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Periodico di vita Parrocchiale di Castelletto n. 4 Dicembre 2011

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Periodico di vitaParrocchiale di Castelletton. 4 Dicembre 2011

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In copertina: Natività di Monica Giussani

rIferIMeNtI utIlI:

Parrocchia trasfigurazione di Nostro SignorePiazza Giovanni Paolo II, 2 - 25024 Castelletto di Leno - BSCodice Fiscale: 97004190175

Abitazione del Parroco: tel. 030-907915 Cel: 333-2332854Sacrista: Maria Brentonico: 030-907286Consiglio Pastorale - Segretario - Agostino Bertocchi - Tel. 030-907062Consiglio Affari economici - Segretario - Marco Buccella - Tel. 030-907107Consiglio dell’Oratorio - Segretario - Angelo Guerniero - Tel. 030-9039241

Sito Internet: www.parrocchiacastelletto.itCuratori del sito: Domenico Pinardi e Luigi D’Urso - Ricevono all’indirizzo [email protected] Indirizzi di posta elettronica:del parroco: [email protected] della parrocchia: [email protected] E’ sempre cautela verificare che i dati inviati siano effettivamente arrivati a destinazione.

Bollettino Parrocchiale “la Comunità racconta”In redazione: Bertocchi Agostino, Bolentini Luca, Dada Tiziana, Losio Sabrina, Piccioli Piera, Tomasoni Elena.Ricevono all’indirizzo: [email protected] Fotografie: Smussi Laura, Toninelli Natale.

LA COMUNITÀ RACCONTAPeriodico di vita parrochiale di Castelletto

3 Lettera del Parroco

4 Chiesa Universale

5 Chiesa Italiana

6 Chiesa Locale

7 Vita Parrocchiale

15 Don Giuseppe Bettinazzi

19 Vita dell’oratorio ed eventi

25 Anagrafe

28 Calendario

30 Offerte

31 Racconto di natale

PArlIAMO dI COStI: la redazione desidera che “La Comunità racconta”

giunga in ogni famiglia perché lo considera prezioso strumento di comunione e

informazione

Costo copia € 4,00 ca. - Offerta libera

Somma

rio

“Chiesi a Dio di essere forte per eseguire progetti grandiosi

ed Egli mi rese debole per conservarmi nell’umiltà.

Domandai a Dio che mi desse la salute per realizzare grandi imprese

ed Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.

Gli domandai la ricchezza per possedere tuttoe mi ha lasciato povero per non essere egoista.

Gli domandai il potere, perché gli uomini avessero bisogno di me

ed egli mi ha dato l’umiliazione, perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto per godere la vitae mi ha lasciato la vita,

perché io potessi essere contento di tutto.

Signore non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno

e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite.

Sii lodato, o mio Signore!Fra tutti gli uomini nessuno possiede

più di quello che ho io!”

a cura di Mario De Virgilis

Preghiera per Natale

Stampa:

litografia Bressanelli srlVia Veneto n. 6/8, ManerbioTel. 030 9380201- Fax 030 9383356Email: [email protected]

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Carissimi fedeli, iniziamo il nuovo ANNO LITURGICO col tempo forte

dell’AVVENTO: le quattro settimane che ci preparano al Santo Natale.La parola Avvento rievoca un avvenimento, una “venuta”; l’arrivo del Figlio di Dio nel mondo.I PROFETI l’avevano annunziato; fra tutti emerge Isaia; San GIOVANNI BATTISTA è il precursore immediato e MARIA Santissima, Madre di Dio, ci insegna come aspettare e preparare la venuta, prefigurata da una lunga serie di sante donne nominate nell’Antico Testamento: Eva, Sara (moglie di Abramo), Anna (mamma di Samuele), Debora, Rut, Giuditta,

Ester ed altre… Infine San GIUSEPPE, il Custode del Redentore, è aiutato nei sogni a comprendere la misteriosa volontà di Dio che lo coinvolge assieme alla sua sposa santa.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda:“La Chiesa, celebrando ogni anno la Liturgia dell’Avvento, attualizza questa attesa del Messia: mettendosi in comunione con la lunga preparazione della prima venuta del Salvatore, i fedeli ravvivano l’ardente desiderio della sua seconda venuta. Con la celebrazione della nascita e del martirio del Precursore, la Chiesa si unisce al suo desiderio: egli deve crescere e io invece diminuire” (CCC n. 524).

La PRIMA VENUTA di Cristo è quella della nascita a Betlemme, nel freddo silenzioso della notte santa di Natale; la SECONDA VENUTA sarà quella del Signore e Giudice del mondo e della storia alla fine dei tempi. I Padri della Chiesa ci insegnano a considerare infine una TERZA VENUTA che c’invita ad accogliere il Messia nel tempo intermedio, cioè nella vita presente: il Signore che vuole nascere adesso nei cuori. Quando tu gli apri la “porta” Lui arriva ed ogni momento può diventare Natale.Ma desideriamo davvero questa venuta? La prepariamo con entusiasmo? Non manchi la preghiera, agli appuntamenti programmati e alle NOVENE dell’Immacolata e di Natale. I ragazzi facciano il presepio nelle case, luogo ideale d’incontro per la famiglia in preghiera. Un ricordo va agli ammalati e a tutti i sofferenti, per i quali le festività natalizie allargano ferite già aperte; una condivisione dei beni coi poveri e l’augurio di un autentico e profondo incontro col Buon Gesù che anche quest’anno vuole nascere in noi. Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Il Parroco - Don Gianluca Loda

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-20113

La voce del parroco

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Chiesa

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-20114

21 settembre 2011 Stralci dell’Intervista concessa dal Santo Padre Benedetto XVI, durante il volo verso la Germania

a cura di Luca Bolentini

Il VIAGGIO IN GerMANIA dI BeNedettO XVI

Non c’è futuro senza dio

Padre lombardi: Santità ci consenta una domanda personale. Quanto papa Benedetto XVI si sente ancora tedesco? E quali sono gli aspetti dai quali Egli si accorge quanto la Sua origine tedesca influisce?

Santo Padre: “Holderling ebbe a dire: “più di tutto fa la nascita” e questo naturalmente lo sento anch’io… Quando poi si assume una responsabilità grande, come quella che ho assunto, la responsabilità suprema di questo nuovo popolo, la Chiesa, è evidente che ci si immedesima sempre più profondamente in esso. La radice diventa un albero che si estende in vario modo e il fatto di essere a casa in questa grande comunità di un popolo da tutti i popoli, della Chiesa Cattolica, diventa sempre più vivo e profondo, forgia tutta l’esistenza senza cancellare ciò che precede. Direi, quindi, che l’origine rimane, rimane la struttura culturale, rimane anche l’amore particolare e la particolare responsabilità, ma tutto ciò inserito e ampliato nella più grande appartenenza, nella “Civitas Dei”, come direbbe san Agostino, nel popolo da tutti i popoli in cui siamo fratelli e sorelle.

Padre lombardi: Santo Padre, negli ultimi anni vi è stato in Germania un aumento delle uscite dalla Chiesa, in parte anche a causa degli abusi commessi su minori da membri del clero. Qual è il suo sentimento su questo fenomeno? E cosa direbbe a quelli che vogliono lasciare la Chiesa?

Santo Padre: “…io posso capire che alla luce di queste informazioni, soprattutto se si tratta di persone vicine, uno dice: “Questa non è più la mia Chiesa. La Chiesa era per me forza di umanizzazione e di

moralizzazione. Se i rappresentanti della Chiesa fanno il contrario, non posso più vivere con questa Chiesa” …sarebbe importante sapere che essere nella Chiesa, non è essere in qualche associazione, ma essere nella rete del Signore, nella quale egli tira fuori pesci buoni e cattivi dalle acque della morte alla terra della vita. Può darsi che in questa rete io sia accanto a pesci cattivi e sento questo, ma è la rete del Signore diversa da tutte le associazioni umane, una realtà che tocca il fondamento del mio essere…”

Padre lombardi: Non è la prima volta che gruppi di persone si manifestano contrari alla sua venuta in un paese. Le relazioni tra Roma e la Germania erano tradizionalmente critiche, in parte nello stesso ambito cattolico. Temi controversi sono noti da tempo: condon, eucaristia, celibato…

Santo Padre: “Anzitutto, direi che è una cosa normale che in una società libera e in un tempo secolarizzato ci siano opposizioni contro la visita del Papa. E’ anche giusto che si esprima rispetto per tutti e che tutti esprimano questa loro contrarietà: fa parte della nostra libertà e dobbiamo prendere atto che il secolarismo e anche l’opposizione proprio al cattolicesimo nelle nostre società è forte. E quando si manifestano queste opposizioni in modo civile, non c’è nulla da dire, …in Germania ci sono diverse opposizioni, la vecchia opposizione tra cultura germanica e romanica, i contrasti della storia, poi siamo il paese della Riforma, che ha accentuato questi contrasti… Così so che insieme all’opposizione, che trovo naturale e da aspettarsi, c’è tanta gente che mi aspetta con gioia, che aspetta una festa della fede, un

essere insieme, e vuole aspettare la gioia di conoscere Dio e di vivere insieme nel futuro, che Dio ci tiene per mano e ci mostra la strada”.

Padre lombardi: Santo Padre, Lei visiterà Erfurt, l’antico convento del riformatore, Martin Luther. I cristiani evangelici e i cattolici in dialogo con loro, si stanno preparando a commemorare il V centenario della riforma. Con quale messaggio, con quali pensieri lei si prepara all’incontro…

Santo Padre: “Sono molto grato ai nostri fratelli e sorelle protestanti che hanno reso possibile un segno molto significativo: l’incontro nel monastero dove Lutero ha iniziato il suo cammino teologico, la preghiera nella chiesa dove è stato ordinato sacerdote e il parlare insieme sulla nostra responsabilità di cristiani in questo tempo…”

Benedetto XVI intervistato sull’aereo per Berlino

21 settembre 2011

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Chiesa Italiana

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-20115

inevitabilmente nel pluralismo etico… La Dottrina Sociale della Chiesa… offre in verità una visione ben più alta e nobile dello stato… I cristiani hanno ricevuto il dono della fede, un bagaglio dottrinale, morale e sociale che ha ispirato quell’umanesimo plenario che tutti godono, anche se a volte sembrano volere dimenticare o rinnegare le radici antiche e sempre feconde. Portare a tutti e in ogni ambiente questo patrimonio, con la coerenza della vita e il coraggio della parola fino alle conseguenze sociali, è un servizio doveroso, perché è un bene per tutti.6

“Segni dei tempi, segni di dio,responsabilità dei credenti”

“Dobbiamo affermare, innanzitutto, il punto sorgivo della presenza sociale e civile dei cattolici: il primato della vita spirituale, quel guardare fermamente al volto di Cristo che con la forza del suo Spirito sprigiona dinamismi di intelligenza e di dedizione. Qualora si sbiadisse questo primato, i cristiani sarebbero omologati alla cultura dominante e a interessi particolari: in una parola, sarebbero sopraffatti dalle onde dove stava per affondare l’apostolo Pietro. L’esperienza insegna da sempre, che in ogni campo, non sono l’organizzazione efficiente o il coagulo di interessi materiali o ideologici che reggono gli urti della storia e degli egoismi di singoli o di parti, ma la consonanza delle anime e dei cuori, la verità e la forza degli ideali… E ciò non vale solo per il singolo individuo, ma anche per un paese, una civiltà una cultura. Se, in forza del relativismo venissero corrosi i valori che giustificano l’impegno per la vita, allora verrebbero meno anche le fondamenta e le forze che sostengono la convivenza civile.1

…“Radicati e fondati in Cristo i cristiani abitano la storia consapevoli di avere qualcosa di proprio da dire, qualcosa di decisivo per il bene dell’umanità… Non si tratta di predicare il Vangelo, scriveva Paolo VI: “in fasce geografiche sempre più vaste o a popolazioni sempre più estese, ma anche di raggiungere e quasi sconvolgere mediante la forza del Vangelo i criteri di giudizio, i valori determinanti, i punti di interesse, le linee di pensiero, le fonti ispiratrici e i modelli di vita dell’umanità, che

sono in contrasto con la Parola di Dio e con il disegno della salvezza”.2 E’ noto che non tutte le concezioni antropologiche sono equivalenti sotto il profilo morale; da umanesimi differenti discendono conseguenze opposte per la convivenza civile.3 …I fedeli laici sanno che è loro dovere lavorare per il giusto ordine sociale, anzi è un debito di servizio che hanno verso il mondo in forza dell’antropologia illuminata dalla fede e dalla ragione. E’ per questo motivo per cui non possono tacere… Oggi l’attenzione generale è puntata sui grandi problemi del lavoro, della politica, della solidarietà e della pace: problemi che oggi attanagliano pesantemente persone, famiglia… Anche circa il tema del lavoro, la Chiesa non da ora segue le vicende in modo attento e partecipe e, nei limiti delle sue competenze, si pone a fianco dei suoi protagonisti.4 …Una obiezione ricorrente è che i cristiani vorrebbero imporre, nella sfera politica e civile, in un contesto pluralistico e complesso, dei valori confessionali, anziché prendere atto dei cambiamenti culturali e comportamentali, e semplicemente registrandoli dando loro dignità giuridica in nome del pluralismo e del principio di tolleranza. L’obiezione contiene due aspetti: il primo sarebbe la tesi secondo cui il Cristianesimo sarebbe arrogante e pericoloso per la democrazia.5 …La seconda tesi che lo scopo precipuo degli Ordinamenti Civili debba essere quello di registrare e ordinare i comportamenti e i desideri soggettivi, dal momento che il relativismo culturale sfocia

