Pezzi di mondo in città

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Forniture per pesche di beneficenza E-mail: [email protected] [email protected] F.lli Fabian s.a.s. Domenica 7 giugno 2009 Anno 102 - N. 23 EURO 1,00 via Cernaia 84 • 35142 Padova • tel. 049.661.033 • fax 049.663.640 • www.difesapopolo.it • e-mail [email protected] Poste Italiane s.p.a. - spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - Padova. Con I. P. SETTIMANALE DIOCESANO DI PADOVA via della meccanica 3 35014 Fontaniva (PD) Tel. 049.5940533 Fax 049.5940994 F.lli Fabian s.a.s. Il leggio tecnologico Parole e immagini da video sfogliare DISTRIBUITO DA INDUSTRIA PADOVANA PRODUZIONE IMPALCATURE -SCALE • Scale portatili in alluminio e legno “certificate” • Scale speciali professionali su capitolato tecnico per vigili del fuoco, enti pubblici, impiantistica, ecc. • Ponteggi mobili su ruote “Trabattelli” con o senza ancoraggi Sede: 35010 Cadoneghe (PD) S.S. Del Santo 103 Tel. 049.701233 / 701067 - Fax 049.8872207 www.ippis.it - e.mail: [email protected] L’INCHIESTA A tutta Europa CONSOLATI A PADOVA PROSSIMA APERTURA QUELLO DI ROMANIA Pezzi di mondo in città Canada, Slovac- chia, Uruguay, Corea: sono solo alcuni dei paesi che hanno un consolato a Padova. E tra pochi mesi aprirà anche quello della Ro- mania. Il consolato si occupa in particolare di rapporti commer- ciali, ma allo stesso tempo funge da punto di riferimento per i cittadini stranieri: possono chiedere il rinnovo del passapor- to, la legalizzazione dei documenti, la re- gistrazione di matri- moni e nascite. a pagina 13 EDITORIALE CESARE CONTARINI [email protected] L’ ordinazione dei nuovi preti è sempre un mo- mento speciale per una diocesi: riguarda non solo le parrocchie direttamente coinvolte, ma l’intera realtà ecclesiale, che si unisce nella preghiera, guarda i volti, esprime speranze e... fa i conti dei nume- ri. Se i preti sono, come quest’anno, soltanto quattro (più un camaldolese del Rua), è spontaneo esprimere un certo rammarico, ma si sa che le grandi cose com- piute dal Signore spesso prescindono dalla quantità. Anche se questa considerazione non toglie la responsa- bilità di una comune preghiera per le vocazioni di spe- ciale consacrazione e di una pastorale vocazionale in- cisiva e capillare. Nei giorni della festa, comunque, prevale il ringraziamento al Signore perché ci sono an- cora giovani (e più di quelli che le cronache registrano: qualcuno ci sfugge, soprattutto le nuove suore) che cre- dono nell’amore e con un sì totale e definitivo si consa- crano al vangelo e ai fratelli. I preti di quest’anno “cadono” alla conclusione dell’anno paolino e all’inizio dell’anno sacerdotale, quindi tra san Paolo e san Giovanni Maria Vianney, il santo curato d’Ars. Da quest’ultimo trae ispirazione l’intervento del rettore mons. Panizzolo a pagina 7; san Paolo mi piace evidenziarlo come uomo-cittadino della società globale: nato in Turchia da famiglia ebrea di lingua greca, leggeva la bibbia (Torah) in ebraico; è vissuto a Gerusalemme dove parlava l’aramaico; a chi gli chiedeva il passaporto rispondeva in latino «Cives romanus sum». Le premesse mentali ed esistenziali per farsi «tutto a tutti» nell’annunciare il vangelo. L’ augurio ai giovani preti – ma anche a tutti gli altri (in particolare a quelli più stanchi e “rassegna- ti”), all’intera comunità ecclesiale – è di essere disce- poli docili allo Spirito e apostoli con il cuore di Cristo, pronti ad affrontare la vita con lo slancio della fede e lo sguardo aperto a ogni uomo, ogni cultura. E quindi, missionari e capaci di dialogo con tutti, in questo mon- do così cangiante e a volte preoccupante; «educatori della fede del popolo di Dio», attenti alle novità della storia e ai semi del Verbo nascosti – ma fecondi! – an- che dove non sarebbero previsti. Nessuno può fare pronostici sul futuro dei giovani preti, anche se – è scontato – nella festa parrocchiale riceve- ranno l’augurio di diventare papa. Tutti li desideriamo lieti nel servizio, radicati nella preghiera, sorridenti nell’obbedienza, generosi nello spendersi. E contenti di essere se stessi, sapendo che ormai sono più di se stes- si; e non si appartengono più. Tra san Paolo e il santo curato d’Ars preti “nuovi” capaci di dialogo 8 “Cirenei della gioia”: domenica 14 all’Opsa si tiene la festa della missione 60 Veneto fiction: tre registi raccontano, in modo diverso, la nostra vita e la nostra storia Il parlamento europeo che viene scelto il 6 e 7 giugno avrà un peso forte nelle decisioni che riguardano la nostra vita. L’Unione Europea rappresenta una grande opportunità di crescita per i nostri giovani, le imprese, l’agricoltura, anche per le istituzioni se sapranno approfittarne ANTONIO IL SANTO Padova stracittadina e multietnica accorre unita all’altare del suo patrono nei giorni della sua festa da pagina 17

