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PERiODiCO Di CULTURA E iNFORMAZiONE Fondato da Carlo Accossato nel 1994 I.P. Anno XX - n° 19 - Venerdì 21 Novembre 2014 Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale CORRIERE COURRIER DES ARTS Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno € 2,50 FABRiZiO FLORiAN P romossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turi- smo, da Roma Capitale - Asses- sorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - e organizzata dallʼAzienda Speciale Palaexpo con Ar- themisia Group, la mostra dedicata ad hans Memling (a cura di Till-holger Borchert, curatore del Memling Mu- seum di Bruges) è la prima esposizione monografica realizzata nel nostro Paese e la più vasta per numero di opere fuori dal Belgio. Più di tutti i suoi contempo- dell’ ARTE ENRiCO S. LATERZA S è vero che, secondo Lévy-Strauss, la pensée sauvage (pensiero selvaggio ma anche viola-del-pensiero, in italiano), non è una fase primitiva, cioè semplificata e meno evoluta o “fiorita”, della presunta scientificità della sedicente civiltà occidentale, al tramonto, risulta altrettanto innegabile che la mentalità dei popoli classificati col termine di nativi, ossia non tecnologicamente avanzati (le parole sono importanti, come invei- rebbe l’irascibile Moretti di Palombella rossa), non possa essere paragonata ed appiattita su quella del dominante mondo “sviluppato” in cui impera appunto la globalizzazione, fenomeno socio-eco- nomico di devastante invasività. Su queste pre- messe teoriche si basa l’esplorazione concreta, sul campo, col reportage iconografico e documentale, accanto allo studio antropologico, che Anna Al- berghina insieme al marito Bruno Albertino (pure curatore della mostra alla Galleria Paola Meliga) ha intrapreso negli anni durante decine di viaggi nient’affatto turistici - anzi alquanto avventurosi, al limite del rischio - nelle lande più remote del Pianeta, specialmente nel grembo di Mamma Africa, culla dell’Umanità, quindi di tutti noi, no- stra. Sulle orme dei maestri Jimmy Nelson e Se- bastião Salgado. Scelte da scatti recenti, le venti- cinque stampe in formato 30x40, semilucide, solo minimamente rielaborate dall’autrice con ritocco digitale, in postproduzione, rispetto alle originali foto a colori, così da sottolineare metaforicamente, nelle tinte e nei toni, mediante appropriate inter- polazioni cromatiche e sfumature, la concezione di pregnanza dell’immagine, rappresentano con grazia e forza l’afflato di ammirazione, attenzione e tutela nei confronti di culture uniche, di raro va- lore nonché fragilità estrema, minacciate dall’inar- restabile cavalcata corruttiva dell’urbanizzazione, del “progresso” industrial-mercantilistico di sfrut- tamento intensivo non ecososte- nibile delle risorse e conseguente compromissione o cancellazione della ricchezza di differenze et- niche e biodiversità. Anna si de- dica in particolar modo ai ritratti femminili (le donne, spesso ti- mide e fiere, sono le custodi della tradizione, mentre i maschi sembrano in genere assai esibi- zionisti e aperti - persino troppo - alle novità ed intrusioni fore- stiere): vinta la ritrosia iniziale, l’innata vanità muliebre di bam- bine e adulte, giovani e vecchie dei villaggi delle tribù Bororo (del Niger), Gabbra, Pokot e Rendille (Kenia), Ka- rimojong e Batwa (Uganda), Makawana, Mu- chimba, Mucuval e Mumuila (Angola), lascia scoprire e svela la spontanea bellezza di corpi, visi e sguardi, impreziositi da tatuaggi e scarificazioni, costumi, acconciature, copricapo e orpelli di in- credibile complessità, assemblati con vari elementi e materiali, dallo sterco seccato, dall’argilla od ocra alle perline di plastica e ai resti riplasmati delle lattine di bibite... integrano l’esposizione al- cune maschere (dalla collezione privata dei co- niugi, da loro pubblicata in Maschere d’Africa, Neos Edizioni), a testimonianza della sofisticata ChiARA GALLO A rtissima chiude i battenti e anche quest’anno sembra aver cavalcato l’onda di un grande successo. Giunta alla sua ventunesima candelina la kermesse torinese sembra reggere bene il confronto con le sorelle maggiori Miart e ArtVerona. Quest’edi- zione in particolare su- pera gli ingressi registrati l’anno prece- dente oltrepassando quota 50.000 visitatori. Tante le manifestazioni off che si sono svolte pa- rallelamente alla fiera, tra cui ricordiamo Para- tissima, Photissima, The Others e molte altre an- cora, le quali hanno su- scitato l’interesse di migliaia tra specialisti di settore e semplici cu- riosi. Dati sorprendenti che danno ancora una volta prova di come la Bilancio superlativo della kermesse all’Oval Lingotto di Torino Artissima, ricchissima visitatissima continua a pag. 2 continua a pag. 2 Alla Galleria Meliga di Torino la personale di Anna Alberghina, a cura di Bruno Albertino La nostra Africa Anna Alberghina, fanciulla Muchimba, Angola merid., 2013, fotocolor © aut./Meliga Hans Memling (1435-40-1494) “Madonna col Bambino e angeli” 1480-1485 ca. olio su tavola, 58,8x48 cm. Andrew W. Mellon Collection © National Gallery of Art, Washington Alle Scuderie del Quirinale in Roma, la più vasta esposizione dedicata in Italia al maestro fiammingo Il Rinascimento secondo Memling continua a pag. 2

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P E r i o D i C o D i C U L T U r A E i n F o r M A z i o n EFondato da Carlo Accossato nel 1994

I.P.

Anno XX - n° 19 - Venerdì 21 novembre 2014Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 TorinoTel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.itArt. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45%Spedizione in abbonamento postale

CORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno€ 2,50

FABrizio FLoriAn

Promossa dal Ministero dei Beni edelle Attività Culturali e del Turi-smo, da roma Capitale - Asses-

sorato alla Cultura, Creatività ePromozione Artistica - e organizzatadallʼAzienda Speciale Palaexpo con Ar-themisia Group, la mostra dedicata adhans Memling (a cura di Till-holger

Borchert, curatore del Memling Mu-seum di Bruges) è la prima esposizionemonografica realizzata nel nostro Paesee la più vasta per numero di opere fuoridal Belgio. Più di tutti i suoi contempo-

dell’ARTE

EnriCo S. LATErzA

Sè vero che, secondo Lévy-Strauss, la penséesauvage (pensiero selvaggio ma ancheviola-del-pensiero, in italiano), non è una

fase primitiva, cioè semplificata e meno evoluta o“fiorita”, della presunta scientificità della sedicenteciviltà occidentale, al tramonto, risulta altrettantoinnegabile che la mentalità dei popoli classificaticol termine di nativi, ossia non tecnologicamenteavanzati (le parole sono importanti, come invei-rebbe l’irascibile Moretti di Palombella rossa),non possa essere paragonata ed appiattita su quelladel dominante mondo “sviluppato” in cui imperaappunto la globalizzazione, fenomeno socio-eco-nomico di devastante invasività. Su queste pre-messe teoriche si basa l’esplorazione concreta, sulcampo, col reportage iconografico e documentale,accanto allo studio antropologico, che Anna Al-berghina insieme al marito Bruno Albertino (purecuratore della mostra alla Galleria Paola Meliga)ha intrapreso negli anni durante decine di viagginient’affatto turistici - anzi alquanto avventurosi,al limite del rischio - nelle lande più remote delPianeta, specialmente nel grembo di MammaAfrica, culla dell’Umanità, quindi di tutti noi, no-

stra. Sulle orme dei maestri Jimmy nelson e Se-bastião Salgado. Scelte da scatti recenti, le venti-cinque stampe in formato 30x40, semilucide, solominimamente rielaborate dall’autrice con ritoccodigitale, in postproduzione, rispetto alle originalifoto a colori, così da sottolineare metaforicamente,nelle tinte e nei toni, mediante appropriate inter-polazioni cromatiche e sfumature, la concezionedi pregnanza dell’immagine, rappresentano congrazia e forza l’afflato di ammirazione, attenzionee tutela nei confronti di culture uniche, di raro va-lore nonché fragilità estrema, minacciate dall’inar-restabile cavalcata corruttiva dell’urbanizzazione,del “progresso” industrial-mercantilistico di sfrut-

tamento intensivo non ecososte-nibile delle risorse e conseguentecompromissione o cancellazionedella ricchezza di differenze et-niche e biodiversità. Anna si de-dica in particolar modo ai ritrattifemminili (le donne, spesso ti-mide e fiere, sono le custodidella tradizione, mentre i maschisembrano in genere assai esibi-zionisti e aperti - persino troppo- alle novità ed intrusioni fore-stiere): vinta la ritrosia iniziale,l’innata vanità muliebre di bam-bine e adulte, giovani e vecchiedei villaggi delle tribù Bororo

(del niger), Gabbra, Pokot e rendille (Kenia), Ka-rimojong e Batwa (Uganda), Makawana, Mu-chimba, Mucuval e Mumuila (Angola), lasciascoprire e svela la spontanea bellezza di corpi, visie sguardi, impreziositi da tatuaggi e scarificazioni,costumi, acconciature, copricapo e orpelli di in-credibile complessità, assemblati con vari elementie materiali, dallo sterco seccato, dall’argilla odocra alle perline di plastica e ai resti riplasmatidelle lattine di bibite... integrano l’esposizione al-cune maschere (dalla collezione privata dei co-niugi, da loro pubblicata in Maschere d’Africa,neos Edizioni), a testimonianza della sofisticata

