Permacultura (D.Holmgren, 2002) - ITA
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1 Osserva e interagisciLabellezza
ènegliocchidichiguarda
2 Raccogli e conserva energiaPreparailfienofinchéc’èilsole
3 Assicurati un raccoltoNonsipuòlavorareastomacovuoto
4 Applica l’autoregolazione e accetta il feedback
Ipeccatideipadriricadrannosuifiglifinoallasettimagenerazione
5 Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabiliLasciachelanaturaseguailsuocorso
6 Evita di produrre rifiuti UnpuntoatemponerisparmiacentoNondesideraresenonvuoisprecare
7 Progetta dal modello al dettaglioGlialberinonsonolaforesta
8 Integra invece di separareMoltemanirendonoillavoroleggero
9 Piccolo e lento è belloPiùsonogrossiepiùrumorefannocadendo
Conlentezzaecostanzasivincelacorsa
10 Usa e valorizza la diversitàNonmetteretutteleuovanellastessacesta
11 Usa e valorizza il margine
Smettidipensarediesseresullabuonastradasoloperchéèmoltofrequentata
12 Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo
Bisognaimparareavederelecosenonsolocomesonomaanchecomesaranno
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L’autore
DavidHolmgrenènatoaFremantle,inAustraliaoccidentale,nel1955.Figliodioperaiattivistipolitici,Holm-grenèstatoprofondamenteinfluenzatodallarivoluzionesocialedeglianni’60edaiprimianni’70.Nel1973,duranteunviaggioinTasmania,siinnamoròdelpaesaggiotipicodiquell’isolaedentròafarpartedell’innovativaEnvironmental Design SchooldiHobart.NeitreannisuccessivicollaboròintensamenteconilsuomentoreBillMollisonideandoilconcettodipermacultura,concettochehaplasmatolasuavitafutura.CoautoreconMollisondiPermaculture One,uscitonel1978,Holmgrensièdedicato,daallorainpoi,adapprofondireconcretamentelesueabilitànellaprogettazioneenellarealizzazionedistilidivitaautosufficienti.
Inseguito,Holmgrenhascrittoaltrilibri,haprogettatoeorganizzatovarietenuteagricoleusandoiprincipidel-lapermacultura,condottolaboratoriecorsiinAustralia,inNuovaZelanda,inIsraeleeinEuropa.Negliultimi17annihavissutoelavoratoaHepburnSprings,nellapartecentraledellostatodiVictoria.Inqualitàdiconsulente,hasviluppatounaprofondacompetenzanelcampodeiterritoriaclimatemperatotipicidell’Australiasud-orientale,approfondendoilconcettodibioregionalismoinrelazionealterritoriolocale.
InsiemeallapartnerSuDennettealfiglioOliverconduceilpodereMelliodora,unodeipiùnotisitidimostratividipermaculturaapplicatainAustralia.NegliultimisetteannisièdedicatointensamenteallaprogettazioneeallosviluppodelFryer’s Forest Eco-village.Nelcontestointernazionaledelmovimentosviluppatosiinbaseaiprincipidellapermacultura,Holmgrenènotoestimatoperaversempresottolineatol’aspettopraticodeiprogettidiper-macultura.Attraversol’esempiopersonaleel’impegnoconcreto,hadimostratoedimostra,conilsuopercorsodivita,chelapermaculturarappresentaunaradicale–maancheattraente–alternativaalconsumismodilagante.Questolibroèlatestimonianzadiunavitavissutasecondoiprincipidellapermacultura.
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PremessaSe iprincipidipermaculturapropostidaDavidHolm-
greninquestolibrodigranderilevanzavenisseroapplicatiatuttociòchefacciamo,saremmogiàabuonpuntosullastradadellarealizzazionediunasocietàsostenibileeforsepiùavantiancora.Eoltreaquestociliberemmodelsensodicolpa,chefasemprecapolinoogniqualvoltapensiamoalmondochestiamoperlasciareainostrifigli.
Lapermaculturasibasasuvalorieprospettive,progettiemetodidigestione,chepossiamoabuondirittodefinireoli-stici,specialmenteperquantoconcernelenostreconcezionibio-ecologiche e psicologiche. In particolare, è importantesottolineare l’aspetto legato alla progettazione e riprogetta-zionedeimetodidigestionedellerisorsenaturali,alfinedigarantirelasaluteeilbenesseredelleattualiefuturegene-razioni.Ciòchemeravigliaèche,mentretuttigliingegneri(personecheoperanosoprattuttoconmateriali inerti,nonviventi)studianoiprincipidellaprogettazione,quasituttiilaureatiinagrariaecolorochesispecializzanoincampiatti-nentialviventecontinuinoanonriceverealcunaformazioneperquantoconcernelaprogettazione:aquestacompetenzacrucialedisolitononvienededicataalcunaattenzione.Ilnonriconoscerelarilevanzadellaprogettazionenelcontestodelleinterazionitraspecieedellabiodiversitàall’internodeglieco-sistemisostenibilièresponsabiledellamancanzadicompe-tenzespecifichenelcampodellaprogettazionediecosistemi;tuttoquestononfachepeggiorare lasituazioneeacuire iproblemidellagestionedellerisorsenaturali.
Lapermaculturapuòesseredescrittaindiversimodicom-plementari.Perunverso,èl’espressionediunafase–chedeveancoraingranpartemanifestarsi–nell’evoluzionedellagestio-nedellerisorsenaturali,soprattuttoperquantoriguardal’agri-coltura.Quest’ultimaèancoraperlopiùfermaaunostadioevolutivochenontrovapiùrispondenzaconitempi,unosta-dioevolutivocontrassegnatodaspecializzazione,monocoltureerotazionimoltolimitate,chedenotanounmododiconsidera-rel’agricolturaimprontatoauningannevolesemplicismopro-gettuale.Questimetodiprogettuali,iproblemidaessicausatielesoluzionicontroproducentispessoadottateperrisolverli,
hannocausatolaperditadisuolofertile,laperditadellacapacitàdelsuoloditrattenereumidità,laperditadifertilità,produtti-vità,resilienza,habitatnaturali,biodiversitàe,inultimaana-lisi,lacrisideimeccanisminaturalidicontrollodeiparassitiedelpatrimoniogenetico,chesupportavaalivellonaturaletalimeccanismi.Perchisegueiprincipidellapermacultura,que-steconseguenzesonodeltuttoprevedibili,comeèprevedibilelacrescentedipendenzadeisistemiagricolidafontiesternedienergia.Illavorodell’agricoltoredipendesemprepiùdall’ester-no;nonsoloperquantoriguardalefontienergetiche,maan-cheperilcontrollodeiparassitiedellemalattie;ciòsiripercuoteanchesull’accumulodirifiutiesullorosmaltimento,causandouncrescenteimpattoambientaledell’operatoreagricolo.Que-stoinsiemediproblemi,davverodesolante,potrebbeesserefa-cilmenteaffrontatoadottandoiprincipidellapermaculturade-lineatinellepaginedelpresentelibro.Invecedisprecarecom-petenze,tempo,energiaerisorseneltentativodirisolvere–conimmensoaffanno–dettiproblemi,lapermacultura,conundecisoscattoinavanti,potrebbepermetterciconpochisforzidiprevenirlieminimizzarlidandoilgiustorisaltoainiziativediprogettazioneeriprogettazioneinnovative.Lamiaparticolareesperienzainquestocamposièconcentratasulcontrollodeiparassitiesullagestionedelsuolo.
Il concettodipermacultura riflette anche le trasforma-zioniintervenuteneisistemidivaloriediconoscenza.Lapermacultura recepisce gli influssi e le sfide provenien-ti dalle tendenze più recenti nell’evoluzione del pensiero:post-modernismo, poststrutturalismo, movimenti femmi-nistiedecofemministi,ecologiasociale,ecologiaprofonda,ecopsicologia,post-normal science,olismo,bioregionalismo,sostenibilità,comunitarismo,spiritualismoesistemidico-noscenzaindigeni.Moltifattorihannocontribuitoall’evolu-zionedellapermacultura.Iprincipalisono:sincronicitàecollaborazionenelladifferenza,comenel
casodell’associazionecasualetraDavidHolmgren(sem-plice,riflessivo,coerente,pratico)eBillMollison(propu-gnatorediideecontrocorrenteealcontempopersonag-giopubblicocarismatico);
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8 Permacultura
lacapacitàdiavereimmaginatolapermaculturacomemovimentointernazionale;
comecondizioneperpoterinsegnareneicorsi,richiedereagliinsegnantidiavereunavastaformazioneedesperien-zasulcampopermantenerevival’esperienzapratica;
integrazionedituttigliaspetti,pratici,teoriciedetici,nellapraticadellaprogettazione.
Questa impostazione organica e le sue profonde ri-percussionisulprocessodellaprogettazioneedell’azio-ne olistica hanno impedito a molti di avvicinarsi allarealtà della permacultura. Così come la maggior partedellepersonepreferisceprendereun’aspirinapiuttostocheandarealleradicidelmaldi testamettendoordinenellapropriavita,moltiagricoltorieorticoltoripreferi-sconoladipendenzadallachimicaperrisolvereimal di testageneratidailorosistemiproduttivimalprogettatiemalgestiti.Quantiinvecehannoavutoilcoraggiodifareil salto, trovando soluzioni permanenti ai problemi at-traversolaprogettazionedelleloroproprietà–soluzionichebisognamettereinpraticaunavoltapertutte–mairitornerannoalladipendenza,all’inefficienzaeall’illuso-rietàdelle“pallottolemagiche”chetuttorisolvono.
InquestolibroDavidHolmgrenhafornitounchiaro,sistematicoedocumentatoapportobasatosullapropriagrandeesperienzanell’applicazionedeicriterichiavedel-lapermacultura,dandoilgiustospazioallecompetenzeintellettualiindispensabilipersvilupparneiprincipi.Chivolesseavvicinarsiallapermaculturadevemettereneces-sariamenteinsiemecompetenzeintellettualiedesperien-za pratica. Ciò, idealmente, potrebbe essere fatto comeapprendistasottolaguidadiunmentorecomeDavid,madovrebbe includere anche lo sperimentare liberamentedasolieconaudacia,senzasupervisione.
Questasecondapartedell’operadovrebbeconcentrarsisuciòcheiochiamo“piccole,significativeiniziative,cheunaper-sonapuòimpegnarsiaportareacompimento”.Taliiniziativedovrebbero tendere a ridurre alminimo lepossibilitàdiunimpattonegativo,dovutoaunainadeguataprogettazionee,diconseguenza,ancheilsensodisfiduciaefallimento,cheimpe-direbbediimpegnarsiinsuccessiviprogettisulargascala.
In quanto pensatore olografico – aperto all’idea chequalsiasicosaunapersonaosservainunluogoqualsiasi
puòavereespressioniparalleleinqualunquealtroluogo–sonoportatoadandareoltreisoliticonfinichevengonoimpostiallapermacultura.QuandovivevoinNordAme-rica,condussideiworkshopperpermaculturistiintitolatiPermacultura del paesaggio interiore.Lofeciperchémieroresocontochemoltediquellepersoneeranolimitatenondalleconoscenzedeisistemiesteriori,madalbisognodiguarire e ridisegnareilorosistemiinteriori.Eracomefarrimarginareunaferita.Allostessomodo,incoraggiovoilettoriadapplicareiprincipidellapermaculturaaqual-siasiareachepotrebbetrarrebeneficiodaquestateoriaepraticadiprogettazioneolistica.Leareechemivengonospontaneamenteinmentesonoquellecheincludonogliinsediamentiumanieleimpresecommerciali,isistemipoliticiedeconomici,ilsettoredellasalute,l’allevamentodeibambinieicontestieducativi.
Quellocheviaccingetealeggereèiltestopiùavanzatodipresentazionedeiprincipidellapermaculturacheiocono-sca.I12principisonostatiampiamenteverificatinonsolodall’autore–cheè il coideatoredellapermacultura–maanchedamigliaiadipermaculturistiintuttoilmondo.
Se la permacultura per voi è un argomento nuovo,questovolumeviforniràunastraordinariaintroduzioneall’approccioolisticoallaprogettazionedelpaesaggio.Sesietedatempounpermaculturistaoundocentediper-macultura,èprobabilechequestosiaillibrochestavateaspettando,permettereallaprovaoaffinarelevostreideeoperutilizzarlocometestobasedeivostricorsi.
Sperocheillibrovipiacciaechenefacciate–comehofattoio–ilvostrotestodiriferimento.
Prof.Stuart B. Hill
FoundationChairofSocialEcologyUniversityofWesternSydneyNSW
Australia
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Scopo del libro
Lapermaculturaèmoltopiùdiunmetododiagricol-turabiologica.Ilmioscopo,nelloscriverequestolibro,èquellodispiegare lapermaculturaaunpubblicopiùvastodiquellochepotrebbesentirsiattrattodaltermine“agricolturabiologica”.Illibroèrivoltoinspecialmodoad attivisti, progettisti, docenti, ricercatori, studenti e aquanti,interessatiaitemiormaiarcinotidellasostenibili-tà,chiedonodiandareoltreeabbracciarealtricampi.
Permaculture One1èstatoscrittopiùdi25annifa;all’epoca,avevovent’anni.Granpartedellemiepubblicazionipiùre-centisièoccupatadicasispecifici,einessiiprincipiteoricichestannodietroallavoroconcretosonosoloaccennati.Vorreiapprofittaredeipuntidiforzaedeisuccessiaccu-mulatiinventicinqueannidilavoroedielaborazionete-oricainAustraliaenelmondo,perfornireailettori,conilpresentelibro,unpiùampioquadrodeiprincipipraticieteoricisucuisibasalapermacultura.Nelfarequestolavorosperoanchedidareuncontributocherinvigori-scaildibattitointernoalmovimentodellapermacultura,soprattuttoperquantoconcernealcunitemicontroversi,veriopresuntipuntidebolidelmovimento.
Dopo25annipassatiadapplicare,scrivereeinsegnareiprincipidellapermacultura,hocapitochelepersone,diunateoria,utilizzanociòchetrovanorilevanteesignifica-tivo,tralasciandoilresto.Aquantisonoallaricercadiunsistemacompletamenteorganicoelogicochiamatoperma-culturamegliochiariresubitochetalericercaèinutile.Piùchetentaredidefinireometteresottocontrollolaperma-cultura,ioladescrivosemplicementecomeunostrumen-toulteriorepercapire,perdareunsignificatoaparoleecoseinunmondopienodiincertezze.
Evoluzione del progetto
QuestoprogettoènatosusuggerimentodelcollegaIanLillington, il quale mi consigliò di pubblicare la raccolta
commentatadiquantoavevoscrittonelcorsodegliultimiventianni.L’obiettivosarebbestatoquellodifornireaquantifosserointeressatiallapermaculturailpuntodivistadidet-tacorrentedipensierosuvaritemiecontesti.Conquestolibro,fral’altro,sisarebberomessiinevidenzaglisviluppiel’evoluzionedelleideeedelleapplicazionidell’autoremenonotodellapermacultura2.
Quando eravamo quasi alla fine del lavoro, Ian sirese conto che mancava una parte che spiegasse inmododirettoiprincipidellapermacultura,piùomenocomelispieghiamoduranteinostricorsiresidenziali.Nonappenaglisentiidirequestacosacapiicheavevaperfettamenteragione,masentiiallostessotempountuffoalcuoreperchèmiresicontocheilcompitononeracosìsemplicecomesembrava.L’ideadimettermisubitoal lavoroperpreparareuntestodiquestotiporimasequindiinsospeso.
Treannidopo,ilprogettoconobbeunaulterioretra-sformazionesuinputdiJanetMackenzie,giornalistaeattiva permaculturista. Il manoscritto intanto era cre-sciuto,neltentativodidareunanuovaepiùprofondainterpretazionedeiprincipidellapermacultura.L’anto-logiadiscritti,invece,erarimastaallostadioditestidiriferimentodaconsultareaparte.Laraccolta3èstatapoipubblicatasottoformadiCDedèdisponibilesulsitowebdell’Holmgren Design Services.
Formato del libro
In sintonia con i corsi residenziali dipermacultu-radanoiorganizzatinegliultimicinqueanni,l’iniziodellatrattazioneprevedeuncapitolosuiprincipietici.Seguono12capitoli,unoperognunodeiprincipigui-dadellapermacultura.
Ogniprincipiovienesintetizzatoinunabrevefrase(iltitolodelcapitolo)associataaunaiconaeaunproverbio
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omododidire,cheesemplificaalmeglioilprincipiochedàl’improntaalcapitolo.Bisognadirechelafrasemettel’accentosugliaspettipositividellapermaculturanelsuolavorareinsintoniaconlanatura;ildettooproverbio–unasortadimonitooavvertimento–cimetteinguardiaversoilimitielecostrizionichelanaturastessacidetta.
Ogniprincipiovienespiegato,specificandocomesirealizzanelvastomondodellanaturaecomesièrea-lizzato,interminidiprogettazioneeusodelterritoriodapartedellecomunitàtradizionaliprimadell’avventodellaRivoluzione Industriale.Poipasso ad analizzare imodiincuilanostraenergivorasocietàindustrialehatrasformato, ignorato,oppure stravolto ilprincipio, inparticolarequandociòpuòservireaconfermarelavali-ditàuniversalediquellostessoprincipio.
Ogni capitolo contiene esempi di applicazione delprincipio,nellaprospettivadellacreazionediunasocie-tàecologica.Volendoessereilpiùpossibilecomprensi-bilieconcreti, leapplicazionidelprincipioprevedonoesempitrattidall’orticoltura,dall’utilizzodelterritorioedall’ambiente urbanizzato, senza escludere i temi piùcomplessiecontroversirelativialcomportamentodellepersoneedelleorganizzazionisocialiedeconomiche.
Perillustrareogniprincipioutilizzoanchelamiafattoria, documentata nel libro Melliodora (Hepburn Permaculture Gardens)4.Ognicapitolocontiene,inol-tre,dei riferimentiaivariarticolipubblicatinelCDdei miei Collected writings 1978-20005, se servono aillustrareaspetticoncernentiilprincipiotrattatonelcapitolo.Quandoèstatopossibile,hofattoriferimen-toadaltrepubblicazionichepotesserocontribuirearenderepiùchiariiconcettidensiecomplessienun-ciatiinognicapitolo.
Come sempre, quando si utilizza la logica lineareimplicita nella scrittura nel trasmettere contenuti ditipoolistico,ladivisionetraitemieleprospettivecherientranonellatrattazionedeisingolicapitolièarbitra-ria.Lemiescelte–ediconseguenzaancheiprincipistessi–sonosemplicementestrumentiutiliasvilup-pareprospettivemolteplicisulmodostessodipensareinmodoolistico.Per legareunprincipioall’altro–equindiancheuncapitoloall’altro–hoinseritodeiri-mandichesottolineanoinessipiùimportanti.Inque-stosenso,ogniprincipiovainterpretatocomeunadel-letanteportecheimmettononellabirintodelpensieroolistico.
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RingraziamentiDevodiregrazieaIanLillingtonperilsuopensierostra-
tegicoeperilpersistenteincoraggiamentoaproseguiresullastradachehaportatoallarealizzazionediquestolibro.Lesueindicazioni–perquantoparzialmentemutateneltempo–hannofattoinmodocheilprogettodelpresentelibroandasseavanti.Fraglialtriamicipermaculturistichehannofornitoispirazione, incoraggiamentoeconsiglipreziosidevocitareJason Alexandra, Stephen Bright, Andrea Furness, StuartHill,SholtoMaud,KaleSnidermaneTerryWhite.RingrazioinparticolareJanetMcKenzieperavergenerosamentepre-statoilsuotempoelesuedotiprofessionaliaquestoprogettoeperavermitrasmessolafiduciaelavogliadiandareavan-tiquandoiopensavochetuttofossegiàfinito.RingrazioRi-chardTelfordperlesueideeoriginalieperaverprestatolasuaoperadiartistanellarealizzazionedelleiconerelativeaiprincipi.RingrazioLukeManciniperlarielaborazionegraficadeimieidisegni;ringrazioRobeTerttuManciniperaverfattoinmodochequestolibrositrasformasseinunainiziativadicarattereeconomicoperlacomunitàlocale.Voglioancherin-graziaretuttiicolleghiegliallievichehanno,conpazienza,attesol’uscitadiquestolibro.
Su DennettGliautoridiopereletterarie,tradizionalmenteringrazia-
nolelorosposeocompagneperaverlisostenutinellelun-gheeavoltedifficiliprovechehannoprecedutoilpartodellibro.Tuttociòsiaddiceperfettamentealmiocaso.Anch’ioringrazioqui lamiacompagnaSuDennett, cheperoltrevent’annimihaaccompagnatonellemieesperienzedivita.
NeiprimitempidellanostravitainsiemeerafrustrantepercepirecheSufosseritenutadaipiùunasemplicesegua-cedelmiostiledivita,unachemetteva inpratica lemieidee,equestosoloperchéSunonsieramessainvistainatti-vitàdiinsegnamento,scritturaoperchénonparlavainpub-blico.Lacosapiùironicaerachequesteopinionivenivanoespressepropriodadonne,cheeranoalcontempofemmi-nisteeseguacidellapermacultura.Inrealtà,èstataproprioSu,conilsuoimpegnoelasuacostanzanelperseguireunidealedialtafrugalitàeunostiledivitasemplice,aspingereanchemeaimpegnarmidipiùnelrenderecoerentileideeprofessateelostiledivitapraticato.
IlcontributodiSuallarealizzazionediquestolibrononvaricercatoinideeparticolarmenteelaborate,maessenzial-mentenell’avermispintoadandareoltreimieilimiti;limiti
cherischiavanodifarediquestolibrountrattatodimeta-fisicaastratta,esageratamenterazionale.Avevogiàampia-mentesperimentato,inesperienzeprecedenti,comefossipersonalmentepredispostoaconsiderarelecosesottotuttiipossibilipuntidivistaeprospettive,perimpedireamestes-sodiagireinmodoaffrettato.Questoatteggiamentohaperòprodottoinmeunasortadiparalisi per troppa analisi,ossialatendenzaaesaminarefinneiminimidettagliun’ideaprimadimetterlainpratica.LamiavitaconSumihaaiutatoalibe-rarmidiquestatendenzaearecuperarefiducianelmiolatointuitivo,ilcheasuavoltamihaaiutatoadampliarelamiacapacitàdicomprensioneediazioneinsensoolistico.
LapositivainfluenzaesercitatadaSusièriversataanchenel rendere meno pesante e più abbordabile un compitononfacilecomelapubblicazioneinpropriodiquestolibro.
Oliver HolmgrenDalmomentodellasuanascita,avvenutaincasa,Oliver
sièsempre trovato immerso inprogettidipermacultura,anchequandoa15anniha lavorato inaziendebiologicheitaliane.Comeaccadeatuttigliadolescenti,lesueopinionieilsuocomportamentosonounacostantesfidaperigenitori,ma,negliannidedicatiallastesuradiquestolibro,ilmododipensareediagirediOlivermihaspintoadaffinarelamiaconcezionedipermacultura.AttraversoOliverhocapitochecivuolepiùdiunagenerazione,percreareunanuovacultu-raecologica.Molticoncetti,cheiohofattofaticaacompren-dere,sonostatidaluiassimilaticonfacilità.
Gerard HolmgrenMiofratelloGerardmiricordaspessolavalenzapolitica
dellapermaculturaenonsoloconlasuapassione,ilsuointellettoeilsuoagire.Ladurastradadellasuaesperienzaservearicordarmicheilpercorsocheportaaunmondomigliore non sarà necessariamente fortunato e positivocomeilmio.
Venie HolmgrenVistochemisonospintocosìinlànelparlaredeimiei
familiari,unaneddotosumiamadreèd’obbligo.Unavol-tauntipo,duranteunincontropubblicosullapermacultu-ra,entusiastaesclamò,rivoltoamiamadre:«EcosìleièlamadrediDavidHolmgren!».Alche,miamadrerispose:«No.Èluicheèmiofiglio».
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Prefazione
La permacultura nell’era dell’incertezza
L’incertezza è una delle caratteristiche che defini-sconolanostraepocaederivadavariefonti:
lescienzeteoretichehannoinnalzatol’incertezzadarisultatodiun’informazioneinadeguataaqualcosacheèimplicitointutto;
loscontrotra lemolteplici tradizioniculturalipre-sentialmondoelamodernitàfasìchemoltagentesiaodiventiinsicuradeiproprivaloriedelproprioruolonellasocietà;
lavalangadiproveedi informazionisull’instabili-tàpraticamentediqualsiasiaspettodella societàedell’economiamoderna–instabilitàdovutasoprat-tutto alla minaccia di sconvolgimenti ambientaliepocali–minaallabasequalsiasisensodicertezzasullacontinuitàdellavitaquotidiana;
allostessotempo,leaccelerazionidellatecnologiaeilcontinuoemergeredinuoveidee,dinuovimodidivedereedessere,dinuovimovimenti,dipercorsispiritualiedisottoculturehannoallargatolepossi-bilità,lesperanzeelepaureoltreogniimmaginabi-leorizzonte.
Il concetto di permacultura e il movimento stessodellapermaculturafannopartediquestarealtàcultura-leglobale,unarealtàchealcunichiamanopostmoderni-smo,incuiognisignificatoèrelativoecontingente.
Ilconcettodipermaculturaèilprodottodiunainten-sa,marelativamentebreve,relazionedilavorotraBillMollisonechiscriveallametàdeglianni’70.Eraunari-spostaallacrisiambientalechestavadifronteallasocie-tàmodernadeltempo.LapubblicazionediPermaculture Onenel1978rappresentòilculminediquestoiniziodilavoroeunnuovopuntodipartenza,dacuisisviluppò
ilmovimentodellapermaculturaalivellomondiale.BillMollisonhadescrittolapermaculturacomeunarispo-sta positivistica6 alla crisi ambientale. Questo significachetalerispostadipendepiùdaciòchevogliamoepos-siamofare,chedaquelleideechevorremmofarcam-biare agli altri. Questa risposta o reazione può esseredefinitasiaeticachepragmatica,siafilosoficachetecni-ca.Comeogniidea,lapermaculturasifondasualcunipresupposti fondamentali, che rimangono cruciali siapercomprenderlachepergiudicarla.Questipresuppo-sti,indicatiperlaprimavoltainPermaculture One,nonsonocambiatievalelapenaripeterli.
Lacrisiambientaleèrealeelesuedimensionisonotalichecertamentetrasformerannolamodernaso-cietà industriale in modo irriconoscibile. Questoprocessometteràinseriopericoloilbenessereelastessasopravvivenzadellapopolazionemondiale,incostanteaumento.
L’impattoglobale–quellogiàpresenteequellofuturo–dellasocietàindustrialeedell’enormepopolazionesullameravigliosabiodiversitàdella terra sarà sicu-ramentemoltopiùvastodeglienormicambiamentiregistratinegliultimisecoli.
L’uomo, anche se creatura abbastanza insolita nelcontesto del mondo naturale, è soggetto alle stesseleggiscientifichechegovernano l’universomateria-leel’evoluzionedelleformedivita,inprimoluogoquellerelativealbilancioenergetico.
Losfruttamentodeicombustibilifossilidurantel’erain-dustrialeèlacausaprimariadellaspettacolareesplosio-nedellapopolazioneumana,delleconquistetecnologi-cheediognialtracaratteristicadellasocietàmoderna.
Sebbene sia quanto meno difficile prevedere qualisaranno gli sviluppi della società umana successiviall’esaurimentodellerisorseenergeticheditipofos-
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13Prefazione
sile,è indubbioche iprossimidecennivedranno ilritornoaimodelliosservabiliinnaturaenellesocietàpreindustrialiecioèamodellisocialidipendentidaenergieerisorserinnovabili.
Anchesesonomoltiiteoricichehannomessoincir-colazionequesteidee,perquantomiconcerneilpen-satoreversoilqualericonoscoapertamentediessereindebitoèl’ecologoamericanoHowardOdum7.L’influen-zadiOdumsull’evoluzionedellemieideerisulteràchia-raanchedalleripetutecitazioniinquestolibro,nonchédaquellecontenuteinCollected writings8.
Alcunedelleprevisionifatteneglianni’70sull’esauri-mentodellerisorseesulconseguentecollassodell’econo-miasisonodimostrateerrate,almenoperquantoriguar-daitempi.Nonostanteciò,risultasemprepiùevidenteagliocchidi tutti che le risorsenaturali stanno,giàat-tualmente,ponendounseriolimiteall’espansionedellosviluppoeconomicoequestodopocirca300annidicre-scitae50annidicrescitaalivellimoltoaccelerati.Anchelericorrenticrisidelpetroliosonounchiarosegnalechel’eradell’energiaabassoprezzoèinviadiesaurimento9.Imodellibasatisuisisteminaturalisuggerisconochesiritorneràasistemiabassoutilizzodienergiaedirisorse(perlopiùrinnovabili)echesiassisteràprobabilmenteaunariduzionedellapopolazionemondiale.All’internodiquestoscenariogeneralesonoconsideratiplausibiliinfi-nitipercorsiepossibilitàlocali,daquellipiùottimisticiaipiùmarcatamentecatastrofici.
Colorocheinvecesonospintidall’ottimismoedallafiducianellascienzaenellatecnologiasostengonochesiamoall’iniziodiunanuovarivoluzioneindustrialeebiologica,cheporteràaunanuovaetàdell’orodibenes-seremateriale.Ancheinquestocasosipossonoprodur-resolideprove.LepiùcredibilisonoleideediAmoryLovins sul capitalismo naturale e su esempi incontro-vertibilidicome,conungiustoapproccio,lascienzael’industriapossonootteneredipiùconrisorseminoriemenoenergia10.
Perquantoinevitabilepossaapparireunfuturoincuisiriducailconsumodienergieerisorse,questofuturoresta
tuttoraincertooperlomenoindeterminato.Latransizio-nedaunmodelloadaltoconsumodienergiaaunaltroincuiilconsumovieneridottoilpiùpossibilehagiàisuoiportavoce.LeideeeimodellidiLovins,adesem-pio,hannoavutoehannounanotevoleinfluenza,per-chépossonoessereapplicatiall’internodiunacornicecapitalisticadieconomiadimercatosenzaaspettarecheintervengano trasformazioni radicalinel camposocia-leepoliticoonelcampoculturalerelativoacomporta-mentieabitudinideicittadini.
Lapermaculturaèunarispostaprogettualecreativaaunmondocontrassegnatodaldeclinodelledisponibili-tàenergetiche.Inquantotale,hamoltipuntiincomuneconimodellidiLovinselalorogiustaenfasisuprocessieprogettiderivatidaiciclinaturali.L’interessecentraledellapermaculturaperlaterraelagestionedellerisorsenaturaliècomplementareall’interesseindustrialeperlacosiddetta“tecnologiaverde”osostenibile(green tech).Visonoperòalcunedifferenze.
Lapermacultura:
dàprioritàall’utilizzodellerisorseattualmentedispo-nibilialfinediricostituireilcapitalenaturale11,inparti-colarealberieforeste,comepatrimoniopersostenerel’umanitàinunfuturoconminorutilizzodicombusti-bilifossili;
sottolineal’importanzadiprocessidibottom-up rede-sign12,incuisipartedall’individuovistocomeunitàproduttivaemotoreditrasformazioneperarrivarea trasformareilmercato, lacomunitàe ilcontestoculturalepiùampio;
postulal’imminenzadiuncrolloo,inqualchemi-sura,diunagravecrisi,di tecnologia,economiaesocietà,elementochemancaperlopiùnelgreen tech–dinaturafondamentalmenteottimista–echein-veceèunarealtàpalpabilepermoltagenteintuttoilmondo;
considera le società sostenibili preindustriali comemodelli,incuisiriflettonoiprocessidiprogettazionegenerali,osservabiliinnatura,chepotrebberoassu-meregranderilevanzaperisistemipost-industriali.
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14 Permacultura
Nella misura in cui riuscirà a fornire una risposta ef-ficace alla necessità di limitare l’uso di energia e risorse naturali, la permacultura perderà il suo attuale status di “risposta alternativa alla crisi ambientale” per assumere quello di modello condiviso sociale ed economico dell’era postindustriale. Se sarà ancora chiamata permacultura o in qualche altro modo, è un fatto secondario13,14.
Ilconcettoeilmovimentodellapermaculturahannogiàcambiatolavitadimigliaiadipersoneemodificatoforsemilionidiviteinmillemodidiversi15.Ciòèacca-dutosenzaalcuntipodisostegnodapartediistituzionipubbliche,aziendeogoverni.AlcunihannoattribuitolaforzadelmovimentoalcarismadiBillMollison,allasuainstancabileenergiaealsuointelletto.Ilsuoruo-lonelladiffusioneinizialealivelloglobaledelconcettodipermaculturaèstatosenzadubbiofondamentale;lapersistenza,l’evoluzioneel’influenzadellapermacultu-radevonoessereperòattribuiteallarilevanzacheessahaassuntoperlavitadellepersone.
Dopoaversottolineatolarilevanzadellapermaculturaperunfuturoconmenoenergia,qualepotrebbeesserelasuaimportanza,invece,inuneventuale,fantascien-tificomondoincuinonvifosseroproblemidisortadiapprovvigionamentoenergetico(pereffettodell’energianucleare,dell’ingegneriagenetica,dellecoloniespazialio di qualche altra diavoleria, da alcuni auspicata e daaltritemuta)?Inquelcaso,sospettochel’impattodellapermaculturasarebbelimitatoallavitadiqualcheindi-viduoodipochigruppidiindividuiisolati,personeche,perragionietiche,sarebberospinteascegliereunmini-moconsumodienergiaedirisorse.
Comedefinirechecos’èecosanonèlapermaculturaèunaquestionechetormentadiversepersone.Ilsuoca-ratteremoltosfaccettatohapermessolasuaprogressi-vaevoluzioneinunaintegrazionepiuttostoecumenicadimoltealternative ecologiche.Anch’iohocontribuito16aquestaespansione,mariconoscoanchecheiltentativo
dicreareunateoriaalcuiinternopossastarciditutto–oltreapresentarequalcherischio–èunpo’comesaperfareunpo’ditutto,manonesserebraviinniente17,op-purecomereinventarelaruotadalnulla,quandointor-noanoiilmondoèpienodiruote.Nonostantequestili-miti,laprogressivaevoluzionedellapermaculturacomepuntodi forzanell’influenzare lanatura capricciosaevibrantedeicambiamentisocialièundatodifatto.
La terza ondata di ambientalismo
L’emergeredellacoscienzaecologicanell’ultimoquartodelXXsecolopuòessereconsideratocomel’espressionedifasidiattivitàmoltointensaseguitedafasipiùlungheepiùlentediconsolidamento.Questefasidinuovaattivitàtendonoacoincidereconaltredirecessioneeconomica18.La permacultura come alternativa ambientalista emersedurantelaprimagrandefasedipresadicoscienzadeipro-blemiambientali,checoinciseconilrapportodel“ClubdiRoma”del1972elecrisipetroliferedel1973edel1975.
Dopolacrescitaeconomicadeglianni’80–segnataneiPaesiacapitalismoavanzatodallarivoluzioneRea-gan-Thatcher–lapresadicoscienzapubblicadell’effet-toserra,sulfiniredellastessadecade,portòallanascitadiunasecondafasediambientalismo,conunaccentua-tointeresseperlapermacultura.Neglianni’90,men-trel’attenzionegeneraleerapuntatasullenuovetecno-logieesull’affermarsidellaglobalizzazione,siverificòun’altrafasediconsolidamentodell’ambientalismo.Nel1999,siavvertironoiprimisegnidiunanuovafase.Inquesta terza fasepossiamoaspettarcichesiarrivialladiffusionedimolte innovazionidi improntaecologicacomparsenellaseconda.Lapassataesperienzasugge-risceperòcheogninuovafasegettanuovaluceanchesu quelle precedenti e su principi che si davano perscontati.Questolibroèilmiocontributoallaterzafasedell’ambientalismo.
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ÈcongrandepiacerecheL’AccademiaItalianadiPer-maculturaaccogliel’edizioneitalianadellibroPerma-cultura - Principi e percorsi oltre la sostenibilitàdiDavidHolmgren,dicuihapromossolapubblicazionepressoAriannaEditrice.
Atreannidall’uscitadelmanualeIntroduzione alla Per-maculturadiBillMollisoneRenyMiaSlay (EdizioniAAMTerraNuova,2007),questolibroesceoracomeindispensabile contributo intellettuale per chi vogliaaccostarsialmondodellaPermaculturaecomprender-neafondo,oltrealleindicazionipraticheeoperative,anche le motivazioni etiche e filosofiche. Di questoinfattisi tratta:un’analisi lucidaeprecisadelledina-michecheregolanoecondizionanoilnostromodernomondo globalizzato, e l’indicazione di possibili per-corsidi salvezzaadun’umanità chepare schiavadelconsumismoedelladipendenzadaicombustibilifos-sili.Holmgrencioffreunachiavediletturadellarealtàcontemporaneaattraversoi12principifondantidellaPermaculturae,grazieallasuastraordinariacapacitàdiutilizzareilpensierosistemico,allargalavisualefi-no ad abbracciare e mettere in relazione un lontanopassato,un ipotetico futuro,esoticipaesi lontanie ilgiardinodicasapropria,inunadanzaditempieluo-ghicheaffascinaeavvinceillettore.Ciportasupercorsichevanno“oltrelasostenibilità”pernonaccontentarcidimantenerel’esistentemaspingerciinvecearicostruireattivamenteilcapitalenaturalegiàpesantementeintac-cato,inprimoluogol’humusdelsuolo.
Mail librodiHolmgrensispingeoltrel’analisidelledi-namicheecologicheesociali,ecioffrespunticriticiedi
riflessionesullescelteeffettuatedallapoliticaedall’econo-miasullanostravitaquotidiana.Nelcorsodegliultimiduesecoli,l’umanitàsièaffrancata,almenoformalmente,dal-laschiavitùdell’uomosull’uomo.Hasostituitogranpartedellavorosvoltoconenormefaticadapersoneedanimaliconl’apportoenergeticoincredibilmenteeconomicoefun-zionaledimacchineeprodottichimiciderivatidaicom-bustibilifossili.Hasviluppatola“civiltàdelpetrolio”cheapartiredallaRivoluzioneIndustrialehasconvoltoetrasfor-matocapillarmentelavitasututtoilglobo,sianeipaesiindustrializzati che da questo salto energetico traggonodirettobeneficio,sianeipaesidefinitieufemisticamente“inviadisviluppo”oemergenti,cioèpiùpoveri,chenesubisconomaggiormenteidanni.Lanuovasocietàindu-strializzatahainvestitoinpienoilsettoredell’agricolturatrasformandolanelsettoreproduttivopiùdipendentedaicombustibilifossili.Perlunghissimotempo,èparsochequestomodellodisviluppononimponesseprezzidapa-gareepotesseconsentirealla ristrettaélitemondiale,dicuinoi facciamoparte,di ignorare leconseguenzedelleproprieazionievivereinun’eterna,irresponsabileevizia-taadolescenza.Manonècosì.Ilriscaldamentoglobale,ladevastazionedell’ambiente,laperditadifertilitàdeisuoli,labiodiversitàinpericolo,lericorrenticrisieconomiche,lascarsitàdellematerieprime–primotratuttipropriodelnostrodeus-ex-machina,ilpetrolio–cicostringonoafareiconticonproblemidiportatacosìenormedalasciarcisen-zafiatoesenzaforze,sentendociimpotentiefrustratidifronteapossibiliscenarifuturichenonvorremmodavveroaugurareainostrifiglienipoti,néadalcunaltro.
L’autorenonoffre,conlesuepagine,soluzionisem-plici o consolatorie per chi sta prendendo coscienza
Prefazione all’edizione italiana
“Non andare dove conduce il sentiero, va’ invece dove il sentiero non c’è e lascia una traccia”
Ralph Waldo Emerson, poeta e scrittore (1803 - 1882)
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16 Permacultura
dellavastitàdeiproblemicheabbiamodavanti.Indicaperò,inmodochiaroeconvincente,uncamminofattodiconsapevolezza,azione,autocritica,dubbiecapaci-tàdievolversi imparandodainostristessierrori,chepossaportareversounafuturasocietàdelladecrescitaconseguentealladiscesaenergetica.Questaèlagran-desfida:comerisponderàilmondoanoiconosciutoallaridottadisponibilitàdicombustibiliabassocosto,inevitabile una volta raggiunto e superato il picco diestrazionedelpetrolio?Saràlatecnologia,ilsognotec-nologicocomel’autorelodefinisce,asalvareun’uma-nitàeunpianetasull’orlodelcollasso,osaràpiuttostounatrasformazione“dalbasso”,generatadallemiglia-iadiazionieprogettisviluppatinelterritoriodai“pro-gettisti–permacultori”apartiredallaportadicasa,ecollegatiepotenziatidallalorocapacitàdifarerete?Aiposteril’arduasentenza,mailcelebreslogan“pensareglobalmenteeagirelocalmente”trovanellibrodiHol-mgrenun’eccellenteapplicazioneteoricaepratica.
I12principidellaPermaculturacimantengonoperòsaldamente (e saggiamente) ancorati al mondo dellanaturaedelleleggidell’energiaacuinullasfuggeeacuidobbiamotornareaguardareconunpo’diumiltàper tentare di mettere ordine nella confusione e nelfrastuono che ci circondano. I percorsi e le strategiepratiche che l’autore ci indica spaziano dall’ambitoagricolo e rurale a quello urbano, dalla gestione delterritorioallerelazionisociali,dallascalaumanaanoifamiliareaquellaenormedell’interopianeta,eaquellamicroscopicadellatrasmissionegenetica.
LaPermaculturaèprogettazione,elacapacitàdipro-gettare e riprogettare la nostra vita in modo adegua-toeconsonoallasituazioneeallesfideattualiènellenostremani.LaPermaculturaèanchel’arteditessererelazioniutilitraglielementidisistemiavoltetalmen-tecomplessidaricordareleimmaginiprodottedaica-leidoscopi, o dai frattali. È necessario conoscere percapire, capire per amare e amare per proteggere. Lacomplessità dinamica e l’incessante evoluzione degliecosistemi naturali e umani, che Holmgren affronta
edescrivenellesuepagine,affascinacomeunraccon-tofantascientificoecommuovealpensierodiquantopocosappiamoecapiamodell’ecosistemaTerra,dacuitutti dipendiamo. Manca, egli lamenta, una scienzaecologicaglobaleingradodifareprevisioniattendibilisulfuturocheciattende.L’esitodeinostrisforzirima-neincerto,ciammonisce,maabbiamoildoveremora-leecivilediimpegnarcialmeglioedasubito,perchélastradaversounarealesostenibilitàèlungaediltempoanostradisposizioneèbreve.
Alla lucida, e talvolta spietata, profondità di lettura delpresente, l’autore unisce una capacità di anticipazionedeitempiquasipreveggente.All’etàdi23annicollaboròconBillMollisonallacreazioneedefinizionedellaPer-macultura, uno dei più significativi contributi intellet-tualioffertidalsuopaese, l’Australia.Daallora,eglihaincessantementesviluppatoedapplicatoiprincipidellaPermaculturaallapropria vita, sianella suapiccola (interminiaustraliani)fattoriadiMelliodorasianelleazien-deagricoleacuioffreconsulenza,riunendonellacollanaCollected writings 1978-2000glistudielericercheallaba-sediquestolibro,pubblicatonel2002inAustralia.Giàalloramiseinevidenzatendenzechesisarebberosvilup-patenegliannisuccessivi,eavrebberoapertolastradaamovimentiemergentioggiattiviinmoltipaesi,comele“Transition Towns” iniziate nel 2007 dal permacultoreingleseRobHopkins. Ilmovimentodella “Decrescita”,sostenuto dall’economista e filosofo francese Serge La-touche, affonda le radici nel lavoro dell’economista ru-meno Nicholas Georgescu-Roegen (ideatore della bioe-conomia)epassandoperragionamentidinaturamoltodiversagiungeaconclusionianaloghe.
EntrambiimovimentihannotrovatoinItaliaunterre-nofertileesensibile.LeTransitionTowns,dacuiènatalarete“TransitionItalia”, nascono dalla grande intuizione che la sfidaenergeticariguardaanchee innanzittuttogliabitantidellecittàedelleperiferie,echeunradicale,seppurgraduale,cambiamentodeglistilidivitadevenecessa-riamente coinvolgere tutti, pena l’inefficacia. Portare
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17Prefazione all’edizione italiana
cittàevillaggiversolatransizioneadunmodellosocia-leabassoimpattoambientaleeabassoassorbimentoenergeticoèunosforzosenzaprecedenticherichiedelapartecipazioneattivadituttilecomponentidellaso-cietà,chiamateacontribuirealgrandecambiamentoconcreativitàesensodiresponsabilitàversolepropriecomunitàlocali.
LafilosofiadellaDecrescitahagenerato inItaliaduecorrentidipensiero,collegatealla“ReteperlaDecre-scita”eal“MovimentoperlaDecrescitaFelice”,acco-munatedallaconsapevolezzadellatotaleinsostenibili-tàdelmodellodisviluppooccidentaleedell’assoluta,pressantenecessitàdiridurreconsumi,sprechi,velo-citàe ritmidi vita.Ladecrescitaè lagrande“eresia”cheterrorizzaeconomistiepoliticiinsieme,perchése-condoilmodelloeconomicooccidentalesenzacrescitanonc’èsviluppo,esenzasvilupposirischiadicaderefuoridalleColonned’Ercoledellaciviltà.Peccatochegiàoggilostudiodell’improntaecologicaevidenzicondatioggettivicheipaesidelprimomondostannodivo-randoilcapitalenaturaledellaTerra,danneggiandoilpianeta–inmodoforseirreparabile–senzanemme-noaccorgersene.LaPermaculturaciportaadosservarelanaturaegliecosistemi,facendocicomprenderechenonesistealcunmodellonaturaledicrescitaeternaedillimitata,mapiuttostounacostantecostruzionedisi-stemicomplessi,checresconofinoalraggiungimentodellamassimastabilità,edinquestostatoperduranopertempitalmentelunghidasembrare–perlascalaumana–permanentiedeterni.
È inoltre molto attiva la Rete Italiana dei VillaggiEcologici–RIVE,chedal1996riunisceleprincipaliesperienze di vita comunitaria ed ecologica in Italia.Lecomunità intenzionali,gli eco-villaggied igruppidico-housing,acuisifaampiamenteriferimentonellepaginedel libro,rivestonoperHolmgrengrandeim-portanzacomeesempipositividi integrazionesocio-ecologicadeglielementidellavitaumana,nellaricercadiricrearequelsensodiappartenenzaecondivisionechescarseggianellastrutturasocialeorganizzataper
nuclei frammentati e separati. Le comunità – moltedellequaliseguonoesviluppanoiprincipidellaPer-macultura–sonoverieproprilaboratoricheoffronoalla società idee e strumenti innovativi e adeguati alpercorsodidiscesaenergetica.
L’AccademiaItalianadiPermacultura,natanel2003,continualapropriaazionediformazioneepromozio-ne sia attraverso i Corsi di Progettazione in Perma-culturasiacon le tutorieoffertedaisuoidiplomatiachi voglia conseguire, dopo un percorso biennale diapprendimentoattivo,ilDiplomadiProgettazioneinPermacultura. Ha visto costantemente crescere nelcorsodegli anni l’interessedelpubblico edeimediaperquestanuovascienzaprogettualecheabbracciaecomprende tutte le attivitàumane, e inprimo luogolaproduzionedel ciboquotidianosenzacui lavitaèimpossibile.Prendersi lapropria responsabilità, avercuradellaTerraedellepersone,imparareacondivide-reilsurpluspercreareunadiffusasolidarietàsociale,sono lebasietichedellaPermacultura,checispingeall’azione attraverso l’insegnamentodeiprincipipro-gettuali e delle strategie per una buona gestione delterritorioedelle risorse.Cercareun’altaqualitàdellavitaperquestagenerazioneequellefuturenonèsoloungenericodirittodituttigliesseriumanimaunim-pegnodaassumere,daoggi,inprimapersona.
Dall’AustraliaHolmgrenlanciailsuomessaggioancheall’Italia,paesecheegliconosceedama,eciauguriamocheillettoreitalianoaccolgal’invitoall’azionechelapia-cevoleestimolanteletturadiquestepagineispira.
RingraziamoAriannaEditriceperaverepubblicatoillibro,GiuseppeChiaperilsuolavoroditraduzioneelenoteesplicative,etuttelepersonecheportanoavan-tiattivamenteprogettiperrenderevisibileetangibileintornoanoiunmodellosociale,economicoedecolo-gicoprofondamentesostenibile,solidaleegioioso.
Lucilla Borio, Stefano Soldati, Massimo CandelaAccademia Italiana di Permacultura
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18 Permacultura
Sitiwebdiriferimento:Accademia Italiana di Permacultura: http://www.permacultura.itTransition Italia: http://transitionitalia.wordpress.comRete per la Decrescita: http://www.decrescita.itMovimento per la Decrescita Felice: http://www.decrescitafelice.itRete Italiana Villaggi Ecologici – RIVE: http://www.ecovillaggi.it Gruppi di co-housing in Italia: http://retecohousing.org, http://www.cohousingintoscana.it
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Introduzione
Che cos’è la permacultura?
Ho già detto che non è mia intenzione definire olimitareilconcettodipermacultura,madevoalmenodare alcuni chiarimenti per spiegare il contenuto diquestolibro.
La visioneIlterminepermaculturafuconiatodaBillMollisone
dameametàdeglianni’70perdescrivere«unsistemaintegratoinevoluzionedispecieanimalievegetali,pe-rennioadiffusionespontanea,utiliall’uomo»19.Un’al-tradefinizionedipermacultura,cherifletteilprogressi-voallargarsidelleprospettivedopolapubblicazionediPermaculture Oneèquesta:«Paesaggiconsapevolmenteprogettati, che imitanomodellie relazionipresenti innaturaefornisconocibo,fibreedenergiapersoddisfareibisognilocali».Lepersone,leloroabitazionieimodiincuiorganizzanolelorocomunitàsonodiimportanzacentrale,inpermacultura.Intalmodo,laprospettivadiunaagricolturapermanente(perdefinizione,sostenibi-le)sievolvespontaneamentenellarealizzazionediunaculturapermanente(anch’essasostenibile).
Il sistema di progettazionePermoltepersone,me compreso, la concezionedi
permaculturaevocatanelle righecheprecedonoè tal-menteglobale,nellaprospettivachedelinea,dalimitar-nel’utilità.Precisandomeglio,io considero la permacultu-ra come l’utilizzo di sistemi di pensiero e principi di proget-tazione che forniscano la cornice organizzativa per mettere in pratica la prospettiva o visione delineata sopra20.Ècomemettereinsiemetuttequelleidee,lecapacitàeimodidivitadiversichebisognariscoprireesviluppare,perdarci
lapossibilitàelaforzaditrasformarcidaconsumatoridipendentiincittadiniresponsabilieproduttivi.
Seconsideriamolecosedaquestopuntodivistapiùlimitato–maprobabilmentepiù importante– laper-maculturanonèpiùsololacuradelpaesaggio,l’abilitàdell’orticoltorebiologico,l’allevamentosecondometodisostenibili, la costruzione di edifici o ecovillaggi effi-cientidalpuntodivistadelfabbisognoenergetico.
Ètuttoquestoeanchedipiù:è lacapacitàdipro-gettare, rendere praticabili, gestire e migliorare tuttequeste cose insieme e ogni altro sforzo di individui,famiglieecomunità,neltentativodicostruireunfu-turosostenibile.
Il fiore della permacultura illustrato nella Figura 1 mostraleprincipaliareechebisognatrasformarepercreareunfuturosostenibile.Storicamente,laperma-cultura si è concentrata sulla cura della terra e dellanatura,siacomefontediprincipieticieorganizzativichecomeapplicazionedeglistessi.
Sipossonoapplicareglistessiprincipiancheaquel-lealtreareedell’attivitàumanachesonolerisorsema-terialiedenergeticheel’organizzazionedellecomuni-tàumane(neinostricorsidipermaculturaspessochia-miamoquesteareediinterventostrutture invisibili)21.Isettorispecifici,imetodiprogettualielesoluzionicheconiltemposonostatiassociatiaunavisionepiùal-largatadellapermaculturasitrovanoallaperiferiadelfiore.Laspiraleevolutivainformadifrecciahailsuopuntodipartenzanellacorollacentraledeiprincipieti-cieconnetteivarisettori,inizialmentealivelloindi-vidualeelocaleepoiinsensosemprepiùcollettivoeglobale.Laspiraleunpo’ondivagaateladiragnosug-gerisceilcarattereincertoevariabileditaleprocessodiintegrazione.
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20 Permacultura
Figura 1 – Il fiore della permacultura.
PrinciPi etici e organizzativi della Permacul-
tura
Evoluzione dei sistemi progettatiin senso permaculturale
Cura di terra e natura
Agricoltura biologica e biodinamica
Silvicoltura
Spigolare, raccogliere allo stato selvatico
Raccolta e conservazione semi
Ambiente costruito (edifici)
BioarchitetturaCase di terra e paglia
Case autocostruite
Solare passivo
Strumenti e tecnologie
Energie rinnovabili
Tecnologie appropriate
Trasporti su bicicletta
Riutilizzo/riciclo
Cultura e istruzione
Riutilizzo/riciclo
Leggere il paesaggio/spiritus loci
Istruzione in casa/pedagogia steineriana
Arti e musica aper-te alla partecipazione
Salute e benessere spirituale
Yoga e altre discipline per corpo/mente/spirito
Medicina olistica
Parto in casa/Morire con dignità
Economia e finanza
LETS22
WWOOF
Agricoltura su sottoscrizione23
Investimenti etici
Possesso della terra e governo della comunità
Risoluzione dei conflitti
Ecovillaggi-co-housing
Cooperative, enti giuridici e fondazioni
La reteLapermaculturaèancheunareteconmovimentidiffusi
alivellomondiale,fattidiindividuiegruppichelavoranoinPaesiricchiepoveriperdimostrazioneediffonderneiprin-cipidiprogettazionepratica.QuestimovimentisonoperlopiùautonomienonfinanziatidaStati,governieimprese
private;lepersonechenefannopartesonotestimonidi-rettidiunfuturoecocompatibileorganizzatodirettamenteintornoalleloroviteinbaseaiprincipidellapermacultura.Intalmodoquestepersonesifannopromotricidicambia-mento,all’internodellelororealtàlocali;questianchepic-colicambiamenti,alorovolta,influenzanoinmanierapiù
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21Introduzione
omenodirettaulteriorialtretrasformazioniinaltriambiti,come la gestione dell’ambiente, l’agricoltura biologica, lasceltaditecnologieappropriate,lafondazionedicomunitàimprontateaprincipidisalvaguardiadellanatura.Adistan-zadivent’anni,lapermaculturaèdiventatailprodottocul-turaled’esportazionepiùsignificativodell’Australia.
Il corso di progettazione in permaculturaLamaggiorpartedellepersonecoinvoltenelmovimen-
todellapermaculturahainqualchemodosvoltouncor-sospecialedipreparazione.Daoltrequindicianni,questicorsisonostatiilprincipaleveicolod’espansionedelmovi-mentointuttoilmondo.Nel1984siamoriuscitiacodifica-reuncurriculumconvariargomentiematerie.Inseguito,però,pereffettodeidiversiapprocciseguitidaivaridocen-ti,laformaeilcontenutodiquesticorsihannoprodottoesperienze e concezioni differenziate anche in base allerealtàlocali.All’iniziodeglianni’90,hocominciatoate-nereregolarmentedeicorsidipermacultura,adottandoilcurriculumcuihogiàaccennato.Anch’io,però,hoadatta-toilformatodelcurriculumdandomaggioreimportanzaallemieesperienze,concezioniepriorità.Hoanchecon-tribuitoalladiscussioneealdibattito,all’internodelmovi-mento,sucomeinsegnareicontenutidellapermacultu-ra24.Inannirecenti,questodibattitosièfattopiùintenso.BillMollisonealtri25hannodichiaratocheilnonaderirealcurriculum,l’includereinessolatrattazioneditemiditiporeligiosocheesulinodaquelliclassicidellapermaculturacomescienzadellaprogettazioneelanonaderenzaaiprin-cipiealleteoriefannoperderevaloreeforzaalsensostessodeicorsidipermacultura.Personalmente,sonoabbastan-zad’accordoconalcunediquesteaffermazionirelativeaicorsi,mahosemprepensatocheanchenelcasodellaper-maculturaunodeiprincipalivaloridebbaessereladiver-sità,purequando–comenelcasodelleerbacce–questadiversitàassumeformechepossonononpiacerci.
Diffusione del concetto di permaculturaIn molti Paesi il concetto di permacultura è noto
soltantoaquelridottonumerodipersone,chehannopartecipatoaqualchecorsodiprogettazioneosonoat-
tivamentecoinvolteinprogettispecifici.InAustralialacosa,perovvieragioni,èdeltuttodiversa:èquicheèiniziatalastoriadellapermaculturaedèquiche,attra-versoi tantiprogettiavviati, iprincipidellapermacul-turahannotrovatodiffusioneeapprezzamentopressolarghefascedipopolazionediorientamentoambientali-sta26,grazieancheallasensibilitàdeimassmedia.
Molticonsideranolapermaculturacomeunsistemadiorticolturaounostiledivitaispiratoallacontrocultura.Tali interpretazionipopolaripossonoimplicaresiavan-taggichesvantaggi,mainentrambiicasicontribuisconoadallargareilcontestoditrattazionediquestomiolibro.
La permacultura come orticolturaMoltagenteinAustraliavedelapermaculturainmodo
positivo,comeunaformadiambientalismodaaccettareperchébasatasulbuonsenso.Glieffettideiprogrammitelevisivi sugiardinaggioesimili, i videoe i libri27 chepropagandanoilfaidateinquestocampo,iprogettiav-viati inmolte scuole, gli orti comunali, i LETSystemel’inclusionecomeopzioneincorsistandarddiorticoltu-rahannocontribuitoascatenareunveroentusiasmoneiconfrontidellapermacultura.
Ilprocessodisoddisfacimentodeibisognidellagen-tesecondomodalitàsostenibilirichiederebbeunaverarivoluzioneculturale.Imporreallagenteuntalepassocomeprerequisitodiadesioneallapermaculturanonfa-rebbecheallontanarla,inibendoancheilcrearsidiunamentalitàpositivachepuntialcambiamentosocialeepersonale.Intalmodo,lapermaculturahaevitatoalcu-nidegliostacoliedelleopposizioni,chealtreideerivolu-zionariehannoincontratosullapropriastrada.
Ilmovimentodellapermaculturaelacomprensioneseppurrudimentaledimoltisuoiconcettifondamentalidapartedelgrandepubblicodimostranocheèpossibi-le,per idee rivoluzionariecomplesseeancheastratte,esercitareunamarcatainfluenzasull’opinionepubblicaapartiredalbasso.Èunesempio,chepotrebbefungeredalineaguidaancheperaltriconcetticonnessiallaso-stenibilitàambientale,alcontrariodiquantoèaccadutoadesempio,perilSummit della TerradiRio,chehaten-
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tatosenzasuccessodimettereinmotodeimeccanismidipartecipazionepopolareedicambiamentoculturaleapartiredall’alto.
La permacultura come controculturaAnchelapercezionedellapermaculturacomepartedel
fenomenopiùgeneraledella controcultura, con regolaririunioni,riviste,newsletteregruppi locali,haavutodegliaspettipositivi.Inquantotale,lapermaculturahafornitounacorniceolisticaperriorganizzareglistilidivitaeiva-loridiunapiccolaminoranzaprontaatrasformazionipiùradicali.Ciòsièdimostratoparticolarmenteveroperlami-noranzadigiovanidisillusadallaculturaconsumisticagio-vaniledellafinedeglianni’9028.Inaltricasi,lapermacul-turahaportatounmessaggiodisperanzanellalottacontroingiustizieambientaliesociali29.Icorsidiprogettazioneinpermacultura,specialmentequellicheduranoduesetti-mane,sonostatiparticolarmenteefficacinelpromuoverecambiamentiradicalieoffrirenuoveprospettivedivitaaipartecipanti,fornendoloroancheunsensodiappartenen-za.Questoaspettocontroculturaledellapermaculturahafacilitatolasperimentazionedinuovistilidivita,incuipre-dominal’imperativoecologico30.
Le reazioni del mondo accademico, delle professioni e delle autorità pubblicheQuestereazionisonostatepiùdiversificaterispettoa
quelleriscontratenellargopubblico.Nelpiccolonumerodiprofessionistieaccademici,cheallafinedeglianni’70tentaronodiintegrarenellorolavoroilpensieroecologi-coneisuoivariaspettietici,pragmatici,filosoficietecni-ci,Permaculture Oneprodussequalchecommentoentu-siastico.Adesempio,EarleBarnhard31delNew Alchemy Institute32scrisse:«Lapermaculturafornisceunacorniceconcettualepreziosapersocietàdelfuturosaneesosteni-bili».BillMollison,invece,sottolineòilfattopiùgeneraleche«lacomunitàdeiprofessionistisiarrabbiòmolto,per-chéavevamocombinatol’architetturaelabiologia,l’agri-colturaelasilvicoltura,elasilvicolturaconl’allevamento.Moltispecialistidiquesticampisisentironooffesidataleapproccio»33. Lapermacultura stessa fu concepita all’in-
terno di ambienti accademici. Molte figure impegnatenell’agricolturasugrandescalaenellepolitichedelterrito-riodefinironolapermaculturateorica,utopicaepocopra-tica,difficiledaapplicarenelprevalentecontestosociale,politicoedeconomico34.Sindallacomparsadelmovimen-todellapermacultura,essaèdiventataoggettodistudiodapartedelmondoaccademico,convarieaccentuazionidiimprontasociologica,educativa,politica,ecologicaosem-plicementeagricola35.Alcunidocentiuniversitariutilizzanotestidipermaculturaealtrefonti;adesempio,nel1992uninteroelaboratosullapermacultura,redattodalsottoscritto,venneinclusonelprimocorsoaustralianopost-laureaconspecializzazioneinagricolturasostenibile36.
InaltriPaesisonostatipropriogliaccademiciapro-muoverel’apprezzamentodellapermacultura37.UnaltroaccademicomoltoattivoèstatoStuartHill,chehainseri-tolapermaculturafraledisciplineconnessealconcettodisostenibilità38.QuellacheHillchiamaprospettivadellasostenibilità profonda rafforza lemotivazioni che stannoallabasediscelteradicalicomelapermacultura.
«Lamiaanalisidellasituazione–scriveHill–èprimariamentepsicosociale,piuttostochesola-mentepolitica,edèesattamentequestocherendedifficileaccettarla,perchéessarichiedecomepri-macosacheognunoriconoscaleproprieresponsa-bilitàeagiscadiconseguenzacambiandosestessoprimadipuntarecomealsolitoilditoindirezionedeglialtri,ochealmenosifaccianocontempora-neamenteleduecose.Ciònonhaloscopodinega-releineguaglianzeeleoppressioni,cheesistonoechedevonoessererisolteall’internodellanostrasocietà,maquellodiriconoscerecheineguaglian-ze e oppressioni possono essere fatte risalire ainostrimodelli,personaliecollettivi,dicomporta-mento.Questimodellidicomportamento,senonverrannoradicalmentetrasformati,continuerannoacausaredisastrieaoffendereilnostropreziosopianeta,lanostrasocietàeilnostrobenesserein-dividuale. Inoltre, iocredochequantopiù infor-mato,cosciente,competenteechiaroriguardoai
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23Introduzione
proprivaloriognunodinoiè,tantopiùsaremoingradodiportareatermineletrasformazionistrut-turalieistituzionalidicuiabbiamourgentementebisogno.Tentaredifarequesteultimecosesenzacambiareinostrimodellidicomportamentononfaràcheportarealfallimentodellenostreiniziati-ve,proprioacausadelfattoche,così,nonriusci-remoarimuoverelecausedeinostriproblemi.Almassimo,riusciremoaridurresolodipocoilivellidinonsostenibilitàedidegrado»39.
LeopinionidiHillsibasanosullasuaesperienzanelcampodell’agricolturaecologicaedellaricercaentomolo-gicaallaMcGill UniversitydelCanadaesulleconoscenzedellepraticheagricolebiologicheedecologichedivariepartidelglobocheHillhaaccumulato.
Lapermaculturahadunqueavutoundiscretogradodiriconoscimentoegeneratounforteinteresseneglistu-denti,tantocheèstatainclusacomeopzioneinmolticor-sistandardconnessiall’agricoltura.Persisteperòilpre-concettochelapermaculturanon sia degna di un rigoroso sforzo intellettuale,edèquestaun’immagineassaidiffusacheimpediscechevengapresaseriamenteinconsidera-zionedagliaccademici.
AncheMollisonhacontribuitoalverificarsidiquestasituazione.Daunaparte,hadiffusodiffidenzaneicon-frontidelmondoaccademico;dall’altralasuapersonalità,ilsuocarismaeilmodonettoegraffianteincuisiponeneiconfrontideimedialohannoimpostoall’attenzionedell’opinionepubblica.Lasuaimmaginedizioirriveren-teedeccentrico,conideepreciseenettehafattobrecciainmoltiaustraliani;eglièdiventatocosìunveroguru,per i sostenitori della permacultura. Il dr. John Wam-sley40,unaltroambientalistacontrattidaiconoclasta,hasvoltounruolosimileaquellodiMollison,nelsensibiliz-zareescuoterel’opinionepubblica.Ovviamente,questaradicalizzazioneproduceautomaticamenteun’atmosferadi sospettoe rifiuto inmoltepersone,anchesequestestesse persone accettano la radicalità delle posizioni dileaderriconosciuti.Inoltre,l’occasionaleuso,dapartediMollison,didichiarazionipiuttostofortipersmuoverele
acqueeinfrangerepregiudizimoltoradicati,haprodot-tonellacomunitàscientificaeaccademica–giàpersuocontosospettosadegliapprocciolisticiegelosadelpro-prioorticello–unatteggiamentononcertobenevolo.
Un eccesso di promozioneSièverificato,avolte,chealcuniprogettidiperma-
culturasisianorivelatiinretrospettivaingenui,malrea-lizzatiecontroproducenti.Lamancanzadiadeguateri-sorsefinanziarie,diadeguateinformazioniedicapacitàhaportatomoltebuoneideeanaufragarepiùomenomiseramente. Robert Gilman – redattore della rivistaIn Context–hadetto41che«l’opinionepubblicaèstatavaccinatacontrolebuoneidee»dalfattochequelleideesonostatepromosseeapprovatemoltoprimadiaverneverificatol’efficacianellapratica.Altrevolteèavvenutochel’etichettadipermaculturasiastataaffibbiataapro-gettigrandiosi,cheavevanopocoonullaincomuneconisuoiprincipieticieambientali.
Il fattoche lapermaculturasiastatacatapultatasulpalcoscenicotroppoinfrettapuòaverprodottounasor-tadicortocircuito,chehaimpeditounasuaulterioreevoluzioneintellettuale.Taleprocessopuòesserepara-gonato al concetto di sviluppo sostenibile, che è statoscreditatoeannacquatodallasua tropporapidaproie-zionenelmondodellepoliticheistituzionaliedeicon-sulentiaziendali.Qualunquepercorsoseguano,tutteleideedevono sporcarsi lemani con ilmondo reale, sevoglionoaverevitaeutilità.
I principi della permacultura
InPermaculture One (1978),Mollisone iodelineammolateoriaealcuneapplicazioniinizialidellaprogettazioneinpermacultura,senzaconquestoelencareunveroeproprioinsiemeorganicodiprincipi.L’albero della permacultura42pre-sentavailconcettoparagonandoloaunalbero,chegermogliaapartiredalseme,dandovitaaradiciestruttureaereeinter-dipendenti.Lagerminazionedell’ideagenerasialarealtàfi-sicadeisistemidisostegnodell’ecologiaumanachel’interacorniceconcettualediconoscenzaolistica.
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24 Permacultura
InPermaculture: a designers’ manual(1988),BillMollisonharealizzatounatrattazioneenciclopedicadeifiniedellepossibilitàdellaprogettazionepermaculturale,aggiungen-doancheunallargamentodellateoriaedeiprincipidipro-gettazioneallabasedellevarieapplicazionipratiche.Ica-pitoli2e3chetrattanodiquestefondamentaconcettualisonopienidiintuizioniesuggerimenti,manonarrivanoafornireunchiaroebendefinitoelencodiprincipi.
InIntroduction to permaculture(1991),MollisoneRenySlayhannopresentatoiprincipiinmodomoltopiùsem-plice,seguendounformatoattribuitoaldocentediper-maculturaamericanoJohnQuinney.Questo formatoèstatodaalloralargamenteutilizzatooadattatodamoltialtridocenti.
Il valore e l’utilizzo dei principiL’ideachestadietroaiprincipidellapermaculturaè
chesipossonoderivaredeiprincipidiordinegeneraledallostudiodelmondonaturaleedellesocietàprein-dustrialiechesipossonoapplicarequestiprincipiinmodouniversale,peraccelerarelosviluppopostindu-strialeinsensosostenibilediterreerisorse.
Ilprocessoattraversocuisiriesceafornireall’internodilimitiecologiciciòcheserveasoddisfareibisognidiunacomunitàdipersonerichiedeunarivoluzionecul-turale.Inevitabilmente,essaporteràconséconfusioni,falsepiste,rischieinefficienze.Sembradavverocheiltempoadisposizioneperdettarivoluzionesiamoltoli-mitato.Inquestocontestostorico,l’ideadiunsempliceelencodilineeguidacheabbianoun’applicabilitàmoltoampiaoaddiritturauniversaleèdavveroattraente.
Iprincipidellapermaculturasonobrevidichiarazionioslogan,chepossonoesserericordatiquasifosseropartidiunpromemoriapersintetizzarelecomplesseopzioni,cheabbiamodavantiquandosi trattadiprogettareeattuareunsistemaecologicoimprontatoacriteridisostenibilità.Iprincipivannoconsideratiuniversali,anchese imeto-dicheliesprimonovarianomoltoinbaseailuoghieallesituazioni. Espandendoli ulteriormente, i principi sonoapplicabiliancheallariorganizzazionedellanostravitainsensopersonale,economico,socialeepolitico.Comeillu-
stratonelFioredellaPermacultura,possonoesseredivisiinprincipieticieprincipidiprogettazione.Iprincipieticisonoundistillatodeiprincipieticicomunitariadottatiinepocheprecedentidagruppireligiosiecooperativi43.Findall’emergeredellapermacultura,l’etica–soprattuttol’eti-cacollegataall’ambiente–èdiventatauncampodistudiomoltoattivo,sottovaripuntidivista.Ciòèlaprovacheiproblemieticisonoilcuoredellacrisichel’umanitàhadifronteallafinedelsecondomillenniodallanascitadelCri-stianesimo.Lastessapermaculturaèdiventataargomentodistudionelcontestodell’eticaambientale44.
Ifilosofimoralipossonoargomentarechedareallaper-maculturaunavalenzadiquestotipo–senzapiùgeneraliriferimentiall’eticaambientaleesenzaentrarenelcontestodellafilosofia–èpericolosodalpuntodivistaeticoepra-tico.Sonod’accordosulfattochel’ignoranzadellastoriacicondannaaripeterla,macredosiadifficileandaremoltolontanoconiparadigmieticisenzachealtempostessosiagiscanelmondoreale,sviluppandoinmodoolistico lanostrapersonalità.Ipericolidiisolamentodelpensierofi-losoficorispettoaunavitaintegratasonograndiquantoipericolidiignoranzadellastoriadifilosofiaemorale.
Nelmondomoderno,regnodell’incertezzaedelledo-mande,ancheiprincipieticidellapermacultura,purcosìsemplici,possono facilmenteessere interpretati invarimodi.Lamiastessacomprensionediquestiprincipieti-ciè influenzatadaunavarietàdifonti,cherisalgonoaprimaeadopoaverscrittoPermaculture One.Peraltri,piùaddentroall’eticaambientale,saràpiùfacilecollocarequesteideeinuncontestopiùampio.
Neltentativodiesserepiùesplicitoapropositodique-stiprincipiedella loroapplicazione,nelpresente libromitroveròapercorrereunaltroterrenominatofilosoficosenzaquasiconoscereidettaglidiquestipericoli.Moltiaccademici45giudicherannol’utilizzodienergetica e teoria dei sistemipercapireedareuna formaai concetti etici– implicitinellapermaculturae resi espliciti inquestolibro–unavisionedellarealtàpericolosamentedetermi-nistica.Perfinoall’internodelmovimento,alcuninonsisentonoa loroagio,quandosiconfrontanocon lemieinterpretazionideiprincipidieticaeprogettazione.
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Prodotti terziari
Prodotti secondari
Prodotti primari
Realizzazione del sistema
Medium II
Medium I
Sintesi
Discipline
Rami (radici)
Dati non compresi
Categorie
Radici
Frutti Sequenza (tempo)
Dispers
ione di raccolti
Prodotti della permacultura
Osservazioni del m
ondo naturale
Raccolta
di d
ati
Studi
su an
imali
Studi
su pian
te
Foto
periodo
Fisiologia
Tass
onomia
Orti
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Argo
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Salu
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eria
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Igien
e
Utensili
Colla
Cosmesi
Alcol
Cordami
IsolantiAbbigliam
entoCarburanti
Fibre
Derrate
alimentari
Sostanzechim
iche
Medicine
Energia
Coloranti
Riparo
Calore
Quiete
Aria puraControllo
dell’erosione
Pompe
e umidificatori
Zoologia
Botanica
Agrico
ltura
Silvi
coltu
raG
eolo
gia
Geo
grafi
aIn
gegn
eria
Fisi
ca
Chi
mic
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Psic
olog
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Filo
sofia
Med
icina
Farm
acia
Corno
Cuoio
PellicciaCarne
FruttaFiori
Stelo
Radice
Suolo
Clima
LuceVento
Modifica
temperature
Osso
luce aria
terra acquaDecompositori humus
C
iclo
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nut
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bac
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Superficie equipotenziale Reale Astratto
Tecn
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llo
Teo
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ges
tion
ali
Diversità Stabilità Margine Raccolto Energ
iaEcologia Paesaggio progettazione
Reti fu
nziona
li
Categorie primarie
Fatto
ri
intri
nsec
i
Prod
otti
vege
tali
Prod
otti
anim
ali
Evoluzione dei sistemi
Progettazione permaculturaleGerminazione
Idea dell’idea EventoScienze ambientali
Evoluzione e interazione dei sistemi
Evol
uzio
ne d
i tec
nolo
gie e
idee
Lav
oro
e ner
gia
lavoro
Figura 2 – L’albero della permacultura.
Offroimieipensiericonlafiduciacheildisagio,so-prattuttoildisagiomorale,siaunasalutarealternativaallacertezzaideologica.
I principi di progettazioneIlfondamentoscientificodeiprincipidellaprogettazio-
neinpermaculturasitrovanellamodernascienzadell’eco-
L’inform
azione produce una più alta integrazione delle
cono
scen
ze
Il de
sign
prod
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e una m
igliore integrazione degli ecosistemi creati dall’uom
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La conoscenza accumula potenzialità nel mondo
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li fanno seguito a un’idea ed evolvono dalla conoscenza
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26 Permacultura
logiae,piùinparticolare,inquellabrancadell’ecologiachesichiamaecologia dei sistemi.Altredisciplineintellettuali,so-prattuttolageografiadelpaesaggioel’etnobiologia,hannoapportatoconcettichesonostatiadattatiaivariprincipi.
Fondamentalmente,iprincipipermaculturalidipro-gettazionederivanodaunmododipercepireilmondo,spessodescrittocomesystems thinkingedesign thinking(v.Principio 146).Esponentidiquestacorrentediideesono:laWhole Earth Review, ilcuiprodottopiùnotoè il
Whole Earth Catalogue,pubblicatodaStewartBrand.LaWhole Earth Reviewsièadoperatadavverotantoperfarconoscere ilpensareeprogettarepersiste-micomestrumentofondamentaledellarivoluzioneculturale,dicuilapermaculturafaparte;
leideebennote47egiàapplicatediEdwardDeBo-no48,chepurerientranonellacategoriageneraledelsystemsodesign thinking;
ilsystems thinking 49,che–comeladisciplinaaccade-micachiamata“cibernetica”50–èunargomentoeso-tericoedifficile,intimamenteassociatoconl’emer-geredell’informaticaedelleretidicomunicazioneedimoltealtreapplicazionitecnologiche.
Nonostantelepotentiapplicazionidelpensierosiste-miconelmondomoderno,suinostrischemiquotidianidipensieroquestiprocessinonhannoavutoeffettimoltoevidenti.Recentemente,èaccadutoancheamediriceve-requesitiapropositodelmioapproccioall’insegnamentodelpensierosistemico inuncontestodipermacultura.Unaccademicoamericanovicinoallapensione–dopoessersioccupatoperunavitadiingegneria,miniereein-segnamentouniversitario– facendo lezionisulpensie-rosistemicoapplicatoalleorganizzazioni,avevainiziatoachiedersisetalemododipensarenonfosseun’abilitàinnata,allaqualel’insegnamentobenpocoavessedaag-giungere.Lasuaesperienzaerachelamaggiorpartedellagentesembravabloccatainunprocessodicomprensionetropposemplicisticoeincapacedipercepirelacomplessi-tàediafferrarelapiùampiaprospettivadelpensarepersistemicomplessi,cosecheperluieranoinveceillumi-nantiestimolanti.
Apartel’energetica ecologicadiHowardOdum,l’influen-zadelpensierosistemicosulmiosviluppodellapermacul-turaedeiprincipidiprogettazionenonèderivatadaunattentostudiodeitestimaperlopiùèavvenutaattraver-sounprocessodiassimilazioneosmoticadiideenell’etere culturale insintoniaconlamiaesperienzadiprogettistapermaculturale. In più, penso che molte intuizioni delpensarepersistemi–difficilidaafferrarecomeastrazioni–sianoinveceveritàcontenutenellestorieeneimitidellecultureindigene.Iprincipidellapermacultura–siaquellirelativiall’eticachequellirelativiallaprogettazione–lisipossonoosservareall’operatuttointornoanoi.Iososten-gochelaloroassenzanellamodernaculturaindustriale,oilloroessereapparentementeincontraddizioneconessa,noninvalidalalorouniversalerilevanzaperilpassaggioadunfuturoabassadisponibilitàdienergia.
Anchesel’ideadiunsempliceinsiemediprincipieticiediprogettazioneècentralenell’insegnamentodellaper-macultura,qualsiasianalisiditesti,corsid’insegnamentoesitiwebcentratisullapermaculturamostraunadiversitàdiapproccieperfinounacertaconfusionecircaquestiprin-cipielaloroapplicazione.Progettieprocessiispiratiallapermaculturadenotanospessounadifficoltànell’utilizzaredeiprincipi,amenochenonsiaamerofineillustrativoodicitazione.Sipotrebbesostenere,aragione,chelapermacul-turahacontribuitoalladiffusionedialcunesoluzionimoltoinnovative,cheillustranobeneiprincipisucuiessasibasa,ma è stata meno efficace nel diffondere proprio quelle modalità di pensiero che sottostanno a quelle stesse soluzioni.
Inevitabilmente,qualsiasicomplessodiprincipigiudica-toutiledeveesserecostantementemessoindiscussioneepoiulteriormenterielaborato,sedeveaiutarciariconoscerepiùchiaramentedellesoluzionichesianooriginali.Questolibrorappresental’apicedeimieisforzinelcapireespiegarelemodalitàdipensierochehannoaccompagnatol’evoluzio-nedellapermaculturanegliultimiventicinqueanni.
Lamultiformevarietàdellapermaculturaèstatadamesuddivisaindodiciprincipi.Questaorganizzazionevariainmodosignificativo,rispettoadanalogheelaborazionidialtriteoriciedocenti.Inalcunicasi,questadifformi-tàèdovutasemplicementeaunaquestionediforma;in
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qualchecaso,invece,sitrattadiquestionidisostanza.Ciònondevesorprendere,vistoilcarattereancorainevolu-zionedellapermacultura.
Zone e settori in permacultura
Traitanticoncettiinsegnatineicorsidiprogettazio-neinpermacultura,quellidizona e settoresonodigranlunga ipiùstabili, comprensibilieapplicati,anchesepoiilmododiprogettarelastrutturadeisitipuòvariaredimolto(v.Principio 7).Perquantihannogiàfamiliaritàconquesticoncetti,laFigura 3fornisceunameta-analisidellezoneedeisettoriincuilezonediinfluenzaecon-trollodirettopartonodallospaziopersonalecentraleperestendersigradualmenteaquelloglobale.
Le zone sono in parte entità fisiche e geografiche e in parte en-tità concettuali.Lelorofunzionisiesplicanoindueoppostedirezioni:partonodaunnucleocentraleforteedintegratoesievolvonoversoareepiùaperteall’incertezzaeallaflessibi-lità.Particolarimetodiestrategiecheoperanoinunazonanonnecessariamentesarannoefficaciinun’altrazona.
Isettoriincuivengonoincanalateleforze energetiche e gli appositi materiali provenienti dall’esternoesercitanounamol-titudinediinfluenzesulsistema.Essipossonoinformare,sostenere,limitare,influenzareedanneggiareilnostrome-ta-sistema.Possiamoimparareagestirequesteforzeampli-ficandole,concentrandoleolimitandoletramiteopportunesceltespazialieconcettualiriferiteallaprogettazionedelsito.Allostessotempo,dobbiamoancheaccettarel’ideachelano-strainfluenzasulledinamichesulargascala51nonpuòcheessereminima.Cosìcomelaprogettazionedelsitohadatolapossibilitàdivalorizzareecapireilsitostessomiglioran-dolaqualitàdelledecisioni,l’analisiperzoneesettorische-matizzatanellafigurapuòavereunasuaimportanzanelfarcapiremeglioilmondoincuièinseritoilsito,inmododadeciderelelineed’azionepiùefficaciancheperilfuturo.
Cultura sostenibile?
Iprincipidellapermaculturahannounarilevanzaim-mediata,perlavitadituttiigiorni,inmoltediversesitua-
zionieculture,senzachevisianecessitàdiparticolaripro-spettiveunificatedifuturo.Comehospiegatonellaprefa-zione,l’incertezzadelfuturoel’ambiguitàdeiconcettidisostenibilitàsonoinevitabili;tuttavia,nonpossiamovivereconilcambiamentoopensareallasostenibilitàsenzacon-siderareleprospettivesulargascala,chefornisconoilcon-testoperpassato,presenteefuturo.Inmoltimodi,questolibrocercadidareunsensoalmondoincuiviviamo,masipreoccupaanchedidirecosadovremmofare.
Un modo di considerare la sostenibilità è vederlacomeunsistemacoerentediprioritàsistemiche.Lata-bella (apagina25)metteaconfrontoalcunecategoriechesonoallabasedellavitaquotidiananellesocietàin-dustrialimature–chestannoraggiungendoillorocli-max53suscalaglobale–equellestessecategorievisteinprospettivasostenibile,inmododarifletterelarealtàecologicaalungotermine.Lasceltadeglielementidellatabellaèinevitabilmenteartificiale,maserveaidentifi-carerapidamentelafondamentaleeuniversalenaturadellatrasformazioneculturaleallaqualelapermacultu-rastacontribuendo.
L’equilibriodinamicotraquestecoppiepolarizzatedicategorieèuntemachepercorrelamiaspiegazionedeiprincipipermaculturali.Adesempio:nelPrincipio 9utilizzol’immaginedellabilanciaper
esplorarel’equilibrioasimmetricoedinamicotrasi-stemivelocielentinellecultureindustrialienelleculturesostenibili;
nelPrincipio 12ilmodellopulsante54delladinamicadegliecosistemifornisceun’altraillustrazionegrafi-cadiquestiequilibri.GliesempifornitineiPrincipi 9 e 12possonoessereutili
percomprenderelealtrepolaritàindicatenellatabella.Il limite insito nel concetto di cultura sostenibile è che esso sugge-risce un qualche stato di stabilità, al quale potremmo pervenire abbastanza in fretta(implicitamente,applicandoiprincipidellapermacultura).Einveceunfuturoincuipopolazioniumanenumericamentepiùridottesarannoinequilibriocon le loro fontienergeticherinnovabilipotrebbeesserelontanocentinaiadianni.Népiùnémenodelladuratadiunalbero,diunedificiobencostruitoebentenutoodiuna
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università.Paradossalmente, èpiù faciledire comesaràfattaquestaculturasostenibileabassoconsumodienergiachecercaredispiegarecomearrivarci.
Questoprocessoèmegliovisualizzatoosservandoigra-fici dei cambiamenti dinamici, che sono stati registrati eprevisti per sistemi auto-organizzati come popolazioni dimicrobiogalassie.LaFigura 4mostraungrafico,incuisi
mettonoinevidenzalosviluppodiunaciviltàeilsuodeclinoinbaseacomeessovieneprevisto55.Laculturaindustrialeelapermaculturasonostabilisoloperquantoconcerneladirezione dell’utilizzo energetico. L’attuale dinamica dellaglobalizzazioneculturaleedeconomicaèunadinamicadiclimax56caoticoeditransizionedaunafasedicrescitadellapopolazioneediutilizzodienergiaaunafasedideclino.
Forze e flussi ecologici
Forze e flussi culturali
Forze e flussi economici
Più ci si allontana dal centro, più aumenta l’area e diventa minore il controllo da parte del centro
Zona 0 - Principi di progettazione in permacultura52
Zona 1 – Persona-casa-famiglia
Zona 2 – Attività-comunità
Zona 3 – Area bioregionale
Zona 4 – Nazione-continente
Figura 3 – Analisi permaculturale per zone e settori.
Zona 5 – Globale
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Iconcettifilosoficieartisticidimodernismoepostmoderni-smopossonoessereblandamenteassociatiaquesterealtàdell’energiaedell’ecologia.Èproblematicopernoivisualiz-zareildeclinoinmodopositivo,mailfattochesiaproble-maticononèaltrocheilriflessodelpredominio della cultura dello sviluppo,checontinuaapermeareilnostropensiero.Lapermaculturanonèaltrocheunadattamentoconvintoallerealtàecologichedeldeclino,naturaliecreativequantoquel-ledellosviluppo.Ilproverbio:«Ciòchesaledevescendere»ciricordache,nelprofondodelnostrocuore,sappiamogiàchedev’esserecosì.Ilveroproblemadellanostraepocaècomegestirequestadiscesainmodogradevoleedetico.
Oltre la sostenibilità
Ilfattochenonesistaunadefinizioneragionatadisoste-nibilitàhafattosìchediquestoconcettosiappropriasseroancheglispin doctors57delmondoimprenditoriale.Maan-cheiconcettipiùgenuinieutiliriguardantilasostenibili-tà(inclusalapermacultura)contengonomarginidiambi-guitàsullasostenibilitàcomestatooprocesso.Unavoltaaccettatelarealtàeledimensionidelladiscesaenergetica,dobbiamocominciareachiedercicosasignifichinososte-
nibilità,sistemi sostenibili,progettazione di un sistema soste-nibile.Anchel’ideadipermanenza,cuoredelconcettodipermacultura,èperlomenodensadiproblemi.
Perché una cultura umana possa essere considerata soste-nibile, deve avere la capacità (provata in tempi storici retro-spettivi) di riprodursi per generazioni, soddisfacendo i bisogni delle comunità umane senza provocare catastrofi o catacli-smi.Seèenergeticamente impossibile,perunasocietàadaltoconsumodienergia, esserequalcosadidiversodaunapulsazione (pulse)nella lungastoriadella razzaumana,ciòsignificaautomaticamentechenonpuòesse-redefinitasostenibile,nonimportaquantomescoliamolecarte.Il sottotitolo che ho dato a questo libro (Principi e percorsi oltre la sostenibilità58) suggerisce che dobbiamo anda-re oltre l’ingenua e semplicistica nozione di sostenibilità come realtà probabile per noi o per i nostri nipoti e accettare, invece, che il nostro compito sia quello di utilizzare la nostra familia-rità con il cambiamento continuo per costruire un percorso di adattamento alla società della discesa energetica59.
Dalla cima della montagnaSeciimmaginiamoilpiccoenergeticocomelaspet-
tacolare,mapericolosavettadiunamontagnachenoi
Categoria Cultura industriale Cultura sostenibile
Fonti energetiche Non rinnovabili Rinnovabili
Flussi materiali Lineari Ciclici
Capitale naturale Consumo Conservazione
Organizzazione Centralizzata Rete decentrata
Dimensioni Grandi Piccole
Movimento Veloce Lento
Retroazione Positivo Negativo
Focus Centro Periferia/margine
Attività Cambiamento episodico Stabilità ritmica
Pensiero Riduzionista Olistico
Genere Maschile Femminile
Caratteristiche di due sistemi culturali.
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30 Permacultura
(l’umanità) siamo riusciti a scalare, l’idea di scenderedaquellacimaversolasicurezzahatuttal’ariadiesse-reun’operazionesensataeanchegradevole.Lascalataharichiestoeroicisforziegrandisacrifici,mahaanchedatoallegriaenuovipanoramiepossibilitàaognipas-so.Lungolastradaabbiamosuperatomoltefalsecime,maquando–daogniparte–vediamospazio intornoanoi, capiamochesiamoveramentearrivati incima.Alcunipotrebberoanchedirechecisonoancoraaltrecimenascostedallafoschia,mailtempononconcedeulteriori esplorazionie rischiadiguastarsi aognimi-nuto. Il panorama che vediamo dalla vetta ci riportaallameravigliaeallamaestàdelmondoeacometut-
toinessoèconnesso.Manonpossiamoperderetem-po.Dobbiamogoderciilpanoramaeapprofittarneperdecidereilpercorsopertornaregiùinbasso,finchéiltempoèfavorevoleec’è la lucedelgiorno.Ladiscesasaràpiùdifficoltosadellascalataepotremmoaverbiso-gnodisostaresuqualchepianoroariposare,mentrelatormentasiesaurisce.Vistocheètantotempochesia-moinmontagna,astentoricordiamolanostracasettainquellavalleappartatadacuisiamoandativiaperché,giornodopogiorno,progressivamentevenivasommer-sadaproblemicheneppurecapivamo.Sappiamoperòcheognipassociporteràpiùviciniaunavallettaprotet-ta,incuipotremocostruirciunanuovacasa.
Util
izzo
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ne
1000 1500 2000 2500 anni d. C. (circa)
Cultura sostenibile preindustriale
Cultura sostenibile nel futuro a bassa energia
Cultura dello sviluppo industriale (modernismo)
Cultura della decrescita(permacultura)
Climax (caos culturale post-moderno)
Figura 4 – Dinamiche culturali su larga scala, basate sul flusso delle energie fossili.
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L’eticaracchiudeiprincipimoraliutilizzatipergui-darel’azioneversoesitibuoniegiusti,evitandoconse-guenzenegativeosbagliate.
L’etica agisce da limite sull’istinto di sopravvivenza esuglialtrifattoriegoisticipersonaliesociali,chefannodastimoloall’agireindividualeinqualsiasisocietà.Iprinci-pieticipossonoessereanchedefiniticomedeimeccanismi culturalmente evoluti, che rendono l’egoismo più illuminato,aprendociaunaprospettivapiùampiasuchiecosasiamoesuqualipotrebberoesseregliobiettivipositivionegati-videllenostreazioniproiettatesullungotermine.Quantomaggioreèilpoteredellaciviltàumana(dovutoalladispo-nibilitàdienergia)equantomaggioreèlaconcentrazioneelaportatadiquelpoterenellasocietàtantopiùimportan-tidiventanoivalorieticiperassicurarelasopravvivenzaalungoterminesiaculturalechebiologica.Questainterpre-tazioneecologicamentefunzionaledell’eticalarendecen-tralenellosviluppodiunaculturadelladecrescita.
Comeèaccadutoperiprincipidiprogettazione,an-chedeiprincipieticinonsifecemenzioneinmanieraesplicitaneiprimitestidipermacultura.Conl’attuazio-nedeiprimicorsidipermaculturaiprincipieticisonostatiriassuntiintregrandiregolegeneralidibase:
curaperlaterra;curaperlepersone;stabilirelimitialconsumoeallariproduzione,eri-
distribuireilsurplus.
Questitreprincipidimassimaeranoildistillatodiricer-checondottesulleetichecomunitarieesuquelleadottatedagruppireligiosiecooperativi.Ilterzoprincipio,eancheilsecondo,possonoesserevisticomederivazionidelpri-mo.Iprincipieticisonostati insegnatieutilizzaticomefondamentieticisemplicierelativamenteindiscussidella
progettazionepermaculturale,all’internodelmovimentoeall’internodellapiùampiacomunitàglobaledipersoneconmentalitàvicineallapermacultura.Piùingenerale,questiprincipipossonoessereconsideraticomuniatuttiipopoli tribali indigeni,ancheseilconcettodipopoloeracertamentediportatapiùlimitatarispettoallanozioneemersanegliultimiduemillenni60.Lapermaculturahasottolineatoilfattochebisognaapprenderedalleculture tribali indigene,perchéquestecultureesistonoesonoesistite inrelativoequilibrioconl’ambientesopravvivendomoltopiùalungorispettoadaltreesperienzeculturalipiùrecenti.
Naturalmente,nelnostrotentativodivivereincoeren-zacondeiprincipimorali,nondovremmoignoraregliin-segnamentidellegranditradizionispiritualiefilosofichedelleciviltàalfabetizzateodeigrandipensatori,dall’Illu-minismoeuropeo inpoi;manella lunga transizioneaunaculturaimprontataaunbassoconsumoenergeticodobbiamoconsiderare,ecercaredicapire,uncontestodivalorieconcettipiùampiorispettoaquelliderivatidallarecentestoriaculturale.
Cornici filosoficheLamaggiorpartedeifilosofiriconoscecheleideeei
valorinonsonomailiberidallorocontestoecologico,eco-nomicoeculturale;tuttavia,pochisembranodispostiadaccettarechelecondizionienergetichedeisecolirecentisonofattoriprimarinellacreazioneenelladiffusionediciòcheconsideriamopreziosonelpensieroenellacultu-raumana.Inparticolare,dobbiamoguardarcidalconsi-derarelafilosofia dell’individualismocomefonte,piuttostochecomerisultato,delbenesseremateriale;inoltre,do-vremmoaspettarcicheivalorielecredenzechesisonosviluppatiinuncontestoacrescenteutilizzoenergetico,sianoprobabilmenteinefficaci–operfinodistruttivi–inunmondoaenergialimitataeindeclinoenergetico.
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Lamaggiorpartedeifilosofirigetta laprioritàdelleforzeenergeticheedecologiche.Ioconsideroquestori-fiutounacontinuaespressionedeldualismo cartesianocheseparamenteecorpo,umanitàenatura,pensieroeazione,soggettoeoggetto.Lascienzariduzionista,chericercalecausefondamentalidellacomplessitàmateria-ledelviventeincomponentisemplici,nascedallestessebasifilosofiche.Ilriduzionismohaspiegatolarealtàfi-sicadelmondoindustrialediventandone,alcontempo,il suo riflessoe la sua ideologia fondamentale.Nono-stantelecritichefilosofichesostanzialielealternative61allavisionedelmondogeneratadalriduzionismo,essohacontinuatoatenerebancoperchéèinpienasintoniaconilmondosemprepiùdisintegrato62creatodalladi-sponibilitàcrescentedienergia.Ilriduzionismohapro-dottomolto.Ma,nonostante lasuperbiaderivantedalcontributodatoalbenesseredell’umanità,iocredochelascienzariduzionistarappresentiadessounveroosta-coloallasopravvivenzadellaspecieumana.
All’internodellaculturascientificasonoemersedellealternativeproduttive:ilmaterialismodialettico,lateoriadeisistemielascienzadellaprogettazione.Losviluppodiunaverascienzaolisticaèimportante,perchéaltrimen-ti assisteremo,nelnuovomillennio, aun rifiuto totaledellaculturascientifica,vistocheessanonriescepiùaspiegare,etantomenoaprevedere,ilfenomenodelladi-scesaenergetica.L’aderenzafondamentalistaaiprincipidiriduzionismoedirazionalità,checaratterizzanol’esta-blishmentscientifico,economicoepolitico,aumenteràlaprobabilitàdirivoluzioniculturalisimiliaquellechesisonogiàverificateinvariPaesiislamici.Sarannocontut-taprobabilitàgliStatiUniti,centrodelpotererazionalescientifico,ilcandidatopiùprobabileaquestotipodiri-voluzione-reazione,algrandedeclinochesiregistrerànelbenessereenellasicurezzadelpopoloamericanoacausadellacrisienergeticaedeifenomeniaessacollegati.
La permacultura come scienza della progettazioneBillMollisonhadescrittolapermaculturacomescien-
za della progettazione integrata.Questabrevedefinizioneinseriscesaldamentelapermaculturanelnoverodelle
culture scientifiche. La permacultura è scienza applicata proprio perché si occupa essenzialmente di migliorare il be-nessere materiale a lungo termine delle persone.Nelmettereinsiemestrategieetecnichederivatedaculturemoderneetradizionali,lapermaculturatendeaunaintegrazioneolisticadivaloriutilitari.Attraversounaprospettivaeco-logica,lapermaculturadelineaunpanoramamoltopiùampiodelconcettodiutilitàrispettoallaprospettiveridu-zioniste,soprattuttoquelleeconometriche,chedomina-nolasocietàmoderna.
Dimensioni spiritualiPer quanto abbia un’impronta essenzialmente ma-
terialistaescientifica,lapermaculturadipendedaunaprospettivaecologica.Lecredenzespiritualicircaunpiùaltoscopodellanaturasonocaratteristicheuniversalieoriginalidi tutte leculturechesi sonosviluppatepri-madelrazionalismoscientifico.Nonpossiamoignorarequestoaspettodelleculturesostenibili,senonanostrorischioepericolo.
RobertTheobald63ealtrihannosostenutochelostes-sosuccessodellascienzaedelmaterialismocihapor-tato auno statodidisarmonia e insoddisfazionequasisenza precedenti storici e che, se vogliamo sopravvive-re,dobbiamopassareaunsistemadivaloridiimprontapiùspirituale64.Piùapplichiamoallanostravisionedelmondolelentidelpensieroolisticoedell’ecologiaepiùcirendiamocontodellasaggezzainsitanelleprospettiveenelletradizionispirituali.Lostessoprocessoèavvenutonelcampodellapsicologia,inparticolarequelladistam-pojunghiano.Moltipensatoriescrittorihannosuggeritochegliaspettipiùprogressividellascienzastannoassu-mendounaimprontasemprepiùvicinaaunaprospet-tivadi tipospirituale.LascienzadellospiritodiRudolfSteiner,perquantoignoratadaipiù,hatentatoinpassatodiunificarescienzaespirito.LescuoleWaldorfel’agri-colturabiodinamicasonoduefruttidiquestoapprocciotuttoraoperantiinvariepartidelmondo.
Lapermaculturaattiramoltepersonecresciuteinunambienteculturaledirazionalismoscientificoperchéilsuoolismononèfruttodiunadimensionespirituale.
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Peraltre, lapermacultura rafforza la visionespirituale,anchesequestaconsistesemplicementeinunanimismodibase,chevedelaterracomeorganismoviventee,inqualche modo inspiegabile, dotata anche di coscienza.Perlamaggiorpartedellapopolazionediquestopianeta,spiritoerazionalitàcontinuanoacoesisteresenzaproble-mi.D’altronde,comesipuòimmaginareunmondoso-stenibilesenzaunaqualcheformadivitaspirituale?
Parlandoalivellopersonale,sonofierodellamiafor-mazioneatea,incuivaloriumani,valorieticierazionali-tàcoincidono.Accettoperòancheilfattoche,attraversolapermacultura, lamiavita,perspostamentiprogres-sivi,sistasemprepiùavvicinandoaunaprospettivaditipospirituale,ancheseinunmodopernientechiaro.Negarequestatendenza,sarebbepermeunattoirrazio-nale; tuttavia,allostatoattuale, lamia interpretazionedeiprincipieticidellapermaculturacontinuaaesserebasatasuunasortadiumanesimo razionalista.
Laprogettazionedeliberatadiunanuovaspiritualitàcheriflettalerealtàecologichepotrebbeessereunam-pliamentopiuttostofantasioso,oanchepericoloso,delprogrammadellapermacultura;tuttavia,unosviluppointegratodispiritualitàsufondamentaecologicheof-frealmondomaggiorisperanzerispettoallostriden-tescontrotrafondamentalismoreligiosoescientifico.Anche se non considero positiva l’idea di progettareunasintesiditipospiritualeall’internodellapermacul-tura,nonriescoafareamenodiutilizzareilpensierosistemicoperriuscireacapireledinamichedellapo-larizzazioneel’emergenteunionetramaterialismoespiritualità.Se,daunaparte,miconcentrosugliaspet-ti positivi e creativi di questa unione, dall’altra vedoemergereancheun’alternativadistruttiva.LaFigura 5mostra questa grande tendenza, con una miriade difilosofiematerialisteespiritualiste,applicazioniemo-vimentichesisituanolungoquestecoordinate.Leeti-chettechehoutilizzatopertendenzeemovimentipos-sonoancheessereinqualchemodoarbitrarie,mahovolutosolooffrireunoschemaorappresentazionechepotessedareun’ideadellafunzionedellapermaculturainrelazioneallatormentatarealtàculturaleattuale.
Cura della terra
L’astronave TerraMoltispessoassocianolaCuradellaTerraaunaqual-
che sorta di dirigenza planetaria simile al concetto diastronave terra(Spaceship Earth)resopopolare,allafinedeglianni’60eneiprimianni’70,daStewartBrand65.Ideecomequestehannoavutograndeinfluenzanellostimolare la comprensione della crisi ambientale glo-baleedialtrecrisidicaratteremorale,marimangonospessopureastrazioni.Inoltre,l’ideaallabasedispace-ship earth èchenoiuominiabbiamoilpotereelasag-gezzadigovernarelaTerra,ilchesicommentadasé.
L’ipotesiGaiadiJamesLovelockeLynnMargulis66sièdimostrataunbrillanteesempiodicomelascienzaoli-sticapossacomunicareilconcettochelaTerraèunsiste-maauto-organizzato.L’evidenzadiquattromila milioni di anni di evoluzioneèche,seraggiungiamounpuntoincuialteriamogravemente i sistemi fondamentali che sonoallabasedellavitasulpianetaTerra,saremoneutralizzatidaunoopiùmeccanismidellacoevoluzione(come,adesempio,uncambiamentoclimatico,oildiffondersidimalattie).L’ipotesiGaiahaanchediffusolarinascitadiuna visione quasi universale del pianeta Terra, soprat-tuttotraipopoliindigenielecomunitàcontadine,qualemadreviventeeonnipotente.Lacuradellaterra,inque-stocontestoglobale,sileganonsoloalprincipioeticodelrispettoperlamadrecomunemaancheallapaurachelamadrecirifiutieciannienticomespecie.
Il suolo viventeLaCuradellaterrapuòavereancheunaltrosignifica-
to,moltopiùterreno67: lacuradelsuolocomefontedellavitasullaTerrael’enormeresponsabilitàchehalaspecieumananellosvolgerequestocompito.Lacuradelsuolodiventacosìunnessoimportantechemetteinsiemeap-procciscientificietradizionietichedimoltimovimentivecchienuovi,chefannocapoall’agricolturabiologica.Visonobuoneragioni,scientificheestoriche,perspingersifinoaconsiderarelaqualitàdelsuolocomelamisuradel-lasaluteedelbenesseredellasocietàfutura.Ilprofondo
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34 Permacultura
Unione creativa di religione e scienza?
Spiritualità inclusiva ed ecologica
Emergente scienza olistica
Spiritualità ambientalista e New Age
Rinascita spirituale dei popoli indigeni
Nuove tendenze religiose inclusive
Buddismo, Taoismo e altre tradizioni orientali
metareligiose
Metodo scientifico riduzionista
Scienza della progettazione in permacultura
Ipotesi Gaia
Scienza dialettica
Ecologia dei sistemi
Cibernetica
Scienza dello spirito di Steiner e altri tentativi di unificazione
Religioni tribali
Meccanica quantistica
Prima dell’IlluminismoUnione di scienza
e religione
Psicologia junghiana
Dialogo religioso ed ecumenismo
Darwinismo
Dualismo cartesiano
Religioni evangeliche
Nuovi culti settari Comunismo
Razionalismo economicoReligione fondamentalista
Stati religiosiEugenetica e utopismo fantascientifico
Globalismo aziendaleGuerra santa
e terrorismo religiosoGuerra alle droghe
Guerra al terrorismo
Nazismo e ideologia della super-razza
Purezza spirituale dopo l’Apocalisse Materialismo survivalista
Unione distruttiva di religione e scienza?
Figura 5 – Unione emergente di materialismo e spiritualità attraverso percorsi di creazione e distruzione.
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rispettoperilsuolotendeperòaessereoscuratodano-zionipiùsuperficialiepiùfacilmentecomprensibili.
Comeprendersicuradelsuolorimanecomunqueuntemamoltocontroverso.Lequestionitecnicheeleque-stionietichesonointerconnessepoichénonsappiamofindovecisipossaspingerenell’aumentarelaresadelsuoloper soddisfare ibisognidelle comunitàumane,senzaalterarnelaqualitàelanaturastessa.L’unicodatosicuroèchel’usoscriteriatoeimmoraledelsuoloporta,coniltempo,aesaurirerapidamentelacapacitàdelsuo-lodisostenerelavita68.
Amministrare il sistemaSesolleviamolosguardodallaterrachecalpestiamoe
loalziamoversol’orizzonte,cirendiamocontodell’esat-tosignificatodellalocuzioneCura della Terra–chesi-gnificaprendersicuradellacasa,del luogoedelterri-torio–comeeraintesonellecultureindigeneecomelo si intende, più recentemente, nella concezione delbioregionalismo.Inpratica,èunriconoscerelenostreresponsabilitàindividualiecollettivenellacuradiparti-colaririsorsenaturali,nellamisuraincuilopermettonolanostraintelligenzaelenostrecapacità.
WendellBerry–scrittoreamericano,agricoltorebiolo-gicoeambientalista–haeloquentementecriticatoilcon-cettodiamministrazione planetaria69comeprodottodellanostraarrogantesconnessionedallanaturaedellaecces-sivafiducianeinostripoteri.IostessohocitatoBerrynellibro70chehoscrittosullamiafattoriainCentralVictoria:«Ilproblemadarisolvere...nonècomeprendersicuradelPianeta,macomeprendersicuradiciascunodeimi-lionididistrettiumanienaturali,diciascunodeimilionidiappezzamentiditerreno,ognunodeiqualièinmodopreziosoeinteressantediversodaglialtri»71.
Ilconcettodiamministrazione,gestioneodirezionedelpianetaTerradovrebbespingerciaporrelaseguentedo-manda:dopolamiaamministrazione,gestioneodirezio-ne,lerisorsedelPianetasarannoincondizionimigliori?
Noncisipuòspingereoltre, inquestoragionamen-tosull’amministrazione,senzamettereindiscussionelavaliditàeticadelconcettodiproprietàdellaTerraedelle
risorsenaturali,cheèallabasedellenostreleggi.Ilcon-trollodellaterraedellerisorsenaturalièstatobasilareintuttalanostrastoriaeinunfuturoabassaenergiariac-quisteràcertamenteunafunzionecentralenell’etica,nel-lapoliticaenellacultura.Idirittidegliindigenisullaterrae le leggidi riformaagraria inmoltiPaesipoverisonoduetemichecontinuanoamettereinseriodubbiol’eti-caprevalentecircailpossessodellaterra.Ilconcettodiamministrazione–unpassoinavanti,suquestoterreno–fornisceunimperativomoraleacontinuareaelaboraremodipiùcreativiperattribuireilcontrollodellaterraastrutturecollettive,piuttostocheprenderecomedatona-turalelaproprietàindividualedellaterra,concettotipicodellaculturaoccidentaledallarivoluzioneindustrialeinpoi.Glisforzifattiinquestadirezionenell’ultimosecolodimostranochenonèuncompitofacile.
BiodiversitàIlconcettodiCuradellaTerrapuòcomprenderean-
cheilconcettodicuradellevarieformedivitacheabita-nolaTerra.Lacurapertutteleformedivitanonsigni-ficacheessedebbanoesserevistecomeutilipernoimapiuttosto come parti intrinsecamente valide della vitasulla Terra. Molte controversie esistono sull’etica am-bientalistadelprendersicuradellealtrespecie;questoèevidenteancheinunageneraleincertezzaall’internodelmovimentopermaculturalee, ingenerale,nelpiùampio movimento ambientalista su come dovremmoaffrontarequestodelicato tema,dalpuntodi vista siapraticocheetico.Lanostracapacitàdiprenderci curadellealtreformedivitaèlimitataquantoquelladipren-dercicuradell’interoPianeta.Assumersilaresponsabi-litàdeldestinodituttelespecievaoltreilpoteredellanostraintelligenza.Selapermaculturaèunafilosofia,loèinsensopragmaticoedibuonsensoinquantoba-satasuilimitiecologicidelnostropotereedellanostraintelligenzacomefondamentidituttoquantofacciamo.Ildettotradizionale:«Vivi e lascia vivere»racchiudeunanozionepiùmodesta,cheèquelladinonrecardannoadaltrespecie,sepossibile.Iprincipielestrategiedel-lapermaculturafornisconometodipersoddisfareino-
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stribisogni,permettendoalcontempoadaltrespeciedisoddisfareiloro(v.Principio 10).
Organismi viventiNelsoddisfareinostribisogni,l’uccisionedialtrefor-
medi vita individuali è inevitabile, anchese seguiamounadietavegana.Nellasocietàtradizionaletibetana,l’uc-cisionediroditorielupi,dapartedeicontadini,eraun’ec-cezionetolleratadalBuddismo,ilqualepredicalasantitàdituttigliesserisenzienti.Perquantidinoivivonose-paratidallanatura,èfacileconcordareconildettatocheogniformadivitaèsacraperchénondevonoconfrontar-sipersonalmenteconilfattodiuccidere,consapevolmen-teeinconsapevolmente.Qualcunolofaalpostoloro.
Lamaggiorpartedellecomunitàindigenevedel’uc-cisionediunaformadivitaindividualecomeparteinte-granteenaturaledellavita,mentrelosterminiodiun’in-terapopolazionediformedivitaèconsideratoamorale.Oggidegliscienziatiaustralianistannocercandodiuti-lizzarel’ingegneriageneticaperrenderesterilelavolpe,nella speranza di preservare dall’estinzione molti ani-malioriginaridell’Australia.Permolti,questoapproccioalproblemaèeticamentepositivo,unmododipensarecherimandaall’ideailluministicadeidirittidell’uomoinquantoindividuo,adessoestesaancheall’individuoani-male.Alcontrario,gliaborigenidell’AustraliacentraleconsideranoglianimaliintrodottidagliEuropei(asini,conigliealtri)comemwerranye (appartenenti alla Ter-ra72),anchesesannobenissimochequestisonostatiportatidaibianchi.Gliaborigenisonobencontentidiutilizzare questi animali e considerano i programmidi sterminio (Landcare73) di questi animali uno spre-coimmorale,unoltraggioall’animalespecificoeaglianimaliinquantoentitàcollettiva.Questopuntodivi-stadegliAborigenièuninteressanteesempio,chepuòfornireunutilepuntodi riferimentoper l’eticadellapermacultura.Secondome,lacuradellealtreformedivitadevesignificare:accettaretutteleformedivitacomeintrinsecamen-
tepreziose,nonimportaquantodisturboarrechinoanoioadaltreformedivitapernoiutili;
ridurre il nostro impatto ambientale74 totale comesistemamiglioreperprendersicuradellealtrefor-medivita,bisognodicapire,ocontrollare,osentirsiresponsabilidellamiriadedieffetticausatidaogniazioneindividuale;
quando danneggiamo o uccidiamo altre forme divita, farlo in modo consapevole e rispettoso; nonutilizzarel’animalecheuccidiamoèunagravissimaformadioffesaallanaturavivente.
Cura delle persone
Anchelasecondasezionedell’etica,laCuradellePersone,puòaverevarieinterpretazioni.Comeprimaistanza,questoprincipiofadellapermaculturaunafilosofiaambientalesen-zaritegnoantropocentrica,inquantoponebisognieaspira-zioniumanialcentrodell’attenzione,proprioperchéabbia-mopotereeintelligenzapercambiarelenostrecondizioni.Alivellolocale,questosignificaaccettareresponsabilitàindi-vidualipermigliorareperquantopossibilelasituazione,invecedilamentarsidelleforzeodelleinfluenzeesternechecondizionanolanostravita.L’approcciopermacultu-raledevefarlevasugliaspettipositiviesulleopportunitàcheesistonoanchenellasituazionepiùdisperata.Ilsuc-cessochehaavutol’utilizzodistrategiepermaculturalinelsostegnoacomunitàpovereurbaneeruraliinPaesidelTerzoMondo,alloscopodirenderequestecomunitàpiùautosufficienti,inparteèdovutoaquestometteresempreinrisaltoleopportunitàenongliostacolichesipresenta-nodiunadatasituazione.
Sedaunaparteèingenuoignorareleradicifamiliari,storicheepolitichedellecondizioniincuicitroviamo,dall’altraquesteradicipossonodiventareunafontecon-tinuadi amarezzae rassegnazione.Dobbiamoquindiessereprontiacapireilpesochepossonoavereleforzeesteriorinelrenderepiùdifficile,aquellimenofortuna-tidinoi,prendereilcontrollodelleproprievite.
Le tendenze spirituali che ci incoraggiano a staccarciemotivamentedalleesperienzeconcretesonoutiliseciper-mettonodifareunpassoindietro,rispettoainostriobiettiviedesideri,eciaiutanoacapirecheforselavitaelanatura
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cioffronotuttociòdicuiabbiamobisogno.Ovviamente,lestessetendenzecipossonocondurrealfatalismo,equindiallarinunciaall’azione,vistoche,ancheseciimpegniamoconcretamenteomoralmente,ilrisultatononcambia.
Cura di se stessiLacuradellepersonecominciaconlacuraperlapro-
priapersonaperpoiespandersiallafamiglia,aivicini,allecomunitàlocalienon.Ilmodelloèugualeaquelloseguitodaquasi tutti isistemietici tradizionali, triba-lienon.LaFigura 3esemplificaquestoconcettocomemeta-analisidellezoneedeisettoriinpermacultura.Laprincipalepreoccupazioneditipoeticoèovviamentelo-calizzataalcentrodellafigura,perchéèlìcheabbiamomaggiorpotereeinfluenza.Percontribuirearaggiun-gereunasituazionemigliore,bisognaesseresanieincondizionidisicurezza.
Aprimavista, ciòpuòapparire comeuna ricettaperignorareleenormidisparitàdibenesseretranazioniric-cheepovere,inparticolareseconsideriamoilmiliardoepassadipersoneappartenentiallaclassemedia,chesutut-toilPianetaconsumalamaggiorpartedellerisorse,benaldilàdiquantofalapiccolaminoranzadiultraricchi.
Ilfattoècheanchelepiccolecomoditàchecisembra-nonormalisibasanosullosfruttamentodellerisorsepla-netarie,privandocosìaltrepersone,esoprattuttolefutu-regenerazioni,dellelororisorselocali.Il“durolavoro”ela cosiddetta “creatività”,basidellanostraeconomia, lastessa“correttezza”delnostrosistemadigovernosonotuttifattorisecondarinelcreareinostriprivilegi.
Solo dopo aver capito le gigantesche disuguaglianzestrutturalicheesistonotranazioniriccheepovere,traco-munitàurbaneerurali,trarisorseumaneerisorsenatura-li,saràpossibilevedereinunadiversaluceilfattodiprov-vedereprimadituttoaipropribisogni(v.Principio 4).
Man mano che riduciamo la nostra dipendenza dalla economia globale sostituendola con economie familiari o lo-cali, riduciamo anche la domanda che governa le disugua-glianze attuali. “Pensa a te stesso”, quindi, non è un invito all’avidità, ma una sfida ad avviare un processo verso la re-sponsabilità personale e l’autosufficienza75.
Benessere non materialeUnodeimodimiglioriperapplicareilprincipiodella
curapersonaleèconcentrarsisuvaloriebeneficinonma-teriali.Quandocigodiamountramontoinvecediguarda-reunfilm,quandociprendiamocuradellanostrasalutecamminandoinvececheprendendodeifarmaci,quandopassiamoiltempoagiocareconunbambinoinvecedicomprargliungiocattolo,ciprendiamocuradinoistessiedeglialtrisenzaprodurreoconsumarerisorsemateriali.Semprepiùpersonesistannorendendocontocheilcre-sceredeiconsumineiPaesiricchinonpotenziailbenes-seredellagente.NegliStatiUniti, lemisurealternativedelbenessere–comel’indice di progresso effettivo(Genuine Progress Indicator76)–hannosegnalatoundeclinoaparti-redal1978,nonostanteenormiincrementidelconsumoprocapite.Ciòèdovutoalfattochegranpartedellanuovaricchezzadeveessereutilizzataperriequilibrareglieffet-tinegatividell’eccessodiconsumoedisviluppo.Questieffettinegativisono l’aumentodispesaper l’assistenzamedica,ilrisanamentoambientale,ilcontrollodellacri-minalità,econtenziosilegalieunamiriadedialtri“mali”e“disservizi(incontrapposizionea“beni”e“servizi”).Inquestomodo,ilimitiaimiglioramentimaterialisonosiastrutturalieinternianoistessi,siaambientaliesterniepolitici.NeiPaesipoveri,lamaggiorpartedellagentesachesonogliaspettimaterialidelbenessereaessereipiùpreziosi(anchesesognaperiproprifiglil’opportunitàdiconsumaredipiù).Inquestaprospettivasiriduce,oad-diritturavieneeliminato,l’apparenteconflittotrailpren-dersicuradellanaturaeilprendersicuradisestessi.
Stabilire dei limiti a consumo e riproduzione; ridistribuire il surplus
InPermaculture: a designer’s manualMollisonconcen-tral’attenzionesullanecessitàdistabiliredeilimiti,maquestoprincipiovienespesso insegnatosottolineandoilpiùpositivoaspettodellaredistribuzionedelsurplus.L’apparentecontraddizionetramessaggidiabbondanzaedilimiteciincoraggiaaconsiderareripetutamenteeconattenzioneilsignificatoel’espressionediquestidue
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aspettidellanatura,unparadossochedovrebbeservirea riformulare continuamente lenostre risposte etichealleopportunitàeaiproblemidellavita.
Abbondanza e limiti in naturaUnsensodiabbondanzaemergequandosperimentia-
moidonidellanatura(odiDio)inrelazionealleattivitàumane.Questosentimentoèancorapiùacutoinpresen-zadicostrizioniinterneoesterne.Qualcosadisemplicecomeilsaporedellaprimafragoladellastagionediventaspecialequandolanaturanonforniscefragoletuttol’an-no.Tuttiigeneridilussolosonopiùchealtroperque-stomotivo,maperdonoquestafacoltàequestivalorisediventanorealtàdituttiigiorni.L’esperienzadell’abbon-danzaciincoraggiaadistribuireilsurplusoltreilcerchiodicuisiamoresponsabili(allaterraeallepersone)nellasperanzachelenostreesigenzesianosoddisfatte.Que-stosentimentoispiratodall’abbondanzasiperdequandoprevalgonocostantementel’eccessoelospreco.L’eccessoe losprecosonopossibilisoloattraverso ilpoteresullanaturaelepersone.
Ilsenso del limitederivadallamaturacomprensionedelmodoincuifunzionailmondo.Vediamochetut-to, innatura, comprese le stessepersone,haunadu-ratalimitataeunospaziolimitato.L’avervistoilnostropianetadallospaziohadatopotenzaiconicaallacom-prensionedeisuoi limitimateriali.Lestatistichesullacrescitadelconsumoumanoesull’estinzionedivariespeciechiariscecheè impossibile lacrescitacontinuadiqualsiasicosa.Ilriconoscimentodeilimitinonderivadall’esperienzadellapenuria.Eccettochenellecarestieestremeeinaltridisastrinaturali,lascarsitàèunarealtàculturalmentemediata.Èlargamentecreatadall’econo-miaindustrialepiùchedalimitifisicioggettivinelleri-sorse77.Questascarsitàmanovratastimolailconsumoelariproduzionesenzarestrizioni,nellasperanzadirag-giungereintalmodounsensodisicurezza.
Porredeilimitialconsumoeallariproduzionesigni-ficachedobbiamostabilirecosaèabbastanzae,avolte,prendere decisioni radicali.Quandoaccettiamo lano-stramortalitàelalimitatezzadeinostripoteri,ilporci
deilimitipersonaliaciòchepossiamofareècomefareuncontrattoragionevoleconilmondointornoanoi.Mante-niamolanostraautonomiael’autocontrolloimparandoatrattenercidalfarecertecose;nelfarquesto,riduciamoleprobabilitàcheunaqualcheforzaopoterealdifuoridinoicicostringaacambiare.Adesempio,alcuneaziendehannoscopertochesviluppandodeglistandarddiprodu-zioneazeroinquinamentosievitadidoversottostareacomplessiecostosicontrolliambientali78.
Nel pensare a cosa è abbastanza, dobbiamo consi-derare ibisognie idesiderichestimolanoilguadagnomaterialeeanchelacapacitàdellaterraedellepersonediprovvedereaqueibisogniedesideri.L’impronta ecolo-gica79èunmetodorelativamentesempliceperrivedereeriorganizzare lenostrepersonali richiestealle risorsenaturali.Questoealtrimetodiciaiutanoastabiliredeilimitieamonitorareinostricomportamenti.Iprocessidiegoismo illuminatociguidanospessoversovalorinonmateriali, fornendocidegli incentivi (v. lasezioneCura per le persone).Inaltresituazioni,lostabiliredeilimitidi-ventadeltuttoaleatorio:unpo’cometracciareunalineanellasabbia.
Iltemadellacrescitademograficaèunodiquellichepossonoessereconsideratidamoltidiversipuntidivi-sta.Ilmondoègiàprobabilmentetroppopopolatoperpoterassicurareilbenesserealungoterminediuominie altre specie. Alcuni degli studi più autorevoli e det-tagliatisuscalanazionalesonostaticompiutiinCostaRica,unpiccoloPaesedeiCaraibirelativamenteprospe-ro.Ilmodellobasatosull’improntaecologicahaindicatocheilCostaRicapotrebbesupportareinmodososteni-bilel’80%dellasuapopolazioneailivellidiconsumoediabitantidel1987;perilmodelloEMERGY,lacifrasiabbassaal53%80.AncheseilCostaRicaèpiùriccodialtriPaesi,ilsuousoprocapitediEMERGYètuttoraunquartodiquellodegliUSA.
Daunpuntodivistaetico,dobbiamo concentrarci su ciò che è per noi appropriato fare piuttosto che su ciò che altri do-vrebbero fare.Questoèparticolarmenteimportante,inunmondodivisotraricchiepoveri,incuilesituazionisonomoltodifferenziate.MolteproveindicanocheneiPaesi
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39Principi etici della permacultura
poveriitassidinascitacalanorapidamenteinpresenzaditrefattori:laconquistadapartedelledonnedellasicurez-zaeconomica,ilcontrollodelledonnesullariproduzioneel’abbassamentodeitassidimortalitàinfantile81.NeiPaesiricchi,invece,ogninuovonatoaccelerailconsumo.
AmoltepersonedeiPaesiricchichehannoacuorequesti temi, l’adozione e l’affidamento forniscono l’op-portunità di soddisfare il naturale istinto di avere figlicome parte della vita. Spesso questo desiderio sembrapiùlegatoalledonne,maanchepergliuominil’ideadiavereerediesuccessorièspessomoltopotente.Unadellepiùgrandisfideperlaculturamaschiledituttoilmondoèconsiderarecomeeredituttiifiglienonsoloipropri.
Redistribuzione del surplusQuestoprincipioimplicailcondividere il surplus di ri-
sorseperaiutarelaterraelepersonechesitrovanoaldilàdelnostroimmediatocerchiodipotereeresponsabi-lità.Ciòrichiedecheciattiviamoperprocuraremezziefondiaquantistannoall’esternodellanostrafamiglia,comunità e regione, in mancanza anche di qualsiasisegnalediobbligomoraleoriconoscimentoperlano-strabenevolenza.Ciòfornisceilcontestoperprendereinconsiderazionequelleapparentitensionioidilemmitrapersonaleecollettivo,tralocaleeglobale,traattualitàefuturo,problemigiàevidenziatiquandohoparlatodeiprimiduepuntidell’etica.
Ciòchescegliamodisostenereconilnostrosurplusditempo,risorseericchezza,èuntemadisempremaggio-reevitale importanzapermolticittadini relativamentericchidelcosiddetto“mondoavanzato”.Sulterrenosocia-le,tutteleculturemostranoun’ampiagammadisistemi,attraversocuiilsurplusvieneridistribuitoabeneficiodialtri,presentiefuturi.Nellesocietàtradizionalipreindu-strialiemoderne, ladistribuzionedelsurplusèspessocodificatainistituzionilegaliereligiosechepossonoes-seregestitetramiteilsistemaditassazioneolaChiesa.
OggiletradizionaliistituzionidellaChiesaedelloSta-tostannoperdendolaloroautorità,mentreaziendeeal-tre potenti istituzioni economiche hanno acquisito unenormepotere,senzaaverloperòacquisitodaunpun-
todivistamorale.Inquestocontesto,lepersonestannosperimentandounagrandevarietàdimodiperaiutareilprossimo:aiutidestinatiaPaesiesteri,progettidisvilup-po,gruppidivolontariato,fondiafinifilantropici,lavorovolontarioperlacomunitàealtroancora.Anchel’arteelacultura,chenonhannograndevaloredimercato,pos-sonoessereattualmenteconsiderateespressionidellare-distribuzione del reddito.Nondevesorprendereilfattochelaredistribuzionedelredditodovrebbeessereunadellepreoccupazioni maggiori delle ricche società moderne.Quellochesorprendeècheesistonosocietàtradizionali,materialmentepovere,cheredistribuisconoquoterelati-vamentemaggioridellalororicchezzamateriale.
Inmoltesocietàindigeneecontadine,lacuraperlaterraoltreibisognidellafamigliaedeidiscendentieraparte integrante delle tradizioni spirituali-naturali, edesserichiedevanodoni,lavoriealtreformedidevozio-nepermantenereinfunzionetuttoilsistemavivente.Aunlivellopiùpratico,inmoltesocietàagricolepiantarealberi e creare foresteconspeciepregiate,destinateavivere a lungo, è stato un modo tradizionale per ridi-stribuireilsurplusditempoerisorseabeneficiodellefuturegenerazioniedellaTerrastessa.
All’internodelpiùrecentemovimentodell’agricoltu-rabiologica,èlagestionedellaterra,alfinediripristina-reemigliorarelafertilitàdelsuoloalungotermine–inparticolare,aumentando ilcontenutodihumus–chediventaformadiamministrazione,perlasciarelaterraincondizionimiglioridicomelasiriceve.Moltestrate-giedipermacultura,eanchealcunideglistessiprincipidiprogettazione(adesempio,ilPrincipio 2),sibasanosulconcettocheèpossibileaumentarelafertilitàalun-go termine del terreno. Tutte le strategie di conserva-zionedelsuolo–anchelepiùmodeste–implicanolaresponsabilitàeticadibloccarnealmenoildegrado;perlapermacultura,intesanelmodopiùserio,èimportan-techesimettanoinattotuttiglisforzipossibiliperau-mentare,eperfinotrasformare,lacapacitàbiologicadelsuoloabeneficiodellefuturegenerazioni.
LapiantagionedialberiedialtrepianteperenniperripristinarelasalutedellaTerra,senzaricavarnebene-
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ficieconomici,èstataun’attivitàcentraledellaperma-culturaedi altrimovimentidediti alla curadi terraepaesaggio.Nellasuaformapiùpura,laconservazionedegliecosistemiindigeniinpiccoleriserveimplicaunimpegnoagestire,inperpetuo,sistemialtrimentiinca-pacidisopravvivereagrandicambiamentiecologici.
Inmolticasi,lebuone operesocialieambientalipos-sonoessereconsideratecomeunaformadiespiazioneperipeccaticommessicomecollettività,piuttostocheunmodoperfornire,aterraenatura,cosedicuihannoveramentebisogno.Avolte,ilnostrodareèunaformamascheratadiegoismochecreadipendenza.Nelconte-stosocialeenaturale,èstatosempreproblematicodareinmodochequestodaresiaancheveroaltruismo;nelmondomoderno,ciòèdiventatounaquestioneeticadigrandespessoreecomplessità.
La permacultura come strumento per contribuire a prendere decisioni etiche
Nelnostrotentativodivivereinmodoetico,abbiamobisognodistrumenticoncettualichecipermettanodiscoprirecosasiaappropriatoepraticoper la situazio-neeilcontesto,chesimantengano,nelcontempo,va-lidiattraversoicaoticicambiamentichesisusseguononeltempo.Lapermacultura–einspecialmodoisuoiprincipidiprogettazione–prevededeglistrumenticon-cettualichemoltepersonehannotrovatoutilinelloropercorso.Sperochelamiadescrizionedeiprincipidel-lapermaculturaaiutiadapprofondirelacomprensionedicometalistrumentipossanoservireperpassaredaiprincipiteoriciallarealtàecologicaconcreta.
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Principio 1Osserva e interagisci
La bellezzaè negli occhi di chi guarda82
Unabuonaprogettazione83dipendedaunaliberaearmoniosarelazioneconlanaturaeconlepersone,incui l’attenta osservazione e una meditata interazionefornisconoalprogettoispirazione,repertorioemodelli.Èqualcosachenonnasceinisolamentomaattraversounacontinuaereciprocainterazioneconilsoggetto.
Lapermaculturautilizzaquestecondizioniperproget-tareconsapevolmenteilpercorsoversoladiscesaenergeti-ca(ladecrescita).Nellesocietàdicacciatori-raccoglitorieinquelleagricoleabassadensitàdipopolazione,l’ambientenaturalefornivatuttoilnecessario;losforzoumanodovevaservireprincipalmenteallaraccolta.Nellesocietàpreindu-strialiadaltadensitàdipopolazione,laproduttivitàagricoladipendevadauncontinuo,sostenutoinputdilavorouma-no84.Lasocietàindustrialedipendedaunforteecontinuoinputdienergiadacombustibili fossiliper fornirecibo,mercieservizi.Iprogettistipermaculturaliusanol’osser-vazioneattentaeunaprofondainterazioneperridurreilbisognodilavoromanuale,dienergianonrinnovabileedialtatecnologia.L’agricoltura tradizionale era ad alto contenu-to di manodopera, l’agricoltura industriale è ad alto contenuto di energia, i sistemi progettati dalla permacultura sono ad alto contenuto di informazione e progettazione.
Inunmondoincuilaquantitàdiosservazioniein-terpretazionisecondarieomediaterischiadisommer-gerci,l’imperativodirinnovareedespanderelenostreabilitàdiosservazione(intutteleforme)èimportantealmenoquantoilbisognodifiltrareeinterpretareildi-luviodi informazionimediate.Lemigliorateabilitàdi
osservazioneediinterazionebenponderatapotrebberoforniresoluzionicreativepiùdellenuoveconquistenelcampodellaconoscenzaspecialisticaottenutepermez-zodiesercitidiscienziatietecnici.
L’iconacherappresentaquestoprincipioèunaperso-na-albero,chedovrebbesottolineareilnostroruolonellanaturatrasformatodallanaturastessa.Puòessereinter-pretatoanchecomeunaspeciedibucodiserraturanellanaturaattraversocuiprospettaredellesoluzioni.
Ilproverbio:«La bellezza è negli occhi di chi guarda»ciricordacheilprocessodiosservazioneinfluenzalareal-tàechedobbiamosemprenutriredeisospettiriguardoaveritàevaloriassoluti.
Osservare, riconoscere i modelli e capire i dettagli
Il fondamento di ogni tipo di acquisizione intellet-tualeèunprocessodicontinuaosservazionefinalizzatoariconoscereimodellieacomprendereiparticolari.Imodellieidettagliosservatisonolabasediarte,scienzaeprogettazione.Ilmondonaturale,inparticolarequellodegliorganismiviventi,presentalapiùgrandediversitàdimodelliedettagliosservabilisenzal’aiutodicostoseecomplesse formedi tecnologia.Modelli edettagli cifornisconoungranderepertoriodiformeeschemi,chepossiamoutilizzareperprogettaredeisistemiabassoassorbimentoenergetico.Labuonaosservazionenonèsolofontedinuoveidee,perfinocreative,maancheil
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fondamentoperrinnovare lenostrecapacitàpiùbasi-lari.Questecapacitàsistannoperdendo,perchéalloroposto subentrano sempre nuove forme di tecnologia.Unutileesempio,inproposito,èl’attentaosservazionedelbambinopiccoloquandofaisuoibisogni,inmododasapercogliereilmomentogiustopermetterlosulva-sino.Ciòporteràconfacilitàeabbastanzainfrettaafaracquisirealbambinolegiusteabitudini85efaràrispar-miareun’infinitàdilavoro,diacquaedienergia.
Alcontrario,iSistemi computerizzati di informazione geografica–perquantosianospessomoltoutili–sonodiventatiunsostitutodellanostraincapacitàdileggereilpaesaggio,anchealivellimoltobasilari.
Interagire con attenzione, creatività ed efficienza
Lacontinuaosservazioneeinterpretazionehascarsovaloreamenochenon interagiamocon l’oggettodel-lenostreosservazioni.L’interazionerivelaaspettinuoviedinamicidell’oggettoeattiral’attenzionesullenostrestesseopinioni e suinostri comportamenti inquantostrumentidellacomprensione.L’interazionetraosser-vatore e oggettodell’osservazionepuòessere conside-ratacomeprecorritricedellaprogettazione.L’accumulodiesperienzediosservazioneeinterazionecostruisceleabilitàelacompetenzarichiestesiaperintervenireconintelligenzasusistemipreesistenticheperprogettarneinmodocreativodinuovi.
La rivoluzione del pensiero e della progettazione
Tuttisiamoaconoscenzadell’emergeredell’economia dell’informazioneedellasuaimportanzanellafaseattua-le.Isistemidiinformazioneeconoscenzachedirigo-noeorganizzano l’economiafisicadellemercihannoacquisitooggigrandevaloreepotere.Lacaratteristicapiùovviadiquestaeconomiadell’informazioneèrap-presentatadaicomputer,maicambiamentinelmododipensare– inparticolare, l’emergeredeldesign thin-king86–sonopiùimportantidell’hardwareedelsoftware
utilizzati.Anchelapermaculturafapartediquestarivo-luzionedelpensiero87.
Unagranpartediquestarivoluzionedelpensierosibasasull’emergeredellaprogettazionecomeabilitàuniversale,insiemeaquelledelsaperleggereescrivereefardiconto.Nonètantoilfattochecistiamosemprepiùaprendoalmondodellaprogettazione,quantopiuttostochecistiamosemprepiùrendendocontodellasuaimportanzasocialeeindividuale.Laprogettazione,purcosìdifficiledadefinire,èfondamentaleperl’umanitàeperlanatura.
VictorPapanekdefiniscelaprogettazione«losforzointuitivoeconsapevolediimporreunordinecheabbiaun significato»88. Questa definizione sottolinea che ilprogettononèsemplicementeilrisultatodiunmododipensarerazionale,analiticoeriduzionista,madipendeanchedallenostrecapacitàintuitiveeintegrative.
Progettaresignificanonsoloaverefamiliaritàconmo-delligeneratidallanaturaedagliuomini(soluzionieopzio-nidelpassatoedelpresente),maancheaverelacapacitàdivisualizzarenuoviadattamenti,variazioniopossibilità.Lacapacitàdiimmaginarealtrepossibilitàèunulterioreim-portanteaspettodeldesign thinking.Ilprogettopiùcreativoimplical’ibridazionepromiscuadipossibilitàoriginatedafontiapparentementesconnesseoaddiritturadiscordanti,alfinedicreareunanuovaarmonia.
L’imposizione di un ordine significativo,dicuiparlaPapa-nek,riconoscelapotentenaturadelprogettare.Ipericolidelgiocare a fare Dioimplicitiinquestadefinizionecifannotor-nareinmentechelaprogettazionepossiedeunaforzaenor-me.ComeaffermòStewartBrandnelprimoWhole Earth Catalogue del1968:«Siamocomedeiequindivalelapenadifareunosforzoediventaredavverobravicomeloro».
Dalpuntodivistadellaprospettivaecologica,progettare attraverso la naturanonèsemplicementeunametafora,maunrisultatodelleforze dell’auto-organizzazionechepossonoessereosservateall’operainognisezionedelvastomondovi-vente.L’imposizionediunordinechehaunsignificatovainsensocontrarioalleprevalentiforzeentropichedeldisordi-neall’internodellanaturaenelvastouniverso(sull’entropia,v.ilPrincipio 2).L’auto-organizzazioneavvienedappertuttoogniqualvoltasiapresenteunflussodienergiasufficienteal
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431. Osserva e interagisci
puntodapoterneconservareunaparte. Progettare è naturale come respirare e, come avviene per il respiro, la maggior parte di noi può imparare a farlo meglio89.
Osservazione e interazione implicano un processobidirezionaletrasoggettoeoggetto:ilprogettistaeilsi-stema.Poichésiamoancorainlargapartecondizionatidaldualismocartesiano,sevogliamomigliorarelaqua-litàdelnostrodesign thinkingelenostreazionipratiche,abbiamo costante bisogno di rinfrescarci la memoriaconesempitrattidallanaturaveraepropriasulleconse-guenzedelprocessobidirezionale.
Ildetto:«Tuttofunzionanelleduedirezioni»èunuti-lepromemoriagenerale,chetrovaespressioneinmoltidiversiesempi.Lemassimeelencatediseguito,invece,sonopiùspecificheefornisconodelle lineeguidachepossonoaiutarciaevitareche,inquantodesigner,rica-diamonelletrappole del pensiero dualistico.
Tutteleosservazionihannounvalorerelativo.Pensaredall’altoversoilbasso(top-down),agiredal
bassoversol’alto(bottom-up).Ilpaesaggioèillibroditesto.Sbagliareèpositivo,seciinsegnaqualcosa.Lesoluzionielegantisonosemplicioaddiritturainvisibili.Intervenireilmenopossibile.Evitarel’eccessodi“buono”.Ilproblemaèlasoluzione.Riconoscereedevitareivicoliciechidellaprogettazione.
Linee guida del design thinking(pensare in modo progettuale)
Tutte le osservazioni hanno un valore relativoL’osservazionepuòessereilriflessodiunostatointe-
riore,piuttostocheunfattooggettivo.Ancheilconcet-todifatto oggettivo,nellascienza,vieneorariconosciutocomediscutibile:gliscienziatisannochel’osservazione, direttamente o indirettamente, influenza la realtà.
Datiilimitidell’oggettività,èmeglioesserechiarieprecisicircainostripresupposti,preconcettievaloriericonoscerecomequestiinfluenzinoedianostrutturaal
nostromododivederelecose.Eticaeideologiaagisco-nocomefiltri,chedeterminanocosaecomevediamo.Questifiltrisonoinevitabili–anzi,essenziali–malafrettaneldareungiudiziodi“giusto”o“sbagliato”fre-quentementeoscuralanostraosservazioneeimpediscelacomprensione.Unesempiochiaroèilmododiconsi-derarelepianteinfestantieglianimalidannosi.
Pensare dall’alto verso il basso, agire dal basso verso l’altoNel prendere in considerazione qualsiasi oggetto è
sempreutilefareunpassoindietroecercareleconnes-sionie icontestichepossonorivelare ilnostrooggettocomefacentepartedisistemisuampiascala.Ciòcontri-buisceaidentificareimportanticontributiinentrata,chesonofuoridaimeccanismidicontrollodelsistemastessooeffettidiretroazione(ofeedback),eancheleusciteeleperditechevengonoassorbitedaisistemisulargascala.
Questopensierosistemicochevadall’altoversoilbas-so90serveariequilibrareilpuntodivistariduzionista,chepersegue il meccanismo opposto, dal basso verso l’alto,checercadicapirel’oggettomettendoafuocolesuepartifondamentali.D’altraparte,l’azionechevadalbassoversol’altofocalizzaipuntidiforzautilizzatidaelementioin-dividuisupiccolascalaperinfluenzareisistemisulargascalaincuisonoinseriti.Ciòèparticolarmenteimportantequandocerchiamoditeneresottocontrollograndiesten-sioni di territorio come terreni a pascolo, foreste e altreterreallostatoselvaticoincuilenostrecapacitàeopzionidicontrollocostituisconounapiccolapartedelsistema.Inmodosimile,quandositrattadistimolaredeicambiamen-tiall’internodiunacomunitàinuncontestodiforzemoltopotenti,riconoscereipuntisucuifarlevaperpoterinci-dereèdigranderilevanza.Probabilmenteiltipodiazio-neattualmenteprevalenteèquello top-down (dominantedall’altoversoilbasso)esemplificatodall’azionesvoltadaigoverni o dalle aziende. Sarebbe invece necessaria unaquotamaggioredibottom-up (partecipativo),cioèdiazionechepartedalbassoperandareversol’altoeciòamaggiorragioneneisistemicheinteressanolanaturael’uomo.Ilcontestostoricoepoliticodiquestitipidiazionevieneul-
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teriormentetrattatonelPrincipio 4,inspecialmodoattra-versol’interpretazionediunbennotosloganambientalista(«Pensa globalmente e agisci localmente»).
Il paesaggio è il libro di testoIlmondonaturalefornisceunatalediversitàdiargo-
menti,perl’osservatoreeilprogettista,chenonèesa-geratodirecheilpaesaggioèillibroditestodaseguire.Tutteleconoscenzecheciservonopercreareegestiredeisistemichesostenganolavitadell’uomoeconsumi-noallostessotempopocaenergiapossonoderivaredallavoroconlanatura.
Quandoparliamodiosservazione,disolitociriferia-moalvederecongliocchi,maquestononfacheriflet-tereilmodoincuil’uomomodernocresceinunmondoalfabetizzatoesemprepiùdominatodalleimmagini.Adesempio,l’annusareol’assaggiareilterrenopuòrivela-reaspettiinvisibilidelsuoequilibriobiologico,fisicoechimico.Unbird-watchercompetentespessoapprendedipiùdalcantoedairichiamidegliuccellichedall’os-servazione,perlopiùpiuttostoprecariaedelusiva.Unbuonmontatoreetornitorepuòaccorgersidellarimo-zionediqualchemillimetrodimaterialedaunalberoagomitichegirainuntornio.
Losviluppodibuonecapacitàdiosservazionerichiedetempoecalma.Ciò,dipersé,richiedeuncambiamentodistiledivita,spessoconilpassaggiodaattivitàsvolteperlopiùalchiuso,seminotturneedominatedamezzidicomunicazione,adattivitàsvolteall’aperto,soprattuttodigiornoeavendoachefareconlanatura.AMelliodoracerchiamodimantenereinequilibrioillavorodiscriva-nia,all’interno,eillavorofisicoconannessaosservazio-ne,all’aperto,nell’ortocheciforniscegranpartedelcibodicuicinutriamo.Oltrealsostentamento,illavorareconlanaturaciforniscel’ispirazioneelaverificaperlamessainpraticadelleideepiùastratteespresseinquestolibro.
Operandocomeconsulente,hoscopertochelalettu-ra del paesaggio91 è ladotepiùpreziosaneldesignper-maculturaleesi rivela lapiùutile,quandosi trattadidarconsigliespiegazioniadaltrepersonesuipotenzialilimitidiunparticolareappezzamentoditerra,sucome
essoèstatocoltivatonelcorsodellasuastoriaepoisuivariprocessidisuccessione92cheporterannoallamaturi-tàdiutilizzoinsensopermaculturale.
Sbagliare è positivo se ci insegna qualcosaLaprogrammazioneelaprogettazione(comelavita
ingenerale)implicanospessodegliaggiustamentipro-gressiviinrispostaall’esperienza.LaFigura 6 mostralaspiralesemplificatadell’apprendimentoattivo93 (action learning);questamodalitàpermettediiniziareadagireinqualunquefase,aprescinderedallivellodiconoscen-zecheabbiamo,ediprocederedaunaprospettivaini-zialemoltoristrettaaunasemprepiùampiaeolisticaattraversodegliaggiustamentiprogressivi.
Nonostantequestosiaunprocessosempliceedeccel-lente,quandooperiamoconsisteminaturalicomplessidobbiamoricordarechedifficilmentepossiamoconosce-reecomprendere–eancormenocontrollare–tuttiifat-toriingiocoechecausaedeffettosonospessoaspiraleoarete,piuttostochearticolatiinformadisuccessionelineare.Quandosifaqualcosa,bisognaevitaredipensarediessereall’originedellaeventualeriuscitadiquellaazio-ne.Meglioprocedereperpiccoli tentativieconsiderarealtrepossibilicausedisuccessoodifallimento.
Le soluzioni eleganti sono semplici o addirittura invisibiliNellascienza, larispostapiùsemplicechespiegatut-
tiifattivieneconsideratapiùvalidarispettoaunarispo-stacomplessa.Inmodosimile,anchenellaprogettazioneun’enormecomplessitàèspessoindicediunaprogettazio-nesuperficiale.Unasoluzioneprogettualedavveroefficacepuòessere straordinariamente semplice.Tale semplicitàpuòessereimplicitaoderivaredalfattochelacomplessi-tàviventebasatasull’auto-organizzazionefunzionasenzachenoilacomprendiamoocontrolliamo(v.ilPrincipio 5).
I sistemi davvero efficienti possono funzionare be-nissimosenzachenoicenerendiamoconto.Questaèlaregolapermoltiservizi ambientalichelanaturacifor-niscegratuitamente,comelapurificazione-condiziona-mentodiariaeacqua,ilripristinodibuonecondizioni
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nelsuoloealtrebuonesoluzioniprogettuali,dicuinonciaccorgiamo,senonquandopervarieragioninonfun-zionanopiù.Ildetto:«Nonsappiamocosaabbiamofin-chénoncel’abbiamopiù»èinquestocasosignificativo.L’attentaosservazioneeilrispettoancheperleformedivitaeiprocessipiùumilisonounparzialeantidotoaquestoproblemaperenne.
Intervenire il meno possibileQuando tentiamodi apportaremodificheagli ecosi-
stemiperrisolvereeventualiproblemi,dobbiamostaremoltoattentianondanneggiareoalterarealtriprocessi,cheinvecefunzionanoperfettamente.Vistochelapro-gettazioneefficienteèspessoinvisibile,gliinterventisulargascalaprobabilmentesarannopiùdannosicheriso-lutivi e inoltre richiedono, per essere operativi, grandiquantitàdienergiaerisorse.MasanobuFukuoka,agri-coltorebiologicoefilosofogiapponeseautoredelfamosoLa rivoluzione del filo di paglia,hadescrittoinmodoinsu-perabileilvaloredelnonfar nienteeidannichepossonoesserecausatida interventisu largascala, innatura.IlmetodoBradley94perlarigenerazionedellavegetazionespontanea–basatosull’attentaosservazioneesull’inter-
ventominimaledellesorelleBradley–èstatoriconosciu-toeapprezzatoperlasuagrandeefficacianelproteggerelavegetazionespontaneadall’invasionedispecievegetalialiene.Taleapprocciononinvasivosibasasulrimuoverelespecievegetalialienesolodalleareedivegetazionena-tivapiùintegreedèesattamentel’oppostodiquantosifadisolito,attaccandole“erbacce”conl’utilizzomassicciodierbicidiedialtrimetodiadaltoimpattoecologico.
Evitare l’accesso del “buono”Quandosperimentiamoilrisultatopositivodiun’azio-
ne,quasisempresiamoportatia ripeterequellastessaazione,trascinatidalpreconcettofuorvianteche,seunacosavabene,moltiplicarlasaràsenz’altroancorameglio.Nellesocietàsostenibilieinnatura,lalimitatezzadellerisorsehasempreportatoaevitarediripeterequesteazio-ni;nelmondomoderno,invece,assistiamoregolarmentealloroproliferarepraticamentedappertutto.Unodeglief-fettiuniversalidellaricchezzaèilcambiamentodeiregi-mialimentari,nelladirezionediunmaggiorconsumodizuccheri,grassieproteine.Icibichecontengonoenergiainmodoconcentratosonostatisempredesiderati,mainpassatoilimitinaturaliciproteggevanodaglieffettiavver-sidell’indulgerenelconsumodiquestotipodialimenti.
L’orticoltoreol’agricoltorecheottieneungranderaccol-todopol’utilizzodiunparticolareconcimeènaturalmentetentatodiutilizzarnequantitàmaggiorilavoltasuccessiva.Lariduzionedelleresedeiraccoltia livellomondiale,no-nostantel’aumentodell’usodeifertilizzanti,dimostracheilproblemaèmoltodiffuso.Inmodosimileaquantoavvieneconilconsumoeccessivodizuccheri,grassieproteine,an-chel’utilizzoeccessivodifertilizzanticreadeglisquilibri,cheriduconoleresealungotermineelasalutedellepiante.
L’inibizioneeticadell’avidità èpartedell’antidoto aiproblemicreatidall’eccessodi“buono”.Ammetterechequestesituazionisonocaratteristichedellesocietàopu-lenteedisisteminaturalisoggettiaflussienergeticiec-cessivi,ciaiutaariconoscerenuovicasidiquestoatteg-giamentoprimadicaderenellatrappola.
Molte affermazioni che ci mettono in guardia controazioniarditeeimpulsiveriflettonoun’osservazionedica-
Figura 6 – La spirale azione-apprendimento.
Riformulare il problema o la questione
Individuare opzioni realistiche per l’azione
Azione
Riflettere sul risultato
Formulare la questioneo il problema
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ratteregenerale,chesipuòcosì riassumere: il successo e l’efficacia all’interno di un sistema possono trasformarsi in un fallimento in sistemi collegati di scala più ampia o più ridotta.
Lecauteleversoazionibasatesuunarispostaposi-tiva generata da successi precedenti non devono farcidimenticarediessereprontiacoglieretuttiqueisegnalicheciindicanolanecessitàdicambiamentiradicalinel-lenostreprospettiveenellenostreazioni.
Il problema è la soluzioneQuestosloganesprimel’ideachelecosenonsonosem-
precomesembrano.Lecosecheconsideriamonegativepossonoavereunlatopositivopiùimportante,oalmenoimportantecomelapercezionenegativapredominante.
Gli esempi più comuni di questa idea hanno cometemalecosiddette“erbacce”oaltreformedivita,checon-sideriamonegativamenteecheinvecepossonoaveredeglieffettipositivi.Adesempio,leerbacceoiparassitipossonoessere:
indicatoriambientalidiun’esigenzadicambiamen-tonellagestionediunterritorio;
agentidiriparazionediunsuolodanneggiatoesimili;risorsechenonriusciamoavalorizzareperragioni
economicheoculturali.
Leerbaccesonodaconsiderarecomeunsurplusdel-lanatura,chedevonoessereutilizzatepiuttostochedi-strutte(v.Principio 3ePrincipio 12).Questaideadellein-festantivistecomesurplusnaturalechepossiamousareèstatounodeipuntisucuihomaggiormenteinsistitonelcorsoditantiannidilavoro95.
Unatteggiamentoapertoecuriosoversoiproblemièquasisemprepiùcostruttivodiunarichiestaurgentedisoluzioni.Quest’ultimoatteggiamentoèspessomotiva-todallapauraedaun’accettazioneacriticadelproblemasenzainterrogarsisullasuanatura.
Unaltroaspettodellamassima:«Il problema è la so-luzione»èchesipossonotrovarelemigliorisoluzioniaiproblemiinluoghiecultureincuiilproblemasiponeinmodoestremo.Inquestesituazioni,lacoevoluzione,
nelcorsodel tempo,hasviluppato le rispostemigliori.Inluoghi,incuiilproblemadellaprogettazioneèmenograve,lagentespessoloignoraoppureescogitasoluzio-nicheprevedonosforziorisorsemaggioripersuperarlo.Adesempio,nellamiabrevepermanenzasullaCostieraAmalfitana, ho potuto vedere all’opera molte soluzionicreativeaiproblemipostidaterreniimpervieripidi,al-cunetradizionaliealtremoderneeimportate.Alcontra-rio,nelleregionicostieredelMediterraneo,mihamera-vigliatovederequantopocoèavvertitoilproblemadellaraccoltad’acquapiovana,tramitecisterneopiccoledighediterra,rispettoall’Australia.Nonostanteleestatiaride,ladiffusionedicorsid’acquapermanentielapresenzadisorgentiefaldedibuonaqualitàhannoridottointuttoilMediterraneolostimoloaraccoglierel’acquapiovana,alcontrariodiquantoèavvenutoinAustralia.
Riconoscere ed evitare i vicoli ciechi della proget-tazioneQualcunohadettoche:«lesoluzioni,disolito,arrivano
dapersonechevedonoilproblemasolocomeuninteres-santepuzzleelecuiqualifichenonsarebberosufficientiafarlepromuoveredaunacommissioned’esame»96.
Quandoriconosciamoilpotenzialepertrasformareiproblemiinsoluzioni,spessocitoccaaffrontarel’iner-ziadeisistemidivalore,dell’architetturaconvenzionaleedellestrutturedipotere,chenonriconosconol’impor-tanzadell’innovazione.Perquantolaculturamodernaincoraggi l’innovazione (entro dati limiti) dobbiamocapireperché ilconservatorismo, ecioè la resistenzaaicambiamenti radicali, è una caratteristica importantesiadeisistemiumanichediquellinaturali.
Innaturaenelcomportamentoumano, lesoluzionisperimentatetendonoaessereintegrate,mentreleinno-vazioni recenti vengono facilmente rigettate a causa dicondizionisfavorevoli.Nellastoriadellavita,lemutazio-ninellabiochimicadibasedellavitacellularenonriesco-noquasimaiadurareoltre iprimistadidievoluzionedell’embrione,perchél’evoluzione,nelcorsodicentinaiadimilionidianni,haperfezionatoquestiprocessiequal-siasivariazionehaunesitoletale.Imodellievolutivipiù
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recenti raramente presiedono a funzioni fondamentaliper cui le mutazioni occasionali sopravvivono, almenoinizialmente.Adesempio, lavariazionenelnumerodicapezzoli,oanchedidita,ècomuneneimammiferi.Lostresselacompetizionetendonoasopprimeretalivaria-zionimedianteloscarsosuccessonellariproduzione.
Nellefamiglie,perlamaggiorparte,igenitori,delibe-ratamenteoinconsapevolmente,insegnanoaifigliquelloche(nelbeneenelmale)hannoimparatodailorogenitori,mettendoinsecondopianolepropriepersonaliopinionidiadulti.Quantopiùquestigenitorisonostressati,tantopiùtendonoaseguirequestoschemadicomportamento.Ilci-clochedalbambinopicchiatoportaalgenitorechepicchiailfiglioèbennotoericonosciuto.Nellaculturaumana,imodellidicomportamentoeleconoscenzetendonoain-cardinarsiintradizionieistituzioni.Quandosisusseguo-nolunghiperiodidirelativastabilità,sonole istituzioni,piùchegliindividui,adiventaredepositaridellacultura.
Ilconservatorismoèfunzionalequandoitassidicam-biamento nell’ambiente circostante sono lenti. In talicondizioni,unanovitàall’internodelsistemafrequente-menteèpiùun’aberrazionenegativacheunainnovazio-neutile.Ipiccolimiglioramentichesiaggiungonoconil tempovengono integrati inmododanonalterare lastrutturafondamentale.Questicambiamentiprogressivipossonoportareisistemiaunassettoottimale,inunpar-ticolareinsiemedicondizioni;tuttavia,uncambiamentorapidonellecondizioniambientalipuòtrasformareunasoluzioneottimaleinunastradasenzauscita,incuinonèpossibilenéandareavantinétornareindietro.
Lastoriadellarana,chenonriesceausciredall’acquadel-lapentolamanmanochelatemperaturasaleaunlivelloletale,illustracomevariazionidipococonto(ilprogressivoaumentodellatemperaturadell’acqua)finiscanopercreareunasituazionesenzavied’uscita,quindiunatrappola.
AmoryLovinsparladi«aggirarelebarrierepostedaicosti»perotteneregrandimiglioramentinell’efficienzaenergeticaenell’utilizzodellerisorse,inveceditraffica-reconpiccolimiglioramenti.Ancheseilsensocomunesuggeriscecheciòsaràmoltocostoso,moltiesempitrattidall’industrial designedallaproduzioneindustrialedimo-
stranocheicostipossonoesserepiùbassidiquellipro-dottidapiccoliaggiustamentimarginali.
Ciòcheserve,inquestesituazioni,èaverelacapacitàelaprontezzadiaffidarsialpensiero laterale,diabban-donareilrisaputoediassumersirischieincentiviperottenerequalcosadimeglio.
Un’ampiaesperienza–insiemeall’osservazionedelmondoesternoaquellaparticolaresituazioneoaquelparticolare sistema – può permetterci di riconoscerei punti morti della progettazione e la natura generaledellesoluzionidavveroradicali.Nellamaggiorpartedeicasi,questesoluzionirappresenterannounasfidaeunaminacciaperlestrutturedipotereediricchezzapreesi-stentieprovocherannoperciòmolteresistenze.
Istruzione formale e strumenti di comunicazione
Oggiècomunesentirdirecheun’istruzioneeunap-prendistatoappropriatisonolachiaveperfarsìchelagentecontribuiscaaun futuropiùsostenibile.Ancheseioriconoscoilvaloredell’istruzioneformale,dell’ap-prendistato edegli strumentidi comunicazione,devodireanchechequesti fattorisonoparteessistessidelproblema,nelsensocheciimpedisconodicomunicareesperimentaredirettamenteconilmondodellanaturaattraversol’osservazioneeilcontattodiretto.
Molto si potrebbe dire sul bisogno di modificarel’istruzione formalee imediaaffinchécontribuiscanomaggiormente alla rivoluzione del pensiero, ma dob-biamoanchericonoscerel’esistenzadidiversiproblemifondamentali.
Primaditutto,quasituttiigradidiistruzione,einparticolare l’istruzione superiore, si basano su cono-scenzedisecondamano(fontiindirette)interpretateat-traversogrigliedicomprensionepreesistenti.Ilpuntoestremo di questo approccio all’apprendimento è rap-presentatodalfattoche,alivellouniversitario,ogniideaoconcettoespressonellepubblicazionideveesserecon-fermatodaopportuniriferimentibibliografici,ecioèdaideeeopinioniespressedaautoritàpreesistenti.
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48 Permacultura
Comesecondoelemento,latecnologiadell’informazio-nehaacceleratoilritmodelreperimentodelleinformazio-ni,edellalororiproduzioneediffusione.Confezionareinmodoprofessionaledeipacchettidiinformazioni,assem-blate prelevandole dalle fonti di informazione primarie,promettemodisemprepiùvelocidiaccessoall’apprendi-mento.Adesempio,inconfrontoaldocumentarionatu-ralisticotrasmessodallatelevisione,osservarelacosa realeassumel’aspettodiun’attivitànoiosaeinutile.Eccoperchéquestoconcentrarsisullarappresentazione dell’informazionehaavutocomeconseguenzaungeneralescadimentodellecapacitàdiosservazioneedell’originalitàdelpensiero.
Cometerzofattore,quasituttalaformazionescien-tifica è basata sul pensiero riduzionista bottom-up. Leconquiste culturali derivate dal pensiero riduzionistaspecializzato nel corso degli ultimi secoli sono statemoltoimportanti,maoggisonol’integrazioneelaferti-lizzazioneincrociata(cross-fertilisation)diideeeconcettiadareirisultatimigliori,proprioneltrattareiproble-misistemicirelativiallacrisiambientale.Granpartediquestopensierointegratosièformatoesiformanegliambienti esterni alle istituzioni educative (v. Principio 11). Ironicamente, le tecnologie della comunicazionestannoamplificandoquestepossibilità,maciòhacon-seguenzelimitate,vistochelatendenzaprevalentedellatecnologiacontinuaafavorirelaformarispettoalconte-nutoelareplicarispettoalpensierocreativo.
Comequarto–epiùproblematico–punto,l’istruzioneformaleaipiùaltilivellisiconcentrasull’assimilazionediquantitàenormidiinformazioni,masempreall’internodiuncontestochevedeledisciplineseparateleunedallealtre(comelosono,adesempio,scienzaearte).Aque-stotipodieducazionemancal’impulso olistico e integra-to dell’esperienza viventeeproprioperquestomotivoessohaspessounoscarsoimpattosullestrutturesoggiacentidella comprensioneedei valori, che rimangonoper lopiùquelliereditatidall’ambientefamiliare,dalleopinioniprevalentinellacosiddetta“culturapopolare”edaimassmedia.Inmolticampi,lesoluzioniaiproblemisonogiànotemanonvengonoapplicateperunamiriadediragio-nispecifiche.Ilnucleodiquestiproblemistanelfattoche
leconoscenze,chelepersonesembranoavere,nonsonointegrateepotenziatedall’esperienzapersonale.
L’osservazione e i limiti dell’esperienza diretta
Nellospecificareilimitidell’istruzioneformale,nonposso ignorare i limiti anche dell’esperienza diretta edell’osservazione,chesonoilfondamentodellaproget-tazioneecologica.Ildettochesuggeriscedireinventarelaruotaciricordailimitidell’osservazioneedelproget-toisolatidaaltrefontidiconoscenza.