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Una piccola inchiesta del giugno 2009 sui consolati stranieri presenti a Padova

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Page 1: Pezzi di mondo in città

Forniture per pesche di beneficenza

E-mail: [email protected] [email protected]

F.lli Fabian s.a.s.

Domenica7 giugno 2009Anno 102 - N. 23EURO 1,00

via Cernaia 84 • 35142 Padova • tel. 049.661.033 • fax 049.663.640 • www.difesapopolo.it • e-mail [email protected]

Poste Italiane s.p.a. - spedizionein abbonamento postale - DL353/2003 (conv. in L. 27/02/2004n° 46) art. 1, comma 1, DCB -Padova. Con I. P.

S E T T I M A N A L E D I O C E S A N O D I P A D O V A

via della meccanica 3 35014 Fontaniva (PD)

Tel. 049.5940533 Fax 049.5940994

F.lli Fabian s.a.s.

Il leggio tecnologico

Parole e immagini da video sfogliare

DISTRIBUITO DA

INDUSTRIA PADOVANA PRODUZIONE IMPALCATURE -SCALE

• Scale portatili in alluminio e legno “certificate”

• Scale speciali professionali su capitolato

tecnico per vigili del fuoco, enti pubblici,

impiantistica, ecc.

• Ponteggi mobili su ruote “Trabattelli”

con o senza ancoraggi

Sede: 35010 Cadoneghe (PD) S.S. Del Santo 103Tel. 049.701233 / 701067 - Fax 049.8872207

www.ippis.it - e.mail: [email protected]

L’INCHIESTA

Atutta Europa

CONSOLATI A PADOVA PROSSIMA APERTURA QUELLO DI ROMANIA

Pezzi di mondo in città■ Canada, Slovac-chia, Uruguay, Corea:sono solo alcuni deipaesi che hanno unconsolato a Padova. Etra pochi mesi apriràanche quello della Ro-mania. Il consolato sioccupa in particolaredi rapporti commer-ciali, ma allo stessotempo funge da puntodi riferimento per icittadini stranieri:possono chiedere ilrinnovo del passapor-to, la legalizzazionedei documenti, la re-gistrazione di matri-moni e nascite.

● a pagina 13

E D I T O R I A L ECESARE CONTARINI

[email protected]

L’ ordinazione dei nuovi preti è sempre un mo-mento speciale per una diocesi: riguarda nonsolo le parrocchie direttamente coinvolte, ma

l’intera realtà ecclesiale, che si unisce nella preghiera,guarda i volti, esprime speranze e... fa i conti dei nume-ri. Se i preti sono, come quest’anno, soltanto quattro(più un camaldolese del Rua), è spontaneo esprimereun certo rammarico, ma si sa che le grandi cose com-piute dal Signore spesso prescindono dalla quantità.Anche se questa considerazione non toglie la responsa-bilità di una comune preghiera per le vocazioni di spe-ciale consacrazione e di una pastorale vocazionale in-cisiva e capillare. Nei giorni della festa, comunque,prevale il ringraziamento al Signore perché ci sono an-cora giovani (e più di quelli che le cronache registrano:qualcuno ci sfugge, soprattutto le nuove suore) che cre-dono nell’amore e con un sì totale e definitivo si consa-crano al vangelo e ai fratelli.