ChiArA GALLo

Artissima chiude ibattenti e anche

quest’anno sembra avercavalcato l’onda di ungrande successo. Giuntaalla sua ventunesimacandelina la kermessetorinese sembra reggerebene il confronto con lesorelle maggiori Miart eArtVerona. Quest’edi-zione in particolare su-pera gli ingressiregistrati l’anno prece-

dente oltrepassandoquota 50.000 visitatori.Tante le manifestazionioff che si sono svolte pa-rallelamente alla fiera,tra cui ricordiamo Para-tissima, Photissima, TheOthers e molte altre an-cora, le quali hanno su-scitato l’interesse dimigliaia tra specialisti disettore e semplici cu-riosi. Dati sorprendentiche danno ancora unavolta prova di come la

Bilancio superlativo della kermesseall’Oval Lingotto di Torino

Artissima, ricchissimavisitatissima

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Alla Galleria Meliga di Torino la personale di Anna Alberghina, a cura di Bruno Albertino

La nostraAfrica

Anna Alberghina, fanciulla Muchimba, Angola merid., 2013, fotocolor © aut./Meliga

Hans Memling (1435-40-1494)“Madonna col Bambino e angeli”1480-1485 ca.olio su tavola, 58,8x48 cm.Andrew W. Mellon Collection© National Gallery of Art, Washington

Alle Scuderie del Quirinale in Roma, la più vasta esposizione dedicata in Italia al maestro fiammingo

Il Rinascimento secondo Memling

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ranei, Memling (1440 ca. – 1494) di-venne il pittore preferito dai ricchimercanti italiani presenti a Bruges, tra-endo grande vantaggio dalla reputa-zione della precedente generazione diartisti, in particolare Jan Van Eyck erogier Van der Weyden (suo presuntomaestro). Fin dall’inizio della sua at-tività indipendente come pittore di ta-vole, Memling riuscì a creare unasintesi dei notevoli risultati di entrambiquei maestri, già tenuti nella più altaconsiderazione dalla nobiltà italiana edalle élite urbane. il progetto esposi-tivo, suddiviso in sette sezioni, riunisceuna lunga serie di olii su tavola, tra cuii capolavori assoluti di Memling, diraccolte pubbliche e private, e prove-nienti, tra gli altri, dal Groeninge Mu-seum di Bruges, dalla royalCollection di Londra, dal Museo delLouvre nonché dalla Frick Collectiondi new York, dalla national Galleryof Art di Washington, dal Metropoli-tan Museum di new York, dal Museunacional de Arte Antiga di Lisbona edal Koninklijk Museum voor SchoneKunsten di Anversa. Soprattutto la pit-tura di narrazione, di cui l’artista èstato geniale anticipatore, ci fa com-prendere sia la sua popolarità presso la

committenza italiana sia la profondainfluenza che ebbe tra i pittori italiani:da vedere assolutamente la Passionedi Cristo, commissionata da Tom-maso Portinari ed entrata nella colle-zione dei Medici, oggi conservata allaGalleria Sabauda di Torino; ma anchei fascinosi ritratti che furono modelloper la ritrattistica rinascimentale tantoin italia quanto nelle Fiandre, come ilRitratto d’uomo con una moneta ro-mana di Anversa o il Ritratto d’uomodella Frick Collection di new York.infine le opere e gli altari devozionalidi committenza privata: da La Ma-donna con Bambino e Angeli dallanational Gallery of Art di Washin-gton, allo straordinario monumentaleTrittico di San Lorenzo della Costa,dipinto per lʼomonimo mercante ge-novese, senza dimenticare il Tritticodi Adriaen Reins da Bruges e il Trit-tico della Resurrezione dal Louvre.

Scuderie del QuirinaleVia XXiV Maggio 16 – roma“Hans MemlingRinascimento fiammingo”Fino al 18 gennaio 2015info: 06 39967500www.scuderiequirinale.it

estetica, che seppe ispirare l’estrocreativo di geni quali Braque, Ma-tisse, Modigliani, Picasso, e dell’im-prescindibile inscindibile amalgamatra arte, religione e animismo, spiri-tualità e magia, figurazione e simbo-lismo, terra e cielo, ragione e natura,istinto e saggezza, equilibrio di sus-sistenza e ambiente, sempre in con-tinuità fra vita e morte. Forse taloraindecifrabili per gl’iperconnessi cit-tadini dei non-luoghi contempora-nei, gli ancestrali riti e miti, totem etabù - giusto per ultimare le allu-

sioni strutturaliste -, oltre a suscitareun sentimento di empatica fascina-zione alla Karen Blixen, devono in-durci ad uscire dall’interpretazioneeurocentrica della realtà per appro-fondire la conoscenza di genti eusanze che ineluttabilmente doloro-samente si estinguono, scompa-rendo dalla memoria storica nelsilenzio dell’oblio. Bisogna tentaredi trovare la salvezza dell’eden delContinente nero, alla sofferta ri-cerca della libertà e felicità perduta.Magari nei riflessi degli occhi iri-descenti d’una fanciulla nomade.

Paola Meliga Galleria d’ArteVia Maria Vittoria 46/C – Torino“Vanishing Africa(L’Africa che scompare)”Mostra fotografica personaledi Anna Alberghinaed esposizione di maschere ritualidella CollezioneAlberghina-Albertinoa cura di Bruno AlbertinoDal 28 novembre 2014al 13 gennaio 2015info: 011 2079983www.africantribalart.itwww.fotoartistiche.org

21 Novembre 2014Pagina 2dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

città dell’auto si stia sempre piùculturalmente evolvendo. Che siaper il carattere giovane o per le de-cisioni azzardate, come quella discegliere Maurizio Cattelan a dire-zione di one Torino, resta il fattoche Artissima ancora una volta hasaputo rinnovarsi attraverso nuoveproposte e iniziative, mantenendosifedele alla formula che la contrad-distingue. All’interno dei saloni delLingotto, oltre all’immensa esposi-zione di opere, si sono svolte lepremiazioni dedicate alle persona-lità e alle gallerie più promettenti:il Premio Sardi per l’Arte ‘Back tothe Future’, consegnato alla galle-ria Fraçois Ghebaly, la quale hapresentato i lavori dell’artista ame-ricana Channa horwitz; il Premioilly ‘Present Future’, vinto dallagiovanissima rachel rose, presen-tata dalla Galleria high Art; il Pre-mio Fondazione “Ettore Fico”assegnato a Lili reynaud-Dewar,presentata dalla Galleria EmanuelLayr; il Premio “Guido Carbone”‘New Entries’ consegnato all’am-biziosa galleria romena Baril. in-

fine, un’altra novità 2014 dedicataal mondo della performance, l’asse-gnazione del Prix K-Way ‘Per4m’ aLouise hervé e Chloé Maillet dellaGalleria Marcelle Alix. Le quattrogiornate di quella che ormai tuttichiamano “Settimana dell’Arte To-rinese” si sono concluse con un ot-timo e soddisfacente risultato. Lestrade della città sono state letteral-mente invase da iniziative che con-tinueranno nelle prossime settimanesulla scia della manifestazione arti-stica. E per chi ancora non ne avesseapprofittato, non resta che godersi ilcelebratissimo capolavoro di Mr.Cattelan Shit and Die, allestito neisaloni di Palazzo Cavour. Ultimaestensione della kermesse ed enne-sima provocazione, in un alternarsiappunto tra morte e sesso (o senso,n.d.r.), dell’“artista in pensione”.

segue dalla prima paginaLa nostraAfrica

segue dalla prima paginaArtissima, ricchissima, visitatissima

“Maschere d’Africa”di Bruno Albertino e Anna AlberghinaNeos Edizioni, Rivoli, 2014pagg. 128, euro 19,00 © aut./Neos

segue dalla prima paginaIl Rinascimento secondo Memling

© Associazione Artissima

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dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

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DAL noSTro CorriSPonDEnTEMAUro LUCEnTini

