Percorsi di cittadinanza attiva europea - Assemblea Legislativa - … · 2017-10-17 · renza e...

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Percorsi di cittadinanza attiva europea Percorsi di cittadinanza attiva europea Regione Umbria Assemblea legislativa

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Regione Umbria – Assemblea legislativa Servizio Studi, Valutazione delle politiche e Organizzazione Dirigente: Simonetta Silvestri Pubblicazione a cura di Vania Bozzi, Alessandro Piano Coordinamento e Supervisione Simonetta Silvestri Progetto grafico e impaginazione Mauro Gambuli

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Presentazione Un numero sempre maggiore di amministrazioni, al nord come al sud, sta promuovendo l’adozione di pras-si virtuose in materia di trasparenza amministrativa, open data, partecipazione, accountability. L'Assemblea legislativa della Regione Umbria ha voluto dare il suo contributo in termini di innovazione, traspa-renza e partecipazione, con il progetto PEOSchool, che gli è valso il titolo di finalista nella categoria cittadinan-za e competenze digitali del Premio OpenGov Cham-pion, organizzato e promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con questa piattaforma di confronto, che l'Assemblea legislativa ha messo a disposizione degli Istituti supe-riori di secondo grado, si promuove, si favorisce e si realizza la comunicazione e il dialogo tra l'amministra-zione regionale e la comunità studentesca, con l'obiet-tivo di migliorare il grado di conoscenza delle Istituzioni ed avviare un rapporto interattivo con le giovani gene-razioni, implementato da nuovi strumenti, linguaggi e pratiche partecipative. PEOSchool valorizza e incentiva forme di collaborazione tra e con i giovani, il cui protagonismo è una risorsa deci-siva per riprogettare la qualità della vita democratica. Se l’educazione è un investimento per il futuro, infatti, è altresì vero che l’educazione alla cittadinanza è un investimento per il futuro democratico dell'Europa. Nella realizzazione di questo progetto l’Assemblea legi-slativa non è stata sola: ha avuto come partner il mon-do della scuola. Unite nell'educazione alla cittadinanza, Istituzioni e Scuola diventano al contempo luoghi di memoria e la-boratori di futuro, realizzano percorsi educativi che raf-forzano il rapporto con il territorio e trovano un legame con l'Europa su valori condivisi.

Presidente Assemblea legislativa Regione Umbria Donatella Porzi

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Indice 1. Educazione alla cittadinanza 2. Che cos'è PEOSchool 3. Struttura e funzionamento della Piattaforma 4. PEOSchool e il diritto europeo 5. Soluzioni tecniche adottate 6. Obiettivi del progetto 7. Principali attività realizzate 8. Risultati conseguiti 9. Come iscriversi 10. A proposito di sicurezza 11. Il futuro 12. Per saperne di più TASCA DI COPERTINA Schede di approfondimento sul diritto europeo

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1. Educazione alla cittadinanza

Il concetto di educazione alla cittadinanza racchiude quegli aspetti dell’istruzione scolastica ed extrascolasti-ca volti a preparare gli studenti a diventare cittadini attivi, garantendo loro le conoscenze, le competenze e le capacità necessarie a contribuire allo sviluppo e al benessere della società in cui vivono: cittadini consa-pevoli infatti non si nasce ma si diventa. L'art. 5, comma 4 dello Statuto della Regione Umbria così recita: “La Regione assicura l'attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, favorisce il godimento dei diritti di cittadinanza delle giovani generazioni e si fa garante della loro partecipazione alla vita della comunità regio-nale”. Inoltre, la legge regionale 1 febbraio 2016 n. 16, in materia di politiche giovanili favorisce la partecipazione alla vita democratica della comunità regionale e «il coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali an-che attivando progetti di e-democracy, open gover-nment e open data» (art. 14). L'educazione alla cittadinanza è un'attività propria del-l'Assemblea legislativa, con una Sezione dedicata nel-l'ambito del Servizio Studi, Valutazione delle politiche e Organizzazione. Configurata all'inizio come illustrazione della sede con-siliare, tale attività si è andata via via articolando in interventi formativi su tematiche specifiche, per con-sentire agli studenti umbri di conoscere da vicino il ruolo e le funzioni della Regione, anche attraverso il coinvolgimento di esperti, il confronto con i rappresen-tanti istituzionali e l'utilizzo di strumenti informatici e

