pERIODICO DI INFORMAZIONE E CuLTuRA DEL CENTRO … · risce rapidamente. L'infiltrazione...

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Week-end Le ultime di cronaca

Le storie di ieri e di oggi

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ANNO XVIII - GIuGNO 2017 D I S T R I b u Z I O N E G R AT u I TA

VERGOGNOSA INEFFICIENZA

Angelo Di Gati

La storia del mancato Piano di Recuperoper il riuso e la valorizzazione del Forte

Trionfale è la dèbacle delle forze politichetutte e il trionfo della bulimia normativa eburocratica. Nell’articolo di Carlo Pacenti apag 5 il lettore potrà conoscere i particolaridegli avvenimenti e degli iter burocraticiche per lungo tempo hanno impegnato leamministrazioni civiche (Comunale e Mu-nicipale) e le numerose Associazioni di vo-lontariato. Tantissimi incontri, riunioni, as-semblee senza alcun risultato concreto. Tuttovanificato anche perché era forte la consa-pevolezza di finanziamenti inesistenti e nonè mancata la stanchezza per ritardi buro-cratici. Un barlume di speranza si era intra-visto quando la precedente amministrazioneMunicipale, presieduta da Valerio Barletta,aveva progettato un primo e un timido uti-lizzo dell’area del Forte attraverso il trasfe-rimento della sede politica del MunicipioXIV e , a seguire, il personale amministrativodei due padiglioni di S. Maria della Pietà:ciò comportava - tra l’altro - un notevolerisparmio di danaro pubblico con il qualesi pagano oggi gli affitti per alcuni uffici.Ma con le elezioni dello scorso anno gliobiettivi sono cambiati, o meglio, non cisono progetti o iniziative da parte del Co-mune e regna una turbolenta incertezza.Conseguenziale, a questo punto, chiedersiperché ciò accade e ,quindi, perché la città èin continuo

EDITORIALE

Continua a pag. 2

pERIODICO DI INFORMAZIONE E CuLTuRA DEL CENTRO STORICO E DEI QuARTIERI pRATI, DELLA VITTORIA, bORGO, TRIONFALE, bALDuINA, pRIMAVALLE, CASSIA

QuINTA EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO

“IN pOCHE pAROLE”Emanuele bucci

Dr Martinelli, che cos'è l'ozonoterapia?L'ozonoterapia è una terapia relativa-mente "giovane", ancora purtroppo con-finata tra le cosiddette "terapie comple-mentari", che sfrutta le proprietà tera-peutiche di un gas, l'ozono. È una terapiaunica ed innovativa in quanto il farmacousato è appunto un gas.

Come viene somministrato questo gas?Esistono 2 principali modalità di sommi-nistrazione: la via sistemica e la via infil-trativa locale. La terapia sistemica si ef-fettua con 3 diverse modalità: l'autoe-moinfusione ozonizzata che consiste nelprelevare circa 200 cc di sangue del pa-ziente, addizionarlo di una miscela di os-sigeno-ozono e reinfonderlo al paziente;la fleboclisi ozonizzataServizio a pag. 5 Continua a pag. 2

NO AL “ROVISTAGGIO”DLmfmp

FORTE TRIONFALE

Servizio a pag. 10

Ela sfida ricomincia, anche quest’anno: al via la quinta edizione del concorso perracconti brevi In Poche Parole, organizzato dall’associazione Igea.

E (ri)partiamo dalle novità, anzi dalla novità, quella che ci sta più a cuore, lo spuntodi quest’anno per la sezione “a tema”, già sperimentata con successo nella passataedizione. Uno spunto ambizioso che speriamo molti di voi vorranno sviluppare, nelle milledirezioni che la fantasia gli suggerirà: “Io, l’Altro, gli Altri: oltre le barriere”. Ovvero, le divisioni che caratterizzano le nostre vite, e il tentativo di superarle:quelle tra etnie e religioni come quelle tra vicini di casa; quelle tra sessi o tra gene-razioni differenti; quelle tra chi vive in modi e mondi Continua a pag. 7

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L’OZONO CONTRO STRESS E ARTROSI

VALORIZZAZIONEVANIFICATA

Intervista al Dott. Mauro Martinelli

Igea_GIUGNO 2017.qxp_Layout 1 19/06/17 09:41 Pagina 1

(in questo caso si infonde una soluzionedi glucosio addizionata di ozono e lasomministrazione per via rettale). La te-rapia infiltrativa consiste in iniezioni in-tramuscolari, intrarticolari o peritendi-nee di una miscela di ossigeno-ozono.

Che patologie si curano con l'ozono-terapia?La terapia sistemica (in tutte le suemodalità) consente di aumentare la ca-pacità dell'organismo di difendersi dal-lo stress ossidativo, e più in generaledallo "stress" e di migliorare il traspor-to e il rilascio di ossigeno a tutti i tes-suti ed organi. Di conseguenza il cam-po di applicazione è molto ampio. Pos-siamo affermare che in tutte le patolo-gie croniche l'ozonoterapia può essereassociata alla terapia medica conven-zionale con grandi benefici. La terapiainfiltrativa regionale trova ampia appli-cazione nelle patologie reumatiche edortopediche. In particolare le patologietrattate con maggior successo sono l'er-nia discale lombare e cervicale e l'artro-si (colonna, ginocchio, anca, piccolo ar-ticolazioni).

Quali sono, se esistono, le controindi-cazioni all'ozonoterapia?Le controindicazioni sono davvero po-

che. Per la terapia sistemica, oltre alleimportanti patologie acute in atto, sonoil favismo e lo stato di gravidanza. Per laterapia infiltrativa di fatto non esistonocontroindicazioni.

Quali specialisti praticano l'ozonote-rapia?Non è necessaria una particolare specia-lizzazione medica o chirurgica per ef-fettuare l'ozonoterapia. Qualsiasi medi-co può esercitarla, dopo aver effettuatoun training adeguato per apprendere lemodalità di impiego e somministrazio-ne di un farmaco molto particolare, omeglio unico, essendo in forma gassosa.

Da quanto tempo, dr Martinelli, Lei sioccupa di ozonoterapia?Possiamo dire che in Italia sono statotra i primi, se non addirittura il primo, autilizzare questa terapia alla quale misono avvicinato nel 1986. Da allora nel-l'ospedale in cui lavoro, San Pietro FBFin Via Cassia 600, è attivo un ambulato-rio di ozonoterapia sia per la terapia si-stemica che infiltrativa, 2 giorni a setti-mana.

