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- 1 - U NIVERSITÀ DEGLI S T UDI DI N APOLI F EDERICO II POLO DELLE S CIENZE E DELLE TECNOLOGIE Piano annuale delle ricerche del Dipartimento di Ingegneria Geotecnica Anno 2002 1. Premessa Il Dipartimento di Ingegneria Geotecnica (D.I.G.) dell’Università Federico II é stato costituito il primo Gennaio 1997 con Decreto Rettorale del 31/12/96. In esso sono confluiti tutti i professori e ricercatori dell’Istituto di Tecnica delle Fondazioni e Costruzioni in Terra (Geotecnica) che è stato contestualmente disattivato. Al Dipartimento sono stati quindi assegnati il personale ed i locali dell’ex Istituto. In data 1 gennaio 1998 hanno aderito al Dipartimento tutti i professori e ricercatori dell’Istituto di Geologia Applicata che è stato contestualmente disattivato. Al Dipartimento sono stati quindi assegnati anche il personale ed i locali dell’ex Istituto di Geologia Applicata. Nella riunione del Consiglio di Dipartimento del 3/2/98 è stata costituita la sezione “Geologia Applicata”. Nella redazione del quinto piano annuale delle ricerche del Dipartimento, relativo all’anno 2002, si riportano le pubblicazioni ed i finanziamenti del D.I.G. relativi agli anni 1999 e 2000. 2. Personale del Dipartimento Il personale docente e ricercatore del Dipartimento é elencato in Tabella 1; il personale

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

POLO DELLE SCIENZE E DELLE TECNOLOGIE

Piano annuale delle ricerche del Dipartimento di Ingegneria Geotecnica

Anno 2002

1. Premessa Il Dipartimento di Ingegneria Geotecnica (D.I.G.) dell’Università Federico II é stato costituito il primo Gennaio 1997 con Decreto Rettorale del 31/12/96. In esso sono confluiti tutti i professori e ricercatori dell’Istituto di Tecnica delle Fondazioni e Costruzioni in Terra (Geotecnica) che è stato contestualmente disattivato. Al Dipartimento sono stati quindi assegnati il personale ed i locali dell’ex Istituto. In data 1 gennaio 1998 hanno aderito al Dipartimento tutti i professori e ricercatori dell’Istituto di Geologia Applicata che è stato contestualmente disattivato. Al Dipartimento sono stati quindi assegnati anche il personale ed i locali dell’ex Istituto di Geologia Applicata. Nella riunione del Consiglio di Dipartimento del 3/2/98 è stata costituita la sezione “Geologia Applicata”. Nella redazione del quinto piano annuale delle ricerche del Dipartimento, relativo all’anno 2002, si riportano le pubblicazioni ed i finanziamenti del D.I.G. relativi agli anni 1999 e 2000. 2. Personale del Dipartimento Il personale docente e ricercatore del Dipartimento é elencato in Tabella 1; il personale

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amministrativo, tecnico ed ausiliario é riportato in Tabella 2. In Tabella 3 sono segnati i nomi degli studenti di Dottorato e dei Dottori di ricerca che svolgono la loro attività presso il Dipartimento. Tutte le tabelle sono aggiornate alla data del 31/12/2000.

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Tabella 1 – Professori e ricercatori del Dipartimento alla data del 31/12/00 Nome Qualifica Paolo Budetta Professore Associato Alfonso Corniello Professore Straordinario Roberto De Riso Professore Ordinario Pasquale De Simone Professore Associato Aldo Evangelista Professore Ordinario Giovanni B. Fenelli Professore Associato Arturo Pellegrino Professore Ordinario Carlo Viggiani Professore Ordinario Filippo Vinale Professore Ordinario Domenico Calcaterra Ricercatore Confermato Alessandro Flora Ricercatore non Confermato Claudio Mancuso Ricercatore Confermato Luca Pagano Ricercatore non Confermato Gianpiero Russo Ricercatore non Confermato Filippo Santucci de Magistris Ricercatore non Confermato Gianfranco Urciuoli Ricercatore Confermato Tabella 2 – Personale amministrativo, tecnico ed ausiliario del Dipartimento alla data del 31/12/00 Nome Qualifica Franco Accurso Assistente tecnico Annamaria Bassetti Assistente amministrativo Sara Costanzo Operatore amministrativo Antonio Cammarota Assistente tecnico Giuseppe Cammarota Operatore tecnico Anna Turano Segretario amministrativo Anna D’Onofrio Collaboratore tecnico Antonio D’Angelo Operatore tecnico Bernardo De Pari Operatore tecnico Gianni D’Iorio Funzionario tecnico Daniela Ducci Funzionario tecnico Ferdinando M. Musto Collaboratore tecnico Alfredo Ponzo Assistente tecnico Massimo Ramondini Funzionario tecnico Salvatore Ritieni Operatore tecnico Vincenzo Salzano Agente servizi ausiliari Antonio Santo Funzionario tecnico Gabriele Tarantino Operatore amministrativo Giuseppina Urciuoli Operatore tecnico

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Tabella 3 – Dottorandi, Dottori di ricerca e Ricercatori distaccati attivi in Dipartimento alla data del 31/12/00

Nome Qualifica Emilio Bilotta Dottorando Luca de Sanctis Dottorando Giuseppe Di Crescenzo Dottorando Gianfranco Falconio Dottorando Stefania Lirer Dottoranda Domenico Macellaro Dottorando Francesca Maggiò Dottoranda Marco Valerio Nicotera Dottore di ricerca (Assegno di Ricerca) Anna Scotto di Santolo Dottore di ricerca Diego Sgambati Dottore di ricerca, Assegnista Stefania Sica Dottoranda Armando Lucio Simonelli Ricercatore C.N.R. distaccato presso il D.I.G. Roberto Vassallo Dottorando 3. Attività dei Componenti il Dipartimento di Ingegneria Geotecnica 3.1 Appartenenza a Comitati Scientifici o di Redazione di Riviste Scientifiche

Nel seguito sono indicati i membri del Dipartimento che fanno parte di Comitati scientifici e di redazione di Riviste Scientifiche

Carlo Viggiani: Membro dell’Advisory Board della Rivista Italiana di Geotecnica

Membro del Comitato Editoriale di Ingegneria sismica

Direttore scientifico della collana “Argomenti di Ingegneria Geotecnica” ed. Hevelius – Benevento.

3.2 Attività di Coordinamento di progetti scientifici nazionali o internazionali

Nel seguito sono indicati i membri del Dipartimento che svolgono attività di coordinamento di progetti scientifici nazionali ed internazionali

Arturo Pellegrino: Presidente del Gruppo Nazionale di ricerca “Ingegneria Geotecnica, Idraulica e del Territorio del CNR

Carlo Viggiani: Chairman del TC19 "Preservation of Historic Sites" della Società Internazionale di Geotecnica (International Society of Soil Mechanics and Geotechnical Engineering - ISSMGE)

Membro del “Core group” del progetto internazionale di ricerca su “Continuous flight auger piles” del TC18 “Pile foundations” della International Society of Soil Mechanics and Geotechnical Engineering -ISSMGE)

Filippo Vinale: Coordinatore del PIC ERASMUS di Ingegneria Civile per l'Università di Napoli Federico II

Coordinatore del progetto "Osservazione e modellazione del

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comportamento di argille consistenti a piccole e medie deformazioni" del CNR

Coordinatore del progetto "Protezione idraulica delle falde e recupero degli acquiferi inquinati" legge 41 Regione Campania.

Coordinatore del progetto “ Difesa del territorio nella regione campania: tecnologie innovative per il trattamento dei terreni ” nell’ambito del Programma Operativo Plurifondo 94-99 Misura 5.4.2.

Responsabile Italiano per il programma di collaborazione scientifica Italia – Giappone (M.U.R.S.T.) “Seismic vulnerability and defensive measures for port structures”.

