perlareginadelleonde L’aeroportosichiamerà“Trieste”

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DORIGO A PAGINA 21 SARTI E D’AMELIO ALLE PAGINE 22 E 23 TRIBUTI LOCALI In ritardo le cartelle di Esatto Slitta l’invio della Tasi 2015 EMERGENZA A FERNETTI Scoppia la protesta nel paesino con più profughi che abitanti STASERA IL CONCERTO DEGLI IRON MAIDEN Città superblindata per l’arrivo dei 15mila “metallari” ■■ Duecento agenti e cani antiesplosivo per la sicurezza del concerto dell’estate, quello degli Iron Maiden stasera in piazza Unità (foto Silvano). Misure eccezionali visto il momento e controlli rafforzati all’ingresso in città per l’arri- vo dei 15mila “metallari”. Viabilità: Rive chiuse al traffico dalle ore 14. GAROFALO E MUSCATELLO ALLE PAGINE 18 E 19 quiconviene.com quiconviene.com Farmacia all’Angelo d’Oro PIAZZA GOLDONI - Trieste 3,80 € 3,80 € MASSIGEN MAGNESIO E POTASSIO 24 BUSTE DA 10 GR. DA € 10,90 A M RISPARMI -7,10 € DOTT. OSVALDO PALOMBELLA SPECIALISTA IN MEDICINA DELLO SPORT VISITE MEDICHE PER: IDONEITÀ SPORTIVA AGONISTICA IDONEITÀ SPORTIVA NON AGONISTICA RICEVE SU APPUNTAMENTO c/o “Zudecche Day Surgery” Via Delle Zudecche n° 1 - Trieste Tel. 040 3478783 - Cell. 338 4867339 LA CULTURA Il rebus di Pasolini amato dalla destra IL COMMENTO SIT-IN PER REGENI A PAGINA 12 ATTUALITà E ESTERI di MAURO GIACCA I ncombono le vacanze: ecco un elenco di libri di scienza da mettre in vali- gia prima di partire. A PAGINA 25 Pier Paolo Pasolini Kamikaze al festival: ha giurato fedeltà all’Is Cannabis, il muro che deve cadere contro le assurdità Serbia senza governo Usa e Mosca premono AL MICROSCOPIO I genitori di Giulio «Chiederemo più forte la verità» La fiaccolata a Roma al Pantheon “Il gene egoista” e altri titoli sotto l’ombrellone di ROBERTO CARNERO C hi era Pier Paolo Paso- lini? La domanda non è oziosa. Tutti credia- mo di saperlo, ma in realtà ciascuno di noi ha in mente un “suo” Pasolini. Lo si è vi- sto anche in questi ultimi me- si, in concomitanza con l'on- da lunga delle molteplici cele- brazioni e iniziative dedicate allo scrittore friulano in occa- sione del quarantesimo anni- versario del suo omicidio. ALLE PAGINE 32 E 33 Ansbach: richiedente asilo siriano si fa esplode- re a un festival: 15 feriti. Intanto la Germania si divide sui profughi. La Baviera: più controlli. GERMANIA ALLE PAGINE 8 E 9 di FRANCO CORLEONE I eri, 25 luglio, la Camera dei deputati ha iniziato la di- scussione delle proposte di legalizzazione della canapa. È facile prevedere che l’appro- vazione della legge non sia die- tro l’angolo. SEGUE A PAGINA 17 Ancora una fumata nera al nu- mero 11 di via Nemanjina a Belgrado, luogo in cui - da or- mai tre mesi - si attende la pre- sentazione del nuovo governo (nella foto, Vu›i„). balcani A PAGINA 11 L’aeroporto si chiamerà “Trieste” Cambia il nome dello scalo di Ronchi per motivi di marketing BALLICO E TONERO ALLE PAGINE 2 E 3 ECONOMIA » Luxottica, giù l’utile. Pesa l’incognita dell’effetto-valute VALLIN A PAGINA 14 L’ESTATE Pini, tango e massaggi al bagno di Grignano Due GORIUP A PAGINA 30 I TUFFI Sabato all’Ausonia il rito delle “clanfe” triestine CARDELLA A PAGINA 31 WINDSURF Caterina, sogno mondiale per la regina delle onde DEGRASSI A PAGINA 37 Bastone sui dirigenti senza in- carico ma profumatamente pagati, carota per quelli più bravi. Che dunque devono es- sere ricompensati. Sono 94 i di- rigenti sopra i 200mila euro lordi di stipendio. DI BRANCO A PAGINA 7 LA POLITICA Rai, è scontro sugli sprechi: via chi è senza incarichi GIORNALE DI TRIESTE FONDATO NEL 1881 MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016 ANNO 136- NUMERO 177 TRIESTE, VIA DI CAMPO MARZIO 10, TEL. 040 3733111 / GORIZIA C.SO ITALIA 74, TEL. 0481 530035 / MONFALCONE, VIA F.LLI ROSSELLI 20, TEL 0481 790201 EDIZIONE DI TRIESTE, ISTRIA, QUARNERO E DALMAZIA Gratuito in abbinamento con «La Voce del Popolo» (La Voce del Popolo + Il Piccolo Slovenia € 0,90, Croazia KN 7) 1,20* POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. ABB. POST. 353/2003 (CONV. L. 46-27/02/2004,) ART. 1, COM. 1, DCB TS www.ilpiccolo.it Email: [email protected] y(7HB5J2*LQTOQS( +.!"!_!?!.

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■ DORIGO A PAGINA 21■ SARTI E D’AMELIO ALLE PAGINE 22 E 23

TRIBUTI LOCALI

In ritardo le cartelle di EsattoSlitta l’invio della Tasi 2015

EMERGENZA A FERNETTI

Scoppia la protesta nel paesinocon più profughi che abitanti

STASERA IL CONCERTO DEGLI IRON MAIDEN

Città superblindata per l’arrivo dei 15mila “metallari”

■■ Duecento agenti e cani antiesplosivo per la sicurezza del concerto dell’estate, quello degli Iron Maiden staserain piazza Unità (foto Silvano). Misure eccezionali visto il momento e controlli rafforzati all’ingresso in città per l’arri-vo dei 15mila “metallari”. Viabilità: Rive chiuse al traffico dalle ore 14. ■ GAROFALO E MUSCATELLO ALLE PAGINE 18 E 19

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PIAZZA GOLDONI - Trieste

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c/o “Zudecche Day Surgery”

Via Delle Zudecche n° 1 - Trieste

Tel. 040 3478783 - Cell. 338 4867339

LA CULTURA

Il rebus di Pasolini amato dalla destra

IL COMMENTO

SIT-IN PER REGENI ■ A PAGINA 12

ATTUALITà E ESTERI

di MAURO GIACCA

Incombono le vacanze:ecco un elenco di libri discienza da mettre in vali-

gia prima di partire.

■ A PAGINA 25Pier Paolo Pasolini

Kamikaze al festival:ha giurato fedeltà all’Is

Cannabis, ilmurochedeve caderecontro le assurdità

Serbia senza governoUsa eMosca premono

AL MICROSCOPIO

I genitori di Giulio«Chiederemopiù forte la verità»

La fiaccolata a Roma al Pantheon

“Il gene egoista”e altri titolisotto l’ombrellone

di ROBERTO CARNERO

Chiera Pier Paolo Paso-lini? La domanda nonè oziosa. Tutti credia-

mo di saperlo, ma in realtàciascuno di noi ha in menteun “suo” Pasolini. Lo si è vi-sto anchein questi ultimi me-si, in concomitanza con l'on-dalunga delle molteplicicele-brazioni e iniziative dedicateallo scrittore friulano in occa-sionedel quarantesimo anni-versariodelsuoomicidio.

■ ALLEPAGINE32E33

Ansbach: richiedente asilo siriano si fa esplode-re a un festival: 15 feriti. Intanto la Germania sidivide sui profughi. La Baviera: più controlli.

GERMANIA ■ ALLE PAGINE 8 E 9

di FRANCO CORLEONE

Ieri, 25 luglio, la Camera deideputati ha iniziato la di-scussione delle proposte

di legalizzazione della canapa.È facile prevedere che l’appro-vazione della legge non sia die-tro l’angolo.

■ SEGUE A PAGINA 17

Ancora una fumata nera al nu-mero 11 di via Nemanjina aBelgrado, luogo in cui - da or-mai tre mesi - si attende la pre-sentazione del nuovo governo(nella foto, Vu›i„).

balcani ■ A PAGINA 11

L’aeroporto si chiamerà “Trieste”Cambia ilnomedelloscalodiRonchipermotividimarketing ■ BALLICOETONEROALLE PAGINE2E3

ECONOMIA»Luxottica,giù l’utile.Pesa l’incognitadell’effetto-valute ■ VALLIN A PAGINA 14

L’ESTATEPini, tango emassaggial bagno di GrignanoDue■ GORIUP A PAGINA 30

I TUFFISabato all’Ausonia il ritodelle “clanfe” triestine■ CARDELLA A PAGINA 31

WINDSURFCaterina, sognomondialeper la regina delle onde■ DEGRASSI A PAGINA 37

Bastone sui dirigenti senza in-carico ma profumatamentepagati, carota per quelli piùbravi. Che dunque devono es-sere ricompensati. Sono 94 i di-rigenti sopra i 200mila eurolordi di stipendio.

■ DI BRANCO A PAGINA 7

LA POLITICA

Rai, è scontrosugli sprechi:via chi è senzaincarichi

GIORNALE DI TRIESTE FONDATO NEL 1881 MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016ANNO 136- NUMERO 177 ■ TRIESTE, VIA DI CAMPO MARZIO 10, TEL. 040 3733111 / GORIZIA C.SO ITALIA 74, TEL. 0481 530035 / MONFALCONE, VIA F.LLI ROSSELLI 20, TEL 0481 790201

EDIZIONE DI TRIESTE, ISTRIA, QUARNERO E DALMAZIA Gratuito in abbinamento con «La Voce del Popolo» (La Voce del Popolo + Il Piccolo Slovenia € 0,90, Croazia KN 7)

€ 1,20*POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. ABB. POST. 353/2003(CONV. L. 46-27/02/2004,) ART. 1, COM. 1, DCB TS

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Dal maggio 2015 AntonioMarano. Dall’ottobre dellostesso anno Marco Consalvo.Presidente e direttoregenerale, l’accoppiata cuiDebora Serracchiani haaffidato l'operazione rilanciodell'aeroporto di Ronchi, dopodue anni di perdite.L’obiettivo da concretizzaregià nel 2016 è il break even, ilpareggio di bilancio. Un primopasso è stato tagliare le spese:riduzione del cda da 5 a 3poltrone, niente nomina delvicepresidente,razionalizzazione dellepartecipare (Afvg Security conamministratore unico,Midtravel liquidata, comepure Sogepar), riduzione deimegastipendi. (m.b.)

Sessant’anni di acrobazie lessicaliAncor oggi l’insegna usata è “Friuli Venezia Giulia” per non scontentare nessuno

di Marco Ballico◗ TRIESTE

Sette lettere anziché ottanta-due: nel tempo che ci metti apronunciare il nome, sei già at-terrato. Questione di marke-ting. Per puntare all’ambiziosoobiettivo del milione di passeg-geri nel 2019, l’aeroporto“Trieste No-Borders Airport Pie-tro Savorgnan di Brazzà Ronchidei Legionari Friuli Venezia Giu-lia” accorcerà l’insegna diven-tando entro l’autunno, più sem-plicemente, “Trieste”. In primisper “bucare” il mercato.

L’intenzione, su cui al mo-mento il presidente della socie-tà Aeroporto Fvg controllata al100% dalla Regione, AntonioMarano, dribbla con un «nocomment», è di semplificare iltutto. La decisione è già statacomunicata all’azionista: si vasu “Trieste”, così come già pre-visto peraltro nei codici aero-portuali internazionali.

Chi frequenta lo scalo ron-chese dedicato all’esploratorenon violento, se non è più ditanto distratto, sa infatti che loIata (International Air Tra-ponport Association, Associa-zione Internazionale del Tra-sporto Aereo) ha in archiviouna sigla non interpretabile:“Trs”. Lo Iata è un’abbreviazio-ne di tre lettere attribuita agliaeroporti in tutto il mondo.Ogni triennio viene pubblicatasulla Airline Coding Directory.Il quartier generale delle opera-zioni è a Montreal. Di fatto sitratta dei caratteri in evidenzasulle etichette che vengono po-ste sui bagagli al check-in. Untimbro importante: l’indicazio-ne di qual è lo scalo di destina-zione di persone e valigie.“Trs”, dunque, non pone dubbidi interpretazione: Ronchi è inprovincia di Gorizia, ma il riferi-mento d’arrivo è il capoluogodella regione. Dal punto di vistatecnico l’aeroporto regionale sichiama già così, lo detta anchel’inquadramento Enac, Ente na-zionale per l’aviazione civile.