Data la sua grandissima esperienza, cispieghi meglio quali pazienti possonotrarre benefici dall'ozonoterapia.

Le indicazioni sono molto ampie. La te-rapia infiltrativa trova impiego in tuttele patologie reumatiche ed ortopediche.La maggior parte dei pazienti trattatisoffrono di ernia discale lombare o cer-vicale, artrosi della colonna e delle gran-di articolazioni (ginocchio, anca, spalla).Si possono trattare anche le patologieacute e croniche dei tendini dove l'ozo-no sostituisce l'impiego del cortisone.Per la terapia sistemica le indicazionisono ancora più ampie: il diabete, l'in-sufficienza vascolare, le cardiopatie, lemalattie polmonari croniche (BPCO), lemalattie degenerative neurologiche, lemalattie infiammatorie croniche dell'in-testino, fino a tutta la patologia neopla-stica nella quale l'ozonoterapia consentedi ridurre gli effetti collaterali della che-mioterapia e radioterapia migliorandosignificativamente la qualità di vita deipazienti. In ogni caso, in tutti i pazientitrattati, l'ozonoterapia non sostituiscema si associa alle terapie mediche con-venzionali.

Tornando alla terapia infiltrativa, leiha parlato di patologie importanti cheaffliggono migliaia di persone: ernia eartrosi. Quali sono le percentuali disuccesso con l'ozonoterapia?Le percentuali di successo sono moltoalte, per l'ernia discale abbiamo percen-tuali di guarigione anche superioriall'85%. Per le patologie artrosiche è dif-ficile parlare di "guarigione", essendo pa-tologie croniche evolutive con l'età. Tut-tavia circa l'70% dei pazienti trattati rife-riscono un significativo miglioramentodella sintomatologia dolorosa con conse-guente miglioramento della mobilità equindi della qualità di vita, in associazio-ne con una drastica riduzione, se non ad-dirittura della sospensione, dei farmaciantinfiammatori ed antidolorifici.

Le infiltrazioni sono molto dolorose?Sono possibili effetti collaterali?Le infiltrazioni non sono particolar-mente dolorose, certo dipende dalla so-glia di tolleranza del paziente e dallapatologia da trattare. Nella terapia in-tramuscolare il paziente avverte la pun-tura e, più che dolore, una sensazione di"peso" nella zona infiltrata che si esau-risce rapidamente. L'infiltrazione in-trarticolare è generalmente indolore.Non ci sono effetti collaterali a questaterapia. Per altro l'ozono è l'unico far-maco al mondo al quale è impossibileallergizzarsi essendo un analogo dell'os-sigeno.

Come si prende un appuntamento?Per gli appuntamenti in ospedale si pos-sono contattare i numeri: 06.33581 (centralino dell'ospedale) o06.33585143/06.33582143 (CUP ospe-dale). Il giovedì (con orario 10-19) abbiamoattivato uno studio privato in Via Mon-te delle Gioie 13 (presso lo studio Poli-medico Anthos) mantenendo le stessetariffe ospedaliere. Per appuntamenti il numero della segrete-ria (sig.ra Stefania) è: 331.3210624. ●

2 dicembre 2015 www.igeanews.itwww.igeanews.it2 GIuGNO 2017 www.igeanews.it

ATTuALITàATTuALITà

Intervista al Dott. Mauro Martinelli

decadimento. A parte i noti fatti odierni(buche nelle strade, metropolitana a singhiozzo,autobus che si rompono e si incendiano, spaz-zatura strabordante,) e la totale assenza delCampidoglio, le cause della città in declinovanno cercate partendo dal lontano passato enon sono indenni da colpe quanti hanno gui-dato, nei decenni, le amministrazioni civichee quanti non hanno mai mostrato di avereuna idea forte della capitale e, quindi, unagrande idea di città ricca di cultura e di storia.Pertanto ci siamo trovati a vivere in assetti ur-banistici caotici per inadeguatezza dei PianiRegolatori grazie anche alla condiscendenzaverso interessi immobiliari e speculativi e versol’abusivismo popolare. In questo calderone dimisfatti, di incompetenze, di furbizie, di rancoritra i politici, rientra anche la questione delmancato recupero del Forte Trionfale i cuimanufatti sono sempre più in decadimento esi rischiano occupazioni abusive per il mancatoservizio di guardiania. Tutto ciò si può definiree riassumere in due parole: vergognosa ineffi-cienza! ●

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Continua da pag. 1L’OZONO CONTRO STRESS E ARTROSI

(dsrt

EDITORIALE Continua da pag. 1

VERGOGNOSA INEFFICIENZA


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prevenire è meglio che curare. Ormaiquesto è uno slogan, tanto noto quan-

to regolarmente disatteso. Se poi parlia-mo di infarto e altre gravi patologie car-diache, senza prevenzione non ci può es-sere nemmeno l’alternativa della cura, vi-

sto che in casi d’urgenza non interveniretempestivamente e con competenza con-duce purtroppo al decesso del soggettointeressato.Ma intervenire con immediatezza ecompetenza presuppone la dotazione dimezzi e di risorse umane adeguatamenteinformate e formate. Una faccenda piùfacile a dirsi che a farsi.È per queste ragioni che segnaliamo unainiziativa che riteniamo debba incontrareil favore dei nostri lettori: la organizza-zione di una giornata formativa in temadi primo soccorso d’urgenza e che si èsvolto presso la Biblioteca del Parco delPineto che, tramite il gentile e sensibileinteressamento della d.ssa Daniela Man-tarro, ha messo a disposizione i suoi lo-cali. Lo staff di docenza e il materiale forma-tivo (inclusa la messa a disposizione, perla giornata di corso, di un defibrillatore

per le prove pratiche di rianimazionecardiaca) sono stati forniti dalla Fonda-zione “Giorgio Castelli” onlus che datempo ormai opera in questo campo conintenti profondamente umanitari.La partecipazione al corso sarà gratuita e

porterà al rilascio un valido attestato diidoneità: tutto questo, in tempi in cui siavverte una grande esigenza di concretiservizi di carattere sociale, meriterebbe lasentita riconoscenza di quanti (associa-zioni, amministratori, semplici cittadini)operano a vario titolo nel nostro territo-rio.Un modo per esprimere in modo fattivoil proprio sostegno a simili iniziative, sa-rebbe, in questo senso, anche quello dicontribuire all’acquisto di un defibrilla-tore da donare alla Biblioteca del Parco,dono che è appena il caso di sottolineareandrebbe a beneficio di tutti: l’Associa-zione Igea ha in progetto di organizzareuna raccolta fondi a questo scopo, e l’au-spicio è che ciò dia vita ad una vera garadella solidarietà.Per comprendere la missione della Fon-dazione “Giorgio Castelli” onlus abbia-mo intervistato il suo Presidente.

