Phaser Iisd · ne dei colori a tono continuo. Ciò consente, in teoria, di elevare la risoluzione...

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PROVA PHASER Iisd di Massimo Truscelli Phaser Iisd ••• a stampante Tektronix Phaser L.:I Iisd che andiamo ad esaminare è l'evoluzione di una tecnologia ormai matura, ovvero quella del trasfe- rimento termico, condotta ad un livello qualitativo che consente di ottenere ri- sultati di qualità fotografica nella stampa di documenti a colori. Il miglioramento è ottenuto grazie al- l'adozione della tecnologia denominata Dye Sublimation (della quale si parla an- che in un riquadro in queste stesse pa- gine). Rispetto al tradizionale trasferi- mento termico, nel quale la testa di stampa, per ogni elemento dell'imma- gine, applica la medesima temperatura per il medesimo tempo in modo che ogni punto riceva la stessa quantità e in- tensità di colore, la tecnologia Dye Su- blimation introduce delle significative variazioni nelle dimensioni dei punti e nella saturazione del colore. Questa caratteristica comporta una maggiore complicazione dei circuiti di controllo rispetto ad una tradizionale stampante a trasferimento termico poi- ché è necessario controllare con grande precisione valori di tempo e di tempe- ratura, quest'ultima molto più elevata ri- spetto al tradizionale trasferimento ter- mico. 180 Il colore presente sul film plastico vie- ne riscaldato, vaporizzato e trasferito conseguentemente sul supporto di stampa che deve essere di materiale sintetico e presentare una finitura su- perficiale particolarmente raffinata (ge- neralmente si usa un film di poliestere). La maggior qualità della tecnologia Dye Sublimation è dovuta all'assenza di dithering e mezzetinte ed alla restituzio- Tektronix Phaser IIsd Costrutto re : Tektronix Inc - Wilsonville Industriai Park - 26600 SW Parkway - Wilsonville, OR 97070- 1000 Tektronix Inc Europe - Fourth Avenue, Globe Park, Marlow, Bucks SL7 lYO UK Distributore: TektronixSpa-ViaLampedusa 13-20141 Milano. Tel.. 02/8444238 Prezzi (IVA esclusa): Phaser 200sd config. base L. 19.950.000 Espansione memoria 4 Mbyte L. 1.000.000 Espansione memoria 32 MbyteL. 7.900.000 Color Film a 3 colori (circa 100 stampe) L. 398.000 Color Film a 4 colori (circa 100 stampe) L. 498.000 Carta A4 special (200 fogli) L. 462.000 Trasparenti A4 special (50 fogli)L. 170.000 ne dei colori a tono continuo. Ciò consente, in teoria, di elevare la risoluzione dell'immagine poiché non è necessario sacrificare nessun punto alla restituzione delle mezzetinte; infatti una stampante con risoluzione di 300 dpi, per approssimare le varie sfumature di colore, deve utilizzare parte dei punti a sua disposizione per creare un retino più o meno denso che inevitabilmente conduce alla diminuzione della definizio- ne dell'immagine. La tecnologia Dye Sublimation asse- gna ad ogni punto prodotto l'esatta sfu- matura di colore desiderata senza ricor- rere a trucchi di retina tura che compro- mettano la definizione dell'immagine. Dopo questa inevitabile premessa ne- cessaria a spiegare quali siano i vantag- gi della tecnologia Dye Sublimation, esaminiamo con maggior attenzione la Phaser IIsd. Nonostante la complessità del siste- ma, la IIsd si presenta come un cubo abbastanza compatto; l'impronta è grosso modo quella di un quadrato di 44 cm di lato con uno sviluppo in altezza di 38 cm. Il peso è di 33 chilogrammi, un valore che lascia presumere la "densi- tà» interna della periferica. L'impostazione generale del pannello di controllo è simile a quello della 200i con una serie di spie luminose corri- spondenti all'alimentazione ed alle indi- cazioni relative al collegamento con il computer host oltre che errori di vario tipo: ERROR, JAM, PAPER, TRANSFER ROLL, COVER. Un grosso pulsante sulla parete fron- tale sgancia il coperchio consentendo di accedere alla meccanica contrassegna- ta in molte parti dal marchio Kyocera. In bella vista, in corrispondenza della testi- na di stampa una vistosa etichetta gialla avverte di prestare attenzione a causa delle elevate temperature presenti. Sul retro della stampante, ubicati in una fascia orizzontale in posizione abba- stanza elevata, che facilita l'accesso an- che dal frontale della stampante, sono presenti i connettori di interfaccia com- prendenti: seriale RS232, Apple Talk, EtherTalk, parallela Centronics e SCSI per il collegamento di un hard disk de- legato alle operazioni di download di font aggiuntivi ai 39 presenti nella con- figurazione standard. Sul medesimo pannello è presente anche la serie di dip-switch che consente di intervenire sui numerosi parametri già descritti nel- l'articolo della Phaser 200i; in aggiunta ad essi è presente anche una serie di diodi led che forniscono indicazioni sullo status della periferica. Sul frontale sono presenti i due vassoi per l'alimentazione e la raccolta dei sup- porti. La capacità del vassoio di alimen- MCmicrocomputer n. 127 - marzo 1993

