione dei lavori scritti. Si metterà in rilievo l’aspetto contrastivo della lingua in rapporto all’italiano.

− La lettura delle opere in programma dovrà spingere l’allievo ad estendere le proprie cono-scenze lessicali.

− Pure attraverso le letture, corredate da testi complementari, si cercherà di aprire l’allievo ai vari orizzonti della cultura francofona.

− A partire da testi e documenti autentici si cercherà di mettere l’allievo in grado di riconoscere e distinguere i vari registri e i vari livelli linguistici.

− Nell’acquisizione di una sempre maggiore autonomia, l’allievo dovrà saper scegliere e usare correttamente i vari mezzi di consultazione e dovrà saper riconoscere e analizzare la struttu-re e il contenuto di un testo.

− La capacità d’espressione orale sarà sviluppata attraverso la lettura di testi di una certa diffi-coltà e attraverso l’esposizione (individuale o per gruppi) delle proprie idee ed esperienze. L’allievo dovrà essere in grado di far ricorso ad un linguaggio appropriato strutturando in modo ordinato gli interventi.

− L’ espressione scritta sarà anch’essa perfezionata tramite l’elaborazione di paragrafi o di reda-zioni sempre maggiormente articolati.

− L’allievo dovrà essere in grado di distinguere, valutare e apprezzare i contributi che ogni mate-ria porta all’altra, favorendo l’apertura al confronto con sistemi culturali diversi dal proprio.

− Consapevole del proprio livello di competenza, egli dovrà mostrarsi pronto ad intervenire con gli opportuni correttivi e darà prova delle sue capacità d’autonomia e d’iniziativa , sia nel la-voro in classe sia a casa.

− È auspicabile che l’allievo sia cosciente del valore formativo della lettura, della letteratura e della cultura in generale.

2. Referenti disciplinari Come per il primo biennio, anche in terza e quarta l’insegnamento del francese si articolerà attorno alle tre componenti fondamentali: lingua, testo e cultura. Lingua

Ammesso il carattere imprescindibile delle quattro competenze linguistiche, il programma mirerà al loro costante e progressivo sviluppo. Testo

Si lavorerà essenzialmente su testi letterari, scelti in versione integrale o ridotta, per quelle opere che sono particolarmente ampie o impegnative.Non si escluderà tuttavia il ricorso ad altri tipi di documenti autentici (orali e scritti). Ogni anno, in terza e quarta, si leggeranno almeno due opere scelte tra i vari generi letterari e le diverse epoche.

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Cultura

La variazione nella scelta dei testi permetterà all’allievo di acquisire una certa visione storico-letteraria della produzione francofona. 3. Modalità d’insegnamento Il lavoro si articolerà essenzialmente attorno ai testi (o ai temi) scelti. L’allievo sarà chiamato a leggere e preparare, in parte a scuola (in III) e prevalentemente a casa (in IV), i brani di lettura dell’opera stu-diata. Durante le lezioni, questi brani saranno poi oggetto di approfondimento, di analisi e di discus-sione. In classe saranno chiesti interventi brevi e non preparati, come pure interventi più lunghi e arti-colati, preparati in precedenza. Oltre ai lavori scritti saranno richiesti anche contributi scritti e orali, come brevi riassunti o brevi commenti alle letture. Come per gli anni precedenti, la correzione degli scritti costituirà un punto di partenza importante per la ricerca e la riflessione personale che consentano di migliorare le capacità espressive. Il manuale di grammatica e il dizionario acquistati sin dal primo anno di liceo continueranno ad essere strumenti validi e regolarmente utilizzati nel lavoro a casa e in classe. A questo materiale si aggiunge-ranno le opere da leggere, senza escludere il possibile ricorso ad un’antologia qualora lo si ritenesse opportuno. 4. Valutazione Coerentemente con quanto avviene nel primo biennio, la valutazione terrà conto in modo equilibrato delle quattro competenze linguistiche di base. Le verifiche consisteranno in prove scritte ed orali. I cri-teri di valutazione di tali prove saranno opportunamente chiariti dal docente in modo che l’allievo pos-sa prenderne conoscenza e possa poi trarne stimolo per migliorare. Nella valutazione globale occorrerà tener conto in modo adeguato anche di tutti quei contributi spontanei o sollecitati che l’allievo fornisce nel corso delle lezioni, dando prova di un impegno attivo e di iniziativa personale.

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Francese - Opzione Specifica Pur conservando la configurazione generale dell’insegnamento prevista per il corso fondamentale, il ciclo triennale dell’opzione specifica permetterà all’allievo di padroneggiare in modo soddisfacente la lingua francese sia scritta che orale e di conoscere la cultura francofona attraverso una maggiore varie-tà di oggetti di studio e di metodi di approccio degli stessi. La storia letteraria sarà oggetto di uno stu-dio più completo, con un apertura degli orizzonti su testi di varie epoche, di vario genere e appartenen-ti a tutta l’area francofona. Al fine di costruire una visione più globale del fenomeno creativo, si abi-tuerà l’allievo a far dialogare la letteratura con altri linguaggi artistici (per esempio cinema, pittura…). Classi seconda, terza e quarta 1. Obiettivi Per l’intero corso di opzione specifica valgono tutte le indicazioni espresse per il corso fondamentale. Tuttavia, ad un allievo più motivato perché ha scelto quest’orientamento, si chiederà di sviluppare ed approfondire progressivamente i seguenti obiettivi e le capacità qui elencate.

− Essere aperto e curioso nei riguardi della cultura francofona del presente e del passato e saper individuare ed approfondire quei campi di interesse personale che qualificano la scel-ta dell’opzione specifica;

− accrescere la capacità di lettura e di analisi; − esercitarsi alla riflessione critica; − riflettere costruttivamente sui propri metodi di lavoro e sulle proprie debolezze; − essere progressivamente in grado di elaborare un discorso coerente ed articolato sia oral-

mente che per iscritto, prestando particolare attenzione ai contenuti, alla ricchezza linguistica e alle sfumature stilistiche;

− imparare, già dalla seconda, a presentare i risultati del proprio lavoro in modo articolato e argomentato. In terza e quarta, l’allievo dovrà essere più autonomo nel lavoro e mettere in at-to anche strategie personali di lavoro in tutte le sue fasi (dall’allestimento, all’impostazione, alla presentazione).

2. Referenti disciplinari e modalità d’insegnamento. Anche questo corso si articolerà attorno alle tre componenti fondamentali: lingua, testo, cultura. Lingua

Nel corso della seconda lo studente dovrà consolidare le sue conoscenze morfosintattiche e il suo ba-gaglio lessicale, seguendo attivamente un programma di lettura particolarmente diversificato ed am-pliato. Durante gli anni di terza e quarta lo si guiderà a distinguere i vari registri linguistici e a riflettere sul valore stilistico delle opere lette. Egli dovrà conoscere le origini della lingua francese e le tappe più importanti della sua evoluzione. Testo

L’intero corso sarà caratterizzato dall’ampia scelta di opere, testi e documenti di altro genere (audio, video…). Saranno previste letture articolate fin dalla seconda. In terza e quarta si leggeranno almeno

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tre opere ogni anno, in modo da avere, sull’insieme di questo biennio, una visione più ampia su almeno quattro periodi caratteristici della letteratura francese (ad esempio dall’epopea medievale… al siècle des lumières, al romanticismo... fino all’epoca contemporanea). A partire dal terzo anno, l’allievo leggerà e scoprirà con l’insegnante testi anche nuovi, non ancora ac-compagnati da un apparato critico e potrà costruirsi un percorso interpretativo più personale. Fra que-ste opere potranno figurare anche quelle di autori francofoni non necessariamente francesi. Lo studio dei testi seguirà prevalentemente modalità di tipo seminariale che richiederanno una sempre maggiore autonomia. Questo studio potrà sfociare in un piccolo lavoro di ricerca personale che avrà un suo spazio nell’esame orale di maturità. Si potrà trattare per esempio dello studio di un tema o di un aspetto particolare all’interno di un’opera, o di un “groupement de textes” incentrato su una tematica definita. Cultura

Si incoraggerà l’allievo ad essere curioso e ad esplorare il contesto delle opere lette e dei temi affronta-ti. Le scoperte che farà di sua iniziativa saranno poi comunicate e condivise con la classe. 3. Valutazione Saranno valorizzate le capacità e le acquisizioni dell’allievo in relazione agli obiettivi del corso. Si mi-surerà pure l’interesse dimostrato e l’apporto dato al lavoro comune. Nel valutare le produzioni scritte e orali si terrà conto della capacità di espressione, dello spirito critico e delle capacità di lavoro auto-nomo, legato alla lettura e al lavoro personale di ricerca. A questo andranno aggiunte le prove fatte in classe, in condizioni uguali per tutti e volte a verificare le quattro competenze linguistiche di base.

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Francese - Corso facoltativo A partire dalla classe seconda

Il corso facoltativo è da intendere come un’ulteriore occasione per continuare a praticare una lingua che l’allievo non ha più scelto nel proprio curricolo, ma che tuttavia non vuole abbandonare definitivamen-te. L’allievo interessato alla lingua francese e alla sua cultura potrà così arricchire il proprio bagaglio linguistico in vista di futuri studi in istituti superiori francofoni o per ragioni professionali. Il corso si prefigge infatti di consolidare e approfondire le competenze linguistiche di base acquisite negli anni precedenti e di offrire nel contempo una visione della produzione culturale e letteraria francofona. 1. Obiettivi Gli obiettivi generali sono analoghi a quelli che vengono perseguiti nel corso fondamentale, tuttavia essi dovranno essere adeguati alla natura stessa di questo corso e alla sua dotazione oraria. Pur senza ridurre la lingua a puro strumento di comunicazione pratica si cercherà di privilegiare le capacità di comprensione scritta e orale e quelle di espressione orale secondo le indicazioni che seguono.

− Saper comprendere le informazioni contenute nei testi proposti (articoli, brani, testi informativi o lettere...);

− saper identificare le informazioni essenziali contenute in documenti audio e audiovisivi che trattano argomenti di attualità o problematiche attuali;

− saper interagire in modo spigliato con gli interlocutori all’interno della classe per abituarsi alla stessa attività, ma con interlocutori francofoni;

− saper comunicare in classe i risultati della lettura di testi di vario tipo, letterario o funzionale; − saper esporre chiaramente e ordinatamente le proprie idee su temi vicini all’esperienza persona-

le o legati all’attualità; − saper produrre testi semplici di carattere personale o funzionale (lettere, CV…); − saper redigere testi semplici e saper prendere appunti schematici durante l’ascolto (di una lettu-

ra, di una breve intervista o di un intervento registrato…). 2. Referenti disciplinari Come per gli altri corsi, l’insegnamento del francese si articolerà attorno alle tre componenti fonda-mentali e indissociabili: lingua, testo e cultura. Tutta l’attività sarà svolta in francese, in modo che l’allievo si abitui ad ascoltare ed esprimersi in questa lingua, ampliando nel contempo le sue conoscen-ze lessicali e sintattiche. I testi e i documenti proposti costituiranno il supporto principale del corso. Questo materiale sarà scelto in modo da offrire un’ampia, anche se breve visione d’insieme della cultu-ra francofona. 3. Modalità d’insegnamento Per sua natura, questo corso ancor più degli altri necessita dell’adesione dell’allievo. A inizio anno, il docente si preoccuperà quindi di coinvolgere i partecipanti nella definizione di progetti, programmi, ecc. Oltre alla lettura di testi di ogni natura e di brani d’autore o di eventuali opere integrali, l’impiego di tutti i mezzi che la moderna tecnologia mette a disposizione può rivelarsi efficace per motivare gli allievi.

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4. Valutazione La valutazione dovrà basarsi sugli obiettivi prefissati, tenendo conto dell’ordine nel quale sono formu-lati, senza trascurare nessuna delle quattro competenze fondamentali. Si punterà in particolare a valuta-re i progressi dell’allievo, tenendo conto anche della partecipazione regolare e attiva alle lezioni.

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Tedesco Classe prima 1. Obiettivi Tenendo conto, in generale, degli obiettivi dell’insegnamento del tedesco in quanto disciplina del Set-tore lingue così come, in particolare, di quelli riferiti alle capacità e agli atteggiamenti - per i quali si rimanda al Piano degli studi liceali - gli obiettivi qui indicati riguardano unicamente le Conoscenze

− Trattare testi, orali e scritti, di vario genere, anche di una certa lunghezza, ma strutturati in mo-do chiaro e semplice, le cui difficoltà terranno conto degli obiettivi da raggiungere;

− possedere alcune conoscenze di aspetti del territorio e della cultura delle regioni e degli stati appartenenti all’area linguistica tedesca;

− conoscere le strutture grammaticali e lessicali funzionali allo sviluppo delle abilità comunicati-ve, ricettive e produttive.

2. Referenti disciplinari Il testo I testi proposti terranno conto degli argomenti seguenti.

− Spazio e confini geografici o viaggi e mobilità; o mezzi di trasporto e vie di comunicazione.

− Individuo e società o identità personale, famiglia, amicizia e comunità scolastica; o abitazione, luogo di studio e di lavoro; o abbigliamento e moda; o cibo e quotidianità; o tradizioni e forme di espressione artistica; o mezzi di comunicazione di massa; o tempo libero e sport.

La “Landeskunde” Gli aspetti che riguardano lo spazio e i confini geografici dell’area linguistica tedesca potranno essere trattati con l’ausilio del ricco materiale didattico audiovisivo (quello ad esempio elaborato da Interna-tiones o dal Goethe-Institut), così come attraverso materiale autentico (per esempio quello offerto dai vari Enti turistici nazionali).

− Si acquisiranno conoscenze sommarie di alcune delle principali città o regioni tedesche, svizze-re e austriache.

− Si individueranno particolari o originali itinerari di viaggio. − Si ricercheranno collegamenti con gli argomenti elencati al punto precedente.

La lingua Le nozioni grammaticali da trattare saranno le seguenti.

− Argomenti di ripetizione e di approfondimento

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o declinazione di sostantivi, articoli, pronomi, aggettivi possessivi e dimostrativi; o preposizioni (con l’accusativo e il dativo); o coniugazione dei verbi (indicativo e imperativo); o negazione (nicht/kein); o subordinate (weil/dass/ob).

− Argomenti nuovi o declinazione dell’aggettivo attributivo; o comparazione; o preposizioni (con il genitivo); o coniugazione dei verbi (condizionale con würde + infinito); o subordinate (temporali: als/wenn/bevor/nachdem/während; completare le indirette; rela-

tive; concessive; Proportionalsatz); o introduzione progressiva delle nuove regole dell’ortografia.

Le strategie di apprendimento delle strutture lessicali saranno le seguenti:

− svolgimento di tematiche specifiche; − lettura e redazione di testi adeguati; − esercizi tratti da capitoli del vocabolario di base; − uso del vocabolario bilingue come strumento di lavoro.

3. Modalità d’insegnamento Nel limite del possibile ci si preoccuperà di garantire un adeguato pluralismo di approcci didattici svi-luppando progressivamente le modalità di lavoro che favoriscono l’autonomia dell’allievo, così come quelle improntate al principio dell’imparare ad apprendere. In particolare, per quanto riguarda gli argomenti linguistici, si cercherà di mantenere il giusto equili-brio fra la trattazione sistematica e il consolidamento attraverso la contestualizzazione, favorendo nel contempo una sempre maggiore competenza dell’allievo nell’utilizzo degli strumenti di consultazione. Chi non farà ricorso all’uso di un manuale, oltre al materiale di propria elaborazione dovrebbe fare a-dottare una Referenzgrammatik. 4. Valutazione Essi dovrebbero avere i requisiti già formulati nelle Linee direttrici del Collegio docenti del Liceo di Mendrisio sul problema della valutazione, del 24 novembre 1994, e qui riassunti nel modo seguente:

− la trasparenza degli elementi e dei criteri adottati per esprimere una valutazione sotto forma di giudizio o di nota;

− la chiarezza di ciò che s’intende valutare; − la pluralità degli elementi e dei criteri di valutazione; − l’equilibrio fra la funzione sommativa e formativa della valutazione, che comporta anche una

valutazione dei progressi dell’allievo. Coerentemente con i contenuti programmatici, durante e alla fine della prima e della seconda liceo ver-ranno dunque verificati in particolare:

− la capacità di recepire, di riprodurre nonché di sviluppare autonomamente, sia oralmente sia per iscritto, i principali aspetti degli argomenti svolti;

− il livello delle conoscenze linguistiche richieste così come quello delle abilità comunicative; − il grado di autonomia e di efficacia nell’uso di strategie di apprendimento lessicale.

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Classe seconda 1. Obiettivi Gli obiettivi qui indicati riguardano unicamente le conoscenze. Per gli obiettivi riferiti alle capacità e agli atteggiamenti si rinvia al Piano degli studi liceali, p. 71. Conoscenze

− Lettura di testi di vario genere, di testi brevi o di estratti contenuti in pubblicazioni più ampie; di testi originali lunghi e integrali così come di testi semplificati;

− approfondimento della conoscenza di aspetti del territorio e della cultura delle regioni e degli stati appartenenti all’area linguistica tedesca;

− consolidamento e completamento delle strutture morfosintattiche e lessicali. 2. Referenti disciplinari Il testo I testi proposti terranno conto della realtà e degli interessi dell’allievo e favoriranno, nel limite del pos-sibile, un confronto con realtà e interessi del mondo giovanile di area germanofona. La letteratura giovanile e l’approccio a opere letterarie più canoniche potranno essere trattati anche at-traverso la lettura prolungata di testi come quelli elencati a titolo esemplificativo al punto 3. Per sviluppare l’integrazione fra le principali abilità linguistiche ricettive e produttive e il lavoro sui testi, si propone di trattare in seconda liceo il tema Volksmärchen. La “Landeskunde” Si approfondiranno gli argomenti già indicati nel programma per la classe prima, concentrandosi in particolare sulle seguenti tematiche:

− elaborazione di proposte di visita a città o regioni tedesche, svizzere o austriache; − individuazione dei principali aspetti concreti dell’ambiente e della problematica ecologica; − lavoro su alcuni esempi di testi, orali o scritti, prodotti dai mezzi di comunicazione di massa.

La lingua Le nozioni grammaticali da trattare saranno le seguenti:

− congiuntivo e condizionale; − passivo; − completamento delle subordinate; − verbi con la preposizione e avverbio pronominale.

Le strategie lessicali dovranno mirare all’allestimento di piccoli glossari riferiti a tematiche specifiche e all’uso di strutture semplici che regolano la formazione e la derivazione delle parole. Il punto di riferimento lessicale per la produzione scritta e orale sarà rappresentato dal vocabolario di base (Grundwortschatz) nelle due versioni presenti attualmente sul mercato (degli editori Klett e Lan-genscheidt).

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3. Modalità d’insegnamento Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento si rinvia alle indicazioni formulate nel programma per la classe prima, che valgono per tutto il primo biennio. Anche per il secondo anno si può prevedere l’uso di un manuale o di una Referenzgrammatik. Per le letture prolungate alcuni colleghi hanno fatto buone esperienze con i testi seguenti:

− Hoerschelmann, Fred von: Das Schiff Esperanza − Hoffmann, E.T.A.: Das Fräulein von Scuderi − Kästner, Erich: Mein Onkel Franz − ders.: Emil und die Detektive − Reding, Josef: Jerry lacht in Harlem − Steiger, Otto: Einen Dieb fangen − Härtling, Peter: Alter John − Nöstlinger, Christine: Die Ilse ist weg.

Altri colleghi utilizzano invece la rivista JUMA. Das Jugendmagazin. 4. Valutazione Si rinvia a quelli formulati nel programma per la classe prima.

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Classi terza e quarta 1. Obiettivi Gli obiettivi del secondo biennio liceale dovranno progressivamente coincidere con gli obiettivi forma-tivi generali: l’affinamento della competenza linguistica sarà dunque da perseguire nella prospettiva di una più ampia maturazione intellettuale e culturale che contribuisca allo sviluppo della sensibilità eti-ca, sociale ed estetica dell’allievo. Per gli obiettivi specifici di terza e quarta liceo si rinvia al Piano degli studi liceali, pp. 73 e 75. 2. Referenti disciplinari Il testo I testi da trattare dovranno essere ancora più diversificati e di una maggiore complessità rispetto al primo biennio. Nella scelta dei testi ci si farà guidare, da un lato, dal referente disciplinare e dall’argomento che si vuole svolgere, dall’altro, dagli obiettivi che con i testi si intendono perseguire e dai possibili collegamenti interdisciplinari. La trattazione di temi particolarmente ampi e complessi potrebbe implicare anche la lettura di brani o di intere opere in traduzione italiana. Si tratteranno in particolare gli argomenti seguenti:

− la letteratura popolare e didattica; − la letteratura giovanile e quella di consumo; − la letteratura dell’esilio; − il testo letterario e la sua resa cinematografica; − sviluppo, definizione e funzione di tipi di testo quali il racconto breve, il reportage.

La “Landeskunde” Gli argomenti di “Landeskunde” dovranno assumere durante il secondo biennio le caratteristiche di temi di ampio respiro e riferirsi progressivamente al concetto di Kulturgeschichte così come è indicato nel Piano degli studi liceali. Si privilegeranno gli argomenti seguenti:

− il mondo del lavoro; − il mondo giovanile, i conflitti generazionali, la famiglia; − il rapporto uomo-donna e la parità dei diritti; − norme, emarginazione, doppia nazionalità, pregiudizi e razzismo; − la violenza; guerra e pace; − la scienza, i suoi limiti, le sue responsabilità; − la malattia e la morte; − l’amore; − il gioco; − la musica; la natura, i viaggi; − la Svizzera nello specchio dei testi: autori svizzeri nel mondo, la Svizzera nei testi altrui; − manifestazioni artistiche o culturali in genere, ricerca delle caratteristiche comuni e distintive.

La lingua Non dovrebbero più esserci singole nozioni grammaticali da trattare, se non in relazione ad un tema specifico. Si potrà tuttavia valutare l’opportunità di riprendere o ripetere singoli capitoli o pro-blemi grammaticali.

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− Si dovranno approfondire le strutture che regolano la formazione e la derivazione delle parole. − Si tratteranno le strutture linguistiche e lessicali che riguardano le tecniche argomentative. − In relazione alle principali caratteristiche del linguaggio scientifico e alla capacità di prendere

appunti, si eserciteranno l’erweitertes Attribut e lo stile nominale (compresa una lista di sostan-tivi con la preposizione).

3. Modalità d’insegnamento I principi già formulati nel programma per la classe prima rimangono validi anche per il secondo bien-nio:

− un adeguato pluralismo di approcci didattici; − modalità che sviluppino ulteriormente l’autonomia dell’allievo; − tecniche che favoriscano il principio dell’imparare ad apprendere.

Come strumento didattico, l’esercizio traduttivo potrà contribuire a valorizzare l’acquisizione lingui-stica intesa come processo cognitivo: il confronto cosciente fra la lingua di partenza e quella di arrivo dovrebbe favorire la consapevolezza delle differenze e delle somiglianze ed affinare le altre abilità lin-guistiche ricettive e produttive nonché la competenza “plurilingue”. In particolare per l’opzione specifica, intesa come ambito didattico privilegiato per processi di appro-fondimento e di interconnessione, dovrebbero inoltre valere anche i principi seguenti:

− graduale passaggio da una trattazione tematica estensiva ad un approfondimento selettivo; − approcci didattici sempre più differenziati; − maggior rigore metodologico; − maggiore flessibilità e disposizione alla sperimentazione didattica; − tecniche didattiche, quali il lavoro per progetti, che favoriscano una prospettiva di lavoro inter-

disciplinare. Si utilizzeranno i seguenti sussidi didattici:

− grammatica di riferimento; − vocabolario bilingue; − vocabolario monolingue (si consiglia il Langenscheidts Grosswörterbuch Deutsch als Fremd-

sprache); − manuali di “Landeskunde”, di storia, di storia della letteratura ecc.; − enciclopedie.

4. Valutazione I criteri di valutazione dovranno essere coerenti con i contenuti programmatici della terza, rispettiva-mente della quarta liceo. Essi dovrebbero avere i requisiti seguenti (già riassunti nel programma per la classe prima e già formulati nelle Linee direttrici del Collegio docenti del Liceo di Mendrisio sul pro-blema della valutazione, del 24 novembre 1994):

− la trasparenza degli elementi e dei criteri adottati per esprimere una valutazione sotto forma di giudizio o di nota;

− la chiarezza di ciò che si intende valutare; − la pluralità degli elementi e dei criteri di valutazione; − l’equilibrio fra la funzione sommativa e formativa della valutazione, che comporta anche una

valutazione dei progressi dell’allievo.

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Tedesco - Opzione specifica e Corso facoltativo In mancanza, da un lato, di una verifica affidabile delle esperienze didattiche riguardanti i programmi per l’opzione specifica e per il corso facoltativo e, d’altro canto, con l’intento di garantire un’ampia li-bertà di manovra, all’interno della sede, per lo svolgimento degli stessi, si rinvia sia per l’opzione spe-cifica sia per il corso facoltativo ai contenuti dei rispettivi programmi formulati nel Piano degli studi liceali, pp. 76-84.

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Inglese Classe prima 1. Obiettivi formativi - Consolidare ed affinare le conoscenze acquisite alla Scuola Media; - possedere un lessico sufficientemente ampio per affrontare argomenti inerenti alla vita quotidiana e

agli interessi dell'allievo; - essere in grado di capire i punti essenziali di un testo, scritto ed orale, a condizione che non venga

usato un linguaggio troppo complesso; - sapere partecipare attivamente a semplici conversazioni; - sapere chiedere / fornire semplici informazioni e districarsi in situazioni quotidiane; - sapersi esprimere oralmente sulla base di appunti; - sapere cogliere il significato essenziale di testi di difficoltà linguistica superiore al proprio livello di

competenza attiva; - sapere riassumere un breve testo; - sapere redigere un testo breve e strutturato; - sapere raccogliere e classificare con metodo nuovi vocaboli; - sapere lavorare in gruppo e individualmente.

2. Referenti disciplinari Per l’acquisizione degli obiettivi il testo, scritto e orale, rivestirà un ruolo primario e consentirà agli al-lievi di esplorare alcune tematiche in relazione con il proprio vissuto e con il contesto sociale. Durante l’anno scolastico l’allievo affronterà lo studio delle seguenti strutture: forme verbali del pre-sente (simple e continuous; introduzione al present perfect pimple), del passato (simple e continuous) e del futuro (present continuous, going to e will ); verbi modali (can, could, must e should); question tags; pronomi relativi; avverbi e congiunzioni elementari; comparativo e superlativo; countable and uncountable nouns. La trattazione anticipata o ritardata di alcune strutture o argomenti spesso dipenderà dall’impianto e dall’ordine espositivo proposto dai libri di testo che i docenti, in linea generale, sceglieranno di comu-ne accordo. L’allievo verrà pure incoraggiato a leggere libri semplificati, consoni al suo livello di competenza. 3. Valutazione Nell’ambito della valutazione sussiste un rapporto stretto tra gli obiettivi di insegnamento dichiarati, le attività svolte e le modalità di verifica adottate. La verifica verterà non solo su ciò che l'allievo "sa", ma anche su ciò che "sa fare" con le nozioni che ha acquisito. In questo modo sarà possibile valutare, oltre alla correttezza linguistica, anche la capacità di comunicare ed interagire in modo efficace. Oltre alle prove scritte, il docente potrà proporre una o più verifiche orali. All’allievo potrà essere offerta anche la possibilità di sviluppare, sotto la guida dell'insegnante, la pro-pria capacità di autovalutarsi.

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Classe seconda 1. Obiettivi formativi - Sviluppare le strategie adatte alla lettura e alla comprensione di testi di livello intermedio; - sapere cogliere il significato essenziale di testi di difficoltà linguistica superiore al proprio livello di

competenza attiva; - essere in grado di capire una conversazione che rifletta l’uso reale, concreto della lingua e di riferir-

ne; - sapere esprimere e sostenere oralmente le proprie opinioni su semplici argomenti di carattere gene-

rale; - sapere redigere brevi testi (riassunti, lettere, commenti, opinioni); - sapere raccogliere e classificare con metodo nuovi vocaboli; - sapere lavorare in gruppo e individualmente.

2. Referenti disciplinari Per l’acquisizione degli obiettivi il testo, scritto e orale, rivestirà un ruolo primario e consentirà agli al-lievi di approfondire alcune tematiche in relazione con il proprio vissuto e con il contesto sociale. Durante l’anno scolastico l'allievo consoliderà le conoscenze acquisite in prima ed affronterà lo studio delle seguenti strutture: present perfect simple e continuous; past perfect simple; verbi modali (may e might); periodo ipotetico; congiunzioni causali, condizionali e temporali; passivo (delle forme verbali conosciute). La trattazione anticipata o ritardata di alcune strutture o argomenti spesso dipenderà dall'impianto e dall'ordine espositivo proposto dai libri di testo che i docenti, in linea generale, sceglieranno di comune accordo. L'allievo verrà pure incoraggiato a leggere libri semplificati, consoni al suo livello di competenza. 3. Valutazione Si rinvia ai principi formulati nel programma per la classe prima.

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Classi terza e quarta 1. Obiettivi formativi - Sviluppare le strategie adatte alla lettura e alla comprensione di testi scritti di livello avanzato; - sapere comprendere testi orali di livello intermedio; - sapere parafrasare, analizzare e commentare testi letterari; - sapere cogliere la pluralità e la specificità delle culture anglofone; - consolidare ed ampliare il lessico attivo e passivo; - sapere fare uso del dizionario monolingue; - sapere presentare brevi relazioni su esperienze culturali (partendo da film, libri, ecc.); - sapere partecipare attivamente ad una discussione; - sapere prender appunti in classe; - sapere redigere testi di natura diversa (di tipo argomentativo, descrittivo e narrativo); - dimostrare spirito critico nei confronti dei testi proposti. 2. Referenti disciplinari Nel corso del biennio l’allievo consoliderà ed amplierà le proprie conoscenze linguistiche; in particola-re, completerà lo studio di tutte le forme verbali del presente, del futuro e del passato - compresi il pas-sivo, il periodo ipotetico, i verbi modali, il discorso diretto e indiretto e le proposizioni relative. Come indicato per le classi precedenti, il testo, scritto e orale, rivestirà un ruolo primario nel processo di apprendimento e consentirà pure di esplorare tematiche legate alle culture del mondo anglofono. Nel corso del biennio l’allievo verrà progressivamente avvicinato allo studio delle opere letterarie, af-frontando testi consoni alle sue competenze linguistiche. Si studieranno, in linea di principio, tre opere letterarie in versione originale. I testi apparterranno ad almeno due generi letterari e rappresenteranno almeno due aree culturali e due epoche diverse. Altri testi, di genere non letterario, permetteranno di approfondire tematiche di attualità, esercitando nel contempo la comprensione alla lettura e all’ascolto. 3. Valutazione Si rinvia ai principi formulati per la classe prima. In ambito letterario si verificherà la conoscenza delle opere studiate e la capacità di esprimersi critica-mente su di esse in termini corretti.