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multimediali. Uno dei modi più efficaci per diventare un cittadino re-sponsabile è prendere parte attiva alla società, eserci-tando i propri diritti e doveri. L'educazione alla cittadi-nanza, infatti, più che essere raccontata ha bisogno di essere praticata. Oltre alla formazione di una cultura politica che com-prenda lo studio delle Istituzioni, il riconoscimento del-la diversità culturale e la preparazione all'esercizio dei propri diritti e doveri, l'educazione alla cittadinanza de-ve porsi anche l'obiettivo di sviluppare il pensiero criti-co, costruire valori che tengano conto della pluralità dei punti di vista all'interno della società, far acquisire le competenze necessarie alla partecipazione attiva come cittadino responsabile. PEOSchool si inserisce nell’attività di educazione alla cittadinanza con l’obiettivo di dar voce ai giovani, coin-volgendoli nel processo di partecipazione della Regione Umbria alla formazione degli atti comunitari. L'Assem-blea legislativa con questo progetto propone un per-corso di approfondimento delle Istituzioni, della storia, dei valori e delle politiche europee, perché è proprio dal collegamento con l'Europa che nascono le esperien-ze più avanzate di cittadinanza attiva e si declinano concetti come solidarietà, tolleranza, cooperazione, co-esione sociale. In tal modo PEOSchool, oltre a costituire un efficace mezzo di formazione digitale per i giovani, diventa strumento innovativo per lo studio del diritto europeo.

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2. Che cos'è PEOSchool

Essere cittadini attivi oggi, “partecipare”, richiede sem-pre più spesso il possesso di competenze connesse alle tecnologie. Con PEOSchool la cittadinanza attiva si coniuga con le competenze digitali proprie delle nuove generazioni e, grazie alle più moderne tecnologie, contribuisce a far diventare i giovani “cittadini europei attivi e consape-voli”, in conformità a quanto prescritto dallo Statuto regionale e dalla legge regionale n. 1/2016. Ma che cos'è PEOSchool? È un Parlamento Elettronico on line ideato per le scuo-le, progettato per ottimizzare i processi decisionali, li-beramente accessibile da pc, tablet e smartphone, messo a disposizione delle Istituzioni scolastiche di se-condo grado della regione, per consentire agli studenti di discutere e prendere decisioni in modo produttivo secondo i principi della democrazia diretta e partecipa-tiva, sviluppando competenza e creatività digitale. Non si tratta di un social network o di un forum, ma di una piattaforma software libera di confronto, che si ba-sa sulla trasparenza, sviluppa e auspica l'utilizzo del-l'intelligenza collettiva, mira a educare gli studenti a discutere in modo rispettoso e democratico per trovare soluzioni condivise, responsabilizzando il giovane citta-dino ad una partecipazione attenta ed attiva alla vita civica. Con questa piattaforma si promuove, favorisce e rea-lizza la comunicazione e il dialogo tra l'amministrazione regionale e la comunità studentesca, migliorando il grado di conoscenza delle Istituzioni ed avviando un rapporto interattivo con il mondo della scuola, imple-mentato da nuovi strumenti, metodologie, linguaggi e

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pratiche partecipative. Ogni studente iscritto a PEOSchool, oltre a prendere parte alle discussioni proposte dall'Assemblea legislati-va umbra in ambito europeo, può utilizzare la piatta-forma per progetti scolastici o sottoporre un argomento di suo interesse da discutere in questo Parlamento Elettronico: ciò ne consente anche un utilizzo extrasco-lastico, con finalità di socializzazione e confronto. Caratteristiche della piattaforma: Open source: verificabilità del codice da parte di tutti gli iscritti in ogni momento. Open Data: le discussioni in PEOSchool consentono l'inserimento di link ad archivi esterni ed open data della Pubblica Amministrazione. Voto palese: ogni giovane cittadino può verificare per-sonalmente la registrazione e il conteggio corretto del voto proprio e altrui. Trasparenza: è il punto di forza della piattaforma e rende di fatto gli utenti controllori e garanti di PEO-School. Nessuna esigenza di moderazione: viene garantita la massima libertà di espressione per tutti. Sicurezza: i sistemi di sicurezza del progetto sono tali da garantire ogni utente da intrusioni esterne assicu-rando nel contempo la “sicurezza” dei dati raccolti.

