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1 ISTITUTO TECNICO STATALE - SETTORE TECNOLOGICO “ TULLIO BUZZI ” SISTEMA MODA – CHIMICA MATERIALI E BIOTECNOLOGIE – MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA – ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA – INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Viale della Repubblica, 9 – 59100 PRATO - Tel. 057458981 – Fax 0574589830 Cod. Fisc.84004990481 – Part. IVA 00337080972 http://www.itistulliobuzzi.it http://www.scuole.prato.it/buzzi/home.htm e-mail: [email protected] – P.E.C. : [email protected] PIANO D’EMERGENZA DELLA SCUOLA ai sensi del D.Lgs.09.04.2008 n°81 e successive modifiche ed integrazioni IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Erminio Mario Emilio Serniotti) Novembre 2014

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ISTITUTO TECNICO STATALE - SETTORE TECNOLOGICO “ TULLIO BUZZI ” SISTEMA MODA – CHIMICA MATERIALI E BIOTECNOLOGIE – MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA – ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA – INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Viale della Repubblica, 9 – 59100 PRATO - Tel. 057458981 – Fax 0574589830 Cod. Fisc.84004990481 – Part. IVA 00337080972 http://www.itistulliobuzzi.it – http://www.scuole.prato.it/buzzi/home.htm e-mail: [email protected] – P.E.C. : [email protected]

PIANO D’EMERGENZA

DELLA SCUOLA ai sensi del D.Lgs.09.04.2008 n°81 e successive modifiche ed integrazioni IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Erminio Mario Emilio Serniotti)

Novembre 2014

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INDICE 3. PARTE GENERALE 4. EDIFICIO SCOLASTICO 6. CONTENUTI DEL PIANO PER LA CORRETTA GESTIONE DELL’EMERGENZA 7. COPIE DEL PIANO CONTROLLO E MANUTENZIONE RESPONSABILITA’ 8. MODALITA’ OPERATIVE NORME PER TUTTO IL PERSONALE PRESENTE IN ISTITUTO

9. NORME PER LA SQUADRA D’EMERGENZA 10. NORME PER IL RESPONSABILE DELL’EMERGENZA NORME PER IL PERSONALE DOCENTE 11. NORME PER IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI RACCOLTA NORME PER GLI STUDENTI APRIFILA E CHIUDIFILA NORME PER GLI ADDETTI ALLA RECEPTION

12. COMUNICAZIONI DELL’EMERGENZA COMUNICAZIONE DELL’ORDINE D’EVACUAZIONE COMUNICAZIONI ALLA SQUADRA D’EMERGENZA 13. MODALITA’ OPERATIVE NORME PER IL PRIMO SOCCORSO 14. FORMAZIONE-INFORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO 15 . MEZZI ED APPARECCHIATURE

Planimetria e cartellonistica Estintori Uscite di sicurezza Luci di emergenza Idranti

17. ALLEGATI - Allegato 1 – Schema di chiamata VVF e componenti Squadra Pronto Intervento - Allegato 2 – Gestione dell’incendio - Allegato 3 – Planimetrie con indicazione degli impiantii di sicurezza - Allegato 4 – Modulo per l’appello al punto di raccolta - Allegato 5 – Modulo riepilogativo delle presenze al punto di raccolta

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PARTE GENERALE Il presente PIANO D’EMERGENZA riguarda l’insieme delle misure straordinarie, delle procedure e delle azioni che è necessario attuare per fronteggiare e ridurre i danni derivanti da eventi anche particolarmente gravi ma a bassa probabilità di accadimento e comunque non completamente evitabili con interventi preventivi. La tipologia delle emergenze interne in un ambiente di lavoro organizzato e complesso sono così sintetizzabili:

- infortuni o malori; - versamenti di prodotti pericolosi;

- black-out;

- fughe di gas;

- allagamenti;

- crolli, esplosioni, incendi.

Il PIANO D’EMERGENZA è stato elaborato a conclusione del processo di valutazione degli eventi incidentali e dopo la stesura del D.V.R., esso tiene quindi presente:

- della tipologia dell’edificio scolastico; - dei reparti di lavorazione, laboratori ed aule tradizionali presenti in Istituto; - delle attività svolte all’interno dell’Istituto;

- dell’organico scolastico.

Gli obiettivi generali del PIANO sono:

- prestare il primo soccorso alle persone in caso di infortunio o malore; - ridurre i rischi alle persone successivamente ad accadimenti imprevedibili e gravi;

- circoscrivere e contenere gli eventi d’emergenza;

- far evacuare tutto il personale in modo ordinato e nel minor tempo possibile;

- limitare i danni materiali.

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EDIFICIO SCOLASTICO Il fabbricato dove e’ situato l’Istituto Tecnico Industriale “Tullio Buzzi” è composto da quattro corpi di fabbrica uniti. Essi comprendono 1° corpo di fabbrica - Piano terra Laboratorio Conto Terzi Aula Magna Biblioteca Sala lettura Abitazione custode Piano strada Presidenza D.S.G.A. Ufficio Tecnico Reception Segreterie Piano primo Aule tradizionali Laboratori Fisica, Matematica, Tecnologia e disegno 2° corpo di fabbrica - Piano terra Magazzini Condizionatura Bar – Mensa Automazione industriale Laboratorio tecnologia meccanica Piano strada Aule tradizionali Laboratori informatica – Aula video Sale insegnanti Sale ricevimento docenti Piano primo Aule tradizionali Laboratori chimica 3° corpo di fabbrica – Piano terra Reparti di lavorazione – tessitura – meccanica Filatura –saldatura Laboratori elettronica – informatica 4° corpo di fabbrica – Piano terra Palestra Le attività scolastiche prevedono l’utilizzo sia delle aule tradizionali che dei laboratori e dei reparti di lavorazione per sei giorni la settimana dalle 8:00 fino alle 23:50 (termine del corso serale).