Ma, a sentire il cittadino cheparte e arriva da e a Ronchi, lastruttura ha in realtà un nomegeografico, storico, ma non stra-tegico. Lo si chiami aeroporto

del Friuli Venezia Giulia, Ron-chi dei Legionari o Savorgnandi Brazzà, l’etichetta più recen-te, non si “buca”. Il codice a trelettere? Non può fare la diffe-renza, da solo, dal punto di vi-sta comunicativo. Né basta a farvenire in Friuli Venezia Giuliaturisti che non sanno dov’èRonchi e nemmeno dove si col-loca Trieste, area di riferimentoturistico pure sul fronte crocie-

ristico, uno dei business che ilnuovo corso dell’Aeroporto Fvgintende sviluppare.

Con queste premesse, tra so-cietà e azionista si sta portandoavanti il progetto di ridurre il so-vrabbondante “Trieste No-Bor-ders Airport Pietro Savorgnandi Brazzà” al più semplice ed ef-ficace “Trieste”. Partendo da“Trs” non si inventa certo nien-te, ma sta comunque emergen-

do la volontà di approcciarecompagnie e tour operator conun brand più diretto, da raffor-zare e veicolare nel migliore deimodi. “Trieste”, appunto, fer-mo restando che lo scalo rima-ne comunque dell’intera regio-ne e che i riferimenti al FriuliVenezia Giulia, a Ronchi dei Le-gionari e al personaggio Savor-gnan di Brazzà verranno salva-guardati.

In sostanza, c’è un prodottoda vendere. E, come fosseun’auto di Torino, una cremagianduia contenente cacao enocciole o un caffè triestino, an-che l’aeroporto ha bisogno diun nome semplice che lo identi-fichi immediatamente. L’“abc”di una ristrutturazione azienda-le, è il ragionamento avviato aRonchi lì dove, dopo la vip loun-ge arredata Calligaris e arricchi-

ta da Illy Caffè, si guarda ancheal rifacimento dell’area parten-za e degli spazi commerciali, diristorazione e duty free, allanuova pista e al polo intermo-dale. Non a caso, parallelamen-te al marchio “Trieste”, il cdasta lavorando anche al“wayfinding”, letteralmente“trovare la strada”, vale a dire ilsistema di indicazioni interne:dai parcheggi al ristorante, dal-

◗ TRIESTE

La provincia è quella di Gori-zia. La collocazione baricentri-ca. L’aeroporto regionale si tro-va a 21 chilometri da Gorizia, a33 da Trieste, a 40 da Udine.Quando i friulani con un mini-mo di autonomismo nel dnasentono l’annuncio «benvenu-ti a Trieste», che è ciò che i co-dici internazionali prevedono,non la prendono benissimo(eufemismo). Per questo, poli-tica e classi dirigenti hannosempre cercato diplomatica-mente di trasmettere all’ester-no il nome più “correct” possi-bile.

L’aeroporto civile apre neldicembre 1961. Già da allora,per non scontentare nessuno,si usava la formula rassicuran-

te “Aeroporto di Udine, Gori-zia e Trieste”. All’uscita dellastruttura la scritta oggi è altret-tanto onnicomprensiva:“Aeroporto del Friuli-VeneziaGiulia”. Con tanto di trattino esimboli delle quattro città ca-poluogo della regione. E nellecomunicazioni ufficiali, cosìcome nei convegni con i mediaal seguito, si sta sempre moltoattenti a evitare “Trieste”, sce-gliendo il baricentrico“Ronchi”, il tutto “Friuli Vene-zia Giulia” o, insegna degli ulti-mi tempi, lo storico“Savorgnan di Brazzà”.

Dopo che per anni rimbalza-

rono le soluzioni più diverse -da Svevo a Pasolini, da Tessito-ri a Fiume Isonzo -, nel 2007prevalse l’immagine dell’esplo-ratore nato a Castel Gandolfo emorto a Dakar. Fu la giunta Illyad assecondare la propostapartita dal Comune di Moruz-zo, collina udinese, origini del-

la famiglia Brazzà. La scelta fuoperata nella convinzionedell’impronta internazionaleche avrebbe potuto dare il no-me di un famoso e particolareviaggiatore. L’Enac, almeno,recepì in questo modo l’inizia-tiva, preferendo Savorgnan diBrazzà all’ipotesi, tra le altre, di

Furio Lauri, aviatore zaratino,medaglia d’oro al valor milita-re, fondatore nel 1947 a Triestedella Meteor, con la quale siimpegnò nella progettazione enella produzione di aerei ultra-leggeri e alianti, tra i quali il“Canguro” (secondo posto nelcampionato mondiale di cate-goria in Inghilterra nel 1954),ma anche protagonista del de-collo di Ronchi lì dove, finita laguerra, c’erano solo macerie.

«È un riconoscimento all’uo-mo - commentò l’architettoRoberto Pirzio Biroli, discen-dente da parte di madre di Sa-vorgnan di Brazzà non appena

la delibera di giunta fu cosa fat-ta -, ma anche una chiara azio-ne di marketing che, forse, ci èstata trasmessa da quello che èil filone spagnolo. Tutto il mon-do sa chi era Pietro e quando alCharles De Gaulle di Parigi si

la storia

La societàdi gestioneha comunicatola “storica”decisionedi ribattezzarelo scalo di Ronchidei Legionariall’azionista

Il presidentecon la “mission”del rilancio

‘‘la sedebaricentrica

Da Udinedista 40 chilometrie dal capoluogo 33 ‘‘

il salutocontroverso

Molti friulaninon gradisconoil “Benvenuti a Trieste”

RegioneAddio al nome impossibileNasce l’aeroporto “Trieste”Inautunno ilcambiodidenominazionedelloscalopermotividimarketing

2 Primo piano IL PICCOLO MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

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la pista ai servizi igienici. È stataaperta una gara, a inizio autun-no saranno resi noti i risultati diuna rivisitazione grafica che èpensata anche per i portatori dihandicap. «Ci stiamo confron-tando con la consulta regionaledei disabili», si limita a confer-mare Marano.

Inizio autunno che è anche ilperiodo in cui debutterà sulmercato “Trieste”. E pazienza

se il Friuli, o almeno qualcunodel Friuli, avrà a che ridire. ARonchi si è deciso di puntare su“Trieste”, un brand sempliceda poter comunicare. A vantag-gio dell’intera regione. Nellaconsapevolezza che un’inse-gna lunga, troppo lunga, non èfacile da pubblicizzare. Tantopiù che il codice internazionalefa chiarezza da sempre.

©RIPRODUZIONERISERVATA

pronuncerà questo nome tuttisapranno che staranno perprendere un aereo diretto inFriuli Venezia Giulia». Nienteda fare, stando ai numeri cheevidenziano la crisi dello scalo.Il nome non ha sfondato. Se

n’è accorto in fretta AntonioMarano che, d’intesa con il di-rettore generale Marco Consal-vo, ha informato la Regione,unico azionista, dell’intenzio-ne e dell’opportunità di cam-biare etichetta. Puntando su

una soluzione più semplice, di-retta, immediata. Brand, si di-ce in termine tecnico. Conobiettivo, innanzitutto, la pro-mozione all’estero. L’unicavia, quella di ampliare i turistiin Fvg, per concretizzare un

piano industriale da un milio-ne di passeggeri tra tre anni, difatto il 35% in più rispetto ai741mila del 2015.

Traguardo troppo ambizio-so per chi ha toccato, al massi-mo, quota 882mila nel 2012? Il

presidente Marano, poche set-timane fa in audizione in com-missione consiliare, si è dettoconvinto che la missione non èimpossibile. Non con 38 milio-ni di investimenti (25,2 a caricodella società, 12,8 di fondi co-

munitari) sbloccati dopo l’ap-provazione da parte di Enacdel piano quadriennale2016-19 degli interventi di Ae-roporto Fvg. Un “tesoretto”che è stato utilizzato per lanuova sala vip ma che serviràsoprattutto per il rifacimentodell’area partenze, della pista edel polo intermodale. Senzatrascurare il piano della qualitàe della tutela ambientale, conun incremento dei livelli deiservizi offerti e della sostenibili-tà anche attraverso l’installa-zione di impianti a basso con-sumo energetico già dal 2017. (m.b.)

L’esploratore che fondò Brazzaville

di Laura Tonero◗ TRIESTE

Dal Comune agli albergatori lavolontà dei vertici dell’aeropor-to regionale di cambiare il no-me dello scalo in “Trieste” è ac-colta con entusiasmo dalla poli-tica e dagli operatori del settoreturistico del capoluogo giulia-no. «Massima condivisione eapprezzamento per la scelta»sostiene l’assessore al Turismodel Comune di Trieste Mauri-zio Bucci. E aggiunge: «Il nuovonome dello scalo aeroportualenon può che agevolare la no-stra città dal punto di vista turi-stico. La collaborazione da par-te dell’amministrazione comu-nale, in particolar modo sulfronte della complementarietàtra l’attività crocieristica e quel-la aeroportuale, non manche-rà. Il fatto che l’aeroporto portiil nome della città fa sembrareRonchi dei Legionari meno di-stante da Trieste».

Non solo. Bucci approva conentusiasmo l’attenzione cheAntonio Marano, presidente diAeroporto Fvg Spa, sta riservan-do allo sviluppo crocieristicoquale volano anche per lo scalodi Ronchi. L’assessore al Turi-smo, impegnato peraltro a ridi-segnare l’ossatura del nuovo si-stema di promozione del terri-torio triestino, manifesta dasempre attenzione per il setto-re: «Sono stato uno dei primisostenitori delle navi bianchema spesso ho trovato diffiden-za. Mi accorgo che ora qualco-sa sta cambiando». E in effetti,attorno allo sviluppo del setto-re delle crociere, si stanno muo-vendo diverse realtà: TriesteTerminal Passeggeri, la Regio-ne, l’aeroporto e, appunto, ilComune. «Ci muoveremo indi-pendentemente da quello chefaranno altri - assicura Bucci -condividendo tecnicismi e ope-ratività con i soggetti predispo-sti: bagagli e passeggeri conTtp, infrastrutture con aeropor-to e Trenitalia».

Già rodata da tempo la colla-borazione tra aeroporto e Ttpche, a sua volta, promuove l’ae-roporto “Trieste”. «Il dialogo èproficuo, insieme anche al di-

rettore Andrea Sarto, lavoria-mo molto bene - assicura l’am-ministratore delegato FrancoNapp - e il cambio del nome èsicuramente un segnale impor-tante che faciliterà ulteriormen-te una politica comune dimarketing territoriale». Ttp, nelcorso del Seatrade Cruise Glo-bal di marzo a Fort Lauderdalein Florida, l’appuntamento diriferimento a livello mondialeper il settore crocieristico, haprovveduto a distribuire mate-riale informativo sullo scalo ae-

roportuale. «Portiamo semprein visita all’aeroporto le compa-gnie di navigazione che arriva-no in città per studiare Trieste -afferma Napp - . Il piano di ri-strutturazione dei servizi e del-la struttura in atto sta dando edarà ulteriori buoni risultati».Ma i margini sono ampi: Nappsuggerisce - oltre alla navettache collega Ronchi a Trieste e alservizio che trasferisce dall’ae-roporto alla Stazione maritti-ma i bagagli dei crocieristi chearrivano anche con dei charter

dalla Spagna per partire via ma-re da Trieste - anche una navet-ta su rotaia. «Si era parlato diun trenino tra aeroporto e Sta-zione centrale di Trieste: sareb-be un servizio molto importan-te». Soddisfazione per il cam-bio di nome viene espressa an-che dalla presidente provincia-le di Federalberghi Trieste:«Può essere d’aiuto - valuta Cri-stina Lipanje - in quanto fa cir-colare il nome della città e ciagevola turisticamente».