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3. Struttura e funzionamento della Piattaforma

La struttura di PEOSchool è molto flessibile e può esse-re personalizzata per adattarla ad esigenze particolari. La piattaforma è suddivisa in “Assemblea Pubblica” e “Tavoli di lavoro”, che a loro volta sono organizzati per aree geografiche e tematiche. Al momento sono previste 4 aree geografiche (Mondo > Europa > Italia > Umbria) e 11 diverse aree temati-che riconducibili alle competenze delle tre Commissioni consiliari permanenti dell'Assemblea legislativa umbra (Affari istituzionali e comunitari; Attività economiche e governo del territorio; Sanità e servizi sociali). I tavoli di lavoro sono messi a disposizione delle scuole per dare la possibilità a studenti della stessa classe od istituto, di confrontarsi tra loro, prima di interagire con alunni di altri istituti o Regioni. Nell'Assemblea pubblica, invece, in base alle aree geo-grafiche, gli studenti possono confrontarsi su argomen-ti e tematiche comuni. Un box riassuntivo nella homepage della piattaforma consente allo studente di verificare, con una semplice occhiata, se ci sono novità nelle aree di suo interesse.

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All’interno dell'Assemblea pubblica, l'area tematica “Umbria – Assemblea in Europa” è l'unica nella quale gli studenti non possono aprire nuove discussioni, ma solo partecipare a quelle proposte dall'Assemblea legi-slativa in merito ad atti presentati dalla Commissione Europea sui quali si chiede un contributo, sotto forma di osservazioni, alle scuole.

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Le discussioni sugli argomenti inseriti in piattaforma, in questa e nelle altre aree, vengono regolate da tempi-stiche e quorum prestabiliti. Ogni questione passa per le seguenti fasi: Nuova > (Primo Quorum) > In discussione > Congelata > (Se-condo Quorum) > In votazione.

L'assenza di un moderatore umano educa gli studenti all'autoregolamentazione. Le proposte che hanno superato i quorum vengono vo-tate dagli iscritti. La votazione è effettuata con metodo Schulze, un si-stema che seleziona il vincitore utilizzando i voti di pre-ferenza.

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4. PEOSchool e il diritto europeo

La partecipazione delle Regioni al processo decisionale europeo consente di far fronte a tre esigenze principali: – compensare la crescente presenza dell’Unione euro-pea nelle materie di competenza regionale; – avvicinare le decisioni europee ai cittadini e valutare le ricadute amministrative sulle comunità; – prevenire le problematiche legate all’attuazione one-rosa delle norme europee attraverso un coinvolgimento diretto nella loro formazione. Il progetto, ideato e realizzato dalle strutture dell'As-semblea legislativa umbra senza costi per l'ente, pre-vede la condivisione con le scuole di alcune delle pro-poste, “legislative e non”, trasmesse dalla Commissione europea e sulle quali i parlamenti regionali hanno la possibilità di formulare proprie osservazioni. Questo fa di PEOSchool il primo esempio, in Italia, di consultazione strutturata delle scuole durante la fase ascendente di formazione del diritto europeo. Per intervenire efficacemente nel processo decisionale europeo è di fondamentale importanza consentire ai cittadini e agli stakeholder una presenza consapevole nel processo partecipativo alla formazione degli atti europei. L'Assemblea legislativa ha scelto il coinvolgimento e l'interlocuzione dal basso, partendo dalle nuove gene-razioni, perché la loro visione sul futuro dell’Europa a-limenta e dà concretezza alla speranza di poter costrui-re una società più libera, solidale ed inclusiva. Iscrivendosi a PEOSchool gli studenti umbri hanno la possibilità di conoscere, discutere e proporre proprie considerazioni sulle proposte di atto europeo che la I Commissione consiliare per gli Affari istituzionali e co-

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munitari dell'Assemblea legislativa ha deciso di esami-nare per valutarne l'impatto sull'ordinamento regionale ed esprimere la posizione dell'Umbria a riguardo. Gli studenti dei singoli Istituti, in rete con gli studenti di altri Istituti, inseriscono, nell'Area “Umbria – Assem-blea in Europa” della piattaforma, le loro osservazio-ni/proposte, per poi discuterle, confrontarle e votarle con il metodo Schultze. Le osservazioni più condivise diventano il contributo dei giovani alle diverse tematiche europee affrontate dalla I Commissione consiliare, che l'Assemblea legislativa con questo progetto rende trasparenti e accessibili al mondo della scuola. Utilizzando questa piattaforma informatica per il con-fronto e il dialogo tra le scuole e tra queste e l'ente re-gionale, le giovani generazioni possono dare il loro con-tributo alle diverse tematiche affrontate in sede europea.