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Inglese – Opzione Specifica Classi seconda, terza e quarta Il corso triennale di opzione specifica si distingue dal curricolo fondamentale per il maggior ap-profondimento linguistico e culturale, reso possibile dalla più ricca dotazione oraria settimanale (quattro ore invece di tre) e dalla particolare motivazione espressa dagli allievi con la loro scelta. 1. Obiettivi formativi Gli obiettivi formativi del corso Opzione Specifica ricalcano quelli indicati per il curricolo fondamen-tale, distinguendosi però per il loro livello di approfondimento e per la rilevanza che assumono all’interno del quadro formativo globale dell’allievo. Nel corso del terzo e del quarto anno in particolare, la migliore competenza linguistica permetterà all’allievo di confrontarsi con testi - scritti e orali - più complessi, accrescendo la propria capacità di lettura, comprensione, analisi e riflessione critica. L’allievo imparerà ad elaborare il proprio pensiero in modo autonomo, coerente e strutturato, e a pre-sentarlo, per iscritto ed oralmente, in modo efficace. 2. Referenti disciplinari Ai campi ed agli argomenti definiti per il corso fondamentale ed al consolidamento delle conoscenze linguistiche, si affiancherà un lavoro più approfondito sui testi letterari per fornire all’allievo un pano-rama sufficientemente articolato della produzione letteraria in lingua inglese, sia in senso diacronico che in senso geografico. I testi apparterranno ad almeno due generi letterari e rappresenteranno almeno due aree culturali e due epoche diverse. Le opere trattate verranno inserite nel contesto in cui sono nate in modo che lo studente possa apprezzare gli elementi storici, politici, sociali e culturali di cui sono permeate. A seconda della complessità e della lunghezza dei testi proposti, si studieranno in maniera approfondita tre o quattro opere letterarie in versione originale, alle quali si affiancheranno altri testi complementari. Sull’arco dei tre anni all’allievo verranno richiesti contributi personali, da elaborare individualmente o a gruppi, in forma scritta e/o orale, su temi inerenti al programma svolto. A titolo indicativo si segna-lano le seguenti proposte:

• studio di una tematica legata alla civiltà e alla cultura del mondo anglofono;

• ricostruzione del contesto storico-geografico di un’opera letteraria letta in classe;

• approfondimento di un tema o di un aspetto particolare di una o più opere letterarie lette in classe;

• studio della trasposizione cinematografica di un’opera letteraria letta in classe;

• studio comparativo di un testo teatrale e della sua rappresentazione scenica;

Altre attività, anche di carattere personale (ad esempio la stesura di un diario) potranno essere proposte per permettere all’allievo di migliorare le proprie competenze linguistiche.

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3. Modalità d’insegnamento e valutazione Valgono le indicazioni fornite per il corso fondamentale.

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Inglese – Corso Facoltativo 1. Obiettivi formativi L’obiettivo principale del corso, concepito particolarmente per gli allievi grecisti, è di offrire una conoscenza di base della lingua, per consentire poi allo studente di progredire in modo autonomo. Il corso mira a privilegiare le capacità ricettive (lettura e ascolto). Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di: − capire un interlocutore che parla di argomenti relativi alla quotidianità; − utilizzare le strategie adatte alla lettura e comprensione di testi; − identificare le informazioni essenziali in brevi testi scritti e orali (articoli di giornali, programmi te-

levisivi, ecc.); − esprimersi in modo semplice su argomenti relativi alla quotidianità. 2. Referenti disciplinari In linea di massima il corso comprende gli elementi essenziali della lingua, con particolare attenzione alle attività ricettive. 3. Valutazione Nell’ambito della valutazione sussiste un rapporto stretto tra gli obiettivi di insegnamento dichiarati, le attività svolte e le modalità di verifica adottate. Lo studente verrà incoraggiato a valutare regolarmente il proprio progresso. Al termine dell’anno scolastico il docente assegnerà una nota.

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Spagnolo - Opzione specifica Lo studio dello spagnolo contribuisce a facilitare le relazioni nella vita quotidiana, nonché a consolida-re scambi a livello culturale, economico e politico. L’insegnamento dello spagnolo dà importanza alla lingua come strumento di comunicazione e con-temporaneamente costruisce la base formativa per l’apprendimento di contenuti culturali più ampi. Inoltre l’allievo italofono, con l’apprendimento della lingua spagnola, vede la sua identità latina soste-nuta e rafforzata: lo studio dello spagnolo gli permette infatti per giustapposizione dei due sistemi non solo di riconoscere la specificità della lingua spagnola, ma di utilizzare la lingua madre in modo più consapevole. 1. Obiettivi formativi L’obiettivo fondamentale dell’apprendimento dello spagnolo è che l’allievo riesca a comprendere ed esprimersi in modo adeguato oralmente e per iscritto: egli potrà così apprezzare la bellezza della lingua considerata nella sua duplice funzione comunicativa e culturale. Dovrà per questo conoscere gli elementi grammaticali, lessicali e fonologici fondamentali della lingua spagnola, saper leggere tipi diversi di testi nella versione originale, esprimere oralmente e per scritto le proprie conoscenze, esperienze ed opinioni e redigere testi di vario genere. Successivamente conoscerà momenti significativi ed esemplari della letteratura ispanofona inseriti nel loro contesto globale, attraverso l’analisi degli aspetti stilistici e di contenuto che la caratterizzano. Conoscerà i vari periodi letterari trattati in classe e gli autori più rappresentativi ad essi collegati. Saprà riflettere sulla nascita delle lingue romanze, apprezzare le differenti espressioni della narrativa e della lirica, riconoscere il messaggio dei vari racconti o romanzi letti, essere aperto a capire la mentalità del-le varie epoche ed autori letterari. Sarà indispensabile per un apprendimento proficuo acquisire un metodo di lavoro autonomo, e saper utilizzare tra l’altro svariati strumenti di consultazione. Dovrà inoltre manifestare uno spirito aperto e critico nei confronti della cultura e delle abitudini dei paesi di lingua spagnola, che possono essere diverse dalle proprie ed essere sensibile ai problemi del mondo d’oggi imparando a rispettare le opinioni altrui. 2. Modalità d’insegnamento Oltre a collaborare sistematicamente all’interno del gruppo di materia, i docenti di spagnolo arricchi-ranno l’insegnamento della lingua con i necessari riferimenti culturali all’arte, alla storia politica, del pensiero, del costume. Per quanto possibile si cercherà di svolgere attività di carattere interdisciplinare con docenti di altre materie. 3. Valutazione L’allievo, sin dall’inizio, verrà informato sugli obiettivi da raggiungere e sui criteri di valutazione. Questo dovrebbe permettergli di migliorare le proprie capacità autovalutative. L’allievo sarà inoltre aiutato a determinare le cause di eventuali difficoltà e riceverà indicazioni per poterle superare. Se nel primo biennio sarà soprattutto l’apprendimento linguistico l’oggetto della valutazione, nel secondo ac-quisirà maggiore importanza la capacità di riflettere sui dati acquisiti, di apprezzare le varie manifesta-zioni letterarie e di riconoscere il messaggio dei vari testi incontrati.

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Il docente considererà i progressi dell’allievo nell’orale e nello scritto nella loro globalità. Pertanto non baserà il proprio giudizio unicamente sui risultati dei lavori scritti svolti in classe, ma terrà conto anche di una partecipazione costante e proficua alle lezioni, delle relazioni orali e scritte, dei compiti svolti a casa, della partecipazione attiva ai lavori di gruppo, e, più in generale, di un atteggiamento aperto e co-struttivo nei confronti dello studio dello spagnolo.

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Classe prima La prima liceo costituisce un anno propedeutico all’apprendimento della lingua e alla scelta suc-cessiva dell’allievo che intende continuarne lo studio come opzione specifica. 1. Obiettivi formativi L’allievo deve acquisire una conoscenza sufficiente della grammatica di base, in modo che riesca a comprendere ed esprimersi almeno ad un livello elementare, sia oralmente sia per iscritto. Alla fine dell’anno egli dovrebbe essere in grado di leggere, capire e produrre testi orali e scritti relati-vamente semplici e di conoscere e comprendere le tematiche di vario tipo trattate in classe, nonché i vocaboli più importanti ad esse connessi. 2. Referenti disciplinari Nel corso del primo anno l’allievo imparerà elementi basilari di grammatica, il lessico relativo all’ambiente che lo circonda e le espressioni colloquiali più frequenti. Lo studio della lingua nel primo anno è implicitamente legato alla scoperta degli aspetti socioculturali caratteristici del mondo ispanofono: tradizioni, modi di vita, alimentazione, tempo libero, nozioni mi-nime di geografia, tematiche storiche. Questi soggetti verranno convenientemente approfonditi negli anni successivi. 3. Modalità di insegnamento L’allievo avrà momenti di lavoro guidato e autonomo, saprà utilizzare gli strumenti a sua disposizione: libri di testo, dizionario e tutto il materiale elaborato in classe. In particolare si farà ricorso a diversi ti-pi di testo (orali e scritti) facili e brevi che consentano all’allievo di abituarsi alla lettura, di acquisire una pronuncia corretta, di esercitare la comprensione e di esprimere le proprie opinioni o esperienze.

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Classe seconda A partire dal secondo anno il corso di spagnolo diventa opzione specifica. 1. Obiettivi formativi Nel corso dell’anno l’allievo raggiungerà gradatamente una buona comprensione globale di testi di una certa complessità, così come un’appropriata capacità di espressione scritta e orale. Egli dovrà sapersi esprimere con una certa fluidità e pertinenza, essere in grado di leggere e capire tipi diversi di testi nella versione originale e saper riassumere e commentare un documento non eccessiva-mente complesso. 2. Referenti disciplinari Nel corso del secondo anno l’allievo completerà lo studio degli elementi fondamentali della grammati-ca e arricchirà le sue conoscenze lessicali anche con l’uso di nuove espressioni colloquiali per accre-scere e migliorare la capacità di comunicazione e ampliare le sue conoscenze culturali. Si proseguirà lo studio di aspetti socioculturali caratteristici del mondo ispanofono, implicitamente legati, d’altronde, allo studio della lingua. Si porrà l’accento su temi d’attualità relativi al vissuto dei ragazzi (per es.: il mondo della scuola, del lavoro, del tempo libero) e si farà cenno anche ad altre tematiche, quali la sto-ria, la geografia, la gastronomia, il folklore. Si darà molta importanza alla correttezza della pronuncia e dell’intonazione. Inoltre si amplierà la conoscenza delle numerose varianti della lingua spagnola. 3. Modalità d’insegnamento L’allievo avrà momenti di lavoro guidato e autonomo, saprà utilizzare gli strumenti a sua disposizione: libri di testo, dizionario e tutto il materiale elaborato in classe o presente in biblioteca. Si farà ricorso a testi (orali e scritti) di diverso tipo e di media complessità. L’allievo incontrerà quasi esclusivamente testi in versione originale (non semplificati); avrà così occasione di esercitare a fondo la capacità di comprensione, come pure di esprimere le proprie opinioni e di parlare delle proprie esperienze. Egli dovrà inoltre arrivare a produrre testi di vario genere quali ad esempio riassunti, commenti, racconti, lettere.

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Classi terza e quarta 1. Obiettivi formativi L’allievo sarà gradualmente portato a capire in modo soddisfacente le manifestazioni orali e scritte del-la lingua spagnola, compresi i testi letterari che saprà apprezzare attraverso l’analisi degli aspetti stili-stici e di contenuto. Inoltre dovrà poter esporre e saper sostenere, con un linguaggio adeguato, sia o-ralmente sia per iscritto, le proprie idee ed esperienze. L’allievo alla fine della quarta conoscerà gli elementi grammaticali e lessicali della lingua spagnola e gli aspetti significativi ed esemplari della cultura ispanofona, nonché i periodi letterari trattati in classe e gli autori più rappresentativi ad essi collegati. Egli saprà riflettere sulla nascita delle lingue romanze, apprezzare le differenti espressioni della narra-tiva e della lirica, e riconoscere il significato dei vari testi letti inquadrandoli nel loro contesto storico e culturale. 2. Referenti disciplinari Nel corso del secondo biennio lo studente avrà modo di riprendere e approfondire gli elementi fonda-mentali della grammatica. Già dall’inizio del terzo anno il considerevole bagaglio linguistico acquisito permetterà all’allievo di ampliare, fra l’altro, la gamma delle sue letture: da un lato si continuerà lo studio di testi di attualità di vario genere, e dall’altro si inizierà e completerà lo studio della letteratura in lingua spagnola. Questo studio include una visione generale dei momenti culturali, delle correnti letterarie e degli autori più importanti sia in Spagna sia in Ispanoamerica: entro la fine del quarto anno, l’allievo conoscerà i mo-menti e gli autori fondamentali. I testi letterari potranno essere presentati in versione adattata. Inoltre ogni allievo dovrà leggere due opere letterarie all’anno in versione originale. Per quanto riguarda gli aspetti socioculturali del mondo ispanico, quanto già trattato negli anni prece-denti verrà completato in terza e quarta attraverso lo studio della letteratura, poiché questa rappresenta una componente indispensabile della cultura di un popolo; inoltre la letteratura permette di studiare la società anche dal punto di vista storico. 3. Modalità d’insegnamento Il docente proporrà all’allievo momenti di lavoro guidato e autonomo, individuali e di gruppo nei quali imparerà a utilizzare convenientemente gli strumenti a sua disposizione: libri di testo, dizionari e il ma-teriale elaborato in classe o presente in biblioteca.

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II. Il settore matematica e scienze sperimentali

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Matematica Classe prima Gli argomenti qui citati vanno considerati, a meno che non si dica il contrario, come obiettivi minimi da raggiungere (ossia: le conoscenze minime che alla fine dell’anno scolastico la maggio-ranza degli allievi deve raggiungere per ottenere la sufficienza). Essi non vanno naturalmente trattati come capitoli a parte o in modo sistematico ma vanno distribuiti sull’arco dell’anno sco-lastico, inserendoli nelle attività che si stanno svolgendo in classe. 1. Obiettivi formativi

− Conoscere e saper applicare le regole delle potenze con esponenti interi e razionali; − conoscere le tecniche principali per la risoluzione di equazioni, disequazioni, sistemi di equa-

zioni, sistemi di disequazioni a un’incognita; − conoscere il concetto di funzione e i principali concetti ad esso legati; − saper rappresentare graficamente funzioni affini e funzioni quadratiche; − saper ricavare grafici di nuove funzioni mediante trasformazioni geometriche; − conoscere e saper utilizzare i teoremi fondamentali della geometria piana.

2. Referenti disciplinari Concetti fondamentali

− Ripetizione dei concetti di insieme, sottoinsieme, appartenenza di un elemento ad un insieme; operazioni con gli insiemi.

− Insiemi numerici (motivare la necessità della loro introduzione; proprietà delle operazioni...). − Elementi di logica elementare: attenzione all’uso dei connettivi. − Assiomi; teoremi; differenza fra dimostrazione e verifica; definizioni... − OBIETTIVI DI SVILUPPO: introduzione alle strutture algebriche: trattazione assiomatica di

alcune strutture algebriche. Algebra

− Tecniche di calcolo numerico o uso corretto della calcolatrice (gerarchia delle operazioni, uso delle parentesi, consape-

volezza che la calcolatrice lavora con approssimazioni razionali); o notazione scientifica (calcolo con le potenze di 10, passaggio dalla notazione scientifica

a quella decimale e viceversa, numeri grandi e numeri piccoli, determinazione degli or-dini di grandezza);

o approssimazione (cifre significative, stime di risultati, consapevolezza che la precisione di un risultato dipende dalla precisione e dei dati di input).

− Tecniche di calcolo letterale o manipolazione dei polinomi e frazioni algebriche; o prodotti notevoli; o criterio di divisibilità del polinomio p(x) per (x - a). o OBIETTIVI DI SVILUPPO: valutazione di un polinomio con il metodo Horner, teore-

mi sull’esistenza di zeri razionali per un polinomio. − Risoluzione di equazioni, disequazioni e sistemi

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o equazioni lineari, quadratiche, razionali fratte (semplici), equazioni irrazionali (sempli-ci); risoluzione grafica; valori eccezionali e radici estranee. Qualche esempio di equa-zioni parametriche di primo e secondo grado;

o disequazioni lineari, quadratiche, razionali fratte (semplici), risoluzione grafica; o sistemi di equazioni lineari (2 x 2, 3 x 3), semplici sistemi di equazioni non lineari, si-

stemi di disequazioni. o OBIETTIVI DI SVILUPPO: risoluzione con metodi approssimati di equazioni non li-

neari, risoluzione di sistemi di equazioni più complessi, rappresentazione matriciale dei sistemi, esempi di disequazioni irrazionali, semplici problemi di programmazione linea-re.

− Calcolo con le potenze e con i radicali o potenze ad esponente intero e ad esponente razionale (definizioni, regole di calcolo); o radicali (definizione, in caso particolare della radice quadrata aritmetica, insistere

sull’equivalenza con le potenze ad esponente razionale, razionalizzazione di denomina-tori).

o OBIETTIVI DI SVILUPPO: rappresentazione di un numero in una base b qualsiasi, passaggio dalla base b alla base 10 e viceversa.

Funzioni

− Relazioni o relazioni e alcune loro proprietà (definizione, rappresentazione, coppie ordinate, prodot-

to cartesiano, ed eventualmente, alcuni tipi di relazioni). − Il concetto di funzione

o variabile indipendente e variabile dipendente, dominio e codominio e loro determina-zione, immagine, esempi dalla fisica...;

o rappresentazione grafica; o operazioni con le funzioni (somma differenza, prodotto, quoziente, composizione di

funzioni); o funzione inversa (definizione, calcolo, rappresentazione grafica, esempi dalla fisica); o proprietà delle funzioni (iniettiva, suriettiva, biunivoca); o lettura del grafico di una funzione (crescente, decrescente, costante, pari, dispari, com-

portamento asintotico, massimi e minimi); o trasformazioni geometriche del grafico di una funzione nel piano cartesiano.

− Funzioni lineari, funzioni affini e funzione valore assoluto o rappresentazione grafica e proprietà; o risoluzione di problemi di primo grado.

− Funzioni quadratiche o risoluzione dell’equazione quadratica; o rappresentazione grafica e proprietà (simmetria, concavità, coordinate del vertice); o segno della funzione quadratica (risoluzione di disequazioni quadratiche); o risoluzione di problemi di secondo grado e semplici problemi di massimo e minimo ri-

conducibili alla determinazione delle coordinate del vertice di una parabola. o OBIETTIVI DI SVILUPPO: formule di Vieta, risoluzione di equazioni quadratiche con

discriminante negativo (accenno ai numeri complessi), esempi dalla fisica quali la cadu-ta libera e il moto di un proiettile.

Geometria

− Teoremi fondamentali della geometria piana. − Concetti fondamentali della geometria analitica

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o sistema di riferimento cartesiano ortogonale nel piano (rette numeriche, assi cartesiani, coordinate, corrispondenza biunivoca tra i punti di una retta e l’insieme dei numeri rea-li);

o punti (distanza fra due punti, punto medio di un segmento); o semplici trasformazioni geometriche del piano. o OBIETTIVI DI SVILUPPO: introduzione delle funzioni trigonometriche per un angolo

qualsiasi. Laboratorio matematico

− Attività di approfondimento di argomenti trattati nelle lezioni normali. − Attività di ricerca e di scoperta (piccole ricerche e analisi di nuovi problemi e situazioni). − Attività di sostegno (esercitazioni assistite e ripetizioni di argomenti nei quali gli studenti han-

no incontrato particolari difficoltà). 3. Valutazione La valutazione ha lo scopo di misurare il grado di raggiungimento, da parte degli allievi, dei diversi obiettivi, fondamentali e di sviluppo, fissati dal programma. L’insegnante commisurerà, sulla base del-la sua professionalità e della conoscenza della classe, acquisita nel corso dell’anno scolastico, l’importanza relativa dei diversi elementi nella determinazione della nota. La valutazione dovrà fon-darsi su un sufficiente numero di prove scritte svolte in classe, ma potrà anche tenere conto di eventua-li interrogazioni orali, del grado di partecipazione dell’allievo all’attività proposta in classe, come pure di altri elementi, quali ad esempio compiti o ricerche da svolgere a casa. È auspicabile che i docenti si scambino informazioni sulle proprie esperienze, in modo che si possa giungere ad una sostanziale armonizzazione dei criteri di valutazione, pur nel dovuto rispetto dell’autonomia individuale. Questi criteri sono validi per il quadriennio.

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Classe seconda - Corso normale 1. Obiettivi formativi

− Definizione delle funzioni trigonometriche a partire dal cerchio e deduzione delle relazioni fondamentali basata su considerazioni di simmetria;

− capacità di orientarsi in un problema concreto che richieda la trigonometria; − concetto di vettore in dimensione 2 e 3 e operazioni vettoriali (addizione, moltiplicazione per

uno scalare, prodotto scalare); − scomposizione di un vettore in una base, in particolare ortonormata; − capacità di impiegare il calcolo vettoriale per la risoluzione di semplici problemi di geometria

affine e metrica;

− capacità di organizzare, interpretare e confrontare semplici insiemi di dati∗. 2. Referenti disciplinari Trigonometria

− L’unità naturale di misura degli angoli: il radiante. − Cerchio trigonometrico e definizione delle funzioni seno, coseno e tangente. − Rappresentazioni grafiche di semplici funzioni trigonometriche. Relazioni trigonometriche fon-

damentali. Formule di addizione e formule conseguenti. − Funzioni trigonometriche inverse ed equazioni trigonometriche. Teoremi del seno e del coseno. − Applicazioni della trigonometria alla geometria e alle scienze sperimentali.

I contenuti sono i medesimi per il corso normale e per il corso forte. Per quest’ultimo è da prevedere un grado di approfondimento maggiore. Algebra lineare e geometria Questo capitolo vuole essere un’introduzione al calcolo vettoriale, svolta principalmente attraverso le sue applicazioni alla geometria. Questo permette da un lato di preparare gli approfondimenti dell’algebra lineare che si avranno nel secondo biennio liceale, dall’altro di mostrare agli studenti co-me ottenere alcuni dei risultati della geometria analitica tradizionale.

− Vettori nel piano e nello spazio. − Operazioni di addizione vettoriale e di moltiplicazione di un vettore per uno scalare e loro pro-

prietà fondamentali. Combinazioni lineari. − Collinearità e complanarità di vettori. Rappresentazioni parametriche di rette e piani. − Basi di uno spazio vettoriale (limitatamente alle dimensioni 2 e 3). − Scomposizione di un vettore in una base. − Prodotto scalare, basi ortonormate. Scomposizione di un vettore in una base ortonormata. − Problemi metrici: distanze e angoli. − La circonferenza come luogo geometrico. Equazione cartesiana e parametrica.

Funzioni esponenziali e logaritmiche Questo capitolo non è previsto per il corso normale.

∗ Quest’obiettivo, inteso per entrambi i corsi, normale e forte, è adattato ovviamente al diverso grado di approfondimento raggiunto nei due casi.

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Statistica descrittiva e probabilità − Raccolta ed elaborazione di dati: suddivisione in classi e frequenze. Rappresentazioni in tabelle

e diagrammi. − Centralità e dispersione. Medie, varianza e scarto tipo.

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Classe seconda - Corso forte

1. Obiettivi formativi

− Concetto di vettore in dimensione 2 e 3 e operazioni vettoriali (addizione, moltiplicazione per uno scalare, prodotto scalare);

− capacità di riconoscere la struttura vettoriale in semplici insiemi di natura non geometrica; − scomposizione di un vettore in una base, in particolare ortonormata; − capacità di impiegare il calcolo vettoriale per la risoluzione di semplici problemi di geometria

affine e metrica; − buona conoscenza delle funzioni esponenziale e logaritmica dal punto di vista grafico e delle

regole di calcolo; − consapevolezza del loro ruolo nel legare struttura additiva e struttura moltiplicativa; − capacità di organizzare, interpretare e confrontare semplici insiemi di dati∗; − saper riconoscere semplici situazioni in cui non è appropriato un modello deterministico e riu-

scire ad effettuare valutazioni di natura probabilistica.

2. Referenti disciplinari Trigonometria

− L’unità naturale di misura degli angoli: il radiante. − Cerchio trigonometrico e definizione delle funzioni seno, coseno e tangente. − Rappresentazioni grafiche di semplici funzioni trigonometriche.

Relazioni trigonometriche fondamentali. Formule di addizione e formule conseguenti.

− Funzioni trigonometriche inverse ed equazioni trigonometriche. Teoremi del seno e del coseno.

− Applicazioni della trigonometria alla geometria e alle scienze sperimentali. I contenuti sono i medesimi per il corso normale e per il corso forte. Per quest’ultimo è da prevedere un grado di approfondimento maggiore. Algebra lineare e geometria

− Vettori nel piano e nello spazio. − Operazioni di addizione vettoriale e di moltiplicazione di un vettore per uno scalare e loro pro-

prietà fondamentali. − Struttura di spazio vettoriale reale. − Combinazioni lineari. − Dipendenza e indipendenza lineare. Rappresentazioni parametriche di rette e piani. − Basi di uno spazio vettoriale (limitatamente alle dimensioni 2 e 3). Cenno al concetto di dimen-

sione di uno spazio vettoriale. − Scomposizione di un vettore in una base. − Isomorfismo fra spazi vettoriali reali della stessa dimensione. − Prodotto scalare, basi ortonormate. Scomposizione di un vettore in una base ortonormata. − Cambiamento di base ortonormata. − Problemi metrici: distanze e angoli.

∗ Questo obiettivo, inteso per entrambi i corsi, normale e forte, è adattato ovviamente al diverso grado di approfondimento raggiunto nei due casi.

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− La circonferenza e la sfera come luoghi geometrici. Equazioni cartesiane e parametriche (coor-dinate polari nel piano, coordinate sferiche nello spazio).

Funzioni esponenziali e logaritmiche

− Introduzione alla funzione esponenziale e alla funzione logaritmica come sua inversa; proprietà fondamentali e rappresentazione grafica.

− Regole di calcolo con esponenziali e logaritmi. Cambiamenti di base. − Semplici equazioni esponenziali e logaritmiche. − Applicazioni alle scienze sperimentali e ad altri campi.

Statistica descrittiva e probabilità − Raccolta ed elaborazione di dati: suddivisione in classi e frequenze. Rappresentazioni in tabelle

e diagrammi. − Centralità e dispersione. Medie, varianza e scarto tipo. − Elementi di calcolo combinatorio. − Eventi aleatori. − Spazio degli eventi e algebra degli eventi nel caso finito. − Introduzione del concetto di probabilità e sue proprietà fondamentali.

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Classe terza - Corso normale (3 ore settimanali) Per gli obiettivi generali si rimanda al documento Matematica III: linee programmatiche del gruppo disciplinare cantonale. 1. Obiettivi formativi

− Buona conoscenza delle funzioni esponenziali e logaritmica dal punto di vista grafico e delle regole di calcolo;

− consapevolezza del loro ruolo nel legare struttura additiva e struttura moltiplicativa; − affinamento delle capacità, acquisite in seconda liceo, di utilizzare lo strumento vettoriale nella

risoluzione di problemi geometrici, in particolare nello spazio tridimensionale; − acquisire il concetto di variabile aleatoria e di distribuzione di probabilità almeno nel caso fini-

to; − saper collegare valore atteso e varianza di una variabile aleatoria con gli indici di posizione

centrale e di dispersione introdotti in seconda nel capitolo di statistica descrittiva; − approccio, dapprima intuitivo poi rigoroso, al concetto di limite e a quello di funzione continua

con le sue caratteristiche proprietà; − introduzione al concetto di serie attraverso la serie geometrica; − somma della serie come limite di una successione.

2. Referenti disciplinari Sono segnati con un asterisco i temi facoltativi. Funzioni esponenziali e logaritmiche

− Introduzione alla funzione esponenziale e alla funzione logaritmica come sua inversa; proprietà fondamentali e rappresentazione grafica.

− Regole di calcolo con esponenziali e logaritmi. Cambiamenti di base. − Semplici equazioni esponenziali e logaritmiche. − Applicazioni alle scienze sperimentali e ad altri campi.

Algebra lineare e geometria Nello stesso spirito già indicato nel programma per la seconda liceo, questo capitolo, pur non richie-dendo, per il corso normale, un’introduzione esplicita delle tecniche più astratte dell’algebra lineare, vuole favorire un approccio a quest’ultima basato soprattutto sulla geometria. Questo in considerazio-ne della crescente importanza dell’algebra lineare in tutti i curricoli di studio postliceali nel campo scientifico e tecnico.

− Concetto di spazio vettoriale. Isomorfismo fra gli spazi vettoriali geometrico e algebrico nelle dimensioni 2 e 3.

− Applicazioni alla geometria dello spazio dei concetti vettoriali appresi in seconda liceo: rappre-sentazione di retta e piano, prodotto scalare per la risoluzione di problemi metrici.

− Prodotto vettoriale e prodotto misto: applicazione al calcolo di aree e volumi. − *Le coniche. − La sfera.

Probabilità e statistica

− Elementi di calcolo combinatorio.

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− Eventi aleatori. − Spazio degli eventi e algebra degli eventi nel caso finito. − Introduzione al concetto di probabilità e sue proprietà fondamentali. − Probabilità condizionata ed eventi indipendenti. − Variabili aleatorie discrete (in particolare finite) e distribuzione di probabilità. Valore atteso e

varianza di una variabile aleatoria. − Distribuzione binomiale. − *Altre distribuzioni: ad esempio geometrica, ipergeometrica, di Poisson.

Analisi

− Struttura e proprietà del campo R dei numeri reali: topologia della retta reale. − Successioni reali. Limite di una successione. − La serie geometrica. − Limiti di funzioni di una variabile continua. Continuità. − Asintoti. − OBIETTIVI DI SVILUPPO: altre serie, criteri di convergenza.

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Classe terza - Corso forte (5 ore settimanali) 1. Obiettivi formativi

− Vedere la struttura di campo non solo in relazione con l’insieme dei reali (o con quello dei ra-zionali), ma anche come struttura, indipendente da ogni relazione d’ordine totale, realizzata nell’insieme dei numeri complessi;

− mostrare che il piano geometrico, munito di una struttura diversa da quella del piano cartesiano, realizza un modello di un insieme a sua volta diverso da quello dei vettori in due dimensioni, grazie al quale si possono però risolvere elegantemente anche problemi di geometria piana (ad esempio rappresentandovi le trasformazioni geometriche fondamentali tramite le operazioni al-gebriche e la coniugazione in C);

− introduzione delle radici n-esime complesse, così da permettere di accennare al Teorema fon-damentale dell’algebra;

− affinamento delle capacità, acquisite in seconda liceo, di utilizzare lo strumento vettoriale nella risoluzione di problemi geometrici, in particolare nello spazio tridimensionale;

− formalizzazione della struttura di spazio vettoriale; − acquisizione del concetto di applicazione lineare, in particolare comprensione del significato e

dell’importanza della condizione di linearità in diversi contesti; − comprensione della relazione fra applicazioni lineari e matrici; − l’algebra delle matrici come esempio significativo di algebra non commutativa; − acquisire il concetto di variabile aleatoria e di distribuzione di probabilità; − saper collegare valore atteso e varianza di una variabile aleatoria con gli indici di posizione

centrale e di dispersione introdotti in seconda, nel capitolo di statistica descrittiva; − conoscere bene le distribuzioni binomiale e geometrica, anche in vista delle loro corrispondenti

continue che si vedranno in quarta, ossia la distribuzione normale e la distribuzione esponen-ziale;

− approccio, dapprima intuitivo poi rigoroso, al concetto di limite e a quello di funzione continua con le sue caratteristiche proprietà;

− introduzione del concetto di serie attraverso la serie geometrica; − somma della serie come limite di una successione.