Sono quattrocento anni dalla mortedi Domenikos Theotokopoulos

detto El Greco (1541-1614), e la ri-correnza viene celebrata dai musei ditutto mondo, dalla Francia alla Spa-gna, dall’inghilterra agli Stati Uniti.Questi ultimi possiedono il maggiornumero di sue opere fuori della Peni-sola iberica, perché i mecenati dellacosiddetta “Gilded Age” del capitali-smo americano furono tra i primi adintuirne sul giro dell’ottocento l’im-mensa influenza sulla nuova arte, daCézanne a Degas e da Manet a Pi-casso, e dagli espressionisti tedeschiin poi su tutta la pittura moderna. Anew York le esposizioni commemo-rative sono non una ma due, la primain quella che fu la residenza stessa del-l’industriale che le raccolse, la FrickCollection, la seconda al MetropolitanMuseum. Quest’ultimo ha riunito isuoi dieci El Greco – più di ogni altromuseo al mondo eccetto il Prado –con i sei in possesso di una hispanicSociety of America costituita a Man-hattan un secolo fa, ciò che ha per-messo una vera mini-retrospettivadell’arstista, dal titolo El Greco inNew York, giustappunto. Essa dimo-stra come il pittore, attraverso una tec-nica di sconcertante originalità, unapennellata nevrotica, spazi appiattiti oridotti in frammenti, sia stato capacedi trasformare il mondo delle appa-renze in una visione di profonda spi-ritualità. Ma il museo ha avuto ancheun’idea inedita. A questa esposizioneha aggiunto un’altra che ne costituisceuna specie di controcanto, Bartholo-meus Spranger, Splendor and eroti-cism in imperial Prague, dedicata aun artista che, fiorito negli stessi annidel Greco (1546-1611), ne è quasi to-talmente l’antitesi. Tanto El Greco èmistico e angoscioso, tanto lo Spran-ger è sensuale e gioioso; tanto il primosembra voler ripudiare la natura, tantoil secondo ci si tiene avvinto. Però av-viene un fatto curioso: attraverso ilvuoto che li separa, i due sembranotendersi la mano. Dalle tortuosità delGreco, dai suoi colori stridenti, dallesue composizioni angolose sembranolevarsi spesso insieme ai lamenti, in-vocazioni di speranza. Le figure diSpranger, generalmente vanagloriosee sicure di sé, tutte superfici compattee lucenti e cromatismi armoniosi, ap-

paiono a volte impietrite in una se-greta ansia, che è forse ansia di quietee di salvezza. Allora gli estremi deidue manierismi si toccano; e nella le-zione lasciata da entrambi c’è un’al-legoria dell’arte, del percorso interoche sta all’arte di esplorare. È un fattosingolare che i due artisti quasi coeta-nei abbiano avuto un’evoluzione for-male simile. El Greco, nato ededucato a Creta, poi trasferitosi a Ve-nezia, si perfezionò a roma allascuola del più grande miniaturista deltardo rinascimento, Giulio Clovio.Lo Spranger, nato ed educato ad An-versa, si trasferì a roma entrando purelui nel giro del Clovio. Dopo di chesia l’uno che l’altro andarono ad espri-mere la loro matura personalità ai duepoli opposti della monarchia asbur-gica danubiana: El Greco a Madrid epoi nella capitale religiosa della Spa-gna, Toledo; Spranger prima a Viennae poi a Praga. i curatori del Met nonstabiliscono nessuna corrispondenzaesplicita tra i due, poiché la loro anti-fonia è tanto discreta e di sfondo danon poter essere non dico illustrata,ma nemmeno additata. Tuttavia un’al-lusione a sorgenti comuni dello spiritoemerge da un’altra singolarità: la mo-stra di Spranger è inserita nella rico-struzione - mai fatta prima - di unaKunstcammer, uno dei “gabinetti dicuriosità” che all’epoca presentavanoinsieme a oggetti mirabili dell’arte

anche reperti soprendenti di scienzanaturale. Le due retrospettive, apertesinello stesso giorno, si chiuderannoanche nello stesso giorno, alla metàdell’inverno. Fino ad allora dureràanche la speciale mostra El Greco atthe Frick Collection, che espone perla prima volta in una stessa sala le treopere dell’artista, tutte di eccezionaleimportanza, di proprietà della galleria.

The Metropolitan Museum of Art1000 5th Ave. – new York (nY)“Bartholomeus SprangerSplendor and eroticismin imperial Prague”“El Greco in New York”Fino al 1° febbraio 2015info: 001 212 535771www.metmuseum.orgFrick Collection1 E 70th Str. – new York (nY)“El Greco at the Frick Collection”Fino al 1° febbraio 2015info: 001 212 2880700www.frick.org

Metropolitan Museum e Frick Collection

El Grecoe Spranger, una mano tesaoltre il vuoto

El Greco, “La visione di San Giovanni”1608-1622, olio su tela, 222,3x193 cm.opera che ispirò Picassoper “Les Demoiselles d’Avignon”© Rogers FundMetropolitan Museum of Art, New York CINEMA

Un ennesimo colpo della Disney, il lungometraggio animato Big Hero 6 (trattoda un vecchio fumetto), che nel secondo weekend di novembre ha raggiuntoil primato di cassetta nelle sale americane, scavalcando l’avventura spazialedi tre ore Interstellar della Paramount, che era attesa come il grande film-evento dell’anno. Costati tutti e due 165 milioni di dollari, il primo ne ha in-cassati 56 e mezzo, il secondo solo 50. Contando sull’inesauribile curiositàdei bambini e spesso di chi li accompagna, la Walt Disney continua dunquenella serie di trionfi; quasi contemporaneamente, il suo presidente e CEo ro-bert iger ha annunciato per il 2014 un monumentale record di bilancio, 7 mi-liardi e mezzo di profitti, con un aumento del 22 per cento rispetto al 2013. Lasconfitta di Interstellar del celebre produttore-regista Christopher nolan (chenarra la vicenda di una nave spaziale in viaggio lungo una scorciatoia spazio-temporale alla ricerca di un pianeta da sostituire alla Terra ecologicamenteesausta) è tanto più bruciante in quanto l’uscita nelle sale della pellicola erastata preceduta da una campagna pubblicitaria particolarmente rumorosa. Mai critici non sono apparsi con-vinti; “qualche cosa è successonei motori”, ha scritto uno. Alterzo posto è andato Gone Girldella Fox, in circolazione già dasei settimane, con incasso com-plessivo di oltre 145 milioni.(ma. lu.)[i dati sugli incassi ai cinemastatunitensi sono fornitidall’Agenzia rentrak ©]

Box Office USA, “Big Hero” contro “Interstellar”Fumetto batte astronave

NEWYORK NEWYORK

foto © aut.

“Big Hero 6” © Disney

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Pagina 4 21 Novembre 2014

MASSiMo CEnTini

in occasione del 45° anno della fon-dazione, la Galleria ‘Accademia’propone una mostra importante, de-

dicata al Gruppo artistico Co.Br.A. Co-stituitosi in movimento a Parigi nelnovembre del 1948, malgrado la grandespinta innovativa e creativa, ebbe vitabreve: si spense nel 1951, lasciandosegni profondi, attestati anche dalla pub-blicazione dell’omonima rivista. Ciònon significò la fine della ricerca per gliartisti che ne fecero parte, poiché, nellamaggioranza dei casi, continuarono aessere fedeli all’indirizzo poetico scelto.

Co.Br.A è un acronimo costituito dallelettere delle capitali da cui provenivanogli artisti attivi nel movimento: Copen-hagen, Bruxelles e Amsterdam. Vivaciz-zati da un continuo nomadismo, gliartisti di questa corrente optarono peruna ricerca concentrata in direzionedell’abbattimento dell’individualismo,sorreggendo di contro scelte poetiche fi-nalizzate a offrire una visione globale dellavoro creativo, che aveva come focusl’abbattimento delle retorica figurativa edi alcuni status pittorici maggiormenteortodossi. Pregnante l’influenza dell’im-maginario fantastico di tradizione nor-dica, che trovava nel folklore il suohumuspiù fertile; e poi il ricorso a formeastratte spesso estremizzate, al fine dimodellare traiettorie grafiche e cromati-che ora infantili, ora evocanti le più ar-caiche radici dell’Arte. Queste scelte,

che avevano il loro background in mondilontani dall’arte più marcatamente acca-demica, trovando così un’inesauribilefonte di riferimento nel patrimonio arti-stico delle culture etniche e popolari, fe-cero convergere per un breve tempoCo.Br.A all’art brut, per le innegabili re-lazioni formali e ideologiche. in mostraventi opere degli esponenti più rappresen-tativi: Pierre Alechinsky, Karel Appel, Eu-gene Brands, Corneille, Jacques Doucet,Karl otto Götz, Asger Jorn, BengtLindström, Lucebert, Carl-henningPedersen, Siegfried reich an der Stolpe.

Galleria AccademiaVia Accademia Albertina 3/e – Torino“Il Gruppo artistico Co.Br.A.”in occasione del 45° anniversariodella fondazione della Galleriainfo: 011 885408www.galleriaaccademia.it

dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

Alla Galleria Accademia di Torino, per il 45° anniversario della fondazioneIl Gruppo CoBrA, un morso di creatività in Europa

Mercoledì 26 novembre, alle ore 21,presso la Galleria Accademia (viadell’Accademia Albertina, 3, To-rino; tel. 011-885408) MassimoCentini parlerà sul tema Quandol’artista è un criminale; un viaggiotra creatività e criminologia. Laconferenza si colloca in occasionedell’importante mostra sul gruppoartistico Co.Br.A. allestita nella saledella galleria e offrirà una serie diinteressati occasioni di riflessione sulegami spesso insospettabili tra artee crimine. Dalle opere del pittore in-glese Walter Sickert (dietro il quale

c’è chi crede si celasse Jack losquartatore) si passerà a Van Gogh,Bosch, Munch, hitler, Lombroso, ilmostro di Düsseldorf e molti altri.Si consideri inoltre il peso simbo-lico del crimine ha avuto un’impor-tante ricaduta antropologica nellacultura artistica tra ’800 e ’900, conBockling, Dix, Grosz e avanti finoalle sperimentazioni più recenti.Un’occasione per leggere alcuneespressioni della creatività con-nessa al crimine che dal medioevogiungono al mostro di Firenzee ad alcuni efferati serial killer.