Coordinatore scientifico del progetto RSV7 Cluster 11 del M.U.R.S.T. “La protezione dal rischio sismico: vulnerabilita’, analisi e riqualificazione dell’ambiente fisico e costruito mediante tecniche innovative.” nell’ambito dei piani di potenziamento e sviluppo della rete scientifica e tecnologica.

Coordinatore scientifico del progetto 19 Cluster 22 del M.U.R.S.T. “Tecnologie innovative per il trattamento dei terreni ai fini della protezione dell’ambiente fisico e costruito” nell’ambito dei piani di potenziamento e sviluppo della rete scientifica e tecnologica.

Coordinatore scientifico del task 4 nell’ambito del progetto TRAIANO – Progetto per la Stima e la Riduzione della Vulnerabilità dell’Ambiente Costruito - Progetto Coordinato GNDT PQ 2000-2002

Coordinatore scientifico del task 7 nell’ambito del progetto VIA – Riduzione della Vulnerabilità sismica di Sistemi infrastrutturali e Ambiente Fisico - Progetto Coordinato GNDT PQ 2000-2002

3.3 Altre attività rilevanti

Nel seguito sono indicati i membri del Dipartimento che svolgono altre attività rilevanti in campo nazionale ed internazionale

Paolo Budetta Membro del Gruppo di lavoro U 7103 dell’UNI (Opere di difesa dalla caduta massi)

Alfonso Corniello: Segretario della Sezione Italiana dell’IAH (Ass.Intern. Idrogeologi)

Membro del Consiglio Scientifico del CIRAM

Roberto de Riso: Membro del Consiglio Scientifico dell’IAEG

Membro della Giunta e del Consiglio Scientifico del CIRAM

Responsabile Scientifico del Progetto MURST CIPE (Ris. 7): Franosità in Campania e introduzione di tecnologie avanzate per la stabilizzazione

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dei pendii

Direttore del Corso di Perfezionamento “Gestione e Controllo dell’Ambiente” (CIRAM)

Aldo Evangelista: Membro del TC22 "Hard Soils and Weak Rocks" della Società Internazionale di Geotecnica (International Society of Soil Mechanics and Geotechnical Engineering -ISSMGE)

Componente del Consiglio di Presidenza dell'Associazione Geotecnica Italiana

Membro del Comitato Scientifico del C.I.Be.C. (Centro interdipartimentale di Ingegneria dei Beni Culturali) dell'Università di Napoli Federico II

Membro del Comitato Scientifico del CIRAM (Centro interdipartimentale ricerca "Ambiente") dell'Università di Napoli Federico II

Presidente del Comitato Organizzatore del Convegno "Hard Soils and Soft Rocks" tenutosi a Napoli nel 1998

Coordinatore del Consiglio Scientifico del Convegno Italiano di Geotecnica tenutosi a Parma nel settembre del 1999

Collaboratore del Centro InterUniversitario per la Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi (C.U.G.R.I.) Università di Napoli Federico II ed Università di Salerno.

Claudio Mancuso: Membro del TC6 "Unsaturated soils " della Società Internazionale di Geotecnica (International Society of Soil Mechanics and Geotechnical Engineering -ISSMGE)

rappresentante dei ricercatori in seno al Consiglio della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo Federico II

referente della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo Federico II per la rendicontazione di borse post-lauream e post-dottorato (settore Ingegneria Civile) dall’A.A. 1996/97 ad oggi

membro del comitato organizzatore del “International Workshop on Unsaturated Soils: Experimental Evidence and Theoretical Approaches”, inquadrato nell’attività ufficiale del Technical Committee TC#6 of the International Society for Soil Mechanics and Geotechnical Engineering, tenutosi presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento il 10 –12 aprile 2000

editore degli atti del Workshop Internazionale sui Terreni non Saturi "Experimental Evidence and Theoretical Approaches in Unsaturated Soils", Balkema, Rotterdam, 2000

Arturo Pellegrino: Membro del Comitato Scientifico del CIRAM (Centro interdipartimentale ricerca "Ambiente") dell'Università di Napoli Federico II

Membro del Consiglio Direttivo del C.U.G.Ri. (Centro interuniversitario

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per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi) dell'Università di Napoli Federico II e dell'Università di Salerno

Membro del Consiglio Scientifico del Gruppo Nazionale Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche del CNR

Membro del Consiglio scientifico dei Servizi Tecnici Nazionali

Coordinatore del Comitato Tecnico di cui all’ordinanza 2509 del Ministero degli Interni del 22.02.97 “Sottosuolo di Napoli”

Gianfranco Urciuoli: Segretario del Comitato Organizzatore del Convegno "Hard Soils and

Soft Rocks" tenutosi a Napoli nel 1998

Membro del TC22 "Hard Soils and Weak Rocks" della Società Internazionale di Geotecnica (International Society of Soil Mechanics and Geotechnical Engineering -ISSMGE)

Rappresentante dei ricercatori in seno al Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria Civile della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo Federico II

Membro del Comitato Scientifico del CIRAM (Centro interdipartimentale ricerca "Ambiente") dell'Università di Napoli Federico II

Componente del Comitato Organizzatore del Workshop “FAST SLOPE MOVEMENTS-PREDICTION AND PREVENTION FOR RISK MITIGATION”, Napoli 2002.

Componente del Comitato Organizzatore del Workshop OCCURRENCE AND MECHANISMS OF FLOWS IN NATURAL SLOPES AND EARTHFILLS, Napoli 2002.

Armando Lucio Simonelli:Membro dell’International Working Group on “Effects of earthquakes on port structures” della Permanent International Association of Navigation Congresses

Membro del sottocomitato “Fondazioni-Geotecnica” del Comitato per l’Ingegneria strutturale dell’UNI (Eurocodice 7)

Membro del working group per il “Benevento seismic risk project” parte del programma di ricerca “Microzonation and hazard assessment methodology with application to a selected area in Southern Italy” del XII CEE Commitee.

Carlo Viggiani: Membro della Commissione ministeriale per la Salvaguardia della Torre di Pisa

Membro della commissione ANAS di sorveglianza per il Ponte di Messina

Membro della Commissione del CNR per la Normativa Geotecnica

Membro del Comitato Scientifico del C.I.Be.C. (Centro interdipartimentale di Ingegneria dei Beni Culturali) dell'Università di Napoli Federico II

Filippo Vinale: Membro del Comitato Europeo "Earthquake Geotechnical Problems in Europe" della European Earthquake Engineering Association

Membro dell Gruppo di Lavoro Intrnazionale Microzonation dell'ESC

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Membro del Gruppo di Lavoro "Calcolo" dell'ITCOLD (Comitato Italiano Grandi Dighe)

Membro del Gruppo di lavoro "Materiali" dell'ITCOLD

Membro del Comitato scientifico del Convegno "Prefailure Deformation of Geomaterials" che si terrà a Torino nel 1999

Membro dell’International Working Group on “Effects of earthquakes on port structures” della Permanent International Association of Navigation Congresses

Membro del Gruppo di Lavoro per la predisposizione del programma triennale del Gruppo Nazionale di difesa dai Terremoti (G.N.D.T., Protezione Civile)

Coordinatore scientifico del programma nazionale di ricerca (CORISTA) su “Sistema esperto per scavi archeologici in aree urbane e rocce sciolte”

4. Convegni e seminari organizzati nel biennio 1999-2000

4.1 Convegni

Nel biennio 1999-2000 sono stati organizzati i seguenti Convegni Internazionali e Nazionali:

4.2 Seminari

Nel biennio 1999-2000 sono stati organizzati i seguenti seminari:

