Periodico d’informazione e dibattito Turismo Commercio e ... · la scuola hanno inciso in modo...

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Periodico d’informazione e dibattito Turismo Commercio e Servizi UILTuCS UIL C NL Auguri per un Felice 2016 Auguri per un Felice 2016 www.uiltucs.it [email protected] Anno XVIII - n. 7 ottobre-novembre-dicembre 2015 - euro 1 - Autorizzazione Tribunale di Roma - n. 524 del 22-9-1997 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma

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Periodico d’informazione e dibattito Turismo Commercio e Servizi UILTuCS UIL

C NL

Auguri per un Felice 2016

Auguri per un Felice 2016

www.uiltucs.it [email protected]

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sommario

Direttore responsabilePaolo Andreani

Direttore editorialeParmenio Stroppa

RedazioneBarbara Tarallo

Sara Vasta

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EditriceA.G.S.G. srl

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Intervista a Brunetto BocoSegretario Generale UILTuCS 3Ratificato il nuovo integrativoAutogrill 6Sciopero del Commercio19 dicembre 2015 9La sanità nel welfareche cambia 11CCNL Turismo: è ancora sciopero 13Rinnovato il CCNL per idipendenti da Agenti Immobiliari Professionali 15Valorizzare il capitale umano 18

Sicurezza 21

Inserto:Prestazioni di Assistenza Sanitaria per i dipendenti delleaziende del settore vigilanza privata

REDAZIONALE

Un altro anno pieno di novità, timori, incertez-ze è trascorso.

Nel contesto economico-politico le nuove leg-gi istituzionali, di stabilità e i provvedimenti perla scuola hanno inciso in modo sufficiente nella vi-ta sociale, tuttavia il permanere di criticità e la ca-renza di impegno nella lotta all’evasione fiscale enella soluzione del problema pensionistico nonhanno consentito un più ampio progresso della si-tuazione economica. Il limitato risultato consegui-to è anche frutto del mancato coinvolgimento del-le parti sociali nei vari provvedimenti legislativi in-teressanti il mondo del lavoro ed in genere tuttala cittadinanza.

Il Jobs Act ha determinato miglioramenti occu-pazionali sulla cui durata si hanno molti dubbi eperplessità. Il problema pensionistico tarda a tro-vare soluzione. L’effetto della modesta riduzionedelle tasse si è dispersa nei soliti interventi a piog-gia.

Il programma di sviluppo, con conseguente ri-duzione della disoccupazione, assunto in terminifumosi nelle varie dichiarazioni del governo e deipolitici conferma la considerazione che sia diret-to a sudditi e non a cittadini.

Nel contesto sindacale di rilievo è il rinnovo delcontratto del terziario e la parte di quello del tu-rismo relativo agli alberghi, mentre permangonoin sofferenza la grande distribuzione, la coopera-zione, i pubblici esercizi ed il settore del terma-le.

Di rilievo la situazione del settore della vigilan-za privata, che all’atto della scadenza non ha re-gistrato disdetta da parte di chi lo ha proditoria-mente sottoscritto ne iniziative tendenti al suo rin-novo.

Nel 2016 oltre a questi problemi molti altri ne-cessiteranno di un impegno particolare e iniziati-ve determinanti da parte della UILTuCS e dellaUIL.

partecipazione 3

Segretario, ci lasciamo al-le spalle un 2015 caratte-rizzato da eventi dramma-tici che hanno segnato larecente storia della nostraEuropa. Gli attacchi terro-ristici a Parigi e l’esodo bi-blico di milioni di immigra-ti nel cuore del VecchioContinente sono immaginiancora vive e forti nei no-stri occhi e nelle nostrementi. Quali riflessionipossiamo fare su questi av-venimenti?

Ancora una volta, il mondo hasubito un ennesimo stravolgi-mento che sta già determinan-do cambiamenti nello stile di vi-ta di milioni di persone. I fatti diParigi hanno sconvolto non solola Francia, dove ormai, per ga-rantire la sicurezza, si parla direstrizioni delle libertà individuali e di modifi-che alla Costituzione, ma anche l’intera Euro-pa che, negli ultimi mesi, peraltro, era già sta-ta teatro di un esodo epocale di popolazioni infuga dalla miseria, dalla persecuzione e dallaguerra siriana. Si percepisce, ovunque, un for-te sentimento di insicurezza e, quel che è piùgrave, di sospetto e contrapposizione: nuovimuri eretti nel cuore del nostro Continente esoldati schierati a bloccare l’avanzata di popo-li in cerca di una nuova Patria sono scene chenon vorremmo vedere e che non sono di buonauspicio per il futuro di noi tutti. Senza con-tare che l’esplicito richiamo alla guerra comeantidoto al terrorismo internazionale pone pro-blemi enormi e di difficile gestione.

Ci potranno essere ulteriori ripercussio-ni anche per l’Italia? Ci saranno, adesempio, conseguenze economiche?

Non possiamo sapere se ci saranno ripercus-sioni economiche sul nostro Paese: è molto dif-ficile valutarlo. La Confcommercio stima un ca-lo del 30% del turismo per la città di Roma,ma non abbiamo elementi per confermare que-sto dato. Peraltro, l’anno del Giubileo è appe-na iniziato e non si può prevedere come evol-verà la situazione. Certo è che il rischio di una

nuova crisi, proprio mentre c’era qualche timi-do accenno di ripresa, non è affatto scongiu-rato.

Il tutto si colloca in un quadro macroe-conomico mondiale molto complesso earticolato di cui il nostro Paese deve te-nere conto...

Non vi è dubbio che le interconnessioni globa-li siano molto più accentuate di quanto si pos-sa immaginare. La dinamica del commerciomondiale è in caduta e, dunque, se si pensache il crollo dei consumi nei mercati internipossa essere compensato dalle esportazioni, sifanno errati affidamenti. Le politiche europeesono state fallimentari, le ricette imposte nonconducono da nessuna parte e la bassa cre-scita sta coinvolgendo anche la stessa Germa-nia. In Italia, dunque, o si fanno politicheespansive o ci sarà una continua caduta dellanostra ricchezza e della nostra economia, men-tre il debito pubblico si dilaterà ulteriormente.

Anche alla luce di queste considerazio-ni, qual è il tuo giudizio sulla legge distabilità?

La nostra categoria condivide il giudizio arti-colato che la Confederazione ha espresso sul-

INTERVISTA A

BRUNETTO BOCOSEGRETARIO GENERALE UILTuCS

la legge di stabilità. C’è qualche luce, ma ci so-no molte ombre che riguardano aspetti cen-trali delle nostre rivendicazioni. Il capitolo piùdelicato è quello relativo alle pensioni: ci siaspettava l’introduzione di un sistema flessi-bile che, invece, non è passato. Peraltro, l’in-troduzione della Fornero ha determinato un ve-ro e proprio blocco dell’uscita verso le pensio-ni che ha finito col penalizzare in particolare igiovani: il tasso di disoccupazione giovanilenon accenna a diminuire e questo per il nostroPaese è un vero problema. È vero, infatti, cheil ciclo dell’occupazione può essere messo inmoto dalla crescita economica, ma è anche ve-ro che può essere aiutato da meccanismi di so-stituzione e di “subingresso” nel mondo del la-voro.

Si sta ragionando anche in merito a pos-sibili interventi sulle pensioni in esse-re: cosa ne pensi?

