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PERCHÉ NET-ACTINGIl teatro è per noi innanzitutto un incubatore di buone pratiche per la crescita umana e

culturale della comunità in cui quotidianamente viviamo e operiamo, sia come attrici e registe,

che come educatrici. NET-Acting è quindi un progetto che incrocia diversi bisogni e persegue

molteplici obiettivi.

Pensato inizialmente come sessioni di approfondimento destinate ad un ristretto gruppo di

allievi-attori della nostra Scuola, man mano che andavamo avanti nella programmazione dei

contenuti didattici dei diversi moduli, ci siamo ritrovate a sviluppare un’idea di percorso

formativo più ampia, che facesse dialogare i due rami principali del nostro Albero: il ramo

‘Scuola/Formazione’ e il ramo ‘Compagnia/Produzione’. NET-Acting è così diventato

un’occasione di incontro e di arricchimento reciproco tra la comunità che ruota intorno alla

Scuola (allievi, genitori, docenti, educatori, operatori culturali) e la comunità che ruota intorno

alla Compagnia (attori, danzatori, registi, drammaturghi); in altre parole, tra tutte quelle

persone che quotidianamente, e a diverso titolo, contribuiscono ad alimentare il nostro

processo creativo e produttivo.

Se quindi l’attività laboratoriale rivolta all’interno della nostra Scuola è materia viva di

riflessione e di ricerca che confluisce dentro l’attività di Compagnia, con NET-Acting abbiamo

deciso di fare l’operazione contraria, ovvero riportare in seno alla comunità-scuola i percorsi

artistici e produttivi che la Compagnia ha messo in campo attivando processi sinergici,

restituendo così alla collettività il valore che essa stessa ha generato. I docenti di NET-Acting

(provenienti da tutta Italia) altro non sono, infatti, che le persone che con la loro arte,

passione e bellezza, hanno contribuito non solo alla realizzazione di specifici progetti artistici,

ma anche all’arricchimento professionale e umano del nostro gruppo di lavoro.

In questo senso, pur essendo NET-Acting un progetto che prende le mosse dalla mission della

Scuola, si sviluppa attraverso quello che è il modus operandi della Compagnia professionale

ovvero quello di scrivere e progettare incrociando professionalità esterne al proprio nucleo

artistico in un clima costante di multidisciplinarietà.

Il percorso formativo si struttura in 8 weekend, uno al mese, da Novembre a Giugno e avrà

natura ‘itinerante’. Tre, infatti, le città che ospiteranno i workshop per stabilire una

‘connessione’ anche geografica: Melfi (sede storica della nostra Scuola) e i due capoluoghi di

Regione - Potenza e Matera - in cui stabilmente siamo presenti con le nostre attività. Ogni

weekend affronterà una disciplina specifica e terminerà con una restituzione performativa

pubblica di diversa natura: potrà essere un’incursione urbana in spazi pubblici o una

performance frontale in luoghi al chiuso, a seconda della tipologia di lavoro affrontato

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durante la full-immersion.  Questo sia per dare un approccio metodologico estremamente

pratico al lavoro in sala, sia per offrire ai partecipanti la possibilità di confrontarsi con un

pubblico.

Felici che tutti i nostri amici professionisti abbiamo sposato il nostro Progetto, non ci resta che

augurarci che partecipiate numerosi.

Il teatro, come sempre, farà tutto il resto.