L’osservazione,iltentativo,l’erroreel’esperienzadiret-tasonospessoconsideratimetodidiapprendimentolentieinefficientiperdueragioni.Perprimacosa,leconse-guenzediunfallimentopossonoavolteesseretalmenterilevantichenonosiamoneppuresperimentare.Questofattoerabencompresodatantesocietàsostenibilitradi-zionali,chetendevanoaessereconservatricieaguardareconapprensionel’innovazione,inquantotroppodensadi rischi.Secondariamente,ènormale ripeterepiùvol-teglistessierroriequestopervarieragioni,chevannodall’incapacitàdiosservareegiudicareirisultatialfattodinonsaperporreledomandeinmodocorrettooallapau-radiun’autoritàcheapparetroppooppressiva.
Perchégliapproccideimovimentidibasealladiscesaenergeticaabbianosuccesso,bisognascopriredeimodipiùefficaci,checonsentanoallepersonediimparare,at-traversol’osservazioneel’esperienzadiretta,acrearedeisistemidisupportoecologici.Perpassaredaunapproc-ciobasatosuunaseriedistrumentilimitatiaunaveraepropriaprogettazionepermaculturalecheprevedaunbagaglioculturaleflessibileediversificato(cheincludalacomprensionedeimodelli),bisogneràrinvigorireenor-mementelecapacitàdiosservazioneeinnovazione.
Il contesto moderno per apprendere tramite l’esperienza
Lesemprepiùestesepossibilitàcreatedallarivoluzio-neindustrialeedallesueconseguenzehannofornitounamiriadediopportunitàpersuperareilimitidell’esperienza
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diretta.Comeprimacosa,l’economiadimercatohapre-miato,pergenerazioni,leinnovazionimaterialmentevan-taggiose,creandounclimaculturalechevedel’innovazio-neperlopiùinmodofavorevole.Secondariamente,èstatopossibile,perunnumerocrescentedipersone,accedereallaformazionepermanente(lifelong self-education)attuatainproprioattraversolaculturaol’esperimento,aumentan-doediversificandoilrepertoriodiesperienzedirettedacuinascelacreativitàinnovativa.Terzo,unarelativalibertàeilpluralismodemocraticohannogeneratolatolleranzaperledifferenzeeperfinoperildissensoneicomportamenti.Lanaturaapparentementeinvincibiledelmaterialismoca-pitalisticohacontribuitoalladiffusione,traleélite,dell’ideachesipuòguadagnaredipiùconunasocietàliberaeplura-listacheconunasocietàrigidamentecontrollata97.
Infine–eforsequestoèilpuntopiùimportante–laricchezzahafornitounaretedisicurezzaounasortadiassicurazione contro le avverse conseguenze degli insuc-cessi,chesonoinevitabilmentetantiinogniattivitàspe-rimentaleeinnovativa.Laricchezzadellacasataodellafamiglia,ilwelfare stateelafilantropiasonotuttiaspettidiquestosistemaassicurativo.
Questi fattorihannoportatoaun’esplosionenellearti,nelle scienzeenellacreatività ingenerale, cheerafinoaqualchedecenniofatollerataoattivamentestimolataancheall’interno delle istituzioni educative, nelle organizzazionigovernativeenelleaziendeprivate.Laricchezzaeilpoterediquesteorganizzazionifornivanolospaziosufficientepersperimentazionieinnovazioniindividuali–cheandavanodiparipassoconqualchedosedidolcefarnienteedisprecodidenaropubblico–maduranteglianni’80e’90ilrazio-nalismoeconomicohaspazzatoviagranpartediquestispa-zi,appellandosiallacosiddetta“efficienzaeconomica”.Allostessotempo,sonostatiistituitivaricentri di eccellenza,dipar-timenti creativieunità di innovazionechehannocontinuatoalavorareinbaseaqueicriteri,perseguendoperòobiettivimoltopiùcircoscrittieabrevetermine.Molticommentatorihannosostenutochequesteultimetendenzestannoelimi-nandodallanostrasocietàpropriolospiritopiùcreativo.
Oggi sono gli individui in quanto tali a perseguireunagrandevarietàdi interessi,divaloriestilidivita,
lontanodallecostrizionidelmercatoodelleistituzionieducative. In mezzo a questa grande varietà di attivitàpersonali,amatorialiehobbistichec’èanchequelladidi-ventareosservatori qualificatidellanatura.Questacompe-tenzapuòessereapplicataalgiardinaggio,all’orticoltura–attivitàfondamentaliperaffrontareunfuturosegnatodaldeclinoenergetico–eadaltreoccupazionichepreve-donodilavorareastrettocontattooperativoconlanatura.Il contributodegliosservatoriamatoriali allaconoscen-zascientificaèevidenziato,inmodopersinoimpressio-nante,dall’operadiquantiinAustraliahannocontribuitoallastesuradell’Atlas of Australian birds,pubblicatoperlaprimavoltanel1981dallaRoyal Australian Ornithological League e recentementeaggiornato98:oltrediecimilaap-passionatiosservatoridiuccelli,daunaparteall’altradelContinente,hannoresopossibilel’impresadicatalogaregliuccelliaustraliani.
Lapermaculturahacreatounospazioimportantepermoltepersonemotivateadapplicarel’intellettoaciòcheèstatotradizionalmenteconsideratoilgradinopiùbassodelleattivitàumane;attivitàumiliesemplicimaindispen-sabilinellesocietàcontadinediunavolta.Ildesideriodirisolvereiproblemi,disperimentareeprogettareèunadellecaratteristichechedefinisconol’orticoltoreperma-culturale.Ungrandeesempiodelcontributochepuòve-niredadilettanti entusiastièillavorodiLouisGlowinski,undottorediMelbourne.Nelsuoortodiperiferia,Louishacreatounodeipiùimportanticentridisperimentazio-neagricoladell’Australiadelsud.Ilsuolavoro,dedicatoanuovevarietàdifruttaneiclimitemperati,haispiratolaformazionediunaretepermaculturalenellazonadiMelbourne.IlsuolibroThe complete book of fruit growing in Australia99èunastupendamisceladiosservazioniori-ginali,opinionipersonali,ricercheapprofonditeelavorodidocumentazione.
Gli sperimentatori dilettanti spesso soffrono di unamancanzadirisorseedicomunicazionequalificataconiloropari,maquestiaspetti,apparentementenegativi,pos-sonostimolarel’amatoreaesploraresentieripocofrequen-tati,poichénonècondizionatodallapauradifareunpassofalsoodailimitiimpostidaunadisciplinaparticolare.
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50 Permacultura
Osservazioni e interazioni in un mondo postmoderno
La permacultura potrebbe essere descritta come una conce-zione postmoderna, in cui tutti i presupposti sono aperti alla discussione e gli elementi derivati da diversi sistemi e tradizio-ni sono combinati prescindendo da qualsiasi estetica o tradi-zione prefissata100.Culturetradizionalieindigenelegatealuoghispecificihannofornitoispirazione,elementidipro-gettazioneesoluzioniprogettualiallaconcezioneorigina-leeall’evoluzionesuccessivadellapermacultura.Lavelo-citàdeicambiamentidegliultimidecennihaavuto,però,comerisultatochemoltedelleconoscenzeedelleculturetradizionalisonoandateperduteosisonodiffusealargoraggiotramitel’emigrazione,iviaggielacircolazionedido-cumenti.Inqualchemisura,lamodernitàhagiàfagocitatoquasituttodeimondinaturalitradizionali(sull’argomento,v.ilPrincipio 10,sezione“Globalizzazione culturale e rinno-vamento delle culture legate al territorio”).
Lasocietàmoderna–oltreaessereunagranderacco-glitrice-collezionistachetuttoingloba,anchedeimondinaturalietradizionali–sembraessereunsistema che si autofertilizza,nelsensochegeneracontinuamentenuo-ve informazioni,conoscenze, innovazioneecultura.Inquestocontesto,lapersonaistruita,beninformataechehaviaggiatomoltorappresentaunnuovotipodirisorsacreatadallaculturaindustrialeadaltoimpattoenergetico(v.Principio 4).Purtroppo,granpartediquestadiversitàsidimostreràpocofunzionalenelpercorsodidecrescitaversounasocietàsostenibile.
Anchelosprecoel’inefficienzapossonoesserecompre-sicomeriflessidiprocessinaturaliemodichehal’umani-tàdiadattarsialcambiamentoeacondizionifutureigno-te.Quandounsistemanaturale–organismo,ecosistema,individuoosocietà–riceveunimprovvisoaumentodiri-fornimentoenergeticonetto,vienetrasformatodalrapidosviluppo.Sel’inputadaltaenergiavienemantenuto, in-vece,dalsemplicesvilupposipassaalladiversificazione.Imeccanismidicontrollodelfeedback negativo101vengonosospesievienepermessa lapersistenzadiqualsiasi tipodipossibilitàdisviluppo.Lastoriadell’ImperoRomanoci
fornisceungrandeesempiodicrescitaedidiversitàcultu-ralebasatesullerisorsedell’interaareadelMediterraneo.In orticoltura, l’abbondanza di acqua e di concimazioniaumentailvigoreeleresedellepiante,infestanticompre-se.Sel’apportoenergeticoètroppoalto,ilsistemadisolitomuoreperautoinquinamento(comesuccedequandounacolturadilievitimuore,acausadeisuoistessiscartialco-lici)operlosviluppodicancri,checausanoilbloccodelfunzionamentodelsistema.Tuttiabbiamosentitoparlarediquellepersoneche,dopoavervintoallalotteria,silascia-noandareaunasortadiorgiadellospendere,trovandopoiinquestopiùl’infernocheilparadiso.Allafine,l’apportodienergiadiventadinuovounlimite,operchélariservadienergiaèesauritaoperchéilsistemaècresciutofinoauti-lizzaretuttoilflussoenergeticodisponibile.Inquestecon-dizioni,icontrollidelfeedbacknegativoentranodinuovoinfunzione,perlimitareoeliminareglielementidelsistemaol’organizzazionechenoncontribuisceallasopravviven-zadelsistemainmodoefficiente.Questoquadrogeneralepuòsembrareunaprognosisinistrapermoltiaspettidellaculturaumanacuisiamoaffezionatiedacuidipendiamo,mac’èunpuntocheispiraottimismo.Laproliferazionechesiverificaconunapportoenergeticoabbondantecre-erà,attraversovarimeccanismievolutivi (v.Principio 12),dellepossibilitàdinuovecapacitàdiadattamento,chenonsarebberomaipotuteemergereinuncontestodilimitazio-neenergeticaedicontrollidelfeedbacknegativoattivati.Ladisponibilitàdigrandiinputenergeticigeneraquindinuo-vepossibilitàdisviluppoevolutivo.Adesempio,leattivitàdegliorticoltoripermaculturali,chesperimentanonuovecolture climaticamentemarginali,possonoessere consi-deratehobbistiche,riflessodiunamaggioredisponibilitàdienergiaalivellopersonaleesociale,mapossonoanchecondurreanuovisviluppi,chemagaritornerannoutiliinunfuturoabassaenergia.
Naturalmente,icambiamentipossonoesseretalmen-tegrandi,rispettoalsistemaoriginario,datrasformarsiinunamalattiaassimilabilealcancroeallamorte,piùcheaunadattamentoevolutivo.Adesempio,lafrugalità volontariapuòminareallebasilefondamentastessedellasocietàconsumistica.
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Trovare qualcosa di utile nell’immondizia della modernità
In un futuro a basso assorbimento energetico, granpartedellatecnologiaedellaculturadioggifinirànell’im-mondiziadellastoria;maalcuniaspettidellamodernitàpossono fornirecomponenti importanti inunaculturadelladecrescita.
Iprincipidipermaculturafornisconolelentiperaiu-tareaidentificareipezziutilidellamodernità,combinan-doliconquelliderivantidallanaturaedalleculturepre-moderneinunanuovasintesiprogettuale.
Inquestocompito,dobbiamodiventareosservatoridistaccatidelnostrostessocontestoculturale,cercan-domodellicheriflettonoprincipipiuttostochesempli-cementeaspetticoncuiabbiamofamiliaritàperabitu-dineoperchéspintidalleconvenzioni.
Un’immaginecheviene inmenteèquelladiguar-dareciòchefacciamoeperchénellostessomodoincuiunantropologoosservaunindigenopermotividistu-dio.Un’altraimmagineèquelladell’accattonechescru-tauncumulod’immondizia,cercandoconlosguardounagemma.
Perquantopossaesserescioccanteperqualcuno,que-staimmaginevieneaccettatadamoltipermacultori.
Forsequesteimmaginisiuniscononell’occhiodell’ar-cheologo,checonilcrivellofiltraidepositidellepassateculturepercapirelalorovita,maanchelaloroscomparsa.
È come vagare per un paesaggio cosparso di tasselli apparte-nenti a molti puzzle diversi. Il nostro compito è raccogliere tutti i tasselli che ci sembrano utili e che ci sembra di riconoscere, portarli in un luogo che ancora non conosciamo e lì costruire un nuovo puzzle con i tasselli raccolti102,103.
Lachiaveperilsuccessosaràlanostracapacitàdiosser-vazioneediprogettazione.
Il valore dello scetticismo
Lalibertàpersonale,politicaereligiosa,chediamoperscontata,èdiperséunfondamentoperlarivoluzionedelpensieroedellacapacitàdiprogettare.Unasocietà relati-vamenteliberacipermettedirimanerescetticineiriguar-dideinostriattualivaloricollettivieindividuali.InVoltaire’s bastards104,JohnRalston-Saulfaunadifesaeloquentedelloscetticismoedelporsidomandecomeantidotoaglieccessidellacertezzaedelfondamentalismo.Inquestolibro,l’au-toredocumentacomel’estremismodeimodidipensareequellodeimodidiesercitareilpoteresianodeimostri,chesisonosviluppatiapartiredalrazionalismodell’Illuminismo.
Lo scetticismoe la resistenzaaidogmi sono impor-tanti,siainunosviluppoadeguatoaldeclinoenergetico,siainunasocietàchedevecontinuareaesserelibera.Lanaturaci forniscesempreunamiriadedi indicatori,disegnalidiavvertimentoediinterrogativi,inrispostaallenostreazionibasatesullacertezzadeivaloridiriferimen-to. L’adattamento al declino energetico dipende da unequilibriodinamicoecontestualetravalorieconoscenzeenondasantecrociatedibuonicontrocattivioppuredasoluzionisemplicistiche,apparentementeuniversali.
L’importanza dell’interazione
Questeealtreriflessioni,trattedall’interpretazionedeisi-stemitradizionalidiconoscenzaedaigrandipensatoridelmondomoderno,cifornisconoun’infinitàdiideechepos-sonoaiutarciadareunsignificatoall’osservazioneeall’espe-rienza.Ma,senonusciamoall’apertoallunghiamolemani,nonapriamogliocchienoncimettiamoalavorare,usandomaniecuori,tutteleideedelmondononcisalveranno.
Perciòlarivoluzionedelpensieroedellaprogettazio-ne,dicuilapermaculturafaparte,hasensosoloquan-do ci riconnette allameraviglia e almistero della vitaattraversol’interazionepratica.
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Viviamoinunmondodiopulenzasenzaprecedenti,risultatodellosfruttamentodelleenormiriservedicom-bustibilifossilicreatidallaterranelcorsodimiliardidianni.Abbiamoutilizzatounapartediquestericchezzeaumentandolosfruttamentodellerisorserinnovabilidel-la terrafinoaun livello insostenibile.Granpartedeglieffettinegatividiquestoeccesso di prelievosimanifesteràcomedeclinoanticipatodelleenergiefossilidisponibili.Inlinguaggiofinanziario,viviamoconsumandoilcapita-leglobaleinunmodosconsiderato,chemanderebbeinbancarottaqualsiasiazienda.
Dobbiamoimpararearisparmiareeareinvestiregranpartedellaricchezzachestiamoconsumandoosprecan-do,inmodocheinostrifigliediscendentipossanogode-rediunavitadecente.Ilfondamentoeticodiquestoprin-cipiodifficilmentepotrebbeesserepiùchiaro.Purtroppo,lenozioniconvenzionalidivalore,capitale,investimentoericchezzasonoinutilizzabiliperquestoscopo.
Una concezione inadeguata di ciò che significa ric-chezzacihaspintiaignorareleopportunitàdicattura-reflussi localidi energia, rinnovabileenonrinnovabi-le.Identificareeagiresuquesteopportunitàpuòfornirel’energiaattraversocuiricostituireilcapitaleefornircidiunredditopersoddisfareinostribisogniimmediati.
Questoprincipiotrattadellaraccoltaedellaconser-vazionealungoterminedell’energia,ossiadirisparmieinvestimentipercostruirecapitalenaturaleeumano.Laproduzionedireddito(perbisogniimmediati)vienetrattatanelPrincipio 3.
L’iconadelsolechiusonellabottigliasuggeriscelacon-servazione del surplus stagionale e una miriade di altrimodi,tradizionalienuovi,percatturareeconservareener-gia.Rifletteanchelalezioneprincipaledellascienzabiolo-gica:tuttalavitaè,direttamenteoindirettamente,dipen-dentedall’energiasolarecatturatadallepianteverdi.
Ilproverbio«Prepara il fieno finché c’è il sole»ciricordacheabbiamountempolimitatoperraccogliereecon-servareenergiaechenonpossiamoaffidarciaicapriccidellestagioni.
Le leggi dell’energiaPerspingercialdilàdellemetaforedelcapitalismo
edellapianificazionefinanziaria, abbiamobisognodiunabasilarecomprensionedelleleggidell’energia;essesonoilfondamentodituttociòcheèpossibileinnaturaenellefaccendeumane.Lacomprensionediquesteleg-gidell’energiaèstatafondamentaleperlosviluppodelconcettodipermacultura106.
Siamoabituatiapensarealle fontidienergiacomeacombustibilichecivengonofornitiattraversoilsiste-maeconomico,mal’energia(nellesuevarieforme)èlaforzatrainantedietroognisistemanaturaleeumano.Ilcibo,danoiconsideratocarburanteperl’organismo,èl’energiapiùimportantechelepersone(cometuttiglianimali)prendonodalloroambiente.
Attraverso l’universo, l’energia si espande sempre apartiredacentridiconcentrazioneversoregionichenesonoprive,dove tendearimaneredispersaediluita.
Principio 2Raccogli e conserva energia
Prepara il fieno finché c’è il sole105
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532. Raccogli e conserva energia
Oltreaquesto,l’energiadialtaqualitàsidegradainfor-mediqualitàpiùbassa,riducendocosìilsuopoterediattivaremutamentiodisvolgerelavoro,nelsensoincuifisicieingegneriutilizzanoquestotermine.Questaten-denza al disordine e alla morte finale viene chiamataentropia. L’entropia condiziona ogni sistema vivente enonvivente.
Isistemidotatidiauto-organizzazione(inprimoluo-go quelli viventi) riescono tuttavia a catturare e a tra-sformare una quantità limitata dell’energia assorbita.Questaenergiavienepoiconservatainvarimodiefor-meperessereutilizzatanell’automantenimento,nellosviluppoenellacatturadialtraenergia.Questaenergiaimmagazzinata ègeneralmentediqualitàpiù elevata,
Limite (o confine) dell’ecosistema
Fonti di energia
Produttore primario
Consumatore primario
Consumatore secondario
Consumatore terziario
Energia ceduta ai dissipatori
Ecosistema modello australiano
Figura 7 – Un ecosistema visto come circuito energetico.
Sole, pioggia, minerali Albero di eucalipto
Bruco Uccello Iguana
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54 Permacultura
rispettoallasorgentedacuièderivata,edèquindicapa-cediazionareunapiùampiagammadiprocessirispet-toallafonteoriginaria.
Perisistemiviventi–dallesingolecelluleall’Homo sa-piens,alPianetanelsuoinsieme–iflussidienergiadisponi-bilesonoperlopiùirregolari,diquantitàlimitataedibassaqualità.Nelcorsodell’evoluzione,isistemiviventiprogettatiperottimizzarel’efficienzadellatrasformazionedell’energiaedellasuaconservazionetendonoaprevalere.
LaFigura 7utilizzaillinguaggiodeicircuitienergeticisviluppatodaHowardOdumpermostrarelerelazionitrafontidienergiaesterna,produttoriprimari(piante)econsumatori(animali),sottoformadigerarchiaener-geticaodicatenaalimentare.Unsempliceesempioau-stralianodicatenaalimentareillustraquesterelazioni.Ilflussodell’energiascorrenelladirezionedellefrecceconilseguenteschemagenerale:
riduzionedell’apportodienergiaemassa lungolacatenaalimentare;
aumento di potere e valore per unità di energia emassalungolacatenaalimentare;
perditeinevitabiliperdissipazionedienergiaversoidissipatoriambientali(segnalaticolsimboloelettri-coditerra);
feedback di energia di alta qualità per stimolare iflussiversol’interno.
Orticoltorieagricoltori,persecoli,hannocatturatol’ener-giaalimentareneiraccoltiagricolistagionali,chehannocon-servatooimmagazzinatoperconsumarliinfuturo.Isemiconservatieranounaformapotentedienergiaimmagazzi-nata,indispensabileperassicurarsiilraccoltonellastagioneavenire.Raccogliendoeconservandol’energiadeisemi,icoltivatorimantenevanovivaunalineaereditariageneticaeculturaledaantenatiadiscendenti.
Tuttelerisorsebiologicheemineralipossonoessereconsiderate(emisurate)comeenergiaincorporata.Glistrumenti,leinfrastruttureelatecnologiacheservonopersostenereunasocietàumana,sempliceocomplessachesia,derivanoinognicasodafontidienergiaprima-
riaprovenientidall’ambientenaturale.Leformepiùuti-liedurevoliincuitrasformiamoquestefontidienergiasonoriservedienergiadialtaqualitào,nellinguaggiodituttiigiorni,“veraricchezza”.
Le linee fondamentali di questa visione energeticadelmondosonodateperscontatedagliscienziatima,acausadiunagrandedisconnessionetrascienzebio-fisicheescienzesociali–inparticolare,lescienzechefannocapoall’economia–laprospettivaenergeticahaavutoscarsoimpattosulmodocorrentediintendereitermini“valore”e“ricchezza”.
Il modello modernoNelle ricche societàmoderne, ilflussodi energia in
formeutiliallepersone(cibo,materialieservizi)èdiven-tatocosìaffidabileesicurocheilprocurarsienergia–e,ancoradipiù,ilconservarla–hacessatodiessereunpro-blema.Finchélepersonehannodenaropercomprare,lasoddisfazionedeibisognifondamentalivienelasciataadagricoltori,ingegneriminerariealtrefiguredelgenere.Losviluppoestremodelvivereurbanohafattosìchenes-sunacasasiaattrezzataperconservareciboocombusti-bile,mentreilpoterediacquistodipendedaunimpiegolavorativochedeveesserepermanente.
Allostessotempo,ilrazionalismoeconomiconelcom-mercioenellepolitichegovernativehaportatoaldeclinodellaconservazionesulargascaladialimenti,carburan-ti,materiali,partidiricambioindispensabilieimpieghipermanentinegliinteressidell’efficienzaeconomica.Ciòaccrescelaprobabilitàdieventidirompenti,anchedina-turadisastrosa.Lavulnerabilitàdeisistemimoderniver-soalterazioniancheminimevennesottolineata,allafinedeglianni’90,dallapreoccupazionesuipossibiliimpattisullareteinformaticadelmillennium bugesuglienormicostidellestrategiediprevenzione.
Nelfuturomondoabassoconsumodienergia,risco-priremoleopportunitàdiraccogliereeimmagazzinareleenergierinnovabili immediatamentedisponibilisulposto(on-site)elerisorsechedisolitovengonosprecateneiterritoriurbanierurali,nellecaseenelleeconomielocali.Ciòsaràindispensabile,perevitaredisastrideri-
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552. Raccogli e conserva energia
vantidadissestiinevitabiliallecatenedirifornimentodienergiaerisorse.
Fonti di energia
È utile sottolineare alcuni concetti di base riguardoall’energia:ciòchecostituisceunafontedienergiautiliz-zabilevariamoltissimoinbasealcontesto;ènaturaleperlepersone(egliorganismiingenere)concentrarel’atten-zionesulle fontichesonostate importantinelpassato;dopounperiododiflussienergeticisenzaprecedenti,lagentenonvuolesentirparlaredinuovee/oinsolitefontidienergia,specialmentesemodesteelegateaunasitua-zionespecifica.
Dettoquesto,visonoimportantifontidienergiachesonoattualmenteutilizzateinmisuramoltoscarsa,puressendonormalmentedisponibiliaifinidiunamaggioreautonomiapersonaleelocale.Fraquesteincludiamo:
l’energiasolare,ilcuiutilizzopuòandaredallasem-pliceessicazionedilegnameealimentiaidispositivichesfruttano ilsolarepassivo,dagliessiccatoiallecaldaieperl’acquacaldaeaipannellifotovoltaici;
l’energiaeolica,chepuòservireperpompareacquaoperprodurreenergiaelettrica;
lebiomasse:lagestionesostenibiledialberieforesteperricavarnematerialidacostruzioneecombustibile;
icorsid’acqua,chepossonoessereutilizzatiper ir-rigare, per impianti di acquacoltura e per generareenergia.
Inaggiuntaaquantoappenadetto,siamoletteralmentecircondatidascartidiognigenere,derivatidaagricoltura,silvicoltura,industriaealtreattivitàumane;scarti,inparti-colare,dimaterialeorganico,chepossonoessereutilizzatipermigliorareilsuolo,comecombustibile,comemangi-meperanimalieanchecomematerialedacostruzione,comecontenitoriealtroancora.Questerisorse,fruttodelleattivitàumane,nonsononecessariamenterinnovabili,malesipossonoadoperarenellatransizioneasistemiabassoassorbimentoenergetico(v.Principio 6).
AMelliodoraabbiamoinqualchemisurafattousodeidiversitipidienergiapermettereemantenereinfunzio-ne l’interosistema.Loslogan:«Il problema è la soluzio-ne»ciaiutaariconoscereleopportunitàperraccoglierefontidienergiaspecifichedelnostrosito.Adesempio,leoccasionalipienedeicanalilascianosostanzenutritiveesedimenti;iventicaldidiventanoun’opportunitàperes-siccarefruttaealtriprodottiagricoli;roviealtreinfestan-ti servonocomepacciamatura,ciboperanimaliealtroancora.E,cosaancorapiùimportante,igiornisoleggiatiinvernalicaricanodienergiasolarelanostracasadimat-toniditerracrudaasolarepassivo,cosìstiamoalcaldodinotte.Questiesempiriflettonoilmodoincuiglieco-sistemisisviluppanoinrispostaaenergieirregolariedinaturadiversadisponibilineivariambienti.
Le riserve di energia nel territorio
LaFigura 7metteinevidenzacheladistinzionetrafontidienergiaeriservadienergiaèvaga:ciòcheèri-servaperunelementooorganismoinunsistemarap-presentauna fontedienergiaperunaltro.Poichégliumani non sono confinati in una nicchia107 ecologicasempliceefissa,ciòcheèfonteinunambientediventariserva inunaltro.Bisognaperòmantenere ladistin-zionetraiduetermini,sevogliamocapireafondoal-cuniconcetti.Lestrategiepermaculturali,chetendonoallosviluppoeall’evoluzionediundatoterritorio,han-no un’ampiezza che va dall’uscio di casa all’orizzonteetrattanodelleopportunitàcheabbiamodavantioggi,proiettandolenelfuturoindefinito.Questeopportunitàpossonoessereriassuntenellaricostituzione del capitale naturale delterritorioinbaseaquattroimportantiriser-vedienergia:acqua,suolovivente,alberiesemi.Sevo-gliamocapireperchémolteplicilibrieattivitàdiperma-culturasiconcentranosuquestestrategie,dobbiamori-uscireacomprendereconilpensierocomel’energiadelsoleedellaterraabbiafattodamotoredell’evoluzionedellavitaterrestre108permilionidiannieperchéquestopuntosiaindispensabile,perlacontinuitàdellaciviltàumana,inunfuturodideclinoenergetico.
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56 Permacultura
Come la natura raccoglie e conserva energia
Permiliardidianni,lavitafuconfinataadistesema-rinesuperficiali,cheracchiudevanomassediterraste-rileincostanteerosione.Circamezzomiliardodiannifa,questavitamarinacominciòacolonizzarelaterraeacreareformedivitacapacidicolonizzarequestadistesasterminatadidesolazione.L’evoluzionediecosistemiepaesaggiterrestrihaelevatoalmassimoilpoteredellaNaturadiutilizzarel’energiadelclimaedelPianeta.
L’energiasolare–sottoformadilucevisibile–èutiliz-zatadallepiantepertrasformarel’acquaeilbiossidodicarboniodell’atmosferaincarboidratiattraversoilproces-sodellafotosintesi.Questicarboidratisonol’iniziodellacatenaalimentaredienergiachimica,cheprovvedeaibi-sognidituttiglialtriorganismiviventi109edèalcontem-po(indirettamente)allabasedellacreazionedeicombu-stibilifossili(carbone,petrolioegas).
L’energiasolarefafunzionareancheisistemirelativiatempoatmosfericoeclima,chetrasmettonoenergiasot-
FOTOSINTESI (nelle piante verdi)Biossido di carbonio + acqua + luce solare [Carboidrati + ossigeno
RESPIRAZIONE (in piante e animali)Carboidrati + ossigeno [ biossido di carbonio + acqua + energia metabolica
toformadipioggia,vento,fulminieincendi.Leenergieclimaticheinfluenzanononsoloiltipodipiantechecre-scono,maanche lanaturadeisuolie le formazionidelterritorio,daibaciniimbriferialledunedeldesertoinpe-rennetrasformazione.Lalucesolare,perlafotosintesi,èunfattorelimitanteneiclimimoltonuvolosi,caratteristicidellemaggiorilatitudinidurantel’inverno,maunindica-toremoltomigliorediproduttivitàbiologicaèlaquantitàdipioggiachericeveunadeterminataarea.L’acquapuracon-tenutanellapioggiaèenergiasolareincorporata,perchéèilcaloresolarechefaevaporarel’acquafinoacrearel’umi-ditàatmosferica,cheasuavoltaproduceleprecipitazioni.
Lamaggiorpartedellepersonesacheilsoleèunafor-nacetermonucleare,mapochicomprendonocheesiste,moltopiùvicinoanoi,all’internodellaTerra,unafontedienergianuclearepiùlenta,maugualmenteimportan-tenelsostenerelavita.Questa forza è il motore che aziona il movimento delle placche tettoniche della crosta terrestre.Ilbradisismoeilvulcanismodeibordidelleplacchefan-no emergere delle montagne o cambiano loro forma,liberandodallarocciaqueimineraliindispensabiliper
lafertilitàdeisuoliepertuttigliorganismiviventi.Lasubduzione110 dei sedimenti oceanici e del surplus dimaterialiorganiciliesponealcaldoeallapressione,chedànuovaformaallerocce,creaicombustibilifossilieconcentraimineralirariingiacimenti.
Imutamentinelleenergieclimaticheogeofisiche,oinentrambe,hannocomeconseguenzaunaradicaleriorga-nizzazionedeipaesaggiterrestriedegliecosistemi.Questicambiamentideisistemisu largascalapossonocausaremassicceerosioni,distruzionifisiche,perditadibiodiversi-tà,distruzionedihabitateframmentazione,oppureposso-nocostruirenuovisuoliorenderlipiùfertili,permettendoanchelarapidainvasioneedevoluzionedinuoveformedivita.Adesempio,lecoltriglacialieighiacciaidellemonta-gnesiespandonoesicontraggonoseguendoritmipulsan-tichiamati“ereglaciali”.Ilghiacciopuòdistruggereintereporzioniditerritorioabitato,mapuòanchemacinareenor-miammassidiroccia,trasformandoliinpolvereglaciale,unfertilizzantemineraleprovvistodigrandepotenzanelsostenerenuovavita.Lascalatemporaleperquesticambia-mentivariadaimilionidianniall’arcodiunavitaumana.
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572. Raccogli e conserva energia
L’uomo,cometuttiglialtrianimali,sièevolutotraendovantaggiodallerisorsecreatedaquestigrandiprocessi,maanchenoisiamodiventatiagentidicambiamento–inque-stocaso,geologico–estraendoeconsumandocombustibilifossilieminerali.Traalcunegenerazioniumane,imodelliabassoconsumodienergiaosservabiliinnaturasarannodinuovolabasedeisistemidivitaumani,unavoltaesauritiidepositipiùricchidicombustibilifossiliediminerali.
Si può essere tentati di pensare ai paesaggi naturalicomeriflessodiunastabilitàdelleforzeclimaticheege-ologiche; in realtà, lunghi periodi di stabilità climatica e geofisicahannocomerisultatounariduzionedell’energiadisponibileperecosistemiepersone.Leregionigeologi-camentegiovaniconformazionimontuoseeformedivul-canismorecenti111tendonoaesseremoltopiùproduttivedalpuntodivistabiologico,ehannosostenutopopolazioninumerosenonostantelavulnerabilitàaidisastrinaturali.Geologicamente,leareevecchie(comegranpartedell’Au-stralia)tendonoadavereunabassaproduttività biologicaeasostentareunnumeroridottodipersone.
Laproduttivitàbiologicaelacapacitàdisostentarel’uo-modiquestiterritorigeologicamentegiovaniderivanodal-lalorocapacitàdicatturareetrattenerel’acquadellepreci-pitazioniatmosferiche,imineraliessenzialidellaterraelamateriaorganicageneratadagliecosistemichenederiva-no.Questegrandiriservediminerali,materiaorganicaeacquanelsuolosonoingradodisostentaregrandimassedipopolazione,portandoallo sviluppodell’agricolturae,conseguentemente,diciòchechiamiamociviltà.
Lacapacitàdeisistemiterrestriditrattenereacqua,nu-trientimineraliemateriaorganicaèlimitataevienecon-tinuamente erosa dall’inesorabile forza di gravità. Allafine,questeriservedienergianonsarannopiùdisponibi-liperlavitasullaTerra(perchéifiumiledisperderannoneglioceanioperchésarannosegregatenelleprofonditàdellaterra).L’ossigenoatmosfericocontinuamenteossida(segrega)imineraliedisgregalamateriaorganica,lenta-menteovelocemente(attraversoilfuoco).Questeforzehannocontinuatoaoperarefindaquandolavitaèemer-sadalmare,alpuntochetuttigliecosistemieipaesaggiterrestri possono essere considerati sistemi progettuali
creatisiconl’obiettivodisuperare,oalmenolimitare,glieffettidiquesteforze.Possiamoperciòdirechegliecosi-stemiterrestrisisonocoevolutiperraccogliereeconser-vareilpiùefficacementepossibilel’energiacontenutainacqua,nutrientimineraliecarbonioorganico.
La conservazione dell’acqua nel territorioL’acquacomefattorelimitanteèunconcettomoltofa-
ciledacapire,inspecialmodoinAustralia,ilcontinentepiùaridoemenoabitato.Lanaturasporadicadellepre-cipitazioni e il costantebisognodiumiditàdapartedimicrobi,pianteeanimalihannofattosìcheilterritoriosievolvessequaleefficientestrumentodiconservazionedell’acqua.Lavegetazionetrattienegrossiquantitatividiacquapiovana,siaattraversoitessutidellepiantecheat-traversol’ariaumidaintrappolatadallechiomedellefore-steedalsottobosco.Idetriti vegetalielapacciamaturachesiaccumulanonelleforesteagisconocomespugne,as-sorbendoetrattenendol’acqua.L’equilibriotrabiochimi-cadelsuoloesviluppodihumusnellapartesuperficialediessofornisceun’umiditàpiùstabileallepiante,men-trelepartipiùprofondedelsuolo,inparticolarel’argilla,fornisconoumiditàmoltostabile(anchesedipiùdifficileaccesso).Lacapacitàdelsuolodiconservarel’acquaèunodeifattoriprincipalichedeterminanolaproduttività degli ecosistemielabasedisostentamentoperl’uomo.
L’acquapiovanachesiinfiltranelsottosuoloechenonpuòessereraggiuntadallepiantecontribuisceallaprodut-tività dei bacini imbriferi:vienerilasciatalentamenteattra-versolesorgentieimpregnalostratopiùbassodelterre-no,inparticolarelungocanalierivolid’acqua.Sorgentieristagnimantengonoattivimolticorsid’acquafraunapioggiaabbondanteel’altraefraunapienael’altra.Lepianteconradiciprofondepossonoriciclarel’acquadellefaldeacquiferesotterranee,maunapartediessasiina-bissaagrandiprofonditàenonpotràessereriutilizzatadaimeccanismidiriciclodellepianteedelterritorio.
Ilmodellodiquesteriserved’acquavariadall’effime-roalpermanente,manmanochel’acquavienespintaverso il basso sotto l’azione della gravità. Queste mi-croriservelocalizzatedivegetazione,suoloesedimen-
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58 Permacultura
Sbarramentodi Hume
ProgettoSnowy-Tumut
Figura 8 – Vari modelli di sistemi fluviali (secondo Tané 1996).
Impiantoidraulico a
drenaggio112
Modello idrografico
Modello ecografico
Fiume Murray (Snowy – Yarrawonga)
Fiume Murray (Albury – Wodonga)
Diga di Yarrawonga
Riserva di Darthmouth
Fiume Tooma
Fiume Swampy Plain
Pianura alluvionale (Koorinesia)
tivengonoaformaredeipaesaggispecifici,conforme topografiche idonee alla conservazionedell’acqua. Nei territori geologicamente giovanisonopiù comuni i laghi, assimilabili adelle ri-served’acquaartificiali. I laghi sono tipicidellezoneglacialiedeiterritorimontanicontendenzesismiche.Neiclimipiùsecchi,diventanoimpor-tantipiccolistagnidiacquaprofondaoconlettosabbiosooghiaioso.Infiumiecorsid’acquacontrattidiacquastagnanteepoipiccolerapide,l’ac-quavienefiltrataeossigenata.
Lepaludieleterreumidesonoancorapiùim-portanti come riserve d’acqua e filtri; sono statiinfattidefinitiirenideibaciniidrografici,perchéfiltranoepurificanol’acqua.Corsid’acquaeareeumide attutiscono anche le forze distruttive deigrandiflussialluvionali,chericorronoaintervallivariabilidaunannoamilleopiùanni.Quandosiverifical’alluvione,unapartedellasuaenergiavienecatturatamanmanocheilnuovoterrenoal-luvionalevienedepositatodallentoflussodell’ac-qua.Neiterritoricostieripiùaridiepiatti,ledunedisabbiafannodadigaafiumiecorsid’acqua,creandopiccoliograndiestuaridiacquafrescaosalmastraoaddiritturadeilaghicostieri.Ipicchialluvionaliinfrangonolebarrieredisabbia,liberandoipesciintrappolatiperanniodecenni.Tempesteeven-tiricostruisconogradualmenteledunedisabbia,creandonuovilaghiepaesaggicostieri.
Inannirecenti,sièverificatouncambiamentoradicalenelleopinionirelativeallagestionedeibaci-niidrografici.Sièpassatidaunmodelloprevalente-menteditipomeccanico,chevedevaalprimopostol’assicurareunflussoilpiùrapidopossibiledell’ac-qua,aunmodelloditipoidrologicoche,all’opposto,siproponedirallentareilcorsodell’acqua;rallenta-mentochehaancheilcompitodifiltrarel’acquadeifiuminelpercorsodallemontagnealmare.QuestatrasformazioneneimodellidipensieroèevidentenellaFigura 8,seguendolaschematizzazionepro-postadaTané113.
Riserva Hume
Impiantidi Snowy-Tumut
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592. Raccogli e conserva energia
Il vecchio modello stile impianto idraulico (il pri-modellaFigura 8)è loschemaprodottodallaMurray Darling Basin Commissioncomegestionedelflussodelfiume Murray. Questo intervento è ora giudicato di-struttivodellerisorsenaturali.Ibacinid’acquaottenu-titramitedighesonotroppograndie,alcontempo,si-tuatitroppoinbassoall’internodelbacinoidrografico;iflussiregolatisonotroppovelocietroppocostantiperilmantenimentodellasaluteedellaproduttivitàdelfiu-me,evolutasiperutilizzarelevariazionistagionalideiflussinaturali. Ilmodello idrografico(ilsecondodellaFigura 8),elaboratocomemappadelbacinoalluvionaledelMurray,riconoscelasinuositàelanaturacomplessadeibacinipluvialinaturali,incuiilflussolentodell’ac-quahauneffettoottimalesullaconservazionedelleri-sorsenaturali.Ilmodelloecografico(ilterzodellaFigura 8)recepiscelepiùrecentiindicazioni,chevedononellepianurealluvionalidegliecosistemialtamenteprodutti-vi,chesirinnovanoericostituisconoincessantementeinreazioneallatrasformazionedelbacinofluviale.Tanéconsideralepittureastrattedegliaborigeniaustraliani,cheraffiguranopaesaggidominatidall’acqua,comede-scrizionidiunmondoincuirisorsefisicheebiologichesonoorganicamenteintegrate.
La conservazione dei nutrienti nel territorioL’evoluzionedegliecosistemiedeibacinifluvialiinre-
lazioneallalimitatadisponibilitàdinutrientimineralièpiùdifficiledacapirerispettoaiprocessiconnessiall’ac-qua.Inutrientimineralisonoperlopiùsostanzeinvisi-biliesonoallabasedellaproduttivitàdiogniecosistemainmodisottilimamoltorilevanti.Glielementiessenziali–carbonio,ossigeno,idrogenoeazoto–sonoabbondan-tinell’atmosfera.Sonofornitiagliesseriviventiattraver-soilsistemadellafotosintesi(tramitecuisicreaenergia)ealtriprocessiconnessiallepiante.Nutrientiminerali,comecalcio,magnesio,potassio,fosforo,zolfoealtriele-menti,presentiintracciaeindispensabiliagliesserivi-venti,sonorilevatiinpiccolequantitàchepossonovariaremoltissimonelleroccecheformanolacrostaterrestre.Lepiantepossonofacilmenteassorbirequestiprincipinu-
tritiviinformesolubilinell’acqua,matalesolubilitàpuòanchesignificarechequestesostanzevengonofacilmen-tedilavateenonsonopiùraggiungibilidallepiante.Con-seguentemente,gliecosistemidelsuolosisonoevolutiinmododacatturareeconservareinutrientiperlepianteinformedisponibili,manonsolubili.
Gli ecosistemi si sviluppano nonostante il quadrogeochimicopresentisquilibriedeficitnutritivi.Questiproblemivengonosuperatitramitedeimeccanismichericavanoinutrientidarocceealtrefontiinerti,ecattu-ranoinutrientiprovenientidasistemiadiacenti,oppuredafenomeniatmosfericichetrasportanopolvere,fumo,pollineeanchealtreformedivitaancora114.
Neilunghissimiperiodideltempogeologico,intuttigliecosistemisiverificaunaperditadinutrientiminerali,cheavvienetramitelagravità,ildilavamento,gliincendiperio-dici,iperiodidisiccità,lealluvioniealtridisastrinaturali.Oltreaquesto, il fattochei legamichimici tranutrientisiano(tramiteprocessinaturali)informealtamentenondisponibilirendeancorapiùdifficile,perlepiante,ottene-reunanutrizionemineralebilanciata.Amenocheuneco-sistemanonriescaaricavaredaimineralioconservarepiùdiquantoperde,c’èunprogressivodeclinodellaprodutti-vità.Avvienecosìchedellespeciecherichiedonoaltilivellidinutrientisianosostituitedaaltreadattesiaabassilivellidinutrientimineralicheasquilibricronici.
InAustralia,moltadellanostraeccezionalebiodiver-sitàèilrisultatodiadattamentisenzafineascortedinu-trienti minerali basse o squilibrate. Purtroppo, l’uomo,per suastessanatura, è completamentedipendentedacibiconunaquantitàdisostanzemineralimoltoaltaebenbilanciata.Privatediun’adeguataedequilibratanu-trizioneminerale,perchéilorosuolinonsonopiùriusci-tianutrirleconlaqualitàelaquantitàdiciborichiesto,lesocietàumane–daquelledeicacciatori-raccoglitoriallegrandiciviltà–sonocrollate.
Ilsuolo,neiclimi temperati,rappresentalapiùimportan-teriservadisostanzenutritive.L’humusèprobabilmentelapiùgrande“invenzione”dellanatura,perchéaumentalacapacitàdelsuolodiincamerareeconservareinutrientiminerali(oltreadacquaecarbonio).Esistonobuoneragio-
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niecologicheperlavenerazionechedimostranoneicon-frontidell’humusimovimentilegatiall’agricolturabiologi-ca,all’agricolturabiodinamicaeallapermacultura.
Neiclimi umidi tropicali,invece,ilivellidiossidazio-needilavamentosonotalmentealticheisisteminatu-rali, per conservare i nutrienti, si affidano soprattuttoallepiante.Neisistemitropicali,glialberiavitalungarappresentanolariservapiùabbondanteestabiledinu-trienti.Anchenegliecosistemitemperati,lepianteeso-prattuttoglialbericostituisconounaimportanteriservadinutrientichepuòvenirericiclataattraversolacadutaannualedellefoglie,l’interventodegliinsettiedegliani-malierbivori,oppuredagliincendi.
La conservazione del carbonio nel territorioLa conservazione di nutrienti minerali nell’humus
delsuoloenellepiantedipendeanchedalleriservepri-mariedicarbonio organicopresentinellabiomassadellepiante. Questo carbonio organico viene prodotto me-diantelafotosintesinellepianteverdi115efornisceimat-tonichimicichesonoallabasedellavita.
Gliecosistemichepresentanopianteverdiinpienacre-scitapossonoaccumularediverse tonnellatedi carbonioperettaroognianno.Glialberisonoparticolarmenteim-portanticomeriservedicarbonio,perchériesconoacon-tinuareadaccumularecarbonio,sottoformadilegno,percentinaia–oaddiritturamigliaia–dianni.Questariservaalungascadenzadicarbonionellebiomasselegnoseèunadelleprovepiùchiaredellacapacitàdegliecosistemiter-restridicontinuareacatturareeimmagazzinareenergiaresistendoallevariazionistagionalieadaltrisquilibri.
Lapreoccupazioneper l’effettoserra,collegataallanozione che gli alberi immagazzinano carbonio, haprodotto un enorme aumento delle ricerche sul se-questro di carbonio,chesipotrebbeattuaretramiteglialberi. Questo interesse a utilizzare gli alberi comemezzopereliminareilbiossidodicarbonioineccessonell’atmosferahaaccresciutolaconsapevolezzaeleco-noscenzescientifichesulruolodeglialberinell’imma-gazzinarecarbonio.Dalpuntodivistadellapermacul-tura,l’interesseel’attivitàsono,alcontrario,focalizzati
sull’inquinamentodabiossidodicarboniopiùchesulcarboniocomefontedicombustibili116.
Perlaspecieumana,ilfattocheilcarboniosiaconser-vatonellepianteenell’humussignificamoltopiùcheli-berarsi dell’anidride carbonica atmosferica in eccesso. Ilcarboniochenoiconsumiamoattraversoglialimentifon-damentalidellanostradietarappresentaletteralmentelasostanzadicuièfattalavita,malepiccolequantitàdicar-boniocontenutenelciboumanosonounapartepiccolis-simadellaquotadicarboniodicuil’umanitàhabisogno.Quantitàmoltomaggioridicarbonio,contenutenellepian-tedaforaggio,formanol’alimentoprincipaledeglianimalidapascolo,iquali,alorovolta,cifornisconoinnumerevoliprodottieservizi,cibiricchidiproteine,lanaeforzamotri-ce.Altrepiante,ricchedicellulosaelignina,cifornisconolamateriaprimapertessuti,carta,cordeetuttal’immensavarietàdilegnamidagliinnumerevoliusi.Malacosaforsepiùimportantenell’eradeldopo-petrolioècheglialbericipotrannofornireilcombustibilebasepercucinare,scaldar-ci,fonderemetalliealtroancora.Leforestedalegnameecombustibili–e,inmisuraminore,dapascolo,daforaggioedafibra–possonocresceresuterrenimarginalisenzaintaccareiterreniche,perprofondità,strutturaefertilità,sonopiùadattipercoltureditipoalimentare.Questaèlaragionepiùimportantepercuilaconservazionedicarbo-niomediantepianteperennieinparticolarmodoalberièfondamentale,nellestrategiedellapermacultura,percat-turareeconservareenergia117.
L’humus come riserva di carbonioIlvaloredeimaterialivegetaliricchidicarbonionelsod-
disfareifuturibisognidellaspecieumananondeveesseresottovalutato.Bisognaperòsottolinearecheancheilsem-plicemarciredimateriali vegetalinel suolo rappresentaunariservadicarboniougualmentepreziosa.Lamateriaorganica,inparticolarequelladerivantedapiantericchedicarbonio,èilcombustibiledeimicrorganismidelsuoloequesti,alorovolta,sonoilnessoindispensabilepermette-reincircoloerenderedisponibililesostanzenutritivene-cessarieallepiante.Inseguitoall’elaborazionedapartedilombrichiealtriorganismidelsuolo,lamateriaorganica
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vienetrasformatainpolisaccaridi,proteineealtriprodottiarapidatrasformazione,chesostentanosiaimicrorgani-smidelsuolochelavitadellepiante.Conseguentemente,giàunastagionedopoesserestatorespiratodallariccavitamicrobicadeisuolifertili,buonapartedelcarboniotornaall’atmosfera sotto forma di anidride carbonica. Un po’delcarboniocontenutonelmaterialeorganicoentraafarpartedicompostipiùstabilicomel’acidoumicoel’acidofulvico,sostanzecheaumentanolacapacitàdelsuoloditrattenerenutrienti,acquaeossigeno.Incondizionifavo-revoli,questeriservedihumuspossonorimanerestabilipercentinaiaeperfinomigliaiadianni.WesJackson,delLand InstitutedelKansas118,haequiparatolaperditadique-stoanticohumus–attuataattraversolecolturedaredditosullevecchiepraterieamericane–all’estrazione di carbone giovane da una miniera.Ilriformarsidihumusneisuolidedicatiallecolturedaredditodovrebbeessereconsiderataunadellegrandipriorità,perl’umanità,insiemeallarifore-stazionedeibacinifluvialiedeipascolidegradati.
Ricostituire il capitale naturale del territorio
Utilizzandolaconoscenzadeimetodiusatidallanatu-rapercreareeconservareenergia,possiamoricostituireilcapitalenaturaledeiterritoriagestionepermaculturale,inmodochepossanofornireiserviziambientalinecessa-ri119esoddisfareibisogniumanidelfuturo.Lestrategiepermaculturalipercatturareeconservareenergiaposso-noessereraggruppateinquattrocategorieprincipali:ac-qua,suolovivente,alberiesemi.
AcquaIlvaloredelrecuperoedellaconservazionedell’acqua
èbencompreso(specialmenteinAustralia).Direcente,sonostateespressedellepreoccupazionirelativeall’im-patto ambientale negativo che può essere causato dalrecuperare e conservare troppa acqua in territori nonidonei; ciò sottolinea l’importanza di concentrarsi suibeneficiglobalidiquesteoperazioni.
Costruendobacinidiraccolta,dighe,swales(fossatili-vellaridiinfiltrazione)eterrapieni,cisterneealtrestrut-
ture,siaumenta ilpotenzialebiologicodel territoriodiimmagazzinareacquae,conseguentemente,disostenta-realtriprocessibiologici.Seciòvienefattoneigiustisitienellegiusteproporzioni,ilbeneficioambientalediquesteriserved’acquaèmaggiorerispettoall’impattonegativo.
Riferendosiaunastessaquantitàd’acqua,approntarepiccolibaciniconsbarramentiedigheoffrepiùbeneficiemenoeffettiambientaliavversichecrearegrandibacinipostilungolevallidigrossifiumi.Igrandisbarramentipostiinambientiidonei–adesempio,lungoripideval-latemontane–sonoambientalmentemenodannosievannoconsideratiinmodoanalogoailaghicreatinatu-ralmentedaghiacciaiosmottamentiditerreno.Grandibaciniecisternepossonoconservarel’acquainunostatoquasipuro,ilcheèpreziosoperilsuopotenzialebiochi-micodisostenereiprocessiviventi(equelliindustriali).
L’acquapostainalto–incisterne,bacinicondigheesimili–puòessereutilizzataperazionaredeiprocessimeccanicicomel’irrigazioneadaltapressione,lalottacontrogliincendi,lagenerazionedienergiaelettricaemeccanica.Leopportunitàperimpiantidimicrogene-razione di elettricità – specialmente in Paesi tropicalimontagnosi–dalpuntodivistacollettivosonoproba-bilmentemaggiori rispettoallacostruzionedienormidighe sui fiumi maggiori; anche gli effetti ambientaliavversideimicroimpiantisonomoltominori.Tantopiùinaltoèlocalizzatalasorgented’acquaetantopiùfor-te saranno lapressionee laflessibilitàdiutilizzo.Adesempio,itubiperinnaffiareabuonmercato,deldia-metrodi12millimetri,sonoadeguatiperirrigarel’ortoo ilgiardino, se l’acquaprovienedauna fonteadaltapressione;selapressioneèbassa,sononecessaritubipiùcari(epiùpesanti)di18o25millimetri.
L’acqua non profonda e ricca di nutrienti di dighe,areeumide,stagni,avvallamentiefossiorisaiepossie-deunariservadienergiachimicaadattaasosteneredeisistemidiacquacolturaaltamenteproduttivi.Ineffetti,isistemidiacquacolturasuperficialipostisuterrenifer-tiliproduconounaquantitàmaggiorediproteineper-finorispettoalpascolooall’allevamentodimucchedalatte.Questaefficienzaecologicadell’acquacolturanella
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produzionediproteineèstatalaragionechehaspintoiprimiautoriditestidipermaculturaadiventareattivisostenitori.Nellezone tropicaliumide, la coltivazionedelrisoinrisaieintegrateconlaproduzionedipesceel’allevamentodianatrerappresentaunodeitipidiagri-colturapiùproduttiviesostenibili120.
Il suolo viventeIlsuoloconbuonastrutturaealtocontenutodihumus
haun’enormecapacitàditrattenereacqua,mineraliecarbo-nio.Ledifferenzenellacapacitàdiritenzioneidricadeisuolienellacapacitàdilegarenutrientiecarboniosonoilfatto-repiùimportantecheinfluenzalaproduttivitàdegliecosi-stemiedell’agricoltura.Poichéabbiamogiàbruciatoquasilametàdelcarboniofossilecontenutonelpetrolio(eunaquantitàleggermenteminoredicarbone),abbiamoconsu-matopiùdellametàdelcarboniopresentenelleterreagrico-ledelmondo121.Questoinvisibilebruciarecarbone giovaneècausatodallearature(cheinvertonolastrutturadelsuolo)edall’utilizzodiconcimichimici(solubili).Questiultimiacce-leranoleperditedovuteall’esportazione–nelsensodipor-tareall’esterno,equindisenzariciclarli–deimaterialiorga-nicidell’aziendaagricola.Ilcarboniocontenutonelsuoloèilcombustibiledell’ecosistemaagrario,perlopiùinvisibile,cheregolal’alimentazionedellepiante122.
Aumentare il contenuto di humus dei suoli agricoli è sta-to sempre uno dei principali obiettivi dell’agricoltura biologi-ca. Cambiare la gestione dell’azienda agricola, utilizzando strategie e tecniche biologiche e permaculturali, può ricosti-tuire la riserva di carbonio nel suolo, la fertilità e l’acqua, avvicinandosi alla natura delle praterie e delle foreste natu-rali. Sarebbe sicuramente il maggior contributo possibile per assicurare la futura sopravvivenza dell’umanità123, 124.
Ricostituire la sostanza organica del terrenoLaricercaagricolaconvenzionaleattualmentericonosce
chelaperditadisostanzaorganicaattraversolecolturedaredditoèunadellemaggioriminacceallasostenibilitàagri-cola.Strategieetecnicheperaumentarelamateriaorgani-cadelsuolononsonopiùconsiderateunaossessionepe-culiaredegliagricoltoribiologici,mailproblemadicome
descrivere,misurareevalutarelediverseformedimateriaorganicanelsuologeneramoltaconfusione.Lamaggiorpartedeilaboratoridianalisidelterrenomisuralasostan-zaorganicatotalesenzadistingueretralevariesueformeocurarsidistabilirnel’etàeiltempodiripristino.
I suoli chepresentanopacciamaturae compostpar-zialmente decomposti possono indicare uno squilibriominerale125.Isuolichenonmettonoinevidenzaalcunapresenzadicompost,masonomoltoscuriebenstruttu-rati,disolitohannounaltocontenutodihumuseriflet-tonoilfattocheinpassatoinquelterritorioèstatadigeritaun’enormequantitàdimateriaorganica.
Dove l’apporto di materia organica è abbondante–comenegliortiditerritoriruraliourbanipocoabita-ti–ifattoriprincipalicheinfluenzanopositivamentelatrasformazionedimateriaorganicadapartedelterrenosonocostituitidaunequilibriomineraleeunapopola-zionemicrobicafavorevoli.Quandogliapportidisostan-zaorganicasono limitatiaciòchepuòesserecoltivatosulposto(comenelleaziendeagricolemoltoestese),bi-sognerebbeadottaredelleadeguaterotazionicolturaliesistemiapascolo,alberiearbusti,cheugualmentecontri-buisconoadapportarefattorimicrobicieminerali.
Rubare a Pietro per dare a PaoloSpessosidicechegli scarti della produzione agricola,
adesempio lapaglia,potrebbero fornire in futurounaenormefonterinnovabiledicarboniocomecombustibileeprodottiabasedifibrevegetali.Taliprospettivesonosenz’altropreferibiliallapraticadibruciarelestoppiedel-lecolture,manonsonoaltro,ineffetti,cheunrubareaPietroperdareaPaolo;infatti,permantenere–nondicoaumentare–illivellodihumusnelsuoloèimportantechenellecoltureagrariesiacompresoilpienoriciclodeiresiduicolturali.Primadiessereinterrati,possonoserviredapascoloalbestiame,mainultimaanalisidovrebberosemprefinirecoldarenutrimentoaimicrobidelsuolo.
NellaGermaniasettentrionale, lapagliadigranovienebruciata in forniadaltaefficienzaperriscaldaregliedifi-ci,diventandocosìun’energiarinnovabilechesostituisceicombustibilifossili.Tradizionalmente,questapagliaveniva
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Le preoccupazioni sull’inquinamento da nitrati hannoportatoall’istituzionediquotediletamedipercolazione;ciò,asuavolta,haportatoalcommerciodiquoteeancheacontrattispeciali,chevedonodellefamigliediagricolto-rimettersid’accordoperrenderetuttequesteoperazionieconomicamente convenienti.Unaltrogradinodelpro-cessopotrebbeesserequellomessoinpraticadagliagri-coltoriolandesi,iqualiesportanoilletameanimaleinSpa-gna.Ovviamente,aquestilivelli,èmoltomegliobruciarelapagliaperilriscaldamentochedoverspenderesoldiincombustibilifossili(ossiaincarburante)pertrasportareilletameinSpagna.Questastoriaserveaillustrarequantocomplessieinterconnessisianoiproblemidinaturaam-bientaleequantonecessariasiaunaprospettivaolistica,sesivoglionocercaredelleveresoluzioni.Comprendereeap-plicarequestoprincipiopuòaiutareapreveniregliassurdicircoliviziosideltipoillustratoapropositodellapaglia.
La lignite come nuovo humusLa lignite, elaborata adeguatamente, sta emergendo
comeunadellepiùprezioserisorseperricostituireilcon-tenuto di humus a lungo termine dei suoli agricoli. Leligniti126adaltocontenutodizolfosonoparticolarmentepregevoli,perché lozolfoèunpreziosonutrienteper lepiante. I fertilizzantiabasedicarbonevengonosemprepiùutilizzatinellatransizionedall’agricolturaconvenzio-naleaquellabiologica.Essioffronolasperanzadicosti-tuireuncontenutodihumusdelsuolostabileealungascadenza più velocemente che con metodi tradizionali.Vistiiprecedentiesempidifallimenticollettividellasto-
riadell’agricoltura,sideveperòusaremoltacautelaognivoltachesiparladiscorciatoieperotteneresuolifertiliedequilibrati.Tuttavia,usaredirettamentecombustibilifos-silicomelaligniteperricostituireilcapitalenaturaledeiterreniagricolisembradecisamentemegliochebruciarliperottenereelettricitàautilizzoindustrialeocivileoppurelasciarlinelsottosuoloperchétroppoinquinantiperessereusaticomecombustibile.
L’equilibrio tra biomasse legnose ed erbaceeNel trasformare le foreste insuoliagricoli, l’uomoha
mobilizzato i nutrienti contenuti nelle grandi biomas-selegnoseperfornirenutrimentoallecolture.Lecoltureannuali non permettono di immagazzinare nutrienti inmodopermanente,madovevengonoimpiantatipascolioaltrecoltureperennilaconservazionedeinutrientinellabiomassavegetalepuòesserediproporzioniugualiaquel-lediunaforestaoareaboscosanativa(v.lasezioneBiomas-se animali e vegetali come indicatori di fertilitàinPrincipio 7).
Intuttigliecosistemi,ilrapportotralesostanzenutri-tivediriservaequelledisponibilièun’importantemisuradell’equilibrioedellatensionetrastabilitàalungotermineeproduttivitàabrevetermine.Adesempio,il bestiame al pascolo non fa che trasformare i nutrienti del pascolo perenne in forme più concentrate e utili (urina e feci), che fanno cresce-re microrganismi e piante più appetitose e nutrienti, che a loro volta possono sostentare un numero maggiore di animali.Maquestinutrientisonoanchepiùmobiliequindifacilmen-tevannopersiattraversoildilavamentoel’evaporazione.Lasciarechel’erbadiventimaturaperpoifarlamarcirenelterreno–epassarepoigradualmenteadunavegetazioneafustolegnoso–èunastrategiapiùlenta,mapiùsicuraedèutilequandoilpascoloèstatoeccessivoedovenonesi-stonorischidiincendio.Idueestremidiunpascoloecces-sivo,daunaparte,edellariduzionedrasticadelnumerodianimalidall’altra,possonoessereevitaticonunsistemadipascoloacellerecintatebasatosurotazionibencalibrate.
L’humus del suolo come deposito di carbonioL’attenzionepostasull’effettoserrahaprodottoricerche
ediscussionisuisuoliagricolivisticomedepositidicar-
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bonio,ancheseciònonharicevutolastessapubblicitàchehannoavutotemicomeladeforestazioneelepiantagionidinuovialberi.Questericerchestannofornendosempremag-gioriproveasostegnodiun’affermazionetipicadelmovi-mentosostenitoredell’agricolturabiologica,chehasemprevistonellaricostituzionedellivellodihumusnelsuoloilpiùgrandecontributoallasopravvivenzadell’umanità.
Alan Yeomans, produttore del famoso aratro Yeo-manspermigliorareilsuolo,originariamenteinventatodalpadreP.A.Yeomans,hasostenuto127chelaperditadihumusnei terreniagricolicontribuiscealleemissionidigasserraquantogliautoveicoliecheilfavorirel’au-mentodelcontenutodihumusneisuolicoltivatiditut-toilmondo,potrebberiequilibrareglisquilibridannosiprodottidall’anidridecarbonicanell’atmosfera.Lostu-diodeicalcolistraordinariamentesemplicidiYeomanssuggeriscechelequantitàdicuistiamoparlandosonoquantomenoappropriateall’entitàdelproblema.
Laricercaeildibattitosuiciclirealiepossibilidelcarbo-nioedelpotenzialeimmagazzinabilenelsuolosenzadub-biocontinueranno.Iltemadell’effettoserraciforniscesem-plicementeun’altrabuonaragionepercontinuareillavorodiricostituzionedelcapitalenaturaledihumusnelterrenoeconsiderarloindispensabileperlasopravvivenzadell’uma-nitànell’erapost-combustibilifossili.Possiamofarequestoinvarimodi,siaconl’azionedirettachesostenendogliagri-coltoriegliimprenditoriagricoli,chegiàsimuovonointalsensoesonoingranparte–manonesclusivamente–agri-coltoribiologiciebiodinamici.Imetodisono:restituiretuttigliscartiorganiciaiterreniadibitia
orticolturaoagricoliingenere;eliminaretutteleformeintensivediallevamentoani-
maleoagricolturaindustriale(checonsumanotroppicombustibilifossilieriduconol’humusdelsuolo,au-mentandolarichiestadiseminativiintensivi);
soddisfareilconsumodicarneneipaesiricchi,cheva possibilmente ridotto, mediante il pascolo natu-ralecontrollatosuvastesuperfici(allevandoanimalioriginaridelluogo,comeicanguriinAustralia).L’au-mentodellesuperficiapascolodeveesserecontrolla-to,inmodochesiricostituiscal’humusdelsuolo;
utilizzare le rotazioni con leguminose da foraggiopermigliorarelastrutturadeisuoliagricolidestina-tiall’aratura,evitandocosìdicoltivarelestessepian-teconl’utilizzodierbicidi;
sostituire i concimi chimici solubili con fertiliz-zantimineraliabasedifarinadirocciaehumusdicarbone(v.sotto);
coltivarealberisulargheestensionicomeparteintegran-te di qualsiasi territorio agricolo, specialmente in areeadaltapiovosità.Laprecedenzavadataagliarbustichemigliorano il terrenoeche fornisconoanche foraggio,specievegetalichedannoraccoltieaglialberidaoperaalungavita,riducendolespeciecheesaurisconoilsuoloefacilitanol’innescodiincendi(comeeucaliptieconifere).
Quando la terra sotto i nostri piedi non assomiglierà più a una lastra di cemento morto ma a una spugna umi-da e viva, sapremo di essere sulla pista giusta.
L’equilibrio mineraleWilliamAlbrecht128,scienziatodelsuoloamericano,è
statounodeiprimiacapirechesipuòcreareunsuo-loidealmenteequilibrato,incuituttelecolturepossonodarealteresedibuonaqualità.Albrechtfuilprotagonistadiunpionieristicolavoroperidentificarelecaratteristi-chemineraliebiologichedi talesuolo.L’equilibriomi-nerale idealediAlbrecht aumenta anche la capacitàdiritenzioneidricadelterrenoelaresistenzaall’erosione,creandounasortaditessutoapertoeassorbente.Oltreaquesto,l’equilibriomineraleottimizzalatrasformazionedellamateriaorganicaedegliscartiagricoliinhumus.
Lemiestesseosservazionisuggerisconocheèragio-nevoleestendereleideediAlbrechtaognitipodicol-tura,datocheilsuorappresentaunoptimumbiologicoincuituttelepiantehannolapossibilitàdiprosperare.Tenendopresentigliovvilimiticlimatici,questosuolobilanciatososterràisistemibiologicipiùproduttivi,interminisiadienergiatotalecatturatachedienergiacon-servata.Unsuolofertileeinequilibriofadunquepartedellesoluzioniprogettualichelastessanaturacipropo-neperottenereilmassimodallavitasullaterra.
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LaFigura 9mostracomeneisuolisicombininoili-vellidifertilitàmineraleel’equilibriotraivarinutrienti.Schematicamente,lamaggiorpartedeisuoliagricoli(edaorto)sièevolutaattraversoduefasidisviluppo.Soloinrarissimicasisièraggiuntol’idealediunlivelloaltoedequilibratodi fertilità.Laprima faseèquelladellafertilitàvergineche,almenoneisuolimigliori,tendeinorigineadessereragionevolmenteequilibrata.Losfrut-tamentodeicoloniesauriscevelocementeolentamenteillivellodeinutrienti,creandosquilibri.Leconcimazio-nimodernesonoriuscitea innalzare il livellodeinu-trienti,equindidellaproduzione.Glisquilibrituttaviapermangono, oppure se ne creano di nuovi, evidentinellascarsaqualitàdeicibienell’aumentodellaperditàdifertilitàdeisuoli(secondafase)129.Lacattivagestionedei terreni, seguitadall’abbandono,può invertireque-stociclo,manmanochelavegetazione naturale130lenta-
mentericostituiscel’equilibrioaunlivellopiùbasso.InAustraliaeinaltreterregeologicamentevecchie,questaricostituzionepuòesseremoltolentaononesseremaiingradodirecuperarel’equilibriodeisuolivergini.Saràunapuraquestionedipersistenzaedifortunasealcuniimprenditoriagricolitroverannoil“SantoGraal”diunafertilitàelevataebenequilibrata.
In futuro (forse nel giro di cento anni) – quandol’energiadeicombustibili fossilismetteràdisostenerel’agricoltura – la fertilità e l’equilibrio minerale delleaziende agricole e dei bacini idrografici diventerannounodeitemipiùimportantinellagestionedellerisor-see ineconomia.Purtroppo, ipotentimezzioggidi-sponibiliperraggiungerequestiobiettivisulargascaladiventeranno probabilmente troppo costosi o, sempli-cemente,nonsarannopiùaportatadimano131. In talcaso,torneremoaesseredipendentidaprocessidirico-
Figura 9 – La matrice della fertilità del suolo e dell’equilibrio.
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Equilibrio dei nutrienti in miglioramento
Maggioranza di suoli agricoli e da orto
Fertilità equilibrata
Potenziale traiettoria dell’erosione del suolo
Terreno boschivo su suoli degradati
Terreno boschivo vergine sui suoli migliori
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stituzioneediriequilibriodellafertilitànecessariamen-telentieabassocontenutodienergia.
Gli alberiAlberi e altre piante perenni o di lunga vita sono
indispensabili all’agricoltura sostenibile, in parte perlalorocapacitàdiassorbireeconservareinmodoeffi-cientel’acquaelesostanzenutritiveche,nelcasodellepianteannuali,facilmentevannoperse.Questaideaèstatafondamentalenell’evoluzionedellapermaculturaefindall’iniziohastimolatolosviluppodelconcettodicolture arboree132.Piùdirecente,questostessoconcettoè stato ripresodalmovimentoLandcare come fonda-mentaleperaffrontarelasalinità,l’acidificazione,l’eu-trofizzazione e altri seri problemi relativi al degradodellaterrainAustralia.Lecolturearboreecheproduco-noalimentiperl’uomosonopiùesigenti,interminidifertilitàminerale;questialberisonospessomenovigo-rosiecresconopiùlentamenterispettoairusticialberidelle foreste capacidi generare soprattuttobiomassalegnosa133. Le strategie permaculturali hanno sottoli-neatol’importanzadiquestoprimogruppodipiante,masonosoprattutto le secondechepossonoaiutarciarecuperarevasteareediterrenodegradatofornendooltreaitradizionalifruttidellaforesta(legname,fibraecombustibili),ancheprodottisecondaricomemiele,funghi,erbeofficinali,carniepellami.Lepiantedicuisiparlasono,pervarieragioni,moltoimportantiinunmondodicombustibilifossiliindeclino:
possonocresceresuterrenimoltopoveriinadattiadaltrepiantedaalimentiodafibra134;
leforesteinpienacrescitapossonoaccumularebio-massaaunritmochepuòvariareda5a35tonnella-teperettaroall’anno.Questotassoèsimileaquellodellaprateria,maalcontrariodellaprateria,illegna-medeglialberièunamodalitàdistoccaggioalungoterminechepuòrimanerestabilepersecoli;
illegnodialberialtiediritticontinuaadaumentaredivaloreanchemoltodopocheilritmodicrescitasièrallentato,perchéglialberiacrescitalentafor-
nisconotronchi da sega135dacuièpossibilericavareunagrandevarietàdiprodottidilungadurata;
doveesisteunmercatomaturoperiprodottiabasedi legname di foresta (come in Europa), gli alberichepossonodiforniretronchidasegavalgonodiecivoltedipiùrispettoaquelliutilizzatiperfarnepolpadilegnoolegnadaardere.
Inunfuturoabassoconsumodienergia,ilvalorediunaforesta maturacapacediforniredicontinuoprodottidiversiabasedilegnamianchepregiati,saràmoltoalto.Comeinpas-sato,laricchezzadellenazionisaràmisuratadallaquantitàedallaqualitàdelleloroforeste.Ladipendenzadellenazionieuropeedalleforesteperlacostruzionedinavidaguerraèunovvioesempiochecivienedallastoria,mal’ampiezzaelaprofonditàdelladipendenzadallaforestapotrebberoes-seremoltopiùestese.Così come l’acciaio sostituì il legno nella costruzione di navi e altro (man mano che aumentava l’utilizzo di energie fossili), il legno sostituirà progressivamente l’acciaio, il calcestruzzo, l’alluminio, la plastica e altri materiali prodotti me-diante un alto utilizzo di energia, man mano che l’energia da combustibili fossili andrà in declino.Maciòsaràpossibilesoloseleforestechedevonosvolgerequestafunzionesarannopiantatealmenoconunagenerazioned’anticipo.
Purnonavendocomescopoprimarioun interven-topositivosull’effettoserra,ilprincipiodiricostituireilcapitalenaturaleindicachedovremmofarcrescerefo-resteaspeciemistaeconscopidiversificati.Irisultatidiquestoapprocciosarannocertamentepiùutilidiquel-liperseguitidallamentalitàgrettadamonocultura,chehacaratterizzatotuttalaprogettazioneegliinvestimentidellasilvicolturadall’etàindustrialefinoaoggi.
Lelungherotazionidelleforestemistepresentanovarivantaggi:
ilmodomiglioreperfarprosperarealberidilungavitaècoltivarliinsiemeallespecievegetalichefun-gonodabalia(piante pioniere):piantechecresconovelocemente,miglioranoilsuolo(comeacacieoro-binie),echehannoanchel’effettodiaumentarel’as-sunzionedicarbonioneiprimianni;
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un diradamento coscienzioso e continuo di questotipodiforestapuòmantenereunbuontassodicre-scitadeglialberidimaggiorpregioperalmenounse-colo,periododitempoentrocuil’utilizzodicombu-stibilifossilidovrebbeessereradicalmentediminuito(v.Silvicoltura a lunga rotazioneinPrincipio 9);
sebengestiteeprotettedagliincendi,leforestedial-berilongeviedialtaqualitàpossonodurarecentinaiadinni,primacheillorovalorecomelegnameecomeriservadicarboniocominciadeclinare;
caseealtrioggettidialtaqualitàcostruiticonquestotipodilegnamepossonodurare,alorovolta,peral-trisecoliancora;
ladecomposizionedifoglie,cortecciaelegnodeglialberipiùvecchiformeràaccumulidihumus,chedurerannomigliaiadianni;
questeforestepossonoessererigeneratesenzal’usomassicciodianidridecarbonicaassociatoalletecni-chedideforestazioneoggiutilizzate,cheprevedonoiltaglionettoel’incendiodiinterearee.
Leragioniperfarcrescereforestemistealungarota-zionesonotante;lalorofunzionedidepositodigasserraèunasempliceragioneinpiù.Lapermaculturahacon-tribuitoadiffonderel’idea,oggibennota,che«riforesta-re la terraèunodeipochicompitichecisonorimastiperdimostrarelanostraumanità»136.Èappropriatosot-tolineareiservizi ambientali,spessoinvisibili(protezionedeibacinifluvialiedellerisorseidriche,sequestrodeigasserra),cheleforestesvolgono,mapochisirendonocontochesaràpropriolacapacitàdelleforestedifaredariservadicarbonio,inquantolegnoecombustibile,apermettereall’umanitàdiesseresostentatadarisorserinnovabiliinunfuturoabassoconsumodienergia.
Semi (soprattutto di specie annuali)Ancheselecoltureperennitenderannoadaumentare,le
pianteannualiebiennali137elecolturedacamporimarran-noindispensabiliperassicurareilmantenimentoalimen-tareeculturale.Lamaggiorpartediquestepianteproducetalmentetantisemidalasciarestupefattigliorticoltoridi
primopelo,abituatiallebustineconpochisemichecom-pranoneisupermercati.Unodeipiùimportantiesempidicomesiraccoglieeconservaenergiaèilmantenimentodeisemi,coltivandoli,raccogliendolieconservandolidiannoinanno.Perquantopiccolasia laquantitàdienergiainessicontenuta,ladensitàeilvalorepotenzialesonoinvecemoltoalti.Perprovvederedaséalmantenimentodisemirusticiperilproprioortobastalasciarandareinsemequal-chepiantaoppurelasciarechelapiantasiriseminidasola.Inaltricasi,quandobisognatenereseparatevariepiante–chepotrebberoincrociarsi,portandoaldegradoeall’al-terazionedellaspeciecoltivata–ènecessariocoltivarleaopportunedistanzeepoiselezionareattentamenteisemi.Isemidialcunespeciepossonoessereconservatiperanni,addiritturadecenni,altriinveceduranounasolastagione.Possiamoancheconsiderarequestaattivitàdiconservazio-necomeunasortadiriservacasalingadienergia(v.piùavanti),malacosaimportanteèchelacoltivazioneconti-nuiregolarmentediannoinanno.Inquestaprospettiva,l’ortopermaculturalepotrebbeessereconsideratounasor-tadimuseodiunaenergiamoltospeciale:l’informazione genetica.Isemiconservatirappresentanolaformastabileedurevoleassuntadaquellainformazioneinunafasean-nualedellorociclo.
All’internodelmovimentopermaculturale,laconserva-zionedeisemi–inspecialmododivarietàvecchie,localiorareabbandonatedall’agribusiness–haispiratoattivisti,creatoretidiraccoglitori138(seedsavers)erisvegliatounapraticacolturalefondamentaleperlafuturasopravvivenza.Ilrapidoprocessodiacquisizionedellecompagniesemen-tieretradizionaliattuatodallemultinazionalidell’agribusi-nessneglianni’70e’80,elapromozionesugrandescaladiibridi-spazzaturahannodatounaenormespintaalmo-dernomovimentoperlaconservazionedeisemi.Unodeivantaggidellepianteperenni,sottolineatodalmovimentopermaculturale,ècheessenonrichiedonolaconservazio-nedeisemieillororinnovodopoalcunianni.Unavoltastabilizzate,moltepianteperennihannotuttigliannichevoglionoperprodurresemie innumerevolialtrimetodiperpropagare139 laspecie; tuttavia,anchelaconservazio-nedelladiversitàgeneticainalberiepianteperennièun
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importanteesempiodiconservazionedell’energia.Aque-stoscopo,nell’AustraliaruraleilmovimentoLandcarehaspintomoltigruppilocaliaraccogliereeconservareisemidimoltepiantelocaliindigenecherischiavanodisparire.Lepiantagioneelecoltureprotettediquestespeciesonoesempiviventidiconservazione del materiale genetico.Pian-tarespecieutilicoltivatenelpassatoèunaltromododiconservazionedigrandevalore,daimitare.Forsel’esem-piomigliore,inproposito,vienedaCanberra,dovestradeespaziverdihannoaccoltomoltespeciedelpassato(WalteredElizaBurleyGriffinsonostatiivisionariprotagonistidiquestoprogetto140).Lemoltespeciediquercia,utilierare,piantatelungolestradediCanberranegliultimiduede-cenni,sonodiventateunpuntodiriferimentopermoltipermacultorierimangonounesempiodaseguireancheperilfuturodellecolturearboreenell’Australiadelsud.
Altritipidiconservazione,praticatidamoltiorticoltoriegiardinieri,prevedonol’innestoconvecchievarietàdial-beridafrutto,contaleeemarzeprelevateinortiestazionidiricerca141abbandonati.Inuovigiardinieorti,sortiunpo’dappertuttosottol’ispirazionedellapermacultura,sonolatestimonianzaviventediquestoapproccio.
AMelliodoraabbiamoadoperatotuttequestestrategie di conservazionefindaquandoabbiamoiniziatoadareunaprospettivaalpodere;essecontinuanoadefinireemisurarelaforzaelastabilitàdellanostrafattoria.
Caratteristiche del capitale naturale
Acqua,suolovivente,alberiesemihannotuttialcunecaratteristiche(chevedremodiseguito),indispensabiliinognisocietàsostenibileabassoutilizzodienergia.
Un certo grado di automantenimentoRiserveviventicomesuoloealberiperlopiùsiauto-
sostentanoecontinuanoapotenziarsiconiltempo.Laqualità dell’acqua, nei bacini delle dighe e anche nellecisterne,puòautomantenersiattraversoisistemiviventichecontengono.Lespecievegetalichesiautoseminanoesimantengonoconformiallaspeciesonounarisorsageneticachesiautomantiene.
Basso tasso di svalutazioneQualsiasiriserva di energia a basso tasso di svalutazio-
nedureràperlungotempo,sidegraderàlentamenteinquantitàequalitàerichiederàsoloun’aggiuntaminimadienergiapermantenersi.Seriusciamoacostituiretaliriserve quando energia, informazione e manodoperasonoabbondanti,unasocietàfuturaabassoconsumodi energiadovrebbeessere ingradodimantenerle. Ildilavamento di sostanze nutritivedasuolibenequilibratieprotettidavegetazioneperenneèestremamentebas-so.Illegnodelleforestematuredialberilongeviesanisidegradamoltolentamente,nonostantelapropagandadellegrandicompagniedideforestazione.Leoperedimovimentoterra,comeavvallamentiecanali,sesonobenprogettateedeseguite,richiedonoscarsamanuten-zione.Isemidialcuniortaggi–adesempiopomodoriefagioli–sonomoltofacilidaconservareemantengonolaconformitàallaspecie.
Non richiedono tecnologie speciali o costoseSe una riserva di energia può essere sfruttata con
mezzisemplici,lagenteinfuturopotràfarneusoquasisenzafarricorsoamezzitecnologicicostosioaltro.Nelcorsodellastoria,acqua,suolofertile,semieforestedibuonlegnamesonostatifontidiricchezzarealeinqual-siasiculturaolinguaggio.
Sono resistenti a monopoli, furto e violenzaLeriservedienergianonconcentrate,madispersenel
territorio,rendonopiùdifficile ilcontrollodiun’autoritàcentralizzataoportavocediinteressiparticolari.Ciòèverosoprattuttoperisemi,adispettodeglienormisforzimessiincampodallegrandicorporationdell’agribusiness142.
Suolo fertile, acqua e foreste difficilmente possonoessereoggettodifurto,perlelorodimensionieperchéillorovalorenonèconcentrato.
Lalororesistenzaallaviolenzadelterrorismoedelleguerre–civili enon–èpiùproblematica,maquestipatrimonisonocomunquemenovulnerabilideisolitisimbolidellaricchezza,chevediamoriflessiinedificiebenidiconsumo.
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692. Raccogli e conserva energia
La pianificazione territoriale
Quantoappenadettosulcapitalenaturaleè labaseperundiversomododipensareallapianificazioneterri-toriale,ancheperquantoconcernel’accumulodiriser-ve.Lecaratteristichedelcapitalenaturaleappenaelen-catepossonofornireicriteridiunanuovaotticaolisti-ca, attraverso cui considerare con maggiore chiarezzalepropostedisviluppo(comegenerazionediveraric-chezza)elepreoccupazioniperlaconservazionediciòchegiàabbiamo.Inquestomodopotremmointegrareesintetizzareunavastacomplessitàdilegislazioniere-golamentiambientaliestimolaremaggioriaspettative,rispettoal fattoche losviluppodovrebbegenerareuncapitale naturale realeenonl’attualeguazzabugliodiso-luzionipalliativecamuffatedaunveloditrucco.
Nelprendereinanalisiivarimetodidigestionedelterritorio(sianuovisiagiàinatto),dovremmo:identificare imeccanismi e imodiper conservare
acqua,nutrientiecarbonionelsistema;identificareipiùprobabilipuntidebolidelsistema,
quelliincuisiverificalaperditadiacqua,nutrientiecarbonio;
confrontarelarelativaefficienzadellaconservazioneeirischidiperditeconquelliditerritorinaturalinonantropizzati,chesisianoevolutiinmodoabbastanzasimileperquantoconcerneenergiaerisorse.Anchequandosaràdifficileaveredeidatisicuri,bi-
sogneràsupplireleggendoilpaesaggioinmodoappro-fondito; ciò permetterà di fare delle valutazioni visiveche–perquantodicaratteregenerale–sarannoinognicasoutiliperlevariefasidellarealizzazionedelproget-to,cioèlapianificazionestrategica,laprogettazioneelarealizzazionepratica.
Cosaforseancorapiùimportante,lamodificaprogres-sivadegliutilizzigiàpresentidiuncertoterritoriopuòconsentireallanaturadiattuareiprocessidisuccessioneeco-evoluzioneecologicachestannogiàinpartecattu-randoacqua,nutrientiecarbonio(v.ancheilPrincipio 12).Inquestomodosipossonorafforzareifattoriditipona-turaleeselvaticochestannogiàsvolgendotalifunzioni.
Molte strategie e tecnichedescrittenei testi diper-macultura costituiscono degli esempi per aumentarel’efficienzanelraccogliereeconservareacqua,nutrientiecarbonio.Fraesse, ricordiamo lecoltureperenni, larivitalizzazionedeisuoliconaratroripuntatoreseguen-dounpercorsoa liscadipesce (Keylinesoil conditio-ning), la raccolta d’acqua, gli swale (fossati livellari diinfiltrazione)143, leforestealimentaricoltivate(foodfo-rests),glialberidaforaggio,ilpascoloazonaeleforestearotazionelunga144.
La contabilità EMERGYHowardOdumecolleghihannosviluppatoeapplicato
lavalutazioneEMERGYper l’impattoambientale.Essafornisceunesempiopiùprecisoerigorosodelmododipensareolisticochelapermaculturatentadistimolare(v.lasezioneLa contabilità EMERGYinPrincipio 3).
Secondome,idueapprocci(pensieroolisticoevalu-tazioneEMERGY)sonocomunquecomplementari.La contabilità EMERGY ci aiuta a elaborare meglio principi e strategie. I principi della permacultura forniscono regole gene-rali legate al buon senso, per identificare gli aspetti mancanti in qualsiasi modello utilizzato per quantificare sistemi am-bientali umani complessi.
Ricostituire le riserve domestiche di energia
Unastrategiapermaculturaleèquelladi incoraggiare l’autosufficienza a livello domestico e locale(v.anchePrinci-pio 3 e Principio 4).Ciòdevefaredacomplementoall’ac-cumulareriservelegatealterritorioepuòfarrecuperareformetradizionalidiconservazionedell’energiatramitecibo,combustibileealtrerisorse.Molteimmaginidivita rurale tradizionaletornanoinmenteaquestoproposito.AMelliodoraconsideriamolascatolaincuiteniamoisemi,lacantinapienadiderrateprodottedanoielacatastadilegnadaarderecomelanostratradizionaleriservadimo-destaricchezzaecisentiamocontentiesoddisfatti.Isemiordinatiinbasealladiversitàriflettonoinostrisforziperconservare,scambiareecomprare lapotenzialeabbon-danzadellefuturestagioni.Unadispensaeunacantina
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70 Permacultura
pienadiconservecatturanol’essenzaelasostanzadiunastagionecheèandatabeneecirassicurano,alpensierochelaprossimapotrebbeanchenonandarebenecomequesta.Unagrossacatastadilegna–con,aun’estremità,la legnagiovanechedeveancorastagionaree,all’altra,quellagiàprontadabruciaredopodueannidistagiona-tura– rappresenta sia l’abbondanzadellanaturache ilfruttodell’onestoedurolavoro,messoamaturaresoloconl’ausiliodelsoleedeglialtriagenticlimatici.
Questemodalitàdiconservazionedell’energiasonopernatura:diversificate;supiccolascala;decentrate;facilmenteutilizzabili;nonabbastanzamobilioricchedapoterattrarrel’at-
tenzionediladriealtrichesonosempreallaricercadimodifaciliperarricchirsi.Unanazioneincuiquestotipodiricchezzasiamolto
diffusoèmoltopiùsicuraestabilediunasocietàdipen-dentedaaltivolumidiproduzione,dasistemicentralizza-tiperriforniredialimentiecombustibiliisupermercatiedaunareteelettricanazionale(v.lasezioneAutosufficienza come preparazione al disastroinPrincipio 4).
L’ambiente costruito145 come riserva di energia
Leriservedienergiacontenuteincibi,semi,combustibiliealtrerisorse,dicuiabbiamogiàparlato,sonofondamentaliperqualsiasitipodisocietà,mailquadrononètuttoqui.Latrasformazionedienergiainformeprogressivamentepiùela-borateepreziosesiestende,benaldilàdellerisorsefisiche,allecosechefacciamoconesse:strumenti,edificieinfrastrut-turecomestrade,energiaelettricaetelecomunicazioni.
Nellasocietàmoderna,l’enormeutilizzodienergiefos-silienaturalidegliultimisecolisiètrasferitodasettoreasettore,generandounesplosivosviluppodicittà,tecnologieeinfrastrutturededicatealtrasportodienergiaecomunica-zione.La gente del mondo ricco oggi vive in genere in un am-biente costruito più che in un ambiente naturale.Questastessagenteècontinuamentecostrettaadisfarsideipropriscarti
pertrovareunpo’dispaziopernuovioggetti,resipossibilidallatecnologiaenecessaridastilidivitaeculture.
Se parliamo di sistemi, la società moderna è statamoltoattivanelraccogliereeconservareenergiasottoformadimerci.Purtroppo,l’energiaimmagazzinataèperlopiùinutile,senzailrestodelcomplessoindustria-le;glioggettistimolanoulterioriconsumidienergiaeproduzionedirifiuti.Adesempio,gliedificieleauto-stradesonostruttureadaltodispendiodienergiaeri-chiedonocostantiflussidinuovaenergiafossile.Ancheicomputer,chedovrebberopermetterediottenere“dipiù”con“meno”,nonfannoaltrochealimentarelari-chiestadinuovisoftwareehardware,percuisiverificaunalto tassodisostituzionesoloperalimentaredelleeconomiediscalaemantenersiaggiornatiedefficienti.
Iprocessicheipermacultoriseguononelraccoglieree conservare energia negli ambienti naturali sarebbe-rodaapplicareancheallosviluppodiedificienergeti-camenteefficienti,di tecnologieappropriateedi tuttoquantovieneprodotto,costruitoefabbricato.
Quandoabbiamoachefareconlacostruzionedistru-menti,edificieinfrastrutture,dovremmotendereaemu-lare, se possibile, le caratteristiche prima elencate perquantoconcernelaconservazionedienergianeipaesagginaturali.Bisognerebbe,inoltre,applicareiseguenticrite-ridiprogettazione:chesianodiscalaridotta;chesianoprogettatiperdurarealungoe/ocostruiti
conmaterialifacilmenterinnovabili;che lamanutenzionesiasemplicedaeffettuare (il
chenonsignificasenzamanutenzione);cheabbianodiversefinalitàosianoadattabiliadaltri
utilizzi.Insiemealla ristrutturazione creativa di edifici e infra-
strutture già esistenti,l’applicazionediquesticriteridipro-gettazioneatuttiinuoviprogettiedilizipotrebbecontri-buireacontenereiproblemidell’ipersviluppodelmondooccidentale,incuiicostidellamanutenzionediciòchegiàabbiamostannocominciandoa incideresulbenes-sereeconomico.Itecnicidellamanutenzionehannoda-vantialorounfuturogarantito,malesoluzioninonsa-
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712. Raccogli e conserva energia
rannofacilidatrovareperchélaquasitotalitàdegliedificièstataprogettataecostruitadandoperscontatideibassicostienergetici(v.Principio 6).
AMelliodorapercostruireterrazze,terrapieniesentie-ri,abbiamofattomassimousoditerraepietra;abbiamoevitatodicostruiretroppirecinti,tettoieoaltripiccoliedi-ficiseparatidacasa,cheavrebberorichiestounacontinuamanutenzioneeristrutturazione.Gliedificipermanentisonodidimensionimodeste,com’è tipicodellepiccoleproprietàrurali;ataliedificinoiaffidiamoaltrefunzioni,rispettoalsempliceabitare,chesitraduconoinunostiledivitabasatosull’autosufficienzaesultelelavoro,ilchecomportapassarepiùoreincasa.Ogniedificiohavariefunzioniedècostruitoinmododaesserefacilmenteria-dattabileanuovefunzionialsuointerno.
Nellacostruzionedell’edificioabbiamofattograndeusoditerraelegno,disponibililocalmente,edimaterialirici-clabili.Perlepartidell’edificiochedevonoavereunalungadurataabbiamoutilizzatomaterialidicostruzionemoder-ni;incambio,perquantoconcernelefunzioniessenzialidellacasa,abbiamolimitatoalminimol’utilizzodidisposi-tivicomepompeealtriesempiditecnologiamoderna.
L’energia immagazzinata nella cultura
Nonostante ledimensioni raggiunteda tecnologia edediliziaoggi,lemaggiori riserve di energia incorporata di alta qualitàsipresentanoinformechelagentenonriconoscecomecontenentienergiaomateriali.Sitratta,adesempio,delleinformazioniedelleorganizzazionichefannocapoalgoverno,all’economia,allacollettivitàeallacultura,chesonoritenuteingranpartemerci astratte,nonconnesseaenergiaerisorse.Maèpropriolaproliferazionediquestecoseaesserediventataunelementoessenzialedellanostrasocietàadaltaenergiabasatasuicombustibilifossili.
Innatura,lelunghecateneeretialimentariimplicanolatrasformazionedienergiasolareinformesemprepiùcomplesse,comel’organizzazionediunalveare,lastrut-turafisicadiunavecchiaforesta,lecapacitàvenatoriediunvecchiopredatoreolabiodiversitàingenerale.HowardOdumealtriecologideisistemi146hannodimostratoche
l’energia incorporata (o EMERGY) richiesta, per crearequestecomplesseformediorganizzazioneestrutture,èmoltogrande.Allo stessomodo,gli studidei sistemi147umanihannodimostratochelacreazioneeilmanteni-mentodigoverno,economia,istruzioneeculturaseguo-nolestesseregoleenergetichedeisisteminaturali.Lava-rietàelacomplessitàdiquestibeninonpropriomaterialisonoanch’esseilriflessodiquantoavvenutoinpassato,nelraccogliereeconservareenergiainformeutili.
Latantoannunciataeconomia senza peso(oimmateriale)dell’informazioneedeiservizi(chefannoinognicasocapoacentridipotereericchezza)nonimplical’elaborazioneoiltrasportodimoltaenergiaomateriali;è,sì,originaleeinnovativa,manonciliberaaffattodalleleggidell’energia,comesembranoinvecepensaremoltieconomisti.
Naturalmente,èilcapitale finanziariolapiùpotentefor-madiricchezza non materialedelmondomoderno.Negliultimidecenni, ilrapidomovimentodelcapitaledaunaparteall’altradelgloboeilsuoimpiegoininvestimentidi-struttiviabrevetermineèstatolargamentegiudicatol’ele-mentopiùdis-funzionaledelcapitalismomoderno.C’èov-viamentel’esigenzadiregolaremeglioquestaformadavve-rovolatilediricchezza,dirigendolaversobeneficialungotermine.Larealtà,però,èchemoltodelvaloredelcapitalefinanziarioèillusorioproprioperchésièallontanatocom-pletamentedallesorgentidellaveraricchezza.Crisifinan-ziariedivariotiposisonoavvicendate,dall’iniziodeglianni’80,emoltealtreprobabilmentesiverificherannoprimachelaricchezzafinanziariadivenga,piùrealisticamente,espressionedellaricchezzamaterialepotenziale.
Lafinanza eticaèunadelleareedeiservizifinanziariinpiùrapidacrescita.Talecrescitaèlimitatapiùdaunape-nuriadiaziendeeprogettiappropriati–nelsensochesod-disfinocriteriambientaliesocialiesianofinanziariamen-tesani–chedaunamancanzadiinvestitori.Nonostantetalilimiti,iprofittiregistratidaquestitipidiinvestimentosonostatigeneralmentealtrettantobuoni–senonmiglio-ri–dellemediedimercato.
La rapida evoluzione di più appropriati criteri di governo, economia, cultura, arte e anche mitologia è indispensabile per adattarsi alla discesa energetica. Dichiarare semplicemente che
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72 Permacultura
è possibile utilizzare i principi della permacultura per progetta-re una cultura e una società sostenibili sarebbe un’esagerazione, ma ritengo possibile utilizzarli almeno per valutare i diversi fe-nomeni culturali ai quali ci troviamo a partecipare148.
Atteggiamenti e valori adeguati alla decrescitaFragliatteggiamentieivalori,chesecondomestanno
contribuendoallosviluppodiunanuovaculturadellade-crescita149,bisognasottolineareiseguentimodidiagire:riconoscere e giudicare positivamente i contributi
utili provenienti dall’esterno da qualsiasi disciplinaditipointellettuale,daqualsiasiprofessioneocampodiconoscenzachecivedacoinvolti;
apprendereevalorizzareisistemidiconoscenzaedicomprensionealdifuoridelrazionalismoscientifico(ilnostroparadigmaculturaledominante,quellostes-sodacuièemersaall’iniziolapermacultura);
rimanere scettici di fronte alle autorità ufficiali e allequalificheformaliinqualsiasicampo,amenochenonsianoaccreditatedavalideesperienzelocaliodacreden-zialidimostrabili,ancheattraversoesperienzeinrete;
riconoscerelavaliditàeilvaloreditutteleculturelo-calipreesistenti(diversedallaculturainternazionalechehacomeriferimentoilnon luogo150)eadottareli-beramentequalsiasiatteggiamento,chesembrautilealivellolocale;
contribuire all’evoluzione di una cultura del luogosostenendoecelebrandociòcheèlocale,invecediciòcheèinternazionale,siaquestoconcernentelaconoscenza,ilcibo,l’arteolacultura;
utilizzarel’immensopoteredimediaeinformation tech-nologyconunasortadicautela scettica,senzafarsipren-deredaunatotalededizioneesenzachequestoutilizzocomportilaperditadialtreformedicomunicazione,dimemoriaodiinterpretazione.Amioparerel’informa-tion technologyèlacilieginasullatorta,nonlatorta.Questi atteggiamenti e valori condizionano il modo in cui
organizziamo le nostre vite, ci guadagniamo da vivere, edu-chiamo i nostri figli, reagiamo alle crisi e alle malattie, contri-buiamo alla vita della comunità e ridistribuiamo (facciamo circolare) ricchezza e potere.
La futura cultura sostenibileManmanocheilritmodelletrasformazioni,durante
lafasedeldeclinoenergetico,rallenterà,emergerannoculturepiùdurevoli(esostenibili)ediversificate(biore-gionali).Questeculturepresenteranno,auspicabilmen-te,leseguenticaratteristiche:avrannostrutture politiche ed economiche bioregionali
conunarinnovatadifferenziazionegeografica;sarannobiogeneticamente,razzialmente,culturalmen-
tee intellettualmente interfertilizzate conconseguentenuovovigoreibridonaturale;
avrannofacileaccessibilità e bassa dipendenzadatec-nologiecostoseecentralizzate;
potrannoesseresviluppatemediantefasiintermedie,cheprevedanoretroazioniemiglioramentiprogressivi(v.ilPrincipio 8,peresempisull’applicazionediquestecaratteristicheallacostituzionedicomunitànellatran-sizione–accelerataomeno–alladecrescita).
Uso appropriato di risorse non rinnovabili
Hoanalizzatovariestrategieperinvestirelaricchez-zaesistentealloscopodiricostituireilcapitalenaturaleeumano.Tutteimplicanol’utilizzodiquoteanchecon-siderevolidi combustibili fossili edialtre risorsenonrinnovabili.Latransizioneaunasempreminoredispo-nibilitàdienergiafornisceun’opportunitàunicaestra-tegicaperfareilmigliorutilizzodellaricchezzaedellerisorsenonrinnovabiliesistentialfinediricostruireilcapitalenaturaleeumano.
Ingenerale,ilmigliorusoperrisorseetecnologienonrinnovabilidovrebbeesserequellodiistituireunsistema–piuttostochemantenerneunoesistenteotrarnegiova-mento–ancheseilprocessodiistituzioneèunprocessograduale,chehaluogocometransizionenelcorsodiunavita(operfinodigenerazioni).Adesempio,unacasasolarepassivautilizzal’altaemergydelvetropercatturarel’energiasolare.Seciòvienefattomentrealcontempoilvetrosvolgelealtresuetipichefunzioninegliedifici(comeilgarantirel’accessodellalucenaturaleeilpoterguardarefuori),que-stosaràunbuonutilizzodienergiaincorporatanonrin-
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novabile.Ibulldozerealtripotentimacchinariperilmovi-mentoterrasonoforsel’esempiopiùevidentediutilizzodicombustibilifossilietecnologiapromossodalmovimentodellapermacultura.Vengonoutilizzatipercostruiresiste-mibenprogettatiperlaraccolta,laconservazioneeladi-stribuzionediacqua,opercreareaccessiallaproprietàperiveicoliededificicheaumentinoeproduttivitàurbanaoruraledelterritorio.Isistemicostituiticolmovimentoditerrapossonodurareindefinitamente,conqualchelavorodimanutenzionemanuale,senecessario.Unaltroesem-pioèlariabilitazione del suolotramiteappositiaratri,cherompono i crostoni argillosi in profondità, permettendopoil’impiantodicoltureadeguatamenteprogettateegesti-tealfinedimantenerenellungoterminelastrutturadelsuolocosìcreata.
Fertilizzanti minerali per migliorare il suoloIfertilizzantimineralisonouncasospecialediutiliz-
zodi combustibili fossili (usatiper la frantumazioneeperiltrasportodelmateriale)edirisorsenonrinnovabilispessolimitate(comeleroccefosfatiche)permigliorarealungoterminelaproduttivitàdeisuoli.La storia dell’agri-coltura moderna dimostra che la maggior parte dei tentativi di migliorare la fertilità del suolo ha in generale una breve durata e mira più a concimare la coltura che a rendere fertile il suolo.Oltreaquesto,leconcimazionihannospessoef-fettinegativi,chesipossonoriassumereinsquilibrinellacomposizionedelsuolo,oaddiritturainquinamento.C’èperòlapossibilità–conunamigliorecomprensionedeiprincipichegovernanol’equilibriotraivarifattorimine-rali–dicreare,attraversouncorrettoapportodielementiminerali,unmiglioramentopermanentedellaprodutti-vitàbiologicasenzaalcunbisognodiripetereleconcima-zioni,senonperqueglielementimineralichevengonomaggiormenteutilizzatidallecolture.
Ipermacultoritendonoaignorareiforticambiamentipositivinellaproduttivitàenellasalutealungoterminedelsuolochesipossonoconseguiretramiteapplicazionimineraliattentamentescelteelimitateneltempo.Ciòècomprensibile, viste leesperienzedieffettinocivideri-vantidall’erratousodiconcimiminerali(perlamaggior
partesolubili)el’enfasichelapermaculturahasemprepostosullesoluzioniditipobiologico.Imineralidiroc-ciasonomedicinechepossonoesserefacilmenteusatemaleotroppo.D’altrocanto,ipermacultoricheignoranoipotenzialibeneficicheimineralidirocciaoffronocorro-noilrischiodiprogettaredeisistemichenonfornisconol’equilibriomineraleindispensabile,siaperl’allevamentodianimalicheperlasaluteumana.
Sonoemersidirecentenuoviorientamenti,chemira-noaottenereunpotenziamentodelsuolobasatosull’usodellachimica(usodeimineralidiroccia)edellabiologia(equilibriotrapiante,animaliemicrobi);taliorientamentipotrebberofornircinuovimetodiperriuscirefinalmenteatrovareil“SantoGraal”dell’agricolturabiologica,cioèun’al-taproduttivitàeunsuoloequilibratoesano.AMelliodora,abbiamoscopertochemoltideiproblemicheemergonocol tempoe limitanoleresee l’equilibriodelsuolohan-nolaloroorigineinsquilibriminerali,chenonabbiamoancoradebitamenteaffrontatoerisolto.Negliultimianniabbiamoutilizzatol’analisidelsuolobasatasulmetodoAl-brecht,tramiterifrattometrodellalinfa,ealtrimetodibasa-tisull’osservazionesuampiascala.Talimetodisonoservitidaguidapersceglierequalielementimineralifornireinpiùalterreno.Attualmente,stiamocercandodiraffinareedestenderel’utilizzodiapproccibiologici–fracuianchei preparati biodinamici –basati sull’equilibriodei fattorimineralidibase.Soloiltempocidiràselenostrecono-scenzediadessoportanoal“SantoGraal”.Ipuntielencatidiseguitosintetizzanolemieattualiconoscenzesulruolodell’equilibriomineralenell’ottimizzarelafertilità151.
Laquantitàdinutrientimineraliel’equilibriotraessisono due misure importanti, ma diverse. Entrambisonoindispensabilipercapireemantenerelafertilità.
Gli squilibrimineraliderivatidalle tipologiedei suolirapportate su scale bioregionali sono importanti, mal’utilizzointensivodelsuolo,specialmenteinorticoltu-ra,puòcrearesquilibridinaturamoltodiversa.
Ilsuoloidealmenteequilibratoavràunabuonapro-duttività edarà raccolti sani edibuonaqualità sututtelecoltureadatteaquelclima.
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Ancheselepianteautoctoneselvatichesisonoadat-tateaparticolarisquilibri,tutte–inognicaso–ren-deranno meglioinunsuoloequilibrato.
L’equilibriomineralepiùimportantedaricercareinunsuoloagrarioèquellotraiseguentinutrientimi-neralialcalini:calcio,magnesio,potassioesodio.
Visonodiversimetodidianalisipermisurarel’equili-brio.Misurarel’aciditàtramiteilpHhaunasuautilità,mapuòportareasceltesbagliate.Unsuoloinequili-briohaunpHdicirca6,5maunsuoloconpH6,5nonnecessariamenteindicaunsuoloequilibrato.
Ilsuoloidealepresentalaseguenteripartizione,comepercentualedisaturazionedibase152:calcio68%,ma-gnesio12%,potassio2-5%esodio<1%.
Neisuoliargillosi,l’equilibriotracalcioemagnesioèilfattorepiùpotenteneldeterminarequantoilsuolosiascioltoepermeabileadariaeacqua,nonchéquan-toilsuolosiaadattoaimmagazzinareacqua,carbo-nioenutrienti.Questifattori,alorovolta,determina-nolaproduttivitàbiologica,lafacilitàdilavorazioneelaresistenzaall’erosioneealdegrado.
L’equilibriotracalcioepotassioèilfattorepiùpo-tente nel determinare quanto rigogliosa o legnosasaràlavegetazione.
Quandoilcalcioèrelativamenteabbondante, lave-getazioneerbaceatendeaesseretenera,rigogliosaeappetitadaglianimali.Ibatterilatrasformanorapi-damenteinhumuselafruttatendeaesseredolceeaconservarsialungo.
Quandoilpotassioèrelativamenteabbondante,lepian-teerbaceetendonoaesserefibroseemenoappetiteda-glianimali.Ladisgregazionesaràlentaeibatterilascia-noilpostoaifunghi.Lafruttatendeaesserepiùacidaeanonconservarsialungo;prosperanoinvecelepiantelegnoseeillegnoèpiùdurevole,mentrenelleforesteidetritiaccumulatisulsuolo,piùchemarcire,tendonoadaccumularsidiventandocombustibileseccoepoten-zialeinnescoperincendi.
Lamateriaorganicaeicompostvarianoingrandemi-suraasecondadelmaterialeedegliingredientiutilizza-ti,condizionandoanchelelorofunzioninutritiveperil
suolo.Lamateriaorganicaprodottadaunsistemaequi-librato,seattentamentericiclatamanterràilsistemainequilibrio.Ilriciclaggioall’internodiunsistemanoninequilibrioavràvarigradidisuccesso,asecondadellana-turaedellagravitàdeglisquilibridifondoesistenti.
I piani di concimazione per mantenere l’equilibriosono molto diversi da quelli necessari per stabilirel’equilibrio.Ilfattocheunfertilizzante(organico,damineraledirocciaoartificiale)producabuonirisul-tatinonsignificachedaunaquantitàmaggioredellostessofertilizzantesiottenganorisultatimigliori.
Idealismo o pragmatismo?
In pratica, è difficile – e forse anche non saggio – evitare completamente di utilizzare il generoso e conveniente sussidio energetico che i combustibili fossili presentano oggi per la vita di tutti i giorni. In ogni caso, però, non dovremmo mai rite-nere garantite le risorse preziose che vengono messe a dispo-sizione a meno del loro prezzo reale, come l’energia elettrica generata bruciando carbone, la benzina usata per andare in giro in macchina o il fieno di erba medica utilizzato come pacciamatura nell’orto (fieno prodotto anch’esso con l’aiuto dei combustibili fossili). L’approccio corretto sarebbe quello di progettare i sistemi in cui viviamo come se queste risorse aves-sero un prezzo molto più alto di quello che in effetti hanno153.
A Melliodora, ad esempio, siamo collegati alla reteelettricaprincipale.Vistoilprogettodellacasaeilnostrostiledivita,ilnostroconsumodienergiaelettrica–aldisottodi3kilowattorealgiorno–risultaesseremenodiunquintodelconsumodiunafamiglia tipica.Allefunzionienergeticamentedispendiosedelriscaldamen-todellacasa,dell’acquaedellacucinasiprovvedeconenergiarinnovabile(solarepassivaelegna).L’elettricitàcheserveperfarfunzionareilfrigoriferoèpiùunoptio-nalcheunanecessità,perchéalsuoutilizzosuppliamoconunadispensafattainmododamantenerenatural-mentefreschiglialimenti,conunadietabasatasuali-mentidistagioneeconmetodidiconservazionedellederrateabassoutilizzodienergia.Comprandoenergiadafontirinnovabili–chehatariffeleggermentepiùalte
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diquellanormale154–contribuiamoastimolarelosvi-luppodellefontidienergiarinnovabili,maquestononèimportantequantoilnostrobassoconsumodiener-gia.Ainostrifabbisognienergeticisipotrebbesuppli-reconqualchepannellofotovoltaicoequalchesistemaelettronicoperregolareilfeedbackconlarete,maattual-mentepreferiamofaremigliorusodeldenarochesa-rebbenecessarioperquestoimpianto,sviluppandoaltriaspettidellanostraproprietà(perun’analisideivantaggidell’energiaelettricasolare,v.Principio 5).
Peruncerto verso,quantohoappenadettopotrebbesembrareunsemplicebarcamenarsitraprincipiidealiepragmatismo,maneparloquianchepercontrastarel’opi-nione che l’utilizzo di combustibili fossili debba essereperforzanegativo,inefficienteeimmorale.Alcontrario,icombustibilifossilisonomoltoutili.Ilveroproblemaèchevengonoesageratamenteutilizzatiechemoltidegliutilizzisonodeltuttodistruttivi,odestinatiascopibanali.
Misonoresocontodellabanalitàdelnostroutilizzodeicombustibilifossiliunadomenicaassolatadel1974aHo-bart.Unamico,pescatoredimolluschi,miavevainvitatoafareungirosulsuomotoscafo.Mentresfrecciavamolun-gol’estuariodelDerwent,mettendoinfugaigabbiani,sot-tolaspintadiunfuoribordoda80cavalli,ricordochepen-saicheilnostroconsumodienergiaerainquelmomentoaddiritturasuperioreaquellodiunanticore.Ma,mentreleazionidegliantichireavevanoimmediateconseguenzeperlagenteeperlanatura,lenostre,invece,nonavevanoaltrorisultatochequellodiunmomentaneoefrivoloentu-siasmo(pagatoconilcarburanteconsumato).Ancheseèdifficilevalutareglieffettialungoterminediunqualsiasicomportamento,inmolticasièdeltuttochiarochespre-chiamosialanostravitachelerisorsedellaterra.Ricor-dounadiscussioneconunacompagnadiviaggiosuunaffollatovolodilavoro daSydneyaMelbourne,nel1990,cheillustrabeneilconcetto.StavomeditandosulbilancioenergeticodelmioviaggioinaereodaVictoriaaOrange,nelNorthSouthWales,perunseminariodiduegiornidirelatorialprimocorsopost-laureadiagricolturasostenibi-leinAustralia.LadonnasedutadifiancoametornavadaSydney,dovesirecavaognigiornopervenderecomputera
piccoleaziende.Questoerailsuolavoro.Ladonnaammi-secandidamenteche l’apparecchiaturachevendevanonavevagrandivantaggirispettoaquelladimarcherivali,echelecomponentieranoinpraticauguali,perciò–aparteilfattochequestolepermettevadiguadagnarsidavivere–nonvalevapropriolapenadirecarsiaSydney.Lasualaureainmatematicaaggiungevasprecoallospreco;quelviaggiorappresentava,quindi,oltreaunosperperodiri-sorsenaturali,ancheunosprecodirisorseumane.Mentreconfrontavoilmioviaggioconilsuo,lamentesiallargòaconsiderarelaquestioneeticadaunpuntodivistapiùge-neraleemispinseachiedermichesensoavessequell’ae-reopienodigentecheognigiornocompivaquelviaggiod’affarisullatrattaMelbourne-Sydney.
Conclusione
Lacostituzioneel’accumulodipatrimonidalascia-reinereditàaipropridiscendentihannorappresentatouncomportamentoeticodi fondamentale importanzaper generazioni e generazioni. Nella nostra epoca dicambiamentirapidiepensieriacortoraggio,dobbiamosforzarci di ricostituire quell’aspetto della cultura chemette alprimoposto lapreoccupazioneper il futuro,decidendoincosavalelapenainvestireperilbeneficiodeinostrinipotiediscendenti.Taleprincipio fornisceuna cornice per interrogarci su ciò che ha veramentevalore,inunmondoincuipredominal’incertezza.
Duranteuncorsodiprogettazioneinpermacultura,sta-vomostrandocomesifalapotaturadiformazionedell’Eu-calyptus melliodora dopo il taglio di una foresta, quandoqualcunomichiesesenonsarebbestatoinvecemegliola-sciarechel’alberocrescessestortoeramificatoacasocosìlegenerazionifuturenonloavrebberotagliatoperutiliz-zarlocomelegname.Alcheiorisposichedovevamopren-dereinconsiderazioneciòchelefuturegenerazioniavreb-beropensato,aquelpunto,dinoichevissutiapprofittandodell’abbondanza di energia fossile a buon mercato, nonavevamolasciatonulladidegnoaidiscendentiinterminidirisorserinnovabilidialtaqualità,perchénonliavevamoritenuticapacidifarneunusoassennato.
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Duranteunaltrocorso,unpartecipantescetticomiseindubbioquestapreoccupazionedilasciareaiposteririservedienergiasottoformadiforesteedialtrerisorsebiologi-che.Efecel’esempiodegliinglesi,chepiantaronointereforestedialberidiquerciadautilizzareasuotempoperfarne navi, quando poi il legno fu sostituito dall’acciaio.Nonebberomaibisognodiquellequerce,perchénuoveformeditecnologiaenuovefontidienergiapermiserodi
usarealtrimateriali(l’acciaio).Lamiarispostafuche,nelcaso improbabilediun futuro ad alta tecnologia, in cuinoncifossebisognodellerisorsenaturaliimmobilizzatenelle foreste,avremmocomunquesempredellebellissi-meforesteche–comequellediquerceantichedellaGranBretagnadioggi–potrebberoospitareanimaliselvaticiedesserefonted’ispirazioneperl’anima.Nonsarebbepoiuncattivorisultatoperunerrorecosìgrossolano.
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Ilprincipioprecedente,Raccogli e conserva energia,hafocalizzatolanostraattenzionesulbisognodiutilizzarelaricchezzaesistenteperfareinvestimentialungotermi-nenelcapitalenaturale.Mahapocosensopiantareunaforestaperinostrinipoti,senonabbiamoabbastanzadamangiareoggi.
Il terzoprincipioci ricordachedovremmoprogetta-reogni sistemapermirare all’autosufficienza in tutti isensi–compresinoistessicomepersone–utilizzandoefficientementel’energiacatturataeimmagazzinatapermantenereilsistemaecatturarealtraenergia.Intermi-nipiùgenerali,flessibilitàecreativitàneltrovarenuovimodidiprocurarsiraccoltisarannounfattorecritico,nel-latransizione156checiattendedallosviluppoaldeclino.
Senzarendimentiimmediatiedavveroutili,qualunquecosanoiprogettiamoesviluppiamotenderàasvanireconiltempomentreglielementichedavverogeneranorendi-mentiimmediatiprolifereranno.Possiamoattribuireque-stoafattorinaturali,alleforzedelmercatooall’aviditàuma-na,maisistemichegeneranoproduzioniutilieliutilizzanoconmaggiorefficaciapersoddisfareibisognidellasoprav-vivenzatendonoaprevaleresullealternative157.Unraccolto,profittooredditofunzionacomericompensacheincorag-gia,mantienee/oreplicailsistemachehageneratoilrac-colto.Inquestomodoproliferanoesiestendonoisistemichehannosuccesso.Nellinguaggiodellateoriadeisistemiquestericompensevengonochiamate“spiralidifeedbackpositivo” (positive feedback loops),processicheamplificanoilprocessoosegnaleoriginale.Sevogliamodavveroattuare
soluzioniprogettualisostenibili,dobbiamotenderearicom-penseeprestazionicheincoragginoilsuccesso,losvilup-poeilreplicarsidellestessesoluzionichehannogeneratoilsuccesso.
LavisioneoriginalepermaculturalepromossadaBillMollison,delcoltivareortiegiardiniper laproduzionediciboepianteutili–invecediinutilipianteornamen-tali–ètuttoraunimportanteesempiodell’applicazionediquestoprincipio.L’iconacheillustrailprincipioèunortaggiodaradice,acuiqualcunohadatounmorso:èlarappresentazionediqualcosachedàunrendimentoim-mediato,maciricordaanchechealtriorganismiviventisiaspettanodiottenereunraccolto–o, interminipiùquotidiani,untornaconto–dainostrisforzi.
Modelli dalla natura
Tuttigliorganismielespeciericavanodall’ambienteciòcheserveloropersostentarsi.Quantinonriesconoinquestocompitosparisconovelocemente.Difficilmen-teriusciremoatrovareunalezionepiùessenziale,inciòcheaccadeinnatura,unalezionecherafforzi inostrifondamentaliistintidisopravvivenza.
L’accentopostodaDarwinsullacompetizioneesullapredazione,comeforzetrainantidellaselezionenatura-le,sibasavasull’osservazionedeisisteminaturali,maeraancheunderivatodelleesperienzepersonalidiDar-win;inaltritermini,ledevastazionidell’Inghilterradel-laprimarivoluzioneindustrialepredisposeroDarwina
Principio 3Assicurati un raccolto
Non si può lavorare a stomaco vuoto155
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78 Permacultura
cercaremodellisimiliinnatura.Asuavolta,l’élite indu-striale vittorianautilizzòleideediDarwincomesuppor-toperleproprieopinionipoliticheesociali.Unsecolofa,PëtrKropotkin158,geograforussoeanarchicodichia-rato, contestò l’interpretazione darwinista della realtàsociale,fornendoesempitrattisiadalmondonaturalechedallastoriaumana,incuitraspareconevidenzachelacooperazioneelasimbiosisonotrattipermanentidel-lavitasullaTerra(perunaanalisidiquestoimportanteaspettoneldesignpermaculturale,v.Principio 8).
NegliultimiduedecennidelXXsecolo,lacompetizioneeconomicasenzafrenièstatadinuovoinnalzataalrangodi“vaccasacra”dall’establishmentpolitico.Questoutilizzoaltamente selettivo dell’ideologia capitalista della concor-renzaeconomicanondovrebbe farci chiuderegli occhi,davantialgiustoapprezzamentodelbisognodiavereunraccoltoedelruolodellacompetizioneneltestaresoluzio-ni,processiesistemialternatividiprogettazione.
I benefici della competizione
Lacompetizione, innatura,metteallaprova il vigoreel’idoneitàdegliorganismiindividualiodiunaspecieinparticolaricondizioni.Lapredazione,daunaparteeliminagliindividuipiùdeboli,edall’altracontribuisceallasoprav-vivenza del più adatto.Adesempio,laseminadirettapro-duceraggruppamentianchetroppodensidipiantedellastessaspecie(chesianoravanellioquerce,ildiscorsononcambia);inquestomodosiincoraggialapiantapiùvigo-rosaequellachecrescepiùvelocementeaprevaleresul-lealtre.L’uomopuòassecondarequestoprocessotramiteildiradamento,manmanochegliindividuipiùvigorosiemergonoconchiarezza.Ciòfacendo,agiamodapredato-ri selettivi.Gliallevatoriaustraliani,chelascianomoriregliagnelliconmadrinegligenti,possonoessereconsideratiinsensibiliopigrima,conillorocomportamento,mettonoinattoancheunaformadiselezionepositivadimadriin
Pote
nza
Potenza massima
Efficienza della conversione in energia
Figura 10 – Potenza massima per una macchina termica.
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793. Assicurati un raccolto
gradodisvolgerebeneillororuolonelgregge(permodipiùelaboratidifarusodellacompetizioneedellapredazio-ne,v.ilPrincipio 8,ilPrincipio 10eilPrincipio 12).
Nei sistemi umani, è facile che le comodità e l’eccessiva pro-tezione da rischi e competizione portino a comportamenti ar-roganti, pigri e “disfunzionali”. Vediamo all’opera questo pro-cesso non solo nell’allevamento della prole, ma anche nell’evo-luzione delle organizzazioni e nella storia delle civiltà159.
La legge della massima potenza
Laperditaentropicadienergiacomecalorediscartoedibassaqualità,inidoneoadazionareulterioriproces-si,èstataspiegatanelPrincipio 2comeinevitabilerisul-tatodellaconversioneenergeticaintuttiiprocessifisici.Questainevitabileperditadienergiariducel’efficienzadellaconversioneinlavoroutile.Il tasso di energia in en-trata e l’efficienza della conversione determinano il tasso di lavoro utile, o potenza, prodotto da qualsiasi processo.
L’esempiotermodinamicoclassicodell’efficienzaedel-lapotenzadellaconversioneenergeticaèunasemplicemacchinatermica,checonvertel’energiadiuncombu-stibileinenergiameccanica.LaFigura 10mostralaresadipotenzainrapportoall’efficienzadellaconversioneperunamacchinatermicacheutilizzacombustibiledialtaqualità.Selamacchinafunzionasenzacarico,l’energiavieneconsumatamasenzalavoroutile,einquestomodosiailrendimentoinpotenzachel’efficienzadellaconver-sionesonougualiazero.Selamacchinaècaricataversoilpuntodistallo,l’efficienzadellaconversionesiavvici-naal100%,mailrendimentosiriduceazeroquandolamacchinavainstallo.Lapotenzamassimavieneottenutaprobabilmentequandometàdell’energiavieneconvertitainenergiameccanicaemetàvienedissipatasottoformadicalorediscartoerumore.
Anchesel’efficienzaottimaleperaverelamassimapo-tenzavarianotevolmenteinbaseallaqualitàdell’energiautilizzata,tuttiisistemibiologicicapacidiauto-organiz-zazionemostranoquestostessomodellobasenellacon-versionedienergiainlavoroutile.Dovunque,innatura,c’èunequilibriotrailsempliceassorbireedissipareener-
giasenzascopirealieiltentativodiottenerelamassimaefficienza della conversione energetica, ricavando tuttociòcheèpossibilericavaredaunafonted’energia.L’evo-luzione innaturae l’innovazionenellasocietà tendonoversoquestoequilibrio tra dissipazione dell’energia ed effi-cienza della conversione,chericavalamassimaenergiadaqualsiasiprocessoosituazioneparticolare.
Valori che spingono al consumo e valori che spingono alla conservazioneLamodernaeconomiaelaculturaconsumisticainco-
raggianoilconsumofineasestesso,nonostantetuttiidiscorsichesifannosuefficienzaeproduttività.L’ana-logiaèconlamacchinachefunzionasenzacaricoecon-sumaenergiasenzafarealcunchédiutile.
L’etica della conservazione si basa sul tentativo di ottene-re la massima efficienza da ogni utilizzo delle risorse natu-rali,ilcheènecessariopercorreggerelanatura“disfun-zionale”del consumo (v.Principio 6); tuttavia,portatoall’estremo,questoapproccioèanalogoallamacchinacaricatafinoalpuntodiquasistallo:efficiente,mapernienteutile.
L’applicazionedellaleggedellamassimapotenzaasi-stemiecologicicomplessi,oaddiritturaumani,restacon-troversa.Molti,ragionevolmente,sostengonochelacrisiambientaleèilrisultatodeglieccessidell’umanitànelten-tarediottenere un raccoltoaognicostoechelapermacultu-raealtreconcezionisostenibilinonpossonofaraltrochemoderarequestieccessiperfavorireunegoismoapiùlun-gotermine.
La legge della massima potenza sembra sostenerel’ideacheilcapitalismorampante,cheinneggiaalmerca-to,siailpercorsoevolutivopiùnaturaleefunzionaleperl’umanità.Diversiteoricidell’energiadeisistemisembra-nosostenerequestaipotesi;percontomio,questastessaleggepotrebbeessereusataperdelineareunapproccioallaprogettazionepermaculturalepiùsempliceeditipoolistico.Essa,infatti,permettedirendersicontocheène-cessarioprogettaredeisistemieorganizzarelenostreviteinmododaottenereresechemassimizzinoillavoroutileottenibiledatuttociòchefacciamo.
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80 Permacultura
Ilconcettodilavoro utileorendimentoècentrale,sesivuolespiegareilnessotramassimapotenzaepermacul-tura.Èfacilevederechel’energiameccanicaèilprodottoutile(lapotenzasviluppata)diunamacchinaamotoreecheilcalore,igasdiscaricoeilrumoresonoinutili.Se-pararel’utiledall’inutileneisistemibiologicicomplessieinquelliumani,invece,èpiùdifficile.
HowardOdumcidàunelencodimodiincuituttiisistemiefficaciecapacididuraturaauto-organizzazionemassimizzanolapotenzapersoddisfareibisogniperlapropriasopravvivenza.Essi:
sviluppanoriservedienergiadialtaqualità;utilizzanoquesteriservequandohannobisognodi
lavoroperincrementareiflussiversol’interno;riciclanoimaterialiinbasealbisogno;organizzanoimeccanismidicontrollochemanten-
gonoilsistemaadeguatoestabile;organizzanoscambiconaltrisistemiperrispondere
aspecialirichiestedienergia;contribuisconoconunlavoroutileaisistemiambien-
talicircostantieaiutanoamantenerefavorevolilecon-dizioni.
Più che confermare l’esistenza di un mondo mo-dellato secondo il classico lupo-mangia-lupo, questoelencofornisceampiospazioperincluderetraicom-portamenti preposti alla sopravvivenza anche la coo-perazione e l’etica. È incoraggiante, poi, che l’analisiquantitativadisistemicomplessibiologicieumani,perpredire stati che rappresentano la massima potenza,mettainevidenzalatendenzaasupportaremoltideiva-loriportantideimovimentiambientalistiespecialmen-tedellapermacultura(v.,piùavanti,l’analisidell’EMER-GY accounting).D’altraparte,avolte,questevalutazionicisfidanoainterrogarcisuprocessieprogettiapparen-tementebeneficieachiedercisel’eccessivorincorrerel’efficienzanoncorrispondainvecea trascuraredeiri-sultatichesianodavveroutiliinuncontestopiùampio(V.l’analisisuicombustibilidabiomassaedacellesola-riinPrincipio 5).
Feedback positivo
Il feedback positivo è un meccanismo di sistema che am-plifica un processo o effetto, in particolare nella raccolta e nell’uso di energia.Adesempio:
nell’incendiospontaneodiunaforesta,ilcaloredell’in-cendio preriscalda la vegetazione verde e la rendeprontamente combustibile: in casi estremi, ciò creaunmassicciomovimentoascensionaleche richiamaancorapiùossigeno,alimentandocosìulteriormentel’incendio;
tramitel’utilizzodell’energiacatturatadallaluceso-lare,lepianteproduconoaltrefogliechealorovoltacatturanopiùenergia.
Ilcambiamentodelpaesaggioèspessounprodottodiprocessidifeedbackpositivo,cosacheaccade,adesem-pio,quandolacrescitadicanneinunramosecondariodiunruscellorallentailflussodell’acqua,aumentandocosìladeposizionedisedimenti;ilche,asuavolta,portaaunaulteriorecrescitadivegetazione,chetrasformaillettodelruscelloinunacquitrino.
Nellesocietàumane,legge,religioneemercatolavo-rano (piùomeno)perdistribuire ricompensea colorocherendonomaggiormente,incoraggiandolicosìaren-dimentiancorapiùalti.Adesempioquandospendiamosoldimandiamodeifortisegnalichesitraduconoinunamaggioreproduzionedimele,automobili,massaggiodiqualunquealtracosastiamocomprando.
Insistemibenadattatiallalorobaseenergetica,ilfee-dbackpositivopuòesserepensatocomeunacceleratorechespingeilsistemaall’acquisizionedell’energiaancoradisponibile.Ilfeedbacknegativo,invece,èilfrenocheim-pediscealsistemadicadereneibuchidipenuriaprodottidauneccessivoutilizzo(v.Principio 4).
Alimenti base e fornitura di energia nettaAncheprimadell’avventodellasocietàindustrialec’era
unanaturaletendenzadeipopoliaconcentrareiproprisforzieleproprieenergieperassicurarsiun raccolto prin-
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cipale.Lesocietàcontadinepiùtradizionaliavevanounaoduecoltureprincipali160dacuisiricavavanocibiricchidicarboidrati,checostituivanol’alimentofondamentalediquelladatacomunità.Interminidienergia,questecoltu-refornivano,comeraccolto,unchiarovantaggiorispettoadaltrecolture.Inaltritermini,poichéilraccoltoerare-lativamenteelevato,valevalapenadiinvestiredellavoronellaselezione,coltivazione,protezioneeconservazionediquestecolture.Leareeaessededicate,diconseguen-za,divenneroancheunafucinadinuoviesperimentiperquantoconcernevamanodoperaetecnologia.Delvaloreattribuitoaquestecolture fondamentali, troviamo il ri-flessoinmoltepraticheculturaliereligiose,adesempionell’adorazionedelmaiscomedivinitànell’Americapre-colombianaeneiritualidiJohnBarleycorn161nellaGranBretagnapreindustriale.
Questecolturefornirono,coniltempo,ilsostentamen-toalimentarefondamentale,permettendoallacomunitàdidedicarsiancheadaltrerisorse,conminoriguadagniin terminienergetici.Adesempio,unadettagliataana-lisiinterminienergeticidellatradizioneagricoltadeno-minata taglia e brucia162,praticata inNuovaGuinea,hadimostratocheèpossibileotteneredelleresemoltoalteperquantoconcernelepianteorticole.L’allevamentodimaiali,invece,alconfronto,èinterminienergeticiunaperditanetta.Ilproblemaècheilmaialeèunadellepo-chefontidiproteinee,inpiù,èalcentrodiimportantifunzionisocialichenonescludonoepisodidibelligeran-zalocale,aventianch’essiunafunzioneecologica.Questecomplesseinterconnessionitrafunzionisociali,coltureagricoleebilancioenergeticosonopresentiedevidentiintuttiisisteminaturalieumani.
Nelle società pre-industriali tradizionali si ottenevanodasistemisemiselvaticieautoregolatimoltialtriraccoltiefunzionipassiveconrelativamentepocolavoroosforzo.Adesempio,eranormaleraccogliereinnaturaerbemedi-cinali,foraggioperanimaliecombustibilesuterrecomu-ni,senzapiantare,concimare,irrigareocoltivarealcunché(l’unicafaticaeraquelladiraccogliere).Questibeneficinonrichiedevanoapportienergetici,manemmenofornivanoraccoltiereseadaltaenergia.Talimodestisistemibasati
sull’automantenimentosonoeccellentiesempidicomesipossanootteneredeiraccoltiinmodinécomplessinéovvi.Lebuonesoluzionidiprogettazione,inquesticasi,funzio-nanotalmentebenedadiventarequasiinvisibili.
Specie rusticheLe specie vegetali rustiche che si automantengono
sonoimportantiinqualsiasisistemasostenibileabassaenergia.Selezionandopianterustiche,chesianoadatteall’ambientelocaleesiautoriproducano(perquantopos-sibile),ilprogettistainpermaculturapuòrenderemini-moilricorsoallamanutenzionediorti,fattorieeforeste.
Questespeciepossiamoabuondirittochiamarleeri-tenerleautosufficientioefficientinelgarantireunraccol-to.Inrealtà,ilvantaggiodiquestepianteèrappresentatodalfattochechiedonopocoall’uomo,sonorelativamenteproduttiveespessohannounbagaglioassociatodimi-crobisimbiotici chefissanoazoto,oppuremobilizzanomineralialtrimentibloccatinelsuolo.Questeproprietàdannolorounvantaggiochelefadiventarecompetitive–specialmenteinterrenipoveri–conlepiantecheinvecerichiedonosuolialtamentefertili.
Anchesevannoattentamenteconsideratiiproblemicon-nessiall’invadenzaeallatendenzaadiventareinfestantidiquestepiante,bisognadirechiaramentechelapropensio-neossessivaallorocontenimentoinorti,aziendeagricoleeforestelimitalanostracapacitàdisvilupparesistemimenodipendentidall’inputincessantedienergieerisorsenonrin-novabili.Utilizzandosoltantospeciechenoncresconomol-toochenonsiriproduconoconeccessivaforza,nonfaccia-moaltrocheignorarelepiantepiùutiliepiùadatteall’am-biente incuiviviamo.Laprincipaleprioritànelleaziendeagricolemoltoestese,concoltureinpienocampo,pascolimoltoestesieforeste,deveessereproprioquelladiprivile-giarepiantevigorose,chesiriproduconodasole.
Leaziendeagricoleconvenzionali,incuinonesistepiùnemmenoilbisognodieliminarequalchealberoisolatoomacchiadicespugli,rappresentanodavverounpaesaggioormaimorenteetotalmentedegradato.È più facile elimi-nare alberi e cespugli in eccesso appiccando un incendio con-trollato, facendovi pascolare animali o usando delle macchine,
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che piantare e far crescere alberi in un dato territorio; la rige-nerazione naturale, generalmente, produce una vegetazione più robusta di quanto avvenga invece piantando degli alberi.Lanaturarusticadipianteindigenelocaliedialtrepianteaustralianenaturalizzatelerendeidealiperfornirerifuginaturalieassicurarealtrefunzionineiterreninonirriguie/opocofertili.
Glistessiprincipisiapplicanoall’allevamentodeglianimali.InEuropa,l’allevamentointensivohaprodottoilrisultatochemolterazzedibovininonriesconopiùapartoriresenzaassistenza.InAustralia,ilpettodeitac-chiniharaggiuntodimensionitalmentecolossalicheimaschinonsonopiùcapacidifecondarelafemmina,chedeveesserefecondataartificialmente.
Nella fase della discesa energetica, tutte le specie animali e vegetali che richiedono un grande impulso energetico ester-no saranno sostituite da specie più adatte alle condizioni ambientali prevalenti.
L’aumento della fertilitàIn una strategia permaculturale ideale, l’utilizzo di
pianterusticheadatteallecondizionilocalideveandarediparipassoconl’accrescimentoeilmantenimentodel-lafertilità,alloscopodiallargareilventagliodellespeciecoltivabiliadaltorendimento.Inclimiconadeguataumi-dità–eincuiilpascoloallostatobradononèpraticato–èrelativamentefacilericavaregrandiquantitàdibiomassadapianteealberisenzaesserecostrettiainnalzareilli-vellodifertilitànelterreno.Maseilnostroscopoèquellodiprodurreciboperl’uomo,soprattuttosuporzionilimi-tatedi terreno,allorabisognaassicurareunabuonaedequilibratafertilità.Lecolturealimentari,specialmenteleannualidapienocampoegliortaggi,sonomoltoesigen-ti,infattodifertilità,specialmentesebisognaottenereleresepotenzialiconvarietàaltamenteselezionate.Gliorti-coltoridiprimopelospessosisorprendonovedendocheleresedegliortaggipossonovariareinmodoincredibileasecondadellafertilitàdelterreno163.
Esistono, quindi, strategie apparentemente opposteperotteneredeiraccoltie,nellaprogettazioneinperma-cultura,sonosempreincontrastodinamico.Maquesti
conflitti sono più apparenti che reali, per due ragioni.Primaditutto,l’areachedobbiamorenderemoltofertileperotteneredellealterese,soprattuttodicibo,èpiccolaequindipossiamoconcentrareinostrisforzidimigliora-mentodelsuolosolosuunadataporzionediterreno(ortoecoltureintensive),mentreperilrestopossiamoseguireunastrategiasulargascala,incuiprevalgal’adattamentoallecondizionilocali(v.lasezioneZone, settori e pendiiinPrincipio 7).Insecondoluogo,lepianteadatteaterrenipocofertiligeneralmentecresconomeglioquandovieneloroassicuratounapportodifertilità,semprechelacon-cimazionesiaequilibrata.Ilmitopopolare,secondocuilepianteautoctoneealtrepianterustichedisdegnanoleconcimazioni,puòessereattribuitoacasidi:
somministrazionidifertilizzantimalcalibrate(cheavoltefannoperfinomorirealberiadultiomaturi);
predazione,dapartediinsettiattrattidalsurplusdivegetazioneprodottodallaconcimazione;
competizionedapartedialtrespecieesigentiinfattodifertilità.
Accrescereebilanciarelafertilitàdelsuolopermettediprosperareallapiùampiagammadispecievegetali,anchesetenderannoadominarelepiantepiùesigentiinfattodifertilità(quellegeneralmentepiùutili).
Utilità e cosmetica in orticolturaL’importanzadatainPermaculture Oneallepianteutili–
dacuipossiamoottenereciboealtriimportantiraccolti–èunesempiodellegrandiopportunitàofferteallesocietàric-cheperridarelagiustaimportanzaallecosecheveramenteservono.Maquestononèilcaso–nonostantel’associazioneemotivaconlanatura–delgiardinaggioornamentaleedel-laprogettazionedelterritoriotradizionale;entrambicontri-buisconoallosfruttamentodellerisorseenonsonoaltrocheunsemplicevelodicosmeticochenascondeladisarmoniael’insostenibilitàdegliambientiplasmatidall’industria.
NelcorsodegliannihospessoavutolasensazionecheinostriospitiaMelliodorafosserosorpresidalfattochean-chenoiabbiamodelleroseeperfinoilprato–grandiicone
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delgiardinaggioornamentale–equalchepiantaindigena,cheapparentementenonproducenientediutile.Piùcheun’avaraconcessioneapurezzaindigenaecosmetica,ioconsideroquestielementidelprogettocomeilriflessodiunapiùcomplessaecontestualenozionediutilità,diversaquellachemoltiritengonopropriadellapermacultura.
Nell’articoloLawns, mowing and mulch in permaculturehodato lamia interpretazionediunusoequilibratodipratiornamentaliepascolinellaprogettazioneinperma-cultura.Nell’altroarticoloThe role of native vegetation in backyard permaculture164,parlodell’utilizzodipianteindi-geneneigiardini,proponendoesempipositividigiardi-naggioornamentale.
Seèimportantericonoscereilvaloredelpiacereesteticoedialtrefunzionidifficilidaquantificare,lacultura del con-sumismo opulentopuòcondurcilontanodallaprogettazionefunzionalebasatasullaconcretezza.Adesempio,sipuòso-stenerecheilrumorediunamotociclettaodiun’automobi-le,spintealmassimodaqualchegiovinastro,sial’espressio-nedellasuarichiestadiattenzioneeunmodopersfogarel’aggressività.Perquantocomprensibilisianoquestemoti-vazioni,bisognaperòdirecheunasocietàincuilepersonesoddisfanolelorosempliciesigenzeemotiveinmodisimilinonsopravviveràalungo,nell’eradeldeclinoenergetico.
Periprogettistipermacultori,nondovrebbeesseredif-ficilesoddisfare ibisogni fondamentalieprioritari,perquantoconcernel’utilizzodellerisorse(comecibo,acquapulitaesicuraecasa),mentrealcontemposigarantisco-no esigenze ambientali più o meno complesse (comeassicurareunhabitatsicuroallespecieselvatiche)efun-zionisocialianchericreative,comeprodottisecondaridiunaprogettazioneintegrata.Questavisionecontestualeebilanciatadell’utilitàriflettelaleggedellamassimapoten-zae,alcontempo,riconoscechenonsivivedisolopane.L’aspettomultifunzionaledeldesignpermaculturalevie-neulteriormentespiegatonelPrincipio 8,mentre ilmioapproccioalruolodell’esteticaneldesignènelPrincipio 7.
Strategie nella produzione di ciboLa strategia permaculturale di provvedere ognuno alla pro-
duzione del proprio cibopuòessereunpassoinavantiver-
soun’appropriataapplicazionedelprincipiodicuicistia-mooccupandoinquestocapitolo;peròanchelastrategiaeilmodoincuiciassicuriamolaproduzionediquestocibosonoimportanti.Produrreilpropriocibopuòrega-lareunasortadipiacereesteticoedirilassamento,unacomprensionepiùapprofonditadicomefunzionalana-tura,unmaggiorsensodisicurezzaebenessereeunap-prezzamentopericontadini,chesiguadagnanodavivereproducendoalimenti;maèilmomentoincuiconsumia-moilraccoltoquellocheciregalailpiùprofondoappa-gamento.Senonriusciamoaraccoglierenullachecidiasostentamentoegodimentoecompriamotuttoneinego-zi,ilnostrogiardino-ortoprogettatoinsensopermacultu-ralenondureràalungocomesemplicecornicedimostra-tivadialtiideali.Seinveceriusciamoaottenereraccoltiabbondantiedialtaqualità,avremocomericompensailsostentamento,dopocheilsensodellanovitàsaràormaisbiaditoenonostantegliinevitabilialtiebassidellesta-gioni.Se facciamo entrare i bambini quando sono ancora molto piccoli in contatto con la gioia di raccogliere la verdura direttamente nell’orto, sarà più alta la probabilità che cresca-no con una comprensione profonda e intuitiva della nostra di-pendenza dalla natura e dall’abbondanza dei raccolti165.No-nostanteledistrazionidellagiovinezza,èverochequesteprecociinterazioniporterannoaunsuccessivointeresseeancheallafacilitànelcoltivareilpropriocibodaadulti.
Le relazioni socialiSelenostrerelazionipersonaliecomunitariesiba-
sanosolosufortibeneficiemozionaliinperennemuta-mentoecimancal’esperienzadisoddisfazionipiùcon-creteepratiche,saràdifficilesostenereerafforzare lerelazionisocialinellungotermine.Se,invece,dipendia-modafamiglia,amicieparentipermantenerelacasa,ripararelamacchina,mangiareecosìvia,saremopiùpropensiarisolvereledifficoltàchenasconoinquestirapporti.Questaveritàèpiùovvianellecomunitàrurali,incuitutticapisconolarealtàdell’interdipendenza.
Questoprincipiocicostringeadiventarepiùconsape-volidellebasiconcretedelnostrostarealmondoedelnostrobenessere.Nelmondomoderno, la complessità
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dellevariedimensioniincuisiamocoinvoltielaricchez-zahannooscuratoquestebasierendonopiùdifficileca-piresestiamobeneomaleinterminimaterialiequalisonoicostieibeneficideinostrirapporticonilprossi-mo.Inquestocontesto,lapermaculturapuòesserepen-sata comeunametodicaper recuperare ladimensioneolisticacheabbiamopersonelcorsodigenerazionivissuteall’insegnadeivaloridellasocietàindustriale.Comesiste-madiprogettazione,l’approccioolisticodellapermacultu-racipuòguidare,attraversofasiprogressive,arecuperareilcontrollosulnostrosostentamentoelacomprensione–piùrealisticacheromantica–diciòchecomportavivereacontattodellanaturaediciòchericaviamodallanatura.
I tempi e la flessibilità
Nel garantirsi un raccolto da qualsiasi sistema, latempisticaèessenziale.Lamaggiorpartedeisistemina-turaliattraversafasidicrescitaediaccumulo,cheporta-noall’abbondanza.Aldifuoridelleareeumidetropicali,iciclistagionalidiclimacaldoefreddo,umidoeseccodeterminanoimodellidell’abbondanzastagionale.
Dobbiamo reimparare a mettere in sintonia le nostre atti-vità dedicate al raccogliere e i cicli stagionali che producono l’abbondanza.Perl’orticoltoredeiclimifreddi,l’abbon-danzapropriadell’autunnoelapenuriatipicadellapri-maverasonorealtàfondamentali,chedeterminanol’or-ganizzazionenell’approvvigionamentoannualedicibo.
Potrebbeesserescioccantescoprirechel’abbondanteraccolto,checiaspettiamodicompierenelgirodiunaoduesettimanedaunalberodifruttastracarico,cièstatoportatoviadagliuccelliqualchegiornoprimadiquellodanoiprogrammatoperlaraccolta.Nellesocietàincuil’abbondanzanonècomune,lacompetizionedapartedialtrepersoneèabbastanzasimileaquelladegliuccelliecausaspessomoltiproblemi.
La cultura della fleboLaculturabasatasullapagasettimanale166esullagran-
despesafattaunavoltaallasettimananonèpiùinsin-toniacomeunavoltaconlarealtàeconomicaesociale.
Flessibilità,ristrutturazioni,lavoriacontrattovannopro-gressivamente sostituendo il principio-idea di lavoro atempopienopertuttalavita.Talitrasformazionipossonoessereimposteallagentedaistituzionichestannodiso-nestamentecercandodisfuggirealleresponsabilitàcheavevanoavutoinprecedenzadifornireaipropricittadiniun lavorosicuro.Ciònondeveperò trovarci ciechida-vantiall’opportunitàdiinfrangerelanostradipendenzadaquestaculturadellaflebo,chehapochepossibilitàdisopravviverenellatransizioneaunasocietàincuiladi-sponibilitàdienergiaandràsemprepiùdeclinando.
Laflessibilitàel’aperturaalleopportunitàeranodotideipoverichesonoandateperse.Neglianni ’70,un’amica,chefacevavolontariatoaHobart,nellaprimacasa delle don-ne,midescrisseloshockdelledonnequandovenneroasaperecheleiavevacompratounsaccodipatatedauncon-tadino.Ilmassimodellafrugalità,perquelledonne,eraan-darealnegozioall’angoloacomprareunsacchettodipurédipatateinpolveredapreparareperlacena.Sonosicurocheleagenziechesioccupanodiassistenzasocialepotreb-beroraccontaremoltealtrestoriebizzarresull’assenzadicapacitànellevirtùdellabuona madre di famiglia.
Nessuno è più svantaggiato del povero che non possiede più le abilità del povero.
Amoltepersone,lapermaculturahafornitounacor-niceperlatransizionepersonaledallavoroconvenzionalefrequentementesvoltoincittàaunavitaspessorurale,incuil’autosufficienzael’imprenditoriainproprio,glialtieibassidelleopportunitàedelleentratesonolanorma.Lefluttuazionidellestagioni,leopportunitàdilavoroealtrefontidiredditorichiedonounaltogradodiflessibilità.
Lacapacitàdisostituireeadattarelericetteaciòcheèstagionalmentedisponibileèunacaratteristicacomunedellacucinacontadinadituttoilmondoedèessenziale,sevogliamodavverogodereibeneficidelciboautopro-dotto.Lestoriellesui101modidiutilizzarelezucchineineccessodimostranoche,perquantoimportantisianoitentatividievitareglialtiebassidelleresedeinostriorti,isurpluseildovermangiarespessolestessecosepossonoesseredegliincentiviperscoprirenuovimodicreativiperottenerenuoviprodotti(eraccolti).
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Costruirsi una casaIproprietari-costruttori,cheristrutturanootrasformano
ilprogettodellapropriacasaavvantaggiandosidioccasio-nicomefinestre,porteealtrimaterialidisecondamano,sonounbuonesempiodiutilizzodiunaprogettazioneflessibileperottenereunrendimento.Ilmuratoredipro-fessionepuòcomprareelementidicaseprefabbricatedalprogettostandard–risultatodeglisforzipermassimizzarel’efficienzanell’utilizzodellamanodopera–e(inmisuraminore)materialiedili.Lecasecostruiteinquestomodopotrebberoavereuncostosorprendentementebasso;tutta-via,questeefficienzeditipoeconomicodipendonodaunafornituracostantedicomponentispecifichebenprecise,disponibiliaunprezzogarantitoeconsegnateintempo.
La follia del just-in-time Laprogressivaeliminazionedellescortedeimateriali,
causatadallastrategiadifabbricazionedenominatajust-in-time167,dimostrachelatendenzaportataall’estremodell’al-taefficienzavaascapitodell’autosufficienzaedellafles-sibilità.Nellateoriadeisistemi,l’adagio:«Isistemimenocompattiduranopiùalungoefunzionanomeglio»sugge-riscechela flessibilità può essere più importante dell’efficienza.L’ecologiadeisistemiriconoscechelecondizionistabiliav-vantaggianolespeciealtamentespecializzate,maquandolecondizionivarianosifavorisconolespeciedette“genera-liste”,chepossonoadattarsiadiversialimenti,habitatoal-trifattoriancora.Laspecializzazionesacrificalaflessibilità;lageneralizzazionesacrifical’efficienza.Nell’esempiodeimuratori,ilproprietariochesitrasformainmuratoreèilgeneralista,ilmuratoreprofessionistaèlospecialista.
Moltestrategieetecnichedipermaculturasonodina-turageneralista,offrendounaltolivellodiflessibilitàconminorenfasisull’efficienza.
Un efficiente uso delle risorse può diventare una trappola
L’autosufficienzaèunastrategiageneralista,maancheinunostiledivitageneralista,motivatodaidealiambien-
talisti,èancorapossibilecaderenellatrappoladiinsegui-rel’efficienzanell’utilizzodellerisorsemoltoaldilàdellapotenzamassima.Sonopersonalmentecadutoinquestatrappolamoltevolteehovistoaltrifarelastessacosa.
Nellaproduzionesuscala industrialedi fruttaever-dura,grandiquantitàdiortaggiefruttadipezzaturanonuniformevengonolasciatesullepianteacausadellana-turamutevoledelmercatoedelbisognodimassimizzarel’efficienzanell’utilizzodellamanodoperaedellemacchi-ne,piuttostochemassimizzarel’utilizzodellaproduzio-neagricola.Laquantitàdiscarti chesiaccumulanelleaziendeagricole farebbe impallidireperfinogli analistieconomicipiùincalliti,qualorapotesseroassistereinpri-mapersonaalloscempiochenederiva.
Nell’ortodicasa,invece,noipossiamoutilizzarefrut-taeverduradipiccolapezzatura.Macisonolimiti,ol-treiqualil’efficienteusodiciòchesiproduceperdeilsuosignificatoevalore.Adesempio,raccogliereepulirepatateminuscolepossiamofarlounavolta,madifficil-mentetorneremoafarlounaseconda.
Iproprietari-costruttoriinvisitaallasegherialocaleama-nofareincettadi tuttigliscarticheèpossibileportareacasa,avendoinmenteognisortadiutilizzocreativo;tutta-via,bisognarendersicontochevisonodeilimitialvaloreattribuitoall’usoefficientediunarisorsanaturale,quandoconfrontiamoquestovaloreconl’investimentoditempoelavoro.Seciòchefacciamoconquellegnamediscartononènéfunzionalenéduraturo,alloraquell’apparenteutilizzoefficientedellarisorsalegnopotrebbeportarcifuoristrada.
Il bilancio dell’efficienza è diverso in campagna ri-spettoallacittàemoltodiversoneiPaesiricchirispettoaquelli poveri.AMelliodora, sappiamochemilionidipersoneintuttoilmondofannochilometriapiediognigiornoperraccoglierelegnadabruciare;legnachenonèsicuramentemiglioredeglienormimucchidistecchipelati,cheognigiornolenostrecaprelasciano,dopoavermangiato fogliee cortecciadelleramaglieche tagliamoperloro.Unapartediquestomaterialevienedanoiuti-lizzataperaccendereilfuoco,mentreilrestolobruciamoneifalòcheprepariamoperl’equinoziod’autunnoeperilsolstiziod’inverno.
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Ipermacultoriabituatiacercarecostantementenuoviuti-lizzicreativipergliscartidiunasocietàbasatasull’usaegettapossonofacilmentefarsiossessionareeraccoglierepiùma-terialediquantoriescanoausare.Dobbiamoricordarechequestomaterialefacilmentesidegraderàacausadieventiatmosferici,formicheotermiti;oppure,semplicemente,cidimenticheremodiaverloodoveloabbiamomesso:tuttoquesto,ovviamente,renderàinutilel’esserceloprocurato.
Saper fare i conti
Ilcontadino,ocoluichehaun’attività,chetienerego-larmenteicontieliusapersvolgerel’attivitànelmiglioredeimodi,potrebbenonessereconsideratountipicoper-macultore.Ciononostante,averefamiliaritàconicontiealtreabilitàconsimilièimportantequantosaperosserva-reesaperprogettare(v.Principio 1).Questeabilitàcidan-nolapossibilitàdimisurareilrendimentodelnostrola-vorodiannoinanno,ilchecipermettedigestiremegliolesituazionicomplesseediprenderedecisionipiùsensa-tequandocitroviamodifronteasituazioninuove.Sepoidobbiamocostruiresistemiadattialladiscesaenergetica,diventanoabilitàcruciali.
Il denaro potrebbe non essere l’unità di misura adeguata nel tenere i conti, ma non per questo la contabilità diventa meno importante. Un mio amico ragioniere una volta mi disse che i ragionieri non sono affatto nemici della sostenibilità: hanno solo bisogno di cifre adeguate da mettere in colonna168.Lapia-gadelrazionalismoeconomicoallafinedelXXsecolohaportatoa reazionichehannocondotto,nell’ambitodellacontabilitàambientale,allavalutazioneditreaspettidiver-si(finanziario,socialeeambientale).C’èungrandesforzoinattopertrovaremetodiappropriatiperunacontabilitàsocio-ambientale,equestosforzoprobabilmenteaumen-teràmanmanochecisirenderàcontodelladrammaticitàdeldeclinoenergetico.
Ilfattochelacontabilitàfinanziarianonsiariuscitaate-nerenelladovutaconsiderazioneicostisocialieambien-talihacontribuitoafarperdereprestigioall’arteditenereiconti,maciònonècheunaspettodellapiùgeneralesfiducianeiconfrontidellascienzaedelmisurarelecose,
comeprocessiperdefinirneilvalore.Questacriticaabba-stanzaradicaledellacontabilitàhaunsuofondamento169,malamaggiorpartedeiproblemidipendedaciòchesidecidedimisurareedaciòchesidecidediignorare.
Registrareifattoriproduttivielereseperpeso,volu-mee/ocostifinanziari,èun’operazionemoltoutilenellagestionediqualsiasiorto,fattoriaofamiglia,perchéidatisiaggiungonoallamemoriaeallavalutazionequalitativa,fornendoutiliindicatoridelsuccessoodelfallimentodiunsistemacomplesso.Questesemplicimisuresonoan-cheidatidibaseperpiùcomplesseformedicontabilitàambientale,dicuiparleròtrabreve.Purtroppo,misurareetenereiregistririchiedetempoedenergia:imparare – come sempre – è un procedimento costoso.
Datalacomplessitàdelmondomoderno,incuisiin-crocianoinnumerevoliapportidienergiaedaltrifattoridivariaorigine,puòesseredifficilesapereseinrealtàabbia-moottenutounguadagnoe,incasopositivo,diquanto.Ilriciclaggioindustriale,ilcontrollodell’inquinamentoemoltealtre“vacchesacre”ambientalipossonoessereononesserebuoneidee,asecondadellacompletezzadellacontabilitàambientaleesocialeutilizzata.
L’impronta ecologicaUn metodo interessante di contabilità ambientale acces-
sibile e utile su scala familiare è l’impronta ecologica. Questo metodo trasforma tutte le risorse consumate in una cifra che rappresenta l’area di terra richiesta per generare quelle risor-se e liberarsi dei rifiuti.
Cometuttiimetodidicontabilitàambientale,l’impron-taecologicadipendedacalcolicheutilizzanodatiregionalionazionaliesibasasuipotesi,chesemplificanorelazionicomplesse.L’improntaecologicahaattraversatodiversici-clidielaborazioneevienelargamenteapplicatapermisu-rarel’impattoambientaletotaledinazioniefamiglie.
Attualmente sono disponibili cifre comparative pertuttiiPaesi.Questecifremostranounamediaglobaledi2,9ettariditerraproduttivautilizzatapersostenerecia-scunapersona.Ilproblemaèchesonodisponibilisolo2,2ettariapersona.Inaltreparole,stiamoconsumandoilcapitalenaturale,chedovrebbeforniresostentamento
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atuttal’umanità.ProssimiallavettadelconsumosonogliStatiUniticon12,2ettariapersona,mentrel’Austra-liaconsuma8,5ettariditerraapersona.
Seutilizziamounfogliodicalcoloelettronicopercalco-larel’improntafamiliare170,aMelliodorausiamo3,1ettariapersona.OltreaconfermarecheèpossibilevivereinunPaesericcosenzasentirsideprivatisesiconsumapocopiùdiunterzodiquantoconsumal’australianomedio,lanaturainterattivadelfoglioelettronicocihapermessodiidentificarel’adeguatezzadell’indiceavariaspettidelnostrostiledivitaedeinostrimodellidiconsumo.
La contabilità EMERGYIlmetodoEMERGY,cuiabbiamopiùvolteaccenna-
to,èunesempiodisistemadicontabilità,sviluppatodaHowardOdumecolleghidituttoilmondoapartiredallafinedeglianni’60.Ilmetodosibasasulleleggiuniversa-lidell’energiaeutilizzaillinguaggiosimbolicodell’ener-giaperdescrivereisisteminaturali.Nelcampodelleme-todologiedicontabilitàenergetica,èilpiùcomplessodacapire,maancheilpiùolistico.Purtroppo,sonopochiimembridellacomunitàscientifica(nonparliamopoideipolitici!)chehannofamiliaritàconquestometodo.Lemi-suregeneratedaglistudiEMERGYsuisisteminaturalieumania livellomondialehannofornitoun importanteelementoquantitativodiraffrontoperlosviluppoel’ap-plicazionedeimieiprincipidipermacultura,manonhomaisviluppatolecapacitàelerisorseperfareunavaluta-zioneEMERGYdeisistemisupiccolascala.
NelcapitolointitolatoPrincipi etici della permaculturahomessoaconfrontoduemetodidicontabilità, l’improntaecologicael’EMERGY,perquantoconcerneilCostaRica.L’analisibasatasull’improntaecologicasuggerìcheilPae-sepotevasostentarel’80%dellasuapopolazionenel1987ailivellialloraattualidiconsumo,mentreperl’analisiba-satasullaEMERGYlapopolazionesceseal53%soltanto.QuestoesempioillustrachelacontabilitàEMERGYgene-ralmentefornisceunastimamoltopiùsevera,interminidisostenibilità,stimolandodiconseguenzaildibattitosul-laricercael’adozionedimetodiaffidabilipermisurarelacompatibilità ambientale degli stili di vita.
LacontabilitàEMERGY,anchesepuòfornireunpiùsevero messaggio sui costi ambientali rispetto all’im-prontaecologica,presentacomunqueaspettipositiviperquantoriguardalariorganizzazionedellanostracono-scenzadeibenefici,ridefinendociòcheintendiamoperricchezza e lavoro. Ridefinendo molti criteri, l’EMER-GYpermettedidistingueremeglioledifferenzetrausoproduttivoenondellerisorsenaturaliediidentificareall’internodiqualsiasisistemadovesiaccumulanogua-dagnieperdite.LamiainterpretazionedellacontabilitàEMERGYècheessapotenzialaprospettivadiunosvi-luppoattivodellapermaculturainvecediminimizzarel’impattoambientale,comefannol’improntaecologicaelapartepiùconvenzionaledell’ambientalismo.
Quoziente di rendimento e tempo di rinnovamento UnaapplicazionedellacontabilitàEMERGYèilcalcolo
delquozientedirendimentoEMERGY.Essometteacon-frontoilvaloreincorporato(EMERGY)diunarisorsaconilfeedbackdiEMERGYdapartedell’economia,richiestoperprodurrequellarisorsa.Unvaloremaggioredi1(uno)in-dicaunguadagnonetto,perl’economiainEMERGY.Unvaloresuperiorea4indicachelarisorsahaunvaloremoltoalto,confrontabileconparecchierisorseattuali–rinnovabi-lienonrinnovabili–chefannodamotoredell’economia.
LaFigura 11confrontairisultatidistudiEMERGYdivarie fontidienergiadabiomassaesistenti indiversepartidelgloboconil tempodirinnovamento(ossia iltempocheoccorreperfarricrescerelacoltura).Lecol-tureannualihannoquozientidirendimentopocopiùaltidiuno(1),mentreilquozienteperalberidalegnamevariada1,5a4;perleforestevecchiedi300anniè12.
Non dovrebbe sorprenderci sapere che il rendimento netto è tanto più alto quanto più il grosso del lavoro è lasciato alla natura e quanto più lungo è il tempo richiesto perché la risorsa si formi.Sfortunatamente,l’uomononèmairiusci-toarendersicontodiquestoprincipioeacomprenderlo.Daitempidelneoliticofinoagliattualieconomistidellasilvicoltura,l’uomo–comeilproverbialecanechesimor-delacoda–hapreferitoleresepiùaltedatedacoltureannualierotazionibrevi.Operandointalmodo,hadato
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Figura 11 – Quoziente di rendimento EMERGY di combustibili da biomassa come funzione di frequenza del raccolto (secondo Odum, 1966).