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PROVA

PHASER Iisd

di Massimo Truscelli

Phaser Iisd••• a stampante Tektronix PhaserL.:I Iisd che andiamo ad esaminare

è l'evoluzione di una tecnologiaormai matura, ovvero quella del trasfe-rimento termico, condotta ad un livelloqualitativo che consente di ottenere ri-sultati di qualità fotografica nella stampadi documenti a colori.

Il miglioramento è ottenuto grazie al-l'adozione della tecnologia denominataDye Sublimation (della quale si parla an-che in un riquadro in queste stesse pa-gine). Rispetto al tradizionale trasferi-mento termico, nel quale la testa distampa, per ogni elemento dell'imma-gine, applica la medesima temperaturaper il medesimo tempo in modo cheogni punto riceva la stessa quantità e in-tensità di colore, la tecnologia Dye Su-blimation introduce delle significativevariazioni nelle dimensioni dei punti enella saturazione del colore.

Questa caratteristica comporta unamaggiore complicazione dei circuiti dicontrollo rispetto ad una tradizionalestampante a trasferimento termico poi-ché è necessario controllare con grandeprecisione valori di tempo e di tempe-ratura, quest'ultima molto più elevata ri-spetto al tradizionale trasferimento ter-mico.

180

Il colore presente sul film plastico vie-ne riscaldato, vaporizzato e trasferitoconseguentemente sul supporto distampa che deve essere di materialesintetico e presentare una finitura su-perficiale particolarmente raffinata (ge-neralmente si usa un film di poliestere).

La maggior qualità della tecnologiaDye Sublimation è dovuta all'assenza didithering e mezzetinte ed alla restituzio-

Tektronix Phaser IIsd

Costrutto re :Tektronix Inc - Wilsonville Industriai Park -26600 SW Parkway - Wilsonville, OR 97070-1000Tektronix Inc Europe - Fourth Avenue, GlobePark, Marlow, Bucks SL7 lYO UKDistributore:TektronixSpa-ViaLampedusa 13-20141 Milano.Tel..· 02/8444238Prezzi (IVA esclusa):Phaser 200sd config. base L. 19.950.000Espansione memoria 4 Mbyte L. 1.000.000Espansione memoria 32 MbyteL. 7.900.000Color Film a 3 colori(circa 100 stampe) L. 398.000Color Film a 4 colori(circa 100 stampe) L. 498.000Carta A4 special (200 fogli) L. 462.000Trasparenti A4 special (50 fogli)L. 170.000

ne dei colori a tono continuo.Ciò consente, in teoria, di elevare la

risoluzione dell'immagine poiché non ènecessario sacrificare nessun punto allarestituzione delle mezzetinte; infatti unastampante con risoluzione di 300 dpi,per approssimare le varie sfumature dicolore, deve utilizzare parte dei punti asua disposizione per creare un retinopiù o meno denso che inevitabilmenteconduce alla diminuzione della definizio-ne dell'immagine.

La tecnologia Dye Sublimation asse-gna ad ogni punto prodotto l'esatta sfu-matura di colore desiderata senza ricor-rere a trucchi di retina tura che compro-mettano la definizione dell'immagine.

Dopo questa inevitabile premessa ne-cessaria a spiegare quali siano i vantag-gi della tecnologia Dye Sublimation,esaminiamo con maggior attenzione laPhaser IIsd.