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Inoltre in Istituto è presente il Laboratorio per “Conto terzi” che svolge l’attività’ dal lunedì al venerdì con orario 8:30 – 17:00. In Istituto sono presenti circa 1150 persone in attività, così suddivise: Studenti n° 1586 Docenti/Dirigente n°155 A.T.A. n° 44

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CONTENUTI DEL PIANO PER LA CORRETTA GESTIONE DELL’EMERGENZA Il principale obiettivo, qualora si verifichi un’emergenza, è quella di proteggere la vita umana cercando di minimizzare i danni alle persone ed alle strutture. Il piano di emergenza assolve le seguenti funzioni: 1) previene e limita i danni alle persone, all’ambiente e alla proprietà per mezzo di misure, provvedimenti ed accorgimenti operativi intesi a ridurre le probabilità dell’insorgere di situazioni di emergenza e di incendio; 2) ottimizza la gestione dell’emergenza poiché:

a) fornisce al personale le modalità di comportamento in caso di emergenza; b) definisce le responsabilità ed i compiti di: personale, clienti, personale di imprese esterne; c) individua i canali e le modalità informative per segnalare l’evento in modo sollecito e puntuale

al servizio di prevenzioni incendi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso, ecc.;

3) previene ulteriori incidenti che potrebbero derivare dall’incidente di origine attraverso il rispetto delle distanze di sicurezza esterne ed interne, adozione di materiali aventi caratteristiche di comportamento al fuoco, compartimentazione. Nel Piano di Emergenza vengono definite: 1) competenze e responsabilità delle varie unità lavorative nella gestione dell’emergenza in relazione alla natura dell’attività svolta; 2) comportamenti da seguire nei casi di emergenza; 3) competenze della Squadra di Pronto Intervento; 4) competenze della squadra di Primo Intervento; 5) le modalità con le quali deve essere attivata la segnalazione dell’evento (allarme di incendio, allagamento, incidente, infortuni, altri eventi) e verso chi va diretta, sia all’interno che all’esterno dello stabile; 6) i mezzi di pronto intervento in dotazione nonché la loro collocazione nello stabile (con riferimenti in planimetria); 7) la tipologia e periodicità degli addestramenti ed esercitazioni riguardanti sia i componenti della Squadra di Pronto Intervento che di altro personale. Tutto il personale, distinto per funzione e competenza, è soggetto all’osservanza delle norme contenute nel piano.

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COPIE DEL PIANO Il Piano di Emergenza e’ presente nell’ufficio del Dirigente scolastico, una copia e’ presente nell’ufficio dell’ R.S.P.P.. Ogni copia del Piano è custodita in modo adeguato e riservato. Ogni lavoratore addetto all’emergenza o addetto generico può consultare il Piano e conoscere le modalità comportamentali da assumere in caso di emergenza. CONTROLLO E MANUTENZIONE 1) Si sottopongono a controllo e manutenzione programmata a cadenza almeno semestrale:

a) le attrezzature mobili (carrello elevatore); b) gli impianti di spegnimento manuale (idranti - estintori); c) gli impianti di illuminazione di emergenza; d) pompe regolazione afflusso acqua anello antincendio; d) maniglioni antipanico; e) verifica impianto messa a terra; f) allarme acustico – impianto diffusione sonora g) impianto rilevazione gas laboratori (rilevazione incendi).

(I registri dei controlli periodici sono custoditi in Provincia - Copia all'Ufficio tecnico dell'Istituto) Oltre ai controlli sopradescritti viene effettuato giornalmente il controllo da parte del personale preposto (vedi squadre emergenza) delle vie di fuga libere da ostacoli e della cartellonistica dell’emergenza . N.B. E’ a cura della Provincia il controllo periodico della centrale termica e cabina elettrica. 2) Si attuano i controlli programmati per garantire:

a) il mantenimento degli ambienti in condizione di igiene e sicurezza; b) la percorribilità delle vie di fuga; c) la funzionalità delle porte tagliafuoco; d) la perfetta visibilità della segnaletica di sicurezza; e) la sicurezza degli impianti elettrici .

3) Si attua l’informazione a tutto il personale su:

a) modalità operative in caso di emergenza; b) mezzi ed apparecchiature a disposizione per la gestione delle emergenze.

RESPONSABILITA’ Il Responsabile dell’emergenza è il dirigente scolastico o il suo sostituto. Le responsabilità operative sono definite nel capitolo dedicato alle Modalità Operative e nel capitolo dedicato a Mezzi ed Apparecchiature. Il Dirigente scolastico, Responsabile dell’ Emergenza, aggiornerà il Piano ogni qualvolta intervengano variazioni di tipo organizzativo (nominativi della squadra d’emergenza, numeri di telefono e recapito dei componenti delle Squadre di Pronto Intervento, n° complessivo personale ecc.).

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MODALITA’ OPERATIVE Norme per tutto il personale presente in Istituto Segnalazione di pericolo Chiunque individui un principio d’incendio o rilevi qualche altro fatto anomalo (presenza di fumo, inondi, scoppi, crolli, spargimento di sostanze infiammabili, ecc.) è tenuto ad informarne il dirigente scolastico o il suo staff segnalando:

1. la natura dell’emergenza; 2. il luogo interessato; 3. l’eventuale presenza di infortuni; 4. le proprie generalità.