Combustibile da biomassa Tempo di rinnovamento, anni Quoziente di rendimento netto EMERGY
rf Legname di foresta pluviale, Brasile
300 12.00
sp Abete rosso 90 4.10
fp Pinus elliottii, Florida 25 2.40
e Eucalipto, Brasile 7 2.20
nz Pinus radiata, Nuova Zelanda 24 2.10
w Salice, Svezia 6 1.34
s Alcol di canna da zucchero 1 1.10
c Mais 1 1.10
p Olio di palma 1 1.06
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Tempo di rinnovamento, anni
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laprecedenzaafontidienergiaadaltorendimento,ap-parentementelepiùproduttive,cheimplicanounagranmoledilavoroconrendimentorelativamentescarso.Gliinvestimentialungotermine,invece,esoprattuttolefo-resteacrescitanaturale,fornisconoilvalorepiùrilevan-teperlefuturegenerazioni.Nelfrattempocheleforestecrescono,unapossibilesoluzionepotrebbeesserequelladiunricorsomodestoaicombustibilifossili.Questaso-luzionesarebbeinognimodopreferibileall’utilizzareiterreniagricolimiglioripercoltureannualiintensivedicombustibilidabiomassaarotazionebreve171.
Le valutazioni di energia incorporata generalmentemostranovaloridienergianettapiùfavorevoliperlebio-masse rinnovabili, come fontidi energia combustibile.Maladisputasuimetodièmenoimportantedeimodellirivelatidaquestistudi:tuttidimostranochelefontiener-getichedabiomassaprodottenaturalmenteeconcrescitalentahannounvaloremaggiore172.
La valutazione di impatto ambientaleGiàunostudiodel 1977 sull’impatto ambientaledi
unacentraleelettricasullepaludidellaFlorida(Evergla-des)illustravailimitidellaprotezioneambientalecon-venzionale173.Unacompagniaelettrica stavautilizzan-dolepaludiperprelevarneacquaperilraffreddamentodegliimpianti.Gliambientalisti,invecediusarel’acquadella palude, volevano che costruisse le solite torri diraffreddamentodicementoeacciaio,tipichedellemo-dernecentralielettriche.Odum–inqualitàdiesperto,alivellomondiale,sull’ecologiadeiterrenipaludosi–ri-cevettel’incaricodiaccertarel’impattodell’acquacaldasullalaguna.Odumstimòchelaproduttivitàbiologicatotaledi150acri(circa75ettari)dipaludeerastatari-dottadel50%(quantificatacomeenergiasolarenoncat-turata);tuttavia,stimòanchecheilcostointerminidienergia incorporatadell’alternativa rappresentatadalletorridiraffreddamentosarebbestatocentovoltesupe-riore.LostudiodiOdumritardòlacostruzionedelletor-ridiraffreddamentodiundecennio,finchélapoliticanazionalenonebbelameglio.L’approcciodiOdumnonvennevistodibuonocchiodagliambientalisti.
Odumnotòancheche,seilflussodiacquacaldadallacentraleelettricafossestatopiùregolare,l’ecologiadellapaludeavrebbetrovatoilmododiadattarsiall’inputextradienergia,generandoineffettiunaumentodiprodutti-vitàbiologica.Ovviamente,unapprocciodelgenerepuòdareaditoacriticheopposte:daunaprospettivadiconser-vazionedellabiodiversità(pericolodiestinzionedispecie)edaunpuntodivistapolitico(chiperdeechiguadagna).Lo sviluppo più recente della valutazione EMERGY hainiziatoaquantificarequestifattoriemostrachel’estin-zionedispecie–specialmentediquellenotecomespecie keystone174–èmoltocostosa,interminidiEMERGY.Dalpuntodivistapolitico,alcunistudisuiprogetti di svilup-po nei Paesi poverimostrano,nellamedia,unguadagnoperilPaesedonatoreeunaperditaperilPaesericevitore,nonchéunaperditaenormeperl’areaeilpopololocalechesonoisuppostibeneficiari.Questapotrebbeesserelaragionepercuigliimpresariedili,comegliambientalisti,nonhannosponsorizzatolavalutazioneEMERGY.
La frugalità volontariaSebbeneunquozientedirendimentoEMERGYnon
cidicanulladirettamente sulla sostenibilitàdiunpro-cesso,certamentecifornisceun’utilequantificazionedelsuorendimentoomeno.Inunasocietàabassoconsu-modienergiaea lentaevoluzione, il tempo,allafine,mostraciòchefunzionaeilbuonsensofornisceunavi-sioneintuitivadelleprobabilità.Anchese le valutazioni EMERGY sono molto complesse e controverse nelle loro impli-cazioni,trovocheirisultatitendanoaconfermarelamiapersonalevisionedellapermacultura,fondatasudecennidiosservazionedellanaturaesuunostiledivitabasatosulprincipiodellafrugalitàvolontaria.Adifferenzadellapovertàreale,chederivadaunamancanzadipossibilitàdiscelteedauncostanteconfrontarsiconglistandarddiconsumodellasocietà,la frugalità volontaria ci permette di apprendere come ottimizzare l’utilizzo delle risorse.Quandodiventiamoversatilipermacultorieimpariamoafareunsaccodicosediversecomecostruireunacasa,ofarel’or-to,quandocimettiamoalavorareinproprioecipreoc-cupiamodiciòchesuccedenellacomunità,sviluppiamo
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ancheautomaticamenteunsensointuitivoefunzionaledicomegestirelerisorse.Quandolavoriamoinproprioinunapiccolaaziendachesisviluppainmodoorganicograzieallapropriaproduttivitàanzichécontraendodebi-tisudebiti,vediamocrescereinnoilacapacitàdigestirelerisorseinmodosemprepiùchiaroedefficace.Que-stomododiimpararecostantementedalpropriolavorofunzionaedèequiparabileaunprocessoacceleratodiricercaedisviluppo,cheproduceunaretediconoscen-zeintegrate.
Dopotrent’annidiimpegnopersonalenellafrugalitàvolontaria,sonoprontoariconoscerechequalchesvan-taggioc’è,inquellachealcuniconsideranounamentalità da poveri.Lamiaesperienzapersonaleèchelapiùgrandecontraddizione,inquestoprocesso,ècheall’accumulodiconoscenzecheunapersonasviluppavienesempredatounvaloremodesto(insensomonetariooaltro)quandoleconoscenzevengonoapplicateinsistemiautosufficientisupiccolascala.Talisistemi,semplicemente,nonhannosufficientirisorseoricchezze(indenarooEMERGY)persupportareprogettisugrandescalaestrutturegestionalidigrandidimensioni.
Alcontrario,quellestessedotipossonoessereutilizza-tepersupervisionaresistemicomplessiecogliereleforzetrainantieipuntidebolichecaratterizzanol’attualetransi-zionedallosviluppoaldeclino.Questecapacitàhannounimmensovalorenelpilotareenormicapitalierisorsedeisistemieconomicisulargascalaversomiglioririsultati.
Dopo aver visto tanti miei colleghi permacultori au-todidatti passare dall’autosufficienza su piccola scala alavori conpaghepiuttostoalte, consistentineldivenireconsulentiodirettoridiorganizzazionimoltograndi,misonoconvintochelapraticaeilmododipensaredellapermaculturasianounodeimetodipiùefficientipersvi-lupparelecapacitàperdirigeresistemisulargascalaver-soobiettivipiùappropriatiepiùumani.
Il problema del successo
È indubbio che il rendimento rappresenta il puntocentraleper la transizionealladiscesaenergetica.Se la
massimapotenzaèuna leggedell’energiachegovernatuttiisistemiincuiprevalel’auto-organizzazione,alloraisistemicherendonodipiùinbaseamisurazioniEMER-GYcontinuerannoaprevalere.Mailmodellodeisistemidisuccesso,anzichéessereconnessoalladipendenzadafonti non rinnovabili, deve basarsi sull’utilizzo di fontirinnovabili.Inaltritermini,irendimentieiraccoltialti,in quanto opportunistici (perché basati sulla ricchezzaaccumulatadallaterra),dovrannocedereilpassoarendi-mentieraccoltisostenibiliebassi,perchébasatisufontirinnovabili.Lasfidaperriconfigurareciòchesignificalaparolasuccesso,perquantoconcernelasocietàdeldeclinoenergetico,èfondamentale.
Èdifficilecapirecomesipuò(individualmenteecol-lettivamente)continuareaviverenell’abbondanzasenza–direttamenteoindirettamente–sollecitareunadoman-dasuperioreaquantoèconsentitointerminisostenibili.Neimodelliditransizionesostenibileilfenomenoède-scrittocomerimbalzo (rebound). Ciòsignificachei cam-biamenti di progettazione e comportamento che hanno come risultato risparmi di energia e risorse, tendono a essere imme-diatamente spesi o investiti in altri settori dell’economia, il che stimola ulteriormente la domanda di energia e risorse.Que-stofenomenomifufattonotaredauncollega,cheave-vatrascorsodecenniadaiutaregliamiciaridurreilloroconsumodienergiacon l’acquisto, lamodificae laco-struzioneditecnologieenergeticamenteefficienti.Avevacosìavutomododiosservareche isuoiamiciusavanoancorapiùdiprimaleloroautomobilienergeticamenteefficientiecheirisparmisullabollettaelettricaedelgas,ottenutitramitelacasasolarepassiva,avevanopermessoasuasorelladipagarsiunviaggioinaereoinEuropa.
La transizione dall’autosufficienza su piccola scaladellapermaculturaaigrandiruoliorganizzativi,cuihoaccennatoinprecedenza,presentadubbietranellistrut-turalidellostessotipo.Lepersonecreativedotatedimo-tivazionietichecheoperanonellegrandiorganizzazionitendonoaesserecooptateecorrottedalleforzeimplicitenellegrandiorganizzazioni,all’internodellequalidevo-nolavorare.Iruoliattribuitiallepersonepotenti–fos-seroanche,queste,lepiùpotenti–lecostringerannoad
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azionimoltomenoolisticheeintegratediquellepossibi-lia livellopersonale.Laqualitàdelcambiamentovienebarattata con laquantitàdi influenza.Quando l’attivitàeilpensierosiconcentranosurisultatimoltospecifici,limitatiemisuratiinmodoconvenzionale,laqualitàdeirisultatichesiconseguonoèdiinfimolivello.
Le soluzioni al problema del successo
Èfacilecapireperchéisistemisottopostiallostressdelpassaggiodafontidienergiaadaltorendimentover-soaltrearendimentopiùbassotendanoafarlomedian-teilcrolloelaricostruzione.Alfinediaggirarequestopercorso per pervenire al futuro a basso consumo dienergia, dobbiamo integrare nel nostro pensiero l’ap-parenteparadossotraabbondanzaelimitidellanatura,cuicisiamoriferitinellatrattazioneconcernenteilter-zoprincipioetico175.Dobbiamo trasformarci, inmododaesserefelici,saniecomodisenzabisognodiconsu-mareilPianetaeilfuturo.HowardedElizabethOdumparlanodelbisognodiconcettualizzarelatransizioneaun’economiaeaunasocietàbasatesuldeclinoenergeti-cocomediunaprospera strada in discesa176.
In qualche misura si possono affrontare questi pro-blemiconl’approcciosemprepiùintegratoinsitonelcir-cuitod’apprendimentoolistico(v.Principio 1,Figura 6).Quandoilsuccessonelsoddisfareunobiettivoambien-taleportaa stimolare la crescitadiattivitàalternativeabassoconsumoenergeticocollegateinreteeprogressiva-mentesemprepiùintegrate,l’effettorimbalzodiquesteazionipuòservireariconfigurarel’economiaelasocietà,riducendonelfrattempolarichiestatotaledirisorse.Adesempio,quandoildenarorisparmiatomedianteun’au-tomobileounacasaresepiùefficientidalpuntodivistadelconsumoenergeticovieneinvestitoinmodoeticoospeso per comprare derrate alimentari prodotte local-menteodarelavoroaunvicino,ipossibilieffettinegatividelrimbalzosarannomoltolimitati.
Inoltre,sipuòagire–neilimitidelpossibile–inmododaprovocareunariduzionedellevenditedeisistemisulargascalabasatisulladomandadienergiaintensiva,in
modo da causare una riduzione della produzione. Adesempio,quandosicompranoarticolitecnologiciprodot-tidasistemisulargascalacomeautomobiliocomputer,sipuòsceglierediacquistarlidisecondamano:costanomenoeriduconoilfeedbacksulladomandadinuovibeni(v.anchePrincipio 4 ePrincipio 8).
Conclusione
Traleprimeindicazionidellapermaculturac’eraquelladirecuperareilpaesaggiodelirantedelleperiferieurbanedominatodalverdeornamentale,creandounabasedisup-portoalimentareperisuoiabitanti,maquestaideanonhaavutomoltoseguito;tuttavia,taleprospettivapuòesse-reancheconsiderataunmeta-modelloperunprocessodicambiamentopiùsostenutoeprofondo:daconsumatoridipendentiedesigentiaproduttori interdipendentiere-sponsabili.Unconsensoglobalesullarealtàdella transi-zioneenergeticanecessariaperuncambiamentocostrutti-voglobalepotrebbeemergereinmodostraordinariamen-terapido,inunmondoconnessodaretielettroniche.Lapermaculturaèrivoltaaquantigiàcapisconoointuisconolarealtàdellatransizioneedelladiscesaevoglionodareespressionepraticaeintegrataaquellarealtà:cheilrestodellasocietàsiaprontaomeno,nonimporta.
Prestandocostanteattenzioneainostrisuccessieainostri fallimenti nel realizzare progetti per assicurarsi un raccoltoegiudicandoquantoprossimisianoquestiprogettiallamassimapotenzariferitaanoistessi,allenostrecomunitàeallaTerra,possiamoresisteresiaalleillusionidell’efficienza–inrealtàpagataesovvenziona-tadallasocietàchecicirconda–siaalladilaganteindif-ferenzapertuttociòchecontinuiamoaconsumare.
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Questoprincipiotrattadegliaspettirelativiall’autore-golazionechenellaprogettazionepermaculturalelimita-nooscoraggianosviluppiecomportamentiinappropriati.Conunamigliorcomprensionedicomeifeedbackpositivionegativifunzionanoinnatura,possiamoprogettaredeisistemicheabbianounaautoregolazionemigliore,ridu-cendo,diconseguenza,illavoroimplicitonelcorreggereilsistemapiùomenosostanzialmenteoripetutamente.
Il feedback è un concetto diventato di uso comunenell’ingegneria elettronica178. Nel Principio 3 viene de-scrittoiltipodifeedbackpositivo,incuiapartiredaunariservadienergiasiottienealtraenergia.Questopro-cessopuòesserevistocomeunacceleratore,chespingeilsistemaindirezionediunregimedienergiadisponi-bilesenzarestrizioni.All’oppostoilfeedbacknegativoèilfrenocheimpediscealsistemadicadereinbuchidipenuriaeinstabilità,datidaunusoeccessivoosbagliatodell’energia.Organismie individuisiadattanoal feed-backnegativoprovenientedasistemidigrandidimen-sioni,naturalieumani,sviluppandol’autoregolazione,che serve ancheaprevenire e a evitare le conseguen-ze ancorapeggioridi retroazioninegativeprovenientidall’esternodelsistemadiappartenenza.
Isistemichesiautoregolanoeautomantengonovannoconsideratiil“SantoGraal”dellapermacultura:unidealealqualenoitendiamo,machepotremmononraggiun-geremaicompletamente.Lesocietàtradizionaliavevanocapitocheglieffettinegatividel feedbackesternoeranospessolentiademergere.Allagenteservivanospiegazio-
nieammonimenti,comequellobiblicodeipeccatideipadrichericadonosuifiglifinoallasettimagenerazione;oleleggidelkarma,cheoperanoinunmondodianimereincarnate.
Nellasocietàmodernadiamoperscontatounenormegradodidipendenzadasistemicheassicuranoilsoddisfa-cimentodeinostribisogni,spessolontaniedigrandidi-mensioni.Nellostessotempo,ciaspettiamounenormegradodi libertà inciòchefacciamo,senzaalcuntipodicontrolloesterno.Inuncertosenso,tuttalasocietàèsimi-leaunadolescentechevuoletuttociòcheglipassaperlatestaelovuolesubito,senzapensarealleconseguenze.
Buonapartedelledisfunzioniecologichedeinostrisiste-minascedalnegarelanecessitàdiosservareiprincipidiautoregolazioneefeedbackchecontrollanoicomportamentiinappropriatienefannoricadereleconseguenzedirettamen-tesunoistessi.LacanzoneInstant KarmadiJohnLennonsuggeriscecheraccoglieremociòcheabbiamoseminatopiùinfrettadiquantopensiamo.Lavelocitàdeicambiamentieilcrescentelivellodiinterconnessionedovutoallaglobaliz-zazioneforsesonolarealizzazionediquestavisione.
L’ipotesiGaia,chevedelaTerracomeorganismoviven-techesiautoregola,rendel’interoPianetaunaimmagineadattaarappresentareilprincipio(v.iconadelPrincipio 4).LaprovascientificadellastraordinariaomeostasidelPia-netapercentinaiadimilionidiannifadellaterral’archeti-podeisistemiadautoregolazione.Uninterosistema,chestimolal’evoluzioneealimentalacontinuitàdegliorgani-smiviventiedeisottosistemichenefannoparte179.
Principio 4Applica l’autoregolazione
e accetta il feedbackI peccati dei padri ricadranno sui figli
fino alla settima generazione177
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Allevamento, cura e controllo in natura
NellapartefinaledelXXsecololateoriadeisistemi,l’eco-logiadeisistemie lascienzadeisistemiplanetarihannofornitoleprovedell’esistenzadiunaintelligenzadiordinepiùelevatodiquellaintesanormalmente,cheinqualchemodoèunacaratteristicauniversaledeisistemicapacidiauto-organizzazione.Questisistemipossonoancheesseredinaturaeformamoltodiverse,rispettoaunorganismocostrettoall’unitàdall’ereditarietàgenetica,epossonoesserecompostidaformepiùfluide,contingentiemenorigide.
Gli ecosistemi provvedono alla sopravvivenza e allacontinuitàdelle specie costituentimantenendounam-bientecomplessivamentebenevolo e nutritivo.Ilfeedbackpositivospecificodispeciechesitrovanoincimaallaca-tenaalimentareavvantaggialavitadispeciechesitrova-nopiùinbasso.Adesempio,gliuccelli,chesinutronodibacche,spargonoisemi,chepassanoinalteratiattraversoillorosistemadigerente,benimpacchettatiinunostratodifertilizzante.Ilpascolodeglianimaliaiutaamantenereleerbedelpascolostesso,evitandoilpassaggio(lasucces-sioneecologica)dalpascoloallaforesta.
Pensareaunadonnacheallattailpropriofigliociaiutaavisualizzarelanaturacomeunamadrechenutreisuoifigli(naturacomemadre nutrice).IlbimboattaccatoalsenopuòesserevistocomeunclassicoesempiodicomportamentocheriassumeilPrincipio 3:ilsucchiarestimolailflussodellatte,lamadreforniscesianutrimentocheprotezione,idueelementifondamentalichefungonosiadaricompensachedafeedbackpositivoperilbambino.Innuce,èquestalarela-zionedituttigliorganismiversoilpianetaTerrae,inmisuraminore,versol’ecosistemaspecificodacuiessidipendono.Seladipendenzadelbambinodallamadreènellaprimafasetotale,coniltemposisvilupperàunasempremaggioreautosufficienzachedaràallafinespazioall’autoregolazione,quandoilbimbosaràdiventatounadulto.
Imeccanismidifeedbacknegativohannoanch’essilaloroimportanza,comequellidelfeedbackpositivo.Seilfeedbackpositivohalafunzionenutritivaeprotettiva,ilfe-edbacknegativohaunafunzione costrittiva di limite.Negliecosistemi,ipredatori,iparassitielemalattiesoddisfano
ilorobisognidisopravvivenzacontrollandoeregolandoparticolarispecieopopolazioni,mafornisconoancheunservizioall’ecosistemanelsuoinsieme,contribuendoaunequilibriosanoe funzionale.Questimeccanismidicontrolloafeedbacknegativoregolano,piùchedistruggere,lespeciepredateosottoposteaparassitismo.Nelmondonaturale,essisonodappertutto.Nelmondoumano,sonoigenitoriadesercitareicontrolliafeedbacknegativosulcomportamentodeifigli(auspicabilmente,nell’interessealungoterminedeifiglistessi).
C’è una tensione progettuale intrinseca tra autonomia e controllo del sistema, al fine di un ordine superiore. Ogni cel-la, organismo e popolazione è il più possibile autosufficiente. Questa autosufficienza, anche nella scala più ridotta, forni-sce benefici al sistema su larga scala.Adesempio:
laselezione internadellamassimapotenzanelleΩpartialivellocellularecostituenticontribuisceallafunzionalitàgeneraledelsistemapiùgrande;ilcrollo-insuccessodialcuneparti,dovutoastressΩesterno,nonalteranegativamentelaresilienza180dell’interosistema(perunaanalisipiùapprofon-ditadeldesign cellulare181vediPrincipio 7).
Alcontrario,lecellulediunorganismochecresconoesi riproduconosenzacontrollopossonoessere fataliall’organismo. E questo si chiama cancro. Allo stessomodoinnatura,atuttiilivelli,compresigliecosistemieilPianetastesso,ilsistemamaggiorecontrollalesueparticostituentiperilbenedelsistemastesso.
Sipuòpensareaunagerarchiadicontrolliche,inunsi-stemadigrandidimensioni,attraversanoquellastessage-rarchiaperlimitarel’esuberanzaelaprolificitàdeisistemididimensionipiùpiccole.Icontrollidelsistemamaggioresonorelativamenterigidieavoltepossonoesseredistrutti-vicomeavviene,adesempio,conidisastrinaturalioconipredatorieiparassiticheesercitanoun’azioneregolatricenellepopolazionidianimaliepiante.
Inmodomoltoradicalel’ipotesiGaiacihafornitounare-plicascientificadell’immaginedellaTerracomemadre,chemantienecondizionifavorevoliperladiversitàeilrinnovodellavita,maèbrutalmenteseveraneiconfrontidellespe-
4. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback
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cieindividualieperfinodiinteriecosistemi,nelmantenerel’equilibrio.Moltibiologisonoriluttantiadaccettarel’ideadiuncontrollodiordinesuperioreesternoall’organismo.Iovedoquestariluttanzacomeunriflessodellavisionedelmondocartesianabasatasulmeccanicismo,chemoltifisicihannoperaltroabbandonato.Forsequestariluttanzaèinpartemotivatadallapauradelriemergerediunolismospi-rituale,chesipongacomespiegazionedellanatura182.
Èbizzarrochelescienzedellavitasianoleultimeari-gettarequestaprospettivaeadaccettareilconcettocheilcontrollodelsistemadiordinesuperioreoperaatuttiili-velli,innatura.Ingenerale,hoscopertochequantisioc-cupanoditeoriadeisistemialivellodiorganizzazioneegestioneaziendale,diinformaticaediingegneriautilizza-noregolarmentemetaforeemodellitrattidalmondodel-labiologia,perspiegareconcettirelativiaisistemi.Questepersonesonoincreduleall’ideacheibiologinonaccettinolarealtàdiuncontrollodelsistemadiordinesuperiore.
L’autoregolazione
Unadellerisposteevolutivepiùimportantidegliorgani-smialcontrollodiunordinesuperioreèquelladisviluppa-remeccanismiinternidiautoregolazione.Essisorveglia-nolacrescitaeccessivaoilcomportamentoinappropriato,primacheicontrollipiùrigididilivellosuperioreabbianoeffetto.Adesempio,inunadigaoinunostagnolacrescitadipesciecrostaceièlimitatadailorostessiescrementi.Ciòriducelaprobabilitàdimalattieodimorteperfamedituttoilpesce.Icanguriealtrimarsupialierbivorireagisconoagliestremiclimaticirallentandolosviluppodegliembrionieinquestomodo(almenoparzialmente)regolanoilnume-rodeisoggettipresenti inundatoambiente,primachelascarsaalimentazionefavoriscalemalattieeipredatori.Lesocietà tradizionaliavevano limitisocialiedetici,cheregolavanolacrescitadellapopolazioneel’usodellerisor-se,ilchepermettevaallecomunitàdiesistereperlunghiperiodisenzadistruggere l’ambiente.Questoèunbuonesempiodiautoregolazioneneisistemiumani.Ritengo che questi aspetti di autocontrollo delle culture umane – più che l’espansione della tecnologia per lo sfruttamento delle risorse e lo
sviluppo – rappresentino il gradino evolutivo più alto raggiunto dall’Homosapiens. I modi in cui applicheranno queste capa-cità al controllo degli eccessi dello sviluppo e dell’espansione nel corso del prossimo secolo costituiranno il test più rilevante del grado evolutivo da noi raggiunta183.
L’altruismo tripartito
Unaltromododipensareaquestoargomentoèquel-lodiconsiderarecomequalsiasiorganismoopopolazio-nedivideedistribuiscelasuaenergiadisponibile.HowardOdumhadescrittounaltruismo tripartitoinnatura:circaun terzo dell’energia catturata viene richiesta per l’auto-mantenimentometabolico(diunindividuoodiunapo-polazione);unterzovienereimmessonelcicloperman-tenereirifornitoridilivellopiùbassodelsistema;l’altroterzovieneassegnatoaicontrolloridelsistemadiordinesuperiore.LaFigura 12illustrailconcetto,utilizzandoillin-guaggiodelcircuitoenergeticodiOdum.
Ilcomportamentodeiconigliè,inproposito,unesempioilluminante.Iconiglimangianol’erbapervivere,crescereeriprodursi.Iloroescrementiconcimanol’erbadicuisinu-tronoeilsacrificiodeiconiglidebolicatturatidaipredatoricontribuisceamantenerelaloropopolazionesanaeinequi-librio.Sequestimeccanismidifeedbackvengonoamancare,lapopolazionedeiconiglientreràinsofferenza.Adesem-pio,seiconigliperevitareipredatori,sirifugianoinmezzoairovielìdepositanogranpartedeiloroescrementi,avverràcheirovisiestenderannosemprepiùlimitandol’estensionedelforaggioutileaquestianimali,ragionepercuicisaran-noinognicasotroppiconigliperun’areadipascoloridotta,siaperlamancatapredazionecheperl’aumentodeirovi.Diconseguenza,lapopolazionedeiconiglipotrebbeessereprogressivamenteeliminata.
Cura, feedback negativo e autoregolazione nei sistemi naturali gestiti dall’uomo
Inquantoprogettistiegestoridiorti,frutteti,giardiniealtrisistemiproduttivi,possiamoconsiderareilnostroruoloanalogoaquellodiunamadrechenutreilfiglio.
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Nelleprimefasi,unortoètotalmentedipendentedallenostrecureeattenzioni.Adesempio,glialberiappenapiantativannoprotettidaglianimalialpascoloedallepianteinfestanti,nonchéirrigatieconcimati.
Ilprogettista/managerèonnipotentecomelamadrecheallatta,eagiscesenzaesserecapacedicontrollareoaddiritturacapiretuttiifattorichepotrebberoavereuneffettosull’orto.
Se la progettazione è efficace, l’orto diventa manmano più autosufficiente e meno dipendente dallenostrecure,sebbene–comeunadolescente–possarichiedereilnostrointerventocomeprotezione,persalvarlodapericoliinternioesterni.
Se il design e le nostre cure sono davvero ispirati,l’orto, oltre a diventare più robusto, svilupperà ungradodi autoregolazioneedi equilibrio analogo a
quello ragionato da quei ragazzi che dopo l’adole-scenzadiventanodegliadultiresponsabili.
Comeaccadeperlosviluppodeifigli,unamiriadedicircostanze–oltreallepotenzialitàinsitenelsitostesso–creeràunorto,chesaràunico,diversoanchedainostriprogrammiedallenostresperanze.Inqualsiasisistemanaturalegestitodall’uomo,soprattuttosedigrandidi-mensioni,buonapartedellavorononconsistenelcon-trollarechepianteeanimalicrescanoesiriproducano,manell’impedireunacrescitaeunariproduzioneecces-siveo inappropriate.Adesempio,seutilizziamodellecapreperteneresottocontrollolepianteinfestantidiunpascolobradooillavoroumanoperdiradareglialberitroppodensidiunbosco,ciòequivaleafornireunfeed-backnegativopertenereilsistemainequilibrio.Anche
4. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback
Figura 12 – L’altruismo tripartito per la distribuzione dell’energia disponibile (secondo Odum 1983).
Fornitori del sistemadi livello inferiore
Riserva energetica
Soggetto 1/3
1/3
1/3
Controlloredi sistema di grado superiore
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inunortogranpartedellavorochefacciamononcon-sistetantonelpiantareeseminarequantoteneresottocontrollolavegetazionenonvoluta.
ComegiàindicatonelPrincipio 3,utilizzandospecieve-getalirustiche,selvaticheechesiautoriproduconopossia-moeliminareilbisognodigrandiinterventiperproteggerecrescitaeriproduzione,econcentrarciinvecesullaraccoltaesulcontrollodellavegetazioneineccesso(chepotràesse-reutilizzatainqualchemodo,fornendounaltroraccolto).
Anche i fallimentideinostrisforziperottenereunraccoltosonoutili,seusiamoattenzioneeapprendiamoquantoindicatonelPrincipio 1.Sesiamoconvinticheilnostrosistemaolanostrastrategiasianoinprincipiova-lidi,allorapotremmosoloaverbisognodiinvestirepiùsforziorisorseperfareinmodocheilrisultatoallafinecisia.Tuttavia, il lavoro inpiù (cometogliere lepian-te infestanti) e lamobilitazionedi altre risorse (comel’irrigazione)nonsempresono la rispostamigliore. Ilfallimentopuòservireadavvertircidiqualcosachenonvanelnostroprogetto.Seraccogliamopocodalnostroortonellastagionedicrescitaepoicompriamolestessecoseinnegozioperilrestodell’anno,nonverificheremomaisequellocheproduciamosiconservabene.Vederelepropriezuccheo ilproprioagliomarcirepuòesse-remoltoscoraggiante,mapuòaiutarciacapirechenelsuolomancanocertesostanzemineralioaltroancorae,quindi,darcilachiavepertrovareunasoluzione.
Iltentativodiassicurarsiunraccoltopuòanchecreareproblemialungotermine.Sesapremoreagireaquestiproblemi,potremocorreggereoregolareilsistemaperrenderlopiùefficienteostabile.Adesempio,seinunappezzamentolasciamocresceredeglialberiperusar-licomelegnadaardere,sprecarequellalegnaavràov-viamenteunimpattonegativo;seinvececompriamolalegnadaardere,potremmononrendercimaicontodiquantoboscoabbiamobisognopergarantirciilgiustoquantitavo.Seaccendiamoilriscaldamentopremendosemplicemente un interruttore e non paghiamo nep-pure il costo realedell’energia, alloragli impattidellenostrescelte(v.ilriscaldamentoglobale)sembrerannoremotieastratti.
Seilnostrostiledivitaèquellotipicamenteurbanodif-fusoattualmente,incuielettricità,acqua,stipendioecosìviaciarrivanodalontano,puòesserespessodifficilesa-peresestiamofacendounusoinaccettabiledellerisorsecomunioaddiritturalestiamosprecando,siachesitrattidell’acquadelrubinetto,dellapaceedellaquieteoppuredell’onestàdeivicini.Ilmercatoelaleggesonoiprinci-palimeccanismidifeedbacknegativo,mamercatoeleggesonospessomeccanismigrossolanieinefficacipermoltiproblemisocialieambientali.Nellepiccolecomunità,inparticolarequellerurali,esistonomeccanismisocialipiùdiscretiperdarciilsegnalediunappropriatolivellootem-poperraccogliere184risorsecomuni, insensomaterialeenon.Adesempio,lacostruzionedidigheinpiccolegolepuògeneraredeiconflittitraagricoltoridellostessoterrito-riomal’aggregazionesociale–comel’abitudineditrovarsialpub,laformazionediuncorpovolontariodipompieriolacreazionediuncircolosportivo–favoriscelacompren-sionetravicini.Piùdipendiamodarisorsenostreolocali,piùsaràprobabilecheimpareremoacapireiproblemieadiventarecapacidirisolverli.
Ladistribuzionetripartitadienergiapuòessereusatapercomprenderecomelerelazionisisvilupperannona-turalmente,manmanocheilsistemaseguelasuacoevo-luzione,maancheperguidarelaprogettazioneconsape-voledeisistemi.Forseèancorapiùimportante,però,chepossaessereusataperguidarelanostrastessaallocazio-nedirisorsepersonali,familiarieorganizzative.
La principale priorità è sopravvivere (ottenere un raccolto dall’energia catturata), mentre la seconda priorità è pagare per ciò che abbiamo, in modo tale da aiutare a mantenere il futuro flusso di energia. La terza priorità è contribuire in altre ma-niere o direzioni al sistema più generale, invece di considerare la nostra sopravvivenza come un fine in se stesso185.Adesem-pio,gliorticoltoriraccolgonociòcheservealoroeallelorofamiglie (1);paganoper il ciboraccoltoconaltro lavoro,chedeveservireapiantare,diserbare,irrigare,concimareemantenerelepianteperassicurareiraccoltifuturi(2);possonoregalareunapartedelciboedeisemiinpiù,perpromuovereibuonirapportisociali,peraiutaregentechehabisognooperattivareunabancadeisemi(3).
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974. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback
Nel progettare orti e altri sistemi di produzione dicibo,ilPrincipio 4suggeriscechelacosapiùimportan-teèscegliereeorganizzarequantopiùpossibilegliele-menti(pianteeanimali)inmodocheprovvedanodaséaipropribisogni,piuttostochedipendereda interventicontinuidall’esterno.Unesempioèdatodallepiantearadici profonde che riescono a estrarre l’umidità dalleprofonditàdelsuolo,adifferenzadellepiantearadicisu-perficiali.Lepiantecheromponoglistratidelsottosuolocontribuisconoamantenereoamigliorarel’umiditàdelsuolo,permettendounamiglioreinfiltrazionedell’acquapiovana.Sefornisconoanchecibooaltriprodottichepos-sonoservireanutrireanimalidomesticiopersone,alloraotterremosial’autoregolazionechemetodidicontrolloediequilibrioproprioattraversolaraccolta.Adesempio,il romicechecresceneisuoliargillosievienemangia-todallecapre,oppureildaikoncoltivatoperilconsumoumanocontribuisconoentrambiarompereglistratidelsottosuolo.Sipotrebbedirecheambeduequestepianterestituisconoenergiaaifornitoridelsistemadiordinein-ferioreecioèalsuolo.Nelfornireunraccolto,essicon-tribuisconoalmantenimentodeicontrolloridelsistemadiordinesuperiore(animaliopersone)che,alorovolta,mantengonounambientefavorevoleallapianta.
Nellemoderneeconomie,lagentesiguadagnadavi-vereinmoltimodidiversi:lavorodipendente,sussidididisoccupazione,commercio,speculazioni;poiutilizzaildenaroricevutoperpagaremercieservizi,datochenonhanientedidirettamenteutiledadareaproduttoriofornitori.Lungoquestopercorsodeveanchecedereunapartedelpropriodenarosottoformaditasseperfareinmodochelasocietàdacuidipendecontinuiafunzio-nare.Tuttiquestiesempipergrandilineeriflettonol’al-truismotripartitodiOdum.La moderna economia, no-nostante la sua complessità, non riesce a fornire adeguati e importanti segnali di feedback che stimolino comportamenti e scelte appropriate alla situazione attuale.Adesempio:
quantoèsufficienteconsumare(Quandoilconigliodovrebbesmetteredimangiare?Quantodev’esseregrandelanostracasa?);
quantoèsufficientelavorare(Quantiortaggièlogi-co che un orticoltore coltivi? Quante ore abbiamodavverobisognodilavorare?);
in che modo dovremmo pagare e in quale misura(Qualedovrebbeessereilprezzogiusto?Imercatirie-sconoonoadarciinformazionicorrettesulvalore?);
qual è il giusto contributo che dovremmo dare albenecomune(Pagareletasse,lavorareperlacomu-nitàoaltroancora,èutileosufficiente?Altrimenti,cos’altrodovremmofare?).
Conilprogressivotracollodimoltefunzionitradizio-nali e istituzionali, ogni persona dovrebbe considerarecome rispondere a queste domande, visto che in tuttaevidenza leattuali strutturesocialiedeconomichenonriesconopiùafornireunfeedbackeunaguidaappropriatiecredibili.Un esempio dell’applicazione di questi concetti è dedicare un terzo del nostro tempo a provvedere ai bisogni materiali, un terzo all’evoluzione personale e alla riflessione, un terzo a favore della più ampia comunità sociale.
La gerarchia dell’energia
Innaturaenellesocietàpreindustrialiabassoconsu-mo,l’altruismotripartitoèorganizzatosecondolestrut-turegerarchicheillustratenellaFigura 7.Colorochestan-no all’inizio della catena dell’energia (produttori) sonopresenti in grandi numeri ma con una scarsa potenzaindividuale,mentrecolorocheallafinedelciclo(consu-matori)sonomenonumerosi,mapiùpotenti.
La piramide alimentare della Figura 13 è un altromodoperillustrarequesterelazioni.Ognilivellodellapiramideha lesuefondamentaedipendedallostratoinferiore.Tuttiilivellisonofunzionaliecomplementa-ri.Nessunoèpiùimportantedell’altro,magliorgani-smiindividualielepersone(alcontrariodelgrupponelsuoinsieme)ailivellipiùbassihannomenoinfluenzaepoteredegliindividuiailivellipiùalti.
Il modo di dire: «Troppi capi e pochi indiani» (Too many chiefs and not enough Indians) è l’espressione diunosquilibrionellatradizionalestrutturaorganizzativa.
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98 Permacultura
L’opulenzadellasocietàindustrialeharesopossibileque-stosquilibriosulargascala,perchéglischiavi energia186,187(coninpiùitantiquasi-schiavideiPaesipoveri)sostenta-notutti.Latransizionedallosviluppoaldeclinorichiedechelapiramidealimentaresiadattiallerealtàenergetichelocalieallagiustiziasociale.
LaFigura 14 mostraduediverseillustrazioni.Lapri-mariguardalesocietàpreindustrialievedelagerarchiaenergeticasottoformadicurvaiperbolica,conunaltonumerodiproduttorisullasinistraeunnumerosem-preminorediconsumatorisulladestra.Lasecondaillu-strazionerappresentalasocietàdell’industrializzazione,laqualehacreatoungrandeaumentodeiconsumatoridiclassemedia,mentreilavoratorimanualisisonori-dottiacifreequiparabiliaquelledell’élite.Lacurva di distribuzionedellasecondaillustrazionenegliultimide-cennièaddiritturaarrivataadominareilnostromododipensarerispettoaciòcheriteniamoessereunastruttura
socialenaturale.Lanaturaelastoriadimostranolana-turarecentediquestasituazione.Possiamopensareallaclassemediacomeaunaprotuberanza formatasinellacurvadellabassadisponibilitàdienergia,unaspeciedibollageneratadalsistemapulsante188dell’energiafossile.Lalineaelagerarchiadellaprimaillustrazionevengonoaesserecompletamentealteratedallapuntacreatadallaclassemedianellesocietàacapitalismoavanzatodioggi.
C’èperòunaltropuntodatenereinattentaconside-razione.LestatistichetipichedelloStatonazionalemo-dernocontinuanoarifletterelesueleggi,lasuaculturaelasuastoria,mentrelarealtàeconomicaedecologicaèdiventataglobale.Quandoconsideriamotuttalagen-techeoggipartecipaallasocietàeall’economiagloba-le,laprotuberanzacreatadallaclassemediaèdavveropocacosa:ilavoratoriruralieindustrialideiPaesipoverisonodigranlungadipiùdelmiliardocircadiconsuma-toridellaclassemediachevivononeiPaesiricchi.
Figura 13 – La piramide alimentare come modello di ecosistemi e società tradizionali.
Predatore principale
Carnivori
Erbivori
Produttori (piante)
Uno
Pochi
Numerosi
Abbondanti
Guida spirituale e temporale
Famiglia reale ed élite dirigente
Mestieri e professioni
Contadini e altri produttori
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994. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback
Il deficit di autoregolazione da parte delle élite
L’accelerazionenelladifferenziazionetraricchiepo-verisuscalaglobalesuggeriscechesiamoinpresenzadiunapiùestremadistribuzionediricchezzaedipote-re,rispettoaquellaosservabilenelletradizionalisocietàabassoconsumodienergia189.Questoeccessivoaccu-mulodiricchezzaedipoteredapartedeiricchicoincideconunasituazioneincuileélite190nonriesconopiùasvolgere il loro ruolo tradizionaledi controllo eguidaperilbenesserealungoterminedellasocietà.
Un problema storicamente ricorrente con le élite è che esse finiscono col credere che l’intero ecosistema sociale sia sempli-cemente a loro beneficio. Ciò impedisce loro di riconoscere che esiste un potere più alto – sia esso Dio o la natura – e anche di fornire un feedback funzionale per mantenere il sistema in piena efficienza. Questo deficit di autoregolazione e di altrui-smo tripartito ai gradi più alti tende a ripercuotersi sulle ge-rarchie sociali finché la corruzione a tutti i livelli porta a una qualche forma di crisi e poi di crollo e riforma191.
Daitempidell’Illuminismoinpoi,varieideologie–fracuisoprattuttoquelleaimpostazionesocial-democraticaomarxista–hannotentatodisuperarequestoproblemarelativoalleèlitema,inbaseaquantolastoriacihatra-smesso,irisultatiraggiunti,perquantoconcernelacapa-citàdiguida,saggezzaeassenzadicorruzione,nonsonostatipernienteincoraggianti.
Probabilmente,questofallimentohaalcunesueradicinellagestionedellerisorse:legerarchiesocialisisonosvi-luppateintantilivelliproprioinrispostaall’abbondanzadellefornituredienergiadialtaqualitàdisponibili.Tuttiquestilivellisonooccupatidanormaliindividuicontuttiilorodifetti.Dettasemplicemente,nonabbiamolasag-gezzanecessariaperoccupare i livellipiùalti. Ilmottocherecita:«Ilpoterecorrompeeilpotereassolutocor-rompeinmodoassoluto»esprimebenequestoconcetto.
Il problema nei livelli gerarchici più elevati non èdato tantodal fattocheesisteunapersonacheeserci-tailpotereassolutoperchécostrettidaunaretesocialecompostadaaltrepersoneaquellostessolivello,quantodalfattochetuttelepersoneinquadrateinquellivello
funzionanocomecomunitàincuigliindividuisiconfer-manoerinforzanoreciprocamente.Taliretifunzionanocomesefosserocompostedamembridellastessaparroc-chiadipaese,chenonriesconoaviverealdifuoridellenormesocialiesistentiall’internodiquelvillaggio;questistessiindividuisonoalcontempolontanimillemigliada-glieffettidelleloroazionisullepersonechefannopartedeglistratigerarchicipiùbassidell’umanità.
Bisognerebbericonoscere,invece,cheunasocietàadalto consumo di energia sviluppa inevitabilmente ungrannumerodilivelligerarchici,masaràpoicostrettainunmodoonell’altroatornareadessereabassoconsumodienergia.Rendersicontodiquesto,nellungoterminecipermetteràdi tornarea sviluppareunastrutturapiùorizzontaleincuifunzionieruolidiélitenonsianoim-plicitamentefontidicorruzione.
Lapiramidealimentareogerarchiadellerisorsemetteindubbioalcunenostreopinionisull’uguaglianzasocia-le,masericonosciamoleregoledelgiocointerminieco-logicidipiùampiospettroavremoancheunamaggioreprobabilitàdicostruirelatransizioneaunasocietàdelladecrescitapiùgiustaeumana.Senzaquestaconsapevo-lezza,neiPaesiricchiandremoprobabilmenteincontroadeimodiancorapiùinumanidirestaurarelapirami-dealimentare.Lepressionieconomicheesocialidioggistannogiàschiacciandolaprotuberanzadellaclasseme-diae–almenoinquestoperiodostorico–ricchiepoveristannoaumentando,aspesepropriodellaclassemedia.L’accentoprevalentesull’economia–einparticolaresullarazionalitàdell’economia–puòesserevisto,daunlato,comeunriconoscimentoparzialmenteconsapevoledelfatto che non possiamo più vivere consumando e chedobbiamo essere più produttivi. Purtroppo, la maggiorpartedellemisurazionieconomichedellaproduttivitàèenormementeinadeguataodeltuttosbagliataeirrazio-naleperchédàimportanzaevaloreaprocessiecologica-mentedistruttivi.Abbiamobisognodinozionidiprodut-tivitàpiùampieeprofonde.
Piùchediunamazzataditipoeconomico,chesbalzilamaggioranzadellepersonedallafollecorsadeltrenodell’abbondanza,ciserveuncambiamentodivaloriedi
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100 Permacultura
Figura 14 – La gerarchia energetica nelle società preindustriali e moderne.
Gerarchia energetica nella società preindustrialea basso consumo di energia
Contadini
Qua
ntità
di i
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Popo
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Famiglia reale – aristocrazia
Consumo totale di energia delle varie classi sociali
Gerarchia nell’uso dell’energia dopo secoli di abbondanza basata sui combustibili fossili
Senzatetto Élite
Consumo totale di energia delle varie classi socialiFran
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1014. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback
ricompenseeciserveinvestirenellacreazionedistilidivitabasatisuunumileprendersicuradellanatura.Inaltritermini,abbiamo necessità di una profonda rivoluzio-ne culturale, che riconosca come base la crescente e profonda dipendenza della società dalla natura. Lamassadellapo-polazionemondialeavràbisognoditornarealavorareconlanatura,perprocurarsiilciboelerisorsenecessa-rieperfaredasupportoatuttiglialtrilivellidellasocietàsostenibileabassoconsumoenergeticodelfuturo.
Lapermaculturapotrebbeessereconsiderataunafor-madirazionalismoecologico:sibasasuregolediproget-tazioneemisurazionidivaloreadattealdeclinoenergeti-coeforniscepercorsieticipositiviperabbracciarequelleregolediprogettazione.
Strategie top-down e bottom-up per il cambiamento sociale
Lestrategieperilcambiamentosocialesonogeneral-menteraggruppateinstrategie“dall’altoversoilbasso”(top-down)o“dalbassoversol’alto”(bottom-up).Leprimevarianodalfarepressionesulpoterepolitico(lobbying)osuimassmediafinoallarivoluzione.Ciòchevieneconsi-deratotop-downobottom-up dipendeinpartedalpuntodivista.Permoltepersoneilmovimentoambientalista,nelsensopiùampiodeltermine,èunmovimentodibasebot-tom-up,malamaggiorpartedelleattivitàdelmovimentosiconcentrasultentativodicambiareicomportamentidigoverno,burocrazia,aziendeemedia(top-down).Lestra-tegie“dalbassoversol’alto”piùrilevantipartonodall’indi-viduoesisviluppanoattraversol’esempioel’emulazionefinoagenerarecambiamentidimassa.Lapermacultura–perquantocomplementareamoltiapprocci“dall’altoversoilbasso”all’internodelmovimentoambientalista–nonhacomeobiettivoprincipalequellodifarpressionesugovernoeistituzionipercambiarelapolitica,maquel-lodipermetterea individui, famiglieecomunità localidiaccentuare la loroautosufficienzaeautoregolazione.Questoprocesso,secondome,èilmezzopiùpotenteperridurrel’impattoambientaletotaletrasformandolasocie-tàerallentandoeriorganizzandoilcicloproduzione-con-
sumo. Tale approccio si basa sulla consapevolezza cheunapartedellasocietàèpronta,disponibileeingrado,sostanzialmente–questoèancorapiùsignificativo–dicambiareilpropriocomportamento,secredecheciòsiapossibileerilevante.Questaminoranzasocialmenteedecologicamentemotivatarappresentalachiavedivoltadiuncambiamentosulargascala.
Pensiero top-down, azione bottom-up
NelPrincipio 1hospiegatocheilcomportamentocoo-perativobottom-upèunelementofondamentaledell’azio-nepermaculturale,siainunortochenell’ambitocomuni-tariopiùgenerale,echequestocomportamentoèimpre-gnatodipensieroolistico,chepuòesserecaratterizzatocometop-down.Questopensaredall’altoversoilbassoeagiredalbassoversol’altononèaltrocheunariformu-lazionedellosloganambientalista:“Pensare globalmente, agire localmente”. Questo filo logico dalla permaculturalosipuòfarrisalireamoltoindietro,giàaltempodellasocietàpreindustriale,poidiquella industrialee infinediquellapost-industriale.TalemodelloèillustratonellaFigura 15edèbasatosempresulloschemadipiramidealimentareillustratoinprecedenza.
Nelle culture tradizionali anteriori al riduzionismoscientifico,ilcomportamentodelleéliteistruite(famigliareale,clero,studiosi)erainmodopredominantetop-down,nelsensocheesseutilizzavanounavisionedelmondooli-sticariferitaaisistemiumaniperdareformaall’eserciziodelpotere.Anchealtri stratipiùbassidellagerarchia–adesempio,icapipatriarcalidellefamiglie–utilizzava-no lavisionedelmondoolisticanelcontrollodella loroporzionediterritorio(intesoanchenelsensodifamiglia).Lagrandemassadellepersoneaveva,tuttavia,unavisionemoltoframmentatadelfunzionamentodinaturaesocie-tà.Il loropoterenell’influenzarel’andamentodellecoseeramoltolimitatoefunzionavabenesolocollettivamente,mettendoinsiemeleforzeperun’aggregazionelocale.
Questopotentemodello“dall’altoversoilbasso”dipen-sieroeazionepropriodelleélite,acuisiopponevaunavi-sioneeun’azioneframmentatae“dalbassoverso l’alto”
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102 Permacultura
dellemasse,rappresentalabasepercomprenderecomefunzionanolesocietàtradizionalinelloromododirappor-tarsiconlanatura,cosìcomevienecomunementeintesa.
Conilcrescentepoteredelriduzionismoscientificosuc-cessivoall’Illuminismo,leélitevennerosemprepiùinfluen-zatedallavisionedelmondoriduzionistaedaisuoimetodi,attraversoiqualisianalizzavanoipiùpiccolicomponentideisistemiperprevederneecontrollarneilcomportamen-tosuscalapiùampia.Ciòsidimostròparticolarmenteveroperinuovimodidiconcepireeconsiderareimercati192,cheadessovengonointerpretaticomeaggregatidimolteazionipiccoleedegoistichebasatesull’individuo;azioniche,pre-se collettivamente, presentano dinamiche comprensibili.Questimetodiriduzionistidiconsiderarelarealtàhannounamodalità“dalbassoversol’alto”,nelsensocheinstau-ranounavisionedelmondobasatasull’aggregazionedelleproprietàdiparticellefondamentali(atomi,cellule,indivi-dui)alloscopodidescrivereeprevedereilcomportamentodigrandisistemicomesostanze,organismiosocietà.
NelXIXsecoloeall’iniziodelXXsecolo,questavisionedelmondoeradiventatacosìpotentecheilcomportamentodelleélitepotevaesserecaratterizzatocomepensierobot-tom-upeazionetop-down.Leéliteavevanoancoralelevedelpotere,maquestopotereeragestitosottol’influenzadelleconoscenzeriduzionistespecialistichediscienziatietecno-crati.Utilizzandoglistessimetodidipensieroeazione,leforzedellademocratizzazioneagironoprogressivamenteinmododamoderareilcontrollodelleélite.Questischemiintellettualiecomportamentalisonodaalloradiventatilanormaperlemassedellaclassemedia.Ascuola,allavoro,nellecaseenegliortilecognizionidellamaggiorpartedellepersonesibasanosuunagrandemolediconoscenzefat-tuali,maquesteconoscenzerimangonoframmentateindi-sciplineintellettualimoltodiverse.Ivariaspettidellacono-scenzapresentanopocaonessunaintegrazioneoprospet-tivasistemica.Nellostessotempo,leloroazionitendonoaessere,quandopossibile,ditipomanageriale(top-down)evitandoprocessiincuiprevalgonocollaborazioneeparte-cipazione.Questestesseélitehannoperòimparatochelalogicaelavisionedelmondoriduzionistaservonoapoco,quandositrattadicomprendereeprevederesistemicom-
plessicomelemodernemultinazionali,imodernigoverni,l’amministrazionediinterecittàoleeconomienazionalioaddiritturaglobali.Avvienecosìcheunafettacrescentedipoterevieneattribuitaaicosiddettigeneralisti(cheriesconoapensareinmodoolistico)incontrastoaitecnocratispe-cializzati.Avendocapitoinparteleopportunitàoffertedalpensierosistemico-olistico top-down, diventanaturalecer-carediapplicarequesteintuizioniattraversol’azionema-nagerialetop-down.Irisultatineisettoriaziendali,pubbliciecomunitaridiquestopensieroeazione“dall’altoversoilbasso”sonolimitatiespessocontroproducenti.
Nel mondo postmoderno del picco energetico globale, il com-portamento più efficace e potente potrebbe essere meglio carat-terizzato come pensiero top-downe azione bottom-up. Io ri-tengo che ciò sia valido in ogni caso, sia che si amministri una multinazionale o si gestisca un orto, sia che si faccia parte di una comunità bioregionale di un mondo globalizzato, sia che si tratti di un individuo all’interno di una comunità locale193.
Anche se mi sono sforzato di riformulare il pensiero“dall’altoversoilbasso”el’azione“dalbassoversol’alto”nellostringatosloganambientalista:“Pensare globalmente, agire lo-calmente”,èchiarocheancheleéliteglobalihannoimparatoquestanuovamodalitàdipensieroeazione.C’èstatounospostamentodall’esercizioevidente,formaleeamministra-tivodelpotereamodicollaborativi,informalieinvisibili,chepermettonoalleélitediaggirareicontrollidemocraticiebu-rocraticisulloropotererichiestidalpubblico.Piùchiaramen-te,quandoipotentiriesconoametteredaparteilloroego,rendendosicontochesonosolodeipiccoligiocatoriinungigantescosistemacheaffrontailproblemadelpiccoener-getico,allorariesconoanchearendersicontochel’eserciziodelpotereinmodocollaborativoeastutoèpiùefficacedelleminacceedellaforzabruta.Mailmodoincuiquestarivolu-zionedipensieroeazionedeveaverpermeatoipiùaltilivellidell’élitenonèancorachiaramentevisibile.
La responsabilità personale
Loslogan“Cambia il mondo cambiando te stesso”vie-nericonosciutocomeapprocciospiritualeeinterioreallavoroperunmondomigliore.Visonoperòprovecon-
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STATO STAZIONARIO
Società tradizionale con numero limitato di stratificazioni sociali rigide e molto demarcate nella gerarchia della gestione delle risorse
Visione del mondo integrata, azione top-down
Visione del mondo frammentata, azione bottom-up
ESPANSIONE
Società industriale con numero crescente di stratificazioni non rigide nella gerarchia della gestione delle risorse
Visione del mondo frammentata, azione top-down
CONTRAZIONE
Società postindustriale con numero crescente di stratificazioni in progressivo irrigidimento nella gerarchia della gestione delle risorse
Visione del mondo integrata, azione bottom-up
Figura 15 – Modello di piramide alimentare delle società tradizionali, industriali e postindustriali.
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104 Permacultura
vincentichequestaideaèunprincipioidoneoancheadapproccicomelapermacultura,piùimpostatiinsensoesterioreeradicatinell’oggettivitàscientifica.
L’enfasisullaresponsabilitàpersonaledellapermacul-turanascedalfattochegranpartedelbisognodiproget-tare,invistadeldeclinoenergetico,trovaisuoipresup-postineiprincipietici,chefannolevaprincipalmentesulcomportamentoesulleazionidegliindividui.Nonostan-telechiacchieresull’eticadelleistituzioniodelleazien-de,sonosologliindividuiiprincipaliprotagonistidiunapproccioeticoallavitaesonolorochedall’eticapossonoesserecondizionati.
Assumendoci direttamente la responsabilità dei nostri biso-gni e accettando le conseguenze delle nostre azioni, vogliamo trasformarci, da consumatori dipendenti di prodotti e servizi non sostenibili, in produttori responsabili di beni e valori appro-priati.Laresponsabilitàpersonaleimplicalapienacoscien-za della struttura della nostra dipendenza dall’ambientelocaleeglobaleedellanostrainfluenzasudiesso;inoltre,cambiarenoistessipuòdiventareilnostrocontributopiùrilevanteallacostruzionediunmondomigliore.
Moltiambientalisticonsideranoquestoapprocciopo-liticamente ingenuoenonrealisticoosemplicementetroppolento,mavisonoprofonderagionipolitiche,sto-richeedecologichepersostenere ilprincipiodellare-sponsabilitàpersonaleinpermacultura.
La ricchezza e il potere individualiPoichéilmondomodernoècaratterizzatodall’eccessivo
consumodienergia,ognipersona–specialmenteneiPae-siricchi–haunpotereeunimpattosullanaturaesullasocietàmaggiorediqualsiasialtragenerazioneprecedenteeprobabilmenteanchefutura.Lestimesullerisorsecheunapersonadelmondoriccoconsumaequivalgonoacen-toschiavi energia.AnchelamaggioranzadeicittadinideiPaesipoveri194oggipuògoderedell’equivalentedidiversischiavi energia.Durantelavitadiunamericano,figliodel«boom»economico,natointornoal1950echemoriràin-tornoal2025,verràconsumatapiùdellametàdelleriservedipetroliodisponibilinegliUSA(lasecondanazionepiùriccadipetroliodopol’ArabiaSaudita).Ilpotererelativotra
individuiegruppiall’internodellegenerazioniènatural-mentealcentrodell’attenzionedieconomiaepolitica.Non facciamo altro che metterci a confronto con i nostri pari, ma il pensiero di coloro che verranno dopo genera in noi solo va-ghe e astratte percezioni.Perdipiù,laculturadellosviluppopresumechelegenerazionifuturesarannoancorapiùric-cheepotentidiquantosiamonoiadesso.Ilrapidodeclinoenergeticosignifica,invece,cheilnostrocomportamentoindividualedioggipuòesseremoltopiùincisivo,nelde-terminare il futuro, rispetto al comportamentodi interecomunitàdiquellostessofuturo.
Moltodiquestopoterenell’economiamonetariadioggivie-neespressoattraversolenostredecisionidiacquisto.Inque-stomodo,èilmiliardoepassadipersonedellaclassemediadituttoilmondoaessereilmotoredelladistruzioneglobale,piùchelanumericamenteristrettaélite,oppurelamaggioranzarelativamenteautosufficiente,masemprepiùindigente.
Lanascitadell’individualismonelmondomodernoren-depossibilelalibertàdiespressioneediazionepersonaleattraversolesceltedellostiledivita,anchesepochiscelgo-noilproprioinbaseadecisioninonsuperficiali.Questopoteredell’individuo fornisceunaopportunitàunicaperuncambiamentobottom-up.
La decadenza istituzionale e il ricambio organizzativoLasecondaragionedell’importanzadellaresponsabili-
tàpersonaleèlanaturarelativamentedeboleedecadentedimoltenostreistituzioniculturali,ivicompreselaChie-sa,lademocraziaparlamentareepersinoilsistemalegale.Questeistituzionisonoincrisi,perchéicambiamenticul-turalisonodiventatitropporapidieprofondiedesse–fat-teperdurareneltempo–fannofaticaadadattarsi,rima-nendostrutturesocialiconservatrici.Quandoessecrolla-no,individuiepiccoligruppivengonoinprimopiano,perplasmareunaculturapiùadattaallanuovaepoca,facendoalorovoltaemergerenuoveistituzioni.Lostoricoameri-canoWilliamIrwinThompson195hamessoaconfrontoleattualiopportunità di cambiamenti socialidapartediindivi-duiepiccoligruppiconquellediprecedentiperiodidellastoria.Adesempio,ThompsondescrivePitagoracomeun
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radicaleiniziatoallescuolemisterichedell’anticoEgitto,ilqualepreseleconoscenzeesoterichedalledecadentiisti-tuzioniegizianeeletrapiantònelsudItalia,fondandolaprimauniversitàalmondo,incuiinsegnòmatematicaescienze.Isuoiseguaci,neltentativodilasciarsiallespalleledisputeperilpoterepolitico,sistabilironoinGrecia.Fuaquestopuntocheilterrenoculturalmentefertilegeneròlacosiddettaculturagrecaclassicael’originedellaciviltàoccidentale.IlLindisfarne InstitutedellostessoThompson,cheebbeunacerta rilevanzanella fondazionefilosoficadellacontrocultura,siricollegaaimonacilibertaridiLin-disfarne,checonvertironogliabitantidelleIsoleBritanni-chealCristianesimomoltoprimachelaChiesaistituzio-nalefacesselasuacomparsainInghilterra.
Ilgrandepotereglobalizzatodiorganizzazionidire-centeformazione,comelegrandimultinazionali,tendeafarcicrederechetalistrutturesianodestinateadurareoaddiritturaaessereprotagonistepermanentidellasocietàumana.Inrealtà l’aspettativa media di vita di una multi-nazionale è più bassa di quella di una vita umana media.Lepersoneviveoggivedrannospariremolteistituzionieorganizzazionicheattualmentedominanoilmondo.
La mancanza di meccanismi di feedback direttoLaterzaragionepercuilaresponsabilitàpersonaleèim-
portanteèchedaessabisognaripartirecomemezzopiùrapidoperricostruireinecessarimeccanismidifeedbacknegativoepositivo.Laglobalizzazionecausal’accumulodibeneficieconomicineicentridellaricchezza(Paesiecittàricchi),mentregliimpattinegativisocialieambientalisiaccumulanonelleperiferienaturalieumaneeneiPaesipoveri.Poichéèrarochecitroviamoasubireleconseguen-zedellenostredecisionieazioni,il normale feedback negati-vo e i meccanismi di autoregolazione che agiscono per impedire o migliorare i comportamenti inappropriati nelle società tradi-zionali non funzionano nella società moderna.
Adispettodelconclamatopoteredeimediaedeisi-stemidiinformazionemoderni,lagentecontinuaavive-renelmondochepuòvedere,sentireetoccare,mentrequasituttiinostrialimentivengonofornitieglialtrino-stribisognisoddisfattidafontiirraggiungibilidainostri
sensi.Ciòsignificachedobbiamodiventarepiùconsciedesplicitamenteconsapevolidellanostradipendenzaedelnostroimpatto.Dobbiamopoiriorganizzarelenostreviteperchiudereilcerchiodicausaedeffetto,inmododaprovvedereallenostrenecessitàfacendoricorsoarisorsepiùvicineacasanostra.
Comehogiàspiegato,ilbennotosloganambientalista“Pensa globalmente, agisci localmente”significamoltodipiùdelsempliceopporsiaprogettidisviluppoediliziolocalepercontribuireasalvareilPianeta.Essocichiededidiven-tarecoscientidellaglobalitàdeiproblemiedellarelazionechenoiindividuiabbiamoconquestaglobalità;ciindicacomeriorganizzareilnostromododivivere,inmodochel’impattosiailpiùpossibilelimitatoalterritoriochecicir-conda.Inpratica,potrebbeancherichiederediaccettareunimpattoambientalemaggiorealivellolocale,seincambiootteniamomaggioreautosufficienzaecontrollo.Adesem-pio,senoitagliamoglialberidiunanostraproprietà,quel-lochepotrebbeaprimavistasembrareun impattoam-bientalenegativositrasformainpositivo,seconsideriamocheintalmodoevitiamodicompraredellalegnatagliatachissàdove.Inoltrepossiamo, inquestomodo,agiredacontrollorisuciòchefacciamo(conancheifeedbacknega-tivicheiltagliareinpropriolanostralegnaepoiutilizzarlacomporta).Anchecomprandoladaproduttorilocali,abbia-molapossibilitàdicapiremegliolecomplesseproblemati-chedichicivendelalegnaediinfluenzarnelamentalità.Questononsuccede,selacompriamoattraversosistemisucuinonpossiamoesercitarealcuntipodiinfluenza.
Neldescrivere il feedback comeunodeimeccanismiessenzialidellarivoluzioneapportatadallaprogettazioneindustriale,AmoryLovinshautilizzatounesempioillu-minante.Seunafabbricaprendelasuaforniturad’acquaavalledelpuntoincuiscaricalesueacquediscolo,quel-lafabbricasaràcostrettaaridurrelesueemissioniinqui-nantiazero.Unesempioancorapiùradicalepotrebbeesserequellodiun’automobileconiltubodiscaricocheriversaigasall’internodell’autovetturainvececheaddos-soaipedoni. Inquestomodo, il feedback stimola la re-sponsabilitàpersonaleelaresponsabilitàpersonaleasuavoltacondizionailtipodifeedback.
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106 Permacultura
L’individuo come sistemaLaquartaragionepercuilaresponsabilitàpersonaleè
unanellofondamentaleèilbisognodisviluppareilpen-sieroolistico,fondamentaleperlasocietàdelladecrescitaenergetica.Imparare a pensare olisticamente significa cancel-lare o invertire gran parte dell’eredità culturale degli ultimi seco-li. Senza aver sperimentato il pensiero olistico e condizionati da questo fardello culturale, dobbiamo concentrare i nostri sforzi su sistemi semplici e accessibili, prima ancora di tentare di cor-reggere sistemi grandi e complessi196. La propria persona è il si-stema olistico più accessibile, più comprensibile e più a portata di mano da riformare.Questalogicarifletteilmodellouni-versaledell’apprendimentoperfasi:primadicamminarebisognastrisciare.Ma,naturalmente,giàilrendersicontodell’importanzadiquestomodelloperfasièunesempiodipensieroolistico.Diconseguenza,moltideiragionamentisullestrategiepermaculturalichestomanmanopresen-tando saranno probabilmente considerati cose del tuttoscontateedevidentidalpuntodivistadelsemplicebuonsensoo,all’opposto,stupidagginiincomprensibili.
L’autocontrollo
Siamo tutti condizionati in modo stupefacente dameccanismi di comportamento cui nemmeno faccia-mocaso.Neinostricorsidiprogettazioneinpermacul-turacisiamoresicontocheleabitudiniindividualipiùsempliciequotidianesonoquellepiùdifficiliecrucialidamodificare.Eppure,cirendiamocontochesonotraquellechemaggiormenteconcorronoarendereecologi-camentenegativalastrutturadellasocietàincuiviviamo.Adesempio,farsiunbagnoounadocciaognigiornoèconsiderato,dallamaggiorpartedellagentecheviveneiPaesiricchi,unapartedell’igienepersonaleacuinonsipuòrinunciareechenonpuòessereneppuremessaindiscussione.Ladomandael’offertadiacqua,energia,ac-cessoaiserviziigienicisonodiventatefattoriimportantidelprocessoeconomicoglobale.
Assumersi le responsabilità delle conseguenze dellenostreabitudiniedeinostri comportamentiquotidianidiventapiù facile, se inneschiamounprocessodi revi-
sionepersonaledellenostreentrateeuscite,materialienon,propriocomeconsideriamoleesigenzeeleresediunacolturanell’ortocomeparteintegrantedellaproget-tazione.Questoprocessononvaovviamenteconsidera-tocomeunasortadiconfessionedeipropripeccati,macomeuneserciziodiosservazioneecologicaprecisa,chehaloscopodiaiutarciacapirelarealestrutturadellano-straesistenza.Anchequestomomentofapartedelpen-sierotop-downimplicitonelloslogan“Pensare globalmen-te, agire localmente”.
Il processo di autorevisione e controllo
Facciamounelencodituttiinostribisogni,deside-ri,dipendenze,obblighieresponsabilità.
Prendiamo in esame tutti i condizionamenti e leconnessioni.
Facciamounamappadeiflussimaterialiediener-giaedeinostrimodellidispostamento.
Cerchiamo di prenderci le nostre responsabilità,senzascaricarelecolpeaddossoaglialtri.
Cerchiamodicapirequalipotrebberoessereleoppor-tunitàpiùaportatadimanoperridurreladipendenza,minimizzareidanniemigliorarelaqualitàdellavita.
Procediamoperpiccoli cambiamentie rianalizzia-moregolarmenteilprocesso.
Unaltropuntoimportante,emersoneicorsidiproget-tazioneinpermacultura,ècheicambiamentifondamen-taliditipomaterialevengonoconsideraticonsufficienzaeritenutiquasiscontati,mentrevienedatagrande im-portanzaaibisogniemotivi,intellettualiespirituali.
Moltidiquestibisogninonmaterialisonounderivatodelconsumomaterialeoemergonoinconnessioneconiconsumimaterialimapossonoesseresoddisfattiindi-pendentementedalconsumomateriale, inmodimoltosemplici.Peròl’educazione familiare, la pressione dei pari, l’ inesorabile pubblicità e la propaganda svolgono un enorme ruolo nel legare i bisogni emotivi, intellettuali e anche spiri-tuali al consumismo.Ognitradizioneculturaleespiritualecirimandainveceesattamenteilmessaggioopposto.
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La dipendenza
Unelementoforseancorapiùimportantedelmodoincuiriusciamoasoddisfareinostribisogniècapirequantoliidentifichiamocomeverenecessitàequantoinvececomedesideridiventatiormaifalsibisognidacuisiamodipenden-ti.Bisognariconoscerechequestoprocesso,nelmondomo-dernoedinnoistessi,haraggiuntodimensionioltremodopervasive.Iohodescrittolapermacultura(soloparzialmenteinmodoironico)comeunacura per drogati197eutilizzolecre-scenticonoscenzesullastrutturaesuiprocessiimplicatinel-ladipendenzafarmacologicapercapireletantedipendenzechevedonellavitadioggi:ladipendenzadalloshopping,dallatelevisioneedaaltrimedia,dall’automobileedaaltrifattori,checausanolanostranonsostenibilitàecologica.
Ilterminehedonic treadmill198siriferiscealfenome-nopercuinellesocietàricche,permantenerecostan-te il livellomediodi felicitàgenerale,ènecessariouncontinuoaumentodiricchezzamateriale,senzacheciòrendapossibileilraggiungimentodiunlivellodifelicitàchediaappagamentounavoltapertutte.Secondome,ègiuntoilmomentodidareilloronomeallecose:que-stofenomenononèaltrochedipendenza.Sequalcunodicechelamaggiorpartedellapopolazionehasviluppa-tounadipendenzadall’automobile–tantoperfareunesempio–larispostasaràchenonèvero,perchénonsipuòparagonarequesto tipodidipendenzafisicaedemotivaconquelladannosadiundrogato.
Larispostapuòessereaduelivelli.Perprimacosa,seanalizziamo a fondo l’impatto sociale e ambientale deltrasportotramiteautovediamocheildannoèprofondoepermanente,ancheselagentesoffreinmodinondiretta-menteconnessialledecisionipreseperquantoconcernelaguida.Comesecondacosa,l’unicamanierapertestareladipendenzafisicaedemotivadeipendolaridallaguidasarebbequelladiprovareasmetteredispostarsiinmacchi-na.Larabbiairrazionaledellepersonechedurantegliscio-perinonriesconoafarebenzinaèunachiaraindicazionecheladipendenzaesiste.Eperipendolarilacosapotrebbeassumereaspettiancorapiùgravi,pericolosiquantoquellidiuneroinomanechenonriesceaprocurarsiunadose.
Lastessacosasipotrebbedirepermoltitelespettatori,perquantoconcerne la televisione,epermolti consumatoriperquantoconcernelaspesaalsupermercato,sevenisseloronegataladosequotidiana.
Aparteledipendenzepersonali,possiamoindividua-reancheunadipendenzasistematicadiorganizzazionieistituzioni.Unesempiobennotoèladipendenzadivarigovernidalleentratefornitedalgiocod’azzardole-galizzatoodalletassesultabaccoesull’alcol.
Qualsiasidiscussionesullatransizioneasistemiagri-colibiologicieabassoinputenergeticodell’agricolturasuvastascalaèdeltuttoinutile,seprimanoncirendia-mo perfettamente conto che l’attuale agricoltura dellealteresedipendedaprodottichegarantisconoquestealterese,glistessiprodottichecorronoilrischiodidistrug-gerelabaseproduttivadell’agricolturadidomani.Bloc-caretotalmentel’utilizzodeiprodottidacuiderivanolealteresesarebbecomesubireunacrisidiastinenza,ilchesitradurrebbeinuncrollototaledellaproduzione.
Capire la strutturadiqueste relazionididipenden-zanonforniscerisposteimmediate,mapuòaiutarciacomprenderechel’irrazionalità–certamentepiùdellarazionalitàscientifica–èunamollapotente,chemetteinazioneimeccanismidellasocietàinsostenibileincuiviviamo.Dopodichépotremmoanchecercarediproget-tarestrategiediadattamentomigliori.
Parlandodidipendenzepersonaliedellaprogettazio-nedinuoveepiùcomplessesoluzionisulargascala,po-tremmoanchetrarreleseguentiutililezionidallastessatossicodipendenza:rendersicontodeinostristessicomportamentiindot-
tidalladipendenzaericonoscerecherappresentanounabarrieracheostacolaunavitamiglioreeunmon-dopiùsostenibile;
riconoscerechedalladipendenzaricaviamobeneficiemotivioaltro;
evitare di scaricare le responsabilità sugli altri, adesempiosuigenitori;
staccare la spinadellerelazionisocialiconpersonecherinforzanoconlalorodipendenzalanostraechenonmanifestanoalcunaintenzionedicambiarestiledivita;
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108 Permacultura
entrareincontattoconpersonechesisonoliberatedalledipendenzeeformaregruppidiauto-aiutopercambiareinsieme.
Autosufficienza come azione politica
Laresponsabilitàpersonalecispingeinmodonaturaleaesserepiùautosufficientiemenodipendentidafonticentralizzatedibisognieresponsabilità.Nelfarquesto,scopriamoanchechegovernieimpresedaunapartepre-dicanolabontàdell’autosufficienzaedall’altrahannobi-sognodellanostradipendenza.Neicentridipotere,que-stostatodibisognoèdiventato talmenteprofondocheunsempliceattenuarsinellafrenesiadelconsumovienechiamatosciopero dei consumatori.Alcunigruppiambien-talistihannoscopertoche,concentrandosisualcuneazio-nidiboicottaggiodimultinazionalicomeMcDonald’seNike,sipuòavereunenormeimpattoeotteneregrossirisultati.L’autosufficienza può essere interpretata come un boicottaggio generalizzato e invisibile che erode la quota di mercato e il dominio psico-sociale esercitato su vasta scala dai sistemi economici centralizzati che diffondono comportamen-ti antiecologici e generano, allo stesso tempo, dipendenza199.Ciò facendo, l’autosufficienza tende a generare e stimolare nuove forme locali di attività economiche.Adesempio,l’au-tosufficienzanelprodurreilcibohastimolato–invececheostacolato–ilsorgeredipiccoleaziendeagricolebio-logichelocali,cheservonoimercatilocali200.
A causa della sua natura informale, è difficile capirequantol’autosufficienzasiaefficacenell’indebolirelostra-poteredelsistemaeconomicoelepericolosedisfunzioniaessoconnaturate.Questainformalità/invisibilitàdell’auto-sufficienzahadueeffettiopposti:daunaparte,rendediffi-cilecapirequantopoterehannoeffettivamentelepersonenelcondizionareilsistemaeconomicoedall’altra,rendevaniglisforzidimedia,multinazionaliegoverninell’indi-viduare,controllareebloccarequeiprocessichepotrebbe-roandarecontroilorointeressi.
Questaresistenzaalcontrolloèunodeimaggioripuntidiforzadimovimentiapparentementedisorganizzatichepotrebberoesseredescritticomeanarchici,perquantori-
guardalestrategieadottate(maforseancheperlaconsa-pevolefilosofiadaessiespressa).Ilcosiddettomovimentoantiglobalizzazionevienespessoderisosuimedia,perchésembranonaveredirezionieobiettivi,maforsequestoat-teggiamentononèaltrochel’espressionedellafrustrazio-nedelleélitepernonriuscireaidentificarerivendicazionioleaderprecisisucuiconcentraredenigrazioneetentatividicontrollo(o,senecessario,negoziazione).
Autosufficienza come preparazione al disastro
Moltiattivistisocialiepoliticinonfarebberofaticaamet-tereindiscussioneilvaloredell’autosufficienza,madifficil-mentepotrebberotrovarequalcosadaridiresull’autosuffi-cienzacomemezzoperridurrelavulnerabilitàaicambia-menti improvvisi causatidallanaturaodall’uomo.Comehogiàdetto,laprogettazionedeisisteminaturalirendeglielementidelsistemaautonominellamassimamisurapos-sibilepergarantirelaresilienzacomplessivadelsistemapiùampioadeventualiazionididisturbo.Ilcrollodiunoopiùelementinonnecessariamentedevedarluogoauneffettodominopercuicrollal’interosistema.Larelativaautonomiadeivarielementi,oltrearafforzarelaresilienza,permetteaglielementistessididiventarepuntidipartenzaperlarapi-daevoluzionedinuovisistemiquandoquellivecchidiventa-nononpiùfunzionaliostabilirispettoallecondizioniattualicircostanti.Questotemadell’evoluzionedinuoviecosistemi(ecosintesi)verràapprofonditonelPrincipio 12.
L’organizzazione della società e dell’economia mo-dernaharesoindividui,famiglieecomunitàdipendentidarisorseeserviziesterniaunlivellostoricamentesen-zaprecedenti.Ricordochenel1976rimasisbalordito,sentendo, nei notiziari successivi alla devastazione diDarwin201perilcicloneTracy,cheillatteinpolvereperneonatieraunodegliarticolipiùurgentementerichie-sti,perchépochissimemadriallattavanoalsenoiproprifigli.Probabilmentequestoèunesempioincuil’auto-sufficienza è aumentata, vista l’attuale enfasi a favoredell’allattamentoalseno,maingeneralesièmoltopiùdipendentioggiche25annifadafonticentralizzatedirisorse,diinformazioniediautorità.
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Questadipendenzaèinpartedovutaall’economiacon-sumistica,chestasostituendoall’autosufficienzanonmo-netariabenieserviziadessomonetarizzati.Èancheunri-sultatonaturaledellacapacitàdellasocietàdialleviaregliimpattideidisastrinaturalieumaniattraversosistemidiinfrastruttureeinformazionialtamentecostosi,progettatiecostruitidaprofessionisti.
Progettare per fronteggiare gli incendiPermaculture One202includevaun’interasezionesulpro-
gettotesoaproteggeredagliincendiboschivi;ineffetti,questodovrebbeessereparteintegrantediognitipodiprogettazioneruraleinAustralia,specialmentenellasezionesudorientaledelcontinentedovevivelamaggiorpartedellapopolazioneecheègiudicatalaregioneapiùaltorischiodiincendioalivellomondiale.L’impostazionesostanzialmenteprogettualedellapermaculturaidentificaconsapevolmentel’autosufficienzaelacapacitàdiprogettaresistemiadeguaticomeelementies-senzialidiunasocietàdeldeclinoenergeticosoprattuttoincasodidisastrinaturaliogeneratidall’uomo.
Daallora,laprogettazioneantincendioèentrataafarpartedelcorpodiinformazioniconvenzionalisullapre-venzionedegliincendiinAustralia,masièverificatoan-cheuncambiamentopiùsostanziale.L’esperienzaaccu-mulata,neglianni’80e’90,nellalottaaigrandiincendiboschivialleperiferiesemi-ruralidellecittà,haspintoicorpideivigilidelfuoco–adesempio,laVictorian Coun-try Fire Authority–acapireirischidiunagestionedirigi-stica(top-down)203dell’eventoincendio,amaggiorragionese lapopolazioneassistitahasviluppatounaculturadidipendenza.LaCountry Fire Authorityoggifacilitaesti-mola l’autosufficienza localeattraverso la formazioneelapreparazionedisquadreanti-incendiolocaliegruppidiproprietariprontiarestaresulpostoancheincasodiincendididimensionipericolose.
Lerisorseprofessionalieumaneperlalottaagliincendinonpossonosostituirel’autosufficienzapersonale,familia-reecomunitaria.Lagestioneprofessionaledellalottacon-trogliincendihaavutosuccessosoloquandosièsvoltaincollaborazioneconcomunitàegruppifamiliarisparsinelterritoriocheavesserounaltogradodiautosufficienza.
Moltipensanochegliincendidel1983(il“mercoledìdel-leCeneri”)nelloStatodiVictoriaabbianomarcatoun’interaepoca,dalpuntodivistastoricodegliincendicatastrofici,maessiimpallidisconoalconfrontodiquellidel1939edimoltialtridiepocheanteriori.Nel1939,nonc’eranoimodernimezzidicomunicazioneolerisorseprofessionalidisponi-bilioggielagentevisseelavorònelleareedevastatesenzaaf-fidarsiadaltrocheall’autosufficienza.Nel1983,lerisorseadisposizioneeranotralemigliorialmondoma,senzal’auto-sufficienzadiffusatracomunitàruraliesingolefamiglie,lagestioneverticistica(top-down)degliincendiattraversol’uti-lizzodellestrategiedievacuazioneperpocononcausòdellevittimetraicittadini.Èoraampiamentericonosciutoche,incasodiincendiconunfrontemoltomobileevasto,l’evacua-zionecontrollatacausapiùprolemidiquantinerisolva.
I sistemi sotto stressLa dinamica descritta per gli incendi illustra un
principiopiùgeneralesullagestionedeidisastri.I sistemi molto potenti riescono a isolarsi204 dagli effetti
avversi dei disastri di piccola scala; questo isolamento, però, può generare un deficit di adattamento nell’affrontare grandi disastri. Prima o poi, arriva un disastro che manda all’aria i sistemi di gestione top-down, accelerando la catastrofe. In natura, i piccoli stress generalmente servono a mantenere il sistema adeguato alla situazione e, quindi, anche ad affron-tare meglio le situazioni di stress severo.
Ilcomportamentodiorganismiedecosistemisotto-postiasituazionidistressestremocheminaccial’inte-grità (o lavita)delsistemaforniscemoltimodelliperprogettare consapevolmente dei sistemi resilienti. Adesempio:l’organismodituttiglianimaliasanguecaldo,insitua-
zionidifreddoestremo,conservailcalorepergliorga-niessenziali,facendo,senecessario,moriregliarti;
nell’evoluzionediGaia(ilpianetavivente)èadessochia-ro205chegranpartedellefunzionicritichedelPianetavienesvoltadamicrobicapacidisopravvivereallepiùgrandicatastrofi.Lacomplessitàdegliorganismianima-lievegetalisuperiorièlacilieginasullatortadellavita,laqualepuòproliferareoesserestroncatadaereglaciali,
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inversionimagnetiche,impattidimeteoritiecc.,senzachelefunzionivitalidelpianetaviventesianointaccate;
nellefasidicarestiaedidisordinesociale,granpartedellefunzionieconomicheesocialisidisgrega,mentreilnucleofamiliareriesceapreservarsicomeunitàfon-damentale della società. L’esperienza delle carestie inAfricaindicache,ailivelliestremi,lerelazionifamiliarisirompono,fattaeccezioneperquellatramadreefigli;
i giovani genitori che attraversano la fase stressantedell’allevamentodeipiccoliabbandonanofrequentemen-temoltideilorovalorieideali,perriadottareimodellidicomportamento(buoniocattivichesiano)chehannoas-similatoperosmosidaiproprigenitoriinetàinfantile.
Intuttequestesituazioni,lestruttureeiprocessichesisonoevolutipiùdirecentevengonoaccantonatiesiverificauncadere all’indietro versostruttureeprocessipiùsperimentatiepiùantichi,diordineinferioreesuscalapiùpiccola.Lasocietàmodernahapersoohavolu-tamentetralasciatodiquestefunzioniapparentementepiùanticheeinformali,cheinveceservonodagaranziaeprotezioneperlefunzioniessenzialidellavita.L’eser-cito è un rimasuglio costoso e formale di ciò che eraunavoltalastrutturaampiaeprofondadellestrategiediprotezioneedeicomplessisistemidisopravvivenzacheeranopatrimoniodiognistratosociale206.
OggiicontadinideiPaesipiùpoveridelmondomanife-stanoancoraunasuperbaresilienzaneiconfrontideipeg-gioridisastrinaturali207.Nonostanteledimensionimassic-ceraggiuntealivellointernazionaledaiservizidisoccorsoincasodidisastri,larispostadellecomunitàautosufficien-tirimaneilfattorepredominanteperilripristinodellanor-malitànellamaggiorpartedelmondo.DopoilterremotodiSanFrancisco(1989)–unsismacertamentenondeimaggiori–lamobilitazionecomunitarianeiquartieripo-veriamaggioranzanerafupiùefficace,rispettoaquelladelleperiferieabitatedaibianchibenestanti208.
Lavulnerabilitàaidisastrinaturalioprovocatidall’uo-monellasocietàmodernaètalmentegrandecheècon-cepibilecheunaseriedidisastrinaturalipossaportareaunadepressioneglobaleepersinoalcollassodellaci-
viltàmoderna.Anchesepuòsembrareassurdo,possia-moprovareaimmaginarecosasarebbesuccesso,seilterremotoverificatosinell’areadiTokyonel1923sifos-seripetutonelmomentodipiccodelboomeconomicogiapponese,quandoottodellediecibanchepiùgrandidelmondoeranogiapponesiederanotuttemassiccia-menteesposteaglialtiebassidelmercatoimmobilia-re di Tokyo209. L’industria delle assicurazioni a livelloglobaleègiàoggiinaffanno,inseguitoalripetersididisastrinaturalineiPaesiricchi;disastriattribuitiaglieffettidelriscaldamentoglobale210.Aquantosembra,lacrescitadivaloredeipatrimonimaterialivadiparipassoconl’aumentodelladipendenzadasistemicentralizzatiequestoconlavulnerabilitàsulargascalaaidisastri.Lamoderna società industriale sta creando le condizioniperfarelafinediAtlantide.Nonintendoenfatizzareinmodoistericoalcunrischioopossibileimpattoinparti-colare,masottolinearel’importanzadialcunideivalorisistemici fontamentali connaturati all’autosufficienza.Una società che non investe nell’autosufficienza, allafinesoffriràperlasuamiopia.
Applicandoiprincipidellapermaculturaallanostravitaeaquelladeinostrifamiliarieallerelazionicomu-nitarie, non facciamo che ricostruire quelle struttureprofondeda cui emanano la sicurezza collettiva e an-che,inunacertamisura,quellaindividuale,cheinsie-meciproteggonocontroidisastri.Dovremmodareperassodatochel’ostinataricercadisicurezzanonavràmaiuntermine;gliacutilamenticheimploranoprotezioneaipadri-padronie iprogrammidiprotezione“machi-sti”sbandieratidaquest’ultimisonocontroproducentiepocorealistici.
Bisogna accettare che qualsiasi comportamento im-prontato ad autosufficienza avrà sempre dei limiti perquantoconcernel’efficienzaeilgradodisicurezza,ma,unavoltapreseinconsiderazionetuttelevariabili,l’au-tosufficienza rimane sempre una delle più importantistrategie,siaperchiguardaallalibertàeconomicaepoli-tica,siaperchisemplicementevuoleaffrontarealmegliolevicissitudinichelanaturaelavitacimettonodavantigiornopergiorno.
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1114. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback
Conclusione
Gliidealidell’autonomiaedell’autosufficienzanonsonoaffattoincontraddizioneconl’aperturaalmondoeconunamentesgombradapregiudizi.IlPrincipio 4ciaiutaamettereinequilibrioeintegraregliimpera-tiviumanilegatiall’autosufficienzasecondomodalitàchesonoinsintoniaconlasocietàdeldeclinoenerge-tico.Quandocimettiamoallaricercadipianterustichelocalichepossonoservireacreareunabarrierafrangi-
vento,quandodecidiamodiusareunacompost-toilet(asecco),quandodecidiamodipartorireincasa,quan-do riduciamo lo status della televisione in modo chenonsiapiùilmembropiùimportantedellafamiglia,quandocicomportiamoinquestiealtrimodisimili,applichiamo il principiodell’autoregolazionee accet-tiamoilsuofeedback.E,mentrediamopiùpotereanoistessi,contribuiamoacostruireunmondopiùequili-bratoearmonioso,ingradodicontinuareasostenerelavitael’umanità.
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Lerisorserinnovabilisonoquellechevengonorimpiaz-zateesostituitemedianteprocessinaturaliinunlassoditemporagionevole,senzachevisiabisognodifarricorsoainputimportantiditipononrinnovabile.Nellinguaggiodegliaffari,lerisorserinnovabilidovrebberoessereconsi-deratelenostrefontidireddito,mentrequellenonrinno-vabilipossonoessereconsiderate ilnostrocapitalefisso.Spendereilcapitalefissoperpoterviveregiornopergiornoèqualcosadipocoaccettabileepensabile,dapartedeipiù.Laprogettazionepermaculturaledovrebbemirareafareilmigliorusodellerisorsenaturalirinnovabili,perassicurar-siemantenerecostantiiraccolti,ancheseall’inizio,perfarpartireilsistema,puòessererichiestol’utilizzodiquantita-tivilimitatidirisorsenonrinnovabili.
Nelripristinarel’equilibriotrausodirisorseenergeti-cherinnovabilieusodirisorseenergetichenonrinnova-bili,sidimenticaspessochemoltediquellecheadessoaipiùsembrano nuove ideeeranolanormalitànontan-totempoaddietro.Sarebbebuffo,però,considerarecosainnovativaooriginalecheunapersonaconunacoscien-zaecologicautilizziunaasciugatricesolareperilbucato,quandoèsemprestatodeltuttonaturalefarasciugareilbucatoalsole.Mailfenomenononècheunriflessodelfattochelariappropriazioneinchiaveecologicadimoltefunzionipassaattraversolaliberazionedeldominiodelletecnologieedeicombustibilifossili(nellafattispecie, leasciugatricielettriche).
Iservizirinnovabili(ofunzionipassive)sonoquellichericaviamodapiante,animali,suoloeacquasenzacheque-
stivenganoconsumati.Adesempio,quandousiamounalberoperricavaredellalegnautilizziamounafonterinno-vabile,maquandoinveceutilizziamoquellostessoalberoperavereombraoriparoricaviamosemplicementeunbe-neficiodaunalberovivo,chenonvieneconsumatoe,per-tanto,nonrichiedeneppureenergiaperattuareilraccolto.Capirequestosemplicefatto,perquantoovvio,puòave-reunapotenteinfluenzasullaristrutturazionedisistemiincuimoltesemplicifunzionisonodeltuttodipendentidall’utilizzononsostenibiledirisorsenonrinnovabili.
Ilprogettopermaculturaledovrebbefareilmigliorusopossibiledelnon-consumodiservizinaturali,minimiz-zandolanostrarichiestadiconsumodirisorsedisponibi-liesottolineando,invece,lepossibilitàdiinterazionear-moniosatrauomoenatura.C’èunimportanteesempio,nellastoriaumana,cherendebeneilconcettodiquantaprosperitàsiaderivataall’uomodalnonconsumodellerisorsenaturaliedè l’addomesticamentodelcavallodapartedell’uomoperprovvedereai trasporti,allacoltiva-zionedellaterraeavariealtrefinalità.L’intimarelazioneconanimalidomesticicomeilcavallohainoltrefornitoall’uomounachiaveempaticaperestendereallanaturaicontenutieticiriservatisoloallacomunitàumana.
Ilproverbio“Lascia che la natura faccia il suo corso”ci ricorda che l’intervento umano spesso non fa checomplicare i processi naturali, peggiorando le cose.Dovremmo pertanto sforzarci di capire, interpretare,rispettareedarelagiustaimportanzaallasaggezzain-sitaneiprocessieneisistemibiologici.
Principio 5Usa e valorizza risorse
e servizi rinnovabili
Lascia che la natura segua il suo corso211
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Le risorse rinnovabili come energia
NelPrincipio 2abbiamointrodottol’ideachetuttelerisorseeperfinoiservizisianoformedienergiaadiver-saconcentrazione,chefannodapropulsoreallosvilup-podituttiisistemiauto-organizzati;nellostessocapito-lo,abbiamocollegatoquestaideaaquellepiùfamiliaridiricchezza,potere,capitaleereddito.
NelPrincipio 3hocollegatol’energiaincorporata(EMER-GY),utilizzatapermisurarevariefontidibiomassa,altas-sodirinnovabilitàdellefontistesse,confermandochelefontidibiomassaaccumulatesipiùlentamenteneltemposonoquelledimaggiorvalore.
Itassidiflussolimitatiespessoirregolaridelleener-gierinnovabilicostituisconolaragionepercuisonosta-tesostituitedaicombustibili fossili,chehanno invecetassidiflussoregolarieadaltaintensità.Manmanocheci inoltriamonellanecessaria transizioneaunasocie-tàdeldeclinoenergetico,lanaturairregolareelimitatadelleenergierinnovabilipresentaunpreziosofeedbacknegativocheciricordachetuttelerisorsenaturalidevo-noessereutilizzateconrispettoeattenzione212.
I criteri per l’utilizzo delle risorse rinnovabili
Persviluppareunpiùprofondosensodell’utilizzoap-propriato(oinappropriato)delleenergieedellerisorserinnovabili,dobbiamocapiresiaimodellidifunziona-mentosuampiascalacheleesigenzespecifichedellerisorserinnovabili,inmododa:
utilizzarlenellamanierapiùproficuapossibile;Ωfareinmodochel’utilizzorientrinellimiterinnova-Ωbiledellarisorsa.Ciòchecostituisceunusoappropriatodipendesem-
preda fattori specifici relativial sitoealla situazione.Loschemamentaledasocietàindustriale,secondocuilerisorsevengonoutilizzateinmodostandardizzatoerozzo,deveesseresostituito,oltrechedaunagrandeva-rietàdirisorse,anchedaunloroutilizzodiversificato.
L’ideachebisognafaremaggiorusodellerisorserinno-vabilièoggidiventataunpatrimoniocomune,malarealtà
potrebbeancherisultaredisastrosaalivelloaziendale.InAustraliaeinaltriPaesistagiàmontandounacontroversiasulfattodiraccogliereomenogliscartidilegnamenellefo-restenative,dautilizzarecomebiomassaperricavarneener-gia.TalecontroversiaassumedimensionibenpiùampiesepensiamoaPaesieregionidellaTerramenoindustrializzatidell’Australiaincuiraccoglierelalegnadeiboschipercuci-nareoaltriutilizzièessenzialeallasopravvivenza.Laraccol-tadellalegnapotrebbeavere,inareegiàsoggetteadeforesta-zione,unimpattoambientaledevastante.
Il tempo di rinnovamento di una risorsa e l’emivita di un prodottoPerdecideresel’utilizzodiunarisorsarinnovabileèra-
gionevoleomeno,èutilechiedersi:la funzione o il prodotto per cui quella risorsa verrà utilizzata durerà almeno il tempo che c’è voluto perché la natura generasse quella stessa risorsa?
Ovviamente,saràappropriatofareusoquotidianodelsole,dellemaree,dell’acquaedelvento,perchésonoenergiechesirinnovanoquotidianamenteostagionalmente.Seinvececonsideriamol’utilizzodellegnamediunaforesta,laque-stionediventapiùproblematica,perchécirendiamosubitocontodeltempocheimpiegaunaforestaounsingoloalbe-ropercrescere.Iprodottifattidicartapossonosìavereunaemivita213diqualcheanno,mal’alberodacuilacartaèstataricavataavràimpiegatodecennioanchesecolipercrescere.Alcontrario,sedaquellostessoalberoricaviamounbeltavo-loperlasaladapranzo,queltavolopuòavereunaemivitadicentinaiadianni.Ciò,ovviamente,rappresentaunutilizzomoltopiùappropriatodellarisorsaalbero.Ilconcettodi“emi-vita”potrebbeesseremoltoutile,matendepurtroppoariflet-terel’altoturnoverdimaterialidellanostrasocietàusaegetta.Inunasocietàfuturaabassoconsumodienergia,incuiilrinnovodeglioggettidiventassemenorapido(v.Principio 9),ilrifiutominimoelamanutenzioneunacosadeltuttonor-male(v.Principio 6),l’emivitadiunprodottopotrebbeesten-dersimolto.Unlibrofattoconcartadialtaqualitàpotrebbe,potenzialmente,durareedessereutilizzatoalungo,quantoiltavolodapranzodicuisiparlavaprima,passandodaunagenerazioneall’altraequindigiustificandol’usodirisorsena-turalilentamenterinnovabili(comeillegnodivecchialberi).
5. Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili
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Da ogni risorsa prodotti multipliQualsiasi utilizzo sensato di una risorsa naturale porta con
sé, inevitabilmente, una serie con prodotti principali e secon-dari di vari gradi di valore. Qualsiasi utilizzo che trasformi al 100% una risorsa in un singolo prodotto dovrebbe far nascere dei sospetti, perché ciò rappresenta inevitabilmente una svalo-rizzazione dei molti potenziali usi di quella risorsa naturale214.
Alcuniannifa,unappaltatorestavadisboscandountrattoditerrenovicinoauncentroresidenziale.Quandovenneilmomentoditagliareglialberinellalunghezzautileperfarnelegnadabruciare,glichiesiperché,inve-ceditagliaretuttoillegnameinquellamisura,nonuti-lizzavaglialberidirittiedurevolidiEucalyptus melliodo-ra215perfarnedeipalidarecinzione.Risposechedeipalidarecinzionenonsapevacosafarsene.Alloramioffriidicomprareglialberigiàtagliati,manonancorafattiapezzi,pagandoglielialcostodellalegnadabruciare.
Èlastessamentalitàchespinge,suscalamoltopiùampia,adisboscareintereareepertrasformaretuttoillegnameinfibradilegnooinlegnadaardere,ignoran-dodeltuttoilpotenzialed’usodi(almeno)unapartedellegnameperutilizzipiùnobili.
La valutazione del processo globaleNon è possibile valutare l’uso appropriato di risorse natura-
li separatamente dal contesto industriale più ampio.Perfareunesempio,ilprocessodiproduzioneindu-
strialedeimobilirichiedeiltaglioelapreparazionediungrannumerodialberiperottenereunabuonaquantitàdi legnamedialtaqualitàadattaa realizzaredei tavoli.Incasicomequestibisognerebbechiedersisedavverolacostruzionediqueitavolirappresentiunutilizzopiùap-propriatorispettoadaltriutilizzi“usaegetta”edivalorepiùbasso–cometrasformareglialberiinpolpadilegnoperfarnecarta,oppureinlegnadabruciare–chealmenosfruttanotuttoillegnoenonsololapartepiùpregiata.Inalternativa,sipotrebbeancheimmaginareunartigia-noche,contuttoillegnamescartatodopoiltagliodellaforesta,riuscisseacostruireilmobilepiùoriginalechesiriescaaimmaginare.Sarebbeilmiglioresempiodiusodellerisorserinnovabili.
Unapproccioolistico,chevedeognirisorsaeprodot-tocomepartediun’ecologia industrialepiùgrande,ri-velamolteimportanticonnessionierimandiincrociati.Iconcettidell’improntaecologica216edell’EMERGY,giàmenzionati insezioniprecedenti sonoutiliper fornirerispostequantitativeaquestedomande.
Uso appropriatoImodidiutilizzodeiprodottiderivatidarisorsenaturali
sonoimportantiquantoilmodoincuiiprodottisonofat-ti.Iltavolodapranzo,cuiabbiamogiàfattocenno,quan-dovieneutilizzatodaungrandegruppofamiliarenonhanullaachefareconquellousatounavoltaognitantoperundinner partyinunacasadisolitovuota.Ilprimo,saràimpregnatodiricordieimpronteviventi;l’altro,riempiràsemplicementeunospazio,unospaziodisolitochiusoachiave,assicurato,riscaldatoemantenutoinordine,anchesenonserveanulla.
La dimensione del capitale fissoOltrealtempodiricostituzionediunarisorsa,anchela
quantitàtotaledirisorsadisponibileèdiimportanzacrucia-le,perchépuòfornireunammortizzatorecontroglieffettiavversidellevariazioninelritmodelconsumo.Inqualchemisura,peravereun’ideadiquantoabbondantesiadavverounarisorsarinnovabilesipossonomoltiplicaretraloroifat-torideltempodicrescitanecessarioperrigenerarlaedellesuedimensioniattuali.Storicamente,leforestehannoforni-toallenazioniuncapitalefisso,chesiaccumulavaintempidipaceevenivasfruttatoinannidiguerra.Inunapiccolaproprietàrurale,unlottodibosco,chepotrebbeteoricamen-tesoddisfareilfabbisognodicombustibilediunafamiglia,èinpraticadifficiledagestire,perchéundiradamentoarota-zione,cheproducaunafornituracostantedilegnaannoperanno,potrebbedarerisultatidavveropocosoddisfacenti.
L’investimento di energie non rinnovabili
In epoca preindustriale, l’utilizzo di risorse rinnovabiliandavadiparipassoconlosfruttamentodienergieerisorserinnovabili.Illavoroumano,laforzaanimaleemoltidegli
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attrezziusatiinagricolturaesilvicolturaeranotutterisorserinnovabili generate da fonti rinnovabili, spesso le stessefontisucuilavoravano.Icavalliutilizzatiperarareiterrenieseminarelecoltureeranogeneralmentealimentatidallestessefattorieacuiappartenevano.Nelletradizionaliopera-zionidisilvicoltura,ilboscofornivagranpartedeimaterialioccorrentipercostruiregliattrezzicheservivanopersfrut-tareilbosco.Lesegherieeranoazionatedallemacchineavapore,chevenivanoalorovoltaazionatedagliscartidilavo-razionedellastessasegheria.
Ivistosiaumentidiproduttivitàottenutinell’agricol-turamodernavengonoperseguitiattraversol’utilizzodienergie non rinnovabili che alimentano il processo diproduzione.Si trattadi energia,materiali e tecnologia,checoadiuvanolagestione,laraccoltaelatrasformazionedirisorsenaturali.Questiprocessiaggiuntinonsolohan-noaumentatoleresetotali,mahannoanchetrasformatolastessaagricoltura,chenonèpiùilmezzoprimarioperprodurrerisorserinnovabili(iclassiciraccolti),bensìunodeiprincipaliconsumatoridirisorsenonrinnovabili.Inuncorsodipermacultura tenuto inIsraelemispinsiasostenerecheunbicchieredilatteprodottoinAustraliaeraforseperil20%petrolioeinEuropaeraforseil50%;mentre,daquantoavevovisto,unbicchieredilattepro-dottoinIsraeleprobabilmenteeraall’80%petrolio217.
Perraccogliere,immagazzinareeusareenergierin-novabilibisognaavereadisposizionequantitànotevolidienergia(generalmentenonrinnovabile)dialtaquali-tà.LevalutazioniEMERGYdimostranochegliinvesti-menti(input)percentrali idroelettriche e centrali che sfrut-tano le mareesono molto bassi, perché sono stati i processi attivi nel territorio a creare gran parte delle infrastrutture necessarie.Nelcasodibiomassaricavatadascartidellaforestaodiradamenti,lafotosintesieiprocessinaturalidellaforestahannogiàfattogranpartedellavoro.
Nelcasodell’energiaeolica,lapiùbassaqualitàelana-turairregolarediquestafonteenergeticarichiedeunain-frastrutturadiraccoltamoltoestesa.Perl’energiasolare,larisorsaèmoltoabbondante,madiqualitàmoltobassa,percuil’infrastrutturarichiestainfunzionedell’energiaraccol-taèancorapiùsostenuta.
Le celle solari: la salvezza a portata di mano o un diversivo tecnologico?Nonostantequestilimiti,lecellefotovoltaichechetra-
sformanolalucesolareinelettricitàsonoconsiderateilgrande simbolo dell’energia rinnovabile, senza tenereinconto l’effettivagraduatoriadell’efficienzaenergeticanelcontestodeldeclino.L’energiasolareèconsideratadamoltilafontedienergiaambientalmentepulita,adaltatecnologiaealcontempoefficienteenergeticamentechesosterràlasocietàdelfuturo.Anchesel’energiafotovol-taicaèunmetodoconvenientepergenerareelettricitàinluoghiisolatielontanidallareteelettricaepuòcostituireuncontributopositivonell’eradeltrapassodallosvilup-poaldeclino,iosonoconvintocheunasocietàaltamentetecnologicabasatasull’energiasolaresiapiùunafavolacheunapossibilerealtà.
Ilfondamentodiquestaopinioneunpo’ereticadipendeinpartedaimetodiutilizzatipervalutarelaresaenergeticanettadellecellulefotovoltaiche.Inaltritermini,è proprio vero che raccolgono più energia, nel corso della loro vita utile, di quanta ne è richiesta per la loro fabbricazione e manutenzio-ne?Sonostatisvoltidiversistudiutilizzandodiversemeto-dologiechevalutanolaquantitàdienergiaincorporata,equestistudidimostranodeirisultatienergeticinettipositi-vi.L’analisiEMERGYsuggerisceinvecechelecellulefoto-voltaichesonoinperditanetta218.LedifferenzetraEMER-GYealtrimetodidivalutazionesonoperlopiùdovutealladiversitànelvalutarel’apportodimanodoperaeservizi.
Nellamaggiorpartedeglialtrimetodi, l’apportodellamanodopera viene misurato mediante l’uso di energiametabolica(prodottadalcibo)o,inalcunicasi,ilconsumodi carburanti a livellonazionale219. IlmetodoEMERGYmisural’inputdellavoroumanoconlaquotadiEMERGYusataalivellonazionale.TramitequestemisureillavoroumanonegliUSAvienevalutato200voltepiùprezioso(ecaro)dell’energiametabolicaecircaildoppiodellasem-plicequotacarburantinazionale220.Questecifrerappre-sentanodellemedienazionali,indipendentidaciòcheef-fettivamentelagenteconsuma.Conseguentemente,unadonna(ouomo)dellepuliziesemianalfabetaha lo stesso costodelprogrammatoredisoftwareconlapagapiùalta.
5. Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili
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116 Permacultura
Ciòpotrebbeessereunabuonaidea,manontrovariscon-tronellarealtàeconomicaoecologica.Semoltiplichiamoquestecifreperilreddito,otteniamoicostidifferenziali(perquantogrossolani)dell’inputdellavoroumano.
Laproduzionedellecellefotovoltaicheèunprocessodialtatecnologiacherichiedeuninputdimanodoperamoltospecializzata,mentrelaquantitàdienergiagene-rataperpagarelostessoinputèrelativamentebassa;tut-tavia,sonoicostidiamministrazioneefunzionamentoaprodurrequestirapportidiresaEMERGYcosìdelu-denti.Detticostisipotrebberoridurresostanzialmentemanmanochelecentralisolaridiventanosemprepiùunacosanormale.Icostiequivalentiperpiccoliimpian-tisolaridomesticipossonoesseremoltoinferiori.
Anchetenendocontodiquestimiglioramenti,l’altrofattoreimportante,nellosgombrareilcampodalleroseeprevisionisullecellefotovoltaiche,èbasatosullacom-prensione della legge della massima potenza (v. Prin-cipio 3).Poichél’energiasolareèstatal’energiaesternaprimariadisponibileperlavitasullaTerra,miliardidiannidievoluzionehannoprobabilmentegiàottimizza-tolacatturaelaconversionedienergiasolare.Lealter-native tecnologiche difficilmente potranno essere allapari, in termini di efficienza, con quanto hanno fattomiliardidievoluzione (se ilmetrodimisuraèquellogiusto).PercitareHowardOdum:
«Con la ricerca e l’esperienza di produzione, la ne-cessità di merci e servizi richiesta per fabbricare le celle fotovoltaiche diminuisce di poco ogni anno. I costi per unità di energia diminuiscono lentamente; tuttavia, anche quando tale processo raggiungerà i massimi li-velli di efficienza stabiliti dalla termodinamica, l’effi-cienza delle celle si potrà solo avvicinare a quella dei cloroplasti della pianta verde, la cellula fotovoltaica della natura. Studi svolti nel campo della biofisica, che forniscono curve di efficienza in funzione dell’intensità della luce solare per cloroplasti isolati, dimostrano che questi ultimi sono più efficienti delle cellule fotovoltai-che. Forse la naturale trasformazione di luce solare in carica elettrica che avviene nella fotosintesi di tutte le
piante verdi, dopo un miliardo di anni di selezione na-turale, potrebbe già essere la più alta EMERGY netta possibile221,222».
Gli alberi sono le centrali elettriche solari della natura
Ilpiù alto sviluppo,nella raccolta enella conserva-zionebiologicadienergiasolareinformeutiliallefutu-regenerazioni,èrappresentatadaglialberi.Perquantononaccumulinodirettamenteelettricità,glialberi tra-sformanoinmodoassaiefficientel’energiasolaremoltodiluitanellegno,cheasuavoltapuòsostituirenelmodopiùefficientemoltiattualiutilizzideicombustibilifossi-li.Adesempio,lemodernetecnologiedeigassificatorialegna223edelleturbineamicrogassembranocostituireunpercorsomoltopiùeconomicoperlaproduzionedielettricitàrispettoallecellulefotovoltaiche224.
L’analisiEMERGYdellagenerazionedienergiaattraversolacombustionedellegnoconfermaquantoappenadetto225.Quandoquestaproduzionedienergiavienecombinataconiseguentivantaggi,glialbericostituisconochiaramentelamigliorefontedienergiarinnovabileperilfuturo.
Eccoivantaggideglialbericomefontidienergiarin-novabile:fornisconolegnoperlaproduzionedecentralizzata
dicarburanteperitrasportitramitel’utilizzoditec-nologieintermedie(gasdalegnoometanolo,N.d.T.: tali combustibili potrebbero in futuro essere facilmen-te convertiti in idrogeno, se l’assai vantata economia all’idrogeno diventasse una solida realtà nel prossimo decennio);
fornisconolegnamedaoperaditipostrutturale,fi-braeprodottichimiciderivatidallegnopersostitu-iremateriali adalto contenutodi energia, come ilcalcestruzzooaltrimaterialimetalliciosintetici;
leforesteproduconomieleealtriprodottieserviziditipoambientale;
leforesteperlaproduzionedilegnopossonocresce-reinmodosostenibilesuiterrenipiùpoveri,inadat-tiallaproduzionedicolturealimentari.
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Il ruolo appropriato delle celle solari
Lecellefotovoltaichepossonocostituireunvalidocon-tributoallaproduzionedienergiaelettricadurantelatran-sizioneallafasedideclinonelladisponibilitàdienergia,poichéutilizzanopartedell’energiacontenutadaicombu-stibilifossili,stoccatainessesottoformadicompetenzeumaneecapacitàproduttivaindustriale.
Ciòèparticolarmenteveroneiseguenticasi:
quando la richiestadi energia è supiccola scala elontanodallarete;
neiclimicaldiearidi,dovelabassapiovositàlimitalosviluppodelleforesteelaproduzionedialtrebiomasse;
negliambientiurbanisoleggiatiincuiipannelliso-laripossonofungereanchedatettisolari.
Le celle fotovoltaiche possono avere grande rilevan-zanellospingerciacapirequantopreziosasial’energiaelettrica,soprattuttoquandocirenderemocontochedo-vremmoutilizzarequesto tipodi energia soloper fun-zionidialtaqualità(piccolimotorielettrici,illuminazio-neecomunicazioni).Le persone, sempre più numerose, che utilizzano piccoli impianti solari autonomi, sono i pionieri di una nuova cultura. Da una parte hanno ridotto il loro consumo di elettricità e dall’altra continuano a far parte della moderna società opulenta. Il valore delle loro scelte e delle loro azioni è molto superiore a quello valutato in base ai guadagni o alle perdite, in termini energetici, degli impianti solari226.
Nonostantequantohoappenadetto,fra200anniilpri-matodeglialberiqualifontidienergiarinnovabilesaràpro-babilmenteormairadicatoeipannellisolarisarannounadelletanteformedialtatecnologiadiunpassatodimenti-cato,cheanessunoverràpiùinmentedifabbricare.
Questiappunticriticisuipannelliesull’energiasolaredimostranochelapermacultura–eilPrincipio 5inparti-colare–hacomeprincipaleobiettivoquellodiriscopriredellesoluzionibiologichecomeprincipalealternativaallatecnologia.L’ideache lanaturasia la stradadaseguire(nature knows best)èspessosostenutadallepiùrigoroseopinioniscientifiche.
L’uso sostenibile delle risorse rinnovabili
Sesfruttare227alberiealtrerisorsebiologichepersod-disfare inostribisognidienergiaematerialièciòchesarebbemegliofareinfuturo,allorailtemachiaveèagireinmodochelosfruttamentodidettarisorsanonsignifi-chiimpedireallanaturadiricostituireerinnovarequellastessarisorsa.Inoltre,neicasi incui lerisorsenaturalisianostategiàesaurite,avremobisognodiricostituireilcapitalenaturale,comegiàdescrittonelPrincipio 2,facen-doinmodochequestocapitalepossafruttarenelfuturo,quandoavremobisognodiattingereenergiaemateriali.
Alcuniambientalistiritengonochelosfruttamentodel-leforestenaturalinonsiamaiun’azioneecologicamentesanaechetuttiiprodottidellaforestadovrebberoinvecederivaredapiantagionieffettuatesuterrenoagricolo.Altrihannosuggeritodiimpiantarecoltureannualicomequel-ladellacanapainalternativaaglialberiecomefontedifibralegnosa.Lacanapaèuneccellentesostitutodelcoto-ne–colturacherichiedealtiapportidiacqua,fertilizzantiepesticidi–mahapocosensocoltivarlaperfarnepolpadilegno,perchélacanapa,essendounapiantaannuale,habisognoditerraarabile,chepotrebbeessereutilizzataperlaproduzionedicibo.Lapolpadilegnopotrebbees-sereinveceunprodottosecondariodellaproduzionedile-gnameeseguitasuterrenipocofertili,ancheimpervi,congrandivantaggidalpuntodivistaambientale228.
AMelliodorausiamoillegnoraccoltoconildiradamen-todaforestenative229,opportunamentegestiteecontrolla-te,perusistrutturali,comecombustibilepercucinare,perscaldarel’acquaeperilriscaldamento.Perme,questouti-lizzorispecchiaiprincipidellapermacultura,quasiquantolirispecchial’averutilizzatocomelegnadaardereecomepaliglialbericheabbiamopiantatonoiaMelliodora.
Cosacostituiscalo sfruttamento sostenibile di foreste natu-ralièdifficiledapuntualizzareepuòessereverificatosolodopolunghiperiodiditempoconun’attentagestioneedocumentazione.Maquestedifficoltànoncostituisconounbuonmotivoperevitarediusarerisorsenaturali,sce-gliendo invece soluzioni più tecnologicamente raffina-te.Allafinfine,dovremosporcarcilemani,sevogliamo
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adattarciallasocietàdeldeclinoenergetico.L’immagine di una tecnologia verde pulita, in cui non vi sia bisogno di aver a che fare con la natura o di uccidere altri esseri viventi per soddisfare i nostri bisogni è, in ultima analisi, una illusione. Questa illusione sembra avere una sostanza solo perché le ge-nerazioni più urbanizzate e ricche del globo si sono completa-mente distaccate dalla natura230.
In un mondo in cui domina la crescita energetica ènaturalecheisistemiadaltorendimentogestitiinmodointensivo sostituiscano i sistemi a basso rendimento oallostatonaturale,quindiaffidatiaimeccanisminaturalidell’autoregolazione.Inun’epocadidiscesaenergetica,in-vece,l’efficienzadellerisorsenaturaliautoregolatetorneràaessereimportante,ancheselepressantirichiestedellapopolazioneumanarenderannonecessarisial’ottenimen-todialteresesiaunamaggiorcuraneimetodidiraccolta.Il raccolto o sfruttamento sostenibile può essere definito come il surplus prodotto da un sistema oltre la quantità necessaria per soddisfare le esigenze del sistema stesso.Lacomplessitàdeisisteminaturalielefluttuazionideterminatedallestagioniedaaltrifattoririchiedonodiesseremoltoconservatori231neiconfrontidiciòchesiraccoglieeancheperquantocon-cerne(quellachecrediamosia)unraccoltosostenibile:ilcomeeilquandosonoimportantialparidellaquantità.
Risorse fluttuanti e mobiliL’importanzadeitempiedellaperiodicitàègiàstatadi-
scussanelPrincipio 3.L’accumulodilegnoneglialberivivielalentastagionaturadellalegnagiàtagliataconsentonounanotevoleflessibilitàditempi.Invece,perquantoriguardalaraccolta,senonsiscelgonoilperiodoeilmomentogiustimolte risorse animali e vegetali spariranno. Ad esempio,l’interoraccoltodialbericomepeschi,albicocchi,ciliegiesimilipuòsparireacausadegliuccelliomarcirenelgirodiunasettimana.Ancheperlafienagionebisognasceglie-reilmomentogiusto,quandonellapiantasicrealamas-simaconcentrazionedisostanzenutritivemaprimacheilforaggiovadainseme.Questaèun’abilitàcrucialepermolteaziendeagro-pastoraliditanteregionidelmondo.
Unesempiodirisorsanaturalechepuòesseresfrut-tata sempre senza condizionarenegativamente i futuri
raccoltièdatodagliyabby,gamberid’acquadolcemoltodiffusinelledigheaustraliane.Inquestibacini,acausadelcostanteafflussodisostanzaorganicalasciatadaise-dimentidiruscelliefiumiedellagrandecapacitàripro-duttivadiquesti crostacei, si creauncostante rinnovo.Senzalacattura,laquantitàdicrostaceinonriesceacre-scereoltreuncertopunto,acausadellacompetizioneali-mentare.Seinvecesieffettuanoregolarmentelecatture,i crostacei rimasti avranno tempoemododidiventaregrossi.Altrimenti,sitroveràsoltantounagranquantitàdigamberipiccoli.
Inalcuneannate,sipossonocatturareingrannumeroalcuniuccelliacquaticidallavitabreve,comeleanatre,perevitareunaumentoeccessivodellapopolazione.Ilproble-maèchequestiuccellimigranodaunaregioneall’altraespessodauncontinenteall’altro;unanumerosapresenzadianatreinunluogononnecessariamenteindicaunsur-plus.Perquantoconcernegliuccelliselvatici,perassicu-rarelasostenibilitàdelraccoltocisaràquindibisognodiunapiùvastaconoscenzadeiloromodellidispostamentoeaggregazione.
La regolazione delle raccolte dal selvatico nelle società tradizionaliPoiché i sistemi naturali selvatici possono essere
sfruttatisenzabisognodilavorispecificiodialtriinput(fattaeccezioneperl’attostessodelraccogliere),ènatu-raleconsiderarequesterisorsecomegratuite.Quandononsonorichiestipagamentioaltreformedifeedback accadespessochesiverifichiunaraccoltaesagerata.Neicasiincuiquestisistemisianopartediproprietàcomu-ni(common),enonprivati,l’incentivoaunosfruttamen-toeccessivodiventaancorapiùspinto232.
Perdefinirecos’èunraccoltosostenibilesononecessarisecolidiesperienzaedierrori.Questaconoscenzadiventaconiltempopartevivadellatradizioneculturale,assumen-dolaformadiunasortadisaggezza appresa,contantodisanzionietabù,perimpedirecomportamenticontrariagliinteressicomuni,motivatidaegoismoeavidità,chedan-neggerebbero il processo naturale che assicura prodottiabbondantipertutti.LetradizionidegliIndianid’America
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avevanocomepuntocentrale lanecessitàdiconsiderareglieffettidelleloroazioniperlefuturesettegenerazioni,mentreinEuropasiracconta,inunafavola,cheesistevaun’ocadalleuovad’oro233.
Nellesocietàagricoletradizionali,gliecosisteminatu-rali,postioltreiconfinideilottiacoltivazioneintensiva,fornivano raccolti complementari importanti ed eranoquasiuniversalmenteproprietàcomuni.Alcunetraccediquestaantichissimatradizionesussistonoancorainqual-chevillaggioinglese,incuiilcommondesignailpratoco-mune.InNepal,unettaroditerraarabile–sucuicolti-varerisoeortaggi,averequalchealberodafruttaetenerealcunicapidibestiame–erauntemposufficientealso-stentamentodiuncontadinoedellasuafamiglia;tutta-via,questosistemaprevedevaanchesetteettaridiforestaincomuneconaltrefamiglieperrifornirsidiforaggioperilbestiame, legnadaardere,materialidacostruzioneealtriprodottispeciali,fracuileerbeofficinali234.
UnseguacedegliHareKrishna235–conunanotevoleesperienzadiagricolturaepermacultura–cihapresen-tatoun’interpretazionedelprincipiodidivisione in zonedellaproprietàagricolasullabasedellatradizionaledivi-sioneindianadell’utilizzodellaterrapraticatadaibrami-niattraversoilsistemadellecaste.Cihaspiegatochetuttiavevanoildirittodifarel’orto(zone1e2)perprovvede-reaibisognidellafamiglia.Coloroche,invece,avevanoabilità tecnicheespinta imprenditorialepotevanoacce-dereallaterraarabile(zona3),perprodurrealimentibasedaimmetteresulmercato.L’utilizzodiforesteepascoli(zona4)eraseveramenteregolatoenaturalmentec’erasempreunazonasacra,preclusaaqualsiasiutilizzodialtranatura(zona5).L’élitedeibraminisapevachelospi-ritod’iniziativadeicontadini–messoall’operanellazona3,quasiprivatizzataafavoredelbenesserematerialedellasocietà–avrebbetrovatounlimitenaturalenellacapaci-tàstessadilavorodiuominiebestie.Lazona4(lazonacomune)dovevaavereunlimitedisfruttamentoperché,diversamente,sarebbestatapesantementeaggreditafinoalrapidoesaurimentodifertilità,acqua,foraggio,com-bustibileealtrerisorse;invece,bengestita,avrebbeassi-curatobenessereatuttalasocietà.
Lo sfruttamento sostenibile delle foreste nativeConunagestioneaccorta,èpossibilericavarelegnada
ardere,palie tronchidasegadalleforestenativesenzaridurrelacapacitàdellaforestadicontinuareasvolgeretuttelesuefunzioniecologiche,fornendoglistessirac-coltiancheallefuturegenerazioni.Nonostanteglialtiebassidovutiacattivegestionioasfruttamentieccessivi,inAustraliaabbiamol’esempiodiforestedieucaliptichesisonoriformatedopoiltagliodovutoalladeforestazione.Ciòprovacheancheladeforestazione,congliopportuniaccorgimenti,puòrientraretraimeccanismidirecuperodelleforeste236,ancheselepoliticheperseguitevannoperlopiùnelladirezioneopposta,privilegiandoilguadagnoimmediatoelarapacitàsenzamezzitermini.
Cosìcomeavvieneperlapresenzadeigamberidelledi-ghe,anchenelcasodella foresta ilmantovegetalehaunlimite,mailmantostessopuòesserecompostodapochialberigrandiodamoltialberellisottili.Diradandolezonediforestainricrescita,permettiamoaglialberipiùgrandidicrescerepiùinfrettaeraggiungeredimensionimaggiori.Aquestopuntoesistonoduepossibilità:sesitaglianoglialberipiùimportantiilvaloredellaforestasidegradaconiltempo;seinvece,conildiradamento,eliminiamoglialberimenodesiderabili,laforesta,maturando,acquisteràsempremag-giorvalore.Inquestocaso,otteniamounraccoltodiqualitàpiùbassa,cioèdellegnamemenoutile(adesempio,legnadaardere),mafacciamoinmodochesiformidellegnamepiùutileinfuturo(tronchidasega).Dettointerminisem-plici,“eliminiamoglialberipiccoliperfarcrescereigrandi”.Permoltepersonechesioccupanodiforestazioneciòcoz-zaconilbuonsenso,maquestoèdovutoalfattochedettepersonenonhannoperlopiùalcunaesperienzanelcampodellagestionediforestegiàesistenti.
Anchesenesappiamopocodi silvicolturapossiamoandareinunaforestaechiederci:“Checosahadadarelaforesta?”Seutilizziamolenostredotidiosservazione(v.Fi-gura 6ePrincipio 1),diventeràevidentechenellamaggiorpartedelleforesteabbondanoglialberidellespeciedomi-nanti (checostituiscono,alcontempo, lavoltavegetale),chefannofaticaacrescere.Questialberipossonoesseretagliatisenzarischidieffettinegativi.Lecapacitàrichieste
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perabbatterlinonsonoeccezionalienemmenolosforzooccorrenteperutilizzarneillegnoèeccessivo.Sefacciamol’usomiglioredeglialbericheabbattiamo,possiamopen-sareairisultatieprocedereapiccolipassi.Leresedeldira-damentopotrebberoesseresololegnadaardereemateria-ledapacciamatura,oppureincluderannoanche,seiltipodialberolopermette,palidarecinzioneolegnoperlavoriartigianali.Utilizzandolaforestainmododaotteneredaessadeiprodotti,miglioriamolasuacapacitàdicatturareeimmagazzinareenergianeglialberipiùgrandiedimag-giorvalore.Neldiradareunaforesta,possiamoservircidicriterimoltosemplicienettiperdeciderequalèl’alberobuonodatenere,oppureutilizzarnealtri,piùcomplessiecontestuali,chetenganocontodimolteplicifunzioni.Inpratica,permoltiproprietaridiforeste,ilimitipraticiedicostideldiradamentosonopiùproblematicideldecidereicriteridiselezionedeglialberidaabbattere.Ilmancatodiradamentodelleforesteinricrescitanaturaleperché non siamo sicuri che sia una buona ideaincoraggeràsoltantoifuturiproprietarioresponsabiliadisinteressarsidellami-seraereditàtoccataloro.
NelFryersForestEco-village237stiamodiradandocen-toettaridiforestanativadieucaliptidellaspeciemellio-dora.Iprincipicheciguidanosono:ottenereunraccol-todilegnamechecopraicostidellavoro,aumentarelaqualitàdella legnache taglieremo in futuroeaumen-tareilvaloredellaforestanelsuoinsieme.Iprincipidisilvicolturaedigestionedelleforestesonoincontinuaevoluzionee sibasanosia suprincipigiàelaborati inpassatochesullepiùrecentiesperienzedisilvicolturanaturaleacquisiteinEuropa238.
La caccia in una prospettiva sostenibilePrincipisimiliaquelliappenatrattatisipossonoap-
plicareancheaunasensatagestionedellerisorseoffer-tedallafaunaselvatica,dacuipossiamoricavarecarneepellami.Moltianimalierbivori(siaautoctonicheintro-dotti)siriproduconoeproliferanoalivellitalichel’interoambiente(chepoidovrebbesostentarequeglistessiani-mali)puòsubiredannoseripercussioni.Lacaccia,prati-cataconmetodiumaniesensati,puòinquesticasifor-
nireprodottiutiliall’uomo,permettendonelcontempoallapopolazioneanimaleeall’ambientediconservareunsanoequilibrio.InAustraliaabbiamomaggiorefamiliari-tàconilconcettodicacciavistapiùcomeeliminazionedianimalidannosi(v.cangurieconigli)checomeraccolto.L’intenzione,quasisempre,èquelladiinfliggereilmag-giordannopossibileconilminimosforzoaunadetermi-natapopolazioneanimale;glianimaliuccisivengonopoiabbandonatiamarcireousaticomemangimeperaltrianimali,unutilizzodavverodibassolivello.
Anchequandoglianimali cacciati sonoconsideratipregiati,l’oggettodellacacciamettespessoinpericoloilgruppoogreggedicuiquell’animalefaparte,equin-dilasuavitalità,dandospessocarneconodoridecisa-mentetroppoforti(perl’eccessivapresenzadiormoni)oanchetroppoduradaconsumare.Èilcasodelcervomaschio(spessoilmaschiodominantedelbranco),cheunagrossolanaculturamaschilistacondannasoloperpoterornareconilsuosplendidopalcodicornaqualcheanonimo salotto. Ovviamente, su queste basi, nessu-nopotràmaisostenereibuonimotividellacacciavistacomestrumentoecologicodiinterventoperilconteni-mentodellafaunaselvatica.
Invece, quando con la caccia si sacrificano giovanimaschiappenagiuntiallasogliadellamaturità, ilvigo-regeneticoe lasalutedelbrancodifficilmente risento-nodellecatture,anzispessonerisultanopotenziati.Permoltespecieeindiversiambienti,soprattuttoigiovanimaschivannosoggettiamorteperstress,competizioneopredazione.Inmolticasi,essisonopiùfacilidacacciareperché,essendogiovani,presentanoil tipicocomporta-mentodisfidachelimettearischio.Lacarnediquestianimalièteneraeabassocontenutodiormonirispettoaquelladegliindividuiadulti.
Glianimaliadulti, inparticolare imaschi, rappre-sentano i campioni della selezione genetica e, neglianimalivissutialungo,c’èancheunaccumulodicom-portamentieconoscenzeappresi,che–per lasalutedelbranco–devonoesseretramandatiaglianimalipiùgiovani.Cosìcomeglialberisecolarirappresentanolaquintessenzadellaspecieedell’habitat,anchegli ani-
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mali adulti dominanti rappresentano una sorta di arche-tipo della specie inserita nel suo habitate dovrebbero essere considerati e trattati con il massimo rispetto,inqualsiasisistemanaturaleincuisiaprevistaunaqualcheformadigestionedapartedell’uomo.
Nessun contadino ucciderebbe, per mangiarselo, ilpropriomigliortoro.Questoinveceèstatol’atteggiamen-toprevalentenell’uccisionedeglianimaliselvatici.Icac-ciatoridiconigli(trapper)–chesonostatil’unicoelementodicontenimentoditalianimali,primadell’introduzionedellamixomatosicomeformadicontrollobiologiconeglianni’50–compreserosaggiamentequestimeccanismi.Itrapper,inpratica,attuaronounasortadigestioneoaddi-ritturadiallevamentodellarisorsaselvaticaconigliononmettendotrappolenellezonediriproduzione.Inquestomodo,illavorononvenivamaimeno,mentregliallevato-ridibestiameavevanoproblemibenpiùgravi.
Oggi la maggior parte delle specie animali indigene e selvatiche – così come accade per le foreste native – è sta-ta insignita del dubbio status che sta a metà tra il sacro e l’inutile. Quando le risorse naturali hanno scarso valore, per procurarsele si utilizzano i metodi meno costosi e più dannosi; scarsi o assenti diventano anche gli investimenti e la cura per assicurare la continuità della risorsa. D’altra parte, l’emergente sacralità attribuita dal sentire comune ad animali e alberi indigeni risulta molto superficiale proprio perché fondata sulla premessa che la risorsa abbia scarso va-lore monetizzabile; quindi il fatto di non utilizzare quella risorsa non costituisce di certo un sacrificio239.
Alcontrario,nellecultureindigenelasacralitàerafon-datasullapremessadell’altovalorematerialeassegnatoallerisorsenaturaliselvaticheingenerale,eaquellepiùpre-ziose,chediventavanosacre,inparticolare.Noipossiamosoloaspirareariacquisirequestarispettosavalorizzazionedeidonidellanatura.Finchélanostravitasaràbasatasuipozzidipetrolioesulleminieredicarbone,faremobenearendereomaggioaquestidonidellanaturainvecedipren-derliperscontati,comefannoibambiniviziatiche,avendotutto,nonriesconoadapprezzarenulla.Quando inveceutilizziamoqualsiasidono–daifruttidistagioneaicom-bustibilifossiliaccumulatisiinmilionidianni–inmodo
consapevole,nonfacciamoaltrochesoddisfare inostribisogniriconoscendo,alcontempo,ilnostrolegameelanostrainterdipendenzadaiciclidellanatura.
I servizi rinnovabili offerti dalla natura
L’usosostenibiledirisorserinnovabilièfondamentalenellasocietàdeldeclinoenergetico,mal’utilizzodeiservi-zi non consumabili offerti dalla naturacipermettedisperi-mentareunaancorapiùprofondaarmoniaconlavitadellanatura.Epropriociòvuoleesprimerel’iconadelcavallo,postaall’iniziodiquestocapitolo-Principio.Quandofaccia-mousodeiservizidellanaturavivente–offertidaanimali,piante,suolo,sistemiidricidiautopurificazione–persod-disfareinostribisogni,siriduceanchelanostrarichiestadirisorserinnovabilienonrinnovabili.
Gli esempi classici della permaculturaQuandosivuolespiegarecomel’uomopuòtrarrevan-
taggiodaiservizioffertidallanatura,nessunesempiori-sultapiùchiarodiquellofornitoinpermaculturadal“cho-oktractor”.Lagallinaraspailsuoloallaricercadigrana-glie,vermiealtreformedinutrimento.L’azioneistintivadellegallinehalastessafunzionecheha,sudimensionimaggiori,untrattorequandoaraederpicauncampo.Inpiù,l’azionesvoltadallagallinafungeanchedainsetticida,perchéeliminapervianaturaleinnumerevoliparassitidalterrenomentre,alcontempo,loconcimaalmegliosenzachesidebbaricorrereall’usodicostosiconcimichimici,lacuiproduzioneimplicaunusointensivodienergia.
Analogamentepossiamopensareaglianimalidapa-scolocomeadellefalciatricinaturalieaglialberieallepiante come a macchine automatiche per la sommini-strazionedimangime,acqua,riparoesiepi.Ilsuolopuòesserecomparatoaunfiltropurificatoreoaunmagazzi-nodiacquaenutrienti.Corsid’acqua,areeumideepalu-disonoriserved’acquaaddetteall’auto-depurazione.
NelPrincipio 2housato l’esempiodella ricostituzionedellafertilitàdelsuolomediantel’usoattentodifertilizzan-timineralinaturaliperillustrarel’utilizzoappropriatodiri-sorsenonrinnovabili.Ancheseifertilizzantimineralisono
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tuttoraabbastanzaabuonmercato,perrenderedisponibiliinutrientidelsuolodovremmo,ingenerale,dareprioritàametodieprocessibiologici.Potenziarel’invisibileazionedeimicrorganismidelsuolo,lefunzionipassivedellepian-teeilruolotradizionaledelbestiameperrestituirefertilitàalterreno,ègeneralmentepreferibileall’aggiungereque-glistessinutrientiestraendolidaunsaccocompratoinunconsorzio.Ciòèparticolarmenteveropergliortiacolturaintensivaoleaziendeamonocultura,doveleripetutesom-ministrazionidiconcimihannocreatoecreanounsurplusdinutrientisquilibrati,cherimangonobloccatinelsuolo,inutilizzabilidallepiante.
Lepiantepioniere,checostruisconolafertilitàdelter-reno–conosenzal’aiutodeimicrobidelsuolo–sonounacaratteristicadiquasituttiiprogettipermaculturalidiortiecoltureinpienocampo.L’esempiopiùcomuneècostituitodallepianteleguminose,chefissano,attraver-soleradici,l’azotoatmosferico.Lemicorrizeealtriorga-nismisimilidellafamigliadeifunghi,cherimettonoincircolazioneifosfati immagazzinatinelsuoloinformainsolubile,sonounaltroesempio240.Intalmodo,sipos-sonorisparmiareifosfatiperqueicasiincuisianoaccer-tatideiverideficit,dacorreggereassolutamente.
Lepiantedapascolo a radiciprofonde, come la fa-migliadellecicorie,apronoedestraggononutrientida-glistratiargillosiesonopreziosepermigliorarelenta-mentelastrutturadelsuolo.Allostessomodo,alberidaforestacomelequercehannodimostratodiriuscireaprosperareancheinterrenipovericomequellidell’Au-straliameridionale,accumulandonellefogliemineralidigrandeimportanzacomecalcioeboro.Lombrichietermiti svolgono anch’essi un’opera insostituibile, nelrimescolareemigliorareglistratidelsuolo.
Innumerevoli sonogli esempidiutilizzodei servizirinnovabilioffertidallanatura,daipiùcomuniaipiùori-ginali.Intuttiicasi,sonolaprogettazioneelagestionediquestiserviziafornirelachiaveperraccogliererisultatiutili.Spessoèproprioattraversounagestioneaccuratachesiriesceamonitorareocontenerelepianteogliani-malichefornisconoilservizio:masenzadiessa,lasolu-zionerischiaditrasformarsiinunnuovoproblema.
Le esperienze fatte a Melliodora forniscono alcuneindicazioni: l’importanzadellaprogettazione,perevitareche il
pollamevadaarovinareivivaidipiante.Alloscopo,abbiamosceltouna razzadipolli (laBlack Austra-lorp)per ilcuicontenimento (generalmente)bastaunaretedialtezzastandard;
nel frutteto enell’orto,unapotaturamolto radica-ledicanneealberidellafamigliadelleleguminosecomeiltagasaste,evitachesigenerieccessivaom-bra e competizione per l’umidità. Abbiamo utiliz-zatoilricavatodellepotaturecomeforaggioper lecapreepacciamaturaperglialberi.
Inentrambiicasi,tuttavia,ditantointantononsia-moriuscitiacontrollareconefficaciailservizio biologico.Ècomprensibileche,quandolerisorsenonrinnovabilifornisconosoluzioniabuonmercatoeprontamentedi-sponibili, le soluzionibiologiche tendanoaessereab-bandonate.AMelliodora,spessoprevalelacombinazio-nedielementibiologicietecnologici.Adesempio:
abbiamousatoundecespugliatoreascoppiopertra-sformarerovi,infestantiealtrepiantedapascoloinpacciameelettieraperlombrichima,conilpassaredeltempo,glianimalidapascolostannosostituen-doildecespugliatore,perchéutilizzanoirovicomesupplementodipascolostagionale;
controlliamo il pascolo delle capre e del pollamenell’ortomedianteunrecintoelettricomobile(ilcon-sumodielettricitàinunanno–perl’usochenefac-ciamo–èinferioreaquellodiunalampadinaautiliz-zonormale).
NeiPaesipiùpoveriesistonoenormiopportunitàdiusare i servizi biologici per risolvere problemi appa-rentementeinsolubili.Naturalmente,learmivincentisono sempre la progettazione e la gestione. È pienoilmondodeglierroridovutiall’introduzioneinappro-priatadispecieesotiche,maquestebrutte storienoncidevonoimpedirediconsiderareivantaggidatidall’in-
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troduzione di piante utili e facilmente riproducibiliquandoessevannoaoccupareunanicchiasenzadetri-mentoperaltrespecie:èunadellesoluzionipiùsem-plici,democraticheeabuonmercato.
Nell’agricolturadisussistenzaafricana,unesempioimportanteebendocumentatodiusodiservizibiologi-cièdatodaglialberiedagliarbustidelleleguminose.
Un esempio africanoLeresedellecolturealimentarifondamentali(soprat-
tuttomais)inAfricaeinaltreregionitropicalisonorima-stebasseosonoaddiritturadiminuitecon l’aumentaredeldegradodeiterreniagricolieconlacrescitademogra-fica.Icontadinipiùpoverisonocompletamentedipen-dentidalla fertilitànaturaleedallepiogge.Sevoglionocontinuare a raccogliere qualcosa, l’unica opzione chehannoadisposizioneèlacoltivazione.Ilproblemaèche,continuandoacoltivarelestessecosesullostessocampo,lafertilitàdelterrenosiriducesemprepiùescompaionoilombrichichenemantengonolastruttura.Siarrivacosìaundeclinonellecaratteristichedelsuolo,cherendene-cessarieulterioriformedicoltivazione.Ancheleproprie-tàcomuni(ilcommon)cheunavoltafornivanociboselva-tico,legna,foraggioperglianimalie,conseguentemente,letamepermigliorarelafertilitàdell’appezzamentocolti-vato–perciòanchelerese–sonoadessoridottequasiadesertoosonodiventateproprietàdiindividuiosocietàconcoltureoallevamentisulargascala.
Ilmais,uncerealeadaltaresaprovenientedalnuovomondo,all’iniziohainnalzatoiltenorealimentaredeipopoliafricani,cosìcomeaccaddeconlapatatapergliIrlandesi;ilmaisperòèunacolturacheimpoveriscepe-santementeilterreno.
Negli anni ’90, l’International Center for Agroforestry(ICRAF)241diNairobihasperimentatol’utilizzodiarbustiealberidelleleguminose a crescita rapidaperpermettereaicontadinipiùpoveridimigliorarelafertilitàdeiterreni,fornendoinoltreforaggioallemucchedalatte.Questeso-luzionibiologichehannoavutoanchel’effettodiprodur-reletameperconcimareiterrenielattedacuiricavareproteineereddito.Ilgrandesuccessoriscontratosuscala
localehafattosìchesiestendesserodataliesperimen-ti invarieregionidelKenyaeoltre.Conquestetipichesoluzionipermaculturali–incuilepiantesostituisconorisorsenondisponibili(inquestocaso,ifertilizzanticon-venzionali)–leresedimaissonoaumentatediecivolte.ÈironicocheleleguminoseimpiantateinAfricaarrivinodalMessico,l’areageograficadicuièoriginarioproprioilmais,portatoinAfricasecolifa.
Questienormiincrementinelleresesonodavverounasortadiliberazione,mapossonoaverealungoterminean-cheeffetticontroproducenti.L’aumentomarcatodiazotodisponibile,equindidellerese,porteràconiltempoamet-tereinevidenzailprossimoanellodeboledellacatenadellafertilità. Il fattore limitanteconcuibisogneràfare icon-tisaràilcalcio,unproblemaaccentuatodaldilavamentodell’azotononutilizzato.Questoprocessodiacidificazione–forselapiùdiffusaformadidegradodelsuolonell’Au-straliameridionale–hadimostratocheglienormiaumen-tinellaproduttivitàdellapastorizianeglianni’50,derivatidalladiffusionedella colturadiTrifolium subterraneum edalleforticoncimazionifosfatiche,noneranosostenibili.Nelcasoafricano,ilfattocheleleguminoseutilizzatesia-noalberiperenniechealtrericercheestudiincoragginol’impiantodialtrialberi(nonleguminose)dilungadurata,fracuiilPrunus africana242,puòimpedirecheilproblemadell’acidificazioneinsorgapiùprestodelnecessario.
Maforseifattoriprincipalidiquesteprofondeapplica-zionidisoluzionibiologichesarannosocialiedetici,piùchetecnici.IlpiccoloboomdiricchezzaruraleregistratoinKeniacreatodallarivoluzioneagroforestale,porteràaunosviluppoinsensoconsumisticodelleprossimegene-razioni,oppurenenasceràunpiùprofondorispettoperlaterraeisuoidoni?
Gli animali da lavoroL’iconadelcavallocheillustrailPrincipio 5ciricorda
cheiservizinonconsumabiliacquisitiattraversoilno-strorapportoconglianimalidomesticivantanounasto-riaeunavalenzamoltopiùprofondediesempisemplicicomeilchook tractor243.Primadell’industrializzazione,lebestiedasoma–nonsolocavalli,maanchecani,buoi,
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asini,cammelliedelefanti–furonoimportantiquantol’abilitànelmaneggiareilfuoco,permigliorareilbenes-seredell’uomoeilsuopoterenellosfruttarelerisorsena-turali.Adifferenzadelfuoco,chesembravaespressionedelfulgoredell’intelligenzadell’uomo(odeglidei),illavorodeglianimalidomesticirichiedevadicurareerispettarelanaturainmodiaddiritturaintimiedempaticicomeavvie-nenellerelazionitralepersone.Nonvoglioromanticizza-requesterelazionipiùdeldovuto,masolosottolineareilgrandevaloreattribuitoaunbueoauncavallo(oancheaunelefante)bentenutoeaddestrato;valore,chepotevaes-serebenpiùaltodiquelloattribuitoauncomuneoperaio.Nonmeraviglia,quindi,chetantiraccontiemitisianonatiapropositodiquesticompagnidilavoro.
Nellastoria,abbondanogliesempisulpotereassociatoaglianimalidalavoro.L’abilitàdelcanenellosnidarelasel-vagginaportòallaproliferazionedirazzedacacciaconatti-tudiniecaratteristichemoltospecifiche,mentrealtrefun-zioniportaronoasvilupparerazzespecialidialtrianimali.
Ildingoaustralianoeisuoiparentitailandesisonoat-tualmenteritenutigliantenatidelcanedomestico.Ilrap-portodeldingocongliaborigeniaustraliani–findalsuoarrivo,circa4000annifa–suggeriscechel’addomesti-camentodeglianimalifuunprocessocoevolutivo:il van-taggio reciproco stimolò relazioni sempre più strette tra uma-ni e animali selvatici.Questomodello,sicuramente,allalunga,ebbelamegliosuquellocheprevedevalacatturaeladomesticazione.Nondobbiamoquindiconsiderareglianimalidalavorocomeschiavi;laprospettivapiùcorrettaè,invece,quelladiunapartnership evolutiva.
Larapidaintegrazionedelcavallonellaculturadeina-tiviamericani,dopoil loroarrivoalseguitodegliSpa-gnoli,èlaprovapiùevidentedeigrandivantaggicheilcavallohasempreapportatoall’uomo.Pocoriconosciu-toè,invece,ilruolochehaavutoilcavallodalavoropermisurareillavorodellemacchine.Larivoluzioneindu-striale,infatti,ebbelesueradiciinunutilizzosempremaggioredicavalliviaviapiùgrossieveloci,subitopri-ma dell’avvento dell’industrializzazione. Il passaggiodalbuealcavalloperitrasportiel’agricoltura,avvenutoaglialboridellarivoluzioneindustrialeinEuropa,portò
conséunsignificativoaumentodellavelocitàe,dicon-seguenza,dell’efficienza,ilchepreparòilterrenorivolu-zioneindustriale244.Ilbuesvolgevaunagrandemoledilavoroesinutrivaperlopiùalpascolo,anchediscarsaqualità,conaggiuntadifogliamedialberiearbusti.Aicavallidalavoro,inparticolareaquelliaddettialtrainodicarrozzeoall’aratura,bisognavaforniredelmangimepiùconcentrato,fattoquasisemprediavenaprodottasuterrenidibuonaqualità.L’estesamonocoltura (N.d.T.: Monocoltura significa la coltivazione su vasti appezzamen-ti di prodotti agricoli o forestali di un’unica specie, e a volte di un’unica varietà)diavena,chesisviluppòproprioinrispostaalleesigenzegravitanti intornoaquellacheabuondirittopossiamochiamareeconomia del cavallo,fupossibileperchélaproduzioneagricolalocalepoteva,aquelpunto,contaresull’importazionedialimentiefibre(soprattuttocotoneelana)dallecolonie.
Ancheoggi,nonostantel’ausiliodicombustibilifos-siliabuonmercatoediun’altatecnologia,glianimalidalavoromantengonolaloroimportanza.Inparticolare:
icanidapastorecontinuanoadavereunruolocru-cialenellaproduzioneaustralianadellalanaequestononostanteesistanomotocicletteadatteaognitipoditerrenochenoncostanomoltoenonostanteleassur-deeconomiediscalarichiedanoperognipastoreungreggedicircatremilapecore;
igrandiprogressidellaroboticanonsonoancorariu-scitiasostituireinmodoeconomicamentevantaggio-soicani-guidapericiechioquelliaddettialcontrolloantidroganelledoganeeneicommissariatidipolizia;
nellasilvicolturasupiccolascala,icavallicontinuanoaesserecompetitiviancheconitrattoripiùrecenti.Uncavallobenaddestratoriesce,dasolo,atrascinareuntroncofinoallarampadicarico(arrestandosiquandoèilmomentodistaccarlo)e,seiltroncos’incagliadaqualcheparte,sifermaeaspetta.Muoversiinmezzoa una foresta può essere tuttora un compito troppoarduoancheperipiùavanzatiritrovatidellarobotica,manonperuncavallo.InSvezia,lacombinazionedicavalli,veicolileggerietecnologiaidraulicarappresen-
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tailmassimochesipuòotteneredall’integrazionedimondoanimaleeuniversodellemacchine245.
Gliimpedimentiaunutilizzopiùvastodeicavallinel-lasilvicolturasupiccolascalasonodatidallascarsama-nodoperaspecializzataadisposizioneedalcostodibestiebenallevateeaddestrate.Aquestoproposito,abbondanolestorie,positiveenegative,suglianimalidalavoroma,sostanzialmente,laproduttivitàelasicurezzadellavoroconglianimalidipendonodall’empatica–oaddiritturaaffettuosa – relazione, che si instaura tra uomo e ani-male, da come si allevano e dall’equipaggiamento. Unconfronto puramente razionale tra la produttività dellemacchineequelladeglianimalinonèpossibile,perchéladifferenzatraunesemplareel’altropuòesseregrandecomequellatrailparadisoel’inferno,mentrel’agricolto-re,peraversuccessonelsuomestiere,nondovràcertosviluppareunaqualchedevozioneperilsuotrattore.
AMelliodora,ipappagallidelgenerecacatuasonounveroflagello,perglialberidafrutta.Controicacatua–uc-celliforti,intelligentielongevi–tuttelestrategiedeterrentiadoperatesisonorivelatefallimentari;anchecoprireglial-bericondelleretinonèfattibile,acausadelcostodell’ope-razione.Personalmente,comesoluzionealungotermine,sono inansiosaattesadiaffidarmial falconierediHep-burn. Utilizzando dei rapaci adatti e dietro pagamento,durantelastagionedifruttificazione,unfalconierelocaleriuscirebbeamantenereliberal’areadaicacatua246.
Unaltro esempiodipossibilità creativeoffertedaglianimali,chefaancorapiùpensare,èdatodal tacchinoselvatico.Questiealtriuccellistraordinaridell’Australiacostruiscono degli enormi cumuli di compost per in-cubareleuova.Intornoal1980,PeterBrew(uncollegapermaculturista)eiocispingemmoacongetturarechequestiuccellimoltodocili,tipicidelNewSouthWalesset-tentrionale,avrebberopotutoessereaddomesticati.Ave-vamoosservatoche,costruendoilorocumulidicompost,gliuccelliriducevanoautomaticamenteancheilrischiodegliincendichesiscatenanodalmaterialevegetalechesiaccumulanelleforesteumide.Cichiedemmoanchesenonsarebbestatopossibileintrodurresulargascalaque-
stiuccelli,unavoltaaddomesticati,nelleforesteagestio-necontrollata,proteggendolidaipredatoriconopportuneoperedirecinzione.Inquestomodo,sipotrebberosele-zionaredellespecieadatteancheagliambientilocalidelleforestepluviali;coniltempo,neisistemiagestionecon-trollata,sipotrebbeanchepensarearaccogliereicumulidicompostperfarneconcimedellamigliorequalitàperl’orticolturaeallaproduzione(limitata!)dicarneeuova.
Devo dire di avere, personalmente, molti limiti, datidallamiascarsaempatianaturaleconglianimali.Rispet-totuttelepersonechehannoquestodonoelavoranoinmodoefficaceacontattoconessi;riconoscochesonoque-ste persone le depositarie dell’intimità più stretta con ilmondodellanatura,elementoessenzialeperqualsiasicul-turachedovràadattarsialladiscesaenergetica.Coloro che lavorano per combinare abilità e conoscenze tradizionali con le ultime esperienze e scoperte nel campo dell’addestramento non violento degli animali, e coloro che fanno un uso creativo di innovazioni tecnologiche di pronto utilizzo in combinazio-ne con gli animali, dimostrano al meglio cosa può essere la permacultura in azione. Queste persone sono da equiparare a tutti quegli agricoltori che conservano le vecchie varietà di frutta e ortaggi o a quanti si sforzano di tramandare le abilità connesse agli innesti247.
Servizi dell’ecosistema
I servizi non consumabili forniti direttamente dapianteeanimalifannopartediuncontestomoltopiùampiodiserviziassociatiall’ambienteoall’ecosistema.Lamaggiorpartediquestiservizioperaaunlivellomol-toampio,addiritturaglobale.Essiincludonolapurifica-zioneatmosferica,lastabilitàclimatica,laricostituzionedeisuoli,ladepurazionediacquesotterraneeedisuper-ficie.Quantosiamotuttidipendentidalfattocheque-sti processi-doni della natura funzionino bene è statomessoampiamente in lucedalriscaldamentoglobale.Levalutazionicheutilizzanovarimetodidicontabilitàambientalemostranocheilvalorecomplessivodeiser-viziambientalièdigranlungasuperioreall’interapro-duzioneindustrialesuscalaglobale248.
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Suunlivellopiùlocale,l’importanzadiquestiservi-zi–resigratisdallanatura–vienenotataquandoessientranoincrisienonfunzionanopiùcomeprima,pervarieragionicomel’utilizzosbagliatooilsovraccarico.Incasicomequesti,cirendiamofinalmentecontononsolodiquantocostafornirealternativevalideaiservizioffertigratisdallanatura,maanchediquantosiaassur-dal’ideadiun’economiaindipendentedallanatura.
La depurazione naturale delle acqueProbabilmente,ilpiùimportante,diquestiservizieco-
logicifornitigratisdallanatura,è(oforseera)ladepu-razionedelleacque,chevieneattuatainmodonaturaledaifiumimedianteilsemplicescorrere.Inepocaprein-dustriale,ipopolichevivevanosullespondedeigrandicorsid’acquaviscaricavanodirettamenteiloroeglialtruirifiuti(cosacheavvieneinognicaso,quandosiverificanodelleinondazioni).Iprocessididepurazioneenergeticaebiologica,messiautomaticamenteinazionedalloscorri-mentodigrandimassed’acqua,sonoingradodirenderepotabilel’acquaperlecomunitàpostelungolerivepiùavalle.Glieffetti religiosamente purificantidelGange, inIndia,sonol’archetipochebenrappresentailriconosci-mento,dapartedegliumani,diquestasupremafunzio-nedeifiumi;ma,conl’aumentodellapopolazioneelacomparsadicrescentiquantitàdivelenidiognigenerediorigineindustriale,ifiumihannopersoquestecapacitàdiautodepurazione.Ciò,ovviamente,hacausatoecausaunamiriadediproblemidiigieneedisalute.
Circaunsecolo fa,neiPaesi industrializzati, furonomessiinoperadeisistemidifognaturachehannorisoltoalmenoinpartedettiproblemi.Piùdirecente,sièveri-ficataun’esplosionedi tecnologieambientalidedicateasostituireoaproteggereisistemiecologicicheunavoltaeranogratuiti.
Gli ultimi sviluppi nelle tecnologie ambientali nonhannofattocheconfermarecheisisteminaturalisonoilmigliormodelloesistentedidepurazionedelleacque.Bacini di lagunaggio con canne palustri249, macchineviventi250 ealtre tecnologie simili sidiffondonosem-predipiù,soprattutto inEuropae inNordAmerica.
Ilmodellonaturaledacopiareèquellodellapalude.Èpropriobuffonotarecheilmodopiùeconomicodide-purazionedelleacqueecheassicuraimiglioririsultatièquellosviluppatosineipuntiincuigliscarichidellefognaturedellecittàsonostatecanalizzatenellepaludinaturali, a ritmi però abbastanza lenti da poter assi-curarel’adattamentodell’ecosistemapaludeascarichiindubbiamentenocivi251.
Leoperecostruiteconilsemplicemovimentoditer-rapossonobastareadattivaredeiprocessibiologicididepurazione dell’acqua. Si possono ulteriormente po-tenziare tali processi gestendo, nella direzione giusta,lacrescitadivegetazioneconopportuneassociazioniesuccessioni.Insiemeaunlimnologouniversitario,hosottoposto alle autorità governative questo approccio,comealternativaall’attualedistruzionedellavegetazio-neripariadelleareedidepurazionefognaria,dandolaprecedenzaallepiantelocalibenadattateadacquebasseeristagnidinutrienti252.
InEuropa,isalicisisonodimostratiefficientiecomple-mentariallecannenellapurificazionedelleareedestinateadaccoglierescarichi fognari253.Scarse, invece,sonostatelericerchesvolteinAustraliaprimadell’avventodiunpro-grammasulargascalaperl’abbattimentodeisalici,varatonell’Australiameridionaleconfinanziamentinazionali.Unaricerca254hadimostratocheisalicisonodiecivoltepiùeffi-cientideglieucaliptinelripulirel’acquaecheiprogrammidieliminazionedelsaliceeranocomeminimocontropro-ducentiperilmantenimentoemiglioramentodellaqualitàdell’acqua.Ancheinquestocaso,abbiamodeiserviziresiinmanieraineccepibile,invisibileegratuita,chevengonodistruttisenzacheillorovalorevengariconosciuto255.
L’attualefermentonellericerchesulleareeumidenonnaturalihatesoaoscurarelagrandeefficienzadeisuoliprofondiebenstrutturati,nelfiltrarel’acqua.Unmetrooduediterrenoargillosoofranco-argillosoconunabuonastrutturapresentaunastraordinariacapacitàdidrenag-gioe riesceaneutralizzaregliorganismipatogenidel-leacquefognarieealiberaredalleparticellediargillaehumusilsurplusdimineralinondisponibili.Lapresen-zadisuolitantofavorevolimiglioraanchelacapacitàdi
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assorbimentodelletantoaborritefossesettiche,checosìfunzionanodipiù.Ilmiglioramentonellastrutturadelsuoloenelcontenutodihumusaumentalacapacitàdituttiiterrenidisvolgerealmegliolafunzionedidepurarel’acqua(v.l’analisidelruolodell’equilibriomineralenellastrutturadelsuolonelPrincipio 2).
Il compost: un servizio reso dai microbiLo sciacquone della toilette miscela grandi volumi
diacquapuraconpiccoli volumidi rifiutiumani; ciògeneraunproblema.Questononsiverificamaiconilcompost toilet256,cheutilizzaiservizideglionnipresentimicrobio,avolte,deilombrichipertrasformaredeiri-fiutiindesiderabiliincompostsicuroeutilizzabile.
Ilcompostaggiosuscaladomesticaeindustrialeèinrapidoaumento,sottolaspintadellarichiestadiridurreilvolumedellediscariche.Ilcompostaggioforniscenote-voliquantitàdifertilizzanteorganico,chesipuòmettereincommercio.Impiantidilombricoltura,piccoliegran-di,perlatrattazionedirifiutiumidieadaltocontenutodi azotoprovenienti siadalle cucinedelle famiglie chedallestalledegliallevamentisonoincostanteaumento.ACuba,sonoattivi176centridicompostaggiosulargascala,basatisull’allevamentodellombrico,cheutilizzanoirifiutiurbaniperfarnefertilizzanteorganicodestinatoall’estesaretediagricolturaurbana257.
Sisteminaturalicomeforeste,suoli,fiumiepaludipossonotuttifornireservizididepurazionedell’acqua,finché la densità abitativa non è elevata e le sostanzetossichesonominime;tuttavia,esistonoagentinaturali–adesempio,ilfungo della carie bianca (Phanerochaete chyrsosporium)–ingradodidisgregareperfinosostanzechimichedannoseeparticolarmentepersistenti.
Tecnologie ambientaliDovel’abbondanzadirisorsenonrinnovabilièaltae
losviluppointenso,sistemiartificialiegestitidall’uomocomebacinidilagunaggio258rappresentanounmiglio-ramentorispettoall’usodisoluzionimeccanicheadaltoutilizzodienergia.Questetecnologieambientali,attual-mente all’avanguardia, potrebbero rimanere del tutto
inapplicateneiPaesipiùpoveri.AncheneiPaesiricchi,laEMERGYrichiestaper impiantarealcunesoluzioniditecnologiaambientalesignificacheprobabilmentesicontribuiscaacausarealtrovedanniambientalisuperio-riaquellichesiriesceaprevenireinloco.
Inoccasionediunrecenteprogetto,hopartecipatoallarealizzazionediunsistemacondigaeareaumidaperraccoglierel’eccessodelleacquecittadinecheesondanoinseguitoapioggeeccessiveealtrieventiatmosferici.Leacquevengonoconvogliatealsistema,purificateeriuti-lizzateinunprogettodiagricolturaurbana.Inognipuntodiuscita,hofattoinmodochesirealizzasseunapiccolaareaastagnopiantumataconcanne.Lecanneraccolgonogranpartedeirifiutiedeisedimenticheprovengonodal-lestradecittadinee,coniltempo,riempirannol’areadilimo.Bisogneràallora,conunescavatore,ristabilirel’as-settooriginariodell’area.Lecanneeisedimentiraccoltisarannoavviatialcompostaggio,perpoiessereutilizza-tineiparchicittadiniesuburbani.Ciòcherimanedellecannesaràsufficienteafarripartireilsistema.Imaterialinoncompostabiliraccolti(plasticaealtro)verrannofacil-menteeliminatiquandoilcompostsaràpronto.
Inuncaso,acausadellamancanzadispazioperim-piantare il letto di canne, l’amministrazione della cit-ta(moltocollaborativa)sioffrìdifinanziare,costruireemantenereinfunzioneunapparatod’avanguardiaperlacatturadiimmondiziavaria:unfiltrogigante,fattodice-mentoemetallozincato.Talistruttureutilizzanoun’azio-necentrifugapersepararel’immondiziadall’acqua.Perquanto siano molto efficaci, la mia opinione su questimarchingegni è che, sommando tutto259 (il costo dellastrutturaeilcostodell’energiaincorporata),sicreanopiùdanniambientali (per la loroproduzione)diquellichevengonorisolti con il loroutilizzo (evitarecheplastica,lattineealtrofiniscanoneltorrentepiùvicino).
All’eliminazionedegliscartièdedicatoilprossimocapi-tolo,mavoglioquisottolineareciòcheilPrincipio 5cido-vrebbericordare:lanaturaspessousadei“rifiutiapparenti”perespandereerafforzareisistemiviventi,chealorovoltafornisconoall’uomoaltrerisorse.Finchélavoriamoall’inter-nodeilimitidellanatura,questocicloecologicoall’insegna
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dell’abbondanzapuòesserecontinuamenterafforzato(sultemadelcambiamentoperadattamento,v.ilPrincipio 12).