1 Angelo Bagnasco, intervento di apertura al Forum del Mondo del lavoro,Todi 17.10.2011 n.22 Paolo VI, Esortazione Apostolica, Evangelii nuntiandi n.193 Angelo Bagnasco, intervento di apertura al Forum del Mondo del lavoro,Todi 17.10.2011 n.34 idem n. 45 “contrariamente ad altre religioni il cristianesimo non ha mai imposto allo stato e alla società il diritto rivelato, mai un ordinamento giuridico derivante dalla Rivelazione’’ Benedetto XV, Discorso al Parlamento Federale, Berlino 22-09-20116 Angelo Bagnasco, intervento di apertura al Forum del Mondo del lavoro, Todi 17.10.2011 n.6

lunedì 17 Ottobre 2011Il Cardinale Bagnasco a todi

Settimana Sociale - todi, 17-23 ottobre 2011dall’intervento del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza episcopale

a cura di Luca Bolentini

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-20116

Insieme verso il Sinodo “Le unita’ pastorali sono un passo necessario"

PROGRAMMA DEI CENTRI DI ASCOLTO PER ADULTI

SEDi E ANIMATORI DEI CENTRI DI ASCOLTO PER ADULTI Gli incontri inizieranno alle 20,30

Il tema delle unità pastorali è stato ribadito con forza e sollecitudine dal nostro Vescovo, giovedì 6 ottobre, incontrando la nostra Macrozona a Manerbio. Durante l’incontro il Vescovo ha voluto sottolineare alcuni punti che la nostra chiesa di Brescia dovrà realizzare per darsi una struttura adatta per il nostro tempo. Ha ribadito che il primo compito della Chiesa è edificare il Corpo di Cristo, ossia rendere

tangibile a tutti la Presenza del Cristo risorto. La nostra comunità per approfondire in maniera capillare le indicazioni date dal Vescovo nella lettera “Comunità in cammino’’, ha scelto tra le varie modalità, quella dei centri di ascolto, che aiuteranno coloro che parteciperanno ad approfondire e a prendere coscienza delle scelte che la Diocesi farà durante la celebrazione del Sinodo.1

1. UN SINODO SULLE UNITA’ PASTORALI………………………… 3 NOVeMBre

2. DISCERNERE I SEGNI DEI TEMPI……………………………….. 17 NOVeMBre

3. LA MISSIONE DELLA CHIESA…………………………………….. 5 dICeMBre

4. LA MISSIONE DELLA CHIESA SUL TERRITORIO……………… 12 dICeMBre

5. LA RESPONSABILITA’ DEI BATTEZZATI ………………………... 12 GeNNAIO 2012

6. CORRESPONSABILITA’ E DIVERSITA’ DELLE VOCAZIONI….. 19 GeNNAIO

7. LIVELLI O ASPETTI DELLA COMUNIONE………………………. 5 MArZO

8. RAPPORTO TRA COMUNIONE E MISSIONE…………………….. 12 MArZO

• lOSIO AMAlIA - VIA SABOtINO N.7ANIMATORI: PICCIOLI PIERA, MAZZA FAUSTO • BArBerA BeNedettO - VIA SQuAdrettO N.47ANIMATORE: FERRARI DONATELLA

• ferrArI ANGelO - VIA fOrNI N.33ANIMATORI: BOLENTINI ANGIOLINA, RODA GABRIELLA

• ANdrICO GIuSePPe - VIA leOPArdI N.12ANIMATORI: MARIO DE VIRGILIS, CARLA SCALVINI

1 “Il Sinodo Diocesano non si riduce al momento della celebrazione dell’assemblea sinodale, ma comprende come suo momento essenziale la preparazione e la consultazione che coinvolgerà tutta la diocesi. Il Sinodo Diocesano è un invito all’ascolto reciproco rivolto a tutti i membri della comunità cristiana, che hanno il diritto di far sentire la loro voce e il dovere di non far mancare il loro contributo al discernimento comune”. (Comunità in cammino n.1.2)

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-20117

PROGRAMMA CENTRI DI ASCOLTO ADOLESCENTI E GIOVANI 2

SEDE E ANIMATORI DEI CENTRI DI ASCOLTO Gli incontri inizieranno alle 20,00

DOVE?

con chi?

1. APPARTENERE ALLA CHIESA?................................................................................... 2. CON DIO ME LA VEDO IO............................................................................................ 3. PER CREDERE DEVO RINUNCIARE A RAGIONARE CON LA MIA TESTA?…......... 4. PER ESSERE DEI BRAVI CRISTIANI OCCORRE ESSERE PERFETTI?………........ 5. HA ANCORA SENSO SCOMMETTERE LA PROPRIA VITA PER CRISTO? COSA OTTENGO IN CAMBIO?…………………………………………………………….. 6. LA CHIESA RISPECCHIA IL SOGNO DI GESU’?.......................................................... 7. CHIESA: UNA SCARPA STRETTA?............................................................................... 8. “NEL MONDO MA NON DEL MONDO” COMPAGNA DI VIAGGIO VERSO CRISTO…

dI StASIO eNZO, VIA BettINAZZI, 24 (lA CASA dI GIuSePPe)

2 il Centro di Ascolto dei ragazzi ha modalità diverse rispetto a quello degli adulti ed è per questo motivo che abbiamo impostato gli incontri e gli argomenti più adatti alla loro età e più vicino alla loro sensibilità ed esperienza. In questi momenti bisogna tener presente e proporre armonicamente il momento dell’incontro e la proposta educativa” Cfr CEI “educare i giovani alla fede 1999” p.103 Lo spirito deve essere quello di una gioiosa comunicazione della bellezza di una ri-scoperta che si vuole condividere con tutti. Cfr CEI “educare i giovani alla fede 1999” p.224 Benedetto da Norcia Reg III,3

ANIMAtOrI: BOleNtINI luCA, CeNedellA SONIA, BINdONI MArCO, ZuBANI ANNA e letIZIA

NON MANCATE, IL VOSTRO PUNTO DI VISTA E’ IMPORTANTE ! 3

“spesso a uno più giovane il Signore ispira un parere migliore” 4

3 NOVeMBre17 NOVeMBre 5 dICeMBre12 dICeMBre

12 GeNNAIO 201219 GeNNAIO 5 MArZO12 MArZO

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-20118

Natale è un viaggio, come quello della Cometa che girovaga nel cielo seguendo una legge divina e fisica a dir poco perfetta; come quello dei Magi che devono arrivare ad un traguardo seguendo una meta ben precisa, ma che può apparire non ben delineata.Anche Maria ha compiuto un suo viaggio, e che viaggio, dal suo “Sì “ di ragazza incredula, inesperta, inconsapevole, ma fiduciosa, ad un itinerario di Fede eccezionale che conosce l’oscurità, la sorpresa, l’attesa.E non dimentichiamo Giuseppe, figura che a tratti nei Vangeli appare silenziosa, esile, ma che attraverso un viaggio interiore si lascia attrarre dal mistero di un Dio che chiede fiducia, abbandono, per passare dal dubbio alla fede, da una scelta che appare drammatica alla visione della luce in fondo

partecipare al “gioco in fiera”.Questo gioco era organizzato con una serie di stand con varie attività: dal tiro a freccette (sfreccia la freccia), al tiro alle lattine(abbatti la lattina), a corse ostacoli e così via…Per partecipare al gioco bisognava “pagare” con una moneta: la moneta di scambio (gratuita) era il Luigi Dollaro, dedicata a San Luigi Gonzaga. La giornata si è conclusa con un ricco rinfresco offerto dal bar dell’oratorio.La soddisfazione di questa giornata è stata enorme, molto impegnativa, ma cosa c’è di più gratificante di un sorriso?È stata un’esperienza molto positiva che ci invoglia a crearne altre per mantenere e rafforzare i rapporti con gli altri ragazzi dell’oratorio.

Sabrina e Fabiana gruppo dei giovani

Inizio anno catechisticoDomenica si è celebrata la riapertura dell’anno catechistico.Durante la S. Messa sono stati presentati, davanti a Gesù Cristo e all’intera comunità, i catechisti e gli assistenti che hanno deciso di continuare con impegno questo cammino. Ad essi si sono aggiunte altre figure nuove che intraprenderanno per la prima volta questa esperienza di servizio.Ci siamo cimentate in questo cammino per comprendere in prima persona la bellezza di Cristo, con il desiderio di accrescere la nostra fede e contribuire alla sua realizzazione.Dopo la S. Messa, ci siamo ritrovati in Oratorio per il pranzo al sacco, un momento di condivisione e conoscenza tra i nuovi catechisti e bambini.Nel primo pomeriggio, mentre alcuni catechisti erano impegnati a ricevere i genitori per le iscrizioni al Catechismo, i ragazzi hanno coinvolto i più giovani a

domenica 11 settembre 2011 - feStA di SAN luIGI

al tunnel, una matassa che piano piano si districa per tessere il disegno del Signore.E che sia un viaggio per tutti coloro che cercano di mantenere la rotta per trovare o ritrovare Gesù è fuor di dubbio, quel dubbio che a tratti può assalire e portare irrequietezza, insofferenza, ma che si affievolisce con il “Natale”, capace di ridare stimoli e motivazioni.Che bello se vivessimo ogni giorno come un viaggio per vedere con occhi nuovi l’altro che ci chiede tempo per ascoltare, parlare, suggerire, sostenere.L’altro che ci tiene vivi e vigili per impedirci di vivere ogni anno in modo monotono e ripetitivo la venuta di Cristo nella storia umana e personale.

Piccioli Piera Auguri da parte dei Catechisti

Mandato ai catechisti durante la Messa delle 10.30

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Vita parrocchiale

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-20119

Settimana Marianadal 25 settembre al 2 ottobre 2011

Abbiamo vissuto momenti spiritual- mente intensi, guidati dalla devozione alla Beata Vergine Maria. Ogni giorno erano previsti ben sette diversi appuntamenti: iniziavano i ragazzi delle medie con la preghiera del mattino prima della scuola, seguita da quelli delle elementari. Abbiamo provato ad inserire le lodi mattutine appena prima della Messa delle ore 8.30, seguita dal rosario delle 9. Nel pomeriggio, abbiamo iniziato il primo giorno con la celebrazione della Messa a Squadretto, per continuare martedì in Oratorio, mercoledì alla cappella della Madonna di fatima, giovedì per gli ammalati e venerdì alla santella del Massago. Tutte le sere, infine, l’appuntamento era alle ore 20 con la recita del S.Rosario in chiesa, seguito dal canto della “Salve Regina”, da un pensiero spirituale e dal canto delle Litanie, sempre accompagnati all’organo dal Sig. Giancarlo Gabrieli. Abbiamo dedicato il sabato alle Confessioni e domenica sera, 2 ottobre, c’è stata la conclusione solenne con la Messa celebrata da don Felice Frattini, seguita dalla processione con la statua della Madonna del rosario; lodevole il servizio della corale e dei confratelli al completo; accurata la preparazione delle vie ed abitazioni interessate al tragitto. Ogni giorno abbiamo riflettuto su un particolare aspetto della vita di