Intervento d’emergenza Il personale presente può tentare un intervento d’emergenza, ma solo qualora ne sia in grado e possa farlo senza pregiudizio per la propria e altrui incolumità. In caso di focolai di incendio, in attesa dell’ intervento degli addetti, può cercare di spengere le fiamme con gli estintori ubicati ai piani, seguendo attentamente le norme per il loro utilizzo. Segnalazione di sfollamento d’emergenza Nel caso in cui si renda necessario lo sfollamento d’emergenza dello stabile, ne deve essere data segnalazione mediante apposito segnale acustico convenzionale stabilito. E’ il responsabile dell’emergenza che ordina lo sfollamento d’emergenza. Modalità di sfollamento d’emergenza Se viene impartito l’ ordine di sfollamento d’emergenza il personale deve dirigersi verso le uscite di sicurezza del settore in cui si trova, come indicato dall’idonea cartellonistica e rappresentato in forma grafica dai quadri sinottici presenti ai vari piani. Durate lo sfollamento d’emergenza si deve:

1. abbandonale lo stabile senza indugi, ordinatamente e con calma senza creare allarmismi o confusione;

2. non portare al seguito ombrelli, bastoni, borse o pacchi ingombranti o pesanti; 3. non tornare indietro per nessun motivo; 4. non ostruire gli accessi allo stabile; 5. dirigersi al punto di raccolta per rispondere all’appello e ricevere istruzioni.

In presenza di fumo o fiamme è opportuno:

1. se possibile bagnare un fazzoletto legarlo sulla bocca e sul naso, in modo da proteggere per quanto possibile dal fumo le vie respiratorie;

2. se possibile, avvolgere indumenti di lana (cappotti, sciarpe, scialli, ecc) attorno alla testa in modo da proteggere i capelli dalle fiamme.

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Primo soccorso Chiunque in Istituto sia presente ad un infortunio o sia testimone del malore di qualche persona presente deve sempre avvisare il personale di Primo Soccorso (è sufficiente avvisare un custode che provvederà ad allertare il personale preposto) MODALITA’ OPERATIVE Norme per la squadra d’emergenza Segnalazione di pericolo Una volta ricevuta la segnalazione di pericolo la squadra si reca velocemente sul posto e verifica se si tratta di un vero o di un falso allarme. In caso di falso allarme:

1. comunica il cessato allarme al responsabile dell’emergenza o suo sostituto Incendio accertato In caso d’incendio o pericolo accertato, la squadra d’emergenza deve:

1. comunicare al responsabile dell’emergenza il luogo e le caratteristiche del pericolo e ordinare lo sfollamento dell’Istituto;

2. avvisare le persone che ritengono possono essere coinvolte da probabili sviluppi dell’ evento e farle allontanare;

3. intervenire se ritengono sia possibile e non pericoloso, con i mezzi a disposizione (estintori, idranti, materiale d’emergenza in dotazione);

4. comunicare al responsabile dell’emergenza se il pericolo è rientrato o per segnalare la necessita d’intervento dei vigili del fuoco.

Sfollamento d’emergenza In caso di sfollamento rapido dell’Istituto la squadra d’emergenza deve mettersi a disposizione del responsabile dell’emergenza o del suo sostituto. I componenti di detta squadra preposti devono tenersi pronti a:

1. interrompere l’erogazione delle energia elettrica; 2. interrompere l’erogazione di gas.

Le predette operazioni, in particolare l’interruzione dell’erogazione di energia elettrica vanno effettuate con l’autorizzazione del responsabile dell’emergenza o di un suo sostituto.

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Intervento del soccorso pubblico Nel caso in cui la natura dell'emergenza (incendio scoppio o quant'altro) evidenzi una situazione non gestibile dalla squadra stessa e' necessario far intervenire i Vigili del Fuoco (N°115) - il soccorso pubblico (118) - le forze dell'ordine (112 -113). In caso di intervento del soccorso pubblico la squadra di pronto intervento è tenuta a fornire tutte le informazioni necessarie ai servizi di pronto soccorso (ubicazione degli idranti, degli estintori, dell’interruttore generale dell’energia elettrica, delle uscite di sicurezza, ecc.). Norme per il Responsabile dell’emergenza Il responsabile dell’emergenza in caso d’incendio o pericolo generico accertato deve:

1. ordinare la convocazione della squadra d’emergenza; 2. ordinare l’effettuazione delle telefonate esterne previste (vigili del fuoco, vigili urbani,

polizia, croce rossa); 3. dare ordine agli incaricati di emanare l’ ordine d’evacuazione, 4. far sospendere immediatamente il lavoro di eventuali imprese esterne, curando di far porre

il lavoro in sicurezza e dispone l’immediata evacuazione degli stessi; 5. ordinare l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica e del gas ; 6. coordinare la squadra di pronto intervento; 7. ricevere dal responsabile del punto di raccolta, dopo l’avvenuta evacuazione, la

comunicazioni su eventuali feriti o dispersi; 8. assicurasi che al personale degli uffici pubblici d’emergenza interventi vengano date tutte le

indicazioni del caso. Il responsabile dell’emergenza autorizza il personale a riprendere il proprio posto di lavoro una volta appurato che non esistono più le condizioni di pericolo che hanno determinato la segnalazione di emergenza. Norme per il personale docente Il personale docente che al momento dell’emanazione dell’ordine d’evacuazione abbia sotto la propria responsabilità una classe o un gruppo di studenti dovrà, oltre ad attuare le norme comportamentali relative a tutto il personale, attenersi a quanto segue:

1. al momento della comunicazione dell’evacuazione far evacuare l’aula, il laboratorio o reparto di lavorazione;

2. non permettere agli allievi di portare con se oggetti ingombranti; 3. portare aiuto ad eventuali allievi disabili; 4. verificare che l’allievo apri fila prenda posizione in testa alla fila; 5. assicurarsi che lo studente chiudifila prenda posizione come ultimo studente per l’uscita e

poi uscire insieme alla classe; 6. portare con se il registro delle presenze; 7. all’uscita chiudere dietro di se la porta; 8. all’arrivo al punto di raccolta prestabilito effettuare l’appello e riempire l’apposito modulo-

appello (allegato) e consegnarlo all’addetto a raccogliere i moduli nei centri di raccolta che provvederà a sua volta a consegnarli al responsabile dell’emergenze, segnalando l’eventuale presenza di feriti o dispersi;

9. rimanere presso il punto di raccolta con la propria classe fino a nuove istruzioni del responsabile delle emergenze o di un suo sostituto

N.B. Il modulo appello da compilare è conservato nel registro di classe.