Conclusione
Ilpuntodivistadell’ortodossiaambientalistaèche,perevitaredanniallanatura,dobbiamosemprepiùse-pararedaessal’uomoetuttiisistemiconnessiall’uomo.Questaèunaconvinzioneerrata,creatadagenerazionisegnatedall’opulenzaurbanaecresciutedistaccatedaiciclidellanatura.Ancheseesistonomoltiesempipo-
sitivieutiliditecnologieambientalibasatesumodellinaturali, il principio che tendea separare l’uomodal-lanaturaèfilosoficamenteedenergeticamenteviziato.Dobbiamo riconoscere che i sistemi sostenibili emer-gerannopiùprobabilmentedaun’intimaassociazioneconlanatura,piuttostochedall’applicazionedeiprinci-pidellaprogettazionenaturaleinuncontestodominatodaaspettiemodalitàditipoesclusivamentetecnologico.Loslogan“Lanaturalosa”(“Nature knows best”)–checisuggeriscediimpararesempredalei–èdunquedeltuttoappropriato.
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NelPrincipio 6cioccuperemodeitradizionalivaloridellafrugalitàedell’attenzionealnonspreco,malico-niugheremocon lepreoccupazionidi tipoambientaleeconleprospettivepiùradicalichevedono,neirifiuti,dellerisorseedelleopportunità.
Iprocessiindustrialichecaratterizzanolavitamoder-napossonoesseredescrittitramiteunmodelloinput-ou-tput,incuigliinputsonoimaterialieleenergienaturalieglioutputsonolecoseeiserviziutili;tuttavia,sefaccia-mounpassoindietroecerchiamodifaredelleconside-razioniconunaprospettivapiùampia,notiamochetuttelecoseutili,inunmodoonell’altro,finisconoconildi-ventaredeirifiuti(soprattuttoindiscarica)echeancheilpiùetereodeiservizihacomportatoildegradodienergiaerisorseinscarti.Talequadropotrebbeesseremegliode-finitoconunmodellodiconsumo-escrezione.Considerarelepersonecomesempliciconsumatriciedescretrici,perquantosensatodalpuntodivistabiologico,nonèsensa-todalpuntodivistaecologico.BillMollisondefinisceuninquinantecomesegue:«L’outputdiunqualsiasisistemachenonvieneutilizzatoinmodoproduttivodaqualsiasialtrocomponentedelsistema»261.Questadefinizioneciincoraggiaacercaredeimodiperridurrel’inquinamentoeirifiutiattraversosistemidiprogettazionechefaccianousodituttiglioutput.A una domanda sul flagello delle lu-mache in un frutteto di piante perenni, Mollison replicò che non c’era un eccesso di lumache, bensì un deficit di anatre.
Illombrico,proprioperchéviveconsumandoirifiutidellepiante,èstatosceltocomeiconadiquestoprinci-
pio.L’humuscreatodallombricomiglioral’ambientedelsuolo,rendendoloadattononsoloallombricostesso,maancheaimicrorganismidelsuoloeallepiante.Inquestomodo,illombrico,cometuttelecreatureviventi,èunapartedellareteincuiglioutputdiunorganismosonogliinputdiunaltro.
Ilproverbio“Non desiderare se non vuoi sprecare” ciri-cordacheèfacileesserespreconiquandoc’èabbondan-za,maanchechequestosperperopuòesserecausadifuturiproblemi.Èquesto,ilsensodell’altroproverbio:unamanutenzioneadeguatafattaquandoèilmomentoevitanonsoloriparazionipiùcomplessemaanchetuttoiltempoeillavoronecessarioperevitarechel’oggettodiventiunrifiuto262.
Rifiuti o scambi in natura
Il tema del rifiuto apparente in natura dev’essere bencompreso,interminidiconfinidelsistemaedelsottosiste-ma.L’altruismotripartito,dicuiabbiamoparlatonelPrin-cipio 4,dimostrachel’energiaelerisorseapparentementesprecatedaunorganismoospeciecontribuisconoinveceasostenereifornitoridelsistemadiordineinferioreeicon-trolloridelsistemadiordinesuperiore.Questifeedbacksot-toformadipagamentietasseaiutanoamantenereinequi-librioilflussodienergiaelastabilitàambientaledell’orga-nismo,quindinonvannoconsideratideglisprechi.
Adesempio,lepianteperdonofinoal10%dellaloroenergia chimica primariaincarboidratiattraversoleradici,
Principio 6Evita di produrre rifiuti
Un punto a tempo ne risparmia cento260.Non desiderare se non vuoi sprecare
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ilcheaprimavistapuòsembrareunospreconotevole263;inrealtà,icarboidratipersivannoanutrireimicrorgani-smidelsuolodeipiùvarigeneri,chevivonoinsimbiosipiùomenodirettaconleradicidellapiantaeleprocu-ranomineralidiimportanzacruciale.Quello che a prima vista sembra qualcosa che va sprecato senza produrre un gua-dagno qualsiasi, è, nella realtà delle cose, uno scambio.
Inutrienticontenutinellefogliecaduteaterravengo-no elaborati dagli organismi del suolo e trasformati inhumus,chepuòdiconseguenzanutrirelepiante.Que-stoprocessohaanchel’effettodistimolareunricchissi-moecosistemadelsuolo,nonchélacrescitadialtrepian-teche,direttamenteoindirettamente,arrecanobeneficioall’aberooriginale.
D’altraparte,perlapiantastessailmantodifogliesec-cherappresentaancheunrischiomoltoaltodiincendio,mentrelesostanzenutritivepossonoesseredilavatedallapioggiaoperseacausadell’erosioneedellacompetizionedapartedialtrepiante.Glialberitengonoil“piede”induestaffeedestraggonoilmassimodellesostanzenutritivedallefoglieprimacheessecadano.Questafunzionalitànelriciclodeinutrientimineralifapartediunmeccani-smointernoallapianta,marichiedeenergiametabolicaerisorse.Glieucaliptisonomoltoefficientinell’estrarreilfosforodallefogliematureperché,comealberi,sisonoevolutiinambientinelcuisuolomancaquestominera-lecruciale.Lefogliedell’eucaliptocontengonoscarseso-stanzenutritive,mamoltioliessenzialiealtresostanzetossicheperlavitadelsuolo;diventadifficile,inquestecondizioni,trovareunterrenofertileericcodihumusinunboscodieucalipti.Glialberidecidui,invece,tendonocon il tempoacostruirsi intornounsuolosemprepiùricco,inmodomoltopiùrapidorispettoall’eucalipto.Inparte,lacausadelfenomenoèdovutaproprioallaqualitàsuperioredellorofogliame264.
Anche per gli animali, l’efficienza nell’estrarre nutri-mento dal proprio cibo può variare molto. Nei carnivo-rieonnivori–comeuomini,caniepolli–chehannoun’alimentazionemoltoriccadisostanzenutritive,l’ef-ficienzaèmoltopiùbassarispettoaglierbivorichehan-noun’alimentazionemoltopiùpovera.Laconseguenza
ècheilletameprodottodaglierbivorihaunaconcentra-zionedinutrientimineralipiùbassa.InCina,nel1900,gliagricoltoricompravanoliquamedeipozzinerideglieuropeidiShangai.Illiquameumanoconilprezzopiùaltoeraquellodelquartieretedesco;itedeschi,infatti,mangiavano più carne, rispetto agli altri europei, e illoroliquameavevaunaltocontenutodiazotoedinu-trientiminerali265.
Laregola generale può essere sintetizzata dicendo che gli organismi e i sistemi alimentati da risorse energetiche ricche generalmente sembrano sprecare molto ma in realtà sostengo-no degli ecosistemi più ricchi anche sul piano coevolutivo266.
Questa visione dello scarto come potenziale abbon-danzapuòessereosservatadappertuttoinnaturaperchélerisorsenonutilizzatediventeranno,attraversolacoevo-luzionedeisistemi, lafonteenergeticadiqualcos’altro.Alcunideifattorichecontribuisconoaquestoprocessoincludonolimitiall’energiadisponibile,allabiodiversitàeallapressionecompetitiva.
Anchenellesocietàpreindustriali tradizionalisprecoerifiutieranoridottialminimo,acausadellalimitatezzadellerisorse.Gliscartivenivanosubitoassorbitiericiclatidaisistemiambientali,perchéeranoperlopiùcostituitidamaterialibiodegradabiliabassocosto.
Ridurre al minimo gli scarti
Lo slogan “Rifiuta, riduci, riutilizza, ripara e ricicla”esemplificaunagerarchiadistrategieperiltrattamentodeirifiuti.Ilrifiutainizialesiriferiscealnonfarsicoin-volgerenellamaniadiconsumareaognicosto,spessocomprandocosechenonciservono. Riducisiriferiscealminimizzareimaterialiel’energiarichiestiolafre-quenzadelconsumo.Riutilizzahaduevalenze:lostes-soutilizzodiprimaoilsecondomigliorutilizzo,dopoquellocheavevaprima.Riparasignificaripristinarelafunzionedell’oggettoconunminimodiabilitàediuti-lizzodirisorse,oltreaquelleinsitenell’oggettostesso.Riciclasignificaridurrel’oggettoaisuoielementioma-terialicostitutiviprimadirielaborarloperlostessoscopooaltriutilizzi.
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Rifiuta e riduciDopogenerazionidiopulenzabasatasuicombustibili
fossili,neiPaesiricchileopportunitàperrifiutare e ridurreilritmodeiconsumisonotalmentetantechelaconservazio-nesembraesserediventataunaveraeproprianuovarisor-sadasfruttare.Adesempio,nell’industrialegataall’utilizzodell’elettricità,inchiavedomesticaenon,promuovereofi-nanziarel’utilizzodilampadeefficientipuòfarrisparmia-rel’equivalentedinuovecentralielettriche.
Perfarequalchealtroesempio,l’installazionedicom-posttoiletedicisterneperlaraccoltadell’acquapiovanael’introduzionedialtrestrategieperrisparmiareacquapossonosostituirel’esigenzadinuoviserbatoipergliac-quedottidiusocivile.
La rivoluzione nella riduzione dei consumi è statamoltosensibile,nell’industriaenelcommercio,perchéicostielepressionidellaconcorrenzastimolanodeci-sionipiùrazionali; tuttavia, le maggiori opportunità per risparmiare attraverso il rifiuto di produrre immondizia o quanto meno la sua riduzione è legato all’ambito familiare e personale. È a questo livello che le persone nelle società ric-che si sono lasciate attirare da manifestazioni di consumo che sembrano a prima vista espressioni di libertà e libera scelta, mentre in realtà sono comportamenti condizionati dalla società dell’abbondanza. Nuovi modelli di consumo si succedono di generazione in generazione, diventando poi norma che viene dopo qualche tempo scalzata da altre inno-vazioni in cui stravaganza e sperpero coincidono, e questo processo genera quasi una sorta di necessità compulsiva di cui non si può fare a meno267. Ilbisognodicomprarenuo-viindumenti(perlopiùdiscarsaqualità)el’abitudinedilasciarenelpiattoavolteanchepiùdimetàdiquantoabbiamoordinatoodilasciareleluciaccesedinottecosìibambininonhannopaura, insiemeadaltricompor-tamentiugualmentestravagantiedeccessivi,mostranocomesipassadallo sperpero alla norma e poi alla necessi-tà compulsiva.Ladipendenzadaabitudinibasatesullosprecoèunfattoremoltosottovalutato,nellaspintaalconsumo perseguita dalla mentalità dominante e nelconseguente impoverimento causato alle classi socialipiùsvantaggiate.
Ridurre il consumo eccessivo di cibo, farmaci, benimateriali,massmediaeintrattenimentopuòperfinomi-gliorarelaqualitàdellavita.Sonoquestigliesempipiùovviperillustrareilconcettodi“fare di più con meno”.LoStato,disolito,nonsostieneicambiamentisocialibasatisullarinunciaaquesticomportamenticompulsivi,ancheseibeneficisocialieambientalisarebberomoltosigni-ficativi.L’economiadellosviluppo,infatti,èinestricabil-mentedipendentedauneccessodiconsumidiventati,coniltempo,ossessivo-compulsivi.
Il riutilizzo di contenitoriIcontenitoriditerracottafuronounadelleinnovazioni
tecnologiche fondamentali per l’avvento della rivoluzioneagraria. Ogni riutilizzo comporta una perdita di energia(sottoformadidegrado),finoalpuntoincuil’oggettodi-viene,perundatosistema,inutilizzabile.Leopportunitàdiriutilizzareicontenitoriprodottidall’industriasonoenorminella transizioneverso ladiscesaenergetica.Adesempio,riutilizzareuncontenitorealimentaresaràsempremegliochericiclarlo.Moltestrategieconvenzionalidiriduzionedeirifiutitrascuranoquasideltuttoilconcettodelriusoolocon-fondonoconquellodelriciclo.
Ilriutilizzofinoamenodi40annifaeraunapartenor-maledelleattivitàdomesticheecommercialienessunosisognavadimettereindubbioquestapratica.Labottigliadellatteregolarmenteriutilizzatahafattopartedellavitaquotidianadimilionidipersonefinoaquandoilsistemadidistribuzionedellattesièmantenutosupiccolascala,finchéglistandarddiigienesonostatialtiefinchélapauradeicontenziosilegalinonhapresoilsopravvento268.An-cheilmetodoancorapiùminimalistachevedevaildistri-butoreversare il lattedirettamentenelpentolinodicasaavevafortivalenzesocialiefunzionavaabbastanzabene.Nellasocietàdeldeclinoenergeticosaràdifficileriuscirearipristinarequestisistemiinmodoaccettabile.
I contenitori, prodotti in enorme quantità dall’indu-striaevisticomerifiutidaeliminareinunacasanorma-le,diventanoinveceunarisorsanellefamigliechehannosceltol’autosufficienza.L’abbondanzadicontenitoripuòessereaddiritturaconsiderataunsussidio,perquellami-
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noranzachehadecisodiadottareunostiledivitaadegua-toalladecrescita.Alcuniritengonoche,senonèpossibilepertutti,undatomododicomportarsi,alloranonèsoste-nibile269.Ioconsideroquestivantaggiaccordatiaipionieridiqualsiasiinnovazionecomportamentaleunmeccani-smoperfettoperaccelerarecambiamentieadattamenti.
I contenitori riutilizzabili forniscono ampi servizineisistemipermaculturali.Eccoalcuniesempidi ri-utilizzoomiglior uso alternativocheabbiamopraticatoaMelliodora:
icontenitoricontappoatenutaermeticasonoriuti-lizzabilipersottacetieconserve;
isacchettidiplasticadellaspesaservonoperconser-vareilcibo,peririfiutiealtro;
lebottigliedibirrapossonocontenerebirraesucchifattiincasa;
icontenitoridelleuovaservonopercontenereeven-dereuova;
lescatoledicartoneopolistirolosonoutilipercon-servareevenderefrutta;
ivasieglialtricontenitoridiplasticaperpianteser-vonoperlostessoutilizzo;
ibottiglionieledamigianedivetroconilfondose-gatodiventanodellecampanedivetroperprotegge-relepiantinedalfreddo(lebottigliedivetroposso-noessereusatealpostodeimattoni);
icontenitoridirulliniservonoperconservaresemiopilloleperusoveterinario;
icontenitoridellattesipossonousareperseminarcidentrooperproteggereiltroncodeglialberi;
letanichedioliodiolivada20litripossonoessereusateperarrostirecastagne;
ifustida200litri(comprati)concoperchioservonoperconservarelegranaglie;
ibarilidipolietileneda200litri(comprati)contenen-tisottacetivannobeneperprepararedelfertilizzanteliquido;
i secchidiplasticada20 litri servonoperdaredamangiareaglianimali,rccogliereiletamieperaltriutilizziagricoli;
icontenitoridicibotake-away sipossonoimpilare,perriporvichiodi,vitiesimili.Inparteminimaacquistiamoquesti oggetti daditte
chesioccupanodiriciclaggio(eriutilizzo);inlargapar-te,ciarrivanodaaltrefamiglieosingoli.Noi,infatti,noncompriamomoltialimentioprodottidaicanalicommer-cialiconvenzionaliequindinonneabbiamoabbastanza.
Scarti di cibo e acquaQuestaèun’altraareaincuiesistonograndiopportu-
nitàdiriduzionedeirifiuti.Ricliclaregliavanzidicucinaricavandonedeipiattideliziosi,è ilprimoesempiochedovrebbediventareunapraticacorrente.Serimaneanco-raqualchescarto,lacosamiglioresarebbedarloallegalli-ne,chelotrasformerannoinuovaeletamedellamigliorequalità.Nelnostrocaso,ciprocuriamoanchegli scartideiristorantilocali,perchéinostripollimorirebberodifame,sedovesserocontaresolosuinostri270.
Unesempiodiriutilizzodell’acquacaldaèquellodiser-virseneprimaperfareilbagno,poiperilbucato,eunpri-molavaggiodeipannolinieinfineperirrigareilfrutteto.
Le semplici gerarchie di prossimo miglior utilizzo erano del tutto evidenti per la generazione dei miei genitori, men-tre vanno esaurientemente spiegate alla generazione di am-bientalisti successiva alla mia; queste persone non afferrano intuitivamente i legami gerarchici, sul piano energetico che ci possono essere tra un utilizzo e l’altro.
Limitazioni al riusoLeopportunitàdiriusodimaterialinonpiùrichiestio
esaustisonotalmentetante,nellesocietàcosiddette“avan-zate”,dadovermetteredebitamenteall’ertal’entusiastaso-stenitorediquestepratichecontroalmenoduetrappole.
Laprimadiquestetrappoleèchesipossonorecupe-raretalmentetantecosedanonsaperepiùchefarsene,oppureaccumularnealpuntochequestioggettiemate-rialisidegradano–per lasempliceesposizionealle in-temperie,a formiche, termitioaltroancora–primadipoteressereriutilizzati.Questoèunesempiodicomelatroppaattenzionealpotenzialeriutilizzoriduceilrisultatoutile(èilprincipiodellamassimapotenza,descrittonel
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1336. Evita di produrre rifiuti
Principio 3).Lasecondadiquestetrappoleèchelestrategiegeneralidellaprogettazionepossonodiventareconiltempotalmentedipendentidalladisponibilità localedimaterialilavoratiinmodocomplessoedisponibiligratische,quandoquestinonsonopiùdisponibili,quellaparticolarestrategiadiprogettazionediventainappropriata.Èquesto,adesem-pio,ilcasodimoltecasecostruiteuntempoinAustraliaconmattonidipagliaefangoegranditravirecuperatedallademolizionedivecchipontiesimili.Talisoluzionieranoadeguatealtempoincuiquestomaterialeerainsovrappiù,alpuntodaesserebruciatoailatidellestrade.Oggimoltediquellevecchietravivengonoadoperateperfaremobilipregiati.Riutilizzarlecometravi,comeaccadevaunavolta,diventaquindipiùunastravaganzachealtro.
Unaltroesempioditrappolapuòesserelapacciamatu-ra.Questametodicaèeccellentepermetteresubitoafruttogliortiavviatidifresco.Ilpacciamenecessariopuòesserericavatodafienodierbamedicaodaaltrepianteforaggere,ilcherappresenta lasoluzionemiglioreper impedire losviluppodiinfestantiealtrepianteindesiderate.Latrappo-laconsistenelfattoche,quandositrattadisuperficinote-voli,èunafollia(oltrecheunutilizzoinappropriatodellerisorse)trasportareilfienoagrandidistanze.
Le riparazioni
Neisistemibiologiciauto-organizzati–daunacellulaaunterritorio–iprocessiperriparareidannieripristinarelefunzionioperanoperprevenirelosprecodistrutturepree-sistentieperconservarel’energiaeimaterialiessenzialiri-chiestipercostruirenuovestrutture.Adesempio,ilproces-sodiguarigionedelleferitecoinvolgeunaseriecomplessadiprocessidiriparazione,dall’arrestodellaperditadisangueallaformazioneditessutocicatriziale.Allostessomodo,leferitedellaterrachedistruggonolavegetazioneelostratosuperficialedel terrenovengonoriparatedallepiantepio-niere,checolonizzanorapidamenteilsuolo.Talipiantenonhannoproblemiacresceresullostratoditerrenoimpoveritodallaesposizioneall’ariaealleintemperieedannoinizioalprocessodiformazionedisostanzaorganica,cheavvialari-costituzionedellostratofertiledelterreno.
Nellesocietàtradizionali,gliutensilidifamigliaeal-trioggettidivalorevenivanoriparaticonsommaatten-zionenonappenasiverificavaundanno.Perlagene-razionedeimieigenitori– vissutidurante la “grandedepressione”elasecondaguerramondiale–lecapacitàdiriparareglioggettie ladedizioneaquestocompitoeranoparteintegrantedellaloroeticafattadiorgogliosafrugalità.Oggisopravvivonoalcunidiquestivalorisolopressopochissimepersoneanziane,chesiprendonolabrigadirammendareunvecchiomaglioneodirestau-rare,coninfinitapazienzaegrandedispendioditempo,vecchimobilioautomobilid’annata.
L’approccio permaculturale prevede di mantenere unequilibriotral’ossessivorecuperodisingolioggettidivalo-reelariparazione fatta al momento giustodiqualsiasicosacheabbiaunvalore,seguendoilclassicoproverbio“A stitch in time saves nine”271.Diventaperòsemprepiùdifficilepre-starefedeaquestoproverbio,inun’epocaincuiindumentiquasinuovipossonoesserecompratiscontatiapochidol-lari.Lamanutenzionediedificieinfrastrutturerappresen-ta,invece,unsettorepiùseriodelmondodelleriparazionieverràaffrontatoconmaggioridettagliinseguito.
Il riciclaggioIl riciclaggio è la strategia di prevenzionedei rifiu-
tinormalmentepiùpubblicizzata.Nelconcettodirici-claggioèimplicitoche,pertrasformareilprodottoneisuoicostituentidibase,sianecessariounqualcheinputenergetico.Adesempio,riciclareunabottigliadivetrorichiedeenergiaperfondereilvetroeottenereunanuo-vabottiglia;ingenerale,sarebbedigranlungapreferibi-leriutilizzarelabottiglia.
Intuttigliecosistemi,gliorganismichedecompongonolamateria,comeilombrichi,riciclanoimaterialiorganicitrasformandoliinhumusemineralidelsuoloperunasuc-cessivaassimilazionedapartedellepiante.Dettiorgani-smiottengonoenergiadallostessoprocessodidecomposi-zione,cheserveallalorosopravvivenzaeallariproduzione.Questoèilmodelloperfettoperriciclareimateriali,unavoltaesauriteleopzionidiriusoeriparazione.Lediffuseinnovazionidell’industriapersostituirematerialitossicie
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durevoliconmaterialinontossiciebiodegradabilicostitu-isconounodegliaspettidimaggiorsuccessodell’innova-zioneindustrialecheutilizzaprincipiecologici.
Modelli industriali
Il riciclaggio industriale come strategia di transizioneL’aumentata efficienzae complessitàdel riciclaggio
industrialehafattocapolinoanchefralemontagnedispazzaturaaccumulatesinegliultimianniininnumere-volidiscariche,malenuoveopportunitàperilriciclaggiocentralizzatodimaterieprimepiccoleeampiamentedi-stribuitesiriduconomanmanocheicostiditrasportoedienergiaaumentano.Nellostessotempo,ilriciclaggiodomestico–fracuiilcompostaggiodeipropririfiuti–ridurràlaquantitàdimaterialidiscartodaraccogliere.Sempredipiù,nell’industria,s’imponeilretrofit,unset-torediprogettazione che tende a scoprireunutilizzomiglioreperciòchesembravasolounoscarto,insiemeallaprogettazionedisistemipiùintegrati.
Lenuovetecnologieutilizzateoggi272permettonodibruciarerifiutiverdi(derivantidaverdeurbanoegiar-dini)pergenerareelettricità,riducendosiairifiutide-stinatialladiscaricachelaproduzionedigasserra.Unallevamentointensivodimaiali273èstatopremiatoperlaristrutturazioneinsensoecologicodelciclodiprodu-zione,attuatasfruttandoledeiezionianimaliperlapro-duzionedimetano(utilizzatoinazienda)edicompost,chevieneimmessosulmercato.
Questiesempidiriduzionedirifiutieinquinamentosonomoltopositivi epermettonoanchedeiguadagnieconomici.Sitrattaperò,quasisempre,ditecnologie di transizione,cherispondonoalproblemadelmomentodigestionedeirifiuti.Coniltempo,ilvolumedirifiu-tisiridurràsemprepiù,rendendoobsoletequestetec-nologie,unpo’comeaccadenegliesempicitatiprima,concernentiletravidipontielapacciamatura.
Attualmente, le cittàproduconounagrandequantitàdirifiuti verdiderivantidaparchiedaaltreareediverdepubblico,maciòèdovutoessenzialmenteallanoncom-
prensionedell’importanzadiunusoappropriatodiquestirifiutio,meglioancora,alnonsaperecheèpossibileeli-minarelaproduzionedigrandimassedirifiutiverdiap-plicandoappropriatetecnichedipermacultura.Nelfutu-ro,sipotrannoancorausaretecnicheadeguateperbrucia-reirifiutiverdi,malereseenergetichederivantidaquestiprocessitenderannoasparire,manmanocheprenderàpiedelanonproduzionediquestotipodirifiuti.
Perquantoconcerneinvecegliallevamentiintensividimaiali,essidifficilmentepotrannoessereconsideratiecono-mici,infuturo,perl’altodispendiodirisorsediognitipo.Latecnologiadescrittaprimasaràfacilmenteconsiderataallastessastreguadiuncerottosuunsistemachefaacquadatutteleparti.Leesperienzeacuiguardaresonoaltre:quellerecenti274,svolteinDanimarca,sull’allevamentobradodelmaialedimostranoche,quandoconappropriaterotazionicolturaliglisipermettedivivereliberoingrandirecinticonaccessoamangimiconcentraticomenegliallevamentiin-dustriali,ilmaialehaunavelocitàdicrescitanoninferioreaquellaforzatadelsistemaindustriale.Certamenteimana-gerdeigrandiallevamentisuscalaindustrialedifficilmentecrederannoaquesteveritàoleaccetteranno.Sarebberolaprovacheancheattualmente–conicostidell’energiaedel-lerisorseabbastanzabassi–gliallevamentiindustrialinonsonoaltrocheunsistemaperteneregliallevatoriinunasi-tuazionedicostantedebito,dovutaagliingentiinvestimentiintecnologieemangimimoltocostosi.
Questiesempidimostranoche riprogettareamontepuòridurrelerisorsechealimentanoleindustriecheavallesibasanosull’esistenzadeirifiuti;inoltre,dimostra-nounapiùgeneraleesigenzaditrasformazioneradicaleperprevenirevicoliciechiprogettuali.Unapartediquesticul de sacpuòessereevitata,considerandoalmenoivan-taggieglisvantaggiqualitativi,cheneisistemidigrandidimensioni(finoallasocietàinteraoall’ambientenelsen-sopiùampio)derivanodasoluzioniostrategieprogettua-li.Possiamoanchedareun’occhiataallanaturaintrinsecadeglielementi(sianoessigiardiniosuini)chegeneranorifiuti,pervedereseilnostrolivellodicomprensionediqueldatoelementorappresentaunlimiteperlasoluzio-neprogettualecheabbiamoinmente.
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1356. Evita di produrre rifiuti
Una seconda rivoluzione industriale?Larivoluzioneindustrialeaumentòl’efficienzadiutiliz-
zodellavoroumano.Ciòebbeun’altaincidenzasoprattut-tonell’industriatessile,incuil’utilizzoditecnologia,insie-meall’energiaeaimaterialiabuonmercato,feceaumen-tareradicalmentelaproduttivitàdellavoro.
Oggicheicombustibilie lerisorsenonrinnovabilisono indeclinoe lenostreenergierinnovabili (suolo,foreste,zonedipescaealtro)sonoincattivostato,l’im-perativosièspostatosull’efficienza di utilizzodiogniki-lowattdielettricità,diognitonnellatadiacciaio,diognimetrocubodilegnameod’acqua.Questoavvieneinunafasestorica,incuilamanodoperaèabbondantequantolecapacitàscientifiche,commercialietecnologiche.
L’ecologiaindustrialeèuncampodistudi,emersonell’ul-timodecennio,cheoffrealcunecorniciteoricheeconcet-tuali per esempi radicali di riprogettazione industriale275.Gliottimistidelletecnologieverdi,comeAmoryLovins276,
277,sostengonocheilriprogettareiprocessidiproduzione,stimolatodalleforzedelmercato,starapidamenteprodu-cendoesempidimiglioramentiFactor 4(duevolteilvalorediproduzionepermetàdelconsumodienergiaerisorse)epersinomiglioramentiFactor 10.Essenzialmente,Lovinsritienechel’applicazionedeiprincipidiprogettazionenatu-rale–ossiaiprincipidellapermacultura–diintegrazione,feedback,eliminazionedeirifiutiecosìviaaiprocessiindu-strialiecommercialistiacreandounasecondarivoluzioneindustriale,cheaumenteràilbenesserematerialeriducen-dol’impattoelosfruttamentoambientale.
D’altraparte,dopodecennidipredicheabasediprin-cipi imperniati sul “Fare di più con meno”, il mondo in-dustrializzato è ancora molto dipendente dal consumodienergieerisorseperlacrescitaeconomica.IlfattochenegliStatiUniti,alpercorsoindicatodaLovinsbasatosuldeclinoenergeticosiacorrispostonellarealtàdellecoseunaumentodelconsumodirisorseedenergiachehapro-dottoulterioricrescitedell’economia(nonostantelesfavo-revoli politiche perseguite dalle autorità pubbliche), puòessereattribuitoinlargamisuraalcarattereestremamen-teantiecologicodell’industriaamericanaprimadellecrisienergetichedeglianni’70.C’eratroppo“grasso che colava”,
edessocontraddistinguetuttoragranpartedell’economiaamericana,anchesesièridottorispettoalpassato.L’effi-cienzaeconomicaeindustrialehaavutounastoriapiùedi-ficanteinaltriPaesitecnologicamenteavanzati,incuilaridondanzadisprechidatagliareeraedèbenminore.FraquestiPaesi,spiccanoiPaesiBassieilGiappone.
Altri fattori che contribuisconoall’apparente successodell’economiaamericananel“faredipiùconmeno”sono:lamigrazioneingrandestiledelleindustriepesanti
piùinquinantieapiùaltoutilizzodienergiadagliUSAinMessicoeversoaltripartnercommerciali;
ildominioglobaledelletecnologieinformatiche,inparticolarel’esplosionedell’e-commerce;
larapidacrescitadiattivitàeconomicheinareelarga-menteconsideratecollegateacattive abitudini e vizi(piùcheabeni e servizi):industriaanticrimineodellasicurezza,contenziosicivilieindustriali,servizime-diciintrusivi.Glienormimiglioramentinellaproduttivitàchegli
ottimistidella“tecnologiaverde”prospettanodipendo-nosiadamodellidiprogettazionegeneralichedallacapacitàdisaperliintegrare.SuquestitemitorneremonelPrincipio 7 e nelPrincipio 8.
LeprospettivedimiglioramentiFactor 4eFactor 10 nell’utilizzodirisorseedenergiasonostimolanti,maioritengochel’apparentefiduciadiLovinsinunsistemadiproduzionecapitalistaaltamentecentralizzatoignoril’analisi storica. Il capitalismo, in tutta lasuastoria,èstato ilveromotoresiadeiconsumichedellospreco,limitato soloperiodicamentedapiùampienozionidiciòcheèilbene pubblico.Èdifficilecrederecheuncapi-talismosenzacontrolliealcontempocentralizzatoat-traversilemodifichenecessariepertrasformarsiinuncapitalismobasatosullariduzionealminimodeirifiutiesulineedicondottadistileecologico.
Con l’aumentaredel costodei combustibili fossili, èfacileprevederelacomparsaeperfinoilproliferaredial-triesempihigh-techfedeliallalineadel“faredipiùconmeno”.Questogenereràunaenormerichiestadiulterio-ri investimentidienergia, cheandràdiparipassoconanalogherichiestedicapitalidapartedelletradizionaliin-
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136 Permacultura
dustrie,grandiconsumatricidienergiedacarbone,petro-lioegas,capitaliilcuiinvestimentoprodurràunnettocalodellaresaenergetica.Lecrisinellafornituradienergiaelet-trica,verificatesiinCaliforniaallafinedeglianni’90,mo-stranoalcunediquestedinamiche;sembranoquasiunaprovageneraledellalottacheavràcomeobiettivoquellodidestinarecapitalierisorseenergeticheasoddisfarerichie-steimmediateoppurediapprontareadeguatiinvestimentiperlatransizioneversoladiscesaenergetica.
Efficienza industriale e ingegno umanoSe le grandi industrie ad alta tecnologia controllate
dallemultinazionaliaumentanoinmanierasignificatival’efficienzanell’utilizzodienergiaerisorse,ciòpotrebbeprobabilmente fornireunpassaggiocrucialeperusciredallasocietàadaltoconsumodienergia,ponendoanchelebasiperuncambiamentonellacorniceconcettualediunasocietàpiùstabileabassocontenutotecnologicoebassiconsumi.Esisteunacontroversia,quantoaimetodidicontabilitàdautilizzareperdimostraresequestimas-siccimiglioramentisonorealiono;èlostessotemachefadasfondoaldibattitosulleenergierinnovabili(v.l’ana-lisidiEMERGYealtrimetodidicontabilitàperl’efficien-zadellecellulefotovoltaichenelPrincipio 5).
Esiste l’opinione, largamente diffusa, che l’ingegnoumano,leabilitànelprogettareelaculturasianolechia-viperentrarenellasecondarivoluzioneindustriale,mal’analisiEMERGYsuggeriscecheancheleformemenomaterialidicapitaleumanoesocialesonoilprodottodienergiadafontifossiliincorporatainpassato.Sebbeneleinfrastruttureditipocomunicativo-informativosianopiùflessibilieduraturedelleinfrastrutturefisiche,essesonosoggette,comealtre formedienergia incorpora-ta,aungradualedeprezzamentoconiltempo.L’attualeproliferaredibrillantinuoveideesullariprogettazioneindustrialeetecnicapuòessereconsideratoilprodottonaturaledimezzosecolodipoliticasocialedemocrati-ca,chehadiffusol’istruzione,statodelbenessereealtriprodottisocialidell’opulenza,elementiresipiùraffinatidaventiannidicapitalismolaissez-faireediindividuali-smo(v.Principio 12).
Nonstosuggerendo,conquesto,cheleinnovazionitec-nologichesianoormaiinviadiesaurimento;visono,però,abbondantiindicazionicheenormirisorsedovrannoesse-reinvestite,neidecennifuturi,perridareforzaevigoreauncapitalesocialecheperquantoconcerneistruzioneeformazionesièmoltoridottoedèstatolafontestessadeirisultatipositivioggiconseguiti278.
Dalpuntodivistadellapermacultura,granpartedelcapitalesocialeeumanoesistenteèconfiguratoper ri-solvereproblemitecnologicieindustrialisulargascala,all’internodellacornicedelcapitalismodimercato.Per-fino quando una svolta in senso ambientale e socialediventaquasiobbligatoria, inostripreconcetti culturalifanno inmodochecontinuiamoareinventare ivecchiproblemiinformenuove.Lagravitàdiquestadifficoltàèmoltochiaraquandopensiamoallaquantitàdiscienziatieingegnerichelavoranonelcampodellaricercamilita-re.Chelavoroutilesipotràmaiassegnareauningegne-reaerospaziale,chehaspesounacarriera lavorandoalprogettodiunaqualchecomponentemicroscopicadiuncacciabombardiere?Aparteiproblemirelativialreimpie-godipersonalediquestanatura,lasocietàhabisognodiinvestirelasuaricchezzanellacreazionedinuoveabilitàemodidipensare, checipossanoaiutareaprogettareegestireisisteminaturalichecontinuerannoafornircisostentamentoancoramoltodopocheavremoesauritolaminieradell’efficienzaindustriale.
Durata e manutenzione
Iltemaprosaicodellamanutenzionedegliedificiedialtreinfrastrutturematerialipuòessereimportantenellatransizioneallacontrazioneenergeticaedeconomicaquan-toinuovimodihigh-techper“faredipiùconmeno”.
La manutenzione è probabilmente una delle attivitàquotidiane meno romantiche e meno amate ma è unafunzioneimportantissimaintuttiisistemi.Lariparazioneèlarispostaepisodicaaldannoaccidentale;lamanuten-zione,invece,èlarispostapreventivaallaperditadivaloreprevedibileeincrementaleche(comeriflessodellasecon-daleggedell’energia)condizionatutteleriservedienergia
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incorporata.Taleperditadivaloreèdeltuttoevidentenelcasodiedificiecase,chenonpossiedonogliaspettidiau-tomantenimentochepresentanoisistemibiologici.
Letradizioniculturalieuropeeassegnavanograndeim-portanzaalladurataeallaresistenzadegliedifici.Lafavo-ladeitreporcellini279edelladiversaconsistenzadellelorocase,nelladifesa contro il lupo, indica chequesti valorisonoprofondamenteradicatinellanostracultura.L’atten-zioneprestataallasapienzanellacostruzione,allamanu-tenzioneealladuratadellecase,nelleculturegermanicheescandinave,fasembrareicomportamentidegliAustra-lianimoltosimiliaquellitipicidiunatribùnomade.L’edi-ficiodilegnopiùanticodelmondoèinNorvegia.Intuttalapenisolascandinava,nellecomunitàruralieraquasiunrituale sacro–più cheun’incombenza indispensabile–l’applicazionestagionaledipecedipino,distillatainfami-glia,allaparteesternadicase,stalleefienili280.
Andandoallaricercadialtrimodellidicostruzionediedifici,imattoniditerracrudaaprimavistanonsembra-nomoltoduraturi,manelNuovoMessico,aPueblodeTaos,esisteunedificiocostruito900annifa,chesembrabattereognirecordinquandoafabbricaticostantementeabitati.Edificicomequestisonounveromonumentoallamanutenzione.IntuttoilMediterraneo,iterrazzamentiinpietrachecaratterizzanomoltiluoghimontagnosilun-golecostesembranoormaicomporreunpaesaggiosen-zatempomasonoanch’essifruttodell’operadell’uomoneimillenni.Ovviamente,moltidiquestiterritorisoffro-noormaiperl’abbandonodellecomunitàcontadinechenecostituivanol’animae,senzamanutenzione,l’erosio-nesempreinagguatononfaràcheriportareleterrazzealboscoenonpiùall’agricolturadisussistenzadiunavolta.Leconseguenzedellamancatamanutenzionedellestra-ordinarierisaieaterrazzedelsud-estasiaticosarebberoancorapiùcatastrofiche.
Unadelleconvinzionipiùerratedellamodernitàèl’ideachepossanoesistereedificichenonabbianobisognodimanutenzione.Questofalsomitohapermeatolenuovegenerazionidiproprietaridicase,iqualisisonodistintiperlaloronegligenza.Lastessanegligenzaeindolenzaèevidenteneltrattamentoriservatoamoltiedificipubblici.
L’ingegneria della manutenzioneL’ingegneriadellamanutenzioneèunaprofessione
conungrandefuturo.Senonvogliamocheilcostodimanutenzione e sostituzione delle nostre costruzio-nieinfrastrutturediventiinsostenibile,dobbiamoim-pegnareinquesteattivitàmaggioririsorseesoluzionipiù innovative e creative281. Con il declino energetico,scopriremo che le risorse dedicate alla manutenzionedell’enormepatrimonioedilizio,creatoquandoenergiaerisorseeranoabuonmercato,diventerannoun’enor-mepeso,anchesel’impiegodimanodoperadiventeràrelativamentepiùeconomico.
Seilnostropatrimonioedilizioègiàincattivostato,tut-tavia,anchel’utilizzodimanodoperapuòfarepocoperri-mettereinequilibriolasituazione.Igrafici282dellaFigura 16mostranocomeildeclino,inqualsiasiambientecostru-ito,rispondaall’inputdimanutenzioneerisorseinvestiteinquestosforzo.Ilterzograficomostral’effettodellaman-canzadimanutenzione; inquesticasi,solo l’impiegodigrandiinputpuòfarrecuperarelasituazione.
Aquestacircostanzapiuttostoallarmantesisovrap-pongonolaprivatizzazioneel’aziendalizzazionediqua-situtteleinfrastrutturediproprietàpubblica,ladiffusariduzionedi fondiedelpersonaleaddettoallamanu-tenzione, l’importanza attribuita a standard elevati dimanutenzione.L’aumentodelnumerodiguasti,disser-viziedeisinistri,ancheditipomortaleinmoltiPaesièstatoattribuitoaldeclinodeglistandarddimanutenzio-ne.Lasituazionehaalimentatolecritichedell’opinionepubblicaaiprogettidiprivatizzazione,maquestecriti-chemettonoinlucesololapuntavisibiledeiproblemicreatidallamancanzadimanutenzione,cheverrannoereditatidallefuturegenerazionidicontribuenti,uten-ti,azionistieclienti.Iproblemisulargascala,generatidallaassenzadimanutenzionesottol’assaltofuribondodelrazionalismoeconomico,sonorispecchiatisuscaladomesticadallamancanzadiinteresseedisforzirivol-tiallamanutenzionedellapropriacasa.Alcontrario,laristrutturazione continua a rappresentare un’opzionevantaggiosa per l’investimento del surplus finanziariodapartedeiproprietariaustralianidicase.
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138 Permacultura
Lacarenzadimanutenzionedibasepuòessereat-tribuitoavarifattori:
l’aumentodiofferteeopportunitàditrascorreretem-Ωposullavorooinattivitàditempolibero,inognicasolontanodacasa;l’altamobilità,cheminaallabaseilpensieroeivaloriΩcheprivilegianoillungotermine;ilcontinuoaumentodelvaloredelleproprietàimmobi-Ωliari,quasiaprescinderedallecondizionedegliedifici;ildeclinodell’eticadellavoroedeivaloritradizionaliΩassociatiallamanutenzione.
Ènotochegliimmobilicostruitineglianni’60,’70e’80nonduranomolto.Ciòèattribuibileaglistandardedilizimodernima,almenoinparte,ancheallaman-canzadimanutenzione.
NellibroHow buildings learn,StewartBrand–utiliz-zandomaterialidiarchivioefotografierecenti–haana-lizzatolevariazioniapportateaedificidaproprietari,oc-cupantiedelementinaturali.Branddimostrachelama-nutenzione–olanonmanutenzione–èunodeifattoricriticinell’evoluzionee sopravvivenzadegli edificinel
corsodeltempo.EglicitailCentrePompidou(1979)diParigicomeesempiodiincuboperlamanutenzione:
«Il Centro Pompidou è un’attrazione turistica che ha a che fare con la storia dell’architettura, allo stesso livello della Torre Eiffel. Quest’ultima (1889) ha una struttura esposta in modo elegante e monumentale; il Centro Pompidou cer-ca di fare la stessa cosa con le condutture dei servizi (tubi dell’aria condizionata e di altri impianti). Ma le strutture di ferro della Torre possono resistere agli elementi molto meglio dell’intricata massa di tubi del Centro. Il messaggio perma-nente della Torre al mondo dell’architettura è che la struttura esposta può essere magnifica. Il messaggio permanente del Centro è: meglio non esporre i servizi».
Riscoprirel’impegnorichiestodallamanutenzioneèunodeipiùimportantiaspettidelprincipiochestiamoanaliz-zandoinquestocapitolo.IgraficidellaFigura 16chiarisconoinmodoevidentechelamancanzadimanutenzioneèungeneratorenascostodienormisprechichesirealizzanoat-traversolaperditadivaloreediprestazionidelpatrimonioedile.IlPrincipio 12analizzadellestrategiealternativeperutilizzarematerialiprovvisoriefacilmenterinnovabili.
Figura 16 – Decadimento infrastrutturale e manutenzione.
Declino di funzionalità causato dall’inevitabile decadimento
della struttura
Funzionalità con manutenzione regolare
Funzionalità con ritardi nella manutenzione
Tempo Tempo Tempo
Declino del valore o della funzionalità del sistema
Declino del valore o della funzionalità del sistema
Declino del valore o della funzionalità del sistemaFr
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Piante e animali infestanti come risorse sprecate
Èironicoche,proprionelmomentostoricoincuilapreoccupazioneperildeclinodellecapacitàdiautorinno-vamentodellanaturaharaggiuntoilsuopicco,cisiaunaugualepreoccupazioneriguardoaitantiproblemicausa-tidapianteeanimali.QuestiproblemisonoancorapiùdiffusineiPaesiricchi,perleragionicheesamineremodiseguito.
Disponibilità di acqua, sostanze nutritive e terraLosviluppodell’agricolturaintensivaha–alcontra-
rio di quanto si potrebbe pensare – ridotto l’entità diterremarginaligestiteecontrollatedall’uomo.Ciòhapermessochelanatura–conspecienativeedesotiche–sireimpadronissediquesteareeinterminimaivistidasecoli.L’aumentatoutilizzodiacquaenutrienti inagricolturaintensivaeperservirsidellaterraascopior-namentaliericreativihastimolatolaproliferazionedel-lespecieselvatichechesono lepiùadatteautilizzarequestosurplusdirisorse.
L’opulenzaAllaproliferazionedipianteeanimalinonvolutiha
contribuitoancheuncomplessodifattorieconomicieso-ciali.Glistilidivitaurbani,laretediwelfaresociale,iprez-zibassidiciboedialtrerisorsenaturali, l’insufficientenumerodipersoneattiveinagricolturasonotuttifattorichecontribuisconoarealizzareunasituazionedimanca-tagestione,raccoltaeutilizzodispecieselvatiche.
La risposta prevalente di proprietari e amministratori ter-rieri, ambientalisti e società è quella di considerare le specie in rapida proliferazione come nuove forme di inquinamento biologico, quando in realtà si tratta di risorse non utilizzate. Elaborare modi più creativi ed efficaci di usare le risorse selva-tiche è un tema costante della progettazione permaculturale283(v.Principio 3).Glieccessivisurplusdipianteeanimaliinfestanti, inquesti casi, rappresentanoun’opportunitàspeciale,chesarebbemeglioutilizzareilpiùpossibile.
Loslogan“Il problema è la soluzione”cisfidaacercaremodicreatividiadoperareciòchealtrimentièconsiderato
inutile.Lapescacommercialedicarpeinfestantineifiu-miaustraliani,conlalorotrasformazioneinfertilizzante,èunelementochevanellagiustadirezione,maalungoterminel’utilizzoqualefertilizzantedovrebbeessereso-stituitodaaltridimaggiorvalore(come,adesempio,far-nemangimeper ipolli). Inultimaanalisi, ilmodopiùnaturaleperarrivarealcontrollodell’eccessivapresenzadi carpeneifiumiaustralianidovrebbeessere il consu-moumanomaciòpotrebbeverificarsisoloinseguitoaunariduzionedellaricchezza;inquestocaso,ilcittadinoaustralianosarebbecostrettoacomprarelacarpa,invecedispecieittichepiùpregiateecostose.Lapresenzastessadellecarpeèdovutaallacrescitaeccessivadellealgheneisistemifluviali interni.L’eccessodialgheèunprodottodell’eccessivousodifertilizzantidapartedegliagricolto-ri,nonchédeiresiduidellefognatureurbaneriversatineifiumiedell’aumentodisedimentineifiumistessi284.
Oltre a riconoscere apertamente la responsabilitàdell’uomo nel contribuire alle varie calamità di originenaturale che ci affliggono, bisognerebbe anche accetta-requestisquilibrinellapopolazionedipianteeanimalicomeopportunitàpersoddisfarecreativamenteinostribi-sognie,nellostessotempo,cercaredicreareunmaggiorgradodiequilibrioinnatura.Questomododiprocederesarebbelarealizzazionedelruolochedovremmosvolgereinnatura.Storicamente,questoruoloèstatoricopertodafiguredisprezzateeconsiderarealmarginedellasocietà,come i cacciatori di conigli. Dobbiamo invertire questomodo di vedere le cose. In una società ecologicamenteconsapevole,lepersonecheriesconoaguadagnarsidavi-vereutilizzandoelementiinsurplusconsideratidannosidovrebberoessererispettatieadditaticomemodelliinve-cechecomedisadattati.
Risorse umane sprecate
Ilivellidiingegnodiunapopolazioneconunabuonaistruzioneformale,predominantenellesocietàricche,èunaformariconosciutadicapitalesociale,maimpallidi-scealconfrontoconleconoscenzeelecapacitàdelleco-munità tradizionali,per lopiùrurali,maggioritarienei
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Paesipiùpoveri.L’attualeeconomiaglobalehaunabassaopinionediquesteabilitàetendeadistruggerelacapacitàdellepersonediapplicareleconoscenzeinmodoprodut-tivo;quandovabene,trattaquestepersonecomemano-doperaabassoprezzoedeltuttodequalificata.
Lamaggioranzadegliabitantidiquestopianetahaan-coraunaqualcheformadiculturacherimandaaespe-rienzepersonaliofamiliari,legateaunluogoeallerisor-senaturalilocalirinnovabilidiquellostessoluogo.Granpartediquestagenteèincontinualottaperriuscireasa-liresultrenoincorsadellasocietàindustrialeedellasuaopulenza.Ciòaccadeprincipalmenteattraversolamigra-zionedalleareeruraliallecittà.Nelprocesso,iredditiditipomonetarioaumentano,malepersoneperdonol’ac-cessoafattoridiricchezzachenonsipossonomisurareecontenere,perdendoancheleabilità tecniche tradizionalieivalorisocialidellecomunitàruralidiorigine.
NonvogliofareilromanticoaspesedeipopolipoveridelTerzoMondo.Inuncertosenso,questipopolistannoall’estre-mooppostodell’ingegnereaerospaziale,incapacienonprepa-rati–acausadellelorotradizioniedesperienze–adadattarsieacapirelasocietàdeldeclinoenergetico,conunpesanteba-gagliodipreconcettiediaspettativedeltuttoirrealistiche.Maclassificarequestepersonecomelepiùdiseredateeinermialmondoèsbagliato.Credo che i poveri del mondo, specialmente quelli rurali, rappresentino un vasto patrimonio di risorse e capaci-tà umane che attualmente non viene affatto apprezzato e stimato quanto dovrebbe e che, proprio nella fase che stiamo attraversando, rappresenta la punta più avanzata nella transizione a una società a ridotta disponibilità di energia. Questa non solo è una grande ingiustizia, ma è anche un segnale di grossolana stupidità e di uso inefficiente di risorse umane285.
Molteorganizzazioniumanitarienongovernative–soprattutto lepiùpiccole–cheattualmente lavoranoinprogettidisviluppoavantaggiodeipoveridelmon-doapplicano inmodoconsapevoleo inconsapevole iseguentiprincipidellapermacultura:comprendere,riconoscereesostenereisistemiloca-
ligiàesistenti,chesoddisfanoibisognidellagente,mantengonoleconoscenzelocaliestimolanolage-stioneadeguatadellerisorsenaturali;
identificarelerisorselocaliumaneenaturalisotto-valutateosprecate;
introdurreunnumeromoltolimitatodinuovespe-cieedinuovistrumentiemateriali,lacuiutilitàsiagià stataverificata insistemi tradizionali assimila-biliaquelliinoggettoelacuigestionepossaesserecuratatramitecapacitàerisorselocali.
Unodeipiùimportantieffettisecondaridiquestiproget-tièlarivalutazionedellecompetenze e delle conoscenze tradi-zionali,cheprimavenivanoconsideratesuperate,inefficaciepertantosenzavalore.Questasvalorizzazioneavvieneinseguitoall’intrecciarsidimolteplicifattori,fracui:avolte,leconoscenzeutilisonoconnesseasistemi
tradizionaliintegratichenonfunzionanopiùcomeunavoltaacausadisovrappopolazione,guerra,de-gradodellerisorseocambiamentisociali;
leconoscenzesonocompresesolodallapopolazio-ne anziana, a volte in una lingua non più parlatadallegiovanigenerazioni;
lapropagandagovernativaelapubblicitàpromuovonometodimoderni,denigrandoleconoscenzelocali;
i custodi delle conoscenze tradizionali si rendonocontocheilrestodelmondoèriccoeutilizzametodimoderni.
MoltiprogettistidipermaculturachehannolavoratoinprogettidisvilupponelTerzoMondoammettonodiaverappresopiùdiquantosianoriuscitiadareetrasmettereallepopolazionilocali.BillMollisonhafatto,atalpropo-sito,laproposta,moltoprovocatoria,diportareneiPaesidell’Occidentetutticolorochesonoinpossessodicono-scenzeriguardanti isistemisostenibili tradizionaliaffin-chéinsegninoaglioccidentalicomeprocurarsiilcibo286.Ciòsottolineailfattochesostenerelaconservazioneelarivalutazionedeisistemisostenibilitradizionalinonsigni-ficaaffattofarelacarità,maaprireunsentierocheportaavantaggireciprocipertuttalacomunitàglobale.
Personalmente,nonhomaturatoesperienzenelcam-podeiprogettidisviluppo,maricordochenel1994,du-ranteunavisitainIsraele,misentiimoltoimbarazzato
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1416. Evita di produrre rifiuti
quandomifuchiestodipresentareunaseriedidiapo-sitivesullamiacasaaMelliodoraaunacomunitàdibe-duinideldesertodelNegev287.Lacomunitàsisforzavadisalvaguardarealcuniaspettidellavitatradizionale,aimarginidellamodernasocietàisraeliana.Moltediquel-le persone lavoravano nelle città vicine e si trovavanosugliscalinipiùbassidellascalasocialeche–conmil-lesperanze– li avrebbe forseportatiospintiverso laricchezza, forzatianchedalle iniziativedelgoverno (avoltenonsolodifreno,maanchedidistruzione),versolecaseautocostruitedaibeduinisui loroterrenitradi-zionali. Inquella sede, io eroun famoso ambientalista australiano,presumibilmentericco.Giàallaprimadia-positiva,davantiallanostracasacostruitaconmattoniditerracruda,unvecchiosimiseagesticolareeccitato,dicendo:«Guarda,unacasadibeduini!».E, ineffetti,
laterraerailmaterialedicostruzionetradizionaledellelorozone.Forse ilmio status di esperto straniero chevivevaununacasaditerraavràincoraggiatoalcunideibeduinipiùgiovaniariscoprireilvaloredellelorotradi-zionipiùcheimaterialidicostruzioneindustriali.
In realtà, la capacità dello straniero di esercitare in-fluenzepositiveinsituazionidelgenereèmoltolimitata,amenochenonsisviluppinodellerelazionidilungadu-rata,basatesureciprocorispettoefiducia. I progetti di svi-luppo miranti a potenziare le autonomie locali e le coopera-tive del commercio equo, che permettono di conservare le abi-lità tradizionali guadagnando redditi modesti che integrano l’autosufficienza familiare e l’economia della comunità, sono il complemento naturale che potrebbe portare a una autosuf-ficienza su larga scala e a percorrere altre strade rispetto alla rete commerciale convenzionale dei Paesi ricchi.
Figura 17 – Il modello wineglass (a calice) dell’attività economica globale.
Ogni sezione rappresenta un quinto della popolazione mondiale
i Poveri Investimenti nazionali 0,9% Risparmio nazionale 0,7% Commercio mondiale 0,9% Prodotto Interno Lordo 1,4%
i ricchi Investimenti nazionali 85,0% Risparmio nazionale 85,5% Commercio mondiale 84,2% Prodotto Interno Lordo 84,7%
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142 Permacultura
PerquantineiPaesiricchinonsonodirettamentecoin-voltinellarealizzazionediquestiprogetti,lacosapiùim-portantechepossonofareperdareunamanoèimpegnar-sineglistessiprocessiacasapropriaenellapropriacomu-nità.Conungradopiùaltodiautosufficienzasipuò:ridurreladomandadimercicollegatealleesporta-
zionidaiPaesidelTerzoMondo,fruttodellosfrutta-mentodellegrosseaziendeodellemultinazionali;
aumentarelostatusdell’autosufficienzanellacultu-raglobalechevasemprepiùemergendo;
liberarecapitalidainvestireneiPaesisottosviluppa-tipercorreggeregradualmentelosquilibriotraeco-nomie ipersviluppate e sottosviluppate, come illu-stratodalmodelloacalice(wineglass)dell’economiaglobaledellaFigura 17.
Ilmodellowineglassmostraunosquilibriosbalorditivodellaricchezzaeconomicamisuratama,seadessovenisseaggiuntoilvaloredeiservizi ambientali gratuiti,ladisparitànonsarebbecosìeclatante.Lecomunitàruralipovere,adesempio,hannounaccessorelativamentemaggioreaiser-vizinaturaligratuiti (attraverso l’agricolturadisussisten-za,lacacciaealtro),anchesequestefonti di ricchezza non misurabilistannoriducendosirapidamente.LevalutazioniEMERGYdellenazionidannounamisurapiùrealisticadellaveraricchezza.Anchesenondirettamentecompara-biliaidatidelmodellowineglass–perchélaEMERGYmi-
surainteriPaesi–latabellaafiancosull’usodiEMERGYperpersonaeperannomostraunquadropiùrealisticodellaveraricchezzachecircolaneiPaesiselezionati.
L’EMERGYperpersona,sorprendentementealta,delBrasileelastraordinariacifrarelativaall’Australiariflet-tono il livellomoltoaltodiservizigratuiti ricavatidallanatura, l’estrazionedirisorsenonrinnovabilineiPaesimenosviluppatie,nelcasodell’Australia,labassapopola-zione.Moltiaustralianichesirecanoall’esteroritengonochel’Australiasiailluogomiglioreincuivivere;taleopi-nione,probabilmente,riflettenonsoloenontantounacertadosedisciovinismooorgoglionazionale,maancheunmodoindirettodiapprezzareleimmenseopportuni-tàoffertedaquestoPaeseeforseanchel’auspiciochesipossafaremigliorusodiquellericchezze.
La spazzatura come natura
VisitandoIsraele,nel1994,rimasiscioccatodallaquan-titàdispazzaturariversatasullestradeesullecampagne,dalla mancanza di manutenzione di edifici e veicoli edall’arroganteapproccioaltrattamentodeirifiutieall’in-quinamento. La sensibilità verso i temi dell’ambiente edell’igieneambientale,evidenteinalcuniPaesidell’EuropaOccidentale,nonèundatocheritroviamoinIsraele,cheèatuttiglieffettiunPaesedelMedioOriente.D’altronde,icomportamentiregistratiinIsraelediscarsaattenzioneaitemiambientalisonotipicidimoltialtriPaesidirecentesviluppo.Un’opinioneinqualchemodoalternativasucuivalelapenarifletteremifuespressaalriguardodadiversiisraeliani:«Selostiledivitamodernogeneraimmondizia,inquinamentoespreco,èinfantileeingenuocercaredina-sconderloeignorarlo».
Se dovessimo ragionare in base a questo metro, gliisraelianieigreci–cheprendononormalmenteilcaffèinlocalipostisustrademoltotrafficate,aduepassidaigasdiscaricodelleautomobili–forsesonopiùinsinto-niaconilloromondodeiricchisvedesi,chevivononellabella,pulitaeverdeStoccolma,preoccupatichestronzio90,estrogenisinteticioorganismigeneticamentemodi-ficatifiniscanoneiloroalimentibiologicicertificati.
* (x 1015 emjoules/anno)
Uso di EMERGY per persona nel mondo e in alcune nazioni
Nazione Uso EMERGY per persona*
India 1
Media mondiale 6
Brasile 15
USA 29
Australia 59
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1436. Evita di produrre rifiuti
Conclusione
Ilprincipiodellapermacultura“Non produrre rifiu-ti”,dicuicisiamooccupatiinquestocapitolo,suggeri-scechebisognerebbeviaggiareconleggerezzasuque-stopianeta,accettandocomunquedigenerareprodottianoiinutili,seessipossonoinvecediventarerisorseoalimentiutiliallanaturaoadaltrepersone.
C’èuneserciziodirespirazioneQiGong,incuisia-moincoraggiatiaimmaginarenoistessicherespiria-moinunalucebiancaechiaraespirandofumonerotossico:un’ideachevaunpo’controcorrente,rispettoallemodernesensibilitàecologiste.Laprospettivaoli-sticasuirifiutivienecompletatadaunoscorpionece-lesteche,volteggiandosopradinoi,sinutredelfumonerochesaledaglistratisottostanti.
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Iprimiseiprincipitendonoaconsideraregliecosiste-mi dalla prospettiva bottom-up di elementi, organismi eindividui.Gliultimiseiprincipitendonoasottolinearelaprospettivatop-down,evidenziandomodellierelazionichetendonoademergereattraversol’auto-organizzazionedeisistemielacoevoluzione.Ilfattochediversimodellisianoosservabili,siainnaturachenellasocietà,cipermettenonsolodidareunsignificatoaciòchevediamo,maanchediusareunmodellopresodauncontestoperapplicarlo,conleopportunemodifichediscala,adaltricontesti.Ricono-scere un modelloèunmomentonecessario,cheprecedeilprocessodellaprogettazione(v.Principio 1).
Ilragnoelaragnateladell’icona,conprogettoconcen-tricoeradiale,evocalapianificazionediunsitoperzoneesettori,unodeipiùnotieforsepiùapplicatiprincipidellaprogettazioneinpermacultura.Ilmodelloaragna-telaèevidente,maisuoidettaglisonosemprediversi.
Lamodernitàtendeaconfonderequalsiasibuonsen-soointuizioneditipoolisticochepossamettereordinenelguazzabugliodipossibilitàeopzioniprogettualiconcuiciconfrontiamointuttiicampi.Latendenzaafoca-lizzare tutta lanostraattenzionesusistemicomplessiecompostidamilledettagliportaaprogettare“elefantibianchi” che sono, sì, grandi da fare impressione manon funzionano, o macchine mostruose che consu-manotuttalanostraenergiaelenostrerisorse,minac-ciandoalcontempo,costantemente,disfuggireaognicontrollo. I sistemi complessi che funzionano tendono a evolversi da altri sistemi semplici che funzionano; di conse-
guenza, è più importante trovare il modello appropriato per quel progetto che comprendere tutti i dettagli degli elementi costituenti il sistema289.
Ilproverbio“Gli alberi non sono la foresta”ciricordacheidettagli tendonoadistrarre lanostraconsapevolezzadellanaturadelsistema;piùciavviciniamoemenoriu-sciamoacapireilquadrod’insieme.
Pensare per modelli290
L’introduzione di Bill Mollison ai modelli naturali291fornisceunquadroampioestimolantedelgrandecampodipotenzialiapplicazioninellaprogettazionepermacul-turale.Laricercadimodellispazialietemporaliinnatura–checiportaoltrelageometriaeuclideachedominailpensierocomesièsviluppatonellaculturaoccidentale–èimportanteperiprogettistidiognisettore.Mollisondice:«Imparareapadroneggiareunmodelloècomeim-parareunprincipio;puòessereapplicabileaunavastagammadifenomeni,alcunicomplessiealtrisemplici».Èimportantecapirelarilevanzadeimodelliorganici,ap-parentementeirregolari,dellanaturaperisistemiuma-ni;spesso,però,inostritentatividiapplicarequestimo-dellisonoarbitrarieinappropriati.
Il libroPattern language292diChristopherAlexanderèstatounapietramiliarenelriconoscimentoenellaor-ganizzazionedeimodelliclassicidiambienticostruitisuscalaumana.Sviluppareunlinguaggiodeimodelli,applicabile suampia scalanellaprogettazioneperma-
Principio 7Progetta dal modello
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culturale,èunbisognochemoltiprogettisti293perma-culturalihannoriconosciuto;tuttavia,perlosviluppodiunlinguaggiodeimodelli,esistonodueproblemi:iprocessidellacrescitaeorganizzazionebiologicarappre-
sentanouncampomoltopiùampiodell’architetturadegliambienticostruitie,alcontempo,moltodiversificato;
leimplicazionidellosviluppoedellacadutadellabaseenergeticadell’umanitàdevonoesserecapiteedespres-seattraversoiprincipidellaprogettazione,primadiriu-scireasvilupparelacornicenecessariaperidentificareeorganizzaresistematicamenteimodelliappropriati.
Siacheprogettiamoungiardino,unvillaggioounaorganizzazione,abbiamobisognodiunampioreperto-riodimodellianoibennoticondimensioni,tempieformeadeguateespessoricorrentineisistemiumaninaturaliesostenibili.
Inquestocapitolo,vogliocontribuireallosviluppodiunlinguaggiodeimodellidellaprogettazioneinperma-culturamettendoafuocoesempidistruttureeorganiz-zazionichesembranoillustrarequell’usoequilibratodienergiee risorsedanoi chiamatounabuonaprogetta-zione.ComespiegatonelPrincipio 3,dettoequilibrioèeffettivamente quello che ottiene la massima resa ma,manmanocheladisponibilitàelaqualitàdell’energiasiriducono,ilnostrobuonsensoelanostraintuizionediciòchesicaratterizzacomeprogettazioneottimalespes-sovengonosmarriti.
Abbiamo inoltrebisognodi impararenuovamenteariconoscere i modelli, perché l’innovazione culturale especialmenteletecnologiedeimediahannoalteratogra-vementel’abilitàa“pensarepermodelli”cheeracomunenellesocietàpreindustriali294.Laperditadiquestacapa-citàdivedere,sentireericonoscereimodellidellanatu-rapotrebbeessereilnostromaggioreimpedimento,neltentativodiadattarciallarealtàdeldeclinoenergetico.
Scale spaziali e temporali
Moltitemiestrategie,nellaprogettazionepermacultu-rale,sonoconnessiallasceltadiscale295appropriateaisiste-
mi,alprocessodecisionaleeall’attuazionepratica.Lescalespazialivannodaunascalaumana,percettibiledall’occhioumanofinoaquellamicroscopicae,insensocontrario,aunascalaglobaleeoltre.Lescaletemporalipossonoanda-redalladuratadiunagiornataodellavitamediadell’uo-mo,econtrarsifinoadimensionicheinteressanoipro-cessiatomicidibreveeveloceduratae,insensoinverso,espandersifinoatempiecologici,storiciegeologici.
NelPrincipio 9prenderòinconsiderazionel’imperativodiridurrescaleevelocità,nellatransizionedallosviluppoalladiscesaenergetica.Inquestocapitolosottolineolarile-vanzadiunacomprensionepiùgeneraledellescalespazia-lietemporalineimodellidiprogettazioneinpermacultu-ra,altrettantoimportantideiconcettidizonaesettore.
Riusciamofacilmenteacomprendereicambiamenticheavvengononellepersoneoinaltriorganismiviventiesistemisuunascalasimileallanostra,matroviamodif-ficilepercepire–nonparliamodicapire–icambiamentineimacroemicrosistemisuscalemoltodiversedaquel-leacuiinostrisensielanostramemoriapossonoacce-dere.Glistrumentielatecnologia,lastoriaingeneraleelaculturahannoestesoquestepossibilitàdiconoscenzainvariegradazioni,malanaturaumanaèsorprendente-mentelimitatadalledimensioniumanedeisensiedellamemoriapersonale.Lascienzaelatecnologia–inspe-cialmodosefannocapoalsettoredellaMedicina–sonolargamente acclamate per il loro potere sui sistemi discalamicrochecondizionanoilnostrobenessere,maleconoscenzescientifichedeimacrosisteminonsonostateaccolteconlostessoentusiasmo,forseperchéisistemidigrandidimensioninonsonocosì facilida controlla-reenonpromettonovantaggiintempibrevi.Allostessomodo,gliinsegnamentispiritualichesiconcentranosuscale macrononstimolanograndientusiasmiinconfron-toagliinsegnamenti,alleconoscenzeeallasaggezzalo-caledelqui e ora.Questolimitedelpensieroacortoraggio(laduratadellavitaumana)èstatogiàdescrittocomeunadebolezzaevolutivadell’uomo,chedobbiamocorreggeresevogliamosopravvivereinquantospecie296.
Peraffrontareconefficacialequestionipostedallasoste-nibilità,dobbiamosviluppareunaconoscenzariccaecon-
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testualedeimodiincuilescaletemporaliespazialidannoformaallaprogettazioneeall’evoluzionedeisistemi;inoltre,perparlarediscale,abbiamobisognodisviluppareunlin-guaggiocondiviso,perchél’argomentoèunacostantefontedierrorieincomprensioniinqualsiasiazionecollettiva.
La Figura 18 dimostra come sistemi disposti in unaconcatenazionemoltovastapossanoessereresigrafica-mentesecondounascalaspazio-temporale.Isistemifisi-
camentepiccoliedibreveduratapossonoesseredescritticomeespressioniedelementichecondizionanounterri-toriolimitato,conunperiododirinnovamentomoltora-pido297.Ilgraficomostralafinestradellapoliticapubblicaleggermentepiùestesarispettoaquellatradizionalmentelimitataallascalaumana,ecomprendetemicheriguar-danolagestionedeisisteminaturaliel’esaurimentodellerisorse.Questomodellogeneraledicollegamentotraspa-
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Territorio di sostentamento e influenza
Finestra della politica pubblicaSistemi
d’informazionegenetici e geologici
Società ed economia
Vite umane
Ecosistemi
Microbi
Molecole
Figura 18 – Gerarchia di sistemi nel tempo e nello spazio (secondo Odum & Odum, 2001).
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zioetemponeisistemi,essendomoltodiffusoinnatura,èutileperpensarealtemadellescaleappropriatedausa-reperprogettiidoneiallasocietàdelladecrescita.
Unmodopiùintuitivoperrappresentarelastessage-rarchiadisistemièquellodellaFigura 19, incuigrandisistemi, caratterizzati da cambiamenti molto lenti, sonocompostidaaltrisistemipiùpiccolicaratterizzatidacam-biamentirapidi.
Scale fisiche o scale funzionaliLescalefisichesonospessounbuonindicatoreanche
dellescalefunzionali,manonèsemprecosì.Adesempio,
ipredatorisonospessodidimensionisimilioperfinopiùpiccoledelleloropredemaoccupanoterritorimoltopiùvastiesonomenonumerosi.DaquestopuntodivistaladescrizionechedàOdumdel“territoriodisostentamen-toeinfluenza”rappresentaunapiùaccuratadescrizionedellaforzaepotenzadeglianimalipredatoririspettoallalorograndezzafisica,anchesenonsitrattadicaratteristi-cheevidentioovviedeisistemiodeiloroelementi.
Ladifferenzadiscalatrasistemicollegatispessopuòesseremisurataattraversogliordinidigrandezza.Adesempio,ipredatorioccupanonormalmenteunterrito-rioda10a100voltepiùgrande(1o2ordinidigrandez-
7. Progetta dal modello al dettaglio
Figura 19 – Gerarchia di sistemi inserita nel tempo e nello spazio.
Sistemi di informazionegenetici e geologici
Società ed economia
Vite umane
Ecosistemi
Microbi
Molecole
La freccia indica che con il crescere della scala, aumentano anche il territorio di sostentamento e influenza e il tempo di rinnovamento.
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za),rispettoalleloroprede,esonoproporzionalmentemeno numerosi. Questi salti nell’ordine di magnitudodella scala funzionale sembrano applicarsi anche allaprogettazionedeisistemiumani(v.piùavantil’analisidizonepermaculturaliescalediproduzioneesviluppo).
L’aggregazione di energia nello spazio e nel tempo
Unasempliceinterpretazionedellasecondaleggedel-latermodinamicasuggeriscecheenergiaemateria,insie-mealleattivitàeallestrutturechenerisultano,tendonoadiventarepiùdisperseedistribuiteacaso.Perquesto,quellodellaconcentrazioneèstatoconsideratounfeno-menostatisticocasuale.Unadellepiùimportantiscoper-tedellateoriadelcaosèchelaconcentrazionedienergia,massa,attivitàestrutturacreatedaiprocessiviventinonèunaaberrazionedellasecondaleggedellatermodinami-ca,maunacaratteristicaintrinsecadell’universo.Conse-guentemente,ogni volta che nell’universo sono disponibili in abbondanza energia e materia, l’auto-organizzazione porta a una crescente complessità di attività e struttura298.
I modelli di territorioL’evoluzionediterritoriepaesaggiriflettelaraccolta
elaconservazionedienergiaprodottadalconnubiotrasoleeterra,descrittenelPrincipio 2.
Le fonti primarie di energia variano da luogo a luogo, ma la conversione di queste fonti primarie da parte di sistemi am-bientali su grande scala prodotti dal movimento della Terra e dal clima concentra e struttura ulteriormente potenziale ener-getico e fertilità disponibili per piante, animali e persone.
Questaconcentrazioneavvieneeoperaintempieluoghiprecisi;perciòmoltadell’intensaattivitàdellanaturasisvol-geineventidibrevedurata.Adesempio,granpartedell’ero-sionecheavvienelungoicorsid’acquaètipicadiperiodidibrevissimadurata,checorrispondonoapieneeinondazioni.Traun’alluvioneel’altranonaccadenulladirilevante.Que-stomodellohaenormiimplicazioniperunusosostenibiledelterritoriovistocheglieffettiavversi,chemodificherannoquellostessoterritorio,avrannoluogosoloineventispora-
diciedibrevedurata.Nelmonitoraggio ambientale,lemisu-redicaratteristichecomel’erosionehannoscarsovaloresenoneffettuatenelcorsodilunghiperiodi,epossonoperfinocondurreafalseconclusionidinessunautilità,perchénoncolgonoproprioqueglieventibreviesporadicichemodifi-canol’assettodelterritorio(v.Principio 12,perun’analisipiùapprofonditadeimodellipulsantidiecosistema).
Cosìcomel’architetturacellularedegliorganismicon-centraenergiaefunzionineinucleidellecellule,allostes-somodoiterritoriegliecosistemipresentanodeinodiincuisiconcentra l’energia.Talinodisostengonosistemioelementichepossonoesserealtamenteproduttivi.Leimplicazionidiquesta tendenzaaprocedere per aggrega-ti apronomoltepossibilitàallaprogettazioneecologica,macidevonoanchemettereinguardiarispettoamoltetrappoleeaconseguenzenonpreviste.Le concentrazioni di fertilità e risorse disponibili sono forse i fattori più rilevanti che hanno determinato i modelli di uso della terra e di inse-diamento da parte dell’uomo nel corso del tempo.
Dalla foresta pluviale alla foresta di eucaliptiL’equilibrio tra forestapluvialeeareaboschivaaeu-
caliptiinmoltiterritoriindigenidell’Australiarifletteunoptimumecologicoecolturalebasatosullagiustacom-penetrazionedienergiaerisorse.Leregioniconun’altapiovositàeunbuonlivellodifertilitàmantenereinmodosostenibile un’estensione abbastanza uniforme di fore-stapluviale.Leregionipiùarideemenofertilipossonoanch’esseesserecolonizzatedallaforestapluviale,senonintervengonoincendi.Bastanopochiincendicatastroficiduranteiperiodidisiccitàprolungata,però,perspazzarevialaforestapluvialedainteriterritori,causandoleenor-miperditedisuolofertilechesiverificanopuntualmentedopol’incendioacausadell’erosionecheneconsegue.
Queste regioniarideepoco fertiliperdonoregolar-menteacqua,nutrientiesostanzaorganicaindosipiùmassicce rispetto alla foresta pluviale (per lo più, inseguito a piccoli incendi e alluvioni). Queste fonti dienergia possono essere recuperate dalla vegetazionepiùdensaevigorosachecresce lungoicorsid’acqua.Taleconcentrazionedienergiapuòesseresufficientea
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sostentareunostrettocorridoiodi forestapluvialepiùdensaericcalungoilcorsod’acqua,conampiavarietàdispecieealtaproduttivitàbiologica299.
Iterritori indigeni australianirispecchiavanofrequente-mentequestomodellogenerale,chevedeunsito arricchir-si mentre il territorio circostante si impoverisce.Talemodello,almenoinparte,èilrisultatodellagestionedelterritoriodapartedegliaborigeni300,chehannopotenziatolaten-denzanaturaleinsitanelleregioniabassaenergia.
Laperditadienergiaenutrientiinunasezionediterri-toriopuòessereconsiderataelementodidegradolocale;inrealtà,puòsuccederechequeldegradovengacompensa-toinun’altrazonadellostessoterritoriodaunconcentra-mentodienergiafacentepartedellostessosistema.Que-stomodelloèmoltoimportanteperaffrontarelaminoredisponibilità–oildeclinodidisponibilità–dienergiainunterritorio.Facendoinmodocheleenergieelerisorseineccessoall’internodiunsistemasiconcentrinoinunsitoparticolare,sipuòdarvitaaunsistemapiùriccoepiùesi-genteinfattodienergia,quindicapacediconcentrareunamaggiorequantitàdienergiaallostatolibero.
I modelli di suoloLeosservazioni,cheiostessohocondottosuterreni
rocciosiemistinellapartecentraledelloStatodiVicto-ria,mostranounmosaicodi suoli chepossonovariareperfinodaunmetroquadroall’altro.Iterrenichetendo-noadindurirsiesonoprividivitaedisostanzaorganicalascianoscorrereviaquasituttal’acqua(elefogliesecchedecomposte),mentre leareediaccumulo,comequellepostedietrotronchisradicatiealtromaterialemorto,as-sorbonoquellastessaacqua,creandounostratosuperfi-cialefriabileefertile.Questisitipermettonononsololanascitaelacrescitadispecieerbaceechecopronoilterre-no,maancheunassorbimentoinprofonditàdiacquanelsottosuoloenellefratturetraunarocciael’altra,creandofaldeacquiferechealimentanolacrescitadell’Eucalyptus melliodora–unatralespeciepiùresistentiallasiccità–chedominanelleforestediquesteregioni.
Gliscavicondottiinquesteareehannomessoinluceun mosaico di materia organica sepolta, argille, limo,
ghiaiaesassi.Questimaterialiriflettonolunghicicliincuil’erosione,afuriadiintagliareeriempire,hamodel-latoilterritorionelcorsodeimillenni,creandositimoltocircoscritti incuiprevaleo ildegradoo la ricchezzadimateriaorganica.Talimodellisugrandescalasonostatidescritticometipicidegliecosistemiaridi.Questiesempimostranocomelanaturarispondealdegradoeallaperdi-tadienergiaconcentrandoglisforzinelcatturareeutiliz-zarel’energiaelerisorsemesseinmovimentoneipunti di accumulo,cheinogniterritoriosicreanoinmodona-turale.LeoasidelMedioOrienteedelNordAfrica,conlalorofertilitàconcentratainmezzoalpaesaggiodesertico,sonolarappresentazioneiconicadelfenomenochestodescrivendo:unpaesaggioalieno,chehaspessoispiratol’immaginazionedegliEuropei.Gliecosistemiagricolia scorrimentodegliantichiNabatei,neldesertodelNegev,furonomodellatiosservandoipaesaggilocali301.
L’auto-organizzazioneevidenteneipaesagginaturaliallostatoselvaticoeaccentuatadall’usotradizionalein-digenodelterritoriodovrebbeessereconsiderataunmo-dellogeneraleperl’usosostenibiledelterritorioinunfuturoabassoutilizzodienergia.Essafornisceimezzipercapirelalocalizzazioneelascaladeisistemipiùfer-tiliattiasostenerel’uomodalpuntodivistaalimentareeasoddisfarealtrisuoibisogni,e,allostessotempo,perriuscireadaffrontareilproblemadeldegradoecologicocurandol’aspettodellagestionedelleacque.
I modelli strutturali di vegetazione
Gliecosisteminaturalisono,quasiperdefinizione,alli-vellomassimopossibiledipotenzaedefficienza.Talestatoèdatodailunghiperiodidicoevoluzioneavvenutiall’inter-nodeilimitidatidaiflussidienergiadisponibile.Lastrut-turael’organizzazionedegliecosistemielespeciepresentisonoifattorichegovernanolaquantitàdienergiachesiriesceaottenereconilminimosforzo302.
Le foreste come modello per l’agricolturaIlconcettodipermaculturaènatoconriferimentoagli
ecosisteminaturali–inparticolareleforeste–comemodelli
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150 Permacultura
perl’agricoltura.Inmoltepartidelmondoconpiovositàmo-derataoalta,soprattuttonelleareecollinariomontanepiùimpervie,leforestesonogliecosistemipredominanti.
Questiecosistemi:sonodominatidaalbericheraggiungonograndial-
tezze,spintidallacompetizioneperlaluce;includonopiantedelsottobosco,cheriesconoauti-
lizzarelalucefiltrantedallachiomavegetalecreatadallespeciemaggiorieprosperanonelmicroclimastabilechesicreaalivellodelterreno;
presentanodiversihabitatadattiaspecieanimalidigrandeepiccolataglia;
sono molto efficaci nel contrastare l’erosione, evi-tandofraneealtreformediinstabilitàdelsuolo.
Moltesocietàagricoletradizionalihannoriconosciutoilvaloredelleforestenell’assicurarerisorseidrichealun-gotermineealtriservizidigrandevaloreallecomunitàumane.Adesempio,l’originedell’eticachemiraallacon-servazionedelleforesteinGiappone303risaleaddiritturaalXIVsecolo,quandosoloil30%dellemontagnegiap-ponesieracopertodaforeste.Aqueltempolealluvionidevastavanoregolarmentelepianuredestinateallacolti-vazionedelriso.DalXVIIsecolo, inGiappone,piùdel70%delterritorioècopertodaforeste.
Inalcuni luoghienazioni, le forestehanno ineffettifornitounabuonapartedeglialimentifondamentaliperlepopolazioniresidenti.InCorsica,laciviltàruraleavevalesuebasinelle forestedicastagni, che fornivano,oltreall’alimento base della dieta dell’isola, legna da ardere edaoperaeforaggioperglianimali.Questoealtriesempi,documentatidaRussellSmithneglianni’30e’40304,di-mostranocheinmoltepartidelmondoisistemiagricolichericavavanocibodallaforestasonostatipiùproduttiviesostenibilidiquellibasatisullacolturadigranoecereali.Personalmente,ritengochelascarsitàdiesempisoprav-vissutidiforeste alimentari305–chefornisconoilsostenta-mentoainterecomunità–siadovutaall’azionenegativadelleguerre,piuttostochealla loroscarsaproduttività,eciòinparticolarmodonelvecchiomondo(MediterraneoeMedioOriente)306.
Le foreste alimentari in permaculturaLastrategiadiistituireforestealimentari–chesoddi-
sfinoibisognidellapopolazioneconunavarietàdispeciee,alcontempo,mantenganomoltecaratteristichedelleforestenaturali–è l’applicazionepiùnotadeiprincipidellapermacultura;l’ideaèstatamessainpraticaconen-tusiasmodamoltipermacultoricheaessasisonoispira-ti.Talisistemi–inparticolarmodonelleareetropicalieinquellesubtropicaliumide–sisonorivelatiproduttivieingradodimantenersidasoli,mahannoanchesuscitatodiversecritichedapartedeisostenitoridiorientamentibiologici307ebiodinamici308piùtradizionali,chelihannoconsideratiinappropriati.
Neiclimitemperatifreschi,lamaggiorpartedeglial-beridafruttapiùproduttivisièevolutainmododafio-rire, fruttificareeresistereallemalattie fungine inam-bientipiù aperti rispetto aquelli delle forestefitte;neiclimisubtropicali,esistonomoltialberichefruttificanoall’ombradispecievegetalipiùalteesonoadattiaessereinseritinelleforestealimentari.Sulargascala,leforestefittesonopossibilisolonelleareeadaltapiovosità,lungoicorsid’acquaoinpresenzadialtrefontidiumiditàper-manentieabbondanti.Nelleregioniabassapiovosità,glialberidiventanosemprepiùradieilcaratteredellafore-stamutapiùomenodrasticamente,trasformandosiinciòchechiamiamocomunementeterreno boscoso o area boschiva.Granpartedelterritorioaustraliano,primachearrivasserogliEuropei,erapiùsimilealboscocheallafo-resta.Ilboscopuòanch’essopresentarevarilivelli,malepiantechelicompongonosonopiùdistanziaterispettoaquelledelleforestecomeriflessodellaminorepiovosità.
Questilimiticiaiutanoarenderemaggiormentesofi-sticato–piùchespingerciarigettarlo–ilmodellodellaforestaalimentare,adeguandoloaiprincipidell’agricol-turasostenibileericercandoaltrimodellidiecosistemi.
L’agroforestazione e la pluricoltura di specie arboreeL’agroforestazione309 integra l’utilizzo produttivo di
alberiall’internodeisistemiagricoliconvenzionali.Ne-gliultimitrent’annidelsecoloscorso,questoconcettosièsviluppatoinparalleloconquellodellapermacultura,
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1517. Progetta dal modello al dettaglio
producendonotevolibeneficireciproci.Nelsuosignifica-topiùlimitato,l’agroforestazioneconsistenelmantene-re,traunafasciadialberiadaltofustoel’altra,delleareedestinatealpascolooacoltureagricoledivariogenere.
Ilpiùrecenteconcettodianalogue forestry310imitaglieco-sistemiindigenimaturi(aclimax);vengonoricreatecosìleinterazionistrutturalie funzionalidella forestanaturale,utilizzandopianteindigeneedesotiche.Inmoltimoditalesistemarappresentaunariaffermazionedelconcettoori-ginariodipermacultura,conqualcheinfluenzadapartedell’ecologiadeisistemi.Siritrovanocomunqueleradiciculturaliall’internodelletradizionicolturali indigenedeisistemitropicalidisussistenza,incuimolte specie vegetali arboree vengono coltivate o fatte crescere in coltura mista311.
Landcare e la riprogettazione dell’agricoltura australiana
Probabilmenteilmigliorrisultatoconseguitodall’af-fermarsideiconcettidellapermacultura,dell’agrofore-stazioneedellaanalogue forestryèstatodiaverpromos-solaconsapevolezzachelamancanzadispecievegetaliperenninelsistemaagricoloaustralianoèlacausaprin-cipaledella salinità edimolti altri segnalididegradocheaffliggonoipaesaggiruralidell’Australia.
Il fattosostanzialeèche lecoltureannualie ipascolinonsonoefficientinellosfruttarelepiogge.L’acquanonutilizzatadilavalesostanzenutritiveecausal’acidificazio-nedeiterreni,contribuendoainnalzarelasalinitàdellefal-deacquifere.IlmovimentoLandcare312haavutoilmeritodidiffonderequesteveritànelmondoruraleaustraliano.
Lastrutturadegliecosistemirifletteilivellidipiovo-sitàpiùchequellidiirradiazionesolare.Ancheilperio-do di crescita attiva della vegetazione segue da vicinola stagionalità delle piogge. Per questo, nell’Australiameridionale predomina la vegetazione attiva in inver-no,mentreaccadeilcontrarionell’Australiasettentrio-nale.Anchesel’irrigazione,almenoinparte,permettedisuperarequestelimitazioniclimaticheinorticoltura,nell’agricolturasuvastascalabisognaorganizzarelecol-tureinmodochecombacinoconiperiodidimaggiore
piovosità.L’uso efficiente delle pioggeèoggiunodeglislo-ganpiùcarialLandcare movement.
Moltiscienziatieagricoltori,tuttavia,oggiaccettanol’idea che l’agricoltura su vasta scala abbia bisogno diuna profonda ristrutturazione. Ted Lefroy313, ecologodeisistemi,hastudiato l’usodiacquaenutrientinel-lacinturadelgranodell’Australiaoccidentalecomemi-surediefficienzadell’ecosistema.Ilsuolavoroèstatoil punto d’inizio per una ricerca e un progetto su va-stascala,dimilionididollari,coinvolgentelaLand and Water Resources Research and Development CorporationeilCSIRO314.IlprogettosichiamaRedesign Agriculture for Australian Landscapes.Ilfattochepoiquestiprogettiproducanorisultatipositivitangibilinelcampodell’agri-colturaveraepropriaètuttodaverificare.
L’optimum di piante e animali
Nonostante l’enormevarietàdelle caratteristichedellespeciearboree, alcunimodelligeneralidel climaedellabiogeografiaglobali sonoutilipercapirequali sistemiespeciesonoprobabilmentepiùadattialnostroambientelocale.BillMollisondedicaun’interocapitolodelsuoPer-maculture: a designer’s manualallaspiegazionedeimodelligeneralidiclimaemicroclimaacausadell’importanzadel-leconoscenzegeografichedibasenelmettereaconfrontoeintegrareinformazionirelativeadambientisimili.
Alberi decidui e sempreverdiUnadelledifferenzepiùconsiderevolitraleforestedi
tutto ilmondoè ilpredominiodegli alberi sempreverdinellamaggiorpartedeiclimi,trannechenellezonetem-peratedell’emisferoboreale,dovepredominano le specie decidue.Questespeciesonolepiùadatteausareimodellistagionalilegatiallafortealternanzatrainvernifreddiedestaticalde;sembra,pertanto,stranochenellezonetempe-ratedell’emisferoaustralelespeciedeciduesianocosìrare.Laspiegazionedelledifferenzesottilie,alcontempofon-damentali,traiclimitemperatideidueemisferipresentadegliaspetti,chesonomoltorilevantiperlaprogettazionepermaculturaledisistemiagricoliaboscooafrutteto.
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152 Permacultura
Il fatto che nell’emisfero sud predomini l’oceano significa che l’alternanza tra temperature estive e invernali è meno estrema. Il clima più mite favorisce la possibilità di crescita vegetale in inverno e, dove in inverno piove molto, si accentua la possibilità del dilavamento delle sostanze nutritive del suo-lo 315.Ingeneralelespeciesempreverdisiadattanodun-quemeglioperchétraggonovantaggiodacondizionidicrescitairregolari.Levariazionistagionaliminoriporta-noancheimprevedibilipicchidifreddoinprimaveraeperfinoinestate.Lepiantedecidue,cheogniprimaverarinnovanol’interachioma,sonopiùesposteallegelate,durantelastagionedicrescita,rispettoallespeciesem-preverdi,incuilamaggiorpartedelfogliameèsemprematuraequindimenovulnerabile.
GranpartedeglialberidafruttachepossonocrescereinAustralianeiclimitemperatisoggettiagelateèditipodeciduo;eppure, in inverno, le temperaturesonocaldesoloqueltantochepermetteaglialberi(quelli,dinume-roabbastanzalimitato,resistentiaidannidafreddoedagelo)dicrescere.AMelliodora,perfareunusoefficien-tedellapioggeinvernali,abbiamomessoadimoraognitipopossibiledialberodafruttosempreverde,rusticoeresistentealfreddo(ulivo,feijoaeloquat316);lapartedelfruttetopiantataadalberideciduièinveceinframmezza-tadaalberiditagasasteeacacia,chesonosempreverdieacrescitainvernale.Questepiantefissanol’azoto,attiranoleapiefornisconopacciameeforaggioperpolliecapre.Traunalberoel’altroabbiamoinseritodiversecoltureer-bacee, legumiederbeofficinali,anch’essiacrescita in-vernale.Sottoglialberiabbiamopiantatodeibulbipri-maverili,chefiorisconomoltoprimachespuntinolefo-gliedeglialberidecidui.Ilnostrosistemaproducemenofruttadiunfruttetotradizionaledellestessedimensioni,maforniscealtriraccolti,accumulagrandiquantitàdiso-stanzaorganica,trattienel’acquaquandopiove,riciclalesostanzenutritiveeimpedisceildilavamento.
Sulle aree costiere a clima più mite dello Stato diVictoriapossonocrescerevariespeciearboreetropica-lichenonperdonolefoglie(avocado,agrumi,macada-miaesapote).Lacosasbalordisceivisitatoriprovenientidall’emisferonord,allecuilatitudiniilfreddoinvernale
portaaescluderequestialberi.SullecostedelloStatodiVictoria, invece, si può perfino pensare di impiantareunaforestaalimentareadaltadensità.
Piante che amano o non amano la fertilità del terrenoL’adattamentodellepianteasuolifertili(adaltoconte-
nutodienergia)enonfertili(abassocontenutodiener-gia)illustraquantopossonoesseresottilieimportantiimodellinaturaliperlaprogettazione.Sièspessoportatiapensarechelepiantechesitrovanoacrescereinna-turasuterrenipoveriaminotalicondizioni.Inrealtà,èlaloronaturadipianteefficienti,eperciòcompetitive,adeterminarelalorocomparsasuqueltipoditerreno.Lamaggiorpartedellepiantecrescemeglioquantopiùaltaèlafertilitàdelterreno,intalisituazionisonoquellechesisonoevoluteosonostateselezionatepersuolimoltofertilidimostrandounanotevoleefficienza.
Ilnostroobiettivoè,disolito,quellodiaumentarelaproduttività;unaimportantestrategia,intalsenso,èac-coppiarepianteeanimaliinmododasfruttarealmeglioundato territorio.Lanatura rusticadellepiantenativeenonaustralianelerendeidealiperunamolteplicitàdifunzioniinterritoripocofertilienonirrigati.Quandocimettiamoacoltivareunnuovoorto,lafertilitàdelterrenopuòsostentaresolounalimitatavarietàdipiantemacoltempopotremoaccogliereanchelespeciepiùesigenti.Utilizzarepiantepionierechecrescononeiterrenipove-ri,migliorandone le caratteristiche, èunastrategia cheverràtrattataulteriormentenelPrincipio 12.
Biomasse animali e vegetali come indicatori di fertilitàLerelativequantitàeditipidipianteeanimalipresenti
inundatohabitat–aconduzioneumanaonon–posso-notrasmetterciutiliinformazionisultipoditerrenoesulsuolivellodifertilitàminerale.Sebbenelapermacultu-ra(eadessoanchel’opinionescientificaconvenzionale)consideri la biomassa vegetale perenne una caratteristicaimportantedell’agricolturasostenibile, vi sonodelle ra-gionicomprensibili,percuil’uomo,neisistemiagricoli
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convenzionali,tendedasemprearidurrelabiomassape-renneequelladalegno.
Gliecosistemiconpresenzadigrandiquantitàdibio-massalegnosaspessopredominanoneiterritoripovericondilavamentodisostanzenutritiveeconaltapiovo-sità, mentre le zone ideali per gli insediamenti agricoli umani sono sempre state le regioni più asciutte con una ve-getazione ricca di manto erboso.Questeregionipresen-tano una vegetazione con alto contenuto di sostanzemineralichehannosempresostenutounaltonumerodianimaliegraminaceeadaltaproduzionedisemi(dacui,millennifa,abbiamoricavatoimodernicereali).
I paesaggi nordamericaniGliequilibriecologiciequellirelativialcontenutodi
mineralinelsuolodellepraterieaerbacortaoaerbaaltaenelle forestedeciduedelversanteorientaledelmid-westamericanosonostatiattentamentestudiatidaWil-liamAlbrecht317.
Albrecht ha dimostrato che l’equilibrio di minerali,nellabiomassapiùridottadellepraterieaclimapiùsec-co,favorivaigrossierbivori,lecolturealimentariequindil’uomo.LeforestedeciduediffusenegliStatiUnitiorien-tali,apiùaltapiovosità,presentavanosuolipiùdilavati,epertantomenofavorevoliperlecolturealimentari,eide-alisoloperilsostentamentodipochierbivoridigrossataglia.Leforestedecidueproduconoabbondantiraccoltidighiande,faggiole(ifruttidelfaggio)ehickory(onoceamericano), chedannoalimentoascoiattoli e tacchini.Neiterrenipiùpoveri,aquestotipodiforestasubentraquelladiconifere,conabbondantebiomassalegnosa,mascarsesostanzenutritiveosemiperglianimali.
I paesaggi dello Stato del VictoriaIterritoriamepiùfamiliarisonoquellidelloStato
delVictoria.Lepianurevulcaniche,piùasciutteefertiliaoccidente,sicoprironodipraterieediareeboschiveaperteelussureggiantid’erba,mentreisuolisedimen-taripostiaoriente,maggiormentesoggettiapioggeedilavamenti, si coprirono di foreste con alti eucalipti.Seguendounmodellogenerale,lepraterievenneroabi-
tatedaglierbivoripiùgrossi(canguri)edagliaborige-ni.Nellepraterienative,lepiantepiùnutrientiediffuseeranopiccolilegumi,tuberiealtrespecieerbaceerela-tivamentedelicate,inseguitoquasideltuttoeliminatedalpascolointensivodellepecore,chelasciavanosoloiciuffid’erbaeicespuglipiùcoriaceiefibrosi.
Nell’Australiapreeuropeaquellidescrittieranoipaesag-gipredominantiederanoallabaseanchedelladistribu-zionedegliaborigeniepoidellostanziamentodeiprimieuropei318.Talemodellospiegaparzialmenteanchel’ance-straleavversionedegliAustralianiperleforestefitte.
I paesaggi di SydneyCiascunodeimodellichestiamotratteggiandohale
sueeccezioni,maunaraffinatacapacitàdicapireimo-dellipuò far rientrare tali eccezioni inunquadropiùampio.Adesempio,sulversantenorddelportodiSyd-ney,leargillescistosemoderatamentefertilidiAshleycostituiscono la base delle foreste umide, in cui pro-speravanoeucaliptidivarietàalte,mentresullesabbiesterilidiarenariadiHawkesburycrescevanoperlopiùforestestentateobassebrughiere.
Vienedifrequenteaffermato,nelleinterpretazionisto-richedeiprimiinsediamentinelNewSouthWales,chei coloni eliminarono le foreste più alte nell’opinione errata che i terreni sarebbero stati più fertili.Probabilmente,ful’espe-rienzanelcircondariodiSydneyaportarlifuoristrada.Seèverocomeèverocheleforeste più alte tendono a occupare i terreni meno fertili,enon isuolimiglioridalpuntodivistaagricolo,allostessomodoèverochedegliestremisquilibrinelcampodeimineraliel’incapacitàdeiterrenisabbiosiditrattenerel’umiditàcreanounostressfisiolo-gicodasiccitàchepermettesololosviluppodialberiearbustibassiestentati.Sebbeneunabrughieraassomi-gliaprimavistaaunarigogliosaprateria;inrealtà,dopolaprimaimpressionesuperficiale,cisiaccorgechesonobenpochelespecievegetalidellabrughieracheilbestia-medapascolobrucaconpiacere,echelapartemaggioreèrappresentatadavegetazioneafogliedureetossiche,chetendonoabruciareanchesesonoancoraverdiQue-stopassaggioecologico,dallafertileprateriaedalbosco
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154 Permacultura
apertosusuoliricchidiminerali,allaforestaconalberidigrandidimensioniepoiallabrughieradallacrescitasten-tatasusuolipoveri,èillustratonellaFigura 20.
Capirequestimodelligeneralimaspessotipicidire-altàlocalicipermettedicomprendereimosaicideidi-versipaesaggi,ilorolimitieilloropotenziale,aifinidiunusosostenibiledelterritoriosulargascala,nonchélapossibileapplicazionedeimodellistessiallevariecol-ture,insistemipiùpiccolieintensivi.
Questeosservazionipossonomitigarelatendenzadial-cunipermacultoriadiventarefanatici della biomassa,ossiaaconsiderarelamassavegetaletotalel’unicamisuradellabuonagestionediunterritorio.Seguirelastrategiaperma-culturalediprivilegiareglialberichedannoraccoltie leforestealimentarinonsignificacrearegrandiestensionidiforesteperlaproduzionedibiomassa,maconcentrarsi,in-vece,sualberi che abbiano il massimo potenziale per nutrire uomini e bestiame.Sitrattadialberiditagliaridotta,spessodecidui,confogliemorbidechesidecompongonoveloce-mentecreandounostratosuperficialedihumusnonaci-do;spessoportanoamaturazionefruttigrossi–semi,nociobaccelli–conunaltocontenutodicarboidrati,proteineeolio;soventesonoresistentianchealfuoco.Molticom-mettonol’errorediinserireinquestisistemianchedeglialberialtiedigrossataglia,comeeucaliptioconifere,chetendono a diventare la specie predominante, all’internodelsistema,senzaaggiungeregranchédivalore.Special-menteinterritoriadaltapiovositàeconsuolisoggettiadilavamento,all’eccitazionedivederequestialbericrescerevelocementesubentra,dopoqualcheanno,lafrustrazionenelvederequellaenormebiomassaimmangiabileportareviailsoleelesostanzenutritiveadaltrialberiproduttivi(dicibo,foraggiooaltroancora).
D’altraparte,seciservonodellespecierustichedausa-recomefrangivento,combustibile,legnamedaoperaoperaltriscopidiversidalcibo,glialberidigrossatagliaeacrescitarapidasonoquellocheciserve.AMelliodoraabbiamopersinotrovatounpostoadattoallabrughiera,con cespugli che attraggono gli uccelli autoctoni e checresconosenzaproblemisullascarpatarocciosadifiancoallacasa,inospitaleperlealtrespecie.
Animali da pascoloL’ideacheisistemienergeticamenteottimaliseguano
dei modelli generali può essere estesa dalle piante aglianimali.Adesempio,semettiamoaconfrontomuccheecaprecomeproduttoridilatte,lemuccheproduconopiùlattesebrucanoerbedibuonaqualitàetrifoglio(energiadialtaqualità);maquandoilforaggioèdiqualitànontantoelevataeincludeanchearbustiealberi(energiadibassaqualità), lecaprediventanorelativamentepiùproduttive.Lemucchesonoglianimalimigliori,neiclimifreschiemoltopiovosi,permantenere ilpascolo insalute;quan-doperòsitrattadicrearli,questipascoli,lecapresonoglianimalimigliori.AMelliodora,lecaprehannocontribuitoa trasformaredei terrenigrossolaniconerbacce legnoseinunpascolodiqualitàmigliore,cheattualmentevienesfruttatoanchedaaltrianimali(oche).L’abbondanzadifo-raggiodaalbericontinuaabilanciareilpascoloedàun’ali-mentazionepiùriccadiquantodisolitoèdatoallecapre.
Nel confronto tra mucche, pecore e canguri, perquantoriguardalacapacitàditrasformareilforaggiodipascoliditerrenisemiaridiincarne,oggisiriconoscedapiùparticheicangurisonomoltopiùefficientidimuccheepecore319.Nonsonoaconoscenzaditentati-vidiconfrontotrabovinieoviniecangurisupascolifertilidialtaqualitàmainteoriaglianimalidomesticidovrebberoessere,inquellasituazione,moltopiùeffi-cientideicanguri.Quando l’energia disponibile aumenta, è naturale cercare soluzioni che diano rese più alte; quando l’energia disponibile, diminuisce l’efficienza della conversio-ne energetica diventa più importante.
La progettazione di siti permaculturali
L’applicazionepiùcomunedeiprincipidiprogettazio-nedellapermaculturaha riguardato laprogettazioneelosviluppodisitipermaculturali. Ilconcettodisito, inpermacultura,èsimileall’accezionedelterminedapar-tedelleprofessioni320chesioccupanodiprogettazioneestaaindicareunalimitataporzionediterritorio,spessoincentratosuunpunto,chedisolitoèun’abitazioneounaltroedificio.
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L’approcciochehaalcentroilconcettodisitopresentadi-versivantaggiinterminidiprogettazioneinpermacultura:stimolalosvilupposupiccolascalaoapiccolinuclei,cheimi-
tailmodellodisviluppocellularedegliorganismiviventi;ben si adatta a siti residenziali, ossia all’abitazione
circondatadalpodere,cherappresentaunodeimag-gioriinteressiperlaprogettazioneinpermacultura;
stimolaasvilupparesistemiparticolaricherifletto-nolaparticolarenaturadelsito;
èlapartecentraledelladisposizioneperzoneeset-tori,tipicadellapermacultura.
La progettazione di un sito come progettazione cellularePossiamo pensare a un orto-giardino permacultura-
le(zona1e2)comecelluladibasediuninsediamento
umanorurale.Ledimensionidiunorto-giardinohannodeilimitidiefficienzachebisognaraggiungere,primadicominciareaparlaredisistemidiproduzionepiùcom-plessi.Isistemiorto-giardino,anchesedannobuoniri-sultati,nonpossonoespandersioltreuncertolimite.For-niscono,invece,unsurplusdipianteediconoscenzedautilizzareperimpiantarenuoviortiegiardini.
L’abitazioneelapopolazioneumanacheessacontienesonoequiparabilialnucleodiunacellula.Dalnucleo-casaprovengonoilcontrollo,lagestioneeleinformazioniperlariproduzionedellacellula.Sipuòpensarecheunafami-gliasiriproducaquandoifiglilascianolacasaperfonda-reilproprionucleofamiliare.Èlogicopensarecheognicasaabbiaunlimiteoltreilqualeladimensionenonèpiùadattaenonfunzionapiùbene.Ironicamente,nelmondooccidentalelenostrecasesonotroppopiccoleperessere
Figura 20 – Gradiente dei tipi di vegetazione in climi temperati a media piovosità: dalla prateria alla foresta a chioma e poi alla brughiera (con relativi riflessi nella popolazione animale), che riflette la fertilità del terreno.
Piccoli erbivori che vivono sugli alberi
Mammiferi da pascolo di grossa taglia
Uccelli che si nutrono di nettare
Altezza della vegetazione
Prateria Terreno boscoso Foresta alta Brughiera fitta Brughiera rada
Fertilità alta e bilanciata Fertilità bassa e squilibrata
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efficientinellaproduzioneepreparazionediciboeinaltrefunzioni.Ilmodellodifamigliatradizionale–cheerailpiùdellevolteunafamigliaestesa,ilcuinumerodimembripotevavariaredacinqueaquindici–erasicuramentepiùadeguatoasosteneretuttelefunzioni,chepermettonodiraggiungerel’autosufficienzatipicadellapermacultura.
Nonostantelagrandedifficoltàdelricrearecomunitàsimiliaquelletradizionali,ilcrescenteinteressepergliecovillaggielecoabitazioni(co-housing)comepartedellavisionepermaculturaleèunimplicitoriconoscimentodelfattochelafamiglianucleareètroppopiccolapermoltiaspettidelvivereecologico.Questoproblemavieneaffon-tato,apartiredaun’altraprospettiva,nelPrincipio 10.
Zone, settori e pendiiL’organizzazione del sito per zone, settori e pendii
cipermettediorganizzare le informazionisulsito, inmododaricavaredegliutilimodellichepossonofornireunpuntodipartenzaperunpianogeneralecomples-sivo.Questomododiconcepireilsitociaiutaancheainseriresuccessivamenteinuovielementicheverrannoprogressivamenteafarneparte.
Lezone inpermaculturasonodelleareepiùomenoconcentriche che si distinguono in base all’intensitàdell’utilizzoedescrivonol’energiael’efficienzadelleper-soneapartiredalpuntofocale,cheèl’abitazione.Più si è vicini al centro e più efficiente e intensivo è l’uso della terra; più ci spostiamo verso l’esterno e più dobbiamo fare in modo che in questi settori prevalga l’auto-organizzazione e l’automanteni-mento, riducendo al minimo indispensabile l’intervento dell’uo-mo e, di conseguenza, anche (in generale) le rese. Il sistema dovrebbe cominciare dalla porta di casa o non lontano da essa. Se estendiamo le nostre attività in spazi troppo lontani, mentre il territorio intorno a casa non è ancora bene organizzato ed è poco sfruttato, ci ritroveremo a dissipare molte energie.
Disolitononbastaspargerealcunisemidiortaggisututta la superficie di un prato per raccogliere qualcosa,nemmenosesiaggiungedelcompostesiirriga.Lostes-sosforzoelestesserisorsepotrebberoessereutilizzatipercreareunortopiccoloeproduttivoinunangolodelprato.Ancheselezonesonoconcepitecomeconcentriche,non
sonomaitalinellapratica:particolaricomependiienaturadelsuolo,struttureealtrospessofannosìcheesseinal-cunipuntisirestringanoosiallarghino.Anchel’ideacheciascunazonasiaunastrisciacontinuacheinglobalazonapiù internanonnecessariamentefunzionanellapratica.LosviluppodiMelliodorafausodiquestoconcetto,malezonenonsonoconcentricheacausadellanaturadelsuoloedeiconfinidellaproprietàconivarieffetticombinati.
Èutilepensarecheognizonasiacaratterizzatadaunparticolareinsiemedipianteeanimali,distrategiedige-stioneedistrutture.Ciòèutileall’internodiuncontestobioregionaleeculturale,mapotrebbeessereconsidere-volmentemodificatoinaltricontesti.Èunerroretrasfor-marequestosempliceprincipiodiorganizzazioneinunmodelloacuiattenersiedaimitareatuttiicosti.
LaFigura 21mostralezonepermaculturaliadeguateallasituazionedell’Australiameridionaleconpiovositàmoderata(450-1000millimetri).
Zone e dimensioni
Ogni zona permaculturale diventa più grande manmanochecisiallontanadallacasa.Quantograndidebbanoesserequestezoneocheutilizzoenaturadebbanoaveredi-pendedaimetodidiprogettazionecheverrannostabilitiinbaseall’ambienteealcontestoenoninbaseaquestionidiprincipio;tuttavia,èutileesplorarecomepuòedeveessereutilizzatoilprincipiopermaculturaledelladivisioneinzonecomepassoversounlinguaggiodeimodellipermaculturalicheportanoalprogettodiverieproprisiti.
Alcuniprogettistipermaculturalidividonoqualsiasipro-prietà,perfinouncaseggiatourbano,nellecinquezoneti-pichedellapermacultura.Ancheseingeneralepuòessererilevantefarequestadivisione,trovopiùutilepensareallezonepermaculturalicomeapostiincuil’usodellaterrasiainrelazioneadellescaledicaratterefisico.L’orto-giardinodellazona1puòaverevariedimensioni:unpiccoloortoausointensivopuòesseredidiecimetriquadri,mentreinunsistemaditipointensivopuòarrivareancheamillemetriquadri.Allostessomodo,ledimensionidiun’azien-daagricolaafinalitàcommercialipossonovariaredaun
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ettaro,quandosicoltivanoerbeofficinalioaromatiche,amilleettari,quandositrattadicoltureinpienocampo.Ledimensioni,poi,possonoaumentareanchedidueordinidigrandezza,separliamodipastoriziaesilvicoltura.
Quandomettiamoinsiemequestescaleperordinedigrandezza(comenellaFigura 22)vediamocheunortopuòoccupareglistessispazirichiestidaunallevamentoechelestrategie,imetodieletecnologieimportantiinunordinedigrandezzanonsononecessariamenteutiliper un altro ordine di grandezza. Ad esempio, sareb-
beanomalose lestrategiedicontrollodelle infestantisuunortocommercialedidieciettarifosserougualiaquelleapplicatesucentoettaridicolturecommercialiapascolo integrato. Ineffetti èpossibile che le stessespeciecoltivatenelpascolosianoinvece,perl’orticoltorecommerciale,delleinfestanti.
GranpartedelciboprodottoinAustraliaprovienedaaziende,lacuiestensionevariadadieciamilleettari.Iprincipidellapermaculturapossonoessereapplicatiasistemiagricolisuqualsiasiscala,maunodeiprincipali
Figura 21 – Le zone disposte intorno alla casa in base all’intensità d’uso.
Zona 0 – La fattoria.
Zona 1– Orto-giardino irrigato.
Zona 2 – Frutteto (irrigato) con piccoli animali.
Zona 3 – Colture commerciali, pascoli e col-tivazioni varie non irrigate, sbarramenti per raccolta acqua e bestiame di grossa taglia.
Zona 4 – Terreni incolti, foreste, aree umide (comunque controllati).
Zona 5 – Terreni lasciati allo stato naturale
Man mano che ci si allontana dal centro si riduce l’intensità di utilizzo e aumentano le estensioni delle zone
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158 Permacultura
effettidellaloroapplicazioneèchesimettonoinluceleenormiopportunitàchesihannosullascaladell’or-ticolturapiuttostochedell’allevamento(v.lasezioneLe dimensioni in permaculturanelPrincipio 9).
Ècomunechesimanifestinodeipuntidivistadivergen-ti,quandosiparladistrategieetecnicheperl’orticolturaeperlagestionedelterritorioequestediscordanzehannoperlopiù,comecentro,ilproblemadellescale(proporzio-ni).Comeconsulente,vengospessointerpellatosucomecisidevecomportarepercontrollareirovioperpiantarealberi,comeseletecnichenondipendesserodalcontestoedalledimensionidelterreno.Seconsideriamolavarietàdiapprocciall’orticoltura,perfinoladifferenzatradiecimetriquadriecentometriquadripuòessererilevantepergaran-tireilsuccessooilfallimentodell’impresa.Inquestocon-testo,lezonepermaculturalifornisconounutilestrumen-topervederelecoseinscala,associandononsolopiantedellastessaspeciemaanchestrategieetecniche,asecondadell’intensitàdiutilizzoedellaquantitàditerrarichiesta.Conil tempo,dovrebbeesserepossibilesvilupparedellecompetenzecomuniall’internodiundatoterritorioobio-regione(eforseancheinbaseaicontesticulturali);compe-tenzeingradodispecificarequalistrategieetecnichesonoappropriatenellevariezonepermaculturali.
Pensiero lineare e pensiero immaterialeProbabilmente, la mancanza di consapevolezza delle
scaleèinpartedovutaallatendenzaaconsiderarelascalaunavariantelineareenonunavariantelegataallasuperfi-cie.Ungiardinodidiecimetriperdiecièsolotrevoltepiùlungoelargodiunortodi3,3per3,3metri,malasuaareaèdiecivoltepiùlarga.Nellamaggiorpartedeisistemidipro-duzione,èl’areatotaleildeterminantecriticodell’energiaedellerisorserichiesteperlagestioneeilrendimentocheprobabilmentenerisulteranno321.
Sugrandiscale(millemetriquadrieoltre),èrarochel’intero orto venga gestito in modo intensivo. I fruttetitradizionali, irecintiperglianimaliemoltialtrisettoriabassoinputdovrebberoessereconsideraticomesiste-midaZona2,ilcheporterebbelascaladellazonaaortosull’ordinedigrandezzadiunettaro.AMelliodoraab-
biamoun’areaagestioneintensivadimillemetriquadri,intornoallacasa;ilrestodellaproprietà(ottomilametriquadri)èunaZona2moltoestesa,confruttetoirrigatoagocciaebestiamealpascoloinrotazione(v.Figura 24).
Scale ottimali per produzione e sviluppoPerqualsiasisistemadiproduzioneeperqualsiasi in-
siemeditecniche,esisteunascalaottimalecheassicurailmassimodiproduttività,stabilitàesemplicitàdigestione.Unsignificativoaumento(oriduzione)nellascaladelleope-razionirichiederàunsaltoversoundiversosistemadipro-duzioneeundiversoinsiemeditecniche.Unavoltaavviatol’investimentonelnuovosistemadiproduzione,losviluppodiscalasimantienerapidofinoalnuovolivelloottimale.Ol-trequestooptimum,lacrescitadiventadinuovolenta.
Prendiamoinconsiderazioneunorticoltoreentusia-staecapace,chevendeilsurplusprodottodalsuoortointensivo,mantenutofertileconcumulidicompostfattiamano.Ilsuccessodelsistemaportaaunarapidaespan-sionenelnumerodiaiuoleedicumulidicompost,chesitraducononell’aumentodellevenditedibuoniortag-gibiologicialmercatolocale;tuttavia,raggiuntaquestascaladioptimum,diventasemprepiùdifficilecontinua-reaprodurredelbuoncompost.Laricercasuggerisce,aquestopunto,alcunepossibilistrategie:
comprareuncamioneunaruspaconcuisipos-Ωsano rivoltare senza problemi enormi cumuli dicompost;prendereinaffittounterrenopiùgrande,coltiva-Ωrepiantedasovescioconaggiuntadimineralidirocciaecoltivarearotazioneil terreno,dividen-doloinpiùsettori(conl’aiutodiunmotocoltiva-toreediundecespugliatore);organizzareunΩ chook tractorarotazione,ossiaunpollaiomobilechepermettaallegallinediconci-mareeripulireuntrattoditerrenodopol’altro,uti-lizzandounrecintoelettricotemporaneo.
Qualunquesialastrategiascelta,perammortizzarelanuovaattrezzatural’orticoltoreprogressivamente,porteràilterrenocoltivatoaun’estensionecinquevoltesuperiore
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aquelladelterrenoprecedente,ilchepuòsignificarean-chediecivoltepiùgrandedelpiccolosistemapreceden-tenellasuafaseottimale.Ilnuovosistema,nonostantequalchepiccoloproblema,saràmoltoproduttivoe,manmanochelarichiestaaumenterà,continueràacrescere,finchéappariràunaltrotipodiproblema,forseconnessoalcontrollodelleinfestantiodegliinsettioallacommer-cializzazione dei prodotti. Si renderà allora necessariaun’altraseriedicambiamentieinvestimentiperarrivareaunanuovaespansione.Forsequestavoltatuttosaràpiùdifficileemenosostenibile.
Dopoaverammortizzatoattrezzatureeinvestimen-ti, l’orticoltorepotrebbedecideredi evitareunanuovaespansionediscala,confermandostrategieetecnologieallivelloottimaleraggiunto.
Ilprocessodisviluppodescrittoèsimileall’andareinbici-clettasuegiùperunpaesaggiocollinareconarduesaliteepia-cevolidiscese,conallespallelaleggerabrezzachetiinseguefinchénontocchiilpuntopiùbassodellavalle(v.Figura 23).Quandolasalitadiventatroppofaticosa,sipreferiscetornareindietroefermarsinell’ultimavalle.Questoritmodamonta-gnerusseopulsaredeimodellidisviluppoèosservabilein
Figura 22 – Scale dell’uso della terra in Australia.
Uso della terra prevalente in Australia
Colture e pascoli su grande scala
Frutteti
Orto-giardino di casa Orti commercialiPastorizia allo stato brado e silvicoltura
Zona 1 Orti intensivi
Zona 2Frutteti e orti estensivi
Zona 3Colture da campo, pascoli
seminati e foreste impiantate
Zona 4Foresta e terreni incolti a
gestione controllata
Zona 5 Territorio selvatico allo stato naturale
Uso del terreno secondo le scale permaculturali
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tuttoilmondonaturaleeneisistemiumaniognivoltacheesisteunaccumulodienergiachepuòspingereadarrivarefinoallasommitàdellacollina.Dopodichéèfacilearrivareinfondoallavallesuccessiva.Siosservalostessomodellonellatendenzadell’evoluzionedialcunespecieagravitareintornoaunnumerolimitatodisoluzioniprogettuali(v.Principio 12).
SettoriIsettorisiirradianodalpuntofocaledelsito,definen-
doladirezionedacuiprovengonoleenergieesterneche
influenzanoilsitostesso.Isettoridigranlungapiùim-portanti,alatitudinitemperate,sonoquelliconnessiall’ir-radiazionesolare,chevariamoltoinestateeininvernomapuòesseredefinitaconprecisione(conappositetabellediirradiazionesolare).Altri–vento,fuoco,pioggiaealluvio-ni–sonomenoprecisi.Questisettorisibasanosull’osser-vazionelocale,sull’abilitànelleggereipaesaggiesuidatiregionali.Ognibioregionehaunadisposizionegeneraliz-zatadeisettori,chevienemodificatadallatopografia,dalmicroclimaedall’usodellaterrainciascunsito.Utilizzare
Figura 23 – Scale di produzione ottimali di ortaggi (la sommità della collina rappresenta lo stadio di sviluppo che bisogna superare per arrivare a un nuovo optimum di scala).
Orto di casa (part-time)
Orto a conduzione biologica con partecipazione ai mercati locali (tempo pieno)
Orticoltura biologica commerciale su larga scala (tempo pieno con personale dipendente)
Riduzione delle rese per area Aumento dell’area e delle rese
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1617. Progetta dal modello al dettaglio
ilconcettodisettorepercomprendereetenercontodelleenergienaturalicheinfluenzanounsitocipermettedifareilmigliorusodiquellestesseenergie,attutendoodevian-dolaloronaturadistruttivaquandociòènecessario.
Quandosiamoingradodiusarli inunavarietàdisi-tuazioniprogettuali,idueconcettidizonaedisettoresiintegranoinunamappamentalechecipermettedifiltra-reungrannumerodipossibiliopzionirelativealluogoeallerelazionireciproche.Nelmomentoincuituttiavrannoquesteconoscenze,ilmodelloamandaladizoneesettoridiventeràl’elementofondamentalepercreareunaculturabioregionaledelluogo.
I pendiiSuterrenopiatto,laforzadigravitànonoperanéano-
strovantaggionéanostrosvantaggio.Suunpendio,an-chemoltoleggero,partedellaforzadigravitàspingever-soilbassoglioggettipostivisopra.Èbanaledirloma,seprogettiamounsitopertrarrevantaggiodaquestaforzaeminimizziamoleazionichecompiamocontrodiessa,avremounsistemaenergeticamentepiùefficiente.
Adesempio,disponendo cisterne edighe–quandoconvienefarlo–sullapartealtadelpendioodellacollina,possiamofareinmodochel’acquaarrividoveservesen-zabisognodipompe.Sel’accessoprimarioalsitositrovasullapartealtadelpendio,saràpiùfacilegestirel’accessodeimateriali(dacostruzione,legnameopacciame)allaproprietà.Possiamoteneresottocontrollol’erosionedelpendio,usandoterrazze,fossati,livellaridiinfiltrazioneo sentieridi accessoperpendicolari alpendioe cheneseguonoilprofilo,eognialtradisposizionecherallentiloscorreredell’acquaelospostamentodellaterraversoilbasso.AMelliodoraabbiamoapplicatotuttequestestra-tegie(alcunesonovisibilinellaFigura 25).
Oltreaiconcettidizona,settoreependio,sipossonousarevaristrumentidiprogettazionecheciaiutanoariconoscereeadapplicaredeterminatimodelli.Alcunidiquestistrumenti,danoiutilizzatineicorsidiproget-tazioneinpermacultura,sono:
fotoaeree,mappaturesovrapposte,pianteemo-Ωdellisuscala;
“mappedifango”Ω (mud maps)322emappeconcettualiperregistrarerapidamenteideediprogettazione;mappecognitiveeΩ brainstormingperesemplifica-reivarimodidivedereeconsiderareilsito;l’assegnazionedipunteggiegraduatoriepervalu-Ωtarelevarieopzionidisvilupporelativealsito;diagrammidiflusso,peresplorareprocessieope-Ωredisviluppocomplessi.
I modelli di territorio in permacultura
Nonostantel’importanzachehalaprogettazionenellapraticapermaculturale,esistonoanchedei limitidicuitenerconto.Spesso,adesempio,siignoralaquestionefondamentaleseilsitoinsésiaadattoall’utilizzochesenevuolefare.
Èdifficileconsiderarepienamentelanaturaeleim-plicazionidell’usoedellosviluppodelterritoriosuvastascala, comprese le intersezioni traunsitoe l’altro. Inquesti casi, i legamie le connessionidiventanoavol-te importantiquantoopiùdeidettaglidelsitostesso.Laprogettazionediun’interaaziendaagricolaofattoriaelosviluppodiecovillaggi,adesempio,richiedonounapprocciobasatosullaculturadelterritorio;bisognaca-pirepiùimodellifondamentalidell’interoterritoriocheidettaglidiunsitoparticolare.Persuperare tali limi-ti,sononecessaridegliapproccidiversicheprendonospuntodalterritorionelsuoinsieme.
I concetti connessi all’idea di bacino idrografico
Iconcettidisitoediecosistemasonocentraliperunacomprensionedeicapisaldidellapermacultura,manonsonosufficientiadescrivere le forticonnotazionigeo-grafichedeimodellinaturali.Perfinoleideebasatesullinguaggiodell’energiadiHowardOdum,eccellentineldipingerelerelazionisistemiche,nonsonoadatteade-scriverelageografiadeisisteminaturalieumani.
L’ideadibacinoidrograficocomesistemaauto-orga-nizzato,checatturaeimmagazzinaacqua,sostanzenu-tritiveecarbonio,èstatagiàesploratanelPrincipio 2323.
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162 Permacultura
Eccoaltriconcettirilevantiriguardoaibacinidiraccoltaeconservazionedell’acquaeallaloroprotezione:ibacinifluvialispessocopronointeriterritori,inclu-
dendoecosistemidivarianaturaedimensioni;iloromodelligeneraliriflettonoilflussoelaformadell’ener-
gia,specialmenteseriferitiapioggeeflussodell’acqua;ifiumisonolalinfadelterritorioedelsuopaesag-
gio;nonèuncasocheilorobacinielefertilipia-
nurealluvionalisianostati ilcentrodellosviluppoumanonelcorsodeisecoli;
ciòchesuccedeallafonteoallesorgentidelfiumechealimentailbacinopuòcondizionaretuttoilbacino;
lasalutedeisistemifluvialiriflettelostatodituttoilbacino;
allesorgenti,leacquedelfiumesonopure,masteri-li;all’estuariosonofertili,maaccumulanotossine.
Figura 24 – Analisi per zone e settori di Melliodora.
Pianta del sito
Zona 1
Zona 2
Accesso veicoli
Settore prim
ario di rischio incendio
Nord
Setto
re
sec
onda
rio
di r
isc h
io in
cend
io
Settore
del sole estivo
Settore del sole invernale
Vista dall’alto
Ven
ti ca
ldi estivi
Piogge battenti estive e invernali
Stalla
Tettoia
Casa
Qui alberi e orizzonte
escludono il sole
Four
teen
th S
treet
Oliver Street
Venti freddi invernaliBrezze fresche estive
Diga/accumulo d’acqua
Venti variabili
Possibile seconda casa
Venti f
orti
e sec
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aver
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est
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1637. Progetta dal modello al dettaglio
QuesteideesonoallabasedelmovimentoLandcare,maancoraprimaeranostatedelineatedal“MovimentoperlaConservazionedelSuolo”(Soil Conservation)neglianni’30e’40.Entrambiimovimentihannopromossounmodel-logeneraledelbacinoidrograficoperl’usodelterritorio.Leregioniimperviesituateintornoallesorgentisonostaterimboschitepersalvaguardarledall’erosione,proteggendo,alcontempo,lefertiliterredelfondovalledaidannicausatidaalluvioni,salinitàedeccessivisedimenti.
Laprotezionedeibacinifluvialipuòessereconsiderataunsempliceeffettosecondariodell’applicazionedelPrinci-pio 7aiterritoridelbacino.Sericonosciamocheleforestedevonoessere lapartepredominantedel territorionelleareemontanedovenasconoifiumi,alloral’unicacosacherimanedadefiniresaràiltipodiforesta324.Comegiàaccen-nato,ilconcettodipermaculturaènatodall’interrogativodicomesisarebberopotutecrearedelleforesteproduttivedalpuntodivistaagricolo,piuttostocheperenfatizzareilsemplicebisognodidedicaremenoterreniall’agricoltura.
Da questo punto di vista, uno dei concetti che hamaggiormentepresopiedeèquellodellapiccola foresta alimentare. Il concetto permaculturale di un miglioreutilizzo di alberi ed arbusti (elementi molto efficientidalpuntodivistaenergetico),haancheinfluenzatovariesempidiforesteimpiantatesuvastascalaefinalizzateallastabilizzazionedeibacini,nonchélagestioneeco-nomicadidiverseaziendeagricole.InAustralia,findal-
lametàdeglianni’80,hapresopiedel’ideachepiantarealberieforestenellefattorieascopoprecipuodiprote-zionedelleareedibacino(daerosione,salinitàealtro)potesseaverenellapraticaagricolaancheun’importan-zalegataallaproduzione.Lecombinazioniagroforestali–adesempio legnameepascolo, legnameeforaggio,produzionedi frutta inguscioemiele,produzionidaterreni siccitosi comeolive e carrube– sono in corsodisviluppoepotrebberosostituirelecoltureannualieil pascolo. Alcuni esempi innovativi, in questo ampiocampo,provengonodaiprogettistipermaculturali325.
Altrestrategiepermaculturalihannol’obiettivodiren-dereibacinipiùefficientidalpuntodivistaenergetico.Adesempio:
lestrategiepermaculturalibasatesulprincipiodiΩkeyline326edibacinoriflettonoleregoleattiveneipaesagginaturalideibaciniimbriferieservonoarallentareilflussodell’acquaedellesostanzenu-tritivenelterreno,favorendounloroutilizzopiùprolungatoeillororicicloilpiùalungopossibile.Lafunzioneprimaria,delsurplusdiacqualascia-tafluiredalledigheprogettateinbasealsistemakeyline,èquelladiirrigareipascolimigliorandoanchelafertilitàelastrutturadelsuolo(chepuòcosìconservarepiùacqua)327;le strategie di raccolta e conservazione dell’acquaΩpiovanadai tettidiedificiedaaltresuperfici,per
Figura 25 – Uso del pendio a Melliodora.
Arbustinativi
Sezione riservata alla strada
Alberi nativi
PendioNaturaleSezione a
terrazza per l’ac-cumulo di acqua
Cisterna prin-cipale in cemento (42.000 litri)
Terrazza a orto (esposta a sud)
Cisterna per raccolta acqua piovana
Orto principale terrazzato
Passo carraio/pratoPendio con
terra di ri-porto
Alberi da frutta
Sezione dedicata al frutteto 1Raccolta acqua di
drenaggio con sbarra-mento
Diga per raccolta dell’acqua (intorno a 0,8 megalitri)
Sezione riservata alla strada
Arbusti nativi
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164 Permacultura
usarlapoiperscopidomesticieper l’irrigazione,ri-flettonounapproccioall’ambienteurbanosecondoilprincipiodelbacinoetendonoautilizzarel’acquapio-vananeipuntipiùviciniaquelliincuièstataraccolta;lestrategiepergestire(nondistruggere)lavege-Ωtazionenativaautoctonaedesoticalungoicorsid’acquasibasanosull’evidenzacheinquestiha-bitatlepiantesidistribuisconosecondounasuc-cessionenaturaleadattaaibacinichepresentanoflussidiacquaesostanzenutritiveconpiùaltocontenutoenergetico.
Tuttequestestrategiepossonoessereincorporateinunpianogeneraledibacino(catchment master plan)simileaquelloillustratonellaFigura 26.Imodellinaturalicheve-diamoall’operanelbacinoidrograficotendonoadassume-reunaspettoadalbero,incuiilfiumerappresentailtroncoegliaffluentiirami,viaviapiùpiccoli.Lachiomadell’albe-roèrappresentatadalleforestepermanenti,cheproteggo-nolesorgentidelfiume.Questomodelloèancheuname-taforachecispingearimboschireeapreservareinmodoprioritarioquellefascedelbacinoincuiglialberimancanoosonoinsufficienti.Essoèmoltoutilema,perpoterorga-nizzareun“linguaggiodeimodelli”veramentecompletoalfinediprogettareilterritorioinsensopermaculturale,deveessereintegratoconaltrimodelliditipospaziale.
Valutazione e mappatura del territorio
NellasecondametàdelXXsecolo,inAustraliaealtro-vesonostatisviluppativarimetodipervalutarelecapa-citàdelterritorioalfinediprevenireildegradoalungoterminecausatodautilizziegestioniincompatibiliconlanaturadel territorio stesso. Imetodipiù semplici sibasanosultipodipendenzaedisuoloperdistinguereiterritorisoggettiaerosioneeperciònonadattiadattivi-tàagricolebasatesull’araturaeallosviluppourbano.Perquantoutili,questimetodinonriesconogeneralmentea prevedere i complessi problemi del degrado a lungotermine(causati,adesempio,dallasalinità)deiterreni;inoltre,possonoessereinfluenzatidapregiudizicultura-
li,relativamenteallapovertàoallaricchezzadiunterre-no.Adesempio,iterreniinpendenzatendonoaessereconsideratiproblematici,mentre le strategiepermacul-turali sottolineano invece i vantaggi offerti dai terreniinpendio.Leareeumidescarsamentedrenatetendonoaessereconsiderate improduttivema,sericonosciamonell’acquacolturaun’attivitàeconomicaimportanteeunodeipiùproduttiviutilizzidellaterra,vediamosubitochelaprospettivasiinverte328.
I land systemsAltrimetodipiùsofisticati,comei land systems, inseri-
sconogliecosistemiinunacorniceditipogeografico.LosviluppodiquestoconcettoinAustraliaègeneralmenteat-tribuitoaChristianeStewart329chehannodefinitoilland system«un’area,ogruppodiaree,attraversocuisiverifi-cailricorrerediunostessomodelloditopografia,suoloevegetazione»330.Ilmetodoidentificainteriterritoricomesi-stemi(chespessopossonocomprendereanchediversiba-cinidizoneadiacenti,dallesorgentidiunfiumealmare)cheriflettonoclima,geologiaetopografiaanaloghi.All’in-terno di questi sistemi troviamo un modello particolare,con“componenti”territorialiricorrentichepresentanomi-croclimi,pendenze,orientamento,tipidisuoloevegetazio-nenaturaleuniformi.Isitisingolipresentanopoiunadif-ferenziazionepiùdettagliata.Questoapproccioverticistico(top down)all’identificazionedeimodelliditerritoriopuòes-serevistocomesuperamentodellavisionemoltoparziale,eavolteottusa,fruttodell’interesseparticolarediagricoltoriemanagerdiinteriterritorichesiinteressanosoloaipro-blemiinternidellaloroproprietà.L’atteggiamentodiquestepersonemoltospessodiventaunclassicoesempiodel“nonriuscireadistinguereglialberidallaforesta”.
ApplicazioniUn’indicazionedellapotenzadell’approccio land sy-
stems(sistemi terra)èfornitodaglistudidellaKangarooIslandinSouthAustralia,primadeimassicciinterventifattialfineditrasformareilterritoriodell’isolainterre-noagricolo.Comerisultatodiquestistudisvoltineglianni’50,Northcote(ilprincipalescienziatodelsuoloau-
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1657. Progetta dal modello al dettaglio
straliano)miseinguardiailgovernosulfattochelasa-linitàsarebbeaumentatacomeeffettodell’eliminazionedeisisteminaturalioriginarieinparticolaredeisistemiidrogeologici,ancheseaquelladatanoneranoancoraevidenti i segnalidi taleaumento331.L’avvertimentodiNorthcotevenneignoratoeoggiiproprietariterrierie
icontribuentistannoancorapagandoicostidelreim-piantodellavegetazioneoriginariasull’isola.
Ilconcettodiland systemsciaiutaancheadescrivereeavalutarelaterraindipendentementedalleattualiprioritàdelsuoutilizzoedaiprincipidieconomiachegovernanoquestedecisioni.L’obiettivoè,invece,quelloditrarrevan-
Figura 26 – Il tipico modello ad albero di un bacino idrografico.
Confini del bacino idrografico (chioma dell’albero)
Montagne e colline coperte da foreste (fogliame dell’albero/terra in ombra)
Corridoio ripario con bosco (tronco e rami dell’albero coperti da corteccia)
Terreni agricoli e insediamenti vari (habitat aperto della struttura ad albero)
Estuario con foresta periferica e mangrovie (radici dell’albero e pacciame prodotto dall’albero)
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166 Permacultura
taggio da terreni biologicamente produttivi (v. l’esempiocitato,relativoalleareeumide).Lacapacitàdiraccogliereeconservareacqua,nutrientimineraliemateriaorganica,descrittanelPrincipio 2,ciaiutaarivederelenostrenozioniditerrabuonaopovera.HaikaiTanéhautilizzatoimodellidellaproduttivitàbiologicanellapitturaapuntidistileabo-rigenoperillustrareilsuomodelloecograficodifiume(v.laFigura 8).QuestodipintomostralalocalizzazioneelanaturadellerisorsealimentarinelbacinoalluvionaledelfiumeMurray.LepienenaturalidelleforestedieucaliptidiMillewaeBarmah–primadelleoperechehannotra-sformatoilMurrayinunenormeimpiantodiirrigazione–mantenevanogliecosistemipiùproduttiviinterminidiproteineanimalidiquantosisiariuscitipoiafareconlestalledimucchedalatte,chesonosubentrateaopereulti-mate332.Nelleregioniaride,AlanNewsomehanotatounacorrelazionetramitologiaaborigenaeland systems333.
Il land system descrive i sistemi auto-organizzaticome una serie di sistemi geografici nidificati (ossiauno all’interno dell’altro), che possono essere estesifinoacomprendereunabioregioneo,all’opposto, li-mitatiasitiindividuali.Questotipodilinguaggiotec-nicoedistrumentidimappaturapuòessereutilizzatodagli ecologi del paesaggio334 per fornire metodi piùconcreti per capire il territorio e applicare i principiecologiciallasuagestione.
Lamaggiorpartedeglistudidiland systemspubblicatidaentigovernativi335puòessereutilizzatadachipiani-ficainterventisuvastascalaedagrandiproprietariter-rieri,mapuòessereutileancheachifaconsulenza,agliagentiimmobiliari,achicercailpezzoditerradacom-prareadattoalleproprieesigenzeoachièallaricercadiesperienzediconoscenzaapplicateaunparticolareterritorioconlesuecaratteristichepeculiari,all’internodiunaprospettivabioregionalistica.
Nell’articolo 9 dei miei Collected writings, dal titoloWhole farm and landscape planning, cerco di esplorarepiùinprofonditàl’usodelland systemsedialtreconce-zioni, viste come strumento per pianificare interventisuvastascala.Nelmiolavorodiprogettazionehospessoapplicatoiprincipidelland system336.
LimitiIlmetododelland system èpococompresoeutilizza-
tofuoridallacerchiadeiprofessionistiedegliscienziati,elasuaimportanzaperlapermaculturanonvienege-neralmentericonosciuta.L’apprendimentodeiconcetticonnessialland systemdisolitoavvienelavorandoall’in-ternodelleagenziegovernative incaricatedellavaluta-zionedellerisorseambientali.
Permangonotuttaviadiversedifficoltànell’identificareimodelliditerritorioepaesaggioapplicabiliallaprogetta-zione.Perprimacosa,imodellieleclassificazioniall’in-ternodiunabioregionenonnecessariamentesiritrovanonellealtre.Itentatividistandardizzareimetodidirileva-zioneelaterminologia337,ancheseutili,tendonoaigno-rarelaletturapiùinformaledelpaesaggio,comegiàana-lizzatanelPrincipio 1.Daunaprospettivapermaculturale,questoapprocciopiùolisticoeflessibilealriconoscimentodeimodellidipaesaggioè importanteecomplementareallacomprensionequantolerilevazioniformali.
Insecondoluogo,ladescrizionedeicambiamentiap-portati al territorio comemiglioramenti opeggioramen-ticontinuaaesserecondizionatadapregiudiziditipoculturale.Oltreacercaredicapireseuncambiamentoapportatoaunterritorioèclassificabilecomebuonoocattivo,bisognadeciderequantofondamentaleeperma-nentesiaquelcambiamento.Moltimiglioramentiallaproduttività della terra si rivelano di breve durata. Lastessacosaaccadespessoancheconipeggioramenti.Iprocessiecologicinonsempreriportanolaterraall’equi-librioprecedente;spessosicreaunnuovotipodiequi-librio,ilcherichiedeunaprofondacapacitàdicapireedescrivereinuovisistemiinevoluzione(v.ilPrincipio 12dedicatoacreativitàecambiamento).
Solodopochesaremoentratinelfuturoabassocon-sumodienergia, iprocessidievoluzionedelterritorio,l’economia e la cultura connesse al bioregionalismo sistabilizzeranno abbastanza da permettere il riconosci-mentodeimodellicomeutilestrumentodilavoro.Laso-cietàindustrialehageneratounlivellodicambiamentoincredibilmentepervasivo ediffuso su scalaglobale; laculturadelterritorioèdestinataagenerareunacultura
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1677. Progetta dal modello al dettaglio
localisticaecontingente.Alcuniinterpreterannoquestaaffermazionecomeunadichiarazioned’impotenza;permeèinveceindicediuneccitantelavorodadetective,checonsistenelpassarealsetaccio lemultiformivarietàdiluoghieprocessi,perricavarnenuoveepiùvalideindica-zioniperunaprogettazioneeunagestionepiùinsinto-niaconlanatura.
L’architettura bioregionale
Nellesocietàpreindustriali,l’architetturatendevaari-flettereilclimadellabioregioneeladisponibilitàdima-terialiinloco.L’eraindustrialehainfrantoquestimodelli.Nellaricercadimodellidiedificazionepiùsostenibili,vièunatendenzaaconsiderareimetodidicostruzioneeco-logicicomeunaspeciedisupermercatodellepossibilità,chesi traduce inunacaoticavarietà.Comeaccadeperl’introduzionedinuovespecievegetalicoltivate,l’edificioecologicoètuttorauncampodisperimentazioneapertoaideevecchieenuove.
Ciòpuòaverelafunzionedifornireesempidiproces-sichefunzionanoononfunzionanoneltempo,manellarealtàdeifattil’architettura ecologica dovrà necessariamente riflettere i modelli bioregionali.Adesempio,gliedificiecolo-gicipiùavanzaticostruitinelNordEuropahannovistounmarcatoritornoamateriali tradizionalicomeleconiferelocalieitettidizollediterra.Questiedificisonoilrisultatonondiunromanticodesiderioditornarealpassato,madellericerchepiùrecentisuproblemicomela“sindromeda edificio malsano” (sick building syndrome), oppure sustallepiùconfortevoliperibovini.Èstatodimostratocheimaterialipermeabilialvaporeacqueopresentanomassetermicheealtequalitàdiisolamentotermicochecostitui-sconolamigliorecombinazioneneiclimifreddi.
Neiclimiumiditropicaliesubtropicali,incuiilmo-vimentodell’ariaèessenzialeperilraffrescamentoeletermitisonoungrossoproblema,lecase(leggere)supa-lafitteoleabitazioniconstanzeinedificiseparatidiventa-nosoluzioniidonee.Nell’Australiasud-orientale,progettidiquesto tipoavrebberocosti troppoaltidi isolamentoeriscaldamento;inoltreèquasiimpossibilefornireuna
protezioneefficacecontroilpericolodiincendi.Inquesticasi,sonoidoneideidesignpiùcompatti,generalmenteaderentialterreno,conmassetermicheinternemaggio-ri.Più il climaè freddoemaggioridiventano ibenefi-cidiunrapportoridottosuperficie-volumedegliedificicompattieintegrati.AMelliodora,lacasaracchiudenellostessoedificiounaserraeungarage-laboratorio.
Lagrandestabilità termicadegliedificisotterraneihacomesvantaggiolacomplessitàdellaprogettazioneeicostidellarobustezzastrutturaleedell’isolamentocon-trol’umidità.Neiclimicontinentalicomequellidell’Au-stralia centrale, e ancora di più nel Nord America, ilrapporto sipresenta favorevole.La vantata superioritàdeimuriinballedipagliaèdigrandeutilitàneiclimiestremi,madeveesserebilanciatadaunacorrisponden-tealtaqualitàdell’isolamentodeltetto.Gliedificicom-pattiaduepianisonomoltovantaggiosiincittà,manel-leareeruralihapiùsenso–perassicurareunaraccoltaadeguatadell’acquapiovana–unedificioaunsolopia-noconungrandetettoleggerodimetallo.
Alcuniarchitettieproprietari-costruttoricercano,conprogettazionioriginalieplastici,ditrovaredellesoluzioniinnovativeeunicheinspecialmodoperquantoconcernei tetti.Quasisempre,questesoluzionicostanodipiùeimplicanounosprecodimaterialie,alungotermine,nonsidimostranoefficienticontroleinclemenzedeltempo.Nonostanteisuoigrandimeritididesigner,FrankLloydWrightvennemaledettodamoltisuoiclientiacausadeitettichegocciolavano.Avolte,èdifficileaccettarechegranpartedellesoluzioniperescluderel’acquasiagiàstata inventataechetuttoquellochedobbiamofareèsemplicementecopiareciòchegiàc’è.
Non nego che l’innovazione e la sperimentazione possa-no portare a evoluzioni progettuali significative e neppure che le norme culturali siano già ottimali; sostengo però che premiare la progettazione innovativa equivale più o meno a premiare il rigido conservatorismo.
L’esperienza del proprietario-costruttoreFeciunadellemieprimeesperienzenellacostruzione
dicasequandoaiutaidegliamiciacostruireunacasettadi
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168 Permacultura
formaottagonalesullemontagnedellaTasmaniaagliinizideglianni’70.Imieiamiciedioeravamodeibravicarpen-tieri338,moltopiùditantiproprietari-costruttoridioggi,malacostruzionediunabbainoinunadellesezionitriango-larideltettocidimostròchelaprogettazioneconvenziona-lehalesuebuoneragioni.Dopoavereattentamentemi-suratoconunasquadradacarpentiereitaglidiangolo,cirendemmocontochequalcosanonfunzionavaeche,purtagliatisumisura,itravettinoncombaciavanoconletraviprincipalideltetto.Poi,mentremangiavamoqualcosasultetto,cirendemmocontocheilatidell’abbainochestava-mocercandodicostruirenoneranopianimaavevanodel-lesuperficiconvessetridimensionalimoltocomplesse339.
Quella e altre simili esperienze mi fecero capire lasaggezza insita nelle strutture rettangolari tipiche delle case di legno.Certamenteèpossibilefarelecosediversamen-te;peròquestononsolo richiedemaggior tempo,maancheunoscartomaggioredilegnamedaopera.Ilpro-verbio“Non reinventare la ruota”sembraapplicarsimol-tobeneailavoriconnessiallacostruzionediunacasa.
Ciòsollevalospinosoproblemadell’esteticainarchitettu-ra,che–loammetto–mitrovadeliberatamenteignorante.Nelcorsodeimieistudiperdiventareprogettista,infatti,lamiaattenzioneperlopiùandavaallafunzionalità ecologica,ilche,fralealtrecose,mihaportatoallosviluppodelconcettodipermacultura.Sultemadell’estetica–intellettualmenteparlando,unverocampominato–lacauteladovrebbeesse-red’obbligo,manonriescoaresistereall’ideadiesprimereanch’ioalcuneopinionisulvaloredell’estetica.
L’estetica della decrescita
Pensocheilrifiuto dell’estetica del paesaggio,inperma-cultura,sisiaresonecessarioperopporsiall’assuntochesoloitemidiprogettazioneesteticasianodegnididibat-tito,ilcheassegnaallafunzionalitàunicamenteunruolonelcampodeidettaglitecnici.Solounvigorosodibatti-to sulla natura della progettazione funzionale nell’eradelladiscesaenergeticapuòmettereinevidenzalefor-zedisfunzionalicheguidanolaprogettazionedeinostriambientieterritoriantropizzati(v.inpropositoancheil
Principio 3);tuttavia,qualsiasiprogettoditipoolisticoin-cluderàancheunaspettoestetico.Latensione creativa tra funzione ed esteticapuòesserevistacomeanalogaa–opersinocomeunasottocategoriadi–quellatramateriali-smoespiritualitàillustratanellaFigura 5(v.ilcapitolosuiPrincipi eticiall’iniziodellibro).
La rivoluzione industriale ha reso insignificanti mol-ti principi indiscussi dell’architettura che si riflettevanonell’arteenelladecorazione.Lamassima“La forma segue la funzione”hacaratterizzatotuttal’architetturamodernista.
L’ambientecostruitoèstatodominatodastrutturese-parateenonsostenibili,chehannoaccentuatol’aliena-zionecausatadalfunzionalismomodernista;questohaprodottounavariegataserieditendenzeestetiche–cuièstatodatoilnomecollettivodipostmodernismo–conle quali si è cercato di dare una mano di vernice cherichiamasseinqualchemododeivaloriesteticiadam-bientiurbanideltuttoalienanti.Questoruolodell’este-ticanellaprogettazioneediliziadeveessereconsideratounfattoreprimariodiseparazionedallarealtàecologicaveraepropria,unpo’comeavvieneconilgiardinaggioornamentale, che serve a mascherare l’insostenibilitàdell’approccioalgiardinaggiooalterritoriostesso.
Lecrisidelpetroliodeglianni’70sonocoinciseconnuoviapprocciamodalitàcostruttivemenointensivedalpuntodivistadeldispendioenergetico,inpartedovutianchealmovimentodellacontrocultura,chehaispiratolaspintaall’autocostruzioneeallariscopertadell’archi-tetturaindigena(chenonhaarchitetti).
Inquelperiodosiverificòall’internodellescuolediarchitettura un maggiore interesse verso il concetto eimetodidel“costruire inmodosostenibile”.Inparte,tali spinte si riversarononelleprofessioni enell’indu-stria dell’edilizia, producendo delle sperimentazioniconedificienergeticamenteefficientielariscopertadeimaterialinaturali.Questo impeto,però,permolte ra-gionidiverse,siaffievolìfinoascomparire.Purtroppo,gliappassionantidibattitidiesteticachehannocataliz-zato l’attenzionedeiprofessionistidell’architetturane-gliultimidecennipossonoessereconsideratiallastessastreguadelsuonarelacetramentreRomabrucia.
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1697. Progetta dal modello al dettaglio
Ilfattochelapermaculturadiaimportanzaallafun-zionalitàsuscalaecologicaeumananonsignificachel’aspettoesteticononabbiaunasuavalidità.Unpuntodivistapositivosulruoloecologicodell’esteticasuggerisceche essa rappresenta l’espressione dei principi essen-zialieprofondidiunadeterminataculturaprogettuale attraversoformeestetichechestimolanosiainostrisen-sisialanostraspiritualitàinteriore.Quandoimodellibioregionali della progettazione ecologica basata sullafrugalitàsisarannoaffermati,vedremoilriemergeredicanoniesteticibioregionali cheoperanoquasi fosseromarchiofirmeprogettuali.L’estetica,inquestoconte-sto,puòessereconsideratacomeundistillatodimodelliinperfettasintoniaconlarispostasensorialedell’uomo;
quest’ultima,asuavolta,saràlaguidaalriconoscimen-todimodelliappropriati.Nellatransizionedallosvilup-poallacrescita,ilnostrocompitoprincipalesaràditro-vareimodelliappropriati.Coniltempo,leopportunitàperesseredecisamenteinnovativisiridurrannosemprepiù,maquestononsignificacheartigianiecostruttorinonavrannolapossibilitàdiaggiungereilloropersona-letoccoaciòchecostruiranno;anzi,l’espressioneeste-ticapotrebbediventaremoltopiùdemocraticaeacces-sibilepermoltepiùpersonerispettoaquantoavvienenell’attualesocietà,incuiladivisionetraesteticaefun-zionalitàèmoltomarcata.Nelfuturoabassoconsumodienergia,potrebbediventaredinuovoveralavecchiamassimaarchitettonica“Dio è nei dettagli”.
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Inogniaspettodellanatura–dalmetabolismodeglior-ganismiagliecosistemi–scopriamochele connessioni tra le varie parti sono importanti quanto le parti stesse.Diconseguen-za,«loscopodiunaprogettazionefunzionaleeautoregolataèquellodidisporreglielementiinmodotalecheognunodiessiservaaibisognieaccettiiprodottidialtrielementi»341.
La nostra diffidenza culturale verso la complessità deidettaglitendeafarciignorarelacomplessitàdellerelazioni.Tendiamoaprivilegiarelaseparazionedeglielementi,comestrategiaprogettualedidefault(preimpostata)perridurrelacomplessitàdellerelazioni.Questesoluzionisorgonoinpar-tedalmetodoscientifico-riduzionistachescindeglielemen-tiperstudiarliseparatamente.Qualsiasiconsiderazionesulfunzionamentodeglielementicomepartidiunsistemain-tegratosibasasullaloronaturainisolamento.
NelPrincipio 3enelPrincipio 4abbiamoanalizzatoal-cuniaspettideisistemiintegratisecondolaprospettivabottom-up deglielementiodegliindividui.Comefaognielemento(opersona)asoddisfareleproprieesigenzeconl’autosufficienzaecomecontribuiscealsistemadicuièparte?NelPrincipio 7abbiamomessoinlucelaprospet-tivatop-downalfinediidentificareeapplicaremodelliap-propriaticheguidinolaprogettazioneelosviluppoauto-organizzatodielementierelazioni(idettagli).IlPrincipio 8siconcentreràsullatrattazionedeidiversitipidirela-zionechespingonoglielementiaorganizzarsiinsistemiintegrati,esuipossibilimetodipermigliorarelaproget-tazionedicomunitàdipiante,animalieuomini,alfinediottenereilmassimodaquesterelazioni.
Lacapacitàdelprogettistadicrearedeisistemichesianostrettamente integratidipendedaunavisione ilpiùpossibileapertadellagammadirelazioniaincastrochecaratterizzanolecomunitàecologicheesociali.Ol-trechediunaprogettazioneprecisaeeconsapevole,ab-biamobisognodiprevedereeconsentirelarealizzazio-nediefficacirelazioniecologicheesocialichesisvilup-panoattraversol’auto-organizzazioneelacrescita.
L’iconachehosceltoperillustrareilPrincipio 8puòesserevistacomeuncerchiodipersoneoelementi–osservatodall’alto–cheformanounsistemaintegrato.Ilbuco,apparentementevuoto,alcentrorappresentailsistemaolisticoastrattochesorgedall’interazionedeglielementiealcontempodàloroformaecarattere.
Nello sviluppare la consapevolezza dell’importanzadellerelazionineldesigndisistemiautosufficientisonocentralidueaffermazioni,chefannopartedellaculturapermaculturale:ogni elemento svolge varie funzioni;ogni funzione importante è sostenuta da molti elementi.
Leconnessioniorelazionitraelementidiunsistemaintegratopossonovariaremolto.Alcuneconnessionipos-sonoesseredinaturapredatoria,competitivaosimbioti-ca.Ivaritipidirelazionipossonoavereeffettibeneficinelcostruireunfortesistemaintegratoounacomunitàforte.Lapermaculturamettemoltol’accentosullacostruzionedirelazionireciprocamentebeneficheosimbiotiche.Ciòsibasasuduepresupposti:
Principio 8Integra invece di separare
Molte mani rendono il lavoro leggero340
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abbiamounapredisposizioneculturaleapuntare l’at-Ωtenzionesullerelazionicompetitiveopredatorie,con-vintichesianoquelleprioritarie;diconseguenza,nonteniamoinalcuncontolerelazioniditipocooperativoesimbioticonellanaturaenellacultura;le relazioni cooperative e simbiotiche saranno piùΩadeguateaunfuturodeldeclinoenergetico.
La permacultura può essere considerata parte di una lun-ga tradizione concettuale che privilegia le relazioni mutua-listiche e simbiotiche rispetto a quelle predatorie o compe-titive342. Il declino della disponibilità di risorse energetiche farà sì che la percezione generale del valore di questi principi passi dallo stadio dell’idealismo romantico a quello della ne-cessità pratica343.
Ilproverbio“Molte mani rendono il lavoro leggero”,chehosceltoperquestoprincipio,ciricordal’intangibilebe-neficioderivantedall’azionecollettivarispettoall’azionesolitaria,eilfattochelanaturasinergicadeisistemiinte-gratifasìcheiltuttosiasemprepiùgrandedellasommadellesueparti.
L’integrazione in natura
L’esempiopiùsbalorditivodiintegrazioneèilcarat-tere complementare dei due più importanti processibiochimicicheavvengonosullaterra:lafotosintesielarespirazione.
Lafotosintesièilprocessoattraversocuilepianteutiliz-zanol’energiasolareperattivarelatrasformazionediani-dridecarbonicaeacquaincarboidratieossigeno.Icarboi-draticosìprodottisonoilpuntoinizialedituttoilprocessochesostienelavitasulpianetaTerra.Oltremillemilionidiannidievoluzionehannoprovvedutoarendereottimalelafunzionalitàdiquestoprocesso.Perun’analisidell’efficien-zadipianteverdiecellefotovoltaichevediilPrincipio 5.
Larespirazione–sianellepiantecheneglianimali–èunprocessodi lenta combustione, che rilascia l’energiachimicacontenutaneicarboidratiperalimentare l’attivi-tàmetabolica,lacrescitaelariproduzione.Mailprodottosecondariodellarespirazione–anidridecarbonica344eac-
qua–diventalamateriaprimadellafotosintesi.Ilperfettoequilibriotraquestiprocessibiologiciessenzialipotrebbeesserepresoamodelloidealediunsistemaintegrato.
Inmodosimile,lepiantefornisconociboaglianimali,che,alorovolta,fornisconoilfertilizzantedicuilepiantehannobisogno.Perfinoletradizionalipiaghedellecaval-letteedialtrimangiatoridifoglienelleforestesonostatericonosciutedagliecologicomepartiintegratedell’ecosi-stema:distruggonoglialberimalatiericiclanoilfoglia-mecomefertilizzante.
Iflussi di materiali,inquestiprocessi,sonocicliciin-vecechelineari;imaterialicircolanoinanellichiusi.Laconsapevolezzadell’importanzadelriciclaggioraggiuntanegliultimidecenniharesoilprocessonaturaleappenadescrittounodegliaspettimegliocompresideisisteminaturaliedellaprogettazionesostenibile.
Tipi di relazioni ecologiche
Sipuòpensareallerelazioniecologichecomeaunascala che va dal distruttivo-consumista al costruttivo-creativo.Iolehocaratterizzatecomesegue.
Relazioni predatorieInuna relazionepredatoria,unorganismovivegra-
zieallamortediunaltro,maall’internodiquestabrutalerealtàsisviluppaunaforteinterdipendenza:ilpredatoredipendedallacontinuitàriproduttiva,dallasaluteedalvi-goredellapreda;laspeciepredata,asuavolta,perman-tenersisanadipendedalpredatore,cheeliminagliindi-viduimalatiedeboli.Eccounesempiomoltobenignodipredazione:glianimaliel’uomosinutronodituberiedialtrepiantechesisviluppanonelsottosuolo;conlarac-colta,essinonfannocheavvantaggiarelapiantastessa,perchésmuovono il terrenoe,alcontempo,diradano ituberi,checosìcresconomeglio.
Relazioni parassitarieIparassitisonoorganismichevivonoaspesediorgani-
smiospitipiùgrandi,fortielongevi.Ilparassitismoèunadellerelazionipiùcomuniinnaturaanchesemoltedique-
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172 Permacultura
sterelazionisonoalivellomicroscopicoeinvisibili.Iparas-siti,generalmente,riduconolasalutedell’ospitesenzauc-ciderlo.Ildelicatoequilibriotendeafavorireiparassitichedebilitanopocol’ospite,mentrepunisceesopprimequellicheportanol’ospiteamorte.Iparassititendonoaspostarsidaunaspecieospiteaun’altra.Èstatodimostratochepro-duconouncambiamentonelcomportamentodell’ospiteperfacilitareilpropriospostamento345.
Relazioni competitiveLerelazionicompetitivesiverificanoquandogliorgani-
smiviventihannolestesseesigenzeinmeritoallerisorsedisponibili,elottanoattraversolacrescitaoilcomportamen-topersoddisfarleprimache lo facciano i concorrenti.Lacompetizionesiverificapiùspessotraindividuidellastessaspecie:adesempio,traglialberiinrivegetazionediunastes-saforestadopoiltaglio.Avvieneanchetraspecieanimalievegetalicheoccupanolastessanicchiaecologica.
Relazioni di “evitamento”Anchequandopianteeanimali sembranocompete-
reperrisorseapparentementeidentiche,ladiversitàelaspecializzazionetendonoapermettereunutilizzopiùef-ficienteecompletodellerisorse,evitandolacompetizio-ne.Adesempio:
inunaforestadispeciemiste–alcuneconradicisuper-Ωficialiealtreconradiciprofondeafittone–glialberirie-sconogeneralmenteacrescerepiùvicinirispettoaunaforestadialbericonradicidellostessotipo;programmando i tempi e i terreni di pascolo pre-Ωferiti,iwallaby346evitanodientrareinconflittopercontendersiglistessiterritori;alcuniuccelliinsettivorimoltopiccoli(comeiparda-Ωloti),alimentandosisullachiomadelleforestedieu-calipto,riesconoanonentrareincompetizioneconaltriuccellidimaggioridimensioni,cheesploranolacortecciadeglistessialberiallaricercadiinsetti.
Queste specie, a quanto è dato di capire, occupanonicchieecologichediverse,formatedacombinazionileg-germentedifferentidihabitatefontidiciboall’interno
dell’ecosistema.Lerelazionidi“evitamento”sononeutreefunzionanotenendoseparatitempi,spaziedesigenze.
Relazioni di mutualismoQuandogli organismihannoesigenzediverseenel
soddisfarlesiavvantaggianoavicendasidicechelalororelazioneèditipocooperativoomutualistico.Gliesempiinnaturasonoinnumerevoli.Glianimalimigratori,chesimuovonoinbranchipiùomenonumerosi,traggonodallorocomportamentobeneficireciproci,evitandoipre-datorieprestandosimutuaassistenzaneglispostamenti(adesempio,quandobranchidignuocerviattraversanofiumivorticosi).Nelleforestepluviali,sottoglialberipiùaltisiformaunsottoboscoombreggiato,frescoeumido,idoneoallacrescitadifelciespeciesimili,che,decompo-nendosi,assicuranocompostenutrimentoaglialberi.Ilmutualismospessocollegadiversespecieinunarete di interdipendenza.Ricordocheunasera,mentremitrova-vointornoalfuococonBillMollison,egliriconobbeunversod’uccelloche,secondolui,significavacheungufodagliocchialiavevauccisounapreda.Poichéilgufoman-giasoloilcollodellavittima,moltialtriuccellisicibanodellesueprede.Sicuramente,l’uccellodiguardiaavevasegnalatoaisuoisimilichelacenaeraservita.
Relazioni simbioticheLerelazionidisimbiosivannooltreilmutualismo,al
puntocheunaspecienonriesceaviveresenzailconcorsodell’altra.Ilicheni–combinazionesimbioticadiun’algaediunfungo–rappresentanol’esempioclassicochecioffrelanatura347.Unaltroesempioabbastanzanotoèdatodaibatterichefissanoazotosulleradicidelleleguminose:unfenomenod’importanzacrucialeperl’agricolturabiologi-cae,ingenerale,perquelladisussistenzaeabassoinputenergetico.L’integrazionesimbioticavieneoggiconsidera-taunodeimeccanismipiùimportantiingradodirenderepossibilideisaltievolutiviimprovvisi.Adesempio,lacellu-lanucleata–l’unitàbasedituttigliorganismiviventisullaterra–potrebbeavertrattooriginedallasimbiosididueformedivitaprimitiveinprecedenzaseparate(v.ilPrinci-pio 12sucambiamentoecreatività).