La discussione su questi temi si è accesa ne-gli scorsi mesi e, di recente, è diventata mol-to intensa anche in virtù delle dichiarazioni delPresidente dell’INPS. Tra le varie proposte

avanzate ci sono quelle che puntano a ridimen-sionare le pensioni da 2000 euro in su. Si met-terebbero, così, in discussione le pensioni ma-turate, in passato, con il metodo retributivo:un fatto davvero molto discutibile perché si mi-nerebbe ulteriormente il rapporto di fiducia tracittadino e Stato. Le conseguenze sarebberodirompenti anche dal punto di vista economi-co. Già è diminuito sensibilmente il potere d’ac-quisto dei lavoratori dipendenti, la disoccupa-zione resta a livelli considerevoli, ora si vor-rebbe intervenire per ridurre ulteriormente lepensioni: non ci sono spazi né risorse per far

riprendere i consumi e per rilanciare l’econo-mia.

La situazione appare incerta anche sulfronte del mercato del lavoro. Come va-luti le scelte del Governo in materia?

Anche su questo terreno emergono contrad-dizioni e permangono preoccupazioni. Ci sonocertamente segnali di ripresa, ma purtropponon sono realmente incoraggianti come vor-remmo. Bisogna leggere i dati con la dovutaattenzione, perché non vanno tutti nella dire-zione auspicata e, soprattutto, rischiano di es-sere artefatti dai vantaggi fiscali che, per il mo-mento, rendono più conveniente assumere conun cosiddetto contratto a tempo indetermina-to a tutele crescenti. Ma cosa succederà quan-do questa condizione verrà meno? Tutto ciòsenza contare le forti perplessità suscitate dal-lo stesso nuovo sistema di ammortizzatori so-ciali, con tutti i dubbi connessi alla sua effica-cia proprio per la nostra categoria. In conclu-sione, ci auguriamo che la legge di stabilitàcentri l’obiettivo della crescita, ma al momen-to il quadro generale non può che destare

preoccupazioni.

Un’ultima domanda, Segretario,su una delle partite più delica-te per il nostro Sindacato: quel-la contrattuale. La UILTuCS hagià sottoscritto alcuni rinnoviimportanti, ma altri comparti nesono ancora privi. Puoi dirci inestrema sintesi, com’è la situa-zione su questo fronte?

La grande distribuzione, le aziendedella Confesercenti, il settore alber-ghiero cha fa capo a Confindustria, lemense, la cooperazione: sono tuttisettori in cui il rinnovo del contrattonon è stato ancora sottoscritto. Sonosituazioni tra loro differenti e, tutta-via, gravate dallo stesso problema: uncontratto scaduto e non ancora rinno-vato. Noi siamo pronti a trattare, manon a subire soluzioni peggiorative o

punitive come quelle che, probabilmente,hanno in mente alcuni dei nostri interlocutori.Intanto, il 19 dicembre c’è stata a Milano unagrande manifestazione: vedremo nel mese digennaio quali saranno le risposte delle asso-ciazioni imprenditoriali interessate. Decidere-mo poi come proseguire la nostra iniziativa,ben consapevoli dell’unico obiettivo che voglia-mo raggiungere: il rinnovo dei contratti per tut-ti i lavoratori della nostra categoria.

A.P.

4 partecipazione

6 partecipazione

I l 15 ottobre 2015 aRoma è stato sotto-scritto definitivamen-

te il contratto integrativoaziendale per i dipendentiAutogrill. L’ipotesi di accor-do siglata nel mese di luglioè stata infatti sottoposta areferendum trai lavoratori,come richiesto dalla UIL-TuCS fin dall’avvio dellatrattativa, nelle giornate del14 e 15 settembre. La con-sultazione ha coinvolto tut-ta la rete Autogrill. Migliaiadi lavoratori e lavoratricihanno partecipato alle as-semblee informative e poihanno espresso a voto se-greto il proprio giudizio.Quasi il 90% di essi haespresso voto favorevole.Non era un esito scontatofin dal principio. Non era unmistero per nessuno che il negoziato si eraaperto su richiesta esplicita dell’Azienda, cheaveva prospettato la necessità di procedere adun’azione di contenimento dei costi, compre-so il costo del lavoro, per riconquistare mar-gini di redditività e competitività sul mercatoitaliano, in particolare sull’Autostrada. L’alter-nativa prospettata apertamente era di due ti-pi: recesso unilaterale dal contratto integrati-vo, con conseguente cancellazione dello stes-so e/o ulteriore progressivo disimpegno dell’a-zienda dal nostro paese, con ulteriore riduzio-ne dei punti vendita e degli occupati. Un’even-tualità che a qualcuno sembrava impossibilesolo pochi anni fa, ma che invece è stata ven-tilata apertamente da autorevoli dirigenti delgruppo nel corso del 2014 e dei primi mesi del2015, e ogni volta che ciò accadeva il valoredel titolo Autogrill subiva in borsa impennatestraordinarie. Ciò di cui in molti stentavano a rendersi con-to anche solo pochi mesi fa è che Autogrill nelcorso degli anni ha cambiato profondamentela propria natura. Il processo di internaziona-

lizzazione, avviato nel cor-so degli anni ’80, a partiredal 2000 ha subito una bru-sca e notevolissima accele-razione. Se nel 2000 ilgruppo Autogrill producevail 70% del suo fatturato inItalia e il restante 30% inun numero limitato di na-zioni europee limitrofe(Spagna, Francia, Austria),oggi questo rapporto si ètotalmente capovolto. L’Ita-lia rappresenta meno del30% del fatturato totale delgruppo, con il resto di Eu-ropa al 18%, e le attivitànel resto del mondo, in par-ticolare negli Stati Uniti, co-stituiscono oltre il 55% delgiro d’affari. E mentre il fat-turato delle attività in Ita-lia era in costante calo (dai1.347 milioni di euro del

2010 ai 1.092 circa del 2014, -19% in 4 an-ni) per effetto della crisi economica e della pro-gressiva riduzione della rete, con una conse-guente forte riduzione della redditività, l’evo-luzione a livello internazionale era diametral-mente opposta. Per questo motivo ogniqual-volta i mercati finanziari sentivano voci di ces-sioni delle attività italiane del gruppo festeg-giavano.Qualcuno – in verità con un seguito davveroscarso – che continua ad essere seguace del-la teoria del “tanto peggio, tanto meglio”, checontinua a rimpiangere i tempi in cui Autogrillera una società delle Partecipazioni Statali cheoperava in sostanziale regime di monopoliosulla rete autostradale, e in cui la stessa con-trattazione rispondeva a logiche più da pub-blico impiego che da attività economica di mer-cato proprio per il diverso carattere che l’im-presa aveva, suggeriva di lasciar stare. Rifiu-tare il confronto con l’azienda, “sfidarla” a di-sdettare il contratto integrativo per poi rispon-dere a tale evento chiamando i lavoratori allalotta, che ovviamente non poteva che essere