Maria o ci siamo rivolti al suo aiuto invocandola con alcuni dei suoi appellativi più noti: madre dell’unità, protettrice dei bambini, salute degli infermi, madre di misericordia, regina delle missioni e del rosario.Per la prima volta del mio parrocchiato a Castelletto ho potuto celebrare una S.Messa nel cortile dell’Oratorio, dove dal mese di giugno s’è collocata in posizione centrale la statua della Madonna di Lourdes, che c’era già. A Lei, Immacolata Concezione, chiediamo di vegliare sui nostri piccoli per custodirne l’innocenza e le chiediamo di posare il suo sguardo materno sulle attività dei ragazzi e dei giovani del nostro oratorio. La Messa è stata preparata molto bene da Emanuele, da alcuni catechisti e genitori ed è stata attivamente partecipata da numerosi ragazzi; erano presenti anche diversi bambini molto piccoli. A sentire molti di voi, il vero centro della settimana è stata la celebrazione per gli ammalati: giovedì pomeriggio, 29 settembre, nella nostra chiesa parrocchiale abbiamo voluto ricreare l’atmosfera del Santuario di Lourdes: una processione con fiaccolata di candele accese all’interno del tempio sacro a luci soffuse, ha dato inizio alla preghiera col canto dell’Ave guidato dalla corale. Dopo l’omelia c’è stata l’Unzione dei Malati, ricevuta con trepidazione e commozione da ben quaranta persone: la maggior parte

anziani che di solito non escono da casa, ai quali si porta solitamente la S.Comunione. Anche alcune persone colpite da mali di una certa gravità hanno chiesto e ricevuto il conforto dell’Olio Santo. Io stesso mi sono commosso, presiedendo per la prima volta nella vita una celebrazione così suggestiva ed emozionante. Al termine della Messa gli anziani si salutavano tra loro come amici che non si rivedono da tanto, da troppo tempo… Dobbiamo ringraziare le numerose persone che hanno contribuito alla buona riuscita di questa celebrazione, che da anni non c’era stata più l’occasione di proporre; è inestimabile il lavoro silenzioso della nostra carissima Luisa Casarotto, che da tanto tempo segue spiritualmente gli ammalati nelle case, per aver portato loro l’invito uno ad uno e aver convinto i dubbiosi ad esser presenti.Lo scopo della settimana mariana era quello di riavviare a pieno ritmo le attività pastorali della nostra famiglia parrocchiale, mettendo, prima di ogni altra occupazione, la preghiera. Avete corrisposto in modo lodevole e assiduo; è una soddisfazione per il parroco che ha creduto a questa settimana e s’è dedicato ad essa con tutte le capacità e le forze.Qualcuno dà già per scontata una seconda edizione il prossimo anno; vedremo… anche se non mettiamo limiti.

Don Gianluca

Madonna del rosario

domenica 2 ottobre - Madonna del rosario - ore 18.30don felice frattini presiede la celebrazione solenne con processione

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Messa al Massagovenerdì 30 settembre 2011

Messa in Oratoriomartedì 27 settembre 2011

unzione degli Infermigiovedì 29 settembre 2011

Settimana Mariana

Viaggio in terra SantaIl nostro viaggio in terra Santa dal 20 al 27 ottobre è stata un’esperienza intensa e coinvolgente.Abbiamo avuto modo di visitare e pregare nei luoghi dove Nostro Signore nacque e visse la sua vita fino alla passione, morte e resurrezione; da Nazareth fino a Gerusalemme, passando attraverso il Giordano, dove abbiamo rinnovato le promesse battesimali. In Giordania inoltre ci è stata offerta l’opportunità di poter incontrare nuovamente il patriarca di Gerusalemme: sua Beatitudine monsignor Fouad Twal che ci ha impartito la sua benedizione.

Luca, Francesco e AliceCol Patriarca latino di Gerusalemme - Sua Beatitudine Mons. fouad twal -

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Caritas Parrocchiale“C’è più gioia nel dare che nel ricevere”.Con queste parole Gesù ci ha voluto insegnare la carità e l’amore verso il prossimo, quanto sia importante la solidarietà verso chi sta attraversando un periodo difficile, specialmente in tempo di crisi economica come quello attuale. La nostra Caritas parrocchiale vuole essere il tramite tra chi dona e chi riceve.Come già sapete, da maggio di quest’anno in via Forni 14/a vicino all’oratorio, è sorta la nostra piccola sede “Caritas parrocchiale”, dove ogni sabato, dalle ore 8.30 alle 12.00, (tranne agosto), raccogliamo prodotti alimentari a lunga scadenza quali: riso, pasta, zucchero, farine, biscotti, caffé, olio, latte e scatolame vario. Questi prodotti saranno in seguito destinati a famiglie bisognose sottoforma di un pacco mensile. Grazie alla generosità di molti compaesani abbiamo potuto onorare questo impegno ogni mese. Se qualcuno si trovasse in difficoltà economica non abbia timore! Parli con il nostro parroco Don Gianluca oppure telefoni al numero 030/9049124 (Giuseppe). Tutto rimarrà nella più completa riservatezza e rispetto della privacy familiare. Il gruppo di volontariato della “Caritas parrocchiale” ringrazia la comunità di Castelletto e porge i più sentiti auguri di un Santo Natale e miglior anno 2012.

Coordinatore Caritas localeGiuseppe Cocchi

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Vita parrocchiale

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201111

Non c’è missione se non ci sono missionari, non c’è evangelizzazione se non c’è il Vangelo.Infinite volte abbiamo sentito dire che “la Chiesa è missionaria”, che “ogni cristiano deve sentirsi chiamato ad annunciare il Vangelo dovunque si trovi”, che “i missionari non sono soltanto coloro che partono verso terre lontane”… Ma quanto di questa verità è entrata a far parte delle nostre scelte di vita quotidiana? Quanti di noi non hanno ancora trovato il tempo di leggere il vocabolario della fede, dove la parola “cristiano” è uguale a “missionario”!!!“Non c’è nessun’altra fonte di speranza per gli esseri umani”, diceva il beato Giovanni Paolo II, “al di fuori della misericordia di Dio”.L’85° giornata missionaria mondiale e l’ottobre missionario sono un’occasione per rinnovare questo impegno, impegno di tutto il mondo cristiano, affinché il Vangelo raggiunga chiunque e sia in grado di oltrepassare qualsiasi confine sotto l’impulso dell’incessante annuncio del Vangelo “andate e annunciate...” (Mt 28,19).Destinatari dell’annuncio sono tutti i popoli che ancora non conoscono Gesù, che non sanno del suo messaggio di salvezza e di tutti quelli che si sono dimenticati di averlo incontrato.Ecco perché questo compito non ha perso la sua urgenza.

Anche i ragazzi, i bambini e i giovani del nostro oratorio hanno voluto, con la recita del rosario missionario, portare il loro contributo pregando per le attese di ogni popolo, nazione e persona.Il rosario missionario che hanno animato con entusiasmo, si compone di una corona di cinque decine, ciascuna di colore diverso, legate a situazioni geografiche o antropologiche:VERDE per l’Africa, a motivo delle sue foreste;ROSSO per l’America, in ricordo dei Pellerossa;BIANCO per l’Europa, dove risiede il Papa;AZZURRO per l’Oceania, dispersa nell’immenso Oceano Pacifico;GIALLO per l’Asia, paese dei grandi deserti;Questo rosario è uno splendido arcobaleno di pace che avvolge il mondo e gli garantisce la protezione della Madonna.Com’è noto, il rosario missionario è nato da un’idea del vescovo americano Fulton Sheen che, inizialmente, lo pensò come preghiera per i vari continenti.Nel mondo in via di sviluppo, è da sempre il breviario del popolo e mantiene viva la fede durante le lunghe assenze dei missionari. In India lo si recita la

Se comprendiamo che il Vangelo è un dono da condividere, una bella notizia da annunciare con gioia, sentiremo il bisogno di comunicarlo e di condividerlo con tutti.Impegno che vuol essere un modo di vivere la nostra vita di cristiani tenendo conto anche di una certa solidarietà per sostenere istituzioni necessarie per migliorare condizioni di vita particolari, gravi fenomeni di povertà, di malnutrizione e di malattie.Tutto questo rientra nella missione della Chiesa (che siamo noi) che, annunciando il Vangelo, si prende a cuore la vita degli uomini.Il sacerdote diocesano che ha dato la sua testimonianza nella veglia missionaria tenutasi a Leno, ha così concluso: “Tutti coloro che hanno incontrato Gesù risorto devono dare l’annuncio ad altri con nuovo entusiasmo e gioia, animati dallo slancio missionario, certi della potenza di una parola che salva: la potenza del mistero pasquale di Gesù”.La giornata missionaria mondiale è voluta, perché i cristiani riflettano e rafforzino questo impegno… “testimoniare”…Affermazione preziosissima di Papa Paolo VI: “L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni”.

Carla Scalvini

Ottobre missionario in Parrocchia

rOSArIO MISSIONArIO deI rAGAZZI, venerdì 7 ottobre

Ottobre missionarioe giornata missionaria mondiale

Senza speranza tutto si fermerebbe

domenica nei luoghi in cui il sacerdote non può recarsi regolarmente per celebrare la santa messa; nello Sri Lanka, nel Vietnam, in Giappone, nelle Filippine e in tantissimi altri luoghi, viene recitato con frequenza e devozione, mentre nel mondo “civilizzato”, la sua recita sembra essere, purtroppo, in crisi. Il 28 ottobre è stata organizzata la Via Crucis missionaria con i ragazzi del catechismo.

Carla Scalvini

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201112

un anniversario eccezionale “L’amore parla poco e fa molto”. Ho voluto utilizzare queste parole di don Bosco come incipit del mio articolo perché ritengo rappresentino perfettamente suor Alda e suor Anna, le nostre due suore salesiane che il 9 ottobre 2011, in occasione del compleanno della sorella Rosi e del 15° anniversario della morte dell’altra sorella suor Ilaria, hanno festeggiato il 50° anniversario di professione religiosa.Quando don Gianluca ha detto che avrebbe voluto festeggiare questa ricorrenza durante una messa domenicale, tutti, consapevoli della rarità di un simile avvenimento, hanno accolto l’iniziativa con grande gioia ed entusiasmo e si sono impegnati per la buona riuscita della celebrazione, partecipando sia fisicamente (molte le persone presenti) sia spiritualmente. Numerosi sono stati i momenti degni di nota; tuttavia, vorrei ricordarne due in particolare. Il primo e, a mio parere, quello più significativo e commovente è stato quello antecedente l’offertorio, quando le nostre due suore, in piedi di fronte all’altare e di fronte a un don Gianluca emozionato, hanno rinnovato i voti di castità, povertà e obbedienza. Il secondo momento che vorrei richiamare è quello finale, quando, sulle note del magnificat, sono stati donati alle festeggiate due mazzi di fiori bianchi e due corone del rosario, simboleggianti rispettivamente la purezza e l’impegno alla preghiera “da” e “per” la Comunità di Castelletto.Partecipare a questa festa è stata per me una grande emozione e mi ha permesso di realizzare che, come ha più volte ripetuto anche don Gianluca nella sua omelia, la nostra Comunità, in quanto culla di molte

vocazioni sacerdotali e religiose, è benedetta e amata dal Signore,. Per questo motivo credo sia doveroso ringraziare suor Alda e suor Anna, perché con il loro coraggioso sì hanno contribuito ad arricchire questa Comunità.Vorrei concludere dicendo: “ Guarda, Signore, suor Alda e suor Anna con occhio di predilezione. Guidale tra le gioie e le prove della vita, ravviva e accresci in loro la grazia, l’amore e l’armonia, perché con la corona dei parenti e della comunità che le ha festeggiate godano sempre della tua Benedizione”.

A nome della Comunità Martina Calestani

60° Anniversario Domenica 30 ottobre la famiglia Lorenzetti ha festeggiato i sessant’anni di consacrazione religiosa di Suor Elisabetta nelle Figlie di Maria Ausiliatrice.Il momento più significativo è stato vissuto da tutti durante la S. Messa delle 10,30 durante la quale Suor Elisabetta ha rinnovato, seppur in modo breve e semplice, il suo voto a servizio del Signore. Calorosa è stata la partecipazione della Comunità parrocchiale che ha fatto sentire il suo apprezzamento con un applauso spontaneo e sincero.Noi familiari vogliamo ringraziare Don Vincenzo Biagini che ha celebrato la S. Messa e Don Gianluca per la disponibilità dimostrata nel trasformare in realtà il nostro desiderio di rendere omaggio a Suor Elisabetta per questo suo traguardo.