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Polarizzazione per opposti o unione emergenteLedifferenzetrasimbiosiepredazionepossonosem-
brare grandi, ma entrambe implicano un’intima inte-grazione. Le culture indigene dei cacciatori-raccoglitorigeneralmenteconsideravanol’uccisioneeilconsumodianimali–eaddiritturadipiante–comeunprocessodiintegrazione.Lamassima“Siamo quello che mangiamo”èvera,daquestoedamoltialtripuntidivista.D’altrapar-te,lerelazionisimbiotichepossonosembrarecostruttive,marappresentanoancheunacompletaperditadiautono-miaperentrambigliorganismi.
Tali tendenze,apparentementeopposte,dellanaturapossonoessereconsideratepercorsidiversiversol’inte-grazione(v.laFigura 27).Questavisualed’insieme(top-down)dellerelazioniecologichecipermettedidareunsensoatendenzedifferentieapparentementecontraddit-toriedelfunzionamentodegliecosistemi.Inoltre,questaprospettiva ci fornisce anche un modello integrato perpensareallerelazionisianellaprogettazionedisistemipraticiche,piùingrande,nellasocietàumana.
Ogni elemento svolge molte funzioni
Pluri-funzionalità e complessitàL’idea che gli elementi all’interno dei sistemi siano
sempliciesvolganounasolafunzionefapartedelladi-sfunzionalevisionemeccanicisticadelmondocheanco-radominalanostracultura,quasiunsecolodopochelascienzahacominciatoa riconoscere (almeno in teoria)chel’universononèesattamenteungigantescomecca-nismoaorologeria.Ognielemento, specialmentese sitrattadipianteeanimali,èessostessounsistemacom-plessoconcaratteristiche,requisiti,produzionieutilizzipotenzialimoltodiversi.
Innatura,laplurifunzionalitàèlanorma.Iltroncoeiramidiunalberosiricopronodifoglieperraccogliereinmodoefficientel’energiasolare,mentrelalinfatra-sportaacquaesostanzenutritiveallachiomaecarboi-dratialleradici;inoltre,nellacortecciaeneiforiditron-co e rami si creanodeglihabitat cheospitano insetti,uccelli,mammiferiealtreformedivita.Questiultimi
beneficianol’ecosistemaincuisonoinseriti,cheasuavoltacrealecondizioniperchél’alberoprosperi.
All’interno degli ecosistemi, la pluralità di funzionifornisceunastrutturaprofondaevastacheoperaindire-zionedell’integrazione.Èunaverasfidacercarediespan-dereoltre l’ovvio ilnostropensierosuisisteminaturaliesuiloroelementicostitutivi.BillMollison348haparlatodellarelazionetralaforestaeilfiumecomediunsiste-madiscambio:laforestaoffreterriccioriccodisostanzenutritivealfiume,mentreipescicherisalgonoilfiumerappresentanounriccomaterialenutritivo(provenientedalmare),chevieneliberatonellaforestatramitegliuc-cellichesinutronodipesce.Questarelazioneèanalogaaquelladelflussodellalinfainunalbero:metteinco-municazionenutrientiedenergiatraradiciefoglie.Perle comunità indigene di cacciatori-raccoglitori, questapluralitàdifunzionieradeltuttoevidente.Oggiloètal-mentepocochequalcunohapensatobenedichiamareilprogettodiunanuovacittàMulti Function Polis349comesefossepossibileimmaginareunacittàaventeunasolafunzione.
Avolte,ilconcettostessochecifacciamodiunacertastrutturaimpediscechecirendiamocontodellacomples-sitàdifunzionicheessaintegra.HowardOdumhacre-atounmodello,concernentelaforestadifaggiinNuovaZelanda,utilizzandoillinguaggiodelcircuitoenergetico(descrittonelPrincipio 2).Odumseparalavoltadellafore-sta(sistemadiproduzione)datronchi,fiori,fruttieradici(sistemadiconsumoeconservazione).Questivariaspettidell’alberovengonoda luiconsiderati importantiquan-tointerigruppidiconsumatorianimali(adesempio,gliinsettidellaforesta).Aquestolivellodidettaglio,Odummettetuttigliuccelli,imammiferieirettiliinununicogruppodiconsumatorieassegnalorolastessaimportan-zadeidecompositoriedeglianimalidelsuolo.
L’abbaglio della massima resaNelPrincipio 3abbiamoanalizzatolavaliditàdellaten-
denzaaconsiderarelefunzionieiraccoltipiùproduttivicomeriflessodella leggedellamassimapotenza.Il fat-toè,però,chequestatendenza,nellasocietàmoderna,è
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stataportataall’estremo,ancheperchéunamonocultura della mente350hasemplificatoilnostromododipensare.Comealtrimodidipensarechelapermaculturastacer-candodisovvertire,ignorare che ci possono essere raccolti (o benefici) secondari oltre a quello principale era ed è tuttora – specialmente tra gli agricoltori – una risposta naturale a una realtà in cui l’energia è disponibile subito e in abbondanza.Iproblemilegatialsuperlavoroeall’inquinamento351–ri-sultatodell’incapacitàdiprogettarel’usodituttociòchesiproduceechederivadapianteeanimali–venivanocom-pensatidaigrandiprofittiderivatidalraccoltoprincipale,cheasuavoltaeraresopossibiledalcontributoenergeti-coapportatodaicombustibilifossili.Masenzaunacre-
scentedisponibilitàenergeticaquestoapprocciodiventaaltamentedis-funzionale(v.ilPrincipio 6eilPrincipio 11).Sevogliamoprogettareericostruiredeinessivantaggiositraivarielementi,oggiabbiamol’esigenzadiriprendereinesameiraccoltielefunzionimolteplicidipiante,ani-mali,edifici,infrastruttureeattivitàumane.
L’analisi funzionalePerprogettaredei sistemi integrati, abbiamobisogno
dicapirecomefunzionanolecaratteristiche, leesigenzeeiprodottideipotenzialielementicostitutividelsistema.Nell’insegnamento della permacultura, Bill Mollison hautilizzatoilpollo,comeesempioclassicoperillustrarela
Figura 27 – Relazioni integrate e segregate in natura.
Massimasegregazione
Massima integrazione
Competizione Evitamento
Parassitismo
PredazioneSimbiosi
Mutualismo
Integrazione distruttiva
Integrazione creativa
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1758. Integra invece di separare
massima“Ogni elemento svolge molte funzioni”352.Eglielen-calecaratteristicheintrinseche,iprodotti,icomportamen-tieibisognidelpollo.L’elementopollodev’essereinseritonelsistemainmodochepossacomportarsinaturalmente,avereaccessoallasoddisfazionedeisuoibisognie,alcon-tempo,forniredeiprodottichepossanoessereutilizzatidi-rettamentedaaltrielementiinseritinellostessosistema.Costruendoquestopercorso,illavorodell’uomosaràridot-toalminimoesiridurràalminimoanchel’inquinamen-to(sottoformadiprodottinonutilizzati).Naturalmente,ilnostrointeresseprimarioperilpolloriguardaleuovaelacarne,maspessoancheiprodottieicomportamentinonconsideratiosottovalutati (letame,calore,piume, il fattocheilpollo,comecomportamentonaturale,sicibirazzo-landoebuttandoletteralmenteall’ariailterreno)mettonoadisposizionespecialiopportunitàpermodalitàprogettualicheconsiderinoquestifattoricomevantaggienoncomedanni.Anchelecaratteristichelegateallediversevarietàdipollamesonodatenereincontoperilruolodelpolloinuneventualeprogettodipermacultura.Adesempio,aMellio-doraabbiamounarazzadipollipesante,chiamataBlack Australorp,chesipuòconteneresenzaproblemiconunaretealtaunmetro,ilche,parlandodicontrollo dei polli,èunfattoreprogettualediimportanzacruciale.
Unasimileanalisifunzionaleapplicataallepiantedi-mostracheunostessoelemento,potenzialmente,èingradodidaremoltiprodottiesvolgerediversefunzioni.AMelliodora,abbiamopotatomoltideinostrialberidinocepiùgrandi,inmododaavereununicotroncofinoall’altezzadiunmetro emezzoounmetro eottantacentimetri; inquestomodo, l’alberoaumenterà il suovalore come fornitore di legname da mobili, alla finedellasuacarrieradiproduttoredinoci.
Avolte,ottenereunraccoltosecondariodiventauncon-tributoeffettivoalraccoltoprincipale.Adesempio,aFry-ers Forest353 il nonno del proprietario precedente diradòla foresta rivegetatanellaprimametàdelXXsecoloperaumentare ilpascoloper lepecore.Glieucalipti rimastisvilupparonodellegrandichiome,chefornironounaresaelevatadinettarealleapi.Quandoglialberiraggiunserolamaturitàdiederoalnipoteunaconsiderevoleereditàdipre-
ziosolegname.Resistendoallatendenzadominante,nellasuaepoca,disradicaretuttiglialberipercreareilmassimopossibiledipascolo(lafunzioneprimariaounica,ilrac-coltoprincipale),ilsaggioproprietarioavevaprocuratounvaloretotalemaggioreallasuaproprietà,lasciandolaterraalmegliodellepossibilitàeconservandolabiodiversità.
Questo utilizzo multifunzionale di piante e animalispessorichiededeicompromessi,perchélevarietàelerazzeadatteaunutilizzopossonononesserealtrettantobuoneperunaltro.L’agricolturaindustrialehailpoteredicrearecondizionichefavorisconovarietàerazzeconunasolafunzione,perseguendolalogicadellamassimaresa.Nellasocietàdeldeclinoenergetico, laflessibilitàversocondizioniebisognichemutanoèpiùutiledeiguadagniapparentiderivantidallaspecializzazione.
Ogni funzione importante è sostenuta da molti elementi
Un’altramassima,spessoutilizzataneinostricorsidipermaculturasuisistemi integrati, recita: “Ogni funzio-ne importante è supportata da molti elementi”.Questafrasenonèsolouncorollariodelconcetto“Ogni elemento svolge molte funzioni” ma introducealtrimodidipensareallaprogettazioneeallosviluppodisistemiintegrati.
I sistemi di back-upGlielementi,isistemieimetodidiback-up(riserva)
svolgonoun’importantefunzioneorifornisconoilsiste-maquandovengonomenorisorseemetodiconvenzio-nali.Ovviesempisonoigruppielettrogenicheentranoinazioneautomaticamentenegliospedaliquando,perunaqualsiasi ragione, si interrompe ilflussodella correnteelettricaesaltanoicentralinitelefoniciealtriservizies-senziali.Laridondanza,icostiel’apparenteinefficienzadidoverconservareisistemidiback-up–chenonsvolgo-noalcunafunzionepergranpartedeltempo–venivanoaccettaticomeindispensabilipermantenereimportantifunzionidisistemainquasituttelecircostanze.
Laparolaridondantehaassuntoilsignificatodinonnecessariooeccessivo,mahasignificatipiùantichi,tra
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176 Permacultura
cuiquellodi“caratterizzatodasovrabbondanza”.Inla-tino, redundans significa traboccante. In elettronica, siriferisceaelementidiunsistemachedisolitononven-gonoutilizzati,maentranoinfunzioneseunelementoattivosmettedifunzionare.Questastrategiaprogettua-le,essenzialenell’ingegneriaelettronica,haoriginedal-leconoscenzedellateoriadeisistemiderivatedasisteminaturalibasatisuautoregolazioneeautomantenimen-to. In natura, esistono moltissimi sistemi di back-up per ogni funzione importante.Adesempio,nelcervellouma-noc’èun’enormeridondanzaeflessibilità;èpossibile,perpersonecondanninotevolialcervello,apprendereori-apprenderecognizionichesarebberostateelaboratedallapartedanneggiata.Neisisteminaturali,ilcostodimantenimentodelback-upnonènecessariamentealto.Inprimoluogo,glielementisonospessocelluleoorga-nismichesiautoriproducono;insecondoluogo–adif-ferenzadiungruppoelettrogeno–essisvolgonoaltrefunzioni,invecediesseredeltuttoinoperosi.
Il contributo complementareUnaltroaspettodellamassima“Ogni funzione impor-
tante è sostenuta da molti elementi”èl’ideachediversi ele-menti contribuiscono a una funzione importante in modo diverso.Adesempio,l’occhioumanoèunsistemaalta-mentecomplessoeintegrato,incuilecelluledeiconiedeibastoncellidellaretinareagisconoadiverseintensitàelunghezzed’ondadellaluce.Lemeraviglioseimmagi-ninetteecoloratechevediamosonoilrisultatodiquestiedialtrielementichefunzionanoinsieme.Laspecia-lizzazionedeglielementiall’internodell’occhioproduceimmaginimigliori,maancheuncertogradodiridon-danza.Lavistaèpossibileanchesefunzionanosolo iconiosoloibastoncelli,manonsaràaltrettantobuona.
Nell’ecologiadelsuolo,unavastadiversitàdiorgani-smiemicrorganismicontribuiscealriciclaggiodellama-teriaorganica.Ilombrichisonogliorganismipiùinvista:digerisconolasostanzaorganicaelatrasformanoinhu-mus.Inunterrenosano,esisteunequilibriodinamicoecomplementaretrafunghiebatterielemacroattivitàdeilombrichi.Ifunghisonoipiùefficientineltrasformare
lacellulosariccadicarboniodellepiante,mentreibatterisonopiùefficacineltrasformaretessutimorbidi,protei-neealtricompostiricchidiprincipinutritivi.
Gli arbusti da foraggioGlialberiegliarbustidaforaggiocostituisconounec-
cellenteesempiodicomplementarità.Sonosicuramenteutilineisistemiapascolo,maillorovaloreèstatosiste-maticamentesottostimato,perchélaricercariduzionistaconvenzionalesièconcentratasuimangimisecchiesugliaumentidipesodianimalisottopostiaun’alimentazionemoltorigida.Mainquasituttelesituazionièlanaturacomplementaredelforaggiofornitodaalberiearbustiadavereilvalorepiùalto.Ilfattoèchealberiearbustiaccu-mulanosostanzecommestibilisenzaseccareoandareinseme(comefannolepianteerbacee,utilizzatedisolitocomeforaggio);sonounasortadiscortadifienodispo-nibileaesserebrucataognivoltachel’animalenontrovaforaggiodisuogradimentosulprato.Inoltre,lecaratteri-stichenutrizionalidipascoloearbustisonospessocom-plementari.Adesempio, l’altocontenutoproteicodegliarbustidellafamigliadelle leguminosepuòcompletarelarazionedifienosecco.
Perquantoutili sianogli esperimenti sullaprodut-tivitàdipianteeanimali,ilprincipaleproblemaperlaprogettazioneècomeintegrarespecieappropriatedial-beriearbustineisistemiagricoliesistenti,inmodocheivantaggiapportatipossanocontribuireallasostenibili-tàdell’aziendaagricolaedelterritorio354.
La progettazione dei rifornimenti idriciL’acqua da usare in casaNelprogettaregli insediamentiumani,pochefunzioni
sonopiùimportantidelrifornimentoidrico.NeiPaesiavan-zati,l’affidabilitàeilbassocostodell’acquapotabilefornitadalleretiidriche,diffusiormaidagenerazioni,possonofarpensarecheaverel’acquaincasasiaunacosaovvia.C’èfor-sequalcos’altrochetiarrivaincasa,costantementeesenzaproblemidisorta,acostiirrisori?Diqualealtrarisorsaab-biamobisognoinpiccoledosigiornodopogiorno(acquadabere)e,avolte,ingrandiquantità(perirrigare)?
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Incamporurale,laprogettazioneelacostruzionediunacquedottosicuroedefficientecostituisconogene-ralmente ilpiù importanteproblemadiprogettazioneda risolvere e la maggiore spesa dopo la progettazio-nee la costruzionedella casa.Nonesisteunaprofes-sionespecificailcuicampod’attivitàcontempliesclu-sivamenteilprogettareecostruiresistemidiforniturad’acqua integrati e affidabili. Nella mia esperienza diconsulenteinpermacultura,proprietari,idrauliciefor-nitoridiattrezzatureeimpiantispessolavoranosenzaavere laminima ideadiquanta importanzaabbiano ivaricomponentidiunsistemaintegrato.Gliingegnerispecializzatichehannofamiliaritàconiproblemidellaprogettazioneraramentevengonoimpiegatiacausadeicosti; quando vengono ingaggiati hanno spesso espe-rienza solo di grossi sistemi molto complessi, costosienonadattiaessereutilizzatiperscopidomestici.Gliarchitettidisolitohannoscarsaconoscenzadeisistemiidriciescarsaconsapevolezzadelfattocheunimpiantoidraulicoautosufficientenonèundettaglioinpiùperlacasa,madeveesserepresoinconsiderazionegiàall’ini-ziodelprocessodiprogettazione.
Perquanto riguarda le case rurali australiane, il si-stemapiùcomune–manondesiderabile–perforni-reacquaèunapompaelettricaapressione,chetirasul’acquadaunacisternasistemataalivellodelterreno.Lacasahalostessoimpiantoidraulicodiunacollegataaunacquedotto:ognivoltachesiapreunrubinettopartelapompaapressione.Laconvenienzadipoterdisporrediacquaadaltapressioneincoraggialospreco,ancheselariservad’acquaèineffettilimitataallaquantitàpre-sentenellacisterna,cheraccogliel’acquapiovana.Seirubinettiperdono,lapompaapocoapocovafuoriusoeaumentanoilrumoreel’usuradelmeccanismochelafapartire.Incasodiblack-outdellareteelettrica,selacisternaèalivellodelterrenosenzaaltrepossibilitàdiavereacquaperlasempliceforzadigravità,sirimanedeltuttosenza.Iblack-outelettricisonoabbastanzafre-quentiincasodiincendi,elasituazionechesivieneacreareinquesticasièquellaassurdadiavereunacister-napienad’acquasenzapoterneusufruire.Perevitare
questasituazionedisastrosa,bisognaricorrereaun’al-trapompaanti-incendioazionatadaunmotoreascop-pioindipendente.Purtroppo,questepompecorronoilrischiodirimanereinutilizzatepermoltotempoconlaconseguenzachelagentedimenticacomefunzionano,ilcarburanteinvecchiaeinididivespeavoltebloccanoiltubodiscaricodeigas.
Unsistemapiùintegratoprevedeunacisternaprin-cipalepostasuunacollina,oinognicasoinposizioneelevata,cheforniscaacquaconunapressionemoderata,masufficiente.Questacisternaprincipalesaràprovvistadiunapompaelettrica,chepuòessereazionatainmodoautomatico,masoloquandolacisternaèmezzavuota.In casodi black-out, sarebbe inogni casodisponibilealmenomezzacisternad’acqua.Allacisternaprincipa-le senepuòaggiungereun’altrapiccola, che raccolgal’acquapiovanadirettamentedal tettodellacasa.Que-stacisternadovrebbeservireadalimentareunrubinettosupplementare,cheassicuri l’acqua incucina, incasodinecessità,senzabisognodiausilimeccanici.L’acquaperquestacisternadovrebbeproveniredaunaporzio-nedi tettoincui l’acquanonvengasporcatadaifumidellastufa.Bisognapoichesia installatoundeviatoreperleprimeacque(lepiùinquinate).Talesistemapuògarantiredell’acquamoltopulitadaberee,alcontem-po,fornireunariservaperl’impiantoprincipale,incasovengaamancarelacorrente.AMelliodorautilizziamoquestosistemacomealternativaall’acquedottoprincipa-leecomeriserva.
L’acqua per irrigareAMelliodora,perirrigareutilizziamol’acquachesirac-
coglieinunadigaevienepoipompatainaltonellacister-naprincipaledaunapalaeolicaodaunapompaascop-pio.Lapalaeolicaèlenta,mafornisceun’adeguatascortad’acquaperunapartedell’anno.Lapompaèveloceeser-vedurantelastagionediirrigazione.Leduepompesonodunquecomplementari.Lapressionefornitadallaforzadigravitàèadeguatapergranpartedegliutilizzidome-stici,malapompaascoppiorendepossibileaumentarelapressionedituttoilsistemasoprattuttonelperiodopiù
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asciuttodell’anno,quandosirendeindispensabileirriga-re,cheèancheilperiodoincuipiùfrequentementescop-pianogliincendi.Lapompaconmotoreascoppiofunzio-nacostantementedurantetuttoilperiododell’irrigazione,edèquindiaffidabileincasod’incendio.Abbiamodelleboccheche,incasodiincendio,spruzzanoacquasulletet-torieesullastallaeovviamente–perchéfunzioninoinmodoadeguato–serveunapressioneadeguata,ancheselapressionepergravità,garantitadallacisternaprincipale,ègiàinqualchemisurasufficienteadazionarle.
Questi esempi bastano a illustrare un buon equili-briotragliaspettichepossiamodefinire“complemen-tari”equellidiback-upassicuratidaunaprogettazioneimprontataalprincipio della ridondanza,eriflettonolaridondanzachesiincontraneisisteminaturaliecheas-sicuraunaprofondafunzionalità.
Semplificazione e segregazione355
Semplificareèforselareazioneumanaautomaticaaiproblemiditiposistemico(v.ilPrincipio 10sullavaloriz-zazionedelladiversità).Eliminandoglielementiappa-rentementemenoimportanticoinvoltiinunconflitto,riduciamolacomplessitàdellagestione.Quandogliele-menticoinvoltinelconflittosonoinveceindispensabiliotroppopotentiperessereeliminati,ricorriamospessoauna strategiadi segregazione.Semplificazionee se-gregazionesonometodifondamentaliperevitarecon-flittieccessiviecompetizionetraglielementioisotto-sistemi.Tendonoaprocederediparipasso.L’usodellaprimaaumentaleopportunitàdiutilizzodellaseconda,man mano che riduciamo la complessità del sistemafino a fargli raggiungere il minimo della funzionalitàgestionale.Sonoduestrategievalidemaabusateperaf-frontarelosviluppoeccessivoelacomplessitàesageratadiunsistema“dis-funzionale”.
La segregazione nell’ortoLasciandomoltospaziofral’unael’altra,l’orticoltore
convenzionaleevita lacompetizioneperacqua, luceesostanzenutritivetralepiante.Ciòpermetteatuttedi
crescerefinoalmassimodellelorodimensioni,anchese ciò implicapiù terrae lavoroper tenere sotto con-trolloleinfestanti.Eliminandoleinfestantidall’ortori-duciamoanchelacompetizioneconlepiantecoltivate.Questi e altri simili sforzi per ridurre la competizione at-traverso la segregazione rendono più semplici i nostri siste-mi biologici, aumentano le rese e sono più facili da gestire.Senzavolerloperò,questimetodicontribuisconoafarnascerealtriproblemi,fracuiquellodell’interruzionediserviziambientalichelanaturagratuitamentemetteadisposizioneecheconsistononelmantenerelafertilitàdelterrenoecontrollareparassitiemalattie.
Unaltroesempio–strumentofondamentaledisepa-razione–èlareteperescludereglianimalichealtrimen-timangerebbero,sradicherebberooridurrebberoinognicasoamalpartitolenostrepiantealimentari.Ancheselestrategiepermaculturaliperl’orticolturaprevedonodiintegrarenelsistemaglianimali,einspecialmodoilpol-lame,ingiardiniefruttetiègeneralmenteindispensabilemantenerelasegregazioneinparticolariperiodi.
Progettare la casa di campagna in base al principio della segregazioneIl principio di segregazione può essere visto all’opera
anchenellestrategiediprogettazionedell’ambienteco-struito.Inunatipicafattoriatradizionale,adesempio,lospazioèunarisorsadicuisipuòdisporreapiacere.Lefattoriespessosiestendono,conivariedificiestrutture,suspazimoltoampi,inpianoeconpocheconnessioniointegrazionitraivarielementi.Quandovieneproget-tatounnuovoedificio,ilprimocriteriodiprogettazioneapplicatoècheintornoadessovisiaabbondanzadispa-zio,inmododanoninterferireconaltrestruttureefun-zioni.Questaprogettazioneperelementiseparatinonèdeltuttoillogica,perchéusal’abbondanzadispazioperassicurareilfacileaccessodiveicoliemacchine.Ilfattochemoltibeneficisecondarinell’utilizzodell’edificioven-gano,inquestomodo,ridottièvistocomeunproblemaminoreononrilevante.Daunpuntodivistapermacul-turale,questisistemidisaggregatisonoaltamenteineffi-cienti,unveroinnoallospreco356.
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Il concetto di segregazione nella destinazione d’uso dei terreni AllafinedelXIXeagliinizidelXXsecoloiproblemi
creatidalle industrie inquinantiportaronoapianificarel’usodeiterrenieadessegnareadessiunadestinazioned’uso.Intalmodosicercò,comeprimacosa,diisolareleindustrienocivedalleareeresidenzialiepoidiseparareidiversiutilizzideiterreniperevitareconflittitral’unoel’altro.L’assegnazionedelladestinazioned’usoeciòcheneseguì,ossia l’utilizzosegregatodei terreni inbaseadecisionipresedall’alto,sonodiventatitalmentenormalichepermoltiesponentideigoverni localisonosinoni-modipianificazioneurbanaeregionale.Solodirecenteilconcettodisegregazioneequindidelladestinazionedeivariterreniadusiseparatièstatomessoindiscussione,equestosoprattuttopermeritodelconcettodisostenibilitàdiffusodallapermaculturaedaaltrimovimentisimili.
La segregazione etnica e l’apartheidLa stessa logicadell’evitare conflittiha visto svilup-
parsiilprincipiodellasegregazioneanchenell’ambitosocialeedetnico,invariesocietàefasistoriche.Proba-bilmente,iltentativopiùspettacolareattuatonelXXse-colofulapoliticadell’apartheidperseguitainSudAfrica.Lasegregazionesocialeedetnicahapersoogniresidualegittimitàeticadipoliticasocialefunzionante.Soloincasiestremi,comequellodellaPalestina,mantienetut-toraunaparvenzadilegittimitàcomeunicomodopos-sibileperridurreilconflittoelaviolenza.
La separazione tra Stato e ChiesaLaseparazionetraStatoeChiesa,comerisultatodell’Illu-
minismoeuropeoeilconseguente,progressivoapprofon-dirsideldistaccotramaterialismoscientificoespirituali-tà,ètradizionalmenteconsideratainmodopositivoperaverridottoilconflittosociale,l’oppressioneelasupersti-zionechedominavanointeresocietà,incuiidueaspetti–oggiapparentementeincompatibili–eranosaldamen-teintegrati.Laseparazionetraspiritualitàematerialismonelmondomodernohafornitoall’umanitàl’opportuni-tàdivalutareafondoilconflittotraquestepartiopposte
all’internodinoistessi.Daquestopuntodivista,lamo-dernitàhaprodottoconseguenzeutiliperl’umanità,macertonondalpuntodivistadellasostenibilità.
NellaFigura 5(relativaaiprincipietici)horaffiguratoque-stapolarizzazione, inquantoprincipiodiunaemergenteunione,chehadueaspetti:unocreativoel’altrodistruttivo.
Cooperazione e integrazione
Sedaunaparteè ragionevoleconsiderare lasegre-gazioneunastrategiaprogettualevalida,matroppouti-lizzata,dall’altraleopportunitàdiutilizzarerelazioniditipo cooperativo per costruire dei sistemi più integra-tisonodappertuttointornoanoi.Lapermaculturain-cludemoltiesempidiapplicazionediquestoprincipionell’ortoenell’aziendaagricola.Laprogettazioneinte-gratahaapplicazioniancorapiùampie.
Integrazione industrialeLariprogettazionedeiprocessidiproduzioneperottene-
reunamaggioreefficienzaenergeticaeminorisprechi(v.ilPrincipio 6sullaproduzionedirifiuti)staprendendopie-de,einsiemeadesso,vienepresoinseriaconsiderazionel’imperativodiintegrareelementiesottosistemicheeranoseparati(segregati).Avolte,larispostanaturaleallebuonenotiziechecigiungonodalmondoindustriale–comequel-leriguardantigliallevamentiintensividimaialicheusanoledeiezioniperprodurregasmetano–èchiedereinnanzituttoperchéilsistemanonsiastatoprogettatocosìfindall’inizio.Spessolarispostaècheilnuovosistemaèpiùintegratoequindipiùcomplessocomestruttureematerialiocomeor-ganizzazioneepianificazione.Ilfattocheisistemiintegratisianocomplicatièlagiustificazionepercuisiprivilegialasegregazionequandolerisorsesonoabbondanti.
AmoryLovins357sostienechelariprogettazionesugran-descaladeiprocessiindustriali,sottolaspintadelleforzedelmercato,porteràaun’integrazionepiùaffineagliecosistemi.
Lapromozione,dapartesua,delconcettodihypercaredieconomiaall’idrogenosibasapiùsulfunzionamen-todelle cose inmodo integratoe complementarechesull’invenzionedinuovetecnologie.
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Che prevalgano i modelli della permacultura a bassa tec-nologia e socialmente accessibili o i metodi industriali ad alta tecnologia, è comunque evidente che l’integrazione di sistemi prima segregati sarà uno dei principi fondamentali che guideranno la progettazione postindustriale358.
Consociazioni di piante e gilde in permaculturaLacostruzionedirelazionidicooperazione,accom-
pagnatadallariduzionedell’impattodellerelazionipre-datorieecompetitive,èunadellestrategiechiavedellapermacultura,perottenereunapiùefficaceintegrazioneall’internoetrasistemi.Leconsociazionimutuamentebenefiche di piante ed erbe officinali, originariamen-tebasate sulleosservazionidi ricercatoribiodinamici,hannodiffusol’ideachelepiantenondevononecessa-riamente essere in competizione reciproca e possonoavereeffettibeneficiunasull’altra.
Negliinsegnamentidellapermacultura,ilconcetto ecolo-gico di gildafornisceunapiùampiaprospettivasullemu-tue relazioni, identificandogruppidipiante–eperfinodianimali–chesiavvantaggianoavicenda359.Lavaliditàdellegildepuòesseredimostrataa livellobioregionaleelocale;essemarcanounpercorsoincuisipossonoutiliz-zarerelazionicomplessedipiantenellaprogettazionedipolicolture,einspecialmodoquellechevedonoinsiemepianteperenniealberi.Moltealtrericerche,tuttavia,sonoancoranecessarieinquestocampo;infatti,ciòchesembrafunzionarebeneinunambientepuònonfunzionareinunaltro.
Usi integrati della terraUsointegratodelterritorioruralesignificacheognifat-
toria,inqualchemisura,èancheunaforesta.Gliusiinte-gratidelterritorio,nellavisioneoriginariadellapermacul-tura,eranoforsepiùimportantidelleconsociazioniedellegilde.Sonotantiimodiincuiglialberisipossonointegra-reconl’utilizzotradizionaledellaterra:l’agroforestazione,l’analog forestry (imitazionedellaforestaspontaneainfaseclimax),lecoltureavialeealtriancora.
Iproblemitecnicipostidaintegrazionedialberi,col-turetradizionaliepascolo,tuttavia,sonosolounaparte
dell’insieme. Nell’Australia rurale, il sistema prevalentedi proprietà terriera assoluta rimane uno dei maggioriimpedimentiallosviluppodell’usointegratodellaterra.Quasitutteleaziendeagricolemaggiorihannoilpoten-zialepercomprenderevarisettori,comeallevamentobo-vino,colturedasemina,orticoltura,acquacoltura,apicol-turaesilvicoltura,inmododaaumentarelaproduttivitàdell’aziendaedeisingoliambiti.Purtroppo,nonèmoltocomune,perlefamigliediagricoltori,sviluppareleabili-tà,icapitalioanchesololapredisposizioneculturaleoc-correntipergestirequestadiversitàdiiniziative,ragionpercuil’usointegratodellaterraèraro.
Ipaesaggiruralichevedonol’integrazionedipasto-rizia,colturedasemina,orticolturaesilvicolturaposso-noessereanchemoltodiversificati,mail livellodi in-tegrazioneèsempreostacolatodalla tendenzadiogniproprietario-operatoreamassimizzarelaresadelsetto-reprincipalediattività.Adesempio,ilpastorevedrebbesemprevolentieriqualchepratod’erbainpiù,alpostodeglialberi;perilselvicoltore,invece,l’erbanonfacheaumentareilrischiodiincendio,eilpratononèaltrochespaziorubatoalbosco.
I modelli di proprietà terriera in cittàIronicamente,diversiesempidiutilizzoreintegratodi
terrenicheeranostatiinprecedenzaseparatisonoemer-siinalcuneareeurbanechesisonoaperteaundiversomododiagire.Ilcontrollool’eliminazionedimoltiaspet-tinegatividell’industria,losviluppodinuovetecnologieel’espansionedelsettoredeiservizihannoresodinuovopossibilevivereacontattodelleattivitàcommercialiein-dustriali.Leconseguenzesocialinegativedegliusisegre-gatidellaterrasonodiventateovvieanchepergliespertidipianificazioneurbana.Sebbeneiquartieriurbanidire-centecostruzionechemettonoinsiemeusiresidenziali,commercialieperfinoindustriali,difficilmentepossanorappresentaredeimodellidisostenibilità,essidimostra-no comunque che il principio dei sistemi integrati staguadagnandoterrenosudiversifronti.
Iostessomisonoresocontodell’importanzadeititolidiutilizzodellaterraperilconcettostessodipermacultu-
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rasuampiascala,quandomitrovaialavorareperbrevetempo,nel1979enel1984,conHaikaiTané,pianificatoreedecologodellerisorseneozelandese.Haikaimiparlòdiunainnovazionenellanormativacheavevaachefareconlagestionedialcuniaspettidellaproprietàimmobiliaredicentricommercialiezoneindustriali.Inquantoco-proprie-tarie di un centro commerciale,alcunepiccoleaziendeeranoriusciteadavereaccessoadelleeconomiediscala,relativa-menteaservizidimarketing,contabilitàealtriservizico-muni,guadagnandocosìalcontempoancheunmaggiorpoteredicontrattazioneconlegrandicatenedelladistri-buzioneco-proprietariedelcentro.Nellezoneindustriali,lacondivisionedeiservizidismaltimentodeirifutioffrivaeconomiediscalaperpiccoleaziendeallepreseconrego-lamentidicontrolloecologicamentepiùseveri.Inquestearee industrializzateabbiamointravisto ilpotenzialepersviluppareesempipiùcomplessidiecologiaindustriale,incuil’outputdiun’aziendapuòdiventarel’input diun’altra.
Abbiamo inoltre visto le ovvie opportunità di usarequestomodernotipodititolaritàdeiterrenicomemodoper integraresilvicoltura,acquacolturaeapicolturanel-lefattoriededitealpascolobradosuampiascala,senzachesianecessariodividerelaterra.Abbiamoanchecapi-toche,all’internodell’attualesocietàdell’abbondanza,ildesideriodivivereinunambienteruralefornival’oppor-tunitàeconomicaperriorganizzareleaziendeagricoleincomunitàruraliresidenziali,accrescendoealcontempointegrandoilloropotenzialeperfareunusoproduttivodella terra. Ho messo in evidenza queste opportunitàdiusointegratodellaterrasuampiascalanel1984360ehocercato,inseguito,difareinmodocheipianificatoriadottasseroquesta formadigestionecreativa comeso-luzioneallacontinuaperditaditerraagricolaprimariaafavorediinsediamentiresidenzialirurali361.
Gliecovillaggi ruralicongestionedellaterraaffidataaun’entitàgiuridicafornisconounmodopiùsostenibile–dalpuntodivistaeconomico,ecologicoesociale–divivereinambientiruraligradevoli,rispettoallatradizio-nalelottizzazione;tuttavia,losviluppoelaproliferazio-ne di questa alternativa, in Australia, sono stati lenti.Ciòèdovutoadiversifattori,fracui:
i piani di programmazione non danno incentivi aΩgruppioimpreseedilicheavvianoquestotipodiin-sediamentoruralee,inqualchemisura,addiritturalodisincentivano;laterraautilizzoruralecostarelativamentepocoperΩvarimotivi,comelascarsaresaagricolaeibassiprez-zideiprodotti;esisteunariluttanzaaoccuparsidellecomplessitàeΩdeilimitiimpostidallacomunità(v.analisidelleco-munitàvolontariepiùavanti).
Anchequandolecomunitàresidenzialiruralisisonosviluppatespecificatamenteall’uopo,laprospettivaperma-culturaledell’usointegratodellaterrasuampiascalaèsta-talentaasvilupparsi.Perquantoioconsiderilecomunitàruraliungrandepotenzialeperrealizzarequestoobiettivo,abbiamodifrontediversiimportantiimpedimenti:
ilcibohaprezzirelativamentebassirispettoasalarieΩstipendi;diconseguenza,gliintroitidovutiall’attivitàagricolasonomodesti.Diconseguenza,l’incentivoautilizzarelaterradellacomunitàperguadagnarsiunredditoèanch’essomoltobasso;losviluppoeconomicoe lacrescitadellaricchezzaΩdaessoassicuratofornisconomiglioriopportunitàperotteneredelreddito(dall’assistenzasocialeallaconsulenza);vengonopercepitideipossibiliconflittitralaricercaΩdicomfortcomezonaresidenzialeinambitorura-leel’utilizzoconcretodellaterraalivelloagricolooforestale;c’è una scarsa conoscenza dei meccanismi legaliΩconnessiaidirittidiutilizzodellaterra,oppuredellestrutturedi integrazioneedisoluzionedeiconflitticonglialtriutenti della terra.
Sebbeneilpotenzialediquestitentativivisionaridiinte-grarecomunitàeusidellaterrasiaancoralontanodall’esserepienamenterealizzato,glieffetticombinatidiinsediamentiruralieturismoruralehannostimolatomoltiesempidiusointegratodellaterra,spessoispiratidallapermacultura.Lepersonechesirecanoincampagnacometuristi,perspe-
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rimentareilcontattoconl’ambientenaturale,sonoattrattedamoltidiqueglistessivalorieinteressicheattraggonolepersonechedecidonodifermarsiaviverci.Nonèuncasosemoltenuoveattivitàdiagriturismohannoavutoiniziodapersonechehannodecisodispostarsiavivereincampagna,odamembridifamigliegiàresidentiincampagnadelusidalletendenzeconvenzionalidell’agricoltura.
Una delle caratteristiche del settore in espansione del tu-rismo rurale è che i visitatori vanno alla ricerca di esperien-ze integrate. Vogliono essere ospitati in un alloggio fatto con materiali naturali locali, mangiare cibo prodotto localmente nell’azienda e sperimentare varie attività in un paesaggio che trasmetta armonia e varietà. Le fattorie che hanno mantenu-to o sviluppato l’inserimento di questi elementi ecologici e altri ancora hanno il più alto livello di integrazione e il potenziale necessario per sviluppare il turismo rurale.
InAustralia,ironicamente,ilturismostainpraticafi-nanziandol’agricolturabiologicaealtreformeinnovati-vediagricoltura,propriocomeinaltrepartidelmondostafornendolabaseeconomicaperladifesadelleculturelocaliedell’utilizzosostenibiledellaterra.Nonostantelecontraddizionie iproblemi insiti inquesto tipodi svi-luppo, il turismostafornendounincentivoeconomicoall’usointegratodellaterrainunafaseincuilamaggiorpartedellealtreforzeepoliticheeconomichecontinuaadaccelerare ladisintegrazionedei territori rurali.Questoprocesso,nelsuoinsieme,haanchedimostratochedal-lamancanzadiintegritànelmondomodernoèscaturitaun’opportunitàditipoeconomico;inaltritermini,l’usointegratodellaterrahadatounvaloreeconomicoadattti-vitàche,inepocheprecedenti,costituivanogliaspettipiùcomuniequotidianideisistemiruraliintegrati.
Modelli di competizione e cooperazionein natura e nella società
IlPrincipio 8,dicuimistooccupando,ha loscopodisottolinearel’importanzadellerelazionicooperativecomeaspettoessenzialedeisistemiintegrati,madob-biamoconsiderarlenelcontestodialtrepossibili rela-zionitragliorganismiviventi.
Laprogettazionefinalizzataallacooperazionedipendedaunavastacomprensionedellefunzionidicooperazio-neecompetizione.Decideresemplicementechecompe-tizioneeconflittosononegativinonciaiuteràinquestocompito.Alcontrario,ciserveunavisioneequilibratasulcontributochetutteledinamiche relazionalipossonoof-frire,sianeicontestiumanicheinquellinaturali.
In natura, i sistemi immaturi a crescita rapida, in una situazione di energia largamente disponibile, tendono a es-sere dominati da relazioni competitive. Gli ecosistemi matu-ri, in cui l’energia a disposizione è scarsa, mostrano un alto livello di relazioni simbiotiche e mutualistiche362.
Adesempio,unaradura inmezzoauna forestaplu-vialedisporràinabbondanzadilucesolareefertilità,checreerannounosviluppolussureggiantedipianteannuali,rampicantiealberiincompetizionereciproca;nellafore-stamatura,lepiantechecresconovicinemoltofacilmentesvilupperanno,coniltempo,relazioniditiposimbioticoomutualistico(adesempio,alberichesiscambianosostan-zenutritiveattraversoifunghielemicorrize).
Comunità pioniereNellecomunitàumanearapidacrescitachesfruttano
nuoverisorseancoranonintaccate–adesempiolecomu-nitàdipionieriecoloni–lacompetizionetendeaesserel’elementodominante.Nellesocietàtradizionalistabili,incuilerisorsesonocompletamentedistribuiteeiruolide-finiti,gliobblighireciprocieimeccanismisociali(comeildonoeletasse)prevalgonosuimeccanismicompetitivi.In alcune società di cacciatori-raccoglitori sopravvissuteinambienti inospitali lacompetizionetra imembridelgruppovenivaconsiderataunmale.Adesempio,sembrachealcunigruppiInuitdell’articocanadeseabbianoucci-soalcunimissionaricheavevanointrodottodelleformedisportcompetivonellelorocomunità363.Inqualsiasiareadiconoscenzaolavoroinrapidosviluppo,lagentescopreconsgomentoquantopossaesserecomunelacompeti-zionetrapersonechelapensanoallostessomodo.Quan-dosièall’iniziodiqualcosadinuovoediaperto,lacom-petizionediventaunareazionenaturale.Questaformadiconcorrenzastupiscealmassimogrado,quandoilcampo
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d’azione(comenelcasodellapermacultura)poneunforteaccentopropriosullacooperazione.
La cooperazione nel capitalismoNelcorsodegliultimisecoli,lacrescitaeicambiamen-
ticontinuibasatisullosfruttamentodinuoveeinesplo-rate risorsehannocreatounaculturaglobale, incui lacompetizioneeconomica (il capitalismo)equella tra lepersone (individualismo)sonodiventate le forzedomi-nanti.Questosistemahainfrantomoltestrutturebasatesugliobblighidireciprocitàdelleepochepreindustriali.Iprimidarwinistisocialiutilizzaronodelleprovededottedallanaturapergiustificarequesticambiamentiradica-li.Ancheseilriferimentoallanaturacomegiustificazio-neperlacompetizionesièridottodopolosviluppodellescienzeecologiche,l’assuntochelacompetizioneecono-micasiaunabeneinsé,daperseguirea prescindere,haraggiuntonuovealtezzeproprioallafinedelXXsecolo.
Maancheall’internodelcapitalismo,lacooperazioneelafiduciasonoancoravalorifondamentali.Adesempio,visonopiccoleaziendechecontinuanoadaccettareordininotevolieacontrattarelavoribasandosisolosullacomu-nicazioneverbale,senzaalcunaformadicontrattolegaleconilcliente.Senzaunaqualcheformadifiduciaecoope-razione,moltepiccoleaziendenonpotrebberoaddiritturaesistere.Adesempio, inEmiliaRomagna,moltepiccoleaziendehannosviluppatounareteassaisofisticatadirela-zionicooperative:fattorecheèstatodigrandeimportanzanelraggiungimentodialtilivellidioccupazione,genera-zionediricchezzaedefficienzaeconomica364.
I mercati di nicchiaIltermineecologiconicchiavieneutilizzatodaglieco-
nomistiperdescriveredelleopportunitàdimercatoconspecifichecaratteristicheedesigenze.Lepiccole aziende specializzatesono,generalmente,ingradodiservireque-sti mercati in modo più efficiente, rispetto alle grandiaziende centrate sulla produzione di massa. Tale com-portamentononcompetitivodellepiccoleaziendehaper-messolorodisopravviverealcrescentepotereedominiodellemultinazionali.
La natura determina la societàTimFlannery365sostienechegliecosistemieilpopo-
loaustralianihannounafortedisposizioneasvilupparerelazionicooperative,piuttostochecompetitive,acausadell’ambienteostileesterile.Ciòsembraveroseriferitoagliecosistemieallaculturadegliaborigeni.Ilsuotenta-tivodiestenderel’ipotesiallaculturasuccessivaall’arrivodegliEuropeièpiùdifficiledaaccettare,perchéilcapita-lismobasatosuicombustibili fossilie l’individualismo,allafinedelXIXsecolo,hannooffuscatolosviluppodellaculturacooperativaruralequasiprimachequestapotessecominciarearadicarsisulsuoloaustraliano.
Nonostantequesto,seconfrontiamolastoriadeipionie-riaustralianiconquelladeipionieristatunitensi,notiamoun’enormedifferenzanelgradodicompetizioneedicon-flittoenelleguerresanguinosechehannoplasmatoleduestorie.Leriservedirisorsenaturali,negliUSA,eranoeri-mangonomoltomaggiori,rispettoaquelledell’Australia,eanchelastoriadegliUSAèmoltopiùviolenta.IlMedioOriente,laregionepiùriccadelmondo,nelXXsecolononhavistomoltimomentidipaceel’incipientedeclinoener-geticominacciaconflittiancorapiùestesi.
Cooperazione interna, competizione esternaUnaltroaspettodell’equilibriotracompetizioneecoo-
perazioneèilmodoincuiisistemicaratterizzatidaauto-organizzazione,inparticolaregliecosistemi,tendonoain-teriorizzarelacooperazionetralespeciechenefannoparteeaesteriorizzarelacompetizioneconaltriecosistemi.Adesempio,lepraterieeleforestesonoconcorrentiperquan-toconcerneilterritorio.Gliecologihannofamiliaritàconivarimeccanismiattraversocuiciòavviene(incendi,pasco-lo,semidispersidagliuccelli,zoned’ombraecosìvia).
Inoltre,citandoBillMollison,«gliecosistemimaturisfruttano quelli immaturi»366. Gli ecosistemi immaturitendonoaesseremenoefficientinelcatturareeconser-vareenergia,epiùsoggettiafenomenididilavamentoeperditadienergia(sottoformadiacqua,nutrientiobio-massa).Taliperdite,venendospessoassorbitedaglieco-sistemipiùmaturi,dannovitaariservemaggioridibio-massadilungadurataeasuoliprofondiebenstrutturati.
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Adesempio:le foreste alluvionali del sistema fluviale del Murray
hanno assorbito per migliaia di anni gran parte deinutrientiprovenientidaibaciniidricimontaniedalleforestedellezoneimperviedimontagnaecollinaero-sedalfiume,zonepiùsensibiliancheagliincendi;
nell’Australia settentrionale, piccole aree di forestapluvialeacquisisconoinutrientimessiincircolodafumieceneridegliincendistagionalichesisviluppa-nointerreniboschiviadiacentiallesterilisavane.
Neiterritoricoltivati,similiprocessipossonoimplicaretrasferimentirelativamentemaggioriepiùrapididiener-gia.Alcuniesempisonoglistratidisuoloerosidalventoeifertilizzantiliberatidallecoltureagrarie,chesiaccumula-noinsiepifrangiventoenellavegetazionespontaneaailatidellestrade.Glistessialberiepiantevengonospessocon-cimatidagliuccelli,chesudiessisostanoofannoilnidodopoessersirifocillatiaspesedellecoltureagrarie.
Gliesempidicatturaeconservazionedienergiapiùspessocitatiinpermaculturaspessoconsentonoditrar-revantaggiodaciòchevienepersoacausadiunusoinsostenibiledellaterra:inutrientichefuoriesconodaibaciniidriciincaso
dipioggeeccessivevengono intercettatidasbarra-menti,suoloovegetazione;
ilfienofermentatodiaziendechenonhannomaipen-satoaunutilizzoditalemateriaorganicaèutilizzabileperpacciamareunnuovoorto.
Questiealtriesempisollevanomoltiquesitidicarat-tereeticosulfattodisfruttarelesfortunedeglialtri.Seriusciamoacapirelatendenzaainteriorizzarelacoope-razioneeaesteriorizzarelacompetizione,diventeràpiùfaciledeciderecomeèmegliocomportarsi,dalpuntodivistaetico,nellepiùvariesituazioni.
Il conflitto tribale
Le società tribali di cacciatori-raccoglitori una voltaavevanounaltogradodicooperazioneinterna.Lacom-
petizionefratribù,invece,davaluogooccasionalmenteadelleguerre.Sipotrebbeargomentarechequesticonflit-tioccasionalisucampidibattaglia367delimitatiagivanocomemetododiselezionenaturalesulsurplusdigiova-nimaschi,senzacheilconflittogenerassetroppeconse-guenzenegativesullatribùnelsuoinsieme.
Ilmodellotribaledellacooperazione interiorizzataedel-lacompetizione esteriorizzatasiverificaanchetrafamiglie,comunità,aziendeeistituzioni.Datocheilfenomenoècosìdiffusonellanaturaenellaculturasarebbeingenuoignorarlo.Spessosidicechel’usodellaviolenzanelrisol-vereiconflittièunfattonaturale.Ilconflittoel’aggressio-netribalerappresentanounmodellodicomportamentochehaprodottopiùbeneficicheproblemiperlamaggiorpartedeicentomilaanniepassadiculturaumana.Cometuttelestrategieevolutivedisuccesso,questomodelloèstatoprofondamenteincorporatonellanostranaturaso-cialeericorreditantointantoinnuoveforme;tuttavia,l’espansioneel’aumentodellapopolazioneumananegliultimidiecimilaanni,insiemealleconseguenzesemprepiùpesantidellaguerra,hannoresoilconflittotribaleunmodellononpiùfunzionale368.
Lamancanzadinuoviterritoriodirisorsedasfrutta-reeilgradodiinterconnessioneeintegrazioneglobalehannodrasticamenteridotto leopportunitàdicompe-tizioneediconflittofunzionaleneisistemiumani.Alcontempo,unavisionedellarealtàpiùinclusiva,globaleeconsciadell’interdipendenzahacontribuitoarenderepiùequilibratal’interpretazionedeiprincipietici.Que-staprospettivaglobale richiede di considerare tutte lepersoneelealtreformedivitacomepartedellostessopianeta viventee, come tali,partecipidi relazioni im-prontateareciprocitàemutualismo.
Laterrificanteevidenzadegliattualiconflittiglobalisem-brasuggerirechelaviolenzaelaguerrasianoaspettiper-manenti e immutabili del comportamento umano. Per-sonalmente,vedoquestiorrori comeunaconcentrazionedell’antica“guerradelletribù”,analogaaunapustolasullapelleattraversocuisiconcentraevieneespulsounprofon-domalessereinternodicuiprimanoncisirendevaconto.Negliultimiduemilaanni–e,inparticolare,nelsecoloscor-
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so–l’umanitàhasviluppatonuovimodellidiidentitàcol-lettivaenuovimodidisublimarelabellicositàinformepiùaccettabilidiconflittocomeladiplomazia,ilcommercioelosport.Laviolenzaelaguerraassomiglianoaunvecchiopaiodiscarpeormailogore,chepossiamogettareviamentreco-minciamoapensareanuovescarpedaportare.
Questenuovescarpeincludonomigliori meccanismi di risoluzione dei conflitti,chevannodiparipassoconnuo-veformediidentitàcollettiva.Inevitabilmente,alcunediquestenuovesoluzionifinirannoperricreareilproblemasottoaltre forme.Comespessosuccedeper iproblemicheriguardanoevoluzioneeprogettazione,sononeces-sari molti cicli iterativi prima che possiamo eliminareil comportamentodisfunzionale.Gli esempipiùovvia-mente “disfunzionali” di conflitto tribale della fine delXXsecolo–Rwanda,Bosnia,Palestina–possonoessereconsiderate pustole sulla pelle dell’umanità; tuttavia, leforzeallabasediquesteespressionidicomportamentoprimitivosonomenoovvie.Apartelapressioneeserci-tatadaunnumerosempremaggioredipersonesuunaquantitàdi risorsesempreminore,èprovatochequel-lestessesoluzionicreateperevitareleguerresugrandescalacontribuisconoinmanieradirettao indiretta,agliscoppidiviolenzasenzalimitisuscalalocale.
Cultura aziendale ed ecologia
Losviluppodellemultinazionalidasemplicistrumen-tidicommercioasuperorganismichecontrollanol’uma-naevoluzioneèl’esempioprincipecheillustracomelasoluzionepossadiventarepeggioredelmale.Attualmen-te, la maggioranza della popolazione mondiale dipen-deperipropribisognidall’economiaglobale,dominatadallemultinazionali.Sipuòsostenerechequestecorpo-rations–insiemeaigoverni,allegrandiistituzionipub-bliche(semprepiùconsiderateallastessastreguadellemultinazionali) e aorganizzazioni internazionali comela Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionaleel’OrganizzazioneMondialedelCommercio–formanounnuovoecosistemaglobale.Questooriginaleecosistemasièformatodiparipassoconilconsumodellerisorse
biologicheefossilidelPianetaedellerisorseumaneba-satesucultureevaloritradizionali.
Masetutticapisconocosasignificaconsumo delle ri-sorse naturalinonsipuòdirealtrettantoperquantocon-cerneilconsumodellerisorseumaneeculturali.Alcunivaloritradizionalipersonaliecollettivi–comelafrugali-tà,l’autosufficienzafamiliare,l’eticadellavoro,ilrispet-todelleleggi,ilmercatolibero,l’istruzioneuniversale,ilconcettodiinteressenazionale–sonostatiimportanticatalizzatoridellacrescitaedellosviluppodelcapitali-smoglobale; tuttavia,questo tipodisviluppoinrealtànonfacheminarequeglistessivalori,propriocomelafertilitàdeimiglioriterreniagricolièstatadistruttadallemonocolturedell’agricolturachimica.
Il passaggio da economie locali segregate e da economie na-zionali anch’esse segregate a una economia globale altamente integrata riflette la maturazione del capitalismo ed è anche un segnale che i flussi dell’energia che hanno generato il capitali-smo a livello mondiale stanno rallentando.Questoprocessodimaturazione,ancheseportaaunaumentodell’efficien-zaeabeneficiinterni,tendeugualmente,econsempremaggioreefficienza,asegregareeisolare,inquantosiste-miincompetizione,comunitàenatura,entrambedesti-nateadessereconsumate.IlruolodelloStato-nazionenelforniremercatifacilidaconquistareesussidiperunul-terioresviluppodellemultinazionalidàl’impressionechequesteorganizzazionicommercialirelativamenterecentisianoormaidiventatedelleentitàinvincibili.
Anchesequestonuovoecosistemaglobaleèstatochiara-mentegeneratodall’organizzazioneedallaculturadell’uo-mo,puòessereabuondirittogiudicato inumano, inna-turaleedestinatoall’autodistruzione.Quandodescrivolemultinazionalieilloroecosistemaglobalecomequalcosadialieno,nonvogliodirechelepersonechecilavoranoechedipendonodaquestestrutturesonoinqualchemododeglialieni.Utilizzo,invece,taleterminepersottolineareilpotenzialeemergentediistituzioniestrutturechediventa-noauto-organizzatesenzatenereinconsiderazioneillimi-tedatodaivalorieticieumani.Seriricercatorinelcampodell’intelligenzaartificialeparlanoinmodoottimisticodiunosviluppocontinuodellatecnologiachepermetteràalle
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retiorganizzativeeinformaticheumanedigenerareformediintelligenza,similiaunamente alveare369.Ilfattochegrandibanchesisianoabilmentetrasformatedaorganiz-zazionidiservizi,fornitricidilavoroaungrannumerodipersone,inretiinformatichechenecessitanodiscarsa pre-senzaumana(siainquantolavoratoricheinquantoclientireali)sconcertamoltepersone.Ipotenzialisviluppifuturi,cheibridanotecnologiaebiologiaattraverso l’ingegneriageneticaeutilizzanounnumerolimitatodiimpiegatiben collegatiealtamenteretribuiti,potrebberoconstraordina-riarapiditàassistereall’emergeredinuoveformedivitaautonomebasatesullasimbiosi.
Alcunideglisviluppipiùrecentinellateoriaevolutivasuggerisconochequestotipodisaltosimbioticonell’evo-luzione non è senza precedenti (v. il Principio 12 sullarispostaalcambiamento).Ilmovimentoantiglobalizza-zione ha cercato di operare un’inversione di tendenza:invecedidifendersidaaltrepersoneecomunità,hannoprovatoaorganizzareladifesacontrogliorganismieco-nomicipredatoridell’economiaglobale.Icriticididettomovimentoderidonoquestotentativo,perchélogiudica-noirrealisticoeingenuo.Seilmodellodicooperazioneinteriorizzataecompetizioneesteriorizzata,chevediamonellanaturaenellasocietà,èundatoinerenteaisistemicapacidiauto-organizzazione,alloralademonizzazionediquestoparticolare“alieno”(laglobalizzazione)hamol-todipiùdaoffrireeconminoririschirispettoaformepiùtradizionalidixenofobiachevengonoperiodicamen-terimesseincircolodapotentiéliteneiperiodidicrisi.
Il riconoscimento che la globalizzazione è dominatadallemultinazionali,echepertantoèdaconsiderareallastessastreguadiunnemico,puòstimolarel’allargarsidiunaprospettivapermaculturalechemiriamodalitàdivitaautosufficienti, localmente interdipendenti. La paura el’avversioneperilnemicopossonofornireenormimoti-vazioniperentrareinazione,manongeneranodiperséalternativeaun’alienatadipendenzadall’economiagloba-le.Occorre invece l’evoluzione bottom-up, insensooriz-zontaleedalbassoversol’alto,digradimaggioridicoope-razioneediefficacimetodiperlarisoluzionedeiconflittinellenuovecomunitàeculture.Ditalimodelliabbiamo
urgentementebisogno:lenostremigliorisperanzesonoaessiconnesse,sevogliamoperseguirel’obiettivodiunagradualeriformadellostiledivitaconvenzionaleoppurediricostruirelasocietàdopoilcollassorapidoeradicaledell’economiabasatasulcapitalismoglobalizzato.
Materialismo e spiritualità
Laversioneaziendalisticadiunaemergentemente-alveare cozza contro i limiti imposti allo sviluppo dalcalonell’utilizzodienergiaemateriali,ma ilvero tal-loned’Achillediquestavisioneèlanegazionedellatospiritualedell’umanità.
Hogiàdetto,inpagineprecedentidiquestostessocapi-tolo,chelaseparazionetraStatoeChiesaèunodegliutiliz-ziproduttividelprincipiodisegregazionenellastoriadellaciviltàoccidentale,malaFigura 5delcapitolosuiPrincipi Eticimostracheglioppostipolarizzatidimaterialismoespi-ritualitàconvergono.Lafigurarappresentalapolarizzazio-netraunprocessocreativoimprontatoaottimismodaunaparte,eunaintegrazionedistruttiva,fattadimaterialismoaziendalisticoefondamentalismoreligioso,dall’altra.Qua-siinevitabilmente,comerisultatodellastoriamodernadelMedioOrienteedell’AsiaCentrale,ilnessotracombustibi-lifossiliefondamentalismoreligiosostafornendounper-nofondamentaleperl’unificazionediquestiduemondioppostiinunaunicaentitàdistruttiva.Forselalezionechepuòdarciqualcheforza,inquestadrammaticadescrizionefattadisegregazioneeintegrazione,èchenoipossiamoinqualchemisurasceglierelaformaeiltipodiintegrazionemanonevitarecheilprocessodiintegrazioneavvenga.
Piùchelottarecostantementepermantenereillatospiri-tualeequellomaterialeinduedominiopposti,dovremmoriconoscerechelaspintagravitazionaleversoisistemiinte-grati,nellanaturaenellefaccendeumane,èsemprealla-voro.Senonprogettiamoinmodocreativoun’integrazioneetica,forzesistemichepiùgrandinecreerannounachesaràmenosensibileaivaloriumani.IlsimboloYin-Yangdellaspiritualitàorientale,incuiglioppostipolariformanounin-siemeintegratoeunocontieneilsemedell’altro,èunabril-lanterappresentazionegraficadelpensarepersistemi.
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Ricostruire la comunità
L’usochefacciodelsimboloYin-Yang,perdescrivereledinamiche dell’integrazione nell’economia globale e nelcampospirituale,potràsembraretroppofantasiosoaqual-che esponente del movimento permaculturale, ma quasituttigliattivistidelmovimentosarannod’accordosulfattocheunpiùfortesviluppodirelazionicooperativetraperso-ne,famiglieecomunità–fuoridaicontestiistituzionali–vaintesocomeilnecessariocomplementodell’autosufficienzapersonaleefamiliare.Altrimenti,lestrategiepoliticheperdominareleistituzionidellaglobalizzazionedarannosolol’ideadivolersvuotarel’oceanoconunsecchiello.
Caratteristiche di una comunità sostenibileNelPrincipio 2sullaraccoltaeconservazionedell’ener-
gia,hodescrittoleorganizzazioniumaneeleinformazio-niditipoculturalecomeunariserva di energiachedev’esse-retrasformataericostruitainmodiadeguatiperprepararsiadunfuturodidecrescita.Èun’operazioneanalogaaquel-ladell’adattarsiaricostruireriservematerialidienergia.Iocredocheleemergenti culture sostenibili eleloroformediorganizzazioneavrannoleseguenticaratteristiche:strutturepoliticheedeconomichelocaliebioregionali;fertilizzazioneincrociataditipobiogenetico,razziale,
culturaleeintellettuale(peravereilmassimovigorenaturaledatodall’ibridazione);
accessibilitàescarsadipendenzadacostosetecnolo-giecentralizzate;
possibilitàdisviluppoinfasigradualitramite feed-backeauto-correzioniÈsenz’altrodifficile,senonimpossibile,predirecome
saràunaculturasostenibile;pensoperòchevisianodellebuoneragioniditiposistemicoperaccettarequestecarat-teristichecomeutiliindicazioni.
Leprenderemoinconsiderazioneunaperuna.
Strutture politiche ed economiche bioregionaliVistocheildeclinoenergeticorichiededioperaresu
piccolascalatramitel’utilizzolocaledienergiaerisor-senaturali,lestrutturedigovernodovrannoesserepiùlocalizzate.Ilmovimentodelbioregionalismo,intima-menteassociatosiaallapermaculturacheallarinascitaculturaledellecomunitàindigene,hapotenziatolacon-sapevolezzadelbisognodiidentificareconfinigeografi-cidigoverno;questiconfinidevonoriflettereisisteminaturali,einparticolareibaciniidrografici.
Fertilizzazione incrociata di tipo biogenetico, culturale, razziale e intellettuale
Anchesequestenuoveeconomieecomunitàavrannoalcune caratteristiche tipiche delle comunità tradizionalie/oindigenedelpassato,sarannocomunquediverse,per-chésarannoilprodottodiibridazionitrapopolazionimi-grantiepluriculturali,conpatrimonigenetici,ritualieide-aliprovenientidatuttoilmondo.Ciòprodurràunnuovovigoreibrido,analogoaquellodegliecosistemicreatidallaconvivenzadipianteeanimaliesoticieindigeni,cheforni-ràlerisorsediquestenuoveeconomielocali.Perciò,anchesequesteculturesarannolocaliperl’azionesvolta,sarannoalcontempoilfruttodiconoscenzeevaloriuniversali,al-menoneiprimistadi.
Accessibilità e bassa dipendenza da costose tecnologie centralizzate
Incondizionidiincertezzaepossibilecaosesenzaleeconomiediscalaglobale,letecnologiecomplesseecon-trollatedalcentroprobabilmentediventerannoinaffida-Figura 28 – Il simbolo Yin-Yang della spiritualità orientale.
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bili,anchesesaràpossibilemantenerealcunielementidelleattualitecnologiecomunicativeeinformaticheperqualchegenerazione.
Possibilità di sviluppo attraverso fasi graduali Poichéilprogettodiunaculturasostenibileèaldilàdel-
lacapacitàdeimortali,ilprocessodeveessereditipoorga-nicoeiterativo.Ognipiccolopassoefasedovrebbeessereimmediatamenteutileemodificabile,ingradodifornireilfeedbackperl’autocorrezioneeicambididirezione.
La cultura alternativaIcriterisoprasuggeritisonoilriflessodimoltielemen-
tidelmovimentoalternativoocontroculturaledegliulti-mitrent’anni.Inparticolare,risaltanoiseguentiaspetti:partoincasa,omeopatia,medicinetradizionaliefi-
toterapia,autoguarigioneecrescitapersonale;scuola in casa, scuola Waldorf o steineriana, altre
scuolealternative,riscopertadelruolodeglianziani;orti collettivi, fattorieurbane,gruppidi acquistoe
altreformediagricolturasuordinazione;LETSystems370einvestimentietici;utilizzodipersonegiuridicheoentimorali,coope-
rativeealtrestrutturelegaliperlaproprietàcolletti-vaelagestionediterreniealtripatrimoni;
bioregionalismo,spiritus locieriscopertadialtriele-menticulturaliindigeni.
Molti esponentidellapermacultura riconoscono chealmenoalcunidiquesticoncettifannoparteintegrantediunrepertoriodibasepercostruireunmondopiùsosteni-bileechepossonoessereritenuticomplementariaquellocherimanel’obiettivoprimario:l’uso sostenibile della terra.Altriprincipipotrebberoricevereilsostegnodellaperma-culturapervarieragioni–chepossonoderivaredaiprin-cipidellapermaculturastessa,dallasempliceintuizioneo,ancora,dall’esposizionesocialeaquellestesseidee.
Moltideiconcettiedesempielencatipotrebberoessereusatiperillustrarevaripuntidellapermacultura,inparti-colareilPrincipio 2sullaconservazionedell’energia,ilPrin-cipio 4sull’autoregolazioneesulfeedbackeilPrincipio 9sul
“piccoloèbello”.NelcontestodelPrincipio 8 possonoes-sereconsideratituttipartediunsistema culturale alternativo integrato,cheamplificailvaloreelapotenzadell’obiettivoprimario della permacultura, che è l’utilizzo sostenibiledellaterra.Ma,oltreadamplificarneilvaloreel’efficacia,questiconcettiedesempidiesperienzarealesirafforzanoanchel’unl’altro.Quantopiùquesteideesarannoinsinto-niaconiprincipidellaprogettazionepermaculturale,tantopiù,probabilmente,farannoparteintegrantedelfuturoabassoconsumoenergetico.
Spesso,quandocisiavvicinaalmondodellealterna-tivesostenibili,ilfattochequestesianomoltolontanedallaculturadominanteriduceilvalorepotenzialedelcambiamento.Unapprocciointegratoèdifondamenta-leimportanzasevogliamoriuscireacreareun’alterna-tivaefficacealladipendenzadall’ecosistemaenergetica-mente“disfunzionale”creatodallemultinazionali.Seb-benemoltosipossafarealivellopersonaleefamiliare,parecchideidiversiaspettidiprogettazioneillustratinelfiore della permaculturadellaFigura 1 possonoessereap-plicatimeglioalivellodicomunitàlocale.
Si guardi la sezione Controcultura nel Principio 11perunaulterioreesplorazionedellasistematicaimpor-tanzadelleculturecosiddette“marginali”.
Progettare la comunitàMolte di queste strategie – LETSystems (sistemi di
scambioecommerciolocale),gliorticomunitari,gruppidiacquistoealtreiniziativesocialiedeconomichesoste-nibili–possonoesseresviluppateall’internodellecomu-nità localigiàesistenti insiemeadunamassacriticadipersonecheabbianoorientamenticulturalisimili.Tutta-via,l’applicazionepiùintegratadeiprincipiedellestrate-giedellapermaculturaèpossibilequandosiformanoesiorganizzanodellecomunità intenzionali;comunitàchenonsonoilfrutto–inmanierainconsapevole–dipro-cessisocialiedeconomici,mavengonodeliberatamenteformateperperseguireuncertoscopo.
Per più di un secolo le comunità intenzionali sonostate fondatepercrearedellealternativeallasocietà in-dustrialedominante.Moltediessehannoehannoavu-
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tounabasespirituale;moltepotrebberoesseredefinitea vari livelliutopiche,perché fondate sulprincipio chelanaturaumanaè,sì,capacedicreareunasocietàquasiperfettama,perarrivareaquestameta,occorreistituiredeipiccolimodelli,nontentaredicambiaregardualmen-telasocietànelsuocomplesso.
Fratutti,ilmodellochehaavutoilsuccessomaggioreèstatoquellodeikibbutz sionisti,chehapartecipatodiret-tamenteallacostituzionedelloStatodiIsraelenel1948.L’esistenzadiunaminacciosamaggioranzadiStatiarabiinPalestinacontribuì,ovviamente,allacoesioneealsuc-cessodelkibbutz,ma l’unitàculturalee religiosacomemotivodel loro successo viene spesso sovrastimata. Inrealtà,sipotrebbesostenerecheilvigoredellacomunità,generatodall’ibridazionetraebreiprovenientidaPaesieambienticulturalimoltodiversi, fu importantealmenoquantoivaloriunificantidelGiudaismoedelSionismo.Pochisannochemoltideiprimikibbutzeranoformatidaexcittadini(inbuonaparteprovenientidall’Europaorien-tale)diorientamentosocialistaechemoltidiessieranoaddiritturaanti-religiosioatei371.
Ildeclinodelmovimentodeikibbutz,apartiredaglianni’70del900,èinparteunprodottodelsuostessosuccesso,cioèl’avercontribuitoacreareunanazionericca,forteepiùsicurache,apartiredaquell’epoca,segueidestinidituttelealtrenazionisviluppatedeltempo,conuncostanteaumentodell’individualismo.Aquestoprocessocontribu-ironoinmododeterminantegliaiuti,laculturaelapoliticastatunitensi,siaquellidelgovernoUSAchequellidellapo-tentecomunitàebraicaamericana.
Ilsuccessoeildeclinodelmovimentodeikibbutzfor-nisconounmodellochepuòservireacapireinchecon-dizionigliattualitentatividisvilupparecomunitàinten-zionalipossonoaveresuccessoomeno372.
Il co-housingL’individualismospintoèl’innatacaratteristicache,se-
condomolti,impedisceagliAustralianidivivereincomu-nità.Questavisionecampanilistadelcaratterenazionaleignora che l’individualismo e un’esistenza socialmenteautonomasonoglistilidivitachesiimpongonoautoma-
ticamenteognivoltacheprevaleilmodellodellasocietàindustrialeedell’abbondanza.Èinteressantenotare,però,chenellariccaScandinaviailfenomenoèmenoevidente.Adesempio,ilmovimento373delco-housingmoltodiffusoinDanimarca,puònonesseremaggioritariotralapopo-lazione,manonpuòcertoessereconsideratomarginaleofruttodell’influenzadiunqualchegurudellaNew Age.Ilco-housinggeneralmentecoinvolgegruppidipersonechedecidonodiabitareincomune,ripristinandocaseoappartamentidimediagrandezza,conutilizzoincomu-nedivariservizi.IlmodellodanesesièdiffusopoiinaltriPaesisviluppatiericchi,trapersoneallaricercadimoda-litàdiabitazionemigliori.Lamaggiorpartedeiprogettidico-housingèrealizzatanelleareeurbane,senzagran-dioriginalitàperquantoconcernemoduliarchitettonicioculturali.Laproprietàcomuneelaprogettazioneintegratahannoportatoa includerenellacoabitazionemolte ten-denzeditipoecologico,soprattuttoneiprogettipiùrecen-ti.Lalezionepiùimportante,comunque,èchelepersonepossonoeffettivamentevivereinsiemeeauto-governarsialivellocollettivo,equestaèunapotentesmentitaall’opi-nionegeneraleche lacooperazioneconivicininonsiapossibileodesiderabile.
Le comunità intenzionali all’origine della permaculturaLecomunità intenzionali, fracuièannoverato il co-
housing, forniscono le strutture invisibili374 di proprietàdellaterra,relazionieconomiche,servizisocialieproces-sidecisionalinecessariperunosviluppopienoeintegra-todeidiversiaspettidellapermacultura,fracuil’usodellaterra,letecnologieeimodelliedilizialternativi.Nella con-cezione originaria della permacultura e della sua prima on-data di diffusione, le comunità intenzionali erano una fonte di idee nel campo etico, tecnico e delle alternative sociali.
The Farm375,unacomunità intenzionale fondatanegliStatiUnitiallafinedeglianni’60,hainfluenzatolarealiz-zazionedellacomunitàpermaculturaleTagari,fondatadaBillMollisonealtriaStanley,inTasmania,nel1979376.
Auncertopunto,BillMollisonsuggerìchetuttiiricer-catoriaccademicichestudiavanolecomunitàalternativesimettesseroinsiemeeformasserounacomunità,invecedi
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continuareabussarealleportedellecomunitàesistentigiàallepreseconvariproblemisemplicementepertirareavan-ti.Inognicasolelororicerchehannocontribuitoaformu-laredellelineeguidasempremigliori,perquantoriguardalaprogettazionedicomunità,edaremiglioriinformazionialleautoritàchedevonoeliminaregliostacoliallarealizza-zionedimodellidicoabitazionecomunitaria377.LosviluppodelGlobal Eco-village Network378èandatodiparipassoconquellodellapermacultura comemovimento; tuttavia,pergranpartedellepersonecoinvoltenellecomunitàintenzio-nali,lapermaculturarappresentasempreunmetodoecolo-gicamenteappropriatodiprodurreilpropriocibo,piùchelabaseprogettualeefilosoficadellacomunitàstessa.
L’uso dell’ecologia per descrivere la comunitàPerampliareilbagagliodistrumentiutiliallapermacul-
tura,moltiprogettistipermacultorihannoutilizzatoleco-noscenzerelativeallafacilizonedeigruppi,almetodode-cisionaledelconsenso,allagestionedelconflitto(edaltreancora),chesonoapplicatetuttoranelleretidiecovillaggi.
Altrihannotrovatoutileillinguaggiodellaprogettazio-neinpermaculturaperdescrivere,potenziareericostruirelecomunitàlocali.Alcuni–IanMason379,adesempio–sisonospintioltre,utilizzandoterminilegatiall’ecologiaperdescriveredirettamentee letteralmente le funzionisocialielaprogettazionedellacomunità.Alcuneapplicazionideiconcettiecologicisonodeltuttoappropriate,perchéitermi-nidell’ecologia(adesempio,comunità pioniera)originaria-mentevenneroconiatipropriocomeriflessodellasocietàumana.Altritermini–nicchianeèunesempio–sonostatiadottatidallinguaggioeconomicoperdescrivereimercati.
Lacriticausualechevienemossaaquestoapproccioècheimodellinaturalinonsonomaiadeguatiadescriverelacomplessitàsocialeumana.Lamiaopinioneèche,nelcorsodellastoriaedellaculturaumana,abbiamoutilizza-tolasbalorditivaricchezzadellanaturacomeenciclopediapercapireediscuterelepossibilitàumane.L’uso della na-tura come modello per il comportamento umano può essere po-sitivo o negativo, ma il tentativo di capire e progettare i sistemi umani senza far riferimento alla natura è un atto di arroganza e può risultare più pericoloso dei rischi di semplificazione.
Unasecondacriticaarrivadagliecologisti;essaaffer-machelateoriaecologicaclassicaallabasedellaperma-culturaedialtreapplicazionisocialidellastessaèstataresaobsoletaosconvoltadaunamaggiorecomplessitàdiideeeconoscenze.Inparte,ilruolodellibrochestateleggendoèquellodioffrireleconoscenzepiùrecentisuisistemibiologici,peraiutarelenuovecomunitàarenderemiglioriiloroprogettieutilizzarelaterrainmodonuovo.Adesempio:
l’analisididiversitipidirelazioniecologicheelalororilevanzarifletteunaconoscenzaecologicapiùsofi-sticatadelsempliceclassificarelacooperazionecomeunbeneelacompetizionecomeunmale;
ancheseleopinionicondiviseeilcomportamentocoo-perativosonofondamentaliperilsuccessodellecomu-nità intenzionali, un’eccessiva somiglianza in abilità,età,bisogniepersonalità incoraggia lerelazionicom-petitive,piùchequellecooperative.SiguardiilPrincipio 10sulladiversità,perunaanalisidell’importanzadelladiversitàsocialeall’internodellecomunitàintenzionali.
Losviluppodimodellisocialidicomportamentoediuso delle risorse più cooperativi è fondamentale in unmondoconrisorseindiminuzione.Moltepersonevedononellacondivisionedellaproprietàditerra,infrastruttureeservizi,unenormerisparmiodirisorseeunforteaumentodiefficienza.Mafinoaquandorimarrannopossibilil’auto-nomiaindividualeequelladellafamiglianucleare,glistilidivitapiùcooperativiperlamaggiorpartedellagentecon-tinuerannoaessereunsogno(ounincubo).
La speranza che in un futuro sostenibile si possa continuare a vivere isolati l’uno dall’altro è l’aspetto sociale dell’illusione che un futuro sostenibile venga realizzato grazie alla tecnologia. Il concetto stesso che la natura umana non permetta di poter vi-vere in modo solidale e cooperativo ostacola un futuro sosteni-bile più di chi ritiene che saranno la tecnologia e l’intelligenza dell’uomo a risolvere i problemi ambientali380.
Lecomunitàintenzionalistannoaffrontandoildiffi-cilemastimolantelavorodisvilupparemodalitàdivitacomunitariapiùintegrata.Essesonol’avanguardiadel-
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1918. Integra invece di separare
lesoluzionisocialialdeclinoenergetico.Talecompitorichiedepazienzaeun’accettazionesinceraeappassio-natadellacomplessità,invecediilludersichelasempli-ficazioneforzatapossafunzionare.
Fryers ForestAlcunedellelezioniappresedacomunitàchehannoo
nonhannoavutosuccessosonoallabasedelmiocontri-butoallaprogettazioneeallarealizzazionedellacomuni-tàFryers Forest381.Infuturo,forse,riusciròacapiremeglioquali lineeguidaper la fondazionedinuovecomunitàsipossanoestrarredall’esperienzadiFryers Forest.Perilmomento,lesottilipossibilitàdelmiostessoruolo,all’in-ternodella comunità edella sua crescente complessitàsociale,nonmipermettonoundistaccosufficienteperri-uscireavederelecoseinprospettivaetrarnedellelezionidaapplicareauncontestopiùampio.
Proprietà collettiva o feudalesimoLamaggiorpartedellesocietàpreindustrialiaveva
deiterrenidiproprietàcomune(common),chetutti imembridellacomunità–chipiù,chimeno–aveva-noildirittodiutilizzare.GliEnclosure Acts382diederoinizio,inInghilterraalprocessodiprivatizzazionedeicommon,processoche inmoltiPaesi tra ipiùpovericontinuaancoraoggi.Lariformadeipattiagraricheregolanolaconduzioneegestionedellaproprietàdellaterraèunodeiproblemifondamentali,concernentilasostenibilitàelagiustizianeiPaesidelTerzoMondo;tuttavia,igovernielemultinazionalidelPrimoMondohannooppostoresistenzaaqualsiasiiniziativapositivavoltaamigliorarelasituazioneinterminidisostenta-mentoegiustizia,eancorpiùaimpostarenuovimo-dellidigestionecollettiva.
NeiPaesiricchi,ciòcherimanedeicommon,alivellodiforeste,parchinazionaliealtro,nonrappresentacertounpuntodipartenzaperinnovativimodellidigestionecomunitaria.Ildestinodiquestiterritorièdeterminato
dastruttureburocratichesemprepiùdipendentidaunaprospettivaditipoaziendalisticoesottoposteaicompro-messitipicidelmondopoliticoepartitico.Semprepiùspesso,assistiamoaripartizioniedivisioniditerritoriefunzionie,inmolticasi,allaloroprivatizzazione383.
Possibilinuovimodelligestionaliperterrenipubbli-ciodemanialipotrebberonascerepiùfacilmentedaimetodi innovativi che emergono all’interno delle co-munitàintenzionali.Probabilmente,perlasocietàso-stenibiledelfuturolaproprietàelagestionedelleterrepiù fertili sarannopiù importantidiquanto lo sianoora. Senza modelli di proprietà comune, di sviluppoe gestione collettiva dei terreni maggiormente vocatiall’agricoltura su vasta scala, il modello che prevarrànel futuro della decrescita energetica sarà una qual-cheformadifeudalesimo.Anchesequestaparolaevocaognisortadiemozionenegativa, laproprietàdivastitrattiditerradapartediunasolafamigliaoaziendaèpotenzialmenteingradodiistituireunaqualchesor-tadi sostenibilità baronale incui la terrasarà lavoratadabracciantinonproprietari.L’aggregazionedigranpartedellenostremigliori terreagricole inproprietàmoltovasterendepiùprobabilequestotipodifuturo.Attualmente,per lamaggiorparte, legrandiaziendeagrarietendonoaesseremonocoltureindustriali;conladiscesaenergetica,sisvilupperannousidella terrapiùvarieintegrati,conunapresenzapiùintensivadimanodopera.Legrandiaziendetornerannoinqualchemodo a essere comunità. All’interno di questa strut-tura,èpossibileimmaginareusidellaterraaltamenteintegrati edecologicamentesostenibilio, addirittura,l’esistenzadiproprietariterrierichesiprendonoacuo-regliinteressideilorolavoratori.
Lastoriadimostrachefarcontosullabenevolenzadel-leélitenonèun’opzionemoltodesiderabile.Comegesti-reedistribuirel’abbondanzaprodottadaivasticommon sarà probabilmente il principale problema progettualedellasocietàchedovràadattarsialdeclinoenergetico.
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Piccolo, pratico ed energeticamente efficiente: questi do-vrebberoessereitrecritericheguidanolaprogettazionedeisistemiedellelorofunzioni.Ilmetrodimisuradiunasocietàsostenibile,chesiaanchesolidaleedemocratica,dovrebbeesseredatodaunadimensioneeunapotenziali-tàdifunzioniadeguateall’essereumano.
Ognivoltachefacciamoqualcosacheabbiacaratteristi-cheimprontateall’autosufficienza–comeprodurrecibo,riparareunelettrodomestico,curarsidasoli–nonfaccia-moaltrocheapplicareinmodomoltoenergicoedefficaceilprincipiochedàiltitoloaquestocapitolo.Ognivoltachefacciamolaspesainunpiccolonegoziolocaleooffriamoilnostroaiutopersostenerelecomunitàeiproblemiam-bientalilocali,mettiamoinpraticaquestoprincipio.
Lavelocitàdeimovimentidimaterialiepersone(edialtriorganismiviventi)traivarisistemidovrebbeessereridottaalminimo.Unariduzionedivelocitàcorrispondeaunaridu-zionedelmovimentogeneraleeaumental’energiadisponi-bileperl’autosufficienzael’autonomiadelsistema.
Lavelocità,specialmenteperquantoriguarda ilmo-vimentopersonalegeneraaltilivellidistimolazionechehannol’effettodirelegareinsecondopianoaltriaspetti,piùsottiliemenorumorosi.Adesempio,quandocire-chiamoinunluogosconosciutoinautomobile,ilpaesag-giochevediamointornoesercitaunostimolosullanostraattenzione.Quandoinvecefacciamolastessastradatuttiigiorni,notiamopocoipiccolicambiamentie,ingenera-le,perdiamointeresseeciannoiamo;tuttavia,sefaccia-molostessopercorsoinbiciclettaoapiedi,inostriocchi,
leorecchie,lapelleeilnasosiapronoaunnuovomondodistimolisottilichelavelocitàeilfattodiesserechiusiinmacchinaciimpedisconodiricevere.
La casetta a spirale della chiocciola, così piccola dapoteresseretrasportatadall’animalesullaschiena,èallostessotempoprotesaaunacrescitagradualeeprogres-siva.Conilsuomovimentobavoso,lachiocciolariesceapercorrere,inmodolentomatenaceedeciso,ognitipoditerreno.Nonostantesiailflagellodegliorticoltori,lachiocciolaèun’iconaappropriataper rappresentare ledimensionisupiccolascalaeabassavelocità.
Ilproverbio“Più sono grossi e più rumore fanno caden-do” ciricordaglisvantaggidiunacrescitaeccessivaanchenelledimensioni.Ilproverbio“Lenti e costanti si vince la corsa” èunodeitantichesottolineanol’importanzadellapazienzaeriflettealcontempodellesempliciveritàchepossiamodirettamenteconstataresianelcontestodellanaturachenelcontestosociale.
I limiti energetici
Come per gli altri principi, vi sono buoni motivi con-cernentil’aspettoenergetico,chespingonoaconsiderareilPrincipio 9unasortadiegoismo illuminato.Perriuscireadafferrarequestoconcetto,dobbiamoosservarenuovamenteisisteminaturalicheciindicanodeimodelliincuidimen-sionievelocitàcondizionanol’autosufficienzaenergetica.
Tuttiricordiamoidinosaurierbivori,ipiùgrandiani-maliterrestrietuttisappiamochequestianimalierano
Principio 9Piccolo e lento è bello
Più sono grossi e più rumore fanno cadendo.Lenti e costanti si vince la corsa384
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lenti nel movimento e probabilmente lenti anche nelpensiero.Un’ipotesi suggerisce chealtridinosauri,piùpiccoli,velocieintelligenti,potrebberoaverlisostituitiat-traversolacompetizione.Chesiaveraomeno,taleipo-tesirappresentaun’opinionemoltocomuneriguardoadimensionievelocità:osièvelociosiègrandi,èimpos-sibileavereleduequalitàinsieme.
In semplici termini energetici, una data quantità di ener-gia può sospingere una grande massa che si muove lentamente oppure una piccola massa che si muove velocemente, ma non entrambe. Se la disponibilità di energia aumenta, i sistemi possono crescere di dimensioni e velocità di movimento. Se la disponibilità di energia diminuisce, i sistemi dovranno dimi-nuire di dimensioni o di velocità, o fare entrambe le cose385.
Unsempliceesempiononbiologico:ladifferenzatraunmotoscafodacompetizione–piccolo,veloceemano-vrabile–euntransatlanticogrande,lentoepocomano-vrabile.Untransatlanticoprogettatoperaverelaveloci-tàelamanovrabilitàdiunmotoscaforichiederebbeunaquantità di energia del tutto sproporzionata rispetto aivantaggichesenepotrebberoottenere.Latecnologiael’ingegneriaattualmentedisponibilitroverebberoperfinodifficilerealizzareunanavetantorobustadasopportarelesollecitazioniinsiteinunmacchinariodiquestotipo.
Nel mondo animale, una formica può sollevare e trasportare un peso diverse volte superiore al proprio; un elefante, invece, per quanto sia il simbolo della potenza, non riuscirebbe mai a fare una cosa del genere. In questi esempi, notiamo il rapporto che lega i limiti energetici e materiali alle dimensioni.
Riprendendol’esempiodelmotoscafoedeltransatlan-tico,diamoadessoun’occhiataaimotori.Iltransatlanticonehaunoassaigrande,chegiramoltolentamenteehaunalungaduratadiservizio.Ilmotoredelmotoscafo,in-vece,èrelativamentepiccolo,aduetempi,epuòraggiun-gereunnumerodigirimoltoalto;ha,inoltre,unaduratalimitataenecessitaregolarmentedimessaapunto.Allostesso modo, nel mondo naturale alghe, batteri e altrimicrorganismi nascono e muoiono a ritmi vertiginosi,mentregrandiorganismi,comeglialberidelleforesteeglielefanti,hannovitalungaesiriproduconolentamen-teoraramente.Questoconcettomantienelasuavalidi-
tàancheseloapplichiamoallaprogettazionediedificiedialtricomplessimateriali.Gliedificipubblicigrandiecostosidovrebberoessereprogettatiperdurarealungo,mentreunatettoiapuòessereconsiderataunastrutturaprovvisoriaediesserecostruitadiconseguenza.
Questavisione,basatasulbuonsensoesulmodoincuifunzionailmondo,èunesempioulterioredeimo-dellidiscalanellospazioeneltempo,cheabbiamogiàesploratonelPrincipio 7.
La progettazione cellulare
Lecellule–comeabbiamogiàvistonelPrincipio 7–for-nisconounodeimodellifondamentalidellaprogettazionesostenibilenaturale.Lepiccolecellule,disolitoconnucleoconcentrato,sireplicanofinoacrearegrandiorganismiosistemi.Granpartedellefunzionidibasedegliorganismiviventisisvolgea livellocellulare,doveprocessirelativa-mentesemplici,mamoltoaffidabilieconunalungastoriaevolutiva, hanno luogo in dimensioni piccolissime. Cia-scunacelluladell’organismoè,perquantopossibile,au-tonoma,neilimitidatidall’organoodall’organismodicuièparte.Le cellule hanno una loro dimensione ottimale oltre la quale non possono più crescere.Neicasiincuisiverificaunacrescita,perobbedireallerichiesteealpotenzialedelsistemamaggiore(organooorganismo),ilrisultatoèladi-visioneinduecelluledidimensionisimili.
La progettazione cellulare, come si presenta in natura, indi-ca che le funzioni vengono espletate al meglio sulla scala ope-rativa più ridotta possibile e che riproduzione e diversificazione sono i meccanismi di crescita deputati a sostenere le funzioni su più ampia scala.Unacrescitaeccessivadellecelluleindivi-dualiègeneralmenteimpossibile;èpossibile,invece,unosviluppoeccessivoincontrollatodellecelluleperreplicazio-ne.Ciòègeneralmenteilsegnodiundisturbodisistemasuampiascala,cheinmedicinavienechiamatocancro.
Nonostante la natura ci abbia messo davanti nelmodopiùevidentepossibilequestomodellodicrescitaeriproduzione,noicomesocietàumanasiamogiuntia considerare la crescita e la riproduzione individualecomeespressionediciòchevabeneechehasuccesso.
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194 Permacultura
Le dimensioni in permacultura
Lapermaculturaèstatastrettamenteassociataal food gardening;nellementidimoltepersoneneèaddiritturadiventatasinonimo.Iopreferiscoutilizzareilterminegar-den agriculture386 (cuisipossonodirettamenteapplicareiprincipidellapermacultura)emisonobattutoperchéinAustraliavengaconsiderataseriamenteunaformadiagri-coltura387.Gliortidestinati allaproduzionedi cibosonolaformapotenzialmentepiùintensivadiagricoltura,puressendoalcontempoquelladidimensionipiùridotte,erappresentanoinucleidipartenzaperunbuonutilizzodeiterreniproduttivi,basatosulmodelloacelluleaggregate(agrappolo),giàdescrittonelPrincipio 7.
Lecaseconortoannessorappresentano,quasiperde-finizione,ladimensionecosiddettaumana,perchéilla-vorodasvolgereedilraccoltosonoadeguatiallecapacitàeaibisognidellepersone.Sonodimensioni normali e nonsolofornisconoilfabbisognoalimentaremafannosvol-gereun’attivitàche fabenealla salute388, istruisceedi-verte.Altriesempi,dimodellisupiccolascalaeminimomovimento,associatiallapermaculturaincludono:consociazionidipiantedivariealtezzeedimensioni
perutilizzarealmegliosuolo,acquaelucesolareinareeridotte;
edifici con più scopi e uso integrato della terra inmododaattribuirepiùfunzioniallastessaporzionediterreno;
produzionedialimentideperibilineglispaziimme-diatamenteadiacentiallacasa;
modellidicomunitàabitativedipiccoledimensioniabassaemediadensitàumana;
economielocalistrutturateinbaseaprincipisimiliaquelliutilizzatineiLETS;
l’usodellabiciclettacomemezzoprivilegiatoditrasporto.
Queste attività vengono considerate su piccola scalasoloperchéquasituttelefunzionidellasocietàindustria-leriflettonoleeconomie di scala;inepocapreindustriale,invece,leeconomiecheabbiamodefinito“supiccolasca-la”eranolepiùefficientiefunzionali.
Lento è sano
L’imperativodi ridurre lascalamaterialedeisistemivienecompresomegliodell’esigenzadirallentareiritmi.NelPrincipio 1hoparlatodelbisognodirallentareilritmofreneticoestracolmodistimolidellavitamodernaalfinediosservareecomprendereiprocessinaturali,chesonolentiesottili.
Lavorareperprodurrequalcosacheabbiaunvalorepuòessereun’esperienzatroppolaboriosaquandosiamoabi-tuatiavederecompariretuttodaungiornoall’altroeap-parentementedalnulla.Lecase,adesempioquellepre-fabbricate,possonoessereassemblatenelgirodiqualchesettimanaomese,mentreperunacasaautocostruitaconmetodisicuramenteapiùaltoutilizzodimanodoperapos-sonoesserenecessarianni.L’ideadicostruirequalcosachedurineltempotendeacomparirerelativamentetardinellamentedeimuratoriedialtragenteadibitaa lavoricon-simili,disolitodopoaverdovutoricostruirequalcosachepensavanosarebbeduratoalungo.
Melliodora
AMelliodoravariaspettiriguardantilaproprietà,lostiledivitaeleattivitàbeneillustranoilprincipio“pic-coloelento”:utilizziamolegnameprovenientedapiccoleseghe-
riedellazonaodamacchinarimobili,chelavoranoitronchiconmetodimenorozzi,ottenendoilmas-simoeilmegliodaognialberoabbattutoedaognitroncolavorato;
ilnostrociboèperlopiùautoprodotto.Quandociriforniamodiqualcosaall’esterno,lofacciamocom-prandonegrossiquantitativi,valorizzandoconilpiùpossibile il principio del “chilometri zero”. Bisognatenerebenpresentecheilcibodeperibilecheper-corregrandidistanzerichiedetrasportiveloci;
utilizziamoenergie localiericavate insitotramitelegnaesolarepassivo,privilegiandoilpiùpossibilelaproduzionesupiccolascala rispettoal ricorsoafontidienergiacentralizzate(gasedelettricità);
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il parto in casa e l’istruzione in casa389 seguonoglieventinaturalidellavitasenzabisognodiricorrereaistituzionimedicheededucativecentralizzatesular-gascala;
lavorareacasa,privilegiandolascalalocaleeregiona-lesuquellanazionaleeglobale,riduceilbisognodicopriregrandidistanzeeviaggiareadaltevelocità;
iviaggisulungadistanza,all’esteroomeno,devonoessereriservatiavisitedilungadurataeperpiùscopi;
similiinformazionisullapermaculturaealtriargo-mentièpiùfaciletrovarlesupubblicazionispecia-lizzatestampateinpochecopie;argomentidelge-nere,perlopiù,noninteressanoaigrandieditori,cheservonosoloilmercatodimassa;
meglioutilizzareirisparmiaccumulatilentamenteperfinanziareunosviluppograduale,piuttostocheusaredeldenaropresoinprestitoperunrapidosviluppo.
Scala e velocità ottimali
Sipotrebbesostenerecheilprincipioottimaledebbaesserenontroppopiccolo,nontroppogrande,nontrop-po lento,non troppoveloce; tuttavia, siamoobbligati adarepiùimportanzaaisistemisupiccolascalaeabassavelocità,perchènella societàmodernaèstataeccessival’enfasipostasuvelocitàedimensioniincostanteaumen-to,alpuntochetaliconcettisonogiuntiarappresentareciòcheèbuono,efficaceepotente.Oltreal fattocheènecessarioessereconsapevolidiquestomessaggiocul-turalecambiandoilmododipensare,icomportamentieicriteridiprogettazionecuisiamoabituati,esisteilpro-blemadiunriequilibriotralepolaritàpiccolo/grandeelento/veloceneicasiincuisiamopostidavantiallasceltadideciderecosaprivilegiare.
LaFigura 29mostracomedovremoriequilibrareque-stequalitàinunmondoincuiladisponibilitàdienergiasicontrarràsemprepiù.Ildisegnomostraiduebraccidellabilanciadilunghezzadiversa:ilpesodellemerci,inquestomodo,ètenutoinequilibriocondeipiccolipesi.Altrigeneridibilancia,incuiibraccisonouguali,ren-donomenol’idea.Iduetipidibilancia–conbraccidi
lunghezzaugualeediversa–rappresentanoanalogiepiùutili rispetto al pendolo,perché illustrano lanaturadi-namicadell’equilibrioinvecedell’equilibriostaticocuisipervieneconilpendolosimmetricamentebilanciato.
Nellesocietàsostenibilitradizionali,lavelocitàeiviag-gi a lunga distanza(dipersoneemerci)eranoeventiecce-zionali,chevenivanobilanciatidallaprevalenzadisposta-mentilentisuscalalocale(dipersoneemerci).Nelmon-domoderno,lacrescitadellavelocitàedellamobilitàhaalteratol’equilibrio,portandoaldeclinoeallascomparsadeisistemitradizionalilentiesedentari.Adesempio,iltrasportosulunghedistanzeeadaltavelocitàdialimentifreschihacausatolascomparsadelleproduzionilocali.Ciòsièverificatoperchéiltrasportohapotutogoderedicarburantiabuonmercatoedimisurechehannoavvan-taggiatoitrasportisustrada.
Perdepotenziareisistemivelocietornareaunsiste-mapiùequilibrato,abbiamobisogno,all’inizio,diunafortespinta,ilchesitraduceinunabuonadosediim-pegno.Ilmodelloabilanciaindicachiaramenteinqua-ledirezionebisognamuoversiper ricostruire, conunsforzoconsapevole,isistemilenti.Èchiarocheladisce-sadalpiccoenergeticoormaisuperatodovràprevederedelleprocedurecomplesse.
Perricostruireisistemipiccolielenti,èinevitabileenecessariaunabuonadosedientusiasmo,chesitraducanellaspintanecessariaariequilibrareiduepiattidiunabilanciafinchénonsarannopari.L’entusiasmoperl’au-toproduzionealimentare (diffuso inunapiccolapartedi popolazione) ha fatto aumentare la consapevolezzadell’importanzadellaproduzionelocaleeilsostegnoasuofavore.Talefenomeno,però,simantienesudimen-sionimodesteecomprendeesperienzecomeleprodu-zioniagricolesuordinazionedeigruppidiacquistoealtreesperienzesimili.Èunesempiopiccolomasignifi-cativodispintatendentealriequilibriodellabilancia.
Ilmodellodellabilanciaasimmetricaciaiutaavi-sualizzarel’equilibrioappropriatotragrandeepiccolascala, che caratterizza le differenze tra cultura indu-strialeeculturasostenibile.Altrepolaritàgiàaccenna-tepossonoessere:
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iflussidimaterialilineariociclici;lerisorsenonrinnovabiliorinnovabili;ifeedbackpositivionegativi;leorganizzazionidirete,centralizzateodecentraliz-
zate;ilfocussulcentroosulmargine;ilconsumoolaconservazionedeibenimateriali;ilpensieroriduzionistaodolistico;l’attivitàepisodicaoritmica.
Limiti etici imposti allo sviluppo
L’etica permaculturale che fa riconoscere e dare lagiusta importanza al concetto di limite costituisce unachiarabaseperilprincipio“piccoloelento”.Incontrap-posizione, “grande è meglio” rimanda subito all’ideadiavidità.Loslogan“Vivi semplicemente, in modo che anche gli altri abbiano la possibilità di vivere”sintetizzabenelagiustasoluzione.
Figura 29 – Velocità e movimento nelle società industriali e postindustriali.
Prevalenza di squilibri di velocità e movimento di materia-li e persone nella società industriale
Alta velocità e lunga distanza
Accumulo e sviluppo di nuovi mo-delli ad alto utilizzo di energia
Locale e lento
Decadenza e scomparsa dei pre-cedenti modelli a bassa energia
Adattamento alla trasformazione verso nuovi modelli a basso consumo energetico mediante una consapevole riprogettazione dei sistemi
Alta velocità e lunghe distanze
Locale e lento
Ricostituzione a partire da risorse liberate dalla riduzione di velocità e distanze
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Nelle società tradizionali esistono infiniti esempi dieticheetabùincuisiponeunlimiteallacrescitaeallosviluppo. In alcune, il limite può consistere semplice-menteneltrattenersidalcatturareunpesceditroppo,inaltreè importante teneresottocontrollo l’egoevitando,adesempio,dicostruirelacasapiùgrandedelvillaggio.Molti tabù mettono in guardia dalle cattive conseguenze che possono aver luogo in dimensioni ultraterrene.
ColinTurnbull390cihafornitounesempiomemorabilediquestoprincipio,raccontandounastoria-mitodeiPig-meidelbacinodelCongo.LastoriaraccontacheunavoltaiPigmeivivevanoincittà;poiquelmododivivereentròincrisiacausadisceltetecnologichearrogantieinconflit-toconleleggidellanatura.Anchelaculturaoccidentaletramandaunastoriasimile,quelladiAtlantide,unaciviltàpotentissimaportataallarovinadaforzenaturali.Quellocheèstraordinario,nellastoriadeiPigmeièche,altempoincuiessavenneraccontataaTurnbull, ipiùgrandi in-sediamentiumaniconcuiavevanoavutocontattieranoivillaggidellepopolazionineresparsequaelànelleraduredellagiungla.DeiPigmeisisachehannosemprevissutonellaforesta,alminimodellasussistenza,daiprimiloroantenatiumanifinoall’incontrocongliinsediamentidel-lepopolazioninerecirca300annifa.Eppure,nonostantetutto,ancheiPigmeihannolalorostoriadiAtlantide.
Puòanchedarsichequestomitonascondalasempli-ceveritàcheforseiseimilaannidellalorociviltàstoricasonostatiprecedutidaaltreformediciviltà391.Possiamoancheinterpretarequestaealtrestoriecomepartedelcosiddetto“inconsciocollettivo”(nelsensodatoaquestaespressionedaJung),unasortadicoscienzacomunedituttelepossibilitàofferteall’uomosullaTerra.
Dall’Illuminismoinpoi,l’ottimismoconcuisiguardaaipoteridell’uomo(soprattuttoeuropeo)edellasuaespansio-nematerialesièsemprepiùrafforzato;ciòhafattosìcheivecchilimiti etici imposti allo sviluppo e all’espansioneabbianoavutosempremeno influenzasulleazioniumane.Forsec’eraunaqualcheformadiveritànellaconvinzionedeico-lonieuropeisparsiperilmondodiessereisolidotatidellagrintaedell’intelligenzanecessariepermigliorare,mentreinativimanifestavanounaindolenteattitudineadacconten-
tarsidellasituazione.Lafolliadellosviluppoeccessivoedel-ledimensioniesageratenonèstatamessaafrenoneppuredallelezioniimpartitedaidisastrinaturaliedallecrisiecono-miche.Laculturadel“più grande e meglio è”nonhatrovatooppositorivalidichepotesserofungeredalimiti.All’iniziodelnuovomillennio,sembraquasicheabbiamobisognodidisastriancorapiùcatastroficiperimparareciòchetutteleculturetradizionalihannosempresaputo.
Dopo la scomparsa dei grandi pesci
Ènaturale,perunpescatore,dare la caccia alpescepiùgrossofinchécenesonoinabbondanza.Manmanochequelligrandicomincianoadiminuire,ancheipescipiùpiccolicomincianoadiventareinteressantima,seab-biamoadisposizionesolounamoeunparancoenor-mi,nonporteremoacasanulla;perciò,manmanocheprocediamodallascaladeicombustibilifossiliaisistemiealle soluzioni suscalaumanaenaturale, saremoco-stantementeallaricercadigrandirisposte,maessedif-ficilmentefunzioneranno.Adesempio,lenuoveoppor-tunitàper sfruttare l’energia idroelettricasu largascalasonoestremamentelimitate;lamaggiorpartedeifiumipresceltiègiàstatosbarratodadigheeglienormiimpattiambientalidelledighedigrandidimensioniprecludonola possibilità di avviare altri progetti. Al contrario, esi-steunapotenzialitàconsiderevoledisviluppareenergiaidroelettricasupiccolascala,alivellomini(adesempio,perunapiccolacittà)emicro(perunacasaounapiccolaazienda).Pericanalidiscaricodelledighepostelungolecosteorientalidell’Australia,giàutilizzatiascopidiirriga-zione,eperitorrentidimontagnadellaTasmaniasonogiàincorsodeiprogettidisfruttamentofinalizzatiarica-vareenergiaidroelettricapersoddisfarel’esigenzadelleaziendeproduttricidienergiadirispettarel’impegnodilimitarel’emissionedigasserra.
La ricerca in agricoltura e le opportunità su piccola scalaL’incapacitàdellericerchesvolteinagricolturadimet-
tereafuoco–oalmenodiintravedere–lapossibilitàdi
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sfruttareunamiriadedi opportunità supiccola scala edimensionatesuscalalocaleillustralagrandedifficoltànell’operareuncambiamentodallascalamacroaquellamicro.Perquantoconcerne il settore ricerca e sviluppo,inagricolturaleopportunitàconnesseallosviluppoindu-strialesuvastascalaricevonolamaggiorpartedeifinan-ziamenti.Poichélamaggiorpartedeiprogettidiagricol-turasostenibileèsupiccolascala,sitendeadignorarleeanontenerneconto.
Adesempio,neglianni ’80e ’90delsecoloappenaconcluso, sono state avviate delle sperimentazioni sultagasaste392 (o albero dell’erba medica) per utilizzarlocomeforaggioperanimalisuigrandi terreniapascolodell’Australiameridionale;ebbene,moltediquestespe-rimentazioni si sonosvolte su terreninonadatti a talecoltura.Oggisoloincertezonedell’Australiaoccidentaleneesistonoalcunecoltivazionidegnedinotacomepar-tedisistemiagricoliconvenzionali.Leattualistimesulleregioniagricoleincuiiltagasastepotrebbeprosperareedessereeconomicamentecompetitivo, rispettoaipascoliconvenzionali,sisonoridottedagliottimistici3milionidiettaria0,85milionidiettarinell’Australiaoccidentaleea1,285milionidiettariintuttal’Australia393.LaregionedelVictoriacentrale,incuiiomitrovoaoperare,nonmeritaneppurediesseremenzionata.
Lamiaricercasulpotenzialedeltagasastenellamiaregioneindicachelasuacolturapuòessereeconomica-mentevantaggiosasuterreniconcrinalisassosiebendrenati–unmosaicodisiti,checoprecirca4.000ettariditerritorivulcanici,graniticiesedimentari.Perquantosiatrascurabileinterminieconomicisuscalanazionale,iltagasastepotrebbemigliorareiterreniafflittidalpro-blemaricorrentedellasalinità,aumentandoalcontem-polaproduttivitàagraria.Questascaladimiglioramen-ti,però,èdeltuttoignoratadaisistemisulargascala.Letanteinnovazionispecifichediparticolariregionisonotipiche di un approccio sostenibile all’agricoltura, madifficilmentepotrannomaiessereapprezzatedall’agri-colturasulargascala,nemmenoalivellodiricercaesvi-luppo.Approfondiremo il temadella ricerca applicataall’agricolturasostenibilenelPrincipio 10.
Autoregolazione
Seabbiamounozainoperportarcidietrolenostrecoseduranteunviaggio,loriempiremo.Seabbiamoun’auto-mobile, lariempiremo.Questatendenzaausare,occu-pareeconsumarequalunquecosasiadisponibileènatu-raleepuòesserefacilmenteconstatatasianellefaccendeumanecheinnatura.La natura aborre il vuoto,aquantopare.Sec’èunpo’diluce,unpo’d’acquaounpo’dispa-zio,cisaràunapiantachesimetteràsubitoall’operapersfruttarel’occasione(v.Principio 3).
I fattori ambientali esterni – disponibilità di cibo,malattie,predatori–inultimaanalisiagisconodalimi-teall’eccessivosviluppodiqualsiasispecie.Questilimi-ti–attivatiquindidacontrolliesterni–possonoessereconsideratideimeccanismi,attraversocui l’ecosistema,suscalapiùomenoampia,mantienenellagiustapro-porzionelesueparticostituenti;tuttavia,comegiàspie-gatonelPrincipio 4,lespeciedimaggiorsuccessospessosviluppanoanchedeicontrolliinterni,cheneimpedisco-no lacrescitaeccessiva.Adesempio, imodellidicom-portamentochelimitanoaccoppiamentoeriproduzionenormalmenteinteragisconoconfattoriesternialfinedimantenerecrescitaepopolazioneaunascalaappropria-ta,evitandoeccessiveproliferazioniostasi.
Nellaculturaumana,eticaetabùhannorappresenta-toilimitiinterniaun’espansioneinfinita.Acausadellaculturadellacrescita,dominantenegliultimi300anni,siamoportatiapensarechelagenteabbiasempresfrut-tatoogniopportunitàperaumentaredinumerooaccre-scerelaricchezzamaterialeechesianostatisoloilimitiambientaliesterniacontenerel’umanitàentrocertilimi-ti.Esistonotuttaviaampieprovedipopolazioniindigenetradizionalivissutenell’abbondanzasenzasentireilbiso-gnodisfruttarlaoltreognilimite.
L’utilizzo della terra in epoca preindustriale
Primadiusareicombustibilifossili,l’umanitàdipen-deva da economie “solari” come quella dei cacciatori-raccoglitori odall’agricolturadi sussistenza; inqueste
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società–a secondadellevariazionidovuteallapioggiaeallafertilità– l’energiasipresentavainmanieradilu-itaedistribuitainvastiterritori.Diconseguenza,lepo-polazioniumanee lemodalitàdicrescitaeranodi tipodecentralizzatoesupiccolascala.Seguendoimodelliacluster (grappolo) tipici del mondo naturale, nei puntiincuisiintersecavanoterritoridiversi(v.Principio 11)sicreavanodegliaccumulidienergia–possiamochiamarlinodi–checostituivanoilconfine,ilmarginetraacquaeterra fertile, tramontagnaepianura: lungoquestinodiavvennerogliinsediamenti,chepoidivennerolecittàelecentralidellosviluppoumano.Laforzafisicadellapopo-lazioneeral’unitàdienergiachedeterminavalascaladel-latecnologiadisponibileeognialtroaspettodellasocie-tà.Lacapacitàdicooptareillavorodialtrigruppiumani(attraversounostato di guerra organizzatochealimentavaancheilmercatodeglischiavi)fuunimportanteelemen-tonelcrearequellaricchezzacheassociamoadanticheciviltàfinoall’iniziodell’eraindustriale.
Unaltro fattore caratteristicoera laquasi completaassenza del viaggioeilfattocheitrasportieranoridottialminimoindispensabile.Lagentesirecavaallavoroapiedi;irifornimentialimentari,almassimo,arrivavanosuuncarrotrainatodabuoi,dopoaverfattoungiornodiviaggio.Ilsoledeterminavailmodellodivitaquoti-diana fino all’avvento, nell’Italia394 del XIV secolo, deiprimicampanilichescandivanol’ora.Nessunopensavaaiminuti–eprobabilmentenemmenoalleore–permisurareiltempoe,soprattutto,lavelocità.
Ladurataelabellezzadiunoggettovenivanomisuratedapartediartigianiecommerciantiinbaseallaqualitàdeimaterialiedellalavorazione,enonallavelocitàconcuierastatofabbricato.Solopochepersoneavevanoespe-rienzadiviaggialivellointernazionaleetaliesperienzeavvenivano generalmente una volta nella vita. Le con-seguenzebiologiche,culturaliedeconomichediquestiviaggicompiutidasingoliindividuieranospessonotevoli(comenonpensareaMarcoPolo!).Ilcommercio interna-zionaleerageneralmenteristrettoabenidigrandevalore(spezie,setaemetallipreziosi),chepesavanopocoedu-ravanomolto,utilizzatisoprattuttodalleélite.
Ilpassaggiodalbuealcavallocomebasedeitrasportiedell’agricoltura,ful’avvenimentocheintrodusseallarivo-luzioneindustriale(v.Principio 5)erappresentòunsignifi-cativoaumentodivelocitàe,diconseguenza,dienergia.
Scala e velocità industriali
Icombustibilifossiliestrattidalsottosuolorappresen-taronounaumentocosìstraordinario,nellascalaenel-laconcentrazionedienergiadisponibile,cheisistemiumanisi riorganizzarono intornoaquestonuovoele-mento.Lacrescitadipopolazionetotaleelasuaconcen-trazioneincittà,lamaggiorecomplessitàedimensionenell’organizzazioneeconomicaegovernativa,l’istruzio-ne,lasanitàeognialtroelementodellasocietàmodernasonodiventate–piùcheattivitàsuscalaumana–attivi-tàplasmatedallascaladeicombustibilifossili.
Questatrasformazionediscalahadefraudatoleper-sonedel loropotereescatenatoinfinitidibattitiepole-miche.Architetti,epianificatoriurbaniesocialicercanocostantementedeimodiperricreareambientiesistemiorganizzativi su scalaumana, ancheperché si è capitocheildispiegamentodiunapienaumanitàèimpossibi-le,permanendounasituazionesimile.Lascaladeicom-bustibilifossilihaanchel’effettodiappiattirecompleta-mentelacomplessitàelafinezzadellerisorselegateallanaturaealterritorio.L’abbandono delle piccole proprietà,ol’annessioneaproprietàpiùvasteconladistruzionedellesiepiedeicanalidiscolotraunaproprietàel’altrahannoprodottounenormedegradonellecampagnebritannicheedeuropee,ivicompresiidanniallafaunaselvaticaealpaessaggioingenerale,interminidibellezzaearmonia.
La velocità industrialeAncorapiùradicaledell’aumentosuscalamaterialedel
mondo industriale è stato l’aumento registrato nei movi-mentienellavelocità.Il trasporto di beni di grande massa e basso valore economico ha completamente trasformato la geogra-fia economica del mondo. Il trasporto veloce su grandi distanze di merci deperibili tramite la catena del freddo ha distrutto, negli ultimi quarant’anni, uno degli ultimi legami che mantenevano
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la gente comune in contatto con il mondo delle stagioni e della natura. Il pendolarismo è diventato ormai un modo di vivere del tutto naturale, che comincià già da piccoli con il viaggio quotidia-no fino all’asilo o alla scuola. L’esigenza di entrare in macchina per recarsi da qualche parte, tutti i giorni, è diventata fondamen-tale per una crescente parte della popolazione395.
Ilconcettolegatoal fast food,preparatonelmodopiùvelocepossibileefattosparirealtrettantovelocemente,perquantobizzarro,èdiventatodeltuttonormale.
Iltrasportoèunfattoreimportanteneldibattitosul-lasostenibilitàurbana.Cisirendeampiamentecontoche,quantopiùunacittàèorganizzatainbaseall’usosulargascaladell’automobile,tantopiùinsostenibile(einvivibile) tendeaessere396.Perridurreilconsumodienergiaemigliorarel’equitàelaqualitàdellavitaurba-nasarebberaccomandabilesaguireilmodelloeuropeoedareunmaggiorruoloaunsistemaditrasportipub-blici,velociedefficienti,matalicambiamentinonsa-rebberocomunqueadeguatiaicriteriradicalinecessariperprogettarelasocietàdeldeclinoenergetico.Alcunicommentatoriradicali397affermanocheglispostamentilimitatielabassavelocitàsonocriterifondamentaliperristrutturareinmodosostenibilelecittà.L’attualesitua-zioneeuropea, chevedemigliaiadipersonespostarsiquotidianamente per lavoro di 100-200 chilometri sutreniadaltavelocitàespessodaunanazioneall’altra,hainauguratounatendenzachecozzacompletamentecontroicriteridisostenibilitàchedevonogovernareilpassaggioaldeclinoenergetico.
Tecno-ottimismoPuòsembrare,aprimavista,cheviaggietrasportidi-
ventinosemprepiùveloci.Bisognaperòmettereacon-fronto questi sviluppi con l’ottimismo tecnologico chepervadevailmondoneglianni’60,quandoerobambino.AparteleprevisionidicoloniespazialisullaLuna(oaddi-ritturasuMarte),entrolafinedelsecoloscorso,laBoeingelaLockheedavevanoprogettatodiprodurregrandiaereipasseggerisupersoniciconalidiformavariabile.IlCon-cordeanglo-francese–piùpiccoloetecnologicamentepiùmodesto–eilsuoconcorrenterussofuronogliuniciae-
rei passeggerisupersoniciasvolgereunregolareservizio,primadiavviarsialfallimentocommerciale.Inseguito,sonostati aereipiùparchinel consumodi carburante,piùlentimaamaggiorcapienzadipasseggeriadomina-reiltrasportoaereoanchenelsettoremerci.Questiaereisonoil747el’Airbus.Gliattualipianidisviluppareaereipiùlenti,mapiùefficientineiconsumi,sonoilsegnodiunatendenza.L’aumentodelprezzodelpetroliopotreb-be renderequesta tecnologia l’unica stradaeconomica-mentepercorribileperiltrasportoaereo.
QuandofrequentavolafacoltàdiProgettazione ambien-taleall’universitàdiHobart(Tasmania),ametàdeglianni’70,ebbioccasionedivedereilTransport Strategy Plandel1962:mostravaHobartcircondatadaunaseriedianellifattidiautostradeostradeascorrimentovelocechenem-menoalgiornod’oggisipossonodireultimate.
Iltecno-ottimismoel’ottimismosullerisorseenergeti-chehannocondottoallapianificazionedisemprenuovecentralielettricheintuttoilmondoindustrializzato.Ricor-doche,agliinizideglianni’80,vierailprogetto,dapartedellaState Electricity CommissiondelVictoria,dicostruireunadozzinadicentralielettricheacarboneda2.000me-gawatt l’unanellaLatrobeValley, ilcheavrebbefattodelVictoriaunadelleregionidelmondoapiùaltoconsumodienergia.Taleprogettosibasavasuproiezionichevede-vanonelfuturounsostanziosoaumentodellarichiestadienergiadapartedeiconsumidomesticieindustriali.Neglianni’40,SirMarkOliphantealtriconsulentidelgovernoaustralianosull’energianuclearesostennerolacostruzionediimpiantididesalinizzazionedell’acquamarinaazionatiaenergianucleare,prevedendochel’elettricitàgeneratadaenergianucleare,nel1980,sarebbestatacosìabuonmer-catodanonvalerelapenadimisurarneilconsumo.
L’ideacheunacosapiù veloce è, meglio è,èunastrut-turamentaleormaiprofondamenteradicatanellanostraculturaperquantoconcernesial’agricolturachelapro-duzioneindustriale,itrasporti,lecomunicazioni,iviag-gi, l’alimentazioneequasiogni altroaspettodel viverequotidiano.Larivoluzioneapportatadall’information tech-nologyhaavutocomerisultatounaenormepropulsionedell’ideachelavelocitàsiabuona,proprioquandosico-
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minciaacapirequantilimitimaterialiedenergeticiabbiaormairaggiuntoilgigantismo.
Piccolo è bello
Unodeipiù famosiedeloquenticriticidelgiganti-smonell’economiaenellosviluppoèstatoE.F.Schu-macher,economista ingleseautorediPiccolo è bello398,
399edialtrilibrimoltonoti.LericerchediSchumacherdimostraronocheletecnologieeleorganizzazionimo-derne erano inefficaci, controproducenti e distruttive,quandovenivanoapplicateaiproblemidisviluppodelTerzoMondo.Lanaturainappropriatadellatecnologiamodernaèdovutaallasua largascala,allasuanaturacentralizzata e tecnicamente complessa, nonché allasuamancanzadiflessibilitàquandovieneapplicataadambientieacontesticulturalidiversi.
L’Intermediate Technology Development Group400 diSchumacheremoltealtreorganizzazioninongoverna-tiveattiveneipaesiinviadisviluppohannopromossotecnologieemetodidisviluppoche:sonosupiccolascala;sonosemplicidaapplicareemantenere;sonoadaltoutilizzodimanodopera,piùcheadalto
utilizzodicapitaleedienergia;utilizzanorisorselocali;sostengonoimercatilocali.
Le tecnologie intermedie sono state molto efficacinell’assicurarevantaggieconomici,socialieambienta-li,rispettoalletecnologieconvenzionaliperlosvilup-popromossedallemultinazionaliedagranpartedegliaiuticheprovengonodaivarigoverni.
Altrecritichedelgigantismosonovenutedaarchitettiepianificatorisocialieurbani,chericonosconoilbisognopsi-cologicodiessereincontattoconlascalaumana(equindipiccola)all’internodell’ambientematerialeeorganizzativo.
InEuropaall’internodelmovimento per l’edilizia ecologi-cac’erastatouninizialeottimismosullapossibilitàdico-struirecasesenzaimpattiambientaliavversi,chedoveva-noricavaretuttal’energianecessariadalsole401.Aquesto
ottimismohafattopoiseguito il riconoscimentoche, ingenere,èlacasapiccolaadesserelaveracasaecologica402.
Aprescinderedagliovvi costi ambientali (unacasagranderichiedeunagrandequantitàdimateriali)diven-tanoimportantiiseguentifattori:undebitopiùalto,cheasuavoltaconduceastilidi
vitanonsostenibili;il maggiore spazio, che incoraggia ad acquistare
quantitàmaggioridibenidiconsumo;ilmaggiorespazio incoraggiaancheaunostiledi
vitacheprevedepiùtempotrascorsoall’internode-gliedificiemenotempotrascorsoall’aperto,acon-tattoconlanaturaelacomunità;
i costi di riscaldamento, pulizia e manutenzione,chesonoovviamentemaggiori.
Sviluppo aziendale e soluzioni a breve corso
Nonostantel’evidenzadell’approssimarsialpiccoener-getico,multinazionaliebanchecontinuanoaingrandirsiaunritmoancoramaggiore,nellosforzodirealizzareleeconomiediscalaancorapossibiliinseguendoilcriteriodelgigantismo.Spessosentiamodirechel’Australia(conisuoi20milionidiconsumatoriricchi)nonèunmerca-toabbastanzagrandepersostenereleeconomiediscalarichiestedallaproduzioneindustrialemoderna.Èdiffici-ledirequalieconomiediscala,ineffetti,sistianoancoraconseguendosullasciadelgigantismointempidigloba-lizzazione.PaulHellyer403ealtricriticidellaglobalizza-zioneaffermanochedappertuttolagenteèvittimacomu-nediquestarecenteaccelerazionenellacorsaalgiganti-smoguidatadabancheemultinazionali.Hellyeraffermacheilcrollodelcapitalismoèinevitabile,amenochenonsiprocedaaunaradicaleriformadelsistemamonetariochepermetteallebanchedicrearedenaro.Ilcapitalismosenzalaregolamentazionediunasanapoliticapubblicaèunsistemasenzacontrolli,unmotoresenzagoverno,chegirasusestessofinoacadereapezzi.
LapressioneesercitataasostegnodelladeregulationeilconseguentecollassodelprincipiodisovranitàeconomicanazionalenegliultimiduedecennidelXXsecolopotreb-
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beroriflettereilfattochelarealedisponibilitàdienergieerisorse(secorrettamentemisurata)èindeclino.L’auspica-taefficienzadelcapitalismosenzafrenipuòesserecom-presacomel’ultimotentativodeisistemiauto-organizzatitop-down(impostodall’alto)diottenereilmassimodaunatortachediventasemprepiùpiccola,facendoamenopro-priodeimeccanismidiregolazioneesacrificandolecom-ponentiapparentementemenoimportanti:lepersone.
Le alternative aziendaliAlcune delle aziende più progressiste404 del mondo
dell’industriasisonoresecontodeilimitiumanidelgigan-tismo.Incerticasi,essehannorinunciatoallarealizzazio-nedieconomiediscalapreferendorafforzarelaproduttivi-tàelacreativitàdipiccoligruppidilavoro,incuiilavoratorihannoilcontrollocompletodelciclodiproduzione405.
Il gigantismo crea la nicchia apertaComplessivamente, non riusciamo a vedere alcun se-
gnalediunritornoamodellicheprivileginolapiccolascala.L’elementochesiriesceacogliere,invece,èchelenuoveiniziativeimprenditorialicomincianoalivellodimicro-scalaepoi,manmano,crescononelvuotolasciato liberodallacorsaversoilgigantismo.Piccolefabbrichedibirraopicco-lipanificisiapronolastradaversoilsuccesso,nellostessomomentoincuilefabbrichedibirraopaneconvenzionalisonopassatiallascalanazionaleomultinazionale.Adesem-pio,manmanochelaMonsantoealtrigigantidellachimicacompranotutteleaziendeaffermatenelcampodellaprodu-zionedisemi,nascononuoveaziendechesispecializzanonelrifornireilmercatodiseminonibridienonOGMperorticultorigiardiniericheoperanosupiccolascala.
Negliannipiùrecenti,l’industria del fai-da-tehacono-sciutounagrandeespansione,grazieanchealladisponi-bilitàdimacchineutensilimanualidabancoerelativa-menteeconomiche;questemacchinediusodomesticosono anch’esse create dai grossi sistemi di produzioneindustrialepereseguirecompitiprimasvoltidagrandiecostosimacchinariindustrialiinfabbrica.
Lapubblicazione in proprio di testi oilloroinserimentosuInternetharitagliatounanicchianelmercatodomi-
natodaicolossidell’editoriadimassa(anch’essisoggettia fenomenidiconcentrazione,assorbimentoo integra-zionedapartedialtregrandiaziendemultimediali).Lacrescitaesplosivadelmercatodelpersonal computeroaddiritturadeimicro-computerediInternetsuscalaglo-bale–nonostante iprogettidellemultinazionalidiuncontrollo centralizzato sull’information economy, tramitel’usodisuper-computer–ribadiscono,inmodosemprepiùclamoroso,chepiccolo è potente.
Inqualchemisura,ilvantaggiodellepiccoledimensioniincampotecnologicoeorganizzativoderivadalritmocom-plessivodeicambiamenti.Lapiccolascalapermettedide-dicarelerisorsedisponibiliallosviluppodiflessibilità,unfattorechiaveintimamenteassociatoallapiccolaazienda.
La dematerializzazione delle aziendeIlpersisteredeldominioeconomicodellemultinazio-
nalipuòessereattribuitoinparteallestrategiecheten-donoaliberarsidienormipatrimonifissi(cheriduconolaflessibilità)spostandoilraggiod’azioneversol’acquisi-zionedelcontrollodicapitalieflussiinformativiintornoacuiruotalaproduzionedibenieservizi.Lasopravvi-venzaeilrapidosviluppodellemultinazionali,dallepri-mecrisienergetichedeglianni’70inpoi,indicanoche,quandol’energiaincorporataininfrastruttureeinforma-zionivieneaccumulataalivellimoltoalti–eiflussidienergiacomplessivapermangonoaltiestabili–èpossi-bileilpassaggioaun’ulteriorescaladigrandezzaerapi-dità.Lepossibilità,però,perquestecorporationsglobalidicontinuareacrescerealungosonomoltolimitate.
Durata delle multinazionaliMolta gente si sorprende – o addirittura rimane
sbalordita–nell’apprenderechelamaggiorpartedellemultinazionalihaunadurata inferioreaquelladellavitadiunapersona.Talesorpresaècausatadall’idea,radicatanelbuonsenso,cheisistemigrossiepotentidovrebberocambiaremoltolentamentee,quindi,ave-reunavitamoltolunga.Le vicende mondiali sono oggi dominate da enormi istituzioni governative e aziendali, che operano su scale che condizionano addirittura il cli-
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ma del mondo intero; le loro scelte, però, sono motivate da un’intelligenza e da un orizzonte di programmazione più a corto raggio di quelle umane. Questo squilibrio tra scala e durata è uno dei fattori fondamentali alla base dell’inso-stenibilità della cultura industriale406.
Il pensiero a lungo termine
Lafavoladellatartarugaedellalepre407,conlasuamo-ralefinale“Lenti e costanti si vince la corsa”,ciricordailpre-giodellacontinuitàedelguardarelecoseinunaprospet-tivaalungotermine.Perigiovani,ènaturaleconcentrarsisull’immediato e ignorare il lungo termine. Adesso chesonounapersonadimezzaetàecercodispiegareperchélentezzaecostanzasonoivalorifondamentalideldeclinoenergetico,misentosollevatonelverificarecheancheinPermaculture One–quandoavevopiùomenovent’anni–professavolestesseideeeche,quindi,lapreferenzadataaquestivalorinonècausatadalfattochesonoinvecchiato.
NelPrincipio 4hogiàaccennatoalcarattereadolescen-zialedellanostrasocietà,incuilamaggiorpartedellepersonepretendedipossedere, senzapensareallecon-seguenze.Questastessaculturaadolescenzialechedo-minalenostrevicendepersonali,economicheepoliti-cheportaaprivilegiarelavelocità,lavistositàelanovitàrispettoalladurata,allapermanenzaeatuttociòcheèfruttodellalentaevoluzione.Ciò,ovviamente,nonvuo-leessereunacriticarivoltaallegiovanigenerazioni;èpiuttostoilrammaricoperchégliadulti,presicollettiva-mente,nonsonoveramentecresciuti.
Granpartedeldibattitosueconomiaeambientegiraintornoaltemadeivantaggiabreveealungotermine.Èsbalorditivorendersicontodeldominiocheesercitaattual-menteilpensiero a breve terminesulmondodellapoliticaedegliaffari,soprattuttoper lepersonechericordanoilcomportamentodei leaderdiquarant’anni fa; l’evidenzastoricaindicacheancoracentoannifailpensieroerapiùimpostatosuglieffettialungotermine.Adesempio,gran-diaziendeeinvestitorioggisonoindifficoltànelgestiregliinvestimentialungoterminenecessariperimpiantarecolturedialbericonrotazionidi25anni.
NellaGranBretagnadelXVIIIsecolo,piantarequerceper fornire il legnamenecessarioallacostruzionedellenavirichiedevaunpianodi200anni.Lacostruzionedellenaviinacciaioharesoridondantileforestediquerce(pericantierinavali),equindioggilaGranBretagnasitrovaadaveredelleforestediquerceantiche.Questopuòesse-reunesempiodelperché l’orizzonte della pianificazione continui a restringersi.Inunasituazionedicambiamentirapidieimprevedibili,lestrategiediinvestimentoalun-goterminespessosiperdonoperstradaacausadifattorinonprevedibili.Prevaleinnoilafiduciachelatecnologiael’intelligenzaumanaciaiuterannoinfuturoasuperareglieventualipuntidistallo,manoncirendiamoaffattocontochel’evidenzadovrebbesuggerirciilcontrario.
Costruire muri di pietraLapietraèilmaterialepiùduraturoedimmutabile,e
rimanelasoluzionemigliorepermoltecostruzioni:nonmarcisceeresistealfuocoealletermiti;haunabassaener-giaincorporataedècompletamenteprivaditossicità.
Nel 1986, con le pietre ricavate dai lavori di scavodellanostra futuracasa,mimisi a costruiredeimuridi contenimentoa secco.Auncertopuntomi vennedachiedermiperchéstavofacendoimurettiperl’ortoquandononavevoancoralacasa.Quelmiointerrogar-mimispinseafinireinfrettaillavoro.Dieciannidoporimpiansidinonaverprestatomaggiorattenzioneallaqualitàdellepietrecheavevoutilizzatoe,inanniancorapiùrecenti,misonotrovatoadoverrifareapocoapocogranpartedeimuretti.Fortunatamente,imurettinoneranoinunaposizionesbagliataperché, inquelcaso,avreicertamenterimpiantodiaversprecatotantolavoroperqualcosachebisognavadisfare.Daciòsiricava laseguenteriflessione:poiché molte delle cose che si fanno in permacultura hanno un carattere innovativo e sperimen-tale, non conviene seguire il principio di fare subito i lavori destinati a durare in via definitiva. Se investiamo troppo in ciò che ci sembra rilevante al momento, potremmo poi non riuscire più a cogliere altre opportunità che si presen-teranno, eventualmente, andando avanti. Questo mododipensarepuòessereinterpretatoinduemodi:come
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un’argomentazioneafavoredisoluzionitemporaneeocontingenti(soluzioneveloce),oppurecomeunaragio-neperrallentareilritmoepensarebeneeattentamentea ciò che stiamoper fare (soluzione lenta).Unavoltapresaladecisione,però,nondovremmopiùcambiareideafacilmente,nédovremmofarelecoseinfretta(v.ilPrincipio 12,incuivieneapprofonditoiltemadiunusoappropriatodellesoluzioniprovvisorie).
Strategie a crescita lenta in agricoltura e silvicoltura
I benefici della lentezza nella crescita naturale sonomenoevidentidiquellidellavelocità.Innatura, lacre-scitarapidaèsicuramenteunvantaggiocompetitivonel-leareedanneggiate.Lepiantepioniere,piùadatteatalicondizioni,elamaggiorpartedelleerbeinfestantisonoall’originedigranpartedellenostreattualicolture.
Lacrescita rapidaèsicuramenteunodeicriteridise-lezionepiùantichiepersistentiperlecoltureagricole;tuttavia,inassenzadielementididisturbo,lepianteacrescitapiùlentaeavitapiùlungatendonoadaverelamegliosullepiantepioniere(ecosìtorniamoallastoriadellatartarugaedellalepre).
Le colture perenniPerquantosiadifficileignorareivantaggioffertidal-
lepianteannuali(acrescitarapidaedurataannuale)nelsoddisfareibisognidell’uomo,giàinPermaculture Oneavevamoillustratoibeneficioffertidallespecie perenni a crescita lenta e vita lunganellacreazionedisistemisoste-nibili.Lastrategiaconsistentenelfaremaggiorusodipianteperennipersoddisfareibisogniumanièforseladimostrazionepiùevidentedelprincipiolento è sensato.
Inorticoltura, le specieperennihanno il vantaggiochenonc’èbisognodiripiantarleognianno.Moltediquestepiantesonovarietàpiùantichedellevarietàdior-taggichecoltiviamoannualmente.Ancheseleresenonsarannomaielevatequantoquelledellevarietàannuali,il fattodinondoverle seminareopiantareogniannocontribuiscearendereilsistemaortopiùsostenibile,se
nonaltroperilrisparmiodienergiaelemancatelavora-zioni,potenzialmentedannoseperilsuolo.
Il lino di Nuova Zelanda (Phormium tenax) è unapiantaperenne,cheproduceunafibradialtaqualitàingradodisostituirediversefibrenaturaliannuali,com-preso ilcotone. Ilcotoneè lacolturadapienocampopiùdannosadalpuntodivistaambientaleperchérichie-deunaltoapportodisostanzenutritiveediacquaedèmoltosensibileaiparassiti.Coltivare il linodiNuo-vaZelandaalpostodelcotone408rappresenterebbeunenormerisparmio,siaperquantoconcerneildegradodelsuolocheperilrisparmiod’acquaeilminorutilizzodisostanzechimicheefertilizzanti.Nellungotermine,losviluppodicolture cerealicole perenni da erbe autoctonepotrebbesostituire,almenoinparte,l’attualedipenden-zadalgranoedaglialtricerealiannuali409.
La produzione di ortaggiI sistemi moderni di produzione orticole mirano a
raccoglierleilpiùvelocementepossibile.Iconcimiso-lubili,l’irrigazionealmassimogradoeletecnicheidro-ponichehannoquestoscopo.Taleapproccio,però,hadeglieffettinegativi:ilcontenutodimineraliègeneralmentemoltobassoe
squilibrato,ilchecontribuisceadabbbassareanchelequalità organoletticheelaconservazionedell’ortaggio;
l’altissimocontenutod’acquarendel’ortaggioancorpiùinsipidoemenonutriente;
l’abbondante somministrazione di fertilizzanti, inparticolarediazotoepotassio,fasìchesiaccumulinonelprodottonitratinonmetabolizzati.Èdimostratochequestesostanzepossonoesserecancerogene.
Consistemidiproduzionebiologicidipocopiùlenti,quellestessepiantepotrebberoricavarelelorosostanzenutritivedamicrobisimbiotici,chealorovoltalerica-vanodafontiorganicheinsolubilieminerali.Seilpub-blico fosse capace di riconoscere le sostanze nutritiveealtrequalitànascoste, fruttaeverduraaproduzionebiologicadovrebberoaveredeiprezzimoltopiùalti,in-dipendentementedaognicertificazione410.
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Irrobustire all’aperto le piante da vivaioÈ abbastanza noto, nel campo del vivaismo, che le
piantinedestinatearimboschimento,siepifrangiventooacoltureinpienocampodevonoesserefatteirrobu-stireall’apertoprimadiesseredefinitivamentetrasferiteinpienaterra.Lecondizioniperfettechesiriscontranonelvivaioproduconounacrescitaveloceeabbondantechenonpuòpersisterequandolapiantinaverràespostaalvento,alsoleealgelo.Diconseguenza,deveesserepraticacomuneperivivaistichevoglianoprodurrealbe-ridialtaqualitàirrobustirelepiantemedianteun’espo-sizionegradualeaglistressambientali,chenerallente-rannolacrescitarendendopiùrobustituttigliapparatidellapianta.
Silvicoltura a lunga rotazioneInsilvicolturaèevidentel’importanzadellalentezza
nellacrescitadeglialberi.Primadell’eraindustriale,leforesteeranolamisuradellaricchezzadellenazionieavevanolastessaimportanzadell’agricoltura.Glialberieuropeiacrescitaveloce(pino,pioppo,betulla,ontano,nocciolo)avevanotuttiinnumerevoliutilizzi,maeranoquelliacrescitalenta–inprimoluogo,querceefaggi–lamisuradellaricchezzadeisovrani.
Negliultimi centoanni,gli alberipionieri a cresci-ta rapida–comeconifere,pioppi,eucaliptieacacie–sonodiventatiiprotagonistiassolutideiprogrammidirimboschimento.Questespecievengonoimpiantatesurotazioniaciclobreve,perricavarnepolpaperlacarta,tronchidasegaematerialeper l’industriadeiderivatidellegno(compensati,truciolatiesimili);gliimpiantidiquestespeciehannosostituito,intuttoilmondo,leforestenativedispeciepiùlente.
Comesannobenefalegnamiecarpentieri,nelmon-dodellegnonessunotiregalanulla.Glialberiacrescitarapidatendonoaprodurrelegnameche:èdiscarsadurataall’esternoeacontattoconilterreno;nonhaforzanéresistenza;haridottasezionetrasversale;tendearestringersiequindiadeformarsiespaccarsi;èpocoattraentedalpuntodivistaestetico.
Tre fattorihannospinto i silvicoltori a concentrarsiquasiesclusivamentesuglialberiacrescitarapida,cheproduconolegnamidiscarsaqualità:lo sfruttamento continuo delle foreste native per
l’altaqualitàdellegname;lasostituzionedeilegnamidialtaqualità,daparte
dell’industria,conmaterialiadaltaenergiaincorpo-rata:acciaio,alluminio,calcestruzzo,plastica;
l’avventodiprocessiindustrialiperirrobustireima-teriali derivati dal legno (lamellari, listellari, com-pensatiemasoniti).
Ilbassovaloreambientaledellepiantagioni monocol-turali a crescita rapida eabreve rotazioneèbennoto.Levastepiantagionidialcunitipidieucaliptoazzurroacrescitarapida,invariepartidelmondo,hannofattosìchequestoalberosicreasseunabruttareputazione:sispaccacomeungambodisedano,èfragileemarciscevelocemente,vabenesoloperlapolpaecomelegnadaardere.Inquest’ultimocaso,bisognaaggiungereanchechebruciavelocemente.Pochi,però,aldifuoridell’Au-stralia,conosconoleproprietàdialtritipidieucalipto,bellieacrescitalenta,difibraforteedilungadurata.
La stessa situazione esiste per gli alberi esotici chetroviamoinAustralia.Lavastamaggioranzadilegnameottenuto da piantagioni è di Pinus radiata, una conife-raoriginariadellapenisoladiMonterey(California).Lacrescitamoltoveloce,sperimentataneiprimiarboretienelle prime piantagioni sperimentali di conifere, misequest’alberoalcentrodiulterioriricercheesperimenta-zioni,ancheseillegnamecheproducevaeradiqualitàscadente,conramigrossieunaformaesteticamentenonbella.Dopounsecolodiselezioneumanaenaturaleedisviluppodelprodotto,sièriuscitiaottenereunrispettabi-lelegnodolce,cheinAustraliavieneperlopiùimpiegatoperlacostruzionedicaseealtriusi,edilizienon.
Altrespeciedialberiesoticidimaggiorvaloresonostateignorate,perl’apparentecrescitalentaregistratainvivaieinpiantagionisperimentali.
Negliultimivent’annihosvoltounaspeciedipellegri-naggioinmoltideisitichehannovistoiprimiestesirim-
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boschimenti negli anni ’30, quando lo Stato finanziavaquesteattivitàperfarfrontealladisoccupazionedimas-sa.Unadellelezionichehoappresovisitandoliciriportaallastoriadellatartarugaedellalepre.Mentremoltedel-lespeciepiantatenonhannoprodottounaquantitàdile-gnametaledapoteregiustificareleestesepiantagioni,inalcunicasimisonotrovatodavantideglialberiche,dopo60anni,hannoraggiuntodimensionienormi.Permoltiannimisonochiestoperché isilvicoltori fosserogiuntialla convinzione chequesti alberi avesserouna crescitatroppolenta,ilchegiustificavailfattochenonfosseroim-piegatiinmodopiùestesoperilrimboschimento.Molte delle specie migliori per la produzione di legname crescono len-tamente solo quando sono giovani (richiedono spesso anche posizioni riparate), ma, passati dieci o venti anni, la loro velo-cità di crescita aumenta.
Il caso della sequoia californianaLa Sequoia sempervirens fornisce altri esempi illumi-
nanti. Nonostante il clima decisamente poco idoneo,in Australia meridionale esistono moltissimi alberi diquestaspecie,chesonofrequentementeipiùgrandiinparchiegiardinibotanici.Il legnoèdolce,maeccezio-nalmentestabile,simileaquellodelcedrorosso(Thuja plicata). I catastrofici incendi, verificatisi nello Stato diVictorianel1983,hannooffertoalmiocollegaJasonAle-xandral’opportunitàdimetteredaparteuncampionariodialberibruciati,indigeniedesotici,raccoltineigiardinicarbonizzatidiMountMacedon.Tralemigliaiaditonnel-latedialberimortiogravementedanneggiatidalfuococheJasonrecuperò,c’eraunasequoiaparticolare–conundiametrodi2,1metri–chesecondoluierastatoilpiùgrandealberoesoticodelVictoria.VenivadaungiardinoprogettatodalbaroneVonMüller,ilmassimoesponentedibotanica,ecologiae landscape designinAustralia,vis-sutonellasecondametàdell’Ottocento.LanostracasadiHepburnèunveroepropriotempiodeilegnamiesoticieindigeniprovenientidaMountMacedon.Moltisonostatiricavatidaalberidi40-70annidietà,altempoconside-ratiacrescitatroppolentapervenireutilizzatiperpianta-gioniafinicommerciali.
Lamiaattrazioneperlasequoiacaliforniana(traaltrespecie)siintensificòversolametàdeglianni’80,quandoscopriilepiantagioniappartenentialBallarat Water Board.Isilvicoltoriaddettiaquell’areaavevanoincorsodeilavorididiradamentoe,vistochec’erano,sieranopresiildistur-bodimisurareancheitassidicrescita411.Sebbeneglialberidi60annichestavanoabbattendoavesserogiàraggiuntoledimensioniprescritteperitronchidasegheria,lepianta-gionieranomoltofitte.Iltassodicrescitaannuodell’interapiantagione,nelcorsodei60anni,avevaraggiuntonellamediai20metricubiperettaro,mentrenellafaseattualestavacrescendoauntassoannuodi44metricubiperetta-ro.Perlamaggiorpartedellepersonechenonsiintendo-nodisilvicolturaquestecifrenonsignificanonulla,maperunespertoeranoquasiincredibili412.
Dopovent’annipassati(danonprofessionista)afaredomandeamoltisilvicoltoriperfarmiun’ideaprecisadelvaloredivariespeciedialberidarimboschimento(compresalasequoia),lamiareazionealleinformazioniraccolteèstatadifrustrazioneedirabbiaperlacecitàcollettivadimostratadaiprofessionistidellasilvicolturadavantiatantaabbondanzachelanatura,immeritata-mente,cimetteadisposizione.
GlialberidiBallaratnoncresconoincondizioniidealiperlasequoia,adifferenzadiunapiccolacoloniachehorintrac-ciatonell’AireValleydelleOtwayRanges.L’etàdiquesteulti-mesequoieèsimileaquellediBallarat,maquandoraggiun-gerannoilsecolodietà,probabilmente,stabilirannoilrecorddimassimovolumedilegnoperettarodituttoloStatodelVictoria.LastimadegliespertidelWaterBoarddiBallaratperil1988erastatadi2.000metricubiperettaroditerra;questacifrasiavvicinaalvolumeregistratonelleforestepiùvecchiediEucalyptus regnans,chefannopiùdi250anni!413
Lasequoiacaliforniananonèl’unicoalberoamanife-stareunatendenzadicrescitacosìcaratteristica.Anchemoltespecieautoctoneaustraliane,tipichedellaforestapluviale,hannonelleprimefasiunosviluppolento,chepoisiacceleramanmanochel’alberocresce.
Oggiunanuovagenerazionedi esperti silvicoltorieagricoltoriincludealberiacrescitalentanellepian-tagioni allo scopo di fornire legname di alta qualità,
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nonostante il costantemantradeglieconomistiche itassidi interesseridurrannoilvalorenettoattualediquestepiantagioni.
L’allevamentoNelsettoredell’allevamentosièormaidiffusounsi-
stemadiproduzioneealimentazioneintensivocheten-deamassimizzareilritmodicrescitadeglianimalifinoalraggiungimentodell’etàgiustaperesseremacellati.Aprescinderedalloscandalososprecodienergiaerisor-se,dall’inquinamentoedaiproblemidicarattereeticodirettamenteeindirettamenteconnessiatalesistemadiproduzione,esistonoanchepressanti problemi legati alla qualità delle carni.Adesempio:ormonie altre sostanzeutilizzateper raggiungere
altitassidicrescitaavoltepersistononellacarne;ilcontenutodiacquaegrassièmoltoalto,mentrei
nutrientiel’aromasonoridotti;moltianimaliallevaticonquestimetodimorirebbe-
rodimalattiedegenerative,senonvenisseromacel-lati entro un anno o due dalla nascita. Una situa-zionesimilesiverificaperlemucchedalatte,chevengonomesseinproduzionemoltogiovaniedeli-minatedopoqualcheanno.
Irisultatidiunsistemaprogettatopermassimizzare la produzione di latte per chilogrammo di mangimeèra-dicalmenteincontrastoconquantoavvienenellestallegestitedallecomunitàdiHareKrishna,chesiattengo-noaunapprocciolentoegraduale, incuiognivitellochenasce–maschioo femminache sia–dev’esserecuratoperladuratanaturaledellasuavita.Perprodurrelatticini inbaseaquesta tradizione (senzaaumentareinmodo insostenibile ilnumerodegli animali), ène-cessariomassimizzarelaproduzionedilattepervitello,continuandoamungerelamuccapermoltianni,primadifarlaingravidaredinuovo.Conun’accortagestione,èpossibileaverecircasettemuccheinlattazionesuunapopolazionetotaledi80-90muccheebuoi414.
Naturalmente,inquestotipodigestionebisognatro-vareun’occupazioneanchepertuttiimaschi.InIndiai
maschivenivanoutilizzatipertirarecarriearatriederanopiùpreziosidellemucche,che,perlamancanzadiforag-giodibuonaqualità,producevanosolopiccolequantitàdilatte.Rallentareilritmofinoaquellotipicodeibuoièunagrandesfida,nellasocietàdioggi,ancheperidevotidiKrishna.Ciòchesembrauntabùfolleeinsostenibile–oalmenoloeranelsuocontestoculturale–diventaunale-zionesullimitenaturaledellecose buone(inquestocaso,ilatticini)esull’esigenzadiunapprocciolentoegradualeall’allevamentoanimale.
Lo sviluppo dei bambini
Stadiventandosemprepiùchiarocheanchepergliuomini crescere velocemente, fisicamente e mentalmen-te,nonèpoiungranvantaggio.Ilvalorepositivochestaemergendosempredipiùèl’equilibrio,piùchelaveloci-tà.Lanozionefamiliarechebisognaimparareagattonare,primadicamminare,èsemprepiùaccettato.Adesem-pio,nellescuoleWaldorf–cheseguonoicriterieducati-videlineatidaRudolfSteiner–sisegueilprincipiocheinsegnarealeggereeascrivereabambinimoltopiccolicreasquilibrieostacolalosviluppodialtrefacoltà.
Nell’alimentazione,lapraticadidareaibambinialimenti concentrati,inparticolarecibielaboratifacilmenteassorbi-bilidall’organismo,hamoltieffettinegativi.Esistonooraabbondantiprovediproblemidisalutecreatidalfattocheibambinibevonosucchidifruttaconcentrati(enonmangia-noilfruttodacuièestrattoilsucco)415.Lasuperalimentazio-nepotrebbecausareunamaturazioneprecocedibambinieragazzi,chepotrebbetradursiinunamaggiorecrescitainaltezzarispettoallegenerazioniprecedenti.Lemalattiede-generative(comeavvieneperimaialiall’ingrasso)potreb-berodiventaresemprepiùcomuni.
Slow Food
Unadellepietremiliarichemarcanodefinitivamen-teunasvoltaalivellomondiale,nellariscopertaenellavalorizzazionedeiprocessiconnessialla lentezza,è lanascitadelmovimentoSlow Food.Essocelebra lapre-
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murosapreparazioneeilconsumodelcibocomealter-nativaancheestetica–nonsolofisiologicaedecologi-ca–alleoscenitàdelfast food416.Ilmovimentohacirca60.000membri,intuttoilmondo.
L’economia dell’informazione
L’accelerazionenelmondomaterialeèstataabbastan-zaridottarispettoaquellaregistratanelleinformazioni,neimassmediaenellacultura,incuisembranonvisia-nolimitiall’aumentodivelocità.Leaccelerazioniincredi-biliregistratenellatecnologiadell’informazionesuscita-no,ovviamente,moltoentusiasmo;pochi,invece,siin-terroganosulvalorediciòchevienecomunicatoesuglieffetticollateralidell’aumentodivelocità.
Ilvolumediproduzionegeneratodaautori,titolieso-prattutto case editrici cominciò ad accelerare negli anni’70.Imieigenitori,chegestivanounalibreriatecnicaspe-cialisticaaPerth,nerestaronosbalorditiefrustrati.Oggilenuoveinformazionivengonomesseincircoloediventanoridondantiappenaprodotte.Lacontrazionedelnumerodeiminuti–eadessodeisecondi–duranteiqualiilpubblicotelevisivoriesceaconcentrarsisuquantovede,stadiven-tandosemprepiùlacronacascioccanteecinicadelcollasso totale dei tempi di attenzione.Ilcellulare,dopoappenadiecianni,hagravementedanneggiatolacapacitàdellagentedifaredeisemplicipianidiviaggioedarneinformazioniaglialtri,senzadoverperforzastaresempreincontatto.Hainpraticaridefinitocosasignificaesseresoli.
Manmanochecomputerealtrisistemi di memoria ar-tificialecresconoinmanieraesponenziale,lestrabiliantibugiedipoliticieportavocedelmondoaziendale–maanchelamancanzadiinteresseperlastoria–sonoilri-flessoevidentediunageneraleperditadimemoriachesiesprimeanchenell’incapacitàdicapiredicosaparlanoglianzianiquandoraccontanoilloropassato.
Lacontinuaaccelerazionedellavelocitàdeicomputeredellacapacitàdiimmagazzinaredatièdiventatailme-trodimisura–chevaria incontinuazione–per tutto.Rapporti,resocontiepresentazionidiconsulentiinognisettore seguono l’escalation tecnologica nel trasmettere
ilmessaggio,mentrel’attenzionealcontenutocontinuaaridursi,finoalpuntoche,inconferenzedialtolivello,presentazioniformalmenteimpeccabilimaprivedicon-tenuti specifici ricevono grande attenzione e apprezza-mento.Pergliscetticidelmedia technologydeglianni’90,laormaiclassicapresentazioneconPowerpoint(unpro-grammadellaMicrosoft)amezzodiapositiveèdiventatailsimbolodel“tutto fumo e niente arrosto”.
Gliaspettiinformatividell’economiadeiservizisonostatichiamatieconomia senza peso,perchéciòchevienecompratoevendutospessononprevedeloscambiodimaterialioenergiadiretta,nonostante le lunghecate-nedi energia incorporata (EMERGY) insita nella loroproduzione.Laminiaturizzazione,conlaconseguentevelocitàdell’information technology,haresopossibiledis-sociarel’attivitàeconomicadalcontattodirettoconima-terialieconilconsumodienergia.
Anchesel’information technologypermettedifaredipiùconmeno,èevidentecheilconsumodimaterialiediener-giacontinuaadaumentareneiPaesisviluppati(anchesen-zacheaumentilapopolazione).Iltantodecantatoufficio senza cartanonsièrealizzato.Alcontrario, lacrescentecapacità(conriduzionedeicosti)dicrearecopiecartaceedidocumentielettronici–insiemeaun’ampiagammadiabitudinieaspettative–haavutocomeesitosolounsaccodicartastracciainpiùnelcestino.Aquantopare,l’utilizzodicartadaufficionegliultimi10annièquadruplicato.
L’e-commerce, che a suo tempo venne spacciato comestrategiacommercialeperridurrealminimoicostiditra-sporto, oltre che delle merci, ha generato un’esplosionenellaconsegna porta a porta.NegliUSA,leaziendepriva-te–chestannorimpiazzandoilserviziopostalepubblico–sonofraquellechecresconomaggiormente,stimolatedall’e-commerceedaibassicostidelpetrolio,oltrechedallapresenzadiun’efficienteretestradaleacaricodelloStato.
Moltidirigentiepianificatoridialtolivello,sianelset-torepubblico sianelprivato, sembranononaccorgersidellegameesistentetrae-commerceeaumentodelcostodeitrasporti417.Ledisavventuredelleaziendedellacosid-dettanew economy egliaumentaticostidelpetrolioforseporterannoaunmaggiorsensodellarealtà.
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Permacultura e information technology: ballare con il diavolo?Il valore e la portata dell’information economy sono
argomentiabbastanzacontroversiperisostenitoridel-lapermacultura.Moltilavedonosemplicementecomeunostrumentoinpiù,utilizzabileascopipositivione-gativi,sostengonochevacapitaechepuòesserevalida-menteutilizzataperscambiarsiinformazionieperge-stiresisteminaturalieumani:rifiutarequestostrumen-toècomerifiutarsidiusareduebracciaquandotutti,intornoanoi,lofanno.
Alcunientusiastisostenitoriarrivanoavederenellestrutturereticolaridell’information technology,incuipre-valeilprincipiodell’auto-organizzazioneevolutivadellarete,unriflessodeiprincipinaturali, attraversocui sirealizzeràlapromessadiunariduzionenell’usodima-terialiedenergia.
Altri,alcontrario,manifestanounafortediffidenzaeaccusanol’information technologydi:ridurrelanostraconnessioneconiprocessialento
decorsodelmondonaturaleelanostracapacitàdicomprenderli;
accelerareilconsumodimaterialiedienergia,no-nostantelepromessediridurrescartierifiuti(v.ilmitodell’ufficio senza carta);
accrescere il centralismodelpotere,nonostante lepromessedidecentralizzazionedelleinformazioniedelpotere(v.ilmitodellademocrazia elettronica);
aumentareladipendenzadalletecnologiecomples-se,chenonpossonoessereprodottelocalmente.
Personalmente,comeconsulenteescrittore,sonoquat-tordiciannicheutilizzouncomputer.Sochelatecnolo-giahaplasmatoilmiolavoro,nelbeneenelmale.Sonocoscientechelamiacapacitàdiconsiderarelatecnologiainformaticacomeunostrumentonellamiamanoèmol-todiversadall’effettocheessastaavendosullegiovanige-nerazioni,lequalilaritengonoun’estensioneounaparteintegrantedelpropriocorpoedeiproprisensi.Ciòpuòaumentare l’efficienza nell’utilizzo di questi strumenti,maprobabilmenteseguiràlasciasegnatadaprecedenti
innovazioninellatecnologiamediatica,cheportaall’atro-fiadialtrecapacitàumane418.
Eccoalcune lineeguidachemiorientanonelmiorapportopersonaleconilmondodeicomputer:restate all’avanguardia se serve per motivi di lavoro,
senzainseguireleultimenovitàdihardwareesoftwa-reperchéaltrimentidiverretepredediprogrammatoriallaricercadiutentichecorregganogratuitamenteglierroricontenutineilorostessiprogrammi–debugging–(laleading edgeèoggidiventatalableeding edge419);
icostieiltassodideprezzamentodeiprodottisonomoltoalti;ciòsignificachesièspintiautilizzarelatecnologiailpiùpossibile(ancoraunavoltadiven-tandoneschiavo);
nonpremiate lemultinazionaliper l’ultimanovitàprodotta, ma solo quando rendono migliore e piùefficienteciòchec’ègià;
nonlasciatevi impressionaredallemeravigliedellatecnologia,marimanetelucidieutilizzatelasoloperquellocheserve.
Inoltre:fategliaggiornamenticonhardwareesoftwareben
collaudatiedisecondamano,nontroppocostosiechenonsideprezzinotroppo;
accettateilfattochelachimeradeisistemiintegratie compatibili difficilmente diventerà realtà, finchédominerannoiprincipidellacrescitacontinuadive-locitàecapacità;
cercate di valutare esattamente la rilevanza dellevecchieedellenuovefunzioni,percapiresevalelapenainformatizzaretalifunzionie,nellavalutazio-ne,includetelestimerealistichedeitempimorti(iltempocheimpieghereteperimparareautilizzareilsistemaequellodovutoaguasti,malfunzionamentivari,problemiconlastampanteeviaandare);
dateprioritàallocalesulglobale;usatel’accessoall’in-formazioneglobaleperpotenziarel’utilizzodellerisor-selocali;
per le funzioni essenziali, cercate di preservare lafunzionalitàdeisisteminoninformatizzati;
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cercatedimantenerenelgiustoequilibrioiltempopassatodavantiauncomputerequellochetrascor-reteconglialtrieacontattoconlanatura;
cercatediridurrealminimoitempi di esposizione al computerdeibambinisottoi12anni;
ricordatechela mappa non è il territorio,ossiacheilmondovirtualenonèmailarealtà.
Il paradosso dei radicali e dei conservatori
Manmanocheciavviciniamoatoccareilpiccodelladi-sponibilitàdienergia,iltassodelcambiamentosottomoltiaspettisiriduce.Ilcambiodidirezionedallacrescitaalde-clino,daivalorimaterialiadaltripiùspiritualiècosìfonda-mentaledacambiareradicalmentelafacciadelmondo.Lanostraesperienzadiquestatrasformazioneprobabilmentesaràquelladiuncambiamentoincomprensibileecaotico,ossia un’accelerazione di ciò che stiamo sperimentandoancheattualmente!Immaginiamoditrovarcisuunmoto-scafo:manmanochelasuavelocitàaumenta,essosisol-levaerimbalzasulleondesemprepiùvelocemente.Dopounpo’ciabitueremoallavelocitàeall’effettoesilarante,mailfortebrividodiunavirataa180gradiavràsempreilsuoeffettoancheserallentiamomentrefacciamolacurva.
Lasituazionepresentaunparadossostrutturalecheri-guardailpassaggiodallacrescitamaterialeallacontrazioneedèinerenteallapermaculturae,piùingenerale,aimovi-mentidellacontroculturaealtrimovimentiradicali.
Leideeradicalierivoluzionariesuggerisconoilbisognodicambiamentocomereazioneanormestabili,olarot-turaconlatradizioneeconisistemiprestabiliti.Tuttavia,quandolanormastessasibasasulcambiamentoconti-nuoeradicaleelenuoveideechedovrebberosoppiantarequellevecchiemettonoinrisaltoiconcettididurata,per-manenza,continuitàesostenibilità,sirealizzaunacon-traddizioneditermini,eanchedeglistessimodidiessere:i conservatori diventano i radicali e i radicali sostengono invece la causa di un nuovo conservatorismo.Taleparadossoevi-denzialaconfusionecheregnaogginelmovimentoam-bientalistaeneldibattitopolitico.Iltermineconservationistindicachiaramenteilcaratterediquestoparadosso.
Fondamentalismo e valori reazionari
Insiemeaicritici radicalidellostatus quo,cheprendo-noabersaglioilcambiamentoaccelerato,visonoanchei critici reazionari, i quali vogliono il ritornoa ciò chechiamanoivalori tradizionali.Incamporeligioso,ifon-damentalistichepredicanol’aderenzaprecisaaversionispecifichedellaparola di Dio,intuttoilmondo,stannoampliandolaloroinfluenzaequestoinreazioneall’im-pattodellamodernità.
Sebbenelecriticheallasocietàeaivaloridimassadeiradicaliedeireazionariabbianomoltoincomune,irea-zionaricercanodiricostruire,pezzoperpezzo,ilpassa-to,mentreiradicaliaspiranoapossibilitàutopiche,chedevonoesserecostruiteosviluppateinmodoevolutivo.Perquantisiidentificanonelmainstream420lecritichediradicaliereazionarisonoindistinguibili.Ibenpensan-tisonoincapacidiimmaginarequalsiasicosachenonsiailpresenteounastoriacostantementericostruitainmodoottimistico,chedial’illusionediunpresenteper-manente,coerenteconciòcheèstatoilpassato.