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Norme per il responsabile del centro di raccolta Il responsabile del centro di raccolta al momento dell’emanazione dell’ordine d’evacuazione dovrà, oltre ad attuare le norme comportamentali relative a tutto il personale, attenersi a quanto segue:

1. acquisire, dagli insegnanti di ogni classe, il modulo delle presenze e trascrivere i dati nell'apposito modulo generale (allegato); nel caso qualche persona non risulti alla verifica dei presenti, prendere tutte le informazioni necessarie e trasmetterle al responsabile dell’emergenze;

2. consegnare al responsabile dell’emergenza tutti i moduli delle classi ; N.B. Il modulo riepilogativo è a disposizione dei responsabili dei centri di raccolta .

§ Norme per gli studenti apri fila e chiudi fila Gli studenti apri e chiudi fila al momento dell’emanazione dell’ordine d’evacuazione i dovranno, oltre ad attuare le norme comportamentali relative a tutto il personale, attenersi a quanto segue:

1. Lo studente apri-fila inizia ad uscire dalla classe tenendo per mano il secondo studente e così via fino all’uscita dello studente chiudi-fila

2. Lo studente chiudi-fila, provvede a chiudere la porta indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti dalla classe.

Norme per gli addetti alla reception Gli addetti presenti nella al momento dell’emanazione dell’ordine d’evacuazione i dovranno, oltre ad attuare le norme comportamentali relative a tutto il personale, attenersi a quanto segue:

1. aprire le porte a vetri dell’ingresso principale e dell’ingresso studenti.

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COMUNICAZIONE DELL’EMERGENZA Comunicazione dell’ordine d’evacuazione L'allarme generale o l’ordine d’evacuazione può essere emanato soltanto da parte del Responsabile dell’ Emergenza o del suo sostituto, nel caso in cui le due figure non fossero presenti in Istituto qualunque addetto della Squadra d'Emergenza e' autorizzato a farlo avvertendo anche telefonicamente o il Dirigente Scolastico o il RSPP. La diffusione del messaggio di evacuazione viene eseguita dal personale incaricato nei locali ex portineria con l’impianto di fonodiffusione ed è caratterizzato da un suono prolungato dell’allarme antincendio, oppure tramite gli altoparlanti da dove viene trasmessa la seguente frase: “ALLARME – ATTENZIONE, ATTENZIONE EVACUARE L’EDIFICIO” Questo messaggio, disposto dal Responsabile dell’Emergenza, viene diramato per indicare lo stato di emergenza in atto e comporta l’evacuazione dello stabile da parte di tutti i presenti ad eccezione di: - Responsabile dell’Emergenza; - R.S.P.P.; - Squadra di pronto intervento. Comunicazioni alla squadra d’emergenza La convocazione della squadra d’emergenza può essere disposta soltanto da parte del Responsabile dell’ Emergenza. La diffusione del messaggio di convocazione viene eseguita dal personale incaricato attraverso l’impianto di fonodiffusione Il messaggio per la convocazione è dato dalla seguente frase: “attenzione, attenzione, a tutti i membri delle squadra d’emergenza recarsi immediatamente …………. (indicare il luogo dove devono recarsi)” A questo messaggio i membri della squadra d’emergenza abbandonano il loro posto di lavoro, dopo averlo messo in sicurezza se necessario, e si recano sul posto; adottando poi le procedure del caso.

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MODALITA’ OPERATIVE Norme per il primo soccorso Compiti e responsabilità L’addetto al Primo Soccorso deve:

- conoscere il presente piano; - tenere aggiornato l’elenco del materiale di medicazione presente in infermeria e nei

laboratori o reparti controllandone l’efficienza e la scadenza; - lavorare sempre nel rispetto delle norme di sicurezza;

Procedure di Primo Soccorso In caso di infortunio o di malore l’addetto al P.S. valutata la situazione, si attiverà seguendo le procedure “A” – “B” – “C” e deve comunque sempre avvertire il R.S.P.P.; “A” – CASO LIEVE : pratica le misure di primo intervento sul posto o in infermeria; “B” – CASO NON URGENTE CHE RICHIEDE COMUNQUE IL RICORSO ALLA STRUTTURA OSPEDALIERA : comunica alla vicepresidenza l’accaduto, la quale, nel caso si tratti di un malore di uno studente avverte i genitori e nel caso in cui essi siano impossibilitati ad accompagnare lo studente all’ospedale lo fa accompagnare da un altro addetto ; “C” – CASO GRAVE E URGENTE : telefona al 118, avverte il Dirigente Scolastico e il Vicepreside che, nel caso si tratti di uno studente telefona ai genitori e attiva un altro addetto al P.S. per accompagnare l’infortunato all’ospedale.

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FORMAZIONE - INFORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO La stesura del Piano di Emergenza, per quanto accurata, deve necessariamente essere considerata come un punto di partenza di carattere organizzativo e gestionale per la realizzazione di una effettiva capacità di gestire un’emergenza reale. Le procedure devono essere verificate sul campo per tutte le fasi di sviluppo previste dal Piano mediante due prove d’evacuazione annuali (previste dal D.M. 26 agosto 1992) , a partire dalle prime azioni immediate fino alle azioni finali destinate al ripristino delle normali condizioni operative. L’esercitazioni:

1. devono presupporre l’utilizzo, nell’evacuazione, delle vie di fuga predisposte per ogni piano, l’individuazione dell’ipotetico focolaio di incendio e la presa dell’estintore per lo spegnimento;

2. hanno inizio al momento dell’allarme e si concludono all’esterno con l’appello di tutto il

personale e la consegna dei moduli d’appello al personale preposto;

3. devono essere condotte in maniera realistica, ma senza esporre a pericoli i partecipanti. Le date dell’esecuzione delle prove d’evacuazione, i nomi dei partecipanti (docenti, studenti e personale tutto) verranno registrati su apposite schede, verranno redatti i verbali delle prove stesse. La formazione specifica della Squadra di Pronto Intervento è organizzata dal Dirigente Scolastico con l’ausilio dell’R.S.P.P..