Dott. Vincenzo Castelli, anzitut-to un sentito ringraziamento da par-

te dell'Associazione Igea per aver resopossibile questo evento formativo nel Par-co del Pineto. L'attività della FondazioneGiorgio Castelli onlus da Lei creata è ve-ramente ammirevole. Nel presentarsi ainostri lettori qual è, fra i tanti, l'aspettoche in primo luogo tiene di più ad eviden-ziare?La mission della Fondazione è quella didivulgare tra la popolazione le buonepratiche “salva-vita” di rianimazione car-dio-polmonare e l'utilizzo del defibrilla-tore. Al di là degli aspetti tecnici dell'ap-prendimento delle tecniche di rianima-zione si tratta di un vero e proprio per-corso culturale che può servire ad avereun approccio diverso nei confronti delprossimo.

Nel Vs. sito internet (http://www.gc6.org/)sono contenute molte informazioni sulla at-tività sino ad oggi svolta. Più di 300 corsi e11.000 persone formate, solo per citarequalche dato, e in diversi ambiti lavorativie sociali. Una domanda, allora, ineludibile:dove trovate le risorse economiche ed uma-ne per tutto questo?La Fondazione si sostiene soprattutto at-traverso la destinazione del 5 x 1000,molto marginali sono le donazioni libe-rali; l'impiego di quanto ricevuto vienesottoposto a rendicontazione annuale edil documento viene inviato al Ministerodel Lavoro e delle Politiche sociali. Tuttimembri della Fondazione sono volontariche non percepiscono compensi o rim-borsi.

E per concludere ci permetta una doman-da un po' personale, sul lato umano. LaFondazione è nata a causa di un eventotragico che ha colpito la Sua famiglia. ASuo avviso, quanto della nostra sensibili-tà verso certi problemi ed esigenze socialiè dovuta a dolorose esperienze personali?Le motivazioni sono essenziali per larealizzazione di qualsiasi progetto, madebbono cadere su un terreno fertilefatto di sensibilità e competenze. Dettoquesto, molte iniziative nascono da tra-giche esperienze, quasi fossero parti diun disegno più grande. ●

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Forte Trionfale: valorizzazione addio! Ecosi dopo tanti anni (oltre dieci) di

riunioni proposte, assemblee cittadine edecisioni politiche i cittadini non po-tranno godere degli spazi per attivitàsportive e culturali e quindi essere un po'al riparo dalla frenesia della quotidianità.Le nuove Amministrazioni, capitolina emunicipale (XIV Municipio), in quasi unanno di governo non sono state in gradodi elaborare un Piano di Recupero perquest ’area di quasi 10 ettari, di dareun’indicazione progettuale per l’uso degliedifici della Caserma dei suoi spazi verdi,insomma di aprire il Forte alla Città no-nostante ci fossero tutte le premesse.Spesso ci si trova in situazioni imbaraz-zanti per pastoie burocratiche e ancheperché è difficile trovare rapidamentenorme e leggi per finalizzare idee e con-cretizzare aspettative; ma questa volta,dopo anni e anni di lavoro ogni “tesseradel mosaico” era stata posizionata corret-tamente. Proviamo a ricordare i momentiprincipali di questo lungo e tormentatopercorso. Il 23 novembre 2007, con decreto del Mi-nistero dei Beni e delle Attività Culturali, ilForte Trionfale è stato definito struttura “diinteresse particolarmente importante e per-tanto sottoposto a tutela”. Nel novembre2013 si tiene un importante convegno al-l’interno del Forte, con grandissima parte-cipazione cittadina, e il Comune di Romainclude la struttura tra i beni demaniali ri-chiesti per l’acquisizione a titolo gratuito, aisensi del decreto sul federalismo demaniale.Il 4 agosto 2014 Ministero della Difesa,Agenzia del Demanio e Roma Capitalesottoscrivono il Protocollo d’intesa “perla razionalizzazione e la valorizzazionedi immobili militari presenti nel territo-rio capitolino”, ed il Forte Trionfale è traquesti.La delibera della Giunta Capitolina del

27/11/14 definisce una prima ipotesi divalorizzazione che punta al recupero del-la zona attraverso un piano al quale nondoveva mancare la partecipazione deicittadini con proposte e suggerimenti.Nel maggio del 2015 l’Agenzia del de-manio consegna a titolo provvisorio aRoma Capitale, per la custodia di partedel compendio, l’area intorno al Fortestesso; dopo che il Consiglio del Munici-pio XIV aveva espresso parere favorevole

al progetto (con alcune osservazioni, tracui la necessità del processo partecipatocon la cittadinanza), il 28/5/2015 la De-libera n. 27 dell’Assemblea Capitolinadefinisce i dettagli del processo: obiettivi,indirizzi, vincoli e soprattutto la scaden-za: 28 maggio 2017 “pena la decadenzadi quanto disposto dalla deliberazionecioè il termine di presentazione del Pia-no di Recupero, esteso all’intero com-pendio”. Sarebbe noioso, mortificante e

troppo lungo ricordare gli innumerevoliincontri, riunioni, assemblee, che si sonosvolte per sviluppare il processo parteci-pato, ossia l’informazione alla cittadi-nanza, l’ascolto delle osservazioni e ri-chieste, le relative delibere, verbali, note elettere. Tutto è stato inutile. Ciò accadequando la politica è vuota di contenuto emancano le proposte e le iniziative ne-cessarie per rompere il muro della buro-crazia. ●

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abbastanza diversi da ispirare più diffi-denze e pregiudizi reciproci che deside-rio di conoscersi a vicenda; persinoquella divisione che caratterizza la per-sonalità di ognuno, quell’“altro” interio-re, sfuggente e contraddittorio, la partedi noi stessi che ci fa paura e non accet-tiamo. Sono, queste e tante altre, le barriere,grandi e piccole, delle nostre esistenze.E, forse, l’arte di narrare storie attraver-so la scrittura può aiutarci a compren-dere meglio quelle divisioni che spessoci feriscono.