Conclusione
L’evidenzadelpiccolo è belloedellento è sano ètuttain-tornoanoi.Piùsiamoportatiaporciilproblemadelpiccoenergeticoedelconseguentedeclinocontuttelesueim-plicazioni,piùriusciamoariconoscereisistemipiùgrandiecomplessicomedinosauridell’eradell’abbondanzaener-geticadominatadaicombustibilifossili.Sepoiaccettiamolenostredebolezzeelanostramortalitàecimettiamoinsintoniaconimodellidellanatura,cirendiamocontodellaprofondaveritàdelproverbiopostoall’iniziodiquestoca-pitolo(“Lenti e costanti si vince la corsa”).
Lamiaopinioneèche,quandovaloritipicidell’adole-scenza–comeilsensodiimmortalità,lapositivitàdellavelocità,dellenovitàinarrestabiliedellacrescitasenzafine–vengonoadefinireunainteraciviltà,siamosem-prepiùvicinialsuodeclinoeallanascitadiunnuovoparadigmaculturale.Questocambiamentolovedremoavvenirelentamentedavantiainostriocchi.
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Lo spinebill422 e il colibrì hanno entrambi il beccolungoelacapacitàdisostareinvolo,perfettapersugge-reilnettaredafiorilunghiestretti.Questostraordinarioadattamentocoevolutivoèdiventatol’iconaeilsimbolodellaspecializzazione di forme e funzioni in natura.
Lagrandevarietàdiforme,funzionieinterazioninelmondonaturaleeumanoèallabasedell’evoluzionedellacomplessitàdeisistemi.Ilruoloeilvaloredelladiversità–nellanatura,nellaculturaenellapermacultura–sonoessistessicomplessi,dinamicieavolteapparentementecontraddittori.La diversità deve essere vista come risultato dell’equilibrio e della tensione in natura tra varietà e possibili-tà, da una parte, e tra produttività ed energia, dall’altra.
Adesempio,attualmentelamonocolturaèconsidera-taunadellecauseprincipalidellavulnerabilitàaparassitiemalattiee,pertanto,anche lacausadelvastoutilizzodisostanzechimichetossicheedienergiapercontrolla-requesteavversità.Lapolicoltura423èunadellepiùim-portantieampiamentericonosciuteapplicazionidell’usodelladiversità,manonèaffattol’unica.
Ladiversitàtrasistemicoltivatiriflettelanaturaspe-cificadelsito,dellasituazioneedelcontestoculturale.Ladiversitàdistrutture,siaviventicheartificiali,èunaspettoimportantediquestoprincipio,comeloèquellatraspecieepopolazioni,compreselecomunitàumane.
Ilproverbio“Non mettere tutte le uova nella stessa cesta” esprimebeneilconcetto,derivatodalbuonsenso,cheladiversitàfornisceunasortadiassicurazionecontroica-pricciosiimprevistidellanaturaedellavitaquotidiana.
La conservazione della biodiversità
Laconsapevolezzageneraledellaperditadibiodiversitàavvenutanelmondonaturaleèemersacomeimportantetemaambientaledopoduecentoannidisforzitesiallaclas-sificazionedella stessabiodiversità,dapartedibotanici ezoologi.Ilpubblicoriconoscimentodellarapidaperditadibiodiversitànellevarietàcoltivatedipianteenellespecieani-maliallevatesièfattostradapiùlentamente,anchesetalefenomenopuòaveresull’umanitàeffettiavversi,piùpesantidellaperditadibiodiversitànellanaturaallostatoselvatico.
Moltedellerisposteaquestiproblemirappresentanoessenzialmente dei tentativi di reazione, volti a mini-mizzarelaperditadibiodiversitàsiaallostatoselvaticochecoltivato.Alcuniesempisonogliarboreti,igiardinibotanici,glizoo,iparchinazionali,lanormativaperlaprotezionedellespecie,iprogrammidiripopolamento,lebanchedelsemeedelgermoplasma.
Ladiversitàinnaturaèuntemacostantedellescien-zebiologiche.Conl’aumentodellaperditadibiodiversità,dovutaall’impattodelleattivitàumane,èdiventatonor-malepensarecheiproblemiambientaliimplichinosem-preunconflittotralatendenzanaturalealladiversitàelatendenzaumanaaprivilegiarelaproduttività.Matalemododivedereiproblemiambientalièmoltolimitato.La permacultura include molte strategie per la conser-vazionedellabiodiversità,macercaanchedimettereinpraticaunariprogettazionefondamentaledituttociòchefacciamo inmodoche labiodiversitàdiventiunaparte
Principio 10Usa e valorizza la diversità
Non mettere tutte le uova nella stessa cesta421
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preziosaefunzionaledelnostromondo.Perestensione,la permacultura potrebbe anche fornire l’appoggio deiprincipi naturaliallacontinualottasocialeepoliticacon-dottaintuttoilmondopervalorizzare la diversità culturale umanaanchealivelloindividuale.
Riequilibrare produttività e diversitàL’analisi della legge della massima potenza svolta
nelPrincipio 3dimostracomeisistemichepiùeffica-cemente utilizzano l’energia disponibile (più corretta-menteEMERGY)persopravviveretendanoaprevaleresuglialtri.Lasopravvivenzadelpiùadattoopera,quin-di, siaa livellodi sistemachea livello individuale. In natura hanno uguale peso sia la diversità che l’energia e la produttività.L’insegnamento delle scienze ambientali e un tipo di cultura ambientale piuttosto diffuso tendono a igno-rare questo aspetto della natura, nel tentativo di contrastare l’ossessionante predominio dei concetti di produttività e po-tere nella cultura dominante424.
Ladiversitàdielementiefunzioniègiàstataindicatacomeunadelleprincipalicaratteristichedeisistemiinte-grati (v.Principio 8).Proverbi come“Non mettere tutte le uova nella stessa cesta”e“Il mondo è bello perché è vario” indi-canochiaramenteilvaloredelladiversità.LanotacitazionedalconservazionistaamericanoAldoLeopold425«La chiave per tentare di riparare qualcosa è conservare tutti i pezzi»ciricordacheiproblemiconnessiallaperditadibiodiversi-tà in natura derivano soprattutto dall’intervento umano.Occorreperòunsensocontestualepiùriccoeprofondo,perchéilprincipiodidiversitàdeveservireacontrastareeabilanciareilprincipiodifunzionalità,chespessorischiadiprevalereanchenelcontestodellapermacultura.
IPrincipi 2, 3 e 4–incuiiltemadelrapportotradiversitàefunzionalitàègiàaccennato–sifocalizzanosull’allargarelacomprensionediciòcheèfunzionale,produttivoobuono,superandoilpuntodivistadeiristrettierigidivaloriecono-metrici,fondamentologicoessenzialedelcapitalismoba-satosull’usodeicombustibilifossili.Moltiinterpreterannoquesticoncetticomebiecofunzionalismo,incuituttociòchenondimostradiessereutileoproduttivodovrebbees-sereeliminato.Perquestavisualeèpiùcorrettoiltermine
razionalismo ecologico,inbasealqualenonsipuòaccettarelameravigliosaabbondanzadelleformedivitasenzami-surarlaconunmetrostabilitodacriterifissi.
Percomprenderepiùinprofonditàe insensoolisti-co l’utilizzodelladiversità, abbiamobisognodi vederlainequilibriodinamico,diconsiderarlaunacomponentecomplementareotensioneinsitaintuttiisistemi,atuttiilivelli.Conciò,dovremmoessereinposizionemiglioreperlavorareinaccordoconladiversitàefarneunprin-cipioguidadellaprogettazione,invecedirispettareeve-neraresoloalcunecategoriedibiodiversità,ignorandooaddiritturadistruggendonealtre.
La specializzazione in natura
Una delle classificazioni ecologiche più ampie dipianteeanimalièquellachedistinguetraspeciegenera-listeospecialiste.Legeneralistesiadattanoeprosperanoinun’ampiagammadihabitatefontinutritive.Lege-neralistesonobuonepiantepioniere,chemodificanoemigliorano l’ambiente rendendolo adatto a specie piùsensibili.Lespecialisteassomiglianoalmastroartigia-no, efficiente in un particolare habitat, ma inevitabil-mentepocoflessibileeadattabileinaltri.
Diversità e specializzazione nei modelli di territorioA livello di territorio, la diversità degli ecosistemi è
mappatanellefondamentalivariazionibiofisichecreateda clima, morfologia e stratificazioni minerali. Specieedecosistemidiversisonopiùefficientieabiliadutiliz-zarelerisorsedisponibiliinluoghidiversi.Questi“luo-ghidiversi”varianoinscaladallebioregioniallenicchiemicroclimatiche occupate dai singoli organismi. La di-versità tra lepiante terrestrièparticolarmentespiccata,semplicementeperchéipotenzialisitidicrescitavarianomoltissimoinrisorsedisponibilidisole,calore,acquaenutrienti.Perglianimalierbivori(ingradodimuoversiediselezionareciòcheconsumano),glieccessidell’am-bientesonomoderatidalleriserveedallavarietàdiforag-giodisponibile,edalladiversitàdeglihabitat.Nellapartesuperioredellacatenaalimentare,glianimalionnivorie
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carnivorihannoadisposizionerisorsealimentaripiùsta-bili(maforsepiùdifficilidaprocurare),ilcheattenuaul-teriormentelevariazionistagionalichecondizionanoladisponibilitàdicibivegetali.Diconseguenza,ladiversitàanimale–pursemprevariegataeabbondante–èlimitataedimprontataadunpiùristrettonumerodimodellifun-zionali,chetendonoaripetersiinmoltiecosistemi.Ciòèparticolarmenteveropermoltianimalisuperiori,chesonogeneralistieadattatiaunavarietàdiambientidiver-si.L’homo sapienseiparassitialuiassociati–soprattuttotopieroditori–sonoilnonplusultradeigeneralisti.
LedinamichedicompetizioneecooperazionesonostateanalizzatenelPrincipio 8, incuisièancheargo-mentata,conesempitrattidallanatura, l’osservazionecheladiversitàtendearidurrelerelazionicompetitiveeastimolarequellecooperativeesimbiotiche.
Innicchieincuilerisorsedisponibilisonopocodiffe-renziate,unasingolaspeciegeneralistatendeaesserelapiùefficientenell’utilizzodellerisorse;perciòtendeado-minare,producendounabassadiversità.Grandinumeridiorganismiindividualidellastessaspeciecheutilizzanoquellestesserisorseinevitabilmentecompetonogliuniconglialtriperchétuttigliindividuihannolestesseesigenze.Dovelerisorsesonomoltodifferenziateinnicchie,speciediversetendonoaprevalereinnicchiediverse.Ciòavvienenormalmentesecondounmodellospazialeamosaico,incuispeciediversevivonoinprossimità,manoncompeto-noperlestesserisorse.Puòancheavereluogounadiffe-renziazionetemporale,percuiindividuidivarierazzeoc-cupanolostessospaziointempidiversidelgiornoodellastagione.Oltreall’assenzadicompetizione,lerelazionidireciprocitàodisimbiosipossonosvilupparsiinbaseaidi-versibisognieaidiversiprodottidellevariespecie.
La diversità crea stabilità?
Labiodiversitàtotale,misuratatramiteilnumerodispeciepresentiinunsitooall’internodiuninteroecosi-stema,puòvariaremoltissimo.Pervaridecennic’èstatouncorposodibattito,tragliecologisti,tendenteastabi-lireseunamaggiorediversitàpotesseessereunfattore
principale–oanchesolosecondario–per la stabilità degli ecosistemi,nonchéperlalororesilienzaaglistress.
Ladiversitàfornisceallefunzionifondamentalideglieco-sistemipercorsialternativiescappatoieperpoteraffrontareefficacementeicambiamenti.Questodàunprofondosensologicoall’organizzazionetradizionaledeisistemiumani,incuiladiversitàdicoltureerisorsehasemprefornitounasi-curezzaincasodiavversitàedimancatiraccolti.
Leforestepluviali tropicali–chesonotragliecosi-stemipiùstabilialmondo–hannoun’altabiodiversità.Nelle latitudini temperate, inparticolarenell’emisferosettentrionale, possono verificarsi cicli di disturbo cli-maticosugrandescala(ereglaciali)cheperiodicamenteeliminanobuonapartedelladiversità.Aitropici,invece,ladiversitàpuòcontinuareadaccumularsiedevolversi.
Bisognanotarecheanchedegliecosistemiapparente-mentesemplicipossonodiventaremoltostabili.Adesem-pio, molte foreste seguono fasi successive, passando daunafasepionierainiziale,incuièpresenteungrannume-rodispecie,aunafasedimaturitàmoltostabile,dominatadaunaspeciedialberiacrescitalentaemoltolongevi.Pos-siamoricordare,atalproposito,leforesteditasso(Taxus)dell’EuropaoccidentaleeleforestediNothofagus cunning-hamiidellaTasmania.
La complessità strutturaleLa varietà strutturale nella complessa matrice creata
daradici,humusecompost, spuntoniecavitàdel tron-co,comeanchelacomplessastrutturadellachiomasonopeculiaridelleforesteditassoediNothofagus.Questeca-ratteristiche, a loro volta, alimentano un’intensa attivitàmicrobiologicaeunagrandevarietàdiinsetti.Oltreatalecomplessitàstrutturale,lapotenzialeduratadiquestialbe-ri(moltecentinaiadianni,nelcasodelNothofagus,emi-gliaia,nelcasodeltasso)èilfattorechiavechedàstabilità,aprescinderedallefluttuazionistagionali.
La diversità di etàLastabilitàdiunecosistemaèancheconnessaalla
capacitàdiassicurareunaregolarerigenerazionee,con-seguentemente,lapresenzadialberidellastessavarietà
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madietàdiverseall’internodelsistemaforestaobosco.Nelcasodellealteeumideforestesclerofille426,domi-natedall’Eucalyptus regnansedaaltrespecieautoctonedell’Australiasud-orientaleedellaTasmania,èopinionegenerale che esse si rigenerino soltanto dopo incendididimensionicatastroficheechetuttiglialberi,quin-di, abbiano la stessa età.Senza l’interventodel fuoco,laforestaumidadisclerofillesarebbeinvasadaspecietipichedellaforestapluviale,chediventerebberodomi-nanti,unavoltamortiglieucalipti.Ciòsuggeriscechelastrutturacaratterizzatadaalberidellastessaspecieedellastessaetàsiaunpuntodebole,perquantoconcer-ne la continuità dell’ecosistema, amenoche la siccitàei conseguenti incendi abbastanza violenti da bruciarel’umidaforestasclerofilla,noncostituisconounacarat-teristicaregolaredelclima. Igrossinastridicortecciachecadonodagli alberineimesipiùcaldipotrebberorappresentareunaspeciediinvitoalfuocorigeneratore,unaformadiadattamento,fruttodell’evoluzione.
L’opinionecomunesucatastroficomeincendieinva-sionidiinsetti,perboschieforeste,èsemprestatachefosseroeventinegativi.L’ideachepossanoinveceessereunaspettoconnessoallacoevoluzionediunsistemachepassaperiodicamentepervaristadidipotenzaesalutevieneulteriormenteesploratanelPrincipio 12.
Lamaggiorpartedeisilvicoltoriedegliecologistiso-stienechenelleforestesclerofilleumideglialberipos-sonoviverefinoa250-300anni.Tuttavia,esistonoprovebasatesulladatazionedivecchieucaliptiedati storicisullaformaesulledimensionidiquestialberidimostra-noche,incondizioniparticolarmentefavorevoli,potreb-beroaverraggiuntolavenerandaetàdi500oaddirittura1000anni.Intalisiti,specialmenteinTasmania,questialbericresconoinsistemidescritticomeforestemiste,che includonosemprealberi tipicianchedella forestapluviale.Èpossibilechequesteforestemistenoncosti-tuiscanosemplicementeunafasedisuccessionetrafo-restasclerofillaumidaeforestapluviale,maaddiritturaunterzoecosistema.Talesistemaècapacediautoman-tenersianchesenza incendi,differenziando l’etàdellevariespecievegetalipresentigrazieall’occasionalerina-
scitadeglieucalipti,causatadaisemidipiantematureportatidalvento427.Datocheècomunquedifficilestabi-lirel’etàdeipiùvecchieucalipti,nelleforestemistepos-sonoesserepresentialberididiversaetà,anchenelcasomanchinoalbericonmenodi100annidietà.Chesianocorretteomeno,lemieipotesisulleforesteaustralianepiùspettacolariemaggiormentesottoposteallalucedeiriflettoriillustranocomunquequantoladiversitàdietàpotrebbeaumentarelastabilitàdell’ecosistema.
La diversità geneticaUnaltrofattorechecisfugge,seguardiamosoltanto
alladiversitàdellespecie,èilruolodellavariabilitàall’in-ternodellastessaspecie,cheinmoltepiantecomunièdavveronotevole.Adesempio,nelsuddell’Australiaab-biamo eucalipti molto diffusi, come il manna gum (E. viminalis)eilred gum(E. camaldulensis),chepresentanonotevolidifferenzedi varietàe sotto specie.Ciò riflettel’adattamento a specifiche condizioni locali e, a volte,all’isolamento da altre popolazioni della stessa specie.Queste variazioni naturali, locali e regionali, sono di im-portanza cruciale come base e fondamento dell’evoluzione di nuove specie e per facilitare la selezione e l’allevamento di piante e animali per uso umano.
All’internodiqualsiasipopolazionelocaledipiantedo-minantiènormaleancheunagrandevarietàindividua-le428.Questavariabilità429geneticapermettel’adattamen-toacondizionivariabili,poichégliindividuipiùvigorosisiriproduconoconmaggiorsuccesso.Ilfattochequestoprocessodisopravvivenzadelpiùadattononportiaunamonocolturadiindividuiidenticipuòprobabilmentesor-prendere.Gliespertidiibridazione,vegetaleeanimale,sannoquantoèdifficileescluderelecosiddettecaratteri-stiche indesiderateequantovelocementeessericompaio-noquandolapressionedellaselezionegeneticascompa-re.Poichélecondizioniambientaliraramenterimango-nougualialungo,ilfeedbackpositivopernascondereunaparticolarecaratteristicapuòavolteanchevenirmeno.Anchelagenerazioneditrattidiversinuovieoriginalipermutazioneealtreforzecreativepuòcontribuireamante-nerediverselepopolazioni.
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Perquantodifferentipossanoessereimeccanismi,ladiversitàèunastrategiadisopravvivenzadiprovataeffi-cacia,perpopolazioniespecievegetalieanimali.Lana-turararamentesembrametteretutteleuovanellastessacesta.Tuttosommato,credosiaragionevoledirechela variabilità di individui, popolazioni, specie, età e strutture nei sistemi naturali è un fattore che contribuisce alla stabi-lità,ancheseilconcettostessodistabilitàrichiedeulte-riorichiarimenti(v.Principio 12).
La diversità coltivata di epoca preindustriale
Nell’agricoltura preindustriale la policoltura era lanorma,mentrelamonocoltura,quandoesisteva,erali-mitataapiccoleestensioniditerreno430.Leragionidellapolicoltura nell’agricoltura tradizionale preindustrialesonoanch’essediverse.
L’autosufficienza richiede la diversitàNeicasiincuil’agricolturasoddisfaibisognidella
famiglia (sussistenza) – invece di rifornire i mercati–ladiversitàdellecoltureènecessariaperoffrirenu-trimento,varietàe,perquantopossibile,unapportoalimentare costante. In molte regioni dell’India, adesempio,lecolturedilegumicomelelenticchieprov-vedonoafornireleproteinechesonoilcomplemen-to nutritivo dei cereali (oltre a fissare azoto e a farriposare il terreno dopo la ripetuta coltivazione delraccoltoprincipalecheèilriso,riducendocosìanchel’incidenzadimalattie).L’autosufficienza,dunque,ri-chiedeladiversità.
Alcontrario,quandoèunmercatocentraleadistri-buireglialimenti,essodeveprovvedereadassicura-reunadiversitàdifontidisostentamento.Ciòrendepossibilelaspecializzazioneegliaumentidiresadicolture commercializzabili che portano alla mono-coltura,laqualepuòinquesticasidiventarepartediun ecosistema industriale in evoluzione basato suicombustibili fossili, ma a lungo termine danneggiala capacità dell’ecosistema agricolo di provvedere aibisognidelpopolo.
La sicurezza attraverso la diversitàColtivarespeciediverseèancheunafontedisicurez-
zao,meglio,èunaveraepropriaassicurazionecontroilverificarsidiavversitàstagionaliodiattacchidapartediparassitiomalattie.Questaèunadelleragionipercuiicontadinipersistononellacoltivazionedivarietàcherendonopocoosonoinqualchemodoinferiori,incon-frontoaquellepiùcoltivateedimaggiorrendimento.Nellaselezione,spessosicercauncompromessotralecaratteristicheconnesseall’altaresaeallafacilitàdirac-colta,daunaparte,elaresistenzaallasiccità,aiparassitieallemalattieelarusticitàcomplessiva,dall’altra.
La diversità come mantenimento di una tradizione culturaleLaterzaragioneallabasedelladiversitàcolturaleèche
lagentespessocoltivadeterminatevarietàpermotivieste-tici,sentimentali,culturaliespirituali.Sitrattadidesiderioobblighicheavoltecelebranolegami di discendenza(colti-varequellaparticolarevarietàdifagiolichecoltivavailnon-no,adesempio).Avoltequestoimpegno a tramandare la diversitàsiavvicinaaunomaggio,oauntributoall’abbon-danzadellanatura,chesimbolicamentericonoscel’impor-tanzaancheacosediversedallenostreesigenzematerialipiùimmediate.
Miglioramenti nelle tecniche di coltivazione o spostamento degli obiettivi?Alcunisostengonochelaselezionetipicadell’agricoltu-
ramodernaabbiaportatoradicalimiglioramentinelcam-podellevarietàdipianteeodellerazzedianimali.Questaopinionerifletteilparadigmaprogressistachelamodernitànonpossachecrearecostanticambiamentipositiviintutteleareedell’esperienzaumana.Icosiddettimiglioramentinellevarietàvegetalieanimalirispettoaquelletradizionalisonostatiottenutiselezionandoeadattandotalivarietàacondizioniche,lungidall’esserenaturali,sonoilprodottodell’utilizzoditecnologieerisorsenonrinnovabili.
Moltiscienziatiealtrefigurecoinvoltenellosviluppoenell’introduzionedellecultivardirisoedifrumentomi-glioratichesonostatiallabasedellacosiddettarivoluzione
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verde,aquantoparenonsonoriuscitiacogliere ilnes-soesistentetralemonocolturesemprepiùproduttiveelaperditaprogressivadiresistenza,indottanellenuovepiante431.Naturalmente, allabasedella rivoluzione verdec’eralaconvinzionechel’apportodifertilizzanti,pesticidieacquaavrebbecompensatolaperditadiresistenzadellevarietàmigliorate.All’aumentatoutilizzodifertilizzantiepesticidisisarebbeprovvedutocomprandoquestesostan-zedallemultinazionali432enelcasodell’acqua–chenonpermettevagrandiprofitti–sisarebbeprovvedutocondi-gheeprogettidiirrigazionefinanziatidaivarigoverniecostruiti–anch’essi–sempredallemultinazionali.
InAustralia,leprimefasidellastoriadeimiglioramen-ti colturali subase scientifica furonopilotatidalCSIRO(Commonwealth Scientific and Industrial Research Organi-sation), ilqualediede ineffettiprioritàalprincipiodellarusticitàdellecoltureedellaloronaturaleresistenzaallemalattie.Tale fattore sidimostrò crucialenelpotenziareun’agricolturapiùnaturaleeabassoinputenergeticoinAustralia,moltotempoprimachesiprofilasseroleattualiemergenzeeproblemiditipoambientale.Leresesemprepiùscarseottenuteconiconsuetiincrocidipiantetradi-zionali–mentre,alcontempo,siverificavailpassaggiodalfinanziamentopubblicoaquellodiaziendeeindustriepri-vate–haspintoespingetuttorailCSIROsemprepiùver-sol’ingegneriageneticaeversoobiettivichericonosconosololaleggedelprofittotipicadellemultinazionali.
L’incrocio delle varietà vegetali orticole è stato anco-rapiùcontroproducentediquellodellecoltureapienocampo.Il famigeratopomodoroaraccoltameccanizza-tachenonhaaromanégustoèunbuonesempiodeicambiamentiavvenutineicriteridiselezione,chehannofinitoperprivilegiarecertecaratteristichesacrificandonealtre.Alcuneprove433hannodimostratocheperfinoconuna concimazione (organica) e un’irrigazione ottimalegli ibrididimercatomiglioratinonriesconoaprodurrequantolevarietàtradizionali.
L’ideadimigliorarequalcosadigiàaltamenteselezio-nato,fruttodisecolidimiglioramentiottenuticonlacol-tivazionetradizionale,incrociandodellepiante,èspessoerronea.Ciòchesifapassarepermiglioramentoèinvece
uncambiamentononconsapevoledeicriteridiselezio-ne,unitoaunnonvoler rendersicontodellequalitàedelleproprietàchesiperderannoafuriadiincroci.
L’equilibrio di produttività e diversitàLacoltivazionedivarietàchenonhannoresealtissimee
dialtrecheconsentonounmantenimentodelladiversitàri-fletteunatensioneeunequilibriotraproduttivitàeresilien-zachetroviamoalivellimoltoaltiintuttiisistemicoltivati.Suscalaterritoriale,riguardailrapportotraisistemicoltivatiegliecosisteminaturali,ossiasenzainterventodell’uomo.Ilprimoforniscealterese,madipendedaunagestioneinten-siva;alcontrario,l’ecosistemanaturaleforniscebasserese,marichiedescarsionulliinterventidapartedell’uomo,tran-necheperlaraccolta(v.Principio 3ePrincipio 11).
L’allevamento animale e la diversità
Ilmantenimentodi razzeanimali rare èunaparteimportantedella conservazionedelladiversità inagri-coltura.Allostessomododellevecchievarietàdiortag-gi,l’allevamentodirazzeraredipollame,bovini,caval-li,caniealtrianimalihatramandatol’attentaselezioneoperatanelcorsodimoltegenerazionidellecaratteristi-chepiùadatteautilizzieambientispecifici;caratteri-stichespessoappropriateancheaisistemiprogettatisubasepermaculturale.Adesempio,levarierazzedicaniuna volta erano specializzate nella caccia, nel riporto,nellapastoriziaeinaltrefunzioniancora(v.Principio 5).L’utilizzodella conformazione434per selezionarebuonevarietàanimalièstatosemprecontrobilanciatodacri-teri funzionali,quali leprestazionirelativealcompitodasvolgere,lafecondità,losviluppo,laresistenzaallemalattiee,ingenerale,larobustezza.
L’allevamento su scala industrialeNell’allevamento di animali, oggi, c’è stata una se-
parazioneeunaintensificazionedellaselezione.Nella produzione a livello industriale si è giunti a elaborare degli standard di prestazioni molto precisi, ragion per cui l’alleva-mento intensivo di pollame, maiali o vitellista trasforman-
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do sempre più gli animali in macchine che difficilmente po-trebbero vivere fuori dalle strutture.Sicontinuafrattantoamandaremucchenordamericaneedeuropeeultrase-lezionateedebolineiPaesidelTerzoMondocomeaiu-toallo sviluppo, ancheseèormainota lanaturanonsostenibileeinappropriatadiquesterazzemoderne435.Questa degenerazione causata dall’eccesso di selezione èilrisultatodiciòcheVandanaShivahaincisivamentechiamato «monocultura della mente». Questa culturanonriesceavederealtrocheilrisultatoimmediato,ciòcheèproduttivo, funzionale e buono,senzaprendereinconsiderazioneilcontestopiùvastooglieffettisecon-dariavversidiciòchesifa.
I fantasisti dell’incrocioLerazzeanimalinonsonostatedegradatesoloperpo-
tenziarel’ideologiaagricolaeconomicista.Inrealtà,sia-moandatibenoltre:iselezionatoridipollameeanimalidacompagnia(inparticolarecani)hannorovinatomoltedellerazzechehannocercatodipreservare.Laselezioneinbaseallaconformazione,senzaprestarealcunaatten-zionealleprestazionieallarusticità,èlaradicedeipro-blemi.Icriteriappenacitatisonostatiquelliprevalentiquandoglianimalidovevanoessereutilipiùcheorna-mentali.Adesempio,ilnasostrettoelungoèsicuramen-teuntrattocaratteristicodeicanidirazzaCollie,maque-stononsignificachebastaavereuncaneconilnasolun-goperavereunarazzadaselezionareperchéuncaneconunnasolungopuòancheavereuncaratterecapricciosoeilcervellopiccoloenonaverenullapercuiesseresele-zionato.Nellaselezionedipollame,razzemoltodiffuseecomunicomelaBlack Australorpsonostatetramandateperdecennidagliappassionatisenzachevenisseprestataalcunaattenzioneallalorocapacitàdiprocurarsiilcibosenzafarsiprenderedallevolpioallaquantitàdiuovade-postenell’allevamentoallostatobrado.
Laresistenzaelarusticitànaturalisonofacilidaripri-stinare,nelpollameeinaltrianimalidomestici,maseèquestochevogliamo,allorabisogneràrinunciarealme-noinparteall’altaproduttivitàeadaltrecaratteristichedellarazza.Adesempio,hovistorecuperareunavarietà
dipollotipicadellagiungladelsud-estasiaticonelgirodiqualchegenerazionediallevamentoallostatolibero,apartiredaanimalidomestici.Ilrisultatoèunanimaledavverorusticoestupendo,maprovateacercareleuovaoarinchiuderliinunrecintoeviritroveretetrasformatiinunprimordialecacciatore-raccoglitore!
Inparte, lacolpaèanchedelleesposizioni di animalicuisiamoormaiabituatiechepremianosoltantoglial-levatorichesidistinguonoperl’aspettoelapurezzadeilineamentidell’animale.Ilrisultatoèl’inincrocio (oinbre-eding), l’accoppiamento tra soggetti consanguinei, cherappresenta ladannazionedellaselezioneeccessiva.Seglianimalivengonoselezionatialloscopoprioritariodipotenziareunafunzioneutileall’internodiunambientenaturale–comeèsempresuccessoperboviniecanidapastore–l’aspettodell’animaleèmoltomenoimportan-tedellasuaprestazione.LapopolaritàacquisitadaiBlue Heeler,daiKelpie436edaaltricanidalavorocomecanido-mestici,minacciadunquedidistruggerel’intelligenzael’energiachelagenteamainquestianimali.
Laselezione in base a criteri esteticiavevaragioned’es-serenelcontestotradizionaleincuiunacertarazzaeraemersa.Inquell’ambiente,unaparticolareconformazio-neeuninsiemeditrattiedicolorirappresentavanounasortadisommarioesteticodellarazza,unaspeciediri-assuntostenograficodiunacomplessamisceladi trattiinvisibili.Masenzal’appropriatocontestoambientaleleregoledicarattereesteticononhannopiùsenso.ÈcomecelebrareilNataleeuropeonell’estateaustraliana.
Ladiversità,inquestocontesto,èunparadosso.Ladi-versitàdellerazzetradizionalivienemantenutaprimadituttoallevandoinpurezza,escludendoun’incontrollatadi-versitàeibridazione,fattorichedistruggerebberolarazza;peròsenzaunappropriatocontestoambientale,larazzaèdistruttadalmantenimentodellapurezza.Ilparadossoèanalogoaidibattitisulfunzionalismoesull’esteticainorti-coltura(v.Principio 3)einarchitettura(v.Principio 7).
Chiaramente il punto di equilibrio e integrazione tra pro-duttività ed estetica è una cosa molta delicata, come lo è quello tra purezza della stirpe e vigore ibrido o quello tra forma fissa specializzata e diversità.Sonoelementichevannoriconside-
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raticostantementeinognisituazioneecontesto.Inultimaanalisi,dobbiamodomandarciseciòchestiamofacendoèinsintoniadavveroconlacuradellaTerraedellesueformeviventi,conlacuradellepersone,conladistribuzionedelsurpluseconl’accettazionedeilimiti.
Diversità geografica e culturale
Misonooccupato,finora,delladiversitàall’internodiecosistemicoltivatiecontrollatidall’uomo.Questadiver-sitàassumeaspettiancorapiùmarcatiquandoconsideria-moidiversipaesaggiantropizzatidivereeproprieregioni,documentatidaglietnobotaniciepiùingeneraledaglian-tropologi.Ognibioregionedelmondohaisuoimodicarat-teristicidicoltivarepiante,allevareanimalieorganizzareilpaesaggio,espessohaancheunpropriolinguaggioperde-scriverelecose,tuttielementicheriflettonolarealtàlocaleeuncertogradodiisolamentodalleregionicircostanti.
Le culture dei cibi fermentatiUnsottile, invisibileesempiodiunaperdutadiver-
sitàculturaleconcernenteilciboeisuoiintimilegamicon la biodiversità è dato dalla variabilità microbiolo-gicadeimodidi ottenere alimenti fermentati. La pasta acidaperfareilpane,chesiperpetuavainqualsiasivil-laggioeuropeo,facevapartediunecosistemafruttodicoevoluzione composto da molti differenti lieviti e daaltrimicrorganismiancora.Lapastariflettevalevarietàdicerealicoltivateneicampidellacomunità, imetodiutilizzatidalfornaioepersinol’ambientemicrobicodelforno(spessoantico).Nonsorprendecheilpanediognivillaggiofosseunico.
Neglianni’20,alcuniscienziatialimentarigiappone-sicominciaronoapurificarelecoltureperlaproduzionedelmisopermigliorarne l’efficienzae laproduttività.Oggi,inpratica,tuttiicibifermentatialmondovengo-noprodotticoncoltureinizialipure(damonocoltura).Non riusciamo neppure a immaginare cosa abbiamoperso,nétantomeno,quantotempopotrebberichiederericrearedellecolturedifermentazionecomplessecomequellediunavolta.
Nel 1994, durante un viaggio in Europa, alla miapartnerSuDennettvenneoffertaunacolturadipastaacida,chedovevaavere500anni.Apartel’impossibilitàdiportarselainAustraliaacausadeiproblemilegatiallaquarantena,Susisentìaddossounaresponsabilitàtrop-pogrande.Perchiunquesiariuscitoamantenereattivaperanniunacolturadifermentiperloyogurtolapastaperfareilpane,l’ideadiunacomunitàcheriescaaman-tenerevivaestabileper500anniunapastaacidaèal-dilàdiognicomprensione.Comeinnatura,ladiversitàspecializzatafruttodicoevoluzionerichiedeunagrandestabilitàalivellodicondizioniambientali.
La diversità linguistica e la sua scomparsaLadiversitàdellecultureumane,chesbalordìiprimi
viaggiatoriecherimanetuttoraunafontedimeravigliaediconflitto,èessastessaunacomponentedellediver-sitàbioregionalidacuitraggonooriginelestessecultu-re.Anche inEuropa,dove ilpoteredi re, imperatori eStati-nazione,persecoli,hamiratoacreareomogeneitàpunendo la diversità culturale, la variabilità ricompareogniqualvoltariesceadavernel’opportunità.Ladiversità di dialetti e culturedaunaregioneall’altraèunriflessodelpotere instancabiledella terradiagirecomeagenteformativodellaculturaumana.Nonostanteciò,l’Europaèlapatriadimenodel4%dellelingueesistentialmon-do437.Questodatopotrebbeindicaredelleperditerispettoalpassato,oppureunaminorediversitàculturaleeredita-ta.SecondoilWorld Watch Institute,il90%circadelle250lingueaborigeneaustralianesonoarischiodiestinzione;solosettediquestehannopiùdimillepersonechelepar-lanoesolodueotreriuscirannoprobabilmenteasoprav-vivereneiprossimicinquant’anni.Laprevistascomparsadellamaggiorpartedellelinguedelmondoneiprossimicentoannivadiparipassoconlapaurosariduzionedel-labiodiversità,unadevastanteconseguenzadellacultu-raindustriale.L’estinzionedellelinguesignifica,inlineadiretta,anchelascomparsadelleconoscenzeindigeneedellemodalitàdiprogettazioneevitasostenibilelegatealterritorio;conoscenzeemodalitàdifficilmentedocumen-tateoinqualchemodotrasmesse.
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Globalizzazione culturale e rinascita delle culture legate al territorio
Reazioni alla globalizzazioneLamaggiorpartedegliabitantidiquestopianeta,at-
tualmente,sitrovaametàstradatraunaculturalegataalterritorioequinditradizionaleelocale,eun’altra,definitadellamodernità,chevienepercepitacomeculturadialtripopolipiùomenodominanti.Pergliaborigeniaustra-liani,laculturadellamodernitàèquelladeibianchi;pergliarabichevivonoinIsraele,èlaculturadelsionismoebraico;periCorsi,èlaculturafrancesemetropolitana.Permoltipopolidelmondo,laculturadellamodernitàèquelladegliStatiUnitid’America,resasemprepiùcapil-lareattraversomassmediaeInternet.
Oltreaquesto,esistonoancoratraccedidominiodapartedipopolieculturesualtripopoliecultureetaliele-mentiinfluenzanopesantementelapoliticaelasocietà.Questiconflitti,spessosuscalalocale,impedisconodivederechelamodernitàdiffusadamassmediaemul-tinazionalièilpiùimponentestrumentodi imperiali-smoculturalechesisiamaivistoalmondo.Diorigineprevalentementeanglo-americana–conl’inglesecomelingua franca–ilmodernocapitalismoglobale(oqua-lunque altra denominazione si voglia usare) ha avutocomemotorel’abbondanzadicombustibilifossiliestaoraconsumandoladiversitàumanaculturale,agricolaenaturale,sostituendolaconunamonoculturaglobalechesiestendeatuttiilivelli.
Laglobalizzazionehageneratodappertuttoansia,rab-biaeconflittiper laperditadelleculturelocaliedelsi-gnificatoprofondoaesseconnesso.Lamaggiorpartedeipopoliindigenioancoralegatiatradizionilocalisièresacontochequandolaculturaperdeilcontattoconlanatu-ra,laterra,ilciboealtreespressioniconcrete,isuoiaspet-tipiùsignificativi–lingua,legamidiparentela,credenzereligiose–perdonolaloropregnanzaeallafinediventa-nodelletradizionivuote,destinateamorire.
Lacultura globaleèoggiconsideratalanormalità,men-treletradizionidiventanosemprepiùl’anacronisticori-masugliodiunpassatocampanilistico.Che lepersone
sirapportinoinmodopositivoonegativoallamoderni-tà,questaviene inognicasopercepitacomeunasortadi continuità-reciprocità con ciò che sentono personal-mentecometradizione.Sonopochelepersonechecom-prendonol’importanzadelletradizionipopolarilegatealterritorioediciòcheleuniscealdilàdelledistanze;an-coramenosonolepersonechesirendonocontodiunacaratteristicaunicadellamodernità:quelladiessereunacultura globale del non-luogo,senzalegamicolterritorio.
Nuove culture legate al territorioLapermaculturausamodellicomuniavarietradizio-
niculturaliperprogettareisuoiprincipiemodelli.Ladiversitàdisoluzioni,strategie,tecnichediprogettazio-nediventa lostrumentoper la realizzazionedinuoveculturedelterritorio.Dovunque viviamo, dobbiamo diven-tare dei nuovi indigeni.
Paradossalmente,visonopersonecheconsiderano lapermaculturacomeunaformadiappropriazione culturaleeperciòmanifestanodubbieresistenze.Dapartemia,laconsiderouncontributoalriconoscimentodelvaloredel-laculturaedelleconoscenzetradizionaliedelladiversitàbiologica,ilcheèunprerequisitodiciòchepossiamochia-marecommercio equo culturale.Finché le fonti sono chiara-mente riconosciute e rispettate e l’utilizzo delle conoscenze non è finalizzato a produrre ricchezza in quantità considerevoli su scala privata o aziendale, l’utilizzo delle conoscenze indigene è un aspetto importante – se non un fondamento – della proget-tazione permaculturale in molte parti del mondo.
Stiamo cominciando a capire che la condivisione diesperienzetrapopoli tradizionalipuòportareallacom-prensionedelladiversitàall’internodimodellifondamen-talilargamentediffusioaddiritturauniversali.Gliaspetticomunicheunisconotra loro tradizioni locali legatealterritoriofornisconounapotentealternativaalsolitocon-frontotralocaleeglobale,chepresupponechelaculturaglobaledelnonluogosiaunacosanormale.
Presumochelaglobalizzazionecontinuerànellasuacorsafinchélerisorseel’energianonrinnovabiliglie-lopermetterannoechelanuovabiodiversitàculturalee naturale dovrà essere costruita sui residui di molti
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sistemidiversi,sianaturalicheculturali.Se ilmotoredell’economiaglobalizzatasifermassedomani,sarem-mocostrettiacambiamentinaturalieculturali talidaescludereilritorno(impossibile)allaculturaeallana-tura della società preindustriale. Si recupererebberoframmentidivecchie tradizioni, relativamente intatte,cheverrebberocombinaticonaltriframmentiderivantidailuoghipiùdiversi,ediquestopasso,gradualmente,siricostituirebbeunanuovaculturalocale,cheavrebbeancheilvigorediunaculturaibrida.
L’immaginedipersonechesimettonoaraccogliereipezzidiunnuovopuzzle(v.ilPrincipio 1)cioffreunarispo-staalladiversitàculturaleenaturale.Sarebbeuntentativodicapireeapprezzareciòchelanaturaealtrepersonehan-nocontribuitoacrearee,allostessotempo,esprimerebbelavolontàdicrearenuovecultureindigene,legatealterri-toriodalmegliodelladiversitàdisponibile.
Autosufficienza e diversità dei prodotti
L’applicazionedelprincipiodell’autosufficienzaalimen-tare(v.Principio 4)haenormiimplicazioniperladiversitàinternadeisistemidiproduzione.Inquelliattuali,adaltoconsumoenergetico,ladiversificazionedelmercatoprov-vedeaibisognieaidesideridellagente,ancheseisistemidiproduzionechealimentanoqueimercatisonoquasitut-tidellemonocolture.Estendendolecatenedirifornimentochevannooltrelefrontierebioregionali–eaddiritturaicontinenti–lavarietàdiprodottioffertadalmercatoèau-mentatainmodoimpressionantenegliultimidecenni.
Nel coltivare ciò che si mangia, diventa subito evi-dentechelepersone,essendodiverse,hannoesigenzediverse;quindi,isistemicheprovvedonoalsoddisfaci-mentoditaliesigenzedevonofornireprodottidiversi.
I Paesi ricchiHosostenutocheabbiamobisognodiconsiderarel’or-
ticolturaunaformaseriadiagricolturaecheènecessariochevisiaunsostanzialeaumentodiorticoltoriprofessio-nistiingradodiprodurreciboperlepropriefamiglieeiproprivicini438.Percominciareasostituireisistemicen-
tralizzatidimercatonellaproduzionediortaggifreschi–primacheicostidell’energiaedelcibofaccianodiventareobbligatiquesticambiamenti–l’orticolturadeveassicu-rarealpubblicoquellavarietàdicoltureeprodottiindi-spensabilepersoddisfare leesigenze inmodoefficace.Chioggiapprezzalabontàdegliortaggidovrebberender-sicontochenemmenonelgiardinodell’Edenc’eratantadiversitàdiingredienticomequellaacuisiamoabituatigrazieallaculturadelsupermercatoedelfrigorifero.
Saranno lestrategiediorticolturachepuntanoaga-rantirelamassimadiversitàdiprodottipossibileadaveregeneralmentemaggiorsuccessonell’attrarreiconsuma-toriormaistanchidelladipendenzadai sistemiadaltoconsumodienergia.Questopuòspiegareladiffusionedegliorti di permacultura rispettoaquellipiùtradizionaliperlasemplicecoltivazionediortaggi.Lamaggiorpartedegliorticonvenzionalinonèaltrocheunaversionesupiccolascaladegliorticommerciali:nonfannochepro-durre in abbondanza quelle poche varietà richieste dalmercato,senzalasciarealcunospazioallasperimentazio-ne,alselvatico,allasorpresa.
Allostessomodo,lacrescentepopolaritàdellecosid-detteantiche varietàdiortaggiè,daunaparte,daattribu-ireaunaqualcheformadiiniziativapoliticaedall’altraallaricercadinovitàpiùcheaun’esigenzapraticareale.Questatendenzahacomunquel’effettopositivodiman-tenereinvitaladiversitàabbandonatadallaproduzioneagricolaindustriale.
I Paesi poveriAttualmente,neiPaesipoverigliortiforniscono–spe-
cialmenteperipoveri senza terrachevivononellecittà–l’unicapossibilitàdivariareanchesoloinpiccolaparteunadietabasatasostanzialmentesupochialimenti.Aipoverièconcessaunamoderatavarietàdicibifreschi(compreseleproteineanimaliderivantidapollameedaaltripicco-lianimali)chesiaggiungeaunalimentobasechepuòessereunaradice(adesempiolamanioca)ouncereale(miglio,maisoriso).Intalisituazioni,labiodiversitàdiunortopuòsignificareladifferenzatralamerasopravviven-zaeunavitadecenteo,addirittura,ilbenessere.
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Infuturo,glistessiproblemipotrebberoverificarsineiPaesiricchi.Lastraordinariacrescitadell’agricolturabio-logicaeurbanaaCuba–dalcrollodell’UnioneSovieticainpoiedall’embargostatunitenseinpoi–fornisceunodeimigliorimodelliperlosviluppodinuovemodalitàdiproduzionedicibofrescopersoddisfareibisogni locali.Perquantosiarelativamentepovera,Cubaèdiscretamenteurbanizzatae,inquantotale,hasperimentatounalungastoriadiagricolturamodernadimercato440.
In qualsiasi progetto di sviluppo graduale di nuovi sistemi meno dipendenti da input energetici, è importante garanti-re una pluralità di fonti di approvvigionamento.Unortofa-miliare,unmercatolocale,ungruppodiacquistopressoaziendeagricole,unaqualcheformadibarattoconamicieconoscenti,incombinazioneconl’acquistodiciòcheman-ca(macoltivatobiologicamente)almercatoconvenziona-le,possonosoddisfarebisogniedesideridimoltepersoneefornirelorocibofrescoconmaggiorsicurezza.
MelliodoraAlcunedellestrategiecheabbiamoapplicatoaMel-
liodoraperpotenziare ladiversitànellaproduzionediciboincludono:soluzioni progettuali come la realizzazione di aiole
rialzateodisposteaspiraleoa“bucodiserratura”ealtreadatteallaseminasequenzialedipiccoliquanti-tatividisemi441;
lo sfruttamento delle variazioni microclimatiche,compre quelle indotte da ambienti costruiti comemuriesimili,percoltivarepianteprecocioclimati-camentemarginali;
l’usodivarietàprecocietardive;l’usodivarietàadatteallaconservazione;l’inclusione di varietà e specie semiselvatiche che
si autoseminanoepossonodareun raccolto anchequandovarietàpiùpregiatenonciriescono.
Il dibattito sulla diversità in permacultura
Peralcuni,ildibattitosulladiversitàinattonelmondodel-lapermaculturasignificasolocheperdarestabilitàauneco-
sistemabastamettereinsiemedellespeciediverseacaso.Aquestepersone,BillMorrisonricordachenonèilnumerodispeciechesimettonoinsiemeadarelastabilità,mailnume-rodiconnessioni funzionalitralespecie.Zooegiardinibota-nicicontengonomoltadiversità,manonsonostabili,perchénonpossiedonoleconnessionifunzionalichepossonocreareunsistemaautoregolato(sultemadellastabilitàedelcambia-mentonegliecosistemi,v.Principio 8ePrincipio 12).
Visonodellebuoneragioniperdubitarecheilsem-plicepiantareunacaotica(oanchebenpianificata)va-rietàdipiante contribuiscanecessariamenteediretta-menteagenerareunecosistemastabileeautoregolato.Potrebbe,però,concorrereafarloinmanieraindiretta.
Le dinamiche della diversità: proliferazione ed eliminazioneMoltipermacultorisonoossessionatidall’ideadicolti-
varequantepiùspecievegetalipossibili.Pergliorticoltorichehannomaturatomoltaesperienza,ilfascinodelladi-versitàvienemitigatodall’esigenzadiconcentrarsisuciòcheproducelaverdurapiùpesanteecolvalorenutrizio-nalepiùaltonelminorspaziopossibileeconmenoac-qua,concimeelavoro.AMelliodora,dopododicianniincuisiamoriuscitianoncomprareortaggi,recentementesiamodiventatipiùpossibilistiecistiamoconcentrandosuciòchecrescemeglioedèpiù faciledaraccogliere;siamomagarianchedispostiasacrificarequalchealberochenonstarendendogranché.Qualcunopotrebbeinter-pretare questo atteggiamento come un infiacchimentodellospiritopermaculturaleoriginario,oppurecomepro-vadirealismopragmatico.Perme,equivalearaccogliereinparteifruttidelladiversità,creandoalcontempounsistemapiùraffinatoepiùfunzionale.
Moltiannifa,unodeipionieridellaproduzionebiolo-gicadipiccolifruttiascopocommercialecheavevainizia-toispiratodaiprincipidellapermacultura442midissechelastrategiabasatasulladiversitànonaveva funzionato.Miraccontòcheavevadovutoeliminare,dapoco,tuttiisuoialbicocchiealtrialberidafruttoconnocciolodopoannidifruttificazionestentata.Avevapoisemplificatoilsistemadiproduzione,impiantandofilaridipiccolifrut-
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ti;fraunfilareel’altroavevaseminatodeltrifoglio,chetagliavaregolarmenteelasciavaappassiresulposto.Lun-goifilari,moltodistanziati,avevapiantatoanchemeliecastagni.Quello che lui considerava un fallimento causato dall’aderenza ai principi, per me invece era stato un processo di progressione naturale: il primo stadio di proliferazione era stato seguito da uno di eliminazione, producendo un sistema più raffinato e funzionale. L’esperienza non aveva fatto che confermare il successo del principio della diversità.
Percapirecomerealizzaredeisistemichegaranti-scanounamaggioreautosufficienza,ènecessarioren-dersicontocheprocediamosempresenzasaperecosafunzioneràecomefunzionerà,equestoperleseguen-tiragioni:lamancanzaolalimitatarilevanzadelletradizioni
sostenibililocalidaprendereamodello;l’implicitacomplessitàeunicitàdeisistemiintegrati
progettatiperladiscesaenergetica;i fattori innovativi, come la disponibilità o la pre-
senzadinuovespecie,conoscenzeotecnologie(adesempio, il ruolo degli oligoelementi o l’utilizzodell’irrigazioneagoccia);
le forzenaturalicoevolutivecheentrano inazionenonappenaisistemivengonomessiinatto.
L’implicitaincertezzariguardoagliesitidelprocessocoevolutivo fornisce un forte incentivo alla sperimen-tazione,mettendoallaprovaspecieestrategiediverse.Èinevitabilechegranpartediquesteprovenonabbiaesitopositivomacapitaspessoche,procedendo in talmodo,ciimbattiamoinsoluzionioriginalicuidiversa-mentenonavremmomaipensatoapriori.Ènaturaleconsiderareilmomentodell’eliminazionecomeunpro-cessonecessarioperrendereproduttivoilsistema.Masenzalafaseprecedentededicataall’aumentodelladi-versitànoncisarebbeletteralmentenulladaeliminare.
MelliodoraAcasamia,horesistitoallatentazionedieliminare
senzapietàciòchenonfunzionava,permolteragioni,fracui:
inostriobiettivisonoquellidiprovvedereainostribi-sogni,senzapensareallaproduzionecommerciale.Lavarietàelacuriositàcomeesperienzeditipoesteticorientrano tra i bisogninonmateriali che il luogo incuiviviamopuòsoddisfareinnoi,aiutandociaridurrel’esigenzadialtristimoliediformemenosostenibilie,probabilmente,piùcostosediintrattenimento;
vistochelanostrafattoriadevefungeredacentrodiricercaedimostrazionedellapermacultura,lasperimentazioneèunafunzioneessenziale,costanteealungotermine;
alcuniannifacisiamoresicontochelaragionepercuialcunepianteealberinonproducevanocomeavrebbe-rodovutoeradovutaapersistentisquilibri mineralideinostri terreni; lemisurecorrettivecheabbiamopre-soinseguitohannoportatoaunarivalorizzazionedipianteealberirimastiimproduttiviodiqualitàscaden-tefinoadallora.Abbiamoscopertochedopounacon-cimazionemineraleriequilibrantealcuniortaggicheavevamorinunciatoacoltivareadessodannorisultatimigliori;anchealcunialberidafrutta,chepensavamodieliminareodiinnestare,produconoadessofruttadiqualitàmiglioreepiùabbondante.
I modelli di diversità ed eliminazione in silvicolturaNelPrincipio 5hospiegatoimotivicheconsiglianodidi-
radareboschieforesteinrivegetazione.Praticarel’elimina-zioneperaumentarelaproduttivitàsignificatagliareglial-berichecresconoinformenonconsoneequindivalorizzare al meglio la qualità del legname,maanchestimolarenellafo-restalacrescitadipiantediverse,soprattuttodelsottobosco.Leprolifichepotenzialitàdirivegetazionedeglialberitipicidelleforeste(specialmenteinfascetemperate)rendonoildi-radamentounapraticaappropriataesostenibile.
Allostessotempo,lenuovegenerazionidialberinatidasemina direttageneralmenteproduconolegnamemoltopiùsanoediqualitàmigliorerispettoaglialberitrapian-tati,perchémigliaiadipiantinefornisconounadiversitàincredibilmenteampiaesipuòeffettuareildiradamentoconmaggiorsicurezza,lasciandosoloilmegliodelmeglio.Perquesteragionièlecitodirecheeliminare per migliorare la produttività è una misura utile solo se non intacca i pro-
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22310. Usa e valorizza la diversità
cessi naturali che preservano la diversità.Nonbisognamaidimenticareilvaloredelladiversità,ricordandochequantoguadagniamo,diradandoedeliminando,èpossibilesoloperchélopermetteladiversitàdellanatura.
La proliferazione naturaleLanaturaèmoltoprodiganellaproduzionedisemi,
insetti,piantegiovanieancheanimali;moltediquesteformeviventivengonosacrificatepersostentarelealtreformedivitachesitrovanopiùinaltonellacatenaali-mentare,maancheperassicurare lasopravvivenzadelpiù forte. Uno dei limiti della teoria dell’evoluzione diDarwinèl’eccessivaenfasipostasullaselezionenaturalecheportaallasopravvivenzadelpiùadattoinsiemeallascarsaattenzionededicataaifenomenichegeneranoladiversità.Inaltritermini,Darwin ha fornito la spiegazione dei processi naturali di revisione ed eliminazione del meno adatto, ma non ha detto molto a proposito del processo creati-vo che la natura stessa mette in alto.L’ortodossiadellateoriaevolutivaneodarwinianaèattualmentemessaindubbiodaunapletoradiidee,chetendonoadaremaggiorerile-vanzaaiprocessicreativiinnatura(v.Principio 12).
La proliferazione di diversità seguita da eliminazione è un modello basilare in natura. Lo ritroviamo in tutti i si-stemi, a tutte le scale, dal pianeta Terra, inteso come entità complessiva nella sua evoluzione geologica, alla crescita e allo sviluppo di organizzazioni di tipo commerciale. È simi-le al selvaggio entusiasmo e alla voglia di sperimentare pro-prie della gioventù, che cedono poi il posto alla sobrietà della mezza età, centrata sul trovare e mantenere il proprio ruolo nella società (qualunque esso sia). Senza sperimentazione, non sapremo mai quali possibilità abbiamo443.
Granpartedell’evoluzionedell’agricolturaedell’econo-miamodernapuòesserevistacomeunospietatoproces-sodieliminazionedisistemitradizionaliapparentemen-teinefficienti,alfinediprodurresistemipiùpotenti,cen-tralizzatieproduttivi.Inquestocontesto,loscopodellapermaculturadeveesserequellodisostenereericostru-ireladiversità,tenendopresentecheilvaloremaggioredella diversità nei sistemi coltivati emergerà in futuro,manmanocheeliminiamociòchenonfunziona.
Unprofondorispettoperladiversitànaturaleeuma-naèparteintegrantedellasaggezzadellamaggiorpartedelletradizionispirituali.Ladiversitàeraspessoprotettadatabù,chelimitavanoun’eliminazionetroppozelante.Unriferimentoaquestoprincipio–e,inultimaanalisi,all’eticachepossiamosintetizzarecon“prendersi cura della terra”–cichiedediprestareattenzioneatuttaladiversitànaturale.Solocosìpotremotrovareuncorrettoequilibrio.
Ricostituire la diversità
Usare l’attualericchezzaeabbondanzaperricostitu-ire ladiversitàèun’eccellentestrategiadi investimentoperaffrontareunfuturoincerto.Dobbiamoconcentrareinostrisforzisullaricostruzionedelladiversitàprestan-doattenzione,inparticolare,aciòcheriteniamopiùade-guatoeutile.Poichénonsappiamoconsicurezzacomeevolveràlasituazione,potrebbeessereunastrategia pre-ziosa anchelaproliferazionecaoticadidiversitàlasciataalcaso,nonostantel’altapercentualediprobabiliinsuc-cessi.Sipotrebbeperòverificareunasituazionesimileallaseguente:selasciamocrescereliberamenteungrannumerodialberellidafruttanatidaseme,questiprimaopoiprodurrannofrutta,cheperlopiùsaràdiqualitàin-ferioreaquellaanalogaprodottadacultivarselezionateeinnestate;però,sumigliaiadialberiselvatici,certamentecenesarannoalcunimeritevolidiattenzioneo,addirittu-ra,diparticolarepregio.
AMelliodoraabbiamoscopertoche,nelcasodellenettarine,solounadecinadialberiselvaticihannopro-dottofrutti,secondonoi,dibuonaqualità.
La rivegetazione444
Negliultimitrent’annidelXXsecolo,perlepiùvarieragioni, è statamessaadimora in territori ruraliunagrandevarietàdialberiearbustiautoctonidell’Australia.Leconoscenzechehannoguidatolarealizzazioneditaliimpiantivarianodallacompletaignoranzaall’acutezza.Lamisuradelsuccessodiquestaoperazioneèrivelatadalladiffusionediquestespecieneivariterritori,dallarigenerazionenaturaleedaulterioriimpiantisuccessivi
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ai primi. Ciò che mi sorprende, per averlo constatatoanchedipersona445,èchemoltiimpiantirealizzaticonspecieassemblateperlopiùacasoesenzamoltodiscer-nimentohannoottenutoottimirisultati.Sièscopertocosì che alcunideipiùutili alberinatividell’Australiaprosperanopropriobenefuoridallorohabitatclimaticonaturale.Sesifosseromesseadimorasolospeciedif-fusenellostessotipodiambiente,nonavremmomaiscopertol’adattabilitàdellealtre.
Ad esempio, l’Eucalyptus maculata è originario dellacostaorientale in cui sonopiù che frequenti lepioggeestive.Questoalberoèadessotralevarietàdalegnamepiùvigoroseedivalorecheprosperanoinregionidell’Au-straliameridionale,confrequentipioggeinvernali.
Inoltre,troviamoesempidispecie–pocoutilizzateperlariforestazionenelloroambientenaturale,acausadimalattieoattacchidiinsetti–cheprosperanoinareepostefuoridailorolimiticlimatici.L’Eucalyptus gompho-cephala,indigenodellapianuracostieraintornoaPerth(Australiaoccidentale),nellefascepiovosecompresetrai450millimetrianordei1000millimetriasudvienegravementeattaccatodauncoleottero.Alcontrario,sequestieucaliptivengonopiantatilungolacostameridio-nale,dall’Australiaoccidentaleall’Australiameridionale–regionichepassanodall’umidoalsemiarido–prospe-ranosenzaproblemi.Neidecennifuturi,questialberifarannodatrattodominantedelpaesaggiocostiero,unavoltachesisarannodiffusiulteriormente,grazieallari-vegetazionenaturaleoaulterioripiantagioni.
Probabilmente,l’alberopiùstraordinariodegliapertipaesaggicostieriaustralianièl’onnipresenteAraucaria heterophylla.Questoalberoètipicodiunclimasubtro-picaleadaltapiovositàconventicostierirelativamentemiti; è stato piantato – raggiungendo lentamente di-mensioniragguardevoli–ancheinzonecostiereaustra-lianeclimaticamenteavverse,conpioggeinvernalicheraggiungonoi450millimetri,incuil’altezzamassimaraggiuntadaglialberiautoctonièditremetri.
Questo costante elemento di sorpresa che ci cogliequandoconstatiamolebizzarrestrategiediadattamen-todellevariespecievegetali–chesiriflettonoanchenel
loro stesso vigore– ci spingeapensare cheanche infuturol’approccio basato sul caso(ossiasullamassimadi-versitàsenzaapplicarealcuncriteriodiscelta)susceltenondeltuttoconsapevolicontinueràaessereunafontedi diversità prodotta dall’adattamento (nel Principio 12prenderòinesameil temadellaproliferazionecaoticadinuovadiversità non regolatacomemeccanismoperac-celerarel’evoluzione).
Il ritorno alle specie indigeneLadiversitàesotica446spessosiriveladigrandesucces-
so,maanchealcunespecieindigenedivenuterareoinviadiestinzionealivellolocalepossonoessereadatteallesituazioniprevalenti.Inmoltiprogettidiripristino ecolo-gico,l’esitodellareintroduzionedispeciesiaanimalichevegetalipuòesseresorprendente.Anchequandocertunesembranocondannateall’estinzione,avoltebastaintro-durreunqualchefattoredinovitàperribaltarelasituazio-neeriportarleallaprosperità.Èquestoilcasodelleoasinaturalistiche,istituite(soprattuttonelsuddell’Australia)perproteggere,conopportunerecinzioni,alcunespeciedimarsupialidaipredatori.Ilsuccessoriscontratohaper-messolaproliferazionedimoltipiccolitipidimarsupialisull’orlodell’estinzione.NellafattoriapilotaFood Forest447diGalwer,basatasucriteripermaculturali,larecinzioneantipredatorihapermessoaibettong(bettongia)ditor-nareariprodursieprosperare.Questoanimale,oltreacontribuirealcontrollodierbaeinfestanti,èadessopo-tenzialmenteutilizzabileanchecomefontedicarne448.
Diversità economica e diversità sociale
Un patchwork di sistemi basati sulla diversitàUnadellegrandisfidedelladiscesaenergeticasarà
quelladisostituiresistemiesoluzionidimassaconunagrandediversitàdisistemiesoluzioniadattiallaparti-colarenaturadisiti,situazioniecontesticulturali.Mol-todiquantodescrittocome“progettaredalmodelloaldettaglio”,oppurecomepassaggioda“semplicitàdisag-gregateecomplessitàintegrate”oda“grandescalaapic-colascala”,èimplicitamenteunpassaggiodasoluzioni
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monocolturalidimassaauninsiemedisoluzionidiver-se.Sevogliamoadottareunpuntodivistachevadadalparticolarealgenerale(bottom-up),lasoluzionepartico-lare,locale,integrataesfaccettatasostituiràlasoluzionedettatadaunaricettauniversalesempliceeugualepertutti.Ladiversitàdiquestesoluzionilocalidiventaevi-dentequandoassumiamounaprospettivapiùglobale(top-down);vedremoallora,considerandolecosedall’al-to,untessutoapatchworkfattodimillecolorieforme.
La ricerca-attiva di diverse soluzioni agricoleL’evoluzione dell’agricoltura moderna fornisce un
chiaroesempiodellasfidarappresentatadalpensareinmodosistemico,accettandoladiversitàcomeprincipiodibase. Il successodellamodernaagricoltura scienti-ficapuòessereattribuitoinpartealsistemadiforma-zionedegliaddettiall’agricoltura,cheistruisceigiova-ni futuri coltivatori all’usodeimodernimetodi, e aglialtrianellidelsistema–tracuivarieistituzioni, lefa-coltàdiagraria, leaziendeproduttricidifitofarmaciesimili – che hanno diffuso le informazioni presso gliagricoltori professionisti. Col tempo ha così preso piede una serie di sistemi agricoli standardizzati ed applicabili alle più varie situazioni. Questi sistemi hanno via via sosti-tuito tutta quella varietà di sistemi agricoli integrati che si era sviluppata in base all’interazione, ogni volta originale e unica, tra terra, cultura, storia familiare e personalità indi-viduale nell’agricoltura preindustriale.La trasformazionedell’agricolturadaqualcosacheèradicatonellanaturaaqualcosacheinveceèradicatoneisistemiindustrialicontrollatidall’uomosièaffermatapiùlentamente,ri-spettoaquantoèaccadutoperl’industriaeperl’edilizia,perchéladiversitàelacomplessitàdellanaturasonopiùdifficilmentegestibiliecontrollabili,rispettoaicampidiattivitàdinaturanonbiologica.
Èovvioche,permeepermoltialtricriticidellamo-dernaagricoltura,èdeltuttonaturaleconcentrarcisuisuoiaspettinegativi;bisognariconoscereperòcheessaha conosciuto uno straordinario successo, soprattuttoperquanto concerne i settori della ricerca edello svi-luppo.Hacreatometodiche,messiinpraticadallapiù
grandevarietàpossibilediagricoltorinellelatitudinipiùdiverse,hannodatoquasisempredeirisultatiapprezza-bili.Granpartedeidubbichegliagricoltorinutronosuimetodidell’agricolturamodernanonriguardalanega-tivitàdiquestesemplificazioniforzate,malatendenzaincessanteall’abbassamento del prezzo di quanto prodotto.Conilcalaredeiprezzianchegliagricoltoricheseguo-noallaperfezionelepiùmodernetendenze,ottenendograndiresediraccoltidialtaqualità,ricevonoappenailnecessariopercoprireicosti.
È emersa anche la pressante richiesta di svilupparedeimetodiagricolieconomicamentepiùvantaggiosiedecologicamentepiùsostenibili;conl’affermarsidiquestatendenza,governiericercatorisisonoallineatiperesco-gitaremetodimiglioridiagricoltura.Iprogressiinquestadirezionesonostatilentipervarieragioni.Unamaggiorevolontàpoliticaeunmaggiorsostegnofinanziarioallari-cercaspersviluppareunaagricolturasostenibilesarebbe-routili,mavisonoalcunifondamentaliostacoliaquestoapprocciotop-down.
Moltiricercatorinonriesconoacapirechela non so-stenibilità dei metodi moderni è dovuta in parte al fatto che le stesse soluzioni vengono applicate alle più diverse realtà. I sistemi più sostenibili sono invece caratterizzati da un ap-proccio che guarda alla specificità della situazione e del sito e che, in base a queste specificità, individua soluzioni spe-cifiche. Inoltre,nell’agricolturaconvenzionale, lesceltesonostandardizzateenasconoall’internodi campidiricercabendelimitati–veterinaria,agropastorizia,sil-vicolturaoaltro–mentrenell’agricolturasostenibilelesoluzioni emergono traversalmente e riguardano piùsettoriallostessotempo.Essesonopartediunsistemaintegrato,cheprendeinconsiderazioneilcarattereuni-cosiadellaterrasiadell’agricoltore.Inquestocontesto,èchiarochegliapproccidell’agricolturaconvenzionalesonototalmenteinutili.
Unapprocciopiùutileallaricerca–stimolatoinpar-tedallaprogettazioneeinpartedascopispecifici–po-trebbesorgereapartiredaicosiddetti innovatori,ossiadatuttequellepersoneche,inunmodoonell’altro,pare che facciano cose interessanti.Unapprocciocollaborativo,
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impostatosubasiolistiche,potrebbepoiessereutilizza-topermisurareedocumentaregliaspettidelsistema,chel’agricoltoreeilricercatoreritengonoutiliperulte-rioriapprofondimenti,ochesembranointeressantiper-chépotrebberoessereapplicabilisupiùampiascalao,ancora,servireperparticolariaspettitecniciostrategici.Irisultatidiunaricercadiquestogenerenonpotrebberoesseremaiclassificaticomedefinitiviocerti;raramentepotrebberoprodurremodelliapplicabilinelcomplessoesuampiascala,mapotrebberofornire informazioniutiliadaltrepersonepersvilupparealtrisistemisoste-nibilidaicontornibendelimitatiespecifici.
Questotipodiapproccioèdefinitoricerca-attiva(action research)ehal’effettodiriconoscerel’inputcreativodichisvolgeillavoropraticoedàinizioalprocesso,attribuen-doalricercatoreilruolosecondariodiassistentetecnico,addettoalladocumentazioneebibliotecario.Molteinteres-santiinnovazioninell’agricolturasostenibileaustraliana–compresiivariindirizzidiagricolturabiologicaol’utilizzodialberiearbusticomeforaggio–riflettonoquestomodel-lo,ancheseraramentehannoricevutoilsostegnodellari-cercaformaleaquesteinnovazioni.Unaltrovantaggiono-tevolediquestoapprocciobasatosullaricerca-azioneèchehauncostomoltopiùbassorispettoallesperimentazioniconvenzionalicheavvengonoincondizionicontrollate.
Permoltepersonenell’ambientedellaricercaquestiap-procciinnovativirappresentanounadisperanteperditadirigorescientifico(riduzionista).Ovviamente,taliapproccinonavrannomaiun’influenzaspettacolaresull’agricolturadimassa,consoluzioniapplicabiliamilionidiettarieacolturecherendonomilionididollari(eairelativifinan-ziamenti).Purtroppo–amenochelacomunitàscientificanonaffrontiunavoltapertutteenelmododovutoquestospinosoproblema–iltentativodiridurrelacomplessitàdeisistemiintegratiaunaseriedifattoricontrollabiligenereràsemprepiùproblemichesoluzioni.L’appelloallosviluppodiunnuovosettorediricercaconnessoallascienzadel-lasostenibilitàèilriconoscimentoesplicitodelfallimentodegliattualimetodiedisciplinescientificinell’affrontarelanaturavariabile,complessaeintegratadelleinterazionitragliuominiel’ambienteincuivivono449.
All’internodelmovimentodellapermacultura,lane-cessitàdi sitidimostrativi che rispettassero le caratteri-stiche locali è stata riconosciuta come complementareall’insegnamentodeiprincipiemetodidiprogettazionepiùgenerali450.Personalmente,hodatogranderilevanzaaisitidimostrativi impostatisubase localeealladocu-mentazionedeicasidistudio,perchécipermettonodisperimentare direttamente cosa significa “complessitàintegrata”,anchesenoncidannounprogrammaprecisodiazioneperaltresituazioniealtriluoghi.Tuttiidettaglielacomplessitàdellanostrascienzaedeinostrisistemisugrandescalacirendonociechineiconfrontidell’enor-me livellod’integrazionee complessitàdella realtà cheabbiamotuttointornoanoi.
Mercati di massa e mercati di nicchiaQuandoilmondodegliaffariadottòiltermineecolo-
giconicchiaperdescrivereimercatiemergentinonfecealtrochericonoscerecheimercatidiprodottieservizidimassa,costruitinelleprimefasidellamodernaeco-nomiaindustriale,sisarebberoframmentatiinunadi-versitàancoramaggioredimercatisemprepiùpiccoli,specificiespecializzati.
Daalcunisegnali,sicapivachequestaframmentazione dei mercati di massaavrebbeavutocomerisultatolafiori-turadipiccoleaziende,sfidandoilcontinuoaumentodipoteredellemultinazionaliglobali451.Sequestoèavvenuto,però,èstatopiùchecontrobilanciatodalladefinitivascom-parsadi innumerevolipiccoleaziendee impreseedallacapacitàdellemultinazionalidiriprendereilcontrollodimoltimercatidinicchia.Larivoluzioneinformaticaèsta-tailfattoreprincipalechehapermessoallecorporationsdidirottareimercatidinicchia,utilizzandolatecnologiaperfornireunapparentesostitutodeiservizioffertialsingoloindividuo.Lebanche,conlaloroincessanteintroduzionedinuoviservizitagliatisumisuraperognipossibilegrup-podiutenza,sonolegrandimaestrenelsostituireleperso-neconserviziinformatizzatiefintamenteversatili.
L’esplosionedidiversitànell’economiadeiservizido-mostracheladiversitànonèdipersestessanecessaria-menteutile.Abbiamopiuttostobisognodiidentificare
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lavarietàdellereazionifunzionaliedicapirequalisiste-mivengonoalimentatidaquellerelazioni.
Comunità, collettività e diversitàUno dei temi scottanti che animano il dibattito
all’internodellecomunità intenzionalièquantosiari-levante il legameo ilpatto che tiene insiemequestecomunità–echepuòesseredatodaunsistemadiva-lorieidealicomuni,oppuredaesperienzeoproprie-tà condivise, o da altro ancora – nonostante le forzedisgregatricieindividualisticheprevalentinelmondomoderno. Mentre è chiaro che molta gente inseritanellasocietàmainstreammanifestanostalgiaesentelamancanzadiunqualche“senso comunitario”,lareal-tàquotidiana,legataaiconsumienergetici,continuaapermettereallepersonediperseguireunostiledivitalegatoascelteindividuali,cheindebolisconoglisforzinella direzione dell’azione collettiva. Difficilmente siverificherà una rapida crescita delle comunità inten-zionali, almenofinché lepossibilitàdi sceltanelpiùampiomondoeconomicoesocialenonsisarannoav-viatecondecisioneversoildeclinoelacontrazione.
Inprimaanalisi,l’individualismosembraesserelacon-seguenza di un’esagerata diversità, che dovrebbe esserelimitataoeliminataperassicurareilbenecomune.Nellapratica,però,èfacilechesiverifichiilcontrario.Inreazio-neallapercezionecheladifferenzaèlafontedelconflitto,moltepersonehannomessoinattograndisforziperfor-maredellecomunitàconaltredallastessamentalità.Ciòhaspessodatoluogoacomunitàdipersonedietà,estra-zioneestatosocialepiùomenouguale,soloperscoprire,dopouncertotempo,cheleaspettativediavereveramentequalcosaincomuneraramentesirealizzavano.Finchésitrattavadiallevarebambiniecostruirsiunacasa,lacosarecavaqualchebeneficio,macon il tempo ilbisognodirapportisocialiedeconomiciconpersoneesterneallaco-munità(igenitorilontanioilmeccanicodellacittàvicina)diventavaspessopiùfortediquelliinterniallacomunità.
L’esperienzahadimostratochelecomunità intenziona-li necessitano di diversità:dietà,diinteressi,dimezzidiso-stentamento–eforseanchediricchezza–alloscopodi:
fornireunabasealloscambioeallainterdipendenzaeconomica;
rendere possibile l’emergere di autorità naturali452inrelazioneadiversiproblemiesettoridelleattivitàdeimembridellacomunità;
stimolareilriconoscimentochelasimilitudineeladifferenzaconvivonoinunatensionedinamica.
Il multiculturalismoPerlasocietà,ingenereilterminemulticulturalismo
èdiventatounsinonimo–senonaddiritturaunmetro–didiversità.Permoltepersone,però, laparolamul-ticulturalismo al massimo fa pensare a un’aumentatapossibilitàdisceltanelloshopping.
Il multiculturalismo ha in sé lo stesso paradosso insito nell’uso permaculturale della diversità biologica, in cui il processo di va-lorizzazione e uso della diversità naturale agevola il processo stesso del cambiamento. Il riconoscimento del valore di differen-ti tradizioni deve andare di pari passo con il generarsi, in modo promiscuo ed ibrido, di nuove culture legate al luogo453.
Vistoinquestomodo,ilmulticulturalismocontribuisceallascomparsadelleculture originarie ed etnicamente diffe-renti454, comesiproponevanoesplicitamente lepoliticheed i valoriormaiampiamente screditatidell’assimilazio-nismo.Ladifferenza,probabilmente, stanel fattoche ilcambiamentoelatrasformazionedelpensierodominan-tesonounaparteimplicitadelmulticulturalismo,mentrenell’Australiaassimilazionista455questatendenzahasem-pretrovatounafieraopposizione.
Ilmodernomulticulturalismoèmoltodiversodall’equi-librio tra gruppi etnici,chevenivamantenutoconcuraederalanormainmoltecittàdelmondopreindustriale.Leantichecittàeranosimiliadalveari,adaltissimadensitàmasuscalaumana;gentedellepiùvarieoriginietnichevivevafiancoafianconellavitapubblica,matendeva,inmodoaddiritturapuntiglioso,amantenereinalterata lapropria cultura per intere generazioni, tramandandosilingua,istruzione,religioneeperfinoprofessioni.Que-stidiversiecosistemiumanifunzionavanoperlopiùinmodosoddisfacente,nonostanteiperiodidiviolenzachehannopunteggiatolastoriadelmondoantico.
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Ilmodernomulticulturalismopuòsolorappresen-tare una fase transitoria nell’evoluzione di una nuo-vaculturadelluogo.Ciòèanalogoallacombinazionepermaculturale di diversità biotica nello sperimenta-revariecombinazioni,rispettoall’anticastabilitàdel-labiodiversitàprimordiale,veraiconadelmovimentoconservazionista.
Nonsappiamose ilmulticulturalismopotràavereunimpattonelcontrastare l’estinzionedimassadellamag-giorpartedellerestanti6.800linguecheancorarimango-no,nelsecolocheverrà,dandospazioaunaqualcheformapiùdolcediibridazioneeintegrazionediconoscenzeecul-ture.Unrapidoeglobalecollassodellaciviltàindustriale,probabilmente,potrebbesalvareunabuonapartediquestavastadiversitàculturale,moltopiùdell’azionecombinatadellatolleranzamulticulturaleedeimovimentidiconser-vazionelinguisticasempretantoattivi.
Qualeperditasarebbemaggioreperlasopravvivenzaalungoterminedell’umanità:quelladimigliaiadilinguediverseediculturelegatealterritorio,chenonriesconoadadattarsiaicambiamentiirrimediabiliindottidall’in-dustrializzazione,oquelladellavastadiversitàinternadiunaculturaindustriale,chenonriesceadadattarsialde-clinoenergetico?
Questiesiti incredibilmentetragici–controcuipos-siamofarebenpoco–probabilmenteispiranomalinco-niaeparalisi.Permepersonalmentesonounamollapercontinuareconcretamentealavorareneltentativodicre-arenuoveculturelocalilegatealterritorio,sullabasedellequalisisvilupperannosuscalaglobalenuovedifferenzebiologicheeculturali.Ciòsipuòfaresoloseciradichia-moinunluogoeinunacomunità,piuttostochenellaculturaglobalizzatadelnon luogo;laculturadelnon luogoacceleralascomparsadelladiversitàelascialecomunitàapiangereamaramentesulleperditepassateesulleloroconseguenzediretteoindirettesulpresente.
La diversità biologica umana
Ladiversitàbiologicaumana,alivellorazziale,etnicoeindividuale,èstraordinaria.Nelcorsodellastoriauma-
na,essaèstatausataperincludereedescluderegentediognipossibilegrupposociale.Talediversità,allafinedelXIXsecolo,haportatomoltiscienziatiasuggerirecheledifferenzerazziali,senonaddiritturaquelleetni-che,riflettevanogeneticamentegruppiprecisicheave-vanoseguitounosviluppoevolutivoseparato.Tuttavia,lageneticamodernahadimostratocheperfinocaratte-ristichemoltoevidenti,comeilcoloredellapelle,sonoreazioniall’ambienteeallepressionidellaselezioneso-ciale,cheoperanosullabasediunpatrimonio genetico umanocomune,relativamentefissoestabileneltempo.Èanchepossibilechealcunideinostriantenati,dicuisièpensatoappartenesseroadaltrespecie–l’esempioclassicoèl’uomodiNeanderthal–nonfosserocheva-riabiliall’internodellastessarazza.
In questa visuale dell’Homo sapiens, la diversità vaconsiderata alla stessa stregua delle diverse varietà dianimalidomestici.Inquestoambito,l’uomohaappli-catodeicriteridiselezioneconnessiaunavastagammadipreferenzeetabùculturali.Preferenzeetabùhannooperatoincombinazioneconifattoriambientali,produ-cendolecaratteristichefisicheproprieditribùerazze.Moltoprobabilmente,abbiamoapplicatoquestoproces-sosunoistessiprimachesuglianimalidaallevamento,esipuòquindidirechegliesseriumanisianostatiipri-mianimaliaddomesticati.Questapressione selettivacon-tinuatuttoraacondizionarelecaratteristicheattraversopreferenzeditipoestetico.Icambiamenticulturalisonotalmentevelocicheunapressioneselettiva,perottenere,adesempio,gliocchiazzurri,puònonesseremantenu-taperunnumerodigenerazionisufficientepercreareunanuovaculturaglobaledominatadagliocchiazzurri.Il punto importante, relativamente all’autoselezione uma-na, è che essa opera attraverso processi coevolutivi culturali e che questi processi non sono controllati da un qualche indi-viduo o da una qualche struttura di potere.
Nell’eugeneticadeglianni’20e’30delsecoloscorso,lascienzachestudiavacomeselezionarepersone miglio-rieraunsettoredellaricercadeltuttorispettabile.Traitantisostenitori,avolteentusiasti,cenefuronodiversicheinfluenzaronolapoliticaeleleggidelloStato,alme-
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no inGermania eStatiUniti.Gli esperimentinazistiperlaselezionediunasuper-razzae,ancoradipiù, lasistematica eliminazione di persone reputate inferioridiederoall’eugeneticaunacattivareputazione.Insegui-toall’olocausto,èstatoampiamentericonosciutocheèmoltomegliononmetteremanoalladiversitàdellaraz-zaumana,senonsivuolecorrereilrischiodicompieretragicheeorribilifollie.Questoargomentoèdiventatotalmente delicato che è perfino difficile affrontare deitemi fondamentali, riguardanti la salute e la diversitàumana.Sitrattadiquestioniedomandecome:l’incrociotrarazzeegruppietniciprecedentemente
separatihaimmessovigore ibridonell’Homo sapiens,soprattuttonelcorsodegliultimisecoli?
Lascomparsadell’identitàrazzialeedetnicaèunfe-nomenoinevitabileacausadell’ibridazione?
L’assistenzamedicaealtribeneficidellasocietàmo-dernahannoridottolasaluteeilvigore,cosìcomegli incroci eccessivi hanno ridotto la vigoria nellerazzeanimali?
L’eugeneticariemergerà inevitabilmentese lebiotec-nologie continueranno a fornire modi di interventosullariproduzioneumanaesullagenetica?
Latecnologiaeirapidicambiamentihannoresoir-rilevantiletradizionalinozionidivigore?
Il sovraffollamento e altre forme di stress legateall’ambientedivitarappresentanonuovifattoridise-lezione?
Qualesaràl’effettodeldeclinoenergeticosuvecchieenuoveformedipressioneselettiva?
Seutilizziamolalenteinterpretativadeisistemiecolo-gicipergiudicarelasituazioneglobaleverificatasinegliultimimillenniequellachesiverificheràneiprossimimillenni, sembra che il rapido aumento dei consumienergetici da parte dell’uomo abbia infranto vecchie enuoveformedidiversitàbiologicaeculturalee,alcon-tempo,abbiaportatoallaproliferazionedelnumerodegliumanieall’aumentodelladiversitàdegliindividui.Ilcli-maxenergeticoormairaggiuntoeilsuccessivodeclino,inevitabilmente,provocherannounariduzione della popo-lazione umana–eforseanchedelladiversitàtraindividui–mentreallostesso tempostimolerannoil riemergeredelladiversitàbiologicaeculturalesuscalalocale.
Questifenomenisipotrannoverificareinformabenevolaelungimirante,oppureinformatragicaeconflittuale.Cer-tamenteènecessarioriconoscerechecontinuerà,inqualchemaniera,adesistereun’autoselezioneumanaperviacultura-le,mala saggezza dei secoli dice che la diversità umana dev’esse-re considerata un dono di Dio o della Natura. Mentre accettiamo questo dono, dobbiamo anche riconoscere che non abbiamo né il potere né la saggezza di conservare ogni aspetto della diversità umana individuale o etnica, così come non abbiamo il potere di conservare e mantenere tutte le forme viventi del Pianeta456.Anzi,parecheancheconservareladiversitàchesiècostituitanegliultimimillenniattraversopiantecoltivateeanimalidomesticisiaoltrelanostracapacitàelanostrasaggezza.
Seaccettiamoquestasituazione,dobbiamoaccettareanche il seguenteprincipioetico: riconoscere la diversità come forma di abbondanza di cui prendersi particolare cura e accettare che forze più grandi di noi ne stabiliscano i limiti.
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L’iconachehosceltoperquestoprincipiorappresentailsolechesorgeall’orizzonte,mentreinprimopianoilprofi-lodiunfiumedisegnaunpaesaggioriccodimargini458.
Inogniecosistematerrestreilsuolovivente–chepuòessere profondo anche solo qualche centimetro – è ilmargineol’interfacciatralaterramineralenonviventeel’atmosfera.PertutteleformedivitasulpianetaTerra,in-clusalaspecieumana,ilsuolorappresentailmarginepiùimportante.Isuoliprofondi,benaeratiedrenati,sonocomeunaspugna,ungrandeinterfacciachefadasup-portoaunavitavegetaleproduttivaesana.Ilnumerodispecievegetaliabbastanzarustichedapoterprosperareinunsuolocompattato,conpocodrenaggioepocoprofon-do,èdavveroesiguo.Unsuoloditaltipoha,perquesto,unmargineinsufficiente.
Letradizionispiritualieleartimarzialiorientaliconsi-deranolavisione perifericaunacapacitàsensorialedigran-deimportanza,checicollegaalmondoinmodomoltodiversodallavisionefocalizzata.IlPrincipio 11ciricordadimantenerevivalaconsapevolezzaedifarebuonusodeimarginiintuttiisistemieinognidimensione.Qua-lunqueoggettosiaalcentrodellanostraattenzione,dob-biamoricordarecheèalmarginediognicosa,sistemaostrumento,cheavvengonoifattipiùinteressanti.Unaprogettazionecheconsiderailmarginecomeun’opportu-nitàpiuttostochecomeunproblemaavràprobabilmentemaggiorsuccessoesidimostreràpiùflessibile.Nelcorsodelcapitoloproveremoaconfutareleconnotazioninega-tiveassociateall’aggettivomarginaleecercheremodidare
valoreagli elementi che,dallaperiferia, contribuisconoallafunzionalitàdiundatosistema.
Ildetto“Smetti di pensare di essere sulla buona strada solo perché è molto frequentata” ciricorda,ancoraunavolta,chequanto si caratterizza come comune, ovvio e popolarenonnecessariamenteèanchesignificativoeautorevole.
I margini nel paesaggio
Le costeSuscalaglobale,isistemicostierisonointerfacceecolo-
gicamenteproduttivitrailregnodell’acquadeglioceanielaterra.Seleprofonditàdeglioceanisonodesertiecologici,nelsensochemancanodivita,leacquecostierepocopro-fonde,nutritedaisedimentiprovenientidaiterritoriinterni,presentanoun’enormediversitàdipesciedialtreformedivita.Gliestuari,soggettialgiocodellemaree,sonomarginicomplessitramareeterra,epossonoesserevistieconside-raticomegrandizonediscambiotraiduedominidimareeterra.Leacquepocoprofondepermettonolapenetrazionedellaluce;laluceasuavolta,permettelacrescitadialgheealtrespecievegetaliche,alorovolta,dannonutrimentoauccellimigratorienon.L’acquadolceditorrentiefiumiscorresopralostratodiacquasalatapiùpesante,chepulsaavantieindietroconlemareediognigiorno,redistribuendonutrientieciboperformedivitadiognispecie.
All’internodegliecosistemiterrestri,specchid’acquacomefiumi,laghiezoneumidesostengonoecosistemiacquaticiesemiacquaticidiacquadolcedivariogene-
Principio 11Usa e valorizza il margine
Smetti di pensare di essere sulla buona strada solo perché è molto frequentata457
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re,ricchidivitaeproduttivi.Lavegetazioneimmedia-tamenteadiacenteaicorsid’acqua(vegetazione riparia)spessopresentaunagrandediversità eunamaggioredensitàdispecierispettoallavegetazionepiùdistantedallerive.Alcontrario,quandomaree terrasi incon-tranosul limiteangustodiunaspiaggiasabbiosaodiunascogliera,l’interfacciasiriducealminimoeilflus-soenergicoimpetuosoedincostantedeifrangentiedelventorendedifficililecondizionidivita.Troveremoal-
loraunnumerolimitatodispecieresistenti.Soloalcuneformedivitaanimaleriesconoanutrirsideidetritipro-dottidalleselvaggeenergiediquestezonelimite.Nelleregionitropicali,iltempogeneralmentestabileeiflussimarinimoderatipermettonoallemangrovie–supremoesempiodiinterfacciaviventetraterraemare–diallon-tanarsidagliestuariprotettidallamareaedispingersiacolonizzaredellezonefinoalmareaperto,specialmen-tesesitrattadipromontorirocciosi.
Gli ecotoniInbiogeografia,unecotonoèunmargi-
netraduebioregioni,incuisisovrappon-gonoalcunespeciedelledueregionicon-finanti; conseguentemente, negli ecotonila biodiversità è maggiore che nelle dueregioni. Gli ecotoni generati per mezzodell’altitudinepossonoesseremoltostret-ti(menodiunchilometro);quelligeneratipermezzodellalatitudineodelladistanzadalmare(continentaliomarini)possonoesserelarghidecinedichilometri.
La valle del Towamba, sulla costa me-ridionale del New South Wales, è il cen-trodiunodeipiù importantiecotonidelcontinenteaustralianoe fadamargineatre regioni diverse: la costa orientale cal-do-temperata,lacostameridionalefresco-temperataeglialtipianifreddiearididellaregioneMonaro(v.laFigura 30).
Nel1980459,mentremioccupavodipro-gettareeorganizzareuna tenutadi cam-pagnanellaValledelTowambaValley,micapitòdinotarelapresenzaditredicitipidieucalipto, caratteristicidi tuttee tre lebioregioni,inmenodi75ettari.Questomifececapirechecitrovavamovicinialcuoredell’ecotono. In altre regioni del sud Au-straliadidimensionisimili,mieroabitua-toavederedue,seioancheotto,speciedieucalipto,mamaitredici.Apartelecom-
Altopiano continentale
Costa orientale con climacaldo-temperato
Valle del Towamba, Wyndham
Costa meridionale con clima fresco-temperato
11. Usa e valorizza il margine
Figura 30 – Ecotoni in sovrapposizione tra bioregioni principali, lungola costa meridionale del New South Wales.
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232 Permacultura
plessitàconnessealvaloredellegnameeallagestionediquesteforeste,questespecieeranoilsegnodiunclimalocalecheproducevaalcunebizzarrecombinazionime-teorologiche,diimportanzacrucialeperciòchepotevacrescereomenoinunorto.
Igeografiriconosconochelecittàpiùanticheeranosituatealmarginedialmenodueregionioecosistemiproduttori di risorse principali. Normalmente, le cittàvenivanoedificateinportinaturalioinbaieprotettelun-golacosta,adiacentiaigrandifiumiespessoallacon-fluenzadifiumiimportanti,oppureallabasedipendiitramontagneoinun’areasovrastanteunapianura.
Ecosistemi terrestriIcambiamentineltipodisuolo,dipendenzaodiorien-
tamento(crinali)possonocreareunarapidatransizioneneltipodivegetazioneinspazidistantianchesolounmetro.Camminarelungoquestimarginitrasmettelafortesensa-zionediessereinungrandegiardino,incuiunamanoin-visibilestiafacendoilgrossodellavoroditogliereleerbacceeripulire.Latrasformazionepiùradicaleavvieneneimargi-nitraforestaeprateria,brughieraopalude.Inquestezonetroviamounnumeromaggioredispeciediuccelli,rispettoall’unaoall’altraregione,perchévi si accumulano le risorse di entrambi i sistemi.Spessoimarginimarcanoancheilconfi-netraduediversiecosistemiterrestri(v.Principio 8).
Itrattiparticolarmentecaratteristicichetroviamoall’in-controtraterritoriselvaggididiversanaturaelevanomoltolospirito,probabilmenteperchéèinquesticasichericonoscia-moilpoterecreativodelladivinitàchestanellanatura.UnadellemiestradepreferiteèlaChesapeake Road,chesitrovasullaselvaggiacostameridionaledell’Australiaoccidentale.Correattraversobrughierepienedifioridicampo,conunmosaicodipaesaggichevannodaeucaliptistriminziti–amisuradibrughiera–apantanidicanneegiunchisuterretorboseesabbioseallostessotempo.Questiterrenisabbiosisonoilrisultatodidiecimilaannidiinstancabileazionedeiventioccidentalielasabbiaprovienedallemassiccedunecostierechesitrovanoadiecichilometrididistanzaasud-ovest.Suquestapianuradisabbiaetorbaediacquachehailcoloredeltèspiccanorosseisoledigranitoeargilla,sucui
siestendonoforestedikarri(Eucalyptus diversicolor)conunsottoboscodifelcidallemorbidefoglie.Latransizionetrailbosco-brughiera,conalberialtifinoaseimetri,eladensaforesta,incuidominanokarrialtifinoa40metri,avvieneinunospaziocorrispondenteall’altezzadiunkarrimaturo.Inunastrisciaditerritoriodi25chilometri,compresatrailfiumeGardinereilfiumeShannon,laChesapeakeRoadat-traversainlinearettapiùdiunadozzinadispettacolariisoledominatedaikarri,orafortunatamenteprotettedalD’Entre-casteauxNationalPark.Guidareinunpaesaggiodelgenereèun’esperienzaunicaesbalorditiva,cheincutesgomentoeammirazioneinsieme.
Il margine su microscalaAll’internodell’organismodipianteeanimalienelter-
reno,ilmargineèlospazioincuisi svolge l’azione.Ipolmo-nisonoforsel’esempiomigliorediunmodellofrattaleditessuto(unasortadidelicatostratodipelle),chepermetteilmassimoscambiogassosotraatmosferaeglobulirossi.
Leradicidellepiantehannounamassasorprenden-tementepiccola,maunaenormeestensionesuperficia-le (o margine) che permette l’assorbimento osmoticodiacqua,gasesostantenutritivefinementedissolte.Lasuperficiedelleradiciel’ambienteimmediatamentecir-costantesostentano– letteralmente,ossiaattraverso ilflussodicarboidratiprovenientidallapianta–miriadidimicrorganismi,iqualirendonodisponibilieregola-nolafornituradinutrientiminerali.
Argilla e humus formano delle superfici complesse(indicatedallacapacità di scambio cationicodelsuolo),chetrattengonoerilascianosostanzenutritiveperchévenganoassorbitedallepiante.Lastrutturadelsuoloècompostadapiccoliagglomeratiditerreno(chiamatiped),neicuispaziintermedifluisconoacquaearia.Inbuonamisura,ciòcherendeunsuoloproduttivoèunastrutturascioltaefriabile;questastrutturacreailmassimomarginepossibile.
Il margine come proprietà sistemica
Dagli esempifinorapresentati traspare chiaramentecheilmargine–neipiùvarisistemiedimensioni–è
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unaparteproduttivaedinamicadituttiisisteminaturali,incuiavvengonoscambidimaterialiedienergia.Ilmar-gineèlospazioincuisiinstauranorelazionidicoopera-zioneodicompetizionesiatraglielementidiunostessosistemachetrasistemidiversi.
Cosa costituisca un margine e cosa un sistema a sé stante, è una questione di dimensioni e prospettive.Su una data scala, i margini rappresentano solo una piccola parte di un qualsia-
si sistema460.Tuttavia,l’aumentodelmarginepuòessereunmetodoimportanteperincrementareanchel’intensi-tàelaproduttivitàdelsistema.Èpossibilechel’aumentodicomplessitàdelmarginepossaservireastimolarelacrescitadiunsistema,inalternativaallasempliceespan-sionematerialedelsistemastesso.
Daquestopuntodivista,accrescerel’utilizzodelmarginerientranelprincipiodiprivilegiareillavorosupiccolascala.
11. Usa e valorizza il margine
Figura 31 – Una possibile rappresentazione concettuale461 di interazioni tra sistemi auto-organizzati.
Elemento/Specie (differenza, possibilità,
variabilità)
Persone
Abbondanza Ricchezza Conoscenza
Territori StruttureIstituzioni
VitaSpiritoCultura
Risorse SocietàCrescitaSuccessioneEconomia
Fonti energetiche (flusso di EMERGY, produttività)
Ecosistema a rete (connessione, feedback)
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234 Permacultura
Il sovrapporsi di margini concettualiIdiagrammidiVenn–cosìchiamatidalnomedellogico
ingleseJohnVenn–sonostatiampiamenteutilizzatiperspie-garelesovrapposizionitrasistemidielementiinmatematica.LamappariportatanellaFigura 30,simileaundiagrammadiVenn,mostrailsovrapporsidiecotonitradiversebioregioni.IdiagrammidiVennpossonoessereusatiancheperorga-nizzareconcettualmentedelleinterazioniesovrapposizionispessomoltocomplesse.Adesempio,nellaFigura 31ipiccolicerchiinternirappresentanol’interventodell’uomoinfunzio-nediinterazioniconcettualipiùgranditraaspettienergetici,aspettielementarierelazionalidegliecosisteminaturali.Que-stidiagrammi,lungidall’essereunarappresentazionerigidadellarealtà,ciaiutanoacapiremeglioconcettiefenomeniso-vrappostieavoltemoltoconfusi.
Il margine nei territori coltivati
La vecchia InghilterraIltessutoapatchworkdelpaesaggioagrariotradizionale
dell’Inghilterraeracostituitodacampidipezzatura irre-golarelimitatidasiepi,conpiccoleareeaboscoeasotto-bosco,villaggidicaseaddossatel’unaall’altraconreticoliformatidastradeesentieri,ruscelliealtricorsid’acqua,stagniecanalididrenaggio.Inaltreparole,eraunpae-saggiodominatodallaculturaedallapraticadeimargini,chevenivanogestiticonlamassimacura.Levariepartidiquestiterritoricoltivatieranoprobabilmentelariproduzio-nedivaloricheesistevanoinepocheprecedentiinformamenointensiva,ossiaaltempodellacolonizzazioneanglo-sassone.Unasiepeounacinturadiprotezionedialberiearbusti,puòesserevistacomemargineolimitetraforesta,terrenocoltivatoepascolo.Canalididrenaggioediirriga-zione,stagniedighenonfannoaltrocheaggiungereunul-terioremargine,formatodall’incontrotraacquaeterra.Ilpassaggiodasistemisupiccolascala,comequellidescritti,allemonocolturesu largascalaebbe l’effettodielimina-regranpartedellacomplessitàimplicitanellaricchezzadimargini.Lascomparsadellesiepidaipaesaggiagraritra-dizionali,siainGranBretagnacheinEuropa,alloscopodicrearepiùampispazicoltivabilièquellocheabbiamosotto
gliocchiattualmente.Riducendol’estensionedelmargineneipaesaggicoltivati,siottennel’effettodiridurreicostidella gestione e della manodopera, permettendo anchequalcheaumentonellaproduttività.Lasemplificazione del paesaggio agrariovadiparipassoconl’altodispendiodiri-sorseenergetichefossili–sottoforma,inprimoluogo,dicarburante–econresemonocolturalipiùalte.Purtroppo,talicambiamentisisonotradottiancheinunaminoreric-chezzaambientale:perditadihabitatperlespecieselvati-cheeperditadispecievegetali,disponibilisenzabisognoalcunodiesserecoltivate(fracuispecieofficinali);perditadirisorsecomelegnamedacostruzioneeperditadivalorinonmaterialicomel’amenitàdelpaesaggio.
Oggi,lacampagnatradizionaleinglese–opiuttostociòchenerimane–vieneconsiderataallastessastreguadiunmonumentodasalvareperilsuovaloreestetico,ambienta-leeculturale.Ineffetti,essaèancheunarisorsaeconomi-ca:milionidisterlinevengonospesiogniannodaturisti,dicuimoltiprovenientidall’estero,allaricercadeisaporiedelpaesaggiodellaOld England.Questimuseiviventisonoimportantiperunfuturosostenibileperchépossonofun-geredamodelloperlaprogettazioneelarealizzazionediaziendeagricolesostenibilisuscalamoderna.
I terrazzamenti del MediterraneoDalXIValXVIsecolo,ilterrazzamentodiinterecolline
degradatedall’eccessivopascolo, inmoltesezionicostie-redelMediterraneoedell’immediatoretroterra,aumentòlaproduttivitàagricoladandoluogoauneroicoealcon-tempometicolosolavorodimantenimentoecreandounestesomarginealivelloterritoriale.Questiealtrilavoriditerrazzamentoillustranoilmodellogeneralenellosvilup-podeipaesaggicoltivatidopol’eliminiazionedelleforesteprimigenie. Ildisboscamento inizialediaree limitatediforestaserveadaumentarelazonaapascoloeaprovve-dereadaltribisogni,aumentandocosìl’areaamargine,ladiversitàecologicaelaproduttivitàagricola.Undisbo-scamentoulterioreriduceilmargineeproducedegrado,riducendoanchelaproduttività.Allafine,doporilevantiinvestimentidirisorseinmarginidinuovaimpronta,iva-loriecologicielaproduttivitàagricolaaumentano.
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La quantità di margine strutturale di un territorio può essere considerata un indicatore principale462 di diversità biologica e di risorse e, in ultima analisi, di produttività economica463.
L’Australia com’era una voltaLagestioneattivadelpaesaggiodapartedegliaborigeni
australianiagìdastimoloall’ideazionedellapermaculturagiàaisuoiinizi,moltoprimacheunadecisionedellaMaboHighCourtrovesciasselafinzionelegalediterra nullius464.
IprimieuropeichesistabilironoinAustraliasitrova-ronodifronteunpaesaggiosottotuttigliaspettialienoebizzarro.Apartelamonotonia,lasuapeculiarità,lesuecaratteristicheeimarginistessieranodifficilidacoglie-re.Ledifferenze,rispettoaiterritoricoltivatidell’Inghil-terra,eranocertamentegrandi,manonpoicosìstupe-facenticomesiimmaginacomunementeoggi.Grandiporzioniditerritorioindigenoeranocoltivateo,perme-gliodire,gestite,tramiteilfuocoel’incendiocontrollato,dagliaborigeni,inmododacrearedelterrenoboschivoapertoalpascolo,consezionidiforestapluvialeomac-chiedialberiepassaggiconmarginimoltobruschidauntipodipaesaggioall’altro.Ogginotiamovastitrattiditerraagricolainapertadistesaoppuredenseforesteriformatesidopoildisboscamento.Leareecaratterizza-tedamosaiciconprati,boschieforestesonodisolitomenodegradate,piùbiologicamenteproduttiveeanchepiùadatteaprogettidisvilupporesidenzialeruraleri-spettoall’unooall’altroestremorappresentatidallafat-toriasuterrenoapertoodalladensaforesta.
La gestione aborigena della terraIsistemidigestionedellaterrautilizzatidagliaborigeni
potrebberofornirediverseutiliindicazioniperunagestio-nesostenibiledelterritorionell’eradeldeclinoenergetico.Perquestoliesamineremoquipiùdettagliatamente.
Lemieelucubrazioniinfantili,altempodelleprimele-zionidistorianelmioStatonataleWesternAustraliamistimolaronomoltiannidopoadapprofondirel’argomen-to.Avevotrovatodavveromoltocuriosocheiprimicolo-nizzatorisifosserofermatialledolcicollinedellacatenadelDarling465echenonavesseroosatoandareoltre,per
esplorareecreareinsediamenti,persvariatianni.Pote-vanomaiesserecosìincompetentiqueicolonizzatori,dafermarsidavantiaunalineadidolcicolline?Annidoposcopriichelarispostaaquestadomandaavevaachefareconlanaturadellavegetazioneeconlasuagestionedapartedegliaborigeni.Sulla fasciacostierapianeggiantedominavaunpaesaggiocostituitodapiattedistesedisab-bia,ricopertediericaemacchiatequaelàdapaludi,dacrestecalcareeedaboschidiEucalyptus gomphocephala,mentre ai piedi delle colline ricchi depositi alluvionaliavevanodatovitaaestesiboschi,cheraggiugevanoilva-stoestuariodelfiumeSwan.Questopaesaggiocontrasta-varadicalmenteconquellochesitrovavaoltrelecolline;Dale,l’esploratorecheperprimosispinsealdilàdiesse,descrisseunabuiaetetraforestadominatadaalberidijarrah(Eucalyptus marginata),chesembravaprolungarsiall’infinitoeincuinonsiriuscivaadistingueresentieroalcuno,tantocheleguideindigenesidileguarono,dopoduegiorni.Quandoinfineraggiunseisuoligraniticiol-trelaforestadijarrah,Daledescrisse«unterritoriobellocomeunatenutadicampagnadiunnobileinglese,conalberi tantodistanziati l’unodall’altroda renderequasiinsignificantelospaziodaessioccupatoedappertuttosivedevanoifuochideivillaggiaborigeni»466.
Gliaborigeniutilizzavanolamaggiorpartedeiterri-toriaustraliani.Alcuneareeeranodensamenteabitatee gestite, mentre altre venivano lasciate allo stato pri-migeniodiforeste,perlopiùpluviali.Lezonepiùden-samentepopolateeutilizzatetendevanoadavereunaopiùdelleseguenticaratteristiche:buonafertilitàminerale;piovositàmoderata;marginilungocorsid’acquapermanenti,laghi,pa-
ludiecoste,oppureareeposteall’incrociotraecosi-stemidiversieimportanti,chepotevanooffrireunaalimentazionevariataealtrerisorse;
una struttura della vegetazione tendente alla forestaradaoalterrenoboschivo,maconbordidelimitatidivegetazionepiùfittainzoneprotette,comeadesem-piogoleedaltriluoghiriparati;
sacchedielevatafertilitàmineraleemateriaorganica.
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236 Permacultura
Leprimetrecaratteristichepossonoessereconsiderateaspettistabilidelpaesaggio,maanch’essecambiaronora-dicalmentenellalungamemoriastoricachefecedaguidaallagestionedellaterradapartedegliaborigeni.Lacapa-citàdiadattarsiatalivariazioni,senzacambiareinmodosostanzialegliaspetticulturali–comerisultadaproveditipoarcheologico–staatestimoniarechelaculturadegliaborigeniavevaunagrandecapacitàdiadattamento.
Leultimeduecaratteristichefuronoinlargamisurailrisultatodellepratichedigestionedellaterranelcorsodeisecoli.Ineffetti,sarebbeappropriatoconsiderareilterrito-rioaustraliano,altempodell’arrivodeibianchi,unpaesag-gio culturale467,moltoidoneoaessereabitatodagliumani,piuttostocheunterritorioselvaggioeinospitale.Ciòèpro-vatodatestimonianzestoricheedecologiche.
Imovimentistagionalideigruppidiaborigeniseguiva-nomodellispecificieculturalmenteradicati,chetrovavanoragionenellaraccoltadiciboenell’applicazionedipratichedigestionedelterritorioadatteall’ecosistemadellaregioneincuiigruppisitrovavanoavivere.Laraccoltaelagestionevenivanospessoottenuteconunastessaattivitàinmodo(apparentemente)nonpianificato.Lasincronizzazioneditaliattivitàeradeterminatadaindiziprecisichesicoglieva-noinquelparticolareambientenaturale.
Lostrumentodigestionepiùincisivoerailfuoco;conesso si dava forma a interi territori, rendendoli luoghiabitabili incui fosseagevolevivere.L’obiettivopiù rile-vantediquestapraticaeral’aumentodellaproduzionedicibitradizionali.RhysJones,studiosodellapreistoria,haconiatoilterminefirestick farmingperdescriverequestoprocessodigestionedellaterra.Ètuttoradibattutalaque-stionedellafrequenzaedell’intensitàdegliincendicon-trollati,inbaseaivaritipidivegetazioneedibioregioni,maesistonoprovefondatechenonavevanoeffetticasualinécaotici.IterritorichegliEuropeitrovaronoalloroar-rivoinAustralianonavrebberopotutoaverel’assettori-scontratosegliaborigeninonavesseroseguitolapraticadiappiccareil fuococongranderegolaritàeprecisionepermigliaiadianni.
Amioparere,ilfuocovenivaappiccatoilpiùsoventepossibile–adesempioogniannonellastagionesecca–a
quelleporzioniditerritorioaustraliano(brughiereesava-ne)pernaturapiùsensibili.Intalmodo,l’incendiocol-pivasoloisitipiùaridi,ingenerequelliorientatianord-ovestequellipostisucrinaliconsuoliastrutturapocoprofondaedibassissimafertilità.Legoleeipendiirivoltiasudeisitipiùfertiliagivanodabarriereantincendio.
Questaregimazioneavevamolteplicieffetti:rendevaaccessibililuoghiesentieriperspostarsidaun
territorioall’altro,creandounveroreticolatodipercorsi;davaformaaglialberipiùvecchi,creandocavitàdesti-
nateallanidificazione–neipuntiincuiiramimoriva-nobruciati–ecavitàallabasedell’albero,chevenivanoutilizzatecomerifugiooaddirittura,nelcasodialberiparticolarmenteantichievenerati,perpartorire;
il fuocostimolava, in savaneepraterie, la crescitadiunavegetazionelussureggianteadaltocontenutoproteico,cheattraevacanguriealtrierbivori,agevo-lava lafiorituradellepiantedibrughiera ricchedinettare ed era di frequente indispensabile per sti-molarelagerminazione,fruttificazioneolaforma-zionedituberiinpiantealimentaridellespeciepiùvarie(orchidee,yameleguminose);
creava,coltempo,unprogressivocalodellafertilitàmineraleedelcontenutoorganicodelsuolo,predi-sponendoaunmaggiorsviluppodellespecievegeta-lipiùsensibilialfuoco.Ciòpotrebbesembrareunaformadidegradodellaterra,mabisognaconsiderarecheinutrientipersidalleareesoggettealfuoco,attra-versoilfumoel’acqua,finivanoconl’essereassorbitidaquellecircostantirisparmiate,spessopiùinbassodipendii.Coniltempo,taliareeacquistavanoinfer-tilitàepassavanoaunafaseecologicadivegetazionemeno sensibile al fuoco (spessodiventando forestapluviale).Questeisoledivegetazionefinivanodunqueperdiventarefontialimentariehabitatperanimali,alorovoltafontialimentaripergliaborigeni;gliani-mali utilizzavano proprio la produttività stagionaleresadisponibiledalleareebruciate.
Lepratichedigestionedelterritorioradicatenellatra-dizioneculturaleprodusserounmodelloafisarmonica
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didegradoearricchimentonellevarieareesoggetteallapraticadelfirestick farming.Talemodellofunzionavaper-chéidueelementideldegradoedell’arricchimentoera-noconcatenatiesirinforzavanoavicenda.Talemodelloillustraancheilfondamentaleprocessodidistribuzionedell’energianeiterritoricoltivatidagliaborigeni,descrittonelPrincipio 7 edèinoltreunbrillanteesempiodiutiliz-zodelmargine:inquestocaso,quellochesicreatraareabruciataeareanonbruciata,chearricchiscelabiodiversi-tàelaproduttivitàdiinteriterritori.
Esempi urbani di utilizzo del margine
Il margine urbano-ruraleImarginisonositidiproduttivitàdinamicaevaria,sia
neiterritoricoltivatidall’uomocheinquellinaturali.Sipos-sonoriscontraretalicaratteristicheancheneimodernisi-stemieconomiciesocietàindustriali.L’espansione urbana, oggetto di studio e preoccupazione di generazioni di urbanisti, è una delle peculiarità dei moderni insediamenti umani basa-ti sull’uso dell’automobile; ma, anche se sono l’automobile e la disponibilità di energia a basso costo a rendere possibili i nuovi quartieri, ciò che spinge le persone ad andare a vivere in queste zone è la costante ricerca del margine tra città e campagna, tra il mondo antropizzato e il mondo naturale468.Ilmarginedeiquartieriperiferici,conisuoilottiancorainutilizzatiespa-ziaperti,hafornitoefornisceagenerazionidiAustralianiunbuonpostopercrescereediventareadulti,ma,manmanochelamonocolturaurbanasiimpone,soffocandolerisorserurali,ilcaratterepositivodiquestomarginevienedistrutto.Ilmarginechelepersonecercano,colcresceredellacittà,sispostairrimediabilmenteancorapiùinlà.
Paesaggi suburbani come il North Shore di Sydneysonodasempregradevolieattraenti,comeproprietàim-mobiliare, perché il tessuto suburbano è limitato dallaconformazione topograficadel luogoequestapresentaquellescarpatepienedivegetazioneequellepittorescheinsenaturechelorendonoattraente.Laprogettazionesu-burbanapiùsensibilecercailpiùpossibiledimanteneregradevoli spaziverdi lungo i corsid’acqua, che,oltrearendereilluogopiùamabile,servonoaconvogliareleac-
quereflueeacreareareeurbanepiùfruibili,densamentepopolateeadibiteadisolepedonalidacuièpossibilerag-giungereinbiciclettalacittà469.Questiprocessipossonoesseretutticonsideratiinvarimodiconnessiallaricchez-zaeallaproduttivitàdelmargine,che,oltreaesserefruttodeiprocessidiinterazionenaturale,può–comesièvisto–essereancheoperadiun’azioneattentamentepianifica-tadapartedell’uomo.
Le vetrine dei negozi come margineNelle città, lo spazio antistante le vetrine del centro
è diventato una merce pregiata di grande richiesta; gliagentiimmobiliarilovendonoeloaffittanoachioffredipiù.Loshopfrontè,oggipiùchemai,l’interfacciatrailter-ritoriopubblico,cioèlastrada,el’ambienteprivatodellemercichestadentroilnegozio,ilmargineattraversocuipassal’informazionesullamerceinvenditaeattraversocuilepersonedimostranoillorointeresseallatransazio-necommerciale.L’aumentodellospaziocittadinodedi-catoalcommercioeallavenditaaldettagliosiètradot-tonell’aumentocapillaredituttiglispazideputati,inunmodoonell’altro,alloshopping.Ilmarginecheaccrescelospaziodellatransazioneèaumentatoadismisura.Centricommercialidiognisortaemisurahannocatturatoerac-chiusoilmarginededicatoallavenditaaldettaglio;tuttociòcheprimaavvenivaperstrada,almercato, inspazipubbliciapertièoraperlopiùmanipolatoeorganizzatopermassimizzare loscambiodenaro-merci.Questaor-ganizzazione-manipolazionefadellospazioantistanteilnegozio(vetrinaemarciapiediinsieme)lamembranadiunaconfusastrutturafrattale,incuiilpubblico,inmodonaturaleeinconsapevole,riempieborseecarrellidimer-ceincambiodidenaro,perpoiconvergereinunasortadimonoculturadelgrandeparcheggio!
Esempi classici in permacultura
Sel’utilizzodelmargineèdappertutto,ilproblemaconsiste nel modo in cui esso viene applicato. Moltilibridipermaculturaoffronoesempisull’utilizzodelmargine:
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leaiuoleabucodiserratura470aumentanoilmargi-neaccessibile,includendolettidiseminaesentieri;
stagniedighecostruiti inmodononsquadrato,conpenisole,areeumideeisolediformasinuosa,hannouna produttività biologica totale maggiore rispetto asuperficidominatedasemplicilineerette.L’aumentodisuperficiedelmarginefaaumentarelaquantitàdipescechesipuòallevareall’internodelladiga,poichéoffreunhabitatpiùampio–ancheperquantoconcer-nel’alimentazione–agliorganismiacquatici,dicuiipescisinutrono.
La rivegetazione
Siepiebarrierefrangiventosonotradizionaliesempidimargine,applicatiinpermacultura,cheservonoancheamodellareilpaesaggio.Personalmente,hofattodiquestotipodilavorounaveraepropriaareadispecializzazionenell’ambitodella rivegetazionedelleproprietàagricole471.Lestrategiedell’agricolturasuampiascalaspessosugge-risconodirestituireinteriterritoriallaforesta,mavisonozoneincui,pervarieragioni–potrebbetrattarsidisuoliarabilimoltofertilidimediapiovositàodiareeabassapio-vositàsfruttabilicomepascolo–ciòsarebbeunosprecodirisorseopotrebbenonavereunesitopositivo472.
Laformadirivegetazionepiùefficaceeproduttivaèspessoquelladitipolineare–linearenonsignificane-cessariamentediritta–coninterifilaridialberi.Sequestecinturedialberi(obandeboscate)sonoabbastanzafitte–devonocomprendereminimocinquefilari–riusciran-noasvolgerebenelalorofunzionedimargine,siacomeforestachecomebarrieraprotettiva.Inquestomodo,otti-mizzerannolafunzionepassivadibarrieraelaproduzio-nedilegname,delrimboschimentocompletoditerreniacolturaoapascoloealtrosenzaglisvantaggitipici.
Agroforestazione
Questotipodicolturametteinsiemecolturetradi-zionali, pascoli e sistemi alberati poco fitti, creandocosìunnuovosistemacompletamenteintegrato.Tale
sistema ha ricevuto molta pubblicità sia in AustraliacheinNuovaZelanda.L’agroforestazioneèingeneraleunabuonaapplicazionedimoltideiprincipilegatiallapermacultura ed in particolare dei sistemi integrati,mapossonoesservialcuniproblemi:in genere, gli alberi, anche i più robusti e rustici,
preferisconocrescere,neiprimistadi,ingruppinu-merosiefitti;intalmodolechiomeliproteggonodallaconcorrenzadell’erba,cheèilpeggiornemicodeglialberigiovani;
dareunaformaottimaleaglialberi(perlacommer-cializzazionesuccessivadellegname),quandosonostatipiantatiradi,èdifficileerichiedemoltolavoro;
lospaziotraunalberoel’altroindicailtipodicoltu-raodimacchinaridautilizzareperlafienagione.
Questiproblemihannonaturalmenteportatoadaltrisi-stemidicoltivazioneabandeboscateebarrierefrangiven-to473incuièprevisto,adesempio,cheglialberisianocon-centratiinfasce,maconservandolabeneficainterazionetraglialberielecoltureattuatetraunafasciadialberiel’altra.
Tuttiisistemiindicaticostituisconounbuonesempiodiusodelmargine474, senzadissolvere completamentelanaturaindipendentedelsistemacolturaodelsistemaforesta.Giocandoconilprincipiodelmargine,possiamoprogettarel’utilizzoinprogrammidirimboschimentoeaumentarelalunghezzadelmarginestesso,masempreassicurandocicheessorinforziimodellifonfamentalidelpaesaggioedelsuolo.Intalmodo,possiamoottenereimaggiorivantaggidall’utilizzodelmarginee,alcontem-po,evitareiproblemidellacompletaintegrazione.
Unaltroesempio,nellarivegetazione,èquellodipianta-rearbustilungoilmarginedellepiantagionidialberi,nonall’interno.Ciòpuòsembraremeno naturalemaporregliarbustisulmargineesternopresentaiseguentivantaggi:siriduceilproblemadidovertagliareiramipiùbassi
dellaprimafiladialberi(quellavicinaagliarbusti);il tappeto della foresta viene protetto dagli arbusti
controventoeincendi;gliarbustipiantatiall’esternovivonoinbuonasalu-
tepiùa lungo,perchéhannounmaggioreaccesso
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allalucesolareeall’umidità.Inquestomodoanchel’aspettoesteticociguadagna,invarietà,esihannofioriturepiùprolungateepiùbelledavedere.
Loschemadimargineappenadescrittoineffettiimitalosviluppodeimarginidelleforestenaturali,inparticola-relafaseincuilosviluppodellachiomavegetaleriducelaluceadisposizionepergliarbustidelsottobosco.
Il margine progettato come segregazione appropriata
NelPrincipio 8hoparlatodellasegregazionecomediunastrategiaavolteutile–anchesesemplicistica–perrisolvereproblemilegatiallacompetizioneoalconflittotraelementidiunostessosistema.Ilgiustoequilibriodiintegrazioneesegregazione,traglielementielefun-zionidiunsistema,èdifficiledastabilire.Spessounaprogettazionechepermettaatuttiglielementielefun-zionidiundatosistemadisvilupparsiappienoseparata-menteottienerisultatimiglioridiunacheprevedaunacompletaintegrazione.
Lestrategiedirimboschimentocheabbiamoappe-nadelineatoimplicanol’aggiuntadielementiazoneadestinazioneagricolacheeranostateprecedentementedisboscate;difficilmente,inquesticasi,possiamopar-laredisegregazione.D’altraparte,glisforzifattidal-leprecedentigenerazionidicontadinipermantenerel’integrazioneclassicatraboscoepascolo,lasciandoinpiedisoloalcunialberiperfareombraeperdarerifu-gioalbestiamedopoildisboscamentodiintereareeaboscononhannoavutomoltosuccesso.
Ilterrenoaboscoepascolofunzionavabenequan-doc’eranotantialberieilpascolononeraintensivo;alcontrario,l’eccessivonumerodibestieeloscarsopa-trimoniodialberinonhannofattocheprodurresalini-tà,declinoulterioredeglialberiealtriproblemianco-ra.Difronteatuttoquesto,acquistaparticolarevalorequantoavevanopropostoP.A.Yeomans475ealtriagri-coltoriall’avanguardia,neglianni’50:percostoro,eraimportantemantenereinalteratoilmarginecreatoda
fascedialberidalegname,tenendolontanidaessiglianimalialpascolo.
Questetecnichedisegregazionesisonodimostratevalideneltempoesonodiventateunmodelloperipia-nidirimboschimentooggiattuati.
Gli effetti dell’intensità di utilizzo
Lacomplessitàdelmarginetradiversisistemidivege-tazioneattuabilidipendedalledimensioniedall’intensitàd’uso.Adesempio,setagliamol’erbaamanooamac-chinalungoun’aiuola,ilbordopotràesseresinuoso,fra-stagliatoo con rientranze.Seusiamouna falciatrice, ilmarginedeveevitareilpiùpossibilecambididirezioneeangolitropponetti.Iterrenisucuibisognaintervenireconfalciatriciapplicateauntrattoreoadanimalitenutiinrecintimobilidevonoaverevariazioniancheminori.
Seaggiungiamodeimineraliaunterrenodiridottedimensioni, per riequilibrarne la struttura, potremmodeciderediintervenireinbaseallanaturaeallastruttu-radiquellaparticolareparcella(terrenofertiledaortooaltro).Nelcasodiunacoltura incampopotremmoin-vecedeciderechenonèpraticoadottareunastrategiadiquestotipoequindiattuareunaconcimazioneuniforme.L’imperativodeisistemisupiccolascalasuggeriscechedovremmosempreconsiderarelapossibilitàdicambia-re lanostraprogettazioneegestioneinbaseallepicco-levariazionidelsito.Perogniscaladioperazioneesisteperòunlimiteaciòchepuòessereattuatoconefficacia:visarannosemprepiccoleopiccolissimevariazionichedovrannoessereignorate.Questadifferenzadiscalaèin-sitanelconcettodizonatipicodellapermaculturadescrit-tonelPrincipio 7.Lestrategieeletecnicheperapplicarel’utilizzodelmarginenellaZona1476potrebberoessereinappropriatenellaZona2esicuramenteinappropriatenelleZone3e4.Sevogliamoaumentarelalunghezzaecomplessitàdelmargineinuncertoterritorio,lestrate-gieadottatedovrannotenerpresentelanormalegestionediqueldatoterrenoedilsuousospecifico.Leaziendeagricoleprogettateinbaseaiprincipidellapermacultu-rapossonosembraredeigiardini,malacomplessitàdel
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marginechesirendeinessenecessariooadeguatopermotivipraticilerendemoltodiverse.
Il Kakadu National Park e la perdita del margine
IlmododigestiregliincendinelKakadu National Parknegliscorsiduedecennifornisceunesempiodelleconse-guenzedellamancataconsiderazionedell’importanzade-glieffettidelmargine.L’incendiodelleareeaboscoesava-nadiKakadu,perragioniecologichehasempresollevatodellepolemiche,ma ladirezioneneglianni ’90habru-ciatocircametàdelparco.Daisondaggicondottinel1993risultòuna riduzionedinumeroneipiccolimammiferi(ilconfrontovennefattocondatirisalential1986).Èevi-denziataun’ulterioreevistosadiminuizionenelleindaginicondottenel1999477.Ovviamente,sitrattadiunrisultatomoltonegativo,perunparconazionalecosì importante,chegodedifinanziamentiancheingenti.
L’ideadiappiccareilfuocoavasteareedelparconellostessoannohaunsensoperiranger,chehannosottogliocchilamappadelparco,manonèidoneaallostatorealedellecose.Ècomeapplicaredeiconcettimonoculturalisuunascalatroppovastaeindiscriminata,chenontengainalcunconto l’esigenzadimantenereunmarginetrasavaneassoggettateall’incendioealtreareenonbruciate.Ilfuoco,appiccatoognianno,distruggedeglihabitatchesisonogiàcreatiinseguitoaiprecedentiincendieriducelafruttificazionediarbustiealberi,oltreaesserelacausadirettadellamortedimoltianimali.Rimanetuttoraargo-mentodidibattitoqualepossaessereunregimeadegua-todiincendi,macomplessivamenteesisteunaccordosulfattocheunmodelloapatchworkdiincendicontrollatisiacertamentemegliodiquantosièfattoinprecedenza.
Sesiappiccasseilfuocoallaprateriasoloall’iniziodel-lastagionesecca,andrebberoarseunicamenteleporzio-niditerritoriopiùaride.Nellestagioniseguentilestessezonetenderebberoabruciaredinuovo.Inquestomodo,coltempo,leareedimarginetrazonebruciateezonenonbruciatecomincerebberoarinforzarsiavicenda,innescan-doqueimeccanismipositividalpuntodivistaecologicochetenderebberoadifferenziaresemprepiù il territorio
travegetazionepiùomenosensibilealfuoco,eciòaumen-terebbeledifferenzetraareeadiacenti.Questoutilizzodelmarginesugrandescalasiavvicinerebbeallagestionetra-dizionaledelterritoriodapartedegliaborigeni.
Il valore dei sistemi marginali
Inquestasezionemicollegoadalcunitemigiàtrat-tatinelPrincipio 3enelPrincipio 6.
Cibi selvatici dal margineÈabbastanzanaturale,guardando indietronel tempo
all’Europapreindustriale,pensareacheilciboealtribiso-gnivenisserosoddisfattidallacoltivazionedicereali,linoealtrecolturedapienocampoedall’allevamentodiani-malialpascolo.Manoneracosì.Eralostessotessutoapatchworkdelpaesaggio,dicuiabbiamoparlatoinprece-denza,afornirepartedelciboedeiprodottichelagenteconsumavaeutilizzava.Boschiesiepifornivanononsololegnadaardereematerialedacostruzione,maanchefo-raggioperglianimali(fogliame,ghiande,faggiole478),ciboperlepersone(bacche,noccioleecastagne,conigli,fun-ghi),erbemedicinali (biancospino,consolida,sambuco).Dovec’eraacqua,sipotevacontareanchesulpesceesumaterialivegetaliperfabbricarecesteeoggettisimili.
Ilfattodipotercontaresuquesterisorseselvatiche,oltrechesullecoltureapienocampo,eraungrandevantaggioperipiùpoveri,soprattuttointempidicarestia,quandodalleri-sorsedellanaturaselvaticadipendevanointerecomunità.
Ilpregiudizioche tendea ignorareosottovalutare ilcibononcoltivatononètipicosolodellamodernasocietàdell’opulenza.Inmoltesocietàcontadine–proprioper-chécivolevapermantenerelefontidiciboderivatedalselvatico–essevenivanospessodeltuttoignorate.
Inoltre, queste risorse, venivano anche disprezza-teperchéeranoutilizzatenormalmentedaipiùpoverioppure in tempidi crisi.Loscrittore russoAlexanderSolzhenitsyn inArcipelago Gulag racconta che i reclu-sieranocostrettianutrirsidiortiche,comesequestofosse il massimo della deprivazione. In realtà, le orti-chesonounalimentoaltamentenutrienteemoltogu-
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stoso,seprepariamoconessedelleminestre;maselanostraesperienzadiunalimentoècollegata inprimaistanzaaunasensazionedidisagioodiorrore,alloraquellasensazioneinevitabilmenteinfluenzeràilnostroatteggiamentoversoqueltipodicibo.Ilperduraredelgusto,nellamemoria,permetteaquestiatteggiamentinegatividitramandarsipertuttaunavita.Moltiaustra-liani,chehannomangiatocarnediconiglioinabbon-danzanegli annidellaGrandeDepressionenonsonopiùriusciti,inseguito,adapprezzarequeltipodicarne.APositano,sullaCostieraAmalfitana,miofiglioedioabbiamo raccolto e mangiato le deliziose carrube chelapopolazionelocaledisdegnatotalmentecomecibo.Ipiùanzianicidisserocheancheloro,dapiccoli,leman-giavano nei tempi duri della guerra, prima dell’arrivodeisoldatiamericaniedelcioccolato479.
SempreinItalia,ebbiunavoltaunadiscussioneconl’ambientalistaGiannozzoPucci480sulfattocheraramen-telagentecapiscelabasefunzionaledellepratichetradi-zionali(soprattuttoselegateaunalogicadisostenibilità).Giannozzoribattéconforzacheciòacuimiriferivononerache«l’ombradiunatradizione;nelleveretradizioni,lagentecapivaperfettamenteperchéfacevadetermina-tecose».Perfarsicapiremeglio,micitòl’esempiodiunmezzadro,unuomoormaisullasettantina,checontinua-vaadarareisuoicampiconiraribuoidirazzaChianina:avederlorastrellareespargereilfieno,sembravadanzas-seeancheperseminarecontinuavaabasarsisurimiesegnicollegatiall’andamentostagionale.Purtroppo,èdif-ficilissimocheesistanotuttorapersonesimili,eancorapiùdifficileèchesiriescaadapprendereecomprenderenozionisimileaquellepossedutedaquelmezzadro.
Bisogna dire, comunque, che molti cibi selvaticistanno di recente incontrando un sempre maggioreapprezzamento. Il loro status, nella società urbanaopulenta,èaumentatoancheperleseguentiragioni:lasempremaggioreraritàdeicibiselvaticie,daqui,
illoroaccresciutoprestigio;icibiselvaticitrasmettonounsensodiriconnessio-
neallanatura,deltuttomancantenellasocietàmo-dernaattuale;
sonounantidotoallepreoccupazioni,semprepiùcon-divise,sullanaturatossicadell’agricolturaindustriale;
l’altocostodimolticibiselvatici,acausadellalororari-tàodell’altocostodellamanodoperaperlaraccolta.
Questavalorizzazionedelciboselvatico,sebbeneinqualchemodosuperficiale,potrebbefunzionaredaan-tidotopercontrobilanciareildiffusodisprezzopergliecosisteminaturaliselvaticiemarginali.
I quartieri disagiati come sistemi marginaliUnaltroesempiodell’importanzadeisistemimargi-
naliriguardalefontidiinnovazioneculturaleeimpren-ditorialeeillororapportocolrinnovamentourbano.JaneJacobs481ha sottolineatocheunodei valorideiquartie-riurbanidegradatierachefornivanolocaliconaffittiaprezzivantaggiosiinvecchimagazzini,negoziecaseren-dendopossibile l’impiantodipiccoleaziendeeattività.IllibrodellaJacobshadimostratochel’eliminazionediquesteareeacausadeiprogrammidirinnovamentour-bano,neglianni’50e’60,stavauccidendolavitaecono-mica,artisticaeculturaledellecittàamericane.
Esiste un contrasto tra la mentalità del “ripulire e ristruttu-rare”, che vuole riciclare e fare pieno uso di tutto e, invece, la mentalità che preferisce lasciare le cose a se stesse, per vedere se emerge qualcosa di buono. L’equilibrio tra questi due orienta-menti è molto difficile e delicato, sia che ci troviamo a operare in un orto sia che ci occupiamo di pianificazione urbana482.
La città e il suo hinterland come centro e margine Un altro esempio – più astratto, ma universale –
dell’importanzadeisistemimarginalièilconfinecon-cettualetralacittàeilsuohinterlandrurale.Permigliaiad’annilacittàelesueistituzionihannodistintolacosid-detta“civiltà”dalleculturepiùsemplici483.Ma–semprepermigliaiad’anni–larelazionetralacittàeilsuohin-terlandèstatacomequellatranucleoecellula,dicuiab-biamoparlatonelPrincipio 7.Ancheselosfruttamentodelterritorioruralecircostantedapartedellacittàèuntemaricorrentenellastoria,visonogeneralmentedeilimiti a questo sfruttamento, perché anche la città ha
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unacertaformadidipendenzadall’hinterlandchediffi-cilmentevienecompletamentesuperata.
Oggi lacittà,concettualmenteeforseanchematerial-mente,èdiventata“untutto”rispettoalqualevitarurale,agricolturaenaturasonosolounasortadimembranachelacirconda.Questisistemimarginalicontinuanoadeperi-reeinaridirsi,manmanocheogniaspettodellanaturavie-necontrollatoeorganizzato,ilpiùdellevoltepropriodallacittà;inoltrevengonoridottisempredipiùiprezzidellederratealimentari,principalesostegnodelleeconomieru-rali, cheormaisonoal limitedella sopravvivenza.Dopoaverfornitolabasedellaricchezzacherendefiorentilecit-tà,lacampagnaelasuagentevengonoconsideratecomequalcosadicuisipuòfareameno.Quandodiventaeviden-techeunacittàriesceaprosperarebasandosisullapropriaretediconnessioniglobali,l’hinterland ruralemuore.
Suscalanazionale,lepiccoleeconomie(comelaTa-smaniainAustraliaelaNuovaScoziainCanada)soffro-noperilfattodiesseremarginali.Standoaquantorac-contanoigurudell’economia,tuttelepiccolecittàsonoeconomicamente non efficienti.Suscalaglobale,larelazio-netraPaesiricchiepoveri–eperfinotraintericonti-nenti484–haportatoaconsiderareimarginiruralidellegrandicittàcomequalcosadicuisipuòfareameno.
La crisi ambientale riguarda tutta la civiltà umana, e in particolar modo le città.Esistonobuoneragionipercrede-recheaffronteremoconsuccessolacrisiambientalesoloseagiremopartendodallegrandicittà.Tuttavia,sonoper-sonalmenteconvintochel’ispirazione,gliesempieleco-noscenzecheprodurranolesoluzioninonverrannodalcentro,madaimargini,incuilepersonevivonoalconfi-netranaturaecultura,tramodernitàepassato.L’ideachel’hinterland offraunasorgentedivigorebiologicouma-noedivaloricheportanoalrinnovamentodellaciviltàèun’ideavecchia,maimodiincuiciòstaaccadendoco-nosconounaintensadiversificazione,manmanocheciavviciniamoallafinedell’eradeicombustibilifossili.
Le origini marginali della permaculturaAvoltemichiedono–soprattuttonordamericaniedeu-
ropei–comeèpotutosuccederechelapermaculturasia
emersadaunpostolontanodalmondocomelaTasmania.Quest’isolaèunluogoincuimodernitàenaturasonoinstrettaprossimità.Èabbastanzalontanadallefontideipa-radigmidominantidellasocietà,maharicevutoibeneficidell’istruzionemodernaeunarelativaricchezza,cometan-tialtripostialmondo.Èunluogoincuiispirazione,lezionidellanaturaeculturaruralesiintreccianoefluiscononellaculturaurbanaeintellettualepiùgenerale.
Hobart,capitaledellaTasmania–lasecondaregionepiùvecchiad’Australiaelapiùdecentralizzata–nonèaf-fattoinseritainunambientedominatodainsediamentiditipoeuropeo,maètenacementeabbarbicataalleselvaggependicidelmonteWellington.Questo,perme,èunsim-bolodell’interazionetraciviltàenatura.DallafattoriaallependicidiMountWellington–dovepreseformaametàdeglianni’70ilconcettodipermacultura–erapossibile,doposolocinquechilometriinmacchinaoinautobus,raggiungereilcentrool’università.Andandoindirezioneoppostapercinquechilometridisentierisiraggiungevailversantesud-ovestdellamontagna,contrassegnatodaclimaeambientealpini.Lì l’unica tracciadell’interven-todell’uomoeraunsentierotracciatopercombatteregliincendi;perilresto,eracircondatodallanaturaselvaggiachericoprelaTasmaniaasud-ovest485.
BillMollisonèriuscitoamettereincomunicazionequestiduemondinellasuastessapersona:pescatoreebushman486,lasciòlascuolaa14anniedivenneinse-guitoricercatorenaturalista,insegnanteuniversitario,attivistaambientalista,ideatore,fondatoreeinsegnan-tedellapermaculturaingiroperilmondo.
Aprescinderedallapermacultura, laTasmania487haavutoilprimo“partitoverde”almondoedèstatalapri-ma parte dell’Australia, in cui l’agricoltura biologica èdiventatauna retevibrante,natadalbassoapartiredapochiisolatiagricoltori.AgliinizidelXXsecolo,l’Austra-liaeraunanazioneincuiibeneficidell’istruzione,dellademocraziapoliticaedellaricchezzasifondevanoconilmondonaturaleeconl’economiarurale,generandounastraordinariagammadiinnovazioniscientificheetecno-logiche, soprattutto semesse in rapporto con la scarsapopolazione.LaNuovaZelanda,conunapopolazionean-
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corapiùscarsa,presentaunrecorddiinnovazioniscien-tificheetecnologicheancorapiùrimarchevole.
Iocredocheun’altraragionepercuiemergonoinno-vazioniradicaliallaperiferiadelmondoriccodemocrati-co–inPaesicomelaTasmania,laNuovaZelandaolaDa-nimarca–siachelapiccolascaladelleistituzionisocialiepolitichedà,achihaideeradicali,lasensazionedipoterintervenireattivamentenellacosapubblicacambiandolarealtà.Nellegrandicittàdellegrandinazioni,lascalava-stissimadell’establishmentculturaleedelleistituzionige-neralasensazionecheilmondosiaqualcosadinegativoinorigine,chenonpuòesserecambiato,innescandocosìsentimentidiapatiaeaccettazionepassiva.
Nel1994,feciunviaggioinEuropa,perteneredeicorsidipermaculturaestudiaresistemisostenibilitradizionalieinnovativi.Vidimoltiesempidipositivainnovazione,mafusoloinDanimarcacheebbil’impressionechelavitalitàelascaladellevariealternative sostenibilifosseconfronta-bileoperfinomaggiorediquellesperimentatepersonal-menteinAustraliaeNuovaZelanda.InGranBretagnaeGermania,comenegliStatiUniti,esistonomoltiprogetti,gruppioindividuiinteressanti,masonotroppopochiinconfrontoalnumerodegliabitanti.
Idee e scienza del margineEspandendoulteriormenteilconcettocheilrinnova-
mento possa partire da zone marginali, l’università, inquantoistituzione–2500annidopolafondazionedellaprima,dapartediPitagora–staperdendol’influenzachehasempreavutosulmondoculturale.Unacombinazio-nedifattorihaindebolitodrasticamentel’influenza delle università sulla cultura e sugli intellettuali, lasciandospazioall’emergeredienergieprovenientidaimarginimateria-lieintellettualidellasocietà,chehannoespressomolteideeeazioniprogressiste.
Questifattoriincludono:lasvalutazionedell’istruzioneuniversitaria,acausadel
suoallargarsiadaltrefascedipopolazione,oltreaquel-letradizionali,elasemprepiùbassaqualitàdell’inse-gnamento(chevadiparipassoconlariduzionedeltrattamentoeconomicoriservatoaidocenti);
l’incapacitàdireagireailimitiintellettualidelpen-sieroriduzionista,all’internodelledisciplinescien-tifiche, sviluppando una cultura dell’integrazioneolistica,odidareilgiustovaloreastudi,ricercheetendenzeinterdisciplinari;
lasostituzionedelcorpodocenteformatodastudio-siedaccademiciconunaculturaaziendaledivendi-tadeiprodotti,conconseguenteperditadiautono-miafinanziariaepolitica;
le nuove tecnologie e gli strumenti di comunicazio-ne,chepermettonoagruppieindividuiesponentidelmargineunpiùequoaccessoaideeeinformazioni.
Negli anni ’70, quando ero studente universitario,pensavo che questi cambiamenti fossero già in faseavanzata.Oggiconsideroleuniversitàaustralianeunasortaditragicabarzelletta,ancheserispettoletanteper-sonechecontinuanoalavorarviall’interno.Riconoscocheilmiostesso,relativo,isolamentodallaculturauni-versitariahaportatoalcunisvantaggima, ingenerale,pensochequestoisolamentomiabbiadatolalibertàdiesplorarealtrefontiestimoliintellettualinellanaturaeincolorochelavoranoinaccordoconessa.
Ipartecipantiainostricorsidiprogettazioneinperma-culturadiformazioneuniversitariaspessociconfermanocheessisonounasfidaeunostimolointellettuali,alcuiconfronto la formazione impartita nei corsi universitarisuonascialbaetropporistrettaall’ambitodellesingoledi-scipline.Moltiannifa,uncliente(laureatoineconomia),acuifecidaconsulente,decisediabbandonarelasuacarrie-radidirigentedibancaperdedicarsiatempopienoall’agri-coltura.Adistanzadiunanno,questapersonadescrisselasuaesperienzacomelacosapiùstimolantemaifattainvitasua.Purtroppoperònonriuscìnell’impresadiguada-gnarsidaviverefacendol’agricoltore(unaveropeccato!).
JamesLovelock–fisicoestudiosoindipendentedeifenomeniamosferici,chelavoranellasuacasa-labora-toriodicampagnainCornovaglia–offrel’immaginediunnuovo tipodi scienziato,nonpiùcostrettodailimitidellacittà,dell’università,delladisciplinaedelleistituzionifinanziatrici.Lovelock,insiemeaLynnMar-
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gulis,haideatol’ipotesiGaiae,senzatemadismen-tita, èunodegli scienziati chehannomaggiormentecontribuito adiffondere la visioneolisticadelnostroPianetacomeSistema Terra.
Nellastoriaumana,nonc’èmaistatotantobisognodirinnovamentointellettualeeculturaleapartiredalmar-ginecomeainostrigiorni.Ilmovimentodellacontrocul-turadellafinedeglianni’60edeiprimianni’70èforsel’esempioculturalepiùdinamicodelvaloredeisistemimarginalinellesocietàintransizione.Lacontrocultura–mal interpretataedenigratadall’establishment culturale,chelaritenevacaratterizzatadaideescioccheeingenue–èstatainveceunagrandesorgentediinnovazioni.Ioconsiderolapermaculturaelacontroculturapartidiunalungatradizioneculturaledimovimentialternativiall’in-ternodellamodernità,chehannoilpotenzialeperaccen-derelascintilladellatrasformazionedellaciviltà,necessa-riapergestirel’inevitabilediscesaenergetica488.
Ilpoeta, romanziereeagricoltorebiologicoameri-cano Wendell Berry ha descritto in modo molto elo-quente il valore dei margini, in senso sia fisico checoncettuale489.Nelcontestodiunacriticadell’agricol-turaindustrialemoderna,accompagnatadalladistru-
zione della vita rurale e comunitaria, Berry ha dettochel’agricolturamodernaèassoggettataalcontrollodiunaformadiortodossia–ignoranteearroganteinsie-me–caratterizzatadalsuoprogressivocontrarsiintor-noapochilimitaticoncettiruotantiintornoaiterminiproduttivoedeconomico.Intornoaquestaortodossiasiestendeunvastoecrescentemondodaesplorare«dimarginalità dalle possibilità più diverse». Berry vedenonsolochequestimarginiconcettualivannoesten-dendosi, ma anche che «i margini della geografia edell’esperienzapratica»sisonoridottidrasticamente.Questosignificachelepersonechesannocomefareagricolturaall’infuoridell’ortodossiasonosemprepiùrare.AltempoincuiBerryscrivevaquestecose,laper-maculturacominciavaaessereconcepitainTasmaniacomepossibilitàalternativa.Daallorainpoi,c’èstatounrapidoaumentodell’agricolturabiologicaedelleat-tivitàassociate,nonostante l’egemonia inespansionedell’agribusinesssull’agricoltura,genericamenteintesa.Potrebbeancheesserecheimarginidellageografiaedellapratica,dicuiparlaBerry,stianocominciandoaespandersiecheilmarginesiaproprioilpuntoincuisisvolgel’azione.
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IlPrincipio 12haduefiloni:a)progettarefacendousodelcambiamentoinmodo
deliberatoecooperativo;b)reagireoadattarsiaicambiamentisulargascala
chesonoaldilàdelnostrocontrolloolanostrapos-sibilitàdiintervento.
L’accelerazionedellasuccessioneecologicaall’internodeisistemicoltivatièl’espressionepiùcomunedelPrin-cipio 12 inpermacultura, sianei testi teorici chenellapraticaeffettiva.Taliconcettisonostatiapplicatianchepercapirecomeincoraggiareinmodocreativocambia-mentidi tipo sociale eorganizzativo.Oltreall’utilizzodiunapiùvastagammadimodelliecologiciperdimo-strarecomepotremmofarebuonusodellasuccessione,oggiiovedoquestoargomentoinunpiùvastocontestodirispostaousodeicambiamenti.
InPermaculture One,lastabilitàeradanoiconsiderataunaspettoimportantedellapermacultura;nelcontem-po,però,ancheilcambiamento evolutivovenivadichia-ratoindispensabile.Lapermaculturahaachefareconlastabilitàeconladuratadeisisteminaturaliviventiedellaculturaumana,maquestastabilità,neltempo,pa-radossalmente,dipendeinlargamisuradallaflessibilitàedalcambiamento.Esistonomoltestoriee tradizionichehannocometemailseguenteconcetto:la maggiore stabilità è quella che contiene i semi del cambiamento.Lascienzahadimostratocheciòchecisembraapparen-tementesolidoepermanenteèinrealtà–alivellocel-lulareoatomico–unamassabrulicantedienergiain
trasformazione,inmodoanalogoaquantotraspareinalcunedescrizionidivarietradizionispirituali.
Lafarfalla,cheèlostadiofinaledellatrasformazionedelbruco,trasmettel’ideadiuncambiamentoadattativoche,lungidall’apparireminaccioso, rallegra invece lo spirito.Perquesto,èl’iconacherappresentailPrincipio 12.
Èimportanteintegrarelacomprensionedell’instabi-litàedelcontinuocambiamentonellanostracoscienzaquotidiana,ealtempostessorendersicontochel’appa-rente illusionedella stabilità,dellapermanenzaedel-lasostenibilitàvienerisoltariconoscendochelanaturadeicambiamentidipendedalledimensioniedallascaladegli ecosistemi (v. Principio 7). Inqualsiasi sistema i mutamenti degli elementi su piccola scala, veloci e di bre-ve durata, in effetti contribuiscono a garantire la stabilità del sistema a un livello più elevato.Viviamoe realizzia-moprogetti inuncontestostoricodi rinnovamentoemutamento di sistemi su scale sempre più grandi emolteplici;ciòpuògenerareinnoilafalsaillusionedimutamentiinfiniti,senzapossibilitàdistabilitàososte-nibilità.Unsensocontestualeesistemicodell’equilibriodinamicotrastabilitàecambiamentociaiutaaprogetta-reinmodoevolutivoenoncasuale.
Ilproverbiosceltoperillustrarequestoprincipiosot-tolineachelacapacitàdicapireilcambiamentoèmoltopiùchelasempliceproiezionedilineeditendenzadet-tate da statistiche. La frase rende esplicito un legameciclicotrailPrincipio 12,chetrattadelcambiamento,eilPrincipio 1,chetrattadell’osservazione.
Principio 12Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo
Bisogna imparare a vedere le cose non solo come sono ma anche come saranno490
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Le prospettive sistemiche sul cambiamento
I mutamenti in prospettiva top-downNelPrincipio 1enelPrincipio 4hoillustratolecarat-
teristichedidueprospettivedicambiamento,quellatop-downequellabottom-up.Quandosiparladicambiamen-to,entrambevannoutilizzate.Quandointerveniamoinsistemi su cui possiamo esercitare una sostanziale in-fluenza, sia a livello di progettazione-realizzazione chedigestione–orti, fattorie,attività, famiglie–possiamofarusodelcambiamentoinmodicheriflettonoilnostropotereelanostrarelazioneneiconfrontidelsistema.Sitrattainquestocasodiuncontrollotop-down.
Isistemidicuisiamopartecipivengonomodificatianchedainostricompartecipanti,ossiadallepianteeda-glianimalichefannopartedelsistemaortoodellafatto-ria,daimembridellanostrafamigliaodaisociinaffari.Lenostrerelazionigerarchicheconicompartecipantieilgradoincuisiamoimpegnatiinunoscambiointerat-tivoodialogoconessideterminerannoinqualemisurailcontrollotop-down saràpossibleoappropriato.All’ap-parenza,siamonoiaesercitareuncontrolloarbitrariosull’orto,quandopiantiamo,sostituiamooeliminiamodellepiantema,nellarealtàdeifattivisonoaltreforzeingiocochefannolenostrestessecose:adesempio,gliuccelli,gliinsettiolemalattie.Inqualsiasiiniziativa,ledecisionidipendonospessodaaltreentità,chepermet-tonoditradurreinpraticaledecisioni.Quandoagiamoincooperazioneconaltriagenti,ilnostropotereeffetti-vodicambiarelecoseoisistemisiamplifica.Persinoquandocerchiamodicambiarecomportamento,spessononciriusciamoperchéilnostrointeroesserenonso-stienelenostredecisionirazionali.
Questa esperienza di apparente mancanza di poterenelportareaterminequellocheriteniamounmutamen-toappropriatocidàl’opportunitàdipensareinmodopiùsistematicoallasituazionechecitroviamodavanti.Esisto-nomoltefontididocumentazioneedaltrettanticonsulentichesioccupanodelcambiamentodellemodalitàgestiona-liinorganizzazioni,aziendeeistituzioni.Ciòèinpartedo-vutoalfattocheglisforzifattidaidirigentipermetterein
praticaicambiamentiauspicatisonocarichididifficoltà,diconflittiediesitiinaspettati.Granpartedellagestionedelcambiamento,duranteglianni’80edopo,haavutocomeforzatrainantel’ideologiadellarazionalitàeconomicaelacosiddettaefficienza.JohnRalston-Saul491ealtrihannoso-stenutochequestaideologianonèservitaarinvigorirenélemultinazionalinélepubblicheistituzioni.
Alcuniconsulentiaziendalihannoutilizzatodeiroman-ziedeiracconti492percercarediintrodurre,inmodopiùaccessibile,ilpensieroolisticoneimutamentiditipoorga-nizzativo.Probabilmentel’approcciotop-downpiùradicaleepositivonelmondodellagestioneaziendaleèquellochehavistoprotagonistalagrandeaziendabrasilianaSemcocheerasull’orlodelfallimento493.IlproprietariodellaSem-co,RicardoSemler,latrasformòradicalmenteistituendolatrasparenzanellagestioneelivellandolastrutturagerar-chica,organizzandoiluoghidilavorosuscalaumanapiut-tostochesullascalaindustrialeconvenzionale,istituendolaproprietàazionariadeidipendentielapossibilitàdiin-tervenirenelprocessodecisionale.Questiealtricambia-mentirivoluzionarivenneromessiinpraticasecondounapprocciointegrato,tesoallaristrutturazionedell’azienda,abeneficiodituttiipartecipanti.
Nonpuòsorprenderechesiacosìdifficileapportarecambiamenticreativiepositiviinsistemicomplessiesuscalapiùomenogrande,sesoloconsideriamoquantosiadifficile,spesso,apportaremodificheanchesoloasi-stemisupiccolascalacomepiccoleaziende,comunità,famiglieesoprattuttonoistessi,inqualitàdiindividuiindipendenti.Sempreapropositodellivelloindividua-le,esisteunavastaletteraturacentratasullacrescitaelatrasformazionedellapersonalità.
La progettazione in permacultura come cambiamento top-downL’approcciopermaculturaleaquestitemicominciacol
trattare gli aspetti più concreti e materiali della nostraesistenzafisica,attraversounprocessodirevisionedellapropriarealtàedelleproprieazioni(giàdescrittonelPrin-cipio 4).Attuando piccoli cambiamenti, aumentiamo la no-stra fiducia nel saper affrontare cambiamenti ancora maggio-
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ri e più difficili.Nondevesorprenderese,daunprocessodisemplicerevisionedelleproprieabitudiniedeibisognipersonali,sipassapoiatrattarelepiùastrattequestionilegateamotivazione,valoriesignificatidell’esistenza.
Ilprocessodiprogettazionepermaculturalepuòesse-repensatocomeunprocessodimutamentogestionaletop-down.Potrebbeavereinizioconcentrandosisufattoriesternidinaturafisicaebiologicamavienecostantemen-tecollegatoalprocessodicambiamentoalivelloperso-nale.Siaa livellodi lavorodi consulenzachenei corsidiprogettazioneinpermaculturadamediretti,hoavutomododicapirechequandosiiniziaapensareinmodosistemicoallapropriacasaealproprioorto,entranoine-vitabilmente ingioco le componenti legate allo stiledivita. Come risultato di questo approccio più olistico, ilcambiamento personale si dimostra spesso un proces-sodimiglioramentopiù facileeveloce,mentre il con-trarioavvienepericambiamentiriguardantil’ambienteesterno(cheavevanoinizialmentemotivatolarichiestadicambiamento).Moltospesso,lamassima“Per cambiare il mondo dobbiamo cambiare noi stessi”sidimostravera.Apartequesto, il focus inizialedellapermaculturasicon-centrasuisistemiesternichedevonoservireasoddisfareinostribisognimaterialifondamentali,inparticolareilcibo,procedendoallarealizzazioneegestionedell’ortodicasa.Ciòèutileperesplorareiprocessiattraversocuiriu-sciamoamettereinpraticauncambiamentocreativo.
Nell’orto, siamo liberidi esploraree sperimentaredi-versiprocessidicambiamentotop-down,perchépossiamoesercitaregrandepotere (relativamenteadaltri elementidelsistema)quandoecomevogliamo.Icambiamentichemettiamoinpraticanonsarannolafinedelmondo,néinsensopositivonéinsensonegativo,mafornisconoun’ec-cellenteopportunitàperimparareapensareinmodopiùsistemico,agendoinmodopiùolisticoemenoarbitrario.
I misteri della complessità di suolo e natura sonounasfida,semprepresente,allanostraarrogantesma-niadicontrollo,eopportunitàdiapprendimento.Leri-compense per un modo di agire appropriato sarannounbuonraccoltostagionalee la facilitàdellagestionedell’insieme.
Ilproblemageneraleconilcontrollo top-downsuisiste-mièchefacciamo troppo e troppo velocemente.Unapiccolamodificapuòcrearedeglieffettinotevoli,sevieneusataconcura.Identificaredovepossiamoavereglieffettimaggiori,nell’utilizzarelenostrelimitaterisorseeinostripoteriperottenerelamassimacapacitàdiinfluenzareilsistema,èsemprepiùimportantechecorrerefreneticamentediquaedilà,cercandodistarealpassoconognielementodellasituazione.Lemotivazionieleenergiedell’uomosonori-sorsemeravigliose,mal’eccessivo interventoneisisteminaturalièunerrorechenonsmetteremomaidicommet-tere.MasanobuFukuokahadelineatomoltobenel’approc-cio opposto, quello dell’agricoltura naturale del non-farechesuggeriscediosservareedipensarealungo,primadicambiarequalcosa,especialmenteseèlaprimavoltacheabbiamoachefarecondeterminatisistemi.Nel tentativo di intervenire in un sistema, potremmo danneggiarne un altro che funziona perfettamente494.
L’agricolturadelnon-farediFukuokaelapermaculturachesiautomantiene(stilegiardinodell’Eden)diMollisonnondovrebberoperòessereinterpretatecomeunapproc-ciodicomodoperconsumatoripassiviesedentari,como-damentesedutiadaspettareciò che passa il convento(ossialanatura).Adalcuniènecessarioricordarechespessoèmegliochelanaturafacciailsuocorso;altrihannopropriobisognodelproverbialecalcionelsedereealtriancoradeltimordiDio,primadifarequalcosapermettersiinsalvo.Leduereazioni,quellamoltoenergicael’altraindolenteepigra,vengonoagallanellamaggiorpartedinoiintempidiversi.Lapermaculturaimplicalatransizionedaconsu-matoridipendentiaproduttoriresponsabili,mabisognaanchericonoscereche,allaradicedellacrisiambientale,c’èilnostrolatocreativoedenergico,checercadicontrolla-reemanipolarelanatura.
La resilienza ai cambiamenti imposti dall’altoAvolte,citroviamoareagireacambiamentichearri-
vanodall’alto,mossidaforzealdilàdelnostrocontrolloedellanostracomprensione.Gaia,laterravivente,creaimutamentiinvarieforme:tramiteleforzetettonichecometerremotievulcani,glieventiatmosfericieicam-
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biamenticlimatici,leinvasionidispecieinfestanti,elemalattie.Governiemultinazionaliprendonodecisionichenonriusciamoamodificareinmodosignificativo.Comeequantoquesteforzesuperioricondizioninolanostra vita e i nostri ecosistemi, dipende dalla nostraindipendenzaedallaresilienzaeadattabilitàacambia-mentispecificiogenerali.
Gli ecosisteminaturali, di ognidimensione,devonosvilupparelaresilienzaalleondatedeicambiamentica-tastrofici indottidaforzecheagisconosugrandescala.Laresilienzanegliecosistemiè lacontinuitàdelle fun-zionibasilariedeglielementicrucialidelsistema,apre-scindere da fluttuazioni nelle condizioni ambientali odall’equilibriointernotralepopolazionidivariespecie.Lemodalitàconcuispecie,ecosistemie interi territorisviluppanoresilienzaalleforzedistruttivepiùrilevantièun temacentraledell’ecologiae,perunaprecisasceltaprogettuale,anchedellapermacultura.
FlessibilitàQuandoabbiamoachefareconpotentiforzeester-
ne,laflessibilitàdiventapiùimportantedellaresisten-za e della rigidità. Ad esempio, gli alberi secolari cheoccupanofertili terrenialluvionali inmoltiecosistemivengonosostituitidaalberi e arbustiflessibili (spessodellafamigliadeisaliciedeipioppi)lungoleriveeilettidicorsid’acquaosulleisole.Inquestotipodiecosiste-ma,infatti,larigidità,laforzael’etàdeglialberisecolaridiventerebberounosvantaggioincasodinubifragieal-luvioni.Sevogliamoapplicarelostessoprincipioall’uo-mo,ènormaleinchinarsidavantiaforzeumaneenatu-ralichecisovrastano.Lostessoprincipiovaapplicatoaiprogettipermaculturali.
Laflessibilitàproduceunastabilità dinamica,chedàpiùl’ideadell’andareinbiciclettachequelladell’inertestabilitàdiunalastradicalcestruzzo495.Incasodicam-biamenti imprevedibili ed estremi, il comportamentoumanoèspintoareazioniditiposemprepiùopportu-nistico.Èunacosachevediamoall’operanormalmente.Ilsenzatettochevivediespedientiedelemosinesfrut-taleoccasionimanmanocheglisipresentano,gene-
ralmentesenzaavere inmentedeipianiprestabilitiesenza aspettarsi qualcosa di specifico. Nei territori aclimasemiarido, ilpastorecheseminasul lettodiunlagoodiunterrenoalluvionalesperandonellafertilitàenell’umiditàportatedararepioggeditipotorrenzialescegliediaffidarealcasol’opportunità–chesirealizzaforseunavoltanellavita–diguadagnaremoltopiùdiquantosiguadagniportandoalpascologreggidipecoreomucche in anninormali (e forse l’opportunismodiquestapersonanoncausapiùdannidiquantinefaccianormalmenteilpascolo).
Suscalapiùgrande,lastessasocietàumanahadovutomantenereunaltogradodiflessibilitàdifronteaimuta-mentiambientalisiaditiponaturalecheditiposociale.Lostatodiguerrageneralizzatotraesercitiorganizzatieper-manentisembraessersisviluppatocontemporaneamentealleprimecittàdelMedioOriente,circaseimilaannifa,edèrimastounflagelloperl’umanitàdaallorainpoi.Èpossibilechel’agricolturabasatasulraccoltoannualedice-realieilpascolosisiasviluppatainquellestesseregioniinparteacausadelladistruzionedelleprecedentianticheforeste alimentari coltivateavvenutadurante leguerrecheperiodicamentefunestavanolaregione.Dopolaterrabru-ciatacherimanevainseguitoalleinvasionideglieserciti,erasicuramentepiùfacileripristinareunsistemabasatosuraccoltiannualiesuanimalidapascolopiuttostochesuforestesecolaridacuiricavarefruttaenoci496.
L’entropia come costante fonte di cambiamentoOltre agli stress e alle opportunità create da muta-
mentirapidieimprevisti,visonoancheicambiamentiprevedibili,mainesorabili,dovutiaglieffettidell’entro-pia,ossiadellatendenzaaldisordine.Questimutamen-ti,intuttigliecosistemiviventi,portanoinvecchiamen-toegradualedecadimento,mahannouneffettoancorapiùnegativosull’ambientecostruito.
Rinnovamento e durata nell’ambiente costruitoImparareavedereimutamentidell’ambientecostruito
comeununicoprocessoorganicodiventeràimportante,manmanochel’energiaverràamancare,perchégliedifi-
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ciprogettatiecostruitiintempidialtoconsumoenergeti-codovrannoprogressivamenteessereadattatianuoviusi,maavendoadisposizionerisorsesemprepiùlimitate.