2. Referenti disciplinari Numeri complessi

− Costruzione del campo C dei numeri complessi e sua rappresentazione geometrica (piano di Gauss).

− Forma polare di un numero complesso e formula di De Moivre. − Radici n-esime di un numero complesso.

Geometria

− Applicazioni alla geometria dello spazio dei concetti vettoriali appresi in seconda liceo: ripresa della rappresentazione di retta e piano e del prodotto scalare per la risoluzione di problemi me-trici.

− Prodotto vettoriale e prodotto misto: applicazione al calcolo di aree e volumi. − Luoghi geometrici, coniche.

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Algebra lineare − Spazi vettoriali. Combinazioni lineari. Basi e dimensione di uno spazio vettoriale. − Applicazioni lineari tra spazi vettoriali. Nucleo e immagine di un’applicazione lineare. Appli-

cazioni regolari e applicazioni singolari. − Rappresentazioni di applicazioni lineari mediante matrici. − Composizione di applicazioni lineari e prodotto di matrici. − Il determinante di una matrice quadrata: definizione e proprietà. − Sistemi lineari. − Autovalori e autovettori.

Probabilità e statistica

− Probabilità condizionata e indipendenza statistica. − Variabili aleatorie discrete (in particolare finite). Distribuzione di probabilità e funzioni di ri-

partizione. Valore atteso e varianza di una variabile aleatoria. − Distribuzione binomiale. − Altre distribuzioni: ad esempio geometrica, ipergeometrica, di Poisson, uniforme.

Analisi

− Struttura e proprietà del campo R dei numeri reali: Topologia della retta reale. − Successioni reali. Limite di una successione. − La serie geometrica. − Serie numeriche convergenti, divergenti, oscillanti. Definizione di somma e criteri di conver-

genza. Somme di serie notevoli. − Limiti di funzioni di una variabile continua. Continuità. − Asintoticità di due funzioni. Asintoti.

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Classe quarta - Corso normale (4 ore settimanali) Per gli obiettivi generali si rimanda al corrispondente documento del gruppo disciplinare canto-nale.

1. Obiettivi formativi

− Definire i concetti introdotti ed evidenziarne le proprietà fondamentali; − interpretare geometricamente e cinematicamente i concetti di derivata e integrale; − dare esempi di applicazione di derivate e integrali alla geometria e alla fisica; − usare gli strumenti dell’analisi per lo studio di funzioni.

2. Referenti disciplinari Sono segnati con un asterisco i temi facoltativi. Analisi

− Eventuale completamento del relativo programma di terza. − Concetto di derivata, regole di derivazione. − Classici teoremi sulle funzioni derivabili. − Il concetto di integrale. − Integrale definito e integrale indefinito. − Il teorema fondamentale del calcolo differenziale e integrale. − Integrazione per sostituzione e integrazione per parti. − OBIETTIVI DI SVILUPPO: applicazione al calcolo di volumi, esempi di equazioni differen-

ziali. Probabilità e statistica

− Eventuale completamento del relativo programma di terza. − Variabili aleatorie continue e loro distribuzioni, in particolare la distribuzione normale. − *Approssimazione normale della distribuzione binomiale.

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Classe quarta - Corso forte (5 ore settimanali) Per gli obiettivi generali si rimanda al corrispondente documento del gruppo disciplinare canto-nale. 1. Obiettivi formativi

− Definire i concetti introdotti ed evidenziarne le proprietà fondamentali; − interpretare geometricamente e cinematicamente i concetti di derivata e integrale; − dare esempi di applicazione di derivate e integrali alla geometria e alla fisica; − usare gli strumenti dell’analisi per lo studio di funzioni; − definire il concetto di convergenza; − approssimare in vario grado funzioni per mezzo di polinomi di Taylor; − risolvere semplici equazioni differenziali quali quelle a variabili separabili o lineari del primo

ordine, o lineari del secondo ordine a coefficienti costanti; − approfondire le competenze acquisite in terza nel campo dei numeri complessi. − definire i concetti relativi alla probabilità (distribuzione, densità) e applicarli a situazioni sem-

plici; − riconoscere le situazioni in cui è opportuno usare l’approssimazione normale.

2. Referenti disciplinari Analisi

− Eventuale completamento del relativo programma di terza. − Concetto di derivata, regole di derivazione. − Classici teoremi sulle funzioni derivabili. − Il concetto di integrale. − Integrale definito e integrale indefinito. − Il teorema fondamentale del calcolo differenziale e integrale. − Integrazione per sostituzione e integrazione per parti. − Derivate di ordine superiore. − Polinomi di Taylor e sviluppi in serie di potenze. − Introduzione alle equazioni differenziali: esempi significativi nel campo della fisica.

Numeri complessi

− Alcune trasformazioni del piano complesso. Probabilità

− Variabili aleatorie continue. − Concetto di distribuzione e di densità di probabilità. − Distribuzione normale e normale standard e approssimazione normale della binomiale, distri-

buzione di Poisson e approssimazione normale di Poisson.

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Fisica Classe prima 1. Obiettivi formativi Nelle classi di prima liceo si vuole privilegiare, del metodo scientifico, l’osservazione, la misura e la determinazione di leggi empiriche. Per questo motivo la prima parte del programma prevede l’apprendimento dei metodi usati in laborato-rio, per poi applicarli ad alcune esperienze significative di alcuni campi della fisica classica. Il labora-torio di fisica è quindi parte integrante del corso. Obiettivi minimi

− Acquisire i metodi di lavoro di laboratorio (misurare, propagazione dell’incertezza, realizzare, interpretare e leggere dei grafici);

− conoscere le principali leggi empiriche studiate sperimentalmente durante l’anno e saperle ap-plicare a problemi chiusi semplici;

− condurre delle esperienze fisiche di laboratorio e saper realizzare in modo ordinato e pulito dei piccoli rapporti di laboratorio;

− saper lavorare individualmente o in piccoli gruppi. Obiettivi di sviluppo

− Saper fare ipotesi e sapere come verificarle; − applicare le leggi studiate a situazioni e problemi aperti; − osservare e trovare le grandezze caratteristiche di un fenomeno fisico; − proporre dei modelli o delle interpretazioni.

2. Referenti disciplinari

− Introduzione: il metodo scientifico (osservare, misurare, fare ipotesi, verifica delle ipotesi, leggi e teorie).

− Osservare: individuare le problematiche e le grandezze che le caratterizzano. − Misurare: grandezza, misura, unità di misura, potenze di dieci e notazione scientifica. Incertez-

za assoluta, incertezza relativa, incertezza percentuale e propagazione dell’incertezza. − Modelli matematici: realizzare o leggere delle rappresentazioni grafiche (in particolare dia-

grammi cartesiani). Estrapolazione della funzione matematica dal grafico (legge empirica). − Cinematica ad una dimensione: moto rettilineo uniformemente e velocità costante. Moto vario,

velocità media e velocità istantanea. Moto uniforme accelerato e accelerazione. − Dinamica ad una dimensione: la legge di Hooke e il dinamometro. Le tre leggi di Newton. − Lavoro, energia, potenza: definizione di lavoro e la sua indipendenza dal percorso seguito. La-

voro e variazione di energia. L’energia meccanica (energia potenziale gravitazionale vicino alla superficie terrestre, energia potenziale elastica ed energia cinetica) e principio di conservazione dell’energia. La potenza.

− Termologia: dilatazione termica, termometri e scale termometriche. Gli stati della materia, le transizioni di stato, il calore specifico e il calore latente. L’equilibrio termico. Il primo principio della termodinamica. Le leggi Charles, Gay-Lussac, Boyle-Mariotte e la legge dei gas perfetti.

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− Le forze: la forza peso, la forza d’attrito, la forza elettrostatica, la pressione, la legge di Stevino e la forza di Archimede.

Ogni singolo docente si costruisce, all’interno dei capitoli segnalati, il proprio percorso didattico, te-nendo presente che:

− l’ordine numerico dei capitoli precedenti non è un ordine cronologico; − la struttura dei singoli capitoli non è un’unità didattica da svolgere linearmente, ma può essere

scomposta, a seconda del percorso scelto, in vari momenti dell’anno; − i capitoli da 1 a 4 possono essere “diluiti” o ripresi durante tutto l’arco dell’anno; − considerando il tempo a disposizione, i capitoli 8 e 9 sono da considerarsi in alternativa. La

scelta è lasciata al singolo docente; − tutti i percorsi devono comunque toccare i primi sette capitoli; − il capitolo 8 è da intendersi come un’estensione del concetto di energia e del suo principio di

conservazione, ai fenomeni termici; − il capitolo 9 è da intendersi come un elenco non esaustivo di forze che si incontrano nei feno-

meni fisici. 3. Modalità d’insegnamento La materia verrà presentata cercando di sfruttare la parte sperimentale. Il laboratorio va quindi visto come un laboratorio di “scoperta” ed è parte integrante del corso. Durante il laboratorio tutti gli studenti devono aver la possibilità di eseguire direttamente delle semplici espe-rienze, eseguire delle misurazioni ed analizzare i risultati. Durante il corso verranno presentate le conoscenze di base e si riassumono, discutono e completano i risultati ottenuti in laboratorio. Ogni docente propone, all’inizio dell’anno scolastico, il libro di testo che ritiene più adatto, al tipo di classe e al percorso didattico scelto. Altri due testi vengono sfruttati durante il corso (l’acquisto o è consigliato da altre materie o non è ob-bligatorio):

− Commission romande de mathématiques, de physique et de chimie, Formulaires et tables - mathématiques physique chimie, Éditions du Tricorn;

− Marina Caporaloni, Silvia Caporaloni, Roberto Ambrosini, La misura e la valutazione della sua incertezza nella fisica sperimentale, Zanichelli.

In laboratorio ogni studente avrà la possibilità di lavorare su semplici esperienze, raccogliere dati ed elaborarli. Sarà possibile elaborare i dati anche tramite calcolatore (fine anno). Durante le lezioni verranno presentate le esperienze più complesse, direttamente o tramite filmati in videocassetta o su laserdisc. 4. Valutazione Per la valutazione si tiene conto:

− dei risultati ottenuti nei lavori scritti annunciati (uno o due al semestre) e nei brevi test; − dei rapporti sull’attività in laboratorio; − della partecipazione in classe e a laboratorio; − del comportamento e del rispetto del materiale in classe e a laboratorio; − della capacità di lavorare individualmente e in piccoli gruppi.

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Classe seconda 1. Obiettivi formativi Nelle classi di seconda liceo si vogliono privilegiare, del metodo scientifico, le leggi, le teorie e le loro evoluzioni storiche. Si vuole caratterizzare il secondo anno del corso di base con alcuni temi che consentano di percepire che dietro ai singoli fenomeni e le leggi empiriche (programma di prima), vi sono concezioni di ampio respiro che si sono delineate e consolidate nel corso del tempo e che sono caratteristiche dei vari campi della fisica. Il percorso scelto dovrà consentire un adeguato sviluppo dei temi trasversali fondamentali (energia, leggi di conservazione e struttura della materia), presentare i modelli fondamentali (corpuscolare e on-dulatorio) nelle loro situazioni tipiche e fornire allo studente esempi di vari tipi di leggi impiegate per la descrizione dei fenomeni fisici (leggi deterministiche, statistiche, probabilistiche). Obiettivi minimi

− Acquisire le principali leggi fisiche delle teorie presentate; − saperle applicare a problemi chiusi semplici.

Obiettivi di sviluppo

− Acquisire una visione globale delle varie teorie presentate; − saper scegliere le leggi appropriate per risolvere o tentare soluzioni a problemi aperti.

2. Referenti disciplinari

− Gravitazione universale: sviluppo storico, leggi di Keplero, modello di Newton, sistema plane-tario, cosmologia.

− Elettromagnetismo: interazione coulombiana, conduzione elettrica, interazione magnetica, mo-to di cariche libere, induzione elettromagnetica.

− Termodinamica: agitazione termica, temperatura ed energia cinetica media, leggi dei gas, tra-sformazioni termodinamiche, macchine termiche, processi reversibili e irreversibili.

− Onde: onde meccaniche, onde elettromagnetiche, fenomeni di interferenza, onde materiali. − Struttura della materia: costituzione atomistica, spettri e struttura atomica, nucleo e particelle

subatomiche, dualismo onda corpuscolo. Ogni singolo docente si costruisce, all’interno dei capitoli segnalati, il proprio percorso didattico, te-nendo presente che:

− l’elenco proposto contiene capitoli che, sia per la loro importanza nello sviluppo storico della disciplina, sia per gli aspetti formativi del pensiero scientifico dello studente, sarebbero tutti au-spicabili in un corso liceale di fisica, ma, vista l’impossibilità di affrontarli tutti, è lasciata liber-tà al docente di scegliere almeno due temi da presentare. Uno o più dei temi restanti possono essere demandati al corso interdisciplinare di terza in accordo con le scelte fatte con i docenti di chimica e biologia;

− la struttura dei singoli capitoli non è un’unità didattica da svolgere linearmente ma può essere scomposta o non trattata integralmente;

− la scelta dei capitoli e l’approfondimento matematico sono anche in funzione delle opzioni specifiche seguite dalla classe;

− alcuni punti dei capitoli possono essere presentati anche solo a livello informativo.

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3. Modalità d’insegnamento L’articolazione del programma del secondo anno terrà conto e valorizzerà gli aspetti affrontati nel pri-mo anno con un approccio più fenomenologico o descrittivo: la loro sistematizzazione sarà armonizza-ta con l’introduzione di nuovi argomenti, nell’ambito dei modelli che saranno scelti. Nel limite del possibile si manterrà il carattere sperimentale della disciplina con esperienze dimostrative, reali o fil-mate, e con piccole esperienze realizzate direttamente dagli allievi. Con lezioni frontali e dialogate si riassumeranno i vari fenomeni raggruppandoli nei vari modelli o teo-rie. Il libro di testo rimane, in linea di principio, lo stesso che è stato scelto da ogni docente nel corso del primo anno, come pure il Formulaires et tables. Durante le lezioni saranno presentate le esperienze dimostrative all’introduzione dei vari fenomeni, di-rettamente o tramite filmati in videocassetta o su dischi laser. Alcuni modelli possono essere presentati tramite simulazione su calcolatore. 4. Valutazione Per la valutazione si tiene conto:

− dei risultati ottenuti nei lavori scritti annunciati (due o tre al semestre) e negli eventuali brevi test non preannunciati;

− della partecipazione in classe; − del comportamento e del rispetto del materiale; − della capacità di lavorare individualmente o in piccoli gruppi.

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Chimica - disciplina fondamentale Classi prima e seconda 1. Obiettivi Il presente piano di studio di sede è stato redatto in conformità al Piano degli studi liceale per la chi-mica, disciplina fondamentale, al quale si rimanda per le definizioni delle finalità formative e degli o-biettivi dell’insegnamento. 2. Referenti disciplinari I referenti disciplinari qui elencati non rappresentano il programma completo che ogni docente elabo-rerà nell’ambito del suo piano di lavoro, ma unicamente gli argomenti che tutti i docenti di chimica della sede si impegnano a svolgere per garantire un’uniformità di saperi e di obiettivi minimi da rag-giungere alla fine del primo e del secondo anno. Per il secondo anno, a seguito della diversa dotazione oraria, è stato elaborato un piano di sede differenziato in base alla scelta dell’opzione specifica da parte degli studenti. Classe prima PROPRIETÀ DELLA MATERIA I. Campi di studio Argomenti Composizione − Miscugli e sostanze pure;

− metodi e tecniche di separazione; − tipi di miscele; − composti ed elementi; − composizione quantitativa dei composti; − composizione quantitativa delle miscele.

Proprietà fisiche e chimiche delle sostanze pure

− Grandezze fisiche e loro unità di misura; − stati di aggregazione e passaggi di stato; − classificazione delle sostanze pure in base alle pro-

prietà fisiche; − fenomeni chimici.

Proprietà periodiche degli elementi − Sviluppo storico della classificazione degli elementi; − proprietà degli elementi di alcuni gruppi principali; − variazione di alcune proprietà (carattere metallico,

energia di ionizzazione, dimensioni ioniche e atomi-che).

STRUTTURA DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Atomi, molecole, ioni − Teoria atomica: da Dalton al modello atomico “a gu-

sci”;

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− massa atomica; − numero atomico, numero di massa, isotopia; − molecole, massa molecolare; − ioni; − massa molare.

Simbologia, formule chimiche − Simboli, formula molecolare; − nomenclatura dei composti binari.

Classe seconda - Opzione specifica scientifica PROPRIETÀ DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Proprietà fisiche e chimiche delle so-stanze pure

− Classificazione delle sostanze pure in base alle pro-prietà chimiche;

− aspetti qualitativi della solubilità dei sali e delle al-tre sostanze.

Simbologia, formule chimiche − Nomenclatura dei principali composti organici e i-norganici.

STRUTTURA DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Legame chimico − Legame ionico;

− legame covalente; − formule di struttura e isomeria; − legame metallico (mare di elettroni; − interazioni molecolari; − geometria molecolare (VSEPR); − polarità delle molecole.

Struttura delle sostanze allo stato solido

− Sostanze ioniche; − sostanze molecolari; − sostanze covalenti; − sostanze metalliche; − sostanze macromolecolari.

TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Equazioni chimiche e stechiometria − Tipi principali di reazioni organiche e inorganiche;

− equazioni chimiche; − calcoli relativi a moli, masse e volumi di gas o so-

luzioni; − titolazioni.

Termodinamica chimica − Calore di reazione, calorimetria; − entalpia di reazione; − legge di Hess.

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Cinetica chimica − Misura e espressione della velocità di reazione; − fattori che influenzano la velocità di reazione; − teoria delle collisioni (qualitativamente); − energia di attivazione.

Equilibri − Equilibri chimici: descrizione macroscopica e mi-croscopica;

− legge dell’azione di massa, costante di equilibri; − semplici calcoli sulla composizione di un sistema

all’equilibrio; − fattori che influenzano l’equilibrio chimico (quali-

tativamente); − acidi e basi secondo Arrhenius e Brönsted; − equilibri acido-base (Kw, Ka, Kb); − scala del pH; − calcoli del pH di soluzioni di acidi forti e di basi

forti; − indicatori acido-base; − soluzioni tampone (aspetti qualitativi).

Processi elettrochimici − Processi redox; − scala dell’attività dei metalli; − celle elettrochimiche.

È lasciata libertà al docente di scegliere i temi relativi a “Problematiche e applicazioni” per introdurre o esemplificare i principi chimici del piano di studio. Classe seconda - Opzione specifica non scientifica PROPRIETÀ DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Proprietà fisiche e chimiche delle so-stanze pure

− Classificazione delle sostanze pure in base alle pro-prietà chimiche;

− aspetti qualitativi della solubilità dei sali e delle al-tre sostanze.

Simbologia, formule chimiche − Nomenclatura dei principali composti organici e i-norganici.

STRUTTURA DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Legame chimico − Legame ionico;

− legame covalente; − formule di struttura e isomeria; − legame metallico (mare di elettroni); − interazioni molecolari.

Struttura delle sostanze allo stato solido

− Sostanze ioniche; − sostanze molecolari; − sostanze covalenti;

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− sostanze metalliche; − sostanze macromolecolari.

TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Equazioni chimiche e stechiometria − Tipi principali di reazioni organiche e inorganiche;

− equazioni chimiche; − semplici calcoli stechiometrici; − titolazioni.

Termodinamica chimica − Calore di reazione, calorimetria; − entalpia di reazione.

Cinetica chimica − Misura e espressione della velocità di reazione; − fattori che influenzano la velocità di reazione; − teoria delle collisioni (qualitativamente); − energia di attivazione.

Equilibri − Equilibri chimici: descrizione macroscopica e mi-croscopica;

− legge dell’azione di massa, costante di equilibrio; − fattori che influenzano l’equilibrio chimico (quali-

tativamente); − acidi e basi secondo Arrhenius e Brönsted; − forza degli acidi e delle basi; − scala del pH; − calcoli del pH di soluzioni di acidi forti e di basi

forti; − indicatori acido-base.

Processi elettrochimici − Processi redox. È lasciata libertà al docente di scegliere i temi relativi a “Problematiche e applicazioni” per introdurre o esemplificare i principi chimici del piano di studio. 3. Modalità d’insegnamento All’interno della dotazione oraria è prevista un’attività di laboratorio a classe dimezzata che viene svolta il primo anno nel corso del primo semestre e il secondo anno nel corso del secondo semestre. Ogni docente ha la libertà di sviluppare il proprio percorso didattico, di stabilire il grado di approfon-dimento e di completare il proprio piano di studi con altre tematiche. 4. Valutazione Si rimanda al Piano degli studi cantonale.

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Biologia La biologia si occupa del fenomeno della vita sulla terra nella varietà delle sue espressioni, nella sua complessità e globalità. L’accento viene posto sull’esistenza, per tutte le manifestazioni vitali, di una fitta rete di interazioni materiali, energetiche e informazionali, di natura retroattiva, che avvengono tra le numerose componenti abiotiche e biotiche della natura. In particolare si sottolinea come la vita sia organizzata in sistemi complessi con struttura gerarchica, nei quali le entità di un livello sono combinate a quello superiore in nuove entità con proprietà emer-genti che non possono essere dedotte nemmeno dalla più completa conoscenza delle loro singole com-ponenti. Lo studio della biologia liceale evidenzia anche la particolare posizione dell’uomo nella natura: esso, oltre che oggetto biologico, è anche portatore di una proprietà emergente, la “cultura”, la cui espressio-ne influisce in modo sempre più marcato sui meccanismi della vita e sulla biosfera. Affrontare lo studio della biologia a livello liceale significa, infine, adottare il suo metodo d’indagine che non può essere solo di natura sperimentale, ma è anche osservativo-descrittivo e comparativo: con-siderato che le entità biologiche non sono quasi mai identiche e che gli organismi viventi sono sistemi complessi, i biologi organizzano le loro generalizzazioni in modelli concettuali, piuttosto che in leggi, rielaborano e raffinano concetti e principi già acquisiti e ne sviluppano di nuovi. 1. Obiettivi formativi Le finalità formative del corso di biologia come disciplina fondamentale devono consentire all’allievo di:

− formarsi un’idea generale della costruzione scientifica che va sotto il nome di biologia e dei suoi rapporti con le altre discipline sperimentali;

− comprendere il ruolo dell’approccio sperimentale nella pratica scientifica, sia come punto di partenza per l’elaborazione di concetti, sia come strumento di verifica delle concezioni e delle ipotesi formulate;

− comprendere il valore e la necessità del rigore scientifico, del ragionamento logico e del conti-nuo processo di affinamento dei concetti e dei modelli elaborati;

− familiarizzarsi con le recenti applicazioni della biologia, per mezzo delle quali l’uomo è par-zialmente o totalmente in grado di dominare la riproduzione, l’informazione genetica e quella nervosa, e con le relative implicazioni etiche, sociali ed economiche;

− rendersi conto, grazie alle conoscenze biologiche di base, degli effetti che le attività umane hanno sulla salute dell’uomo, sugli ecosistemi, sulla biodiversità.

Gli obiettivi cognitivi che gli allievi devono conseguire nel corso di base di biologia riguardano il sa-per:

− descrivere le principali interazioni fra le varie componenti della natura e tra i vari livelli di or-ganizzazione nei quali si manifesta il fenomeno vita, dalle macromolecole, alle cellule agli or-ganismi, fino alla biosfera;

− riconoscere e descrivere l’organizzazione dei viventi strutturati gerarchicamente come sistemi aperti, complessi, regolati da programmi genetici che si manifestano a dipendenza delle condi-zioni ambientali;

− riconoscere il ruolo dello spazio e del tempo nello sviluppo di ogni individuo e nell’evoluzione delle specie e delle comunità nell’ambiente;

− individuare e argomentare quali attività umane possono incidere sui meccanismi della vita a li-vello molecolare, cellulare, dell’organismo, dell’ecosistema.

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Gli obiettivi operativi da conseguire sono quelli di: − scoprire, osservare e descrivere oggetti, situazioni e processi; − raccogliere, conservare, ordinare e determinare organismi; − usare ed elaborare criteri di classificazione; − utilizzare correttamente gli strumenti usati in biologia; − formulare congetture e ipotesi e verificare queste ultime con una metodologia scientifica; − effettuare esperienze significative con organismi viventi, ossia pianificarle, realizzarle e descri-

verle adeguatamente; verificare ed interpretare i risultati ottenuti; considerare criticamente me-todi, risultati e interpretazioni;

− utilizzare, sperimentare e ideare modelli; − capire e interpretare le varie forme del linguaggio scientifico.

L’allievo deve inoltre:

− assumere atteggiamenti scientificamente coerenti e responsabili nei confronti degli organismi viventi e dell’ambiente naturale;

− mostrare curiosità e essere disponibile verso idee e logiche diverse dalle proprie, offrendo spun-ti di discussione e considerazioni su cui riflettere;

− essere consapevole dei propri limiti psico-fisici e assumere un atteggiamento equilibrato nei confronti del proprio e dell’altrui stato di salute o di malattia;

− conservare e coltivare il piacere e l’interesse sia per la natura, sapendone cogliere anche gli a-spetti estetici, macro- e microscopici, sia per la conoscenza scientifica.

2. Referenti disciplinari Nell’ambito del corso di biologia del primo biennio sono stati definiti, a livello cantonale, alcuni campi di studio che devono essere sviluppati nei due anni di insegnamento. I campi di studio con i relativi ar-gomenti sono i seguenti. Interazioni fra le componenti di un ambiente naturale

− Relazioni fra componenti abiotiche nell’aria, nell’acqua e nel suolo. − Relazioni fra componenti abiotiche e biotiche. − Relazioni fra componenti biotiche.

Organizzazione e funzionamento degli ecosistemi

− Concetto e modello di ecosistema. Interazioni fra le attività umane e l’ambiente

− Uso e gestione delle risorse ambientali. − Salvaguardia della biodiversità. − Inquinamenti e possibili misure di contenimento e di risanamento.

Interventi dell’uomo nei meccanismi della vita

− Biotecnologie. − Ingegneria genetica. − Tecnologie riproduttive.

Salute e malattia

− Organizzazione del corpo umano come sistema complesso. − Omeostasi.

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− Principali cause di malattia. − Possibili terapie e prevenzione.

Dai meccanismi di regolazione biologica alla mente umana

− Reattività degli organismi a vari livelli di organizzazione della vita. 3. Modalità d’insegnamento Questo piano di studio è indirizzato sia agli allievi che non frequenteranno un’opzione specifica scien-tifica sia a quelli con un curricolo scientifico. Per questi ultimi, nel secondo anno, la maggiore dotazio-ne oraria in biologia (tre ore invece di due), chimica e fisica consentirà di svolgere in modo più appro-fondito, più ampio e più integrato i campi di studio scelti. All’interno della dotazione oraria di biologia è prevista un’attività di laboratorio a classi dimezzate, corrispondente ad un’ora annuale. Nel primo anno gli allievi seguiranno, a classi dimezzate, il primo semestre il laboratorio di chimica e quello di fisica alternati, il secondo semestre quello di biologia e di fisica, sempre alternati. Nel secondo anno gli allievi seguiranno il primo semestre il laboratorio di bio-logia, mentre il secondo semestre seguiranno quello di chimica. Nella prima parte del corso, prendendo spunto da situazioni ambientali complesse, si pone l’accento sulle interazioni a livello degli organismi dell’ecosistema, con un approccio prevalentemente macro-scopico, descrittivo e comparativo, avvalendosi della componente sperimentale. In seguito, l’orientamento del corso si sposta maggiormente sul piano esplicativo mediante l’uso degli strumenti concettuali e delle costruzioni teoriche rappresentate dai modelli. Oggetto di questa opera-zione sarà la biologia nel mondo attuale fortemente influenzato dall’uomo. Gli organismi e gli ecosi-stemi resteranno comunque al centro dell’interesse, ma una maggiore attenzione al livello cellulare e l’approccio anche a quello molecolare consentiranno di acquisire nuove visioni del fenomeno vita. È auspicabile infine prevedere modalità di lavoro attivo, oltre quelle sperimentali di laboratorio, sia in-dividuali sia di gruppo, che favoriscano nell’allievo la costruzione del proprio sapere scientifico e sti-molino lo sviluppo del pensiero critico. 4. Valutazione Considerata la portata delle competenze che si vogliono valutare, si devono prendere in considerazione strategie di valutazione che danno all’allievo la possibilità di valorizzare il proprio apprendimento in relazione ai vari obiettivi. Occorre perciò prevedere opportunità diversificate di valutazione attraverso le quali dimostrare il livello delle competenze, nonché l’interesse e la disponibilità al lavoro e alle sin-gole attività. La valutazione terrà conto di prove scritte e orali, del lavoro svolto in laboratorio e di lavori eseguiti singolarmente o a gruppi.

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Scienze sperimentali - disciplina fondamentale Corso integrato di biologia, chimica e fisica per la classe terza Gli allievi che non scelgono un’opzione scientifica specifica, seguono, nel terzo anno, un corso integra-to di biologia, chimica e fisica, che sviluppa alcuni campi di studio in un’ottica interdisciplinare. Nel corso vengono sviluppati argomenti rilevanti per la loro dimensione formativa e culturale, cercando di affiancare agli approcci monodisciplinari nuove visioni multidisciplinari della scienza. 1. Obiettivi formativi Uno degli obiettivi prioritari del corso è di portare gli allievi a saper riconoscere come i fenomeni stu-diati nell’ambito delle scienze sperimentali siano complessi e come, per averne una comprensione più significativa e globale, occorra un approccio interdisciplinare. In secondo luogo, gli allievi dovranno saper riconoscere come la scienza abbia complesse relazioni con la realtà della vita di tutti i giorni e come la società, a sua volta, influenzi la ricerca scientifica. 2. Referenti disciplinari Un ventaglio di campi di studio è a disposizione dei docenti per costruire il corso di scienze sperimen-tali. Esso comprende: “Acqua e vita”; “Aria, clima, energia”; “Limiti”; “Origini”; “Natura e tecnologia a confronto”; “Radio-attività”; “Parametri fisico-chimici del corpo umano”; “Luce e visione”. 3. Modalità d’insegnamento Il piano di studio d’istituto viene allestito dai tre gruppi di materia, scegliendo due campi fra quelli proposti, uno per semestre. I docenti devono uniformare la terminologia che verrà adottata e, inoltre, devono definire un catalogo di concetti di base già acquisiti dagli allievi nei primi due anni nelle tre di-scipline. Particolare importanza viene data, in questo corso, alla costruzione delle conoscenze da parte dell’allievo, che svolgerà quindi un ruolo attivo nell’apprendimento. L’aspetto sperimentale, da realizzare anche con attività pratiche da parte degli allievi, assume un ruolo centrale e fa da filo conduttore del corso. 4. Valutazione Per questo corso è prevista l’assegnazione di una nota unica di scienze sperimentali al termine di ogni semestre, e di una nota finale che verrà riportata sull’attestato di maturità. All’allievo vengono offerte opportunità diversificate di valutazione attraverso le quali dimostrare il li-vello raggiunto nelle competenze interdisciplinari e l’interesse per la materia. Oltre ai tradizionali lavo-ri scritti sono perciò previste altre forme di verifica, quali presentazioni scritte e orali, approfondimenti tematici, attività di laboratorio, allestimento di un “dossier” (raccolta di appunti, elaborati personali, ricerche, rapporti di laboratorio…).

