Perche tutti Dead Wrong su Nikon Fotocamera E perche e essenziale leggere codesto rapporto
PERCHE MANGIARE? PER ASSUMERE ENERGIA REGOLARE LE NOSTRE FUNZIONI PROCURARCI MATERIALI Gabriella...
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Gabriella Delmastro
PERCHE’ MANGIARE?
Gabriella Delmastro
ENERGIAPER
LAVOROMECCANICO
(muscoli – scheletro)
ELETTRICO(Sistema nervoso)
CHIMICO(reazioni chimiche)
OSMOTICO(trasporto sostanze)
MATERIALIPER
FORMARE
(nuove cellule) CRESCERERIPARARE
SOSTITUIRE
REGOLARE PER far avvenire le reazioni in modo ordinato e in tempo utile
Il cibo soddisfa queste nostre
necessità fornendoci:
• glucidi (carboidrati come amido e zucchero)
• protidi (proteine)
• lipidi (grassi)
• vitamine
• sali minerali
• acqua
Che sono introdotti attraverso l’ALIMENTAZIONE e la NUTRIZIONE
Gabriella Delmastro
Gabriella Delmastro
ALIMENTAZIONE
introdurre alimenti
Atto volontario
ma
condizionato dall’inconscio
NUTRIZIONE
digerire
assorbire
trasportare e utilizzare
Atto involontario
Gabriella Delmastro
Cosa ci spinge a iniziare un pasto?
LA FAMEÈ un segnale fisiologico
“buco allo stomaco”
nervosismo
L’APPETITOSensazione piacevole associata al
cibo (olfatto, vista e gusto lo accentuano)
Cosa ci spinge a finire il pasto?LA SAZIETA’
Sensazione di appagamento digestivo>Volume di cibo più rapida
> apporto calorico più duratura
Gabriella Delmastro
Cosa mangiamo?Dipende dalle abitudini alimentari
Le abitudini alimentari sono cambiate nel tempo e sono diverse in paesi diversi in funzione della
disponibilità delle risorse alimentari.
Le abitudini alimentari sono influenzate da molti fattori tra cui:
1. fattori ambientali: caratteristiche geografiche e climatiche;
2. fattori socio-culturali: sviluppo economico - tecnologico, scelte politiche, modelli culturali, pubblicità;
3. Fattori individuali: famiglia, informazione e istruzione, religione, etnia, genetica, disponibilità economica, condizioni psichiche e di salute, sesso e età.
Gabriella Delmastro
Nuove tendenze alimentari
Con la globalizzazione dei mercati, i cui protagonisti sono le multinazionali, si stanno uniformando le abitudini alimentari. Così alcuni prodotti sono ormai reperibili ovunque (Coca-Cola) e alcune catene hanno riscosso enorme successo tra i giovani (fast-food)
Con lo sviluppo delle conoscenze alimentari e delle tecnologie sono nati nuovi alimenti: funzionali, dietetici, fortificati, con comodità d’uso…
NASCONO SPONTANEE ALCUNE DOMANDE:
1. Fanno davvero bene alla nostra salute?
2. Sono sempre necessari questi prodotti?
3. È giusto uniformare le abitudini alimentari?
4. Che impatto hanno sull’ambiente?
Gabriella Delmastro
Uniformare le abitudini alimentari significa
• Diminuire la qualità degli alimenti• Diminuire la produzione e la vendita locale• Creare fame nel mondo• Diminuire la biodiversità
Gabriella Delmastro
DIMINUIRE LA BIODIVERSITA’
Significa:•Ridurre le risorse naturali anche alimentari•Rompere gli equilibri naturali•Esporci a carestie e malattie
Dove la dieta è basata esclusivamente sulla produzione locale si stanno verificando carenze di vitamina A (in Africa) e di ferro (in America Latina).
Gabriella Delmastro
MANGIARE E’UN DIRITTO DI TUTTI ma…
Ogni anno nel mondo si macellano 60 miliardi di animali.
Negli Stati Uniti vengono macellati, ogni ora, 1 milione di polli.
COME MAI 925 milioni di persone, nel 2010, non avevano cibo sufficiente (fonte fao)?.
COME E’ POSSIBILE se siamo circa 6 miliardi di persone nel mondo?
Kg carne consumata, procapite, all’anno
1950 2008
Stati Uniti 70 200
Cina 4 70
Gabriella Delmastro
NON C’E’ CIBO PER TUTTI PERCHE’
ANCHE SE il fabbisogno mondiale di cibo è soddisfatto per:• l’86% dal commercio locale e regionale;• il 14% da grandi imprese.
le dinamiche dei prezzi, che valgono anche sui mercati locali, dipendono dall’attività delle grandi imprese le quali, hanno aumentato a dismisura i propri profitti e concentrano risorse, potere e profitti del sistema alimentare mondiale.
IL MERCATO AGROALIMENTARE E’ INFLUENZATO:
dalle grandi impresedall'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO),
dal Fondo Monetario Internazionale (IMF)e dalla Banca Mondiale
Gabriella Delmastro
IL CIBO C’E’ PER TUTTIma non è accessibile a tutti
E MOLTI SPRECANO CIBO
ogni anno in Italia buttiamo 25 MILIONI DI TONNELLATE
di cibo che ci costano 37 miliardi di euro e 4200 kg di CO2
• 3,3% della produzione agricola resta sul campo• 2,3% dei prodotti è sprecata dall’industria alimentare• 1,2 % distrutto dalla grande distribuzione
e nella spazzatura delle nostre case finisce il
• 16% della frutta e verdura• 35% del latte, uova, carne, formaggi