Alessandra Maltempo e Vania Cauzillo

Direttrici artistiche della Compagnia

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LA COMPAGNIA

La compagnia teatrale L'Albero nasce come naturale prosecuzione del lavoro di ricerca della compagnia L’Albero di Minerva, fondata nel 1993 e riconosciuta nel 2003 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come impresa di produzione teatrale nell'ambito del Teatro di Innovazione. Alla prematura scomparsa della sua regista Lucia di Cosmo, nel 2007 alcune attrici e autrici del nucleo artistico fondano la nuova compagnia, L'Albero, conservando della precedente alcuni filoni di ricerca e sviluppandone di propri, soprattutto grazie ai background universitari e professionali maturati anche in campo extra-teatrale dalle sue fondatrici. La Compagnia è così oggi un collettivo artistico diretto da Alessandra Maltempo e Vania Cauzillo dove alla base del processo creativo c'è un lavoro di team che si sperimenta incrociando le singole e peculiari competenze di ciascuno dei componenti: dalla musica classica e lirica al linguaggio cinematografico e televisivo; dalla didattica sperimentale per l’apprendimento delle lingue alla ricerca filosofica, dalla nuove risorse e processi personali di apprendimento sul digitale alle politiche sociali. In questo scenario multidisciplinare, la Compagnia sviluppa una visione prospettica dei temi di indagine di cui il teatro si fa traduttore privilegiato. Dunque, il teatro non come rappresentazione di se stesso, ma come strumento di attraversamento di saperi, di luoghi e di contesti che confluisce poi verso un unico centro: quello del contesto culturale e sociale in cui si innesta. La sua forte vocazione sociale e la volontà di utilizzo del teatro come potente mezzo di comunicazione di massa e non di élite, spinge così L'Albero a produrre in più direzioni: dal teatro musicale con scopo divulgativo al teatro civile, dal teatro-ragazzi alla narrazione dei territori. Fucina-laboratorio e fiore all’occhiello della Compagnia è il suo ramo della formazione: La Scuola sull’Albero. Fondata nel 1993 inizia la sua attività con un corso di una quindicina di adolescenti fino ad arrivare ad oggi a 5-6 corsi distribuiti tra Melfi e Potenza per ogni annualità accademica. All’interno della sua Scuola, la Compagnia ha avuto così la possibilità di ricercare e perfezionare un personale metodo di insegnamento che coniuga le tecniche prettamente attoriali con gli specifici bisogni del singolo e del gruppo insieme. Nell’arco di oltre 20 anni di lavoro, L’Albero ha così costruito uno ‘spazio-tempo’ in cui i suoi allievi sperimentano un percorso di crescita che molto spesso comincia in età infantile per proseguire fino all’età adulta. Il teatro quindi come concreto e reale strumento di confronto, condivisione, crescita, libertà, conoscenza, integrazione. Questo ha fatto sì che molti ragazzi abbiano potuto intraprendere - parallelamente al percorso didattico - anche uno professionale, lavorando all’interno dei progetti della Compagnia.

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WORKSHOP

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QUANDO IL CORPO SI FA SCENALaboratorio di movimento scenico ed etudes

Quando: Sabato 12 NovembreDomenica 13 Novembre

Dove: La Scuola sull’Albero via Cardano 1 - Melfi (PZ)

Termine iscrizioni:5 Novembre

Spesso dimentichiamo quanto il nostro corpo e i nostri movimenti possano ‘parlare', quanto cioè il linguaggio corporeo comunichi più di quello verbale. Ecco perché un attore non deve mai dimenticare l'importanza del suo corpo sulla scena e allenarsi e sperimentare il più possibile le proprie capacità espressive in tale campo. L'étude di movimento scenico è una tecnica di studio fondamentale perché alla base del lavoro attoriale per potenziare la consapevolezza e l'espressività del movimento corporeo. Tale studio nasce nei primi anni del novecento con  Vsevolod Mejerchol'd, il quale farà del corpo il protagonista assoluto del suo lavoro; le tecniche da lui create saranno solide basi per l'ascesa del simbolismo e del futurismo in Russia. In particolare, l'étude è un esercizio con cui l’attore sperimenta il linguaggio non-verbale, creando una breve storia che nasce, si sviluppa e si conclude senza l'uso della parola, ma esclusivamente attraverso la manipolazione di un oggetto. Lo stesso Eliah Kazan, fondatore dell'Actors Studio, riconobbe quanto diventassero espressivi gli attori nel momento in cui, con criterio, utilizzavano gli oggetti di scena, riconoscendo nella manipolazione la base del processo del realismo psicologico. Passando prima attraverso una fase di training psico-fisico, il lavoro si svilupperà fino alla creazione di un proprio personale étude di movimento scenico.