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MEZZI ED APPARECCHIATURE Planimetrie e cartellonistica In tutto l’edificio scolastico sono esposte 2 planimetrie per piano (vedi allegati), riportanti l’ubicazione dei mezzi antincendio, le principali vie di esodo e quant’altro necessario a mantenere il massimo livello di sicurezza. All’interno sono affissi, a norma di legge, i cartelli indicanti gli estintori e gli idranti, i cartelli indicanti i percorsi e le uscite di sicurezza. Ogni uscita di sicurezza è segnalata da apposito cartello di segnalazione. Sulle porte dei locali e vani tecnici sono affissi gli idonei cartelli di segnalazione. Per quanto riguarda la manutenzione degli impianti ci si attiene a quanto previsto nel capitolo “CONTROLLO E MANUTENZIONE”. Estintori La posizione e il numero degli estintori rispetta quella riportata nelle apposite planimetrie esposte. La manutenzione degli estintori è affidata in appalto a ditte specializzate che intervengono in loco con frequenze semestrali in periodi prefissati e concordati con il Dirigente Scolastico. Ad ogni revisione, la ditta che effettua l’intervento programmato produce una punzonatura ben visibile sul cartellino di cui ogni estintore è dotato. Tutti gli estintori devono essere costantemente tenuti sgombri da cose, attrezzature e merci in modo da risultare visibili e a portata di mano per l’uso in caso di necessità. Il personale preposto al controllo giornaliero deve comunicare all’R.S.P.P. eventuali problematiche al riguardo. Uscite di sicurezza Tutte le uscite di sicurezza devono essere: − costantemente mantenute sgombre da cose e attrezzature; − prive di lucchetti, catenacci o altro che ne impedisca l’apertura; Per quanto riguarda la manutenzione ci si attiene a quanto previsto nel capitolo “CONTROLLO E MANUTENZIONE”. I percorsi che attraversano i locali che conducono alle uscite di sicurezza dovranno costantemente essere mantenuti sgombri da merci e attrezzature. Le uscite di sicurezza, in caso di bisogno, devono essere utilizzate in maniera celere e sicura: è indispensabile pertanto che i meccanismi di apertura-chiusura delle porte e le frecce direzionali siano mantenute sempre perfettamente efficienti e funzionali. Il personale preposto al controllo giornaliero deve comunicare all’R.S.P.P. eventuali problematiche al riguardo.

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Luci di emergenza All’interno della struttura in prossimità delle uscite di sicurezza sono installate lampade di emergenza, esse devono essere sempre perfettamente funzionanti. Per quanto riguarda la manutenzione ci si attiene a quanto previsto nel capitolo “CONTROLLO E MANUTENZIONE”. Idranti La posizione e il numero degli idranti rispetta quella riportata nelle apposite planimetrie esposte. La manutenzione degli idrantii è affidata in appalto a ditte specializzate che intervengono in loco con frequenze semestrali in periodi prefissati e concordati con il Dirigente Scolastico. Tutti gli idrantii devono essere costantemente tenuti sgombri da cose, attrezzature e merci in modo da risultare visibili e a portata di mano per l’uso in caso di necessità. Il personale preposto al controllo giornaliero deve comunicare all’R.S.P.P. eventuali problematiche al riguardo. E’ VIETATO UTILIZZARE GLI IDRANTI PER USI DIVERSI DA QUELLI DI EMERGENZA (CASO DI INCENDIO). E’ VIETATO UTILIZZARE GLI IDRANTI PRIMA DELL’AVVENUTO DISTACCO DELL’ENERGIA ELETTRICA. __________________________________________________________________ PERSONALE INCARICATO PER LA SQUADRA D’EMERGENZA STUDENTI APRIFILA E CHIUDIFILA (VEDI CARTELLE)

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ALLEGATI Allegato1 Schema di chiamata VVF e componenti Squadra Pronto Intervento Allegato 2 Gestione dell’incendio Allegato 3 Planimetrie con indicazione degli impianti di sicurezza. Allegato 4 Modulo per l’appello al punto di raccolta Allegato 5 Modulo riepilogativo delle presenze al punto di raccolta.

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Allegato 1 ELENCHI E SCHEMI DI CHIAMATA Numeri telefonici utili esterni

VIGILI DEL FUOCO (Pronto intervento) : 115 SCHEMA DI CHIAMATA AL N° TEL. 115 Sono ……………………………………….., telefono dall’ Istituto Buzzi di viale della

repubblica, 9 a PRATO richiediamo il Vs. intervento per:

1) CASO DI INCENDIO

Il materiale che brucia

è ………………………………………………………………………………….

l’incendio è di lieve / grossa entità.

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Allegato 1A ELENCHI E SCHEMI DI CHIAMATA Numeri telefonici utili esterni

Pronto intervento : 118 SCHEMA DI CHIAMATA AL N° TEL. 118 Sono ……………………………………….., telefono dall’ Istituto Buzzi di viale della

repubblica, 9 a PRATO richiediamo il Vs. intervento per:

SPECIFICARE IL TIPO D’INFORTUNIO (FERITA, USTIONE, TRAUMA, ecc.)

l’infortunato presenta i seguenti sintomi:

………………………………………………………………………………….