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Fisica e applicazioni della matematica - Opzione Specifica L’opzione specifica Fisica e applicazioni della matematica (FAM) si configura come una nuova disci-plina, con lo scopo di evidenziare il ruolo della matematica quale indispensabile strumento di pensiero per comprendere la struttura dei fenomeni fisici. I campi di studio considerati si basano su capitoli scelti di fisica che si prestano particolarmente ad essere descritti e modellizzati con l’apporto della co-noscenza matematica. Finalità formative La finalità principale dell’opzione consiste nell’educare lo studente a costruirsi modelli matematici di situazioni fisiche. Parallelamente si offre allo studente la possibilità di completare la sua conoscenza delle leggi fondamentali della fisica, essenziale per poter intraprendere curricoli di studio di tipo scien-tifico. Per quanto riguarda la matematica, lo studente che frequenta questa opzione ha l’opportunità di approfondire e rafforzare le conoscenze del corso di base come pure di svilupparne delle nuove. L’attività didattica deve essere organizzata in modo che, oltre alla conoscenza disciplinare, venga svi-luppata la dimensione culturale e formativa della scienza. 1. Obiettivi formativi Gli obiettivi sono espressi indipendentemente dai contenuti: andranno coniugati con questi ultimi, a seconda del percorso scelto in ogni istituto.

− Elaborare un modello matematico che permetta di descrivere e indagare situazioni fisiche; − dedurre dal modello matematico le proprietà e i comportamenti dei sistemi, interpretandoli dal

punto di vista fisico; − prevedere il comportamento del modello al variare di determinati parametri; − trasferire in un altro ambito l’impiego di un modello visto in una situazione particolare, co-

gliendo il ruolo unificante del linguaggio matematico; − prendere coscienza dei limiti dei vari modelli (sia tecnici sia epistemologici); − saper scegliere tra vari modelli quello più adatto alla descrizione del fenomeno in esame; − mettere in evidenza il legame tra strutture matematiche e proprietà fisiche (grandezze conserva-

te); − riconoscere le proprietà geometriche dello spazio in alcuni aspetti delle leggi fisiche; − saper utilizzare le equazioni differenziali quale strumento per concettualizzare e descrivere

l’evoluzione temporale di sistemi o di distribuzioni non omogenee di grandezze fisiche; − illustrare il ruolo di determinati modelli statistici all’interno di attività e teorie fisiche; − conoscere l’interpretazione di alcune grandezze macroscopiche sulla base di modelli statistici

elaborati a livello microscopico; − essere consapevole che la conoscenza scientifica è soggetta ad un continuo lavorio di affina-

mento; conoscere in qualche situazione specifica l’evoluzione dei concetti e dei modelli impie-gati per la descrizione del fenomeno e alcuni esempi concreti dove la conoscenza attuale non può essere che provvisoria;

− produrre qualche esempio di ricaduta tecnologica del progresso della conoscenza scientifica e spiegare l’interdipendenza che viene così a crearsi.

2. Referenti disciplinari I diversi campi di studio e i possibili referenti disciplinari sono presentati qui di seguito, mettendo in risalto il tessuto di relazioni fra gli aspetti matematici e quelli fisici; i principali capitoli toccati sono

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per gli aspetti matematici: vettori, matrici, funzioni a una e a due variabili, numeri complessi, calcolo delle probabilità e statistica, elementi di analisi (in particolare equazioni differenziali, anche con l’uso di procedimenti informatici); per gli aspetti fisici: oscillazioni e fenomeni ondulatori, elettricità e magnetismo, termologia e struttura della materia, leggi di conservazione, nonché alcuni argomenti legati agli sviluppi scientifici di questo secolo (quali ad e-sempio: relatività ristretta, dualismo onda-corpuscolo, fenomeni caotici e strutture frattali). 1 - Oscillazioni Elaborare un modello matematico che permetta di descrivere e riconoscere l’oscillatore armonico nel caso meccanico e interpretare il significato fisico dei suoi diversi elementi costitutivi; rendersi conto di come la modellizzazione elaborata in una situazione definita possa trovare applicazione diretta o per analogia in una gran vastità di situazioni; cogliere nel fenomeno della risonanza uno strumento d’indagine dei sistemi fisici; per gli aspetti matematici funzioni periodiche: somma, prodotto, valore medio su un intervallo; rappresentazioni grafiche; per gli aspetti fisici oscillatore armonico: descrizione cinematica e dinamica, aspetti energetici; risonanza; sovrapposizione di oscillazioni; sistemi con più gradi di libertà. 2 - Modello ondulatorio Acquisire le basi concettuali per la costruzione del modello ondulatorio che, accanto al modello mec-canicistico, rappresenta uno strumento fondamentale per la descrizione dei fenomeni naturali; cogliere concretamente la potenza della matematica che fornisce, attraverso un’unica struttura, uno strumento applicabile nei vari campi; per gli aspetti matematici funzioni a due variabili; cambiamento di coordinate; composizione vettoriale; prodotto scalare; analisi di Fourier (uso di programmi con l’elaboratore); per gli aspetti fisici modello ondulatorio: onde meccaniche, grandezze caratteristiche, intensità; onde armoniche; effetto Doppler; principio di Huygens, principio di sovrapposizione, interferenza: sorgenti puntiformi, batti-menti; metodo di Bragg; lamine sottili; interferometri; diffrazione: fenditura singola; reticoli; potere risolutivo. 3 - Coniche Costruire uno strumento matematico e riconoscerlo nel contesto fisico attraverso l’osservazione delle sue proprietà; per gli aspetti matematici coniche e luoghi geometrici: parametri; fuochi e direttrici; eccentricità; vertici e centro; equazione car-tesiana e polare; proprietà geometriche; calcolo dell’area di un settore; per gli aspetti fisici sistema solare e traiettorie dei pianeti: momento angolare, leggi di Keplero; traiettorie in campi centra-li; interferenza: linee nodali e interpretazione delle figure d’interferenza; specchi parabolici. 4 - Prodotto vettoriale Cogliere l’importanza del concetto matematico di prodotto vettoriale, come struttura unificante legata alle proprietà geometriche dello spazio, nella concettualizzazione di alcune situazioni fisiche; per gli aspetti matematici sistemi di riferimento e orientamento; prodotto vettoriale: definizione, proprietà geometriche e algebri-che; normale ad una superficie; prodotto scalare e prodotto misto; teoria del baricentro;

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per gli aspetti fisici momento meccanico; baricentro; momento angolare: conservazione, aspetti energetici, momento d’inerzia; elettrodinamica: campo magnetico e forza su di una carica elettrica in moto; legge di Biot-Savart; momento magnetico; struttura della materia: atomo d’idrogeno e quantizzazione del momento angolare; energia di un dipolo e risonanza magnetica. 5 - Simmetrie e leggi di conservazione Riconoscere il legame fondamentale tra le proprietà dei gruppi di trasformazione dello spazio e del tempo e le leggi di conservazione osservate per alcune grandezze fisiche; per gli aspetti matematici vettori, prodotto scalare e vettoriale; trasformazioni di coordinate e applicazioni affini in forma matri-ciale; trasformazioni del piano e invarianti; coordinate polari e sferiche; per gli aspetti fisici invarianza temporale e conservazione dell’energia; invarianza per traslazione e conservazione della quantità di moto, trasformazioni di Galileo e sistemi inerziali; invarianza per rotazioni e conservazione del momento angolare, rotazione di un corpo rigido e momento d’inerzia. 6 - Spazio, tempo e relatività Riflettere criticamente sui concetti di spazio e di tempo; prendere coscienza dei limiti degli strumenti epistemologici forniti dal senso comune per l’interpretazione e la modellizzazione della realtà; scoprire come la matematica fornisca gli strumenti astratti per interpretare realtà molto concrete; per gli aspetti matematici sistemi di riferimento, cambiamento di base; struttura di gruppo: traslazioni, rotazioni e simmetrie del piano e dello spazio; metrica e invarianti; sviluppi in serie: limite classico delle leggi relativistiche; per gli aspetti fisici riferimenti inerziali e non inerziali; principio di relatività; l’esperimento di Michelson e Morley; la re-latività speciale: eventi, tempo proprio, contrazione delle lunghezze, dilatazione dei tempi, simultanei-tà; dinamica relativistica. 7 - Equazioni differenziali Cogliere nelle equazioni differenziali uno strumento per concettualizzare e descrivere l’evoluzione temporale di sistemi o di distribuzioni non omogenee di grandezze fisiche; per gli aspetti matematici proprietà generali, interpretazione geometrica, classificazione; equazione lineare del primo ordine a coefficienti costanti (omogenea e no); equazione lineare del secondo ordine a coefficienti costanti, ca-so omogeneo; equazione armonica a due variabili; metodi esatti di soluzione; metodi numerici; impor-tanza nello sviluppo del pensiero scientifico; per gli aspetti fisici carica e scarica di un condensatore, inserzione e disinserzione di una bobina, moto in un mezzo visco-so, radioattività, conduzione termica, scambi termici, diffusione; oscillatori armonici liberi di tipo meccanico o elettrico; onde meccaniche e elettromagnetiche. 8 - Modelli stocastici Comprendere il ruolo di determinati modelli statistici all’interno di attività e teorie fisiche; interpretare alcune grandezze macroscopiche sulla base di modelli statistici elaborati a livello microscopico; per gli aspetti matematici elementi di statistica: rappresentazioni grafiche, centralità, dispersione, regressione lineare; modello probabilistico: spazio campione, eventi, leggi fondamentali; variabile aleatoria discreta e continua, di-stribuzione di probabilità, speranza e varianza; alcune distribuzioni di probabilità: uniforme, binomia-le, normale, di Poisson, di Maxwell-Boltzmann;

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per gli aspetti fisici misure e loro incertezza: ripetizione, valore medio, varianza e regressione lineare; radioattività: legge del decadimento e tempo di dimezzamento; teoria cinetica: distribuzione delle velocità, pressione, temperatura e energia cinetica media, moto browniano, cammino libero medio, diffusione; equilibri dinamici: sistema liquido-vapore, isoterme dei gas reali e modello di van der Waals, diagramma di fa-se; interpretazione statistica dell’entropia. 9 - Il secondo principio della termodinamica: modelli e interpretazione Rendersi conto di come lo studio delle trasformazioni termodinamiche abbia permesso di penetrare progressivamente uno degli aspetti più generali dei fenomeni naturali, aggiungendo all’aspetto quanti-tativo dell’energia anche quello legato al suo degrado; per gli aspetti matematici rappresentazione di curve; valori medi di grandezze scalari e vettoriali, distribuzione di Maxwell-Boltzmann, fattore di Boltzmann; modello probabilistico: spazio campione, eventi, leggi fondamentali, calcolo combinatorio; variabile aleatoria discreta e continua, distribuzione di probabilità, speranza e varianza; alcune distribuzioni di probabilità, uso delle tavole, rappresentazione grafica (mezzo infor-matico); per gli aspetti fisici grandezze e leggi fenomenologiche, modello del gas ideale, energia interna del gas ideale, isoterme re-ali e modello di van der Waals; trasformazioni termodinamiche: energia interna, scambi termici e mec-canici, primo principio della termodinamica, calori specifici molari; il secondo principio: formulazioni di Clausius e Kelvin, flussi energetici e cicli termodinamici; teorema di Carnot e rendimento di una macchina termica; entropia: definizione a livello macroscopico e a livello microscopico, processi re-versibili e irreversibili, produzione di entropia e degrado dell’energia. 10 - Conduzione elettrica e struttura della materia Interpretare le relazioni fenomenologiche macroscopiche del trasporto di elettricità nei solidi attraverso una modellizzazione a livello microscopico, utilizzando alcuni concetti significativi di statistica e di fisica quantistica; per gli aspetti matematici rappresentazione grafica: lettura qualitativa e dipendenza funzionale; modello statistico: rappresenta-zione a istogrammi, distribuzioni tipiche; simulazioni al calcolatore (metodo di Montecarlo); modelliz-zazione del moto aleatorio; per gli aspetti fisici modello macroscopico: conducibilità, curve caratteristiche, resistenza elettrica e legge di Ohm; resisti-vità e sua dipendenza dalla temperatura; modello microscopico: struttura reticolare, elettroni, mobilità, velocità di deriva; modello di Drude e teoria cinetica; modello quantistico: livelli energetici e bande di conduzione, isolanti, conduttori e semiconduttori; principio di Pauli. 11 - Induzione elettromagnetica Cogliere l’importanza del fenomeno d’induzione elettromagnetica nei suoi molteplici aspetti: dal punto di vista fisico in quanto porta alla sintesi delle leggi dell’elettromagnetismo, da quello tecnologico per-ché apre un ampio ventaglio di applicazioni, da quello matematico perché permette di utilizzare e ap-profondire le conoscenze affrontando situazioni che coinvolgono diversi campi della fisica; per gli aspetti matematici vettori: prodotto scalare, prodotto vettoriale; funzioni trigonometriche; funzioni a due variabili: rappre-sentazioni grafiche mediante mezzi informatici; sezioni; estensione del concetto di derivata al caso di funzioni vettoriali e di funzioni a due variabili; concetto di integrale e di flusso: tecniche elementari nei casi semplici; metodi numerici; equazioni differenziali del secondo ordine con coefficienti costanti; equazione dell’onda e velocità di propagazione; numeri complessi e operazioni in forma algebrica, tri-gonometrica ed esponenziale, interpretazione geometrica;

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per gli aspetti fisici campo magnetico: sorgenti, magneti elementari; forza su cariche libere e su conduttori percorsi da cor-renti; legge di Ampère; spira e bobina cilindrica; acceleratori di particelle, spettrometro di massa; leg-ge d’induzione elettromagnetica: legge di Faraday-Lenz, autoinduzione, energia del campo magnetico, trasformatore e trasporto di energia elettrica; onde elettromagnetiche: spettro, produzione e propaga-zione, velocità della luce; effetti dei campi magnetici sulla materia; elettrotecnica: tensione e corrente alternata, impedenza, elementi in serie e in parallelo, circuiti RC, RL, RCL. 12 - Luce e polarizzazione Affrontare uno dei nodi concettuali dello sviluppo scientifico di questo secolo e rendersi conto di come l’evoluzione del modello fisico sia intimamente legata allo strumento matematico; per gli aspetti matematici funzioni trigonometriche, addizione, valori medi; numeri complessi: definizione, operazioni, piano di Gauss, forma algebrica, trigonometrica ed esponenziale; algebra lineare: matrici, operazioni; matrice di un’applicazione lineare; autovalori e autovettori; probabilità: variabile aleatoria continua, densità di probabilità, funzione di distribuzione; per gli aspetti fisici fasci di luce polarizzati: legge di Malus, birifrangenza, riflessione e polarizzazione (angolo di Brews-ter) lamine ritardatrici, polarizzazione circolare; trasversalità delle onde elettromagnetiche; interferen-za di fasci polarizzati: interpretazione classica e con il modello a fotoni; esperienze a bassa intensità. 13 - Cristalli e aspetti geometrici Utilizzare la struttura dei cristalli come motivo di riflessione sul concetto di simmetria e sviluppare la capacità di visione spaziale; per gli aspetti matematici sistemi regolari di punti in due e tre dimensioni; impaccamento di cerchi e sfere; tassellazioni nel piano e nello spazio; simmetrie nel reticolo e vari tipi di simmetrie; poliedri regolari: teorema di Eulero; per gli aspetti fisici stati di aggregazione della materia: costituzione atomistica; stato cristallino; proprietà ottiche e struttu-ra della materia: ottica geometrica, birifrangenza e polarizzazione; indagine della struttura reticolare: metodo di Bragg; diffrazione di elettroni. 14 - Modelli non lineari e fenomeni caotici Riconoscere come modelli semplici possano dare adito a oscillazioni non lineari e a fenomeni caotici; riconoscere la transizione da un moto regolare ad uno caotico, in funzione di determinati parametri del modello; per gli aspetti matematici composizione di funzioni; rappresentazioni e lettura di grafici: caratteristiche dei fenomeni caotici, modellizzazione in una dimensione; concetto di iterazione e equazioni differenziali; dimensione fratta-le; per gli aspetti fisici modello meccanico: orbita nello spazio delle fasi e sue caratteristiche, stabilità, biforcazione, insorgen-za del caos; simulazioni al calcolatore; determinazione di grandezze frattali. 15 - Astronomia: dal micro- al macrocosmo Scoprire che i principi e le leggi fisiche stabiliti per i processi sia micro- sia macroscopici sulla Terra hanno validità per l’intero universo; conoscere le principali prove sperimentali che permettono di dare una struttura unitaria alla descrizione dell’universo visibile;

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per gli aspetti matematici trigonometria piana e sferica: coordinate, cambiamento di coordinate, distanze; forma parametrica del-le curve piane; logaritmi e loro proprietà; per gli aspetti fisici misura di distanze, massa e temperatura delle stelle: parallasse, spettri, diagramma Hertzsprung-Russel, relazione massa-luminosità; struttura dell’universo: supernovae, lenti gravitazionali, legge di Hubble, radiazione di fondo, radioattività; evoluzione storica dei modelli dell’universo: dai greci a Newton e Einstein. 16 - Matematica e fisica nel XVII secolo Affrontare un tema matematico-fisico nella veste di una indagine essenzialmente storica; confrontare teorie espresse nell’imperfezione ed incertezza della loro nascita e non già nell’odierna forma “levi-gata”, frutto di un lavoro di affinamento durato lunghissimo tempo; immergersi nel secolo che fu di Galileo, di Keplero e di Descartes, poi di Fermat, Huygens, Newton e Leibniz e che vide la nascita del Calcolo sublime; per gli aspetti matematici Cavalieri e Torricelli: la geometria degli indivisibili; Fermat: primi studi su massimi e minimi di fun-zioni; Newton: nascita del metodo delle flussioni, la quadratura, algoritmi iterativi, sviluppi in serie; Leibniz: nascita del calcolo differenziale; Newton contro Leibniz. per gli aspetti fisici l’indagine del moto; il problema del vuoto, la determinazione del valore della pressione atmosferica e della velocità del suono; teoria corpuscolare della luce e scomposizione della luce bianca; ottica geo-metrica e principio di Fermat; principio di Huygens e teoria ondulatoria della luce; la meccanica di Newton. 3. Modalità d’insegnamento Ai gruppi di materia nelle sedi spetta il compito di definire i percorsi didattici, attingendo ai campi di studio qui elencati, considerati singolarmente, oppure riorganizzandone i contenuti, purché risulti sal-vaguardato in modo esplicito il ruolo di interrelazione e di integrazione tra le due componenti. A di-pendenza della complessità dei singoli temi affrontati, annualmente l’insegnamento si articolerà su tre o quattro temi. L’insegnamento deve valorizzare soprattutto un apprendimento che porti alla graduale scoperta di leg-gi e teorie che governano i processi fisici dell’universo che ci circonda. Oltre agli aspetti strettamente fisici o matematici, saranno presi in considerazione anche gli aspetti storici, applicativi e tecnologici. Alle lezioni a classe intera tenute da un singolo docente, si potranno affiancare sia momenti di compre-senza dei due docenti, sia attività a metà classe in particolare per il laboratorio o per la modellizzazione informatica. 4. Valutazione La valutazione avviene sugli obiettivi formulati secondo il piano di studio di sede. In particolare l’allievo, per i singoli campi di studio, dovrà:

− conoscere e applicare in modo appropriato i concetti studiati e le principali relazioni fenomeno-logiche e teoriche;

− utilizzare correttamente i termini e il linguaggio disciplinari e le strutture matematiche; − utilizzare in modo appropriato la simbologia, le unità di misura e le cifre significative; − analizzare una data situazione e impostare la modellizzazione;

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− affrontare e impostare in modo coerente la soluzione di un determinato problema: illustrare il metodo seguito, dare gli opportuni riferimenti ai principi e alle leggi generali impiegati, inter-pretare e commentare i risultati;

− conoscere il ruolo dei modelli e i loro limiti di applicabilità; − valutare la potenzialità e i limiti dell’approccio numerico; − cogliere i nessi trasversali tra tematiche affini e stabilire analogie; applicare per analogia proce-

dimenti studiati in situazioni nuove; − riconoscere gli aspetti interdisciplinari.

Accanto alle usuali forme di valutazione ci si dovrà avvalere di ulteriori modalità, quali presentazioni scritte e orali, approfondimenti tematici, osservazione durante le attività di laboratorio e informatiche. La nota sarà unica e concordata tra i due docenti.

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Biologia e chimica - Opzione specifica L’opzione specifica biologia e chimica si prefigge di essere una nuova disciplina che studia il fenome-no vita da un punto di vista multidisciplinare e sistemico e non un corso di biochimica o di microbio-logia, né tanto meno la giustapposizione di biologia e chimica. Per far raggiungere agli allievi gli obiettivi essenziali e le competenze specifiche dell’opzione si pro-pongono dei campi di studio che rappresentano da una parte complesse interazioni nel fenomeno vita e dall’altra offrono l’opportunità di riflettere da un punto di vista biologico e chimico sul ruolo sempre più determinante delle varie attività umane nell’evolversi della vita sulla Terra. 1. Obiettivi formativi Gli obiettivi essenziali che l’allievo deve raggiungere al termine dei due anni in relazione alle quattro sfere di influenza determinanti nel manifestarsi del fenomeno vita sono:

− la capacità di individuare e descrivere la natura dinamica degli equilibri chimici e biologici, la loro reazione agli influssi esterni e la natura ciclica delle trasformazioni di materia e di energia;

− la conoscenza delle connessioni tra aspetti strutturali e funzionali a tutti i livelli di complessità del fenomeno vita;

− la comprensione della natura complessa delle interazioni fra le componenti di ogni sistema or-ganizzato;

− la facoltà di individuare e descrivere gli aspetti evolutivi e i meccanismi di selezione del feno-meno vita in termini chimici e biologici;

− la capacità di riconoscere e utilizzare in modo appropriato termini e simboli scientifici, enun-ciare principi e classificare secondo criteri e logiche disciplinari;

− la facoltà applicare concetti e modelli noti anche in situazioni per lui nuove; − sia capace di analizzare situazioni, stimare e interpretare risultati; − la capacità di riconoscere le valenze culturali e creative dell’evoluzione del pensiero scientifico.

Gli obiettivi caratterizzanti l’opzione, i veri fili conduttori della trasposizione didattica di campi, temi e argomenti proposti, gli aspetti essenziali che ogni allievo dovrà saper affrontare con competenza alla fine dei due anni sono riconducibili a quattro sfere di influenza che si ritengono determinanti nel mani-festarsi del fenomeno vita: equilibrio, struttura e funzione, organizzazione ed evoluzione.

Equilibrio

− Cogliere la natura dinamica degli equilibri chimici e biologici con particolare riferimento agli aspetti cinetici e termodinamici che li determinano;

− cogliere come i sistemi all’equilibrio reagiscono agli influssi esterni; − cogliere la natura ciclica delle trasformazioni di materia e di energia, con particolare riguardo

alla dissipazione di quest’ultima (entropia). Struttura e funzione

− Cogliere l’intima e reciproca interconnessione fra strutture e funzioni a qualsiasi livello di com-plessità del fenomeno vita;

− cogliere la varietà strutturale che può concorrere a una stessa funzione e viceversa. Organizzazione

− Cogliere la natura complessa delle interazioni fra le componenti di ogni sistema organizzato e saperle localizzare nel loro contesto;

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− cogliere come ogni sistema organizzato sia caratterizzato da una complessità e da una funziona-lità superiori a quelle della semplice somma delle sue singole componenti;

− cogliere gli aspetti limitanti con particolare riferimento a quelli cinetici, termodinamici e mate-riali che condizionano l’organizzazione di un sistema.

Evoluzione

− Cogliere l’importanza della varietà di forme e strutture, e la necessità di meccanismi di selezio-ne quali motori dell’evoluzione del fenomeno vita in termini chimici e biologici;

− cogliere la valenza temporale dei fenomeni evolutivi; − cogliere il potenziale condizionamento dell’evoluzione della vita dovuto a pressioni e interessi

di origine antropica. 2. Referenti disciplinari L’opzione specifica di biologia e chimica, partendo da problematiche rilevanti nel mondo attuale, af-fronta, da un punto di vista biologico e chimico, lo studio del fenomeno vita alla base del quale stanno aspetti unitari (problematiche comuni a tutti i viventi) e aspetti diversificati (strategie differenti adotta-te dai viventi per risolvere problemi comuni). Le interazioni tra questi aspetti rappresentano la com-plessa dimensione sistemica del fenomeno vita che si svolge dal livello subatomico a quello della bio-sfera in un continuo crescendo di complessità. In particolare, del fenomeno vita, si vogliono evidenzia-re i ruoli determinanti degli equilibri, delle strutture e funzioni, dell’organizzazione e dell’evoluzione che lo caratterizzano. 3. Modalità d’insegnamento Indagare il fenomeno vita da un punto di vista biologico e chimico significa confrontarsi con una vasti-tà tale di conoscenze che impone una scelta: da una parte vi è una limitazione legata all’esemplarità dei contenuti trattati e dall’altra ci si propone di inquadrare i vari argomenti secondo un ventaglio limitato ma caratterizzante di obiettivi essenziali che rappresentano la connotazione prioritaria dell’opzione. Il quadro di riferimento cantonale prevede un paniere di otto campi di studio: sull’arco dei due anni si deve affrontarne da quattro a sei. Il piano di studio dell’opzione prevede sia attività teoriche sia pratiche, le quali si innestano sulle di-scipline fondamentali dei primi due anni, per completare, ampliare e caratterizzare in terza e quarta li-ceo il curricolo a indirizzo scientifico scelto dall’allievo. Nell’insegnamento:

− si privilegia un approccio multidisciplinare e sistemico piuttosto che monodisciplinare e siste-matico (ciò che presuppone, tra l’altro, una stretta collaborazione tra i docenti di biologia e di chimica chiamati a tenere il corso);

− si imposta l’attività didattica su scelte esemplari di temi e contenuti piuttosto che su una tratta-zione sistematica di capitoli;

− si cerca, affrontando temi e argomenti, di far capo a un ampio repertorio di forme didattiche piuttosto che solo a lezioni frontali o dialogate.

4. Valutazione Si prendono in considerazione strategie di valutazione che danno all’allievo la possibilità di valorizza-re il proprio apprendimento in relazione ai vari obiettivi dell’insegnamento. Occorre perciò prevedere

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opportunità diversificate di valutazione attraverso le quali l’allievo possa dimostrare il livello raggiun-to nelle competenze, nonché l’interesse e la disponibilità al lavoro nelle singole attività. La valutazione terrà conto di prove scritte ed orali, del lavoro svolto in laboratorio e di lavori eseguiti in classe o a casa, singolarmente o a gruppi.

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Fisica - Opzione complementare (classi terza e quarta) Il corso complementare di fisica offre, a chi non s’indirizza verso l’opzione specifica di “Fisica e ap-plicazioni della matematica”, la possibilità di completare la propria formazione liceale nella disciplina fisica e più in generale la propria formazione culturale. 1. Obiettivi L’obiettivo del corso è quello di affrontare e approfondire argomenti significativi tratti dai principali capitoli e magari già parzialmente affrontati nel corso di base, adeguando il livello alla maggior capa-cità di astrazione dello studente. Il corso risulta particolarmente adatto agli studenti che desiderano intraprendere studi universitari nel-l’ambito scientifico (medicina, biologia, chimica, farmacia, fisica, ecc.). 2. Referenti disciplinari Principi di conservazione

− L’impulso, la quantità di moto e la sua conservazione. − Il lavoro, l’energia e la sua conservazione. − Le varie forme di energia: gravitazionale, di moto, termica, elettromagnetica e nucleare. − Possibilità e limiti delle trasformazioni energetiche da una forma all’altra. − Il secondo principio della termodinamica. Le principali macchine termiche.

Forze e campi

− La carica elettrica. Il campo elettrico. La carica elettrica in moto, il campo magnetico. − L’evoluzione storica del concetto di campo.

Fenomeni elettromagnetici

− La corrente elettrica e i suoi effetti. L’induzione elettromagnetica. I motori e i generatori elet-trici.

Onde

− Proprietà generali dei differenti tipi di onde. − Le onde elettromagnetiche. Applicazioni delle onde elettromagnetiche nella vita di tutti i gior-

ni. Materia e radiazione

− L’indagine sulla struttura interna dell’atomo. Dal modello di Thomson a quello di Bohr. − L’esperimento di Millikan. L’elettrone e le sue proprietà. − Il fotone e l’effetto fotoelettrico di Einstein. − La radioattività.

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3. Modalità d’insegnamento Si cercherà, attraverso l’analisi di quanto svolto precedentemente dagli allievi, di completare la visione globale della materia fisica, mirando in particolare a consolidare i “pilastri” rappresentati dalle leggi di conservazione, dalla struttura della materia e dalla problematica continuo-discreto. L’attività didattica sarà strutturata in modo che lo studente possa assumere un ruolo sempre più co-sciente e attivo nella costruzione del proprio sapere. Sia l’aspetto sperimentale che quello informatico saranno sviluppati e affrontati dagli studenti a secon-da degli argomenti e compatibilmente con le attrezzature e le possibilità logistiche della sede. Quali sussidi didattici e strumenti d’insegnamento verranno utilizzati: il libro di testo Tipler, il labora-torio, il computer con programmi scientifici, Internet, la biblioteca. 4. Valutazione Allo studenti verranno offerte opportunità diversificate di valutazione (esercizi a casa, esercizi in clas-se, ricerche in biblioteca, in laboratorio, ecc.), in modo che egli possa valorizzare al meglio il proprio apprendimento e la propria maturità.

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Chimica - Opzione complementare Il piano di sede è stato elaborato tenendo presente il piano di studio cantonale per la chimica, opzione complementare. 1. Obiettivi formativi Per la definizione delle finalità formative e degli obiettivi dell’insegnamento si rimanda al Piano degli studi liceali, pp. 177-178. 2. Referenti disciplinari Il corso prevede lo sviluppo di molteplici argomenti, basato sullo studio di materiali di uso quotidiano (alimenti, materie plastiche, cosmetici, coloranti, ecc.). La trattazione viene impostata considerando i tre aspetti composizione/struttura, energia e tempo sui tre livelli molare, molecolare ed elettrico. 3. Modalità d’insegnamento Durante il biennio devono essere presentati due aspetti a livello molare, due aspetti a livello molecola-re e due aspetti a livello elettrico, affrontando almeno quattro temi diversi riguardanti lo studio di ma-teriali di uso quotidiano. Le metodologie di lavoro privilegiano un approccio sperimentale che prevede attività di laboratorio, ricerche di letteratura su libri e riviste scientifiche o mediante strumenti informatici, nonché discussio-ne in comune delle produzioni degli allievi. 4. Valutazione Oltre alle indicazioni elencate nel Piano degli studi liceali cantonale, si terrà conto dell’impegno e dell’interesse dimostrati, come pure delle produzioni degli studenti. Con queste ultime s’intendono i lavori scritti, l’attività di laboratorio e la presentazione orale o scritta delle esperienze di laboratorio e delle ricerche di letteratura.