©RIPRODUZIONERISERVATA

Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà,l’esploratore a cui è stato intitolatonon senza difficoltà l’aeroporto diRonchi dei Legionari, nasce il 26gennaio 1852 a Castel Gandolfo emuore a Dakar nel 1905. È il decimodi tredici figli di un conte friulanoche ha estesi contatti in Francia:Ascanio Savorgnan di Brazzà.Cresciuto nella Roma papale, Pietrosi trasferisce in Francia e, finiti glistudi, inizia la carriera militare inMarina. Assume la cittadinanza

francese e si cimentanell’esplorazione dell’Africaportando a termine tre spedizioni.Nel 1880 esplora il fiume Congo e,grazie ad accordi con i capi locali,fonda la futura città di Brazzavilledove oggi si trova il mausoleo cheospita le sue spoglie. Diventagovernatore del Congo ma, dopo ladestituzione, si trasferisce adAlgeri dove si sposa e ha tre figli. Daalcuni anni a Moruzzo, in Friuli,esiste un museo a lui dedicato.

il prescelto

LE REAZIONI

«Vantaggi per il turismoa partire dalle crociere»Il Comune del capoluogo regionale, Ttp e gli albergatori approvano entusiasti:«La collaborazione non mancherà e questa decisione “ridurrà” la distanza fisica»

Passeggeri in attesa dell’imbarco

Franco Napp

‘‘l’assessorevede la svolta

Da sempresostengo le navi biancheQualcosa sta cambiando

‘‘IL MANAGERGUARDA OLTRE

Servirebbeanche un collegamentocon navetta su rotaia

L’ingresso dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari

‘‘la sceltaillyana

Nel 2007l’intitolazionea Savorgnan di Brazzà

La proprietà

100% Regione Fvg

I passeggeri

741.776

La merce gestita

424 tonnellate

Voli diretti Italia

Bari

Milano

Napoli

Roma

Trapani

Voli diretti estero

Barcellona

Londra

Monaco

Tirana

Valencia

Costi per il personale

5,972 milioni

Costi per marketing

2,467 milioni

Utile di bilancio

-1,272 milioni

Investimenti

piano industriale

38 milioni

Interventi previsti

Vip lounge

Rifacimento area partenza

e spazi commerciali

Ristorazione e duty free

Pista e impianti

di illuminazione

Polo intermodale

L’AEROPORTO DI RONCHI DEI LEGIONARI

Legenda: dati 2015 CROMASIA

“Trieste”

Maurizio Bucci

Pietrodi Brazzà

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016 IL PICCOLO Primo piano 3

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di Marco Ballico◗ TRIESTE

Una bandiera del Friuli daesporre in segno di protesta.Nell’attesa che un giudice facciaresuscitare i quesiti referendariper l’abrogazione della riformasanitaria, l’eliminazione delleUti e l’istituzione di una Regio-ne a doppia autonomia. Quesitiche piazza Oberdan ha inceneri-to prima in Ufficio di presiden-za e poi in aula. A Udine, in unpalazzo Belgrado che PietroFontanini non intende lasciare(«Non mi dimetto, perché do-vrei?»), la presidenza della Pro-vincia di Udine asseconda la ri-bellione dei comitati referenda-ri. È proprio Fontanini a tuona-re «contro l’ingiustizia dellamaggioranza politica di un Con-siglio regionale che fa le leggi epoi decide che i cittadini non lepossono contestare». Il riferi-mento, spiega il presidentedell’ente friulano, è al fatto che«la Regione Fvg è l’unica in cuil’ammissibilità di un referen-dum viene valutata da un orga-no politico legislativo. In altricontesti, il quesito viene sotto-posto a commissioni fatte damagistrati in quiescenza, docen-ti universitari, avvocati, ex com-ponenti della Corte Costituzio-nale, figure con alta e ricono-sciuta competenza nel campodel diritto pubblico».

Di qui la denuncia di «una ve-ra e propria anomalia che svili-sce l’istituto del referendum enon tutela la sovranità popola-re. Un’anomalia che va risolta».L’obiettivo è riaprire la strada areferendum «importanti, suffra-gati da raccolte di firme della po-polazione e sui quali vanno sen-titi i cittadini». Al punto che, giu-dicate «ridicole» le motivazionedell’inammissibilità, Fontaniniinvita i comitati a non abbassa-re la guardia e a ricorrere al giu-dice. Sollecitazione raccolta sen-za troppe difficoltà dal portavo-ce di “Tutti per il Friuli”, il sinda-co di Rivignano Marzio Anzil.«La politica ha messo il bavaglioai cittadini che invitiamo a rea-gire contro questa decisione an-tidemocratica - attacca -, unamobilitazione popolare lenta einesorabile esponendo la ban-

diera del Friuli. Per ristabilire lademocrazia ci sarà ancheun’azione giudiziaria con un ri-corso al tribunale ordinariocompetente sui diritti fonda-mentali che la decisione delConsiglio regionale ha leso». Siinsiste in particolare sull’oppor-tunità di chiamare gli elettori aesprimersi sull’istituzione delle

due province autonome Friuli eTrieste, «un modello sperimen-tato con successo e ispirato aglistudi dell’onorevole Tessitoriche aveva pensato a quest’orga-nizzazione per la regione - ri-marca Anzil -. Non si è potutoapplicare qui in Fvg ma qualchedecennio dopo in Trentino AltoAdige, con il risultato di un terri-

torio che funziona molto me-glio a minor costo. Nessun citta-dino obietta; certa politica sì».

Continueranno la loro batta-glia anche i comitati a difesa de-gli ospedali e contro la riformadella sanità regionale. «Il nostroera un referendum abrogativodell’intera legge 17/2014 - ricor-da la portavoce Monica Feragot-

to -, una riforma devastante chesta distruggendo un sistema sa-nitario regionale eccellente. Icittadini sono in ginocchio, nonal centro della legge: vengonoutilizzati in molte occasioni co-me palline di ping pong. Stiamoportando avanti manifestazionie continueremo a dare informa-zioni perché solo quando un cit-tadino è informato è consapevo-le dei suoi diritti». Nel mirino «lamancanza di rispetto subita il 5luglio scorso quando ci hannodato degli incapaci nel portareavanti il referendum. È nostrodiritto che la Regione torni suisuoi passi e riveda tutto. Se do-vremo, ripresenteremo il quesi-to referendario per difendere ilnostro diritto alla sanità pubbli-ca». A margine la dichiarazionedi Fontanini sul proprio futuro:«Il Pd chiede le mie dimissioni?Sono stato eletto democratica-mente, il mandato è in scaden-za nel 2018. La Provincia ha en-trate proprie che non dipendo-no dalla Regione, non vedo per-ché dovrei smettere di operareprima del tempo».

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La protesta del 5 luglio scorso sotto il palazzo del Consiglio regionale a Trieste

◗ TRIESTE

Una “app” per la gestione del-le emergenze via cellulare euna nuova versione web per leprenotazioni. La sanità regio-nale è sempre più a portata diclick. Oggi l’assessore alla Sa-lute Maria Sandra Telesca pre-senta nella sede della Regioneil nuovo progetto creato in col-laborazione con Insiel.

Il servizio di prenotazionionline consente di visualizza-re i tempi di attesa e le disponi-bilità delle strutture in Fvg incui prendere gli appuntamen-ti per visite ed esami. O anche

annullarli, se necessario. L’ap-plicazione per le emergenze,invece, è stata ideata per smar-tphone a tecnologia android eios ed è multilingue (italiano,sloveno, inglese e tedesco).

Le moderne tecnologie nontolgono attenzione ai pro-grammi rivolti alle fasce piùanziane. Il Friuli Venezia Giu-lia, infatti, risulta tra le miglio-ri regioni in Europa per l'effi-cacia delle azioni a favore dell'invecchiamento sano e attivo.Lo attesta un riconoscimentodella Commissione Europeache ha nominato il Friuli Vene-zia Giulia “Reference Site”

(Area di Riferimento) in que-sto settore. La designazioneprevede l'ingresso della Regio-ne in un partenariato europeoin diretta collaborazione conle istituzioni Ue sui temi dellasalute e accompagnamentoper le fasce della popolazionepiù deboli. Il progetto è natonel 2011 con l'obiettivo di alza-re di due anni il periodo di vitasano dei cittadini attraversoun sistema territoriale, i“Reference Sites” appunto,che mettono insieme istituzio-ni, associazioni dei cittadini,organizzazioni che operanoin ambito sanitario, organismi

di ricerca e industrie. Tutte re-altà, queste, chiamate a pro-muovere soluzioni innovativeper i percorsi di invecchia-mento attivo. «L'eccellenzadel Friuli Venezia Giulia si de-ve innanzitutto al primato na-zionale dal punto di vista legi-slativo - ha rilevato Telesca -in quanto siamo stati la primaRegione italiana ad aver ap-provato una legge specifica.Altri fattori importanti sono lacapacità di fare sistema e disviluppare interventi integra-ti, multisettoriali e muldimen-sionali. Viene riconosciutol'anziano come risorsa e comepersona di cui va perseguita evalorizzata l'autonomia, l'indi-pendenza e la partecipazionesociale attiva grazie a sistemidi rete». (g.s.)

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◗ TRIESTE

La Regione Friuli Venezia Giuliapensa di istituire una “No taxarea”, ovvero uno spazio a regi-me di fiscalità di vantaggio,all’interno del Porto di Trieste.Un incontro in questo senso si èsvolto ieri a Trieste, tra l’assesso-re regionale alle Finanze, Fran-cesco Peroni, e il commissariostraordinario dell’Autorità por-tuale triestina, Zeno D’Agosti-no. «La Regione - spiega Peroni -vuole esplorare e approfondirecon l’Autorità portuale quali sia-no le opportunità di una conver-genza tra le attuali prerogativedoganali, proprie del Porto fran-co, e un eventuale nuovo regimefiscale di vantaggio, che risulte-rebbe particolarmente beneficonon solo per la zona direttamen-te interessata, ma per tutto il Si-stema Regione, con ricadute po-sitive per l’indotto e per il gettitoregionale complessivo».

L’ipotesi entra dunque in unafase di valutazione, in accordocon il commissario straordina-rio dell’Authority. Per D’Agosti-no, «il collocamento di aree nel-le quali i vantaggi fiscali si ag-giungerebbero alle peculiaritàattuali del Porto di Trieste, ossiail Porto franco internazionalecon diversi punti dove si posso-no svolgere attività industriali,sarebbe il completamento per-fetto della nostra voglia di pro-porci al mercato internaziona-le». La proposta, tuttavia, devetener conto delle rispettive com-petenze in capo alla Commissio-ne europea e allo Stato italiano.Alla Regione spetta la “regia”delle politiche industriali. Puòanche agire come attore istitu-zionale di area vasta, propulsored’idee presso il Governo nazio-nale e le istituzioni europee. Laproposta di candidare Trieste asede di una “No tax area” è stataoggetto di una lettera della presi-dente del Friuli Venezia Giulia,Debora Serracchiani, al presi-dente del Consiglio Matteo Ren-zi, il 30 giugno scorso, subito do-po il referendum che ha sancitol’uscita della Gran Bretagnadall’Unione europea.

Referendum sulla sanitàI comitati vanno dal giudiceIl sindaco di Rivignano annuncia il «ricorso al tribunale per i diritti lesi dall’aula»E il presidente della Provincia di Udine si schiera al fianco dei “ribelli”

La “app” per le emergenze in rampa di lancioIl dispositivo si potrà usare con lo smartphone. Nuova versione del servizio online per le prenotazioni

l’incontro

“No tax area”in PortoLa giuntaaccelera

RegioneRipartelamobilitazionedopolostopdelConsiglioaiquesitiestesialleUtiEinFriuliscattalaprotestadellebandiere

Debora Serracchiani

‘‘l’affondocontro l’aula

La politicaha messo il bavaglioalla popolazione

Pietro FontaniniMario Anzil

‘‘Il casoUNICO

Solo qui c’èun organo che fa le leggie blocca chi le contesta ‘‘

La resistenzadi fontanini

Voglionoche mi dimetta?Sono eletto e non lascio

Maria Sandra Telesca con Franco Rotelli

4 Politica IL PICCOLO MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

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◗ ROMA

Legalizzare la cannabis non sa-rà una passeggiata, rispetto al-le unioni civili sarà molto piùdura. Ma sul disegno di leggeappena approdata a Monteci-torio, i proponenti, circa 280parlamentari di quasi tutte leforze politiche per ora saluta-no il primo passo: «Non eramai accaduto che una propo-sta sulla legalizzazione delledroghe leggere arrivasse finoall’aula», spiega Benedetto del-la Vedova di Scelta civica. Chie-de di evitare la discussione ide-ologica spostandola sul meritoe soprattutto sottrarre la mate-ria «alle logiche di scontro tragoverno e opposizioni».