RATIFICATO IL NUOVO INTEGRATIVO

AUTOGRILL

vittoriosa, anche perché qualora fossimo sta-ti sconfitti la responsabilità sarebbe comunquestata nostra, dei sindacati confederali. Fortunatamente già da tempo nella UILTuCS eda qualche anno anche nella Filcams e nellaFisascat la percentuale di coloro che tengonoconto di come il mondo sia cambiato da 20 an-ni a questa parte e di come sia cambiata l’I-talia, e in Italia Autogrill, è nettamente supe-riore a quella di coloro che rimpiangono il pas-sato e che vorrebbero impostare le vertenzesindacali come se il mondo fosse ancora quel-lo di una volta. Comportarsi così nella condu-zione delle trattative sindacali è come guida-re un TIR sull’autostrada guardando solo lospecchietto retrovisore: porta al disastro. E la stragrande maggioranza dei lavoratori diAutogrill, evidentemente, l’ha capito assai be-ne. Dopodiché, sia chiaro, nel valutare l’intesa rag-giunta a luglio in modo assolutamente positi-vo, proprio noi e per primi noi della UILTuCSnon solo eravamo consapevoli che essa costi-tuiva una salvaguardia complessiva delle con-dizioni in essere, complessiva ma non totale,in cui alcuni arretramenti erano in parte com-pensati da fatti nuovi e innovazioni interessan-ti. Proprio noi della UILTuCS volevamo porredefinitivamente al sicuro per il personale at-tualmente in forza l’elemento del premio fis-so aziendale, trasformandolo in un supermini-mo ad personam non riassorbibile e ricollegan-

dolo al rapporto individuale di lavoro. Non cisiamo riusciti, e ci dispiace, perché questa no-stra ipotesi ed esigenza non è stata condivisadall’azienda (e questo è assolutamente com-prensibile) e da qualche organizzazione sinda-cale (e questo è meno comprensibile). Ma ilsenso di responsabilità che ci ha guidato sem-pre e che ci continuerà a guidare in futuro ciha portato a sottoscrivere e sostenere l’accor-do, pur tenendo a mente a futura memoria co-sa avremmo voluto fare a maggiore garanziadei dipendenti oggi in forza all’azienda.Ora ovviamente non c’è da dormire sugli allo-ri. Occorre dare continuità alla nuova fase del-le relazioni sindacali inaugurata con questo com-plicato rinnovo del contratto integrativo. Moltisono infatti i temi che meritano, già nell’imme-diato futuro, approfondimento e confronto: lapiena realizzazione di quanto pattuito nel CIA,l’implementazione del piano industriale azien-dale in rapporto alle scadenze delle concessio-ni e agli impatti del decreto legge che ha resooperativo quanto previsto dall’Atto di Indirizzodel 26 gennaio 2014 emanato dal Ministerodei Trasporti e dal Ministero dello Sviluppo. Bi-sogna vigilare sull’impegno aziendale di conser-vare l’attuale perimetro aziendale e se possibi-le estenderlo acquisendo locali performanti, checostituisce una delle contropartite implicite del-l’intesa raggiunta a luglio.

Marco Marroni

partecipazione 7

SCIOPERO DEL COMMERCIO 19 DICEMBRE 2015Cari amici e compagni, a nome mio e del nostro Segretario Generale CarmeloBarbagallo desidero porgere i più sentiti ringraziamenti a tutte le strutture dellaUILTuCS che hanno contribuito al buon esito dello sciopero nazionale delloscorso 19 dicembre.Vi prego di estendere i ringraziamenti anche a tutte le lavoratrici e ai lavoratoriche hanno partecipato in massa alla manifestazione.Saluti

Brunetto Boco

partecipazione 9

E.BI.N.VI.P.ENTE BILATERALE NAZIONALE

VIGILANZA PRIVATA

I l 10 dicembre scorso a Roma si è svol-to il convegno dal titolo: “La sanità nelwelfare che cambia. Una proposta di in-

tegrazione tra primo e secondo pilastro”. Im-portante occasione per mettere in evidenza lecriticità del sistema sanitario nazionale e, altempo stesso, sottolineare la necessità di unariforma che assegni ai fondi di assistenza sa-nitaria integrativa un ruolo strategico.

La spesa sanitaria out of pocket, ossia quan-to le famiglie spendono di tasca propria, è paria circa 32 miliardi di euro - circa € 530,00 procapite – e, potenzialmente, ancor più alta se sitiene conto di una componente non indifferentedi sommerso (15 miliardi stimati). Oggi i fondisanitari intermediano tra i 4 e i 5 miliardi di que-sta spesa ed assistono circa 7 milioni di perso-ne. La spesa sanitaria cresce a un ritmo più chedoppio rispetto a quella pubblica e solo negli ul-timi cinque anni è aumentata dell’8% gravan-do direttamente sui cittadini, compresa quellaparte della popolazione, circa il 40-50%, che, difatto, non usufruisce delle strutture pubbliche.

Da questa premessa nasce l’esigenza di unariforma, soprattutto se si tiene conto del dif-ficile grado di sostenibilità finanziaria comples-siva del sistema sanitario nazionale che va pro-gressivamente riducendosi sia per la contra-zione della spesa pubblica, sia per i costi con-nessi all’innovazione tecnologica, sia per l’ef-fetto dell’invecchiamento della popolazione.

La strada da intraprendere è quella di un ridi-segno complessivo del sistema sanitario stabilen-do una sinergia strutturale tra SSN e Fondi Sa-nitari Integrativi da realizzare attraverso la pos-sibilità di un convenzionamento diretto dei Fon-di con strutture pubbliche (ospedali, ambulatori,ecc.). Questo non solo stimolerebbe la competi-tività e quindi l’efficienza sia in termini di costi chedi prestazioni migliorando così tutto il sistema, mafavorirebbe l’afflusso di risorse nuove verso lestrutture che rispettano standard prefissati.

L’importanza di una riforma, inoltre, appareancor più necessaria se si considera che il wel-fare sanitario rappresenta una voce di costo delbilancio pubblico. L’attuale livello di incidenzadella spesa sanitaria sul Pil supera il 9%, un da-to che, secondo le stime della Ragioneria Ge-nerale dello Stato, a causa dell’invecchiamentodella popolazione, è destinato in pochi anni acrescere di oltre 1 punto percentuale.

Il tempestivo intervento in questo settore sipone come obiettivo non solo quello di ridurre

la percentuale del PIL con il beneficio di liberarerisorse oggi diversamente allocate, ma anchequello di stimolare nuovi investimenti e consumi.

Infatti, il welfare sanitario in genere rappre-senta un settore economico dal potenziale dicrescita enorme. Indagini effettuate sul mondodel mercato del lavoro hanno evidenziato comeil settore dei servizi di welfare, di cura e assi-stenza alla persona sia motore di sviluppo e dinuovi posti di lavoro in costante crescita.

La riforma del sistema sanitario necessita,però, di politiche di incentivazione fiscale piùincisive, che favoriscano l’adesione dei citta-dini ai Fondi complementari.

L’estensione della sanità complementare a tut-ti i cittadini andrebbe accompagnata dall’esclu-sione dal reddito imponibile dei contributi versa-ti anche attraverso un progressivo adeguamen-to degli attuali limiti di deducibilità con l’obietti-vo di uniformarli a quelli previsti per la previden-za complementare. Il nuovo sistema sanitario, op-portunamente incentivato, consentirebbe di rag-giungere maggiore equità anche dal punto di vi-sta della compartecipazione alla spesa, non piùlegata solo al momento del bisogno, ma stretta-mente connessa al funzionamento mutualisticodei fondi sanitari. La proposta consentirebbe an-che di realizzare un’analisi sui dati delle spese me-diche riportate nella dichiarazione dei redditi, in-crociando il costo che attualmente sostiene lo Sta-to per il sistema delle agevolazioni fiscali sullespese out of pocket e valutandone quindi even-tuali opportunità e necessità di revisione.