Nonostante la complessità del siste-ma, la IIsd si presenta come un cuboabbastanza compatto; l'impronta ègrosso modo quella di un quadrato di 44cm di lato con uno sviluppo in altezza di38 cm. Il peso è di 33 chilogrammi, unvalore che lascia presumere la "densi-tà» interna della periferica.

L'impostazione generale del pannellodi controllo è simile a quello della 200icon una serie di spie luminose corri-spondenti all'alimentazione ed alle indi-cazioni relative al collegamento con ilcomputer host oltre che errori di variotipo: ERROR, JAM, PAPER, TRANSFERROLL, COVER.

Un grosso pulsante sulla parete fron-tale sgancia il coperchio consentendo diaccedere alla meccanica contrassegna-ta in molte parti dal marchio Kyocera. Inbella vista, in corrispondenza della testi-na di stampa una vistosa etichetta giallaavverte di prestare attenzione a causadelle elevate temperature presenti.

Sul retro della stampante, ubicati inuna fascia orizzontale in posizione abba-stanza elevata, che facilita l'accesso an-che dal frontale della stampante, sonopresenti i connettori di interfaccia com-prendenti: seriale RS232, Apple Talk,EtherTalk, parallela Centronics e SCSIper il collegamento di un hard disk de-legato alle operazioni di download difont aggiuntivi ai 39 presenti nella con-figurazione standard. Sul medesimopannello è presente anche la serie didip-switch che consente di interveniresui numerosi parametri già descritti nel-l'articolo della Phaser 200i; in aggiuntaad essi è presente anche una serie didiodi led che forniscono indicazioni sullostatus della periferica.

Sul frontale sono presenti i due vassoiper l'alimentazione e la raccolta dei sup-porti. La capacità del vassoio di alimen-

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PROVA

PHASER Ilsd

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•I due pannelli presenti sul frontale e sul retro con la solita dotazione di connettori e di indicazioni luminose sullo stato della stampante.

pc

Dye diHusionovvero la stampa a sublimazione

SUPPORTO____ DI STAMPA

«button» per la scelta del supporto (car-ta o trasparenti).

In media, la stampa vera e propria diun'immagine in formato A4 avviene incirca 4 minuti, ma nei tempi totali vannoconsiderate le attese derivanti dalla co-struzione del documento nella memo-ria, in diretta relazione ai parametri le-gati alla complessità dell'immagine edalla quantità di memoria disponibile.

FILM PLASTICOINCHIOSTRATO

~

ELEMENTOTERMICODI STAMPA

Spesso i termini tecnici ed specialmente informatici vengono riportati esattamente nellaloro forma originale, magari italianizzandoli. Di esempi ne incontriamo a bizzeffe e spessoper consolarci pensiamo alle poche che provengono dal latino, come la più significativa:data.

Per la stampa a sublimazione ciò è vero in parte: si parla infatti di stampa a colori atrasferimento termico o a trasferimento di colore per sublimazione. Nota di colore: rimaneil fatto che il termine «sublimazione» è di diretta derivazione latina e venne ripreso ap-punto dagli alchimisti. Nelle stampanti a colori che adottano questa tecnologia, come ap-punto la Phaser IIsd, l'inchiostro depositato sul rullo in film plastico, viene riscaldato a circa4000 centigradi. Una testina simile a quelle utilizzate nelle stampanti a trasferimento ter-mico si occupa di depositare gli inchiostri sulla carta utilizzando un fenomeno chimico benconosciuto, consistentenel passaggio diretto dal-lo stato solido a quellogassoso, denominato su-blimazione, che, grazieall'assenza del passaggioliquido intermedio, com-porta il vantaggio di unamigliore resa dei colori.Con tale tecnologia i do-cumenti offrono una qua-lità che si avvicina a quel-la fotografica.

Come per la stampa ti-pografica vera e propria, imigliori risultati si otten-gono utilizzando quattrocolori primari (Cyan, Ma-genta, Yellow e blacK) in-vece che tre (Cyan, Ma-genta, Yellow) poiché ilnero, ottenuto dalla som-ma degli altri tre, presen-ta una dominante croma-tica rossiccia.

finestra comune che consente di adat-tare le prestazioni della stampante al ti-po di immagine ed ai supporti sui qualisi intende stamparla.