I familiari

9 ottobre - ore 18.3050° di professione religiosa delle sorelle gemelle

suor Anna e suor Alda Marcolini

30 ottobre - ore 10.3060° di professione religiosadi suor elisabetta lorenzetti

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Vita parrocchiale

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201113

Catechesi ICfrGruppo Antiochia

Sono trascorsi ormai 5 anni dall’inizio del nuovo percorso che ha portato i nostri figli a ricevere i Sacramenti della Comunione e della Cresima unitamente. Anni che sono letteralmente volati, che hanno visto impegnati diversi catechisti che meritano la nostra riconoscenza ed il più profondo ringraziamento. Così, come non ricordare Sonia, Renato, Donatella e Piera, che ha seguito i nostri figli, unitamente ai due parroci Don Giampietro e Don Gianluca, a lui subentrato.Questo nuovo percorso potrà avere significato per ognuno di noi solamente se apriamo il nostro cuore e lo rendiamo disponibile ad accettare il confronto ed il dialogo con le altre famiglie e ad accogliere il messaggio della “croce “; questo stare insieme rafforza legami di amicizia, aiuta a comprendere meglio i problemi della vita e dà sollievo all’anima.E come fare per comprendere meglio questa vita fatta per essere bruciata in mille impegni giornalieri, che alcune volte ci accadono e altre volte creiamo da soli, ma che non ci danno quella serenità interiore di cui abbiamo estremo bisogno?E qui, in questi incontri, scopri all’improvviso, come se ti fossi risvegliato da un lungo torpore, che la sofferenza che ci accompagna dalla nascita, lungo il tragitto della nostra vita sino alla morte, è cosa lieve se volgi lo sguardo verso la “ croce “ e ciò che essa di più profondo rappresenta.

ritiro genitori e ragazzi di 1a e 3a media

Due parole per descrivere l’incontro di riflessione di noi genitori dei ragazzi che il 13 novembre riceveranno i sacramenti di Comunione e Cresima.Semplicità, partecipazione e un clima di serenità che si è respirato per tutto il giorno, impegno dimostrato nella consapevolezza di ciò che i nostri ragazzi stanno per ricevere.Importante l’incontro con la coppia di sposi che, con la loro semplicità ed esperienza di vita, ci ha fatto riflettere sull’impegno che noi genitori ci siamo presi nei confronti dei nostri figli, testimoni di vita, ma soprattutto di vita cristiana.

Giuseppe e DanielaVinciguerra

Essa è lo strumento col quale Dio ci accompagna in questa vita ricordandoci la sofferenza di suo figlio Gesù, fattosi uomo; se guardiamo ad essa con occhi diversi, non distratti dalle sciocche vicende quotidiane, ci accorgiamo che ci dà pace, serenità, non ci tradisce, è il nostro rifugio, e che le nostre piccole sofferenze terrene quotidiane sono poca cosa in confronto ad essa, ma che grande, per noi Cristiani, è il premio che ci aspetta terminata questa fase di vita terrena.Il mio più grande rammarico è, semmai, che tutto sia quasi ormai terminato: gli incontri con gli altri genitori, i bei momenti passati insieme; un grazie anche a loro per quello che hanno saputo dare con le loro parole a ciascuno di noi; assieme ci siamo arricchiti di “umanità “ e di spiritualità .E un augurio, infine, che i bei momenti spirituali che noi genitori del gruppo Antiochia abbiamo passato, possano essere vissuti anche da tutte le altre famiglie che stanno percorrendo questo “ nuovo cammino di fede “, che quindi i doni della Cresima (sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio) ci accompagnino sempre.

Grazie a tutti voi.

Un genitore di “Antiochia”Roberto Mazzoletti

25 settembre 2011 - Frontignano - Casa LuceRitiro cresimandi - Consegna del Credo

durante la Messa conclusiva

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201114

lettera aperta ai ragazzi di 3a media A Beatrice, Genny, Giosy, Paola, Michelangelo, Cristian, Umberto, Federico, Giuseppe, Alessia, Lorenzo, Giulia, Cesare, Nicola, Ilaria, Lorenzo, Simona e Mirko…Sono trascorsi otto anni dal nostro primo incontro… otto lunghi anni che ci hanno visto sempre insieme permettendomi così di conoscervi uno per uno. Abbiamo celebrato la Prima Confessione insieme, insieme ci siamo accostati all’Eucaristia, ed ora insieme siamo arrivati all’ultima tappa, la Confermazione, una tappa molto importante, anche se non l’unica...Non ho particolari messaggi da consegnarvi, ne parole d’ordine. Quello che in questi anni avete ricevuto è partito da lì, lì dove la nostra storia di cristiani è cominciata: in quell’angolo della nostra chiesa dove si trova il fonte battesimale. Lì e non altrove. La vostra piccola fede, così simile alla mia, e la nostra speranza; tutto è cominciato da lì!Ognuno di voi prenderà una strada, ma la meta sarà unica, il “Regno”, e ci saranno segni che vi aiuteranno a riconoscerla! Siatene certi!Comune è l’età ma non sempre lo saranno le scelte.Siete bravi ragazzi ma questo non basta. Sappiate che ogni scelta ha delle conseguenze e non si possono delegare ad altri responsabilità che sono personali.Non abbiate inutili timori; abbiate il coraggio e l’onestà verso la vita e accettatevi con le vostre doti e i vostri limiti.Siate comunque sapienti nella scelta. Sperate oltre

ogni speranza, sempre! Sulla via di Gesù nessuno è solo, si cammina insieme. Non importa quale immagine o quale idea vi siate fatti di me, non ha importanza. La mia pretesa è stata quella di indicarvi quale strada prendere e su quale roccia costruire il vostro edificio. Questa mia lettera, anche se lunga, ha ambizioni modeste, ma soprattutto è un segno di fiducia verso tutti voi. Se alcuni pensieri vi aiuteranno a riflettere, avrò ottenuto quel fine che scrivendola mi ero proposta. Continuate così e il futuro avrà il vostro sigillo.

Il mio augurio?Vi auguro di vivere senza lasciarvi comperare dal denaro.Vi auguro di vivere senza marca, senza etichetta, senza distinzione, senza altro nome che quello di uomo.Vi auguro di vivere senza rendere nessuno vostra vittima.Vi auguro di vivere senza sospettare o condannare nemmeno a fior di labbra.Vi auguro di vivere in un mondo dove ognuno abbia il diritto di vivere, di diventare vostro fratello e farsi vostro prossimo.

Con affettoLa vostra catechista

Carla Scalvini

Storia della coraleCorreva l’anno 1919 quando Don Giovanni Barchi divenne parroco della nostra Comunità e fondò la scuola di Canto S. Cecilia. La sua apertura, la sua tenacia, la sua ambizione e il gusto per il decoro della chiesa e per la bella liturgia, lo portarono a curare costantemente il canto, allo scopo di rendere sempre vive le assemblee cristiane ed educare i giovani alla preghiera attraverso la musica. Da allora si sono succeduti molti parroci, ma la Scuola di Canto non ha mai cessato di operare. È infatti con questo spirito che oggi, sotto la direzione di Giancarlo Gabrieli, la corale continua ad animare le celebrazioni eucaristiche più solenni a Castelletto e non solo. Ha infatti partecipato:- alla beatificazione di G. Tovini, presieduta da Giovanni Paolo II nel 1998;- al concerto per il centenario della morte di G. Verdi tenutosi a Leno, Fiesse e Castelletto nel 2001;- alle celebrazioni del Corpus Domini, dell’Assunta e dei Quaresimali come aiuto alle corali del Duomo e della Pace;- all’ingresso del nuovo Vescovo di Brescia Mons. Luciano Monari nel 2007,- al saluto a Mons. Francesco Beschi (eletto Vescovo di Bergamo) nel 2009;- al convegno sull’aspetto musicale nella liturgia tenutosi presso il seminario diocesano e conclusosi nel Santuario delle Grazie.

Il desiderio di continuare è grande e molto vivo, ma, detto in breve, siamo troppi pochi.Consapevoli del fatto che far parte di un gruppo comporti sacrificio e impegno, ci auguriamo che chi ama il canto e la musica riesca a trovare la giusta motivazione per aggregarsi alla Scuola. Siamo convinti che il canto sacro, oltre ad essere decoro per le sacre funzioni, sia gratificante per i cantori e per la stessa Comunità di Castelletto.ASPETTIAMO ANSIOSI VOSTRE NOTIZIE!A nome della Scuola di Canto

Claudio Smussi e Silvia Mor

la corale Santa Cecilia durante un recente servizio liturgico

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201115

“Fammi, o Gesù, per i fratelli servo, pastore, maestro e padre”

Don Giuseppe Bettinazzi nacque a Remedello Sopra (Brescia) il 16 aprile 1903 da Battista e Chio Mistica. Frequentò il Seminario Diocesano di Brescia e fu ordinato sacerdote nel 1926.

CURATO a MURAFu nominato vicario cooperatore a Mura Savallo in Val Sabbia dove fondò le due associazioni: Azione Cattolica Maschile e Femminile. Organizzò l’insegnamento del catechismo e insegnò il canto gregoriano in quella comunità, dov’era pressoché sconosciuto. Curò con attenzione il Piccolo Clero.

CURATO a GARDONE V.T.Nel dicembre 1929 fu nominato vicario cooperatore, Direttore dell’Oratorio Maschile a Gardone Val Trompia, dove rimase fino al 1939. Durante questo decennio insegnò religione nelle numerose classi della Scuola Professionale Giuseppe Zanardelli. Creò il semi-pensionato “Venerabile F. Redolfi”, dove provvide al pranzo, assistendo nelle ore libere dalla scuola, una settantina di allievi della scuola di avviamento professionale. Iniziò l’edificio catechistico, composto da otto saloni, cappella e portico, omaggio della Parrocchia al compianto prevosto Don Giacomo Zanetti, nel 25° di Sacerdozio. Il suo apostolato di quegli anni ebbe come risultato diverse vocazioni, conclusesi felicemente, quali quella di don Enzo Rinaldini, poi vescovo missionario in Brasile, scomparso il 24 ottobre 2011; don Renato Giacomelli, don Evaristo Zubiani, don Marco Belleri, don Giuseppe Pintossi, don Pietro Rinaldini, don Rino Plebani, senza contare i numerosi professionisti e dirigenti, che in quegli anni ricevettero la loro educazione morale, frequentando l’Oratorio.

PARROCO a CASTELLETTOIl 26 novembre 1939 fece il suo ingresso come Parroco a Castelletto. La preparazione dei fedeli fu intensa e commovente: dal mercoledì precedente il rev. Don Angelo Pozzi iniziò un corso di predicazione speciale, seguita con vivo interesse. La figura del Sacerdote di Cristo, presentata con abilità e con grande cuore, appariva agli occhi dei fedeli sempre più amabile e cara. Il mattino del 26 una buona rappresentanza di Castelletto, con a capo il rev. Arciprete di Leno ed il podestà sig. Mario Bresciani, si spinse fino a Gardone ad incontrare il nuovo parroco. In quel fresco, ma splendido mattino, nella parrocchiale di quell’importante borgata, don Giuseppe salutava i cari gardonesi, che per dieci anni aveva tanto amato nel Signore e riceveva presso l’altare di Cristo il loro devoto omaggio di riconoscenza e di amore. Il corteo ben composto ed ordinato di biciclette, vetture ed automobili giunse da Leno verso le 9.30. Castelletto, con le sue contrade addobbate

don Giuseppe Bettinazzi 50° Anniversario di morte - 13 dicembre 1961 - 2011

con gusto e proprietà, appariva più festoso. Quanta gioia si leggeva nei volti dei buoni parrocchiani ed il parroco passando, sorrideva loro. Alla porta maggiore della chiesa il podestà, dopo parole di benvenuto, promise al parroco la cooperazione delle autorità per il bene della popolazione. Al canto solenne del Tu es sacerdos don Bettinazzi saliva il presbiterio della sua chiesa e dinanzi all’altare ricevette la consegna del tempio sacro dal rev. Arciprete di Leno don Giovanni Marinoni. Dal pulpito rivolse al popolo il suo commosso saluto: “Grazie a voi e pace”. Dall’omelia dell’ingresso rileviamo il cuore del suo programma pastorale: “Mi sforzerò di essere maestro: insegnerò per obbedire al comando di Gesù, per essere la vostra guida e salvezza. La presenza all’istruzione domenicale sarà per me l’indice della vostra religiosità.Vorrò esser pastore: vi conoscerò, vi nutrirò col Pane di Vita, vigilerò su di voi e grande sarà la mia gioia quando potrò riportare all’ovile di Cristo qualche pecorella smarrita.Mi sforzerò di essere padre: la mia casa sarà la vostra casa, ma il luogo dove più si incontrano padre e figli è il tempio sacro”. E dopo aver constatato che la chiesa aveva necessità

don Giuseppe Bettinazzi Parroco di Castelletto dal 1939 al 1961

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201116

di importanti finiture per renderla più dignitosa “ci sforzeremo - disse - di renderla bella. Il vostro sacrificio sarà sorretto dal mio sacrificio e dalla mia preghiera. La mia paternità si estenderà in particolar modo ai fanciulli, ai poveri, ai sofferenti.”Invocato l’aiuto di Dio, l’intercessione della Vergine benedetta e dei Santi ed in modo speciale dell’inclita patrona Santa Restituta, si raccomandò alla cooperazione intelligente di quanti lo avrebbero circondato. Dopo la Messa solenne venne reso omaggio ai caduti della grande guerra. Alle 14.30 vespri solenni con benedizione Eucaristica. La sera, con caratteristico corteo, partì dall’Oratorio per la parrocchiale, seguì il canto di compieta e si diede lettura del telegramma inviato dal Papa: “Il Santo Padre di cuore la benedice invocando divini favori su Lei e nuova parrocchia e Le concede facoltà di impartire l’apostolica benedizione. Firmato Card. Maglione”. Rivolte due parole ai presenti, dinanzi ai quali esaltò il grande apostolato di bene compiuto dal Rev. Antecessore don Giovanni Barchi, impartì la benedizione papale.