PROGRAMMA✦ Riscaldamento con principi di biomeccanica✦ Elementi di acrobatica✦ Manipolazione di piccoli oggetti✦ Studio dell'oggetto nello spazio✦ Costruzione guidata dell'étude

Docente: Mattia Di Pierro

WORKSHOP

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DODICI VERSTE PER IL MIO AMORLaboratorio di analisi e interpretazione del testo

Quando: Sabato 3 DicembreDomenica 4 Dicembre

Dove: L’Albero (sede operativa) viale Europa 6 - Matera

Termine iscrizioni:26 Novembre

Può capitare di recitare bene. Può capitare di recitare male. La beffa è quando si recita bene una cosa sbagliata. Alla base di ogni interpretazione, nel teatro di prosa, c'è il percorso del personaggio. Questo si compone di sezioni che possono suddividersi in blocchi sempre più piccoli. Più questo lavoro è dettagliato, più l'interpretazione sarà ricca e credibile. Da qui la necessità di avere chiaro cosa fare una volta entrati in scena. Il rischio, altrimenti, è quello di dire parole all'aria. Se il personaggio che interpretiamo deve sedurre e noi, con le stesse parole, facciamo altro, la scena non funziona. Non sempre è facile individuare cosa fare e una volta individuato non è facile agirlo. Il workshop vuole dunque offrire ai partecipanti consolidate tecniche e metodi di studio del testo teatrale per arrivare all’interpretazione. Lo studio e le esercitazioni avranno ad oggetto alcune scene delle opere di uno dei più grandi drammaturghi teatrali: Anton Cechov.

PROGRAMMA✦ Lettura del testo✦ Suddivisione del testo in sezioni✦ Ricerca dell'azione drammatica✦ Differenze tra interpretazione e lettura errata✦ Prova in piedi delle scene analizzate

Docente: Fabrizio Lombardo

WORKSHOP

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TRANSPARENTLaboratorio di movimento coreografico

Quando: Sabato 21 GennaioDomenica 22 Gennaio

Dove: Danza in movimento via Lucana 231 - Matera

Termine iscrizioni:14 Gennaio

La danza tocca l’essenza di ciò che siamo e che talvolta, con le parole, non riusciamo a pronunciare. Siamo troppo stanchi di ascoltare e dover a tutti i costi comunicare attraverso un solo canale prestabilito: quello verbale. Ecco allora che la pratica del danzare ci viene in soccorso aprendoci le porte a una comunicazione 'trasparente'. E l’essere trasparente è una pratica che la danza può e deve concedere ad un attore che, attraverso la ricerca, sta formando il suo carattere predominante. La pratica del farsi attraversare si basa sul principio dell’annullamento del giudizio, di sé e degli altri, e il contatto e l’interazione con lo spazio che ci circonda. L’utilizzo del corpo fisico e ritmico ci rende infatti concreti. Presenti. Scenici.Attraverso diversi approcci metodologici, il workshop (rivolto sia a danzatori che ad attori) mira all'osservazione e all’analisi delle innumerevoli possibilità espressive e di comunicazione che il corpo e il movimento racchiudono. La pratica fisica, infatti, talvolta sfiancante, racchiude in sé una grande verità ovvero l’essenza più pura e onesta di ciò che siamo.Il lavoro porterà a una composizione coreografica finale che sarà il sunto di tutte le tematiche affrontate e rispetterà il desiderio e le peculiarità del gruppo di lavoro.