Sono presenti, come al solito, leopzioni riguardanti l'aggiustamento delcolore per il contenimento dei toni vio-lacei nella stampa del blu, l'aggiusta-mento della resa dei colori per la simu-lazione dello schermo, oltre a specifici

UsoSulla piattaforma utilizzata, ovvero

Apple Macintosh, ma il discorso valeanche per altre piattaforme (workstationUnix e Sistemi MS-DOS/Windows), ladotazione di software è piuttosto ricca.

Nei dischetti che accompagnano laPhaser Iisd sono compresi i vari driverdi stampa oltre ad una serie di utility Po-stScript che consentono di variare e ca-librare numerosi parametri: dal formatdi un eventuale disco per il downloaddei font alla calibrazione dei coloriCMYK, dalla simulazione dei colori aschermo su carta o trasparente daproiezione. Non manca l'ultima versionedel Downloader (5.0.4) Adobe per l'invioalle stampanti di file PostScript generatida altre applicazioni. Molto utile ancheun'estensione per la stampa calibrata diimmagini a colori generate dal softwareAldus Persuasion per la creazione dipresentazioni.

Una volta scelta la stampante dall'ap-posita opzione di sistema del Macinto-sh, tutte le applicazioni presentano una

tazione è di 50 fogli in formato A4 consuperficie utile di stampa pari a 200 x238 mm, oppure in formato A4 Specialcon un 'area utile di 200 x 287 mm.

Come per gli altri modelli Phaser fi-nora esaminati, la I/sd è equipaggiatacon il solito processare RISC Am29000operante ad una frequenza di clock di24 MHz.

La memoria RAM disponibile in con-figurazione standard è di 76 Mbyteespandibili fino ad un limite massimo di64 Mbyte con moduli di 4 o 32 Mbyte.

Infine, la presenza del PostScript le-vel 2 completo delle estensioni di ge-stione del colore secondo gli standardPantone e Commission Internationaled'Eciairage (CIE) assicurano la compati-bilità con le applicazioni grafiche profes-sionali presenti sul mercato.

Come per gli altri modelli TektronixPhaser, anche la I/sd offre la commu-tazione automatica dei processi di stam-pa eseguiti contemporaneamente sullevarie interfacce.

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PHASER Iisd

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PROVA PHASER Iisd

Samburu.GIF: un'immagine a 72 dpi nella quale la corretta restituzione del colore è fondamentale per unabuona lettura.

Inutile dire che i risultati di stampa so-no sorprendenti: la resa finale è tale daessere paragonata alla resa di una stam-pa tipografica. Il colore è molto fedeleanche se, osservando attentamente al-cuni particolari come la stampa dei con-torni di scritte, o altri elementi al tratto,si può notare una leggera zigrinatura.

Le immagini sono sature e luminose,ma nel contempo anche molto fedeli aquelle ottenute per via tipografiche.

Abbiamo avuto modo di notare che avolte presentano gli stessi errori provo-cati dalla stampa tipografica. Un esem-pio: sulla testata di MCmicrocomputerle due lettere MC dovrebbero esserestampate in una sfumatura di grigiofreddo, ma puntualmente sono « riscal-date» da una dominante cromatica ros-sastra introdotta nei vari processi daqualche elemento della catena di produ-zione. Ormai ci abbiamo fatto l'abitudi-ne anche se sappiamo che si tratta diun errore rispetto alla descrizione elet-tronica del colore. Stampando l'ultimacopertina con la Phaser Iisd abbiamoavuto modo di riscontrare il medesimofenomeno. Questa caratteristica puòessere considerata un errore, ma pen-sate per un attimo a quale vantaggiopuò trarre un grafico professionista dalpoter vedere istantaneamente comesarà il lavoro ultimato e stampato con lemedesime caratteristiche della produ-zione tipografica finale.

Sicuramente, quando abbiamo dise-gnato la testata di MC, se avessimoavuto in redazione la Phaser Ilsd,avremmo potuto assegnare le giustepercentuali di colore per ottenere dallastampa tipografica il colore desiderato,approssimativamente visualizzato sulloschermo.