La sua prima preoccupazione fu quella di avvicinare i nuovi parrocchiani. Per tutti aveva un sorriso e una parola buona, incoraggiava (erano tempi burrascosi, si stava avvicinando il secondo conflitto mondiale), invitando ad avere fiducia in Dio…I Castellettani ebbero modo, in pochi mesi, di apprezzare le sue doti sacerdotali e la sua opera disinteressata ed apostolica; la sua cura più grande fu l’educazione e formazione morale della gioventù, specialmente maschile. A questo scopo i suoi sforzi maggiori furono sempre dedicati allo sviluppo dell’Oratorio. Appena giunto a Castelletto, ampliò l’area destinata alla ricreazione, che passò da 200 a circa 4.000 metri quadrati, con l’acquisto del terreno Scalvini. Tra le sue opere principali ricordiamo inoltre: la costruzione della nona vetrata artistica della chiesa, che ancora mancava, dedicata a San Giovanni Bosco, protettore della gioventù. Il disegno è del pittore ed architetto bresciano Vittorio Trainini, inaugurata nel 1941.Ricostruì ex-novo l’altare maggiore, che venne consacrato solennemente dal Vescovo Mons. Giacinto Tredici il 12 ottobre 1941.L’11 febbraio 1945, dopo un’imponente cerimonia in chiesa tutti i capifamiglia avevano fatto solenne promessa di affrontare dopo la guerra (1940 - 45) la costruzione di un santuario mariano; il testo del voto è conservato in canonica. L’anno successivo infatti a Squadretto veniva inaugurata una piccola Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice; per la quale i fedeli di Squadretto e delle cascine vicine offrirono la somma di lire 33.637; assieme ai parrocchiani adempì anche la seconda parte del voto, consistente nel restauro ed abbellimento dell’interno della chiesa parrocchiale; i lavori furono eseguiti dall’agosto 1945 a dicembre 1947 e questa rimane forse la sua opera maggiore. Le decorazioni della chiesa vennero affidate ai fratelli Rubagotti di Coccaglio, una ditta specializzata da molti anni in questo settore. Per la parte figurativa venne dato incarico al giovane pittore di Gottolengo Pietro Milzani. I grandi affreschi delle pareti laterali e della volta raccontano episodi della Bibbia e della vita di santi.

Il 26 novembre 1939Ingresso a Castelletto del nuovo parroco

don Giuseppe BettinazziCorteo verso la chiesa parrocchiale

31 maggio 1958Matrimonio di Maggioni Cesare e fornari Barbara,

celebrato dal parroco don Giuseppe e assistito dal curato don Paolo Barchi.

Il 26 novembre 1939Ingresso a Castelletto del nuovo parroco

don Giuseppe BettinazziOmaggio ai caduti presso il monumento

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Per la realizzazione di quest’opera tutta la popolazione corrispose generosamente con offerte in denaro e con prestiti al parroco in condizioni di favore. Parecchi contribuirono anche donando oggetti in oro necessari alle decorazioni e generi alimentari per preparare il vitto agli operai. Altri si prestarono per effettuare viaggi

11 giugno 1959 - I chierichetti durante la cerimonia dell’offerta del giglio

per i trasporto di materiali.Nel 1951 ricostruì ex-novo tutto l’Oratorio Maschile, con sale di ritrovo, cappella, casa del curato, ecc.Nel 1956 rinnovò completamente il teatro, con un nuovo impianto d’illuminazione, poltroncine, macchina di proiezione nuova, ecc., il restauro della sala per adunanze posta tra la chiesa e la canonica, l’acquisto di numerosi arredi, paramenti, lampadari, e svariate opere di restauro in canonica. E tutto ciò acquista un immenso valore, quando si pensa al tenore di vita assai povero della popolazione e del parroco, che disponeva un beneficio di soli 11 piò di terra con a carico anche il curato.

Nel settore religioso e spirituale, due passioni mossero don Giuseppe nei vent’anni del suo parrocchiato: liturgia e gioventù. L’inserimento della gioventù nella liturgia diede splendore alle sacre funzioni, non solo nelle feste solenni, ma anche in quelle ordinarie, partecipando ad esse la scuola di canto, composta da un centinaio di elementi, il numerosissimo Piccolo Clero, i piccoli cantori ed il gruppo dei giovani Tarcisiani, avente per scopo il servizio all’altare nelle feste solenni vicino al celebrante e l’aiuto ai sacerdoti nelle opere parrocchiali.

1942 - il gruppo dei maggiori dell’oratorio maschile di Castelletto nel giorno dell’inaugurazione del cortile ampliato e della nuova statua dell’Immacolata. Sono presenti i tre futuri sacerdoti: 1. don Vincenzo Smussi (poi parroco di Clibbio); 2. don davide Pinardi (poi curato a fornaci); 3. don Gino regosini (poi curato a fiumicello).

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Completiamo questo sintetico profilo biografico di don Giuseppe con una bella testimonianza:

Don Bettinazzi?... Uomo buono e semplice, sacerdote umano e disponibile. La sua semplicità lo rendeva bene accetto e amato dai parrocchiani. Aveva sempre una parola di conforto o di incoraggiamento e la sua casa era aperta a tutti.In effetti la Canonica era come la Chiesa: aperta e accogliente, perché le due case erano una sola: una la continuazione dell’altra; così che Lui non smetteva mai di essere prete.Si è sempre prodigato per svolgere con coerenza e carità la missione di “vero sacerdote” di tutta la Comunità, per quei tempi di forte miseria e gravi necessità. Per tutti divideva quel poco che aveva o che gli veniva donato.Le sue esigenze personali venivano per ultime, al punto che vestiva indumenti malridotti muovendo a compassione le mamme del paese. Alcune di esse decisero di donargli un nuovo e decoroso limitatissimo guardaroba: canotta e mutandoni di lana. Chi era più danarosa acquistò la materia prima, chi lo era meno ci mise la mano d’opera.Seppur in tempi tristi riusciva a far sorridere, grazie ad un suo particolare vezzo: coniava soprannomi divertenti per meglio identificare ragazzi e adulti, molti dei quali sono rimasti in dote alle famiglie, tanto da arrivare ai nostri giorni. Un prete d’altri tempi, che curava l’anima, lo spirito e molte volte anche la pancia vuota. Maria Sala Lorenzetti (a cura di Piera Piccioli)

Ebbe in aiuto come curato dall’inizio del suo parrocchiato fino al 1949 don Giuseppe Treccani, giovane sacerdote nativo di Castelletto e rimasto in Parrocchia a motivo della salute cagionevole. Il secondo curato fu don Paolo Barchi negli anni dal 1951 al 1962, che curò singolarmente gli adolescenti e le adolescenti, mediante soprattutto ritiri spirituali. E si deve a tale e continuo lavoro di formazione il fiorire di numerose vocazioni maschili e femminili. Ricordiamo in particolare che durante il suo parrocchiato ci furono a Castelletto le seguenti Prime Messe: don Gino Regosini, ordinato sacerdote nella nostra chiesa il 29 marzo 1952, don Davide Pinardi (18 giugno 1952), don Vincenzo Smussi (15 giugno 1953), don Mario Prandini (17 giugno 1956), don Giacomo Rolfi (2 luglio 1961).Il 15 ottobre 1955 Mons. Giacinto Tredici celebrava solennemente per la Visita Pastorale.Don Giuseppe predicò diverse Missioni Popolari ed esercizi spirituali a seminaristi e a gruppi di giovani in varie parrocchie ed istituti della Diocesi.Negli anni 1959 e 1960 provvide ad un restauro importante dell’organo, che completò di pagare poco tempo prima di morire.

La MORTEIl 13 dicembre 1961, giorno di Santa Lucia, festa grande per tutti i bambini, si diffuse la ferale notizia della sua morte e quel giorno si trasformò per tutti in un grande lutto. Così lo ricordava il curato don Paolo Barchi, nel registro dei morti:“E’ morto il giorno 13, mese di dicembre dell’anno 1961 in Castelletto di Leno, munito di tutti i Sacramenti che ricevette con profonda divozione, unitamente all’offerta della vita per il bene dell’amato popolo. Dopo la Messa Vespertina della seconda domenica d’Avvento, durante la quale tenne una toccante e forte dottrina sull’inferno, venne colpito da infarto cardiaco, che nello spazio di 53 ore lo portò alla tomba. Il popolo lo pianse con sincero affetto. I funerali imponentissimi… la sua memoria rimarrà in benedizione. Venne sepolto nel cimitero di Castelletto di Leno”.

15 dicembre 1961funerale di don Giuseppe Bettinazzi - corteo funebre

15 dicembre 1961 - S. Messa del funerale

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Vita dell’oratorio

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se torna pulito, vuol dire che non si è divertito… e a questa età si predilige il gioco; essere con gli altri e l’agire insieme serve al bambino per conoscersi, capire i suoi limiti e le sue capacità. C’erano anche alcune regole, che non sempre sono state rispettate, ma chi sta con i bambini da un pezzo, questo lo sa bene.Ci mancheranno i richiami a Manuel, Giorgio, Lorenzo, Matteo, Filippo, Riccardo, Nicolas, Martina, Camilla, Beppe e tanti altri.Noi abbiamo dato tutto!!! E quando si è dato tutto, cos’altro si deve ancora dare?Il Minigrest non poteva essere che così!!! Bambini e ragazzi, un grazie grande e un abbraccio.Grazie a chi, con pazienza, ha collaborato in diversi modi, anche nell’ombra, perché il Minigrest fosse tale, grazie al nostro Don che ci ha permesso di poterlo realizzare e un augurio per tutti noi: quello di ritrovarci ancora tutti il prossimo anno come una “grande famiglia” .

Carla Scalvini

MINI GREST

Cosa devo dire?... che è bene ciò che finisce bene! Ed è finito bene anche questo scampolo di vacanza, con un tempo favorevole e una meravigliosa gita sul lago, che è piaciuta a tutti.

Non nego che ci siano stati momenti di tensione… cinquanta bambini e ragazzi a pranzo quasi tutti i giorni, non è cosa da poco! Non sono mancati i richiami,

le esortazioni per moderare certe esuberanze, gli interventi per facilitare certe aperture, ma ce l’abbiamo fatta!!! D’altra parte, se un bambino torna a casa pronto da mettere in lavatrice, vuol dire che ha giocato,

Qui oratorio: è finito il minigrest!!!

Pranzo insiemeBiciclettata

Camminata e pranzo all’oratorio di Milzanello

lago delle Sette fontane

29 agosto - 9 settembre 2011

Gita all’Archeopark di Boario terme

Giochi in cortile

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Gara podisticavenerdì 26 agosto 2011

festa del toro, sabato 3 settembre 2011

Biciclettata a Solaro - Chiesa di Sant’Antoniocon rosario e merenda alla cascina Castelguelfo

5 agosto 2011

Pellegrinaggio alla Madonna del Sasso di Artò sul lago d’Orta - Novara - venerdi 19 agosto 2011

lago d’Orta - mini crociera verso l’isola di San Giulio, in visita al Monastero Benedettino - venerdì 19 agosto

A sinistra Settimana liturgica nazionale a trieste22-26 agosto 2011

Il parroco don Gianluca

col Vescovo Giampaolo Crepaldi

e Mons. luciano Monari Vescovo di

Brescia

Vita d

ell’ora

torio/

eventi

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201120

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Castagnata in OratorioDomenica 23 ottobre si è svolta in oratorio la tradizionale castagnata.Grazie alla bellissima giornata di sole, la partecipazione da parte della nostra comunità è stata numerosa.Tra musica, caldarroste e qualche bicchiere di vino si è conclusa una giornata positiva.Ringraziamo la famiglia che ha offerto il cesto di “indovina il peso” del quale l’intero ricavato per volontà della stessa è stato devoluto alle Missioni.Un grazie a Don Gianluca che ci ha permesso di realizzarla e a tutte le persone che hanno collaborato per la buona riuscita.L’intero ricavato della sottoscrizione a premi e della

vendita delle caldarroste sarà devoluto in parte alle Missioni e in parte per opere parrocchiali.