I preti di quest’anno “cadono” alla conclusionedell’anno paolino e all’inizio dell’anno sacerdotale,

quindi tra san Paolo e san Giovanni Maria Vianney, ilsanto curato d’Ars. Da quest’ultimo trae ispirazionel’intervento del rettore mons. Panizzolo a pagina 7; sanPaolo mi piace evidenziarlo come uomo-cittadino dellasocietà globale: nato in Turchia da famiglia ebrea dilingua greca, leggeva la bibbia (Torah) in ebraico; èvissuto a Gerusalemme dove parlava l’aramaico; a chigli chiedeva il passaporto rispondeva in latino «Civesromanus sum». Le premesse mentali ed esistenziali perfarsi «tutto a tutti» nell’annunciare il vangelo.

L’augurio ai giovani preti – ma anche a tutti gli altri(in particolare a quelli più stanchi e “rassegna-

ti”), all’intera comunità ecclesiale – è di essere disce-poli docili allo Spirito e apostoli con il cuore di Cristo,pronti ad affrontare la vita con lo slancio della fede e losguardo aperto a ogni uomo, ogni cultura. E quindi,missionari e capaci di dialogo con tutti, in questo mon-do così cangiante e a volte preoccupante; «educatoridella fede del popolo di Dio», attenti alle novità dellastoria e ai semi del Verbo nascosti – ma fecondi! – an-che dove non sarebbero previsti.Nessuno può fare pronostici sul futuro dei giovani preti,anche se – è scontato – nella festa parrocchiale riceve-ranno l’augurio di diventare papa. Tutti li desideriamolieti nel servizio, radicati nella preghiera, sorridentinell’obbedienza, generosi nello spendersi. E contenti diessere se stessi, sapendo che ormai sono più di se stes-si; e non si appartengono più.

Tra san Paolo e il santo curato d’Ars

preti “nuovi”capaci di dialogo

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“Cirenei della gioia”:domenica 14all’Opsa si tienela festadella missione

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Veneto fiction: tre registiraccontano, in modo diverso,la nostra vitae la nostra storia

“Il parlamento europeo che vienescelto il 6 e 7 giugno avrà un peso forte nelle decisioni che riguardano la nostra vita.L’Unione Europearappresenta unagrande opportunitàdi crescita per i nostri giovani,le imprese, l’agricoltura, ancheper le istituzioni se sapranno approfittarne

ANTONIO IL SANTO

Padova stracittadina e multietnica accorre unita all’altare del suo patrono nei giornidella sua festa

● da pagina 17

Page 2: Pezzi di mondo in città

Paesi&CittàFATTI • PROBLEMI • PERSONE

Di

■ Sembra ormai prossima, dopola conferma della Farnesina,l’apertura a Padova di un consola-to generale della Romania. Il 10aprile il via libera è stato comuni-cato dal ministero degli affari este-ri italiano all’ambasciata romenadi Roma e, per conoscenza, a Ro-berto Rovoletto, presidente delgruppo imprenditori della zona in-dustriale di Padova, che si è spesoin prima persona per questo risul-tato. Adesso rimangono la sceltaufficiale della sede, la nomina delconsole e le comunicazioni relati-ve all’organico, e quindi il consola-to romeno di Padova sarà unarealtà. Una novità importante per unacomunità che oggi conta oltre 14mila residenti nella sola provinciadi Padova ed è quarta in Italia perpresenze dopo Roma, Torino, Mi-lano. Registrazione di matrimonie nascite, rinnovi del passaporto,traduzione e legalizzazione di do-cumenti: per fare tutto questo finoa oggi i circa 150 mila cittadini ro-meni residenti in Veneto doveva-

no recarsi nell’affollato consolatodi Milano, con conseguente di-spendio di tempo e di denaro. I tempi tecnici previsti per l’aper-tura del consolato a Padova am-montano a circa un anno; i pro-blemi semmai potrebbero veniredagli eventuali ritardi dell’amba-sciata romena, e proprio per solle-citarla lo scorso 23 maggio si è re-cata a Roma da Padova una dele-gazione di 50 cittadini romeni,guidati dal presidente del consi-glio federale delle quaranta Asso-ciazioni romeni presenti in Italia,Nicolae Die.La sede di Padova sarà gestita daun agente consolare di carriera;tra i consoli bisogna infatti distin-guere tra quelli di carriera e quellionorari: solo i primi sono piena-mente funzionari dello stato cherappresentano, mentre gli onorari(che spesso sono cittadini dellostato in cui svolgono le funzioni)prestano il loro servizio a titolonon professionale. I consolati ono-rari, anche se spesso gestisconoimportanti servizi per i singoli cit-

tadini, tutelano soprattutto lo svi-luppo delle relazioni culturali ecommerciali tra i paesi, e non èquindi raro che questa carica siaricoperta da persone molto in vi-sta nel mondo dell’economia, co-me banchieri, imprenditori e in-dustriali; ne sono un esempio i