Probabilmente non riusciamo adesprimere pienamente quali siano i sor-

La tecnologia Oye Su-blimation della PhaserIIsd è assimilabile aquella di una normalestampante a trasferi-mento termico, ma latemperatura della testatermica di stampa èsuperiore (400° Cel-siusi, come chiaramen-te indica la fascettagialla di awertenza.

prendenti risultati che la Phaser Iisd è ingrado di fornire, anche su immagini og-gettivamente difficili come quella del-l'indigeno pubblicata in queste pagine.In proposito vale la pena sottolineare ilfatto che si tratta di un'immagine in for-mato Compuserve.GIF con una risolu-zione di soli 72 dpi, ma nella quale al-cuni particolari possono essere apprez-zati esclusivamente con una correttadescrizione e restituzione del colore.

Per valutare personalmente le qualitàdella stampante non rimane che con-trollare gli esempi pubblicati in questepagine e, soprattutto, confrontare gliesempi di sfumature di colore prodottedalle tre stampanti con la stampa di ri-

ferimento tipografica pubblicata nelle ul-time pagine di questo articolo.

ConclusioniLa Phaser IIsd è una periferica di

stampa adatta ad applicazioni professio-nali nelle quali la corretta riproduzionedel colore rappresenta uno degli ele-menti fondamentali del processo pro-duttivo.

Grazie alle incredibili caratteristicheofferte ben si adatta a tutte quelle ap-plicazioni grafiche nelle quali la qualitàdell'immagine non deve presentarecompromessi di alcun tipo.

Il prezzo è se volete elevato, ma pen-sate per un attimo a tutte quelle cate-gorie di professionisti che si devono ri-volgere a strutture esterne per ottenerestampe di controllo di qualità tipograficaprima della produzione finale. Il prezzopagato per questi servizi è molto spes-so tale da giustificare l'acquisto dellaPhaser Ilsd, anche se il costo unitario diogni stampa, circa 6.000 lire, continua arimanere abbastanza elevato ed allungaun pochi no i tempi di ammortamentodell'investimento che questa stampanterappresenta: ben diciannovemilionino-vecentocinquantamila lire IVA esclusa.

Non si tratta di una stampante adattaal singolo utente, ma, come testimoniafinora tutta la produzione Tektronix, sitratta di un prodotto rivolto ad una fa-scia di utilizzatori professionali che pos-sono così risolvere anche problemati-che legate all'utilizzazione in ambienti dilavoro distribuiti. ~

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PROVA

IL COLORE SECONDO TEKTRONIX

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• •• .-:• •• Stampa

• •• tipografica diriferimento

Le tecniche di ditheringProprio per le caratteristiche di alcune stampanti che consentono il trasferimento del

colore in una sola densità e con un solo livello di saturazione, i produttori di stampantihanno sviluppato una tecnica di restituzione delle varie tonalità dello stesso colore me-diante un retina.

L'immagine viene esaminata nelle sue componenti di colore e vengono identificatele aree costituite dai colori primari; quindi, le aree di colore vengono identificate da cellecostituite da matrici di una determinata grandezza all'interno delle quali ogni elementodella matricè viene associato ad un colore in modo che miscelando i singoli punti dicolore diverso l'occhio venga tratto in inganno e percepisca un colore creato artificial-mente. t probabilmente più complicato descrivere il procedimento che non capirne ilfunzionamento con una semplice illustrazione. mt

Stampea confronto

Per valutare fino in fondo le caratteristi-che di stampa del colore delle tre stam-panti Tektronix esaminate in questo nu-mero di MCmicrocomputer abbiamo ap-prontato una semplice procedura che per-metterà direttamente al. lettore di potersifare un quadro un po' più chiaro delle pre-stazioni offerte dalla stampante.

Si tratta essenzialmente di un campio-nario di retini dei quattro colori primariCMYK con gradazione crescente dal 10%al 100% a passi del 10%; in aggiunta so-no presenti anche dei retini sfumati diogni singolo colore primario dal massimodella saturazione (100%) al bianco (0%), ea due colori in tutte le possibili combina-zioni: Magenta + Yeliow, Magenta +Cyan, Yellow + Cyan.

Per facilitare la valutazione dei risultatidelle tre stampanti pubblichiamo i mede-simi retini generati e stampati con le tra-dizionali tecniche tipografiche in modo daavere un oggettivo riferimento.

Riproduzione tipografica permettendo

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IL COLORE SECONDO TEKTRONIX

Pos'Serip' e PosiSerip' level 2Il PostScript si è rivelato come un modo

estremamente preciso per descrivere, oltreal layout di un documento, anche le sue ca-ratteristiche più sofisticate come quelle ri-ferite al colore degli elementi, ma la suaqualità principale è quella di essere indipen-dente dal dispositivo di output impiegato.

