PIANIFICAZIONE DI UN IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUA E … · 2019-12-19 · 2 1. PREFAZIONE Lo scopo...
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PIANIFICAZIONE DI UN IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUA E TRATTAMENTO FANGO
Prof. Franco Caron
Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica Corso di Gestione dei Grandi Progetti d’Ingegneria
A.A. 2011/2012
Mancini Raffaele 787343 Rossin Daniele 783646
Sottocornola Alberto 778509 Veri Guglielmo 783908
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Indice
1. PREFAZIONE ........................................................................................................................... 2
2. WORK BREAKDOWN STRUCTURE ............................................................................................ 5
3. ORGANIZATION BREAKDOWN STRUCTURE ............................................................................. 8
4. SCHEDULING A RISORSE INFINITE .......................................................................................... 10
5. DIAGRAMMA ASSORBIMENTO RISORSA CRITICA .................................................................. 13
6. VALUTAZIONE AVANZAMENTI PROGETTO ............................................................................ 14
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1. PREFAZIONE
Lo scopo del progetto è la pianificazione delle fasi per la costruzione di un impianto di processo,
finalizzato alla depurazione dell’acqua e al trattamento di fanghi. L'impianto è studiato per tutte quelle industrie dove si presentano sequenze produttive relative
alla lavorazione del granulato inerte; con esso si assicura l'abbattimento di solidi in sospensione
contenuti negli scarichi idrici, ovviando alla scarsità d'acqua in quanto quest'ultima può venire
riciclata totalmente.
L’acqua utilizzata nei processi di lavorazione trasporta quantità variabili di solidi in sospensione e
la discarica libera di queste acque torbide direttamente in un fiume è impossibile, in quanto
provocherebbe fenomeni di inquinamento fisico, con conseguenze per l’equilibrio ambientale. I principali vantaggi nell’utilizzo di questa tecnologia sono :
1. Notevole risparmio idrico
L’acqua usata nei centri di lavoro non verrà più scaricata al di fuori dell’insediamento produttivo in quanto I'impianto di depurazione prevede un ciclo chiuso per le acque di lavoro con un recupero
del 95% dell'acqua utilizzata; il restante 5% è da considerarsi evaporato e disperso nei centri di
lavoro, nonché nel contenuto di umidità residua presente nel fango disidratato.
2. Fango perfettamente palabile e privo di sgocciolamento
Il fango trattato con I'applicazione del filtro pressa permette di ridurre notevolmente il volume
rispetto al fango liquido che si produce nelle classiche vasche di decantazione. Infatti il fango
filtrato permette una continua disidratazione fino al punto di essere concentrato al 80% di solido
secco; ciò significa avere un fango perfettamente palabile, privo di sgocciolamento ed
idrorepellente, come previsto dalla Legge in vigore e quindi facilmente trasportabile in qualsiasi
discarica autorizzata.
Il processo di funzionamento avviene in due fasi controllate per mezzo di un microprocessore
secondo una sequenza logica di programmazione:
1a fase : decantazione, addensamento dei fanghi e depurazione delle acque che ritornano dal ciclo
di lavorazione.
2a fase : disidratazione dei fanghi addensati.
3a fase : le acque di scarico provenienti dalle lavorazioni vengono convogliate in un decantatore a
flusso verticale.
Contemporaneamente una pompa dosatrice immette nella tubazione di mandata una
soluzione di flocculante opportunamente dosata.
Il risultato ottenuto è di avere una rapida precipitazione dei fanghi nel cono del
decantatore e dopo un tempo programmato di permanenza, vengono convogliati in una
apposita vasca di stoccaggio, mentre l'acqua depurata ritorna in ciclo e viene riutilizzata
dalle utenze.
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4a fase : il fango addensato viene a sua volta disidratato mediante filtro pressa. Il filtro pressa ha
come obiettivo la trasformazione di fango liquido addensato in fango solido
perfettamente palabile e privo di sgocciolamento; ciò avviene secondo la seguente logica
e successiva sequenza:
A - partenza centralina idraulica - avanzamento pistone e conseguente chiusura pacco piastre
alla pressione massima di esercizio.