Franco e Mara

Col Vescovo di Pistoia, Mons. Mansueto Bianchi e suor Giovanna dada

martedì 6 settembre 2011Pranzo dei collaboratori - 4 settembre 2011

I festeggiamenti nel pomeriggio all’Oratorio.

domenica 2 ottobre 2011.

Vita dell’oratorio/eventi

torte in Piazza Sottoscrizione pro opere della Chiesa e dell’Oratorio

festa dei Nonni

Apertura Anno Scolastico Messa Scuola Primaria

mercoledì 5 ottobre 2011

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201121

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Vita d

ell’ora

torio

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201122

Nella terra di francesco1 - 4 settembre 2011

L’invito rivoltoci alcuni mesi prima dalla famiglia francescana del Convento di Assisi in Brescia, ha fatto nascere in noi l’esigenza di conoscere e approfondire la figura del santo. In questo siamo stati aiutati dalla competente presenza di padre Leopoldo, guida spirituale e guardiano del convento di Brescia. Per ogni luogo visitato, egli ci ha proposto una riflessione, facendo in modo che il pellegrinaggio diventasse un corso di esercizi spirituali. I luoghi visitati sono stati: LA VERNA, il monte santo dove Francesco si ritirava per vivere le cinque quaresime all’anno e dove ricevette il sigillo delle stigmate; RIVOTORTO, dove Francesco, da re delle feste e cavaliere di battaglie, si ritira, si fa barbone e chiede al Signore indicazioni attraverso la lettura del Vangelo. Per vincere se stesso, abbraccia un lebbroso e scrive: “Tanto mi fu amaro che mi si tramutò in dolce”. Nel gesto della misericordia, Francesco riceve in dono una enorme pace; BASILICA DI S.CHIARA, dove è esposto il crocefisso di S.Damiano che parlò al santo dicendo: “Francesco, va e ripara la mia chiesa che è in rovina”. Francesco, pur non essendo muratore, inizialmente si mise a riparare chiese diroccate, poi capì cosa voleva da lui il Signore: la chiesa da riparare non era quella fatta di mattoni, ma quella composta da persone. Subito dopo scrisse la regola “VIVERE IL VANGELO DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO”; S. DAMIANO, presso cui Francesco ha capito che Dio è buono e va lodato; LA PORZIUNCOLA, una piccola chiesa all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli, luogo in cui il santo si recava per ritemprare lo spirito e dove incontrò S.Antonio; da questo incontro nacque il perdon d’Assisi e l’intercessione di Maria presso Gesù, affinché tutti potessero essere salvati. Qui morirà Francesco che, prima di spirare disse: “Io ho fatto la mia parte, il Signore vi insegnerà a fare la vostra parte”; EREMO DELLE CARCERI, dove Francesco, non uomo che pregava, ma fatto preghiera, si ritirava nella selva del monte in intimità e in dialogo con Dio; BASILICA DEL SACRO CONVENTO, dove si trova la tomba del Santo, su cui ci si può raccogliere in preghiera.Questa esperienza ci ha fatto capire che S.Francesco è l’uomo fatto Vangelo, innamorato di Gesù e fratello di tutti. Egli ci insegna che è possibile passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo.Ringraziando, perché non ci sentiamo soli, ma in buona compagnia, portiamo a tutti il saluto francescano: “IL SIGNORE TI DIA PACE”

Marco e Cinzia con Lorenzo

e Fabio, Benedetto

e Donatella

Pellegrinaggio a lourdes13 - 16 ottobre 2011

Giovedì 13 ottobre 2011, insieme ad un numeroso gruppo di persone di diversi paesi, io, don Gianluca e altri parrocchiani di Castelletto, siamo partiti per il pellegrinaggio a Lourdes. Dopo un lungo viaggio, siamo arrivati alla città verso le ore otto e, dopo aver sistemato le valigie, ci siamo avviati subito alla grotta, dove abbiamo recitato il rosario. Dopo questo momento di preghiera, don Gianluca mi ha portato a visitare le diverse chiese, dove abbiamo visto meravigliosi mosaici e dove abbiamo avuto l’opportunità di pregare.Nel pomeriggio, insieme a tutto il gruppo, abbiamo dato inizio al pellegrinaggio con l’accensione del cero ed in seguito ci siamo avviati alla cappella dei Santi Cosma e Damiano, dove abbiamo partecipato alla Santa Messa. Verso le cinque del pomeriggio abbiamo partecipato alla processione con il Santissimo seguito da un lunga fila di malati in carrozzina e infine dai pellegrini. La processione si è diretta nella Basilica sotterranea di San Pio X, dove abbiamo vissuto in silenzio l’adorazione a Gesù Sacramento. Infine, la funzione si è conclusa con la Benedizione Eucaristica. Il giorno seguente è iniziato con la Via Crucis, seguita poi dalla celebrazione della Santa Messa alla Basilica superiore. Verso le due del pomeriggio, una parte del gruppo ha visitato la casa natale di Bernadette ed in seguito, il museo delle cere, dove vi erano statue raffiguranti i momenti più significativi della vita della Santa e di Gesù. Dalle diciassette in poi molte persone del gruppo si sono confessate e, circa alle sei di sera, abbiamo recitato il rosario davanti alla grotta. Dopo cena è iniziata la fiaccolata dove, con migliaia di persone, si pregava il rosario scandito dalle decine e dai canti in onore della Madonna. La Domenica mattina ci siamo svegliati presto e ci siamo recati alla grotta dove, prima di partire, abbiamo partecipato con gioia alla Santa Messa; nucleo e fondamento della nostra esistenza. Siamo partiti per il ritorno verso le otto e siamo giunti a destinazione per le nove di sera.Anche se il pellegrinaggio è durato pochi giorni, è stato davvero un’ esperienza di crescita cristiana. La Madonna ci chiama sempre, in ogni momento, alla conversione del cuore, ci chiede di aprire il nostro cuore alla Carità infinita di Gesù. Il consiglio che vorrei dare a chiunque vada a fare un pellegrinaggio in un luogo mariano è quello, non tanto di chiedere una guarigione del corpo, ma quello di chiedere alla Madonna che ci aiuti a conformare il nostro cuore a quello del suo figlio Gesù.

Stefano Zubani

Pelleg

rinagg

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Eventi

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201123

Benedizione al monumento dei caduti“e’ il mio cuore il paese più straziato”

festa del ringraziamento

Così recita la poesia di Giuseppe Ungaretti: “l’immagine di un paese distrutto dalla guerra è l’equivalente delle distruzioni causate nel cuore dalla dolorosa perdita di tanti amici cari: ad ogni voragine procurata dai combattimenti, alla caduta di ogni soldato, corrisponde una cicatrice che non si cancellerà più dal cuore delle persone”. Pertanto, senza curarsi dell’inclemenza del tempo, alla celebrazione che si è svolta Sabato 5 Novembre hanno partecipato autorità civili e delle forze dell’ordine, cittadini, insegnanti e ragazzi della scuola primaria; tutti ci siamo ritrovati presso il Circolo Combattenti

In una tipica domenica d’autunno, con vento e minaccia di pioggia, il 6 Novembre si è celebrata la festa del Ringraziamento e la benedizione dei trattori.Gli agricoltori di Castelletto hanno voluto condividere con tutta la nostra comunità questa bella ricorrenza. Ormai l’annata agraria è terminata ed essi desiderano ringraziare il Signore per i frutti della terra e chiedono una benedizione particolare per loro, per le loro famiglie e per i possenti trattori che utilizzano per svolgere il duro lavoro quotidiano nei campi.All’offertorio, durante la Santa Messa, hanno portato all’altare alcuni animali da cortile, insieme a frutta, ortaggi e formaggi come segno di fedeltà alla terra, alla sua capacità di donare pane, vino, frutti, fiori e cibo per tutti, in una parola di donare vita. E’ bello ricordare che la fedeltà alla terra, alla sua capacità di donare vita, è fedeltà a noi stessi, ai fratelli e a Dio.Dopo la Santa Messa Don Gianluca ha benedetto i numerosi trattori presenti in piazza ed ha consegnato un portachiavi a ciascuno come ricordo di questa giornata; è seguito un carosello rombante di trattori per le vie del paese in segno di riconoscenza.Ai contadini va il nostro apprezzamento, non solo perché hanno organizzato questa bella festa, ma anche per il lavoro che svolgono tra tante difficoltà, con costanza e fedeltà.

per proseguire in corteo verso la chiesa, dove Don Gianluca ha presieduto la Santa Messa, e poi abbiamo raggiunto il Monumento ai caduti. Durante la commemorazione, i ragazzi hanno recitato poesie e cantato canzoni riguardanti il IV Novembre. Il messaggio principale è stato che per costruire un mondo migliore non occorrono Armi, non occorre la Morte, né l’Odio, né le Ricchezze e tantomeno eventi Eccezionali, occorre solo tanto AMORE.

Gli insegnanti della Scuola Primaria di Castelletto

San Francesco chiamava la terra madre: “Laudato sii o mi Signore per nostra madre terra che ci nutre e ci sostiene” . Ed una madre non si abbandona mai.A noi tutti non solo il dovere di ringraziare Dio per avercela donata, ma anche il compito e la responsabilità di salvaguardarla.

Agostino Bertocchi

sabato 5 novembre 2011 omaggio ai caduti delle guerre

domenica 6 novembre 2011 benedizione dei trattori

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Infanzia insiemeCari compaesani, è nostro piacere presentarci: siamo un piccolo gruppo di mamme che stimolate dall’entusiamo dei nostri figli che frequentano la scuola dell’infanzia, ha deciso di collaborare a scopo di solo puro volontariato, per sanare, migliorare le carenze della scuola, prendendo spunto dalle insegnanti, che riteniamo essere l’elemento fedele di bravura ed esperienza nei riguardi dei nostri figli. Da questo stimolo abbiamo dunque deciso di fondare l’associazione “infanzia insieme”, formalizzata e regolarizzata da uno statuto che tra gli altri obbiettivi si preclude di: favorire e promuovere la socializzazione e l’integrazione delle famiglie dei bambini ma anche di coloro che si sentono amici dell’infanzia, collaborare con l’istituzione scolastica ed il comune sulle condizioni degli ambienti scolastici, tutelare il diritto allo studio, alla salute ed i diritti dell’infanzia in genere. Tali obbiettivi contiamo di perseguirli attraverso: iniziative ludiche, culturali, sportive e di sensibilizzazione che naturalmente saranno aperte a tutti coloro che avranno voglia di parteciparvi . Sulla base di questi propositi ci siamo già attivate per il restauro della casetta che si trova nel cortile della scuola, che con l’aiuto di alcuni volontari è stata di nuovo messa in sicurezza per la grande gioia dei nostri piccoli che poi si sono divertiti un sacco nel ridipingerla.Crediamo fortemente in questa nostra iniziativa, che sia coltivata da noi stesse che l’abbiamo voluta, ma

contiamo anche in un vostro aiuto... Mamme, papà, nonni, zii ed amici... Con proposte, idee, collaborazioni per i progetti che ci siamo prefissate, ma anche per piccoli lavori di manutenzione ordinaria di cui una

struttura necessita.Vi informiamo inoltre che un primo incontro informativo per i genitori della scuola dell’infanzia ha già contribuito a presentarci, mentre un secondo incontro conoscitivo rivolto a tutti coloro a cui siamo riuscite a suscitare interesse sarà preannunciato tramite volantini che distribuiremo presso tutti gli esercizi commerciali.

Certe di avervi entusiasmato porgiamo distinti saluti.