Strada in salita e tra i freni cisono i quasi 2.000 emenda-menti presentati dai centristi edalla minoranza di centrode-stra. Ora, conclusa la discussio-ne generale, il testo tornerà incommissione. Modifiche perla maggior parte soppressive,che indicano una netta contra-rietà da parte di Ncd, Forza Ita-lia, Lega e Fratelli d’Italia a unaqualsiasi regolamentazionesull’uso, la coltivazione e lacommercializzazione dellacannabis e dei suo derivati. Vo-to rinviato a settembre «perconsentire tutti gli approfondi-menti necessari», spiega Wal-ter Verini (Pd), una cautela chetiene conto di molti contrarianche dentro il partito di Ren-

zi.Per questo la pattuglia dei fir-

matari guidati da BenedettoDella Vedova e dal senatoreLuigi Manconi, rileva il caratte-re tutto parlamentare e trasver-sale della proposta che «tienefuori il governo» e chiedendo aRenzi «libertà di voto per i de-putati dem». Partendo dallaconstatazione che il proibizio-nismo «ha fallito, che si sonointasati gli uffici giudiziari» e ladroga «non è scomparsa dallepiazze», l’intergruppo sostienela sua proposta con l’obiettivodi sottrarre il mercato alle nar-comafie, garantire il controllodella qualità della marjuana eregolare l’uso terapeutico giàconsentito in alcune regioni.

Motivi che non convinconoil fronte che trova in prima li-nea due ministri del NuovoCentrodestra come BeatriceLorenzin ed Enrico Costa. «Da-gli autorevoli magistrati che so-stengono e legittimano questaproposta - accusa il ministrocon la delega alla famiglia - ciattendiamo suggerimenti permigliorare la lotta allo spaccioe non alzare bandiera bianca».

Per Gasparri di Fi «la leggenon andrà avanti di un milli-metro» mentre Paola Binettiavverte che con queste normesi «spalancano le porte a tantigiovani al supermarket delladroga». Mercato che però è flo-rido anche tra moltissimi ado-lescenti, «un presente di crimi-nalità e degrado», replica il re-latore di Sinistra Italiana Da-niele Farina, che invita a pren-dere atto che il proibizionismo«sia diventato una sorta di favo-reggiamento alla mafia». (n.c.)

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politica»gli scenari

Una nuova Forza Italia capacedi diventare il perno di un’areadei moderati che rimettainsieme i pezzi ora sparsi tramaggioranza ed opposizione. Èquesto il progetto che SilvioBerlusconi ha discusso ieri seraad Arcore, a cena, con StefanoParisi ( foto archivio). È infattial manager voluto dal Cavaliereper sfidare Beppe Sala a Milano(e che ha tra i suoi principalisponsor Fedele Confalonieri eMarina Berlusconi) che il leaderdi Fi vuole intestarel’operazione. È stato lo stessoParisi ad annunciare dopol’estate una convention aMilano in cui discutere unnuovo programma liberale sucui costruire l’alternativa aRenzi. L’intenzione non èlanciare l’opa a Forza Italia madi lavorare in accordo con ilCavaliere e il nuovo direttorioazzurro ad un progetto cheparta da Forza Italia per poiriaggregare tutti i moderati, apartire dall’Area Popolare diAngelino Alfano.

Parisi dal Cavaliereper la nuova Fiperno dei moderati

di Nicola Corda◗ ROMA

Sul palco una bambola gonfia-bile: «È la sosia di Laura Boldri-ni» dice Matteo Salvini ai leghi-sti che ridono divertiti. È acca-duto sabato a Soncino, in pro-vincia di Cremona e il discutibi-le siparietto è corredato da unfilmato che fa il giro della rete, eimmediatamente innesca unabufera di critiche addosso al lea-der del Carroccio. Tutti contro,a destra e sinistra, lo difendonosolo i suoi adepti e dopo ore discontro, lui non mostra alcunpentimento rincarando la dose:«Non chiedo scusa alla Boldri-ni, è lei che dovrebbe chiederescusa agli italiani, perché è laprima razzista nei loro confron-ti». Poi sui social network scate-na la pancia leghista lanciandol’hashtag #sgonfialaboldrini econtrattacca: «In un’Italia dovesbarcano 1.500 clandestini algiorno, il problema è Salvini euna bambola»?

La presidente della Cameraera stata una delle prime a rea-gire alle offese, corredate di“sessismo squallido e vuoto”.«Le donne non sono bambole ela lotta politica si fa con gli argo-menti, per chi ne ha, non con leoffese. Lascio a voi ogni com-mento» si legge nella sua pagi-

na Facebook. Dal centrosini-stra e in prima battuta dal go-verno, non tarda ad arrivare lasolidarietà. «Bambole gonfiabi-li, insulti e risatine, si è oltrepas-sato il limite. Salvini indecente,questa non è politica», scrive ilministro della Difesa RobertaPinotti e per Maria Elena Bo-schi, «si tratta di una frase inde-cente, una squallida esibizione

di sessismo che non può esserein alcun modo giustificabile».

Reagiscono sdegnate anche iministri Marianna Madia e Ste-fania Giannini. «Non so se mi fapiù pena o schifo», dice una du-rissima Alessia Morani del Pd euna condanna «del modo vio-lento di interpretare il dibattitopolitico», arriva dall’intergrup-po delle deputate per i diritti e

le pari opportunità della Came-ra. Debora Serracchiani twitta:«#pallonegonfiato» accanto auna foto di Salvini.

La solidarietà alla presidenteBoldrini giunge anche dall’eu-roparlamentare di Forza ItaliaLara Comi, che giudica il gestodi Salvini «dettato dall’ignoran-za e dalla poca educazione, nonsolo nei confronti di chi ricopre

una carica pubblica e istituzio-nale ma di tutte le donne». «Unconto è la critica anche asprache si può fare a un avversariopolitico, un altro è la mancanzadi rispetto».

Se ieri il leader del Nuovocentrodestra Angelino Alfanoaveva lanciato l’offerta di dialo-go a Forza Italia, ora esprime vi-cinanza alla presidente dellaCamera e la butta in politica:«Nella riaggregazione dei mode-rati italiani non c’è Salvini, il lea-der delle bambole gonfiabili,ma un partito come Fi che ade-risce al Ppe». Rincara le accusela portavoce di Ncd, ValentinaCastaldini che chiama in causale donne della Lega: «Colpisce illoro silenzio, alle affermazioni adir poco triviali che sintetizza-no il turpe e abominevole con-cetto che Salvini ha dell’univer-so femminile». «Una battutac-cia poco comprensibile e uscitamale» commenta Irene Pivettima il resto del Carroccio difen-de il suo segretario. Per Massi-miliano Fedriga, capogruppo aMontecitorio, «Laura Boldrininon rappresenta tutte le donne.Noi attacchiamo la sua totale in-capacità politica e ribadiamo lanostra convinzione: è una bam-bola di pezza nelle manidell’Europa dei burocrati».

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Salvini scatenato contro BoldriniIl leader leghista: «Come una bambola gonfiabile». Indignazione bipartisan. Lui non si scusa

Soncino, a destra il segretario della Lega Nord Matteo Salvini sul palco della festa con la bambola gonfiabile

Legalizzazione cannabis, è guerra inAulaApprodo storico del disegno di legge, ma insorge il centrodestra. Discussione rinviata a settembre

Una manifestazione a Roma per la legalizzazione della cannabis

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ENIGMISTICAANIMALI IN RELAXE BARZELLETTE A CREPAPELLE

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6 Politica IL PICCOLO MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

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di Andrea Visconti◗ FILADELFIA

Colpa dei russi se la conventiondemocratica apre a Filadelfianel mezzo di uno scandalo. Èquesta la linea di difesa del teamdi Hillary Clinton in risposta alleimbarazzanti email interne otte-nute forse per intervento di hac-ker russi. Nelle email, diffuse do-menica da Wikileaks, emergeche nei mesi scorsi la leadershipdemocratica aveva tentato dimanipolare il processo elettora-le delle primarie favorendo Hil-lary a scapito di Bernie Sanders.

Ora si è aperta un’inchiestadell’Fbi. Tenterà di determinarese effettivamente ci siano statidi mezzo hacker messi in pistada Vladimir Putin che hanno fat-to esplodere questa bombapre-convention a tutto vantag-gio di Donald Trump.

Un complotto? Forse, ma laresponsabilità è del partito de-mocratico che con queste con-troverse email ha ulteriormentedanneggiato la reputazione del-la Clinton. La maggioranza de-gli americani non si fida di lei e inumeri lo dimostrano. Un son-daggio della Cnn reso noto ieri

rivela che se le elezioni si tenes-sero oggi vincerebbe probabil-mente Trump. Ha un vantaggiodi 3 punti il che significa che,considerato un margine di erro-re, Donald e Hillary sono prati-camente alla pari. Ma la Clintonha un problema di credibilità.Due elettori sue tre pensanoche sia disonesta e quest’ultimoscandalo non aiuta certo.

A darle una mano è stata ierisera Michelle Obama che haparlato dal podio del Wells Far-go Center dove lunedì ha presoil via la convention. C’era gran-de attesa anche per l’intervento

di Bernie Sanders, il candidatoche nei mesi scorsi ha dato delfilo da torcere alla Clinton. Hadato il suo endorsement a Hil-lary, ma allo stesso tempo di-pende da lui se moltissimi giova-ni che lo hanno sostenuto vote-

ranno per lei a novembre. Dalsuo discorso di ieri è emersoquanto lui sia riuscito ad in-fluenzare la piattaforma del par-tito democratico spostandolaverso sinistra.

«Come sapete ieri Debbie

Wasserman Schultz si è dimes-sa», ha detto Bernie lunedì par-lando della presidente della De-mocratic National Convention,coinvolta in prima persona nel-lo scandalo delle email. I soste-nitori di Sanders sono esplosi inun boato di entusiasmo. « E que-sto apre la porta a un cambio dileadership che darà a qualsiasicandidato la possibilità di com-petere in un’elezione presiden-ziale», ha aggiunto. Ma quandoBernie ha suggerito al suo pub-blico di votare per Hillary la rea-zione è stata molto negativa. Incoro si sono messi a scandire«We want Bernie», vogliamoBernie. Ma la posizione di San-ders ormai è chiara: bisognasconfiggere ad ogni costoTrump «e intanto la nostra rivo-luzione continuerà», ha scandi-to incoraggando i presenti a dar-si da fare e lavorare come volon-tari per la campagna elettoraledella Clinton.

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Compensi managere giornalistioltre 300mila euro

L’Africa derubata dalle offshoreSu l’Espresso gli sviluppi d’inchiesta: le mani sui giacimenti di greggio e diamanti

usa 2016

Sanders: «Votate Hillary»MaTrumppassa in testa

di Michele Di Branco◗ ROMA

Bastone sui dirigenti senza inca-rico ma profumatamente paga-ti, carota per quelli più bravi.Che dunque devono essere ri-compensati. Con buona paceper i politici che, a gran voce, inqueste ore chiedono che chi la-vora in Rai sia sottoposto al tet-to di 240mila euro applicato aimanager di Stato. Una condizio-ne che, comunque, riguardameno di 100 professionisti con-siderato che dipendenti Rai constipendio sopra i 200mila eurosono 94, ovvero lo 0,7% dei 13mila che lavorano per la tv pub-blica. La coppia Maggioni-Cam-po Dall’Orto al contrattacco do-po le polemiche scatenate dalleanticipazioni, sulla stampa, del-le generose retribuzioni di diri-genti, direttori e giornalisti diViale Mazzini. Ieri sera il cda(dopo aver dato l’ok al Piano perla trasparenza e la comunicazio-ne aziendale) ha offerto il suoappoggio ai piani alti dell’azien-da spiegando di essere «sensibi-le all’armonizzazione di posizio-ni professionali e retributive in-congrue ed asimmetriche».