PROGRAMMA✦ Conoscenza del proprio corpo attraverso la pratica del Body Work✦ Consapevolezza del proprio corpo e delle proprie capacità nello

spazio attraverso la tecnica Release✦ Relazione con l’altro e sperimentazione dell'utilizzo delle leve

attraverso la centralità del corpo ✦ Composizione coreografica attraverso la tecnica Contact

Improvisation

Docente: Anna Moscatelli

WORKSHOP

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LA COMPAGNIA DEL LUPO CATTIVOLaboratorio di fabulazione

Quando: Sabato 11 FebbraioDomenica 12 Febbraio

Dove: La Scuola sull’Albero via Cardano 1 - Melfi (PZ)

Termine iscrizioni:4 Febbraio

L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti base del contastorie, nello specifico del narratore di fiabe per bambini e ragazzi.L’allievo conoscerà le numerose questioni legate alla fabulazione, sperimenterà le tecniche per scoprire le proprie qualità di narratore e arrivare a proporsi nella sua veste di contafavole. Gli strumenti della narrazione non saranno acquisiti attraverso lezioni frontali, ma attraverso l’esperimento personale e collettivo. Ciascun allievo, infatti, dovrà portare un breve testo a memoria* in modo che lavorando ad esso, possa da subito prendere coscienza delle sue specifiche caratteristiche, nonché misurarsi con i problemi e fissare strumenti precisi sui quali   lavorare in futuro per sviluppare un proprio percorso originale e affilare gli strumenti del mestiere.

PROGRAMMA✦ Questioni di scelta: quali favole; quante favole; dove raccontare, perché

raccontare; raccontare per uno, dieci, cento, mille spettatori.✦ Gli attrezzi del mestiere: la strategia narrativa; la chiave vocale; postura e

relazione; l’incipit; il climax; la descrizione ambientale; il testo e il sottotesto di personaggio e narratore; la ricerca lessicale; locuzioni e verbi; uso del canto nella narrazione; la filastrocca; la formula magica; la chiosa morale; le sonorizzazioni intra-testuali; le caratterizzazioni vocali e mimico-posturali; il registro temporale e il ritorno al tempo reale.

✦ La narrazione dei classici. Dalla dimensione letteraria a quella orale.✦ Fabulazione a soggetto obbligato.✦ Fabulazione improvvisata.

*Il testo, che dovrà essere imparato a memoria, deve avere una durata di 1 o 2 minuti massimo alla lettura. I criteri di scelta sono i seguenti: 1) il testo scelto dovrà essere di totale gradimento del narratore; 2) il testo non dovrà essere una poesia, una canzone, un rap, una filastrocca o un monologo teatrale con battute; 3) Il testo potrà appartenere alla prosa d'autore, al romanzo, al racconto breve, alla favola, alla fiaba, alla novella, alla trattatistica, alle epistole, allo stile giornalistico (in altre parole, va bene tutto ciò che sia privo di metrica precostituita e che si sviluppi in sequenza narrativa); 4) non è necessario che il testo sia di senso compiuto. Può interrompersi ovunque.

Docente: Mirko Revoyera

WORKSHOP

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METTERE IN AZIONELaboratorio pratico per registi e attori

Quando: Sabato 18 MarzoDomenica 19 Marzo

Dove: La Scuola sull’Alberovia Cardano 1 - Melfi (PZ)

Termine iscrizioni:11 Marzo

Il lavoro del regista è un lavoro di equilibrio tra indicazione e ricezione; proposta e ascolto. Credo che un buon lavoro di regia sia quello nel quale gli attori siano messi nelle migliori condizioni di agire e sentire e divertirsi in scena, valorizzati nelle loro caratteristiche individuali e uniti da un obiettivo comune: la costruzione di una squadra organica e determinata, in cui i singoli attori si sentono identificati nello spettacolo e indispensabili ad esso. Un workshop può essere un contesto sperimentale in cui sia registi che attori possono mettersi alla prova e far emergere le possibilità creative dell'una e l'altra parte, conoscersi, trovare una comunicazione efficace, sviluppare quel linguaggio pubblico e segreto che resta nel cuore di ogni spettacolo. Il gioco fondamentale del teatro è quello tra attori e pubblico: durante le prove, il regista può aiutare gli attori a definire le regole di questo gioco per sentirsi protetti sulla scena, e nello stesso tempo può incoraggiarli a infrangerle per portare in scena la propria libertà. Nel corso del workshop, verranno messi a fuoco questi aspetti su cui spesso, inevitabilmente, durante le prove di uno spettacolo, può non esserci tempo di soffermarsi. È un workshop alla ricerca di un metodo: per scoprire quali sono i nostri punti forti come registi e attori, per conoscere giochi e linguaggi diversi, per esplorare le regole di questa sempre nuova complicità tra regista e attori, tra attori e pubblico, tra attori e attori.