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Allegato 2 GESTIONE DELL’ANTINCENDIO REGOLE FONDAMENTALI PER L’USO DEGLI ESTINTORI E DEGLI IDRANTI ESTINTORI L’estintore portatile, per garantire un efficace intervento, deve essere attivato secondo le istruzioni di uso:

1. Togliere la spina di sicurezza.

2. Impugnare con una mano la maniglia e con l’altra la manichetta.

3. Premere a fondo la leva di comando e dirigere il getto alla base della fiamma. Occorre inoltre: Ø Agire con progressione iniziando lo spegnimento del focolaio dirigendo il getto alla base delle

fiamme e avvicinandosi il più possibile senza pericoli per la persona. Ø Non azionare l’estintore tenendolo tra le gambe ma sempre a fianco del corpo. Ø Erogare con precisione evitando di sprecarne il contenuto. Ø Non erogare contro vento né le persone. IDRANTI E’ necessario ricordare che l’idrante deve essere azionato esclusivamente da personale appartenente alla Squadra d’Emergenza Esso deve essere attivato secondo le istruzioni d’uso: 1) Prendere la manichetta e stenderla senza che si formino spirali. 2) Il primo operatore raccorda la femmina della manichetta all’idrante. 3) Il secondo operatore si porta in prossimità dell’incendio tenendo il raccordo maschio della

manichetta ed avvitando ad esso la lancia. 4) Alla richiesta di acqua, il primo operatore apre l’idrante ed il secondo operatore indirizza il getto

alla base delle fiamme.

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REGOLE FONDAMENTALI PER ELIMINARE O RIDURRE I RISCHI DI INCENDIO Per eliminare o ridurre i rischi di incendi è necessario tener presente quanto segue: Ø Rispettare tutte le indicazioni che vengono date dai cartelli affissi in Azienda. Ø Non fumare. Ø Non gettare mozziconi di sigaretta all’interno dei depositi e ambienti dove siano

presenti materiali o strutture incendiabili. Ø Evitare l’accumulo di materiali infiammabili (es. legno, carta, stracci, plastica). Ø Evitare l’accumulo disordinato di varia natura e mantenere un’adeguata pulizia. Ø Riferire immediatamente ai propri superiori tutte le anomalie che si riscontrano nelle

apparecchiature e negli impianti. Ø Non manomettere, non cambiare posizione alle attrezzature antincendio. Ø Mantenere sgombre da ostacoli le vie di accesso ai presidi antincendio e le uscite di

sicurezza. Ø Quando una Ditta, per motivi di manutenzione, riparazione od altro, dovesse fare uso

di fiamme libere, la Squadra di pronto intervento, deve essere preavvertita e devono essere prese tutte le precauzioni necessarie.

Ø Non toccare cavi elettrici eventualmente scoperti o caduti al suolo. Ø Interrompere il funzionamento di una macchina o di un impianto difettoso Ø Il personale preposto alla sorveglianza quotidiana deve sempre e celermente riferire al

Dirigente scolastico o al R.S.P.P. qualunque anomalia individui.

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REGOLE DI MASSIMA DA SEGUIRE DAL PERSONALE PREPOSTO IN CASO DI INCENDIO Ø Dare immediatamente l’allarme e allontanare le persone presenti in luoghi pericolosi. Ø Richiedere, se necessario, l’intervento dei Vigili del Fuoco. Ø Mettere fuori tensione il macchinario e le apparecchiature installate nella zona

interessata dall’incendio e nelle sue immediate vicinanze. Ø Fermare gli eventuali impianti di ventilazione, chiudere le valvole di alimentazione della

caldaia termica e sganciare i pulsanti della cabina di trasformazione. Ø Allestire e impiegare i mezzi antincendio mobili (estintori, lance, ecc.). Ø Circoscrivere quanto più possibile l’incendio allontanando il materiale infiammabile che

potrebbe venire raggiunto dal fuoco. Ø A incendio domato, controllare attentamente che non esistano focolai occulti e non

smobilitare finché non sia raggiunta la certezza dell’impossibilità di ripresa dell’incendio.

Ø La ripresa del servizio dovrà venire attuata solo dopo aver verificato, per sezioni,

l’efficienza dell’impianto elettrico. Intervento su persone con abiti infiammati In caso di incendio degli abiti di una persona questa, istintivamente, può mettersi a correre alimentando maggiormente le fiamme. Occorre pertanto bloccarla, distenderla e coprirla con una coperta o altri indumenti, bagnarla con getti d’acqua o rotolarla per terra. La coperta va stesa e rimboccata sotto il corpo per evitare passaggi d’aria.

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PROCEDURE DI EMERGENZA PER VISITATORI E DITTE ESTERNE

Destinatario dell’Istruzione: Personale ditte esterne

Chiunque individua una situazione di pericolo

SEGNALA IL PERICOLO al posto di chiamata (int. 81) comunicando: § le proprie generalità § luogo da cui si sta chiamando § natura dell’evento

Ritorna al posto di lavoro in attesa del segnale di emergenza

Emergenza

SFOLLAMENTO DELLO STABILE § segue le indicazioni del Responsabile

dell’Emergenza § collabora con gli addetti all’assistenza delle persone

con limitate capacità motorie eventualmente presenti nello stabile

§ lascia il posto di lavoro con calma § non ostruisce le vie di fuga § si reca presso il punto di raccolta individuato per

non ostacolare le operazioni di salvataggio da parte degli enti di soccorso esterni

§ non si allontana dal punto di raccolta per consentire le operazioni di appello nominale e/o ricevere ulteriori istruzioni

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Norme generali per tutti i lavoratori che non hanno un ruolo attivo nella gestione delle emergenze a) Stato di allerta In caso di attivazione dello stato di allerta, chiunque non abbia un ruolo attivo nella gestione delle emergenze, deve: § seguire le indicazioni degli addetti alla gestione delle emergenze; § interrompere ogni comunicazione telefonica in corso, interna ed esterna, che non abbia

attinenza con l’emergenza in atto, per dare modo di poter effettuare comunicazioni da e tra i vari piani o tra le varie zone, nel più breve tempo possibile;