Quando l’artista è un criminale

Qui sopra, Pierre Alechinsky“Le chapeau du serpent à plumes”, 1977carta su tela, 75x106 cm. © aut./Accademia;a sinistra, Corneille“Petite musique du Printemps”, 1987olio su tela, 100x100 cm. © aut./Accademia

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Pagina 521 Novembre 2014

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

ELio rABBionE

Ci fu un tempo in cui quel caseg-giato dalle forme antonelliane ha

fatto da riparo ad un cortile in cui tro-vavano posto, da generazioni, gli uffici

e i luoghi di produzione, berrettificioprima forniture per ombrelli poi. Ter-minati quei cicli d’occupazione, eccoche il cortile di via Vanchiglia 16 hada anni riaperto a nuova vita, crepi-tante luogo d’arte e di cultura, racco-gliendosi e affacciandosi su esso tantistudi d’artista, gli antichi atelier, pienidi vita e d’invenzione, di fermenti e digiudizi e di suggestioni. Spalanchiquel portone e incroci una sorridentequanto indaffaratissima Adelma Ma-pelli e i suoi acquerelli, i fotocollagedi Dudi D’Agostini che smonta e ri-monta le immagini, i vetri di PaolaGandini e gli omini verdi senza boccae senza occhi di suo marito FrancescoDi Lernia, lassù entrambi in quei localid’angolo al primo piano, le lenzuola

grandi come pareti dipinte dal napo-letano Claudio Cassano, oppure opereassai più piccole, tutte con partenzauna fotografia che racconta una vitacon le sue emozioni, il “bonsai-studio”di Claudio Cravero, pochi metri qua-dri “strategicamente soppalchi”, dovetrovano ospitalità fotografie pronte aoffrirci case abbandonate le une, o do-cumenti contro la violenza le altre, oancora gli “in-visibili”, ritratti di clan-destini afgani in fuga dalla loro terra.Un microcosmo, una piccola rete - in-dividuata dal progetto voluto dalla Di-rezione regionale per i Beni Culturalie Paesaggistici del Piemonte - che si-lenziosamente (ma neppur troppo)s’allarga e s’infittisce lungo le stradedi quel borgo Vanchiglia che in per-fetto triangolo occupa gli spazi tra ilfiume ed i corsi San Maurizio e re-gina Margherita, distretto storica-mente occupato da botteghe e piccole

manifatture, ai nostri giorni riconver-tite in parte al commercio e in luoghia vocazione creativa. Una rete che vaa coinvolgere in totale 19 studi e 5gallerie, disseminati tra via Artisti evia Guastalla, tra via Sant’ottavio elargo Montebello, in un alternarsi ditele dipinte (con i lanciatissimi CiroPalumbo e Claudia Giraudo) e dimateriali di legno, di apparecchi fo-tografici di neon e di plexiglas, ditelai che rinnovano moderne Pene-lope. Un tessuto artistico che perl’appassionato e il curioso vale unviaggio, teatralmente è guardare die-tro le quinte, la bella guida a cura diSagep Editori (i testi sono di CarlaTestore, le immagini di Carlo Glo-ria) in mano, un’immersione totale,che incuriosisce in quell’avvicinarsidiretto al momento dell’invenzionee del comporre, dei materiali e delletecniche, delle luci e dei profumi.

A Torino, un percorso tra le strade in Vanchigliain studio, a tu per tu con gli artisti

ChiArA PiTTAVino

La Fondazione Stelline accoglie fino al 7 di-cembre l’importante mostra antologica Gu-glielmo Spotorno, Tra Surreale e Reale,

Opere dagli Anni ’70, a cura di Luciano Caprile eElena Pontiggia. Per l’occasione, nella storica Saladel Collezionista, è esposta una notevole selezionedi trenta opere pittoriche inedite, realizzate appuntodagli Anni Settanta ad oggi, su tela e su carta, cheillustrano l’evoluzione del percorso artistico di Spo-torno. L’espressione pittorica dell’artista inizia ingiovane età, frequentando la galleria d’arte di suamadre, vivace luogo d’incontro di artisti e critici trai più importanti degli Anni ’50 e ’60, fra cui ArturoMartini e Felice Casorati. in effetti, era solo un ra-gazzo quando la madre Enrica inaugurò la Galleriad’Arte Spotorno in Via Moscova 40 a Milano, puntodi riferimento, crocevia e “cenacolo” culturale dalquale il giovane Spotorno trasse fondamentali inse-gnamenti, affinando sensibilità artistica e gusto este-tico. Muovendo i suoi primi passi tra le opere diCarlo Corsi, roberto Melli, raffaele Arecco e Gio-vanni Servattaz, Gugliemo si ritrova a partecipare asoli dodici anni ad un concorso nazionale riservatoagli alunni delle scuole medie: il suo disegno inpunta di penna, intitolato Incubo, viene prescelto edesposto nel 1950 a roma a Palazzo Venezia, doveriscuote l’attenzione di Federico Fellini. Segue unperiodo legato alla figurazione. La pittura è una pas-sione che coltiva nel corso di tutta la sua vita, im-prontata al dinamismo e colma di successi, complicil’amore per l’arte della madre e la personalità delpadre, grande estimatore d’arte. A circa vent’anniegli rivolge il suo interesse soprattutto al GruppoCobra, in particolare a Jorn e a Sutherland, che in-fluenzano la sua pittura. Quella di Guglielmo Spo-torno non è un’imitazione passiva e meccanica, maquesti maestri contribuiscono a far emergere

l’espressione della propria vena artistica manifestatafin da giovanissimo. nel corso degli anni lo studioe la frequentazione di esponenti dell’avanguardiaitaliana e internazionale, quali Lam, Jorn, Fontana,Baj e Sutherland, accompagnano Guglielmo Spo-torno nel suo itinerario creativo-professionale, nelquale naviga il conoscere tra ragionevoli dubbi eprepotenti emozioni. riguardo l’orientamentoespressivo dell’artista, Elena Pontiggia scrive: “Po-tremmo dire, con qualche schematicità, che la suaricerca si muove tra un informale di ascendenzasurreale e un astrattismo carico di riferimenti quo-tidiani, sia pure mimetizzati nella libertà dei segni.[…] Le sue opere sono, da un punto di vista segnico,lontane dal realismo e potremmo definirle, ripren-dendo la famosa definizione di Klee, ‘astratte conqualche ricordo’. Tuttavia non sono mai un puroesercizio formale. Si insinua nelle sue composizioni,piuttosto, un pensiero che va al di là della piacevo-lezza dei segni, dell’armonia delle linee, della lu-minosità del colore e denuncia contraddizioni, crisi,questioni irrisolte o forse irrisolvibili”. in mostraspiccano proprio i lavori degli Anni Settanta e ot-tanta, nei quali l’attenzione è rivolta a tematiche le-gate al mondo naturale; lo si vede nelle opere daicolori intensi e cariche di movimento come Lan-dscape in the sea (1975) e Evolution in the sea(1975), della serie Profondità marine, e in quelle daicolori più tenui di Libellule pietrificate (1980) dellaserie Insetti, ove l’occhio dell’artista diventa una‘lente’. negli anni successivi un maggiore interesseè dedicato ad aspetti più concettuali, descritti con unequilibrio geometrico e un ritmo serrato, come siosserva nelle serie Surreale e Informale. New Eco-nomy, Città umanizzate, Ritorno alla poesia, realiz-zate nell’ultimo decennio, esprimono invece unnuovo orientamento della poetica dell’artista, indi-rizzata alla società contemporanea, all’evoluzionetecnologica, a significativi momenti storici della no-

stra epoca e alla riflessione sulla natura come forzadevastatrice. non mancano soggetti legati al rap-porto quotidiano tra uomo e mondo virtuale, tracui Uomo al computer (2011), Web (2014) eAnche i cigni twittano (2013) che rivela un sottilesenso ironico. Come afferma Luciano Caprile nelsuo testo critico, “Spotorno […] si sofferma a in-dicare le strane comunioni tra la macchina sem-pre più sofisticata e l’individuo che ne subisce lafatale, spasmodica attrazione; […] pone il cau-stico accento su quel destino di tecnologica di-pendenza che ci accomuna e ci assorbe”. inoccasione della mostra è stata pubblicata una pre-gevole raccolta di liriche di Guglielmo Spotorno.

Fondazione StellineC.so Magenta 61 – Milano“Guglielmo SpotornoTra Surreale e Reale, Opere dagli Anni ’70”Mostra antologicaa cura di Luciano Caprile e Elena PontiggiaFino al 7 dicembreinfo: 02 45462411 - www.stelline.it

Alla Fondazione Stelline di Milano

Guglielmo Spotorno, l’antologica

Guglielmo Spotorno, “Tsunami”, 2013(Serie “Città umanizzate”), tecnica mista su tela© l’artista / Fondazione Stelline, Milano

Una “moltiplicata” Adelma Mapellial lavoro nel suo studio

in un fotomontaggio di Carlo Gloria © aut./Mapelli

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il presupposto dell’Arte di ognitempo è forse quello di stabilire

l’onnipotenza del pensiero del suocreatore, ovvero di esaltare i fruttidella fantasia individuale che, permezzo dellatecnica, ver-ranno esplicatideterminandouna sorta di in-cantesimo neiconfronti dellospettatore. inquesto modo,l’autore di-viene appuntoun incanta-tore, un magosublime, ca-pace di attirarel’attenzione di sensibilità diffe-renti. L’opera è la rappresenta-zione di un’intenzione. El’intenzione dell’artista riesce pro-prio quando costui è in grado di

esprimerla compiutamente nel suolavoro. Ma il processo non ter-mina con l’esecuzione dell’operastessa. Da quella s’avvia l’impulsodi analisi successiva, donde si at-

tuerà il gradod’interpreta-zione da partedei fruitori.Quanto piùl’opera risul-terà impene-trabile, tantopiù sarannocoinvolte lecapacità intui-tive di coloroche tenterannodi decodificarele forze messe

in campo. L’incantesimo del-l’opera, dunque, è eterno, nellamisura in cui resiste alle super-stiziose leggi dettate dalle diffe-renti epoche storiche contingenti.

