Perifrastica Passiva - Wikipedia

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3/19/13 4:18 PM Perifrastica passiva - Wikipedia Page 1 of 2 http://it.wikipedia.org/wiki/Perifrastica_passiva Perifrastica passiva Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Perifrastica passiva (o coniugazione perifrastica passiva) è il modo con cui le grammatiche scolastiche chiamano un costrutto sintattico della lingua latina e del greco antico. [1] La perifrastica passiva è una perifrasi che esprime il significato di dovere o necessità di compiere un'azione: essa è composta dal gerundivo (aggettivo verbale, declinabile in tutti i generi, i numeri e i casi) e dal verbo sum (coniugabile nei modi, tempi, persone richiesti dal contesto). Occorre tenere presente che, mentre in italiano il verbo dovere è un servile di uso assai frequente (e lo stesso vale per i verbi equivalenti in altre lingue neolatine, escluso spagnolo e catalano), in latino il verbo debeo esiste, ma significa soprattutto "essere debitore", e non si presta molto all'uso che invece ha assunto nell'italiano. [2] Ecco perché la cosiddetta perifrastica passiva è una costruzione peculiare assai utilizzata in latino. Schematicamente: gerundivo + sum (coniugato al modo e tempo opportuno) Siccome l'elemento chiave è la natura passiva della struttura, bisognerà ricordare che i verbi intransitivi compaiono nella perifrastica passiva soltanto in costruzione impersonale. Poiché, invece, il gerundivo ha valore passivo anche per i verbi deponenti, la perifrastica passiva con verbo deponente viene costruita normalmente, in forma personale. Indice 1 Nella forma personale 2 Nella forma impersonale 3 Esempi 4 La perifrastica in greco antico 5 Note 6 Voci correlate Nella forma personale Italiano Latino complemento oggetto soggetto (con cui concordano gerundivo e verbo sum) soggetto dativo d'agente (identico al dativo) (nel caso si trovassero due dativi allora il soggetto >> complemento agente) Esempi: I soldati devono vincere la battaglia la battaglia = complemento oggetto >> soggetto = Pugna il gerundivo si concorda con il soggetto >> vincenda (f. sing.) il verbo essere si concorda con il soggetto >> est (3º pers. sing.) i soldati = soggetto >> dativo = militibus I soldati devono vincere la battaglia (lett: La battaglia è da vincersi ai soldati) >> Pugna vincenda est militibus Poiché i soldati devono lasciare Roma, salutano i genitori Roma = complemento oggetto >> soggetto = Roma il gerundivo si concorda con il soggetto >> relinquenda (f. sing.) il verbo essere si concorda con il soggetto >> sit (cum + congiuntivo) (3º pers. sing.) i soldati = soggetto >> dativo = militibus Poiché i soldati devono lasciare Roma, salutano i genitori (lett: Poiché Roma è da lasciarsi dai soldati, salutano i propri genitori) >> Cum Roma relinquenda sit militibus, parentes salutant Nella forma impersonale Mancando il complemento oggetto in italiano manca il soggetto in latino e quindi: Italiano Latino complemento oggetto manca il gerundivo si esprime al neutro sing. e il verbo sum va alla 3º pers. sing soggetto dativo d'agente Esempio con verbo transitivo usato intransitivamente: Noi dobbiamo vincere il gerundivo va al neutro sing. poiché manca il complemento oggetto in italiano >> vincendum il verbo essere va alla 3º pers. sing poiché manca il complemento oggetto in italiano >> est noi = soggetto >> dativo = nobis Noi dobbiamo vincere (lett: È da vincersi da noi) >> Nobis vincendum est Esempio con verbo intransitivo: Devo partire subito >> Mihi statim proficiscendum est Esempi «Ceterum censeo Carthaginem esse delendam.» (Marco Porcio Catone) «E per finire, ritengo che si debba distruggere Cartagine.» Come si è visto negli esempi, il complemento d'agente (soggetto della frase italiana) si esprime in caso dativo. Tuttavia, se nella frase esiste un altro complemento in dativo (per es. il complemento di termine), per evitare l'ambiguità il complemento d'agente può essere espresso, come avviene di norma, con a/ab + ablativo. La perifrastica in greco antico

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Spiegazione della perifrastica passiva, da wikipedia.