Può offrirci, attraverso la forza delleidee e dell’immaginazione, una chiaveche non ci aspettiamo per iniziare a ve-nirci incontro, a rimettere in discussionei muri delle rispettive incomunicabilità.Ma soprattutto, nel tentare di farlo, cipotrà regalare altre storie emozionanti eintelligenti, accanto a quelle della tradi-zionale sezione a tema libero.Come tutti gli anni, per entrambe le se-zioni la sfida sarà anche alla propria ca-pacità di sintesi, di essere densi e signi-ficativi con la forza di “poche parole”(non più di cinquemila battute). E, ri-

spettando anche qui una felice consue-tudine, gli scritti giudicati vincitori, traquelli pervenuti entro la data di scaden-za del 15 ottobre, saranno letti e pre-miati nell’ambito di una cerimonia con-clusiva, quindi pubblicati su queste pa-gine e sul sito della nostra associazione.L’onore e l’onere della selezione spetterà,per quest’anno, a una Giuria quanto mairicca: Presidente d’eccezione la dottores-sa Annamaria Torroncelli, Direttore del-la Scuola di Alta Formazione dell’Istitu-to Centrale per il Restauro e la Conser-vazione del Patrimonio Archivistico e

Librario, nonché membro della Giuriadel Premio Viareggio; la affiancherannoil giornalista RAI Paolo Zefferi e alcunicollaboratori di Igea: il poeta e vicepresi-dente dell’associazione Alfonso Angrisa-ni, la scrittrice e traduttrice AntonellaRita Roscilli, lo studente di Lettere escrittore Emanuele Bucci e il curatoredella rubrica di recensioni musicali sulperiodico Igea Massimiliano Conte.Ce ne è abbastanza per attirare gli scrit-tori che sono incappati in queste righe?Speriamo di sì, perché, una volta di più,non vediamo l’ora di leggervi! ●

“IN pOCHE pAROLE” Emanuele bucci

Continua da pag. 1Q u I N TA E D I Z I O N E D E L C O N C O R S O L E T T E R A R I O

In un contesto di investimenti moltocambiato, a tassi zero, come orientarsi

per individuare soluzioni che consenta-no di investire i propri risparmi in modo

redditizio, evitando rischi senza esporsitroppo? È stato l’argomento al centro diun meeting che si è svolto in un albergodi Via della Camilluccia per iniziativa

della Agenzia delle Generali Assicura-zioni di Via Trionfale diretta dai SignoriLorella Sebastianelli, Rocco MarcelloPenna, Filippo Terrana. La relazione uf-ficiale è stata svolta da Sandro Mililli,delle Generali Assicurazioni, che ha il-lustrato le strategie e le soluzioni di in-vestimento - in questo periodo di crisieconomica - in cui i rendimenti sonoquasi zero. Il relatore ha soprattutto sot-

tolineato che nel mercato azionario ènecessario pianificare per poi diversifi-care ed investire senza chiedere rendi-menti alti ma giusti e lunghi nel tempo.Dopo un interessante dibattito La Si-gnora Lorella Sebastianelli e gli altri duedirigenti hanno brevemente riferito sul-la intensa e proficua attività della Agen-zia delle Generali Assicurazioni di ViaTrionfale. ●

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Ècon molta emozione che alcuni rappre-sentanti della Parrocchia Mater Dei, ac-

compagnati dal parroco Don Flavio Pelo-so e dal suo vice Don Cristiano Castellaro,hanno partecipato alla messa celebrata daPapa Francesco nella Cappella della CasaSanta Marta in Vaticano. Il 23 maggio

scorso venticinque persone, estratte a sorteprecedentemente, hanno avuto questapossibilità, questo privilegio. Alla fine della cerimonia religiosa il SantoPadre ha salutato tutti i presenti e a ognu-no ha stretto la mano. Per ciascuno è statoun momento incancellabile della propria

vita. Tutti hanno potuto avvicinare PapaFrancesco e scambiare con Lui una parolae un sorriso. A qualcuno è scesa una lacri-ma di commozione e per tutti una foto ri-cordo con il Pontefice.Durante l’omelia il Santo Padre ancorauna volta ha condannato la “vita tiepida” e

la mondanità, avvertendo che esse guarda-no più agli affari e ai soldi che al bene, di-cendo che “il cattivo spirito entra sempredalle tasche”. Infine si è soffermato sulla“gioia” di coloro che non guardano troppoai guadagni, ma alla gioia della fede, del-l’annuncio e della conversione. ●

Dopo aver assistito alla funzione la classica

foto ricordo.

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N E L L A C A p p E L L A D E L L A C A S A S A N TA M A RTA I N VAT I C A N O

A L D O N O R I O N E

LA pARROCCHIA “MATER DEI”ALLA MESSA DI pApA FRANCESCO

4 GIuGNO: È FESTA DELLA MADONNINA

NELL’ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLA GuERRA A ROMA

uno dei punti di riferimento per il giocodel calcio nella nostra zona, è sicura-

mente il Don Orione, situato in via dellaCamilluccia 120, all’ombra della Madonni-na, dove, grazie ai suoi campi, confluisconodecine di ragazzi, dai giovanissimi ai menogiovani, per apprendere e mettere in atto,gli insegnamenti impartiti dai vari tecniciche curano le attività. Tre, in particolare, le specialità che vengonopraticate ma quella maggiormente pratica-ta, sport popolare nel Mondo, è il calcio a11. Nel centro sportivo i calciatori presentisono tutti tesserati dalla U.S. Boreale che siavvale del campo di ultimissima generazio-ne, appena terminato, per gli incontri casa-

linghi. Quest'anno sono state ben otto lesquadre impegnate nei vari campionati dicategoria. È un piacere osservare i risultatidei più piccolini della categoria giovanissi-mi 2004, i quali hanno partecipato al cam-pionato provinciale da sotto età e hannoconcluso un anno ricco di soddisfazionipiazzandosi a metà classifica. Proseguendo si arriva ai giovanissimi 2003,sempre in ambito provinciale. Primi inclassifica per l’en plein di vittorie, favoriti alsuccesso finale. Seguono i “nati nel 2002”che hanno ottenuto un magnifico secondoposto utile pass per accedere al campionatoregionale 2017-18. Salendo di categoria,cresce anche la concorrenza che gli allievi