Moretti Polegato, proprietaridell’impero Geox: Mario MorettiPolegato, l’inventore della “scarpache respira”, è infatti console ono-rario per la Romania, con sede adAsolo (Treviso); la moglie AnnaLicia Balzan Moretti Polegato rap-presenta il principato di Monaco,mentre il fratello Giancarlo è dal1999 console onorario del Bot-swana. Le relazioni consolari s’instauranotra due stati a seguito di un tratta-to internazionale, detto conven-zione consolare. Il ruolo degli am-basciatori e dei diplomatici è cita-to nelle fonti fin dall’antichità, masi sviluppa soprattutto in Europadopo il 16° secolo, dopo che leguerre di religione prima e lo svi-luppo impetuoso delle relazionicommerciali avevano reso neces-sario un sistema di relazioni stabi-le tra le potenze continentali. Iconsoli, a differenza degli amba-sciatori, che compiono normal-mente atti di natura politica – co-me dichiarazioni, convenzioni,presentazione e ricezione di co-

municazioni tra i governi – eserci-tano attività di diritto interno delpaese inviante sul territorio diuno stato straniero per concessio-ne di questo, come il rilascio dicertificati e il rinnovo di docu-menti.Quello di Romania non è comun-que una realtà isolata nella nostraregione: il corpo consolare di Ve-nezia, l’associazione dalla qualedipendono anche gli agenti conso-lari di Padova, conta infatti 41paesi rappresentati, tra consoli dicarriera e onorari; un’eredità dellagloriosa tradizione diplomaticadella repubblica veneta, ma ancheun ulteriore riconoscimento deldinamismo del Veneto. Diversi gliagenti consolari a Padova e pro-vincia, rappresentanti di Canada,Corea, Costa d’Avorio (a Capric-cio di Vigonza), Croazia, Polonia,Slovacchia, Svizzera (a Saonara) eUruguay, ai quali si aggiunge an-che un ufficio commerciale di-staccato del consolato austriaco diRoma.

pagina di Daniele Mont D’Arpizio

■ Ex presidente di Safilo,quello di Giuliano Tabacchi(nella foto piccola) è unodei nomi noti dell’imprendi-toria padovana, anche a li-vello nazionale. Dal 1998 haaggiunto ai suoi impegni an-che quello di console onora-rio del Canada. La sede è unelegante edificio in rivieraRuzante 25, sulla facciatadel quale sventola la bandie-ra bianca e rossa con la fo-glia d’acero. Per la normaleamministrazione il consola-to è aperto ogni mattina, altelefono risponde sempre,in francese e in inglese, lavoce cortese ma ferma diuna funzionaria.

Come mai un imprendi-tore di successo si ritro-va a fare il diplomatico?

«La storia è molto semplice– risponde Giuliano Tabac-chi – all’epoca in cui mi fuofferto l’incarico ero presi-

dente dell’associazione degliindustriali di Padova; eranogli anni in cui si parlavamolto del boom economicodel Nordest, ed era un pre-ciso obiettivo del governocanadese avere un punto diriferimento in questa realtà.Fui contattato dal consolegenerale del Canada, che al-lora risiedeva a Milano; ave-vo già visitato il paese e neavevo tratto impressioni ec-cellenti, quindi ho accettatovolentieri l’incarico».

In che cosa consistonoesattamente le mansionie le attività di un consoleonorario?

«Il nostro è un punto di rife-rimento per i canadesi ditutto il nord Italia, soprat-tutto dopo che proprio ilconsolato generale di Mila-no è stato accorpato a quel-lo di Roma. A noi si rivolgo-no in genere gli imprendito-

ri, i turisti e molti cittadiniitalo-canadesi residenti inItalia, temporaneamente ostabilmente. A volte fungia-mo un po’ da notai, sia perle pratiche amministrativeche per l’autentica delle fir-me; offriamo inoltre un cer-to numero di servizi ai citta-dini canadesi. Certo nonsiamo un’ambasciata né unconsolato generale, nonpossiamo ad esempio rila-sciare passaporti, siamoperò autorizzati a emetteredei certificati di rientro perquei turisti canadesi che adesempio perdono i loro do-cumenti».