PROGRAMMA✦ Introduzione al lavoro del regista: chi è, cosa fa, la relazione con il

testo, con lo spazio, con gli attori, con il pubblico. ✦ Il ritmo, la musica, l'itinerario dell'attenzione. ✦ Lettura dei testi✦ Sessioni pratiche di prove dei registi con gli attori con

supervisione di gruppo e feedback da parte del conduttore✦ Allestimento e prove generali

Docente: Lorenzo Maragoni

WORKSHOP

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VOCE ALLA VOCELaboratorio per liberare, potenziare e sviluppare

la propria voce

Quando: Sabato 8 AprileDomenica 9 Aprile

Dove: La Scuola sull’Alberovia Cardano 1 - Melfi (PZ)

Termine iscrizioni:1 Aprile

L'utilizzo della voce è componente fondamentale per l'attore che la utilizza per veicolare emozioni, sia in maniera verbale (attraverso la parola) che para-verbale (attraverso semplici suoni). Quando nasciamo la nostra voce nasce da un forte bisogno di comunicare una sensazione o un disagio (il bambino ride perché è felice, urla perché ha fame, ecc.) e questo bisogno istintivamente si arricchisce delle nostre emozioni più pure e risulta sempre carica di significato per chi la ascolta. Con la crescita le sovrastrutture sociali causano nelle persone tensioni, inibizioni e disagi, portando la voce a essere "costretta", "imbottigliata". Attraverso un percorso di “regressione” che passa dal training autogeno alla stimolazioni di immagini e a esercizi giocosi, i partecipanti riscopriranno e sperimenteranno tutte le parti del corpo che contribuiscono a un’emissione vocale libera e che permettono un uso consapevole e artistico della propria voce naturale. Al termine del processo di riscoperta, i partecipanti si metteranno alla prova nella sperimentazione delle loro nuove possibilità vocali, attraverso lo studio del sonetto 116 di William Shakespeare.

PROGRAMMA✦ Training autogeno✦ Riscoperta del proprio respiro✦ Rilassamento del canale vocale✦ Studio dei risuonatori bassi✦ Pulizia dei polmoni✦ Studio dei risuonatori alti✦ Principi di articolazione vocale✦ Studio della fonetica attraverso il testo

Docente: Mattia Di Pierro

WORKSHOP

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DRAMATURGLaboratorio di scrittura per il teatro (e non solo)

Quando: Sabato 6 MaggioDomenica 7 Maggio

Dove: L’Albero (sede operativa)viale Europa 6 - Matera

Termine iscrizioni:29 Aprile

"Credo nel pubblico. Credo nell'ispirazione. Credo nel mestiere. Credo in Aristotele. Credo che il primo dovere di qualsiasi opera teatrale sia quello di interessare, coinvolgere e soddisfare gli spettatori. Credo che tutte le opere teatrali debbano contenere dei misteri. Credo nella struttura in tre parti. Credo negli inizi, nelle parti centrali e nei finali. Credo nelle trame forti con personaggi forti che vogliono qualcosa, hanno bisogno di qualcosa e agiscono. Credo nei protagonisti, negli antagonisti, negli obiettivi e negli ostacoli. Credo che gli obiettivi concreti siano più forti di quelli astratti. Credo nella tensione drammatica e nella suspense. Credo che si impari dalle opere del passato. Credo che ogni buona opera teatrale contenga segreti, sesso, amore, denaro, potere, idee, la potenzialità del delitto, la possibilità della morte e una certa qualità teatrale. Credo che ogni buona opera teatrale tratti della natura umana e delle domande più profonde della nostra anima. Credo che il drammaturgo sia un poeta travestito da architetto. Credo che un'opera teatrale sia frutto di mestiere, di progettazione, di pianificazione" (Jeffrey Hatcher)