§ verificare che l’eventuale interruzione del lavoro, non ponga in essere nuovi potenziali rischi;

§ se non direttamente coinvolto in situazione di immediato pericolo, rimanere al proprio posto di lavoro fino a diversa disposizione del Responsabile dell’Emergenza o degli addetti all’emergenza.

b) Stato di emergenza In caso di emergenza accertata e segnalata, il personale che non ha un ruolo attivo nella gestione delle emergenze, deve osservare le seguenti norme comportamentali: § è fatto divieto, a chiunque non abbia avuto una preparazione specifica, tentare di

estinguere un incendio con le dotazioni esistenti, specialmente quando le fiamme hanno forte intensità espansiva. La corretta operazione da compiere è quella di avvisare gli addetti alle emergenze, segnalare l’evento pacatamente ai presenti e riversare ai preposti l’incarico di chiamare i soccorsi pubblici;

§ in caso d’incendio con presenza di fiamme e fumo in un locale, gli occupanti devono allontanarsi celermente da questo, avendo cura di chiudere alla fine dell’evacuazione la porta del locale, avvisare gli addetti alla gestione dell’emergenza, portarsi secondo le procedure pianificate lontano dal locale e in prossimità dell’uscita di emergenza segnalata, in attesa che venga diramato l’ordine di evacuazione generale;

§ In presenza di elevata fumosità in un ambiente provvedere all’apertura delle finestre per agevolare l’evacuazione dei fumi all’esterno;

§ in caso d’incendio in ambienti distinti e relativamente lontani da quello in cui ci si trova attendere che i preposti diramino le direttive di evacuazione ordinata e composta. Ciascuno è obbligato ad osservare le procedure stabilite dal piano di emergenza;

§ nelle vie di esodo (corridoi, atri ecc.) in presenza di fumo in quantità tale da rendere difficoltosa la respirazione, camminare chini, proteggere naso e bocca con un fazzoletto bagnato (se possibile) ed orientarsi tramite il contatto con le pareti per raggiungere luoghi sicuri. E’ preferibile tenersi per mano e non incorrere in isterismi che rendono più difficoltoso l’esodo;

§ se eventuali visitatori o personale di ditte esterne non sono già stati presi in consegna da elementi della squadra di emergenza, condurli con sé verso l’uscita di emergenza più vicina, seguendo la cartellonistica di sicurezza installata.

§ collaborare con gli addetti alla gestione delle emergenze, all’evacuazione delle persone con limitate capacità motorie;

§ nel caso in cui il percorso che conduce alle uscite di sicurezza fosse impedito da fiamme e fumo, dirigersi all’esterno utilizzando percorsi alternativi di deflusso;

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§ è fatto divieto percorrere le vie di esodo in direzione opposta ai normali flussi di evacuazione coordinati dagli addetti alla gestione delle emergenze;

§ nel caso che dal luogo in cui ci si trova non fosse possibile evacuare all’esterno per impedimenti dovuti a fiamme, fumosità e forte calore, recarsi se possibile nei locali bagno (presenza di acqua e poco materiale combustibile) solo se dotati di finestre, oppure restare nell’ambiente in cui ci si trova avendo cura di chiudere completamente la porta di accesso. Le fessure a filo pavimento potranno agevolmente essere occluse con indumenti disponibili all’interno. Ove possibile è bene mantenere umido il lato interno della porta applicando un indumento precedentemente bagnato (sia pur con urina). Le finestre, se l’ambiente non è interessato da fumo, devono essere mantenute chiuse. Gli arredi (armadi, tavoli, sedie, ecc.) dovranno essere allontanati dalla porta ed accostati in prossimità di una finestra solo se ne esistono più di una e sono distanziate tra loro, oppure in luogo distante dalla finestra e contrapposto all’area di attesa dei presenti. Le persone che indossano tessuti acrilici e sintetici (nylon, poliestere, ecc.) dovranno possibilmente spogliarsi di questi. Chiaramente è necessario segnalare ai soccorritori radunati all’esterno la presenza forzata nell’ambiente;

§ in linea generale, se le vie di esodo lo consentono, l’evacuazione deve svolgersi nel senso discendente, dai piani superiori al piano terra, senza creare ovviamente flussi contrari di percorrenza;

§ incendi che interessano apparecchi o tubazioni a gas possono essere spenti chiudendo dapprima le valvole di intercettazione. Successivamente gli operatori abilitati provvederanno alla estinzione degli oggetti incendiati dalle fiamme;

§ se l’incendio ha coinvolto una persona è opportuno impedire che questa possa correre, sia pur con la forza bisogna obbligarla a distendersi e poi soffocare le fiamme con indumenti, coperte od altro (purché non contenenti fibre sintetiche);

§ l’uso di un estintore ad anidride carbonica può provocare soffocamento all’infortunato ed ustioni, quindi è sconsigliato il suo uso su persone, è al limite preferibile quello a polvere, facendo attenzione a non dirigere il getto di estinguente sul volto;

§ al di là di suggerimenti tecnici è opportuno che durante le operazioni di evacuazione ciascuno mantenga un comportamento ispirato a sentimenti di solidarietà, civismo e collaborazione verso gli altri;

§ raggiunte le aree esterne, coloro che non hanno specifiche mansioni previste dal Piano di Emergenza devono sostare nel punto di raccolta individuato per non ostacolare le operazioni di salvataggio e di estinzione da parte delle Strutture Pubbliche di soccorso (Vigili del Fuoco, Soccorso Sanitario, Polizia, ecc.).