In questi anni come havisto svilupparsi le rela-zioni tra Canada e l’Ita-lia?

«Abbiamo visto aumentaresoprattutto i turisti e gliscambi di studenti, mentrela distanza geografica nonsempre aiuta le relazionicommerciali».

Che idea si è fatto inquesti anni del Canada?

«Con questa esperienza homaturato davvero un gran-de rispetto per il paese cherappresento: uno stato de-mocratico, libero, ma dovesi fanno rispettare le leggi».

S L O V A C C H I A

Sviluppa relazioni commerciali■ Un cittadino slovacco,residente a Milano, Torino oBologna, per rinnovare ilpassaporto deve venire a Pa-dova. In via Alessio 9/b, difronte al nuovo centro cul-turale Altinate-San Gaeta-no, sorge da diversi annil’agenzia consolare della Re-pubblica Slovacca (www.laslovacchia.it); a reggerlo c’èAntonia Srankova (nella fo-to in basso), giovane e dina-mica, unico diplomatico dicarriera a risiedere attual-mente a Padova, assieme al-la collega austriaca, che ge-stisce un ufficio commer-ciale dipendente dal conso-lato di Roma.La presenza a Padova per ilpaese danubiano è una tra-dizione; anche la Cecoslo-vacchia ha avuto un grandeconsolato generale nellacittà del Santo, forse un la-scito della comune tradizio-ne mitteleuropea, condivisada Veneto e Slovacchiaquando erano insieme sottoil dominio dell’impero au-stro-ungarico. Poi nel 1993c’è stata la divisione: inquell’occasione il governoceco decise di spostare isuoi rappresentati a Milano,mentre la Slovacchia man-

tenne una sede in Veneto,soprattutto perché proprioda qui viene la maggior par-te degli imprenditori che in-vestono nel suo sistemaeconomico.L’ufficio di Padova si occupainnanzitutto di relazionicommerciali: «L’attivitàprincipale che svolgo consi-ste nella promozione delmio paese – conferma Anto-nia Srankova – Sono conti-nuamente in contatto contutte le camere di commer-cio del nord Italia, parteci-po a incontri, manifestazio-ni e riunioni con imprendi-tori. I nostri punti di forza?La tassazione, con un’impo-sta fissa al 19 per cento siasu imprese che persone fisi-che, che adesso scenderàaddirittura al 16; e ancora:la manodopera qualificata ela formazione, molto diffusae di ottimo livello. Contia-mo circa 70 università perappena cinque milioni diabitanti». Un mix che haportato a ritmi di crescitada tigre asiatica, con un più14 per nel 2007. Il tutto adappena quattro ore di mac-china o a quaranta minutidi aereo dal Nordest. L’ufficio di Padova non si

occupa però solo di affari: vifanno riferimento anchetutti i cittadini slovacchi re-sidenti nel nord Italia, chequi possono ottenere assi-stenza ed espletare le prati-che amministrative di cuihanno bisogno. Ma come si trova un giova-ne diplomatico nella nostracittà? «Padova è bellissima,dico sempre di ritenermifortunata: il livello della vitaè molto alto, anche perquanto riguarda natura, sto-ria e cultura. Un ottimo po-sto per lavorare e vivere.Trovo inoltre i padovanimolto vicini alla nostramentalità; anche nei rap-porti commerciali vedo chetra veneti e slovacchi spes-so ci si comprende subito.Adoro anche la vostra lin-gua, così ricca ed elegante.In fondo siamo cresciuticon il cinema e le canzoniitaliane: Drupi, Al Bano, Ce-lentano...»Cosa direbbe del suo paeseagli italiani? «Che la Slovac-chia è bellissima: abbiamotutto, manca solo il mare.Per quello però abbiamo Bi-bione: praticamente tutti imiei concittadini che cono-sco ci sono stati!».

C A N A D A

Riferimento per il nord Italia

CONSOLATI A PADOVA IN APERTURA QUELLO ROMENO: I 150 MILA RESIDENTI IN VENETO NON DOVRANNO PIÙ RECARSI A MILANO

Un pezzo di paese straniero tra noiDove legalizzare documenti, registrare matrimoni e nascite...

Nelle foto, la targa che indica la presenza del consolato di Corea

in riviera Paleocapa.