Inizialmente disegnato per la descrizionedi documenti monocromatici, successiva-mente il PostScript è stato integrato con al-cune estensioni per la gestione del colorein modo da permetterne la stampa e la se-parazione per uso tipografico. Il modo percomunicare le informazioni di colore ad undispositivo si avvale di due sistemi di de-scrizione dipendenti dal tipo di dispositivoimpiegato: RGB e CMYK. Inoltre, la qualitàdi riproduzione dei colori di un dispositivonon è mai fedele rispetto alla sua descri-zione teorica, ragione per la quale moltiproduttori hardware e software in campografico hanno risolto il problema dell'accu-ratezza dei colori per determinati dispositivicon una serie di pre-regolazioni del segnalecolore rispetto alla descrizione PostScript;in tal modo la caratteristica di indipendenzadel PostScript rispetto al dispositivo ed alsoftware impiegato tende ad essere annul-lata.

Il problema è stato risolto con l'adozionedel PostScript level 2 il quale offre la ca-pacità di discernere una serie di standard dicodifica del colore tra i quali RGB, CMYK,e quelli basati sullo standard CIE (Commis-sion Internationale d'Eclairage).

Tale standard è internazionale e basa ilsuo fondamento su una descrizione basi-lare denominata CIE XYZ dalla quale sonoottenuti una serie di altri sottostandard(RGB calibrated, CIE L*a*b, NTSC YIQ edaltri). tutti con la peculiarità di descrivere ilcolore in maniera indipendente dal dispo-sitivo utilizzato e tutti provvisti di un «di-zionario di conversione del colore» tra i varistandard.

Una sezione dell'interprete PostScript,denominata «Color Rendering Dictionary»converte i valori di descrizione colore dellostandard CIE XYZ nei valori utilizzati dal di-spositivo, generalmente CMYK.

Il dizionario risolve anche i problemi de-rivanti dall'impossibilità di conversione dideterminati valori dall'applicazione al dispo-sitivo impiegato e le differenze esistenti tradue diversi dispositivi.

Ad esempio, le aspettative di un utenteche vuole stampare un determinato colorevisualizzato sul monitor (RGB) sul propriodispositivo di stampa (CMYK) dipendonoesclusivamente dalla capacità del dizionariodi risolvere le differenze tra il colore richie-sto e quello che effettivamente è possibilevisualizzare sul monitor o stampare sullacarta con la periferica impiegata.

In tal modo la descrizione del colore èsempre la più corretta possibile, ma è in-dipendente dalle capacità di riproduzionedel dispositivo impiegato: maggiore è lasua qualità, migliori saranno i risultati.

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POSTSCRIPT LEVEL 2: LA RESTITUZIONE DEL COLORE

DIZIONARICONVERSIONE COLORE

DESCRIZIONI COLORESPECIFICHEDEL DISPOSITIVO

SPECIACHE COLORESTANDARD CIE

potrete notare come la Phaser Iisd sia lastampante che fornisca i risultati più similialla stampa tipografica tradizionale; percontro, la medesima stampa confrontatacon un atlante dei colori presenta una den-sità maggiore rispetto alle medesime per-centuali presenti sull'atlante. Nel confron-to con l'atlante dei colori, la stampanteche fornisce i risultati migliori è la PhaserIllPXi, la quale però presenta l'handicap, invirtù della tecnologia impiegata, di appros-simare alcune tonalità di colore con la tec-nica del dithering sia tra i quattro coloriche con il «quinto colore» rappresentatodal bianco del supporto cartaceo.

A proposito di dithering, la stampanteche mostra più delle altre il fastidioso ef-fetto di retinatura, tipico del dithering edella stampa a mezzitoni, è proprio la re-cente Phaser 200i; ciò nonostante, in con-siderazione della tecnologia di stampaadottata, cioè quella a trasferimento ter-mico, che avviene in maniera «binaria»,ovvero con la medesima densità e quan-tità di inchiostro per ogni punto e la resti-tuzione delle tonalità di colore proprio me-diante tecniche di dithering, i risultati sonocomunque di buona qualità.

Altre considerazioni soggettive le lascia-mo direttamente al lettore. r;::;rs

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