Piled raft in layered soils, tenuto dal dr. Kaiyu Lin, Università Western Australia, 2000 In situ measurements and numerical simulations of piled raft, tenuto dal dr. O. Reul, Politecnico di Darmstadt, 2000 Stability analaysis of an arch dam on jointed rock foundations, tenuto dal prof. E. Alonso, Politecnico di Barcellona, 2000 Parameter identifications from field measurements, tenuto dal prof. E. Alonso, Politecnico di Barcellona, 2000 The bilbao breakwater, tenuto dal prof. E. Alonso, Politecnico di Barcellona, 2000 Performance of a large anchored wall: ten years experience, tenuto dal prof. E. Alonso, Politecnico di Barcellona, 2000 4.3 Corsi Nel biennio 1999-2000 sono stati organizzati i seguenti corsi:

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5. Finanziamenti del Dipartimento

Tabella 4 – Finanziamenti per ricerca

ARTICOLAZIONE DEI FINANZIAMENTI PER

RICERCA (con riferimento alle entrate quali risultanti dai bilanci consuntivi)

1999 2000

STRUTTURA DIG DIG

A) Finanziamenti per grandi attrezzature (1) - -

B) Finanziamenti di Ateneo per la ricerca (ex 60%) - -

C) Altri finanziamenti correnti dal bilancio dell'Ateneo per la ricerca

60.300.000 (2) 73.800.000 (2)

D) Finanziamenti MURST (ex 40%) - -

E) Finanziamenti da enti pubblici (C.N.R., ecc.) 108.000.000 158.000.000

F) Finanziamenti da altri enti pubblici (specificare) 140.600.000 (3) 737.213.000 (4)

G) Finanziamenti da organizzazioni comunitarie (U.E.)

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H) Finanziamenti da organizzazioni internazionali (extracomunitarie)

- -

I) Finanziamenti da enti privati per attività di ricerca (specificare)

- -

L) Contratti e convenzioni per attività di ricerca 210.000.000(1) 634.286.400(1)

M) Per prestazioni in conto terzi 27.781.200(1) 136.344.130(1)

N) Altro (specificare) - -

TOTALI 546.681.200 1.739.643.530

(1) Ammontare comprensivo di IVA (2) Fondi assegnati ma non incassati (3) Università degli Studi di Salerno £ 150.000.000; Università degli Studi di Roma £ 39.600.000;

Regione Campania £ 101.000.000. (4) CIPE MURST £ 692.213.000; Dip. Scienze Fisiche £ 45.000.000

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6. Campi di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Geotecnica Le competenze scientifiche del Dipartimento investono praticamente tutti i settori della Geotecnica (settore scientifico-disciplinare H06X-Geotecnica attualmente ICAR 07) e della Geologia Applicata (settore scientifico-disciplinare D02B-Geologia Applicata, attualmente GEO-05) ed in particolare le seguenti tematiche che, nel passato, sono state oggetto di ricerche da parte di membri degli ex Istituti di Tecnica delle Fondazioni e Costruzioni in Terra e di Geologia Applicata: A. Comportamento meccanico di terreni e rocce Meccanica dei terreni Meccanica delle rocce Dinamica dei terreni e delle rocce Caratterizzazione geologica e geotecnica di terreni e rocce dell’Italia meridionale Caratterizzazione geologica e geotecnica dei materiali naturali da costruzione B. Analisi teorica, sperimentale e numerica di problemi al contorno Fondazioni Opere di sostegno Dighe di materiali sciolti Costruzioni in sotterraneo Costruzioni in terra Opere marittime C. Difesa dell’ambiente fisico e dell’ambiente costruito Movimenti franosi ed interventi di stabilizzazione Difesa dai terremoti Stabilità del territorio Grandi aree e subsidenza Difesa delle coste Discariche di rifiuti urbani ed industriali Difesa e conservazione dei monumenti e dei centri antichi Stabilità e recupero di cave e cavità D. Risorse idriche sotterranee Circolazione idrica sotterranea in strutture idrogeologiche dell’Appennino meridionale Ottimizzazione della gestione delle risorse idriche Protezione delle falde idriche E. Cartografia tematica Sistemi informativi geografici nella redazione di cartografie tematiche F. Sviluppo tecnologico Tecnologie per il miglioramento di terreni e rocce Geotessili, geomembrane, geosintetici e geomateriali in genere Nuove tecnologie per la realizzazione di opere geotecniche

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G. Normativa Per ognuno di tali settori é stata redatta una scheda dove sono indicate brevemente le ricerche in corso, le loro finalità ed i più recenti sviluppi; per ogni ricerca sono anche individuati le fonti di finanziamento ed i ricercatori impegnati in esse. Napoli, 21 settembre 2001 Il Direttore

(Prof. Ing. Aldo Evangelista)

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A Comportamento meccanico di terreni e rocce A.1 Influenza dei caratteri strutturali sulle leggi costitutive delle argille a struttura complessa - Programma e recenti sviluppi

La ricerca riguarda la definizione dell’influenza dei caratteri strutturali sul comportamento meccanico ed idraulico delle argille a struttura complessa. Vengono presi in considerazione diversi depositi dell’Italia Meridionale, di cui vengono studiati i terreni della formazione, quelli delle coltri superficiali e dei corpi di frana, fortemente ammorbiditi ed alterati. Il comportamento meccanico dei terreni della formazione dipende dalle caratteristiche geometriche delle scaglie (apertura e spaziatura), quello dei terreni in frana dipende dall’interazione tra la matrice ammorbidita ed i frammenti integri del materiale originario.

- Finalità e collegamenti

Il filone di studio è strettamente collegato alla ricerca sull’Analisi di stabilità di pendii in argille a struttura complessa.

- Finanziamenti:

MURST-PRIN, CNR - GNDCI - Ricercatori impegnati:

A. Pellegrino, M. Ramondini, G. Urciuoli

A.2 Comportamento meccanico del tufo napoletano - Programma e recenti sviluppi

La ricerca sperimentale è stata condotta su campioni di tufo a grana fine. Sono state eseguite prove edometriche, isotrope e triassiali in un ampio campo tensionale e sono stati definiti il criterio di resistenza e la superficie di snervamento del materiale. Al momento lo studio é concentrato sulla definizione di un modello costitutivo elasto-plastico incrudente con legge di flusso non associata capace di simulare la “destrutturazione” del materiale.

- Finalità e collegamenti La ricerca sul tufo è finalizzata, dal punto di vista ingegneristico, alla definizione di criteri di progetto di opere poggianti sul tufo o in esso realizzate.

- Finanziamenti:

ex-MURST 60% - Ricercatori impegnati:

A. Evangelista A.3 Comportamento meccanico delle pozzolane - Programma e recenti sviluppi

La ricerca sul comportamento meccanico delle pozzolane sature o parzialmente sature é stata intrapresa recentemente. Questo filone di ricerca ha richiesto la progettazione e messa a punto di apparecchiature (cella triassiale a stress-path e suzione controllati; edometro a suzione controllata; piastra di Richards, estrattore di volume) idonee a lavorare nel campo dei terreni parzialmente

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saturi. La sperimentazione in corso é condotta su campioni indisturbati ed a contenuto naturale di acqua della cosiddetta Pozzolana del Tufo Giallo Napoletano.

- Finalità e collegamenti La ricerca sulle pozzolane parzialmente sature é finalizzata allo studio dei dissesti e dei movimenti franosi che spesso si verificano nel Napoletano a seguito di immissione di acqua nel sottosuolo per eventi meteorici o perdite da sottoservizi.

- Finanziamenti:

Convenzione Comune di Pozzuoli Assegnazione Ricerca Dipartimentale

- Ricercatori impegnati:

A. Evangelista, M.V. Nicotera, A. Scotto di Santolo A.4 Comportamento meccanico di argille consistenti a piccole e medie deformazioni - Programma e recenti sviluppi

L’obiettivo della ricerca é l’analisi teorico-sperimentale del comportamento meccanico a piccole e medie deformazioni delle argille consistenti in campo monotonico, ciclico e dinamico ed in un ampio intervallo di tensioni e gradi di sovraconsolidazione. In particolare si prevede l’ottimizzazione delle tecniche sperimentali al fine di ottenere una buona definizione dei parametri di deformabilità di tali terreni nel campo di deformazioni che riguarda la condizione di esercizio di varie opere geotecniche. La sperimentazione riguarda due argille consistenti, quella di Vallericca e quella presente nel sottosuolo di Bologna.