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Biologia - Opzione Complementare L’opzione complementare rinforza e/o diversifica tematiche biologiche. Lo scopo è di acquisire sia una cultura biologica di base, sia la consapevolezza dell’esistenza di regole del gioco della vita sul pianeta, nella società, nel proprio corpo. Questa coscienza dovrebbe portare a comportamenti biocompatibili, responsabili e rispettosi di tutte le forme di vita. Con l’opzione complementare l’allievo, che non pro-seguirà gli studi nell’ambito delle scienze naturali, dovrebbe acquisire una cultura biologica di base che gli permetta di padroneggiare gli aspetti biologici, che, nella società attuale, sono inscindibili da quelli economici, storici, sociali, etici, giuridici, ecc. 1. Obiettivi formativi Lo svolgimento di ogni tematica dell’opzione complementare implica il costante riferimento alla classi-ficazione cognitiva degli obiettivi di apprendimento della biologia, oltre all’acquisizione di conoscenze e capacità disciplinari. Alla fine del corso gli allievi devono aver incrementato la curiosità per i fenomeni biologici, la capacità di porsi domande e la capacità di costruire analogie fruttuose grazie ad interessi culturali ampi, che spaziano in vari campi. 2. Referenti disciplinari L’opzione complementare riprende i fili conduttori del corso di base, che l’allievo utilizza per avere una visione globale della complessità e delle interazioni dei fenomeni biologici nei diversi livelli di or-ganizzazione dei viventi (molecole, cellule, organismi, biosfera). Per questo scopo l’opzione comple-mentare si basa su tre pilastri: La biologia nella vita quotidiana (tempi brevi) Per formare gli allievi che in un prossimo futuro saranno chiamati ad essere dei “cittadini responsabili”, sono indispensabili un approccio biologico alla vita di tutti i giorni e una conoscenza delle applicazioni tecnologiche. Gli argomenti riguardanti il primo pilastro sono i seguenti.

− “Le applicazioni biologiche nel quotidiano”. − “Gli orologi biologici”. − “Prioni, virus e monere”. − “Riconoscere e difendere il self”. − “Neuroni + neuroni = cervello?”. − “Evoluzione di una situazione ambientale”.

La stabilità degli equilibri (tempi medi) I vari livelli di organizzazione si fondano, a medio termine, su equilibri armoniosi che sottostanno a re-gole fondamentali e se queste ultime non vengono rispettate o sono ignorate, i disequilibri che ne deri-vano si ripercuotono a tutti i livelli. Gli argomenti riguardanti il secondo pilastro sono i seguenti.

− “Che cosa si nasconde dietro la diversità dei comportamenti?”. − “Sociali si nasce o si diventa?”. − “Elogio della biodiversità”. − “Immortalità o sessualità?”. − “La comunicazione”.

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− “L’ipotesi di Gaia”. L’instabilità e l’evoluzione (tempi lunghi) Contrapposta alla visione globale degli equilibri vi è anche la visione evolutiva, basata sui cambiamenti che, in tempi lunghi sono creatori di diversità, di complessità e di nuovi equilibri. L’allievo dovrebbe così acquisire consapevolezza del rispetto della diversità in tutte le sue forme. Gli argomenti riguardanti il terzo pilastro sono i seguenti.

− “Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?”. − “Storia della vita sulla terra”. − “Le catastrofi ecologiche”. − “Storia del pensiero biologico e delle scoperte biologiche”. − “Dalle Galapagos al gene egoista”.

3. Modalità d’insegnamento Il corso si svolge su due anni e, per ogni anno, vengono scelti tre argomenti, uno per “pilastro”, la cui sequenza rispetta una cronologia che va da tempi molto brevi a tempi estremamente lunghi. Per favorire il coinvolgimento e l’apprendimento dell’allievo è auspicabile ricorrere ad un ampio reper-torio didattico quale lo studio di casi, l’elaborazione di mappe concettuali, le attività sperimentali di la-boratorio, interventi di conferenzieri esterni, uscite di studio, ecc. 4. Valutazione All’allievo vengono offerte opportunità diversificate di valutazione attraverso le quali dimostrare il li-vello raggiunto nelle competenze disciplinari e l’interesse per la materia. Oltre ai tradizionali lavori scritti sono perciò previste altre forme di verifica, quali presentazioni scritte e orali, approfondimenti tematici, attività di laboratorio.

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Applicazioni della matematica - Opzione complementare 1. Obiettivi generali

− Capire forme di ragionamento matematico (deduzione, induzione completa) e cogliere la diffe-renza tra esso e il metodo sperimentale (e i suoi limiti);

− acquisire le conoscenze necessarie per utilizzare il calcolatore nella sperimentazione e nella ri-soluzione di problemi matematici;

− capire, anche attraverso lo studio di problemi concreti, che in matematica non si lavora soltanto con metodi esatti, ma anche con metodi di approssimazione: la soluzione esatta talvolta può es-sere ottenuta solo con un passaggio al limite!

2. Referenti disciplinari Gli argomenti di studio saranno scelti dal docente responsabile del corso fra i seguenti. Matematica e informatica Introduzione all’uso di un Computer Algebra System (per esempio Maple V). Teoria elementare dei numeri Introduzione alle strutture algebriche fondamentali (gruppi, anelli, campi), divisibilità, congruenze li-neari, numeri primi, fattorizzazione, test di primalità, introduzione alle problematiche della crittografia con particolare riferimento alla crittografia a chiave pubblica. Statistica descrittiva e inferenziale Elaborazione di dati con l’uso del computer; ricerca e confronto di modelli matematici, la regressione (lineare, quadratica, logaritmica), le funzioni “tendenza” e “crescita” per fare delle “previsioni”. I test statistici. Metodi numerici Il problema dell’interpolazione, l’interpolazione statistica, zeri di una funzione, operazione con matri-ci, l’algoritmo di Gauss e di Gauss Jordan per la risoluzione di sistemi lineari (la RREF). Applicazio-ne: lo scanner a raggi X. Successioni numeriche e matematica finanziaria L’induzione matematica. Successioni e progressioni, processi iterativi; successione di pagamenti. Va-lore attuale (anche nel caso delle obbligazioni) e valore futuro; ammortamento di un debito, le rate di un mutuo. 3. Modalità d’insegnamento Oltre alle classiche lezioni frontali ci saranno degli spazi nei quali gli allievi, singolarmente o a gruppi, avranno la possibilità di sperimentare, di scoprire e di applicare, anche con l’ausilio del calcolatore, al-cuni risultati degli argomenti che verranno trattati. Si affrontano problemi concreti di teoria dei numeri, matematica finanziaria, statistica, o altro ancora e si sviluppano conoscenze matematiche adeguate al problema, approfondendo nel contempo gli strumenti informatici che ne facilitano la risoluzione con-creta.

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Non sono richieste competenze particolari di matematica o informatica, che vadano al di là di quanto appreso nei normali corsi di seconda liceo. 4. Valutazione Per la valutazione si terrà conto di prove scritte e orali, dell’attività svolta (singolarmente o in gruppo) durante le lezioni e il laboratorio d’informatica.

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Informatica - Opzione complementare 1. Obiettivi Conoscenze

- Comprendere le nozioni di base e i concetti fondamentali necessari alla modellazione, all’a-nalisi dei problemi e alla concezione di soluzioni informatiche.

- Conoscere le procedure di valutazione e la pertinenza delle soluzioni possibili. - Conoscere la base di un linguaggio di programmazione. - Conoscere le differenti rappresentazioni dell’informazione. - Comprendere le basi della comunicazione digitale. - Conoscere i limiti delle applicazioni informatiche.

Capacità

- Analizzare e strutturare un problema dato tratto da ambiti di applicazione differenti. - Elaborare, valutare algoritmi e codificarli in un linguaggio di programmazione. - Mettere a punto modelli di informazione adatti alle specifiche di un problema. - Valutare e documentare la pertinenza, l’efficacia, l’efficienza e l’usabilità di una soluzione in-

formatica. Atteggiamenti

- Dar prova di spirito critico nell’analisi e nella valutazione di soluzioni informatiche. - Essere disponibile a lavorare su progetti e in gruppo così come agli scambi interdisciplinari. - Pianificare e agire in modo strutturato. - Mostrare perseveranza nella ricerca e nell’implementazione di soluzioni informatiche. - Confrontarsi con le implicazioni dell’informatica nella vita quotidiana.

2. Referenti disciplinari Nel corso del biennio saranno trattati gli argomenti seguenti.

Programmazione, strutture di dati e algoritmi Cenni di architettura di un calcolatore; aritmetica del calcolatore; introduzione ad un linguaggio di programmazione che permetta di implementare soluzioni a problemi posti da ambiti diversi (matemati-ca, fisica, chimica, biologia, economia, …); strutture di dati fondamentali; algoritmi di ordinamento e algoritmi di ricerca; cenni sulla correttezza e sulla complessità computazionale. Internet Aspetti storici e sociali di Internet; funzionamento del browser, il principio server-client; ipertesti e documenti multimediali, costruzione di pagine HTML; i principali protocolli di comunicazione (HTTP, TCP/IP, FTP, TELNET, …) e tipologia delle reti; la sicurezza informatica; i servizi Web. Sistemi informativi Introduzione alle strutture di dati dinamiche fondamentali per la gestione dei dati e alle operazioni ad esse correlate (ricerca, inserimento di un elemento, cancellazione di un elemento); introduzione alle basi di dati relazionali; interrogazione e manipolazione di una base di dati mediante il linguaggio SQL; analisi, progettazione e costruzione di semplici basi di dati; algoritmi di ricerca in Internet (metodi, va-lutazione, strategie fondamentali).

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Crittologia Crittografia e crittoanalisi; metodi crittografici classici (storia della crittografia, metodo di Cesare, me-todo di Vigenère, principio di Kerkhoff, …); crittosistemi simmetrici (punti forti e deboli, attacchi ai sistemi monoalfabetici, One Time Pad, DES, …); crittografia a chiave pubblica (le funzioni unidire-zionali, il crittosistema RSA, firme digitali, commercio elettronico, …); sicurezza (autenticità, identifi-cazione, integrità, autorizzazioni, problemi giuridici, …). 3. Modalità d’insegnamento Generalmente le singole lezioni saranno suddivise in due parti: una teorica, nella quale il docente pre-senterà gli argomenti nuovi, una pratica di esercitazioni individuali (spesso al calcolatore) seguite dal docente. Lo svolgimento delle esercitazioni al di fuori delle lezioni è molto importante. Sono pure previste delle attività da svolgere a gruppi di due o tre persone. 4. Valutazione Il raggiungimento degli obiettivi sarà verificato attraverso:

- la capacità di recepire, di riprodurre e sviluppare autonomamente i principali aspetti dei temi trattati;

- esercitazioni in classe; - compiti da svolgere a casa; - presentazione di lavori di approfondimento personale o a gruppi; - partecipazione attiva dell’allievo alle lezioni; - lavori scritti e lavori al calcolatore.

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III. Il settore scienze umane ed economiche

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Storia L’insegnamento della storia si propone di dare agli studenti le conoscenze, gli strumenti e i metodi ne-cessari per sapersi orientare nel presente attraverso lo studio del passato e acquisire la consapevolezza che la storicità riguarda tutti i fenomeni della società. La storia si propone come disciplina che partecipa, con altre scienze umane, alla formazione culturale e civile dei futuri cittadini e si presenta come scienza degli uomini nel tempo e nello spazio. 1. Obiettivi formativi del primo biennio

− Analizzare un documento storico adeguatamente preparato a fini didattici; − selezionare, ordinare e classificare avvenimenti; − usare strumenti semplici del lavoro storico (tabelle, grafici, atlanti, documentazione informati-

va, tavole sinottiche); − stabilire relazioni temporali (cronologia, durate), spaziali (carte storiche) e causali (cause diret-

te e indirette); − elaborare sintesi e proporre semplici ipotesi interpretative di situazioni storiche; − esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati.

del secondo biennio

− Scomporre un testo storiografico nei suoi elementi essenziali (politici, economici, culturali); − esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati; − stabilire gerarchie tra avvenimenti e valutare l’incidenza dei singoli eventi in rapporto ai pro-

cessi storici analizzati; − utilizzare con competenza e proprietà espressioni e concetti tipici del linguaggio storiografico

in relazione a specifici contesti; − confrontare giudizi storici diversi utilizzando gli strumenti necessari per l’interpretazione sto-

riografica; − impostare in termini storici un problema e selezionare da fonti diverse gli elementi necessari

per ricostruire un processo storico. 2. Referenti disciplinari Classe prima L’arco temporale preso in esame in prima liceo va dal V al XV secolo. Il piano di lavoro prevede sei temi principali che saranno sviluppati con la trattazione degli argomenti correlati. Popolazione e risorse − Il rapporto uomo-ambiente: condizionamenti, or-

ganizzazione e gestione del territorio; − l’andamento demografico tra sviluppo e crisi.

La crisi dell’unità del Mediterraneo e l’origine del feudalesimo

− Le differenti civiltà mediterranee: scambi, contatti e relazioni;

− la società carolingia. La società feudale − I rapporti di dipendenza personali;

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− la signoria feudale: aspetti economici e politici; − le istituzioni: Impero, Papato e monarchie.

Vita e istituzioni urbane − Le città luogo di scambi e produzione; − le città luogo di conflitti economici, sociali, politici

e culturali. Cultura e religione − L’evangelizzazione e il ruolo dei monaci;

− l’organizzazione e il ruolo della Chiesa nella socie-tà medievale.

Nascita e sviluppo della Confederazio-ne elvetica

− L’importanza del Gottardo; − dalle origini della Confederazione alla politica di

espansione (XIII-XV secolo). Il collegamento con altre discipline di scienze umane è possibile con l’introduzione all’economia e al diritto. Collegamenti possono avvenire, ad esempio, sui seguenti argomenti:

− economia di sussistenza, economia di scambio; moneta; − stagnazione, recessione, espansione; produzione e produttività.

Classe seconda L’arco temporale preso in esame in seconda liceo va dal XVI al XVIII secolo. Il piano di lavoro prevede cinque temi principali che saranno sviluppati con la trattazione degli argo-menti correlati. L’Europa alla scoperta e alla conquista del mondo

− La rinascita economica e culturale del-l’Europa; − i grandi viaggi e la costruzione degli imperi colo-

niali; − i rapporti tra Europa e Nuovo Mondo: la scoperta

dei “selvaggi” e la visione dei vinti. La rottura dell’unità confessionale dell’Europa Le guerre politico-religiose

− La nascita e la diffusione della Riforma; la risposta cattolica;

− la Riforma in Svizzera; − le guerre di religione e la difficile ricerca di forme

di convivenza religiosa. La crisi del Seicento: lo spostamento del baricentro economico dal Mediterraneo all’Atlantico

− Il declino delle potenze mediterranee; Spagna e Ita-lia;

− l’avvento di nuove potenze economiche, Olanda e Inghilterra.

Lo stato moderno e le sue forme − L’assolutismo in Francia; − la rivoluzione inglese e la nascita di una monarchia

temperata. Rinnovamento economico e intellettuale nel Settecento

− Dalla rivoluzione scientifica alla cultura dei lumi; − i tentativi di riforma nel Settecento: il dispotismo

illuminato; − le trasformazioni demografiche, economiche e so-

ciali. Il collegamento con altre discipline di scienze umane è possibile con geografia e storia dell’arte. Con geografia:

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− i mutamenti dei rapporti tra Europa e mondo con le grandi scoperte, la nuova concezione dello spazio;

− dalla città medievale a quella rinascimentale a quella industriale; − l’organizzazione del paesaggio rurale: dai campi aperti alle recinzioni. Il capitalismo agrario.

Con storia dell’arte: − arte e cultura rinascimentale: arte e potere; − la sensibilità barocca e la Controriforma; − espressioni artistiche delle civiltà extra-europee.

Classe terza L’arco temporale preso in esame dal piano di lavoro di terza si sviluppa tra il XVIII e il XIX secolo e prende in esame le trasformazioni che, soprattutto nell’area europea, portano alla nascita della società moderna. Il piano di lavoro prevede cinque temi principali che saranno sviluppati con la trattazione degli argo-menti correlati. L’età delle rivoluzioni: 1776-1848 − La nascita e lo sviluppo degli USA;

− la rivoluzione francese e le sue conseguenze; − la nascita Svizzera moderna: 1798-1848; − dalla Restaurazione alle Rivoluzioni borghesi.

La società industriale − La rivoluzione agricola e il nuovo regime demogra-fico;

− la diffusione della rivoluzione industriale in Europa e il caso svizzero;

− la questione sociale; − la cultura e gli stili di vita nella società industriale.

Correnti del pensiero politico contem-poraneo

− Liberalismo e democrazia; − la Svizzera dal 1848 al 1914; − la critica al liberalismo: socialismo, anarchismo,

cattolicesimo sociale. La questione nazionale − L’unificazione italiana e tedesca;

− la questione balcanica. Le relazioni internazionali nell’Otto-cento

− Il predominio inglese e l’emergere di nuove poten-ze;

− l’imperialismo in Africa e in Asia. Collegamento con geografia: terreno comune di studio possono essere il tema relativo alle trasformazioni indotte dal processo di in-dustrializzazione e l’imperialismo. In particolare:

− il rapporto campagna-città; − la rivoluzione dei trasporti; − la trasformazione del paesaggio; − i movimenti migratori; − i nuovi rapporti economici tra centro e periferia.

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Classe quarta Il piano di lavoro di quarta prende in esame la storia del XX secolo. I sei nodi tematici fondamentali rinviano ad alcune tra le più diffuse interpretazioni del Novecento: il secolo delle guerre, il secolo delle masse, il secolo della mondializzazione e il secolo delle differenze. Lo svolgimento del programma terrà in costante considerazione quegli argomenti che, seppur presenti nel contesto generale, sono stati scelti quali momenti di riflessione comune tra le discipline delle scienze umane, in vista anche della stesura dei testi d’esame di maturità. Dalla seconda rivoluzione industriale alla crisi degli anni Trenta

− L’espansione del capitalismo tra fine Ottocento e primo Novecento;

− la prima guerra mondiale e la nuova geografia poli-tica dell’Europa;

− dalla difficile ripresa economica alla grande de-pressione degli anni Trenta.

Il secolo delle masse: ideologie, partiti, sistemi politici

− I fascismi; − il comunismo: da Lenin a Stalin; − la Svizzera tra le due guerre mondiali.

La seconda guerra mondiale e le sue conseguenze

− La seconda guerra mondiale; − la ricostruzione economica e politica dell’Europa; − la nascita del bipolarismo USA / URSS.

I problemi del sud del mondo − La decolonizzazione in Asia e Africa; − sviluppo e sottosviluppo.

La nascita dello stato sociale: emanci-pazioni e conquiste

− Crescita economica e società del benessere; − nascita e sviluppo dello stato sociale; − la contestazione della società dei consumi e il ’68.

Verso il XXI secolo − Dalla distensione internazionale alla crisi del mo-dello comunista;

− la crisi dello stato sociale e gli attuali squilibri; − alla ricerca di un nuovo ordine internazionale.

Collegamento con le discipline dell’area di scienze umane: ogni anno i gruppi disciplinari si accorderanno sulle scelte dei campi comuni che meglio si prestano per un insegnamento coordinato sulla base del documento Contenuti dell’insegnamento delle scienze umane (cfr. insegnamento coordinato nel quarto anno). 3. Modalità d’insegnamento Il sapere storico è il risultato di diverse procedure di ricerca e di analisi che confluiscono nella rico-struzione storiografica. Obiettivi dell’apprendimento sono sia le conoscenze sia i metodi della storiografia: l’insegnamento si concentra perciò sul rapporto metodi/contenuti e abilità/interpretazione. Il sapere storico non è semplicemente cumulabile; nell’apprendimento della storia le difficoltà concet-tuali, metodologiche e strumentali appaiono simultaneamente, così che diventa difficile graduare l’insegnamento dal “semplice al complesso”. Gli obiettivi del primo biennio sono orientati e collegati ad un insegnamento a maglie larghe, attento agli aspetti strutturali, quelli del secondo biennio favoriscono uno studio più sistematico degli avveni-menti e danno maggiore importanza alla variabile “tempo” per meglio comprendere i rapporti causali del processo storico.

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4. Valutazione Avviene attraverso esercizi, esposizioni orali, prove scritte a livello intermedio e a livello finale. Essa misura le conoscenze storiche e i progressi effettuati nell’acquisizione degli obiettivi.

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Introduzione all’economia – Introduzione al diritto L’ordinamento liceale prevede che le ore dedicate alle compresenti Introduzioni all’economia e al di-ritto siano distribuite in due momenti separati, in prima e in quarta liceo. Di ciò si tiene conto nell’organizzare la trattazione degli argomenti: l’interruzione, infatti, impedisce il collegamento diretto che invece si potrebbe avere seguendo un iter usuale. Nella prima classe l’insegnamento ha un taglio prevalentemente descrittivo, tendente a fare in modo che l’allievo possa rendersi conto dell’esistenza dei fenomeni economici e dei fenomeni giuridici nella realtà sociale. Nella quarta, riprendendo e approfondendo lo studio avviato in prima, si cercherà di porre maggior-mente l’accento sul lato scientifico delle due discipline. Si tratterà dunque di mostrare la complessità e il rigore delle materie che studiano questi aspetti della realtà. L’analisi dovrà pure fornire un primo ap-proccio agli aspetti epistemologici della materia trattata, da intendere qui soprattutto nel senso di una riflessione sugli strumenti e sui metodi propri alle due discipline.

Il percorso pedagogico e intellettuale degli allievi può dunque essere riassunto nei termini seguenti: − scoperta e verifica dell’esistenza di fenomeni economici e giuridici nella società; − verifica dell’esistenza di discipline specifiche che studiano gli aspetti economici e giuridici delle

società attuali e passate; − verifica, tramite esempi, dell’esistenza di un linguaggio proprio e di un insieme di strumenti e me-

todi peculiari delle discipline; − comprensione dell’aspetto analitico o interpretativo delle discipline, inteso come studio di una re-

altà sociale, e dell’aspetto normativo, inteso, in questo contesto, come criterio di giudizio sulla re-altà stessa;

− verifica del modo e della misura in cui l’applicazione dei principi fondamentali di queste discipli-ne incide sulla realtà sociale (essenzialmente la produzione del diritto e le politiche economiche).

Perseguendo questi obiettivi, l’Introduzione all’economia e l’ Introduzione al diritto intendono dare un contributo specifico al raggiungimento dell’obiettivo del settore “Scienze umane” e dell’intero currico-lo liceale, e cioè quello di aiutare gli allievi a capire la società in cui vivono, e a diventare cittadini re-sponsabili. 1. Obiettivi formativi

Introduzione all’economia

Conoscenze − Individuare il nucleo problematico dell’economia nella limitatezza dei mezzi rispetto ai bisogni

umani; − individuare la dimensione politica e conflittuale delle scelte economiche di fondo: cosa produr-

re, come produrre, per chi produrre; − individuare l’origine storico-sociale dei fatti economici.

Capacità − Utilizzare in modo appropriato alcune parole-chiave pertinenti alla sfera della produzione, dello

scambio e del consumo; − riconoscere la dimensione economica di qualche grande problema del mondo contemporaneo; − utilizzare in modo appropriato alcuni strumenti analitici della disciplina economica.

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Atteggiamenti − Sviluppare curiosità e disponibilità per l’approfondimento della conoscenza dei meccanismi di

funzionamento della società, in una prospettiva multidisciplinare; − acquisire la consapevolezza che l’adozione, in base a giudizi di valore, di una determinata posi-

zione di fronte a problemi sociali, deve da un lato essere oggetto di verifiche costanti, e d’altro lato non deve comportare intolleranza civile.

Introduzione al diritto

Conoscenze − Rendersi conto che esiste il fenomeno giuridico; − rendersi conto che il diritto è un prodotto storico: non esiste per caso, è in continuo divenire ed

è pertanto soggetto a continue trasformazioni.

Capacità − Riconoscere l’aspetto giuridico in una realtà complessa; − cogliere le funzioni giuspolitiche e la valenza storica di importanti istituti giuridici, vale a dire

le concrete dinamiche del momento in cui sono prodotti, rispettivamente trovano applicazione.

Atteggiamenti − Accettare il diritto e la mediazione che impone, vale a dire la dimensione conflittuale e il fatto

che essa trovi risoluzione giuridica, in alternativa a quella dell’utilizzazione della pura forza; − essere sensibili e consapevoli nei confronti della realtà soggiacente al diritto.

2. Referenti disciplinari Classe prima Introduzione all’economia

I soggetti − Le famiglie, lo Stato, le imprese; − i ruoli fondamentali e relazioni d’interdipendenza.

La produzione e lo scambio

− Le condizioni naturali e sociali della produzione; − la storicità delle forme di produzione e di scambio; − le finalità della produzione, i bisogni individuali e i bisogni collettivi; − la destinazione e la distribuzione della produzione; − le modalità di misurazione del risultato dell’attività economica: il prodotto nazionale, significa-

to e limiti interpretativi. Introduzione al diritto

I soggetti del diritto − I destinatari del diritto; − l’individuo come soggetto del diritto; − la scoperta della società anonima e la persona giuridica; − l’uguaglianza giuridica.

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La proprietà e il contratto − La nozione di proprietà; − il contratto e la circolazione della ricchezza.

Classe quarta Gli argomenti saranno opportunamente differenziati per quegli allievi che frequentano l’opzione speci-fica oppure l’opzione complementare di economia e diritto. Introduzione all’economia

Lo Stato e il mercato − Gli obiettivi della macroeconomia e la loro misura: disoccupazione, inflazione e crescita; − i cicli economici: espansione, recessione, crisi; − l’intervento dello Stato e le politiche economiche.

Introduzione al diritto

Lo Stato e la società civile − Diritto e forza, diritto e società; − diritto e Stato: Stato creatore e creatura del diritto; − Stato e diritto: separazione tra pubblico e privato, codificazione del diritto; − dallo “Stato guardiano notturno” al “welfare state”.

3. Modalità d’insegnamento Il lavoro con le classi si svolgerà nella forma di lezioni dialogate, durante le quali il docente coinvolge-rà gli allievi, proponendo argomenti che invitino alla riflessione e incoraggiandoli a intervenire con domande, osservazioni o apporti di conoscenze da loro acquisite al di fuori delle lezioni di economia e di diritto. I docenti potranno adottare un libro di testo e/o distribuire agli allievi documenti fotocopiati o materia-le di loro elaborazione. Agli allievi si richiederà di prendere appunti della lezione e di rielaborarli rego-larmente a casa. Gli allievi potranno pure essere invitati a raccogliere e a organizzare informazioni rac-colte, in biblioteca o a casa, su giornali, riviste o libri o su supporti elettronici. Agli allievi di quarta si richiederà una più ampia capacità d’intervenire durante le lezioni, sfruttando, da un lato, le conoscenze acquisite nelle altre discipline che compongono le Scienze umane, dall’altro dalla loro maggiore età e da più esperienze e responsabilità sociali. Per le stesse ragioni si potrà dare più spazio alle esigenze dei singoli allievi nella trattazione di argo-menti e temi previsti dal programma. In particolare, per quanto riguarda l’economia:

− l’approccio più descrittivo dà occasione di contrastare i pericoli che potrebbero derivare dal fat-to che l’allievo non solo ha già percepito manifestazioni dell’attività economica, ma in qualche modo ha anche espresso giudizi e preso posizione;

− è immediatamente posta al centro dell’attenzione la necessità del rigore logico nell’affrontare i problemi, nonché di un corretto uso della terminologia;

− si pongono in evidenza argomenti che costituiscono oggetto d’analisi e di approfondimento per coloro che seguono l’opzione specifica centrata sull’economia e sul diritto.

Per quanto riguarda il diritto: − l’approccio per problemi dà modo di verificare in concreto l’intima correlazione tra conflitti

(interessi divergenti: perché esistono, perché debbono risolversi) e norme (forme della risolu-zione dei conflitti: funzionamento e funzione);

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− l’attenzione è posta sulla necessità di riconoscere che le norme si fondano su un duplice motivo di rispetto: la forza (presupposto della norma è l’esistenza di una forza per farla rispettare; for-ma attuale: Stato) e la convinzione (presupposto della norma è anche la sua accettazione, quindi la sua legittimazione, da parte dei destinatari, appunto come diritto);

− si pongono in evidenza argomenti che costituiscono l’oggetto d’analisi e di approfondimento per coloro che seguono l’opzione specifica centrata sull’economia e sul diritto.

4. Valutazione I voti semestrali e finale si baseranno prevalentemente sui compiti in classe scritti che saranno valutati in funzione della completezza delle conoscenze acquisite dall’allievo, della capacità di argomentare logicamente e dell’ordine nella presentazione del testo. L’attenzione e la partecipazione nel lavoro in classe (qualità delle domande, delle riflessioni, degli eventuali contributi particolari degli allievi, ecc.) potranno pure costituire elementi di valutazione, complementari a quelli espressi sui compiti in classe. Attraverso questi strumenti, si verificherà la sensibilità degli allievi nell’affrontare autonomamente e criticamente le tematiche giuridiche ed economiche proposte.

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Geografia La geografia studia il sistema di relazioni tra società, natura e spazio. Lo studio della geografia, scien-za dell’uomo e della società, evidenzia pratiche, conoscenze e rappresentazioni che individui e collet-tività hanno dello spazio terrestre. Con i suoi strumenti interpretativi, essa permette di leggere la com-plessità del presente e dei suoi territori. Nella formazione culturale dello studente-cittadino, lo studio della geografia permette di conoscere le manifestazioni spaziali delle società, di sviluppare interesse e senso di partecipazione nei confronti del-le diverse culture, sensibilità verso l’ambiente e la conoscenza degli strumenti per la sua gestione come la pianificazione del territorio. La geografia contribuisce alla formazione civica dello studente, contri-buendo ad allargare l’orizzonte degli scenari possibili che favoriscano scelte più consapevoli per il fu-turo. La geografia concorre con le altre discipline delle scienze umane al raggiungimento degli obiettivi co-muni dell’area, e contemporaneamente collabora, in relazione alla sua dimensione naturalistica ed eco-logica, con le scienze della vita e della natura. 1. Obiettivi formativi

− Comprendere il sistema di relazioni che le collettività intrattengono con il territorio e la natura; − esplicitare ruolo, intenzionalità e obiettivi d’attori sociali nella produzione degli spazi geografi-

ci; − evidenziare le diverse rappresentazioni sociali del territorio e valorizzare la dimensione dello

spazio vissuto; − saper analizzare a diverse scale i fenomeni geografici; − saper ricostruire i processi di trasformazione del territorio; − saper costruire e utilizzare in modo critico i principali modelli geografici; − saper ipotizzare, davanti ad un problema di carattere geografico, scenari diversi.