regionali 2000 e 2001 hanno saputo fron-teggiare nel migliore dei modi aggiudican-dosi rispettivamente una salvezza tranquillae una buona quinta posizione sfiorando dipoco l'accesso alle finali. Stesso piazzamen-to e medesima sorte è toccata alla categoriajuniores élite (1998-1999) che ha conclusovalidamente la stagione e, in futuro, potràcontare sui nuovi innesti provenienti dallarosa della juniores primavera. Quest'ultima squadra si è assicurata l'acces-so alle semifinali play-off, la cui vittoria fi-nale sarebbe il coronamento di una stagio-ne splendida. L'ultima delle 8 squadre dellaBoreale, composta dai giocatori più espertie avanti con l'età, è l'eccellenza. La quale,

però, ha disputato la stagione sul campo delSalaria Sport Village. Ad esaltare ulteriormente la partecipazionedi tutte le compagini ci ha pensato il diret-tore sportivo Antonio Politi, il quale ha vo-luto sottolineare la bravura di staff e gioca-tori di fronte alle numerose difficoltà di ini-zio anno. Difatti, sino al 13 dicembre scorso, quandocioè è stato possibile accedere al nuovocampo, le squadre “migravano” su altri ret-tangoli della città. Nonostante ciò hannosaputo conseguire risultati che hanno tintodi rosa il futuro della società che, a partiredalla prossima stagione, cambierà nome in"Boreale Don Orione 1946". ●

IL TEMpIO DEL CALCIO Leonardo pacenti

Ormai è entrata nella tradizione del quar-tiere la festa al Centro Don Orione che

si svolge il 4 giugno, anniversario della li-berazione della città, sotto la statua dellaMadonnina collocata nel 1953 a MonteMario come compimento di un voto po-polare fatto durante la seconda guerraMondiale. “Alla Madonna fu promessaun’opera di culto e un’opera di carità”, precisail parroco Don Flavio Peloso. “Per questo laCongregazione accettò già durante la guerradi occuparsi di Orfani e Mutilatini nei duegrandi edif ici di Via della Camilluccia, cheospitavano attività per la Gioventù Italianadel Littorio”. Gli eventi principali della Fe-sta sono cominciati sabato 3 giugno conuna breve processione dal Centro Don

Orione al Piazzale della Madonnina, ac-compagnati dal Gruppo Bandistico N. Fe-rilli di Fiano Romano e Guidonia. È se-guita la Messa, celebrata dall’arcivescovoFrancesco Gioia. Al termine, l’omaggiofloreale alla Statua della Madonna, operadello scultore ebreo Arrigo Minerbi, pro-tetto e salvato dalla comunità orionina delQuartiere Appio, ha visto per protagonistiVincenzo e Angelo, due capi squadra deiVigili del Fuoco del Comando Provincialedi Roma, che hanno portato al bracciodella Madonnina, a 27 metri di altezza,una corona di fiori. La serata di festa ècontinuata con uno spettacolo musicaleanimato dal Gruppo "Quimar" e con varieofferte di gastronomia casereccia. ●


CRONACHE

Èpassato del tempo da quando il Cam-pidoglio ha dichiarato guerra al “rovi-

staggio” (sic!) nei cassonetti dell’AMA.Notizia già pubblicata da Igea ad aprile,ma la modifica del regolamento comuna-le sui rifiuti urbani, annunciata dalla sin-daca Raggi, che deve introdurre divieti esanzioni, per chi non rispetta le norme,sta ancora proseguendo il suo lento iterburocratico. Intanto però i cassonettinelle nostre zone vengono sistematica-

mente presi di mira dai “pescatori” di og-getti scartati che poi vanno ad alimenta-re i vari mercatini dell’usato. Cercare trai rifiuti dei mercati rionali, gli scarti difrutta e verdura in parte utilizzabili, era(ed è ancora purtroppo) l’espressione diun forte disagio sociale, che colpiva econtinua a colpire, i meno abbienti, so-prattutto anziani e disoccupati. A questacategoria di disagiati, se ne è aggiuntaun’altra: i “pescatori” di oggetti casalin-

ghi da rivendere. Ma il male peggiorenon è la nascita di questo commercio,anche se – secondo alcuni dati statisticiforniti dall’AMA – ai romani costerebbeben 8 milioni di euro l’anno. Il pericolo èrappresentato dalla situazione antigieni-ca che i cercatori creano, e non solo perloro, nel rovistare i cassonetti senza alcu-na protezione, nell’aprire sacchi e sac-chetti che contengono solo mondezza,anche se, i più accorti, usano un lungo

ferro ad uncino per non toccare con lemani i rifiuti. Ed è proprio per il gravepericolo a cui vanno incontro i “rovista-tori”, spesso seguiti da bambini, per latutela della salute pubblica, che il Cam-pidoglio dovrebbe intervenire con mag-giore celerità modificando il regolamen-to comunale sui rifiuti o, meglio, come hagià precisato l’assessore all’Ambiente Pi-nuccia Montanari, togliendo definitiva-mente i cassonetti dalle strade. ●

Igenitori degli alunni della Scuola Ele-mentare Nazario Sauro, con l'aiuto dal-

l'Associazione Sant'Onofrio, hanno effet-tuato una pulizia straordinaria del piazzaleantistante l'edificio scolastico dove, datroppo tempo si stratificavano residui divaria natura, alcuni provenienti dagli stessiragazzi altri sicuramente dai numerosipassanti visti i troppi mozziconi di siga-rette presenti. Raccolti i resti dei vari ciclinaturali degli alberi che giacevano datroppo tempo senza essere rimossi. La “pulizia straordinaria” posta in atto daigenitori dei ragazzi che frequentano lascuola, era stata preceduta da alcune ri-chieste d’intervento all’AMA. Richiestafatte in modo formale che non hanno ri-cevuto alcuna risposta.