- Finalità e collegamenti La ricerca é finalizzata alla definizione di un legame costitutivo per questi materiali da utilizzare nella modellazione del comportamento di scavi e fondazioni in condizioni di esercizio.

- Finanziamenti :

ex-MURST 60% - Ricercatori impegnati: A. d’Onofrio, F. Vinale A.5 Comportamento meccanico di terreni a grana medio fine costipati ed addizionati - Programma e recenti sviluppi

L’attività di ricerca é incentrata sull’analisi sperimentale e sulla modellazione teorica del comportamento meccanico dei terreni a grana medio-fine costipati ed eventualmente addizionati con bentonite, saturi o parzialmente saturi, da adoperare nelle costruzioni di svariate infrastrutture nel campo dell’ingegneria civile ed ambientale. La parte di ricerca fino ad ora svolta ha richiesto la definizione e messa a punto di opportune tecniche sperimentali con particolare riferimento allo studio dei terreni parzialmente saturi, per i quali sono stati recentemente realizzati una cella triassiale a stress-path ed a suzione controllata, un edometro tipo Wissa, anch’esso a suzione controllata ed il misuratore di suzione di Ridley. E’ in corso anche un’analisi al microscopio elettronico a scansione (SEM).

.- Finalità e collegamenti

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La ricerca é finalizzata alla definizione del comportamento di tali materiali in relazione alle diverse finalità per le quali sono adoperati (nuclei di dighe in terra, sistemi di isolamento idraulico, sistemi di isolamento dalle vibrazioni, ecc.).

- Finanziamenti: CIPE-MURST, POP ’97 -Regione Campania - Ricercatori impegnati: A. d’Onofrio, C. Mancuso, F. Santucci de Magistris, F. Vinale A.6 Comportamento meccanico del rockfill - Programma e recenti sviluppi

E’ stata recentemente modificata e messa a punto una cella triassiale capace di operare su campioni di grandi dimensioni con la quale sono state eseguite prove triassiali lungo diversi percorsi tensionali su rockfill. L’apparecchiatura é ancora in fase di miglioramento per permettere una più accurata definizione dei moduli di rigidezza di questi terreni.

- Finalità e collegamenti La ricerca é finalizzata alla definizione dei parametri di progetto di dighe o rilevati in rockfill.

- Finanziamenti: Convenzione Alli Copanello Assegnazione Ricerca Dipartimentale - Ricercatori impegnati: A. Flora, C. Viggiani B. Analisi teorica, sperimentale e numerica di problemi al contorno B.1 Analisi del comportamento di fondazioni su pali. - Programma e recenti sviluppi

E’ in corso una raccolta sistematica di risultati di prove di carico in vera grandezza su pali strumentati e l’osservazione del comportamento di alcune fondazioni di edifici e ponti. Sono in corso studi parametrici con algoritmi di calcolo sviluppati nell’ambito della ricerca.

- Finalità e collegamenti La ricerca è finalizzata alla definizione di nuovi metodi di progetto delle fondazioni, nelle quali ai pali viene attribuito il ruolo di ridurre i cedimenti assoluti e differenziali e quindi le caratteristiche di sollecitazione nella struttura.

- Finanziamenti: ex-MURST 60% - Ricercatori impegnati:

L. de Sanctis, G. Russo, C. Viggiani

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B.2 Stabilità dell’equilibrio di torri. - Programma e recenti sviluppi

La ricerca intende studiare la stabilità dell’equilibrio di strutture a torre. E’ stato messo a punto un modello di sottosuolo elasto-plastico incrudente alla Winkler per tener conto degli effetti di deformazioni plastiche cumulate a seguito di azioni cicliche.

- Finalità e collegamenti La ricerca è strettamente collegata allo studio delle condizioni di stabilità della Torre di Pisa. - Finanziamenti: - Ricercatori impegnati: C. Viggiani B.3 Analisi dell’effetto stabilizzante dei fanghi bentonitici nei pali trivellati - Programma e recenti sviluppi

Lo studio consiste nel rilievo (mediante sperimentazione di laboratorio ed osservazione al microscopio elettronico) e nell’analisi teorica (mediante modello matematico) della formazione del filter-cake all’interfaccia fango-terreno.

- Finalità e collegamenti

Lo studio, svolto in collaborazione con ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione, é finalizzato alla definizione di un modello fisico-chimico del fenomeno di formazione del filter-cake.

- Finanziamenti: ex-MURST 60% - Ricercatori impegnati P. De Simone B.4 Studio del comportamento dei muri in zona sismica - Recenti sviluppi

Lo studio consiste nell’analisi teorica e nell’osservazione sperimentale degli spostamenti indotti su prototipi di muri di sostegno posti al di sopra di una tavola vibrante. Sono state eseguite diverse prove su muri sollecitati da accelerogrammi di forma sinusoidale ovvero riproducenti quelli registrati in occasione dei sismi del Friuli e dell’Irpinia.

- Finalità e collegamenti

La ricerca, svolta in cooperazione con l’Università di Bristol (UK) nell’ambito di un programma di ricerca europeo, è finalizzata alla definizione di nuovi criteri progettuali dei muri di sostegno in zona sismica.

- Finanziamenti: Ricerca sviluppata nell’ambito del programma ECOEST della CEE

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- Ricercatori impegnati: A. Evangelista, A. Scotto di Santolo, A.L. Simonelli, C. Viggiani B.5 Comportamento meccanico di dighe in terra durante la costruzione e l’esercizio - Programma e recenti sviluppi

La ricerca riguarda lo sviluppo di modellazione numerica del comportamento di dighe in terra utilizzando un codice di calcolo agli elementi finiti con legge costitutiva elasto-plastica adattata al caso di mezzi a tre fasi. Sono state analizzate tre case histories riguardanti dighe in terra zonate, introducendo nei calcoli parametri meccanici ottenuti da prove di laboratorio o da back-analyses delle osservazioni del comportamento delle opere in vera grandezza. Si é tenuto conto in modo particolare della presenza di zone di terreno sature e zone parzialmente sature e si é simulato numericamente il collasso prodotto dalla saturazione. La ricerca in questione intende approfondire i predetti aspetti con l’introduzione di leggi costitutive sviluppate più recentemente per terreni parzialmente saturi e mediante ulteriori confronti con altri casi reali ben documentati. Si intende anche analizzare il comportamento delle dighe in presenza di sollecitazioni sismiche.

- Finalità e collegamenti

La ricerca in oggetto è finalizzata alla definizione di modelli di calcolo idonei a determinare il comportamento delle dighe in terra a partire dalla fase di costruzione sino all’esercizio.

- Finanziamenti: Convenzione con il Servizio Dighe - Ricercatori impegnati L. Pagano, S. Sica, F. Vinale B.6 Comportamento di opere costiere per effetto di azioni dinamiche - Programma di ricerca e recenti sviluppi

E’ stato messo a punto un modello di analisi numerica della risposta di opere di difesa costiera alle azioni impulsive dovute al moto ondoso. E’ in programma anche uno studio parallelo sul comportamento di tali opere in presenza di sollecitazioni sismiche.