PROGRAMMA✦ Cenni di drammaturgia: dalla Poetica di Aristotele alle serie TV✦ Elementi del dramma: non può mai mancare un cane✦ Il personaggio: protagonisti tondi e la maledizione della tinca✦ La struttura: tre, quattro, cinque atti✦ Il dialogo drammatico: come si scrive, come si legge, come si

ascolta✦ Come si presenta il teatro sulla pagina✦ Step di scrittura: sinossi, scaletta, copione✦ Prove di scrittura✦ Lettura e analisi dei materiali prodotti

Docente: Laura Grimaldi

WORKSHOP

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L'USO DELLA MASCHERA E IL TEATRO DELL’IMPROVVISO

Laboratorio propedeutico alla Commedia dell'Arte

Quando: Sabato 3 GiugnoDomenica 4 Giugno

Dove: Associazione S. CeciliaPiazza Don P. Lattuchella Poggio Tre Galli - Potenza

Termine iscrizioni:26 Maggio

Il laboratorio si propone di avvicinare gli allievi alla Commedia dell’Arte attraverso l’insegnamento pratico sull’utilizzo della maschera. Quest'ultima, infatti, è uno strumento imprescindibile nella formazione dell’attore poiché i limiti che essa impone nell’uso delle espressioni facciali, obbliga l’esternazione delle emozioni attraverso l’uso del corpo e della gestualità.Durante il workshop formativo l’attore sarà guidato affinché la maschera diventi da limite ad elemento amplificatore nella esternazione attoriale delle emozioni, nonché punto di partenza per il processo di creazione del personaggio teatrale. Il modulo, infine, proprio partendo dalla fisicità del personaggio e del contesto in cui agisce, si propone di lavorare sui principi e le tecniche dell'arte dell’improvvisazione.

PROGRAMMA✦ Cenni storici ✦ Gestualità (studio, frammentazione e ricomposizione del

gesto) ✦ La maschera neutra✦ Espressione corporea attraverso l'uso della maschera neutra✦ La maschera "improbabile" (maschere non convenzionali)✦ Studio sulla camminata dello Zanni e dei vecchi nella commedia

dell'arte✦ Creazione del personaggio✦ Improvvisazione:  dal personaggio alla costruzione della scena

Docente: Gino Marangi

WORKSHOP

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DOCENTI

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MATTIA DI PIERROÈ un giovane attore e story-teller italiano. Per dodici anni è stato allievo de La Scuola sull'Albero di Melfi, durante i quali, oltre a numerose attività di Compagnia, ha partecipato alle riprese del film Io non ho paura di Gabriele Salvatores nel ruolo di co-protagonista. Ottenuto il diploma di maturità classica, si trasferisce a Roma per frequentare la prestigiosa Link Academy of Dramatic Arts. Grazie alle possibilità offerte dalla Link Campus University, oltre a ottenere il diploma, nel 2016 riceve anche la laurea DAMS con il voto di 110 e lode e la Dignità di Stampa per la sua tesi su Shakespeare e il metodo della mimesi. Adesso lavora su più fronti nella panoramica del teatro italiano, facendo riferimento, in Basilicata, alla Compagnia L'Albero, mentre a Roma lavora per la neo-fondata compagnia di teatro-danza Azione in Movimento e per la rinomata compagnia di story-telling Raccontamiunastoria.