Per questo, si legge in una no-ta, il consiglio darà «supporto aivertici perché si proceda, intempi ragionevoli, all’individua-zione di una soluzione nei casidi figure di dirigenti apicali chenon hanno al momento un inca-rico specifico o corrispondenteal proprio livello di retribuzio-ne». In buona sostanza, fuori ipapaveri Rai rimasti senza ruo-lo. E questo, ammonisce il cda«per evitare il rischio di sprecodi risorse aziendali o il persiste-re di sacche di privilegio eredita-te dal lontano passato». Il pro-blema, ha però avvertito il Con-

siglio, è evitare gli sprechi tenen-do però presente che Rai è im-presa pubblica che opera in unmercato concorrenziale in cuile retribuzioni delle figure apica-li «non sono affatto anomale nelraffronto con il mercato, anzimediamente inferiori e fonda-mentali per assicurare al servi-zio pubblico le necessarie pro-

fessionalità». Il Piano presenta-to dal dg Campo Dall’Orto previ-sto dalla Riforma Rai, consentedi rendere consultabili sul sitoweb istituzionale (www.rai.it) leinformazioni riguardanti l’attivi-tà del Cda e altri dati sull’orga-nizzazione aziendale, tra cui icompensi dei dirigenti oltre i200mila euro, consulenze e col-

laborazioni non artistiche oltregli 80mila euro, gare di appalti,bilanci e investimenti. «Grazie aquesto Piano - ha detto CampoDall’Orto - nulla sarà più comeprima». Proprio questa afferma-zione appare involontariamen-te ironica, con riferimento allabufera politica che continua adilagare. Palazzo Chigi spinge

per introdurre un tetto agli sti-pendi Rai e ieri un ministro dirango come il titolare del Lavo-ro, Poletti, si è espresso in que-sto senso. Il Pd ha incalzatoCampo Dall’Orto sui maxi-sti-pendi ma per tutta la giornatac’è stato un vivace scambio diaccuse con i Cinque stelle. An-zaldi (Pd) ha ricordato che ilM5S votò contro la riforma dellatrasparenza mentre il Movimen-to ha replicato sostenendo cheil Pd bocciò il tetto degli stipen-di rivendicando il meritodell’operazione trasparenza. Ein questo clima, il tandem Mag-gioni-Campo dall’Orto è statoconvocato prima (appuntamen-to già domani) dal presidentedella Vigilanza Rai, Roberto Fi-co, poi dall’Anac per il 3 agosto.Gli uomini di Cantone si sonomossi dopo una denuncia delsindacato interno Rai. Usigrailamenta il fatto che dall’iniziodella sua gestione, CampoDall’Orto ha chiamato 20 diri-genti esterni, mentre lo statutodella Rai prevede che tali mana-ger non possano superare il 5%dei 252 dirigenti totali (quindicirca 13).

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panama papers

◗ ROMA

Dopo aver svelato migliaia di so-cietà anonime utilizzate dai ric-chi del mondo per spostare pa-trimoni nei paradisi fiscali,“l’Espresso” ha iniziato la pub-blicazione della seconda tran-che di inchieste derivante daiPanama Papers. Sotto la lente diingrandimento di un consorziointernazionale di 40 giornalisti,questa volta, c’è l’Africa, dove se-condo una stima dell’Onu alme-no 50 miliardi all’anno vengonoinghiottiti da flussi finanziari il-leciti. Sul sito del settimanale so-no già disponibili i primi quattro

reportage (un’uscita internazio-nale coordinata dal consorzio digiornalisti investigativi Icij) chemette a nudo gli affari segreti dipolitici, militari, manager e im-prenditori che si spartiscono leenormi risorse naturali del Con-tinente nero.

Attraverso l’analisi dei docu-menti riservati dell’archivio diMossack Fonseca, lo studio lega-le con base a Panama specializ-zato nella creazione di anonimesocietà-schermo, sono stateidentificate oltre 1.400 offshoreutilizzate per spogliare il Conti-nente nero delle sue ricchissimerisorse. Tra le storie messe in lu-

ce dall’inchiesta denominata Pa-nAfrica c’è quella di un playboymiliardario (sul cui yacht hannosoggiornato stelle come Beyon-cè e Jay Z) arricchitosi grazie aiprofitti delle vendite di greggiosottratte al governo nigeriano.Kolawole Aluko, questo il suonome, è accusato di aver frodatoalla Nigeria quasi un miliardo e800 milioni di dollari. Parte di es-si, come spesso accade in questicasi, sono finiti in operazioni im-mobiliari spericolate traManhattan e Beverly Hills. Il go-verno ha osservato che l’entitàdell’ammanco «è pari alla som-ma dei bilanci annuali di quat-

tro Stati nigeriani, che con queisoldi avrebbero potuto mante-nere 13 milioni di persone».

C’è poi il caso di Farid Bedja-oui, al centro di un giro di maz-zette e fondi neri organizzato ne-gli hotel di Parigi e Milano: unadelle sue società avrebbe versa-to 15 milioni di dollari a soci e fa-miliari dell’ex ministro algerinodell’energia. Anche i guadagnidei diamanti vanno offshore,mentre il sangue delle miniereresta in Africa, come mostra l’in-dagine sulla miniera Koidu, i cuipreziosi adornano anelli e cion-doli venduti da Tiffany. Perfino isafari in Zimbabwe sono legati aun universo finanziario non tra-sparente e, naturalmente, lega-to allo studio Mossack Fonseca.

I lati dell’inchiesta che riguar-dano l’Italia più da vicino saran-no rivelati venerdì, all’uscita delsettimanale nelle edicole.L’inchiesta sul sito online de L’Espresso

Sostenitori del senatore Bernie Sanders alla convention di Filadelfia

Scontro sugli sprechi Rai«Via chi non ha incarichi»L’azienda ha aperto l’operazione trasparenza: 94 dirigenti sopra i 200mila euroMaxi stipendi anche senza ruoli specifici. I vertici in commissione Vigilanza

La presidente Rai, Monica Maggioni, e il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto

Ecco dirigenti e giornalisti chenel 2016 hanno uno stipendiolordo oltre i 300mila euro.Dirigenti: Antonio CampoDall’Orto, dg, 650mila; AntonioMarano, presidente RaiPubblicità, 392mila; GianfrancoCariola, responsabile per laprevenzione della corruzione,352mila; Raffaele Agrusti , Cieffinancial officer, 340mila;Angelo Teodoli, direttore RaiGold, 325mila; Fabrizio Piscopo,ad Rai Pubblicità, 322mila;Paolo Del Brocco, ad Rai Cinema,307mila; Valerio Fiorespino, alledirette dipendenze del dg perprogetti speciali, 303mila; CarloNardello, alle direttedipendenze del direttore difinanza e pianificazione,302mila; Daria Bignardi,direttore Raitre, 300mila; IlariaDallatana, direttore Raidue,300mila; Paolo Galletti,direttore risorse umane eorganizzazione, 300mila. Edecco i giornalisti: GiancarloLeone, direzione coordinamentoeditoriale palinsesti, 360mila;Mauro Mazza, vice direttoregiornalistico ad personamRai Vaticano, 340mila; MarioOrfeo, direttore Tg1, 320mila,Carlo Verdelli, direttoreeditoriale per offerta formativa,320mila, Andrea Vianello,caporedattore alle dipendenzedirettore Tg2, 320mila, AntonioDi Bella, direttore Rai News,308,5mila.

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016 IL PICCOLO Politica 7

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«Aiuti ai rifugiati, no a terroristi»Non decolla il negoziato per una stretta sulle armi. Rinvio a fine settembre

di Maria Rosa Tomasello◗ ROMA

La firma jihadista all’attentato diAnsbach è in un video in cuiMohamed Deleel, 27 anni, siria-no richiedente asilo in Germa-nia con foglio di via per lasciareil Paese, giura fedeltà al califfoad Abu Bakr al Baghdadi, minac-ciando un attacco contro i tede-schi: «Una vendetta - dice - per illoro modo di considerarel’Islam». Il testamento, registra-to sul telefonino dell’uomo con-ferma che il primo kamikazecon esplosivo è entrato in azio-ne sul suolo tedesco e lo ha fattoper seminare la morte duranteun concerto. Uccidendo se stes-so e facendo 15 feriti, 4 dei qualisono in gravi condizioni. Si con-clude così con un nuovo orrorela settimana di sangue comincia-ta con l’assalto con l’ascia su untreno a Wurzburg, lunedì 18 lu-glio, rivendicato dall’Is, seguitoil 22 luglio dalla strage di Mona-co e, nel pomeriggio di domeni-ca 24 luglio dall’uccisione a col-pi di machete di una donna in-cinta a Reutlingen. Lo Stato isla-mico rivendica l’attacco attra-verso la sua agenzia Amaq: «Eraun nostro soldato. Ha condottol’azione rispondendo agli appel-li a colpire Paesi della coalizioneche combattono l’Is».Il materiale esplosivo. Nell’allog-gio di Deleel, una stanza nell’exHotel Christl, sulla Richard Wa-gner Strasse, adibita dal 2014 acentro di accoglienza per i profu-ghi, vengono ritrovati materialiper la fabbricazione di bombeartigianali, una tanica di liquidoinfiammabile, acido cloridrico,alcol puro, un saldatore, cavi ebatterie. L’attentatore aveva «unbackground islamico» spiega ilministro dell’Interno della Ba-viera Joachim Hermann: dal suocomputer portatile saltano fuorivideo violenti con orientamentoislamico e contenuti salafiti, hadiverse schede Sim e ha sei di-versi profili Facebook, uno deiquali con dati personali falsi. Suisuoi due cellulari vengono ritro-vate diverse conversazioni what-sapp ora al vaglio degli inquiren-ti. E ha molto denaro in contan-ti: addosso ha un rotolo di ban-conote da 50 euro, altri soldi,una somma definita «consisten-te», vengono ritrovati nella pen-sione dove vive. Poche ore dopol’attentato viene arrestato un se-condo uomo: è sospettato di es-sere un suo complice.L’attentato. L’obiettivo scelto daDeleel è un concerto della rasse-gna musicale che si svolge nelcentro della città a cui, domeni-ca sera, partecipano 2.500 perso-ne ad Ansbach, una città a po-che decine di chilometri da No-rimberga, 200 chilometri a nord

di Monaco. Vuole la strage. Ma ilsuo piano ha una falla vistosa:quando attorno alle 22 si presen-ta all’ingresso con il suo zainoimbottito di esplosivo, non vie-ne fatto entrare perché non ha ilbiglietto, e l’uomo è costretto adandarsene. Ma non si allontanadi molto: pochi minuti dopo,non lontano dal varco da cui èstato cacciato, la carica esplode.L’attentatore resta ucciso, 15persone vengono ferite dalleschegge e dalle lame inserite nel-la massa esplosiva per causareferite ancora più letali. Le primenotizie parlano di una fuga digas, ma attorno all’una il sinda-co Carda Seidel conferma che sitratta di un attentato. «Mentre laband suonava abbiamo sentitoun bel botto alle nostre spalle.Abbiamo sentito il boato e l’on-

da d’urto. Un uomo della sicu-rezza è corso verso l’entrata» rac-conta alla Bild un testimone, Ke-vin Krieger. «Ho visto due perso-ne a terra che avevano ferite allatesta ed al collo. Le ho soccorse.Nel frattempo la polizia ci ha fat-ti evacuare. Ma tutto si è svoltoin modo tranquillo».

Non è chiaro tuttavia se l’uo-

mo si sia fatto esplodere volonta-riamente: testimoni lo hanno vi-sto camminare in maniera ner-vosa e parlare al telefono dopoche era stato respinto dalla sicu-rezza. Non è escluso che volesseabbandonare lo zaino nelle vici-nanze per farlo esplodere utiliz-zando un dispositivo a distanza,collegato a uno dei telefoni.L’identikit dell’autore. Tre ore do-po il kamikaze è già stato identi-ficato, la dinamica si chiarisce.Deleel, siriano di Aleppo entratoin Germania nel 2014, aveva fat-to per due volte richiesta di asi-lo, ma in entrambi i casi l’avevavista respinta. Un tipo instabile,benché descritto come «gentilee cordiale»: era stato ricoveratoin un ospedale psichiatrico, ave-va tentato per due volte il suici-dio ed era noto alla polizia per

reati legati alla droga. Sul suocorpo, durante l’autopsia, ven-gono scoperte ferite da arma daguerra e necrosi sui piedi e allegambe. L’espulsione in Bulga-ria, dove era stato registrato perla prima volta e dove aveva fattorichiesta d’asilo, era stata sospe-sa una prima volta perché avevafatto ricorso e per i problemi psi-

chici. Il 13 luglio scorso, tuttavia,gli era stata notificata una nuovaingiunzione di espulsione. Unanotizia che, forse, ha innescato oaccelerato i suoi piani.Monaco, rilasciato il 16enne. Do-po neppure 24 ore dal fermo èstato intanto rilasciato, a Mona-co, il sedicenne afghano amicodi Ali David Sonboly, il diciotten-ne di origini iraniane autore del-la strage nella capitale bavarese.Il ragazzino aveva incontrato ilkiller vicino al centro commer-ciale “Olympia” poco primadell’eccidio. Il giudice «non haravvisato motivi per trattenerlo»ha chiarito la polizia. Il sedicen-ne rischia una incriminazioneper omessa denuncia o per favo-reggiamento, ma l’ipotesi dellacomplicità sembra cadere.