- Finalità e collegamenti

Lo studio, svolto in collaborazione con il Dipartimento di Idraulica, è finalizzato alla definizione di metodi di progetto delle opere costiere per tener conto della presenza di diversi tipi di sollecitazione dinamica. La ricerca si svolge nell’ambito dell’International Working Group on “Effects of earthquakes on port structures” della Permanent International Association of Navigation Congresses

- Finanziamenti: - Ricercatori impegnati A.L. Simonelli, F. Vinale B.7 Effetti sul territorio e sul tessuto urbano della costruzione di una linea metropolitana. - Programma e recenti sviluppi

Il programma sperimentale si articola in tre filoni di ricerca. Il primo dedicato alla

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“Sperimentazione di tecniche di miglioramento dei terreni piroclastici” sarà condotto con sperimentazione in sito a partire da un pozzo sperimentale. Il secondo filone riguarda gli “Spostamenti in superficie indotti dallo scavo delle gallerie e delle stazioni”. Esso prevederà il monitoraggio degli spostamenti verticali ed orizzontali indotti in superficie dallo scavo a foro cieco di gallerie superficiali e da grandi scavi a cielo aperto. La terza fase si occuperà dell’interferenza dei manufatti sotterranei con le falde idriche

- Finalità e collegamenti Gli scavi a cielo aperto ed a foro cieco inducono in superficie spostamenti verticali ed orizzontali, con possibili conseguenze statiche e/o funzionali sul tessuto urbano e sulle infrastrutture; i manufatti sotterranei talvolta possono interferire con le falde idriche. Tutti questi effetti devono essere previsti, e possono essere ricondotti a livelli ammissibili con l’adozione di adeguati procedimenti costruttivi e di interventi di consolidamento preventivo dei terreni e delle costruzioni. Finalità del presente progetto è appunto lo studio delle tecniche di previsione e dei procedimenti di intervento con riferimento alla costruzione della Linea 1 della MN ed è pertanto svolto in collaborazione con il Comune di Napoli e la società Metropolitana di Napoli.

- Finanziamenti: CIPE-MURST - Ricercatori impegnati:

E. Bilotta, G.P. Russo, C. Viggiani B.8 Monitoraggio ed analisi del comportamento di gallerie profonde

- Programma e recenti sviluppi

La ricerca prevede l’osservazione del comportamento di gallerie profonde durante la loro esecuzione e successivamente dopo la costruzione del rivestimento definitivo. Saranno utilizzati sia strumenti per l’esecuzione di misure manuali sia sistemi automatici per la raccolta e la memorizzazione dei dati. Le misure saranno oggetto di interpretazione attraverso l’utilizzo di codici di calcolo agli elementi finiti.

- Finalità e collegamenti La ricerca ha la finalità di osservare e comprendere il comportamento tensio-deformativo intorno alla sezione di scavo nell’ammasso roccioso e la successiva interazione con i rivestimenti posti in opera. Tale comprensione sarà di notevole aiuto nella verifica della bontà di alcuni dei piu’ diffusi metodi semi-empirici e/o numerici di calcolo dei rivestimenti delle gallerie profonde. La ricerca in esame sarà svolta, per il momento, con la collaborazione del Consorzio Alto Calore, nell’ambito delle opere in costruzione per una galleria idraulica nel comune di Solopaca.

- Finanziamenti: Convenzione con il Consorzio Alto Calore - Ricercatori impegnati:

L. de Sanctis, E. Bilotta, G.P. Russo, C. Viggiani B.9 Analisi del comportamento di cavità in rocce pirclastiche del napoletano

- Programma e recenti sviluppi: La ricerca riguarda l’osservazione e l’analisi del comportamento di alcune delle cavità presenti

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nelle rocce piroclastiche al di sotto della città di Napoli, scavate nel corso dei secoli per gli scopi più disparati. L’interesse per queste cavità discende dal fatto che alcune di esse hanno rilevante interesse storico, altre sono in precarie condizioni statiche, costituendo quindi un pericolo per le costruzioni sovrastanti. L’attività si svolge sia attraverso l’analisi numerica del comportamento di alcune cavità, sia attraverso l’osservazione degli effetti di interventi di riempimento o consolidamento.

- Finalità e collegamenti A causa della complessa geometria delle cavità di studio, il problema della loro caratterizzazione e modellazione è alquanto complesso, e le informazioni di letteratura sono pochissime. La ricerca, condotta in contatto con le competenti autorità cittadine, è volta innanzitutto all’individuazione di semplici schemi di comportamento che permettano una stima di prima approssimazione delle condizioni statiche della cavità. In secondo luogo, all’individuazione dei problemi connessi al loro riempimento o alla loro messa in sicurezza.

- Finanziamenti: Assegnazione Ricerca Dipartimentale. - Ricercatori impegnati:

C. Viggiani, A. Evangelista, A. Flora, M.V. Nicotera, S. Lirer.

C. Difesa dell’ambiente fisico e dell’ambiente costruito C.1 Analisi e stabilizzazione di pendii in argille a struttura complessa - Programma e recenti sviluppi

Sono da tempo tenute sotto osservazione tre frane di colata nella valle del Basento ed una frana stabilizzata nella valle del Sele. Si intende proseguire il monitoraggio e la modellazione della circolazione delle acque in tali corpi di frana, nei quali saranno inoltre analizzati gli stati tensionali, con opportuni codici numerici. Contestualmente si sta studiando l’efficacia degli interventi di stabilizzazione con sperimentazione in vera grandezza all’interno di tre campi prova, dedicati rispettivamente alla stabilizzazione di colate con pali (Basento), alla valutazione dell’efficacia di trincee e aste drenanti (valle del Sele) ed al miglioramento delle proprietà meccaniche dei terreni (Bisaccia). Su quest’ultimo punto si riferisce in dettaglio al paragrafo F1.

- Finalità e collegamenti

La ricerca è finalizzata alla definizione di un modello meccanico per l’interpretazione delle frane da colata ed alla definizione di modelli previsionali utili a quantificare l’incremento di sicurezza ottenibile con le varie tecniche di stabilizzazione studiate.

- Finanziamenti: CNR-GNDCI, MURST – PRIN, CIPE-MURST - Ricercatori impegnati: Evangelista, A. Pellegrino, S. Lirer, M. Ramondini, G. Urciuoli, C.2 Colate rapide in terreni piroclastici. - Programma e recenti sviluppi

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La ricerca è finalizzata alla definizione delle cause di innesco ed allo studio del moto delle colate nei terreni piroclastici del napoletano. E’ in corso il monitoraggio di cinque siti sulle colline dei Camaldoli e di Posillipo, strumentati dal Comune di Napoli, ove vengono rilevate in continuo la suzione nel sottosuolo e le piogge. Sulla base dei dati raccolti ed in corso di acquisizione si intende modellare il fenomeno dell’infiltrazione e la conseguente risposta meccanica e cinematica dei terreni.

- Finalità e collegamenti - Analisi e prevenzione delle colate in terreni piroclastici. La ricerca è collegata allo studio del comportamento meccanico delle pozzolane parzialmente sature. - Finanziamenti: CNR-GNDC - Ricercatori impegnati

A. Evangelista, G.B. Fenelli, M.V. Nicotera, A. Pellegrino, M. Ramondini, A. Scotto di Santolo, G. Urciuoli

C.3 Microzonazione sismica - Programma e recenti sviluppi

Nell’ambito della ricerca, che si rivolge essenzialmente ai sottosuoli di Napoli e Benevento, ci si propone di pervenire ad una sintesi dello stato delle conoscenze sulle proprietà fisiche e meccaniche dei materiali tipici di queste zone, rilevanti alla valutazione degli effetti di amplificazione locale. Allo stesso tempo si implementeranno procedure numeriche per studiare la risposta sismica di di sottosuoli-tipo, verificando gli effetti di variazioni di dettaglio nella stratigrafia superficiale e profonda.

- Finalità e collegamenti

I risultati ottenuti rappresenteranno uno degli strumenti necessari per la definizione degli scenari di danno connesso ad eventi sismici.