LAURA GRIMALDINasce a Roma il giorno di Natale del 1988. Agli studi universitari (Laurea in Lettere) affianca quelli presso la scuola di sceneggiatura Tracce, concludendo prima il corso base e poi il Master di specializzazione.Nel 2012 viene ammessa al corso di Sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diploma nel 2014.Lavora come autrice TV per la produzione Stand By Me per il programma Sconosciuti; poi da febbraio 2015 per un anno come autrice e consulente di redazione per Ray, il portale millennial di Rai Fiction. Nel frattempo scrive tre cortometraggi prodotti da CSC Production e un lungometraggio documentario La Gente Resta (regia di Maria Tilli) vincitore del Premio Speciale della Giuria al Torino Film Festival 2015. Si dedica anche alla drammaturgia curando opere teatrali e corti e lavora allo spettacolo di teatro ragazzi Non lo so dire con la Città del teatro di Cascina. A maggio del 2015 vince il Premio della sezione Donne Italiane al Concorso Lingua Madre del Salone del Libro di Torino con il racconto Vodka. Al momento lavora come dialoghista per la soap opera Un Posto Al Sole e come autrice per la redazione web di Rai F ict ion. Sta inoltre svi luppando un documentario prodotto da Jump Cut e si dedica a progetti di serialità, teatro e web.

DOCENTI

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FABRIZIO LOMBARDOSi diploma alla Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2007.  Debutta a teatro in Cani di Bancata di Emma Dante e negli anni seguenti recita in: Sogno di una notte di mezza estate diretto da Renato Sarti, Antigone di J. Anhouil e La morte di Ivan il’ic da L. Tolstoj diretti da Claudio Autelli. Continua il suo percorso teatrale con Lisa Ferlazzo Natoli in Mahagonny var. 1 Napoli, spettacolo che lo vede protagonista al Napoli teatro festival. Il 2011 vede l’inizio della sua collaborazione con Giorgio Barberio Corsetti con “Il Castello” di F.Kafka che proseguirà con “La Guerra di Kurukshetra”. Nel 2012 è tra i selezionati per l’Ecole des maitres diretta nella sua ventunesima edizione da Rafael Spregelburd. Sempre con il regista argentino è protagonista, nel 2014, in “Furia Avicola”. Recentemente ha recitato ne “La moda e la morte” di Magdalena Barile diretto da Aldo Cassano, nello spettacolo di Michele Di Giacomo “In trincea” e diretto da Roberto Rustioni nel testo dell’argentino Daniel Veronese “Donne che sognarono cavalli”.  Al cinema ha lavorato nei film “Due vite per caso” e “Orecchie” di Alessandro Aronadio.

LORENZO MARAGONIÈ il regista di Amor Vacui, compagnia teatrale under 35 attiva a Padova dal 2010. È diplomato attore all'Accademia del Teatro Stabile del Veneto e ha avuto esperienze di formazione come attore, regista e drammaturgo, tra gli altri con Eimuntas Nekrosius, Mark Ravenhill, Simon Stephens, Cesar Brie. Collabora con il Teatro Stabile del Veneto, per cui ha diretto Sior Tita paron (2013), la mise en espace Il solito ignoto (2015), la serie teatrale Universerie (2016) ed è stato assistente alla regia di Alex Rigola (2016). Con Amor Vacui ha messo in scena le drammaturgie originali, frutto di scrittura di scena condivisa, Studi sulla Città di K (2011), This is the only level (2012) e Domani mi alzo presto ( 2 0 1 6 ) , c h e h a n n o o t t e n u t o d i v e r s i riconoscimenti sul territorio nazionale. Dal 2012 si occupa di formazione, conducendo laboratori e workshop.

DOCENTI

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GINO MARANGINasce a Torino nel 1965. Si forma frequentando il quadriennio di Arte Drammatica presso la Scuola di Teatro Teatranza Artedrama di M o n c a l i e r i ( T O ) , p e r f e z i o n a n d o s i successivamente con lo studio della Commedia dell’arte e della scrittura comica. Scrive e porta in scena con 3 anni di repliche lo spettacolo Ipotesi di reato partecipando tra gli altri eventi al festival internazionale di teatro “Thatropolis”. Oggi, dopo diversi anni trascorsi in Francia, torna in Italia e decide di vivere a Matera riprendendo la sua passione per il teatro dedicandosi principalmente alla formazione.