B - ciclo filtrazione:
partenza pompa alimentazione fango al pacco piastre;
formazione pannelli fango disidratato e contemporanea evacuazione acqua filtrata;
arresto pompa alimentazione fango e completamento formazione pannelli disidratati.
C - Apertura pacco piastre filtranti e contemporaneo scarico automatico dei pannelli di fango
disidratato.
D - Chiusura pacco piastre filtranti e inizio di un nuovo ciclo.
La pianificazione del progetto inizia con l’ingegneria di base del processo, la quale definirà le
specifiche fondamentali dello stesso e dei componenti, in particolare si tratterà di produrre la
documentazione necessaria per l'approvvigionamento dei componenti d'impianto acquistati da
terzi.
L’ingegneria di dettaglio con il suo team di ingegneri, provvederà successivamente all’elaborazione dei documenti tecnici contenenti le specifiche dei componenti e la planimetria dettagliata
dell’impianto.
L’emissione di tale documentazione, permetterà di avviare i processi di approvvigionamento dei componenti necessari al montaggio, nonché all’acquisto di quelli costruiti esternamente.
Attraverso il monitoraggio dell’avanzamento di cantiere e una efficiente comunicazione tra responsabili tecnici e ufficio di controllo, sarà possibile rispettare le scadenze prefissate o
eventualmente attivare azioni correttive fino alla conclusione della fase di costruzione.
Al montaggio dei componenti principali succede la fase di connessione strutturale, elettrica e del
piping dell’impianto. L’ultima fase è costituita prima dal collaudo dei vari componenti principali, nonché dell’impianto nel suo complesso.
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Si può quindi immaginare il layout d’impianto in una prima ipotesi di massima (ing. di base), che
solo l’ingegneria di dettaglio potrà confermare o smentire, in quanto non è possibile
predeterminare con precisione tutte le peculiarità e le specifiche dell’impianto.
In sezione:
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2. WORK BREAKDOWN STRUCTURE
Un progetto complesso necessita di essere disaggregato in più elementi semplici, in modo da
raggiungere una maggior gestibilità. Un altro aspetto di primo livello è sicuramente la definizione
dello "scope of work", ossia l’identificare univocamente i confini in cui il progetto stesso deve
operare.
Per tali scopi è stata implementata la metodologia di gestione basata sulla Work Breakdown
Structure (WBS).
Questo modello consiste nella costruzione di un albero gerarchico, sviluppato secondo una logica
funzionale, in cui il progetto base è disarticolato in sottosistemi funzionalmente completi e
collaudabili in maniera indipendente.
Il livello più basso del modello è rappresentato dai Work Package, ossia l’insieme delle attività elementari a cui è possibile attribuire le risorse necessarie al loro completamento.
Nel nostro caso possiamo identificare al primo livello:
> Project Managment (P.M.): si occupa della gestione e monitoraggio di tutta la filiera del
progetto, attuando quando necessario azioni correttive a riguardo.
> Base Engineering: si prefigge di definire layout, schema di processo e progettazione di base
dell'impianto di processo. Tali documenti verranno poi consegnati all’ingegneria di dettaglio che provvederà a fornire tutta la documentazione tecnica.
> Impianto : rappresenta il nocciolo del nostro progetto, e racchiude tutti i singoli elementi che
concorreranno alla realizzazione del processo.
Tutte le altre voci rappresentano le attività satellite che operano in parallelo all'impianto.
Sono tutte indipendenti, ma al contempo orientate all'obbiettivo finale.
Al secondo livello si trovano i singoli componenti che compongono fisicamente l'impianto vero e
proprio, acquistati e installati.
Nella pagina seguente è riportata la WBS relativa al progetto:
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3. ORGANIZATION BREAKDOWN STRUCTURE
Attraverso la OBS viene definita l’articolazione gerarchica dei ruoli organizzativi coinvolti nel progetto. Con l’intersezione tra elementi di prodotto (deliverables) ed elementi della OBS si individuano le unità elementari di gestione del progetto, ovvero i work package. È utile quindi per
ufficializzare e responsabilizzare gli attori impegnati nel progetto.