A questo punto dei genitori sono passatiall’azione: si sono rimboccati le maniche esono scesi in campo con scope, rastrelli egrossi sacchi di plastica e hanno bonificatola vasta area che da tempo non veniva ri-pulita. Il senso di responsabilità del gruppo deigenitori degli alunni della Sauro ha conta-giato i soci del Sant’Onofrio che hannoaffiancato i promotori dell’intervento. L’iniziativa, oltre a rendere più vivibilel’ingresso dell’istituto, è valsa a dimostrareche, anche se le istituzioni non rispondo-no ai solleciti, un gruppo unito e compattopuò fare qualcosa di più. Ed è per questo che è stato costituito il“Comitato Genitori SNS”, pronto a mo-bilitarsi in altre circostanze analoghe. ●

CRONACHE10 www.igeanews.itwww.igeanews.it

SALuTE E IGIENE DA TuTELARENO AL “ROVISTAGGIO” DEI CASSONETTI

Il tentativo di prevedere, con un sistemascientifico, il futuro dei vari settori che

interessano una metropoli, non è unanovità assoluta. Il primo vero studio, da cui iniziò la fu-turologia, fu richiesto nel 1973, dal Clubdi Roma, un sodalizio di industriali, do-centi e uomini politici presieduto daAurelio Peccei, al Massachusetts Insti-tute of Technology sui tempi e sulleconseguenze dell'esaurimento delle ma-terie prime, che gli scienziati comincia-vano a proclamare in via di estinzione. Applicando una nuova teoria, gestitamediante i calcolatori, poco in uso allo-ra, l'Istituto americano realizzò una se-rie di previsioni che poi furono illustratepubblicamente. Da allora molta acqua èpassata sotto i ponti, la “nuova scienza”

ha preso piede in tutti i campi per com-prendere con notevole anticipo dove ecome si sposterà l’ago della bilancia. Il nuovo mercato on line, ovvero le ven-dite e gli acquisti fatti attraverso il com-puter, sta modificando il vasto panora-ma mercantile, creando, nel contempo,un indotto impressionante. Si pensi soltanto all’industria legata alsettore dell’imballaggio. Alle scatole di cartone che quotidiana-mente finiscono nei cassonetti. Unapresenza che ha notevolmente ampliatola raccolta. Comunque, la soluzione è a portata dimano: aumentare i raccoglitori. Con be-nefici per tutti, non ultima, la diminu-zione della tassa sui rifiuti. Prevista an-che da futurologia. ●

CASSONETTI E FuTuROLOGIA

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Il gruppo dei volontari che ha pulito il Piazzale della scuola.


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Possiamo fare un'eccezione? Questa non èla scheda di un semplice libro, ma dell'interaopera letteraria di Filippo Tuena. Uno scrit-tore che amiamo molto, perché all'eleganzadello stile unisce la suggestione degli acca-dimenti storici trasformandoli in autenticapoesia. I fatti realmente accaduti, che sianole vicende personali di un musicista, comein questo strepitoso romanzo, o le tragediecollettive dell'ultima guerra mondiale (leg-gete "Le variazioni Reinach"!), si trasformanoin una lettura che commuove, affascina,indigna, non la-scia mai indif-ferenti. E se an-date ancora in-dietro nel tem-po, venite in li-breria – V.leM e d a g l i ed’Oro 138b - ascovare i ro-manzi pubbli-cati dall'editoreromano Fazi:parlano di fan-tasmi parigini,di Michelange-lo, di collezio-nisti d'arte... Una meraviglia.

bREAKING NEWSdi Frank SchätzingEdizioni TEA pp 986 12,90 €

Pubblicato nel2014 “BreakingNews” è entratosubito nell’elencodei libri di suc-cesso. Narra le vi-cende di un gior-nalista tedescoche, alla ricercadello scoop chel’avrebbe proiet-tato tra i grandi

inviati speciali, trasforma l’occasione chegli si era presentata in una tragedia cau-sando nel deserto afgano la morte dellasua assistente e di alcuni americani tenutiin ostaggio dai terroristi. Da quel giornocerca la rivincita per riscattarsi. Attraversoun vecchio contatto s’incontra a Geru-salemme con una persona che gli fornisceun dossier segreto contenente rivelazioniquasi incredibili. Il giornalista si lasciacoinvolgere ma per poter pubblicare lanotizia deve scavare nei passato tornandoindietro nel tempo, quasi all’inizio del‘900, ripercorrendo e riproponendo al-l’attenzione del lettore alcuni aspettipoco noti del Medio Oriente.

SpQRSTORIA DELL’ANTICA ROMAdi Mary beardMondatori pp554 25 €

Nel 212 d.C. con un decreto l’ImperatoreCaracalla concedeva la cittadinanza ro-mana a tutti gli abitanti dell’Impero.Una decisionerivoluzionariache, tuttaviac o n c l u d e v aquel processodi integrazionecominciato dalfondatore diRoma, Romo-lo, il quale perpopolare la suacittà aveva in-vitato i disere-dati, gli stra-nieri, i profu-ghi e gli esiliatiad unirsi a lui, diventando di fatto cittadiniromani. Fu questa straordinaria apertura,

si chiede nel suo interessantissimo libroMary Beard, a trasformare il piccolo vil-laggio creato sulle sponde del Tevere inun impero in grado di dominare un im-menso territorio? Partendo da questointerrogativo la scrittrice, docente a Cam-bridge, offre al lettore una nuova visionedella storia di Roma. Uno spaccato capacedi illuminare le nostre discussioni suidiritti civili, sugli abusi del potere, sullademocrazia, le controversie religiose, lemigrazioni e i pregiudizi xenofobi.

L’OMbRA DEL VENTOdi Carlos Ruiz ZafònEd.Mondatori, pp 449 12 €

Poco dopo la fine dell’ultimo conflittomondiale nel cuore di Barcellona il pro-prietario di una modesta libreria che

vende per lopiù volumiusati condu-ce il figlio alcimitero deilibri dimen-ticati, un po-sto dove mi-gliaia di vo-lumi sonostati cancel-lati dal tem-po. Il ragazzoentra in pos-sesso di unlibro male-detto che

muterà il corso della sua vita, introdu-cendolo in un labirinto di intrighi legatialla figura del suo autore. Il passaparolaha lanciato la carriera di Romanziere diZafòn che prima, sempre con successo,si era occupato di narrativa per ragazzi.