Note critiche

Giorgio De Chirico, “Enigma della partenza”, 1914olio su tela, 38,5x41 cm.

© Fondazione Giorgio e Ida De Chirico

Pagina 6 21 Novembre 2014

dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

“… E lontano, lontano, nel tempo (Tenco)” è il ti-tolo dell’opera realizzata nel 1995 da Clara Mar-chitelli : la terracotta base dipinta in acrilico biancoè trattata con ossidi a cera ed acquaragia per defi-nire successivamente la marmorizzazione. Al di làdalla tecnica di realizzazione o dai riferimenti cul-turali, in questo caso dalla canzone di uno dei piùgrandi cantautori italiani - scomparso prematura-mente per ragioni non del tutto chiare -, l’autricesublima lo sguardo dello spettatore immettendo

l’immagine di una fi-gura femminile com-pletamente assorbita nelflusso dei suoi pensieri.in ascolto. Trasognata.

Alta circa 95 cm., la scultura s’impone nello spa-zio con la grazia della purezza, immersa nei ri-cordi della giovinezza, quando l’esistenzascorreva lieta tra sogni e speranze d’un futuro lon-tano. Pare seduta coi gomiti appoggiati al tavolo,a sorreggere con le mani il peso del capo protesoe inclinato; invece è un mezzo busto che si ergedal nulla. i capelli raccolti indietro come una dan-zatrice e lo sguardo assorto evocano la meravigliadi una mente brillante, innamorata della vita. il ri-gore plastico include un rigore morale, stabilendoun’armonia formale nell’equilibrio delle parti. nelsilenzio estatico della posa riecheggia la sonoritàdi motivi lontani, in cui il tempo, appunto, ri-chiama la donna/bambina che non crescerà mai.L’artista da sempre si dedica alla ricerca, speri-mentando diverse espressioni creative (disegno,pittura ad olio, acrilico, acquerello e incisioni),che - come scrive il critico Aldo Spinardi - “con-fermano in lei [...] il desiderio di esprimersi in

tutte le forme dell’arte; possiamo concludere che le sue opere non rispec-chiano soltanto un grande rispetto per la forma e lo studio dell’anatomia e lanecessaria esperienza nelle varie tecniche espressive, ma una interiorità pro-fonda che nasce nel suo intimo per arricchire l’immagine della fanciulla pro-tagonista e i verdi sentieri percorsi per rifugiarsi nel suo agreste eremitaggio”.

Clara MARCHITELLI ROSA CLOTtel. 011 9352907

Quest’opera di Graziella Caccias’intitola Maestro di vita ed è unaterracotta patinata bronzo. in essal’artista determina la rappresenta-zione figurale di una testa di cavallocolto in un istante transitorio tra ungesto di furia e l’attimo successivoin cui sembra sopraggiungere laquiete. L’aspetto plastico omoge-neo concretizza la tensione deinervi e della possente muscolatura,delineando il contrasto dei senti-menti e delle sensazioni, proiettan-dole nella gestualità del formidabilequadrupede. non solo attraverso lascultura - e i riferimenti storico-cul-turali che ne vengono suggeriti -,leggiamo queste caratteristichecompositive, ma anche nella vastaproduzione pittorica dell’autrice, incui l’aspetto figurale ricerca croma-ticamente il senso ultimo di ricordilontani o di atmosfere che final-mente tornano in superficie. i lavori dell’artista saranno esposti presso lospazio L’Allegro Bio, in via Petrarca 15/f a Torino, sino al 7 gennaio 2015.

Graziella Caccia, “Maestro di vita”terracotta patinata bronzo, 55x35x45 cm.

P.za zara, 3 - 10133 TorinoTel. 011 6312666 / fax 011 6317243 Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

Artisti scelti dal Corriere dell’Arte

dell’ARTECORRIERE

Graziella CACCIAcell. 347 4617007

“... E lontano, lontano, nel tempo (Tenco)”, 1995terracotta base dipinta in acrilico bianco, 54x38 cm.

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Pagina 7dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

21 Novembre 2014

risale al 2012 l’opera a tecnica mista di rosella Porrati, intitolata Voglia diluce, nella quale una figura femminile distesa su un fianco proietta il suosguardo assente verso un ipotetico destino, diretto nei confronti dello spettatore:l’assenza, infatti, ne costituisce il tema dominante, quasi come se la sagomadell’immagine rievocasse un viaggio tra il regno dei vivi e dei morti, tra chiarogiorno e notte oscura, realtà e fantasia. La donna diviene una sorta di dea madredai lunghi capelli, assetata appunto di luce, dopo aver vagato per millenni -novella Euridice - nelle profonde lande desolate dello spirito. il passaggio, lasoglia, il varco tra tali dimensioni viene inglobato nel gesto ieratico, nella fissitàossessiva, nello scontro di forze che scendono in campo per definire la lorosupremazia metafisica. Forse un sorriso fugace smarrisce l’attenzione di chicerca la razionalità, destabilizzando così il senso profondo del dramma descritto

pittorica-mente; eu n an u o v ageografiao n i r i c ap r e n d ecorpo, su-blimando,in questomodo, lostato de l -l e cose .

Autunno sul Po rappresenta un idillio cromatico dell’artista Silvana Sargiotto,mediante il quale l’autrice cala lo sguardo dello spettatore nella dimensione so-spesa tra il cielo e la terra, tra l’aspetto vegetativo e quello acquatico, tra il dina-mismo delle piante mosse dal vento e la staticità della ieratica posa. Tutto ciòche è umano sembra essere tralasciato, eppure pare di udire il vento implacabilecome il suono dell’anima remota di tutto ciò che un tempo apparteneva allavita... Una sorta di animismo nostalgico, dunque, quasi le fronde erbacee, cosìcome lo scorrere impetuoso del fiume o del cielo tumultuoso, incorporassero laforza karmica delle generazioni trapassate. Un richiamo all’esistenza, medianteil divenire cronologico di un universo inquieto. La stagione autunnale addor-menta giustappunto il flusso vitale, proiettandolo verso il gelo dell’invernoincombente e una quiete funesta inebria la vastità circostante. nella lotta deglielementi ècelata lamanifesta-zione di unalotta inte-riore di pul-sioni cheg r a d u a l -m e n t eprendonoforma evengono insuperficie.

Silvana SARGIOTTOcell. 347 2200530

Silvana Sargiotto, “Autunno sul Po”

A CUrA Di ANDREA DOMENICO TARICCO

[email protected] Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

Artisti scelti dal Corriere dell’Arte

dell’ARTECORRIERE

Rosella PORRATIcell. 338 1388357

Rosella Porrati, “Voglia di luce”, 2012, tecnica mista

A CUrA Di ANDREA DOMENICO TARICCO

L’opera Velluti rossi si colloca nell’ambito d’un ciclo pittorico dell’artista, inti-tolato Strade di pesci di mare. E l’essenza marina diviene giustappunto la ma-trice dominante di questo linguaggio schietto ma enigmatico, puro sebbenevenato da affetti personali, innovativo quantunque intriso di costanti compositiveereditate dalle pratiche esecutive del secolo scorso. Vediamo, infatti, tra le quinte

di una struttura architettonica re-trostante, il profilarsi di sagomezoomorfe che si sovrappongonoall’impalcatura strutturale, senzache si smarrisca l’efficacia de-scrittiva. Come ombre atempo-rali, i pesci nuotano nelle acquemnemoniche del ricordo, so-vrapponendosi idealmente alpaesaggio urbano retrostante. Unprima e un dopo, un avanti e undietro delineano convezioni spa-zio-temporali in cui l’essereumano è escluso solo fisica-mente, divenendo anzi virtual-mente parte integrante e centromotore di uno spazio reale ementale che lo incanta e desta-bilizza con suggestioni oniriche.

Cristina DE MARIAcell. 339 2945409

Amalia Gaj è viaggiatrice pittorica in terre lontane e in luoghi riservati, ove le at-mosfere quiete contrastano con la velocità e l’affanno caotico della nostra frene-tica quotidianità. Porto di pescatoriè un olio su tela realizzato nel 1998, nel qualeella rappresenta in primo piano un angiporto, appunto, e un tratto di strada; ilborgo sullo sfondo sembra quasi costituire un confine ideale, un riparo, tra la no-stra epoca e un mondo incerto, forse minaccioso. non appaiono figure umane,ma i segni del loro passaggio: le case tipiche del Mediterraneo, un curvo murettodi pietra, dietro il quale si profila la piccola darsena con le barche all’ancora. Unoscorcio colorito, suggestivo, d’un tempo sospeso, disperso nell’angolo remotodella memoria.Una viaggia-trice pittorica,Amalia - dice-vamo - che,proprio graziealla sua arte,sa mettere lospettatore incontatto conla sfera intimadei ricordi piùp e r s o n a l i ,delle emo-zioni più vitalie profonde.