La concessione dei vantaggi fiscali deve resta-re inoltre connessa all’iscrizione all’Anagrafe deiFondi sanitari, garantendo un patrimonio di infor-mazioni, il monitoraggio del sistema e, al tem-po stesso, la creazione di un luogo di incontrocapace di favorire la collaborazione tra il SSN esistema sanitario complementare.

In sintesi, attraverso lo sviluppo di un ‘secon-do pilastro’ da affiancare alla sanità pubblica,la spesa out of pocket diventerebbe spesa strut-turalmente intermediata, favorendo, così, un re-cupero di gettito sulla spesa sanitaria non trac-ciata, un efficientamento del sistema sanitarionazionale, un’educazione del cittadino alla spe-sa sanitaria, un ingresso di risorse ‘private’ ver-so il sistema sanitario, un’Anagrafe dei fondi edun flusso di informazioni importante sulla spe-sa e sulle esigenze sanitarie, vantaggi econo-mici complessivi a saldo positivo.

Redazionale

partecipazione 11

LA SANITÀ NEL WELFARECHE CAMBIA

Anno XVIII n. 5 INSERTO

PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SANITARIA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE DEL SETTORE VIGILANZA PRIVATA

II

Per tutelare il bene più prezioso, la tua salute

Le prestazioni di Assistenza Sanitaria Integrativa sono pre-state a favore di tutti i dipendenti iscritti al Fondo FASIV, inapplicazione del CCNL per dipendenti delle aziende del setto-re Vigilanza Privata.

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Se l’iscritto al Fondo FASIV viene ricoverato per effettuare ungrande intervento chirurgico (vedi elenco grandi interventi chi-rurgici sul sito www.fasiv.it) ha diritto al pagamento delle spe-se sostenute: nei 120 giorni prima e nei 120 giorni dopo il ri-covero, per l’intervento chirurgico, per la retta di degenza, perl’accompagnatore, per l’assistenza infermieristica privata in-dividuale, per l’assistenza medica i medicinali e le cure, per iltrasporto sanitario, dal donatore in caso di trapianto, per in-terventi chirurgici del neonato nel 1° anno di vita per la cor-rezione di malformazioni congenite (la somma annua a dispo-sizione è di € 10.000).► Nel caso di utilizzo del Servizio Sanitario Nazionale, ven-

gono rimborsate integralmente le eventuali spese perticket sanitari o per trattamento alberghiero (ad esempiole spese per un’eventuale camera a pagamento) rimasti acarico dell’iscritto.Indennità sostitutiva: se l’scritto non richiede alcun rim-borso, avrà diritto ad un’indennità di € 80 per ogni gior-no di ricovero fino al 30° giorno di ricovero. A partire dal31° giorno fino al 100°, l’indennità diventa pari a € 100,00al giorno.

► Nel caso di utilizzo di strutture convenzionate e mediciconvenzionati da UniSalute per Fondo FASIV, le spese ven-gono liquidate direttamente alle strutture stesse senza ap-plicazione di scoperti o franchigie, ad eccezione delle co-perture che prevedono specifici limiti.

► Nel caso di utilizzo di strutture non convenzionate (que-sta modalità potrà essere attivata solo nel caso in cui l’i-scritto è domiciliato in una provincia priva di strutture sa-nitarie convenzionate), le prestazioni vengono rimborsa-te all’iscritto nella misura dell’80%, con un minimo non in-dennizzabile pari a € 2.000 e nel limite di un massimale di€ 8.000 per intervento, fermo restando i limiti previsti al-le singole coperture.

Somma massima a disposizione annualmente € 110.000,00 per iscritto al Fondo FASIV.

Il Piano sanitario corrisponde un’indennità mensile a segui-to d’inabilità temporanea in conseguenza di gravi eventi mor-bosi (vedi elenco su www.fasiv.it) che comporti l’incapacitàa svolgere la propria attività professionale.L’indennità corrisponde ai seguenti importi:Dipendenti full-time: primi 3 mesi € 1.000 dal 4°al 6° mese€ 700.Dipendenti part time: primi 3 mesi € 700, dal 4°al 6° mese:€ 500.La prestazione è erogata per massimo 6 mesi per evento.È prevista una franchigia assoluta di 6 mesi: l’indennità vie-ne erogata a partire dal 7° mese successivo a quello di de-correnza dell’inabilità temporanea e termina il 31/12 dellostesso anno.

Il Piano sanitario prevede il pagamento di una serie di pre-stazioni diagnostiche e terapeutiche di alta specializzazioneextraricovero (tra cui TAC, chemioterapia, mammografia ecc.vedi elenco dettagliato sul sito www.fasiv.it).► Nel caso di utilizzo del Servizio Sanitario Nazionale, ven-

gono rimborsati integralmente i ticket sanitari a carico del-l’iscritto, nel limite della somma massima a disposizioneannualmente.

► Nel caso di utilizzo di strutture convenzionate e mediciconvenzionati da UniSalute per Fondo FASIV, le spese ven-gono liquidate direttamente alle strutture, lasciando a ca-rico dell’iscritto € 20 per ogni accertamento diagnosticoo ciclo di terapia, che l’iscritto stesso dovrà versare allastruttura sanitaria all’atto della fruizione della prestazio-ne.

►Nel caso di utilizzo di strutture non convenzionate, le pre-stazioni vengono rimborsate all’iscritto nella misura del75%, con un minimo non indennizzabile pari a € 55 perogni accertamento diagnostico o ciclo di terapia.

Somma massima a disposizione annualmente € 6.000 per iscritto al Fondo FASIV.

RICOVERO IN ISTITUTO DI CURA PER GRANDE INTERVEN-TO CHIRURGICO

INABILITÀ TEMPORANEA PER GRAVI EVENTI MORBOSI

PRESTAZIONI DI ALTA SPECIALIZZAZIONE

Il Piano sanitario prevede il pagamento delle prestazioni diprevenzione effettuate in strutture sanitarie convenzionateda UniSalute per Fondo FASIV. Le prestazioni devono esse-re effettuate in un'unica soluzione e prenotate preventiva-mente dalla Centrale Operativa.UNA VOLTA L’ANNO per uomini e donneprevenzione cardiovascolare (ad es: trigliceridi, glicemia, co-lesterolo, elettrocardiogramma di base, esame urine).UNA VOLTA OGNI DUE ANNI per gli uomini di età superio-re ai 45 anni: prevenzione oncologica (ad es: VES, PSA, eco-grafia prostatica)UNA VOLTA OGNI DUE ANNI per le donne di età superioreai 35 anni: prevenzione oncologica (ad es: VES, visita gine-cologica e PAP test, RX mammografia).L’elenco completo delle prestazioni di prevenzione è consul-tabile su www.fasiv.it.

Il Piano sanitario prevede il pagamento di un’ablazione del tar-taro con eventuale visita di controllo da effettuare una volta l’an-no in strutture sanitarie convenzionate da UniSalute per Fon-do FASIV fino alla somma massima di € 60,00.Le prestazioni devono essere effettuate in un'unica soluzio-ne. Se il medico riscontra la necessità di effettuare una se-conda seduta di igiene nel corso dello stesso anno, il Fondoprovvederà ad autorizzare e liquidare la stessa nei limiti so-pra indicati.