2. Referenti disciplinari Ecologia umana, Organizzazione e gestione dello spazio, Geografia politica e Cultura e rappresenta-zioni sono i campi problematici entro i quali si colloca l’insegnamento della geografia.

− L’ecologia umana è definita dal modo con il quale individui e società, avvalendosi di mediatori quali le istituzioni, il lavoro, le tecniche, l’uso d’energia e risorse, riescono a soddisfare i biso-gni.

− La problematica della produzione dello spazio s’interroga sull’organizzazione e sulla struttura-zione del territorio a scale diverse.

− La valutazione dei processi con i quali le varie forme di potere (statale, economico, culturale) organizzano i territori, costituisce la problematica della geografia politica.

− La geografia culturale e delle rappresentazioni analizza il modo con il quale identità culturali, ideologie, e percezioni dello spazio di gruppi e collettività contribuiscono a modellare il territo-rio.

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3. Modalità d’insegnamento Nell’insegnamento della geografia svolge un ruolo fondamentale il costante riferimento ad un quadro problematico, all’uso di teorie, di concetti e di modelli. Nella pratica didattica si ricorrerà ai concetti integratori della geografia, quali: spazio geografico, impatto ambientale, rete, regolazione, ecc. L’esperienza dello spazio, vissuta ed interiorizzata dagli studenti, è una forma di conoscenza da valo-rizzare nell’insegnamento. L’acquisizione della capacità di descrizione e analisi dei fenomeni geogra-fici con le tecniche e le metodologie specifiche, quali gli strumenti della geografia quantitativa e della statistica, delle tecniche di rappresentazione e l’osservazione diretta del territorio, sono saper fare indi-spensabili. 4. Valutazione Verifiche scritte, elaborazioni personali, presentazioni orali, costituiranno i principali strumenti della valutazione. Oltre al raggiungimento degli obiettivi cognitivi e operativi saranno considerati anche la partecipazione, l’interesse e la capacità di lavoro in comune.

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Classe seconda “Dall’ecologia generale all’ecologia umana” Le società umane sono riuscite a controllare progressivamente l’ambiente, ottenendo quantità sempre maggiori di materia e d’energia; esse sono passate da forme di organizzazione e tecniche tradizionali, che le lasciavano largamente dipendenti dalla natura, a forme di organizzazione e a sistemi produttivi più complessi, con la creazione di ecosistemi sempre più artificiali. Le società avanzate basano il proprio sviluppo su un abbondante uso di materie prime e di fonti energeti-che non rinnovabili. Questo modello produttivo mette in serio pericolo l’equilibrio della biosfera e sollecita l’elaborazione di modelli di sviluppo alternativi, sostenibili per l’ambiente. 1. Obiettivi formativi

− Capire i concetti di sistema e di ecosistema; − conoscere le caratteristiche dei diversi biomi; − conoscere e riflettere su valori e modelli di comportamento delle società tradizionali e moder-

ne; − saper individuare i legami tra sviluppo tecnico, controllo dell’ambiente, organizzazione sociale,

produzione, risorse ed evoluzione demografica; − conoscere i principali problemi e rischi ambientali che si manifestano a scale diverse; − conoscere il funzionamento dei principali ecosistemi umani; − evidenziare le relazioni che le diverse società intrattengono con il territorio; − capire che le azioni dell’uomo possono modificare i delicati equilibri ambientali; − sviluppare senso di responsabilità verso gli altri e le generazioni future.

2. Referenti disciplinari

− Analisi in chiave sistemica della biosfera. − Descrizione delle componenti dell’atmosfera, della litosfera e dell’idrosfera. − Caratteristiche dei maggiori biomi. − Condizioni antropologiche che hanno permesso all’uomo di trasformare l’ambiente. − Creazione di ecosistemi artificiali e impatto delle attività umane sull’ambiente. − Modelli di sviluppo e il concetto di sviluppo sostenibile.

3. Modalità d’insegnamento Lo studio di una realtà sempre più complessa necessita da parte del docente lo sviluppo di un approc-cio sistemico alle problematiche. Inoltre i contenuti del programma di seconda permettono dei collegamenti con quanto svolto dalle scienze sperimentali ed in particolare con la biologia. 4. Valutazione Nella valutazione il docente verificherà soprattutto l’assimilazione di alcuni tra i principali concetti le-gati alla teoria dei sistemi e strumenti di lavoro della geografia.

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Classe terza “Dall’ecologia umana alla geografia regionale” Il programma del terzo anno si prefigge di analizzare i processi che hanno condotto l’umanità a suddividere ed organizzare il territorio abitato in unità e reti sempre più strutturate, complesse e interdipendenti. Dall’analisi degli spazi fluidi delle società dei cacciatori e raccoglitori o del no-madismo pastorale si passerà agli spazi strutturati e più stabili delle società agricole e urbane. Gli studenti acquisiranno gli strumenti dell’analisi spaziale (localizzazione, distribuzione, diffu-sione, scala, modello, ecc.) e saranno portati a riflettere sulla necessità di gestire correttamente il nostro rapporto con il territorio. 1. Obiettivi formativi

− Comprendere la complessa relazione che lega l’uomo al suo territorio introducendo alcuni a-spetti della geografia della percezione: lo spazio vissuto, lo spazio percepito, le mappe mentali;

− individuare le relazioni tra strutture economiche, sociali, politiche e il territorio; − conoscere del concetto di regione; − capire lo spazio urbano come ulteriore forma di organizzazione del territorio e conoscere i rela-

tivi modelli interpretativi; − comprendere le conseguenze socio-territoriali determinate dalle trasformazioni tecnologiche ed

economiche; − comprendere la necessità di una gestione razionale dello spazio per uno sviluppo sostenibile del

territorio; − capire la logica del cambiamento sociale e le sue conseguenze; − capire come numerosi fenomeni agiscono a scale differenziate; − mettere in relazione i fenomeni della vita quotidiana (micro) con l’organizzazione socio-

territoriale (macro). 2. Referenti disciplinari

− Lo spazio vissuto e sua rappresentazione. − Lo spazio fluido delle società dei cacciatori-raccoglitori o del nomadismo pastorale. − Lo spazio strutturato delle società agricole. − Lo spazio urbanizzato: dalle società preindustriali a quelle industriali. − Lo spazio in rete del mondo contemporaneo.

3. Modalità d’insegnamento I contenuti si prestano ad una verifica diretta sul territorio di quanto svolto in classe: analisi di uno spazio agricolo alpino tradizionale e di una realtà urbana. Inoltre alcune tematiche andranno svolte in collaborazione stretta con i colleghi di storia: rivoluzione agricola, industriale, demografia storica, storia delle tecniche, urbanizzazione.

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4. Valutazione Nella valutazione si terrà conto degli aspetti formativi, di come lo studente si pone nei confronti delle problematiche che riguardano il territorio e dell’atteggiamento critico rispetto ad una gestione corretta del territorio.

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Classe quarta “Luoghi e regioni in un mondo globale, prospettive per il XXI secolo” Il programma di quarta affronta lo studio del mondo attuale nelle sue principali dinamiche e nella sua complessità, attraverso l’esame, in collaborazione con le altre discipline delle scienze umane, dei problemi più acuti che caratterizzano le diverse aree del nostro pianeta. Esso si sof-ferma in particolare sul sistema mondo, sugli effetti della mondializzazione, sui grandi attori e-conomici politici e istituzionali, sulle cause dei conflitti socio-territoriali o riguardanti la gesti one delle risorse. L’anno si concluderà con un momento di riflessione conclusiva in cui gli studenti saranno coinvolti in un esercizio di analisi in prospettiva. 1. Obiettivi formativi

− Conoscere i principali aspetti del sistema mondo e il suo funzionamento; − conoscere i criteri di regionalizzazione dello spazio e saperli applicare; − conoscere i grandi attori economici, politici e sociali, il ruolo di Stati, imprese e gruppi sociali e

capirne le strategie economiche, diplomatiche e politiche a diverse scale; − conoscere gli effetti sociali e territoriali della globalizzazione sulle diverse culture; saper mette-

re in relazione il locale con il globale; − capire gli squilibri territoriali, le diseguaglianze economiche e sociali, la complessità dei feno-

meni di marginalizzazione, esclusione e di ingiustizia che portano a conflitti o forme di resi-stenza;

− saper formulare delle ipotesi sull’evoluzione dei fenomeni studiati con particolare riferimento ai nuovi modelli di sviluppo sostenibile.

2. Referenti disciplinari

− La mondializzazione: origini, fattori di accelerazione, conseguenze a diverse scale. − Il sistema mondo: urbanizzazione, reti, nodi, flussi, il sistema ambientale. − Maglie e regioni dello spazio mondo: le grandi suddivisioni del mondo, le forme di integrazio-

ne sovranazionali, le macroregioni all’interno degli Stati e transfrontaliere. − Luoghi e identità: il concetto di luogo e di paesaggio culturale, la geografia delle lingue, le

forme dell’identità collettiva (etnia, organizzazione tribale, nazione) nel loro rapporto con il territorio, il concetto di diffusione culturale e di acculturazione, la reazione identitaria di fronte al cambiamento sociale.

− Potere e spazio geografico. − Le zone d’ombra: crisi, conflitti e contraddizioni.

3. Modalità d’insegnamento L’insegnamento della geografia nel quarto anno si rifà ai contenuti comuni relativi al mondo contem-poraneo e alle sue origini, definiti nel documento elaborato dal gruppo di settore delle scienze umane. Una fattiva collaborazione e coordinazione a livello di sede con i colleghi delle altre discipline, è la premessa indispensabile per raggiungere gli obiettivi comuni definiti per il settore.

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4. Valutazione Nella valutazione si verificherà il raggiungimento degli obiettivi tenendo conto equamente delle cono-scenze acquisite, del rigore nell’espressione scritta e orale, della sensibilità e dell’interesse dimostrati dall’allievo nella trattazione dei vari argomenti. Gli esami orale e scritto nell’ambito delle scienze umane costituiscono un ulteriore momento impor-tante di verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti.

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Filosofia Il programma di sede del liceo di Mendrisio assume come termine di riferimento il programma canto-nale elaborato dal Gruppo disciplinare cantonale e vi si adegua pienamente. La caratterizzazione del programma di sede, rispetto alla necessaria genericità del programma cantona-le, è data dalle articolazioni nelle quali viene qui specificato il percorso didattico che là è indicato per sommi capi. Classe terza 1. Obiettivi formativi

Gli obiettivi indicati dal PQS e dal programma cantonale sono ovviamente condivisi e adottati. Qui vengono riportati quelli del programma cantonale:

− saper analizzare e interpretare un testo filosofico, rilevandone il contenuto teorico, la struttura argomentativa e contestualizzandolo storicamente;

− saper articolare il pensiero in una forma argomentativa corretta e via via più stringente e com-plessa;

− saper utilizzare un linguaggio tecnico di base; − saper usare gli strumenti elementari della ricerca (dizionari, bibliografie, ecc.); − essere aperto al dialogo e al confronto critico delle idee con interlocutori del passato e del pre-

sente.

A questi obiettivi generali il gruppo di filosofia del Liceo di Mendrisio ritiene opportuno aggiungerne alcuni che, pur non essendo specifici dell’insegnamento filosofico, sono tuttavia importanti nella for-mazione dello studente liceale e costituiscono d’altra parte una genuina occasione di collaborazione in-terdisciplinare con le altre materie interessate al conseguimento degli stessi obiettivi:

− l’arricchimento del lessico, non solo quello tecnico del linguaggio filosofico, sino a livelli esi-gibili da una persona mediamente colta;

− il miglioramento dell’espressione linguistica - scritta e orale - e lo sviluppo della capacità di ar-gomentare con rigore logico e correttezza espositiva;

− l’acquisizione di elementi culturali che valgano a meglio comprendere la specificità della cultu-ra occidentale, il suo sviluppo storico e le origini della civiltà attuale.

2. Referenti disciplinari

− Le origini della filosofia Filosofare significa, in primo luogo, porsi domande: sulla natura del mondo, l’origine delle co-se, la possibilità di una trascendenza, il significato dell’esistenza umana, il compito dell’uomo e il suo dovere verso se stesso e verso gli altri, l’esperienza della bellezza, la ricerca della felici-tà… L’analisi del pensiero mitico presenterà una prima forma di risposta a queste domande, e in-sieme costituirà un’opportuna introduzione alla filosofia. La fase di passaggio dal pensiero mitico al logos greco verrà affrontata con la presentazione di qualche brano dei fisiologi. Occorrerà poi inquadrare le origini della filosofia dell’età classica nel relativo contesto storico e a questo proposito verranno fornite alcune nozioni essenziali della storia greca: caratteristiche

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della polis e della sua organizzazione sociale e politica, i caratteri basilari della democrazia a-teniese del V secolo a.C.

− La sofistica

Il movimento sofistico offre l’occasione di affrontare per la prima volta nel percorso filosofico il tema della relatività della conoscenza e il problema della convenzionalità delle leggi e della morale. Si fa inoltre strada la scoperta del conflitto fra natura e cultura, che avrà poi innumere-voli sviluppi nel pensiero moderno e contemporaneo. Il pensiero dei Sofisti verrà esemplificato attraverso l’analisi di brani di Protagora, Gorgia, An-tifonte, Ippia. La lettura di questi testi avvierà la riflessione sul problema del diritto e della giustizia politica.

− Socrate

La riflessione socratica come risposta al dibattito suscitato dai Sofisti e come tentativo di sot-trarsi al relativismo morale. Il problema della conoscenza di se stessi e la ricerca della verità come compito etico dell’uomo. La lettura di brani di Platone ed eventualmente di Senofonte servirà ad evidenziare il carattere maieutico e ironico del dialogo socratico. Il pensiero di Socrate sarà occasione per una rifles-sione sull’uomo, la sua natura e il senso che tenta di dare alla sua esistenza. Il rifiuto socratico della scrittura può anche stimolare la riflessione degli studenti sul senso del filosofare: la filosofia socratica è intesa come ricerca infinita, non come possesso di una verità definitiva. Il senso del filosofare è dunque nell’inquietudine che spinge l’uomo, non nelle ri-sposte che ne possono derivare.

− Platone

Lo sviluppo della ricerca socratica nella riflessione di Platone: la conoscenza come ricordo. L’ontologia e la gnoseologia platoniche. Il tema dell’immortalità dell’anima. La funzione del mito in Platone. L’idea del Bene e le sue implicazioni etiche e politiche. La filosofia platonica offre il primo esempio di un tentativo filosofico sistematico, che tende ad esaurire in un sistema coerente la totalità delle domande filosofiche. Lo studio di questa filosofia consentirà dunque allo studente di comprendere le caratteristiche di un progetto esplicativo sistematico; sarà inoltre occasione per affrontare alcuni termini es-senziali del lessico filosofico - quali metafisica, ontologia, gnoseologia, trascendenza ecc. La lettura di brani delle opere più significative - Fedone, Menone, Fedro, Repubblica, Gorgia… - permetterà di accostare forme diverse dell’argomentazione filosofica: dal dialogo al confronto dialettico; dalla narrazione mitica all’argomentazione deduttiva.

− Aristotele

La riflessione aristotelica oltre ad offrire un altro fondamentale esempio di ricerca sistematica, permette in particolare di confrontarsi con alcuni problemi epistemologici: il problema della va-lidità oggettiva della conoscenza, il problema del metodo dell’indagine e così via. La lettura di testi aristotelici potrà soffermarsi – a seconda della prospettiva che si sceglie di approfondire – su temi di filosofia naturale, di metafisica, di logica, di etica o di politica.

A dipendenza del tempo rimanente, verranno introdotti alcuni elementi essenziali del pensiero filosofi-co medievale.

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3. Modalità d’insegnamento I testi degli autori citati verranno affrontati in forma antologica; potranno esservi affiancati brevi saggi di carattere storiografico che evidenzino la possibilità di interpretazioni diverse dello stesso autore o di un suo scritto. Un manuale di storia della filosofia consentirà gli opportuni raccordi fra gli autori e i temi trattati. 4. Valutazione La valutazione si fonderà:

− sulla partecipazione dello studente e sui suoi apporti nel corso delle lezioni; − su interrogazioni; − su prove scritte.

Le prove scritte e quelle orali saranno concepite in modo da verificare il grado di acquisizione delle principali competenze previste:

− comprensione e conoscenza degli argomenti studiati; − capacità di comprensione e di analisi di testi filosofici; − corretta espressione linguistica e uso adeguato della terminologia filosofica.

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Classe quarta 1. Obiettivi formativi Vedi quelli indicati per la classe terza. 2. Referenti disciplinari

− La rivoluzione scientifica del Cinque-Seicento Ricongiungendosi ai tratti generali del pensiero medievale - esaminati brevemente alla fine del terzo anno - il programma di quarta prenderà avvio dagli eventi storici che determinano la pro-gressiva dissoluzione del pensiero antico e medievale (l’invenzione della stampa, la scoperta del Nuovo Mondo, la riforma religiosa). In particolare, verrà considerata la rivoluzione scientifica che, nel XVI e XVII secolo, introdu-ce, con la concezione eliocentrica, una nuova visione del mondo e dell’uomo. Questo cambia-mento di prospettiva comporta una parallela rivoluzione della concezione antropologica; attra-verso l’opera di Copernico e di Galilei verrà quindi esaminato il graduale cambiamento di pensiero che configura un nuovo rapporto dell’uomo con il mondo e con Dio, nonché un nuovo metodo di indagine filosofica e scientifica. I riferimenti interdsciplinari saranno frequenti e costanti per tutta questa unità didattica: il con-testo storico, già noto agli allievi di quarta, sarà richiamato di continuo attraverso i riferimenti necessari per la comprensione e la collocazione degli autori trattati. Costante sarà anche il ri-chiamo a nozioni della fisica classica che prende avvìo, appunto, con Galilei. La matematizzazione del mondo e il passaggio dalla fisica qualitativa del pensiero aristotelico-medievale alla fisica quantitativa galileiana costituiranno la premessa indispensabile per inten-dere il successivo sviluppo della civiltà occidentale in alcune sue fondamentali caratteristiche: un pensiero secolarizzato, il sogno del dominio della natura, l’incremento della scienza e della tecnologia.

− Il meccanicismo e Hobbes

La concezione meccanicistica del Sei-Settecento troverà esemplificazione in particolare nel pensiero filosofico-scientifico di Hobbes. La filosofia hobbesiana sarà anche occasione per porre alcune questioni fondamentali del pensiero politico moderno, quali quella dell’esistenza - o meno - di diritti naturali e quella della natura e finalità delle regole sociali e civili e dell’organizzazione politica statale. La filosofia di Hobbes servirà così ad introdurre il filone della riflessione filosofico-politica ed etica. Tale filone caratterizza il programma delle classi quarte nel corrente anno scolastico, al fine di armonizzare il corso di filosofia con l’indirizzo prevalente nelle altre scienze umane. Di Hobbes verranno analizzati alcuni testi antologici tolti dal De Cive e dal Leviathan.

− L’Illuminismo. Il materialismo. Rousseau e la teoria del Contratto sociale

Questa unità didattica si concentrerà in particolare su alcune idee-chiave dell’Illuminismo: il binomio Natura-Ragione, l’idea di progresso, il progetto di felicità pubblica, l’idea di tolleran-za. Attraverso brani antologici di Adam Smith, Voltaire , Diderot, Condorcet, questi concetti verranno esaminati direttamente nella formulazione datane dagli autori. L’analisi di questi sviluppi moderni del pensiero filosofico introdurrà così a una migliore com-prensione del mondo contemporaneo: si tratta, infatti, di alcune idee forti che stanno alla base delle nostre attuali concezioni politiche e civili, che verranno così considerate nella loro genesi storica, con costanti e ovvii rimandi all’attualità contemporanea.

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Una più stretta connessione interdisciplinare con l’area delle scienze umane sarà stabilita con l’analisi del pensiero di Rousseau. La lettura di passi dei due Discorsi e del Contratto sociale avvieranno alla riflessione sul problema della libertà politica, della soluzione democratica e del rapporto individuo-Stato. I collegamenti interdisciplinari con la storia, ma anche con l’economia e il diritto, saranno dunque ovviamente costanti. Anche il materialismo meccanicistico del Settecento - esemplificato in particolare in alcuni testi di Lamettrie - costituirà una premessa per l’introduzione di problematiche successive tipiche del mondo d’oggi, quale quella della libertà delle scelte individuali e dunque della responsabili-tà morale dell’individuo.

− Kant

Per ragioni di tempo - ma anche per stabilire una migliore continuità con l’unità didattica pre-cedente - il pensiero kantiano verrà considerato solo per gli aspetti etici e di filosofia della sto-ria. Verranno letti passi della Metafisica dei costumi e della seconda Critica, nonché della Idea di una storia universale da un punto di vista cosmopolitico. Sul versante etico, la filosofia kan-tiana varrà come esempio dell’affermarsi di un’etica laica e del tentativo di fondazione di una morale autonoma; sul versante politico, il testo kantiano mostrerà l’esigenza di superare la con-cezione degli Stati nazionali e di dirigere la storia verso un’unione federalistica. Questi temi forniscono così - come è evidente - una costante apertura su problemi contempora-nei. I collegamenti con i problemi d’oggi (insufficienza degli Stati nazionali, infittirsi dei rap-porti internazionali, mondializzazione, problema della pace) sono dunque evidenti e altrettanto evidenti sono le relazioni interdisciplinari con tutte le discipline dell’area delle scienze umane.

− Aspetti problematici della libertà

A dipendenza del tempo rimanente, alcuni temi e problemi già affrontati nelle unità precedenti potranno essere ripresi e approfonditi con l’analisi di testi più recenti o contemporanei. A titolo indicativo, si segnalano testi come il saggio di John Stuart Mill Sulla libertà; La nuova liber-tà, di R. Dahrendorf; L’età dei diritti, di N. Bobbio.

3. Modalità d’insegnamento I testi degli autori citati verranno affrontati in forma antologica; potranno esservi affiancati brevi saggi di carattere storiografico che evidenzino la possibilità di interpretazioni diverse dello stesso autore o di un suo scritto. Un manuale di storia della filosofia consentirà gli opportuni raccordi fra gli autori e i temi trattati. 4. Valutazione La valutazione si fonderà:

− sulla partecipazione dello studente e sui suoi apporti nel corso delle lezioni; − su interrogazioni; − su prove scritte.

Le prove scritte e quelle orali saranno concepite in modo da verificare il grado di acquisizione delle principali competenze previste:

− comprensione e conoscenza degli argomenti studiati; − capacità di comprensione e di analisi di testi filosofici; − corretta espressione linguistica e uso adeguato della terminologia filosofica.

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Economia e diritto - Opzione specifica

L’opzione specifica è un ampliamento dell’analisi e dello studio della realtà sociale nel solco degli o-biettivi già tracciati con il corso introduttivo. Si tratta, infatti, di avvicinare la comprensione delle so-cietà umane attraverso i fenomeni dell’economia e del diritto e i loro problemi più importanti, e di de-scrivere alcuni aspetti dell’ambiente economico, giuridico e istituzionale della Svizzera. Specialmente durante il terzo e il quarto anno di corso, l’opzione specifica dovrebbe permettere di ap-profondire le due materie negli aspetti metodologici, superando quell’impostazione prevalentemente descrittiva del corso introduttivo e del corso di seconda. 1. Obiettivi specifici Economia

Conoscenze − Approfondimento della nozione di soggetto economico e delle relazioni tra i soggetti in un si-

stema economico aperto; − verificare l’esistenza e l’evoluzione di una disciplina specifica di studio delle relazioni econo-

miche, con obiettivi e metodi di analisi propri. Capacità

− Capacità di lettura e di analisi di un testo di attualità economica e di un testo semplice di un au-tore;

− descrizione concettualmente e linguisticamente precisa dei comportamenti e delle relazioni tra i soggetti economici.

Atteggiamenti

− Essere consapevoli della necessità di un approfondimento rigoroso nel trattare problemi di na-tura economica e politica del mondo contemporaneo.

Diritto

Conoscenze − Percepire la complessità dell’ordinamento giuridico svizzero; − capire l’interazione tra l’ordinamento giuridico e la realtà sociale, approfondendo la nozione di

Stato e i rapporti fra Stato e società civile; − verificare l’esistenza di una disciplina specifica di studio delle relazioni giuridiche, con obietti-

vi e metodi di analisi propri. Capacità

− Capacità di lettura e di analisi di un testo semplice di attualità giuridica e di un testo legislativo; − saper spiegare le relazioni esistenti tra i principi giuridici e le scelte dominanti fatte dalla socie-

tà. Atteggiamenti

− Acquisire sensibilità alla dimensione giuridica dei rapporti sociali, in modo da poter affrontare con maggiore consapevolezza i problemi del mondo contemporaneo.

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2. Referenti disciplinari Classe seconda

Nel primo anno dell’opzione specifica, la proposta didattica è ancora orientata piuttosto verso un ap-proccio descrittivo dei fenomeni economici e giuridici. L’oggetto è costituito dall’approfondimento e dalla descrizione dello Stato, dell’impresa e della famiglia (intesa come unità di consumo), e della loro interazione nel contesto della realtà svizzera.

− Il soggetto economico impresa: classificazione e forma giuridica. − Cenni di gestione finanziaria: distribuzione dell’utile e autofinanziamento, titoli e credito ban-

cario. − Funzioni dello Stato e organizzazione del fisco in Svizzera. − Organizzazione della previdenza sociale in Svizzera. − Organizzazione e gestione del personale, diritto del lavoro. − Struttura dei costi dell’impresa. − Ristrutturazione delle imprese (aspetti economici e legislazione della concorrenza). − Comportamento dei consumatori: la famiglia; impiego del reddito, consumo e risparmio.

Classe terza Economia politica

Il programma prevede la trattazione dei temi sotto elencati. − Ripresa dei concetti trattati nel corso di introduzione in prima: bisogni e beni economici, siste-

mi economici, fattori di produzione, concetto di valore. − Il mercato in regime di concorrenza: domanda, offerta, formazione del prezzo. − La teoria marginalista dell’impresa: definizioni di costo, equilibrio di breve e lungo periodo. − Le forme di mercato non perfettamente concorrenziali: monopolio, concorrenza monopolistica,

oligopolio; la concentrazione delle imprese, i cartelli. Diritto

Il programma prevede la trattazione dei temi sotto elencati. − Funzioni del diritto e rapporti fra norme giuridiche e altre norme sociali. − Concetto di diritto e di sanzione giuridica. − Struttura e basi dell’ordinamento giuridico. − Ruolo dello stato, diritto pubblico e diritto privato, principio della legalità. − Lo stato (tipologie e forme di stato, forme di governo, efficienza e garanzie democratiche). − Struttura e suddivisione dei poteri nello stato federale svizzero, costituzione cantonale e istitu-

zioni politiche ticinesi. − La legge e le altre fonti del diritto, struttura della norma giuridica, applicazione del diritto, in-

terpretazione della legge, apprezzamento del giudice. − Il principio della buona fede e l’abuso di diritto.

Classe quarta Economia politica

Il programma prevede la trattazione dei temi di seguito elencati. − Quesnay e il Tableau économique.

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− Il modello classico: la legge di Say, l’equilibrio automatico di pieno impiego. − Gli obiettivi della macroeconomia e la loro misura: disoccupazione, inflazione e crescita. − Il modello keynesiano: moltiplicatore, acceleratore, efficienza marginale del capitale, stabiliz-

zatori automatici, intervento dello Stato nell’economia. − La moneta e la teoria quantitativa. − L’inflazione, la deflazione e le politiche economiche. − Le relazioni economiche internazionali.

Diritto

Il programma prevede la trattazione dei temi seguenti. − Aspetti di diritto costituzionale svizzero: le libertà e i diritti individuali. − Separazione tra diritto pubblico e privato e crisi della distinzione. − Aspetti di diritto penale: i reati economici. − Aspetti di diritto civile: il diritto delle persone, il diritto di famiglia e successorio, i diritti reali. − Aspetti di diritto delle obbligazioni (parte generale e analisi di un tipo di contratto).

3. Modalità d’insegnamento Classe seconda Il lavoro con le classi si svolgerà nella forma di lezioni dialogate, durante le quali il docente coinvolge-rà gli allievi, proponendo argomenti che invitino alla riflessione e incoraggiandoli a intervenire con domande, osservazioni o apporti di conoscenze da loro acquisite al di fuori delle lezioni di economia e di diritto. I docenti potranno adottare un libro di testo (quello utilizzato durante il corso di introduzione o altro) e/o distribuire agli allievi documenti fotocopiati o materiale di loro elaborazione. Agli allievi si richie-derà di prendere appunti della lezione e di rielaborarli regolarmente a casa. Gli allievi potranno pure essere invitati a raccogliere e a organizzare informazioni raccolte, in biblioteca o a casa, su giornali, riviste o libri o su supporti elettronici. Classi terza e quarta Valgono le considerazioni già espresse per le classi seconde. Si precisa inoltre che le lezioni di economia politica e di diritto saranno divise in ragione di due ore per ogni disciplina. La quinta ora sarà utilizzata per la lettura e l’analisi di testi economici e giuridici di at-tualità o di documenti di valore storico, quali, per esempio, brani di opere fondamentali di economisti e giuristi. 4. Valutazione

I voti semestrali e finale si baseranno prevalentemente sui compiti in classe scritti che saranno valutati in funzione della completezza delle conoscenze acquisite dall’allievo, della capacità di argomentare logicamente e dell’ordine nella presentazione del testo. L’attenzione e la partecipazione nel lavoro in classe (qualità delle domande, delle riflessioni, ecc.) potranno pure costituire elementi di valutazione, complementari a quelli espressi sui compiti in classe. Attraverso questi strumenti, si verificherà la sensibilità degli allievi nell’affrontare autonomamente e criticamente le tematiche giuridiche e economiche proposte. Le interrogazioni orali potranno ulteriormente integrare la valutazione dei lavori scritti in classe.

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Storia - Opzione complementare (Politica e società) Il corso vuole offrire agli studenti alcuni elementi indispensabili per aiutarli a muoversi di più e meglio nella vita politica. Una partecipazione attiva e consapevole in questo ambito implica una buona padro-nanza dei fondamenti economici, sociali, istituzionali e culturali su cui Stato e società si basano, in parte introdotti nelle lezioni di storia. 1. Referenti disciplinari Classe terza

− Il modello democratico o Lo sviluppo storico e gli elementi del modello: il governo a suffragio universale, la rap-

presentanza politica, elezioni e sistemi elettorali, i partiti; le competenze dei tre poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) e i loro rapporti.

A. La democrazia liberale o Il contesto economico e sociale, l’evoluzione del pensiero liberale, il funzionamento

delle istituzioni attraverso alcuni esempi: il modello presidenziale americano, quello semi-presidenziale francese e quello parlamentare britannico.

B. Il sistema politico svizzero o Il regime direttoriale, il federalismo, le relazioni tra i poteri; la democrazia semi-diretta,

l’elaborazione e l’applicazione delle leggi, il funzionamento dell’amministrazione (con esempi su scala cantonale e comunale), il ruolo dei mass-media, la politica estera elveti-ca.