Il project manager, posto al primo livello, è il responsabile del progetto di fronte al management
della società. Si occupa della pianificazione e controllo lungo tutta la durata del progetto.
Al secondo livello sono inseriti i responsabili delle fasi operative. Tra questi si evidenziano:
> il responsabile dell'ingegneria, il quale si occupa di gestire il team di ingegneri e si relaziona con i
tecnici delle aziende terze a cui sono commissionati alcuni componenti d'impianto;
> il responsabile dell'ufficio acquisti, il quale coordina l'approvvigionamento delle risorse;
> il responsabile del montaggio, al quale fanno riferimento le squadre di operai addetti.
L’incrocio tra WBS e OBS è finalizzato a verificare che ogni WP sia affidato ad un solo responsabile presente nell’OBS. Con questo metodo si evidenziano le eventuali attività scoperte e/o attori privi di ruolo.
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PM system XProject manager XIngegnere impiantista XResponsabile montaggio X
Com
mis
sion
ing
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OBS
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Prog
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Mon
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io
Ingegnere civile X X XIngegnere meccanico X X XIngegnere chimico XIngegnere impiantista XUfficio Acquisti X X X X XResponsabile montaggio X X X X X
Piping
OBS
Infrastrutture Pompaggio Depurazione Centralina Disidratazione
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4. SCHEDULING A RISORSE INFINITE
Il reticolo delle attività mostra le relazioni e le precedenze tra tutti i work package.
Particolare rilevanza è dato al cammino critico (percorso evidenziato in rosso in figura), il quale
include tutte quelle successive attività ritenute critiche poiché un ritardo nella loro realizzazione
condurrebbe allo slittamento della data di consegna dell'intero progetto.
8 16 17 20
D E
9 29 4 29
26 34 35 38
1 2 3 4 8 12 13 27 28 32
A C F G H 51 51 52 53
2 0 2 3 5 17 15 17 5 17 C1 C2
1 2 6 7 14 18 19 33 34 38 1 0 2 0
3 7 8 14 15 34 35 36 51 51 52 53
B I L M
5 0 7 13 20 13 2 13
3 7 10 16 17 36 37 38
8 13 14 33 34 38
N O P
6 0 20 0 5 0
8 13 14 33 34 38
3 6 7 26 39 50
Q R S
4 12 20 12 12 0
15 18 19 38 39 50
Si presuppone, per questo progetto, che sia necessario progettare prima l’impianto di pompaggio poi tutto il resto, poiché le specifiche della pompa influiscono sulla progettazione degli altri
componenti principali. Inoltre la progettazione in dettaglio dell’impianto di pompaggio è effettuata in parallelo con gli scavi in modo tale che avvenga uno scambio di informazioni utili ai
fini della definizione delle specifiche della pompa.
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Segue la tabella che mostra in dettaglio ogni attività che compare nel reticolo con le sue particolari
richieste di durata, risorse e la flessibilità sul ritardo (total float).
Durata TF
Infrastrutture civili Progettazione A 2 0
Scavi e fondamenta B 5 0
Gruppo pompaggio
Progettazione C 2 3
Approvvigionamento D 9 29
Montaggio E 4 29
Gruppo depurazione acqua e addensamento fanghi
Progettazione F 5 17
Approvvigionamento G 15 17
Montaggio H 5 17
Centralina automatica
Progettazione I 7 13
Approvvigionamento L 20 13
Montaggio M 2 13
Gruppo sezione disidratazione fanghi
Progettazione N 6 0
Approvvigionamento O 20 0
Montaggio P 5 0
Piping e rete elettrica
Progettazione Q 4 12
Approvvigionamento R 20 12
Montaggio S 12 0
Commissioning C1 1 0
Collaudo C2 2 0
Segue naturalmente al reticolo il diagramma di Gantt che permette di pianificare tutte le relazioni
di dipendenza temporale del progetto, in maniera sintetica.