Amalia GAJcell. 348 8554827

Amalia Gaj, “Porto di pescatori”, 1998, olio su tela 40x50 cm.

Cristina De Maria, “Velluti rossi”Serie “Strade di pesci di mare”, 76x56 cm.

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Pagina 8 21 Novembre 2014

dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

Èin corso fino al 2 dicembre pressola Galleria ‘Arte Città Amica’ di

Torino la Mostra Colloquio fra Pittura,Incisione e Fotografia, con AdrianoCarpani, Luciana Francone, AngeloPiras e Davide Piras. in questa occa-sione vi è il coinvolgimento di quattro

artisti che con le loro operehanno creato un’esplosione diforme e di colori, fra pitturaincisione e fotografia. ogniautore si distingue per stile ecarattere, ma tutti insieme for-mano un solo cuore pulsanteche si chiama “Arte”. Ci sonotutti gli ingredienti necessariper stupire ed emozionare i vi-sitatori. Adriano Carpani siforma presso l’Accademia Al-bertina di Torino, dove - sottola guida di Filippo Scroppo -segue i corsi liberi di nudo, el’atelier di Gianni Sesia dellaMerla; in seguito frequenta illaboratorio della scultrice epittrice rosanna Costa. Lu-

ciana Francone si è diplomata anchelei all’Accademia Albertina, nel 1989,avendo maestri Sergio Saroni, nel Corsodi Pittura, e Francesco Franco e Vin-cenzo Gatti, nel Corso di incisione,nonché successivamente Franco Fanellied Ermanno Barovero, nel Corso di Tec-niche dell’incisione. Angelo Pirasporta avanti una ricerca pittorica che siaccentra sui valori della figura umana,che offre infiniti spunti d’indagine siadal punto di vista formale sia per quantoriguarda i contenuti. Davide Piras, in-vece, nuovo talento della fotografia, finda piccolo è affascinato dalla natura,mentre la passione per l’astronomia loporta a scoprire nuovi paesaggi dell’uni-verso misterioso ed affascinante. (n.m.s.)

Galleria Arte Città AmicaCentro Artistico CulturaleVia rubiana 15 – Torino“Colloquio fra Pittura, Incisionee Fotografia”Quattro mini-Personalidi Adriano CarpaniLuciana FranconeAngelo Piras e Davide PirasDal 21 novembre al 2 dicembreinfo: 011 7717471www.artecittaamica.it

AnDrEA DoMEniCo TAriCCo

L’Inumanesimo, Artepost-virtualista è il ti-tolo della collettiva che

verrà inaugurata il 28 novem-bre 2014 presso lo spazioespositivo rinascenza Con-temporanea di Pescara. il temadella mostra affronta la di-

mensione artistica e culturaledella creazione attuale comeconseguenza ideale del virtua-lesimo. in altre parole lo statodi virtualizzazione dell’indivi-duo contemporaneo inducel’individuo a sentirsi parte diuna cyber-geografia globaleperdendo di vista il contin-gente sino allo smarrimentototale. L’io frustrato ha comeriferimento solo il proprio egoe cerca dentro sé stesso lecomponenti interpretative delmondo concreto. osserviamoqueste caratteristiche con An-tonella Fagnani, che esprimei suoi stati interiori dilatandocromaticamente i flussi deisentimenti, sino alle scultureprimitiviste di GiovanniStranieri, puro manipolatoredegli elementi che esistono innatura come la pietra, il legnoo il ferro. Modalità del tuttodifferenti attuate dagli slancianalitici riferiti al vissutomessi in campo dalle opere diIvana Storto, la quale ricercapittoricamente geografie cherinviano all’esperienza perso-nale. Elementi di indaginepulsionale da cui traggonospunto i percorsi metafisici di

Dario Somigli, realizzatore dispazi dilatati dal tempo, al-l’ombra di visionarie simbo-logie che riecheggiano lo statoapparente delle cose. il sensonostalgico è rievocato dal di-venire cromatico di GiuseppeTorre, che compone formali-smi aperti alla libera interpre-tazione, mentre Tommaso Di

Nunno con le sue cosmogo-nie corali apre la via alla com-prensione di nuove mitologie.Gli esponenti di questa cor-rente artistica attraversano ildramma del cambiamentomoderno in cui i vecchi valorisono vaghi ricordi ed ogniforma di espressione puraimplode. La loro poeticacreativa affronta un’indaginepulsionale di quegli stati la-tenti del rimosso. Entriamocosì nella dimensione deglipsico-creativisti che, a diffe-renza dei precedenti neo-creativisti, atti a sintetizzarel’elaborazione formale nelrealismo Astratto, ricercanol’essenza delle cose dentro séstessi, annullandosi. A questopunto l’uomo è superato.L’uomo, oltre l’umano.RinascenzaContemporaneaVia Palermo 140 – Pescara“L’InumanesimoArte post-virtualista”CollettivaDal 28 novembre 2014al 28 gennaio 2015info: 328 6979208

Rinascenza Contemporanea – PescaraL’uomo, oltre l’umano

Tommaso Di Nunno, “Verso un Mondo migliore”, 2011, colori acrilici ed oli su tavoletta © aut./RC

4 Personali ad Arte Città AmicaQuando le Museparlano tra loro

riCCArDo BiAnCo

Diciassette minuti di ap-plausi alla Mostra inter-nazionale del Cinema di

Venezia del settembre scorso. Iosto con la sposa, regia di Gabrieledel Grande e Antonio Agugliaro,è un film documentario prodottointeramente dal basso (crowd-fun-ding) e realizzato in soli quattrogiorni di riprese. racconta di unviaggio, durante il quale cinquesiriani e palestinesi vengono aiu-tati a raggiungere la Svezia, paeseche permette con più facilità, ri-spetto agli altri europei, di otte-nere l’asilo politico. Si entra cosìin contatto con la cultura araba eimmediatamente ci si affeziona esi tifa per loro: non più numeri

RinascenzaContemporanea

“Io sto con la sposa” di Gabriele del Grande e Antonio AgugliaroUn viaggio di libertà su al nord

ELio rABBionE

C’è anche la versione restauratadi Via col vento che compie75 anni, con Tara e l’incendio

di Atlanta, francamente me ne infi-schio e domani è un altro giorno equant’altro, in questo Torino Film Fe-stival giunto alla sua 32ma edizione.Che sembra un po’ un ritorno al pas-sato, un fai da te ad ogni costo, lasoppressione senza mezze misure diospiti di altissimo lignaggio e del do-vuto red carpet come del logo rossofuoco che un tempo troneggiava nellepiazze centrali della città. Ma si sa,“stiamo vivendo in un momento diacuta ristrettezza” dice l’assessoreBraccialarghe e anche le vacchemagre vanno rispettate. Comunque,con un budget che, ancora sceso que-st’anno di 200 mila euro, s’assesta sui2 milioni e 200 mila euro, stasera siparte. Con un’abbuffata di film, 197titoli suddivisi tra le diverse sezioni,scelti dal nuovo direttore EmanuelaMartini con il suo staff, che in un’at-mosfera seminuova e corretta hasvolto e svolgerà il proprio compitotenendosi ben stretti “il rigore dinanni Moretti, la passione di GianniAmelio, lo spirito pop di PaoloVirzì”, aggiungendo in primis di suola curiosità, con “la voglia di scopriredelle cose e la presunzione di averconservato un occhio abbastanza at-

Si apre stasera la 32ma edizione di Torino Film Festival

Dal mondo intero un mare di titoli per la curiosità di tutti

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Pagina 921 Novembre 2014

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T SSpettacoli

tento per scoprirle”. S’inizia conGemma Bovery di Anne Fonaine,interpreti un grande Fabrice Luc-chini e Gemma Arterton, una sto-ria in commedia sofisticata disapore flaubertiano mentre si met-terà la parola fine (per que-st’anno? qualcuno appare oggifrancamente preoccupato sul de-stino dei festival torinesi: ma l’as-sessore si corazza e smentisce)con Wild di Jean-Marc Vallée(Dallas Buyers Club), la storiavera di una scrittrice che si buttaalle spalle droghe e una vita sba-gliata per avventurarsi lungo i1700 chilometri che legano il Me-xico al Canada, con reese Wither-spoon in veste di produttore einterprete già in odore di oscar.

Due titoli immersi nel mare ma-gnum di Festa mobile, pronto adaccogliere anche l’ultimo WoodyAllen, La chambre bleue di Ma-thieu Amalric e The homesman diTommy Lee Jones provenienti daCannes, The disappearance ofEleonor Rigby di ned Benson, ov-vero una vicenda coniugale vistaallo stesso tempo dalla parte di luie dalla parte di lei, Ogni maledettoNatale, dove gli autori GiacomoCiarrapico, Mattia Torre e LucaVendruscolo, cresciuti alla scuoladi Boris, tratteggiano la festa pereccellenza con uno sguardo chenon sembra proprio fatto di dol-cezza e di vogliamoci tanto bene.E il concorso? opere prime e se-conde, un’opera soltanto al nu-

mero tre, quindici opere in con-corso distribuite tra 14 paesi,dall’Argentina all’Ungheria, dallanuova zelanda all’Australia al-l’italia, che scende in campo conFrastuono di Davide Maldi (luiinsegue la musica techno, lei unacreatività punk) e N-Capace diEleonora Danco (una donna in unviaggio tra roma e Terracina in-terroga chi incontra su morte escuola, su sesso e religione, in at-tesa di risposte ed emozioni).Martini attinge acqua al suo pozzoe mette in gara molti film di ge-nere, horror come What we do inthe shadows, film sulla carta gu-stosissimo, con quattro vampiricoinquilini alle prese con le abitu-dini vive e umane, o come The

Babadook, e poi storie di giovanie giovanissimi che invadono loschermo come mai s’è visto, contutti i problemi che colpiscono unragazzo argentino o la coppia diSingapore alle prese con unalunga storia d’amore, lo statuni-tense Big significant things diBryan reisberg con una insor-montabile difficoltà a crescere, lavoglia di ricominciare dopo amoridisfatti in For some inexplicablereason. Come a dire che mai comequesta edizione pare inseguire ivuoti del nostro tempo, gli abban-doni, l’arrendersi: dieci giorniperché il cinefilo e il curioso(ri)viva tutto questo e possa riflet-tere, magari facendo un po’ sua lacuriosità di Emanuela Martini.