L'ENIGMA DEI GHIACCIdi Maurizio MaggiEd.Longanesi pp 369 14 €

Un libro per ra-gazzi scritto abil-mente da Mauri-zio Maggi che ap-passiona anche igrandi. Una vio-lenta tempestasorprende Aman-da Martin mentresi trova quasi alcentro dell’antar-tico. Perché si tro-va in quella zona?Qual è la sua mis-sione? Solo un’impresa sportiva? Il segretodi Amanda è legato al lago sotterraneodi Vostok dove è stato scoperto un am-biente primordiale ricco di gas naturalie di forme di vita sconosciute, dove iradar hanno captato la presenza di unenorme cilindro. La giovane è inseguitada un mercenario esperto killer che ha ilcompito di ucciderla per conto di unapotente multinazionale. Un finale scop-piettante, tutto da leggere, senza perdereuna sola parola. ●

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si chiede nel suo interessantissimo libroMary Beard a trasfofof rmare il piccolo vil-

di Maurizio MaggiEd.Longanesi pp 36

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11GIuGNO 2017

Michele Attolino è il nuovo diret-tore dell’Agenzia 11 del Credi-

to Valtellinese di Piazza WalterRossi. Sostituisce il collega EnricoCavallaro inviato a dirigere un'altraAgenzia della città. Al neo diretto-re vadano i migliori auguri di buonlavoro da parte dell’AssociazioneIgea, della redazione e della dire-zione del Periodico Igea. ●

CREDITO VALTELLINESENuovo Direttore



CuLTuRA

FRANçOIS COuTuRIER & TARKOVSKy QuARTETNuit blanche ECM - 2017

Pochi giorni fa il mio competentiss-mo pusher discografico (v. StefanoNuzzo - Twisted Jazz Shop, a BorgoS. Frediano – Firenze) mi ha calda-mente invitato ad ascolatare l’ulti-ma opera del pianista franceseFrançois Couturier e il TarkovskyQuartet. Confesso che lo conoscevopoco, Couturier, giusto l’essenzialeche si richiede a ogni amante deljazz e della benemerita ECM diManfred Eicher. L’impatto è stato

immediato: sono entrato in una di-mensione di quasi reverie attraver-so il minimalismo di Nuit Blanche,ideale complemento alla trilogiaprecedente dedicata dal pianista diFleury-les-Aubrais al grande reg-ista russo Andrej Tarkovskij. L’es-perienza musicale si declina in dici-assette episodi attraverso i quali

l’ascoltatore penetra un mondo dichiaruscuri e di bagliori improvvisi,evocatori di immagini crepuscolarie rapinose come in un filmtarkovskiano: “Non si può più direche il cinema è fatto di piccole ‘sto-rie’ recitate e filmate” (AT). Così èper Nuite Blanche, e il grande quar-tetto composto da, oltre Couturieral piano, Anja Lechner al violin-cello, Jean-Marc Larché al sax so-prano e Jean-Louis Matinier con lasua luminescente fisarmonica. Senon ricordate i vostri sogni e non liinseguite, non comprate questo dis-co. Non fa per voi. Con ECM siamoabituati ai vertici delle registrazionidigitali: cristalline, ariose, con unarappresentazione cromatica e sceni-ca di riferimento.

SARAH JANE MORRIS & ANTONIO FORCIONECompared To What Fallen Angel - 2016

Di Antonio Forcione ho una stimaincondizionata: chitarrista puglieseemigrato a Londra da più di tren-t’anni è uno dei pochi veri virtuosiin circolazione dello strumento asei corde. Dal jazz alla musica me-diterranea, passando per il blues,Forcione rimane esempio di stile,tecnica e sobrietà. Sarah Jane Mor-ris è invece una cantante inglese in-giustamente poco nota - se non aduna enclave di appassionati - checalca i palcoscenici del mondo damolti lustri con la sua versatile vocedalle ottave medio-basse (SarahVaughan?) e una esuberanza inter-pretativa davvero molto bluesy.Compared to what è un cd intenso,ricco di storie private e di vite spez-zate, ma anche di risalite solari edesplosive che non indugia nel pro-porre una visione comunque vitalee creativa del nostro esserci. Ascol-ta The Sea, Comfort Zone, e poi

Awestruc, oppure le cover da BobDylan con Blowing in the wind, aStevie Wonder con Superstion, fino

a Message in a Bottle di Sting. Unapiccola montagna russa di pensieri,musiche e parole interpretate da unduo davvero strepitoso insieme adaltri valenti artisti che completanouna registrazione piena di ritmo ecantabilità. Bella e dinamica la registrazione,con percussioni in risalto insiemealla voce pastosa e avvolgente dellaMorris. La chitarra di Forcione ti ir-retisce per la sua presenza e ricono-scibile timbrica. Bassi presenti eritmi che potrebbero farti ancheballare. Ovviamente da ascoltare avolume alto.

NORAH JONESDay breaksblue Note/universal – 2016

Con 20 milioni di copie vendute conil suo album di esordio del 2002,Come away with me, Norah Jonespuò essere annoverata tra le più rap-presentative cantanti pop americanedella sua generazione (è nata nel1979). Molti gli Awards e i Grammy

vinti nel corso della sua carriera;non tutte le sue pubblicazioni posso-no essere considerate all’altezza del-la sua fama e bravura. Interprete,pianista e songwriter, Norah riescein questo Day Breaks a fare un saltodi qualità proponendo all’ascoltatoreun repertorio che il vostro scriba de-finirebbe come “sensuale e nottur-no”, con uno stile tra jazzy sicura-mente accattivante e di spessore.Troviamo eleganti riletture di classi-ci come Fleurette africaine di DukeEllington o Don’t be denied di NeilYoung insieme a composizioni dellastessa Jones (vedi, in apertura, Burne Tragedy) con testi intriganti e in-trospettivi di bella fattura. Ad impre-ziosire il disco, la presenza di un mi-to del sax come Wayne Shorter, delgrande organista Hammond Dr. Lon-nie Smith e del rinomato batterista

Brian Blade. Disco da ascoltare conil giusto mood e possibilmente incompagnia. Può creare la giusta at-mosfera.Registrazione atipica per la BlueNote. Suono molto caldo ma impa-stato sul registro medio e basso cheappanna alquanto la bella voce fre-sca e ariosa della Jones.