Il Piano sanitario prevede il pagamento delle visite specialisti-che con esclusione delle visite odontoiatriche e ortodontiche.► Nel caso di utilizzo del Servizio Sanitario Nazionale, ven-

gono rimborsati integralmente i ticket sanitari a carico del-l’iscritto al Fondo FASIV, nel limite della somma massimaa disposizione annualmente.

► Nel caso di utilizzo di strutture convenzionate e mediciconvenzionati da UniSalute per Fondo FASIV, le spese ven-gono liquidate direttamente alle strutture lasciando a ca-rico dell’iscritto al Fondo FASIV € 20 per ogni visita spe-cialistica, che l’iscritto stesso dovrà versare alla strutturasanitaria all’atto della fruizione della prestazione.Somma massima a disposizione annualmente € 1.000 periscritto al Fondo FASIV.

Il piano sanitario provvede al pagamento delle spese per l’ac-quisto e per l’applicazione di protesi dentarie, per prestazio-ni ortodontiche e per cure odontoiatriche e terapie conser-vative.In aggiunta a quanto previsto al punto “Prestazioni Odontoia-triche Particolari”, rientrano in copertura eventuali visiteodontoiatriche e/o sedute di igiene orale nel caso in cui lestesse siano propedeutiche alle cure o alle terapie stesse,nonché all’applicazione delle protesi o alle prestazioni orto-dontiche.► Nel caso di utilizzo del Servizio Sanitario Nazionale, ven-

gono rimborsati integralmente i ticket sanitari a carico del-l’iscritto al Fondo FASIV, nel limite della somma massimaa disposizione annualmente.

► Nel caso di utilizzo di strutture convenzionate e mediciconvenzionati da UniSalute per Fondo FASIV, le spese ven-gono liquidate direttamente dalla società alle strutturesenza l’applicazione di scoperti e franchigie.

►Nel caso di utilizzo di strutture non convenzionate, le pre-stazioni vengono rimborsate all’iscritto senza l’applicazio-ne di alcuno scoperto o franchigia.

Somma massima a disposizione annualmente € 90 per iscritto al Fondo FASIV.

Se una delle prestazioni del Piano sanitario non è attivabileper esaurimento del massimale o perché il costo è inferioreal minimo non indennizzabile e rimane a totale carico dell’I-scritto, l’Iscritto ha la possibilità di effettuare la prestazioneusufruendo delle tariffe scontate UniSalute. Il costo della pre-stazione rimane a carico dell’Iscritto.PRESTAZIONI DI IMPLANTOLOGIA Prestazioni garantite solonel SSN e nelle strutture sanitarie convenzionate da UniSa-lute per Fondo FASIVIl Piano sanitario prevede il pagamento di prestazioni di im-plantologia per applicazione di 1, 2, 3 o più impianti previstinel medesimo piano di cura. La somma annua a disposizio-ne è di € 2.500. È previsto un sotto limite annuo di € 1.500per applicazione di due impianti e di € 600 per applicazionedi un impianto. Se nella stessa annualità assicurativa, dopol’applicazione di un impianto si rendesse necessario un se-condo impianto, questo verrà liquidato nell’ambito del sottolimite di € 1.500 al netto di quanto già autorizzato o liquida-to.► Nel caso di utilizzo del Servizio Sanitario Nazionale, ven-gono rimborsati integralmente i ticket sanitari a carico del-l’iscritto, nel limite della somma massima a disposizione an-nualmente.► Nel caso di utilizzo di strutture convenzionate e mediciconvenzionati da UniSalute per Fondo FASIV, le spese ven-gono liquidate direttamente dalla società alle strutture sen-za l’applicazione di scoperti e franchigie.

PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE PARTICOLARI Prestazioni garantite solo nelle strutture sanitarie

convenzionate da UniSalute per Fondo FASIV

PRESTAZIONI ODONTOIATRICHE PARTICOLARI Prestazioni garantite solo nelle strutture sanitarie

convenzionate da UniSalute per Fondo FASIV

VISITE SPECIALISTICHE Prestazioni garantite solo nel SSN e nelle strutture

sanitarie convenzionate da UniSalute per Fondo FASIV

CURE ODONTOIATRICHE, TERAPIE CONSERVATIVE,PROTESI ODONTOIATRICHE E ORTODONZIA

PRESTAZIONI A TARIFFE AGEVOLATE

III

Il Piano sanitario prevede il pagamento delle prestazioniodontoiatriche e ortodontiche a seguito d’infortunio, in pre-senza di un certificato di pronto soccorso.► Nel caso di utilizzo del Servizio Sanitario Nazionale, ven-

gono rimborsati integralmente i ticket sanitari a carico del-l’iscritto al Fondo FASIV, nel limite della somma massimaa disposizione annualmente.

► Nel caso di utilizzo di strutture convenzionate e mediciconvenzionati da UniSalute per Fondo FASIV, le spese ven-gono liquidate direttamente dalla società alle strutturesenza l’applicazione di scoperti e franchigie.

►Nel caso di utilizzo di strutture non convenzionate, le pre-stazioni vengono rimborsate all’iscritto al Fondo FASIV nel-la misura del 80%, con un minimo non indennizzabile pa-ri a € 100 per fattura.

Somma massima a disposizione annualmente € 1.000 per iscritto al Fondo FASIV.

Il Piano sanitario prevede di poter usufruire di un program-ma per il monitoraggio della salute cardiovascolare che con-senta di assumere comportamenti e stili di vita corretti attra-verso un regime dietetico e attività fisica.

I seguenti servizi di consulenza telefonica vengono forniti dal-la Centrale Operativa telefonando al numero verde 800-885785 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.30 (dall’este-ro: prefisso internazionale dell’Italia 051.63.89.046): parerimedici, prenotazione di prestazioni sanitarie nelle struttureconvenzionate, informazioni sanitarie telefoniche.

Cosa fare in caso di necessità di prestazione sanitaria?

Se hai bisogno di prenotare una visita o un esame vai suwww.unisalute.it – “Area Servizi Clienti” o utilizza l’app Uni-Salute. In alternativa contatta il numero verde gratuito de-dicato al tuo Piano sanitario. Per tutte le prestazioni dell’A-rea Ricovero è opportuno contattare la Centrale Operativaal numero verde 800-885785 dalle 8.30 alle 19.30 dal lunedìal venerdì (dall’estero prefisso internazionale per l’Italia +051-6389046).► PRESTAZIONI IN STRUTTURE CONVENZIONATE DA UNI-

SALUTE PER FONDO FASIVFondo Fasiv attraverso UniSalute, paga direttamente allestrutture sanitarie convenzionate le prestazioni sanitarie au-torizzate, con l’esclusione di eventuali somme a tuo carico.All’atto della prestazione (che deve essere preventivamen-te autorizzata dalla Centrale Operativa), dovrai presentarealla struttura convenzionata:• documento comprovante la tua identità

• prescrizione del medico curante, contenente la natura del-la malattia accertata o presunta e le prestazioni diagnosti-che e/o terapeutiche richieste

• firmare le ricevute a titolo di attestazione dei servizi rice-vuti.

A seguito della richiesta di prenotazione on line o via app,riceverai a mezzo telefono, mail o sms, conferma della pre-notazione da parte di UniSalute.► PRESTAZIONI IN STRUTTURE NON CONVENZIONATEPer ottenere il rimborso delle spese sostenute, devi inviaredirettamente al Fondo FASIV presso UniSalute S.p.A. – Rim-borso Clienti c/o CMP BO - Via Zanardi 30 - 40131 BolognaBO, la documentazione necessaria:•modulo di denuncia del sinistro debitamente compilato

scaricabile dal sito www.fasiv.it• copia della cartella clinica conforme all’originale in caso di

ricovero• copia della prescrizione contenente la patologia presunta

o accertata da parte del medico curante in caso di presta-zioni extraricovero

• documentazione di spesa (fatture e ricevute) in copia, de-bitamente quietanzata.