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◗ BRUXELLES

Le porte dell’Europa sono e re-stano «aperte per chi fugge daguerre e persecuzioni e cercaasilo» ma «ci difenderemo dachi cerca di attaccare il nostromodello di vita». Da Bruxellesarrivano parole di fermezzadopo l’ultimo attentato avve-nuto in Germania, ad Ansba-ch. «Il senso di compassionenon può e non deve essere adiscapito della sicurezza» sot-tolinea il portavoce della Com-missione europea MargaritisSchinas.

Ma la fermezza delle parole

traballa alla prova dei fatti: laproposta per una stretta sullearmi da fuoco giace da novem-bre. E «la raccomandazione»dell’esecutivo comunitario aConsiglio e Parlamento Ue èche se ne «mantenga il livellodi ambizione per garantire si-curezza ai cittadini». Fonti di-plomatiche fanno sapere cheil negoziato vero e proprio trale istituzioni inizierà solo a set-tembre inoltrato.

L’auspicio è che «i recentitragici eventi imprimano unaforte spinta per un accordobuono e veloce». Ma se il san-gue che ha bagnato l’Europa

negli ultimi sette mesi non èstato sufficiente per trovarel’accordo, c’è comunque da di-re anche che in Germania lanormativa sull’acquisto, la de-tenzione e l’uso di armi da fuo-co ha già subito un giro di vitenel 2009.

La Commissione europearammenta poi di aver già mes-so in campo strumenti per lalottare all’Is: la revisione delladefinizione di terrorismo econseguenti sanzioni (i nego-ziati sono iniziati la settimanascorsa); il rafforzamento dellefrontiere esterne con le guar-die di frontiera Ue (presto al

via); lo scambio di informazio-ni (il Centro europeo è statocreato in seno ad Europol agennaio di quest’anno); e lalotta al finanziamento del ter-rorismo, che sta muovendo iprimi passi.

Il leader populista olandeseGeert Wilders (Pvv) invecemette Angela Merkel sul ban-co degli imputati per la sua po-litica delle porte aperte per iprofughi siriani, e sul suo ac-count Twitter posta una fotodella cancelliera tedesca conle mani ed il volto lordi di san-gue. E poco più tardi scrive:«Dobbiamo lasciare l’Ue, recu-perare sovranità nazionale,chiudere le nostre frontiere erendere l’Olanda di nuovo si-cura». Mentre il presidente ce-co Milos Zeman si dice favore-vole a che la gente abbia il di-ritto a possedere le armi.

L’uomo, 27 anni,originario di Aleppo

e noto per reati di drogae problemi psichiatrici,era in Germania dal 2014ma la sua domandaera stata respintae doveva lasciare il Paese

Nel suo alloggiomateriale

per costruire ordignie molto denaro.Respinto all’ingressoperché senza bigliettoha innescato la caricanelle vicinanze

COMMISSIONE UE

Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea

Kamikaze al concertoHa giurato fedeltà all’IsAnsbach, richiedente asilo siriano si fa esplodere ad un festival: 15 feritiIl testamento jihadista in un video sul telefono. «Era un nostro soldato»

In alto Carda Seidel, sindaco diAnsbach; sotto il controllo di unozainetto; a destra i rilievi di polizia

EUROPa»allarme sicurezza

Agenti delle forze speciali tedesche arrivano sul luogo dell’attentato ad Ansbach

8 Esteri IL PICCOLO MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

Page 9: perlareginadelleonde L’aeroportosichiamerà“Trieste”

◗ BERLINO

Dopo quattro atti di violenzache in una settimana hanno in-sanguinato la Germania, l’unitàdi intenti delle forze politiche èmessa a dura prova. In partico-lare quella dei due partiti gemel-li conservatori. Dietro i toni dif-ferenti usati per valutare l’atten-tato di Ansbach dai due uominid’ordine di Cdu e Csu - i ministridell’Interno del governo federa-le Thomas de Maizière e di quel-lo bavarese Joachim Hermann -si riaccende la polemica che perun anno ha diviso Berlino e Mo-naco. Da un lato, il governo fe-derale cerca di mostrare nervisaldi e mette in guardia dal «ge-neralizzare i sospetti sui rifugia-ti». Dall’altro, l’esecutivo bava-rese è assai più deciso nell’attri-buire da subito la matrice isla-mica all’attentato di Ansbach enel chiedere misure drastiche,soprattutto sull’immigrazione.«La cancelliera è sconvolta perle violenze e viene continua-mente aggiornata sugli sviluppinella sua casa di vacanzanell’Uckermak», fa sapere la vi-ce-portavoce Ulrike Demmernella consueta conferenza stam-pa del governo del lunedì. Nonc’è il portavoce ufficiale, SteffenSeibert.

La politica sarebbe in ferie,Angela Merkel resta nella sua ca-setta estiva, anche se a meno di100 chilometri dalla capitale.Tre dei quattro atti della setti-mana di sangue - Wuerzburg,Reutlingen e Ansbach - hannovisto protagonisti dei profughi.La politica sui migranti dellacancelliera torna sul banco de-gli imputati, mentre emergono ibuchi nei controlli durante ilgrande flusso dello scorso anno.«Gli avvenimenti degli ultimigiorni dimostrano che l’acco-glienza e l’integrazione di ungran numero di profughi e mi-granti è collegata a enormi pro-blemi, ed è più difficile rispettoallo spensierato “ce la faccia-mo” che Merkel ci ha voluto farcredere lo scorso autunno». Èl’inatteso attacco alla cancellie-ra espresso dalla capogruppodella Linke, il partito della sini-stra radicale, Sahra Wagenkne-cht. Il ministro de Maizière invi-ta più volte a non generalizzaresui rifugiati: «La grande maggio-

ranza dei profughi viene in Ger-mania per vivere in pace», dice.Poi rivela che sono solo 59 i ri-chiedenti asilo indagati in Ger-mania per sospetta appartenen-za a organizzazioni terroristi-che, a fronte migliaia di personeche arrivano. «E nella maggiorparte dei casi, i sospetti non so-no mai stati confermati dai fat-ti».

Ma secondo la polizia crimi-nale tedesca (Bka) il numero deirifugiati sospettati di far parte diorganizzazioni terroristiche è inaumento: dall’inizio della crisidei migranti le segnalazioni so-no state 369, 60 hanno portatoad un’indagine e il trend è increscita. «Considerata l’ondatamigratoria verso la Germania,dobbiamo assumere che nella

massa ci siano anche membriattivi o in sonno - dicono gli in-vestigatori della Bka - di organiz-zazioni terroristiche islamiche.Gli attentati di Parigi, del resto,ci hanno dimostrato che l’Is usaanche i rifugiati per fare entrarei terroristi in Europa».

Dalla Baviera il ministro Her-mann chiede misure drastiche atutto campo: dare efficacia alleespulsioni, intensificare i con-trolli ai confini, impiegare l’eser-cito. E che a Monaco si respiriun’aria diversa rispetto a Berli-no lo dimostra la proposta delsindaco Spd della città, DieterReiter, di vietare zaini e borsedurante la prossima Oktober-fest: «Credo che la gente lo com-prenderebbe dopo quello che èsuccesso». Una proposta certa-mente destinata a scatenare po-lemiche.

Anche il presidente del Lande leader della Csu, Horst Seeho-fer definisce la situazione «seriae minacciosa». Seehofer affer-ma che non serve a molto igno-rare la realtà: «Da noi vivonomolti profughi che hanno undifficile destino e che dobbiamoaiutare. Ma tra di loro ci sonopurtroppo persone con uno spa-ventoso potenziale di violenza».

Falsi allarmi bomba a Milano e VentimigliaDue (falsi) allarmi bomba oggi in Italia, un altro aLondra. Il timore si diffonde e il panico è scattato aMilano (foto) e a Ventimiglia; in Lombardia è statafermata la circolazione su due linee della metro eevacuata la fermata di Stazione Centrale e nella

cittadina ligure, a quaranta chilometrida Nizza, è stato evacuato il mercatocoperto. Nel primo caso è stata ritrovatauna scatola con all’interno una batteriada 12 volt, un autoradio e dei fili elettricinella fermata della metro di StazioneCentrale. Non una vera bomba conesplosivo, ma certo non un paccodimenticato da un turista tanto che ilministro dell’Interno, Angelino Alfano,ha parlato di probabili «finalitàallarmistiche». Resta da vedere se sitratta solo di una bravata o qualcosa dipiù grave, fatto per procurare allarme.

Nel secondo caso, a Ventimiglia, sono state telefonateanonime a due banche (una fatta da un uomo conaccento arabo) a far scattare l’allarme (falso anche inquesto caso) per una bomba al mercato coperto. Dopo icontrolli la situazione è tornata alla normalità. A Milanole procedure di sicurezza sono scattate nel pomeriggioquando è stata ritrovata la scatola in legno, da cui sivedeva che uscivano dei fili bianchi, alla fermata dellaStazione Centrale, dove i turisti appena arrivatiprendono la metropolitana delle linee due e tre e dove,in orario di punta, arrivano tutti i pendolari. Lacircolazione è stata bloccata su entrambe per oltreun’ora. La linea due (dove è stato trovato il pacco, sullabanchina in direzione Abbiategrasso, fatto poi brillaredagli artificieri) è stata fermata da Garibaldi a CascinaGobba, la tre per un tratto più breve fra le fermateSondrio e Repubblica. Allarme, subito rientrato, anchenella metropolitana di Londra dove sono state evacuatele stazioni di North Wembley e Golders Green: la primaper un incendio, la seconda per un’auto sospettarivelatasi poi pulita.

UNO ANCHE A LONDRA

Dieter Reiter, sindaco di Monaco

all’Is

Profughi, Germania divisaLa Baviera: più controlliBerlino: massima cautela, Monaco ribatte: misure drastiche sull’immigrazioneE il sindaco propone di vietare borse e zaini all’Oktoberfest: «La gente capirebbe»

La cancelliera Angela Merkel è attaccata sulla politica dell’immigrazione e sui controlli per la sicurezza

‘‘La cancellieraè sconvoltaper i quattro

atti di violenza che hannocolpito il Paesein una sola settimana.Ma non generalizziamosui sospetti e sulle accuse

Joachim Herrmann, ministro Baviera

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Page 10: perlareginadelleonde L’aeroportosichiamerà“Trieste”

◗ ROVIGNO

Il presidente della Comunità de-gli italiani di Rovigno Marino Bu-dicin ha esposto all’ambasciato-re italiano in Croazia AdrianoChiodi Cianfarani, nel corso diun incontro, l'insoddisfazionedella comunità stessa all'internodell'Unione Italiana, parlando discarsa trasparenza e di strapote-re finanziario del presidente del-

la giunta Maurizio Tremul (as-sente all'incontro). Dunque quel-la dell'ambasciatore non è statauna visita come tante, ma ancheun'occasione per toccare conmano una realtà in cui da tempoemerge un certo disagio di cui siè fatto portavoce Budicin: «Sia-mo la Comunità più battagliera elaboriosa e portiamo avanti an-che la sfida per avvicinare di piùl'Ui alle comunità, battaglia in

cui siamo rimasti soli. Abbiamoavviato l'iniziativa per un tavolodi lavoro, non per rivoluzionarema per ristrutturare l'Unione.Siamo stati bloccati». Per Budi-cin, Tremul guarderebbe con fa-vore alla nuova associazione“Giusto Curto”, che - parole diBudicin - starebbe svolgendofunzione parallela alla Comunitàa Rovigno.