− Approfondimento di nozioni o concetti quali: o rappresentanza, partiti, nuove forme di aggregazione politica, gruppi di pressione; o destra/sinistra; o centralismo/federalismo; neutralità; o Stato, nazione; cittadinanza, Stato di diritto; o libertà, giustizia, uguaglianza; burocrazia, tecnocrazia.

− Approfondimento di alcune dottrine politiche: o democrazia; o liberalismo; o socialismo; o pensiero conservatore; o pensiero social-cristiano.

Classe quarta

− Le dittature capitaliste “rivoluzionarie” e quelle conservatrici o Studio di esempi quali il fascismo in Italia, il nazismo in Germania, la dottrina, la tipo-

logia del potere, le istituzioni, gli strumenti per la ricerca del consenso; le dittature mili-tari.

− I sistemi comunisti o I caratteri generali, il contesto sociale ed ideologico, le istituzioni politiche e il loro fun-

zionamento attraverso l’esame di alcune realtà tra cui la Cina Popolare e Cuba. − La nascita e il funzionamento dell’Europa unita. Il rapporto con la Svizzera. − Le istituzioni internazionali

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o Dalla Società delle nazioni all’ONU (gli organismi politici e tecnici), le ONG. − Approfondimenti di nozioni e concetti quali:

o totalitarismo; o fondamentalismo; o terrorismo; o razzismo; o benessere e nuova povertà; o paesi poveri e aiuto allo sviluppo; o femminismo.

− Approfondimenti di alcune filosofie politiche: o comunismo; o nazionalismo; o fascismo; o le teorie delle élites; o il pensiero ambientalista e quello non-violento (ad es. Gandhi).

2. Modalità d’insegnamento Alle lezioni introduttive del docente si alternano brevi ricerche degli allievi presentate alla classe, in-terventi di esperti impegnati in prima persona in campo politico (conferenze, dibattiti) e approfondi-menti suggeriti dall’attualità nazionale e internazionale o dagli studenti stessi. 3. Valutazione Il raggiungimento degli obiettivi è verificato attraverso alcune esercitazioni in classe, la presentazione di lavori di approfondimento personale o di gruppo, l’attiva partecipazione degli allievi durante le le-zioni.

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Geografia - Opzione complementare Questo corso propone tre diversi contenuti tematici: Scienze della Terra e rischio ambientale, Politiche per l’ambiente: gestire e progettare il territorio, Geografia delle culture ed etnologia. Esso completa il percorso obbligatorio e consente di sviluppare o di approfondire importanti tematiche dell’insegna-mento della geografia. Il corso si propone inoltre di favorire l’acquisizione delle tecniche della geografia applicata, vale a dire dei metodi utilizzati nell’ambito della geografia fisica e di quelli propri alla geografia umana. 1. Obiettivi formativi

− Conoscere le dimensioni fisiche e culturali del territorio; − imparare a analizzare il territorio e i fenomeni che lo caratterizzano; − acquisire conoscenze sulla diversità delle culture e sulle relazioni che queste intrattengono con

la natura; − relativizzare i valori che si situano alla base delle culture; − acquisire approfondite capacità di ricerca di informazioni e di valutazione delle fonti; − imparare ad interpretare le rappresentazioni dei fenomeni territoriali e geografici attraverso gli

strumenti della geografia e della cartografia. 2. Referenti disciplinari

− Scienze della Terra e rischi ambientali: atmosfera, litosfera, idrosfera, tettonica a placche, geo-grafia del rischio, risorse naturali.

− Politiche per l’ambiente: inquinamento di aria acqua e suolo, politiche ambientali, pianificazio-ne del territorio, economia ecologica e sviluppo sostenibile.

− Geografia applicata: teledetezione e fotografie aeree, cartografia automatica. − Geografia culturale: nomadi e sedentari, la tecnologia tra ambiente e cultura, modi di produzio-

ne, scambio e circolazione dei prodotti, i legami fra gli individui, forme di insediamento e ar-chitettura, l’organizzazione politica tradizionale, visioni del mondo e mitologia.

3. Modalità d’insegnamento Si avvicineranno gli studenti ai principali strumenti per descrivere, rappresentare e analizzare i feno-meni geografici (come la cartografia, l’uso della statistica e la geografia quantitativa, la fotografia ae-rea e l’immagine satellitare, l’inchiesta sul terreno). Si potrà analizzare un territorio, inteso in questo caso come luogo concreto e fisico all’interno del quale si svolge la vita degli individui, e verrà inoltre sviluppata maggiormente l’analisi di testi specifici e favorita l’elaborazione di brevi ricerche di appro-fondimento. 4. Valutazione Partecipazione, qualità delle ricerche personali e delle presentazioni orali, verifiche scritte, costituiran-no i principali strumenti di valutazione.

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5. Piano per il biennio Le tematiche saranno affrontate nel corso dei due anni con modalità, durate ed approfondimenti diversi a discrezione del docente, in funzione della sua sensibilità e formazione e soprattutto dell’interesse di-mostrato dagli studenti. All’interno delle tematiche proposte sarà possibile affrontare tutti i capitoli oppure sceglierne solo alcuni analizzando in maniera più approfondita casi particolarmente significati-vi. 5.1. Scienza della Terra e rischi ambientali Questa tematica si propone di introdurre lo studente allo studio dell’ambiente fisico all’interno del qua-le si svolgono le attività dell’uomo. Studiare le caratteristiche del mondo fisico e i modi con i quali le società umane si sono messe in relazione con l’ambiente naturale, non è solo un’esigenza di conoscen-za scientifica, è anche la condizione necessaria per giungere a una gestione più razionale del territorio e delle sue risorse. 5.1.1. Obiettivi Principale obiettivo del corso è la conoscenza delle principali leggi che governano il mondo fisico, del-le risorse materiali che da esso possono venir ricavate, dei rischi che le società umane devono affronta-re nel loro continuo rapporto con l’ambiente come pure delle tecniche e delle regole che permettono di minimizzarli. 5.1.2. Referenti disciplinari

− Litosfera e tettonica a zolle. − Rocce, minerali, suoli. − Geomorfologia e modellamento della superficie terrestre. − Biogeografia. − Le acque sulla Terra: distribuzione ed usi. − Struttura dell’atmosfera. − Climatologia, meteorologia, storia ed evoluzione attuale del clima. − Rischi ambientali a scala locale e planetaria.

5.2. Politiche per l’ambiente: gestire e progettare il territorio La tematica Politiche per l’ambiente inizierà da una riflessione sui modi con i quali le società concepi-scono la natura, si analizzeranno esempi di assetti territoriali del passato, le persistenze ancora oggi os-servabili e si osserveranno forme e strutture del territorio contemporaneo al fine di metterne in eviden-za i conflitti d’uso. Anche se il tema della pianificazione del territorio assume una posizione centrale all’interno di questo corso, la riflessione inserirà la tematica all’interno di una visione culturale più ampia. Nello sviluppo dei temi si analizzeranno i presupposti teorici dell’intervento pianificatorio e si esami-neranno esempi concreti sfruttando le possibilità di uscite sul terreno. 5. 2.1. Obiettivi Obiettivo principale sarà di portare gli studenti alla comprensione della necessità di regolare e gestire le nostre relazioni con la natura e il territorio e alla conoscenza di alcuni degli strumenti culturali e o-perativi principali. 5. 2.2. Referenti disciplinari

− Il rapporto uomo-natura nelle diverse società. − Concezioni scientifiche del rapporto uomo-natura. − Concetti, strumenti e norme delle politiche ambientali. − La protezione della natura e la pianificazione degli spazi naturali.

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− La pianificazione del territorio. − L’economia ecologica e lo sviluppo sostenibile. − Paesaggio, percezione e rappresentazioni nella geografia umana. − La tutela dei beni culturali.

5. 3. Geografia delle culture ed etnologia Lo studio delle differenze esistenti tra società e culture attraverso l’analisi dei sistemi di organizzazio-ne sociale è al centro della problematica Geografia delle culture ed etnologia. Verranno considerate le espressioni della cultura materiale, i modi di produzione, le forme di organizzazione sociale, i sistemi di valore e gli aspetti problematici legati alla modernizzazione delle società tradizionali, in contesti di-versi nello spazio e nel tempo. 5. 3.1. Obiettivi Obiettivo formativo del corso è di favorire un approccio all’altro e alla diversità umana in un contesto di crescente omogeneizzazione culturale. La motivazione per lo studio di questa tematica nasce dall’emergenza di una società multietnica e dalle difficoltà di convivenza che ne possono derivare. La conoscenza approfondita delle diverse modalità di rispondere alle necessità dell’esistenza dovrebbe permettere di favorire la comprensione e l’accettazione delle diverse specificità culturali. 5. 3.2. Referenti disciplinari

− Le società nomadi. − Tecnologia, ambiente, antropologia economica. − I tipi di legami fra gli individui. − Le comunità di villaggio. − L’organizzazione politica tradizionale. − Miti e riti.

5. 3.3. Modalità di insegnamento L’opzione complementare propone un approccio che ricorre in misura più accentuata alle tecniche dell’osservazione e dell’indagine, della raccolta di dati, della loro interpretazione e rappresentazione; rispetto al corso base di geografia sarà pure più sviluppata la ricerca su testi e l’elaborazione di piccole ricerche personali o di gruppo. Verranno proposti anche contributi di esperti. 5.3.4. Valutazione Saranno effettuate prove scritte ed orali per verificare le conoscenze acquisite e la capacità di riflettere in modo critico sulle problematiche affrontate. La partecipazione attiva alle lezioni, il grado di interes-se manifestato, i lavori di ricerca personali (qualità della redazione) e la loro presentazione in classe costituiranno ulteriori elementi di valutazione.

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Economia e Diritto - Opzione complementare L’opzione complementare è offerta agli allievi che non si sono indirizzati verso Economia e Diritto scegliendone l’opzione specifica, e che pertanto hanno avuto occasione di avvicinarsi in modo sistema-tico a queste discipline unicamente grazie al corso introduttivo svolto, per tutti gli allievi, nel primo anno del curricolo liceale. Attraverso l’opzione complementare si potranno studiare più a fondo alcuni temi trattati nel corso introduttivo di Economia e Diritto, e affrontarne di nuovi, in modo da permettere una migliore e più approfondita analisi della realtà politica e sociale. L’opzione complementare è un’opportunità per chi, pur dedicandosi con particolare intensità a discipline diverse - o proprio per questo - intende anche occuparsi con un certo impegno delle dimensioni economica e giuridica, non accontentandosi di quanto proposto con l’introduzione del tronco comune. 1. Obiettivi formativi Gli obiettivi sono ovviamente quelli del corso introduttivo, e riguardano, per quanto riguarda la cono-scenza, la comprensione della storicità e della conflittualità dei fenomeni economici e giuridici; per quanto attiene alle capacità da sviluppare negli allievi, l’analisi di testi e di documenti economici e giu-ridici, e una discreta padronanza di una terminologia tecnica, e infine lo sviluppo di curiosità e sensibi-lità critica nei confronti dei fenomeni economici e giuridici e, in generale, politici e sociali. In sintesi, i principali obiettivi del corso sono i seguenti:

− visione generale dei fenomeni economici e giuridici che interagiscono nella società e nelle im-prese;

− individuazione dell’intervento dello Stato nell’economia; − interpretazione dei mutamenti che il processo di globalizzazione genera nei fenomeni giuridici

ed economici; − ricerca dei principali fattori che influenzano i mercati finanziari e monetari; − conoscenza ed interpretazione delle operazioni aziendali; − analisi e confronto delle diverse forme di mercato; − acquisizione delle linee evolutive delle scuole di pensiero economico e giuridico.

2. Referenti disciplinari Il docente ogni anno concorderà con la classe un percorso tematico, all’interno dei seguenti referenti disciplinari.

− Il rapporto tra lo Stato e l’economia: istituzioni pubbliche ed autonomia privata. − Lo Stato, le imprese ed il loro ruolo nel processo di globalizzazione. − I mercati monetari, i mercati finanziari e la Borsa. − L’impresa: politiche contabili, finanziarie e di gestione. − Forme di mercato: dalla libera concorrenza al monopolio. − Aspetti della storia del pensiero economico e giuridico.

3. Modalità d’insegnamento II lavoro con le classi si svolgerà nella forma di lezioni dialogate, durante le quali il docente coinvolge-rà gli allievi, proponendo argomenti che invitino alla riflessione e incoraggiandoli ad intervenire con domande, osservazioni o apporti di conoscenze da loro acquisite al di fuori delle lezioni di economia e di diritto. A questo proposito, la scelta degli argomenti sarà, per quanto possibile, concordata con gli

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allievi stessi, in modo tale che essi possano approfondire le tematiche da loro ritenute maggiormente coinvolgenti. Lo svolgimento del lavoro potrà partire dalla lettura in classe di un libro selezionato sia in base all’autorevolezza degli autori, sia con riferimento alle tematiche che si intendono trattare nell’ambito del corso. La lettura e l’analisi di suddetta pubblicazione o di materiale elaborato dal do-cente costituirà una parte importante del lavoro in classe. Gli allievi potranno pure essere invitati a rac-cogliere e ad organizzare informazioni cercate in biblioteca o a casa, su giornali, riviste o libri o su supporti elettronici. Durante lo svolgimento del corso, gli studenti potranno formare dei piccoli gruppi per effettuare lavori d’approfondimento. 4. Valutazione I voti semestrali e finale si baseranno prevalentemente sui compiti in classe che saranno valutati in funzione della completezza delle conoscenze acquisite dall’allievo, della capacità di argomentare logi-camente e dell’ordine nella presentazione del testo. L’attenzione, la partecipazione nel lavoro in classe (qualità delle domande, delle riflessioni, ecc.) e la capacità espositiva, potranno pure costituire elemen-ti di valutazione, complementari a quelli espressi sui lavori scritti. Le presentazioni orali di eventuali lavori di gruppo potranno ulteriormente integrare la valutazione dei compiti in classe.

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Pedagogia/Psicologia - Opzione complementare Ogni disciplina rappresenta un diverso strumento che permette all’allievo di osservare, capire, interpre-tare la realtà in modo specifico. L’insegnamento della psicologia e della pedagogia si prefigge di forni-re una chiave di lettura della realtà; in particolare, permette di capire lo sviluppo dell’essere umano nel suo ambiente sociale e culturale, considerando aspetti neurologici, affettivi, intellettuali, sociali e edu-cativi. Lo scopo di tale insegnamento è anche quello di promuovere il senso critico di fronte alle spiegazioni psicologiche quotidiane, spesso riduttive e semplicistiche, e di fronte alle rappresentazioni del senso comune sull’educazione e sulla formazione. 1. Obiettivi formativi Conoscenze

Psicologia − Affrontare i principali temi della psicologia dello sviluppo sia dal punto di vista cognitivo, sia

da quello affettivo; − individuare le condizioni che favoriscono una crescita individuale e sociale armoniosa e i fatto-

ri che per contro concorrono a determinare il disagio psichico e la malattia mentale, con le rela-tive risposte sociali e terapeutiche;

− conoscere alcuni processi di interazione e di influenza sociale (funzionamento dei gruppi, ori-gine dei ruoli sociali...);

− conoscere qualche fenomeno d’interdipendenza psico-somatica.

Pedagogia − Conoscere modelli educativi diversi e saperne valutare vantaggi e inconvenienti; − riflettere su temi legati al mondo dell’handicap, dell’integrazione sociale, dell’educazione emo-

tiva e creativa. Capacità e atteggiamenti

− Stimolare l’osservazione di se stessi, della realtà esteriore, delle differenze individuali; − saper esaminare una questione sotto differenti aspetti, distinguendo tra senso comune e cono-

scenza scientifica; − saper esporre il proprio pensiero e le proprie ipotesi esplicative, accettando il confronto con il

pensiero e le ipotesi altrui e con i principi teorici della disciplina, così da progredire nell’ap-prendimento.

2. Referenti disciplinari Classe terza

− Le emozioni, la loro espressione, il linguaggio del corpo, le paure, le fobie. − La psicologia del neonato e del bambino piccolo: sviluppo affettivo e intellettuale. − L’intelligenza e la sua misura. − La crescita affettiva e lo sviluppo della personalità adulta. − Il ruolo della famiglia e le pratiche educative. − Il comportamento normale e quello patologico (nevrosi, psicosi...), la salute mentale e le psico-

terapie.

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Classe quarta

− Adolescenza ed età adulta. − Il fenomeno del sonno e del sogno, l’interpretazione del contenuto del sogno. − I disturbi dell’identità: tossicomanie, delinquenza, perversioni… − Psicologia sociale: interazioni (cooperazione, competizione...), relazione fra gruppi, comunica-

zione. − I bisogni dell’uomo, le sue motivazioni. − Handicap e integrazione sociale. − L’educazione creativa, il gioco.

3. Modalità d’insegnamento I temi saranno sviluppati attraverso la discussione in classe, prendendo spunto dalle esperienze perso-nali, dalla visione di filmati, dalla lettura di brevi articoli, da fatti di cronaca, che saranno seguiti da un’elaborazione teorica e scientifica. 4. Valutazione Accanto a forme tradizionali di valutazione (prove scritte individuali e di gruppo, relazioni), verrà data una significativa importanza all’atteggiamento in classe, in particolare negli aspetti di curiosità intellet-tuale per la materia, nella qualità dei quesiti, nell’impegno durante le esercitazioni proposte singolar-mente o in gruppo.

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Religione - Opzione complementare L’opzione complementare “Religione” si propone di offrire adeguate conoscenze e competenze ri-guardo ai fondamenti storici, culturali e spirituali del fatto religioso, com’è possibile documentarlo at-traverso lo sviluppo delle civiltà primitive, dei grandi regni dell’antichità classica e soprattutto nell’area di diffusione delle grandi religioni monoteistiche. L’approccio alla tematica è rigorosamente antropologico-culturale, nella linea di pensiero dell’etnologo e filosofo francese Claude Lévi-Strauss (1908-1985): “Nessuno può capire l’umanità senza capire le sue fedi e i suoi miti”. L’obiettivo formativo del corso è di aiutare gli allievi liceali a riflettere sui molteplici bisogni spirituali dell’uomo, a valutare criticamente le risposte molteplici, differenziate, complesse che sgorgano dai principali filoni di pensiero religioso nelle varie tradizioni, maturando nel contempo una costruttiva capacità d’apprezzamento della ricchezza culturale insita nelle diverse esperienze di ricerca del sacro. 1. Obiettivi formativi

− Conoscenza dello scenario storico in cui vanno inserire le principali tradizioni religiose dell’umanità;

− capacità di cogliere i principali nessi esistenti tra lo sviluppo delle credenze religiose e le mani-festazioni di folklore, le produzioni culturali ed artistiche dei popoli di volta in volta coinvolti;

− capacità di riconoscere linguaggi e simboli religiosi (es. miti, riti, preghiere, immagini) che ca-ratterizzano ogni particolare ricerca del sacro;

− conoscenza e capacità di lettura dei principali testi delle grandi religioni monoteistiche, evitan-do ogni confronto polemico ed intollerante.

2. Referenti disciplinari Classe terza

− Premesse antropologiche dell’esperienza religiosa: studio della religiosità dei “primitivi” o Aree geografiche di diffusione; o miti e riti di iniziazione; o dottrine e culti; o espressioni di norme morali.

− Lo sviluppo delle “religioni naturali”: presso i Sumeri, gli antichi Egizi, i Greci e i Romani (proposta di una sintesi storico-sinottica).

− La prima religione “rivelata”. Le drammatiche vicende storiche del popolo degli Ebrei o Dalle origini a Mosé; o dalla monarchia all’esilio; o sotto la dominazione straniera; o l’ebreo errante; o l’epoca dei ghetti; o dall’Olocausto alla nuova Terra promessa.

− Lo specifico religioso degli Ebrei. Il I Testamento o La rivelazione del Sinai e l’Alleanza; o culti e feste nella tradizione ebraica; o l’ebraismo nella cultura occidentale; o l’influenza ebraica sulle arti e sulle scienze.

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− La Bibbia, “libri dei libri” o Vari generi letterari (epopea-storia-poesia-profezia); o il cammino della Bibbia nella civiltà europea.

Classe quarta

− Il II Testamento. Il processo di formazione dei Vangeli e degli altri scritti del NT o La Palestina ai tempi di Cristo; o sviluppi storici del cristianesimo primitivo; o movimenti religiosi e politici; o il cristianesimo e l’Europa; o la predicazione del Regno; o l’impronta cristiana nello spazio e nel tempo.

− L’Islam, un monoteismo in continua espansione o Quadro storico e predicazione di Maometto; o l’espansione militare, la formazione del Corano con le varie scuole interpretative (sciiti,

sunniti), la mistica musulmana; o dottrine fondamentali e pratiche culturali.

3. Modalità d’insegnamento I vari argomenti saranno introdotti dal docente, ma poi ampliati ed approfonditi da ricerche eseguite dagli studenti. Si farà anche largo uso di documenti scritti e visivi, vi sarà l’intervento di qualche “e-sperto” esterno e si visiteranno mostre didattiche reperibili in Ticino e nella vicina Italia. 4. Valutazione Verranno apprezzati l’impegno personale, la partecipazione attiva e l’entusiasmo nella ricerca. Non mancheranno dei lavori scritti di sintesi e di riflessione sugli argomenti trattati nei quattro semestri.

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Istruzione civica ed educazione alla cittadinanza Si rimanda al piano di studio cantonale, approvato dal Consiglio di Stato il 29 luglio 2002 (cap. IV.12 del Piano degli studi liceali)

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IV. Il settore delle arti

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Arti visive L’insegnamento delle arti visive concorre allo sviluppo di uno spirito aperto e alla formazione intellet-tuale ed estetica degli allievi. Introduce, con letture strutturali ed esperienze pratiche, alla comprensio-ne delle principali arti visive (pittura, scultura, architettura, fotografia, cinematografia) e alla riflessio-ne sul ruolo dei media visivi contemporanei. Stimola l’immaginazione, la percezione, il pensiero visi-vo e la creatività autonoma degli allievi. Educa al rispetto e alla considerazione del patrimonio artisti-co. Classe prima 1. Obiettivi formativi

− Sviluppare le competenze di base nel disegno dal vero e in quello tecnico al fine di migliorare le capacità di rappresentazione e prefigurazione di oggetti semplici;

− sensibilizzare alla natura della percezione visiva e al ruolo attivo che occorre assumere nell’osservazione delle immagini;

− rappresentare (con il disegno lineare e con gli schizzi) le giuste proporzioni e le strutture di og-getti, figure umane, paesaggi e riproduzioni di opere d’arte;

− saper utilizzare i tre sistemi di rappresentazione del disegno tecnico (proiezione ortogonale, as-sonometria, prospettiva);

− conoscere le caratteristiche e le possibilità espressive di alcune tecniche artistiche; applicare con competenza la teoria del colore;

− saper produrre immagini personali (solo disegnate o colorate) con consapevolezza del ruolo comunicativo ed espressivo degli elementi linguistici utilizzati.

2. Referenti disciplinari

− Il disegno lineare: analisi, osservazione e rappresentazione della realtà. − La struttura delle forme. − Il disegno tecnico: introduzione alle proiezioni ortogonali, alle assonometrie e alla prospettiva. − La teoria e pratica del colore. − Gli elementi costitutivi del linguaggio visivo: linea, superficie, volume, spazio, luce-ombra, co-

lore, staticità-dinamismo, composizione. − Confronti, per gli esiti espressivi, tra alcune tecniche del disegno artistico: matite, carboncino,

pastelli, inchiostro, acquerello, tempera, incisione e stampa, fotografia. 3. Modalità d’insegnamento Utilizzazione di modelli, manuali, dispense, disegni d’architettura e progetti semplici, esercizi sui si-stemi di rappresentazione e sul colore, adozione di mezzi audiovisivi, analisi di opere d’arte dal vivo (quando vi è la possibilità) o tramite loro riproduzioni, lavori di ricerca e di sperimentazione. Alle le-zioni teoriche si alternano le applicazioni pratiche gestite dagli allievi con l’assistenza dell’insegnante.

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4. Valutazione La valutazione è basata sia sulla qualità delle produzioni degli allievi (saper fare - abilità realizzative), sia sulla loro capacità di lettura delle strutture formali di opere scelte nell’ambito degli argomenti trat-tati in classe (sapere - conoscenze teoriche). Saranno pure considerati l’atteggiamento verso la disci-plina, ossia l’interesse, la partecipazione attiva durante le lezioni, la sensibilità verso le arti, lo spirito creativo e l’ottimismo nella sperimentazione.

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Classe seconda 1. Obiettivi formativi

− Acquisire la conoscenza di opere significative delle arti visive, sia tramite letture ed analisi del-le loro strutture formali, sia mediante esercizi di produzione stimolanti l’immaginazione e la capacità tecnico-espressiva;

− sviluppare il pensiero visivo e la consapevolezza del ruolo dell’immagine nelle moderne comu-nicazioni;

− imparare a rispettare e a tenere nella dovuta considerazione il patrimonio artistico; − osservare e riconoscere criticamente, per poi cercare di attuare in elaborati personali, le qualità

formali e tecniche più caratterizzanti di opere significative; − a dipendenza delle disponibilità di sede, saper utilizzare strumenti e potenzialità comunicative

di almeno due delle seguenti tecniche visive: scultura, incisione, stampa, fotografia, infografia; − assumere un atteggiamento aperto e curioso nei confronti delle arti visive e coltivare il piacere

della fruizione artistica quale arricchimento della propria cultura.

2. Referenti disciplinari

− La natura e il ruolo della percezione visiva nella comprensione del significato di un’immagine. − I materiali, i codici visivi, le funzioni dei linguaggi delle sei arti visive: loro specificità e com-

plementarità.

3. Modalità d’insegnamento

Utilizzazione di modelli, manuali, dispense, esercitazioni in classe, audiovisivi. Alle letture-analisi di “testi visivi” e relative applicazioni in classe, guidate dall’insegnante, verranno alternate le ricerche di produzione espressiva degli allievi. Visita a mostre o eventi degni di interesse ai fini della materia insegnata. Saranno specialmente cercati e sostenuti i collegamenti con le discipline introduzione alla storia dell’arte, musica e italiano. 4. Valutazione

La valutazione è basata sia sulla qualità delle produzioni degli allievi (saper fare - abilità realizzative), sia sulla loro capacità di lettura delle strutture formali di opere scelte nell’ambito degli argomenti trat-tati in classe (sapere - conoscenze teoriche). Perciò le prove (nelle forme di contributi orali durante le lezioni e di elaborati degli allievi) saranno diversificate in modo da permettere una valutazione equili-brata delle competenze critico-fruitive (evidenzianti lo studio, le conoscenze teoriche e le facoltà per-cettive) e delle competenze produttive (evidenzianti l’acquisizione di adeguati metodi di lavoro, l’abilità tecnica, la qualità espressiva e creativa). Verranno pure considerati l’atteggiamento verso la disciplina, ossia l’interesse, la partecipazione attiva durante le lezioni, la sensibilità verso le arti, lo spi-rito creativo e l’ottimismo nella sperimentazione.

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Musica La musica, componente essenziale in tutte le civiltà, è parte integrante con le altre espressioni artisti-che della formazione, maturazione, espressione e comunicazione umana. Oggi la musica è anche prodotto di largo consumo, in un vasto mercato diversificato, favorito dallo sviluppo dei mezzi di diffusione e riproduzione sonora. Da qui l’esigenza a livello liceale di una educazione musicale ampia e approfondita - sia a livello emo-tivo e percettivo, che razionale e analitico - per favorire una consapevolezza e fruizione critica dell’arte sonora in generale. 1. Obiettivi formativi Obiettivi essenziali

− Sensibilizzare l’allievo a vivere e capire il fenomeno musicale nella sua vastità e complessità, sia attraverso realizzazioni pratiche sia attraverso l’ascolto, esercitando lo sviluppo equilibrato delle capacità emozionali, razionali, creative e psicomotorie;

− favorire la maturazione umana dell’allievo, attraverso la musica, per un suo inserimento critico e consapevole nella realtà d’oggi.

Obiettivi terminali

− Saper ascoltare, commentare e descrivere un’opera musicale; − saper discutere e sostenere opinioni critiche sulla musica e le sue problematiche; − saper utilizzare la voce o uno strumento musicale (individualmente o in gruppo), per sviluppare

le proprie capacità espressive e per avvicinarsi concretamente ad un’opera; − possedere un atteggiamento aperto e disponibile nei confronti della varietà del fenomeno musi-

cale; − aprirsi alle differenze che la musica propone; − approfondire ed estendere le proprie conoscenze sulla musica; − ampliare, differenziare e affinare il proprio gusto musicale; − essere disponibile alla critica e alla discussione;

− porsi problemi riguardanti il campo musicale; − individuare ed analizzare i collegamenti con altre discipline e sentire l’importanza dell’intera-

zione di diversi fattori nella produzione musicale (tecnici, sociali, estetici, filosofici economici, storici);

− esplorare e sviluppare le proprie potenzialità creative, affinando il gusto estetico, la fantasia, la sensibilità al fenomeno musicale e lo spirito critico.

2. Referenti disciplinari Classe prima Campi Argomenti Elementi di storia della musica Le epoche musicali: le loro caratteristiche e diversità.

Alcuni esempi di stili musicali nel loro processo storico, con riferimenti a compositori. Parte introduttiva.

Elementi tecnici e teorici di base I linguaggi musicali nelle loro specificità tecniche (il concet-to di modalità, di tonalità, e altre possibili organizzazioni di

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elementi musicali) e strumentali (specifiche scelte di organici strumentali ed orchestrazioni).

Introduzione alle forme musicali Il concetto di forma in musica. Esempi concreti di forme musicali.

L’espressività musicale Esperienze vocali e strumentali per sviluppare il attraverso la pratica strumentale controllo della propria espressività musicale. e vocale Classe seconda Campi Argomenti Storia della musica Le epoche musicali: le loro caratteristiche e diversità.

Alcuni esempi di stili musicali nel loro processo storico, con riferimenti a compositori. Approfondimento.

I generi musicali nelle loro Esempi concreti di generi musicali in relazione diversità e varietà alla loro funzione (musica vocale, strumentale, per il teatro,

per la danza, per il cinema, da concerto, da ballo). Il rapporto tra musica e altre arti Musica e poesia. Musica ed immagine. o discipline Musica e storia. Musica e società. L’espressività musicale Esperienze vocali e strumentali per sviluppare il attraverso la pratica strumentale controllo della propria espressività musicale. e vocale 3. Modalità d’insegnamento Presentazioni introduttive. Ascolti mirati (utilizzo di registrazioni audio e video). Esercizi di analisi e commento. Lavori personali di approfondimento. Pratica vocale e strumentale. Partecipazione a manifestazioni musicali. Vista la struttura estremamente articolata della materia, sono possibili collegamenti interdisciplinari con tutte le discipline. 4. Valutazione La valutazione terrà conto:

− della partecipazione attiva e della qualità degli interventi in classe; − dei progressi nella pratica musicale in classe; − delle verifiche tecniche (scritte e/o orali) sulle conoscenze e capacità; − della capacità di ascoltare, commentare e descrivere un’opera musicale; − della capacità di contestualizzare un’opera musicale.