MAnUELA MArASCio

Fino a domenica 23 novembre il Teatro Gio-iello si tufferà nell’atmosfera retrò del mondo

dello spettacolo negli anni Quaranta: un gravemomento per l’italia in guerra, in cui tuttavia aiteatri non mancano artisti brillanti e un pubblicoentusiasta sempre disposto a colmarli di applausi.Risate sotto le bombe è un omaggio ai generi tea-trali popolari di maggior successo in quegli anni:le Sorelle Marinetti e Gianni Fantoni portano inscena le peripezie di una Compagnia di arte variain quel fatidico 8 settembre ’43: tra profumo distoria e riecheggiamenti di grandi artisti deltempo (tra cui il Trio Lescano, l’attrice Dina Gallie il cantante odoardo Spadaro), la commedia di-venterà presto una rocambolesca e assurda avven-tura, da seguire minuto per minuto tra adrenalinae risate. Dal 25 al 30 al pubblico del Teatro Erbasaranno offerte emozioni molto diverse, ma al-trettanto intense: Patrizia Milani e Carlo Simonidaranno voce e corpo a uno dei testi pirandelliani

in cui più drammaticamente è espresso l’amorematerno, La vita che ti diedi. Madre e figlio siconfrontano in uno scambio continuamente dila-niato dalla consapevolezza di un distacco ormaiirrimediabile: quell’uomo partito tempo prima èormai completamente cambiato, si è creata unafrattura che persino il più disperato sentimento diuna madre non può rimarginare. Un grande tri-buto per tutti gli amanti del teatro di Pirandello.Segnaliamo infine un imperdibile appuntamentoal Teatro Alfieri, ancora dal 25 al 30: uno dei mu-sical più amati di sempre, Aggiungi un posto a ta-vola, è presentato dalla Compagnia dell’Albacome la prima edizione professionale italiana au-torizzata dagli autori ed eredi dopo le cinque pre-cedenti del Teatro Sistina di roma. il registaFabrizio Angelini ripropone il musical per festeg-giarne il quarantesimo anniversario, sperando diricreare quelle stesse emozioni che vennerosuscitate dopo la prima stagione di replichedel ’75: un messaggio di speranza e solidarietàin un periodo di difficoltà e scoraggiamento.

che sbarcano sulle nostre coste,ma esseri umani che scappanodalla guerra in cerca di pace e diun futuro diverso. Quale modomigliore se non fingere un corteonuziale che attraversa l’Europa?Da Milano a Marsiglia, passandoper Bochum e Copenaghen, infineStoccolma. A Torino è stato pre-sentato al Cinema Baretti durantela rassegna cinematografica Cro-cevia di sguardi, alla presenza diGabriele del Grande e parte dellostaff della produzione. Soltantoun quarto delle persone in codaall’entrata è riuscito ad assistervi,segno di quanto interesse questoparticolare documentario stia su-scitando tra la critica e il pub-blico; attualmente è in proiezionein trenta cinema in tutta italia.

“Io sto con la sposa” di Gabriele del Grande e Antonio AgugliaroUn viaggio di libertà su al nord

Si apre stasera la 32ma edizione di Torino Film Festival

Dal mondo intero un mare di titoli per la curiosità di tutti

Per il cartellone di Torino Spettacolirisate e lacrime, emozioni imperdibili a teatro

Gemma Arterton e Fabrice Lucchini in “Gemma Bovery”, che apre il TFF;sotto, le sorelle Marinetti con Gianni Fantoni in “Risate sotto le bombe”al Teatro Gioiello di Torino, foto © aut./Gioiello/TFF/Gaumont

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dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S Segnalazioni

TORINO e PIEMONTE in ITALIAVernissageCecily BrownUnderground ProjectGAM TorinoVia Magenta 31 – TorinoFino al 1° febbraio 2015Info: 011 4429518Cecily Brown (londinese, classe1969) è artista osannata da alcunidei protagonisti del mondo dellacultura, della musica, della moda;le sue opere hanno raggiunto negliultimi anni quotazioni straordinariee fanno parte delle collezioni piùimportanti del mondo. (c.s./c.p.)

David Ostrowski“Just Do It”Fondazione SandrettoRe RebaudengoVia Modane 16 – TorinoFino 1° febbraio 2015Info: 011 3797600 La Fondazione Sandretto presenta laPersonale di David Ostrowski (Colo-nia, 1981), uno dei giovani artisti piùinteressanti dell’ultima generazionedi pittori astratti che si sta affacciandosul palcoscenico dell’arte contempo-ranea internazionale. Ostrowski hascelto la pittura come medium ecome oggetto della sua ricerca, inun processo continuo di esperimentied errori, coincidenze e sorprese, alfine di raggiungere una bellezzainattesa, una poesia visiva. (v.c.)

“Paesaggi mentali”Antologica di Eugenio GiliMartinArteLaboratorio d’Arte e CorsiSpazio espositivodi Paola BarbarossaC.so Siracusa 24/a – TorinoFino al 28 novembreInfo: www.martinarte2010.it

335 360545

“Tutti insiemeappassionatamente”Mostra personaledel pittore Alfredo CioccaCircolo Ufficiali del Presidiodi TorinoC.so Vinzaglio 6 – TorinoDal 22 al 30 novembreInfo: 011 56034081

“Intenzione manifestaIl disegnoin tutte le sue forme”Castello di RivoliMuseo d’Arte ContemporaneaP.za Mafalda di Savoia – Rivoli (To)Fino al 25 gennaio 2015Info: 011 9565222La rassegna si concentra ap-punto sul disegno nelle suevarie declinazioni e attraverso isuoi molti linguaggi. (c.s./c.g.)

“AnimalerieImmaginifiche Costellazioni”Fotografie di Pietro BolognaPHOS - Centro Polifunzionaleper la Fotografia e le Arti VisiveVia Garibaldi 35bis – Chieri (To)Fino al 15 dicembreInfo: 011 7604867www.phosfotografia.comIn esposizione il celestiale bestia-rio iconografico di Pietro Bologna:“Uno spazio alla fantasia, al giocodella sorpresa”. Astronomica spe-culazione zoomorfa. (c.s./e.l.)

“Dalla nascita dell’Universoall’origine dell’Arte”Complesso Monumentaledel BrolettoVia F.lli Rosselli 20 – NovaraDal 29 novembre 2014al 6 aprile 2015Info: 0321 233200

Venerdì 21 novembre - ore 18,00Galleria Arte Città AmicaCentro Artistico Culturale

Via rubiana 15 – Torino“Colloquio tra Pittura, Incisione, Fotografia”con Adriano Carpani, Luciana Francone,

Angelo Piras e Davide PirasSabato 22 novembre - ore 18,00Circolo degli Artisti di TorinoPalazzo Graneri della roccia

Via Bogino 9 – TorinoPersonale di Caterina Cucco

Venerdì 28 novembre - ore 17,00Galleria Rinascenza Contemporanea

Associazione CulturaleVia Palermo 140 – Pescara

“L’InumanesimoArte post-virtualistica”

Collettiva

La Madonna Esterházydi RaffaelloPalazzo MarinoP.za della Scala 2 – MilanoDal 3 dicembre 2014all’11 gennaio 2015Info: comune.milano.it/raffaelloIl Comune di Milano rinnovaanche quest’anno l’appunta-mento con i capolavori d’arteper offrire alla città, durante lefeste di Natale, un incontrospeciale con la bellezza. A Pa-lazzo Marino, la cinquecente-sca sede del Comune di Milano,verrà ospitata la MadonnaEsterházy di Raffaello, splen-dida opera del genio del Rina-scimento, proveniente dalMuseo delle Belle Arti di Buda-pest (Szépm�Vészeti Múzeum).

Sam Francis“Opere su carta”Galleria San CarloVia S. Agnese 16 – MilanoFino al 10 dicembre Info: 02 794218La mostra è composta da venti operesu carta, dal 1976 al 1991, di SamFrancis, classe ’23, artista statunitensela cui pittura viaggia secondo l’acco-stamento inedito di onde alte qualil’Action Painting, il Tachisme, il ColorField Painting e l’Astrazione Lirica,con la tradizione cromatica di Monete Matisse, Gauguin e Bonnard, at-traverso spruzzi, colature, reticolatie spazi bianchi, nella novità di uncolore, dove non c’è più sostanzané geometria né figura, ma la li-bertà di scrivere la luce, come unaeco incessante di energia illocaliz-zabile, che non degrada l’opera diFrancis ad alcuna chiusura on-tologica o metafisica. (c.s./d.t.)