Chiodi Cianfarani ha voluto

lanciare un messaggio di unità ecompattezza dell'Ui. «Questi so-no i presupposti per una mag-gior forza alla presenza della mi-noranza autoctona italiana inCroazia quale valore aggiuntoper Zagabria e Roma e per lo svi-luppo dei rapporti tra i due pae-si. E lo dico con piacere nel 20.oanniversario dell'Accordo sullatutela delle minoranze». Il presi-dente dell'UI Furio Radin, chia-

mato in causa, ha detto che il di-sagio di una comunità è «ancheil nostro. Bisogna parlare pergiungere a punti di accordo cheper me non potranno che esserepunti di compromesso. Se unacomunità su 50 esprime un pro-blema, dobbiamo occuparcene.Ma non dimentichiamo: 49 co-munità sono unite». L’ambascia-tore è stato anche in Municipio,dove il sindaco Giovanni Sponzaha ringraziato l’Italia; e al Centrodi ricerche storiche, il cui ruolo atutela dell'identità italiana delterritorio è stato illustrato dal di-rettore Giovanni Radossi. (p.r.)

di Mauro Manzin◗ LUBIANA

Una parte del terreno su cui siespande il maxi parcheggioper le automobili che vengonomovimentate dal Porto di Ca-podistria non è di proprietà delPorto stesso, ma di un gruppodi privati che ora chiedono unmilione di euro di danni e di ri-sarcimento. Ricordiamo che ilPorto di Capodistria è il piùgrande hub europeo per quan-to riguarda la movimentazionedi auto, primato che è stato sfi-lato dalle mani di Barcellonadopo la firma di un contrattocon la Mercedes Benz.

«Sembra proprio che lo Sta-to guadagni sul conto delle pro-prietà altrui», afferma alle Pri-morske Novice Damjan Pobe-

ga il quale, assieme a JasnaRaj›evi› rappresenta il gruppodei dieci proprietari mai“espropriati” dallo Stato. Sitratta di un’area di circa 1,3 et-tari sul lato Nord del Porto ed èubicata nel Comune di Ancara-no. E la maggior parte dei pro-prietari fin qui “beffati” sonoitaliani, di cui uno dell’Italiameridionale e alcuni sloveni.

Il problema è “esploso” treanni fa, quando il governo haapprovato il piano per le infra-strutture nel Porto di Capodi-stria, con gli uffici legali del go-verno che hanno annunciatodi ricercare il nome dei pro-prietari privati delle particelledi terreno inglobate nel pianostesso. «Alcuni italiani - spiegaancora Pobega - neppure sape-vano di essere gli eredi dei loro

padri o nonni che hanno lascia-to l’Istria (come esuli ndr.) do-po la Seconda guerra mondia-le, ignoravano che i loro aviavevano quei terreni». «Peradesso - spiega ancora il rap-presentante dei proprietari - cistiamo adoperando per deter-minare chi sono gli eredi diquelle particelle di terreno. Al-

cuni li abbiamo rintracciati e sisono già iscritti quali legittimiproprietari al catasto».

Restano comunque parec-chi interrogativi aperti. Comemai Luka Koper (la società chegestisce lo scalo del capoluogodel Litorale), ha ottenuto leconcessioni edilizie necessariedieci anni fa per costruire il me-

ga parcheggio senza il nullaosta dei legittimi proprietaridelle particelle interessate? LoStato riscuote la concessioneda Luka Koper anche per i ter-reni che sono di proprietà diprivati? Perché lo Stato ha ini-ziato a ricercare i legittimi pro-prietari solo tre anni or sono?

«Non ci interessano le rispo-ste a questi quesiti - precisa pe-rò Pobega - se in un anno aves-simo trovato un linguaggio co-mune con il ministero delle In-frastrutture della Slovenia. Lavalutazione per pagare i terre-ni effettuata dal ministero -prosegue - non è assolutamen-te quella relativa al loro realevalore di mercato e quindi la ri-fiutiamo». E Luka Koper checosa dice? Sostengono di averinformato il ministero delle In-

frastrutture del problema e diaver raggiunto la primaverascorsa l’accordo in base al qua-le a occuparsene sarà proprio ilgoverno visto che altre aree delmaxi parcheggio sono di pro-prietà statale.

E pensare che Luka Koperera a un passo dal risolvere iltutto, come conferma anchePobega. «I soldi offerti da Luka- dice - erano assolutamente inlinea con il valore di mercatodei beni immobili e per di piùtenevano conto anche dell’uti-lizzo commerciale fin qui fattodalla società che gestisce il Por-to». Ma non se ne è fatto nullaperché nel frattempo la que-stione è stata presa in manodal ministero delle Infrastrut-ture.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Rovigno: «Bloccati dall’Ui». L’ambasciatore chiede unità

L’ambasciatore Chiodi Cianfarani

Ilmaxiparcheggio “abusivo” di LukaKoperParte del terreno usato per movimentare auto appartiene a privati, sloveni e eredi di esuli, che ora vogliono un risarcimento

Il maxi park del Porto di Capodistria

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10 Istria ❖ Quarnero ❖ Dalmazia IL PICCOLO MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

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di Giovanni Vale◗ ZAGABRIA

Ancora una fumata nera alnumero 11 di via Nemanjinaa Belgrado, sede dell'esecuti-vo serbo e luogo in cui - da or-mai tre mesi - si attende lapresentazione della nuovasquadra di governo. Il primoministro uscente, nonchépremier in pectore, Aleksan-dar Vu›i„ ha infatti ammessodi non essere ancora pronto asvelare la sua nuova lista diministri. Ma è andato ancheoltre: «Proverò a formare unesecutivo entro la prima me-tà di agosto, altrimenti toc-cherà a qualcun altro farlo»,ha dichiarato in occasione diuna visita alla caserma milita-re di Pan›evo, a nord-est diBelgrado. Anche se ha preferi-to non scendere nei dettagli(«Ci sono cose di cui non pos-so parlare ora», ha precisato),il premier incaricato ha co-munque affermato che «esi-stono dei problemi, non sitratta di capricci» e ha aggiun-to di non voler «formare ungoverno al quale sarei io stes-so contrario».

Nonostante abbia vintocon facilità le elezioni delloscorso 24 aprile - ottenendo131 seggi sui 250 che compon-gono la Skupstina, l'assem-blea nazionale serba - Alek-sandar Vu›i„ si trova infattinel mezzo di pressioni incro-

ciate che, secondo la stampaserba, stanno complicando lascelta dei ministri. Queste"pressioni" arrivano da Bru-xelles e Washington da un la-to e da Mosca dall'altro e han-no tutte lo stesso obiettivo,ovvero quello di influenzare ilpiù possibile la composizio-ne del nuovo esecutivo, cheresterà in carica fino al 2020 e

avrà il compito di negoziare(e verosimilmente anche por-tare a termine) l'ingresso del-la Serbia nell'Unione euro-pea. Se finora erano stati gliincontri ufficiali di Vu›i„ a fartrapelare il gran lavoro diplo-matico dietro le quinte (ilviaggio a Mosca a metà mag-gio e l'incontro con i rappre-sentanti di Ue e Usa a giu-

gno), ora la stampa serbaavanza anche i nomi dei mini-stri sui quali si dilungano letrattative. Secondo il quoti-diano Blic, dall'occidente sichiede che l'attuale ministrodella Cultura e dell'Informa-zione Ivan Tašovac rimangaal suo posto, così come la re-sponsabile dell'Amministra-zione pubblica Kori

Udovi›ki. Al contrario, prose-gue Blic, Bruxelles e Washin-gton vogliono la testa di Niko-la Selakovi„, il ministro dellaGiustizia uscente e stretto col-laboratore di Vu›i„. Dall'altrolato, la Russia esige che l'expremier lasci il portafogliodell'Energia nelle mani di unesponente del Partito sociali-sta serbo (Sps), tradizional-

mente vicino a Mosca e gui-dato dall'attuale ministro de-gli Esteri Ivica Da›i„. Lo stes-so Da›i„, secondo la stampaserba, sarebbe per il momen-to riconfermato al suo posto.

Insomma, di fronte all'ini-zio di un periodo decisivonon soltanto per la Serbia maanche per tutta la geopoliticadei Balcani, la composizionedel governo serbo diventa de-cisiva per entrambi i "bloc-chi". Per l'analista DragomirAnželkovi„ - intervistato daPolitika - è stata infatti la re-cente apertura dei capitoli 23e 24 nei negoziati tra l'Ue e laSerbia (riguardanti proprio idiritti fondamentali, la giusti-zia e la sicurezza) ad aver da-to il via a questa escalation diavvertimenti e contro-avverti-menti. «L'apertura di questinegoziati rende la Serbia piùdipendente dall'Ue, che avràmaggiore influenza sul siste-ma giudiziario, sulla polizia esu altri aspetti legati ai dirittiumani», sostiene Anželkovi„,secondo cui i partner di coali-zione sono ora molto impor-tanti perché «data la necessi-tà di modificare la costituzio-ne durante il processo nego-ziale con l'Ue, sarà richiestauna maggioranza in aula deidue terzi». Per governare daqui al 2020, Vu›i„ dovrà assi-curarsi dunque degli alleatifedeli e non troppo esigenti.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Serbia senza governo, Usa eMosca premonoDietro lo stallo l’ombra di Washington, Bruxelles e Russia che si giocano la partita balcanica. Vu›i„: ci provo fino a metà agosto

Il primo ministro serbo incaricato Aleksandar Vucic

Ivica Dacic

‘‘IL PREMIERINCARICATO

Non voglio darevita a un esecutivo delquale io stesso non sareicontento. Unico puntofermo, gli Esteriall’uscente socialista Da›i„

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016 IL PICCOLO Balcani 11

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◗ ROMA

«Sono trascorsi ormai sei mesidalla sparizione del nostro Giu-lio. Siamo qui a chiedere sem-pre più forte verità e giustizia».Questo hanno detto Claudio ePaola Regeni in collegamentotelefonico con piazza del Pan-theon, a Roma, dove alle 19.41 -l’ora in cui il 25 gennaio Giulioscomparve al Cairo - sono stateaccese decine di fiaccole per ri-cordare il ricercatore di Fiumi-cello. «Grazie a tutti coloro chehanno organizzato la fiaccolatae a tutti coloro che sono lì inpiazza a Roma - ha detto lamamma Paola -. Anche noi ab-biamo acceso delle piccole fiac-cole. Sempre e ancora gialloper lui». Parole alle quali si so-no aggiunte quelle che i genito-ri di Giulio hanno scritto in unmessaggio inviato agli organiz-zatori della manifestazione -Amnesty International, Antigo-ne e la Coalizione italiana per lelibertà e i diritti civili con l’ade-sione di altre associazioni - sce-si in piazza per «tenere alta l’at-tenzione» sull’assassinio, co-me ha detto Riccardo Noutyper Amnesty.

«A oggi non sappiamo anco-ra perché Giulio sia stato ucci-so. Da parte delle autorità egi-ziane non c'è stata affatto la col-laborazione promessa, negan-doci di accedere agli atti del fa-scicolo e ottenere il traffico del-le celle telefoniche», è il mes-saggio dei genitori: «Avevamochiesto anche se è vero che esi-stano due fascicoli aperti suGiulio, ma neanche a questadomanda abbiamo ottenuto ri-sposta. Siamo preoccupati pertutti coloro che cercano di aiu-tarci in Egitto, perché stannomettendo a rischio la loro liber-tà e la loro incolumità. Invitia-mo le autorità a una risposta,non si tratta di una questionedi tempo ma di solidarietàumana». E infine, ancora una

volta, l’affermazione di una vo-lontà che resta salda nel tem-po: «In caso di risposte manca-te aumenteremo le pressioniper ottenerle».