c) Fine emergenza Al termine dell’emergenza, qualora l’evento non abbia avuto conseguenze rilevanti sulla stabilità strutturale dell’immobile, il personale, su disposizione del Responsabile dell’Emergenza, ritornerà ordinatamente alla propria postazione di lavoro per la ripresa delle ordinarie attività. In caso di impossibilità di ritornare nell’immediato alle propria postazione, osserverà le disposizioni del caso impartite dal Responsabile dell’Emergenza. Norme comportamentali da adottare in caso di terremoto: destinatario tutto il personale In caso di evento sismico, alle prime scosse telluriche, anche di breve intensità, è necessario portarsi al di fuori dell’edificio in modo ordinato, utilizzando le regolari vie di esodo, ed attuando l’evacuazione secondo le procedure già verificate in occasione di simulazioni. E’ opportuno tenere in considerazione le seguenti modalità comportamentali: § una volta al di fuori dello stabile, allontanarsi da questo e da altri stabili vicini;

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§ portarsi nelle zone aperte lontano da alberi di alto fusto e da linee elettriche aeree e restare in attesa che l’evento venga a cessare;

§ nel caso che le scosse telluriche dovessero coinvolgere subito lo stabile in cui ci si trova e dovessero interessare le strutture, tanto da non permettere l’esodo delle persone, è preferibile non sostare al centro degli ambienti e raggrupparsi possibilmente vicino alle pareti perimetrali od in aree d’angolo in quanto strutture più resistenti;

§ non sostare vicino ad arredi dai quali potrebbero essere proiettati oggetti o che potrebbero ribaltarsi;

§ prima di abbandonare lo stabile, una volta che è terminata l’emergenza, accertarsi con cautela se le regolari vie di esodo sono integralmente fruibili, altrimenti attendere l’arrivo dei soccorsi esterni.

Se lo stabile è interessato consistentemente nella resistenza delle strutture, rimanere in attesa di soccorsi ed evitare sollecitazioni che potrebbero creare ulteriori crolli. Norme comportamentali da adottare in caso di alluvione – destinatario tutto il personale Si riportano di seguito le norme comportamentali previste nel caso di emergenza conclamata. Per quanto riguarda i comportamenti da osservare nello stato di allerta e a fine emergenza si rimanda a quanto indicato nel paragrafo precedente. L’energia elettrica deve essere interrotta a partire dal quadro elettrico del piano o dell’area interessata dall’evento o se necessario dal quadro generale dal soggetto preposto dall’Addetto alle disattivazione delle forniture energetiche. E’ opportuno tenere in considerazione le seguenti modalità comportamentali: § nella maggior parte dei casi questa tipologia di evento si manifesta ed evolve

temporalmente in modo lento e graduale, pertanto il personale se necessario, ha tutto il tempo per portarsi, mantenendo la calma, dai piani inferiori a quello più alto o nella zona più alta dell’edificio;

§ non cercare di attraversare ambienti e luoghi interessati dall’acqua, se non si conosce perfettamente la morfologia della piano di calpestio, la profondità dell’acqua stessa e l’esistenza nell’ambiente di pozzetti, fosse e depressioni;

§ in caso di alluvione, che interessi il territorio su cui insiste l’edificio, non allontanarsi mai dallo stabile quando la zona circostante è completamente invasa dalle acque alluvionali, per non incorrere nel trascinamento per la violenza delle stesse;

§ attendere pazientemente l’intervento dei soccorritori segnalando la posizione ed i luoghi in cui si sosta. Nell’attesa munirsi se è possibile, di oggetti la cui galleggiabilità è certa ed efficace (tavolette di legno, contenitori di plastica chiusi ermeticamente, bottiglie, polistiroli, ecc.);

§ evitare di permanere in ambienti con presenza di apparecchiature elettriche, specialmente se interessati dalle acque alluvionali.

Norme comportamentali da adottare in caso di attentato terroristico – destinatario: tutto il personale In questo caso il Piano di emergenza deve prevedere, se necessario, la “non evacuazione”. I lavoratori devono attenersi ai seguenti principi comportamentali: § non abbandonare i posti di lavoro e non affacciarsi alle porte dei locali per curiosare

all’esterno; § restare ciascuno al proprio posto e con la testa china se la minaccia è diretta;

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§ non concentrarsi in un unico luogo per non offrire maggiore superficie ad azioni di offesa fisica;

§ non contrastare con i propri comportamenti le azioni compiute dall’attentatore/folle;

§ mantenere la calma ed il controllo delle proprie azioni per offese ricevute e non deridere i comportamenti squilibrati del folle;

§ qualsiasi azione e/o movimento compiuto deve essere eseguito con naturalezza e con calma (nessuna azione che possa apparire furtiva – nessun movimento che possa apparire una fuga o una reazione di difesa);

§ se la minaccia non è diretta e si è certi delle azioni attive di contrasto delle forze di Polizia, porsi seduti o distesi a terra ed attendere ulteriori istruzioni dal responsabile del settore.

Norme comportamentali da adottare in caso di fuga di gas – destinatario: tutto il personale Si combinano gli adempimenti ed i comportamenti da tenere in caso di terremoti e incendi, graduati alla reale circostanza dell’emergenza con queste ulteriori prescrizioni: § in caso di fuga di gas, è necessario uscire del locale interessato; § evitare di accendere utilizzatori elettrici né spegnerli nel luogo invaso dal gas, ma è

preferibile disattivare l’energia elettrica dal quadro di settore e/o generale. Evitare altresì la formazione di scintille e l’accensione di fiamme libere;

§ Interrompere l’adduzione del gas agendo sull’apposita valvola di intercettazione segnalata; § mantenere chiuse le porte di comunicazione interne dopo l’allontanamento dal locale;

§ respirare con calma e se fosse necessario frapporre tra la bocca, il naso e l’ambiente un fazzoletto preferibilmente umido.