Associazione infanzia insieme

Mi presento: sono un IrONMAN!!!Alle 17:33:19 del 7 agosto 2011 sono diventato un Ironman, e non lo dimenticherò mai!Domenica 7 agosto alle ore 7:00 nel lago di Guggenberger a Regensburg (Germania) io e altri 2.999 atleti provenienti da molti paesi del Mondo, abbiamo partecipato alla competizione più dura del triathlon: l’Ironman. Una sfida estrema: 3,8 km di nuoto, 180 km in bicicletta e una maratona di 42,2 km.Nei mesi precedenti alla gara tutti mi incoraggiavano (cosa che ho molto apprezzato) e mi chiedevano se ero pronto. Credo che nessuno si possa sentire pronto per una gara di questo calibro, soprattutto la prima volta. Il solo ricordo mi fa venire i brividi … mi sembra di rivivere quei momenti! Prima del via il tempo è passato in fretta e ad un tratto ero già in spiaggia circondato dagli atleti preparati per la partenza. Mancavano pochi minuti alle 7 e dopo un’attesa che mi è sembrata lunghissima, ho sentito il BANG! È iniziata l’avventura! Tra le onde del lago ho nuotato e, arrivato all’ultima boa, mi sono diretto verso la riva; all’uscita ho guardato il tempo: un’ ora! Fantastico! Ero contento. Sono partito in bici, ma il percorso si è rivelato abbastanza faticoso e pericoloso a causa della forte pioggia. Tutto sommato sono riuscito a finire i miei 180 Km in un buon tempo: circa 05 ore e 41 minuti. Ho rimesso la bici in zona cambio e via con la corsa; mi aspettavano 42 km. Ho iniziato a correre, tranquillo, mi sentivo bene, dando inizio così alla mia maratona.In queste gare, sul pettorale è riportato il tuo nome e questo

ha permesso agli spettatori di incoraggiarmi chiamandomi per nome. Io cercavo di ringraziarli con un gesto della mano. Durante il percorso il mio amico Massimo mi faceva il tifo, mi ha seguito per tutta la corsa fino all’arrivo! Alla fine del quarto giro di corsa, (mi mancavano ormai pochi km alla fine), gli occhi mi si sono riempiti di lacrime, ho cercato di trattenere l’emozione, non mi sembrava possibile! Ho iniziato a sentire tanto baccano dovuto al tifo degli spettatori, tutti mi incitavano, mi battevano il cinque. Che emozione! Quando ho visto il traguardo che mi aspettava e l’arco con scritto sotto ZIEL (ARRIVO) e sopra IRONMAN non mi sembrava più di correre ma di volare! C’è l’ho fatta!!! Alla fine è andata benissimo il tempo totale è stato di 10:33:19. Nuoto 1h00’58”; bici in 5h41’44” e la maratona in 3h39’54”. Sono arrivato 79° della mia categoria, e 412° tra tutti gli atleti.Grazie a tutti per aver con-diviso con me questa gioia, e grazie soprattutto a quelli che mi hanno aiutato a rea-lizzare questo sogno!

Ivano Scarpelli

Eventi

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Anagrafe

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201125

I nostri battesimi

10. Cuomo Coppola Anna figlia di Gianluca e Manfredi Valeria

battezzata il 1° ottobre 2011 11. favagrossa tecla figlia di Gianluca e Barbieri Sara

battezzata il 9 ottobre 2011

12. Prandini Mariafiglia di Michele e Bertoletti Silvia

battezzata il 9 ottobre 2011

I matrimoniCresime

Scaratti luca e Moraschi daniela10 settembre 2011

Capriolo

Alaimo Andrea e Conigliaro daniela13 novembre 2011

Castelletto

2. Pedron Mauro e rizzotto daniela24 settembre 2011

Castelletto

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Anagra

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LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201126

I nostri lutti

9. Schinetti erminia Ved. Soldi

n. 16/09/1927 † m. 27/10/2011

Il tuo cuore lo porteremo nel nostro per sempre.I ricordi, le risate, gli insegnamenti,la nostra famiglia sono la tua eredità.La tua voglia di vivere nonostante la sofferenza ci ha graffiato l’anima, un graffio indelebile tanto profondo quanto l’amore che ci hai donato.Con affetto

La tua famiglia

8. Pierangela Cerutti

n. 09/06/1955 † m. 25/10/2011

Cara moglie e cara mamma,siamo certi che dal cielo vegli su di noi e ci proteggi. La tua morte inattesa e rapida lascia un grande vuoto fra tutti coloro che ti hanno amato. Solo il ricordo del tuo sorriso può addolcire il nostro dolore. Ti porteremo sempre nei nostri cuori e ti ricorderemo con grande affetto.

Tuo marito e i tuoi figli

Quando una persona muore, si dice che è andata all’altro mondo, un mondo che non conosciamo, un mondo che qualcuno potrebbe anche chiedersi se veramente c’è; spesso si rimane increduli e incerti. Ogni persona cerca di dare una risposta del tutto personale al mistero della morte, ognuno vede come può, ragiona come può, sente come può, tutti però proviamo un brivido sulla soglia di questo mistero che si chiama morte. E’ umano che possiamo dubitare poichè di questo altro mondo non abbiamo visto niente, non sappiamo niente se non quello che ci rivela la fede.La morte di sicuro non lascia indifferenti perchè il giorno in cui dovremo varcare la frontiera, saremo costretti a farlo, nessuno potrà dire di no. E’ questa la cosa più tragica, la nostra impotenza, di non poter dire di no alla cosa più decisiva della nostra vita. Quando andiamo all’estero, in un paese lontano, prima di partire ci organizziamo e ci informiamo per sapere quale moneta vale, quali sono gli usi e i costumi di quello Stato. Per questo ultimo viaggio

ecco il nostro niente

dovremmo fare altrettanto, sapere quale è la moneta che vale e quali sono gli usi e i costumi. Sulla terra gli uomini credono di comperare tutto: l’amore, la libertà, l’onestà, la coscienza, la rettitudine, ma il Giudizio di Dio e la vita eterna non si possono comperare. Su questa terra l’unica chiave del mondo sembra essere il denaro ma nell’Altro non vale niente, come non valgono le raccomandazioni, nessun titolo che conta, ne re ne onorevole, ne sindaco ne cavaliere, ne commendatore ne avvocato, ne dottore ne ingeniere, niente. Davanti a Dio non valgono niente i nostri biglietti da visita perchè solo nell’altro mondo c’è uguaglianza completa. Le uniche monete che valgono non sono gli euro o i dollari ma la bontà e la misericordia. Speriamo che il Signore in quel giorno si accontenti di una briciola di bontà, di un pensiero, di uno sforzo, di una testimonianza fatta in un’ora dove la tentazione era alta.Speriamo che si accontenti del nostro niente quando ci presenteremo a Lui.

Agostino Bertocchi

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Anagrafe

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Si ricordano anche i defunti:

teresa (Gina) Mazzoletti

n. 07/03/1927

† m. 30/09/2011

Il 30 settembre la zia Gina ci ha lasciato dopo una vita semplice fatta di lavoro e di dedizione agli altri. Noi nipoti e la Suor Almarosa la vogliamo ricordare a tutte le persone che l’hanno conosciuta, a quella schiera di bambini e bambine, ormai adulti, che per più di trent’anni hanno frequentato la scuola materna e l’hanno vista lavorare con dedizione e amore. A quelle persone che l’hanno conosciuta nelle attività parrocchiali, per la devozione che prestava all’altare della Madonna, per averlo sempre curato ed abbellito, per l’assistenza che nel frattempo prestava ai genitori anziani.

Un particolare ricordo e ringraziamento lo vuole dare anche la cugina, che in Gina non ha visto solo la cugina, ma la figura che al momento del bisogno era sempre pronta e disponibile ad aiutare la sua famiglia.Desideriamo ringraziare il Parroco e tutta la comunità di Castelletto per la solidarietà e l’affetto che ci hanno dimostrato nel ricordo delle zia. Grazie.

I nipoti e suor Almarosa

Baiguera Cesare di anni 83 † m. 30/07/2011 a Pavone Mella

Bertocchi Giacomo di anni 52 † m. 18/09/2011 a Leno

Baiguera Camilla di anni 60 † m. 19/09/2011 a Pavone Mella

Benvenuti elia di anni 77 † m. 28/10/2011 a Gottolengo

Congratulazioni alla neo Dottoressa Nadia Prandini che il giorno 27 ottobre 2011 presso l’Università degli studi di Brescia ha conseguito la laurea in “Economia curriculum turismo” discutendo la tesi dal titolo: “Le problematiche del settore termale: i casi bresciani”. Un grande augurio per la tua carriera lavorativa.

I familiari

laurea

La sera del 2 novembre abbiamo celebrato l’ufficio in suffragio dei Parroci di Castelletto, ricordando circa cinquanta nomi che vanno da metà cinquecento fino ai nostri giorni; durante l’ottavario dei Morti abbiamo celebrato al cimitero in memoria dei trentacinque sacerdoti, religiosi e religiose nativi della nostra comunità. Entro la fine di novembre dovremmo riuscire ad ultimare il quadro commemorativo dei giovani defunti che sarà posizionato in Oratorio, per il quale la Signora Miriam Almici da Castelguelfo ha curato la meticolosa composizione, raccogliendo nominativi (circa una trentina), date e fotografie.

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201127

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Chiesa

Local

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Calendario delle principali iniziative parrocchiali

NOVeMBre 2011

domenica 20

Cristo Re - Anniversari di Matrimonio - S.Messa alle ore 10.30

Nel pomeriggio: genitori dei gruppi Cafarnao (1/4) et Emmaus (1/4)

Giovedì 24

Gruppo Padre Pio - Rosario alle ore 18 - S.Messa e breve Adorazione

Sabato 26 Raccolta viveri in paese organizza il gruppo animazione giovani

domenica 27

prima domenica di Avvento - inizia il nuovo Anno Liturgico - 23° anniversario di morte del Parroco Don Giulio Maccagnolaore 10.30: S. Messa in onore della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri - a seguire: corteo al monumento - Celebra d. Francesco Argenterio.

Nel pomeriggio: genitori del gruppo Betlemme (2/6)

da lunedì 28

Tutti i giorni feriali di Avvento nei quali la Messa si celebra alle ore 8.30, precedono le lodi mattutine alle 8.15

Martedì 29

Inizio NOVENA dell’ImmacolataCelebrazioni serali alle ore 18.30

dICeMBre 2011Giovedì

1° Venerdì 2

Comunione agli ammalati

Sabato 3 Ritiro zonale delle famiglie a Leno in Oratorio dalle ore 18 con S.Messa e cena al sacco

domenica 4

alla Messa delle 10.30 - Ammissione alla Cresima dei ragazzi di seconda media, accompagnati dai genitori

Nel pomeriggio: genitori dei gruppi Gerusalemme (2/4) e dei bimbi dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia

lunedì 5 3° Centro di Ascolto

Giovedì 8 Immacolata - Solennità di Precetto - alle ore 10.30: offerta del fiore dei piccoli a Maria

domenica 11

Nel pomeriggio: genitori dei gruppi Antiochia (2/4) e di seconda media (2/4)In piazza: arrivo di Santa Lucia

lunedì 12 4° Centro di Ascolto Distribuzione Buste Natalizie alle famiglie

Martedì 13

50° Anniversario di morte dell’Arciprete don Giuseppe Bettinazzi Un dono in dono: iniziativa missionaria dei ragazzi

Mercoledì 14

Ore 20.30 in chiesa - incontro di riflessione: la Parola si è fatta carne. Relatore Don Pierino Boselli

Giovedì 15

Consiglio Pastorale ore 20.30 in Sala dell’Oratorio

Venerdì 16

Inizio della NOVENA di Natalecelebrazioni serali alle ore 18.30

dICeMBre 2011

domenica 18

alla Messa delle 10.30: benedizione delle statui-ne di Gesù Bambino dei presepiMercatini di Natale in Piazza

Nel pomeriggio: genitori dei gruppi Nazareth (2/4) e post-cresima (1/3)

Venerdì 23

giornata delle Confessioni Natalizie (presente il Confessore Forestiero)

Sabato 24 Vigilia - Babbo Natale per le vie del paese Ore 23.30: Veglia di preghiera in Chiesa e Messa di Mezzanotte - Auguri natalizi in piazza

domenica 25

Solennità di Natale SS. Funzioni secondo l’Orario Festivo

lunedì 26 Spettacolo natalizio dei ragazzi del catechismoApertura Pesca di beneficienza in Oratorio (fino al 6 gennaio)

Martedì 27

Oratorio Feriale per i ragazzi (fino al 5 gennaio) Giornate formative-ricreative per i giovani (dai 13 anni) in Oratorio: 27/30 dicembre

Mercoledì 28

Gita per i ragazzi - con visita alla Cattedrale di Brescia e ad alcuni presepi artistici

Sabato 31

S. Messa Solenne di RingraziamentoRicordo dei Defunti dell’anno Canto del TE DEUMMarcia della Pace proposta da Pax Christi (riferimento: Piera Piccioli Lorenzetti)

GeNNAIO 2012domenica

1°Solennità di Maria Santissima, Madre di DioGiornata Mondiale della Pace

Martedì 3 Gita sulla neve per i ragazzi

Mercoledì 4

giovedì 5Comunione agli ammalati

Mercoledì 4

Consiglio per gli Affari Economici - ore 20.30 in canonica

Venerdì 6

Epifania del Signore - Solennità di precetto - Giornata della Santa Infanzia

Nel pomeriggio: preghiera per i bambini del mondo - bacio a Gesù Bambino - Benedizione dei bambini

domenica 8

Battesimo di Gesù

Nel pomeriggio: genitori del gruppo Betlemme (3/6)