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5. Soluzioni tecniche adottate

L’interfaccia grafica di PEOSchool è ispirata ai terminali Bancomat: semplice e intuitiva, consente la condivisio-ne e l'immediata comprensione degli argomenti che vi sono trattati. Per migliorarne l’utilizzabilità e per guidare l’utente ad ogni passo, all’interno della piattaforma sono stati ag-giunti vari box di aiuto che contengono brevi guide te-stuali nei passaggi più semplici e video-tutorial nei passaggi più complessi. In PEOSchool l'utente non si limita a proporre un commento superficiale o estemporaneo: esso viene in-vogliato a contestualizzarlo, documentarlo e migliorar-lo. Le discussioni sono pensate per essere un momento di confronto educativo, basato su fatti oggettivi e su fonti affidabili, per promuovere lo sviluppo personale e favorire il dialogo interculturale. A differenza di Forum e Blog, grazie alle meccaniche di sostegno e ai quorum, nessuna proposta sarà mai sot-tovalutata o dimenticata, o si perderà nella confusione fra un post e l’altro. Quorum e tempi stabiliti a monte istruiscono gli utenti a cercare punti comuni con quanti più utenti possibili, escludendo le posizioni più estremiste e intransigenti: ciò consente alle proposte più condivise di ricevere un vantaggio importante rispetto a quelle più polarizzanti, anche se più popolari. La piattaforma è inoltre progettata per consentire la partecipazione e il confronto su larga scala.

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6. Obiettivi del progetto

PEOSchool ha permesso di rendere più aperti e parte-cipati i processi politico-istituzionali delle Commissioni consiliari dell'Assemblea legislativa, valorizzando e in-centivando forme di collaborazione tra e con i giovani. Si tratta di un progetto ambizioso dai molteplici obiet-tivi: 1) ampliare gli spazi di comunicazione e partecipazione dell'Amministrazione regionale e innovare la qualità della vita democratica, rendendo più aperti e traspa-renti i lavori delle Commissioni consiliari; 2) utilizzare la piattaforma come luogo virtuale dove circolano idee e pensieri, dove si incontrano e lavorano scuole umbre, italiane ed europee, dove si producono esperienze e modelli reali di cittadinanza attiva, volti non solo a conoscere le linee fondamentali della nor-mativa europea, ma anche le problematiche politiche ed economiche ed i programmi di azione proposti dalle istituzioni europee; 3) rafforzare il ruolo dell'Assemblea legislativa nella formazione di una cittadinanza consapevole e nello svi-luppo di una coscienza comune di appartenenza euro-pea; 4) utilizzare strumenti di e-democracy per esercitare il diritto alla cittadinanza e promuovere la partecipazione ai processi decisionali; 5) favorire una cultura civica fondata sul rispetto del pensiero altrui e sulla capacità di trovare e incoraggiare punti comuni tra opinioni diverse; 6) far partecipare attivamente e costruttivamente, alle discussioni della piattaforma, gli studenti in età adole-scenziale, che ne costituiscono il target di riferimento; 7) coinvolgere gli insegnanti nel miglioramento delle

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competenze chiave degli allievi facendoli diventare cit-tadini partecipi e responsabili a cominciare dalla scuo-la; 8) far acquisire agli studenti l’attitudine alla ricerca e al problem solving, oltreché le competenze specifiche le-gate al diritto europeo.

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7. Principali attività realizzate

PEOSchool è stato presentato a ottobre 2016 a tutti gli Istituti scolastici di secondo grado dell’Umbria. Dopo una campagna di informazione e sensibilizzazione alcune scuole hanno aderito al progetto, facendo iscri-vere i propri docenti e studenti. Da lunedì 5 dicembre 2016 tutti gli iscritti alla piatta-forma hanno potuto consultare sulla stessa il Pro-gramma di lavoro della Commissione europea per il 2017 “Realizzare un’Europa che protegge, dà forza e difende”, scelto come primo atto europeo da proporre alle scuole, dal momento che illustra le azioni che la Commissione europea prevede di realizzare nei dodici mesi successivi. Si tratta di un documento particolarmente importante che consente di individuare, in anticipo, le tematiche europee di interesse regionale per l’anno a venire, su cui poter intervenire inviando osservazioni di merito, verificandone il rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. Gli studenti iscritti, sotto la supervisione di un docente responsabile, hanno avuto due mesi di tempo per esa-minare tutta la documentazione allegata e proporre proprie osservazioni. Dopo questo termine la proposta in discussione è stata congelata per 15 giorni, utili a confrontare tutte le os-servazioni pervenute dagli studenti degli Istituti scola-stici partecipanti. Infine, durante la fase della votazione, della durata an-ch'essa di 15 giorni, gli studenti hanno avuto la possi-bilità di votare le proposte presentate nella piattafor-ma. Il 4 marzo 2017 si è chiusa, con un vincitore, la vota-