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Perifrastica passivaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Perifrastica passiva (o coniugazione perifrastica passiva) è il modo con cui le grammatiche scolastichechiamano un costrutto sintattico della lingua latina e del greco antico.[1]

La perifrastica passiva è una perifrasi che esprime il significato di dovere o necessità di compiere un'azione:essa è composta dal gerundivo (aggettivo verbale, declinabile in tutti i generi, i numeri e i casi) e dal verbosum (coniugabile nei modi, tempi, persone richiesti dal contesto). Occorre tenere presente che, mentre initaliano il verbo dovere è un servile di uso assai frequente (e lo stesso vale per i verbi equivalenti in altrelingue neolatine, escluso spagnolo e catalano), in latino il verbo debeo esiste, ma significa soprattutto "esseredebitore", e non si presta molto all'uso che invece ha assunto nell'italiano.[2]

Ecco perché la cosiddetta perifrastica passiva è una costruzione peculiare assai utilizzata in latino.

Schematicamente:

gerundivo + sum (coniugato al modo e tempo opportuno)

Siccome l'elemento chiave è la natura passiva della struttura, bisognerà ricordare che i verbi intransitivicompaiono nella perifrastica passiva soltanto in costruzione impersonale. Poiché, invece, il gerundivo havalore passivo anche per i verbi deponenti, la perifrastica passiva con verbo deponente viene costruitanormalmente, in forma personale.

Indice

1 Nella forma personale2 Nella forma impersonale3 Esempi4 La perifrastica in greco antico5 Note6 Voci correlate

Nella forma personale

Italiano Latinocomplementooggetto soggetto (con cui concordano gerundivo e verbo sum)

soggetto dativo d'agente (identico al dativo) (nel caso si trovassero due dativi allora il soggetto>> complemento agente)

Esempi:

I soldati devono vincere la battaglia

la battaglia = complemento oggetto >> soggetto = Pugnail gerundivo si concorda con il soggetto >> vincenda (f. sing.)il verbo essere si concorda con il soggetto >> est (3º pers. sing.)i soldati = soggetto >> dativo = militibus

I soldati devono vincere la battaglia (lett: La battaglia è da vincersi ai soldati) >> Pugna vincenda estmilitibus

Poiché i soldati devono lasciare Roma, salutano i genitori

Roma = complemento oggetto >> soggetto = Romail gerundivo si concorda con il soggetto >> relinquenda (f. sing.)il verbo essere si concorda con il soggetto >> sit (cum + congiuntivo) (3º pers. sing.)i soldati = soggetto >> dativo = militibus

Poiché i soldati devono lasciare Roma, salutano i genitori (lett: Poiché Roma è da lasciarsi dai soldati,salutano i propri genitori) >> Cum Roma relinquenda sit militibus, parentes salutant

Nella forma impersonaleMancando il complemento oggetto in italiano manca il soggetto in latino e quindi:

Italiano Latinocomplemento oggetto manca il gerundivo si esprime al neutro sing. e il verbo sum va alla 3º pers. singsoggetto dativo d'agente

Esempio con verbo transitivo usato intransitivamente: Noi dobbiamo vincere

il gerundivo va al neutro sing. poiché manca il complemento oggetto in italiano >> vincendumil verbo essere va alla 3º pers. sing poiché manca il complemento oggetto in italiano >> estnoi = soggetto >> dativo = nobis

Noi dobbiamo vincere (lett: È da vincersi da noi) >> Nobis vincendum est

Esempio con verbo intransitivo: Devo partire subito >> Mihi statim proficiscendum est

Esempi

«Ceterum censeo Carthaginem esse delendam.» (Marco Porcio Catone)«E per finire, ritengo che si debba distruggere Cartagine.»

Come si è visto negli esempi, il complemento d'agente (soggetto della frase italiana) si esprime in casodativo. Tuttavia, se nella frase esiste un altro complemento in dativo (per es. il complemento di termine), perevitare l'ambiguità il complemento d'agente può essere espresso, come avviene di norma, con a/ab +ablativo.

La perifrastica in greco antico

Daniel Prieto
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La congiunzione latina cum «Cum» è un vocabolo spesso usato con il valore di preposizione che regge l'ablativo, equivalente all'italiano «con»; di frequente però è utilizzato anche come congiunzione. In unione con l'indicativo, ha valore temporale, con diverse sfumature di significato: un generico «quando», un «quand'ecco» per introdurre un fatto nuovo o contrapposto, un iterativo «ogni volta che», un simultaneo «e intanto». Seguito dal congiuntivo (il cosiddetto cum e il congiuntivo), è utilizzato invece per narrare eventi passati (per questo viene detto cum narrativo o storico): può allora avere valore temporale, «quando», causale, «poiché», concessivo, «sebbene», o avversativo, «mentre». Agli studenti italiani in genere si consiglia di tradurre il cum e il congiuntivo con un gerundio, che poi si può scegliere di rendere in forma esplicita con una proposizione temporale, causale, concessiva o avversativa. In effetti, a differenza del gerundio latino, che è un nome verbale, il gerundio italiano è un verbo predicativo implicito.
Daniel Prieto
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