NelPrincipio 9hogiàpostol’accentosulvaloredellaprogettazionedilungadurataedeimaterialiconcuisonocostruitivariedifici.NelPrincipio 5hotrattatodell’utilizzodistruttureviventichesimantengonoperlopiùdasole,senzal’interventoumano.NelPrincipio 6hoespostol’im-portanzadeivaloriedeicomportamentiereditatidallatra-dizione,associatiaunaregolaremanutenzione.Puliziaeordinesono,coltempo,diventatiunsimbolosocialmentevisibilecorrelatoalmantenimentodellafunzionalità,maèprevalsaancheun’attitudineossessivaadeseguirelavo-risuperflui,incontinuocontrastoconiprocessinaturalidelriciclodellesostanze.Inognicaso,lamanutenzionepotrebbeesseredescrittacomeunareazioneripetitivaenoncreativaauncambiamentoinevitabile.
Piuttostochecontinuareacostruiresemprecosespe-randochedurinoalungo,bisognerebbeconsiderarean-cheimeritidellastrategiaoppostadiutilizzarematerialieconomicieabbondantementerinnovabili.Questa strate-gia evita di sprecare materiali costosi o preziosi, quando non sono proprio indispensabili e si adatta agli inesorabili effetti dell’entropia, seguendone il flusso.Lafogliadibanano,chenelsud-estasiaticoèsemprestatausatacomepiattoperilcibodaasportoprimadell’avventodelpolistirolo,dellaplasticaedellacarta,èuneccellenteesempiodisoluzio-ne“usaegetta”ambientalesostenibile.
NeiPaesitropicali,diversifattorifavorisconoiltem-poraneorispettoalpermanentenell’ambientecostruito:ilrapidodecadimentodimoltimateriali;l’alta ricorrenza di disastri naturali (cicloni, terre-
moti,alluvioni);ladisponibilitàdimaterialirinnovabilichericresco-
norapidamente(bambù);la disponibilità di manodopera qualificata a buon
mercato;lostiledivita,cheprivilegialavitaall’ariaaperta.
Inalcunicasipuòesseremegliolasciarechesianoilclimaeildecadimentonaturaleasegnareladuratadelle
cosepiuttostocheostinarsiariportarlecontinuamenteacondizioniottimali.
Nell’ortofacciamounusocontinuodipiccolestruttu-recometralicci,gabbieericoveriperanimali.Seconsi-deriamol’altotassodidecadimentodellegnoedelme-talloespostialclimaeaisuoliricchidimateriaorganicaedi rifiuti animali, sonoevidenti duepossibili opzio-ni:costruirestrutturemoltodurevoli,oppurecostruirestruttureprovvisorieconmaterialiriciclatiofacilmenterinnovabili. I tentativi di realizzare strutture durevolispessofinisconoconl’esseremoltocostosioaddiritturatossici,quindiunasoluzionerinnovabilesarebbemoltomigliore.Eccoalcuniesempi:spesso,nelle struttureesterne,nonènecessariouti-
lizzarechiodigalvanizzatiocromatiealtrimaterialisimilizincati;infattiillegnomarciràmoltoprimachechiodi,vitiealtroabbianoanchesoloiniziatoaessereattaccatidallaruggine;
nonènecessariotrattareipalidilegnochesononatural-mentedilungadurata,perchéillegnostessocontienedellesostanzeconservative,chedecadonosolodopouncertotempo.Lapossibilitàditrattareillegnodopoqual-chedecenniopotrebbeesserepresainconsiderazionenegliedificidestinatiadurareinpermanenza;
dipingereillegno,daoperaperaumentarneladurata,può essere controproducente. A meno che la pitturanonvengarinnovataspesso,l’aspettativadivitadelle-gnopotrebbeinrealtàridursi,perchélescagliedipittu-rachesidistaccanononfannochetrattenerel’umidità.
Ricordodiaveravutounconfrontodi ideecolpro-prietariodiuna segheria sul fattodiutilizzare assidiEucalyptus radiata non trattato – a quanto pareva, dibreve durata – per rivestimenti esterni, mentre stava-moachiacchierarefuoridallasuamodestacasa.Leassidieucaliptoeranodiunbelcoloregrigio-argento,dopotrent’annidisoleepioggiael’uomopensavachesareb-beroduratealtrivent’anni.Inquellaregione,queltipodieucaliptoraggiungeledimensionigiusteperricavar-neassiinmenodicinquant’anni.Pensaialloraatuttiicostruttorieiproprietaridicase,chesidannotantoda
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fare,soloperevitarequellabellissimatintagrigio-argen-to,utilizzandovernici,oliecartavetrataepensaialtassodicrescitadell’eucalipto.Dalpuntodivistaambientalelacosacostituivaunottimoargomentoafavoredelnontrattamentodellegno,sostituendolopoisoloincasodiveranecessità.
Laricercadanesesull’allevamentoall’apertodeima-iali,citatanelPrincipio 6,menzionaval’usodiricoveristagionalimoltosemplici,maattentamenteprogettati,costruiti inballedipaglia.Ogniricovero,finita lasta-gione,venivalasciatodecomporreincompostesipro-cedevaacostruirenuoviricoveriinzonediverse.Eraunmodoassaisempliceperevitaremalattieemantenerel’igiene,moltopiùefficacedelcostruirecostosiricoveripermanentiadaltatecnologiaeclimatizzati.
Capirequandoèilcasodidestinaredellerisorseastrutture e sistemi rinnovabili, invece di costruire emantenere costose strutture permanenti, è un temamoltorilevantenellaprogettazionepermaculturale. Ifattoriafavoredistrutturefatteconmaterialirinnova-bilisonoiseguenti:una risorsa rinnovabile a basso input di energia
(adesempiouna foresta)può forniremateriali so-stitutivi più rapidamente di quanto impieghino lestrutturerealizzateadegradarsi;adesempio,ipalidibambùcheservonodasostegnoaifagiolirampi-cantiduranopiùalungodellacoltura;
ilprocessodisostituzionedelmaterialepuòsvolger-sisenza intaccarealtrielementidellastruttura;adesempio,sipuòsostituireilrivestimentoesternodiunacasasenzasostituirnelastrutturadisostegno;
quandoristrutturareunedificioimplicaunaltolivellodiincertezzaosoluzioniprogettualiinnovative,siridu-ce la possibile validità di adottare soluzioni durature.Adesempio,perglioccupantidicasedisabitatedicittà(squatter),chenonhannoilpossessodellastruttura,èmeglioricorrereamaterialirinnovabiliabassocosto;
quando la soluzione serve solo a rispondere a unbisognooccasionaleolegatoaparticolarioccasioni(adesempio,iteloniutilizzatiperricoprireraccoltieccezionalidicerealinellegrandifattorie).
InHow buildings learn,StewartBrandcioffrealcu-niconcettichiavepercapirecomemettereinsiemeap-procciopermanenteeapproccioprovvisorio,percostru-ireedificichesianodurevolioprovvisori,asecondadel-lemutevoliesigenze.Iseielementi497dell’edificio–dalpiùstabileneltempoalpiùprovvisorio–dicuitenercontosono:illuogo,lastruttura,ilrivestimentoesterno(pelle),iservizi,lasuddivisionedeglispazi,lamanieradiriempire/occupareglispaziinterni.
Sefacciamosìchegliaspettieffimeriemenoduraturidell’edificiosianoseparatidallestrutturepermanenti,nemanterremolaflessibilitàpercolorocheloutilizzeran-nonelpresenteonelfuturo,inmodocheessosiadattiailorobisogni.Taleapproccioèmoltoseguitonellapro-gettazionedeimoderniedificicommerciali,acausadel-larapiditàconcuinormalmentesiavvicendanoledittechehanno ingestionegli spazie le tecnologiedaesseutilizzate,mapotrebbeessereutilmenteapplicatoancheall’ediliziaabitativae,piùingenerale,comestrategiapergestireimutamentinegliambienticostruiti.L’ideachegliedificieilmododiutilizzarlicambinocoltempoattra-versoprocessiditipoorganicocontrastaconilconcettodiarchitetturacomeoperad’artescultoreaeimmutabile,cheispiragranpartedegliarchitetti.
Queste idee sul mutamento organico degli edifici edell’ambientecostruitosonoabbastanzafacilidaafferra-reefacilmentetrovanoapplicazioneinbasealsemplicebuonsenso;più ingenerale,però, èmolto importanteesplorareinprofonditàimodellidicambiamentodeisi-steminaturalieleconseguenzeperisistemiprogettatiegestitidall’uomo.
Modelli ecologici di successione
Lasuccessione ecologica–l’ideacioècheesistaunmo-dello,secondocuipianteevegetazionecambinocompo-sizioneestruttura–èunconcettocentraledell’ecologiadaquasicentoanni.Sebbenealcunideimodelliclassicidisuccessionesianocambiatiinbaseall’evidenzaeanuovimodelli,ilprincipiodiunavariazioneordinataelinearecomecaratteristicadegliecosistemi,èancoravalido.
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La successione classicaIlmodelloclassicodisuccessioneecologicasibasava
sull’osservazionediesempidicambiamentonelleregio-niumide,fertilietemperatedelNordAmericaedell’Eu-ropa.Inbaseatalemodello,aseguitodiunaazionedidisturbo,ilnudoterrenovieneprimacolonizzatodaes-senzeerbacee, cheportanoalla formazionediun ter-renoerboso; ilsecondostadioècostituitodall’avventodiarbustipionieriedarovi,seguitidaalberidaforestaacrescitarapidae,infine,daalberiacrescitalentaedilungadurata,chevengonoaformareunclimaxecolo-gicostabile.Questefasi,alorovolta,potrebberoesseretutteindipendentiecostituireecosistemiautosufficien-ti conunapropriadinamica,maperundato climaesuololavegetazioneinfaseclimaxprevaleinassenzadifattorididisturbo.
Inquestoeinaltriesempidisuccessioneclassica,c’èingeneraleunpassaggioda:scarsabiomassaamoltabiomassa;pocohumusnelsuoloamoltohumusnelsuolo;bassaresilienzaafattorididisturboadaltaresilienza;scarsadiversitàadaltadiversità;predominiodi relazioni competitive apredominio
direlazionicooperativeesimbiotiche.
Gli ultimi due punti sono controversi, anche nelleforeste decidue a clima temperato dell’emisfero nord.Questomodelloèutilepercomprendereiprocessicon-nessiall’agricolturaeadaltriutilizziumanidellaterra:lamaggiorpartedellecoltureattuateinagricoltura
avviene in base a processi analoghi alla fase dellacrescitaerbacea.Essacomprendelarapidacrescitadipianteannualisuterrenonudo(coltivato);
ipascolisonounaversioneantropizzatadellapra-teria,cheèsìdominatadaspecieperennierbaceeenonlegnose;
molti degli appezzamenti di terreno abbandonatosonooggicopertidavigorosiarbustipionieriedaalberidaforestaacrescitarapida;
nell’Europa preindustriale tradizionale, le magni-ficheforeste–controllateea lungarotazione–di
preziosi alberi di lunga durata avevano in praticaraggiuntolafasediclimax.
Riconoscendolefasidellasuccessioneecologicarappre-sentatedaspecificiutilizzidellaterra,riusciamomeglioavederelelorocaratteristichesistemicheconirelativipuntidiforzaedidebolezzae–cosaancorapiùimportante–qualiforzeguiderannolasuccessione.Inparticolare:ilterrenonudoèunvuotoecologicoinstabile,incui,
appenapossibile,comparirannoformedivitavegeta-le,chelegherannolelororadicialsuolo,impedendol’erosioneeildilavamentodisostanzenutritive;
ipascolibrucatidalbestiametendonoaessere in-vasidapiantespinosepocoappetibili,inparticolarearbustierovi;
leforestecompostedaalberipioniericherichiedo-nomoltalucefornisconol’habitatadattoperlasuc-cessioneadalbericheamanol’ombra–icuisemivengono sparsi dagli uccelli – ma non fornisconounbuonambienteperlariproduzionedellepianteappartenentiallespecieiniziali.
La composizione floristica inizialeCiòchechiamocomposizione floristica iniziale498èunmo-
dellodisuccessioneecologicaincuiglielementididisturboportanoaunarigenerazione499simultaneadituttelespecie,maincui,conilpassaredeltempo,lespeciedibreveduratasiestinguono,lasciandopadronedelcampoquelledilun-gadurata.All’internodiquestomodello,siverificaancheilpassaggiodauncontenutobassodibiomassaehumusauncontenutoalto.Ladiversitàècomunquemassimasubitodopolarigenerazioneeminimaallamaturità.
Questomodellodescrivelamaggiorpartedegliecosi-stemiaustraliani,dallabrughieraalleumideforestesclero-fille,incuiglielementididisturbo–nellospecificoilfuoco–hannocomerisultatolarigenerazionecontemporaneadispeciedibrevedurataedispeciedilungadurata.Adesem-pio,inun’aridaforestasclerofilla(adesempiodieucalipti),unforteincendio–ounaltroforteelementodidisturbo–produceunafittarigenerazionedigiovanieucaliptieaca-cie,insiemeaunfittosottoboscodipianteerbaceeearbu-
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stidiognispecie,cheproduconosplendidefioriture.Dopoalcunianni,però,granpartediquestespecieavventiziesparisce.Dopotrent’anni,leacacieperlopiùsparisconoeladiversitàdelsottoboscosiriduceaquellespeciecheme-gliotolleranol’ombraosiadattanoacondizionidelsuoloincuigranpartedellesostanzenutritiveèfissatadaglial-beridominanti,oppurecheriesconoasfruttarelamateriaorganicainlentadecomposizione.
L’uso della successione vegetale e animale in permaculturaEntrambiimodelli–lasuccessioneclassicaelacom-
posizione floristica – hanno influenzato le idee e gliesempidisuccessioneprogettatapropostiinPermacultu-re One.NelmodellodisuccessionediPermaculture Onelepiantepioniereacrescitarapida,oltreafornirequalcheformadiraccolto,miglioranol’ambienteelopredispon-gonoall’avventodipiantedimaggiorvaloreedurata.
Piùingenerale,lanostratesidialloraerache,potendosoddisfareinostrifabbisogniapartiredallefasiterminalidellasuccessionedominatedapianteperenni(soprattut-toalberi),inostriecosistemicoltivatisarebberodiventatipiùequilibratieresilientiallevariazionistagionalideisi-stemibasatisoprattuttosucoltureannuali.
NelcasodiMelliodora,sonostatiapplicatiiseguen-timetodidisuccessione:prevenzionedegliincendiperpermetterel’accumu-
lodisostanzaorganicaedisostanzeazotate;abbiamofattousodirecintiaprovadiconigliedial-
trianimali,perevitarecheinterferisseroconlepri-mefasidicrescitadellecolturedapascolo;inquestomodoc’èstatoiltempodifarsviluppareunamag-giorvarietàdispeciepiùappetibili,ingradoanchedimigliorarelastrutturadelsuolo;
perottenerepacciameperconcimareeproteggereigiovanialberiabbiamousatoerbeepianteinfestan-tifalciate;
abbiamopiantatoinsiemealberiacrescitarapida–comeacacia,tagasasteecausarina–cheaggiungo-noazotoalterreno,ealberiearbustiacrescitalenta,dilungadurataetollerantil’ombra;
abbiamopiantatonocimoltodistanziati,efraunnocee l’altro,gruppidinoccioliamo’disiepe, inmodocheinoccioliforniscanofruttaprimacheinocicre-scanofinoaoccupareinteramentelospazio;
lungocanaliefossiabbiamopiantatoalberideciduidallafoltachiomaedaltrisempreverdiperfareom-braairovi,impedendonecosìlosviluppo;
abbiamoutilizzatolecaprepereliminareirovieal-trepianteinfestantidifficilidaestirpare;inquestomodoabbiamoancheresopiùriccoilpascoloperleoche,facilitandolacrescitadierbemigliori.
Comprenderecomefunzionaladinamicadellesuc-cessionièindispensabileperlavorareconlepianteeilsuolo.Iseguentiesempiillustranoalcuniproblemiat-tribuibiliallamancanzadicomprensionedeimeccani-smidellasuccessione:moltagentetendeaprogettareearealizzareortiegiardini
seguendoinconsciamenteilmodellodellacomposizionefloricolainiziale,salvopoidichiararsidelusaallorquandoriscontrachenonc’èabbastanzaspaziopertuttelepian-teechealcuneaddiritturamuoionoocresconostentata-mente,manmanocheilsistemacambia;
avolte,larispostaalproblemachealcunialberi,crescen-do,diventanomoltograndièquelladipiantarlimoltodi-stanziatiall’internodifascediprotezioneodifrangiven-to,incuisitroverannoalottareconlepianteinfestantieconilvento(lacuivelocità,ineffetti,aumentaquandosiincanalatraalberidistanziatiealentacrescita);
accadespessochesidecidadirinunciareacoltivareal-cunespecieperchéilgelo,ilventoeilsoleledanneggia-no,mentreinunsistemapiùmaturo,conpiùombraeprotezione,sipermetterebbeatalipiantedelicatediprosperare;
quando appaiono nuove piante infestanti, la gentespessopensaditrovarsidavantiaunaverainvasione,chesoffocheràtuttoilresto.Invece,lalorocomparsainmassapuòesseresemplicementedovutaalavoridiaraturaoadaltreoperazionididisturbodel terreno,chehannoriportatoinsuperficiedeisemidormientidatempo(adesempio,leinnumerevolivarietàdicar-
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do).Questepianteinfestanti,però,scomparirannoinfretta,manmanochelespecieerbaceeperennisiin-sedierannoalloropostonegliannisuccessivi.
Ilruolodeglianimali,nell’impedireopilotarelasuc-cessioneinunaparticolaredirezione,èspessoignoratoofrainteso.Nelcasodeicardi,ilpascoloraso–inpar-ticolaredipecoreeconigli inautunno–èunaricettapermantenerli invita.Perfino ibotanici,avolte,nonriesconoarendersicontochespessoèilpascolodeglianimaliselvaticiilfattoredominantediciòchesirige-neraepersistenegliecosisteminaturali.
Sipotrebbesostenerechetaliprobleminasconodallamancatacomprensionedeibisogniedellecaratteristichespecifichedipianteeanimali; tuttavia, semettiamo incontoimutamentieabbiamofamiliaritàconvarimodel-lidisuccessionericavatidall’osservazionediecosisteminaturaliecoltivati,saremoincondizionediprevedereeapplicareglischemidisuccessione,ottenendomiglioririsultatidaciòcheprogettiamoepiantiamo.
L’osservazione, primo principio della permacultura,èfondamentaleperfareusodellasuccessione.Ilterrito-riocomprendedeiprocessidinamiciconunastoriae,inqualchemisura,unfuturo,chepuòesserelettodasegniosservabilioraintornoanoi.Questacapacitàdiosservazio-neèunadotedifondamentaleimportanzachepuòesseresviluppata500.Ilmutamento dinamicoinnaturaenelterri-torioèbenaccettato,comeconcetto;larealtàè,però,chelanostraesperienzadirettaevisivadelpaesaggioèpiùco-munementeun’immaginestatica,incuipassatoefuturorisultanoinvisibili.
La maggior parte di coloro che abitano in città oggisperimentailtempoatmosfericocomesedistagioneinstagioneodigiornoingiorno,fosseunacaratteristicape-culiaredelluogoincuivivono,senzarendersicontochequantosperimentaèpartediuncicloodiunprocessomoltopiùampio.Gliagentiimmobiliarisannochelapri-maveraèilperiodomigliorepervendereterrenidicam-pagna,perchéilpaesaggioèverdeeitorrentisonopienid’acqua.Comeconsulente,miaccadespessodiavereachefareconproprietariterrierichesisonodapocosta-
bilitiincampagna;inquesticasi,unaparteimportantedelmiolavoroconsistenell’aiutareadecodificareisegnilasciatinelterritoriodaeventipassati,oglieventualiuti-lizzipossibilideiterreni,elementichenonèfacileidenti-ficare.Quandosiiniziaaleggerepaesaggieterritoriconquestalente,sicapisceche–nonostantesianostatieventicasualiaprovocaregranpartedeimutamentichevedia-mo–imodellidescrittidagliecologichestudianoiterri-torinaturalisonoutilipercapireanchelecaratteristichedi territori radicalmente modificati dalla mano dell’uo-mo.Questimodellitemporali,chechiamiamosuccessio-ne,sonoanaloghiaimodellispazialidipaesaggidescrittinelPrincipio 7comesistemi terra (Land Systems).
Icasipresentatiinseguito,inquestostessocapitolo,sullepianteinfestantidicittàsonoinognicasocollegatiallosviluppodellacapacitàdiletturadelpaesaggioeaiu-tanoacapirenuoviprocessidisuccessione.
Le piante vengono prima degli animali
Lasciando da parte le complesse possibilità dei varimodellidellasuccessionedellavegetazione,leregolefon-damentalidisuccessioneecologicapossonoessereancheusateinmodisemplici,perassicurareunasanagestio-nedellaterra.Ilfattobasilaredellasuccessioneecologicaèche lepiante forniscono le risorsepermantenereglianimali.Ciòciricordache,primadiprocurarcigliani-mali,dovremmodestinaredeiterreniapascoliecampieallaproduzionedimangimefacendoopportunesemine.Seimmaginiamounapiccolaproprietàcontadina–conunnumeroeccessivodicapidibestiamealimentaticonforaggi comprati– chenon riescea riciclare il letame,che pertanto si accumula senza poter essere assorbitodaunpascoloormaisupersfruttato,avremounesem-piocalzantedicosasignificacontraddireilprincipiodisuccessione.Questacontraddizionetramodelliecologi-ci,permoltepersonecheabbianoavutoachefaresoloconilgattodicasaoconipescidell’acquario,conlozoo,conicavallidacorsaocongliuccelliingabbia,puònonesserecosìovviacomesembra.Ilsistemaindustrialedialimentazionedeglianimaliè indicativodiquestacon-
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traddizione:èfinanziariamentesostenibilesolograzieaibassiprezzidell’energia,perché i costi ambientali ven-gonoscaricatiall’esternodell’azienda,eaisussididicuigodonogliallevamentiindustriali.
La fattoria didattica CollingwoodAMelbourneho lavoratoper laCollingwood Children’s
Farm,aiutandoamigliorarelasostenibilitàdellafattoriaeilvaloreeducativo-ambientaledellascuola501.Fral’altro,ab-biamopropostodipiantarealberidaforaggio,dacuipoterricavareilcibocheibambinidavanodamangiareallecapre.Finoadallora,normalmente,allecaprevenivadatoilpaneavanzato.Quelpane–aparteilfattocherovinaval’apparatodigerentedellecapre–trasmettevaaibambiniilmessaggiocheanchelecapre,comegliumani,sinutronodiuncibobiancoespugnosocompratoalsupermercato,impacchet-tatoeplastificato.Itagasasteeisalicicheabbiamopiantatohannoavutograndesuccessoehannoresocontenticapre,personaleebambini.Lalezioneecologicache,perosmosi,speriamodiaveretrasmessoaibambiniècheglianimaliruminantitraggonoillorosostentamentodacibopernien-teadattoaessereutilizzatodall’uomoeche,pernutrirede-glianimalidapascolo,bisognaprimaaveredellepiante.
L’esperienza dei corsi di progettazione in permaculturaNeicorsidiprogettazioneinpermaculturachetenia-
monormalmente,perintrodurreilpensierosistemico,hoscopertochel’idea di una gerarchia energetica che nelle suc-cessioni fluisce dalle piante agli erbivori e da questi ai carnivori è per molta gente un nuovo modo di pensare alla natura. La prospettiva consueta si concentra sul ruolo attivo degli animali nel consumare il cibo. Questa prospettiva è abbastanza natu-rale (per animali e umani), ma non è corretta: non è l’azione del mangiare o dell’abitare che crea il cibo o l’habitat. Queste risorse sono create, per uomini e animali, dall’attività inesora-bilmente lenta delle piante, organismi che a prima vista non fanno nulla e che invece sono alla base di tutto502. Questaèun’ideasemplice,mapiuttostoprofonda,percapirequalèilnostropostonelmondo.Inuninterventoaunacon-ferenzadipermacultura503hodettochelapermacultura
potrebbeesserevista(inuncertosenso)comeunasortadicorsodirecuperoinscienzeolistichepercittadinidisocie-tàopulenteinstatodiseparazionepiùomenototaledallanatura.Vistocheilrestodelmondosistaurbanizzandoallavelocitàdella luce–masenzadiventarecomunqueopulento–questotipodiinterventoeducativostadiven-tandounanecessitàglobale.
Il modello pulsante di successione ecologicaDagli anni ’60, la teoria ecologica ha cominciato a
riconoscerechemoltiecosistemisisonoevolutiattra-versandofasiperiodichedidisturbo504comepartedellalorostabilitàdinamicacomplessiva.Ifattorididisturbopossonoessereesterniall’ecosistema(èilcasodiunin-cendioodiun’alluvione)ointerni(nelcasodiun’ondatadiinsettichedistruggelavegetazione505).
Seconsideratodalpuntodivistadelsingoloorgani-smo,ilfattoredidisturbopuòavereuneffettocatastro-fico;dalpuntodivistadell’ecosistemapuòessere inve-cedigrandebeneficio.Questasortadipulsazionepuòcontribuireaunusoefficientedirisorselimitate,massi-mizzandolacatturadienergiatotale.Gliecosistemipul-santi506,ingenere,vedonoun periodo di accumulo, lungo e lento, di biomassa (produzione) seguito da una breve e in-tensa vibrazione (consumo), in cui la biomassa totale accu-mulata scompare rapidamente e i nutrienti vengono riciclati.LaFigura 32 metteaconfrontoduemodellidiproduzione(dapartedellepiante)econsumo(dapartedeglianimaliodegliincendi)secondoilvecchioconcettodelclimaxesecondoquellopiùrecentedellepulsazioni.
L’evoluzione del territorioPrimachel’ecologiacominciasseamettereindubbio
imodelliclassiciaclimaxdisuccessioneestabilità,que-stomodelloapulsazionieragiàampiamenteaccettatoinunaltrocampodellescienzenaturali,lageomorfolo-gia.Questomodelloapulsazionivieneanchechiamatocatastrofismo(oteoriadellecatastrofi)esuggeriscechemolteformazionigeologiche–probabilmentelamag-giorparte–sonoilrisultatodiforze potentissime che agi-scono per tempi relativamente brevi.Unovvioesempioèla
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formazionerelativamenterapidadellemontagneattra-versol’attivitàvulcanica.Piùingenerale,laformazionedellemontagneavvieneaimarginidelleplacchetettoni-cheterrestrinelcorsodiperiodirelativamentebreviditempo,geologicamenteinteso.
Ancorapiùsorprendenteèl’ideacheilcorso dei fiuminonsial’effettodiunlentissimoprocessodierosione,ma
dialluvionicatastrofichesuscaleenormi,verificatesi inunbrevissimolassoditempo.Secondoquestomodello,laformazionediunfiumeèsimileaciòchepossiamoos-servaresupiccolascalaconicanalonidierosione.Ilcorsodeitorrentiègeneralmentestabileperlunghiperiodiditempo,finchéilsommarsididiversecondizionialterainmodomoltomarcatol’assettodellettodeltorrente.Que-
Figura 32 – Confronto di due paradigmi di crescita e successione (secondo Odum 1987).
Vecchio modello climax: la fase di sviluppo è seguita da uno stato di climax
Produttori (piante)
Qua
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Produttori (piante)
Nuovo modello pulsante: alternanza di produzione e consumo in base alle pulsazioni
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stecondizionipossonoesseredellepioggemoltoforti,unsuolomoltoscioltooancheildegradodellavegetazionechericopreilbacinoidricodelcorsod’acqua507.Granpar-tedeicanaloniaformadiU,oggiinteramentecopertidivegetazione,checostellanolecampagnedelCentralVicto-ria,risaleaunaseriedieventiclimatici,chesiverificaronodurantelacorsaall’oronellasecondametàdell’Ottocento;inquelperiodoavvenneunamassicciaoperadidisbosca-mentodimoltibaciniidrici.
Iterremotineiterritorimontanicausanoinnumere-voli smottamenti di terreno, blocchi dei corsi d’acquaoaddirittura la formazionedi laghi,equestoèunal-tro esempio di trasformazione geologica del territorioattraversoeventi catastrofici.Anche inAustralia, terrageologicamenteanticaerelativamentestabile,esistonomoltiesempidiprocessi formativi rapidi.Letempestedisabbiael’erosioneeolicapossonoessereminimiperde-cennimabastaunsingoloevento–comelatempestadisabbiadel1983,chericoprìMelbourneconterraprove-nientedalMallee,Victoria–asmuoverepiùsabbiachedecennidinormaleerosioneeolica.
Lavecchia teoriadelgradualismoingeomorfologiahatuttoraunasuavalidità,perspiegareillentoadattamentoallenuoveformazionicausatedaglieventicatastrofici.Nesonoesempilalentaerosioneel’occasionalecedimentodellepa-retideicanaloni,finchénonsiristabilisceunnuovoassettoabbastanzastabile,elagradualeerosionedeglismottamenticheostruisconolevallidopouneventosismico.
La teoria del caosLa teoria del caos508 ha fornito un quadro generale
percomprendereilruolodelcambiamentoedellasta-bilitàinmoltediversedisciplinescientifiche.Essaaffer-macheglieventi(imutamenti)nonsonodistribuitiacasoneltempoenellospazio,masiverificanoagrappo-li(cluster);inoltre,glieventiagrappolioperanosumol-tepliciscaleevipossonoesseregruppiall’internodialtrigruppi.LateoriadelBig bangsull’originedell’universoèsimileauneventogeomorfologicocatastroficoseguitodaunaseriediaggiustamentigraduali,chepossonoes-serelaformazionedellegalassieesvariatialtrifenome-
ni.Lestessegalassiepossonoesserevistecomeintensipuntidiattività(energia)eforma(materia),moltodensieseparatidamigliaiadiannilucedispazioquasivuoto.All’internodellegalassie,igrappolidistelle,lestellebi-narieeisistemisolarirappresentanodegliaggregatisuscalaminorepostiall’internodegliaggregatimaggiori.AncheseilBig bangsuggerisceun’originepostainununicopunto,unarecenteteoria509affermachefuunaespansioneinununiversopulsante.
L’incendio come impulso negli ecosistemi australianiLamaggiorpartedelleforesteaustralianesièadattata
agliincendi,comeeventoperiodicochericiclainutrien-ti,stimolalarigenerazionevegetaleeforniscespessounapportospecialedinettareesemiainsetti,uccellieani-malichedipendonodaquesterisorse.L’effettodelcalo-re,inoltre,puòliberaredeimineraliprimaindisponibiliperchélegatiadargilleerocce.Il fuoco è una forma di consumo di biomasse analoga al pascolo degli animali, ma molto più intensa e potente.
Riducendoilvolumedellamassacombustibile,ifuo-chidipiccoledimensioniriduconolaprobabilitàchegliincendicrescanofinoaraggiungeredimensionipoten-zialmentepericolose.Quantofrequentieintensidebba-noesseregliincendi,permanteneresanounecosistema,èunaquestionetuttoraoggettodidibattitoancheper irangerdeiparchinazionali(v.ancheilPrincipio 11).
Aquantopare,incendifrequentihannocomerisulta-toilpassaggioadecosistemipiùricchidivegetazione510.Lecausedelfenomenosonocomplessemalaperditadi azoto e fosforo,chesiverificadopounincendioèstataampiamenteverificataedèlaprovadelpassaggioaunafasediminorefertilità.Probabilmente,esistonoancoradeipassaggiedelletrasformazionichimicheimportantiepococapiteneglistudiecologicichehannoportatoaunateoriadellafertilitàpococorretta511.
Idettaglirelativiaglieffettidelfuocosugliecosiste-mi sono enormemente complessi e controversi. Perogniecosistemaabassafertilitàadattatoalfuoco,sa-ranno la frequenza e l’intensità del fuoco stesso a fornire
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l’equilibrio ottimale tra stimolo all’ecosistema e stabilità.L’effettovibrazione-pulsazionedelfuocosembradarespintaall’azioneemoltibenefici,maanchelalungaelentafasedellaricrescitadellavegetazioneèindispen-sabileperlasalutedelsistema.
Ecosistemi agricoli pulsanti
Il pascolo a settoriAllan Savory512 e altri hanno avanzato l’idea che le
greggiinmovimentodeglianimalialpascoloabbianouneffettopositivosullasaluteesulvigoredeglistessiterreniapascolo,proprioperchéglianimalisfruttanofino in fondoognifilo d’erbadisponibile, manmanochepassanodaunazonaall’altra.Questoprincipioèsta-toapplicatoconsuccessoallapastoriziaedènotocomepascolo a settori.Oggisiamoconvinticheiterreniapa-scolorendanoalmeglioquandononsonosottopostico-stantementealpascolo,mentre,pergarantireilvigoredeipratiericiclarelesostanzenutritive,sonoutilibreviperiodidiintroduzionedelbestiame.Unpascolomar-cato,seavvieneditantointanto,puòservireaesporreeaprireporzioniditerreno,favorendolacrescitadipian-teleguminoseedialtrespecieutilidibrevedurata.
Inbaseall’ecologiadeisistemi,laseparazionedell’aspet-todellaproduzione(crescitadellapianta)daquellodelconsumo(pascoloanimale)aumental’elaborazioneto-taledienergiaelaresilienzadelsistema.Inoltre,aifinidellasalutedelsistema,lafasedelconsumoèsemprebreveerelativamenteintensa.Quantodebbaesserebre-veequantointensasonoquestionidigranderilevanzapergliallevatori513.
Rotazioni con pascolo e sovescioUnaltroimportanteesempiodisistemiagricolipul-
santièquellofondatosullarotazionetracoltureannuali–cherichiedonoterrenifertili–elarotazioneprolun-gatabasata supascoliperenni, chemigliorano il suo-lo.Neiclimitemperatiapiovositàmoderata,ipraticontrifogliodidiversevarietàeconerbe–perennienon–miglioranoilcontenutodimateriaorganicadelsuolo
elasuastrutturaefertilità,specialmenteseilregimedipascolosegueimodellipulsantiillustratiinpreceden-za.L’araturadeipascolimetteincircolotuttalafertilitàaccumulata, producendo rese molto alte nelle coltureannuali;tuttavia,selasequenzadicoltureannualivie-nepoimantenutaperunnumeroeccessivodianni,lafertilitàdeclina.Varieapplicazionidiquestomodellosisonosuccedute inAustraliafinché la fasedelpascolo(riservatoallepecore)èdiventataantieconomica.
Oggiilregimeagricolotipicoèlasemina diretta senza aratura,utilizzandoglierbicidiperteneresottocontrollolepiante infestantieaggiungendo fertilizzantichimici;quest’ultima pratica supplisce alla mancanza di conci-mazioneanimale.Nonèancorachiarosequestenuovepraticheagricoleavrannoilpoterediricostituirelaferti-litàdelterrenoelafertilitàmineraleosecondurrannoaun’altraperniciosa spiraleverso ildegrado totale.L’evi-denzaattualenonèperòincoraggiante.
Perleaziendeagricolebiologiche,attuarequestotipodicolturaèimpossibile,acausadell’altocostodeifer-tilizzantiorganicibiologici.Per talemotivo ilmodellotradizionale,basatosullaconcimazioneverde(sovescio)e ilpascolo,èunsistemadimiglioramentodel suolopiùsostenibile.Questomodellorifletteallaperfezioneilconcettodiecosistemapulsante.
Ricrescita del bosco e conservazione del suoloNeiterrenicollinariadaltapiovositàebassafertilità
dell’Australiameridionale,ilfarricrescereliberamenteiboschi(specialmentequellidiacacie,chemiglioranoilsuolo)harappresentatoperlunghianniunapraticaconvenzionaleperricostituire la fertilitàdelsuolopri-madiprocederedinuovoaltagliodelbosco,consuc-cessivaseminaditerrenoapascolo;questo,asuavolta,venivamantenutoperunooduedecenni,primadice-derenuovamente ilpostoalbosco.Proprietari terrierientusiastiesenzaesperienza,spronatidallaprospettivadel pascolo eccezionale successivo al taglio del bosco,hannoseguitoquestapraticamoltodiffusamente,ne-gli ultimi cento anni. Nella maggior parte dei casi, lefasididisboscamentoediimpiantodelpascolohanno
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probabilmentecausatopiùerosioneeperditadimate-riaorganicaenutrientidiquantanevenisseaccumulataneiventiepassaannidicrescitaesviluppodibosco.Diquestopasso,ognifasedelprocessocorrispondeaundegradodellaqualitàdelterreno.
Il taglia e brucia delle zone tropicaliTraisistemiagricolipulsantibendocumentati,quel-
lopiùevolutoesostenibileèloswiddenoagricolturata-glia e bruciadellaNuovaGuineaedialtrezonetropica-li.Piccoleareediforestatropicalevengonodisboscate,bruciateepoiseminateconunagrandevarietàdipianteperennichesfruttano la fertilità rilasciatadallamassavegetaleincendiata.Lastrutturadegliorticoltivatiimi-ta la forestapluviale conuna stratificazionedei livellidicoltivazione(albero,arbusto,rampicanti,colturedaradici). Questa struttura minimizza il dilavamento dinutrienti.Coltempo,laconformazionedell’ortodiventasemprepiùdifficiledamantenereeilraccoltopiùscar-soaumentalosviluppodispecielegnosenonalimenta-ri.Aquestostadio,lazonavieneabbandonataelasciataalla foresta. A volte, vengono mantenuti alcuni alberidellaforestaricresciutispontaneamente:vengonochia-matimadri dell’orto,inriconoscimentodell’esigenzachelaforesta,rigenerandosi,ricostruiscalafertilitàdelsuo-lo.NellezonemontuoseecollinaridellaNuovaGuinea–primadell’arrivodeglieuropei,intornoal1930–que-stotipodiagricolturahaprovvedutoalsostentamentodipopolazioninumerose.Iltaglia e bruciaèlaformadiagricolturapiùenergeticamenteefficientedocumentataalivelloscientifico514.
Il tempodi rotazione, affinché la foresta ripristini ilpatrimonio di fertilità, è importantissimo. Sono nor-malmentenecessarivent’anni,primadiunanuovafaseagricolasuccessivaaltaglia e brucia.Diconseguenza,ilrapportotraortoeforestaèsempremoltolimitato.Nelleregionitropicali,questaformadiagricolturaèoragene-ralmenteritenutanonsostenibile,perchélafasedisfrut-tamentoèdiventatasemprepiùfrequente,inseguitoallapressionedellapopolazionecheviveinareeforestaliviaviapiùridotte515.
Lezioni per la progettazione e gestione della terra
nella prospettiva permaculturale
I precedenti esempi mettono in rilievo l’importanzadelmodellodegliecosistemipulsanti,percomprendereun’ampiagammadiutilizzidellaterra.L’uso del fuoco, del pascolo e della coltivazione, per avere un periodo (impulso) di alte rese tra fasi molto più lunghe di ricostituzione biologica, può essere considerato un utilizzo strategico del cambiamen-to, rispetto alla pratica continuativa di catturare e conservare energia. La scoperta di questo processo ha avuto un’enorme im-portanza per il successo dell’Homosapiens, molto più dell’in-venzione dell’agricoltura basata sulle colture annuali516.
Lalezionepiùdifficiledaapprendereècheibeneficidegliecosistemipulsantidipendonodallentoaccumulodella fase inizialedi ricostituzionedella fertilità.Se lafasedisfruttamentoaumentadiritmo,avremounalen-taspiralecheporteràaldegradodell’ecosistema.Questadinamicapuòessereconsiderataunmodellogeneraliz-zatodidegradodelterritorio,incuilaripetizionediunparticolare tipodiutilizzodella terra forniscebeneficiimmediati,maproduceildeclinoalungotermine.
L’utilizzodelpascolo,delfuocoodellacoltivazionepuòessereconsideratocomeunainterruzionedeiprocessidisuccessionenaturale.Siamoperciòall’antitesidellaclassi-castrategiapermaculturaledell’accelerare lasuccessionedellevariefasivegetativefinoaraggiungerelafasedellamaturità,ilclimax.Suggerirechequestiusiproduttivideifattorididisturboseguonodeimodelliosservabiliinnaturapotrebbeesserepericoloso,perchésipotrebbeincoraggia-reunlorosupersfruttamento,conconseguenteulterioredegradodelsuolo,chelapermaculturastacercandopiut-tostodiinvertireattraversounsostanzialeribaltamentodeimodellidicoltivazioneediutilizzodellaterra.
NeltestoPermaculture: design for cultivating ecosystems517homostratocom’èfacilescivolareindietro,nellamenta-litàdapionieri checercasempredibloccare iprocessilegatiallasuccessione,inbaseall’idea,quasisempresba-gliata,checosìfacendopossanoderivaregrandiraccoltierese.Quell’articolospiegaanchecomeancheconmetodi
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piùtradizionali(ascia,fuocoepascolo)sipossaraccoglie-re la fertilità lentamente accumulata nella vegetazione.Unmioamico–perquindiciannientusiastasostenito-redell’orticolturapermaculturalesenzaaratura–scoprì,auncertopunto,glieffettistraordinaricheavevasullaproduttivitàunafresa,concuisimiseacoltivareilsuoorto,cheeradinotevolidimensioni.Dopodiversianni,accaddechelamoglie,conunnuovometodoconsistentenelpacciamareunpezzoditerrenoprimaadibitoapa-scolo,ottenessedei risultati superiori aquelli resipos-sibilidall’utilizzodellafresanelsuoorto,checomincia-vaamanifestaredeiproblemiconnessiallastrutturadelsuolo.Ironicamente,latecnicadipacciamareconfoglidimaterialebiodegradabileèessastessauntipodiprocessopulsante,incuiladecomposizionedellapacciamaturaedellavegetazionedelpascolodàcomerisultatounterre-nodaortomoltoproduttivoperalcunianni,primacheglisquilibrimineralidelsuolotendanoadiventarefattorilimitantieriducanoiraccolti.
La pacciamatura a tappeto e le alternative alla successione vegetaleMidàunpo’fastidioilfattochelapermaculturasiadi-
ventatasinonimodiorticolturaconusodipacciamaturaatappeto,comesequestofosseilmassimo,infattodiutiliz-zosostenibiledellaterra.Perme,questatecnicaèsemprestataunmodofacilepertrasformarepratoepascoloinpro-duttivaterradaortosenzadoversisottoporrealdurolavorodizappareedestirpareinfestanti,facendousodimaterialiorganicidirifiutodisponibilisuscalalocale.Grandiquan-titàdimaterialiorganicisonodisponibilisuscalalocaleincittàefattorie.Servirsidiquestimaterialicomepacciameperl’ortoèunmodoottimalediutilizzareciòchealtricon-sideranounrifiutoma,nelfuturoabassadisponibilitàdienergiacheciattende,questimaterialinonsarannopiùdisponibiliabassocosto.Usatacomepraticacontinuativainvecechesoloalmomentodiimpiantarel’orto,lapaccia-maturacreadipendenzadaunacostantefornituradeima-terialiusaticomecopertura.Sesitrattadiunbuonfienodierbamedica,adesempio,difficilmentesipuòparlarediunapraticasostenibile.
Inoltre,èdubbiochesianosaniedequilibratiiterrenidaortocontinuamentericopertidaquantitàdimateriaor-ganicaadensitàda10a100voltemaggiorediquantopos-saaccadereinunterrenoinmodonaturale.Dalpuntodivistadell’agricolturabiodinamica,fareun’eccessivaecon-tinuapacciamaturaequivaleasoffocarelavitadelsuolo;dalpuntodivistadiAlbrecht,coltempolapraticadàcomerisultatol’accumulodieccessivequantitàdipotassio.
Se vogliamo sostituire alla costante pacciamaturadell’ortoaltrepraticheconnessealprincipiodellasuc-cessionevegetalebisognerebbe:spostarel’ortoinunnuovoappezzamento,lascian-
doincoltoilvecchio,inmodochesiricopra(natu-ralmente)dierbeepianteinfestanti;
lasciare che nell’orto predomini gradualmente ilpacciamenaturalmentefornitodaalberidafruttoesimili(foglieseccheeresiduidipotatura);
applicaremetodipiùintensividicoltura,concom-postdialtaqualità,supplementidimineralidiroc-ciascelticoncuraemisura,unmodestoutilizzodipacciameezappatureleggereesuperficialiaerandoinveceinprofonditàilterrenopermezzodiunafor-ca.Inquestomodosisperadiottenerepersempreunsuoloequilibratoeproduttivo.
Laprimaalternativaèildestinodimoltiortiperunavarietàdiragioni(nonraramenteancheperiltraslocodelproprietario).Lasecondacrealaclassicaforestaali-mentaretipicadellapermacultura,consideratadamol-til’ideale.Rimanesolodarisolvereilproblemadidovecoltivarepomodorieinsalata.
AMelliodora,abbiamocercatodimettereinpraticaunacombinazionedellasecondaedellaterzaalternati-va.Abbiamocomunquesperimentatoanchelaprima,inalcunicasiincuialcuneinfestantirizomatoseeranocompletamentesfuggitealcontrollo518.
La foresta alimentare come successione vegetaleMoltiortiintensivi,pacciamatiinbaseaiprincipi
dellapermacultura, con colturemiste annuali epe-renni,nonsonoaltrocheun’applicazionedelprinci-
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piodi successionedella composizionefloristica ini-ziale. Il passaggio alla fase successiva caratterizzatadaalberidafrutta,rampicanti,piantetollerantil’om-braepochespecieperennidà come risultatodiver-sitipidiforestealimentari,checontinuanoafornireunavarietàdiraccolticonpocolavoro.
D’altrocanto, la fasecaratterizzatadaproduzioniadalta resadellespecievegetaliannualipiù impor-tantirichiedeinvecespaziapertiesoleggiati.
Dopoundecenniodedicatoacoltivareedespanderelaloroforestaalimentare(foodforest),hovistodiversipermacultoriutilizzaremotosegaebiotrituratoreperabbatterealberidileguminosetroppocresciutiealbe-ridafruttoinnumeroeccessivo,perrecuperarezoneesposte al sole eunapartedella fertilità imprigiona-tadaglialberi,destinandolaaortaggiealtrespeciedavalorizzare. Mi sono goduto questa scena, pensandoaunrevival iconoclastadel taglia e brucia tradiziona-le.Iopiantoalberichemiglioranoilterrenosapendocheimaggioribeneficidiquestapraticasiotterrannoquando verrà il momento di sacrificarli mettendo lafertilitàincorporatanelleradicienellamassavegetaleadisposizionedialtrespecievegetali.Perquantocon-cerneMelliodora,alcuniesempimenobrutali,relativiall’impiantodiforestealimentarieall’utilizzodell’ab-bondanzaassicuratadallanatura,sonostatiiltrapian-todeiprugnoliselvaticinatinell’ortoall’esternodiessoperfarneunasiepe,eildonoditutteleinnumerevolipiantedafruttonatedasemeadaltrepersone,affinchéletrapiantasseroneiloroorti519.
In Natural gardening and intensive biological garde-ning520hotrattatoun’ampiagammadistrategieetecni-chechepotrebberoessererilevantiinorticolturacometratto in comune tra approccio intensivo e approccioestensivo.Moltedelleopzioniconsideratesonoconnes-sealconcettodiscalaanalizzatonelPrincipio 9,mailPrincipio 12–poichétrattadell’usocostruttivoecreativodelcambiamento–èanch’essocentrale,percapirecheciò che esiste adesso diventerà, evolvendo, qualcosa di mol-to diverso.Lesemplicinozionidistabilitàesostenibilitànonciaiutanoadeciderenelmodomigliore.
Un modello di mutamento di un ecosistema in quattro fasi
Ilmodelloinduefasi(accumulo-consumo)diecosi-stemapulsanteèutile,maneesisteunaltro,inquat-trofasi,degnodiessereconsiderato521.Lequattrofasisono:conservazione,rilascio,riorganizzazioneesfrut-tamento(outilizzazione).Laconservazionerappresentalostadiodiclimax,sta-
bileedilungadurata,incuisirealizzaunaltogradodiinterconnessionetraglielementidelsistemaeungrandeaccumulodicapitalebiologico,conlimitatodi-lavamentodinutrienti.
Ilrilasciorappresentailfattoreoimpulsodidistur-bo,normalmentediduratamoltobreve.
Lariorganizzazioneèlafasepiùinstabileesiverificaquandovisononicchieaperte,nutrientisolubiliedenergiachepossonoessereutilizzatioppureperduti.Durantequestafase,c’èilpotenzialeperilpassaggioaecosistemipiùomenoproduttivieorganizzati.
Losfruttamentosirealizzaquandospeciepioniereacrescita rapida colonizzano gli spazi resi disponibilinella terza fase, catturano e immagazzinano veloce-menteenergiaeconsolidanoimodellidiaccumulodibiomassa,migliorandolacoesionetraivarielementidelsistema.Sicreanocosìtuttelecondizioniperunanuovafasediconservazione.
Questomodelloconcentral’attenzionesullecondizio-ni internealla fasedi climaxche rendono l’ecosistemavulnerabileaifattorididisturbo,esullacomplessaein-certadinamica,cheseguelafasedirilascio,primachesiconcretizzinolecondizioniperunanuovavigorosafasedisfruttamento.Èimportantericordarechelafasediri-organizzazionecomprende:unaltorischiodiderivaecologicaversounapiùbas-
saproduttività(generalmentedovutaaperditadinu-trientiminerali);
unminorrischiodirilevantedegrado(spessodovutoallacoincidenzadimarcatieventiatmosferici)522;
lapotenzialeinvasioneecologicaeilpossibilepas-
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saggioasistemimaggiormenteproduttivipiù ido-neiautilizzarelerisorsedisponibili.
La successione in economia e società
Imodellidisuccessioneecologicasonoutiliancheperlacomprensionedimutamentimicroeconomici,socialiedevolutivi,dimodelliculturaliumanisulargascala.
I pionieri del ritorno alla terraIlterminepiante pioniere derivadalsignificatooriginario
dipioniere:unapersonachesistabilisceperprimainunare-gione,rendendolacosìprontaadospitarealtrepersoneeco-loni.Ilmovimento del ritorno alla terrasièsviluppatoapartiredaglianni’70;moltepersone,allora,lasciaronolecittàperstabilirsiincampagnaallaricercadiunavitaruralepiùau-tonoma.Questepersoneallorasicomportaronocomeveripionieri,trasformandoanchel’ambientesocialeedecono-micodimoltezoneruralidepresse.Conilloromododiagi-re,hannogettatolefondamentaperaltriinsediamentiruralipiùconvenzionalieperl’industriadelturismochehannoresoquesteregionideltuttodiversedaanaloghezoneruraliaustralianetuttoraindeclino.Frairisultativisibilidiquestoprimomovimentodiritornoallaterrabisognaincludere:ilrestaurodivecchiedifici,ilritornoall’artigianatodiuntem-po,l’aperturadinegozielocalidivenditaeconsumodipro-dottinaturali,l’avviodifattorieimprontateaiprincipidellapermacultura,lacostruzionediedificialternativiediazien-deagricolebiologichesupiccolascala,laconservazionediareediforesteodipaludi,l’aperturadiscuolealternative,laformazionediespertidimedicinaalternativa.
Aquestaprimagenerazioneneseguìpoiunaseconda,formatadanuovipionierieturisti.Lastrutturasocialecre-atadaipionierifecesìchequesteregionidiventasserounpuntodiattrazioneperaltrepersoneealtreiniziativeeco-nomiche,incontrastoconl’influssoesercitatodallagrandecittàsullaculturaesull’economianazionale523.
L’ironia insita in questo processo di successione –consideratoalivellosociale–ècheipionieriraramentevedonol’arrivodinuovimigrantieturisticonequani-
mità. Inuovivenuti vengonospessoconsideratidegliutilizzatorinondegnidellerisorseruralieculturalidel-la zonaodeiportatoridi comportamentiurbani pococonsoni,noninsintoniaconquellideicampagnoli.Que-stiatteggiamentihannounfondodiveritàma,secom-prendessimomeglioimeccanismidellasuccessioneso-ciale,nonsaremmodelusidaquestoprocesso.Essendocompostodapionieri,ènormalechel’ambientesocia-lechesivieneacreareinprimabattutasiafavorevoleallamentalitàdapionieri; colpassardel tempo,però,si creano collettivamente delle condizioni che hannounadiversaimpronta,nonpiùadattasoloallamenta-litàoriginariadeipionieri,maaperta adaltre classi osettorisociali.Questofenomenoruralerappresentaunavariazionedelprocessodisuccessionesocialechiamatogentrification524,unfenomenochehainteressatomolticentristoricidigrandicittà.
La gentrificationIlprocessocosìchiamatohainizioquandostudenti,ar-
tistiealtricreatoriditendenzevengonoattrattidalleareedeicentristoriciabitatedaoperai;areechesipresentanodisolitopiuttostomalandate,dalpuntodivistamateria-le525,madinamichedalpuntodivistasociale.Ipionieri,inquestocaso,hannol’effettodirenderleappetibiliperiproprietaridicase-restauratori.Irestauratoriaumentanogliaffittierivendonoleproprietà;ciòhal’effettodiestro-metteredallazonamoltideglioccupantioriginariabas-soreddito.Negliultimitrent’anni,latrasformazionedaquartiereoperaioaquartiereresidenziale(riassuntanelterminegentrification)hatrasformatoivecchicentricitta-dinidimoltecittàdelmondooccidentale.
Questoprocessodisuccessionesocialepareabbiaan-chedellefasiulteriori.Iproprietari-investitoriaffittanolenuovecaseristrutturate–che a quel punto fanno tenden-za –agiovaniepromettentiprofessionisti,maintantolacomunitàdinamicacheavevaattrattoiprimibohémien,echeavevadatolaspintainizialeatuttoilprocesso,nonesistepiù.Lasituazionechesivienequindiacrearevedeiproprietariassentiedisinteressati,l’aumentodellacri-minalitàe,inultimaanalisi,ilcrollogradualedelvalore
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degliimmobili.Tuttociòcreanuovamentel’opportunità,perlefasceabassoreddito,diricreareilmomentoinizia-ledandovitaaunanuovacomunità.Ilprocessoassumecosìicontornidiunsistemapulsanteodiunsistemadimutamentoinquattrofasi.
La successione dei nouveaux richesLasuccessioneculturaleavvieneall’internodellefami-
glie.Ilpassaggio,nelcorsodidiversegenerazioni,dall’es-serecontadinilegatial luogoadivenireoperaidicittàe,dalì,piccoliimprenditoriepoiprofessionistiistruiti,èunmodelloclassicochecaratterizzalasuccessionesocialeba-sata sull’abbondanza di energia fossile. Questo modellopuòesserevistoall’operadauncapoall’altrodelglobo,poi-chépervadeognitipodicultura.Laprimagenerazionecherompeilegamiconilluogonatiospessoèspintaafarlodall’indigenza,dall’oppressioneodallaperditadeipropriaveri;puòessereattratta,però,anchedallaprospettivadellaricchezzafacile,comedimostraDick Whittington526,ilqua-lecredevachelestradediLondrafosserolastricated’oro.Ilmodellodellasuccessioneculturale,contuttelevariazionipossibili,sièripetutonellastoriadicentinaiadimilionidifamigliedurantetuttoilsecoloscorso.
Comeavvieneneirapidipassaggidellagentrification,anchenellatransizioneallaricchezzanonèunafasefi-nalestabilediclimax,mailmomentopulsantedominatodalconsumo,cheperònonèsostenutoneltempo.Illuo-gocomunesullaprimagenerazionechecrealaricchezza,lasecondachelaspendeelaterzachelaperdedimostracheesisteunprincipiodicomprensionedeilimitidellaricchezza.Èverochel’aristocraziaeiricchispessoconti-nuanoamantenerenell’opulenzalapropriadiscendenzapermoltegenerazioni, tramandandosicon lamassimaattenzione, di padre in figlio, specifiche caratteristiche.Tuttavia, il mantenimento dell’opulenza viene ottenutoinuncontestoincuièdiperséladistinzionedallamas-saaevidenziareildiversolivelloculturale.Setuttifosse-rougualmentericchi,sarebbemoltodifficileperleélitemantenerelapropriapatinadidiversitàculturale.
Lericchesocietàindustrialioccidentali,inqualchemisura,sonoriusciteamantenerepergenerazioniun
livellodi ricchezzamoderatamente funzionaleper lamaggioranzadella loropopolazione,masoloperché,globalmenteparlando,legrandimasseeranoerima-nevano povere. Inoltre, vari problemi relativi all’au-mento dei costi dell’assistenza sanitaria e in genera-ledelwelfare state,lascomparsadiun’eticadellavoro,i comportamenti dettati da dipendenze di vario tipo(microcriminalità), lacrisidelsistemadell’istruzioneealtroancoranonfannocheindicarecheicostidellasocietàopulentastannoraggiungendoillimite.Èdif-ficileimmaginareunmondoincuiquestopulsaredelconsumismospintodall’abbondanzapossapersistereperpiùdiqualchegenerazione,anchesenonvi fos-serolimitimaterialimoltonettieineludibilicomelerisorseenergetiche.
I cicli socio-politici come modelli pulsantiLateoriaeconomicaneoclassicaeilsuocorollariopoli-
tico–chehadominatolepoliticheistituzionalimaggiori-tarienegliultimiduedecennidelXXsecolo–sonoargo-mentodiuncrescentecorpodianalisicriticheapartiredaprospettiveditiposiaambientalechesociale.Quasitutti–tranneisostenitoripiùsfegatati–hannoqualchestoriadaraccontaresullefolliedellacosiddettarazionalità econo-mica.Piuttostocheunirelamiavoceaquellalitania,pen-sosiautileconsideraregliultimivent’annidistoriaallastreguadiun’intensapulsazionediattivitàeconomicacon-traddistintadalconsumodelcapitalesocialeedeconomicoaccumulatoneiprecedentiquattrodecenni.
La fase attuale di capitalismo laissez-faire è nata agliinizideglianni’80,conMargaretThatchereRonaldRe-agan.Essasegnòil tramontodell’economiakeynesianae socialdemocratica, che aveva caratterizzato il mondoindustrializzatodopoidisastridellaGrandeDepressio-needellasecondaguerramondiale.Inquelperiodo,uninsiemedifattoriavevacontribuitoallacrescitadiinfra-struttureediservizipubblicicomel’istruzione,lasanitàealtriaspettidellavitasocialecollettiva.Fraquestifattoribisognaricordare:l’eticadellavoroedellafrugalità;lafiducianellestruttureeneivalorisociali;
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l’aumentodeisalarieilmiglioramentodellecondi-zionidilavoro;
unafortepoliticapubblica,voltaacontrollareipeg-giorieccessidelcapitalismoeadirigerelaricchezzasocialealbenecomune.
Neglianni’70,lacrisidelpetrolio,laGuerraFreddaealtrifattorihannoridottolacapacitàdisostenereunostandarddivitaedibenesserepubblicoincontinuacre-scita.Gli “agentipubblicitari”delleélite sonoriusciti avendere il messaggio che erano l’inefficienza della bu-rocraziapubblicaeilcontrollodell’economiaainibireilmercato,chenonriuscivaadistribuireinmodoefficientelerisorseeacrearericchezza.Leprivatizzazioni,itaglialletassesulreddito,lariduzionedellamanodoperaelechiusuredelleaziende(dopocheicontrollisull’economiaerano stati ridotti)hannocertamenteaumentato la ric-chezzaeconomicamisurabile,mabuonapartediquestanuovaricchezzaneiPaesioccidentalièfinitanellemanideiprivatiedellemultinazionali.
Dopoventianni,èfacileadessorendersicontochemoltadellacosiddettaproduttivitàdiquelperiodotro-vavalesuebasinellaliquidazionedelpatrimoniopub-blicocreatoneidecenniprecedenti.Comel’agricoltorechesimeravigliadellealteresedellesuecolturecre-sciutesulleceneridiunaforesta,moltierroneamentecredonochequestafasediintensoconsumismoeco-nomicopossaandareavantiall’infinitoelaritengano,erroneamente,produttiva.Ipatrimonimaterialipub-blicisonostativendutiosmantellati.Oltreaquesto,leconoscenzeeleabilitàdelpersonaledellegrandior-ganizzazioni–cherappresentanol’intelligenzadelsi-stemaelasuacapacitàdiprevisioneeorganizzazione,createdaunsistemadiistruzionepubblicoingradodiproiettareisuoirisultatinellungotermine–sonosta-temessedaparte,avantaggiodeicosiddettiistintiani-malidellaleggedelprofittoatuttiicosti.Ilpatrimoniodiconoscenzecondivisedellascienzaèdiventatounaproprietàintellettuale,unaminierad’orodarazziare,vendereecontrollare.Perfinolabuonavolontàelacre-dibilitàdelleorganizzazioninongovernative–costru-
iteindecennidivolontariatoediimpegno–vengonooggivalutateinterminidimilionididollari527.
Possono,iPaesiricchi,evitareun’altratragediaeco-nomica delle dimensioni della Grande Depressione,primachecisirendadapiùparticontochedobbiamoricostruirelaricchezzacollettiva?Siètentatidipensareaquestoobiettivoneiterminidiunasantacrociatadelbenecontroilmale,malamaggioranzadellepersoneècomunquedispostaariconoscerechel’impulsoappor-tatodelcapitalismorampantehaprodottoanchequal-cosadibuono.Lestrutturedellaricchezzapubblicacheverranno ricostruite saranno necessariamente diversedaquellechesonostatespazzatevia.Quellestruttureeranonatedallepolitichesocialdemocratichedeglianni’30, ’40e ’50, epoca in cui ladisponibilitàdi energiadiretesalìrapidamente.Giàneglianni’30,ilpetroliocominciòsemprepiùaessereutilizzatoper i traspor-timentre ilcarboneutilizzatoper l’elettrificazioneco-minciava ilsuodecollo.L’accumulodicapitalesocialeedeconomicofudunquelargamentebasatosulrapidoconsumodicapitalenaturale.
L’onda pulsante dei combustibili fossili
Attualmente,abbiamoconsumatolametàpiùaccessi-biledelleprobabiliriservetotalidipetrolioconvenziona-le;leopportunitàdigrandiespansionidelleretielettricheedelconsumosistannoriducendo.Nellostessotempo,lapopolazionemondialeèpiùchetriplicata;pertanto,laricostituzionedelcapitalesocialeeculturaledeveavve-nireall’internodiuncontestodidisponibilitàdienergiaindecrescitaeinmodichepotenzinoilcontemporaneoricostituirsidelcapitalenaturaleneinostriterritori.
Ilrendersicontodellarealtàenergetica,permolteper-sone,ècausadidisperazionedavantiall’immanecompi-toeailimitipostiallariuscitadell’impresa.Ilcapitalismoglobale,comeunincendio,hasìtrasformatoleforesteincenerema,dailimitiristrettidinormeeistituzionicultu-ralideltuttoinadeguateadaffrontareilmondodeldecli-noenergetico,haancheliberatomoltepotenzialitàein-formazioni.Leceneridelleforesteconsumatedalfuoco
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offronoaisemidispeciepionierel’opportunitàdirifor-marelaforestainmodochemeglioriflettafattorisular-gascalacomefertilitàemutamenticlimatici.Allostessomodo, laglobalizzazioneforniscedelleopportunitàperseminarea livellosociale lacreazionedinuoveculturebioregionaliadatteallerealtàlocalidell’energia.
Ladistruzioneculturaleedecologicacreatadalcapi-talismoglobaleoffreogginuoveopportunitàdistabiliresuscalamoltoampiaealungotermineiparametriperlacrezionedisistemiculturaliidoneiadaffrontareilde-clinoenergetico.Inquestocontesto,assumeunnuovosignificatol’aforismadellapermaculturacherecita:“Il problema è la soluzione”.Questafrasenonrichiamauningenuoottimismodifronteaterribiliprospettivefutu-reoppurel’illusionediavereadisposizionetutteleop-portunitàeirimedi;rappresenta,invece,un’ideamol-tosemplice,chehaunaestremarilevanzaperilnostrotempo.Se–inbasealcicloinquattrofasidiHolling528–ilcapitalismoglobalerappresentailmomentodelcon-sumodelle risorse rinnovabili enon-rinnovabili accu-mulatedalpianetaterra,alloraanchelapermaculturarappresentailnuovopotenzialedellariorganizzazione.
Per sviluppare una cultura del dopo-abbondanza, non è in-dispensabile denigrare ciò che fecero i nostri genitori, nonni o progenitori giudicando le loro azioni come ignoranti, miopi e antiecologiche. Dovremmo invece riconoscere che il terreno su cui ci troviamo oggi è stato preparato per noi da coloro che sono vissuti prima di noi529.Unavisionepiùpositivadeimuta-mentigenerazionalimette ingradodiagireconsapevol-menteecostruttivamente,affrontandoleimmenseoppor-tunitàoffertedalladiscesaenergetica.
Cambiamenti evolutivi
La selezione di animali e pianteIl fatto chenellaprogettazione inpermacultura si
siadatagranderilevanzaalprocessodellasuccessionenonsignificachealtriprocessibiologicidimutamentononsianoimportanti.Laconsapevoleapplicazionedelprincipio della pressione selettiva, per creare e cam-biare nuove varietà di vegetali e di animali domesti-
ci, rappresenta probabilmente il più antico e impor-tanteutilizzodellamutazionegeneticaperassicurarsiun futurosostenibile.NelPrincipio 10 abbiamospie-gatoalcunideifattoricheinfluenzanolaselezionedipianteeanimali,interminidiequilibriotraprodutti-vitàediversità.Manmanocheicambiamentiindottidall’uomosuscalaambientalediventanopiùvelociedimprevedibili, diventa sempre più difficile prevederequaliformeselezionatedimostrerannodiessereadatteall’ambiente.È,diconseguenza,ancorapiùimportan-teassicurarelamassimadiversitàpossibile,compresaladiversitàcaoticaeselvaggiadellepianteinfestanti.
L’ampiospettrodidiversitàvegetale,animaleeancheumanapermetteenormipossibilitàdiscelta,alloscoposiadiconservarechedicrearenuovevarietà,inrispo-staacondizioniambientali inmutamento.Comel’in-dustrializzazionehaportatoallosviluppodellaselezio-nedipianteeanimaliadattiaunapiùaltadisponibilitàdienergia,cosìildeclinodelladisponibilitàdienergiaporteràaunpiùampioutilizzodivarietàerazzetradi-zionali–dovequesteesistonoancora–eallacreazionedinuove.Lapermaculturael’agricolturabiologicasonol’avanguardiadiquestatendenza.
Laselezionedipianteeanimalihamoltocontribuitoall’espansioneumana,negliultimidiecimilaanni,manondobbiamodimenticarechetaleselezionenonhaprodottoalcunaspecienuova.Finoall’avventodell’in-gegneriagenetica,laselezionesièlimitataalavorareall’internodelpooldidiversitànaturalepropriodicia-scunaspecie.
Evoluzione ed estinzione delle specieLagrandemaggioranzadellespecieesistitesulpia-
netaTerraèoggiestinta.Oltrechemadrenutrice,Gaiasaancheesserecrudele.I3.800milionidiannidistoriadella vita sullaTerra,di cui rimane traccianei fossili,sonountristemonitocheciricordachel’estinzioneèlametafinale.Ilprocessodiestinzioneèbencompreso,proprioinquantol’uomosièguadagnatoildubbiome-ritodiesserestato,ediessere,unodeiprincipaliagentidiestinzionedispecienellastoriadelPianeta.
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D’altraparte,sempreifossiliraccontano,senzapos-sibilitàdidubbio,cheGaiastessahaprodottol’evolu-zionedinuovespecieedi famigliepiùestese.Ipro-cessicoinvoltiinquestaesplosionedivitarimangonounmisteroperfinooggi,a150annididistanzadallaOrigine della speciediDarwin.
L’evoluzione postdarwinianaLateoriadell’evoluzionediDarwin,ponendoalcentro
delmondonaturalel’accettazionediunmutamentopro-fondo e persistente, ha fondamentalmente cambiato ilmododipensare.L’ideachel’evoluzioneprocedaapiccolipassigradualiattualmenteèstatasoppiantatadall’ideadelpunctuated equilibrium530,secondocuil’evoluzioneprocedeasaltioccasionali.Questaprospettivadell’equilibriopun-teggiatoèinsintoniaconilpassaggiodalgradualismoalcatastrofismo(nellageomorfologia)edagliecosistemicli-maxaquellipulsanti(nell’ecologiadeisistemi)e,ingene-rale,coniprincipidellateoriadelcaos.
L’aggregarsidimutazionialtrimenticasualipotrebbeessereunmodellopiùrealisticodiquellodelclassicogra-dualismodarwinianonellospiegareilpulsareregistratoneifossiliepunteggiatodall’emergeredinuovespecie.Cisono,tuttavia,marcatidubbi,traglievoluzionisti,sulfat-tochelaselezionenaturale–anchequellaoperantepergruppidimutazionigenetiche–sial’unicomeccanismochepuòaspiegarel’evoluzionedellespecie531.
Laselezionenaturalepotrebbeessereconsideratal’edi-tor,manonl’autoredellavita.Lapossibilitàchedellemu-tazionigenetichegeneratedalcasosianol’unicoagentecreatoredellavarietàdellavitaèdiscutibilefindaitem-pidiDarwin,quandoeglilapropose.Dopounsecoloemezzo,questoconcettoparesempremenoadeguatoaspiegarel’evidenzadellacreativitàdellanatura,inparti-colareacausadellagrandedifficoltànell’osservaresegnidi speciazione classicanellepiùvarie condizioni532.Taleideaèinaccettabile,permoltibiologi,perchésibasasullostessoragionamentousatodaicreazionisti.Ancheilpun-ctuated equilibriumriconoscecheglieventicreativisonoiverimotoridell’evoluzione.Anchesequestiprocessipo-trebberoavvicinarelascienzadellavitaallateologiadella
creazione,visonomoltimeccanismichepossonospiega-recomecaratteristichebiologichebasatesullaauto-orga-nizzazioneportinoacambiamentievolutivisenzadoverricorrereaundiopaternalistico.
Alcunideiprocessiche–oltreavereepropriemuta-zioni–possonogenerarevariabilitàsonoiseguenti:iltrasferimentodigenitrabatteri;lasimbiositraorganismiprimaindipendentichesi
unisconocreandoneunonuovo;mutazioniinterneedautoindottedall’organismoin
rispostaapressioniambientali;ilfattocheancheall’internodellemutazionipossi-
bilisiverifichiunaselezione.
Lerecentiprovesullanaturadiffusadeltrasferimen-todigenitrabatterisuggerisconocheessopossaessereuno dei meccanismi principali dell’evoluzione533. LynnMargulis–co-autricediGaia, nuove idee sull’ecologiain-siemeaJamesLovelock–èbennota,nelcontestodellescienzebiologiche,perlasuaipotesidel1965:lacellulanucleata,cheèallabasedituttigliorganismicomplessi,sarebbenatainseguitoaunafusioneditiposimbiotico.Questateoria,oggiampiamenteaccettata,suggeriscechedellecelluleprovvistedimembranaabbiamoincorporatobatteriindipendentie,insiemeaessi,milionidiannidel-la lorostoriaevolutiva.L’evidenzadel trasferimentoge-neticotrabattericonfermaunmeccanismoattraversoilqualeleunionisimbiotichetraspeciepotrebberoessereunafontecontinuadiinnovazioneevolutiva.
L’analogia col gioco del biliardoOgnispeciepotrebbeessereconsideratalarealizza-
zionediunaspecificasoluzioneprogettuale.Sonopos-sibilipiccolevariazioni,maconiltemposiimponesem-preunarchetipodominante(chiamatonellateoriadelcaos,attractor).Ogniqualvoltavieneacessarelapres-sioneselettiva,riemergelaformaarchetipica,cosìcomeviene descritta nell’allevamento animale (v. la sezioneDiversità geneticanelPrincipio 10).Lepossibiliopzioni(primadiraggiungerelasoluzioneprogettualeottima-le) vanno considerate come delle depressioni su una
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superficiepiatta.Lespecieinevoluzionesonosimiliapallecherotolanoquaelàsuuntavolo,finchénonven-gonocatturatedaunasoluzioneprogettualespecifica.Lagammadellepossibilisoluzionièlimitata;adesem-pio,unelefantecongambesottilicomequellediunca-vallononèsemplicementepossibile.Inmoltimodi,innatura,l’ordinechecomprendelevariespecieincludesial’insiemedellepossibilisoluzionidimostratesicon-cretamente percorribili, sia le specie che rappresenta-noquestesoluzioni.L’allevamentoselettivodipianteeanimalimuovelepalledaunadepressioneall’altra.Perspingereunapalla(unaspecie)sullasuperficiedelta-volo, fuoridalladepressione (lapossibilesoluzionediprogettazione),occorreunagrandeforzaoundiversomeccanismo.Unavoltasultavolo,ancheunaforzamoltolimitatapuòspingerelapallainunaqualsiasidirezione.Inognicaso,lapallafinirà,piùprestochetardi,inun’al-tradepressione.
Oltrealimitifisiciemetabolici,lesoluzioniprogettua-lipossonoaverelimitiorganizzativiedecologici.L’auto-organizzazionedell’ecosistemaforniscedellenicchieallequalilespeciesonopiùomenocostretteadadattarsi.Imodellidinicchieerelazioniseguonoregolediprogetta-zionepiùgenerali,determinatedallaqualitàdell’energiaedalsuoflusso.Adesempio,nelleforestepiùtemperateiroditorioccupanoilsuolodellaforesta.Negliecosiste-midiformazionerelativamenterecentedellaNuovaZe-landa534nonesistevanoroditoriomammiferi;esistevano,però,sialospaziocheilbisognodipiccolianimalicheco-lonizzasserolalettieradellaforestamangiandosemiein-setti.Comparveroalloradegliscricciolisenzaaliequestafulasoluzioneprogettualefornitadall’evoluzione.L’arri-vodeiroditori,contemporaneoaquellodeiMaoriedegliEuropei,misefineagliscriccioli,cheadessosonoestinti.
L’estesaestinzionedispeciespecializzateelaloroso-stituzione,dapartedialtreconattitudinipiùrusticheegeneraliste,haportatomoltibiologiacrederedistareassistendoaunasortadimacdonaldizzazione degli habi-tatalivellomondiale535.Èdifficilecontestarel’evidenzadiquantostaaccadendoinquestocampo;bisognadire,però,cheanchedeimutamenticatastroficicomequelli
inatto,cheportanoall’estinzionedivariespecie,crea-nonuoveeoriginalicondizionichepossonoalorovoltastimolareoacceleraredeimeccanismichefannoemer-gerenuovespecie.
Sel’evoluzionesibasasuprocessidistinti,cheposso-noomenoincontrarsi,esusaltipiùomenoimprovvisianaloghiaquellidescrittipergliecosistemipulsanti,èarduoimmaginarestimolipiùforti,perilPianeta,deisaltievolutivicuistiamoassistendoinquest’ultimafase.Glistessifattorichesonofontedell’estinzionedispeciepossonogenerarnealtreoforse,addirittura,innumere-volialtre.Fraquestifattoridobbiamoincludere:l’estrazioneel’utilizzodiquasimetàdeicombustibili
fossiliaccumulatinegliultimimillemilionidianni;iseimiliardidipersonealtamenteconcentratecheco-
stituisconooggilapopolazioneglobale;ilcommerciosuscalamondiale,cheharaggiuntodi-
mensioniprimasconosciuteehacondottoalmassicciotrasferimento–ancheinvolontario–diformedivitadaunaparteall’altradelglobo, trasferimentochesivaasommareallavigorosaedintenzionaleintroduzionediinnumerevolinuovespecieavvenutaneisecoliscorsi;
ilrischiodicontaminazionenuclearediffusadaarmi,produzionedienergiaescorieequellodellacontami-nazionechimicageneratadaiprocessiindustriali;
larapidaespansioneediffusionediorganismige-neticamentemodificati.
Quandoprogettiamoerealizziamocosechedipendo-nodastrategiealunghissimoterminedobbiamoassolu-tamentetenerepresentechemoltifattorieprocessisonoimprevedibili;allostessomodo,oggidobbiamoconside-rareicambiamenticlimaticicomeunfattoreprogettualedeterminante.Ilpensierodiformedivitaoriginalisugge-risce l’eventualitàdinuoviorganismianimaliedinuovigermidimalattiapergliumani,oppuredinuovepiantein-festantitalmentevigorosedadominareinteriterritori.Allostessomodo,ancheicambiamenticlimaticipossonosca-tenaremoltepossibilitànegative.Davantiaquestiscenari,daunapartedobbiamotentarediminimizzare–alivellodipolitichepubblicheediazionecollettiva–ilcontributo
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umanoalladestabilizzazionedelclimaglobalee,dall’altradobbiamoesserepreparati,nellamisurapossibile,acam-biamentiglobalisugrandescala,chesonogiàoltreognipossibilecontrollodapartedell’uomo.Comeèavvenutoall’iniziodell’ultimaeraglaciale,diciottomilaannifa,qual-siasi mutamento è anche un’opportunità,maèmoltodifficileparlarediopportunitàsenzaapparireinsolentiosuperfi-cialidavantiamutamenticomequellichesiprospettano.Losloganpermaculturale“Il problema è anche la soluzio-ne”offreunottimospuntopercercaredelleopportunitàinquellachepuòesserelapiùlugubredellesituazioni.
Stocercandodidirechel’emergeredinuovespeciepuòessereconsideratoun’espressionepositivadell’abbondan-zachealbergasempreinnatura,maancheunaminacciamortaleall’umanità.Metteresullostessopianoquesteduefaccedellamedagliaèdifficile,perchésottolinearneunapotrebbeportareaindebolireodiluireilpoteredell’altra.
L’evoluzione dei sistemi
Lapotenzialeevoluzionedinuovespecie rappresen-taun’importantesfidaeopportunitàperl’umanità,mailconcettodievoluzionehaunarilevanzaancoramaggiorequandovieneapplicatoasistemiauto-organizzatiemoltopiùfluidi,comegliecosistemieiterritorinaturali,comeanchealleaziende,alleorganizzazioni,allecomunitàealleculture.L’utilizzodelconcettodievoluzioneinquestisettorièstatogeneralmenteintesointerminianaloghiaquellidell’evoluzionedarwinianadellespecie.
Lostessoconcettodievoluzionedellaspeciesiètra-sformato:seprimaindicavaunmutamentogradualeoappenapercettibile,èarrivatooggiaindicareunmuta-mentoradicaleoaddiritturaunatrasformazioneveraepropria. È dunque appropriato pensare che anche nelcontestodegliecosistemiedell’evoluzionesocialeavven-ganodellerapidetrasformazionievolutive.L’ideadimu-tamentocontinuonellatecnologia,nell’economia,nellasocietà,nellapoliticaenellaculturaèadessolanorma,inseguitoai cambiamenti continui,multidimensionalieradicalidegliultimidecenni.Oggièappropriatopensa-reall’evoluzionediunsistemacomeeffettodicomporta-
mentiecaratteristicheemergentichetrasformanoilsi-stemastessoalpuntochepotremmodefinirlounanuovaspecie,conpropriedinamicheecaratteristiche.
NelmodelloinquattrofasidimutamentoecologicodiHolling,lestrutturealtamenteconnesseecoevolu-tedellafasediconservazionemantengonolapropriadiversitàmaprevengonolosviluppodinuovepossibi-lità.Lafasedeldisturbo(rilascio)disgregalacoesioneepermetteilmanifestarsidisviluppiincertierischiosidinuoveconnessionidurantelafasediriorganizzazio-ne.Laforzadellenuoveconnessionidiventaevidentenellafasedisfruttamento,primadidareluogoaunanuovafasediconservazione.
Selafasediconservazioneduraalungoesopravvi-veavariciclididisturbo,dovremoaccettareinqualchemisurailsuosuccessoevolutivo.
L’ecosintesi
L’attenzione posta dalla biologia della conservazionesulla coevoluzione di alcune relazioni ecologiche cheebbe inizio in tempi remoti ha portato all’idea distortachemoltiecosistemisianosistemifissieantichi,quasifosseroessistessidellespecie.Lespeciepossonoesse-resistemistraordinariamentedurevolie longevi,malerelazioni tra lespeciee i fattoriambientalichecostitui-sconounecosistemasonostraordinariamentemutevolieplastici.Questifattorigeneranonuoverelazioniecon-seguentiadattamenticheconduconoaunarapidaevolu-zionedell’ecosistemastesso.Adesempio:prove paleobotaniche536 dimostrano che molti degli
ecosistemioriginarieinlargapartenaturalicheven-gonoosservatiogginonsonosopravvissutiintattiallefluttuazionidell’eraglacialepoichéprotettidaqual-chesortadi rifugioclimatico,comesièpensato inprecedenza.Essisembranoinveceessereoriginatidacombinazioninuoveefortuitedispeciepre-esistentichesisonounitenelcorsodell’attualeinterglaciazio-ne(ossianegliultimidiecimilaanni).Questespeciesonosopravvissutealleereglacialiinmoltiluoghiesistemidiversi;
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èsemprepiùevidentechel’attualevegetazionedell’Au-stralia,dominatadaglieucalipti–sensibileagliincen-diecontrassegnatadaunabassafertilità–èdecisa-menteatipica,rispettoadaltrefasiinterglaciali,incuidominavaunavegetazioneda forestapluviale. Il fat-toreumanosembralacausapiùprobabilediquestaanomalia,maessasegnalaanchechealcunideinostrisistemiindigeninonsonoclimaticamenteottimaliesonomaturiperessereinvasiepoidominatidaunavegetazioneditipopluviale;
il riconoscimentodel fattoche lagestioneindigenadella terra, per decine di migliaia di anni, ha cau-sato larapidaevoluzionediecosistemie territori,èun’idearelativamentenuovaincamposcientifico;
lacoevoluzionedegliecosistemieuropeiemediter-ranei–finoadiventare,nelcorsodimenodimilleanni,ecosistemi a impronta culturale–vieneoggiri-conosciutacomeunadelleriservemaggioridibio-diversitàalivelloeuropeo;
lapreoccupazioneriguardoalladiffusionedipianteeanimali non autoctoni ha catturato l’immaginazionedelle comunità scientifiche e dell’opinione pubblica.Allostessotempo,diventasemprepiùevidente laca-pacitàdialcuniecosistemidievolversiedadattarsi inmodocontinuoedesplosivo,anchesuscaletemporaliassaibrevi,comeunasolagenerazioneumana.
L’espansione commerciale europeaalivelloglobale,avve-nutanegliultimi500annifinoal1900,èstatalabasedeimutamentipiù radicali epermanenti537finora registrati.Sembrachelenavistesseprovenientidall’Europaabbia-noseminatonelleacquecostieredell’interomondo–masoprattuttonellezonetemperate–leformedivitadiffusenelleacquecostiereeuropee.Quellochegliespertidiecolo-gia marinastannoregistrandoperlaprimavoltasonoeco-sistemigiàradicalmentealterati538dall’intromissionedeglieuropei.Questimutamenti,disolito,sonodescrittiinter-minididegradodegliecosistemi;ioedaltrineabbiamopresoledifesedefinendoliecosintesi,ossial’evoluzionedinuoviecosistemi,apartiredaspecienativeedesoticheinrispostaacondizioninuove.L’ecosintesi539haavutoecon-
tinuaadavereeffettibeneficinelmoderareeporrerimediall’impattoambientaledell’espansioneumana,eforniscenuoverisorsemanmanochepianteeanimalisiadatta-noalnuovoambiente.Alcunedellericerchepiùmeditatedellabiologiaconservativa(N.d.T.: David M. Richardson e al. “Plant invasion” The role of mutualism, Biological Review n.75, 2000 fornisce un’interessante rassegna di esempi in meri-to)hannoriconosciutocheilmutualismo(comeinsiemedirelazionicooperative)potenziainmodorilevanteladiffu-sionedispecieesotiche.Generalmente,però,questericer-chenoncompionoilnecessariopassoinpiùcheconducealprincipiodievoluzionedegliecosistemi.
Ecosintesi, infestanti e successioni ecologiche nei paesaggi urbaniOrtiefattorieabbandonatifuronopermefontedigran-
diispirazioni,all’iniziodelmiopercorsoinpermacultura.UnviaggioinNuovaZelanda,nel1979,intensificòilmiointeresse per le caratteristiche degli ecosistemi dominati da infestanti(weedscape).L’articoloImpressions of New Zea-land540,scrittoaqueltempo,includeunadescrizionedeiweedscape,chemipredisposeaulterioriricerche.
Weedscape ripari a MelbourneNel1982sentiilanecessitàdiperfezionarelamiaca-
pacitàdiriconoscereimodellisalientidipaesaggieter-ritoriedicomprendereladinamicainsitanellesucces-sionidiinfestantiallostatospontaneo.L’esperimentomiportò, insiemeauncollega,nellapianaalluvionaledelYarra, ilfiumecheattraversa il cuoremetropolitanodiMelbourne541.Osservammolacomposizioneelastruttu-radellavegetazioneedell’utilizzodellaterrainmoltedi-versepianealluvionali,inmarginidivegetazioneripariaeinzoneumidenellapianadiChandler,ecorrelammoidatiraccolticonleinformazioniinnostropossessosuvegetazioneeutilizzodellaterranelpassato.Nonostantelegrandidifferenzenell’usodellaterraelagravitàdegliimpattidaessoderivanti(pascolo,agricoltura,campidagolf, canalizzazioni per lo smaltimento dell’acqua pio-vana), imodellidi vegetazionee le relativesuccessionieranoabbastanzaevidenti.Leareedimaggiorinteresse
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eranoquelleincui,perdecenni,eramancatol’interventodell’uomo.Inqueiluoghieraevidentel’emergeredeipri-mistadidisuccessionevegetalecheavevanoalcunedellecaratteristichedelclassicoclimax.
Adesempio–inassenzadiincendi,pascoliedisbo-scamenti– la vegetazionedellapianaalluvionalemo-stravaisegnidell’avventodellaforestaconl’Eucalyptus calophylla (detto comunemente red gum) come speciedominanteesottoboscofittoepopolatodaaltiarbustiepiccolialberi,iviinclusespecieautoctonedell’Australiaespecieesotiche.LostratoacontattoconilterrenoeradominatodallaTradescantia albiflora542,piantacheamacondizioniditerrenofertiliechetollerabenel’ombra.Ipochiesemplarimaturi543(vecchidi80anni)diquestotipodiforestaeranomoltobellieinteressanti.Leprimefasidellastrutturaedellacomposizionediquestotipodiforestastavanoemergendoinmoltialtripostieciòeralaprovacheisitipiùvecchieranoqualcosadipiùdinonsemplicimiscuglicasualidivegetazionesenzapre-cisimodellisistemicidisviluppo.Ilfattocheilproces-sodisuccessionevegetaletendenteallafasedimaturità(climax)fossenelpienosvilupporisaltavaancheinal-trisiti,incuimodellivegetativianaloghiemergevanoapartiredacaratteristichediverse(boschidieucalipticonframmistoilpascolo,campicoltivatieaddiritturaareesottopostedirecentealledevastazionideibulldozer).
Mentreilmiocollegaediostudiavamoimodellidisuccessioneealtrecaratteristichesistemichediquestiecosistemiametàfral’urbanoeilselvatico,vierachipromuovevaattivamenteilrimboschimentodelterrito-rioutilizzandosolopianteautoctoneenuovisistemidicontrolloegestionediqueglispazi,eavevaavviatounprogettoperidentificaretuttelespecienonindigenealfinedirimuoverleinquantoinfestanti.Dopoquasiduedecennidiquestagestione,moltediquelle aree sonostatetrasformateinunaversionepuramenteindigenadellostessotipodiforesta,masolograzieaunmassic-cioutilizzodierbicidiemanodopera.Èironicoche,no-nostanteilpredominioonnipresentedelred gum,isiste-minaturalichestannoemergendo–contuttoildispen-diodimanodoperaimpiegatapercontrollareiprocessi
dirivegetazioneapparentementespontanea–abbianopoco a che spartire con le caratteristiche funzionali estrutturalicheessiavevanoprimadell’arrivodeglieuro-pei:unampioterrenoboschivoederboso,aridoepocofertile,moltodipendentedalfuocoedalpascolodeglianimaliselvaticiperlasuarigenerazioneperiodica.
Quattrofattoriimportanti,nelguidareimodellidisuc-cessione,insolitiinquestoecosistemaurbano,erano:l’abbondanzadiacqua(siainvianaturalecheprove-
nientedaeventiclimatici);l’abbondanzadinutrienti(derivantidacoltureagri-
cole,daacquemeteoricheealtroancora);l’abbondanza di semi e di materiale vegetale atto a
propagarepiante(provenientidaortisuburbaniodaforesteedaaltreareelasciateallostatoselvatico);
l’assenzadianimalialpascoloediincendi.
L’assenzadianimalialpascoloedifuocoavevadatoinizio alla disgregazione dell’ecosistema pre-europeo,mentrel’acquaelesostanzenutritivefornivanol’ener-gia per una crescita e una decomposizione vigorose,oltrecheabbondantenutrimentoperuccellieanimali.Lagrandequantitàdisemiincircolazioneassicuravalapresenzadiunaampiadiversitàdispecie,dacuipoteva-nosvilupparsilecaratteristichespecifichedelsistema.
I weedscapes ripari di Hepburn SpringsL’abbondanteweedscapedelloSpringCreekedeisuoi
affluentiattrassemoltolamiaattenzionequando,nel1985,mitrasferiiaHepburnSprings.Neidieciannicheseguiro-noioeungruppodialtrivolenterosiresidentitracciammosentieriepiantammoalberiperdiversichilometrilungoiltorrente,sullecuispondedominavanoroviesalici544.
Le decisioni che prendemmo allora risentirono deilimiti impostidallavastascaladelsistemaedallasuaforza,nonchédall’esiguitàdellenostrerisorse.Lungoilfiumecreammocomunqueuncorridoioagestionecon-trollatae,perfarquesto,utilizzammolenostrenozionidiecologiaelanostracapacitàdileggereilpaesaggio.Loscopoeraanchequellodiaccelerareunasuccessionevegetalechediminuisseilrischiodiincendiecontri-
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buisseacreareancheunabandaboscata, incui fossegradevolemuoversiesostare.Peralcunidinoi,fuinte-ressantealloraimmaginarequaletipodisviluppoavreb-beavutoilnostrointerventonelcontestodeiprocessidiecosintesimessiinatto.Eraevidentealloraunprocessodisuccessionechepartivadalweedscapeprimarioconrovi,ginestrone(Ulex europaesus)eGenista monspessula-na e volgeva allaforestadeciduadisalici545,biancospini(Crataegus monogyna)eAcacia melanoxylon.Lacosari-flettevaprocessi simili aquelli già visti all’operanellavalledelYarra.Altrespeciedecidue–soprattuttol’Acer pseudoplatanuseilFraxinus excelsior–eranopresentieprevedemmochecoltempoavrebberopresoilloropo-stonellachiomavegetaleedominatoisalici.Ilruolodianimalieuccellieracrucialesianelladisseminadeglialberi invasivichenellaprevenzionedel lorosviluppoeccessivomediantelapredazione.
Dueprogettidiricercauniversitarielaboratidamem-bridelnostrogruppoconfermaronoequantificaronoal-cunedellenostreosservazionieprevisionipiùgenerali.Unostudio546miseaconfrontoisedimentidellettodelnostrotorrenteconquellidiunaltro,incuipredominava-noglieucalipti,edimostròcheisalicicatturavanoquaranta volte più sedimenti e dieci volte più fosforo degli eucalip-ti.Granpartedeisedimentirimanevaintrappolatanellastraordinariamatassadiradicichefacevadapavimentoaltorrente.Questeemoltealtremisurazioniconfermaronochequesticorridoidisalicichesiformanolungotorren-tieforestefornisconounsistemadifiltraggiopressochéottimale,peribaciniidricicaratterizzatidaripidipendii,chericevonosialeacquedipienaeisedimentidiforestenative(soggetteaderosionedelsuolo)sialeacquemete-oricheurbane.Conunpotenteesempio,lanaturacimo-stravacomecatturaeconserval’energia.
L’altrostudio547stimòl’etàdisalici,plataniefrassinilungoilfiumee,usandoconeleganzaanalisistatisticheeteoriadellasuccessionevegetale,predissecheplataniefrassiniavrebberopresoilsopravventodopolamortedella prima generazione di salici. L’ipotesi concordavacon le nostre osservazioni d’impronta più olistica sul-le probabili successioni in quella nuova foresta creata
dall’ecosintesi.Naturalmente,occorrerebbeunavitaperconfermarequelleprevisioni,maciòdimostralapoten-zialeimportanzadiunascienzaecologicamaggiormenteingradodifareprevisioni.Questiesempiindicanochelo sviluppo di proprietà sistemiche in nuove combinazioni di piante e animali non è tanto il risultato finale di lenti processi evolutivi bottom-up, e che sono invece le proprietà sistemiche a rappresentare le norme progettuali che guidano la ciclica danza evolutiva delle specie verso un nuovo assetto naturale.L’olocaustoecologicodelCentralVictoria,verificatosidu-rantelacorsaall’orodellasecondapartedell’Ottocento,fulafasedirilasciocheconsentìaigradualiprocessidiin-sediamentoavvenutidaalloradiporrelebasideiregimienergeticiedellerisorsebiologichenecessarieperattuarel’ecosintesioggiinatto.
L’umanità come parte della naturaL’ideachelecomplessecomunitàvegetali(weedscapes)
insediatesisoprattuttoneinostripaesaggiurbanirappre-sentinounnuovoecosistemainevoluzionedigrandeim-portanzaperilfuturodeldeclinoenergeticoèunodeitemipiù importanti del lavoro dame svolto inpermaculturanegliultimivent’anni548.Laconoscenzaapprofonditadeimodellidisuccessioneedelledinamichedell’evoluzionemihaaiutatoavedereordineemodelliecologiciall’operalàdovealtrinoterebbesolocaosdistruttivoesenzasignifi-cato.Imieipuntidivistasonoperòdeltuttoinlineaconal-tribenpiùortodossieapprovatidaautoritàufficiali,comeappareevidentedallaseguentecitazione:
«Non esistono differenze rilevanti tra la vegetazione, sia essa allo stato naturale, selvaggio o modificato, seminatu-rale o sviluppato, addomesticato o puramente artificiale. Le leggi che governano gli ecosistemi sono identiche».
Uso e conservazione della biosfera Unesco, Parigi
Il riconoscimento della realtà dell’ecosintesi è impor-tantesuvari livelli.Sapendochegli ecosistemipossonoevolversiaritmistraordinariamenterapidi,inreazioneainfluenzeumaneenon,noisperiamocheilpotereauto-organizzativoinsitonellanaturapossaesserepotenziatoe
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dispiegatofinoacrearedegliecosistemiumanifunzionalinelcorsodiqualchegenerazione.Seguendoquestoprin-cipio, lapermaculturaealtriapprocci (fracui l’Analogue Forestry)549 si occupanodiprogettare e realizzareutilizzidellaterramodellatisusisteminaturali,certamentenoninbaseavagheanalogie,maapplicandodirettamenteeco-scientementeiprocessicontinuamenteattiviinnatura.
Come conseguenza dell’ubiquità delle forze di auto-organizzazioneedevoluzionesistemicaattiveinnatura,ancheunsistemabiologicopianificatoecontrollatoconlamassimacuracambieràedevolverà.L’agricolturacon-venzionale,ilmaster planning,laconservazioneecologicaealtrimetodirigidisonodiusolimitato,nell’affrontarelacomplessitàdeisistemibiologicieumani.Inquesticasi,lasoluzionetipicaèquelladiaumentarel’usodienergiaalloscopodisemplificareecontrollareilsistema.Sempli-ficazioneecontrollosonodueespressionichesintetizza-noquellochecisforziamodifareinogniareadiattività,usandosisteminaturali,organizzandoricerchescientifi-che,dirigendoorganizzazionieprogettandoilnostroam-bientedivita.Seriuscissimoasvilupparedeiprocessipiùaperti,flessibilieinterattiviperprogrammare,progetta-reegestirelarealtà,moltoprobabilmenteriusciremmoancheatrarremaggioribeneficidallanaturaselvaggiaedallacomplessitàumana.
Riconoscere le nostre azioni e noi stessi come parti della na-tura è una trasformazione culturale iniziata ma non completa-ta.Ilcambiamentodiprospettivadalconsiderarel’impattodell’uomosullanaturacomeunmiglioramentoalvederloinvece come un’azione distruttiva può essere un primo,necessariopassoinquelprocessoevolutivo;malaveratra-sformazionesiverificaquandononvediamopiùnoistessicomequalcosadiesternoallanatura.Perarrivareaquestafasefinale,dobbiamoprimametteredaparteigiudizipositi-vionegativisullenostreazioni;allorapossiamoconsideraregliesempidiecosintesiintornoanoicomenaturaall’opera.
Lecapacitàdiosservazionesononecessarieperpercepi-reisottilisegnalidimutamentosuscaletemporalimoltopiùlunghe(elente)dellostessoperiododiosservazione.Questoèunfattorecruciale,sevogliamodareunsignifi-catoalcambiamentosuognisortadiscalaedimensione
allasostenibilitànelsuosensopiùampio.NelPrincipio 9hogiàspiegatochelavitamodernacreamoltiimpedi-mentialprocessodisviluppodiquesteabilità.Nell’artico-loDo media technologies scramble young minds?550hodettocheimodidipensaretrasmessiallegiovanimentidate-levisioneedaaltrimediacostituisconoprobabilmenteilmaggiorimpedimentoallacomprensionedimodellichecoinvolgonoladimensionetemporale.Maquestideficitdinaturapiùrecentesonosolofattoriaggiuntivi.Ilverotalloned’Achilledelpensieromodernohalasuaoriginenell’Illuminismo europeo e nella separazione che si ècreatadaquelmomentoinpoitraumanitàenatura,tramenteecorpo,trabeneemale.Questecontrapposizionicirendonociechiesordineiconfrontidelpensierooli-sticoeintegrato.La scienza dell’ecologia ha reso evidente in modo sbalorditivo che tutto è connesso. È dunque assurdo che la biologia della conservazione551 sia oggi dominata da un’or-todossia che non riesce a vedere l’ecosintesi come una strategia naturale per tessere un nuovo arazzo della vita552.
Proprietà emergenti
Unadelle ideechiavedella teoriadei sistemi–oggimoltocomuneecorrente–èquelladelle proprietà emer-genti (emergence).Questoterminesuggeriscechel’auto-organizzazione all’interno di sistemi complessi ha come risul-tato attività, strutture e comportamenti, che senza alcun dub-bio emergono dall’interno del sistema, ma hanno l’effetto o di trasformarlo o di produrre un sistema completamente nuovo.IlprocessoèanalogoallafasedellariorganizzazionenelmodellodellasuccessionedegliecosistemidiHollingoallacreazionedinuovespecienell’evoluzionebiologica.
Unovvioesempioèlareteglobaledicomputer,cheinmisuracrescentedominaalivellomondialelacomu-nicazioneel’economia.Essahatrattooriginedall’indu-striadell’information technologyinmododeltuttoimpre-visto,dapartedeiprotagonistidell’economiaedeicom-mentatori.Moltiespertiavevanoinveceprofetizzatounmondocontrollatomedianteunastrutturagerarchica,apartiredaalcunicomputermainframecheavrebberocreatounastrutturacentralizzata.Èimportantecapire
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quantofosseroimpegnatiigovernielemultinazionalinella creazione di una simile struttura centralizzata equantorapidamente,invece,essiabbianodovutoadat-tarsiall’anarchicaemersionediunmondotrasformatoinretidipersonalcomputereInternet.
Ilmutamentoèstatotalmenterapidocheattualmen-te sipossonovedereaziendeegoverni checercano–per lo più con scarso successo – di cavalcare la tigredell’anarchia della rete.Èimportantericordarechenon più di quindici anni fa i sostenitori e gli imprenditori del mondo in rete erano attori marginali senza alcun potere re-ale.Alpensarciadessovieneinmentel’espressione“un mondo a parte”.Moltisostenitoridell’ideadiunmondoglobalizzatoattraversoleretiinformaticheconsideranolacosacomel’iniziodellaformazionediunacoscienzaumanaglobale,lacosiddettamente alveare,unconcettochepuòavereconnotazionipositivedicarattereutopicoo,alcontrario,alquantonegativeesinistre553.
Isistemiumanicreatidaicombustibilifossilihannoportatoall’emersionedigrandiopportunitàchesonotut-toraintornoanoi;questeopportunitàvannoconsiderateunrisultatonaturaleecoevolutivodiunacrescitastraor-dinariamenterapida.Moltediquestepossibilità–l’infor-mation technologyel’ingegneriageneticasonoduefralepiù importanti – potrebbero sovvertire parecchi luoghicomunidelnostropensiero.Manmanochediventasem-prepiùevidenteilraggiungimentodiunclimaxoltreilqualevipuòesseresolounfuturodirapidodeclinoener-getico,vediamochelanaturaparticolareelocaledique-stofuturosiriempiediincertezzeediprospettivevaghe.Lesceltechenoiumanifacciamoinrispostaaforzepernoiesorbitanti–lottandofinoallamorte,piegandociauncompromessoforzoso,oaccettandodiseguirelamassa–possonoomenofareunadifferenza.
Anchequellodellapermacultura,ossiacheilfuturodeldeclinoenergeticosiainevitabile,potrebbeessereunfalsopresupposto.Esistelapossibilitàcheunaqualchecombi-nazioneabasediretiinformatiche,diculturaumanaedibiotecnologiecreiunmondofuoridaognicontrollo–ac-celerandoulteriormenteilritmodellosviluppoenergeticoeinformatico–forseperqualchealtrocentinaiod’anni.
Èchiarochedalcaosdeisistemiadaltaenergiaemer-gerannonuovisaltievolutivi,maessinonporterannone-cessariamenteallasalvezza.Inognicaso,leforzeall’ope-rasonochiaramentealdilàdeldominioumano,mavalecomunquelapenadicontinuareafaretuttoilpossibilepercreareunmondocheriflettavaloriedeticheumaneall’internodeilimitiimpostidallelegginaturali.
L’ingegneria genetica: evoluzione esplosiva o sogno tecnologico?Molto è stato scritto sui rischi dell’ingegneria ge-
netica.La rapidaediffusadi resistenza,dapartedeiconsumatori, agli alimentiderivantida colturegene-ticamentemodificate(GMO),adispettodeigrandiosiprogrammidellemultinazionali,haresol’argomentounodeipiùdibattutiecontroversidelnostrotempo.
Di tutti i fattori emergenti derivati dagli ecosistemiumani, l’ingegneria genetica di originali forme di vitasembraunodeipiùinteressantiperchésiinnestasullefondamentabiologiche,preciseebenconosciute,deimu-tamenti evolutivi naturali. A differenza dell’information technology,l’ingegneriageneticanondipendedastruttu-recomplesseedaflussidienergiaperavereeffettisullanaturaunavoltaimmessanelcircuitonaturale.Poichéiltransferdigenitrabatteriinnaturaèconsideratocomu-ne,l’ideachelageneticadeinuoviorganismistaràbuonaeferma–all’internodegliOGMrilasciatinelleaziendeagricole–oaddiritturachepossafungeredafarmaco,èdel tuttoridicola.Nuovimicrobisidiffonderannonellamassimamisurapossibileesarannofermatisolodalimi-tiecologici,enondaquellistabilitidall’uomoedaisuoieditticommerciali,eavrannounritmomoltopiùrapidodelladiffusionedipianteeanimalidapartedell’uomo.
Seinvecel’ingegneriagenetica–comedelrestomol-te delle nuove specie, coccolate e protette, introdottedall’uomo–sidimostreràunfallimento, le ingentiri-sorseinvestiteaessadedicatesarannosoloun’altraop-portunitàperdutaperunadattamentocreativoegrade-volealdeclinoenergetico.
Lavastaepervasivanaturadellapromiscuitàgeneti-capuòfarsìchegliorganismigeneticamentemodificati
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–invecediprosperarenelbozzolodelleillusioniumanecreateinlaboratoriooinsalariunioni–siperdanonellamareadifattorigenetici,benpiùfortierilevanti,causatidallareazioneafattoriambientalimarcatiepervasivi.Lagrandeillusionesucuisibasapraticamentetuttal’inge-gneriageneticaèlafedenellacapacitàumanadimani-polarel’ambiente,utilizzandoenergiaetecnologiadialtolivello;manonèsicurocheleindustriebiotecnologicheriescano a procurarsi il capitale per i massicci investi-mentinecessari,quandoilcostodell’energiacominceràaprofilarsicomeunproblemaserio.Inquestecondizioni,laconcorrenzaperattrarrecapitalidiventeràforte,soprat-tuttodapartedelleindustrietradizionali,utilizzatricidialtequantitàdienergia;aquestaconcorrenzasiaffian-cherannogliinvestimentiperlaprotezionedellanatura,cheassicurerannoguadagnisicuriinunbreveperiododitempo,eperalcunefontienergeticherinnovabili.Anchesel’industriabiotechpotessecontinuareadattrarrecapi-talidainvestire,lasuacapacitàdicreareorganismiviven-ti,cherimanganofortievitalisenzailsostegnodiunaeconomiaadaltaenergia,sarebbemoltodubbia.
Se l’ingegneriageneticariuscissenell’impresadiassi-curarsiladiversitàgeneticadelmondo,alloscopodige-nerarericchezzarealedalpuntodivistaeconomicoenonillusionidiricchezza,alloralaleggedellamassimapotenzaprevederebbeunarapidariorganizzioneeconomicaetec-nologica intornoadessa (probabilmente inconnessioneconlatecnologiainformatica),creandounaconseguentemassicciaaccelerazioneneimutamenti.Ciòcomprende-rebbelatrasformazionedell’umanitàalivellodinuovaspe-ciericombinante,comesuggeritodaJeremyRifkin554.
Gliscienziaticheanelanoaoperareaquestetrasfor-mazionievolutiveoasostituirel’uomoconqualcheenti-tàgeneticadotatadiauto-organizzazionee/odiqualchetecnologiainformaticaappartengonodisicuroallastirpedelDottorStranamore.Maforsequestiesponentidellacomunitàscientificasonopiùrealistirispettoaquellidelgruppomaggioritario,cheritengonochel’ingegneriage-neticapossaoffrireprospettivedicostantesviluppoeco-nomicoesalvarcidaidisastriditipoecologico,rimanendosempreunpurostrumentonellemanidell’uomo,senza
diventareilproverbialemostrodelportentosoromanzodiMaryShelley,ilmiticoDr.Frankenstein.
Nonsiamoingradodibloccaretuttiirischideimuta-menticatastroficichepotrebberoesserecausatidaradia-zioninucleari,dall’effettoserraedall’ingegneriageneti-ca.Lanostra frustrazioneè tantopiùprofonda,perchésiamotormentatidallasensazionechedovremmoinveceessereingradodiprevenirequestieventi,vistochesonodiorigineumana.Forselaveritàèchequesteforze,chesentiamofuoridalnostrocontrollo,hannosemplicemen-tesostituitonellapsicheumanaleforzedellanatura,im-prevedibilieincredibilmentepotenti,oquelledivinitàcheunavoltaprovocavanoterribilicatastrofiobenevolmentecielargivanodonidiabbondanza.
Equilibrio dei generi e sostenibilità
All’iniziodiquestocapitolo,hoscrittochedobbiamocreareunnuovoequilibriotrastabilitàecambiamento,nellenostrevitequotidianeeneinostriprogetti,echeabbiamobisognodicapirelanaturapoliedricaelava-riabilitàdi scaladel cambiamentoedella stabilitàpersuperareilimitiereditatidallaculturaindustriale.
Anche se sappiamoche i cambiamenti sono conti-nui,irisultatielaqualitàdiqueicambiamentipossonocostituireunadellepiùimportanticaratteristichediunacultura sostenibile. Nell’Introduzione, inoltre, ho evi-denziatolapredilezionedellaculturaindustrialeversoimutamentidi tipoprovvisorio; laculturadellasoste-nibilità,invece,sembraorientataversoimutamentidicarattereritmico.Laconsiderazioneclassicadellastoriacomeseriedicrisiediconflittiepisodici,conicosiddettigrandiuominicheneguidanolesorti,puòessereconsi-derataunmododivedereelitarioepatriarcale,cheigno-rachelanaturamenodrammatica,ritmicaeciclicadel-lavitaordinariarappresentalaporzionemaggioritariadell’esperienzaumanainterminiditempoedispazio.
Allostessomodo,nell’usodellanatura,leconcezioniche riguardano l’ambiente (compresa la permacultura)dannoparticolareimportanzaallavoroconicicliritmicidelcambiamento, invecedidareeccessivoaffidamento
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all’interventoepisodicocheinqualchemodospingailsi-stemaadassumereaspettipernoipreferibili.Èragione-voleconsiderarequestavisionedellanaturapiùinsinto-niaconlaculturafemminilecheconquellamaschile.
Ilmodellopulsantediecosistemaegliesempidiutilizzodellaterrachehopresentatodimostranocheilmutamentoepisodico,anchecaotico,si integraneisistemiecologici.Maquestotipodicambiamentoèunaspadaaduelame,chepuòportaresiaaunaspiraledidegradocheamuta-mentietrasformazionioriginalispessoimprevedibili.
Invecedirifiutaresemlicementeilcambiamentoepisodi-coinquantodistruttivo,hocercatodidimostrarecomepos-siamoutilizzarloinmodocreativo,senzafarciimprigionaredallesuedinamiche.Interminidiculturadigenere,sitrattadicominciareavedereilimitidellaculturapatriarcale,rico-noscendoperòcheilmododiagiremaschileallabaseditaleculturaèanch’essounpotenteagentedicambiamento.
Ilvaloredelmodellopulsantedegliecosistemistanelfattochedimostrachiaramentecheinqualsiasisistema,ancheunapiccoladosedicambiamentoepisodicohapo-tentieffettichepossonoarrivarelontano.Qualsiasisiste-marelativamentepersistenteèdominatodamodellirit-micisupiccolascala,chemantengonoeconservanounapiùampiastabilità.
Riportandolisuunascalapiùquotidianaecomprensi-bile,sonoimodellitradizionali–centratisullavitadome-sticaesullaconnessionequotidianaconlanatura,coniciclidellestagionieanchecongliaspettipiùmonotonieripetitividell’allevamentoedell’istruzionedeifigli,deilavoridomestici,deltenereinordinelacasa–chedevonoguidarelenozionidiunaculturasostenibile.Èdifficileevitare laconclusionecheledonnepotrebberoessere ileaderdiquestatrasformazione.
IvanIllichhasostenutochel’industrializzazionehatra-sformatoilpatriarcatoinunaculturasenzagenere,chehaassorbitouominiedonne,machecuriosamentelasciagliuoministrutturalmentedominanti555.Nonostanteimuta-menticausatidalfemminismo,laculturaindustrialemo-dernasiècristallizzatainmodidipensare,fareedesseredifficilidamodificare,cheuominiedonneinmodoscon-tatoconsideranonormali,machesonoessenzialmentedi
originemaschile;unodeipiùimportantièilpreconcettochetuttiisistemisianoerestinopassivieinattivifinchéunaqualcheforzaoagentepotentenonintervieneaspin-gereilsistemainunadirezioneonell’altra.
Lasocietà,allafine,riusciràinevitabilmenteasviluppa-reunanuovastrutturadi«ambigua complementarietà»556tra i generi, anche solo perché essa riflette una fonda-mentaleefficienzaenergeticaperl’organizzazionedegliaffaridomestici.Primachequestodiventiprobabile inqualsiasiformadurevole,restauraregliequilibriasimme-triciesploratiinquestoeinaltricapitoli-principidiventaundoverepertuttinoi.Comeuomo,riconoscoleprofon-deradicimaschilidelmiomododipensare,diagireediessere.Sebbeneleinfluenzepiùevidentinellosviluppodellemieideesianoprovenutedauomini,lasaggezzaeleprospettiveculturalichehannoguidatoemessoallaprovaquelleideesonostateinfluenzatedalledonnedellamiavita,specialmenteneimomenticriticiincuihodo-vutoprenderedelledecisionioattuaredeimutamenti.
La mia impossibilità di essere concreto ed esplicitoriguardoaquestoprocessoèunriflessodeipreconcettistrutturaliradicatinellostessonostrolinguaggioenellacultura,incuiilmodofemminilediessererimaneappa-rentementepassivoeinvisibile.L’ecofemministaindianaVandanaShivahaevidenziatoche leculturedelledon-ne,degliindigeniedellecomunitàcontadinehannoincomuneun’invisibilitàimpostaapropriousoeconsumodallaculturadominante.Questoèmoltoimportante,perme.IlfattocheVandanaShiva,comedelrestotuttinoi,utilizzi l’istruzioneegli strumentidellamodernitàpertrasmetterequesticoncettièinsestessounparadosso.
Chiaramente, il progressivo riequilibrio delle caratteri-stichemaschiliefemminiliall’internodiunaculturadellasostenibilitàsaràdiversorispettoaquellodelleculturesoste-nibilitradizionali.Ilmovimentofemministahafattomoltoperinfrangerel’egemoniadelmaschionellasocietàindu-striale.Credoperòchebuonapartedelpensierofemmini-staortodosso,comedelrestobuonapartedelmovimentoambientalista,inconsapevolmenteaccettilasocietàadaltoconsumodi energia– in cui la rilevanzadel genere si èdissolta–comeunasortadistatonaturaledilungadura-
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ta,all’internodelqualesvilupparenuovivalorieidee.Comeperilmovimentoambientalista,ladiversitàelavitalitàdelfemminismosonodeibuonisegnalichefannosperareinunsuocontributocontinuativoanchenellaterraincognitadellapoliticadigenerenell’eradelladiscesaenergetica.
Pensiero a lungo termine, cicli su grande scala
Cercaredicomprendereilnostrotemposignificaan-dareoltrelanozionelimitatadicambiamentoguidatodall’inesorabilefrecciadelprogresso;bisognainvececa-
pirechelanaturae l’umanitàsonogovernatedacicli,grandiepiccoli,inseritiunonell’altrocomelefamosematrioske e sovrapposti come abbiamo visto nei dia-grammidiVenn.
Dobbiamoriuscireaintegrarenelnostropensieropiùciclicontemporaneamenteesuunascalapiùgrandediquellasuggeritadalleattualimode,attivitàcommercialiociclipolitici.Glistoricichespieganolelezionidelpassatononsonomaistatimoltopopolarielosonoancoramenodaquandonongodonopiùdell’entusiasmochelateoria dei grandi uominigenerava.Quandogeologi,paleobiologi
Figura 33 – Il ciclo culturale tradizionale hindu (secondo Lawlor 1991).
60.000 anni fa
Polarità universale
Flusso della mascolinità
Polarità universale
Flusso della femminilità
Età dell’Oro(ciclo di 24.000 anni)
Era dei riti (ciclo di 18.000 anni)
18.000 anni fa2.442 dopo Cristo
Introduzione dell’agricoltura
Kali Yuga (Era del
conflitto, ciclo di 6.000
anni)Era del dubbio (ciclo di 12.000 anni)
Nuova Era
Matriarcato (principio-generazione)
Patriarcato(degenerazione-conclusione)
54.438,3 anni 6.048,7 anni
Ciclo totale 60.487 anni
Invasione arianaCaduta dell’antico matriarcato
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earcheologicercanodioffrirealpubblicovisionipiùam-piechedannounsensoeuncontestoalpresente,lacosavienepercepitacomeun’inutileelucubrazioneaccademicaoppurecomeuninsiemediinteressantivecchiefotodial-tritempidametterepiattamenteaconfrontoconquelledelnostrotempo.Leprevisioniapocalittichedinaturascien-tificaospiritualespingonoalcunepersoneaseguiredeiprogrammispecificiperpreparasialdisastroincombentepiùcheamanifestareun’attitudineolisticaeflessibilever-sol’imprevedibilitàdelcambiamento.
Geologiaebiologiahanno,damoltotempo,sovvertitolanozionebiblicasecondocuiilmondoha6.000anni.L’espansionedellapotenzaumanabasatasulconsumodiuna ingente porzione di combustibili fossili (quella piùconcentrataeaportatadimano)richiedechepensiamosimultaneamentesuscalemultiplesevogliamosvilupparelasaggezzanecessariaagenerareunaculturadellasosteni-bilitànellafasedeldeclinoenergetico.Dobbiamoricostrui-reilpensieroalungoterminecheeranaturaleperlecultu-reindigenelocaliedandareancheoltre.Imparareavedereepercepire lastoriadellavitasullaTerracomeunfeno-menomultidimensionalelegatoall’evoluzionedeimodellièdiimportanzafondamentalepersviluppareunaculturadelmutamentochecipermettadirispondereinmodocre-ativoalletrasformazionichedovremoaffrontare.
I modelli pulsanti della vita sulla terraLa storia della vita sulla terra include vasti periodi di
decinedimilionidianni,incuiirilieviterrestrisieranogradualmenteconsumatielivellati,imarisuperficialico-privanogranpartedellaterraeilclimaeraquasiunifor-mementemiteemoderatamenteumido.Labiodiversitàeralimitataegliecosistemivariaronopochissimosuva-steareeepermilionidianni.Talestabilitàerapunteggiatadaperiodipiùbrevidigrandicambiamenti.Gliultimi1,6milionidianni,noticomeQuaternario,sonostaticaratte-rizzatidalsollevamentotettonicoedalvulcanismo,dalfor-marsidicalottedighiacciosumontagneealtrezonedelleTerra,dacontinentipiùestesiconclimimoltovari,eregla-cialieperiodiinterglacialipiùcaldi,massiccieestinzionieprolifichespeciazioni557.Moltadellameravigliosavarietà
biologicaegeograficadella terra–cheaccettiamocomeunacosadeltuttonaturale–esistesoloinquestiperiodidigrandemutamento.Èimprobabilecheunaspeciecomel’Homo sapienspotesseemergere–osolosopravvivere–inunodeilunghi,lentiestabiliperiodichedominanolasto-riageologicadellaterra.Suquellascala,l’umanitàèpariaun’esplosionemicrobicadibrevedurata.
Durantequesteeredigrandicambiamentigeologici,climaticiebiotici,visonomodellidistabilitàsupiccolascalaseguitidabreviimpulsidiattività.LeereglacialicheduranocentinaiadimigliaiadiannirappresentanolanormastabiledelQuaternarioconperiodi intergla-cialidelladuratadicircadiecimilaanni.Aquestiultimièlegatal’esplosivapulsazionedellavitabasatasunuovafertilità,climifavorevoliecrescitadibiodiversità.
Seguardiamolecosesuunascalaancoraminore,ve-diamochesiailperiodoglacialechequellol’interglacialesonorelativamentestabili,conall’internoperiodidi ra-pidatransizione:unmarginetemporaletraduesistemistabili.Adesempio,conl’innalzarsidellivellodelmareallafinedell’ultimaeraglaciale(da12.000a8.000annifa),gliantenatidegliaborigeniaustralianiavrebberovistoil restringersigraduale,di anno inanno,dellaBassianPlain,traTasmaniaeAustralia,etempesteinvernaliir-romperetraledunecostiereeallagaremigliaiadiettari,chenonsarebberomaipiùtornatiaessereterraasciutta.Ancorapiùdrammaticaèl’immaginedeighiacciaiconti-nentali,dacuisistaccaronodegliicebergtalmentegrandidasollevareillivellodelmarealpuntodasommergerevastearee(comenelmitodiAtlantide).
I mammuth che congelarono con l’erba ancora inboccacisuggerisconolaprobabilitàdiinverniimprov-visietalmenterigididaaccelerarel’iniziodelleultimeereglacialinell’emisferosettentrionale558.Questaèunaprovaulteriorechemutamentidigrandeportataposso-noavvenirecongranderapidità.
Grazieall’attualeclimainterglacialestraordinariamen-te stabilee favorevole, l’uomohasviluppato l’agricoltu-ra,ciòchechiamiamociviltàed infine lacultura indu-strialeglobale.Questieventihannoacceleratoilritmoelapotenzadeicambiamentiambientalieculturaliindotti
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dall’uomo, ma dipendono tutti, in ultima analisi, dallafragilestabilitàdelparadisointerglaciale.Mentreglief-fettiavversidelriscaldamentoglobalecihannodatounaragioneinpiùpermeditaresullanostradipendenzadaforzeecircostanzemoltopiùgrandidinoi,qualsiasiseriaconsiderazionesullaprossimaeraglaciale–chepotrebbeavvenireall’incircaneiprossimimilleanni–cidovrebbespingereaprogettareunaculturaumile,generalistaefles-sibiletrasmessadaunapiccolapopolazioneglobalecapacedisopravvivereetramandarelaciviltàattraversoilunghie lentiannidellaglaciazione559.Dobbiamorompere l’in-cantesimodell’apparentemovimentoacceleratoelinearedicuièparteancheilprogressomaterialeequantitativodell’uomo;dobbiamoacquisireunavisionedelmondoincuituttoècontenutoincicli,ondeeimpulsi,racchiusigliunineglialtri,chefluisconotrapolaritàdigrandestabilitàeintensomutamento.
Questavisioneciclicadeltempononèaffattonuo-va, ma semplicemente la riscoperta di conoscenzechefannoprofondamentepartedellastoriaculturaleumanaedell’inconsciocollettivo.Adesempio,l’anticacosmologiahinducioffreunaprospettivamozzafiatosullanaturaciclicadeltempoedell’equilibriopulsantetramutamentoestabilità(v.Figura 33)560.Unciclodisessantamilaannièdominatodaunalungafasedima-triarcatocompostadatregrandierestabili.Questoci-clocrollainunvorticecaoticoprimadellanascitadellafasedelpatriarcato,detta Kali Yuga(oEra del conflitto).IlKaliYugadurasolo6.000anni,poiunaltrovorti-
cedicaosportaalciclosuccessivo.Inbaseaiprecisicalcolideinumerologihindu,abbiamodavantianoiancora440annidicambiamenticaoticidiKaliYugaprimacheemergalanuovafasematriarcale.Davveroun’inezia,perquestogeneredicose!
Senzavolerattribuiresignificatiparticolariaquestaoadaltreprofezie,èragionevoleconcluderecheinostrifiglienipoti–epoi i lorodiscendenti–difficilmenteavrannounavitacaratterizzatadaunostatodistabili-tàediillusorio,continuosviluppo,oppuredaunacul-turaimprontataaserenità,prevedibilitàesostenibilità.Dobbiamo quindi prepararli ad affrontare una vita diincertezzeedirapidetrasformazioni,madobbiamoan-che insegnare loroadapprezzare i ritmidurevolidel-lanaturae ilvaloredelpensieroa lungotermine,deicomportamentietici,coerentietenaciedell’importanzadegliaspettisemplici,normali,quotidianidellavita.Lapermaculturaèun’interazionedinamicatraduefasi:daunaparte,ilsostegnodellavitaall’internodelciclodellestagionie,dall’altra,l’astrazioneconcettualeel’intensitàemotivadellacreativitàedellaprogettazione.Considerolarelazionetraquesteduefasiunequivalentedellapul-sante relazione tra stabilità e mutamento. È l’impegno costante, ciclico e umile, a contatto con la natura, a creare le condizioni perché scocchi la scintilla della comprensione e dell’integrazione(integrità), che, a sua volta, informa e trasforma la pratica. L’impegno è armonioso e duraturo, la scintilla è episodica e potente. Il gioioso equilibrio asimme-trico tra questi due elementi esprime la nostra umanità561.
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AllafinedellasezionedelPrincipio 4intitolataPen-siero top-down, azione bottom-uphoscritto:
Anche se mi sono sforzato di riformulare il pensiero top-down e l’azione bottom-up nello stringato slogan ambientalista “Pensareglobalmente,agirelocalmen-te”, è evidente che anche le élite globali hanno impara-to questa nuova modalità di pensiero e azione. C’è stato uno spostamento dall’esercizio evidente, formale e am-ministrativo del potere a modi collaborativi, informali e invisibili, che permettono alle élite di aggirare i controlli democratici e burocratici sul loro potere richiesti dal pub-blico. Detto più chiaramente, quando i potenti riescono a mettere da parte il loro ego e a rendersi conto di essere solo dei piccoli giocatori in un gigantesco sistema che affronta il problema del picco energetico, allora riescono anche a rendersi conto che l’esercizio del potere in modo collabo-rativo e astuto è più efficace delle minacce e della forza bruta. Ma il modo in cui questa rivoluzione di pensiero e azione ha permeato i più alti livelli dell’élite non è ancora chiaramente visibile.
Seleéliteglobalidavveropotentihannoconservatoleloro nozioni sistemico-olistiche, potenziandole con gliultimi sviluppi della teoria del caos, della cibernetica edell’ecologiadeisistemi,sviluppandoalternativealcon-trollomanagerialetop-down,ciòsignificacheesseeserci-tanounpoterechepochidinoiriesconoaimmaginare.Quandodiventaun’abilitànellemanidipochi,ilpensiero
sistemicopuòessereutilizzato,esaràutilizzato,ascopipositivionegativi.Adesempio,neglianni’80miresicon-tochelevalutazioniEMERGYdiHowardOdumavreb-beropotutoessereutilizzate–eprobabilmentelosonostate–dallemultinazionaliperidentificaredellerisorsegratuiteesottostimate,inmododapoterlesfruttare.
Glianalistipoliticiedeconomici,spesso,nonsirendo-nocontodell’impattoedelleconseguenzediquestonuovomodo di comportarsi. Gli eventi vengono generalmentespiegatiinterminidiaggregatiquasicasualidiforzepo-liticheedimercato,cherappresentanoinséunrisultatoinqualchemodoequilibratoedemocratico.All’altroestre-mo,leteoriecospirativespieganoglieventiinterminidirisultatiinteramentepilotatiinmodomanagerialedaunaqualcheéliteogruppodiélite.
Credoche ilpensiero top-down e l’azionebottom-upoffranounmodopercomprendereleforzesinergichedel potere, di fronte alle quali la maggioranza dell’in-tellighenziacultural-intellettualesembracieca;o forsehasolopauradiparlare,perpauradiessereassociataaiteoricidellacospirazione,ilcheequivarrebbeaunacertificazionedipazzia.
Losbarramentodellapropagandadeimediaconven-zionalimetteinridicoloqualsiasitentativodicompren-sionesistemicadeiprocessiincorso.Qualsiasitentativodi arrivare a una teoria unificante viene bollato cometeoria della cospirazione.Ciòassicuracheogniprovaoindiziovenganoconsideratievalutatiattraversounalo-gicariduzionista,cheseparacausaedeffetti,processie
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prodotti,sistemaedelemento.Leteoriedellacospirazio-nefornisconounmezzosempliceperspiegarecosastiarealmenteaccadendo;essesonoperòindeguate,perchépresumonochesiasufficientesmascherarelepersonealcentrodellacospirazione,oquellepresuntetali,perannullareglieffettinegativideinuoviabusidipotere.
Analizzandoglieventidelmondosecondounapro-spettiva olistica ci si rende conto che dietro a quantosuccedec’èunasortadi ampia coalizionedi interessieconomici,politiciemilitari,peròleforzecherappre-sentano ivariattoridiquestacoalizionenonsonounbloccounicoeorganizzato,mapiuttosto–alla stessastreguadiunecosistemanaturale–unagildadispecievegetalieanimaliall’internodiunecosistema.Questegildegeneranomodellidieventichesoddisfanogliin-teressidiquellecoalizionisenzachevisianounitàdiintenti o chiarezzadi scopi.Quando soggetti cosìpo-tentisirendonocontodinonessereperòonnipotenti,cercano,daunaparte,dipotenziarel’incisivitàdelleloroazionie,dall’altra,dinegareecoprireogniresponsabili-tà,perglieffettinegativichepossonoderivarne.
DurantelaGuerraFredda,laCIAeilKGBfunzionava-nocomeistituzionicomplementari,chesirinforzavanoavicendainvecedirappresentaregliinteressidellerispettivenazioni.Intalmodo,hannoespostoilmondoenoituttialrischiodelladistruzionenucleare.Ogginuoviepiùpotentiecosistemidiistituzioniglobalieinvisibiliorganismiemer-genti stanno portando l’umanità sull’orlo della catastrofeenergetica,conl’incubonucleareancorarealecomeprima.
Visonoabbondantiprove562cheglieventidell’11set-tembresonoilrisultatodiquesteoscurecoalizionichele-ganolemultinazionalidell’energia,lapoliticaesteradegliUSA,lacomunitàglobaledeiservizisegreti,ifondamen-talistiislamici,itrafficantidiarmieilcommerciomondia-ledelledrogheillegali.Parlarediquestabizzarrasimbiosirimaneoltreilimitidellecitoperimediaconvenzionalidellenazionioccidentali;ciòèinpartedovutoaltacitoac-cordo,percui le teoriedellacospirazionechepotrebbe-rocoinvolgereipiùaltilivellidelpoteremondialesono,ipso facto,nonvalide.Questoèilmiglioresempiodiunaparalisidell’opinionepubblicacausatadall’assenzadiun
linguaggiocheriescaadesprimereilpensierotop-downel’azionebottom-upcomenuovamodalitàdelpotere.
Qualsiasi studio sulla storia delle attività segrete delgovernoamericano,alivellomondiale,negliultimitrentaanni(inprimoluogodapartedellaCIA)dimostratramiteunaseriediconoscenzesistemichecheessehannoindi-rizzatol’usodirisorserelativamentelimitateperricavar-neimaggiorieffettipossibili,alivellosiapoliticocheeco-nomico.LaCIA(intesacomecomunità)usailtermineblowbackperdescrivereleconseguenzenegativeprodottedaagentiagitatoriemercenarichefannoilvoltafaccia,mordendolamanochelinutre.Glianalistiprogressistidisinistrahannogeneralmenteinterpretatoilfenomenocomeprovadell’incompetenzadellaCIAedelbisognodiriforme(ulterioricontrolligestionali top-down).Unavisionepiùolisticavedeinvecedeterminatefigure–qua-liibaronidelladroga,iTalebaniafghani,oidittatoridelgenerediManuelNoriegaoSaddamHussein–eleloroeruzionidicattiveria, comeelementi indispensabilipermantenere il potere della CIA, praticamente una sortadivirtualeesercitoprivatodellemultinazionalidell’ener-gia.September 11evidenziailfattochequestonuovolocusdelpotereglobalepotrebbeoggi consolidarsi intornoaun’apparentelottamortaletrareligionefondamentalistaematerialismorazionale.Aquelpunto,lamaggioranzadellapopolazionemondialesarebbecostrettaaschierarsidaunaparteodall’altra.
Ildr.SherifYoussefHetata, importanteattivistaegi-zianoschieratocontroilfondamentalismoreligioso,hachiarito563chelaglobalizzazione,comeèespressadalpo-tereegemonicodeglioccidentali,nonsoloportaall’esa-cerbazione del fondamentalismo religioso (soprattuttoislamico),mapresentamoltecaratteristicheincomuneconlostessofondamentalismoreligioso.LaFigura 4,re-lativaaiprincipietici,cipermettedidareunsensoaque-stoapparenteconflitto,interpretandolocomeunpercor-sodistruttivoversoun’emergenteunionediaspettimate-rialistiespiritualisti.
IgiochidiparolecomeBush Ladensonodei tentati-vi,fattiacuorleggero,dirintracciareil locusdelpoteredietroquestaoscuraunione,maancheseunodeidue
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sgradevolipersonaggivenisseeliminato,sarebbesubitorimpiazzatodaqualcunaltro.Ladecadenzadell’élitedipoterelegataallaricchezzaprodottadaicombustibilifos-siliabuonmercatotrovalacomplicitàdiquelmiliardocircadipersonedellaclassemedia,chebasailsuobenes-seresuquelsistemadipotere.
Nel corso degli anni ’90 del XX secolo i movimentisocialieambientalihannopersoterrenoacausadelpro-gressivo affievolirsi dei tanto faticosamente conquistaticontrolliburocraticidall’altosuglieccessidipoteredell’im-prenditoriaprivata.Inuovieccessidipoteredelmomen-toattualevengonosemprepiùesercitatitramiteprocure,lobby,agentiprovocatori,centridiricercaecommissionidiesperti,pubblicherelazioni,identificazionedipossibilialleatidainfiltrareneimovimentidibaseealtrimetodian-cora564.D’altraparte,queglistessimovimentihannoregi-stratounostraordinariosuccessonell’influenzarelasocie-tàutilizzandorisorselimitate,comepiccolimasignificativi
boicottaggiadoperadiconsumatorieazionisti,l’ostruzio-nismoculturale565,ol’organizzazionediiniziativeperdareenergiaevisibilitàallealternativesostenibili.Piùingene-rale,tutteleiniziativeditiposostenibilemettonoanudolagrandemenzognasecondocuinoieinostridiscendentisaremmolegatiaquestopotereegemonicoperchédaessodipendelanostrastessaesistenza.
I movimenti socialdemocratici della fine del secoloXIXedell’iniziodelXXhannofattolargousodeglialloranuovimodellidipensierobottom-up eazionetop-downalfinedicontrastarealcunideglieccessidelpotereautori-tarioecorporativo.Oggiilcosiddettomovimento anti-glo-balizzazioneèlapuntadiunicebergcomprendentetuttelealternativesostenibili,chehailpoteredifermarequel-lestesseforzetitaniche,cheprecipiterannoilmondonelcaosenellacatastrofecolfiniredell’economiabasatasulpetrolio.Capireeapplicareilpensierotop-down el’azionebottom-upèlachiaveperilsuccesso.
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Scopo del libro1 (Cattedra di Ecologia sociale dell’Università diSydney) Mollison B. & Holmgren D., Permacul-ture One,Corgi1978.Tradottopoiincinquelin-Tradottopoiincinquelin-gue.Orafuoricatalogo.(Initalianofupubblicatonel1992daQuaderniD’Ontignano,N.d.T.).
2Ricordoallettoreitalianoitestiufficialideidueautori base della Permacultura, dopo l’uscita diPermaculture One.Permaculture TwodelsoloMol-lisonèdiunannodopoe si occupa soprattuttodiprogettazione.Permaculture: a designers’manual eIntroduzione alla permacultura (AamTerraNuo-va,Firenze,2007)sonoentrambidiMollison(ilsecondoè incollaborazioneconRenySlay)eri-spettivamente del 1988 e del 1991. Per la moledell’opera (576 pagine con molte pregevoli illu-strazioni) A designers’ manual è il principale te-stodiriferimentoatutt’oggi.IlpresentelibrodiHolmgrenèuscitoinAustralianeldicembredel2002.Altriarticoli,commentiecontributideidueautorisonostatipubblicatisuvarierivistediPer-maculturacitateinquestostessolibro(N.d.T.).
3SiparlaquideiCollected writings, che sarannopiùvoltecitatinelcorsodellibro(N.d.T.).
4 Holmgren D., Melliodora (Hepburn Permacul-ture Gardens): ten years of sustainable living,Holm-grenDesignServices1996.
5HolmgrenD.,Collected writings 1978-2000CD,Holmgren Design Services 2002. Il progetto dipubblicarequestiscrittièstatoilpuntodiparten-zadelpresentelibro.Permoltiaspetti, il libroegliarticolisonocomplementari.Inprimoluogo,gliarticolifornisconoulterioriesempidell’appli-cazionedelprincipio;insecondoluogo,potrebbe-rointeressaremoltilettori,ancheperchéconten-gonorimandieriferimentiaulteriori fonti.Ma,soprattutto, questi scritti rappresentano il modoincui,attraversoilconfrontocolpubblicoel’espe-rienzaconcreta, ilmiopensieroe lemie ideesisonoevolutineltempodaquando,inquellonta-no1978,iprincipidellaPermaculturafeceroperlaprimavoltailgirodelmondo.
Prefazione6Ilterminepositivisticonondevefarpensareallafilosofiadelpositivismologicodell’800,maalsi-gnificatochehannonormalmenteiterminiposi-tivoonegativoneldescriveregliatteggiamentidiunapersona.
7H.T.Odum,Environment, power and society,JohnWiley 1971, è un testo che ha influenzato moltiambientalistideglianni’70eilprimoriferimentobibliograficocontenutoinPermaculture One.Neitrent’annicheseguirononumerosealtreoperediOdumedeisuoiseguaciecolleghihannoconti-nuatoainfluenzareilmiopensiero.
8 In particolare l’Articolo 10, The development of the permaculture concept el’Articolo22,Energy and EMERGY: revaluing our world sono rilevanti perspiegare l’influenzadell’operadiOdumsull’evo-luzione del mio concetto di permacultura. V.http:/www.holmgren.com.au.
9Unodei testipiù autorevoli sull’argomentoè:CampbellC.,The coming oil crisis,Multi-SciencePublishing, 1997. Il sito www.hubbertpeak.comforniscemoltealtrefontidiinformazionesuque-stotema.
10V.HawkenP.,LovinsA.&LovinsH.,Capitalis-mo naturale, (EdizioniAmbiente,Milano2001).Iltestoriportaancheglistudieffettuatisucomeottimizzarel’utilizzodirisorseedenergie(icosid-dettiFattore 4eFattore 10).
11Quandol’Autoreparladicapitalenaturale–quiealtrove–siriferiscealpatrimoniorappresentatodallevarierisorsenaturali,ivicompresiicombu-stibilifossili(N.d.T.).
12Comechiariràinseguitol’Autore,conbottom-up(letteralmente dal basso verso l’alto) s’intende l’agire localmente di molte organizzazioni ambientaliste ocosiddette no-global. Ma bottom-up e la sua antitesitop-downhannoanchealtrisignificati,chevarianoasecondadelcontestoecheèmoltodifficiledefinirein modo univoco; infatti, nel mondo anglosassone
dell’economia,delmarketingedeldesign bottom-upetop-downsonoultimamentediventateverecategorie dello spirito,soloche,asecondadelcontestoincuisiopera,ilsensocambiainmodopiùomenomarcato.Riducendoall’osso: top-down descriveunapproccio,incuisiparteconun’ideageneraleperpoisuccessiva-menteaggiungeredettaglieparticolarioppuresista-bilisceunobiettivoedaltipodiobiettivodiscendonoipassagginecessariperraggiungerlo.Bottom-up,in-vece,descriveunapproccioincuisipartedaidettagliperpoisuccessivamentearrivareadefinireiterminipiùgeneralidiunproblemaodiunprogetto.Bottom-updescrivelineed’interventoperviaorizzontale,top-down lineed’interventoditipoverticaleodirigistico.Le due filosofie possono però essere integrate per-chél’obiettivostabilitosecondol’approcciotop-down puòessereraggiuntopiùfacilmentese,adesempio,ladirigenzariesceacoinvolgereilpersonalenelsuoraggiungimento.D’altraparte,unapprocciobottom-uprischia,dapartesua,dinoncondurredanessunaparteperchémancaunavisionegeneraledell’obietti-vodaperseguire.Ladialetticatop-down/bottom-upat-traversatuttol’impiantodiquestolibrofinoaconflui-renelleconsiderazionifinalidelleultimepagine.Unfortestimoloperl’intelligenzadellettore!(N.d.T.).
13Ilcorsivoèdell’Autore(N.d.T.).
14Lamaggiorpartedeitrattiincorsivoserveaevi-denziaretermini,espressionioenunciatidiparti-colarerilevanzaperillettoreitaliano.Loscopofon-damentaleèquellodirenderepiùcomprensibileechiaralatrattazionepuntualizzandoalcuniconte-nutichiaveerendendo(cosamoltoimportante,perquestotesto)laletturapiùscorrevole.Inoltre,moltiterminielocuzioniincorsivorimandanoall’indiceanalitico.Nell’originaleibraniincorsivosonore-lativamentepochiesarannod’orainpoisegnalaticonlanotaC.d.A.(Corsivodell’Autore),(N.d.T.).
15Permolte testimonianzeedesempiconcretiv.Permaculture International Journal (in Australiaquesta pubblicazione non esce più ma molte bi-bliotecheconservanoivecchinumeri),Permacultu-re Magazine(UK)ePermaculture Activist(USA).
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16Perunarassegnadell’influenzaesercitatadallapermaculturasullevariealternativeecologiche,v.l’Articolo10,Development of the permaculture con-cept,deimieiCollected writings.
17Èunvecchioproverbio,cherecita“Jack of all trades and master of none”(N.d.T.).
18Adesempio,honotatoinAustraliachelefasidiinnovazione in agricoltura tendono a raggrupparsiinperiodidirecessioneeconomica:questoaccaddeneglianni’80e’90dell’800,neglianni’30e’40del’900epoiapartiredagliultimianni’70(unperio-dodiintensaepiùomenocostanterecessionerura-le).Neiperiodidiboomeconomicolenuoveideeinagricolturanonattecchiscono(v.glianni’50e’60del900).Imovimentiecologiciesocialinatineiperiodistoricichehoindicatolivedoinseritiinuncontinu-umstoricodicrescitadiunacontrocultura,checom-prendeancheglieventichesisonoverificatiapartiredaglianni’70inpoi.V.l’Articolo27,The countercul-ture as dynamic margin,deimieiCollected writings.
Introduzione19 Mollison & Holmgren, Permaculture One, ci-tato.Iltermineinglesepermaculturehapostoneltempoalcuniproblemiditraduzione,cheègiustocheillettoreitalianoconosca.Permaculture,infat-ti,puòavereiningleseunadoppiavalenzacheinitaliano inevitabilmente va persa: da un lato, haun significato limitato al contesto agricolo (per-macoltura) e, dall’altro, un significato molto piùgeneraleefilosoficochevaoltreilcontestoagrico-lo(permacultura).Comerisultachiarodallestes-separolediHolmgren,ilterminepermacolturaètroppolimitatoinrapportoallaportatainnovativadiquestacorrentedipensiero(N.d.T.).
20C.d.A.
21 V. Mollison B., Permaculture: a designer’s ma-nual,Tagari1988,Capitolo14.
22LETSoLETSystemsstaperLocal Exchange Tra-ding Systems (sistemidiscambiocommerciale lo-cali).Sonoassociazionidivolontariatoodimutuoaiutodiffuseconvarinomiearticolazioniinogniparte del mondo, i cui soci si scambiano beni eservizi.WWOOFstaperWorld Wide Opportunities on Organic Farms (opportunità internazionali inaziendeagricolebiologiche).Incambiodi lavoro,nell’aziendavengonooffertivittoealloggio;sicreacosìunareteincuisicondividonoesperienzefravarienazioniegliospitihannomododiavvicinarsiairitmieallostiledivitaagricoli(N.d.T.).
23Questeesperienzehannonomiemodalitàdi-versi nelle varie nazioni. In sostanza dei gruppidicittadinipossonosemplicementecomprareunappezzamentoditerraefarlogestireinmododaprodurreciòchealorointeressa;questamodalitàèabbastanzadiffusa,negliUSA,neidintornidellegrandicittà.Oppure(cosapiùcomune)siorganiz-zanofacendoordiniinanticipoadaziendeagrico-le,ingrandemaggioranzabiologiche;l’agricoltoreintalmodopuòpianificaremegliolepropriecol-ture,evitandosprechierischiconnessialvenderesuimercaticonvenzionali.InItalia,taliesperienzefannoperlopiùcapoaicosiddettiGAS(GruppidiAcquistoSolidali)(N.d.T.).
24 The permaculture movement and education: searching for ways forward.Questomiodocumentofumessoincircolazionenel1993,all’internodelmovimentoaustralianodeidocentidipermacul-tura,epoipubblicato in treparti inPermacultu-re and Landcarers (inseguitoGreen Connections),Voll.3-5,1995.
25MollisonLisa,Permaculture International Jour-naln.73,February2000.
26V.Holmgren,The Landcare movement: commu-nity-based design and action on a scale to match the continent,inCollected writings.
27QuestisonoalcunititolipubblicatiinAustralia:MollisonB.eSlayR.,Introduzione alla permacul-tura,Tagari1991;MarsR.eJ.,The basics of perma-culture design,CandlelightTrust 1994;WoodrowL.,The permaculture home garden,Viking1996.
28V.illibrodiGrahamBurnett,pubblicatoinGranBretagna Permaculture: a beginner’s guide, Land&Liberty2000;inquestotestoèevidentechelacontroculturainfluenzailmododiinterpretarelapermacultura.Oltreaquesto,l’autoreforniscean-chemoltiagganci trapermacultura,veganismoeanarchismo.
29Adesempio,inunlibrettodel1985,Beyond the nuclear age (autoprodotto),ho tratteggiato iperi-coliinsitinell’applicazionedell’ingegneriageneti-caepromossolapermaculturacomepartediunaprospettivaalternativaintegrata.Illibrohaavutouna certa diffusione tra ambientalisti e attivistipoliticinellasecondapartedeglianni’80.
30Sultemadelnessotracontroculturaeperma-culturav.l’Articolo27,The counterculture as dyna-mic margin,neimieiCollected writings.
31BarnhartE.,Introduzioneall’edizioneamerica-nadiPermaculture One,InternationalTreeCropsInstitute1981.
32IlNewAlchemyInstituteèuncentrodiricercalegatoall’agricolturabiologicanatonegliUSAallafinedeglianni’60(N.d.T.).
33PrefazioneaIntroduzione alla permacultura.
34UnadiquestepersonalitàfuPeterKing,con-sulenteagricoloeambientale,inunatrasmissio-neradio(Science Bookshop)delluglio1978.
35 V. ad esempio le tesi di laurea di: CarolineSmith,The getting of hope: personal empowerment through learning permaculture,FacultyofEduca-tiondellaUniversityofMelbourne2000;AdamNelson, Permaculture against the new orthodoxy of sustainable development,SchoolofScienceandTechnology Studies, University of New SouthWales, 1994; MonaLoofs,Permaculture, ecology and agriculture: an investigation into permaculture theory and practise using two case studies in north-ern New South Wales,HumanEcologyProgram,DeptofGeography,AustralianNationalUniver-sity.
36Si trattadellaUNEOrangeAgricultureColle-ge1992.L’Articolo7,Gardening as agriculture,deimiei Collected writings fu scritto espressamentecome parte del materiale di lettura di quel corsouniversitario.
37Inparticolare,DeclaneMargretKennedy,do-centidiarchitetturaprofondamentecoinvoltinelGlobal Eco-Village Network, sono stati promotoridellosviluppodellapermaculturainGermaniaeinaltripaesid’Europafindaiprimianni’80.
38HillS.,Ecological and psychological prerequisites for the establishment of sustainable agricultural com-munities.Contenutoin:MartinJ.(acuradi),Alter-native futures for prairie agricultural communities,UniversityofAlberta1991.
39HillS.,Redesigning agroecosystems for environmen-tal sustainability: a deep system approach, in:System Research and Behavioural Scienceno.15,JohnWiley&Sons1998.
40Wamsleyèilfondatorediunaseriedioasiperanimalinativi,fracuiWarrawongnelsudAustra-lia, e ha anche criticato le politiche governativeperlaprotezionedellanatura.
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41 Intervento all’Australian Permaculture Conver-gence, Roseworthy Campus, University of SouthAustralia,Feb2005.
42PresentatoinPermaculture OneeriprodottoinIntroduzione alla permacultura(1991).
43Mollison,Permaculture: a designers’ manual,p.2.
44ComunicazionepersonalediFreyaMatthews(LaTrobeUniversity).
45ComunicazionepersonalediSholtoMaud.
46Inbaseall’impostazionedataallibrodall’Auto-reilPrincipio 1corrispondealCapitolo 1ecosìperglialtricapitoli-principi(N.d.T.).
47Purtroppo,DeBono,consideratounodeiprin-cipaliesponentidelpensierocreativoalivelloin-ternazionaleeautoredioltre60testi,èpochissi-moconosciutoinItalia(comedelrestomoltissi-mialtriautoriestudiosicitatiinquestolibro).DeBonoènatoaMaltanel1933(N.d.T.).
48Meglionotoperaverconiatoilterminepensie-ro laterale.
49 Wiener N., La cibernetica: controllo e comuni-cazione nell’animale e nella macchina (Bollati Bo-ringhieri,Torino, 1866), (questoè il testochehafondato la disciplina); Gall J., General systematics,Harper&Row1977(fornisceunaguidaaccessibileeutileperidesignerdipermacultura).
50Daquiinavantilatraduzioneitalianasaràperlopiùpensiero sistemico(N.d.T.).
51Tuttociòcheèsu larga scalaèimplicitamentesinonimodiscarsamentecontrollabiledall’uomo.Esempiclassicisonoilclima,ilvento,lapresenzadimontagneofiumiealtrifattorisimili(N.d.T.).
52Primaancoradelladimensionematerialedellazona1esistelazona0deiprincipi(N.d.T.).
53 La fase di climax, nelle scienze ecologiche,indicalafaseincuil’ecosistemaharaggiuntolamaggiore stabilità e maturità. In permacultura,lefasidisviluppodegliecosisteminaturalisonoutilizzatiperanalizzareisistemicreatidall’uomo(N.d.T.).
54Disolitoèlagradualitàchegovernaiprocessinaturali.Imodellipulsanti,però,prevedonosalti
evolutivibruschieimprovvisi(v.Fig. 32).Latratta-zionedeimodellipulsantièunodeipunticentralidellibromaadessasidàrisaltosolonelPrincipio 12.Inquestoeinaltricasihosceltodianticiparequalchecontenutosoloperrenderelatrattazionepiùcomprensibileallettore(N.d.T.).
55Ildiagrammanonèunaprevisionebasatasuunmodellomaunsemplicestrumentopervisua-lizzareilprocessodicambiamento.
56Laparolaclimaxèquiutilizzatanelsuosigni-ficatocomunepiùchenelsuoclassicosignificatoecologicodiecosistemamaturo.
57Sonoicreatori di immagineperuominipoliticiealtrefigurepubbliche(N.d.T.).
58Perquantosiaunobiettivodienormeimportan-za,ilconcettodisocietà sostenibileèdecisamenteina-deguato,permoltiteoricidellapermacultura.Ilter-mine sostenibile suona come provvisorio/tempora-neoequestocozzacontroilcaratteredipermanenzadellapermacultura.Lalocuzioneoltre la sostenibilitàdeltitolovalettainquestacornice(N.d.T.).
59C.d.A.
Principi etici della permacultura60 Per una esplorazione dei limiti evolutivi deltribalismo nel mondo moderno v. l’Articolo 26,Tribal conflict: proven pattern, dysfunctional inheri-tance,neimieiCollected writings.
61Ilmaterialismodialettico,ancheseattualmen-te fuori moda a causa dei disastri del comuni-smo,continuaarappresentareunadellecritichepiùsolidenelcampodellealternativefilosofichee scientifiche all’attuale sistema. V. Levins R. &LewontinR.,The dialectical biologist,HarvardUni-versityPress1985,perunaprospettivadialetticasumoltitemidirettamenteconnessiaquellidellapermacultura.V.,inoltre,FosterJ.B.,Marx’s ecolo-gy: materialism and nature,MonthlyReviewPress2000, per una rivalutazione approfondita dellanaturaecologicadelpensierodiMarx.
62 Levins e Lewontin in The dialectical biologistutilizzanoilterminealienatoperdescrivereque-staideologiaerealtàindustriale(dis)integrata.
63 Theobald (1929-1999), economista britannico-americano, è stato una figura pubblica di grandeprestigio,sostenitorefral’altrodelpienoimpiegoedell’importanzadellecomunitàedellereti(N.d.T.).
64Reworking success,ABCRadioNational1999.
65NelWhole Earth Cataloguedel1968.
66Anchel’ipotesiGaiaèunaltroconcettofattoconoscere al grande pubblico da Stewart BrandnelWhole Earth Catalogue, dopoilrifiutodellari-vistaScientific American.Periretroscenasull’ipo-tesiGaia,v.MargulisL.,Another four letter word: Gaia.Contenutoin:WarshallP.,30th anniversary celebration Whole Earth Catalogue,PointFounda-tion1998.V.inoltre:LovelockJ.,Gaia, nuove idee sull’ecologia(BollatiBoringhieri,Torino,1996).
67Ovviamente,qui il termine terreno si riferiscealfattochenonsistatrattandodimareoaria.NelPrincipio 2parlodelleforzefondamentalichelimi-tano lavita terrena, chesonomoltodiversedallecondizioni esistenti nell’ambiente oceano. Nono-stante il pesante sfruttamento umano dei mariaperti,lanostracapacitàdiliberarcidalladipenden-zadaterraesuolocontinuaaesserefuoridaognilogica,irrealequantounafugadalpianetaTerra.
68 L’idea permaculturale che i sistemi alberati –menodipendentideisistemicheprevedonol’ara-turadelterreno,perfornireraccoltiannuali–po-tesseroaiutarciasuperareiproblemiconnessiailimitideisuolipuòavercontribuitoacrearepro-blemisuccessivi,connessialraggiungereeman-tenerefertilitàedequilibrioneiterrenidapartedichiapplicalapermacultura.
69Nell’originaleplanetary stewardship(N.d.T.).
70 Parlo di Melliodora (Hepburn Permaculture Gardens).
71BerryW.,La resurrezione della rosa,SlowFood,Bra,2006(scrittoprimadellacomparsadell’ipo-tesiGaia).
72NugentR.,Some aboriginal attitudes to feral ani-mal and land degradation,CentralLandCouncil,Novembre1988.
73Landcare èunambiziosoe vastoprogrammalanciatodal governo centrale australiano,dago-vernilocaliedagruppiprivatipersalvaguardarel’ambiente(N.d.T.).
74 Allo scopo, bisogna utilizzare metodologiecome l’ecological footprint (impronta ecologica) el’EMERGY Analysis,chesarannoanalizzatenellesezionisuccessive.
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75C.d.A.
76V.ilsitodiRedefining Progresswww.rprogress.org.
77Perunaspiegazionedelconcettodiscarsitàcomeprodottodelledinamicheeconomiche,v.IvanIllich,Beauty and the junkyard,inWholeEarthReviewn.63.
78V.HawkinP.,LovinsA.eLovinsH.,Capitalismo naturale,op.cit.,peresempitrattidall’industriates-sileealtreindustrie.
79Unoschemapercalcolarel’improntaecologicafamiliare è disponibile sul sito di Redefining Pro-gresswww.rprogress.org.L’improntaecologica,unmodellodiimpattoambientaletotalesviluppatodaMathisWackernagel,nonèrigorosacomel’analisiEMERGY,maèmoltopiùfaciledaapplicareestaacquistandosempremaggiorepopolarità.
80HallC.(acuradi),Quantifying sustainable develop-ment: the future of tropical economies,AcademicPress2000.IltermineEMERGYindicatuttal’energiauti-IltermineEMERGYindicatuttal’energiauti-lizzata nella produzione di un oggetto, espressa inunitàdiuntipodienergia.Siscriveincaratterima-iuscolipernonconfondereiltermineconenergyedèlacontrazionediembodied energy(energia incorporata),unterminepiùgeneralechecoprediversemetodolo-gie.Avolteutilizzoiltermineenergia incorporata,neicasiincuiledifferenzetraimetodinonsianoimpor-tantinellospiegareconclusionigenerali.
81Percapirecomelachiaveperarrivareallaso-stenibilitàglobalesiailconsumodapartedeiric-chipiuttostochelariproduzionedapartedeipo-veriv.New Internationalist(inparticolare,iln.235delsettembre1992).
1. Osserva e interagisci82Beauty is in the eye of the beholder(N.d.T.).
83Nell’AccademiaItalianadiPermacultura,ilter-mine “design” è tradotto con “progettazione”. Ilpermacultore,attraversoilpercorsodiapprendi-mento attivo, integra costantemente osservazio-ne, progettazione e realizzazione all’interno delprocessopermaculturale(N.d.T.).
84 King F.H., Farmers of forty centuries, 1911 (ri-stampatodaRodalePress),fornisceunadescrizio-ne dell’agricoltura cinese alla fine del XX secolo,comeesempiodiunasocietàsostenibiledipenden-tedaunaltissimoutilizzodimanodoperaumana.
85ComunicazionepersonalediSuDennett.
86Èunterminecheabbiamopreferitolasciareiningleseecheindical’insiemedellenuovemodalitàdipensieroinsiteenecessarieneinuovimodellidiprogettazioneolisticadellapermacultura.Unesem-pioèilpensierolaterale,cuiaccennal’autorenellerighe che seguono. I tre pensatori di riferimento,chehannofornitocorniciecoordinateperildesign thinkingsonoDeBono,LovinsesoprattuttoOdum,acuièdedicato il libro.Fondamentaleè l’apportodella coevoluzione del Whole Earth Catalogue e diStewartBrand(NdT).
87V.imoltilibridiEdwardDeBonosulateral thin-kingepiùingeneralesuthinking and design revolu-tion.Perilnessoconlapermacultura,v.l’Articolo23,Permaculture thinking and acting for sustainabili-tydeimieiCollected writings.V.ancheNatural capi-talismealtrilibridiAmoryLovinssullarivoluzionedeldesignnelcommercioenell’industria.
88PapanekV.,Progettare il mondo reale,Monda-dori,Milano,1973(secondaedizione),Thames&Hudson,1984.
89C.d.A.
90Ilterminetop-downvieneutilizzatodaHowardOdumperdescrivereilpensierosistemicochede-finisceglielementipiù importantidiunsistemasenza che siano confusi dai particolari. Il detto“Non distinguere gli alberi dalla foresta”ciricordailproblemachesigeneraquandocisiponeinposi-zionetropporavvicinataaqualcosanonriuscendocosìascorgereitrattisistemicipiùgeneralidiquel-lacosa.Il termine top-downesprimeilsignificatocheassociamoalvederedall’altodiunamontagnaciòchestainbasso,inariaoinaltonelcielo.
91V.l’Articolo3,An eclectic approach to the skills of reading landscape and their application to permacul-ture consultancyneimieiCollected writings.
92Sitrattadellaprogressivasostituzionediunaco-munitàdipiantedapartediun’altranellosviluppoverso la vegetazione climax.Peruna approfonditadiscussionedeiconcettidisuccessioneeclimaxelaloroapplicazioneinpermacultura,v.Principio 12.
93Letteralmente imparare attraverso l’azione, in ita-lianodiremmopiùcomunemente imparare facendo(N.d.T.).
94V.LarkingJ.,LenningA.eWalkerJ.(acuradi),
The Bradley method of bush regeneration,LandsdownePressSydney1988.
95TragliarticolideimieiCollected writingssegna-lo in proposito: l’Articolo 1, Permaculture: design for cultivating ecosystems(fornisceesempidicomesipossanosostituire le reazioninegativealpro-blemadelleinfestanticonapproccipiùpositivi);l’Articolo19:Permaculture and revegetation: conflict or synthesis; l’Articolo 20, Inquiry into pest plants in Victoria – Submission to Environment and Na-tural Resources Committee of Parliament of Victoria(ampliaildiscorsosuquestavisionepositivadelleinfestanti).
96TrattodaGallJ.,General systematics,Harper&Row1977.
97Molti,aquestopunto,dirannocheilplurali-smoelalibertàdemocraticastannooggiriducen-dosirapidamenteechenelmondooccidentalesistannoapprestando lebasidiunnuovo totalita-rismo(v.Ralston-SaulJ.,The unconscious civilisa-tion,Penguin1997).
98V.www.birdsaustralia.com.au/atlas/index.html.
99GlowinskiL.,The complete book of fruit growing in Australia,LothianBooks1991.
100C.d.A.
101 Il feedback positivo amplifica le possibilitàdi sviluppo di un sistema; il feedback è negativoquandol’amplificazionevienebloccataesitornaaunostatodiequilibrio(N.d.T.).
102C.d.A.
103Questaimmaginemièvenutainmenteleggen-dolepaginedellostoricoamericanoWilliamIrwinThompsondedicateaPitagoranell’anticoEgittoeaimonacidiLindisfarnenellaGranBretagnaceltica.Pitagoraeimonacipossonoesseredipinticomedeiradicalichehannoreinterpretatoalcunedelleveritàessenzialidellelororispettivecultureindecadenza,fornendodeisemiperunanuovacultura.
104Ralston-SaulJ.,I bastardi di Voltaire,Bompiani,Milano,1994.
2. Raccogli e conserva energia105 Nell’originale Make hay while the sun shines(N.d.T.).
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106V.l’Articolo10deiCollected writings,Develop-ment of the permaculture concept.
107Inecologia,nicchiaindicailruolodiunorga-nismo all’interno del suo ambiente naturale chedeterminalesuerelazioniconaltriorganismiedassicuralasuasopravvivenza.Gliusipiùcomunidiquestotermineinrelazioneacommercioeper-sonalitàderivanodaquestoconcettoecologico.
108Quantisostengonocheglioceanipotrebberofornire vaste e nuove risorse all’umanità si sba-glianodigrosso.Taliargomentisibasanosuunasemplice equazione numerica sulla porzione disuperficieterrestrecopertadaglioceanieignora-no il fatto che, ingranparte, le acqueprofondedeglioceanisonodeidesertiecologiciecheilco-stoenergeticodellosfruttamentodellerisorsemi-nerariedeglioceani s’innalzaesponenzialmenteconl’aumentaredellaprofondità.Quasitutteleri-sorsebiologicheemineralisfruttabilidelmaresitrovanonelleacquesuperficialidellepiattaformecontinentali,dovel’acquaèprofondacentinaiadimetrienonmigliaia.
109Esistonoaltriprocessibiochimici,diminoreimportanza,chepermettonoadalcunimicrobidiraccogliereenergiainaltrimodi.
110Lasubduzioneindicaloscivolamentodiunaplaccatettonicasottoun’altra.
111Ingeneralerisalentiagliultimicentomilaanni.
112Loschemad’impianto illustrato rappresentaunodeipiùcolossalisforzimaifattinellastoriad’Australiapermodificarel’interoassettoidrogra-ficodiunaregionechecoincideconilbacinodelfiumeMurray,ilpiùlungod’Australia.Fral’altro,ascopod’irrigazionesonostatiscavati immensitunnel sotto le montagne per invertire il corsostessodialcuniaffluentidelMurrayepoi,trami-tesbarramenti,digheesaltid’acquasisonocre-atinumerosibaciniperlaproduzionedienergiaelettrica.L’interoschemaassomigliaaungigante-scoimpiantoidraulico,pianificatodall’uomoperottenere imassimivantaggidall’assettonaturalediunterritorioconl’ausiliodiimmensecolatedicemento(N.d.T.).