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zione – effettuata con metodo Schulzee – della prima discussione aperta su PEOSchool, a cui hanno parteci-pato gli studenti di alcune classi di due istituti superiori umbri (IISST Majorana di Orvieto e Liceo Tacito di Ter-ni), per complessivi sessantotto iscritti. Gli autori delle proposte più condivise nella piattaforma sono stati ascoltati dalla I Commissione consiliare il 19 aprile 2017, nel corso di un'audizione dedicata, che si è tenuta presso la sede consiliare, alla presenza dei tre Presidenti delle Commissioni permanenti, della Presi-dente dell'Assemblea legislativa e di altri consiglieri re-gionali. L'audizione è stata trasmessa in diretta strea-ming sul canale youtube dell'Assemblea.

L'articolo 8 della legge regionale 11 luglio del 2014 n. 11, sulla partecipazione della Regione Umbria alla for-mazione ed attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea, prevede che l’Assemblea legislati-va si esprima sul programma di lavoro della Commis-sione europea durante la seduta dedicata alla sessione regionale europea. Al termine è prevista l'adozione di una risoluzione che è finalizzata a “dettare” gli indirizzi di politica comunitaria della Regione. La I Commissione Consiliare ha fatto proprie le osser-

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vazioni inserite dagli studenti sulla piattaforma nella proposta di risoluzione approvata dall'Aula il 27 giugno 2017. Successivamente è stata aperta sulla piattaforma una seconda discussione sull'“Iniziativa UE per i giovani”, che fa parte della prima priorità del Programma di la-voro della Commissione europea. A questa discussione, che si è chiusa il 17 maggio 2017, hanno partecipato quarantadue studenti dell'Isti-tuto Volta di Perugia, illustrando alla Presidente dell'As-semblea legislativa Donatella Porzi un'unica proposta condivisa da tutti dal titolo: “Volontariato e scuola per combattere la disoccupazione”. Grazie al progetto PEOSchool l'Assemblea legislativa è stata premiata al Forum PA 2017 come finalista della categoria “Cittadinanza e Competenze Digitali”, del Premio Open Government Champion, promosso dal Di-partimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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8. Risultati conseguiti

La prima fase del Progetto PEOSchool ha consentito di raggiungere tre principali risultati: 1) proporre agli studenti una esperienza di cittadinanza attiva in grado di rafforzare la cultura e la formazione di-gitale dei giovani e sviluppare, in loro, competenze speci-fiche di diritto europeo; 2) acquisire il punto di vista delle giovani generazioni su una materia, quella comunitaria, nella quale il coinvolgi-mento dei cittadini e dei soggetti interessati è di fonda-mentale importanza per realizzare interventi efficaci; 3) ascoltare e valorizzare la voce dei giovani all'interno del percorso di partecipazione della Regione ai processi decisionali europei. Inoltre PEOSchool ha concorso: 1) alla valorizzazione della cultura digitale, promuovendo l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunica-zione ICT all'interno della formazione scolastica; 2) al sostegno e allo sviluppo del collegamento tra le isti-tuzioni scolastiche e tra queste e la Regione, favorendo la prassi della partecipazione attiva e delle azioni dal basso; 3) a gettare le basi per un gemellaggio elettronico delle scuole e delle istituzioni territoriali europee; 4) ad aprire un canale stabile e comune di discussione e di confronto tra i vari istituti scolastici che intendono uti-lizzarlo; 5) a migliorare la qualità dell'organizzazione e della colla-borazione tra Pubblica Amministrazione e scuola per il conseguimento di obiettivi comuni e condivisi; 6) a favorire il clima collaborativo tra ambiti interdiscipli-nari valorizzando le competenze di ciascun docente.