Giovedì 12

5° Centro di Ascolto

domenica 15

Incontro zonale per i catechisti a Leno - ore 15.30 in teatro all’Oratorio

Nel pomeriggio: genitori del gruppo Cafarnao (2/4)

Giovedì 19

6° Centro di Ascolto

domenica 22

Nel pomeriggio: genitori dei gruppi Emmaus (3/4) e post-cresima (2/3)

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GeNNAIO 2012

Sabato 28-29

Commedia in Oratorio “Dumà compése j agn”

domenica 29

Festa dell’Oratorio in onore di San Giovanni Bosco, Patrono della Gioventù

Martedì 31

Memoria di Don Bosco - S. Messa nel pomeriggio e merenda in Oratorio

feBBrAIO 2012

domenica 5

Giornata per la Vita

Nel pomeriggio: genitori dei gruppi Gerusalemme (3/4) e di seconda media (3/4)

domenica 12-13-14

Triduo dei Morti

domenica 19

Carnevale in Oratorio

lunedì 20 Gita per i ragazzi e per le famiglie

Martedì 21

Carnevale per ragazzi nel pomeriggio e per giovani la sera

Mercoledì 22

Le Sacre Ceneri - Inizia la Quaresima

domenica 26

Nel pomeriggio: genitori del gruppo Betlemme (4/6)

Mercoledì 29

Quaresimale sulla Messa - Gesù si offre in sacrificio - ore 20.30

feBBrAIO 2012

Giovedì 2

Festa della Madonna CandeloraBenedizione delle candele e della ceraComunione agli ammalati

alle ore 20.30: Consiglio dell’Oratorio

Venerdì 3 San Biagio - Benedizione della gola Comunione agli ammalati

PreNOtAZIONe INteNZIONI di SANte MeSSe ed uffICI

in PArrOCCHIAPer esaudire il desiderio del maggior numero di persone che intendono far celebrare in Parrocchia una Santa Messa in suffragio di uno dei propri defunti, dopo alcuni mesi di prova, propongo alla comunità il seguente REGOLAMENTO:

1. Per ogni singolo defunto si può prenotare un’intenzione di S. Messa per il mese in corso e per il mese successivo fino ad esaurimento posti (esempio: in dicembre si potranno prenotare Messe per il mese corrente, se è rimasta disponibilità e per il successivo mese di gennaio…) – Il sacerdote può mettere tante intenzioni in ogni Messa, ma può applicare solo un’intenzione. Pertanto quando un posto è stato assegnato non si può dare ad un altro;2. l’offerta della Messa è libera; indicativamente la cifra di 15 euro è da ritenere adatta per una Messa feriale;3. per gli Uffici e per le Messe festive e prefestive è adatta un’offerta di 20 euro;4. le Messe di anniversario di morte possono essere prenotate nel giorno esatto fino al 1° dicembre 2012 (inizio del nuovo anno liturgico) - Si cercherà di dare una corsia preferenziale per anniversari particolari (primo, decimo, venticinquesimo, cinquantesimo);5. chi vuol far celebrare più Messe (poche o tante), purché senza vincolo di data e di luogo, previo versamento dell’offerta di almeno € 10 ciascuna (tariffa diocesana), può prenotare tutte quelle che vuole dal parroco. Tali Messe saranno celebrate in Parrocchia secondo gli spazi disponibili; molto più facilmente saranno celebrate fuori Parrocchia o versate a missionari o sacerdoti che necessitano d’intenzioni o all’Ufficio Messe della Curia;6. presso il parroco si possono prenotare anche cicli di MESSE GREGORIANE (alle indicazioni diocesane), che saranno celebrate sicuramente fuori Parrocchia (in quanto impegnano un solo sacerdote per trenta giorni consecutivi per un singolo defunto); 7. per fondare un LEGATO di Messe si può chiedere al Parroco tutte le informazioni necessarie; i Legati devono essere versati in Curia e dalla data di fondazione hanno valore per venticinque anni;8. gli attuali legati in essere della Parrocchia vengono assolti durante l’anno; quelli minori verranno accorpati: più legati nella celebrazione di un’unica S. Messa;9. nei giorni del TRIDUO DEI MORTI si raccoglieranno intenzioni di Messe seguendo le precedenti consuetudini;10. va specificato se la Messa da celebrare è da applicare in suffragio di un defunto oppure per le intenzioni di una persona in vita;11. circa i nomi dei defunti NON si dicono durante il Canone della Messa (né feriale, né festiva, come risulta dalle indicazioni più recenti del nostro Vescovo) – Abitualmente il nome del defunto sarà ricordato prima dell’inizio della celebrazione; faranno comunque fede le intenzioni indicate sul calendario alle porte della chiesa.

Grazie per la comprensione e per la generosità di chi aiuta il lavoro dei sacerdoti contribuendo anche economicamente al loro sostentamento.

Castelletto, 20 novembre 2011 Il Parroco Don Gianluca Loda

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Chiesa

Local

e

LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201130 LA COMUNITÀ RACCONTA – N. 4-201130

Offerte (in euro)rendiconto dal 21 agosto al 7 novembre 2011

Per le OPere PArrOCCHIAlI

NN 150,00

Elemosine di agosto 402,02

Offerte dai malati 135,00

NN 50,00

NN 50,00

NN 200,00

NN 50,00

Elemosine di settembre 262,81

Elemosine di ottobre 572,06

NN 100,00

Coscritti classe 1948 30,00

Coscritti classe 1963 30,00

Per reCuPerO BIlOCAle IN OrAtOrIO

Le spese sostenute sono state completamente pagate dagli offerenti.

Per ACQuIStO dI teNdO - StrutturA

Festa del toro 3 settembre 1800,26

Sponsors festa del toro 3470,00

Con queste entrate la spesa sostenuta è stata completamente pagata

OPere StrAOrdINArIe CHIeSA

NN 50,00

Prima domenica settembre 310,10

In memoria def. G.Mario Mora 100,00

Benedizione della casa - NN 50,00

Benedizione della casa - NN 30,00

Dario e Rosaria nel 25° di nozze 100,00

Battesimo di Anna 200,00

Sottoscrizione torte del 2 ottobre 521,00

NN - per S.Francesco 20,00

NN 30,00

NN 35,00

NN 50,00

Settimana Mariana (al netto delle spese) compresa la prima domenica di ottobre 710,00

Coscritti classe 1966 115,00

Dai malati (primo venerdì di ottobre) 60,00

Battesimo di Tecla 150,00

Battesimo di Giada 100,00

NN 100,00

NN - in memoria del marito defunto 1000,00

Coscritti classe 1951 200,00

NN - Dopo il pellegrinaggio a Lourdes 550,00

NN 50,00

In memoria di Cerutti Pierangela 100,00

NN 50,00

Dai malati (primo venerdì di novembre) 125,00

Prima domenica di novembre + Santi e morti 735,00

NN 250,00

OPere dell’OrAtOrIO

NN 50,00

Iscrizioni al catechismo - dalle famiglie 978,00

Squadra calcio - cena gruppo cucina 94,00

Castagnata 23 ottobre - animazione bimbi 188,24

NN - per rinnovo libretto HACCP 25,00

PArCO GIOCHI IN OrAtOrIO

Bar dell’oratorio - agosto - a mezzo Carla 681,00

Bar dell’oratorio - settembre - a mezzo Carla 810,00

Due compleanni di settembre - bar 40,00

Mini - Grest (bar agosto - settembre) 250,00

Bar dell’oratorio - ottobre - a mezzo Carla 713,00

Due compleanni di ottobre - bar 40,00

ArredAMeNtO INfOrMAtICO uffICIO PArrOCCHIAle

Contributo dalla Cassa Padana - 10 ottobre 2000,00

CONtrIButI GreSt 2011

Comune di Leno - per gita e assicurazione 1600,00

Per Il BOllettINO

Offerte raccolte in settembre 2138,60

PArtIte dI GIrO

Giornata missionaria 23 ottobre - in chiesa 950,00

Pro missioni - castagnata in oratorio - 23 ott. 183,00

Pro missioni - cesto in oratorio - 23 ottobre 87,00

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-201131

La danza della neve RACCONTO DI NATALE

Fin dalle prime ore di un freddo mattino, Gioas si trovava nascosto tra le rocce che costeggiavano la strada per Betlemme, in attesa di qualche isolato viandante da derubare. Alla fine, però, la sua attesa era stata premiata.Erano infatti apparsi in lontananza un uomo dal mantello scuro e, dietro a lui, un asinello che trasportava una donna avvolta in una veste blu.Tra poco gli sarebbero passati davanti e per Gioas sarebbe stato facile aggredire l’uomo, tramortirlo a bastonate per poi fuggire portandosi via l’asinello e tutte le loro cose.Gioas si concentrò, strinse il bastone chiamando a sé tutte le forze, perché ormai erano vicini.Ad un tratto, improvvisamente, cominciarono a scendere dei fiocchi di neve, all’inizio molto leggeri e simili a minuscole briciole di pane, poi via via più grossi e più fitti.Goias alzò lo sguardo verso il cielo e lo vide trapuntato di una miriade di puntini, simili a piume leggere che volteggiavano in una magica danza; scendevano lentamente e si posavano delicatamente al suolo.Erano anni che non vedeva la neve! Il suo pensiero andò indietro nel tempo quando, ragazzino, poteva godersi quel meraviglioso spettacolo insieme a parenti ed amici. Erano tempi, quelli, in cui era in pace con tutti, non come ora che viveva di violenza e di rapine.Affascinato dallo spettacolo della neve, aveva smarrito per un po’ il senso del tempo e quando tornò a concentrarsi, si accorse che ormai la coppia di viandanti era lontana, già in vista delle prime case di Betlemme.Si arrabbiò con se stesso per la stupidaggine compiuta nell’aver voluto contemplare la danza della neve e, mentre se ne stava fermo a pensare se fosse il caso di andarsene, udì alcune voci in lontananza che dicevano: “Andiamocene via, se quel delinquente fosse stato nei paraggi, avrebbe certamente assalito quella coppia, noi lo avremmo preso e gli avremmo inflitto il giusto castigo per le sue malefatte!”.Gioas sapeva che da tempo gli stavano dando la caccia e aveva, peraltro, già deciso di spostarsi altrove. Quello avrebbe dovuto essere il suo ultimo colpo nella zona di Betlemme.Comprese che, a quel punto, sarebbe stato meglio attuare il piano di emergenza già studiato: si strappò le vesti, si sporcò di fango e subito il suo aspetto divenne quello di un lurido e maleodorante pastore; tra loro nessuno sarebbe venuto a cercarlo.Nel pomeriggio, in attesa di tempi migliori per fuggire, si era mescolato tra quelli che stazionavano nei pressi di Betlemme.Non avrebbe, però, mai potuto immaginare quale Notte lo dovesse attendere fra i pastori: Angeli, Canti, Luci… sembrava che in quella Notte il Cielo stesso si fosse improvvisamente trasferito sulla Terra.Durante il cammino con i pastori verso Betlemme, il suo cuore era stato totalmente cambiato dalla potenza di quegli avvenimenti, facendolo sentire, per la prima volta dopo tanto tempo, un uomo nuovo, desideroso di iniziare una nuova vita facendo del bene agli altri.Arrivati alla grotta, i suoi compagni di viaggio avevano deposto i loro doni davanti al Bambino.Quando fu il suo turno, Gioas si trovò davanti ad un uomo dal mantello scuro e ad una donna avvolta in una veste blu, che stringeva il Bambino fra le braccia.Gioas riconobbe che essi erano proprio quei viandanti che dodici ore prima stava per assalire e a quel pensiero si sentì sprofondare dalla vergogna, sentendosi il più indegno fra gli esseri viventi. Pensò: “Cosa regalerò al Re dell’Universo?”.Chiuse per un attimo gli occhi e rivide la magica danza della neve che gli aveva impedito di commettere un tragico gesto. Sorrise, uscì per un attimo dalla grotta, raccolse una manciata di neve fresca, rientrò e disse:“Ecco, io non ho altro da offrire al Bambino se non il mio cuore stesso, che manterrò puro e candido come questa neve che sto stringendo ora fra le mani”.

Giorgio Tonini

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LA COMUNITà RACCONTA – N. 3-201132

domenica 13 novembre 2011 - ore 10.30 - Celebrazione dei sacramenti della Prima Comunione e della Cresima - ragazzi del gruppo Antiochia

domenica 13 novembre 2011 - ore 10.30Celebrazione della Cresima - ragazzi del gruppo di terza media

Celebrante: S. ecc. Mons. Giacomo Capuzzi, Vescovo emerito di lodi