► PRESTAZIONI NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALEPer il rimborso dei ticket per le prestazioni effettuate in strut-ture del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) o da esso accre-ditate la documentazione va inviata direttamente a: FONDOFASIV – Via Sicilia, 50 00187 - ROMA.Per ottenere l’indennità sostitutiva è necessario inviare a Fon-do FASIV presso UniSalute S.p.A. Rimborsi Clienti - c/o CMPBO – Via Zanardi 30 - 40131 Bologna BO:•modulo di denuncia sinistro debitamente compilato sca-

ricabile dal sito www.fasiv.it• copia della cartella clinica conforme all’originale

Per informazioni dettagliate sulle condizioni del piano,consulta la Guida al Piano sanitario

Fondo FASIV su www.fasiv.it.

Le prestazioni del piano sono garantite da:

FASIV – Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa Vigilanza PrivataVia Sicilia, 50 – 00187 Roma

tel. 06.42016819 – fax [email protected][email protected][email protected]

www.fasiv.it

CURE DENTARIE DA INFORTUNIO

SINDROME METABOLICA

SERVIZI DI CONSULENZA

IV

I l 2 dicembre 2015 si è svolto l’ultimo incontro con Angem e ACI (Alleanza delle Coope-rative) utile a verificare la possibilità di giungere ad una conclusione positiva del nego-ziato per il rinnovo del CCNL Turismo parte speciale Ristorazione Collettiva. Le Associa-

zioni Datoriali all’avvio dell’incontro hanno ribadito – quale condizione per il rinnovo del con-tratto – l’individuazione di una soluzione alle esigenze espresse dalle imprese in materia dicambio di gestione, permessi per riduzione dell’orario di lavoro (ROL) ed ex festività, flessibi-lità e part time, malattia.

Alla luce degli evidenti limiti posti dalle Associazioni Datoriali e l’impossibilità a rivedere leposizioni assunte la trattativa è stata interrotta. A fronte dell’arresto del confronto è stato ri-tenuto necessario sostenere la vertenza aperta da ormai 32 mesi con iniziative sindacali signi-ficative, aprendo immediatamente lo stato di agitazione del settore Ristorazione Collettiva eproclamando un pacchetto di 16 ore di sciopero.

Un primo pacchetto di otto ore da effettuarsi a livello territoriale nel mese di dicembre (te-nuto conto delle limitazioni della legge 146/90 sul Diritto di Sciopero) e otto ore a livello na-zionale che verranno programmate entro il mese di gennaio 2016.

partecipazione 13

CCNL TURISMO: È ANCORA SCIOPERO

CCNL TURISMO: È ANCORA SCIOPERO

A nche se il mercato immobiliare ha generalmente registrato segnali di recessione conchiusure di agenzie e ridimensionamento degli organici, con alcuni cenni di ripresa inparticolari territori, sulla falsariga del rinnovo contrattuale del terziario distribuzione e

servizi, si è riusciti ad adeguare la normativa e le retribuzioni del settore.Lo stato delle relazioni sindacali, tuttavia non ha consentito di recuperare le articolazioni di

rappresentanza esistenti nel settore; ciò peraltro non ha condizionato il rinnovo del contrattoche ha consentito di recuperare i ritardi e riconoscere ai lavoratori l’adeguamento dei corri-spettivi per le loro prestazioni.

Nel merito, si è proceduto all’adeguamento della normativa alle nuove regole derivanti dalJobs Act; con la specifica limitazione della vigenza contrattuale al 31 dicembre 2016 per me-glio seguire l’evoluzione della legislazione in continuo cambiamento realizzato tramite circola-ri ministeriali interpretative dei principi definiti dalle leggi.

In particolare la normativa sul mercato del lavoro è stata aggiornata nella parte relativa al-l’apprendistato con la specifica previsione di quello stagionale o ciclico.

Mentre la normativa sul contratto a tempo determinato è stata resa più agibile e fruibile daparte dei lavoratori in particolare nella fase di avvio di nuove attività.

I trattamenti economici registrano i seguenti incrementi:

Viene inoltre restituito l’elemento economico di garanzia per i lavoratori delle regioni o areeterritoriali a vocazione turistica, ove non siano stipulati accordi di 2° livello come segue:

Impegni a regolare l’instaurazione di rapporti di lavoro subordinato con forme retributiveprovigionali, il miglioramento del funzionamento della commissione di certificazione, promuo-vere iniziative di informazione e formazione sulla base dei reali bisogni del settore, promuo-vere le adesioni all’Ente bilaterale per consentire ai lavoratori di usufruire delle relative pre-stazioni.

Resta infine da realizzare la collazione del testo contrattuale finalizzata alla diffusione, co-noscenza e utilizzo nei rapporti di lavoro di tutti gli aspetti gestionali.

P. S.

partecipazione 15

RINNOVATO IL CCNL PER IDIPENDENTI DA AGENTI

IMMOBILIARI PROFESSIONALI,MANDATARI A TITOLO ONEROSO E

MEDIATORI CREDITIZI

Quadri, 1° e 2° livello 3° e 4° livello 5°, 6° e 7° livello

90,00 euro 60,00 euro 50,00 euro

U na donna più istruita e con una spic-cata propensione alla formazione,una donna attenta all’efficientamen-

to organizzativo e alla business collaboration,una donna maggiormente interessata alla co-municazione e agli apporti dei nuovi media di-gitali. Questi sono solo alcuni dei segni par-ticolari riportati sulla carta d’identità delledonne che ricoprono il ruolo di quadro nelleimprese italiane del terziario a cui Quadrifor,Istituto bilaterale per lo sviluppo della forma-zione dei quadri nel Terziario, ha voluto de-dicare una ricerca intitolata “Middle Manage-ment al femminile”, presentata lo scorso 24novembre a Roma. Amministrazione e gestio-ne del personale: queste sono le funzioni cheprevalgono nel management femminile, vuoicome conseguenza degli studi intrapresi, vuoicome mansioni meno inclini a lunghi sposta-menti e pertanto più confacenti alle esigen-ze famigliari. Sono soddisfatte del loro lavo-ro e sono interessate alla possibilità di utiliz-zare conoscenze e competenze di natura tra-sversale e di apprendere cose nuove. Proprioper questa propensione alla novità, dalla sfi-de che le si presentano. Ancora, le donnequadro risultano essere più giovani dei lorocolleghi uomini. Il 55% rientra nella fascia fi-no ai 45 anni di età, contro il 48,9% degli uo-mini; più giovani e con un livello di istruzio-ne più elevato, un paradigma che è possibi-le ritrovare anche in Europa, ma che nonsempre è sinonimo di occupabilità, almeno nelnostro Paese. Guardando oltre la finestra for-nita da Quadrifor, osserviamo infatti come ladonna, in Italia, risulti essere meno occupa-ta rispetto alla media OCSE. Circa un terzodell’intera occupazione femminile ha un con-tratto part-time, un dato che negli uomini nonsupera il 7,9%, dove quasi 6 contratti su 10rientrano nel “part-time involontario”. Anco-ra più preoccupanti sono i dati che riguarda-no il tasso di occupabilità femminile in età gio-vanile dai 15 ai 29 anni. I dati OCSE ci met-tono in guardia da una situazione moltopreoccupante soprattutto per i risvolti socia-li che potrebbero derivarne. Nel tentare di da-re una spiegazione a tale fenomeno è neces-sario indagare gli effetti della crisi sul mon-do del lavoro e le correlazioni tra crisi e gap