In rosso sono evidenziate le attività critiche, ovvero le attività a float totale nullo, in cui un ritardo
può influenzare la data di termine del progetto. Le altre attività, schedulate con criterio “al più presto”, possiedono un float totale diverso da zero, ovvero un margine di ritardo disponibile che
non porterebbe a slittamento della data finale del progetto.
Questa scelta può essere discutibile in quanto una schedulazione al più presto permette di avere
un maggior tempo a disposizione nella parte finale dell’attività, permettendo una cuscinetto
temporale che può essere utilizzato per eventuali rifacimenti o ritardi che inevitabilmente si
presentano.
D’altra parte, è necessario riconoscere ai fornitori il corrispettivo per le prestazioni effettuate, portando un esborso di cassa più vicino al time now di quanto permetta la schedulazione
speculare a quella utilizzata (al più tardi).
Questo trade off deve essere ottimizzato a monte, tenendo anche presente che nella realtà varie
risorse saranno utilizzate.
Esistono per questo motivo altri metodi di schedulazione, più complessi, ma di tipo euristico che
permettono una miglior livellazione delle risorse.
Segue il diagramma di Gantt.
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Progettazione
Scavi e fondamenta
Progettazione
Approvvigionamento
Montaggio
Progettazione
Approvvigionamento
Montaggio
Progettazione
Approvvigionamento
Montaggio
Progettazione
Approvvigionamento
Montaggio
Progettazione
Approvvigionamento
Montaggio
Commissioning
Collaudo
5a
settimana
6a
settimana
7a
settimana
8a
settimanaDiagramma di Gantt 1a
settimana
2a
settimana
3a
settimana
4a
settimana
Gruppo depurazione acqua e addensamento fanghi
Piping e rete elettrica
Infrastrutture civili
Gruppo pompaggio
Centralina automatica
Gruppo sezione disidratazione fanghi
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5. DIAGRAMMA ASSORBIMENTO RISORSA CRITICA
Nel caso di schedulazione a tempi fissi risulta importante avere la consegna entro i termini
prefissati contrattualmente; si ipotizza che una accurata fase di progettazione e di monitoraggio
del cantiere sia sufficiente a contenere eventuali eventi generatori di esborsi imprevisti,
supponendo quindi di essere in grado di restare nei budget prefissati.
Nel nostro caso la risorsa critica risulta essere la disponibilità di operai per il montaggio. La fase di
construction è fondamentale per l’avanzamento fisico del progetto, quindi spetterà al Project Manager decidere se ricorrere all’aumento di produttività della risorsa, oppure se distribuire l’attività di montaggio su un tempo più lungo e quindi, posticipare la data di termine del progetto.
Tuttavia un aumento della risorsa è la scelta più opportuna per rispettare le scadenze fissate, è
quindi possibile:
> aumentare temporaneamente il numero di operai attraverso assunzione di una ulteriore
squadra, in questo caso si avrebbe un innalzamento localizzato della disponibilità di risorsa;
> assumere operai con maggior grado di specializzazione, quindi maggior capacità produttiva, che
permetterebbe l’esecuzione del lavoro in tempi minori.
0
1
2
3
4
5
6
7
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43 45 47 49 51 53
oper
ai
tempo(giorno)
Risorsa critica operai
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6. VALUTAZIONE AVANZAMENTI PROGETTO
Una delle parti più rilevanti nella pianificazione di un progetto di ingegneria consiste nella
valutazione dell'evoluzione del progetto dal punto di vista fisico e contabile.
L'avanzamento di un progetto è determinato dal raggiungimento di alcune milestone (obiettivi
intermedi), alle quali generalmente sono associate delle percentuali di completamento fisico e
quote di pagamento.
Il tipico andamento assume graficamente la forma di una curva ad S: una fase iniziale di
accelerazione corrispondente alla pianificazione iniziale e all'ingegneria di base, una fase centrale
con tasso di avanzamento costante nella quale si hanno gli approvvigionamenti e la quota
maggiore del lavoro di cantiere, una fase conclusiva di decelerazione e quindi di rifinitura,
commissioning e collaudo.