ANNA MOSCATELLISi laurea nel 2005 in Danza Contemporanea con un BA (Hons) Dance Theatre Honour Degree presso il Laban Centre London. Approfondendo come performer freelance il lavoro di Susanne Linke, Michele Abbondanza, Iris Erez (Jasmine Godder Company) Nicola Mascia (Sasha Waltz) e Matan Zamir (matanicola Dance Company), Andrea Olsen e Caryn McHose, Dino Verga, David Zambrano, Tabea Martin, Hannes Langolf (DV8), Danio Manfredini, Roberto Castello, Giorgio Rossi, Motus Modules (FR).Ha danzato per la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, Tabea Martin, Studio Festi, Balich WS, Kirstie Simpson (UK), Joclecio Azevedo (PT). In Puglia danza e collabora con la Ass. Cult. ResExtensa, Eleina D, Cinethic e Pugliarte e nel 2011 ha fondato Explorer grazie ai fondi regionali PRINCIPI ATTIVI per gestire attività formative e produzioni di teatro e danza presso gli spazi Polartis dell’Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo (BA).Nel 2016 ha collaborato con Teatri di Bari e Senza Piume Teatro curando il movimento della produzione 2016 di teatro ragazzi AhIa! ed è parte dell’ European project AdriaWealth con la compagnia slovena EnKnapGroup e ResExtensa.

DOCENTI

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MIRKO REVOYERACantastor ie umbro , autore teatra le e burattinaio, ha prodotto dal 1991 numerosi spettacoli per ragazzi. Assieme a musicisti, porta nei teatri, nelle piazze, nelle aule scolastiche le sue novelle ricche degli ingredienti più tipici della narrativa popolare di tutti i secoli: avventurosi amori, misteri, magie, truffe e inganni, fra ardimento e vigliaccheria. La tradizione attoriale cui attinge è quella dei narratori di paese, delle veglie paesane, dei racconti da banco dell’Italia medievale e rinascimentale, in cui il narratore sviluppa il racconto calandosi di volta in volta nei personaggi, attraverso la caricatura, lungo il filo dello sviluppo narrativo. Tiene corsi di aggiornamento per insegnanti sulle tecniche della narrazione orale. Presta la voce come speaker per spot radiofonici, documentari, e produzioni televisive. E' al suo ottavo audio-libro di favole per EGEA SMALL.  

DOCENTI

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PER PARTECIPARE

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COSTI*Quota di partecipazione a un singolo workshop

€ 80,00 per i non frequentanti i corsi de La Scuola sull’Albero;

€ 70,00 per gli ex-allievi de La Scuola sull’Albero che hanno frequentato i corsi della scorsa annualità (a.a. 2015/2016)

€ 60,00 per gli allievi de La Scuola sull’Albero frequentanti i corsi della corrente annualità (a.a. 2016/2017)

Quota di partecipazione a tutti i workshop (pacchetto con sconto del 15%)**

€ 544,00 (anziché € 640,00) per i non frequentanti i corsi de La Scuola sull’Albero;

€ 476,00 (anziché € 560,00) per gli ex-allievi de La Scuola sull’Albero che hanno frequentato i corsi della scorsa annualità (a.a. 2015/2016)

€ 408,00 (anziché € 480,00) per gli allievi de La Scuola sull’Albero frequentanti i corsi della corrente annualità (a.a. 2016/2017)

*Non è prevista alcuna quota di iscrizione.

** L’acquisto del pacchetto è rateizzabile in 3 tranche di pagamento (Novembre/Febbraio/Aprile).

COME ISCRIVERSIPer iscriversi ai workshop basta compilare il formulario online su bit.ly/FormNetActing.

INFO E CONTATTICompagnia Teatrale L’Albero

Email: [email protected] - Telefono: 349.8243232 - @CompagniaTeatraleDeLAlbero

Si ringraziano

Associazione La Fenice di Matera e Associazione Musicale S. Cecilia di Potenza.

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