di genere. La crisi ha determinato una sortadi point break tra le generazioni, prima chetra i generi. Sono state i giovani, ma soprat-tutto le giovani ad essere maggiormente col-piti. Si è calcolato che, se si sommano i la-vori a progetto, gli altri contratti atipici, le fal-se partite IVA, il tempo determinato e il part-time involontario si arriva a stimare un’areadi disagio lavorativo che riguarda, in Italia,circa quattro milioni di persone. E se provia-mo a leggere questi riferendoci al genere ol-tre che all’età, scopriremo ben presto che l’in-certezza dilaga soprattutto tra le donne eproprio nella fascia d’età che va dai 25 ai 35anni. Un’incertezza lavorativa che porta consé conseguenze sulle aspettative di vita e sul-la socialità. Sono diversi gli studi che in que-sti anni si sono interessati al fenomeno del-la baby recession e alle interazioni tra mon-do del lavoro, crisi e calo delle nascite. Nelnostro Paese il Baby Boom ha coinciso con glianni sessanta; nel 1964 sono nati, in Italia,oltre un milione di bambini, un record mai piùeguagliato. Dal quel momento in poi si è as-sistito ad una lenta e continua diminuzionedelle nascite fino al 1995, quando si è regi-strato il minimo storico per poi assistere aduna costante ripresa protrattasi fino al 2008.Se ci soffermiamo sulla distribuzione geogra-fica delle nascite, osserviamo che le zone conpiù alto tasso di natalità coincidono con quel-le a maggiore occupazione femminile, ovve-ro Nord e Centro del paese. E’ infatti proprioin questi anni che si affaccia timidamente nelnostro Paese un’equazione già consolidata nelNord Europa, ovvero più lavoro femminile =più figli, smentendo clamorosamente un luo-go comune. Dal 2008 infine il trend si è to-talmente invertito fino ad arrivare ad un nuo-vo minimo storico nel 2014.

Indagando le ragioni di questa seconda edecisiva baby recession emergono due fatto-ri decisivi: le donne nate durante il babyboom sono uscite dall’età fertile per lasciarespazio ad “un esercito” di donne sicuramen-te meno numerose; inoltre non solo si è ab-bassato il numero delle donne in età fertile,ma si è ridotta anche la loro propensione adessere madri. Dati alla mano sono proprio ledonne di età compresa tra i 25 e i 35, che rin-

18 partecipazione

VALORIZZARE IL CAPITALE UMANO

viano la maternità. Ma quali sono le ragioniche determinano questo rinvio? Come abbia-mo visto a partire da 2008, la crisi ha colpi-to le donne e soprattutto le donne nell’età incui prende forma la decisione di fare o non fa-re figli.

Non è che le donne italiane fanno meno fi-gli perché hanno scelto così, ma fanno menofigli, o addirittura non ne fanno per niente,anche se ne vorrebbero fare (dati Istat 2012).Inutile negare le difficoltà, soprattutto in tem-pi di crisi, di conciliare i tempi di vita e tem-pi di lavoro. “Io in realtà mi trovo incastrata,tra lavoro e famiglia - queste le parole di Na-dia, quadro aziendale di un’impresa leader nelsettore della telefonia - fino a quando nonavevo figli ho lavorato con lo scopo di una cre-scita professionale, poi con la nascita deibambini, le mie priorità sono cambiate. Vor-rei avere più tempo per seguirli, ma purtrop-po ho a che fare quotidianamente con la po-ca disponibilità della mia azienda; mi ritrovocosì ad essere lavoratrice a tempo pieno emamma part-time. La soluzione sarebbe quel-la di cambiare lavoro, ma non me la sento dilasciare un lavoro ben retribuito e soprattut-to a tempo indeterminato”. Testimonianza

quest’ultima che ci offre diversi spunti e ipo-tesi di lavoro: dalla carenza di servizi dedi-cati all’infanzia e alla terza età fino ad arri-vare ad aspetti puramente culturali come unamaggiore condivisione delle responsabilità fa-migliari tra donne e uomini, passando sicu-ramente per un auspicabile aggiornamentodelle normative sulla maternità e uno svilup-po degli strumenti welfare aziendale e con-trattuale. Concludo pertanto con la frase diuna giovane donna, Valeria Solesin, Dottoran-da italiana all’Università della Sorbona, scom-parsa prematuramente nei tragici fatti di Pa-rigi. Ed è proprio parlando di cultura, di for-mazione e di lavoro che il mio appello va atutte le donne che abitano questo pianeta, an-che nelle periferie più dimenticate, perché èpartendo da noi, dalle nostre storie individua-li che sono spesso le storie di tutte, dalla no-stra propensione alla cura e al dialogo, dallanostra capacità di crescere e di far crescere,dalla continua ricerca di armonia e dalla spe-ranza che solo la vita può donare, che que-sto Mondo potrà avere un futuro diverso daquello che alcuni vorrebbero tracciare.

“Avanti ragazze, al lavoro!”Paolo Andreani

partecipazione 19

partecipazione 21

DLGS N.81/2008 E SMI – VERSIONE AG-GIORNATA

Il nuovo testo coordinato del Decreto Legi-slativo 9 aprile 2008 n.81 in materia di tuteladella salute e della sicurezza nei luoghi di la-voro risulta integrativo e correttivo dalle se-guenti modifiche:.• Corretto l’importo massimo previsto per l’am-

menda all’art. 284 comma 1; • Inseriti gli interpelli dal n. 26 al n. 28 del

31/12/2014, le precisazioni all’interpello n.20/2014 del 31/12/2014, e gli interpelli daln. 1 al n. 5 del 23 e 24/06/2015;

• Inserite le circolari n. 34 del 23/12/2014, n.35 del 24/12/2014, n. 3 del 13/02/2015, n.5 del 3/03/2015 e n. 22 del 29/07/2015;

• Inserito il decreto interministeriale n. 201 del18 novembre 2014, recante norme per l’ap-plicazione, nell’ambito dell’amministrazionedella giustizia, delle disposizioni in materia disicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi dilavoro (avviso pubblicato nella G.U. n. 15 del20 gennaio 2015);

• Abrogazione del comma 5 dell’art. 3, ai sen-si dell’art. 55, comma 1, lettera e), del D.Lgs.

15 giugno 2015, n. 81(SO n.34 alla G.U.24/06/2015, n.144, invigore dal 25/06/2015);

• Modifica dell’art. 88,comma 2, lettera g-bis),ai sensi dell’art. 16,comma 1, della legge 29luglio 2015, n. 115(G.U. 03/08/2015,n.178, in vigore dal18/08/2015);

• Inserite le modifiche agliartt. 3, 5, 6, 12, 14, 28,29, 34, 53, 55, 69, 73-bis (nuovo articolo), 87, 98 e 190, introdot-te dal d.lgs. 14 settembre 2015, n. 151 re-cante “Disposizioni di razionalizzazione esemplificazione delle procedure e degliadempimenti a carico di cittadini e impresee altre disposizioni in materia di rapporto dilavoro e pari opportunità, in attuazione del-la legge 10 dicembre 2014, n.183” (G.U. n.221 del 23/09/2015 – S.O. n. 53, in vigoredal 24/09/2015).