“Haiti Aftermath” Riccardo Venturiin dialogo con Pablo TrinciaMy-LoftVia Ariberto 31 – Milano Venerdì 21 novembreInfo: 02 84560801Il foto-reporter Riccardo Venturi,vincitore di numerosi premi, tracui due World Press Photo pre-senta la campagna di crowdfun-ding a favore del suo progettoHaiti Aftermath, per riportare l’at-tenzione pubblica tra le maceriedi Port-au-Prince e riaccendere iriflettori sulla vicenda della popo-lazione haitiana e sui suoi bisognia cinque anni dal devastanteterremoto che ne ha drammati-camente cambiato le già preca-rie condizioni di vita. (c.s./e.l.)

Rodolfo Aricò“Uno sguardosenza soggezione”Galleria A ArteStudio InvernizziVia Scarlatti 12 – MilanoFino al 28 gennaio 2015Da Invernizzi e Lorenzelli l’attivitàdell’artista tra gli Anni ’70 e i ’90.

Alberto Abate“Elogio delle Arti”Biblioteca Angelica GalleriaVia S. Agostino 11 – RomaFino al 30 novembre Info: 06 6840801La mostra consente di poter visio-nare in modo accurato gli ultimilavori di Abate, inediti in assolutoo per la città di Roma, accanto adipinti importanti degli ultimi tredecenni, che han segnato la par-ticolare attenzione di numerosiappassionati d’arte. (c.s./p.p.)

Direttore EditorialePietro PanacciDirettore ResponsabileVirginia ColacinoCaporedattoreChiara PittavinoComitato EditorialeGiorgio Barberis, Rolando Bellini,Massimo Boccaletti, Franco Caresio,Angelo Caroli, Claudia Cassio,Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,Marilina Di Cataldo,Gian Giorgio Massara,Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,Gianfranco Schialvino,Maria Luisa TiboneCorrispondente da New YorkMauro [email protected] da BerlinoSabatino Cersosimo

Hanno collaboratoR. Bianco, A. D’Agostino, F. Florian,C. Gallo, E.S. Laterza, M. Marascio,C. Pittavino, E. Rabbione, N.M. Salvo,A.D. Taricco, D. TauroRealizzazione grafica internaa cura di E.S. LaterzaFotografo ufficiale Antonio AttiniRedazioni distaccateMilano Rosa CarnevaleTel. 339 1746312Roma e Napoli Fabrizio FlorianTel. 388 9426443Palermo Caterina RandazzoTel. 334 1022647Concessionaria di Pubblicità internaStampa e distribuzioneEditService S.r.l.Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)EditoreCorriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniTorinoP.IVA 06956300013

AbbonamentiAnnuale (22 nn.):euro 60,00 per l’Italiaeuro 120,00 per l’esteroArretrati: euro 4,00

c.c. postale n. 45958055intestato a Corriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniAut. Tribunale di Torinon. 4818 del 28/07/1995

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agli APPUNTAMENTI dÊARTE.

È possibile segnalareeventi, mostre,

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>>> tel. 011 6312666 <<<

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Anna Alberghina, giovane donna Bororo, Niger, 2013fotocolor © aut./Meliga

“Vanishing AfricaVanishing Africa(L’Africa che scompare)”Mostra fotografica personaledi Anna Alberghina

ed esposizione di maschere ritualidella Collezione Alberghina-Albertino

a cura di Bruno AlbertinoPaola Meliga Galleria d’Arte

Via Maria Vittoria 46/C – TorinoDal 28 novembre 2014 al 13 gennaio 2015Vernissage, venerdì 28 novembre - ore 18,00

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dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T SGallerie

ACCADEMIA GalleriaVia Accademia Albertina 3/e – TorinoTel. 011 885408Email: [email protected]: 10,00-12,30/16,00-19,30;chiuso lunedìFino al 7/12“Il Gruppo artistico Co.Br.A.”in occasione del 45° annniversariodella fondazione della Galleria

ARTE CITTÀ AMICACentro Artistico CulturaleVia rubiana 15 – TorinoTel. 011 7717471 - Fax 011 7768845Email: [email protected]: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiusoDal 21/11 al 2/12“Colloquio fra Pittura, Incisione,Fotografia”con Adriano Carpani, Luciana Francone,Angelo Piras e Davide Piras

ARTE PER VOI Associazione CulturaleP.za Conte rosso 3 – Avigliana (To)Luigi Castagna - Tel. 011 9369179Cell. 339 2523791Email: [email protected] nesta - Tel. 011 9328447Cell. 333 8710636Email: [email protected]: sab. - dom. 15,00-19,00

CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINOPalazzo Graneri della rocciaVia Bogino 9 – Torinoscala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )Tel./fax 011 8128718Email: segreteriacircoloartisti@yahoo.itwww.circolodegliartistitorino.itorario: lun. - ven. 15,30-19,30Dal 22/11 al 6/12Personale di Caterina Cucco

LA LANTERNA Galleriadi Maristella SANDANODirettore Artistico: Livio PezzatoVia S. Croce 7/c – Moncalieri (To)Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962Email: [email protected]: mart. - sab. 15,30-18,30A. Arcidiacono, V. Cavalleri, A. Ciocca,E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, Gigli,E. Gribaudo, W. Jervolino, Sky Lake,E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia,S. Manfredi, D. Pasquero, G. Peiretti,G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti,G. Righini, T. Russo, G. Valeriotiinoltre pittori ucraini, naïf croatigrafica nazionale ed internazionale

LA LUNA Art GalleryVia roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)Cell. 339 7108501Email: [email protected]: ven. 16,00-19,00;sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;dom. 10,30-12,00

LUNA ART COLLECTIONSpazio espositivoVia nazionale 73/1 – Cambiano (To)Tel./Fax 011 9492688Email: [email protected]: lun. - ven. 8,30-17,30;sab. 8,30-17.30 (previa telefonata)In permanenza serigrafie d’artea tiratura limitatadi Coco Cano, Francesco Casorati,Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg,John Picking, Marco Puerari,Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo

RINASCENZA CONTEMPORANEAAssociazione CulturaleVia Palermo 140 – PescaraCell. 328 6979208Email:rinascenzacontemporanea@gmail.comwww.rinascenzacontemporanea.jimdo.comorario: mar. - sab. (su appuntamento)Fino al 24/11“Icon. Flusso post-contemporaneo”Collettiva“Ouroboros. La Fine e l’Inizio”Personale di Sergio GalieroDal 28/11/2014 al 28/1/2015L’Inumanesimo. Arte post-virtualista”CollettivaSENESI ArteVia S. Andrea 44 – Savigliano (Cn)orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30Tel. 0172 712922Email: [email protected] BASSANESE Arte ContemporaneaVia Galileo Galilei 45 – BiellaTel./Fax 015 355414Email: [email protected]: mart. - ven. 16,30-19,30;sab. e festivi su appuntamentoSTORELLO Galleria d’ArteVia del Pino 54 – Pinerolo (To)Tel. 0121 76235orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;lun. e dom. chiusoIn permanenza opere di Avataneo, Carena,Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis,Luzzati, Massucco, MusanteTEART Associazione Artistico-culturaleVia Giotto 14 – TorinoTel. 011 6966422Email: [email protected]: mart. - sab.17,00-19,00Fino al 29/11 “I grandi Maestri del ’900”a cura di Giovanni CanaleTINBER Art Gallery @ PragelatoVia Albergian 20 - Souchères hautesPragelato (To)Tel. 0122 78461Email: [email protected]: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,Enrico Challier, Dino Damiani,Pierflavio Gallina, Lia Laterza,Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,Sergio Saccomandi, Luciano SpessotM.ro Raul VIGLIONEStudio - Galleria - Mostra CulturaleVia Servais 56 – TorinoTel. 011 798238 - Cell. 335 5707705Email: [email protected]

AVERSA GalleriaDipinti dell’800 e del Primo ’900Via Cavour 13 (int. cortile) – TorinoTel. 011 532662Email: [email protected]: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00In corso “Proposte 2014Dall’800 agli Anni ’20”

DELLA ROCCA Casa d’AsteVia della rocca 33 – TorinoTel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244Email: [email protected]

LUIGI CARETTO Galleriadal 1911 Dipinti AntichiVia Maria Vittoria 10 – TorinoTel. 011 537274Email: [email protected]: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30In corso “Flashback. L’Arte è tutta contemporanea”Mostra-mercatoc/o PalaAlpitour Isozaki(via Filadelfia 82 / c.so Sebastopoli 123 – Torino)

SANT’AGOSTINO Casa d’Astea Torino dal 1969C.so Tassoni 56 – TorinoTel. 011 4377770 - Fax 011 4377577www.santagostinoaste.itorario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30

A.L.P.G.A.M.C.

Arte Antica

BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’ArteVia Bonafous 7/1 – TorinoTel. 011 8173511www.biasuttiebiasutti.comorario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30

LA TESORIERA Centro ArteC.so Francia 268 – TorinoTel. 011 7792147www.tesoriera.comorario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento)Mostra di pittura dall’Ottocento al Novecento

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dell’ARTE - 21 Novembre 2014CORRIERE

Giovanni SANGALLIMontefiore Conca (Rn) - Tel. 0541 980115