- Finanziamenti: CNR-GNDT, CIPE-MURST - Ricercatori impegnati:

C. Mancuso, S. Sica, A.L. Simonelli, F. Vinale C.4 Sistemi di isolamento dalle vibrazioni antropiche e sismiche - Programma e recenti sviluppi

La ricerca é finalizzata all’individuazione di materiali innovativi dei quali sia possibile controllare il comportamento in campo monotonico, ciclico e dinamico da impiegare nella realizzazione dei interventi di isolamento passivo di manufatti da vibrazioni, sismiche o da traffico. Allo stato sono allo studio terreni addizionati con polimeri inorganici le cui proprietà appaiono adeguate allo scopo, come risulta da simulazioni numeriche.

- Finalità e collegamenti La ricerca é finalizzata alla definizione di tecniche di isolamento a basso contenuto tecnologico di edifici ed altri manufatti da vibrazioni sismiche o di origine antropica.

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- Finanziamenti: CIPE-MURST, POP ‘97 – Regione Campania - Ricercatori impegnati A. D’Onofrio, C. Mancuso, S. Sica, F. Vinale C.5 Sistema esperto per scavi archeologici urbani in rocce sciolte - Programma e recenti sviluppi

La ricerca, di recente attivazione, intende definire e mettere a punto un sistema esperto che assista l’archeologo nella realizzazione di scavi urbani in rocce sciolte. Dopo aver individuato gli scenari di riferimento, verrà costruito la base di conoscenza necessaria per la realizzazione del sistema e verrà progettato il motore inferenziale necessario alla consultazione ed alla individuazione della risposta.

- Finalità e collegamenti Lo studio é finalizzato alle applicazione dell’intelligenza artificiale all’ingegneria geotecnica.

- Finanziamenti: Convenzione CORISTA - Ricercatori impegnati P. De Simone, G.B. Fenelli, C. Mancuso, F. Vinale C.6 Insediamenti preistorici in rocce tenere - Programma e recenti sviluppi

La ricerca si occupa della caratterizzazione geotecnica di rocce tenere piroclastiche e calcaree della Campania sedi di insediamenti preistorici, con particolare riferimento alla Cultura Neolitica del Gaudo. Di recente sono state determinate le proprietà fisico-meccaniche e microstrutturali delle rocce di sei località sedi di necropoli del Gaudo.

- Finalità e collegamenti LA ricerca è finalizzata alla definizione del ruolo degli aspetti geotecnici su quelli archeologici, con particolare riferimento alla scelta dei siti ed ai caratteri architettonici ed antropologici delle necropoli. Lo studio è svolto in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali.

- Finanziamenti: ex-MURST 60% - Ricercatori impegnati P. De Simone C. 7 Frane da scorrimento-colata nei depositi piroclastici dell’Appennino Campano - Programma e recenti sviluppi La ricerca, avviata a seguito degli aventi dell’inverno 1996-97, con particolare riferimento alla Penisola Sorrentina e al distretto Flegreo-napoletano, è proseguita nei territori del Pizzo D’Alvano (lato Quindici e lato Sarno) nonché in quelli dei Monti di Avella. Essa si articola su rilevamenti

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geologico-geomorfologici di dettaglio e su analisi idrologiche degli eventi pluviometrici. - Finalità e collegamenti

La ricerca intende pervenire alla definizione dei meccanismi d’innesco ed evolutivi dei fenomeni franosi, al fine della redazione di carte della pericolosità e/o del rischio da frana.

- Finanziamenti

Murst (ex 40%, ex60%); Murst-Cipe ; Assegn. Ricerca Dipartimentale 2000 (pro-parte)

- Ricercatori impegnati: P. Budetta, D. Calcaterra, R. De Riso, D. Ducci, A. Santo; G. Di Crescenzo; D. Sgambati C. 8 Caratterizzazione geomeccanica di ammassi carbonatici dell’Appennino meridionale - Programma e recenti sviluppi Nel corso del periodo di riferimento, lo studio ha interessato l’area di Atrani, in Penisola sorrentina, dove affiorano rocce carbonatiche mesozoiche, fortemente tettonizzate. Qui, dopo una dettagliata ricognizione geomorfologica, geologica e geologico-strutturale degli ammassi rocciosi interessati, sono state proposte alcune correlazioni tra la fratturazione e le velocità sismiche definite mediante prove down-hole. La ricerca ha indicato che la semplice correlazione proposta dall’ISRM (International Society for Rock Mechanics) per valutare l’RQD a partire dai valori di frequenza unidimensionale delle fratture, può sottostimare i risultati in presenza di ammassi fortemente tettonizzati. In questi casi, buone correlazioni possono ricavarsi, invece, tra l’RQD ed i valori delle velocità sismiche longitudinali. I risultati della ricerca, fino ad ora conseguiti, sono pubblicati su Rivista internazionale (vedi bibliografia) - Finalità e collegamenti La ricerca intende pervenire, attraverso la caratterizzazione degli ammassi rocciosi in sito ed in laboratorio, alla definizione dei possibili cinematismi dei fenomeni d’instabilità. - Finanziamenti: MURST – PRIN - Ricercatori impegnati: P. Budetta, R. de Riso, D. Calcaterra, A. Santo C.9 Studio delle condizioni di stabilità dei centri abitati campani -Programma e recenti sviluppi La ricerca avviata negli anni scorsi viene condotta su alcuni centri abitati della provincia di Napoli, Salerno ed Avellino. Su questi abitati vengono raccolti, presso vari Enti, i dati disponibili riguardanti eventi franosi e viene effettuato un dettagliato rilevamento geologico con annessa cartografia geologica e geomorfologica. - Finalità e collegamenti La ricerca è finalizzata all’aggiornamento del quadro conoscitivo relativo alle condizioni di stabilità dei Comuni dichiarati instabili o ammessi a consolidamento in base ad una Legge dello Stato; anche in vista della predisposizione di idonei sistemi di monitoraggio.

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- Finanziamenti Progetto SCAI (CNR-GNDCI) - Ricercatori impegnati R. de Riso; P. Budetta; D. Calcaterra; D. Ducci; A. Santo

C.10 Studio della franosità dei complessi eterogenei appenninici - Programma e recenti sviluppi La ricerca già avviata negli anni scorsi, con particolare riferimento all’area cilentana, è proseguita nei territori dell’Irpinia, con particolare riferimento ai fenomeni del tipo scorrimento-colata incombenti su aste fluviali e/o su aree urbanizzate. In particolare, si sono affrontati gli aspetti stratigrafici e quelli geomorfologici rappresentativi, ai fini dell’interpretazione di meccanismi d’innesco e dell’evoluzione dei corpi di frana. - Finalità e collegamenti La ricerca è finalizzata alla valutazione del grado di pericolosità di porzioni di versante, sulla scorta dei risultati connessi, in particolare, allo studio dei meccanismi d’innesco e dell’evoluzione dei corpi di frana. - Finanziamenti ex-MURST 60% - Ricercatori impegnati: P. Budetta, R. de Riso, D. Calcaterra, A. Santo, G. Di Crescenzo C.11 Fenomeni franosi nelle rocce cristalline dell’Arco Calabro - Programma e recenti sviluppi L’ambito geografico di principale interesse, nel biennio 2000-2001, è stato il settore occidentale del Massiccio silano, nei dintorni degli abitati di Acri e Bisignano. Qui è stata messa a punto una metodologia, basata su dati stratigrafici, sedimentologici e geomorfologici, per l’analisi di corpi di accumulo pedemontano (conoidi). I risultati conseguiti hanno consentito una prima discriminazione tra conoidi alluvionali, da debris flows e miste; essi necessitano tuttavia di un’ulteriore validazione, potendo disporre di un campione di dati statisticamente più significativo. In tal senso, la ricerca prosegue in aree contermini a quella già esaminata, anche riprendendo alcuni temi già trattati negli anni scorsi, quali la caratterizzazione geologico-tecnica di rocce alterate e lo studio dei meccanismi d’innesco e propagazione delle frane da debris flow. - Finalità e collegamenti La ricerca è finalizzata a definire, individuando le opportune metodologie di studio, i meccanismi d’innesco e quelli evolutivi di frane tipiche delle rocce cristalline alterate della Calabria, con particolare riguardo per i fenomeni del tipo debris flow, allo scopo di pervenire alla valutazione del loro grado di pericolosità. La ricerca si collega, per metodologia e finalità, con quella avente per oggetto le “Frane da scorrimento-colata nei depositi piroclastici dell’Appennino Campano”. - Finanziamenti