Le informazioni utili, necessarie alla costruzione delle curve, si ricavano dai singoli work package.
Ad ognuno di essi sono assegnate le relative risorse umane e si effettua una stima dei costi dei
materiali, basandosi su esperienze pregresse e su impianti simili.
Per le risorse lavoro si fissano i costi orari, diversificati per l'ingegneria, gli impiegati d'ufficio e gli
operatori di cantiere.
Ingegnere €/gg 250
impiegato €/gg 150
operaio €/gg 160
ingegneri impiegati operai giorni ing giorni imp giorni op giorni tot m.d.o. materiali
Progettazione 1 0 0 2 0 0 2 500 0
Scavi e fondamenta 0 0 4 0 0 20 20 3200 30000
Progettazione 2 0 0 4 0 0 4 1000 0
Approvvigionamento 0 0,5 0,5 0 4,5 4,5 9 1395 10000
Montaggio 0 0 2 0 0 8 8 1280 0
Progettazione 2 0 0 10 0 0 10 2500 0
Approvvigionamento 0 0,5 0,5 0 7,5 7,5 15 2325 45000
Montaggio 0 0 3 0 0 15 15 2400 0
Progettazione 2 0 0 14 0 0 14 3500 0
Approvvigionamento 0 1 0,5 0 20 10 30 4600 56800
Montaggio 0 0 3 0 0 6 6 960 0
Progettazione 3 0 0 18 0 0 18 4500 0
Approvvigionamento 0 0,5 0,5 0 10 10 20 3100 55500
Montaggio 0 0 3 0 0 15 15 2400 0
Progettazione 2 0 0 8 0 0 8 2000 0
Approvvigionamento 0 0,5 0,5 0 10 10 20 3100 25000
Montaggio 0 0 2 0 0 24 24 3840 0
Commissioning 1 0 2 1 0 2 3 570 0
Collaudo 1 0 2 2 0 4 6 1140 0
Infrastrutture civili
Gruppo pompaggio
Gruppo depurazione acqua e addensamento fanghi
Centralina automatica
Gruppo sezione disidratazione fanghi
Piping e rete elettrica
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Per l'avanzamento fisico, sempre in riferimento alle risorse lavoro, si devono considerare i giorni
uomo, mediante i quali è possibile stimare il fabbisogno di risorse di tutti i work package. Il valore
cumulato nel tempo dovrebbe assumere la caratteristica forma ad S.
Per l'avanzamento contabile, moltiplicando i costi orari per i giorni uomo, si trova il costo
complessivo della manodopera. A questo deve essere sommato il costo degli item e dei materiali
per ottenere il costo totale.
Si è ipotizzato di assegnare il costo del materiale al momento del suo utilizzo (costo maturato)
secondo il metodo 0-50, attribuendo tutta la spesa a metà del completamento del work package.
Per questo motivo la curva è relativa al costo maturato schedulando al più presto le attività.
Il valore cumulato dei costi nel tempo rappresenta la baseline dei costi cumulati e andrà a fornire
un'analoga curva ad S.
Le due curve risultanti differiscono dall'andamento teorico e presentano alcuni picchi; ciò è
motivato dal raggiungimento di milestone critiche o dal completamento di work package con forte
assorbimento di risorse.
Una soluzione possibile per ridurre le variazioni dall'idealità consiste nel ripartire le risorse in
maniera più uniforme, anche all'interno dello stesso work package.
M.d.o.
17%
Materiali
83%
Impiego risorse
16
Le due curve ovviamente non potrebbero essere in scala, in quanto i driver di riferimento non
sono omogenei, è perciò uso comune riscalare e normalizzare le curve sul valore percentuale (o
unitario), in questo modo si permette una più agevole lettura, con un immediato confronto anche
fra curve che rappresentano cose molto diverse che però sono inevitabilmente legate dallo
scorrere del tempo.
Avanzamento fisico e contabile
0
20
40
60
80
100
120
0 10 20 30 40 50 60
Avanzamento
contabile
Avanzamento
fisico