Intanto proprio ieri a Roma ilpm Sergio Colaiocco, titolaredell'inchiesta, ha tenuto con iresponsabili di Ros e Sco un

vertice per fare un punto sulleindagini. E c’è una novità: le im-magini delle stazioni Bohoothe Naguih della metropolitanadel Cairo, dove sarebbe transi-tato Giulio Regeni il 25 gennaioscorso prima di sparire, saran-no oggetto di una consulenzatecnica che si svolgerà a settem-

bre nei laboratori di una socie-tà specializzata in Germania.L'accertamento è stato decisoin maniera congiunta dalla pro-cura di Roma e dalla procuragenerale del Cairo. Agli espertitedeschi saranno consegnatidagli egiziani gli hard-disk daiquali i tecnici dovranno estra-

polare, poiché contengono da-ti sovrascritti, le immagini del25 gennaio scorso. Della consu-lenza tecnica, che ha avutol'avallo del ministero della Giu-stizia, si è parlato ieri a piazzaleClodio nel vertice. Nei giorniscorsi il pm Colaiocco - a quan-to si è appreso - ha sentito i ge-

nitori e la fidanzata di Giulio inmerito ad alcune questioniemerse dall'esame del compu-ter del ricercatore universita-rio. I pm di piazzale Clodio con-fermano intanto che «il canaledi collaborazione con Il Cairoresta aperto», malgrado alcuni«buchi neri», come la mancataconsegna agli italiani del traffi-co di celle telefoniche della zo-na in cui scomparve Regeni equella in cui fu trovato il suo ca-davere. Mancanze che più vol-te hanno rischiato di interrom-pere i rapporti tra le due procu-re. Il lavoro dei magistrati a og-gi è incentrato sulle modalitàattraverso le quali gli effetti per-sonali di Regeni (passaporto,carta di credito e tesserini uni-versitari) siano finiti nelle manidi una presunta banda crimina-le. Una pista, quella della gang,ritenuta inattendibile dagli in-quirenti italiani. La Procurainoltre continua a mantenere icontatti anche coi colleghi in-glesi in merito alle amicizie cheRegeni aveva con esponentidell'università di Cambridge.Tutti canali aperti per cercaredi compiere ulteriori passiavanti. «Il ricordo di Giulio e so-prattutto la voglia di conoscerela verità sono vivissimi tra noi econtinuano a pungolare il sen-so di giustizia di una comuni-tà», è intervenuta ieri DeboraSerracchiani. Per la presidentedel Fvg «è importante che leistituzioni a ogni livello tenga-no alta l'attenzione su questocaso, che tocca la nostra Regio-ne in modo speciale ma che è atutti gli effetti anche un puntodi principio nazionale nell'af-fermazione dei diritti, ribaditodal Parlamento». «La larga par-tecipazione in tutto il Paese aquesto triste anniversario - cosìSerracchiani - conforta sul gra-do di consapevolezza civile chepervade cittadini e amministra-tori. È una determinazione chenutre la speranza».

«Chiediamo sempre più forte la verità»Il messaggio dei genitori di Giulio durante la fiaccolata a Roma. Indagini: in Germania i video delle stazioni metro del Cairo

CASO REGENI»SEI MESI DOPO

‘‘VERTICEIN PROCURA

Dall’analisidegli hard-disk delletelecamere la ricerca dinuovi elementi utili. I pm:il canale di collaborazionecon l’Egitto resta aperto

‘‘tenere altal’attenzione

Serracchiani: èun punto di principionazionalenell’affermazione deidiritti, ribadito anchedal Parlamento

Tre immaginidella fiaccolatadi ieri seradavanti alPantheon aRoma; qui asinistraClaudio e PaolaRegeni, igenitori diGiulio, in unafoto d’archivio

12 Cronaca IL PICCOLO MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

Page 13: perlareginadelleonde L’aeroportosichiamerà“Trieste”

✝Ci ha lasciato il nostro ama-to

MarcoDiTerlizziLo annunciano con incon-solabile dolore il papa' GIU-SEPPE, la mamma GABRIEL-LA, la nonna LILIANA, glizii, i cugini e parenti tutti.Non fiori ma opere di benepro EMERGENCY.I funerali avranno luogogiovedì 28 alle ore 10 nellaCapella di via Costalunga.

Trieste, 26 luglio 2016

Te ne sei andato in sella al-la tua amata moto, lascian-do un vuoto che non si puòdire.Da lassù aiutaci a superareil dolore per tutto ciò chenon potrà più essere.Grazie per quello che ci haiinsegnato, eri un ragazzomeraviglioso, ciao caro

Marccon amore immenso papàe mamma

Trieste, 26 luglio 2016

Tesoro mio, io sono semprevicino a te.Nonna

Trieste, 26 luglio 2016

Quando mi hai scelto è sta-to amore a prima vista, mimancheranno i nostri gio-chi col draghetto, bau

MarcLILLO

Trieste, 26 luglio 2016

MarcoHai portato via con te unpezzo del nostro cuore.I tuoi zii MAURA e DANILO

Trieste, 26 luglio 2016

◗ NAPOLI

Non hanno agito per soldi, maper divertirsi. Dodici minorennihanno obbligato una 15enne asubire rapporti sessuali dopoaverla filmata con il telefoninodurante un incontro intimo conil suo fidanzatino coetaneo. Il la-to peggiore di questa vicenda èche ad avere organizzato la vio-lenza del branco sarebbe statoproprio il fidanzatino della vitti-ma, imparentato con un boss lo-cale.

I fatti risalgono a qualche me-se fa e sono avvenuti in un picco-lo comune del Napoletano doveieri i carabinieri hanno notifica-to un’ordinanza di custodia cau-telare ai protagonisti della vio-lenza, tutti di età inferiore ai 18anni, persino uno più piccolo di14 anni. La ragazza, innamoratadel leader del gruppo di adole-scenti, era stata illusa di esserecorrisposta ed era stata attrattain un luogo solitario per un rap-porto intimo, filmato allo scopodi sottoporre la 15enne al ricat-to, minacciata di rendere pubbli-co il video compromettente. La

vittima ha quindi acconsentito asubire altri rapporti sessuali congli amici del fidanzatino.

Ne sono seguiti altri video e al-tre minacce, finché si è decisa adenunciare le violenze del bran-co. Nel corso delle indagini, alcu-ne settimane fa, ai ragazzini au-tori della violenza sono stati se-questrati i cellulari utilizzati co-me prova. Da qui è scattato l’al-

larme nel piccolo Comune e i fat-ti sono diventati di dominio pub-blico. Un paio di famiglie dei gio-vanissimi coinvolti nella violen-za di branco si sono rivolte alparroco locale, chiedendo aiuto.Hanno condannato i propri figli,non li hanno giustificati. Ma altrihanno taciuto attendendo glieventi.

«Non hanno compreso che so-

no proprio loro i responsabili de-gli errori dei propri figli - com-menta il sacerdote - Non mi si di-ca che sono ragazzi privi di occa-sioni di divertimento. Avrebbe-ro potuto restare tra i ragazzi del-la parrocchia, dove inventiamogiochi, gite, feste per intrattener-li in un ambiente sano».

La vittima appartiene a una fa-miglia umile, lontana dagli am-

bienti della criminalità locale. Èstata illusa e usata da un piccolocapobranco che, quando un sitolocale ha diffuso la notizia diun’indagine in corso su mino-renni autori di una violenza aidanni di una quindicenne, nonha esitato a minacciare anchechi aveva osato postare l’artico-lo su un social. Una minaccia inpubblico, in piazza, a un uomo

ben più grande di lui. Nel paesesi teme che la violenza alla 15en-ne non sia un caso isolato, che vipossano essere altre vittime delbranco. L’accusa per i minoren-ni è di violenza sessuale. Undicisono stati sottoposti alla misuracautelare del collocamento incomunità. Per uno solo, minoredi 14 anni, si procede separata-mente.

◗ VICENZA

L'indagine sul dissesto della Po-polare di Vicenza, e su chi sape-va ma non ha avvisato gli orga-ni di vigilanza (Bankitalia), nonsi arresta. La Procura berica ag-giunge altri tre nuovi nomi alregistro degli indagati: si trattadi due ex consiglieri di ammini-strazione, Roberto Zuccato, at-tuale presidente di Confindu-

stria Veneto, e Franco Miran-da, già presidente degli artigia-ni vicentini, e di un funzionarioincaricato di stendere i bilanci,Massimiliano Pellegrini. I trevanno ad aggiungersi alle altresei persone, tra cui l'ex presi-dente Gianni Zonin, che fin dalsettembre scorso sono al cen-tro dell'inchiesta coordinatadal procuratore Antonino Cap-pelleri per le ipotesi di aggiotag-

gio e ostacolo alla vigilanza.Inizialmente queste accuse

erano state rivolte a Zonin eagli ex consiglieri Giuseppe Zi-gliotto e Giovanna Dossena.Sul fronte dei manager, invece,il nome del funzionario che re-digeva il bilancio, Massimilia-no Pellegrini, si aggiunge aquelli dell'ex direttore generaleSamuele Sorato e dei suoi viceAndrea Piazzetta e Emanuele

Giustini. Fa scalpore il coinvol-gimento dell'attuale leader de-gli industriali in regione. «Igno-ro i motivi del mio coinvolgi-mento - ha scritto Zuccato inuna nota - ma sono certo di po-ter dimostrare la mia completaestraneità, avendo sempre rico-perto il mio ruolo con correttez-za e trasparenza. Sono a dispo-sizione della Procura per chiari-re la mia posizione».

L'iscrizione dei tre nuovi in-dagati ha una ragione 'tecnicàben precisa. Il 21 giugno scorsola Guardia di Finanza avevaeseguito nella sede dell'istitutodi credito nuove perquisizioni,che avevano portato ad acquisi-re «nuovi documenti», non rin-venuti durante i primi sopral-luoghi. Nei giorni scorsi la Pro-cura di Vicenza ha deciso di no-minare un consulente per scan-dagliare il contenuto di alcuniI-pad dati in uso ai consiglieridi amministrazione della Popo-lare, per prendere visione deidocumenti.

PaoloTominichCon tanto affetto dall'ami-co di sempre. Ci rivedremo.Sergio Pitacco

Moncalieri (To),26 luglio 2016

IV ANNIVERSARIO

VirginiaStuper

ved.Romich

Cara mamma sei sempre

nel mio cuore.

Un bacio

tua ELSA

Trieste, 26 luglio 2016

Branco stupra 15enneMisurecautelariperdodiciminorenniViolentata e filmata, la trappola tesa dal suo fidanzatinoI ragazzi indagati per violenza sessuale finiti in comunità

PopVicenza, nei guai il leader di ConfindustriaVeneto

Roberto Zuccato

✝Ha raggiunto la sua amataANITA

SilvioBartoleNe danno il triste annuncioi figli PAOLO, DANIELA conIGOR, i nipoti LUCA e GIU-LIA.Lo saluteremo venerdì 29alle 10 presso Costalunga.

Trieste, 26 luglio 2016

Ciao

ZioSilvioMARIO, MARCELLA e FRAN-CESCA con MAURO

Trieste, 26 luglio 2016

✝Improvvisamente è manca-ta

ElviraFilippivedCoslovich

Addolorati lo annuncianola figlia FEDERICA, i nipotiGIADA e LUCA ed i cognatiDINO e NADIA.I funerali si terranno giove-dì 28 alle 11.20 nella Cap-pella di via Costalunga.

Trieste, 26 luglio 2016

E' mancato

BrunoGrisonichLo ricordano la moglieADRIANA, LORENA, amicie parenti.I funerali si terranno giove-dì 28 alle 10.20 presso Co-stalunga.

Trieste, 26 luglio 2016

✝LUCIANA e MANUELA contanta mestizia annuncianoche la mamma

GiovannaLeghissaha lasciato questa vita ter-rena per ricongiungersi aisuoi cari che lassù l'aspet-tano.

Trieste, 26 luglio 2016

RAFFAELLA e RAFFAELEpartecipano con affetto algrave lutto di LUCIANA e fa-miglia.

Trieste, 26 luglio 2016

✝E' mancata all'affetto deisuoi cari

AntoniaRatissalo annuncia il fratello BRU-NO con nipoti e pronipoti.La saluteremo giovedì 28 lu-glio, ore 9.20, in via Costa-lunga.

Trieste, 26 luglio 2016

II ANNIVERSARIO25-7-2014 25-7-2016

SteliaTersconved.Coldani

Ricordandoti

I tuoi cari

Trieste, 26 luglio 2016

Ti ricorderanno semprecon tanto amore gli zii ed icugini di TORINO e LON-DRA

Trieste, 26 luglio 2016

Mio bellissimo

Marchai il cuore grande, pienodi amore.La tua NIKOL

Trieste, 26 luglio 2016

Ti ricorderemo sempre co-me quel bambino incredibi-le capace di disegnare fu-metti straordinari, comequel ragazzo innamoratopazzo della sua moto.Che tu possa cavalcarlaora, libero da tutto, in luo-ghi meravigliosi.Ci mancherai

MarcoI tuoi fratelli:GIULIA, ANDREA, ELISA,MICHELA, FRANCESCA, SI-MONE.

Trieste, 26 luglio 2016

I carabinieri eseguono un arresto

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016 IL PICCOLO Cronaca 13