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ex-MURST 60% Assegnazione Ricerca Dipartimentale 1999 – 2000 (pro parte) - Ricercatori impegnati D. Calcaterra C.12 Caratterizzazione di materiali lapidei macroporosi dell’Italia meridionale e dei relativi processi di decadimento fisico-chimico - Programma e recenti sviluppi Nel corso del biennio 2000-2001 sono stati, in primo luogo, pubblicati i contributi sul Centro Antico di Napoli e sul Piperno, materiale lapideo di primaria importanza nel contesto architettonico napoletano: su tale litotipo, in particolare, è stata per la prima volta condotta un’estesa sperimentazione di laboratorio, tendente alla determinazione dei principali caratteri mineralogici, petrografici, fisici e meccanici. Nell’ambito del Centro Antico di Napoli, ci si è poi soffermati su alcuni edifici rinascimentali, dei quali si è avviata la caratterizzazione dei lapidei e delle malte costituenti i paramenti principali. E’ stato altresì avviato un programma d’indagine volto alla verifica della durevolezza di alcuni litotipi macroporosi, mediante processi accelerati di “invecchiamento” (cristallizzazione di sali disciolti, cicli d’imbibizione-disseccamento). Si è infine proceduto ad una ricognizione preliminare dei lapidei impiegati in alcune decine di centri urbani campani, in vista di successivi approfondimenti. - Finalità e collegamenti La ricerca è finalizzata all’individuazione dei processi responsabili del degrado fisico-chimico di alcuni importanti litotipi ad alta porosità dell’Italia meridionale (tufi vulcanici, calcareniti), allo scopo di individuare le più opportune tecniche di intervento e di restauro conservativo, nell’ambito dell’edilizia storica e monumentale. La ricerca è collegata con quella relativa alla “Cartografia dei litotipi e dei fenomeni di degrado nei centri abitati dell’Italia meridionale”. - Finanziamenti CNR-Progetto Finalizzato “Beni Culturali; MURST-PRIN (Responsabile U.O.: prof. M. de’ Gennaro – Dip. Scienze della Terra) - Ricercatori impegnati D. Calcaterra C. 13 Fenomeni d’erosione e frane in aree costiere - Programma e recenti sviluppi La ricerca riguarda lo studio dei fenomeni d’erosione e frane indotti dall’azione del moto ondoso lungo le coste alte. Nel corso del periodo di riferimento, si è rivolta in particolare l’attenzione all’area cilentana con studi puntuali nelle zone di Acciaroli e di Palinuro (Arco naturale). In queste aree si è proceduto alla raccolta ed all’elaborazione di dati meteomarini, geomorfologici, geologici e geomeccanici allo scopo di: 1) definire i modelli geomorfologici e geomeccanici più congruenti, di dissesti indotti dal moto ondoso; 2) mettere a punto metodologie di studio che, correlando la velocità d’erosione alle caratteristiche geomeccaniche degli ammassi, consentano una migliore definizione delle azioni dinamiche delle onde alla base delle falesie; 3) valutare la pericolosità locale delle aree esposte all’azione del mare e le tipologie degli interventi più idonei. I risultati della ricerca, fino ad ora conseguiti, sono pubblicati su Rivista nazionale ed internazionale (vedi bibliografia).

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- Finalità e collegamenti La ricerca intende pervenire, attraverso lo studio delle caratteristiche energetiche del moto ondoso sotto costa e la caratterizzazione degli ammassi rocciosi in sito, alla definizione dei possibili cinematismi dei fenomeni d’instabilità ed alla valutazione della pericolosità geomorfologica e del rischio. - Finanziamenti: CNR - GNDCI - Ricercatori impegnati: P. Budetta, R. de Riso, D. Calcaterra, A. Santo C.14 Stabilità delle sponde di serbatoi - Programma e recenti sviluppi La ricerca, avviata a seguito di una convenzione stipulata col Servizio Nazionale Dighe, comprende un’indagine sulla normativa internazionale e sulla bibliografia dedicata all’argomento, nonché l’analisi di uno o due casi di serbatoi italiani interessati da frane delle sponde, ove siano già disponibili i dati del monitoraggio. Infine è anche prevista l’organizzazione di un corso di specializzazione a favore degli stessi tecnici del SND. - Finalità e collegamenti L’obiettivo è definire un protocollo per i tecnici del SND tenuti all’ispezione dei serbatoi in presenza di instabilità, rilevate o temute, delle sponde.

- Finanziamenti: Convenzione Servizio Nazionale Dighe - Dipartimento - Ricercatori impegnati:

A. Evangelista, A. Pellegrino, G. Urciuoli, personale a contratto C.15 Caratterizzazione geotecnica di grandi aree - Programma e recenti sviluppi La Geotecnica si sta sviluppando nel campo delle grandi aree, ai fini della pianificazione territoriale e della delimitazione del rischio idrogeologico. A tal fine è utile mettere a punto metodi di estrapolazione, su base statistica, in grado di valutare la possibilità di estendere all’intero territorio le informazioni disponibili su aree limitate. Su questo argomento sono state eseguite due applicazioni a zone della Campania. - Finalità e collegamenti Definizione di procedure statistiche per l’individuazione di aree geotecnicamente omogenee.

- Finanziamenti: Fondi di Ateneo (Ricerca Dipartimentale) - Ricercatori impegnati: A. Pellegrino, M. Ramondini, G. Urciuoli,

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C. 16 Perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico (da frane) nei territori delle Autorità di Bacino della Campania NW e del Sarno. - Programma e recenti sviluppi Si è proceduto alla ultimazione di una intensa attività di rilevamento geologico e geomorfologico e di censimento di eventi franosi iniziata nel 1999 nei comuni della Provincia di Napoli e (p.p.) della provincia di Avellino. - Finalità e collegamenti

Redazione di cartografia geotematica di base finalizzata all’allestimento di un elaborato di sintesi in scala 1:25.000 recante la perimetrazione delle aree a rischio di frana per gli Enti territoriali (DPCM 29/9/98; Legge.13/7/99 n. 266; Legge 3/8/99 n.267).

- Finanziamenti Convenzione CUGRI-Autorità di Bacino della Campania NW e del Sarno.

- Ricercatori impegnati: R. De Riso; G. Fenelli; P. Budetta, A. Corniello; D. Calcaterra, , D. Ducci, A. Santo. D. RISORSE IDRICHE SOTTERRANEE D.1 Individuazione di aree con risorse idriche sotterranee sostitutive, integrative e di emergenza e

definizione della vulnerabilità degli acquiferi - Programmi e sviluppi

L’attività di ricerca è stata indirizzata a studiare la vulnerabilità all’inquinamento del settore nord-occidentale del Matese. L’area di interesse, che ha una superficie di circa 130 km2 ed un’altitudine media di 950 m s.l.m., è costituita prevalentemente da rocce carbonatiche ed è caratterizzata da un carsismo sviluppato che condiziona la circolazione idrica sotterranea. La falda di base alimenta sorgenti di notevole portata situate al piede dei rilievi, travasi sotterranei ed un’area idrominerale (Prata, Lete) per una portata totale stimata intorno ai 2 m3/s. Per tale zona sono state realizzate Carte della vulnerabilità con i metodi SINTACS ed EPIK (messo a punto nel Centro di Idrogeologia dell’Università di Nechatel). Nello stesso periodo sono state studiate le acque minerali del pozzo di Palazzo Reale a Napoli (perforato intorno al 1850 ed approfondito per 465 metri). , aveva intercettato acque sulfuree e ferruginose che sono state a lungo utilizzate come Al momento si sta valutando la possibilità di un recupero della risorsa idrominerale anche perché le prime analisi hanno evidenziato l’assenza di contaminazioni batteriologiche; ciò può stupire data la posizione del pozzo all’interno di un’area urbana, bisogna tuttavia considerare la protezione offerta alla falda mineralizzata dal forte spessore (diverse decine di metri) di tufo che la sovrasta ed il suo carico idraulico, ben superiore a quello della falda superficiale pur localmente presente.