113 Tané H., The case for integrated river catchment management,DiscorsointroduttivodeiProceedings of the International Conference on Multiple Land Use and Integrated Catchment Management, Macaulay LandUseResearchInstitute,Aberdeen(UK)1996.
114Un’altra fontedi sostanzenutritive èdatadapescieuccellimigratori.Anguille,salmoniealtrespeciedipescicheritornanodalmareaiterritoriancestrali di riproduzione costituiscono un casospecialeditrasferimentodipreziosesostanzenu-tritivedalmareallapartepiùaltadeibacinipluvia-li,ilpuntoincuiilfiumehalasuasorgente.
115Ilbiossidodicarbonio(oanidridecarbonica)dell’atmosferaèlamateriaprimachelepianteuti-lizzanopercreareicompostidicarbonioorganicoapartiredaglizuccherisemplici.
116Peradesso,lestrategiedominantidell’industriapersequestrareilcarboniosembranounrimediopeg-gioredelmale;essecomprendono,infatti,progettidipiantaremonoculturemoltoestesedialberi,pianta-gioniarotazionibrevieilpompaggiodelbiossidodicarboniodellecentralielettrichenelsottosuolo.
117 Alcuni attivisti del movimento a favore delripristino dell’ecologia indigena hanno accusatoi permaculturisti di essere dei fanatici della bio-massaperchédannotantaimportanzaallacresci-tadellepiantedalegnocomebeneecologico.Perun’analisipiùequilibratadellebiomassev.lase-zioneBiomasse animali e vegetali come indicatori di fertilitàinPrincipio 7.
118 Jackson W., New roots for agriculture, LincolnUniversityofNebraskaPress1980.Peraltreinfor-Peraltreinfor-mazionisulLand Instituteesullaricercasullepian-teperennidaredditov.www.landinstitute.org.
119Inpermacultura,lanaturafornisce servizi,nelsensochedaessaderivanoacqua,cibo,ariapu-lita,combustibili,ecc.L’acqua,l’aria,ilcibo,ecc.nonsonoaltrocheservizi ambientalioffertidallanaturae,nellostessotempo,sonoilcapitale natu-raleaccumulatodallanatura(N.d.T.).
120 Un’eccellente documentazione su questotemaècontenutainFurunoT.,The power of duck: integrated rice and duck farming,Tagari2001.
121Iterreniagrarifertilidellezonetemperatecon-tengonopiùdel 10%dihumus.Lamaggioranzadeiterreniagricoliattualmentecontienemenodel5%dihumus.
122 Sviluppi relativamente recenti nelle scienzechestudianolacomposizionedeisuoliconferma-noechiarisconoiprincipiorganicicheregolanolanutrizionedellepiante,contestandoleteoriecon-venzionalisull’assimilazionedisostanzenutritive
solubili.Taliteoriestannodimostrandosisemplici-sticheoaddiritturasbagliate.
123C.d.A.
124V.neimieiCollected writingsl’Articolo25,Why natural landscapes catch and store water, nutrients and carbon.
125Èbennotochel’aciditàrallentaladecomposi-zionedellamateriaorganica.Questo,però,èpiùunsintomochelacausa.Lacausapiùcomuneèunbassorapportocalcio-potassio.
126Laligniteadaltocontenutodizolfoèaltamen-teinquinante,sevienebruciataincentralielettri-cheesimili.
127V.illibroscaricabiledalsitowebdiYeomanswww.yeomansplow.com.au.
128WaltersJrC.(acuradi),The Albrecht Papers,AcresUSA,1975.
129Ildilavamento(tipicodiazoto,potassioecal-cio) può essere accelerato dalla cattiva strutturadelsuoloedallaperditadell’humuschetrattieneinutrienti.Glisquilibrimineralipossonoaccelera-requestoprocesso.
130Inpermacultura,lavegetazionenaturaleori-vegetazione spontanea(tipicanonsolodell’Austra-liamaanchedimolti territoridegliAppenniniitaliani abbandonati dall’agricoltura) è il primopassodiunfaticosoricostituirsidellafertilitàna-turale,chepuòdurareunnumeroindetermina-todianni.L’alternativa,nonsemprepraticabile,allarivegetazionespontanea(sonopossibilivariedenominazioniemodalitàdellostessoprocesso)èl’interventopermaculturalepianificatoperter-ritoripiùomenovasti.Questotemaricorreràinmoltealtresezionidellibro(N.d.T.).
131Ilfosfatodirocciaèunadellepiùimportantieunadellepiùesauriterisorseminerali.NeiPaesidovel’usodifosfatièstatopraticacomunespessosièinpresenzadiabbondantiriserveimmobiliz-zateneisuoliagricoli,chepossonoessererilascia-tepotenzialmenteattraversoimicrobidelsuolo.MainmoltiPaesipoveriincuiifertilizzantinonsonostatimaiutilizzaticonfrequenzaquesteri-serveneisuolipraticamentenonesistono.
132V.neimieiCollected writings,l’Articolo10, De-velopment of the permaculture concept.
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133Eucalipti,casuarine,acacieeconiferesonoti-picidiquesteforestedalegname.
134 V. nei miei Collected writings, l’Articolo 17,Hemp as a wood paper pulp substitute: Environmen-tal solution or diversion from sustainable forestry?,incuianalizzolevarieproprietàdellacanapaedial-trepiante,comefibraecomecoltureappropriateall’agricolturasostenibileeallapermacultura.
135Èilprodottopiùpregiatochesiricavadaunaforestaodaunbosco(N.d.T.).
136BillMollisonnelvideo The permaculture con-cept: in grave danger of falling food,JulianRusselleTonyGailey,ABCVideo1989.
137Moltepiante(comecaroteecavoli)sonobien-nalie impieganodueanniperformare isemiecompletareillorociclodivita,mapossonoessereraccoltealprimoannodistadiovegetativo.
138InAustralia,JudeeMichaelFantondelSeed Sa-vers NetworkeCliveBlazeydiDiggers Seedssonofragli imprenditori attivisti alla testa del movimentoperconservazionedeisemi.Unabuonaguidapra-ticasull’argomentoè:FantonM.eJ.,Manuale pratico per salvare i semi e diffondere la biodiversità(Cogestre,Penne,2004) .V.ancheilsitowww.diggers.com.aue Seed Annual, in cui Clive Blazey ha unito spiritoambientalistaemarketing.KenteDianeWhealey–chehannodatoinizioalSeed Savers ExchangeinIowa(USA)nel1973–sonostatifragliattivistipiùcostantiinquestocampo.V.www.seedsavers.org.
139 Molte piante perenni, oltre che per seme, sipossonopropagareper talea,perpolloni radicati,perpropaggini,succhioni,margotteequalsiasial-trapartedellapiantacapacedirivegetare.Lepianteprodotte conunoqualsiasidiquestimetodi (clo-nali)sonougualiallapiantamadre,mentrequel-le prodotte a partire dal seme sono diverse dallapiantamadreacausadell’impollinazioneconaltrepianteespecieassociate.
140 V. Pryor L.D. e Banks J., Trees and shrubs in Canberra,LittleHillsPress1991.Uneccellenteli-Uneccellenteli-brodiconsultazionecheincludelespeciepiantateinognistradadiCanberra.
141Itaglifinanziarioperatidaiministeridell’agri-coltura negli anni ’80 e il progressivo spostarsidell’interessedalpubblicoalprivatohannoportatoall’abbandonodimoltiortiegiardinibotanici.Sen-zalamobilitazionealivelloindividualedifunzio-
naripubblici e coltivatoriprivati, questepreziosecollezionisarebberoandateperdute.Adesempio,l’Heritage Fruit Group of PermaculturediMelbourneegliimprenditoripermaculturaliJasonAlexandraeMargMacNeilgestisconoemantengonounadel-lepocherimanenticollezionipubblichedivecchievarietàdimeled’AustraliaalPetty’s OrcharddiMel-bourne.V.ilservizioradiosuEarthbeatABCRadioNational (www.abc.net.au/rn/science/earth/stori-es/s495362.htm).
142 Le multinazionali dell’agribusiness, sostenutedalle legislazioni governative, hanno compiuto estannocompiendoenormisforziperassicurarsi ilcontrollosuisemi;ilchesignifica,difatto,lapossi-bilitàdibrevettarepianteenuoviorganismiattraver-sol’ingegneriagenetica.Labattagliacontinua.
143 Swale può indicare canali e avvallamenti, de-pressioniofossati–perpendicolariallapendenzadel terreno e creati o potenziati artificialmente –chedevonoservireaintercettarel’acquaineccesso,farlafiltrarenelsuoloeacrearezoneumidepiùomenoestese.Sonodiimportanzafondamentaleso-prattuttonell’agricolturadellezonearide(N.d.T.).
144V.MollisonB.,Permaculture: a designers’ manualperunapanoramicadiquestestrategieetecniche.V.HolmgrenD.,Trees on the treeless plains: revegeta-tion manual for the volcanic landscapes of Central Vic-toria,HolmgrenDesignServices1994.Iltestode-Iltestode-scriveinmododettagliatocomeintegrareisistemi-forestaconisistemidiagricolturagiàesistenti.
145 A scanso di fraintendimenti, per ambiente costruitosiintendetuttociòcheèstatocostruitodall’uomo(case,strade,ponti,città,ecc.)edesuladalpaesaggionaturale(N.d.T.).
146V.l’Articolo22deimieiCollected writings,Energy and EMERGY: revaluing our world.
147 Inpermacultura, anche i sistemi umani sonoconsideratiformediecosistemie–comesaràripe-tutamenteillustratonelcorsodiquestolibro–se-guonomoltimeccanismidisviluppoetrasforma-zionetipicidegliecosisteminaturali(N.d.T.).
148C.d.A.
149 I termini inglesi “descent” e “decline” indica-nolafasepost-climaxdiqualunqueciclonaturale.Neltesto,iltermine“decline”èstatosempretradot-tocome“declino”,chiarendoperòchenonbisognadarenecessariamenteaquestotermineunaconno-
tazione negativa. Il termine “descent” è stato tra-dottocome“discesa”quandoindicasololadiscesaenergeticaol’inelluttabilediunafasedelprocessonaturale, e come“decrescita”quando invece indicaunpercorsodisceltecheconsideraladiscesaenerge-ticalabasedipartenzaperlacreazionediunasocietàsostenibileeconun’altaqualitàdellavita(N.d.T.).
150Lacategoriadinon luogocomprendetuttique-gliambienticostruitichepereffettodellagloba-lizzazionenonhannopiùnulladilocaleospeci-ficoechesi ripetonopressochéuguali in tutti iluoghidellaTerra.Nesonoesempiogliaeroporti,i centrididiversecittà (incui si trovanonegoziidentici,chevendonolecreazionideglistessistili-sti),igrandicentricommercialieoutlet,iristoran-tifast food internazionali,ecc.(N.d.T.).
151 Su questo argomento v. anche l’Articolo 25deimieiCollected writings,Why natural landscapes catch and store water, nutrients and carbon.
152ComecalibratodaiBrooksideLaboratorydegliStatiUniti,utilizzarelapercentualedisaturazionedibasedellacapacità di scambio cationico totalerendepossibilibasiminoridel5%eidrogenodel12%.
153C.d.A.
154Ovviamentel’Autoresiriferisceallasituazio-nedelloStatodiVictoria,inAustralia(N.d.T.).
3. Assicurati un raccolto155Nell’originaleYou can’t work on an empty stom-ach(N.d.T.).
156Permoltiaspetti,lapermaculturacomeèpre-sentatadaHolmgreninquestolibrosiconfiguracomecultura della transizione.Transizionesignifi-caancheobsolescenzadiconcettiemodidivede-relarealtà(eanchediterminiditipolessicale)edemersionedialtrichesoloierisembravanoinsi-gnificantiodovvi,oppuredialtrideltuttonuoviediversidaquelliprecedenti.Inquestocapitolo,il bisogno di avere un raccolto si amplifica fino acomprendere vari significati come il bisogno diunaresa,diunguadagno,diun tornaconto im-mediatio,inognicaso,diqualcosainpiùrispettoallasituazioneprecedenteeaquantosièinvestitoinsforzierisorse,o,ancora,ilsempliceportare a casa qualcosa.Èunpuntodivistadeltuttomate-rialistico,madacuinonsipuòfareamenodipar-tireperpensareaunaprospettivarealedisocietàsostenibilebasataprimadituttosullasoddisfazio-nedeibisognielementari(N.d.T.).
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157Èunaparafrasidelprincipio della massima po-tenzadiLotka.HowardOdumhasuggeritocheilprincipiodellamassimapotenza(oalmenolasuaversionebasatasull’EMERGY)dovrebbeessereri-conosciutocomeun’altraleggedell’energia.
158 Il testo fondamentale di Kropotkin (1842-1921)cuisiriferisceHolmgrenèIl mutuo aiuto.Illibroèdel1902(N.d.T.).
159C.d.A.
160Disolitositrattavadituberiocereali,maavol-teanchedicastagneeghiandeequindidiraccoltidaalberi.Perunarassegnadeicibibasechesipos-sonoricavaredaglialberi,v.Russell-SmithJ.,Tree crops: a permanent agriculture, Devin-Adair 1953.Perchièinteressatoallamiaipotesisulperchésisiapassatidaicibibasericavatidaalberiaicibibasericavatidacerealiealtrepianteannuali,v.l’Articolo6deimieiCollected writings,Historical precedents for permaculture.
161 L’orzo (barley) diventava una persona che ve-nivauccisa(seminata)perpoirisorgereeportarefrutto(levariefasidellagiovinezzaedellamaturitàfinoallaraccolta,incuilapersonificazionedell’or-zovenivabattutaperricavarneilsemeepoi,fralealtrecoselabirra).Moltecanzonipopolaribritan-nicheantichesonodedicateaquestomito(N.d.T.).
162RappaportR.A.,The flow of energy in an ag-ricultural society, in: Biology and Culture in Mo-dern Perspective: Readings from Scientific American,W.H.Freeman&Co.1972.
163Adesempio,unapiantadipomodorocoltivataneisuolipoveridelVictoriacentrale,conunade-guatoapportodi acquamasenzaconcimazioni,puòarrivareaprodurremenodi100grammidifrutti,mentrepiantedipomodoroadaltaresaein perfette condizioni colturali possono arrivareaprodurre100voltedipiù(finoa10chilidipo-modori).
164 Rispettivamente Il prato, il taglio del prato e la pacciamaturaeIl ruolo delle piante indigene nel giardinaggio domestico. IdueArticoli (l’11e il 18)sonocontenutineiCollected writings.
165C.d.A.
166Settimanale,perchéinmoltipaesianglosasso-ninonsivienepagatimensilmentemasettimanal-mente(N.d.T.).
167Lalocuzioneindicaunsistemadiproduzioneedidistribuzioneincuisicercadieliminareilpiùpossibilelanecessitàdiaverescorteemagazzini,ordinandociòcheservequandoserve.Èilmetododiproduzionechehacaratterizzatograndimulti-nazionaligiapponesicomelaToyota,chenehannofattounpuntodiforza(N.d.T.).
168C.d.A.
169Perunaeccellentedisaminastoricadeipro-blemiconnessialrazionalismodellagestionedel-lasocietàmodernav.Ralston-SaulJ.,I bastardi di Voltaire.
170SipuòscaricareilfoglioelettronicodalsitodiRedefining Progresswww.rprogress.org.
171Nel1983hosottopostoquestapropostaalVic-torian Solar Energy Councilsenzaricevernerispo-staalcuna.Neldocumento,cheavevacometemaprincipale la produzione di combustibili da bio-massa,facevopresentecheentrol’anno2000loStatodiVictoriaavrebbepotutoricavareil10%delsuofabbisognodicombustibililiquidicoltivandoradicinellefascediterrenoirriguodelnordVic-toria. Nel documento, facevo riferimento a unostudioneozelandese,incuisidimostravanobassiquozientidirendimentodellaEMERGYperlera-dicidacuierapossibileestrarrealcol.Specificava,inoltre,cheneisistemidiproduzionepropostierastataignorataunaseriediimpattiambientali.
172 Ciò che è rivoluzionario nella valutazione ocontabilitàEMERGYècheessamisuralaqualitàdiunprodotto,diunoggettoodiunprocessoinbaseaciòcheènecessarioperlaproduzione-co-struzione-formazionediquellostessoprodottoenoninbaseaquantitàdilavoro,caloreoaltrochesenepossonoricavare.Adesempio,unboscocre-scedasolo;perprodurredelmais,bisognainvecearare, erpicare, seminare, diserbare, raccogliere,ecc.Ovviamente,iconcettipresentatidall’Autoreinquestepagine sono talmentedensi (oltre chelontani dal comune sentire)cheavrebberobisognodiesemplificazionimoltopiùaccurate.InItalia,soloinpochiambitiuniversitari,attualmente,c’èconsapevolezzadiquestitemi(N.d.T.).
173V.OdumH.T.,Environmental accounting: EMERGY and environmental decision making,Wiley1996,p.160.
174Unaspeciekeystone (lachiavedivoltasenzalaqualel’arcononsiregge)èunaspecieanimalelacuisolapresenzacontribuisceallabiodiversità
diunhabitat.L’estinzionediunaspeciekeystoneportaautomaticamenteall’estinzionedialtrefor-medivita(anchevegetali)connesseaqueldeter-minatohabitat(N.d.T.).
175L’Autoreha trattato il temadeiprincipieticinelcapitoloPrincipi etici della permacultura.Quisiriferiscealterzoprincipio: Stabilire limiti a consu-mo e riproduzione; ridistribuire il surplus (N.d.T.).
176 Il libro più recente di Howard ed ElizabethOdum, A prosperous way down: principles and poli-cies,Wiley2001,contienespiegazioniaccessibilieadeguateal lettoredigiunodeiconcettiedelleim-plicazionidellaEMERGYnellatransizioneenerge-ticadieconomia, societàecultura.Questo testoèl’aggiornamentodiunaltro,dimoltotempoprima,anch’esso facilmente accessibile: Energy basis for man and nature,McGraw-Hill1979.IononhomaiconosciutogliOdumdipersona,enemmenopercorrispondenzaeilmanoscrittodellibrochestateleggendoeracompletoprimadellapubblicazionediA prosperous way down;eppure,leideechein-formano i due testi sono chiaramente molto si-mili.Ladifferenzastrategicadellenostrerispostealla realtàdella transizioneè l’accentopostoda-gliOdumsuuncambiamentopoliticoeculturaleglobaletop-downdirettoalpubblicoingenerale.La permacultura si è storicamente dedicata adampliareiconfinidiuncambiamentoinnovativoapartiredaalcunisettorisocialieculturali,realiz-zandomodellidivitaconcretiebasatisullamode-stia,inuncontestoincuiilconcettodiabbondan-zadellerisorsenaturalièancoraprevalente.
4. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback177Nell’originaleThe sins of the fathers are visited on the children unto thew seventh generation(Nd.T.).
178 Il ritorno di parte dell’output di un circuitoall’input,inmodotalechecondizionalasuapre-stazione.
179V.LovelockJ.,Gaia, nuove idee sull’ecologia.
180Resilienza,oltrechesinonimodi resistenza,è lacapacitàdapartediunoggettosottopostoapressioneoastressdiriprenderelasuaformaini-ziale,senzadistorsioni(N.d.T.).
181 È quello che riguarda le singole parti di unsistema(N.d.T.).
182Questaopinioneèstataespressadalprof.Char-lesBirch,autorevolebiologoeteologoaustraliano(v.
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l’intervista suABC Radio Nationaldel24 febbraio2000).
183C.d.A.
184Nonsitrattadiraccoglieresoloinsensolette-rale.Anchelosvilupparsidilegamitraviciniolostabilirsidilegamidisolidarietàinunacomunitàèraccogliere,assicurarsi un raccolto(N.d.T.).
185C.d.A.
186 Il concetto di schiavo energia (energy slave)comeunitàdimisuraè spiegatonellanota suc-cessiva.Taleconcettoèunadellemoltestrabilian-ti invenzioni del grande designer americano Ri-chardBuckminsterFuller(1895-1983), inventorefral’altrodellecupolegeodeticheedelconcettodiSpaceship Earth(N.d.T.).
187Unessereumanohabisognodi circa2500calorie(10467Joules)algiornodienergiaalimen-tare.L’energiaincorporatainrisorsenaturaliindi-rettamente consumata per sostenere una perso-naoggipuòesserecalcolataemisuratainjoules.Dividendo il numero totale di joules per 10.467sihal’equivalenteumanodidispendioenergeti-co.Questotipodimisuranoncercadivalutareilvalorerelativodellosforzoumanobasatosuetà,doti,addestramento,ecc.LametodologiaEMER-GYpermettecomunquemisureapprossimatediquestivalorie,intalmodo,fornisceunmetrodimisura per valutare economicamente e social-menteidiversicontributiumani.
188Il temadegliecosistemi pulsantivieneappro-fonditonelPrincipio 12.Anticipiamoquiqualcheelementoperrenderemaggiormentecomprensi-bilequestoealtricapitoli.L’ecosistemapulsanteècaratterizzatodaunlentoaccumulodienergiaseguitodaunabreveeintensavibrazioneopulsa-zioneincuil’accumulodienergiavieneconsuma-toolabiomassaaccumulataconrelativesostanzenutritivevienericiclataericominciaunnuovoci-clo. L’Autore rintraccia, nel sistema di coltura diestesiterritoridapartedegliaborigeniaustraliani(tramitel’incendiopilotatoocontrollato)ilproto-tipodiquestimodelli.Ancheilpiccodatodairit-midiconsumodellaclassemedia(v.secondaillu-strazionedellaFigura 14)puòessereinterpretatacomepartediunsistemapulsante:laricchezzaeilbenessere, fruttodell’abbondanzadienergiaabassoprezzo(derivantedadepositidipetrolioac-cumulatidalPianetanelcorsodimilionidianni)caratterizzanol’attualesocietà.L’incendiocontrol-
latodegliaborigenieilritmodissennatodiconsu-modellerisorsenaturalidegliultimisecolisonodueaspettidiunostessomodello(N.d.T.).
189Nel1991l’83%delleattivitàeconomicheeranellemanidiunquintodellapopolazionemon-diale(lapartepiùricca)mentrel’1,4%delleattivi-tàeconomicheerainmanoalquintopiùpovero.
190 Uso il termine élite per indicare la parte dipopolazione più potente in un qualsiasi tipo disocietà, forse l’1% della popolazione che eserci-taunainfluenzaouncontrollosostanzialesulleistituzioniculturali,politicheedeconomichepiùimportanti.InAustralia,icommentatoripiùcon-servatorihannorecentementepresol’abitudinediindicareconquestoterminesettoririlevantidellaclasse media più ricca, con un livello elevato diistruzioneedisensibilizzazioneversoiproblemisociali.Sipresume,così,cinicamente,chetuttico-loroiqualihannotempoedenergiaperoccupar-siditemisocialielevatiappartenganoallaclassemediapiùriccamentrequantidibattonoditemipiùterraterrasianoaustralianidimezzatacca.
191C.d.A.
192InuovimodidivedereilmercatobasatisulleideediAdamSmithedaltri.
193C.d.A.
194Èquasideltuttoprovatocheipiùpoverisonodiventatiancorapiùpoveriattraversoildegradoam-bientaleelaperditadell’accessoallerisorsenatura-li.Inoltre,perlamaggioranzadicittadinidelTerzoMondo,leambizionipossonoalmassimoassumerelaformadiCocaCola,bluejeans,televisioneealtribenidiconsumo,mentrecondizionidivitaadegua-te,alimentazione,istruzione,lavorocheabbiaunsi-gnificatoevalorisocialidiventanounmiraggio.
195L’articolodiThompsonW.I.ènelJournal of the New Alchemy Institute,StephenGreenPress1979.
196C.d.A.
197V.L’Articolo13deimieiCollected writings,Per-maculture as development aid for the North.
198“BackgroundBriefing”ABCRadioNational,1giugno2001.Èunconcettosucuièstatoscrittomoltonegliultimitempieriguardalaconnessio-ne felicità-consumismo. Il termine è traducibileconsgobbare edonistico;iltreadmillèiltapis roulant
utilizzatodamoltiperperderepeso,masignificaanchelavoroingrato,corvé(N.d.T.).
199C.d.A.
200V.l’Articolo7deimieiCollected writings,Gar-den as agriculture.
201Cittànelnorddell’Australia(N.d.T.).
202SipossonotrovareinformazionipiùdettagliateeaggiornatesuldesignperlaprevenzionedegliincendiboschiviinMollisonB.,Permaculture: a designers’ ma-nualeHolmgrenD.,The Flywire House: a case study in design against bushfire,Nascimanere1993.
203Questirischisonoormairiconosciutidaicor-piufficialideivigilidelfuoco;inmolticasi,èstatoancheapertamentericonosciutochesolocomuni-tàegruppifamiliaribenpreparatieautosufficien-tihannoprobabilitàdi sopravvivereagli incendidigrandidimensioni.
204 Qui isolamento va inteso in senso elettrico(N.d.T.).
205LovelockJ.,Le nuove età di Gaia(Torino,Bol-latiBoringhieri,1991).
206Alcuniesempidiquestestrategiedimanteni-mentochesonoandatepersesono:menopersonag-gituttofare,all’internodellecomunità,cheriescanoadaccollarsiilavoridiriparazioneeripristinoquan-doivariprofessionistinoncisonopiù;lapresenzadimenoimpiegatidilungocorsochesappianotut-todellacomunitàincuivivono(veriuffici anagrafedellacomunità); lascomparsadellaproduzionediprodottilocaliintornoacittàefattorie;laproduzionejust-in-timesenzamagazzinodimaterialiepartidiricambio;ilgeneralecollassodellereticomunitarieedelcontattotravicinidicasa.
207Intuttoilmondo,però,latradizionaleauto-sufficienzaruraleèstatanotevolmenteerosadal-leforzeeconomiche,diparipassoconildegradodellerisorsenaturali.
208Earthquake lessons,WholeEarthReview,n.68,1990.
209IlvaloretotaledellasolacittàdiTokyosupe-ravaquellodell’interoStatodellaCalifornia.
210Lacrisidelle assicurazioni si è intensificataulteriormenteeinmodosostanzialenelperiodosuccessivoaglieventidell’11settembre2001.
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5 Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili211Nell’originaleLet nature take its course(N.d.T.).
212Daquestopuntodivista–moltopertinente,perilprincipiodicuimistooccupando–Mol-lisonparladicinquecategoriedirisorse:quellecheaumentanoconunutilizzomodesto,quellechepermangonoinvariateaprescinderedall’uti-lizzo, quelle che si degradano se non vengonoutilizzate,quellechesiriduconoconl’uso;quel-le che inquinano quando vengono usate. VediMollison B., Permaculture: a designers’ manual,capitolo2.4.
213Iltermineemivita(operiodo di dimezzamento)indicailtemporichiestoperchémetàdellaquan-titàovalorediunprodottovadadegradatooperso.
214C.d.A.
215InAustraliasonodiffusecirca700speciedieu-calipti.Inquestolibrol’Autoreparleràavarieripre-sedidiversespeciechenonhanno,ovviamente,unequivalenteitaliano.Perquestoabbiamopreferitodareladenominazionescientifica(N.d.T.).
216V.ilsitodiRedefining Progress,www.rprogress.org.
217 I fatti che sostanzianoqueste stimeappros-simativesonoiseguenti:inAustralia,lemuccheda lattedi solito sono tenutealpascolo (fattodipianteeperciòdienergierinnovabili)conuncon-tributo molto ridotto di energie da combustibilifossili(perlopiùdatidall’utilizzodifertilizzantifosfatici,recinzioni,ripariperlalavorazioneeal-tro).InEuropalemucchevengonotenuteperlopiùalchiusoenutriteconmangimiottenutidacoltureconcimateepoiraccolteemovimentatedaunavarietàdimacchine.InIsraele,lasituazioneèsimileaquellaeuropea,mac’èdipiùchetuttelecolturedevonoessereirrigateconacquapompatamedianteenergiafossile.Peraltridatisullasitua-zionedell’agricolturainIsraele,vedil’Articolo14, Impressions of Israel: a permaculture perspectivedeimieiCollected writings.
218DuestudiEMERGYsuimpiantisolariinstalla-tiadAustin(Texas)eaNashville(Tennessee)neglianni’90mostravanorapportidiresaEMERGYri-spettivamentedi0,41e0,36(qualsiasicifrainferio-rea1segnalaunaperditanetta).Alconfronto,inTexas leresedielettricitàprodotta tramite ligniteeranodi2,1,mentreinNuovaZelandaleresedacentrale idroelettrica erano di 10. V. Odum H.T.,Environmental accounting,1996.
219 Energia metabolica 2500 kilocalorie al giorno,quotacarburanti(USA)229.000kilocaloriealgiorno.
220 La quota nazionale di EMERGY (USA) di557.500carboneequivalenteincorporatoinkiloca-loriealgiorno(Odum1996).
221OdumH.T.,Environmental accounting,capitolo8.
222Percorrettezza,bisognadirecheil libro Envi-ronmental accountingèstatopubblicatonel1996.Daallorasonopassatipiùdidiecianni,duranteiqualil’energiafotovoltaicahaconosciutosviluppiimpen-sabilianchesoloqualcheannofa.Inoltre,nontuttigli Stati possono permettersi di trasformare vasteporzionidelloroterritorioinforeste(N.d.T.).
223Ilprocessodellagassificazionedabiomasseènotoeapplicatodallafinedell’Ottocento;fral’al-tro,servivaaprodurregasperilluminarelecittàefuutilizzatomoltissimodurantelasecondaguer-ramondialeacausadelrazionamentodelpetro-lio;èunatecnologiasupiccolascala,moltodiffu-sainIndia.Latecnologiadellemicroturbineagasèancorainfasediottimizzazione(N.d.T.).
224V.lecifredellericercheCSIROcitateinEcosn.98,marzo1999.
225V.Odum,op.cit.,capitolo8.
226C.d.A.
227IllettoretengapresentecheHolmgrenusadipropositoiltermineraccogliere/raccolta(harvest)an-chequandoilsignificatoitalianoèsfruttare/sfrutta-mento,disboscamentoecosìvia.Unaforestanonsiraccoglienéinitaliano,néininglese;siraccogliesoloinpermacultura(N.d.T.).
228Peraltridettaglisuquestotemav.l’Articolo17deimieiCollected writings,Hemp as a wood pa-per pulp substitute? Environmental solution or diver-Environmental solution or diver-sion from the search for sustainable forestry?
229SitrattadellaFryersForestEco-villageCom-munity,chehaingestione100ettaridiforestadiEucalyptus melliodora.V.ilsitodiFryersForestsuwww.holmgren.com.au//FF.html.
230C.d.A.
231Essereconservatorisignificainparolepiùdiret-techenonbisognaesagerarenelmododi racco-gliereeanchediconsiderareilconcettodisosteni-
bilità(ilterminestessoininglesehaassuntoormaidadiverso tempounaconnotazionedecisamentepositiva,alcontrariodellalinguaitaliana).Nonsap-piamoesattamentequalepossaessereunaquan-tità sostenibile di raccolto in natura, anche dopovarieesperienzedellostessotipo,perchénienteinnaturaèmaiugualedaunannoall’altro(N.d.T.).
232L’autoreamericanoGarretHardinchiamaque-stoprocesso«latragediadeicommon»argomentan-docheilsupersfruttamentodeicommonèunfattoinevitabile.Esistonoperòdiversiesempi,riferitiasvariateculture,cheindicanocheèpossibileunagestioneefficaceesostenibiledirisorsecomuniechequestegestionisonoandateavantipersecolisenzaprodurreunosfruttamentoeccessivo.
233 “Chi troppo vuole nulla stringe”: i proprietaridell’oca,spintidall’avidità,decidonodiucciderla,per-chécredonochedentrosiafattad’oro.Mal’oca,dopomorta,sirivelaesserecometuttelealtre(N.d.T.).
234DaunacomunicazionepersonalediLeeHar-rison.
235GokulaDasahapresentatoquestaanalisi-te-stimonianzaduranteilcorsodipermaculturate-nutosiaHepburnnel1995.
236LaWombat ForestdelCentralVictoria(64.000ettari)vennecompletamentedevastatadurante lacorsaall’oro,avvenutatrail1860eil1890.Venneinseguitodecisodivietare il tagliodialberifinoallafinedeglianni’30del’900,permettendosoloildiradamentoepoiiltagliodiquellipiùbassi.Siricreòcosìunaforestadiversificatadigrandevalo-re.Purtroppo,apartiredaglianni’70,unapoliticasbagliatadapartedelloStatoeunacattivagestionehannorimessoinaugeiltaglioindiscriminatodile-gnamedaoperaedacartiera.Nellaforestamaturasisonocosìcreatedellegrandimacchiedivegeta-zioneconunaricrescitatroppodensaeconfusa.Lemieopinionisucomegestireleforestediproprietàpubblicasonoespressenell’Articolo15,Wombat Fo-rest Submission,deimieiCollected writings.
237V.www.holmgren.com.au/FF.html.
238V.ilsitodiProsilva,lareteeuropeaperunasilvi-colturanaturalesostenibile:www.prosilvaeurope.org.
239C.d.A.
240CiòsiverificasoprattuttosulleradicidiErica-ceeeProteacee(adesempionelcorbezzoloenella
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banksia).Questespecie sonodiffuse inambientiabassafertilità,mahannounaltopotenzialenelrenderedisponibilileriservedifosfatipresentiinqueiterrenichehannoricevutoripetuteconcima-zionieincuiifosfatirisultanobloccatinelsuolo.Questepiantepotrebberoavereunagrandeutili-tà,nell’agricolturasostenibiledel futuro.Tra tuttii fertilizzantimineralidipiù frequenteutilizzo ilfosfatoèquello chemaggiormentesi rende indi-sponibileadesseresfruttatodallepiantesottofor-madifosfatodiferroodialluminio.Esistonomoltiterrenichepossonoessereconsiderativereriservedifosfatiechenellegiustecondizionilemicorrizepotrebberorenderedisponibiliafavoredellecoltu-redipienocampo.L’azotoeilpotassio,invece,sesomministratiineccesso,tendonoaevaporareoaesseredilavati.
241V.Feeding the soils of AfricainEcos103,April-June2000. [Ecos è una rivista ambientalista australiana(N.d.T.)].
242 Questo albero è diffuso in alcune zone delKenia,maviene supersfruttatoedèa rischiodiestinzioneperchédalla corteccia si ricavaun ri-mediomedicinaleperidisturbidellaprostata.
243 Un pollaio mobile di grandezza variabile(N.d.T.).
244 Dallas K.M., Horse power, Fuller Bookshop,Hobart1968.
245 Un eccellente, moderno e pratico testosull’argomento è quello di Sidback Hans, The horse in the forest: caring, training, logging,Swedi-sh University of Agricultural Sciences ResearchInformationCentre1993.
246 Nella Yarra Valley sono state utilizzate delleaquile per tenere lontani gli uccelli dalle vigne,maleleggisullaprotezionedell’ambienteimpe-disconochequestametodicadideterrenzaperilcontenimentodegliuccellidannosiprendamag-giormentepiede.
247C.d.A.
248Costanzaetal.,The value of everything,inNa-ture395,430(Ottobre1998).
249Granpartediquestiimpiantiperladepurazio-nenaturaledelle acque–comprese le cosiddetteliving machines(macchineviventi)–inItaliafannocapoalconcettodifitodepurazione(N.d.T.).
250VediilsitodiOcean Arks Internationalwww.oceanarks.org.
251Unapaludealpinaincuiconfluisconoglisca-richidiunalocalitàsciistica(Thredbo)dapiùdiundecennio,èstatastudiataa fondonel1981esièscopertocheeraaltamenteefficientenell’elimina-zionediazotoefosforo.Itentatividimigliorarnelafunzionalitàdimostraronochesitrattavadiuneco-sistemacoevolutivoormaiinstauratoecheerame-gliolasciarlocom’era(Ecosn.60,inverno1989).
252LamiapropostadaltitoloSubmission to inqui-ry in pest plants in Victoria è contenutaneimieiCollected writings.
253 Comunicazione personale di Peter Harper(delCentre for Alternative Technology delGalles).
254WilsonM.,Post gold rush stream regeneration: implications for managing exotic and native veg-etation, Centre for Environmental Management,University of Ballarat, Relazione presentata allasecondaAustralianStreamManagementConfer-ence(Febbraio1999).
255Perun’analisidiquestograndefallimentodelmovimentoLandcareneldareilgiustovaloreallavegetazione che prospera sulle sponde di corsid’acquaurbanierurali,v.l’Articolo19,Permacul-ture and revegetation: conflict or synthesis,deimieiCollected writings.
256Comeèfacilearguire,sitrattadivarimetodidismaltimento(alcunimoltoinnovativierecenti)delledeiezioniumanechenonfannousodiacqua,incui,acontattoconl’aria,avvieneunapiùomenorapidatrasformazionedelrifiutoincompost(N.d.T.).
257 A Cuba esiste uno straordinario sviluppodell’agricolturabiologicaurbanaerurale.Ciòco-stituisceunodeimiglioriesempisulargascalaperlatransizioneallasocietàdeldeclinoenergetico.Il collasso delle forniture provenienti dall’Unio-neSovieticadicarburanti,fertilizzantiepesticidihasegnatol’iniziodellepoliticheedeiprogram-midelgovernoinsensobiologico.Talimisuresistanno ora dimostrando di grande beneficio dalpunto di vista ecologico, sociale ed economico,piùdiquantopreventivato.Vediilrapportopub-blicatosuwww.projectcensored.org/intro.htm.
258Sitrattadiutilizzarepianteacrescitarapida,spontanee delle aree umide come – nei nostriambienti – le canne palustri (Phragmites austra-
lis), la cui propagazione avviene tramite rizomi.GliimpiantidifitodepurazioneinItaliautilizza-nosoprattuttoquestaspecievegetale.Lecannedicuiparlainvecel’Autore,sonodellafamigliadelleTyphacee,pianteacquatichealtefinoaduemetri(dellastessafamigliadelnostrocalamoaromati-co)fornitediunestesosistemaarizomi,capacidicolonizzarevastesuperficioaddiritturadicrearevereeproprieisolegalleggianti(N.d.T.).
259Pericostidiquestestrutture,v.www.cdstech.com.au/products.html. Il costounitario variada35.000a70.000dollariaustrialiani,quellidiser-vizioemanutenzionesembranoesserenell’ordi-nedel5-12%delcostocapitaleperanno.
6. Evita di produrre rifiuti260Dall’originaleA stitch in time saves nine;Waste not, want not(N.d.T.).
261MollisonB., Permaculture: a designers’ manual.
262Visto che il temaprincipaledi questo capi-tolosonoirifiuti,èutilecheillettoresappiacheil termine inglese waste possiede varie e sottilisfumature, che vanno tenute in considerazioneleggendo questo capitolo. Oltre che rifiuto, essoinfatti significa: scarto, residuo, spreco e – cosamoltointeressante–terrenoabbandonatooincol-to(N.d.T.).
263V.SmithA.,Living soil inPermaculture Jour-naln.7,1981.
264Aquantosembra,ciòsiverificaanchenell’Au-stralia meridionale, territorio in cui gli alberi de-ciduiformanoforesteanchesuterrenimoltopo-veri.
265KingF.H.,Farmers of forty centuries. [Si trat-tadiunlibroentratonellastoriadell’agricolturabiologica, in cui King, un agronomo statuniten-se, descrive i metodi agricoli osservati di primamanoduranteunviaggioinCina,CoreadelSudeGiappone.Illibrorisaleagliinizidel’900primadell’avventodeiconcimichimiciedell’agricolturaindustriale(N.d.T.)].
266C.d.A.
267C.d.A.
268Lepreoccupazionisul fattoche lebottigliedellattepotevanoessereutilizzateperaltriscopiportòasistemidipuliziadellebottigliesemprepiùcostosi,il
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cheasuavoltaportòall’opinionecheleconfezioniintetrapackesimilieranoambientalmentepreferibili.
269Naturalmente,questoargomentosibasasulpresuppostochetuttelesoluzionivalidesianoso-luzionidimassa.Ilprincipiodidiversità,invece,suggerisceche ladiscesaenergeticaècaratteriz-zatadaunoslittamentodallesoluzioniglobalidimassaasoluzionilocalidiverseunadall’altra.
270I rifiutialimentariadaltocontenutodicar-boidrati potrebbero essere squilibrati per le gal-linechedepongonouova.L’animaletradizionale,perquestotipodirifiuti,èsemprestatoilmaia-le. Inmoltesituazionipotrebbeessereadeguatocostruire una lettiera per i lombrichi che, oltreallatrasformazioneorganicadeirifiutidomestici,potrebbefornireunsupplementoproteicoperlegalline(dardamangiareilombrichiaipollièdeltuttonaturale)ealcontempouncompostdiqua-litàinsuperabile.
271Letteralmente,“Un punto in tempo ne fa rispar-miare nove”:senoncisioccupadiunproblemaim-mediatamente,diventeràpoisemprepiùdifficileefaticosorisolverlo(N.d.T.).
272Adesempiolacombustionealettofluido(flu-idised bed combustion).
273V.ilsitowebdiFutureHarvestwww.mov.vic.gov.au/FutureHarvest/fffuture.html
274 Anderson B. (del Danish National InstituteofAnimalResearch)in:Proceedings International Federation of Organic Agriculture Movements confer-ence, Lincoln University(NewZealand),dicembre1994.
275 V. Tibbs H., Human ecostructure; in Whole Earth Review n. 93, estate 1998. L’articolo spie-L’articolo spie-ga le basi dell’ecologia industriale a partire daBenyus J.M., Biomimicry: innovation inspired by nature,WilliamMorrow&Co,1997.
276V. il sitodelRocky Mountain Institute www.rmi.org.
277AmoryLovins,natonel1947,èunodeimassi-miespertieconsulentialivellomondialenelcampodelrisparmioenergetico,dell’usodienergiedolciedellaristrutturazionediprocessiindustrialiinsensoecologico.IlRockyMountainsInstitute,daluifon-dato,hasedeinColoradoedèattivonelrealizzareprogettineicampiprimaindicati.InEuropaècol-
legatoalWuppertalInstitute(Germania).Imiglio-ramentiFattore4 indicanochepermoltiprocessiindustrialièstataprovataeverificataun’alternativachepermetteilraddoppiodellaproduzioneeunri-sparmiodi risorseedenergiafinoal 50%.Questirisultatiinalcunicasi,mostranorisparmi/resechepossono raggiungere il Fattore 10, ossia 5 volte leresee 5 voltemenoenergia/risorse. Il concettodiFattore4risaleallibroFactor four - Doubling Wealth, Halving Resource Use, the new report to the Club of RomepubblicatodaVonWeizsäckerE.U.,LovinsA.eAmoryH.,Earthscan1997(N.d.T.).
278Lostatoprecariodegliinvestimentiaustralia-niinistruzione,ricercaesviluppoèunesempioinpiù,deltuttoovvio,diquestoproblema.
279Com’ènoto, ilprimomaialecostruisceunacasadipaglia,cheillupospazzaviaconunsof-fio; il secondocostruisceunacasa con ramimafinisce, come il primo, mangiato dal lupo. Soloil terzo maiale, dopo aver costruito una casa dimattoni, riesce ad avere la meglio sul lupo, chedalcaminofiniscedirettamenteinunpentolone,prontoperesserecottoecucinato(N.d.T.).
280ComunicazionepersonalediBertilTherma-enius.
281BrettD.,Infrastructure: going, going, where?,inEcosn.61,primavera1989,CSIRO.
282LeelaborazionidelDrLexBlakeysonoripro-dotteinEcosn.61,primavera1989,CSIRO.
283C.d.A.
284L’aumentodisedimentineifiumi,soprattut-tonelMurray,èdovutoprimariamenteall’erosio-nedellerivechesiverificainestatequandoilfiu-mevieneutilizzatocomeunenormecanaleperl’irrigazionedellecoltureagricole.
285C.d.A.
286NelvideoThe Permaculture Concept: in grave danger of falling food.[Ilvideoèliberamentedispo-nibileinrete,ovviamenteininglese(N.d.T.)].
287V.l’Articolo14,Impressions of Israel,deimieiCollected writings.
7 Progetta dal modello al dettaglio288Nell’originale“Can’t see the wood for the trees”. Ilproverbioèdiperséabbastanzaambiguoepuò
prestarsi a interpretazioni addirittura divergenti,maquiciinteressal’interpretazionechenedàl’Au-tore(N.d.T.).
289C.d.A.
290Iltermineoriginaleèpattern.Latraduzione“modello”èunpo’riduttiva,perl’importanzachehailterminepatternintuttoillibroeinperma-culturaingenerale.Alterminebasemodello,biso-gneràasecondadeicontestiaggiungeredisegnoomotivo,schemaoparadigma.Inpermaculturapat-ternindicapiùchealtrounasortadiarchetipo di un processo naturale,ilmodoincuifunzionarego-larmenteun’associazionedipiùorganismi;unodegliesempipiùcitatièloscorrerediunfiumeeilformarsidelsuobacino(N.d.T.).
291V.ilcapitolo4diMollisonB.,Permaculture: a designer’s manual.
292AlexanderC.etal.,A pattern language: towns, buildings, construction, Oxford University Press1977.Illibroètuttorautilizzatodaalcunidesignerpermaculturali come cornice di modelli per svi-luppare paesaggi produttivi seguendo principi estrategiedellapermacultura.
293Adesempio,WarwickRowellinAustraliaoc-cidentale; v. il sito web del Rosneath Eco-villagewww.rosneath.com.au.
294Perunulterioreapprofondimentosucomeletecnologiedeimediahannoridottolanostraabi-litàdiriconoscimentodeimodelliv.l’Articolo24,Do media technologies scramble young minds? deimieiCollected writings.
295Comeperpattern/modello,ancheperscale/sca-la vale la pena di fare qualche precisazione vistochesonoconcettifondamentaliinquestotestoeingeneraleinpermacultura.Scalanonhaachefaresolocon ledimensioni (o il riportare inscalaunterritorio)maancheconleproporzionidiunogget-to,diunfenomeno,diunprocessorispettoadaltridellostessotipoerispettoalcontestodicuifannoparte.Illettoretengapresentetalinessisoprattuttoperlacomprensionediquestocapitolo(N.d.T.).
296 V. Ornstein R. & Erlich P., New world new mind: moving towards conscious evolution, NewYorkDoubleday1989.
297 I piccoli organismi possono avere una vitamoltobreve,malelorofunzionisonoinognicaso
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portateavantidallaloroprogenie;quindi,nelpen-sierosistemico,ipiccolisistemisonocaratterizzatidall’avereuntempo di rinnovamento rapidopiuttostocheunavita breve,ilchesuggerirebbeuneventomo-mentaneochenonsiripete.
298C.d.A.
299Gliecologistiusanovariindicatoridiprodutti-vitàbiologica,fracuilafotosintesielarespirazionetotale,labiomassavegetalevivente,labiomassaani-maleviventeelalunghezzadellecatenealimentari.
300Sull’argomento,v.l’Articolo4,Aboriginal land use,deimieiCollected writings.
301Perunabrevedescrizionediquestisistemiedel-lericerchesulmodernoadattamentoall’agricolturasostenibilevedil’Articolo14,Impressions of Israel: a permaculture prospective,deimieiCollected writingse,piùingenerale,EvenariM.etal.,The Negev: the chal-lenge of the desert,HarvardUniversityPress1971.
302Losforzoinecologiadeisistemièilfeedbackdienergiadialtaqualitàcheunecosistemarilasciapermantenerelasuaoffertadienergia,apartiredallerisorseambientalidisponibilisulargascala.
303ComunicazionepersonalediHaikaiTané.
304V.SmithR.,Tree crops: a permanent agricultu-re,Devin-Adair1953.
305 Per foresta alimentare (food forest nell’origi-nale) l’Autore intendeunospazio incuialberiearbusti da frutto vengono fatti liberamente pro-sperarealloscopodifornirecibosenzaperlopiùeffettuareinterventicolturali(N.d.T.).
306Vedi l’Articolo6,Historical precedent for per-maculture,deimieiCollected writings.
307 Peter Harper, biologo, orticoltore biologicoedocentealCentreofAlternativeTechnologyhacriticatoilmodoincuièstatomessoinpraticaepromossodaipermacultoribritannici ilmodellodiforestaalimentare.
308 John Bradshaw, della Victorian Biodynamic Gardeners Association,ha criticato lapiantagionefittadialberidafruttoperchéquestapraticaasuodireincoraggialosviluppodellemalattie.
309Sull’argomento,v.ReidR.eWilsonG.,Agroforestry in Australia and New Zeland,Goddard&Dobson1985.
310V.SenanayakeR.&JackJ.,Analogue forestry: an introduction,inMonash Publications in Geogra-phyn.49,MonashUniversityMelbourne1998.
311Questaèinpraticaladefinizionedianalogue forestry(N.d.T.).
312V.l’Articolo16,The Landcare movement: com-munity-based design and action on a scale to match the continent,deimieiCollected writings.
313 Ted Lefroy fa parte del Co-operative Research Centre for Legumes in Mediterranean AgriculturedellaUniversityofWesternAustralia.Èunodeipochi ricercatori inAustraliaautilizzare la con-tabilitàEMERGYpercrearemodellipiùintegrati.NondevesorprenderechelaEMERGYtotaledel-lapiovositàsiamoltomaggiorerispettoaquelladell’irradiazione solare, tranne che nelle regionipiù aride. L’utilizzo efficiente della piovosità di-venta così utilizzo efficiente dell’energia solareincorporata.
314StaperCommonwealth Scientific and Industrial Research Organization:èl’agenzianazionaleperlascienzaelaricercainAustralia(N.d.T.).
315Neiclimipiùcontinentalidellazonatempera-tadell’emisferonord,letemperaturefredde(eilfattocheilsuologeli)riduconoildilavamento.
316Danoièconosciutocome“nespolodelGiap-pone”(N.d.T.).
317V.WaltersC.Jr(acuradi),The Albrecht Papers.
318 V. l’Articolo 4, Aboriginal land use, dei mieiCollected writings.
319 Flannery T., The future eaters, Reed Books1994 analizza l’efficienza metabolica degli ani-maliaustraliani.
320V.LynchK.,Site planning,MITPress(unte-stostandard)eAlexanderC.,A pattern language: town, buildings, construction(un’operaispirata)perunamigliorecomprensionedelconcettodisito.
321Sipuòfarel’ortopersinoinunmetroquadro,il che aggiunge un altro ordine di grandezza allagammadellescalefinquaconsiderate.Unortosuunasuperficiediquestedimensionidovrebbeesse-reclassificatocomeZonazero.Sarebbecosìpicco-lochel’ambientecostruito(contenitori,pavimento,balconi,muriadiacentieserrettediplasticaealtro)
costituirebbeildeterminanteprincipaledellareddi-tivitàdelsistema.
322 Letteralmente, mappe di fango, un modo didire australiano risalente al tempo dei pionieri,cheindica l’usodi tratteggiaresuterra(disolitobagnata)ilpianoolamappagrossolanadiunter-ritorio(N.d.T.).
323 Per approfondire ulteriormente v. l’Articolo25,Why catchment landscapes catch and store water, nutrients and carbon,deimieiCollected writings.
324Quest’ultimaaffermazioneèdiBillMollisonnelvideoGlobal Gardener: gardening the world back to life.
325 IprogettidiKymKingdonper colture a vialenella regione semiarida di Mallee (Victoria) sonostati applicati dall’agricoltore Anthony Sheldoncheproducecerealieallevaovini(v.ilcase study15sulsitodelMuseodiVictorianellasezioneFutureHarvest,www.museum.vic.gov.au/FutureHarvest/case15).DarrenDohertyhaprogettatoerealizzatopiantagionimistedialberiecoltureannualiinte-grate(www.australiafelix.com.au)secondoilmeto-doKeylinenelterritoriodelCentralVictoria.
326 Questo concetto, di grande importanza nellaprogettazione in permacultura, si basa sulle ideedell’australiano P.A. Yeomans, poi rielaborate edestesedalfiglio.Ilconcettochiaveèlacreazionedisistemidibaciniperl’accumulodell’acquapostiinpunti chiavee collocati inpiccole valli formatedacorsid’acquasecondarieminori,inpuntichiavein-dividuatiaocchionudo.Concoltivazioniericondi-zionamentidelsuolo,sbarramentiealtreopereperlaraccoltadell’acqua,aumentalaquantitàdiacquaadisposizioneesipossonocostruireecosistemimol-toproduttiviestabili, incui il suolosiarricchisceprogressivamenteeildilavamentool’erosionedellesostanzenutritivevengonoquasideltuttocancellati.Einognicasociòchevienedilavatopiùinaltovienerecuperatopiùinbasso(N.d.T.).
327V.YeomansP.A.,Water for every farm,pubblicatoperlaprimavoltadaMurrayBooksnel1965erivistopoidaKenYeomans.V.www.keyline.com.au.
328Iprincipidellapermaculturarelativialpoten-ziale dei terreni tradizionalmente considerati po-veri hanno spinto alcuni a sviluppare il concettodi equivalenza ecologica.Questo concetto conside-ratuttiiterritoridiversimaugualmentepreziosi,ignorando il potenziale produttivo biologico in-sitonel territorio.L’influenzadelmovimentoper
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il recupero conservativo ha portato al diffondersidell’opinionecheiterritorimenoproduttivihannounvaloremaggioreperlalorocapacitàdiresistereall’invasione ambientale delle infestanti. Nel miolavorodiconsulente,ancheameaccadespessodisentiredeiclientiaffermarecheundatoterrenoèbuonoperchénellaboscaglianoncisonoinfestan-ti,ilcheilpiùdellevolteèinveceunindicediscar-safertilità.Miaccadepoidisentirealtricheconsi-deranoaltamente degradatiiterrenicolonizzatidaunafittaseriediinfestantiquando,propriolaloropresenza, indica lapresenzadiacqua,mineraliesostanzaorganica,chepotrebberoesserestatidila-vatidaaltriterreniclassificatibuoni.
329ChristianC.S.&StewartG.A.,General report on survey of Katherine-Darwin region 1946, Com-monwealthScientificandIndustrialResearchOr-ganisation, Australian Land Research Service 1,Canberra,CSIRO
330V.Technology in Australia 1788-1988 – A condensed history of Australian technological innovation adaptation during the first two hundred years,operadeiFellowsofthe Australian Academy of Technological SciencesandEngineering1988(edizioneon-linedel2000suwww.austech.unimelb.edu.au/tia/037.htm).
331ComunicazionepersonalediSabinaDouglas-Hill.
332Percapireperchésisiaricorsialparzialeal-lagamentodelleforestedipianuracosteggiantiilMurrayv.MurphyJ.,Watering the Millewa Forest,inMackayN.&EastburnD.,TheMurray,MurrayDarlingBasinCommission1990.
333NewsomeA.E.,The eco-mythology of the red kan-garoo in central Australia,Mankind12,327-33,1981.
334Perun’analisigeneraledell’argomento,v.For-manT.T.eGodroM.,Landscape ecology,JohnWi-leyandSons1986.PerunesempiodiapplicazionediquesticoncettiinNordAmerica,v.Proceedings Land Type Associations Conference: development and use in natural resources management, planning and research, aprile 24-26, 2001, University of Wis-consinMadison,WisconsinDepartmentofAgri-cultureForestServiceNortheasternResearchSta-tionGeneralTechnicalReport(www.fs.fed.us/ne/newton_square/publications/technical_reports/pdfs/2002/gtrne294.pdf).
335Unesempioè lo studio concernente ilbaci-Unesempioè lo studio concernente ilbaci-noincuièinseritalamiaproprietà:SchoknechtN.R.,Land inventory of the Loddon River catchment,
LandProtectionDivision,DepartmentofConser-vation,ForestandLandsVictoria1988.
336V.icase studyHolmgrenD.,Melliodora (He-pburn Permaculture Garden)eHolmgrenD.,Per-maculture in the bush,Nascimanere1992.Questiduestudimostranocomeillinguaggiodeimodel-lidelLandSystemsabbiainfluenzatoilmiodesigndipiccoleproprietàpermaculturali.HolmgrenD.,Trees on the treeless plains: revegetation manual for the volcanic landscapes of Central Victoriafornisceesempi di pianificazione del paesaggio su largascala,inbaseaiprincipidelLandSystems.
337 Il testo di riferimento in Australia è McDo-naldR.C.etal.,Australian soil and land survey: field handbook,InkataPress1984.
338Ricordochesitrattadicasequasiinteramenteinlegno(N.d.T.).
339Sitrattavadiparaboloidi iperbolici.Ilsemplicefattodinonaverinseritodellecontrotraverseave-vacreatolacurvatura,complicandoeallungandoilavori.
8. Integra invece di separare340 Nell’originale Many hands make light work(N.d.T.).
341MollisonB.,Permaculture: a designers’ manual.
342IlfattocheCharlesDarwinabbiadatotantarilevanza alle relazioni predatorie e competitivecome molla dell’evoluzione, si basava, sì, su os-servazionicondotteinnaturamaanchesuosser-vazioni della società umana intorno a lui. L’In-ghilterra ai primi stadi dell’industrializzazioneeraunasocietàinrapidaevoluzione,basatasullosfruttamentodinuoverisorseenergetiche.Lere-lazioni economichepredatoriee competitivedeltemporovesciarononormeeconvenzionisocialidelperiodoprecedente.Ildarwinismosocialeuti-lizzòglistudidiDarwinperspiegareegiustifica-reilcapitalismoindustrialeedil liberomercato.PeterKropotkinfuilprimodiunalungaseriedicriticideldarwinismosocialeafornireproveevi-dentitrattesiadallanaturachedallastoriaumanache le relazioni simbiotiche e cooperative eranoimportantialmenoquantolacompetizioneedel-lapredazione.LeoperediKropotkinebberounaforteinfluenzasullemieprimeideenellosvilup-pareilconcettodipermacultura.DiKropotkin,v.soprattuttoilsaggioMutuo aiuto.
343C.d.A.
344 Anidride carbonica e biossido di carboniosonolastessacosa.Ilsecondotermineèscientifi-camentepiùcorretto,ilprimoèquellopiùampia-menteutilizzatodaimassmedia(N.d.T.).
345Health Report,ABCRadioNational,20May2002.
346Iwallabysonomarsupialisimiliaicanguri,madistazzapiùpiccola;ipardaloti,invece,sonouccellisimiliaipasseri(madaicoloripiùvivaci)tipicidell’Australia(N.d.T.).
347L’algaèilproduttoree,cometuttelepianteverdi,attraversolafotosintesitrasformalalucesolare,l’ac-quael’anidridecarbonicaincarboidrati(chedannoenergia);ilfungoinveceèilconsumatore.Incambiodeicarboidrati,dicuisinutre,ilfungoforniscel’habi-tateaiutal’algaaprocurarsinutrientieacqua.
348 Nel video The permaculture concept: in grave danger of falling food.
349Sitrattadiunosfortunatoprogetto,propostodainvestitorigiapponesineglianni’90efattopro-prio dal governo dell’Australia meridionale dopoun’aspraconcorrenzadivariStatiaustraliani.
350 Termine coniato dall’ecofemminista indianaVandanaShivaperdescrivereilpensieroriduzio-nistachestadietrolamonocolturaagricola.V.Shi-V.Shi-vaV.,Monoculture della mente(BollatiBoringhieri,Torino,1995).
351Quil’Autoresiriferiscesoprattuttoall’agricol-toreconvenzionale,abituatodallasocietàdell’ab-bondanzaenergeticaabassocostoaricercareinogni caso la massima resa possibile senza pre-occuparsi delle conseguenze negative di questocomportamento(N.d.T.).
352MollisonB.,Permaculture: a designers’ manual,capitolo3.
353V.www.holmgren.com.au.
354Perapprofondireiltemadeglialberiearbustidaforaggiodaintegrareinsistemiagricoligiàesistenti,v.HolmgrenD.,Trees on the treeless plain: revegetation manual for the volcanic landscapes of Central Victoria.
355 In questa sezione separazione e segregazionesonosinonimi(N.d.T.).
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356Adesempio,l’acquachescorredallegronda-ie,ilmicroclimaprotettochesicreaaridossodeimuri e che si può sfruttare per l’orto, il letameanimaledistalleetettoiesonomoltopiùdifficilidautilizzare,seognielementoèisolatodall’altroeseilprincipiofondamentalerestal’accessoeilmovimentodeiveicoli.Questoapprocciocostrin-gelepersoneaprenderelamacchinaperfinoperandaredaunpuntoall’altrodellafattoria.
357V. il sitodelRocky Mountains Institutewww.rmi.org.
358C.d.A.
359NelterzocapitolodiA designers’ manualMol-lisondefiniscelagilda«unarmoniosoinsiemedispecieraggruppateintornoaunelementocentra-le(piantaoanimale)».
360HolmgrenD.,Prospects for rural development,inPermacultureJournaln.17,1984.
361V.l’Articolo5,A review of rural land use 1991,deimieiCollected writings.
362C.d.A.
363ComunicazionepersonalediBillMollison.
364PutnamR.,Making democracy work: civic tra-ditions in modern Italy,PrincetonUniversityPress1993.
365 Flannery T., The future eaters, Reed Books1994
366Comunicazionepersonale.
367QualcosadelgenereaccaddeinNuovaGuinea,nellezonemontuose,altempodeiprimicontatticongliEuropei.
368V.l’Articolo26,Tribal conflict: proven pattern, dys-functional inheritance,neimieiCollected writings.
369KellyK., Out of control: the rise of neo-biological civilization,Addison-Wesley1994.
370LETSèl’acronimodiLocal Exchange and Trad-ing System.ÈunsistemadiinformazioneedivalutasenzainteressisviluppatoinCanadaeresopopola-reattraversoilmovimentodellapermacultura.
371ComunicazionepersonalediVenieHolmgren.
372Perunabrevestoriadellecomunitàvolontarieaustralianeesulleprospettivepersonalidialcunipionieridellarecentestoriadiquestecomunità,v.MetcalfBill,From utopian dreaming to communal reality: co-operative lifestyles in Australia,UniversityofNewSouthWales1995.
373Ilmovimentodelco-housing inDanimarcaenegliStatiUnitivieneanalizzatoinMcCamantK.& Durrett C., Co-Housing: a contemporary appro-ach to housing ourselves,TenSpeedPress1994.
374Strutture invisibilièuntermineutilizzatoneicorsidipermaculturaperdescriveregli elementiorganizzativideldesigninpermacultura,fattorichedevonoessereconsideratisullostessopianoditer-ra,piante,animaliestrutturemateriali.
375Inannirecentilapermaculturaèentrataafarpartedelle attivitàdi insegnamentodiThe Farm,comeanchedialtrisuoisettoridiattività.The Farmèsoprattuttonotaperlasuaattivitàdipromozioneesostegnodelpartoincasa.V.www.thefarm.org.
376Laprimapartedella storiadiTagari, quellacon legami molto stretti e cassa comune, duròsolo pochi anni. La sua esperienza, però, fu diinsegnamentoamoltiperfondarealtrecomuni-tàcheutilizzaronolesuestrategiepercomprarecaseaprezzibassiincittàoinvillaggidicampa-gnapiccolierelativamente isolati,conproprietàcollettivadellaterraeappezzamentiraggiungibiliapiedioinbicicletta.
377 V. Kanaley D., Eco-villages, a sustainable life-style: European comparisons for application in By-ron Shire and Australia,EnvironmentalPlanningServicesByronShireCouncil,June2000.
378V.ilsitohttp://gen.ecovillage.org.
379V.MasonI.,The living system: modelling human communities on plant and animal communities,undocumentoauto-editopubblicatosuwww.bluepin.net.au/sdn/ian_mason.
380C.d.A.
381V.lapaginawebdedicataalFryersForesteco-village suwww.holmgren.com.aue l’Articolo21,Starting a community: some early lessons from Fryers ForestneimieiCollected writings.
382Leleggi sulle recinzioniprocedetterodal1700al1810allariorganizzazionedellaproprietàfondiaria
efuronounodeifattoricheportaronoall’espulsio-nedallaterra,versolenascenticittàindustriali,dimigliaia di poveri e piccoli contadini (soprattuttoperché questi ultimi non potevano sostenere lespeseperrecintareiloroterreni).Ancheperque-stomotivoicontadinipiùricchipoteronoaccorpa-re le loro proprietà, costituendo grandi proprietàfondiarieedandoinizioaiprimiesempidiagricol-turaeallevamentosuampiascala(N.d.T.).
383Lemie ideesulla tragediadeicommonnelleforesteaustralianesonoespressenell’Articolo15,Wombat forest submission (to Victorian Government Minister Coleman, 9 January 1995),deimieiCol-lected writings.
9. Piccolo e lento è bello384 Nell’originale il principio “Use small and slow solutions” tradotto letteralmente suonerebbecosì:“Usa soluzioni piccole e lente”. Idueproverbinell’originalesononell’ordine“The bigger they are, the harder they fall”e“Slow and steady wins the race”,lafrasefinaledellafavoladellatartarugaedellale-precosìcomevieneraccontataininglese(N.d.T.).
385C.d.A.
386Ladifferenzadeiduetermininonèfaciledacogliere, in italiano,mahaache farepiùcheal-troconlaconsiderazione socialedelruolodell’orti-coltura.Nelprimocaso,sipotrebbeparlarediunsemplicefare l’orto(equindidiunhobbyalivelloindividuale);nelsecondo,diunaformapiùomenoprofessionalediorticolturaomegliodiagricolturasupiccolascalachestaassumendo invariepartidelmondo lecaratteristichediunveroepropriomovimento per l’autosufficienza alimentare, an-chesuscaladiagricolturaurbana (N.d.T.).
387 V. l’Articolo 7, Gardening as agriculture, deimieiCollected writings.
388Nonèesplicitoneltestomalacosaèverasot-toduediversiaspetti:perlasalutareattivitàfisicarichiestaepergliortaggichesiproducono,pro-babilmentemenoinquinatiepiùfreschidiquellichesicomprano(N.d.T.).
389 Nell’originale home education. In Australia(come del resto in molte altre nazioni), i genitoripossonoassumersi l’oneredell’istruzionedeifigli,chevienecosìimpartitaacasadaigenitori(N.d.T.).
390TurnbullC.,I pigmei, il popolo della foresta (Ru-sconi,Milano,1979),SimonandSchuster1962.
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391Perunaseriadiscussioneeanalisideitemile-gatiaquestaipotesi,v.ilsitodell’Institute of Meta History:www.imh.ru/main_e.htm.
392 Il tagasaste (Chamaecytisus palmensis) – o“albero dell’erba medica”, per le sue foglie, chericordano quelle dell’erba medica – è un alberosimile alla nostra robinia ma di dimensioni piùcontenute. È una leguminosa che arricchisce ilterreno,epuòessereutilizzatacomelegnadaar-dereoforaggio,moltocaraperlasuaadattabilitàaiteoricidellapermacultura.ÈcomunquepiantaoriginariadelleIsoleCanarieedèstataintrodot-tainAustraliaapartiredaglianni’80delsecoloscorso(N.d.T.).
393LefroyT.,CookJ.ePeakeB.,Tagasaste in Au-stralia.In:Tagasaste: proceedings of workshop review of tagasaste research in Western Australia, CentreforLegumesinMediterraneanAgricultureOcca-sionalPublicationn.19,1996.
394MumfordL.,La cultura delle città (Edizionidicomunità,Torino,1999).
395C.d.A.
396NewmanP.&KenworthJ.,Sustainability and cities: overcoming automobile dependence, IslandPress1999.
397Fraessiilprof.AllenRodgers,comunicazio-nepersonale.
398SchumacherE.F.,Piccolo e bello,Moizzi,Mi-lano,1977.
399ErnstFriedrichSchumacher(1911-1977)visseelavoròinGranBretagnapergranpartedellasuavita,maeranatoinGermania.IlsuoPiccolo è bel-lo,del1973,èunodei100libripiùinfluentipub-blicati dopo la seconda guerra mondiale. Schu-macherebbeinnumerevoliincarichiufficialiefuuna delle personalità più influenti della politicainternazionaledelsecondodopoguerra(N.d.T.).
400L’organizzazionevennefondatanel1965.V.www.itdgpublishing.org.uk.
401Nell’Europanord-occidentale laproporzionediriscaldamentochepuòessereottenutadalsoleè del 30% (comunicazione personale di DeclanKennedy)mentreinAustraliameridionalesiav-vicinaal100%.
402 Le nuove proposte di legge sull’efficienzaenergeticaall’internodelleabitazioni–nelloSta-todiVictoria–nonfannoriferimentoalledimen-sioniqualefattorepiùimportantediimpattoam-bientale. I regolamenti attuativi esigeranno chetuttelenuovecaseabbianounaclassificazionealmassimodicinquestelle,utilizzandounsoftwarechiamatoFirstRate ingradodicalcolareepreve-derel’utilizzodienergiaperriscaldamentoeraf-frescamentopermetroquadrodispazioabitativooccupato,senzaperòprendereinconsiderazionel’usodienergiatotaleoperpersona.
403 Background Briefing, ABC Radio National,Maggio1999.
404RicardoSemler,inMaverick(1995),hadescrit-toicambiamentirivoluzionaridaluiimpostiallaSemco,unadellemaggioriaziendedelBrasile.
405IlcasodiRicardoSemler,quisoloaccenna-to da Holmgren, meriterebbe di essere appro-fondito dal lettore italiano. Semler (nato a SanPaolonel1959)èunimprenditoredeltuttoati-picochehafattodiscuteredisél’interomondodell’economiaalivellomondiale,prospettandoemettendoinpraticametodidiamministrazione(lacosiddettademocrazia industriale)chehannodecisamentepocodiconvenzionale.Altriaccen-niaSemlersonocontenutinell’ultimocapitolo(N.d.T.).
406C.d.A.
407LafavolaèdelgrandescrittoregrecoEsopo.Latartarugasfidalalepreaunagaradicorsa.Lalepre,convintadiaverelavittoriaintasca,faunriposinolungolastradaequandosisveglia,siac-corgechelatartarugahavinto(N.d.T.).
408Ciòfufattodurantelasecondaguerramon-diale in Tasmania (comunicazione personale diBillMollison).Lacolturasiadattafacilmentean-cheaifondovalleadaltapiovositàestagionalmen-teumididell’Australiameridionale.
409V.ilsitodelLand InstitutedelKansas,www.landinstitute.org.
410UnostudiorecentesvoltodallaOrganic Retai-lers and Growers AssociationdiVictoriasuortaggiprovenientidaununico coltivatorebiologicohaevidenziatouncontenutodinutrientidiecivoltepiùalto rispetto adanaloghiortaggiprovenientidalmercatoconvenzionale.
411Perulterioridettaglisuquestoealtriesempidispecieforestalidimenticateeriscoperte,v.Holm-grenD.,Trees on the treeless plains: revegetation ma-nual for the volcanic landscapes of Central Victoria.
412IltassomediodicrescitaannuadellebuonepiantagionidiPinus radiatanelcorsodi25anniraggiunge i20metricubiperettaro.Lacifradi44metricubiperettaroècosìaltadaeguagliarelemisurerecorddeglieucaliptidacartadellezonesubtropicalidopo15annidallapiantagione.
413ComunicazionepersonalediVernHowell.
414ComunicazionepersonalediGokulaDasa.
415V.AmericanAcademyofPaediatrics,The use and misuse of fruit juice in paediatrics, www.aap.org/policy/re0047.html.
416VediPetriniC.(acuradi),La leggenda del buon cibo italiano (DanielaPiazza,Torino,2006).
417 Comunicazione personale di Steven Bright,consulenteaziendale.
418Perun’analisidicomeletecnologiemediatichedanneggianolecapacitàculturaliumane,v.l’Arti-colo24, Do media technology scramble young min-ds?,deimieiCollected writings.PerunavalutazionerealisticadelvalorediInternet,vedasiManderJ., Internet: The illusion of empowerment,in30th Anni-versary Whole Earth Catalog1998.
419Sitrattadiungiocodiparoletraleading edge–chestaperavanguardia–ebleeding edge–chefarima,masignificala parte che sanguina(N.d.T.).
420Letteralmente,lacorrente principale,lamassa,il sistema, i benpensanti, ilmodomaggioritarioinuncertomomentodipercepireundatoproble-maodiaffrontareunaquestione(N.d.T.).
10. Usa e valorizza la diversità421 Nell’originale “Don’t put all your eggs in the same basket”(N.d.T.).
422Letteralmentebeccoadaculeo,uccello (genereAcanthorhynchus)dipiccoledimensionitipicodell’Au-stralia.Sinutre,comeilcolibrì,dinettare(N.d.T.).
423Lapolicolturapuòesseredefinitacomelacol-tivazionedimoltespecieevarietàvegetalieani-maliall’internodiunsistemaintegrato.
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424C.d.A.
425 Aldo Leopold (1887-1948) fu uno dei primiattivisticonservazionistinegliUSAabattersiperl’istituzionediareeprotette.Lasuaoperapiùim-portante,Sand County almanac,fupubblicatasu-bitodopolasuamorteedebbeunimmediatori-scontrodipubblico(N.d.T.).
426Sono le forestedominatedall’Eucalyptus re-gnansedaaltrialbericonfogliecoriacee(sclerofil-le),maconunsottoboscodipianteafoglietenere,legateallapresenzadiumidità,fracuimoltespe-ciecaratteristicheanchedelleforestepluviali.
427Allafinedeglianni’70hovissutoperuncertoperiodoinquesteforeste,aJackysMarsh,emièaccaduto,avolte,interreniargillosi,divederedeigiovanieucalipti crescerepropriodentro ilmas-sicciosistemaradicalediungigantedellaforestacaduto,prendendoilpostodelgigantemorto.
428Amenochegliindividuinonderivinodari-produzioneclonale,comequellachesihaquandosimettonoadimoraipollonidiunostessoalbero,chesonogeneticamenteidentici.
429Diversità,varietà,variabilità,nell’originalesonotuttiindicaticonununicotermine:diversity(N.d.T.).
430Inalcuniluoghiesistevanocolturepiùestesedialcunepiantefondamentali,mapiùleestensio-nieranograndiepiùdiventavadifficiledebellarele piante infestanti. Le stesse infestanti rappre-sentavanounagrandediversitàbiologica,esedaunlatoriducevanoilraccolto,dall’altroavrebberopotutoaiutareaprevenireildiffondersidiinset-tinociviemalattiepoichéavrebberopermessolosviluppodipredatoridegliinsettiedialtriparassi-ti,interferendocosìconladiffusionedegliinsettinociviedellemalattiedapiantaapianta.
431Furonoinvecelepopolazionilocalieiloroeco-sistemiadafferrareledifferenze.Adesempio,ice-realiintrodottidallarivoluzioneverderichiedevanoquantitàpiùelevatedifertilizzantiepesticidi,maalcontempoproducevanomenopagliaconlacon-seguenzadiridurreunalimentobasedeglianimalidifattoriaedeivermidelsuolo.Suquestiaspetti–esuglieffettidellarivoluzioneverdesoprattuttosull’agricolturaindiana–v.ilibridiVandanaShi-va,soprattuttoMonocultures of the mind.
432LaRivoluzione Verdeportòenormiprofittiallemultinazionaliealcapitalismodimercato.Ilfatto
cheoggisiamoarrivatiaparlaredicolturegene-ticamentemodificatesignificachel’umanitànonhaaffattoimparatolalezione.
433V.BlazeyC.,The Australian vegetable garden book,2000(sperimentazionieffettuatedaDiggers’ Seeds).
434Ilriferimentoè,nell’allevamentoanimale,allaformaoallacaratteristicachevisivamentecostitui-sceitrattisalientidellapurezzadellarazza.
435ComunicazionepersonalediPhilLarwill(vete-rinarioattivoinprogettidisviluppoinMessico).
436SiailBlue HeelercheilKelpie sonorazzetipi-cheaustraliane.Laminacciaderivadal fattochequestibellissimicanivengonopoiselezionatipiùper la lorobellapresenza infilmedesposizioniche per le mansioni che sanno effettivamentesvolgere(N.d.T.).
437SampatP.,Last words,WorldWatchInstituteReport,giugno2001.
438 V. l’Articolo 7, Gardening as agriculture, deimieiCollected writings.
439Seanalizziamoladietamodernatipica,nonquelladiunristorantinobiologico,scopriamochepochespecievegetalieanimalifornisconoil90%del contenuto di prodotti alimentari altamenteelaborati,sofisticatiedecisamentepocosalutari.Il10%cherimanerappresentailtotaledibiodi-versità consentito all’uomomoderno, giustoperguarnireilpiattoditantointanto.
440Unostraordinariomodellodisviluppososte-nibilesuscalanazionaleèriportatonell’antologiadiProject Censored2001(v.www.projectcensored.org). [ProjectCensoredèun’agenziadi informa-zioneindipendentestatunitense(N.d.T.)].
441Questidettaglirelativialdesignpraticodiaiuo-leeortisonotrattatiinmodomoltopiùesaurien-teneitestidipermaculturadiMollison(N.d.T.).
442ComunicazionepersonalediPhilRowe.
443C.d.A.
444Èuntemaricorrente,inquestolibro,comeèricorrenteiltemadellaforesta.Perrivegetazionesiintendonotuttiqueifenomeniconnessiallaricre-scitadelleforeste,dopountaglioraso,unincendio,unapropagazionespontanea,oladiffusione–per
trapiantooaltreoperazioni–dimaterialevegetaledirettamentecontrollatadall’uomo(N.d.T.).
445V.ilmioTrees on the treeless plains: revegetation manual for the volcanic landscapes of Central Victoria.
446Quiealtrove,iltermineesoticosignificapro-veniente dall’esterno di un dato ambiente(N.d.T.).
447V.www.users.bigpond.com/brookman.
448Poichélacarnedibettongnonècommercia-lizzabile(senonesportandol’animalevivoinaltreoasinaturalistiche),leocherimangonoilprodottoprincipaledellatenuta.
449 Il prof. Ian Lowe ne ha parlato su Ockam’s Razor, trasmissione di ABC Radio National, 24giugno2001.
450V. ilmioscrittoPermaculture movement and education: searching for ways forward,in:Permacul-ture and Landcarers(inseguitoGreen Connections),Vol.3,primavera1995.
451Suquesto tema,v.HawkenP.,The next eco-nomy,HenryHolt&Co.,1983.
452Perautorità naturaleintendoilriconoscimento,all’internodiunacomunità,delleparticolaricapaci-tà/abilitàdiunindividuoinalcunicampi,cosachepotrebbegiustificareilfattochel’opinionediquestepersoneabbiaunpesomaggioreinqueldetermina-tocampo.Questotipodiautoritànaturalesiguada-gnaconiltempoenondipendenecessariamentedaunaposizioneodaunaqualificaformale.
453C.d.A.
454Ilmulticulturalismoèpositivosecontribui-sce alla convivenza delle culture etnicamente diffe-renti.Questaformadiibridazioneèunvalorepo-sitivoperchéproducevigorerelazionaleenuovecomunità legate al territorio, non all’identità diorigine.(N.d.T.).
455Ricordiamocheperlunghianniilpoterecolonia-lebiancoinAustraliaèarrivatoalpuntoditogliereifi-gliinteneraetàagliaborigeni(lacosiddettagenerazio-ne rubata),nellasperanzadipoterliplasmaresecondomoduli culturali europei, allontanandoli definitiva-mentedallelorooriginietnico-culturali(N.d.T.).
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11. Usa e valorizza il margine457Nell’originaleDon’t think you are on the right track just because it is a well beaten path(N.d.T.).
458Nell’originaleedge,chesignificaanchebordo,orloe,perestensione,laperiferia,lazona di confinetraunsistemael’altro,traunorganismoel’altro.Nellastoria,lezonediconfinesonosemprestatequelledel rimescolamentodeicaratteriequindidel rinnovamento e della trasformazione. Moltisistemi si rinnovano a partire dai margini, nondalcentro(N.d.T.).
459NeparlopiùestesamentenelmioPermacul-ture in the bush.
460C.d.A.
461Perrenderepiùevidenteechiara larappre-sentazione grafica potremmo dire, ad esempio,che ilsistemadivita, il sistemaspiritualeecul-turale sono il risultato dell’interazione tra sfe-radellepersone, sferadella societàe sferadellerisorse. Queste ultime tre sfere sono il risultatodell’interazione tra sfera elemento/specie, sferarelativaallefontienergeticheesferadegliecosi-stemi.Questo intersecarsimultiplodi influenzee relazioni reciproche difficilmente può essereespressoinmanierapiùsinteticadiundiagram-ma.L’immagineèquiinfinitamentepiùconcisaechiaradelleparoleutilizzateperdescriverla.Que-stotipodidiagrammaèancheunclassicoesem-piodipensierosistemico: lungidalconcentrarsisuunsingoloelemento,tendeaprocedereperre-lazionieretidirelazioni(N.d.T.).
462Indicatore principaleèuntermineutilizzatoda-glieconomistiperdescrivereunparametroosserva-bileespessomisurabile(adesempio,itassidiinte-resse),chetendeaprevederel’andamentogeneraledell’attivitàeconomicaeche,di conseguenza,puòcontribuireaprevedereparticolarieventi.Lanaturadinamicadiquestoconcettopotrebberenderloap-plicabilenellaprogettazioneenellagestionesoste-nibilediunterritorio,alfinedipotenziareilconcet-todiindicatore biologico.Quest’ultimoconcettoten-deamisurarelasalutediunecosistematramitelapresenzaol’assenzadiunaspecieparticolare.
463C.d.A.
464 Il concettodiTerra nullius eraunadottrinadi tipogiuridico, che le autorità colonialiusaro-noperaggirarel’evidenzadeltuttoincontestabiledellapresenzadegliaborigenicomeutilizzatorie
gestori del territorio. La common law britannica,però, riconosceva come legali i diritti deipopolinativi.Ilverdettodel1992segnòunadatastori-caperchérovesciòquestadottrinanellaleggeau-straliana.Tale rivoluzione legalehaunparalleloecologico: l’opinione consolidata che consideragliecosistemiaustralianiessenzialmenteselvaggie naturali viene sostituita dal riconoscimento diunaculturaconbasimoltosolidechehaplasmatoilterritorioaustralianoeattraversapraticamentetuttigliecosistemiindigeniaustraliani.
465Il territoriodicuiparla l’Autoreèquelloin-tornoaPerth.LaDarlingRangeèlungacirca200chilometrielecollinechelaformanoraggiungo-noalmassimoitrecentometri(N.d.T.).
466Peresplorareulteriormenteiltemadellage-stioneindigenadellaterra,v.l’Articolo4,Aborigi-nal land use,deimieiCollected writings.Lacitazio-neriportatadaldiariodiDaleètrattada:HallemS., Fire and Hearth, Aboriginal Studies InstituteCanberra,unaeccellenteanalisidelleprovestori-chedell’utilizzodelfuocodapartedegliaborigeninelWesternAustralia.
467 Paesaggio culturale significa che è fruttodell’interazionetraleattivitàumane–cosìcomesisonoevolutenellastoria–el’evoluzionenatu-rale(N.d.T.).
468C.d.A.
469 V. Newman P. & Kenworth J., Sustainability and cities: overcoming automobile dependance,IslandPress1999.
470 Variamente denominata e dimensionata, lakeyhole(bucodiserratura)haunapartecentrale,dacuisidiramano,perlopiùinformadicerchioodiferrodicavallo,levarieaiuole.Inmolticasileaiuolesonorialzateinmododaevitarelafaticadidoverpiegarelaschiena.Ilproblemadellepian-te infestantivienerisoltoall’origine,coprendo ilterrenoconundensostratodimaterialevario(èmoltousatoilcartone),chesoffocalavegetazionespontanea.Sullostratodibasevengonopostipa-glia,pacciameecompost,finoacomporreunter-renodicolturaottimalesiaperlacoltivazionecheperlavitadegliorganismidelsuolo(N.d.T.).
471V.ilcapitolodedicatoaldesigneallarealizza-zionedibarrierefrangiventonelmioTrees on the treeless plains.Peresplorareulteriormente il temadellefunzioni,deldesignedellamanutenzionedi
siepiebarrierefrangivento,v.SoltnerD.,L’arbre et la haie,10aedizione,CollectionSciencesetTechni-quesAgricoles1955(infrancese).
472ÈilcasodelboomregistratonegliultimianniinAustraliadiestesepiantagionidiEucalyptus globu-lusperricavarnepastadilegnoperl’industriadellacarta.Questoboomspeculativohapreso talmentepiededasostituire,inmolticasi,tregenerazionidifamigliedediteall’allevamentodibovinidalattete-nutialpascolo,distruggendol’assettoagrariodiin-tereregioni,compresefattorieecolturetradizionali.Questofenomenohafattosìchelacoltivazionedial-berinonabbiaoggiunareputazionemoltopositiva.
473Fraquestisistemibisognaricordarequellosvi-luppato dal permaculture designer Kim Kingdon incollaborazione col cerealicoltore Anthony SheldonnelVictorianMallee.Sitrattadelcosiddettoalley far-ming,unaformadiagricolturaavialialberatiincuitraunafasciadialberiel’altra,vengonoimpiantatedellecoltureconvenzionali,comecerealiesimili,inuntipodisuolopiattocostituitosoprattuttodasab-bia(v.lasezioneFuture HarvestsulsitodelMuseumofVictoria:www.mov.vic.gov.au/FutureHarvest).
474Nel1983,inNuovaZelandafecescalporel’altasomma(30.000$achilometro)ricavatadaltagliodiunabarrierafrangivento(potaturaalta)diPinus radia-taneiterrenidiunallevamentodibovinidalatte.
475 V. Yeomans P.A., The challenge of landscape,KeylinePublishing1958.
476 La Zona 1 è quella immediatamente circo-stantelacasa(N.d.T.).
477V.Up in smoke: what is killing the wildlife of the Top End?,TheAge(Melbourne),30Settembre2000.
478Sonoifruttidelfaggio,commestibiliericchidiolio(N.d.T.).
479Ai soldati americani che risalivano lapeniso-la italiananel1943venivanodistribuitesigaretteecioccolatoinabbondanza,chedovevanoservire,se-condoleautoritàamericane,aconquistarelabene-volenzadellepopolazionilocali.
480GiannozzoPuccièmoltonotonell’ambien-te dell’agricoltura biologica italiana, soprattuttotoscana,anchecomeanimatoreculturaleededi-tore.FuPucci,infatti,acurarelaprimaedizionediPermaculture OneinitalianoperlacasaeditriceQuadernid’Ontignano(N.d.T.).
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481JacobsJ.,Vita e morte delle grandi città(EdizionidiComunità,Torino,1999).
482C.d.A.
483 Mumford L., La cultura delle città (EdizionidiComunità,Torino,1999)èiltestocheforniscel’introduzionemiglioreall’argomento.
484L’Africa,adesempio,daipezzigrossidell’eco-nomiavieneconsiderataun’entitàinsignificante,dicuisipuòfaretranquillamenteameno,senzachel’economiaglobalenerisenta.
485QuestaregioneèstatainseritanellalistadelWorld Heritage dell’Unesco; agli inizi degli anni’80fualcentrodiunabattagliaambientalistacheconcernevailfiumeFranklin.
486 In Australia, bushman è chi vive in regioniselvagge, l’equivalente (almeno in parte) del pio-nieredelselvaggioWestnegliUSA.InAustralia,inNuovaZelandae inmoltezonedell’Africaperbush(letteralmente,cespuglio)siintendeunavastazonaselvaggia,incuil’uomo(soprattuttol’europeooilbianco)èancoraunintrusoeincuièpericolosoavventurarsi(N.d.T.).
487LaTasmaniaèancoraoggiunterritoriolar-gamentepocoabitato.Ègrandecirca trevolte ilPiemonteehamenodimezzomilionediabitan-ti.Venneanch’essautilizzatacomecoloniapenaledaicolonizzatoribritannici.LaNuovaZelandahapocopiùdi3milioniemezzodiabitanti,l’Austra-liaappena18milioni.
488 Per esplorare ulteriormente questo impor-tanteaspettov.ilmioThe counterculture as dyna-mic margininCollected writings.
12. Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo489V.BerryW.,The unsettling of America: culture and agriculture.
490Nell’originaleVision is not seeing things as they are but as they will be(N.d.T.).
491Ralston-SaulJ.,The unconscious civilisation.
492V.BrightS.,The line ahead,CatalystCommu-nicationConsultants1996.Èunaseriediraccon-Èunaseriediraccon-ti – risultato di un progetto di consulenza – chetrattanodelpossiblefuturodiQueenslandRailneiprossimi50anni.
493Alpropositov.SemlerR.,Maverick,1995.
494C.d.A.
495QuestaèunaparafrasidalvideodiBillMol-lison,The permaculture concept: in grave danger of falling food.
496Perapprofondirequestaipotesi.v.l’Articolo6,Historical precedents for permaculture,deimieiCollected writings.
497Ilconcettodibaseètrattodaun’ideadell’ar-chitettobritannicoFrankDuffy.
498 Il concetto di composizione floristica iniziale(initial floristic composition) fupropostonel 1954daF.E.Egler(1911-1996),studiosodibotanicaedecologista(N.d.T.).
499Perrigenerazione–o,inaltricontesti,rivege-tazione (o ancora rigetto, ricaccio)– l’Autore in-tendequellacheavvienespontaneamentedopoiltagliodiunboscoodopounincendio(N.d.T.).
500V.l’Articolo3,An eclectic approach to the skills of reading landscape and their application to permacul-ture consultancyel’Article9,Whole-farm and land-scape planning,deimieiCollected writings.
501IlpianodiinterventoèspiegatoinWilsonM.&HolmgrenD.,Collingwood Childrens’s Farm pro-perty management plan consultation,aprile1996.
502C.d.A.
503V.l’Articolo13,Development aid for the indus-trialised North: turning an idea on its head, or the problem is the solution,neimieiCollected writings.
504Iningleseperiodic disturbance.Inrealtà,piùchedidisturbi,sitrattaditraumio,meglioancora,dicatastrofi.Perquestoimodellipulsantisonomoltoindagatianchedallateoria delle catastrofi(N.d.T.).
505 Lo studio delle infestazioni generalizzate diinsettialivellodiforestaindicacheladefoliazio-nediinterialberipuòtrasformarsiinunafasediriciclo di sostanze nutritive. La morte di alcunialberipuòancheservireaeliminareglielementipiùdebolioadiradarelaforesta.V.iriferimentibibliografici di Ludwig et al. 1978, contenuti inOdumH.T.,Living with complexity,CrafoordPrizein the Biosciences, Royal Swedish Academy ofScience1987.
506 In inglese pulsing ecosystems. Anche questoconcettoderivadalleteoriediH.T.Odum(incolla-borazioneconilfratelloEugeneecolfigliodiEuge-neWilliam),chevenneroespostenellibroNature’s pulsing paradigm. I modelli pulsanti, secondo gliOdum,sonoecosistemipostialmarginetraordineecaos,fruttodellaprevedibilitàedellaimprevedi-bilitàdellanatura.Tipiciesempidiecosistemipul-santi sono le paludi costiere sottoposte all’azionedellemaree.L’accentoposto suimodelli pulsantinelcontestodellapermacultura–inparzialecon-trastocon,oacompletamentodei,concettidigra-dualitàestabilitàprevalentiinprecedentitestisullapermacultura–èunadelleprincipalinovitàdique-stolibrodiHolmgren(N.d.T.).
507 L’estensione di un canale d’erosione viaggiadalbassoverso l’alto, rispettoalcorsodel torren-te,partendodauntaglionelpercorsodelcanaleincuil’acquacadendoinverticaleminalastabilitàdelsuoloportandoalcedimentodimassediterra.
508Lateoriadelcaosèallabasedelconcettodiecosistema pulsante(N.d.T.).
509EspostadaNeilTurok,docentedifisicama-tematicaallaCambridgeUniversity,inunainter-vistatelefonicasulprogrammaAMdellaABCRa-dioNational,26aprile2002.
510V. JacksonW.,Ecological drift.Contenuto in:The South West Book, Australian ConservationFoundation1978.
511 Secondo i principi di Albrecht, illustrati nelPrincipio 2,ilrapportotracalcioepotassioèilfat-torecrucialeneldeterminarelaqualitàdellabio-massavegetaleeilpacciamechenerisulta.Piùèaltoilrapportotracalcioepotassio,piùèteneraericcadiazotolavegetazioneeilrisultatoècheladecomposizionesaràpiùrapidaebassoilrischiod’incendi. Più il rapporto è basso, più le piantesarannodureefibroseepocograditeaglierbivori.Ciòavràcomerisultatol’accumulodimassacom-bustibile.Nonsonoaconoscenzadistudisull’eco-logiadegliincendicheincludanomisurazionideilivellidicalcio;nonparliamopoidelrapportocal-cio-potassio.L’agronomiacomescienzanonpuòvantaregrandirecordnelmantenerelasalutedeiterreniagricoli,enonparliamodegliecosisteminaturali. È sorprendente, perfino sconvolgente,chelamaggiorpartedegliecologistisembriaccet-tareleconoscenzedell’agronomiaconvenzionalecomefondamentodellaprogrammazionedistudipermonitoraregliecosistemi.
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512 Savory A., Holistic resource management, Is-landPress1988.
513Èutile,qui,sottolinearelarilevanzadell’alle-vamentodiovinitenutialpascolobradonell’eco-nomiaaustraliana(N.d.T.).
514Sull’argomento,unostudioormaiclassicofat-toneiprimianni ’60,primache ilcontattoconla società industriale potesse cambiare i sistemiagricoliesociali,èquellodiRappaportR.A.,The flow of energy in an agricultural society,contenutoin:Biology and culture in modern perspective: re-adings from Scientific America,Q.H.Freeman&Co.1972.
515 Il processo non è tanto dovuto all’aumentodellapopolazioneindigenachetradizionalmenteusa il tagliaebrucia,quantoalladeforestazionesuscalaindustrialeeaiprogettidisviluppoagri-coloditipoconvenzionalesostenutidagovernoemultinazionali.
516C.d.A.
517Èl’Articolo1deimiei Collected writings.
518Sitrattadell’Agrostis stoloniferachenelnostrocli-mariesceaprosperaresiainestatecheininverno.
519 Nella nostra zona, gli orti pacciamati si tra-sformanoregolarmenteinforestediprugnoliconframmistialtrialberidominanti,amenochenonsiprovvedaaunregolarelavorodipulizia.
520Èl’Articolo8deimieiCollected writings.
521V.HollingC.S.,The renewal, growth, birth and death of ecological communities, Whole Earth Re-view(estate1998).Hollingèunodeipionieridiquestonuovomodellodiecosistemainmutamen-toediunasuapiùampiaapplicazioneaistituzio-niumaneecambiamentisociali.
522 Un esempio è dato dalle forti piogge e dal-lealluvionisuccessiveagliincendidel1983nelloStatodiVictoria,checausaronoildilavamentodienormiquantitatividiminerali(sottoformadice-neri)daintereregioni.
523Suquestoargomentodegli insediamentiru-ralisipossonoleggerel’Articolo5,Submission in response to a review of rural land use in Victoria el’Articolo 27, The counterculture as dynamic mar-gin,deimieiCollected writings.
524Èilpassaggiodaunaclassesocialepiùbassaaunapiùalta(N.d.T.).
525Ilfenomenoavvienenonraramenteperilbas-so costodegli affitti o, ancora,perchéèpossibi-leoccuparecaseo locali senzapagarealcunché.Questo è il caso degli squatters, tipico di moltegrandicittàinglesienon,diffusoancheinItalia(N.d.T.).
526ÈilprototipodelcampagnolochevaaLondra(equindinellagrandecittà) in cercadi fortuna,protagonistadiunastoriamoltopopolare inIn-ghilterra(N.d.T.).
527 Il marchio Greenpeace è stata valutato oltre410milionididollarialivelloglobale(The Econo-mist,1998;citatodaBederS.,Global Spin,ScribePublications2000).
528V.lasezioneprecedenteUn modello di muta-mento di un ecosistema in quattro fasi(N.d.T.).
529C.d.A.
530RichardGoldschmit,ungenetista,fuilprimoadimostrarecheilgradualismononpotevaesse-re una spiegazione plausibile del cambiamentoevolutivo. Le sue idee, al tempoderise, venneroripreseneglianni’70daStevenJayGould.
531 V. Kelly K., Post darwinian evolution, WholeEarthReviewn.76(Fall1992).
532Ironicamente,alcunistudisullamoscadellafruttachehannoevidenziatonuovecaratteristicheattribuiteaunvirussimbiotico,nonsonoconsi-deratievolutiviinbaseallateorianeodarwiniana.
533 V. l’articolo Recent revelation about bacteria’s evolution could affect thinking on how higher organ-isms evolved, inUniversity Times (giornale internodell’Università di Pittsburgh), 8 giugno 2000.www.pitt.edu/utimes/issues/32/000608/12.html.
534Leprovegeomorfologichepiùrecentiindica-nochelaNuovaZelandaventimilionidiannifaera completamente coperta dal mare. Di conse-guenzasia laflorache la faunadellaNuovaZe-landavigiunserodopoaverattraversatol’oceano.
535V.HolmesB.,Day of the sparrow,NewScien-tist(giugno1998).
536 Comunicazione personale di Kale Snider-man.
537Unaeccellenteanalisideifondamentiecolo-gicidell’espansioneeuropeaedelruolosvoltodainfestantieparassitinelrenderestabiliiterritoridegradatidallosfruttamentodeglieuropeiècon-tenutainCrosby A.W., Ecological imperialism: euro-pean expansion 900 to 1900,CambridgeUniversi-tyPress1986.
538V.LowT.,Feral future,PenguinBooks1999.Lowanalizzaillivelloincuiorganismiesoticisispostanoingiroperilmondocambiandogliecosistemi.Idatisonoprecisi, leosservazionioriginalieglianeddotieccellenti,malefoscheprospettivesulleconseguenzeeleconclusionichenederivano,rivelanounacom-prensionepocosistemicadelleinterconnessioni.
539 Anche il concetto di ecosintesi rappresenta,da parte di Holmgren, una innovazione – qua-si un’eresia vista l’enfasi data normalmente allespecieautoctone–nelcontestodellapraticaedel-la teoriadellapermacultura.Tale concetto vieneesemplificatoneiweedscapedelpaesaggiourbanodellasezionechesegue(N.d.T.).
540Sitrattadell’Articolo2deimieiCollected wri-tings.
541Sull’esperimentohoscritto,insiemeaP.Mor-Sull’esperimentohoscritto,insiemeaP.Mor-gan,The Yarra floodplain: the study of an urban eco-system, Environment StudiesAssociation of Vic-toria1982.
542Unavarietàdellacomuneerba miseria,chesicoltivaancheinappartamento(N.d.T.).
543L’areapiùpregiataeralariservadiWilson.
544NeltestoMelliodora illustroalcunebrevide-scrizionidellastrategiaedellespecieutilizzateinquestoprogetto.
545 È utile sottolineare che alcune delle pianteelencate,inparticolareisalici,nonhannonullaachevedereconlafloraautoctonadell’Australia.Piùo meno esplicitamente, in quest’ultimo capitolo,Holmgrensostieneche il fattoche isaliciealtrepiantediprovenienzaeuropeasi sianonaturaliz-zatiinAustralia,diventandopartedellafloralocale(è appunto questa l’ecosintesi), significa che nonhasenso–opiuttostoècomecombatterecontroimuliniavento–insistereperpreservarelapurez-zadellafloraindigenaedareaquestitentativiunaparvenzadiecologismo,edidifesadell’ambienteofarnedeipuntifermidellapermacultura.Amag-giorragionequando–comenelcasodeisalici–la
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loroavvenutaintegrazionenell’ecosistemaapportaindubbibeneficiperquantoconcerne l’economiadellesostanzenutritive(N.d.T.).
546WilsonM.,Post gold rush stream regeneration: implications for managing exotic and native vegeta-tion,CentreforEnvironmentalManagement,Uni-versity of Ballarat (presentato alla seconda con-ferenza dell’Australian Stream Management nelfebbraiodel1999).
547SnidermanJ.M.(Kale),Successional dynamics in a mixed native/introduced riparian forest in Cen-tral Victoria,UniversityofBallarat1998.
548StopreparandounnuovolibrodaltitoloIn-festanti o natura selvaggia?(Weeds or wild nature?)incuicercodimettereindiscussionel’opinionetradizionalesupianteeanimalinaturalizzati.
549L’Analogue Forestryèuntipodisilvicolturacheinrimboschimentieprogettidianaloganatura–afinicommercialienon–cercadiimitareiprocessivistiestudiatiall’operainnatura(N.d.T.).
550Èl’articolo24deimieiCollected writings.
551Questo termineva intesocomesinonimodiprotezione della biodiversità(N.d.T.).
552C.d.A.
553V.Hive minddiKevinKellyinWhole Earth Re-viewn.82,1994.LarivistaWhole Earth Reviewne-gli ultimi venti anni è riuscita a prevedere moltifenomeni emergenti della information technology,soprattuttonelperiodo incui fudirettadaKevinKelly(fineanni’80).
554RifkinJ.,Entropia (BaldiniCastoldi,Milano,2000).
555IllichI.,Gender,Pantheon1982.
556 Illichutilizzaquesto termineperdescriverelarelazionetragenerinellesocietàpreindustriali,incuiuominiedonneavevanostilidivitaquoti-dianaeruolidiversimacomplementari,chenonpotevanomaiesserepienamentecompreseocon-trollatedall’unaodall’altraparte.
557 La speciazione è il formarsi di nuove specieda quelle preesistenti: l’opposto dell’estinzione(N.d.T.).
558Quandopesantinevicatesiaccumulanosen-zachel’estateriescaascioglierle,nellelatitudinisettentrionaliintereregionisispopolanodituttele forme di vita. In tal modo un inverno rigidoscatenaun’eraglaciale.
559 L’idea è stata suggerita da Rhys Jones nel-la trasmissione radio The Science Show di ABC
Radio National (4 novembre 2000) per sensi-bilizzare ilpubblico inmeritoal riscaldamentoglobale.
560 V. Lawlor R., Voices of the first day: awaken-ing in the Aboriginal Dreamtime,InnerTraditions1991.
561C.d.A.
Aggiunto dopo l’11 settembre 2001562QuesteprovesonostatemesseadisposizionedituttisuInternetdaricercatorieattivisticomeMikeRu-pert(www.copvcia.com),JaredIsrael(http://emperors-clothes.com/index.html)eMichelChossudovsky.
563L’intervistasuRadioNationalèdel27maggio2002.
564V.BederS.,Global spin: the corporate assault on environmentalism.
565 In inglese culture jamming:mettere in crisi imeccanismidellacomunicazionecommerciale(lapubblicitàeingeneralelapromozione)utilizzan-doglistessimetodidelmarketingconvenzionale,maconcontenutiefinalitàopposte (adesempio,lecampagnedimassaperdisertareisupermercati(buy nothing day)ingiornistabilitialivellointerna-zionale(N.d.T.).
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Bibliografia scelta
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AAbbandonodellepiccoleproprietà.......... 199Abbondanza.......................................... 38,84Abilitàdiosservazione.................................41Abilitàtecnichetradizionali..................... 140Aborigeni................................36,153,235-237Acacia/e...............................66,152,252,270Accelerazione.............................99,208,245Acidificazione...................................... 66,123Acqua. 55-62,69, 118, 126, 132, 139, 161-164,176-177,230Acquapiovana.........................46,57,131,177Acquedotti...................................................131Action-learning ............................................. 44Adozione..................................................... 39Aereipasseggeri........................................200Affidamento................................................ 39Agentiimmobiliari....................166,237,253Agribusiness............................................... 67Agricolturabiodinamica..................... 32,259Agricolturabiologica....... 33,62,73,172,221Agricolturadelfarniente................... 45,247Agricolturadisussistenza................. 123,198Agricolturaindiana.................................... 119Agricolturamoderna.............73,115,215,225Agricolturasostenibile.22,66,150,198,225Agricolturaurbana..................................... 127Agriturismo................................................182Agroforestazione................................150,238Agropastorizia............................................225Alberidafrutta..................................150,260Albero della permacultura .......................23,25Albrecht,William.................................64,153Alcol............................................................. 88Alghe...........................................................139Alimentibase..............................................80Alimenticoncentrati................................. 207Alimentifermentati...................................218Allevamentiintensividimaiali......... 134,179Allevamentobradodeimaiali................... 134Allevamentointensivo.............................. 216Alluvione/i............................58-59,248,269Altruismotripartito...................... 94-97,129Ambientalismo............................................14
Ambientecostruito....................137,168,248Amenitàdelpaesaggio..............................234Analisidelsuolo..........................................73Analisifunzionale......................................174Anatra/e................................................62,118Animalidalavoro....................................... 123Animalidapascolo.................................... 154Animalimigratori...................................... 172Analogue forestry ..........................................151Antiglobalizzazione.......................... 108,186Apartheid .....................................................179Apprendistato.............................................. 47Approcciobasatosulcaso......................... 224Araucaria heterophylla ............................... 224Arbustidaforaggio....................................176Architetturabioregionale..........................167Architetturaecologica................................167Architetturaindigena............................... 168Arcipelago Gulag ........................................240Areeumide.................................... 58,84,164Areeumidenonnaturali.......................... 126Argilla/e........................ 57,126,149,153,256Artimarziali.............................................. 230Assicurazione/i...........................................49Assimilazione.............................................26Astronave Terra ............................................. 33Atlantide.....................................................197Atlas of Australian birds ...............................49Attivitàvulcanica........................................255Autodepurazione...................................... 126Autonomielocali........................................ 141Auto-organizzazione42, 53, 79, 93, 144, 170,183,265,273Autoregolazione...........................92-105,198Avena..........................................................124Azione-apprendimento...............................45Azotoatmosferico......................................122
BBacinidiraccolta..........................................61Bacino/ifluviale/i.........................59,67,162Bacino/iidrografico/i...................65,161-165Baciniimbriferi.............................. 56,57,163Back-up ....................................................... 175Bagno..................................................106,132
Banca Mondiale .......................................... 185Banche............................... 110,186,201,226Barrierefrangivento............................111,238Beduini....................................................... 141Berry,Wendel.......................................35,244Big Bang ..................................................... 256Biochimicadelsuolo...................................57Biodiversità..............35,211-213,218,231,276Biogeografia........................................ 151,231Biologia..................................22,73,186,276Biologiadellaconservazione............ 267,271Biomassavegetaleperenne....................... 152Bioregionalismo........................... 35,166,187Bioregione.......................... 158,166,218,231Black australorp ............................122,175,217Boro............................................................122 Bottom-up ..... 43, 101-104, 144, 170, 186, 270,278-281Bovini....................................82,154,167,216Bramini....................................................... 119Brand,Stewart........... 26,33,42,72,138,250Bradisismo.................................................. 56Brughiera/e................................. 153,232,251Buddismo.................................................... 36Bue/buoi...................................... 123-124,241Bulldozers.....................................................73
CCacatua....................................................... 125Caccia..................................................120,142Cacciatoridiconigli............................121,139Calcio............................................. 59,74,122Cambiamentiepisodici............................. 274Cambiamentodigestione........................246Cambiamentoevolutivo.............................245Canapa........................................................ 117Canguri.......................................... 94,153-154Cani..................................................... 123,216Canidapastore..........................................124Cani-guidaperciechi.................................124Canne.................................... 80,122,126-127Capacitàdiscambiocationico...................232Capitalefinanziario...................................... 71Capitalefisso....................................... 112,114Capitalenaturale................. 17,55,61-72,263
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Capitalesociale.................................. 136,262Capitalismo..52,71,135,183,185,201,219,262Capitalismodimercato.............................136Capitalismonaturale.................................... 13Capacitàdiosservazione............... 44,51,253Capre..................................... 95,122,154,254Caratteristicheindesiderate......................214Carbone......................................... 61,74,263Carbonio........................... 56,60-64,69,176Carbonioorganico......................................60Cardo/i........................................................253Carestia.............................................. 110,240Carpa/e.......................................................139Carrube............................................... 163,241Casasolarepassiva................................72,90Casedilegno............................................. 168Castagno.................................................... 222Caste........................................................... 119Catastrofismo.............................................254Catenaalimentare................................. 54,93Cavallo.......................................... 112,123-124Cedrorosso................................................206Cellefotovoltaiche.................................115-117Cellula/e........................................93,155,193Cellulanucleata..................................172,265Cellulare....................................................208Centralielettriche...................... 89,116,200Centridieccellenza.....................................49Centre Pompidou ......................................... 138Cervello.......................................................176Cervo.......................................................... 120Chesapeake Road .........................................232Chianina .....................................................241Chook tractor ........................................123,158Chiocciola.................................................. 192Cibodaasporto.........................................249Circuitienergetici........................................54Cicorie........................................................122Cisterna/e...............................46,61,161,177Civiltàindustriale...................................... 228Classemedia......................................... 37,98Clima...................................56,152,224,266Climax............................. 27,30,251,254,255Climitemperati.............. 49,59,150,155,257Climiumiditropicali..........................60,167Club di Roma ................................................14Cluster................................................199,256Coabitazione(v.co-housing)...................... 189Co-housing................................................ 189Coevoluzione..................................... 214,267Colaticcio..............................................63,132Collected writings ...................................13,166Collingwood Children’s Farm .......................254Colturealimentarifondamentali........82,116Colturearboree...........................................66
Colturecerealicoleperennidaerbeautoctone......................................204Coltureperenni.........................................204Combinazioniagroforestali.......................163Combustibilifossili...15, 56, 63-67, 100, 199,210,263Commerciointernazionale...................... 199Common ...............................................118,191Compatibilitàambientaledeglistilidivita........................................... 87Competizione..............................172,174,178Competizioneeconomica.......................... 183Competizioneesteriorizzata.....................184Composizionefloricolainiziale................252Compost..................................................... 158Compost toilet ..............................................127Compostaggio............................................ 127Computer................................... 208-210,271Comunità............. 19,29,37,72,182,187-191Comunitàebraicaamericana................... 189Comunitàresidenzialirurali..................... 181Comunitàintenzionali...................... 188-190Concettodilimite..................................... 196Concimazioni.................65,82,123,239,257Concimichimici..................................62,121Concimiminerali.........................................73Concorde .....................................................200Conflitto..............................................179,277Conflittotribale..........................................184Conformazione......................................... 216Conifere........................................64,153,205Conigli................................................ 94,240Connessionifunzionali.............................221Consegnaportaaportadimerci..............208Conservatorismo....................................... 210Consulentiaziendali...........................23,246Consociazioni............................................ 180Consumatore/i........ 53,91,97,104,107,247Consumismo...............................83,106,263Consumo-escrezione................................ 129Contabilitàambientale...............................86ContabilitàEMERGY.................................. 87Contabilitàfinanziaria................................86Contabilitàsocio-ambientale......................86Contaminazionechimica.........................266Contaminazionenucleare........................266Contenitori..................................................131Continuitàdell’ecosistema........................214Controcultura..............................22,188,244Controllo............................... 43,93,106,246Controllodeipolli...................................... 175Cooperazione...................................... 179-183Cooperazioneinteriorizzata............. 184,186Corsidipermacultura.....................21,31,243Corsica........................................................150
Corsodeifiumi..........................................255Cosmologiahindu.....................................277Cospirazione......................................278-279Costa/e....................................... 152,224,230Costidimanutenzione............................... 70CostieraAmalfitana...................................241Cotone.................................................117,204Crescitarapida............ 154,182,204-205,252Crisipetrolifera/e.........................................14Criticidellaglobalizzazione............. 186,201Criticiradicali............................................ 210Criticireazionari....................................... 210Cross-fertilisation .......................................... 48CSIRO(Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation)151,216Cuba............................................................ 127Culturacooperativarurale......................... 183Culturadegliaborigeni......................183,236Culturadellosviluppo........................29,104Culturadelluogo................................ 72,228Culturaglobale........................... 142,183,219Culturaglobaledelnon-luogo......... 219,228Culturamaschile......................................... 39Culturapatriarcale.................................... 274Culturasostenibile........... 27-30,72,187,274Culturesostenibiliemergenti...................187Culturetribaliindigene............................... 31
DDaikon......................................................... 97Danimarca..................................134,189,243Darwin,Charles.......................... 77,223,265DeBono,Edward........................................26Decespugliatore................................. 122,158Discesaenergetica29,41,48,71,90,118,168,224,275Decrescita.................................................. 168Deficitdiazotoefosforo.......................... 256Deforestazione..............................64,113,119D’Entrecasteaux National Park ...................232Depurazionedelleacque.......................... 126Deregulation ............................................... 201Design thinking ....................................... 42-43Derivaecologica........................................260Desertiecologici........................................ 230Detritivegetali..............................................57Diagramma/idiVenn...............................234Dighe....................................... 59,61,96,119Dilavamento........................................183,251Dinamicherelazionali...............................182Dingo..........................................................124Dinosauri................................................... 192Dipartimenticreativi..................................49Dipendenza............................72,92,101,107
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305Indice analitico
Diradamento.............................. 117,120,222Disastrinaturali................38,57,93,109-110Disboscamento..................................234,257Discarica/che...................................... 127,134Disseminaspontanea............................... 222Dissipazionedell’energia........................... 79Diversificazione.........................................193Diversità..............................................211-228Diversitàdicoltureerisorse..................... 213Diversitàdidialettieculture.....................218Divisioneinzone........................119,156,178Doccia........................................................ 106Dualismocartesiano....................................32
EEccessodiprelievo.......................................52Ecologiadeisistemi.......................85,93,257Ecologiaindustriale....................................135Ecologiamarina........................................268E-commerce ..................................................135Economiadimercato..................................49Economiediscala...................... 181,194,201Economiakeynesiana...............................262Ecosintesi..........................................267,270Ecosistemiaimprontaculturale..............268Ecosistemidominatidainfestanti...........268Ecosistemipulsanti....................................254Ecotono....................................................... 231Ecovillaggi.................................................. 181Ediliziaabitativa........................................ 250Effettoserra..........................................63,273Efficienzadellaconversione....................... 79Efficienzadiutilizzo...................................135Efficienzaenergetica...................................115Efficienzanell’estrarrenutrimentodalpropriocibo..................................................... 130Egoismoilluminato.................................. 192Elefante.......................................................124Élite..................................... 99,104,108,278Éliteindustrialevittoriana.......................... 78EMERGY....................................................142EmiliaRomagna........................................ 183Emisferoaustrale........................................151Emisferoboreale.........................................151Empatia....................................................... 125Enclosure Acts .............................................. 191Energiachimicaprimaria......................... 129Energiaeolica............................................... 55Energiaidroelettrica..................................197Energianucleare................................ 56,200Energiarinnovabile....................... 74,115-117Energiasolare.............................55-56,115-117Entitàgiuridica........................................... 181Entropia..................................................... 248
Equilibriominerale................................64-65Equilibriotracalcioemagnesio................ 74Equilibriotragruppietnici....................... 227Erbacce................................................46,232Erbearomatiche......................................... 157Erbemedicinali................................... 81,240Erbeofficinali.......................66,119,157,180Erbicidi.................................................45,257Eredità........................................... 75,106,175Ereglaciali................................................... 56Erosione....................................... 64,148,163Erosioneeolica.......................................... 256Espansionecommercialeeuropea...........268Esperienzapersonale........................... 48,90Estetica....................................................... 168Estinzione.......................................... 218,224Estuari.......................................... 58,162,230Etica......................................... 35,39,40,198Etnobiologia................................................26Eucalipto/i...........120,130,148,153,231,268Eucalyptus calophylla .................................269Eucalyptus diversicolor .................................232Eucalyptus maculata .................................. 224Eucalyptus marginata..................................235Eucalyptus melliodora.......................... 114,149Eucalyptus radiata ......................................249Eucalyptus regnans ...................................... 214Eugenetica................................................. 228Europapreindustriale....................... 240,251Evoluzione.........................254,264-267,272
FFactor4.........................................................135Factor 10.......................................................135Faggio/i................................................ 153,173Famigliaestesa...........................................156Famiglianucleare.............................. 156,190Famigliatradizionale.................................156Farfalla........................................................245Fattorididisturbo...................................... 251Fattorieaustraliane.................................... 177Faunaselvatica.......................................... 120Feedbacknegativo..................................50,94Feedbackpositivo.................................. 80,92Felicità........................................................107Femminismo............................................. 274Fertilità........................................................ 82Fertilizzanti........................................... 45,63Fertilizzantiminerali...................................73Feudalesimo/Feudalismo.......................... 191Fieno...............................................52,74,176Filosofiadell’individualismo....................... 31Finanzaetica................................................ 71Fiore della permacultura ..............................188
Firestick farming ..........................................237FiumeMurray..............................................58Flannery,Tim............................................. 183Flessibilità................................................... 84Flussidimateriali...................................... 171Fogliadibanano........................................249Fognatura.................................................. 126Fondamentalismoreligioso.............186,279Fondo Monetario Internazionale ................. 185Fontidiricchezzanonmisurabili.............142Foresta/e................148-157,163-166,251,258Forestaalimentare.................................... 259Forestadifaggi........................................... 173Forestamatura............................................66Forestapluviale................... 172,182,213,235Foresta/esclerofilla/e........................ 214,251Forestazione...............................................238Forestedecidue......................................... 270Forestemiste..............................................214Forestenative............................................ 205Formazionepermanente............................49Formica.......................................................193Fosfati.........................................................122Fosfatodiroccia.........................................285Fosforo......................................................... 59Fotosintesi............................................ 56,171Frammentazionedeimercatidimassa...226Frangivento........................................154,205Frugalità.............................................129,262Frugalitàvolontaria...............................50,89Fryers Forest ................................................. 191Fukuoka,Masanobu........................... 45,247Funghi...................................66,74,122,176Fungo del marciume bianco .........................127Funzionalità............................................... 138Funzionalitàecologica.............................. 168Fuoco.........................................236,256,259
GGaia (v.ancheIpotesiGaia).... 109,244,247Gallina........................................................ 121Gamberi...................................................... 118Gange......................................................... 126Gassificatorialegna................................... 116Geneticamoderna..................................... 228Gentrification ............................................. 261Geografiadelpaesaggio..............................26Geomorfologia...........................................254Gerarchia...................................... 97-101,146Gerarchiadellerisorse................................99Germania............................................ 62,229Gestioneaborigenadellaterra..................235Giappone.............................................135,150Giardinaggio................................................49
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306 Permacultura
Giardinaggioornamentale................. 82,168Giardinibotanici........................206,211,221Gigantismo................................................202Gilda/e....................................................... 180Giocod’azzardo..........................................107Global Eco-Village Network ........................ 190Globalizzazione......................... 105,219,280Glowinski,Luis...........................................49Grandescala...................................... 213,229GrandeDepressione...................................133Green tech (tecnologiaverde)....................... 13Gruppidiacquisto.....................................188Gruppielettrogeni..................................... 175
HHare Krishna .......................................119,207Hickory........................................................153Hill,Stuart.......................................... 8,11,22Hinterland..................................................241Holling,C.S....................................... 267,271How buildings learn ................................... 250Humus...................................... 39,61-64,251
IIbridazione.................................................214Identitàcollettiva........................................ 185Igiene......................................................... 126Illich,Ivan................................................. 274Illuminismo................................................. 51Immondizia................................................ 127Impattoambientale....................................89ImperoRomano.......................................... 50Impiantoidraulico...............................59,177Improntaecologica.....................................86Incendio/i..................... 67,81,109,148,240Inconsciocollettivo....................................277Incrocio/i....................................................217Indianid’America...................................... 118Indigeni.............................................. 121,219Individualismo.......................................... 104Industrial design ........................................... 47Industrializzazione.............................98,274Industriadelfai-da-te...............................202Inefficienza.......................................... 50,263Infestanti.............46,139,178,252,259,268Influenzadelleuniversitàsuculturaeintellettuali....................................243Information technology .......................209,271Informazionegenetica............................... 67Ingegneriagenetica.................................. 186Inghilterra.................................. 105,191,234Inglese....................................................... 219Inincrocio(inbreeding) ..............................217
Innovazione..........................46,134,167,241Inquinamentodanitrati............................. 63Instabilità..............................................12,245Integrazione........................................124,171International Center for Agroforestry ........... 123Internet......................................202,219,272Introduction to permaculture ........................ 24Inuit............................................................182IpotesiGaia............................................33,92Irrigazione................... 61,164,177,204,216Isolantetermico.........................................167Israele..........................................115,142,189Istituzioni................................ 39,47-49,104Istruzione..........................136,227,242,262Istruzioneuniversitaria.............................243
JJackson,Wes................................................61Jung.............................................................197Just-in-time ....................................................85
KKakadu National Park ...............................240KaliYuga.....................................................275KangarooIsland........................................ 164Karri ............................................................232Kenya.......................................................... 123Keyline .........................................................163Kibbutz ....................................................... 189Kropotkin,Petr............................................ 78
LLaboratoridianalisi....................................62Laghi............................................ 58,230,256Landcare ........................................ 66,151,163Land Institute(Kansas)................................61Land systems ............................................... 164Lavoroutile.................................................. 79Legamididiscendenza.............................. 215Leggedellamassimapotenza............ 79,273Leggereilpaesaggio..................................269Legna/Legname60, 66, 69, 87, 96, 114-120,194,205,222,238Leguminose................................. 64,172,176Leguminoseacrescitarapida.................... 123Leopold,Aldo.............................................212Letame..................................................63,132LETS (Local Exchange Trading Systems).........21,188Letturadelpaesaggio...........................44,253Licheni........................................................ 172Lieviti..........................................................218
Lignite.......................................................... 63Limiti................................37-38,48,166,192Lindisfarne Institute ....................................105Lingueaborigeneaustraliane....................218LinodiNuovaZelanda.............................204Livellidipiovosità.......................................151Lobbying ...................................................... 101Lombrichi/co.......................60,122,129,176Lombricoltura............................................ 127Lotka,Alfred.............................................. 287Lottaagliincendi...................................... 109Lovelock,James............................33,243,265Lovins,Amory................. 13,47,105,135,179
M“Macdonaldizzazione”deglihabitat........266Magnesio............................................... 59,74Maiali................................................. 216,250Mancanzadimanutenzione............. 137,142Mangrovie........................................... 165,231Manutenzione............................136,138,249Maree...........................................................113Margine/i........................................... 232,244Margulis,Lynn.....................................33,265Maschiodominante.................................. 120Materiaorganica............57,60,62,249,257Materialismo............................. 168,179,186Meccanismidisoluzionedeiconflitti...... 185MedioOriente....................142,183,186,248Melliodora74,122,161,175,194,221-222,252,260Mente-alveare............................................ 186MetodoBradley............................................45Mediterraneo..............................................234Melbourne.................................................268Metamorfosi...............................................245Micorrize....................................................122Microbi...................................... 122,127,204Microclima........................................ 150,160Microrganismi.....................63,176,218,232Microrganismidelsuolo....................60,129Mineralidiroccia.................................73,259Miso............................................................218Mixomatosi................................................. 121Modelliinnatura.................................77,144Modello....38, 54, 133, 144-168, 184,213,250,260,262,274Modernità...............................51,137,215,219Mollison,Bill12,19-24,37,129,144,174,183,189,242Monitoraggioambientale..........................148Monocoltura/e..... 124,185,191,205,215,234Monocultura della mente .............................217Monsanto...................................................202Motivazionietiche.......................................90
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307Indice analitico
Movimentoambientalista.................101,274Movimentoantiglobalizzazione108,186,281Movimentodelritornoallaterra.............. 261Movimentoperlacasaecologica............. 201Movimentoterra..........................................73Mucche...............................................154,207Multiculturalismo..................................... 227Multinazionali... 108,185,201-202,272,279Murray........................................... 58,59,166Mutualismo...............................................268
NNabatei....................................................... 149Nepal........................................................... 119New Alchemy Institute.................................. 22Nicchia.......................................183,202,226Nicchiaecologica................................. 55,172Nitrati.........................................................204Noce....................................................174,252Nouveaux riches .........................................262NuovaGuinea.......................................81,258NuovaZelanda..........................173,242,266Nutrientiminerali..... 57,59-60,73,130,260
OOasi.................................................... 149,224Oche............................................................ 154Occhioumano............................................176Odum,Howard...................... 13,54,69,80,.................................89-91,94,116,146,173Oliphant,SirMark....................................200Olocausto................................................... 270Organismigeneticamentemodificati...........................................142,272Organizzazione Mondiale del Commercio .. 185Organizzazioninongovernative.............. 201Originalitàdelpensiero.............................. 48Ortaggi.......................................158,204,220Ortica/che..................................................240Orticoltorepermaculturale.........................49Orticoltoriprofessionisti..........................220Orticoltura.....................................21,82,204Orticonvenzionali....................................220Ortidipermacultura.................................220Osservazione.......................................... 41-48Ossigeno............................................... 56,171Ossigenoatmosferico..................................57
PPacciamatura...........................55,74,133,259Pacciame.....................................................122Paesaggio... 162, 166, 218, 230, 235-240, 253,
269Paesaggioagrario.......................................234Paesaggioculturale................................... 236Paglia..............................................62,133,67Palude/i................................. 58,89,126,235Papanek,Victor........................................... 42Parassiti.................................. 93,171-172,215Parassitismo......................................... 93,171Parchi........................................... 134,191,211Pascolo................ 60,63,93-95,122,154,257Pascoloacelle.............................................. 63Pastaacida..................................................218Pastorizia.................................... 123,216,257Patrimoniogeneticoumano.................... 228Pattern language ..........................................144Pattiagrari.................................................. 191Pecedipino................................................ 137Pecora/e........................................ 153-154,253Pendolari....................................................107Pendolarismo............................................200Pensieroabrevetermine.......................... 203Pensieroalungotermine......................... 203Pensierointegrato....................................... 48Pensierosistemico......................26,254,278Percentualedisaturazionedibase............ 74Permaculture: a designers’ manual .........37,151Permaculture One ................................82,109Piacereestetico.............................................83Pianificazioneterritoriale...........................69Pianificazioneurbana....................... 279,241Pianogeneraledibacino.......................... 164Piantagionimonocolturaliacrescitarapida........................................ 205Piantedecidue............................................ 152Pianteleguminose.....................................122Piantepioniere............................66,212,261Pianterustiche....................................... 81-82Pianura/ealluvionale/i....................... 59,162Picchialluvionali..........................................58Piccolascala................................................197Piccoleaziendespecializzate..................... 183Pietra.......................................................... 203Pigmei.........................................................197Pinus radiata .............................................. 205Pionieri.................................117,132,183,261Pioppo/i.............................................205,248Piovosità............................... 64,117,150,238Piramidealimentare.....................97,99,103Pitagora.............................................. 104,243Placchetettoniche....................................... 56Pluricoltura.................................................150Policoltura.................................................. 211Polistirolo.......................................... 132,249Pollo............................................................ 175Polpadilegno..............................................66
Pompa/e..............................................161,177Popolitribali................................................. 31Postmodernismo..................................12,168Potassio................................. 59,74,204,259Poveri......................................... 123,140,240Poverisenzaterra......................................220Powerpoint ..................................................208Prateria/e...............................................61,153Precipitazioni...............................................57Predatoriselettivi........................................ 78Predazione................................................... 79Pressione.......................................61,101,177Pressioneselettiva..................................... 228Principietici.................................. 24,31,279Principiodellamassimapotenza.............. 132Principiodelpiccoloelento............ 194,209Principiodisegregazione-separazione178,239Privatizzazione/i.........................137,191,263Processiformativirapidi.......................... 256Processobidirezionale.................................43Produttivitàbiologica.................................. 56Produttivitàdegliecosistemi.......................57Produzioneindustriale..................... 114,200Profonditàdeglioceani............................. 230Progettazionecellulare .......................155, 193Progettazioneindustriale..................105,135ProgettidisvilupponeiPaesipoveri.........89Proliferazionecaotica............................... 224Proliferazionenaturale..............................223Proprietàdellaterra..................................... 35Proprietàemergenti...................................271Proprietari-costruttori..................................85Prossimomigliorutilizzo.......................... 132Protezioneambientale................................89Prunus africana ........................................... 123Psicologiajunghiana...................................34Pucci,Giannozzo.......................................241PueblodeTaos........................................... 137Punctuated Equilibrium ............................. 265Puntidiaccumulo..................................... 149
QQualitàorganolettiche..............................204Quartieriperiferici.....................................237Quaternario............................................... 276Quercia/e.....................................68,122,203
RRaccoltoprincipale............................. 174,215Raccoltosostenibile................................... 118Radici.................................... 36,122,172,232Ragnatela....................................................144Ragno..........................................................144
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308 Permacultura
Ralston-Saul,John....................................246Razionalismoecologico..................... 101,212Razionalismoeconomico....... 49,54,86,137Razionalismoscientifico.......................32,72Reagan,Ronald.........................................262Riprogettazionedeiprocessiindustriali....135Redistribuzionedelreddito........................ 39Relazionicompetitive........................ 172,182Relazionicooperative......................... 182,187Relazionidievitamento............................. 172Relazioniparassitarie................................ 171Relazionipredatorie................................... 171Relazionisimbiotiche........................ 172,182Relazionisociali...........................................83Resilienza............................................93,248Resistenzaall’erosione...............................64Respirazione..................................56,143,171Responsabilitàindividuali........................... 35Responsabilitàpersonale.......................... 102Retediinterdipendenza............................ 172Retrofit ......................................................... 134Riciclaggioindustriale............................... 134Riciclo..........................................................131Ridondanza................................. 135,175,179Riduzionismo...............................................32Rifiuti....................................86,127,129,143Rifiutiverdi................................................ 134Rifiutoapparente...................................... 129Rifkin,Jeremy............................................273Rigenerazione......................................82,213Rimboschimento/i.................................... 205Riparazione.................................................133Ripristinoecologico.................................. 224Risaieaterrazze......................................... 137Riscaldamentoglobale....................... 110,277Riservadienergia......................................187Riso.......................................................62,215Risorsenaturali.....14,35,59,79,114-121,185Risorsenonrinnovabili...................... 72,196Risorserinnovabili......................................113Ristrutturazione.......................................... 70Ritenzioneidrica.........................................62Ritornoallaterra....................................... 261Rivoluzione del filo di paglia, la .....................45Riuso..................................................... 131-132Riutilizzo.....................................................131Rivegetazione.............................................223RivoluzioneIndustriale..............124,135,168Rivoluzione verde........................................ 216Romice......................................................... 97Rotazionicolturali................................62,134Rusticità......................................................217
SSacralità...................................................... 121
Salici.......................................................... 270Salinità................................. 66,151,164,239SanFrancisco............................................. 110Scetticismo................................................... 51Schumacher,ErnstFriedrich................... 201Scienzadellospirito.....................................32Scienzariduzionista....................................32Scioperodeiconsumatori......................... 108ScuoleWaldorf ................................... 188,207Secondomigliorutilizzo...........................130Segregazione..............................................178Segregazioneetnica...................................179Selezionegenetica.............................120,214Selezioneinbaseacriteriestetici.............217Selezionenaturale..............116,184,223,265Semi................................................55,67,223Seminadirettasenzaaratura....................257Semler,Ricardo.........................................246Semplificazionedelpaesaggioagrario.....234Sempreverdi................................................151Sensocomunitario.................................... 227Sensodellimite............................................38Separazione................................................178Separazionetraspiritualitàematerialismo...........................................179SeparazionetraStatoeChiesa..................179Sequestrodicarbonio.................................60Sequoiacaliforniana.................................206Serviziambientaligratuiti.........................142Servizioffertidallanatura......................... 121Servizirinnovabili...................................... 121Settori.........................................................156Shiva,Vandana...................................217,274Shopfront .....................................................237Shopping ......................................................237Sick building syndrome ................................167Siepe/i................................................ 205,234Simbiosi................................................78,172Sindromedaedificiomalsano..................167Sistemidimemoriaartificiale..................208Sistemiprogettatidallapermacultura........41Small is beautiful ........................................ 201Societàconsumistica.................................. 50Societàdeldeclinoenergetico........... 29,200Societàdicacciatori-raccoglitori..................41Societàmoderna............ 50,70,105,110,195Societàsostenibile...................................... 191Societàtradizionaletibetana...................... 36Societàtradizionali........39,94,103,118,182Solzhenitsyn,Alexander...........................240Sostanzaorganica...............................62,252Sostenibilità...................................22,29,273Sovescio......................................................257Spaceship Earth ............................................. 33Specializzazionediforme
efunzioniinnatura......................................211Speciazione............................................... 265Specie.........................................150,224,264Speciekeystone .............................................89Specierustiche.............................................81Sperimentazione....................... 167,198,223Sperimentatoridilettanti............................49Spiritualità................................................. 168Spreco...................................................38,130Squilibri..................................................... 196Squilibriminerali.............................222,259Stabilità.......................................213,245,276Stabilitàclimaticaegeofisica......................57Stabilitàdegliecosistemi........................... 213Stabilitàdinamica..................................... 248Stabilitàtermica.........................................167Stagni............................................................58Standarddiigiene.......................................131Statodiguerra........................................... 199Steiner,Rudolf.................................... 32,207Strategiediconservazione....................39,68Strategiepermaculturali.......... 36,55,61,163Stress......................................................... 109Subduzione................................................. 56Successioneclassica.................................. 251Successioneecologica......................... 93,250Successo........................................ 90-91,189Suolo......................................... 33,63,73,257Suolovivente...............................................62Surplus....................................................37-39Sussistenza......................................... 198,215Svilupposostenibile.....................................23Swidden .......................................................258Sydney.........................................................153Systems thinking ............................................26
TTabacco.......................................................107Tabù.................................... 118,197,223,228Tacchino/i.............................................82,125Tagasaste.....................................122,198,254Taglia e brucia .............................................258Tané,Haikai.................................58,166,181Tasmania............................168,197,213,276Tassidimortalitàinfantile......................... 39Tasso.................................................... 66,213Tecnicidellamanutenzione....................... 70Tecnologieambientali............................... 126Tecnologiecentralizzate............................187Tecnologieditransizione.......................... 134Tecnologieintermedie.............................. 201Tecno-ottimismo.......................................200Tempidiesposizionealcomputer........... 210Teoriadeisistemi.....................24,85,93,271
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309Indice analitico
Teoriadelcaos........................................... 256Teoriadellacospirazione.......................... 278Teoriadellecatastrofi.................................254Teoriadell’evoluzione............................... 265Teoriecospirative...................................... 278Termiti......................................... 86,122,167Terra nullius ................................................235Terrazzamenti............................................234Terremoto................................................... 110Territoriindigeniaustraliani.................... 149TerzoMondo................................36,191,201Thatcher,Margaret....................................262Thompson,WilliamIrwin....................... 104Top-down ...................................... 43,101,246TorreEiffel.................................................. 138Tradescantia albiflora .................................269Trasferimentodigenitrabatteri.............. 265Transizione.................... 72,90,134,140,232Trapper ........................................................ 121Trasporto.............................................. 70,107Trasportomerci......................................... 199Trasportopubblico....................................200Trifoglio...................................... 154,222,257Trifolium subterraneum ............................... 123Tronchidasega......................................... 205Turismo..................................................... 261Turismorurale.................................... 181-182
UUccellimigratori....................................... 230Umanesimorazionalista............................. 33Unionisimbiotiche................................... 265Unitàdiinnovazione..................................49Università..................................105,200,243Usoappropriatodirisorsenaturali.......... 114Usoefficientedellepiogge.........................151Usoinefficientedirisorseumane........... 140Utilità........................................................... 82
VValutazioneEMERGY................................69Variazionistagionali...................152,213,252Vegetazioneriparia...................................268Velocità.............................................. 192,210Viaggialungadistanza..............................195Viaggio..........................................................75Vigoredacomunitàibrida........................220Vigoreibrido..................................... 217,229Visioneperiferica...................................... 230Vitamarina.................................................. 56Volpe............................................................ 36Vulcanismo................................................. 56Vulnerabilitàdeisistemi.............................54
WWallaby....................................................... 172Weedscape ...................................................268Whole Earth Catalogue .................................26Whole Earth Review .....................................26WWOOF...................................................... 20World Watch Institute .................................218Wright,FrankLloyd...................................167
XXenofobia.................................................. 186
YYabby........................................................... 118Yarra...........................................................268Yeomans,Alan............................................64Yin-Yang.................................................... 186
ZZolfo............................................................. 63Zone......................................................27,156
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L’autore ..............................................................................6Premessa .......................................................................................... 7Scopo del libro .............................................................................. 9Evoluzione del progetto ...................................................................9Formato del libro ...............................................................................9Ringraziamenti ............................................................................11
Prefazione ......................................................................................12La permacultura nell’era dell’incertezza ......................................12La terza ondata di ambientalismo ............................................... 14
Prefazione all’edizione italiana .............................................15
Introduzione ................................................................................19Che cos’è la permacultura?..............................................................19
La visione ........................................................................................19
Il sistema di progettazione .............................................................19
La rete ............................................................................................. 20
Il corso di progettazione in permacultura ....................................21
Diffusione del concetto di permacultura ......................................21
La permacultura come orticoltura .................................................21
La permacultura come controcultura ........................................... 22
Le reazioni del mondo accademico, delle professioni
e delle autorità pubbliche .............................................................. 22
Un eccesso di promozione .............................................................23
I principi della permacultura .........................................................23Il valore e l’utilizzo dei principi .................................................... 24
I principi della progettazione .........................................................25
Zone e settori in permacultura ......................................................27
Cultura sostenibile? .........................................................................27Oltre la sostenibilità ....................................................................... 29
Dalla cima della montagna ...........................................................29
Principi etici della permacultura ......................................... 31
Cornici filosofiche ........................................................................... 31
Permacultura come scienza della progettazione ..........................32
Dimensioni spirituali .....................................................................32
Cura per la Terra ............................................................................... 33L’astronave Terra ............................................................................. 33
Il suolo vivente ................................................................................ 33
Amministrare il sistema ................................................................ 35
Biodiversità ..................................................................................... 35
Organismi viventi .......................................................................... 36
Cura delle persone............................................................................36Cura di se stessi ..............................................................................37
Benessere non materiale ................................................................37
Stabilire limiti a consumo e riproduzione; ridistribuire il surplus ..................................................................... 37
Abbondanza e limiti in natura .......................................................38
Redistribuzione del surplus .......................................................... 39
La permacultura come strumento per contribuire a prendere decisioni etiche ........................................................... 40
1. Osserva e interagisci ............................................................. 41Osservare, riconoscere i modelli e capire i dettagli .................... 41Interagire con attenzione, creatività ed efficienza .................... 42La rivoluzione del pensiero e della progettazione ..................... 42Linee guida del design thinking (pensare in modo progettuale) ...... 43
Indice
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312 Permacultura
Tutte le osservazioni hanno un valore relativo .............................43
Pensare dall’alto verso il basso, agire dal basso verso l’alto .........43
Il paesaggio è il libro di testo ........................................................ 44
Sbagliare è positivo, se ci insegna qualcosa ................................. 44
Le soluzioni eleganti sono semplici o addirittura invisibili ........ 44
Intervenire il meno possibile .........................................................45
Evitare l’eccesso di “buono” ...........................................................45
Il problema è la soluzione .............................................................46
Riconoscere ed evitare i vicoli ciechi della progettazione ...........46
Istruzione formale e strumenti di comunicazione ....................47L’osservazione e i limiti dell’esperienza diretta ..........................48Il contesto moderno per apprendere tramite l’esperienza .......48Osservazioni e interazioni in un mondo postmoderno ............ 50Trovare qualcosa di utile nell’immondizia della modernità ......51Il valore dello scetticismo ...............................................................51L’importanza dell’interazione .......................................................51
2. Raccogli e conserva energia .............................................. 52Le leggi dell’energia ........................................................................52
Il modello moderno ........................................................................54
Fonti di energia ................................................................................55Le riserve di energia nel territorio ................................................55Come la natura raccoglie e conserva energia ...............................56
La conservazione dell’acqua nel territorio ....................................57
La conservazione dei nutrienti nel territorio ............................... 59
La conservazione del carbonio nel territorio ...............................60
L’humus come riserva di carbonio ...............................................60
Ricostituire il capitale naturale del territorio ..............................61Acqua ...............................................................................................61
Il suolo vivente ...............................................................................62
Ricostituire la sostanza organica del terreno ...............................62
Rubare a Pietro per dare a Paolo...................................................62
La lignite come nuovo humus ...................................................... 63
L’equilibrio tra biomasse legnose ed erbacee .............................. 63
L’humus del suolo come deposito di carbonio ............................ 63
L’equilibrio minerale .....................................................................64
Gli alberi .........................................................................................66
Semi (soprattutto di specie annuali) ............................................ 67
Caratteristiche del capitale naturale ............................................ 68Un certo grado di automantenimento .........................................68
Basso tasso di svalutazione ...........................................................68
Non richiedono tecnologie speciali o costose ..............................68
Sono resistenti a monopoli, furto e violenza ...............................68
La pianificazione territoriale ........................................................ 69La contabilità EMERGY ...................................................................69
Ricostituire le riserve domestiche di energia .............................. 69L’ambiente costruito come riserva di energia ............................ 70L’energia immagazzinata nella cultura .........................................71
Atteggiamenti e valori adeguati alla decrescita ............................ 72
La futura cultura sostenibile ......................................................... 72
Uso appropriato di risorse non rinnovabili ..................................72Fertilizzanti minerali per migliorare il suolo ...............................73
Idealismo o pragmatismo? ............................................................ 74Conclusione ......................................................................................75
3. Assicurati un raccolto .......................................................... 77Modelli dalla natura ....................................................................... 77I benefici della competizione ........................................................ 78La legge della massima potenza ................................................... 79
Valori che spingono al consumo e valori
che spingono alla conservazione .................................................. 79
Feedback positivo ............................................................................. 80Alimenti base e fornitura di energia netta ...................................80
Specie rustiche ................................................................................81
L’aumento della fertilità ................................................................ 82
Utilità e cosmetica in orticoltura .................................................. 82
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313Indice
Strategie nella produzione di cibo .................................................83
Le relazioni sociali ..........................................................................83
I tempi e la flessibilità.....................................................................84La cultura della flebo ..................................................................... 84
Costruirsi una casa .........................................................................85
La follia del just-in-time ..................................................................85
Un efficiente uso delle risorse può diventare una trappola ....... 85Saper fare i conti .............................................................................86
L’impronta ecologica......................................................................86
La contabilità EMERGY ................................................................ 87
Quoziente di rendimento e tempo di rinnovamento ................. 87
La valutazione di impatto ambientale ..........................................89
La frugalità volontaria ...................................................................89
Il problema del successo ................................................................90Le soluzioni al problema del successo ......................................... 91Conclusione ..................................................................................... 91
4. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback ......... 92Allevamento, cura e controllo in natura ...................................... 93L’autoregolazione ...........................................................................94L’altruismo tripartito .....................................................................94Cura, feedback negativo e autoregolazione nei sistemi naturali gestiti dall’uomo ............................................94La gerarchia dell’energia ................................................................ 97Il deficit di autoregolazione delle élite ........................................ 99Strategie top-down e bottom-up per il cambiamento sociale .... 101Pensiero top-down, azione bottom-up .......................................... 101La responsabilità personale ......................................................... 102
La ricchezza e il potere individuali ............................................. 104
La decadenza istituzionale e il ricambio organizzativo ............. 104
La mancanza di meccanismi di feedback diretto .........................105
L’individuo come sistema ............................................................ 106
L’autocontrollo .............................................................................106
Il processo di autorevisione e controllo ..................................... 106
La dipendenza ............................................................................... 107Autosufficienza come azione politica ........................................108Autosufficienza come preparazione al disastro ........................108Progettare per fronteggiare gli incendi ........................................ 109
I sistemi sotto stress .................................................................... 109
Conclusione ....................................................................................111
5. Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili ..................................................................112Le risorse rinnovabili come energia ........................................... 113I criteri per l’utilizzo delle risorse rinnovabili ........................... 113Il tempo di rinnovamento di una risorsa e l’emivita di un prodotto .113Da ogni risorsa prodotti multipli ................................................. 114La valutazione del processo globale............................................ 114Uso appropriato ........................................................................... 114La dimensione del capitale fisso ................................................. 114
L’investimento di energie non rinnovabili ................................ 114Le celle solari: la salvezza a portata di mano
o un diversivo tecnologico? ..........................................................115Gli alberi sono le centrali elettriche solari della natura ........... 116Il ruolo appropriato delle celle solari ..........................................117L’uso sostenibile delle risorse rinnovabili ..................................117
Risorse fluttuanti e mobili ...........................................................118La regolazione delle raccolte
dal selvatico nelle società tradizionali ....................................................118Lo sfruttamento sostenibile delle foreste native .........................119La caccia in una prospettiva sostenibile ..................................... 120
I servizi rinnovabili offerti dalla natura .....................................121Gli esempi classici della permacultura .......................................121Un esempio africano .................................................................... 123Gli animali da lavoro .................................................................... 123
Servizi dell’ecosistema ..................................................................125
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314 Permacultura
La depurazione naturale delle acque .......................................... 126Il compost: un servizio reso dai microbi .....................................127Tecnologie ambientali ..................................................................127
Conclusione ................................................................................... 128
6. Evita di produrre rifiuti .................................................... 129Rifiuti o scambi in natura ..............................................................129Ridurre al minimo gli scarti .........................................................130
Rifiuta e riduci .............................................................................. 131Il riutilizzo di contenitori ............................................................. 131Scarti di cibo e acqua .................................................................... 132Limitazioni al riuso ...................................................................... 132
Le riparazioni ................................................................................. 133Il riciclaggio .................................................................................. 133
Modelli industriali.........................................................................134Il riciclaggio industriale come strategia di transizione ..............134Una seconda rivoluzione industriale? ......................................... 135Efficienza industriale e ingegno umano .....................................136
Durata e manutenzione ................................................................136L’ingegneria della manutenzione ................................................137
Piante e animali infestanti come risorse sprecate .....................139Disponibilità di acqua, sostanze nutritive e terra .......................139L’opulenza .....................................................................................139
Risorse umane sprecate .................................................................139La spazzatura come natura ......................................................... 142Conclusione ....................................................................................143
7. Progetta dal modello al dettaglio ................................ 144Pensare per modelli ......................................................................144Scale spaziali e temporali ............................................................. 145
Scale fisiche o scale funzionali ................................................... 147L’aggregazione di energia nello spazio e nel tempo ................. 148
I Modelli del territorio .................................................................148
Dalla foresta pluviale alla foresta di eucalipti ............................148I modelli di suolo ......................................................................... 149
I modelli strutturali di vegetazione ........................................... 149Le foreste come modello per l’agricoltura .................................. 149Le foreste alimentari in permacultura ....................................... 150L’agroforestazione e la pluricoltura di specie arboree ............... 150
Landcare e la riprogettazione dell’agricoltura australiana ...... 151L’optimum di piante e animali ..................................................... 151
Alberi decidui e sempreverdi .......................................................151Piante che amano e non amano la fertilità del terreno ..............151Biomasse animali e vegetali come indicatori di fertilità ............152I paesaggi nordamericani ............................................................ 153I paesaggi dello Stato del Victoria ................................................ 153I paesaggi di Sydney ..................................................................... 153Animali da pascolo ...................................................................... 154
La progettazione di siti permaculturali .................................... 154La progettazione di un sito come progettazione cellulare .........155Zone, settori e pendii ...................................................................156
Zone e dimensioni .........................................................................156Pensiero lineare e pensiero immateriale ....................................158Scale ottimali per produzione e sviluppo ....................................158Settori ........................................................................................... 160I pendii ..........................................................................................161I modelli di territorio in permacultura ................................... 161
I concetti connessi all’idea di bacino idrografico ......................161Valutazione e mappatura del territorio ..................................... 164
I land systems ................................................................................ 164Applicazioni ................................................................................. 164Limiti ............................................................................................ 166
L’architettura bioregionale ......................................................... 167L’esperienza del proprietario-costruttore ................................... 167
L’estetica della decrescita ............................................................. 168
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315Indice
8. Integra invece di separare ................................................ 170L’integrazione in natura ................................................................171Tipi di relazioni ecologiche ..........................................................171Relazioni predatorie ........................................................................ 171Relazioni parassitarie ..................................................................... 171
Relazioni competitive ...................................................................172Le relazioni di “evitamento” .........................................................172Relazioni di mutualismo ..............................................................172Le relazioni simbiotiche ...............................................................172Polarizzazione per opposti o unione emergente ........................173
Ogni elemento svolge molte funzioni ........................................ 173Pluri-funzionalità e complessità .................................................... 173L’abbaglio della massima resa ........................................................ 173L’analisi funzionale .........................................................................174Ogni funzione importante è sostenuta da molti elementi ......175
I sistemi di back-up .......................................................................175Il contributo complementare ...................................................... 176Gli arbusti da foraggio ................................................................. 176La progettazione dei rifornimenti idrici ..................................... 176
Semplificazione e segregazione................................................... 178
La segregazione nell’orto .............................................................178
Progettare la casa di campagna
in base al principio della segregazione .......................................178
Il concetto di segregazione nella destinazione d’uso dei terreni
La segregazione etnica e l’apartheid ............................................179
La separazione tra Stato e Chiesa ................................................179
Cooperazione e integrazione .......................................................179
Integrazione industriale ...............................................................179
Consociazioni e gilde in permacultura ...................................... 180
Usi integrati della terra ............................................................... 180
I modelli di proprietà terriera in città......................................... 180
Modelli di competizione e cooperazione in natura e nella società . 182
Comunità pioniere .......................................................................182
La cooperazione nel capitalismo.................................................. 183
I mercati di nicchia ....................................................................... 183
La natura determina la società ..................................................... 183
Cooperazione interna, competizione esterna ............................. 183
Il conflitto tribale ..........................................................................184
Cultura aziendale ed ecologia....................................................... 185
Materialismo e spiritualità .......................................................... 186
Ricostruire la comunità ................................................................187
Caratteristiche di una comunità sostenibile ...............................187
La cultura alternativa ....................................................................188
Progettare la comunità .................................................................188
Il co-housing .................................................................................. 189
Le comunità intenzionali all’origine della permacultura .......... 189
L’uso dell’ecologia per descrivere la comunità ........................... 190
Fryers Forest .................................................................................... 191
Proprietà collettiva o feudalesimo ............................................... 191
9. Piccolo e lento è bello ........................................................ 192
I limiti energetici ...........................................................................192
La progettazione cellulare ............................................................193
Le dimensioni in permacultura .................................................. 194
Lento è sano .................................................................................. 194
Melliodora ..................................................................................... 194
Scala e velocità ottimali ................................................................195
Limiti etici imposti allo sviluppo ............................................... 196
Dopo la scomparsa dei grandi pesci.............................................197
La ricerca in agricoltura e le opportunità su piccola scala .........197
Autoregolazione ............................................................................ 198
L’utilizzo della terra in epoca preindustriale ............................ 198
Scala e velocità industriali ........................................................... 199
La velocità industriale .................................................................. 199
Tecno-ottimismo .......................................................................... 201
Piccolo è bello .................................................................................201
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316 Permacultura
Sviluppo aziendale e soluzioni a breve corso .............................201
Le alternative aziendali ................................................................202
Il gigantismo crea la nicchia aperta ............................................202
La dematerializzazione delle aziende .........................................202
Durata delle multinazionali ........................................................202
Il pensiero a lungo termine ......................................................... 203
Costruire muri di pietra .............................................................. 203
Strategie a crescita lenta in agricoltura e silvicoltura ..............204
Le colture perenni ........................................................................204
La produzione di ortaggi .............................................................204
Irrobustire all’aperto le piante da vivaio ..................................... 205
Silvicoltura a lunga rotazione ..................................................... 205
Il caso della sequoia californiana ................................................206
L’allevamento ............................................................................... 207
Lo sviluppo dei bambini .............................................................. 207
Slow Food ........................................................................................ 207
L’economia dell’informazione ....................................................208
Permacultura e information technology: ballare con il diavolo? .209
Il paradosso dei radicali e dei conservatori ................................210
Fondamentalismo e valori reazionari ........................................210
Conclusione ....................................................................................210
10. Usa e valorizza la diversità ............................................. 211
La conservazione della biodiversità ............................................ 211
Riequilibrare produttività e diversità ...........................................212
La specializzazione in natura .......................................................212
Diversità e specializzazione nei modelli di territorio .................212
La diversità crea stabilità? ............................................................. 213
La complessità strutturale ............................................................ 213
La diversità di età .......................................................................... 213
La diversità genetica .....................................................................214
La diversità coltivata di epoca preindustriale ............................ 215
L’autosufficienza richiede la diversità ......................................... 215
La sicurezza attraverso la diversità .............................................. 215
La diversità come mantenimento di una tradizione culturale .. 215
Miglioramenti nelle tecniche di coltivazione o spostamento
degli obiettivi? ............................................................................... 215
L’equilibrio di produttività e diversità ........................................ 216
L’allevamento animale e la diversità .........................................216
L’allevamento su scala industriale .............................................. 216
I fantasisti dell’incrocio ................................................................217
Diversità geografica e culturale ....................................................218
Le culture dei cibi fermentati.......................................................218
La diversità linguistica e la sua scomparsa .................................218
Globalizzazione culturale e rinascita delle culture legate al territorio..................................................................................... 219
Reazioni alla globalizzazione ...................................................... 219
Nuove culture legate al territorio ................................................ 219
Autosufficienza e diversità dei prodotti ..................................... 220
I Paesi ricchi .................................................................................220
I Paesi poveri ................................................................................220
Melliodora .....................................................................................221
Il dibattito sulla diversità in permacultura ................................221
Le dinamiche della diversità: proliferazione ed eliminazione ...221
Melliodora .................................................................................... 222
I modelli di diversità ed eliminazione in silvicoltura ................ 222
La proliferazione naturale ............................................................223
Ricostituire la diversità .................................................................223
La rivegetazione ............................................................................ 223
Il ritorno alle specie indigene ..................................................... 224
Diversità economica e diversità sociale ..................................... 224
Un patchwork di sistemi basati sulla diversità ........................... 224
La ricerca-attiva di diverse soluzioni agricole .............................225
Mercati di massa e mercati di nicchia ........................................226
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317Indice
Comunità, collettività e diversità ................................................ 227
Il multiculturalismo .................................................................... 227
La diversità biologica umana ...................................................... 228
11. Usa e valorizza il margine ..............................................230
I margini nel paesaggio ................................................................ 230
Le coste .......................................................................................... 231
Gli ecotoni .................................................................................... 230
Ecosistemi terrestri ....................................................................... 231
Il margine su microscala..............................................................232
Il margine come proprietà sistemica ..........................................232
Il sovrapporsi di margini concettuali ............................................234
Il margine nei territori coltivati ..................................................234
La vecchia Inghilterra ...................................................................234
I terrazzamenti del Mediterraneo ................................................234
L’Australia com’era una volta .......................................................235
La gestione aborigena della terra .................................................235
Esempi urbani di utilizzo del margine .......................................237
Il margine urbano-rurale .............................................................237
Le vetrine dei negozi come margine ...........................................237
Esempi classici in permacultura ..................................................237
La rivegetazione.............................................................................238
Agroforestazione ...........................................................................238
Il margine progettato come segregazione appropriata ........... 239
Gli effetti dell’intensità di utilizzo ............................................. 239
Il Kakadu National Park e la perdita del margine ....................240
Il valore dei sistemi marginali ....................................................240
Cibi selvatici dal margine ............................................................240
I quartieri disagiati come sistemi marginali...............................241
La città e il suo hinterland come centro e margine ....................241
Le origini marginali della permacultura .................................... 242
Idee e scienza del margine ..........................................................243
12. Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo .... 245Le prospettive sistemiche sul cambiamento ............................246
I mutamenti in prospettiva top-down..........................................246La progettazione in permacultura come cambiamento top-down .246La resilienza ai cambiamenti imposti dall’alto ..........................247Flessibilità ....................................................................................248L’entropia come costante fonte di cambiamento .......................248Rinnovamento e durata nell’ambiente costruito .......................248
Modelli ecologici di successione ................................................ 250La successione classica ................................................................... 251
La composizione floristica iniziale ..............................................251L’uso della successione vegetale e animale in permacultura .....252
Le piante vengono prima degli animali ...................................... 253La fattoria didattica Collingwood ................................................ 254L’esperienza dei corsi di progettazione in permacultura .......... 254Il modello pulsante di successione ecologica ............................ 254L’evoluzione del territorio ........................................................... 254La teoria del caos.......................................................................... 256L’incendio come impulso negli ecosistemi australiani ............. 256
Ecosistemi agricoli pulsanti .........................................................257Il pascolo a settori .........................................................................257Rotazioni con pascolo e sovescio .................................................257Ricrescita del bosco e conservazione del suolo ..........................257Il taglia e brucia delle zone tropicali ......................................... 258
Lezioni per la progettazione e gestione della terra nella prospettiva permaculturale ................................................ 258
La pacciamatura a tappeto e le alternative alla successione vegetale 259La foresta alimentare come successione vegetale ......................259
Un modello di mutamento di un ecosistema in quattro fasi ..260La successione in economia e società ........................................ 261I pionieri del ritorno alla terra .......................................................261
La gentrification ............................................................................ 261La successione dei nouveaux riches ............................................. 262
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318 Permacultura
I cicli socio-politici come modelli pulsanti ................................ 262L’onda pulsante dei combustibili fossili .................................. 263
Cambiamenti evolutivi ................................................................264La selezione di animali e piante .................................................264Evoluzione ed estinzione delle specie ........................................264L’evoluzione postdarwiniana....................................................... 265L’analogia con il gioco del biliardo ............................................. 265
L’evoluzione dei sistemi ............................................................... 267L’ecosintesi ..................................................................................... 267
Ecosintesi, infestanti e successioni ecologiche
nei paesaggi urbani .....................................................................268Weedscape ripari a Melbourne ...................................................268Weedscape ripari a Hepburn Springs ........................................ 269
L’umanità come parte della natura ............................................. 270Proprietà emergenti ......................................................................271
L’ingegneria genetica: evoluzione esplosiva
o sogno tecnologico? ...................................................................................272Equilibrio dei generi e sostenibilità ............................................273Pensiero a lungo termine, cicli su grande scala ..........................275
I modelli pulsanti della vita sulla Terra ...................................... 276
Aggiunto dopo l’11 settembre 2001 .......................................278Note................................................................................................ 281Bibliografia scelta ....................................................................... 301 Indice analitico ........................................................................... 303
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Elenco delle figure
Figura1. Il fiore della permacultura .....................................20Figura2. L’albero della permacultura ................................... 25Figura3. Analisi permaculturale per zone e settori ..............28Figura4. Dinamiche culturali su larga scala basate
sul flusso delle energie fossili ........................................ 30Figura5. Unione emergente di materialismo e spiritualità
attraverso percorsi di creazione e distruzione ........ 34Figura6. La spirale azione-apprendimento .......................... 45Figura7. Un ecosistema visto come circuito energetico ......... 53Figura8. Vari modelli di sistemi fluviali
(secondo Tané 1996) .............................................58Figura9. La matrice della fertilità del suolo e dell’equilibrio ...65Figura10. Potenza massima per una macchina termica .......78Figura11. Quoziente di rendimento EMERGY di combustibili
da biomassa come funzione di frequenza del raccolto (secondo Odum 1966) ..........................................88
Figura12. L’altruismo tripartito per la distribuzione dell’energia disponibile (secondo Odum 1983) .........................95
Figura13. La piramide alimentare come modello di ecosistemi e società tradizionali ............................................ 98
Figura14. La gerarchia energetica nelle società preindustriali e moderne ............................................................ 100
Figura15. Modello di piramide alimentare delle società tradizionali, industriali e post-industriali ........... 103
Figura16. Decadimento infrastrutturale e manutenzione ....................................................138
Figura17. Il modello wineglass (a calice) dell’attività economica globale ...................................................... 141Figura18. Gerarchia di sistemi nel tempo e nello spazio
(secondo Odum & Odum, 2001) ......................... 146
Figura19. Gerarchia di sistemi inserita nel tempo e nello spazio ..........................................147
Figura20.Gradiente dei tipi di vegetazione in climi temperati a media piovosità: dalla prateria alla foresta a chioma e poi alla brughiera (con relativi riflessi nella popola-zione animale) che riflette la fertilità del terreno ..155
Figura21. Le zone disposte intorno alla casa in base all’intensità d’uso ..................................................157
Figura22.Scale dell’uso della terra in Australia ................... 159Figura23. Scale di produzione ottimali di ortaggi (la sommità della
collina rappresenta lo stadio di sviluppo che bisogna supe-rare per arrivare a un nuovo optimum di scala) .......160
Figura24. Analisi per zone e settori di Melliodora ............... 162Figura25. Uso del pendio a Melliodora ................................ 163Figura26.Il tipico modello ad albero
di un bacino idrografico ...................................... 165Figura27. Relazioni integrate e segregate in natura ............. 174Figura28. Il simbolo Yin-Yang della spiritualità orientale ... 187Figura29. Velocità e movimento nelle società industriali
e post-industriali ..................................................196Figura30. Ecotoni in sovrapposizione tra bioregioni
principali, lungo la costa meridionale del New South Wales ............................................231
Figura31. Una possibile rappresentazione concettuale di interazioni tra sistemi auto-organizzati ..........233
Figura32. Confronto di due paradigmi di crescita e successione (secondo Odum 1987) ..........................................255
Figura33. Il ciclo culturale tradizionale hindu (secondo Lawlor 1991) ........................................ 275
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