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9. Come iscriversi Se si accede per la prima volta alla piattaforma, la compilazione di un form permetterà all'utente di rice-vere l'email di invito che servirà a perfezionare la regi-strazione, previa verifica con il docente di riferimento indicato, da parte delle strutture dell'Assemblea. Un manuale d'uso scaricabile on-line, direttamente dal sito dell’Assemblea, spiega tutti i passaggi per l'iscri-zione e l'uso della piattaforma. Un team dedicato al progetto è a disposizione delle scuole aderenti per illustrare il funzionamento della piattaforma e supportarle durante tutte le fasi (iscrizio-ne, predisposizione osservazioni, votazione). La pagina internet per la richiesta di iscrizione alla piat-taforma è la seguente: http://www.consiglio.regione.umbria.it/assemblea-europa/la-voce-dei-giovani/peoschool

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10. A proposito di sicurezza

La trasparenza è intesa come parametro di sicurezza; la sicurezza come parametro di credibilità. Nello specifico, la trasparenza della piattaforma è strut-turata su quattro livelli:

- trasparenza nelle identità, evitando l’anonimato tipico di internet;

- trasparenza negli argomenti, consentendo la li-bera consultazione di tutti i testi e i relativi commenti;

- trasparenza nelle votazioni, grazie alla quale le preferenze espresse vengono palesate alla chiu-sura delle votazioni per consentire ad ogni gio-vane cittadino di verificare personalmente la correttezza delle procedure;

- trasparenza nel codice sorgente.

Anche la sicurezza informatica non è stata trascurata: PEOSchool applica il protocollo HSTS, cioè la criptazio-ne di tutte le connessioni tra il server web e i browser degli utenti. Il server web e il server di database sono connessi tramite una connessione criptata: essa subisce un’ulteriore criptazione generata da un tunnel SSH sta-bilito tra i due server; infine il server database è con-tattabile solo dal nostro server web, la cui identità è verificata tramite certificato. Tutte le criptazioni usano chiavi lunghe almeno 2048 byte. PEOSchool è open source, scaricabile da github, e fun-ziona su Linux Debian. Il database è PostgreSql e il server web scelto, per ot-

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timizzare le prestazioni, è lighttpd. A+ è il risultato ottenuto nel Test di connessione ssl Qualys SSL Labs https://www.ssllabs.com/ssltest/

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11. Il futuro Il progetto PEOSchool continuerà anche nell'anno sco-lastico 2017-18 e sarà presentato come buona prassi a tutte le Assemblee legislative, con l'obiettivo di esten-derne l'utilizzo e far confrontare studenti di regioni di-verse su tematiche europee di rilievo. L’esperienza di PEOSchool può essere replicata per consentire a cittadini di fasce di età diversa, stakehol-der e soggetti interessati, di partecipare ai processi de-cisionali dell'Amministrazione regionale, anche al fine di valutare l'impatto delle politiche pubbliche. Apportando le necessarie modifiche alla piattaforma, la stessa potrebbe essere utilizzata dalle tre Commissioni consiliari permanenti dell'Assemblea legislativa per av-viare la consultazione pubblica sui disegni di legge ed atti amministrativi di volta in volta esaminati. Lo sviluppo tecnico della piattaforma prevede un moto-re di ricerca per parole chiave, così da renderla un “hub” per la documentazione allegata: open data, goo-gle drive, video, social.

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12. Per saperne di più Il Servizio Studi, Valutazione delle politiche e Organiz-zazione ha realizzato, nel sito istituzionale dell'Assem-blea legislativa, una apposita sezione internet denomi-nata "Assemblea in Europa", a cui si accede dalla Homepage. Navigando in questa sezione è possibile conoscere la normativa di riferimento, essere aggiornati sugli impe-gni europei della I Commissione consiliare, consultare i principali notiziari online, seguire la preparazione della Sessione regionale europea, scorrere i link più utili, partecipare alle consultazioni della Commissione euro-pea. Dalle pagine del sito dell'Assemblea legislativa dedicate all'Europa, è possibile accedere direttamente alle infor-mazioni specifiche su PEOSchool, scaricare il Regola-mento d'uso e la Privacy policy, richiedere l'iscrizione.