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pLAyLIST Massimiliano Conte

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Dicono che non è vero che “si smette digiocare perché si diventa vecchi, ma

che si diventa vecchi perché si smette digiocare”. C’è una parte di verità: se si èin buona salute, da nonni e pensionati,cosa impedisce di proseguire o addirit-tura scoprire attività ludiche e socializ-zanti? Cosa offre il nostro quadrantecittadino su questo tema? Sono staticensiti dal comune di Roma 8 centriAnziani: Balduina, Forte Braschi, Mon-te Mario, Selva Nera, Ottavia, Battisti-ni, Primavalle e S.Onofrio. E proprioda quest ’ultimo, sito alle spalle dellaScuola Nazario Sauro, il nostro giornaleha ricevuto una simpatica lettera del dr.Ulderico Forino che descrive il centroche frequenta da anni.“La storia racconta che Sant’Onofrio – os-serva nella sua lettera dr. Ulderico - fu uneremita vissuto nel V secolo e il suo nomesignif ica <colui che è sempre felice> e questoCentro è a lui dedicato. Essere eremiti èperò anche sinonimo di tranquillità e serenitàd ’animo È così che anni addietro iniziaicon molta titubanza a frequentare il Centro.Gli iscritti, per la maggior parte dei casi, siconoscevano già da quando frequentavano,molti anni prima, i locali della Parrocchia,poi fu aperto un Centro Sociale in Piazza

Monte Gaudio e f inalmente nel 1998 ilComune decise che la Circoscrizione dovesseavere un punto di incontro e di aggregazioneper gli anziani”Questa brevemente la storia del Centro.Ma se c’è una parola che irrita il nostro

interlocutore, è “anziano” che contiene asuo dire qualcosa di sgradevole. “Al paese, per indicare le persone che superanoi sessanta, si usa il termine <grande>, masi è grandi per esperienza, per conoscenza,per la posizione sociale raggiunta e ancheper l ’età. Dunque secondo me il CentroSant’Onofrio è una “Associazione di giovanisettantenni”. C’è un’immagine distorta deicentri anziani, ospitati in locali squallidi,frequentati da vecchietti inebetiti, là par-cheggiati per qualche ora dai loro parentialla ricerca di un po’ di libertà. Nulla dipiù sbagliato: nel nostro Centro gli iscrittisono allegri, simpatici, disponibili. Insiemegiochiamo a carte, leggiamo libri e giornali,facciamo giardinaggio, discutiamo le pro-blematiche della nostra società, organizziamovisite mediche (udito e vista) e vorremmoriuscire a costruire un campo di bocce e farecorsi di burraco.”In effetti quello dei “grandi” è un pro-blema che riguarda tutti: sia chi già lo è,sia chi si augura di diventarlo. La popo-lazione italiana sta invecchiando, anzi ègià la più vecchia d’Europa secondol’ISTAT; crisi e globalizzazione hannoscardinato le tradizionali classi sociali,aumentato le diseguaglianze, sempre piùsono gli italiani in grave difficoltà eco-

nomica. Il 22% ha più di 65 anni e leculle sono vuote o quasi. Il lavoro mancaper i giovani e spesso sono i grandi asopportare il peso economico di figli enipoti, anche se lo fanno col sorriso.Mancano sprint e innovazione, perché,secondo la sociologa Chiara Saraceno,“non si investe sulle nuove generazionimentre i grandi sono legati alle proprieabitudini, alle proprie competenze efanno fatica ad adattarsi alle novità”.Roma non fa eccezione. All’anagrafe delCampidoglio, il 31/12/2014, gli ultra-sessantacinquenni erano 621 mila su 2,8milioni di persone. Il municipio che conta più anziani è il1° dove ci sono 4,6 anziani per ogni gio-vanissimo tra 0 e 14 anni. I Centri Socialiper gli Anziani sono a disposizione deiresidenti nel comune di Roma che ab-biano compiuto 55 anni. La domanda diiscrizione si presenta in qualsiasi centroall’interno del Municipio di residenza eil servizio è completamente gratuito. Al-l’interno dei Centri si svolgono attivitàdi carattere ricreativo e culturale. E al-lora?“Chiunque voglia – conclude il dr. Ulderico- venga nel nostro centro e sarà ben accoltotra noi, giovani settantenni!” ●

I “GRANDI GIOVANI” DEL CENTRO S.ONOFRIOMarco Griffoni

L A P O P O L A Z I O N E I T A L I A N A S T A I N V E C C H I A N D O

GIUGNO 2017


Periodico di Informazione e Cultura

GIUGNO 2017Editrice – Associazione Igeawww.igeanews.it

Direttore ResponsabileAngelo Di Gati

CaporedattoreFerruccio Ferrari Pocoleri

CaposervizioGustavo Credazzi

Segreteria di RedazionePaola Ceccarani

Redazione – AmministrazioneVia dei Giornalisti, 52Tel. 06.35454285 – [email protected]

Hanno collaborato: Alfonso Angrisani, Emanuele Bucci, Massimiliano Conte, Giovanni Di Gati,Fabio Ferrari Pocoleri, Marco Griffoni,Adriano Marinensi, Carlo Pacenti, FedericaRagno, Pietro Rapisarda, Tilde Richelmy.

Stampa e impaginazione: PRINTAMENTEVia Aurelia, 668 H - 00165 RomaTel. 06 6631075 - Fax 06 [email protected] www.printamente.it

Tiratura 10.000Reg. Tribunale di Roma n. 472 del 6 novembre 2001

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IL pERIODICO IGEAPubblichiamo, qui di seguito, l ’elenco delle edicole dove si trova il nostro giornale. In questo numero riportiamo le foto delle edicole: di Monica e BrunoDe Caria, di Marina Calvani, l ’edicola di Galal Awad e dell ’Edicola di Roberto Gregori in Viale Giulio Cesare angolo Marcantonio Colonna. A tuttii titolari delle edicole e dei locali dov’è reperibile la nostra pubblicazione va il nostro ringraziamento per la collaborazione.

L’edicola di Monica e Bruno De Caria, in viale Angelico, angolo via Dardanelli.

Marina Calvani titolare dell ’edicola a Largo Maccagno

L’edicola di Galal Awad in via Andrea Doria

L’edicola di Roberto Gregori, in viale Giulio Cesare, angolo via Marcantonio Colonna.

GIuGNO 2017


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