- Finalità e collegamenti. Lo studio si inserisce in un ampio contesto di ricerca teso a alla migliore conoscenza, alla valorizzazione ed alla tutela delle risorse idriche sotterranee della Campania.

- Finanziamenti

CNR-GNDCI - Ricercatori impegnati

A. Corniello, R. de Riso, D. Ducci

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D.2 Protezione idraulica delle falde e recupero di acquiferi inquinati - Programma e recenti sviluppi

Nell’ambito di tale progetto, di recente attivazione, saranno percorse in modo coordinato diverse direttrici, teoriche e sperimentali, finalizzate alla definizione del comportamento meccanico ed idraulico delle varie componenti delle discariche controllate (rifiuti, sistema di isolamento e terreni nella loro sede naturale) e delle interazioni tra esse nelle condizioni di temperatura e sollecitazioni rappresentative ,

- Finalità e collegamenti

La ricerca è finalizzata alla definizione di nuove e più corrette procedure per la previsione del comportamento di sistemi di protezione e recupero delle falde idriche e per il loro monitoraggio a breve ed a lungo termine.

- Finanziamenti: Convenzione Regione Campania – Legge 41

- Ricercatori impegnati A. d’Onofrio, G.B. Fenelli, C. Mancuso, F. Vinale E. CARTOGRAFIA TEMATICA E.1 Cartografia dei litotipi e dei fenomeni di degrado nei centri abitati dell’Italia meridionale - Programma e recenti sviluppi La ricerca prevede il rilevamento dei litotipi impiegati in alcuni centri storici dell’Italia meridionale e delle relative tipologie di degrado, nonché la restituzione cartografica mediante Sistemi Informativi Territoriali, a loro volta connessi ad appositi database. Dopo aver pubblicato i risultati relativi al Centro Antico di Napoli (vedi bibliografia), si è completato il rilevamento dei centri storici di Sassari e Salerno e del borgo medievale di Casertavecchia. La relativa cartografia è in corso di allestimento, in vista della successiva pubblicazione. - Finalità e collegamenti La ricerca, insieme con quella avente per oggetto la “Caratterizzazione di materiali lapidei macroporosi dell’Italia meridionale e dei relativi processi di decadimento fisico-chimico”, tende alla definizione di criteri d’intervento e di restauro conservativo su litotipi macroporosi largamente in uso in Italia meridionale. - Finanziamenti CNR-Progetto Finalizzato “Beni Culturali e MURST-PRIN (Responsabile U.O.: prof. M. de’ Gennaro – Dip. Scienze della Terra) - Ricercatori impegnati D. Calcaterra E.2 I Sistemi Informativi Geografici per la realizzazione di Cartografia di Vulnerabilità e di Rischio di inquinamento delle falde

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-Programma e recenti sviluppi

La ricerca comprende tutti quegli studi di carattere metodologico tesi a definire la Vulnerabilità ed il Rischio di inquinamento delle falde in diversi contesti geolitologici ed idrogeologici. In particolare i GIS sono stati utilizzati, relativamente a vari case studies: a) per sovrapporre logicamente i tematismi di base secondo i metodi parametrici proposti nella letteratura scientifica; b) per applicare tali metodologie in contesti peculiari dal punto di vista idrogeologico (ad es. Carta della Vulnerabilità del Massiccio del Matese); c) per confrontare varie metodologie per la definizione della Vulnerabilità tramite la statistica spaziale (es. SINTACS ed EPIK); d) per definire nuove metodologie per la costruzione di Carte del Rischio e) per inquadrare le aree di alimentazione, e quindi di maggiore vulnerabilità, di fronti sorgentizi di elevato valore (es. Sorgenti minerali).

-Finalità e collegamenti

Lo studio tende a standardizzare i vari steps per la costruzione delle Carte di Vulnerabilità e Rischio di Inquinamento delle falde delle pianure alluvionali, degli acquiferi vulcanici e degli acquiferi carbonatici e pertanto si collega alla linea D.1.

-Finanziamenti

CNR-GNDCI -Ricercatori impegnati A. Corniello, R. de Riso, D. Ducci, D. Sgambati F. Sviluppo tecnologico F.1 Miglioramento del comportamento meccanico di materiali argillosi naturali attraverso il

trattamento con soluzioni saline - Programma e recenti sviluppi

La ricerca si sviluppa attraverso la sperimentazione in un campo prova, in Comune di Bisaccia, ove si era già indagato per molti anni sulle proprietà meccaniche dei terreni e sul regime delle pressioni neutre nel sottosuolo. Una vasta campagna di prove di laboratorio su campioni rimaneggiati ha mostrato che la diffusione di ioni nell’acqua di porosità delle argille smectitiche condiziona sensibilmente le proprietà meccaniche, in particolare la compressibilità e la resistenza residua. Alcuni sali inoltre (KCl) producono un sensibile ed irreversibile miglioramento delle proprietà meccaniche dei terreni trattati. Nel prossimo futuro si indagherà sul miglioramento in sito delle proprietà delle argille e sui tempi necessari ad ottenerli.

- Finalità e collegamenti Lo studio, svolto in collaborazione con ricercatori dell’Università della Basilicata, é finalizzato alla definizione di tecniche di stabilizzazione dei pendii e di accelerazione dei processi di consolidazione

- Finanziamenti: MURST-PRIN, CNR-GNDCI, Fondi di Ateneo (Ricerca Dipartimentale) - Ricercatori impegnati: G.B. Fenelli, A. Pellegrino, G. Urciuoli, M. Ramondini, F. Maggiò

Page 28: Piano annuale delle ricerche del Dipartimento di ... · Membro del Comitato scientifico del Convegno "Prefailure Deformation of Geomaterials" che si terrà a Torino nel 1999

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F.2 Fenomeni elettrocinetici e di trasporto nei terreni a grana fine - Recenti sviluppi

La ricerca consiste nello studio teorico e sperimentale dei fenomeni elettrocinetici e, più in generale, dei fenomeni di trasporto di sostanze attraverso i terreni. La sperimentazione ha richiesto la progettazione e la messa a punto di due apparecchiature per prove di filtrazione elettrocinetiche.

-Finalità e collegamenti

Acquisizione di una maggiore comprensione dei fenomeni allo scopo di migliorare le capacità progettuali di interventi di miglioramento delle caratteristiche meccaniche e di decontaminazione di terreni inquinati da ioni di metalli pesanti ed altri.

- Finanziamenti: - Ricercatori impegnati: C. Viggiani G. Normativa G.1 Applicazione dell’Eurocodice geotecnico alle opere di sostegno - Programma e recenti sviluppi

La ricerca si propone di analizzare la nuova normativa geotecnica europea (Eurocodice 7) e confrontarla con la normativa italiana vigente, tenendo conto delle notevoli differenze di impostazione esistenti tra esse. Lo studio sarà eseguito su diverse tipologie strutturali.

- Finalità e collegamenti La ricerca è finalizzata alla verifica dei nuovi criteri progettuali ed alla definizione dei margini di sicurezza delle strutture di interesse geotecnico progettate in base alla normativa europea.

- Finanziamenti: ex-MURST 60% - Ricercatori impegnati: M. Ramondini, A.L. Simonelli