MOBBING: LA CASSAZIONE SPIEGAQUANDO SCATTA

La sentenza n. 87 del 10 gennaio 2012emessa dalla Corte di Cassazione, evidenziaquali sono i comportamenti che possono es-sere considerati di mobbing. Una volta che lasituazione di disagio si configuri come tale, lacondotta lesiva giustifica infatti la causa ed ilconseguente risarcimento del danno.

Come ricorda la Cassazione, il mobbing sidefinisce come:

«una condotta del datore di lavoro sistema-tica e protratta nel tempo, tenuta nei confron-ti del dipendente nell’ambienti di lavoro, chesi risolve in sistematici e reiterarti comporta-menti ostili che finiscono per assumere formedi prevaricazione o di persecuzione psicologi-ca, da cui può conseguire la mortificazione mo-

rale e l’emarginazione del lavoratore, coneffetto lesivo del suo equilibrio fisio-psichi-co e della sua personalità».

Elementi probatori Tra gli elementi riconosciuti dalla Corte

di Cassazione come mobbing sul lavoro, equindi necessari affinché si prefiguri un’ac-cusa, sono: • molteplicità di comportamenti di carat-

tere persecutorio; • evento lesivo della salute; • nesso tra la condotta del datore di lavoro

ed il pregiudizio all’integrità psico-fisica; • prova dell’intento persecutorio.

SICUREZZALEGISLAZIONE

SENTENZE

IN SEDE DI «RIUNIONEANNUALE DI PREVEN-ZIONE E PROTEZIONE»I RAPPRESENTANTI DEILAVORATORI (RLS)POSSONO RICHIEDEREAL MEDICO COMPETEN-TE INFORMAZIONI SUQUANTI LAVORATORISONO RISULTATI NONNEGATIVI ALL’ACCER-TAMENTO DI ASSENZADI TOSSICODIPENDEN-ZA, QUANTI CASI DIPATOLOGIE SPECIFI-CHE (SINDROMI AN-SIOSO-DEPRESSIVE,PATOLOGIE TUMORALI, PATOLOGIE APPA-RATO LOCOMOTORE ECC.) SONO EMERSENEI LAVORATORI?

L’articolo 25, lettera i), del D.lgs. 81/08 sta-bilisce il seguente obbligo a carico del medicocompetente: «comunica per iscritto, in occa-sione delle riunioni di cui all’articolo 35, al da-tore di lavoro, al responsabile del servizio diprevenzione protezione dai rischi, ai rappresen-tanti dei lavoratori per la sicurezza, i risultatianonimi collettivi della sorveglianza sanitariaeffettuata e fornisce indicazioni sul significatodi detti risultati ai fini della attuazione delle mi-sure per la tutela della salute e della integritàpsico-fisica dei lavoratori». Pertanto, i risulta-ti anonimi collettivi non solo sono richiedibilidai Rappresentanti dei Lavoratori, ma esiste unpreciso obbligo in tal senso a carico del medi-co competente.

LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVO-RATORI CON VOUCHER

Il Voucher Lavoro è sottoposto a sorveglian-za sanitaria, se esposto ad un rischio norma-to, da parte dell’azienda utilizzatrice. La spe-cifica arriva dall’art. 20 del D.Lgs n. 151/2015.

1. Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all’articolo 3: 1) il comma 8 è sostituito dal seguente: «8. Nei confronti dei lavoratori che effet-

tuano prestazioni di lavoro accessorio, le di-sposizioni di cui al presente decreto e le al-tre norme speciali vigenti in materia di tute-la della salute e sicurezza dei lavoratori si ap-plicano nei casi in cui la prestazione sia svol-ta a favore di un committente imprenditoreo professionista. Negli altri casi si applicanoesclusivamente le disposizioni di cui all’arti-

colo 21. Sono comunqueesclusi dall’applicazionedelle disposizioni di cui alpresente decreto e dellealtre norme speciali vi-genti in materia di tuteladella salute e sicurezzadei lavoratori i piccoli la-vori domestici a caratte-re straordinario, compre-si l’insegnamento privatosupplementare e l’assi-stenza domiciliare aibambini, agli anziani, agliammalati e ai disabili».

Decreto Legislativo 14settembre 2015, n. 151 -

Disposizioni di razionalizzazione e semplifica-zione delle procedure e degli adempimenti acarico di cittadini e imprese e altre disposizio-ni in materia di rapporto di lavoro e pari op-portunità, in attuazione della legge 10 dicem-bre 2014, n. 183

In merito alla validità della sorveglianza sa-nitaria in relazione ai ripetuti accessi al lavo-ro dello stesso lavoratore nella stessa azien-da, ci viene in aiuto un vecchio interpello chechiarisce che il lavoratore non debba esserenuovamente rivisitato ogni volta ma che l’i-doneità ha validità annuale. Rimane tuttavial’obbligo, alla cessazione del rapporto di la-voro di consegna di copia della documenta-zione sanitaria (cartella sanitaria e di rischio)al lavoratore. Commissione per gli interpelli- Interpello n. 8/2013 con risposta del 24 ot-tobre 2013 al Consiglio Nazionale dell’Ordinedei Consulenti del Lavoro - Prot.37/0018671/MA007.A001 - Art. 12, D.Lgs. n.81/2008 e successive modifiche ed integra-zioni - risposta al quesito relativo alla visitamedica preventiva in caso di riassunzione dellavoratore dopo breve periodo di cessazionedel rapporto di lavoro.

IN UN’AZIENDA CON PIÙ DI 15 LAVORA-TORI IL DATORE DI LAVORO È OBBLIGA-TO AD EFFETTUARE LA RIUNIONE PERIO-DICA

Secondo quanto previsto del D.Lgs. n.81/2008 Art. 35, nelle aziende e nelle unitàproduttive che occupano più di 15 lavoratori,il datore di lavoro, direttamente o tramite ilservizio di prevenzione e protezione dai rischi,deve indire almeno una volta all’anno la riu-nione periodica. La mancata convocazione èsanzionata dall’Art. 55 - comma 5.

22 partecipazione

QUESITI

ENTI BILATERALI

www.ebinter.it www.ebnt.it www.quadrifor.it www.ebitnet.it

www.ebinsafi.it

www.ebipro.it

www.ebntur.it www.ebnter.itwww.ebinvip.it www.ebinprof.it

ENTE BILATERALE INDUSTRIA TURISTICA

E.Bi.N.Vi.P.Ente Bilaterale Nazionale

Vigilanza Privata

FONDI DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA

www.fondoest.it www.quas.it www.cadiprof.it www.fondofast.it

www.cassaportieri.it www.fasiv.it

www.cassacolf.it

www.coopersalute.it www.fontur.it www.fondoassi.it

www.enteaster.it

FONDI PREVIDENZA COMPLEMENTARE

www.fondofonte.it www.previcooper.it -www.cooperlavoro.it

www.fondapi.it www.previambiente.it

FONDI INTERPROFESSIONALE DI FORMAZIONE CONTINUA

www.fondoforte.it www.fonter.it www.fonder.it

www.fondoprofessioni.it

www.fondartigianato.it

www.fondimpresa.it

www.foncoop.it