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Introduzione alla storia dell’arte - Classe seconda Il corso annuale d’introduzione alla storia dell’arte si propone come obiettivi generali di avviare l’allievo alla conoscenza critica di alcune forme di creatività artistica durante le epoche e, parallela-mente, d’incentivare una riflessione sull’arte e la sua storia quali componenti essenziali del nostro pa-trimonio culturale. L’interazione dei due obiettivi dovrebbe permettere l’affinamento della percezione visiva dell’allievo e la crescita della sua sensibilità estetica. 1. Obiettivi formativi L’insegnamento della storia dell’arte mira a far comprendere che la produzione artistica si esprime at-traverso uno specifico linguaggio che può essere analizzato ed è parte di un complesso sistema cultura-le e comunicativo. Di fronte ad un’opera d’arte l’allievo dovrebbe quindi arrivare a porsi una serie d’interrogativi cui dare delle congrue risposte, che coinvolgano progressivamente gli aspetti formali, il contesto storico, socia-le e culturale all’interno del quale essa si situa, i contenuti iconografici e iconologici, gli aspetti tecnici. 2. Referenti disciplinari

− Periodi, movimenti, opere e protagonisti della storia dell’arte dall’antichità ai giorni nostri. La scelta degli argomenti da trattare sarà fatta anche tenendo conto delle opportunità di fruizio-ne diretta delle opere d’arte (mostre e monumenti del nostro cantone, gite di studio).

− Strumenti di lettura dell’opera d’arte: o analisi formale: degli elementi e delle strutture di base del linguaggio visuale, quali co-

lore, linea, superficie, luce e ombra, volumi, spazio e composizione; o approfondimento del contesto: dei presupposti storici, sociali e culturali alla base

dell’evoluzione e dell’assestamento di un particolare linguaggio espressivo; o analisi iconografica e iconologica: del soggetto e del suo significato più profondo.

3. Modalità d’insegnamento Poiché il coinvolgimento diretto dell’allievo e il piacere della scoperta sono strumenti indispensabili oltre che gratificanti del conoscere, si farà in modo che l’analisi formale delle opere e la teorizzazione degli stili sia colta dagli allievi stessi, attraverso esercizi mirati o grazie all’analisi comparata di opere con lo stesso soggetto ma appartenenti ad epoche ed autori diversi. Sarà inoltre utile stimolare la loro curiosità sia affidando, individualmente o a piccoli gruppi, l’analisi di opere esemplari o di singoli arti-sti o di particolari movimenti, da presentare poi oralmente in classe, sia favorendo il contatto diretto con l’opera d’arte, visitando mostre, musei e monumenti. Ai fini di una visione più ampia e storicizzata della materia, i docenti si preoccuperanno per quanto possibile di ampliare l’insegnamento della storia dell’arte con opportuni collegamenti interdisciplinari, in particolare con arti visive, musica, italiano e storia. 4. Valutazione La valutazione tende a verificare il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati, in particolare attra-verso l’accertamento, mediante verifiche orali o scritte, della capacità di analisi di un’opera d’arte gra-zie all’utilizzo delle conoscenze e delle competenze acquisite in classe. La valutazione terrà inoltre in

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debita considerazione l’atteggiamento dell’allievo nel corso delle lezioni, l’impegno e la qualità della partecipazione in classe.

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Arti visive - Opzione complementare L’opzione complementare arti visive è un’opportunità sia di arricchimento o diversificazione della formazione artistica ricevuta nel primo biennio, sia d’orientamento verso quegli studi postliceali che richiedono una sensibilità, un sapere e delle capacità tecnico-espressive di base nel disegno e nelle arti visive. Gli allievi, tramite una selezione di problematiche e di adeguati esercizi d’applicazione, vengono avvi-cinati a esempi indicativi di ricerche e tecniche di produzione con le quali devono confrontarsi gli ope-ratori delle arti visive. 1. Obiettivi formativi

− Introdurre a nuove tematiche stimolanti la curiosità o l’interesse verso le arti visive; − a dipendenza delle disponibilità di sede, nell’ambito di un’ampia gamma di attività operative

esemplari, portare gradualmente gli studenti a sperimentare nuovi codici linguistici, strumenti e produzioni originali con metodologie rigorose di progettazione e d’esecuzione nei campi del disegno, della pittura, della scultura.

2. Referenti disciplinari

− Il disegno: la ricerca artistica, l’incisione e la stampa e l’infografia (grafica computerizzata). − La pittura e scultura: finalità espressive e tecniche esecutive, la realtà e l’astrazione. − La fotografia: nella pittura moderna, nei mass-media, nella pubblicità.

3. Modalità d’insegnamento L’insegnamento dell’opzione complementare si avvale sia di supporti documentari specifici (diapositi-ve, riproduzioni d’arte, filmati, raccolte di fotografie), sia di sussidi didattici (cartelloni, modelli, ma-nuali tecnici, schede di lavoro con repertori di attività operative di consolidamento, approfondimento e produzione creativa in stretto rapporto con gli argomenti teorici svolti, strumenti tecnici), sia di estratti di saggistica artistica. Le attività in classe sono graduate per complessità e guidate in modo da favorire il lavoro di ricerca personalizzata degli allievi. A dipendenza dell’attualità sono promosse visite ad esposizioni di disegni, progetti, pitture e fotogra-fie, nonché a laboratori di professionisti locali. 4. Valutazione L’apprendimento è verificato mediante esercitazioni e produzioni collettive o individuali in applica-zione degli argomenti trattati. Saranno valutati in particolare la disponibilità a sperimentare ed inventa-re, la sensibilità estetica, il senso di responsabilità, lo spirito critico. Alla conclusione del biennio ogni allievo presenta una raccolta di almeno dieci elaborati inerenti due campi presentati nel biennio. Egli deve dimostrare di aver acquisito un adeguato grado di consapevo-lezza del ruolo comunicativo ed espressivo degli elementi linguistici utilizzati, nonché le capacità tec-niche, l’originalità, le fonti d’ispirazione e la metodologia di lavoro.

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Musica - Opzione complementare Il progetto per l’attività del secondo biennio di musica intende in primo luogo sviluppare una forma-zione culturale nel campo musicale. Per coloro che non hanno seguito il corso di musica sarà necessario un momento introduttivo, dove vengano poste le basi per affrontare il lessico musicale. 1. Obiettivi formativi Gli obiettivi generali non si orientano verso una specializzazione, ma verso una conoscenza del mo-mento musicale in contesto storico e culturale.

2. Referenti disciplinari Nel primo biennio, date le conoscenze ed il tipo di formazione degli allievi, l’attenzione è diretta pre-valentemente su aspetti di carattere metodologico. Con l’opzione complementare si vuole raggiungere una formazione culturale dove si comprendano i momenti più significativi della storia musicale occi-dentale, individuando le relazioni e le contrapposizioni della musica con il suo contesto storico e cultu-rale. Classe terza

− La musica nel rinasci-mento

o il madrigale o progressivo sviluppo del

linguaggio tonale o “nascita” della musica

strumentale o percorso verso il melo-

dramma

Rapporto fra testo e musica. Progressivo sviluppo dell’armo-nia.

− La musica nel barocco o la sonata, il concerto, la fu-ga

o il melodramma del primo barocco

Concetti base legati alla forma musicale.

− La musica nel XX seco-lo

o il jazz

o il rock e i suoi derivati

Il consumo della musica. Contaminazioni fra i diversi ge-neri.

Classe quarta

− La musica nel periodo classico

o la sonata classica, la sinfo-nia

o la forma sonata o il melodramma del Settecen-

to

Struttura forma-sonata.

− La musica nel romanti-cismo

o la sinfonia romantica o l’opera pianistica

Strumenti espressivi caratteriz-zanti il XIX secolo.

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o scuole nazionali

o la progressiva crisi del lin-guaggio tonale

Crisi del sistema tonale.

− La musica nel XX seco-

lo o dissoluzione del sistema to-

nale o atonalismo o le avanguardie o la musica “etnica”

La svolta del XX secolo. Sovrapposizione di linguaggi (modale, tonale, atonale). Panorama musicale composito.

3. Modalità d’insegnamento Lavoro su un determinato momento storico della musica, che prevede relazioni con le discipline: le ar-ti, la storia, discipline del settore letterario, il teatro, il cinema. Realizzazione di tavole, dove su una li-nea del tempo verranno inseriti brani musicali, riproduzione opere d’arte, sintesi e documenti relativi alla storia, sintesi e documenti relativi alla letteratura. Si prevedono inoltre:

− iniziazione alla scrittura musicale con il computer e realizzazione di arrangiamenti di opere a scopo didattico (uso programma di scrittura “Finale 2000”);

− realizzazione di arrangiamenti; − esecuzione a scopo didattico.

4. Valutazione La valutazione terrà conto delle conoscenze acquisite e delle capacità e degli atteggiamenti sviluppati da ogni singolo allievo. In particolare:

− capacità di collocare un’opera musicale nel suo contesto storico e culturale; − capacità di commentare un brano all’ascolto e di saper individuare nella partitura gli elementi

più importanti; − atteggiamento consapevole e critico nei confronti della proposta musicale; − impegno e apporto individuale durante le lezioni.

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Storia dell’arte - Opzione complementare 1. Obiettivi formativi

− Approfondire ed ampliare le conoscenze avviate nell’anno d’introduzione obbligatoria; − analizzare i vari aspetti della produzione artistica seguendo un percorso cronologico; − mettere a punto un corretto processo di analisi dell’opera d’arte; − sviluppare la sensibilità estetica.

2. Referenti disciplinari Classe terza Arte dal XVI al XIX secolo (Rinascimento, Manierismo, Barocco, Rococò, Neoclassicismo, Romanti-cismo). Classe quarta Arte dalla fine del XIX secolo ai nostri giorni (Impressionismo, Espressionismo, Astrattismo, Cubi-smo, Futurismo, Surrealismo, Informale, Pop Art, Arte concettuale, ecc.). Per la vastità della materia, gli argomenti non potranno essere trattati tutti con lo stesso grado di appro-fondimento; si opereranno dunque delle scelte, anche in base alla possibilità di fruizione diretta delle opere d’arte offerta da gite di studio, visite a mostre, musei, chiese, monumenti. Il corso si svilupperà prevalentemente secondo un percorso cronologico, ma sarà opportuna anche una trattazione trasversale di alcuni temi generali quali: i generi (la natura morta, il paesaggio, il ritratto, ecc.), il ruolo dell’artista, del committente, ecc. Si approfondiranno le metodologie di lettura già considerate nel corso introduttivo: l’analisi formale, dei rapporti con il contesto, iconografica e iconologica. Si potrà inoltre dare risalto, secondo le occor-renze, ad un’analisi che tenga particolarmente conto degli aspetti tecnici (tecniche artistiche, restauro e conservazione). 3. Modalità d’insegnamento L’insegnamento sarà variato grazie all’alternarsi di lezioni a propensione cattedratica ed esercizi di a-nalisi da svolgersi in gruppo o singolarmente. Nel limite del possibile si cercherà di assicurare un contatto diretto con l’opera d’arte, sia valorizzando il patrimonio artistico presente sul territorio, sia attraverso visite periodiche a gallerie, musei, esposi-zioni temporanee e monumenti. Si cercherà inoltre di ampliare l’insegnamento con opportuni collegamenti interdisciplinari, dalla lette-ratura, alla storia, alla musica, al cinema, ecc.

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4. Valutazione La valutazione tenderà ad accertare il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. Si valuteranno di conseguenza le capacità di allestire, in forma orale o scritta, un corretto percorso d’analisi e di esporlo in maniera adeguata. Accanto a forme di verifica più tradizionali, si potranno promuovere esercizi d’analisi e di approfon-dimento da presentare in classe.

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V. Il settore educazione fisica e sportiva

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Educazione fisica e sportiva Negli ultimi anni l’educazione fisica sta vivendo un processo di profonda trasformazione. Si è passati dalla concezione disciplinocentrica della materia a quella allievocentrica, che presuppone di considera-re l’allievo nella sua globalità (dimensioni cognitiva, biologica, affettiva, relazionale, espressiva e psi-comotoria). L’essere umano non è una mente che ha un corpo come strumento, ma è mente, corpo e affettività che interagiscono nella realtà quotidiana. Di conseguenza anche le attività di educazione fisica mirano a catturare la globalità e la complessità della persona, in particolare nei suoi momenti di pensiero, di sen-timento e di azione attraverso i quali l’allievo trova una sua espressione autentica. In questo modo l’educazione fisica vuole contribuire alla crescita globale. Essa offre l’opportunità di ampliare effica-cemente lo spettro delle abilità motorie, tenendo in considerazione gli aspetti cognitivi, affettivi, biolo-gici, espressivi, psicomotori e relazionali dell’allievo. Questi aspetti rappresentano una struttura che permette una specificazione programmatica dei contenu-ti delle diverse dimensioni. Le griglie che seguiranno rappresentano l’insieme delle preoccupazioni educative proprie dell’educazione fisica. In esse trovano appropriata considerazione, accanto alle capa-cità motorie in senso stretto, dei saper fare che, considerando adeguate strategie di apprendimento e di gestione delle attività fisico-sportive, possono favorire in particolare un comportamento autonomo e responsabile. L’orizzonte viene poi opportunamente ampliato con il patrimonio culturale e delle cono-scenze che caratterizzano il rapporto tra corpo e individuo e corpo e società in tutte le sue forme. Non da ultimo, il campo dell’imparare ad essere, mette in rilievo le importanti implicazioni emotive ed esi-stenziali legate alle attività fisico-sportive, che sono ad un tempo:

− veicolo e forma di esercitazione della convivenza sociale con il necessario rispetto delle regole comuni;

− occasione di piacere e di vissuto intenso del proprio essere; − possibilità di contatto tra culture diverse.

L’insieme di questi campi formativi necessita di una declinazione didattica da parte dell’insegnante che, in funzione delle caratteristiche degli allievi, delle peculiarità contestuali e anche dei propri inte-ressi, stabilirà priorità e percorsi di lavoro coerenti, puntando nel primo biennio sull’introduzione di un ampio repertorio di movimenti e passando, nel secondo biennio, all’affinamento di taluni.

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MODELLO DIDATTICO

1. Dimensione affettiva Ricerca della sfida e del confronto, riconoscere le proprie emozioni. 2. Dimensione biologica Allenarsi e compiere prestazioni (agire, ripetere, realizzare e affermarsi). 3. Dimensione cognitiva Sperimentare, scoprire, imparare, comprendere, riflettere. 4. Dimensione espressiva Esprimersi, creare e inventare. 5. Dimensione psicomotoria Sentirsi bene, essere in forma (sentire il proprio corpo, sentirsi bene nella propria pelle, essere in ar-monia). 6. Dimensione relazionale Partecipare ed appartenere, cooperare intraprendere.

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È compito del docente scegliere temi e proporre itinerari che tengano conto in modo equilibrato dei sei punti descritti e della loro interdipendenza. DIFFERENZIARE Le diversità (socio-culturali, di predisposizione, di ritmi di crescita psicofisica, dei tempi di apprendi-mento, di capacità e di struttura corporea) sempre più evidenti impongono in educazione fisica una dif-ferenziazione dell’insegnamento. NELLA NOSTRA SEDE… … Per rendere il discorso più accessibile e quindi più comprensibile agli allievi abbiamo raggruppato le sei dimensioni, che rappresentano le intenzioni educativo-formative del quadriennio, in tre settori, all’interno dei quali è possibile pianificare tutta una serie di percorsi. I tre settori da noi scelti, che ca-ratterizzano la nostra sede sono:

- IO – IO

- IO E GLI ALTRI

- IO E L’AMBIENTE. Riteniamo sia oltremodo facile risalire da questa nostra interpretazione alla griglia originale, proposta dai nuovi piani cantonali di studio.

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APPRENDIMENTO DELLE ABILITÀ MOTORIE - I BIENNIO

Vivere il proprio corpo Esprimersi Danzare

Gestire lo spazio in relazione a se stessi, agli altri e all’ambiente. Esercitare (e migliorare) le proprie capacità coordinative. Acquisire nuovi movimenti e dare spazio all’espressione corporale.

Rotolare Ruotare Dondolare Arrampicare

Introdurre i fattori di condizione fisica, i principi di rilassamento ed esercitare le capacità coordinative. Utilizzare movimenti conosciuti in situazioni complesse. Acquisire nuovi movimenti.

Camminare Correre Saltare Lanciare

Introdurre i fattori di condizione fisica ed esercitare le capacità coordinative. Esercitare movimenti conosciuti. Acquisire nuovi movimenti.

Giocare Apprendere e migliorare i fondamentali nei grandi giochi. Differenziare le abilità motorie nei diversi ruoli. Introdurre i fattori di condizione fisica ed esercitare le capacità coordinative. Introdurre giochi individuali e di gruppo. Esercitare situazioni tattiche elementari.

All’aperto: - in sede, - giornate e corsi

fuori sede

Svolgere movimenti conosciuti in condizioni ambientali diverse. Introdurre l’uso di nuovi attrezzi. Introdurre i fattori di condizione fisica ed esercitare le capacità coordinative. Introdurre ed esercitare nuove tecniche di spostamento e scivolamento.

Nuotare

Introdurre i fattori di condizione fisica esercitare le capacità coordinative. Esercitare movimenti conosciuti. Acquisire nuovi movimenti.

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APPRENDIMENTO DELLE ABILITÀ MOTORIE - II BIENNIO

Vivere il proprio corpo Esprimersi Danzare

Gestire lo spazio in relazione a se stessi, agli altri e all’ambiente. Esercitare le capacità coordinative specifiche. Esercitare la rappresentazione mentale e padroneggiare i movimenti acqui-siti. Sviluppare la propria percezione corporea. Acquisire nuovi movimenti.

Rotolare Ruotare Dondolare Arrampicare

Esercitare i fattori di condizione fisica (in modo specifico) ed esercitare le capacità coordinative specifiche. Praticare alcune tecniche di rilassamento. Definire lo schema corporeo. Esercitare movimenti conosciuti ed acquisirne nuovi.

Camminare Correre Saltare Lanciare

Esercitare i fattori di condizione fisica specifici. Esercitare le capacità coordinative specifiche. Esercitare i movimenti conosciuti e acquisirne nuovi.

Giocare Giochi individuali, di gruppo, di squadra istituzionalizzati. Migliorare gli aspetti tecnici e tattici. Esercitare i fattori di condizione fisica (specifici) e le capacità coordinati-ve specifiche.

All’aperto: - in sede - giornate e corsi

fuori sede

Svolgere movimenti conosciuti in condizioni ambientali diverse. Esercitare i movimenti conosciuti e introdurre l’uso di nuovi attrezzi. Esercitare i fattori di condizione fisica specifici ed esercitare le capacità coordinative specifiche. Introdurre ed esercitare nuove tecniche di spostamento e scivolamento.

Nuotare Esercitare i fattori di condizione fisica (specifici) ed esercitare le capacità coordinative specifiche. Esercitare i movimenti conosciuti. Acquisire nuovi movimenti.

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Sport - Opzione complementare 1. Obiettivi formativi

− Acquisire delle conoscenze fondamentali nell’ambito delle diverse componenti dello sport (apprendimento motorio, affettiva, biologica, cognitiva, espressiva, psicomotoria e relazionale) che permettano di analizzarne criticamente i diversi contenuti;

− capire e conoscere il binomio “salute-sport” e le sue implicazioni; − vivere esperienze motorie che consentano di migliorare in modo cosciente la propria capacità

decisionale. 2. Referenti disciplinari L’universo delle azioni motorie comprende elementi tra loro assai diversificati quali: la pura esecuzio-ne fisica del movimento, gli aspetti tecnici e tattici, le manifestazioni di emozioni e di decisioni moto-rie e la comunicazione espressiva. Unitamente ad altre pratiche motorie lo sport contribuisce in maniera sostanziale alla costituzione dell’insieme delle azioni motorie, la cui pratica sollecita profondamente nell’individuo diversi aspetti della sua personalità. Da ciò consegue un “sapere” legato all’azione stessa, composito e sostenuto, senza esserne necessariamente subordinato, dalle altre scienze. L’estrema diversificazione degli argomenti e l’ampiezza dei potenziali agganci interdisciplinari ci han-no così indirizzati verso la scelta di una tematica sufficientemente aperta alle possibilità di sviluppo di tale studio. “Lo sport nella società”, filo conduttore del ciclo “opzione complementare sport”, ci consente di ana-lizzare la nostra disciplina percorrendone implicazioni legate ad ambiti quali la storia, la salute, l’arte, l’apprendimento motorio e la teoria dell’allenamento. Come nel corso di tutto il 2° biennio di educazione fisica, anche per quanto concerne l’opzione com-plementare si cercherà di porre prevalentemente l’accento sul “Sapere” ed il “Saper essere”, senza tut-tavia dimenticare l’aspetto prettamente pratico del “Saper fare”. La scelta di questa opzione offrirà quindi ad ogni studente l’opportunità di analizzare e di approfondire le proprie conoscenze tecnico-sportive inserendole in un contesto di analisi globale della materia. Si prospetta dunque un lavoro di approfondimento critico nei confronti delle innumerevoli componenti che legano sport e società. 3. Modalità d’insegnamento Il percorso di apprendimento sarà equamente suddiviso in:

− lezioni teoriche, discussioni, brevi lavori di gruppo, presentazioni individuali e piccole ricer-che su argomenti precisi e circostanziati;

− si cercherà inoltre di dare ampio spazio all’interazione tra i componenti del gruppo, il docente e l’argomento oggetto di studio.

4. Valutazione Per la valutazione si farà capo a tutti gli strumenti atti a questo scopo: lavori scritti, analisi di testi, in-terrogazioni e partecipazione attiva alle lezioni, presentazioni.

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VI. Insegnamento religioso

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Insegnamento religioso cattolico Questo insegnamento è fondato sulla Convenzione del 1993 stipulata tra lo Stato del Cantone Ticino, la Chiesa Cattolica e quella Evangelica e viene impartito nel rispetto della Costituzione Federale, segna-tamente nello spirito dell’articolo 15². Questo insegnamento è pensato – a livello liceale – come contributo significativo alla formazione cul-turale globale di giovani in età evolutiva, nella linea delle finalità enunciate all’art. 2 della Legge della Scuola del 1990: “La scuola educa la persona alla scelta consapevole di un proprio ruolo attraverso la trasmissione e la rielaborazione critica e scientificamente corretta degli elementi fondamentali della cultura, in una visione pluralistica e storicamente radicata nella realtà del Paese”. 1. Obiettivi formativi

− Conoscenza dello scenario storico in cui va collocato lo sviluppo della I alleanza (tra Dio e il popolo ebraico) e quello della II alleanza (tra Dio e l’intera umanità, attraverso l’opera salvifi-ca di Gesù di Nazareth, attuata oggi nella realtà della sua Chiesa);

− acquisizione di competenza scientifica e di capacità critica nella lettura e nella comprensione delle fonti autorevoli della Rivelazione cristiana (Bibbia - Padri - Magistero);

− capacità di confronto tra i dati del messaggio cristiano e i dati di altre tradizioni religiose dell’umanità, per un’apertura serena al dialogo multietnico e multiculturale che caratterizza la società attuale;

− capacità di scoprire i legami profondi che esistono tra le esperienze religiose dell’uomo e altre sue significative produzioni culturali: arte, musica, filosofia, letteratura, teatro e cinema;

− capacità di saper collegare l’esperienza religiosa dell’uomo alla promozione e alla diffusione dei valori etici costitutivi dell’intera società umana.

2. Referenti disciplinari Classe prima

− Introduzione all’esperienza religiosa

o L’universale ricerca di un senso per vivere. o Il fatto religioso nella storia dell’uomo. o Un popolo fatto segno: gli Ebrei. o Una storia fatta libro: la Bibbia.

Classe seconda − Lo specifico della Rivelazione cristiana

o Gesù di Nazareth, un uomo della storia. o Gesù di Nazareth, il mistero di una persona. o Le origini cristiane: da comunità a Chiesa. o Lo sviluppo storico: da Chiesa a Chiese.

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Classe terza

− Percorsi umani verso Dio (= panorama delle religioni mondiali)

o Dio, domanda ricorrente dell’uomo. o Mille nomi, un solo Dio. o Le ragioni di un possibile rifiuto. o Alla frontiera tra scienza e fede.

Classe quarta

− Il problema etico e l’agire morale nella società o Crisi e risveglio della morale. o I nuovi valori emergenti. o L’etica della vita. o L’etica delle relazioni. o L’etica della solidarietà.

3. Modalità d’insegnamento I corsi si prefiggono di realizzare al massimo un dialogo aperto e sincero nella realtà del gruppo; a tale scopo vengono privilegiate metodologie attive e coinvolgenti, quali:

− la lettura e la ricerca personale; − l’esposizione ai compagni dei risultati ottenuti; − la visione di spezzoni cinematografici inerenti alle tematiche affrontate; − il dibattito critico collegato alle stesse; − la riflessione scritta come verifica finale.

4. Valutazione La valutazione tiene conto:

− della frequenza regolare al corso scelto; − della partecipazione attiva e dell’apporto personale al lavoro in classe; − del grado di competenza acquisita in ordine agli obiettivi prefissati; − di lavori scritti personali assegnati dal docente.

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Insegnamento religioso evangelico Il corso intende avviare le allieve e gli allievi, all’interno di un quadro di riflessione sulla realtà e sulla conoscenza e di costruzione di un’identità personale positiva, al loro inserimento consapevole in una società aperta, complessa e partecipativa. 1. Obiettivi formativi L’insegnamento religioso evangelico intende proporre alle allieve ed agli allievi una maggiore consa-pevolezza di sé tramite la conoscenza critica del fenomeno religioso in generale e cristiano ed evange-lico in particolare, attraverso l’acquisizione delle seguenti capacità. Capacità cognitive generali

− Acquisire una capacità critica sul fatto religioso e saperne cogliere i tratti fondamentali a livel-lo mondiale;

− saper rilevare il fondamento storico e le motivazioni delle diverse espressioni del cristianesi-mo;

− acquisire un’adeguata competenza linguistica in relazione al fenomeno religioso in generale. Capacità metodologiche

− Utilizzare il testo biblico, mettere a confronto e commentare i testi, comprendere i suoi generi letterari e le domande fondamentali che esso pone al lettore tramite l’utilizzo delle metodolo-gie critico-letterarie;

− riconoscere le diverse espressioni del linguaggio, i simboli e l’esperienza religiosa della tradi-zione ebraico-cristiana.

Capacità di trasposizione

− Utilizzare le conoscenze in nuove situazioni; − sapersi porre e affrontare nuovi problemi alla luce del fondamento evangelico; − sapersi porre in dialogo con identità diverse e saperne cogliere i valori; − acquisire un atteggiamento aperto e tollerante; − saper discernere i germi degli atteggiamenti intolleranti e razzisti a livello personale come

nell’aspetto sociale e politico.

2. Referenti disciplinari Il corso affronta i seguenti campi. A. Antropologico

− L’essere umano come “l’essere in ricerca”. Le allieve e gli allievi si confrontano con le do-mande antropologiche, filosofiche ed esistenziali come anche con i facili rifugi di sicurezza (stereotipi, mode, ideologie forti e totalitarie, nuovi simboli religiosi, conformismo), soprattut-to in relazione all’esperienza di maturazione che stanno vivendo.

− L’essere umano, come homo absconditus, sofferente di continuo della sua non-identità. Dal bagaglio della letteratura biblica le allieve e gli allievi scoprono che il vero essere umano non è un grande, potente dio in terra incapace di soffrire. Il vero essere umano è quello che assume la sua insicurezza, che confessa il suo fallimento, che è ingannabile e ingannatore, che può pian-gere e ridere di se stesso.

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− Comprensione di se stesso come ““essere relazionale”. Si comprende la propria identità nella ricerca dell’altro, nella sua scoperta, nel rispetto della sua alterità.

− Comprensione che la propria felicità e la propria libertà sono reciproche alla libertà e alla feli-cità del prossimo.

B. Sociale

− Acquisizione del senso di appartenenza alla propria comunità attraverso la conoscenza del contributo in generale del cristianesimo alla cultura occidentale e in particolare del protestan-tesimo alla cultura moderna e democratica.

− Comprensione delle altre religioni, le loro particolari espressioni religiose e la loro compren-sione del mondo e della vita.

− Comprensione delle situazioni di disumanità e di sofferenza nel mondo. C. Religioso

− Acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé tramite la conoscenza critica del fenomeno religioso in generale e cristiano ed evangelico in particolare.

− Sviluppo del piacere verso la scoperta di se stessi e il dialogo con gli altri. − Saper discernere ed evitare atteggiamenti conformisti che limitano l’originalità e l’unicità del-

l’individuo. − Sviluppo delle capacità personali, in particolare il senso di responsabilità e di solidarietà.

3. Modalità d’insegnamento Il corso intende offrire alle allieve ed agli allievi un percorso di lettura critica del testo biblico permet-tendo loro di approfondire la denuncia profetica, la vita di Gesù di Nazareth e riflettere sull’attualità del messaggio cristiano. Si affronterà pertanto la lettura e il commentato del libro biblico del Profeta Amos, il Vangelo di Giovanni, attualizzando e ponendo in parallelo l’impegno e la predicazione di te-stimoni del XX secolo. L’insegnamento del corso sarà suddiviso nel modo seguente. Settembre-ottobre

Esposizione del metodo storico-critico usato della teologia evangelica per lo studio della Bibbia presentazione delle relazioni religiose ed etnico-cultuali della Siria-Palestina con tutta l’area del Vicino Oriente Antico; approfondimento degli aspetti peculiari della religione ebraica del pe-riodo pre-esilico e presentazione del periodo storico del libro di Amos, facendo particolare rife-rimento ai fatti e ai personaggi più importanti.

Novembre-dicembre Avvio della lettura del libro di Amos situandolo nel suo contesto storico, culturale e religioso. La lettura seguirà una sequenza per temi, anziché per ordine crescente dei capitoli e dei versetti, approfondendo i temi teologici peculiari del profeta Amos; il rapporto e le differenze teologi-che tra Israele (Nord) e Giuda (Sud); la solidarietà sociale, la visione critica sulla situazione politica; il rapporto profezia/tempio; il significato dell’elezione; l’annuncio e il motivo del ca-stigo (l’invasione e la deportazione); l’annuncio e la speranza del nuovo futuro (il ritorno ed il nuovo Israele).

Gennaio-febbraio Vangelo di Giovanni (il libro dei segni), capitoli 1-12.

Marzo-aprile Vangelo di Giovanni (il libro della passione), capitoli 13-21.

Maggio-giugno Presentazione dei teologi evangelici Dietrich Bonhoeffer ed Albert Schweitzer. Il sussidio didattico principale sarà la Bibbia. In alcune lezioni sarà proposta un’antologia di te-sti fotocopiati tratti dalla letteratura dell’Antico Vicino Oriente e delle schede su soggetti speci-

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fici. Nell’ultima parte del programma saranno usati due film in video cassetta sulla vita di Bon-hoeffer e Schweitzer.

4. Valutazione La valutazione sarà basata essenzialmente sulla partecipazione critica e attiva delle allieve e degli al-lievi.