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Stampato presso Centro Stampa Assemblea legislativa dell’Umbria

Schededi

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Trattato di Lisbona Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° di-cembre 2009, ha modificato due trattati fonda-mentali dell'Unione: il Trattato sull'Unione Europea e il Trattato sul funzionamento dell'Unione Euro-pea, segnando un ulteriore progresso sul versante dell'integrazione regionale nel processo legislativo europeo. L’art. 4, par. 2, prevede l’obbligo dell’Unione Eu-ropea di rispettare l’identità nazionale degli Stati membri, «compreso il sistema delle autonomie lo-cali e regionali». L’art. 5, par. 3, fornisce una nuova definizione del principio di sussidiarietà che impone di verificare, prima che l’Unione eserciti una competenza con-corrente, che gli obiettivi non siano raggiungibili «a livello regionale e locale». L'art. 2 del protocollo n. 2, sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità, di-spone che la Commissione, prima di proporre un atto legislativo, effettui ampie consultazioni che «devono tenere conto, se del caso, della dimen-sione regionale e locale delle azioni previste». L'articolo 6 del protocollo n. 2 riconosce espres-samente la partecipazione dei Parlamenti regionali alla fase ascendente del diritto europeo quando afferma che ciascun Parlamento nazionale o cia-scuna Camera dei Parlamenti nazionali dovrebbe consultare all'occorrenza i Parlamenti regionali con poteri legislativi.

Fase ascendente e Fase discendente del Diritto europeo Per fase ascendente s'intende la modalità attra-verso la quale il nostro Paese partecipa al proces-so di formazione delle decisioni comunitarie del-l'Unione Europea. Viene viceversa definita fase discendente l'artico-lato processo affinché una normativa europea venga trasposta nel nostro ordinamento e trovi così piena attuazione. La legge 24 dicembre 2012, n. 234, disciplina nel dettaglio la partecipazione delle Camere sia alla elaborazione delle norme UE, sia alla fase della lo-ro attuazione nell’ordinamento interno. Il nuovo contesto normativo statale riconosce al legislatore regionale ampie possibilità di concorre-re attivamente all'elaborazione della posizione le-gislativa italiana, anche mediante la valorizzazione del ruolo del Parlamento regionale. L’art. 117, comma 5, della Costituzione stabilisce che le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie di propria competenza, partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli atti dell’Unione europea (fase ascendente) e provvedono allo loro attuazione (fase discenden-te), nel rispetto delle norme di procedura stabilite dallo Stato.

Programma di lavoro della Commissione europea Ogni anno la Commissione europea adotta un pro-gramma di lavoro nel quale indica come intende tradurre in pratica le priorità politiche definite dal suo Presidente ed elenca le azioni che prevede di realizzare nei dodici mesi successivi. Il programma di lavoro informa cittadini e co-legislatori degli impegni politici in termini di pre-sentazione di nuove iniziative, ritiro di proposte pendenti e riesame della normativa UE vigente. Per svolgere efficacemente un ruolo attivo e profi-cuo nella fase di formazione del diritto dell'Unione europea, non solo sotto il profilo del rispetto del principio di sussidiarietà, ma in termini di valuta-zione delle iniziative e degli atti europei ritenuti più significativi per il loro possibile impatto sul territorio regionale, risulta fondamentale l'esame del Programma di lavoro annuale della Commis-sione europea.

Legge di procedura della Regione Umbria La legge regionale 11 luglio 2014 n. 11, disciplina la partecipazione della Regione Umbria alla forma-zione ed attuazione della normativa e delle politi-che dell'Unione europea. Nel rispetto della Costituzione, delle disposizioni statali ed in particolare della legge 24 dicembre 2012, n. 234, dei principi di attribuzione, sussidia-rietà, proporzionalità, efficienza, partecipazione democratica, trasparenza e leale collaborazione, nonché in attuazione dei principi dello Statuto re-gionale ed in particolare dell'articolo 25, l'Umbria si impegna a consolidare il ruolo dell'Unione euro-pea, a promuovere l'integrazione europea, la dif-fusione delle iniziative europee fra soggetti pub-blici e privati e la partecipazione a programmi e progetti europei.

Sistema di early warning Il sistema di early warning (allerta precoce) rap-presenta una delle principali novità del Trattato di Lisbona e può essere attivato sui progetti di atti legislativi europei per porre i Parlamenti nazionali nelle condizioni di esprimere, entro otto settima-ne, una complessiva valutazione sul rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. Pur non configurandosi come un potere di veto, il meccanismo di allerta preventiva riflette lo spirito dialogico e riflessivo della governance multilivello europea inaugurata con il Trattato di Lisbona.

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